del Delta
Delta Sorriso s.r.l. Ambulatorio Odontoiatrico Aperto anche il sabato
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 30 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Economia Turismo antidoto alla crisi. Chi ci crede? pag.
Porto Tolle In Consiglio, la minoranza incalza Bellan
4-5
pag.
Enti locali Con l’approvazione del Ddl Delrio addio Provincia
12
pag.
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EDITORIALE
Aperto l’ambulatorio per la cura della cefalea
Buon compleanno La Piazza! di Valeria Marcato
La casa di cura Madonna della salute di Porto Viro ha aperto le porte del primo ambulatorio in Polesine dedicato esclusivamente alla diagnosi e alla cura della cefalea, una vera e propria malattia che colpisce quotidianamente migliaia di persone pag. 6
Elezioni porto viro incertezza per le alleanze
Manca poco meno di una ventina di giorni alla presentazione delle liste elettorali e lo scenario politico portovirese comincia a definirsi con una sempre maggior chiarezza. pag. 8 10%
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Disastro ambientale doloso. Tre anni a Scaroni e Tatò Il tribunale di Rovigo ha emesso la sentenza in primo grado sul caso Enel
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isastro ambientale doloso. Questo il reato per cui il tribunale di Rovigo ha condannato gli ex amministratori delegati di Enel Paolo Scaroni (attuale a.d. di Eni) e Franco Tatò (in carica dal 1996 al 2002) nel processo-bis riguardante le emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle. Dopo sei ore di camera di consiglio il collegio presieduto da Nicoletta Stefanutti e composto da Silvia Varotto e Gilberto Stigliano Messutti, ha decretato una pena di tre anni di reclusione (con cinque anni di
interdizione dai pubblici uffici) per entrambi gli imputati. Il pubblico ministero Manuela Fasolato aveva chiesto rispettivamente cinque anni e tre mesi per Scaroni e sette anni per Tatò. Assolto invece l’attuale amministratore delegato di Enel Fulvio Conti per mancanza di elemento soggettivo. È stata quindi accolta solo parzialmente la tesi della pubblica accusa, che ha ipotizzato una correlazione diretta tra i criteri di gestione della centrale situata Polesine Camerini e l’incremento delle patologie respiratorie tra
i bambini fino a 14 anni, in un arco di tempo compreso tra il 1998 e il 2005. Oltre a Conti, sono stati assolti anche altri cinque imputati: si tratta di Leonardo Arrighi, Carlo Zanatta, Antonino Craparotta, Alfredo Inesi e Sandro Fontecedro. Altri due sono usciti dal processo per diverse ragioni: per Renzo Busatto è intervenuta la prescrizione, mentre Giuseppe Antonio Potestio è deceduto a procedimento ancora in corso pagg.
10 e 14
anni. Un traguardo raggiunto, una scommessa vinta, una soddisfazione per tutti noi. Ma anche un punto di partenza e di crescita ulteriore. 20 anni fa La Piazza nacque grazie all’intraprendenza ed alla caparbietà del fondatore, Giuseppe Bergantin, e da allora ad oggi La Piazza ogni mese dell’anno di questi 20 anni è nelle case di voi lettori delle nostre 14 edizioni venete. Da 20 anni La Piazza vi racconta il vostro territorio, approfondisce temi di estrema importanza per la vostra vita quotidiana, rimane sempre fedele al motivo per cui è nata: portare l’informazione locale anche dove i “grandi” giornali non arrivano, colmare quel vuoto di informazione che da sempre esiste nelle provincie venete. Ma nel frattempo anche La Piazza è diventata “grande”, di età ma anche di quantità. Oltre 250.000 famiglie ogni mese ricevono il nostro giornale nelle loro case, oltre 350 attività commerciali ogni mese rinnovano la loro fiducia in noi, scegliendo La Piazza come strumento di comunicazione pubblicitaria e che ringrazio di cuore per averci sempre dato fiducia; più di 1.200 articoli ogni mese vengono redatti dagli oltre 150 collaboratori che da tutto il Veneto seguono per noi le notizie dei circa 100 comuni raggiunti dalle 14 edizioni de La Piazza. continua a pag. 3
L’Intervento
Job Acts , un tutt’uno con l’insieme delle riforme del Governo Renzi RESPONSABILITÀ & RISARCIMENTO Servizi: •Risarcimento danni •Sinistri gravi e mortali •Malasanità •Infortuni sul lavoro• Rivalsa datore lavoro •Consulenze assicurative
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di Franco Scantamburlo*
L
e novità introdotte dal Governo in materia di riforma di mercato del lavoro e ammortizzatori sociali, sono un banco di prova su cui si misurerà la credibilità del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
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*segretario dell’ Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”
continua a pag.
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ORARIO: dal lunedì al sabato : 09:00 -12:30 e 15:30-19:00
ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio
EDITORIALE
segue da pag.
Buon compleanno La Piazza!
di Valeria Marcato
A
S
Lo scorso 25 marzo si è tenuta al cimitero di Rosolina la solenne cerimonia in ricordo del 70 anniversario dell’eccidio di Antonio Ferro, trucidato il 5 marzo 1944 a Malga Bala da una banda di partigiani sloveni. A rendere gli onori militari sulla tomba del carabiniere eroe originario di Rosolina, il comandante di stazione, maresciallo Marcello D’Arpa, e quello della Compagnia di Adria, capitano Davide Papasodaro.
S
Ente Parco
Motta dimissionario per protesta
UOMO
LO N ILVI A
dal 1991
Ricordo di Antonio Ferro
Questo è oggi il giornale La Piazza e da qui partiamo per costruire il suo futuro. Nel 1994 c’era ancora la lira, il telefono fisso e le lettere erano gli strumenti di comunicazione più diffusi. In questi 20 anni tutto si è evoluto, soprattutto la comunicazione e l’informazione. Anche La Piazza si è evoluta negli anni, qualitativamente e tecnologicamente, ma per il suo ventesimo compleanno e per il suo futuro vuole farlo ancora di più, puntando maggiormente sulla velocità e sulla capacità di interazione del web e dei social network. Siamo convinti che il nostro format attuale sia il più apprezzato e non intendiamo cambiarlo, ma crediamo nei tanti lettori che preferiscono l’informazione veloce e sempre a disposizione, data da internet e dalle sue tante applicazioni. A breve nascerà sul web La Piazza 2.0, più ricca di informazione e soprattutto fruibile in ogni istante e da ogni dove. Sarà una vera e propria piazza virtuale, proprio come la piazza nella quale condividiamo la nostra vita sociale e politica nei nostri comuni. Sarà un luogo di aggregazione, di approfondimento rispetto all’edizione cartacea, di commento e confronto. Ancora più a breve le edizioni cartacee de La Piazza saranno scaricabili e sfogliabili anche attraverso una moderna App, dalla quale anche poter interagire, con le vostre segnalazioni dal territorio e con quelli che secondo voi dovrebbero essere argomenti da approfondire. Tanti modi per rimanere informati con La Piazza dunque, senza tuttavia modificare la nostra peculiarità, la nostra forza, il motivo per cui in tantissimi ci leggete e ci apprezzate, il nostro modo di fare informazione locale.
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Strage di Malga Bala
1
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per tutto il mese di Aprile si riceve
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APERTO LUNEDì FINO ALLE ORE 12:00
SALONE SILVIA Angelo Motta ha presentato le proprie dimissioni da consigliere dell’Ente Parco del Delta del Po. Per l’esponete di Sinistra Unita si è trattato di un gesto di protesta per la revoca da parte della presidente Tiziana Virgili dell’incarico di consigliere Ater a Lores Brusco, collega di partito di Angelo Motta. L’incarico rientrava negli accordi politici stipulati in occasioni delle elezioni provinciali di qualche anno fa, “in quanto il 5% della formazione di Sinistra aveva permesso alla Presidente di vincere lo scontro con Antonello Contiero”, almeno secondo quanto riportato dallo stesso Motta. “Le tensioni nate con il consigliere Ater Domenico Romeo, del Pd – sempre secondo la ricostruzione dell’esponente di Sinistra Unita – avrebbe portato la presidente Virgili a sollevare Brusco per affidare il suo posto a Sandro Gino Spinello”. “Mi dispiace – ha commentato Motta - ma non permetto che la forza politica a cui appartengo venga bistrattata in questo modo”.
Rosolina
turismo
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Marketing territoriale a Ca’ Vendramin
sport
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Gotti all’istituto comprensivo di Porto Viro pag.
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è un marchio registrato di proprietà Srl
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it
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Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 marzo 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Polesine Acque bilancio ok, ma debiti con i Comuni pag. 22
Spazi aperti
Letteratura
Si svolgerà il prossimo 18 maggio presso il Centro di Formazione professionale “Fondazione Cavanis” di Chioggia l’annuale “Festa della famiglia” che in questa edizione si arricchisce di un significato particolare dal momento che si celebrano i 60 anni di presenza dei Padri Cavanis a Chioggia e della fondazione della scuola. L’evento ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Chioggia. La festa avrà inizio alle ore 18 e proseguirà fino alle 22 circa. Il programma prevede alle 18 la Santa messa in Cattedrale aperta a tutta la cittadinanza, alle 19 la visita ai laboratori dell’Istituto, alle 20 si procederà con le premiazioni degli allievi più meritevoli e il saluto delle autorità. La conclusione della serata è affidata al Gruppo Artistico Cavanis che presenterà, con inizio alle 21, il proprio spettacolo. Durante l’evento sarà disponibile un punto ristoro all’interno dell’Istituto.
12 progetti beneficieranno di un contributo
Regione Referendum
Una ciclabile collegherà il Delta a Chioggia
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
di
Provincia Servizi
La passeggiata romantica verrà completata pag.
IL 18 MAGGIO C’È LA “FESTA DELLA FAMIGLIA”
“Biblioteche e Archivi Storici”
di Masiero M.Silvia -Via A.Mario, 41 Adria
Delta
Istituto Cavanis di Chioggia
pag.
Il primo romanzo di Lina Ellina “Il veneziano” pag.
I cittadini veneti chiedono più autonomia pagg. 24-25
trasporti
Ferrovie, indagine conoscitiva sulla qualità del servizio
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Cultura
pag.
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Museo Correr, fino al 15 giugno “Il Tiziano ritrovato” pag. 29
Il bando “Biblioteche e Archivi Storici”, promosso dalla fondazione Cariparo, consentirà a 50 enti e istituzioni del territorio (comuni, istituti superiori, enti pubblici e privati, o religiosi, ecc) di ristrutturare o riqualificare biblioteche e archivi storici di loro proprietà, tutti accessibili al pubblico, di migliorare la conservazione e la fruizione delle collezioni, di acquistare arredi ed attrezzature funzionali al potenziamento del servizio offerto. 1.2 milioni di euro è lo stanziamento complessivo messo in campo, con l’impegno di coprire, per ciascun progetto, fino all’80% del costo totale degli interventi. Saranno 12 i progetti che verranno finanziati: la scuola materna Tassina di Rovigo, i comuni di Adria, Bergantino, Giacciano con Baruchella, Loreo, Papozze, la parrocchia dei santi Apostoli di Adria, l’abbazia del Pilastrello a Lendinara, l’istituzione Boldrin di Lendinara, il Consorzio di Bonifica di Rovigo, l’Accademia dei concordi di Rovigo e l’istituto compresivo Rovigo 3.
I nostri vent’anni Aprile 1994 - Aprile 2014
Compleanni Era l’aprile 1994 quando il primo numero de La Piazza è stato distribuito ai lettori. Nato da un’idea di Giuseppe Bergantin, da vent’anni è il giornale che si occupa dell’informazione locale e dell’approfondimento. Tagliato l’importante traguardo la testata si appresta a vivere una nuova stagione editoriale
Da 20 anni, dentro al Da “quattro amici al bar” a un’azie gente.
di Giuseppe Bergantin
Q
uesta storia potrebbe cominciare come le prime note di una celebre canzone di Gino Paoli, “Quattro amici al Bar”. Il bar in questione era un bar di
Cavarzere, la città da dove è partito tutto questo, si chiamava Bar Lincetto, ed era il ritrovo mio e dei miei amici dopo il lavoro. I discorsi di quegli anni non erano tanto diversi da quelli dei giovani di oggi, “qui non succede mai niente”, “non c’è alcuna possibilità”, “questa citta è morta”… e via così. Questo tipo di approccio alla vita mi ha sempre dato sui nervi, ora come allora, ed è da questa semplice repulsione che è nata la nostra avventura. Un giornale che finalmente raccontasse le nostre comunità dal basso e che arrivasse a tutti gratuitamente e permettesse così di partecipare alla vita della propria città. La sfida folle fu quella di proporre un
giornale che arrivasse a casa di tutte le famiglie in territori considerati, per dirla elegantemente, poco interessanti dai giornali e dalle tv locali di quei tempi. Tra quegli amici del Bar Lincetto, ne trovai uno, Mauro Badiale, oggi brillante dirigente, che condivise con me questa pazzia, lui scriveva e io trovavo la pubblicità. Partì così questa avventura. Questi vent’anni sono stati costellati da grandi successi e cocenti difficoltà, ho conosciuto gente straordinaria come Elisa Conselvan, la prima collaboratrice della Piazza, tuttora con noi, Nicola Ballerin, Cristian Binato e Alessandro Zanierato, talenti unici che hanno contribuito in ma-
niera determinante al progetto, giornalisti come Irene Lissandrin e Ornella Jovane che hanno curato lo sviluppo nazionale del progetto e ho avuto la fortuna di incontrare Valeria Marcato che, come nel tipico sogno americano, è arrivata come una giovanissima venditrice desiderosa di imparare ed è diventata, dopo 15 anni, proprietaria di questa meravigliosa testata. In tanti anni ho conosciuto e cercato di insegnare il lavoro a centinaia di giovani, fare il lavoro che ti appassiona non ha prezzo… ricordatevelo sempre. Vorrei chiudere ricordando il motto di Steve Jobs, “siate folli, siate sempre affamati”.
La piazza di Cavarzere
20 anni fa, in quel bar, questo ha fatto la differenza. Tanti auguri La Piazza!
I dIrettorI responsabIlI che sI sono avvIcendatI In vent’annI dal 1994 al 2003
P
ietro Conforto Pavarin guidò la Piazza dagli albori fino al 2003. Scrittore e pubblicista fu tra i primi a credere in questo progetto. articolo beppe
dal 2003 al 2009 Irene lissandrin
Q
uanti ricordi... la mia prima intervista da collaboratore a Massimo Barbujani, commerciante di Adria, sempre con qualcosa da dire. La prima coordinazione di edizione: Adria, che è diventata poi la mia città per quattro anni. La chiamata di Padova, il lavoro di direzione dalla redazione di corso Stati Uniti. Sette anni, dal 2002 al 2009, per uscire dal Veneto e aprire otto edizioni a Roma, nove nel ferrarese, nove a Bologna, cinque a Firenze, dieci a Torino, nove a Milano. Quanto lavoro, quanti collaboratori, che gioie e sofferenze per dirigere un gruppo arrivato a distribuire oltre 1 milione e mezzo di copie al mese. E per tutto questo la mia immutata stima e riconoscenza per l’incredibile occasione vissuta grazie al “mio” editore Giuseppe Bergantin.
dal 2009 al 2010 Germana Urbani
L
a Piazza compie 20 anni in un momento storico molto particolare. L’informazione oggi è globale e raggiunge un lettore in ogni luogo e momento della giornata. Grazie alle nuove tecnologie in molti hanno smesso di recarsi all’edicola e guardare i telegiornali: basta accendere il telefono un attimo, digitare una parola e la notizia che si stava cercando appare. Tutto sembra più semplice e godibile, eppure è così solo in apparenza. Di tutto ciò che “consumiamo in rete” rimane pochissimo dentro di noi. La Piazza, invece, è un’altra cosa. Viene a trovarti a casa, parla del tuo paese, della gente che conosci e resta per un buon caffè. La Piazza è di famiglia. Così è stato per me quando sono stata direttore: mi sentivo in famiglia e di famiglia. E la famiglia erano tutti i cittadini dei paesi veneti e dei quartieri delle città italiane di cui raccontavamo mese dopo mese. E credo che proprio in questo stia il segreto di questo free press e la sua grande potenzialità: non cercare di raccontare il mondo intero minuto per minuto. Ma raccontare col gusto dell’approfondimento ciò che accade a casa nostra. Personalmente sono stata fiera di firmare questa testata e di riceverla a casa mia.
dal 2010 al 2014, Mauro Gambin
M
i ricordo che un giorno Germana Urbani tirò fuori dalla borsetta una copia del giornale La Piazza. “Ecco - disse questo è il giornale che fa al caso nostro, perché è un giornale dedicato al locale. Potremmo cercare di aprire un’edizione nel Montagnanese. Che dite?”. La domanda era rivolta a me e a Guglielmo Frezza, oggi direttore della Difesa del Popolo. Ci convinse, a dire il vero non ci volle molto, perché al tempo cercavamo di fare i giornalisti ma soprattutto cercavamo di essere utili al nostro territorio. Del Montagnanese non si occupava nessuno, qualche riga di tanto in tanto nei quotidiani locali, prevalentemente incidenti stradali, nonni centenari, qualche sagra paesana, niente altro. Cercavamo invece qualcosa in più: pagine da poter dedicare alle tante persone che in questo fazzoletto di terra lavoravano duramente, volevamo parlare dei nostri sindaci, delle associazioni che con poche risorse erano in grado di fare cose straordinarie, degli artigiani e delle difficoltà che già incontravano al tempo. Nacque così La Piazza del Montagnanese ed ebbe esordio anche la mia carriera giornalistica. Scrivere della mia gente, del posto in cui sono nato e cresciuto mi parve un privilegio. Dopo quasi 10 anni sono ancora qui.
Aprile 1994 - Aprile 2014
La Piazza oggi
l territorio nel
enda che da 20 anni fa informazione Vent’anni di informazione
E’ cambiato come si scrive una notizia e come la si riceve di Mauro Gambin
1994
OGGI
Negli ultimi vent’anni l’informazione è cambiata più di quanto non lo abbia fatto negli ultimi cent’anni. Pur senza scomodare Gutemberg, pare semplice constatare che dal ’94 il modo di comunicare le notizie e di riceverle è cambiato in modo profondo. Vent’anni fa Internet non era ancora così diffuso e dalla redazione, per un’intervista telefonica o per fissare un appuntamento, si usava il telefono fisso. Le foto si scattavano con la macchina fotografica. Tutto qui: esisteva il lavoro quotidiano di approvvigionamento delle notizie, una tastiera con cui trasformarle in articoli e la carta che le avrebbe portate a destinazione. Oggi mail, blog, facebook, twitter sono un proliferare di informazioni, basta accendere il computer per essere investiti da una valanga di messaggi tra i più disparati: dall’invettiva contro l’ennesimo scandalo, che ha come protagonista la politica, al fatto di sangue accaduto in Polinesia, dalle rubriche su come voler bene agli animali esotici, alla dieta a base di seitan, fino alla cura del giardino zen. Le nuove tecnologie stanno imponendo dei mutamenti radicali. Oggi il me-
stiere del giornalista più che con il verbo “scrivere” fa i conti con il verbo “cliccare”, sulla tastiera, con l’acronimo www, dietro al quale si apre un mondo nuovo on line: giornalismo on-line, ufficio stampa on-line quasi ogni cosa che attinente al sapere è on-line tanto che viene messo in dubbio il futuro della carta. Bene per gli alberi, ma che dire di come cambierà il modo di percepire il mondo là fuori? Quanto deve essere vicina una notizia per ritenere che ci riguardi? E quante notizie è necessario ricevere ogni giorno per consideraci informati? Qui a “La Piazza” ce lo siamo chiesti convenendo che se da un lato il progresso tecnologico ha permesso di comunicare di più, fornendo più mezzi e più opportunità per mettersi in contatto con altre persone, ha creato però anche una situazione in cui le comunicazioni sono sempre più a distanza e sempre più silenziose. Per quanto ci riguarda, pur non avendo nulla contro le nuove tecnologie che anzi implementeremo, continueremo ad occuparci del locale, dell’approfondimento perché siamo convinti che la gente veramente informata viva meglio.
Con i suoi vent’anni di storia, di notizie e di pubblicità, La Piazza oggi è presente in circa 100 comuni delle provincie di Venezia, Padova e Rovigo. La redazione e la sede centrale sono da poco nella nuova sede di Via Lisbona 10, a Padova, da dove si realizzano ogni mese le 14 edizioni distinte del giornale. La preparazione di ogni uscita coinvolge centinaia di persone, che, con passione e dedizione, ogni giorno lavorano al massimo affinché il giornale risulti interessante e piacevole da leggere, ben confezionato, con pubblicità accattivanti e del territorio, puntuale nelle case delle famiglie dei comuni raggiunti. Il giornale che ogni mese trovate nella cassetta della posta è il risultato sinergico dell’impegno di tantissime professionalità: giornalisti, corrispondenti, commerciali, grafici, amministrativi, marketing, telemarketing, distributori, supervisori, stampatori e confezionatori. Tutti, interni o esterni, contribuiscono quotidianamente ad ognuna delle oltre 250.000 copie de La Piazza. Come ogni azienda, Give Emotions, società editrice de La Piazza, è fatta di persone, tutte coinvolte ed appassionate al proprio lavoro. Per questo La Piazza oggi sono tutti loro, una squadra, una famiglia. E per questo ci tengo a ringraziare tutti loro, per l’impegno, la fiducia e anche per i sacrifici che, come in ogni famiglia, anche nella nostra si sono fatti e si faranno. Ci tengo a ringraziare uno ad uno tutti… perché senza di voi La Piazza sarebbe “solo” un giornale. Grazie a Giuseppe Bergantin, fondatore e colonna portante del giornale, per la sua grinta e la sua determinazione. Grazie a Mauro Gambin, direttore responsabile, e a Ornella Jovane, redattore capo, che ogni mese, assieme a Nicola Stievano, Alessandro Abbadir e Germana Urbani, coordinatori, tutti i giorni tessono le fila di ogni articolo e di ogni notizia. Grazie alla rete commerciale e quindi a Carmen Turatti, Gabriele Bullo, Gianni Patella, Leonardo Crema, Marco Lanza, Alessandro Rigato e Giulia Dal Degan: senza di loro e dei loro tanti clienti La Piazza non prenderebbe forma. Grazie a Monica Motta, Giada Manfron, Elisa Conselvan e Chiara Colò, che ogni giorno gestiscono il reparto amministrativo con responsabilità e senza mai far mancare un sorriso. Grazie a Manola Rado, Katia Zanuso e a Massimo Mattiello, che impaginano ogni articolo e che realizzano e gestiscono ogni bozzetto pubblicitario pubblicato su La Piazza, trovando sempre soluzioni e gestendo sempre al meglio le inevitabili emergenze. Grazie a Fabio Vallese che ogni mese lotta contro il tempo e contro i kilometri per seguire la produzione. Grazie ai corrispondenti Cristiano Aggio, Giovanna Bellemo, Silvia Boscaro, Marta Boscolo, Sara Boscolo, Maria Brocca Vesna, Elisa Cacciatori, Martina Celegato, Alessandro Cesarato, Nicola Cesaro, Alain Chivilò, Filippo De Gaspari, Francesca De Luca, Mattia De Poli, Eugenio Ferrarese, Denise Formigaro, Roberta Giacomella, Manuel Glauco Matetich, Massimiliano Granato, Susanne Humplestetter, Cristina Lazzarin, Renato Malaman, Martina Maniero, Roberto Marangoni, Nicoletta Masetto, Emanuele Masiero, Laura Organte, Alessandro Orlandin, Roberta Pasqualetto, Giacomo Piran, Alessandro Ragazzo, Melania Ruggini, Nicola Ruzza, Lino Segantin, Nicla Sguotti, Nicol Stefani Veronioca, Francesco Sturaro, Paola Teson, Silvia Tessari, Miriam Vianello, Lorenzo Zoli che ogni mese ci rappresentano nel territorio. Grazie a Rotopress, Jolly Rogers e a Tecnopak, società che insieme e da tanti anni trasformano in prodotto finito il lavoro quotidiano di tutti noi. Grazie anche a tutti i consulenti e gli studi professionali che ci seguono e che fanno parte della nostra grande famiglia. E grazie alle tantissime attività commerciali e aziende che ogni mese scelgono La Piazza per la loro pubblicità, senza il loro prezioso contributo nulla di ciò sarebbe possibile. Grazie di cuore a tutti, La Piazza oggi siete voi!
cuore della
di Valeria Marcato
4 Argomento del mese I DATI 2013 Il Veneto è la prima regione italiana per presenze turistiche. Ci sono stati 61 milioni e 533.281 pernottamenti registrati, di fatto un – 1,3%; in numeri assoluti, rispetto all’anno precedente. In termini assoluti però i turisti sono aumentati sono 15.984.972 quelli che, dal resto d’Italia e da tutto il mondo hanno scelto la nostra regione
Turismo in Veneto: aumentano
di Alessandro Abbadir
Calano le prenotazioni negli alberghi da 1-2 stelle, mentre aumentano in quelli da 4 e 5 stelle
L’Anci Veneto: puntare sempre più sul turismo culturale, valorizzando il patrimonio delle ville
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urismo in Veneto, i numeri sono davvero importanti e danno la dimensione di un settore che se potenziato e razionalizzato, può contribuire davvero ad uscire dal tunnel della crisi la nostra regione. Il settore nel 2013 ha risentito di una piccola diminuzione in termini di pernottamenti, ma in termini di presenze fisiche i turisti sono aumentati. Ma vediamo le cifre. Il Veneto è la prima regione italiana per presenze turistiche. In termini assoluti nel 2013 i turisti sono aumentati: sono 15.984.972. C’è stata una crescita dell’1,1 per cento rispetto al 2012. Sono stati invece 61 milioni e 533.281 pernottamenti registrati nelle strutture ricettive, di fatto un – 1,3%; in numeri assoluti, rispetto all’anno precedente. Cioè ci sono più turisti ma pernottano di meno e si trattengono meno giorni sul territorio. Calano gli italiani ma la loro assenza è compensata da un +2,4 per cento dei turisti stranieri, che ormai rappresentano oltre il 65,5 per cento di quelli che giungono nel Veneto. Fra gli stranieri la quota di gran lunga più alta è quella dei turisti di lingua tedesca, con la Germania che porta 2.355.590 visitatori e l’ Austria con 746.93. I turisti stranieri di lingua tedesca, rappresentano in termini di arrivi, un quinto del totale, e quasi il 30 per cento di tutti gli ospiti stranieri. Ma non ci sono solo loro. La Cina si colloca al 5° posto, con
nEllE provincE di vicEnza bElluno E trEviso
Grande Guerra, itinerari per ricordare il centenario
I
l ricordo dei luoghi della Grande Guerra come meta turistica. Il tutto per farne un’occasione di rivisitazione in nome della pace, della fratellanza e dell’ospitalità dei luoghi dove si fronteggiarono gli eserciti contrapposti: Dolomiti, Altopiano di Asiago, Monte Grappa, fiume Piave. Nel territorio del Veneto persero la vita nella guerra contro l’Austria (1915-18) i soldati di 23 nazionalità diverse. Sull’altopiano di Asiago vi sono testimonianze di soldati provenienti addirittura dal Ghana. L’Italia entrò in guerra un anno dopo le potenze europee e cioè il 24 maggio 1915. Per essere pronti nel migliore dei modi all’anniversario verrà realizzato, finanziato dalla Regione un corso di specializzazione, per un totale di 45 posti disponibili, rivolto ai possessori dell’abilitazione professionale di Guida turistica, Accompagnatore turistico, Guida naturalistico – ambientale o Guida alpina, con registrazione nell’albo delle province di Belluno, Treviso e Vicenza. L’iniziativa è promossa dalla Associazione Temporanea di Scopo “Grande Guerra” (composta dai Consorzi di Promozione Turistica di Asiago, Marca Treviso, Belle Dolomiti e Vicenza ) nell’ambito del progetto regionale “Itinerari della Grande Guerra – Un Viaggio nella Storia”. L’organizzazione è affidata alla Fondazione Centro Produttività Veneto (CPV) di Vicenza. Info: www.cpv.org Insomma chi vorrà visitare i luoghi della Grande Guerra troverà personale preparato a dare spiegazioni davvero dettagliate.
539.373 turisti, e la Russia al 9 posto, con 315.401. Ci sono poi ovviamente arrivi da Francia, Regno Unito e Stati Uniti nella top ten. Ancora più significativa la diminuzione degli italiani in termini di pernottamenti (– 6%), dove la crescita dell’1,2 per cento dei pernottamenti stranieri non compensa la perdita complessiva. L’assessore al turismo della Regione Veneto Marino Finozzi è però soddisfatto. “Il Veneto - afferma Finozzi - conferma il suo appeal turistico per gli ospiti provenienti dall’estero, e il suo primato nell’economia italiana dell’ospitalità, arrivando ad oltre un sesto delle presenze nazionali. Serve una vera politica turistica nazionale cambiando la politica fiscale ed eliminando la burocrazia, in modo da aumentare la concorrenzialità e la redditualità delle nostre imprese turistiche”. Ma andiamo nel dettaglio delle tipologie di turismo della nostra regione. Le presenze nelle spiagge hanno subito un calo, attribuibile anche al maltempo che ha investito il Veneto fino a tutto giugno 2013: -2,8 per cento sia negli arrivi sia nelle presenze. Ottimo invece il risultato delle città d’arte che fa un +3,2% degli arrivi e +2,3% delle presenze. Ciò conferma il crescente l’appeal delle mete culturali. Anche le località termali, dopo anni di stasi e qualche declino, hanno avuto un +2,5% degli arrivi e la stabilità delle presenze. Al lago e in montagna si nota
invece una stabilità degli arrivi (rispettivamente +0,1% e -0,4%), ma una riduzione delle presenze (per il 2014 ci si aspetta invece il boom, viste le nevicate di quest’anno). In giro per turismo però ci va sempre più chi ha soldi. Pesante il calo negli alberghi a 1 e 2 stelle che piombano ad un -7,8 per cento. C’è per la prima volta un calo delle presenze in quelli a 3 stelle: -1,7. Crescono invece i 4 stelle (+ 3,6 per cento) e quelli a 5 stelle e di lusso (+2,8 per cento). Ottima performance dell’agriturismo +8,5%. L’associazione dei comuni, Anci Veneto, chiede di valorizzare di più il turismo nelle città d’arte. “Il comprensorio città d’arte in Veneto - ricorda l’Anci- genera circa 8,5 milioni di arrivi (circa 50% del totale regionale) e 18,3 milioni di presenze cioè circa 30% del totale regionale”. “I dati emersi – ha spiegato Marco Boscolo Meo, responsabile FAI in un occasione di un convegno a Torreglia(Pd) organizzato da Anci - hanno dimostrato in maniera che la cultura non solo rappresenta l’elemento necessario ad ogni individuo per la propria crescita personale, ma assieme al turismo di qualità, può costituire uno dei punti strategici e un fattore trainante di rilancio per gran parte dell’economia italiana e soprattutto della nostra regione”.
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Argomento del mese 37 5 Il Polesine
o gli stranieri, calano gli italiani A settembre la quinta edizione del World Heritage Tourism Expo
Da Assisi a Padova il Salone del turismo dei siti Unesco di Nicola Stievano
U
n filo rosso lega Padova ad Assisi, città unite dal genio di Giotto e dalla secolare presenza dei Francescani. Ora c’è un aspetto in più che rinsalda il legame già stretto fra le due città. E’ il World Heritage Tourism Expo, il Salone dedicato alla promozione e valorizzazione dei siti patrimonio dell’Umanità che per la quinta edizione si sposta dalla città umbra a quella del Santo. L’esposizione si terrà nella prestigiosa cornice del Palazzo della Ragione, dal 19 al 21 settembre prossimi, con l’obiettivo di dare massima visibilità agli espositori. Per Ivo Rossi, Vice Sindaco reggente della città di Padova: “Questo è un evento che rafforza il legame tra Assisi e Padova, gemellate grazie alle mani creative di Giotto e all’umanesimo francescano”. Il format non cambia: spazi espositivi aperti al pubblico con ingresso libero, convegni di approfondimento, momenti di animazione, incontri riservati agli operatori e alla stampa di settore. Già si registrano novità in termini di presenze tra gli espositori e gli operatori che si presenteranno al WTE, ma è ancora riserbo da parte degli organizzatori, che, comunque, intendono superare i numeri dell’edizione 2013, quando sono stati oltre 150 i tour operator e i buyer turistici accreditati all’Expo, provenienti da Italia, Francia, Gran Bretagna, Nord Europa, Canada, Stati Uniti, Giappone e 90 i siti Unesco presenti, tra cui, oltre ai tanti italiani, quelli di Giordania, Croazia, Malta. Per Claudio Ricci, Sindaco di Assisi e Presidente di Associazione Città e Siti italiani Patrimonio dell’UNESCO, “Il WTE si propone di creare un punto di incontro tra il mondo della cultura e quello dell’economia, con l’obiettivo di favorire la commercializzazione di prodotti turistici riguardanti i luoghi Unesco. Un dato interessante è che se il turismo mondo cresce del 5% quello italiano cala del 4.6%. Anche di questo si parlerà durante il WTE”. In contemporanea si svolgeranno anche le Giornate della Dieta Mediterranea, a Padova Fiere in concomitanza con Expobici, con presenze da Spagna, Grecia, Marocco e, da quest’anno pure Cipro, Croazia e Portogallo.
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Turismo di visitazione
Scommessa sui prodotti del territorio D
a tempo i progetti che riguardano il Turismo polesano non sono più esclusivamente rivolti alla zona balneare di Rosolina o di Porto Tolle. Il turismo stagionale legato alla spiagge rimane una delle voci più importanti per l’economia del territorio, ma negli anni sono cresciuti anche i progetti che propongono tutto il territorio come proposta per un’offerta turistica. “Il così detto museo diffuso”, come lo definisce l’assessore provinciale Laura Negri. Una proposta che anziché sul soggiorno, con periodi di uno o due settimane, punta sulla visitazione e quindi su pernotti brevi (uno o due giorni) intercettando i grandi flussi di turisti richiamati da Venezia, Verona, Padova oppure dallo stesso turismo balneare. Quella che cambia, appunto, è l’offerta: per il turismo di rivisitazione, l’attrazione è il territorio, quello del Delta è tra i più affascinanti d’Europa per quanto riguarda le zone umide, oppure i centri storici e culturali come i musei, le mostre al Roverella (quella in corso, “l’Ossessione nordica”, promette visite record) oppure la stessa campagna e suoi prodotti tipici. Quest’ultimi rappresentano un patrimonio importante e la Provincia sembra disposta a scommetterci. Recentemente infatti le eccellenze polesane hanno trovato posto nel settore agrifood della fiera Vinitaly, lo stand della provincia di Rovigo infatti è stato allestito per il grande appuntamento I progetti della nel capoluogo veronese che ogni anno Provincia puntano coinvolge un vasto pubblico internazioa promozionare nale. l’intero territorio A fianco del Soave o dell’Amarone, polesano dunque, sono stati presentati i prodotti del territorio rodigino come l’aglio bianco polesano dop o l’insalata di Lusia Igp. Il Vinitaly è stata una vetrina che ha permesso di entrare in contatto con un vasto mondo di ristoratori, buyers, consumatori e poter così promuovere il territorio, sviluppando le prospettive delle filiere e il potenziale di attrazione del Polesine. Molti i visitatori che hanno chiesto informazioni operatori balcanici, croati, sloveni e bulgari si sono dimostrati molto interessati all’offerta polesana. Del resto il mercato alimentare rappresenta oggi un asset strategico importante per il prodotto italiano e, in questo contesto, il Polesine può vantare le proprie eccellenze.
6 Porto Viro Sanità Novità alla casa di cura Madonna della salute
Aperto l’ambulatorio per la cura della cefalea Si tratta della prima struttura in Polesine dedicata a questa patologia che affligge l’8,70% dei veneti di Elisa Cacciatori
Dare il buon esempio
L
a casa di cura Madonna della salute di Porto Viro ha aperto le porte del primo ambulatorio in Polesine dedicato esclusivamente alla diagnosi e alla cura della cefalea, una vera e propria malattia che colpisce quotidianamente migliaia di persone. “Abbiamo avviato questo nuovo ambulatorio che opera in regime di convenzione con il sistema sanitario perché abbiamo apparecchiature e risorse che ci permettono di gestire la diagnosi in maniera completa - spiega il responsabile dell’ ambulatorio e consiglie- che la cefalea è riconosciuta come una malattia re della sezione triveneta della Sisc (Società sociale che fa perdere decine e decine di milioni italiana per lo studio della cefalea) Eraldo di ore lavoro ogni anno e che incide profondamente sulla qualità della Barcaro – siamo invita di chi ne è colpito, fatti supportati da Tac, Il servizio viene oltre che della sua famirisonanza magnetica, offerto in regime glia. “Gli studi epidemiostudio neurofisiopato- di convenzione logici – aggiunge Barcalogico, elettroencefalo- con il sistema ro - mostrano che una grafia, poliambulatorio sanitario percentuale oscillante tra e psicologi. C’è quindi la possibilità di qualificare al meglio la diagnosi ot- il 15% e il 18% della popolazione femminile timizzando la terapia e riducendo sensibilmente e superiore al 6% di quella maschile presenta il fenomeno dell’abuso di farmaci conseguenti attacchi cefalgici disabilitanti. Non solo, ma la a diagnosi non corrette”. E’ bene infatti sapere cefalea cosiddetta “lifetime” (ovvero almeno
La casa di cura Madonna della salute di Porto Viro
un episodio intenso-disabilitante durante la vita) raggiunge il 75% delle donne e il 60% degli uomini. Possiamo affermare che in media, in provincia di Rovigo, oltre 20 mila persone sono affette da cefalea. Nonostante questi numeri, siamo di fronte ad una patologia ampiamente sottovalutata. Ma è essenziale che le persone comprendano che è possibile smettere di soffrire di mal di testa riuscendo a risolvere problemi che si trascinano da anni”. Secondo un’indagine Istat condotta su 60mila famiglie d’Italia nel 2005 la cefalea viene definita come una delle malattie croniche più diffuse e l’8,70% dei veneti ha dichiarato di soffrirne.
Gong è un'applicazione di ultima generazione, è stata concepita come rete di comunicazione capace di fornire informazioni a tutti i cittadini presenti sul territorio, desiderosi di informazioni Gong può è un'innovativa UTILI e a PORTATA di MANO. Gong informatiAPP sui servizi pubblici come trasporti, il servizio GRATUITA per smartphone e acquedotto, un'allerta meteo. Ma anche di un evento culturale come un concerto o una tablet che consente di accedere in manifestazione sportiva, la ricerca direale, un'offerta particolare tempo da qualunque luogo, su un prodotto o di un servizio (una cena, un meccanico.. ecc.) Moltoasentita la necessità di un lavoro e anche su questo GONG ci può tutta unaèserie di informazioni utili sui servizi ai cittadini. essere d'aiuto. Attualmente GONG è scaricabile sui Market principali, oppure scansionando il QrCode. Apple
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Educazione civica con il cane
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’educazione civica si impara a scuola… con gli amici a quattro zampe ! E’ questa l’ultima iniziativa portata in campo dalla polizia locale di Porto Viro con il comandante Mario Mantovan che si è fatto promotore di una particolare lezione, con il proprio cane a seguito, alla primaria Monsignor Sante Tiozzo di Donada. La lezione si è articolata in due distinte parti. In classe, il comandante ha spiegato ai piccoli alunni che il cane è un essere vivente con nome e cognome e con carta di identità rappresentata da un microchip sottocutaneo. Con l’aiuto dell’amico a quattro zampe Ciaki Mantovan, che come da normativa ha assunto il cognome del nucleo familiare di appartenenza, il gruppo si è spostato all’esterno per imparare che cosa fare e come comportarsi quando il cane fa dei bisognini. Il comandante ha quindi spiegato che il conduttore responsabile deve avere sempre con sé la paletta e il sacchettino di nylon, mostrando ai ragazzi come sia facile raccogliere le deiezioni canine servendosi di questi appositi strumenti. “L’esperienza positiva è stata fatta con una scolaresca della scuola elementare monsignor Sante Tiozzo – spiega Mantovan – ma è certo in questo senso che la polizia locale è a disposizione di tutte le maestre che vorranno invitarci per fare una lezione di educazione civica su una materia che in quest’ultimo periodo sembra sia diventata uno dei più grossi problemi che vi sono nelle città”. E proprio in questo senso il fenomeno ha una certa rilevanza a Porto Viro, dove l’inciviltà che è senza dubbio da ricondursi ai padroni e non agli animali domestici, continua a lasciare letteralmente il segno lungo marciapiedi, piazze e aree del verde pubblico. In questo senso è facile capire come sia importante dare il buon esempio alle nuove generazioni. El.Ca.
“Vivi Porto Viro” E’ nata l’associazione di giovani imprenditori locali Tra gli obiettivi del nuovo sodalizio, l’impegno per far crescere il turismo
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E
’ nata l’associazione di commercianti e artigiani “Vivi Porto Viro”. La presentazione ufficiale del nuovo sodalizio che trae spunto dalla voglia di ravvivare il centro di Contarina è avvenuta nella sala consiliare del palazzo municipale alla presenza dell’assessore regionale Isi Coppola. Scopo principale della realtà è di dare infatti nuovo impulso alla località portovirese che accomuna tutte le attività gestite e dirette dal gruppo di giovani imprenditori che si sono messi in gioco con particolare entusiasmo. Presidente dell’associazione è Marco Brisotto, intervenuto alla presentazione con i componenti Mirco Guarnieri, Mattia Mantovani, Antonio Viviani, Andrea Casellato ed Elisa Ferro. In occasione dell’incontro, i rappresentanti del sodalizio hanno presentato e illustrato brevemente i punti guida del loro programma. Tra questi, spicca in particolar modo l’intento di incentivare il turismo nel territorio coinvolgendo l’Istituto turistico Colombo, ma
gioca un ruolo importante anche la rivitalizzazione di piazza Repubblica attraverso attività quali il mercato, le sagre, le fiere e i concerti, tutti eventi che in una maniera o nell’altra porteranno un risvolto positivo alle attività dell’area. In questo senso sarà dedicata particolare attenzione a Corso Risorgimento che sarà oggetto di recupero attraverso la pedonalizzazione di alcuni tratti di strada. Tra le iniziative commerciali pensate, e attualmente in fase di elaborazione, vi è inoltre l’attivazione di un’iniziativa che, attraverso la distribuzione di una tessera, permetterà di accumulare sconti tra vari negozi facenti capo al sodalizio. Il gruppo di commercianti e artigiani che si pone come sodalizio apolitico e senza scopo di lucro aperta a chiunque sia interessato a incentivare l’economia e le attività dell’area è presente nel web attraverso il social network Facebook dove è stato creato l’omonimo gruppo. El.Ca.
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8 Porto Viro Elezioni amministrative Il prossimo 25 maggio si voterà per il rinnovo del consiglio comunale
Noti i nomi, ora restano da definire le alleanze
Non si sa ancora quale direzione prenderà la lista “Porto Viro cambia verso” e il “Gruppo decidiamo insieme”. Stessa incertezza per “Porto Viro pulita” di Elisa Cacciatori
A
lla data attuale, manca poco meno di una sono circolati senza avere alcun fondamento. Il canventina di giorni alla presentazione delle liste didato per il movimento capeggiato da Beppe Grillo elettorali e lo scenario politico portovirese co- a Porto Viro sarà Sante Crepaldi. E’ cosa invece ormai assodata da tempo la mincia, definirsi con una sempre maggior chiarezza. Se da un lato pare sia tempo per alleanze e grandi candidatura dell’attuale assessore Doriano Mancin a coalizioni, dall’altro l’atmosfera risulta essere più capo di una lista civica indipendente che è appoggiastatica definendo i tracciati di chi sceglie di correre ta da Forza Italia, come più volte ricordato dal consida solo. E’ questo il caso di Thomas Giacon con la gliere regionale Mauro Mainardi, e dall’associazione sua civica “la tua Porto Viro” di cui già ha svelato portovirese di recente formazione dei “Giovani con Doriano”. alcuni particolari, scelta inveL’altra parte del centro dece ancora lontana per le altre La corsa del M5S liste. Cambia quindi il nome del e del suo candidato stra appoggia invece, in quella che è ormai una notizia certa gruppo “progetto Porto Viro” Crepaldi molto anche se al momento non è lanciato circa un anno fa e si probabilmnte sarà stata confermata con ufficialiscopre pure un nuovo simbolo in solitaria tà dalla diretta interessata, la che da una veduta aerea del delta lascia il posto ai colori renziani della meridiana candidatura dell’attuale assessore allo sport e alla stilizzata di Piazza della Repubblica che si fonde ad cultura Maura Veronese a capo di una civica. Si ripresenterà in campo, dopo cinque anni in una vela. Un cambio di immagine che come spiegato dallo stesso Giacon all’insegna dello slogan qualità di consigliere comunale di minoranza, anche “Porto Viro è tua” vuole creare un rapporto paritario Antonino Tumiati con il suo “partito del diritto al lavoro”, mentre è attualmente in corso la formazione coi cittadini. Sempre nell’ottica di quella che pare essere una della lista “La Destra per Porto Viro” con Giuseppe corsa che non lascia spazio ad alleanze, è stata uf- Pullara. Resta quindi da capire, a questo punto, come ficializzata la candidatura dell’aspirante sindaco per la lista del Movimento Cinque Stelle di Porto Viro, saranno gestite le eventuali alleanze che si andrandopo un lungo periodo di riserbo e di falsi nomi che no a formare nelle prossime settimane. A questo
IN BREVE
“I
Il municipio di Porto Viro proposito c’è da chiedersi in che direzione procederà “Porto Viro cambia verso”, il gruppo nato a seguito della spaccatura interna del Pd portovirese e portato avanti dall’ex sindaco Gianni Franchi, che non si esclude potrebbe andare a convergere in una coalizione. Stesso intento, in questo caso palesato chiaramente attraverso una dichiarazione del capogruppo Maurizio Finessi, per il “Gruppo decidiamo insieme”. La medesima sorte potrebbe forse interessare anche le partite Iva rappresentate dalla civica indipendente“Porto Viro pulita” presentata da Tiberio Tessarin, affiancato da Claudio Mancin e Mirko Saia.
L’Intervento
Job Acts , un tutt’uno con l’insieme delle riforme del Governo Renzi di Franco Scantamburlo*
segue da pag.
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A questo si aggiunge l’ aspettativa innescata dalla promessa di ridurre la tassazione per i lavoratori con redditi inferiori ai 15 mila euro all’anno... beneficio annuo di circa mille euro netti in busta paga a partire da maggio. Serviranno alle famiglie per le necessità quotidiane. Una manovra, alla cui copertura, concorreranno i tagli della spending review. Ma la riforma generale annunciata riguarda ammortizzatori sociali in materia di sussidi di disoccupazione. Fa discutere l’introduzione del contratto unico a tutele crescenti e l’estensione del contratto a tempo determinato a tutti i settori, fino a 36 mesi senza causale. Qui il dibattito tra governo e forze sociali rischia un cortocircuito, tra chi grida alla eccessiva precarizzazione e chi invece vorrebbe affossare il metodo della concertazione. Da decenni si sono sempre previsti sacrifici per i lavoratori imprese e pensionati. Alle piccole imprese e artigiane, sta a cuore la riduzione del costo del lavoro a loro carico, anche se le politiche retributive nel mondo artigiano sono più fra le più alte. E’ dovuto alla vicinanza tra dipendente e imprenditore. Nelle imprese artigiane le retribuzioni di merito, sono riconoscimenti unilaterali per fideizzare il dipendente. Un paese che vuole difendere un minimo di Welfare, ha il dovere di armonizzare le tutele. E’ urgente una politica industriale per l’Italia manifatturiera. Su questo terreno si misurerà la forza innovatrice del Governo Renzi e cioè; sulla capacità di coniugare emergenza sociale a lotta alla disoccupazione. Nel paese c’è esasperazione, non basteranno i proclami per una Europa diversa serviranno cambiamenti incisivi perché l’Europa diventi il luogo della solidarietà e della difesa delle politiche sociali. Il Governo Renzi, dovrà dipanare dubbi sulle coperture finanziare e crescita. Il Job Acts ci porta ad esprimere un cauto ottimismo ma va misurato su ogni singolo provvedimento. Un appello al Governo: in un paese al rallentatore come l’Italia, è sì importante una nuova velocità di marcia, ma di più, arrivare alla decisione con il massimo del consenso. Non si commetta l’errore di riformare a prescindere. Quando si maneggia la Costituzione, l’attenzione deve essere massima altrimenti si dà la sensazione che la politica è tutta cattiva. Arrivare da soli non serve, meglio arrivare un giorno o un mese dopo, tutti insieme. *segretario dell’ Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”
Scuola “Mons.S.Tiozzo”
Il cortile ha finalmente un nome: “Parco del divertimento infinito”
l parco del divertimento infinito” è il nome scelto dagli alunni della primaria “Mons.S.Tiozzo” di Donada per il cortile della loro scuola. Ai due ingressi del parco che si trova a pochi passi da piazza Marconi, da qualche giorno è infatti possibile notare le targhe colorate che, in ricordo della festa di primavera del 22 marzo, definiscono con titolo e relativo disegno le caratteristiche dell’area verde così come viene vista dagli
alunni, principali fruitori dello spazio. L’idea arriva dall’associazione Gruppo iniziativa per l’ambiente che, attraverso il concorso “dai un nome al parco giochi del cortile della scuola” che ha interessato gli alunni del plesso, ha fatto sì che i piccoli studenti potessero cimentarsi nella creazione dei più svariati disegni e titoli volti a descrivere nella maniera più appropriata il parco, fino a qualche tempo fa ancora senza un nome. Durante la festa di primavera, alla
presenza degli assessori all’istruzione Doriano Mancin e all’ambiente Rosita Perazzolo, della fiduciaria Luciana Milani, del comandante della polizia locale Mario Mantovan, dei volontari dell’associazione presieduta da Vincenzo Mancin e dagli alunni con gli insegnanti e i genitori, sono state svelate le targhe. Il disegno di Alice Sgobbi e il titolo di Filippo Viselli sono stati selezionati, dalla giuria incaricata, per rappresentare il parco giochi. El.Ca.
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Porto Viro 9 Gemellaggio Una targa ricorderà il legame con gli emigrati che vivono nella cittadina brasiliana
La sala convegni intitolata a Veranopolis Partiranno questo mese i corsi organizzati per l’insegnamento del portoghese. Tranne il viaggio tutto il resto sarà spesato dall’amministrazione veranense di Elisa Cacciatori
L
a sala convegni della biblioteca all’ex macello è stata intitolata alla cittadina di Veranopolis. Alla giornata dedicata alla scopertura della targa hanno eccezionalmente partecipato con il sindaco Geremia Gennari il collega veranense Carlos Alberto Spanhol con il presidente del consiglio comunale Vladis Josè Scorsatto, l’assessore Marcio Francisco Primieri e il consigliere Celito José Bortoli. “Oggi è una giornata che per chi ha vissuto questi 12 anni supera ogni aspettativa – ha considerato Gennari
In biblioteca
Gennari: “A Rio Grande du Sul ho scoperto l’italianità, ho scoperto cosa significa avere delle radici - Quando è nato il gemellaggio sembrava inverosimile e difficile da concretizzare e il più scettico ero io; immaginare di arrivare ad oggi sarebbe stato impossibile. E’ un momento molto significativo, che porta una certa carica di emozioni, siamo qua
ad abbracciarci dopo 12 anni. A Rio Grande du Sul ho scoperto l’italianità, qua siamo avvelenati dalla politica, là abbiamo scoperto cosa significa avere delle radici e un legame. Il valore di questo gemellaggio non è espresso in nessun’altra parte d’Italia, è il più vero, costruttivo e duraturo”. Ricordando come a Veranopolis sia stato intitolato un palazzo residenziale a Porto Viro e un centro d’accoglienza al portovirese Girolamo Astolfi, durante la cerimonia è stata introdotta la
La bacheca con le offerte di lavoro stagionale
C
ome ogni anno anche nel 2014, in vista dell’ormai imminente stagione estiva, la biblioteca civica di Porto Viro si fa parte attiva nell’orientamento dei giovani e non solo alla ricerca di un lavoro stagionale. A questo proposito è infatti disponibile la bacheca aggiornata con
possibilità riservata ai giovani di poter aderire al bando pubblicato sul sito del comune di Porto Viro che porterà dal 27 aprile al 10 maggio un gruppo di portoviresi a Veranopolis per un corso di portoghese. “Difficile per me dire qualche parola con l’emozione della storia di questo gemellaggio – ha aggiunto in lingua talian il sindaco veranense, meglio conosciuto come Kakà - Questo rapporto in 12 anni non è nato tra amministratori, ma è un rapporto di riconoscimento tra i nostri nonni che non hanno avuto la possibilità di
gli annunci disponibili e i dossier che riguardano il lavoro stagionale. “Com’è ben noto – spiega la responsabile della biblioteca Enrica Scabin – il lavoro estivo per molti studenti, e non solo, è una buona risorsa principalmente di questi tempi, agevolati dall’essere vicino alle spiagge. In qualsiasi caso il lavoro estivo può risultare anche un’ottima esperienza di vita: le aziende chiedono principalmente la conoscenza delle lingue e nel caso di lavoro impiegatizio
venire a conoscere i loro genitori. E’ un’opportunità per dar forza in questo momento alla storia di due popoli che si trovano per volersi bene. Ad aprile daremo possibilità a giovani di imparare il portoghese, nel segno di questi 12 anni di legame. Sarà necessario pagare il viaggio, il resto è tutto spesato. Grazie, vi amo profondamente dal cuore, e 25.000 persone in Brasile pensano lo stesso, il mondo è piccolo per l’amore che abbiamo”.
anche l’uso del pc”. Il servizio offerto dalla biblioteca di Porto Viro in questo senso permette inoltre, a chi non ne fosse provvisto e non sapesse come fare, di avere un aiuto nella stesura del proprio curriculum vitae, documento che è necessario per potersi candidare ad un posto di lavoro presso un qualsiasi azienda alla ricerca di una figura professionale. El.Ca.
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10 Porto Tolle Polesine Camerini Il tribunale di Rovigo ha emesso la sentenza sul caso Enel
Disastro ambientale doloso. Tre anni a Scaroni e Tatò Il pubblico ministero Manuela Fasolato aveva chiesto pene detentive più severe. Assolto l’attuale amministratore delegato di Enel Fulvio Conti
Nelle foto in alto gli amministratori delegati di Enel Paolo Scaroni e Franco Tatò. A fianco il Pm Manuela Fasolato
di Martina Celegato
D
isastro ambientale doloso. Questo il reato per cui il tribunale di Rovigo ha condannato gli ex amministratori delegati di Enel Paolo Scaroni (attuale a.d. di Eni) e Franco Tatò (in carica dal 1996 al 2002) nel processo-bis riguardante le emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle. Dopo sei ore di camera di consiglio il collegio presieduto da Nicoletta Stefanutti e composto da Silvia Varotto e Gilberto Stigliano Messutti, ha decretato una pena di tre anni di reclusione (con cinque anni di interdizione dai pubblici uffici) per entrambi gli imputati. Il pubblico ministero Manuela Fasolato aveva chiesto rispettivamente cinque anni e tre mesi per Scaroni e sette anni per Tatò. Assolto invece l’attuale amministratore delegato di Enel Fulvio Conti per mancanza di elemento soggettivo. È stata quindi accolta solo parzialmente la tesi della pubblica accusa, che ha ipotizzato una correlazione diretta tra i criteri di gestione della centrale situata Polesine Camerini e l’incremento delle patologie respiratorie tra i bambini fino a 14 anni, in un arco di tempo compreso tra il 1998 e il 2005. Oltre a Conti, sono stati assolti anche altri cinque imputati: si tratta di Leonardo Arrighi, Carlo Zanatta, Antonino Craparotta, Alfredo Inesi e Sandro Fontecedro. Altri due sono usciti dal processo per diverse ragioni: per Renzo Busatto è intervenuta la prescrizione, mentre Giuseppe Antonio Potestio è deceduto a procedimento ancora in corso. Ovviamente, trattandosi di un giudizio di primo grado, le difese hanno già annunciato ricorso in appello definendo “soddisfacente” l’assoluzione di Fulvio Conti e degli altri dirigenti usciti indenni dal processo. Secondo gli avvocati di Enel “Nessun danno sanitario o ambientale è stato riconosciuto dal tribunale, facendo così venir meno il nucleo fondamentale della tesi accusatoria e della consulenza epidemiologica su cui aveva puntato il pm”. I diretti interessati, condannati anche a un risarcimento totale vicino ai 400mila euro, non l’hanno proprio presa benissimo. Scaroni si è detto “stupefatto” del verdetto rodigino, rimarcando la sua totale estraneità ai fatti contestatigli, mentre Tatò ha parlato di “sentenza assurda, che scuote la mia teutonica fiducia nella giustizia: sono certo che chi gestiva la centrale 15 anni fa ha sempre rispettato le norme, vedremo in appello”. Nel processo istituzioni e associazioni ambientaliste si sono costituite come parti civili. Da parte loro reazioni piuttosto variegate. Così ha parlato Matteo Ceruti, legale di alcune delle associazioni: “La sentenza ha detto che per anni la centrale di Porto Tolle ha funzionato in modo fallimentare,
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mettendo in pericolo l’incolumità dei residenti. Ora spetterà agli organi che tutelano la salute fare i relativi accertamenti e verificare quali siano stati i danni causati ai cittadini. Serve una seria indagine epidemiologica che finora non è stata fatta”. Diversa la lettura del sindaco di Porto Tolle, Claudio Bellan: “Siamo rimasti nel processo e questa condanna conferma che abbiamo fatto bene. Era una scelta politica, e non una caccia al risarcimento. Ora lottiamo per lo smantellamento di parte della centrale, che darebbe ossigeno al territorio”.
IN BREVE Offende il Presidente su Fb
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on è dato a sapere se Giorgio Napolitano sia un tipo permaloso, ma c’è da sperare che non lo sia, visto quanto accaduto a una giovane donna di Porto Tolle che improvvisamente si è trovata imputata per il reato di offese all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. La ragione? Uno sfogo attraverso una pagina di Facebook, all’indomani del tradizionale discorso presidenziale di fine anno tenuto da Napolitano nel dicembre 2012. In quella occasione il Capo dello Stato aveva evidenziato la necessità di fare dei sacrifici per il bene del Paese. Una considerazione che evidentemente non piacque alla cittadina portotollese – all’epoca disoccupata da poco e per di più in attesa di un figlio – che utilizzò il profilo Facebook del marito per esprimere la propria rabbia, accompagnandola da una offesa verso Napolitano. Cose che sul popolare social network accadono ogni giorno, se non fosse che qualcuno si prese la briga di segnalare quelle parole alle autorità. Nonostante gli appelli al buonsenso dell’avvocato della donna, il procedimento giudiziario è stato aperto e vedrà il prossimo capitolo a giugno, con l’udienza del processo con rito abbreviato. L’imputata rischia addirittura una pena fino a dieci mesi di reclusione, sospesi dalla condizionale. Nel frattempo la donna ha scritto una lettera personale allo stesso Napolitano, chiedendo scusa dello sfogo. Basterà per evitare conseguenze? L’avvocato difensore spera di sì, così come diversi cittadini di Porto Tolle che nel frattempo hanno avviato una raccolta fondi per il sostegno della Al.Or. loro concittadina.
12 Porto Tolle Consiglio comunale Riunioni agitate, attacchi di Pizzoli, Bovolenta e Battiston
La minoranza incalza il sindaco Bellan Secondo Bovolenta l’amministrazione è alle prese con divisioni interne, Critiche anche da Pizzoli per il fatto che il comune non partecipa a molte iniziative di Alessandro Orlandin
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arzo si è rivelato essere un mese particolarmente turbolento per la politica portotollese. Sono infatti molteplici, e tutti diversi tra loro, i fronti di conflitto tra l’amministrazione locale guidata dal sindaco Bellan e le opposizioni in consiglio comunale che fanno riferimento a Pizzoli, Bovolenta e Battiston. Questi ultimi, dopo aver concluso il tour delle frazioni per raccogliere le mozioni sulla questione dell’impianto di depuraimpressioni dei cittadini, hanno scagliato un violen- zione fanghi di Donzella e sulla questione politica to attacco verso il primo cittadine. “Dopo appena all’interno del consorzio pescatori. Due temi su cui nove mesi la maggioranza sembra vacillare, – ha probabilmente il gruppo Indipendenti per Porto detto senza mezzi termini Giacomo Bovolenta – Tolle avrebbe votato con la minoranza”. Pizzoli si è concentrato invece sulle preper di più nel totale silenzio di sunte mancanze dell’ammichi l’ha sempre sostenuta con “Per il sociale c’è nistrazione sul fronte del soconvinzione, come Angelo immobilità, e a ciale: secondo l’ex assessore Zanellato e Diego Crivellari”. rimetterci, in Secondo l’esponente dell’ala modo particolare, sono troppe le iniziative a cui il Comune non ha aderito o è renziana, l’amministrazione è è il volontariato” arrivato fuori tempo massimo. alle prese con divisioni interne che stanno condizionando l’attività di governo “Un esempio – ha detto Pizzoli - è il progetto ‘Podel territorio: “Non si spiega altrimenti il rifiuto di lesine inclusivo’ promosso da Confcooperative per discutere le mozioni presentate dalla minoranza creare una rete di inclusione sociale e rispondere ai
Nelle foto i consiglieri di minoranza Pizzoli, Bovolenta e Battiston bisogni di integrazione sul territorio. Un progetto a cui partecipano le due conferenze dei sindaci, le due Ulss, la Provincia di Rovigo, la Fondazione Cariparo e ben 34 comuni. Ma tra questi, purtroppo, Porto Tolle non c’è”. Tra i punti critici segnalati da Pizzoli c’è anche il rinnovo del comodato d’uso della casa della associazioni in via Matteotti, concesso per un altro anno all’associazione “Luce sul Mare”. Un arco temporale definito “ristretto” rispetto alle scelte della precedente amministrazione. Pizzoli ha quindi rimarcato: “Per il sociale c’è immobilità, e a rimetterci, in modo particolare, è il volontariato. Però vogliamo fare i complimenti al sindaco Bellan: appena insediato non ha esitato un minuto ad aumentare per se è per la sua giunta l’indennità”.
FOCUS La replica di Bellan
Mentono sapendo di mentire
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rovandosi sotto attacco delle opposizioni da settimane, il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan non può che difendersi respingendo con fermezza le critiche piovutegli addosso. A far traboccare il classico vaso è stata la mozione di sfiducia – presentata ovviamente dalla minoranza in consiglio comunale – che chiedeva la revoca del mandato di presidente del consiglio Achille Fecchio per presunta mancanza di imparzialità. “Si sono superati in ipocrisia, mancanza di rispetto della persona e delle regole, - ha tuonato Bellan – ma la cosa non mi sorprende più di tanto visto che sin dalla campagna elettorale che ha poi portato alla vittoria la lista Bellan non hanno avuto rispetto del risultato delle primarie prima e ora della nuova Giunta”. Il primo cittadino è ancora più deciso sul delicato tema delle indennità: “Tutto falso. Documenti alla mano è stato dimostrato che la giunta costa il 25% in meno rispetto alla precedente. Pur sapendo tutto ciò i rappresentanti della minoranza tengono un atteggiamento irriguardoso nei confronti dei cittadini, visto che in maniera strumentale dicono falsità raccogliendo addirittura le firme. Facciano piuttosto una riflessione su ciò che hanno fatto e dimostrino con fatti di essere degni di rappresentare i cittadini che li hanno votati”. Al.Or.
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andato in fumo nel giro di poche ore uno dei luoghi più suggestivi del Delta. Si tratta del casone di paglia e canne della spiaggia di Scano Boa, bruciato da un incendio che si presume doloso nella notte tra l’11 e il 12 marzo. Da sempre meta privilegiata per tanti turisti e curiosi, sembra essere anche obiettivo prediletto dai vandali, visto che si tratta del terzo incendio nel giro di quindici anni. “Chi ha fatto una cosa del genere si dovrebbe semplicemente vergognare, ci vorranno almeno quattro mesi per ricostruirlo” ha detto Maurizio Crepaldi, presidente della Coop Adriatico che aveva in gestione il casone. Sulla vicenda indagano ovviamente i Carabinieri della compagnia di Adria, che al momento stanno vagliando diverse ipotesi. Per il momen-
to sul tavolo ci sono le importanti testimonianze rese da alcuni pescatori di Pila, che avrebbero notato una piccola imbarcazione allontanarsi da Scano Boa poco prima che le fiamme divampassero. Un tempo il casone era abitato da pescatori, ora serve come base provvisoria per chi si dedica alla pesca per diletto e alla caccia durante la stagione autunnale. Per tenere alta l’attenzione sulla vicenda e valorizzare il sito, a pochi giorni dall’incendio è stata organizzata una vera e propria gita che ha coinvolto settanta persone. Stefano Cacciatori, ideatore dell’iniziativa, ha così commentato: “Scano Boa con i suoi casoni rappresenta uno dei luoghi più autentici, ed è quel poco che rimane del nostro territorio, una storia che pian piano se ne sta andando”. Al.Or.
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14 Rosolina Danni all’ambiente Sentenza del Tribunale contro Enel, il commento dell’Amministrazione
“Stiamo dalla parte del territorio” E’ stato di fatto accertato che in molti anni la gestione della centrale di Porto Tolle è avvenuta senza che fossero stati approntati adeguati sistemi di prevenzione dell’inquinamento
24 aprile Naso all’insù per lo spettacolo pyromusicale “notte di fuoco”
R
di Elisa Cacciatori
“E
con soddisfazione e con preoccupazione che accogliamo la sentenza del Tribunale”. L’amministrazione comunale rosolinese commenta così la sentenza storica nel processo per il disastro ambientale alla centrale Enel di Porto Tolle che ha visto la condanna di Scaroni e Tatò, vertici dell’azienda energetica che si sono susseguiti fino al 2006, a tre anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici, per aver commesso più favorevoli rispetto a quelle liquidate (anche se la atti diretti a cagionare un disastro con conseguente somma cui sono stati condannati gli imputati non è pericolo per la pubblica incolumità. L’amministrazio- altro che una semplice “provvisionale” ed il danno ne si trova così a ribadire con forza l’intento di difesa subito verrà valutato in sede civile), perché l’intento non è mai stato quello di “fare del territorio comunale. “E’ cassa” per introitare in bilancio stato di fatto accertato che Riconosciuta più o meno consistenti somme in molti anni la gestione della la pericolosità, di denaro a titolo risarcitorio, centrale di Porto Tolle è avve- il futuro della ma di cooperare con la Maginuta senza che fossero stati centrale non può stratura all’accertamento dei approntati adeguati sistemi di essere a carbone fatti. E così faremo anche nei prevenzione dell’inquinamento. Rosolina si è da sempre distinta nella convinta successivi gradi di giudizio”. L’auspicio è che l’iter azione di tutela del proprio territorio e dei propri cit- possa procedere permettendo che eventi di una sitadini, rinunciando a transazioni economiche anche mile portata non si possano più perpetrare ai danni
La centrale di Polesine Camerini
delle persone e del territorio. “Riconosciuta dalla sentenza la pericolosità delle emissioni della centrale per l’incolumità delle persone residenti e per l’ambiente si auspica che ogni ente ed organismo preposto alla qualità dell’ambiente e della salute si impegni, alla luce di quanto accertato, ad avviare le opportune indagini onde prevenire ulteriori analoghi eventi”. “Ribadendo con forza che il futuro della Centrale di Polesine Camerini non può in ogni caso essere la sua riconversione a carbone. Non da ultimo, un ringraziamento al legale Luigi Migliorini, per l’impegno profuso e con il quale è sempre stato in contatto in un’azione sinergica e propositiva, che ha contribuito alla vittoria finale”.
osolina mare anche quest’anno sarà la cornice naturale per l’emozionante “notte di fuoco”, lo spettacolo pyromusicale organizzato a conclusione del meeting “Innovation in fireworks” che porterà nella località balneare polesana gli addetti ai lavori del settore pirotecnico provenienti da ogni parte del mondo. Il 24 aprile, per il terzo anno consecutivo, la spiaggia di Rosolina mare sarà nuovamente lo scenario scelto per l’inedito spettacolo pyromusicale de la “notte di fuoco” realizzata dalle aziende Martarello Group, PyroDigit e Suono e Immagini con il patrocinio del Comune di Rosolina, della Regione Veneto e la collaborazione della Pro Loco rosolinese. La serata che avrà inizio alle 22,45 segnerà in un certo senso l’inizio della stagione turistica balneare. Nelle precedenti edizioni, infatti, nonostante la data di svolgimento in netto anticipo rispetto al consueto afflusso di visitatori al mare, l’evento ha portato sulla sabbia rosolinese centinaia di curiosi. Col naso all’insù grandi e piccini hanno potuto ammirare uno spettacolo multisensoriale fatto di fuochi artificiali e lingue di fuoco danzanti al ritmo della musica in quello che rappresenta uno dei momenti più emozionanti El.Ca. della bella stagione in riva al mare.
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Rosolina 17 Infrastrutture per il turismo Sbloccata la vertenza con il concessionario
La passeggiata romantica verrà completata I lavori dovrebbero partire entro l’estate. Saranno necessari quasi 110 mila euro, in parte verranno elargiti dalla società Villaggi Club in parte dal Comune attraverso sgravi per gli oneri di urbanizzazione di Elisa Cacciatori
B
uone notizie in arrivo per gli amanti della una parte il Comune di Rosolina e dall’altra il passeggiata romantica al mare. Il percor- concessionario che in passato aveva impugnato so ciclopedonale di Rosolina mare nato il permesso di costruire facendo ricorso al Tar. In con lo scopo di attraversare tutte le spiagge del questo senso, grazie alla delibera sarà possibile centro, ma che in realtà risultava interrotto per dare il via ai lavori che saranno a carico dalla circa 200 metri, sarà infatti portato a completa- società Villaggi Club srl e che comprenderanno, tra le altre cose, anche l’instalmento entro la prossilazione dei sottoservizi per un ma estate. Il risultato, Dal cantiere verrà costo complessivo degli intergiunto a conclusione interessata la di una trattativa che si spiaggia del villaggio venti pari a 107.605,14 euro, al 50% dal concessionario e al è prolungata per qual- turistico Rosolina 50% mediante lo scomputo che anno, finalmente mare club degli oneri di urbanizzazione. porterà la continuità tanto agognata alla passeggiata. Il consiglio Gli interventi andranno a interessare un tratto comunale rosolinese ha infatti decretato l’ap- di spiaggia pari a circa 200 metri nella zona provazione di una delibera che darà il via al che corrisponde alla spiaggia del villaggio turicompletamento dell’opera, particolarmente stico Rosolina mare club, area in cui fino ad ora apprezzata durante la stagione estiva dai nu- vi era una netta sospensione della passeggiata, merosi turisti e villeggianti del mare, attraverso in contrasto con l’intento fondante del percoruno schema di transazione che interessa da so nato per collegare le strutture balneari del
La costa di Rosolina Mare dall’alto centro turistico. Il provvedimento approvato di recente permette di ritirare i ricorsi pendenti al Tar e quindi anche quello sulla Palma Srl. Per gli amanti della passeggiata romantica di Rosolina mare, ormai divenuta meta privilegiata dai cultori della corsa e della bicicletta, ma anche meta apprezzata di chi ama starsene all’aria aperta, la notizia del completamento del percorso rappresenta di certo una piccola conquista e un motivo in più per poter apprezzare appieno un particolare scorcio della località marittima.
SCUOLA Per l’edificio di Volto chiesto un contributo a Renzi
A
nche Rosolina ha risposto all’invito del Premier Matteo Renzi facendo seguito alla mail inviata dal presidente del Consiglio a tutti i comuni. Scopo della lettera è quello di dare indicazioni in merito agli interventi necessari all’edilizia scolastica cercando di trovare soluzione ai bisogni della realtà scolastica italiana. L’intento dell’amministrazione rosolinese è quello di andare a effettuare diversi interventi di riqualificazione della struttura scolastica situato a Volto di Rosolina. “Abbiamo inviato una proposta di progetto articolato in tre fasi - commenta dal municipio - indicando l’edificio scolastico del Volto, costruito negli anni Settanta, come il luogo più adatto per l’intervento”. I tre step che prevedono tre diverse fasi dei lavori riguardano interventi strutturali, di contenimento energetico e di prevenzione”. L’intenzione è quella di andare ad agire, portandovi sistemazione, al cappotto di isolamento parietale, di andare a sostituire completamente i serramenti esterni e il ponte tagliafuoco e di procedere con l’esecuzione di una linea d’acqua antincendio. “Abbiamo stimato un importo di 550.000 euro per poter andare a realizzare tutte le opere – considera Vitale - e tale è la cifra che abbiamo richiesto”. “Ci auguriamo di poter avere accesso al fondo – chiude il sindaco - per migliorare le condizioni delle nostre scuole, luogo fondamentale per la El.Ca. formazione del nostro futuro”.
“Una canzone per Amnesty” Musica e quest’anno video-arte
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orna anche quest’estate a Rosolina mare, per il terzo anno consecutivo, Voci per la libertà “una canzone per Amnesty”, il festival musicale dal vivo promosso dall’associazione Voci per la Libertà e da Amnesty International Italia, in programma dal 17 al 20 luglio nella località turistico balneare. La novità della diciassettesima edizione vuole che, accanto al tradizionale contest dedicato alla scena musicale italiana con il Premio Amnesty International Italia e il Premio Amnesty International Italia emergenti, quest’anno sia stato introdotta, in collaborazione con DeltArte ovvero il festival itinerante che toccherà tutto il Delta polesano da maggio a settembre, una nuova competizione nell’ambito della videoarte per assegnare un riconoscimento a chi esalta al meglio uno o più articoli contenuti nella dichiarazione uni-
versale dei diritti umani con un corto. In queste settimane, una giuria di esperti è impegnata nell’elezione del vincitore del Premio Amnesty International Italia che porterà sul palco di Rosolina mare, oltre agli esordienti del premio Amnesty International Italia emergenti, i big italiani che nel 2013 hanno interpretato canzoni sui temi cari ad Amnesty International. Tra tutte le proposte sono infatti stati selezionate da Amnesty International Italia e da Voci per la Libertà dieci nominativi che comprendono nomi di spicco della scena musicale italiana quali Claudio Baglioni, Massimo Bubola, Fabio Cinti, Simone Cristicchi, Max Gazzè, Luciano Ligabue, Radiodervish, Raphael Gualazzi, Renato Zero, Stormy Six e Moni Ovadia. Tra questi, la giuria sceglierà il Premio Amnesty International Italia 2014 che avrà l’onore di chiudere l’edizione che si terrà a Rosolina il 20 luglio. El.Ca.
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18 Rosolina Economia Turismo Sostenibile in Connessione con la Valorizzazione e Promozione dei Prodotti Tipici”
Marketing territoriale al museo di Ca’ Vendramin Il progetto presentato si inserisce nell’iniziativa transnazionale di cooperazione che il territorio del Delta del Po sta portando avanti con quello della Camargue in Francia di Silvia Boscaro
S
i è svolto lo scorso 7 marzo, presso la magnifica cornice del Museo Regionale della bonifica di Cà Vendramin il workshop del progetto Eco Leader Network “Turismo Sostenibile in Connessione con la Valorizzazione e Promozione dei Prodotti Tipici”. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po e finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013. “I cittadini del Delta – ha esordito il presidente del Parco Geremia Gennari - devono conoscere il loro territorio, crederci e promuoverne il turismo sostenibile attraverso la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici unita alla valorizzazione ambientale e storico-culturale del territorio”. Il progetto presentato si inserisce nell’iniziativa transnazionale di cooperazione che il territorio del Delta del Po sta portando avanti con quello della Camargue in Francia. Moderatore dell’incontro è stato Stefano Fracasso, coordinatore dei Gal Polesine Delta Po e Polesine Adige. Presente anche il sindaco di Taglio di Po, Francesco Siviero, che ha parlato della prossima realizzazione di una pista ciclabile che unirà l’argine del Po con il centro cittadino, un mezzo per valorizzare i percorsi turistici e paesaggistici. “La giornata di oggi, - ha affermato Gennari – va a coronare un percorso che vede misurarsi il nostro Delta con la Camargue: questo ci gratifica perchè ci porta nei circuiti internazionali e, grazie all’incontro di oggi, si creerà una rete fra territori simili. L’intento è quello di offrire un’alternativa al turismo classico: vogliamo prendere i turisti per la gola. Unendo la forza dei prodotti tipici alle bellezze naturalistiche, si potranno confezionare pacchetti da mettere sul mercato”. Sono quindi intervenuti Vanni Bellonzi, dirigente area turismo della Provincia, illustrando i progetti che l’Ente sta creando in merito; Francesco Peratello e Alberto Faccioli, presidenti di Gal Polesine Delta Po e Polesine Adige, spiegando le azioni integrate finalizzate a uno sviluppo sostenibile e di qualità del territorio. È inoltre intervenuto Jean Marc Biojoux, rappresentante della Camera di Commercio du Pays d’Arles, mettendo in risalto le affinità tra i due territori, entrambi caratterizzati dalla presenza di fiumi e dalla coltivazione del riso. Diversi sono stati gli interventi successivi di Laura Mosca, con l’illustrazione dei progetti di cooperazione Gal Polesine Delta Po, di Stefano Milan, con la presentazione di prodotti tipici, di Massimo Chiarelli direttore Confagricoltura Rovigo, di Marco Gottardi direttore ad interim del Parco e dello chef Dominique Valadier.
NEWS Manuntenzione
Al via interventi ai campi da calcio e al parco giochi “Bambini di Beslam”
“S
aranno realizzati a breve tre importanti interventi che ristruttureranno altrettanti luoghi pubblici”. Ad annunciarne l’avvio, l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica Davide Marangoni: “Il campo sportivo di Oca Marina, il campo sportivo di Taglio di Po in via Leonardo Da Vinci e il parco giochi “Bambini di Beslam” di piazza Venezia – ha specificato - saranno a breve interessati da importanti lavori di manutenzione e di recupero del patrimonio. L’iter che ha portato a queste riqualificazioni è alternativo alla normale prassi: infatti, il Comune utilizzerà gli oneri delle urbanizzazioni. Nello specifico, alle ditte interessate saranno scomputati i dovuti oneri e utilizzati in modo indiretto per i lavori in cantiere”. Le manutenzioni, in particolare, interesseranno l’esterno del campo sportivo di Oca Marina con il rifacimento dell’impianto di illuminazione in quanto fatiscente; l’esterno del campo sportivo di Taglio di Po con l’interramento della nuova linea del gas degli spogliatoi e dei cavi Enel. Infine, sarà operata una riqualificazione del parco giochi di piazza Venezia che riguarderà la messa a norma di alcuni giochi: “A seguito delle richieste pervenute dalla cittadinanza, - conclude Marangoni – sarà rifatto il fondo/pavimentazione dei giochi con l’inserimento di tappetini anti-trauma, così da rendere più sicuro l’utilizzo delle giostrine da parte dei più piccoli”. Si.Bo.
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Programma del 17 Aprile 2014
Taglio di Po 21 Urbanistica Incontro sul documento appena approvato dalla Regione
“Piano casa” bocciato dal Pd
Presentata una proposta di modifica per gli aspetti inaccettabili: il ruolo dei Comuni, la questione delle altezze, l’edificabilità dei corpi separati e il capitolo relativo i piani attuativi di Silvia Boscaro
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’ stato presentato, lo scorso 24 marzo, nella sala consiliare del Comune di Taglio di Po, il Piano Casa 3, recentemente approvato in Regione Veneto. Alla serata, organizzata dal Gruppo Consiliare Regionale PD Veneto, hanno partecipato numerosi tecnici del settore edilizio e cittadini. Relatori Bruno Pigozzo, vicepresidente Commissione Urbanistica Regione Veneto, Vincenzo Fabris direttore Dipartimento Territorio e Urbanistica Regione Veneto, Graziano Azzalin consigliere regionale e Davide Marangoni, assessore all’urbanistica del Comune di Taglio di Po. Dopo i saluti di Marco Ruzza, coordinatore del circolo Pd locale, del sindaco Francesco Siviero e dell’assessore consiglio ha votato contro, pur essendo convinto che il Marangoni, hanno esposto le proprie opinioni i relatori Piano Casa è uno strumento utile e necessario. È stapresenti: “Il Piano Casa, - ha sottolineato Pigozzo – ta quindi presentata una proposta di modifica per gli aspetti inaccettabili: il ruolo muove da giuste premesse, ovvero dei Comuni, la questione il recupero e riqualificazione dell’e- “Una vera azione delle altezze, l’edificabilità sistente in cambio di bonus in vo- riformatrice dei corpi separati e il capitolumetrie, ovvero ristrutturazioni da dovrebbe basarsi lo relativo i piani attuativi”. contrapporre alle nuove costruzioni. sull’azzeramento Questa è la strada giusta e l’unica del consumo di suolo” “Non si tratta di un terzo percorribile. Ma non si può derogaPiano Casa, - ha specificato re a tutto e calpestare i diritti di regolamentazione Fabris – ma di una seconda modifica del primo. Il urbanistica che giustamente devono rimanere in capo piano prevede che le istanze per gli interventi siano anche ai singoli Comuni. È per questo che il Pd in presentate entro il 10 maggio, che i Comuni non
I relatori della serata dedicata al Piano casa
possono introdurre limitazioni e che l’ampliamento è possibile anche su altro lotto fino a 200 metri misurabili in linea d’aria, la cui proprietà deve appartenere ad un unico proprietario o al coniuge”. Il consigliere Azzalin ha quindi concluso la serie di interventi: “Il Piano Casa varato non è rispettoso del territorio. Una vera azione riformatrice del settore urbanistico ed edilizio dovrebbe basarsi su 2 punti: l’azzeramento del consumo di suolo agricolo, ovvero un uso sostenibile e un serio perseguimento del recupero dell’edificato, oltre al ruolo dei Comuni sul Piano Casa che non può essere negato, date le peculiarità diverse di ogni singolo territorio”.
NEWS Lavori di pubblica utilità
Tre assunzioni per occuparsi di aree verdi, decoro cittadino e biblioteca
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’ iniziato, da poche settimane, un progetto inerente lavori di pubblica utilità, a seguito di un bando per la selezione di personale pubblicato a luglio 2013, in associazione con i Comuni di Porto Tolle, Rosolina, Loreo ed Veronica Pasetto Adria e con la partecipazione di Consvipo come capofila”. Ad annunciarlo, l’assessore ai servizi sociali di Taglio di Po Veronica Pasetto, congiuntamente al vicesindaco Alberto Fioravanti e all’assessore ai lavori pubblici Davide Marangoni: “Gli inserimenti lavorativi, - ha spiegato Pasetto – saranno pochi ma significativi, della durata di 6 mesi tramite assunzione da parte della cooperativa AttivaMente. Sono 2 i progetti attuati: il primo riguardante la manutenzione delle aree verdi del Comune e degli edifici pubblici, mentre il secondo interesserà il servizio bibiotecario e informagiovani. Per quanto concerne il primo progetto saranno impiegati tre uomini, mentre per il secondo, una donna si occuperà, congiuntamente alla responsabile, del servizio bibliotecario”. “I fondi impiegati – ha specificato Fioravanti – sono stati finanziati in parte dalla Regione Veneto e in parte dal Comune di Taglio di Po per una somma di circa 8 mila euro”. Le tre persone assunte per la manutenzione aree pubbliche lavoreranno 16 ore alla settimana, fino al 13 settembre 2014, e sistemeranno i cubetti di porfido di piazza Venezia, cureranno lo sfalcio del verde con gli operai comunali, sistemeranno l’asilo di Oca Marina e effettueranno altri interventi minori tra i quali la riparazione dei pozzetti senza coperchi, muri da intocanare, sistemazione scalinate accesso all’argine. La persona impegnata per il servizio in biblioteca, invece, sarà di supporto all’operatore per le letture animate e per la compilazione di un elenco specifico di tutti i libri presenti in biblioteca. Si.Bo.
NEWS Impresa. “F.lli Milan”
Istituto Comprensivo
Inaugurata la nuova sede
19esima Giornata della Memoria
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essant’anni di attività, nonostante la crisi e attraverso tre diverse generazioni, e non sentirli. E’ stata inaugurata il 22 marzo la nuova sede di “F.lli Milan”, la realtà imprenditoriale portovirese specializzata nella realizzazione di tende da sole che oltre a vantare una certa esperienza maturata sul campo ha saputo distinguersi anche in fatto di innovazione. L’attività, nata nell’immediato dopoguerra e originariamente avente come punto di riferimento via Trento, agli albori si è sviluppata attraverso la creazione e la vendita di stivali in gomma per la pesca lasciando poi il posto, a partire dall’inizio degli Anni Ottanta, alle tende da sole e alla carpenteria in ferro. La nuova sede di via Romea, i cui lavori sono cominciati già a partire dal 2011, è stata un sogno tanto agognato e giunto finalmente a realizzazione. Oggi l’ampio e luminoso capannone che dà sulla statale permette una gestione ottimale degli spazi; dalla reception in cui accogliere i clienti con gli uffici amministrativi situati al piano terra, allo showroom al primo piano con vista sull’adiacente area produttiva. Al taglio del nastro, con la famiglia Milan rappresentata dalla seconda generazione composta dai fratelli Maurizio e Marino e dalla terza generazione dei cugini Alessandro e Diego, erano presenti l’assessore regionale all’economia e sviluppo, ricerca e innovazione Isi Coppola che ha consegnato agli imprenditori una targa da parte della Regione Veneto e il vicesindaco di Porto Viro Virginio Mantovan. “Credo che questa realtà sia un gran bel segnale per il nostro territorio – ha considerato l’assessore regionale - perchè generazione dopo generazione l’impresa ha saputo crescere e fare innovazione. Il saper mettere insieme esperienza e nuove generazioni è una sfida in questo momento. L’azienda dei Fratelli Milan è una realtà attenta che ha usufruito del protocollo Polesine e che ha saputo sfruttare l’opportunità per essere preparata alla sfida della ripresa”. “In un momento di crisi come questo – ha aggiunto il vicesindaco Mantovan - fa sempre piacere e porta un certo orgoglio venire a tagliare il nastro in un’azienda portovirese che ha vinto la battaglia portata avanti dalla crisi. Ben vengano questi momenti che portano sorrisi e non lacrime”. Alla giornata inaugurale, gli ospiti hanno potuto visitare la nuova sede e, dopo un brindisi di bollicine, gustare un ricco buffet. Ma.Ce.
i è celebrata anche a Taglio di Po, presso l’Istituto Comprensivo, la 19esima Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime della mafia. Presenti gli alunni dell’istituto, il corpo docente, il dirigente scolastico Osvaldo Pasello, il comandante dei Carabinieri Giuseppe Attisani, il comandante della Polizia Locale Maurizio Finessi. I ragazzi, durante la mattinanata, hanno presentato un lavoro, da loro svolto, di approfondimento sul fenomeno delle mafie e sulle figure dell’antimafia, seguiti dall’insegnante Margaret Crivellari. Quindi sono seguiti momenti scanditi dalla lettura di brani, poesie, proiezioni video di testimonianze di coloro che si sono sacrificati per far conoscere il fenomeno delle mafie: “Parlatene a casa, - ha commentato il dirigente scolastico – raccontate fuori dalla scuola perchè diventi un seme per la società civile”. L’assessore Veronica Pasetto si è quindi complimentata con i ragazzi e insegnanti: “Il nostro impegno, - ha aggiunto – è quello di essere sentinelle del nostro territorio e di essere liberi”. La cerimonia è quindi proseguita nel cortile antistante la scuola con l’intervento del sindaco Francesco Siviero, che rivolgendosi ai ragazzi ha affermato: “La mafia è dentro lo Stato e può essere silenziosa, come lo è oggi, o può essere la mafia dei corleonesi che compiva immense stragi. Per questo, qualsiasi sia la vostra idea di convivenza civile, dovete sapere che la mafia non ha colori e quindi dovete averne timore, conoscerla e combatterla”. È intervenuto anche Roberto Tomasi di Libera-coordinamento di Rovigo, anticipando che anche a Taglio di Po verrà costituito un presidio Libera, associazione nata con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie: “Il vostro impegno non deve essere intermittente, oggi voi vi impegnate in una maniera ufficiale a dire “non ci sto, io voglio lottare per la giustizia” perchè il vostro futuro non sta nella corruzione ma sta nel riconoscere i bisogni delle altre persone di essere aiutati e accompagnati”. La giornata si è quindi conclusa con la lettura dei nomi delle vittime della mafie. Si.Bo.
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VIAGGIo IN
PRoVINCIA DELTA
Riforma degli enti locali La Camera ha approvato il Ddl Delrio
Addio Province, dal 1° gennaio subentrano le città metropolitane
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. La legge che ha fatto sparire le provinci e porta il suo nome
In attesa della costituzione dei nuovi organi, il presidente della Provincia e la Giunta restano in carica, ma a titolo gratuito e non oltre il 31 dicembre
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a Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle province, che così diventa legge. I voti favorevoli sono stati 260, i contrari 158, gli astenuti 7. Le città metropolitane si apprestano a diventare realtà dall’1 gennaio 2015, le Province vengono ‘svuotate’ delle loro funzioni e, in attesa della riforma del Titolo V e della loro definitiva abolizione, gli organi non saranno più eletti dai cittadini. Ancora, incentivi per promuovere le unioni e fusioni di Comuni. Questi sono solo alcuni dei punti salienti della nuova legge. Ma andiamo per ordine, con il decreto vengono istituite 10 città metropolitane: oltre a Roma Capitale che per il suo status ha una disciplina speciale, Torino,
Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Le città metropolitane dall’1 gennaio 2015 subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e ne eserci-
Il nuovo presidente e il consiglio verranno eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali tano le funzioni nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno. Il sindaco della città metro-
politana sarà di diritto il primo cittadino della città capoluogo a meno che lo statuto non ne decida l’elezione diretta, che però richiede apposita legge elettorale e la divisione del Comune capoluogo in più comuni. Gli altri organi della citta’ metropolitana sono il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana. Per quanto riguarda le province invece, nella fase di transizione sono enti di secondo grado, manterranno le funzioni di area vasta ed esercitano le funzioni di pianificazione riguardo a: territorio, ambiente, trasporto, rete scolastica. Resterà in capo alle Province la funzione per la gestione dell’edilizia scolastica e il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupa-
zionale e promozione delle pari opportunita’ sul territorio provinciale. Con la redistribuzione di funzioni e personale tra Regioni e Comuni, e solo in piccola parte alle Province, viene redistribuito sia il patrimonio, sia il personale con lo stesso compenso. Le funzioni che nell’ambito del processo di riordino sono trasferite dalle Province ad altri Enti continuano ad essere da esse esercitate fino all’effettivo avvio dell’esercizio da parte dell’ente subentrante. Altra novità riguarda il consiglio. Sono organi delle Province il presidente, il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci, ma tutti questi incarichi sono esercitati a titolo gratuito. Gli organi non sono più eletti dai cittadini. Il
presidente della Provincia sarà eletto dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia, così come pure il Consiglio mentre l’assemblea sarà composta da tutti i sindaci dei Comuni appartenenti alla Provincia. Gli attuali consigli provinciali, dunque, hanno le ore contate? E’ prevista l’abolizione del livello politico elettivo con l’immediato addio al Consiglio provinciale. In attesa della costituzione dei nuovi organi, il presidente della Provincia e la Giunta restano in carica, ma a titolo gratuito, per l’ordinaria amministrazione fino all’insediamento del presidente eletto secondo il nuovo meccanismo e comunque non oltre il 31 dicembre 2014.
POlESINE ACqUE BIlANCIO OK, MA I COMUNI ASPETTANO Il SAlDO DEI CREDITI
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opo mesi di attesa, polemiche ed assenze, il bilancio consuntivo 2012 di Polesine acque è stato approvato. Quasi tutti i Comuni hanno dato parere favorevole; Rovigo si è astenuto, Fiesso Umbertiano ha votato contro ed alcuni comuni erano assenti, tra questi quello di Adria. L’ente ha effettivamente dimostrato un utile di esercizio, e dunque un bilancio in attivo con relativa “stabilità economica”, garantendosi così la possibilità di farsi affidare dal consiglio di Bacino l’uso della rete idrica per i prossimi venticinque anni. “La società è sana e capace di ricevere dal consiglio di bacino la gestione del ciclo integrato dell’acqua” afferma l’assessore alle partecipate del comune capofila Matteo Zangirolami. Bilancio in attivo, sì, ma diversi milioni di debiti con i propri soci (e non solo). Entro Aprile, dunque, Polesine acque avrà il suo da fare: preparare il bilancio 2013, quindi il piano industriale per i prossimi anni, presentare ai soci lo studio di fattibilità in merito alla possibile vendita dell’Ente,
prospettando loro rischi e vantaggi, e pianificare il rientro dei crediti da parte dei soci della società per azioni (ricordiamo che la maggioranza relativa delle azioni è del comune di Rovigo). Per quanto concerne la vendita, o la “fusione” come la definisce l’assessore Zangirolami, Polesine acque sembra guardare al Centro Veneto servizi; un’azienda che nel basso padovano svolge funzioni molto simili a quelle di Polesine acque. La fusione sembra aver particolare importanza soprattutto perché pare essere un passaggio propedeutico al recupero dei crediti. Il solo comune di Rovigo sembra essere creditore per circa quattro milioni di euro, una cifra non indifferente per un Comune relativamente piccolo (pur essendo capoluogo di provincia). Si era paventata l’idea di trasformare parte dei crediti in capitale sociale, ma la proposta ha suscitato così numerose polemiche, e da più fronti, che sembra essere stata accantonata. Lorenzo Feltrin (Prc) ha incalzato l’amministrazione comunale di Occhiobello
proprio in merito alla possibilità di ricapitalizzazione, sottolineando che “per la terza volta in pochi anni si chiederebbe ai Comuni di mettere soldi dei cittadini in una società che continua a presentare importanti debiti senza che peraltro si vedano investimenti significativi”. Già nel 2006 infatti i Comuni soci avevano provveduto a ricapitalizzare Polesine Acque per un totale di circa 2 milioni e mezzo di euro, in quanto il disavanzo dell’esercizio precedente rischiava di portarla al fallimento. L’unica soluzione alternativa sembra dunque quella di procedere alla pianificazione del rientro dei crediti dei Comuni (circa 16 milioni di euro) su base pluriennale; per quanto concerne il numero di anni necessari, al momento non pare possibile riuscire ad ottenere una stima definitiva. Le strade percorribili potrebbero essere tre: intanto una ricapitalizzazione pari a 10 milioni del credito e la restituzione dei 6 milioni di euro in tre anni (soluzione che sembrerebbe definitivamente
archiviata); la seconda prevederebbe la capitalizzazione di 5 milioni di euro e la restituzione dei rimanenti 11 milioni in 5-6 anni; l’ultima vede la restituzione di tutti i 16 milioni di euro in 8-9 anni. I cinquanta comuni soci e creditori, di cui i 50 polesani, uno veronese (Castagnaro) e uno veneziano (Cavarzere), attendono la risposta definitiva dall’azienda in modo da poter sbloccare il proprio bilancio 2014, fermato proprio a causa dell’incertezza dovuta alla situazione di Polesine acque; questa sembra essere la priorità non solo dell’azienda ma anche delle amministrazioni. F.D.L.
Spazi Spazi Aperti aperti 25 23 Infrastrutture Polesine Camerini Il sottosegretario Il tribunale aidi Trasporti Rovigo ha risponde emessoall’interrogazione la sentenza sul caso del Pd Enel
Disastro ambientale doloso. Tre anni a Scaroni e Tatò Valdastico e Romea commerciale,
Fino al 22 agosto, dieci appuntamenti
“musica a cortE”
il via libera è vicino
Il pubblico ministero Manuela Fasolato aveva chiesto pene detentive più severe. Assolto l’attuale amministratore delegato Il prolungamento di Enel Fulvio Conti a Sud dell’autostrada dovrebbe Gli amminiessere di Alessandrocompletato Orlandin entro l’anno, mentre il recente stratori delegati di Enel finanziamento isastro ambientale doloso. Questoal il reato Cipe per cui il ha rilanciato un progetto Paolo Scaroni tribunale di Rovigo ha condannato gli ex amminie Franco Tatò. dormiente stratori delegati di Enel da Paolo Scaroni anni (attualedella a.d. Romea Nell’altra foto
Scanno Boa
INCENDIATO Il CASONE DEI PESCATORI
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andato in fumo nel giro di poche ore uno dei luoghi più suggestivi del Delta. Si trattaa preso il via venerdì 11 aprile la del casone di paglia e canne dellakermesse “Musica a corte” che si spiaggia di Scano Boa, bruciato dasnoderà un incendio che22si agosto presumeperdoloso sino al diedi Eni) e Franco Tatò (in carica dal 1996 al 2002) nel nella notte tra l’11 e il 12 marzo. Da sempre meta privilegiata per tanti ci appuntamenti, per poi avere una coda il Pm Fasolato processo-bis riguardante le emissioni della centrale termoturisti e curiosi, sembra essere anche obiettivo prediletto dai vandali, di altri cinque eventi tra settembre ed Fontecedro. sono32usciti dal processo per diverse progetto” nella e igiustizia: ritardi finsono qui certo accumulati che chidall’opera, gestiva la centrale 15 visto che si tratta del terzo incendio elettrica di Porto na notizia Tolle. Dopo sicuramente sei ore di camera positiva diper consiglio il principale relativaAltri aglidue ultimi chilometri è previsto giromettono di quindiciassieme anni. “Chi fatto ottobre,nelche la ha buona per Renzo Busatto è intervenuta la prescrizione, anni lofa siharicorderà, sempre rispettato anche dale indagini norme, vedremo della in appel- una cosa del genere si dovrebbe il collegio presieduto Polesine da il cui Nicoletta rilancioStefanutti passa necessae compostoper ilragioni: 31 dicembre di quest’anno”. Dichiarazioni che interessata, vergognare, ci vorrantavolasemplicemente con i menù musicali offerti dagli mentreil Giuseppe Antonio Potestio è nate deceduto Procura lo”. di Venezia Nel processo per il ritrovamento istituzioni e associazioni di rifiuti tossici ambientaliste si no almeno quattro mesi perstudenti da Silvia Varotto riamente e Gilberto anche Stigliano dalle Messutti, infrastrutture”. ha decreta-spazzano campo dalle preoccupazioni dopoa procericostruirlo” ha detto Maurizio Crepaldi, del Conservatorio “F. Venezze” dimento in corso. trattandosi un il manto sono costituite stradale.come “Le rassicurazioni parti civili. Da parte di De loro Caroreazioni piut- presidente della Coop Adriatico to Questo una pena il commento di tre annidell’onorevole di reclusione (con Diegocinque Crivellari anni dialcuni articoliancora di stampa che Ovviamente, riportavano una nota disotto che aveva in gestione il casone. Sulla di Rovigo. primo grado, le difese hanno annunciato - conclude tostoCrivellari variegate. - ciCosì sollevano ha parlato e fanno Matteo sperare Ceruti, legale di vicenda indagano ovviamente i Carabinieri interdizione alle parole didaiUmberto pubblici Del uffici) Basse per entrambi De Caro, gli sottoseimputati.dellagiudizio societàdiautostrada Padova-Brescia e in già cui l’acompagnia Adria,con che Promossadella dal Gal PolesinediAdige ottimisticamente alcune delle in tempi associazioni: di consegna “La sentenza in lineahacondetto che per al momento stanno vagliando Ilgretario pubblicoai ministero Trasporti che Manuela in commissione Fasolato aveva Ambiente chiesto ri- ricorso in appello definendo “soddisfacente” l’assoluziodiverse ipotesi. Per ilnel momento sul tavolo la Provincia, inserita Reteventi della la centrale di Porto Tolle hache funzionato di Fulvio Contiera e deglistato altri dirigenti usciti indenniquanto dal anni dichiarato: questo intervento, andrà ain modo falli- ci sono le importanti testimonianze spettivamente e infrastrutturecinque alla Camera anni e treaveva mesi per risposto Scaronisulla e sette Ilnecantiere alcuni pescatori di Pila, che Regionerese del da Veneto, l’iniziativa è stata oggetto delle indagini mentare, mettendo in pericolorappresentano l’incolumità dei residenti. avrebbero notato una piccola processo. Secondo gli avvocati di Eneldella “Nessun danno completare i lavori dell’autostrada, anni Valdastico per Tatò. Sud. Assolto Del Basso invece De l’attuale Caro, infatti, amministratore aveva imbarcazione allontanarsi Scano Boa presentata a Palazzo Celio da dall’assessoper ilè ritrovamento spetterà agli organi chefondamentale tutelano la salute sanitario o ambientale stato riconosciuto dal tribunale, l’ultimo Ora anello di un’infrastruttura an-fare i relativi poco prima che le fiamme divampassero. delegato risposto adi un’interrogazione Enel Fulvio Conti perpresentata mancanzalodiscorso elemento Procura tempo il casone abitato re provincialeUnalla cultura LauraeraNegri e rifiuti e verifi quali siano stati i danni causati da pescatori, ora serve comedal così tossici venir meno sotto il nucleo fondamentale della che per accertamenti il Polesine, che saràcare raccordato e collegato soggettivo. 7 novembre È stata da quindi Giulia accolta Narduolo, solo parzialmente primo firmatala tesi difacendo base provvisoria si dedica alla pesca vice direttoreper delchiConservatorio Giuiltesimanto Serveoccidentale una seria indagine che per diletto e alla caccia durante accusatoriastradale e della consulenza epidemiologicadirettamente su ai cittadini. al veneto e all’areaepidemiologica pededella rio, documento pubblica accusa, che aveva che hasiglato ipotizzato anche unai correlazione colleghi stagione autunnale. Per tenere alta seppelaFagnocchi. finora è stata destinato fatta”. Diversa letturacondel sindaco di l’attenzione sulla vicenda e valorizzare montana”. Unnon intervento a farelail paio diretta Alessandro tra i criteri Naccarato, di gestione Anna dellaMargherita centrale situata Miotto Polesi- cui aveva puntato il pm”. I diretti interessati, condannati il sito, a pochivedranno giorni dall’incendio Gli appuntamenti un alterTolle, Claudio rimasti nel processo è stata organizzata una veranarsi anche risarcimento vicino aiinvece 400mila la RomeaPorto commerciale - il cuiBellan: recente“Siamo finanziamento ne e Federico Camerini eGinato l’incremento oltre ovviamente delle patologiea respiratorie Crivellari. trasticella da fianeun2014 - come totale riconfermato in euro, e propria gita che ha coinvolto perdi jazz, musica vocale settanta e strumene questa condanna conferma che abbiamo non l’hanno propriospostata presa benissimo. Scaroni si è detto al Cipe ha rilanciato un progetto dormiente da anni fatto bene. sone. Stefano Cacciatori, ideatore iAll’interrogazione bambini fino a 14cheanni, chiedeva in un arco lumi dicirca tempo i tempi compreso di commissione - veniva all’anno successivo. dell’iniziativa, ha così commentato: tale, barocco e per quanto concerne le Nelle foto“Scano piccole una scelta politica, e non unaTranspolesacaccia al risarcimento. del verdetto rimarcando la sua- eto-con ilEra sospirato prolungamento della Boa gli con i suoi casoni rappresentavanno uno dei luoghi più autentici, tra consegna il 1998dell’opera, e il 2005. il sottosegretario Oltre a Conti, èsono statostati chiaro assoltiUna“stupefatto” differenza, come rilevatorodigino, anche dall’onorevole prenotazioni fatte direttamente ai Crivelper loil smantellamento parte centra- edDiego estraneità“di ai fatti Tatò ha parlato na, altreOra duelottiamo opere che Polesine attendediper undellaonorevoli è quel poco che rimane del territorio, una storia che pian piano anche rispondendo altri cinque di persona: imputati: “Sulla si tratta Valdastico di Leonardo Sud assiArrighi,GiuliataleNarduolo, non contestatigli, poco conto, mentre visti i notevoli varinostro ristoranti. lari e Giulia Narduolo le, che darebbe ossigeno al territorio”. Carlo Zanatta, Antonino Craparotta, Alfredo Inesi e Sandrointeressi di “sentenza delle amministrazioni assurda, che scuote localilacoinvolte mia teutonica dal fiducia rilancio defi nitivo auspicato da tempo. se ne sta andando”. curo che il completamento dell’intervento sull’asse AL.OR.
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DElTARTE TURISMO EFESTIVAl AMBIENTEDI“DAl MOSTRE, BIlANCIO ESCURSIONI REgIONAlE NATURAlISTICHE TRE BUONE NOTIZIEEPER lABORATORI CHIOggIA”DIDATTICI
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“Non urismo eesiste ambiente: dal bilancio materiale regionale 2014 tre da buone buttare notizie che un Peppez possa diventare” per Chioggia enon il suo territorio. Con l’approvazione di una serie
di emendamenti, presentati dal capogruppo del PD, Lucio Tiozzo, è statoopo finanziato l’anteprima un pacchetto ufficiale di interventi che coniugano la tutela Chiara Raineri, Stefania Vianello e la valorizzazione a Porto Viro,ambientale con gli artisti con il potenziamento dell’offerta- per chei hanno coltivato e spendono visitatori. Sonikasik La primae buona Giovanni notizia Lami, è quella dello stanziamento dila500 propria esperienza spaziando DeltArte mila euro, 2014 cui se fa ne tappa aggiungeranno il 9 maggio altri 1,5 milioni attingendo dall’ambito da fidella decorazione a nella nanziamenti città etrusca. europei, Seper l’anno la perscorso costruzione di una passerella sul fiquello ume dell’illustrazione, alla didattiLucio Tiozzo era Adige, stato collocata il Museo ad unArcheologico chilometro dalla ad foce, che permetterebbe dica colledell’arte, all’atelier per bambini un’immagine ospitare gare Rosolina “Aspettando Mare a IsolaDeltArte”, Verde. La passerella sarà pedonale, ciclabile e adulti.AI sx Peppez sono riproposti delle Tegnùe per e fruibile la seconda anche edizione dai mezzila dilocation emergenza, e per la in diversi contesti e situazioni prescelta messa in opera è Villaverranno Angeli, portata sfruttatialla i piloni già esistenti, pensati per impedire espositive,la ilrisalita cui principio del cuneo ispiratore salino. ribalta“Ininquesto quest’anno mododi–apertura spiega Lucio da inaugurazioTiozzo – sarà possibile è l’immagine realizzare di ununfuturo percorso pulito cicloturistico da consegnare contini nuodiche giovani va dalartisti Deltaeddel esposizioni Po a Rosolina di design. fino al Lido di Venezia, alle nuove passando generazioni. per Isola Le Verde, loro teste Sottomarina, grandi e Chioggia Mostre, e Pellestrina. performance, Si trattainstallazioni, di un intervento inter-che aintelligenti sua volta consentirà rendono omaggio di agganciare all’ideatutta che lail riciclo zona venti ad un site-specifi progetto più c, concerti, ampio (chiamato escursioni“VenTo” naturali-ed ideato è unainpratica coincidenza creativacon e altamente l’Expo 2015) qualifi percante colle-e stiche, gare Torino laboratori e Venezia didattici, attraverso sono un’unica gli ingredienti ciclabile. La checosa ognifondamentale singolo materiale era scartato cominciare ha un’anima a rendere salienti disponibili di leDeltArte risorse:2014, un obiettivo in un raggiunto. percorso itineOra è piùdavicino svelare questo e riproporre traguardo nella perluce daremigliore: all’economia “non rante turistica chedella ha come nostratema area un’occasione il riciclo, creatodida sviluppo”. una esiste materiale da buttare che un Peppez non trentina Il secondo di artistifinazionali nanziamento, e internazionali di 100 milaunder euro, chiesto possaed diventare”. ottenuto dal Per PD, Deltarte, verràl’équipe invece destinato di Textu35, alla tutela legatididaunun patrimonio minimo ambientale comune denominaprezioso come resquello propone: dellevenerdì Tegnùe9dimaggio Chioggia.l’inaugurazione questo mododivengono attività informazione controllo sulle Tegnùe. Sono due tore:“In l’esplorazione identitàgarantite geografileche in dialle ore 18 e laepresentazione del programma di azioni fondamentali preservare l’integrità di questo ambiente subacqueo:dipiù persone verranno divenire e ai marginiperrispetto alle grandi rotte DeltArte e del calendario “nvillanageli 2014” infattiglobalizzazione. sensibilizzate e più avremo risultati in termini rispetto. Tegnùe,l’appuntamento come altri luoghièdicon straordella Grazie a ciò, il Delta del diSabato 10Lemaggio l’ePo dinaria è concepito, ricchezzaagito naturalistica, e percepito vanno come adeguatamente un vero vento valorizzati musicale – sottolinea “Dirige MºTiozzo Peppez” - anche con perché Marco museo rappresentano diffuso da un’attrattiva esplorare nei importante, mesi del afestival, beneficio dell’economica Putinato e Rossano turistica Tamiazzo. locale”. Ci sarà occasiocon ingresso Il terzo obiettivo gratuito messo a tutte alesegno inaugurazioni. dai democraticine riguarda ancheladomenica difesa deglidiarenili, entrarecongratuitamente l’approvazione daAdparte Adria del Consiglio l’anteprima regionale del festival, di 7,5 milioni soste- da destinare all’esposizione. alle opere Dopo di pulizia, Adria, DeltArte ripristinoproseguirà e di difesa nuto dalla Fondazione Cariparo all’interno del- verranno quindi realizzati nel suo articolato facendo tapa mare. “Con queste risorse - conclude Tiozzo interventicammino, molto importanti, che bando culturalmente, ha come protagonisti a Sanstrutturali, Basilio, con appuntamento fissato per vanno comunque implementati e completati con altrepaopere come le dighe sommerse. Da strane creature delallariciclo, chiamati Peppez. I passaggio sabato 17doveroso: maggio se dalle ore 15si vuole alle 20: sarà tempo chiediamo Regione di compiere questo davvero tutelare Peppez l’ambiente sono, e preservare più precisamente, il settore del unaturismo creazione balneare unadaigiornata ripetuti danni dedicata che ogni interamente anno si verifi alla cano Rovra,a di causa Textures, delle ondate un’équipe di maltempo di quattronon professioniste sono sufficientisotto i ripascimenti tutti i puntimadicivista, vogliono a partire strutture dall’arte di difesa condell’immagine Me.Ru. EL.CA. permanenti”. - Sofia Festi, Giovanna Gazzi, temporanea.
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IL VENETo
in PRIMo PIANo
Politica Il referendum sul futuro della Regione
I veneti vogliono l’indipendenza?!
I cittadini chiedono più autonomia fiscale. Gli indipendentisti, invece, proclamano l’addio a Roma a colpi di referendum e di terrorismo di germana Urbani
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oro, gli indipendentisti a capo del movi- su un campione rappresentativo. Secondo il mento, hanno già vinto. Con quella che sondaggio oltre la metà degli elettori veneti definiscono rivoluzione democratica, (55%) si dicono d’accordo con l’obiettivo, evoluta e digitale sono riusciti ad accendere sollevato dal referendum, dell’indipendenza i riflettori sul nuovo movimento politico del veneta. Anche se è concepita, soprattutto, Veneto e soprattutto sui suoi leaders, per come maggiore “autonomia”, maggiore canulla sprovveduti, anzi. pacità rivendicativa nei confronti di Roma. In Basta navigare nel loro sito, agevole, parte, nella maggiore qualità dei parlamenorganizzato; osservare con quanta dovizia tari e della classe politica. Ma gli indipendentisti hanno vinto danno e commentano informazioni; basta osservare le loro capacità di diffondere noti- perchè sono riusciti a far mettere in agenzie sui social network per capire che saranno da ai politici che siedono nel parlamentino proprio loro a dare del filo da torcere a Grillo, regionale l’urgenza di dare una risposta più o meno concreta all’ialmeno in Veneto. stanza che essi avevaDopo il referen- Secondo no sollevato. dum on line di fine il sondaggio Così, nel giro di marzo, passato quasi più della metà dei pochi giorni la commissotto silenzio, il grup- veneti vorrebbero sione Affari istituzionali po indipendentista si l’indipendenza del Consiglio regionale è riunito a Treviso per dichiarare l’indipendenza sancita, a detta del Veneto ha approvato, a maggioranza, loro, dai 2.360.235 sì espressi dai veneti entrambi i progetti di legge da un anno in discussione che chiedono una consultazione chiamati sul web ad esprimersi. Se i dati fossero reali, e non sono stati popolare dei veneti su indipendenza e auancora verificati, l’89,10% dei residenti vor- tonomia della Regione. Il progetto di legge 342 di Stefano Valdegamberi è passato rebbe staccarsi dall’Italia e fare da sé. Che un malessere reale sia diffuso in con i voti di Lega, Forza Italia, Ndc, Futuro regione è vero e a dirlo sono altri dati, quelli popolare e Unione Nordest. La commissione di un recente sondaggio di Demos condotto ha dato il via libera anche ad un secondo
progetto di legge, presentato da Costantino Toniolo e da Carlo Alberto Tesserin, entrambi del Nuovo Centrodestra, che affida al presidente della Regione il compito di negoziare maggiori condizioni di autonomia per il Veneto e, in appoggio al negoziato istituzionale, di indire un referendum popolare nel quale i veneti possano esprimersi sul Veneto regione a statuto speciale, dotata di autonomia fiscale, sino a trattenere in loco l’80 per cento del gettito fiscale. Se questi referendum si dovessero fare costerebbero alla Regione 14 milioni di euro e, per ora, nessuno ha detto da dove salterebbero fuori. E’ soddisfatto Valdegamberi che ammette che solo un anno fa questa proposta non sarebbe passata. “Il superamento degli Stati nazionali ottocenteschi – spiega il consigliere - e la rivalutazione dei territori che sono omogenei per storia, pensiero ed economia, come il Triveneto – conclude Valdegamberi - deve essere la base per un nuovo federalismo europeo dei
popoli. Il Veneto è pronto a competere con i modelli della Mitteleuropa, che sono ben lontani da ‘Roma capitale’”. Ma non tutti sono di quest’idea, anzi. i consiglieri di Forza Italia per il Veneto, ad esempio, hanno esposto uno striscione dai balconi di palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto con la scritta:“Noi veneti, come Bolzano sì, come Crimea no”. Tutto questo mentre in aula consiliare si svolgeva la seduta dedicata alla revisione della Costituzione e alla presa di posizione del Veneto che chiede di diventare Regione a statuto speciale “Con questa azione abbiamo voluto ribadire il no all’indipendenza, ma il nostro sì a forme di autonomia uguali a quelle del Trentino-Alto Adige”, hanno dichiarato Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo insieme agli assessori Massimo Giorgetti e Maria Luisa Coppola. “Vogliamo un Veneto forte e autonomo in una Italia unita che prenda il Veneto ad esempio. Le forze di maggioranza sembrano aver
idee diverse e, perchè no, seguire anche gli umori delle piazze. E il presidente Luca Zaia, dal canto suo, si può dire che tentenna. Sin dal giorno dopo la proclamazione dell’indipendenza da parte dei referendari 2.0, ha sostenuto frenato sulla questione. Tanto che commentando le decisioni della Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale che si è pronunciata con un doppio sì per la consultazione sull’indipendenza e sull’autonomia ha detto che la sua “road map per l’indipendenza del Veneto è la stessa della Catalogna; ci si dà l’obiettivo e si praticano, giorno dopo giorno, con pazienza, tutti i passaggi giuridici. E’ un voto, questo, che permetterà ai consiglieri regionali di discutere di questi due provvedimenti. E già il dibattito è importante. Io mi auguro che si arrivi rapidamente all’approvazione della legge per l’indizione del referendum, dopodiché inizieremo il nostro confronto giuridico a livello nazionale”.
Il Veneto in primo piano 11 25 Tosi: “Fatti che sono più da bar che non da banda armata”
Un nuovo carroarmato pronto a sparare alle tasse!
di germana Urbani
L
a notizia gira per l’Italia, sui media e in rete, come fosse venga fatto del male a delle persone - ha continuato Tosi una barzelletta:l’azione di alcuni “bontemponi” che non - perché finire in galera per una persona che non ha mai volevano far nulla di male. E ad avvalorarla arrivano an- fatto nulla per finirci, e’ ingiusto e sproporzionato; quindi si che le dichiarazioni di politici di calibro come quella di Flavio sono sperperate centinaia di migliaia di euro per indagini, Tosi. “Fin da subito, quando mi hanno raccontato questa vi- pedinamenti, intercettazioni per dei fatti che sono più da cenda, pensando all’entità delle cose bar che non da banda armata’’. contestate mi e’ venuto da sorridere, Busato: “Solidarietà ‘’Spiace che queste persone vengaperchè sono degli arresti per nulla’’. a chi ci avrebbe no massacrate dalla giustizia, per Minimizza l’accaduto il segretario aiutato nella prossima non aver fatto nulla, perché quella nazionale della Liga Veneta e sindaco mossa: la rivoluzione del carroarmato, che e’ un trattore di Verona, Flavio Tosi, commentando fiscale” con sopra tre lamiere, fa ridere’’ l’arresto dei 24 ‘’secessionisti’’ veneha concluso il sindaco veronese. ti che a Casale Di Scodosia stavano costruendo un nuovo Sarà. Eppure per la Procura di Brescia non ci sono dubbi: mezzo d’assalto e sono stati accusati di associazione con erano disposti a tutto pur di spingere all’indipendenza del finalità di terrorismo, eversione dell’ordine democratico e fab- Veneto. Anche ad azioni clamorose. L’indagine ha portato a bricazione e detenzione di armi da guerra. Accuse pesanti, ventiquattro arresti nelle provincie di Padova, Treviso, Rovigo, eppure, la gran parte degli uomini del carroccio sottolinea Vicenza e Verona. In carcere, tra gli altri, l’ex parlamentare che si è trattato solo di “un gioco”.’’Fa rattristare il fatto che e sottosegretario Franco Rocchetta, fondatore della Liga Ve-
tiozzo, pd
neta e tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto. Stesso provvedimento per Lucio Chiavegato, il leader del Movimento 9 dicembre, i Forconi, di Verona e protagonista del presidio nei pressi del casello dell’autostrada A4, già presidente della Life, la Libera Associazione degli imprenditori veneti. Carcere anche per il suo braccio destro, Patrizia Badii, anche lei tra i promotori del presidio verosese dei forconi. In galera, inoltre, Luigi Faccia, mentre ai domiciliari è finito Flavio Contin: questi ultimi due sono personaggi già noti alle forze dell’ordine e alle cronache perché fecero parte del gruppo dei Serenissimi che nel 1997occuparono piazza San Marco a Venezia a bordo di un blindato sempre costruito a Casale di Scodosia. “Arrestateci tutti” - ha detto Gianluca Busato, leader di Plebiscito.eu, apostrofando come notizie ridicole e indecenti le notizie che riportavano gli arresti di quelli che lui ha definito “patrioti veneti”. “Sono questi gli ultimi rantolii dello stato italiano criminale, ladro e violento – ha detto Busato - Esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza a Franco
Flavio Tosi e Gianluca Busato
Rocchetta, Lucio Chiavegato, Luigi Faccia, Flavio Contin e a tutti i patrioti arrestati questa notte con accuse che appaiono fin d’ora risibili. Prepariamoci per una mobilitazione di Popolo, civile, composta, pacifica e democratica a sostegno della Repubblica Veneta. E in ogni caso ringraziamoli, perché non potevamo sospettare di avere un aiuto così grande per applicare con successo l’esenzione fiscale totale”. Il prossimo passo verso cui muovono gli indipendentisti, infatti, è la rivolta fiscale: nessuno paghi più le tasse! E’ questo il cuore del programma politico del movimento che si appresta a raccogliere le firme degli imprenditori pronti alla rivolta fiscale. La motivazione è presto detta: liberarsi dall’oppressione “del peggior inferno fiscale del pianeta”.
“ i fatti dEGli ultimi Giorni sEGnano il fallimEnto dEl vEnEto lEGhista”
“Z
aia e la Lega hanno fallito l’occasione storica di ottenere una reale e maggiore autonomia del Veneto e ora corrono ai ripari schierandosi accanto ai secessionisti”. Per Lucio Tiozzo e Stefano Fracasso, capogruppo e vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, c’è aperta contraddizione tra le dichiarazioni di Zaia a sostegno del fronte indipendentista e secessionista e l’operato politico nei suoi incarichi di vicepresidente e presidente della Regione e di ministro della Repubblica. “Prima ancora di guidare la Regione, Zaia è stato vicepresidente del Veneto e poi ministro. Eppure, malgrado i proclami e le promesse, lui e il Carroccio non hanno mai fatto compiere
al Veneto quel salto in termini di rafforzamento delle competenze e di ampliamento degli spazi di autonomia anche fiscale. Non sono stati in grado di far tesoro dell’onda del consenso elettorale con il quale hanno assunto la guida della Regione”. “Anzi – proseguono Tiozzo e Fracasso – il presidente Zaia che ora si schiera dalla parte degli indipendentisti è lo stesso che in questi anni ha rafforzato il centralismo regionale. L’esempio più lampante è il mancato riconoscimento dell’autonomia della provincia di Belluno, che continua ad essere negata malgrado lo Statuto la preveda. Questa è stata la storia ingloriosa del Veneto leghista, che ora cerca riscatto nei sogni di gloria irredentista”.
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a presto...
26 12 Il Veneto in primo piano Trasporti su rotaia Avviata un’indagine conoscitiva sulla qualità del servizio offerto
Ferrovie, interviene l’Autorithy L’infrastruttura in Veneto si estende complessivamente per 1.800 chilometri di linee; sono 164 le stazioni esistenti di Alessandro Abbadir
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e la rete autostradale e stradale è nel mirino dei residenti e degli utenti, non se la passa bene nella nostra regione neanche la rete ferroviaria. L’infrastruttura ferroviaria in Veneto si estende complessivamente per 1.800 chilometri di linee; 164 le stazioni esistenti. Ci sono tratte a lunga percorrenza sull’asse Milano-Venezia, Venezia-Bologna o Udine- Venezia, e ci sono linee meno strategiche ma essenziali per le comunità locali come quelle gestite da Sistemi Territoriali o quelle nell’area del bellunese e rodigino. In queste ultime settimane la serie di tagli agli orari con l’introduzione dell’orario cadenzato, ha scatenato le proteste degli utenti, soprattutto quelle dei pendolari, che i treni li utilizzano ogni giorno. Fra le preoccupazioni c’è anche ormai la certezza che il Sistema Metropolitano Ferroviario di Superficie, non verrà completato neanche durante questo mandato. Ecco che nelle scorse settimane l’Authority
dei trasporti ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sulla circolazione ferroviaria in Veneto per accertare la qualità del servizio offerto dai treni regionali finiti nell’occhio del ciclone per la lunga serie di ritardi e i disservizi che affliggono i 200 mila pendolari nostrani. Il presidente dell’Autorithy dei Trasporti Andrea Camanzi ha fatto sapere che l’inchiesta coinvolgerà anche altre regioni e si estenderà ai collegamenti aeroportuali. In calendario, le audizioni dei principali soggetti coinvolti: da Trenitalia ai sindacati delle ferrovie, dagli amministratori locali ai rappresentanti dell’utenza. La finalità principale dell’Authority, consiste nel ridefinire le regole del gioco, assicurandone il rispetto, a cominciare dalla definizione degli schemi dei bandi di gara, di sua diretta competenza. Nello specifico, il caso è quello della gara europea per l’assegnazione delle corse regionali conseguente alla disdetta del contratto a Trenitalia da parte della Regione Veneto. La gara è di quelle sostanziose: vale 150 milioni di euro
l’anno e sarà proprio l’autorità garante a definire, in via preliminare, i criteri del bando, ispirati a standard di qualità, rispetto dei princìpi della libera concorrenza, salvaguardia dei servizi minimi essenziali e vantaggi economici per la collettività. L’auspicio è che a farsi avanti siano i colossi ferroviari di Svizzera, Austria e Germania. In una nota il governatore della Regione lo ha chiarito. “Abbiamo rinunciato a prolungare il contratto con Trenitalia - dice Zaia nella nota - per bandire una gara rivolta a società di spessore europei in grado di competere con Rfi nell’offrire un servizio all’altezza: parlo delle ferrovie svizzere, austriache, tedesche, inglesi, non certo dei candidati provinciali dell’ultima ora”. Per rendere più “abbordabile” l’operazione, non si esclude la suddivisione della mappa ferroviaria veneta in lotti da appaltare singolarmente. A frenare le candidature c’è il vantaggio di cui, gode Trenitalia: costola di Rfi, dispone in partenza di tratte, convogli, personale, depositi,
officine, materiali. Non mancano le polemiche. Per il senatore del Pd Lodovico Sonego, ”la proposta è ambientalmente e socialmente insostenibile e serve solo a nascondere il proposito reale di non fare nulla. La nuova ferrovia ad Alta Velocità e Alta Capacità del Corridoio Mediterraneo è una primaria necessità del Friuli Venezia Giulia per
diventare quella piattaforma logistica che da sempre desidera essere, ma il quadruplicamento è il modo migliore per non realizzarla. Il quadruplicamento significa collocare due ulteriori binari in stretto affiancamento ai due esistenti attraversando una catena di centri abitati nei quali le abitazioni sono vicinissime ai binari che ci sono già”.
Innovazione In servizio da settimane i nuovi Etr elettrici
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ono stati presentati a dicembre e ormai sono in funzione da settimane sulle linee regionali i nuovi Etr 360.001. Si tratta di venti nuovi convogli a trazione elettrica Flirt acquistati dalla Regione Veneto, quattro a sei casse (Etr.360) e sedici a quattro casse (Etr.343). Dodici sono n servizio mentre per altri otto è previsto l’arrivo entro giugno 2014. Costruiti congiuntamente dalla svizzera Stadler e dall’italiana Ansaldo Breda, i treni sono entrati in servizio dopo cinque anni dall’indizione della gara d’appalto. Vanno ad aggiungersi ai due Etr.340 (a trazione elettrica), due Atr.110, due Atr.120 e due Atr.126 (a trazione diesel) già in servizio sui binari del Veneto sotto la gestione di Sistemi Territoriali ma, a differenza di questi ultimi, saranno per ora utilizzati da Trenitalia in regime di comodato d’uso gratuito (ossia, nell’eventualità di messa a gara dell’effettuazione dei servizi, la Regione potrebbe assegnarli ad un’impresa diversa). Come saranno impiegati e dove? Del tipo a sei casse (con oltre 300 posti a sedere) saranno impiegati per i collegamenti fra Venezia e Portogruaro; quelli a quattro casse (con oltre 200 posti a sedere) fra Venezia e Treviso, Castelfranco e Padova nonché lungo la linea Monselice - Mantova. L’allestimento interno, con i pratici sedili a cantilever, è analogo a quello degli altri mezzi della stessa famiglia già in servizio. I convogli sono tutti dotati di accesso a raso, servizi igienici accessibili ai disabili e spazio per le biciclette. Ma non solo: l’ampia superficie finestrata conferisce agli ambienti interni una notevole luminosità e l’insonorizzazione è molto buona, elementi questi che hanno già reso i convogli Stadler particolarmente apprezzati dall’utenza, spesso abituata ad un comfort decisamente A.A. minore. le richieste dei sindacati
sErvono 27 milioni di Euro pEr il trasporto pubblico
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e la Regione ha le idee chiare su come intende sistemare la rete ferroviaria nei prossimi anni, idee chiare su quanti soldi servono per questa infrastruttura le hanno anche i sindacati: servono almeno 27 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale, di cui 15 per garantire l’orario cadenzato dei treni e 12 per i servizi di bus e vaporetti. Le richieste sono quelle dei sindacati dei trasporti pubblici (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl trasporti, Faisa Cisal, Fast e Orsa) che le hanno presentate alla commissione Bilancio del Consiglio Legambiente ha fotografato la questione. Se messo a confronto con le altre regioni negli ultimi dieci anni il Veneto ha investito nei treni regionali 6,7 euro pro capite, 3 euro in meno dell’Emilia Romagna, la metà della Lombardia, un sedicesimo di quanto spende la Provincia autonoma di Bolzano. I lombardi ogni giorno hanno a disposizione il triplo degli 800 treni che corrono in Veneto, nonostante la popolazione veneta sia solo la metà di quella lombarda. Ma non mancano problemi sulle strade. Per la manutenzione dei 2000 chilometri gestiti da Veneto Strade secondo i sindacati bisognerebbe che Regione e province stanziassero nel 2014 almeno 10 milioni, invece nel bilancio di previsione ce ne sono solo 3,8. Ciò significa che continueremo ad avere strade “groviera”, piene di buche. I sindacalisti, infine, hanno lanciato un appello specifico per la viabilità nel Bellunese, la provincia dolomitica deve affrontare una spesa aggiuntiva di oltre 5 milioni di euro per ripristinare i collegamenti viari dopo le nevicate eccezionali. A.A.
Cultura provinciale 31 27 Letteratura Il primo romanzo di Lina Ellina
“Il veneziano”, flash back da Cipro a Rovigo Lorenzo decide di mettersi sulle orme dell’antenato che nel 1467 da Venezia raggiunse l’isola di Afrodite di Mattia De Poli
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ipro è la patria di Afrodite, la dea greca della bellezza, mettersi sulle orme dell’antenato e scoprirà così una terra ed è il luogo in cui è ambientato l’Otello, una delle affascinante, ricca di storia e di cultura, di paesaggi splentragedie di Shakespeare più ricche di forti passioni. didi e profumi particolari. A distanza di oltre cinquecento Ma Cipro è anche un’isola del Mediterraneo orientale che anni Cipro si confermerà luogo perfetto per la nascita di nel corso della storia ha subito diverse dominazioni: croce- storie d’amore appassionate. Ponte ideale tra la tradizione via fra tre continenti, l’Europa, l’Asia e l’Africa, fulcro nel veneta e quella cipriota è la centralità della famiglia e dei basso medioevo degli interessi commerciali della Serenissi- legami che essa comporta, ma nel romanzo le vicende ma, effimero dominio della regina veneziana Caterina Cor- personali e private si intrecciano con quelle storiche, del naro. E in virtù della posizione strategica, nei secoli passati passato e del presente. Cipro, ieri in balia delle manovre Cipro è stata anche meta di emigrazione dal Veneto: la politiche dei veneziani, oggi è ancora in parte occupata dall’esercito turco, ormai da quafamiglia dell’attuale console onorant’anni. “Il Veneziano” dunque rario d’Italia a Cipro, Victor Man- “La vita può riporta all’attenzione dell’opiniotovani, nel 1684 lasciò il Polesine prendere un per trasferirsi nell’isola cipriota. Da corso completamente ne pubblica la questione cipriota e ha già ottenuto un primo quest’ultimo episodio Lina Ellina diverso a causa riscontro: il vicepresidente della ha tratto spunto per elaborare la di un’unica decisione” provincia di Rovigo, Guglielmo trama del suo primo romanzo “Il veneziano”, edito in Italia da Alberto Brigo editore. La Brusco, ha invitato alla presentazione del libro il ministro narrazione procede su due livelli paralleli, oscillando con- degli Affari esteri, Federica Mogherini, la quale nella lettera tinuamente tra passato e presente, tra il Veneto e Cipro, di risposta ha sottolineato l’impegno dell’Italia al fianco ma ritrova l’unità nelle vicende della famiglia Zanetti: nel delle Nazioni unite nella ricerca di una “soluzione duratura 1467 Marin lascia Venezia per diventare il supervisore del e condivisa” della controversia “al fine di disinnescare un mulino e delle tenute dei fratelli Cornaro a Cipro, mentre persistente elemento di tensione che non giova alla stabilinel 2010 Lorenzo è uno chef, che si è trasferito a Rovigo tà del Mediterraneo orientale”. Il romanzo, infine, è stato dopo la tragica morte dell’amatissima moglie Beth per riconosciuto dall’amministrazione provinciale di Rovigo trascorrere più tempo con la figlia Paola. Lorenzo, d’altra come un potenziale strumento di promozione del territorio parte, si renderà conto che “la vita può prendere un corso polesano: Lorenzo ha deciso consapevolmente di trasferirsi completamente diverso a causa di un’unica decisione”: per a Rovigo, perché “Rovigo può stregarti, con il suo stile di dare nuovo slancio alla sua monotona esistenza, decide di vita sereno da città di provincia”.
in brEvE Un concorso per il futuro dell’albero secolare
“la rovra dEllE idEE”
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ppena due anni fa, nel 2012, Guido Conti parlava della grande quercia plurisecolare di San Basilio nelle pagine del suo romanzo “Il grande fiume Po” e ne sottolineava le straordinarie dimensioni: era una pianta che “ha qualcosa di magico”, capace di trasmettere “emozioni difficili da raccontare” e di dare il conforto di “un amico silenzioso”. Oggi quell’albero non c’è più: il 25 giugno dello scorso anno è caduto perché le radici non hanno retto al peso degli anni. Immediatamente si è levato un coro addolorato per la perdita di un autentico monumento del Polesine e del Delta del Po. La sorte toccata alla “Rovra”, così gli abitanti della zona chiamavano l’antica quercia, diventa ora motivo per il lancio di un concorso, voluto dall’amministrazione comunale di Ariano nel Polesine in collaborazione con l’Ente regionale veneto del parco del Delta del Po, la Provincia di Rovigo e il festival Deltarte 2014. Fino al 5 maggio prossimo cittadini, gruppi e associazioni possono presentare la loro proposta di recupero e riconversione dell’area: nei progetti proposti saranno apprezzati in particolare la compatibilità ambientale, la funzionalità, l’accessibilità e il valore etico. La presentazione scritta potrà essere accompagnata da immagini, fotografie o illustrazioni grafiche. I progetti finalisti saranno comunicati e illustrati al pubblico sabato 17 maggio alle ore 18 presso il museo archeologico di San Basilio nel corso de “La Rovra delle idee”, evento inserito nell’ambito del festival Deltarte 2014. M.D.P.
Rassegna con grandi nomi
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roseguono gli appuntamenti della rassegna “Incontri con l’autore 2014”, che ha già portato in Polesine diversi scrittori: Luca Bianchini, Maria Rita Parsi, Benedetta Tobagi, Rosanna Fantuzzi e Luca Telese. Giovedì 17 aprile presso l’abbazia della Vangadizza di Badia Polesine il protagonista sarà Danilo Sacco: già voce dei “Nomadi” dal 1993 al 2011 e oggi cantante solista, si propone come autore del romanzo autobiografico “Come polvere nel vento. La vita, la strada, la musica”, in cui ripercorre la sua esistenza, segnata da un infarto nel 2009 e dalla successiva rinascita. Martedì 6 maggio presso la scuola elementare di San Martino di Venezze Mariapia Veladiano presenterà il suo primo romanzo “La vita accanto”, in cui si racconta la storia di Rebecca, una bambina nata irreparabilmente brutta, privata dell’affetto dei genitori, che scopre un talento e una passione straordinari per la musica. Venerdì 9 maggio la sala polivalente di Crespino ospiterà Cinzia Tani, giornalista e conduttrice televisiva, che nel 2013 ha pubblicato il libro inchiesta “Mia per sempre” sul tema del femminicidio raccontando storie vere e opinioni di psicologi, criminologi e avvocati. Mario Luzzatto Fegiz, invece, sarà protagonista di un doppio appuntamento nella sala polivalente di Salara sabato 10 maggio e nel teatro comunale di Costa di Rovigo domenica 11 maggio: il critico e giornalista, privato del suo ruolo da giurie popolari, sms e televoti, riflette con sarcasmo sull’ambiente musicale e sul mestiere che ha fatto per cinquant’anni. Venerdì 23 maggio chiude la rassegna Valerio Evangelisti, ospite a Bosaro presso la sala consiliare, dove parlerà del suo libro “Il sole dell’avvenire. Vivere lavorando o morire combattendo”, prima parte di una trilogia dedicata alla storia del movimento Nella foto la copertina del libro operaio e contadino in Italia. Tutti gli incontri iniziano alle e l’autrice Lina Ellina ore 21. M.D.P.
Videoarte a favore dei diritti umani
“3 minuti pEr 30 articoli”
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“incontri con l’autore 2014”
cade il 19 aprile la possibilità di partecipare al concorso di videoarte a favore dei diritti umani, bandito nell’ambito di “Deltarte, il delta della creatività”. Il festival di arte contemporanea è nato nel 2012 da un’idea di Melania Ruggini, ha la sua sede naturale nel Delta del Po e propone un percorso itinerante di mostre, eventi, concerti, laboratori ed escursioni attraverso il Polesine. La manifestazione da quest’anno si avvale della collaborazione dell’associazione culturale “Voci per la libertà – Amnesty international”. E tale sinergia ha partorito immediatamente un nuovo concorso: “3 minuti per 30 articoli”. Trenta sono gli articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani, che fu proclamata dall’assemblea delle Nazioni unite nel 1948 e che l’anno scorso ha spento le sue prime sessantacinque candeline. Tre minuti è la durata massima del video da realizzare, che affronti il tema dei diritti umani in modo generale o soffermandosi su uno o più degli articoli della Dudu. La partecipazione è riservata ai giovani videomaker con meno di 35 anni. Le opere presentate al concorso saranno caricate su Youtube e, a partire dal 21 aprile prossimo, otterranno un voto per ogni visualizzazione da parte degli internauti: solo i primi dieci più visti saranno valutati da una giuria di qualità, che indicherà i tre vincitori. I premi saranno consegnati giovedì 17 luglio alle ore 21.30 presso la sala incontri del Centro convegni di Rosolina Mare, nel corso della manifestazione “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty 2014”. M.D.P.
“Mia’s library”
la donazionE di QuEst’anno inauGura trE nuovE sEzioni
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tto anni e oltre ottocento libri: un autentico record per il progetto di biblioteca diffusa “Mia’s library”, realizzato grazie alle libere donazioni di amici e sostenitori. Mia Manzetto è mancata prematuramente e improvvisamente per una malattia rara nel 2005. La sua passione per le lingue straniere e per l’insegnamento ai bambini ha ispirato un’iniziativa grazie alla quale quattro diverse biblioteche di Adria, quella comunale, quella dei ragazzi, quella del liceo Bocchi e quella del reparto di pediatria dell’Ospedale cittadino, hanno ricevuto in dono oltre ottocento volumi in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Oltre ad alcuni classici della letteratura contemporanea, firmati da J. K. Rowling, John Le Carré, Jeffrey Eugenides e Doris Lessing, la donazione di quest’anno inaugura tre nuove sezioni, che guardano alle nuove tecnologie e a chi ha difficoltà di lettura: la sezione multimediale della Biblioteca dei ragazzi, la sezione degli audiolibri in inglese della Biblioteca comunale e la collana Junior D che utilizza un carattere di scrittura particolare, ideato appositamente per i bambini dislessici, e che propone alcuni volumi per ipovedenti. Il libri donati, inoltre, andranno ad arricchire il patrimonio librario dell’intera provincia: grazie al sistema bibliotecario provinciale, infatti, i volumi saranno resi disponibili al prestito in tutte le biblioteche del Polesine. Per il 2015 il progetto prevede l’acquisto di una collana con caratteri grandi e un’impaginazione particolare, che facilitino la lettura delle persone adulte. M.D.P.
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14 Cultura veneta
Cultura Veneta 29
Gallerie dell’Accademia Fino al 29 giugno, un interessante percorso in 70 opere
Carlo Saraceni celebrato a Venezia
Un artista poco conosciuto che visse a cavallo tra il 1500 e ‘600, tra Roma e l’Europa”
di Alain Chivilò
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e Gallerie dell’Accademia di Venezia si pongono “in antitesi” tradizione coloristica veneta fatta di vive e pure cromie è la chiave agli attuali eventi culturali dai nomi di sicura affluenza, pro- di successo che attecchisce nell’ambiente artistico romano. La mostra comprende una sessantina di opere, tra cui non mancano ponendo una mostra per la primavera veneziana dedicata a un’artista poco conosciuto che visse a cavallo tra il 1500 e ‘600. le principali commissionate al pittore da alcune tra le più influenti famiglie “Carlo Saraceni. Un veneziano tra Roma e l’Europa” è il primo romane, come il Riposo dalla Fuga in Egitto dell’Eremo dei camaldolesi, omaggio che la città della Serenissima dedica al Maestro nella sua eseguito per la famiglia Aldobrandini che aveva portato al soglio pontificio storia. Fino al 29 giugno, un interessante percorso permette di com- (dal 1592 al 1605) un suo esponente, Clemente VIII e i dipinti eseguiprendere l’arte di Carlo Saraceni. Nato a Venezia verso il 1579, da ti per alcune delle più importanti congregazioni ecclesiastiche straniere, come quella iberica di Sant’Adriano in Vaccino e una famiglia bolognese di mercanti di seta, si quella tedesca di Santa Maria dell’Anima per la trasferisce all’età di vent’anni, alla fine del Cin- La tradizione quale dipinse due autentici capolavori presenti in quecento, a Roma per trascorrere il resto della coloristica veneta mostra. L’ordine espositivo è cronologico e parte sua vita. A livello artistico più che legarsi alla è la chiave dalla produzione di piccoli raffinati dipinti su rame, tradizione veneziana di Tintoretto, Veronese, di successo che Palma il Giovane e Jacopo da Bassano si lega attecchisce a Roma la cui novità maggiore sta nella predominanza data al paesaggio rispetto al racconto mitologico agli artisti tedeschi e fiamminghi operanti in laguna quali Hans Rottenhammer, Adam Elsheimer, Gaspar Rem e e biblico. Inoltre sono presenti alcune opere quali il disegno raffigurante Pietro Mera. Di conseguenza seguendo l’orientamento degli artisti Andromeda del Cavalier d’Arpino, conservato nell’Accademia di Venezia, nordici, lo spostamento a Roma non può che essere naturale. Il posto a confronto con il piccolo dipinto giovanile di Saraceni di analogo giubileo del 1600 diviene così fulcro per un nuovo fervore artistico soggetto, lo splendido San Rocco della Galleria Doria Pamphilj accostato che si propaga per i successivi decenni. Nuove tendenze si affianca- al San Girolamo di Jacopo Bassano dell’Accademia stessa e il dipinto della no al tardo manierismo del Cavalier d’Arpino e di Federico Zuccari Maddalena penitente della Pinacoteca Civica di Vicenza accostato nelle per le nuove ricerche di Annibale Carracci e Caravaggio. Proprio di sue due versioni. Una mostra piacevole per un’artista lagunare noto a quest’ultimo, Saraceni diviene uno dei più importanti interpreti dan- Roma come il “Veneziano”. do originalità rispetto a Orazio Borgianni e Orazio Gentileschi. La
Sostegno per giovani artisti
Museo Correr di Venezia, fino al 15 giugno
Il TIZIANO RITROVATO
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l percorso espositivo storico del Museo Correr di Venezia, fino al 15 giugno, si arricchisce di una nuova mostra: “Tiziano, un autoritratto. Problemi di autografia nella grafica tizianesca”. Un’occasione importantissima per ammirare il recentemente ritrovamento di un affascinante autoritratto a disegno di Tiziano Vecellio. “Questo disegno è il singolare prodotto di Tiziano, il quale nella sua epoca godeva la reputazione di sommo ritrattista ed eccelso pittore. L’ineguagliata qualità dell’immagine e della sua esecuzione sono le ragioni che ci spingono a ritenere il ritratto opera originale del maestro. La scelta stessa del supporto è curata: una carta elaborata e tagliata (soprattutto lungo il bordo inferiore) in modo da somigliare a un foglio di durevole e costosa pergamena, solitamente utilizzata per redigere gli statuti corporativi, le cronache e le lettere diplomatiche della Repubblica di Venezia” sono le parole iniziali attraverso le quali gli studiosi internazionali David Rosand e Luba Freedman, primi ad avvalorare e confermare tale attribuzione, iniziano la loro tesi dimostrativa. Giunto quasi all’età di ottant’anni, Tiziano con il suo autoritratto indica all’Europa che è ancora attivo sia come persona, sia come artista. Una rappresentazione vitale per le corti che lo celebrano e acclamano. Il disegno, dall’inconfondibile e familiare profilo del Maestro, cattura per la straordinaria immediatezza, restituendo tutta la consapevole dignità conseguita dalla sua impareggiabile Arte della pittura. Concentrato nel
Nelle foto alcune delle opere in mostra: Andromeda incatenata liberata da Perseo, La Fuga in Egitto, Maddalena penitente e Madonna con il Bambino e Sant’Anna
Nuovi borsisti alla Bevilacqua La Masa
S profilo della testa col solo accenno del ricco collo di pelliccia e della cuffia, il rapido e sicuro tratto della matita nera, sempre mobile e vibrante, diventa insolitamente preciso e analitico. Il disegno è stato concesso generosamente in prestito da una collezione statunitense dopo la recente mostra presso la Fondazione Cosso (San Secondo di Pinerolo), mentre era già stato esposto per la prima volta nel 2007 a Belluno. Una mostra che costituisce dunque “un’importante sede di dibattito e approfondimento sul non facile campo della produzione grafica tizianesca, specie degli anni maturi” come indica il direttore Mu.Ve Gabriella Belli. Al.Ch.
ono entrati in azione i nuovi borsisti della Fondazione Bevilacqua La Masa, storica istituzione veneziana che trova le sue radici nel 1901, anno della sua creazione. Anche quest’anno la BLM continua a mantenere la missione originale di sostegno per giovani artisti, con residenza e attività nel Triveneto, attraverso l’assegnazione annuale di 12 Atelier. Dopo una selezione avvenuta nei mesi passati i nomi usciti sono i seguenti: Giuseppe Abate e Paola Angelini, Anemoi (gruppo), Marko Bjelancevic, Saverio Bonato, Pamela Breda, Samuele Cherubini, gli Impresari (gruppo), Graziano Meneghin e Jacopo Trabona, Fabrizio Perghem, Fabio Roncato, Caterina Erica Shanta, Eleonora Sovrani. Questi assegnatari sono attivi nei diversi ambiti delle arti visive (pittura, performance, arte relazionale, installazione, arte digitale, fotografia, video arte) e ora iniziano a lavorare per dodici mesi negli studi collocati presso Palazzo Carminati a San Stae e nel Chiostro dei SS. Cosma e Damiano alla Giudecca. In questo lungo soggiorno, un fitto calenda-
rio di appuntamenti ha inizio con gli Artists’ Talk & Open Studios, durante i quali gli artisti presentano al pubblico a Palazzetto Tito le loro ricerche e i progetti futuri aprendo ai visitatori gli studi appositamente allestiti. A giugno invece si rinnova l’impegno degli artisti durante la Notte Bianca dell’Arte, che li vedrà confrontarsi con le importanti sedi della Fondazione Musei Civici di Venezia. Ulteriori momenti espositivi si terranno in occasione del Premio Stonefly Cammina Con l’Arte e la mostra di fine residenza, che dal 2008 è accompagnata da una preziosa pubblicazione edita da Moleskine. A questi momenti istituzionali si affiancano le iniziative organizzate dagli stessi assegnatari, nonché le studio visit grazie alle quali curatori, critici e galleristi italiani e stranieri possono conoscere privatamente le singole ricerche artistiche. Un anno tutto da vivere nel quale ogni singolo artista è conscio che l’opportunità ottenuta è da far fruttare positivamente nell’ambito di una costante ricerca. Al.Ch.
Protagonisti a Nordest
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BICA S.P.A una potenza nella produzione di sedie e mobili per giardino Su 100 mila mq coperti su 4 unità produttive lavorano 140 operai con 30 presse di ultima generazione attive sulle 24h Parlare della Bica S.p.a. ai giorni nostri significa riferirsi a Giorgio Simoni il fondatore Giorgio e, con lui, i figli Piergiorgio 27 anni, Massimo 42 anni, e le due figlie Sonia e Monia. Una vera e propria potenza familiare che ha portato la BICA S.p.a. ad essere leader mondiale nello stampaggio di prodotti per la casa e giardino con un fatturato annuo di 25 milioni di cui l’80% con l’estero ( in 15 Paesi europei e nel mondo) e il 20% in Italia. Nel lontano 1962 Giorgio Simoni ha iniziato l’attività a Pontelongo dando così l’imput all’attuale costituzione del Gruppo Simoni che negli anni 80 ha compiuto un forte salto di qualità nella realizzazione dei primi mobili in resina che si sono affiancati alla storica produzione di quelli da giardino e campeggio in acciaio. Attualmente BICA S.p.a. annovera nel suo interno 140 dipendenti che lavorano in 100 mila mq coperti nelle quattro realtà produttive. A Candiana (Pd) sono posizionate le 30 presse robotizzate
che lavorano su 24h e che sfornano mobili da giardino in resina nelle linee Panther e Trendy. A Pontelongo (Pd) dove avviene il taglio, piegatura e assemblaggio degli articoli da giardino in acciaio, a Villa del Bosco invece vi è la produzione di stendibiancheria in acciaio. La BICA è stata una delle prime aziende ad ottenere la certificazione ISO 9001. Per la stagione estiva 2014 l’ufficio ricerca e sviluppo della BICA ha ideato una nuova collezione di salottini per arredare il giardino, la casa, bar e ristoranti, le linee B:RATTAN e BICADESIGN sono progettate per durare nel tempo. L’attenzione della BICA S.P.A. sempre rivolta verso l’innovazione e l’evoluzione del mercato completano l’immagine di un’azienda che non si ferma al successo già ottenuto ma guarda allo sviluppo futuro e pone nella ricerca di nuove soluzioni la chiave per una ulteriore crescita.
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Sport in primo piano “La Favola dello sport” Luca Gotti con i bambini delle primarie dell’istituto comprensivo di Porto Viro
NEWS Nuoto
Alex Modenese ai campionati italiani di categoria “Criteria”
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uecentotrentasette società. Milleseicentottanta atleti. Duemiladuecentotrentacinque presenze gare. Trecentotrentatre staffette. Difficile da scrivere, da leggere e da credere. Impressionanti i numeri dei ‘Criteria’, i campionati giovanili di nuoto, riservati alle categorie ragazzi/e, junior e cadetti/e in programma allo Stadio del Nuoto di Riccione da venerdì 21 marzo a mercoledì 26 marzo 2014. Con questo importante appuntamento si è conclusa la stagione invernale. Adria Nuoto era presente a questo importantissimo appuntamento con Alex Modenese classe 1999, che ha gareggiato nei 100 e nei 200 rana. Alex sta maturando sempre più da vero atleta. Ha cercato di controllare l’emozione, comunque difficile in gare di questo livello infatti proprio l’emozione ha condizionato la sua prima gara. Lunedì mattina è sceso in acqua nei 100 rana conquistando il 17esimo posto con 1’06”6, soli 2 decimi in più del record personale. Dopo questa prima giornata è riuscito a trovare la grinta giusta per affrontare i 200 rana migliorando il suo personale di ben 3secondi fermando il cronometro a 2’24”66 centesimi che gli è valso il decimo posto. Dopo questa positiva esperienza, si è già pronti a ripartire per preparare al meglio la stagione estiva assieme a tutta la squadra.
Lo sport è niente senza cultura
“In ogni sport più del fisico, conta la testa e quella si allena solo studiando”
di Cristiano Aggio
E
’ tornato volentieri nella “sua” Porto Viro, Luca Gotti, contarinese di nascita, attualmente viceallenatore di Roberto Donadoni nel Parma. Gotti ha accettato l’invito del Comitato del Coni provinciale dando vita alla tappa sicuramente più partecipata del progetto “La Favola dello sport” sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Ad ascoltarlo ben 220 bimbi provenienti da tutte le scuole primarie dell’istituto comprensivo di Porto Viro, in sala Eracle. Luca Gotti con semplicità e schiettezza ha ripercorso parte della sua carriera, ad iniziare dagli esordi con la maglia del suo Contarina. “Grazie allo sport sono riuscito a costruire una vita che mi piace, anche se ciò mi ha portato lontano dal luogo in cui sono cresciuto – ha sottolineato il tecnico – Ma il vero strumento che mi ha permesso di arrivare a lavorare in mezzo ai tanti campioni della Serie A è sicuramente lo studio. Studiare mi ha cambiato la vita. La cultura apre la mente e ti permette di conoscere e capire il mondo”. Parole che trovano riscontro in una carriera davvero invidiabile che oggi vede Luca Gotti impegnato, oltre che sui campi da calcio, anche in cattedra all’Università Cattolica di Milano. Nel 1998 comincia ad allenare con il Milan che gli affida il gruppo dei Giovanissimi, poi seguono le esperienze con Montebelluna, Pievigina, Bassano Virtus (portato fino alla C2) e con le giovanili della Reggina. Nel 2007 è il citti della Nazionale italiana Under 17. Il salto di qualità arriva nel dicembre 2010 quando
Nella foto Luca Gotti, dal 2010 vice di Roberto Donadoni e dal 2012 sulla panchina del Parma Roberto Donadoni lo vuole come suo vice al Cagliari. I due dal gennaio 2012 si rimettono in gioco sulla panchina del Parma con gli emiliani che sono nelle zone nobili della classifica. La grande esperienza in palcoscenici così prestigiosi ha consentito a Luca Gotti di prendere ad esempio molti campioni per trasmettere il suo messaggio ai bimbi di Porto Viro. “Matri da giovane era molto gracile, Messi ha avuto problemi di sviluppo e Giovinco spesso è preso in giro per la sua statura. Ma nel calcio, come in qualsiasi altro sport, più del fisico conta la testa e quella si allena solo studiando. Scuola e sport possono conciliarsi senza problemi, basta solo organizzare bene il proprio tempo”. Alla fine della mattinata, Gotti ha fatto omaggio all’istituto comprensivo di Porto Viro di due maglie del Parma autografate da tutta la rosa gialloblù.
Volley
Atl volley Adria alla final six di Caorle
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ntusiasmo, grinta e concentrazione. Sono questi i valori che hanno fatto volare l’Atl volley Adria alla final six di Caorle (Ve) che si disputerà domenica 13 aprile e che assegnerà alla miglior squadra del torneo la Coppa interregionale volley misto Lega pallavolo regionale Uisp Veneto. Domenica 23 marzo si è infatti disputata a Martellago (Ve) la quarta semifinale per l’accesso alla final six. Portabandiera del Polesine era, appunto, l’Atl volley Adria, dopo l’eliminazione dell’Asd Pontecchio volley e dell’Asd Vatik volley. Per i polesani, il concentramento è stato un successo a pieno titolo, determinato dalla vittoria su tutte le rivali della giornata ovvero sulla formazione padovana Croccanti di Tribano (Pd), sulla Volley 2K di Ferrara e sulla veneziana Muffin spritz, squadra che, peraltro, ospitava la manifestazione. Le gare di semifinale dell’Atl volley Adria sono iniziate intorno alle 10.30 con due successi, il primo agile sui Croccanti di Tribano, il secondo, più combattuto, sul Volley 2K. Su entrambe le rivali i polesani si sono imposti con il risultato netto di 2- 0 grazie ad un gioco corale della squadra e al capitano Matteo Rossi. Quindi la terza gara, più intensa, contro i temuti padroni di casa del Muffin spritz. Lo scontro ha un inizio formidabile per gli adriesi che chiudono il primo set sul 19 – 25 dopo il cambio in campo di Matteo Rossi per Nicola Dall’Ara. Poi un calo di concentrazione porta i padroni di
casa avanti di 4 punti. A questo punto coach Manuel Bellan prova alcuni cambi per dare una scossa ai compagni, entrano Giorgia Checchinato per Serena Passarelli ed Eraldo Meneghini per Matteo Rossi ma il risultato non cambia. Il Muffin spritz si aggiudica il secondo set per 25 – 19. Decisivo, per determinare le sorti del match, il terzo set con l’Atl volley Adria che parte bene imponendo il proprio gioco e staccando gli avversari di due punti. Il Muffin spritz non si arrende e gioca punto su punto fino al 13 - 13. A questo punto gli adriesi tirano fuori grinta ed entusiasmo corale con un gran capitan Rossi che trascina la squadra al risultato finale di 15 – 13. L’Atl volley Adria accede così alla finale per la Coppa interregionale come testa di serie del proprio girone e si prepara ad affrontare le altre grandi del Veneto il prossimo 13 aprile. El.Ba.
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LAZIO
Agro Pontino
la bonifica si racconta
L
’Agro Pontino evoca l’epopea della grande bonifica, della “redenzione” (per dirla con il linguaggio dell’epoca) di quelle terre paludose a sud di Roma dal flagello secolare della malaria. Un’epopea raccontata mirabilmente in un libro, “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi vincitore del Premio Strega 2010, e che rivive nei trentamila metri quadri di un grande parco tematico realizzato alle porte di Latina da un privato. Il parco si chiama “Museo Piana delle Orme” e il privato che lo ha realizzato è Mariano De Pasquale, di origini siciliane (ora scomparso), la cui famiglia come migliaia di altre famiglie italiane trovò nell’Agro Pontino un’opportunità di lavoro. Il parco è articolato in 14 grandi padiglioni dove dentro non è esagerato dire che è ospitata la storia. La storia della grande bonifica della zona innanzitutto. Opera che negli anni Venti del secolo scorso impegnò cinquantamila operai, reclutati soprattutto per scavare a mano in milioni di ore di lavoro i grandi canali spina dorsale della bonifica e per costruire successivamente i vari borghi rurali dove si insediarono diverse migliaia di coloni. In prevalenza agricoltori veneti, chiamati a coltivare quelle nuove terre strappate alla palude e alla malaria. Furono gli anni in cui a tempo di record fu costruita Latina (allora Littoria, in omaggio al Fascismo) e le altre città ispirate pure allo stile architettonico razionalista: Pontinia, Sabaudia, Aprilia. Città che hanno conservato il fascino dell’epoca e sono tuttora un museo a cielo aperto per chi ama la storia dell’architettura contemporanea. Il Museo della Piana delle Orme contiene così tante meravi-
glie che è difficile elencarle tutte. Basti pensare che nei padiglioni “militari”, dove sono conservate testimonianze della seconda guerra mondiale (che nella zona visse episodi cruenti durante l’offensiva alleata contro i tedeschi conseguente allo sbarco di Anzio), c’è persino il carro armato Sherman M4 utilizzato da Benigni sul set de “La vita è bella” e la Jeep fatta esplodere nel film “Il paziente inglese”, pure degno dell’Oscar. Nel parcomuseo trova posto anche il mezzo anfibio Sherman DD, uno dei tre esistenti al mondo. Fu costruito dagli americani per il centro di addestramento di Battipaglia e poi affondato. E’ stato recuperato al largo di Salerno nel 2002. C’è anche l’aereo (un caccia P40 Curtiss) recuperato in mare dopo che era stato abbattuto durante una battaglia aerea: il suo pilota americano, appresa la notizia, ha voluto recarsi al museo per rivederlo facendo vivere ai responsabili di “Piana delle Orme” un momento toccante. L’aereo, dopo il restauro, è stato esposto nel padiglione dedicato allo sbarco di Anzio. Un altro padiglione è riservato alla battaglia di Cassino, con il bombardamento del monastero benedettino con la distruzione del suo inestimabile patrimonio artistico. Effetti speciali fanno rivivere i terribili momenti di quell’episodio bellico. Nella grande esposizione allestita dalla famiglia De Pasquale nella campagna pontina di Borgo Faiti c’è spazio anche per i vecchi giocattoli (allora quasi tutti costruiti in latta o in legnoi, per vecchi apparecchi radio e oggetti che documentano la storia delle telecomunicazioni, ci sono tantissimi mezzi agricoli fra cui le preziose trattrici Pavesi Tolotti P4 e tanti tipi di carretti. E poi
AL GRANDE PARCO-MUSEO “PIANA DELLE ORME” RIVIVE L’EPOPEA DEL RISANAMENTO DELLA VASTA PALUDE MALARICA A SUD DI ROMA UN’OPERA COLOSSALE CHE HA IMPEGNATO NEGLI ANNI ‘20 CINQUANTAMILA OPERAI HANNO COSTRUITO CANALI E BORGHI RURALI POI ABITATI DA COLONI SOPRATTUTTO VENETI NEI 14 PADIGLIONI DELL’AREA VICINO A LATINA SONO ESPOSTI ANCHE RARI PEZZI MILITARI COME IL CARRO ARMATO UTILIZZATO NEL FILM “LA VITA È BELLA” DI ROBERTO BENIGNI O IL CACCIA USA CURTISS RECUPERATO IN MARE
attrezzi di ogni genere. Altri padiglioni illustrano la vita nei campi e la civiltà rurale del tempo.Il fondatore Mariano De Pasquale, imprenditore agricolo nel settore florovivaistico, non amava chiamare questa oasi della memoria “museo”. Ci teneva a sottolineare che in realtà si tratta di un’attività agrituristica con centro di documentazione. Diversi i percorsi tematici a disposizione. La visita completa richiede circa quattro ore, ma c’è chi fa sera tranquillamente, perchè lo stupore davanti agli allestimenti del centro di documentazione è continuo. Molto suggestive alcune ambientazioni d’epoca. L’area, ombreggiata da centinaia di eucalipti (la pianta tipica dell’Agro Pontino, introdotta durante la grande bonifica) è servita da un’accogliente area pic nic, utilizzata soprattutto dalle numerose scolaresche che in primavera si recano in gita a Piana delle Orme. C’è poi un servizio di ristorazione rustica, un negozio e altri servizi. Ma la cosa più bella di questo singolarissimo parcomuseo è rappresentata dalle suggestioni che le sue ambientazioni creano. All’interno dei padiglioni e fuori. Sembra di rivederle all’opera quelle vocianti squadre di contadini e operai mandati da Mussolini a bonicare l’area paludosa in cambio della promessa di un fazzoletto di terra da coltivare. L’orario di apertura da aprile a ottobre va dalle 9 alle 18 (chiusura museo ore 20), prefestivi 9 - 18,30. D’inverno chiusura anticipata rispettivaamente alle 16 e alle 17. Biglietti: intero 12, ridotto 10, ridotto junior 8. L’area ospita durante l’anno numerosi eventi. Info: tel. 0773 258708, info@pianadelleorme.it; www.pianadelleorme.it Piana delle Orme si trova in via Magliara 43,5 a Borgo Faiti (Latina).
IN COPERTINA UN’IMMAGINE DELLO SCAVO DEL CANALE MUSSOLINI, OPERA FONDAMENTALE DELLA BONIFICA DELL’AGRO PONTINO; IN ALTO: CARRIOLANTI AL LAVORO E UN TRATTORE LANDINI D’EPOCA. PIÙ SOTTO LATINA OGGI E IL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE NEL 1932. SOTTO: UNA TECA DEL PADIGLIONE DEDICATO AI GIOCATTOLI D’EPOCA. A PIEDE DI PAGINA: ALTRE IMMAGINI DEI PADIGLIONI DEL PARCO-MUSEO PIANA DELLE ORME, QUELLO IN BASSO A DESTRA È IL CARRO ARMATO AMERICANO UTILIZZATO DURANTE LE RIPRESE DEL FILM “LA VITA È BELLA” DI ROBERTO BENIGNI PREMIATO CON L’OSCAR
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Gelsomino: fioriture generose e prolungate E’ una specie rampicante molto apprezzata in parchi, giardini, terrazzi. Semplice da coltivare perché poco esigente
C
di Germana Urbani
amminando lungo i viali dei nostri paesi capita spesso in primavera ed estate di fermarci a naso in su sedotti da un profumo dolce che ci arriva da una siepe o da un poggiolo. Spesso a colpirci il cuore passando dalle narici, è il gelsomino è una pianta perenne della famiglia delle Oleaceae in pratica è un “parente” dell’ulivo. Il suo nome deriva dal termine arabo yasmin, che significa “dono di Dio”, e in moltissime culture questa pianta è simbolo di purezza e femminilità. Si tratta di una pianta versatile e resistente che può essere utilizzata per formare siepi, rivestire cancellate e muretti oppure per ricoprire pergolati e graticciati visto che può raggiungere un’altezza di cinque o sei metri. Ma se non disponete di tanto spazio non disperate: il gelsomino può essere coltivato con successo sia in piena terra che in vaso, anche se in quest’ultimo caso si consiglia di utilizzare dei tutori per supportare la pianta che tende a crescere molto. Esistono molte specie di gelsomino che fioriscono anche in periodi diversi dell’anno. Per scegliere quella più adatta al vostro giardino o terrazzo occorre che teniate conto dell’esposizione, e se intendete coltivarla in vaso le migliori specie sono senza dubbio Jasminum primulinum e Jasminum grandiflorum. Le rampicanti da giardino più consigliate sono invece: Jasminum officinale e Jasminum x stephanense. Le piante di gelsomino all’aperto devono essere collocate in un luogo ben soleggiato e luminoso mentre per quelle che vivono in appartamento la collocazione migliore è in prossimità di una finestra esposta ai raggi solari. Possono essere considerate buone anche condizioni di mezz’ombra, a patto che la pianta riceva almeno qualche ora di luce diretta. Tenete conto del fatto che il gelsomino non tollera il vento eccessivo, perciò, potendo, deve essere messo al riparo dalle zone più ventose del giardino. Quando deciderete di porre a dimora la vostra pianta dovrete tener conto di poche cose in quanto il gelsomino è una pianta con poche pretese che si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno. Il meglio di sé lo dà tuttavia quando il substrato è ricco in sostanza organica, soffice, fertile e ben drenato: se il terreno fosse troppo compatto o di composizione prevalentemente argillosa, si può aiutarlo aggiungendo sabbia e argilla espansa allo scopo di migliorarne la capacità di drenaggio. Per le piante da coltivare
OGGI BAMBINA... DOMANI INFERMIERA Investire nei bambini di oggi è il miglior modo per costruire un domani di giustizia e benessere condiviso. Sostieni a distanza una bambina del Sud del mondo attraverso i progetti del Cesvitem: bastano 20 euro al mese per regalare un futuro migliore, a lei e al suo popolo. Per informazioni visita il sito www.cesvitem.org o chiama lo 0415700843 Ce.Svi.Te.M. Onlus
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Le zanzare lo odiano! Fatelo crescere vicino alle vostre finestre in vaso si può preparare un buon terreno di crescita semplicemente mescolando terriccio universale da giardino, torba e sabbia. E se vi dimenticate di annaffiarlo fa lostesso…per un po’. Gli esperti consigliano di annaffiare una volta ogni 10-15 giorni perché il gelsomino non è una pianta particolarmente esigente in termini di irrigazioni, dal momento che può sopportare senza problemi anche periodi di siccità più o meno prolungati. Va detto, però, che anche se non strettamente indispensabili per la sopravvivenza della pianta, le irrigazioni stimolano la crescita e la fioritura, pertanto sono consigliate sia in primavera che in estate e per tutta la durata della stagione vegetativa. E ricordate: le zanzare lo odiano, quindi se decidete di metterlo in giardino studiate la disposizione più utile di sedie e panchine.
piantatE ora i Gladioli
S
o n o bulbose molto apprezzate nei giardini perché sono poco esigenti e di coltivazione. Piantati i bulbi a primavera i fiori sbocciano entro luglio e settembre a seconda del periodo di piantagione. La fioritura dura circa due settimane con colori svariati, pastello o vivo. Il consiglio è di interrare i bulbi in un luogo soleggiato e riparato dai venti che possono piegare gli steli. Occorre preparare il terreno con una buona vangatura per togliere i sassi e le radici delle erbacce e, se necessario, aggiungete un concime speciale per bulbi. L’idea giusta potrebbe essere quella di scaglionare le piantagioni dei bulbi per ottenere una fioritura prolungata piantando i bulbi a distanza di una quindicina di giorni. Il bulbo di gladiolo va interrato a circa 10/12 cm di profondità, in linea o in gruppo da 10 a 20 bulbi. Annaffiare leggermente dopo la piantagione. Ricordate di mettere subito un tutore per le varietà più alte.
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5. Alto numero di gravidanze nelle adolescenti con notevole ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza. Il primo contatto con il ginecologo in adolescenza è fonda-
commercio si trova una notevole varietà, sia per dosaggio che per tipo di estrogeno e progestinico usato, che ci consente di indirizzare la giovane nella scelta di quello che
libero professionista che come Medico ospedaliero, a partire dal 2012 presso la ULSS 13 di Mirano (VE) quindi in qualità di Dirigente medico di I livello presso l’UO di Ginecologia e Ostetricia dell’ULSS 17 di Este-Monselice. Indirizzo email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com
cute (le comuni verruche) ma oltre 30 sono responsabili di infezioni delle mucose genitali. Tra questi 13 sono ad alto rischio oncogeno, ossia possono favorire lo sviluppo di tu-
I nostri esperti 39
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
Dal 1° gennaio 2014 una nuova tassazione immobiliare
L’onda lunga del Governo Monti fa sentire i suoi (non benefici) effetti anche a distanza di qualche anno. Infatti, dal 1° gennaio 2014 si è assistita a una vera e propria rivoluzione quanto agli atti di vendita di immobili, quelli cioè che scontano le imposte di registro, ipotecarie e catastali. Le vecchie aliquote di registro (quelle del 3%, 7%, 8%, 15% ecc.) sono sostituite sostanzialmente da tre: del 2% per gli acquisti di prima casa; e del 12% per i terreni agricoli; del 9% per tutto il resto (es. seconda casa, terreni edificabili, fabbricati strumentali ecc.). Le nuove aliquote del 2% e del 9% e del 12%, si portano dietro sempre una conseguenza
molto importante: a titolo di imposte ipotecaria e catastale, si pagano due importi fissi da 50 euro ciascuno, che assorbono il bollo, la tassa per la voltura e quella per la trascrizione. Fino a qui tutto sembra molto più vantaggioso di prima, se non fosse per una “sorpresa” finale: e cioè il fatto che l’imposta minima di registro è comunque dovuta nella misura minima di 1000,00 euro. Quindi se in seguito alla tassazione di una prima casa con l’imposta del 2% mi vien fuori un risultato, per esempio, di 350,00 euro, la tassazione sarà comunque di 1000,00 euro più i 100 eurocomplessivi di quelle ipotecarie e catastali (totale
minimo, dunque, sempre almeno di 1100,00 euro). Nelle zone in cui le rendite degli immobili sono piuttosto basse (come sono in genere quelle nei paesi di provincia e di campagna) difficilmente ciò potrà concretizzarsi in un risparmio di spesa; mentre ciò è indubbiamente più vantaggioso, rispetto a prima, per l’acquisto di prime case in zone con rendite alte. Fuori dai casi appena visti, le imposte fisse ipotecarie e catastali (una volta di 168 euro) sono state aumentate a 200 euro. Infine, sono stati modificati i requisiti per discriminare una casa di lusso da una non di lusso e quindi per chiedere le agevolazioni prima casa. In
precedenza ci si riferiva a dei parametri molto precisi fissati da un Decreto Ministeriale del 1969; oggi, invece, la casa
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La violenza di genere AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare con Voi una questione che, purtroppo, occupa sempre più le prime pagine dei giornali ed i servizi di apertura dei telegiornali ovvero il fenomeno della violenza di genere. Che cos’è la violenza di genere? Il fenomeno della violenza di genere, ancorché risalente nel tempo, è stato solo di recente oggetto di studi più approfonditi che hanno consentito una sua qualificazione e, quindi, una maggior presa di consapevolezza e responsabilità da parte della nostra società civile. Il concetto di violenza di genere, elaborato nei primi anni duemila, è utilizzato per differenziare la violenza comune da quella che si esplica in danno di individui o gruppi in ragione del loro “genere” o sesso di appartenenza. La violenza di cui ho appena riferito consiste essenzialmente in una serie distinta di azioni fisiche, sessuali, di coercizione economica o psicologica che hanno come destinatario una persona “scelta” sulla base del suo genere o sesso. Con specifico riferimento alla violenza sulle donne, deve rilevarsi come questa costituisca un fenomeno culturale assai complesso che interessa ogni sfera sociale e le cui conseguenze non ricadono solo sulle donne vittime di violenza ma anche sui loro figli che diventano testimoni indiretti della stessa. La violenza sulle donne trova, peraltro, un espresso riconoscimento nella Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne datata 1993 che, all’art. 1 definisce la violenza contro le donne come “Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare un danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata”. Rilevanti nel breve e lungo periodo i danni subiti dalle vittime di violenza sia sul piano fisico che su quello psicologico, morale ed esistenziale. Quali forme può assumere la violenza di genere? La violenza di genere è per sua natura un fenomeno proteiforme in
quanto può esplicarsi in modi assai vari e diversi tra loro per tipologia, intensità di violenza e gravità degli effetti. Vi è una violenza fisica e morale ravvisabile in tutte quelle condotte dirette a far più o meno male alle persone con atti lesivi volontari. Vi è poi una violenza psicologica posta in essere dai partner o ex partner attraverso una serie di atteggiamenti intimidatori,
minacciosi e offensivi anche reieterati e prolungati. All’interno di questa categoria si ricomprendono condotte assai diverse tra loro quali i ricatti, gli insulti verbali, le umiliazioni di vario genere anche pubbliche. Ed ancora la violenza economica che rappresenta una forma subdola di violenza in quanto finalizzata ad impedire che il partner possa raggiungere
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l’indipendenza economica. In tal modo la vittima non potrà rendersi indipendentemente dal suo carnefice che eserciterà sulla stessa un controllo indiretto ma efficace. In tal senso mi limito a segnalare tutti quegli atteggiamenti diretti ad impedire la ricerca di un lavoro od ancora un ferreo controllo dello stipendio o utilizzo del denaro percepito ad esempio solo dal
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marito-compagno. In particolare, la donna straniera è spesso vittima di ricatti da parte del compagno che, nell’impedirgli la regolarizzazione dei documenti, preclude alla stessa la ricerca di un regolare lavoro. Infine, tra le forme più gravi ed odiose di violenza vi è quella sessuale rappresentata dall’insieme delle condotte che attengono alla sfera sessuale della persona e che ne compromettono la libertà di esplicazione. Tra le forme più diffuse di violenza sessuale vi sono le molestie sessuali, la costrizione ad avere rapporti sessuali o, addirittura, a prostituirsi. Fenomeni quest’ultimo dell’induzione alla prostituzione per nulla distanti anche dalla ns realtà locale dove si registrano interventi delle forze dell’ordine volti a contrastare proprio suddetto reato. I reati connessi alla violenza di genere Le violenze sopra riferite integrano, il più delle volte fattispecie penalmente rilevanti. I reati che, statisticamente, sono maggiormente associati a fenomeni di violenza di genere sono: il reato di maltrattamenti verso familiari e conviventi, disciplinato all’art. 572 c.p. e di recente modificato; il reato di atti persecutori, comunemente detto stalking, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009 con l’art. 612 bis c.p.; la violenza sessuale di cui all’art. 609 bis c.p., nonché le fattispecie, apparentemente meno gravi, ancorché rilevanti sul piano umano, di minacce, lesioni e molestie. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
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tetto di funghi porcini con tortino di porri e scalogno glassato
INGREDIENTI 1 CARRÈ D’AGNELLO, ERBETTE AROMATICHE, 2 FUNGHI PORCINI, 4 SCALOGNI, 2 PORRI ESECUZIONE PREPARARE IL TRITO DI ERBE AROMATICHE E “IMPANARE” IL CARRÈ D’AGNELLO. ROSOLARLO IN UNA PADELLA ANTIADERENTE PER CIRCA 3 MIN. E FARE RIPOSARE LA CARNE PER 10 MIN. PREPARARE IL TORTINO DI PORRI TAGLIANDOLI A QUADRETTI. FATELI ROSOLARE IN UNA PADELLA DÌALLUMINIO CON UNA NOCE DI BURRO, AGGIUNGERE DELLA FARINA SETACCIATA E UN PÒ DI PANNA. MANTECARE CON GRANA PADANO E METTERLI IN PICCOLE FORTMINE IN MODO DA OTTENERE DELLE TORTINE. METTETE GLI SCALOGNI IN UNA CASSERUOLA FINO ALLA COMPLETA RESTRIZIONE DELL’ACQUA, AGGIUNGERE 5 CUCCHIAI DI ZUCCHERO E CUOCERE FINO ALLA COMPLETA RESTRIZIONE DELL’ACQUA. FATE SALTARE IN UNA PADELLA ANTIADERENTE I FUNGHI PORCINI PRECEDENTENENTE TAGLIATIA A FETTINE NEL SENSO DELLA LUNGHEZZA, CON UN GOCCIO D’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA E SALE. ADAGIARE SU UN PIATTO I FUNGHI SLATATI, DISPORVI SOPRA IL CARRÈ SCALOPPATO E ACCOMPAGNARE CON TORTINO DI PORRI E SCALOGNO GLASSATO. “LUCIDARE” CON UN FILO D’OLIO EXTRAVERGINE E AGGIUNGERE UNA SPOLVERATA DI SALE E PEPE NERO.
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INGREDIENTI PER 15 CROCCHETTE: 500G FONDI CARCIOFO, 1 PATATA (95G LESSATA), 110G PANE DI SEGALE, 2 CUCCH ARACHIDI SALATI, 1 UOVO MENTA SECCA, PREZZEMOLO, AGLIO IN POLVERE, SUCCO DI LIMONE, INSAPORITORE A BASE DI VINO ED ERBE AROMATICHE, PANE GRATTUGIATO, OLIO EVO, OLIO DI SEMI DI MAIS, SALE. PER LA SALSA: 170 GR YOGURT GRECO 0%, SUCCO DI LIMONE, OLIO EVO, MENTA SECCA, PREZZEMOLO, AGLIO IN POLVERE, SALE ALLE ERBE AROMATICHE DI MONTAGNA, SALE CUOCERE I FONDI DI CARCIOFO IN PENTOLA A PRESSIONE, CON IL CESTELLO PER LA COTTURA A VAPORE, PER CIRCA 10 MINUTI DAL FISCHIO DELLA PENTOLA. SPEZZARE IL PANE E AMMOLLARLO CON UN PO’ DI ACQUA DI COTTURA DEI FONDI; MESCOLARLO CON I CARCIOFI E LA PATATA, ENTRAMBI SCHIACCIATI CON UNA FORCHETTA. CONDIRE IL COMPOSTO CON L’OLIO EVO, IL SUCCO DI LIMONE E L’INSAPORITORE A BASE DI VINO ED ERBE AROMATICHE; UNIRE GLI ARACHIDI TRITATI CON IL COLTELLO, E PROFUMARE CON LA MENTA, L’AGLIO ED IL PREZZEMOLO, QUINDI AGGIUSTARE DI SALE. IMPASTARE GLI INGREDIENTI CON UN UOVO, E FORMARE DELLE PALINE CON LE MANI (MEGLIO SE BAGNATE). PASSARE LE CROCCHETTE IN UN MIX DI PANE GRATTUGIATO E SALE, POI LASCIARLE RIPOSARE PER CIRCA 20 MINUTI. PREPARARE LA SALSA: MESCOLARE LO YOGURT CON IL SUCCO DI LIMONE E L’OLIO EVO, QUINDI PROFUMARE CON LA MENTA, IL PREZZEMOLO, L’AGLIO ED INSAPORIRE CON IL SALE ALLE ERBE; SE NECESSARIO REGOLARE DI SALE. OTTENERE UNA CREMA MORBIDA, ALLUNGANDO CON QUALCHE CUCCHIAIO DI ACQUA DI COTTURA DEI FONDI DI CARCIOFO. CUOCERE LE CROCCHETTE DI CARCIOFI IN PADELLA CON L’OLIO DI SEMI, RIGIRANDOLE PER FAR COLORARE. SERVIRE ACCOMPAGNANDO CON LA SALSA DI YOGURT. 2 SPICCHI AGLIO, DRAGONCELLO, CANNELLA, OLIO EVO, SALE
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ARGOS, 10 ANNI DI ENERGIA PER LA FAMIGLIA E PER L’IMPRESA Un interlocutore affidabile, una presenza capillare sul territorio, tariffe gas e luce trasparenti e competitive Gas ed elettricità, ovvero l’energia che ogni giorno accende la vita di famiglie e imprese. Per ciascuno di noi scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze è un’operazione importante, ma spesso complicata. In questo settore il mercato è affollatissimo: offerte, opzioni, promesse di sconti e agevolazioni si rincorrono spesso in modo caotico. Ma come orientarsi in questa specie di giungla? Come valutare correttamente i vantaggi veri o presunti offerti da ciascun fornitore? Nel Nordest, e in particolare nel Veneto, Argos Energia Spa – azienda di Sarmeola di Rubano (Pd) – è una delle società leader nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Quest’anno Argos festeggia i dieci anni di attività: un traguardo importante, frutto di una crescita costante nella presenza territoriale, ma soprattutto nella fiducia e nella percezione dei clienti.
UNA RETE DI VENDITA E DI ASSISTENZA CAPILLARE Negli ultimi mesi Argos ha aperto numerosi sportelli nel Nordest, nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Rovigo e Pordenone. Altri ne verranno aperti nei prossimi mesi. Si tratta di punti vendita e assistenza gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. Anche l’assistenza telefonica (il numero verde gratuito è in funzione 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 9 alle 12,30) e l’area clienti online sono gestiti direttamente da addetti Argos. La filosofia di Argos è semplice: l’utente – sia il privato cittadino sia l’azienda – si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni esigenza del cliente trova sempre un’accoglienza qualificata. Il cliente Argos non si imbatterà mai in un call center ubicato chissà dove o in personale impreparato.
IL CLIENTE HA IL CONTROLLO TOTALE DEI CONSUMI E DELLA BOLLETTA Quante volte capita di dover pagare conguagli inattesi o consumi anticipati? Il sistema di tariffazione di Argos Energia, sia per la luce sia per il gas, è chiaro e intuitivo. Nessuna brutta sorpresa in bolletta, perché grazie all’autolettura il cliente ha il controllo totale dei propri consumi. E la bolletta è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettivamente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.
FELICE ANCHE IL PORTAFOGLIO L’offerta Argos (sia quella per le famiglie, sia quelle per le imprese) è di 3 tipi: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. Oltre a tutti i vantaggi descritti, il cliente Argos risparmia anche sui costi: nessun onere di attivazione e uno sconto del 15% per sempre, sia per la luce sia per il gas.
Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, www.argosenergia.com Numero verde 800-178997 competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.
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