Delta gen2015 n2

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del Delta S.S. Romea Km, 67 Porto Viro (RO) Tel. 0426 321933 - 3454630131

Periodico d’informazione locale. Anno XXII XXI n. n. 136 2 - Poste - Poste Italiane Italiane s.p.a. s.p.a. - Spedizione - Spedizione in in Abbonamento Abbonamento Postale Postale - D.L. - D.L. 353/2003 353/2003 (convertito (convertito in in Legge Legge 27/02/2004 27/02/2004 n° n° 46) 46) art.art. 1, 1, comma comma 1, 1, NE/PD NE/PD

Porto Tolle Il prete dello scandalo se n’è andato

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Salute Pronto soccorso, solo quando serve

Caccia La Regione rivede i numeri Scatta la rivolta

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L’EDITORIALE

LA GRANDE AVVENTURA DELLO CHEF FABIANO

La piazza 3.0 è realtà, è per voi!

Ha tenuto col fiato sospeso Porto Viro, il Basso Polesine e tutta la provincia di Rovigo. Alla fine è stato eliminato, ma l’avventura di Fabiano Mantovan a Masterchef è una di quelle storia che vale la pena raccontare. pag. 6

Il Consorzio di Bonifica Delta Po chiude cinque anni di attività e va al rinnovo delle cariche. E’ l’occasione per un bilancio. Non ci sono dubbi: “Per sicurezza idrogeologica il Polesine è assolutamente al top”. pag.15

All’interno del giornale I NOSTRI AMICI ANIMALI a pag.

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È on line il nuovo portale www.lapiazzaweb.it

Da oggi l’informazione locale è sempre con te:

BONIFICA, IL BILANCIO DI QUESTI CINQUE ANNI

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di Germana Urbani*

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Ci risiamo: al parco torna il commissario

Manovra della Regione in attesa del varo della nuova legge. Ma l’esito non è scontato

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on l’inizio del nuovo anno si è conclusa l’esperienza di Geremia Gennari, ex sindaco di Porto Viro, come presidente dell’Ente Parco del Delta del Po. A succedergli non è stato, tuttavia, un nuovo presidente, bensì, come già accaduto in passato, un commissario. L’incarico è stato affidato a Mauro Viti, dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi della Regione. Nel 2010 il commissariamento durò appena tre mesi e nacque da un ritardo nella nomina dei componenti del consiglio

dell’ente: quella volta Viti fu nominato commissario ad acta, ovvero con poteri limitati. Questa volta il suo incarico è di commissario straordinario, quindi con le piene funzioni. E questo perché si è trattato di una precisa scelta da parte del presidente della Regione Luca Zaia. Il rinnovo dei vertici del Parco è stato per così dire sospeso per un duplice ordine di motivi. Il primo è legato all’incombere dell’appuntamento elettorale che, il prossimo 17 maggio, porterà al rinnovo della Giunta e del Consiglio regionale. Ma

non si tratta solamente di una precauzione “politica”: il motivo principale del commissariamento risiede nella speranza del presidente della Regione di riuscire ad arrivare in tempi brevi all’approvazione della legge di riordino dei parchi regionali. In realtà, nonostante la maggioranza si mostri ottimista, nulla è scontato. La disciplina dei parchi e delle aree protette, infatti, va a toccare interessi particolari di zone delicate e con esigenze molto diverse. pag. 13

nauguriamo questo nuovo anno con grande entusiasmo e, di cuore, speriamo di contagiare anche tutti i nostri lettori e affezionati. Ora, leggete con gusto il nostro giornale ma subito dopo digitate sulla tastiera del vostro computer: www.lapiazzaweb. it. Entrerete non solo nel nostro nuovo sito, rinnovato in ogni suo spazio e in ogni sua funzione, ma letteralmente in un nuovo mondo, un mondo in cui tutti i social che amate di più saranno connessi e pronti ad accogliere commenti, notizie, foto, critiche anche, e tutto quanto vorrete mandarci per valorizzare al meglio questi spazi ma soprattutto il giornale che da oltre vent’anni arriva a casa vostra ogni mese per raccontarvi la vita amministrativa del vostro comune, le storie più belle delle persone che ci vivono, ci lavorano, fanno volontariato o combattono per qualcosa in cui credono. La Piazza è questo, infondo, una finestra aperta sul mondo che vi sta vicino, e noi, anche grazie ai nuovi strumenti che l’web ci offre, crediamo fortemente di poterla spalancare ancora di più, di modo che anche voi lettori possiate usarla per farci sentire la vostra voce, diffondere ciò che ritenete importante si sappia. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it continua a pag.

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Intervento

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A

di Paolo Spagna*

distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano?

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

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L’EDITORIALE

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La piazza 3.0 è realtà, è per voi!

Estrazioni di metano

“NIENTE TRIVELLE” ZAIA FA RICORSO

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale per evitare la ripresa dell’attività estrattiva di gas metano in Alto Adriatico. Operazioni che secondo molti sono da mettere in stretta correlazione con il fenomeno della subsidenza, ossia l’abbassamento della costa con conseguente “cuneo salino”. La Regione fa muro. Un post scatena il caso

CHOC SU FACEBOOK DOPO I MORTI DI PARIGI

Un giovane marocchino che vive e lavora a Lendinara è finito addirittura sui Tg nazionali per un post che ha caricato su Facebook dopo la strage di Parigi alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Secondo i detrattori inneggiava all’azione criminale. Ma lui, sconvolto dal clamore, assicura: “Sono stato frainteso, voglio mettermi questa storia subito alle spalle. Boccasette

RISCHIO CROLLO, POSTE TRASFERITE

E tutto quello che raccoglieremo attraverso i vostri commenti, le storie che scriverete, le foto che manderete, diventerà materiale prezioso da pubblicare anche sul giornale cartaceo. Investire sulla rete per noi non significa affatto abbandonare la carta! I giornali locali, in primis La Piazza, continuano a riscuotere grande successo e ad essere letti pressoché da tutti coloro che li ricevono. E il segreto del loro successo sta proprio nella vicinanza col lettore, negli argomenti scelti. La Piazza cartacea, anche nell’era del web 3.0, rimane uno strumento potentissimo di comunicazione. Per questo siamo certi che il nuovo sito internet già on-line e gli altri social connessi ad esso ( la pagina facebook, l’account Twitter, il canale yotube e l’App) sapranno moltiplicare le vostre occasioni di lettura e interazioni con la nostra redazione e le nostre occasioni di raccogliere notizie interessanti da sviluppare sul nostro giornale cartaceo. Ma cosa troverete sul nostro sito? Tutti i giorni notizie fresche che spazieranno dalla cronaca politica e sociale, agli appuntamenti più importanti del Veneto, allo sport. Non mancheranno i gossip piccanti e le storie dei nostri amici animali. Ma, visto che di queste storie voi ne conoscete parecchie vi invitiamo caldamente a mandarcele così che anche noi le possiamo diffondere a tutti i nostri contatti. Per farlo potete postare le foto, o le notizie sulla nostra pagina Fb o, meglio, usare la mail redazione@givemotions.it. Un giornalista vi risponderà o vi contatterà sicuramente in breve tempo. Siete un atleta e avete appena vinto un nuovo titolo: mandateci due righe con foto, saremo felicissimi di pubblicarvi sui nostri media. Avete una nonna che ha compiuto tantissimi anni e l’avete ripresa mentre soffiava tutte le candeline in una sola volta? Mandateci il video e ne faremo una star! Avete assistito a qualcosa di bellissimo o di bruttissimo e vorreste che tutti lo sapessero? Ditecelo con le vostre immagini, non aspettiamo che voi. Naturalmente nel sito troverete anche gli articoli già usciti sul nostro giornale cartaceo. Se vedete il sito, in alto troverete le tre province che seguiamo: Venezia, Padova e Rovigo. Per ognuna poi, ci sono diverse edizioni locali del giornale... Una geografia dell’informazione davvero molto interessante che vi può illustrare la cifra concreta del nostro lavoro e anche il suo valore. Ma adesso andate: www.lapiazzaweb.it di Germana Urbani - redazione@givemotions.it

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Regione

Delta PORTO VIRO Pagati i debiti, adesso si parte con i cantieri

ECONOMIA

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PORTO VIRO

Trasferimento temporaneo per le Poste e l’ambulatorio medico di Boccasette, Porto Tolle, dopo che una ispezione degli ambienti ha evidenziato il rischio di crollo. Disposti con somma urgenza i lavori di sistemazione. Intanto, è stata individuata una collocazione temporanea a Ca’ Zuliani.

In bici a Cuba per celebrare un pioniere

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POLITICA

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ROSOLINA La Ruspadina diventa fenomeno Tanti i campioni

Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 23 29 gennaio agosto 2014 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

L’export va forte, manca E-commerce

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Il Carnevale di Venezia pag.

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SARA’ L’8 FEBBRAIO IL GIORNO DELLA VERITÀ

Grandissima attesa per il verdetto che uscirà dalle urne il prossimo 8 febbraio, quando si conosceranno i risultati delle primarie del centrosinistra per le elezioni amministrative. Una consultazione molto attesa, anche perché Rovigo arriva al termine del periodo di commissariamento del Comune dopo la caduta della giunta Piva del 15 luglio dell’anno scorso. Caso profughi

ASILO POLITICO, ATTESO IL VERDETTO

Si attende di capire quale svolta prenderà, in Polesine come altrove, il caso delle centinaia di profughi ospitati nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum e che hanno formalizzato richiesta dello status di rifugiato politico. I primi dinieghi hanno sollevato malumori. Ora si attende l’arrivo dell’ondata vera e propria di decisioni della commissione. Palazzo di giustizia

ADESSO CI SIAMO PRONTO IL TRASLOCO

Bilanci e prospettive dei protagonisti

CULTURA

Elezioni comunali

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Dopo tanti annunci questa sembra proprio che possa essere la volta buona. E’ atteso a giorni il definitivo via libera per il trasferimento di parte degli uffici del Tribunale nella nuova sede, individuata nell’ex ufficio del Registro di via Mazzini, vicino al Palazzo di giustizia vero e proprio.


4 Argomento del mese RIFORMA O DISTRUZIONE? I dipendenti non hanno nessuna certezza sul loro futuro. Previsti tagli devastanti al personale, ma anche chi conserverà il posto non ha le idee chiare su dove finirà. Scatta l’occupazione di Palazzo Celio. Solidale anche il presidente: “Se lo scopo del Governo era fare una legge male, beh, allora ci sono riusciti in pieno”

Caos Provincia, 140 l

di Francesco Campi

Mobilitazione generale e tanta amarezza. Varie famiglie col fiato sospeso

Ma la percezione comune del dipendente pubblico non aiuta granché

“P

iù che una riforma è una distruzione”. “L’abolizione sarebbe sicuramente stata più indolore”, “Con le Province si sta procedendo con una lenta e dolorosa morte per consunzione”. Queste alcune delle frasi raccolte fra i dipendenti della Provincia di Rovigo, che una settimana prima di Natale, capito quale sarebbe stato il regalo per loro, hanno dato luogo ad una vera e propria occupazione che è andata avanti quattro giorni e tre notti. E, anche se qualcuno ha trovato il modo di sorridere ricordando i tempi eroici delle superiori, il clima non era certo quello delle feste. Ora l’occupazione è finita, ma resta il presidio. E con esso le paure. Il colpo ferale è stato l’annuncio di un taglio di metà dei dipendenti. Che tradotto in cifre significa che in Veneto 1300 uomini e donne rischiano di trovarsi senza un’occupazione e senza nemmeno aver ben capito perché tocchi proprio a loro. A Rovigo sono 140 i posti a rischio, ma anche chi non verrà tagliato non ha alcuna certezza su dove ed a cosa lavorerà. “E’ una vergogna” hanno gridato i dipendenti di Palazzo Celio in coro con i colleghi degli altri sette capoluoghi veneti. Ma il loro grido

sembra essere rimbalzato contro un muro d’indifferenza, proprio come previsto da chi questa riforma l’ha pensata, consapevole della generale ostilità dell’opinione pubblica verso i dipendenti pubblici. Ma il tutto è talmente pasticciato che lo stesso Achille Variati, il sindaco di Vicenza, ora anche presidente della “nuova” Provincia, renziano della prima ora, ha rivisto il proprio giudizio sul presidente del Consiglio. “No ai tagli lineari” e “Sì al riordino con garanzia dei servizi ai cittadini”, sono le scritte che campeggiano sui cartelli appesi sulla facciata di Palazzo Celio. All’interno, il clima è rovente. Pessimismo, senso di abbandono e scoramento regnano sovrani. “Non si capisce che fine faremo, cosa succederà e nemmeno se perderemo il posto di lavoro – commenta un dipendente - Nessuno sa chi deve fare cosa, né chi deciderà: il fine di questa riforma non è riorganizzare e risparmiare, ma torturare centinaia di lavoratori che hanno la colpa di lavorare in Provincia”. “Se l’obiettivo era di far male una legge, l’obiettivo è stato raggiunto”, commenta il neopresidente della Provincia Marco Trombini, che ammette che se avesse saputo a cosa

sarebbe andato incontro, forse avrebbe fatto altre scelte. “Noi presidenti siamo tutti sindaci e questa questione sulla quale dobbiamo lavorare toglie tempo al nostro lavoro, non solo nelle rispettive amministrazioni comunali, ma anche di quelle provinciali che, al momento risultano paralizzate anche per le funzioni che hanno mantenute. E fa rabbia pensare che i due primi sostenitori di questa riforma così mal realizzata siano stati l’ex presidente dell’Anci Graziano Delrio e l’ex presidente della Provincia di Firenze e sindaco Matteo Renzi: sapevano bene cosa sarebbe successo, ma sapevano anche che la gente avrebbe accolto il tutto con indifferenza se non addirittura con soddisfazione, prendendo il tutto per un problema ‘della politica’, mentre così non è. E’ come il gioco delle tre carte. Invece, oltre funzioni importanti come i servizi nel sociale messi a rischio, c’è tutta la questione degli esuberi che è a dir poco delicata, anche se ovviamente faremo di tutto per sfruttare ogni possibilità per scongiurare che qualcuno possa ritrovarsi senza lavoro: ognuno degli enti deve fare la propria parte”.

IL CASO PREMI E INDENNITA’ CONFERMATI

Ma nessuno tocca i super dirigenti

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entre la Provincia di Rovigo naviga a vista, travolta dalla riforma Delrio, e resta in attesa di sapere quale ruolo avrà in futuro, a palazzo Celio c’è chi se la passa bene: il gruppo dei dirigenti. Nelle scorse settimane, i dipendenti hanno occupato la sede di via Celio per manifestare la propria contrarietà ai tagli al personale previsti dalla riforma. Per 21 di loro l’ente ha già avviato le pratiche di prepensionamento, dato che che possiedono i requisiti per la quiescenza. A quanto pare, però, gli esuberi sono superiori ai 21 futuri prepensionati e questa incognita sta preoccupando tutti i dipendenti e le loro famiglie. Sui dirigenti e sulle posizioni organizzative, invece, piovono premi e proroghe contrattuali. A ridosso di Natale, l’amministrazione non solo ha stanziato 135mila euro per il fondo di posizione e risultato della dirigenza dell’ente, per il quale erano già stati stanziati oltre 225mila euro, ma ha anche prorogato al 31 gennaio l’assegnazione delle posizioni organizzative e delle alte professionalità scadute il 31 dicembre. Con la proroga, sono in arrivo anche le relative indennità, pari a circa 18mila euro. Nulla di illegittimo, sia chiaro, ma il contrasto tra chi teme di ritrovarsi senza lavoro e chi, invece, viene lautamente premiato è evidente. Fr. Ca.

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Argomento del mese 5 L’intervista

lavoratori nel panico Il caso Non è prevista nelle nuove competenze dell’ente “ridisegnato”

La svista clamorosa: così sparirà anche la cultura di Francesco Campi

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’ una vera e propria levata di scudi quella che l’annuncio della chiusura del Sistema bibliotecario provinciale ha generato in provincia di Rovigo. Un rischio contro il quale si sono schierati un gran numero di amministratori e di esponenti del mondo della cultura polesano, come ad esempio Cesare Stella, consulente di Fondazione Aida, Pierluigi Bagatin della biblioteca di Lendinara, Arnaldo Pavarin dell’associazione Barbujani, don Bruno Cappato e Adriano Mazzetti del Seminario Vescovile, Luigi Contegiacomo dell’Archivio di Stato. La questione è esplosa in modo deflagrante pochi giorni prima di Natale e, ad oggi, non sembra avere alcuna soluzione in vista. Già, perché a rischiare di chiudere non è solo il Sistema bibliotecario provinciale ma tutti i servizi culturali erogati dalla Provincia, alcuni dei quali, come il Sistema museale e la rassegna Tra ville e giardini, esistono da oltre dieci anni. La questione nasce dal fatto che tra i servizi annoverati tra quelli fondamentali assegnati ai nuovi enti di area vasta, ovvero alle Provincie recentemente riformate secondo la legge Delrio, non ci sono i servizi culturali. Il Sistema bibliotecario provinciale, che fa parte di questi servizi, è una rete di cooperazione che collega 52 biblioteche polesane (biblioteche comunali, scolastiche e di vari altri enti). Il rischio concreto è che da un giorno all’altro si interrompa il servizio di collegamento settimanale tra le biblioteche per l’interprestito (con i 28mila volumi trasportati annualmente), che ai bibliotecari vengano tolti gli strumenti per registrare e gestire i 36mila utenti ed i relativi prestiti, che vengano interrotti i servizi web, l’accesso al catalogo collettivo e locale (con 400mila documenti registrati), il software gestionale, quello di catalogazione, dell’assistenza tecnica e biblioteconomica, dei contributi per gli acquisti coordinati, dei programmi di promozione alla lettura di rete.

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Parla Laura Negri

“Questa è una vendetta” “Q

uello che mi dà più fastidio è che Matteo Renzi sia anche stato presidente di una Provincia, oltre che, come Delrio, anche sindaco: eppure la riforma che hanno varato è un pasticcio che non solo non produce risparmi, ma crea un caos amministrativo che danneggia le Province, i Comuni, i dipendenti e, in ultima istanza, i cittadini”. E con un misto di tristezza e rabbia che Laura Negri, per dieci anni assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo e, di fatto, l’ultima a ricoprire un simile incarico, commenta quello che sta accadendo alle Province e, in particolare, al “suo” settore. Ha avuto modo di parlare con i dipendenti in questi giorni? “Sì. E li ho sentiti amareggiati, preoccupati e demotivati. Anche chi è sicuro di non perdere il proprio posto di lavoro, infatti, in questo momento non sa più non solo cosa dovrà fare domani, ma cosa fare oggi, quale sia il suo ruolo ed il suo compito. Un senso di disorientamento, di incertezza totale, che ovviamente paralizza l’azione della Provincia o di quello che ne rimane”. E per il settore della Cultura in Polesine quale sarà il futuro? “Nero, si rischia una totale disaggregazione di servizi e manifestazioni che, soprattutto in una realtà come la nostra, rischiano di essere accantonati e mar- “Decisioni simili ginalizzati. La palla passa in mano ai appaiono dettate Comuni e, in questo momento, sappia- da astio puro mo quali siano le priorità e le necessità. e fanno solo Alcuni servizi, come le biblioteche ed i gravi danni” musei, possono crescere solo se gestiti in rete. Questo, fra l’altro produceva anche risparmi. Invece, in questo modo diventerà sempre più difficile attrarre fondi ed intercettare i finanziamenti, così come organizzare manifestazioni di qualità. E’ una situazione tragica. Tanto per capire le conseguenze, anche le aperture di Villa Badoer sono in discussione”. Ne parla come se stesse perdendo qualcosa di suo... “In parte lo è, perché tutto l’impegno ed il lavoro di questi anni rischiano di essere gettati al vento non si sa bene nemmeno perché. Visti i livelli di improvvisazione sembra addirittura un dispetto, una ritorsione, quasi a voler placare l’astio che molti hanno verso la pubblica amministrazione gettandone nel tritacarne una parte che ha la sfortuna di trovarsi nell’ente politicamente meno forte”. Le responsabilità del Governo sono macroscopiche, ma la Regione? “La Regione è stata una delusione. Non sembra rendersi conto di quello che sta accadendo e si sta perdendo tempo. Eppure a parole è da anni che a Venezia si parla di una legge di riordino. Ora che non se ne può più fare a meno, invece, temporeggiano e rinviano. ”. Qualche soluzione? “Di certo non è facile, perché la volontà sembra proprio quella di disintegrare tutto e creare il caos. L’ultima ancora di salvezza per il Polesine può venire da Rovigo, se davvero si crede nell’importanza di un ruolo di coordinamento svolto dal Comune Fr. Ca. capoluogo. Per ora, però, non è certo stato così”.


6 Porto Viro Il personaggio Grafico di professione, a Masterchef è diventato una vera stella

Ecco Fabiano, lo chef che non ti aspetti Alla fine è stato eliminato, ma la sua avventura ha davvero fatto sognare tantissime persone di Elisa Cacciatori

SERVIZI Destinato ai turisti

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Porto Viro fa l’artigiano e di certo in pochi nella sua terra natale, fino a qualche settimana fa, lo conoscevano per la passione che gli ha consentito di diventare celebre in tutta Italia. Fabiano Mantovan, quarantunenne grafico pubblicitario, ha dato prova delle sue doti culinarie al pubblico del piccolo schermo nel noto programma televisivo di Masterchef. Di lui non è passata inosservata l’umiltà che lo contraddistingue com’è certo che lo spiccato accento veneto da cui non riesce a staccarsi è stata un’arma vincente per conquistare il temuto chef Cracco. Più volte infatti durante il programma, il cuoco vicentino ha scelto di fermarsi per una battuta rigorosamente dialettale con il portovirese. Ma com’è nata una passione così distante dal lavoro che ogni giorno ti porta al tuo studio di grafica? “L’amore per la cucina ce l’ho da sempre. In aggiunta da qualche anno ho cominciato a seguire l’attività degli chef stellati da cui cerco di trarre spunti per la preparazione

Dai la tua opinione su questa notizia su:

Fabiano Mantovan: nella vita di tutti i giorni è un grafico pubblicitario, ma sogna di fare lo chef di piatti creativi. Per me un piatto oltre ad essere bello per gli occhi deve avere quel qualcosa in più che lo rende invitante anche al palato, per questo mi cimento nella creazione di piatti creativi”. E la candidatura a Masterchef com’è

arrivata? “Mi piace molto invitare a casa gli amici a cena. In queste occasioni più volte sono stato sfidato a presentare la mia candidatura al programma e così, quasi per gioco, ho inviato delle foto con alcuni miei piatti alla redazione. Sono cominciate così le selezioni che da 18mila persone mi hanno portato agli studi”. E nel futuro, dopo l’esperienza nel piccolo schermo, cosa ci sarà tra i fornelli? “In molto mi chiedono se tra i miei progetti futuri c’è quello dell’apertura di un ristorante. Non posso ancora dire se sono interessato a questo genere di percorso. Ciò che è certo è che sono aperto a fare esperienze in cucina, ed è questo il caso di collaborazioni, sempre restando con i piedi per terra”. La grande avventura di Fabiano si è purtroppo conclusa verso metà gennaio con l’eliminazione. Un epilogo che non intacca una grande impresa.

BEL COLPO A PORTO LEVANTE: C’È LO IAT

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rriva lo Iat a Porto Levante. Il Comune di Porto Viro è risultato essere l’unico della provincia tra i 14 beneficiari delle agevolazioni regionali previste per il progetto, dopo aver presentato istanza di attivazione di uffici di informazione e accoglienza turistica e ai quali sono destinate risorse per complessivi 268mila euro. Nell’ambito della costruzione della nuova rete di accoglienza, informazione e servizi a supporto dei turisti, la chiesetta che per anni è stata un punto informativo e come tale è riconosciuto sia dai residenti che dai frequentatori abituali del borgo, tornerà ad essere un riferimento per i turisti alla scoperta del territorio deltino. L’ufficio permetterà ai visitatori di trovare notizie sul luogo, sulle strutture che possono offrire ospitalità, enogastronomia, occasioni e luoghi di divertimento, di svago, di spettacolo e di attrazione, ma darà anche informazioni sulle offerte e sulle opportunità di tutto il resto del Veneto. Per la realizzazione del progetto e l’attivazione dello Iat di territorio è previsto un contributo di 12 mila euro. Lo Iat sarà un punto di accoglienza a 360° per i turisti attivo già dalle festività pasquali, permettendo di intraprendere collaborazioni con gli operatori turistici locali per la fornitura di servizi integrati con le esigenze commerciali e degli imprenditori turistici. Sarà inoltre attivata una collaborazione con l’Istituto turistico di Porto Viro per offrire ai ragazzi dell’ultimo anno un’esperienza lavorativa a contatto con il turista, dopo un percorso di formazione specifica. Non solo quindi una offerta in grado di incrementare la vocazione turistica del Delta del Po e svilupparla, ma anche una concreta opportunità per fare esperienza nel mondo del lavoro per i giovani del luogo. E. C.

IL PROGETTO

TORNA L’ERASMUS

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li studenti del comprensivo portovirese partono alla scoperta dell’Europa. Anche quest’anno le secondarie San Domenico Savio e Pio XII sono state selezionate per partecipare al progetto biennale Erasmus+ che nei prossimi due anni porterà l’istituto portovirese e altre cinque scuole europee dalla Grecia, Repubblica Ceca, Francia, Polonia e Portogallo a realizzare assieme il programma di mobilità internazionale “The European identity through art”. Dopo il primo incontro che ha visto sei studenti italiani partecipare all’iniziativa a Corfù, in Grecia, realtà in cui la scuola partner ha coordinato la prima tappa del progetto presentando l’arte classica ed è stata organizzata una grande manifestazione pubblica in collaborazione con l’amministrazione comunale locale, sarà ora la volta della mobilità prevista dall’8 al 14 marzo in Francia. Ad aprile toccherà poi agli studenti italiani che avranno il compito di presentare ai colleghi europei il Rinascimento, non solo attraverso laboratori, ma anche con attività scolastiche e uscite didattiche a Venezia, Firenze e Padova. Il progetto è stato presentato al comprensivo alla presenza dell’assessore all’istruzione, del dirigente scolastico Giovanni Beltrame e dell’insegnante referente Silvia Fregnan che ha coordinato l’iniziativa volta alla realizzazione di un percorso di approfondimento e conoscenza del patrimonio artistico europeo. Durante la presentazione il dirigente scolastico Giovanni Beltrame

Sono coinvolte ben sei scuole di sei differenti nazioni dell’Unione Europea ne ha enfatizzato le peculiarità e il valore rifacendosi a quanto accaduto di recente in Francia. “E’ decisivo un progetto europeo in cui l’identità e la persona umana diventino il centro del nostro interesse - ha detto - un punto da approfondire e valorizzare per creare una vera cultura e una vicinanza tra i popoli che possano sconfiggere la violenza e l’assurdità di quanto accaduto in questi giorni in Francia”. L’assessore all’istruzione portovirese Marialaura Tessarin ha confermato l’intento del comune di patrocinare l’evento collaborando con la scuola che ospiterà le delegazioni dal 18 al 24 aprile. Anche il Rotaract, come espresso dalla presidentessa Linda E. C. Siviero, patrocinerà l’ambizioso progetto.


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8 Porto Viro Opere pubbliche Chiusi i debiti pendenti (per oltre un milione) adesso si guarda avanti

Ora è tempo di grandi lavori di Elisa Cacciatori

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Numerosi i progetti della giunta Giacon ammessi a contributo: verde, scuole, ciclabili e manutenzioni

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L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico di Paolo Spagna*

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l nuovo anno per l’amministrazione portovirese va di pari passo con un nuovo slancio. Se nella prima fase di governo la giunta è stata impegnata in un assestamento necessario per portare a compimento quanto già cominciato, pare che l’intento per il 2015 sia quello di portare ad una nuova svolta la cittadina deltina. E’ lo stesso sindaco Thomas Giacon a fare il punto su quanto compiuto nel 2014 e quanto invece è previsto nell’imminente futuro. “La nuova fase – conferma – è cominciata già da dicembre, dopo un primo periodo che ci ha permesso di portare a ultimazione le cose rimaste in sospeso dalla precedente amministrazione”. Giacon ha quindi rimarcato come nei primi sette mesi di governo la necessità fosse stata in primis quella di far fronte agli impegni di pagamento tra cui si contano il saldo di un debito del valore di un milione di euro con Ecoambiente e la conclusione dei lavori nell’ambito del progettone. In quest’ultimo caso la scelta dell’amministrazione è stata quella di portare a compimento tutte le opere già cominciate e, nel caso del Collettore, beneficiarie di contributi regionali, ad esclusione del campo da calcio nella cittadella e della rotatoria di via Mantovana che sono interventi lascia- e primaria Aldo Moro. ti ancora in sospeso nell’attesa di finanziamenti. La “Abbiamo razionalizzato le spese e lo stiamo nuova fase all’insegna della razionalizzazione delle ancora facendo con bandi che ci permetteranno di spese prevede tutta una serie di opere pubbliche rese ricavare risorse da investire in altri settori”. possibili attraverso una serie di contributi necessari E’ previsto nell’imminente futuro anche il comper intervenire nel territorio copletamento della rete delle munale. Tra questi il sindaco ha Molta attenzione piste ciclabili. In questo senso elencato i contributi del proget- viene riservata è stata fatta una richiesta di to integrato per il commercio allo sviluppo finanziamento pari a 900mila per un valore di 297mila euro, di vari percorsi euro per il percorso che conma anche altri 900mila euro e piste ciclabili giungerà da Loreo la pista ciclada parte della Regione per inbile dal ponte di Fornaci fino al terventi già rendicontati nelle scuole che si vanno ad villaggio di Porto Levante; una realtà quest’ultima aggiungere ai 100mila euro attesi dallo Stato allo che oltre all’attivazione dello Iat vedrà la creazione scopo di procedere con la messa in sicurezza dei di un mercato ittico e di lavori nei pontili. Il 2015 è plessi della scuola secondaria San Domenico Savio inoltre l’anno in cui si procederà con la riqualificazio-

LA STORIA

Intervento

Il municipio di Porto Viro. Il sindaco Thomas Giacon spiega che, dopo un periodo di assestamento, ora finalmente è possibile dare corso a numerosi progetti per il futuro della città ne del palazzo delle associazioni di Piazza Matteotti e della sala dell’Eracle di corso Risorgimento. Oltre ai palazzi comunali, anche il verde avrà però la sua parte. Se da un lato sono già cominciati gli interventi per la riqualificazione della pineta di Cao Marina, dall’altro si è in attesa di un finanziamento regionale per gli interventi relativi alla pineta di San Giusto che permetterà di recuperare il 70% a fronte di un impegno di fondi comunali di 150mila euro. Inoltre, è di gennaio la dell’attivazione attraverso la Regione Veneto dell’Osservatorio per il paesaggio del Delta del Po. La sinergia con l’Università di Ferrara permetterà a una squadra di tecnici e docenti lo studio del territorio per accedere a fondi europei legati al turismo, all’ambiente e al paesaggio.

Nulla! Anzi, con l’approvazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici delle modifiche alle Norme Tecniche per le Costruzioni, norma fondamentale per la sicurezza delle persone, di fatto si è registrato un grosso passo indietro rispetto alla consapevolezza che il rischio sismico passa inevitabilmente dalla conoscenza geologica del territorio, introdotta con le norme post Irpinia. In questi giorni si torna quindi a parlare nuovamente di normativa sismica e di adeguamento alle reali condizioni di rischio della penisola, dopo che ogni evento calamitoso (San Giuliano di Puglia, L’Aquila, Emilia-Romagna, etc.) ha dimostrato la carenza e l’inefficacia dei provvedimenti fin qui adottati. Nel nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni, peraltro cogenti dal 1° luglio 2009, si è infatti preferito trovare un illogico compromesso per gli edifici esistenti, che richiederanno così un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo, tralasciando completamente la conoscenza puntuale delle condizioni geologiche del sito, che rappresentano, invece, le condizioni principali per la propagazione delle onde sismiche. Un testo che alcuni, imprudentemente o strumentalmente, hanno definito “un grande passo verso le normative europee (…)”, “(…) una soluzione che rende più semplici gli interventi sugli edifici esistenti”, senza considerare, però, che in Europa non esistono Paesi con una sismicità pari a quella italiana e soprattutto con un patrimonio edilizio, storicomonumentale, così ricco e numeroso. Tra l’altro, si registra spesso in giro per l’Italia che gli edifici maggiormente datati sono proprio quelli che ospitano istituti scolastici e quindi con un rischio elevatissimo, un esempio che da solo è sufficiente a far capire come le scelte operate dal Consiglio superiore lavori pubblici siano del tutto antitetiche rispetto a quanto auspicato da Pertini 34 anni fa. Purtroppo, il grido di allarme dei geologi è tanto forte quanto inascoltato.

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

La famiglia si riunisce

I LIONELLO SI RITROVANO A TAVOLA: IN TUTTO ARRIVANO IN 50!

a quotidianità e una vita frenetica che sempre di più ci allontanano e spesso ci fanno trascurare gli affetti più cari di certo non hanno allentato il forte legame che unisce una famiglia portovirese che negli anni si è allargata raggiungendo altre province del Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Basilicata. E’ questa la storia dei Lionello, famiglia originaria d Porto Levante, località portovirese in cui risiedevano nonno Silvio Lionello e nonna Delfina

Mantovan che, dal 1927 al 1949, ebbero 13 figli dai quali nacquero 35 nipoti, oggi 34. L’idea di non perdere quei ricordi d’infanzia e di ravvivarli invece di anno in anno, rinsaldando i rapporti è nata dalla cugina di secondo grado Marika Donà. I 34 cugini, 17 maschi e 17 femmine, hanno voluto realizzare per la prima volta un appuntamento, che già promettono diventerà annuale per incontrarsi tutti assieme. “L’idea – spiega Marisa Lionello, la cugina

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più grande del gruppo – è nata perché abitiamo tutti in zone sparse. Crediamo che sia giusto tenere unito lo spirito di famiglia e vogliamo dare il buon esempio ai nostri figli”. Alla conviviale che si è tenuta di recente a Porto Viro hanno partecipato 22 dei 34 cugini dai 35 ai 63 anni. “In occasione della nostra prima conviviale in un ristorante di Porto Viro è stata allestita una tavola per 50 persone”, racconta Ilenia Lionello. E.C. Foto di gruppo per la riunione familiare


Porto Viro 9 Il progetto Si cercherà anche di intercettare i turisti di passaggio in zona

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Commercio contro la crisi Arriva il maxi investimento per rilanciare i centri urbani e aiutare gli esercenti cittadini di Elisa Cacciatori

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l via la formazione per gli esercenti del territorio. Si tratta di un’iniziativa che prende forma nell’ambito del progetto integrato a favore del commercio nei centri urbani che coinvolge Loreo, Rosolina, Taglio di Po e Porto Viro, realtà che hanno scelto di far fronte comune collaborando e confrontandosi su tematiche che impattano fortemente sull’economia locale. E’ questo il caso del commercio e del turismo. Il progetto attivato prevede diverse attività che spaziano dalle opere pubbliche all’animazione economica e alla formazio-

La storia

Coinvolti vari Comuni, prevista una importante somma per gli interventi ne.

Quella portata in campo dai quattro comuni, in un periodo storico caratterizzato da sfiducia nelle istituzioni e dubbi sull’efficacia e l’efficienza dell’agire pubblico, è una sfida che porta le diverse realtà a ideare un unico progetto in grado di potenziare le opportuni-

tà di lavoro per gli operatori commerciali; un segnale di ottimismo e di stimolo all’iniziativa commerciale. Il programma a favore del commercio che ammonta a circa 410mila euro prevede oltre ad interventi strutturali, anche la sistemazione di piazze a servizio del commercio urbano, l’adeguamento di edifici funzionali a più attività economiche e culturali per garantire e migliorare la fruibilità e la vivibilità dei centri urbani da parte della cittadinanza e anche dei turisti. Oltre a questi sono inoltre previsti interventi di marketing e promo-

L’impresa dei free bikers PEDALANDO A CUBA SULLE ORME DEL GRANDISSIMO MASETTI

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n viaggio alla scoperta di Cuba con lo stesso spirito di Luigi Masetti. Non sono stati di certo l’afa e gli oltre trenta gradi che hanno contraddistinto il clima cubano a fermare l’impresa sulle due ruote dei Free Bikers, il gruppo di cicloama-

Il centro cittadino diventerà ancora più bello zionali e corsi di formazione specifici rivolti agli operatori economici presenti nei quattro centri urbani. E proprio in quest’ultimo caso che l’iniziativa si fa parte attiva nel coinvolgimento della formazione. I corsi ideati da Confesercenti prevedono una serie di diversi percorsi volti all’approfondimento delle lingue straniere, all’accoglienza e alla comunicazione con il cliente, al marketing e alla

tori che ha attraversato l’isola in bicicletta alla scoperta della cultura e dei colori del territorio. Gli “eredi di Masetti” Mauro Garbin, Vincenzo Mancin, Mario Mantovan e Vittorio Cacciatori con l’amico veranense Alexander Pessin hanno incontrato lungo il loro percorso, attraverso la carretera central, i ciclisti cubani del club di Ciego de Avila che sono rimasti affascinati dalla storia del primo cicloviaggiatore mondiale. Il gruppo di polesani, che non a caso viaggiano portando le magliette dedicate al

digitalizzazione con social media marketing e smartphone; tutti argomenti che sono stati segnalati da parte degli stessi operatori e punteranno a fornire competenze aggiuntive nel rapporto con turisti, anche stranieri. Scopo infatti dell’iniziativa è di intercettare il turista che spesso transita sul nostro territorio per fargli conoscere le peculiarità del territorio e portarlo all’acquisto di prodotti locali.

ciclista, intendono incarnare lo stesso spirito avventuristico e il medesimo stupore che gli ha permesso di visitare il mondo sulle due ruote. Masetti fu il primo cicloviaggiatore d’Europa e nel 1893 in sella alla propria “bicicletto” arrivò sino all’esposizione Internazionale di Chicago. Intervistò pure il presidente degli Stati Uniti d’America. Oltre al “viaggissimo”, come chiamava il viaggio Milano-Chicago, il suo spirito lo portò in Egitto, Marocco e Norvegia. In Russia intervistò Tolstoj. E. C.


10 Porto Tolle La storia Trasferito in sordina, pare sia finito addirittura “esiliato” in Abruzzo

Il bel Don se n’è andato “Verifica” post scandalo di Alessandro Orlandin

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na telenovela di un certo spessore non può certo finire dopo un paio di puntate. Per questo non sorprende che la chiacchierata vicenda di lui, lei e il prete di Porto Tolle – emersa in tutto il suo clamore nello scorso ottobre – non si sia ancora del tutto esaurita nel suo sviluppo. L’epilogo però potrebbe essere dietro l’angolo, perché dopo le prime settimane di polverone e il successivo dibattito più o meno pronunciato in piazze e bar, il prete in questione ha fatto i bagagli e si è trasferito in una località non meglio precisata, sembra addirittura in Abruzzo. Per chi avesse perso la puntata precedente, la storia è quella di una coppia di giovani marito e moglie in cui sembrava essersi insinuato nientemeno che un sacerdote. Pare infatti che la donna intrattenesse rapporti quantomeno ambigui con il Don, al punto da indurre il marito a ingaggiare un investigatore privato per raccogliere delle prove. Il caso è poi deflagrato con la denuncia – nero su bianco – da parte dell’uomo in cui venivano tirate in ballo accuse di violazione di domicilio e maltrattamenti ai figli della coppia legati allo choc emotivo scaturito dagli eventi. Inizialmente la Curia, attraverso l’intervento del vescovo Adriano Tessarollo, ha minimizzato l’accaduto (“Una cotta può capitare anche a un prete”), rimarcando di essere al corrente della vicenda e di aver già provveduto a perdonare il prete finito

Aveva fatto scalpore la sua (presunta) storia con una parrocchiana: l’ira del marito

Come in “Uccelli di rovo”, celebre sceneggiato tv

Sulla questione è intervenuto addirittura il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, che pur non volendo entrare nel merito della decisione della Curia (“Non conosco i dettagli, non sarebbe giusto giudicarla”) ha espresso un certo dispiacere per l’epilogo: “Mi dispiace perché il Don aveva creato un bel gruppo di giovani all’interno della parrocchia e seguiva diverse altre attività, sempre con ottimi frutti”. Per colmare il vuoto lasciato dal parroco “esiliato”, la Diocesi ha spedito a Porto Tolle il giovane don Jacopo Tugnolo, un sacerdote fresco di ordinazione (aprile 2014) che dal 2012 – quando era ancora diacono – si trovava a Cavarzere. Affiancherà don Fabrizio Fornaro e don Lucio Pollini nella gestione della parrocchia del Sacro Cuore.

GIACCHE CHEF

IL PARTICOLARE

PANTALONI CUOCO

Con una denuncia

IL CONSORTE SI ERA RIVOLTO ALLA POLIZIA

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In paese c’è chi lo rimpiange per la sua abilità nel fare gruppo coi più giovani sotto la luce dei riflettori. Nonostante questo, negli ultimi giorni del 2014, il prete ha lasciato Porto Tolle, ma non è dato a sapere se l’abbia fatto volontariamente o dietro indicazione della stessa Curia. Le parole pronunciate da Monsignor Tessarollo (“Andrà fuori diocesi, dove sarà seguito per un opportuno periodo di verifica sulla sua vita da prete”) lasciano pensare alla seconda ipotesi. Una cautela per evitare ulteriori chiacchiere sulla condotta del Don, anche se alcune voci hanno collegato questa scelta ad altri comportamenti poco consoni da parte del sacerdote. L’opinione pubblica portotollese rimane ovviamente divisa tra chi ritiene giusta questa scelta e chi invece avrebbe preferito vedere il prete ancora all’opera, soprattutto sul fronte del coinvolgimento dei giovani.

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CONSULENZE A DOMICILIO

l di là del versante più eminentemente gossipparo della vicenda, non si deve dimenticare come la questione sia estremamente seria. Tanto che il marito che accusa la consorte e il sacerdote di avere avuto una relazione clandestina si era addirittura rivolto alla questura di Ferrara. Dopo che aveva assoldato un investigatore privato affinché gettasse luce sulla frequentazione tra i due infatti aveva presentato tutti gli elementi raccolti alla questura estense. Facendo seguire il tutto a una querela nella quale adombrava due possibili ipotesi di reato. In primo luogo la violazione di domicilio, dal momento che l’uomo di chiesa avrebbe frequentato la sua abitazione senza il suo permesso. Poi i maltrattamenti, per lo stato di profondo turbamento patito dai figli a seguito della vicenda. Per quanto, quindi, il tema si presti ovviamente alle chiacchiere da bar e di paese si deve comunque tenere conto di come abbia avuto ripercussioni non banali e non positive. Anche da qui, forse, muove la decisione dell’allontanamento. Al. Or.


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12 Porto Tolle Il documento La Regione ha deciso di ammettere ben 350 doppiette in più

Il Delta rischia un’invasione di cacciatori Rovigatti (Federcaccia): “Così la pressione venatoria avrebbe una incidenza ben maggiore” di Alessandro Orlandin

L’analisi dell’esperto

I

l quinquennio compreso tra l’anno in corso e il 2019 potrebbe segnare un periodo di svolta per il Delta, almeno per quanto riguarda la caccia. L’attività venatoria così come è stata conosciuta finora dai suoi tanti praticanti rischia infatti di subire un notevole cambiamento a causa di un documento in discussione a livello regionale. La proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale per il periodo 2014-2019, un faldone di ben 170 pagine, infatti ha fatto alzare più di qualche sopracciglio nella provincia di Rovigo e in particolare dalle parti del Delta del Po. I comuni compresi in quello che è noto come Ambito Territoriale di Caccia RO3 (Porto Tolle, Taglio di Po, Porto Viro, Corbola, Ariano nel Polesine, Rosolina) hanno deciso di formare un fronte unito per chiedere la modifica della sezione che stabilisce il numero di soci ammissibili in tale porzione di territorio. In altre parole, il numero di cacciatori che nel periodo di apertura può praticare l’attività. La Regione Veneto infatti ha deciso di aprire le porte del Delta a 350 cacciatori in più rispetto ai 1160 già ammissibili. Un aumento che secondo i comuni già

L’SOS

Caccia, cambiano le regole citati, ma anche secondo Federcaccia e all’Ente Parco, rischia di alterare in maniera decisiva gli equilibri di una zona particolare come il Delta. Basti pensare che il numero di soci ammissibili è invariato da ben diciassette anni. Allora perché la Regione ha deciso di cambiarlo? A spiegarlo è Roberto Rovigatti, presidente della sezione rodigina di Federcaccia: “La ragione è di carattere puramente tecnico: la Regione ha effettuato una misurazione capillare della cosiddetta area cacciabile e di fatto si è accorta che era più grande di quanto si pensasse fino a quel momento. Così ha deciso di ricalcolare l’indice di densità venatoria, ritenendo pos-

sibile l’ammissione di altri soci. Solo che hanno scelto di includere nell’area cacciabile anche delle zone che in teoria non dovrebbero essere comprese, come oasi, zone di ripopolamento e aziende faunistico-venatorie. Va da sé che l’arrivo di quasi quattrocento cacciatori in più rischia inevitabilmente di mettere in difficoltà il territorio, soprattutto a causa di una pressione venatoria più marcata che va per forza di cosa a incidere sui ritmi di ripopolamento”. Al momento di redigere questo articolo la lista delle osservazioni presentate da tutti i diversi portatori di interessi è al vaglio della Regione Veneto. Tuttavia Rovigatti si dimostra un tantino pessimista sulle possibilità di accoglimento: “La vedo brutta e non posso che provare un certo dispiacere, perché da due anni a questa parte stiamo lavorando su questi temi assieme a tutti i nostri soci”. Dai la tua opinione su questa notizia su:

“COSI’ ENTRERÀ IN CRISI ANCHE LA VIGILANZA”

N

on ci sono solo gli effetti collaterali sul fronte faunistico a preoccupare i comuni dell’ambito territoriale RO3 e la Federcaccia. Un aumento dei cacciatori infatti metterebbe a dura prova un sistema di vigilanza già provato da carenze d’organico e tagli alle risorse. “Non è per fare del campanilismo – sottolinea con una punta d’ironia il Nuovi arrivi “foresti” presidente Rovigatti – ma appare chiaro che a beneficiare delle nuove ammissioni saranno per larghissima parte cacciatori provenienti da altre zone del Veneto, che magari arriveranno nel Delta per un paio di battute nell’arco di un anno. Chi caccia abitualmente in una zona in cui abita, di norma è più rispettoso delle regole, mentre una presenza occasionale può incoraggiare a comportamenti non proprio corretti. Già chi deve far rispettare le norme è in difficoltà, figuriamoci se arrivano tutti quei cacciatori in più”. Ma almeno ci sarà una ricaduta economica? Secondo Rovigatti la risposta è sì, ma non al punto da giustificare i numeri del Piano: “Diciamo che gli aspetti negativi prevalgono su quelli positivi. Per questo restiamo contrari a questa scelta”. Resta da vedere ora quale accoglienza la Regione riserverà alle osservazioni che sono state proposte. Le percezioni comunque non appaiono positive. Tra i cacciatori locali non prevale certo l’ottimismo. Al. Or.

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e nella rete globale un impulso elettronico impiega una frazione di secondo tra un punto e l’altro della Terra, nella politica certi input viaggiano a velocità considerevolmente inferiori sugli assi nazionali, impiegando anche mesi prima di tornare indietro sotto forma di risposte. Di fatto è quello che è accaduto nello spazio di quattro mesi tra Porto Tolle e Roma: dal Delta nello scorso ottobre era partita un’esortazione firmata dal consigliere di minoranza Giacomo Bovolenta, a gennaio è arrivato un riscontro concreto dal deputato Diego Crivellari del Partito Democratico. Il tema è di quelli spinosi e attuali: la tassazione di chi lavora nel campo della pesca. Infatti dopo l’ultima riunione in ordine di tempo del cosiddetto Tavolo Azzurro (ossia un’assemblea che riunisce i principali rappresentanti del settore ittico), Bovolenta aveva sollevato un problema di interpretazione legislativa che tende a creare non pochi problemi ai pescatori che operano nel campo della piccola pesca costiera. Secondo il consigliere le leggi attualmente in vigore finiscono spesso col penalizzare i piccoli pescatori, ma anche a creare controversie tra il fisco ed i lavoratori. “In gioco – ha detto Bovolenta - c’è il futuro della nostra piccola pesca costiera ovvero della nostra economia locale. Le famiglie del Delta stanno aspettando risposte. Mentre l’Europa elabora politiche concrete per la tutela e l’incremento della piccola pesca costiera, in Italia ed in Veneto non è vi ancora chiarezza sulle norme in materia contri-

Il caso a Roma: “Il regime fiscale penalizza le piccole attività tradizionali” butiva applicabili ai pescatori che esercitano la piccola pesca costiera in imbarcazioni di piccola stazza”. L’appello è stato raccolto dall’onorevole Crivellari, che ha depositato presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati un’interrogazione in cui si chiede di chiarire in maniera univoca la situazione. “Sono consapevole – ha dichiarato il deputato polesano - e concordo nell’urgenza di una soluzione, non dimenticando che per il Delta del Po la piccola pesca è un settore importante e nevralgico per le famiglie e l’economia del territorio”. Al. Or.


Ariano 13 Parco del Delta Scelta voluta dalla Regione. Ma ci sono varie perplessità

Ancora una volta arriva il commissario A guidare l’ente nominato Mauro Viti. C’era già stato nel 2010, ma adesso ha pieni poteri di Francesco Campi

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Con Fox Live

A SAN BASILIO IL MATRIMONIO ARRIVA IN TV

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on l’inizio del nuovo anno si è conclusa l’esperienza di Geremia Gennari, ex sindaco di Porto Viro, come presidente dell’Ente Parco del Delta del Po. A succedergli non è stato, tuttavia, un nuovo presidente, bensì, come già accaduto in passato, un commissario. L’incarico è stato affidato a Mauro Viti, dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi della Regione. Nel 2010 il commissariamento durò appena tre mesi e nacque da un ritardo nella nomina dei componenti del consiglio dell’ente: quella volta Viti fu nominato commissario ad acta, ovvero con poteri limitati. Questa volta, invece, il suo incarico è di commissario straordinario, quindi con le piene funzioni. E questo perché non si è trattato di sopperire a ritardi nelle nomine da parte degli enti, bensì di una precisa scelta da parte del presidente della Regione Luca Zaia. Il rinnovo dei vertici del Parco è stato per così dire sospeso per un duplice ordine di motivi. Il primo è legato all’incombere dell’appuntamento elettorale che,

NEWS

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La magia del Delta: è il Parco il prossimo 17 maggio, porterà al rinnovo della Giunta e del Consiglio regionale. Ma non si tratta solamente di una precauzione “politica”: il motivo principale del commissariamento, infatti, risiede nella speranza del presidente della Regione di riuscire ad arrivare in tempi brevi all’approvazione della legge di riordino dei parchi regionali. In realtà, nonostante il tema sia in

discussione da tempo e la maggioranza si mostri ottimista, nulla è scontato. La disciplina dei parchi e delle aree protette, infatti, va a toccare interessi particolari di zone delicate e con esigenze molto diverse. In sostanza, dunque, non è detto che quello che va bene agli esponenti leghisti del Bellunese vada bene ai colleghi di partito di Padova.

riano e la sua magnifica pieve di San Basilio sono stati la cornice di un matrimonio speciale. A rendere indimenticabile il fatidico sì di Alessia e Andrea è stata, infatti, la presenza delle telecamere di Fox Life, visto che i due sposi hanno partecipato a “Quattro Matrimoni in Italia”, la serie che vede quattro spose agguerrite che non si conoscono prendere parte come invitate ciascuna al matrimonio delle altre. Ma non si tratta di ospiti in vena di complimenti, visto che lo scopo è aggiudicarsi la palma del matrimonio perfetto e vincere così il viaggio messo in premio in ogni puntata. Le quattro spose hanno stili e gusti molto distanti tra di loro e i matrimoni non potrebbero essere più diversi. Tutte però sono accomunate dalla convinzione che il loro sia il matrimonio migliore. Le spose commentano le scelte delle rivali e soprattutto danno un voto alle rivali nelle quattro categorie principali, oggetto della competizione: location, cibo, abito ed evento in generale. Fr. Ca. Messaggio pubblicitario

Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il decennale di attività nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territoriale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commerciale di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostante l’attuale quadro economico generale dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presidente della società –. La chiave vincente di

Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clienti. Gli elementi decisivi sono infatti la capillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti». Sia per le utenze private sia per le aziende, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni tipologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti. Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al

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14 Rosolina Il successo Il circuito realizzato agli stabilimenti è meta di grandi nomi del settore

La Ruspadina ha conquistato tutti Il mare piace anche d’inverno: la pista da cross attira appassionati e tanto pubblico

LA NOVITA’ Ecco il numero da comporre per aiutare gli amici a 4 zampe

di Elisa Cacciatori

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hi lo dice che la spiaggia di Rosolina mare è buona solo per la tintarella e gli happy hour al tramonto? Potrà di certo sorprendere sapere come la località si stia affermando sempre di più come una meta invernale attirando a sé piloti di motocross provenienti da diverse parti d’Italia. Nella pista di sabbia realizzata nell’ambito dell’ormai ben nota “Ruspadina”, che come di consuetudine da tredici anni si tiene in prossimità della Befana, quest’anno sono giunti anche campioni apprezzati non solo tra gli appassionati delle due ruote. E’ questo il caso del campione mondiale di MotoGP Marco Melandri che ha scelto proprio il circuito realizzato ai Bagni dal Moro per allenarsi con i compagni di merende Alex Salvini, Maurizio Poggiana, Samuele Dottori, Luca Zironi, Massimo Bianconcini e Maurizio Micheluz. Ad attirare il gruppo di amici dell’Emilia Romagna, per la prima volta nella spiaggia rosolinese, è stata proprio l’iniziativa portata in campo dalla passione del Motoclub di Rosolina mare in collaborazione con il campione di enduro Alex Zanni. Certo è che la presenza di nomi ben noti del settore rappresenta un segnale concreto di

La bella pista da motocross realizzata agli stabilimenti. Sta diventando una meta per grandi nomi delle due ruote di livello assoluto

L’appuntamento per l’Epifania è un rito che prosegue ormai da 13 anni un qualcosa che sta cominciando ad imporsi. Si aggiungano le centinaia di persone che, durante la quattro giorni della “Ruspadina” prima delle prove su pista poi, complice un meteo favorevole,

nelle ultime settimane hanno scelto di assistere agli allenamenti sul circuito sabbioso realizzato negli stessi spazi che d’estate occupano lettini e ombrelloni. Ed ecco che a dare un servizio ad appassionati, fotografi e curiosi, i bar e le attività giustamente si sono detti pronti ad accogliere i visitatori fuori stagione. Insomma: davvero un successo e una opportunità per tutto il paese, grazie alla intaprendenza messa in campo dagli ideatori e dagli organizzatori.

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a sensibilità di una comunità oggi più che mai si misura anche attraverso il rispetto nei confronti dei piccoli animali domestici. E’ proprio in quest’ottica che la città di Rosolina ha saputo distinguersi attivando un servizio che mira a proteggere la salute degli amici a quattro zampe maltrattati o abbandonati. Al Comando di polizia locale della cittadina deltina è stato recentemente istituito un servizio di segnalazione abbandono e maltrattamento di animali domestici a cui può far riferimento chiunque venga a conoscenza di fatti di questo genere o di casi in cui un animale si trovi in difficoltà. Quante volte ci si è inoltre trovati nella situazione di imbattersi in un randagio senza saper che fare? Il servizio è attivo anche in questo senso e contattando lo 0426/664883 sarà possibile segnalare ognuna delle casistiche indicate, anche in maniera anonima. Ci si può rivolgere anche solo per dare consigli e suggerimenti che possano migliorare in funzionamento e l’organizzazione dello sportello. Nello specifico caso in cui si venga a segnalare un maltrattamento di animale, l’azione combinata tra la referente del progetto, dottoressa Alice Beltrame, e del comando di polizia locale permetterà di compiere gli accertamenti di rito in collaborazione con il servizio veterinario dell’Azienda Ulss 19 di Adria. Nel caso in cui si segnali il ritrovamento di cuccioli o la presenza di animali randagi sarà attivato il canile più vicino. Un nuovo servizio in città che offre a tutti l’opportunità di segnalare situazioni di difficoltà o di disagio per animali domestici, consentendo nel contempo di individuare una soluzione.

CINEFORUM ALLA “SANUDO”

Investimento per l’attività di pesca

AZZALIN: “LA VIVIFICAZIONE DELLE LAGUNE SI FARÀ GRAZIE A NOI DELL’OPPOSIZIONE”

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e finalmente si è dato il via ai tanto attesi lavori di vivificazione delle lagune, questo è stato possibile solo grazie al lavoro dell’opposizione a Palazzo Balbi e non certo per le scelte della Giunta”. A sottolinearlo è il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin che spiega come i due milioni per gli interventi siano stati stanziati proprio grazie ad un emendamento alla finanziaria “presentato e sostenuto dall’opposizione che ha spiazzato e spezzato la maggioranza” Il secondo passaggio che ha visto il Pd protagonista, sottolinea Azzalin “è stato quello su come utilizzare questi fondi: invece di un generico sostegno a pioggia, siamo riusciti a far far in modo che questi fondi venissero utilizzati come un investimento per l’attività di pesca, grazie anche al sostegno ottenuto dagli stessi consorzi, attraverso interventi strutturali di ripristino idro-dinamico delle lagune in sofferenza dal punto di vista ambientale e produttivo. Interventi attesi da tempo e che daranno nuova linfa alla molluschicoltura veneta, che rappresenta un’assoluta eccellenza dell’industria agroalimentare italiana, oltre che una significativa fonte di occupazione e reddito”. “I due milioni – conclude il consigliere democratico – sono equamente divisi fra laguna veneziana e laguna polesana. A gestire il milione spettante al Polesine è il Consorzio Delta del Po, che lavorerà di concerto con il Genio civile

I

di Rovigo, dopo aver individuato due interventi specifici: il primo, per un importo pari a 400mila euro, prevede i lavori di vivificazione della Sacca degli Scardovari nel comune di Porto Tolle mediante il dragaggio dei sedimenti per il ripristino della morfologia della bocca sud e la creazione di velme; il secondo prevede lavori di manutenzione e ripristino della parte nord dello Scanno Cavallari per la riduzione del moto ondoso all’interno della Laguna Marinetta, fra i comuni di Porto Viro e Rosolina, ed il consolidamento delle bocche lagunari della Sacca del Canarin per un importo di 600mila euro”

l cinema a scuola per aprire il dibattito e il confronto tra attività volte a promuovere la cultura della tolleranza e ad studenti, educando. E’ questa l’idea alla base del proget- educare alla non-violenza. to attivato dalla scuola secondaria “Marin Sanudo” di Il primo incontro del cineforum ha permesso agli studenti Rosolina, dall’amministrazione comunale e dalla consulta di vedere il pluripremiato “In un mondo migliore”, film di Supari opportunità contro la violenza. L’iniziativa che prende il sanne Bier, che affronta diverse problematiche legate all’età nome”Progetto contro ogni forma di viodell’adolescenza tra cui il bullismo e un lenza” permette di fare scuola approfon- Dopo avere visto apparentemente inconciliabile rapporto dendo alcune tematiche di drammatica il film scatta tra genitori e figli, è stato seguito con attualità attraverso la visione di un film; il momento particolare attenzione dalle classi II A e II B. Come previsto dal progetto dopo la una maniera per dar modo poi agli stu- del confronto visione del film si è tenuto un dibattito denti di approfondire le problematiche di e del dibattito con la psicologa e psicoterapeuta dell’ volta in volta portate all’attenzione dalle Asl Paola Paganin che ha stimolato gli studenti al confronto pellicole. L’iniziativa, infatti, oltre alla sensibilizzazione delle sin- creando una discussione che ha particolarmente soddisfatto gole classi tramite la presentazione di contenuti ad hoc, si l’esperta ma anche Lorella Manfrin, referente della Consulta propone di stimolare una più profonda riflessione attraverso Pari opportunità, e l’insegnante Elisabetta Tiengo docente rela visione di film verso temi di grande attualità, in particolar ferente e responsabile del “Progetto sportello ascolto”. Dopo il buon esito della prima esperienza spetterà a turmodo per il pubblico di adolescenti cui è proposta, quali il bullismo, l’educazione e il rapporto tra genitori e figli, la parità no anche alle altre classi partecipare al cineforum e saranno attivate ulteriori iniziative a supporto. Un segnale importante di genere. Il progetto, attivato con un finanziamento regionale, lanciato ai giovani e un ottimo spunto di riflessione. durante il corso di svolgimento vedrà proporre agli studenti E.C.


Taglio di Po 15 L’ente Fabrizio Ferro: “ E tutto nonostante gli ingenti tagli che abbiamo patito”

Bonifica: “Sulla sicurezza non temiamo paragoni” di Silvia Boscaro

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inque anni di attività 20102014”: è questo il titolo dell’incontro e della nuova pubblicazione presentata al Consorzio di Bonifica Delta del Po che intende fare un bilancio dell’attività svolta. Cinque, difatti, sono gli anni di attività del secondo mandato del presidente uscente Fabrizio Ferro che ha voluto evidenziare durante l’incontro il ruolo fondamentale svolto dal Consorzio nell’ambito della sicurezza idraulica del territorio, costantemente e fortemente compromesso dalla subsidenza: “Numerosi sono stati gli interventi realizzati in questi ultimi cinque anni - ha esordito Ferro – e tante le difficoltà affrontate, dovute in alternanza a stagioni di grande siccità e altre talvolta di estrema piovosità. Il nostro territorio, a differenza di altri, non ha comunque subito danni, diventando quindi una delle zone più sicure d’Italia, rispetto al passato. Questo grazie all’efficienza e all’incessante opera del Consorzio, che non ha mai ceduto il passo, seppur gravato da minori risorse economiche e continui tagli ai finanziamenti, operati dalla Regione Veneto, che hanno riguardato la vivificazione delle lagune”. Palpabile è la soddisfazione nelle parole di Ferro, seppur con un piccolo rammarico: “Ci eravamo posti l’obiettivo di ampliare il Consorzio – ha concluso - nell’interesse della bonifica del Polesine. Ma questa volontà non è stata intrapresa dal Consorzio Adige Po. Spero che le nuove Amministrazioni consortili possano giungere ad un accordo”. Quindi i ringraziamenti al vicepresidente

Il presidente: “Volevamo ampliare l’ente, ma non è stato possibile” Adriano Tugnolo, al Consiglio di amministrazione, al gruppo di lavoro (Giancarlo Mantovani, Matteo Brini, Matteo Bozzolan, Stefano Cavallari, Roberta De Grandis, Nensi Merlante, Federica Pavani, Flavio Pennini, Giorgio Siviero, Stefano Tosini, Tomas Vetri). Si è passati poi alla presentazione della pubblicazione. La parola è quindi passata al direttore del Consorzio Giancarlo Mantovani, che ha ribadito le difficoltà finanziarie incontrate a causa della drastica riduzione dei contributi regionali e dei finanziamenti “storici” pensati per il territorio del Delta del Po “che sta ancora pagando i danni della subsidenza a causa delle estrazioni di metano operate negli anni ‘50 che hanno arricchito pochi e lasciato a tutti noi i danni”. Mantovani ha quindi illustrato nel dettaglio i principali interventi realizzati nelle unità territoriali e le attività connesse alla

Il Consorzio traccia il bilancio di 5 anni. “Paghiamo ancora i danni della subsidenza”

Sicurezza idrogeologica: il Delta è ai massimi livelli

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riqualificazione, sviluppo economico e sociale del territorio. Presenti all’incontro anche Alessandro Faccioli di Impresa Pesca Coldiretti, il presidente dell’Ente Parco Delta del Po Geremia Gennari, che ha voluto ricordare la proficua collaborazione intrapresa con il Consorzio per la valorizzazione e promozione del territorio, Ghirardello del Consorzio Energia, Renzo Biancotto e Cinzia Siviero di Arpav intervenuti menzionando i progetti avviati con il Consorzio e con il Parco e Giuliano Zanellato, presidente della Cooperativa Pescatori Pilamare.

AL VOTO Ecco i risultati

SI VA AL RINNOVO VINCE COLDIRETTI

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erminato il quinquennio 20092014, il 14 dicembre 2014 si sono svolte le elezioni per il rinnovo dell’assemblea del Consorzio di Bonifica Delta del Po. I risultati hanno fatto registrare un aumento di votanti e una netta vittoria della Coldiretti sulla lista Agrinsieme (Confagricoltura e Cia). A scrutinio effettuato, sono quindi risultati eletti: Prima fascia - Alessandro Duò (Coldiretti) voti 538, Antonio Banin (Coldiretti) 260 voti, Antonio Beltrame 251 voti (Coldiretti) Attilio Pezzolato (Agrinsieme) voti 264; Seconda fascia: Mario Bellettini 163 voti, Adriano Tugnolo 155 voti, Turiano Zanettin148 voti, Roberto Bagatin146 voti, Imo Greguoldo 88 voti, Eder Pozzato 73 voti (tutti Coldiretti), Alessandro Grego 41 voti e Debora Piovan 38 voti, entrambi di Agrinsieme. Terza fascia:Claudio Gaiga 59 voti, Damiano Zuriati 52 voti, Giorgio Michieletti 38 voti, Cinzia Pezzolato 38 voti (tutti Coldiretti); Paolo Astolfi 81 voti, Giorgio Uccellatori 59 voti, Antonio Bezzi 47 voti, Pasqualino Simeoni 46 voti (tutti di Agrinsieme). I seggi assegnati alla Coldiretti sono 13; 7 invece quelli ad Agrinsieme, mentre la lista n.3 “Consorzio dei cittadini” non ha raggiunto i numeri sufficienti. Entro 50 giorni, il presidente uscente Fabrizio Ferro, convocherà l’assemblea che dovrà nominare il nuovo CdA. Si. Bo.


16 Taglio di Po Il progetto Sono partiti i lavori per realizzare il nuovo percorso ciclopedonale

Un pensiero per pedoni e ciclisti Il costo complessivo dell’opera è di 330mila euro, già coperti grazie a contributi di Silvia Boscaro

Riguardano orari e rette

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ono iniziati, ai primi di dicembre del 2014, i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale e del senso unico nel tratto di via Garibaldi compreso tra l’intersezione di via Kennedy e le rampe arginali. I lavori proseguiranno poi per via Kennedy, nel tratto compreso tra l’incrocio con via Garibaldi e il semaforo. “I lavori che attualmente stanno interessando via Garibaldi - spiega l’assessore alla viabilità e urbanistica Davide Marangoni – hanno interessato sinora solo il tratto compreso tra l’argine e l’incrocio con via Milite Ignoto. Ad oggi sono stati messi a terra i sottoservizi (cavi volanti, cavi telefono, illuminzione) e i plinti della pubblica illuminazione che saranno spostati sul lato est della carreggiata in linea con i parcheggi. E’ prevista a breve la finitura delle banchine a margine della viabilità e la successiva finitura in asfalto. Al termine dei lavori di via Garibaldi saranno pienamente usufruibili sul lato est (lato chiesetta sant’Antonio) numerosi parcheggi, mentre il lato ovest (lato

Davide Marangoni ristorante La Pioppa) sarà riservato alla pista ciclabile a due corsie”. Entro il 31 marzo 2015 termineranno anche i lavori per via Kennedy. “Sul lato sud – spiega Marangoni – è prevista la demolizione della pavimentazione esistente per far spazio alla nuova pista ciclabile, con una ricalibratura del percorso

CONCORSO TORNA UNA VOCE NEL DELTA

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iunge alla sua quarta edizione il concorso canoro “Una Voce nel Delta”, la kermesse musicale aperta a tutti i generi musicali e a tutti i cantanti interpreti di musica leggera e non. Promotrice dell’iniziativa l’associazione “Città della Musica” in collaborazione con alcuni precedenti organizzatori delle edizioni passate e con il patrocinio del Comune di Taglio di Po e di Adria. Il concorso, come per ogni precedente edizione, intende valorizzare la presenza di giovani talenti nel panorama musicale locale. L’appuntamento è previsto per le serate di giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 marzo 2015 presso la Sala Europa di via Dante dalle ore 21 circa. Tutti i concorrenti, presenti per un massimo di quaranta unità, saranno accompagnati nelle loro esecuzioni da musica dal vivo suonata dalla band “Timodà”. A giudicare i concorrenti sarà una giuria tecnica composta da 5 membri scelti tra persone esperte di musica e spettacolo. Il primo classificato si aggiudicherà un premio del valore di 700 euro, il secondo un premio del valore di 300 euro ed il terzo riceverà in premio strumentazione professionale. Sarà assegnato, inoltre, il Premio Giuria Popolare assegnato da una giuria composta da spettatori sorteggiati prima dell’inizio della manifestazione tra il pubblico in sala, il Premio della Stampa assegnato da una giuria di giornalisti e il Premio Social assegnato al partecipante che riceverà il più alto numero di “mi piace” su Facebook.

SCUOLA DELL’INFANZIA

che avrà una larghezza di 2,50 metri utilizzando in parte l’aiuola esistente di separazione tra la strada e la pista ciclabile. Sarà operato inoltre il lievo delle cordonate esistenti e la posa di nuovi cordoli in cemento oltre alla realizzazione di rampe di accesso in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e l’asfaltatura dell’intero tratto . L’area riservata ai parcheggi sarà realizzata nel lato nord della carreggiata. Saranno inoltre eliminati alcuni alberi su entrambi i lati per essere sostituiti con nuove piantumazioni e sarà sostituita l’illuminazione pubblica sull’intero tratto”. “E’ in fase di progettazione - conclude Marangoni – il collegamento con il tratto di via Kennedy che prosegue verso il centro commerciale Aliper. Taglio di Po, grazie a questa serie di lavori, sarà trasversalmente collegato tramite piste ciclopedonali. Da via Girotti al centro commerciale Aliper e dalla via Romea Vecchia sino alla sommità arginale attraverso via Kennedy”. Costo dell’opera 330 mila euro, totalmente coperto da contributi.

IN CONSIGLIO PASSANO I CAMBIAMENTI

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el corso dell’ultimo Consiglio Comunale, durante la discussione è stata trattata e votata all’unanimità una sostanziale modifica nel regolamento del servizio dell’asilo nido “Girasole”. ”Recentemente - ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Veronica Pasetto – il servizio del nido è stato affidato non in appalto ma in concessione, con l’obiettivo di un contenimento dei costi seppur in un ottica di elevata qualità delle prestazioni erogate. Una ulteriore scelta, ponderata sull’esperienza maturata in questi ultimi anni, è la decisione di non integrare le rette per i non residenti, sempre nel segno del risparmio di spesa”. Scelte che purtroppo in questo periodo sono spesso inevitabili alla luce della riduzione delle risorse a disposizione. “Le modifiche primarie - prosegue – riguardano la precedenza nel momento della creazione della graduatoria per i residenti e l’uscita, per chi usufuisce del servizio parttime, per le 12.30 massimo, non più per le 13, oltre ad altri dettagli che rendono compatibili le norme regolamentari al nuovo rapporto concessorio”. E’ intervenuta quindi il consigliere di maggioranza Margaret Crivellari chiedendo delucidazioni sulla riduzione di orario di uscita. L’assessore Veronica Pasetto ha quindi sottolineato la volontà di privilegiare il servizio di full time rispetto al part-time, mantenendo un servizio di qualità ed efficiente rispetto al servizio di certo più oneroso offerto da altri Comuni: “Qualora i genitori lo richiedessero - ha concluso la Pasetto - l’amministrazione si farà carico di sollecitare la cooperativa Codess a rivedere la scelta, così come è stato fatto per ottenere il prolungamento dell’orario di uscita al pomeriggio di un quarto d’ora, dalle 18 alle 18.15”. Si. Bo.

L’IDEA

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La proposta di un cittadino

COSÌ LA ROMEA SAREBBE PIÙ SICURA

Il Municipio di Taglio di Po patrocina l’iniziativa

Per i migliori ci saranno premi e importanti riconoscimenti

L’elaborazione grafica che illustra il progetto

Le serate saranno trasmesse in diretta su Radio Diva Fm e presentate da Leandro Maggi. Ingresso a 7 euro per le serate del 5 e 6 marzo, 8 euro per la serata finale. Una bella occasione insomma per i tagliolesi appassionati di musica per uscire allo scoperto e proporsi ai propri compaesani con tutto il proprio repertorio. Una bella iniziativa anche per la cittadinanza, della quale è ovviamente auspicata una massiccia partecipazione. Si. Bo.

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na passerella pedonale e ciclabile contigua al ponte sulla strada statale Romea 309 che collega Taglio di Po e Porto Viro. E’ l’interessante proposta del signor Gino Veronese, 81enne tagliolese e operaio specializzato per 40 anni nei Cantieri Visentini. “Trovatomi di fronte ad un probabile incidente, per fortuna non verificatosi, sul ponte tra Taglio di Po e Porto Viro, nel

Veronese: “I costi sarebbero molto limitati e di certo inferiori ad altre opzioni” quale sarebbero stati coinvolti un ciclista e due Tir – spiega il signor Veronese – ho iniziato a pensare ad una alternativa per i semplici pedoni e ciclisti che hanno necessità di attraversare il ponte e raggiun-

gere l’altro lato del Po di Venezia. Così ho iniziato ad elaborare per conto mio piccoli progetti e disegni relativi ad una soluzione in particolare: una passerella in acciaio zincato, smontabile in caso di necessità, un prefabbricato sostanzialmente, larga massimo 3 metri per 800-900 metri di lunghezza, affiancata al ponte, con una rampa di accesso su entrambi i lati”. “Il luogo ideale per la sua costruzione – prosegue Veronese – sarebbe a livello del ponte presso l’Ecocentro. Essendo smontabile può tranquillamente essere interessata da lavori di manutenzione ma anche temporaneamente eliminata. Data la sua collocazione accanto il ponte, i lavori di posizionamento non intaccherebbero la trafficata viabilità sul ponte”. “I costi a mio parere sono molto limitati – conclude – e comunque inferiori rispetto a tutti i progetti precedentemente proposti e mai realizzati. Se i Comuni di Taglio di Po e Porto Viro fossero interessati alla mia idea, mi metto a disposizione per qualsiasi chiarimento”. Una bella dimostrazione di intraprendenza, da parte del signor Veronese. Il tutto poi per uno scopo decisamente importante: garantire e migliorare la sicurezza. Si. Bo.


Cultura 17 3 L’allarme All’orizzonte c’è la cessazione dell’attività. Appello per il salvataggio

IL CONCORSO

Sos per il sistema bibliotecario R Rischia di crollare la importante realtà che collega tra loro ben 52 istituzioni in provincia di Melania Ruggini

I

l riordino delle province sta mettendo concretamente a rischio il Sistema Bibliotecario Provinciale, un servizio che mette in rete 52 biblioteche polesane tra comunali, scolastiche e altri enti, garantendo il prestito, oltre ad organizzare varie iniziative culturali. Allo stato attuale per il centro servizi si profila la cessazione dell’attività, per

Fiato sospeso anche per il personale, in molti casi precario le biblioteche l’interruzione di servizi web -accesso al catalogo collettivo e locale EW, al software gestionale FX, a quello di catalogazione Ec-, collegamento settimanale del corriere per l’interprestito, assistenza tecnica e biblioteconomica, acquisti coordinati, programmi di promozione alla lettura di rete e catalogazione centralizzata. In un periodo di evidente crisi delle isti-

tuzioni, le biblioteche di pubblica lettura in Polesine vivono in una sorta di costante stato di emergenza. I problemi sono evidenti in molte zone: risorse economiche minime e talora azzerate per servizi e acquisti librari, alta percentuale di personale precario (instabile, volontario, a servizio ridotto), orari di servizio insufficienti, sedi inadeguate quando non fatiscenti, patrimoni obsoleti, scarsamente revisionati e aggiornati. Tutto ciò contribuisce a definire uno scenario nel quale la singola biblioteca si trova nell’impossibilità di svolgere autonomamente i servizi culturali e d’informazione assegnati, progettare e accogliere innovazione, fidelizzare l’utenza, porsi come interlocutore credibile rispetto alle istanze dei cittadini. Il Sbp sembra destinato a chiudere a causa della riforma Delrio, nel quale, tra i servizi annoverati tra quelli fondamentali assegnati ai nuovi enti di area vasta, non figurano i servizi culturali. Il rischio è che da un giorno all’altro finisca il servizio di collegamento settimanale tra le biblioteche con 28mila

DELTARTE TERZA EDIZIONE

A

nche quest’anno il Delta del Po sarà invaso dalla creatività under 35: ritorna infatti DeltArte grazie alla vincita del bando Culturalmente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Tante le novità in serbo per i propri visitatori, a partire dalla tematica, che per la terza edizione è dedicata alle “Identità riemerse”. Gli artisti selezionati sono invitati a confrontarsi ancora una volta con il territorio, ma in questo caso da una prospettiva specifica: lo studio della componente sociale ed antropologica. Per rendere la società ancora più partecipe delle iniziative culturali di DeltArte, e consapevole delle potenzialità del territorio in dialogo con l’arte contemporanea, essa diventerà il centro della tematica chiave del festival, protagonista delle opere e degli interventi che saranno realizzate in situ. Ogni artista, nazionale e internazionale, è invitato a partecipare al festival grazie a specifiche residenze, per vivere a contatto con la popolazione locale e realizzare installazioni, opere di land-art, murales, dipinti, sculture che presuppongano l’interazione diretta con il pubblico, rendendolo protagonista del proprio lavoro e dando vita a precisi interventi site-specific. Alcuni artisti, tra cui l’americano Joseph Gerard Sabatino e la croata Melinda Sefcic, dialogheranno con gli abitanti di ristrette comunità ai margini, tra Corbola, Santa Maria in Punta, Panarella, Taglio di Po, Loreo, e ne intercetteranno le identità

personali e professionali, sviluppandole nella tecnica o nel loro lavoro. Non va inoltre dimenticato che in queste aree esistono affascinanti testimonianze storiche, come la casa della soprano Rosetta Pampanini a Corbola, l’esperimento della “Tamisiana Repubblica di Bosgattia” del professor Salvini nel Balotin, un’isola che si trova tra Papozze e Corbola. Gli artisti si ispireranno a narrazioni popolari e fonti storiche per dare vita alle loro opere, chi rendendo omaggio ai mestieri ormai scomparsi, quale punto di partenza per riattivare un’economia legata a quegli artigiani dell’arte in via di estinzione, chi at-

“Le identità sommerse” è il tema di questa edizione della kermesse tingendo dalla storia sociale per trarre nuovi spunti di riflessione. In programma nel comune di Corbola, nel mese di luglio, una serie di workshop intensivi di architettura e fotografia, grazie alla collaborazione con alcune università, come Milano, Brescia, Ferrara. Ancora una volta quindi un programma estremamente originale, in grado di coniugare nella maniera più approfondita e originale arte e scoperta - in taluni casi meglio dire riscoperta - del territorio, delle sue genti e delle sue tradizioni. Me. Ru.

Un patrimonio a rischio: il sistema bibliotecario volumi trasportati annualmente, per un totale di 36mila utenti, 150milaoperazioni registrate ogni anno e oltre 1 milione di operazioni archiviate, l’accesso ai cataloghi per poter rintracciare i libri e 400miladocumenti catalogati. Di fronte a questo pericolo, le amministrazioni comunali si stanno mobilitando per difendere il servizio: in testa il

sindaco di Adria Massimo Barbujani, che ha scritto al presidente della Regione Luca Zaia e al Presidente della Provincia Marco Trombini. La biblioteca di Porto Viro sta raccogliendo numerose proteste da parte dei propri utenti e inviti a difendere la rete provinciale; la biblioteca del liceo Paleocapa ha chiesto il sostegno ai propri insegnanti.

itorna il concorso di videoarte 3 minuti x 30 articoli organizzato da Voci per la Libertà e indirizzato a quei videomaker emergenti che prendano spunto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani per realizzare il loro corto. Per partecipare alla seconda edizione del concorso, basterà presentare, da mercoledì 14 gennaio a sabato 18 aprile, un video della durata massima di 3 minuti. Le tre opere vincitrici, scelte da una giuria di esperti tra le 10 che avranno ricevuto il maggior numero di visualizzazioni online, saranno premiate giovedì 16 luglio durante la manifestazione Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty a Rosolina Mare. Accanto al contest per videomaker l’associazione si prepara alla XVIII edizione del festival con i premi dedicati alla scena musicale italiana. Il Premio Amnesty International Italia è riservato ai big italiani che nel 2014 hanno interpretato canzoni sui temi cari ad Amnesty International raccontando storie emozionanti sui diritti umani ed entusiasmando con poesia sonora e lirica. Al Premio Amnesty International Italia Emergenti possono prendervi parte tutti gli artisti esordienti, con o senza album editi, sensibili alle questioni del rispetto e della tutela dei diritti umani. Non esistono barriere di genere stilistico o lingua: è sufficiente avere 2 brani registrati, uno dei quali deve essere centrato sui diritti umani. Me. Ru.

Teatro Con la rassegna “Al di là della quarta parete”

Storia, ironia, riflessioni: torna la prosa di qualità a Porto Viro E

’ ripartita venerdì 30 gennaio la rassegna teatrale “Al di là della Quarta Parete”, che fino a martedì 21 aprile vedrà sul palcoscenico portovirese la partecipazione di illustri personaggi dello spettacolo: Enzo Iacchetti, Laura Curino, Antonella Questa, Andrea Scanzi, Giulio Casale, Katiuscia Bonato, l’Orchestra Filarmonia Veneta. La nuova stagione teatrale, arrivata alla XV edizione, ha esordito con lo spettacolo “Vecchia sarai tu” di Antonella Questa e Francesco Brandi e regia di Francesco Brandi, inserito nel ciclo “Femminile singolare”. Una vecchia di ottant’anni si ritrova in ospizio contro la propria volontà; una caduta, qualche giorno in ospedale, il figlio lontano, una nuora avida, la nipote che non ha mai tempo, quindi la soluzione migliore per tutti è la casa di riposo. Per tutti tranne che per lei. Scappare è l’unica soluzione. Un viaggio alla scoperta di come tre donne vivono la loro età e l’avanzare del tempo. Giovedì 5 febbraio la rassegna teatrale prosegue al Palazzetto dello Sport con Andrea Scanzi e Giulio Casale in “Le cattive strade”. Lo spettacolo narra il De André meno noto, non canonizzando o santificando l’artista bensì raccontando, senza agiografie, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni di un intellettuale in-

Tanti interpreti di livello assoluto prenderanno parte al programma

Enzo Iacchetti sarà uno dei protagonisti del cartellone quieto, scomodo, irripetibile. Il 19 febbraio per “Percorso femminile singolare” Laura Curino presenta “Scintille”, su testo e regia di Laura Sicignano. New York, 25 marzo 1911: manca un quarto d’ora alla chiusura della fabbrica T.W.C., produttrice di camicette. Sono al lavoro 600 persone, per lo più giovani immigrate italiane o dall’Europa dell’Est, sfruttate e sottopagate. Una scintilla: in un attimo prende fuoco il grattacielo che ospita la fabbrica. In 18 minuti146 vittime, quasi tutte ragazze. Venerdì 6 marzo il protagonista è Enzo Iacchetti, che con Marcello Franzoso e Witz Orchestra mette in scena “Chiedo scusa al

signor Gaber”: spettacolo-omaggio all’amico e maestro, in cui le canzoni vengono stravolte, riscritte e contaminate da citazioni e riferimenti alla musica italiana contemporanea. Venerdì 27 marzo Katiuscia Bonato presenta “L’ho uscito io”. Si parla di una giovane donna che ha dato alla luce un bambino; in una frenetica giostra di personaggi e situazioni appare il più classico dei mondi: la quotidianità di una vita. Martedì 21 aprile l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta si esibirà in “Tu chiamale se vuoi… emozioni”: uno spettacolo di musica che porta in scena gli indimenticabili e sempre attuali successi nati dalla magica alchimia tra musica e parole di Battisti e Mogol. Per informazioni: 340 0845186. Un appuntamento di livello assoluto per tutti gli amati della prosa teatrale che ancora una volta conferma l’attenzione che a Porto Viro e in Basso Polesine è riservata alla cultura. Me. Ru.


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Calcio Qualche passo falso ma le potenzialità sono intatte

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L’Adriese insegue il sogno

E ora guarda avanti

L’UNDER 15 HA CHIUSO IL 2014 IN CRESCENDO

Obbiettivo dichiarato è tornare in Eccellenza Ma la vetta appartiene al Campodarsego di Riccardo Pavanello

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n girone di ritorno per conquistare la serie D. L’Adriese di Valeriano Fiorin è stata costruita per vincere l’Eccellenza e tornare nel campionato che conta. Non è un’impresa semplice, viste le avversarie del girone e considerati anche i passi falsi fatti in 15 giornate, soprattutto in trasferta. Con la prima giornata di ritorno i granata hanno ripreso la marcia verso il traguardo finale. Dopo le feste natalizie è bastato un gol su calcio di rigore di Oscar Cavallari per piegare le resistenze del Team Santa Lucia Golosine. La classifica sorride, visti i 34 punti fatti in 16 partite e i 30 gol realizzati: una media di quasi due marcature a partita. Ma i numeri non bastano se c’è una squadra che fa meglio. Il Campodarsego guida il girone con 38 lunghezze, quattro in più dei granata. Sarà una lotta fino alla fine, anche se bisogna comunque tener sott’occhio Cerea, Pozzonovo e Sarcedo. Anche il girone d’andata l’Adriese lo aveva chiuso con la stessa distanza dal primo posto. Contro la capolista era arrivata

I ragazzi dell’Adriese ci credono, i tifosi pure una vittoria secca, per 2-0, alla terza giornata. Il primo posto sembrava solido come il cemento nonostante a sconfitta al quinto turno con il Pozzonovo per 2-1. Ma alla settima giornata ecco il patatrac: altra sconfitta in casa del Vigasio e addio primato. Gli altri passi falsi i granata li compiono alla decima con il Cerea (1-1) e la partita dopo con l’Oppeano (ko per 2-1). L’ultima sconfitta dell’anno arriva in casa dell’Ambrosiana per 2-0. Ma per il resto sono solo sorrisi e vittorie: ben undici in campionato. Il successo più roboante arriva alla penultima di andata con l’8-2 sulla Cenerentola Sambonifacese.

Il 2-0 ottenuto invece in casa della Marosticense consolida la forza della squadra che ha trovato in Luca Milan un portiere affidabile e che dà sicurezza fra i pali. L’ex portiere del Rovigo ha sposato il progetto del presidente Luciano Scantamburlo per riportare in alto l’Adriese. In difesa si è particolarmente distinto Josè Colman Castro per la sua esperienza e possenza. A centrocampo Oscar Cavallari ha dato ritmo alla squadra e alle giocate offensive di Nicolò Bellemo, Francesco Zanellato, Giacomo Marangon e l’ultimo arrivato Ivo Bez. L’Adriese può sognare.

E

’ stato un dicembre chiuso in crescendo per l’Adria Nuoto under 15. La formazione biancorossa ha messo in archivio infatti il pre campionato di categoria e nell’ultima giornata del mini torneo si è imposta per 22-3 contro la Coop sportiva di Verona. Una prestazione esaltante che ha visto i Si torna in campo giovani adriesi passare in vantaggio e portare a casa il primo parziale per 3-1 per poi dilagare nella seconda parte del match. L’under 15 aveva cominciato il torneo con una sconfitta per 5-3 contro Sport Management, formazione mantovana. Nella seconda partita altra capitombolo per 9-4 contro Vicenza Libertas. Poi il successo netto contro i veronesi prima di Natale. Intanto sono usciti i calendari per il campionato che prevede in totale 11 giornate. La prima uscita per i giovani adriesi dell’under 15 è andata al primo febbraio nella piscina di Montecchio Maggiore contro il Progetto Nuoto Thiene. L’altra partita di febbraio è prevista per il 15 a Belluno contro il Mondo sport. Il campionato poi proseguirà fino a metà giugno. Adria Nuoto è stata inserita nel girone B assieme a Clodia, Padova Nuoto, Coop Sportiva Verona, Bolzano Nuoto, Città Sport Vicenza oltre alle già citate Progetto Nuoto Thiene e Mondo sport. Anche per l’under 13 dell’Adria Nuoto è tempo di campionato. La formazione è stata inserita con Coop Sportiva Verona, Sport Management, Rari Nantes Verona, Cs Plebiscito, Ssd 2001 Padova, Vicenza Libertas e Cs Plebiscito femminile. Il campionato è iniziato a metà gennaio e terminerà a metà maggio. Ric. Pav.

Pallanuoto Under 13 Triveneto

Volley maschile e femminile

ADRIA VOLLEY: L’ANNO COMINCIA CERCANDO RISCATTO IMMEDIATO

L

’Adria volley si è rimboccata le maniche per questo 2015. Nel campionato di Prima divisione maschile, la squadra di Stefano Stocco è incappata in una sconfitta pesante prima di Natale. Il Loreggia ha vinto con un secco 3-0 portando a casa una vittoria importante per la classifica. Nel primo parziale i padovani hanno sfruttato le amnesie nel finale degli adriesi fino al 25-21. Più combattuto il secondo set finito 27-25 per gli avversari. Stesso punteggio del primo set invece l’ultimo parziale che ha chiuso l’incontro sul 3-0. Anche alla ripresa del campionato dopo le feste natalizie, la squadra adriese è incappata in un’altra sconfitta, stavolta per 3-1 contro l’Universal Aldebaran. In classifica la situazione non è delle migliori considerati i dieci punti totalizzati in nove partite: tre vinte e sei perse. Un paio di vittorie consecutive potrebbero far fare il balzo in graduatoria all’Adria volley che aveva iniziato nel migliore dei modi la stagione con il 3-0 sul Legnaro. A novembre, delle quattro partite disputate, da segnalare il 3-1 sul Valsugana e la sconfitta al tie break contro Max Music. Risale a inizio dicembre l’ultima vittoria in campionato con il 3-0 su Tumbo Rovigo (parziali 25-10, 25-14, 25-19) prima delle tre sconfitte in successione. Ma il cammino è ancora lungo e il campionato termina il 24 aprile: c’è tempo per

PALLANUOTO

Convincente vittoria per l’Adria Nuoto

Gli atleti dell’Adria

La situazione in classifica potrebbe migliorare con due vittorie risollevarsi in classifica. La Terza divisione femminile invece viaggia al centro della classifica con 12 punti in otto partite: quattro vinte e altrettante perse. Anche la squadra femminile è tornata in campo nel 2015 chiudendo il match con una sconfitta contro la Virtus: 3-1 per le avversarie. Come per i colleghi della Prima divisione maschile, la Terza femminile aveva cominciato il cammino in campionato con un secco successo per 3-0 nella tana del Lendinara. Le altre tre vittorie in campionato contro Bvs (3-0), Futurvolley e nel derby contro il Villadose (3-0). Anche qui il campionato è lungo e terminerà a metà maggio. Per quanto riguarda i campionati del settore giovanile, l’Adria volley ha quattro squadre iscritte Ric. Pav. per questo 2015.

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P

arte con una convincente vittoria sul CSS Verona il campionato under 13 girone Triveneto per la squadra dell’Adria Nuoto, domenica 11 Gennaio infatti, nella piscina di Porto Viro, i giovani atleti biancorossi, si sono agevolmente imposti per 18 ad 1 sui pari età scaligeri. Partita a senso unico sin dalle prime battute, con i padroni di casa che chiudono il primo quarto in vantaggio per sei reti a zero; lo stesso copione persiste anche nei tre parziali successivi con i veronesi che trovano l’unica marcatura della giornata nel terzo parziale, ribadendo in rete la respinta

del palo ad un tiro di rigore. L’andamento del match ha permesso al ADRIA NUOTO – CSS VERONA 18-1 (6tecnico Stoppa di ruotare ampiamente i gio- e0; 4-0; 5-1; 3-0) Con il patrocinio catori in acqua, concedendo spazio ai del ADRIA NUOTO: Bellato (Portiere), lamolto collaborazione ragazzi che solo a Settembre hanno iniziato Penzo (3 goal), Mozzato, Crestani (3), l’attività, ed ai più giovani sotto leva. Da Lionello, Zanirato (2), Bettinelli, Tiribello segnalare l’esordio nella categoria di Luca (2), Tolomei (1), Bonazza (3), Giolo (3), Zanirato, Lionello Thomas, del giovanissimo Gamberini (1), Naluzzi. All. Stoppa Naluzzi Lorenzo (classe 2005) ed il primo goal nella categoria di Tolomei Matteo. CSS VERONA: Ascani (Portiere), Perlini, Prossimo appuntamento per la squadra Visentini, Zecchetti, Castellani, Lupa (1), under 13 sarà domenica 8 Febbraio, nella Tobellini, Rubino, Bellamoli, Polato. All. piscina Dugoni di Mantova, per una sfida Polo ostica con lo Sport Management.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Economia Il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi fa il punto della situazione

Nord Est, sarà finalmente l’anno della ripresa A trainare la crescita ci sarà ancora una volta l’export. L’aumento sarà del +3,7 per cento per l’area, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto di Alessandro Abbadir

E

conomia, arrivano buone notizie a Nord Est. Le previsioni insomma finalmente volgono verso il bello. Ad annunciarlo è il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. Bortolussi che fino ad ora, non si era mai entusiasmato dai tanti segnali di ripresa che qua e là si annunciavano. Stavolta analizzando la situazione dati alla mano, crede in una ripresa effettiva in tempi rapidi. “Dopo sette anni di crisi e di difficoltà economiche, il 2015 - spiega Bortolussi - dovrebbe essere l’anno della ripresa, soprattutto a Nordest. Grazie ai dati messi a disposizione da Prometeia, è possibile stimare la crescita per l’anno appena iniziato, dei principali indicatori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano”. Al netto delle situazioni internazionali che potrebbero comunque condizionarne il corso, gran parte degli indicatori sono destinati ad essere anticipati dal segno più, secondo il segretario della Cgia di Mestre. ”Per quanto concerne il Pil - spiega Bortolussi - la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8 per cento: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fino ad oggi, ci avviamo a invertire in maniera decisa la tendenza. Se in Veneto e in Friuli l’incremento dovrebbe essere del +0,7 per cento, in Trentino Alto Adige l’aumento dovrebbe toccare il +0,9 per cento. Anche i con-

Giuseppe Bortolussi sumi delle famiglie sono destinati a crescere: + 0,9 per cento. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1 per cento, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al + 0,9 per cento, in Friuli Venezia Giulia al +0,8 per cento e a Trento al + 0,7 per cento”. Solo gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percentuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidissimo + 0,1 per cento. Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export. L’export quest’anno sarà davvero forte e trainante. “Dopo il + 3,4 per cento del 2014 nel Nord Est – spiega Bortolussi - nel 2015 l’aumento dovrebbe essere del +3,7 per cento, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto, dal 3,5 per cento di Trento e dal +2,6 per cento del Friuli Venezia Giulia”. E l’occupazione? Si perché in questi anni in tanti hanno parlato di crescita. Ma spesso a fatturati che non diminuivano o aumentavano, non corrispondeva una diminuzione dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014 a Nord Est: 7,1 per cento. “Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4 per cento - spiega Bortolussi - a Trento si fermerà al 6,4 per cento, mentre nel Veneto scenderà

al 7 per cento. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9 per cento”. Bortolussi fa delle considerazioni che valgono per tutta l’Italia e che in parte corrispondono a delle analisi storiche di situazioni se non uguali (perché una crisi del genere che dura da 7 anni non si era mai vista) almeno con qualche somiglianza. “E’ evidente - afferma il segretario della Cgia di Mestre - che se la Lombardia e il Nordest torneranno a crescere, anche il resto del paese è destinato a risollevarsi. In passato è sempre stato così”. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita, sarà a macchia di leopardo. “Se il manifatturiero sembra essersi lasciato il peggio alle spalle - conclude Bortolussi - la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto difficile. Questi tre settori continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di risveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso”. Il clima generale, insomma, per la prima volta dopo 7 anni, dà qualcosa di più di piccoli segnali di speranza, dà dati che sembrano segnare l’agognata inversione di tendenza attesa da troppo, troppo tempo.

API INDUSTRIA Pier Orlando Roccato denuncia una situazione irrisolta

“ACCESSO AL CREDITO ANCORA TROPPO OSTICO”

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e è vero che ci sono tanti segnali di ripresa, è anche vero che molti piccoli imprenditori sono purtroppo lasciati soli ad affrontare problemi legati a problemi burocratici e soprattutto problemi di accesso al credito. Banche ed istituzioni locali facciano rete per evitare che i titolari di imprese sane, si vedano ridotti alla disperazione per un credito non concesso o un debito non saldato”. A dirlo denunciando la solitudine di tanti imprenditori è Pier Orlando Roccato direttore di Api Industria Venezia che con l’inizio dell’anno con la sua associazione ha avuto decine di segnalazioni di casi titolari di impresa in difficoltà. E’ l’ora però, secondo Roccato, che anche chi fa impresa evolva. “Nelle nostre realtà del Nord Est - spiega - purtroppo ci troviamo di fronte spesso, a persone che sono imprenditori per caso, che fanno fatica ad affrontare per mentalità, le sfide che una crisi globale come questa ha posto. Se la crisi ha detto qualcosa il messaggio è stato chiaro: per stare sul mercato servono competenze, studio, conoscenza delle lingue, e capacità di analizzare realtà complesse ed interconnesse a livello globale”. “Abbiamo aperto con altre associazioni di categoria – conclude Roccato – anche sportelli di ascolto e numeri verdi di aiuto, ma i nostri imprenditori purtroppo vivono queste situazioni come sconfitte aziendali e soprattutto personali”. A.A.


Il Veneto in primo piano 21 1 Fondazione Nord-est Un’azienda su quattro non ha un sito web

Il futuro delle imprese è l’e-commerce Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione di Maria Pavan

“L

e aziende che hanno innovato non solo nella produzione ma anche nei format distributivi sono quelle che meglio competono, crescono e traguardano nuovi mercati”. A dirlo è Romano Artoni, Deputy Regional Manager di UniCredit, che commenta così gli ultimi dati presentati da Fondazione Nord Est, sottolineando l’impegno del gruppo nell’essere al fianco delle imprese per sostenere i loro investimenti in ICT, nel digitale, nel mobile e per accedere a piattaforme di e-commerce. Un settore per nulla trascurabile, anzi! Secondo quanto emerso dall’indagine che Fondazione Nord Est ha sviluppato in collaborazione con UniCredit nell’ambito del progetto “Nuovo Continente”, il cui obiettivo è la costruzione di un modello di sviluppo possibile per l’accelerazione nell’utilizzo degli strumenti ICT da parte delle Pmi, le dimensioni aziendali contano sui mercati internazionali, ma anche nella internet eco-

NEWS

I

nomy. Le aziende italiane medio-grandi, infatti, fanno la parte del leone nell’export e sono anche le più avanzate nell’utilizzo degli strumenti di vendita e promozione online. Ma un elemento di sorpresa arriva, in questo contesto, dalle piccole aziende - quelle tra i 10 e i 50 dipendenti - che, nonostante la crisi, hanno dimostrato buoni risultati e soprattutto grandi potenzialità. Oggetto della ricerca era l’uso delle tecnologie nel Made in Italy, con un’indagine su un campione di 1.215 società di capitale dei comparti food, moda, arredamento e meccanica. Se i risultati complessivi mostrano un quadro caratterizzato da potenzialità ancora inespresse, non mancano gli spunti di interesse per il sistema produttivo italiano e del Nord Est. Nel 2014 un’azienda su quattro (25,4%, 21,6% a Nord Est) non ha un sito web aziendale e tre aziende su quattro (73,5%, 77,3% a Nord Est) non utilizzano i Social network nella promozione

del proprio prodotto/servizio. Ma qual è il ritratto delle imprese orientate all’e-commerce? L’indagine di FNE dice che sono soprattutto grandi imprese (28,6% delle grandi imprese nel campione) e che nell’84,2% dei casi utilizzano il proprio sito web. Per quanto riguarda i diversi settori produttivi presi in esame non si rilevano dinamiche distintive, anche se i settori moda e arredamento tendono a utilizzare in maniera più sistematica le piattaforme di vendita online e messe a disposizione da terzi. “L’indagine mette in evidenza la debolezza del sistema imprenditoriale italiano rispetto all’utilizzo degli strumenti online – rimarca il presidente di Fondazione Nord Est Francesco Peghin -, ma anche il grande sforzo compiuto dalle piccole imprese per rimanere competitive attraverso l’apertura di nuovi mercati. Nonostante la crisi iniziata nel 2009, dal 2004 le loro esportazioni sono infatti cresciute di oltre il 30%. Un dato che

Michelle Obama ordina altre scarpe in Riviera

L’EUROPA FRENA SULL’ETICHETTA DI ORIGINE OBBLIGATORIA

l Tavolo Veneto della moda è davvero deluso per come sono andate le cose a Strasburgo. Il Consiglio d’Europa frena sulla tracciabilità dei prodotti proprio mentre negli Stati Uniti La Federal Trade Commission annuncia un giro di vite nei confronti dell’utilizzo della certificazione sulla produzione all’interno degli Stati Uniti. Una stretta che si tradurrà in una valorizzazione del marchio “Made In”. Una strategia coerente con il periodo di rilocalizzazione negli Usa di molte attività

produttive che precedentemente avevano delocalizzato in Cina. “Quando smetteremo di farci del male”? Così Giuliano Secco, portavoce del Tavolo Veneto della Moda che imputa al mancato pugno di ferro del Ministro Federica Guidi il naufragio del progetto.“Sapevamo che era difficile - spiega - sapevamo che la Germania, ed il blocco di Paesi che porta con sé, era troppo forte. Non ci siamo mai illusi che si arrivasse alla chiusura del dossier con una vittoria schiacciante del fronte del “sì”.

mostra le notevoli capacità imprenditoriali e di innovazione presenti anche nelle piccole imprese del Nordest. Capacità spesso tarpate da un contesto paese che ne affossa l’intraprendenza. È quindi davvero prioritario avviare azioni di politica economicoindustriale che corroborino le potenzialità di crescita di queste realtà che potrebbero essere un importante motore di sviluppo futuro”. “Esiste un potenziale ampiamente inespresso legato alla digitalizzazione delle nostre piccole e medie imprese soprattutto sul versante dell’e-commerce - conferma il direttore scientifico Stefano Micelli -. I numeri della ricerca mettono in evidenza ampi spazi di miglioramento: dall’utilizzo dei social network fino alla conoscenza delle piattaforme internazionali di commercio elettronico. Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione”. Dai la tua opinione su questa notizia su:

Ma combattere e farsi onore sul campo questo sì che ce lo aspettavamo”. Ma ad onorare l’eccellenza della moda italiana ci pensa la first lady Michelle Obama che fa il bis e ordina un altro paio di scarpe in Riviera del Brenta. Stavolta si tratta di un paio di calzature da sera, da ricevimento, con tacco a spillo e punta a spillo,fatta in pelle pregiata e di colore laminato oro. Il paio di scarpe che ora è in fase di Lo.Zo. realizzazione verrà consegnato entro qualche settimana.


22 4 Il Veneto in primo piano Un mondo che cambia Le nuove generazioni hanno altri modi di fare le cose

Più web per tutti: informarsi, commentare e fare shopping Compralo su internet, verificalo su internet, postalo, taggalo, scaricalo... Un nuovo vocabolario che dobbiamo accogliere e imparare di Maria Pavan

A

ccade sempre più spesso che in una conversazione tra gente comune qualcuno dica: “ah, sì, l’ho letto su internet”, “ieri gliele ho cantate su facebook!”, “troppo divertente questo tweet! leggilo!”, “certo, l’ho ordinato ieri su internet, mi arriva domani”. E così è presto detto. Noi tutti siamo ormai entrati in un’era nuova, l’era dell’iper connessione, del mondo tra i mondi, e ce ne gioviamo alla grande. Dico noi tutti perchè ormai, a detta anche dell’Istat aumentano di anno in anno gli accessi al web delle famiglie italiane, diminuiscono i divari fra i gruppi sociali nel possesso dei beni tecnologici, cresce l´uso dell´e-commerce e dei servizi cloud. Per alcuni italiani e veneti, certo, ciò di cui stiamo parlando è nebuloso al massimo. Non così, però per i loro figli e nipoti che usano un tablet e smartphone sin dai primi anni di vita con vera sorpresa dei nonni.

A detta dell’Istat, infatti, nel 2014 oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (54,7%) utilizza già il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (57,3%) naviga su Internet. Numeri che crescono di anno in anno. Nel 2014, aumenta rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispongono di un accesso ad Internet da casa e di una connessione a banda larga (rispettivamente dal 60,7% al 64% e dal 59,7% al 62,7%). Tra il 2013 e il 2014 per alcuni beni tecnologici si riduce il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista e quelle in cui è un operaio: per il telefono cellulare abilitato da 23,5 a 16,1 punti percentuali, per l’accesso ad Internet da casa da 18,7 a 13,6 punti percentuali e per la disponibilità di una connessione a banda larga da 18,6 a 14,4 punti percentuali. L’Istat conferma, inoltre quello che già

sappiamo tutti per esperienza: le famiglie con almeno un minorenne sono le più attrezzate tecnologicamente:l’87,1% possiede un personal computer, l’89% ha accesso ad Internet da casa. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani ultrasessantacinquenni: appena il 17,8% di esse possiede il personal computer e soltanto il 16,3% dispone di una connessione per navigare su Internet. Ma quel che è interessante è come sta cambiando il modo di fare shopping. Cresce infatti anche l’e-commerce, cioé il commercio via web: nel 2014 il 34,1% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che registrano la crescita maggiore sono gli articoli per la casa (+5,1 punti percentuali) e gli abiti e gli articoli sportivi (+3,8 punti percentuali).

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li interventi previsti dall’Agenda Digitale europea sono orientati a una sempre maggiore confidenza dei cittadini con le nuove tecnologie, non solo per un utilizzo esclusivamente privato, ma anche nella prospettiva di favorire l’interazione tra cittadini e amministrazioni locali con servizi di e-Government e di incentivare acquisti digitali mediante l’e-Commerce”. A sottolinearlo è il vicepresidente della Regione Marino Zorzato, commentando i dati elaborati dalla Sezione Sistema Statistico su questo argomento. “Il target previsto dall’Agenda europea per il 2020 – aggiunge - è una copertura del 100% della banda larga tra le famiglie, obiettivo non ancora raggiunto da nessun Paese. Tuttavia, nel 2013 la banda larga in Veneto è più diffusa che a livello nazionale e in costante crescita: raggiunge 3 famiglie su 4, in linea con la media europea, in aumen-to del 32,9% rispetto a cinque anni prima, mentre raggiunge la quasi totalità delle imprese (96,1%)”. In tema di e-Government, le elaborazioni

Marino Zorzato indicano che ammontano al 38,7% i cittadini che dichiarano di utilizzare internet per relazionarsi con la pubblica amministra-zione, per attività che vanno dal pagamento di tasse allo scarico di moduli, dalla richiesta di documenti ai cambi di residenza. Nonostante cresca la consapevolezza dei vantaggi degli acquisti via web e la pratica dell’e-Commerce stia prendendo sempre più piede, gli italiani che comprano merci on-line (41,4% di chi usa internet) sono ancora pochi rispetto alla media eu-ropea (59%). La percentuale in Veneto è più elevata, nel 2013 il 44,7% compra via web (era il 25,6% sette anni fa), tipicamente per prenotare un viaggio o una vacanza, acquistare libri, film, musica o materiale informatico.


Voci da palazzo 23 1 Un viaggio tra la gente L’obiettivo è raccogliere le istanze del popolo veneto partendo dal basso

La Moretti è partita: 579 comuni in 100 giorni La prima scelta di campo: si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto immediato per restare in Veneto comunque vada

L’opinione

di Maria Pavan

Giovanni Furlanetto, GM

“ADDIO AL RICAMBIO GENERAZIONALE”

I

l tour elettorale di Alessandra Moretti, candidata Governatore del centrosinistra, sta vedendo l’ex parlamentare impegnata ogni giorno tra la gente. E’ al mercato, al bar, a pranzo, in qualche sala. E’ a disposizione delle persone là dove vivono e “tirano a campare”. Certo, spesso non ci sono bagni di folla ad attenderla, perché non frequenta molte feste folcloristiche, c’è altro. C’è un Veneto vero che non ha sempre voglia di arrostire torelli allo spiedo o di fare polente da guinnes dei primati, e quel Veneto vuole raggiungere per fargli poi la proposta giusta che le permetta di cambiare il corso politico di una regione governata dal centro destra ormai dal 20 anni. “Sono pronta ad assumermi l’impegno di costruire insieme un ponte tra politica e cittadini veneti - ha detto durante il lancio della sua campagna elettorale - con la più grande campagna di ascolto mai realizzata da un candidato alla guida di una Regione. Un viaggio da percorrere insieme, una meta da raggiungere insieme: 579 Comuni, 100 giorni e l’obiettivo di dare a tutti i veneti, nessuno escluso, la possibilità di raccontarmi come immaginano il futuro della Regione. Nessun politico ha mai visitato prima ogni comune della Regione che si candidava a guidare. Vorrei che fossero i veneti, nelle loro città, nei loro paesi, a dirmi cosa non va, a dirmi cosa li ha delusi, a dirmi cosa si aspettano per un cambiamento che non sia solo una parola, ma sia una realtà da vivere. La vostra passione e il vostro entusiasmo mi accompagneranno in

“I

Alessandra Moretti al mercato questo viaggio attraverso i 579 comuni che formano il Veneto. Sono pronta a conoscere uno ad uno i cittadini che sarò chiamata a rappresentare e, soprattutto, voglio che loro possano conoscere la governatrice Alessandra Moretti faccia a faccia”. Ma la sua è anche la voce di quella che potrebbe essere la prima donna governatrice di una regione che in questa momento su 60 consiglieri conta solamente 2 donne, meno che in Afghanistan, Bangladesh e persino Iraq. Lo stesso Consiglio regionale che ha bocciato a metà gennaio la doppia preferenza di genere. “La Lega e Forza Italia hanno umiliato ancora una volta - ha commentato la Moretti - le donne venete, lasciandoci in una condizione di rappresentanza femminile in Consiglio inferiore a quella di molti Altri paesi. E sono gli stessi

Sociale

ANZIANI: VIA LIBERA ALLA LEGGE PER L’AFFIDO

I

n Veneto l’istituto dell’affido potrà essere applicato anche agli anziani. La commissione Sanità del Consiglio veneto, presieduta da Leonardo Padrin (Forza Italia), ha approvato la proposta di legge presentata da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e sottoscritta da consiglieri Pd, Udc, Lega e gruppo misto. Il provvedimento, votato all’unanimità in una forma semplificata rispetto alla proposta iniziale, tutela il diritto degli anziani a rimanere nel proprio ambiente di vita e ad essere sostenuti nella vita quotidiana da persone, famiglie o associazioni disponibili a prendersene cura, sotto il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico. Le forme di affido potranno essere diversificate (dal piccolo aiuto domestico alla convivenza) e dovranno essere regolate da successivi provvedimenti della Giunta regionale che dovranno specificare, a tutela di entrambe le parti, i requisiti degli affidatari, gli schemi contrattuali, gli standard del servizio, le procedure di attivazione, i percorsi formativi e le modalità di controllo. La Giunta dovrà emanare i provvedimenti applicativi entro 90 giorni. “L’attuale sistema del welfare sta rapidamente volgendo al collasso – spiega Valdegamberi - soprattutto perché è sempre più insostenibile finanziariamente. C’è bisogno di ricostruire la comunità, le relazioni, il mutuo aiuto. E’ partendo da queste considerazioni che è stata proposta l’istituzione dell’affido dell’anziano e delle persone in difficoltà, sulla scorta delle esperienze di affido familiare, individuale o comunitario già sperimentate con successo con i minori. Questo provvedimento è destinato a cambiare l’impostazione dei servizi di assistenza per gli anziani e le persone in difficoltà privilegiando un approccio innovativo e più umano, volto a ridare il calore di una famiglia, in via temporanea o definitiva, a tante persone sole, isolate o in difficoltà”.

partiti che hanno ridotto il fondo di contrasto alla violenza di genere a miseri 50 mila euro. Allo stesso tempo la bocciatura del limite a due mandati in Consiglio Regionale, anche questa opera di Lega e Forza Italia, è un regalo a chi fa della politica un mestiere, esattamente come 8 degli 11 assessori regionali che sono consiglieri da oltre 10 anni. Le venete e i veneti, invece, hanno bisogno di una politica fatta da donne e uomini che vogliono portare aria nuova in un palazzo occupato da troppo tempo da persone che difendono strenuamente solo i loro privilegi e non il futuro del nostro popolo” Dai la tua opinione su questa notizia su:

Costantino Toniolo (NCD)

VENETO A STATUTO SPECIALE: FRONTE COMUNE CON ZAIA

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’è l’occasione in sede di riforma del Titolo V della Costituzione di inserire il Veneto tra le regioni a Statuto speciale: noi del NCD abbiamo subito appoggiato la proposta di Zaia che condividiamo!” Lo afferma in una nota il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo), ricordando che il Gruppo NCD Veneto Autonomo si era immediatamente espresso a favore della lettera mandata ai parlamentari dal governatore Luca Zaia. “Tutti gli esponenti politici del Nuovo centrodestra – ribadisce Toniolo - sostengono questa iniziativa, mentre dobbiamo rilevare che gli esponenti veneti del PD in parlamento hanno risposto in modo freddo o si sono messi di traverso.” Neklla nota si ricorda che nel 2014 il Gruppo del NCD Veneto Autonomo ha proposto (primo firmatario proprio Toniolo) e fatto votare a maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto la legge per il referendum sull’autonomia del Veneto. “Se vogliamo uscire dalla crisi, sostenere l’economia delle nostre aziende sul territorio – prosegue l’esponente del NCD - abbiamo bisogno di trattenere maggiori risorse da spendere qui in Veneto: non possiamo più permetterci di mantenere gli sprechi di altri, perché siamo in un’epoca di vacche magre ed è ora che ogni regione italiana sia responsabilizzata e autosufficiente. Per questo ho anche più volte proposto che l’autonomia venga concessa a tutte le regioni della Penisola in modo che nessuno possa recriminare. Purtroppo - sottolinea Toniolo - i parlamentari di altre regioni (soprattutto quelle già autonome), ad esempio i friulani, quando serve sono capaci di superare le divisioni partitiche e fare fronte comune: mentre in Veneto a quanto pare prevale sempre la divisione: insomma non siamo capaci di fare fronte comune quando il gioco si fa duro. Vorrei rinnovare comunque l’appello di Zaia - conclude Toniolo - rivolgendomi ad entrambi gli schieramenti: per rilanciare economia e occupazione in Veneto l’unica via è una forma spinta di decentramento o l’autonomia amministrativa della nostra Regione: facciamo fronte comune alla Camera e al Senato per una modifica dell’art 116 a favore del Veneto”.

l teatrino che si è visto in Consiglio regionale ha mostrato il peggio della politica. I politicanti di professione hanno prevalso sul buon senso e sulle intenzione dichiarate di procedere ad un radicale rinnovamento generazionale nella politica regionale. Dopo la bocciatura degli emendamenti che rendevano retroattivo il limite dei due mandati è stato dato di fatto il via libera ad alcuni consiglieri, in carica da 10 o più anni, di rimanere seduti nei comodi scranni di Palazzo Ferro-Fini per altri dieci anni. Il ricambio generazionale è fondamentale per garantire linfa nuova al nostro amato Veneto e per evitare il radicamento di interessi sul territorio finalizzati solamente alla rielezione”. Sanità: Sinigaglia (Pd)

“LISTE DI ATTESA SEGNANO FALLIMENTO ZAIA”

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aia ammette che in questa legislatura le liste d’attesa non sono state ridotte, ma punta l’indice sui direttori generali delle Ulss, definendoli inefficaci ed incapaci. Il fallimento è tutto suo e della sua incapacità di mettere i direttori nelle condizioni di lavorare bene. Adesso Zaia chiamerà a rapporto i dirigenti per cercare in extremis di far funzionare meglio il sistema, ma i motivi del flop sono ben chiari: non ha funzionato l’apertura serale; ha ridotto lo stanziamento per la specialistica ambulatoriale riducendo così le visite convenzionate e costringendo le famiglie a ricorrere alle visite a pagamento; non ha spinto per l’acquisto di nuovi macchinari, non ha aumentato il personale addetto alla diagnostica e ha applicato il super ticket rendendo le visite del privato meno costose di quelle del pubblico”. Pipitone (IdV)

“SANITÀ: I VENETI SE LA PAGANO DA ANNI”

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aro assessore, i veneti si sono accorti da un pezzo che la sanità devono pagarsela. Non deve arrivare un nuovo taglio per farlo capire. In molti casi, per un’analisi del sangue, i laboratori privati costano meno dell’ospedale. Così la sanità pubblica perde un sacco di soldi e cede servizi. Perché Coletto si lamenta solo adesso, quando noi lo denunciamo da anni? Parlare di cifre forse è prematuro. L’ultimo dato certo, presentato in Commissione, era di 150 milioni di stanziamento in più. Se le ipotesi più negative, un taglio di 240 milioni di euro di trasferimenti statali che dovrebbe subire la sanità veneta, verranno invece confermate lo riterremo un atto inaccettabile compiuto dal governo e chiediamo all’assessore Coletto, come referente nazionale per la Sanità delle Regioni, di fare il possibile per scongiurarlo”.


24 1 Voci da palazzo Tempo di bilanci “Zaia non è stato in grado di progettare ma ha solo inseguito e tamponato le emergenze

“Adesso le questioni del Polesine sono questioni venete” “Credo che il frutto più importante del mio lavoro sia stato quello di aprire un proficuo canale di dialogo con il mondo agricolo e della pesca e un mondo che, negli ultimi anni aveva guardato da tutt’altra parte” di Roberto Luise

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opo quasi cinque anni in consiglio regionale, anche per il consigliere polesano d’opposizione Graziano Azzalin è il momento di tracciare un bilancio di quanto fatto a Palazzo Ferro Fini. Il resoconto puntuale è stato al centro di un apposito incontro a Rovigo, al quale ha partecipato anche il capogruppo Pd Lucio Tiozzo. Che giudizio dà dell’azione del Pd in questi anni di opposizione? “Se consideriamo che siamo appena 12 consiglieri su 60, il Gruppo regionale è riuscito a fare molto più di quanto i numeri permettessero e questo grazie alle divisioni nel centrodestra ed all’impegno, alla determinazione ed alla compattezza messi in campo dai democratici”. E per il Polesine? “Grazie al sostegno del gruppo, tanti sono stati i temi riguardanti la nostra provincia: dalla Centrale di Polesine Camerini allo smantellamento della sanità polesana, dal problema della subsidenza e della necessità di bloccare le trivellazioni all’importanza della sicurezza idrogeologica e del ruolo dei consorzi di bonifica, dalle tematiche inerenti il nostro settore primario, con i problemi relativi all’agricolInvestimento per l’attività di pesca

tura, alla pesca, alla salvaguardia delle lagune, al tema imprescindibile dello stop al consumo di suolo, fino alla valorizzazione delle aree protette e del Parco del Delta, con la scelta forte a favore dell’interregionalità”. Sono stati ottenuti risultati in questi campi? “Il primo risultato è che si sia iniziato a considerare questi problemi non come questioni ‘del Polesine’ ma come questioni del Veneto. Proprio su questi temi così importanti non ci siamo limitati a contrastare ed indirizzare l’azione della maggioranza, ma abbiamo presentato una serie di leggi quadro, come sulle Aree protette e sul consumo di suolo zero”. Il Polesine durante questa legislazione ha avuto lei come consigliere di centrosinistra ma anche un assessore con incarichi importanti come Artigianato, Commercio, Industria, Ricerca e innovazione? Che valore hanno avuto questi incarichi? “Intanto quello ‘istituzionale’ di vigilare e controllare. Poi, per alcune iniziative in difesa del nostro territorio è stato certamente importante che vi fosse una voce che arrivava sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Ma, devo essere sincero: vista anche l’esperienza maturata dall’as-

AZZALIN: “LA VIVIFICAZIONE DELLE LAGUNE SI FARÀ GRAZIE A NOI DELL’OPPOSIZIONE”

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sessore Coppola nei cinque anni precedenti come assessore al Bilancio della Giunta Galan, mi aspettavo che la sua azione per il Polesine potesse essere più incisiva. E anche sul fronte direttamente legato ai temi del suo assessorato non credo che sia riuscita ad ottenere risultati significativi: ha affrontato la crisi smantellando i fondi di rotazione per regalare mance a fondo perduto senza alcuna logica come è successo col ‘click day’ del fantomatico Protocollo d’intesa per il rilancio produttivo e la reindustrializzazione del Polesine che si è rivelato un pacco così come il Patto per il Veneto sbandierato da Zaia” Critiche pesanti: che giudizio dà della Giunta Zaia? “Assolutamente negativo: il primo compito di chi è chiamato ad amministrare il Veneto è quello di progettare e programmare e non solo inseguire e tamponare le emergenze. Eppure la Giunta si è dimostrata completamente incapace di avviare un’azione organica di riforma e di pianificazione. Si pensi che in questi anni la maggioranza non è riuscita ad approvare il Piano energetico, il Piano dei Trasporti, il Piano territoriale regionale di coordinamento, il Piano cave e forse solo in questi ultimi mesi approverà il Piano dei rifiuti, mentre nel frattempo si è avuta la totale

Graziano Azzalin, consigliere regionale Pd deregulation che ha aperto il campo a progetti di discariche come quella di Bergantino”. Un risultato personale di cui va particolarmente orgoglioso? “La mia azione si è incentrata soprattutto sull’agricoltura e la pesca anche perché il Gruppo mi ha affidato l’onere e l’onore di ricoprire il ruolo di vicepresidente della IV commissione consiliare. Credo che il frutto più importante del mio lavoro sia stato quello di aprire un proficuo canale di interlocuzione e dialogo con un mondo che, negli ultimi anni aveva guardato da tutt’altra parte”. Ma dovendone scegliere uno in particolare? “Le trivellazioni: la mia proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia. Modifica dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni.”, che è stata approvata praticamente all’unanimità dal consiglio”

La città sarà insieme a Ferrara uno dei nodi culturali

AZZALIN: “IL PARCO INTERREGIONALE SARÀ UNA RISORSA PER ADRIA”

ElectricSheeps.com “A

e finalmente si è dato il via ai tanto attesi lavori di vivificazione delle lagune, questo è stato possibile solo grazie al lavoro dell’opposizione a Palazzo Balbi e non certo per le scelte della Giunta”. A sottolinearlo è il delta consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin che spiega come i due milioni per gli interventi siano stati stanziati proprio grazie ad un emendamento alla finanziaria “presentato e sostenuto dall’opposizione che ha spiazzato e spezzato la maggioranza” Il secondo passaggio che ha visto il Pd protagonista, sottolinea Azzalin “è stato quello su come utilizzare questi fondi: invece di un generico sostegno a pioggia, siamo riusciti a far far in modo che questi il Consorzio Delta del Po, che lavorerà di fondi venissero utilizzati come un investi- concerto con il Genio civile di Rovigo, dopo mento per l’attività di pesca, grazie anche aver individuato due interventi specifici: il al sostegno ottenuto dagli stessi consorzi, primo, per un importo pari a 400mila attraverso interventi strutturali di ripristino euro, prevede i lavori di vivificazione idro-dinamico delle lagune in sofferenza della Sacca degli Scardovari nel comune dal punto di vista ambientale e produttivo. di Porto Tolle mediante il dragaggio dei Interventi attesi da tempo e che daranno sedimenti per il ripristino della morfologia nuova linfa alla molluschicoltura veneta, della bocca sud e la creazione di velme; il che rappresenta un’assoluta eccellenza secondo prevede lavori di manutenzione dell’industria agroalimentare italiana, e ripristino della parte nord dello Scanno oltre che una significativa fonte di occupa- Cavallari per la riduzione del moto onzione e reddito”. doso all’interno della Laguna Marinetta, “I due milioni – conclude il consiglie- fra i comuni di Porto Viro e Rosolina, ed re democratico – sono equamente divisi il consolidamento delle bocche lagunari fra laguna veneziana e laguna della (VE) Sacca del Canarin per un0426.310.691 importo di Via Dei Martiri 49,polesana. Cavarzere - Tel. (+39) - Cell. A gestire il milione spettante al Polesine è 600mila euro”

volte bisogna saper prendere spunto dagli esempi degli altri. Ferrara sicuramente ha molte carte in più da giocarsi rispetto ad Adria come l’università e festival importanti. Epadria pure, in questi anni ha puntato moltissimo sul Parco del Delta del Po, ben sapendo che da lì sarebbero potute nascere importanti opportunità. Forse anche Adria potrebbe far valere di più il suo ruolo di ‘porta del Delta’ e iniziare a pensare a come inserirsi in un percorso di valorizzazione del Parco e delle connesse occasioni Siti internet, E-commerce di sviluppo, del turismo e dei servizi, della & Web Application logistica e della sua stessa produzione nel Sviluppo soft ware, Mobile soft ware settore primario”. Il consigliere regionale Graziano Azzalin lancia ad Adria l’invito Proprio un Parco interregionale del e Assistenza a sfruttare Consulenza l’occasione che la legge di rior- Delta del informatica Po potrebbe essere, secondo il dino delle Aree protette può offrire. consigliere polesano, una freccia in più per Progettazione reti aziendali “In questo momento in commissione il rilancio di Adria: “Proprio come Ferrara sono in discussione Pianificazione tre diverse proposte di grafica può rappresentare uno dei fulcri di questo aziendale legge di riordino dei Parchi naturali, una possibile grande parco, così anche Adria della Giunta, una che ho presentato per- deve immaginare un proprio ruolo. Non si sonalmente ed una dei Comuni del Parco tratta di accettare vincoli stringenti, ma di dei Colli. Ancora non si sa quale piega immaginare una sorta di marchio di quaprenderà il testo finale sul quale stiamo lità che possa caratterizzare il territorio dibattendo da tempo, ma quello che è cer- ed i suoi prodotti, rendendolo spendibile to è che la Regione deve trovare un modo ed appetibile tanto sul mercato italiano per mettere a valore le aree naturali che quanto europeo. Il turismo naturalistico ricoprono circa il 23% del territorio veneto. e l’enogastronomia di qualità, anche se E, un ruolo particolare, indubbiamente, lo rappresentano delle nicchie, hanno regiavrà il Parco del Delta del Po per il quale strato una crescita interessante anche in credo che la strada migliore possa essere questi anni di crisi: perché non pensare di 320.68.21.774 - www.electricsheeps.com - info@electricsheeps.com quella dell’interregionalità”. approfittarne?”

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1 Cultura veneta

Cultura 25

La rassegna Fino al 17 febbraio prossimo

In scena il Carnevale di Venezia

Cibo, sapori, golosità e tradizioni sono il filo conduttore di questa edizione che anticipa festosamente i temi di Expo 2015

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ibo, sapori, golosità, tradizioni, storie e rituali culinari saranno il filo conduttore del Carnevale 2015, una sorta di anticipazione festosa in stile veneziano dell’esposizione universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, che dal prossimo maggio porrà all’attenzione internazionale temi quali il nutrimento del pianeta, la produzione di cibo e la valorizzazione delle tradizioni culturali. Iniziata lo scorso 31 gennaio con la “Festa Veneziana” la manifestazione si svolgerà fino al prossimo 17 febbraio. Il “Gran Teatro di Piazza San Marco”, impreziosito quest’anno con trionfi di cibo e ghirlande di vegetali e con le scenografie a cura del Teatro La Fenice di Venezia, dal 7 al 17 febbraio sarà come di consueto l’epicentro carnascialesco che ospiterà i principali appuntamenti che scandiscono la manifestazione. Ad inaugurare la Piazza sabato 7 febbraio sarà la “Festa delle Marie” con il corteo delle belle fanciulle trasportate su portantine dai gondolieri da San Pietro di Castello fin sul palcoscenico del Gran Teatro. Marie che torneranno in Piazza San Marco martedì 17 febbraio per la proclamazione della Maria del

Carnevale. Domenica 8 sarà invece il giorno del “Volo dell’Angelo” con l’attesissima discesa dal campanile a Piazza San Marco della bella Marianna Serena, vincitrice dello scorso concorso delle Marie. Sabato 7 febbraio si apriranno anche le selezioni per il “Concorso della Maschera più bella” che si svolgerà tutti i giorni fino alla proclamazione dei vincitori domenica 15 febbraio. Tema del concorso naturalmente il cibo! Proseguendo il programma degli eventi, studiato dal direttore artistico Davide Rampello, il fine settimana del 7-8 febbraio sarà arricchito dalla “Festa Querinissima” che porterà sotto gli antichi archi della pescheria di Rialto (quale posto migliore) la tradizione culinaria del baccalà nelle sue variazioni alla vicentina e mantecato, accompagnato da vini veneti e da momenti di musica e spettacolo tradizionale. Particolarmente suggestiva sarà la rievocazione della consegna da parte di Pietro Querini al Doge Foscari dei primi stoccafissi delle isole Lofoten, in programma domenica 8 febbraio nel pomeriggio. Gli appuntamenti serali del Carnevale saranno concentrati all’Arsenale che ospiterà

Invito in biblioteca nazionale Marciana

ALDO AL LETTORE... ALLA SCOPERTA DEL MONDO DI MANUZIO

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er le celebrazioni di Aldo Manuzio nel V centenario della sua morte, la Biblioteca Nazionale Marciana invita a un viaggio intorno al mondo dei libri e dell’arte della stampa, in compagnia di Aldo e di altri editori e tipografi, di lettori, imprenditori e ambulanti, tra caratteri greci, ebraici, arabi, tondi e corsivi, esplorando una cultura che ancora sa trasmetterci valori e ideali senza tempo. Il ciclo di incontri, eventi, laboratori, partito a gennaio, si terrà fino al prossimo novembre presso le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Piazzetta San Marco 13/a.Questi alcuni dei prossimi appuntamenti: il 19 febbraio, ore 17 La bottega tipografica del Rinascimento. Un autoritratto in immagini: torchi, torcolieri, compositori, incisori di caratteri,

correttori. Neil Harris; il 5 marzo, ore 17 Una città al lavoro. Il libro e l’industria a Venezia tra Quattro e Cinquecento. Luca Molà; il 12 marzo, ore 17 Essere utile agli uomini. Aldo Manuzio editore di testi greci. Filippomaria Pontani; il 26 marzo, ore 17 Il lettore italiano del Rinascimento. Profilo di un consumatore. Neil Harris; il 1° aprile, ore 17 Aldo Manuzio: che carattere! Come un carattere di Aldo ha fatto, da solo, la storia della tipografia fino ai nostri tempi. James Clough e Alberto Prandi. Sono in programma da febbraio ad aprile laboratori ad accesso gratuito per le scuole medie inferiori e superiori. Info e prenotazione presso didattica@marciana.venezia.sbn.it

La locandina dell’iniziativa

la 2a edizione di “Notti all’Arsenale” il 7 e l’8 febbraio e poi dal 12 al 17 febbraio. L’antico straordinario cantiere navale della Serenissima Repubblica di Venezia si trasformerà così tra magia, teatro, musica e sensazionali effetti pirotecnici sull’acqua nel Carnevale all’Arsenale. Le spettacolari architetture saranno vestite da un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con il Gran Teatro La Fenice, e ogni sera, a partire dalle 19, saranno accolte tutte le più belle maschere del Carnevale, per una programmazione completamente gratuita introdotta dalle animazioni di spettacolari artisti di strada lungo la “Riva delle Maravegie” con specialità enogastronomiche proposte dalle cichèterie. Nelle Notti dell’Arsenale spicca poi “Tentazioni”, l’unica cena-spettacolo del Carnevale 2015 (a pagamento) che avvolgerà di piacere e seduzione gli ospiti nella esclusiva cornice della Torre di Porta Nuova. Nella settimana “grassa”, da giovedì 12 a martedì 17 febbraio, ci sarà un’esplosione di eventi, feste, sfilate che coinvolgeranno tutto il territorio a cominciare da Piazza San Marco, con la finale del concorso della Maschera più bella del Carnevale e il “Volo dell’Aquila” dal

La conferenza stampa durante la quale è stata presentata l’immagine ufficiale di questa edizione disegnata da Giorgio Cavazzano Campanile di San Marco (domenica 15 febbraio), passando per l’Arsenale dove si susseguiranno sei notti di festa con gli eventi del Carnevale all’Arsenale, per arrivare fino alla Terraferma dove tra la Torre e la Piazza Ferretto ci sarà il “Volo dell’Asino” (domenica 15 febbraio). L’ormai tradizionale “Volo dell’Asino” impersonato da un ospite del mondo dello spettacolo o dello sport che si calerà dalla Torre fino al palco di Piazza Ferretto, è l’evento clou del programma carnevalesco in Terraferma che inizierà a Mestre domenica 8 (repliche sabato 14, domenica 15 e martedì 17 febbraio) con le selezioni della “Mascherina più bella del Carnevale”. Il concorso tutto dedicato ai bambini che potranno sfilare con i loro costumi sul palco di Piazza Ferretto. A Marghera invece sabato 14 febbraio, alle ore 15.00 prenderà il via la variopinta, gioiosa tradizionale “Sfilata dei Carri Allegorici”. Tra gli appuntamenti in

terraferma anche la sfilata dei carri a Zelarino (17 febbraio), e il “Tram del Carnevale”. Un tram brandizzato con la grafica ufficiale del Carnevale che circolerà con a bordo i musicisti del JukeBox Umano che suoneranno e canteranno brani scelti dai passeggeri su richiesta. Nella settimana grassa ci sarà anche “Il teatro gastronomico ambulante” che si muoverà tra le municipalità. Gran finale martedì grasso, quando il Carnevale di Venezia 2015 celebrerà le glorie di San Marco nello “Svolo del Leon”, il maestoso gonfalone di San Marco che venendo issato dal palco del Gran Teatro al Campanile di san Marco simboleggerà la chiusura del Carnevale 2015. Per il secondo anno consecutivo Giorgio Cavazzano, uno dei disegnatori più amati ed apprezzati, ha creato l’immagine ufficiale della manifestazione.

Letteratura Premio “Città di Chioggia” sesta edizione. La cerimonia di premiazione

La città di Chioggia fra poesia e narrativa F in dalla sua prima edizione il premio letterario “Città di Chioggia” ha rappresentato un’importante vetrina culturale per la città lagunare coinvolgendo persone di tutte le regioni italiane. Il Premio Letterario “Città di Chioggia” nato nel 2009 su iniziativa della Pro Loco locale con l’intento di dare lustro alla città con un Premio di tipo culturale vuol creare i presupposti di diffusione e promozione del territorio clodiense lanciando un messaggio culturale. Nel corso degli anni il Premio ha visto avvicendarsi autorevoli personaggi sia come giurati sia come padrini della manifestazione e la partecipazione ha raggiunto livelli importanti, dimostrando la validità dell’iniziativa.Novità di questa sesta edizione è stata l’introduzione della sezione a “tema libero” intesa proprio a coinvolgere un numero sempre maggiore di scrittori a livello nazionale. La tradizionale cerimonia di premiazione e presentazione dell’edizione 2014 del libro che raccoglie tutte le opere finaliste si è tenuta sabato 13 dicembre 2014 nella suggestiva cornice dello storico Auditorium comunale S. Nicolò di Chioggia. Il tema scelto quest’anno era “Fotografie dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Gli autori avevano tempo fino al 31 ottobre 2014 per presentare i testi poi sottoposti al giudizio degli esperti che hanno selezionato i finalisti. “Il Premio letterario città di Chioggia rappresenta ormai un punto fermo della programmazione culturale della nostra Città – sottolinea Narciso Girotto, l’assessore uscente alle Politiche culturali della città di Chioggia -. Nato da una felice intuizione della nostra Pro Loco, in questi anni ha prodotto dei risultati notevoli ed ha regalato alla città emozioni importanti. Gli autori hanno colto aspetti e sentimenti celati del nostro territorio che spesso non vengono notati perché soffocati e nascosti da una quotidianità che non esalta i particolari”. I due presidenti di giuria dell’edizione 2014, Sergio Ravagnan per la sezione narrativa e Giordano Fornaro per la sezione poesia, assieme al padrino della serata Piero Mescalchin (Fotografie dalla laguna), ed al presidente della Pro Loco di Chioggia Marco Donadi hanno consegnato i premi ai nove finalisti alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità locali. Questi i vincitori dell’edizione 2014:

La cerimonia di premiazione per la sezione poesia a tema prima classificata Maria Pia Vido di Roma con “Chioggia in Mente (silloge)”, seguita da Rosanna Soina di Venturina Terme (LI) – “Chioggia della Fantasia Itinerante”, terzo posto per Vanes Ferlini di Imola (BO) – “Liquido Canto” ; per la sezione narrativa a tema primo posto per Alessandro Pozzan di Schio (VI) con il racconto “Generazione a Mare”, seconda Valentina Durante di Montebelluna (TV) con “La Pappa Scotta”, terza Rita Mazzon di Padova con “Dove sta l’Amore”; la sezione a tema libero è stata vinta da Fiorella Borin di Venezia con “Il Destino che non abbiamo scelto” seguita da Giovanni Rosa di Modica (RG) con “L’ultimo cantastorie” e da Susi Boscarato di Chioggia con “Ortensia”; una menzione speciale della giuria è stata inoltre assegnata ad Alberto Totolo di Isola della Scala (VR) per “Il complesso di Santa Croce”. Nel corso della cerimonia di premiazione si sono esibite le ballerine del Centro di Formazione Danza che hanno eseguito delle coreografie curate da Francesca Serafini e Patrizia Aricò. Eugenio Ferrarese


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* l’ iniziativa non è cumulabile, nè divisibile e scade il 31/01/2015

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Pet 27 I NOSTRI AMICI ANIMALI

L’ESPERTO

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Con il Personal Dog Trainer comincia un lungo viaggio alla scoperta del nostro “amico” a quattro zampe

Carissime lettrici e lettori, amici ed amanti del meraviglioso mondo dei cani, iniziamo oggi un lungo viaggio insieme, alla scoperta di mille curiosità che riguardano un rapporto reciproco che dura tutta la vita del nostro cane. Un amore da parte nostra che non finisce nemmeno con la scomparsa del nostro “amico”. Mi chiamo Lodovico Damiani, da oltre 15 anni vivo fantastiche esperienze con tutte le specie di cani e sono un PERSONAL DOG TRAINER. Non opero nei campi scuola, ma direttamente nelle famiglie, perché ritengo che, lavorando dove il cane vive l’80% della sua vita, si possono individuare meglio le cause e le problematiche del rapporto proprietario/cane. Il mio primo cane è stata una femmina di rottwailer, di nome Lilly, presa ad Istanbul, dove ho lavorato da solo per 3 anni. Lei parlava turco, io parlavo italiano e all’inizio non ci capivamo mai. Dopo vari tentativi, ho scoperto il segreto della comunicazione reciproca. I cani capiscono molto bene due cose: la postura del nostro corpo e la tonalità della nostra voce. Il primo passo è proprio far capire al nostro cane, sin dal primo contatto quali sono le regole nostre e della casa in cui vivrà. Avremo nel nostro viaggio cartaceo anche il prezioso aiuto di veterinari molto qualificati, dai quali potrete avere risposte su dubbi riguardanti problematiche fisiologiche del vostro compagno di vita. Nelle prossime edizioni vi parlerò delle più comuni

razze presenti nelle nostre famiglie, esaltandone pregi e virtù. Una domanda ricorrente che tante persone mi pongono è: quanti animali domestici e quanti cani ci sono in Italia? Secondo le ultime stime più recenti il numero di animali che vivono nelle nostre case è di circa 50 milioni, compresi pesci, uccelli, volatili da cortile e piccoli roditori, sempre più in aumento, etc. Il numero dei cani, regolarmente registrati all’anagrafe canina è di circa 7 milioni, i randagi invece, presenti soprattutto nelle regioni del sud Italia sono in costante diminuzione grazie all’ottimo lavoro delle Asl veterinarie locali. Il numero dei gatti invece, mancando l’iscrizione anagrafe ufficiale obbligatoria, si attesta oggi a circa 7 milioni e mezzo. Pensate che solo a Milano, dati ufficiali esistono 600 colonie feline accudite da volontari organizzati e protette da normative nazionali, regionali e comunali. Altra domanda molto ricorrente da parte delle persone è quante razze di cani esistono in Italia. Nell’ultima Esposizione Internazionale di Verona, dicembre 2014 erano presenti 203 tra razze e sotto razze regolarmente registrate all’anagrafe canina nazionale. Nelle prossime edizioni insieme ai vostri suggerimenti, parleremo dettagliatamente dei problemi comuni a tantissime famiglie nel rapporto di convivenza tra noi e i nostri cani e prenderemo in visione le caratteristiche specifiche delle razze più presenti nelle nostre case.

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ADOTTAMI Nico Maschio di 2 anni cane di razza pura, korthals o griffone, torturato da qualche delinquente. Questa creatura ha due buchi giganteschi e profondi sul collo. Nico ha sofferto, ma il suo carattere mite e buono non è stato modificato. Purtroppo ha un occhietto da cui non vede: forse questo è il motivo del barbaro abbandono. Nico ora è un ospite a.p.a cerca casa con estrema urgenza Taglia medio grande, circa kg.25 di bontà.

Cinque Natalini tre femmine e due maschietti. Futura taglia piccolina, circa kg.10. I volontari sotto l’albero di natale hanno trovato queste creature. Ora i natalini sono le new entry. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Yago Volpino maschietto di 6 mesi circa, taglia piccola circa kg.6. Yago è un cucciolo un po’ vivace, dinamico e molto intelligente. Questa meraviglia è stata portata in rifugio per problemi familiari.

Lilly femmina di 6 mesi, taglia piccola di circa kg.5-6. Carattere timidissimo ma buona. Lilly non ha avuto un vissuto sereno, ma adesso nessuno le farà più nulla. Noi volontari dobbiamo trovarle una casa serena e tranquilla dove crescere.

Tre cuccioli maschietti di circa 3 mesetti. Futura taglia medio contenuta, circa kg.15. Ecco altre creature in cerca di una famiglia.

Burro detto jepo Maschio di 1 anno, nato luglio 2013, taglia piccola, circa kg.7-8. Carattere tranquillo e buono. E’ arrivato in canile perché era diventato un problema per la sua famiglia.

Terry femmina giovane, forse di 1 anno, taglia media di circa kg.20. Di Terry non abbiamo storia solo una richiesta d’aiuto per una creatura bisognosa. Ha un carattere equilibrato; è vispa e attenta a tutto ciò che le passa vicino. Impara presto. Socializza con persone e animali. Un’ottima amica e compagna di vita

Fred Mini pelosetto, maschio di circa 5 kg, forse di 6 mesi. Carattere mite e coccolone. Fred è sereno e tranquillo. Cerchiamo per lui una nuova famiglia.

Prossimamente: I consigli del veterinario Scrivici alla mail: redazione@givemotions.it Tel. 049 8704884 Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - 3289620233


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DIRITTO CIVILE

INFORTUNISTICA

Composizione delle crisi da sovraindebitamento

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on la legge n.3/2012 e successive modificazioni il legislatore italiano ha introdotto procedure che riguardano i debitori non soggetti a fallimento, cioè i piccoli imprenditori, i professionisti e i privati in genere. Lo scopo delle norme contenute nella legge è quello di rendere accessibile le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento ai soggetti sopra detti che si trovino in un perdurante squilibrio economico tra pagamenti da effettuare e la propria liquidità e patrimonio liquidabile, che non abbiano la possibilità di far fronte ai debiti. L’istituto, così indicato, rappresenta un’assoluta novità nel panorama giuridico italiano e trova giustificazione nella necessità di arginare gli effetti di una crisi economica generalizzata e del sempre maggiore ricorso al credito che ha messo molte famiglie in crisi di liquidità, aggravata anche dalla situazione non certo rosea del sistema bancario. In concreto il debitore presenta un’istanza al Presidente del Tribunale del luogo ove ha la propria residen-

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AVV. MARISA BIASIBETTI za affinchè venga nominato un professionista abilitato che dovrà curare la proposta di un accordo o di un piano di rientro del debito. L’accordo può essere chiesto dai soggetti cui la norma è destinata (piccolo imprenditore, professionista, soggetto privato) e richiede il voto favorevole dei titolari di almeno il 60% dei crediti. Le procedure sono due: l’accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti sulla base di un piano proposto dal debitore; il piano del consumatore, volto allo stesso risultato, senza necessità di accordo con i creditori. Il debitore dovrà pagare i propri debiti non necessariamente con la liquidazione dell’intero patrimonio ma anche con la cessione di propri crediti futuri. A seguito della proposta viene instaurato un procedimento di verifica delle condizioni per rendere vincolante l’accordo o il piano per tutti i creditori (c.d. omologazione). Per ora poche sono state le richieste di applicazione delle nuove procedure. Che sia un segnale eloquente?

Avvocato Marisa Biasibetti con studio in Dolo (Ve)

Incidente stradale: Il risarcimento del convivente non sposato

DOTT. LUCA MULAS

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pesso ci capita di sentir dire che tra due persone non sposate non ci siano né diritti né doveri. Tale credenza è figlia di un’idea oramai lontana dalla nostra realtà. Difatti, soprattutto nel corso degli ultimi quindici anni, il Legislatore ha promulgato delle importanti leggi (vedasi la L. 40/2004 che consente anche ai conviventi e non solo alle coppie sposate di ricorrere a tecniche di procreazione assistita) che hanno finalmente risposto alla necessità di offrire delle garanzie giuridiche a tutte quelle coppie che, al pari di due persone maritate, condividono un progetto di vita comune. Anche in materia risarcitoria si sono fatti dei passi da gigante negli ultimi tempi. Ad esempio, le più recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno esteso, nei casi di sinistri mortali, il diritto al risarcimento anche al compagno/a di vita, oltre che al coniuge separato ma non divorziato, a patto che sia dimostrabile la pre-esistenza di una relazione stabile e consolidata, equiparabile al rapporto di coniugio. Allo stesso modo, il convivente non coniugato di persona che, coinvolta in un sinistro, abbia subito delle gravi/gravis-

sime lesioni alla propria salute ha diritto, qualora sussista, al cosiddetto danno riflesso che, ad esempio, può essere rappresentato da una sua patologia o disturbo di tipo psichico (ma non solo) definibili con precisione, che siano derivati dalla difficile situazione venutasi a creare all’indomani dell’evento dannoso. Quindi, si definiscono riflessi quei pregiudizi che si producono nella sfera non della vittima diretta dell’incidente, ma dei suoi prossimi congiunti e, come si sta tentando di dire, anche del convivente. In conclusione, con la promessa di parlarne più diffusamente in futuro, si segnala anche una recente sentenza del Tribunale di Verona (sez. III del 26.09.13) secondo la quale va affermata la risarcibilità del danno non patrimoniale alla libertà sessuale subito dal convivente non sposato di persona che aveva riportato gravi lesioni all’apparato sessuale durante un intervento chirurgico. Ciò in quanto il diritto alla vita sessuale assurge al rango di posizione giuridica costituzionalmente tutelata all’interno del rapporto affettivo di tipo coniugale o di stabile convivenza.

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DIRITTO INTERNAZIONALE

Va protetta l’integrità morale e fisica dell’individuo a prescindere dal contesto sociale in cui si trova

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empre più spesso nelle aule giudiziarie giudici e avvocati dirimono questioni di risarcimento del danno avanzate da familiari nei confronti di altri componenti della stessa famiglia per comportamenti che ledono la loro personalità; offese e cattiverie domestiche che configurano ipotesi di responsabilità civile, di “illeciti endofamiliari”. Un tema sul quale si è discusso ampiamente soprattutto a partire dagli anni ’90, quando una serie di pronunce ha affiancato il risarcimento del danno ingiusto agli istituti che tradizionalmente riguardavano la famiglia, dall’addebito all’obbligo di mantenimento fino al sequestro di beni. Prima che questo tipo di responsabilità entrasse nei rapporti familiari ci è voluto del tempo, ma grazie ai profondi mutamenti sociali, culturali e normativi anche per i familiari che commettono violazione a carico dei loro congiunti può scattare una responsabilità risarcitoria e allo stesso tempo la vittima di tali soprusi può godere di maggiori tutele. Pensiamo alle tante azioni pregiudizievoli della dignità, dell’onore e della reputazione di un coniuge: la violazione dell’obbligo di fedeltà, i comportamenti violenti o

discriminatori, la mancata assistenza materiale. Episodi di “illecito endofamiliare” si registrano anche nei rapporti di filiazione, ad esempio, il completo disinteresse verso i figli, i danni arrecati alla loro sfera patrimoniale, come il mancato mantenimento o l’assenza di istruzione ed educazione oppure gli ostacoli agli incontri e alle frequentazioni con il genitore non affidatario. In passato il fatto illecito commesso da un familiare ai danni di altro membro dello stesso nucleo comportava l’intervento del giudice solamente qualora si fossero intravisti gli estremi del reato, ossia quando la gravità del fatto commesso faceva prevalere l’interesse pubblicistico alla repressione e alla punizione del colpevole, rispetto all’interesse privatistico della tutela della famiglia. Negli ultimi anni si è venuta elaborando una figura di derivazione dottrinale e giurisprudenziale dal sintomatico nome: illecito endofamiliare. La Suprema Corte (Cass. Civ. 10/4/2012 n. 5652), menzionandolo apertamente, non ha mancato di riferirsi ad esso non tanto per descriverne i tratti peculiari, quanto l’idea di fondo in forza della quale la violazione dei

doveri nascenti dal matrimonio “non trova necessariamente sanzione solo nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia, discendendo dalla natura giuridica degli obblighi suddetti che la relativa violazione, ove cagioni la lesione di diritti costituzionalmente protetti, possa integrare gli estremi dell’illecito civile e dar luogo ad un’autonoma azione volta al risarcimento dei danni non patrimoniali ai sensi dell’art. 2059 cod. civ.”. Tale sentenza si pone in netto contrasto con il precedente orientamento giurisprudenziale secondo cui “Dalla separazione personale dei coniugi può nascere, sul piano economico, a prescindere dal provvedimento sull’affidamento dei figli e della casa coniugale, solo il diritto ad un assegno di mantenimento dell’uno nei confronti dell’altro, quando ne ricorrano le circostanze specificamente previste dalla legge, con conseguente esclusione della possibilità di richiedere, ex art. 2043 del codice civile, ancorché la separazione si addebitabile ad uno di essi, anche il risarcimento dei danni a qualsiasi titolo risentiti a causa della separazione stessa “ (Cass. Civ., Sez. I, 6 aprile 1993 n. 4108).

Avv. Elisabetta Ponzetti

Conseguentemente la violazione dei doveri coniugali (dovere di fedeltà inteso nel senso di vicendevole lealtà e dedizione, dovere di assistenza morale e materiale, dovere di collaborazione inteso nel senso di solidarietà familiare, dovere di contribuzione ai bisogni della famiglia ciascuno in relazione alle proprie sostanze e al proprio lavoro) e di quelli derivanti dalla filiazione, ogni qualvolta determinino un’offesa ai valori irrinunciabili della persona possono integrare gli estremi dell’illecito civile e dar luogo ad un’autonoma azione volta al risarcimento dei danni non patrimoniali. Si è dunque al cospetto di situazioni in cui la riforma del diritto di famiglia si inserisce in un profondo mutamento delle relazioni che fa del singolo l’unico fattore del proprio destino all’interno di un’assoluta autonomia nelle scelte esistenziali, mutamento che non può di certo essere avversato poiché interessa l’individuo nel suo più profondo essere e voler essere. (tratto da Danni Endofamiliari: Conflitti e responsabilità all’interno delle coppie Guida al Diritto n. 1 gennaiofebbraio 2014).

Avvocato Elisabetta Ponzetti Corso Del Popolo 161 - 45100 Rovigo (RO) - tel: 0425 21610 - fax: 0425 22580 - elisabetta.ponzetti@libero.it

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L’Editoriale IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCHI di Francesco Noce*

N

on è difficile, soprattutto in periodi come questi di grande morbilità legata agli effetti dell’influenza e delle sue complicanze, sentire pazienti che si lamentano per le lunghe ore di attesa trascorse nei Pronto Soccorsi Ospedalieri.

Pronto soccorso, solo quando serve x personalità La e i suoi disturbi

x Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonno Continua Aa pag. 33 29

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La colpa si è sempre fatta ricadere e sul numero degli accessi inappropriati e in modo particolare sui cosìdetti “codici bianchi”. Dai dati illustrati all’ ultimo Congresso Nazionale della Società di Medicina Emergenza-Urgenza è emerso che gli accessi inappropriati, cioè quelli che potrebbero trovare risposta ai loro problemi di salute in sedi diverse, costituiscono il 30% degli accessi ai Pronto Soccorso, praticamente 1 accesso su 3 risulterebbe non appropriato; di questo 30% il 95% è formato da codici bianchi che individuano i casi meno gravi e urgenti e il 20% da codici verdi. Pur costituendo il 30% del totale questi accessi risultano gestiti in tempi brevi e richiedono un limitato impegno da parte del personale dedicato che quantificato in limiti temporali non raggiunge il 15% delle ore totali.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

x Botulino, un farmaco per il fisico e per la mente Continua Aa pag. 34 32

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Segue da pag. OSTEOPATIA - FISIOTERAPIA Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista Dormiflex Lady Linea Srl Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 - Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it

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L’intervento ESSENZIALE LA FIDUCIA DEL PAZIENTE

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L’Editoriale

di Dott. Bruno Noce*

l fiorire di pubblicità relative a centri odontoiatrici low cost, facenti riferimento a catene di franchising più o meno note in questi ultimi anni si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità, grazie al decreto Bersani, ha reso questo fenomeno di grande impatto mediatico ma nonostante ciò ancora oggi la realtà vede nella rete degli studi professionali capillarmente distribuiti sul territorio il sistema che garantisce una assistenza di qualità. Queste società di capitali hanno come principale e forse unico obiettivo il profitto e per questo il modello ideale di odontoiatria, non potrà mai essere quello delle cliniche low cost. Per l’odontoiatra il guadagno è il mezzo per poter svolgere al meglio la propria attività medica e non il fine da raggiungere a tutti i costi. Oggi assistiamo sempre più frequentemente alla crescita ed alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con l’utenza si sostanzia nell’offerte di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti da banco. Deve essere ben chiaro a tutti che gli odontoiatri non vendono merci, ma forniscono cure sanitarie!La cura odontoiatrica non è realizzabile in serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifica per offrire la cura più adatta e costruita su misura del paziente. Le cure odontoiatriche, hanno un costo elevato se si desidera mantenere un livello di qualità, ed i costi non possono essere compressi oltre un certo limite. Nonostante questo la pubblicità dilagante di una certa odontoiatria finalizzata al lucro, lancia un messaggio diverso che spesso fa breccia tra gli ignari pazienti. Si vuol far credere che rivolgendosi alle strutture in franchising si può risparmiare fino al 50% su terapie comunque costose, non sempre necessarie e guarda caso proprio a più alta redditività per le Società; si parla di di interventi protesici con impianti e corone in ceramica proposte come se si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili.Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi. Ci si reca presso questa strutture ,si viene sottoposti ad una visita, poi ci viene prospettata una finanziaria, il piano prevede estrazione dei denti ed impianti con capsule in ceramica nello stesso giorno,quasi che tutti i pazienti avessero la stessa patologia, cercare di salvare qualche dente? E’ perdita di tempo si guadagna di meno! Ed allora avanti con estrazioni, impianti ceramiche. Noi siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone con difficoltà economiche esiste, ma non ci siamo mai tirati indietro perché privilegiamo un rapporto diretto e di fiducia con i nostri pazienti certamente rateizziamo gli importi ma senza finanziarie o interessi.Quindi:Il paziente deve essere informato dal proprio odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni terapeutiche più addette al suo problema e non ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di giornali con forme di pubblicità ingannevoli; non vogliamo che si diffonda una cultura della comunicazione finalizzata esclusivamente alle vendita di un prodotto(impianto, corona in ceramica); vogliamo che il paziente sappia chi è il professionista che lo cura,che indaga con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosce la storia clinica e familiare di quel paziente e non che sia curato di volta in volta da operatori differenti che non essendo i titolari non sono in grado di agire secondo scienza e coscienza ma devono sottostare alle strategie di mercato dettate da qualche manager seduto dietro a qualche scrivania spingendo verso una terapia piuttosto che un ‘altra che potrebbe essere molto più conservativa Nei nostri studi si fa prima una diagnosi, poi si concorda una eventuale terapia che il più delle volte è tesa al risparmio dell’elemento dentario e soprattutto noi siamo sempre presenti. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCH

di Francesco Noce*

L’impegno più gravoso del personale del Pronto Soccorso è invece rivolto verso i casi più gravi (codici verdi,gialli,rossi) che dovrebbero essere ricoverati entro 6 ore secondo gli standard di riferimento e invece restano relegati in Pronto Soccorso per molto più tempo richiedendo molto più impegno da parte del personale e conseguentemente comportano un rallentamento ed una attesa proporzionalmente maggiore dei nuovi accessi. “La vera inappropriatezza, secondo gli specialisti dell’ emergenza-urgenza, per il Pronto Soccorso non è tanto il paziente con un codice basso, ma il paziente in barella in attesa di essere ricoverato in un altro reparto dell’ Ospedale. L’analisi corretta dei dati orienta a progettare interventi e destinare risorse non tanto sul problema degli accessi impropri,quanto piuttosto su altri fattori che sono i reali determinanti dell’affollamento dei Pronto Soccorso:i percorsi intra-ospedalieri dai Pronto Soccorso ai Reparti e i percorsi di uscita dall’ Ospedale al Territorio,dove è indispensabile rafforzare il sistema delle cure territoriali, il supporto domiciliare e la rete delle strutture residenziali e intermedie”. Di circa un terzo della popolazione che ogni anno si reca in Pronto Soccorso dai casi più gravi ai casi meno gravi fino a quelli banali per circa 24 milioni di accessi nel 2013, l’1% sono codici rossi,18% gialli, 66% verdi, 15% bianchi, e si tratta per lo più di pazienti anziani malati e soli (4 milioni l’anno), incidenti stradali (175mila/ anno);ictus (200mila casi/anno) infarto e malattie cardiache (75mila casi/anno). Il 98% dei codici bianchi, l’ 88% dei codici verdi e il 64% di quelli gialli viene dimesso direttamente dai Pronto Soccorso, ma i problemi veri sono per quelli che necessitano di ricovero la cui attesa può variare da 1 a 6 giorni e che costituisce l’ endemico e ormai cronico problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso italiani. E’ anche vero che una riorganizzazione operativa che semplifichi atti burocratici, che preveda percorsi diagnostici facilitati,c he consenta di implementare il personale dedicato, sia in conformità alla struttura(pianta organica) sia in relazione a bisogni particolari e momentanei, anche ricorrendo a personale proveniente dai reparti in momenti critici,(perché non si possono elefantizzare strutture che in altri momenti risulterebbero inutilmente sovradimensionate), accompagnata da una riorganizzazione territoriale in grado di far fronte a tutti quei problemi di salute che non necessitano,almeno in prima battuta, dell’ intervento del Pronto Soccorso, potrebbero dare una grossa mano ad alleggerire situazioni oggi oggettivamente difficili sia per i pazienti che per gli stessi operatori medici e non medici. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it


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Le trombosi venose retiniche

La personalità e i suoi disturbi

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Chi soffre di un disturbo di personalità tende ad avere diversi problemi nelle relazioni affettive e interpersonali

l sangue circola in un sistema idraulico chiuso,spinto dal cuore nelle arterie e richiamato attraverso le vene.Esso deve restare a contatto sempre e solo con la parete interna dei vasi integra. Si forma un coagulo(trombo)se: - si espone per danno il collagene sottostante -il flusso di sangue rallenta -c’è una sproporzione tra fattori pro e anticoagulanti. Una volta formatosi, il trombo può: - sciogliersi spontaneamente - estendersi , occupando vasi sempre più grandi , dando origine a sintomi - frammentarsi e generare emboli Il trombo si forma e si dissolve continuamente grazie all’azione della fibrinolisi,l’eparina ne impedisce il riformarsi. A livello retinico, le occlusioni venose possono interessare la vena centrale o una sua branca. Le centrali sono una manifestazione oculare di un’ alterazione sistemica, quelle di branca sono le più frequenti e localizzate all’incrocio artero-venoso. E’ importante identificare le forme ischemiche (con danno alla neuroretina), monitorare nel tempo il quadro clinico con Fluorangiografia e Tomografia a coerenza ottica(OCT) e prevenire la proliferazione di vasi anomali. Cause Glaucoma, Ipertensione arteriosa, Diabete, squilibri ormonali, un disordine transitorio o permanente della coagulazione del sangue , elevati livelli di omocisteina, che può “irritare” le pareti delle arterie e delle vene,possono scatenare la formazione di un trombo.

Clinica I pazienti lamentano una diminuzione visiva abitualmente monolaterale. All’esame del fundus si apprezzano emorragie, essudati, edema papillare e maculare. Terapia La Trombosi venosa retinica era considerata fino a pochi anni fa una patologia non trattabile . Oggi si ottengono buoni risultati con i farmaci anticoagulanti e antiaggreganti. Molti pazienti con Trombosi retinica hanno un livello di omocisteina aumentato, in questo caso correggendo i livelli di omocisteina si riduce il rischio di un nuovo episodio. A volte può essere utile intervenire con il laser, farmaci anti-VEGF(anti- Fattore di Crescita Vascolare Endoteliale) o Cortisonici, per limitare le complicanze. Prevenzione Ridurre i fattori di rischio generali (Ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, Diabete mellito, Dislipidemie) e locali (Glaucoma).

La Dott.ssa Maria Grazia Crivellari

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Trattamento delle vene e dei capillari, cosa c’è di nuovo?

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l problema dei capillari e delle vene varicosa è di sicuro uno dei più diffusi e di difficile risoluzione. L’efficacia della scleroterapia tradizionale e dei trattamenti laser è limitata nel tempo perché tratta la conseguenza di una malattia vascolare e non la sua causa reale. Ne consegue che spesso vengono trattate solo le vene superficiali senza prendere in considerazione l’insieme del circolo venoso incontinente. Inoltre essa non evita né le recidive né le complicazioni legate all’iniezione di soluzione sclerosante (dolore, iperpigmentazioni residue, irritazione…) in quanto ha un’azione di chiusura. L’obiettivo principale nel trattamento dei vasi degli arti inferiori deve essere, invece di ristabilire la normale e permanente circolazione nei vasi e non chiudere quelli visibili. È stata quindi messa a punto questa nuova tecnica: la fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale (T.R.A.P) che induce una “rigenerazione” nella parete del vaso. In altre parole agisce rinforzando la parete dei vasi capillari dilatati senza chiuderne il circolo completamente. Lo studio della fisiologia delle vene ha permesso di comprendere la causa dell’insufficienza venosa: un assottigliamento progressivo della parete dei vasi e un conseguente rallentamento del flusso sanguigno. La scleroterapia, il laser o l’asportazione chirurgica delle vene non fanno altro che chiudere un flusso sanguigno in maniera non fisiologica, causando l’apertura di nuovi vasi nel territorio adiacente.

Dott.ssa Cristina Rogato, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica

Tecnicamente la TRAP consiste nell’iniezione, in tutti i vasi visibili e non, di un liquido che agisce inducendo un ispessimento della parete del vaso e un miglioramento della circolazione. Importante è ricordare che non è necessario che i capillari spariscano alla prima seduta perché sono solo le “porte” per arrivare al circolo profondo che deve essere curato. Il numero di sedute è variabile in base al quadro clinico iniziale. In media sono necessarie 5 sedute. L’utilizzo di calze contenitive è sempre e comunque consigliato durante e dopo il trattamento. Con questa tecnica possono essere trattati anche angiomi, vene evidenti sulle mani o sul volto. Studio Medico Dott.ssa Cristina Rogato Viale dei Mille 107A – Rovigo rogatocristina@libero.it tel. 3282523160

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di efficacia) sebbene in certi casi quest’a’Organizzazione Mondiale della rea possa essere preservata o essere Sanità definisce la personalità meno deficitaria. come una “modalità strutturata di Nel manuale diagnostico e statistico pensiero, sentimento e comportamento dei disturbi mentali, i disturbi di personaliche caratterizza il tipo di adattamento tà vengono raccolti in tre gruppi: il gruppo e lo stile di vita di un soggetto che riA (paranoide, schizoide e schizotipico) sulta da fattori temperamentali, dello include i disturbi di personalità caratterizsviluppo e dell’esperienza sociale”. zati da pensieri e comportamenti inusuali Ogni individuo è caratterizzato da Dott.ssa e dall’incapacità di stabilire relazioni intermodi costanti di percepire, rapportarsi Cristina Zago personali soddisfacenti; il gruppo B (antie pensare nei confronti di se stesso e sociale, borderline, istrionico e narcisistidell’ambiente. Quando questi modi (definiti tratti di personalità) co) contraddistinti da comportamenti manipolatori, sono troppo rigidi e poco adattivi rispetto all’ambien- eccessivamente emotivi e incapaci di considerare il te e alla cultura dell’individuo, al punto da compro- punto di vista dell’altro; il gruppo C (evitante, dimettere la vita affettiva, sociale e lavorativa, vi è la pendente e ossessivo-compulsivo) contrassegnati da probabilità che si configuri un disturbo di personalità. comportamenti ansiosi, timorosi e incapaci di prenA prescindere dalle caratteristiche tipiche di cia- dere decisioni autonome. Il trattamento psicologico scun disturbo, chi soffre di un disturbo di personalità mira a costruire delle strategie utili e adeguate per tende ad avere diversi problemi nelle relazioni affet- affrontare e gestire gli stati interni e le difficoltà, pertive e interpersonali, che vanno dall’evitamento dei mettendo alla persona di migliorare il funzionamento rapporti e isolamento sociale alla conflittualità più o sociale e le relazioni interpersonali. meno esasperata, dalla dipendenza nelle relazioni affettive all’instabilità o mutevolezza dei rapporti Dott.ssa Cristina Zago e delle frequentazioni sociali. In ambito lavorativo - Psicologa Clinica possono esserci ripercussioni negative (fallimenti di Riceve per appuntamento esperienze o progetti, rinunce a incarichi, instabilità ad Adria e Rovigo - Cell.: 348 3468022 nel mantenimento del lavoro e cambiamenti a causa Mail: zago_cristina@virgilio.it dei problemi relazionali o dell’impulsività, mancanza

Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonno Dormiflex informa: materassi e reti certificati dispositivo medico classe 1 ce

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l dolore vertebrale è un problema frequente ed importante. L’80% della popolazione mondiale nell’arco della propria vita, almeno una volta, soffre di un’ episodio di lombalgia (dolore alla colonna lombare) e/o lombosciatalgia (dolore irradiato anche agli arti inferiori) e , il “mal di schiena” è un problema che interessa la maggior parte delle persone sia per motivi strutturali della colonna ma soprattutto posturali e lavorativi”. “Il riposo notturno è indispensabile per consentire al fisico il recupero delle energie e ristabilire i giusti equilibri biochimici, nervosi e fisici. Dormire bene è favorito oltre da come si dorme e quanto si dorme, anche da “su cosa si dorme”. “Sicuramente il memory è uno dei materiali migliori: è tecnologico e riciclabile, si adatta all’anatomia del corpo, garantisce un ottimo comfort, contribuendo alla creazione del miglior microclima attorno alla persona durante il sonno. Per la peculiarità della sua composizione il memory rispetta le curve fisiologiche e reagisce alle sollecitazioni garantendo il massimo degli standard qualitativi e sanitari e un riposo piacevole e rilassante”. Il Memory è un materiale antidecubito di nuova concezione termosensibile ed automodellante, a lenta decompressione, indicato per offrire un comfort termovariabile. Il Memory è una schiuma visco-elastica “a lento ritorno”, creata dalla NASA per equipaggiare i se-

Il dr. Alessandro Giraldo osteopato e fisioterapista

dili dei vettori spaziali e le imbottiture delle tute degli astronauti; grazie alle sue particolari caratteristiche di adattamento alle forme del corpo, questo materiale è particolarmente indicato nei materassi e nei guanciali. La proprietà principale del Memory è quella di adattarsi perfettamente alla forma del corpo, per poi ritornare gradualmente alla propria forma originale una volta che il corpo viene tolto. Il Memory è capace di reagire alla temperatura del corpo e di seguirne i contorni affinché il peso venga distribuito in maniera uniforme su tutta la superficie di appoggio, facendo in modo che non si creino punti di pressione localizzati. Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it


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Botulino, un farmaco per il fisico e per la mente E’ il trattamento di prima scelta per le rughe d’espressione, i risultati durano 5-6 mesi e si consolidano nel tempo

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l Botulino è un farmaco impiegato in medicina da oltre 20 anni, con brillanti risultati e un numero di complicazioni ed effetti collaterali così basso da far invidia alla maggior parte dei farmaci. Può essere, quindi, tranquillamente utilizzato da tutti. Le persone che hanno utilizzato il Botulino per trattamenti estetici sono almeno 25 milioni e la maggioranza continua a ripeterlo: ciò è testimonianza di efficacia e sicurezza. Forse non tutti sanno che il trattamento estetico delle rughe, così come quello per l’ipersudorazione, rappresentano soltanto un paio delle oltre 40 applicazioni che esistono in medicina per diverse patologie. Il Botulino è il trattamento di prima scelta per le rughe d’espressione. Le rughe d’espressione sono quelle provocate dai muscoli mimici del volto. In particolar modo le rughe della fronte, quelle del “pensatore” fra le sopracciglia e le “zampe da gallina”; oltre a queste anche altre rughe migliorano con il Botulino. E’ importante sottolineare che al mero risultato estetico ne segue uno ancor più sostanziale che è quello psicologico. La persona, infatti, ricava dal trattamento un miglioramento estetico che, facendola sentire meglio (o più a suo agio

con l’immagine che vuole dare di sé), si estende anche al benessere psicologico. I risultati durano 5-6 mesi e si consolidano nel tempo; l’azione del botulino, dovuta ad una temporanea modulazione dell’azione troppo forte del muscolo mimico, previene anche la formazione delle rughe perché la pelle non è più sottoposta allo stress continuato del movimento muscolare. Per ottenere risultati esteticamente validi e armonici non è sufficiente conoscere perfettamente l’anatomia dinamica dei muscoli mimici o padroneggiare le conoscenze su dosi e diluizioni nonché le tecniche d’iniezione del farmaco, ma è indispensabile possedere anche un innato senso estetico abituato a cogliere le sfumature e gli aspetti fondamentali che generano l’armonia di un volto. I prodotti attualmente autorizzati dal Ministero della Sanità in Italia e in Europa per uso estetico sono tre: Azzalure, Bocouture e Vistabex. Dott. Guido Dalla Costa, Medico Chirurgo specialista in Dermatologia, Venerologia e Chirurgia Plastica

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DAL 21/03 AL 20/04 AVRETE GLI OCCHI PARTICOLARMENTE BRILLANTI PERCHÉ STATE FINALMENTE FACENDO SPAZIO ALL’EROS. SIATE ACCOGLIENTI E SAPPIATE ASPETTARE CON ELEGANZA E TRANQUILLITÀ I TEMPI E I MODI GIUSTI. TUTTO È QUASI PERFETTO

TORO

DAL 21/04 AL 20/05 C O M B AT T E T E OGNI GIORNO CON PICCOLE DIFFICOLTÀ PRATICHE MA NIENTE PAURA. LA VOSTRA MENTE È APERTA E VIGILE ALLE NOVITÀ. DI CONTRO L’INTIMITÀ VA A GONFIE VELE E VI INIETTA ENERGIE POSITIVE

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06 APPARITE PIÙ

GIOVANI DI QUEL CHE SIETE COME IN UN INCANTESIMO D’AMORE E RESTANO FINALMENTE SUL CAMPO TUTTA UNA SERIE DI RIMPIANTI CHE VI FACEVANO DA ZAVORRA. SPICCATE IL VOLO FINCHÉ POTETE

CANCRO

DAL 22/06 AL 22/07 SIETE MOLTO SICURI DI VOI IL CHE VI RENDE PRONTI PER UN’AVVENTURA DI PURA PASSIONE. I PIÙ ROMANTICI, PERÒ, POSSONO ACCOGLIERE CON FIDUCIA CHI SI AVVICINA ANCHE SOLO PER IL TÉ CON PASTICCINI

Oroscopo SOGNANTI E RAPITI QUASI SEMPRE

IN ALTRE DIMENSIONI AFFRONTATE IL CARNEVALE CON BRIO

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10 FINALMENTE

TROVATE LA VIA PER STACCARVI DA AMORI FOLLI E IMPRESE DISPERATE. AVETE CONQUISTATO LA SAGGEZZA DEL DOMANI E DUNQUE È TEMPO DI COSTRUIRE ADESSO CHE SIETE AFFASCINANTI PIÙ CHE MAI

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 COGLIETE FACILMENTE L’ESSENZA DEGLI ANIMI DI CHI AVETE DAVANTI. SOLO CHI SAPRÀ GUARDARVI NEGLI OCCHI CON SFRONTATEZZA POTRÀ ESSERE PRESO DAL VOSTRO INCANTO, UN DONO DI CONOSCENZA

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12 RAVVIVATE GLI

INCONTRI GALANTI CON LA VOSTRA CAPACITÀ DI IMPORRE IL DOLCE E IL SALATO SENZA ECCEZIONI. PER ALCUNI, PERÒ, È ANCHE TEMPO DI ATTESE. SIATE PAZIENTI E MAI NERVOSI, ASPETTATE IL VOSTRO TURNO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01 LA GELOSIA È UN MALANNO CHE NON SI PLACA ANCHE SE L’EROS IN QUESTO PERIODO POTREBBE ESSERE DAVVERO EFFERVESCENTE. NON ROVINATE TUTTO, TENETE GLI IMPULSI STRETTI A GUINZAGLIO. FORZA DI VOLONTÀ E DETERMINAZIONE

LEONE

DAL 23/07 AL 23/08 LE OPPOSIZIONI CHE INCONTRERETE SARANNO MARGINALI RISPETTO AL RESTO DELLE OPPORTUNITÀ. ANCHE IN AMORE DOVRETE AFFRONTARE QUALCHE TENSIONE DIFFICILE DA SUPERARE. MA SAPPIATE CHE TUTTO PASSA

VERGINE

DAL 24/08 AL 22/09 TENETE CHIUSO NEL CASSETTO UN DESIDERIO ERETICO CHE VI SPINGEREBBE AD ATTRAVERSARE CONFINI PERICOLOSI E GIOCATE A CARTE SCOPERTE. VI SARÀ DI GIOVAMENTO IN TUTTI GLI AMBITI DELLA VITA

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02 VI PIACCIONO LE ORIGINALITÀ DI CHI INCONTRATE, LE DIFFERENTI PROSPETTIVE, PERCIÒ SIETE SEMPRE INNOVATIVE, ECCENTRICHE E FUORI DAL COMUNE. IN UNA PAROLA AFFASCINANTI E CAPACI DI AMMALIARE CHIUNQUE

PESCI

DAL 20/02 AL 20/03 CERCATE DI PORTARE IN SUPERFICIE IL VOSTRO LATO PIÙ ROMANTICO, VI SERVIRÀ. NON CORRETE TROPPO SE AVETE UNA CONQUISTA NEL MIRINO. LA PREDA POTREBBE SPAVENTARSI SE INSEGUITA CON TROPPA ENFASI


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