LaPiazza del DELTA__genn25

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Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Mentre negli istituti superiori e, da diversi anni ormai, anche alle scuole medie (quelle che la burocrazia chiama scuole secondarie di primo grado, anche se il termine, per ovvi motivi, fatica ad attecchire nella vita comune) nella valutazione degli studenti i “vecchi” voti sono ormai una consuetudine, alle scuole primarie (che i più nostalgici continuano a chiamare elementari) invece il cambiamento è sempre dietro l’angolo. Così dopo tre anni all’insegna dei “giudizi descrittivi”, poco compresi e amati dalle famiglie, si torna ai tradizionali giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ad ingranare la marcia indietro è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “E’ un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. – spiega il ministro – L’introduzione dei giudizi sintetici, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”. Quindi si torna all’antico, con buona pace di tutti gli sforzi sostenuti negli ultimi quattro anni da insegnanti per introdurre la nuova valutazione e dalle famiglie per comprenderla.

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Il sindaco, nel bilancio di fine anno, ha fatto il punto sulle sfide e i risultati dell’amministrazione, con uno sguardo al futuro

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Il dibattito

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VENETO, LE SFIDE DEL 2025 CON L’INCOGNITA DEL VOTO

L’assessore Francesco Calzavara illustra la manovra di bilancio regionale “Più risorse a disposizione, si continua a crescere”

AUTONOMIA DELL’ENERGIA “STOP AL CENTRALISMO”

Le concessioni delle reti rendono 300 milioni, Roma vuole prorogare a Enel per altri vent’anni, Agsm Aim lancia l’allarme

Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

w w w ven eto 2 4.i t

Tel. 0426 901663 mail: info@equipelettric.it

L a sanità veneta si conferma, anche nel 2024, un modello di eccellenza a livello nazionale. Questo risultato non sarebbe possibile senza il lavoro instancabile dei nostri operatori sanitari, che ogni giorno garantiscono cure di qualità a milioni di cittadini. A loro va il mio più sentito ringraziamento. I numeri parlano chiaro: nel 2024, abbiamo registrato 14,5 milioni di prenotazioni, con un incremento del 13% rispetto al 2022, e una crescita del 9% nei primi accessi. segue a pag. 5

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Porto Tolle
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Servizio a pag. 22

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Villaggio Norge, proseguono i lavori sul ponte ferroviario

AVillaggio Norge, frazione di Rosolina, sono in pieno svolgimento i lavori di completamento del ponte ferroviario sulla linea Rovigo-Chioggia. L’intervento è stato aggiudicato da Infrastrutture Venete, società interamente partecipata dalla Regione Veneto, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato da Consorzio stabile ODOS SCARL e GEOVERTICAL

S.r.l.. Il progetto prevede un investimento complessivo di 7 milioni di euro, di cui 4 milioni destinati ai lavori appaltati. Il finanziamento è sostenuto dalla Regione Veneto e, in parte, dall’Unione Europea, che ha riconosciuto il valore del progetto nel bando CEF TRANSPORT 2021, destinando 2,4 milioni di euro al suo completamento.

Il cuore dell’intervento riguarda la campata centrale mobile del ponte, che sarà dotata di un sistema di movimentazione oleodinamico capace di sollevarla fino a 7 metri sul livello medio del mare. “La ridotta altezza del ponte rappresenta da sempre un limite per il pieno utilizzo delle potenzialità del canale fluviale,” ha spiegato Alessandra Grosso, Direttore Generale di Infrastrutture Venete. “Questo intervento strategico è atteso da tempo dalla comunità e ci auguriamo che possa rivoluzionare il sistema di trasporti nel Polesine, riducendo il traffico su gomma a favore di quello su acqua, con benefici significativi anche per l’ambiente.”

Al termine dei lavori, sarà necessario completare una procedura di autorizzazione presso ANSFISA per attivare il sistema di sollevamento del ponte, un passaggio che richiederà circa sei mesi per la completa operatività. Una volta ultimato, questo intervento consentirà alla tratta turistica Mantova-Venezia, attualmente percorsa da imbarcazioni di dimensioni contenute, di ospitare mezzi di maggiore capacità.

Con i lavori di modernizzazione il Polesine si prepara a potenziare il turismo fluviale

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Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di rispondere a una domanda crescente senza compromettere la qualità. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati: 643.411 nel 2024, segnando un +4% rispetto al 2022, e gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 503.479, con una crescita del 7% rispetto al 2022 e del 2% rispetto al 2023. Questi risultati sono il frutto di un’organizzazione capace di rispondere a una domanda sempre più complessa, garantendo efficienza e rapidità. Un altro dato che ci rende orgogliosi è il saldo positivo nella mobilità sanitaria, con 189 milioni di euro derivanti da pazienti provenienti da altre regioni italiane. Questo dimostra che il Veneto è una terra di eccellenza, scelta da chi cerca cure di alta qualità. Il mio ringraziamento va dunque a medici, infermieri, tecnici, amministrativi e a tutti coloro che lavorano con passione e professionalità nel nostro sistema sanitario. Siete il volto di un Veneto che crede nell’efficienza, nell’equità e nella solidarietà.

Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Le pagelle del primo quadrimestre delle primarie, in arrivo fra pochi giorni, riporteranno ancora i giudizi descrittivi mentre quelle finali di giugno avranno i giudizi sintetici. Una formula “ibrida” per usare un altro termine che va di moda di questi tempi, per accompagnare alunni, docenti e genitori nell’ennesimo cambiamento nella valutazione. I giudizi descrittivi con i quattro livelli “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione” sono costati un lungo lavoro preparatorio ai docenti, impegnati nel declinare la nuova terminologia nella valutazione degli alunni, senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di far capire ai ragazzi e alle loro famiglie non solo “come sta andando” il percorso scolastico ma soprattutto quali sono i punti di forza da mettere in evidenza e quelli di debolezza sui quali lavorare per un apprendimento efficace. Anche i genitori hanno faticato non poco ad entrare in questa nuova ottica e a districarsi tra la terminologia. Ora l’ennesimo cambiamento, con i vecchi giudizi accompagnati dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto per ciascuna disciplina. Quanto sarà efficace lo scopriremo strada facendo, chissà.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 15 gennaio 2025

L’attacco. Maura Veronese: “Mancata surroga e impegni economici oltre l’orizzonte temporale”

Dopo il passo indietro del consigliere Guolo la minoranza invoca le dimissioni

Il consiglio comunale di Porto Viro ha perso un componente, dopo il passo indietro di Luca Guolo e la mancata surroga tra i consiglieri non eletti della lista Porto Viro Riparte dell’ex sindaco Valeria Mantovan. Fabrizio Marangon, Tiberio Tessarin, Francesca Boscolo e Martina Siviero, a discesa in ordine di preferenze, hanno infatti deciso di non sedere nel posto in consiglio liberato da Guolo. “Un fatto mai accaduto prima - ha subito puntualizzato Maura Veronese nel suo intervento dai banchi dell’opposizione - credo dobbiate ammet-

andato quest’estate con tutti i coup de théâtre ‘vado, non vado, vorrei andare ma rimango’, lasciandovi qua ad annegare nei debiti creati da un’assenza totale di pianificazione”. Termine, ‘annegare’, non scelto a caso dalla Veronese, a voler richiamare la faccenda della piscina: “Debiti per la piscina - 1,8 milioni di euro per acquistare un bene che abbiamo periziato come perfetto, e poi salta fuori che dobbiamo tirar fuori un altro milione, non sapendo la Mantovan distinguere tra mutui e finanziamenti – e debiti ancora non motivati sotto un

tere che è suonato il game over, la fine dell’esperienza e dell’ingloriosa avventura dell’amministrazione Valeria Mantovan. Non è neanche colpa vostra il fatto di dover staccare la spina, perché l’ha staccata chi se n’è

profilo temporale, perché state impegnando fondi oltre il vostro mandato in comune” riferendosi ai 75mila euro in eventi natalizi per i prossimi tre anni e all’assunzione di una dipendente comunale – già in lista Pvr

ed ex segretaria della Mantovan - per i prossimi due anni.

“Questa amministrazione ha perso consenso e credibilità perché, credo per la prima volta nella storia del consiglio comunale di Porto Viro, non c’è nessuno dei vostri colleghi di viaggio che voglia venire a sedersi a questo tavolo: non siete in grado di sostituire chi se n’è andato via. Se è venuto meno l’affiatamento, in un moto d’orgoglio rimettete il mandato senza aspettare di andare a votare a

giugno”. Altro assist fornito da Guolo alla Veronese, l’imbeccata sull’assegnazione preferenziale di un alloggio popolare ad un componente dell’amministrazione, per la quale l’esponente di minoranza intende andare a fondo con un accesso agli atti. Ha rincarato la dose il consigliere Mario Mantovan: “Siete sicuri che la vostra squadra sia ancora legittimata a rappresentare questa comunità? L’unico che esce pulito da questa situazione è il dimissionario Guolo:

la sua scelta di un passo indietro in un contesto sempre più complicato parla di una volontà di non compromettere ulteriormente il suo rapporto con i cittadini, scelta che probabilmente molti di voi dovrebbero considerare. Se volete il bene di questa comunità, se tenete alla dignità del vostro mandato, dimissionatevi, restituite ai cittadini la possibilità di esprimere nuovamente una guida solida e credibile”.

L’assessore Michele Capanna replica: “Continueremo a governare”

“Perché mai dovremmo dimetterci?” Se lo chiede dai banchi della maggioranza l’assessore Michele Capanna, dopo le bordate della minoranza e gli interventi di Maura Veronese, Mario Mantovan e Doriano Mancin. “Non lo facciamo perché abbiamo una maggioranza consiliare che continua a sostenere una giunta che è pienamente operativa e continua ad amministrare. I risultati stanno arrivando, obiettivi qualificanti del nostro programma si stanno realizzando. Per quanto riguarda il mio settore, quello dello sport, sono iniziati finalmente i lavori della piscina e della cittadella dello sport inclusiva. Fra poco inaugureremo un nuovo campo di calcio per gli allenamenti della squadra del Porto

Viro Calcio”. Capanna poi è entrato più nello specifico sulla questione dell’impianto natatorio: “L’anno scorso abbiamo dovuto acquistare la piscina perché in caso contrario sarebbe rimasta chiusa fino al 2035, avremmo ereditato un rudere e i cittadini sarebbero rimasti per sempre privi di questo servizio

importante; per acquistarla abbiamo fatto un mutuo, ma di

questo milione di euro il comune ne metterà solo 150.000, perché il resto sono risorse che abbiamo trovato da finanziamenti pubblici. Questo investimento, fatto per l’interesse della collettività, non ha per niente riempito di debiti il comune”. E sulla mancata surroga dei consiglieri: “Avete parlato con loro? Siete sicuri che non hanno accettato perché non vogliono far parte della nostra squadra? O può darsi che abbiano solamente altri impegni in questo momento rispetto a due anni e mezzo fa? Non ci sono motivi in questo momento per andare a casa, per far piacere a voi, ma per il momento continuiamo a governare nell’interesse della collettività fino a scadenza naturale di questa amministrazione”. (f.p)

Siete lontani da casa e sentite la nostalgia dei sapori familiari? Oppure desiderate esplorare i gusti autentici dell'Est Europa? Mix Markt è il luogo che fa per voi!

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Minoranza consigliare a Porto Viro

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Le novità. Il vicesindaco: “Più fondi a polizia locale, servizi sociali e lavori pubblici”

Approvata la variazione al bilancio 2024-2026, ecco cosa cambia

Èstata approvata la variazione di bilancio previsionale 2024-2026 ed il vicesindaco facente funzione di primo cittadino, Thomas Giacon, ha spiegato alcune novità che interesseranno i prossimi mesi: “Sostanzialmente siamo andati a sistemare un po’ i capitoli che ne hanno necessità, sulla base delle comunicazioni ricevute dai vari responsabili di settore. Le variazioni più significative fanno riferimento alle maggiori entrate di competenza di 828.000 euro circa, minori entrate di competenza di 325.000 euro circa, maggiori uscite di 702.000 euro e minori uscite di 199.000 euro, mentre per le variazioni di cassa siamo indicativamente sulle stesse cifre. Quelle più importanti che i vari settori ci hanno richiesto sono: un adeguamento per la polizia locale di circa 70.000 euro per l’acquisto e servizio accerta-

menti del controllo variazioni del codice della strada, 10.000 euro per il compenso al concessionario per la riscossione delle entrate locali. Nel secondo settore, quello dei servizi sociali, abbiamo integrato il capitolo in un’entrata di circa 101.000 euro, per le rette per le case

di cura in riferimento anche all’ASL di competenza. Infine 161.000 euro per i lavori pubblici che ne hanno fatto richiesta per adeguamento luce, acqua, gas, manutenzioni, verde pubblico, adesione alla Suap della provincia, illuminazione pubblica e spese varie”. Nulla cam-

bia invece per le aliquote, come annunciato in seguito dall’assessore con competenza ai tributi, Michela Girardello: “Per l’IMU anno d’imposta 2025, sono state mantenute le aliquote standard degli anni scorsi, come pure tutti gli altri elementi tra cui la scadenza delle due rate al 16/06 e al 16/12. Stessa cosa per l’addizionale comunale IRPEF, viene confermata quella dei precedenti esercizi, stabilita addirittura nel 2008 e pari allo 0.8%: nessun aumento per il 2025”. Voto d’astensione per i consiglieri di minoranza, Maura Veronese ha ribattuto: “Quello che non ha detto l’assessore è che l’aliquota IRPEF è al massimo e si potrebbe solo diminuire visto che è un’imposta che va sulle singole persone” facendo un parallelo tra il periodo ‘ante Lehmann Brothers’ e l’attuale.

Fabio Pregnolato

Presentata una ricerca sulla presenza di microplastiche nel Po

Sono stati presentati a Porto Viro, nella sede dell’ente Parco Regionale Veneto Delta del Po gli esiti di Manta River Project 2 sulla presenza di microplastiche

nelle acque del Po, soprattutto in zone urbane e industrializzate. Dodici rilevazioni mensili, condotte da maggio 2022 ad aprile 2023, nelle sei stazioni di Chivasso (To) e Isola Sant’Antonio (Al), hanno confermato quelle già monitorate a Isola Serafini (Pc), Boretto (Re), Pontelagoscuro (Fe) e Po di Goro (Fe). “I frammenti sono presenti in concentrazioni minori rispetto ad altri grandi fiumi europei, ma è essenziale attivare adeguate ed efficaci politiche di contenimento e un metodo standardizzato per tutti” ha riflettuto il segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale Fiume Po, Alessandro Bratti. Tra le microplastiche campionate frammenti, foam, pellet, fogli, granuli e filamenti. (f.p)

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Minoranza consigliare a Porto Viro

Le iniziative. Assunto un nuovo agente, inoltre è stata incrementata la videosorveglianza

Girardello tranquillizza sulla sicurezza in città

Paura di uscire e una percezione sempre più sentita di insicurezza in città sta prendendo piede tra i portoviresi. Ha provocato un’ondata di sdegno e dolore a dicembre, la morte di una signora anziana che era stata scippata da un cittadino marocchino mentre si recava al cimitero di Contarina; la brutta caduta e la rottura del femore, l’hanno portata ad un rapido declino nelle settimane successive. L’assessore Michela Girardello, in una conferenza stampa ha dichiarato: “La notizia mi ha profondamente addolorato e siamo vicini ai suoi familiari: fatti di questo tipo devono essere condannati e ci deve essere certezza della pena per i responsabili. Come amministrazione comunale non abbiamo mai smesso di lavorare per rispondere alle richieste di maggior sicurezza dei cittadini, cambiando le nostre iniziali priorità ed investendo sempre maggiori risorse nella sicurezza: abbiamo disposto l’assunzione - tramite mobilità - di un nuovo agente di polizia locale in comando, e finanziamenti perché gli stessi agenti possano vedere aggiornate le proprie dotazioni operative”. L’assessore, che detiene la delega alla sicurezza, ha anche assicurato: “Abbiamo incrementato tutto il sistema di videosorveglianza aggiungendo 16 teleca-

L’amministrazione comunale ha annunciato misure per rafforzare la sicurezza, tra cui l’assunzione di un nuovo agente di polizia locale, l’incremento della videosorveglianza con 16 nuove telecamere e l’introduzione di un servizio di sicurezza privata notturno

mere di ultima generazione alle circa 46 già esistenti che abbiamo riattivato avendole trovate non operative e abbiamo affiancato alla polizia locale un servizio di sicurezza privata per il controllo nelle ore notturne. Recentemente abbiamo fatto incontri con il prefetto, il questore e le più alte autorità di pubblica sicurezza per comunicare le preoccupazioni dei cittadini e avere ancor più supporto nella gestione del problema dell’immigrazione e nella lotta contro situazioni di irregolarità”. Girardello infine ha precisato: “Questo è stato fatto in circa due anni: cercheremo di fare sempre di più perché la sicurezza per noi è prioritaria”. Giro di vite anche per un’altra piaga che

affligge la città, quella degli incivili che abbandonano rifiuti in tutto il vasto territorio comunale: atti che vengono puntualmente segnalati e condannati ma che tornano regolarmente a ripetersi in luoghi che più meriterebbero una salvaguardia - anche in chiave di visitazione turistica - come argini, pinete e golene. L’assessore Michele Capanna, con delega ad ambiente ed ecologia, ha annunciato l’acquisto di quattro fototrappole grazie ad un contributo regionale, da posizionare in luoghi considerati più ‘a rischio’ in sinergia con la polizia locale e le associazioni ambientalistiche cittadine ‘Gruppo Iniziative per l’Ambiente’ e ‘Plastic Free’.

Fabio Pregnolato

L’assessore Valeria Mantovan presenta i risultati del 2024 e gli obiettivi per il 2025 a Palazzo Balbi

“Il 2024 si è concluso con il consueto grande impegno della Regione per tutelare l’occupazione e le nostre aziende” queste le parole di Valeria Mantovan, ex sindaco di Porto Viro e oggi assessore regionale all’ istruzione, lavoro, formazione e pari opportunità durante l’incontro tradizionale di fine anno. Mantovan, ha tracciato un bilancio del 2024, evidenziando i principali risultati ottenuti dalla Regione e delineando le aspettative per il 2025. “Il nostro sistema economico e produttivo è un’eccellenza, un modello che traina l’intero paese” ha affermato l’assessore. Mantovan ha anche sottoline-

ato l’importanza di continuare a investire nel settore della formazione, che rimane al centro delle politiche regionali. “Con

il massimo impegno, continueremo a concentrarci sulla formazione, affinché i giovani possano avere le competenze necessarie per un futuro pro-

Guardando al 2025, gli obiettivi della Regione Veneto sono chiari: migliorare continuamente e supportare i settori produttivi che stanno attraversando momenti difficili. “Il nostro compito è quello di aiutare le aziende a ritrovare il proprio slancio naturale e a superare le difficoltà,” ha spiegato Mantovan, enfatizzando la necessità di un impegno costante per garantire la crescita e il benessere della comunità veneta.

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Il presidente Zaia insieme agli assessori regionali
L’assessore Michela Girardello

Il comune celebra i neonati

Un ponte tra generazioni

P

Difendersi dalle truffe telefoniche: il caso di un’imprenditrice e il lavoro della Polizia

turo all’altezza delle aspettative dei nostri stessi giovani” - ha dichiarato l’Assessore Silvia Boscolo - Tagliare un traguardo di

questo tipo per chi abita a Porto Tolle assume una connotazione di particolare prestigio, per i sacrifici che comporta lo spostarsi

verso le sedi universitarie. D’altro canto, riteniamo che l’esperienza universitaria per i nostri ragazzi sia una straordinaria opportunità e una palestra di vita, anche in virtù della necessità di trasferirsi e condurre fin da giovani una vita autonoma. Il plauso va dunque alla tenacia degli studenti e alle loro famiglie, che li hanno sostenuti e motivati nel loro percorso di formazione. Con l’auspicio che questo per loro sia solo l’inizio di una serie di soddisfazioni, porgiamo i migliori auguri per la loro imminente carriera lavorativa”.

Guendalina Ferro

orto Tolle ha concluso il 2024 con una tradizione ormai consolidata: la consegna dei seggiolini per auto ai nuovi nati del comune. Il Sindaco Roberto Pizzoli, l’Assessore Tania Bertaggia e la Polizia Locale hanno celebrato l’arrivo dei più piccoli cittadini con un’iniziativa che da sei anni rappresenta un simbolo di accoglienza e un impegno concreto per la sicurezza stradale. Il Sindaco Pizzoli rivolgendosi verso le famiglie presenti, ha dichiarato: “Ringrazio la Polizia Locale per l’organizzazione di questo momento di incontro che ci permette di accogliere ufficialmente i 23 nuovi membri della nostra comunità. Il seggiolino che consegniamo vuole essere un omaggio ma anche un promemoria dell’importanza di proteggere i più piccoli durante i viaggi in auto”. “In un contesto di invecchiamento demografico, celebrare i nuovi nati è un motivo di grande felicità. Auguro che questi bambini possano crescere in un paese capace di offrire loro opportunità e sicurezza”- ha dichiarato l’Assessore Tania Bertaggia. Il 4 gennaio il comune ha dato il benvenuto al nuovo anno con un’iniziativa dedicata ai cittadini che hanno raggiunto un importante traguardo: la laurea. Presso la sala consiliare, sono stati consegnati attestati di merito ai 24 neo laureati del 2024, confermando l’impegno dell’amministrazione nel celebrare l’eccellenza locale e il valore dello studio. Questi i nomi dei 24 neo laureati: Alice Ballarin, Sara Stoppa, Ambra Lionello, Gaia Garbin, Alessia Fattorini, Edoardo Fusetti, Anna Negri, Silvia Rossi, Miriam Zerbin, Samanta Toninello, Valentina Negri, Pierpaolo Roccatelli, Sofia Milani, Alessia Farinelli, Sara Bellan, Andrea Fattorini, Sofia Binatti, Sharon Finotti, Ilaria Siviero, Emma Barbujani, Hilary Corradin, Giorgia Veronese, Mattia Narsi, Luca Travaglia.

“Riteniamo importante premiare i cittadini di Porto Tolle che hanno raggiunto una tappa di vita importante come quella della laurea, perché crediamo che lo studio conferisca le doti necessarie per costruire un fu-

4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio

Con l’aumento dei raggiri ai danni di albergatori e titolari di strutture ricettive, la Questura di Rovigo ha promosso un incontro pubblico nella sala della musica a Porto Tolle per sensibilizzare e informare la cittadinanza. L’evento, aperto dal Questore Eugenio Vomiero, ha illustrato le tecniche più comuni utilizzate dai truffatori, ponendo l’accento sulla necessità di prevenzione e consapevolezza per evitare di cadere vittima di raggiri. Alice Girello, dell’Agriturismo La Fraterna,

ha raccontato la sua vicenda con un truffatore che, attraverso metodi sofisticati, è riuscito a svuotarle il conto corrente in banca. “Non ho cliccato sul link di un sms sospetto, ma sono stata ingannata dalla successiva telefonata, ricevuta da un numero registrato su Google, precisamente quello della mia banca, dunque mi sono fidata e ho seguito le istruzioni che mi sono state date. Richiamandolo infatti mi ha risposto un operatore della sede milanese della banca. Una volta rivolta alla mia filiale però ho scoperto di avere il conto corrente vuoto. Mi sono immediatamente rivolta alla questura e grazie all’incredibile lavoro della polizia ho anche recuperato tutti i miei fondi”. Durante il pomeriggio, la Polizia di Stato e la Polizia Postale hanno approfondito le tecniche attualmente in uso da parte dei truffatori, offrendo una panoramica sui rischi legati a e-mail, sms e telefonate e hanno dato consigli pratici per riconoscere i segnali che indicano una potenziale truffa. (g.f)

Porto Tolle

Il sindaco Pizzoli: “Salvaguardati i servizi, ma la pesca resta critica”

Il sindaco Roberto Pizzoli, in occasione del bilancio di fine anno, ha posto l’accento sulle sfide affrontate e sui risultati raggiunti dall’amministrazione comunale, con uno sguardo rivolto al futuro. “L’annoso problema del granchio blu ha creato una situazione economico-sociale estremamente pesante per tutto il comparto ittico”, ha dichiarato Pizzoli. “Il 2024 ci ha visti impegnati a bussare a tutte le porte: dalla Regione al Governo, passando per l’Europa, fino ad arrivare anche dal Papa”. Il sindaco ha ringraziato il commissario straordinario Caterino per aver concluso, in soli tre mesi, il piano di ripartenza, attualmente in attesa di approvazione al Ministero. Tra le priorità indicate, Pizzoli ha sottolineato la necessità di concretizzare il blocco dei contributi previdenziali per alleviare il peso economico causato dalla chiusura di 400 partite IVA, riba-

dendo la speranza che attraverso la Legge 102 possano arrivare sostegni diretti ai pescatori. Nonostante i tagli statali, l’amministrazione è riuscita a mantenere in funzione servizi fondamentali come il trasporto scolastico, la mensa e il nido comunale. “Abbiamo fronteggiato una riduzione del 6% nei trasferimenti statali, pari a 235mila euro com-

plessivi, di cui 52mila euro per la spending review e 183mila dal fondo nazionale”, ha spiegato il primo cittadino. Per rientrare nel previsionale, l’ente ha operato un ulteriore taglio di oltre un milione di euro nella spesa corrente, compensato da interventi di efficientamento energetico sugli edifici pubblici e dal recupero del 15% dell’evasione dell’Imu,

mantenuta invariata.

Tra le proposte future, Pizzoli ha annunciato la possibilità di accendere un mutuo per migliorare la rete stradale comunale, costituita da 250 km di strade.

“Un chilometro di asfalto costa mediamente 90mila euro. Valutiamo questa soluzione alla luce della riduzione del debito pro capite, passato da circa 1.200 euro nel 2018 a 200 euro”.

Ospite nella nostra redazione e a Radio Veneto 24, il primo cittadino ha parlato del settore turistico annunciando l’avvio della conferenza di servizi per la variante urbanistica e le bonifiche sul sito dell’ex centrale di Polesine Camerini, destinato a diventare un villaggio vacanze. “La previsione è che il villaggio possa attrarre circa 6.000-8.000 persone a settimana - spiega -. Si tratta di un progetto di grande portata, che è stato concepito in collaborazione con un altro villaggio in

La minoranza solleva il problema della variante urbanistica bloccata dal 2022

La minoranza interviene sul bilancio tracciato dal sindaco. “Pizzoli ci ha fatto un regalo di fine anno come consigliere provinciale, ripristinando la tassa sui passi carrai della provincia e ha votato l’aumento del canone dei diritti esclusivi di pesca di 70 Mila euro l’anno in un momento dove servono risorse alla pesca, non di certo toglierle” esordiscono i consiglieri del Gruppo Consigliare Civica Rinnovare, Cosetta Nicolasi, Claudio Bellan, Serena Negri e Silvia Siviero. “Per

il problema sulla pesca ci sono stati tavoli infiniti che non hanno portato ad una soluzione concreta – prosegue il gruppo di Minoranza - Promesse non mantenute. L’unico risultato è stato quello di aver perso ben 400 posti di lavoro. E l’unica cosa che fa Pizzoli è ringraziare governo e commissario per aver dato soldi assolutamente dovuti al consorzio, che di fatto però non ha saputo mantenere stretti i propri soci lavoratori”. Secondo la minoranza, l’unica misura davvero utile

che il governo dovrebbe adottare sarebbe la sospensione dei pagamenti dei contributi e dei mutui, ma “siamo ancora qui, in attesa”, affermano.

Ospite in redazione il primo cittadino ha risposto alla minoranza. “Sono due questioni completamente separate - replica Pizzoli -. Il ripristino della tassa sui passi carrai non è stata una nuova imposta; era una tassa che era sospesa da vent’anni.

La provincia di Rovigo è in difficoltà economica, e la Corte dei Conti ha sottolineato che le tasse raccolte devono essere utilizzate per evitare problemi finanziari.

Il Consiglio provinciale, all’unanimità, ha quindi deciso di ripri-

fase di realizzazione a Eraclea. Questo tipo di offerta “open air” rappresenta una novità importante per il Veneto e si inserisce in un pacchetto turistico di grande valore. Sebbene la variante urbanistica e le bonifiche richiederanno almeno un paio d’anni, l’auspicio è che entro il 2028 il villaggio possa finalmente vedere la luce. Si tratta di un progetto di milioni di euro che trasformerà una vecchia area industriale in una meta turistica di livello europeo. Sarà una grande opportunità per il nostro territorio e per il turismo nella regione”. Sono inoltre in lavorazione oltre 60 richieste di variante urbanistica, su un territorio di 8.900 abitanti. Tra i progetti pronti per la presentazione, Pizzoli ha citato l’elettrificazione delle cavane della Sacca degli Scardovari, un intervento a lungo atteso dai pescatori.

Guendalina Ferro

stinarla per garantire la sostenibilità economica. Purtroppo, non potevamo ignorare questa evidenza. Per quanto riguarda il canone di pesca, è vero che è aumentato, ma la parte eccedente rispetto al canone fisso è stata completamente reinvestita nel consorzio, per attività come lo smaltimento dei granchi o la sorveglianza - conclude -. Quindi, di fatto, il consorzio ha sostenuto solo la parte fissa, che è rimasta invariata rispetto agli anni precedenti”. (g.f)

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Il gruppo di minoranza

Rosolina

Il comune con Andrea Buglisi è capofila del progetto “Un Altro Po - Street Art”

Con la realizzazione dei sette murales firmati dall’artista Andrea Buglisi, si sono conclusi i lavori del progetto “Un Altro Po - Street Art”, un’iniziativa promossa dall’Area Interna Contratto di Foce Delta del Po Veneto in colla-

Il progetto “Un Altro Po - Street Art”, con Rosolina capofila, ha trasformato degli spazi pubblici in tele a cielo aperto. I murales dell’artista Andrea Buglisi celebrano la natura, la cultura e l’identità locale, unendo arte e territorio

borazione con Wallabe Urban Art. Rosolina, Comune capofila del progetto, ha guidato un percorso che ha coinvolto i Comuni di Ariano, Corbola, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po. Grazie alla collaborazione con la Regione Veneto, l’Ente Parco Regionale del Delta del Po e l’Osservatorio Locale del Pa-

ri, pesci, anatre e uccelli, tutti armoniosamente inseriti nelle architetture delle comunità coinvolte. Andrea Buglisi, riflettendo sull’ispirazione dietro le sue opere, ha dichiarato: “Ho immaginato scenari dove la convivenza tra uomo, architettura e natura possa essere la normalità, con fenicotteri e anatre che fanno capolino nelle facciate delle città, portando con sé la loro innata grazia ed eleganza”.

Il sindaco di Rosolina, Michele Grossato, ha espresso soddisfazione per il successo

esaggio, il progetto ha creato un dialogo tra arte e territorio, trasformando gli spazi pubblici in luoghi di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del Delta del Po.

I murales realizzati rappresentano animali iconici del Delta del Po, come fenicotte-

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del progetto, evidenziando come l’iniziativa abbia suscitato l’interesse della comunità: “La cittadinanza ha seguito con curiosità e interesse i lavori, assistendo alla trasformazione dei propri spazi quotidiani attraverso l’arte. Anche questo ha contribuito a stimolare una riflessione sul valore del patrimonio locale e sul legame con il territorio. Oltre ai murales, il progetto ha dato vita a una collezione di piatti in ceramica che simboleggiano percorsi iconici e tradizioni gastronomiche locali. Federica Sansoni, art director di Wallabe, l’associazione rodigina che ha curato il progetto, ha aggiunto: “Con Un Altro Po: Street Art, abbiamo voluto dare continuità al dialogo tra arte e territorio, promuovendo un messaggio di tutela ambientale e rispetto per il paesaggio”. Le opere d’arte si possono ammirare in luoghi significativi del territorio, come la biblioteca comunale di Rosolina, situata dietro l’ex chiesa ora trasformata in auditorium, un punto strategico per la cultura e gli eventi della città. A Loreo, l’opera è stata realizzata presso il centro di aggregazione giovanile, ubicato dietro la chiesa e collegato al teatro parrocchiale, un importante luogo di riferimento per la vita culturale della comunità. A Porto Viro, il murale decora l’edificio che ospita la sede dell’Ente Parco del Delta del Po, in Piazza Matteotti.

A Porto Tolle è stata scelta la scuola materna di Ca’ Tiepolo, un luogo ideale per ospitare un’opera che unisce bellezza e senso di appartenenza, parlando direttamente alle nuove generazioni. A Taglio di Po, l’opera adorna la Sala Europa, uno spazio dedicato ai grandi eventi cittadini, situato nelle vicinanze della sede municipale. A Ariano nel Polesine, il murale si trova nella frazione di Piano, mentre a Corbola l’opera impreziosisce un edificio situato in Via Nuova. Guendalina Ferro

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La posizione. Il comune alza la voce contro l’impianto di recupero fanghi

Grossato dice “No” agli impianti nel Delta

Il Delta del Po è una terra che ha già pagato un caro prezzo ambientale, ricorda il sindaco, citando i danni provocati dalle estrazioni di gas metano e dall’inquinamento della centrale di Polesine Camerini

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osolina alza la voce contro l’impianto di recupero fanghi previsto nel comune di Loreo, alle porte del Delta del Po. Una posizione netta, espressa con fermezza dal sindaco Michele Grossato: “Non abbiamo mai abbassato la guardia sulla questione. Voglio rassicurare i miei cittadini: abbiamo già inviato le nostre osservazioni e dichiarato la totale contrarietà, sia a febbraio che pochi giorni fa, rispettando le scadenze previste dalla Regione”. Grossato non nasconde l’indignazione verso un progetto che definisce “scellerato”. “Abbiamo lavorato a lungo per il riconoscimento MAB UNESCO, un traguardo che ha valorizzato l’unicità del nostro territorio. Ora si vuole permettere la costruzione di un impianto che potrebbe distruggere ambiente, turismo e la salute delle generazioni future. È inaccettabile!”. Il Delta del Po è una terra che ha già pagato un caro prezzo ambientale, ricorda il sindaco, citando i danni provocati dalle estrazioni di gas metano e dall’inquinamento della centrale di Polesine Camerini. La memoria collettiva conserva ancora l’immagine dei fumi rossastri che si alzavano nel cielo. L’assessore all’Ambiente e alla Pesca, Sara Biondi, rincara la dose: “Non sia-

che altrove viene pesantemente scartato. Questo inceneritore, che ha già trovato l’opposizione dell’Istituto Superiore di Sanità a Porto Marghera, non può trovare spazio qui. Alzeremo gli scudi per difendere il Delta e i suoi abitanti”. L’amministrazione ha presentato sei osservazioni dettagliate sul progetto, evidenziando criticità che spaziano dalla pianificazione di settore alla caratterizzazione dei fanghi, fino alla presenza di PFAS, nei fanghi provenienti da vari territori regionali e non. Anche l’assessore al Turismo, Alessandra Patrian, esprime preoccupazione per le possibili ripercussioni sul comparto turistico: “I nostri operatori lavorano duramente per offrire un’esperienza che coniuga professionalità e ri-

no già tanti ostacoli da superare per garantire il proprio lavoro con professionalità e coniugandolo con il patrimonio ambientale del Delta, tutto questo crollerebbe come un castello di carte, dopo la realizzazione di questo scempio ambientale”. Non meno decisa la posizione dell’assessore all’Agricoltura, Stefano Gazzola: “La nostra è una terra di eccellenze agricole, e i nostri produttori non possono vedere svalorizzato il loro lavoro da un impianto che minaccia la sicurezza del suolo. È del tutto evidente che anche se l’impianto è appena fuori, sul confine della zona Parco, è comunque nel Comune di Loreo alle porte del nostro comune, e l’inquinamento non ha confini!”. Guendalina Ferro

La Ruspadina della Befana apre l’anno con successo

ma sulla stessa pista a febbraio. Numerose le novità introdotte per questa edizione: dal collaudo di

È stata un successo la 23ª edizione della Ruspadina della Befana, che ha trasformato la spiaggia di Rosolina Mare in un’arena dedicata alle due ruote tassellate. Con quartier generale ai Bagni Dal Moro, l’evento ha inaugurato l’anno in grande stile, grazie anche a condizioni climatiche favorevoli che hanno contribuito al successo della manifestazione. L’organizzazione, realizzata dal Moto club Rosolina Mare, guidato dal presidente Alessio Martinello è stata impeccabile, con i volontari impegnati a garantire una giornata indimenticabile per piloti e pubblico. L’iniziativa, oltre a essere una celebrazione di passione e spirito agonistico, ha rappresentato un’anteprima delle due attesissime tappe finali del Supermarecross 2025, in program-

un nuovo cancelletto di partenza alle migliorie tecniche del tracciato, fino all’ampliamento del parco mezzi, che ha consentito una preparazione ottimale della pista. Il circuito, progettato per garantire il massimo divertimento senza compromettere la sicurezza, ha regalato emozioni a non finire, tra curve , rettilinei velocissimi e salti

spettacolari. I piloti, suddivisi per categorie, hanno dato vita a una giornata di motocross di alto livello, esprimendo grande apprezzamento per il percorso. L’equilibrio tra adrenalina e sicurezza ha permesso loro di concentrarsi sul divertimento e sulla tecnica, regalando al pubblico una manifestazione emozionante e ricca di colpi di scena. La giornata si è conclusa con la consegna dei riconoscimenti ai piloti che si sono distinti lungo il tracciato, davanti a una platea entusiasta e coinvolta. Presenti i componenti della giunta comunale, guidati dal sindaco Michele Grossato, che hanno espresso il loro apprezzamento per l’impegno e la dedizione dei volontari del Moto club Rosolina Mare, fondamentali per il successo dell’evento. (g.f)

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Rosolina

Il documento. Un testo per coinvolgere i cittadini nella gestione economica e nei progetti

Pubblicato il Bilancio Sociale per una trasparenza condivisa

S

ul sito istituzionale del Comune di Taglio di Po è stato pubblicato il Bilancio Sociale 2023, un documento pensato per offrire ai cittadini una panoramica chiara e accessibile delle scelte economicofinanziarie e degli obiettivi raggiunti nell’anno appena concluso. L’iniziativa, annunciata dall’Assessore al Bilancio Renato Pregnolato, si colloca nel solco della promessa di trasparenza e partecipazione formulata dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Laila Marangoni. Pregnolato invita tutta la comunità – cittadini, imprese e associazioni – a consultare il documento per comprendere meglio il lavoro svolto dall’Ente: “Vorremmo che tutti fossero messi nelle condizioni di conoscere nel dettaglio le scelte economico-finanziarie e di partecipare attivamente alla vita pubblica con condivisione, suggerimenti e critiche costruttive. Solo attraverso un dialogo aperto è possibile supportare le azioni strategiche dell’Amministrazione con le risorse a disposizione”.

te strumento economico, sociale e politico rappresenta una novità assoluta per Taglio di Po e mi auguro possa trovare apprezzamento e condivisione pubblica. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto e ribadisco l’impegno quotidiano degli Amministratori per il bene della nostra comunità”.Con il Bilancio Sociale 2023, il Comune di Taglio di Po non solo rafforza il dialogo con i propri cittadini, ma conferma la propria volontà di costruire un futuro condiviso, basato su trasparenza, partecipazione e concretezza.

Ferro

Il comune da priorità a strade, sociale e ambiente senza l’aumento delle tasse Taglio di Po guarda al futuro con il nuovo Bilancio di Previsione 2025-2027, approvato dall’Amministrazione Marangoni nell’ultimo Consiglio Comunale del 2024, con il voto contrario della Minoranza. Un documento che punta a combinare interventi strategici per infrastrutture, sostenibilità e inclusione sociale, senza gravare sulle tasse e quindi sui cittadini e imprese già provati da un contesto economico complesso. “Abbiamo scelto di non aumentare alcuna tariffa, canone o retta e di concentrare le risorse su interventi fondamentali per il territorio e per chi ha più bisogno”, ha dichiarato Renato Pregnolato, Assessore al Bilancio.

Il Bilancio Sociale 2023 si compone di 34 pagine e si distingue per una struttura chiara e fruibile, arricchita da una veste grafica accattivante. In apertura, il documento analizza la situazione demografica e sociale del Comune. Successivamente, vengono illustrate le risorse economiche disponibili, derivanti dalla pressione tributaria, e le scelte politiche che hanno caratterizzato i principali settori operativi dell’Ente.Il Sindaco Laila Marangoni, nel saluto di apertura del documento, ha evidenziato l’importanza di questo strumento come mezzo per favorire il confronto e la partecipazione della comunità: “Il Bilancio Sociale vuole essere una riflessione sulla realtà del nostro Comune, nonché un confronto sui bisogni dei cittadini, ai quali vogliamo dare risposta. È un modo per coinvolgere ogni singola persona nella costruzione degli obiettivi futuri e delle decisioni da prendere nei prossimi anni.”L’Assessore Pregnolato ha voluto esprimere un ringraziamento particolare alla Dottoressa Agnese Zerboni, dell’Ufficio dei Servizi Finanziari, per la cura e la realizzazione del documento, frutto della collaborazione tra i diversi uffici comunali.“Questo importan-

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“Al sociale abbiamo destinato 1.050.000,00, alla manutenzione e alla cura del verde più 280 mila euro. Allo sport e alla cultura sono stati previsti interventi per quasi 100 mila euro. Al sostegno alle attività scolastiche e parascolastiche e di animazione estiva 30.000,00 euro circa. A tutti i settori dell’Ente sono state assegnate adeguate risorse finanziarie che verranno loro conferite conferire con Il Piano Esecutivo di Gestione. Auspichiamo- ha terminato l’Assessore al Bilancio – un avanzo di Amministrazione 2024 che ci faccia disporre di nuove risorse per altri interventi che abbiamo”.

Tra i progetti più attesi, la sistemazione e asfaltatura di Via San Basilio, Via Garibaldi fino alla Provinciale, e Via del Cimitero saranno riqualificate grazie a un mutuo da 400.000 euro. Sarà inoltre realizzata una rotatoria all’incrocio tra Via San Basilio e la Provinciale 46, finanziato con i proventi delle multe e in collaborazione con la Provincia di Rovigo.

L’attenzione alla sostenibilità si concretizza nell’efficientamento energetico della palestra comunale “Prof. Luciano Zanella” e in un progetto da 140.000 euro per la valorizzazione delle aree verdi e la creazione di un orto urbano, promuovendo spazi condivisi e una maggiore vivibilità del territorio. L’impegno complessivo degli interventi sarà di circa 2 milioni di euro.(g.f.)

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L’evento. Una serata di musica e

tradizione che ha unito pubblico e artisti

Standing ovation a Loreo per il Concerto “Cantan gli Angeli”

La Chiesa Arcipretale Santa Maria Assunta di Loreo ha ospitato una serata straordinaria, il concerto “Cantan gli Angeli”, che ha conquistato un pubblico numeroso e attento. Un evento che ha unito in perfetta armonia arte, spiritualità e tradizione, regalando un’esperienza musicale indimenticabile. Silvia Frigato, soprano di fama internazionale e docente presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, è stata una delle protagoniste assolute della serata. Con una tecnica impeccabile e una sensibilità straordinaria, ha regalato interpretazioni di rara bellezza, trasportando il pubblico in un viaggio emotivo attraverso la musica.

Accanto a lei, il Coro San Michele Arcangelo del Duomo di Loreo, diretto con maestria dal maestro Francesco Bergo, ha arricchito l’esperienza musicale con la sua esecuzione corale di grande raffinatezza. Le voci del coro hanno risuonato con eleganza, creando un’atmosfera intensa e coinvolgente. Al fianco di Silvia Frigato, anche il soprano Nicoletta Pavanin, che ha interpretato il repertorio con una significativa espressività. Le giovani allieve di Silvia Frigato, Ilaria De Bortoli (mezzosoprano) e Francesca Romana Giubilei (soprano), hanno dimostrato una grande maturità artistica, con performance di alta qualità.

A completare la proposta musicale, il clarinetto di Raffaelle Magosso e l’organo di Alberto Voltolina, che con il loro contributo hanno impreziosito l’intera serata. Un momento di grande emozione è stato regalato dalla giovanissima Ada, il cui talento ha toccato il cuore di tutti i presenti. La sua performance ha rappresentato un assaggio del futuro della musica, lasciando il pubblico convinto di aver assistito a una delle prime esibizioni della nuova generazione di artisti destinati a fare la storia.

il valore della musica come strumento di unione e crescita spirituale.

La standing ovation del pub-

blico al termine del concerto “Cantan gli Angeli” ha espresso in modo eloquente l’entusiasmo e l’apprezzamento per le performance dei protagonisti. Le voci, gli strumenti e i cuori degli

artisti si sono fusi in un’esperienza unica, creando un’atmosfera che rimarrà nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di assistervi.

Un vero e proprio tributo alla bellezza della musica, capace di emozionare e unire. Dopo il lungo applauso del pubblico per gli artisti protagonisti Luca Cattin, dell’associazione Castrum Laureti, ha sottolineato l’importanza di iniziative culturali capaci di rafforzare il legame con la tradizione e promuovere il patrimonio musicale del territorio.

Guendalina Ferro

Life is Cabaret: un Musical di Giovani Talenti che Conquista il Pubblico

Life is Cabaret, il musical liberamente ispirato al romanzo di Christopher Isherwood Goodbye to Berlin, ha saputo conquistare il pubblico con la sua energia e il talento dei giovani artisti. Frutto della collaborazione tra il Centro Danza Loreo e l’AssoFerriniOnlus di Adria, lo spettacolo ha debuttato al Teatro Ferrini registrando il tutto esaurito. La produzione è il risultato di mesi di intenso lavoro, con Asso Ferrini Onlus che ha messo a disposizione spazi e assistenza

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Presenti all’evento anche le autorità locali: il Sindaco Moreno Gasparini e il Consigliere Giovanni Civiero, che hanno espresso il loro apprezzamento per la qualità dell’iniziativa e il valore culturale del concerto. Don Stefano Doria, vicario foraneo dell’unità pastorale

tecnica per le prove. Diretto con maestria da Giorgia Cino e Brian Boccuni, Life is Cabaret rappresenta una vetrina per i giovani talenti dell’associazione danzante Loredana. La direzione artistica è affidata a Simonetta Granata, supportata da Tiziana Tosi. Uno spettacolo che trasporterà il pubblico nella Berlino degli anni ’30, dove il Kit Kat Klub, un vivace locale notturno, diventa un rifugio per chi desidera sfuggire alla dura realtà. Al centro della storia ci sono Sally Bowles, una cantante dallo spirito libero e Cliff Bradshow, uno scrittore in cerca di ispirazione. Mentre l’ombra del regime nazista incombe, le loro vite si intrecciano alternando passione e tragedia con gli altri personaggi, da scoprire durante lo spettacolo. Marco Doati, direttore artistico del Teatro Ferrini, ha espresso grande entusiasmo per il successo del progetto, sottolineando l’importanza di offrire spazio a giovani artisti e a progetti innovativi. “È un onore vedere il nostro teatro accogliere e valorizzare un’iniziativa così promettente,” ha dichiarato. Anche Luisa Carpenedo, presidente di AssoFerriniOnlus, ha condiviso la sua soddisfazione sul palco del Ferrini, nell’occasione delle due date sold out. “Promuovere la nostra città attraverso eventi artistici di questa qualità ci riempie di orgoglio. Il Teatro Ferrini continua a essere un punto di riferimento per la cultura e l’arte locale,” ha affermato. (g.f)

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La preparazione. Al via agli allenamenti in vista delle gare internazionali di febbraio

Il rombo dei motori torna a Rosolina Mare

L

’arenile di Rosolina Mare dai primi di d icembre è tornato a vibrare sotto il rombo dei motori, dove in prossimità dei Bagni Dal Moro sono cominciati gli allenamenti sul tracciato sabbioso, in preparazione della Ruspadina della Befana, che ha anticipato le due tappe del Campionato Internazionale d’Italia – Eicma – Supermarecross Trofeo G. Di Stefano, previste per il 22 e 23 febbraio sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana.

Ad organizzare il tutto il Motoclub Rosolina Mare, guidato dal presidente Alessio Martinello, che, in collaborazione con Fx Action, cura ogni dettaglio per organizzare la due giorni di gare a febbraio che si preannuncia di alto livello. Il percorso, identico a quello della scorsa edizione, si snoderà tra rettilinei e

Podisti Avis

curve tecniche, con il quartier generale presso i Bagni Dal Moro e il tracciato esteso fino agli stabilimenti Blu Marlin, Sabbia e Mare, Belvedere e Granso.

Quest’anno il Motoclub Rosolina mare ha investito nel potenziamento del parco mezzi, necessario per ripristi-

di partenza con 24 postazioni.

“Tutto procede secondo i piani, grazie anche alla collaborazione con il Comune, che si è impegnato per ottenere le autorizzazioni necessarie in tempi uti-

Taglio di Po pronti per le gare del 2025

Il gruppo podistico Avis Taglio di Po ha festeggiato la stagione che si sta concludendo con il consueto pranzo sociale. Un bel momento per stare insieme per condividere la passione per la corsa, ma non solo. Non sono mancati i ricordi dei successi, delle gare organizzate con un plauso particolare per il ricavato della “4 passi per la Solidarietà” (manifestazione di camminata e corsa non competitiva svoltasi a Taglio di Po e che dona l’intero ricavato a scopo benefico, ndr) che ha fatto emergere anche la parte solidale degli atleti avissini. Che, comunque, non si sono risparmiati dal

punto di vista agonistico con i vari Andrei Neagu e Stefa-

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li”, le parole di Martinello.

dario del campionato con due tappe decisive, dove i piloti lotteranno per il titolo di campione del Campionato Supermarecross.”

Gli allenamenti si terranno ogni mercoledì, sabato, do-

no Benetton, protagonisti in pista, ma anche su strada e nei cross, il finalista olimpico Brahim Taleb, Fabio Sarto e altri, oltre ai super veterani sempre al top. Che dire poi, del settore rosa? Ancora tanti successi e ottimi piazzamenti per Lucia Terlizzi, Sandra Tiozzo, Francesca Moscardo, Debora Stoppa, Ilenia Roma e un settore in continua crescita che ha visto il premio speciale per la “capostipite” delle atlete avissine, Lorella De Bei, ora vice presidente del sodalizio bassopolesano. Non potevano mancare le ambite premiazioni del “Pre-

menica, con due sessioni giornaliere: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16.

Rosolina Mare, grazie al Motoclub, si conferma, quindi, un punto di riferimento per il motocross invernale. L’obiettivo condiviso con l’amministrazione comunale è quello di trasformare il territorio in una meta privilegiata per gli sport motoristici durante la bassa stagione. Le competizioni previste attireranno non solo piloti e team da tutta Italia, ma anche un vasto pubblico di appassionati, consolidando l’immagine di Rosolina Mare come destinazione turisticosportiva: un’opportunità per valorizzare il territorio, offrendo una spinta al turismo e rafforzando il senso di comunità.

mio Fedeltà”: ben 1 89 le gare, in 11 mesi, che hanno visto la presenza almeno di un atleta in maglia Avis: premiato Adriano Liviero, con 71 punti e 54 gare disputate. Sul podio anche Lucia Terlizzi e Roberto Garbi, quarti e quinti, ma vicinissimi al podio, Debora Stoppa e Giuliano Ferro. Sguardo anche alla prossima stagione con la partecipazione ai Cross regionali Fidal il 12 gennaio, a Noventa Padovana e il 2 febbraio a Galliera Veneta per fare tappa, domenica 9 febbraio, alla “Rovigo in Love” nel centro rodigino. (c.a)

La festa del gruppo podistico Avis Taglio di Po

L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara fa il punto sulla manovra a Radio Veneto24

“Bilancio a misura del Veneto che cresce, nel 2025 daremo forma all’autonomia”

Per la prossima legislatura pochi dubbi:

“Auspichiamo un nuovo mandato per Zaia, la leadership deve restare alla Lega

L a Regione Veneto ha approvato la manovra di bilancio 2025-2027, con un totale di 18,9 miliardi di euro destinati a progetti e interventi su sanità, sociale, infrastrutture e sviluppo economico.

Assessore Francesco Calzavara, quali sono gli aspetti di rilievo della manovra?

Anzitutto siamo riusciti anche quest’anno ad approvare il bilancio nei tempi previsti per legge, oltretutto in un momento di difficoltà. A dicembre infatti il governo governo nazionale ha richiesto un ulteriore contributo alla finanza statale che ci ha costretti a fare un’ulteriore variazione di bilancio con l’inserimento di una modifica dell’adeguamento dell’Irap. Questa integrazione ci permette di garantire le spese che la Regione tradizionalmente finanzia. Da sole sanità e sociale impegnano l’82% delle risorse. Con questa manovra riusciamo a garantire le politiche che nel corso di questi ultimi cinque anni il presidente Zaia ha attuato attraverso i vari assessorati, come previsto dal programma di governo. E’ quindi un bilancio coerente con quanto è stato presentato cinque anni fa ai veneti, una manovra che continuerà a a garantire i servizi ai cittadini e delle risposte importanti. Garantiamo ad esempio per la prima volta la piena copertura nell’anno universitario 2025-2026

di tutte le borse di studio a tutti gli idonei beneficiari, un altro sforzo importante che ci costerà tredici milioni di euro. Riteniamo che le risorse emerse con l’adeguamento dell’Irap vadano usate per le coperture che ci chiedeva il governo da una parte e dall’altra siano restituite al territorio. Altra spesa da considerare è quella delle elezioni, circa 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio, nel caso in cui la consultazione si svolga a settembre 2025.

A proposito di elezioni, chi vede come futuro presidente del Veneto? Magari qualche attuale assessore?

Io sono un assessore della giunta Zaia e sono iscritto alla Lega, quindi in primis mi chiedo se il limite dei mandati è ancora attuale, in un contesto che riguarda solo i governatori e i sindaci delle grandi città, e se risponda ancora al volere dei cittadini, i quali forse vorrebbero scegliere liberamente i propri amministratori. Qualora non ci fosse la possibilità di avere ancora Zaia come presidente credo che l’esperienza, la capacità amministrativa e la qualità degli amministratori della Lega siano un patrimonio che non può essere disperso in questa regione. Pertanto è comprensibile, anche da parte degli alleati, che la Lega rivendichi il mantenimento di una leadership a livello regionale, esprimendo il proprio presiden-

te all’interno possibilmente di un’alleanza di centrodestra.

Riguardo alle alleanze, Forza Italia non è ha partecipato al voto sul bilancio. C’è stato un chiarimento all’interno della maggioranza?

Non vedo la necessità di grandi chiarimenti. Dopo il voto il presidente Zaia ha ribadito che questa amministrazione rimane nell’alveo del centrodestra e si cerca di mantenere questa posizione unitaria, da Roma al Veneto. Gli attacchi giornalieri da parte del segretario regionale di Forza Italia sicuramente non aiutano a creare le condizioni per finire bene questa legislatura e per iniziare nel migliore dei modi la prossima. Come valuta questi cinque anni in giunta regionale, un periodo che va dall’emergenza Covid alle Olimpiadi invernali?

Sono stati cinque anni complicati perché nati in un momento estremamente instabile come era quello della pandemia. Nessuno di noi sapeva quando sarebbe finita e cosa sarebbe successo dopo. Devo dire che la Regione attraverso una politica di bassa tassazione che ha tenuto negli ultimi cinque anni ha favorito il rimbalzo dell’economia veneta che ha sovra performato gli indici nazionali e di altre regioni. E’ la testimonianza di come la nostra regione avuto sempre nel recente passato grande capacità di ripresa e di ripartenza dopo periodi di crisi prima di altri. E questo anche perché nel complesso la macchina amministrativa comunale

e regionale permette alle imprese di sviluppare al meglio le potenzialità sia a livello locale che internazionale con l’export. Sul fronte sanitario i problemi delle liste d’attesa sono un’eredità della pandemia ma ormai hanno dei tempi in costante diminuzione e le risposte arrivano. Tra le grandi sfide c’è senz’altro l’autonomia: cercheremo di capire da qua alla fine della legislatura qual è il percorso per iniziare un reale decentramento dei poteri dello Stato verso le regioni per ottimizzare le risorse a favore dei cittadini. Sullo sfondo le Olimpiadi invernali saranno uno straordinario momento di visibilità per la nostra regione e creare le condizioni affinché il turismo giochi un ruolo cruciale.

Ci sarà anche l’apertura completa della Pedemontana?

Certo, è un’opera incredibile, anche se molto osteggiata. La crescita costante del traffico settimana dopo settimana conferma la necessità di queste infrastrutture. Riguardo ai costi, dal decimo anno con gli utili sarà possibile

Dall’opposizione Vanessa Camani del Pd attacca: “E’ il tramonto di un’era politica”

E’ duro il commento dell’opposizione in Consiglio regionale alla manovra di bilancio e al mandato della giunta che si chiuderà quest’anno, salvo proroghe. “Le casse regionali sono a secco, - attacca Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico - si ricorre alla tassazione per le aziende, e l’operazione della Pedemontana si è rivelata un fallimento. A questo si aggiunge l’incapacità di affrontare le grandi emergenze, come quelle sociosanitarie, e la totale assenza di investimenti che possano generare un nuovo svi-

luppo. Siamo di fronte ad una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni”. Camani continua indicando “l’insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. L’eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l’autonomia, spacciata come panacea di

ripagare quella che oggi sembra essere una perdita. E’ invece un elemento che porterà ulteriori vantaggi e risorse per la nostra economia.

In conclusione, assessore, il 2025 sarà l’anno in cui vedremo realizzata l’autonomia?

Anzitutto auspico che il presidente Zaia possa essere rieletto perché penso che abbia il peso specifico politico per portare a casa il massimo sul fronte dell’autonomia. Nel 2025 puntiamo a concretizzare almeno una almeno una materia o una funzione come la Protezione Civile. Un risultato che dimostrerebbe qual è la vera volontà da parte del Veneto e di come il Veneto interpreta l’autonomia. Sicuramente non è una scelta spacca Italia ma un’assunzione di responsabilità per dare risposte efficaci ai cittadini sia sui tempi che sulle risorse impegnate. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è uno strumento che ci permetterà di portare efficienza ed efficacia ai nostri territori e ai bilanci degli enti pubblici. (n.s.)

tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici”. Sul tema del momento, il quarto mandato al presidente uscente Zaia, l’esponente Dem è ancora più drastica: “Oltre ogni impugnazione, pronunciamento e schermaglia di questo dibattito trito e ritrito sul terzo mandato, resta un dato: la fine del ciclo di Zaia è già realtà. E’ un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare”.

Francesco Calzavara

L’intervista. Il senatore Antonio De Poli

“Autonomia: questione di responsabilità”

Il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Veneto di Radio Veneto24 , dove ha approfondito diversi temi.

Senatore, come valuta il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei sanitari, in aumento nella nostra regione?

In Senato è stata approvata una legge specifica contro le aggressioni all’interno degli ospedali, con pene più severe per chi aggredisce medici e personale sanitario. È una situazione allucinante: chi ci salva la vita? È difficile comprendere come queste violenze possano verificarsi, ma purtroppo accadono. Per questo, abbiamo dovuto introdurre leggi che prevedano sanzioni severe per chi aggredisce il personale sanitario”.

Guardando all’anno appena passato, qual è il suo miglior risultato?

Il 2024 è stato un anno significativo. Abbiamo lavorato per creare una rete di rapporti tra il mondo delle politiche sociali e sanitarie e quello della piccola impresa. Questo ha portato a risultati positivi anche in relazione alla legislazione nazionale. Credo che si stia recuperando un modo di fare politica che mette al centro i cittadini e le persone, creando un collegamento concreto tra solidarietà e produttività.

Come vede il processo dell’autonomia regionale?

Il percorso verso l’autonomia proseguirà. Sono fiducioso che nel 2025 saranno risolte tutte le questioni pendenti, in modo che il Veneto possa finalmente godere di una maggiore autonomia. Tuttavia, è importante capire che l’autonomia porta con sé anche responsabilità: se una regione chiede di gestire determinate materie, deve essere in grado di farlo con serietà. In caso contrario, si ritorna sotto la gestione statale. Non è obbligatorio, ma dipende dalla volontà della regione di assumersi tali responsabilità.

Chi sarà il futuro presidente della re-

gione?

Il successore di Zaia dovrà avere caratteristiche specifiche, in particolare dovrà essere molto attento ai bisogni dei cittadini, dalle fasce più deboli, come i bambini e le persone non autosufficienti, fino agli anziani e alle persone con disabilità. Un presidente che ascolti i cittadini, le imprese, e che sappia dare risposte concrete alle problematiche del territorio.

In Senato come si sta lavorando per valorizzare le realtà locali del Veneto?

In Senato lavoriamo per dare risposte concrete a tutti i territori. Per quanto mi riguarda, c’è un’attenzione particolare per Padova, in particolare quando si tratta di affrontare problematiche specifiche o di sostenere progetti infrastrutturali. Il nostro obiettivo è portare risorse ai territori, collaborando con i ministeri per soddisfare le necessità locali. Un parlamentare deve lavorare per tutti i cittadini, senza guardare ai colori politici, perché i problemi delle infrastrutture, della sanità e delle esigenze locali riguardano tutti, indipendentemente dall’orientamento politico. Questo è il modo giusto di fare politica: affrontare i problemi reali, non le appartenenze ideologiche.

Economia.

Il

sottosegretario Bitonci

“Finanziaria vicina ad imprese e cittadini”

Quali ripercussioni avrà la recente manovra di bilancio approvata dal Governo e quali sono gli aspetti più rilevanti per i cittadini? La Finanziaria 2025 contiene numerosi provvedimenti di carattere fiscale ed economico per le imprese, i cittadini, le famiglie. Abbiamo affrontato alcuni aspetti della legge di bilancio approvata a fine anno con il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ai microfoni di Radio Veneto24.

Sottosegretario Bitonci, da dove partire per analizzare gli aspetti principali della Finanziaria 2025?

Abbiamo un taglio importante del cuneo fiscale e contributivo di circa quattordici miliardi che viene stabilizzato, assieme alle tre aliquote Irpef. Una novità assoluta è quella del che ha voluto la Lega che il taglio dell’Ires, cioè l’Ires premiale che va dal 24 per cento al 20 per cento per le imprese che investono gli utili in assunzioni, oppure anche nella transizione 5.0. Si punta quindi a premiare le aziende che reinvestono gli utili di impresa. Altra novità importante riguarda la flat tax sul regime forfettario. Si potrà accumulare il lavoro dipendente fino a 35 mila euro di reddito, in riposta alle partite Iva che hanno anche un lavoro da dipendente. Viene rinnovato anche il fondo di garanzia Pmi, che seguo personalmente con la mia delega specifica. VI sono anche delle importanti novità per quanto che riguarda il mondo delle garanzie dei confidi. Ricordo che si tratta di 160 miliardi di garanzie alle imprese, nel periodo Covid erano 250 miliardi . Non esiste il credito a livello delle imprese senza le garanzie statali che vengono rinnovate anche per il questo anno.

Sul fronte della sanità quali le novità invece?

Ci sono 1 miliardo e 300 milioni in più rispetto allo scorso anno, siamo quasi a 138 miliardi per la spesa sanitaria, con la novità importante della tassazione al cinque per cento degli straordinari per gli in-

fermieri. Quindi gli infermieri che faranno lo straordinario pagheranno solo il 5 per cento di tassazione

Come vede la cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato ai tempi del Covid?

E’ semplicemente una scelta del governo, una decisione di carattere politico condivida da tutto il governo, quindi non aggiungerei altro in merito. Specifico solo che non sarà rimborsato che ha pagato le multe a suo tempo.

Altro aspetto cruciale è la proroga dello scudo erariale per le imprese, anche alla luce della congiuntura economica che stiamo vivendo, ci attendiamo delle ulteriori entrate?

Il concordato, al di là delle previsioni infauste da parte delle opposizioni, ha dato una risposta positiva, è un sistema deflattivo del contenzioso e mira a stabilizzare le entrate nei due anni successivi. È abbastanza chiaro che anche questa è una scelta di una nuova politica fiscale che vuole essere più vicina imprese e i cittadini, determinando a priori quali saranno le imposte da pagare nei due anni successivi. Nelle prossime settimane vedremo quale sarà la risposta delle imprese e dei cittadini sul concordato preventivo biennale.

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Antonio De Poli
Massimo Bitonci foto

“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”

Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.

Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?

Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme comple-

mentari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti.

Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?

Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a

finanziamenti che arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo. Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario,

come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?

Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non si-

gnifica pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.

Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?

E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo.

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L’Autonomia dell’energia: “Stop al monopolio Enel, usciamo dalla gestione centralista”

Le concessioni delle reti garantiscono oggi 300 milioni di euro l’anno. “Sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria”

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Mentre impazza il dibattito sull’Autonomia differenziata tra proclami, rilievi, raccolte firme e possibili referendum che dividono l’opinione pubblica, la politica, le categorie economiche e persino la Chiesa, c’è una proposta che sembra unire tutti quella dedicata al mondo dell’energia.

Il progetto è stato lanciato, nelle scorse settimane, da Federico Testa il presidente di Agsm Aim, il soggetto che racchiude in se le ex municipalizzate di Verona e Vicenza.

L’idea del Presidente Testa nasce da una prima constatazione: nel 2029 e nel 2030 scadranno, rispettivamente, le concessioni idroelettriche e quelle della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Entrambe le concessioni, oggi, sono in mano a Enel. Il progetto a cui sta lavorando Agsm Aim è proprio quello di lavorare, aggregando diversi soggetti veneti, per poter essere della partita.

Tenere in Veneto queste concessioni significherebbe avere a disposizione diverse centinaia di milioni di euro e soprattutto mantenere sul territorio risorse importanti da reinvestire direttamente sia abbassando le tariffe a famiglie e aziende sia investendo

sull’ammodernamento delle infrastrutture presenti.

C’è però un grave problema: i Governo con una norma, della quale francamente si fatica a comprendere la ragione, ha introdotto una proroga ventennale all’attuale gestore, ovvero Enel. Proseguire con una gestione centralista delle concessioni idroelettriche e di quelle sulla rete di distribuzione non produce per il territorio, le imprese e le famiglie alcune beneficio tangibile e, di fatto, contraddice quelle liberalizzazioni introdotte, ormai diverso tempo addietro, dall’allora Ministro Bersani.

Toccherà alla politica Veneta - ma anche a quella Lombarda, Emiliana e Friulana – fare fronte comune e convincere il Governo, in sede di Conferenza Stato – Regioni, a ritirare quella norma.

E l’appello di Testa per avviare

la sfida dell’autonomia energetica non sembra essere caduto nel vuoto: la Regione Veneto con il Presidente Luca Zaia e l’Assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, i Comuni di Vicenza, Verona e Padova con i sindaci Giacomo Possamai, Damiano Tommasi e Sergio Giordani e l’ANCI Veneto con il Presidente Mario Conte sono già al lavoro al fianco di Agsm Aim per giocare, fino in fondo, questa partita essenziale per la tutta la Regione. Dovranno essere proprio loro, forti del progetto industriale preparato da Testa, a lavorare, insieme ai loro colleghi lombardi, emiliani e friulani perché il Governo cambi radicalmente idee, stralci la norma che prevede le proroghe ventennali e consente alle aziende dei territori di poter competere per ottenere le concessioni.

Il Presidente Testa: “Le reti sono un asset strategico, dobbiamo provare a tenerle sul territorio”

“Vogliamo che AGSM AIM sia attore protagonista e innovativo in questo scenario - ha spiegato Testa presentando il progetto – stiamo lavorando al piano industriale, ponendo la massima attenzione agli effetti che le nostre linee di azione avranno sulle comunità locali, perché riteniamo che AGSM AIM debba essere un punto di riferimento per la crescita sostenibile del territorio, con l’impegno a condividere con stakeholder e comunità obiettivi e risultati”.

“Il mondo sta cambiando, i mercati in cui operano le aziende pubbliche e private sono cambiati e continueranno a cambiare a ritmi sostenuti nei prossimi anni. La crisi dei grandi modelli centralizzati o di grandi attori industriali e finanziari, che non rispondono alle esigenze dei territori, è sotto gli occhi di tutti”.

“Le reti sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo ne-

cessaria. AGSM AIM e ritengo anche altre aziende pubbliche del territorio sono pronte per raccogliere questa sfida poiché riteniamo che le concessioni delle reti elettriche e degli impianti idroelettrici siano un elemento chiave per garantire una gestione locale di risorse strategiche. Una maggiore autonomia nella gestione delle reti come opportunità per innovazione, transizione energetica e sostenibilità, andando nella direzione che il modello di mercato ha già preso, ovvero elettrificazione e produzione distribuita con impianti di taglia medio-piccola. Rinnovo quindi l’impegno a collaborare con istituzioni e comunità per garantire un futuro energetico sostenibile e lancio un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché riconoscano l’importanza delle concessioni delle reti e degli impianti come parte integrante di un percorso verso l’autonomia in ambiti strategici per la crescita e il benessere delle comunità locali e come elemento fondamentale per il futuro del Veneto”.

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Federico Testa

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L’intervista.

“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”

Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.

Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?

Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme comple-

mentari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti.

Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?

Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a

finanziamenti che arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo. Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario,

come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?

Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non si-

gnifica pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.

Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?

E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo.

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Allerta Green: una sfida globale che tocca anche il Veneto

IIl Veneto affronta crisi climatica e inquinamento con azioni urgenti.

l cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problemi lontani, confinati a ghiacciai artici che si sciolgono o foreste tropicali che scompaiono. Anche il Veneto è al centro di questa emergenza, con episodi sempre più frequenti di alluvioni, ondate di calore e perdite significative di biodiversità. Eventi climatici estremi come l’eccezionale acqua alta a Venezia nel 2019 o le devastazioni della tempesta Vaia nel 2018 sono solo alcuni segnali di un ecosistema in sofferenza. Le conseguenze non sono solo ambientali ma anche economiche e sociali: l’agricoltura soffre per la siccità e l’erosione dei terreni, mentre le città devono affrontare l’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle isole di calore. In questo contesto, il Veneto rappresenta uno specchio di una crisi più ampia. Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti. In Veneto, la riduzione delle nevicate sulle Dolomiti e l’aumento delle temperature stanno alterando l’equilibrio naturale e le economie locali. I dati indicano che le temperature medie sono aumentate di circa 1,5°C rispetto al periodo preindustriale, con impatti importanti sulla fauna, sulla flora e sulla qualità della vita.

Il rischio idrogeologico è un altro fattore preoccupante: fiumi che straripano, piogge torrenziali e terreni che non riescono ad assorbire l’acqua sono ormai fenomeni frequenti. Questi eventi sono aggravati dalla cementificazione e dalla gestione non sostenibile del territorio.

Il Veneto, pur essendo una regione avanzata dal punto di vista industriale, paga un prezzo elevato in termini di inquinamento.

Le PM10 e gli ossidi di azoto, derivanti principalmente dal traffico e dagli impianti di riscaldamento, pongono città come Padova, Verona e Vicenza tra le più inquinate d’Italia.

La presenza di PFAS nelle falde acquifere, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova, rappresenta una crisi ambientale e sanitaria. Inoltre, nonostante i progressi nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti e del consumo di suolo resta irrisolto.

Di fronte a una crisi ambientale così complessa, ognuno di noi può contribuire con piccole azioni quotidiane:

1) Ridurre il consumo di energia: spegnere le luci, scegliere elettrodomestici efficienti e utilizzare energie rinnovabili.

2) Muoversi in modo sostenibile: usare i mezzi pubblici, andare a piedi o in bicicletta, e privilegiare veicoli elettrici o car sharing.

3) Consumare in modo responsabile: prediligere prodotti locali, ridurre l’uso di plastica e combattere lo spreco alimentare.

4) Partecipare attivamente: piantare alberi, aderire a iniziative di volontariato ambientale e raccolta di rifiuti abbandonati o sostenere campagne di sensibilizzazione.

5) Educare e informarsi: promuovere la consapevolezza ambientale in famiglia, a scuola e sul posto di lavoro.

La crisi ambientale non può essere risolta con una singola azione o da un singolo attore: richiede uno sforzo collettivo che coinvolga cittadi-

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Vuoi usufruire del tuo spazio esterno e renderlo protetto dalle intemperie?

ni, istituzioni e aziende. Partendo dalle nostre abitudini quotidiane e pretendendo politiche più coraggiose, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il Veneto e per il pianeta.

Consapevolezza dei consumi e spreco alimentare: un problema ambientale sottovalutato

Un esempio di azione quotidiana che può contribuire a migliorare la crisi ambientale è quella che possiamo definire come “consapevolezza dei consumi alimentari”, senza la quale si arriva allo spreco alimentare. Lo spreco alimentare è uno dei problemi più silenziosi ma devastanti per l’ambiente. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. Questo fenomeno non riguarda solo le risorse economiche, ma ha un impatto profondo su ambiente e clima, rappresentando l’8-10% delle emissioni globali di gas serra. In Italia, lo spreco alimentare domestico si attesta a circa 67 chilogrammi per persona all’anno. Anche in Veneto, regione con una forte tradizione agricola e culinaria, la gestione inefficiente del cibo contribuisce all’aggravarsi

dell’emergenza ambientale.

Perché lo spreco alimentare incide sull’ambiente?

La produzione di cibo richiede enormi quantità di acqua, energia e suolo. Sprecare alimenti significa anche sprecare queste risorse preziose. Per ogni chilogrammo di carne prodotto, vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua. Le coltivazioni non utilizzate portano ad una perdita di fertilità del suolo e contribuiscono alla deforestazione.

Inoltre, quando il cibo viene buttato e finisce in discarica, si decompone producendo metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Inoltre, l’intera catena produttiva (dalla coltivazione al trasporto) diventa inutile e aumenta l’impronta di carbonio.

Cosa si può fare per combattere lo spreco alimentare?

La lotta allo spreco alimentare inizia a livello individuale ma richiede anche interventi sistemici e politiche efficaci.

Si possono pianificare i pasti, facendo una lista della spesa basata su ciò che serve davvero e utilizzare prima gli alimenti già in casa. Possiamo e dobbiamo imparare a conservare correttamente il cibo. Imparare a gestire frigorifero e dispensa infatti aiutano ad evitare che i cibi scadano o si deteriorino. E perché non imparare a valorizzare gli avanzi? Creiamo ricette con ciò che rimane, evitando di buttare cibo ancora commestibile.

Esistono poi moltissime iniziative locali e regionali, come le banche del cibo e del recupero alimentare. E noi cittadini possiamo promuovere o supportare realtà che raccolgono gli alimenti invenduti da supermercati, ristoranti e mercati per distribuirli a chi ne ha bisogno.

Esistono anche numerose App e piattaforme contro lo spreco, strumenti come Too Good To Go e Last Minute Market stanno prendendo piede anche in Veneto, facilitando la vendita di cibo prossimo alla scadenza a prezzi ridotti. Che male non fa! Ridurre lo spreco alimentare significa non solo risparmiare risorse e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche affrontare problemi sociali come la fame e la povertà. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza in un sistema globale in cui il cibo è ancora mal distribuito e mal utilizzato. Se vogliamo combattere efficacemente l’emergenza ambientale, iniziare dal nostro frigorifero può essere un passo semplice ma cruciale.

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LVeneto: 203 milioni di euro per la sanità, al via gli interventi su quattro ospedali

a Regione Veneto ha approvato la prima fase del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria regionale 2025-2027, destinando oltre 203 milioni di euro per l’adeguamento normativo, funzionale, sismico e antincendio di quattro strutture ospedaliere. La delibera, proposta dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attinge a fondi nazionali e regionali per migliorare la qualità delle infrastrutture sanitarie, con il coinvolgimento degli ospedali di Oderzo (Treviso), Mestre (Venezia), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).

“Proseguiamo con importanti investimenti – sottolinea Lanzarin – per garantire strutture sanitarie sempre più moderne e sicure. Questo programma, finanziato con 193 milioni di fondi nazionali e 10 milioni di risorse regionali, sarà ora sottoposto al Ministero della Salute per avviare un nuovo Accordo di Programma. Parallelamente, le Aziende sanitarie possono avviare le progettazioni, mentre già pianifichiamo ulteriori 115 milioni per la seconda fase.”

I progetti approvati sono:

Ospedale di Oderzo (Treviso): situato in zona sismica 2, richiede interventi di adeguamento sismico e antincendio. L’investimento complessivo, pari a 42,3 milioni di euro, prevede una prima fase da 6,5 milioni già finanziata e una seconda fase da 20,3 milioni. Il progetto include la costruzione di un nuovo blocco a quattro piani, con ingresso, servizi logistici, radiologia e aree di degenza.

Il commento di Edgardo Contato sull’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo con il progetto “Angelino”

“Traduciamo in realtà un’esigenza, un sogno inseguito per anni dalla città e dal territorio”, dichiara Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, commentando l’ampliamento dell’Ospedale di Mestre grazie all’impegno della Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione dell’”Angelino”, una nuova struttura che ospiterà specifiche unità operative e permetterà di riorganizzare l’Ospedale attuale. “Grazie a questo investimento – spiega Contato – si ottimizzerà l’efficienza dei servizi, liberando spazi nel corpo centrale per rispondere alle nuove esigenze e ai fabbisogni emergenti.”

L’Angelino sarà strettamente integrato al complesso esistente, con una distribuzione funzionale dei percorsi per garantire sicurezza e organizzazione ottimale. Questo intervento consentirà di migliorare l’offerta sanitaria, mantenendo continuità tra le due strutture.

Ospedale di Mestre (Venezia): il programma per l’hub di Mestre prevede un ampliamento di 20.000 metri quadrati, denominato “Angelino”, con un investimento iniziale di 58 milioni di euro. Il nuovo edificio ospiterà aree per la maternità, psichiatria, endoscopia, dialisi e poliambulatori, potenziando i servizi offerti.

Ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): in zona sismica 2, l’ospedale sarà oggetto di un secondo stralcio funzionale da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle aree chirurgiche. L’intervento comprende cinque sale operatorie generali, una sala operatoria ibrida, due robotiche e un polo endoscopico al piano inferiore, garantendo adeguamenti normativi e tecnologici.

Ospedale di Legnago (Verona): in zona sismica 3, è previsto il rifacimento completo del complesso ospedaliero, con una prima fase da 40 milioni già finanziata. Il progetto complessivo, stimato in 142 milioni di euro, include un nuovo ospedale e migliorie logistiche, con un secondo stralcio di 100 milioni confermato dal piano attuale.

Questi interventi testimoniano l’impegno della Regione Veneto per migliorare la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie. Il programma, in linea con le priorità del Servizio Sanitario Regionale, punta a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori con ospedali moderni e funzionali.

Redazione Salute

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La ricollocazione dei servizi nell’Angelino permetterà di destinare le aree liberate a nuove funzioni strategiche:

• Potenziamento del Pronto Soccorso, con più spazi per far fronte all’aumento degli accessi.

• Ampliamento della Terapia Intensiva, con percorsi più flessibili.

• Creazione di una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari.

• Attivazione di posti letto aggiuntivi per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica.

Al piano -1, il progetto prevede lo sviluppo delle aree operative di urgenza-emergenza, con una maggiore ottimizzazione di risorse e tecnologie, assicurando così standard elevati di cura e assistenza per il futuro.

Malaria: 44 casi negli ultimi 3 anni in provincia di Padova, massima attenzione

Negli ultimi tre anni, la provincia di Padova ha registrato 44 casi di malaria, con un numero crescente di contagi che ha toccato il picco di 16 casi nel 2024, 21 nel 2023 e 7 nel 2022. Tutti i casi sono stati riscontrati in persone che avevano recentemente fatto ritorno da zone del mondo dove la malaria è endemica. In particolare, 43 casi si riferiscono a persone provenienti dall’Africa equatoriale, mentre uno riguarda un soggetto di ritorno dall’India. Nonostante la gravità della malattia, la malaria è raramente fatale grazie alla disponibilità di trattamenti tempestivi ed efficaci.

La malaria è una malattia infettiva causata da protozoi parassiti del genere Plasmodium, trasmessi all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Anopheles. Questi insetti sono attivi principalmente nelle ore crepuscolari e notturne, quando il rischio di contagio è maggiore nelle aree endemiche. La malattia è diffusa soprattutto in regioni tropicali e subtropicali, con l’Africa sub-sahariana che rappresenta la zona a più alto rischio, seguita da alcune aree dell’Asia e del Sud America.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce la malaria come una

malattia seria, ma prevenibile e curabile, soprattutto se viene diagnosticata in fase iniziale. La profilassi, ovvero l’assunzione di farmaci preventivi, è essenziale per ridurre il rischio di contagio in chi si reca in queste aree. La tempestività nella diagnosi e nel trattamento è fondamentale per evitare complicazioni gravi e potenzialmente letali.

Il dottor Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6, sottolinea l’importanza di seguire scrupolosamente le indicazioni per la profilassi antimalarica, che deve essere ini-

ziata prima della partenza e continuata anche dopo il rientro, se necessario, in base al tipo di farmaco prescritto. “Non bisogna mai abbassare la guardia – afferma il dottor Sbrogiò – e in caso di sintomi sospetti, come febbre, sudorazione e mal di testa, è fondamentale rivolgersi immediatamente al medico per una diagnosi tempestiva. Il trattamento precoce con farmaci specifici può fare la differenza tra la vita e la morte”.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 ha registrato, inoltre, un caso mortale di malaria cerebrale durante il pe-

riodo natalizio. Il paziente, un uomo di ritorno dal Gabon, è stato diagnosticato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Camposampiero, dove è stato ricoverato in condizioni critiche. Fortunatamente, sebbene raro, questo tipo di malaria può essere trattato con successo se diagnosticato in tempo. Oltre a questo, sono stati segnalati anche altri casi di malattie tropicali, tra cui un caso di Dengue, contratto da un cittadino di ritorno dal Pakistan, e un caso di Chikungunya, acquisito da un uomo appena rientrato dall’Uganda. Entrambi

Nuovo ambulatorio infermieristico a Vicenza: un servizio di prossimità per la cittadinanza

A partire dal 9 gennaio 2025 è attivo un nuovo ambulatorio infermieristico a Vicenza, presso la sede della Continuità Assistenziale in via Mentana. Il servizio, che risponde alle esigenze di tutta la popolazione, è accessibile su appuntamento ogni lunedì dalle 7.30 alle 12.30.

L’ULSS 8 Berica ha messo in campo questa nuova iniziativa per potenziare i servizi sul territorio, offrendo un punto di riferimento accessibile per rispondere alle principali necessità infermieristiche. Tra i servizi forniti, rientrano interventi come la sostituzione di cateteri vescicali, il rinnovo delle medicazioni e altre prestazioni di assistenza infermieristica. Inoltre, gli infermieri che gestiranno l’ambulatorio svolgeranno anche un’importante funzione educativa, aiutando i pazienti a comprendere meglio l’adesione alle terapie e a indirizzarli verso percorsi di cura appropriati, qualora necessario.

“Il nostro obiettivo è garantire una presa in carico efficace e accessibile per ogni cittadino – ha spiegato il dott. Achille Di Falco, Diretto-

re dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica. Il nuovo ambulatorio rappresenta un primo passo verso l’implementazione di un modello di assistenza territoriale più vicino alla persona e al suo contesto di vita, anticipando il modello delle future Case della Comunità.”

L’iniziativa sottolinea anche l’impegno dell’ULSS 8 Berica nel migliorare l’assistenza territoriale, un aspetto cruciale per evitare il sovraffollamento degli ospedali e per garantire ai cittadini soluzioni più tempestive e accessibili. La Direzione Generale, rappresentata da Patrizia Simionato, ha sottolineato come il potenziamento dei servizi locali, nonostante le difficoltà legate alle assunzioni, sia fondamentale per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, offrendo percorsi alternativi a quelli ospedalieri.

Il servizio è gratuito e disponibile per tutti i cittadini previa prenotazione, chiamando la Centrale Operativa dell’Assistenza Domiciliare di Vicenza al numero 0444 756316, attivo dalle 10.00 alle 12.00.

i pazienti, al momento, sono in buone condizioni di salute.

In aggiunta a questi casi, si è verificato un episodio di morbillo su un adulto, anch’egli in buone condizioni. Questi eventi pongono l’accento su come la globalizzazione e gli spostamenti internazionali aumentino il rischio di malattie infettive provenienti da paesi a rischio epidemiologico. Di fronte a questa realtà, è essenziale che la popolazione sia consapevole dei rischi associati ai viaggi verso paesi con malattie endemiche e che si prenda in carico la propria salute attraverso le giuste misure di prevenzione.

Infine, oltre alla malaria, il Dipartimento di Prevenzione segnala l’importanza di vaccinazioni e altre precauzioni per evitare il contagio di malattie come Dengue, Chikungunya e il morbillo, tutte malattie che, sebbene curabili, rappresentano un rischio per la salute pubblica. Il messaggio principale rimane quello della prevenzione: le malattie infettive, se gestite correttamente, non devono spaventare, ma vanno affrontate con consapevolezza e responsabilità, specialmente in un periodo in cui i viaggi internazionali sono sempre più frequenti.

Redazione Salute

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