del Delta RESPONSABILITÀ & RISARCIMENTO PORTO VIRO (RO) Piazza Garibaldi, 3 - Tel. 0426 631947
NUOVA APERTURA ad Adria in via Manzoni,17 Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 72 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Porto Viro Terminal, timori per la pesca e l’ambiente
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Cultura “Tra ville e giardini” entra nel vivo dell’estate
Porto Tolle Municipio, è già scontro sui gettoni presenza
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EDITORIALE
tassa di soggiorno, proteste dagli operatori
Fusione tra Comuni i sindaci ci provano di Nicola Stievano
marta è d’oro ai giochi del mediterraneo
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ia le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più difficile dall’inizio della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese. Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembrano intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e potrebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e anche le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada. Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Comune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla finestra, anzi.
Balneabilità, Arpav smentisce Goletta Verde L’Intervento
E’ del metallo più prezioso la medaglia conquestata ai Giochi del Mediterraneo dalla coppia azzurra Marta Menegatti - Greta Cicolari. Nella finale di Mersin, un’altra splendida prova della polesana ha permesso la vittoria sulla coppia Arvaniti-Karakgounis pag. 33
I dati di Legambiente hanno creato allarme Commercio, dateci una manoa Rosolina mare. a non “spegnere” nostre città inquinamento” Gli assessori regionali: “Nessunaleemergenza
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di Nicola Rossi*
elle scorse settimane si è parlato a lungo però immediatamente smentiti dai rilievi di Arpav. nale per finire in prossimità della sponda sinistra della questione balneabilità inerente uasi le settecento Tempestiva tra è stata anche la risposta da parte della foce commercianti, sindaci delladelProvincia di del Po di Levante. A Rosolina Mare acque di Rosolina mare. A scatenare Padova le mondo politico preoccupato il risvolto negati- loedscorso Albarella, si sono già svolte tre campagne di e numerose associazioniperhanno partecipato reazioni polemiche sulla questione, i dati diffusi da dell’accaduto sul flusso “Percittà quanto monitoraggio e i risultati hanno sempre dato esito primo vo luglio alla fiaccolata per turistico. le vie della di Padova per Goletta verde di Legambiente secondosensibilizzare i quali a concerne Rosolina Mare - ha spiegato l’assessore favorevole. La campagna effettuata dall’Arpav a l’opinione pubblica Rosolina mare gli inquinanti erano oltre il limite a regionale all’Ambiente, Maurizio Conte - i controlli giugno è successiva a quella della Goletta verde Marina di Caleri e alla foce dell’Adige. Un*Presidente punto di Confesercenti effettuati dall’Arpav lunedì 24 giugno non hanno che si è svolta il 12 e 13 dello stesso mese”. Padova campionamento nella spiaggia di Marinacontinua di Caleri rilevato a la presenza di enterococchi intestinali “I turisti possono scegliere con tranquillità le nopag.né8 riportava la presenza di enterococchi intestinali (0 UFC/100 ml), né di escherichia coli (inferiore stre spiagge - ha tranquillizzato Conte - che non www.lapiazzaweb.it circa quattro volte superiore a quella consentita a 10 MPN/100 ml). I punti di campionamento a hanno problemi di balneabilità, a dimostrazione ENTRA INdalla RETE CON NOI! Troverai il innostro venga distribuito nuove news ache legge, fortemente inquinata anche l’acqua Rosolinagiornale sono 9: 6 perprima Rosolina eche 3 per Albarella anche dell’efficaciacon del sistema di depurazione il sito del giornale pag. 18 prossimità della Foce Adige. I dati diffusi sono stati e iniziano a 300 metri a sud del depuratore comu- monte”. Entra in Rete con noi!
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uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fiaccolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica...
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Il 15 giugno è entrata in vigore anche a Rosolina mare la tanto discussa tassa di soggiorno. Le tariffe dell’imposta deliberate dalla giunta prevedono un costo di 0,38 centesimi di euro. L’iniziativa ha originato le proteste degli operatori turistici e degli albergatori pag. 20
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EDITORIALE
segue da pag.
Fusione tra Comuni i sindaci ci provano Ariano
e’ crollata la cinquecentenaria quercia
Il gigante di San Basilio non c’è più, la cinquecentenaria quercia che ombreggiava l’argine del Po di Goro si è accasciata al suolo verso la fine del mese scorso. In molti sono accorsi sul posto per capire come mai lo storico albero, una delle meraviglie del territorio, inserita anche nelle guide del Delta, sia stato vittima di un così triste epilogo. In realtà, sembra si sia trattato di una serie di concause aggravate dalle forti precipitazioni primaverili che hanno ulteriormente indebolito le già fragili radici, il resto lo ha fatto il forte sbilanciamento dell’ombrello dell’albero provocato dal fulmine che ha colpito in pino la pianta negli anni ’70. Corbola
La gestione in forma associata dei servizi fra i piccoli Comuni è stato solo il primo passo, perché diverse amministrazioni hanno scelto la forma dell’Unione fra Comuni, che dovrebbe garantire ulteriori economie e qualche risorsa in più. Ma c’è chi si sta spingendo oltre e pensando alle vere e proprie fusioni, fra due o più Comuni. Non dimentichiamo che quasi vent’anni fa proprio in Veneto si verificò una della prime fusioni, con la nascita del Comune di Due Carrare su iniziativa dei sindaci di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. La scelta si è rivelata lungimirante, racconta ora l’attuale sindaco, e ha permesso di accedere a nuove opportunità di finanziamento, a contare su maggiori risorse per realizzare opere e garantire servizi migliori. Una strada da seguire, dunque, lungo la quale si stanno avviando altri Comuni del Veneto, dalla montagna bellunese alla bassa padovana, al rodigino, dove sei comuni hanno già deciso il loro futuro nome: Civitanova Polesine. Fusioni che non riguardano solo i microcomuni, visto che anche Este, che conta quasi 17 mila abitanti, sta portando avanti il progetto di fusione con Ospedaletto Euganeo, centro di otre 5 mila anime. Il “matrimonio” porterebbe un dote qualcosa come 9 milioni di euro per i prossimi dieci anni, una cifra che permetterebbe, raccontano gli amministratori, di gestire con maggiore tranquillità il bilancio comunale. E non importa se ce si sarà un solo Comune, con un nuovo nome, per non far torto a nessuno, ciò che conta è che rimangano i servizi, si possano asfaltare le strade, far giocare i bambini nei parchi pubblici, evitare che piova dentro le scuole. Fusione, unione o convenzioni: ciascun Comune sta cercando la soluzione ideale, non senza fatica, ma con la speranza di ottenere dei benefici. di Nicola Stievano
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trasferito il poliambulatorio
Dopo il servizio Emodialisi e il Centro trasfusionale, che si sono spostati entrambi al primo piano della palazzina dei servizi, dal 17 giugno anche il poliambulatorio si è trasferito al piano terra del nuovo edificio che raccoglie importanti funzioni aziendali ad accesso diurno. Nella nuova sede si trovano tutti gli ambulatori, ad esclusione di quello dentistico che traslocherà tra qualche mese. In “ospedale vecchio” restano il punto prelievi, l’ufficio igiene del Dipartimento di prevenzione e l’ambulatorio del decadimento cognitivo.
Guida in stato di alterazione
in aumento i controlli
Controlli a tappeto per contrastare il fenomeno della guida sotto l’effetto di alcool o di stupefacenti. Sono una trentina, infatti, i militari agli ordini del comandante Davide Papasodaro, della compagnia dei Carabinieri di Adria, divisi in 12 pattuglie per il presidio del territorio del Basso Polesine, in quanto con l’arrivo dell’estate è previsto un aumento del consumo di alcol e di droghe, e primi riscontri paiono dare ragione alle presentimenti dell’Arma. Infatti sono già stati diversi i procedimenti intrapresi nei confronti di persone alla guida in stato di alterazione. I controlli proseguiranno per tutto il periodo estivo. “Con le bande in piazza”
sette concerti per sette comuni
concluso il corso linguistico per l’integrazione
La consegna degli attestati, un buffet con specialità marocchine e canti in italiano e arabo hanno concluso a Corbola il corso di italiano per mamme e arabo per bambini. Nei tre mesi in cui si è sviluppato, tutte le domeniche mattina per tre ore, il progetto ha coinvolto nella scuola media di Corbola una ventina di mamme e circa quaranta bambini provenienti dai comuni del bassopolesine. Da una parte le mamme straniere, sostenute anche dai propri mariti, sono tornate sui banchi di scuola per apprendere la lingua e la cultura italiane, nella classe vicina invece, i bambini imparavano l’arabo, lingua abitualmente parlata dai genitori, con al lavoro un team formato dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia, l’associazione Casa Marocco di Lendinara, l’istituto comprensivo di Ariano Polesine ed il Comune di Corbola. Ulss 19
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Zuccherificio trasformato in centrale
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Delta candidato a riserva della biosfera
cultura
Provincia
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Torna a pendere la scure sulle province. pag.
scuola
Regione sicurezza
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Open day a Rovigo, un assaggio di università
Morti bianche in calo perchè è calato il lavoro pagg. 38-39
arte
Padiglione Italia alla Biennale di Venezia
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Il “Tanto par ridaretour” atravesa il Basso Polesine pag. 30
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E’ stata la banda musicale Verdi di Taglio di Po ad aprire, a Crespino, la sesta edizione del festival provinciale “Con le bande in piazza”. Sei i corpi bandistici per altrettanti paesi. In calendario sono rimasti gli appuntamenti di venerdì 12 luglio in corso Mazzini ad Adria, alle ore 21.30, venerdì 2 agosto in piazza Vittorio Veneto a Castelguglielmo, alle 21, sabato 10 agosto in piazza Garibaldi ad Ariano nel Polesine, ore 21.30, domenica 25 agosto in via Vittorio Veneto a Castelnovo Bariano alle ore 18, la serata conclusiva invece si terrà il 31 agosto in piazza Venezia a Taglio di Po, dove ai brani eseguiti assieme dagli oltre 200 musicisti seguirà la proposta di parte di repertorio di ogni singola banda. Agricoltura
a settembre il consiglio monotematico
Agricoltura in ginocchio a causa dell’eccessiva piovosità primaverile. Se ne sarebbe dovuto parlare questo mese, in un consiglio monotematico organizzato dalla Provincia, ma l’assise è stata posticipata a settembre per poter ottenere l’adesione e la presenza dell’assessore regionale Franco Manzato e del sottosegretario Maurizio Martina, e soprattutto per potersi confrontare con tutti gli attori che a vario titolo hanno responsabilità di intervento nel settore. I consiglieri provinciali Rigoni e Veronese hanno sottolineato come questa iniziativa voglia anche porre “l’agricoltura culturalmente al centro delle prospettive del Polesine, quasi per far riscoprire una sorta di orgoglio rurale e un senso di appartenenza alla nostra storia e radici”.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato Editore
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Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 giugno 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese SANITÀ Il 18 giugno scorso la Giunta Regionale ha approvato le schede ospedaliere: Rovigo manterrà il ruolo di “Hub” territoriale e nessuna riduzione di reparti e funzioni. Per quanto riguarda i posti letto per acuti il capoluogo polesano ne perderà 168, Adria 43 ma mantiene il punto nascite, come pure Trecenta
Riforma degli ospeda
di Martina Celegato
Azzalin: “Per ora si è scelto di non scegliere, ma prima o poi i nodi arriveranno al pettine”
Corazzari: “Smentita l’ipotesi di una sanità polesana satellite di quella padovana”
E’
ormai arrivato ad assumere una forma definitiva il Piano Socio Sanitario Regionale che negli scorsi mesi aveva fatto tremare il mondo della politica e dei cittadini polesani paventando tagli poco sostenibili e squilibrati per la Provincia di Rovigo nei confronti delle altre provincie venete. Il 18 giugno scorso la Giunta Regionale ha infatti approvato il tassello mancante al quadro complessivo del riordino, ossia le schede di dotazione ospedaliera e territoriale decretando per Rovigo il mantenimento del ruolo di “Hub” territoriale e nessuna riduzione di reparti e funzioni. Le 33 specialità verranno mantenute nella loro completezza e nessun servizio verrà toccato dal Piano. Per quanto riguarda i posti letto per acuti il capoluogo polesano ne perderà 168, un numero ben inferiore da quello emerso dalle previsioni non ufficiali dei mesi scorsi. Buone notizie sono arrivate anche per la struttura di Adria, che ha subito una riduzione di 43 posti letti complessivi e l’eliminazione della specialità di Anatomia patologia, ma il mantenimento dei punti nascita, scelta tenuta anche per Trecenta. Entrambe le strutture rischiavano molto in questa direzione, essendo al di sotto dei parametri minimi richiesti per il mantenimento e funzionamento di questi servizi. Un felice epilogo quindi che rende soddisfatti tutti gli attori che negli scorsi mesi si erano espressi in merito: dagli addetti ai lavori ai
dati alla mano
Il Piano Socio Sanitario in numeri
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l Piano Socio Sanitario regionale proposto dalla Giunta presieduta da Luca Zaia (nella foto) è senza dubbio molto ambizioso e prende esempio altre da realtà europee di grande rilievo. Essenzialmente l’obiettivo finale è quello di avere un servizio più capillare e vicino alla gente attraverso l’attivazione di nuovi posti letto di comunità e aumento delle specialità di primariato (da 727 a 754), aumento dell’efficienza rispettando la golden hour per l’intervento diretto e il mantenimento di tute le eccellenze attualmente presenti negli ospedali per acuti suddivisi in Hub di riferimento Europeo (le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona), in Hub di riferimento provinciali (gli Ospedali capoluogo) e in nosocomi “di rete”, tarati sull’assistenza di circa 200 mila abitanti l’uno. La grande novità risiede nell’assistenza territoriale che punta a fornire assistenza 24 h su 24 anche a chi non necessita di ospedalizzazione. “Una riforma epocale - ha commentato Zaia - non solo perché viene dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, ma perché disegna un’organizzazione sanitaria moderna e capace di essere efficiente per vari anni a venire.” Ma.Ce.
rappresentanti politici locali e sindacali, fino ai dipendenti stessi delle strutture, anche se alcune ombre e dubbi sono stati esposti da rappresentanti della politica, soprattutto se si dà uno sguardo più in generale alla realtà veneta e a come questa decisione della Giunta sia andata a definire una nuova forma per la sanità regionale. Dal Convegno dell’Associazione Attivamente in prima persona Graziano Azzalin ha affermato a riguardo: “Vorrei che fosse chiara una cosa: la partita della Sanità non è affatto chiusa con la presentazione delle schede ospedaliere da parte della Giunta, anzi il secondo tempo deve ancora cominciare. E non solo perché dobbiamo ancora vedere le schede di dotazione territoriale, ma anche perché per ora si è scelto di non scegliere, ma prima o poi i nodi arriveranno al pettine. Se i tagli li dovranno fare la commissione ed il consiglio, il peso del Polesine per un fatto meramente numerico porterà la nostra sanità ad essere ancora una volta di più sacrificata a beneficio di territori ‘più forti’. Non vorrei che a fronte di risorse ridotte e di non scelte, la differenza la facessero poi i soldi. I tagli orizzontali penalizzano sempre i territori più fragili e i cittadini più in difficoltà. A rimetterci, insomma, rischiano di essere sempre gli ultimi”. Anche Cristiano Corazzari, esponente della Lega Nord e coinvolto in prima persona nel Piano Socio Sanitario Regionale, si è espresso a riguardo: “Le schede
ospedaliere approvate dalla Giunta regionale, per quanto riguarda la provincia di Rovigo, rappresentano una conferma ed una svolta in fatto di servizi e qualità alla Sanità del nostro territorio. La partita delle schede sarà comunque chiusa in Commissione e poi in Consiglio, quando le licenzieremo definitivamente dopo un’opportuna approfondita analisi. In particolare è stato recepito l’assunto fondamentale che vede l’ospedale del capoluogo salire al ruolo di polo hub, cioè centro specializzato di riferimento provinciale, e mantenere i fondamentali reparti di Neurochirurgia e Radioterapia. Viene quindi smentita l’ipotesi di una sanità polesana satellite di quella padovana. A Trecenta oltre al mantenimento dei servizi esistenti sarà sviluppato un polo medico-riabilitativo con conferma del punto nascita, mentre ad Adria sarà mantenuto il presidio ospedaliero per la valorizzazione della specificità del Polesine insieme a Porto Viro e in rete con gli ospedali della provincia di Rovigo”. L’approvazione da parte della Giunta avvenuta lo scorso 18 giugno rappresenta il primo passo verso l’approvazione definitiva che è cominciata il 27 giugno presso il Consiglio Regionale. Il provvedimento andrà a coinvolgere concretamente tutte le strutture territoriali e il presidente della Commissione Leonardo Padrin ha deciso di raccogliere le osservazioni in merito attraverso un indirizzo di posta elettronica dedicato e un numero di fax.
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Argomento del mese 5 Ulss 19, soddisfazione al nosocomio
ali, scampato pericolo Duro il commento dell’assessore provinciale Guglielmo Brusco
“Il Polesine è stato maltrattato. Il solo fatto positivo è l’hub” di Martina Celegato
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olto critico in tema di sanità è stato Guglielmo Brusco, vicepresidente della provincia di Rovigo, che in una nota destinata a tutti i sindaci del Polesine ha sottolineato come, a differenza delle altre province, Rovigo non sia stata coinvolta direttamente nelle decisioni a riguardo della Sanità. Ossia come i Sindaci e le autorità locali non siano stati ascoltati, anzi sottolineando come “Rovigo sia stata la Provincia più maltrattata dalla Giunta Regionale del Veneto. Il solo fatto positivo, l’ospedale di Rovigo rimasto hub provinciale, non può farci certamente dimenticare la violenta offensiva contro i nostri ospedali, in termini di taglio di posti letto e servizi. Dalla Regione, poi, non possono certamente dire che bisogna tagliare e fare sacrifici, se questi non sono equi e distribuiti in modo giusto tra le varie province e Ulss Venete.” Sempre nella nota inviata a tutti i Sindaci del Polesine Brusco fa una proposta a riguardo ovvero “Chiedere alla Regione Veneto di non applicare il 3,5 per mille abitanti come limite massimo di posti letto ospedalieri. Chiediamo alla Regione di applicare il limite massimo fissato dal Decreto Balduzzi che prevede 3,7 posti letto per mille abitanti. Solo questa operazione quasi dimezzerebbe il taglio previsto nei nostri ospedali. In più, credo che il Polesine debba reclamare un trattamento almeno uguale all’unica provincia Veneta, paragonabile al Polesine per numero di abitanti e per presenza di persone anziane (Belluno, ndr). Le differenze odierne infatti, sono incredibili e a mio giudizio offensive del diritto alla salute dei Polesani. Se in provincia di Belluno, con meno abitanti, si hanno certi numeri, non Vedo perché i polesani non abbiano diritto agli stessi parametri”. Alla comunicazione verso i Sindaci Brusco ha allegato tutti i parametri di confronto con la Provincia di Belluno che hanno messo in luce le varie differenze.
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Era a rischio l’area materno-infantile
Confermata l’area acuti, potenziata ortopedia, preservata la nursery I
n seguito all’approvazione da parte della Giunta Regionale delle schede ospedaliere anche la Ulss 19 di Adria ha indetto una conferenza stampa durante la quale il Direttore Generale ha spiegato nel dettaglio tutte le modifiche che avverranno nei servizi al cittadino e tutti i servizi che si potranno trovare nella struttura locale di Adria. Dal comunicato diramato in seguito si legge come, secondo la Ulss 19, “La Regione Veneto ha tutelato la specificità dell’Azienda Ulss 19 garantendo all’ospedale di Adria il ruolo di ospedale per acuti, in rete con l’Hub provinciale, mantenendo tutte le discipline per i pazienti acuti attualmente presenti, potenziando l’area ortopedica e preservando l’area materno-infantile”. Un traguardo per l’ospedale adriese che aveva visto nelle scorse settimane un probabile rischio proprio per quest’ultima area, temendo il peggio per l’effettiva assistenza ai cittadini. Anche la casa di cura di Porto Viro “continuerà a garantire l’assistenza sanitaria sinora erogata nell’ambito della rete locale, potenziando la funzione riabilitativa già oggi presente”. Dalle comunicazioni in merito si legge inoltre come anche: L’assistenza “Lo sviluppo dell’assistenza territoriale territoriale verrà garantirà, 7 giorni su 7, 24 ore verrà garantirà su 24, grazie anche alla collaborazione 7 giorni su 7, dei medici di medicina generale e dei 24 ore su 24 pediatri di libera scelta, l’assistenza al paziente cronico. La risposta più vicina alla propria abitazione e ai propri affetti arriverà mediante le aggregazioni dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e l’attivazione delle strutture di ricovero intermedie (ospedale di comunità, unità riabilitative territoriali, hospice)”. La revisione della struttura sanitaria in tutta la Regione Veneto è stata vissuta dagli esponenti della Ulss 19 come una riforma che è andata a valorizzare delle peculiarità ed evidenziare quelle che sono le eccellenze delle strutture locali, in linea con la visione della stessa giunta regionale al momento dell’approvazione. “Forte – si legge nel comunicato diramato - di quanto già ottenuto negli anni sia nel campo delle emergenze che di appropriatezza delle cure in regime di ricovero, che hanno permesso di ottenere degenze brevi e tassi di ospedalizzazione in forte riduzione, è stato possibile organizzare la trasformazione di alcuni posti letto da ospedalieri a territoriali. Questa trasformazione di letti per acuti non più necessari in posti letto territoriali consentirà di dare una risposta più consona ai bisogni reali della gente, in particolare per le malattie cronico degenerative collegate all’invecchiamento della popolazione”. L’approvazione delle schede ospedaliere, vero strumento attuativo della riforma socio sanitaria, come nel caso di Rovigo ha soddisfatto appieno le aspettative della struttura adriese e placato le perplessità relative all’effettivo mantenimento operativo della struttura che, come nel caso di Trecenta, correva grandi rischi sia per estensione e varietà del servizio che per bacino di utenza. Ma.Ce.
6 Territorio Progetto offshore A breve il rapporto della commissione Via
Il terminal di Porto Viro preoccupa pescatori e ambientalisti Si rischia un eccessivo sfruttamento dell’Adriatico e dei canali. Costa: “Solo così si può far concorrenza al resto d’Europa”
di Andrea Zambolin
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n terminal a terra a Porto Viro e lo sfruttamento intensivo delle vie di comunicazione fluviale fino a Mantova: ecco le 2 principali conseguenze che avrà il discusso progetto “offshore” sul Delta. L’opera, dal costo stimato sui 2,5 miliardi di euro, prevede la costruzione di un modernissimo porto galleggiante a 12 km dal lido di Venezia e di 3 terminal per lo smistamento merci sulla terraferma(oltre a Porto Viro, ci sono Chioggia e Venezia). Nell’arco di 2 anni, se tutte le valutazioni ambientali saranno positive, le grandi navi petroliere e container potrebbero lasciare definitivamente San Marco, per attraccare nella nuova città galleggiante, composta da oltre 2mila metri quadrati di banchine e da 4 km di diga protettiva. Ma il prezzo da pagare per la laguna potrebbe rivelarsi molto più alto. La costruzione della banchina, l’esponenziale aumento del traffico costiero di piccole navi (per portare i container alla terraferma) e lo sfruttamento intensivo dell’Adriatico e delle vie di comunicazioni fluviali rischiano di alterare l’ecosistema già duramente provato delle nostre coste. In ogni caso, la valutazione finale spetterà alla Via nazionale (commissione per la Valutazione dell’Impatto Ambientale). Il progetto, sostenuto da Mantovani e Thetis, e che trova anche l’appoggio dell’Autorità portuale di Venezia, di Confindustria regionale e del Governatore Luca Zaia, ha l’obiettivo di rilanciare il traffico merci nel Veneto, facendo concorrenza a Trieste e ai maggiori porti italiani, Taranto e Genova. Paolo Costa, Presidente dell’Autorità portuale di Venezia,
Il progetto del porto galleggiante è convinto che il progetto offshore “sia l’unica possibilità per portare la competitività del porto veneziano ai livelli di Rotterdam, il principale scalo in Europa”. La città galleggiante, nonostante offra nuove e interessanti opportunità di lavoro, solleva un altro problema: riuscirà il Delta a sopportare un traffico sempre più intenso nei suoi navigli? L’ambiente come reagirà a questo nuovo inquinamento? Pescatori e ambientalisti hanno già espresso la loro preoccupazione. Il progetto prevede di riqualificare al meglio le zone industriali di Venezia e Marghera, sfruttando inoltre la sinergia tra i porti di Chioggia e Rovigo con le vie fluviali navigabili. Nel periodo estivo le autorità competenti valuteranno il rapporto tra l’impatto ambientale e i benefici economici che quest’opera potrebbe portare al nostro territorio, sempre nell’ottica di conciliare lo sviluppo dell’economia con la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.
In breve
Viabilità. Romea tra le priorità del Governo Tra le priorità del Governo Letta in materia di opere pubbliche presentate dal Ministro Lupi alla prima sessione del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), è stato inserito il tracciato della Romea commerciale, che consentirà di alleggerire l’attuale percorso dal traffico pesante, abbassandone in tal modo il micidiale tasso di sinistrosità (1,7 incidenti a chilometro) che le ha valso il triste primato di strada più pericolosa d’Italia. La SS 309 Romea, infatti, oltre che un percorso d’interesse storico, rappresenta attualmente l’unico asse viario che collega Ravenna a Mestre. Non esiste alcuna autostrada che segua la medesima direzione, tra riviera romagnola e Veneto. Dati alla mano, è auspicabile che almeno il traffico commerciale, così come quello automobilistico di transito, venga deviato lungo una direttrice alternativa più adeguata al numero e alla mole dei mezzi in movimento. S.B.M.
Turismo slow. “Ciclovia VenTo” Passerà anche da Taglio di Po il percorso della “Ciclovia VenTo, Venezia – Milano – Torino, lungo il Po”, il progetto elaborato dal Politecnico di Milano, dipartimento di Architettura e Pianificazione, che consiste nella realizzazione di un percorso ciclabile lungo 679 km. L’itinerario dovrebbe collegare Venezia, Milano e Torino, attraversando 242 località e seguendo per ampi tratti il corso del Fiume Po. Il progetto VenTo rappresenta una parte dell’itinerario ciclistico Eurovelo n. 8 che attraversa l’Europa e può diventare valido strumento di sviluppo turistico, economico e sociale per tutti i territori attraversati dalla Ciclovia da Torino a Venezia. S.B.M.
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PESCA TERZO INCONTRO DEL DISTRETTO ALTO ADRIATICO All’ordine del giorno: la questione del fermo pesca biologico; la nuova programmazione dei fondi FEAMP 2014-2020; il marchio identificativo del pescato dell’Alto Adriatico; il pagamento del fermo pesca e la cassa integrazione
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i è tenuto recentemente a Bologna, nella sede della Regione Emilia Romagna, il terzo incontro del Distretto Alto Adriatico, in presenza del coordinatore ed assessore veneto Franco Manzato, dell’assessore emiliano Tiberio Rabboni, dell’assessore friulano Sergio Bolzonello e di Pietro Gasparri, della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Mipaaf. “La presenza ministeriale - ha detto Manzato - è necessaria per dare garanzia al Distretto che le richieste inoltrate vengano effettivamente ratificate e trasferite poi in sede comunitaria”. All’ordine del giorno sono stati posti quattro punti fondamentali: la questione del fermo pesca biologico, proponendo per l’anno corrente il periodo dal 22 luglio all’1 settembre; la nuova programmazione dei fondi Feamp 2014-2020, chiedendo di verificare le possibilità di spesa per evitare il disimpegno; la possibilità di istituire un marchio identificativo del pescato dell’Alto Adriatico; il pagamento del fermo pesca e la cassa integrazione. “Altresì, abbiamo ricevuto dal Ministero aggiornamento in merito al bando per gli arresti definitivi, conclusosi lo scorso maggio - ha
Fermo pesca biologico, proposto il periodo dal 22 luglio all’1 settembre spiegato l’assessore Manzato - le domande presentate sono state rispettivamente 36 in Friuli Venezia Giulia, 60 per la Regione del Veneto e 90 in Emilia Romagna. Seguirà prossimamente la pubblicazione della graduatoria e la fase istruttoria, nella quale le Regioni adotteranno i decreti di concessione. A questa fase farà seguito la consegna delle licenze di pesca da parte degli operatori”.
8 Porto Viro Infrastrutture La conferenza dei servizi decisoria ha dato il via libera
L’ex zuccherificio trasformato in centrale a biomasse Una volta definiti i progetti, i lavori potrebbero avere inizio tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2014 di Elisa Cacciatori
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’ex zuccherificio di Porto Viro sarà riconvertito in una centrale a biomasse. L’ok arriva dalla conferenza dei servizi decisoria che si è svolta a fine giugno a Venezia e da cui partirà l’iter per la realizzazione di una centrale alimentata per l’appunto a biomasse da 12,5 MWh di potenza nell’area dove un tempo sorgeva l’ex zuccherificio in località Contarina. La seduta, cui erano presenti il sindaco portovirese Geremia Gennari, l’Arpav e la ditta Ecospark spa si è tenuta negli uffici veneziani della direzione tutela ambiente. Assenti i rappresentanti della Provincia di Rovigo e i Beni ambientali di Verona che hanno inviato i loro pareri favorevoli a mezzo lettera. Soddisfatto della procedura di riconversione il sindaco Gennari che incontrerà i rappresentanti della ditta Ecospark per avere maggiori Una centrale a biomasse della stessa potenza, 12,5 MWh, di quella che delucidazioni e informazioni sul percorso relativo alla verrà insediata a Contarina realizzazione dell’impianto, che potrebbe già avvenire entro la fine dell’anno per quanto riguarda le ti di Ecospark spa. Negativo era stato il voto della quindicina di dipendenti, creando inoltre un indotto tempistiche e le procedure. “Si è così conclusa la Provincia pervenuto a mezzo lettera e motivato da attorno al trasporto delle biomasse necessarie per il fase relativa alle autorizzazioni per la riconversione alcune lacune inerenti al percorso per la realizzazio- suo funzionamento. Del progetto già se ne parlava dell’impianto – ha spiegato ne dell’impianto a biomasse. da diversi anni, a seguito della chiusura dello stabiliGennari – e dopo un lungo e Pareri favorevoli Alla commissione decisoria non mento saccarifero che sorgeva a Contarina e che nel complesso percorso sono sod- da Provincia avevano presenziato neanche i tempo aveva rappresentato per centinaia di persone disfatto del risultato raggiunto. e dai Beni Beni ambientali né, tantomeno, in zona un punto di riferimento lavorativo. “Si è Una volta definiti i progetti, i ambientali l’Arpav anche se in entrambi i ripreso il cammino interrotto da tanto – ha considelavori potrebbero avere inizio di Verona casi si era a conoscenza delle rato Gennari – che riguarda il progetto presentato a tra la fine di quest’anno e l’iniassenze motivate attraverso suo tempo da Italia Zuccheri a seguito della chiusura zio del 2014”. Era, infatti, andata deserta la prima avvisi fatti pervenire in precedenza. “La centrale dello zuccherificio, determinata da un regolamento conferenza dei servizi che si era tenuta ad aprile a – ha considerato il sindaco - sarà un’occasione per comunitario che, su cinque stabilimenti attivi, ne ha Venezia lasciando sospeso l’iter di realizzazione. creare economia nel territorio”. Pare che il nuovo im- fatti chiudere quattro, autorizzando alla produzione Oltre al sindaco, erano presenti i soli rappresentan- pianto, una volta attivo, possa impiegare circa una solo quello di Pontelongo”.
spettacoli
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L’Intervento
Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città di Nicola Rossi*
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le forze politiche e sociali attorno ai problemi delle imprese commerciali e del ruolo che svolgono nel contesto delle nostre città. La situazione economica generale accompagnata da alcuni provvedimenti di deregolamentazione, ha fatto si che nei primi 4 mesi del 2013 a livello nazionale abbiano chiuso definitivamente i battenti 19.729 imprese commerciali, nel Veneto 1.336 mentre a Padova e provincia sono 137 quelle che hanno abbassato definitivamente le loro serrande in questi 4 mesi (3 al giorno).Il risultato è che intere aree nei nostri centri storici e nei centri urbani stanno velocemente subendo fenomeni di desertificazione a cui seguiranno mancanza di servizi e degrado con conseguenti costi a carico della collettività. Del resto basta ricordare che in questi ultimi 5 anni: la pressione fiscale è sensibilmente aumentata, il credito a favore di imprese e famiglie si è ridotto drasticamente, il lavoro è diventato sempre più costoso, i provvedimenti ‘Salva Italia’ anziché dare linfa ad occupazione e consumi hanno depresso l’economia, il reddito degli italiani è calato di 9.700 euro per ogni nucleo familiare. In altri termini, le misure drastiche varate nel recente passato non hanno dato nessun frutto positivo: con la sola strategia del rigore si porta il Paese alla deriva. La Confesercenti dice no quindi a politiche che puntino solo a modificare le modalità di prelievo fiscale senza ridurne il peso e senza una seria politica di riduzione della spesa. Al contempo chiediamo che finalmente la politica economica del governo centrale e di quello territoriale sia impostata partendo dalle piccole e medie imprese e ad uno sviluppo economico molto legato ai centri urbani. Sono le piccole e medie imprese, in particolare del commercio, che rendono vitali e fruibili località che altrimenti non avrebbero nessuna capacità di attrazione. Basta girare per i nostri centri urbani per rendersi conto di come le piccole e medie imprese che vi operano stiano dando vita ad un enorme sforzo di innovazione sia nell’offerta che nei servizi. Chiediamo pertanto di approvare la nostra proposta di Legge di iniziativa popolare che ridà potere decisionale alle Regioni ed ai Comuni in termini di orari di apertura dei negozi. Con la fiaccolata di Padova, centinaia di commercianti hanno simbolicamente manifestato di come siamo noi che illuminiamo le nostre città. Dateci una mano a non spegnerle. *Presidente Confesercenti Padova
Etate portovirese
“sa ghe in piassa al marti?”, rassegna di appuntamenti della pro loco di donada
’estate portovirese sarà accompagnata tutti i martedì sera dalla serie di eventi che prendono il nome di “Sa ghe in piassa al marti?” organizzata dalla Pro loco di Donada. Una volta a settimana, di sera, piazza Marconi, chiusa al traffico, sarà animata da spettacoli e caratterizzata dai negozi aperti. Sono previste sfilate di moda, musica ed eventi per i più piccini che creeranno occasione d’incontro e di potersi godere il centro all’aria aperta senza traffico. Dal 21 al 28 luglio sarà invece la volta della Festa di San Gaetano orga-
nizzata nel quartiere Fornaci dal Comitato parrocchiale. Dal 15 luglio al 3 agosto, per gli amanti dello sport, prenderanno forma i tornei serali di basket e di beach volley nel centro salesiano San Giusto, stessa location per il calcio a 5 serale che si svolgerà invece dall’1 al 10 agosto. Dal 10 al 15 del mese più caldo dell’estate sarà invece organizzato il tradizionale “agosto donadese” dalla Pro loco di Donada in piazza Marconi. Mercoledì 21 sarà tempo per i festeggiamenti del patrono di Taglio di Donada, San Pio X. Dal 29 agosto al primo
di settembre l’Apsp organizza invece i “4 giorni per la vita”. A settembre, tornerà la tradizionale festa dell’associazione apicoltori a Ca’ Cappellino e si svolgerà la prima edizione di “Pesca sportiva i lagunari” preparata dall’Apsp. Per maggiori informazioni su tutti gli eventi creati dalle associazioni del territorio portovirese è possibile consultare il calendario presente sul sito del Comune di Porto Viro, un nuovo servizio che per la prima volta permette di avere un quadro completo delle sagre e celebrazioni in paese. El.Ca. messaggio pubblicitario
Porto Viro 9 Opere pubbliche Il sindaco e i tecnici hanno incontrato i cittadini
Rivisto il progetto di Piazza Garibaldi Le proteste del comitato hanno portato l’Amministrazione a rivedere il senso unico da via Morandi a via Trento e la riduzione delle piazzole per le auto di Elisa Cacciatori
Il cantiere che interessa Piazza Garibaldi
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l progetto di Piazza Garibaldi è stato modificato in linea con le esigenze dei residenti e dei commercianti. Dopo le proteste scaturite nella creazione di un comitato cittadino, l’incontro tanto atteso dai residenti con l’amministrazione a seguito dell’inizio dei lavori di riqualificazione di Piazza Garibaldi è avvenuto, portando modifiche e miglioramenti all’area. La riunione strettamente riservata ai sottoscriventi della raccolta firme fatta pervenire al protocollo comunale, ha lconsentito di
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esporre le proprie perplessità e di poter dare suggerimenti ai diretti interessati dell’amministrazione comunale. Alla riunione oltre al sindaco Geremia Gennari, erano presenti i tecnici comunali Andrea Portieri e Antonio Lazzarini che, con l’illustrazione di planimetrie tridimensionali, hanno potuto mostrare i lavori che saranno effettuati per la riqualificazione e confrontarsi con le esigenze esigenze di residenti e esercenti, che avevano lamentato disagi a causa del cantiere e delle transenne che ne
A lavori terminati, la sosta sarà a tempo per garantire la rotazione dei posteggi delimitavano l’area. Durante l’incontro è stato possibile infatti trattare l’ingombro del cantiere per il quale è stato disposto di modificare la collocazione delle transennature che arrecano le problematiche riscontrate. Ma il fulcro della
scuole di fornaci e taglio di donada la campanella suonerÀ anche il prossimo anno
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a Giunta Comunale ha deliberato il regolare proseguimento dell’attività scolastica nei plessi dei quartieri di Fornaci e Taglio di Donada. La conferma è avvenuta dopo mesi di apprensione da parte dei genitori soprattutto del quartiere di
discussione è avvenuto in merito alla nuova organizzazione della viabilità che prevede una serie di sensi unici, tra i quali una sola modalità prevista nell’attraversamento della piazza da via R. Morandi in direzione via Trento. Una soluzione che, secondo i titolari delle attività, una volta divenuta definitiva arrecherà danni alle attività e disagi per i residenti diretti verso casa. Grazie all’assemblea che ha permesso di discutere a fondo la questione, si è convenuto apportando alcune migliorie che prevedono
Fornaci, dove gli iscritti nell’anno scolastico appena conclusosi erano 29 suddivisi in due multi-classi che comprendevano 4 alunni in prima, 4 in seconda, 4 in terza, 8 in quarta e 9 in quinta. Nessuna preoccupazione vi era invece per la primaria di Taglio di Donada, dove gli iscritti al primo anno erano 15, un numero che senza alcun dubbio ha permesso di creare una classe. A seguito di una serie di riunioni con i genitori interessati,
il cambio di direzione del senso unico da via Morandi a via Trento. E’ stata trattata anche la questione della riduzione dei parcheggi ricalcolati in un numero stimato di 61 posti auto tra la zona della piazza e quelle limitrofe. A lavori terminati, la sosta sarà a tempo per garantire la rotazione dei parcheggi a favore delle attività presenti nell’area limitrofa. Infine, è stata anticipata l’eventualità dell’acquisizione dell’area a ridosso di via Argine Po per destinarla a zona di sosta.
sono state però esaminate ed approfondite le problematiche connesse alla continuazione o meno delle attività scolastiche. La Giunta Comunale ha così recentemente ripreso in esame la situazione, e avendo verificato che sono “favorevolmente mutate le precedenti condizioni” ha deciso di proseguire con tutti i percorsi scolastici dando tale possibilità anche agli alunni delle elementari di Fornaci. El.Ca. messaggio pubblicitario
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10 Porto Viro Ambiente Un Incontro sul futuro del territorio
Delta candidato a “riserva della biosfera” Il progetto ha preso avvio a maggio di un anno fa, entro il 30 settembre verrà presentato al Ministero dell’Ambiente il quale si occuperà dell’inoltro alla sede Unesco di Parigi
Nella foto Philippe Pypaert rappresentante dell’ufficio Unesco
di Elisa Cacciatori
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entro il 30 settembre. Da qui, il Ministero si occuperà dell’inoltro alla sede Unesco di Parigi. Il progetto volto a candidare il territorio a riserva della biosfera, trova le proprie origini nel maggio 2012. E’ stato seguito dall’ufficio Unesco di Venezia, e come ha precisato il rappresentante Philippe Pypaert, si tratta di un traguardo che non comporterà alcun vincolo ambientale per il territorio oltre a quelli già previsti dal piano ambientale del Parco. Per contro, il riconoscimento sarà volto a creare una rete di collegamento che vedrà il Delta del Po connettersi ad altre realtà nazionali ed internazionali. Soddisfazione è stata dimostrata anche da parte del presidente dell’Ente Parco Geremia Gennari che vede nell’iniziativa un’ulteriore occasione di crescita economica e culturale della zona unica in Italia per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Le riserve di biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri o marini in cui si affiancano lo sviluppo sostenibile della zona interessata e la tutela della biodiversità del suo ecosistema. Sono suddivise in tre categorie: quelle centrali atte alla conservazione vera e propria, quelle cuscinetto a protezione di quelle centrali e quelle di transizione, le più estese, destinate allo sviluppo sostenibile delle attività umane. Dopo l’ulteriore incon-
tro che ha visto i rappresentanti istituzionali raccogliere osservazioni e sottoscrivere il protocollo d’intesa concordato, l’iter procede verso il riconoscimento di cui si potrà venire a conoscenza nei prossimi mesi.
IT AG
Un traguardo che non comporterà alcun vincolo ambientale per il territorio
Il riconoscimento permetterà una rete di collegamento con altre realtà nazionali
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i è svolta il primo luglio al Centro visitatori dell’ente Parco a Porto Viro la riunione mirata alla definizione della candidatura del Delta del Po a “riserva della biosfera” Mab-Unesco. All’incontro erano presenti oltre ai rappresentanti dei Comuni deltizi, le Regioni Veneto ed Emilia Romagna, le Provincie di Rovigo e Ferrara, i Consorzi di Bonifica, i Gal, i Gac, le Università di Padova, Ferrara e Venezia, la Fondazione Ca’ Vendramin, l’Autorità di Bacino del Po, l’Aipo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha promosso e finanziato il progetto, e l’Unesco. Durante l’incontro sono stati illustrati ai presenti principi internazionali che regolano il riconoscimento e la delimitazione delle aree interessate, oltre al protocollo d’intesa che sarà sottoscritto dagli enti interessati. La candidatura del Parco del Delta del Po sarà presentata al Ministero dell’Ambiente
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nche quest’anno è terminata l’attività del gruppo “Le amiche del ricamo” di Porto Viro giunta alla sua seconda edizione. Con una conviviale che ha visto prendere parte al momento conclusivo anche il presidente del centro Auser, Rossano Motta, le signore preservatrici della tradizione del ricamo, si sono incontrate per darsi un arrivederci alla prossima edizione. Tra gli appuntamenti che durante l’anno hanno visto il gruppo impegnato in diverse attività, vi è il corso di ricamo rivolto alle bambine che si è tenuto durante la Fiera del libro di Porto Viro e che ha dato gran soddisfazione alle partecipanti, e la presenza delle “amiche del ricamo” alla festa regionale del volontariato Auser. In entrambe le occasioni le oltre venti volontarie ricamatrici hanno messo alla prova la loro abilità e le loro conoscenze offrendo il loro saper fare alle giovani generazioni incuriosite e affascinate dall’arte della particolare creazione. L’appuntamento per chi fosse interessate o incuriosito dal ricamo artistico sarà dopo la pausa estiva, a settembre. El.Ca.
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12 14 Porto Tolle Politica Incandescente la prima seduta del Consiglio comunale
Scontro sui gettoni di presenza La rinuncia del Presidente del Consiglio avrebbe permesso risparmi da devolvere a un fondo di solidarietà comunale, a cui avrebbero contribuito anche i consiglieri. Proposta bocciata di Alessandro Orlandin
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l mandato amministrativo del nuovo sindaco cui avrebbero contribuito anche i consiglieri con Claudio Bellan e della sua giunta si è aperto i loro gettoni di presenza. La proposta è stata con l’inevitabile carico di tensione portato in respinta al mittente senza troppe discussioni: dote da una campagna elettorale particolarmen- Bellan ha definito fondamentale la presenza di te aspra: nella prima seduta del nuovo consiglio un presidente del consiglio comunale e ha così comunale non sono mancati momenti di vera messo ai voti la candidatura di Achille Fecchio, ace propria elettricità, in quello che è stato uno colta dall’assemblea con dodici favorevoli, quattro contrari e un astenuto. A spettacolo non esattamenfar discutere hanno contribute edificante per i tanti Nella carica ito le motivazioni addotte cittadini presenti. Principale di presidente dallo stesso sindaco Bellan, campo di scontro un’imme- è stato eletto che ha rimarcato come la diata proposta formulata Acchille scelta di Fecchio non fosse dai banchi della minoranza Fecchio sindacabile,per via degli acda Roberto Pizzoli: in sostanza il suo gruppo chiedeva alla maggioranza cordi pre-elettorali già sottoscritti dai componenti di rinunciare alla designazione di un presidente della sua lista. Di certo non si vedono margini dell’assemblea - scelta legittima per i comuni sot- di collaborazione immediati tra maggioranza to i 15 mila abitanti - assegnandone così i com- e minoranza, in quello che è uno strano gioco piti al primo cittadino. La scelta, secondo Pizzoli, delle parti: ha fatto un certo effetto vedere l’ex avrebbe permesso di devolvere il compenso del assessore Raffaele Crepaldi, oggi capogruppo di presidente a un fondo di solidarietà comunale, a minoranza nella compagine di Pizzoli, accusare
Nella foto il primo cittadino Claudio Ballan alcuni suoi vecchi compagni di giunta di essere parte di “una lista marmellata con un programma irrealizzabile”. Nel frattempo il sindaco Bellan ha ufficializzato le proprie dimissioni dalla carica di assessore provinciale alla Caccia, Pesca, Agricoltura, Vigilanza e Protezione Civile, come aveva promesso in campagna elettorale. La presidente della provincia Tiziana Virgili ha già fatto sapere che le deleghe non verranno riassegnate.
neWs Manifestazioni
ricco calendario di eventi per tutta l’estate
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rosegue serrato il calendario delle manifestazioni estive preparato dalla Pro Loco di Porto Tolle in collaborazione con i comitati delle frazioni: come da tradizione consolidata tutti i centri abitati proporranno momenti di aggregazione e festa. La volata è stata lanciata già nello scorso mese di maggio con le sagre paesane di Santa Giulia e Polesine Camerini, che tuttavia hanno dovuto fare Ivana Spagna i conti con i capricci del meteo. Decisamente più stabile il clima che ha accompagnato la sagra del Sacro Cuore a Ca’ Tiepolo, la festa della birra di Donzella – battezzata Birabilandia – e la sagra dei santi Pietro e Paolo di Scardovari, incentrata principalmente sulla degustazione di piatti a base di pesce. Il mese di luglio si annuncia altrettanto ricco di appuntamenti stuzzicanti: si parte con la sagra di Ca’ Zuliani per poi tornare di nuovo a Donzella, dal 12 al 16 luglio, per la festa dedicata alla Madonna del Carmine, patrona della frazione. Dal 18 al 21 luglio sarà la volta di “Tolle Paese in Festa”, mentre per chiudere in bellezza il mese arriverà la sagra di San Giacomo a Boccasette, con l’esibizione musicale di Ivana Spagna, già a Porto Tolle una decina d’anni fa per la Fiera del Delta. Il calendario prosegue ovviamente anche in agosto, con l’appuntamento della sagra del Pesce a Pila dall’8 all’11 del mese e la festa dedicata a San Nicolò nella frazione di Ca’ Venier. Per chiudere in bellezza arriverà la rassegna Musicassociando, giunta ormai all’undicesimo anno. L’appuntamento musicale organizzato dai Calabroni farà da ponte con il mese di settembre e con la storica Fiera del Delta, da sempre il punto di arrivo dell’estate portotollese. Al.Or.
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RITROVATO UN CADAVERE NELLE ACQUE DEL PO Nel gruppo che ha scoperto il corpo anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi
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roprio come nell’intenso film “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, i suggestivi paesaggi del Delta hanno fatto da scenario a un dramma, con il ritrovamento di una vittima nelle acque del Po. Purtroppo in questo caso la componente artistica manca totalmente. È così che si finisce col dare conto di un’altra vittima delle conseguenze della crisi economica: il corpo di Dario Raimondi, 34enne di Zocca di Ro (Ferrara), è stato rinvenuto casualmente lo scorso 12 giugno da un gruppo di visitatori, ironia della sorte anche loro ferraresi. L’uomo era scomparso qualche giorno prima dal suo paese di origine e il ritrovamento della sua auto a ridosso di una golena nei pressi di Zocca di Ro aveva fatto da subito temere per un gesto estremo di disperazione a causa di un recente licenziamento. Nelle tasche di Raimondi le chiavi dell’automobile e il cellulare. Ulteriore elemento scenico di rilievo in questa storia dalle tinte noir è costituito dalla presenza di Vittorio Sgarbi tra i testimoni del ritrovamento: il noto critico d’arte stava accompagnando una rappresentanza di amministratori locali di Ro Ferrarese in una escursione lungo il Delta del Po assieme a Leo Sonori, vicepresidente del Gommone Club Ferrara. Una volta avvistato il corpo, Sonori e gli altri componenti della spedizione hanno allertato le autorità di polizia di Porto Tolle: la squadra nautica del com-
Vittorio Sgarbi missariato locale si è dovuta spingere fino alla foce del Po allo sbocco di Pila per poter recuperare le spoglie di Raimondi, visto che la corrente le aveva trascinate lontano dal luogo del ritrovamento, in prossimità del ponte che collega l’isola della Donzella a quella di Ca’ Venier. Al fratello di Raimondi l’infelice compito di confermare l’identità dell’uomo. “È stata una giornata molto particolare - ha dichiarato in seguito Sonori - che, pur nella tragedia, ha avuto un lato positivo: abbiamo restituito il corpo del ragazzo ai genitori. Se non fossimo passati da quelle parti, sarebbe sicuramente finito in mare”. Al.Or.
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Porto Tolle 15 Politica Proseguono le rese dei conti all’interno del Pd
Pizzoli non può essere espulso
neWs Politica
chiude la sede di rifondazione comunista
di Alessandro Orlandin
A
Ma non potrà ottenere la tessera del partito per due anni. Ancora in corso gli altri procedimenti
rchiviata con ampio margine temporale la corsa elettorale e l’insediamento della nuova amministrazione, nell’arena politica di Porto Tolle tengono banco delle vere e proprie rese dei conti all’interno dei vari livelli del Partito Democratico, a maggior ragione in vista del congresso in autunno. La direzione provinciale del partito ha diverse grane a cui pensare, tra cui la posizione di suo ex iscritto di spicco, quel Roberto Pizzoli già assessore nella giunta Finotti bis e candidato alle primarie del 2013, finito col diventare inaspettatamente un concorrente diretto di Claudio Bellan nella corsa alla carica di primo cittadino. Un’inversione a U che ha inevitabilmente fatto alzare voci di espulsione nei confronti del diretto interessato. Prima di emettere un qualsiasi giudizio, la commissione provinciale di garanzia del Pd, presieduta da Edo Boldrin, aveva chiesto a Pizzoli una memoria difensiva per la verità mai giunta sulla scrivania del presidente. La commissione infine ha stabilito che Pizzoli non può essere espulso dal Pd per il semplice fatto di non essere in possesso della tessera del partito: infatti la direzione ha accertato come l’iscrizione sia stata effettuata nel 2012, ma non nel 2013. Motivo per cui la commissione di garanzia ha optato per un verdetto di natura diversa: Pizzoli non potrà ottenere la tessera del Pd per i prossimi due anni, verbale della Commissione di garanzia non sia connel caso la chiedesse. Analoga situazione per gli validato ed il Partito comunale venga commissariato altri due dissidenti di spicco dei fino alla data del congresso”. democratici portotollesi, Angelo Per Angelo Stoppa Una vera e propria dichiaraStoppa e Dino Paolo Ravara. e Dino Paolo Ravara zione di guerra a Bellan e al Nel loro caso il procedimento il procedimento segretario locale Katiuscia disciplinare è ancora in corso. Il disciplinare è ancora Grandi. verdetto non ha convinto affatto in corso Pizzoli e i suoi fedelissimi Pizzoli, che ha annunciato batintendono quindi giocarsi sul taglia contestando la legittimità del provvedimento: campo le possibilità di scalata alla segreteria del Pd “Considerato che la parte maggioritaria del partito di Porto Tolle: “Io mi sento ancora parte integrante ha scelto di sostenere la Lista Pizzoli e le vicende di questo partito - ha ribadito l’ex candidato sindaco collegate, riteniamo opportuno e democratico che il - e mi auguro di poter rinnovare la tessera. Pren-
neWs
P
Nella foto Roberto Pizzoli esponete del Pd candidato alle recenti amministrative dopo aver perso le primarie contro Bellan
dano una decisione netta e poi noi vedremo quali azioni intraprendere”. Le schermaglie si annunciano lunghe e logoranti, tanto che lo stesso Pizzoli ha invocato l’intervento della direzione nazionale del partito: “Riteniamo controverso applicare sanzioni come l’espulsione, visto che negli ultimi anni è stata decretata solo per casi di estrema gravità, si pensi al caso dell’ex senatore Luigi Lusi”. Al fianco di Pizzoli anche Ernesto Marangon, un altro dei dissidenti di rilievo: Marangon a più riprese ha chiesto le dimissioni della Grandi in seguito al deludente risultato elettorale conseguito dalla segretaria, rimasta fuori dal consiglio comunale come la prima dei non eletti.
Sicurezza
escalation di furti, nel mirino dei ladri i bar di porto tolle
arlare di emergenza furti a Porto Tolle sembrerebbe eccessivo, tuttavia certamente non si può dire che i commercianti locali in questo periodo stiano dormendo sonni tranquilli, a causa dei raid notturni in bar e ristoranti. Particolare clamore hanno destato gli ultimi due colpi in ordine di tempo, messi a segno nelle frazioni di Polesine Camerini e a Tolle nello spazio di un’unica notte. Vittime dei furti sono stati il bar-ristorante Yoghi e il bar Liberty, visitati da quelli che
alle forze dell’ordine sono sembrati tutto meno che ladri improvvisati. I malviventi infatti si sono serviti di un furgone rubato a Scardovari e hanno agito nel cuore della notte, attorno alle quattro, rigorosamente incappucciati e muniti di tutta l’attrezzatura necessaria per entrare e uscire dai locali nel minor tempo possibile. Sia al bar Yoghi, sia al Liberty, i ladri hanno scassinato la porta d’ingresso con un piede di porco e si sono impadroniti dei videopoker e dei cambiamonete installati
all’interno. Una volta caricati gli apparecchi sul furgone, hanno provveduto a scassinarli poco lontano dal luogo dei furti, abbandonandone le carcasse ormai vuote in prossimità della strada arginale che collega le due frazioni. Un doppio colpo che secondo le autorità potrebbe aver fruttato alla banda una somma vicina ai ventimila euro. Il giorno seguenti ai furti il furgone utilizzato per il trasporto e la fuga è stato ritrovato a Castelmassa, sulla sponda opposta della provincia. Al.Or.
L’inaugurazione della sede di Rifondazione Comunista 6 anni fa
S
ono lontani i tempi in cui su Porto Tolle batteva bandiera rossa, e ora ad acuire la crisi della sinistra locale arriva la chiusura della sede di Rifondazione Comunista di via Matteotti, a sei anni di distanza dalla sua inaugurazione. La ragione principale sta nella mancanza di fondi del partito, duramente colpito dall’esclusione dal consiglio comunale in seguito alle elezioni dello scorso aprile: il gettone di presenza di un eventuale consigliere avrebbe permesso di affrontare la spesa di duecento euro al mese richiesta per mantenere aperto lo spazio. Ma il 5,17% di voti racimolato da Angelo Motta e compagni non è stato sufficiente. A dare pubblicamente l’annuncio è A sei anni stato lo stesso Motta di distanza dalla sua tramite la pagina inaugurazione, Facebook di “Porto mancano i fondi per Tolle a Sinistra”, la pagare lo stabile lista costituita per il sostegno alla sua candidatura di sindaco: “Dopo sei anni di lotte, non ci sarà più quel posto in cui vi siete rivolti gratuitamente per un aiuto nella compilazione del Censimento, dove avete ritirato il Parmigiano dei Terremotati, dove avete firmato a difesa dell’articolo 18, per la patrimoniale e a sostegno dei referendum per l’acqua pubblica e contro il nucleare. Chiude un simbolo della lotta a sinistra, chiude una sede che non ha mai usufruito di spazi gratuiti da parte del comune come succede ad altri partiti. E così, dopo la scomparsa della sinistra dal consiglio comunale di Porto Tolle, sparirà anche un luogo simbolo: ci troverete come sempre, se lo vorrete, in mezzo alla gente, nelle lotte”. Al.Or.
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APPROVATO CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO 2012 Il ConsorzioIL di Bonifica Delta del Po ha ottenuto CONSORZIOdi DI gestione BONIFICA DELTA PO le DEL certificazioni dellaDEL qualità ISO 9001 e di gestione ambientale ISO 14001
Il 26 giugno 2013 l’Assemblea del Consorzio di Bonifica Delta del Po ha approvato all’unanimità il Conto Ilconsuntivo Comitato di per Approvazione di TÜV l’esercizio 2012hae rela centemente autorizzatosull’ il rilascio del di nuovo relativa relazione attività geCertificato di Qualità la norma UNI stione svolta nelsecondo medesimo anno. EN ISO 9001:2008 che avrà valenza fino Il Conto consuntivo si è chiuso con all’11.06.2014 e il nuovo certificato di Sisteun avanzo di amministrazione di € ma di Gestione Ambientale secondo la nor68.358,70, avanzo minimo, pari ma UNI EN ISOun 14001:2004, valevole sino al allo 0,75% del bilancio del Consorzio 24.05.2014, al Consorzio di Bonifica Delta del che è indice di una corretta gestione Po. Ieconomica certificati ISOe9001 e ISO 14001 patrimoniale e indicano dovuto che il Consorzio di Bonifica Delta del Po provessenzialmente alla contrazione delvede a garantire una serie di servizi e di atla spesa negli ultimi mesi dell’anno tività nel rispetto delle procedure di legge sia per fronteggiare i maggiori consumi per quanto riguarda i servizi che per quanto di energia elettrica che erano previriguarda la gestione ambientale. Tali attività sti a seguito delle intense e continue sono: •precipitazioni. l’erogazione di servizi relativi alla bonifica, Tale avanzo di amministrazione alla difesa del territorio e all’irrigazione; sarà •destinato la gestione,dall’Assemblea, la manutenzione con e l’esercizio appodelle relative allaentro rete dil’anno bonificained irsita opere deliberazione corrigazione, delle opere relativo complementari e degli so. L’argomento ai consumi impianti di sollevamento di energia elettrica acqua; è stato oggetto • la progettazione e l’esercizio di opere idraudi particolare attenzione durante lo liche e di vivificazione ambientale. svolgimento lavori di dell’assemAvere ottenuto ildei Certificato Qualità ISO blea. Nel 2012, infatti, la per spesa com9001 è fonte di soddisfazione gli ammiplessiva per il consumo di energia nistratori e i dipendenti del Consorzio perché indica che l’Ente per garantire e elettrica per èilorganizzato funzionamento delle assicurare Il Consorzio è pompe un è servizio stato didiqualità. € 1.980.000,00 infatti dei pochi entidella pubblici ad aver intrapari uno a circa il 30% contribuenza preso tale percorso ed aver ottenuto l’imporconsortile e rispetto alla previsione tante riconoscimento. Per il raggiungimento iniziale ha evidenziato un aumendi questo obiettivo il Consiglio di Amministrato didel circa € 122.000,00. Così come zione Consorzio, che ha appoggiato tale nel 2011, anchedalnelDirettore 2012 ildelConsoriniziativa informato rilascio ziocertificati ha quindi dovutodifar fronte alle dei del sistema qualità, intende ringraziare tutto il personale dipendente minori entrate dalla Regione, paripera la€professionalità l’efficienza dimostrata du556.301,71 econ una conseguente rante le visite ispettive e per l’impegno proriduzione della spesa con la quale si fuso nel garantire il superamento di tutti gli sono dovute compensare sia le mistep necessari, puntualizzando che il risultato nori entrate sia le maggiori spese di ottenuto va a beneficio di tutti i consorziati. energia elettrica. In Veneto solo i consorzi di bonifica polesani
La comprensione dell’esposizione dettagliata dei contenuti degli elaborati che costituiscono il Conto Consuntivo è stata sostenuta con riferimenti ed esempi derivanti dalla Relazione sull’attività svolta nel 2012 dal Consorzio di Bonifica Delta del Po. Sono stati, infatti, dettagliati gli interventi eseguiti con i fondi di bilancio nel territorio consorziale sia per quanto riguarda l’attività di bonifica sia quella irrigua. Nel 2012 è stata prodotta una progettualità importante che riguarda tutto il comprensorio il cui importo supera i 40.000.000,00 di euro, in linea con l’attività degli anni precedenti, mentre, per quanto riguarda l’esecuzione degli interventi finanziati dalla CE, dallo Stato e dalla Regione l’importo ha sfiorato i 13 milioni di euro, circa il doppio della media degli anni precedenti. Considerando che l’attività di progettazione e direzione lavori viene eseguita dagli uffici consorziali, è evidente l’impegno profuso dal Consorzio in tale contesto. Particolare attenzione è stata inoltre posta all’attività degli uffici per il rilascio di concessioni, autorizzazioni e pareri. Sono state istituite 100 concessioni per occupazione di aree e pertinenze della rete idraulica gestita dal Consorzio, 124 pratiche autorizzative e sono state esaminate 20 pratiche relative al rilascio del cosiddetto parere di compatibilità idraulica che mira a garantire la realizzazione di opere di urbanizzazione ed impermeabilizzazione attraverso opportuni accorgi-
menti, senza alcun rischio idraulico al comprensorio. Purtroppo la gestione dell’Ente risente in maniera pesante dell’onere relativo al consumo di energia elettrica per il funzionamento delle pompe. Nel 2012 sono stati sollevati oltre 350.000.000 di metri cubi d’acqua, di cui solo il 40% è composto da acqua piovana, mentre il rimanente 60% è relativo alle infiltrazioni di acqua at-
hanno raggiunto l’obiettivo e l’aver ottenuto tali certificazioni è sicuramente un punto di arrivo. Certo è che i requisiti dimostrati devono essere mantenuti e migliorati nel tempo e a tale proposito, il Consorzio sarà soggetto a periodiche visite ispettive da parte di TÜV ITALIA S.r.l. che dovrà verificare che l’Ente abbia le carte in regola per mantenere le certificazioni di qualità. L’importanza dell’ottenimento della certificazione di qualità è stata poi evidenziata dal vigente D.lgs n.207 del 05.10.2010 “Regolamento di esercizio ed attuazione del decreto legislativo 12.04.2006 n.163”, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione della direttiva 2004/17/ CE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi redatti da progettisti interni come nel caso del Consorzio, consente che la validazione possa essere fatta dagli stessi uffici tecnici qualora l’ente sia dotato di un sistema interno di controllo di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 e il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha
dimostrato di essere organizzato secondo le norme internazionali di riferimento. Un organismo esterno indipendente, opportunamente autorizzato, ha certificato la corretta applicazione della norma. Organizzare l’azienda secondo la norma significa implementare il sistema di gestione della qualità dei servizi e della gestione ambientale attraverso un insieme documentato di procedure e istruzioni di comportamento tali da essere certi di ottenere in termini di qualità ciò
che si promette al consorziato. Creare un sistema di qualità di certo non è cosa semplice perché varia per ogni ente e deve essere costruito caso per caso, adattando i meccanismi interni di controllo della qualità alle richieste della norma. Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto tali riconoscimenti, ringrazia tutto il personale dipendente per la professionalità e l’efficienza dimostrata.
IL CONSORZIO IN CIFRE SUPERFICIE COMPRENSORIALE 62.780 HA Unità territoriali: S.Anna; Rosolina; Porto Viro; Isola di Ariano; Porto Tolle Terreni bonificati ed aree litoranee 45.295 ha Valli da pesca 8.641 ha Lagune 8.844 ha GESTIONE IDRAULICA Canali di scolo 650 Km Impianti idrovori n. 39 Acqua sollevata ed espulsa dagli impianti idrovori in un anno 400.000.000 mc Potenza impegnata 18.000 kw Energia consumata 10.200.000 Kwh IRRIGAZIONE Canali, canalette e tubazioni 200 Km Impianti irrigui n. 24 Impianti pluvirrigui n.4 Potenza impegnata 1.176 Kw Energia consumata 2.200.000 Kwh DITTE CONSORZIATE: n. 32.000
traverso e sotto gli oltre 500 chilometri di arginature. Si tratta di una storia vecchia, della solita subsidenza che ha fatto abbassare il territorio di oltre 2 metri il che ha comportato la necessità di pompare sempre, continuamente, spendendo risorse che sono sottratte anno dopo anno ai cittadini del Delta a causa delle attività estrattive che invece hanno arricchito qualcun altro.
Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco le certificazioni ISO 9001 e Iso 14001
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18 16 Rosolina Turismo Nelle scorse settimane i dati di Legambiente hanno creato allarme
Balneabilità, Arpav smentisce Goletta Verde Secondo i rilevamenti dell’associazione gli inquinanti erano oltre il limite a Marina di Caleri e alla foce dell’Adige
Giovani e volontariato, alla sera concerto dei Marta sui Tubi
D
di Elisa Cacciatori
N
elle scorse settimane si è parlato a lungo del- nali (0 UFC/100 ml), né di escherichia coli (inferiore la questione balneabilità inerente le acque di a 10 MPN/100 ml). I punti di campionamento a Rosolina mare. A scatenare le reazioni pole- Rosolina sono 9: 6 per Rosolina e 3 per Albarella e miche sulla questione, i dati diffusi da Goletta verde iniziano a 300 metri a sud del depuratore comunale di Legambiente secondo i quali a Rosolina mare gli per finire in prossimità della sponda sinistra della foce inquinanti erano oltre il limite a Marina di Caleri e alla del Po di Levante. A Rosolina Mare ed Albarella, si foce dell’Adige. Un punto di campionamento nella sono già svolte tre campagne di monitoraggio e i spiaggia di Marina di Caleri riportava la presenza di risultati hanno sempre dato esito favorevole. La camenterococchi intestinali circa quattro volte superiore a pagna effettuata dall’Arpav a giugno è successiva a quella della Goletta verde che si quella consentita dalla legge, è svolta il 12 e 13 dello stesso fortemente inquinata anche Coppola: mese”. “I turisti possono scel’acqua in prossimità della “I dati diffusi gliere con tranquillità le nostre Foce Adige. I dati diffusi sono sono imprecisi spiagge – ha tranquillizzato stati però immediatamente ed è doveroso smentiti dai rilievi di Arpav. correggere il tiro” Conte - che non hanno problemi di balneabilità, a dimostraTempestiva è stata anche la risposta da parte del mondo politico preoccupato per zione anche dell’efficacia del sistema di depurazione il risvolto negativo dell’accaduto sul flusso turistico. a monte”. “Goletta Verde ha sicuramente il merito di tenere “Per quanto concerne Rosolina Mare - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte alta l’attenzione sulla qualità del mare – ha spiegato - i controlli effettuati dall’Arpav lunedì 24 giugno non l’assessore regionale Isi Coppola – ma i dati diffusi hanno rilevato la presenza né di enterococchi intesti- in questo caso sono imprecisi ed è doveroso corregge-
convegno il 20 di luglio
re il tiro. Mi sono subito attivata con Arpav e i dati veri e qualificanti confermano che non ci sono problemi. E’ comunque un danno per l’immagine di Rosolina e per gli operatori turistici. Ma, al di là dello sconcerto creato immotivatamente, i turisti possono essere sicuri della qualità delle nostre acque e del costante controllo”. Non vi è nessun rischio quindi per chi decide di fare il bagno a Rosolina mare. “Rilevamenti fatti da Arpav certificano come i valori d’inquinamento siano ampiamente al di sotto dei limiti di legge – spiega l’assessore all’ambiente comunale Giovanni Crivellari - i rilievi di Goletta verde sono limitati al momento preciso in cui vengono effettuati e, viste le correnti, la situazione può già essere diversa dopo poche ore”.
opo l’esperienza positiva della scorsa estate, durante i giorni dedicati al festival “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty” a Rosolina mare tornerà un momento di incontro e confronto sul ruolo dei giovani nel volontariato. Al Bagno Primavera sabato 20 luglio si discuterà in merito agli interessi e alle competenze che si possono sperimentare nelle associazione. Un evento che non vuole rientrare tra i soliti noiosi convegni e che non includerà la presenza di microfoni o monologhi ma che vuole essere una chiacchierata tra i partecipanti con una modalità organizzativa particolare, in cui tutti, non solo i relatori, potranno dire la propria idea. L’incontro è aperto a tutti i giovani, volontari e non. Sarà possibile fermarsi per pranzo e passare il pomeriggio in spiaggia, fino al concerto della sera, che vedrà sul palco dell’arena del Centro congressi i Marta sui Tubi. A seconda delle richieste, è possibile organizzare un pullman con partenze da vari Comuni polesani. Chi si fermerà per il pomeriggio potrà rimanere a pranzo con i ragazzi del Csv Rovigo e con i volontari internazionali di Legambiente, che staranno in spiaggia nel pomeriggio. E’ possibile iscriversi all’iniziativa utilizzando il modulo on line: http://www.csvrovigo. El.Ca. it/iscrizione-csv-on-the-beach.
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18 Rosolina 20 Amministrazione e turismo In vigore dallo scorso 15 giugno. Tante le proteste
Tassa di soggiorno, gli operatori si rivolgono al Tar
Il Tribunale amministrativo ha sentenziato la non perseguibilità benzina a rosolina mare di chi non applica l’imposta ma si attende la risposta Distributore ancora fuoriservizio della Terza Sezione del Tribunale di Elisa Cacciatori
I
l 15 giugno è entrata in vigore anche a Rosolina mare la tanto discussa tassa di soggiorno. Le tariffe dell’imposta deliberate dalla giunta prevedono un costo di 0,38 centesimi di euro, salvo casi particolari, a pernotto per persona con tariffa minima pari a 0,30 centesimi. Nonostante le proteste degli operatori turistici, l’imposta ha quindi preso il via anche nel litorale rodigino. Gli operatori turistici della località, infatti, più volte si sono dimostrati contrari al provvedimento la- no lamentato la loro totale esclusione dall’iter mentando, ed è questo il caso degli agenti im- decisionale che ha portato all’approvazione del mobiliari, i tempi troppo stretti per prepararsi alla regolamento con tempi tanto ristretti da dover letteralmente fare i conti questione e per la riscossione con il software applicativo stessa delle quote oltre al fat- 0,38 centesimi in dotazione per il calcolo to che diversi tour operator, di euro al giorno dell’imposta. In proposito, soprattutto stranieri, già da è l’importo un nutrito gruppo di operaqualche mese avevano con- deciso tori appoggiati dalla minofermato le presenze al mare dalla Giunta ranza consiliare ha quindi di turisti prima che l’imposta venisse approvata; turisti che si ritroveranno a deciso di porre al vaglio del Tar la questione. Per dover fare i conti in loco con la maggiorazione tutta risposta al ricorso al Tribunale con il quale prevista. Contrari anche gli albergatori che han- si richiedeva di annullare l’istituzione del provve-
Gli operatori turistici hanno lamentato tempi troppo stretti per prepararsi alla riscossione della tassa
dimento, è stata accolta in parte la richiesta del provvedimento cautelare monocratico, nella sola estensione delle misure sanzionatorie. In parole povere, chi non applica l’imposta, non viene sanzionato. Ad oggi, però, da quanto si evince dal testo del decreto, non è possibile disporre della sospensione dell’intero deliberato, per il quale viene riservata una più ampia valutazione in sede collegiale. L’affare è stato trasferito alla competenza della Terza Sezione del Tribunale con l’invito di assegnarlo alla prima Camera di consiglio utile dove sarà ulteriormente trattato.
A
d oggi risulta ancora inattivo l’unica pompa di benzina presente nella località turisticobalneare di Rosolina mare. Pare che all’origine del grave disservizio per l’affluenza turistica costretta a dover raggiungere la statale Romea per procurarsi il carburante vi sia la mancanza di una nuova gestione dell’impianto che giace chiuso all’utenza dalla fine della stagione turistica 2012. Trattandosi di un rapporto tra privati, pare inoltre che poco si riesca a fare a livello territoriale. “L’amministrazione non può fare molto in questo caso – ha spiegato il sindaco Franco Vitale - se non sollecitare le parti in causa e chiunque fosse interessato può rivolgersi alla società Rete Italia chiedendo dell’ingegner Bazzana al numero di telefono 0108698036”. In merito è stata anche emanata un’ordinanza dal Comune di Rosolina secondo cui “l’inattività dell’impianto di distribuzione carburanti di Rosolina mare comporta un grave disagio all’utenza”. Lo scopo è quello di riattivare l’impianto “non autorizzato a sospendere l’attività”. Risale, infatti, ad aprile l’istanza pervenuta al Suap con cui si richiedeva l’autorizzazione alla sospensione dell’attività temporaneamente per il periodo che intercorre dal 25 aprile al 24 ottobre per mancanza di un nuovo gestore. Una richiesta, quella con cui la società titolare dell’impianto pregava di ottenere l’autorizzazione, che a quanto si legge dall’ordinanza non è parsa però sufficientemente motivata. El.Ca. La questione è ancora aperta nel momento in cui si scrive.
STAGIONE BALNEARE CON LA CRISI E’ AUMENTATO IL PENDOLARISMO In calo i turisti provenienti del centro Europa. Dopo l’alluvione del Danubio si è verificato qualche annullamento delle prenotazioni
L
a stagione turistico balneare è ormai nel pieno dell’affluenza turistica, tra alti e bassi. Dopo un giugno caratterizzato da rovesci e picchi climatici in negativo che hanno toccato i 13 gradi costringendo i turisti a passeggiate in felpa sotto la pioggia, sole e bel tempo sono fortunatamente divenuti una costante che ha potuto accompagnare gli amanti del litorale rodigino nelle giornate al mare. Anche se è presto per poter stilare un bilancio preciso e definitivo della stagione in corso, si possono già notare alcuni particolari che hanno caratterizzato le vacanze estive 2013. In proposito qualche presenza in meno si è fatta notare sulle spiagge del litorale rosolinese. E’ questo il caso dei turisti provenienti dall’Europa centrale, messa in ginocchio dall’alluvione del Danubio nei primi giorni di giugno. Qualche annullamento di prenotazione e minori presenze sono state registrate proprio da parte di chi era solito venire in vacanza nelle spiagge polesane, ma che a causa della calamità ha
dovuto rinunciare. Inoltre, un fenomeno che si verifica da qualche anno e che non ha di certo fatto eccezione durante l’estate in corso è quello del pendolarismo. Non sono mancati infatti i turisti del “mordi e fuggi”, ovvero i pendolari che scelgono il mare per brevi o brevissimi periodi di tempo. C’è chi si ferma a Rosolina mare per un fine settimana o chi anche solo per un giorno, scegliendo infatti di godersi una breve pausa al mare evitando di alloggiare stabilmente nelle strutture ricettive della località turistica. Con la crisi, questo stile di vacanza si è ormai affermato anche a Rosolina mare portando ad affollare maggiormente le spiagge e le attività nei sabati e nelle domeniche estive, che durante la settimana appaiono invece sempre più adatte a chi ama la quiete sotto l’ombrellone. Per un quadro più completo dell’andamento turistico delle spiagge rosolinesi sarà comunque necessario attendere la conclusione di settembre, mese preferito da chi ama la tranquillità. El.Ca.
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arà presto di nuovo visibile e attivo, stavolta collocato in una nuova posizione, il maxi-schermo presente fino ad un anno fa inV piazza ia Mercatone Uno IV Novembre e poi disinstallato causa inutilizzo. Lo annuncia Gilevice rm an sindaco Alberto Fioravanti: “Finalmente risolviamo uno dei piccoli grandi ia problemi di Taglio di Po; questo maxi-schermo non ha mai dato risorse al Comune ed oltretutto è stato oggetto di diverse polemiche. A seguito dell’avviso pubblico di interesse abbiamo preso i contatti con una ditta interessata alla gestione, la Dunamis. Il maxi-schermo sarà così riutilizzato e porterà un guadagno, non stratosferico, ma sufficiente per dare “sollievo” a fronte della spesa mensile, pari a circa 1200 euro, conseguente il Nella foto il maxischermo al tempo in cui posizionato nei pressi del municipio occhiobello@dentalcoop.it leasing per l’acquisto, in essere fino ad agosto 2015”. Sullo schermo, che sarà posizionato su viale Kennedy, prima del ca- scelto per la movimentazione prodotta dal centro commerciale valcavia dove ci sono gli attuali cartelli pubblicitari, scorreranno clip pubbli- dall’importante traffico di viale Kennedy, anche a fronte di un futuro sviluppo commerciale della zona. citarie. Il Comune sosterrà le spese elettriche, ma zione avverrà indicativamente entro me sarà riconosciuto un benefit economico per ogni Riservati grazie alla ditta locale Delta Impianti che passaggio pubblicitario, mentre il riposizionamento spazi gratuiti per info generali ripristino della macchina. Gli spot, che sa del maxi-schermo sarà a carico della ditta. rati graficamente dalla nostra agenzia, sco “Al Comune, - prosegue Fioravanti - saranno e comunicazioni sullo schermo dalle 7 di mattina alle 23 e comunque riservati spazi pubblicitari gratuiti per ufficiali costantemente aggiornati sia in aggiunt info generali e comunicazioni ufficiali”. Presente alla conferenza stampa anche Mosè Destefani, titolare dell’agenzia eliminazione. Il costo, per chi volesse usufruire di questo serv pubblicitaria Dunamis: “La nostra ditta - ha spiegato - collabora con Bi- 312,50 euro al mese (+ iva) per uno spot da 20 secondi, con piemme, azienda che gestisce in Italia oltre 1300 postazioni televisive. 2000 passaggi al giorno, per un massimo di 60 spot diversi a Il posizionamento del maxi-schermo all’inizio di via Kennedy è stato Contiamo di arrivare ai 20-25 spot pubblicitari entro fine dicemb ia an id Er
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20 Taglio di Po
Taglio di Po 25
Opere pubbliche Il Comune trova piccoli guadagni dalla pubblicità
uovo Il maxi-schermo in funzione di nuovo in funzione
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e Aliper e probabile L’installaetà luglio, e curerà il aranno cuorreranno e saranno ta che in vizio, è di assicurati al giorno. bre”.
Sistemato in viale Kennedy, trasmetterà clip il caso pubblicitarie dalle 7 alle 23 diEstrazione Silvia Boscaro idrocarburi il consiglio arà presto di nuovo visibile unanime e attivo, stavolta collocato in una nuova dice un “no”
Estrazione idrocarburi
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posizione, il maxi-schermo presente fino ad un anno fa in piazza IVnche Novembre il Comune e poi di disinstallato Taglio di Po sicausa pronuncia inutilizzo. contrario Lo annuncia in meritoilalle vicerecenti attività di ricerca e sindacoalla Alberto probabile Fioravanti: estrazione “Finalmente d’idrocarburi risolviamo liquidi e uno gassosi dei piccoli nei nostri grandi territori. Con una votazione problemiunanime, di Taglioil di consiglio Po; questo comunale, maxi-schermo riunitosi lonon scorso ha mai 27 giugno, dato risorse ha approvato un documento al contro Comune tali ed attività. oltretutto “Il problema è stato oggetto è davvero di delicato, diverse polemiche. - ha spiegato A seguito l’assessore Davide Marangoni dell’avviso - e le conseguenze pubblico diper interesse un territorio abbiamo fragile preso come i contatti il nostro conpotrebbero una ditta inessere davvero gravi, dato teressata il fenomeno alla gestione, della subsidenza. la Dunamis. DallaIl maxi-schermo fine del 2012sarà sonocosì iniziate riutilizzato attività di ricerca, non ancora e porterà invasiveun maguadagno, si suppone non che, stratosferico, nel caso in cuima si rilevasse sufficiente la presenza per daredi“sollieidrocarburi, le attività estrattive foto il maxischermo al tempo in cui era vo” inizierebbero a fronte della subito. spesa Ritengo mensile, quindi parisia a circa compito 1200 deieuro, comuni conseguente portare a conoscenza il Nelladelle autorità leasing la contrarietà per l’acquisto, alle attività in essere di estrazione”. fino ad agosto Le aree 2015”. interessate dal permesso diposizionato ricerca idrocarburi,nei pressi del municipio scelto per la movimentazione prodotta dal centro commerciale Aliper e denominato Sullo schermo, “La Risorta”, che saràsiposizionato localizzanosuinviale Veneto Kennedy, nei comuni prima didelAdria, ca- Gavello, Taglio di Po, dall’importante traffico di viale Kennedy, anche a fronte di un probabile valcavia Villanova dove Marchesana, ci sono gli attuali Corbola, cartelli Papozze, pubblicitari, Arianoscorreranno nel Polesineclip e inpubbliEmilia Romagna nei comuni citarie. di Berra, Il Comune Codigoro, sosterrà Mesolaleespese Jolanda elettriche, di Savoia. maIl progetto prevede studi geologici di superficie e futuro sviluppo commerciale della zona. L’installasarà analisi riconosciuto di serie diun datibenefi esistenti t economico e la possibile perperforazione ogni Riservati di pozzo esplorativo per la ricerca di gas zione avverrà indicativamente entro metà luglio, spazi passaggio naturale.pubblicitario, “L’attività estrattiva, mentre il- siriposizionamento legge nel documento approvato,gratuiti - potrebbe compromettere in grazie alla ditta locale Delta Impianti che curerà il perin correlazione info generali delmodo maxi-schermo irreversibilesarà il nostro a carico territorio; della ditta. esperti geologi mettono l’estrazione di prodotti ripristino della macchina. Gli spot, che saranno cucomunicazioni petroliferi “Al Comune, con i sempre - prosegue più frequenti Fioravanti fenomeni - saranno sismicie a causa della destabilizzazione delle faglie rati graficamente dalla nostra agenzia, scorreranno ufficiali comunque nel sottosuolo. riservati Inoltre, spazisi porrebbe pubblicitari un gratuiti serio freno peralle prospettive di sviluppo del nostro territorio”. sullo schermo dalle 7 di mattina alle 23 e saranno info Il rischio, generalioltretutto, e comunicazioni risiede, neluffi “decreto ciali”. Presente liberalizzazioni” che sembrerebbe non richiedere nuove costantemente aggiornati sia in aggiunta che in costo, per chi volesse usufruire di questo servizio, è di allaautorizzazioni conferenza nel stampa caso inanche cui la ricerca Mosè desse Destefani, buoni frutti. titolareCondell’agenzia l’approvazioneeliminazione. del documentoIl conpubblicitaria Dunamis:e all’attività “La nostraestrattiva, ditta - hail Comune spiegatosi-impegna collaboranell’adottare con Bi- 312,50 euro utile al mese trario a tali indagini ogni iniziativa a (+ iva) per uno spot da 20 secondi, con assicurati passaggi al giorno, per un massimo di 60 spot diversi al giorno. piemme, azienda gestiscecoinvolgere in Italia oltre 1300 postazioni televisive. scongiurare attivitàcheestrattive, gli enti locali, le istituzioni venete ed2000 emiliano-romagnole Contiamo diSi.Bo. arrivare ai 20-25 spot pubblicitari entro fine dicembre”. Il eposizionamento gli organi statali del oltremaxi-schermo ad Associazioni,all’inizio Ordini e diCategorie via Kennedy professionali è statoe cittadini. Eventi da giugno a settembre
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il caso il consiglio dice un “no” unanime
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nche il Comune di Taglio di Po si pronuncia contrario in merito alle recenti attività di ricerca e alla probabile estrazione d’idrocarburi liquidi e gassosi nei nostri territori. Con una votazione unanime, il consiglio comunale, riunitosi lo scorso 27 giugno, ha approvato un documento contro tali attività. “Il problema è davvero delicato, - ha spiegato l’assessore Davide Marangoni - e le conseguenze per un territorio fragile come il nostro potrebbero essere davvero gravi, dato il fenomeno della subsidenza. Dalla fine del 2012 sono iniziate attività di ricerca, non ancora invasive ma si suppone che, nel caso in cui si rilevasse la presenza di idrocarburi, le attività estrattive inizierebbero subito. Ritengo quindi sia compito dei comuni portare a conoscenza delle autorità la contrarietà alle attività di estrazione”. Le aree interessate dal permesso di ricerca idrocarburi, denominato “La Risorta”, si localizzano in Veneto nei comuni di Adria, Gavello, Taglio di Po, Villanova Marchesana, Corbola, Papozze, Ariano nel Polesine e in Emilia Romagna nei comuni di Berra, Codigoro, Mesola e Jolanda di Savoia. Il progetto prevede studi geologici di superficie e analisi di serie di dati esistenti e la possibile perforazione di pozzo esplorativo per la ricerca di gas naturale. “L’attività estrattiva, - si legge nel documento approvato, - potrebbe compromettere in modo irreversibile il nostro territorio; esperti geologi mettono in correlazione l’estrazione di prodotti petroliferi con i sempre più frequenti fenomeni sismici a causa della destabilizzazione delle faglie nel sottosuolo. Inoltre, si porrebbe un serio freno alle prospettive di sviluppo del nostro territorio”. Il rischio, oltretutto, risiede, nel “decreto liberalizzazioni” che sembrerebbe non richiedere nuove autorizzazioni nel caso in cui la ricerca desse buoni frutti. Con l’approvazione del documento contrario a tali indagini e all’attività estrattiva, il Comune si impegna nell’adottare ogni iniziativa utile a scongiurare attività estrattive, coinvolgere gli enti locali, le istituzioni venete ed emiliano-romagnole e gli organi statali oltre ad Associazioni, Ordini e Categorie professionali e cittadini. Si.Bo.
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a stagione calda è già nel pieno e numerose sono le manifestazioni che Taglio di Po si appresta ad accogliere. Alcune sono già trascorse, come la sagra di San Luigi a Oca Marina dal 14 al 23 giugno scorso, o la presentazione il 2 luglio scorso, a cura dell’associazione culturale Taglio di Po nel Cuore, del libro “Invecchierò” di Marina Ripa di Meana con ospite la stessa autrice. Ha inoltre fatto tappa a Taglio di Po la XXVI edizione del Festival Internazionale Deltablues, con un concerto domenica 7 luglio presso l’agriturismo La Presa e un altro presso il Museo della Bonifica di Cà Vendramin. Venerdì 19 luglio, alle ore 21, presso piazza Venezia e piazza IV Novembre si svolgerà una tappa di “Appuntamenti in Corte”, con la compagnia Khorakhané Danza e Associazione Labirinto attraverso lo spettacolo Danza in Piazza Città Palcoscenico. Giovedì 25 luglio, presso Villa Cà Zen, alle ore 21, si terrà il il “Gran Galà sotto le stelle a Cà Zen”, giunto alla sua quarta
TRITATO FINEMENTE UN PIZZICO DI SALE E PEPE UN PO DI
edizione e organizzato dall’associazione Taglio di Po nel Cuore: la serata sarà dedicata a Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario dalla nascita. Dal 2 al 12 agosto si terrà la tradizionale Festa dell’Emigrante e dal 6 all’8 la Fiera di San Gaetano a Mazzorno Destro. Per venerdì 30 agosto l’associazione La Tagliolese Produttiva organizza Lo Sbaracchino, con negozi aperti anche di sera e sconti particolari. Sabato 31 agosto, dalle ore 20.30, piazza Venezia accoglierà la serata finale del VI Festival Provinciale delle Bande Musicali del Polesine 2013. Atmosfere rievocative dal 1° al 15 settembre, grazie alla manifestazione Il Taglio di Porto Viro, con spettacoli e serate a tema, oltre al tradizionale corteo finale con sbandieratori e personaggi storici. Infine, per domenica 8 settembre, l’associazione Taglio di Po nel Cuore organizza l’escursione in motonave Ammirando il Delta con visita guidata e pranzo a bordo. Si.Bo.
SUCCO DI LIMONE.
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AVVOLGETE IL TUTTO SU UNA CARTA a stagione calda è già nel pieno e numeDATEGLI UNA FORMA DI UN PANINO rose ROTONDO E sono le manifestazioni che Taglio di
edizione e organizzato dall’associazione Taglio di Po nel Cuore: la serata sarà deMETTETELO A INDURIRE IN FRIGO QUANDO LA GRIGLIA E BEN Po si appresta ad accogliere. Alcune sono dicata a Giuseppe Verdi, in occasione del CALDA ADAGIATEVI I TURNEDOS PRIMA DA UNA PARTE POI già trascorse, come la sagra di San Luigi a bicentenario dalla nascita. DALL ALTRA. SERVIRE SU UN PIATTO CALDO CON FUNGHI Dal 2 al 12 agosto si terrà la tradizioOca Marina dal 14 al 23 giugno scorso, o la PORCINI E CIPS DI PATATE GIARDINETTO DI PEPERONI GIALLI E presentazione il 2 luglio scorso, a cura dell’as- nale Festa dell’Emigrante e dal 6 all’8 la ROSSI FINOCCHI E SEDANO BIANCO MESSAGGIO PUBBLICITARIO a Mazzorno Destro. sociazione culturale Taglio di Po nel Cuore, del Fiera di San Gaetano libro “Invecchierò” di Marina Ripa di Meana Per venerdì 30 agosto l’associazione La con ospite la stessa autrice. Ha inoltre fatto Tagliolese Produttiva organizza Lo Sbaractappa a Taglio di Po la XXVI edizione del Festi- chino, con negozi aperti anche di sera e val Internazionale Deltablues, con un concer- sconti particolari. Sabato 31 agosto, dalle to domenica 7 luglio presso l’agriturismo La ore 20.30, piazza Venezia accoglierà la Presa e un altro presso il Museo della Bonifica serata finale del VI Festival Provinciale by Paolo delle Bande Musicali del Polesine 2013. di Cà Vendramin. Marani Atmosfere rievocative dal 1° al 15 Venerdì 19 luglio, alle ore 21, presso piazza Venezia e piazza IV Novembre si settembre, grazie alla manifestazione Il svolgerà una tappa di “Appuntamenti in Taglio di Porto Viro, con spettacoli e serate INGREDIENTI: Corte”, con la compagnia Khorakhané a tema, oltre al tradizionale corteo fina3/10 RUM AGRICOLO 2/10 RUM BACARDIDanza BIANCO 2/10 SUCCOLabirinto ARANCIO 2/10 SUCCO le con sbandieratori e personaggi storici. e Associazione attraverso CRAMBERRY (RIBES ROSSO) 1/10 CHERRYloLUXARDO SI PREPARA NELLO SHEKER VERSA ne, per domenica 8 settembre, l’assospettacolo. Danza in Piazza Città Palco- DI Infi IN CALICI DA DEGUSTAZIONE GRANDI CON scenico. ABBONDANTE GHIACCIO TRITATO E FRUTTA FRESCA ciazione Taglio di Po nel Cuore organizza PESCHE FRAGOLE BANANE. Giovedì 25 luglio, presso Villa Cà Zen, l’escursione in motonave Ammirando il alle ore 21, si terrà il il “Gran Galà sotto Delta con visita guidata e pranzo a bordo. PAOLO MARANI INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT le stelle a Cà Zen”, giunto alla sua quarta Si.Bo. MESSAGGIO PUBBLICITARIO OLEATA.
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26 Taglio di Po
Taglio di Po 25
Territorio Un convegno lo scorso giugno al Museo della Bonifica di Cà Vendramin
2Bparks, punto d’incontro tra aree protette e sviluppo Un progetto di pianificazione, marketing ed educazione ambientale, cofinanziato dalla Comunità Europea
Concorso “Vado sicuro”
la scuola primaria g. pascoli tra i premiati
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di Silvia Boscaro
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i è svolta lo scorso 14 giugno, presso il Museo della Bonifica di Cà Vendramin, la conferenza finale del progetto 2Bparks - Paesaggio e Aree Protette: pianificazione, marketing ed educazione ambientale - cofinanziato dalla Comunità Europea nel quadro del programma Med, un programma di cooperazione territoriale che copre tutte le regioni del Mediterraneo. La conferenza ha visto la presenza delle autorità locali e di studiosi nazionali e internazionali provenienti da Grecia, Portogallo, Slovenia, Cipro, Francia e Spagna. La conferenza, inserita in un progetto di studio e analisi di gruppo, ha interessato la crescita delle aree protette, la possibilità di favorire lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della gestione del territorio. In sostanza, si è tentato di trovare possibili punti di incontro tra aree protette e politiche territoriali di sviluppo. Moderatore Maurizio De Gennaro, dirigente direzione Pianificazione Territoriale e Strategica della Regione Veneto. Ha portato i saluti dell’Amministrazione di Taglio di Po il sindaco Francesco Siviero: “La rete di par-
chi che si è creata grazie a questo progetto, - ha affermato - ha lo scopo di crescere insieme grazie al confronto tra le diverse esperienze dai quali provengono i diversi studi. Non è un caso la scelta di questo museo come location dell’evento: un luogo simbolo del parco, che ha permesso al territorio di evolversi grazie ad una complementazione tra ambiente e umanità”. Un territorio quello del parco nella costante ricerca di un equilibrio tra crescita economica e conservazione ambientale. E’ intervenuto anche Silvano Vernizzi, Segretario Regionale per le infrastrutture della Regione Veneto: “Questo progetto europeo, - ha affermato - ha lo scopo di trovare nelle aree protette delle opportunità di crescita sebbene siano viste spesso come un elemento di difficoltà. Il percorso intrapreso consiste nello cercare la conciliazione tra uomo e ambiente”. Difatti, spesso percepite come un limite alla crescita economica, le aree protette devono fronteggiare pressioni derivanti dalle abitudini dell’uomo e gli interessi economici devono essere conciliati con gli indispensabili requisiti eco-
Nella foto un momento della conferenza logici. Il progetto, quindi, ha avuto come obiettivo fondamentale la conciliazione di questi contrasti, promuovendo modalità di gestione integrata con lo scopo di migliorare la crescita sostenibile all’interno delle aree protette. Ha portato, infine, i suoi saluti anche Geremia Gennari, presidente del Parco, sottolineando il prossimo riconoscimento per il Delta del Po, come area di Riserva di Biosfera da parte dell’Unesco. L’area del Delta del Po quindi non solo come cornice dell’evento ma anche come zona chiave per lo sviluppo regionale futuro, grazie alla sua posizione, alla presenza del Parco e al suo valore paesaggistico e naturale, nonché per le potenziali relazioni fruttuose con le altre regioni dell’Adriatico e dell’area Med. La giornata è poi proseguita con le relazioni degli ospiti internazionali presenti.
ono state premiate le scuole polesane, tra cui anche la Scuola Primaria G. Pascoli di Taglio di Po e la Scuola Primaria Stella di Taglio di Po, che hanno partecipato all’edizione 2013 di “Vado sicuro” e tutti i bambini e i ragazzi che hanno fatto un percorso educativo fondamentale per la loro crescita come cittadini responsabili. E’ sempre una grande soddisfazione – ha commentato l’assessore provinciale Leonardo Raito – accogliere e premiare questi bambini. E’ ammirevole il loro impegno e quello dei loro insegnanti, sempre pronti a mettersi in gioco, a lavorare di educazione e di creatività. Un segnale che si rinnova e che ci rassicura sul fatto che la nostra scuola è viva, ha voglia di essere protagonista, è fondamento della crescita della nostra comunità”. Positivo il commento dell’edizione appena conclusasi anche da uno degli sponsor dell’iniziativa, ossia Adriatic Lng la società che da tempo contribuisce a valorizzare iniziative sportive, culturali ed educative in Polesine. Vado Sicuro interpreta pienamente quello che è uno degli obiettivi più importanti per la nostra azienda, la sicurezza – ha spiegato Adriano Gambetta, responsabile della base operativa della società - ed è proprio per trasmettere questo messaggio ai più giovani che siamo presenti come main sponsor di questa iniziativa insieme alle istituzioni locali, alle forze dell’ordine e ai docenti”. messaggio pubblicitario
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...i sotto elencati suggerimenti:
1) Trovarsi in un numero massimo di 15 amici. 2) Evitare fabbricati da ripristinare. 3) Preferire una località dentro ad un parco con quota compresa tra gli 800 e 1000 metri. 4) Scegliere un lotto di terreno urbanizzato di recente con strade asfaltate, lluminazione pubblica, fognature. 5) Il lotto deve venire recintato ed isolato da altre proprietà (tipo residence). 6) Le case devono essere del tipo singola o massimo abbinata con garage e giardino di pertinenza. 7) Ogni alloggio dovrà avere una veduta paesaggistica particolare. 8) Tutti i materiali messi in opera dovranno essere certificati. 9) I costi per l’edificazione dovranno essere inferiori del 30% di quelli del mercato attuale. 10)Non dovranno esserci spese comuni o di condominio.
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Programma MAB e riserve della biosfera Il Programma MAB è promosso da UNESCO
Che cos’è una “Riserva della Biosfera”? Oltre al “riconoscimento” di Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO può assegnare anche la qualifica internazionale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Le Riserve della Biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione.
L’uso del termine “riserva” è obbligatorio? No. In alcuni casi, come quello del Delta del Po, dove questo termine abbia già un significato giuridico preciso (ad esempio “Riserve naturali”, ecc.) può essere utilizzata una denominazione più adatta a dimostrare le qualità del territorio e più gradita alle popolazioni residenti. In questa prima fase, infatti, è stato individuato il titolo provvisorio “DELTA DEL PO – Uomo, natura, sviluppo” - Riserva della Biosfera del Delta del Po. Quante sono le Riserve della Biosfera, nel mondo ed in Italia? Ad oggi le Riserve della Biosfera riconosciute dall’UNESCO nel mondo sono poco più di 600, solo 9 delle quali in Italia (l’ultima è quella del Monviso) e non ve ne sono per ora in Veneto, nemmeno parzialmente. La Riserva deve includere diverse zone indipendenti? Ogni Riserva della Biosfera deve includere tre zone interdipendenti, e precisamente: •Core Area, o area centrale, sottoposta ad un regime giuridico che garantisce la protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali presenti al suo interno. •Buffer Zone, o cuscinetto, è adiacente o circonda l’area core e contribuisce alla sua conservazione. Le attività consentite in tale area devono riguardare principalmente le tecniche di sviluppo per l’uso delle risorse naturali che rispettino la biodiversità dell’area e favoriscano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi. •Transition zone, o area di cooperazione, non è sot-
Che cos’è l’UNESCO?
È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo UNESCO); è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione. Sono membri dell’UNESCO 195 Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell’UNESCO è a Parigi.
Il nome UNESCO è legato al “Patrimonio Mondiale”: cosa è?
Quella di Sito del Patrimonio Mondiale è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio Mondiale, o nella sua accezione inglese World Heritage List. La Convenzione sul Patrimonio Mondiale, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di conservare, preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale anche attraverso l’identificazione e la tutela di siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. La lista è composta da un totale di 981 siti (di cui 759 beni culturali, 193 naturali e 29 misti) presenti in 160 Nazioni del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (49 siti), seguita dalla Cina (45 siti) e dalla Spagna (44 siti).
toposta a vincoli giuridici e prevede attività antropica, villaggi, e complessi urbani (città) al suo interno. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realizzazione di progetti modello per uno sviluppo economico sostenibile a beneficio, in particolare, della popolazione locale ivi residente. Solo l’area core richiede obbligatoriamente norme di conservazione stringenti e di solito coincide con una zona di protezione già esistente e tutelata a livello normativo, come una riserva naturale o le zone più protette di un parco nazionale o regionale. Le aree buffer prevedono un regime funzionale alla tutela dell’area core. Per le aree di transizione, invece, non si prevede un regime di tutela giuridica e non sono necessariamente sottoposte a vincoli. Lo schema di zonizzazione non è unico e può essere applicato in modi diversi in paesi diversi, a seconda dei contesti geografici o socio-culturali. La flessibilità di tale schema resta uno dei punti di forza del concetto di Riserva. Che funzioni hanno le aree della Riserva? Le aree della riserva hanno differenti funzioni di conservazione, sviluppo e supporto logistico. •Funzione di conservazione: contributo alla conservazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e delle variazioni genetiche. •Funzione di sviluppo: incentivare e promuovere lo sviluppo sostenibile. •Supporto logistico: supporto a progetti dimostrativi, di educazione formazione, di ricerca e monitoraggio in tema di conservazione e sviluppo sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale. Quali benefici può portare il riconoscimento dell’UNESCO? La candidatura di un ambito territoriale per un riconoscimento internazionale mette in moto ed alimenta energie, interesse, partecipazione, risorse che possono oggettivamente concorrere ad un miglioramento della qualità della vita e del contesto territoriale. Dalle indagini svolte dall’UNESCO – da portare in evidenza un recente studio sul “valore del brand” - sono stati dimostrati i positivi benefici derivanti ai luoghi dove sono stati concessi i riconoscimenti internazionali. In particolare, Il 75% del campione intervistato ritiene che il marchio UNESCO sia importante nella promozione di attività, il 52% lo considera garanzia di qualità, il 40% elemento di eccellenza. UNESCO porta valore aggiunto nella tutela dei beni culturali (88%), nella promozione di beni naturalistici (86%) e in quella dei monumenti (84%). E’ stata inoltre confermata la straordinaria diffusione della conoscenza di base di UNESCO, nota al 98% del campione, cui corrisponde un elevato indice di reputazione vicino all’eccellenza, pari a 76 punti (oltre 70 è considerata area di eccellenza in valori compresi tra 0 e 100). L’Organizzazione, infatti, riscuote un livello di fiducia del 69%, è ritenuta efficace al 75% e l’80% degli intervistati considera importante la sua mission.
L’Unione Europea potrebbe finanziare progetti di sviluppo? L’inserimento di un territorio nella rete mondiale delle Riserve della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO potrebbe favorire l’accesso a programmi e fondi internazionali finalizzati allo sviluppo di progetti di collaborazione. I nuovi indirizzi di Politica Agricola Europea (PAC) 20142020, ad esempio, considerano appositi canali di finanziamento attraverso i Piani di Sviluppo Rurale per il sostegno ad attività agricole in ambiti di tutela ambientale e paesaggistica (già oggi nei siti della Rete Natura 2000) o comunque in aree interessate da progetti di valenza sovra locale, come appunto potrebbe essere una Riserva della Biosfera, anche al fine di affrontare e risolvere potenziali conflitti tra attività agricole e zootecniche ad elevato impatto ambientale e attività di agriturismo e turismo sostenibile. Che cosa può comportare, in definitiva, il riconoscimento? La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi internazionali appositamente dedicati ad affrontare problematiche legate allo sviluppo, tra le quali i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione. Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali ed i relativi possibili conflitti in una dimensione globale. Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegnazione di un “logo”, bensì come assunzione di responsabilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’esterno. Come funziona la candidatura? Il dossier di candidatura va presentato dagli Enti promotori al Comitato Nazionale del Programma MAB presso il Ministero dell’Ambiente, il quale provvederà in seguito a trasmetterlo alla Segreteria del Programma MAB presso la sede dell’UNESCO a Parigi. In attesa del riconoscimento, gli enti promotori sviluppano ed iniziano ad implementare il progetto per la gestione della riserva, con gli impegni che dovranno essere assunti da ciascuno per poterla attuare. Tale progetto sarà attivato quando l’UNESCO avrà assegnato il riconoscimento. Possono le comunità locali concorrere alla creazione della Riserva? Certamente sì! Anzi, tutti dovrebbero poter portare il
proprio contributo, la propria idea. Per questo sono stati programmati alcuni incontri pubblici di presentazione e sono stati aperti degli spazi (anche virtuali) di confronto.
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via prodotta, oppure inviate una email all’indirizzo: partecipazione@parcodeltapo.org. Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
2007-2013
Cosa significa candidare un’area a Riserva della Biosfera all’interno del Programma MAB (Man and the Biosphere – L’Uomo e la Biosfera) dell’UNESCO?
cooperazione territoriale europea programma per la cooperazione transfrontaliera
Italia-Slovenia
evropsko teritorialno sodelovanje program čezmejnega sodelovanja
Slovenija-Italija
Investiamo nel vostro futuro! Naložba v vašo prihodnost! www.ita-slo.eu Progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale Projekt sofinancira Evropski sklad za regionalni razvoj
30 Cultura locale Spettacoli
Appuntamenti durante il periodo estivo Il quartetto di comici polesani con il loro tour toccherà diversi centri del Delta
Tanto par Ridare: Beppe Canto, Marco Cervati, Luca Lazzarini, Massimo Brancalion
di Melania Ruggini
U
n fitto calendario di appuntamenti allieterà il Delta all’insegna delle fragorose risate fatte scattare dalle esilaranti gag dei Tanto par Ridare. In un’estate caratterizzata dai tagli evidenti delle famiglie polesane alle vacanze, per chi rimane in Polesine l’appuntamento è con le battute dei 4 attori comici Beppe Canto, Marco Cervati, Luca Lazzarini, Massimo Brancalion. Il Tanto par Ridare tour 2013 è partito dalla emozionante cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine, per festeggiare i patroni Santi Pietro e Paolo, sabato 29 giugno. Domenica 7 luglio alle ore 22 tocca a Fenil del Turco ospitare lo spettacolo Music & Life 2013,mentre domenica 28 luglio alle ore 22 Rosolina Mare ospita il gruppo, che poi il 18 agosto si esibirà alle ore 21.30 a Bottrighe, mentre dopo due giorni sarà a Grignano Polesine alle 21.30. Venerdì 23 agosto alle ore 21.30 i comici si esibiranno presso il quartiere San Bortolo di Rovigo, il 30 agosto alle ore 21.30 saranno a Villamarzana e per finire il 6 settembre il tour si concluderà in piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo in concomitanza dell’ottava Baseball Night. I Tanto par Ridare nascono a Rovigo nell’estate del 1990: Massimo e Luca vincono un’edizione paesana de “La Corrida” interpretando lo sketch di “Bella senz’anima” e,
parlandone di lì a qualche giorno con Beppe, decidono di dare vita a un gruppo di cabaret. Pochi mezzi, tanta passione e allegria da vendere: questi gli ingredienti salienti del primo Tanto Par Ridare Show che oggi, dopo vent’anni, si presenta rinnovato. Lo spettacolo è una parodia comica e travolgente del classico varietà televisivo italiano del sabato sera: conduttore, ospiti famosi, personaggi pittoreschi, musica, coinvolgimento del pubblico. Un mix collaudato che prende spunto dalle situazioni comiche della vita quotidiana, in stile nazional-polesano per uno show che è un misto tra cabaret e teatro, musica e intrattenimento. Tratto distintivo del gruppo è inoltre il costante impegno nel volontariato. Nel corso degli anni il quartetto ha sostenuto vari progetti di solidarietà, italiani ed internazionali, devolvendo interamente i contributi delle serate a vari organismi come il C.u.a.m.m. (progetti socio sanitari in Africa), l’Associazione Italiana per la lotta contro le Leucemie, l’Associazione Donatori Midollo Osseo, l’Associazione Bambini Celebrolesi Mattia Venceslao. Da 9 anni sostengono infine l’O.P.A.M. (Opera di Promozione dell’Alfabetizzazione nel Mondo) attraverso l’adozione di 16 bambini dei Paesi del Terzo Mondo.
Storia e territorio
trasparenze è diventato un libro
T
rasparenze di paesaggi non è solo una mostra ma è diventato anche un volume, ossia l’ Atlante aerofotografico del Polesine. Dopo la mostra sulla fotografia aerea per la storia del Polesine, allestita nei mesi scorsi in vari comuni della Provincia di Rovigo, si è giunti alla pubblicazione del volume promossa dal CPSSAE e dalla Provincia di Rovigo - Sistema Museale Provinciale Polesine, con il sostegno finanziario di Regione Veneto e Cassa di Risparmio del Veneto. Il volume è stato curato da Raffaele Peretto e Sandra Bedetti; i testi sono di Nicola Albertin, Michele Baldo, Sandra Bedetti, Luisa Cattozzo, Paolo Mozzi, Raffaele Peretto, Silvia Piovan Il progetto globale nasce dallo studio e dall’interpretazione di foto aeree zenitali e di altre scattate su voli a bassa quota, condotti a partire dagli anni ’80 e che documentano morfologie naturali e segni sepolti di antichi paesaggi tra corsi d’acqua, tracciati di strade, tracce di centuriazione. La pubblicazione mira alla divulgazione dei risultati della importante ricerca, promuovendo la salvaguardia delle testimonianze dell’antico paesaggio compreso tra i due fiumi, Adige e Po. Me.Ru.
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LO volleY
SPORT in PRIMO PIANO Giochi del Mediterraneo Trionfo azzurro sulla sabbia di Mersin
Marta Menegatti è d’oro
barricata ha ospitato mininbeach
Cammino impeccabile per la coppia del beach volley Cicolari-Menegatti
di Andrea Zambolin
P
er il terzo anno consecutivo è stato il villaggio Barricata, nella spiaggia delle Conchiglie, a ospitare il torneo federale promozionale dedicato ad atleti dai 6 ai 14 anni. E i numeri parlano da soli: 1200 persone, 15 campi, 13 società, 51 squadre e 12 arbitri per la nona edizione di MinInbeach, manifestazione organizzata dalla Fipav Rovigo. Le sfide erano suddivise tra mini primo livello, mini secondo livello, palla rilanciata, under 12 e under 14, sia maschile che femminile. Le società presenti erano Scardovari volley, Asaf Sant’Apollinare, Adria volley, Gs Volpe, Us Virtus, Polisportiva San Pio X, Ellepi volley, Gs Fruvit, Volley Ariano, Polisportiva Città di Lendinara, Gs Tor Avis Aido Castelmassa, Gs Commenda e Bvs volley. È stato dedicato un applauso a Massimo Formigaro, arbitro venuto a mancare lo scorso anno, ma che aveva sempre dato la sua disponibilità per questa manifestazione e non solo. Ringraziamenti particolari alla società di casa, Scardovari volley, alla più numerosa, Adria volley, a quelle che venivano da più lontano Tor Castelmassa, Gs Fruvit e Gs Volpe, alla squadra mai mancata Us Virtus, alle squadre che hanno deciso di tornare Ellepi volley e San Pio X, quelle che hanno partecipato per la prima volta Polisportiva Lendianara e Gs Commenda a quella che ha deciso di iscriversi un po’ tardi come il Bvs a quella che si è iscritta per prima Asaf e infine a quella che ha vinto più campionati giovanili l’Ariano volley. È intervenuto anche il neo sindaco di Porto Tolle, Claudio Bellan, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale: “Faccio i complimenti a tutti perché avete organizzato proprio qui una manifestazione di queste dimensioni e speriamo di rivedervi anche il prossimo anno. E perché no, potremmo pensare di allargarla anche oltre il confine provinciale”. La presidente Natascia Vianello, ideatrice 9 anni fa di questo torneo, ha ringraziato tutti i presenti, gli addetti ai lavori, il Villaggio Barricata e il suo staff. Cr.Ag.
O
ro. È del metallo più pregiato la medaglia conquistata ai Giochi del Mediterraneo dalla coppia azzurra del beach volley Marta Menegatti-Greta Cicolari. Nella finale di Mersin (Turchia), un’altra splendida prestazione di Marta, giocatrice nata a Porto Viro e unica rappresentante rodigina ai Giochi, e della compagna Greta, consente di sconfiggere 2-0 la coppia greca Arvaniti-Karakgounis e di far sventolare il tricolore sul gradino più alto del podio. I parziali (21-16, 21-13) non lasciano spazio a equivoci: la coppia azzurra ha dominato il match dall’inizio alla fine, imponendo il proprio gioco sulle avversarie, che non hanno mai dato l’impressione di poter mettere in discussione il risultato finale. Senza mai concedere un set ai team incontrati in tutto il torneo, dalle qualificazioni alle finali, Cicolari-Menegatti hanno mostrato una superiorità tecnica notevole e una condizione fisica eccellente. Hanno deciso di dedicare la vittoria alla memoria di Stefano
La coppia vincente Cicolari-Menegatti Borgonovo, ex-giocatore di Milan e Fiorentina affetto da Sla, venuto a mancare il giorno prima della finale. Questo cammino trionfale ha portato le azzurre (che fanno parte del corpo dell’Aeronautica Militare) a un risultato di fondamentale importanza in vista dei Mondiali in Polonia, il vero obiettivo di quest’anno, dove potranno confermare quanto di buono hanno mostrato in Turchia. Benché le coppie incontrate a Mersin non siano state di primissima fascia (mancano infatti le coppie storicamente più ostiche, come brasiliane e statunitensi), i buoni segnali mo-
strati dalle nostre atlete fanno ben sperare per i Mondiali, dove l’Italia è ancora a secco di medaglie. Marta Menegatti, 23 anni ad agosto, aggiunge quindi un altro successo al suo già ricco palmares (oro agli europei juniores del 2009 e a quelli senior del 2011; argento agli europei under 23, ai mondiali giovani e juniores, oltre a quasi 10 podi nel Beach Volley World Tour) e sale con Greta Cicolari al quinto posto del ranking mondiale. Anche l’altra coppia italiana, formata dalle beachers Laura Giombini e Daniela Gloria, è andata a medaglia, sconfiggendo le slovene Fabian-Vodeb nella finalina per il bronzo. Gli uomini, invece, non sono riusciti a andare oltre al quarto e quinto posto nel loro torneo. La spedizione italiana torna dai Giochi del Mediterraneo da vera mattatrice della competizione, con 186 medaglie conquistate (70 ori, 52 argenti e 64 bronzi), record storico per la nostra nazione. messaggio pubblicitario
Porto Tolle
tutto pronto per la nazionale
Coach Marco Mencarelli
S
arà il palazzetto dello sport di Porto Tolle ad ospitare la prestigiosa amichevole della nazionale femminile di pallavolo contro l’Argentina, domenica 28 luglio con inizio alle ore 20.30. Il comune deltino, dopo le titubanze del comune capoluogo di provincia, deputato in primis ad ospitare l’evento, ha accettato volentieri con Mirco Mancin, neo vice sindaco di Porto Tolle e vice presidente della federazione volley provinciale, che dice: “I tempi erano ridotti e la federazione nazionale doveva avere delle risposte celeri e certe, dopo che, in un primo momento, si era parlato del palazzetto dello sport di Rovigo. Il palasport di Rovigo, però, non avendo i requisiti, aveva bisogno di una deroga (rilasciata dal Comune, ndr) che non è arrivata e quindi, essendoci anche il palasport di Porto Tolle, secondo in provincia per grandezza, abbiamo deciso che la location sarà qui, nel Delta”. Già da aprile la federazione si era fatta viva col comune capoluogo con la richiesta di ospitare il prestigioso avvenimento con le azzurre, ma non aveva ricevuto risposte ufficiali. Pressata dalla Fipav nazionale, dieci giorni fa, la deci-
sione di spostare la partita da Rovigo a Porto Tolle, palasport che ha 735 posti a sedere e un altro centinaio in piedi. Avrà bisogno di qualche restyling, a carico della federazione, considerato che serve un particolare tipo di pavimentazione che arriverà direttamente da Roma, ma sono sacrifici che la Fipav provinciale fa perché reputa la manifestazione un investimento per il movimento pallavolistico provinciale. La nazionale azzurra, allenata da Marco Mencarelli disputerà tre partite amichevoli: la prima il 27 luglio a Jesolo contro l’Olanda, il 28 appunto a Porto Tolle contro l’Argentina e il giorno dopo, sempre con le sudamericane, la “rivincita” che si giocherà a San Bonifacio, nel veronese. Le azzurre, poi, prenderanno parte al World Grand Prix la cui fase preliminare è in programma dal 2 al 18 agosto e vedrà l’Italia esordire a Montichiari nel primo week end di agosto con Germania, Kazakistan e Argentina. Ora la federazione provinciale di pallavolo, assieme al comune e ad altri enti, sta preparando ad hoc la giornata del 28, una domenica che per il movimento del batti e ricevi sarà sicuramente indimenticabile. Cr.Ag.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA ROVIGO
Amministrazione Il premier Letta ha annunciato il taglio degli enti locali
Province, torna a pendere la scure Per l’Onorevole Crivellari i tempi sono maturi. “Il Polesine si concentri sulla Vi.Ve.Ro” di Fortunato Marinata
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aglio delle province, il governo ci riprova. Dopo Mario Monti, anche Enrico Letta ha annunciato l’intenzione di procedere in questa direzione nel suo discorso di presentazione del programma di Governo alla Camera e lo ha ribadito anche recentemente, in occasione del primo voto di fiducia per il “decreto sulle emergenze”. Un taglio duro, netto. Tanto che non rimarrebbe in vita neanche un’ipotesi di ente di secondo livello. L’idea, dunque, è la stessa alla quale l’ex ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, aveva lavorato fino al 10 dicembre scorso in Commissione Affari Costituzionali del Senato. Poi il progetto naufragò, anche perché in quell’occasione si cercò l’abolizione per decreto. Oggi, invece, la strada intrapresa sembrerebbe essere un’altra, come ci ha confermato il deputato polesano e segretario provinciale del Pd Diego Crivellari. “Sul tema non posso an-
nunciare niente – ha spiegato- ma l’intenzione è questa. Ovviamente stiamo parlando di un iter molto lungo e complicato che necessariamente dovrà passare attraverso una riforma costituzionale ma non è un caso se il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio ha accolto di buon grado il suggerimento giunto dall’Anci di riprendere il filo spezzato delle città metropolitane”. Con un certo orgoglio il deputato polesano Crivellari ha portato l’iniziativa sotto l’ala del Partito Democratico. “Certo dentro al partito – ha precisato – è in corso un confronto su questo tema ed è sotto gli occhi di tutti che i comuni capoluogo del Veneto amministrati dal Pd stanno spingendo sull’acceleratore verso la costituzione di un’rea vasta, la Pa.Tre. Ve. Padova, Treviso Venezia, stanno fattivamente parlando di uno statuto per porre le prime basi di un futuro insieme”. E per quanto riguarda il Polesine? “A mio avviso
La presidente Tiziana Virgili: “I veri enti spreconi sono le Regioni” il Polesine non può stare alla finestra. Bisogna evitare lo smembramento della nostra provincia, cioè bisogna sottrarsi all’eventualità che le diverse aree del territorio rodigino possano andare ognuna per proprio conto: sto pensando all’ipotesi che il Delta possa unirsi al veneziano, il medio e alto Polesine al ferrarese o al mantovano ma è necessario immaginare una riordinazione del territorio. L’ipotesi della Vi.Ve.Ro. secondo me va presa seriamente in considerazione, esistono progetti, sto pensando alla Valdastico Sud, piuttosto che alla Nogara-mare o alla metropolitana di superficie, che di fatto da oggi possono essere portati avanti insieme
Palazzo Celio, sede della provincia di Rovigo a Verona e Vicenza”. Tanta urgenza per l’Onorevole polesano è legata anche al fatto che la città scaligera da anni insieme a Brescia e Trento sta lavorando su sinergie dal respiro europeo. “Il Polesine non può venire emarginato da questo scenario”. A questo punto, dunque, resta da capire se il territorio rodigino sia pronto a ridisegnare se stesso. “Con molti soggetti stiamo già parlando e rispetto a qualche anno fa – ha concluso Crivellari – vedo una disponibilità maggiore ad abbandonare la politica dei campanili. Il progetto Civitanova, la fusione di sei comuni dell’ex Pati Medio Polesine, ne è testimonianza diretta”. Non è dello stesso avviso la
presidente della Provincia, Tiziana Virgili, che invece nel taglio delle province vede solo un’inutile operazione che non porterà ne’ a risparmi, ne’ ad una migliore qualità dei servizi per i cittadini. “Le province, tra gestione e servizi, rappresentano appena l’1,7% delle spese dello Stato – ha spiegato – sono le Regioni gli enti spreconi. Per scrupolo è sufficiente andare a guardare i costi erogati, sono pubblici e pubblicati nel web, si vedrà quanto viene speso per i dipendenti, per le governances e per gli organi di governo. Se qualcuno pensa che tagliando le Province ne otterrà un beneficio, si sta sbagliando di grosso!”.
FUSIONE DEI COMUNI CIVITANOVA POLESINE, UN’INIZIATIVA PARTITA DAL BASSO
A
grandi passi verso la fusione dei comuni del Medio Polesine. Lo scorso 24 giugno il Pd provinciale ha fatto sapere come la pensa sulla fusione dei Villmarzana, Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara e Villanova del Ghebbo, che dovrebbe dar vita al nuovo Comune unico di Civitanova Polesine. “Sono anni che si parla di unioni, fusioni ed aree vaste, ma sostanzialmente nulla è cambiato. Ora che potrebbero arrivare nuove imposizioni dall’alto, Letta ha annunciato il taglio delle Province, è bene assecondare le iniziative che partono dal basso, proprio come quella di Civitanova Polesine – ha spiegato il consigliere regionale Graziano Azzalin - l’efficienza delle pubblica amministrazione è una delle sfide centrali per il nostro Paese e la frammentazione amministrativa è proprio uno degli ostacoli da superare. Per questo è giusto par-
L’area dove nascerà il nuovo comune di Civitanova Polesine lare di necessità. Si pensi che in Veneto ci sono 318 comuni sotto i 5mila abitanti, il 55%, e 202 sotto i 3mila, il 35%, mentre in Polesine ne abbiamo 40 sotto i 5mila e 29 sotto i 3mila, ovvero l’80 e il 58%. La
nostra provincia ha la media di abitanti per comune più bassa dopo Belluno, 3.983, e questo, se magari un tempo poteva essere segno di maggiore vicinanza ai cittadini, oggi rende più difficile per i comuni rispondere
alle richieste degli stessi cittadini”. “L’obiettivo – ha proseguito l’Onorevole Diego Crivellari - non è solo quello di intercettare fondi, alla base del ragionamento non c’è soltanto una concezione meramente ragionieristica ma una visione nuova del futuro, alla luce della globalizzazione e dei servizi che vanno mantenuti in ogni caso in essere”. “Questo percorso – ha sottolineato il responsabile organizzativo provinciale Filippo Silvestri – che nasce da un’attività amministrativa comune, condurrà alla fondamentale tappa del 20 o 27 ottobre, quando i cittadini saranno direttamente chiamati ad esprimersi con un referendum. Perché il partito è impegnato concretamente nell’assecondare il processo di fusione e di partecipazione, ma non si tratta di un’imposizione bensì di una scelta che spetta direttamente ai territori ed ai loro abitanti”.
Spazi aperti 35 23 Territorio Riforma della normativa in materia di aree protette. Si discute in Regione
Tre proposte per il futuro dei parchi Contrapposti Manzato e Azzalin ma pure i sindaci che non vogliono essere estromessi dalla gestione degli enti di Denise Formigaro
L
a riforma dei parchi del Veneto è un tema spinoso che vede molte fazioni contrapposte, ognuna con una propria visione del problema e con diverse soluzioni. Tre, infatti, sono le proposte di legge attualmente all’esame del Consiglio regionale e relativi alla nuova normativa in materia di aree protette, che intendono aggiornare l’attuale legge in vigore approvata nel 1984. Il primo disegno di legge è quello della Giunta Regionale rappresentata dall’assessore all’agricoltura Franco Manzato. “Il nostro progetto si propone di riorganizzare gli enti parco e le aree protette del Veneto – spiega Manzato - nell’ottica della spending review. Importante è, infatti, il controllo della spesa pubblica unito alla semplificazione e razionalizzazione della gestione attraverso l’unificazione dell’attuale disciplina delle singole leggi istitutive dei parchi regionali, stabilendo la composizione degli organi e il numero dei loro componenti. Non ci sarà più il Consiglio dell’Ente, organo politico assem-
bleare; il Consiglio Direttivo sarà costituito dal presidente dell’Ente e da quattro componenti; è prevista la Comunità del Parco i cui componenti parteciperanno a titolo gratuito con funzioni consultive. Vogliamo, inoltre, abbattere i vincoli per consentire ai cittadini che vivono all’interno dei parchi di creare opportunità di lavoro e di sviluppo”.
“L’obiettivo è salvaguardare le competenze di autogoverno delle comunità locali” La seconda proposta di legge è avanzata dal Partito Democratico, rappresentato da Graziano Azzalin, vicepresidente della commissione agricoltura: “Il nostro disegno nasce da premesse opposte a quelle della Giunta Regionale – afferma Azzalin. Vorremo, infatti, che la tutela dell’ambiente non fosse pensata come un costo, ma come un
TURISMO SLOW LUNGO IL PO IN CARROZZA NEL POLESINE DEI TESORI Esiste un Polesine che appartiene alla leggenda: con chilometri di cunicoli di collegamento tra chiese e oratori, dove si nascondo il tesoro di Garibaldi, quello di Adriano e dei Paladini di Francia
“S
low tour in carrozza”, è un’iniziativa che si è tenuta qualche settimana fa a Gavello, grazie all’impegno tra la fattoria didattica Galassa, le guide equestri dell’Engea e il maneggio Criollo di Tribano nel padovano, Slow food Rovigo, il gruppo folkloristico Le Ciaramelle, per l’intrattenimento musicale, e l’associazione Gli amici del Po di Villanova Marchesana. Si è trattato di una giornata in carrozza, per la promozione della nuova attività ludico-educativa offerta dalla fattoria didattica, alla scoperta del territorio. L’escursione ha preso il via dall’azienda Galassia alla volta del primo itinerario per la visita dell’oratorio cistercense di Cisimati. A bordo, anche la presidente della provincia Tiziana Virgili, l’assessore al turismo, Laura Negri e la dirigente regionale per le “fattorie didattiche” Elena Schiavon. Dall’oratorio cinquecentesco di Cisimati, il gruppo si è spostato poi a Villanova Marchesana e poi sull’argine del Po, fino all’antico traghetto dei Santi, quindi giù nella frescura della golena. Lungo l’itinerario il presidente di Slow food Rovigo, Paolo Rigoni, in veste di cicerone ha intrattenuto la comitiva con narrazioni che si tramandano dalla notte dei tempi, parlando di “un Polesine sotterraneo”, fatto di chilometri di mitici cunicoli, che collegherebbero chiese, oratori, il Castello Estense di Ferrara (perché il Po non è stato un confine fino al congresso di Vienna), dove si nascondo tesori protetti da ancor più mitiche serpi: il tesoro di Garibaldi, quello di Adriano e dei Paladini di Francia. L’ambiente distensivo, con ampie vedute di pregio naturalistico, e le suggestive narrazioni hanno catturato gli escursionisti. Si è fatto ritorno a Gavello paghi della bella esperienza assorti nel disteso ritmo del trotterellio dei cavalli. Li.Se.
investimento culturale, ambientale, ma anche e soprattutto economico visto che i fondi europei saranno destinati principalmente a chi farà leva sulla tutela ambientale. È importante, perciò, considerare le peculiarità di tutti i territori e favorire uno sviluppo sostenibile che parta dal basso senza ostacolarlo con inutili vincoli”. Azzalin prosegue, poi, analizzando i punti principali del progetto del partito: “Il cuore della nostra proposta sta nello snellimento della burocrazia e nel superamento delle sovrapposizioni di competenze e attribuzioni, dando ai sindaci il ruolo di protagonisti della gestione, responsabilizzando le comunità locali e le loro rappresentanze e superando i conflitti che spesso si sono generati tra enti parco, enti locali e cittadini e dare alla Regione il compito di indirizzo e controllo che le compete”. La terza proposta è quella presentata per iniziativa dei Consigli comunali di Arquà Petrarca, Cervarese S. Croce, Cinto Euganeo
Un’immagine del Parco del Delta del Po e Baone d’Este. A illustrarla è il sindaco di Arquà Petrarca Luca Callegaro: “L’obiettivo prioritario della proposta di legge dei sindaci – sostiene Callegaro - è salvaguardare le competenze di autogoverno delle comunità locali, valorizzare la democrazia partecipativa all’interno del Parco e fare dell’ente regionale un motore di sviluppo e di rilancio turistico di un’area di singolare pregio am-
bientale. Non vogliamo che una legge come quella formulata dalla Giunta tagli fuori le amministrazioni comunali dalla gestione del processo decisionale”. Insomma, tante sono le idee che la Giunta sta prendendo in esame per poter gestire al meglio i cinque Parchi esistenti in Veneto e tutte quelle zone che per le loro peculiarità vanno protette e valorizzate.
36 Mondo scuola
Mondo scuola 25
Università Porte aperte il 25 luglio e il 5 settembre
Open day a Rovigo, un assaggio dell’offerta universitaria Saranno presentati i corsi di Scienze dell’Educazione e della Formazione, Diritto dell’Economia e Giurisprudenza di Andrea Zambolin
U
na mattinata pensata per iniziare a approcciarsi al mondo universitario: questo il biglietto da visita dell’Open Day, la giornata dell’Università a porte aperte. Si terrà il 25 luglio nella sede dell’Università di Rovigo e sarà dedicata agli studenti delle superiori che vogliono conoscere il loro futuro indirizzo di studio, ma potranno partecipare anche genitori e universitari insoddisfatti della loro precedente scelta. Lo scopo principale degli Open Day è proprio evitare che i giovani, freschi di maturità, intraprendano un percorso di studio
il caso
non adatto a loro e si debbano poi ritirare. Una scelta consapevole dell’orientamento universitario è fondamentale per riuscire successivamente a entrare nel mondo del lavoro in modo competitivo e raggiungere quelle soddisfazioni personali che ognuno si aspetta dopo anni e anni di studio. L’University Day di Rovigo, organizzato in coordinamento con la facoltà di Padova, si propone inoltre di far conoscere e apprezzare la scuola ai futuri studenti. Il programma della mattinata prevede un incontro di presentazione del Corso di Studio di Scienze
dell’Educazione e della Formazione, durante il quale docenti, tutor e studenti iscritti saranno a disposizione per rispondere alle domande dei presenti. Al termine ci sarà la simulazione di un test d’ingresso, molto utile in vista delle future ammissioni di settembre. Anche il percorso di studio triennale “Diritto dell’Economia” verrà presentato lo stesso giorno da alcuni studenti laureati. A seguire, i visitatori verranno accompagnati a conoscere la struttura dell’ateneo e le aule principali. Il Cur (Consorzio Università Rovigo),
La sede dell’Università di Rovigo proporrà inoltre un altro Open Day il 5 settembre presso l’Accademia dei Concordi. Con la collaborazione dell’Università di Ferrara, si terranno dei confronti sull’indirizzo Giurisprudenza con Luigi Costato, Professore di Diritto dell’Unione Europea, e alcuni professionisti (magistrati, notai, avvocati). L’Open Day, riproposto dopo l’edizione dell’anno scorso, è un’opportunità davvero
interessante per i ragazzi delle superiori che intendono iscriversi all’Università: farsi un’idea di ciò che si dovrà affrontare negli anni a venire, rendendosi conto della bontà o meno della decisione che si sta per prendere, consente di evitare il rischio di compiere una scelta sbagliata e di gettare al vento anni preziosi per la costruzione del proprio futuro, lavorativo e non.
Istruzione in Polesine
94 bambini senza asilo. comune, uffici scolastici e genitori alla ricerca di una soluzione
S
embra ancora lontana la soluzione per i 94 bambini in lista d’attesa per un posto negli asili della Provincia di Rovigo. Tutte le proposte presentate finora dal Comune, dagli Uffici Scolastici e dai genitori, per quanto interessanti, si sono dimostrate irrealizzabili per motivi logistici, di agibilità delle strutture o per la mancanza di adesioni. L’unico cavillo organizzativo che (al momento di pubblicazione del giornale) tiene ancora la questione in sospeso, è riuscire a trovare delle scuole dell’infanzia che possano ospitare questi bambini, senza incorrere in costi eccessivi di adeguamento delle strutture.
Entrambe le parti si stanno rimboccando le maniche, soprattutto dopo il parere favorevole del Miur (il Ministero dell’Istruzione), che ha dato l’autorizzazione a fornire docenti per le nuove classi. A quanto pare, l’allarme lanciato a maggio dai Sindacati della scuola (Cisl, Cgil, Snals e Uil), con la previsione di circa 120 posti mancanti nelle scuole dell’infanzia statali (ossia quelle gratuite) si è rivelato davvero preciso. I genitori dei bambini, nel frattempo, si augurano di riuscire a trovare al più presto una soluzione efficace, per poter garantire ai propri figli il diritto fondamentale alla prima scolarizzazione. messaggio pubblicitario
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Cultura provinciale 37 29 Grandi Mostre Alla Badoera di Fratta, fino al 29 settembre gli scatti di Gianni Berengo Gardin
accademia dei concordi
“Polesine”, immagini dal lontano 1971
L’arazzo “La temperenza” ritrova i suoi colori
Invitato da Giuseppe Marchiori percorse la terra dei fiumi da occidente al Delta. Ritrasse un mondo da poco uscito dall’alluvione con ancora visibili le tracce della civiltà contadina
E
di Lino Segantin
“P
olesine”, e nessun sottotitolo, per caratterizzare lavoro, ai ritratti icastici di persone intente all’attività quotidiana l’importante mostra allestita alla Badoera di Fratta, o colte in particolari momenti della giornata. realizzata con gli scatti – ormai storici e pertanto Immagini di grande forza, in bianco e nero, che testimoniaquanto mai significativi – di Gianni Berengo Gardin, uno dei più no la maestria del grande fotografo, come ha sottolineato nel apprezzati fotografi italiani attivo da un sessantennio, avendo suo intervento Paolo Morello, presidente dell’Istituto Superiore egli esordito negli anni ‘50. Una firma autorevole ed apprez- per la Storia della Fotografia, che si è soffermato in particolare zata, che ha lasciato il segno in noti periodici come Il Mondo ad analizzare la fotografia scelta come immagine della mostra: di Pannunzio, Epoca, Domus, L’Espresso, nonché sulla stampa una suggestiva immagine di un mulino di fiume (natanti all’epoestera come Le Figaro, Time, Stern. ca ancora presenti sulle acque dell’Adige e del Po): sulla passeAl Polesine, Berengo Gardin ha dedirella, che lo unisce alla riva, la presenza cato il suo magistrale lavoro di fotografo La fotografia di una gioiosa bambina colta – e qui sta nel 1971, allorché, invitato da Giuseppe scelta come la maestria del fotografo – nel momento Marchiori, percorse la terra dei fiumi da immagine in cui si produce in un allegro saltello. occidente al delta, ricavandone immagini della mostra: Una mostra quanto mai significadi grande forza espressiva: Un “Polesine un mulino di fiume tiva dunque, aperta sabato 22 Giugno in bilico” – come lo ha definito il giornacon le parole entusiaste del sindaco di lista Sergio Garbato nel corso della presentazione della mostra, Fratta nonché presidente della Provincia Tiziana Virgili (che fra in quanto uscito da non molto dalle gravissime ferite dell’alluvio- l’altro si è definita “tifosa” del Polesine e pertanto sostenitrice ne del ’51, ma non ancora caratterizzato da quel desiderio di delle interessanti occasioni che ne danno visibilità e lo fanno moderno che, in vari ambiti, doveva poi cancellare significative apprezzare) e dall’assessore provinciale Laura Negri, che ha testimonianze della civiltà contadina. sottolineato l’importanza dell’evento, ospitato nella villa poleUna mostra per documentare quindi. E lo stesso Beren- sana patrimonio dell’Umanità. In chiusura un apprezzato un go Gardin, inaugurando l’allestimento di Fratta, si è espresso fuori programma da parte del fotoclub Athesis, il cui presidente chiaramente a favore di questa tipologia di scatti fotografici (da Graziano Zanin – richiamandosi al monito di Berengo Gardin a preferire rispetto alle foto artistiche) sottolineando il valore che fotografare per documentare – ha donato all’illustre ospite, per assume la documentazione per immagini. Nella sua rappresen- il sessantennio del suo impegno fotografico, un volume da poco tazione del Polesine, accanto alle architetture – a cominciare edito di immagini della bassa padovana, scattate negli stessi proprio dalla frattense villa del Palladio ritratta solo negli esterni, anni delle foto del “Polesine” presenti nell’allestimento della perché nel 1971 non ancora restaurata ed aperta al pubblico – Badoera. Una mostra questa che rimarrà aperta per tutta l’estaci sono le sezioni dedicate alla vita dei campi, agli ambienti di te fino al 29 settembre.
La locandina della mostra alla “Badoera”, alcune immagini in mostra e un momento della presentazione lo scorso 22 giugno
’ tornato al suo primigenio splendore l’arazzo “La temperanza presentata all’uomo come guida contro i vizi”. Ci sono voluti ben 26 mesi di restauro per far ritornare a brillare i colori e le forme di questo gioiello artistico del 1630, realizzato a Bruxelles dal maestro Antoon Sallaert, che lavorava nella bottega di Rubens. L’arazzo, di proprietà dell’Accademia dei Concordi, è ritornato a splendere di luce propria nella sua originaria sede, la sala Oliva all’Accademia, accanto all’altro arazzo intitolato “Il tempo allontana le gioie della vita”, anch’esso recentemente restaurato. L’importante intervento è stato possibile grazie al finanziamento di Adriatic Lng. L’artefice dell’intervento sui 16 metri quadri di tessuto è il consorzio pratese Tela di Penelope, che ha realizzato il recupero dell’opera insieme ad uno staff di nove restauratrici, coordinandone le varie e delicate fasi, dallo studio preliminare all’intervento vero e proprio. L’operazione ha riportato in superficie lo stato originale del colore, recuperandone le fibre e rimuovendo alcune toppe applicate da precedenti interventi. Complessivamente il restauro è stato suddiviso in 5 fasi: smontaggio della fodera e delle armature, preparazione al lavaggio, lavaggio, consolidamento del colore, foderatura e ricollocazione nella posizione originaria. Ora toccherà la stessa felice sorte al terzo dei quattro arazzi dell’Accademia che ha come soggetto “La fortuna”. Me.Ru.
Spettacoli
“TRA VILLE E GIARDINI”, PARTITA LA RASSEGNA
D
oveva essere Marco Castoldi, meglio noto come Morgan, il testimonial della XIV edizione della rassegna Tra ville e giardini, ma il maltempo ha fatto la sua parte e così è toccato a Paolo Nani, maestro del teatro fisico, e “La lettera” tenere a battesimo la kermesse, partita giovedì 27 giugno da Fiesso Umbertiano. Appuntamento solo rimandato di una settimana invece per Morgan, che il 4 luglio ha condotto An evening with nella splendida cornice della cinquecentesca Villa Morosini di Polesella, guidando il pubblico sulle note del grande repertorio italiano e internazionale da lui amato, da De André a David Bowie, dalla musica classica al rock, ripercorrendo i propri successi e le cover dei suoi ultimi album da solista e presentando in anteprima alcuni brani inediti. Un concerto intimo e ricercato, per voce e piano, condito da aneddoti e racconti sull’arte. La fortunata kermesse
anche quest’anno riscopre i luoghi mozzafiato del Polesine, attraverso la danza, il teatro, la musica, per un totale di 18 appuntamenti unici, nei quali la cornice della rappresentazione è parte integrante dello spettacolo, per la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del turismo. La manifestazione, promossa e sostenuta dall’Amministrazione Provinciale di Rovigo, finanziata da Regione Veneto, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Camera di Commercio di Rovigo, ed è organizzata in collaborazione con Ente Rovigo Festival e diversi comuni, si conferma il fiore all’occhiello della vita culturale polesana, come ha sottolineato la presidente della provincia Tiziana Virgili durante la presentazione dell’edizione 2013. “La rassegna è nata per unire la valorizzazione e la promozione del territorio con l’arte – ha detto”. Dello stesso parere anche l’assessore al turismo Laura Negri,
che sottolinea il compito della kermesse: “dare valore al Polesine con un bel modo di fare squadra tra enti locali e finanziatori in un itinerario che va da Melara a Porto Tolle”. Da sua parte Claudio Ronda, il direttore artistico della manifestazione, la definisce “un caleidoscopio di eventi che attraversa diversi generi, talvolta con scelte azzardate o insolite, proponendo un ventaglio di scelte artistiche e di possibilità culturali”. Questi gli appuntamenti rimasti in cartellone: Martedì 16 luglio, Porto Tolle, Corte di Ca’ Bonelli, Fanfara Tirana; giovedì 18 luglio, Ceneselli, ex base missilistica, Area international popular group; mercoledì 24 luglio, Lendinara, giardino di Villa Dolfin-Marchiori, Tribal tech; venerdì 26 luglio, Melara giardino di palazzo Calzolari-Badini, Emanuele Rastelli trio emotions; domenica 28 luglio, Arquà, Castello, Glenn Miller Orchestra, in the mood Miller; mercoledì 31 luglio, Castelguglielmo,
Nella foto, Peppe Servillo che è stato protagonista a Canda lo scorso 4 luglio, Ron, Pilar e Miriam Meghnagi piazza Vittorio Veneto, “Compagnia argentina de danzas sentires”, domenica 4 agosto, Ariano nel Polesine, San Basilio, Pilar, sartoria italiana fuori catalogo; mercoledì 7 agosto, Badia Polesine, piazza Vangadizza, Soqquadro italiano, da Monteverdi a Mina; venerdì 9 agosto, Ficarolo, giardino di villa Schiatti-Giglioli, Miriam Meghnagi, Dialoghi mediterranei; domenica 11 agosto, Villamarzanagiardino di Villa Cagnoni-Boniotti, Jaques Morelenbaum & cello samba trio, special guest Paula Morelenbaum; martedì 13 agosto, Crespino, chiesa arcipretale santi Martino e Severo, Tigran a fable; domenica 18 agosto, Fratta Polesine, villa Badoer, Ron, Way Out. L’inizio degli spettacoli è fissato alle ore 21.30 a ingresso libero, eccetto, martedì 16 luglio, giovedì 18 luglio, mercoledì 24luglio, domenica 28 luglio, domenica 11 agosto: biglietto unico 5,00 euro. Me.Ru.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Sicurezza I dati Inail e Vega Engineering danno la dimensione di un fenomeno nuovo
Crisi, incidenti sul lavoro in calo
La diminuizione delle morti bianche è proporzionale all’occupazione, per questo il risultato forse dipende più dallo stato di difficoltà attuale che dalla maggiore sicurezza di Alessandro Abbadir
I
nfortuni sul lavoro in Veneto, in calo grazie alla crisi e a settori come quello edile che sono andati letteralmente a picco. Sia i dati riferiti al 2012 che quelli inerenti il primo trimestre del 2013 sono chiari. Il calo dal 2009 ad oggi è costante. Vediamo nel dettaglio. L’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering ha denunciato nei mesi scorsi infatti 42 infortuni mortali nel 2012. Tre in meno dell’anno precedente, dieci in meno rispetto al 2010. Sempre secondo l’Osservatorio nel 2012 la provincia che ha registrato il maggior numero di casi è stata Verona con 11 morti, una cifra che l’ha collocata al 47° posto della graduatoria nazionale per indice di incidenza degli infortuni mortali sul numero degli occupati (26,9 per milione di occupati). Ma ben più letale si è rivelato, in proporzione, il bellunese: 7 morti, con una incidenza del 75% e il 4° posto nella graduatoria nazionale: una triste posizione da cui la provincia veneta di montagna non riesce a schiodarsi: 5° posto nel 2011, 3° posto nel 2010. Al posto più basso, quindi con maggior sicurezza, nel 2012 Vicenza e Padova (ognuna con 5 incidenti mortali che le posizionano all’81° e all’83° posto). Per la provincia di Venezia ci sono dati ad hoc e recentissimi Qui nel primo quadrimestre di quest’anno si sono registrati 2 infortuni mortali (un lavoratore italiano di 22 anni fulminato e un albanese di 49 investito da un automezzo di lavoro), a fronte dei 7 dell’intero 2012 e dei 9 registrati nel 2011. Si tratta però esclusivamen-
te in questi casi di morti sul lavoro deceduti a causa di un incidente sul luogo di lavoro (fabbrica, ufficio, campi, cantieri, ecc.). L’Inail invece include in questa triste statistica anche i morti sul lavoro collegati al percorso casa lavoro, e quelli connessi alla circolazione stradale. I casi mortali riconducibili a queste due tipologie sono da anni a volte superiori a quelli capitati nell’ambiente di lavoro ordinario. Ciò emerge chiaramente nel Rapporto 2011 per il Veneto dell’ Inail: 37 su 83 eventi nel 2010, 50 su 83 nel 2011. Insomma l’ambiente più pericoloso in Veneto (ma anche nel resto del Paese) rimane la strada. Per capire di più occorre andare nello specifico. Vediamo le cause specifiche di morte indicate proprio nel rapporto Inail nel triennio 2010-2012. Le cause sono determinate dal: ribaltamento del veicolo/ mezzo in movimento (dal 21 al 27% dei casi), caduta dall’alto di oggetti (dal 16 al 25%) ed infine caduta di persone dall’alto (dal 18 al 24%). Poi quella relativa ai settori dove si muore di più che rimangono l’agricoltura (44% dei casi, media triennio) e le costruzioni (dal 20% del 2010 al 12% del 2012, segno evidente della crisi del settore). Tuttavia, nel corso del 2012, in tutta Italia sono aumentate le ispezioni e le irregolarità riscontrate: controllate 22.950 aziende, 2mila in più del 2011, l’87% è risultato irregolare. Regolarizzati 53.734 lavoratori (+10% sul 2011), di cui 45.679 irregolari e 8.055 in nero (+7,3%). E’ chia-
ro perciò che la guardia deve restare alta. Che tipologia di inquadramento hanno le persone colpite da incidente sul lavoro? Va rilevato in questo caso che sono tante le vittime non lavoratori dipendenti: tra i morti nelle costruzioni ci sono molti artigiani edili e tra quelli in agricoltura spesso si tratta di anziani coltivatori diretti. Anche i dati sui primi mesi di quest’anno sono incoraggianti. A decretarlo ancora una volta, la più recente indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering secondo la quale nel primo trimestre del 2013 gli incidenti mortali verificatisi in Italia sono stati 74, mentre nel 2012 erano 110, con una variazione pari
al – 32,7 per cento. Su questo fenomeno è chiaro il presidente Dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre, l’ingegner Mauro Rossato, per il quale “questi dati non indicano che bisogna abbassare la guardia e che l’emergenza si possa considerare risolta, ma possiamo almeno considerare la flessione della mortalità di questo primo trimestre anche come conseguenza di una sempre maggiore sensibilizzazione sul fronte della prevenzione da parte dei media e da parte di tutti coloro che operano per la sicurezza
nei luoghi di lavoro”. Insomma per Rossato, non è solo la mancanza di lavoro che fa diminuire gli incidenti, ma anche la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro che sembra finalmente essersi radicata anche nel territorio del Veneto. Un atteggiamento che negli anni scorsi in pieno boom edilizio non era certamente seguito con scrupolo da operatori ed imprenditori del settore. Speriamo sia seguito anche in caso di ripresa economica.
Riabilitazione. Verranno ridotti costi e tempi di attesa per gli infortuni sul lavoro
ACCORDO SIGLATO TRA LA REGIONE VENETO E L’INAIL
U
n accordo specifico fra Regione Veneto ed Inail è stato siglato nelle scorse settimane per affidare alle cure della sanità regionale i pazienti reduci da infortuni sul lavoro che hanno la necessità di trattamenti integrativi e riabilitativi o affetti da malattie professionali. Questi ultimi fino ad adesso erano destinati alla medicina privata (tramite rimborso) o ai servizi extraregionali dell’Istituto - in particolare a Bologna e a Budrio. Ma adesso le cose cambiano. Grazie all’accordo fra Regione ed Istituto Nazionali Invalidi sul Lavoro, presto potranno rivolgersi direttamente ai centri specializzati che sono attivi nel Veneto, dislocati a Motta di Livenza, Santorso, Zevio e Garda. Con questi accordi le aziende ospedaliere venete ricaveranno un gettito stimato in circa 5 milioni l’anno senza incremento di costi. L’ente di assicurazione sugli infortuni ha optato per questa soluzione dopo aver cercato
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di dar vita ad una propria rete riabilitativa nel Veneto. Una soluzione che è stata scartata in quanto si è valutato l’elevato costo dell’operazione sia in termini di personale e macchinari e anche per un altro fattore. Si è concordato infatti come ci sia l’elevata disponibilità sul nostro territorio di strutture di alta qualità, capaci di garantire un servizio concorrenziale a prezzi ragionevoli. Quello con il Veneto è il secondo accordo-quadro stipulato dall’Inail dopo quello sottoscritto con l’Emilia-Romagna. A che risultato si vuole arrivare? L’obiettivo immediato, a partire da settembre, è quello di abbattere i tempi d’attesa dei pazienti, ammortizzare con più efficacia i costi di macchinari onerosi, che richiedono costante aggiornamento e, in termini di mercato, diventano “convenienti” solo in presenza di un volume di prestazioni consistenti. A.A. messaggio pubblicitario
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Il Veneto in primo piano 39 5 Società La Cgil invita a non abbassare la guardia
“Coinvolti sempre più i precari e non regolarizzati” di Alessandro Abbadir
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Venezia. Negli anni scorso la cementificazione e la febbre da capannone ha investito le province di Padova e Venezia, ma anche Verona , Treviso e Vicenza “Il rischio forte nel veneziano e in tutte le province venete – dice il segretario della Cgil di Venezia – è che in mezzo a questa crisi economica per restare competitive, le aziende taglino proprio sugli standard di sicurezza provocando di fatto un peggioramento delle condizioni all’interno dei cantieri. Per evitarlo i controlli dello Spisal non possono diminuire e gli stanziamenti agli organi ispettivi vanno potenziati e non diminuiti”
nasce il fondo integrativo sani.in.veneto
stato costituito nelle scorse settimane il Fondo per l’assistenza sanitaria integrativa a favore del mondo del lavoro artigiano. L’accordo è stato siglato da Cgil, Cil e Uil e dai rappresentanti di categoria. Si chiamerà Sani.In.Veneto (acronimo di Sanità Integrativa Veneto). Erogherà prestazioni assistenziali per gli oltre 135 mila dipendenti delle aziende artigiane del Veneto (ad esclusione di quelle edili). Tutto è stato fatto senza alcun costo aggiuntivo a carico delle imprese. Lo Statuto prevede che la platea possa allargarsi anche ai loro familiari, agli stessi imprenditori (soci e collaboratori compresi)
e poi ai familiari di questi ultimi. Il Fondo che sarà arrivo dal primo agosto 2013 alla fine potrebbe rispondere a quasi un milione di persone, un veneto su 5, immigrati compresi L’accesso alle prestazioni sarà aiutato da un sistema di assistenza alla compilazione delle domande dei lavoratori interessati, distribuito in modo capillare nel territorio. Ed anche per le imprese è prevista una semplificazione degli impegni burocratici a loro carico. Il Consiglio di amministrazione, nella sua prima convocazione, procederà a tutte le operazioni necessarie a dare piena operatività al fondo. messaggio pubblicitario
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positivo passo avanti nella trasparenza per valutare l’efficacia dell’azione dell’istituto. Restano da approfondire la questione dell’incidenza della disoccupazione e cassa integrazione sull’analisi dei dati sulla statistica degli infortuni e va fatta una riflessione in direzione dei nuovi rischi legati alle forme di lavoro precarie e alla crescente insicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, dovuta alla persistente crisi economica e alle nuove tipologie di contratti. Queste condizioni hanno, infatti, un’incidenza diretta sull’organizzazione aziendale e sulle condizioni della prestazione, oltre che un effetto a lungo termine in ambito sanitario”. Sulla stessa linea si colloca anche Roberto Montagner segretario della Cgil di
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plessivamente un calo del 6% sul 2011 e del 27% sul 2008. Il maggior numero di incidenti si è registrato nelle regioni del Nord ovest (212) seguite da quelle del Nord est (202), dal centro (149), dal Sud (167) e dalle isole (60). Le vittime under 30 sono state 94, 100 quelle over 60. Infine, tra le denunce di legate all’amianto, protocollate nel 2012, ne sono state riconosciute 1.540: dei casi denunciati nell’anno, 348 hanno avuto esito mortale. “Abbiamo apprezzato la relazione dell’ Inail soprattutto - ha detto Solari - nella parte relativa al nuovo sistema di gestione e di diffusione dei dati infortunistici secondo il sistema “open data”, che costituisce un
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e la crisi da un lato ha diminuito gli incidenti sul lavoro, è anche vero che si assiste al fenomeno nuovo che vede come principali vittime della mancata sicurezza sui luoghi di lavoro precari e lavoratori non regolarizzati. Su queste realtà servono maggiori controlli”. A fare questa denuncia dopo i dati forniti dall’Inail è la Cgil con i suoi rappresentanti nazionali Fabrizio Solari segretario Confederale e locali Roberto Montagner per la Cgil di Venezia. Nel 2012 sono state 745mila le denunce di infortuni (-9% rispetto al 2011 e -23% in riferimento al 2008). Quelli mortali accertati sono stati 790, un nuovo minimo, a fronte di 1.296 denunce. Si avrebbe com-
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Biennale di Venezia Il percorso espositivo di Bartolomeo Pietromarchi
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Il “Vice Versa” italiano
un caffè nero e bianco con omar galliani
L’enorme area espositiva dello storico Padiglione Italia, all’Arsenale, è stata divisa in 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti, ciascuno espressione di un binomio di Alain Chivilò
A
ll’interno della 55. Biennale di Venezia è presente lo storico Padiglione Italia che dalle ultime edizioni è sito nell’Arsenale. Ogni biennio, un curatore diverso cerca di proporre un percorso espositivo fatto di selezione e tematiche ulteriori unite in un unico contenitore. Quest’anno il prescelto in questo ruolo è il direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Roma Bartolomeo Pietromarchi e la mostra ideata s’intitola “Vice Versa”. Come afferma Pietromarchi “il Padiglione Italia e il Palazzo Enciclopedico della Biennale hanno vari punti di contatto nell’idea dell’archiviazione e nella volontà di mettere le mani sulla classificazione e sul concetto di enciclopedismo. Situazione destinata comunque a fallire, come nell’opera di Benassi che con un pavimento di 10.000 mattoni paragrafa l’archivio dell’errore in parallelo alla stessa quantità di detriti in orbita attorno alla terra”. Dunque un’unione tra vecchio e nuovo con un’attitudine non storiografica e generazionale per concentrarsi sulla validità dell’opera. Si tratta come indica il curatore di
A fianco Bartolomeo Pietromarchi “un arcipelago d’isole con un tetto comune su cui vivono dialoghi e confronti di artisti dagli approcci diversi”. Nell’enorme area espositiva s’individuano così 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti ciascuno all’interno dei seguenti binomi: sistema/frammento con Gianfranco Baruchello e Elisabetta Benassi, suono/silenzio con Massimo Bartolini e Francesca Grilli, veduta/luogo con Luigi Ghirri e Luca Vitone, prospettiva/superficie con Giulio Paoloni e Marco Tirelli, corpo/storia con Fabio Mauri e Francesco Arena, concludendo in familiare/estraneo per Marcello Maloberti e
Flavio Favelli. Artisti che hanno già raggiunto un certo livello di maturità nella loro carriera, facendo sì che tale mostra diventi un punto fondamentale del personale percorso artistico. Invece molto interessante sottolineare è come il sistema arte italiano si sia unito positivamente in un’opera di crowdfunding, che ha ricevuto 180.000 euro in donazioni per finanziare l’attuale progetto espositivo. Non rimane che effettuare una visita, dalla quale ognuno potrà trovare elementi di condivisione o di lontananza nel personale approccio all’Arte.
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a XII edizione di “Temporanea. Le realtà possibili del Caffè Florian” ospita nelle prestigiose sale del più antico Caffè del mondo il Maestro Omar Galliani. Fino al 30 settembre, nella biennale edizione dell’evento, è possibile apprezzare la tecnica sopraffina della sua matita all’interno di un’esposizione site-specific intitolata “Il sogno della principessa Lyu-Ji al Florian”. Un tributo alla femminilità, attraverso un sentito atto d’amore alla donna e quindi a Venezia e alla Cina. La tecnica che ha reso famoso in tutto il mondo Omar Galliani è la grafite che nelle sue mani si trasforma in una forma indelebile di forme e di figure in atmosfere rarefatte, che si possono percepire in quella nebbia che avvolge la sua terra d’Emilia. Ne scaturisce un bianco e nero che il Professore Omar definisce “come una sobrietà, un’essenzialità che porta alla complessità”. Una fonte che emana e riflette la luce all’interno di una situazione alchemica, che paragrafa il diamante prodotto da compressioni nel sottosuolo. In tutto questo, tra le salette del Florian, il visitatore è invitato a ricercare il luogo delle opere di Galliani giungendo così al doppio ritratto della principessa Lyu-Ji: un ritratto siamese perché la parola stessa implica due, ma come indica il Maestro “in realtà sono uno, quindi la natura che riproduce se stessa attraverso un unico ventre nella maternità”. Si creano due percorribili identità, in quanto il soggetto impresso due volte ha delle differenze perché, umanamente, non può mai essere uguale nelle sue parti. Attorno al fulcro sdoppiato, in elementi tra le pareti e i tavoli, si notano impresse figure come rose, pistole, colombe, mani, tazze, tazzine, cucchiai, teschi attraverso componenti cromatiche che s’insinuano all’improvviso nello sguardo dell’osservatore per aprire simultaneamente nuovi orizzonti. Un’occasione unica per entrare in contatto e in sintonia con il massimo esponente italiano al mondo della figurazione italiana, in concomitanza con gli eventi della 55. Biennale di Venezia. Al.Ch.
Tintoretto e Vedova
Guggenheim fino all’8 settembre
COLLAGE D’ARTE PER MOTHERWELL
Il dialogo mai interrotto alla Scola di San Rocco
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obert Motherwell: i primi collage” è un’interessante mostra, dedicata al lavoro pioneristico eseguito negli anni ’40 sui papiers colleés, presso la sede della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia fino all’8 settembre. Un esordio artistico di Motherwell (Aberdeen, Washington 1915 – Cape Cod, Massachusetts 1991) che venne proprio incoraggiato dalla stessa Peggy. Si creò così un effetto catalizzante per il successivo sviluppo pittorico dell’artista. Infatti nel 1943 nella galleria newyorkese Art of this century, di proprietà Guggenheim, il giovane Maestro espose i primi collage. Sotto anche la tutela di Roberto Sebastian Matta Echaurren, Motherwell pose in questi primi lavori le basi di un percorso che lo porterà a essere uno tra i massimi esponenti dell’Espressionismo Astratto americano.
Quarantotto opere si liberano tra azione compositiva spontanea, pure astrazioni, figure indefinite e influenze surrealiste. Un connubio che si manifesta all’interno di temi inerenti alla lotta umanitaria e a una violenza simbolica insiti nella società di quegli anni. Nelle composizioni appaiono inglobati slogan della resistenza, frammenti di mappe militari, figure stilizzate ferite o morte e sbarre di prigione all’interno di un’azione espressiva che l’artista paragona a un “uccidere”. Pezzi di carta coagulati all’interno di una gestualità innovativa per quegli anni. Un percorso espositivo interessante, che porta il visitatore a entrare in contatto con una produzione artistica primigenia, fonte di collegamento tra Motherwell e Peggy Guggenheim magnate e collezionista. Al.Ch.
e mie opere non sono creazioni, ma terremoti. Non sono pitture, ma soffi”. Ecco in poche parole una possibile sintesi di Emilio Vedova espressa proprio dal Maestro in alcune dichiarazioni. La forza del gesto, l’irrequietezza compositiva, la fisicità fuori ogni limite, la drammaticità poetica colta a opera compiuta, fino a un utilizzo sonoro del colore fanno parte di chiavi di lettura per le dirompenti opere di Vedova. Alcune di questi lavori sono posti, fino al 3 novembre all’interno della Scuola Grande di San Rocco di Venezia, in un interessante dialogo che da titolo al percorso espositivo: “Vedova Tintoretto”. Un progetto curatoriale di alto livello ideato da Germano Celant e Stefano Cecchetto, che hanno pensato di rendere partecipe il visitatore attraverso l’atmosfera e l’attrazione che unì artisticamente Vedova con Jacopo Robusti detto Tintoretto, a partire dalla Sala Terrena tra le colonne della navata centrale. Era il 1936 e a diciassette anni il giovane Emilio avvertiva quell’angoscia che Jan Paul Sartre indicava successivamente nel suo saggio: “lo squarcio giallo del cielo al di sopra del Golgota, il Tintoretto non lo ha scelto per significare l’angoscia, né tanto meno per provocarla; è angoscia e, insieme, cielo giallo. Non cielo d’angoscia, né cielo angosciato; è un’angoscia fatta cosa, è un’angoscia trasformata in squarcio giallo del cielo …” Parole, tratte dall’analisi degli anni ’50, che nascono dalla crocifis-
Nelle foto piccole l’autoritratto del Tintoretto, oggi al Louvre, e un ritratto fotografico di Emilio Vedova, nell’ altra foto la mostra che rimarrà aperta fino al 3 novembre sione di Cristo posta nella Sala dell’Albergo della Scola, la cui essenza è avvertita un decennio prima anche da Vedova. Frasi, tratte da due estratti che il Maestro scrisse nel 1991, quali “Tintoretto è stato una mia identificazione” e “Quella, regia a ritmi, sincopati e, cruenti magmatici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa” ben delineano tale simbiosi. Dunque un’esposizione che probabilmente, da un lato a sette anni dalla scomparsa del maestro fa si che la non forma pittorica italiana risenta della sua impossibilità ad avere una guida per le nuove leve al fine di tracciare, con il suo tipico carattere verace, nuove possibili vie aderenti al suo credo, dall’altro profonde analisi e raffronti condurranno i visitatori, italiani e internazio-
nali, ad avvicinarsi a quel meccanismo che permetta di comprendere come inquietudini intellettualmente artistiche possano creare contenuti di alta profondità. Tele di Vedova, come “Ciclo ’62 (B3)”, le serie degli “Oltre” assieme a studi e interpretazioni di tempere e oli, s’innestano nelle atmosfere magiche della Scola creando personalissimi piani diversi dimensionali di raffronto, studio ed emozione con i lavori di “Mosè”, “Ultima cena”, “La strage degli innocenti”, “La visitazione” fino a “La crocifissione” di Jacopo Robusti. Dunque un progetto culturale che in “San Rocco Contemporaneo: in dialogo con Tintoretto” avvicinerà dopo Vedova altri artisti e tematiche cui i due curatori Cecchetto e Baldo stanno già Al.Ch. lavorando.
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AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
L’equa riparazione per l’irragionevole durata dei processi
Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare con Voi una questione che, senza dubbio alcuno, tenuto conto anche dei recenti rinvii al 2014 di moltissime cause gestiti dalle sezioni distaccate dei Tribunali, tocca gli interessi di molti tra coloro che sono coinvolti in procedimenti davanti l’autorità giudiziaria ovvero l’irragionevole durata dei processi e la tutela risarcitoria prevista dalla legge. Come recentemente rilevato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), la durata media di un processo civile in Italia - al termine del terzo grado di giudizio - si attesta in quasi otto anni contro la media europea di 788 giorni, cioè poco più di 2 anni. E’ chiaro che le ragioni di una tale macroscopica divergenza sono molte e questa non è la sede per affrontarle. Tuttavia vorrei porre l’attenzione sulle misure che l’ordinamento riconosce ai soggetti interessati da processi per tutelarli, almeno in parte, dalla eccessiva durata degli stessi. L’Italia infatti, complici anche numerose condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha introdotto, con la Legge n. 89/2001 c.d. Legge Pinto, un sistema per ottenere un’equa riparazione in caso di violazione del termine di ragionevole durata del processo.
che cos’é il diritto all’equa riparazione e cosa prevede la legge n. 89/2001? Il diritto ad una ragionevole durata del processo, specificazione del diritto ad un equo processo, è espressamente riconosciuto tanto nella Costituzione Italiana (Art. 111 Costituzione) quanto nella Convezione Europea dei Diritti dell’Uomo. A sua volta, il diritto all’equa riparazione altro non è che il diritto ad essere risarciti per le lungaggini patite in un qualunque tipo di processo, sia esso civile, penale, amministrativo o di altro tipo ed indipendentemente dall’esito finale della controversia. In tal senso la Legge n. 89/2001 prevede il diritto di richiedere allo Stato un’equa riparazione per il danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, sofferto per l’irragionevole durata di un processo. qual è il procedimento previsto dalla legge pinto? Nella sua formulazione originaria la legge Pinto prevedeva un ricorso straordinario alla Corte di Appello, in composizione collegiale, nei casi in cui un procedimento giudiziario superasse i termini di ragionevole durata; durata che doveva essere determinata secondo i parametri elaborati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo,
indipendentemente quindi dalla dimostrazione di un danno da parte del ricorrente.
Lo scorso anno il procedimento delineato dalla Legge Pinto è stato profondamente mutato ad opera del decreto legge n. 83/2012, c.d. decreto sviluppo del governo Monti, e ciò al fine di agevolare e rendere più efficace l’accesso al giudizio di equa riparazione ed ottenere in tempi più rapidi il giusto risarcimento. L’autorità competente a decidere è sempre la Corte d’Appello ma non più in composizione collegiale bensì in composizione monocratica; inoltre è prevista una nuova procedura, semplificata rispetto alla precedente. quando la durata del processo diventa irragionevole? Tra le novità introdotte dal c.d. decreto sviluppo vi è anche l’individuazione di un limite, superato il quale, la durata del processo diventa “irragionevole” facendo così sorgere il diritto all’equa riparazione. Il processo infatti non è svolto in termini ragionevoli quando eccede la durata di tre anni in primo grado, di due anni in secondo grado, di un anno nel giudizio di legittimità. In ogni caso il giudice,
nell’accertare la violazione, dovrà valutare anche la complessità del caso, l’oggetto del procedimento, il comportamento delle parti e del giudice durante il procedimento. Per calcolarne la durata il processo si considera iniziato con il deposito del ricorso introduttivo del giudizio, ovvero con la notificazione dell’atto di citazione e la domanda di equa riparazione che dovrà essere presentata, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla sentenza che definisce il giudizio in via definitiva ovvero dal c.d. passaggio in giudicato. Infine si rileva che, in accordo alla logica di semplificare le procedure ed assicurare una tutela effettiva, sono stati puntualmente fissati gli importi per gli indennizzi, commisurati in una somma di denaro, non inferiore a 500,00 euro e non superiore ad 1.500,00 euro per ciascun anno, o frazione di anno superiore a sei mesi, che eccede il termine di ragionevole durata del processo. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
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LO SPAZIO DELL’ETICA
Natural Family Planning – La Regolazione Naturale della Fertilità (4) Il lavoro pionieristico del professor Josef Roetzer, iniziato 70 anni fa, ha un valore inestimabile, perché promuove il dialogo della coppia, si basa sui dati scientifici inerenti ai segni della fertilità femminile, rispetta la natura dell’uomo e della donna, dà valore al bambino nascituro e nato, è ecologico, è economico. Con tutti questi valori ed esperienze promuove quindi un benessere sociale; se stanno bene le famiglie, c’è più speranza e solidarietà. Il successore scientifico di Roetzer, il medico Rudolf Ehmann, scrive degli aspetti medici e di salute della donna risultanti dalla RNF, presa come un’ATTITUDINE di vita. L’osservazione del ciclo (il lasso di tempo dall’inizio delle mestruazioni fino al giorno che precede le mestruazioni successive) è un punto di PARTENZA per: 1. Cercare una gravidanza. 2. Posticipare, evitare una gravidanza.
3. Rilevare una situazione di infertilità. 4. Intervenire in modo mirato, rispettando le fasi del ciclo, sia per gli esami sia per le cure. 5. Comprendere l’inizio della premenopausa / climaterio. Questi medici, innumerevoli nel nostro Paese, promuovono e appoggiano la conoscenza del ciclo femminile, invece di sopprimerlo con la chimica. Le registrazioni del ciclo forniscono i punti di riferimento per la normalità, quindi anche le deviazioni da questa. I punti di riferimento standard sono: la qualità del muco cervicale, la fase di temperatura bassa che caratterizza la fase preovulatoria, sintomatologia ovulatoria, la fase di temperatura alta che introduce e caratterizza la fase postovulatoria, la tensione mammaria. Poi ogni donna ha le sue esperienze personali da integrare in questo allo scopo di avere un quadro chiaro
della sua fertilità. I cicli corti ma con una fase di temperatura alta normale (da 10 a 16 giorni) possono essere fecondi, solo che il concepimento può avvenire presto nel ciclo. Parimenti i cicli lunghi ma con una fase di temperatura alta normale ( da 10 a 16) giorni possono essere fecondi, solo che il concepimento può avvenire tardi nel ciclo. Nella scuola di Roezer ci sono le registrazioni dei cicli, nei quali il concepimento avvenne dopo il 100 giorno del ciclo. La fase di temperatura alta, chiaramente accorciata (da 9 giorni a meno), può servire come indicazione di una insufficienza luteinica (insufficienza della fase luteale IFL ). Questa anomalia significa che l’utero non fa in tempo a “preparare” lo spessore adatto all’annidamento dell’embrione. E’ possibile quindi intervenire dal momento all’interno del ciclo in cui scatta il decorso anomalo. Nel caso dei cicli lunghi e con un’ovulazione
di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)
Il professor Josef Roetzer
tardiva, grazie alle registrazioni del ciclo si può avere la data indicativa del parto. In questo modo si evitano inutili induzioni del parto col rischio di parto prematuro. La registrazione del ciclo, in modo coerente e secondo una scuola, non una confusione di scuole, ha importanza anche nell’epoca dell’ecografia. Essa rende la donna più consapevole; la aiuta a orientare in modo libero le sue scelte e la rende un aiuto per il suo medico.
44 Crucipiazza ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO MALINTESI ALL’ORIZZONTE NELLE COPPIE DI LUNGA DATA. QUALCHE ILLUSIONE ROMANTICA PRIVA DI SOLIDE BASI PER I SINGLE · S ALUTE DOVRETE PRENDERVI MAGGIOR CURA DELL’ALIMENTAZIONE, MODERANDO CIBI GRASSI O ECCESSIVAMENTE ELABORATI
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO SCIOLTEZZA NELLE RELAZIONI, EROS CORROBORANTE NELLA SECONDA METÀ DEL MESE, E ANCHE UN PIZZICO DI FORTUNA · SALUTE PUÒ DARSI CHE AGOSTO RIPORTI A GALLA QUALCHE PROBLEMA CIRCOLATORIO, DIGESTIVO O MUSCOLARE. VOGLIATEVI BENE
Oroscopo INTRIGANTI, TRASGRESSIVI,
SCOMMETTERE SU SE STESSI
NON SIATE PRECIPITOSI, VALUTATE ATTENTAMENTE ANCHE GLI ASPETTI EMOTIVI DELLE RELAZIONI, NE GUADAGNERETE IN COMPLETEZZA S ALUTE CHI DESIDERA SOTTOPORSI A MASSAGGI LINFODRENANTI O STIMOLANTI PER LA CIRCOLAZIONE, SORTIRÀ EFFETTI STREPITOSI
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
UN ATTEGGIAMENTO
RILASSATO PUÒ ASSICURARVI PIÙ BUONA OCCASIONE DI INCONTRO. SCEGLIETE CIÒ CHE DURA · SALUTE POTRETE INCONTRARE PERIODI DI NERVOSISMO. IN TAL CASO EVITATE DISCIPLINE PESANTI DAL PUNTO DI VISTA MUSCOLARE
IL
CALDO ABBRACCIO DEL SOLE RINFRANCHERÀ CUORE E SENSI, PERMETTENDOVI DI VIVERE PASMASSIMO DELL’INTENSITÀ · S ALUTE UNA DOSE EXTRA DI ENERGIA ANDRÀ AD INCREMENTARE IL VOSTRO NATURALE ENTUSIASMO. REGALATEVI MASSAGGI E TERAPIE DOLCI
VERGINE 24/08 22/09
FASCINO PIÙ CHE ALL’EROS
BRUCIANTE, SARETE MOLTO ATTENTI ALLE AFFINITÀ ELETTIVE, ALLA COMPLICITÀ, ALL’ALCHIMIA MENTALE · S ALUTE TENDERETE AD ESSERE NERVOSI E POCO FLESSIBILI, SIA MENTALMENTE CHE FISICAMENTE: NON FORZATEVI O RISCHIERETE STRAPPI
FASCINO LE RELAZIONI GIÀ AVVIATE POTRANNO CONTARE SU UNA RITROVATA INTESA. I SINGLE AVRANNO MODO DI RILANCIARSI SENZA DIFFIDENZE · S ALUTE SIETE TRA I SEGNI FAVORITI DEI MESI ESTIVI, PERVASI DA UNA LEGGERA EUFORIA CHE PREANNUNCIA UNO STATO DI BENESSERE EVIDENTE
FASCINO
CANCRO 22/06 22/07
FASCINO
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO IL DISIMPEGNO DELLE RELAZIONI VI GARANTIRÀ UN ALTO TASSO DI FASCINO PERSONALE. PORTE APERTE ALLA SOCIALITÀ · S ALUTE LA SALUTE, GRAZIE A VENERE, DOVREBBE MANTENERSI SU STANDARD OTTIMALI, ATTENZIONE SOLO A NON AFFATICARVI TROPPO
LEONE 23/07 AL 23/08
FASCINO AVRETE UN’ALLURE INTRIGANTE, CARISMATICA E AL CONTEMPO CEREBRALE, CHE VI PERMETTERÀ DI ACCEDERE AD AMBIENTI TOP · S ALUTE RITAGLIATEVI OGNI GIORNO UNA PICCOLA OASI DI PACE E DI RELAX, MAGARI GRAZIE ANCHE ALL’AUSILIO DI TERAPIE TERMALI
APPASSIONATI: QUESTO È IL TEMPO DI
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
ASCINO
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
ASCINO RISCHIATE DI INGAGGIARE UNA SFIANCANTE BATTAGLIA, FATTA DI RECRIMINAZIONI E PRETESE SUI COMPORTAMENTI DEL PARTNER · SALUTE CONCEDETEVI UNA VACANZA, DOSATE LE ENERGIE. IL MESE SI PRESTERÀ AL RIPOSO E ALLA RIGENERAZIONE PIÙ CHE ALLO SPORT
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INIZIERETE A GUARDARE CON OCCHI DIVERSI UNA PERSONA CHE NON AVRESTE MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE · S ALUTE MONITORATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE E DEDICATE QUALCHE CURA SUPPLEMENTARE AI CAPELLI RINFORZANDOLI FASCINO
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
ASCINO RECUPERERETE SMALTO E CREATIVITÀ, SENZA PIÙ QUELLA CAPPA DI CUPEZZA, CHE NON RENDEVA GIUSTIZIA ALLA VOSTRA SENSIBILITÀ · S ALUTE ATTENTI: L’INDULGENZA NEI PIACERI DELLA TAVOLA E UNA TENDENZA DILATANTE A LIVELLO PSICHICO NON VI FARÀ BENE
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