Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.
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INVESTIMENTI: AL VIA NUOVI SPAZI DI AGGREGAZIONE
A ROSOLINA
Il sindaco Grossato annuncia un piano di riqualificazione per rivitalizzare il cuore della città L’intervento
Servizio a pag. 13
LE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO
Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale
AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE IN CAMPO
Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni
segue a pag. 5
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Difendere l’identità veneta per guardare al futuro
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
L ’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa, capace di attrarre turismo e investimenti. segue a pag. 5
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Servizio a pag. 25
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Nuovi bandi per la pesca al granchio blu
L a Regione Veneto sta predisponendo nuovi bandi per offrire supporto alle imprese della pesca, duramente colpite dall’invasione del granchio blu nelle lagune del Delta. A darne notizia è l’assessore regionale alla pesca, Cristiano Corazzari, a seguito del tavolo tecnico sul granchio blu, convocato a Porto Tolle nell’ottobre scorso. L’Assessore ha spiegato che l’iniziativa regionale punta su due fronti: da una parte, incentivi economici ai pescatori e dall’altra un dialogo serrato con il Ministero per l’accesso ai fondi Feampa (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura). Contestualmente, Corazzari ha sottolineato l’impegno per lo stanziamento di risorse dedicate alla vivificazione delle lagune, un intervento mirato a sostenere il delicato equilibrio degli ecosistemi lagunari. Il tavolo tecnico ha visto la partecipazione non solo dei rappresentanti del settore ittico Veneto, ma anche dei delegati della Regione Emilia Romagna, confermando la portata interregionale del problema. L’incontro si è concentrato sulle soluzioni per contrastare il crescente impatto del granchio blu, una specie invasiva che sta minacciando gravemente il settore della molluschicoltura e l’occupazione nelle comunità locali. Recentemente, il consiglio comunale di Rosolina ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per sollecitare il governo a dichiarare lo stato di calamità e di emergenza nazionale. Il documento evidenzia l’urgenza di misure straordinarie per proteggere le attività di molluschicoltura, messe a dura prova da un tasso di mortalità dei molluschi che, anche nelle lagune di Marinetta e Caleri, raggiunge ora livelli critici stimati attorno al 90%. Di fronte a tali perdite, il consiglio ha rivolto un appello al commissario straordinario Enrico Caterino, affinché partecipi al tavolo intercomunale Rosolina-Porto Viro per aprire un dialogo diretto con le associazioni di categoria e le attività di molluschicoltura locali. La richiesta mira a promuovere un confronto costruttivo per valutare le misure a tutela di un settore che costituisce una fonte primaria di reddito per numerose famiglie del territorio.
Guendalina Ferro
Difendere l’identità veneta per guardare al futuro
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.
Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Delta, al via il supporto alle imprese della pesca
L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.
di ultima
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continua da pag. 1 Direzione,
Valeria Mantovan decaduta dalla carica
di sindaco, procedura prevista dal TUEL
C on l’ultimo consiglio comunale è andato in scena l’atto finale di Valeria Mantovan quale sindaco di Porto Viro, decaduta per aver accettato il posto in giunta regionale. Un consiglio di tre totali – nessuno dei quali con la presenza della diretta interessata – per la procedura di decadenza per incompatibilità delle due cariche cumulate, che ha già fatto sentire il clima da campagna elettorale. Le funzioni di sindaco saranno svolte dal vice Thomas Giacon che traghetterà il comune fino alle prossime elezioni con la squadra di ‘Porto Viro riparte’:
“Mantovan – le sue parole - ha seguito un’opportunità politica con ricadute positive per Porto Viro e per tutto il territorio che andrà a rappresentare”. “Un momento difficile per il consiglio e la città – secondo l’assessore Alessia Tessarin - perché i cambiamenti creano dubbi, problemi e domande: abbiamo seguito la procedura corretta per proseguire in questo mandato e nel nostro programma, eseguito a metà. Tanti però i punti eseguiti e non mancheremo di illustrarli in un evento pubblico”. Sulle stesse corde l’assessore Michele Capanna: “Abbiamo seguito scientemente la strada della decadenza e non delle dimissioni di Valeria per evitare che il nostro comune venga commissariato: un commissario non sarebbe gratis, non conosce la realtà cittadina e svolgerebbe solo l’ordinaria amministrazione”.
“Finisce questa pantomima e Mantovan toglie il disturbo
lasciando montagne di debiti e macerie di tutti gli interventi di questi mesi – fa sapere dalla minoranza Maura Veronese - scuole elementari e materne chiuse dall’oggi al domani, debiti milionari per opere faraoniche di cui chissà quando la realizzazione, promesse ‘a go go’ non mantenute e chi più ne ha più ne metta. Inoltre per togliere il disturbo, la signorina Mantovan ha fatto convocare tre consigli d’urgenza e fino a maggio ci lascia nelle mani di giunta e vicesindaco: facendo i conti a spanne questa sceneggiata ci costerà 1440 euro di indennità per i tre consigli oltre al costo del personale che assiste il consiglio; indennità di giunta, presidente del consiglio e vicesindaco: 10.169 mensili (che per 9 mesi danno complessivi 91.521 euro). Una somma totale quindi di oltre 93.000 euro semplicemente per non aver dato le dimissioni prima di ricevere il ruolo di assessore. E ancora una volta non posso non citare l’immenso Marchese del Grillo.”
Duro anche il consigliere
Mario Mantovan: “Due anni e mezzo di progressivo declino, degrado delle nostre strade, gestione inefficace dell’integrazione con un aumento incontrollato di presenze straniere, attenzione limitata quasi esclusivamente a eventi festivi e a rapporti di facciata con Roma: nulla di concreto per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, il punto più basso raggiunto da Porto Viro”.
Ricorso al Tar perso per l’Imu di Adriatic Lng
Il Tar ha rigettato il ricorso avviato dal comune di Porto Viro, sostenendo che la scelta di collocare il rigassificatore a Porto Tolle è corretta, poiché geograficamente più vicino a quest’ultimo: il gettito Inpi (ex Imu) sarà quindi riscosso da quest’ultimo e la faccenda si è inserita nella diatriba politica portovirese. “Ennesima bocciatura per la Mantovan – ha rincarato dall’opposizione Maura Veronese - l’Imu resta a Porto Tolle con i 133mila euro annui di gettito, la politica romana delle richieste della Mantovan, corsa a Roma con assessore e segretaria per dipanare la questione, se ne è bellamente infischiata e ha risposto picche: ecco perché alla balla del ‘anche da Venezia mi occuperò di Porto Viro’ non ho mai creduto, visti i risultati”.
Dalla maggioranza una nota: “Il precedente Governo decise che la parte maggiore dell’imposta doveva essere introitata dallo Stato: non più oltre 100mila all’anno per le casse del Comune, ma circa 40 mila. Porto Viro, dal punto di vista giudiziario, impugnò il decreto sostenendo l’irrazionalità della scelta e avviando una serie di interlocuzioni con i vari ministeri coinvolti per stabilire un percorso che, tuttavia, non poteva essere intrapreso nelle more di un procedimento
giudiziario in corso”. Per effetto della sentenza, oggi l’imposta continuerà ad essere riscossa da Porto Tolle nonostante la storia amministrativa e non solo leghi il terminal al territorio portovirese. “Il Comune di Porto Viro sta valutando l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza di rigetto del Tar - continua la nota - Nonostante possa ritenersi una battaglia di principio, dovremo valutare costi e benefici, considerando che la riscossione riguarderà un importo eventuale di 40 mila euro annui e non più di oltre 100 mila”. (f.p)
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Fabio Pregnolato
Rigassificatore di Adriatic LNG
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(aziende, attività commerciali, enti e associazioni)
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La ricorrenza. Il prete delle carceri in Sala Eracle ha raccontato la sua esperienza
Don Marco Pozza in città per i festeggiamenti della patrona
Nell’ambito dei festeggiamenti per la patrona, la Sala Eracle di Porto Viro ha ospitato don Marco Pozza, il prete delle carceri. Nato a Calvene, classe 1979, don Marco ha ottenuto una certa popolarità come autore e conduttore di programmi televisivi di approfondimento culturale e religioso, alcuni dei quali con la partecipazione di Papa Francesco, da cui sono nati bestseller tradotti in tutto il mondo. Nella primavera del 2020, inoltre, assieme alla comunità del suo carcere ha ideato e scritto i testi della Via Crucis celebrata in una piazza San Pietro deserta a causa della pandemia. In dialogo con il dirigente scolastico Massimiliano Beltrame, il ‘prete di Caino che non si dimentica di Abele’come ama definirsi - ha percorso la sua biografia e parlato degli incontri che lo coinvolgono quotidianamente dietro le sbarre. “Sono un ragazzo nato con un capitale non economico in tasca, che per grazia di Dio è un prete che va a letto la sera cercando di essere stato il miglior prete possibile” – ha esordito don Marco ricordando come il nonno fosse
di teologia più potente che abbia letto. “Tutto il resto sono occasioni che ti vengono date e che da buon veneto cerco: il mio sacerdozio è una storia d’amore, complicata, tribolata, scandalosa. Avevo 8 anni nella pedemontana vicentina e i miei famigliari mi hanno messo in mano la mia libertà quando ho chiesto di andare in seminario”. Dopo una messa al carcere Regina Coeli, la volontà di fare il prete in carcere a Padova, al Due Palazzi: “Uno sgambetto di Dio – per don Marco - parroco di una tribù di gente che asso-
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miglia tantissimo a Israele quando uscì dall’Egitto, in mezzo al deserto: ottocento uomini che nella vita hanno fatto un uso illegale della loro libertà, sedotti dal male”. Molto toccante la proiezione di una videointervista di Antonio, un carcerato seguito dal sacerdote, ed intense anche le parole di Papa Francesco rivolte al ‘don’ in un momento di debolezza: “Dentro ogni uomo c’è un angelo e una bestia, decidi tu a chi parlare”. A coronare la festa della patrona, un pellegrinaggio delle parrocchie cittadine al santuario di Monte Berico.
Fabio Pregnolato
Camminata in Rosa per le strade della città
Ottobre è stato il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e per l’occasione l’amministrazione comunale portovirese ha organizzato una serie di iniziative in collaborazione con A.N.D.O.S., Università Popolare Polesana e le Pro Loco. Una di queste, la ‘Camminata in Rosa’, ha coinvolto per il terzo anno un’ottantina di persone per le vie cittadine. Dopo i saluti portati dal vicesindaco Thomas Giacon l’assessore regionale Valeria
Mantovan (da poco dimessasi da sindaco) ha rimarcato “il motivo profondo in questo mese di contrasto del tumore al seno e la fortuna di aver certificato che con la diagnosi precoce può essere combattuto efficacemente; grazie ad Andos le cose difficili diventano un po’ meno difficili”. Il corteo si è snodato per le vie di Contarina e si è concluso nuovamente di fronte al municipio, dove l’assessore Alessia Tessarin ha omaggiato le partecipanti con un fiore. Toccante infine la ‘Preghiera per le donne’ letta dal parroco don Gianluca Brisotto, per la donna che è “figlia, sorella, moglie e madre”. (f.p)
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Don Marco Pozza ospite a Porto Viro
Porto Viro
La scoperta. Bergantin nella sua ricerca ha individuato i siti dell’impresa di oltre 400 anni fa
Sulle tracce dei luoghi in Sala Eracle
Ifiguranti del corteo storico ‘Omaggio alla Serenissima’, impersonanti il Consiglio dei Dieci, hanno dato l’avvio ad una serata ricca di storia alla Sala Eracle. Dopo i saluti dell’assessore Alessia Tessarin e del presidente della Pro Loco di Contarina Claudio Mancin, è stato proiettato un docufilm sui luoghi storici del Taglio di Porto Viro, prodotto dal Circolo del Cinema ‘Carlo Mazzacurati’ e da CE.RI.DO. (Centro di Ricerca e Documentazione del Delta), con regia, fotografia e montaggio di Simone Bardi (presente alla serata). Emanuela Finesso, presidente del circolo, ha portato un ricordo del regista padovano attivo sul Delta “terra di immagini che valgono più delle parole, di luoghi che c’erano e non ci sono più”. Sandra Bedetti, del museo archeologico di Adria, ha invece menzionato una delle ultime attività di CE.RI.DO. ovvero il sito www.cadelta.it , sulle case padronali venete dislocate sul Delta del Po.
Antonio Lodo, professore e dirigente scolastico in pensione, ha quindi esposto lo scenario storico dietro il Taglio ed il passaggio della Serenissima da repubblica acquatica alla terraferma, non solo una questione tra Venezia e gli Estensi prima ed il Papato poi, ma internazionale nello scenario dell’epoca. Infine Daniele Bergantin, professore in pensione e geologo appassiona-
to di storia locale ha presentato l’itinerario stradale a tema ‘I luoghi del Taglio di Porto Viro’ derivato dalla consultazione delle pubblicazioni sull’importante opera idraulica e sulla ricca cartografia dell’epoca a confronto con la carta tecnica regionale e la georeferenziazione, che con vari sopralluoghi hanno consentito di individuare i siti storici del 1600 – 1604, una ventina tra Rosolina, Loreo, Porto Viro e Taglio di Po, raccolti in una piantina da diffondere negli uffici turistici e nelle scuole. Particolarmente interessanti i paleoalvei dei tre antichi rami del Po: dall’ intestatura del Po di Tramontana nel 1612 - probabilmente mediante l’affondamento di due o tre arsili carichi di pietrame – sull’attuale
via Moceniga, al Po di Scirocco individuato nelle sinuosità delle vie Galilei e Gramignara (oltre che dai toponimi di ben tre ‘fienili Scirocco’), all’argine destro del Po delle Fornaci rintracciato nella strada asfaltata via Cieco Grotto. Gli edifici che hanno ospitato queste vicende di quattro secoli fa sono in gran parte spariti o in rovina; tra questi la chiesetta diroccata di Cao Marina è stata inserita nella lista dei ‘Luoghi del Cuore’ FAI: votandola in rete sarà possibile scalare la classifica ed eventualmente ottenere fondi per restaurarla, come avvenuto recentemente con la torretta campanaria di Taglio di Po e con il coro ligneo della chiesa di Guarda Veneta.
Fabio Pregnolato
Un progetto di street art in sette comuni del Delta
In sette comuni del Parco Veneto del Delta del Po è stato recentemente realizzato un progetto pittorico monumentale di riqualificazione urbana attraverso l’arte. “Nel pensare a questo progetto artisticoha scritto l’artista siciliano che li ha realizzati, Andrea Buglisi - ho subito visualizzato alcune immagini ancora fresche nella memoria di tutti, riguardanti il periodo del primo lockdown, quello iniziato (per noi) a marzo 2020, durante il quale le città erano svuotate e abbiamo visto animali selvatici vagare per le strade deserte, spesso pensando che ‘senza l’uomo, la natura si riprende i suoi spazi’. Senza umani in giro, gli animali selvatici si sentivano meno in pericolo, vagando in
aree per loro normalmente off limits. Attraverso sette delicati ma incisivi interventi pittorici in altrettanti comuni della magnifica provincia di Rovigo, ho immagi-
nato scenari dove la convivenza fra uomo, architettura e natura possa essere la normalità.” Il racconto pittorico - voluto dall’Area
Lo studioso ha cercato luoghi ed edifici protagonisti del Taglio di Porto Viro effettuato dalla Serenissima tra il 1600 e il 1604. È possibile votare una di questi, la chiesetta di Cao Marina, nei ‘Luoghi del Cuore’ FAI e salvarla dall’oblio
Interna Contratto di Foce Delta del Po, finanziato da Regione Veneto e cofinanziato dai comuni - prende la forma di un cammino che si trasforma in relazione ai muri che incontra: ed ecco un fenicottero (sul visitor center di Porto Viro), una volpe (a Loreo), anatre (a Taglio di Po e Rosolina) e uccelli di specie presenti nel parco, fare capolino nelle facciate delle città, fra case, scuole e teatri, portando con sé la loro innata grazie ed eleganza. “Ogni essere vivente – ancora Buglisi - trova il suo posto nell’habitat che ho immaginato, quello dove uomo e natura possano convivere in perfetta armonia: un messaggio di amore e rispetto da trasmettere alle nuove generazioni”. (f.p)
Sosteniamo progetti innovativi per l’inclusione scolastica, sociale, educativa e lavorativa dei minori migranti.
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19 DICEMBRE 2024 Sintonizzati sul futuro.
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Sociale. Il Comune lancia un’iniziativa
Al via il progetto di housing sociale per chi è in difficoltà
N el Consiglio Comunale di Porto Tolle, tenutosi ad ottobre 2024, è stata approvata una variazione di bilancio fondamentale per avviare un servizio di accompagnamento nell’ambito dell’housing sociale. Il programma, rivolto a persone segnalate dai Servizi Sociali e in situazioni di disagio sociale o abitativo, fornirà un supporto progressivo, attivato dalla cooperativa Rem, con l’obiettivo di migliorare
tale per supportare i servizi sociali comunali e creare una rete con tutti i soggetti che, a vario titolo, si occupano della gestione di situazioni di disagio e marginalità. Riteniamo che la casa sia una condizione imprescindibile per costruire il benessere sociale ed economico di un individuo o di un nucleo familiare. Il nostro obiettivo è affiancare queste persone,
la qualità della vita quotidiana delle persone fragili. Il progetto adotta l’approccio “Housing First” e sarà gestito dalla cooperativa Rem in sinergia con la Fio.Psd (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora), che rappresenta un modello di inclusione ampiamente applicato in diverse regioni italiane. L’iniziativa prevede un intervento mirato e coordinato tra risorse professionali e Servizi Sociali, formando una rete di sostegno adattabile alle specifiche necessità dei beneficiari. L’Assessore alle Politiche Sociali Silvia Boscolo ha evidenziato il valore di questa iniziativa: “Abbiamo voluto promuovere questo progetto sperimen-
individuando traguardi concretamente raggiungibili per migliorare la loro condizione”. Il programma si sviluppa in tre fasi: progettazione, intervento e monitoraggio. La fase di progettazione prevede la creazione di un piano d’azione personalizzato per ciascun destinatario. Successivamente, nella fase operativa, viene stabilito un livello di assistenza – bassa, media
o alta intensità – con incontri domiciliari settimanali tra l’operatore e il beneficiario, organizzati in accordo con i Servizi Sociali. La fase di monitoraggio, infine, consente una verifica continua dell’efficacia degli interventi grazie a un sistema di aggiornamento digitale e un confronto costante con gli assistenti sociali referenti.
Guendalina Ferro
La città celebra una storia di coraggio e altruismo
A 80 anni dal fatidico atterraggio del bombardiere americano “Jenny Ann” nello scanno “Canarin”, Porto Tolle ha reso omaggio ai membri dell’equipaggio e agli abitanti del Delta del Po che, a rischio della propria vita, offrirono il loro aiuto. Presso la Sala della Musica, una videoconferenza ha unito simbolicamente le famiglie Siviero, Mantovani e Christine Houghton, figlia di uno degli aviatori salvati. Le celebrazioni si sono svolte in due momenti distinti: a Tolle, dove le Forze dell’Ordine e le Associazioni d’Arma hanno
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reso onore al memoriale dell’equipaggio del “Jenny Ann”, e a Scardovari, dove è stato omaggiato il cippo dedicato a Giovanni Achille Siviero, detto “Cicolani”.Il sindaco Roberto Pizzoli, durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di questo evento, evidenziando l’emozione nel rivivere, attraverso i racconti dei famigliari, una pagina di storia che testimonia l’altruismo e il coraggio della gente del Delta del Po, simboli di valori che resistono nel tempo. ”Si tratta di un anniversario che ha un risvolto storico ma anche e soprattutto umano - ha commentato il sindaco Pizzoli -, che restituisce a chi vive oggi Porto Tolle un’istantanea della cultura della nostra gente di allora, che in quest’occasione diede mostra di enorme altruismo, valore sempre più raro ai giorni nostri, anche mettendo a repentaglio la propria incolumità. Credo che la nostra comunità sia esemplare dal punto di vista dei valori che quest’episodio porta con sé”. Nel concludere il primo cittadino ha ringraziato Luca Milan e la sua associazione Aerei Perduti del Polesine per il lavoro di ricostruzione e organizzazione compiuto (g.f)
Silvia Boscolo
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Casini Immobiliare, nuova sede a Porto Viro nel segno dell’eccellenza
Lsuccesso di Casini Immobiliare,
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za precedenti. “Il Covid ha generato un
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Inaugurati i nuovi spazi all’avanguardia dell’agenzia leader nel basso Polesine. Andrea “Un investimento per il territorio dopo il boom post-Covid” info@immobiliarecasini.it
Una storia imprenditoriale che ha saputo imporsi in un mercato fortemente competitivo come quello immobiliare grazie a un mix di esperienza sul campo e profonda conoscenza del territorio. La nuova sede di Porto Viro, con i suoi 200 metri quadri di spazi all’avanguardia, rappresenta l’ultima mossa strategica di Casini per consolidare la propria leadership nel basso Polesine, puntando su una presenza fisica imponente in un’epoca in cui molti competi-
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Porto Tolle
Formazione.
Inaugurato un nuovo anno accademico, nuovi corsi e tradizioni al centro dell’offerta
Università Popolare: un ricco programma tra cultura e innovazione
L
’Università Popolare di Porto Tolle ha inaugurato il nuovo anno accademico con una cerimonia che ha visto la partecipazione delle autorità civili locali. Presenti il Sindaco Roberto Pizzoli, l’Assessore alla Cultura Silvia Boscolo, il referente dell’Università Popolare Polesana Alessandro Manfrin, e il coordinatore Franco Maringelli, che hanno dato il via a un ricco calendario di attività culturali. Nel suo intervento, Alessandro Manfrin ha espresso soddisfazione per l’avvio di un nuovo ciclo di corsi e lezioni, portando i saluti della neoeletta presidente Antonella Catozzo e della direttrice didattica Francesca Buson. Ha sottolineato l’importanza di continuare a offrire alla comunità un programma formativo ampio e inclusivo, con un’attenzione particolare alla varietà e qualità dei temi trattati. L’evento è stato an-
che l’occasione per la presentazione del libro Il Pensiero e l’Anima, scritto dall’autrice Blandina Zanellati. Il volume rappresenta un omaggio alla terra d’origine dell’autrice, raccontandone le storie e le tradizioni. A seguire, la compagnia teatrale locale “Gli Artisti delle Ciacole” ha intrattenuto i presenti con la rappre-
L’Università Popolare ha dato il via al nuovo anno accademico con una cerimonia inaugurale, alla quale hanno partecipato autorità civili locali
sentazione de La Baronessa Volante, un’esibizione apprezzata dal pubblico. L’Assessore Silvia Boscolo ha illustrato il nuovo
programma accademico che prevede ben 25 appuntamenti e altrettante lezioni su temi di grande attualità, tra cui un incontro sull’intelligenza artificiale e un altro sull’apicoltura. Quest’anno, l’offerta formativa si arricchisce
di due corsi paralleli alle lezioni principali: un corso di ginnastica dolce che si terrà ogni venerdì pomeriggio presso la palestra di Scardovari, e un corso dedicato all’utilizzo dello smartphone, che inizia il 7 novembre. Boscolo ha
Consorzio Pescatori e Ca’ Dolfin premiati per il contributo al territorio
Nell’ambito della quinta edizione della “Premiazione del Lavoro, del Progresso Economico e dell’Innovazione”, tenutasi nella storica Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo ha valorizzato due eccellenze di Porto Tolle: il Consorzio Cooperative Pescatori di Scardovari e l’Azienda Agricola Ca’ Dolfin. Al Consorzio Pescatori la Giunta Camerale ha assegnato il premio speciale per aver unificato le cooperative locali, consolidando il settore della pesca e ottimizzando l’organizzazione dell’offerta in un ambito precedentemente frammentato.
L’integrazione di 14 cooperative sotto un unico consorzio ha potenziato la competitività economica del territorio, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del Veneto.
L’inserimento della Società Agricola Ca’ Dolfin nel registro delle imprese storiche di Unioncame-
sottolineato l’interesse dimostrato dalla comunità, con il corso per smartphone già al completo, ma ha rassicurato che saranno attivate nuove edizioni al raggiungimento di 15 iscritti. Nel suo discorso, il Sindaco Pizzoli ha sottolineato l’importanza dell’Università Popolare come punto di riferimento non solo per la crescita culturale, ma anche per il ruolo sociale che essa riveste all’interno della comunità. “Questo tipo di istituzione - ha dichiarato - offre un’occasione unica per il confronto e la condivisione, contribuendo a mantenere vivo lo spirito di coesione sociale”. Chi desidera partecipare ai corsi o alle lezioni può contattare la Biblioteca Comunale di Porto Tolle, telefonando al numero 0426 380833 o inviando una email a bibliotecaportotolle@gmail.com.
Guendalina Ferro
re rappresenta un riconoscimento al suo patrimonio secolare, le cui origini risalgono al XVII secolo. Oggi, guidata da Francesco Arduini e dal figlio Luigi, l’azienda continua a preservare la tradizione agricola e familiare nel Delta del Po, mantenendo la gestione delle terre bonificate dai nobili veneziani e offrendo alla comunità di Porto Tolle un esempio di dedizione e radicamento storico.
Significativo l’intervento del presidente della Camera di Commercio, Massimo Zanon, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di valorizzare l’impegno di queste aziende per il loro duraturo contributo al territorio. Imprese che - secondo il presidente Zanon- hanno saputo rispondere alle sfide con determinazione e spirito innovativo, dimostrando come il progresso economico possa coesistere con la conservazione delle tradizioni, rafforzandosi reciprocamente. (g.f)
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Il progetto.Inizia la riqualificazione urbana per
spazi di aggregazione
Al via il restyling delle piazze per una città più funzionale
I
l Comune di Rosolina si appresta ad avviare una serie di interventi di riqualificazione urbana, voluti dalla maggioranza guidata dal sindaco Grossato, per migliorare gli spazi cittadini in luoghi di aggregazione moderna e vivibile. Il primo obiettivo riguarda Piazza Dante a Volto di Rosolina, dove saranno investiti 200 mila euro di risorse comunali per riqualificare l’attuale area adibita a parcheggio. L’area urbana ,oltre alla sistemazione della pavimentazione verrà arricchita con nuove panchine e alberature. Con l’ultima variazione di bilancio, avvenuta durante l’ultimo consiglio comunale, il progetto è pronto a passare alla fase del bando pubblico per l’affidamento dei lavori. Il secondo intervento interesserà Piazza della Libertà, nel cuore del paese. La piazza verrà ampliata, com-
prendendo parte di Viale del Popolo e Via Marconi, con un restyling che includerà il rialzo della strada e del parcheggio. Tra il monumento e l’edificio delle attività commerciali verrà collocata una fontana, creando un nuovo centro di aggregazione e un piacevole punto di ritrovo per la cittadinanza. Anche l’ex edicola sarà valorizzata, con l’intenzione di ospitare una piccola attività
commerciale che non entri in competizione con le altre attività locali.Seguirà l’intervento a Villaggio Norge, dove si trova il monumento della piazza. Qui, l’attenzione sarà posta sulla sostituzione delle alberature con specie più adatte, migliorando così l’estetica e la sostenibilità dello spazio verde. Per la frazione, è in programma anche la tanto attesa ristrutturazione del palatenda,
danneggiato dai recenti eventi atmosferici. La struttura sarà ricostruita con una combinazione di muratura e finto legno metallico, trasformandola in una piastra polivalente dotata di servizi e camerini, dedicata alle attività associative, come quelle calcistiche, e agli eventi della comunità. Rosolina Mare non è da meno nel piano di interventi: entro fine 2025, sarà completato il prolungamento di Viale Trieste, insieme alla riqualificazione di Piazza San Giorgio. “L’obiettivo è chiaro: restituire ai cittadini spazi decorosi, accoglienti e funzionali, facendo delle nostre piazze dei veri e propri centri pulsanti della vita sociale,” ha dichiarato il sindaco, deciso a chiudere il suo mandato con il completamento di queste opere di riqualificazione.
Guendalina Ferro
Marco Merlin ha assunto il comando della Polizia Locale
Il Comune di Rosolina ha un nuovo comandante della Polizia Locale: Marco Merlin, classe 1992, ha ufficialmente assunto l’incarico dopo aver vinto il concorso nell’aprile 2024. Con questa nomina, diventa una figura di riferimento per la sicurezza pubblica nella rinomata località balneare. Merlin, già in servizio a Rosolina dal 2021 come agente, ha espresso entusiasmo per il suo nuovo ruolo, sottolineando l’importanza di Rosolina nel panorama turistico locale. “Rosolina è la seconda città della provincia in termini di presenze turistiche e si colloca tra le 20 destinazioni italiane che superano il milione di visitatori all’anno, soprattutto durante la stagione estiva,” ha dichiarato Merlin.Tra le sue priorità, il nuovo comandante intende affrontare il problema degli eco-vandali, ovvero coloro che abbandonano rifiuti in maniera incivile. A tal proposito, il Comune prevede, grazie a un finanziamento regionale, l’acquisto di tre foto trappole destinate a identificare i trasgressori. Merlin ha anche parlato dell’importanza della G20 Spiagge, un’iniziativa che consente a Rosolina di aspirare al riconoscimento di città balneare, aprendo la strada a nuovi finanziamenti. Fondi che potrebbero essere utilizzati per aumentare il numero di agenti di polizia locale durante i mesi estivi. Altro obiettivo della polizia locale,è l’ aggiornamento del regolamento di polizia urbana e del decoro cittadino, risalente al 2004, per allinearlo alle normative vigenti e alle specificità di Rosolina Mare. (g.f)
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Restyling. Un progetto innovativo tra storia e modernità per il cuore sportivo
Palavigor: apertura prevista a marzo
Tra le novità, un ascensore esterno garantirà l’accessibilità alle persone con disabilità. Le modifiche strutturali comprendono un cappotto esterno per l’isolamento termico e il miglioramento acustico, insieme a nuove strutture interne
PSintonizzati sul futuro.
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roseguono i lavori di ristrutturazione del Palavigor, dove già si intravedono i primi risultati di un progetto che rivoluzionerà l’impianto sportivo di Taglio di Po. Pur rispettando la storica “onda” del tetto, emblema architettonico della struttura, le opere in corso hanno introdotto elementi di grande novità e funzionalità, a cominciare dall’impianto ascensore, posizionato lungo la facciata esterna. Questo intervento garantirà piena accessibilità anche alle persone con disabilità, permettendo loro di vivere lo spazio sportivo in completa autonomia. La ristrutturazione del Palavigor non si limita all’accessibilità: il cappotto esterno per l’isolamento termico e una serie di dispositivi per l’abbattimento acustico sono interventi mirati a migliorare il comfort e la sostenibilità dell’edificio. L’interno si arricchisce di nuove strutture sopra la gradinata degli spettatori, destinate a ospitare da un lato i servizi igienici e dall’altro la cabina di regia. Le pareti portanti, già predisposte nei precedenti interventi, verranno infine coperte, migliorando così anche l’estetica complessiva. Il Palavigor, così chiamato in memoria del tagliolese pallavolista Vigor Bovolenta, medaglia d’argento alle olimpiadi 1996, rappresenta da sempre un simbolo di aggregazione e sport per il territorio. “Abbiamo affrontato non poche difficoltà tecniche, come è naturale in un progetto di questa
portata,” ha dichiarato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Sacchetto. Un im-
previsto importante ha richiesto una soluzione specifica: l’ufficio tecnico, diretto dall’ingegnere Alessio Mantovani, insieme alla direzione lavori e all’impresa appaltatrice, ha dovuto intervenire sui tiranti che sostengono il tetto in legno, implementando una protezione ignifuga per garantire la sicurezza antincendio. Tale aggiornamento, essenziale per l’apertura dell’impianto, non ha aumentato i costi previsti, ma ha imposto un prolungamento dei tempi, con consegna prevista tra la fine di febbraio e l’inizio
di marzo 2025. “Non potevamo fare diversamente,” ha aggiunto il Vice Sindaco Matteo Sacchetto. “La sicurezza dell’impianto è un fattore imprescindibile: la soluzione scelta garantirà un risultato sicuro e duraturo nel tempo, senza compromettere il budget complessivo del progetto”. Infine, sono state definite le tinte che caratterizzeranno la palestra, colori semplici che daranno un’impronta distintiva a un’opera che, a lavori conclusi, rappresenterà un nuovo punto di riferimento per la comunità di Taglio di Po.
Dieci anni della comunità educativa IN-PATTO
Il prossimo 20 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la Fondazione Ca’ Vendramin di Taglio di Po ospiterà un evento di grande rilevanza sociale, durante il quale saranno presentati i risultati raggiunti dalla comunità educativa residenziale per minori “IN-PATTO,” gestita dalla cooperativa sociale Titoli Minori. L’incontro rappresenterà un momento di riflessione sui primi dieci anni di attività della comunità, che ha saputo rispondere alle esigenze di accoglienza e formazione di giovani in situazioni di difficoltà, attraverso un progetto educativo mirato.La giornata prenderà avvio alle 9.30
con l’introduzione di Massimo Mantoan, presidente di Federsolidarietà Venezia, che aprirà il programma con una riflessione sulle sfide e le conquiste del settore sociale nel territorio.
Seguirà l’intervento di Anna Agatea, coordinatrice della comunità educativa, che esporrà i risultati concreti e i progressi fatti in questi anni.A seguire, il dottor Marco Tuggia offrirà un approfondimento sul metodo educativo applicato nella comunità “IN-PATTO”, evidenziando l’importanza di un approccio centrato sullo sviluppo individuale e la crescita emotiva dei ragazzi. La sua relazione sarà arricchita dalla testimonianza di un ex ospite della comunità, che condividerà la sua esperienza di percorso all’interno della struttura, a riprova dell’efficacia del lavoro svolto e del significato dell’accoglienza in un periodo cruciale della sua vita. (g.f)
Guendalina Ferro
Memorie. L’omaggio storico e visivo alla tradizione cittadina
Viaggio tra 800 anni di storia attraverso le pagine di un libro
Lzato con dedizione e passione dall’Assessore Marilena Berto e da un gruppo di amici che, condividendo la stessa visione, hanno dato vita a un documento unico. Il progetto, nato dal desiderio di fissare su carta i dettagli di 800 edizioni della fiera, rappresenta non solo un tributo alla tradizione, ma anche un’op-
bretto è stata scritta e pensata per accompagnare il lettore in un viaggio nel tempo, partendo dal basso medioevo, attraversando secoli di storia, di economia e di vita sociale, fino ai giorni nostri. Testi e immagini sono stati accuratamente selezionati per
catturare l’essenza della fiera, intrecciando la narrazione con aneddoti, simboli e dettagli che permettono a ciascuno di riscoprire le proprie radici.
La coordinazione del progetto da parte dell’Assessore Berto ha reso possibile l’unione delle competenze storiche, grafiche e documentarie di ogni collaboratore, dando vita a un’opera unica.
Marco Cattin, archivista, ha riportato alla luce documenti rari e preziosi custoditi negli archivi della Serenissima, offrendo uno sguardo sui primi atti che menzionano la fiera; il geologo Daniele Bergantin ha tracciato un affascinante quadro di Loreo quando era ancora lambita dal mare; Roberta Marcolongo ha approfondito l’evoluzione della fiera nella seconda metà del Novecento, mentre Andrea Bellato ha raccolto testimonianze orali, come quelle di Archimede Doni e Mons. Erminio Marzola. Infine, il fotografo Francesco Lazzarato ha arricchito il libretto con immagini inedite, e Walter Bordina ha curato la grafica, conferendo all’opera un aspetto importante. Stampato in una tiratura limitata di 800 copie numerate, il libretto, presentato durante la fiera di San Michele è diventato una sorta di testimone della memoria storica di Loreo.
Guendalina Ferro
Matteotti: un viaggio didattico tra storia e memoria
L’Assessorato alla Cultura di Loreo, guidato da Marilena Berto, in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado “Don Silvio Marchetti”, ha lanciato un progetto educativo per celebrare Giacomo Matteotti nel centenario della sua morte, con l’intento di avvicinare le giovani generazioni al pensiero e all’eredità di questo grande leader politico. Strutturato in due fasi, il progetto ha rappresentato per gli studenti un’occasione per scoprire e comprendere i valori di giustizia e impegno sociale incarnati da Matteotti. Nella prima fase, svolta presso la sala consiliare del Comune, gli studenti sono stati guidati in una lezione interattiva che, attraverso strumenti multimediali, ha reso accessibile la complessità del contesto storico e del pensiero di Matteotti. Al termine, una passeggiata li ha portati davanti alla targa commemorativa posta nel 1945 dai cittadini loredani per onorare il discorso che Matteotti tenne nella piazza centrale di Loreo. La seconda fase del progetto ha avuto come fulcro la visita alla casa-museo di Matteotti a Fratta Polesine, ora monumento nazionale. (g.f)
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L’inaugurazione. Nuovi spazi nel territorio del Delta del Po
Taglio del nastro per la nuova sede di Casini Immobiliare
L a storia di crescita e sviluppo dell’agenzia immobiliare Casini di Porto Viro è un chiaro segno del dinamismo e della voglia di investire nel territorio del Delta del Po. Fondata nel 2008 a Rosolina, l’agenzia ha aperto nel 2010 una seconda sede a Contarina di Porto Viro, in un’area che dista pochi metri dalla sua attuale sede. Da una superficie iniziale di 50 mq, l’agenzia è stata ampliata raggiungendo oggi i circa 200 mq. A questi si aggiunge il piano superiore, di altrettanti mq che ospitano il geometra Luca Bassan e l’avvocata Cinzia Siviero, che completano l’offerta di servizi per la clientela. Andrea Casini ha spiegato che l’ampliamento dell’agenzia, oltre a segnare la crescita dell’agenzia è una risposta al desiderio di far emergere Contarina, che negli ultimi anni è stata un po’ messa in ombra da Donada. Ha sottolineato che non si tratta di campanilismo, ma di un impegno affinché Contarina possa tornare a essere attiva, grazie alle sue grandi potenzialità. Andrea Casini, sposato con tre figli e profondamente radicato nel territorio del Delta del Po, insieme al suo staff, ha voluto celebrare l’inaugurazione della nuova sede unendo le sue due passioni: quella per l’imprenditoria e quella per la musica. L’evento, infatti, oltre al tradizionale taglio del nastro simbolico dei due locali, ha visto l’organizzazione di intrattenimenti musicali, aggiungendo un tocco personale e speciale al pomeriggio, che ha registrato la partecipazione di numerosi ospiti. Il nuovo edificio, ben visibile su Corso Risorgimento, è stato progettato per offrire comfort e spazi ideali per le famiglie - ha sottolineato Casini-. Grazie a insegne luminose e monitor esterni, l’agenzia si propone come un punto di riferimento per chi cerca abitazioni nel Delta. “La nostra visione è quella di far diventare Porto Viro una porta d’ingresso al Delta del Po, puntando a essere un punto di riferimento sia nel settore turistico che residenziale. Siamo, infatti, l’unica agenzia che offre questa
doppia specializzazione, con un’offerta completa per tutte le esigenze dei clienti,” ha spiegato Casini con soddisfazione, sottolineando più volte i nomi dell’emporio immobiliare formato da Roberta Isacco, Ida Baldoni, Filippo Ricci e Federico Bardella, oltre a Bassan e Siviero. Ad indossare la fascia tricolore per l’Amministrazione comunale l’assessore Michele Capanna, presente anche l’assessore regionale al
lavoro, Valeria Mantovan, ha portato il suo saluto, parlando della centralità di Porto Viro nel contesto del Delta del Po: “Con l’inaugurazione di oggi, Porto Viro dimostra di essere una città attrattiva. Siamo di fronte a professionisti del settore, con una solida esperienza alle spalle, che offrono un servizio importante, soprattutto a tutte quelle famiglie che cercano un’abitazione”.
Guendalina Ferro
A Taglio di Po arriva la magia del Natale
Il primo appuntamento è fissato per il 23 novembre, alle 21, presso la Sala Europa, dove si terrà uno spettacolo di beneficenza a favore dell’associazione Barriere Invisibili. L’evento, organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del comune, vedrà la compagnia Essenze Teatrali di Rovigo portare in scena “Come la primavera a Novembre”, regalando una serata di cultura e solidarietà. Il programma di dicembre, curato dalla locale Pro Loco, prevede Martedì 3 e giovedì 12 dicembre alle ore 16.30, letture e laboratori natalizi dedicati ai più piccoli, presso la Biblioteca Comunale. L’8 dicembre, nel pomeriggio, ci sarà l’accensione dell’albero di Natale nella piazza
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principale e l’inaugurazione del Bosco Incantato. Ad arricchire la giornata giochi e canti del gruppo Ocarine, dolci e bevande calde a disposizione dei partecipanti con la possibilità di incontrare Babbo Natale. Sabato 14 dicembre, il Bosco Incantato tornerà ad animarsi con attività di ristoro, mentre la sera, alle 21.00, in Sala Europa si terrà il tradizionale concerto gospel del coro Spring Time. Per tale spettacolo è possibile prenotare i posti presso le cartolerie ABC e Libraffa. Domenica 15 dicembre, alle 15.00, i bambini potranno prendere parte a un laboratorio creativo al Bosco Incantato, dove avranno anche la possibilità di fare foto e consegnare le loro letterine a Babbo Natale. Per il laboratorio è richiesta la prenotazione al numero 3426611983. Sabato 21 dicembre Babbo Natale arriverà accompagnato dagli Elfi e dal Grinch, in piazza centrale, per un pomeriggio di giochi, dolci e bevande calde. Domenica 5 gennaio alle ore 21.00, la Sala Europa ospiterà la Festa della Befana, con uno spettacolo di magia e intrattenimento per i più piccoli, a cura del Mago Bryan. La serata, a ingresso libero, si concluderà con l’estrazione della Lotteria di Natale di Taglio di Po. (g.f)
Gruppo pro loco Taglio di Po
Sociale. Il progetto messo a punto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Accoglienza sociale, educativa e formativa, per dare un futuro ai giovani “nuovi italiani”
Dare un futuro ai minori migranti che entrano in Italia, costruire, accanto all’accoglienza, anche un percorso sociale, educativo e lavorativo, all’insegna dell’inclusione. Questo l’obiettivo di “InclusiON”, l’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per stimolare proposte concrete e innovative in risposta ai bisogni del territorio sul tema dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa di minori con background migratorio.
Attraverso il bando da 2,1 milioni di euro sarà attivato un percorso formativo a favore di chi, sia nel pubblico che nel privato, svolge attività di accoglienza, inclusione e supporto.
Da Paese di emigrazione, l’Italia è diventato ormai stabilmente un punto di arrivo dei flussi migratori globali. Nei prossimi decenni si prevede un aumento dei flussi migratori verso i paesi europei, dovuto in particolare ai cambiamenti climatici. Un fenomeno che comporta anche l’arrivo, in Europa e in Italia, di un numero sempre crescente di minori stranieri non accompagnati.
“I minori di seconda e terza generazione incontrano difficoltà
ad accedere alle stesse opportunità dei loro coetanei di nazionalità italiana. - spiega Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo -
Nonostante spesso nel discorso pubblico si tenda ad enfatizzare i lati problematici dei fenomeni migratori, questi possono essere un motore di crescita prezioso per il Paese. Dal punto di vista economico, l’inverno demografico ha cominciato a causare difficoltà alle aziende nel reclutare manodopera qualificata e non.
L’ingresso di lavoratori di nazionalità straniera presenterebbe dunque un indubbio vantaggio, anche nel Veneto, dove si stima la mancanza di 200.000 persone in età lavorativa nei prossimi dieci anni. Per proseguire con i vantaggi sociali e culturali derivanti da una maggior inclusione dei giovani migranti, in termini di arricchimento culturale delle società di arrivo e di una maggiore sostenibilità del sistema di welfare. Tutti motivi, questi, che ci hanno spinto a stimolare, con un bando e con un percorso formativo ad hoc, progettualità specifiche e innovative per dare risposte efficaci ai bisogni del ter-
ritorio sul fronte dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa dei ‘nuovi italiani’.”
Il progetto “InlcusiON” della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo prevede un bando da 2,1 milioni di euro e un percorso di accompagnamento rivolto alle realtà interessate a potenziare le loro competenze in materia di progettazione. La partecipazione al bando è riservata a partenariati costituiti da soggetti con sede legale o operativa nelle province di Padova o di Rovigo che rientrino in queste tipologie: enti e istituzioni di natura pubblica; enti e istituzioni di natura privata, senza scopo di lucro; organizzazioni rappresentative delle comunità di migranti, che supportano i processi di accoglienza e integrazione dei minori stranieri. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il prossimo 19 dicembre.
Il percorso formativo, iniziato alla fine di ottobre, proseguirà fino a dicembre ed è rivolto agli stessi soggetti destinatari del bando, interessati a potenziare le competenze in materia di coprogettazione.
Un bando da 2,1 milioni di euro e un percorso formativo per potenziare i soggetti, pubblici e privati, che svolgono attività di accoglienza, inclusione e supporto dei minori migranti
Associato "Città di Cavarzere
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Lunedì 9.30-12.30 15.30-19.00
Ascolta
Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Provincia, 6 milioni per la viabilità
Ammontano a quasi 6 milioni di euro gli interventi che la Provincia realizzerà entro il 2024 sul fronte della viabilità. Finanziati da appositi decreti del Ministero delle Infrastrutture, i lavori si possono dividere in tre aree diverse: ponti, barriere e guardrail, asfaltature.
PONTI - Relativamente al primo punto - il totale si attesta su 1.150.000 euro - troviamo la manutenzione straordinaria di 7 strutture consorziali oltre alla realizzazione di 2 nuove opere: rispettivamente si tratta di 2 ponti sulla SP 5 a Borsea e di altrettanti in zona “Tre oci” a San Martino di Venezze oltre a manufatti su via Romana a Frassinelle SP 23 Bis, SP 31 a Lama (Ceregnano) e sulla SP 21 a Raccano (Polesella); i nuovi si trovano invece davanti allo stabilimento Eurovo di Occhiobello SP 60 Bis e tra Guarda Veneta e Pontecchio SP 5 BIs. Sempre alla stessa voce, da registrare anche lavori su altre 12 strutture per un totale di 1.991.457,47 euro, mentre ad ottobre inizia la manutenzione straordinaria del collegamento che attraversa il Po tra Polesella e Ro Ferrarese: due i mesi di lavoro previsti per interventi su giunti di dilatazione, ripristino scarichi pluviali e calcestruzzi per un importo di 134.000 euro e senso alternato per 30 giorni.
BARRIERE - Sono stati sostituiti i guardrail su quattro cavalcavia dell’A13 per i tratti di competenza ovvero sulle rampe di accesso dalle SP 70 e 24 a Villamarzana, sulla SP 71 a Frassinelle e sulla SP 60 bis a Occhiobello: la tipologia di struttura posata è la cosiddetta “barriera a tripla onda”, importo 740.445 euro. Si attende
quindi la formalizzazione di un finanziamento ad hoc per la posa di barriera di salvaguardia per i motociclisti (138.297 euro).
ASFALTI - Si è dato corso ai lavori previsti nell’area interna e che rientrano nell’ambito del cosiddetto “Contratto di foce” (anche su strade comunali): per l’annualità 2023 si è intervenuto sull’ex SP 82 tra Taglio di Po e San Basilio e in un tratto della SP 44 per un totale di 497.896 euro mentre per l’annualità 2024 si è operato lungo la SP 46 tra Corbola e Taglio di Po per un tratto di 8 chilometri e per un tratto della SP 66 in località Oca Marina (totale 826.493 euro).
Con un altro decreto ministeriale per manutenzione straordinaria e resilienza ai cambiamenti climatici (“decreto Salvini”) sono stati asfal-
tati nel 2024, ma rientravano nell’annualità 2022, tratti della SP 15 a Canda, della SP 1 a Badia Polesine e della SP 24 Bis a Giacciano con Baruchella (totale 5,5 chilometri per 379.970 euro); sempre con il “decreto Salvini” 2023 manto nuovo in alcuni tratti della SP 33 (Eridania Orientale) per 417.697 euro, mentre è stato appena aggiudicato, con cantieri entro l’anno, un appalto che prevede lavori sulla SP 60 a Fiesso Umbertiano, sulla SP 60 bis tra Fiesso e Occhiobello, sulla SP 23bis a Frassinelle (con contestuale ripristino del corpo stradale a rischio cedimento) e sulla SP 21 sempre a Fiesso. Importo totale di quest’ultima tranche: 607.951 euro.
E non è tutto: un ulteriore decreto ha permesso di intervenire sulle sovrastrutture stradali con lavori sulla SP 22 tra Arquà Polesine e Frassinelle, sulla SP
33 a Guarda Veneta, sulla SP 12 bis a Stienta, sulla SP 41 a Cavanella Po e ancora sulla SP 30 a Botti Barbarighe, sulla SP 40 a Polesella, sulla SP 3 a San Martino di Venezze, sulla SP 4 tra Ceregnano e Adria e sulla SP 61 di nuovo a San Martino (zona “Tre oci”) per complessivi 1.229.313,48 euro. Già previsti infine per il prossimo anno, sempre nel “Contratto di foce”, lavori per 1.652.987 euro nell’area interna, 1.229.313,48 euro per interventi sulle sovrastrutture e ulteriori 493.961 euro previsti dal nuovo “Salvini 2025”.
Giovanni Rossi, consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici, infrastrutture e viabilità: “Viviamo una contraddizione di fondo, ovvero esiste una positiva parte ‘investimenti’ con una buona progettualità, spesso effettuata da personale interno che si occupa anche
della direzione lavori, ma anche una cronica mancanza di spesa corrente per le manutenzioni ordinarie, si tratti di strade, ponti o segnaletica. Questo problema è certificato dalla mancanza di personale dipendente (operatori esterni) e mezzi d’opera (camion, trattori e macchine operatrici), spesso vetusti e con una media di quarant’anni. In pratica la dotazione organica attuale si compone di tre squadre operative (Alto, Medio e Bassopolesine) composte ciascuna da tre operatori più un caposquadra con età media elevata: a risentirne sono quindi le manutenzioni ordinarie come sfalcio verde, erba cigli e scarpate; sostituzione segnaletica verticale; ripresa buche sui circa 430 chilometri di viabilità di competenza; riparazione barriere a seguito di sinistri”.
Enrico Ferrarese, Presidente della Provincia di Rovigo: “Certamente la cronica difficoltà delle Province in tema di spesa corrente, che si ripercuote soprattutto sulle ordinarie manutenzioni, ci preoccupa e ha tutta la nostra attenzione. Tuttavia, l’importanza di questa fase in cui in tema di investimenti ci troviamo a gestire risorse mai viste prima, ci fa sentire la grande responsabilità di operare al meglio ed entro i termini previsti per finalizzare il tutto con il miglior risultato possibile per il nostro territorio. Proprio per questo va sottolineato il grande lavoro dell’Ente e della sua struttura, in particolare quella tecnica dei lavori pubblici per lo sforzo (a volte pure superiore alle potenzialità dei nostri uffici e servizi) che si sta profondendo per il conseguimento di questi rilevanti risultati”.
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Il provvedimento. La Regione ha assegnato contributi, ecco le realtà premiate in Polesine
Oltre 500 mila euro a 129 progetti per valorizzare le radici venete
Èstato approvato con delibera dalla Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alla cultura, ai flussi migratori e ai veneti nel mondo Cristiano Corazzari il provvedimento che assegna contributi a sostegno dei progetti presentati da enti e da associazioni per la realizzazione di iniziative di ricerca, di divulgazione e di valorizzazione del patrimonio culturale su cui trova fondamento l’identità veneta.
L’attribuzione rientra tra le iniziative di promozione e valorizzazione dell’identità veneta previste dalla Legge regionale 3/2003 che affida alla Giunta regionale il compito di promuovere e favorire iniziative di ricerca, di divulgazione e di valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico su cui trova fondamento l’identità veneta mediante l’organizzazione di convegni, seminari, mostre, ricerche, pubblicazioni ed eventi finalizzati a far conoscere la complessità culturale e linguistica nella quale si possono riconoscere l’espressione e i segni dell’identità veneta.
La Giunta ha già adottato un primo provvedimento con il quale ha assegnato contributi a 64 iniziative per un ammontare complessivo di 289.460 euro.
Ora sono state ammesse a contributo altre 65 iniziative a favore dei soggetti - enti locali, istituzioni pubbliche o private, associazioni - che hanno presentato istanza, per un impegno massimo di spesa di
268.120 euro a carico del bilancio regionale.
Nel dettaglio, per il territorio rodigino, sono stati assegnati
2.450 euro alla Pro Loco di Taglio di Po per “Buon compleanno Delta”. Buon Compleanno Delta è una celebrazione per i 420 anni dal cosiddetto Taglio di Porto Viro, evento storico che segna la nascita del paese di Taglio di Po, modificando la geografia dell’area e dando vita al nuovo Delta e alla sua espansione. Il programma è composto da una rappresentazione teatrale di Carlo Goldoni, una ricostruzione storica con figuranti e sbandieratori in costumi del 1600 e un’escursione in mo-
tonave sulle acque del Po per ripercorrere i luoghi dove si svolsero i lavori del “Taglio” durante la quale viene servita la “Paella Veneta”, il piatto tipico di pesce della tradizione di allora.
Infine 7.200 euro vanno alla Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale per la manifestazione “Rovigo Festival –Le vie dell’ambra”.
“È di fondamentale importanza e tra gli obiettivi di questa amministrazione regionale rendere la cultura e le tradizioni venete veicolo per mantenere forte il legame con la nostra identità – evidenzia l’assessore Corazzari. Nello specifico questi provvedimenti, grazie alle iniziative sostenute dai contributi regionali, sono essenziali per preservare e valorizzare il patrimonio storico, culturale e sociale della regione contribuendo anche a creare un forte senso di appartenenza e coesione tra i cittadini. Rafforzare l’identità veneta significa favorire il legame con le radici e le peculiarità del territorio, garantendo la trasmissione di valori e tradizioni che rappresentano il cuore dell’identità veneta.
Si tratta di un patrimonio identitario insostituibile e delle nostre stesse radici.
Queste iniziative, come quelle avviate nel corso degli anni, sono certo contribuiranno a rafforzare e valorizzare ulteriormente le origini culturali, sociali e identitarie del Veneto”.
Archeologia del Sacro: un ciclo di incontri al Museo dei grandi Fiumi
Come ogni anno anche in questo 2024 sono tornate le conferenze del Museo dei Grandi Fiumi, un’occasione importante per avvicinare la cittadinanza all’archeologia e alle sue tematiche, oltre che alla storia locale.
Il filo conduttore dei 4 incontri è stato e sarà quello dell’archeologia del sacro; una particolare branca dell’archeologia che cerca, attraverso lo studio dei resti materiali del passato e dei contesti archeologici, di ricostruire le pratiche rituali e religiose, oltre che le credenze ad esse correlate, delle comunità umane dalla Preistoria fino al Medioevo e oltre, verso epoche più vicine alla nostra.
Il ciclo di conferenze, cominciato lo scorso 26 ottobre, con le prime due conferenze dedicate alle pratiche rituali delle età del bronzo e del ferro nell’arco alpino e dei popoli etrusco e veneto
nell’area polesana, terminerà sabato 14 dicembre.
Rimangono ancora due incontri dunque; quello del 30 novembre, che tratterà delle attestazioni del sacro in età romana e che vedrà la partecipazione di Simonetta Bonomi, della soprintendenza del Friuli-Venezia Giulia, e l’incontro di sabato 14 dicembre, che tratterà invece dei pellegrinaggi medievali lungo la Via Romea, grazie all’intervento di Raffaele Peretto del CPSSAE (Centro polesano di studi storici, archeologici ed etnografici).
Il ciclo di conferenze è stato reso possibile grazie alla sinergia del Museo dei Grandi Fiumi, del Comune di Rovigo, del CPSSAE e dell’Accademia dei Concordi. Gli incontri sono previsti a partire dalle ore 16 presso la Sala Flumina del civico Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo. (d. f.)
La Giunta Regionale del Veneto ha approvato contributi per progetti di valorizzazione dell’identità veneta, destinando 268.120 euro a 65 iniziative, tra cui eventi storici e culturali.
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L‘assessore regionale Cristiano Corazzari
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Al Giardino Botanico di Porto Caleri si è chiusa l’Epica dell’Acqua
U
na corsa particolare, speciale, rispettosa del territorio e del ritmo che i 175 partecipanti dell’Epica dell’Acqua hanno vissuto “camminando” 100 chilometri, suddivisi in tre tappe nel cuore, del Delta del Po. Nell’ultima tappa, assieme ai partecipanti, ha corso anche Giorgio Calcaterra, leggenda del running per i suoi successi, ma
soprattutto per i valori che da sempre accompagnano ogni sua impresa. Calcaterra ha ricevuto ad Albarella il Premio Atleta Epico 2024 nell’ambito della seconda edizione dell’Epica dell’Acqua.
La 100 km in 3 tappe, ideata e organizzata da Alberto Marchesani assieme all’associazione Gli Epici, ha visto l’ultra runner romano correre insieme ai partecipanti nella giornata conclusiva della manifestazione, che ha attraversato, da sud a nord, il Delta del Po Veneto. Un tracciato di 30 km al giorno con un obiettivo ben preciso: permettere a runner e camminatori di lasciarsi rapire dal fascino di un territorio ancora incontaminato e condividere le emozioni di un viaggio all’insegna dell’inclusività, abbandonando ogni spirito competitivo e abbracciando una filosofia slow. “Corro da 35 anni perché mi
fa stare bene, ha raccontato l’ 80enne Carlo Passadore da Padova, alla sua prima partecipazione. Dopo la corsa il fisico si rilassa e alla mattina sono sempre pieno di entusiasmo. A novembre ho concluso la 100 km del Sahara e nel Delta del Po ho ritrovato sulle dune il paesaggio del deserto,
solo che ho corso costeggiando il mare. Un’ambientazione magnifica”. “Lo scorso anno l’esperienza è stata così appagante che sono voluta tornare, le parole invece di Sabrina Merzari da Verona. Ho vissuto più intensamente e consapevolmente questa edizione. Lungo il percorso ci sono
Rosolina rugby, la stagione è partita alla grande, fioccano ottimi risultati
C’erano anche le “zanzare” del Rosolina rugby al “Torneo d’Autunno-Memorial Goggia” riservato all’under 14. Così, come l’anno scorso hanno giocato in tutoraggio assieme ai pari età della Monti Rugby Rovigo dando prova di una buona prestazione, contribuendo al 5° posto in classifica della squadra rossoblu. Le zanzare emozionate per l’esordio in under 14, in un torneo così importante, giocato nel mitico Battaglini, non hanno deluso le aspettative, mostrando il lavoro svolto durante l’estate tra Rovigo, durante il camp organizzato dalla Rugby Rovigo Delta, la spiaggia di Rosolina Mare, seguiti da Federica Donà preparatrice atletica entrata nello staff della società deltizia proprio durante menti nelle skills, nelle posizioni in campo
momenti in cui si pensa tanto, altri per niente. Io cerco sempre di ascoltare le mie emozioni. Il paesaggio del Delta del Po ne suscita moltissime, come serenità ma anche precarietà, legata alla fragilità del territorio, a tratti davvero lunare”.
Tra gli Epici 2024 anche Enrico Crivellari, runner e ambasciatore del Delta del Po, che ha trasformato un prodotto biologico autoctono e spontaneo come le bacche di ginepro, di cui è ricca l’oasi naturalistica Porto Caleri, nel Gin Caleri, in grado di ottenere per il suo valore riconoscimenti a livello internazionale.
L’appuntamento è ora fissato al 22 marzo 2025 con il click day su epicadellacqua.it per l’apertura delle iscrizioni alla terza edizione.
e negli schemi, ciò che fa più piacere ai dirigenti blugranata è l’amalgama che si pagni di squadra rossoblu, un ottimo au-
spicio per la stagione. I più piccoli invece ci sono confrontati nel raggruppamento in casa degli amici del Villadose. Oltre una ventina i bambini in campo, molti esordienti soprattutto tra i più piccoli, egregiamente seguiti dalla vicepresidente Amelia Wawruch. Oltre alle zanzare e ai padroni di casa del Villadose, hanno partecipato al raggruppamento anche i Rondoni, i Dingo, Mirano e Scaligera, che dopo le partite una doccia e il classico terzo tempo, hanno fatto il corridoio ai giocatori di Villadose e Mirano e assistito alla partita valevole per il campionato di serie B, vinto dai neroverdi, grazie anche ad una meta di Bagatella, cresciuto proprio nelle file della società rosolinese. (c.a)
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Cristiano Aggio
#Regione
Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche
Autonomia, a sette anni dal referendum
lo scontro politico è più acceso che mai
Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.
Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 201 7 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto
il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”.
Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discussioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.
A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra
Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella,
segretario veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.
Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento
in una kermesse celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)
Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24
Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia. Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Veneto.”
“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha
portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge
approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”
“Per quello che riguarda la possibilità di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia parti-
re, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”
Duello radiofonico Marcato - Montanariello:
le posizioni restano più lontane che mai
L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.
Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute dell’autonomia voluta a fu-
ror di popolo dal centrodestra:
“In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci
sono soldi una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.
Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il
suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio?
Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.
“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per alcuni lunghi
e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto.
In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.
Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”.
(a cura di Nicola Stievano)
Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono
Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni
grandi e piccoli”.
La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono
Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).
“Un risultato che premia il lavoro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la
pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)
“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”
C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.
“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa. - Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”
Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www.ilcircoloveneto.eu.
Margherita Cera
“Avanti con il piano strategico del turismo”
Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.
Cosa ci dobbiamo attendere?
Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione.
Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?
Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Veneto. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provoca-
zione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.
Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?
L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.
(a cura di Nicola Stievano)
Cristiano
Corazzari. Numerose
le
deleghe
“Fondi straordinari per gli alloggi Ater”
Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica.
Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza?
E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto. Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?
La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo
a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?
I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.
Che dire dello sport di casa nostra? Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.
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L’approfondimento.
va confusa con l’affidamento in prova ai servizi sociali
Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale
L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.
La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale.
Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa
alla prova, che, peraltro, può essere concessa una sola volta.
Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.
L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansioni cui gli impu-
tati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:
2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);
3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);
4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);
5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);
6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.
Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Con 5.000 aziende aderenti Confindustria Veneto Est è la seconda associazione di imprese italiana.
Aderisce a Confindustria, la Confederazione nazionale delle Associazioni dell’industria e dei servizi che con 222 Associazioni confederate rappresenta oltre 150.000 aziende con
più di 5.300.000 lavoratori.
A Confindustria Veneto Est partecipano non solo le imprese manifatturiere, ma anche quelle dei servizi e delle costruzioni. La sua missione è offrire rappresentanza e tutela alle associate nei confronti dei decisori pubblici, delle Istituzioni e degli stakeholder locali.
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Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato
Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%. Bassa ancora la domanda di auto elettriche.
Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.
In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:
Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024
1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.
2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una po-
sizione forte nelle vendite.
3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.
4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.
5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.
6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.
7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.
8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.
9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.
10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità. Crescita del mercato usato
Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.
Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del +11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle
ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%). Auto usate più comprate in Veneto nel 2024
1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.
2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.
3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.
4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.
5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.
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Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA
SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione
SWM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.
Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.
Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita
e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.
Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.
Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un mo-
tore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.
La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.
Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.
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cui Valeria Mantovan, Assessore regionale al lavoro e all’istruzione, Mauro Ar-
anni a Chioggia sono un vero e proprio traguardo. Il nostro approccio per la gior-
dimostrazione dei progetti in corso, dal giardino con teatro all’aperto ai laboratori di meccanica, saldatura, elettrotecnica e, naturalmente, il laboratorio di robotica. Il programma ha proseguito con una visita guidata ai vari laboratori della scuola, che hanno mostrato i frutti tangibili dell’impegno degli studenti e del corpo
simbolico al legame della scuola con il territorio e le tradizioni.
Un impegno, quello della Scuola Cavanis, che si rinnova ogni anno, preparandosi a formare nuove generazioni di professionisti, con l’ambizione di essere sempre al passo con i tempi, mantenendo un forte legame con i valori fondanti della tradizione.
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Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica
Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.
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Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale. La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tec-
nologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia. La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce
stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco.
La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.
La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.
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VEMBRE
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“Movember” lo IOV si tinge di blu per la prevenzione dei tumori maschili
Novembre è il mese di “Movember”, la campagna internazionale che invita gli uomini a sensibilizzarsi sulla prevenzione del tumore alla prostata e delle altre neoplasie urogenitali maschili. Per questo, l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) sostituisce il rosa con il blu, promuovendo una maggiore consapevolezza su queste patologie.
Il termine “Movember” nasce dall’unione di “Moustache”, cioè “baffi” in inglese, e “November”, ovvero il mese dedicato a questa iniziativa mondiale.
Ogni anno, “la campagna dei baffi” richiama l’attenzione dei maschi su un tema cruciale: la diagnosi precoce del tumore alla prostata, che rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili in Italia, con 41.100 nuovi casi stimati nel 2023, di cui oltre 3.000 solo in Veneto. Sebbene meno frequenti, il cancro ai testicoli e al pene completano il quadro delle neoplasie maschili. La prevenzione e la ricerca hanno permesso di migliorare notevolmente le prospettive di vita: oltre il 92% dei pazienti con tumore prostatico vive ancora a 5 e 10 anni dalla diagnosi.
Lo IOV-IRCCS, che sostiene questa campagna dal 2014, invita gli uo-
mini a far crescere i baffi per tutto il mese, come gesto simbolico a supporto della ricerca e delle cure per le neoplasie maschili. “Come per l’ottobre rosa – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – anche novembre dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata è un’iniziativa efficace se si rinnova ogni anno e coinvolge numerosi enti, associazioni e istituzioni. Più preveniamo, migliori sono i risultati terapeutici e più efficiente diventa il Sistema sanitario. Grazie alla ricerca scientifica, ora possiamo intervenire con tecniche robotiche mini-invasive, permettendo ai pazienti un rapido ritorno alla vita normale. Prevenire, però, deve essere un impegno condiviso da tutti. Medici e pazienti devono collaborare in questa missione, perché non c’è via più sicura della prevenzione”.
Anche il mondo dello sport è in prima linea. Durante Movember, le squadre Patavium Rugby e Petrarca Rugby di Padova si uniscono alla campagna attraverso un video promozionale, dimostrando sostegno alla cura e alla ricerca sui tumori maschili.
Così, novembre si colora di blu e mette i baffi per ricordare a tutti gli uomini l’importanza della prevenzione.
In aumento i casi di intossicazione alimentare: interventi provvidenziali dei micologi ULSS 3 Serenissima
Alla luce del recente aumento di intossicazioni alimentari in Italia, si rendono sempre più importanti la tempestività e la competenza negli interventi sanitari di emergenza. Di recente una donna è morta per intossicazione da botulino dopo avere mangiato una zuppa “pronta”, ma sono moltissimi ed in continuo aumento i casi di intossicazioni in ristoranti oppure in casa. Continuano inoltre le intossicazioni micologiche, spesso legate all’inesperienza di chi ama raccogliere funghi. L’ULSS 3 Serenissima ha riportato tre interventi provvidenziali svolti nell’ultimo anno dai propri micologi, grazie ai quali una donna, un bambino e un’intera famiglia sono stati salvati da gravi avvelenamenti causati da funghi tossici. I tre episodi hanno coinvolto una signora, avvelenata dall’Omphalotus olearius; un bambino di appena un anno e mezzo che aveva ingerito un Inosperma adaequatum; e una famiglia intossicata dal Tricholoma pardinum. Tutti sono stati curati tempestivamente grazie all’intervento degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, che hanno evitato conseguenze gravi.
L’Ispettorato micologico non si è occupato solo di emergenze: ha esaminato oltre una tonnellata di funghi destinati ai mercati ortofrutticoli veneziani, verificandone la sicurezza per il consumo. Durante i controlli, un commerciante è stato multato per l’uso scorretto di un nome scientifico. Inoltre, il servizio ha rilasciato nove certificati di idoneità per la vendita di funghi e autorizzato trenta cittadini che avevano raccolto correttamente esemplari selvatici.
Questo lavoro di prevenzione è essenziale per evitare rischi legati al consumo di funghi raccolti in natura, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza tra i cittadini.
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La valutazione. L’assessore regionale Lanzarin: “E’ la conferma della qualità diffusa raggiunta”
Sanità veneta promossa da Agenas: qualità diffusa su tutto il territorio regionale
La sanità veneta riceve riconoscimenti significativi dal rapporto Agenas, che analizza la qualità di 1.363 strutture sanitarie italiane. Secondo l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, questi risultati dimostrano l’impegno della regione nel garantire servizi sanitari di eccellenza, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale medico e infermieristico: “Questa valutazione positiva è come carburante per tutto il sistema, una conferma della qualità diffusa raggiunta, con numerosi esempi di eccellenza. Ringrazio tutti i lavoratori del nostro sistema sanitario”. Il Veneto si è distinto in quattro parametri chiave definiti da Agenas, con due prime posizioni, un secondo posto e altre valutazioni elevate, a conferma delle capacità delle sue strutture principali come le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “La qualità del nostro sistema non si ferma ai grandi ospedali – sottolinea Lanzarin – ma si estende anche ad altre strutture. Ad esempio, l’ospedale di Conegliano è tra i pochi in Italia ad aver velocizzato l’accesso all’angioplastica coronarica, mentre Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le strutture che superano il 75% di interventi per frattura del collo del femore operati entro 48 ore”.
Il report Agenas rivela che nel 2023 si sono registrati quasi 8 milioni di ricoveri in Italia, tornando ai livelli pre-pandemia. In Veneto, ospedali come Mirano, Padova e Vicenza hanno migliorato l’accesso all’angioplastica per pazienti infartuati, con interventi garantiti entro 90 minuti. Inoltre, Treviso e Mestre si distinguono per i tempi di intervento nei bypass aorto-coronarici, mentre per la complessa chirurgia sui tumori del pancreas, Verona Borgo Roma, la Clinica Pederzoli e l’Azienda Ospedaliera di Padova si confermano tra i centri di riferimento nazionali.
Al
Il Veneto si classifica anche tra le prime dieci regioni italiane per gli interventi tempestivi su fratture del femore negli over 65, settore dove si osserva un miglioramento in tutto il Paese, con 14 ospedali italiani che superano la soglia del 75% di pazienti operati entro 48
ore, tra cui Portogruaro, San Donà di Piave e Feltre. Infine, l’Azienda Ospedaliera di Padova emerge per l’aderenza agli standard di qualità, posizionandosi tra le sette strutture che hanno raggiunto una valutazione alta o molto alta.
via la campagna di prevenzione contro le bronchioliti nei bambini:
un anticorpo monoclonale riduce dell’80% il rischio di ricovero nei neonati
Le Ulss del Veneto hanno avviato, in linea con le direttive regionali, la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale responsabile delle bronchioliti nei neonati. La profilassi prevede una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, che riduce dell’80% il rischio di ricovero nei più piccoli. La campagna coprirà tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025.
Il periodo di maggiore diffusione del virus va da ottobre a marzo, e la somministrazione del farmaco inizierà a novembre nei punti nascita aziendali, avvenendo prima delle dimissioni ospedaliere. Inoltre, l’immunizzazione coinvolgerà anche i Pediatri di Libera Scelta.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, responsabile del coordinamento della campagna, ha iniziato a distribuire il farmaco, che neutralizza specificamente il VRS, proteggendo così i neonati da complicazioni respiratorie.
L’iniziativa è frutto di una stretta collaborazione tra i pediatri di famiglia e la Pediatria ospedaliera, impegnati nella somministrazione del farmaco. Il VRS è infatti la causa principale di gravi infezioni respiratorie nei primi anni di vita, con complicazioni più frequenti nei neonati. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di infezioni severe da VRS che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, rendendo urgente una campagna di prevenzione su vasta scala.
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CONSERVATIVA
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Prevenzione. Una guida per aiutare i cittadini a ridurre le emissioni
Vademecum anti-smog: azioni quotidiane per respirare tutti un’aria migliore
Il Comune di Padova, con Ulss 6 e Arpav, ha lanciato un vademecum per ridurre l’inquinamento atmosferico in inverno, suggerendo semplici azioni quotidiane per migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute pubblica.
In un contesto nazionale che registra sempre più casi di intossicazioni e problemi ambientali, il Comune di Padova, con il supporto dell’Ulss 6 e dell’Arpav, ha lanciato un vademecum per aiutare i cittadini a ridurre l’inquinamento atmosferico, particolarmente critico in inverno quando le polveri sottili si accumulano nei bassi strati dell’atmosfera. L’inquinamento atmosferico è legato a numerosi rischi per la salute: l’esposizione prolungata alle polveri sottili (PM10 e PM2,5) può aggravare malattie respiratorie, come asma e bronchite cronica, e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e tumori. Alcuni studi indicano che l’inquinamento può influire negativamente anche sullo sviluppo cognitivo nei bambini e incrementare i casi di infiammazioni polmonari, rendendo le persone più vulnerabili alle infezioni respiratorie. Il vademecum suggerisce gesti semplici: abbassare di un grado il riscaldamento, spegnerlo mezz’ora prima o
evitare di utilizzare l’auto quando non strettamente necessario. Questi comportamenti, pur non gravando sui singoli, possono ridurre l’inquinamento a livello collettivo. Inoltre, viene fatta una distinzione tra smog e emissioni climalteranti: piantare alberi riduce la CO2, ma non incide direttamente sullo smog, che richiede invece interventi per ridurre le emissioni.
Il documento promuove pratiche semplici per limitare l’esposizione agli inquinanti e diminuire le emissioni. Sarà distribuito nei luoghi pubblici, come l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, le circoscrizioni e gli uffici comunali. L’obiettivo, ha spiegato Andrea Ragona, assessore all’ambiente di Padova, è aumentare la consapevolezza e favorire azioni concrete per migliorare la qualità lo smog da sole, ma contribuiscono a creare una coscienza collettiva e a mantenere alta l’attenzione sul tema.”
Valerio Valeriano del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss6 ha evidenziato come le emissioni inquinanti
Crisi demografica: cresce il numero degli anziani, ma i geriatri sono insufficienti
Al Congresso regionale a Venezia esperti lanciano l’allerta sulla carenza di specialisti e la crescente necessità di assistenza per la popolazione fragile
In Italia, le culle si svuotano mentre la popolazione anziana continua a crescere. Questo fenomeno non solo colpisce il Paese nel suo insieme, ma anche regioni come il Veneto, dove la carenza di geriatri è particolarmente preoccupante. A lanciare l’allerta sono gli esperti della sezione triveneta della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), che si sono riuniti a Venezia per il Congresso regionale, dedicato alle sfide future e ai nuovi modelli di assistenza per gli anziani. Nel Veneto, la popolazione over 65 è di 1 milione e 200 mila. Di questi, quasi il 40% presenta più di due malattie croniche e il 16% è non-autosufficiente. La richiesta di assistenza è in costante aumento, ma le cure disponibili non sono adeguate.
torie e cardiovascolari. “Cambiare le abitudini è difficile, ma ogni nostro gesto può migliorare la situazione per tutti”, ha concluso Valeriano. Arpav, che monitora i livelli di smog e pubblica bollettini settimanali, ha sottolineato l’importanza della con-
sapevolezza individuale. “Migliorare la qualità dell’aria è possibile anche grazie all’impegno di ciascuno”, ha dichiarato Luca Zagolin, tecnico Arpav. La stagione invernale, ha aggiunto, è particolarmente critica: anche piccoli gesti quotidiani aiutano a non peggiorare la situazione durante i periodi di accumulo.
“Nonostante l’approvazione da parte della Giunta Regionale veneta di fondi superiori a 61 milioni di euro per migliorare l’assistenza agli anziani vulnerabili, il numero di geriatri è estremamente insufficiente. Solo 200 specialisti in Veneto e 50 in Trentino-Alto Adige devono far fronte alle crescenti richieste da parte di 1,5 milioni di over 65”, spiega Alessandra Coin, presidente della sezione Triveneto della Sigg.
I modelli assistenziali tradizionali si sono dimostrati inadeguati alle esigenze degli anziani, specialmente quelli più fragili. “Questo porta a frequenti accessi al pronto soccorso e ricoveri prolungati, talvolta inappropriati, poiché i pazienti, pur essendo stati curati, rimangono in ospedale per mancanza di un luogo dove andare”, aggiunge Coin. Le strutture di assistenza e l’assistenza domiciliare, infatti, non sono sufficienti a supportare il ritorno a casa degli anziani, complicando ulteriormente la situazione.
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PROTAGONISTI A NORD EST
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Trasporti Frigoriferi Portoviresi: eccellenza nell’innovazione per la catena del freddo
Dall’emergenza granchio blu alla sfida della sostenibilità: l’eccellenza del trasporto refrigerato nel Nord Est.
Valerio Zavarin: “Investimenti costanti in mezzi e controlli per garantire qualità e sicurezza”
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Questo impegno si concretizza anche nell’utilizzo di dispositivi tecnologici avanzati che supportano i nostri autisti nell’adottare uno stile di guida più effiI risultati di questa strategia multilivello si sono concretizzati in un incremento del fatturato del 5% nel 2023, nonostante un contesto di mercato non sempre favorevole. Il 2024 ha presentato uno scenario più “L’anno è iniziato con segnali molto positivi, ma l’emergenza del granchio blu e il conseguente calo della produzione di molluschi hanno creato serie difficoltà nel periodo estivo, con una riduzione significativa dei volumi trasportati. Da ottobre stiamo registrando incoraggianti segnali di ripresa, ma manteniamo alta l’attenzione sull’evoluzione della situazione nei
Una visione imprenditoriale lungimirante che conferma la straordinaria capacità dell’azienda di adattarsi alle sfide sempre nuove del mercato, mantenendo inalterati gli elevati standard qualitativi che l’hanno resa un punto di riferimento imprescindibile nel pano-
L’azienda, che ha fatto della qualità del servizio e dell’innovazione tecnologica i propri punti di forza, ha dovuto confrontarsi nell’ultimo periodo con le criticità che hanno investito il settore ittico dell’Alto Adriatico. “Nella seconda metà del 2024 abbiamo dovuto
tive con prodotti locali e referenze ad alta rotazione come salmone e seppie. Questa strategia duale ci ha permesso
mo acquisito sono progettati secondo i più moderni standard per ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto ambientale.
L’attenzione alla sostenibilità, unita all’innovazione tecnologica e alla profonda conoscenza del settore, continua a rappresentare la chiave del successo di Trasporti Frigoriferi Portoviresi, proiettando l’azienda verso nuovi traguardi di eccellenza nel servizio alla propria clientela.
propria leadership nel settore puntan-
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