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Porto Tolle L’unione con Verona non entusiasma
Porto Viro Sanità. Un sistema diangnostico per le vertigini
Commercio A Natale acquisti nel segno della sobrietà
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anello delle alpi, tra polesine ed europa
Dalle Alpi al Delta del Po, 1600 chilometri di pista ciclabile collegheranno l’Italia con Germania, Francia, Austria, Svizzera. Si tratta del grande progetto ciclabile denominato Anello delle Alpi, che da Chioggia a Rosolina a Cavarzere passerà per Lendinara, Badia Polesine, Legnago, Verona e su verso le Alpi. pag. 18
taGlio di po, i deBiti con italGas
Il “decreto sviluppo” riaccende le trivelle
Estrazione di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico. No della Regione
E “Occorre tenere ben presente – afferma Siviero - che nel caso in cui non si trovasse una soluzione alla situazione Italgas, il dottor Attilio Padoan, Revisore dei Conti del nostro Comune, può interpellare la Corte dei Conti, aprendo così la fase di dissesto, cioè il fallimento del Comune di Taglio di Po”. pag. 24
strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’Adriatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i procedimenti autorizzativi per
prospezioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere già attive nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini
prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno pag. 6 energetico nazionale.
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iniziata la campaGna vaccinazioni
La nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale anno 2012/2013 dell’Azienda Ulss 19 è passata alla fase operativa con la somministrazione gratuita del vaccino, alle categorie di persone esposte a maggior rischio, presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (medici di famiglia), allo scopo di favorire l’utenza interessata evitando disagi e spostamenti. La disponibilità dei vaccini necessari a fronteggiare l’alta richiesta che ha sempre caratterizzato il Bassopolesine, che quest’anno si stima essere di circa 18 mila dosi. I vaccini saranno disponibili presso le sedi dell’igiene pubblica di Adria, Porto Viro, Porto Tolle e Taglio di Po e presso i medici di Medicina generale e i Pediatri di libera scelta, ovvero i medici di famiglia. Taglio di Po nel Cuore
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iniziative e BeneFicienza Per questo Natale 2012, l’associazione ha in serbo diverse iniziative. Venerdì 14 dicembre, alle ore 20.15, presso il ristorante King sulla S.S. Romea “Cena degli Auguri”, alla quale è possibile partecipare con una quota di 40 euro che comprende la cena a base di pesce, ballo e diverse sorprese - info 348 5303736. Venerdì 21 dicembre, alle ore 21, presso la Sala Europa si terrà il “Gran Natale con il Cuore – Musica, Risate e Solidarietà”, con la partecipazione del comico Andrea Poltronieri. Durante la serata premiazione Tagliolesi Illustri ed estrazione della lotteria. La prevendita biglietti, costo 10 euro, è attiva presso la Tabaccheria Chiereghin. Infine, il 27-28 dicembre e 2-3 gennaio 2013, con il torneo “Tra un Pandoro e un Panettone dai un Calcio ad un Pallone – Atto IV”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, lo sport sarà di scena al palazzetto dello sport , dalle ore 20.30. L’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficienza.
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La laguna di Marinetta si sta interrando
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Rimonta del Delta, buio per Scardovari e Porto Viro pag. 29
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Natale accompagnato dal bel canto pag.
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30 milioni in meno per gli enti di formazione
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L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione pagg. 36-37-38
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Una notte con Diapason e Gruppo 7.2
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La Pro Loco di Taglio di Po ha definito il programma di eventi e spettacoli per le festività natalizie di questo fine 2012. Sabato 22 dicembre, per le vie del paese in programma Chiara – Stella in chiave moderna con Babbo Natale Dj che distribuisce giochi e caramelle a tutti i bambini. Domenica 23 dicembre, in piazza uno straordinario Presepe “vivente” con personaggi reali in carne e ossa, la casetta di Babbo Natale che raccoglie letterine e distribuisce doni, ed inoltre, gonfiabili e zucchero filato. Il 5 gennaio 2013, si terrà la tradizionale festa dell’Epifania presso il Palazzetto dello Sport, con musiche e balli e calze omaggio per tutti i bambini. Tagliolese Produttiva
mercatino di natale
L’associazione La Tagliolese Produttiva ha organizzato per sabato 8 dicembre, dalle ore 10 alle 19, un caratteristico mercatino di Natale, nelle piazze del paese. Saranno circa una ventina le bancherelle allestite per l’occasione nelle quali si potrà acquistare anche qualche regalo di Natale. Un gazebo riscaldato potrà inoltre accogliere i bambini garantendo qualche ora di sicuro divertimento. Trasmetterà in diretta dall’area mercatino Delta Radio. La Perla in Festa
un presepe da non perdere
Anche il comitato La Perla in Festa, da anni promotore di diverse iniziative nella zona del Villaggio Perla, ripropone per questo Natale 2012 due tradizionali eventi: dall’8 dicembre fino al giorno dell’Epifania, sarà allestito, in piazza della Repubblica, un meraviglioso presepe all’interno di una tipica casetta di legno. Gli organizzatori promettono un presepe davvero originale, da vedere assolutamente, mentre il 6 gennaio 2013, sempre in piazza della Repubblica, si terrà il Gran Falò Brusa la Vecia, animato dal coro Voci del Delta. Durante la serata saranno distribuiti assaggi di panettoni, pandori, cioccolato caldo, the, vin brulé oltre a calze di dolciumi per i piccoli spettatori.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl edito da GIVE EMOTIONS Srl
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Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 novembre 2012 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese COMMERCIO Per i regali c’è chi va a caccia della promozione online, chi li ha già comprati a novembre e chi sta sperimentando i gruppi d’acquisto. Ma i dati parlano chiaro: la spesa subirà un calo record dell’8,6%, solo gli alimentari tengono con un +2,1%
Un Natale che si preannunc
di Vesna Maria Brocca
Secondo i dati Istat il 5,3% delle persone sono sotto la soglia di povertà in Veneto
Per le associazioni di volontariato, invece, la percentuale oscilla tra il 12,6% e il 17,2%
E 2011...
L
e festività natalizie si avvicinano e il portafoglio si alleggerisce ma con un occhio di riguardo agli articoli per la casa e per la tavola, per se stessi e per i familiari. Meglio la caccia alla promozione online e nei punti di vendita della grande distribuzione giocando d’anticipo. Meno lusso, meno esotico. Insomma, un Natale che si preannuncia all’insegna della sobrietà. Se nel frattempo qualcuno aveva diffuso la voce sull’avvio anticipato dei saldi, arriva la smentita da parte di Renato Borghi, presidente Federazione Moda Italia: “I saldi sono vendite di fine stagione e non possono iniziare a dicembre. Cominceranno in tutta Italia il 5 gennaio 2013”. La grave crisi economica pesa dunque sullo shopping natalizio per regali che è stimato in calo del 3,7 per cento. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’indagine “Xmas Survey 2012” di Deloitte. La situazione di crisi ed il contenimento delle tredicesime favorisce un clima di sfiducia che porta a una riduzione della spesa complessiva penalizzando soprattutto i regali che subiranno un taglio record dell’8,6 per cento ed i divertimenti (-0,3 per cento) mentre tiene
l’acquisto di cibo (+2,1 per cento). La Confcommercio fa inoltre sapere che, per quanto riguarda le vendite al dettaglio, siamo in piena recessione. La crisi della domanda, che interessa in misura molto accentuata i mobili e l’abbigliamento (-3,4% e -2,6% nei primi sette mesi dell’anno), non risparmia le imprese di maggiori dimensioni anche se è ancora la piccola distribuzione (-3,5% a settembre rispetto all’analogo mese del 2011) ad essere la più penalizzata. Poco meno di un terzo di coloro che effettueranno i regali di Natale, faranno i propri acquisti nel mese di novembre, ovvero o li hanno già fatti o li stanno facendo in questo momento. Dati che non stupiscono in Veneto, dove il numero dei poveri è almeno doppio o triplo rispetto a quanto rilevato dall’Istat. All’Istituto nazionale di Statistica, infatti, risultano essere 250 mila le persone sotto la soglia di povertà (pari al 5,3 per cento della popolazione veneta), mentre per gli operatori dei servizi di Ulss, Comuni e per le associazioni di volontariato la percentuale dei “poveri” oscilla tra il 12,6 per cento e il 17,2 della popolazione. Tradotto: un veneto
su sei è a rischio povertà. Il dato, che evidenzierebbe un sensibile impoverimento di una regione sino a pochi anni fa considerata emblema del benessere, arriva dal Distretto 108 TA3 del Lions club, associazione benefica che conta oltre 1800 soci nelle province di Padova, Rovigo, Venezia e nella città di Treviso, e che sta impegnando i propri club in service rivolti al contrasto delle nuove povertà. Anche i dati elaborati dall’Ufficio Studi della Cisl di Treviso parlano chiaro: se il 2011 si è chiuso con un saldo assunzioni-licenziamenti negativo di 3600 unità (3600 posti di lavoro persi), il 2012 si è aperto con 3598 licenziamenti, di cui 2422 nelle piccole imprese e 1176 nelle grandi imprese. “Ci preoccupa - afferma Alfio Calvagna, segretario della Cisl di Treviso - il crescente disagio sociale indotto dalla crisi. I dati sulla disoccupazione sono la punta della piramide, alla sua base c’è un’ampia fascia di marginalità che non riguarda più solo gli immigrati”. Un Natale che, forse, dovrebbe ripartire da “Le Piccole Idee” come dal film di esordio di Giacomo Faenza.
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Penalizzati i consumi
e nel mese di frequenza nuoto libero
G
ià nel primo semestre il leader della Uil, Luigi Angeletti, sosteneva che: “Quest’anno, a causa delle tasse, dell’ultimo carico fiscale, si perderà la tredicesima”. Brutte notizie che trovano conferma nei calcoli realizzati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Per i lavoratori dipendenti italiani, rispetto al 2011, la tredicesima sarà più leggera. I calcoli ci dicono che un operaio specializzato, con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 20.600 euro, si troverà con una tredicesima decurtata di 21 euro. Un impiegato, con un imponibile Irpef annuo leggermente superiore ai 25.100 euro, perderà 24 euro. Un capo ufficio, invece, con un reddito lordo annuo di quasi 49.500 euro, percepirà una tredicesima più leggera di 46 euro. “Visto l’avvicinarsi del Natale –afferma il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi (in foto) – mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie. A dicembre bisognerà pagare il saldo dell’Imu e una serie di bollette molto pesanti. Pertanto, se non ci sarà qualche provvedimento a sostegno delle famiglie, i consumi natalizi saranno molto modesti”. V.M.B.
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Argomento del mese 5 Nei negozi
cia all’insegna della sobrietà Le vie del risparmio: Più made in Italy, meno champagne e addio all’ananas
L’e-commerce il vero fenomeno del momento di Vesna Maria Brocca
S
tando ai primi risultati di un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche, il 13,7% degli italiani non farà acquisti per Natale e, tra i destinatari dei regali, dopo i familiari, si pensa a se stessi. I principali destinatari dei regali del Natale 2012 sono dunque i familiari: il coniuge, i figli, il genitori, i propri fratelli (50,2%) e i parenti più in generale (41,3%). Un’altra novità incentivata dalla crisi economica è: “il boom dell’ecommerce - commenta il Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona - non solo per quanto riguarda i siti tradizionali, ma soprattutto sui gruppi d’acquisto, il vero fenomeno del momento. In questo periodo di regali, nonostante il budget ristretto, si prevede che gli acquisti sul web si moltiplicheranno per evitare lo stress delle file in centro, ma anche e soprattutto nella speranza di risparmiare”. Per le feste di fine anno le famiglie - sottolinea poi la Coldiretti - spenderanno per regali in media 263,6 euro, con un calo del 9 per cento rispetto allo scorso anno. Il 39 per cento della spesa è destinato ai più piccoli tra i quali prevalgono i giocattoli e le nuove tecnologie, mentre tra i più grandi abbigliamento ed accessori la fanno da padroni, anche se in calo rispetto allo scorso Natale. Non si rinuncia, infine, a preparare pranzi e cenoni, ma sulle tavole degli italiani crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo a favore dell’aumento dei prodotti Made in Italy. Saranno stappate il 24 per cento di bottiglie di champagne in meno; calano caviale e succedanei del 12 per cento; tende a scomparire la frutta esotica con ananas, manghi, avocado e datteri in calo del 12 per cento, sulla base delle tendenze emerse dalle elaborazioni Coldiretti su dati Istat.
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I regali al tempo della crisi
Non cala la spesa per gli oggetti “tecnologici” A
Natale di certo non saremo tutti più buoni, ma se c’è una cosa di cui vi è certezza, si tratta dello shopping alla ricerca dei regali per amici e familiari. Certezza, che se non sarà disattesa, è la speranza sulla quale gli esercenti stanno puntando tutte le loro (ultime) aspettative. La crisi che ha attanagliato più o meno indistintamente tutti i settori dell’economia, ha lasciato un segno profondo sul commercio colpendo soprattutto i consumi degli acquirenti, ridotti drasticamente a diversi livelli. L’attesa ora per i commercianti è riposta nelle tredicesime collegate a quella necessità quasi compulsiva, che tutti ben conoscono, tipica del mese di dicembre del dover fare i regali natalizi e di cui difficilmente si farà a meno, anche se in quantità probabilmente minori. In un anno che ha messo in ginocchio l’economia, a poco sono serviti gli “sbaracchi” estivi che un po’ dappertutto si sono diffusi nelle piazze estive popolate di tante persone, perlopiù a passeggio, e per nulla intenzionate all’acquisto. Insoddisfacenti anche i risultati dei saldi anticipati che hanno perso quel loro charme per la clientela quale momento di grandi affari. In un clima di demotivazione per gli acquisti in genere, ci si aggiunge anche il conflitto con la grande distribuzione per l’apertura domenicale dei centri commerciali che aggiunge qualche cruccio in più ai commercianti preoccupati per le vendite deludenti. Natale pare quindi essere il momento ideale per ingegnarsi e cercare di catalizzare l’attenzione degli acquirenti giocando sull’unicità del momento. C’è tra i commercianti chi sta organizzando, in collaborazione con i titolari di alcuni bar dei centri, le pro loco e le associazioni del territorio, mercatini natalizi, concerti e momenti di intrattenimento, che prevedono la chiusura al traffico delle strade con la speranza di avvicinare ai punti vendita tutti quelli che passeggiando, si imbatteranno per caso di fronte ad una vetrina che passando in auto magari non noterebbero neanche. Un’associazione di commercianti, per dare impulso alle vendite nel territorio, ha creato una lotteria che mette in palio tutta una serie di buoni spesa di vario valore spendibili all’interno del circuito proprio per dare un stimolo e un ricircolo alle attività. C’è anche chi ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione con l’e-commerce e grazie a siti di facile accesso e social network come Facebook riesce a raggiungere e a far conoscere i propri prodotti rendendoli più accattivanti, ad un elevato numero di persone in tempo reale. Altri che, per andare completamente incontro alle esigenze degli acquirenti, hanno sviluppato la combinazione ad hoc delle “christhmas gift card”, carte prepagate spendibili in un determinato negozio, che permettono a chi le riceve di poter scegliere il proprio regalo in base alla somma che gli è stata destinata in dono. E se, dati alla mano, lo scorso Natale è stata ridotta drasticamente la spesa per i menù delle feste, di certo il budget per i regali tecnologici quali gli smartphone o le consolle dei videogame, inspiegabilmente, non cala e rappresenta anzi la branca in cui si concentrano maggiormente i desideri natalizi con relativa spesa, prove ne sono state le immagini, in tempi di crisi, delle code fuori dai punti vendita per accaparrarsi i primi modelli di un cellulare. E in questo clima di contrapposizioni, incertezze e conflitti, chissà se anche i commercianti per Natale sotto l’albero troveranno il regalo che attendono. El.Ca.
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Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo di Fortunato Marinata
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nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico nazionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a
Roma e presso i governi della sponda balcanica, e chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro imboccare la strada dello sviluppo soste-
I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geograficamente”)
nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,
non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.
AZZALIN E RUFFATO “DALLE ESTRAZIONI SOLO DANNI”
Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato
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ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere
dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.
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Tra i lavori, la riqualificazione del Collettore Padano Polesano per trasformare l’argine in un luogo d’interesse turistico e sportivo
novembre sono stati approvati tre progetti inseriti nell’appalto per la messa in gara di sei opere che prevedono i lavori per la riqualificazione del Collettore Padano Polesano e di Piazza Garibaldi, della realizzazione dei marciapiedi in via Luigi Siviero, di via Malipiera e di via Torino, della messa in sicurezza dell’incrocio di Corso Risorgimento con via Mantovana, del parcheggio di via Nello Fregnan, il completamento dello stadio nella cittadella dello sport e il piano delle asfaltature sulle strade comunali. La riqualificazione del Collettore Padano Polesano, il cui progetto è già stato approvato in linea tecnica, è frutto del concorso di idee e progettazione nazionale, nel 2008, “Il fiume e la città” ed interessa tutta una serie di interventi atti a rendere la riva e il Collettore stesso, punti d’interesse turistico e sportivo. L’ideazione, curata dal team di architetti toscani capitanati da Gianfranco Franchi, sarà resa possibile con un finanziamento di un milione di euro da parte della Regione e di 300.000 euro dalla Fondazione Cariparo. A completamento del totale dell’opera del costo di due milioni di euro, saranno impiegati fondi comunali che prevedono, tra le altre cose, l’alienazione di immobili comunali come il campo da calcio sito in località Contarina. Il progetto prevede la creazione di una pista ciclabile che da via Marconi raggiungerà il ponte di Gramignara e che Il progetto per la qualificazione del Colettore, frutto del concorso di idee permetterà di giungere in bicicletta sino alla cittadel- e progettazione nazionale denominato “Il fiume e la città” la dello sport. Interventi sono previsti anche in zona di via Costo dell’opera ricreativa o la pesca. Di recente giormente di sistemazione, considerato che gran Signoria, dove il Collettore sarà un milione approvazione sono anche i due parte del manto è stato realizzato con sottofondo attrezzato con alcune sedute a e 300mila euro. progetti preparati dall’ufficio non stratificato ma derivante da asfaltature di tipo gradoni. Vicino alla cittadella Lo sosterranno tecnico comunale, relativi al agricolo e torboso, soggetto quindi a continui dissedello sport, è inoltre previsto Regione e Cariparo completamento dello stadio sti. Il completamento dello stadio è pari invece a un un campo gara kayak, che già nella cittadella dello sport e importo di 600.000 euro e fa riferimento ai lavori stato validato dal Coni. Qui l’argine sarà ridimensio- al piano delle asfaltature sulle strade comunali. Il per la copertura della tribuna che ospiterà 800 posti nato per permettere l’accesso alle imbarcazioni con piano delle asfaltature dell’importo di 400.000 a sedere e dei locali che saranno adibiti agli spogliaun pontile per alaggio e si creerà una club house euro prevede, gli interventi di manutenzione straor- toi e ai servizi delle squadre, alla società sportiva per l’associazione canoista con rimessaggio delle dinaria delle strade comunali che complessivamente calcistica e al bar. imbarcazioni oltre a “pontili belvedere” per la sosta interessano 130 chilometri e che necessitano mag-
il caso
I cinquant’anni della classe ’62
all’appello Hanno risposto in 93 arrivando da oGni parte d’italia
H
anno risposto in 93 all’invito per il pranzo organizzato per festeggiare i cinquant’anni. I nati del 1962 si sono così ritrovati numerosi a celebrare insieme e a rinverdire la loro amicizia ricordando il passato, dopo 50 primavere. La giornata è cominciata al mattino con la messa delle 11 presso la parrocchia di Scalon officiata da don Agostino, successivamente, i partecipanti all’evento hanno pranzato al ristorante King di Rivà dove gli amici delle scuole elementari,
medie, ma anche solo d’infanzia, sono arrivati anche da lontano. C’è infatti chi, è giunto appositamente da Firenze, Jesi, e Lugo di Romagna per vivere l’atmosfera nostalgica e allegra, arrivata al culmine con la proiezione su un grande telo delle foto di un tempo che hanno portato i ricordi delle atmosfere e delle persone del passato. “E’ stata tanta la commozione – racconta una delle organizzatrici - ma anche l’allegria e la curiosità per sapere ‘che fine avevano fatto?’ gli amici rincontra-
ti per l’occasione. Non si sono fatte mancare le vecchie foto degli Anni Settanta recuperate nei cassetti della mamma e papà, dove ognuno si è rivisto, forse anche con nostalgia”. Al termine della conviviale, il taglio della torta “classe 1962”, il karaoke, le barzellette, la musica, le canzoni degli Anni Ottanta, il coro di tutti con “I migliori anni della nostra vita” e la commozione per il minuto di silenzio e di una preghiera per la scomparsa della trentaseienne Morena Scarpa. El.Ca.
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10 Porto Viro Sanità Nella casa di cura Madonna della Salute è nato il polo super specialistico
Un nuovo sistema diagnostico per curare le vertigini Creata un’integrazione polispecialistica tra la chirurgia vascolare e l’otorinolaringoiatria. A Rovigo presenti apparecchiature d’avanguardia come la “pedana posturografica dinamica” di Elisa Cacciatori
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ella casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro è nato il polo super specialistico per la diagnosi e cura delle vertigini. Attraverso il nuovo sistema diagnostico, i medici e le strutture della casa di cura “Città di Rovigo” e del presidio ospedaliero portovirese saranno messi in rete e le due strutture potranno contare su apparecchiature dignostiche uniche nel loro genere. “Il 25% dei rodigini sopra i 40 anni potrà andare incontro ad un problema legato all’equilibrio. Un aspetto che negli anziani si lega al rischio di caduta. Circa il 40% delle persone sopra i 65 anni, infatti,
Parrocchia di San Bartolomeo
cade ogni anno con esiti traumatici e in un terzo dei casi si hanno conseguenze più o meno gravi come, ad esempio, la frattura del femore o del polso”. A parlarne è il direttore sanitario del presidio polesano, Fabrizio Negri, che elencando le problematiche collegate alle vertigini, ha introdotto la novità in ambito diagnostico nel comune deltizio. “Abbiamo creato un’integrazione polispecialistica in particolare, tra la chirurgia vascolare e l’otorinolaringoiatria – ha spiegato Negri - i pazienti nei quali vengono riscontrate lesioni a livello dei vasi del collo per le quali si renda nececessario l’interven-
il coro “laudate dominum” protaGonista alla celeBrazione “virGo Fidelis”
I
l coro della parrocchia “San Bartolomeo ” di Porto Viro lo scorso 21 novembre è stato protagonista di un evento speciale, ossia accompagnare, presso la Basilica del Santo a Padova, la Messa solenne, nella ricorrenza della “Virgo Fidelis”,” Patrona dell’Arma dei Carabinieri . La celebrazione della Virgo Fidelis risale all’11 novembre 1949, quando Papa Pio XII proclamò Maria Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, fissando la ricorrenza della festa al
to chirurgico verranno presi in carico a Porto Viro, coloro che invece presentano problemi di vertigini che non possono essere risolti per questa via vengono invece indirizzati a Rovigo per gli approfondimenti del caso. E a Rovigo sono presenti apparecchiature all’avanguardia che non esistono in altre strutture del territorio”. Il riferimento è alla “pedana posturografica dinamica”, unica macchina nel suo genere presente in Veneto, entrata in funzione alla “Città di Rovigo” presso il centro per la cura delle vertigini. “La sua particolarità consiste nel fatto che riesce a fornire tutta una serie di stimoli
21 novembre, giorno della sua presentazione al tempio. L’invito è partito da don Corrado Tombolan, cappellano militare, che in occasione di alcune celebrazioni liturgiche ha avuto modo di apprezzare il coro Laudate Dominum . Il coro ha accolto di buon grado la richiesta inaspettata ed emozionante e si è preparato con impegno per tutto il mese di novembre. La comitiva formata da una trentina di persone tra coristi, strumentisti , rappresentanti delle parrocchie limitrofe e alcuni familiari, accompagnate dal maestri Graziano Nicolasi e Paolo Sottovia, dopo la simpatica benedizione del Parroco è partita alla volta di Padova, dove hanno raggiunto la basilica scortata dai carabinieri. La chiesa era gremita di persone:
Il direttore sanitario del presidio polesano, Fabrizio Negri combinati, dai quali si comprende quali strategie la persona metta in atto per mantenere l’equilibrio. La pedana ha un motore al suo interno che fa muovere la base d’appoggio, contrariamente alle altre tipologie di macchine comunemente presenti sul mercato dove la base è stabile”. La struttura, difatti, muovendosi regolarmente e dando all’improvviso degli impulsi non prevedibili dal paziente, fa comprendere con precisione la reazione permettendo al medico vestibologo di prescrivere terapie assolutamente personalizzate.
presenti, tra gli altri, il comandante Interregionale “Vittorio Veneto” generale di corpo d’armata Massimo Ladanza, il comandante della legione “Veneto” il generale di brigata Sabino Cavaliere e le autorità civili e militari. Sono stati eseguiti brani di Frisina, Rota , Bottazzo, brani della Messa di Loures. Momento molto suggestivo è stato il solenne finale con l’inno alla Virgo Fidelis, ma anche il salmo eseguito con maestria da suor Emerenziana è stato toccante. Bravi e preparati i cantori e gli strumentisti: Luca Moretto al sax, Matteo Sarto al clarinetto, Elisa Furlan al flauto e Gloria Sottovia alla tromba,che hanno saputo sostenere la celebrazione con competenza e precisione.
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12 Porto Viro Manifestazioni L’assessore Maura Veronese ha fatto un bilancio della recente kermesse
Fiera del libro da grandi numeri
Un momento tratto dall’inaugurazione della Fiera e nella foto piccola l’assessore alla Cultura, Maura Veronese
Circa 900 gli alunni in visita, oltre 1000 persone hanno presenziato i vari incontri, più di 3.000 i titoli venduti di Elisa Cacciatori
L
a fiera del libro portovirese si è conclusa anche quest’anno con gran soddisfazione da parte dell’organizzazione. “E’ stato un grande successo: di pubblico in primo luogo ma, pure, di proposte culturali di qualità – spiega Maura Veronese, assessore alla cultura effettuando un bilancio - a dirlo sono i numeri e i commenti soddisfatti dei tanti lettori e cittadini che ho avuto modo d’incontrare durante una lunga settimana di appuntamenti, workshop ed incontri. Per dare un’idea di quante persone siano venute all’Eracle e all’Ex Macello nella settimana dal 3 all’11 novembre posso dirvi che circa 900 alunni hanno visitato la mostra (ragazzi delle elementari, delle medie e del Centro Enaip), i vari laboratori creativi hanno potuto contare su 250 adesioni e oltre 1000 persone hanno frequentato i vari incontri (convegno sullo sport, incontri con l’autore e premio letterario). Grande successo ha avuto pure la vendita di libri grazie alla cura e alla disponibilità del nuovo fornitore, il Centro del Libro di Treviso che ha rifornito la Fiera con titoli nuovissimi ed accattivanti; oltre 3.000 i titoli venduti”. E alla Fiera, è ritornato a raccontare la sua Porto Viro dopo otto anni
Giancarlo Marinelli ha presentato il suo ultimo libro “Le penultime labbra” di silenzio, Mario Naia, con la presentazione del volume di prosa e poesie dialettali “Pensieri e parole”. Ma tra gli ospiti è stato molto apprezzato anche Giancarlo Marinelli che, oltre a premiare i vincitori del concorso letterario, ha ritirato il premio Adriatic Lng ed ha presentato il suo ultimo libro “Le penultime labbra”. I membri del Gruppo astrofili polesani hanno invece colmato la sala tra il pubblico per la conferenza curata dall’astrofisico Massimo Teodorani sul sole e la sua interazione con la magnetosfera terrestre. “Insomma è con grande soddisfazione che chiudo questa edizione della Fiera nata con un titolo “profetico”: Luci ed ombre in trasformazione – conclude Veronese - abbiamo accesso la luce dell’attenzione per un’intera settimana in tutto il Delta del Po e questo è stato possibile grazie al sostegno dell’Ente Parco, di Adriatic LNG e dei tantissimi volontari che si sono
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Veronese: “Abbiamo acceso la luce dell’attenzione per un’intera settimana impegnati con un entusiasmo incredibile: Grazie a Tutti e Grazie anche al sindaco di Porto Viro che, durante questa manifestazione, in diverse occasioni ha sottolineato come sia un unicum nella promozione della cultura per tutto il nostro territorio”.
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l Gruppo iniziativa per l’ambiente col presidente Vincenzo Mancin, gli Amici del tartufo polesano presieduti da Enrico Vicentini, gli alunni delle classi 2 A e B della primaria di Loreo Guglielmo Marconi con le insegnanti Chiara Armarolli e Stefania Bassan e della classe quarta della primaria portovirese di Porticino con Vima Veronese, hanno piantato ventitré piantine micorrizzate con il tartufo nell’Oasi di Volta Grimana in presenza del consigliere comunale di Loreo Domenico Cucchiari e dall’assessore all’istruzione di Porto Viro Doriano Mancin. Gli alunni, seguendo il buon esempio degli adulti, hanno collaborato nella piantumazione delle 8 piantine di leccio e delle 15 querce farnie coltivate nel centro sperimentale per la tartuficoltura di Porto Viro , il tutto dopo aver ascoltato con partecipazione alla lezione introduttiva sull’ambiente autoctono delle piantine e sull’Oasi a cura di Vincenzo Mancin e di Enrico Vicentini. El.Ca.
PORTO VIRO INFORMA
LA MACROAREA COMPOSTA DA ROVIGO, VICENZA E VERONA Il sindaco di Porto Viro Geremia Gennari spiega l’approvazione da parte del consiglio comunale “A seguito del decreto 95 del 6 luglio 2012 recante “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini” convertito poi in legge 135 il 7.8.2012, si è aperto un dibattito che ha coinvolto gli enti locali che non sempre è stato lineare e non ha focalizzato gli obiettivi veri della legge del riordino, quale è il superamento degli sprechi nella spesa pubblica e di riformare in profondità lo Stato italiano nel rispetto dei principi democratici sanciti dalla Costituzione. Considerato anche che, molto probabilmente, era molto più utile e opportuno procedere all’eliminazione di tutte le province, nel consiglio comunale del 16.10.2012 abbiamo approvato un ordine del giorno con il quale auspicavamo che tutti i Comuni della provincia concordassero, non tanto nel mantenere l’integrità geografico-amministrativa della provincia, quanto invece le sue specificità e peculiarità che si identificano con la denominazione di Polesine, unico vero marchio riconosciuto. Ritenuto infatti che la denominazione Polesine, storicamente radicata tanto da rappresentare e racchiudere l’unico valore del territorio conosciuto dall’opinione pubblica e non solo nazionale, ci si è espressi per avviare un progetto con altre realtà per realizzare un’unica provincia con territori di pari dignità istituzionale in cui vengano esaltate le rispettive specificità. E’ stata così ipotizzata, nel caso in cui si verificasse uno smembramento della realtà polesana, la collocazione del nostro territorio nell’area costiera comprendente il Delta del Po, le valli e le lagune del nord principalmente per omogeneità territoriale e sotto il profilo morfologico e socio-economico. Alcuni giorni dopo il consiglio comunale però, i sindaci di Rovigo e di Verona hanno preso un caffè insieme e hanno concordato, vista la grande incertezza che regnava in quel momento, di esprimere una linea di indirizzo e di proporre la perimetrazione di una nuova provincia formata da Rovigo e da Verona, ciò alla luce del fatto anche che Padova aveva espresso l’intento di collocarsi con Venezia città metropolitana. A questo punto, gli scenari sono completamente cambiati e, per quanto ci riguardava, erano state colte le principali indicazioni del nostro ordine del giorno, e cioè che la provincia non doveva tenere i confini amministrativi, ma doveva restare unita come Polesine collocandosi con un’area più grande, quale Verona. Decadeva così la nostra scelta dell’inserimento nell’area umida verso nord. In seguito, abbiamo parteci-
pato ad alcune importanti riunioni apprendendo che anche il sindaco di Vicenza ha espresso il desiderio di aggregarsi a questa ipotetica nuova perimetrazione della provincia dando vita ad una macroarea formata da Rovigo, Vicenza e Verona. Nell’altro versante, l’area orientale configurata con l’aggregazione di Treviso, Padova e Venezia. D’accordo con il sindaco Piva, il sindaco di Adria Barbujani ha organizzato un incontro il 23 novembre con i sindaci del Delta, di Rovigo, di Verona e di Vicenza. Tale incontro è stato preceduto da una riunione dei soli sindaci deltizi che, insieme, hanno stilato un documento presentato nell’incontro del 23 nel quale si evidenziano le opportunità di sviluppo. Il denominatore comune è che il provvedimento ci ha visti ragionare insieme, rompere gli schemi, superare le paure e ad avere il coraggio di cambiare attraverso un confronto serio e approfondito, capire meglio ciò che si ha e ciò che si potrebbe avere da un territorio così vasto come quello delle tre province messe insieme. Il Delta rappresenta il valore aggiunto della macroarea, è unico in Italia, è un’area umida di assoluto valore ambientale e naturalistico per il quale è in atto il riconoscimento da parte dell’Unesco, dove è presente un’importante attività della pesca sia dei molluschi, sia del pesce di valle e di mare. Fondamentale è la navigabilità tu-
ristica ma, soprattutto, lo sbocco a mare della via navigabile Fissero, Tartaro, Canal Bianco, Po di Levante. Qui ci sono delle spiagge importanti, soprattutto a Rosolina e un’offerta turistica che va sicuramente a completamento di ciò che offrono le altre due importanti province. Da parte nostra è assolutamente opportuno il collegamento rappresentato da progetti già avviati della Nogara - mare, della Valdastico, della Romea commerciale, così pure il rafforzamento della linea ferroviaria e, sicuramente Verona rappresenta un’opportunità proiettando la macroarea verso l’Europa e nuovi mercati nel cuore della Pianura Padana. Il sindaco di Vicenza ha spiegato i motivi per cui ha scelto di far parte della macroarea, con convinzione e decisione, definendo la nascita di un polo tra i più forti del Nord Italia e disegnando una grande prospettiva futura di sviluppo. Ha sottolineato il fatto che Vicenza non era indicata dal Ministero come provincia da accorpare, ma che secondo lui era importante non lasciarsi scappare l’opportunità di costituire questo nuovo territorio formato da circa 2 milioni di abitanti. Il dibattito da parte dei sindaci ha espresso anche preoccupazioni per i servizi ai cittadini mettendo in evidenza punti di forza e debolezza ma con l’intento di cogliere la prospettiva come una grande sfida
che ci dovrebbe esaltare a ricercare progettualità e soluzioni ai problemi, finalizzata al miglioramento della situazione attuale. La sfida sarà di rimboccarci le maniche e di ridisegnare l’organizzazione politico-amministrativa della macroarea in modo che tutti i cittadini ne possano ricavare i futuri benefici sotto il profilo economico e sociale dei servizi, organizzando sul territorio dei punti di riferimento oltre alla presenza degli ospedali, dei servizi sociali, amministrativi e giudiziari, distribuiti con giusti equilibri e disponibilità, guardando al futuro con serenità ed entusiasmo. Sono disposto a raddoppiare gli impegni fintanto che avrò ruolo pubblico, superando finalmente il provincialismo negativo sotto tutti i punti di vista. Ben venga questa sfida e, insieme a tutti gli altri colleghi, vediamo di concentrarci per far si che il Delta sia inserito nel migliore dei modi in questi grandi circuiti che lo faranno conoscere, apprezzare e crescere. Nel consiglio comunale del 26 novembre abbiamo riproposto l’ordine del giorno già approvato, modificandolo con le nuove indicazioni del ministero con cui ha previsto l’accorpamento tra Rovigo e Verona, esprimendoci favorevolmente e, considerata la novità della disponibilità di Vicenza, abbiamo auspicato nell’ordine del giorno che si proceda secondo la creazione di questa nuova provincia formata da Rovigo, Vicenza e Verona. Naturalmente questa sono decisioni importanti e determinanti ma devono essere seguite da altre coraggiose decisioni quali, per esempio, l’accorpamento tra i comuni, superando dei campanilismi arcaici e la riorganizzazione delle troppe società municipalizzate e degli enti di secondo grado eccetera eccetera”.
Il sindaco di Porto Viro Geremia Giuseppe Gennari
14 Porto Tolle Elezioni politiche Un accordo programmatico tra Gruppo Indipendenti e Progetto Civico
I moderati di centro sono già in campo La mossa ha spiazzato i sostenitori di Gibin. “Ciascun gruppo – ha spiegato l’ex leghista - manterrà la propria identità” di Alessandro Orlandin
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elle acque a largo di Porto Tolle pare tornerà a soffiare lo sfiatatoio della grande Balena Bianca. Ma non si parla del leggendario cetaceo nato dalla fantasia dello scrittore Herman Melville, quanto piuttosto del soggetto politico di centro che potrebbe nascere in vista delle prossime elezioni amministrative in primavera. Infatti con una mossa a sorpresa (ma non troppo) l’attuale assessore Ivano Gibin e il capogruppo di minoranza Mirco Mancin hanno deciso di unire le forze dei due gruppi civici a cui fanno capo. La firma di un accordo programmatico tra i due gruppi (Gruppo politico di legislatura esaltanIndipendenti per Porto Tolle e do i loro principi e la loro Progetto Civico per Porto Tolle) Ne’ Mancin rappresentatività configurata di fatto segna ufficialmente e ne’ Gibin nell’area moderata cattolica l’inizio delle operazioni di po- si candideranno sizionamento sullo scacchiere nel ruolo di primo di centro”. L’assessore, uscito qualche mese fa in maniera politico locale. La notizia ha cittadino piuttosto polemica dalla Lega destato un certo stupore, soprattutto tra i sostenitori dello stesso Gibin, che Nord dopo una rapida ascesa, ha definito l’accordo però ha puntualizzato immediatamente: “In realtà come “una pagina importante per Porto Tolle” e ciascun gruppo manterrà la propria identità ma i non esclude che questo possa “aprire nuovi scenari movimenti s’impegnano reciprocamente a unire le provinciali”. I numeri ufficiali parlano già di trecento loro forze per arrivare alla stesura di un programma iscritti complessivi: “Chi vorrà discutere con un cen-
Il capogruppo di minoranza Mirco Mancin e l’assessore Ivano Gibin
tro moderato – ha avvisato Gibin - non potrà non tenere conto di questa nuova realtà, siamo aperti alle consultazioni”. I diretti interessati tuttavia hanno già fatto sapere di non essere interessati a correre per la carica di sindaco, aderendo implicitamente al clima di “rottamazione” tanto in voga di recente: “Punteremo alle facce nuove – ha fatto sapere Mancin – i nostri due gruppi sono movimenti civici nati e accomunati dagli stessi principi e valori. Così come previsto anche all’interno dei rispettivi statuti, noi diciamo che dopo due mandati un amministratore debba farsi da parte”.
neWs Centrale Polesine Camerini
l’ottenimento della via potreBBe ricHiedere tutto il 2013
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a quasi un decennio le previsioni sull’inizio dei lavori di riconversione della Centrale Enel di Polesine Camerini si rincorrono puntuali, offrendo ottimo materiale per le dichiarazioni pubbliche e i relativi rilanci delle testate giornalistiche: “il 2009 è l’anno buono”, “cantieri aperti a metà 2010”, “la svolta nel 2011”, “prime ruspe nell’autunno 2012” e così via. Una collezione che va allungandosi ulteriormente dopo l’ultimo incontro tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale portotollese e quelli di Enel: stavolta ci si è trovati concordi nel constatare che l’iter burocratico per sbloccare il cantiere potrebbe occupare l’intero 2013 o poco meno. Questo se verranno rispettate le attese del colosso energetico, ovvero se il decreto di Valutazione di Impatto Ambientale dovesse arrivare a ridosso dell’estate 2013, favorendo così il successivo decreto autorizzativo. Il tavolo comune è stato sollecitato dal sindaco Finotti dopo le rimostranze di imprese e forze politiche, in modo da ricevere quantomeno un aggiornamento da Enel sullo stato dell’arte. Le parti sono destinate a rivedersi presto. Nel frattempo il primo cittadino di Porto Tolle, Silvano Finotti, ha messo l’accento sulla questione occupazionale legata alle sorti di Polesine Camerini: “Occorre predisporre un piano degli interventi che dia lavoro alle imprese: all’interno della centrale si potrebbe già partire con la messa in sicurezza o con lo smantellamento di quei settori inutilizzati. Insomma, non importa cosa, purché i lavori Al.Or. partano il prima possibile”.
PRO LOCO TAGLI OBBLIGATI AI PROGRAMMI NATALIZI
L
’ultima assemblea del 2012 dei soci della Pro Loco di Porto Tolle non ha fatto altro che confermare la difficoltà di gestire servizi e attività dell’associazione nel complicato contesto economico in cui versa il Polesine e il Paese in generale. Nella relazione al bilancio di previsione 2013 il presidente Claudio Pavanati non ha potuto fare a meno di constatare la sempre minore disponibilità di fondi: un dettaglio che obbligherà la Pro Loco a dei cambiamenti. Il più evidente e imminente riguarda il programma delle attività natalizie: dopo quattro anni i portotollesi non vedranno più il palatenda in Largo Europa. “Purtroppo – ha spiegato Pavanati - la sua gestione comporta spese considerevoli. Nonostante ciò abbiamo già in calendario un corposo programma di manifestazioni, le quali saranno organizzate perlopiù presso il Centro Sportivo di Ca’ Tiepolo”. Anche l’ufficio IAT (Informazione e Accoglienza Turistica) dovrà stringere la cinghia: “La Pro Loco prosegue con la promozione del territorio, ma non possiamo nascondere le difficoltà economiche che attraversa la Provincia e che si ripercuotono sull’apertura dell’ufficio. Si sta pensando infatti, per sopperire a questo, di rivedere gli orari di apertura”. Il tutto malgrado i dati più recenti indichino una crescita dei visitatori del Delta e di turisti che si sono rivolti all’ufficio di piazza Ciceruacchio. Nonostante questo Pavanati prova a guardare positivo: “Per il 2013 si prevede un ulteriore restringimento economico, ma continueremo comunque a fare del nostro meglio
Claudio Pavanati
Dopo quattro anni i portotollesi non vedranno più il palatenda in Largo Europa con le risorse disponibili. Alcune attività, che definiamo ormai storiche, sono già state programmate. Saremo infatti a Tolle il 27 e 28 aprile per Parco in Bici e nella prima settimana di settembre partirà la 50^ Fiera del Delta. Auspichiamo inoltre che si possa organizzare la 3^ Festa del Riso, manifestazione sempre più importante e sentita in modo particolare per la qualità del prodotto presentato e per l’interesse dimostrato nei confronti dell’iniziativa anche al di fuori dei Al.Or. confini di Porto Tolle”.
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16 Porto Tolle Enti locali Il comune è abbastanza refrattario all’accorpamento delle sue Province
L’unione con Verona non entusiasma nessuno di Alessandro Orlandin
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Il sindaco Finotti è il primo dei contrari ma anche tra i cittadini regna lo scetticismo
a notizia dell’accorpamento della provincia di Rovigo con quella di Verona (e alla possibile aggiunta di Vicenza) ha colto quantomeno di sorpresa l’opinione pubblica portotollese, per primo ovviamente il sindaco Silvano Finotti che nei giorni seguenti all’annuncio si è espresso in maniera abbastanza eloquente sulle colonne della stampa locale: “È curioso che a parlare di questo tema siano i sindaci dei capoluoghi e non i presidenti delle Province, forse quest’ultimi hanno delegato i rispettivi sindaci a trattare un argomento così importante? Perché Porto Tolle non solo non ha delegato nessuno a trattare per lui, ma il suo consiglio comunale ha deliberato l’unitarietà e il mantenimento del Polesine”. Il primo cittadino si è detto un po’ preoccupato per certe dichiarazioni sul destino della provincia rodigina: “A leggere certi interventi mi sembra di vivere un moderno colonialismo: Verona dice che finalmente avrà uno sbocco sul mare, Vicenza afferma che finalmente oltre alla via del mare avrà anche il gas. Qualcuno ha pensato di chiedere ai comuni che si affacciano sul mare cosa ne pensano?”. Un ragionamento che si estende anche sul versante pratico-economico: “Mi chiedo se questa scelta rappresenti un risparmio per lo Stato o se invece il tutto si traduca in un maggior onere per il cittadino”. Basta snocciolare un po’ di dati: Porto Tolle dista da turale”. Il tema della matrice culturale per la verità è Rovigo 55 chilometri, mentre per arrivare a Verona quello che solleva più distinzioni. Michele – pescase ne devono percorrere ben 145. Di certo c’è che tore – per esempio la pensa diversamente: “Se parla popolazione locale non ha liamo di compatibilità allora si preso benissimo la possibile no- “A leggere certi doveva scegliere la fusione con vità: basta fare un giro nei bar interventi mi Venezia a cui siamo sicuramendelle varie frazioni per rendersi sembra di vivere te più simili anche per via dei conto del malumore generato un moderno precedenti storici”. L’aspetto dall’accostamento con Verona. colonialismo” pratico è comunque quello che “Che c’entriamo noi con Vepiù preoccupa la gente: “Spero rona? – chiede in modo retorico Giacomo, libero che vengano comunque garantiti dei servizi minimi professionista – avrei visto molto più di buon occhio – fa notare Sara, impiegata – perché non è conceun’unione con Padova, che mi sembra una provincia pibile doversi spostare per una distanza così lunga in molto più affine alla nostra, anche sotto il profilo cul- caso di pratiche burocratiche o cose simili”. C’è però
Focus
il caso Mareggiate, Pesca e Turismo
creati 400mila euro di danni alle spiaGGe
Il primo cittadino Silvano Finotti
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anche chi vede di buon occhio il matrimonio con Verona: “Se è vero che Padova non ci ha voluto con sé – sottolinea Andrea, studente - tanto vale accettare questa unione: sotto il profilo economico credo possa solo darci dei benefici, a maggior ragione se dovesse essere inclusa anche Vicenza. Finire sotto Venezia ci avrebbe resi il fanalino di coda della nuova provincia, se non proprio della Regione intera”. Corposo anche il partito dei disincantati. Ne fa parte anche Giovanni, pensionato ed ex agricoltore: “Alla fine fa poca differenza la sigla che dovremo mettere sulla targa, non cambierà proprio nulla. Polesani siamo nati e tali resteremo”.
a furia degli eventi atmosferici di ottobre e novembre sta già mettendo a repentaglio la stagione balneare 2013: le mareggiate del mese scorso hanno sconvolto i litorali portotollesi, obbligando l’amministrazione comunale a mettersi immediatamente al lavoro per limitare i danni. Secondo il vicesindaco Massimino Zaninello – delegato al turismo – si possono presumere danni per un totale di quasi 400mila euro. Per affrontare l’emergenza sono già stati approntati incontri con il Genio Civile e le autorità provinciali, in modo da sviluppare un piano di interventi. “L’obiettivo principale – ha dichiarato Zaninello – è la messa in sicurezza delle spiagge per la stagione 2013. Una cifra attorno a 400mila euro sarebbe sufficiente per i ripascimenti e la movimentazione di sabbia, ma non per interventi strutturali che sarebbero comunque difficili da pianificare, poiché tra l’alta marea e le onde il livello dell’acqua può alzarsi anche fino a due metri, scavalcando gli scanni e andando ad attaccare le dune, provocando così lo scivolamento in mare di ampi tratti di arenile”. Una situazione che ovviamente chiama in causa il settore della pesca. Sul tema è intervenuto l’assessore Raffaele Crepaldi: “La questione delle mareggiate è un problema che ciclicamente interessa le nostre coste, ma in questo frangente la situazione si presenta più difficoltosa del solito. Cercheremo di sensibilizzare gli enti competenti, il Consorzio di Bonifica e i Sistemi Territoriali per le bocche, al fine di garantire ai pescatori di continuare a lavorare in totale sicurezza”. Al.Or.
Erosione dei littorali
Gulmanelli: “non aBBiamo piÙ risorse per l’ordinaria manutenzione”
U
n tavolo in Regione che affronti in “maniera organica tutte le problematiche” sui danni causati dalle mareggiate oltre ad “interessare” il ministero dell’Ambiente, dal momento che la questione “riveste una importanza di livello anche sovraregionale”. E’ quanto è stato deciso recentemente a Palazzo Celio nella riunione che ha coinvolto gli assessori competenti provinciali, quelli dei comuni di Porto Tolle, Rosolina ed i rappresentanti di Aipo, Genio Civile e Consorzio di Bonifica Delta Po a seguito delle violente mareggiate che hanno colpito
i territori del delta ai primi di novembre. Sull’argomento la presidente Tiziana Virgili ha inviato un lettera al governatore del Veneto Luca Zaia e all’assessore all’Ambiente Maurizio Conte affinché vi sia al più presto un incontro. “La situazione è molto più preoccupante di quanto si possa immaginare - ha spiegato l’assessore Giuliana Gulmanelli - gli enti strumentali non riescono più a far fronte non solo alle emergenze, ma anche ai necessari interventi di ordinaria manutenzione, nonostante abbiano fatto presente, a livello regionale e statale, l’indispen-
sabilità della concretizzazione di progetti già pronti da qualche anno”. “Le spiagge del Delta – ha concluso l’assessore di Palazzo Celio - rischiano di assottigliarsi sempre piu’ e di scomparire assieme alle lagune: che resterà del nostro Delta? Quali i danni ambientali ed economici per gran parte del territorio polesano? Quali gli effetti sulla pesca e agricoltura e sull’attività turistica? E soprattutto: fino a che punto potrà essere garantita la sicurezza di tutto il territorio, se l’intasamento della foce mette a repentaglio gli argini delle difese a mare?”.
Giuliana Gulmanelli
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del consorzio di Bonifi delta del po premiato al vii tavolodel nazionale dei contratti di Fiume di Bologna Ilil progetto Consorzio dica Bonifica Delta Po ha ottenuto unle“contratto per il delta del po: certificazionididiFoce” gestione della qualità cooperazione, inteGrazione e nuove ISO 9001 e di gestione ambientale ISO risorse 14001
occasionedi del VII TavolodiNaIlIn Comitato Approvazione TÜV ha rezionale dei autorizzato Contratti ildirilascio Fiumedel nuovo centemente tenutosi adiBologna lo scorsola16 Certificato Qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 che avrà valenza fino novembre, il Consorzio di Boniall’11.06.2014 e il nuovo certificato di Sistefica Delta del Po di Taglio di Po ma di Gestione Ambientaledalsecondo ha proposto il progetto tito- la norma UNI EN ISO 14001:2004, valevole sino al lo “Territori all’interfaccia fiume24.05.2014, al Consorzio di Bonifica Delta del mare: verso un CONTRATTO DI Po. tra Brenta, Adige, Po di Le- indicano IFOCE certificati ISO 9001 e ISO 14001 vante, Po e Mare Adriatico” che il Consorzio di Bonifica Deltache del Po provè stato frutto di una oltreserie un anno di e di atvede a garantire di servizi tività nel rispetto delle procedure di legge sia lavoro ed è stato presentato dagli per quanto riguarda i servizi che per quanto ideatori e progettisti ing. Giancarriguarda la gestione ambientale. Tali attività lo Mantovani e arch. Laura Mosca sono: (rispettivamente direttore e colla• l’erogazione di servizi relativi alla bonifica, boratore responsabile scientifico alla difesa del territorio e all’irrigazione; Consorzio me•di laprogetto, gestione, del la manutenzione e l’esercizio desimo, è stato premiato una ed irdelle opere relative alla reteda di bonifica giuria presieduta dall’Unesco. Il e degli rigazione, delle opere complementari impianti di sollevamento acqua; riconoscimento è stato motivato •“per la progettazione opere idraula novità ede ill’esercizio coraggiodi diliche e di vivificazione ambientale. mostrato nell’affrontare con l’apAvere ottenuto il Certificato di Qualità ISO proccio dei processi del Contratto 9001 è fonte di soddisfazione per gli ammidi Fiume situazioni fluviali comnistratori e i dipendenti del Consorzio perché plesseche come quelle rappresentaindica l’Ente è organizzato per garantire e te da unaun pluralità a mare assicurare serviziodidi foci qualità. Il Consorzio è (interazioni umi –enti coste – mare) infatti uno deifipochi pubblici ad aver intrapreso tale percorso ed aver ottenuto in un delta come quello del Po”. l’importante riconoscimento. il raggiungimento Partner del progettoPerall’evento di questo obiettivo il Consiglio di Amministradi Bologna sono state la Regiozione del Consorzio, che ha appoggiato tale ne del Veneto (presente con le iniziativa informato dal Direttore del rilascio direzioni Agroambiente e Difesa dei certificati del sistema di qualità, intende del Suolo),tutto Unesco Venice dipendente Offiringraziare il personale per ce,professionalità Ente Parco Regionale Veneto la e l’efficienza dimostrata dudel Delta del ispettive Po e GAL Polesine rante le visite e per l’impegno profuso nel garantire il superamento Delta del Po. “Il Contratto di Focedi tutti gli step che il risultato per ilnecessari, Delta delpuntualizzando Po ha la sua caritecipato dalla comunità locale ottenuto va a beneficio di tutti i ca innovativa nella ricerca di consorziati. un che porterà alla sottoscrizione In Veneto solo i consorzi di bonifica polesani sistema integrato tra più ambiti di del CONTRATTO DI FOCE”. Tale hanno raggiunto l’obiettivo e l’aver ottenuto gestione delle acque (canali, fiu- progetto, alla fine del mese di tali certificazioni è sicuramente un punto di mi, valli, lagune marine) settembre, è stato proposto dal arrivo. Certo è chee icoste requisiti dimostrati dee quindi trasversale compe-nel tempo Consorzio di Bonifica (progettista vono essere mantenutia epiù migliorati ha considerato Massimo e coordinatore) anche alla Coetenze a tale– proposito, il Consorzio sarà soggetto aBastiani, periodiche visite ispettive da parte di TÜV Europea nell’ambito delCoordinatore Scientifico munità ITALIA S.r.l. che dovrà verificare che l’Ente Tavolo Nazionale Contratti di Fiu- la Call for Proposal LIFE+ 2012 abbia regolaproposizione per mantenere le cer- ambientale e Governanme – lesicarte trattain della “Politica tificazioni di qualità. di un percorso di governance am- ce”, per ottenere il finanziamento L’importanza dell’ottenimento della certificabientale che, all’interno di un si- utile alla realizzazione delle prime zione di qualità è stata poi evidenziata dal stema diD.lgs obiettivi si pre- “Regolafasi di avvio del processo e svivigente n.207comuni, del 05.10.2010 figge didivalorizzare ricchezza del e decreto luppo deldimostrato Programma d’Azione. mento esercizio edlaattuazione di essere organizzato secondo le la complessità di un n.163”, Contratto di “Codice Anche innorme quel caso, partnerdiimlegislativo 12.04.2006 recante internazionali riferimento. Un orgadei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e nismo esterno indipendente, Contratti”. portantissimi quali la Regione del opportunamente forniture in attuazione della direttiva 2004/17/ ha certificato “E’ un riconoscimento importante Veneto, ilautorizzato, GAL Polesine Delta Po, la corretta applicaCE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi zione della norma. – riferiscono Mantovani e Mosca ISPRA Istituto Superiore per la redatti da progettisti interni come nel caso del Organizzare l’azienda secondo la norma signidal Consorzio – che deve essere Protezione e la Ricerca AmbienConsorzio, consente che la validazione possa fica implementare il sistema di gestione della interpretato non come un risul- tale e UNESCO Venice Office. essere fatta dagli stessi uffici tecnici qualora qualità dei servizi e della gestione ambientale tato ma di partenza, Contratto di foceunè insieme stato inoll’ente sia come dotatopunto di un sistema interno diIl conattraverso documentato di proceper procedere ora all’attivazione treISO assunto “progetto pitrollo di qualità secondo la norma UNI EN dure come e istruzioni di comportamento tali da essul territorio del diprocesso par- dellota” partecerti di di Unesco Venice 9001 e il Consorzio Bonifica Delta Po hada sere ottenere in termini di qualità ciò
Office nell’ambito dello studio ca attraverso linee strategiche IL CONSORZIO CIFRE finalizzato alla candidaturaIN a Riintegrate con altre politiche di servaSUPERFICIE della Biosfera del Delta del settoreHAche aumentino la sicuCOMPRENSORIALE 62.780 Po (Programma sostenuto rezza la fruibilità Unità territoriali:MAB) S.Anna; Rosolina; Porto Viro;eIsola di Ariano;del Portoterritorio, Tolle Terreni bonificati ed aree litoranee 45.295 ha dall’Ente Parco Regionale Vene- invertano i processi di degrado e Valli da pesca 8.641 ha to del Delta8.844 del Po. Lagune haNon si pone garantiscano la capacità di resicome un nuovo piano né come lienza del territorio con riguarGESTIONE IDRAULICA l’ennesimo studio/ricerca fine do all’agricoltura, alla pesca ed Canali di scolo 650 Km a seImpianti stesso,idrovori il Contratto di foce in generale agli ecosistemi, in n. 39 è finalizzato a fornire uno strumodo idrovori tale dainaumentare i livelli Acqua sollevata ed espulsa dagli impianti un anno 400.000.000 mc mento operativo condiviso e par- di adattamento al cambiamento Potenza impegnata 18.000 kw tecipato, e quindi non10.200.000 più calato Kwh climatico con la diminuzione del Energia consumata dall’alto, per la gestione integra- rischio idrogeologico e comunIRRIGAZIONE ta della risorsa idrica, nelle tre que dei rischi conseguenti al Canali, canalette e tubazioni 200 Km tipologie d’acqua che caratteriz- pericolo alluvioni ed al pericolo Impianti irrigui n. 24 zanoImpianti il territorio compreso tra le carenza idrica/siccità; pluvirrigui n.4 impegnata foci Potenza di Brenta a nord 1.176 e Po aKw sud • integrazione tra le poliEnergia consumata 2.200.000 Kwh (acque superficiali interne, ac- tiche di settore e nel coordinaque DITTE di transizione e acque mari- mento con la pianificazione; CONSORZIATE: n. 32.000 no costiere), nonché per l’attiva- • partecipazione e coinzione di nuove risorse attraverso volgimento della comunità (istiil confronto e il coordinamento tuzionale e non) finalizzata alla tra piani, politiche e programmi costituzione di un sistema locale. strategico/finanziari esistenti e “Entro l’anno - informano Manprevisti (programmazione 2014- tovani e Mosca - verrà dato lo 2020). Il progetto, sinteticamen- start-up formale all’esecutività te, persegue i seguenti obiettivi: del progetto attraverso la costi• miglioramento della tuzione del “gruppo promotore” qualità e del valore ambientale per l’avvio del non facile procesdelle tre tipologie di acqua e de- so partecipativo che porterà alla sottoscrizione del Contratto di gli ecosistemi connessi; • miglioramento dell’uso foce tramite la condivisione inie della gestione della risorsa idri- ziale di un Manifesto di Intenti”.
che si promette al consorziato. Creare un sistema di qualità di certo non è cosa semplice perché varia per ogni ente e deve essere costruito caso per caso, adattando i meccanismi interni di controllo della qualità alle richieste della norma. Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto tali riconoscimenti, ringrazia tutto il personale dipendente per la professionalità e l’efficienza dimostrata.
Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco le certificazioni ISO 9001 e Iso 14001
18 Rosolina Territorio Argini e vie d’acqua opportunità turistiche ed economiche
Anello delle Alpi, ciclabile tra Polesine ed Europa Il progetto definitivo verrà completato entro il 2014. Anche Rosolina ne sarà interessata di Melania Ruggini
D
alle Alpi al Delta del Po, 1600 chilometri di pista ciclabile collegheranno l’Italia con Germania, Francia, Austria, Svizzera. Si tratta del grande progetto ciclabile denominato Anello delle Alpi, che da Chioggia a Rosolina a Cavarzere passerà per Lendinara, Badia Polesine, Legnago, Verona e su verso le Alpi. In corrispondenza
Il percorso si snoderà in destra all’Adige, toccando: Badia, Lendinara, Rovigo e il Parco del Delta di Adria sarà realizzato un percorso ciclabile sulle rive del Canalbianco che potrà essere abbinato al percorso navale e fluviale. Costo complessivo del progetto: oltre un milione di euro, grazie al finanziamento europeo di cui sono stati finanziati 615mila euro per il primo stralcio, 1,5 milioni per il secondo su un costo complessivo di 2,5 milioni mentre per il terzo 523mila euro su un costo comples-
sivo di 902mila. Al progetto ha partecipato anche la Fondazione Cariparo intervenuta cofinanziandolo per una percentuale pari al 50% della quota a carico dei singoli comuni coinvolti. Stando alle dichiarazioni degli enti interessati, il progetto definitivo dovrebbe chiudersi entro il 2014. Per quanto riguarda il Polesine, la pista ciclabile correrà lungo la destra Adige, coinvolgendo Badia, Lendinara, Lusia, Rovigo e San Martino di Venezze mentre l’Ente Parco del Delta su questa opportunità sta pensando ad un progetto di bike-sharing. Per quanto riguarda Consvipo, che vi partecipa in prima linea, essendo l’ente appaltante, il presidente Angelo Zanellato si dichiara molto soddisfatto per l’assetto del territorio Polesano in merito alle di vie d’acqua, in quanto possono essere sfruttati sia per trasporti che come vere e proprie opportunità turistiche. “Esistono una serie di lobby sui trasporti. Basti pensare all’asta fluviale del Canalbianco. L’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante è completamente navigabile e offre numerose
1600 chilometri di pista ciclabile collegheranno l’Italia con Germania, Francia, Austria, Svizzera opportunità per la navigazione da diporto e per il turismo in Polesine. Si collega inoltre alla linea navigabile Po-Brondolo che dalla laguna di Chioggia permette di raggiungere Venezia. Occorre a mio avviso ripensare ai progetti di logistica finora fatti, dopo che la portualità di Venezia è stata messa in discussione. A Venezia sono arcinoti i problemi di inquinamento che gravitano sulla città per cui si sta ripensando di spostare lo scalo a Chioggia, sull’asta del Porto di Brondolo e su Porto Levante per lo scarico di merci e
l’approdo turisti, per cui le grosse navi invece di attraccare a Venezia potrebbero passare per Chioggia e i turisti essere trasportati a Venezia tramite imbarcazioni più piccoli e battelli. L’Expo 2015 sarà uno strumento di lancio per la concretizzazione del trasporto di mezzi e turismo a sud del Canalbianco, per rilanciare le possibili aree per le nuove opportunità, a fronte dell’esigenza di un turismo diffuso. Si tratta di realizzare il porto off-shore in un luogo dove le merci e il turista abbiano più opzioni di visita sull’A-
driatico”. Sul ruolo di Consvipo dopo il taglio della Provincia di Rovigo, Zanellato spiega: ”Il Consorzio vive di cofinanziamento dei soci, in particolare della provincia di Rovigo, per cui può risultare un’importante carta da giocare per unire persone, idee e progetti. Il consorzio è un soggetto che tiene unite realtà diverse in vista di una provincia più vasta per proseguire le attività finora svolte, che spaziano dalla pesca ai trasporti, alla logistica, alle telecomunicazioni, infrastrutture, dalla banda larga alle imprese ai privati”.
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Prevenzione e salute dentale Centri odontoiatrici Dentalcoop per la prevenzione dentale: Dentalcoop promuove la prevenzione in odontoiatria dif-
fondendo la cultura di una corretta igiene orale. Poiché individuare precocemente le patologie orali permette al medico di risolvere il vostro problema con interventi poco invasivi. Al contrario, trascurare una semplice carie, un’infiammazione gengivale o un dente mancante può, nel corso degli anni, portare alla perdita dell’elemento dentale cariato, ad una parodontite cronica o al collasso dell’intera arcata. Importanti ricerche dimostrano che i pazienti regolarmente sottoposti a visite di controllo annuali giungono alla 6°-7° decade di vita con le funzionalità masticatorie in piena efficienza.
PREVENZIONE “PRIMARIA”
La prevenzione primaria è rappresentata da tutto quello che possiamo fare “prima” che una patologia si instauri. Un esempio di prevenzione primaria è sapere che il fumo di sigaretta è dannoso e quindi decidere di non iniziare a fumare. In odontoiatria prevenzione primaria significa sapere che l’accumulo di placca batterica è dannoso per denti e gengive, che una corretta igiene orale rimuove la placca batterica, quindi denti e gengive rimarranno in salute.
PREVENZIONE “SECONDARIA”
La prevenzione “secondaria” si attua per prevenire l’aggravarsi di una patologia. In odontoiatria un esempio di prevenzione secondaria è il trattamento di una carie dentale nella sua fase precoce in modo da non farla progredire.
Chi fa prevenzione?
Possiamo pensare che la prevenzione debba essere fatta da personale specializzato, questo è sicuramente vero, ma siamo noi il vero fulcro della “nostra” prevenzione. Decidere di prendersi cura della nostra salute, anche della salute dei nostri denti e delle nostre gengive è il primo passo, fondamentale, per un vero successo in prevenzione. Decidere di dedicare tempo alla pulizia dei nostri denti, farlo tutti i giorni, è forse più importante che fare regolari sedute di igiene orale se poi non seguiamo i consigli dati dall’igienista dentale o dall’odontoiatra. L’igienista dentale o l’odontoiatra ci insegnano, in prima battuta, come poter rimuovere la placca batterica dei denti nel modo più efficace e con gli strumenti adeguati. Il successo sarà però dato da come sapremo mettere in pratica, con continuità, quei suggerimenti. Noi siamo i veri artefici del successo della prevenzione su noi stessi. Possiamo andare dal dentista anche alcune volte l’anno, ma la placca si deposita sui denti di continuo. Dobbiamo regolarmente rimuoverla con una corretta igiene orale per non farla depositare e prevenire così efficacemente carie dentale e infiammazione delle gengive.
Problemi alle gengive? Non sottovalutare il problema, parlane subito al tuo dentista. Le malattie parodontali (gengiviti, parodontiti) sono molto diffuse e, se non curate in tempo, possono creare seri disturbi arrivando a causare perfino la perdita definitiva dei denti. Questo tipo di malattia è provocata da un’infiammazione batterica cronica che colpisce e danneggia in maniera grave l’osso e i tessuti molli che lo circondano e che trattengono la radice dei denti. È oramai accertato che la causa principale di questa malattia è l’accumulo indisturbato di batteri, presenti naturalmente nella nostra bocca, nel solco gengivale. Si pensi che questo tipo di malattia colpisce circa il 60% della popolazione e il 10% si manifesta in forme avanzate.
Carie dentale e malattie infiammatorie delle gengive. Queste sono le patologie che principalmente si riscontrano in odontoiatria. L’accumulo di batteri sui denti è il momento primo di queste patologie multifattoriali. Rimuovere regolarmente e con efficacia questi depositi batterici è la base di una corretta prevenzione. Anche la terapia per contrastare le malattie infiammatorie delle mucose orali si basa su questo concetto: rimuovere i depositi di placca e tartaro (placca batterica calcificata) dai denti e dalle superfici radicolari ed insegnare al paziente ad impedire un nuovo accumulo con corrette manovre di igiene orale. Anche antibiotici e antisettici possono essere utilizzati, ma il loro peso nella terapia di queste patologie è marginale. Il ruolo fondamentale è la corretta igiene orale.
Terapia fotodinamica antimicrobica. La terapia fotodinamica antimicrobica consente di eliminare microorganismi batterici singoli e organizzati in biofilms. Questo processo di disinfezione consente di integrare le comuni procedure in endodonzia, parodontologia e cariologia. Il contributo dato dalla terapia fotodinamica antimicrobica si somma alla disinfezione comunemente eseguita in endodonzia, dove una contaminazione residua del sistema dei canali radicolari è alla base di complicanze come il granuloma apicale. In parodontologia i comuni sistemi di levigatura delle radici dentali utilizzati nel trattamento delle parodontopatie hanno il significato di rimuovere i depositi batterici accumulati sulle radici dentali; la terapia fotodinamica antimicrobica aiuta la diminuzione della presenza batterica ponendo le basi per una remissione della patologia infiammatoria. La rimozione del tessuto dentinale intaccato dalla carie è basilare prima di procedere con terapie conservative alla ricostruzione dell’elemento dentale. Anche in questo caso il contributo della terapia fotodinamica antimicrobica dà il suo contributo rimuovendo una quota di batteri.
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Rosolina 23 Ambiente L’allarme lanciato Alessandro Faccioli di Coldiretti “Impresa pesca”
La laguna di Marinetta si sta interrando A rischio il lavoro di oltre 300 allevatori di vongole veraci, pericolo anche per la navigazione di Elisa Cacciatori
L
a laguna si sta interrando e il fenomeno provoca grossi rischi per le vongole e la navigazione. A lanciare il grido d’allarme è Alessandro Faccioli di Coldiretti “Impresa pesca” a nome dei consorzi Delta nord e Molluschicolo polesano. “E’ fondamentale intervenire urgentemente in laguna Marinetta – ha considerato con opere infrastrutturali di salvaguardia, tali da impedire l’ingresso di imponenti quantità di sabbia dal mare alla laguna, che interrando le concessioni dei produttori soffocano i molluschi”. L’associazione e i due consorzi in merito alla questione si sono rivolti alla Regione inviando, in proposito, un telegramma agli assessori
Rosolina Shopping
regionali Maurizio Conte, Franco Interpellati per oltre 300 addetti del settore. Manzato e Marialuisa Coppole a gli assessori Negli ultimi anni questa realtà si agli enti preposti alla salvaguardia regionali: sta però interrando, principalmendegli ambienti lagunari. La speran- Manzato, Coppola te a causa del copioso apporto di za è che si prendano in esame ur- e Conte sedimenti che, dalla bocca a mare gentemente tutte quelle azioni nedi Albarella, vengono sospinti dalle cessarie a scongiurare situazioni di ulteriore criticità per mareggiate soprattutto di Bora. Le stesse mareggiate il comparto ittico. La laguna di Marinetta, che si trova che negli ultimi periodi si sono fatte sempre più violente tra i comuni di Porto Viro e Rosolina, si estende per circa e numerose creando non pochi disagi e danni alle coduecento ettari e rappresenta uno dei siti di eccellenza ste del litorale polesano. Non meno importanti sono le per l’allevamento delle vongole veraci del Delta. Senza difficoltà che, a seguito del continuo apporto di detriti a contare che tale sito rappresenta una fonte di lavoro causa delle mareggiate, fanno si che si venga a svilup-
eletto il nuovo direttivo
R
Alcuni membri dell’associazione rosolinese
osolina Shopping, l’associazione nata nel 2011 come libera associazione di commercianti ed artigiani del territorio Comunale rosolinese, ha recentemente cambiato il direttivo interno per dare nuovo slancio per le attività in programmazione. I membri dell’associazione hanno così votato un nuovo presidente, carica che è stata ricoperta da Fabio Porzionato. In vista del periodo natalizio, il gruppo di commercianti ha così ridefinito l’organigramma riconfermati
NUOVE LEVE PER LA FILARMONICA VICENZO BELLINI
L
a Filarmonica Vicenzo Bellini di Rosolina, come consuetudine in occasione della ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica, ha celebrato i festeggiamenti accompagnando nella domenica seguente al giorno della Santa, la Messa presso la Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio. Durante la celebrazione, la giovane musicista Marta Zanini, accompagnata dal flauto traverso suonato da Samantha Vivian, ha letto la preghiera del musicista. Inoltre, alcuni dei membri del corpo bandistico hanno offerto all’altare uno strumento e un vecchio spartito risalente ai primi anno della fondazione della banda che quest’anno festeggia ben 104 primavere. Al termine della funzione, la Filarmonica ha intrattenuto i presenti con un breve concerto composto da sei brani tra i quali “Millenium” in onore a papa Giovanni Paolo II. Dopo la Messa, i musicisti con i familiari e gli amici si sono ritrovati per il pranzo sociale al ristorante Mancin di Taglio di Po dove, in presenza del presidente onorario Lino Frasson che per tanti anni ha presieduto l’associazione, del figlio del fondatore Guido, Gigi Dissette, e delle istituzioni civili e militari, oltre al sindaco Franco Vitale e al vicesindaco Daniele Grossato, sono state consegnate le targhe ai nuovi entrati nella banda. Quest’anno l’associazione rosolinese si è arricchita con alcuni giovani provenienti dalla scuola di formazione musicale: Flavio Paganin al clarinetto, Laura Duò, Alessandra
Un momento tratto dal recente pranzo sociale
Offerto all’altare uno strumento e uno spartito risalenti all’anno della fondazione Salvagnini e Sabrina Fiocco al flauto traverso. Una targa a testimonianza dell’impegno e della passione musicale per la Filarmonica, è stata consegnata ai familiari di Stefano Mazzucco, il trombettista scomparso a luglio in un incidente stradale. Una pergamena è stata conferita ai familiari di Guerrino Cestarioli, con la banda per oltre vent’anni “con passione e dedizione per la tradizione musicale del territorio”. Mentre alcune menzioni speciali sono state fatte per i decani della Banda che tutt’oggi sono parte integrante del corpo: Angelo Crivellari che suona dal 1946, Mauro Grossato dal 1952, Valerio Gazzola dal 1956 e Mauro El.Ca. Donin dal 1957.
Roberto Braghin vice presidente e Sofia Barison in qualità di segretaria, mentre è di nuova nomina, come il presidente, Monia Mantoan. Già da qualche tempo è stata così proposta, tra le iniziative in programma volte a dare nuova linfa al commercio locale, la lotteria “Babbo botegaro” che mira all’attivazione del flusso degli acquisti locali e che culminerà con l’estrazione il 6 gennaio e i premi in palio sono buoni acquisto spendibili nel circuito Rosolina Shopping. Inoltre, anche quest’anno, a seguito del buon successo riscontrato nelle
Nella foto la lavorazione delle vongole in laguna pare il fenomeno dell’interramento, un fattore dannoso e pericoloso per la navigazione. “Va pure ricordato – ha concluso Faccioli in merito all’interramento di Marinetta - che l’abbassamento del fondale, in alcuni punti, mette anche a rischio la sicurezza della navigazione”.
passate edizioni, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Pro Loco, sarà riproposta la positiva esperienza dei mercatini di Natale. Per lasciare spazio agli stand dei commercianti e delle associazioni, sarà chiuso al traffico il primo tratto di Viale del Popolo nei due weekend precedenti il Natale. Sono in programma per l’occasione anche manifestazioni e giochi per i più piccoli. A gennaio, inoltre, come ha fatto sapere il neopresidente Porzionato, sarà attivato un corso di tedesco per i commercianti. El.Ca.
24 Taglio di Po Bilancio Interrogazione della minoranza in Consiglio comunale
Il caso di Italgas potrebbe portare al dissesto Proposta di permuta della scuola G. Pascoli come acconto su quanto dovuto dal Comune. Siviero: “Via difficilmente percorribile” di Silvia Boscaro
Viabilità
via d’annunzio a senso unico
L
D
a sempre delicato, il tema del bilancio pro- acquisto dell’ex scuola G. Pascoli di viale Kennevoca spesso diverse discussioni e talvolta dy come acconto su quanto dovuto dal Comune. polemiche, soprattutto negli ultimi tempi, “L’Amministrazione Comunale – ha risposto il sia tra gli amministratori che soprattutto tra i sindaco Francesco Siviero – si è trovata costretcittadini, esasperati dalla crisi economica che ta ad aumentare le aliquote Imu a causa dei tagli non accenna alla minima tregua. Ed in questo pesanti e improvvisi del Governo sui trasferimenti infelice periodo, il Consiglio Comunale di Taglio statali. Le aliquote deliberate sono le seguenti: 10,2 - aliquota base, 5,0 di Po diventa lo specchio - aliquota abitazione prinistituzionale delle difficoltà La trattativa cipale, 0,2 - aliquota fabe dello scontento della po- è ancora in corso. bricati strumentali, 10,6 polazione tagliolese. In una Forse la soluzione recente seduta, il Consiglio durante il riequilibrio - aliquota catastale D5, 0,4 aliquota abitazione ha affrontato le problema- del bilancio principale di persone disatiche relative al bilancio; in particolare, il consigliere di minoranza Marco bili o portatrici di handicap”. “Per quanto concerne la trattativa con la Ferro, ha posto un’interrogazione avente come oggetto il “Riequilibrio di bilancio e Commissione Società Italgas, - ha proseguito Siviero – essa è ancora in piedi. Purtroppo la proposta di permuta Bilancio”. Nel documento, diverse erano le domande della scuola G. Pascoli è difficilmente percorribile. rivolte alla giunta comunale, tra le quali, le in- Nonostante questo l’Amministrazione è fiduciosa tenzioni della giunta rispetto le aliquote Imu e e sta lavorando attentamente per trovare una l’eventuale risposta di Italgas alla proposta di soluzione”.
neWs
Il Sindaco Francesco Siviero e l’ex primo cittadino Marco Ferro Ad oggi, la trattativa è ancora in corso e una soluzione al problema potrebbe essere trovata entro la fine di novembre, durante la fase di riequilibrio del bilancio. “Occorre tenere ben presente – afferma Siviero - che nel caso in cui non si trovasse una soluzione alla situazione Italgas, il dottor Attilio Padoan, Revisore dei Conti del nostro Comune, può interpellare la Corte dei Conti, aprendo così la fase di dissesto, cioè il fallimento del Comune di Taglio di Po”.
a viabilità della centralissima via d’Annunzio è stata definitivamente modificata, rendendola totalmente a senso unico. Ad annunciarlo è stato l’assessore alla viabilità Davide Marangoni, deciso per questa soluzione in comune accordo con il Comandante della Polizia Locale Maurizio Finessi. Via d’Annunzio è inserita in una zona centrale del centro cittadino, molto frequentata durante tutti i giorni della settimana soprattutto nel weekend, in occasione del mercato settimanale e dei numerosi appuntamenti organizzati in sala Europa. Inoltre, la via si trova dietro la sede comunale e a fianco della biblioteca, strada di collegamento con le altre vie centrali del paese. “Da non sottovalutare, - afferma l’assessore – la problematica relativa agli incroci, alla visibilità ma soprattutto legata all’entrata e all’uscita degli studenti dalla vicina scuola elementare G.B. Stella. La circolazione della via era già parzialmente a senso unico, dall’incrocio con via Roma all’incrocio con via San Marco. Ora, con la segnaletica ultimata, viene adottata l’ordinanza istitutiva del senso unico, che rappresenta una parte del programma di viabilità che intende rivalorizzare dal punto di vista della sicurezza, la circolazione nel centro di Taglio di Po”. Attualmente, l’assessore Marangoni congiuntamente al Comando di Polizia Locale, nell’ottica di una maggiore sicurezza per il cittadino, intende rivedere l’intero sistema di circolazione con l’intento di aggiornarlo nel rispetto delle nuove problematiche sollevate direttamente dai cittadini. Si.Bo.
foto: roberto beani
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“S
ono pochi i Comuni polesani che hanno recepito in pieno l’appello di Coldiretti per la riduzione al minimo dell’aliquota per il calcolo dell’Imu su terreni agricoli e sui fabbricati rurali”. Lo ha sostenuto la stessa associazione di categoria in occasione della diffusione dei dati sulle aliquote Imu applicate dai 50 Comuni della provincia di Rovigo per il calcolo della relativa imposta municipale su terreni e fabbricati. La proposta di riduzione al minimo era stata presentata dall’organizzazione agricola, con lettera personale indirizzata a tutti i sindaci polesani, all’inizio dell’anno, sulla scorta del fatto che per gli imprenditori agricoli la terra e le stalle sono strumenti di lavoro, e che, come tali, richiedono una fiscalità differenziata rispetto alla mera proprietà. Dai dati Coldiretti si rileva che le aliquote fissate per i terreni agricoli variano, a seconda del Comune, dal 7,60 per mille al 10,60 per mille; mentre per i fabbricati strumentali dall’uno al due per mille. “Sono 21 i Comuni che hanno deciso di abbassare l’aliquota Imu sui terreni – commenta Coldiretti – fra questi, i più virtuosi sono Bagnolo di Po, Loreo e Villanova Marchesana, che hanno fissato il minimo sia sui terreni (7,60 per mille) che sui fabbricati (1 per mille). Uno solo Comune, Papozze, ha totalmente ignorato le raccomandazioni di Coldiretti, mantenendo tutte le aliquote al massimo: 10,60 sui terreni agricoli e 2 sui fabbricati. Fra i meno virtuosi c’è anche Taglio di Po, col 10,20 sui terreni. Per quanto riguarda
l’aliquota sui fabbricati, sono 15 i Comuni che l’hanno ridotta rispetto al massimo. Fra tutti i Comuni, sono 5 quelli che hanno introdotto una differenziazione tra terreni agricoli condotti da coltivatori diretti o Iap (imprenditori agricoli a titolo principale) e terreni non gestiti da imprenditori agricoli, applicando a questi ultimi delle aliquote più elevate”. “In termini monetari – spiega Coldiretti – mentre l’aliquota sui fabbricati rurali è un aumento secco d’imposta; per i terreni, su cui l’Imu va a gravare maggiormente, la forbice delle aliquote comunali, si traduce in una grande disparità di trattamento fiscale fra Comuni. Se consideriamo l’esempio di un’azienda con terreni di valore pari a mille
Fra i meno virtuosi c’è anche Taglio di Po, col 10,20 sui terreni euro di reddito dominicale: l’anno scorso pagava 562 euro di Ici, indipendentemente dal Comune dove si trovava; quest’anno, la stessa azienda se si trova, ad esempio, a Villanova Marchesana (aliquota minima 7,60) verserà 1.045 euro di Imu, più del doppio dell’anno precedente; se, poi, si trova nel territorio di Papozze (aliquota massima 10,60), pagherà addirittura 1.457 euro di Imu, cioè circa il 40 per cento in più rispetto ai Comuni più virtuosi e quasi il triplo di quanto pagava di Ici lo scorso anno.
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DOMOTICA-TERMOIDRAULICA
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• 03 dicembre 2012 • 15 dicembre 2012 • 16 dicembre 2012
• 07 gennaio 2013 • 12 gennaio 2013
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26 Taglio di Po Votazioni in Consiglio comunale Unanimità per le Politiche ambientali
Tutti d’accordo per andare avanti con la certificazione Emas Fioravanti: “Sono stati mantenuti gli impegni per la creazione di parchi giochi e piste ciclabili nonché per migliorare le percentuali di raccolta differenziata” di Silvia Boscaro
C
on l’approvazione all’unanimità nell’ultimo Consiglio Comunale della certificazione Emas, prosegue l’efficace politica ambientale messa in atto dal Comune di Taglio di Po. Il percorso, iniziato nel 2006 durante l’Amministrazione Crivellari, prosegue la sua naturale evoluzione con l’approvazione di un nuovo documento di politica ambientale. “Con deliberazione della Giunta nel marzo 2006, - spiega l’assessore all’ambiente Alberto Fioravanti – veniva approvata l’adesione al Protocollo d’Intesa del Comitato Promotore per l’Emas, al quale hanno aderito enti pubblici e aziende private”. Nello specifico, il ruolo dell’Emas è quello di migliorare l’ambiente e fornire alle organizzazioni, autorità di controllo e cittadini, uno strumento attraverso il quale è possibile avere informazioni sulle prestazioni ambientali. “Il Comune di Taglio di Po – ha proseguito Fioravanti – ha cominciato un lungo cammino acquisendo i dati e le problematiche ambientali del proprio patrimonio, dotandosi di una Politica Ambientale e di un Programma Ambientale. Così
nel 2009 il Comune ha ottenuto la certificazione ISO 14001:2004, requisito fondamentale per impostare e mantenere attivo il sistema di gestione ambientale e nel 2011 la prestigiosa certificazione Emas, diventando il primo ente pubblico ad acquisirla nella Provincia di Rovigo. Ad oggi, questa certificazione non ha ancora avuto ripercussioni positive tangibili per la cittadinanza e nel turismo, ma le premesse per un reale impiego ci sono”. L’approvazione del nuovo documento di Politica Ambientale, si è reso necessario con l’insediamento della nuova Amministrazione Siviero. “Nel caso specifico, - ha proseguito Fioravanti - sono stati mantenuti ed implementati la creazione di parchi giochi e piste ciclabili e la promozione e sviluppo di azioni atte ad incrementare le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti”. Concorde il parere del consigliere di minoranza Marco Ferro: “La nostra Amministrazione ha cercato di proseguire questo cammino virtuoso; purtroppo per il cittadino i benefici non sono ancora tangibili. Votiamo favorevolmente questo documento consapevoli
L’assessore all’ambiente Alberto Fioravanti della reale necessità. Invito l’assessore Fioravanti a seguire attentamente questo ambito cercando di trarne vantaggi anche per i cittadini”. L’assessore Fioravanti ha infine concluso spiegando che presto saranno installati cartelli stradali così che la certificazione sia “messa per iscritto”.
San Martino
soddisFazione della pro loco, Festa riuscita
I
n occasione della tradizionale ricorrenza di San Martino, una bella festa è stata organizzata dalla Pro Loco nella centrale piazza IV Novembre, con il contributo dell’Amministrazione Comunale. In programma la prima edizione della sfilata Gatto Martino – Mostra Felina con giochi e premiazioni per i gattini più belli. Sono stati tre i felini premiati dalla giuria presente: Teo, maschio di due anni, razza Meicun di Cosetta Fazzini si è aggiudicato il titolo di gatto più grosso, Oneday maschio di quattro anni, razza Meicun di Elena Domenicale ha vinto la “fascia” di gatto più bello ed infine, Tigro di sette mesi, razza Europea di Roberta Montini, è stato decretato gatto più elegante. A tutti e 15 i partecipanti è stato dato inoltre un attestato di partecipazione. Nel contempo, sono stati allestiti diversi stand, tra i quali quelli del Gruppo Missionario Francescano di Taglio di Po, impegnato da tempo a favore delle popolazioni della Guinea Bissau e quello degli Amici di Omisalj. Un ottimo successo hanno riscosso le degustazioni di castagne, patate americane, vino novello e cotechini nostrani mentre I più piccini si sono potuti divertire e svagare sulle Si.Bo. diverse giostre presenti in piazza Venezia.
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28 Cultura locale Eventi A Porto Viro e a Rosolina verranno allestite le tradizionali bancarelle
Tutto pronto per i mercatini di Natale
il liBro “Pink Floyd. Storie e segreti”
i retroscena di Gilmur e compaGni raccontati dai lunatics
di Elisa Cacciatori
A
Porto Viro l’8 e il 9 dicembre in piazza Marconi a Donada e il 16 e 23 dicembre in località Contarina si svolgeranno i mercatini di Natale organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con i commercianti e gli artigiani del territorio. A Rosolina, la Pro Loco, con Rosolina Shopping e le associazioni del territorio organizzano i mercatini di Natale nel primo tratto di Viale del Popolo, che sarà chiuso al traffico per lasciare posto agli stand, nei fine settimana dell’8 e 9 e del 15 e 16 dicembre. E’ già stata attivata, inoltre, la vendita dei biglietti della lotteria “Babbo botegaro” che prevede l’estrazione dei premi, corrispondenti a buoni acquisto all’interno del circuito Rosolina Shopping, il 6 gennaio.
neWs Concerti
il coro miscellaneous sarÀ impeGnato nel repertorio natalizio
P
er le festività natalizie il Coro Miscellaneous, realtà nata a Porto Viro nel 2008 da un’idea di Sara Marafante e di alcuni coristi e composto da elementi che arrivano da tutto il Delta, sarà presente nel territorio con varie date concertistiche. Il coro, spazia da canti liturgici alla musica leggera, il tutto riarrangiato dalla fantasia e dalle diverse influenze del gruppo composto da 30 persone. Nel periodo prenatalizio, momento in cui il repertorio si concentrerà anche sui canti delle feste, dopo la data dell’8 dicembre alla chiesa della Tomba, il coro il 19 sarà a Rosolina (il luogo è ancora da definire ma con tutta probabilità sarà l’ex chiesa di Sant’Antonio, il 23 sarà a Baricetta all’evento organizzato dal coro giovani e, il 5 gennaio, a conclusione delle feste natalizie, si terrà la tradizionale serata “Note musicali” nella chiesa di Scalon a Porto Viro con altri cori ospiti. El.Ca.
E’ già partita la vendita dei biglietti della lotteria “Babbo botegaro”
E
’ uscito lo scorso 22 ottobre il libro “Pink Floyd. Storie e segreti”, edito da Giunti e scritto da cinque collezionisti italiani della band, uniti da una forte passione comune e conosciuti come The Lunatics. Il gruppo composto da Nicola Gatti, Stefano Girolami, Danilo Steffanina, Riccardo Verani e dal rosolinese d’adozione Stefano “Mr Pinky” Tarquini, vanta una delle più vaste collezioni di dischi rari e memorabilia dei Pink Floyd al mondo. Il libro rappresenta così un modo per condividere le conoscenze raccolte per tanti anni con gli altri appassionati a seguito degli incontri “sul campo di battaglia” in occasione di alcuni Pink Floyd Day, dove i cinque hanno diffuso il “verbo” sulla band, suscitando interesse e raccogliendo domande e curiosità da parte dei visitatori. “Il materiale a nostra disposizione è sempre stato tanto trattandosi di collezionismo di vinili e poster legato alla band –racconta Stefano Tarquini - per cui, tra di noi abbiamo sempre conosciuto delle piccole storie, aneddoti, curiosità, che la maggior parte del fan non hanno mai saputo, e forse non lo sanno gli stessi componenti dei Floyd. Grazie alla nostra esperienza e alle nostre continue ricerche, ci è venuta l’idea di mettere su carta l’esperienza della nostra conoscenza vista proprio dal punto di vista di un fan speciale, come lo può essere un collezionista”. E il libro viene così a rappresentare una storia inedita. “Non è la solita biografia o discografia che si può trovare su tanti libri in commercio – continua Tarquini - è un qualcosa di unico, tante piccoli aspetti della vita musicale di Floyd, relativa ai loro dischi, alle loro copertine, ai loro poster, ai loro concerti, alle loro avventure. Così è nata l’idea del libro due anni fa, che grazie alla Giunti è ormai realtà. Una serie di storie collegate tra loro solo dal filo temporale della vita musicale della band, dal 1966 al 1994, ma che, allo stesso tempo, si possono leggere come capitoli a sé stanti, e rese possibili dall’unione di cinque diverse realtà collezionistiche come le nostre... in effetti, è uno dei motti di uno dei più grandi album della band, “The Wall”: “Together we stand, divided we fall”. Ecco perché la nostra ricerca continua, come continuano le nostre rispettive collezioni”. El.Ca.
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LO volleY
È
SPORT in PRIMO PIANO delta adriatic lnG ai nastri di partenza
iniziata anche la stagione pallavolistica e vale la pena puntare i riflettori su una gradita novità nel panorama giovanile: si è infatti presentata ai nastri di partenza l’under 13 dello Scardo- La formazione Under 13 vari Volley che, inserita nel girone B del memorial “F. Renesto” giocherà con la denominazione “Volley Delta Adriatic LNG”. La giovanissima squadra agli ordini di coach Denis Bonandin nelle nove partite del campionato dovrà incontrare le pari età della Virtus Taglio di Po, dell’Ellepi Porto Viro, dell’Ariano e del Polesella in quelle che saranno sicuramente delle partite seguite da un folto pubblico di appassionati se non altro per i molti derby. La ragazze, partite a settembre in un numero esiguo, quasi a rischio di non iscrizione al campionato, grazie al buon lavoro di reclutamento svolto dalla società, si ritrovano oggi in un gruppo abbondante e rappresentativo di quasi tutte le frazioni del comune di Porto Tolle. Positive le prime impressioni del coach: “Per molte delle ragazze è la primissima esperienza di pallavolo, ma queste giovani atlete sono comunque attese a un buon livello già da questa stagione, dove l’obiettivo sarà la costante crescita tecnica ed il buon posizionamento in campionato”. Le partite casalinghe si disputeranno nella nuova palestra delle scuole medie di via Brunetti a Ca’Tiepolo. Al.Or.
Calcio Panoramica sui campionati delle squadre del Basso Polesine
Rimonta del Delta, buio per Scardovari e Porto Viro di Alessandro Orlandin
L
’ultimo mese ha riservato diverse sorprese – tanto positive quanto negative – per le squadre polesane impegnate nei vari campionati di competenza: come di consueto andiamo a vedere quanto è accaduto con una carrellata ad ampio raggio. Si parte dal vertice più alto, ovvero dal campionato nazionale di serie D, girone C: il Delta Porto Tolle dopo quindici giornate occupa la terza posizione in classifica a soli tre punti di distacco dalla battistrada Virtus Vecomp. Dopo un inizio non proprio esaltante, dovuto soprattutto all’ampio rinnovamento dell’organico, la squadra di Fabrizio Zuccarin ha ingranato le marce alte, portando a casa otto risultati utili consecutivi: tra queste ci sono ben sei vittorie, tra qui quella nel derby della riviera contro la Clodiense. I biancazzurri sono stati fermati sul pari per due volte in trasferta, da Tamai e Cerea. In Promozione (girone C) non vivono un grande momento Scardovari e Porto Viro: i gialloblu hanno rallentato dopo un
Panathlon club
elena lionello al Gran Gala dello sport
S
i è svolto venerdì 16 novembre presso l’hotel Stella d’Italia un ricco convivio in occasione dell’ormai consueto Gran Galà dello Sport indetto dal Panathlon club di Adria. Come da annuale tradizione, lo scopo della serata sono state le premiazioni agli atleti affermati ed emergenti del nostro territorio. È stato un piacevole incontro ricco di atleti in rappresentanza delle discipline più diverse: dal ciclismo alla barca a vela, dalla pallavolo al nuoto, passando per il basket e gli atleti parao- Elena Lionello limpici. Serata ricca di esperienze ed emozioni riportate dai migliori atleti veneti, tutti accomunati da un grande rispetto per i valori dello sport. Tema della serata lo sport come scelta di vita, come stimolo a superare i momenti più difficili, come simbolo di legame, affiatamento, spirito di squadra, di sacrificio e dedizione, come modo di esprimere la propria forza interiore anche a livelli a cui forza fisica stenta ad arrivare. Tra i protagonisti della serata il ventenne ciclista veneziano Paolo Simion, accompagnato dal direttore sportivo Gianni Faresin, vincitore della Coppa del Mondo su Pista in Colombia e riserva alle scorse olimpiadi di Londra. Premiato come atleta affermato anche lo skipper Vladimiro Pegoraro che recentemente ha vinto la “X-35 Class World Chamiponship”. Riconoscimento speciale per la società Aspea Padova Onlus, società italiana più rappresentata alle Paralimpiadi di Londra con quattro atleti convocati. Commovente il ricordo di Vigor Bovolenta, pallavolista scomparso prematuramente, in campo qualche mese fa e da sempre uomo e atleta modello. Presenti alla serata la sorella e il nipote di Vigor, promettente sedicenne giocatore di basket nella veneziana Reyer. In rappresentanza della città di Adria la ventiduenne nuotatrice in acque libere Elena Lionello, invitata ad illustrare le esperienze e i risultati della sua ricca stagione natatoria, accompagnata dal tecnico Massimo Bottaro e dal dirigente della società Antonio Baldetti. Elena era già stata protagonista qualche settimana fa della serata organizzata dal Panathlon sul tema “gli sport natatori” assieme a Ivan Saggia, capitano della squadra di pallanuoto ora in serie C, accompagnato dal tecnico Daniele Bulgarelli e Dino Barboni in rappresentanza del settore Master. In quell’occasione la fondista dell’Adria Nuoto aveva incuriosito i presenti illustrando la poco conosciuta realtà del suo sport, con riferimenti alla impegnativa preparazione tecnica, all’organizzazione e alle difficoltà che si possono incontrare durante gare che spaziano dai 3 ai 25km. Durante il Gran Galà dello sport Elena ha avuto la grande soddisfazione di veder incoronati i propri sacrifici al termine di una stagione che l’ha vista cimentarsi per la prima volta nel gran fondo (con una 20 e una 25km) ottenendo il terzo posto in classifica nazionale. Un ringraziamento speciale al Panathlon club di Adria che ogni anno permette di diffondere e valorizzare lo sport a 360gradi, non solo le discipline più conosciute ma anche gli sport “minori”, che meritano altrettanto rispetto per l’impegno e la dedizione che tanti atleti ci mettono, affinchè i nobili valori dello sport contribuiscano a rendere migliore la nostra società.
Nell’immagine un momento di esultanza della formazione del Delta 2000 inizio promettente, mettendo insieme solo quattro punti nelle ultime cinque partite disputate. A coronamento del momento negativo è arrivata la clamorosa sconfitta interna per 0-7 contro la Vigontina, un marchio che rischia di lasciare il segno nella stagione dei Pescatori. Non se la passa meglio la formazione di mister Bovolenta che occupa il quattordicesimo posto in classifica: il pari interno per 2-2 con il Loreggia sa di beffa e una vittoria sarebbe servita per voltare pagina dopo le sconfitte contro Saonara e Casalserugo. In Prima Categoria il Loreo sembra decisamente aver beneficiato del ritorno di Pino Augusti in panchina: da
quanto il nuovo mister si è insediato sono arrivate quattro vittorie e una sconfitta, un andamento che ha permesso di portare la squadra al terzo posto in classifica. Un po’ più sotto, a quattro punti di distanza c’è la Tagliolese di Gregnanin che conferma la sua indole da squadra senza mezze misure: i giallorossi o vincono o perdono, lo testimonia l’unico pareggio colto finora su dodici incontri disputati. In Seconda Categoria prosegue invece il momento buio per i Blucerchiati: l’ultima vittoria dei ragazzi di Astolfi risale al 14 ottobre. Da allora quattro sconfitte e un pareggio che valgono il tredicesimo posto in classifica.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA ROVIGO
Enti locali Dopo il decreto per l’accorpamento di Rovigo con Verona
Vi-Ve-Ro il dialogo è già partito
La presidente Tiziana Virgili in occasione del suo intervento al convegno dell’Upi tenutosi a Roma
Solo le Province e la Regione contrarie all’accorpamento, il mondo economico e favorevole alle due macro aree di Mauro Gambin
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’impressione è che le Province siano rimaste da sole nella loro Polesine per garantire la mobilità all’interno del nuovo ambito territoriabattaglia contro la spending review, sindaci e mondo economico si le, sia quelle che già sono in essere e che costituiscono un potenziale sono già adattati alla nuova situazione, intravedendone opportunità per avviare i progetti di comune sviluppo. Nella fattispecie la citazione e vantaggi. Così ad inizio dello scorso mese, mentre da una parte la riguarda la Nogara-mare, ora Transpolesana, che unisce i due capoluoghi presidente Tiziana Virgili dal palco dell’Upi (Unione province italiane) a veneti ma che in futuro dovrebbe raggiungere Adria e magari la Romea Roma invitava i parlamentari a non convertire il decreto legge sul riordi- Commerciale per creare uno sbocco anche in direzione del veneziano. Altra importante arteria è la Valdastico sud che una volta completano delle Province “perché anticostituzionale”, dall’altra parte il mondo degli industriali spronava la politica nostrana (Province e Regioni) a farsi ta metterà in collegamento il Polesine con il vicentino e con il prolungada parte preoccupati del fatto che la difesa ad oltranza delle singole pro- mento a nord con il Trentino e non va dimenticata l’asta fluviale Tartarovince possa mettere il dibattito su un binario morto, arrestando di fatto Fissero-Canalbianco-Po di Levante che costituisce il fiore all’occhiello di il processo di creazione delle due macroaree: la Pa-Tre.Ve e la Vi-Ve-Ro. quell’intermodalità nel trasporto delle merci che pare così strategico per le imprese di domani. Un punto debole invece “E’ importante che il decreto venga approvato nei è costituito dalla linea ferroviaria Rovigo-Verona prossimi 40 giorni” aveva spiegato il presidente Virgili: per la quale deve essere predisposto un suo degli industriali padovani Massimo Pavin, applau- “I parlamentari potenziamento. dito da quello di Treviso Alessandro Vardenega e a non convertano “Al di là di quello che sarà l’assetto ammida quello di Venezia Luigi Brugnaro apostrofando il decreto legge, nistrativo – ha spiegato il sindaco Piva - stiamo il presidente della Regione, Luca Zaia, dopo che è anticostituzionale” scoprendo che ci sono molte sinergie tra le nosi era espresso a favore di un arresto dell’intero riordino per aspettare un responso da parte della Consulta. “Grande Ve- stre realtà e progetti che devono andare avanti per arrivare ad avere una nezia” avanti a tutta forza dunque, ma anche l’area Occidentale, quella macroaerea con benefici sociali ed economici per i territori coinvolti. Ci formata da Verona, Vicenza e Rovigo, ha i suoi sostenitori. In primis il fa inoltre, piacere sapere che questi obiettivi sono stati accolti con favore sindaco di Rovigo, Bruno Piva, che ai primi di novembre ha ospitato a da diverse categorie imprenditoriali”. Tosi ha parlato di pari dignità per Palazzo Nodari il collega di Verona, Flavio Tosi per discutere del comune le città capoluogo coinvolte in questo progetto. “Abbiamo molte cose in futuro. Alla riunione era prevista anche la presenza del sindaco di Vicen- comune, ambiente interporti, energia, tanti temi sui quali si può lavorare za, Achille Variati, poi assentatosi per altri motivi, in quanto l’obbiettivo insieme. L’idea è di unire progettualità condivisa con possibili vantaggi comune è quello di gettare i primi accordi per la macro area Vi-Ve-Ro. I per tutti i cittadini e pari dignità per tutti i territori, al di là delle appartedue sindaci, infatti, hanno parlato di infrastrutture: quelle necessarie al nenze politiche”.
Riordino delle Province
ipotesi di tre assessori Fino a Fine mandato
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l riordino delle province sta trovando una strada in salita. In Parlamento le forze politiche non paiono propense ad approvare il decreto così come è uscito dal Consiglio dei ministri. Il Pd ha chiesto di non far cadere, commissariando, le giunte delle province il prossimo 1° gennaio (come anticipato dal ministro Filippo Patroni Griffi) ma rendere l’operazione contestuale alla nascita delle città metropolitane nel 2014. Nello specifico è intervenuto il responsabile degli enti locali del Pd, Davide Zoggia. “Il riordino degli enti locali – ha spiegato – verrà sostenuto dal Pd ma servono modifiche. Noi proponiamo che vengano mantenute fino a scadenza naturale le giunte delle Province soppresse”. Un’ipotesi che, secondo riportato da Maurizio Saia, ha preso forza in commissione Affari costituzionali del Senato (di cui Saia fa parte) dove sarebbe stato quasi raggiunto un accordo per mantenere almeno tre assessorati alla guida degli enti soppressi, per garantirne il funzionamento dell’istituzione fino a novembre dell’anno prossimo, quando le Province passeranno dall’essere organi elettivi ad enti di secondo grado. “Non esiste – ha detto Saia - che il governo dia pochi mesi di preavviso agli assessori: è un trattamento da domestici”. Ma se al Senato le cose sembrano stare in questo modo alla Camera il confronto è su un disegno di legge del Governo per stabilire la designazione dei membri del Consiglio provinciale e del presidente. Infatti il presidente dell’Upi, Antonio Saitta, non è per niente rassegnato al fatto che i membri delle future province vengano nominati e non eletti. Sul punto raggiunto in Senato, invece, si è detto d’accordo accodandosi a chi chiede di attendere la naturale scadenza dei mandati degli assessori e dei consiglieri regionali prima di provvedere agli accorpamenti. “Dovrebbero essere i consiglieri attualmente eletti – ha concluso Saitta – a seguire le fasi del riordino. In tal senso al Parlamento, nei prossimi giorni, non faremo mancare emendamenti”.
BRUSCO SCRIVE A NAPOLITANO PALAZZO CELIO INSISTE SULL’INCOSTITUZIONALITÀ DEL DECRETO
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l vicepresidente della Provincia di Rovigo, Guglielmo Brusco, ha scritto una lunga lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della quale proponiamo qualche passaggio, per sottolineare una volta in più il punto di incostituzionalità sul quale la Provincia fa leva per contrastare l’iniziativa governativa per le soppressioni di alcune Province italiane. “Mi scusi Presidente questa potrebbe essere l’ultima occasione che ho per poter interloquire con Lei in veste di Vice Presidente della Provincia di Rovigo e pertanto la voglio utilizzare per difendere la mia terra, la mia gente, la mia Provincia, le altre Province italiane e la Democrazia, che io considero sotto pesante attacco e gravemente in pericolo. Infatti, non credo si possa affermare che il
Decreto n.188/2012 con il quale si è provveduto all’accorpamento delle province di Verona e Rovigo sia un semplice riordino e non ci siano variazioni delle circoscrizioni provinciali italiane e venete, regolate dall’art. 133, comma 1 della Costituzione, che recita: “Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione”. I ministri che Le hanno proposto il sopraccitato decreto conoscono bene tale articolo, il quale è stato perfino richiamato nella premessa del decreto, laddove si dice: “si tiene conto delle iniziative comunali assunte ai sensi dell’art. 133 della Costituzione”. Cosa che non corrisponde al vero, a mio giudizio, se non in
piccola parte. I ministri proponenti sanno bene che l’iniziativa che porta al mutamento di tante circoscrizioni provinciali è stata del governo e non dei comuni (salvo qualche raro caso) e che l’art. 133 dice invece che l’iniziativa per il mutamento delle circoscrizioni provinciali deve essere dei Comuni, in seguito alla quale deve essere sentita la Regione e solo alla fine lo Stato può legiferare”. A difesa delle Province, inoltre, l’assessore Brusco ha citato la La Carta Europea dell’autonomia locale, ratificata e vincolante per l’Italia con Legge 439/89, che all’articolo 5 recita: per ogni modifica dei limiti locali territoriali, le collettività locali interessate dovranno essere preliminarmente consultate, eventualmente mediante referendum, qualora ciò sia consentito dalla legge. Guglielmo Brusco
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Spazi aperti 31 21 Ambiente Cambiamenti climatici come sfida per il rilancio dell’economia locale
Patto dei sindaci a sostegno della green economy Entro un anno un Piano d’azione per l’energia sostenibile. 18 le municipalità coinvolte
Turismo
proGetto comunitario motor
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l patto dei Sindaci prosegue l’impegno degli enti provinciale all’ambiente Giuliana Gulmanelli, il presidenlocali polesani attraverso la stipula di un protocollo te del Consvipo Angelo Zanellato, il direttore del Cna d’intesa per la programmazione sostenibile dei Co- Alessandro Monini, il presidente di Asm Set Massimo muni. Provincia di Rovigo, associazioni di categoria, Bergamin, il coordinatore scientifico e rappresentante imprese pubbliche, comuni e università hanno siglato dello Iuav di Venezia Francesco Musco e il rappresenuna convenzione per l’attuazione congiunta degli obiet- tante di Polesine Acque Gaetano Guratti. Il protocollo tivi del 2020: riduzione delle emissioni e sostegno alla è aperto in qualsiasi momento alla sottoscrizione da green economy, le politiche per la calmierazione dei parte di altri enti locali e imprese pubblico-private impegnate nell’erogazione di servizi cambiamenti climatici come sfida energetici ed ambientali. Il patto per il rilancio dell’economia loca- L’obbiettivo dei Sindaci è nato poco dopo il le, innovazione del know-how e del 20/20/20 ambiente, energia e pianificazione non sarebbe stato pacchetto clima-energia del 2008, nella consapevolezza che gli obietambientale sovra-provinciale per raggiunto senza tivi europei del 20/20/20 non uno sviluppo economico green di gli enti locali sarebbero stati raggiunti se non area vasta. Provincia di Rovigo, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura mobilitando gli attori locali e regionali. Con la firma del di Rovigo, Consorzio per lo Sviluppo del Polesine, Polesi- Patto, i Comuni si impegnano a preparare un inventario ne Acque, Asm-Set Srl, Unindustria Rovigo, Cna Rovigo, di base delle emissioni di Co2 nel proprio territorio e Università Iuav di Venezia sono i soggetti che, dopo un consegnare entro un anno un Piano d’azione per l’epercorso di condivisione degli obiettivi del programma nergia sostenibile (Paes) che delinea le azioni concrete europeo del “Patto dei Sindaci” – Covenant of Mayors, in grado di ridurre, attraverso la minimizzazione degli hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo d’ntesa per sprechi, il consumo energetico, di aumentare la produl’attuazione in Polesine del programma stesso. A pre- zione locale di energia, di creare posti di lavoro stabili e sentare l’evento, a Palazzo Celio sono stati l’assessore qualificati, un ambiente e una qualità della vita più sani,
Nella foto piccola l’assessore provinciale Giuliana Gulmanelli un’accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica. Per raggiungere detti obiettivi è necessario pianificare un adeguato processo, anche internamente all’Amministrazione, oltre ad aumentare il dialogo tra amministrazioni, cittadini, mondo economico, attraverso un adeguato coinvolgimento dei vari stakeholder. Ad oggi in Polesine hanno aderito al Patto dei Sindaci i Comuni di: Badia Polesine, Bergantino, Canaro, Castelguglielmo, Castelnovo Bariano, Costa di Rovigo, Frassinelle, Fratta Polesine, Gaiba, Lendinara, Melara, Occhiobello, Polesella, Stienta, Taglio di Po, Villamarzana.
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metà dello scorso mese si è tenuto al Castello di Ferrara un incontro tra operatori turistici e le Province di Rovigo, Ferrara e Ravenna per parlare del progetto comunitario Motor e delle opportunità turistiche da Trieste a Ravenna in termini di intermodalità, cicloturismo ed enogastronomia. Obiettivo del progetto sulla cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, è “il miglioramento e l’arricchimento” del potenziale turistico delle aree interessate, con riferimento alle destinazioni turistiche sviluppate in aree protette, aree rurali meno sviluppate e località dotate di antichi centri urbani. “La Provincia di Rovigo – ha spiegato l’assessore Laura Negri – ha partecipato al progetto con uno studio sulle potenzialità dell’intermodalità turistica finalizzata alla creazione di un sistema integrato polesano”.
POLESINE TERRA DI NOCI
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l riso – è noto – si caratterizza come una delle più apprezzate eccellenze nel campo delle produzioni dell’agricoltura polesana. E da qualche tempo sono nate, tra Adige e Po, alcune iniziative di valorizzazione che, anche se non sempre collegate fra loro (l’opportunità di “fare squadra” è sempre proclamata, ma raramente realizzata), hanno sortito risultati quanto meno interessanti. E i risotti a base di Carnaroli del Delta, proposti dall’Accademia delle Verdure dell’ Adige di Lusia e da quella del Tartufo del Po di Papozze hanno ottenuto significativi riconoscimenti (primi premi) in competizioni culinarie interprovinciali. E’ stato proprio partecipando a questi incontri gastronomici che si sono abbozzate iniziative di collaborazione con comuni veronesi e mantovani, in cui da tempo sono in atto iniziative di promozione del riso, con strepitosi consensi di pubblico, pronto ad accorrere negli appositi stand di degustazione. Il Polesine da questo punto di vista registra un notevole ritardo, che ci si augura possa essere quanto prima colmato. Ma la novità è che un prodotto polesano di eccellenza, poco noto al grande pubblico - rappresentato dalle noci - costituisce già da tempo un ingrediente apprezzato nelle manifestazioni culinarie a base di riso di Nogara (ovvero il paese delle noci). A Nogara per una decina di giorni all’anno si preparano centinaia di piatti di riso e noci; e parte delle noci arrivano a Nogara dall’antica azienda Valier di Rovigo. Non solo: l’azienda Valier - attiva dal 1484 - è solita presentare confetture, conserve, liquori e dolci che nascono nel laboratorio aziendale, in cui vengono sapientemente lavorate le noci
Per il lancio di un nuovo prodotto, STIAMO CERCANDO GIOVANI TRA I 20 E I 25 ANNI da avviare alla professione commerciale. Gli assessori di Nogara, Antonio Polo e Marco Poltronieri, si accingono alle degustazione delle prelibate noci candite al cioccolato polesane. Per saperne di più sulla produzione polesana - auspice l’Accademia delle Verdure dell’Adige nelle persone del presidente Renato Maggiolo e del vice Adriano Buoso - sono giunti all’azienda Valier due assessori del comune di Nogara, Antonio Polo e Marco Poltronieri, che hanno potuto apprezzare le squisitezze a base di noci: dalle marmellate alle conserve per condimento, fino ai prodotti di pasticceria e alle noci candite presentate in più varianti: ricoperte di cioccolato o con glassa e zucchero o in sciroppo. E poi il “Nocino”, prelibato liquore alle noci, e perfino l’olio derivato dalla spremitura delle noci, una vera eccellenza, questa, che costituisce una delle più recenti proposte produttive e commerciali dell’azienda Valier. Piena soddisfazione per l’incontro è stata espressa da tutti i partecipanti all’iniziativa e, nel clima di comunanza creatosi tra Nogara ed il Polesine, qualcuno è arrivato ad ipotizzare, per la realizzanda autostrada Nogara-Mare, il battesimo (in anteprima) di “Autostrada delle Noci”. Li.Se.
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32 Mondo scuola
Mondo scuola 23
Tagli A rischio posti di lavoro e qualità dell’offerta formativa
30 milioni in meno per gli enti di formazione L’assessore Donazzan si difende: Dobbiamo sottostare a vincoli imposti dal Patto di stabilità di Mattia De Poli
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e scuole professionali del Veneto sono in agitazione: l’assessore regionale Elena Donazzan ha prospettato alla commissione consiliare per l’istruzione un taglio di circa 30 milioni di euro per gli enti di formazione nei prossimi tre anni: 5 milioni nel 2013, 10 milioni nel 2014 e 15 milioni nel 2015. Immediate le manifestazioni di protesta, di fronte alle quali l’assessore ha precisato che i soldi ci sarebbero ma possono essere sbloccati solo dal Governo: “Possiamo aumentare tranquillamente anche di 10 milioni di euro l’importo da destinare ai corsi
Focus
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Solo l’Enaip in Veneto gestisce 21 centri scolastici con 4 mila ragazzi – ha chiarito la Donazzan – ma la Regione non può cambiare le regole del Patto di stabilità, come vorrebbe”. La giustificazione non soddisfa e la preoccupazione nell’ambiente rimane alta. Solo l’Enaip in Veneto gestisce 21 centri scolastici con 4 mila ragazzi che assolvono all’obbligo scolastico e
con 400 dipendenti, a cui si devono aggiungere i collaboratori. In Polesine l’Enaip è presente a Rovigo e a Porto Viro e conta circa 430 iscritti. Il responsabile locale, Giovanni Amidei, spiega che da quest’anno, con il completamento della riforma Gelmini, le scuole professionali sono rimaste le uniche a poter rilasciare il diploma di qualifica dopo tre anni, garantendo in breve tempo una formazione nel campo delle professionalità pratiche: tutti gli istituti professionali, invece, prevedono un percorso quinquennale. I tagli comporterebbero perdite di posti di la-
voro, lo scadimento della qualità dell’offerta formativa e un aumento degli abbandoni scolastici. Con evidenti ricadute nel tessuto sociale ed economico: Amidei spiega, infatti, che i centri Enaip attraverso il progetto “Fuoriclasse” organizzano attività ricreative e ludiche in orario pomeridiano, aiutando tanti genitori impegnati al lavoro e offrendo ai ragazzi un’alternativa alla strada o al bar. Ne risentirebbero anche le aziende del terri-
torio, con le quali Enaip è in stretto contatto: per tutti gli studenti sono previste quattro settimane di stage durante il secondo anno di corso, sei settimane nel terzo anno e la possibilità di tirocini nei mesi estivi. Amidei sottolinea che il tasso di occupazione dopo un anno dal conseguimento della qualifica è pari al 70 per cento e l’aumento delle iscrizioni negli ultimi anni conferma l’interesse per questi percorsi scolastici.
Operatore del montaggio
proposta Formativa unica cHe riscHia di sparire
tagli prospettati alle scuole professionali rischiano di colpire anche proposte formative uniche a livello regionale. Il corso di Operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto, previsto dall’Enaip di Porto Viro, è unico in Veneto. Lo stesso centro scolastico, inoltre, con la sua offerta formativa copre un bacino di utenza che supera i confini provinciali, accogliendo studenti del-
le province di Venezia e di Ferrara. In modo analogo, il corso di Operatore della ristorazione erogato dall’Enaip di Rovigo offre ai ragazzi dell’Alto Polesine un’alternativa all’istituto alberghiero di Adria. L’attenzione alle esigenze del mercato del lavoro, infine, ha indotto ad attivare ad anni alterni presso il centro di Porto Viro i corsi di Operatore del benessere ad indirizzo acconciatura e a indirizzo
estetica: “In questo modo – ha spiegato il responsabile provinciale dell’Enaip, Giovanni Amidei – evitiamo di formare un numero eccessivo di operatori che incontrerebbero maggiori difficoltà a trovare impiego”. I prossimi 15 e 16 dicembre e 12 e 13 gennaio i ragazzi di terza media e le loro famiglie potranno conoscere l’offerta scolaM.D.P. stica di Enaip grazie all’iniziativa “Scuola aperta”.
Sono arrivati i
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34 Cultura provinciale
Cultura provinciale 25
Musica I cori polesani impegnati in calendario che arriva al 6 gennaio
Natale, periodo di concerti Nelle prossime settimane non mancheranno gli appuntamenti con il bel canto di Mattia De Poli
Due formazioni corali rodigine
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atale è una festa per tutti: per i bambini ma anche per Piccoli cantori di San Bortolo. Nel periodo in cui l’atmosfera gli adulti e gli anziani. E’ un’occasione per trascorre- del Natale si accende di una luce particolare, tra il ponte re un po’ di tempo in compagnia di familiari, amici, dell’Immacolata e l’Epifania, questi gruppi canori vivono un persone care. E se la compagnia porta gioia, questa gioia periodo molto intenso e ricco di appuntamenti: dal Delta spesso si traduce in canto, una passione che coinvolge tutte all’Alto Polesine il calendario dei concerti è fitto. Ad aprire le generazioni e che nella provincia di Rovigo ha dato vita e le danze ci hanno pensato le Strenne di Natale al Censer anima molte realtà corali. Ci sono cori scolastici, come il coro di Rovigo, inaugurate e chiuse da una doppia esibizione del Delta gospel choir. Almeno tre gli giovanile del Liceo “Celio” di Rovigo appunti nel ponte dell’Immacolata: o il coro della Joska, legato al Liceo Il 26 dicembre il 7 dicembre alle 21 il Monte Pasuscientifico “Paleocapa”, a cui parteci- appuntamento pano ragazzi da tutta la provincia e con i Piccoli cantori bio inaugura il teatro di Pontecchio, mentre l’8 dicembre i Piccoli cantori dai paesi limitrofi. Questi spesso sono e con il Delta si esibiscono presso la chiesa Lusia. il trampolino di lancio verso cori che gospel choir Lo stesso giorno a Lendinara, presso sono composti da persone più grandi e che di solito specializzano il loro repertorio, dal canto popo- la chiesa dei Cappuccini, alle 21 il Delta gospel choir, insieme lare al gospel. Tra i tanti c’è il coro polifonico Città di Rovigo, al Piccolo coro dei Frati, anima una serata di beneficenza il coro Monte Pasubio-Rovigo Banca, il coro Vangadizza di a favore del centro di accoglienza per bambini di Mbanza Bagnolo di Po, il Delta Gospel Choir. Ma la passione per il Congo in Angola. Il 14 dicembre l’auditorium del Liceo “Pacanto a volte nasce già da bambini, come testimonia il coro leocapa” ospita il coro della Joska che si esibisce insieme
in Breve Appuntamenti
natale a Badia polesine
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on è necessario andare lontano, tra i monti del Trentino o dell’Alto Adige, della Svizzera o dell’Austria, per trovare gli ormai tradizionali mercatini di Natale. La moda delle casette di legno è scesa fino in pianura e il Polesine non fa eccezione. Così il 22 e 23 dicembre il centro storico di Badia Polesine si anima con la “Favola di Natale”, promettendo di riaccendere l’atmosfera della festa. Per due giorni, per iniziativa dell’associazione culturale “Panta rei” con la collaborazione della Pro loco di Badia Polesine e della Idc Comunicazione e con il patrocinio del Comune, le vie e le piazze della località altopolesana saranno animate dal Mercatino dell’artigianato artistico: tra gli stand e le bancarelle sarà possibile trovare idee e oggetti originali, simpatici e preziosi da regalare sotto l’albero. L’allestimento, aperto il sabato e la domenica dalle 10 alle 19, sarà affiancato da una Rassegna di prodotti tipici di stagione e di golosità legate alle celebrazioni natalizie con degustazioni. Domenica 23 la festa entrerà ulteriormente nel vivo con l’animazione per i bambini, le esibizioni di artisti di strada e la distribuzione di cioccolata calda e di vin brulè. Non mancherà neppure l’arrivo di Babbo Natale che dalle 15.30 in piazza della Vangadizza incontrerà i più piccoli e raccoglierà le loro letterine. Per tutti, infine, l’appuntamento è presso il Teatro sociale di Badia Polesine, dove a partire dalle 18 l’Accademia della musica di Padova proporrà il grande concerto “Gospel”. M.D.P.
al coro San Sigismondo di Bologna. Nei giorni immediatamente precedenti il Natale il Delta gospel choir ha un doppio appuntamento, il 18 dicembre alle 21.30 presso il Ridotto del Teatro sociale di Rovigo e il 20 dicembre alle 21 presso la chiesa di San Bortolo del capoluogo polesano per il terzo concerto di beneficenza “La voce dell’anima” a favore del Caritas baby hospital di Betlemme. Presso la stessa chiesa il 22 dicembre è in programma una serata animata dal coro giovanile del Liceo “Celio”, mentre il 19 dicembre alle 21 la chiesa di Villadose ospita il coro polifonico “Città di Rovigo”. Vigilia di Natale e Santo Stefano ancora in musica: il 24 dicembre con il coro Venezze consort presso la chiesa di San Domenico e con il Monte Pasubio presso l’auditorium San Rocco di Grignano, il 26 dicembre presso la chiesa di Sant’Apollinare con i Piccoli cantori e con il Delta gospel choir in una serata veramente “corale”. C’è ancora tempo il pomeriggio del 6 gennaio per ascoltare il coro Vangadizza presso la chiesa di Ca’ Emo in attesa dei Re magi.
Nuovo libro di Don Donegà
impressioni di un viaGGio
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resca di stampa, la nuova plaquette di don Daniele Donegà conferma il legame tra poesia e viaggio. Dopo le liriche scritte lo scorso anno durante il pellegrinaggio in Terra Santa, “Cime e onde di Toscana e di Liguria” raccoglie le impressioni di una vacanza condotta, come spiega l’autore nell’introduzione, “sulle tracce di alcuni poeti, di uno scrittore, di un musicista e di una santa”: Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci, Carlo Betocchi, Daniele Donegà Camillo Sbarbaro, Francesco Biamonti, Giacomo Puccini e santa Gemma Galgano. Non un diario. Piuttosto il taccuino di un pittore dei sentimenti, che usa le parole al posto dei colori, la penna e la carta al posto dei pennelli e della tela. E talvolta si ha l’impressione che le parole non bastino: così il poeta si scopre anche fotografo, come testimoniano alcune immagini, scattate dallo stesso Donegà, inserite fra i testi con didascalie evocative. La natura è protagonista: il mare con le barche, il cielo con le nuvole, la terra con i vigneti, gli alberi, gli animali. Ma domina su tutto il mistero dell’invisibile e dell’indicibile: dal “disteso cinguettio / di uccelli che non si vedono” alle “parole di silenzio in sazietà”. E la luce della fede si rivela come “un bacio pieno di respiro”, “un bacio forte sulla bocca […] per ricevere lo spirito buono / e trasmetterlo” in un sentimento d’amore cosmico: l’“amplesso dell’universo” in cui entrare per “sentire e godere i piaceri di tutti gli amori / e far brillare ognuno con una luce diversa / quanti sono i raggi delle stelle”. M.D.P.
teatro di occHioBello Stagione all’insegna della ricercatezza
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n teatro che riscopre le sue origini e le reinterpreta in modo originale, diventando occasione per riflettere sulla natura umana: questo è il filo conduttore della stagione 2012-2013 del Teatro comunale di Occhiobello, che non ha caso ha scelto la faccia di una scimmia come provocatoria immagine di manifesto. La rassegna si segnala per la ricercatezza delle proposte. Marco Sgarbi, direttore artistico del teatro, è stato protagonista dell’anteprima fuori abbonamento dal titolo “Giro solo esterni con aneddoti”, andata in scena il 26 ottobre scorso, che nel 2011 ha ricevuto il premio Tuttoteattro. com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”. Lo spettacolo “Sequestro all’italiana”, interpretato da Michele Sinisi e Vittorio Continelli e in calendario per il 14 dicembre, è stato invece finalista al premio Riccione per il teatro nel 2009, mentre il prossimo 25 gennaio andrà in scena “Macbeth all’improvviso”, una rappresentazione che gioca con la commedia dell’arte e l’arte dei burattini, interpretata da Gigio Brunello e già insignita con il premio della Critica teatrale 2002 dall’Associazione nazionale dei critici di teatro. Non mancano i nomi più popolari: da Alessandro Bergonzoni, autore e interprete lo scorso 30 novembre dello spettacolo “Urge”, a Natalino Balasso, a sua volta autore e interprete de “L’idiota di Galilea” che chiuderà la rassegna il 22 febbraio. Completano il cartellone “Olivetti. Camillo, alle radici di un sogno”, dedicato al fondatore della prima fabbrica italiana di macchine per scrivere, con Laura Curino per la regia di Gabriele Vacis (11 gennaio) e “Italianesi”, sui rapporti storici tra Italia e Albania nel Novecento, con Saverio La Ruina (8 febbraio). Dopo gli spettacoli, abbonati e spettatori possono cenare presso il ristorante “La colombara” al M.D.P. costo di 16 euro.
Teatro Ballarin di Lendinara
calendario di prosa
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a nuova stagione di prosa del Teatro comunale Ballarin di Lendinara si preannuncia adatto a un pubblico eterogeneo: un mix equilibrato fra tradizione e innovazione, fra serietà e irriverenza con un’apertura significativa alla musica. Distribuiti nell’arco dei cinque mesi, da novembre a marzo, si succederanno sei diversi spettacoli. L’apertura è stata affidata a metà novembre all’estro di Paolo Poli con “Aquiloni”, uno spettacolo liberamente ispirato all’opera di Giovanni Pascoli nel centenario della morte del poeta romagnolo. Il mese di dicembre riserva invece due appuntamenti all’altezza dell’esordio. Giovedì 6 il programma prevede la commedia di Neil Simon, “A piedi nudi nel parco”, mentre domenica 16 Gioele Dix dirige l’allestimento di un classico del teatro moderno, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, interpretato da sette comici di Zelig con l’accompagnamento musicale del duo virtuosistico composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti in un connubio di sicuro effetto. Nel 2013 la rassegna prosegue con una nuova proposta fra tradizione e innovazione, fra teatro e musica: venerdì 18 gennaio “L’avaro” di Molière viene riletto in chiave moderna da Ketti Grunchi nello spettacolo “L’avaro in blues”. La musica sale in cattedra sabato 23 febbraio con “Noche tanguera ovvero Tango, danza y musica dal vivo”, nell’interpretazione della compagnia Naturalis Labor. Il 22 marzo “Gin game” di Donald Lee Coburn chiuderà il sipario sulla quinta stagione di prosa del Ballarin. M.D.P.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti
E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione
Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani
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nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a
rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i
Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli
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pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.
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Il Veneto in primo piano 37 9 Il caso
Consumo del territorio: dati drammatici di Germana Urbani
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asterebbe un solo dato per dire stop alla cementificazione: secondo le ultime stime di Legambiente sulla testa di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfici artificiali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%. Basta spostarsi in auto lungo le direttrici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti
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e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere. Secondo studiosi e ambientalisti occorre un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi europei che hanno adottato precise normative di tutela fissando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualificazione. Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre
più in rosso, cercano di recuperare adoperando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, paradossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edificare anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto. Secondo quanto denunciato dalle associazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fino ad ora tra vent’anni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-
lioni di ettari, una superficie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che significa anche dirigersi velocemente verso la non autosufficienza alimentare.
leGamBiente: serve un patto per il territorio
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opo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Veneto e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mitigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più difficili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio
corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fiumare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.
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38 Voci da palazzo
Voci da palazzo 13
Emergenza fiumi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?
Il rischio alluvione rimane alto Ruffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane di Mauro Gambin
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due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 novembre i fiumi si sono ingrossati per l’effetto combinato delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fiumi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pressione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 finirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente Bassa Padovana ha mostrato infiltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen- di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse- euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla stati gli interventi per contenere smottadel protocollo d’intesa con la Regione sul Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri avmenti e allagamenti dall’alto Cadore “Lo Stato calcolo degli indennizzi per il bacino di viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo fino a Feltre. Insomma, una situazione conferisca Caldogno, l’invaso che deve garantire la quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi ai governatori sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi su quanto sia stato realmente fatto in dei poteri speciali che la sicurezza idrogeologica del nostro rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo Regione per contenere le emergenze per intervenire” suolo non diventerà la priorità numero il presidente Zaia per accelerare il completamento degli esproprovocate dalle piogge. Dubbi, tra l’aluno dell’azione della Regione e del suo pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere Clodovaldo Ruffato, che come un fiume in “piena” ha sottoli- destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda- una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Quedalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapiun maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto suo iter, tanto che entro la fine del 2012 verranno completate damente su questo fronte, che significa meno cemento è più di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il finanziamento bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re- è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già finanziati”. Davide Bendinelli, Popolo delle Libertà
“importante ancHe la manutenzione
“E
’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini burocratiche e della programmazione su larga scala degli interventi – ha commentato il Dario presidente della quarta comBendinelli missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom economico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - precisa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fiumi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazione dobbiamo affiancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - passa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.
Costantino Toniolo, Popolo delle Libertà
Gennaro Marotta, Italia dei Valori
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“l’interesse puBBlico vale piÙ deGli interessi particolari” bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente Costantino della Commissione bilancio in Consiglio regioToniolo nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stanziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fine mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessario che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvione di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.
“Basta polemicHe, È il momento delle risposte”
o ai contrasti, ma intervenire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, all’indomani della Gennaro nuova emergenza idrogeologica. “Le Marotta polemiche - scrive Marotta - non impediscono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandoniamo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di intervento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spesso frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di allagamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.
L’opinione Matteo Toscani, Lega Nord
“servono risorse, usciamo dal patto di staBilitÀ”
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vincolarsi dal patto di stabilità e realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione necesMatteo Toscani sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novembre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò definirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Veneto - prosegue - è una Regione che manda fiumi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfatte quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fine a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà definitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”. Dario Bond, Popolo delle Libertà
“a Belluno servono 5 milioni di euro”
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l Bellunese servono immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Dario Bond Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Silvano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Veneto Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellunese servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”
Cultura veneta 39 57 Notte di San Silvestro Da Piazza Vittorio al Censer
Una notte con Diapason e Gruppo 7.2 L’ultimo giorno dell’anno sarà vissuto all’insegna del divertimento e della musica di Roberta Giacomella
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i prospetta un grande evento per il capodanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fiera.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bruno Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimenticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta convivenza tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea
Navette, taxi, hotel per ospitare i partecipanti attesi di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricaduta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire il grande impatto che un evento di tale portata avrà sulla città”. Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’insegna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia. “La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia abbiamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Albertino e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”.
Guggenheim a venezia capoGrosso, la Forza di un tratto distintivo riconosciuto in tutto il mondo
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resso la sede di Peggy Guggenheim a Venezia si rende omaggio alla figura del pittore Giuseppe Capogrossi con una retrospettiva fino al 10 febbraio. Roma è la città iniziale e finale della sua vita, nato nel 1900 e deceduto nel 1972. Dal punto di vista rappresentativo la sua fama e celebrità nascono durante il passaggio nella decade tra gli anni ’40 e ’50 quando idea e inserisce nelle sue opere un segno che lo contraddistinguerà per tutta l’intera carriera: l’elemento a forma allunata o a sorta di forchetta nell’aspetto delle sue punte. Un vero e proprio “marchio” identificativo in ogni parte del mondo. La retrospettiva annovera oltre 75 lavori, in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, che mappano il suo percorso creativo. Dalle opere figurative degli anni ’30, dall’ambientazione metafisica e mistica con I canottieri (1933), Il temporale (1933) e La piena sul Tevere (1933), all’astrazione delle finestre del decennio successivo, alla mostra presso la Galleria del Secolo di Roma nel 1950 che segna, con le prosecuzioni alla Galleria Il Milione di Milano e alla Galleria del Cavallino di Venezia, il passaggio a questa formasegno mai vista. Si prosegue al 1951 con la fondazione del gruppo Origine, assieme a Ballocco, Burri, Colla e la partecipazione come unico italiano alla mostra di Parigi “Véhémences Confrontées”. Frequenti furono i rapporti con Michel Tapié, Jackson Pollock, Sam Francis e Georges Mathieu. Lavori quali Superficie 399 (1961) e Superficie 449 (1962) conducono ad altre fasi della sua carriera con i rapporti con le Biennali di Venezia e San Paolo, gli Stati Uniti d’America e il noto gallerista Leo Castelli, fino agli ultimi grandi lavori del suo ultimo decennio di vita. Documenti storici e un video arricchiscono il percorso di Capogrossi che attraverso un tratto distintivo e originale è ricordato Al.Ch. ancora oggi.
40 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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FASCINO LE RELAZIONI SI FARANNO MENO TESE MA LA VA A RILENTO, NON STUZZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, ANCHE PREVENTIVE
TORO
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ASCINO CHI VIVE RELAZIONI ALTALENANTI, AVVERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. EROTISMO A MILLE · S ALUTE DI ATTIVITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
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