La Piazza del Delta - Gennaio 2023

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In guerra con Bruxelles

ostenere che il vino uccide, con tanto di etichetta sulla bottiglia, come ha voluto l’Irlanda e come l’Europa ha lasciato fare per ignavia è un segno pericoloso di quella crisi delle istituzioni europee che ha già incassato un brutto colpo con il Qatargate. In quest’ultimo caso, che è finito un po’ in disparte dopo la polemica, gli arresti e la figuraccia dell’Unione europea, si parla di un milione e mezzo di euro ritrovati, ma le dimensioni della corruzione e la sua durata non sono ancora note. Altre sorprese potrebbero arrivare.

Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 8 del Delta Servizio a pag 15 “Al via i lavori al sottopasso tra via Veneto e via Retinella” Da questo numero La Piazza arriva anche a Loreo. Intervista al sindaco Moreno Gasparini, che annuncia nuovi cantieri TERRITORIO Dopo 20 anni tornano i lupi nel Delta 5 PORTO VIRO Il Comune: “Nessuno verrà lasciato solo” 6 PORTO TOLLE Ottimi dati dal turismo grazie ai visitatori veneti 10 TAGLIO DI PO Al PalaVigor ripartono i cantieri: per l’efficientamento 18 ROSOLINA Grande successo per gli eventi di Natale 13 CULTURA Riparte l’Università Popolare di Porto Tolle 25 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE GENNAIO 2023 ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 18:30 Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 17:30 segue a pag 5 Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte
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Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<

Il ritorno del lupo nel Delta

In guerra con Bruxelles

Nel caso delle etichette che vogliono paragonare il vino al fumo (proprio nel ventesimo anniversario della legge Sirchia che eliminò le sigarette dai locali pubblici d’Italia) l’impatto con il Veneto è micidiale. In fatto di vino, la nostra regione ha un export che vale 2.8 miliardi. E le conseguenze possono terremotare l’intero settore produttivo, in quanto la scelta dell’Irlanda potrebbe avere un effetto domino in molti altri Paesi.

Sulle confezioni dei prodotti, secondo la nuova disposizione, dovranno essere riportate indicazioni del tipo “l’alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori sono collegati in modo diretto”, usando una modalità finora contemplata solo per le sigarette.

È un’idea da combattere. Ogni alimento puà essere, in teoria dannoso. Dipende dalla qualità e dalla quantità, come in questo caso. Gli eurodeputati Variati e Berlato hanno già annunciato battaglia. Sarebbe anche da chiedersi come un’idea del genere sia passata senza che loro, o meglio senza che nessuno se ne accorgesse, ma lasciamo perdere. Il governatore Zaia ha già alzato la bandiera di guerra e speriamo che in questa battaglia l’Ufficio della Regione Veneto a Bruxelles diventi un avamposto dell’assalto in terra nemica. Forse la metafora militare è un po’ forte, ma ormai in fatto di agricoltura, anzi di enologia, le battaglie perse (o che si rischia di perdere) sono parecchie.

Il Veneto ha già sofferto per l’eliminazione del nome Tocai (chi se lo ricorda? Avvenne 16 anni fa) e dovemmo cambiare il nome in “Tai”: fu una palese ingiustizia perché i vitigni, il Tokaj ungherese e quello veneto, sono diversi. Adesso il Veneto deve combattere con la Croazia che, con il suo Prosek vuole creare confusione. Quello dell’italian sounding, cioè dei prodotti che assomigliano solo nel nome a quelli italiani (dal parmesan americano oppure i vini Barollo e Montecino) è un affare che ci costa settanta miliardi l’anno. Se riuscissimo a recuperarne almeno la metà potremmo regalarci una finanziaria a costo zero.

“I

l progetto Osservatorio lupi del Polesine di WWF Rovigo, facente parte di un più vasto progetto nazionale, è riuscito a confermare la presenza stabile di alcuni lupi nel territorio polesano. Si tratta di pochi esemplari, circa sei, tutti concentrati nell’area del Delta, in particolar modo nel comune di Porto Tolle”. L’annunciè è del presidente del Wwf di Rovigo Eddy Boschetti. Il famigerato predatore da circa 200 anni non abita più nella provincia di Rovigo, ma ora, grazie anche all’inselvatichimento di varie zone dovuto all’abbondono delle aree rurali, è riuscito a riconquistare vari territori del suo antico areale di distribuzione. E il presidente del WWF Rovigo aggiunge: “Il ritorno del lupo in Polesine è un caso che può farci capire molto di questa specie, dotata di grandi capacità di adattamento. Infatti, questo animale è tornato in un territorio oggi molto diverso da quello che aveva lasciato, popolato da molte specie introdotte e non originarie di questa zona, come ad esempio la nutria. Uno degli obiettivi del nostro osservatorio lupi è anche quello di capire in che modo questo predatore interagirà con il nostro territorio e le specie, anche alloctone, che già lo popolano”.

I comuni del Parco regionale del Delta del Po hanno dato la loro massima disponibilità alle attività dell’osservatorio di WWF Rovigo, organizzando insieme anche un incontro formativo nell’oasi naturalistica di Ca’Mello. “Oltre alla popolazione stabile registrata nell’area del Delta sono stati avvistati esemplari anche in altre zone della provincia. Questi avvistamenti sono proba bilmente relativi ad esemplari originari di altre aree limitrofe, come ad esempio quella del ferrarese; infatti anche in aree della vicina provincia di Ferrara è stata accertata la presenza di questo animale” conclude Boschetti.

Avvistati alcuni esemplari anche in altre aree

Combatteremo anche questa battaglia. I veneziani sono stati capaci di trasportare le navi attraverso pianure e montagne (“galeas per montes” nel 1439) per farle navigare sul lago di Garda e combattere a proprio agio, i veneti riusciranno anche ad avere ragione in questa guerra.

Che è davvero insulsa.

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del Delta
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Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Loreo e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Famiglie in difficoltà, l’assessore Luppi: “Nessuno verrà lasciato solo”

on vogliamo lasciare nessuno da solo di fronte alle difficoltà emergenti”. Sono parole dell’assessore con competenza ai Servizi sociali, Roberto Luppi. Un impegno gravoso di questi tempi, quello del sociale, per il quale Luppi snocciola i seguenti numeri: saranno assegnate sette case Ater sulla graduatoria 2021 e per il 2023 ne saranno manutenzionate altre quindici da assegnare.

“Stiamo inoltre erogando contributi per i buoni spesa per 16mila 500 euro - precisa ancora l’esponente di maggioranza - contributi per affitti, bollette e vari altri aiuti per un totale di circa 65mila euro. Usciti dalla

“Stiamo erogando contributi per i buoni spesa per 16mila 500 euro, contributi per affitti, bollette e vari altri aiuti per un totale di circa 65mila euro”

pandemia si pensava in una ripresa su tutti i settori, ma abbiamo dovuto affrontare nuove difficoltà causate da una devastante guerra e dalla folle impennata dei costi energetici e dell’inflazione. Incrementi mai visti prima, il cui impatto è stato consistente su famiglie, imprese e anche sui costi sostenuti dal comune”.

Difficoltà contingenti, che a parere dell’assessore si sono aggravate in questi ultimi 6 mesi: “Un dato su tutti è quello relativo alle bollette di energia

elettrica e gas: quest’anno abbiamo registrato più del doppio di incremento dei costi, passati all’incirca da 700mila a 1,5 milioni di euro. I lavori di efficientamento delle linee di illuminazione a lampade led effettuate in passato hanno in parte attenuato, ma purtroppo bisognerà correre ulteriormente ai ripari con spegnimenti programmati nelle ore notturne, garantendo la sicurezza di rotatorie, incroci e dei siti sensibili. Naturalmente senza questi costi avremmo dedicato molto di più a famiglie, imprese e commercianti con un aiuto più consistente”.

“Mi auguro - ha poi concluso Luppi - che questo governo non lasci indietro nessuno con contributi ai Comuni per risolvere un’altra crisi economica”.

È nata la consulta dei delegati di frazione e quartiere

È stata recentemente nominata la consulta dei delegati di frazione e quartiere della città di Porto Viro. L’organismo, voluto dall’amministrazione Mantovan, durerà in carica tre anni e affiancherà gli organi politici nella caura e promozione di tutti i quartieri portoviresi.

I nominati: per Fornaci-Murazze Flavio Pozzato; per Porticino Paolo Bologna; per Porto Levante Alessandro Moccia; per Ca’ Cappello Alessandra Marangon; per Taglio di Donada Federica Vergine; per Donada Flavia Bergantin; per Contarina Nerina Ruzza; per Mea-Ca’ Cappellino-Villaregia- Cà’ Giustinian Laura De Grandis e per Scalon Irene Sissa.

A ricoprire i ruoli di presidente, vicepresidente e segretaria, rispettivamente Alessandro Moccia, Paolo Bologna e Federica Vergine.

L’attenzione al mondo delle frazioni, ricercato dalla squadra di Valeria Mantovan, si esplicherà a breve con un altro progetto in dirittura d’arrivo, come spiegato dalla stessa prima cittadina: “Entro febbraio la nostra città avrà il suo primo museo della pesca a cielo aperto a Porto Levante. È stata delimitata l’area cantierabile e a breve cominceranno i lavori di riqualificazione del Parco della Ghiacciaia, oggi in stato di abbandono”. (f.p.)

6 www.lapiazzaweb.it Porto Viro
A lato, il municipio di Porto Viro; sopra l’assessore ai servizi sociali, Roberto Luppi. Sociale. Assegnate 7 case Ater sulla graduatoria 2021 e per il 2023 manutenzionate altre 15
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Politica. Dall’opposizione di Veronese due interpellanze

“Un’amministrazione poco attenta al caro energia”

I l tema del caro energia è entrato intensamente anche nella vita politica portovirese con due interpellanze presentate dalla consigliera di minoranza Maura Veronese nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Nella prima, l’ex sindaco e il suo gruppo chiedevano lumi – è proprio il caso di dirlo – sullo spreco di energia durante le feste natalizie: “L’amministrazione assieme ai commercianti ha addobbato le vie cittadine con 130 punti luce accesi già dal giorno 14 novembre scorso con accensionedalle ore 17 alle 7 del mattino, mentre il sindaco argomentava con il caro bollette e il preoccupante caro energia il caso piscina. Nel periodo gennaio/settembre 2022 il comune ha sostenuto una spesa di un milione di euro a fronte dei 567 mila per lo stesso periodo del 2021: l’orario prolungato nel periodo notturno e l’accensione tanto anticipata rispetto al Natale (un mese e dieci giorni prima) appare irrispettoso dei più elementari principi di economicità dell’attività amministrativa. Perché non dare un limite temporale di accensione come accadu-

to in altre città d’Italia?”.

La risposta è arrivata dal vicesindaco, Thomas Giacon: “Dal 1 gennaio 2022 siamo, tramite contratto Consip, sotto la gestione di City Green Line, società che gestisce il servizio pubblico di illuminazione: ad essa paghiamo solamente il servizio e non la fornitura di energia elettrica. I 130 punti sono tutti allacciati all’illuminazione pubblica ed il contratto scadrà a fine 2023 per 4196 ore di accensione; questa è dotata di un crepuscolare con un timer che calcola con un software latitudine e longitudine grazie ad un algoritmo matematico. In più City Green Line ha una convenzione

con cui ha ottenuto un prezzo calmierato per l’energia elettrica rispetto a quello che paghiamo per tutti gli altri edifici pubblici. E riguardo ai tempi anticipati sul Natale, la richiesta ci è arrivata dai commercianti”.

La seconda interpellanza della Veronese riguardava le due biblioteche comunali: “Le due strutture sono cornice di eventi nel corso dell’anno: durante il periodo estivo l’impianto refrigerante presentava problemi e ad oggi il personale opera al freddo e le sale studio sono deserte, mentre sono stati spesi oltre 25 mila euro per il Natale in piazza Repubblica. Perché non si è ancora provveduto o attinto al fondo di riserva?”.

Ancora da Giacon la replica: “Siamo consapevoli e coscienti, la situazione è drammatica e la manutenzione precedente scandalosa. Utilizzeremo i 90 mila euro del Decreto Salvini– precedentemente usati dall’amministrazione Veronese per le asfaltature - per il rifacimento dell’impianto della biblioteca”.

Dalla minoranza tante domande anche sulla Fiera del Libro 2022

In un’interpellanza da parte della consigliera di opposizione Maura Veronese, la ultraventennale Fiera del Libro è finita sotto la lente d’ingrandimento del consiglio comunale. “Nelle passate edizioni si è sempre dato luogo a una manifestazione di interesse per individuare il fornitore di libri, allo scopo di utilizzare al meglio le risorse pubbliche”.

Da qui i quesiti: “La vendita dei libri è stata effettuata a cura della libreria Zabarella di Padova e di un’altra di Rovigo, ignota agli scriventi. Quali sono le ditte fornitrici per l’edizione 2022? Per quali ragioni non è stato applicato lo sconto del 20%? Perché non è stata prevista l’elargizione di buoni libro a favore degli alunni delle scuole cittadine e/o delle biblioteche comunali? Perché non ha avuto luogo una manifestazione di interesse per individuare l’operatore economico più qualificato per la fornitura? Per quale ragione all’interno della Sala Eracle vi era un banchetto con libri posti in vendita a 3 euro a favore del comitato per la rinascita della Pro Loco di Contarina, che non è tra i soggetti organizzatori?”.

La risposta dell’assessore Alessia Tessarin: “L’ufficio cultura ha provveduto per le vie brevi a contattare le librerie interpellate per l’edizione 2019 e tutti e cinque gli operatori hanno dato risposta negativa adducendo varie motivazioni tra cui la carenza di personale: abbiamo così interpellato direttamente la Zabarella di Padova e la Ubik. Lo sconto del 20% non è più possibile applicarlo, da quando la legge 15/2020 contrasta la disparità di prezzo tra le vendite online e fisiche. La scelta è stata di tanti titoli e pochi volumi e la vendita è stata gestita gratuitamente dai volontari del comitato per la Pro Loco di Contarina. E le ditte hanno fornito buoni per 145 euro”. (f.p.)

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Porto Viro

Una nuova esperienza per don Bepi Miele: una missione in Madagascar

Non si è ancora spento il ricordo del conferimento della cittadinanza onoraria portovirese al salesiano don Giuseppe Miele, cofondatore del centro salesiano San Giusto nel 1978, che il religioso, missionario in Madagascar da oltre 40 anni dopo l’esperienza nell’allora Donada - ha fatto sapere in una lettera ai suoi concittadini importanti novità che lo riguardano. “Dopo sei anni di direttore al post noviziato e all’opera di Fianarantsoa - scrive don Bepi – il superiore mi ha chiesto di andare a Tamatave (Toamasina in malgascio) in un’opera che sta iniziando.

Avrà il compito, con altri tre salesiani, di coordinare e ampliare quanto fatto finora dai confratelli

È una città posta a circa metà della lunghezza delle coste del Madagascar sull’Oceano Indiano ed ospita il più grande porto marittimo commerciale del Paese. L’idea di fondare un’opera lì, dove moltissimi giovani non sanno cosa fare e come impiegare la loro vita, data da molto

tempo e poco alla volta la congregazione salesiana è arrivata a cominciare -due o tre anni fa- in modo informale la sua presenza. Per prima cosa organizzando una scuola di recupero per circa 200 ragazzi; ovviamente, essendo stati cercati tra i più poveri, hanno bisogno di tutto: scuola di recupero, materiale scolastico, ripetizione, e anche un pasto quotidiano. E poi, alla domanda dell’arcivescovo/cardinale, cominciando in un hangar pluriuso una

nuova parrocchia con già un migliaio di fedeli alla messa domenicale”.

Compito di don Bepi, assieme ad altri tre salesiani malgasci, tutti “suoi” ragazzi fin dall’inizio del loro percorso vocazionale è quello di coordinare e ampliare quanto fatto finora dai confratelli, già orientati nel settore della motoristica diesel per camion e mezzi portuali per il trasporto della mercanzia dal porto a tutto il Madagascar.

Successo per la mostra “Dialoghi d’Arte” degli Artisti del Delta

Ha avuto un buon riscontro di pubblico la mostra “Dialoghi d’Arte” degli Artisti del Delta di Porto Viro presso il Museo archeologico nazionale di Adria.

La mostra, patrocinata da Comune di Adria, Provincia, Regione ed Ente Parco, è nata in collaborazione con l’amministrazione del museo e ha presentato le opere fotografiche e pittoriche di cinque associati (le stesse che hanno vinto il premio della giuria alla mostra di aprile ‘Il nostro Delta’ presso la Sala Eracle).

Obiettivo della mostra era far

conoscere e dare spazio ad artisti locali in un ambito maggiormente rappresentativo e nello stesso tempo promuovere e di-

reperti archeologici,legando i soggetti delle opere degli artisti partecipanti alle varie sezioni dell’itinerario museale.

vulgare le radici storiche e culturali polesane dei nostri progenitori etruschi.Per coinvolgere i visitatori si è pensato ad un percorso tra gli spazi liberi da

Una ventina le opere esposte da Fabrizia Burgato, Alberto Finco, Ettore Marinelli, Silvio Zago eGabriella Burgato Dumas. Quest’ultima, presidente del sodalizio dal 201 2, ha commentato:“Solo la passione per l’arte e la serietà dei progetti può nel tempo portare ai risultati che siamo riusciti ad ottenere in questi anni e questa esposizione al museo adriese porta ulteriore lustro agli Artisti del Delta”. (f.p.)

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Solidarietà. Per il cofondatore del centro salesiano San Giusto arriva un’altra chiamata Don Giuseppe ‘Bepi’ Miele
Porto Viro Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
“Dopo sei anni di direttore al post noviziato e all’opera di Fianarantsoa il superiore mi ha chiesto di andare a Tamatave (Toamasina in malgascio) in un’opera che sta iniziando”

Bilancio di inizio anno. Il sindaco Roberto Pizzoli e la sua squadra fanno il punto sul futuro del Comune

“Molto bene i dati sul turismo, tanti i lavori pubblici al via”

Con l’inizio del nuovo anno e in vista delle prossime elezioni comunali, il sindaco Roberto Pizzoli non si sbilancia nel confermare la squadra che in questi anni ha amministrato il Comune polesano e fa il punto su Porto Tolle con uno sguardo al futuro. “Il nostro è un comune con una popolazione che supera di poco i 9mila abitanti, ma che sostiene i costi di una città a tutti gli effetti, con 11 frazioni, 7 cimiteri, gli ambulatori medici e i diversi plessi scolastici. Abbiamo iniziato il 2023 con un incremento delle spese rispetto all’anno scorso, pari al 40%, per via delle conseguenze della guerra in Ucraina e del rincaro delle utenze. Siamo quindi passati da una spesa complessiva di circa un milione di euro a una cifra che si aggira attorno al milione e mezzo”.

Una nota positiva si registra per il turismo di prossimità: per via del Covid, molti italiani hanno scelto le bellezze del Delta. “Basti pensare – informa il sindaco – che in Villaggio Barricata il 2022 ha visto una presenza del 90% di italiani e della rimanente porzione di stranieri, percentuale che gli scorsi anni era totalmente invertita. Per quanto riguarda l’ex centrale Enel, procedono i lavori di demolizione, necessari per poi procedere con l’attuazione del progetto di costruzione di Human Company”.

“Per il settore lavori pubblici – informa l’assessore Diego Marchesini – sono in fase di completamento l’intervento per la rotatoria di ingresso a via Matteotti, per un costo di 200mila euro ed è in corso la manutenzione ed informatizzazione del mercato ittico di Scardovari con una spesa di 100mila euro”.

“Nei prossimi mesi –prosegue l’assessore – attueremo il progetto per la riqualificazione del parco di Donzella. Per le strade abbiamo redatto un elenco delle asfaltature in ordine di urgenza che interessano i 230 km di strade del nostro comune. Per l’anno appena concluso ne abbiamo spesi 250mila euro in tale ambito. Per il servizio buche abbiamo una spesa fissa di 150mila euro annuali”.

“Stiamo lavorando per mantenere il corso di Pesca Commerciale, fiore all’occhiello del nostro comune e di tutto il delta e per questo abbiamo in programma di attuare azioni volte alla risoluzione del problema principale, ovvero la mobilità, con l’obiettivo di incentivare studenti e famiglie a scegliere il corso, che offre buoni sbocchi in ambito occupazionale”, spiega Pizzoli.

“I lavori nelle lagune procedono, sono infatti diversi gli interventi portati avanti dal Genio Civile, azioni formal-

mente volte al ripristino della costa che di fatto rendono più produttive le nostre lagune – spiega l’assessore alla pesca Tania Bertaggia che ricorda di aver erogato 20mila euro “alle dieci nuove attività commerciali che hanno sfidato il Covid, investendo nel territorio e aprendo in piena pandemia”.

“Per Boccasette – annuncia l’assessore Federico Vendemmiati – è stato presentato un progetto per accedere a fondi ministeriali per completare la tensostruttura”.

“Da più di un decennio cerchiamo di aiutare il centro e le famiglie”

“Un ponte per” è il progetto di indubbio valore che registra come motore trainante da più di un decennio l’associazione Luce sul mare. Un gruppo di cui volontari che operano nel centro diurno per disabili nato dall’unione di intenti del sodalizio con altre due realtà sociali, Barriere invisibili e Down

Rovigo e ha sede nell’ex asilo Badaloni messo a disposizione dal Comune di Porto Tolle. “Da più di un decennio cerchiamo di migliorare ascoltando i bisogni di chi frequenta il centro e delle loro famiglie – commenta il presidente di Luce sul mare Franco Marangon-. Un ponte per è un contenitore di iniziative da cui prendono vita molte cose dal laboratorio artigianale a quello teatrale. Il segreto del nostro successo è che non si tratta di un posteggio, ma di un luogo in cui i ragazzi fanno vita indipendente, anche per questo abbiamo raggiunto il numero massimo di iscritti e abbiamo dovuto mettere le altre richieste in stand by”.

“Un lavoro quotidiano che viene sostenuto da varie realtà del territorio - dichiara il presidente Marangon -, tra cui il Comune di Porto Tolle, l’Asl, il Csv, il Consorzio pescatori del Polesine e Adriatic Lng”.

“Grazie a Luce sul mare che si occupa di questa realtà fondamentale non soltanto per Porto Tolle ma per tutto il Delta – ha commentato il sindaco Roberto Pizzoli -. Basti pensare che su 21 partecipanti i portotollesi sono 7, gli altri due terzi provengono da altre municipalità: la dimostrazione di quanto fare rete sia fondamentale e quanto sia necessario sostenere una realtà di questo calibro”. (gu.fe.)

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Porto Tolle
Guendalina Ferro

Scuola. Presente all’inaugurazione anche il sindaco Roberto Pizzoli

Riapre la primaria a Scardovari: “Restituito un pezzo di storia”

È

stata riaperta la scuola primaria di Scardovari, dopo i lavori di riqualificazione eseguiti in seguito al crollo del tetto della bidelleria, avvenuto lo scorso 25 aprile. Un danno accaduto, per fortuna, in un momento in cui non c’era nessuno dentro all’edificio scolastico.

“Abbiamo restituito alla comunità un edificio che fa parte della storia del nostro comune nel giorno del ritorno dalle vacanze di Nataleha commentato il sindaco Roberto Pizzoli-. Un sito riqualificato per il quale sono stati spesi oltre 350mila euro di fondi comunali”.

L’architetto Giorgio Portesan ha evidenziato: “Il crollo ha interessato 10-15 metri quadri dell’edificio, ma abbiamo voluto dare l’incarico allo studio dell’ingegnere Micheloni perché venisse compiuta la verifica strutturale di tutto l’edificio. Uno dei motivi che ha portato all’allungamento dei tempi di realizzazione dell’intervento è stata la necessità di intervenire su tutto

il solaio dell’immobile, che ora è completamente rinnovato con l’utilizzo di tecniche e materiali che consentiranno un consumo energetico ridotto”.

L’assessore Diego Marchesini ha sottolineato: “La sede della scuola primaria di Scardovari è oggi un immobile funzionale alla crescita dei nostri piccoli concittadini.

Lo Studio Micheloni è una realtà qualificata a livello nazionale, che ha saputo prontamente iniziare l’iter di operazioni che ha portato dall’attività di ispezione e diagnostica, e redazione della perizia tecnica, alla verifica dello stato di sicurezza ed infine alla progettazione definitiva esecutiva dell’intervento. Non posso che ringraziare le ditte che hanno portato a termine questo importante risultato, l’Impresa di Paolo Tessarin, Euroservice, Fusaro Impianti ed Edilcabonio”.

“Dopo quella che poteva essere una tragedia, grazie al coraggio sia amministrativo sia organizzativo è

stato realizzato in pochissimo tempo il progetto di rivalorizzazione di un edificio storico” ha commentato la dirigente Silvana Rinaldi. Nell’occasione dell’apertura della scuola è stata scoperta una targa commemorativa dedicata a Linda Marangon, la giovane studentessa prematuramente venuta a mancare all’affetto della comunità di Scardovari e di tutta Porto Tolle il

“Tarta Tur 2”: soluzioni operative per proteggere le specie protette

Sono stati presentati in sala consiliare a Porto Tolle gli esiti del progetto di cooperazione interterritoriale “Tarta Tur 2”. Tale incontro, organizzato dal Presidente del Flag Gac Chioggia Marco Spinadin di concerto con il sindaco del Comune di Porto Tolle Roberto Pizzoli, oltre alla partecipazione dei vertici del Flag Gac con l’Ingegner Andrea Portieri, l’architetto Laura Mosca e gli amministratori locali, ha registrato la presenza del Presidente del Consorzio Cooperative Pescatori Luigino Marchesini, del vicepresidente del Consiglio Na-

zionale di Federazione delle Organizzazioni di Produttori della Pesca e dell’Acquacoltura Italiane (Feder O.P.) Luigino Pelà e di esperti ricercatori e professionisti del settore pesca e acquacoltura.

Il progetto “Tarta Tur 2”, che capitalizza gli esiti del precedente “Tarta Tur 1”, è stato realizzato da un partenariato di quattro Flag italiani (Fisheries Local Action Group): il Flag Costa dell’Emilia-Romagna con ruolo di capofila, il Flag Veneziano, il Flag Gac Chioggia Delta Po e il Flag Gac Fvg. Il progetto, realizzato con la

collaborazione scientifica del Dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova, ha previsto una prima fase di ricognizione e indagine tra gli operatori del settore per inquadrare la problematica di interazione tra pesca e specie protette e valutato lo stato di incidenza, a cui è seguita un’analisi socioeconomica della pesca marittima nelle aree interessate.

I dati raccolti hanno contribuito a definire le linee guida e un protocollo operativo, quali strumenti utili che forniscono indicazioni e raccoman-

14 maggio 2021.

“Finalmente i bambini della scuola primaria di Scardovari sono potuti rientrare nelle proprie aule ed è stato bello vedere la gioia nei loro volti - ha commentato a margine dell’evento Silvia Siviero, consigliera comunale del gruppo di minoranza-. È stato però un festeggiamento amaro, perché ricordiamo che la scuola primaria non è stata

riqualificata per volere dell’amministrazione ma bensì per il crollo di una parte del solaio. Cose che non dovrebbero mai succedere perché la scuola è e deve essere un luogo sicuro. Non ci sentiamo di ringraziare nessuno se non i ragazzi ed i genitori che hanno dovuto sopportare questa situazione”.

dazioni sulla procedura da adottare in caso di cattura accidentale delle specie protette, specificando possibili soluzioni operative e sistemi di valutazione del danno provocato dagli attrezzi di pesca. “Si tratta di ricerche importanti e in particolari gli esiti che le medesime producono sotto forma di protocolli operativi, perché mettono nella condizione di poter fare concretamente azioni di tutela attiva da parte dei pescatori nell’ambito della loro attività professionale”, ha commentato l’assessore Tania Bertaggia. (gu.fe.)

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Guendalina Ferro In foto, alcuni momenti dell’inaugurazione della scuola primaria di Scardovari.

Bilancio. La Pro loco è già in moto per primavera ed estate Grande successo per gli eventi di Natale

D opo due anni di restrizioni causa Covid è tornato quest’anno il Natale a Rosolina e la gente non si è fatta scappare tutti gli appuntamenti organizzati dal Comune, in collaborazione con la Pro loco e le altre associazioni locali.

“Con l’accensione dell’albero in piazza dei Martiri della Libertà, a Rosolina centro, si è dato inizio al periodo natalizio – spiega il presidente della Pro loco rosolinese, Andrea Bergamin –. Data che ha visto anche una bella festa in piazza San Giorgio, a Rosolina Mare, organizzata e finanziata dai commercianti e abitanti della località turistica, che si mettono sempre in gioco per creare qualcosa di attrattivo per i turisti, dimostrazione che non sempre sia un dovere delle istituzioni organizzare gli eventi”.

Appuntamento oramai classico per la Pro Loco di Rosolina è quello con “Boschi a Natale”, che con il finanziamento dell’Unpli Veneto, ogni anno fa scoprire i luoghi più belli del Veneto. La tappa di Rosolina è stata il giardino botanico litoraneo di Porto Caleri, dove i partecipanti vengono accompagnati da una guida nei percorsi alla scoperta della flora e della fauna locale e finito il percorso possono assaggiare le prelibatezze enogastronomiche preparate dai volontari della Pro Loco.

“Sono stati diversi gli appuntamenti all’auditorium e al palazzetto dello sport, che hanno visto spettacoli per grandi e per piccini e il concerto di nata-

le della Filarmonica “Vincenzo Bellini” – prosegue Bergamin -. Riuscitissimo il 5 gennaio l’appuntamento con “Aspettando la Befana”, che con la musica di Elvis e le Chiare ha fatto ballare gli amanti del liscio al palazzetto dello sport. Quindi il 6 gennaio la festa dell’Epifania sul piazzale del palazzetto dello sport e il tradizionale appuntamento con il Brusa Vecia, che non ha deluso le centinaia di persone presenti che hanno potuto assaggiare le delizie offerte dai volontari della Pro Loco e dell’associazione Symposio. Frittelle, panini con soppressa e mortadella, panettone con cioccolata calda, the e vin brulè, e vedere bruciare la befana, realizzata da Andrea e Corrado, con l’aiuto di Lisa, Ro-

Un dono inaspettato: 40 pacchi di generi alimentari alle famiglie bisognose

A Rosolina è stato un Natale all’insegna della solidarietà. “Grazie alla straordinaria generosità di una nostra concittadina, sono stati donati ben 40 pacchi contenenti generi alimentari da destinare alle persone bisognose della nostra comunità – racconta il sindaco Michele Grossato - Un gesto molto bello e che scalda il cuore, specie di questi tempi dove l’individualismo ha preso molte volte il posto dell’altruismo. In questo caso un segno in controtendenza che permette di essere vicini a tante realtà della nostra comunità che, per svariate ragioni, si trovano ad affrontare un momento di difficoltà. Un grazie alla nostra benefattrice dal

cuore grande e ai volontari della locale Protezione civile che hanno proceduto alla consegna dei pacchi alle persone destinatarie, individuate sentita l’indicazione dell’ufficio servizi sociali del nostro Comune”. (m.s.)

berto, Diego, Matteo e Stefano, con un emozionante spettacolo pirotecnico”.

La Pro loco fa un vivo ringraziamento all’amministrazione comunale guidata da Michele Grossato, “che è sempre collaborativa e costruttiva e ricca di tante nuove idee, alle forze dell’ordine, a Rosolina Soccorso, ma soprattutto a tutti i volontari che ci mettono cuore e anima, a titolo gratuito, per fare divertire i loro concittadini. Adesso possiamo meritarci un po’di riposo, ma la macchina organizzativa non si ferma, perché la primavera, ma soprattutto l’estate, ci vedranno nuovamente protagonisti di tanti eventi”.

Il presidente Andrea Bergamin: “La macchina organizzativa non si ferma, perché la primavera, ma soprattutto l’estate, ci vedranno nuovamente protagonisti”

Tornano le “Domeniche a teatro”

Torna a Rosolina la rassegna “Domeniche a teatro” dopo il successo dell’edizione passata, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Regione, tramite il circuito teatrale regionale Arteven. Tre domeniche pensate per i più piccoli e che si terranno presso l’auditorium “Sant’Antonio” di Rosolina, in viale Marconi, a partire dalle 17. Si è iniziato domenica 15 gennaio con “Nico cerca un amico” a cura de Il Baule Volante Teatro. Il 29 gennaio sarà la volta de “La principessa sul pisello” con Febo Teatro / Stivalaccio Teatro. Infine il 26 febbraio toccherà a “Papero Alfredo” del Teatro Giovani Teatro Pirata. L’ingresso prevede il pagamento di un biglietto intero di 5 euro. (m.s.)

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Rosolina
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Intervista al sindaco. Il Comune investirà nei prossimi due anni 6 milioni di euro in opere pubbliche

“Nel 2023 al via i lavori al sottopasso tra via Veneto e via Retinella”

ell’ultimo anno sono stati diversi i lavori pubblici realizzati in città: dall’asfaltatura di via Europa a via Roma alla sistemazione dei manti stradali di via Manzoni e via Dante, solo per citare gli ultimi. Per i prossimi due anni contiamo di realizzare opere per circa sei milioni di euro”. Con queste parole il sindaco di Loreo Moreno Gasparini inizia a tracciare un bilancio del 2022. “Un risultato – spiega – che è frutto del lavoro partito nel 2018 che ha dovuto fronteggiare i rallentamenti dovuti all’emergenza Covid e ai rincari dei costi delle materie prime”.

Cosa si devono aspettare i loredani per il 2023 nel campo delle opere pubbliche?

“La novità più grande di quest’anno sarà l’avvio dei lavori per il nuovo sottopasso che collegherà via Veneto con via Retinella per consentire a pedoni e ciclisti di attraversare in sicurezza la via del Mare /Sp45. L’intervento avrà un costo di 720mila euro. Tale incrocio, con un investimento di altri 600mila euro, verrà trasformato in rotatoria per consentire al traffico veicolare di moderare la velocità in una delle entrate principali del nostro comune. Un’opera da un milione e trecentomila euro che sarà finanziata con una quota parte dei proventi di opere compensative di aziende che si insedieranno sul territorio, per 400mila euro come proventi dell’autovelox e per circa 300mila

euro come contributo a fondo perduto veicolato attraverso un bando regionale, istituito in base alla Legge Regionale 39/1991 relativa all’annualità 2021. Entro l’anno andremo a completare la messa in sicurezza della via principale di Loreo che dalla rotonda, dove c’è la caserma della Guardia di Finanza, arriva a via Veneto. Sarà infatti riportata al suo antico splendore piazza Matteotti, il tratto stradale che collega via Roma con via Groppo. Dei 162mila euro che verranno spesi, 110mila saranno a fondo perduto e veicolati attraverso il Gal/Avepa, mentre il resto della cifra sarà prelevato dalle casse comunali”.

Altri interventi in centro?

“Sempre nel centro storico, saranno completati con circa 62mila euro di fondi comunali i lavori al Fondaco, il sottoportico che dall’Antiquarium conduce a piazzetta Madonnina. Entro l’anno partirà inoltre il primo stralcio dei lavori di messa in sicurezza della sommità arginale di via Tornova. Un’opera da un milione e 120mila euro, di cui 700mila di fondi comunitari veicolati attraverso la Regione Veneto per un progetto presentato dal nostro Comune nel 2018 e 400mila provenienti dagli introiti dell’autovelox. L’opera complessiva di 3 milioni e 90mila euro prevederà altri due stralci di lavori che consentiranno la realizzazione della pista ciclabile su via Tornova, che collegherà il centro del paese con

la ciclabile VenTo e via Canalvecchio con la nuova pista ciclabile che si congiungerà con la destra Adige. Entro Pasqua contiamo di avviare i lavori per il nuovo sistema di videosorveglianza che verrà installato nel centro del paese, nel cimitero e anche nelle frazioni, per un importo complessivo di 140mila euro. Infine, completeremo con un nuovo stralcio lavori l’installazione delle barriere fisiche verticali (guard rail) in via Ca’ Negra per un importo di circa 45mila euro provenienti dalle casse comunali”. Qualche novità in campo sociale?

“Abbiamo modificato il regolamento per erogare i contributi alle famiglie in difficoltà, spostando il tetto Isee da 5mila euro a 7mila 500 euro. Una modifica che ci permette di aiutare più nuclei familiari”.

L’intervento avrà un costo di 720mila euro. L’incrocio, con un investimento di altri 600mila euro, verrà trasformato in rotatoria per consentire al traffico veicolare di moderare la velocità in una delle entrate principali del Comune

“Partiti i lavori di ricostruzione del ponte Rantin”

“L’11 gennaio abbiamo avuto in Comune un incontro con la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione, Elisa De Berti, i vertici di infrastrutture Venete e i dirigenti regionali per annunciare finalmente la ricostruzione del ponte Rantin – rende noto il primo cittadino –. Un appuntamento in cui è stato annunciato l’avvio del cantiere per la ricostruzione dell’infrastruttura viaria che costerà complessivamente 5 milioni e 300mila euro”.

Il manufatto, oggetto dal 2014 di tutta una serie di analisi tecniche che hanno confermato le criticità strutturali, è strategico perché consente di evitare i flussi di traffico

della Romea nei collegamenti tra le frazioni dei comuni di Loreo, Rosolina e Cavarzere.

La nuova infrastruttura sarà ad

arco, a campata unica, senza pile in alveo, lunga 72 m e larga 13 m, a carreggiata unica e con una corsia per senso di marcia larga 3 m. Il progetto prevede anche la realizzazione di nuovi impianti di pubbli-

ca illuminazione e di videosorveglianza, oltre che di monitoraggio delle strutture. La previsione di durata dei lavori è di 425 giorni. Ad oggi è ancora in vigore il senso unico alternato sul ponte Rantin, che costringe il traffico veicolare pesante a percorrere strade alternative. A far slittare i tempi del cantiere lavori, il rincaro dei costi delle materie prime che ha provocato gare d’appalto andate deserte. Dopo che la Regione Veneto ha rimpinguato con nuove risorse economiche il progetto di ricostruzione del ponte, è stata svolta la nuova gara d’appalto che ha permesso di aggiudicare i lavori alla ditta Xodo di Porto Viro. (gu.fe.)

15 www.lapiazzaweb.it Loreo
“N
Il sindaco Moreno Gasparini
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Lavori pubblici. Un esempio perfetto di sistema integrato della mobilità

Posata la prima pietra del primo lotto, Loreo-Chioggia, della ciclabile VenTo

È

stata posata la prima pietra del primo lotto della ciclovia nazionale VenTo, un tratto di circa 14.400 chilometri che unirà Loreo a Chioggia, che si svilupperà lungo gli argini del fiume Po per poi proseguire sull’argine destro del fiume Adige. Una volta terminata, tale ciclovia diventerà una delle cinque che attraversano il territorio veneto e diventerà strategica a livello nazionale. L’intervento, finanziato sia dal Ministero sia dalla Regione Veneto per un importo di un 1,2 milioni di euro per il primo lotto, avrà un costo complessivo di 2,2 milioni, di cui 150.000 euro di fondi regionali e 2.049.495,16 di finanziamento da parte del Ministero (Mims). L’opera sarà realizzata dalla CM infrastrutture di Campolongo Maggiore(Ve) in 360 giorni naturali e consecutivi, salvo imprevisti.

“Oggi più che mai, dobbiamo dare gambe alle intercomunicazioni turistiche dei percorsi del turismo slow e tutto ciò che riguarda la visitazione ambientale del territorio. Una giornata importante per un progetto sostenibile che interessa tutto il nostro territorio”, ha spiegato il sindaco di Loreo Moreno Gasparini.

“L’avvio dei lavori di oggi, è una vicinanza della Regione Veneto nel suo percorso di programmazione nell’ambito del primo tratto della ciclovia VenTo nella nostra provincia. Un’opera che diventerà di certo un fiore all’occhiello per lo sviluppo nel nostro territorio del turismo di visitazione”, ha commentato Enrico Ferrarese, presidente della provincia di Rovigo.

“Questa ciclovia non solo potenzia l’attrattività del Parco del Delta del Po, patrimonio dal valore ambientale, geografico, culturale, turistico unico, ma rappresenta un esempio perfetto di sistema integrato della mobilità – ha commentato la vicepresidente regionale Elisa De Berti – per fruire di uno dei luoghi del Veneto riconosciuto Riserva di Biosfera Mab Unesco. Oggi la mobilità lenta e gli itinerari cicloturistici sono un potente strumento di valorizzazione e promozione territoriale: non coglierne le opportunità, specie in una regione come il Veneto, sarebbe un peccato”.

A presenziare all’evento anche l’assessore veneto Cristiano Corazzari, i consiglieri Regionali Baldin, Cestari e Dolfin e i Sindaci di Chioggia, Porto Viro, Rosolina, i vertici di Infrastrutture Venete e i rappresentanti della Fiab Rovigo.

Riapre l’Università popolare polesana

Ha riaperto i battenti l’università popolare Polesana anche nella sede di Loreo.La giornata di apertura ha visto una nutrita partecipazione di nuovi utenti, oltre ai partecipanti storici. Un’occasione in cui il rosolinese Simone Martinello ha

presentato la sua ultima fatica letteraria intitolata “Dove la ghiandola marina non osa volare”, accompagnato da Sandra Boscolo.Una raccolta di poesie dove è presente la vita che non è soltanto quella autobiografica e parla della terra del delta del Po, dalla geografia incerta, con significati e suggestioni sospese tra acqua e cielo. L’autore esprime e descrive con le parole gli affetti, l’amore, la natura, fra memoria e presente: “Tutto questo costituisce l’ossatura di una silloge che quasi inconsapevolmente comunica una riflessione sulla vita che ha una rotta imprevedibile” si legge nel testo.

La serata è stata allietata dal centro Danza Loreo, che ha dato un tocco di eleganza, interpretando in musica alcuni brani del libro.

In merito, l’assessore alla Cultura Sara Forzato ha espresso la sua soddisfazione nel constatare la forte presenza di nuove leve e il grande interesse che ha riscosso il programma di lezioni che termineranno a maggio. “Le iscrizioni sono ancora aperte –informa l’assessore – e possono essere effettuate ogni giovedì alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Loreo”. (g.f.)

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Loreo
Guendalina Ferro

Al PalaVigor ripartono i cantieri: tutto pronto per l’efficientamento

Ripartono i lavori al PalaVigor, il cui cantiere si era fermato a causa dei ritardi per il caro prezzi. I prossimi stralci riguarderanno il prospetto sud e le opere di efficientamento. I fondi sono stati recuperati dall’Ufficio tecnico. Il palasport, intitolato a Vigor Bovolenta, campionissimo della pallavolo, nato e cresciuto a Taglio di Po, nel 2017 aveva subito ingenti danni, provocati da una tromba d’aria. Da allora è in attesa di essere riaperto e fruibile, sia dalla scuola media sia da alcune società sportive. Tra queste, la squadra di pallavolo femminile, militante nel campionato nazionale di serie B. L’assessore comunale ai lavori pubblici, Matteo Sacchetto ha annunciato, che con delibera di giunta dello scorso 29 dicembre, è stata formalizzato lo stralcio finale del progetto di recupero dell’impianto sportivo sito in via Don Minzoni. “Il piano generale di recupero, riguarda il completamento della pavimentazione del campo da gioco, l’adeguamento strutturale del prospetto sud e la sostituzione dei serramenti – precisa l’assessore Sacchetto –. Inoltre, sono previsti lavori per l’efficientamento energetico e opere di completamento”. Il progetto di recupero era stato iniziato dalla precedente amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Francesco Siviero, e vide in prima linea l’attuale capogruppo di minoranza, Davide Marangoni, all’epoca assessore ai lavori pubblici.

L’impianto dedicato al campione tagliolese Vigor Bovolenta sei anni fa era stato colpito duramente da un importante evento meteo, che ne ha compromesso la funzionalità, in maniera tale da rischiare il crollo. Già nel 2018, il Comune iniziò tutte le procedure amministrative necessarie all’avvio, in pochi mesi, dei lavori, che consentiranno, con diversi stralci funzionali, la ristrutturazione dell’edificio.

I primi due stralci funzionali hanno consentito la messa in sicurezza della parte strutturale dell’edificio, il rifacimento della tribuna, la revisione degli spogliatoi, la ricostruzione dell’intera copertura e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione interna, mentre, un terzo stralcio ha permesso l’adeguamento della struttura alle norme antincendio. Il rincaro dei materiali, dovuto all’attuale crisi

laPiazza Digital Social

sanitaria Co-

e poi dalla guerra tra Russia

ha fatto lievitare i costi,

stralcio, arrivando a superare i 400mila euro (inizialmen-

il costo era stimato in 235mila

In totale, l’opera di rifaci-

dell’importante palasport,

a costare 1 milione 650mila

finanziati interamente con

Pnrr. Questa cifra riguarda solamente il quinto stralcio. Per il

terzo stralcio, l’ammontare è di 1 96mila euro, recuperati dal bilancio comunale. In aggiunta vanno aggiunti 16mila euro, con un co-finanziamento tra Regione (10.780 euro) e Comune (5.220 euro).Una volta conclusi tutti questi interventi, verrà finalmente riaperto il Pala Vigor, sia agli allenamenti delle società sportive, che alle attività scolastiche.

Gradiente cooperativa sociale ha sottoscritto il Patto per la Lettura

“Leggere storie è un atto di grande impatto sociale che può cambiare le traiettorie di vita”. Gradiente cooperativa sociale è uno dei primi soggetti sottoscrittori del Patto per la Lettura con “Verona Città che Legge” e, per la provincia di Rovigo, con Taglio di Po “Città che Legge”.

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Di recente al Comune di Taglio di Po è arrivato il riconoscimento ufficiale da parte del Cepell (Centro per il libro e la lettura), istituto autonomo del Ministero della Cultura, d’intesa con l’Anci, Associazione nazionale Comuni italiani.

“Sinergia, collaborazione, creatività e soprattutto tanto entusiasmo. È con questo spirito che Gradiente ha sottoscritto il Patto per la Lettura, uno strumento che di fatto riconosce la lettura come un valore sociale fondamentale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta di soggetti pubblici e privati presenti sul territoriospiegano i responsabili della biblioteca comunale tagliolese -. Attraverso la sottoscrizione del Patto e in collaborazione con una molteplicità di soggetti, come biblioteche, enti culturali e istituzioni, servizi educativi e scuole, gruppi di lettura, associazioni e realtà del Terzo Settore, librerie e case editrici, Gradiente si impegna a coinvolgere nella promozione della lettura le diverse realtà del territorio, ritenendo la vita culturale un valore irrinunciabile. Riconoscere e sostenere la crescita, attraverso la diffusione della lettura, intesa come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva”. (m.s.)

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Lavori pubblici. L’opera verrà a costare 1 milione 650mila euro, finanziati interamente con il Pnrr
Taglio di Po

Anmil. L’associazione fa emergere i dati preoccupanti della situazione

Cresce il numero delle denunce per infortuni sul lavoro in Polesine

Sono in aumento, nella provincia di Rovigo, i numeri negativi relativi a denunce, infortuni, malattie e morti sul lavoro. I dati impietosi emergono dall’elenco fornito dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Il riferimento è quello relativo al periodo gennaio-agosto 2022. L’elaborazione di Anmil, tiene conto di quello che le è stato fornito da Inail.

Il confronto trail 2021 e il 2022, vede il Polesine con numeri molto preoccupanti. Lo scorso anno gli infortuni totali denunciati erano stati 1.564, mentre quest’anno sono stati 2.012, facendo registrare un aumento pari al 28,6%. La media nazionale è del +38,7%, mentre quella regionale è del +32,1%. Questo il trend nelle altre province venete: Belluno 1.711 nel 2021 è passata a 2.304 nel 2022(+34,7%), Padova 7.900 nel 2021 - 9.614 nel 2022 (+21,7%), Treviso 8.160 nel 2021 - 11.286 nel 2022 (+38,3%), Venezia 7.252 nel 2021 - 10.715 nel 2022 (+47,8%), Verona 8.966 nel 2021 - 10.782 nel 2022

(+20,3%), Vicenza 8.258 nel 2021 -11.144 nel 2022 (+34,9%).

Sul fronte invece degli infortuni mortali denunciati, la provincia di Rovigo è passata da 5 morti nel 2021 a 6 nel 2022, adando in controtendenza a quella che è stata la variazione totale a livello generale è stata del -12,3 su tutto lo stivale. L’Italia è infatti passata dai 772 morti dello scorso anno ai 677 di quest’anno. In Veneto si è passati da 63 a 65. Questo l’andamento delle altre province venete: Belluno da 3 a 5, Padova da 11 a 9, Treviso da 13 a 5, Venezia da 9 a 12, Verona da 14 a 15, Vicenza da 8 a 13. Infine, le malattie professionali denunciate sono state un vero record in Polesine, che non ha eguali: 94 nel 2021 - ben 272 nel 2022, facendo re-

gistrare un incredibile +189,4%. In ambito nazionale nel 2021 le malattie erano state 36.496, mentre nel 2022 sono passate a 39.367 (+7,9%). In Veneto si è passati da 2.249 a 2.525 (+12,3%). Questi i dati delle altre province venete: Belluno 72 nel 2021 - 82 nel 2022 (+13,9%), Padova da 631 a 773 (+22,5%), Treviso da 315 a 345 (+9,5%), Venezia da 369 a 351 (-4,9%), Verona da 388 a 349 (-10,1%), Vicenza da 380 a 353 (-7,1%).

Luciano Serafin, presidente provinciale di Anmil Rovigo, ha chiesto a gran voce, alla politica, di rimettere il tema della sicurezza sul lavoro tra le sue priorità. “I dati Inail sul trend del 2022, parlano chiaro. C’è poco da interpretare. Rischiamo di vedere incrementate di quasi il 50% le de-

nunce di infortunio e i decessi sul lavoro. Presentarsi in Europa alla vigilia della formulazione di importanti documenti non crediamo sia un bene per il nostro Paese. L’auspicio è che gli infortuni e le morti sul lavoro diventino oggetto di un’azione specifica, decisa e realmente efficace. E noi vogliamo farne parte”. Anche Rovigo, alla pari delle principali città italiane, ha ospitato la 72. Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Lo slogan scelto per questa manifestazione era “La nostra storia comincia dove finisce la

prevenzione”. La città capoluogo del Polesine ha il monumento dedicato alle Vittime del Lavoro, posizionato all’esterno della sala Gran Guardia, in piazza Vittorio Emanuele II. Le rappresentanti dell’Inail, Cristina Occari e Marilena Callegaro, come da consuetudine, hanno avuto il compito di consegnare i brevetti e i distintivi d’onore, ai nuovi grandi invalidi del lavoro e agli invalidi minori, in quella che è una cerimonia sempre molto toccante ed emozionante.

23 www.lapiazzaweb.it Delta
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“Presentarsi in Europa alla vigilia della formulazione di importanti documenti non crediamo sia un bene per il nostro Paese. L’auspicio è che gli infortuni e le morti sul lavoro diventino oggetto di un’azione specifica, decisa e realmente efficace”
Un momento della giornata Anmil svoltasi a Rovigo e il presidente di Anmil, Luciano Serafin

Confartigianato Polesine. “Un’opportunità da cogliere, serve una ventata di fiducia e di ottimismo”

Dal Fondo Europeo di sviluppo regionale un miliardo per le imprese

Il presidente polesano Campion: “Le parole chiave saranno innovazione, transizione ecologica e digitalizzazione. Fondamentale sarà per le imprese creare progetti ambiziosi”

I l nuovo anno per le imprese si è aperto con un’importante opportunità: è stato approvato dalla Commissione Europea il programma “PR Veneto FESR 2021-2027” a sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Si tratta di un plafond di 1 miliardo di euro, messo a disposizione per la crescita del sistema produttivo regionale affinché diventi sempre più competitivo, fortemente innovativo e sostenibile. “Le parole chiave saranno innovazione, transizione ecologica e digitalizzazione – afferma il presidente di Confartigianato Polesine Marco Campion –. Fondamentale sarà per le nostre imprese creare progetti ambiziosi e sfruttare queste opportunità che, sommate al Pnrr, potranno diventare vere occasioni di rilancio di tutto il nostro territorio polesano. Come associazione, cercheremo di tenere aggiornati i nostri iscritti dei

bandi che si apriranno e affiancarli ove possibile nelle pratiche per l’ottenimento dei contributi. Questo è il momento di accantonare la paura e di scrollarci di dosso la negatività per puntare a diversificare e potenziare la propria attività. Serve una ventata di fiducia e ottimismo perché, chi ha spirito imprenditoriale, può trovare spunti e soprattutto sostegni economici”. Confartigianato Imprese Veneto, come membro del Partenariato, ha lavorato con la Regione Veneto per la definizione dei programmi.

“I fondi saranno destinati infatti allo sviluppo e rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione delle nostre imprese –continua il presidente Campion – con una particolare attenzione all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso l’installazione di impianti ad ener-

gie rinnovabili. Un passo fondamentale, quest’ultimo, per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità richiesti dall’Europa e alla riduzione dei costi che, oggi, sono uno dei problemi primari che rallentano la crescita e la competitività”. Sempre nel Fesr un intervento a favore della formazione, per la quale Confartigianato Polesine è già impegnata con corsi di specializzazione e aggiornamento rivolti a imprese e dipendenti. “Siamo convinti che si possa collaborare in modo proattivo tra mondo imprenditoriale, pubbliche amministrazioni, cittadini se si ha chiara la vocazione e la direzione da tenere per lo sviluppo del nostro territorio. Ora che i programmi e le opportunità ci sono, facciamo in modo di unire le forze per un obiettivo comune, senza tentennamenti o protagonismi”.

Troppi incidenti, Fiab Rovigo: “Città a 30 km all’ora”

Morire camminando. Questa è l’amara verità che emerge dalla cronaca di questi ultimi mesi nella provincia polesana. In contesti diversi, spesso urbani e, cosa ancora più inquietante, attraversando la strada sulle strisce. Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) Rovigo ha quindi lanciato un appello alle amministrazioni comunali per invitarle a impegnarsi concretamente per rendere le proprie

aree urbane più sicure e diventare città 30.

Una scelta doverosa per la sicurezza: secondo i dati Aci-Istat, infatti, il 55% degli incidenti avviene in ambito urbano.. “Abbassare il limite di velocità ci permetterebbe di ridurre il numero – spiega Fiab – ma, soprattutto, la gravità degli incidenti, considerando anche che il tasso di pericolosità delle strade polesane è il più alto del Veneto e che la

possibilità di sopravvivenza per un pedone o ciclista ai 30km/h è di 9 su 10 e già ai 50km/h si riduce a 1,5”.

Una scelta doverosa però anche per la salute dell’ambiente: una quattro ruote (a prescindere dall’alimentazione) inquina meno se va più piano. E per il benessere delle persone: l’Azienda europea per l’ambiente riferisce che almeno un 1 europeo su 5 è esposto a livelli di rumore

ritenuti dannosi per la salute; il traffico urbano ne è la principale fonte.

“Come associazione siamo fermamente convinti che non ci siano alternative credibili per migliorare la qualità della vita dei nostri Comuni – conclude Fiab Rovigo – ma deve esserci uno scatto d’orgoglio e presa di coscienza reale, concreta che vada oltre qualche blando segnale verticale indicante i 30 km/h”.

24 www.lapiazzaweb.it Territorio

I corsi iniziati a gennaio si chiuderanno a maggio. Un concerto lirico per inaugurare il nuovo anno

Riprendono i corsi dell’Università Popolare di Porto Tolle

Èstato inaugurato con un concerto lirico alla sala della musica il nuovo anno di studi dell’Università Popolare di Porto Tolle, organizzato dall’assessorato alla Cultura con l’Associazione Università Popolare Polesana.

“Suoni di luce” è stato infatti curato dai docenti di canto lirico Cristina Chiaffoni e Francesco Toso, con l’accompagnamento musicale dell’organista Carlo Ardizzoni. I corsi si svolgeranno ogni martedì,dalle 16 alle 18:30, nella Biblioteca Comunale di Porto Tolle e termineranno a maggio.

La vicesindaca Silvana Mantovani nel suo intervento ha invitato i potenziali corsisti “a portare all’attenzione del personale della biblioteca temi che si gradirebbe approfondire,

perché, a fronte di un certo numero di interessati, sarà possibile avviare delle lezioni anche in itinere”.

“Siamo felici di offrire alla comunità portotollese – ha aggiunto il vicesindaco – una serie di corsi che sono momenti

Il vicesindaco Mantovani: ““Se ci saranno richieste potremo attivare lezioni anche in itinere”

di apprendimento ma anche di svago, socialità e crescita collettiva. La sede dei corsi sarà la Biblioteca, che diverrà ancor di più luogo di ritrovo e fonte di stimolo culturale. Dopo lo stop degli anni della pandemia, tor-

na un calendario di corsi che si terranno a partire dal 1 7 gennaio, ogni martedì dalle 16:30 alle 18, e si chiuderanno a fine maggio con l’assegnazione degli attestati di partecipazione. Vengono riproposti corsi come quello di storia e storia dell’arte, ma anche filosofia, psicologia, arteterapia, storia del territorio, antropologia, apicoltura e letteratura. Ringrazio l’Associazione dell’Università Popolare Polesana, i docenti che terranno i corsi, la Coop. Le Macchine Celibi per il supporto organizzativo e i cittadini che vorranno partecipare”.

I corsi si chiuderanno a fine maggio con l’assegnazione degli attestati di partecipazione. Per informazioni e iscrizioni 327 5797996.

Una mostra per celebrare i 110 anni dalla nascita di Antonioni

In occasione dei 110 anni dalla nascita di Michelangelo Antonioni, Ca’ Cornera, stazione di sosta nel Delta del Po, in collaborazione con il Circolo del Cinema “Carlo Mazzacurati” di Adria e l’associazione “Michelangelo Antonioni”di Ferrara, ha realizzato una singolare mostra con i “legni” di Roberto Antico.

Ha voluto essere presente alla mostra anche la nipote del celebre regista, Elisabetta Antonioni, che ha raccontatola strana coincidenza tra i lavori in mostra di Antico e le interessanti tematiche esistenziali dello zio, frequentatore del Delta del Po. Con molta soddisfazione la presidente del Circolo del Cinema, Emanuela Finessoha ospitato l’evento nel corso delle festivita’ natalizie. La frase “Ogni coincidenza ha un’anima”, di Alvarez de

Azevedo (Poeta brasiliano 18311852), accompagnava l’esposizione “Frammenti di paesaggio”.

La mostra dei “legni” di Roberto Antico è stata un tributo esplicito a Michelangelo Antonioni. La folgorante concordanza, ravvisata dalla nipote Elisabetta, tra i lavori di Antico, visti a Ca’ Cornera di

Porto Viro, e il “legno” accostato all’interprete dal grande regista, in una intensa sequenza del film “Il Deserto Rosso”, vuole offrire un’esperienza estetica ed esistenziale. Un esercizio di sensibilità fondato sullo sguardo, un incrocio, un incontro, costruito su una sovrimpressione mentale. (m.s.)

25 www.lapiazzaweb.it Cultura
Guendalina Ferro
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“Un progetto dedicato a chi non c’è più, ma anche a quelle donne che non hanno il coraggio di raccontare, di denunciare cosa sta loro accadendo”

Pallacanestro. La giovane società sportiva festeggia un anno di ottimi risultati

Iscrizioni in aumento: il Basket Porto Tolle continua a crescere

Sono numeri importanti per il Basket Porto Tolle, giovane società nata qualche anno fa che si sta ormai consolidando sul territorio, concentrando tutte le proprie potenzialità sul settore giovanile. Sono infatti ben 92 i ragazzi iscritti nel 2022, partendo dai cinque anni del minibasket fino ai 17 delle giovani under, questi ultimi impegnati nei rispettivi campionati interprovinciali, fatto che mancava da tempo sul territorio portotollese e che diventa fondamentale per le basi future.

Gran parte del merito di questa evoluzione va all’instancabile Alessandro Rossetti, vero factotum e anima della società. La società si è ritrovata, prima di Natale al ristorante Bussana di Tolle, storico sponsor, dove la serata ha dimostrato quanto di buono fatto negli ultimi tempi proponendo un tutto esaurito a livello

di partecipazione famigliare, con i genitori che hanno risposto con entusiasmo all’appello del presidente Filippo Ruzza che intende continuare il proprio lavoro all’insegna della massima trasparenza societaria, senza creare facili illusioni ma proponendo un

sano lavoro collettivo che riporti i più giovani a credere in uno sport che è sempre stato fiore all’occhiello dell’estremo Delta.

Importante la partecipazione dell’amministrazione comunale che attraverso l’assessore allo sport, Federico Vendemmiati, ha espresso parole di riconosci-

Il Gruppo Avis Taglio di Po ripartito con

La nuova stagione podistica per il gruppo Avis Taglio di Po, è cominciata con il Trofeo 8 comuni, svoltosi a Migliaro nello storico circuito UISP Ferrara di corsa su strada che ha visto la presenza di 350 partecipanti: ben 24 gli atleti del gruppo Avis Taglio di Po al via. Dopo l’ultima tappa, corsa nel 2020 c’era tanta voglia di trovarsi e correre assieme: è stato bravo Mattia Bergossi (Proethics) che ha vinto in 19’,57” davanti al rodigino Daniele Berto (Assindustria, 20’,03”) e Federico Soriani (Quadrilatero, 20’,45”). Al femminile successo netto per Caterina Mangolini (Atl. Delta) in 22’,25” precedendo Ilaria Baraldi (Proethics, 24’,10”) e Rosanna Albertin (Corriferrara, 24’,15”): bravissime le podiste tagliolesi con il quarto posto assoluto di Elena Tuzza e l’ottavo di Sandra Tiozzo, seconda nella categoria CF. Ottimo esordio per Giovanna Bressanello, seconda nella

mento al lavoro svolto e l’impegno concreto del Comune per avvallare tutto questo, dopo i momenti difficili della pandemia. Un grazie va anche ai giovanissimi allenatori, Francesco Pregnolato e Giada Pozzati che si stanno integrando sempre più nel gruppo tecnico e affrontan-

il Trofeo 8 comuni

do sfide fino a ieri impensabili, ai collaboratori Mariella Binatti, Alex Salmi e Carlotta Rossetti per il loro importantissimo supporto nell’organizzazione societaria.

La cena si è conclusa con la consegna delle nuove felpe agli atleti, pronti ad affrontare ancora più entusiasti le prossime gare.

DF, dietro Silvana Ban e si sono difese anche Ilenia Roma, Debora Stoppa, Lucia Terlizzi, Evelyn Finotti e Roberta Lessio. Non male anche i maschi con il secondo posto di Ubaldo Zanetti nella MM, ma tanti piazzamenti con Antonio Barbato, Paolo Bovolenta, Donà Raffaele, Max Baldan, Paolo Franzoso, Adriano Liviero, Walter Bellato e Roberto Garbi.

È pronto, intanto, il calendario podistico per il nuovo anno, quello polesano che da sempre si interseca con le province di Ferrara e Padova che vede uno “zoccolo duro” nelle manifestazioni storiche con la corsa di Zampine di Stienta, la “Sgrupada” di Castelmassa a Pasquetta. Confermato il circuito “Adriatic LNG” che vedrà come prima tappa, il 25 aprile, l’omaggio alla Serenissima, “spostata” dalla sua collocazione abituale in notturna a fine luglio. (c.a.)

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Gran parte del merito di questa evoluzione va ad Alessandro Rossetti, vero factotum e anima della società

#Regione

“Nel nostro bilancio scelte coraggiose, poche tasse e controllo accurato dei costi”

ssessore Calzavara, quali sono gli aspetti salienti del bilancio regionale?

La manovra di bilancio approvata a dicembre in Consiglio regionale e che riguarda il prossimo triennio rispecchia la nostra visione politica e strategica. Contiene scelte coraggiose che dimostrano la capacità e la qualità amministrativa, un controllo accurato dei costi e un livello di tassazione contenuto, mantenendo e rilanciando i servizi ai cittadini del Veneto. Il bilancio di previsione cuba 17 miliardi e 316 milioni di euro di cui 9,7 miliardi dedicati alla sanità, capitolo che costituisce il 75% della spesa regionale. Seguono 3,3 miliardi destinati alle partite tecniche, 1,5 miliardi per la politica regionale, 1,4 miliardi legati alla programmazione comunitarie e infine 1,2 miliardi per le anticipazioni di liquidità in ambito sanitario. Questo è il risultato della squadra Veneto, che è fatta di Amministratori pubblici, che è fatta di dipendenti pubblici, che è fatta di imprese, che è fatta di rappresentanze sindacali, che è fatta di volontariato.

Caserma Montegrappa di Bassano (100mila nel ’23; 100mila nel ’24), nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Venezia (200mila euro nel ’23)”.

La sanità impegna gran parte del bilancio, quali le novità per il 2023?

Abbiamo stanziato più di 14,2 milioni di euro nel 2023, 1,97 milioni di euro annui nel 2024 e nel 2025 per il finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza (Extra-LEA) tra cui ricordo le azioni a favore dei soggetti afflitti dalla sindrome di Sjogren e l’attivazione del corso di laurea in medicina e chirurgia da parte dell’università degli studi di Padova presso l’azienda Ulss n. 2.

Quali gli altri stanziamenti di rilievo?

“Su un totale oltre 17,3 miliardi alla sanità veneta vanno 9,7 miliardi, abbiamo valutato ogni singola voce nella distribuzione delle risorse”

“L’autonomia sarà una riforma a saldo zero, con un decentramento di competenze, i vantaggi ci saranno per tutti”

Avete scelto di non aumentare l’addizionale Irpef, perché? A fronte di prestazioni pubbliche in costante miglioramento, da 13 anni il Veneto mantiene un comportamento fiscale di bassa tassazione. Questo significa che a fronte di una leva di gettito mai azionata riusciamo a finanziare linee di spesa che si sono evidenziate anche nelle ultime settimane. Si tratta di interventi di natura culturale, destinati parte al Teatro Stabile del Veneto (750mila ’23; 1 milione nel ’24; e 1,250 mila euro nel ’25), parte destinati all’organizzazione dell’Adunata nazionale degli alpini che si terrà nel 2024 a Vicenza (250mila euro nel ’23, 350mila nel ’24), parte a contributo all’Ana per la messa a norma dell’ex

Abbiamo riconfermato i 31 milioni di euro annui per il prossimo triennio 2023-2025 a favore delle scuole paritarie del Veneto e lo stanziamento di quasi 6,2 milioni di euro per le borse di studio universitarie (incrementati di 2ml euro con l’emendamento presentato e approvato in Prima Commissione consiliare il 30 novembre), oltre ai 10 milioni di euro per il rafforzamento degli ESU e di 3 milioni di euro per il buono scuola. Ricordo anche i 78 milioni di euro stanziati nel triennio 2023-2025 per il sistema della formazione professionale.

Altra partita importante riguarda il cofinanziamento regionale a sostegno della programmazione comunitaria. Nello specifico sono 38 milioni di euro per la programmazione comunitaria 2014-2020 che si sta concludendo e 229,89 milioni di euro di cofinanziamenti regionali per la nuova programmazione comunitaria 2021-2027.

É stato difficile trovare le risorse in questo periodo di crisi? La legge di bilancio si articola in diversi interventi che dimostrano

non solo la capacità di programmare la gestione finanziaria con una visione a lungo termine, ma anche di saper utilizzare in maniera efficiente le risorse. Abbiamo valutato ogni singola voce di bilancio nella distribuzione degli oltre 17 miliardi così come la spesa discrezionale per delega. Un intervento significativo riguarda il sostegno alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB), riducendo dall’8,5 al 3,9% l’aliquota dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) a loro carico, anche al fine di riequilibrare la disparità di trattamento fiscale che sussisteva prima della legge di bilancio, tra attività pubbliche, maggiormente gravate e attività private che offrono servizi di assistenza agli anziani operanti nello stesso settore. Inoltre, è stata aumentata da 45.000 a 50.000 euro la soglia massima di reddito per poter beneficiare dell’agevolazione sull’Addizionale regionale Irpef a favore dei soggetti disabili, che pagano lo 0,9% anziché l’1,23% di base prevista dalla legge statale.

L’autonomia come potrebbe incidere sul bilancio del Veneto?

L’autonomia significa assunzione di responsabilità. È con questo spirito che è prevista dalla Costituzione. Chi è contro

l’autonomia va contro la nostra Carta fondamentale: quella stessa che viene definita la più bella del mondo e di cui non si può esserne paladini a fasi alterne, a seconda dei propri interessi. Si tratta di una riforma a saldo zero con un decentramento di competenze ma spendendo gli stessi soldi. I vantaggi ci saranno sia per i cittadini del Nord sia per quelli del Sud; ci sarà più vicinanza alle esigenze di ognuno, maggior controllo sulle scelte, minori distanze tra i cittadini e alcuni poteri decisionali.

É il principio di sussidiarietà e la vera sfida per un rinascimento del Paese.

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L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara Francesco Calzavara assessore al bilancio

“Dalla Manovra 35 miliardi a famiglie e imprese”

S ottosegretario Bitonci, dalla legge di bilancio quali i benefici per le aziende, le famiglie e anche le ricadute in Veneto?

“È una legge di bilancio importante, di oltre 35 miliardi, di cui 21 vanno in aiuti alle famiglie e alle imprese. Prevede una serie di misure per contrastare il caro energia, tenendo conto che nel mese di gennaio è prevista, ma è già in corso, una forte riduzione del prezzo del gas che porterà anche delle prospettive migliori. Ci ha aiutato moltissimo su questo fronte anche la temperatura mite di questo inverno. Gli aiuti son previsti fino al mese di aprile, ma il governo comunque è pronto e disponibile a finanziare ulteriori aiuti anche per i mesi prossimi, anche fino alla fine dell’anno se dovesse esserci necessità. Poi c’è anche una di riduzione del cuneo contributivo per le imprese. Si tratta di circa il 3% sotto i 25mila euro. La misura è stata indicata come insufficiente da Confindustria e sindacati. Per le partite IVA c’è la novità dell’ampliamento della flat tax, cioè del regime forfettario, da 65 a 85mila euro al 15%. Anche questa è una misura importante, che è stata introdotta quando ero sottosegretario all’Economia nel 2018: sottovalutata all’inizio, in realtà alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto quasi 2 milioni e 100mila partite IVA, su 5 milioni complessive. È un regime molto favorevole perché non si tiene la contabilità, si fanno le fatture senza IVA, si fa solamente la dichiarazione, quindi un regime iper semplificato. È anche quello che noi auspichiamo da molti anni, cioè il taglio della burocrazia. Ci sono poi altre misure che non sono assolutamente minori, come l’assegno unico per la famiglia che è stato ampliato per chi ha più figli, per i portatori di handicap”.

Restando sulla flat tax, la Cgia di Mestre dice che con l’innalzamento a 85mila euro le imprese continuano a pagar di più dei dipendenti. Come risponde?

“Sono due basi imponibili completamente diversi perché per il regime forfettario, e la flat tax per i lavoratori autonomi, bisogna sempre tener conto non si possono dedurre i costi, quindi viene pagata sul fatturato. Io che sono un fiscalista vedo sempre molta confusione quando vengono messi di fianco all’altro due regimi che sono completamente diversi. E poi i lavoratori dipendenti, non si offenda nessuno, hanno una maggior tutela rispetto a chi ha una partita Iva e un’impresa di carattere individuale, senza nessuna copertura di carattere assicurativo”.

Sempre nella legge di bilancio è entrata l’autonomia, quindi una battaglia veneta vinta. Cosa cambierà?

“Intanto diciamo che la bozza è stata presentata al Consiglio dei ministri. È un percorso lungo e, come ho sempre detto, non in contrasto con altri. È op-

portuno intanto approvare una legge quadro, quindi una cornice, dopodiché si lavorerà competenza per competenza. Certo bisogna rendersi conto che finché non vengono calcolati i LEP, che sono i livelli essenziali delle prestazioni, è difficile poter portare avanti i decreti attuativi e delegati che corrispondano poi all’assegnazione delle deleghe, perché i LEP sono quell’asticella che segna su ogni competenza ciò che deve essere

ché si tratta di esternazioni individuali. In realtà direi che la Lega è il partito più democratico che esista: ci sono partiti dove non c’è un’elezione diretta, dove le nomine vengono fatte direttamente da Roma, mentre la Lega invece ha uno statuto, regolamenti, militanti, congressi, sezioni, una scala gerarchica. I congressi fino adesso sono stati celebrati a Verona, a Rovigo e a Padova. A brevissimo ci sarà quello di Belluno, poi Vicen-

e il voto del militante iscritto due anni fa, che ha fatto i gazebo, vale uno allo stesso modo: è la massima espressione della democrazia proprio di carattere popolare”.

Vicenza e Treviso prossimi appuntamenti elettorali di quest’anno, la Lega come si sta muovendo?

“Per Treviso si lavora per la riconferma di Mario Conte, che ha ben lavorato.

Tra l’altro Treviso è una città di centro destra e conoscendo bene Mario Conte so che andrà assolutamente bene a Treviso e anche con un ottimo risultato.

A Vicenza c’è il Sindaco uscente Rucco: anche là si sta formando la coalizione di centro destra e penso che verrà rinnovato anche lui a Vicenza, quindi son due appuntamenti importanti e facciamo in bocca al lupo a tutti e due i candidati”.

In Veneto nel 2025 ci saranno le regionali. Anche alla luce dei nuovi rapporti con Fratelli d’Italia, a livello dei numeri, come ci state muovendo, che cosa prefigurate?

“Il governatore Zaia, alla luce di un grande successo anche di carattere personale, ha un grandissimo consenso. Il risultato ovviamente delle ultime politiche non è un risultato molto buono, non tanto in Veneto dove abbiamo abbastanza tenuto, ma a livello nazionale.

Però io ero in Lega quando era al 2,9 % ed è normale che nel movimento e partito col simbolo più vecchio, dove ci sono continui rinnovamenti anche della classe dirigente, ci siano degli alti e bassi. Quindi io direi di aspettare, lasciamo stare i sondaggi, l’elettorato è molto mobile rispetto a una volta. Poi governando le cose un po’ cambiano, no? Senza nulla togliere ovviamente al lavoro che stiamo facendo adesso al governo, però all’interno dell’equilibrio del centro destra io penso che è un po’ i valori cambieranno”.

Un’ultima domanda. Una valutazione da ex sindaco su Padova, a sei mesi dalla riconferma di Giordani.

erogato al singolo soggetto e ciò invece che poi è di competenza di carattere di carattere regionale”.

Veniamo alla politica. La Lega ha celebrato i primi congressi, altri ce ne saranno a fine gennaio, un commento su questi primi risultati?

“È un grande segnale di democrazia. Io non scendo mai nelle polemiche, che secondo me sono anche negative per il partito, perché la sensazione che si dà all’esterno è magari che ci sia un movimento rissoso, in realtà non è così per-

za, Venezia e Treviso e poi si arriverà all’elezione del segretario regionale. Quindi non c’è una Lega spaccata in due?

“Io non lo vedo tra i militanti. Ripeto, magari c’è qualcuno che preferisce esternare nei giornali o in tv o alla stampa piuttosto che fare un colpo di telefono o partecipare ai congressi e dire magari quello che pensa. Io penso che finito un congresso bisogna accettare il risultato. Votano i militanti. Nel nostro movimento il voto di Bitonci vale uno

“È un momento storico particolare per i sindaci, nel senso che la pandemia li ha molto aiutati, perché non c’è stata la possibilità di confronto elettorale. I sindaci come i governatori hanno avuto una grandissima visibilità, quindi era difficile contrastare qualcosa che era già molto consolidato. Poi la campagna elettorale è anche partita tardi, con il via libera che c’è stato solo a gennaio da Fratelli d’Italia. Insomma tante concause. Poi è logico che i sindaci che sono al secondo mandato, con una pandemia di due anni alle spalle, son stati favoriti. Però sento che non tutto quadra a Padova, che ci sono parecchi temi, che forse non c’è stato il tempo di tirar fuori, quindi vedremo nei prossimi mesi già di cominciare a individuare una compagine che possa al termine del mandato di Giordani, esprimere un candidato contendibile”.

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L’intervista. Il sottosegretario Massimo Bitonci (Lega) sulla Legge di Bilancio
Giorgia Gay
Il sottosegretario Massimo Bitonci

In Veneto 49 Comuni al voto: test a Treviso e Vicenza

La prossima primavera il Comune di Treviso sarà chiamato al voto e, questo rappresenta, certamente uno dei test più significativi che si terranno, in questa tornata, in Veneto. Il Sindaco, Mario Conte si candiderà alla ricerca del bis a capo di una coalizione di centrodestra. Superata ogni suggestione di costruire una coalizione larga con il Terzo Polo si mantiene, quindi, uno schema tradizionale almeno nel centrodestra certamente, così almeno hanno sancito le ultime politiche, con un riequilibrio di forze tra Lega e Fratelli d’Italia.

Il civico Giorgio De Nardi, imprenditore del settore digitale, sarà l’alfiere del centrosinistra. De Nardi tiene a sottolineare la propria matrice civica e sarà affiancato, in questo senso, da una sua lista assolutamente trasversale.

Il Terzo Polo di Renzi e Calenda ha sancito, come da schema nazionale, il distacco, ad oggi definitivo, con il centrosinistra e si appresta a proporre un proprio candidato sindaco. Il nome che sembra essere il più gettonato è quello di Nicolò

Rocco, consigliere comunale che poche settimane fa ha dichiarato la propria uscita dal Partito Democratico.

Anche il Movimento 5 Stelle, che proprio nella Marca ormai diversi anni addietro ebbe una delle sue “culle”, tenterà la corsa in solitaria. È proprio di questi giorni l’ufficializzazione del nome del candidato sindaco: si tratta di Maurizio Mestriner.

Si preannuncia, quindi, una corsa a quattro salvo sorprese delle prossime settimane. Certamente il risultato delle politiche dello scorso settembre, quando il centrodestra si fermò di poco al di sotto del 50% dei consensi, può certamente apparire, data la frammentazione delle forze che si presentano come alternative, un ottimo viatico per la riconferma del Sindaco Conte. Ovviamente “mescolare” elezioni politiche e elezioni comunali non è una pratica corretta; le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo. Staremo a vedere come si svilupperà la campagna elettorale ormai prossima ad entrare nella sua fase più calda.

La corsa elettorale a Vicenza è molto probabile che finirà con un duello al ballottaggio fra Giacomo Possamai (centrosinistra) e Francesco Rucco (centrodestra). Tutti e due si presenteranno con una lista civica appoggiata dai partiti. Questo è lo scenario delle amministrative di primavera indicato da scelte, dichiarazioni e perfino da un sondaggio di un mese fa, commissionato da Claudio Cicero, ex assessore di Rucco.

Il problema, infatti, è che i due fronti non sono compatti. A destra e a sinistra si muovono leader minori e sono annunciate liste che nascono dalla voglia di autonomia o di vendetta. Il primo caso è quello che riguarda il Terzo Polo di Azione e Italia viva, più una lista locale, “Per una grande Vicenza”, costituita in larga parte da ex Pd: hanno già deciso di correre con un proprio candidato. Fuori uno, quindi, dalla coalizione che vuole costruire Possamai, alla quale parteciperà il Pd (del resto Possamai è capogruppo dei

democratici in Consiglio regionale) e poi si vedrà chi: ex radicali, sinistra, verdi? Siamo alle prime trattative. Anche a destra i movimenti non mancano. S’è detto di Claudio Cicero ma altri sono sulla linea di partenza. Si tratta di ex assessori della giunta Rucco: Matteo Tosetto da un lato e Marco Lunardi e Lucio Zoppello dall’altro. Si tratta, come si vede di un panorama articolato che contribuirà a disperdere voti: difficilmente un candidato riuscirà ad avere il 50% più uno al primo turno. E la sfida si annuncia interessante perché un sondaggio dà Rucco in testa con il 50,5% e Possamai all’inseguimento con 49.5%. È vero che i sondaggi vanno presi con le pinze, perché un bel 35% di interpellati non si esprime, ma – sempre stando al sondaggio – oltre il 50% degli intervistati non approva la gestione del sindaco uscente.

É stato approvato in commissione un emendamento alla legge di Bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa e dalle colleghe Madia, Gribaudo, Quartapelle che mantiene rendendolo strutturale il bonus per l’assistenza psicologica anche per il 2023 e il 2024 oltre ad alzare la soglia di contributo erogabile a 1500 euro dai precedenti 600.

“La conferma del bonus introdotto nella scorsa legislatura – commenta Scarpa - per merito del PD e oggi rifinanziato con uno stanziamento di 13 milioni complessivi sui prossimi due anni è un segnale

importante di riconoscimento dell’importanza del lavoro sul benessere psicologico, sebbene le risorse stanziate siano minori rispetto al 2022 e quindi serva continuare con grande decisione questa battaglia. Rimane una vergogna e un’odiosa discriminazione che ancora oggi milioni di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, siano esclusi dall’accesso alle cure psicologiche per i costi delle stesse, del tutto al di fuori della loro portata. Superare questa enorme ingiustizia deve essere una delle principali lotte del Pd nei prossimi anni. Le stesse numerosissime

richieste per il bonus sono un segnale di urgenza: su quasi 400mila richieste ne sono state evase solo una su 10.” “Questo – continua - è solo un primo passo, che oltre a dare un supporto concreto aiuta anche a scardinare un tabù che permane attorno al benessere psicologico: servirà continuare a lavorare per raggiungere obiettivi sistemici e duraturi che vadano la salute mentale pienamente riconosciuta in un’ottica universalistica di welfare. La mia generazione in particolare ha risentito in maniera devastante dell’emergenza sanitaria, durante

la quale sono diminuiti sensibilmente senso di libertà, voglia di fare, allegria, serenità, e aumentati vertiginosamente dei sentimenti di paura, solitudine, ansia, demotivazione e noia. Secondo l’Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF, da gennaio ad agosto 2022 si contano 351 suicidi e 391 tentati suicidi registrati, con una grave incidenza tra i giovani. Non ce lo possiamo più permettere, e il governo e tutte le forze politiche hanno il dovere di lavorarci. Prometto il mio massimo impegno su questo fronte anche come promotrice dell’intergruppo parlamenta-

re sulla salute mentale che ha già raggiunto oltre 50 adesioni di colleghe e colleghi di ogni schieramento: presenterò un ordine del giorno alla legge di bilancio per impegnare ulteriormente il Governo a garantire un impegno strutturale sul tema, – conclude Scarpaattraverso la creazione di una rete di prossimità territoriale di servizi di assistenza, l’incremento di personale strutturato nel SSN, la promozione di strumenti di supporto psicologico nelle carceri, la creazione di presidi di assistenza e supporto in scuole e università.”

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Antonio Di Lorenzo
L’aiuto. Passa l’emendamento alla legge di bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa: “Il bonus psicologo riconosce l’urgenza di investire sulla salute mentale” Amministrative 2023. Gli schieramenti scaldano i motori in vista della campagna elettorale Conte cerca il bis, sulla sua strada De Nardi, Terzo Polo e 5Stelle E alla fine ne resteranno solo due Qui Treviso Qui Vicenza
Sono 49 i Comuni veneti chiamati al voto la prossima primavera, in una data non ancora stabilita, ma entro il 15 giugno. Il test più significativo sarà nei due capoluoghi di provincia, Treviso e Vicenza, dove già si sono già delineate le candidature a sindaco. Otto invece i Comuni sopra i 15 mila abitanti: Piove di Sacco (Padova), Adria (Rovigo), Vedelago (Treviso), Martellago e San Donà di Piave (Venezia), Bussolengo, Sona e Villafranca di Verona (Verona).

“Le strategie per far fronte agli aumenti”

Il caro energia continua a mettere in difficoltà famiglie e imprese in tutto il Veneto. I costi esorbitanti riportati in bolletta però incominciano a far crescere dubbi e preoccupazioni. Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenore Energia, cerca di dissiparli.

“La parte più difficile da capire –spiega Agostini – è che ogni bolletta ha una variazione, nel senso che nell’ultimo anno e mezzo, oramai, il prezzo varia mensilmente con variazioni anche importanti. A parità di consumo certe volte si trova una bolletta raddoppiata. Questo crea una sorta di instabilità nel mercato e crea anche grande tensione”.

“Le misure studiate dal Governo sono efficaci in parte – continua l’amministratore di Antenore Energia –. Noi che siamo una piccola società e abbiamo circa 1 00mila utenze, riconosciamo che i bonus hanno calmierato molto le bollette, ma rimane fuori una buona parte di famiglie e soprattutto le imprese. Le imprese hanno sì alcune agevo-

lazioni, come il credito d’imposta, ma vanno a incidere molto poco. Ci troviamo bollette che sono quintuplicate, è un costo molto importante”.

“Le imprese in qualche modo hanno comunque digerito questo nuovo costo, ma bisogna lanciare un allarme, perché nel mese di dicembre le tariffe sono lentamente salite, col silenzio assoluto o in parte dei media, ma soprattutto del-

la Comunità Europea: in un anno e mezzo soluzioni non sono state trovate e quindi c’è un’aspettativa di crisi che potrebbe essere potenziale”.

“L’atteggiamento è comunque positivo – aggiunge Agostini –, perché le persone, una volta avuto lo shock all’inizio del 2022 per questo cambio tariffario, si sono organizzate e allineate. Noi avevamo previsto consumi nel mese di ottobre

pari a 4 milioni di metri cubi e le famiglie hanno consumato il 60% in meno, nel mese di novembre circa il 55% in meno, quindi hanno utilizzato l’energia in maniera più ottimale. La materia prima che avevamo prenotato è stata consumata al 50%, quindi c’è un segnale forte di presa di coscienza”. “A contenere il caro bollette, sono cose banali – spiega Agostini –: proviamo a mettere 19 e a vestirci di più; se per cena siamo nella cucina abitabile e stiamo usando un po’ il forno o siamo a tavola, chiudiamo la porta, quell’ambiente tende a scaldarsi molto di più; per guardare la tv, mettiamo la copertina sul divano, e se si dorme la notte col piumone non servono 18 gradi in casa. Se ci sono luci in casa che lasciamo accese perché tanto dobbiamo tornare, spegniamole tutte. Cambiamo le lampadine con quelle a led. Un comportamento virtuoso doveva esserci anche prima, ma adesso ancora di più. E forse ci servirà da lezione, anche perché abbiamo scoperto che l’energia

non è infinita”.

E conclude: “Bisogna guardare al futuro, adeguarsi e organizzarsi. Noi continueremo a sostenere tutte le situazioni in cui lavoriamo proprio perché pensiamo che un futuro ci debba essere. Diverso, più faticoso, ma alla fine col lavoro si risolve tutto, anche la crisi economica”.

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Regione
Caro bollette. Filippo Agostini, Antenore Energia, risponde ai dubbi dei consumatori
“Famiglie e imprese hanno preso coscienza della situazione e si stanno organizzando anche con comportamenti virtuosi”
Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenone Energia ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24

Un legame importante con il territorio e le comunità in cui l’azienda opera: è quello di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia che, anche per il 2022, nell’ambito delle sue attività di responsabilità sociale, ha scelto di promuovere e sostenere moltissime iniziative a sfondo sociale, per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto. Un impegno concreto che la concessionaria del marchio Despar ha potuto portare avanti in Veneto, così come nelle altre quattro regioni in cui è presente, coinvolgendo costantemente i suoi clienti e collaboratori attraverso iniziative volte al miglioramento dell’ambiente, del territorio e della vita quotidiana. Nel solo 2022 in Veneto Aspiag Service ha destinato importanti risorse a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative ci sono “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere e che nel 2022 ha sostenuto la ISSA School (International School of Surgical Anatomy), associazione no profit creata dai medici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR) per progetti di ricerca per la cura dell’endometriosi.

Un’iniziativa particolarmente significativa è stata, inoltre, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali. Tante anche le iniziative benefiche promosse nel 2022 a sostegno delle persone bisognose che vivono

situazioni di solitudine o di disagio economico: nel mese di dicembre Aspiag Service ha donato a sette associazioni ed enti caritativi del Veneto, una per ciascuna provincia della Regione, quasi 30 quintali di beni di prima necessità alimentari e non, tra cui pasta, biscotti, caffè e detersivi. A beneficiare della donazione sono stati l’Emporio della solidarietà di Venezia, le Cucine Economiche Popolari di Padova gestite dalla Fondazione Nervo Pasini, la Caritas delle Diocesi di Vicenza, Verona e Treviso, il Convento Frati Minori Cappuccini di Rovigo, e il Convento dei Frati di Mussoi di Belluno. Aspiag Service è stata anche al fianco dei piccoli pazienti del reparto di oncoema-

tologia pediatrica dell’Ospedale di Padova, portando un sorriso e la magia delle feste di Natale fra i bambini ricoverati in pediatria con la donazione dei calendari dell’Avvento e di 50 calze in occasione della festa dell’Epifania. Non da ultimo, Aspiag Service è stata attiva nel campo delle sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio in ambito culturale e sportivo, come Girovagarte e la Pink Run di Padova e ha partecipato attivamente al sostegno di medie e piccole realtà sportive locali, nella consapevolezza che lo sport e la cultura sono alcuni degli ambiti principali di aggregazione, formazione e crescita delle comunità.

Essere un’azienda socialmente responsabile significa anche investire in modo attento puntando su uno sviluppo sostenibile per far crescere il territorio e le sue persone, garantire un’occupazione stabile e tutelare l’ambiente e le peculiarità dei territori in cui l’azienda si inserisce. Ed è quello che Aspiag Service concretizza ogni giorno nella propria politica di sviluppo della rete vendita, scegliendo per le nuove aperture una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse e progettando i nuovi punti vendita in un’ottica green da punto di vista della riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale; un impegno e un’attenzione che, anche per il 2022, hanno permesso ad Aspiag Service Despar di rinnovare la certificazione ambientale ISO 14001. Queste sono state anche le direttrici dello sviluppo dell’azienda in Veneto che, nel corso del 2022, ha visto nelle

diverse province della regione l’apertura di 8 nuovi punti vendita (6 diretti e 2 affiliati) e la ristrutturazione di 3 negozi (2 diretti e 1 affiliato). Uno sviluppo al quale ha corrisposto anche un incremento degli occupati in Veneto con 648 assunzioni nel solo 2022. Mettere al centro le persone è infatti una delle missioni dell’azienda che oggi vede una presenza femminile che supera il 65% e un turnover in uscita inferiore al 3%, come dimostrano anche le tante persone che ogni anno vengono premiate in occasione dei Giubilei, un omaggio ai dipendenti che hanno raggiunto i 15, 20, 25, 30, 35 e 40 anni di anzianità di servizio o sono andati in pensione. Altra direttrice fondamentale dello sviluppo sostenibile è la valorizzazione delle filiere e dei prodotti locali: per questo nel corso del 2022 Aspiag Service ha rinnovato la collaborazione con la Regione del Veneto per promuovere i

prodotti tipici certificati del Veneto e le filiere corte attraverso il marchio promozionale “The Land of Venice”, un modo concreto per sostenere l’economia del territorio, supportando i produttori locali, dando risalto ai loro prodotti tramite la promozione della catena Despar e garantendo ai clienti un prodotto a prezzo giusto e controllato.

Un

2023

ancora all’insegna della responsabilità sociale d’impresa

Per Aspiag Service essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Nel corso del 2022 sono state molteplici le iniziative che abbiamo promosso e sostenuto anche in Veneto e questo continuerà ad essere il nostro impegno anche per l’anno appena iniziato: proseguiremo il progetto al fianco delle sette Questure del Veneto per campagne di sensibilizzazione su grandi temi sociali, così come iniziative a sostegno di realtà sportive, enti caritativi e associazioni della regione. Continueranno anche le partnership con università ed enti di formazione che consideriamo fondamentali nel campo della ricerca di personale e del continuo aggiornamento delle competenze dei nostri collaboratori. Tutto questo senza dimenticare due importanti filoni che caratterizzano l’impegno sociale della nostra azienda: la lotta allo spreco alimentare, che vede Aspiag Service in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market e la promozione di stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, come testimonia “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che Aspiag Service dal 2006 offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti in Veneto così come e nelle altre regioni in cui l’azienda opera. Il nostro obiettivo è infatti quello di affermare sempre più il ruolo di attore non soltanto economico, ma anche sociale all’interno delle comunità in cui ci inseriamo, lavorando insieme alle istituzioni e alla rete sociale per creare legami sempre più forti e dare un supporto concreto alla crescita del territorio e del suo tessuto associativo, culturale e sportivo.

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IL PUNTO
Regione
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Le iniziative. Anche in Veneto il supporto alla cultura e allo sport, alle raccolte fondi e donazioni
anno passato al fianco
delle comunità e del territorio Sviluppo sostenibile e strategia di recupero delle aree urbane
Donazione all’Emporio della Solidarietà di Venezia
Un
delle persone,
Squadra del punto vendita Eurospar di Jesolo (apertura 2022)

Rimettersi

Salute

Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti

Una sana alimentazione, alcune buone abitudini e un po’ di moto aiutano a “rimediare” agli eccessi delle feste

Sono trascorse le festività natalizie e la bilancia, implacabile, ci mette di fronte a quei chili in più che abbiamo messo su nel mese di dicembre lasciandoci, inevitabilmente, tentare dalle invitanti leccornie di pranzi e cene, in genere più calorici e ricchi di grassi e zuccheri, delle feste. Se, quindi, non siamo riusciti a superare le feste senza appesantirci è ora il momento giusto per “rimetterci in riga” riprendendo le sane abitudini.

A partire dalla spesa. Innanzitutto, è consigliabile evitare di acquistare per un po’ cibi golosi, come dolciumi e patatine, per allontanare le tentazioni e smettere di cedere ai peccati di gola. Dolciumi e altre golosità: si tratta di prodotti che vanno consumati con “parsimonia”, come una piacevole eccezione.

In caso di pranzi un po’ più impegnativi, per evitare gli eccessi di calorie, è opportuno ridurre il consumo di salse, antipasti e frutta secca. Così come bisogna fare attenzione agli stuzzichini che sono molto insidiosi: hanno molte calorie e grassi ma sono una vera tentazione e, poiché uno tira l’altro, può capitare di mangiarne in quantità elevate senza nemmeno rendersene conto.

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in riga per smaltire il “peso” delle feste

Il

Salute

354 ragazzi, nel 15% dei casi con problemi di “isolamento sociale”, presi in carico dall’Unità funzionale distrettuale adolescenti (Ufda) dell’Ulss 2 Marca Trevigiana nei primi sei mesi di attività del Servizio.

I giovani, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, soprattutto ragazze, provenivano da tipologie familiari diverse e per la maggior parte si sono rivolti al Servizio in maniera spontanea. Sono i dati forniti a inizio gennaio dal direttore dell’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori, Nicola Michieletto, presentando il bilancio dell’attività svolta da marzo a novembre 2022.

“L’Ufda rappresenta un Servizio sperimentale nel cui ambito adolescenti e giovani adulti che percepiscono un disagio della sfera emotiva e comportamentale e i loro genitori possono ricevere una consulenza e una presa in carico multidisciplinare psicologica-psicoterapica e psicoeducativa integrata - ha spiegato il dr Michieletto -.

I ragazzi vengono presi in carico al massimo entro 12 giorni dal primo contatto che avviene tramite Cup dedicato. Al primo colloquio telefonico, durante il quale viene effettuato un triage, segue un intervento a breve termine (8 sedute che possono essere raddoppiate se necessario) costruito su misura per il ragazzo. Le principali problematiche riscontrate finora hanno

riguardato disturbi della sfera affettiva (problemi di comunicazione ambientale familiare distorta) e disturbi legati ad ansia e stress con o senza ritiro scolastico e sociale”.

Due ragazzi hanno voluto portare la loro testimonianza riguardo alla propria esperienza, per far sapere agli altri giovani che c’è un posto, l’Ufda, dove trovare sostegno e risposte alle proprie difficoltà: William e Alessandro, 22 anni il primo e 19 l’altro. “Quando abbiamo capito di avere dei disturbi d’ansia e di stress che non riuscivamo a gestire da soli, abbiamo deciso di chiedere aiuto proprio come quando per un malessere fisico ci si rivolge al medico di famiglia”.

“L’Ufda - ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi - aiuta a combattere l’isolamento che i giovani hanno dovuto subire a causa del difficile periodo della pandemia, che ha portato con sé un incremento del 30% dei disturbi nell’ambito della salute mentale”.

“Si tratta di un progetto particolarmente importante in un periodo, quello della pandemia, che ha lasciato conseguenze importanti, anche se non sempre immediatamente rilevabili, a livello psicologico nei nostri ragazzi - ha ricordato Roberto Rigoli, direttore dei Servizi Socio-Sanitari -. Il progetto è doppiamente importante perché coinvolge, oltre ai ragazzi, anche le famiglie”.

È bene moderare anche il consumo di bibite zuccherate e alcolici.

Non è corretto, per smaltire le abbuffate delle feste, saltare i pasti nella speranza di compensare in questo modo gli eccessi. I digiuni non sono mai efficaci.

Non trascurare l’attività fisica, nonostante la stagione fredda e le temperature che ci indurrebbero a stare a casa.

È invece importante continuare a tenersi in forma. Non è necessario esagerare: è sufficiente anche una passeggiata o un giro in bicicletta, nelle ore più calde della giornata. Possono essere utili per il nostro benessere psicofisico. L’attività fisica, oltre a mantenerci in forma, infatti aiuta anche a ridurre i disturbi dell’umore dovuti alle poche ore di luce durante la giornata e contribuisce, inoltre, a prevenire influenze e raffreddori. Se le temperature sono proibitive per praticare attività fisica all’aperto, allora si può sempre decidere di cominciare a frequentare una palestra o iniziare a fare attività in casa. A partire dalle… scale. Salire e scendere le scale al posto dell’ascensore può essere già un buon inizio per fare un po’ di moto.

L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di svolgere almeno mezz’ora di attività ogni giorno.

Salire e scendere le scale è un’attività che non richiede particolari accorgimenti o attrezzature, può essere praticata ovunque, anche in ufficio, dove di solito si trascorrono molte ore seduti, e contribuisce a mantenere in salute il nostro apparato cardiovascolare, migliorando la frequenza cardiaca e il consumo di ossigeno. Salire e scendere le scale negli Usa rappresenta l’ultima tendenza del fitness. Lo “stair climbing” è una vera e propria disciplina sportiva con tanto di federazione e campionato del mondo.

Il Ministero della salute ha predisposto un opuscolo informativo che promuove stili di vita più dinamici e salutari. E tra questi è vivamente consigliato l’uso delle scale per i suoi molteplici benefici. Un solo gesto infatti, si legge nell’opuscolo, contribuisce a migliorare l’umore, l’elasticità di arterie e vene, l’equilibrio e la coordinazione. Favorisce inoltre il buon funzionamento dell’intestino e migliora la massa ossea.

Per evitare una vita sedentaria basta adottare alcune sane abitudini. Ritagliarsi uno spazio di tempo per una camminata è una di queste. Non è necessario cercare percorsi ad hoc, può bastare già parcheggiare l’auto un po’ distante dalla nostra destinazione o scendere qualche fermata prima del bus e cominciare a percorrere la strada a piedi. Camminare, anche a un ritmo moderato, riduce inoltre lo stress e aiuta a rilassarsi mentalmente.

Ogni volta che prevale la pigrizia ricordiamoci, sollecita il Ministero della salute, che l’organismo umano non è nato per l’inattività.

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disagio della sfera emotiva
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adolescenti
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punto nella
sei mesi di servizio
Servizio sperimentale rivolto ad
giovani
per una consulenza e una presa in
multidisciplinare
Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti psicoterapica e psicoeducativa integrata
e i giovani:
dell’Unità
distrettuale
dell’Ulss
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Marca Trevigiana dopo i primi
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adolescenti,
e ai loro genitori
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psicologica-

Comunicazione aumentata alternativa per “Sorridere insieme” ai piccoli pazienti

Si chiama “Sorridere Insieme” il progetto che l’associazione Assi Gulliver, da sempre a fianco della ricerca e dell’innovazione scientifica, sta finanziando a favore della sezione pediatrica del reparto di Odontoiatria di Comunità dell’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. L’iniziativa mira a rendere il reparto, e l’ospedale più in generale, sempre più inclusivo con un percorso dedicato ai piccoli pazienti non verbali e alle loro famiglie utilizzando il sistema di Caa, la comunicazione aumentata alternativa.

“Questo progetto rappresenta una straordinaria occasione di crescita socio-sanitaria - commenta Claudio Gallo, direttore del reparto - sia professionale sia umana. Sono orgoglioso di sapere che saremo uno dei pochi e primi reparti di Odontoiatria che utilizzerà questa metodica in Italia e questo ci carica di una grande responsabilità e di conseguenti aspettative. Il percorso che inizia in queste settimane con i nostri piccoli pazienti e le loro famiglie potrebbe diventare nel futuro una metodica condivisa da moltissime strutture

sanitarie a valenza pediatrica. La Caa di fatto ci permette di essere ancora più inclusivi nei confronti dei nostri piccoli pazienti speciali”.

Assi Gulliver è la prima associazione italiana che riunisce le famiglie dei pazienti con sindromi di Sotos e di Malan. “Sorridere insieme” nasce dall’esperienza personale di Elisa Zigno, mamma di Giovanni, che è paziente all’Immacolata Concezione, e membro del consiglio direttivo proprio dell’associazione.

La Caa è una pratica clinica che viene messa in campo in ambito pediatrico, riabilitativo ed educativo, per supportare i bambini che presentano difficoltà comunicative. È “aumentativa” perché ha lo scopo di potenziare la comunicazione e il linguaggio supportando tutte le potenzialità comunicative della persona, “alternativa” perché utilizza modalità alternative alla comunicazione tradizionale, avvalendosi di gesti, segni, ausili per la comunicazione e tecnologia avanzata.

“La nostra esperienza con la Caa inizia 3 anni fa - spiega proprio Elisa Zigno nella doppia veste di mamma e portavoce di Assi Gulliver

- quando iniziammo ad avere i primi approcci a questa metodologia di comunicazione. Giovanni aveva da poco compiuto 4 anni e nessun medico sapeva ancora dire se lui avrebbe parlato o meno. Noi genitori però sentivamo che lui aveva bisogno di comunicare. All’inizio non ci credevo viste le sue difficoltà di attenzione e cognitive, ma la prima volta che ha indicato la foto del suo biberon per chiedere di

bere il latte ci siamo illuminati. Oggi Giovanni ha 7 anni e non parla, ma grazie alla Caa può chiedere e raccontare tante cose alle persone che fanno parte della sua vita. Sapere che in un ospedale e su una sedia di un reparto odontoiatrico possa sentirsi a suo agio mi riempie di gioia”.

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Alessandro Cesarato
Ospedale “Immacolata Concezione” di Piove di Sacco. Il progetto finanziato dall’Associazione Assi Gulliver Il reparto Odotoiatria di Comunità nella sezione pediatrica è uno dei primi e dei pochi in Italia ad utilizzare il sistema Caa per supportare i bambini che presentano difficoltà comunicative

Idee in cucina, facili e sfiziose per un nuovo anno di gusto

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Perfette da antipasto o come stuzzichino per un aperitivo. Realizzate con pochi e semplici ingredienti per un mix di sapori che unisce il gusto dolce della zucca e del porro al gusto tipico del gorgonzola.

Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo

Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti.

PASTA PASTICCIATA BROCCOLI E SALSICCIA

Una ricetta facile e gustosa. Un primo piatto che si prepara con pochi passaggi semplici e veloci. Pochi ingredienti per una pasta al forno rustica dal successo assicurato. Ingredienti: 300 g di mezze maniche rigate; 1 cespo di broccoli; 200 g di salsiccia; 250 g di formaggio tipo provola; 1 spicchio di aglio; parmigiano reggiano grattugiato; pangrattato: olio extravergine di oliva; sale q.b

TORTA ALL’ARANCIA

Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione. Ingredienti: 250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina

Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.

Preparazione: Sbollentare in acqua salata per 10 minuti i broccoli. Nel frattempo, schiacciare uno spicchio di aglio e soffriggetelo in una casseruola con poco olio di oliva. Aggiungete la salsiccia (rimuovendo il budello) togliendo e sgranatela con una forchetta. Fate rosolare sfumando con mezzo bicchiere di vino bianco fino a farlo evaporare. Aggiungete i broccoli alla salsiccia fino a farle insaporire. Cuocere la pasta al dente e condirla con la salsiccia e i broccoli saltati in padella. In una pirofila da forno mettere la pasta e cospargetela di provola, pangrattato e parmigiano. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 200° per circa 20minuti in modo da ottenere una crosticina.

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A
Rubrica a cura di Sara Busato
tavola
Gennaio è il mese ideale per portare in tavola tante pietanze sfiziose. Ricette veloci ma dal successo assicurato

ARIETE

Anno nuovo, vita nuova. Tutto all’insegna dell’energia e di un grande entusiasmo che vi ispira e vi guida in questi primi mesi. Le premesse non possono essere che buone.

Gennaio

Vi accontentate delle piccole cose che per il momento vi garantiscono benessere e soddisfazioni. State preparando il terreno per i cambiamenti importanti.

Le prove non finiscono mai

Privilegiate il vostro sesto senso e prendete decisioni senza pensarci troppo su. Avete troppi pensieri nella testa, avete bisogno di leggerezza.

CANCRO

Vi muovete tra luci e ombre alternando a dinamismo e fiducia momenti di sconforto e irritazione. Non sarà comunque difficile ritrovare il giusto equilibrio.

LEONE

Avete una grande energia che con una certa dose di fortuna vi apriranno tutte le strade per arrivare ai vostri obiettivi. Il sorriso non vi manca e neanche l’approvazione degli altri.

VERGINE

Siete attenti e guardinghi verso il mondo esterno. Vi approccerete agli altri un po’ sulla difensiva ma questo non vi impedirà di conoscere persone che potrebbero diventare anche salde amicizie.

SAGITTARIO Oroscopo

L’INFORMAZIONE LOCALE

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Chiarezza e prontezza sono le qualità messe in campo in questo inizio d’anno per costruire il cambiamento che da tempo desiderate per la vostra vita. La tenacia non manca.

SCORPIONE

Le questioni rimaste irrisolte devono trovare in questo periodo una soluzione. Non vi mancano razionalità e buon senso che vi aiuteranno a conservare il vostro buon umore.

Sarà questo un periodo estremamente positivo per gli affetti e i sentimenti. Cercate la vicinanza delle persone amate, sapranno regalarvi momenti indimenticabili.

Non vi sono mai piaciute le situazioni ambigue. Farete di tutto per avere chiarezza e lealtà, anche a costo di dover rinunciare a qualcosa. Sarete soddisfatti della vostra condotta.

ACQUARIO

Una certa insoddisfazione condizionerà il vostro umore. Avete bisogno di conferme e di incoraggiamenti che non tarderanno ad arrivare. Siete importanti e non sempre lo tenete presente.

BILANCIA PESCI

È ora di mettere fine alle tensioni e affidarvi con fiducia al futuro prossimo. Siate ottimisti e contate sulla vostra forza d’animo: è sempre stata una risorsa vincente.

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TORO GEMELLI
CAPRICORNO

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