del Delta
1994 - 2014
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 86 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Argomento Sanità del mese Ambulatori Veneto, verso pediatrici, verso l’azzeramento la nuova del “digitalverifica divide”
Porto Viro Scuola primaria di Fornaci a rischio chiusura
pagg. pag. 4-5 10
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SJalute Sanità Ambulatori Ferie serene pediatrici, se corpo e mente verso la nuova sono saniverifica
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L’EDITORIALE
Rosolina rilancia il “Buono e tipico”
Turismo, il Veneto nel web di Ornella Jovane*
Buono e tipico servono a fare economia? A quanto pare sì. E’ questa la risposta emersa a seguito della tavola rotonda che si è tenuta nella sala consigliare rosolinese, realizzata allo scopo di discutere e affrontare un argomento di attualità qual è la necessità di fare un fronte comune tra gli operatori. pag. 10
Schermaglie in Consiglio a Porto Tolle
Estate alquanto movimentata a Porto Tolle, almeno per quanto concerne le vicende della politica locale. Al centro di tutto l’attività dell’amministrazione guidata dal sindaco Bellan, messa sotto pressione dalle opposizioni e provata dall’addio di un consigliere di maggioranza. pag. 13
I
Promozione di territorio e prodotti, un percorso obbligato
Se il mal tempo non aiuta il settore turistico deltino, imprenditori e amministratori continuano a credere che investire sia la cosa migliore
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eccato che l’estate fino ad oggi sia stata guastata dal mal tempo perché le spiagge polesane e in particolare quelle di Rosolina erano davvero pronte a ricevere grandi masse di Turisti. Bei progetti messi in campo, una programmazione ludico-culturale di livello, offerte di pacchetti ombrellone-sdraio interessanti, attenzione alla sicurezza e ai disabili in spiaggia. Tutto perfetto e sul lito-
rale polesano si spera solo che ad Agosto il tempo migliori. Ma l’intero territorio guada al futuro perché turismo non si accorda solo con estate, occorre lavorare per sviluppare reti capaci di interessare visitatori per tutto l’arco dell’anno o almeno da marzo ad ottobre. Il Polesine vuole esserci ad Expo 2015 e la programmazione si sta facendo. Enti pubblici, operatori privati e associazioni stanno
ragionando per la creazione dell’organizzazione di gestione del sistema turistico “Po e suo Delta”, come vuole la nuova legge regionale. All’ente Parco l’onere di aprire un tavolo di concertazione tra soggetti pubblici e privati, cui sarà mandata in questi giorni la bozza di un protocollo di intesa da sottoscrivere per dare attuazione al progetto di una organizzazione della destinazione turistica. pag. 8
l Veneto visto dal web può diventare ancora più appetibile, anche dal punto di vista turistico. Le bellezze paesaggistiche, dal mare alla montagna, senza trascurare la campagna e il lago, oltre alle città d’arte, rappresentano il “petrolio” della nostra regione, una risorsa inesauribile che per essere largamente apprezzata, diffusa e ulteriormente valorizzata deve passare per la rete. Rimbalzando online, cresce la popolarità del Veneto e si diffonde in modo “virale” la sua buona reputazione come meta turistica. Nell’era della digitalizzazione la rete diventa strumento di rilancio economico anche per un settore che, frenato dalla crisi, non ha esaurito le sue grandi potenzialità e che, ripensato in modo nuovo, può offrire ancora grandi opportunità. Il web non solo come vetrina di promozione ma anche come strumento di valutazione ed analisi della popolarità della regione, del proprio posizionamento online, della brand reputation per elaborare nuove proposte, individuare contesti e tematismi nuovi, rivedere giudizi e individuare flussi turistici interpretati da punti di vista diversi. E’ questa la nuova frontiera che riguarda sia il turismo di prossimità che i mercati internazionali. Certo serve consapevolezza. *o.jovane@lapiazzaweb.it
Intervento
Un po’di chiarezza sul Pos per le imprese artigiane di Salvatore Mazzocca*
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l D.L. 179/2012 prevede la possibilità per i consumatori di poter richiedere alle imprese di effettuare i pagamenti oltre i 30 euro con carta di credito e, nel contempo, non introduce alcuna sanzione per le aziende che non dovessero munirsi dello strumento elettronico necessario. *Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”
continua a pag.
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Intervento
L’INTERVENTO
segue da pag.
Un po’di chiarezza sul Pos per le imprese artigiane
Rovigo e Provincia
Bliz dei Carabinieri contro lavoro nero e irrgolare Lotta dura dei Carabinieri al fenomeno dei laboratori tessili irregolari gestiti soprattutto da cittadini cinesi. Ma anche controlli su abusi edilizi, mancata osservanza delle norme igienico-sanitarie e impiego irregolare di manodopera straniera. 28 blitz che in Polesine hanno portato alla denuncia di nove persone e oltre a 15 sanzioni amministrative comminate per diverse violazioni. Il tutto nel quadro di 18 verifiche effettuate in laboratori tessili nel Basso, nel Medio e nell’Alto Polesine. Dieci sono stati messi a segno nel territorio della compagnia di Rovigo, dove sono stati riscontrati casi di lavoro nero o irregolare e abusi edilizi. Tredici le operazioni in Alto Polesine, dove sono emersi episodi in cui i capannoni controllati sono risultati privi o sca-denti per quel che riguarda le condizioni igienico-sanitarie dei luoghi di lavoro. Porto Tolle
Attività ittiche a rischio a Scardovari
La Parte nord della Sacca è stata colpita da una strana moria di pesci. L’Ulss ha già raccolto l’allarme e sta facendo le analisi del caso. In attesa dei risultati Maurizio Crepaldi, presidente del Consorzio cooperative pescatori in Regione Veneto si è confrontato con i responsabili regionali dell’assessorato all’ambiente chiedendo interventi urgenti per ossigenare l’acqua. I progetti ci sono, ma mancano i finanziamenti della regione. La mancanza di ossigeno e la presenza di certe alghe determina la moria di pesce. Per questo occorre scavare per aiutare il ricambio dell’acqua. Rosolina Mare
Finanziata dalla Regione la presenza dei pompieri
La Giunta veneta ha deliberato anche per il 2014 la concessione di un contributo straordinario, fino a un massimo di 20mila euro, al Comune di Rosolina per l’attivazione del distaccamento stagionale dei vigili del fuoco. La sicurezza di questo territorio d’estate è importante visto che per effetto del turismo Rosolina vede decuplicare nei fine settimana estivi la sua popolazione, passando da 6 a 60mila persone.
1
I costi, ovviamente sarebbero e sono, a carico delle sole aziende, che dovranno sottoscrivere un contratto di installazione del Pos con un istituto bancario. La norma non è chiara. Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Di fatto si introduce una possibilità per il consumatore, ma non si prevede un obbligo diretto per l’impresa che potrà concordare con il cliente le forme di pagamento in tal senso rimane la possibilità di pagamenti in contanti fino a 999 euro. Non essendoci sanzioni per quanti non si adeguassero, il problema per l’impresa è di concordare prima con il cliente la forma di pagamento per evitare equivoci o irrigidimento da parte della clientela. Siamo convinti che non sono queste le forme per combattere l’evasione fiscale, al contrario, appaiono come ulteriori gabelle per le imprese a vantaggio del sistema bancario. Introdurre il pagamento elettronico come avviene in tutto il resto d’Europa, non è solo un fatto tecnico. E’ un fatto culturale, che può trovare una sua diffusione anche grazie a forme di agevolazione che favoriscano e facilitino questa forma di pagamento. Se però i costi dei contratti e le commissioni, saranno solo a carico delle imprese questo non ne agevolerà la diffusione. Se fosse stato un obbligo inderogabile, avrebbe dovuto prevedere il contingentamento dei costi e delle commissioni. Queste norme allontanano e deteriorano il rapporto tra cittadino, imprenditore e il fisco, in quanto si rischia di criminalizzare sia il cliente che non richiede la ricevuta, sia l’impresa. La grande evasione non si annida nel pagamento di somme irrisorie da parte di anziani o giovani che magari non possono permettersi un conto corrente e neppure usare la carta di credito dei genitori. Perché non promuovere una grande campagna promozionale tra i giovani, offrendo gratuitamente l’apertura di un conto corrente con carta di credito a costo zero e zero commissioni? Alle imprese invece permettere l’installazione a costo zero o irrisorio dell’apparecchio elettronico e commissioni zero. Come Associazione Artigiani, l’’idea che proponiamo è di ottenere condizioni particolari per i nostri iscritti garantendo condizioni vantaggiose. Non sarà questa norma a combattere l’evasione fiscale, al contrario, provocherà come abbiamo potuto registrare tra le imprese, un ulteriore allontanamento verso le istituzioni. Meglio sarebbe stato non introdurre nulla. Ciò avrebbe dovuto essere previsto. Ma dove vivono quelli che fanno norme di questo tipo? Salvatore Mazzocca - Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del brenta”
Provincia
Palazzo Celio: a settembre si vota
Le provincie non sono state cancellate del tutto, sono solo state classificate come enti di secondo livello in attesa che la riforma costituzionale semplifichi ulteriormente le cose. Così, a meno che non cambi qualcosa, il 28 settembre gli amministratori polesani saranno chiamati ad eleggere Presidente e assemblea di palazzo Celio. Prima saranno pubblicati gli elettori, poi, verso il 20 settembre le liste ufficiali con i candidati che saranno sindaci di uno dei comuni della provincia da almeno 18 mesi. Politica
Partito democratico a congresso provinciale
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Nordest
Delta porto viro Lavori pubblici solo in via Cao Marina
taglio di po
Multe salate per chi frequenta le spiagge
Manifestazioni
Ospedale di padova
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Il sindaco Bitonci rimette tutto in discussione
Appuntamenti culturali a Fratta Polesine
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città metropolitana
I bersaglieri hanno la loro sede
porto tolle
Chiuso il tesseramento il pd polesano si appresta a eleggere il nuovo segretario provinciale. Qualcuno vorrebbe che fosse un traghettatore, una persona di esperienza che guidasse il pd rodigino alle elezioni regionali e del sindaco del capoluogo per poi lasciare il campo ad una nuova figura da scegliere con la calma dovuta. Altri, invece, ritengono che il congresso debba essere un vero congresso e che non ci possa essere un candidato condiviso da tutti. Dopo ferragosto si vedrà.
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La Regione frena e il referendum separatista non aiuta pag.
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cultura
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Cinema e arte, anticipazioni di festival e grandi mostre
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Molti gli appuntamenti culturali dell’estate a Fratta polesine. Sabato 9 Agosto ore 20.00, Villa Badoer ospiterà “Calici e arte sotto le stelle, mentre lunedì 18 ci sarà la serata finale della rassegna “Tra Ville e Giardini”. Domenica 30 agosto, sempre Villa Badoer ospiterà dalle ore 20.00 il VII Festival delle Bande Musicali in Polesine. Domenica 7 settembre inizierà alle ore 9.00 il Raduno dei due Fiumi, A cura del Velo Club Badoera. Giovedì 11 settembre, per il Festival Ville Venete, alle ore 20.30, si potrà assistere al concerto dell’Orchestra Giovanile “Junges Musikpodium Dresda-Venezia”.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 luglio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese I DATI La situazione a giugno 2010 vedeva il Veneto con un “digital divide” pari al 18,6%, ossia quasi un quinto del territorio risultava scoperto (la media nazionale era del 22,8%), con intere zone senza Adsl. Quattro anni dopo, 273 interventi per la posa di circa 1.000 chilometri di fibra ottica nelle aree non coperte, in 188 comuni, il divario è stato più che dimezzato e ora il 92,8% del territorio ha una copertura adeguata
Veneto, verso l’azzeram
di Alessandro Abbadir
A Venezia si è tenuto il summit europeo “Digital Venice” che ha fissato gli obbiettivi del settore per il 2020
Per creare un’Europa digitale servono 300 milioni di euro. Nel 2013 sono stati investiti 15 milioni
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ecnologia digitale, in Veneto le cose vanno per il verso giusto, ed entro quest’anno dovrebbero essere centrati gli obbiettivi fissati dalla Regione. Sarà azzerato così il “digital divide” a tutti i cittadini e le imprese venete cioè sarà garantita una connettività tra i 2 e i 20 mega. Per il 2020 sono fissate però altre mete ambiziose. L’anno in corso (con un ritardo al massimo per l’inizio del 2015) sarà dunque un anno decisivo, scomparirà finalmente il “digital divide“, ossia il divario tra chi ha accesso alle tecnologie e chi ne è escluso. Il quadro della situazione lo ha delineato con delle analisi ad hoc il Centro di Competenza Regionale sulla Banda Larga. Ma facciamo un passo indietro. Per arrivare a questo risultato la Regione Veneto dal 2010 ha pianificato una serie di interventi a più livelli. Nell’ordine: ampliare con interventi infrastrutturali la copertura del servizio a banda larga (trasmissione di dati superiore ai 2 Mbit al secondo) e fare formazione per eliminare il “digital divide” nei cittadini e nelle aziende. Questo perché ci si è accorti che non si tratta solo di un problema di infrastrutture, ma esiste anche un limite culturale verso le nuove tecnologie. La situazione a giugno 2010 vedeva il Veneto con un “digital divide” pari al 18,6%, ossia quasi un quinto del territorio risultava scoperto (la media nazionale era del 22,8%), con intere zone senza Adsl. Sono stati programmati
così 273 interventi per la posa di circa 1.000 chilometri di fibra ottica nelle aree non coperte, in 188 comuni. Ad oggi, secondo i dati forniti dal Centro di Competenza Regionale sulla Banda Larga, sono stati chiusi 68 cantieri, 61 sono in lavorazione e sono pronti a partire altri 7 cantieri. Il “digital divide” è stato più che dimezzato visto che ora il 92,8% del territorio ha una copertura adeguata, e per il proseguimento dei lavori la Regione Veneto, in accordo col ministero dello Sviluppo economico, ha previsto lo stanziamento di altri 22 milioni di euro. Ed entro la fine dell’anno anche il rimanente 7,2 % del territorio sarà coperto dalla banda larga. Ma come detto, ora gli obbiettivi sono ancora più ambiziosi e sono stati delineati proprio a Venezia ad inizio luglio al summit europeo “Digital Venice”. Sono stati consegnati così alla multinazionali e ai governi presenti al simposio dieci raccomandazioni redatte dai giovani provenienti da 24 paesi d’Europa. Si è stilata la Carta di Venezia, in cui è auspicato per il 2020 priorità come l’accesso libero e indiscriminato al Web da parte dei cittadini, l’eliminazione del roaming telefonico (il sovrapprezzo sulle tariffe), nessuna barriera fiscale su pagamenti e copyright, alta velocità per tutti entro il 2020, cybersicurezza, big data e servizi cloud (le cosiddette nuvole) comuni per le aziende, città intelligenti con contenimento delle spese energetiche, trasparenza
e partecipazione dei cittadini, e-skills per i giovani, start up efficaci e una pubblica amministrazione moderna. Il summit che ha aperto il semestre Ue a guida italiana ha visto riunito a Venezia il gotha delle aziende tecnologiche internazionali e nazionali. C’erano così accanto al premier Matteo Renzi, Neelie Kroes, commissario all’Agenda digitale per l’Europa, i manager delle Telco europee (Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, Telefonica, Vodafone, Wind e Tre), i responsabili europei di Google e Facebook, i rappresentanti delle multinazionali Ict come Microsoft, Hp, Ibm, Cisco, Alcatel, Ericcson. I manager presenti hanno detto la loro però, e ognuno con angolature e visioni diverse delle priorità da raggiungere. Vittorio Colao, responsabile di Vodafone ha ricordato il grande piano di investimenti del gruppo: 3,6 miliardi per i prossimi due anni in Italia con l’obiettivo di portare la connettività 4G al 90% della popolazione e la fibra per la rete fissa a 7 milioni di famiglie. Colao ha chiesto un contesto normativo che incentivi e non ostacoli lo sviluppo e regole comuni per operatori di telecomunicazione. Burocrazia zero è invece la necessità prima per Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind. Infine secondo Cesar Alierta di Telefonica per creare un’Europa digitale per il 2020 servono 300 miliardi, e il settore ne ha investiti 15 nel 2013. Cioè solo il 5%.
le novità emerSe alla maniFeStazione di venezia
Arrivano gli evangelizzatori del web
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e sorprese all’interno della prima edizione del “Digital Venice” non sono mancate. Google infatti ha dato la notizia di aver selezionato 104 “evangelizzatori”, cioè 104 giovani laureati pronti a digitalizzare le piccole imprese del made in Italy. I 104 under trenta verranno ospitati per sei mesi in 52 camere di commercio in tutta Italia e saranno a disposizione delle piccole e medie imprese che vorranno. Dopo uno stage, i giovani saranno all’opera dall’1 settembre per integrare le vetrine (già presenti) con la vendita online. Ma l’obiettivo degli “evangelizzatori” sarà anche quello di portare nuove piccole imprese in rete. Le richieste per questi giovani sono disponibili su www. eccellenzeindigitale.it. Infine i numeri di “Digital Venice” sono stati davvero positivi La prima edizione si è conclusa con successo. Dal 7 al 9 luglio il traffico con la rete VeniceConnected è stato aperto senza la necessità di autentificazione. Si è registrato così un incremento del 50% del traffico medio. Mille e cinquecento persone, tra organizzatori ed partecipanti, sono state presenti agli eventi; 800 hanno soggiornato in città per due giorni. Sono arrivate così spese per 2.500 biglietti di mezzi pubblici in più e 350 taxi privati. Il Comune pensa già ad una seconda edizione nel 2015. A.A.
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Argomento del mese 5 La storia
mento del “digital divide” Il progetto “Digitali per crescere” Microsoft e l’Università Ca’ Foscari di Venezia insieme
Il Laboratorio di esperienza digitale per giovani e imprenditori
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siste una stretta correlazione tra innovazione e crescita: le piccole imprese italiane che abbracciano il digitale hanno registrato negli ultimi anni una crescita superiore al 13 per cento in termini di fatturato e del 10 per cento in termini di occupazione, rispetto a quelle che lo utilizzano poco”. L’innovazione e le nuove tecnologie come motore propulsivo dell’economia, che smuove e fa reagire anche il mercato del lavoro: è la tesi che ha ispirato il progetto nazionale, sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da quello dello Sviluppo economico, “Digitali per crescere”, con cui Microsoft si propone di promuovere la digitalizzazione del nostro Paese puntando sulla formazione di giovani e Pmi. I primi risultati e i dati di uno studio ad hoc sono stati diffusi dall’amministratore delegato Carlo Purassanta che ha illustrato, in occasione di “Digitale Venice”, il summit europeo di inizio luglio, il nuovo Laboratorio di esperienza digitale (Led) realizzato insieme con l’Università Ca’ Foscari di Venezia che avrà sede a Mestre, in via Torino, nel nuovo campus scientifico dell’Ateneo. Si tratta uno spazio in cui le piccole e medie imprese, i professionisti veneti e i giovani potranno ricevere formazione gratuita sulle tecnologie di ultima generazione. Sarà possibile incontrare partner Microsoft e i suoi esperti ma anche i ricercatori di Ca’ Foscari per ricevere consulenza e dare avvio a progetti di innovazione. Il laboratorio sarà uno spazio di confronto e formazione anche per gli studenti dell’Università. “Siamo entusiasti di collaborare con Microsoft e siamo convinti che il Led di Venezia rappresenterà un importante punto di riferimento per le imprese e i giovani del territorio” ha commentato durante la sua presentazione il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Carlo Carraro. L’iniziativa “Digitali per crescere” è stata lanciata a fine ottobre 2013 ed ha già visto l’apertura di 6 Laboratori a Pisa, Roma, Napoli, Milano, Bari e Torino, raggiungendo 600mila imprese e formandone oltre 6mila.
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“Ferragosto Anguriata”
Da “smanettone” a imprenditore
Creatività e tecnologia un connubio vincente “N
on avrei mai pensato che sarei diventato imprenditore, ma la mia passione per la tecnologia e i computer mi ha fatto fare il salto di qualità, e ora gestisco una impresa con un collega, che fa dell’aggiornamento all’innovazione un punto di forza”. A dirlo è Giorgio Scocco 42 anni tipografo residente a Camponogara (Venezia), sposato con due figli, che con i primi computer e mac ha cominciato a lavorarci dalla fine degli anni Novanta, quando cioè l’accesso alla tecnologia era visto dai più come un affare per iniziati, cioè per pochi appassionati. Il “lavoro vero” era opinione comune allora, si basava su altro. Ora tutto è capovolto rispetto alla mentalità di quegli anni, e le urgenze sono chiare. ”Troppo spesso - spiega Scocco - sento dei colleghi lamentarsi per lo scarso accesso a sistemi di banda larga e internet veloce nei territori dove hanno la loro attività e hanno ragione. Il discrimine nel futuro in campo lavorativo non sarà più l’abbassamento del costo del lavoro stile anni Novanta e 2000, ancor oggi perseguito con insistenza da imprenditori miopi e che ha portato il sistema produttivo veneto nel baratro, ma l’adeguamento costante a tecnologia ed innovazione. Solo su questo versante la creatività italiana potrà continuare ad essere competitiva e a non avere rivali sul mercato“. Scocco racconta la sua storia, un esempio di come la passione per la tecnologia possa realizzare un sogno, quello di fare l’imprenditore. “La mia passione per i computer – dice – è nata quando avevo 13-14 anni perché di pc e tecnologia sono sempre stato appassionato. Ho cominciato ad utilizzarlo per giocarci. Il primo Pc lo condividevo con una amica. Ho capito fin da subito però che poteva essere uno strumento formidabile nel mondo del lavoro. Ora quasi nessuna azienda può farne a meno, ma allora chi proponeva questi strumenti di lavoro alle aziende della nostra zona, veniva considerato spesso uno stravagante”. Scocco racconta l’evoluzione del suo lavoro nel corso degli anni, un’evoluzione che ha seguito di pari passo l’innovazione tecnologica dell’ultimo quarto di secolo. “Ho Iniziato a lavorare – spiega – molto presto. Nel 1987 a quindici anni ho mosso i miei primi passi, come apprendista tipografo, in una storica tipografia della Rivera del Brenta. Nel 1990 vi è stata una svolta molto importante poiché si è finalmente passati al sistema computerizzato per la creazione e l’impaginazione di elaborati (acquistando il vecchio “Macintosh IIci, antenato degli attuali Imac). Questo ha segnato il mio futuro in quanto sono andato ad apprendere con tanto entusiasmo le nuove tecnologie formandomi a Verona, alla società leader allora per Apple Italia”. Si è trattato però solo di una prima tappa. “Da qui in poi, professionalmente con lo sviluppo dei sistemi tipografici e i vari aggiornamenti del Mac Apple, e, soprattutto con l’esplosione di internet è stata un’escalation”. L’arte grafica si è migliorata con l’uso di mac e programmi specifici che hanno permesso in questo settore la realizzazione di lavori, prima su incisione su pellicole sviluppate per la creazione di lastre, poi direttamente su lastre, per la stampa litografica. E’ arrivato così il salto di qualità, da tecnico sempre aggiornato a imprenditore. “Nell’agosto del 2010 - continua Scocco - assieme ad un mio collega, ho rilevato l’attività dove lavoravo. Ho realizzato il sogno di diventare imprenditore. Qui svolgo il mio lavoro di grafico cercando di essere sempre il più aggiornato possibile. I miei clienti immaginano e io creo e do sostanza ai loro desideri, con l’aiuto della tecnologia. Un connubio quello fra tecnologia e creatività, che è esplosivo e che sarà il vero motore di sviluppo dei prossimi anni. Prospettive che un tempo sembravano fantascienza. Questo mi ha permette di pensare in grande”. Lavorare con la tecnologia fa impresa insomma .Da anni nel nostro territorio gli esempi di chi ha fatto dell’aggiornamento informatico un motivo di avanzamento professionale sono tantissimi. Non si tratta più di giovani appassionati di Pc, i classici “smanettoni” stile anni Novanta, pionieri appassionati di tecnologia per passione. Ora sono cresciuti in tutti i settori professionisti che con l’informatica hanno aggredito il mercato e A.A. sul mercato ci sono rimasti riuscendo a fare impresa e con profitto.
6 Porto Viro Servizi Lavori straordinari alla scuola dell’infanzia e stanziamenti per le altre
La scuola di Fornaci a rischio chiusura Per ora si cercherà di congelare il servizio sperando di riaprire l’anno prossimo ma per farlo occorrerà una prima di 15 bambini di Elisa Cacciatori
Mancano i finanziamenti per il resto
Lavori in pineta, gli unici che saranno fatti
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’ un destino ancora incerto quello che caratterizza il futuro della primaria di Fornaci a Porto Viro. Sta di fatto che per l’anno scolastico 2014-2015 il plesso sarà congelato. A poco sono valsi gli incontri organizzati dall’amministrazione per far tornare i genitori sui propri passi iscrivendo i figli alla scuola del quartiere di residenza. Alla luce di nessun bambino iscritto alla classe prima, e con un numero di otto alunni che assieme compongono una pluriclasse di quarta e di quinta, la scelta per l’anno scolastico che comincerà a settembre è stata infatti di congelare l’istituto riproponendo la questione in vista dell’anno 2015-2016. Nel frattempo gli otto bambini, che potranno usufruire di pulmino gratuito, saranno trasferiti al plesso di Taglio di Donada, dove seguiranno le lezioni delle materie principali suddivisi per classi, mentre manterranno le pluriclassi per le materie secondarie. L’intento, come espresso dal sindaco Thomas
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Giacon è ora quello di porre particolare attenzione all’asilo di Fornaci. Da agosto il Comune si occuperà della manutenzione esterna, mentre di quella interna sarà compito del comprensivo. Da settembre, l’amministrazione con il gruppo parrocchiale e quello dei genitori si attiverà per creare una nuova prima classe a Fornaci per l’anno scolastico 2015-2016 garantendo un minimo di iscritti di 15 bambini. Sarà una cooperativa bresciana, Consorzio coeducare, a gestire l’asilo pubblico
La Coccinella dal 1 settembre 2014 al 31 luglio 2015. L’ssegnazione è avvenuta con gara d’appalto a cui hanno partecipato quattro aziende, nessuna polesana. Per il servizio la Giunta ha stanziato un importo di oltre 750.000 euro. Altri 34mila euro sono stati stanziati come acconto per la scuola materna Santa Maria assunta, la Maria Arcangeli e la Maria Immacolata poi, nel corso dell’anno scolastico verrà effettuato un saldo su cui c’è già un impegno di spesa di 49.500 euro.
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ià da quest’autunno nella pineta di via Cao Marina cominceranno i lavori per il “ripristino e manutenzione del percorso didattico-educativo e realizzazione di una struttura in legno adibita all’osservazione ed allo studio della flora e della fauna, all’interno del parco archeologico delle dune fossili di Donada”. Stando a quanto recentemente deliberato dalla giunVia Cao Marina ta, l’intervento sarà l’unica opera ad essere portata avanti nell’anno tra quelle previste nel piano triennale delle opere pubbliche che è stato completamente rimodulato. Si procederà quindi, dopo le vacanze estive con i lavori, che già prevedono un finanziamento da parte del Gal, di riqualificazione del capanno dato in gestione all’associazione le Dune e dell’area adiacente. Per quanto riguarda invece le opere comprese nel piano triennale quali l’intervento per la manutenzione dei pontili di Porto Levante si dovrà aspettare, così come per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, degli edifici comunali e delle strade.
Gatti soffocati è ora di finirla! Randagismo e abbandoni, un problema di civiltà
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empo d’estate, di vacanze, di spiagge lontane e, purtroppo, di abbandoni. Il fenomeno che si fa maggiormente sentire nel periodo estivo, diversamente da quanto si possa pensare non interessa solamente il mondo canino, ma sempre più anche quello felino. All’attenzione della cronaca in questi ultimi mesi sono stati due gli episodi accomunati dalla stessa brutalità e dal medesimo modus operandi. E’ accaduto nel giro di pochi giorni a Porto Viro e Loreo, in entrambi i casi due diverse cucciolate di micetti sono state chiuse in sacchetti di nylon e inserite all’interno dei bidoni gialli della raccolta indumenti usati. Allertati dai residenti, i volontari dell’associazione di protezione animali Oasi onlus che operano nel Delta, sono riusciti a mettere in salvo buona parte delle cucciolate, strappandoli a morte certa. Nel caso loredano è stato richiesto l’intervento dei pompieri per liberare i gattini dal bidone ma a causa del caldo, della fame e dei pochi giorni di vita di alcune delle bestiole, non tutti i cuccioli sono sopravvissuti. A riaccendere il dibattito sulla questione del randagismo e sulla necessità di sterilizzare gli animali sono proprio i volontari dell’Oasi, il sodalizio portovirese che è in realtà un punto di riferimento per tutto il territorio deltino. L’invito dei volontari è di essere coscienziosi e di sterilizzare gli animali, cani e gatti. “E’ un appello, quello che facciamo, alle persone di buonsenso – chiosa la presidentessa dell’associazione di pro-
tezione animali Rina Bovolenta – Gli animali che siano cani o gatti vanno sterilizzati se non si vuole alimentare il fenomeno del randagismo. Ne abbiamo troppi in custodia ed è particolarmente difficile farli adottare. I volontari non riescono più a tenerne. Se ci sono problemi e difficoltà, l’invito è quello di contattarci per trovare delle soluzioni. L’appello è rivolto anche a tutti i sindaci del Delta perché il randagismo è un fenomeno che interessa i primi cittadini, non l’associazione. Le volontarie, lo dice il nome stesso, fanno volontariato, un compito che si trovano a dover svolgere tra crescenti difficoltà”. E.C.
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8 Taglio di Po L’obiettivo Una nuova valorizzazione del territorio
NEWS
Un sistema turistico per rilanciare il Grande Delta S
Il grazie del Sindaco agli organizzatori
La fiera della Beata Vergine del Carmine
Il progetto, presentato a fine luglio, prevede che il Parco sia capofila di una rete di soggetti pubblici e privati per puntare su ambiente ed eccellenze locali di Maria Pavan
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uove leggi regionali, nuove strategie per rilanciare il turismo e il territorio. E’ iniziato uffi-cialmente l’iter per la creazione dell’organizzazione di gestione del sistema turistico “Po e suo Delta”, per la quale l’ente parco del Delta del Po diventerà capofila. L’obiettivo dell’ente Parco è quello di aprire un tavolo di concertazione tra soggetti pubblici e privati, cui sarà mandata in questi giorni la bozza di un protocollo di intesa da sottoscrivere per dare attuazione al progetto di una organizzazione della destinazione turistica. Il Presidente del Parco, Geremia Gennari, è convinto che il territorio del Delta del Po “abbia una opportunità straordinaria proprio perché può vantare, a differenza degli altri sistemi turistici tematici, sia l’aspetto ambientale che quello del turismo balneare, attraverso i comuni di Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle”. Le associazioni di categoria e gli enti intervenuti all’incontro hanno appoggiato l’iniziativa e auspicato che il tavolo di concertazione diventi una concreta opportunità di messa in rete per un reale sviluppo del territorio. I progetti presentati si inseriscono nell’ottica dello sviluppo del Grande Delta, così come emerso dalla candidatura a riserva di biosfera dell’Unesco, e per questo si sta lavorando di comune accordo anche con i territori limitrofi dell’Emilia Romagna
ARIANO
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con cui si vuol cooperare attivamente. L’augurio che questi obiettivi siano raggiunti è venuto soprattutto dal presidente del Con-svipo, Angelo Zanellato che ha auspicato che il tavolo di concertazione “possa diventare un tavolo di sintesi tra enti pubblici e privati, per uno sviluppo concreto del territorio”. Anche sindaci e amministratori presenti all’incontro si sono espressi positivamente. Tra loro il vicesindaco di Rosolina, Daniele Grossato, che ha ribadito come sia migliore identificare i comuni del Delta più come un sistema articolato di offerta turistica in area vasta che interessi tutto il Po e del suo delta, rispetto al sistema mare e spiagge, che può attirare gente l’estate ma interessare pochissimo
negli altri mesi. Anche Antonella Ferro, rappresentante provinciale dell’Unpli e presidente della Pro loco Donada, ha giudicato che il percorso sia ottimo e vada nel verso di altre scelte strategiche anche sovra regionali. Ha spiegato che le Unpli di Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto, “hanno intenzione di mettere in rete le Pro loco che esistono lungo l’asta del Po con lo scopo di valorizzare il settore turistico, tema sempre più centrale nelle strutture delle Pro loco stesse, attraverso le tradizioni, la storia e le peculiarità del territorio”. Un bel lavoro per cui è necessario che davvero tutti gli enti e i soggetti coinvolti continuino a parlarsi.
i è svolta anche quest’anno l’annuale Fiera della Beata Vergine del Carmine. La tradizionale manifestazione ha visto l’afflusso di un buon numero di pubblico, purtroppo limitato in alcune serate a causa del brutto tempo. L’inaugurazione è avvenuta sulle allegre note intonate dalla banda musicale G.Verdi, diretta dal maestro Mario Marafante. All’inaugurazione erano presenti, oltre a un pubblico numeroso, il sindaco Francesco Siviero, il vicesindaco Alberto Fioravanti, l’assessore all’associazionismo Doriano Moschini, il comandante della Polizia Locale Maurizio Finessi, il parroco Luigi Bettin, il coordinatore del gruppo comunale di Protezione Civile Ivano Domenicale, il presidente della Pro loco Maria Luisa Tiengo con alcuni consiglieri tra cui Enrico Duò e Enrico Mazzon. Parole di ringraziamento sono state espresse dalla presidente della Pro Loco Maria Luisa Tiengo rivolte all’Amministrazione Comunale, alla Parrocchia, alle Forze dell’Ordine, alla banda musicale, alla Protezione Civile e a tutti i collaboratori. “Un grazie alla Pro Loco – ha affermato il sindaco Siviero - che si è sempre prodigata per questo e altri eventi, e che anche quest’anno è riuscita, grazie alle sinergie espresse, ad organizzare la fiera in maniera sempre più appetibile per chi la vuole frequentare”. Ha quindi impartito la benedizione il parroco Luigi Bettin sollecitando una maggiore sinergia tra la Parrocchia e la Pro Loco per l’organizzazione della fiera. Il lungo corteo di autorità e pubblico ha fatto quindi il giro degli stand espositivi nell’attigua Piazza Venezia, per dirigersi subito dopo in via Dante, anch’essa vestita a festa con bancherelle di antiquariato e oggettistica. Le serate sono state animate da esibizioni di ballo e musica e per tutta la durata della manifestazione è rimasto attivo lo stand gastronomico presso la scuola G.B. Stella, oltre al luna park in piazza IV Novembre e nelle adiacenze di piazza Venezia. Infine, sempre durante i giorni di fiera, è rimasta aperta la mostra “Scarti d’Autore” - Materiali di Scarto nella loro Ultima Apparizione, presso l’atrio del Comune di Taglio di Po. Creatore delle opere Zonari Cané Luca di Corbola: “Da vari materiali di scarto che nascono dal mio lavoro, - ha spiegato l’artista – mi sono accorto di avere, sotto gli occhi, un soggetto inusuale e per certi versi interessante. Così ho voluto dare a questi piccoli frammenti un po’ di considerazione, facendoli notare a occhi non abituati ad un mondo ingrandito”.
Una festa commovente
I Bersaglieri hanno la loro sede
’ stata inaugurata a luglio la Sezione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri “Isola di Ariano”. L’evento, destinato ad entrare di diritto della storia locale, è stato organizzato nei dettagli dalla sezione guidata da Idalio Vetri. La giornata è iniziata con il raggruppamento, nei pressi del campo sportivo di Piano di Rivà, di oltre 500 fanti piumati provenienti dalle province del Veneto e dell’Emilia Romagna. Successivamente si è proseguito con la benedizione della sede, gli onori ai bersaglieri e alle autorità e la celebrazione della Santa Messa. A seguire la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e gli interventi delle autorità presenti, tra le quali il presidente nazionale Marcello Cataldi, il presidente regionale Antonio Bozzo, il vice Elio Ricciardi, il presidente provinciale Giorgio Panin, il presidente della nuova sezione Idalio Vetri e il sindaco di Ariano nel Po-
lesine Carmen Mauri. Forte e commovente il ricordo dei valori fondamenti, gli ideali e lo spirito di fratellanza insito nel corpo del Bersaglieri. Presenti anche il vice prefetto Anna Antonella Pitrelli e i consiglieri nazionali Camillo Ferrone e Ezio Bressan. Fondamentale la collaborazione dei Carabinieri comandati dal maresciallo Giuseppe Attisani, della Polizia Locale e della Protezione Civile Isola di Ariano. Momento particolarmente significativo è stata la consegna di attestati regionali a Fernando Concon, Francesco Rossi e Dario Nello Dissette. Quindi è iniziata, al suono della Fanfara di Padova diretta dal M° Gilberto Polito, la sfilata dei labari delle sezioni A.N.B., dei Medaglieri Regionali, delle associazioni combattentistiche e dei gonfaloni dei Comuni di Ariano nel Polesine, Corbola e Taglio di Po rappresentati dai rispettivi sindaci Carmen Mauri, Michele Domeneghetti, Francesco Siviero.
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10 Rosolina Promozione del territorio Valorizzare e mettere insieme tutto ciò che offrono la terra e il mare
Rilanciare ciò che è “buono e tipico” per fare economia L’esperienza di “Rosolina tra orti di terra e orti di mare”, appena partita, potrebbe essere un buon punto di partenza per valutare il futuro Il municipio di Rosolina
di Elisa Cacciatori
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uono e tipico servono a fare economia? A quanto pare sì. E’ questa la risposta emersa a seguito della tavola rotonda che si è tenuta nella sala consigliare rosolinese, sotto la regia del consigliere Deborah Furlan, e realizzata allo scopo di discutere e affrontare un argomento di attualità qual è la necessità di fare un fronte comune tra gli operatori per creare un’immagine enogastronomica compatta del territorio. L’impulso è arrivato direttamente da coloro che quotidianamente sono impegnati nelle realtà
Focus
produttive e che per l’occasione hanno avuto, per la prima volta, la possibilità di discutere su come sfruttare intelligentemente i prodotti del territorio, farli diventare di largo consumo e il fiore all’occhiello per l’economia. Pare che l’intento sia quello di proseguire sulla strada cominciata con la consapevolezza delle potenzialità del territorio attraverso un’azione sinergica. A confrontarsi sulla tematica, un tavolo particolarmente nutrito composto dal consigliere regionale Stefano Falconi, il segretario di Slow Food Rovigo Andrea De Grandis
e il segretario della Cnadi Rovigo Franco Cestonaro, il maestro gelataio Filippo Guarnieri, il giovane agricoltore Davide Marchiori, il presidente provinciale Coldiretti Mauro Giuriolo, il consigliere mandamentale di Coldiretti Antonio Beltrame, l’assessore regionale Isi Coppola, il sindaco di Rosolina Franco Vitale, il presidente del Parco del Delta del Po veneto Geremia Gennari, la dirigente scolastica del comprensivo rosolinese Cristina Gazzieri, il ristoratore di Rosolina mare Antonio Penzo, il commissario ortofrutticolo Patrizio Biscalchin,
Passeggiata in pineta, Riaperto il percorso di Porto Caleri
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orna la passerella sulla barena nel giardino botanico litoraneo di Porto Caleri a Rosolina mare. Il percorso più lungo dei tre previsti per la visita nell’area naturale è stato nuovamente aperto ai turisti nel suo tratto terminale, offrendo uno
scorso di natura mozzafiato che a lungo è mancato dai ricordi e dagli scatti dei visitatori. Si tratta, nello specifico, della riapertura al pubblico della passerella che porta al gazebo nella laguna di Caleri al termine del percorso C, una passeggiata di 2850 metri che da quest’estate torna a offrire la possibilità di immergersi a pieno raggio dalla natura della pineta, a quella della macchia, fino alle zone
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la prima volta gli addetti ai lavori hanno fatto emergere problematiche, idee e iniziative a uno scopo univoco con una nuova maturità. Resta ora da vedere se l’intento è di proseguire lungo la stessa strada. Un buon risultato è già stato ottenuto da “Rosolina tra orti di terra e orti di mare”, l’iniziativa al primo anno di attivazione che durante l’estate sta rendendo protagoniste tra i turisti in visita le aziende agricole del territorio rosolinese con percorsi guidati alla scoperta degli orti e delle tipicità ortofrutticole e vallivore.
gli assessori comunali all’agricoltura comunale Stefano Gazzola e al turismo Daniele Grossato e per i molluschicoltori rosolinesi Gianni Camuffo. L’iniziativa che non intende e non può essere fine a se stessa, si prefigge di valorizzare e saper coniugare tutto ciò che di buono la terra e il mare, elementi che caratterizzano Rosolina, offrono traducendosi in gastronomia e veicolando la conoscenza del territorio. Ed ecco che il “buono e tipico” diventano fattori fondamentali per fare economia. Per
umide lagunari. Gli interventi che hanno visto in particolar modo il rifacimento del gazebo a conclusione del percorso e la completa sostituzione dei pali di sostegno fissati in acqua sono stati compiuti dagli uomini del servizio forestale in servizio a Rosolina mare. Ammirare la biodiversità del giardino botanico è possibile tutti i martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
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Porto Tolle 13 Centrosinistra Si ricuce lo strappo con Bovolenta
Schermaglie in consiglio comunale, tra rimpasti e attacchi frontali L’avvicendamento tra la dimissionaria Paola Sacchetto e l’ex segretaria del Pd, Katiuscia Grandi, non ha alterato gli equilibri ma ha lasciato degli strascichi di polemica di Alessandro Orlandin
In autunno apre un cantiere
Bellan presto a colloquio con il Ministro
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state alquanto movimentata a Porto Tolle, almeno per quanto concerne le vicende della politica locale. Al centro di tutto l’attività dell’amministrazione guidata dal sindaco Bellan, messa sotto pressione dalle opposizioni e provata dall’addio di un consigliere di maggioranza. L’avvicendamento tra la dimissionaria Paola Sacchetto e l’ex segretaria del Pd Katiuscia Grandi non ha alterato gli equilibri in termini aritmetici, ma ha quantomeno lasciato degli strascichi di polemica. Il fatto che la Sacchetto facesse parte del Gruppo Indipendenti per Porto Tolle ha indotto più di qualcuno a provare la pressione a Bellan e alla sua giunta. In primis il capogruppo di minoranza Roberto Pizzoli, che ha parlato di “segnale importante che dimostra che non c’è collante tra amministrazione e assessori”. Ma anche sul fronte degli alleati del sindaco qualcosa sembra essere cambiato, tanto che Ivano Gibin – leader degli stessi Indipendenti – ha messo in guardia Bellan, chiedendo maggiore
LAVORO
Katiuscia Grandi, Pd rispetto e attenzione per la sua componente: “Il sindaco deve garantire una certa autorevolezza, altrimenti il Giptep prenderà le distanze con drastiche decisioni”. Bellan ha gettato acqua sul fuoco ribadendo:“Mai mancati rispetto e coinvolgimento”, prima di dover affrontare un altro mal di testa: la proposta di revoca dell’incarico a due suoi assessori (Valerio Gibin e Vilfrido Siviero) a opera del capogruppo di minoranza Pizzoli. Il tema è stato discusso in consiglio comunale e – come da copione – ha visto i due rimanere al loro posto (12 contrari, 4 favorevoli, 1 astenuto) malgrado i duri attacchi provenienti dall’opposizione. Pizzoli
contesta ai due gravi errori nel percorso che ha portato il Delta Porto Tolle a “emigrare” a Rovigo a causa dell’impossibilità di adeguare il centro sportivo comunale agli standard della Lega Pro. Se non altro a confortare il sindaco è arrivata una ritrovata sintonia con uno dei suoi oppositori. Giacomo Bovolenta è stato infatti accolto nel Partito Democratico dopo lunghi mesi di schermaglie, grazie soprattutto alla mediazione del commissario provinciale Anna Maria Miraglia. Al momento Bovolenta rimarrà all’opposizione, anche se ha annunciato collaborazione con l’amministrazione su una lista di temi selezionati.
o stallo che si è creato attorno alla possibile riconversione della Centrale Enel di Polesine Camerini sta per diventare decennale. Memore probabilmente di questo inquietante anniversario, il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan ha programmato un incontro a Roma con il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti per sollecitare una risoluzione in grado di chiudere una vicenda divenuta ormai stucchevole. “Spero che questo sito possa rimanere strategico – ha detto Bellan al momento di annunciare il nuovo appuntamento – non soltanto per il Delta, ma per tutto il Veneto. Accompagnerò e sosterrò i lavoratori in questa loro azione”. Il riferimento alle maestranze non è casuale, visto che di recente il Comitato Lavoratori della Centrale ha emesso un duro comunicato in cui si invocava maggiore autorevolezza da parte della politica locale e nazionale nei confronti di Enel. Nel frattempo fa notizia la possibilità di lavori temporanei all’interno della Centrale, nella fattispecie lo smantellamento di uno dei nove serbatoi dello stabilimento. Lavori che in realtà avrebbero dovuto essere eseguiti a prescindere dalla riconversione a carbone. Il cantiere probabilmente aprirà nel prossimo mese di novembre e permetterà di far lavorare una dozzina di persone delle imprese locali per almeno quattro o cinque mesi. “Siamo soddisfatti – ha detto Roberto Zanetti, presidente di Consorzio Polesine – perché diamo inizio a quelle attività che richiedono manodopera locale. Abbiamo fatto richiesta anche per lo smontaggio delle caldaie e si prospettano una serie di lavori per cinque anni per un valore pari a cinque milioni di euro”.
L’assurdo Dove sono i parcheggi?
Barricata e Boccasette, sole e poi multa salata
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etti una domenica al mare. Una delle poche concesse da un’estate finora avara di soddisfazioni per quanto riguarda il bel tempo. Un po’ di sano relax sulla spiaggia e una bella multa una volta tornati alla propria automobile. Questa è la scena che si è replicata più o meno cinquanta volte dalle parti di Barricata e Boccasette: tante sono state – 47 per la precisioni – le contravvenzioni inflitte a chi aveva parcheggiato in posizioni non adeguate a ridosso degli argini. Divieto di sosta e sanzioni comprese tra i 25 e gli 80 euro. Una sovrattassa un po’ cara, che rischia di tenere lontani i turisti. Tuttavia il comandante della Polizia Locale di Porto Tolle crede non ci sia scelta per gli agenti: “Noi cerchiamo di non essere troppo cattivi con i turisti che affollano le nostre spiagge, ma occorre comunque rispettare il codice della strada. In quei casi le automobili erano parcheggiate in divieto di sosta o creavano intralcio alla circolazione”. Il problema però sembra stare a monte: la gente parcheggia in luoghi di fortuna in mancanza di strutture adeguate. Su questo tema si è espresso anche il sindaco Claudio Bellan: “Cercheremo di valutare attentamente il da farsi, ma è altrettanto chiaro che le automobili devono essere parcheggiate in modo corretto. Non si può pretendere di parcheggiare ovunque per evitare di fare due passi in più per arrivare in spiaggia, fermo restando che se la frequenza continua i questo modo dovremmo fare delle valutazioni perché la gente deve avere servizi e potersi muovere in assoluta sicurezza”. Il primo cittadino ha fatto sapere che sono in programma ampliamenti sia a Barricata sia a Boccasette, per quanto in quest’ultima località le cose siano rese più difficili da alcuni vincoli di carattere ambientale: “La Sovrintendenza ci ha concesso di utilizzare un’area più piccola di quella a disposizione, per cui il tutto richiede cautela per la realizzazione del nuovo parcheggio”.
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14 Sguardo in provincia Adria, consiglio Molti gli assenti tra la minoranza
Approvato il bilancio senza emendamenti Che sia l’aria di ferie che già si respira, che sia la stanchezza dovuta a frequenti schermaglie politiche, la maggioranza ha ottenuto un bel risultato di Maria Pavan
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videntemente meglio di così non si poteva fare. Il bilancio di previsione è stato presentato in consiglio comunale privo di emendamenti. Nessuno, né dalla maggioranza né dalla minoranza aveva nulla da ridire. Persino la votazione è andata benissimo. L’unico voto contrario che doveva esserci in maggioranza si è trasformato in
News
un’astensione. Michele De Bellis di Fratelli d’Italia/An, infatti, si è astenuto limitandosi a dire che auspica che “si inizi ad operare diversamente”. Certo discutere il bilancio di previsione a mezzanotte e mezza dopo altri cinque punti caldi ha fatto in modo che anche il dibattito in aula sia stato molto tiepido. Nessuna vera battaglia dai banchi dell’opposizione, dove erano rimasti solo i tre Pd
L’8 agosto, visite gratuite al museo Archeologico Notti bianche, i venerdì ricchi di eventi
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ontinua sempre più travolgente l’appuntamento con le Notti Bianche del venerdì sera adriese. Un ventaglio di appuntamenti che sta portando nelle piazze della cittadina rodigina moltissime persone. Bello il programma delle serata che mette insieme tradizione, cultura e intrattenimento d’alto livello. Per tutto agosto ogni venerdì
Dibattito in aula molto tiepido, poche le voci presenti a battagliare Matteo Stoppa, Mauro Rubiero e Giorgio Zanellato. Tutti gli altri o erano in ferie o avevano problemi personali. Ma l’assenza si può leggere anche come atto politico.
“Tutte le nostre proposte vengono sempre respinte – ha dichiarato Stoppa, capogruppo Pd in consiglio – quindi non c’è neanche tanto da discutre. L’atteggiamento della maggioranza non cambia”. Rosa Barzan (Idv/Sel) mancava perché in ferie, Caterina Zanetti (Pd) era assente per impegni personali, Stefania Tescaroli (Nuovo polo) era uscita un’ora prima. Mentre il capogruppo di Forza Italia,
è denso di appuntamenti. Il ridotto di Palazzo comunale ospiterà una preziosa mostra di stampe antiche ma non mancheranno le mostre di foto come “Effetto Acqua” e “Ritratto in piazza” a cura del Fotoclub locale. Molto bella l’iniziativa delle visite gratuite ai gioielli storico-architettonici e culturali della città. Certo l’8 agosto è dedicato a giovani e giovanissimi che in piazzaGaribaldi vedranno sfilare Dj Set con i migliori Dj locali per finire con il grande Albertino! Il 22 agosto sarà la serata dedicata allo sport in via Chiappara, con giochi in strada in collaborazione con le parrocchie di Adria.
Massimo Barbujani e Matteo Stoppa Antonio Scarda, ha dichiarato “di non aver partecipato al dibattito e al voto sul bilancio in quanto non stava molto bene essendo reduce da una colica”. Certo che, in questa situazione, l’assessore Federico Simoni ha cantato vittoria senza avere neanche qualche piccolo fastidio.
In Piazza XX settembre, invece, le persone potranno sperimentare trattamenti shiatsu gratuiti accompagnati da ritmi etnici e danze. E per gli appassionati lungo le vie del centro si snoderà la corssa podistica Su e zo per i ponti. Kick boxing in piazza Bocchi, mentre in piazza Garibaldi ci si snoda ballando a ritmo caraibico. L’ultima serata sarà dedicata all’associazionismo e al volontariato e dal palco centrale di Piazza Mazzini si esibirà il famoso gruppo dei Marmaja mentre in Piazza garibaldi l’appuntamento è con il Concerto lirico di fine estate.
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16 Sguardo in provincia Adria, anticipazioni Letizia Guerra parla del lavoro dell’associazione
NEWS
Pro Loco infaticabile: si scommette sempre sul futuro tra cultura e tradizione L
L’intervento conservativo partirà a settembre
Il futuro dell’archivio storico è digitale
Molte le iniziative già in calendario per la prossima stagione autunnale che sottolineano il grande lavoro della Pro Loco di Edoardo Zambon
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n autunno ricco di iniziative con la pubblicazione di un “Numero Unico 2014” dedicato alla storia di Adria, la realizzazione del “Concorso Nazionale di Pittura Via Ruzzina” e la presentazione di una mini guida turistica della città. Si tratta del programma autunnale dell’associazione Pro Loco di Adria che dopo il successo della rassegna estiva “Teatro in Giro 2014” pensa alle nuove manifestazioni. A svelare alcune anticipazioni sulle iniziative di settembre è Letizia Guerra, presidente della Pro Loco: “Il 13 agosto con “Le Donne Gelose” di Carlo Goldoni in scena a Valliera, si conclude con successo la nostra rassegna teatrale estiva giunta al 20° anniversario. Devo dire che abbiamo avuto un buon seguito di pubblico, anche perchè l’iniziativa ha toccato le frazioni adriesi e si è inserita nelle varie feste di paese valorizzando, come nell’occasione di “Cena a Teatro” presso l’Ostello Amolara, l’enogastronomia del territorio”. “Quest’anno - Continua la Guerra – il Numero Unico, pubblicazione gestita dal 1966 da Pro Loco per divulgare la storia e le tradizioni di Adria, conterrà contributi che riguardano Adria in un arco temporale compreso dall’età antica al medioevo, con vari focus di esperti tra cui Giovanna Gambacurta, Sara Frigato, Sandra e Sergio Bedetti, Alessandro Ceccotto ed Antonio Lodo”.
FOCUS
Letizia Guerra
E ancora: “Il concorso di Pittura di via Ruzzina - spiega la presidente - in programma presso la sede della Fondazione Franceschetti Di Cola con una mostra sino al 24 di ottobre, ospiterà oltre cento autori provenienti da molte regioni italiane e metterà a disposizione ricchi premi”. Infine la presidente Guerra parla del mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica, curato dalla Pro Loco ogni secondo sabato del mese nelle piazze Bocchi e Groto sottolineandone i risultati
crescenti. “Il mercatino sta riscuotendo un buon successo con un continuo ricambio di espositori, i mesi autunnali vedranno anche una crescita delle bancherelle. L’attenzione verso Adria c’è ma i posti a disposizione nelle due piazze sono quelli che sono, senza dimenticare che i venditori che si posizionano in piazza Bocchi dalle 14 devono lasciare il posto al traffico”.
’Archivio storico comunale finalmente disponibile in una nuova sede, inventariato e digitalizzato. E’ questo il futuro del prezioso patrimonio archivistico di Adria, che grazie ad un contributo di oltre 409 mila euro della Fondazione Cariparo aggiunto agli 80 mila euro stanziati dal Comune, verrà preservato dal passare del tempo in un edificio predisposto specificatamente in via Retratto. Grazie all’intervento conservativo, che partirà a settembre e durerà oltre due anni, gli utenti avranno a disposizione un archivio ben ordinato, facilmente consultabile e soprattutto informatizzato. La digitalizzazione avverrà tramite il software del Sistema Informativo Archivistico Regionale Veneto, realizzato dalla Regione in collaborazione con la Soprintendenza archivistica e l’Università di Padova. Al termine del lavoro l’accesso all’inventario e la ricerca on-line saranno senza limitazioni di spazio e di tempo, facilitando così la consultazioni di questo storico patrimonio su scala nazionale ed internazionale. A parlare dell’operazione è il referente della Biblioteca civica, il professor Livio Crepaldi: “Ci troviamo di fronte ad un’operazione pluriennale che nasce da un’indagine fatta dalla Biblioteca comunale circa lo stato dei documenti dell’Archivio storico comunale. A suo tempo infatti, constatato che tutto il materiale era disperso in sedi diverse e spesso degradate, si è pensato di concretizzare un progetto di riordino”. Aggiunge Crepaldi: “Della somma a disposizione per il compimento dell’opera, una cifra significativa è stata investita per la sede che accoglierà l’archivio, mentre i restanti 109 mila sono dedicati alla sistemazione della parte cartacea e alla digitalizzazione. A curare l’opera – conclude Livio Crepaldi -, sarà il direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo, Luigi Contegiacomo mentre la sistemazione sarà effettuata da una ditta archivistica specializzata”. L’Archivio storico comunale comprende la documentazione comunale rappresentante atti e delibere di un periodo compreso tra l’inizio del XIX° secolo e la metà del XX°, inclusi gli archivi dei comuni che nel tempo sono stati soppressi ed accorpati ad Adria tra i quali Bellombra, Ca’Emo e Bottrighe.
Giovani industriali
Anche Padova valuta l’ipotesi di fusione Il 26 settembre l’assemblea decisiva
E
dopo Venezia, Rovigo pensa ora anche a Padova. Nel segno dell’unione futura, cammino ormai intrapreso con la realtà lagunare, con cui il dialogo e’ avviato e già a buon punto, i Giovani Industriali polesani mettono a segno un nuovo ed ulteriore tassello. L’assemblea provinciale del prossimo 26 settembre, infatti, registrerà anche la partecipazione congiunta di Padova, realtà storicamente assai tiepida all’ipotesi di fusione e ora invece se non altro possibilista e disposta alla collaborazione. Piena la soddisfazione del presidente
rodigino, Andrea Pascucci, sostenitore dell’asse RovigoVenezia, che ora guarda con interesse alla possibilità di aprire anche ai cugini d’Oltreadige. “Abbiamo registrato con favore - queste le sue parole - la disponibilità a discutere del tema. Quella della fusione, intesa come ottimizzazione dei servizi e riduzione dei costi, e’ di per se’ una scelta non solo vincente perché si conterebbe di più sullo scacchiere regionale e nazionale ma direi in un certo senso obbligata dai tempi, dalle contingenze e dalle difficoltà con cui anche noi imprenditori ci troviamo
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a coesistere quotidianamente a causa della crisi economica”. Un disegno ambizioso, quello dell’unificazione, che si inserisce nell’ambito della cosiddetta riforma Pesenti e che come noto ha visto i “Junior” precursori di un’idea fatta propria anche dai “Senior”. Un asse importante, quello che unirebbe Rovigo a Venezia, forte di oltre 2mila aziende che sarebbero distribuite in tutta la fascia costiera orientale del Veneto e nell’immediato entroterra. E l’apertura a nord, verso Padova, potrebbe essere un ulteriore salto di qualità.
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Il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha ottenuto APPROVATO IL CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO 2013 le certificazioni di gestione della qualità DEL CONSORZIO DI BONIFICA DELTA DEL PO ISO 9001 e di gestione ambientale ISO 14001
Il Comitato di Approvazione di TÜV ha reOperazioni IL CONSORZIO IN CIFRE centemente autorizzato il rilascio del nuovo di risezionamento Certificato di Qualità secondo la norma UNI SUPERFICIE COMPRENSORIALE 62.780 HA canali e EN ISO 9001:2008 che avrà valenza fino Unità territoriali: S.Anna; Rosolina; Porto Viro; Isola di Ariano; Porto Tolle d’irrigaall’11.06.2014 e il nuovo certificato di SisteTerreni bonificati ed aree litoranee 45.295 ha zione sul ma di Gestione Ambientale secondo la norValli da pesca 8.641 ha territorio Lagune 8.844 ha ma UNI EN ISO 14001:2004, valevole sino al del Delta 24.05.2014, al Consorzio di Bonifica Delta del del Po GESTIONE IDRAULICA Po. Canali di scolo 650 Km I certificati ISO 9001 e ISO 14001 indicano Impianti idrovori n. 39 che il Consorzio di Bonifica Delta del Po provAcqua sollevata ed espulsa dagli impianti idrovori in un anno 400.000.000 mc vede a garantire una serie di servizi e di atPotenza impegnata 18.000 kw tività nel rispetto delle procedure di legge sia Energia consumata 10.200.000 Kwh per quanto riguarda i servizi che per quanto riguarda la gestione ambientale. Tali attività IRRIGAZIONE sono: Canali, canalette e tubazioni 200 Km • l’erogazione di servizi relativi alla bonifica, Impianti irrigui n. 24 Impianti pluvirrigui n.4 alla difesa del territorio e all’irrigazione; Potenza impegnata 1.176 Kw • Il la 26 gestione, la manutenzione e l’esercizio pratiche autorizzative e sono state esaminate 17 giugno 2014 l’assemblea del Consorzio di Bonifica Delta del Po ha sono state istruite 159 Energia consumata 2.200.000 Kwh delle opere relative alla rete di bonifica edConsuntivo irapprovato all’unanimità il Conto per l’esercizio 2013 e la rela- pratiche relative al rilascio del cosiddetto parere di compatibilità idraulica. rigazione, delle opere complementari e degli DITTE n. 32.000 Ciò garantisce il fatto cheCONSORZIATE: la realizzazione di opere di urbanizzazione ed tiva relazione sull’attività di gestione svolta nel medesimo anno. impianti di sollevamento acqua; Il Conto Consuntivo si è chiuso con un avanzo di amministrazione di impermeabilizzazione, attraverso opportuni accorgimenti, non comporti • la progettazione e l’esercizio di opere idrau€ 6.417,36. Un avanzo minimo, pari allo 0,29 % del bilancio del Consorzio rischio idraulico al comprensorio. liche e di vivificazione ambientale. che è indice di una corretta gestione economica e patrimoniale e dovuto Purtroppo la gestione dell’Ente risente in maniera pesante dell’onere relaAvere ottenuto il Certificato di Qualità ISO essenzialmente alla contrazione della spesa negli ultimi mesi dell’anno, tivo al consumo di energia elettrica per il funzionamento delle pompe. 9001 è fonte di soddisfazione per gli ammiper fronteggiare maggiori di energia elettrica a seguito delle Nel 2013 sono stati sollevati oltre 400.000.000 di metri cubi d’acqua di cui nistratori e i dipendenti idel Consorzioconsumi perché solo il 40% è acqua piovana mentre il rimanente 60% è relativo alle infilintense e continue precipitazioni. indica che l’Ente è organizzato per garantire e assicurare un servizio di qualità. Il Consorzio è destinato dall’assemblea con apposi- trazioni di acqua attraverso e sotto gli oltre 500 chilometri di arginature. Tale avanzo di amministrazione sarà infatti uno dei pochi entientro pubblici ad averinintraSi tratta di una storia vecchia, della solita subsidenza che ha fatto abbasta deliberazione l’anno corso. preso tale percorso ed aver ottenuto l’imporL’argomento relativo ai consumi di energia elettrica è stato oggetto di sare il territorio di fino a 4 metri. Questo ha comportato la necessità di tante riconoscimento. Per il raggiungimento pompare sempre, continuamente, spendendo risorse che sono sottratte particolare attenzione durante lo svolgimento dei lavori dell’assemblea. diNel questo obiettivo il Consiglio di Amministra2013, infatti, la spesa complessiva per il consumo di energia elettrica anno dopo anno ai cittadini del Delta in conseguenza delle attività estratzione del Consorzio, che ha appoggiato tale per il funzionamento delle pompe, è stato di € 2.393.705 pari a oltre il tive che invece hanno arricchito qualcun altro. iniziativa informato dal Direttore del rilascio 30% della contribuenza consortile, e rispetto alla previsione iniziale ha dei certificati del sistema di qualità, intende evidenziato aumento di circaper € 500.000 dovuto all’eccezionalità degli ringraziare tutto un il personale dipendente eventi pluviometrici, che comunque la professionalità e l’efficienza dimostrata du- non hanno causato allagamenti, ed alle leintense filtrazioni i corpi arginali che sono state superiori rante visite ispettive e per attraverso l’impegno proallanelmedia a causa dei persistenti fuso garantire il superamento di tutti glilivelli idrici elevati dei fiumi. Nelnecessari, 2013 ilpuntualizzando Consorzio ha step chedovuto il risultatofar fronte alle minori entrate dalla Reottenuto a beneficio di tutti i consorziati. gione,vapari a € 283.000, oltre alla riduzione di € 556.000 dell’anno preIncedente, Veneto solo i consorzi di bonifica polesani con una conseguente riduzione della spesa con la quale si sono hanno raggiunto l’obiettivo e l’aver ottenuto dovute compensare sia le minori entrate, che le maggiori spese di energia tali certificazioni è sicuramente un punto di elettrica. arrivo. Certo è chedettagliata i requisiti dimostrati deL’esposizione dei contenuti degli elaborati che costituiscono vono essere mantenuti e migliorati nel tempo il Conto Consuntivo è stata sostenuta dal Presidente con riferimenti ed e a tale proposito, il Consorzio sarà soggetto esempi derivati dalla Relazione sull’Attività, svolta nel 2013 dal Consorzio a periodiche visite ispettive da parte di TÜV di Bonifica Delta Po all’uopo predisposta. ITALIA S.r.l. che dovràdel verificare che l’Ente Sono stati infatti dettagliati gli interventi eseguiti con i fondi di bilancio abbia le carte in regola per mantenere le cernel territorio consorziale, sia per quanto riguarda l’attività di bonifica che tificazioni di qualità. irrigua. dell’ottenimento della certificaL’importanza Nel di 2013 è stata prodotta una progettualità importante che riguarda tutto zione qualità è stata poi evidenziata dal vigente D.lgs n.207 del “Regolail comprensorio il 05.10.2010 cui importo supera i 24.000.000 di euro, in linea con mento di esercizio attuazione del decreto dimostrato di essere organizzato secondo le che si promette al consorziato. Creare un sil’attività degli ed anni precedenti mentre, per quanto riguarda l’esecuzione legislativo 12.04.2006 n.163”, recante “Codice norme internazionali di riferimento. Un orgadegli interventi finanziati dalla CE, dallo Stato e dalla Regione l’importo ha stema di qualità di certo non è cosa semplice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e perché varia per ogni ente e deve essere conismo esterno indipendente, opportunamente superato i 7 milioni di euro. forniture in attuazione della direttiva 2004/17/ autorizzato, ha certificato la corretta applicaConsiderando che l’attività di progettazione e direzione lavori viene ese- struito caso per caso, adattando i meccanismi CE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi zione della norma. guita dagli uffici consorziali, è evidente l’impegno profuso dal Consorzio interni di controllo della qualità alle richieste redatti da progettisti interni come nel caso del Organizzare l’azienda secondo la norma signi- della norma. in tale contesto. Consorzio, consente che la validazione possa fica implementare il sistema di gestione della Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, Particolare attenzione stataqualora posta sull’attività degli uffici per il rilascio di essere fatta dagli stessi ufficiètecnici qualità dei servizi e della gestione ambientale uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto concessioni, autorizzazioni e pareri. Sono state istruite concessioni per tali riconoscimenti, ringrazia tutto il personale l’ente sia dotato di un sistema interno di con- attraverso un insieme 96 documentato di proceoccupazione di aree e pertinenze della rete idraulica gestita dal Consorzio, trollo di qualità secondo la norma UNI EN ISO dure e istruzioni di comportamento tali da es- dipendente per la professionalità e l’efficienza Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco le certificazioni ISO 9001 e Iso 14001 9001 e il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha sere certi di ottenere in termini di qualità ciò dimostrata.
Sguardo in provincia 19 Adria, politica S’infiamma la piazza con scaramucce e affondi
E’ scontro aperto tra il Sindaco e il Partito democratico L’uso “improprio” del Circolo Unione è al centro della polemica tutta politica che infiamma gli animi
Tassa rifiuti approvata
La rabbia di Tiozzo: “Paghiamo di più, ci compriamo i sacchetti”
di Edoardo Zambon
“B
arbujani ed i suoi – si legge in un comunicato del Pd - sono sempre più infastiditi dei confronti che fanno i cittadini tra le esperienze amministrative passate e la desertificazione cui è arrivata la città con la loro gestione: questo gli crea imbarazzo ed irritazione; è come un fantasma che lo perseguita”. La nota pungente arriva dopo un battibecco che si trascina da quando anche il Segretario comunale Donato Razzano ha rilevato in consiglio comunale un uso improprio del Circolo Unione. Affermazioni che i democratici adriesi riportano le dichiarazioni del segretario Donato Razzano nel consiglio comunale dello scorso 3 luglio. “Ad oggi - dichiarava il segretario - ci troviamo con il Circolo Unione in una situazione per me imbarazzante, di un rapporto senza nessun tipo di contratto, e quindi per me con evidenti responsabilità. Siamo in dirittura di arrivo, poi vedremo che tipo di conclusione di rapporti avremo. Quello che più - lo dico al Consiglio perché debba essere in grado di giudicare in modo obiettivo - salta in evidenza dagli atti che ho visto è che in questi casi le Amministrazioni veramente sono sottoposte ad un’azione che non è corretta dal punto
NEWS
A
di vista dei rapporti con i cittadini e nel seguire i cittadini ed i loro interessi, perché addirittura siamo arrivati, anche dopo la scadenza con questa situazione, a ché tutti i Sindaci, tutte le Amministrazioni, per usufruire dei locali, hanno dovuto sottoscrivere i famosi impegni per usufruire di quelle sale. Io dico che per tutti gli anni in cui sono stato qui, che sono qui, ho fatto ogni anno una comunicazione in generale sui locali comunali, quindi sono nella condizione di dire che abbiamo fatto e stiamo facendo degli sforzi per risolvere una questione più che decennale”. Queste affermazioni, com’era naturale che fosse, non sono piaciute per nulla al primo cittadino, accusato dal Pd di aver utilizzato il “Circolo unione per una festa di laurea di una persona molto vicina alla sua
famiglia”. Ma il sindaco ha bollato il tutto come una presa di posizione dai toni incomprensibili e passa all’attacco ricordando come il centro sinistra, a suo dire, governasse con permessivismo e lassismo mal celando “una forte e capillare azione di clientelismo”. Ma i democratici non ci stanno e ribattono che “lui e le sue giunte in questi anni hanno applicato il più vecchio dei vecchi metodi di far politica: non assumersi mai responsabilità per i propri atti, non dare risposte esplicite e affidarsi ai potenti regionali del momento, grazie a loro sarebbero state fatte le cose ad Adria, bisognava sostenerli anche elettoralmente al momento giusto, bisognava sempre fare quello che dicevano loro. Questo modo di porsi è stato disastroso per la città”.
pprovate a palazzo Tassoni le nuove le tariffe dei rifiuti per il 2014 con qualche cambiamento che non piace per nulla a Giani Tiozzo referente del comitato civico “Adria città pulita” che si è sentito preso in giro da sindaco e giunta che, a suo dire, durante un’assemblea pubblica si erano impegnati per far calare la tassa o almeno per mantenerla tale e quale. Il nodo è sempre quello: il servizio è stato rimodulato e non piace ai cittadini che si devono tenere i rifiuti in casa più a lungo. Nonostante questo tutto resta tale e quale. “Paghiamo addirittura di più – afferma Tiozzo – perché il cittadino deve pagarsi i sacchetti non consegnati come avveniva l’anno scorso. Sarà poco ma è un costo in più e mi dispiace che nessuno in consiglio lo abbia fatto notare”. Non piace per nulla quella che appare una generale arrendevolezza verso Ecoambiente e consorzio Rsu.
NEWS Liceo classico “Bocchi-Galilei”
Alunni da cento e lode
S
ono ben tre i maturandi che dal liceo classico adriese escono con il massimo dei voti e per uno di loro arriva addirittura la lode. Matteo Bisco di Adria con la lode, Simone Zoletto, sempre adriese e Jessica Rubinia Ruzza che abita, invece, a Cavarzere. Lei, si è già goduta il premio: una vacanza alle Maldive e, in attesa di iniziare l’università, adesso partirà pure per New York. L’anno prossimo farà Giurisprudenza o a Padova o a Ferrara. Simone Zoletto, invece, l’altro centino, ha già scelto: frequenterà medicina a Padova dove ha già superato il test e coltiva il sogno di poter frequentare la Scuola Galileiana. Niente viaggi premio per ora, meglio fare il bagnino alla piscina comunale. Matteo Bisco, invece, la lode proprio non se l’aspettava ma evidentemente la meritava. In autunno frequenterà la facoltà di lingue e letterature europee a Venezia.
di Gennari Geom. Matteo & C.
S.n.c.
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L’appello di Rondina
“L’amministrazione ci ripensi”
I
l comune di Adria uscirà dall’Aiccre, sezione italiana del Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa. A deciderlo l’attuale amministrazione comunale. Ma Aldo Rondina, esperto di storia locale e direttore dell’archivio capitolare non ci sta e l’ancia un appello al Sindaco perché torni sui suoi passi. L’associazione si occupa di coordinare a livello europeo ‘i gemellaggi e le iniziative di cooperazione territoriale per caratterizzare in senso federale l’Unione Europea’ come si legge all’articolo 4 dello statuto Aiccre. Quindi per lo storico sarebbe importante rimanere all’interno di questa grande famiglia. “E’ vero che di questi tempi bisogna risparmiare su tutto – afferma Rondina - anche se qui parliamo di circa 650/700 euro, ma è la motivazione adottata che non quadra. Per la Lega delle autonomie sono d’accordo in quanto si tratta di una brutta copia dell’Anci. Invece – spiega - rimango perplesso quando, con riferimento all’Aiccre, si dice che negli ultimi tempi i servizi offerti non sono stati più utilizzati, avendo fatto ricorso ad altre fonti”. Non va bene, insomma, se per quel riguarda i gemellaggi ed i rapporti con i partner europei ci si affidi al fai da te. “Perché – riflette Rondina – o ci si muove per l’Europa in unità d’intenti, oppure i gemellaggi ed i contatti con i Paesi europei, Adria ha sottoscritto ben cinque gemellaggi, rischiano di diventare un semplice diversivo”.
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20 Sguardo in provincia Bottrighe, il cuore oltre lo stagno Non solo volontariato
Loretta e Renata nelle terre liberate dalla mafia Lodevole esperienza di volontariato a Corleone svolta da due coriste del gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Roberto Marangoni
E
sperienza davvero interessante quella vissuta in Sicilia per Loretta Guzzon e Renata Greguoldo, coriste del gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe. Ciò nell’ambito di un’iniziativa nazionale organizzata da Arci, Cgil Veneto, Spi e Libera, che porta a fare volontariato a Corleone, nelle terre confiscate dalla mafia. “Abbiamo voluto aderire e provare questa esperienza per toccare con mano la situazione a contatto con chi opera e vive in quei luoghi– spiega Renata- in una settimana abbiamo prestato la nostra opera di volontariato in una casa dove vengono accolti ragazzi da tutta Italia, studenti dai 16 ai 18 anni, che nelle terre liberate dalla mafia offrono il loro lavoro volontario nella coltivazione dei prodotti. Io e Loretta, uniche in questo viaggio provenienti dal Polesine, assieme ad altri di varie regioni, abbiamo preparato da mangiare per questi giovani e fatto le varie faccende”. Renata, per ragioni di lavoro,
A sinistra Loretta Guzzon, a destra Renata Greguoldo con al centro Mario Nicosia testimone oculare della strage di Portella della Ginestra aveva risieduto alcuni anni in quella regione, ma conferma che, per chi vi abita, di ciò che accade, non se ne rende conto. “La volontà della gente e repressa dalla paura - afferma Loretta - non riescono a vivere in libertà, ciò che vorrebbero fare viene stoppato, noi del Nord non possiamo nemmeno immaginare questa situazione, vivono in una sorta di accettazione passiva, quasi assodata, pensano solo al proprio orticello”. In quei giorni le due polesane hanno visitato il “Laboratorio della Legalità” realizzato in una proprietà confiscata al boss Bernardo Provenzano, dove ci sono
i prodotti alimentari coltivati in quelle terre e si possono ammirare i quadri del pittore Gaetano Porcasi con raffigurate le uccisioni avvenute in quei luoghi, da l’omicidio di Placido Rizzotto, alla strage di Paolo Borsellino. Le stesse hanno conosciuto poi Mario Nicosia (al centro nella foto), testimone oculare della strage di Portella della Ginestra commessa nel 1947 dal bandito Giuliano e la sua banda, lui stesso – spieagno infine Loretta e Renata, rivolgendosi ai ragazzi li esorta sempre a “Non accettare mai soldi che non si siano guadagnati”.
NEWS Scuola materna “Umberto Maddalena”
“Oh che bel castello”, troppo bello bambini!
S
i moltiplicano le iniziative alla scuola materna “Umberto Maddalena” di Bottrighe. L’ente paritario, sostenuI Bambini durante to in gran parte da molteplici iniziative di lo spettacolo volontariato, ha recentemente terminato le attività estive con duplice festa di chiusura dell’anno scolastico e del grest che ha impegnato e coinvolto tanti volontari. Le insegnanti dei bambini hanno preparato lo spettacolo “Oh che bel castello” svoltosi nei giardini dell’istituto. La recita riassume tutto il percorso educativo fatto durante l’anno, dall’arrivo del drago Lotto a scuola, personaggio guida, che ha raccontato loro la storia del castello con i suoi abitanti, dalla Regina triste e sconsolata perché il cavaliere le ha rubato il castello, al pittore Mondo Colore che ha insegnato la magia del disegno e del colore, alla fatina che faceva magie per rendere tutto più bello, al menestrello cha racconta storie, ai folletti del bosco Lucino che hanno insegnato ai bambini le meraviglie della natura, al giullare Burlone che ha fatto ballare e cantare. Tutti questi personaggi hanno insegnato ai bambini tante cose e li hanno accompagnati durante tutto l’anno scolastico. Grande è stata la partecipazione da parte delle famiglie e di tanti concittadini a questa gioiosa festa che ha messo in evidenza la bravura di tutti i piccoli scolari, seguiti con tanto impegno e pazienza dalle insegnanti Rossella Giovannini, Sonia Nale e Cristina Zago. Altresì grande è stato anche l’impegno dei tanti volontari che con tanta generosità si prodigano quotidianamente per il buon funzionamento della scuola stessa, fiore all’occhiello del paese. Ro.Ma.
NEWS
DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT
Sere d’estate sul liston
UN AGOSTO RICCO DI INIZIATIVE
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ornano le iniziative dell’agosto bottrighese, quast’anno ancora più ricco di manifestazioni, grazie all’impegno di Aribo, l’associazione ricreativa bottrighese, del Gruppo Sportivo Bottrighe con la collaborazione di Avis, l’associazione volontari italiani del sangue e la Pro Loco di Adria. Naturalmente con il contributo di svariate aziende a attività locali. Si parte mercoledì 6 agosto alle 21,15 nel palco centrale posizionato sul liston di palazzo civico, in piazza della Libertà, nell’ambito della rassegna “Teatro in Sir Oliver Skardy giro”, promossa dalla pro loco adriese, si potrà gustare la sarà in concerto a commedia giallo-comica “Tutti pazzi per Agata”, ispirata ai Bottrighe racconti di Agata Christie ed interpretata dalla Compagnia Instabile Tagliolese di Taglio di Po. Giovedì 7 agosto serata denominata “Musica a tutta birra” dedicata alla memoria del concittadino Giancarlo Guarnieri, il popolare “Cìca”. Si inizia alle 18 con aperitivo, buffet e birra per poi passare al grande concerto di Sir Oliver Skardy in tour 2014 con la band “I fatti quotidiani”. Venerdì 8, in fondo a piazza Libertà, tra il piccolo bar e la pizzeria “Ai Portici” dalle ore 18 happy hour, aperitivi, pizza caffè, musica e karaoke con Davide Conforto ed esibizione di ju jitsu con la scuola G.A. Diurno. Sabato 9 si torna sul palco centrale davanti al palazzo civico con la grande kermesse “Ritorna la Corrida”, terza edizione. Presentati da Tiziano Sheriff di radio Diva si esibiranno, oltre ai concorrenti, numerosi ospiti e personaggi, special guest della serata il famoso comico Norberto Midani. La giuria sarà composta da speker di varie emittenti che hanno fatto al storia della radio in Polesine, tra questi la concittadina Loretta Freguglia, che divenne una delle voci radifoniche più note del Veneto. Si chiude domenica 10 agosto con la tappa del tour nazionale di cabaret “Il riso fa buon sangue” con ospiti Andrea Vasumi da Zelig, Paolo Favaro e Davide Stefanato. Presenta Paolo Franceschini. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero. LE TRE S-CIOPTA’
IL DIRITTO DI CAMBIARE
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Cultura provinciale 23 Preoccupazione e sconcerto Può la città privarsi davvero del suo cuore culturale?
L’Accademia è chiusa ma i rodigini sono convinti: non finirà così! Con questa situazione è impossibile qualsiasi previsione per gli appuntamenti e le rassegne che di solito erano ospitate ai Concordi di Mattia De Poli
L
’avviso è inequivocabile: “tutti i servizi di biblioteca, compresi sala studio e lettura quotidiani, sono sospesi a partire da lunedì 7 luglio fino a data da destinarsi”. Un orario ridotto o anche una chiusura estiva non costituirebbe una sorpresa per l’utente di una qualsiasi biblioteca civica. Le ultime parole della comunicazione, però, non lasciano tranquilli i frequentatori della biblioteca dell’Accademia dei Concordi di Rovigo. In quale data verranno riaperti i battenti del palazzo che si affaccia sulla centralissima piazza Vittorio Emanuele II e che da secoli ospita l’istituzione che assolve alla funzione di biblioteca comunale? L’avviso ufficiale invita anche a restituire eventuali libri presi in prestito entro sabato 5 luglio. E se qualcuno se n’è dimenticato ed ha ancora un libro in prestito, quando potrà restituirlo? Tra i rodigini c’è sconcerto e attesa, ma su tutto prevale la convinzione, o almeno la speranza, che non potrà finire così. Ad un mese dalla serrata e con la prospettiva di un altro mese senza novità, già si comincia ad avvertire qualche disagio e le difficoltà interessano diverse categorie di
persone. L’associazione di volontariato “Renzo Barbujani” da anni collabora con l’Accademia dei Concordi per la realizzazione della rassegna autunnale “Le voci del Polesine”: il presidente dell’associazione, Arnaldo Pavarin, spiega che il materiale conservato presso la biblioteca fornisce informazioni importantissime per la riscoperta di scrittori nati o vissuti nella provincia di Rovigo e che la situazione attuale impedisce qualsiasi previsione per la rassegna 2014. A Rovigo esiste un’alternativa, seppure modesta, alla biblioteca dei Concordi: nello stabile retrostante la scuola media “Cesare Parenzo” è ospitata la biblioteca intitolata ad Antonio Carlizzi, gestita dai volontari dell’associazione “Barbujani”. Pavarin racconta che nei giorni successivi al 7 luglio molte persone, soprat-
tutto anziani, hanno iniziato a frequentare la Carlizzi: “Per noi è stata l’occasione per farci conoscere ma fino al 18 agosto rimarremo chiusi anche noi a causa dei lavori di bonifica e ristrutturazione a cui è sottoposto l’edificio”. In ogni caso, nonostante la cortesia e la simpatia dei volontari, non è pensabile che la Carlizzi possa sostituirsi alla biblioteca dell’Accademia: di sicuro non può garantire gli stessi servizi. Anche Chiara Bartolozzi è preoccupata per la situazione, sia come mamma che come insegnate: “Il Multispazio ragazzi propone molte iniziative rivolte ai bambini, fin dall’asilo, e permette di reperire con facilità letture adatte anche ai più piccoli. Inoltre, con gli studenti del liceo classico “Celio” abbiamo partecipato spesso ai laboratori di promozione alla lettura “Una biblioteca per giovani lettori” e abbiamo chiesto la collaborazione del personale della biblioteca dell’Accademia per integrare il percorso didattico sulla filologia con qualche approfondimento sul libro antico”. Luogo di incontro, di lettura, di studio, Rovigo ha bisogno della biblioteca dell’Accademia.
Rassegna storica Il monastero olivetano di San Bartolomeo a Rovigo ospita l’intero evento
A Settembre Ande, bali e cante ricordando anche Matteotti
L
a tredicesima edizione del Festival di musica e cultura popolare “Ande, bali e cante”, promosso dall’associazione culturale rodigina Minelliana, si svolgerà interamente nel monastero olivetano di San Bartolomeo a Rovigo. L’apertura della manifestazione, sabato 6 settembre alle ore 10.30 presso la sala Flumina, è affidata al gruppo cretese “Oligon” che affronterà il tema “Il canto e gli strumenti nella musica tradizionale greca”. Alle ore 12 nel chiostro l’aperitivo musicale sarà animato dal piemontese Vincenzo “Chacho” Marchelli con la partecipazione di tutti gli artisti del festival. Le attività riprenderanno nel pomeriggio alle 16.30 con l’esibizione danzante del gruppo polesano “Ande, canti e bale” e del gruppo belga “Cecilia” e proseguiranno alle 17.30 con il convegno “Parole e canti del Polesine” e la presentazione di documenti sonori originali, registrati da Sergio Liberovici nel 1968. Alle ore 21 si esibiranno il coro multietnico veneto “Voci del mondo” e il gruppo cretese “Oligon”, mentre la compagnia fiorentina “Altro teatro” proporrà l’orazione civile “Ma l’idea che è in me” in occasione del novantesimo anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Alle ore 23 inizierà il “Gran ballo del sabato”, mentre alle ore 1.30 di domenica 7 settembre è in programma il concerto di Giuseppina Casarin e Coro delle cicale. Alle 10.30 Enzo Bellettato ricostruirà la storia di “Matteotti nella memoria cantata” con alcune esecuzioni del gruppo polesano “Le
Appuntamenti
ciaramelle”. Dopo l’aperitivo musicale, alle ore 16.30, insieme al gruppo “Cecilia”, si esibirà il gruppo laziale “Giuliano Gabriele Ensemble”, che insieme ai piemontesi “Ariondassa” sarà protagonista anche del conserto delle ore 21. M.D.P.
Date in calendario Musica e bel canto
L
a sera di ferragosto l’associazione culturale badiese “Orazio Tarditi” propone un’iniziativa gratuita, aperta a tutti: nell’ambito della rassegna “Incontri musicali 2014”, venerdì 15 agosto a partire dalle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Badia Polesine è in programma un concerto della locale “Schola cantorum”. Nei mesi successivi il cartello-
IL PUNTO I dati dello scorso anno
Che fine farà il prestito interbibliotecario?
I
dati statisti relativi al 2013 parlano chiaro: quasi un quinto dei prestiti librari effettuati in Polesine è stato gestito dalla biblioteca dell’Accademia dei Concordi (32.351 su un totale di 146.177). Al secondo posto, la biblioteca di Occhiobello si è fermata a quota 18.570, mentre quella di Porto Tolle, al terzo posto, ha effettuato 14.978 prestiti. Inoltre, nonostante il numero ridotto, i prestiti interbibliotecari provenienti da fuori provincia sono transitati quasi completamente attraverso la biblioteca del capoluogo polesano. Eppure, indipendentemente dalla possibile chiusura dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, il Sistema bibliotecario provinciale non interromperà la propria attività: è questo, in sintesi, il messaggio rassicurante che a fine luglio hanno lanciato Tiziana Virgili e Laura Negri, rispettivamente presidente e assessore alla cultura della Provincia. Tuttavia all’orizzonte si scorgono nubi minacciose. Il Sistema bibliotecario provinciale coordina una rete costituita da quaranta comuni e quattordici enti convenzionati: oltre a garantire assistenza alle singole biblioteche nella gestione del cataloghi unico on line, offre la possibilità di trasferire gratuitamente e in poco tempo i libri da una biblioteca all’altra, da Porto Tolle a Castelnovo Bariano, in base alle richieste degli utenti. Nel 2013 quasi un libro su dieci è stato messo a disposizione dei lettori tramite questo servizio: le biblioteche aderenti al Sbp hanno effettuato 145.957 prestiti, di cui 14.454 sono stati resi possibili grazie all’interprestito. Ma la riorganizzazione delle province, attualmente in corso, non ha ancora ridefinito le competenze in questo ambito: non è chiaro se potranno continuare a sussistere i servizi bibliotecari provinciali e a quale ente sarà destinato il personale dipendente dalla Provincia. M.D.P.
Tanti gli appuntamenti
Teatro in Polesine
Q
uest’estate l’agosto polesano fa rima con teatro: sono almeno due le rassegne, organizzate nella provincia di Rovigo, che entrano nel vivo proprio in questo mese. A Canda i primi tre sabati alle ore 21.30 sono in programma gli ultimi appuntamenti della rassegna “Teatro in villa 2014”: il 2 agosto la compagnia “Piccolo teatro Sacile” di Sacile di Piave porta in scena la commedia di Carlo Goldoni “La famiglia dell’antiquario”, il 9 agosto la compagnia rodigina “Il mosaico” proporrà “Donna Canasta” di Miro Penzo, ed infine il 16 agosto la chiusura è affidata alla compagnia “Il ramo” di Lodi che presenterà il musical “Mamma mia”. La rassegna, ospitata presso la villa Nani Mocenigo, completerà così un ricco tabellone, articolato in cinque date, che ha preso le mosse dallo spettacolo “Santi e catastrofi”, scritto dall’autrice polesana Emanuela Tavian e re-
ne degli appuntamenti è ancora ricco di date. Venerdì 21 novembre alle ore 17.30 presso l’oratorio della beata Vergine della salute si esibiranno alcuni allievi del conservatorio rodigino “Francesco Venezze”, con cui il 17 novembre 2013 l’associazione Tarditi ha siglato una convenzione per l’attivazione a Badia di corsi preaccademici di musica classica e jazz. Sabato 20 dicembre alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di Villafora, tornerà ad esibirsi la “Schola cantorum” di Badia. Ma su tutti spicca l’appuntamento con il coro “Tre pini” di Padova, diretto dal maestro Gianni
citato dalla compagnia “I ruscoletti” di Canda, e proseguito con “Il senatore Volpon” di Luigi Lunari interpretato dalla compagnia vicentina “Astichello”. A Rovigo, invece, l’appuntamento con il teatro è al martedì a partire dalle ore 21.15 presso il cortile del Conservatorio “ Francesco Venezze”, in via Casalini: la rassegna “Il teatro delle regioni”, l’appuntamento ormai tradizionale di teatro regionale, dopo “Mato de guera”, propone “La donna di testa debole” di Carlo Goldoni (5 agosto) con la compagnia “Fata Morgana”, “L’avaro” di Molière (12 agosto) con la compagnia “Il mosaico” e “Bonjours Paris” di Marco Cantieri (19 agosto) con la compagnia “Armathan”.
Malatesta: la data del concerto non è ancora stata definita ma si dovrebbe tenere presso la chiesa parrocchiale di Salvaterra tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Con queste iniziative l’associazione Tarditi, nata nel gennaio del 2010, cerca di promuovere la cultura musicale, con particolare attenzione all’aspetto educativo e didattico, nel territorio del comune di Badia Polesine: Orazio Tarditi, infatti, è un monaco camaldolese, vissuto nel seicento, che operò come compositore e organista e che visse per una parte della sua vita anche nell’Abbazia della Vangadizza. Me.Ru.
24 28 Sport provinciale neWS Preparazione atletica impegnativa fino al 16 agosto
adrieSe, una SuPer Squadra
È
una super squadra quella che si è ritrovata per il raduno in vista del prossimo campionato di Eccellenza. L’Adriese del neomister Valeriano FIorin, ha tutte le carte in regola per essere la protagonista, la cosiddetta squadra da battere. Finalmente, diranno i tifosi granata, che dopo anni bui, vedono uno spiraglio di luce, sperando che poi diventi arcobaleno. Milan, Colman Castro, Pittaro, Stefano e Nicolò Bellemo, Cavallari, con la chicca chiamata Giacomo Marangon che vuole tornare a vincere, dopo essere stato il protagonista di anni belli nel suo stadio di Porto Tolle, con la squadra del suo paese, scrivendo pagine magiche. Dal Rovigo che non c’è più il diesse Sante Longato ha esaudito le richieste di mister Fiorin, portando a vestire la maglia granata Luca Milan, portiere classe 1983, con un passato di ben otto anni alla Sambonifacese tra D e C2, poi l’anno scorso capitano del Rovigo arrivato ai play off. Da Rovigo arrivano anche Padovan e Fiore, il primo titolare della squadra allenata da Ricci, il secondo complice anche quanche problema fisico, spesso rimasto in panchina. Squadra che ora affronta la preparazione atletica agli ordini del rodigino Lorenzo Zecca, preparatore di fiducia di mister Fiorin, con doppie sedute fino a mercoledì 13 agosto. L’ultimo allenamento di mattina sarà il 16 agosto, poi da lunedì 18 si riprende al pomeriggio fino al 5 settembre, antivigilia della prima di campionato. Il 20 agosto è in programma una amichevole a Chioggia e sabato 23 agosto a Villanova del Ghebbo, entrambe alle ore 17. A portare i saluti dell’amministrazione erano presenti il sindaco di Adria Massimo Barbujani e l’assessore allo sport Federico Simoni. Carico come sempre mister Fiorin. “Adria è una piazza important - dice - I giocatori e tutti gli addetti ai lavori devono avere rispetto per questa società che si sta impegnando da anni, con una piazza che aveva bisogno dei giusti stimoli C.R. per ripartire con il sorriso tra la labbra”.
Calcio
Primi calci per il Delta Porto Tolle Rovigo
Emozionato Luca Tiozzo, il giovane mister che si appresta ad affrontare questa prima esperienza da allenatore di una squadra senior di Cristiano Aggio
A
lla presenza di una decina di persone, sugli spalti del Gabrielli, è cominciata lunedì 28 luglio la nuova avventura del Delta Porto Tolle Rovigo. Una squadra che è ancora un cantiere aperto, in attesa della decisione del consiglio federale (1 agosto) per il ripescaggio in Lega Pro che vede la squadra della famiglia Visentini con ottime chances di ripescaggio (con le partite interne che si giocheranno a Portogruaro). Così lunedì , in una sorta di preraduno si sono ritrovati i ricon-fermati della stagione scorsa Enrico Gherardi, Tommaso Del Bino (che ha lavorato con il preparatore dei portieri Cesare Chiarelli), Gianluca Laurenti, Andrea Dall’Ara, Emanuel Politti, Manuel Conti, Luca Cinti, con il ritorno di Domenico Maiese, due anni fa in rosa con mister Zuccarin nell’anno della promozione, e i volti nuovi di Filippo Guccione, fratello di Giovanni, il giovane Simone Finizzi, Lorenzo Acka, terzino destro, classe ’95 lo scorso anno nella primavera del Padova allenata da Massimo Storgato, con preparatore Matteo Dianati, che ieri ha cominciato nel suo lavoro atletico,
con un po’ di pliometria e esercizi a secco. Doppia seduta per rimuovere un po’ di ruggine, in un gruppo di diciannove unità, compresi alcuni giovani della Berretti del Delta Porto Tolle dello scorso anno ed alcuni Juniores del Rovigo. Abbastanza emozionato Luca Tiozzo, il giovane mister che si appresta ad affrontare questa prima esperienza da allenatore di una squadra senior, carico il giusto e con la dovuta determina-zione. Tiozzo adotta un 4-4-2 e con il diesse Artico sta cercando di allestire una squadra con giocatori molto dinamici. “La linea difensiva è rigorosamente a 4 - dice Tiozzo - mentre in mezzo al campo,
Cronaca di un’avventura da favola
Adria nuoto: bellissimo attraversare il Bosforo
potremmo giocare con due centrali e due esterni che sappiano fare bene le due fasi, o anche a tre in mezzo e dare più incisività in attacco”. Già, i giocatori. Il diesse Artico ha ovviamente gettato le basi per costruire la nuova squadra, impresa non proprio facile quando non si è ancora sicuri di quale campionato il Delta Porto Tolle Rovigo sarà protagonista. Così, anche se solo sulla parola, il dirigente piemontese ha potuto mettere a segno alcuni colpi di mercato che andranno regolarizzati non appena si saprà se sarà serie C o serie D.
borsea: tre borse di studio a disposizione dei ragazzi
“Sei Bravo a Scuola con il calcio”
C
ome ogni anno, nel periodo estivo, si avvicina il problema di scegliere una meta per trascorrere qualche giorno spensierato in compagnia dei propri cari. Chi decide di stare a casa per ricaricare le batterie, chi di andare in montagna o al mare, e chi di andare all’estero. Quest’anno ho scelgo di andare a Istanbul. Prenoto tutto tramite l’agenzia e in un batter d’occhio mi ritrovo nell’aeroporto Turco pronto a raggiungere l’hotel, ma qui succede qualcosa di strano: proprio sopra l’uscita dall’aeroporto vedo un cartellone pubblicitario con scritto “26th BOSPHORUS CROSS-CONTINENTAL SWIMMING RACE” e ricordo tutto. La mia non è una vacanza di piacere, ho raggiunto Istanbul con alcuni dei miei compagni di squadra per attraversare lo stretto del Bosforo a nuoto ed è proprio qui che comincia la vera favola! Nuotatori provenienti da Pescara, Adria, Catania, Palermo, Roma e Londra hanno creato un gruppo eterogeneo di atleti guidati dall’intento di unire a nuoto il continente Asiatico con il continente Europeo. Il percorso sulla carta appare semplice: 6,5 km separano il molo di Kanlica, sulla costa asiatica di Istanbul a nord del ponte Fatih Sultan Mehmet, da Kurucesme sulla costa europea poco prima del secondo ponte, il Bogazici. Si nuota verso il Mar della Marmara, poiché andare dall’altra parte, significherebbe trovare correnti contrarie difficili da superare a nuoto. Tutto avviene come da programma: domenica 20 luglio colazione all’alba; ritrovo in campo gare prima delle 8.00; qui parte il rito pre-gare che contraddistingue ogni atleta: chi si riposa, chi parla con gli amici chi si riscalda i muscoli e chi comincia a cospargere il proprio corpo con vasellina o altri unguenti per resistere alle acque gelide dello stretto. Il tutto aspettando le 9.00, ora in cui il traghetto comincia a caricare gli oltre 1800 atleti. Ore 9.30 il traghetto parte verso Kanlica dandoci la possibilità di conoscere atleti da tutto il mondo scambiando opinioni e ascoltando consigli da chi ha già partecipato alla competizione e vuole condividere qualche piccolo segreto sulla rotta. Ore 10.00 suonano le trombe e la gara ha inizio: partono i portatori d’handicap (per me i veri eroi della manifestazione) e a distanza di pochi minuti tutti gli altri atleti che aprendosi a ventaglio colorano di arancio, giallo e verde (i colori delle cuffie) lo stretto. I primi km, come dire una passeggiata, la corrente aiuta molto e sembra di volare, la mia unica preoccupazione è di intravvedere
C qualche delfino e di evitare le meduse. Ma quando è ora di tagliare a destra per raggiungere l’arrivo qui cominciano la vera impresa. La corrente che fino a poco prima era tua amica adesso si frappone tra te e il traguardo facendo emergere il lato combattivo di ogni atleta. Chi come me riesce a raggiungere direttamente l’arrivo dopo interminabili minuti di lotta, anche contro un principio di crampo e chi come altri atleti Adria Nuoto oltrepassano l’arrivo, ma con gran forza di volontà riescono a tornare indietro per raggiungere l’agognata meta, mentre altri sfortunati (circa una cinquantina) non ce la fanno! Il tempo finale, non importa, importa solo aver concluso la gara! Questa è la mia soddisfazione più grande!!! Ma risultati non mancano: Dino Barboni e Bondesan Giorgio rispettivamente 4° e 5° nella categoria tra i 60 e 69 anni. Mantovan Bruno 7° nella categoria M50. Otomanelli Federica 10° nella categoria M50. Sciuto Riccardo 10° nella categoria M55. Senza dimenticare gli ottimi piazzamenti di Spinello Luigi M50 e Piva Marco M40. Non posso non citare il prestigioso 4° posto del’ex atleta Adria Nuoto Raffaele Felisati M40. Concludo questa splendida esperienza ringraziando tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo sogno: la società Adria Nuoto; l’allenatore dei master Nautilus Luciano Vietri; l’agenzia turistica Tiuk Travel; e tutti gli accompagnatori che ci hanno seguiti a Istanbul e soprattutto incoraggiati: Alessandra, Anna, Erica, Graziana, Maris e Marisa.
on circa 100 tesserati la Polisportiva Borsea è pronta per la prossima stagione sportiva. Società di puro settore giovanile di calcio, gialloblù i colori sociali e nuove idee per i “suoi” giovani. “Abbiamo messo in cantiere - dice il presidente Mirco Bregolato - un paio di iniziative. Una l’abbiamo chiamata “Sei bravo a scuola con il calcio” e consiste nel mettere a disposizione dei ragazzi, che ne faranno richiesta, dei giovani laureati per delle lezioni di sostegno che si terranno nei locali della polisportiva, a prezzi agevolati. Questo per dare un servizio in più alle famiglie e per evitare, come capita a volte, che qualche ragazzo lasci l’attività sportiva a metà anno per il rendimento scolastico non sempre sufficiente. Nell’altra, invece, metteremo a disposizione delle tre categorie Esordienti, Giovanissimi e Allievi tre borse di studio da 250 euro ciascuna che andranno ai tre ragazzi (uno per categoria) più meritevoli. Saranno gli stessi ragazzi a votare il vincitore prendendo in considerazione il rendimento sportivo, scolastico e comportamentale”. La gestione del settore giovanile come viene
curata? “Le squadre (Primi calci, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi ed Allievi) sono seguite da istruttori e dirigenti: tra gli istruttori vi sono 2 allenatori con patentino Uefa B, altri 3 hanno concluso il corso organizzato da Coni e Figc. Lo scopo principale dell’attività è quello di creare un ambiente ricco di motivazioni, cercando di suscitare tra i ragazzi interesse e piacere verso il calcio”. Quali sono le problematiche principali? “Con i gravi problemi economici che affliggono il nostro Paese risulta sempre più difficoltoso ottenere aiuti dalle aziende per alleviare i notevoli costi di gestione. Un secondo problema, non meno importante, è costituito dalla crescente conflittualità tra società, con tentativi continui di accaparrarsi i nostri giocatori più validi con metodi (per usare un eufemismo) non convenzionali”. Il vice presidente è Roberto Albertini, segretario Bruno Bregolato. Il consiglio direttivo è composto da Fulvio Segradin, Diego Moretto, Simone Braga, Luca Ventura, Guido Di Paola, Fabrizio Borgato e Giacomo Piantavigna Cr.Ag.
10 26
IL VENETO
in PRIMO PIANO
Il futuro della sanità Il sindaco Bitonci mette in discussione il progetto di Padova Ovest e vuole mantenere l’attuale sede in centro
Ospedale di Padova, siamo di nuovo all’anno zero?
Per mettere mano all’esistente servono almeno 300 milioni di euro ma è guerra di cifre. Istituita una commissione tecnica alla quale partecipano anche Cestrone e Palù, per elaborare una proposta che trovi anche la condivisione di Regione e Università di Padova di Nicola Stievano
P
oco più di un anno fa, era il 2 luglio 2013, il protocollo d’intesa sul progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest veniva sottoscritto da tutti i soggetti coinvolti nel lungo e tribolato iter, avviato almeno sei anni prima. Comune, Regione, Università, Provincia, Iov, con la firma al protocollo, davano di fatto il via libera alla progettazione del nuovo polo ospedaliero alle porte della città. Una mega struttura da 900 posti letto e un costo di 600 milioni, che avrebbe cambiato il volto della sanità padovana e, nelle intenzioni, messo fine alla precarietà dell’attuale polo ospedaliero alle prese con infinite ristrutturazioni, problemi di logistica e di organizzazione interna, difficoltà nel razionalizzare i costi e garantire una sistemazione all’altezza della fama di eccellenza di cui gode la sanità padovana. Doveva aprirsi una nuova stagione, segnata da una nuova e grandiosa opera pubblica, che avrebbe cambiato il volto della città. Invece era solo un capitolo di una storia che riservava delle svolte impreviste.
COLPO DI SCENA
ll mese scorso almeno due fatti rilevanti hanno contribuito prima ad incrinare e poi a mettere in discussione la scelta di Padova Ovest. Da una parte lo scandalo del Mose e le sue ricadute su tutta la Regione, e non solo, ha lasciato un grande punto interrogativo proprio sulle opere in project financing come il nuovo ospedale e il sistema delle imprese che gira intorno a queste iniziative. Dall’altra, mentre la magistratura procedeva con gli arresti e gli indagati eccellenti per le grandi opere venete, Padova consegnava la fascia tricolore di sindaco al leghista Massimo Bitonci, uscito vittorioso dal ballot-
taggio con Ivo Rossi e dal confronto con il centrosinistra che per dieci anni aveva governato la città. Tra le molte iniziative del predecessore Zanonato messe in discussione da Bitonci il nuovo ospedale è stata una di quelle che più ha fatto clamore e che ha dato il via ad una ridda di polemiche e infiammato l’estate politica padovana. Nella partita gioca un ruolo fondamentale la Regione, guidata dal leghista Luca Zaia che se lo scorso anno aveva siglato l’accordo ora non può non tenere conto della posizione del Comune di Padova. Poi c’è l’Università, con il rettore Giuseppe Zaccaria, che da tempo chiede di recuperare il ritardo accumulato in questi anni e teme di dover dipartire di nuovo da zero. La partita sull’ospedale di Padova si gioca su più tavoli e coinvolge soggetti e interessi che vanno ben oltre i confini cittadini.
IL NO DI BITONCI
Il neo sindaco di Padova ha articolato in più riprese il suo no al progetto di Padova Ovest e puntualmente le sue parole hanno diviso l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari, sollevando numerose reazioni dal mondo politico. Ma Il sindaco leghista delle ordinanze tira dritto. “La volontà dell’Amministrazione è chiara e rispetta quella della maggioranza dei padovani che hanno votato l’8 giungo. Il nuovo ospedale di Padova deve essere realizzato sull’attuale area”, questo il suo assunto. Perché? “Altre soluzioni sono economicamente e strategicamente sconvenienti. Impiantare una struttura a Padova Ovest presuppone costi e tempi di realizzazione anche più elevati rispetto a quelli previsti. Primo, perché la zona è soggetta ad allagamenti e a rischio idrogeologico. Secondo,
In alto l’ospedale di Padova, a fianco Massimo Bitonci perché non esiste un progetto per una viabilità alternativa e ristiche di un campus biomedico che nei secoli si è costituito per adeguati collegamenti con il servizio di trasporto pubblico. nel contesto cittadino, dando vita alla Facoltà di Medicina. Terzo, perché andrebbe espropriata, con le difficoltà che que- Inoltre viene mantenuta una contiguità spaziale con aree disto tipo di operazione comporta”. Il sindaco di Padova rispon- dattiche, didattico-scientifiche, laboratori di ricerca biomedica de anche a chi mette sul tavolo altre ipotesi, prima fra tutte e clinica, recentemente progettati, edificati, attrezzati o riche il nuovo ospedale potrebbe essere costruito in un’area di- strutturati dal parte dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera versa e alternativa a quella dell’attuale sede di Padova Ovest, per la Facoltà di Medicina”. come per esempio a Legnaro, oppure a sud della Guizza. “Un’opera realizzata ex novo, su un terreno non edificato, I COSTI è più costosa e necessita di un project financing, strumento Una delle questioni più controverse è quella legata ai che si è già rivelato, in ambito sanitario, fatalmente subotti- costi. “Ad oggi la Regione potrebbe contribuire, per la realizzamale, a danno dell’utenza – spiega Bitonci - Comporterebbe zione del nuovo ospedale nell’attuale, - osserva Bitonci - con altissimi esborsi per la realizzazione di un adeguato collega- uno stanziamento di 300 milioni di euro benché, nel decreto mento sia con le reti di servizi, sia con il servizio di trasporto della giunta regionale del Veneto del 3 agosto 2011, il costo pubblico, sia con la viabilità ordinaria e straordinaria”. Il primo preventivato per completare i lavori sia di 550 milioni. Su quecittadino padovano pone poi la questione di cosa ne sarebbe sto punto le nostre stime sono diverse. Tutte le stime più dettadell’attuale grande area ospedaliera di via Giustiniani e din- gliate le presenteremo a Venezia nell’incontro con la Regione, torni. “Rischierebbe di diventare un centro di attrazione per insieme alle motivazioni specifiche, e non solo politiche, per balordi. Attorno ad essa, gli edifici perderebbero il loro valore cui riteniamo opportuno creare un nuovo plesso nell’attuale immobiliare. I pubblici esercizi e le attività ricettive entrereb- sede”. Alla stesura di questo documento parteciperà una combero in crisi e tutta l’area sarebbe sconvolta dal punto di vista missione composta da tecnici interni al Comune ed esterni, urbanistico, economico e sociale. Durante la realizzazione di che lavoreranno a titolo gratuito. Fra questi ci saranno due un eventuale nuovo plesso in un’area alternativa, peraltro, tecnici che ben conoscono la sanità padovana, chiamati perciò la coesistenza di due strutture, quella nuova e quella attua- a dare il loro contributo alla nuova progettualità. Si tratta di le, genererebbe ulteriori esborsi in termini di mantenimento Adriano Cestrone e Giorgio Palù, rispettivamente ex direttore e adeguamenti obbligatori per legge e, quel che è peggio, generale dell’Azienda Ospedaliera ed ex preside della Facoltà disservizi a carico dell’utenza”. Quindi il sindaco passa ad di Medicina. Ma proprio dal mondo accademico sono piovute elencare gli aspetti positivi nel mantenere l’ospedale dov’è. feroci critiche sulla scelta del Comune. Saranno settimane di “Anzitutto il vantaggio di preservare la specificità e le caratte- fuoco e l’esito del braccio di ferro è tutt’altro che scontato.
Il Veneto in primo piano 27 11 Le reazioni Il mondo politico si divide, da quello accademico invece sale la preoccupazione
Zaccaria: “La scelta più economica è il nuovo ospedale” Richiamo del rettore dell’Università di Padova sugli accordi sottoscritti e sulla procedura avviata di Nicola Stievano
I
l “blitz” con il quale Bitonci ha scompaginato il progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest ha scatenato una serie di reazioni più o meno polemiche. Mentre il Governatore del Veneto Luca Zaia sceglie, almeno in questa prima delicatissima fase, la strada del silenzio, preso com’è tra i due fuochi dell’accordo sottoscritto un anno fa e della volontà del neo sindaco di Padova, oltretutto del suo stesso partito. Non si sottraggono al confronto invece gli altri esponenti politici, chi a favore e chi contro le tesi di Bitonci. Tutti comunque, pur dalle diverse posizioni, sottolineano la necessità di mettere mano alla struttura sanitaria padovana, ormai sull’orlo del collasso. Ancora più netta, e preoccupata, la posizione del mondo accademico che aveva appoggiato
la Svolta
D
Barbara Degani
il progetto del nuovo polo e che ora invita a non buttare all’aria anni di lavoro. Il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria non fa tanti giri di parole. “La posizione mia e dell’ateneo rimane molto ferma agli accordi presi proprio un anno fa, da rispettare e portare avanti. Esiste una procedura ben definitiva e che è in stato molto avanzato. Una procedura sottoscritta da vari enti istituzionali e che ha preso atto di come sia economicamente più conveniente la costruzione di una struttura “ex novo” piuttosto che la ristrutturazione di quella esistente. Questo anche dal punto di vista del trattamento dei pazienti rispetto al prolungato periodo necessario alla ristrutturazione. Allora, insomma, è stata fatta una scelta ben precisa. E, se oggi qualcuno ha cambiato
idea, deve evidentemente motivarlo”. Sui costi Zaccaria precisa: “Affermare che la ristrutturazione dell’esistente costi molto meno – rincara il rettore – significa non aver letto la relazione di 180 pagine, che è da tempo depositata in Regione e sottoscritta dal comitato tecnico che dice l’esatto contrario. Va poi considerato un punto fondamentale, cioè quello dei pazienti: ristrutturare l’esistente vorrebbe dire esporre per vent’anni gli stessi pazienti ricoverati a lavori e cantieri all’interno dell’area ospedaliera, senza soluzione di continuità. Io, sinceramente, non lo ritengo ammissibile”. Anche sui dettagli finanziari il rettore invita a non fermarsi all’idea del project financing: “Esistono infinite altre forme di finanziamento. L’importante è che ci sia la volontà politica di farlo e di mantenere così alto il livello della sanità e del-
Giuseppe Zaccaria la scuola medica padovana. Non possiamo permetterci di restare indietro. Verona sta correndo, Treviso sta correndo, solo Padova è ancora ferma”. Gran parte del mondo accademico condivide le parole del rettore e nutre dei dubbi anche sulla commissione voluta dal sindaco e composta, fra gli altri, da Cestrone e Palù.
Il sottosegretario barbara Degani rilancia il sito di brusegana
la regione non Finazierà il Progetto Bitonci
opo un confronto serrato avvenuto in sede regionale, a Venezia, è stata posta la parola fine sul progetto di un polo della salute a Padova Ovest. Il neo-sindaco Massimo Bitonci, ha ribadito la volontà di radere al suolo il vecchio policlinico per ricostruirlo nellos stesso posto e ha escluso qualsiasi altra proposta. Dal canto suo, il governatore Luca Zaia ha difeso con fermezza la linea favorevole alla realizzazione ex novo dell’opera. Posizioni inconciliabili, dunque, che hanno costretto la Regione a sciogliere l’accordo di programma, revocando il ruolo di stazione appaltante all’Azienda ospedaliera e invitando l’amministrazione comunale ad annullare tutti gli atti in materia fin qui delibe-
rati. Sottolineando anche che la Regione giudica impraticabile il disegno di Bitonci e non lo finanzierà. Tra le altre voci si alza quella del sottosegretario Barbara Degani che ritiene necessario e opportuno mantenere il progetto del nuovo polo della salute a Padova città e in collegamento con la grande viabilità padovana. “Ad esempio in zona Brusegna – ricorda il Sottosegretario Degani - lì ci sono circa 350 mila metri quadrati di terreno utilizzabile. Si tratta dei campi dietro l’Ospedale ai Colli, lungo corso Australia. Quello è territorio della provincia, in più la Regione è già proprietaria dell’ex ospedale psichiatrico e i terreni sono di gestione comunale a destinazione socio-sanitaria”.
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28 Il Veneto in primo piano 12 Territorio Con l’arrivo del commissario a Venezia la riorganizzazione non si ferma
Città Metropolitana, è scontro con la Regione Sulla aggregazione amministrativa di Padova, Venezia e Treviso arriva anche l’ostacolo del referendum separatista fra Mestre e Venezia
di Alessandro Abbadir
C
ittà Metropolitana, il futuro passa da Venezia, e ora dopo il commissariamento del comune è battaglia. I prossimi mesi per la realtà amministrativa che dovrebbe sorgere entro l’inizio del 2015 fra Venezia Padova e Treviso, saranno decisivi. Da una parte i fautori di sempre della città Metropolitana cioè il Pd e i suoi sindaci appoggiati dal Governo, dall’altra la Regione Veneto con il governatore Luca Zaia che ritiene la realizzazione della Città Metropolitana sbagliata addirittura uno “sfregio alla democrazia”. Contro la Città Metropolitana si era schierata anche l’ormai defunta Provincia di Venezia con la sua presidente Francesca Zaccariotto. Ma torniamo a Venezia. Il commissario Vittorio Zappalorto, nominato dal Prefetto Domenico Cuttaia, dovrà traghettare la città lagunare fino alle elezioni. Elezioni causate dall’arresto dell’ex sindaco Giorgio Orsoni coinvollto nello scandalo Mose e dallo scioglimento della giunta. Zappalorto però sul fatto che sulla Cit-
tà Metropolitana si debba procedere in fretta non ha dubbi. “La città metropolitana si farà - ha detto subito il commissario presentandosi pubblicamente a Venezia. Come commissario potrò fare molto, anche se alcune decisioni strategiche sul futuro della città spettano alla politica. Resterò a Venezia fino alla primavera del 2015, a meno che non ci sia una legge
“Il commissario Zappalorto resterà a Ca’ Farsetti fino a Primavera 2015” per anticipare le elezioni amministrative in autunno (ma questo ormai sembra altamente improbabile). Per realizzarla però ci sono scadenze di legge e vanno rispettate. Prima c’era il sindaco, adesso deciderò io. Non vedo problemi”. Al progetto della Città Metropolitana, ha sottolineato al suo arrivo a Venezia Zappa-
lorto, ha lavorato per dieci anni al ministero dell’Interno come responsabile dell’ufficio del Viminale. Insomma il percorso è inserito in un binario preciso che non può subire alcun tipo di deragliamento. Ma sulla Città Metropolitana arriva lo stop secco del presidente del Veneto Luca Zaia. ”La Città Metropolitana – ha detto Zaia dopo la presa di posizione del Commissario - è uno sfregio alla democrazia. Mi auguro che il Governo la blocchi. Il nuovo commissario è stato nominato, non eletto”. Il ragionamento di Zaia è semplice: è l’impianto della Città Metropolitana che è poco democratico. Per Zaia, infatti, il Governo ha chiuso la Provincia, dichiarandola inutile e sostituendola con la Città Metropolitana: insomma per la Regione il rischio è che “ci sarà un sindaco metropolitano che non viene eletto dai cittadini, ma è espressione di accordi tra le segreterie dei partiti”. Proprio dal Governo potrebbe arrivare un rinvio di un anno o di sei mesi dell’entrata in vigore della Città Metropo-
Palazzo Balbi litana che era stato fissato al primo gennaio del 2015. Ma intanto a far saltare (o perlomeno congelare) la Città Metropolitana alla fine, potrebbe esserci anche un’altra mina: il referendum di separazione fra Venezia e Mestre presentato dai cittadini con 7 mila firme . Su questo punto lo scorso 8 luglio il consiglio regionale, riunito a Palazzo Ferro Fini, con voto unanime, ha ritenuto meritevole di istruttoria la proposta di legge popolare presentata dai promotori separatisti riuniti nel comitato “Mestre e Venezia due grandi
città” che chiede una nuova consultazione pubblica sul progetto di separare dal punto di vista amministrativo la Venezia lagunare dalla terraferma. Sarà ora compito della commissione Affari istituzionali condurre la procedura istruttoria che potrà portare all’indizione del referendum. Insomma per capire come procederà il percorso di “aggregazione metropolitana“, bisognerà aspettare che si chiariscano una serie di variabili nel capoluogo veneto, che nessuno aveva previsto fino a qualche settimana fa.
I DATI DEllA fONDAZIONE PEllICANI CEMENTIfICAZIONE SElvAGGIA E CASE fATISCENTI
S di Forza Matteo e Marsilio Nicola Eseguiamo lavori: Matteo PITTURE INTERNI ESTERNI 339 4880011 CAPPOTTI E CARTONGESSI MARMORINO, VELATURE, STUCCO VENEZIANO TERRE FIORENTINE, SPATOLATI PICCOLI E MEDI RESTAURI MANUTENZIONI STABILI POSA LAMINATI
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paventose colate di cemento hanno urbanizzato in maniera forsennata nel corso dei decenni, i territori delle tre città Padova, Treviso e Venezia che formeranno la Città Metropolitana. I dati che sono stati discussi nelle scorse settimane, e che danno la cifra di come sia ridotto il nostro territorio, sono arrivate dalla Fondazione Pellicani che ha sede a Mestre. Il periodo più prolifico dal punto di vista del mattone? Gli sviluppi sono diversificati. Se le città hanno visto il boom del mattone dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, nei territori all’interno delle province, invece, il periodo più prolifico dell’edificazione è stato quello che va dal 1996 al 2007. Cioè gli anni prima della lunga crisi economica che ancora non è finita. In quel periodo in alcuni paesi si è costruito la metà del patrimonio immobiliare esistente. Ma vediamo i dati nel dettaglio. Ad avere il primato di città più urbanizzata è Padova con 9.330 ettari di “cemento” e il 61% del suolo occupato. Al secondo posto si piazza un altro comune
patavino, Noventa Padovana, che si ritrova con una occupazione di suolo pari al 58% dell’esistente. Il capoluogo veneto, Venezia, ha la maggiore superficie urbanizzata, con 15mila e 700 ettari, che corrisponde però a poco più della metà della propria superficie totale (esclusa Laguna). Meno urbanizzata (ma non troppo) Treviso. La città della Marca registra al catasto 5.552 ettari urbanizzati, cioè il 48% del territorio. Un quinto delle case presenti sul territorio della città metropolitana è stato costruito fra il 1962 e il 1971, il 16% fra il 1972 e il 1981, un 14% fra il 1946 e il 1961 e una percentuale identica fra il 2002 e il 2011. Ma tutte queste abitazioni in che stato sono? Pessimo. Sempre dai dati forniti dalla Fondazione Pellicani nel territorio della Patreve le case abitate, costruite fra il 1946 e il 2001 e ridotte in mediocre o pessimo stato di conservazione, sono esattamente 109.557, il 10% del totale: oltre 42mila nel veneziano, circa 37mila nel padovano e 30.685 nel trevigiano. A.A.
Il Veneto in primo piano 13 29 Approfondimento Settore primario I dati di Veneto Agricoltura per il 2013 e le stime per l’annata in corso
Il vino traina l’agricoltura veneta e batte la crisi Il valore della produzione sfiora i 5,5 miliardi di euro nonostante le difficoltà di alcuni comparti e il calo degli addetti e delle imprese. Resta sul mercato chi è orientato all’innovazione e a scelte di qualità
Riso nostrano minacciato dai rivali asiatici
di Nicola Stievano
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’agricoltura veneta tiene di fronte alla crisi e anche nel 2013 vede crescere il proprio fatturato, che ormai sfiora i 5,5 miliardi di euro. La conferma arriva dai dati di Veneto Agricoltura: molto bene il vino, e la vendemmia si annuncia in anticipo di almeno una settimana. Ombre invece carne bovina in calo, risorgono tabacco e colture “energetiche”. Mercato ed eventi naturali incombono. Intanto le imprese alimentari tengono, calano le manifatturiere. Di fronte a queste performance l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato è ottimista: “Il settore agroalimentare veneto mostra solidità e i dati presentati ne sono la conferma. Ora, con i nuovi strumenti finanziari a disposizione, ovvero PAC e PSR 2014-2020, le imprese agricole venete avranno la possibilità di rafforzare ulteriormente la loro competitività. Peccato che in fase di accordo tra Stato e Regioni, in merito alla definizione dei diversi aspetti dell’applicazione dei pagamenti accoppiati agli agricoltori, il Governo non abbia accolto la nostra richiesta di puntare tutto sul comparto della carne bovina, come ha fatto la Francia”. Tornando ai dati di Veneto Agricoltura balza subito all’occhio il valore della produzione agricola è aumentato complessivamente di circa il 4% rispetto al 2012, sfiorando i 5,5 miliardi di euro, un risultato ottenuto grazie alla buona performance di alcune produzioni quali mais, soia e vino. Va sottolineato, però, l’ulteriore calo del numero delle imprese agricole attive iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, sceso a 67.682 aziende, legato al lento ricambio generazionale e al contemporaneo accorpamento delle proprietà (-6,5% rispetto al 2012). In calo anche il numero di occupati in agricoltura, scesi nel 2013 a 65.536 addetti (-13% rispetto all’anno precedente). “Le aziende che chiudono sono quelle di agricoltori anziani che cessano l’attività - osserva Alessandro Censori di Veneto Agricoltura -c’è ancora una difficoltà nel ricambio generazionale ma possiamo dire che i giovani imprenditori agricoli guidano aziende più grandi e soprattutto più specializzate e orientate a scelte di qualità”. Ecco la sintesi del rapporto, settore per settore. Vediamo più in dettaglio i numeri del 2013 settore per settore presentati da Veneto Agricoltura. Cereali e colture industriali L’eccezionale piovosità della primavera 2013 ha penalizzato i cereali autunno-vernini (frumento tenero -14% e frumento duro -40%). La quantità di orzo è aumentata invece del +26% ma solo grazie all’incremento della superficie investita (+34%). Il mais si è confermato la prima coltura regionale con una superficie di 248.000 ettari (-8%)
Franco Manzato e una produzione salita a 2,2 milioni tonnellate (+48%). Relativamente alle colture industriali, va segnalata la straordinaria performance della soia (superficie +20%; produzione 295.000 t, +88%, record degli ultimi dieci anni; +4% il prezzo medio annuo). Bene anche il tabacco (+11%) e girasole (superficie +128%, produzione +123%). In calo invece barbabietola da zucchero (-27% per superficie e produzione) e colza (-27%). Colture ortofrutticole Nel 2013 le superfici totali investite a orticole hanno segnato una leggera flessione (circa 31.200 ettari, -1% rispetto al 2012); di queste, quelle in pieno campo, circa l’80% degli ortaggi coltivati nel Veneto, ha raggiunto circa i 25.500 ettari (+5%). Tra le principali colture va segnalata la forte flessione della produzione di patate (-47%) e il calo produttivo della lattuga (-10%); l’aumento della superficie e della produzione di radicchio (rispettivamente +20% e +14%) e la tenuta della fragola (+1,5%). Per la frutticoltura legnosa si segnala un’annata scarsamente produttiva per melo (-11%), pero (-16%) e pesco (-4%), e moderatamente positiva per il kiwi (+8%). I prezzi medi della frutta hanno invece registrato incrementi significativi: mele +23%, pere +12%, pesche +57% e kiwi +16%. Florovivaismo. Anche per questo comparto si segnala un calo della superficie lavorata (3.550 ettari, -5,5%) e del numero di aziende attive (1.600 unità, -1,3%). La produzione complessiva regionale ha superato comunque i 2,2 miliardi di piante (+5%). vitivinicoltura Il vigneto veneto ha raggiunto nel 2013 un’estensione di 77.480 ettari (+1% rispetto al 2012), con una vendemmia pari a 11,8 milioni di quintali di uva (+9%), dai quali sono stati ottenuti 9 milioni di ettolitri di vino (+11,5%). Il
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prezzo delle uve da vino in Veneto è diminuito (mediamente -11%), mentre il prezzo dei vini DOP ha registrato un incremento medio annuo del +5-10%. Ancora in crescita le esportazioni di vino, che nel 2013 hanno di poco superato i 600 milioni di kg (+0,5%) per un fatturato che sfiora 1,6 miliardi/euro (+10%). Zootecnia Il calo della produzione di latte (10,6 milioni di ettolitri, -1,1%) e del numero di allevamenti (3.662, -4,4%) hanno consentito di evitare lo splafonamento della quota assegnata al Veneto e di aumentare il prezzo del latte, salito mediamente a circa 42 euro/100 litri (+7%). La produzione veneta di carne bovina è scesa a 193.200 tonnellate (-4,6%), mentre l’annata è stata sostanzialmente favorevole per la carne suina (produzione +2,4%, prezzo medio annuo +1%). La carne avicola ha subìto una flessione produttiva (-4,7%), ma ha beneficiato di un andamento di mercato favorevole (+2,6% il prezzo medio annuo). Pesca e acquacoltura Il pescato sbarcato nei mercati ittici veneti nel 2013 è stato di circa 17.465 tonnellate (-0,1%) per complessivi incassi pari a 41,4 milioni di euro (+1,1%). La flotta peschereccia ha subìto un’ulteriore perdita di unità, scendendo a 699 unità (-0,7%), come pure le aziende impegnate nella produzione ittica primaria (2.964 unità, -2,6%). Primi risultati 2014 C’è spazio anche per la nuova annata per la quale vengono date in calo le superfici coltivate a frumento tenero (-10/15%) e frumento duro (-20%), mentre per l’orzo si stima una crescita (+5% circa). Tra le colture a semina primaverile, in aumento la barbabietola da zucchero (+50%) e la soia (+20%); in calo invece le semine di mais (-10/15%, con punte di -15/20% nelle province di Padova e Rovigo). Per le orticole si segnala oggi un regolare sviluppo, ma la maturazione anticipata di fragole e asparagi ha provocato la sovrapposizione con la merce proveniente da altri areali produttivi nazionali ed esteri, generando un surplus di offerta che ha penalizzato i prezzi. vendemmia 2014 Sarà anticipata di almeno una settimana rispetto all’anno precedente, prevedendo la raccolta delle uve Pinot grigio e Chardonnay a ridosso di ferragosto e quelle di Merlot nella prima decade di settembre. Lo stato fitosanitario è giudicato buono, con una bassa incidenza delle malattie fungine, ma la resa è stimata in calo di circa il 5-10% rispetto all’anno precedente.
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Cos’è
ProteSta dei Produttori di coldiretti a venezia: a riSchio il lavoro di 120 aziende venete
L
a minaccia per il riso veneto arriva dall’estremo oriente, in particolare dalla Cambogia, il cui prodotto mette in crisi le varietà di casa nostra come il Vialone Nano, il Baldo e il Carnaroli. L’allarme è stato lanciato da Coldiretti Veneto che ha portato gli agricoltori a Venezia, in Regione. “Le tre tipicità coltivate in Veneto occupano oltre 3 mila ettari gestiti da 120 aziende – hanno spiegato i risicoltori del corteo che ha raggiunto Palazzo Balbi sul Canal Grande - a causa delle riduzioni di prezzo determinate dalla crisi di mercato interno, negli ultimi anni sono state soppiantate dalla specie “Indica”, che sembra incontrare meglio le esigenze dei consumatori, soprattutto Europei, attratti forse dal gusto esotico ma comunque coltivato a kmzero , nel rispetto della tutela sociale ed ambientale”. Una risposta senza dubbio intelligente da parte della professionalità agricola, ma non sufficiente a resistere alla spregiudicata concorrenza asiatica. “Dalla Cambogia - continua Coldiretti Veneto - abbiamo importato nel solo primo trimestre 2013 il 360 per cento del prodotto, mentre si sono moltiplicati i pericoli per la salute con il sistema di allerta rapido Europeo che ha effettuato quasi una notifica a settimana per riso e derivati con presenza di pesticidi non autorizzati e assenza di certificazioni sanitarie. A rischio anche un patrimonio agroalimentare, della tradizione gastronomica”. Gli agricoltori chiedono alla Regione che si attivi a Bruxelles per ottenere l’applicazione di severi controlli delle merci in entrata nel nostro Paese che non solo mettono a rischio la produzione locale ma anche la qualità di ciò che arriva nelle tavole dei consumatori.
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14 Cultura veneta 30 Eventi Al Lido di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre
Mostra del Cinema, parte la 71esima edizione Leoni d’oro alla carriera a due cineasti statunitensi: alla montatrice Thelma Schoonmaker e al documentarista Frederick Wiseman. Il film d’apertura sarà “Birdman” di Alejandro Iñárritu di Alessandro Abbadir
S
i terrà dal 27 agosto al 6 settembre la 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e le novità anticipate sono già molte. I Leoni d’oro alla Carriera, sono stati attribuiti a due cineasti statunitensi, alla montatrice Thelma Schoonmaker e al regista e documentarista Frederick Wiseman. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera. Thelma Schoonmaker è universalmente riconosciuta come uno dei più straordinari montatori cinematografici, come testimonia il fatto che le siano stati attribuiti tre Oscar (“Toro scatenato”, “The Aviator”, “The Departed”) e due Bafta (“Toro scatenato”,” Goodfellas”), nel corso della sua lunga carriera. La sua collaborazione con il regista Martin Scorsese è iniziata nel 1967 con il montaggio di “Chi sta bussando alla mia porta?”. Dal 1980 in poi ha montato tutti i lungometraggi di Scorsese fino al recente “The Wolf of Wall Street” (2013). Oltre alla sua attività di montatrice, Schoonmaker lavora senza sosta per promuovere i film e gli scritti del regista Michael Powell, suo marito. Con Thelma Schoonmaker è la prima volta che il Leone alla carriera della Mostra di Venezia viene attribuito a un artista del montaggio. Frederick Wiseman è un documentarista indipendente.
Ha realizzato 39 documentari e 2 film di finzione: opere narrative drammatiche che cercano di ritrarre l’esperienza umana all’interno di una grande varietà di istituzioni sociali contemporanee. Tra i suoi documentari si ricordano “Titicut Follies” (1967), “Welfare” (1975), “Public Housing” (1997), “Near Death” (1989), “La Comédie Française ou L’amour joué” (1996), “La danse-Le ballet de l’Opéra de Paris” (2009) e “At Berkeley” (2013, presentato a Venezia). Wiseman, che è stato presente 7 volte a Venezia, ha vinto numerosi premi tra i quali quattro Emmy, un MacArthur Prize Fellowship e un Guggenheim Fellowship. È anche regista di teatro. Intanto è già noto il film d’apertura: sarà “Birdman o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza” diretto da Alejandro G. Iñárritu (“Amores perros”, “21 grammi”, “Babel”, “Biutiful”), con Michael Keaton. E poi: nella Sala Darsena, completamente rinnovata e ampliata da 1300 a 1409 posti, si terrà il 26 agosto la preapertura del Festival con l’anteprima di “Maciste alpino” (1916) di Luigi Maggi e Luigi Romano Borgnetto con Bartolomeo Pagano (Maciste), in nuova copia restaurata, in occasione del Centenario della Grande Guerra. Supervisione alla regia di Giovanni Pastrone (Cabiria).“Maciste alpino” è probabilmente il miglior film di propaganda bellica prodotto in Italia nel corso della
Frederic Wiseman e Thelma Scoomaker Prima guerra mondiale. Ma la mostra vedrà anche altre presenze. E’ data per scontata quella de “Il giovane favoloso” di Mario Martone (dedicato a Giacomo Leopardi, con Elio Germano) e di Abel Ferrara con il film dedicato a Pier Paolo Pasolini a 30 anni della morte (con Willem Dafoe nel ruolo principale, Riccardo Scamarcio in quello di Pino Pelosi, Valerio Mastandrea, Maria de Medeiros, Giada Colagrande). Ci sarà “Anime nere”, il nuovo film di Francesco Munzi che torna alla regia dopo “Il resto della notte”. Troveranno posto poi anche il nuovo film di Ivano De Matteo “I nostri ragazzi”, interpretato da due coppie, Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbora Bobulova.
la curioSità da un Film di truFFaut il maniFeSto
È
ispirato all’ultima inquadratura de “I 400 colpi” (Les quatre cents coups, 1959) di François Truffaut il manifesto della 71esima Mostra di Venezia, realizzato per il terzo anno da Simone Massi. Nel nuovo manifesto della Mostra, il ragazzo raffigurato in primo piano è Antoine Doinel, il personaggio protagonista del capolavoro d’esordio di Truffaut, “I 400 colpi”, e alter ego del regista in altri titoli memorabili (sempre interpretato da Jean-Pierre Léaud). Scappato dal riformatorio, il ribelle Antoine nell’ultima inquadratura guarda in macchina. Sullo sfondo, il mare che non aveva mai veduto. Nel manifesto della Mostra, Massi immagina il ragazzo contornato da pesci volanti: un elemento fantastico che mitiga la dimensione interrogativa del suo sguardo, prima del tuffo nel mare della vita. Simone Massi, premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio, è l’autore della sigla che dal 2012 introduce le proiezioni ufficiali della Mostra di Venezia. La sigla ha una durata di 30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko, Truffaut. Massi ha ideato la sigla con il contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata scritta ed eseguita da Francesca Badalini, mentre il sound design è di Stefano Sasso. Julia Gromskaya ha realizzato le riprese e Lola Capote-Ortiz si è occupata della post-produzione. A.A.
L’esposizione Palazzo Zabarella dal 6 settembre ospita la nuova mostra sull’onda del precedente successo
Padova rende omaggio ai fasti della Belle Époque
A Padova gli appuntamenti ripercorrono duemila anni di storia
notturni d’arte alla ScoPerta dei PerSonaggi illuStri
I
l mese di agosto è, come ogni anno consacrato al fitto programma di visite guidate, spettacoli teatrali, concerti e reading dei “Notturni d’arte”, quest’anno dedicati ai personaggi illustri di Padova. Dalle testimonianze dell’antica Patavium sotto l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, di cui ricorre il bimillenario della morte e della cui corte faceva parte lo storico padovano Tito Livio, fino alle testimonianze artistiche e storiche del Novecento, alla scoperta di personaggi illustri che hanno rivoluzionato il modo di pensare, di agire, di esprimersi e di cui è testimone il ricco patrimonio artistico, letterario e scientifico presente in città. Dai più noti (Giotto, Mantegna, Galileo, il Ruzante, e molti ancora), sino a personaggi la cui valenza culturale è ancora poco conosciuta, come nel caso del grande esploratore padovano Giovanni Battista Belzoni o del cartografo e geografo Giovanni Antonio Rizzi Zannoni. La.Or.
L
a cultura non va in vacanza. A Palazzo Zabarella è già tutto pronto per il grande evento della prossima stagione, che il 6 settembre accoglierà i cittadini al ritorno dalle ferie e i turisti tardivi. Si tratta della mostra dedicata al pittore livornese Vittorio Corcos (1859-1933), che prosegue il filone dedicato alla pittura dell’Ottocento italiano che ha visto, l’anno scorso, il successo della mostra su Giuseppe de Nittis. L’esposizione presenterà oltre 100 dipinti, in grado di ripercorrere la vicenda del pittore livornese, attraverso un considerevole nucleo di capolavori, affiancati a numerose opere inedite, provenienti dai maggiori musei e dalle più importanti collezioni pubbliche e private. La fama di Corcos era peraltro già notevole nella prima metà del secolo scorso, se Ugo Ojetti, nel 1933, ebbe modo di scrivere: “Chi non conosce la pittura di Vittorio Corcos? Attenta, levigata, meticolosa, ottimistica: donne e uomini come desiderano d’essere, non come sono”. Il percorso ruoterà attorno al grande
Due opere di Corcos: “In lettura sul mare” 1910 e “Sogni” del 1896 capolavoro “Sogni”, l’opera più celebre di Corcos: espo- dell’editore milanese Emilio Treves e quello del critico sto per la prima volta alla Festa dell’Arte e dei Fiori di Yorick. Un capitolo particolare sarà poi dedicato a Parigi, Firenze 1896, il quadro aveva destato un “chiasso india- città in cui visse dal 1880 al 1886 e che lo vide uno volato” e provocato un acceso dibattito sul significato da dei maggiori interpreti della cosiddetta pittura della vita attribuire a quell’intenso ritratto di moderna, assieme a Boldini e De giovane donna, ora definito “spiri- Oltre cento dipinti Nittis. tualista” ora “realista”, ma infine di Vittorio Corcors Il legame con la capitale peruniversalmente ammirato per da ammirare, durerà anche oltre il suo soggiorl’originalità della composizione e fra capolavori no, come testimonia “Le istitutrici l’inquieto carattere della protago- e inediti ai Campi Elisi” del 1892, uno dei nista, fino a diventare una delle vertici dell’artista livornese, che immagini emblematiche della Belle Èpoque . raffigura una scena ambientata in una dorata giornata La prima sezione della mostra è dedicata ai luoghi d’autunno in uno dei luoghi più affascinanti di Parigi. Non che hanno visto scorrere l’esistenza di Corcos, gli amici mancherà, all’interno del percorso di Palazzo Zabarella, e le importanti personalità che ha frequentato, tra cui un confronto con artisti quali Giuseppe De Nittis, Léon l’Imperatore Guglielmo II di Germania, Giosuè Carduc- Bonnat, Ettore Tito e altri, coi quali Corcos ha intrattenuto ci, Silvestro Lega e molti altri, dei quali ha tramandato un rapporto di lavoro e di amicizia. l’immagine ai posteri. Di particolare rilievo sono i ritratti Laura Organte
16 Cultura veneta
Cultura veneta 31
Cinema Un film “apocalittico” al limite del fantastico
Se gli immigrati sparissero il mondo sarebbe... Il regista invita a riflettere su quanto siano necessari gli extracomunitari per mandare avanti l’Italia di Massimiliano Granato
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osa accadrebbe se nel mondo sparissero gli immigrati? Tre anni dopo la serie tv “Donne Assassine“ del 2008, Patierno cerca di rispondere a questa domanda con “Cose dell’altro mondo“: in un’imprecisata città del Nordest l’immigrazione incide in modo decisivo sul tessuto sociale: le fabbriche hanno per lo più lavoratori extracomunitari, le badanti sono tutte straniere e le classi fin dalla prima infanzia sono composte da bambini di colore. Il ricco industriale Mariso Golfetto (uno straripante Diego Abatantuono) è il tipico padrone xenofobo e razzista, che mal sopporta di essere circondato da stranieri: però,come anche nel personaggio di Agostino ne il “Moralista“ di Giorgio Bianchi (interpretato da Alberto Sordi) lui rivela un doppio aspetto: al lavoro è irremovibile ma nel privato ha due domestici stranieri e persino un’amante nigeriana. Ariele Verderame (Mastandrea)è il giusto contraltare del personaggio dell’industriale: ha una madre con l’Alzheimer e la sua ormai ex fidanzata Laura (Lodovini)
Uno straripante Diego Abatantuono è un padrone xenofobo innamorato di una nigeriana attende un bambino da un africano: questa notizia lo dilania dentro e spazza via le sue intenzioni di riconciliarsi con l’amata. All’improvviso arriva uno Tsunami, come auspicato dallo stesso Golfetto nel suo spazio in una tv privata. Questo Tsunami spazza via tutti gli extracomunitari ed all’improvviso il Mondo si sveglia che è in preda al panico: le strade sono disastrate, il comune è subissato di telefonate, i disagi non si contano: ed allora lì sia Verderame, che Laura, che Golfetto, dovranno adattarsi alla nuova, devastante realtà e prendere coscienza di una situazione difficile. Verderame, in qualità di poliziotto viene interpellato anche da Laura, atterrita dalla sparizione del padre di suo figlio: il residuo amore che prova per la donna porterà l’uomo a mettersi alla ricerca: una ricerca però sull’ignoto. Arriverà persino un sedicente mago, portatore vero o fittizio dei disagi del paese che si trova in preda al caos. Il regista realizza un’opera a modo suo originale (anche se pare ci sia ispirazione
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dalla pellicola “Un giorno senza messicani“ di Alfonso Arau) che, oggi come non mai, invita alla riflessione ed al dibattito: la crisi c’è, si sente, ma allo stesso tempo ci si rende conto che gli immigrati, per quanto possano dare l’impressione di rubare il posto agli italiani, siano necessari per provare a mandare avanti questo paese. L’effetto boomerang di questa sparizione porta tuttavia Ariele e Laura ad una riconciliazione e ad una consapevolezza che “i figli sono di chi li cresce“. I piccoli alunni di Laura continueranno a cercare i loro compagni mentre l’unico che vorrà riprenderseli in tutta fretta sarà colui che ha auspicato una loro rapida sparizione: eloquente è l’immagine di Golfetto che si mette in marcia in piena notte direzione Nairobi.
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L’Editoriale
Buone regole per una vacanza in salute
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Ferie serene se corpo e mente sono sani Dott.ssa Rita Smanio: Come eliminare in un mese i chili presi in vacanza Continua a pag. 34
Dott.ssa Cristina Zago: Ansia: riconoscerla e affrontarla Continua a pag. 35
apita, a volte, che l’estate e le vacanze siano accompagnate dal rischio di piccoli e fastidiosi disturbi che rischiano di rovinare il meritato periodo di riposo o il rientro. E’ importante perciò seguire delle buone regole per prevenire ogni malanno possibile. Sicuramente evitare la disidratazione è la prima, perché durante l’estate occorre bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Il caldo e il sudore, infatti, portano a perdere molti più liquidi, i quali devono essere reintegrati. Scegliete acqua liscia e non gassata e soprattutto a temperatura ambiente e non gelata per evitare blocchi di digestione e congestioni. L’altra buona regola per non piangere poi sul latte versato è moderarsi a tavola. Questo perché con il caldo, anche i processi digestivi sono meno efficienti. Sono da preferire, quindi, cibi leggeri. Aumentate il consumo di frutta e verdura che permettono di evitare problemi di cattiva digestione, stipsi, diarrea o bruciore di stomaco. Con gli alcolici, poi, bisognerebbe andar più piano del solito mentre in vacanza, si sa, una buona bottiglia di vino durante le cene a lume di candela o qualche cocktail a bordo piscina non mancano mai.
Continua a pag.
Dott. Giuseppe Bertolini: Prevenzione e Ortodonzia, Ortodonzia è prevenzione Continua a pag. 36
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L’eccellenza nella cura degenerativa degli apparati muscolo-osteotendinei a due passi da casa, senza lo stress di traffico e parcheggio
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ealtà ormai consolidata negli anni, il Centro Fisioterapico di Tribano grazie al rapporto diretto tra paziente e terapeuta è giunto ad essere uno dei punti di riferimento del territorio del Conselvano per la terapia delle affezioni acute e/o croniche degenerative degli apparati muscolo- osteotendinei. Il puntuale e periodico controllo e ammodernamento degli strumenti e delle tecniche di applicazione hanno permesso Dentistico Studio dietistico MEdicina di Studio raggiungere alte percentuali di successo Dott. Giuseppe Bertolini Dott.ssa Rita Smanio Francesco Sacco Dott. anche grazie alla collaborazione con centri Largo Cappellini 1 Rovigo, Badia Polesine, Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) di eccellenza per interventi ortopedici vari, Rovigo Solesino, Monselice, Tel. 041 421836 assicurando un recupero ottimale del post operatorio. effetto meccanico che si ottiene sia mediante l’apparecchio Battaglia Grazie tel. alla 0425-1680170 puntuale disponibilità dei chirurghi spe- aTerme, percussione balistica sia con onde acustiche e onde prescell. 349-6299110 Megliadino Vitale Fisioterapia cialisti e in sinergia con l’equipe del centro è sempre San sorie ad alta energia. Tel. 3491250982 Centro fisioterapico di possibile trovare la terapia più adatta alle esigenze di Presso il Centro Fisioterapico di Tribano è possibile eseguire: ciascunOdontoiatria paziente. La grande professionalità assicurata · Massoterapia; Tribano Dott.Fisioterapico Ottavo Franco Psicologia dal Centro di Tribano, guidato professio· Magnetoterapia; Dott. Mario Agujari Stoppa Bellucco Dott.ssa Zago nalmente da Mario Agujari Stoppa, nella sua ormaiCristina · Laser terapia; Piazza Martiri della Via Contarini, 54 - è testimoniataRiceve quindicinale presenza nel comune, dal · per Ultrasuoni; Libertà, Tribano (Pd) Porto Viro Adria consolidato rapporto di fi(Ro) ducia di tutti queiappuntamento pazienti che · ad Teca terapia tel. 049 5342366 tel. 0426 320876 (Ro) si sono rivolti e continuano a rivolgersi con piena sod-e Rovigo e molto -altro ancora... per info 049.5342366 Cell. 3483468022 disfazione alle cure dell’equipe. Il Centro Fisioterapico CHIRURGIA ESTETICA di Tribano, comunica inoltre, che per far fronte alle noDott.ssa Rogato Centro fisioterapico di tribano: tevole difficoltàCristina economiche del momento, nonostante Studio Medico: dott. Mario agujari Stoppa le spese di gestione continuino ad aumentare, anche Viale dei Mille 107A Rovigo Piazza Martiri della Libertà, 11 per l’anno in corso le tariffe rimarranno invariate. tel. 3282523160 – tribano (Pd) - tel. 049 5342366 Con l’occasione ci fa piacere chiarire che l’onda d’urto è un
Hanno collaborato:
Come eliminare in un mese i chili presi in vacanza Un leggero sovrappeso è difficile da perdere dopo gli “anta”
Le vacanze molto spesso sono un periodo critico frutta con gelato alla frutta 187 Kcal. Con queste per la dieta e spesso capita di tornare a casa con varianti avrete risparmiato circa 823 Kcal. alcuni chili di troppo. Poco male se siete normoPer chi ha problemi di peso consiglierei 10 peso e di giovane età, ma se siete sovrappeso e regole: avete superato gli “anta” disfarsi di 3 o 4 chili - pesarsi prima di andare via e quando si torna non sarà facile. Privarsi dei piaceri della tavola per capire se si è aumentati e quanto e fare in durante le tanto desiderate ferie è un delitto, ma modo di ritornare al peso di partenza in un mese il segreto sta nel mangiare quantità modeste - iniziare il pasto sempre con una bella porzione e cogliere l’occasione del tempo libero per fare di verdura in modo tale da saziarsi Dott.ssa tanta attività. Per cercare di avere un’alimenta- non saltare i pasti (al massimo solo la colazione Rita Smanio zione sufficientemente corretta ed equilibrata e se si è abituati a svegliarsi tardi) in modo tale da mantenere un buon bilancio energetico dobbiamo innanzi- evitare di arrivare a cena o pranzo con troppa fame e quindi tutto sapere: rischiare di non controllarsi: - quante calorie dovremmo introdurre (solitamente è lo spe- - preferire primi o secondi con tante verdure cialista che lo sa calcolare in base al vostro peso, altezza, - condire per conto proprio le verdure perchè molto spesso le sesso .....). verdure già condite presentano più olio - quante calorie apporta ciò che mangiamo. - aproffittare del tempo libero per aumentare l’attività fisica - quanta energia è necessita quando facciamo attività fisica - se siete golosi eventualmente mangiare il dolce a colazione Facciamo un esempio pratico di una cena in un ristorante di anzichè alla sera dopocena perchè si rischia di non consumamare. Antipasto: impepata di cozze circa 150 Kcal. Primo: re le calorie prese ed eventualmente preferire dolci più light tagliolini agli scampi 488 Kcal. Secondo: frittura mista circa come un bel gelato alla frutta 600 Kcal. Dessert: semifreddo ai frutti di bosco 267 Kcal. - se si è in appartamento non mangiare sempre cose veloci e 3 bicchieri (125 ml cad) di prosecco o vino bianco fermo pronte come pizza, alimenti precotti o surgelati 380 Kcal. Per questa cena le calorie complessive che avrete - bere molta acqua anche se non si ha sete ingerito ammontano a 1885 Kcal. Sicuramente siamo in - Usare dei fermenti lattici prima durante e dopo le ferie se si eccesso e quindi dovremmo ridimensionare la nostra cena è soggetti a stipsi, colite o gonfiore addominale come per esempio mangiare: una bella porzione di verdure Studio dietistico dott.ssa Rita Smanio di stagione circa 56 kcal (la verdura serve sopratutto per e-mail: rita.smanio@libero.it saziarsi), risotto ai frutti di mare circa 380 Kcal, filetto di tel: 3491250982 branzino al trito di basilico e verdure 439 Kcal. Macedonia di
Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare
motivare il paziente all’igiene orale
Una bocca sana aiuta il paziente nel proprio percorso di salute
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’educazione del paziente alla prepercorso di salute. venzione delle patologie del cavo In più il controllo di lesioni primitive, perorale tramite sedute di igiene, rivemette di diagnosticare tempestivamente il tumore del cavo orale. ste l’odontoiatra di un ruolo sanitario e sociale importante. Molto spesso i miei pazienti mi E’ consuetudine nel nostro studio, dopo chiedono a quale età sia utile efaver tolto la causa del dolore urgente, prifettuare la prima seduta? ma di effettuare qualsiasi intervento, dalla Dunque, oltre ad adolescenti e adulti, semplice otturazione a un intervento di anche nei Segue bambini con denti da latte è da pag. riabilitazione protesica, dare largo spazio Il dr. Ottavo Franco Bellucco consigliabile iniziare un percorso di sedute erto orale. poi, al ritorno dalle vacanze, si dovà i contispecialista con tutte le calorie troppo ingerite e allora,delle all’igiene di igienediprogrammate in occasione medicofare chirurgo come suggeriscono i migliori dietisti, meglio mettersi subito al lavoro per tornare in forma. Qualche odontostomatologia Che cos’è la seduta di igiene? quali il piccolo paziente può ricevere le chilo in più dopo gli “anta” è faticosissimo da smaltire. La seduta di igiene professionale si divide prime istruzioni per lavare i dentini, e, allo Se siete dei patiti e vicon esponete alla luce del tempo sole nelle calde, mettetevi inuntesta di di in parte pratica, dovedell’abbronzatura l’operatore rimuove l’ultilizzo stesso poneorelepiùbasi per consolidare rapporto proteggere la vostra cute. Portate con voi le creme solari con fattori alti da applicare, al mare, almeno un quarto di strumenti meccanici ad ultrasuoni e manuali, tartaro e fiducia con il dentista che gli permetterà gradualmente di d’ora di fare il bagno e possibilmente per il tipo di pelle. Un’eccessiva esposizione al sole, placcaprima che con il tempo si deposita sui nostri essere denti; specifiche e, una recarsi in studio senza ansia e paura. può provocare scottature importanti e essere anche causa di melanoma ossia tumore della pelle. Riguardo parte teorica dove l’odontoiatra illustra al paziente come Quante volte dovremo fare la pulizia in un anno? aUna? questo argomento è bene essere informati, come sottolineano i dermatologi, e fare spesso un autocotrollo della non effettuare un corretto mantenimento domicialire. Ogni 6 mesi?Quando i denti sono sporchi? La risposta cute specie se sono presenti nevi. Un altro consiglio molto utile dal punto di vista della salute è proteggere gli in La rimozione di placca e tartaro sta alla base della pre- è uguale per tutti e la periodicità delle sedute va calibrata occhi. Luce del sole, acqua del mare e vento possono metterli a dura prova. Usare dei buoni occhiali da sole, con venzione delle patologie dentarie quali carie e patologie base alle caratteristiche del paziente. lenti anti UV, ed alleviare le eventuali irritazioni, se non molto intense, che con mi colliri decongestionanti dovrebbero parodontali. Il consiglio sento, sia come specialista sia come essere le regole di base. Se il problema fosse più importante, però, è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista. L’importanza della prevenzione riveste un ruolo prioritario persona, di dare è quello di fare un controllo almeno una Glinon occhi e sottovalutare qualcosa non essere solosono per delicatissimi la salute orale, per esempio piccole potrebbe carie volta l’anno. la scelta giusta da fare. E se soffrite di pressione bassa, ricordate che il caldo contribuisce ad abbassare la pressione e che potreste se curate subito, evitano problematiche più importanti e subire particolarmente gli effetti del caldo. Sentirvi spossati, accusare mal di testa Franco e nausea…Un po’ di zucchero dott. ottavo Bellucco: dispendiose, ma anche per la salute di tutto il nostro orpuò essere utile, per rialzare un piccolo sbalzo di pressione, ma è consigliabile recarsi dal proprio medico per farsi medico chirurgo specialista odontostomatologia ganismo. indicare i medicinali opportuni. Via Contarini, 54 – Porto Viro (Ro) Non dimentichiamo che la prima digestione si effettua in Finchè siete in viaggio potrebbero capitare anche strappi e distorsioni dolorose. Proprio il dolore si può tel. 0426 320876 bocca. Quindi una bocca sana aiuta il paziente nel proprio alleviare in qualche modo con antidolorofici, di cui non abusare, mentre per la causa del dolore occorre provare a intervenire con alcune pomate, creme o unguenti specifici. Sempre tenendo presente che se la parte interessata si gonfia molto è meglio rivolgersi ad un medico. Dolori muscolari come il torcicollo, invece, vanno valutati alla luce della conoscenza del proprio corpo: nella gran parte dei casi, si tratta solo di contratture muscolari, che si curano con una ginnastica per la parte interessata, ripetuta più volte al giorno. Certo un fisioterapista esperto potrebbe essere un toccasana. Ricordatevi che anche in vacanza è possibile usufruire dell’assistenza medica. In Italia ci si può rivolgere alla guardia medica turistica, che però è presente solo in alcune località di villeggiatura. Altrimenti bisogna rivolgersi, pagando, ad un medico di medicina generale. La ricevuta di pagamento, in alcune Regioni, può essere rimborsata dalla Asl. Altrimenti va inclusa tra le spese mediche detraibili con la dichiarazione dei redditi. In Europa è possibile usufruire di cure sanitarie gratuite o a costi ridotti, ma bisogna avere con sé la tessera sanitaria. Prima di partire è sempre meglio passare dal dentista: niente può rovinare la vacanza come il mal di denti! Prevenire è meglio che curare…e non si tratta solo di slogan!
L’Editoriale
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implantologia: unica risposta per la riabilitazione protesica?
Quante volte da paziente ci si fa questa domanda e spesso la risposta è sempre un po’ difficile
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’implantologia oggi è diventata sicuramente la risposta elettiva per risolvere i problemi della mancanza dei denti. Ci sono delle innovazioni continue che caratterizzano gli impianti per un sempre più idoneo inserimento anche in situazioni cliniche complicate, come il ridotto spazio osseo e con creste alveolari estremamente sottili. Nel mio studio, ad esempio, adotto soluzioni tecniche L’eccellenza d’avanguardia che nella danno la cura possibilità di effettuare L’importana del’odontoiatra terapie implantari d’eccellenza sempre più evolute e nel motivare il paziente degenerativa degli apparati soprattutto accessibili ad un vasto numero di pazienti muscolo-osteotendinei all’igiene orale con un costo sicuramente competitivo nel mercato. 35comCiò non vuol dire che il ponte classico o lapag. protesi pag. 35 binata o mobile sia la soluzione da scartare a priori. Bisogna capire che la protesi mobile non è un declasIl dr. Andrea Betteto L’ansia può complicare molto samento ma se costruita in modo congruo con lo stato Ortodonzia: l’importanza del paziente può essere una soluzione idonea situazione per dare al proprio paziente il massimo la dentale vita di una persona ed economica per le esigenze di alcuni pazienti che della comfort prevenzione ed esigenza estetica, garantendo sempre la per vari motivi non vogliano adottare una pag.soluzione 35 salute in primis. pag. 36 implantare fissa. dott .andrea Betteto In alcuni casi la protesi mobile diventa quasi un obbligo, Via Perosi 5 Robegano di Salzano Ve anche se temporaneo, per pazienti con grave malattia I segnali da non sottovalutare; tel 041 5740054 parodontale fi no a quando questa non viene trattata Il lifting non chirurgico con Via Barche 47/d Mirano Ve con particolari interventi mirati proprio a risolvere tale 4 approcci per curarlo effetto naturale e sicuro tel 041 431262 problematica. pag. 36 pag. 35 Convenzionato con Previmedical Sicuramente un buon clinico sa cosa consigliare in ogni
Sommario
Fisioterapia
Odontoiatra
Psicologia clinica
Odontoiatria
Invecchiamento cutaneo Il piede diabetico
Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
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Centro fisioterapico di Tribano L’eccellenza nella cura degenerativa degli apparati muscolo-osteotendinei a due passi da casa, senza lo stress di traffico e parcheggio
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ealtà ormai consolidata negli anni, il Centro Fisioterapico di Tribano grazie al rapporto diretto tra paziente e terapeuta è giunto ad essere uno dei punti di riferimento del territorio del Conselvano per la terapia delle affezioni acute e/o croniche degenerative degli apparati muscolo- osteotendinei. Il puntuale e periodico controllo e ammodernamento degli strumenti e delle tecniche di applicazione hanno permesso di raggiungere alte percentuali di successo anche grazie alla collaborazione con centri di eccellenza per interventi ortopedici vari, assicurando un recupero ottimale del post operatorio. Grazie alla puntuale disponibilità dei chirurghi specialisti e in sinergia con l’equipe del centro è sempre possibile trovare la terapia più adatta alle esigenze di ciascun paziente. La grande professionalità assicurata dal Centro Fisioterapico di Tribano, guidato professionalmente da Mario Agujari Stoppa, nella sua ormai quindicinale presenza nel comune, è testimoniata dal consolidato rapporto di fiducia di tutti quei pazienti che si sono rivolti e continuano a rivolgersi con piena soddisfazione alle cure dell’equipe. Il Centro Fisioterapico di Tribano, comunica inoltre, che per far fronte alle notevole difficoltà economiche del momento, nonostante le spese di gestione continuino ad aumentare, anche per l’anno in corso le tariffe rimarranno invariate. Con l’occasione ci fa piacere chiarire che l’onda d’urto è un
Una bocca sana aiuta il paziente nel proprio percorso di salute
L
effetto meccanico che si ottiene sia mediante l’apparecchio a percussione balistica sia con onde acustiche e onde pressorie ad alta energia. Presso il Centro Fisioterapico di Tribano è possibile eseguire: · Massoterapia; · Magnetoterapia; · Laser terapia; · Ultrasuoni; · Teca terapia e molto altro ancora... per info 049.5342366 Centro fisioterapico di Tribano: Dott. Mario Agujari Stoppa Piazza Martiri della Libertà, 11 – Tribano (Pd) - tel. 049 5342366
Ansia: come riconoscerla ed affrontarla Quando questo disturbo raggiunge livelli eccessivi può complicare molto la vita di una persona
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Ruolo di primaria importanza dell’odontoiatra: motivare il paziente all’igiene orale
disturbi d’ansia rientrano tra i dimenti diretti alla fuga o all’evitare le sturbi più comuni e frequenti che si fonti di ansia). Quando l’attivazione riscontrano al giorno d’oggi. L’ansia è del sistema di ansia è ingiustificata o un’emozione universale che non sarebsproporzionata rispetto alle situazioni, be inadeguato provare, in quanto rapsi ha un disturbo d’ansia. presenta una componente necessaria Sono disturbi d’ansia gli attacchi di della risposta dell’organismo allo stress. panico (con e senza agorafobia), La risposta ansiosa agli eventi non ha le ossessioni e compulsioni, le fobie sempre e necessariamente caratteristi(paura di parlare in pubblico, di usare i Dott.ssa Cristina Zago che negative. mezzi di trasporto, ecc), l’ansia geneL’ansia risulta patologica quando è ecralizzata e il disturbo post-traumatico cessiva e ha un’intensità tale da provocare un grado (in seguito ad eventi traumatici o molto stressanti). di sofferenza insopportabile complicando notevol- Per alleviarne i sintomi risultano essere importanti mente la vita di una persona, rendendola incapace di una dieta appropriata (ridurre il consumo di caffeiaffrontare anche le situazioni più comuni. na, zucchero, alcol), un sonno adeguato, un regolare Possono essere identificate quattro fondamentali com- esercizio fisico e alcune tecniche di rilassamento. ponenti dell’ansia: una componente cognitiva (carat- Nei casi più difficili è opportuno curare l’ansia con terizzata dalla capacità/incapacità di comprendere le il trattamento psicologico e se necessario, anche farcause del proprio stato); una componente somatica maceutico. (caratterizzata da una reazione di emergenza che si Dott.ssa Cristina Zago nota, a livello fisico, con pallore della pelle, sudore, - Psicologa Clinica tremore, dilatazione pupillare e respiro difficoltoso); Riceve per appuntamento una componente emotiva (costituita da emozioni ad Adria e Rovigo negative quali paura, apprensione, preoccupazione, Cell.: 348 3468022 - Mail: cristina. irritabilità e cambiamento di umore); una componenzago@ordinepsicologiveneto.it te comportamentale (caratterizzata da comporta-
’educazione del paziente alla prepercorso di salute. venzione delle patologie del cavo In più il controllo di lesioni primitive, perorale tramite sedute di igiene, rivemette di diagnosticare tempestivamente il ste l’odontoiatra di un ruolo sanitario e tumore del cavo orale. sociale importante. Molto spesso i miei pazienti mi E’ consuetudine nel nostro studio, dopo chiedono a quale età sia utile efaver tolto la causa del dolore urgente, prifettuare la prima seduta? ma di effettuare qualsiasi intervento, dalla Dunque, oltre ad adolescenti e adulti, semplice otturazione a un intervento di anche nei bambini con denti da latte è riabilitazione protesica, dare largo spazio Il dr. Ottavo Franco Bellucco consigliabile iniziare un percorso di sedute all’igiene orale. medico chirurgo specialista di igiene programmate in occasione delle odontostomatologia Che cos’è la seduta di igiene? quali il piccolo paziente può ricevere le La seduta di igiene professionale si divide prime istruzioni per lavare i dentini, e, allo in parte pratica, dove l’operatore rimuove con l’ultilizzo stesso tempo pone le basi per consolidare un rapporto di di strumenti meccanici ad ultrasuoni e manuali, tartaro e fiducia con il dentista che gli permetterà gradualmente di placca che con il tempo si deposita sui nostri denti; e, una recarsi in studio senza ansia e paura. parte teorica dove l’odontoiatra illustra al paziente come Quante volte dovremo fare la pulizia in un anno? Una? effettuare un corretto mantenimento domicialire. Ogni 6 mesi?Quando i denti sono sporchi? La risposta non La rimozione di placca e tartaro sta alla base della pre- è uguale per tutti e la periodicità delle sedute va calibrata in venzione delle patologie dentarie quali carie e patologie base alle caratteristiche del paziente. parodontali. Il consiglio che mi sento, sia come specialista sia come L’importanza della prevenzione riveste un ruolo prioritario persona, di dare è quello di fare un controllo almeno una non solo per la salute orale, per esempio piccole carie volta l’anno. se curate subito, evitano problematiche più importanti e Dott. Ottavo Franco Bellucco: dispendiose, ma anche per la salute di tutto il nostro ormedico chirurgo specialista odontostomatologia ganismo. Via Contarini, 54 – Porto Viro (Ro) Non dimentichiamo che la prima digestione si effettua in tel. 0426 320876 bocca. Quindi una bocca sana aiuta il paziente nel proprio
Lifting non chirurgico: i fili in PDO in chirurgia estetica Una procedura medica poco invasiva per un effetto estremamente naturale e sicuro
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na nuova tecnica per il trattamento dell’invecchiamento di viso, collo, decolté, ma anche del corpo è rappresentato dal soft lift con fili in PDO (polidiossanone). Questa procedura medica è caratterizzata da una minima invasività e offre un effetto liftante estremamente naturale . I fili in PDO sono fili, utilizzati da tempo sia in chirurgia generale che in chirurgia vascolare, che vengono posizionati nel tessuto sottocutaneo mediante aghi molto sottili e lì si stabilizzano, dando un effetto stimolante sulla proliferazione di nuovo collagene, e quindi un sostegno al tessuto. Trovano indicazione in tutte le zone del volto dove si ha una lassità come la regione perioculare quella zigomatica, quella sottomentoniera, sul collo, sul decolté, sulla regione periombelicale, sull’interno delle braccia e sull’interno coscia. L’inserimento dei fili avviene mediante impianti che seguono le linee di tensione della cute, fino a formare un reticolo di sostegno. I fili, per la loro conformazione si aprono a V e si tendono creando un arco, responsabile della tensione tessutale. Si eseguono 1 o 2 sedute
distanziate di circa 3-4 mesi. L’azione immediata dei fili è quella di maggior compattezza del tessuto, l’azione liftante è invece progressiva. Accanto ai fili biostimolanti esistono inoltre i fili di ancoraggio in cui l’effetto lifting è maggiore e permette di ridefinire in maniera più incisiva i contorni del volto o di riposizionare tessuti lievemente ceduti. Si tratta di fili in PDO dotati di spine bidirezionali che aprendosi si ancorano sul tessuto sollevandolo. Entrambi i trattamenti richiedono meno di un’ora di tempo, non richiedono anestesia nè ricovero e lasciano minimi esiti, tanto da essere definiti il “lifting della pausa pranzo”. Possono essere associati tra loro anche nella stessa seduta. Dopo circa 6/8 mesi i fili vengono completamente riassorbiti ma la biostimolazione e l’effetto lifting continuano per circa 12-18 mesi grazie alla formazione di nuovo collagene. Studio Medico: Viale dei Mille 107A – Rovigo rogatocristina@libero.it tel. 3282523160
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Prevenzione e Ortodonzia: Ortodonzia è prevenzione I denti allineati non sono solo belli, garantiscono il buon funzionamento dell’intero apparato masticatorio
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iamo tutti concordi nell’affermare che il modo migliore per fare fronte a un problema sia quello di non dover essere costretti ad affrontarlo. In altre parole vogliamo prevenire il suo verificarsi. Basi della prevenzione sono l’educazione e la conoscenza: educazione equivale a prevenzione. Una sola scarna informazione non è prevenzione, che si attua invece quando il messaggio educativo lanciato viene accolto e compreso dal destinatario. Non si tratta solo di un obiettivo della moderna medicina; deve invece essere l’obiettivo primario dei professionisti della salute. Il medico e il dentista devono cercare di impedire oggi il verificarsi di malattie nel futuro. Si tratta di un obiettivo vitale sia in termini strettamente clinici che economici (sia per il singolo che per la società). Ecco allora l’importanza del già citato (La Piazza di Giugno) dentista di famiglia in grado di riconoscere un’ampia gamma di
problemi e poterli trattare ovvero indirizzare allo specialista più competente. Nei tempi attuali delle super-specializzazioni, il professionista tende a ricercare le possibili soluzioni a un problema, limitandosi a scegliere tra le opzioni che la sua specialità e i suoi obiettivi gli consentono, scartando a priori soluzioni ritenute poco soddisfacenti per la propria attività. In questi termini il super-specialista non dovrebbe essere il riferimento del singolo paziente, bensì quello del collega che opera come dentista di famiglia. Nell’ambito del concetto di prevenzione, non vanno considerate solo le visite di screening della carie o di sottolineatura di abitudini viziate o errate: in questo contesto deve trovare posto anche lo screening ortodontico. Avere denti correttamente allineati non è solo un fatto di estetica, ma di buon funzionamento di un intero apparato, quello stomatognatico, composto anche da tessuti
Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria
di supporto (osso e gengive) tessuti molli e tessuto muscolare. Possibili conseguenze di un errato posizionamento dentario sono la malattia parodontale (piorrea) che porta alla mobilizzazione dei denti e alla loro precoce perdita, emicranie, alterazioni posturali (mal di schiena).
Una visita (gratuita) dal dentista eseguita fin dai primi anni della scolarità (non fosse altro che per iniziare a instaurare un rapporto confidenziale tra il piccolo paziente e l’ambiente odontoiatrico) è fondamentale per conoscere la situazione attuale ed eventualmente intervenire con forma di terapia
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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.
intercettiva o di natura ortopedica. Lo scopo dell’ortodonzia non è quindi quello di ottenere un bel sorriso, ma quello di gettare oggi le basi per una vita più serena e libera da fastidiosi e molteplici sintomi. Prevenire è meglio che curare. www.ildentistaperte.it Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it
Il piede diabetico
E’ importante non sottovalutare ogni piccolo campanello d’allarme, quattro approcci differenti per curare efficacemente la patologia
Dott. Francesco Sacco
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na malattia come il diabete può creare notevoli complicanze dovute all’aumento della concentrazione del glucosio nel sangue. Il livello alto della glicemia interessa logicamente tutti gli organi che, quindi, si trovano esposti al rischio di sviluppare patologie legate alla malattia. Oltre che gli occhi, i reni ed il sistema cardio-vasco-
lare in generale, il diabete, sia di tipo I che di tipo II, può portare al cosiddetto piede diabetico, una patologia che costituisce la complicanza più invalidante dell’iperglicemia cronica trascurata. Si tratta di uno stato patologico che condiziona negativamente la qualità di vita del paziente al quale è assolutamente prescritta una scrupolosa e costante igiene dei propri piedi, supportata anche da frequenti controlli medici. Il piede diabetico è una condizione morbosa dovuta ad un disturbo del sistema nervoso periferico, tale da compromettere la corretta funzionalità degli arti inferiori. Se si considera che circa il 15% dei diabetici andrà incontro nel corso della propria esistenza ad un’ulcerazione del piede che richiederà un intervento di tipo medico è possibile farsi un’idea della gravità rappresentata da questa particolare complicanza. I sintomi del piede diabetico sono principalmente sensazione di freddo, formicolii, dolori, alterazione della sensibilità, perdita della capacità di percepire il dolore ed i cambiamenti di temperatura a livello delle estremità inferiori e difficoltà a camminare. Sintomi spesso molto comuni e quindi altrettanto spesso sottovalutati. Le patologie che più frequentemente compromettono la funzione o la struttura del piede sono l’arteriopa-
tia (piede ischemico) e la neuropatia diabetica (piede neuropatico). In molti casi i due quadri clinici coesistono e si parla, pertanto, di piede diabetico neuro-ischemico. Le arterie ed i capillari degli arti inferiori danneggiati dall’iperglicemia finiscono per chiudersi progressivamente e questo fattore, assieme al danneggiamento dei nervi legato sia al negativo impatto degli elevati livelli di glicemia sulle fibre nervose sia alle lesioni che l’iperglicemia provoca nei vasi sanguigni che nutrono le dette fibre, fa sì che non si riesca a percepire l’arto e che il piede, quindi, finisca per venire appoggiato in maniera scorretta favorendo così indurimenti della pelle con formazione di calli e vesciche. La perdita della sensibilità può portare a non riuscire più ad accorgersi di eventuali tagli accidentali, ustioni o ulcere, che possono finire, quindi, per infettarsi portando anche una progressiva gangrena dei tessuti. Per questo motivo è fondamentale la cura dei piedi. Le cure più efficaci del piede diabetico si articolano su quattro fronti differenti: - La chirurgia vascolare con il ripristino della funzionalità delle arterie e dei capillari per permettere al sangue di raggiungere il piede con interventi di rivascolarizzazione mediante by-pass o angioplastiche. - Antibiotici mirati, per risolvere le eventuali infezioni in corso. Plantari e calzature ortopediche che permet-
tono il corretto appoggio del piede, scaricando il peso del corpo su tutta la sua superficie. - Medicazione specifica per le ulcere, se in corso, per guarire in modo efficace. Ogni piccolo campanello di allarme sui piedi è da segnalare se si è affetti da diabete, perché la malattia modifica decisamente la percezione di un piccolo taglio o di una ferita arrossata e, contemporaneamente, il verificarsi di tale complicanza modifica decisamente, in senso negativo, la qualità di vita del paziente e l’evolversi della malattia diabetica. Per questo motivo è bene che venga attuata una attenta sorveglianza dello stato della cute del piede in primis da parte del paziente stesso che dovrà rivolgersi sempre al medico in caso di lesioni e disturbi correlati senza sottovalutare il problema. In ogni caso è regola fondamentale per la prevenzione e la cura delle complicanze, attenersi scrupolosamente alla dieta e norme di igiene di vita corrette oltre che all’auto controllo dei livelli glicemici nel sangue.
Dott. Francesco Sacco Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) tel. 041 421836 frasamed@libero.it
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28 38 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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FASCINO GRANDE RIPRESA IN ARRIVO: UNA MAGGIORE LEGGEREZZA AGEVOLA NUOVE CONOSCENZE E ENTUSIASMO S ALUTE SIETE UN PO’ GIÙ MA PER USCIRNE FATE CIÒ CHE EFFETTIVAMENTE SENTITE NELLE VOSTRE CORDE, NON STRAFATE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO LA NATURALE TENDENZA A PRENDERVI CURA DEL VOSTRO ECOSISTEMA AMOROSO SARÀ AMPLIFICATA S ALUTE REGOLARI NELL’ALIMENTAZIONE E NEL FITNESS, OLTRE CHE MOLTO ATTENTI ALL’IGIENE E ALLA CURA DELLA PERSONA
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
VIVRETE UNA STAGIONE MOLTO GRATIFICANTE: GRANDI CONFERME, SOPRATTUTTO DAL PUNTO DI VISTA EROTICO S ALUTE AFFIDATEVI A DISCIPLINE CHE INDAGHINO NEL RAPPORTO MENTE/CORPO O CHE FORNISCANO RISPOSTE PIÙ PROFONDE FASCINO
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO DEDICATE TEMPO ALL’AMORE SARETE RIPAGATI AMPIAMENTE. NUOVE CONOSCENZE IN ARRIVO E MOLTO INTERESSANTI SALUTE SI SCIOGLIERANNO LE RESISTENZE, GARANTENDOVI UNA VISIONE D’INSIEME CHE FARÀ BENE ALL’ANIMA
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO LO
SCENARIO GENERALE SI FA PROMETTENTE: PRONTI AD APPROFITTARNE CON MASSIMO GAUDIO S ALUTE IL VOSTRO FISICO VI FORNISCE OTTIME RISPOSTE IMMUNITARIE PER PROBLEMI DI PELLE, OSSA E AR-TICOLAZIONI
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO SARETE
PIÙ CHE MAI ATTRAENTI E BENDISPOSTI NEI CONFRONTI DEL PARTNER E DI PROBABILI NUOVI INCONTRI S ALUTE SONO CONSIGLIATE CURE MIRATE ALL’OTTIMIZZAZIONE DELLA BELLEZZA NATURALE. CURATE LA PELLE DEL VISO
Oroscopo E’ IL TEMPO GIUSTO PER SVOLTE FONDAMENTALI, NON TEMETE, LASCIATEVI ANDARE
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO LASCIATE PERDERE LA PERFEZIONE. ATTRIBUITE MAGGIORE IMPORTANZA AL DIALOGO E ALLE AFFINITÀ CULTURALI S ALUTE CON LE DIFESE OTTIMAMENTE STIMOLATE TRARRETE GRANDE GIOVAMENTO DA TERAPIE DRENANTI E DISINTOSSICANTI
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO SARETE ANIMATI DA UN AFFLATO ROMANTICO E AVVENTUROSO MA POI, VI SARÀ DIFFICILE RINUNCIARE ALL’IRONIA S ALUTE CERCATE DI TRASCORRERE PIÙ TEMPO ALL’ARIA APERTA E A CONTATTO CON LA NATURA: STILE DI VITA SOBRIO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO ATTENTI AI RECINTI
TROPPO ANGUSTI. APPREZZATE ANCHE QUALCHE RITUALE PIÙ RASSICURANTE E AFFETTUOSO S ALUTE SE SIETE NERVOSI AIUTATEVI CON TISANE RILASSANTI E CON UN ATTEGGIAMENTO LEGGERO E GIOCOSO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
RIASSAPORERETE IL GUSTO DI RAPPORTI AUTENTICI CON MOLTA ENERGIA. NON MANCHERÀ QUALCHE SORPRESA S ALUTE COMBATTERETE CON UNA DIFFUSA STANCHEZZA MENTALE. LE STELLE PERÒ VI AMMORBIDIRANNO E DISTENDERANNO FASCINO
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO TORNA
LA PASSIONE, FINALMENTE, E CON ESSA CRESCE L’AUTOSTIMA CHE SERVE A CONQUISTARE CHIUNQUE S ALUTE SARETE BRILLANTI, NESSUN PROBLEMA TRANNE ALLA CERVICALE: RIPARATEVI DAGLI SBALZI DI TEMPERATURA
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
FASCINO TORNA
IL DIALOGO AMOROSO, LE PAROLE GUIDANO IL CUORE VERSO LIDI MAI CONOSCIUTI, UNA VERA SCOPERTA S ALUTE LA SALUTE SI FA ROBUSTA ANCHE GRAZIE AL SOLE DELLE VACANZE CHE COLORA LE GOTE E MOVIMENTA LA VITA