del Delta
1994 - 2014
S.S. Romea Km, 67 Porto Viro (RO) Tel. 0426 321933 - 3454630131
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 136 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Porto Viro Finalmente! Taglio del nastro per il collettore
Salute Sanità Ambulatori Cambia la medicina: pediatrici, c’è bisogno di verso cure la nuova verifica diversificate
Porto Tolle Protezione civile Dieci giorni da protagonisti
pag.6
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www.lapiazzaweb.it
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L’EDITORIALE
porto tolle: presto riapre l’ecocentro
Buon natale e felice anno nuovo la Redazione*
Dopo quattro anni di incertezza si profila all’orizzonte la riapertura dell’Ecocentro comunale. L’annuncio è arrivato nel corso del consiglio comunale, dove la minoranze resta tuttavia molto critica sulla questione pag. 12
TAGLIO DI PO: ECCO LE DUE PIAZZE!
E’ stato individuato il progetto vincitore del concorso di idee che è stato bandito per le due piazze cittadine. Saranno completamente ridisegnate, ponendo al centro il pedone. E parte le mostra di tutti i progetti presentati pag. 18
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F
Terremoto politico: “Coppola decaduta”
Clamorosa decisione del giudice civile Ma adesso il futuro è tutto da scrivere
I
si Coppola, bassopolesana, consigliere regionale e assessore con importanti deleghe, è stata dichiarata decaduta dalla sentenza della Corte di Appello, sezione civile, di Venezia. Una decisione arrivata in un contenzioso che ha già vissuto vari gradi di giudizio, approdando sino in Cassazione e tornando poi in Corte di Appello a Venezia, sezione civile. Al centro di tutto il ricorso che era stato presentato da Luca Rossetto, fedelissimo di Renzo Marangon, rodigino, ex sindaco
di Rovigo ed ex assessore veneto, sconfitto alle scorse elezioni regionali proprio da Coppola. Il ricorso di Rossetto ipotizzava uno sforamento del tetto fissato per legge alle spese elettorali da Coppola nel corso della campagna elettorale. La Corte di Appello, valutando anche una consulenza, ha ritenuto che in effetti sforamento vi sia stato. Dichiarando quindi la decadenza di Isi Coppola dalla carica di consigliere regionale. E ora cosa succede? Rispondere non è immediato. Numerosi gli scenari che
potrebbero aprirsi. Starà infatti al Consiglio regionale dare corso alla decadenza. Con un atto che potrebbe essere impugnato al Tar. Non solo: contro la sentenza è possibile un ulteriore ricorso in Cassazione. Il tutto senza contare che il presidente della Regione Luca Zaia potrebbe decidere di tenere comunque in giunta l’assessore Coppola. Sullo sfondo di tutto, le imminenti elezioni regionali, fissate per la prossima primavera. pag. 9
ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Natale quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessione e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in questo numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messaggio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *redazione@givemotions.it
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In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro*
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ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm
continua a pag.
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Intervento
L’INTERVENTO
Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano
“I
Rovigo
PArTE LA CACCIA AL KILLEr DEI PLATAnI
A dare l’allarme sono stati i tecnici di Asm: qualcuno aveva avvelenato almeno tre platani che si trovano in viale Regina Margherita, in centro a Rovigo. Gli accertamenti sono stati immediatamente presi in mano dalla Forestale. Lo sconosciuto killer ha iniettato una sostanza caustica nel tronco delle piante dopo avervi praticato un foro con un trapano
n questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifica alla nuova legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della finanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è sufficiente ed è vanificato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”. di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano
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Scuola
sEnTEnZA sTOrICA PEr I PrOf PrECArI Una decisione che a livello nazionale riguarda circa 250mila docenti precari della scuola, centinaia e centinaia a livello polesano. La Corte di giustizia europea ha infatti preso duramente posizione contro questa specie di “precariato a tempo indeterminato”. All’orizzonte si profilano maxi risarcimenti e molto probabilmente una stabilizzazione Rovigo
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Regione
Delta PARCO DEL DELTA Il presidente Geremia Gennari racconta l’ente
ROSOLINA
Una manifestazione non eclatante, magari, ma che ha lanciato un segnale forte contro l’emergenza sfratti. Una anziana rodigina rischia infatti di restare senza casa. Così, a fine novembre, è scattata in piazza a Rovigo, sotto al Comune, una manifestazione con appello al commissario.
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Il Comune vuole sicurezza in strada e installerà in due vie i “velobox”
TAGLIO DI PO Lavori finiti: ecco il nuovo volto di tre strutture del paese
politica
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Parte la corsa alla Regione
acquisti
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Cultura Scatti dal mondo di un ambasciatore
IsTITUTI, PrEsTO sI sAPrA’ IL fUTUrO
Entro la fine dell’anno dovrebbe essere reso noto il futuro degli Istituti Polesani, struttura di Ficarolo che offre un servizio essenziale sia agli anziani che ai non autosufficienti che alle persone con disabilità psichiatriche. Due recenti inchieste giudiziarie hanno fatto parlare anche di una possibile chiusura della sezione per gli psichiatrici: per reazione, tante le proteste. politica
rEGIOnALI, I 5 sTELLE sI PrEsEnTAnO E’ ormai conto alla rovescia verso il voto alle prossime elezioni regionali. I componenti del Movimento 5 Stelle, come al solito, sceglieranno i componenti della propria lista tramite le consultazioni online. A questo scopo si presenteranno nei vari capoluoghi e nelle varie città esponendo i contenuti del proprio programma. La corsa è insomma aperta.
Giustizia
IL TrAsLOCO OrmAI E’ ALLE POrTE
pagg.
26-27
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A Natale scegli il regalo giusto pag.
ficarolo
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I lavori sono conclusi e ormai anche i traslochi di arredi sono stati ultimati: è insomma imminente il trasferimento di parte degli uffici giudiziari di Rovigo nella nuova sede “allargata” di via Mazzini. Una scelta improrogabile dopo che sono state assorbite anche le sedi distaccate di Este e di Adria
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 29 novembre agosto 2014 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese SOLIDARIETÀ I dati pongono la provincia di Rovigo, come la Regione, ai primi posti per impegno e per numero di associazioni presenti. Il futuro tuttavia non appare del tutto roseo: cresce il disimpegno tra i giovani, restii a impegnarsi e legarsi ad associazioni Un dato che deve fare riflettere: “Oggi una tessera spaventa i ragazzi”
Il Polesine, terra (p
di francesco Campi
Le associazioni censite sono 1200, non tutte sono iscritte ai registri
I beneficiari sono spesso persone anziane. Il mondo del volontariato è alla vigilia di una riforma
N
ella mappa della generosità, il Nordest giganteggia e, con oltre 24mila associazioni no profit, il Veneto è, insieme alla Lombardia, la Regione con il più alto tasso di volontariato. Anche in Polesine questa vocazione è particolarmente radicata, con circa 1.200 associazioni attive sul territorio ed un numero di volontari che nel censimento Istat 2011 viene calcolato in 22mila. Una cifra, è bene chiarirlo, da prendere con le molle, dal momento che molti volontari prestano servizio in più associazioni contemporaneamente. Qualunque sia il loro numero, è evidente che il no profit sia particolarmente diffuso in provincia di Rovigo. Delle associazioni polesane, 187 sono organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale, 84 sono associazioni di promozione sociale iscritte, mentre 937 non risultano iscritte ad alcun registro. Gran parte delle associazioni, circa il 27% opera nei settori tradizionali del volontariato, l’assistenza alla persona e l’ambito socio-sanitario. Da non sottovalutare, poi, il 14% di associazioni dell’ambito sportivo che rispecchia la presenza radicata e diffusa delle realtà sportive dilettantistiche locali, che costituiscono in molti con-
testi, specie nei piccoli comuni, insostituibili e spesso unici spazi di aggregazione non solo per i giovani. Consistente anche la quota di associazioni, pari al 20%, che si occupando di attività ricreative e culturali, di istruzione ed educazione. Guardando ai beneficiari dell’opera dei volontari , i più “seguiti”, sono gli anziani, con ben 115 associazioni che si occupano di loro, 72 invece si rivolgono a persone con disabilità fisica o psichica, 66 alle persone indigenti, 53 agli immigrati, 17 a persone con problemi di alcol o tossicodipendenza, 8 a detenuti o ex detenuti. Per quanto riguarda la geografia dell’associazionismo, la maggior parte delle realtà si concentra nel medio Polesine, l’area centrale della provincia, che comprende il capoluogo, che conta quasi la metà delle organizzazioni. Segue l’alto Polesine, con 365 associazioni. Infine, il basso Polesine conta 257 associazioni. Dal punto di vista anagrafico, invece, si riscontra una prevalenza di volontari adulti o anziani e una partecipazione più limitata dei giovani al volontariato. Pur non essendo disponibili dati completi e organici sui volontari attivi nel
territorio, meno del 10% dei volontari del territorio sono under 30, circa il 13% delle associazioni dichiara di avere volontari giovani. “Questo – spiega il direttore del Csv di Rovigo Luca Dall’Ara – per tre ordini di fattori. In generale fra i giovani vi è una crescente ritrosia ad appartenere ad organizzazioni, quasi che una tessera potesse condizionarne la libertà. In secondo luogo va considerato anche il mutamento demografico in atto, con un progressivo invecchiamento della popolazione. In sostanza, nelle associazioni si trovano meno giovani perché i giovani sono numericamente minoritari nella società. Vero è che anche da parte delle associazioni troppo spesso vi è un eccesso di rigidità che tende a scoraggiare la partecipazione giovanile. Alcune liturgie del volontariato suscitano diffidenza, mentre la partecipazione e singoli eventi ha tendenzialmente risposte molto positive. Per avvicinare i giovani servono proposte credibili e non altisonanti: a volte piccole iniziative portano frutti insperati. Si può dire che giovani costretti a vivere nella precarietà lavorativa e, spesso, affettiva, tendono ad intendere anche il volontariato come qualcosa di precario”.
LA BAnCA DEL TEmPO COmE fUnZIOnA
Scambiarsi competenze ed idee
S
e è vero che il tempo è denaro, questa è l’unica banca dove non circolano monete ma minuti. E gli interessi vengono condivisi e non applicati. Questa la nuova iniziativa del panorama del no profit polesano che fin da subito non ha mancato di suscitare curiosità ed interesse: la banca del tempo. “Rovigo Potluck”, questo il nome dell’insolito istituto di credito, è un luogo in cui le persone possono scambiare competenze, servizi, saperi, utilizzando il tempo come unità di misura al posto del denaro. Chiunque può aderire. In una banca del tempo, dunque, ogni socio mette a disposizione un’ora per dare ad un altro socio una certa competenza. Si possono scambiare attività o lezioni in cucina, baby sitting, cura del verde, piccole manutenzioni domestiche, cura degli animali, ripetizioni scolastiche, lezioni di lingua, organizzazione di iniziative, prestito di attrezzature, forme di baratto e molto altro. La banca del tempo “Rovigo Potluck” è realizzata grazie ad Arcisolidarietà e Legambiente Veneto ed il suo insolito “sportello” sarà aperto al laboratorio “La Formichina” di Arcisolidarietà, in via Giordano Bruno, 15 a Rovigo, il lunedì e il giovedì dalle 17 alle 19. Per ogni ulteriore informazione, si può scrivere all’indirizzo mail potluck@arcisolidarietarovigo.it. Fr.Ca.
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Argomento del mese 5 L’intervista
per ora) di volontari La legge delega Molti annunci ma nessuna certezza. E timore dei tagli
In tanti alla finestra per vedere cosa accadrà nel settore di francesco Campi
I
l mondo del volontariato è alla vigilia di una riforma. La legge delega “Riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” è stata approvata a giugno. Clima di attesa quindi fra le associazioni polesane, che si sono incontrate già tre volte per discutere dell’argomento, una ad Occhiobello, una ad Adria ed una a Rovigo. Qui ha partecipato il sottosegretario alle Politiche sociali, Luigi Bobba. Le aspettative delle associazioni polesane, è emerso negli incontri, sono molto alte, così come lo è l’ottimismo: si spera che la riforma proceda finalmente ad una semplificazione che tagli la burocrazia. Ad una promessa ancora da venire, una realtà che si avvicina: con la legge di stabilità, la “Finanziaria”, incombono i tagli alle fondazioni bancarie. Se è vero che ultimamente vi sono state vicende legate alle fondazioni che ne suggerirebbero un maggior controllo da parte degli enti preposti, così come è vero che l’incremento del 20% della tassazione è sui dividendi percepiti, è vero anche che questa sarà retroattiva e che i circa 8 milioni di euro che verranno chiesti con le nuove imposte si traducono in cospicui tagli al terzo settore ai quali non fa riscontro nessun maggior finanziamento. E si perderebbero iniziative meritorie come quella appena ripartita in provincia di Rovigo, con cento polesani che lavoreranno grazie al Fondo straordinario di solidarietà, nato nel 2009. Per sei mesi con contratti part time di 16 ore settimanali saranno impegnati in progetti di pubblica utilità: biblioteche, musei, scuole, cimiteri, verde pubblico, assistenza anziani ed altri impieghi individuati dai Comuni per un compenso mensile netto di 500 euro. Il progetto, vede insieme Regione, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Provincia, Camera di Commercio, Consvipo, 38 Comuni (fra i quali non vi è Rovigo), Federsolidarietà-Confcooperative e Caritas di Adria-Rovigo e Chioggia. Tutti hanno partecipato economicamente, con un investimento totale di circa 750 mila euro. Per il periodo festivo lo staff della Piscina di Porto Viro sta organizzando attività di Nuoto Libero ed Acquafitness con formula Open cioè a singolo ingresso, dandovi così la possibilità di smaltire gli stravizi culinari tipici delle Festività Natalizie. Buon Natale e Felice Anno Nuovo da tutto lo staff della vostra Piscina
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parla Remo Agnoletto
“Volontari sì, supplenti no” “S
erve una nuova etica del volontariato”. Ne è convinto Remo Agnoletto, presidente uscente di Polesine Solidale, l’associazione delle associazioni (l’assemblea di Polesine Solidale è l’organo d’indirizzo del Centro di servizio per il volontariato di Rovigo ed il suo bilancio comprende quello del Csv, che ne rappresenta l’attività principale), che ha guidato per tre anni dopo esserne prima stato tesoriere. Da un trentennio nel mondo del volontariato, alla guida del celeberrimo Centro di documentazione polesana, ne ha potuto constatare tutti i cambiamenti, nel bene e nel male. La sua analisi è lucida e nient’affatto buonista. “Il terzo settore deve essere più cattivo e più lento”, sottolinea con un ossimoro provocativo che riassume un ragionamento approfondito del sistema: “Innanzitutto, non si può più accettare in silenzio di essere l’alibi per il progressivo taglio dei servizi pubblici: la sussidiarietà non significa sostituzione e non si può caricare sulle spalle del volontariato lo svolgimento di intere funzioni essenziali. Dall’altro lato va, invece, recuperato il valore profondo della gratuità del no profit. Lo stato generalizzato di crisi e la sempre più grave carenza di lavoro hanno portato un numero crescente di persone a vedere nei rimborsi una sorta di stipendio. Un passaggio, questo, che snatura l’essenza stessa del volontariato, ma che in un’ottica di contenimento della spesa pubblica viene in qualche modo agevolato anche dalle istituzioni, che vedono nelle associazioni strutture leggere in grado di svol- “Rifiutiamo gere per loro conto servizi con costi ridotti”. lo scaricabarile Il terzo ed ultimo punto di un volontariato delle istituzioni “sanamente cattivo”, riguarda il modo che non riescono stesso di aiuto delle persone che, come le a fare il proprio” definisce Agnoletto, “non sono bisognose, ma in debito di giustizia”: “Bisogna passare dalla logica dell’assistenzialismo a quella della responsabilizzazione. Ovvero, accantonare ogni impostazione caritatevole per imboccare una strada che affronti alla radice i problemi ed aiuti le persone più deboli a camminare con le proprie gambe. E’ il cosiddetto welfare rigenerativo, una strada più difficile e che offre meno gratificazioni immediate, ma nel lungo periodo assicura le più grandi soddisfazioni a chi assiste ed a chi è assistito. In questo senso è importante la lentezza, perché il terzo settore non deve farsi travolgere dall’immediatezza e dalla frenesia della quotidianità, ma osservare e camminare con un passo diverso. Anche in questo caso serve un pizzico di cattiveria, necessaria per educare alla sobrietà”. Quest’ultimo aspetto formativo è, secondo Agnoletto uno dei valori aggiunti del volontariato: “In un mondo dominato da spinte individualistiche e consumistiche, recuperare la cultura della solidarietà, del confronto con gli altri, dell’aiuto gratuito sono fondamentali. E’ per questo che, negli ultimi anni, ci siamo impegnati molto nelle scuole, incontrando oltre 2mila ragazzi. Non tutti i semi che gettiamo germoglieranno, ma è un lavoro necessario e che la scuola, nel momento di difficoltà che sta vivendo, non è in grado di svolgere a pieno”. La carta vincente in questa battaglia culturale, in un’ Italia dove oltre 2 milioni di giovani tra 25 e 35 anni sono “neet”, fuori da ogni circuito di lavoro o di formazione c’è già, ma deve essere giocata al meglio: “Il servizio volontario europeo è uno strumento potentissimo di formazione ed educazione e potrebbe permettere ai nostri giovani di scuotersi dal loro torpore e di scoprire mondi e realtà che nemmeno immaginano”. Fra. Ca.
6 Porto Viro Servizi L’intenzione adesso è quella di arrivare sino a Porto Levante
Finalmente ci siamo: inaugurato il collettore La “prima” è stata una bella passeggiata lungo il pecorso. Ora si pensa a prolungarlo di Elisa Cacciatori
Una giornata speciale per i 52 migranti africani
I rifugiati alla scoperta della magia dell’oasi
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n parco lineare lungo il Collettore Padano Polesano è oggi a disposizione dei portoviresi e di coloro che sceglieranno di visitare le bellezze naturali della cittadina. E’ giunta al termine a novembre la realizzazione delle opere di riqualificazione del corso d’acqua nell’ambito del “progettone” e la cittadina può ora godere di una pregevole ciclabile che dal centro collega la cittadella dello sport. Il taglio del nastro a ritmo della banda cittadina si è snodato lungo un percorso a tappe che ha impegnato i visitatori in una piacevole passeggiata. La prima fase si è tenuta all’oasi del Barbagigio, dove è stata asfaltata la strada bianca, oggi provvista di ciclabile e di illuminazione pubblica, che porta agli impianti sportivi Luca Doni. Seguendo il Collettore Padano Polesano, nei pressi di via Signoria è stato possibile ammirare i giochi d’acqua offerti dalla fontana posizionata nel corso d’acqua. Una piazza con un giardino e un piccolo palco. La ciclabile, lungo la quale sono state posizionate delle panchine belvedere, termina poco dopo la cittadella dello sport, area in cui
LA GITA
I
Un momento della cerimonia inaugurale del collettore sorge la club house gestita dall’associazione di sub Free divers. Gli interventi, conclusi attraverso due distinti progetti del costo di 184mila e 478mila euro, hanno potuto contare su di un finanziamento regionale di 580mila euro. La pista ciclabile progettata fino al ponte della Gramignara è stata fermata al sottopasso della statale Romea. L’auspicio è ora quello di individuare un finanziamento che permetta di proseguire il percorso fino a Porto Levante. Il sindaco Thomas Giacon che ha ripercorso la storia non facile del progetto giunto a conclusione, hanno portato i propri saluti i consiglieri regionali Ste-
fano Falconi che ha espresso come Porto Viro rappresenti la capitale del Delta, che ha saputo sintetizzare attività economiche alla salvaguardia dell’ambiente e Graziano Azzalin che si è detto particolarmente soddisfatto per un’opera giunta a completamento grazie alla volontà di due amministrazioni contrapposte ma legate dallo stesso fine. Il presidente del Parco Geremia Gennari ha quindi evidenziato la sinergia tra il Parco e i comuni e il progettista Gianfranco Franchi ha auspicato che la serie di opere possa essere ben custodita e mantenuta nel tempo.
rifugiati africani a lezione di territorio e di ambiente nel segno della solidarietà. L’iniziativa portata in campo dal Gruppo Iniziativa per l’Ambiente di intesa con l’Associazione Integrazione Migranti ha permesso al gruppo di 52 ragazzi di lingua francofona e anglofona ospiti a Porto Viro di entrare in contatto e di conoscere con il territorio grazie ad un’escursione Un momento della gita guidata all’Oasi di Volta Grimana. Con il prezioso apporto delle insegnanti di italiano volontarie Emilia Laurenti, Leonilde Milani, Georgeta Iscuc, Gioia Bonso, MariaCristina Zanibellato, Chiara Stroppolo, Carla Righetto, Alessandra Dolfin, Simonetta Pregnolato, Remigia Viviani e Cristina Melato che ogni settimana insegnano loro le basi della lingua italiana con appuntamenti settimanali, è stato individuato un modo semplice di apprendere la lingua anche attraverso la conoscenza del territorio e della fauna migratoria, in particolar modo di quella africana presente nel Delta e nell’oasi. L’escursione all’oasi ha poi permesso ai due gruppi di visitare il sentiero natura, coinvolgendoli nella lettura e nella pronuncia delle schede degli alberi, arbusti e fiori; il tutto condito dall’assaggio di miele su fette biscottate, che il Gruppo Iniziativa per l’Ambiente ha offerto. All’iniziativa hanno preso parte l’assessore all’ambiente di Loreo Stefania Erdmann e di Porto Viro Alessandro Palli con la consigliera delegata al turismo Raffaella Bovolenta. El.Ca.
casa di cura
tutte le novità
Stefano Mazzuccato
L
a casa di cura portovirese Madonna della Salute dopo la perdita della qualifica di presidio ospedaliero si presenta con un nuovo piano strategico e novità incentrate sull’informatizzazione dei servizi. L’Ad del nosocomio, Stefano Mazzuccato, ha voluto fare il punto con i dipendenti della struttura per ridisegnare il futuro della struttura. “Una volta persa la qualifica di presidio ospedaliero potevamo fare solo due cose: ripiegarci su noi stessi oppure ridisegnare il nostro ruolo guardando avanti. Abbiamo scelto questa seconda via perché siamo consapevoli che solo con le nostre forze saremo in grado di erogare prestazioni sempre migliori”. “In parte – ha proseguito Mazzuccato si tratta di un vero e proprio riposizionamento sul mercato dei servizi sanitari. Abbiamo così inteso esplicitare cosa vogliamo realizzare nel futuro: un atto di trasparenza sia verso i cittadini che verso i nostri dipendenti e collaboratori”. Lo scopo, come espresso dallo stesso Mazzuccato, d’ora in avanti sarà di
enfatizzare l’iniziativa e le idee dei singoli e il ruolo della comunicazione. “Credo che per innovare una struttura sanitaria si debbano realizzare almeno due condizioni: valorizzare le idee e l’impegno di ogni persona e costruire una comunicazione intensa in grado di ascoltare, spiegare, coordinare. Per questi scopi è anche importante un uso appropriato della tecnologia. Vogliamo costruire una nuova macchina organizzativa moderna, snella, efficace, con poche e buone regole. E vogliamo costruire soprattutto una nuova cultura che pensi ai nostri utenti, alle loro esigenze e alla loro soddisfazione”. L’ospedale intende quindi porsi sempre più come un punto di riferimento all’interno dell’area di competenza attraverso anche tutta una serie di novità tra i servizi che saranno maggiormente informatizzati. Tra questi si contano nuovi percorsi di accettazione degli utenti per contrarre i tempi di attesa agli sportelli e il miglioramento del servizio di consegna dei referti. El. Ca.
La nostra priorità
un VENETO in SALUTE
8 Porto Viro Manifestazioni Tutte le novità
Le Feste? Si fanno in navetta grazie all’autobus del Natale di Elisa Cacciatori
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Dopo i mercatini in piazza Marconi il programma si farà ancora più intenso Ecco come fare per salire a bordo!
l Natale quest’anno a Porto Viro comincia da piazza Garibaldi e si snoda lungo le strade della città a bordo di una navetta. E’ tutto pronto per la programmazione delle iniziative e dei mercatini natalizi a cura dell’amministrazione e delle Pro loco di Donada e Porto Viro località Contarina che accompagneranno i portoviresi fino al 25 dicembre. Dopo i mercatini natalizi in piazza Marconi l’8 dicembre, l’inaugurazione domenica 14 di piazza Garibaldi, portata a nuovo splendore dopo gli interventi di riqualificazione, rappresenta solo l’inizio di una serie di eventi pensati dall’amministrazione per dare nuovo lustro all’area per troppo tempo messa in ombra dai lavori. Stando a quanto confermato dal sindaco Thomas Giacon i mercatini in piazza Garibaldi programmati il 14 e il 21 dicembre sono solo l’inizio delle iniziative pensate nella zona per dare nuova vitalità al piccolo centro situato nel cuore di Porto Viro. Il 2015 porterà infatti nella piazzetta ogni quindici giorni anche un mercatino permanente di hobbistica e, d’estate, sarà, un punto d’incontro e di svago grazie alla possibilità concessa ai commercianti di espandere le proprie attività nella piazza con tavolini e sedie. Ma non è tutto. Tra le novità in calendario questo via Mazzini, via I Maggio, via San Pasquale, piazza Natale giungerà a Porto Viro la navetta dello shopping. Garibaldi, corso Risorgimento, piazza della Repubblica e A darne notizia è l’assessore alle attività produttive Sil- via Gorghi il percorso ricondurrà i passeggeri al punto di via Gennari che in collaborazione con le due Pro loco partenza di piazza Marconi. Il servizio gratuito attivato e i commercianti del territorio, ha il 7, l’8, il 14 e il 21 dicembre messo in campo l’iniziativa con C’è anche una bella dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle l’intento di agevolare gli acquisti novità: un mercatino 18 sarà proposto anche nelle nel periodo natalizio all’interno che sarà dedicato giornate del 13 e 20 dicembre del centro cittadino. Quest’anno a hobby e fai da te dalle 15 alle 18 con partenza per le compere natalizie a Porto per gli appassionati ogni trenta minuti da piazza Viro l’invito è quindi di lasciare Marconi e fermate in piazza la macchina in garage quindi per le compere e di farsi Garibaldi e piazza della Repubblica. condurre lungo le vie del paese in una maniera inedita. Al fine di orientare coloro che intenderanno usufruDa piazza Marconi attraverso via Roma, lungo ire del servizio le fermate saranno segnalate da cartelli
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rossi facilmente riconoscibili dall’indicazione “fermata navetta dello shopping” che permetterà di conoscere, in particolar modo, gli orari e i percorsi, anche se in base a particolari necessità e richieste, sarà possibile effettuare fermate anche in altri punti. Pure la navetta, messa a disposizione dall’Auser di Porto Viro, sarà identificabile con facilità proprio perché sarà allestita come un grande pacco natalizio. A conclusione della serie di iniziative il giorno della vigilia di Natale andrà in scena in piazza della Repubblica ad opera della Pro loco di Porto Viro località Contarina il presepe vivente. Nonostante la crisi insomma anche quest’anno in città non mancherà assolutamente lo spirito natalizio, né le occasioni di divertimento e di svago.
Intervento
In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro*
segue da pag.
Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con una intensità che toglie il fiato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chilometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascoltare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fianco sospira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospedale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mamme e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresentano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”. Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm
Le rassegne stampa di Nicola Brugiolo, esercente, sono ormai un must
Ha cominciato per gioco, e’ diventato un vero e proprio “guru”
rriva da Porto Viro l’opinionista più cliccato di Facebook. In una manciata di settimane, per merito di quelle che ormai sono note come le sue “rassegne stampa” in cui racconta senza peli sulla lingua l’Italia vista da un giovane imprenditore, Nicola Brugiolo è diventato un vero e proprio fenomeno del web. 33 anni, originario di Arzergrande ma da tempo in pianta stabile nel bassopolesine, Brugiolo gestisce un locale a Porto Viro e, durante il periodo estivo, un bar a Rosolina
mare. Prendendosi qualche pausa dal lavoro, lo smartphone è diventato il mezzo con cui da quest’estate, in un continuo crescendo di followers, è riuscito ad accendere tutta una serie di dibattiti di politica. Con la sua schiettezza dai tratti pungenti è riuscito a far breccia tra il popolo dei social network facendosi notare con video a cadenza quasi quotidiana in cui semplicemente esprime la propria opinione. La sua pagina Facebook, aperta
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dopo aver raggiunto le cinquemila amicizie sul profilo personale che oltretutto è attualmente seguito da più di 35.500 persone, conta 12.105 preferenze e i suoi video decine di migliaia di visualizzazioni oltre ad innumerevoli condivisioni. Recentemente Brugiolo cura pure una rubrica settimanale radiofonica ed ha avuto un incontro col governatore del Veneto. Spesso è poi ospite di serate in discoteca. El.Ca.
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Porto Viro 9 La sentenza Caso rimborsi elettorali. Ma la vicenda non è ancora chiusa
Clamoroso da Venezia: “Coppola decaduta” Restano aperti numerosi scenari: sono possibili ricorsi al Tar, ma anche alla Cassazione. E intanto il voto è vicino: a primavera di Elisa Dall’Aglio
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si Coppola è stata dichiarata decaduta dal ruolo di consigliere regionale per aver speso, nel corso della campagna elettorale del 2010, più di quanto dichiarato effettivamente e, comunque, più del tetto fissato per legge a 40mila euro. Proprio per questo sforamento è scattata anche la sanzione amministrativa di centodiecimila euro, più tutte le spese legali e del Ctu (il consulente tecnico d’ufficio): lo ha deciso il giudice della corte d’Appello di Venezia accogliendo il ricorso di Luca Rossetto, fedelissimo di Renzo Marangon, storico sfidante nell’agone politica polesana di Isi Coppola. Pur essendo entrambi in quota Pdl, la signora del Delta ha superato brillantemente il test dell’urna, più di quattro anni fa, aggiudicandosi quasi 10mila preferenze in più dello sfidante azzurro. E ora, se il consiglio ratificasse la decisione del giudice e la Coppola decadesse, si procederebbe alla surroga. E sarebbe proprio Marangon a sedere sullo scranno di palazzo Ferro Fini come primo dei non eletti - dopo anni di strenua attesa e dopo che il procedimento contro Coppola era arrivato più volte in Cassazione, e per altrettante essere tornato indietro. Il tutto, comunque, a pochi mesi dalle elezioni che scompiglieranno le carte a palazzo Balbi. A complicare il quadro c’è poi la nomina di Isi Coppola ad assessore regionale e le ulteriori deleghe alle Infrastrutture che il presidente Zaia le ha recentemente trasferito da Chisso, che è ai domiciliari per la vicenda Mose. Resta da vedere ora che decisione prenderà il governatore, in merito alla permanenza o meno in giunta dell’azzurra polesana. Per il momento ha preso tempo, decretando che “le motivazioni della sentenza verranno valutate dall’Avvocatura regionale”. La Coppola, intanto, non rimane alla finestra e promette battaglia: “Ricorreremo contro la Corte d’appello di Venezia per far rispettare la volontà e l’indicazione degli elettori. Abbiamo a disposizione non uno ma ben due livelli di giudizio, la Cassazione ed il Tar”, ha dichiarato. Sulla vicenda comunque non è ancora scritta la parola fine, dal momento che ci sono varie considerazioni che è doveroso fare. In primo luogo quella emessa dalla Corte di Appello di Venezia è una sentenza non definitiva e che quindi potrà legittimamente essere fatta oggetto di impugnazione.
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Torna il progetto comenius Lo studio si fa internazionale
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orna al comprensivo di Porto Viro il progetto biennale Comenius. L’istituto, con altre cinque realtà europee provenienti da Grecia, Francia, Repubblica Ceca, Polonia e Portogallo sarà protagonista nel programma di mobilità internazionale realizzato con lo scopo di sviluppare la conoscenza in ambito scolastico ed educativo attraverso la lingua inglese. Il titolo scelto per l’iniziativa è “The European identity through art” e coinvolgerà gli studenti delle secondarie di primo grado “San Domenico Savio” e “Pio XII”, con i docenti e l’insegnanti referente Silvia Fregnan, nella realizzazione di un percorso di approfondimento e conoscenza del patrimonio artistico europeo. Dopo il meeting di coordinamento a Santarèm, in Portogallo, tra i docenti che partecipano al progetto, e la mobilità in Grecia alla scuola partner di Corfù, Porto Viro sarà punto di riferimento per le delegazioni europee ad aprile, momento in cui sarà presentato il periodo storico del Rinascimento. Il programma prevede che oltre ai lavori realizzati dagli studenti, ad approfondire l’argomento saranno le due visite guidate a Venezia e Firenze. El.Ca.
10 Porto Tolle Impegno Protagonisti importanti per tutti noi
Protezione civile: una grande prova! Dieci giorni passati col fiato sospeso di Alessandro Orlandin
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n un territorio che ricorda ancora con orrore le conseguenze di due tremende alluvioni (1951 e 1966), l’occhio di riguardo per le piene del Po è ovviamente un fatto scontato. Meno scontato però è l’aspetto pratico del monitoraggio di un Comune enorme come quello di Porto Tolle. L’ondata di maltempo e la conseguente piena del Po di metà novembre ha riportato i portotollesi indietro almeno di una quindicina d’anni, per la precisione al 2000, all’ultimo serio spavento per l’ingrossamento del Grande Fiume. A tenere d’occhio per dieci giorni il poderoso flusso d’acqua ci hanno pensato principalmente i volontari della Protezione Civile. Quarantaquattro divise gialle sgargianti al servizio del territorio, determinate a limitare al minimo i disagi durante il periodo critico. Molti di loro hanno dormito davvero poco durante i giorni della piena. Tra questi c’è senz’altro Mario Robbi, coordinatore del gruppo comunale di Porto Tolle. Ora che la preoccupazione è passata giustamente ci ride su: “In effetti sono stati dieci giorni più lunghi degli altri, però posso dire con soddisfazione che tutto è andato liscio e non ci sono state conseguenze rilevanti per il territorio. Ce la siamo cavata con l’allagamento di un paio di scantinati e del sottopasso della tangenziale a Ca’ Tiepolo”. Il compito principale dei volontari di Protezione Civile è consistito nel presidiare gli argini, controllare i ponti e mettere delle toppe sulle infiltrazioni d’acqua più evidenti. Operazioni che hanno richiesto un dispie-
Hanno controllato i ponti, presidiato gli argini e hanno tamponato perdite ed infiltrazioni gamento di forze consistente, con squadre in azione ventiquattro ore su ventiquattro con turni di sei ore ciascuno. Il tutto in coordinamento con amministrazioni comunale e provinciale, Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) e forze dell’ordine. “Da questo punto di vista – racconta ancora Robbi – c’è stato un grande lavoro di squadra. Tutti hanno mostrato grandissima disponibilità, in particolare il nostro sindaco che spesso era con noi in sede e quando non c’era ci chiamava per avere aggiornamenti”. Il favore dei venti e delle maree ha fatto sì che la piena scorresse senza conseguenze, mentre sono stati due i principali ostacoli per i volontari durante i loro turni: la nebbia e le frotte di curiosi che periodicamente si riversavano sugli argini per vedere con i propri occhi il livello dell’acqua. Fortunatamente le autorità sono riuscite a
I volontari hanno dato un contributo determinante durante la piena E’ anche grazie a loro se alla fine i disagi sono stati molto contenuti contenere il secondo dei due fenomeni con ripetuti appelli. “Nel complesso – sottolinea il coordinatore portotollese – la popolazione si è dimostrata comprensiva e disponibile, anche al momento di chiudere alcuni ponti come quelli di Boccasette e di Ca’ Venier in direzione Porto Viro. Su quest’ultimo c’è stato qualche problemino visto che si dovevano mettere d’accordo due Comuni, ma poi è intervenuta la Provincia con un’ordinanza apposita”. Non è comunque mancato qualche occasionale testardo: “Nonostante le transenne sul ponte di Scanarello qualcuno ha deciso di passare lo stesso, fortunatamente senza causare problemi”. Lieto fine, quindi. Grazie anche alla protezione civile.
IL DETTAGLIO Gran lavoro dei volontari
CURIOSI E FALSI ALLARMI: NON E’ STATO FACILE!
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on sono stati giorni facili quelli della piena, per i volontari della Protezione civile di Porto Tolle. Da un lato infatti c’era una emergenza contingente, ossia una delle maggiori piene della storia recente. In pochi onestamente potevano credere che il Grande fiume potesse rompere, ma altre ipotesi meno catastrofiche erano ben più verosimili. Si è temuto per fontanazzi, piccole rotte, problemi di questo tipo. E’ stato necessario presidiare determinate strade, ma anche dare attuazione, come accaduto in tutto il territorio provinciale, alle ordinanze del sindaco che impedivano il transito in determinate aree. C’è stata anche la chiusura del ponte stradale, sul cui rispetto è stato necessario vigilare. E’ in questo contestato che i volontari hanno fornito un servizio fondamentale, che le forze dell’ordine da sole non avrebbero potuto garantire, dovendo anche perseguire nel contempo altri fini. ll tutto senza considerare gli ostacoli che sono stati ulteriormente frapposti a questa attività: in particolare i curiosi che si accalcavano anche laddove non avrebbero dovuto e i falsi allarmi di rotte imminenti e allagamenti che non è stato facile “smontare”. Al.Or.
12 Porto Tolle Servizi Dopo quasi quattro anni a singhiozzo la prospettiva ora è concreta
Ecocentro, si vede la luce: sarà riaperto Ma la minoranza rimane molto critica: “Intanto le bollette aumentano e il servizio è dimezzato” di Alessandro Orlandin
Si è spento Marino Marangon: lutto in paese
Addio al padre della “Fiera del delta”
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opo quasi quattro anni di attesa e di incertezza Porto Tolle potrebbe tornare ad avere un centro di smistamento dei rifiuti. La vicenda dell’Ecocentro di via Po di Gnocca – tra Ca’ Tiepolo e Donzella – chiuso (o aperto parzialmente ed a singhiozzo) dal febbraio 2011 per necessità di adeguamento, infatti potrebbe avere risoluzione positiva entro la primavera del 2015, stando almeno a quanto fatto sapere dall’amministrazione comunale. Il vicesindaco Mirco Mancin ha infatti reso noto che lavori di valore pari a 344mila euro prenderanno presto il via e condurranno alla riapertura dell’Ecocentro nell’arco di sei mesi. Una volta tagliato il nastro la gestione passerà ad Ecoambiente per un arco di tempo di quindici anni. Nel frattempo Polesine Acque ha messo mano alle fognature della struttura, uno dei capitoli più annosi della questione. Vale la pena di ricordare che l’Ecocentro chiuse per via di alcune mancanze di carattere tecnico. In altre parole non era più in linea con le evoluzioni normative in materia di raccolta e smistamento dei rifiuti. Va detto anche che nel corso degli ultimi quattro anni e mezzo più volte sono stati fatti annunci di imminente riapertura poi disattesi. Stavolta però sembrerebbe essere la volta buona. Tra i banchi della minoranza in consiglio comunale sembra comunque permanere un certo scettici-
PRO LOCO
P smo sulla possibilità di risolvere positivamente un problema che ha attraversato due diverse amministrazioni. Circostanza curiosa fa sì che lo stesso vicesindaco Mancin si fosse assestato su posizioni particolarmente critiche sul tema dell’Ecocentro ai tempi in cui era capogruppo di minoranza. Ora che sta sul fronte opposto deve incassare le osservazioni di Roberto Pizzoli: “Mancin si era fatto paladino di una battaglia contro Gianluca Fattorini, che oggi sta con lui nella maggioranza che amministra Porto Tolle, ma c’è anche una sua responsabilità se i lavori sono slittati ulteriormente in avanti rispetto al previsto. In più non si può fare a meno di notare l’aumento delle tariffe sulle bollette che arrivano ai cittadini, a fronte di un servizio praticamente
dimezzato”. In attesa di sviluppi, rimane attivo il servizio del cosiddetto “EcoCamion”, una sorta di Ecocentro mobile che ha il compito di svolgere la raccolta dei rifiuti ingombranti quali piccoli elettrodomestici, casalinghi, elementi d’arredo, pile, batterie, olio minerale, contenitori per vernici, pneumatici e biciclette. Attivo dall’aprile 2014, l’EcoCamion continuerà il suo giro nelle frazioni almeno fino a febbraio 2015. Prossime tappe: 11 dicembre a Ca’ Tiepolo; 24 gennaio a Scardovari e 29 gennaio di nuovo a Ca’ Tiepolo. Per i rifiuti più ingombranti invece resta sempre attivo il servizio gratuito a domicilio su prenotazione che si attiva telefonando al call center di Ecoambiente (800186622).
er la Pro Loco di Porto Tolle il Natale 2015 sarà il primo della propria storia senza il Cavaliere Marino Marangon. Il fondatore e presidente onorario dell’associazione se ne è infatti andato lo scorso 23 novembre all’età di novantacinque anni. Oltre a lasciare la moglie, un figlio e dei nipoti, Marangon lascia un’eredità storica per Porto Tolle e la sua Pro Loco, fatta di idee e di impegno instancabile. Fu infatti lui a essere tra i promotori più convinti della prima Fiera del Delta, un appuntamento che ancora oggi costituisce uno dei cardini della vita sociale e culturale di Porto Tolle. Era infatti il 1959 quando su impulso dell’allora sindaco Dino Campion nacque il primo nucleo della Pro Loco e si tenne la prima edizione della fiera. La scomparsa di Marangon è arrivata poco prima dell’assemblea dei soci dell’associazione: “Il Cavaliere ha scritto non solo la storia della Pro Loco, ma anche quella di Porto Tolle. Il suo impegno e la sua dedizione per il territorio e la sua gente rimarranno per sempre un esempio da seguire”. Al.Or.
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ltre a portare nel Delta milioni di metri cubi d’acqua e migliaia di detriti, la piena novembrina del Po ha portato in dote anche un piccolo spunto di innovazione tecnologica. Infatti la pagina Facebook del gruppo di Protezione Civile di Porto Tolle è nata nel pieno dei giorni dell’emergenza e si è rivelata uno strumento particolarmente efficace all’interno della strategia di comunicazione adottata dalla locale squadra di volontari. D’altra parte appare ormai innegabile come a fronte di una piazza fisica esista anche l’equivalente di una piazza virtuale in cui far correre informazioni o semplici voci. Ed è stata proprio una voce, priva di fondamento, a incoraggiare la Protezione Civile di Porto Tolle all’apertura del nuovo canale. Durante il secondo giorno di piena infatti aveva iniziato a diffondersi una notizia falsa e incontrollata di un imminente rottura di un argine sull’isola della Donzella. Circostanza in realtà inesistente, ma che è riuscita a creare un certo panico in una parte di popolazione. Così, a fronte di un’autorizzazione proveniente direttamente dal sindaco Claudio Bellan, la Protezione
Civile ha avviato un costante e paziente lavoro di informazione alla popolazione via social network. “Si è arrivati ad un punto – spiega Steve Azzalin, volontario esperto in comunicazione – in cui la stessa amministrazione comunale si è trovata in difficoltà nell’arginare certe informazioni inesatte o addirittura false. Credo che il nostro sforzo congiunto abbia aiutato a dare un quadro un po’ più chiaro ai nostri concittadini”. L’accoglienza della pagina Facebook della Protezione Civile è stata notevole, visto che quasi 700 persone vi si sono “abbonate” per ricevere aggiornamenti. “Nei momenti critici della piena – spiega ancora Azzalin – abbiamo raggiunto un pubblico di quasi duemila persone, segno di un evidente bisogno di informazione”. Ora che la piena è ormai un ricordo resta uno strumento da valorizzare: “La pagina continuerà a esistere per far conoscere ai cittadini le attività del gruppo di Protezione Civile e per rinsaldare il dialogo col territorio. Sempre utilizzando un linguaggio chiaro e alla portata di tutti”. Al.Or.
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Il presidente del Parco a fine mandato: “Tanti progetti fatti, tanti da fare” di Elisa Cacciatori
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conclusione del proprio mandato, Geremia Gennari, ex sindaco di Porto Viro, oggi presidente dell’Ente parco regionale del Delta del Po Veneto fa il punto sui principali interventi e sui progetti portati a termine nel corso del suo mandato. “Nell’ambito della pianificazione e programmazione territoriale – spiega il numero uno dell’ente che ha sede ad Ariano Polesine – a dicembre 2012 è stato adottato il Piano del Parco, ben 15 anni dopo la sua istituzione. Oggi, dopo aver preso in esame le osservazioni, tutto giace in Regione per l’approvazione definitiva”. Altro progetto importante è 2B Park. “E’ uno strumento di assoluta rilevanza – spiega Gennari – perché esalta le bellezze naturali e prevede lo sviluppo sostenibile del territorio, permettendo di avviare con la regione Veneto e la Sovrintendenza regionale dei Beni ambientali e culturali un percorso con la laguna di Venezia, divenuta col Parco area pilota nel piano del paesaggio”. E’ stata avviata anche una modifica in integrazione del Piano d’Area essendone in origine Adria, Loreo e Papozze esclusi. Ora invece anche questi territori troveranno giustamente inclusione nel perimetro dell’area protetta. Le parti veneta e romagnola del Parco hanno presentato la candidatura all’ottenimento del titolo di Riserva della biosfera alla sede Unesco di Parigi grazie ad un percorso sinergico tra gli enti pubblici e privati delle due regioni. “A luglio – prosgue il resconto del presidente uscente – sono state richieste delle integrazioni, nella normale prassi, che sono
“Dopo ben 15 anni abbiamo concluso la stesura del piano” state prodotte immediatamente, e oggi siamo in attesa del riconoscimento che dovrebbe giungere a primavera. Oggetto di discussione è l’interregionalità, elemento che ci vede favorevoli con la parte ferrarese del parco emiliano, anche se qualche rappresentante spinge per il riconoscimento di parco nazionale; una malaugurata scelta che andrebbe a bloccare gli sforzi finora fatti finora”. Certo è che, come più volte sottolineato in passato, la presenza di due parchi regionali contigui ma distinti costituisce un unicum che appare ormai fuori tempo massimo. Innumerevoli sono i progetti europei e nazionali. Tra questi, “valli e lagune” nel programma europeo Life + per un valore di 4,5 milioni di euro. “Inoltre – dice ancora Gennari – sono stati attivati progetti con la programmazione europea 2007-2013 per la promozione del pescato, per i prodotti tipici per circa 500mila euro e stiamo ultimando la
Geremia Gennari: “Il futuro sarà nella interregionalità, non nel diventare parco nazionale. Grazie alla Regione”
Geremia Gennari realizzazione dell’ecomuseo per 1 milione e 800mila euro così pure progetti per piste ciclabili. Rilevanti sono gli studi del progetto Climapark per 348mila euro, del progetto Natreg, sullo sviluppo sostenibile, per 200mila euro e del 2Bpark per circa 200 mila euro. E’ in fase di avvio il centro di documentazione cinematografica per circa 300mila euro e finanziamenti sono stati ottenuti tramite il Gal Delta Po e in partnership con le aree protette di Camargue, Ebro, Slovenia, Grecia, Croazia eccetera”. “L’impegno della Regione nei nostri confronti è sempre stato assoluto ed è quindi questa un’occasione per ringraziare tutte le varie forme di collaborazione ed in particolare la fondazione Cariparo che ci ha sempre sostenuti”.
PRO LOCO Se ne è di recente parlato in Germania
Si pensa a una sinergia a livello del Mediterrano
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anti i progetti che Gennari lascerà da chiudere al suo successo. Come quello del percorso “Il Po e il suo Delta”, del quale il Parco è capofila, con lo scopo di unire i comuni rivieraschi dalla sinistra Po fino al Delta con attori pubblici e privati, attraverso progetti di sviluppo condiviso per valorizzare il turismo. “Recentemente poi si è tenuto – spiega Gennari – un incontro al parco dell’Ebro, in Germania, per definire gli accordi di una rete tra parchi del Mediterraneo che permetta di elaborare progetti a livello europeo. In futuro saremo oggetto di finanziamento per oltre 2 milioni di euro per la tutela delle biodiversità delle aree umide e 900mila euro saranno destinati alle aree golenali e dunose per la salvaguardia dell’ambiente”. “Il percorso per la candidatura a biosfera – prosegue – ha permesso inoltre una sinergia tra gli operatori turistici della nostra area e dei lidi di Comacchio; un risultato che pone i due parchi sulla stessa linea per lo sviluppo sostenibile nel Grande Delta e nell’ottica di progetti che partono da Rosolina mare e arrivano a Comacchio”. El.Ca.
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C’è anche un concorso per lo studente più meritevole
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nche il comune di Rosolina sceglie di adottare i velobox per dissuadere dalla velocità i conducenti che sfrecciano lungo alcune vie del territorio comunale. L’installazione delle due colonnine di colore arancione ha previsto un investimento di 3.146 euro nell’ambito dei proventi delle sanzioni per le violazioni delle norme al codice della strada, in linea con quanto previsto dal piano sulla sicurezza stradale messo in campo dall’amministrazione comunale di Rosolina. Lo scopo è di portare una maggior sicurezza per i residenti che più volte si sono rivolti alle istituzioni lamentando l’alta velocità nel centro cittadino di alcune vetture. La motivazione che ha disposto e dato direttive circa l’installazione dei dissuasori di velocità risiede proprio, come fa sapere il comandante della polizia locale Patrizio Targa, nella constatazione di un’aumentata percezione di insicurezza nella cittadinanza relativamente alla tutela della pubblica incolumità degli utenti della rete stradale comunale. Le due zone identificate per il posizionamento delle due strutture corrispon-
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Uno dei nuovi apparecchi che saranno sistemati in via Borgo Volto e in via Po di Brondolo: nei paraggi ci dovrà essere la polizia locale dono a via Borgata Volto e in via Po Brondolo. “Questi strumenti – come espresso dal comandante Targa - hanno lo scopo di aumentare l’effetto dissuasivo della velocità e sono utilizzabili nei centri abitati dove non è possibile utilizzare altri strumenti analoghi. Sono concepiti in modo da risultare visibili agli utenti della strada, mediante una luce lampeggiante gialla. Detto questo, sotto il profilo tecnico si tratta di contenitori destinati ad accogliere gli apparecchi per la misurazione della velocità, che devono essere presidiati dalla Polizia, in modalità automatica”.
Affinchè gli apparecchi siano attivi è quindi sempre necessaria la presenza degli agenti della polizia. “L’obiettivo è la sicurezza stradale – conclude Targa - sulle strade indicate si corre troppo e, considerando la presenza di molte abitazioni, la mancanza di marciapiedi oltre alla ristrettezza della sede viaria, per la tutela dell’incolumità dei pedoni è necessario intervenire anche con detta strumentazione oltre con pattuglie che già da qualche tempo in sinergia con l’arma dei Carabinieri si controllo il territorio comunale”.
Gli alpini entrano a scuola per spiegare la grande guerra
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i è concluso di recente il programma educativo portato in campo dall’Anmi rosolinese presieduta da Remigio Ghezzo a favore degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Marin Sanudo il giovane. L’associazione, di fatto, ha da qualche tempo pensato e realizzato un progetto volto ad arricchire, attraverso visite guidate sui luoghi della Grande Guerra ed incontri tematici, la formazione degli studenti permettendo loro di andare ben oltre l’istruzione possibile con le lezioni frontali e i libri di scuola. L’ultimo step dell’iniziativa ha portato in campo anche gli alpini con l’iniziativa che prende il nome di “gli alpini a scuola per ricordare la Grande Guerra” e che si è conclusa con una cerimonia a cui hanno partecipato oltre ai soci, gli studenti e gli insegnanti e gli amministratori rosolinesi. Per l’occasione il presidente Ghezzo ha consegnato al sindaco dei ragazzi Elena Paganin diversi libri sulla prima guerra mondiale che andranno ad arricchire la biblioteca scolastica. Inoltre, l’associazione ha istituito una sorta di borsa di studio del valore di 150 euro per lo studente che, al termine del concorso di lettura che come di consueto viene organizzato nell’istituto, si saprà distinguere e sarà considerato il più meritevole. Alla giornata conclusiva del percorso ha presenziato anche il delegato regionale Giuseppe Fabrello che, entusiasta per l’iniziativa che ha considerato esemplare, ha anticipato agli studenti la possibilità, per meriti scolastici, di poter salire a bordo dell’Amerigo Vespucci per due settimane. El.Ca.
Torna la festa del donatore: emozioni
Un momento della serata: la festa è stata anche un bel momento di convivialità tra tutti i volontari
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Rosolina si rinsalda la tradizione delle festa del donatore. L’iniziativa che coincide con la “maronata di san Martin” di anno in anno permette infatti di consegnare un riconoscimento simbolico ai soci benemeriti. La ricorrenza quest’anno ha coinciso da un lato con la trentasettesima edizione della festa del donatore dell’Avis comunale presieduta da Alessandra De Lazzari e dall’altro, alla ventottesima festa dell’Aido retta da Giovanni Santin. La consegna dei distintivi nel 2014 ha interessato gli avisini benemeriti al 31 dicembre 2013. E’ questo il caso di Ottavio Aggio, Enrico Bergo, Ilaria De Grandis, Aurora Fabbian, Antonella Ferro, Fabio Fonsato, Cristina Zanini e Genni Zennario a cui è stato consegnato da parte della presidentessa del sodalizio il distintivo in rame. L’argento è spettato invece a Giuseppe Alaimo, Giovan-
ni Bergantin, Enrico Bergo, Erika Boscolo, Mauro Destro, Raffaele Mantoan, Mauro Maron, Morano Sambo. Il distintivo in argento dorato è invece stato consegnato a Davide Bonato, Claudia Bovolenta, Francesco Bullo, Katiuscia Chieregato, Sonia Crivellari, Loredana Da Ros, Alessandra De Lazzari, Roberta Dissette, Monica Donà, Stefania Folchi, Ivano Mattiazzi, Lorenzo Paganin, Rita Pregnolato, Anna Salmaso e Daniele Zerbin. Il distintivo in oro a Elena Bellan, Enrico Crivellari, Maristella Donà, Alessandro Ferro, Gabriele Lazzarin, Stefano Moretto, Emiliano Pregnolato, Tina Rimondo e Luisa Vendemiati. Mentre il distintivo in oro con smeraldo è stato donato a Franco Crivellari, Lino Mancin e Agostino Zanirato. Ancora una volta l’iniziativa ben riuscita, è stata un momento per rinsaldare e diffondere gli importanti i valori portati avanti dall’associazione. El.Ca.
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18 Taglio di Po Urbanistica Cerimonia in sala consiliare, poi apertura della mostra di idee
Progetto piazze: c’è il vincitore Sarà tutto a misura di pedone di Silvia Boscaro
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n una sala consiliare gremita di pubblico è stato ufficialmente illustrato, nella serata di sabato 15 novembre, il progetto che si è aggiudicato il primo premio del Concorso di Idee indetto dall’amministrazione comunale di Taglio di Po e avente come tema la riqualificazione di Piazza Venezia e Piazza IV Novembre. L’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Davide Marangoni, ha aperto la serata spiegando le motivazioni che hanno portato l’amministrazione ad indire un concorso di Idee: “Una prima motivazione è di carattere politico, ovvero scegliere, in maniera trasparente e meritocratica una forte idea progettuale come avviene nelle maggiori città europee. Una seconda motivazione è di carattere culturale e cioè quella di arrivare alla soluzione migliore attraverso una chiara competizione di idee, dove quella più interessante vince e prevale”. I cittadini diverranno parte integrante del processo di realizzazione delle due nuove piazze: “Desideriamo conoscere le opinioni in merito – ha sottolineato – e, per permettere questa interazione, abbiamo predisposto un apposito questionario, scaricabile dal sito Internet del Comune, attraverso il quale chiunque potrà esprimere un’opinione in merito al progetto vincitore. Tali valutazioni saranno prese in considerazione durante la redazione del progetto esecutivo”. La serata è quindi proseguita con l’esposizione dell’architetto Tania Crepaldi, che, assieme a Louis Juliette e Helene Alice, ha realizzato il progetto vincitore. L’architetto
Per Piazza Venezia e IV Novembre si pensa a portare i sanpietrini sino allo zoccolo degli edifici e a limitare il transito delle auto
tato - è uno strumento che ben pochi hanno utilizzato seppur sia di straordinaria utilità, in grado di mettere a disposizione tante idee per un progettualità futura”. I lavori per la riqualificazione del centro cittadino inizieranno indicativamente entro la fine del 2015 e avranno un costo di circa 300mila euro con la possibilità di lavorare per stralci di 100mila. L’importo sarà quasi del tutto coperto da un contributo di Consvipo e da due contributi regionali. Il Comune co-finanzierà i lavori per un importo di circa 60mila euro. La serata si è quindi chiusa con l’inaugurazione della mostra dei progetti partecipanti alla gara di idee. La sede dell’allestimento è stata la rinnovata sala conferenze. Una esposizione che senza dubbio si dimostrerà di grande interesse.
LA GARA Tanti primi posti e podi
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La velocità dei veicoli nel centro storico sarà limitata ha quindi illustrato il progetto nel quale il protagonista sarà il pedone: “Un’alta percentuale delle piazze saranno pedonali – ha spiegato – grazie all’estensione della pavimentazione e dei sanpietrini fino ai margini degli edifici. Saranno quindi eliminate le barriere architettoniche e il transito delle auto, nelle vie dove sarà consentito, sarà a max 20 km/h. I parcheggi saranno localizzati principalmente nell’area nord di piazza IV Novembre”. Le aree pedonali assumeranno quindi un ruolo prevalente all’interno del contesto urbano e conseguentemente la mobilità, soprattutto carrabile, verrà ristudiata e adeguata al nuovo assetto. Nella serata è intervenuto anche l’architetto Marietto Laurenti, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Rovigo, esprimendo piena soddisfazione per l’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale: “Il Concorso di Idee – ha commen-
Tutti i partecipanti alla serata,
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i nuovo una nuova ottima prestazione per Emanuele Pavanello, tagliolese classe ’86, istruttore di fitness, personal trainer e preparatore atletico. L’atleta ha partecipato, lo scorso 1516 novembre al 18° Campionato Internazionale di Braccio di Ferro a Riccione. Presenti i migliori atleti italiani e stranieri. Nella spedizione di Pavanello anche Lucato Nikita di Taglio di Po classificatosi primo con il braccio sinistro e Joel Quirini di 16 anni, di Taglio di Po, classificatosi primo con il braccio sinistro e secondo con il braccio destro, entrambi nella categoria Junior cat. 60 kg. Presente anche Suffer Sonny, di 21 anni sempre di Taglio di Po, per la categoria ha gareggiato nella Cat. Junior 65 kg, classificandosi primo con braccio sinistro e destro. Per Pavanello il risultato è stato davvero sorprendente con un piazzamento al primo posto per la categoria Senior 80 kg. “Questa trasferta è stata davvero ricca di soddisfazioni – ha commentato Pavanello – sia come atleta, con la conferma a livello internazionale, che come allenatore. Vedo crescere i miei allievi e ad ogni competizione il risultato continua a migliorare”. Si.Bo.
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Taglio di Po 21 Cantieri chiusi L’assessore Davide Marangoni illustra le realizzazioni
Lavori finiti per tre importanti strutture del paese Sono la sala conferenze, che sarà intitolata ai giudici Falcone e Borsellino, la chiesetta di Gorino Sullam e l’area di sosta di Mazzorno di Silvia Boscaro
Comincia il viaggio nelle Feste Tutte le iniziative organizzate Ci sarà anche il Villaggio
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ono stati ultimati e oggi risultano pienamente usufruibili tre importanti strutture tagliolesi da tempo oggetto di lavori di riqualificazione. Grazie all’erogazione di un contributo inserito nel progetto Ecomuseo, finanziato dall’Ente Parco Delta del Po, tre realtà locali ritrovano finalmente una piena funzionalità. Ad annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica Davide Marangoni: “Le tre strutture di nuovo funzionanti sono la sala Conferenze, posta accanto la sede municipale sopra la biblioteca, la chiesetta di San Rocco in Zona Marina e l’area cone e Paolo Borsellino”. La seconda struttura interessata dai lavori di di sosta camper a Mazzorno Destro. Per quanto concerne la sala Conferenze, i lavori sono ufficial- ristrutturazione è stata la chiesetta di San Rocco mente terminati solo recentemente dopo il loro nella frazione di Gorino Sullam. “In occasione della ceinizio, avvenuto circa due anni lebrazioni per il centenario fa. Ad oggi mancano sono al- Importante anche cuni step conclusivi da adem- il contributo messo dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale – ha piere secondo le normative di a disposizione spiegato – la chiesetta è legge. I lavori edili e strutturali dell’ente Parco stata di nuovo riaperta al sono tutti terminati, abbiamo Delta del Po pubblico, con un’inauguraacquistato alcuni nuovi arredi e le bacheche dove saranno esposte alcune opere zione ufficiale avvenuta l’8 novembre scorso, ed artistiche locali. L’apertura ufficiale, con l’inaugu- è diventata un vero e proprio monumento comrazione, è prevista per la metà di dicembre con memorativo ai caduti. I lavori hanno interessato il l’intitolazione della stessa ai giudici Giovanni Fal- ripristino del tetto, in parte crollato, e il rinforza-
VERSO IL NATALE
mento del campanile che si trovava in una situazione precaria. E’ stata inoltre rimessa a nuovo la tinteggiatura e sono stati sostituiti i vetri rotti”. “Infine, - ha concluso Marangoni – è stata rinnovata l’area sosta per i camper di Mazzorno Destro, con il posizionamento di colonnine elettriche per i camper e gli scarichi. Quest’area diventerà fondamentale nel prossimo futuro grazie alla contigua pista ciclabile arginale che parte proprio in quella zona e arriverà fino al ponte di barche della Zona Marina”. Tre strutture insomma molto importanti per la vita e i servizi non solo del centro di Taglio di Po, che assurgeranno a nuova vita grazie all’impegno e ai lavori di riqualificazione.
arà un calendario ricco di proposte quello di queste festività natalizie 2014 a Taglio di Po. Grazie all’impegno della Pro Loco, dell’associazione La Tagliolese Produttiva e dell’associazione Taglio di Po Nel Cuore, diversi eventi sono in programma. Si comincia con la Cena degli Auguri, tradizionale appuntamento dell’associazione Taglio di Po Nel Cuore, fissato per sabato 13 dicembre, presso il Ristorante King. Per l’intero weekend del 13-14 dicembre, La Tagliolese Produttiva ha ideato la II edizione del Cioccolatajo: un’allestimento estremamente suggestivo, il “Santa Claus Village”, farà da sfondo alla due giorni con un simpatico Babbo Natale a disposizione dei bimbi per la consegna di letterine, truccabimbi, un laboratorio didattico e la pesca di beneficenza. Piazza IV Novembre ospiterà le bancherelle di cioccolato alle quali saranno abbinati espositori di miele, dolciumi, prodotti da forno. Inoltre, a partire dalla domenica mattina, proseguendo poi nel pomeriggio dalle 14, un corteo di circa 250 mezzi tra moto, vespe e auto storiche sfilerà per le vie del paese: alla guida centauri e piloti vestiti da Babbo Natale. A coronamento delle due giornate ci sarà in Piazza IV Novembre il luna park. Martedì 23 dicembre, presso la sala conferenze, sarà proitettato, a cura della Pro Loco, il film Frozen: in collaborazione con le scuole primarie dell’Istituto Comprensivo, i piccoli, durante la serata addobberanno un abete di Natale con i lavoretti creati a scuola. La visione è aperta a tutti. Durante il mese di dicembre, inoltre, i Babbi Natale dell’Auser porteranno in classe doni ai bambini. Il 5 gennaio, dalle ore 21, presso il PalaVigor si terrà il tradizionale Gran Galà della Befana a cura della Pro Loco, con intrattenimento e calze omaggio per tutti i bambini. Si.Bo.
NEWS Parco del Delta
L’assessore spiega l’andamento dell’intervento
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Trentasei studenti da tutta europa alla scoperta del territorio
l Delta del Po, anche quest’anno, è stato oggetto di studio e ricerca, attravero il laboratorio territoriale dal titolo “Attori, strategie territoriali e sviluppo locale nel Delta del Po”. Trentasei studenti iscritti ai master in Sviluppo locale e Sviluppo territoriale sostenibile (nell’ambito del programma Erasmus Mundus della Commissione europea in collaborazione con le Università di Lovanio - Belgio; Parigi - Francia; Campo Grande - Brasile) e in Diritti umani e Governance multi-livello, hanno avuto la possibilità di studiare teorie e pratiche di sviluppo locale sostenibile. Per tre giorni, dal 13 al 15 novembre, i giovani studenti, provenienti da Italia, Romania, Paesi Bassi, Belgio, Repubblica Ceca, Serbia, Moldavia, Bielorussia, Brasile, Messico, Nicaragua, Etiopia, Filippine, Nuova Zelanda, Vietnam hanno coniugato l’esperienza pratica per conoscere il Delta del Po con quella teorica insegnata all’università. Il programma delle attività, ideato da Marina Bertoncin e Daria Quatrida con Pierpaolo Faggi, geografi del Dipartimento di Scienze storiche geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, si è articolato tra escursioni sul territorio e lavori di gruppo. Partendo da Cà Vendramin, porta del Delta e simbolo della bonifica, gli studenti hanno sperimentato in prima persona l’incontro con il territorio e analizzato i progetti di sviluppo. Si.Bo.
Scuola stella, a breve il via dei lavori per il secondo stralcio
artiranno a breve i lavori per la realizzazione del secondo stralcio della scuola G. B. Stella. “Attraverso un bando pubblicato per l’individuazione di un professionista incaricato della progettazione esecutiva – spiega l’assessore Davide Marangoni – lo studio aggiudicante è stato quello dell’architetto Andrea Dondi Pinton di Padova. La scelta è stata effettuata attraverso la procedura prevista dal Codice degli appalti e L’assessore Marangoni basata sui curriculum pervenuti e sulle proposte migliorative al progetto. Il tecnico avrà tempo circa un mese per la redazione della progettazione e, una volta terminata, sarà aperta la gara per l’aggiudicazione della ditta appaltatrice dei lavori. Lavori che dovrebbero iniziare entro l’estate del 2015 per permettere l’ingresso degli alunni nel 2016. Al termine di tali lavori la scuola materna Monumento ai Caduti verrà trasferita nella nuova struttura collocata al piano terra, ingresso da via Dante”. “Nello specifico – commenta – i lavori riguarderanno la realizzazione di tre aule, della sala refettorio e dell’area ricreativa oltre all’area esterna. Per la realizzazione di questo secondo stralcio l’importo di spesa complessivo è di circa 640mila euro, comprensiva dell’adeguamento in termini di precauzioni anti-sismiche. Tale importo avrà la copertura totale grazie ad un contributo regionale destinato all’edilizia scolastica”. Si.Bo.
Il coro festeggia i 35 anni
per le “voci del delta” e’ tempo di spegnere le candeline
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on una festa particolarmente sentita, sabato 25 ottobre, il Coro “Voci del Delta” ha festeggiato, nella Sala Europa, i suoi primi 35 anni di vita. Lo spettacolo ha ripercorso il lungo arco di tempo vissuto attraverso canti e immagini. Si sono infatti ricordati i primi pasI protagonisti si del gruppo di amici che avrebbero poi dato vita al coro e le prime sere di prova all’Osteria “Da Cide” in località Montesecco. Infine, si sono volute ripercorrere le grandi soddisfazioni che il Coro ha avuto nel corso di questi anni, esibendosi sia in Italia che all’estero. I momenti di ricordo sono stati allietati dai diversi canti del repertorio del Coro: “O cara mama”, “Suso pel camin”, “La bionda de bonei”, “Inno alla polenta”, “Il Delta canta”. Inoltre sono stati omaggiati gli ex presidenti del Coro, Erminio Girardi, Cesare Moretti, Giuseppe Di Trapani, Tiziano Nicolasi e i poeti locali che hanno collaborato in questi 35 anni come Erminio Girardi, Graziano Uccellatori, Roberta Fava, Giorgio Sartore nonché l’ex corista Gino Lazzarin che ha contribuito con i suoi disegni artistici alla pubblicazione del libro contenente i brani inediti. Durante lo svolgimento della serata è intervenuto, inoltre, Osvaldo Fedini, consigliere regionale Asac, che ha consegnato una targa di riconoscimento per festeggiare i 35 anni di attività. Presente alla serata anche il sindaco Francesco Siviero. Si.Bo.
22 2 Cultura Adria Il libro Edito da Apogeo, l’opera costituisce una vera pietra miliare
Finalmente le rime del “cieco di Adria” La pubblicazione arriva a quattro secoli di distanza dall’ultima stampa, avvenuta addirittura nel 1610 di Melania Ruggini
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’opera del cieco di Adria, Luigi Groto, ritorna in volume, dopo 4 secoli dall’ultima stampa, quella veneziana del 1610. Questa nuova edizione critica è intitolata “Le Rime di Luigi Groto, Cieco d’Adria“ ed è curata da Barbara Spaggiari. L’insigne docente universitaria, con cattedra in filologia romanza a Ginevra, per anni si è dedicata alle “Rime” di Luigi Groto curandone l’edizione critica dopo quattro secoli dalla prima e unica pubblicazione integrale risalente al 1610. Il Groto stesso aveva curato una editio minor delle “Rime, col titolo di “Prima parte”, pubblicate per nove volte tra il 1577 ed il 1605. A tale scopo ha soggiornato in più occasioni nella città etrusca per studiarne i testi conservati nella biblioteca comunale e nell’archivio antico. Ne è risultata una ponderosa pubblicazione di tutte le “Rime” del Groto in due volumi di quasi duemila pagine a cura dell’editore adriese Apogeo. L’operazione è stata resa possibile grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il cui presidente Antonio Finotti ha voluto scrivere la prefazione all’opera. Lo stesso presidente Finotti ha presenziato le
Spesso misconosciuto in patria, all’estero il talento del letterato è da tempo noto, stimato e celebrato due presentazioni, ad Adria presso la sala dell’ex Circolo Unione lunedì 24 novembre, e a Rovigo presso l’Accademia dei Concordi, martedì 25
TEMpIO DRASTICO TAGlIO DI fONDI lA ROTONDA pOTREBBE CHIUDERE
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l simbolo architettonico per eccellenza della città di Rovigo, il tempio della Beata Vergine del Soccorso, meglio noto come la Rotonda, potrebbe chiudere a fine anno. Il problema è sempre lo stesso: il comune di Rovigo, proprietario della chiesa, ha dovuto tagliare pesantemente sui finanziamenti. E così se nel 2012 destinava qualcosa come 30mila euro, si passa ai 25mila euro dell’anno successivo, mentre quest’anno, in ritardo di 10 mesi, ne sono stati stanziati soltanto la metà, ossia 12.500 euro. E i soldi sono arrivati solo ad ottobre. La drastica riduzione dei fondi starebbe provocando dei forti disagi all’ente, dato che il finanziamento non è sufficiente a gestire il monumento e i suoi dipendenti, che tra l’altro si trovano in pesante ritardo con i pagamenti se si pensa che l’ultima mensilità riscossa dai sacristi risale a luglio. Considerando che la Rotonda si presta anche alle funzioni religiose, c’è da segnalare un altro dato negativo, ossia la riduzione dei fedeli che frequentano le celebrazioni, con la conseguente diminuzione delle offerte. Tuttavia non si dà per vinto Giovanni Boschetti, ex presidente del sindacato che segnala il problema e vuole correre ai ripari: “Il monumento storico ed artistico della città non merita di essere trascurato – sottolinea Boschetti - La Rotonda custodisce una galleria della pittura barocca veneziana in cui sono visibili grandi tele del 1600 e 1700 dal valore di 5milioni di euro. Inoltre all’interno è presente un organo di Gaetano Callido usato per numerosi concerti importanti”.
novembre. La monumentale opera è occasione per riscoprire, come ben sottolinea la curatrice Spaggiari, il troppo trascurato autore adriese la cui fama si è estesa ben oltre i confini italiani per rappresentare, soprattutto in Spagna e in Inghilterra, tanta parte della cultura del nostro Seicento. Personaggio di spicco della letteratura cinquecentesca, il Cieco di Adria deve la sua notorietà alle opere drammatiche da lui scritte e rappresentate, oltre che all’attività di oratore e epistolografo testimoniata da due raccolte a stampa, le Orationi volgari (1586) e le Lettere Famigliari (1601). A causa di questa prospettiva parziale, instauratasi precocemente nella storia della critica letteraria, è stata finora elusa la questione delle Rime, dal Groto assiduamente composte fino alla vigilia della morte. Si tratta di oltre mille e trecento poesie, delle quali una Prima Parte uscì in due edizioni curate dall’autore stesso (1577 e 1584). La Seconda e Terza Parte furono invece raccolte e edite dal Dei nel 1610, in una silloge per più versi benemerita. Ad esse è legato lo straordinario successo del Groto.
LA mOsTrA Rivive la figura di Matteotti
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’ stata allestita fino all’8 dicembre per visitare, a Fratta Polesine, la mostra storicodocumentaria “Giacomo Matteotti” in occasione del novantesimo anniversario della morte del politico socialista e antifascista polesano. Allestita in villa Badoer la mostra, nata per il cinquantenario dell’assassinio, fu originariamente presentata il 25 novembre 1976 all’Archivio centrale dello Stato e successivamente a Rovigo, Urbino e in altri centri italiani. Si compone di una vasta selezione documentaria di oltre 385 pezzi, provenienti da più collezioni e archivi di stato, tra cui quello di Rovigo. Come sottolinea lo storico Adriano Romagnolo: “La mostra del 1976 resta una testimonianza unica di collaborazione tra istituzioni e di sinergia di forze, con uno straordinario e ancora validissimo apparato didascalico e soprattutto iconografico e costituisce una valida sintesi tra l’esigenza di presentare a un pubblico non iniziato la figura del socialista divenuto mito con il suo martirio e quella di promuovere nuovi indirizzi di ricerca in grado di aprire filoni inesplorati o quasi”. L’istallazione, è stata restaurata grazie alla collaborazione tra associazioni e istituzioni del Polesine. In abbinamento alla mostra è stato presentato il documentario inedito, realizzato da Romagnolo Me.Ru. su “Giacomo e i Matteotti nel Polesine”.
LA rAssEGnA Assieme Conservatorio venezze, Concordi e fondazione Banca del Monte
pER “MUSICA E pITTURA” E’ ARRIvATA lA CHIUSURA IN BEllEZZA
S La salvezza potrebbe arrivare prevedendo l’ingresso all’interno solamente a pagamento La situazione rimane grave: se entro fine anno non arriveranno altri aiuti economici da parte del comune, si paventano le dimissioni del cda composto da Orazio Capellari, presidente del sindacato della Rotonda, e da quattro consiglieri. Gabriele Cappato e Luciano Zanforlini, due dei componenti del cda, hanno già dato le loro dimissioni mentre Graziella Andreotti non intende dimettersi finché non sarà il comune a provvedere. Da parte sua racconta come abbia fatto da guida nella chiesa e come abbia denunciato alla Soprintendenza i danni al Tempio. “Ho scritto al commissario Claudio Ventrice che non abbandonerò la nave che affonda e che sono pronta a traghettarla da sola fino al nuovo sindacato; è mio dovere rimanere”. E propone come soluzione al taglio dei fondi l’ingresso a pagamento: in questo caso la Rotonda potrebbe essere addirittura autonoma rispetto alla Me.Ru. gestione comunale.
i è chiusa in bellezza la rassegna “Musica e Pittura”: giunta alla XIX edizione, è un’iniziativa di Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio “Francesco Venezze” e Accademia dei Concordi. Due strumenti, violino e chitarra, sono stati i “protagonisti” del concerto di domenica 23 novembre in occasione di “Danze da suonare”: un interessante confronto tra la lezione cinque-seicentesca e il successivo canone vivaldiano. È all’interno di questi due estremi che ha preso corpo la suite strumentale di danze - sintesi di precedenti ritratti di vita reale colti da svariate tradizioni europee - che trova il suo apice in Johann Sebastian Bach. Il programma è stato eseguito dalla violinista Claudia Lapolla e dal chitarrista Mauro Lombardo. La rassegna, conclusasi il 30 novembre scorso, è proposta come un unico corpus insieme agli incontri di Musica e Poesia, realizzati nel mese di ottobre. I tre enti promotori, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio Venezze e Accademia dei Concordi, consolidano la collaborazione proponendo l’elevato messaggio di coesione che rafforza la consapevolezza del valore identitario del territorio , intendendo divulgare la cultura, con particolare riferimento al patrimonio e ai talenti del Polesine. Giunta alla XIX edizione, la tradizionale proposta di coniugare musica e pittura s’innova di continuo in quanto propone un tema diverso ogni anno mentre porta alla conoscenza dei cittadini di Rovigo il patrimonio pittorico della locale Pinacoteca Concordiana, cui si accompagnano brani di grande valore musicale, eseguiti da maestri e allievi del Conservatorio, vanto cittadino noto a livello mondiale. Tema della rassegna era il ritratto nel Barocco veneto, tratteggiato sia nell’aspetto figurativo che musicale. Attraverso l’arte dei suoni è infatti possibile “dipingere” ritratti naturali e antropici, attraverso lo sviluppo di figure melodiche e armoniche che da un lato sottendono a canoni ben precisi sul fondamento del basso continuo che
L’iniziativa si è idealmente legata agli incontri avvenuti nella cornice di “Musica e poesia” organizzati a ottobre governa sia le composizioni vocali sia quelle strumentali, mentre dall’altro acquistano una straordinaria forza espressiva attraverso sinuose e complesse linee orizzontali da cui scaturisce un ricco catalogo delle molteplici passioni umane, a iniziare dal grande capolavoro dei Madrigali guerrieri e amorosi di Claudio Monteverdi, e di numerosi aspetti del mondo naturale, vegetale e animale. Per quanto riguarda la pittura, il tema del ritratto nel Seicento Barocco veneto è stato messo in luce dai pittori di cui la Pinacoteca dei Concordi conserva ed espone alcune opere. Me.Ru.
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Delta, altro terremoto: via pure Artico di Cristiano Aggio
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embra non esserci pace per il Delta. Nella gara contro l’Abano, tredicesima d’andata di serie D, è andato in scena un altro tsunami, dopo l’esonero dell’allenatore Luca Tiozzo, avvenuto alla nona giornata. A saltare, il direttore sportivo Fabio Artico che ha portato alla corte del presidente Mario Visentini, giocatori del calibro di Cozzolino, Lauria, Capellupo, Pandiani, Procida, Cammaroto. I motivi? Ufficiali non ce ne sono. Tra gli ufficiosi un undici di partenza nella partita persa con l’Abano non gradito, con il forfait di Politti e Baldrocco, sostituiti da Procida e Pandiani, certamente non due under. “Nessuno mi detta la formazione, questo è poco ma sicuro, ne va della mia dignità”, ha detto l’allenatore Alessandro Rossi, dopo la domenica stregata. “E anche contro l’Abano ho fatto scelte ponderate dopo il lavoro svolto in settimana. Se qualcuno pensa che mi si imponga la formazione, ha sbagliato tutto”. La società deltina ha perso un pezzo di organigramma societario non indifferente: del resto, come giudicare negativo il lavoro di Artico che ha costruito una squadra di qualità e anche quantità? Un lavoro non
CALCIO
AD APrILE 2015 PArTE A rOvIGO IL COrsO PEr ALLEnATOrI UEfA
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facile per il piemontese cominciato ai primi di luglio quando Lorenza Visentini gli affidò l’incarico: i due si conobbero nel 2013 al corso per direttore sportivo a Coverciano. Un Artico che dovette correre fin dall’inizio: doveva costruire una squadra quasi da zero, nell’incertezza della categoria in un periodo di cambiamento societario che se ne andò da Porto Tolle per venire a Rovigo. Insomma, caos. In più c’era in ballo la questione ripescaggio, data per certa dai Visentini ma che il 31 luglio premiò Torres,
Basket. Ha vinto la Coppa Campioni di categoria
UnA rODIGInA sUL TETTO D’EUrOPA
A
ncora gloria per la rodigina Benedetta Tridello, che con la maglia della Reyer basket Venezia ha conquistato, in Ungheria, l’ambita Coppa Campioni Under 16. Il prestigioso torneo, organizzato per la terza volta a Sopron, rappresenta una sorta di Euroleague di categoria, vista la partecipazione delle migliori squadre dell’est provenienti da Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Lituania, Russia, e dalla stessa Ungheria. In finale le veneziane hanno battuto 69-65 lo Sparta Praga, trascinate da Elisa Pinzan, autrice di ben 32 punti, dimostrando una forza e una coesione di gruppo che hanno sorpreso tutti gli addetti ai lavori, sovvertendo i pronostici avversi della vigilia grazie soprattutto ad una prova superba a livello di carattere e di concentrazione. Il contributo di Benedetta in questa manifestazione è stato più che positivo: ha giocato cinque partite segnando 21 punti totali. “Per me è stata una esperienza unica, dice la rodigina, perché questo torneo è il più importante in Europa in cui partecipano le migliori società che hanno vinto il campionato nazionale: ho affrontato le migliori giocatrici d’Europa con una statura da un 1 metro 85 in su. E’ la prima volta che vince una squadra italiana e sono onorata e orgogliosa di aver contribuito alla vittoria”. Benedetta Tridello, classe 1999, proviene dalla Rhodigium basket e lo scorso anno ha giocato in prestito nella Reyer Venezia,
Ecco come fare per partecipare
Fabio Artico Martina e Aversa Normanna. Poi il suo lavoro ha portato alla corte dei Visentini giocatori importanti e anche di categoria superiore come Pandiani e Guccione e una batteria di giovani, su tutti i portieri Vimercati e Bianco. Si doveva occupare del mercato certo, ma dovette far fronte a molteplici emergenze, organizzative soprattutto. Il mercato appunto: il punto debole di questo Delta è rappresentato dal centrocampo, ma Artico aveva indicato alla proprietà i suoi suggerimenti, ma sono arrivati altri giocatori.
rganizzato dall’Aiac (associazione allenatori di calcio di Rovigo), delegata del settore tecnico della Figc, dal 19 gennaio 2015 al 18 aprile, si svolgerà a Rovigo il corso allenatore di base Uefa – B. Il bando si può scaricare al sito www. assoallenatori.it o www.settoretecnico. figc.it e formerà quaranta nuovi allenatori, abilitati a guidare formazioni di tutte le categorie dilettantistiche e dei settori giovanili: le lezioni verteranno sulla parte teorica con materie di tecnica e tattica calcistica, metodologia di allenamento, psicologia dello sport, con una serie di Giuseppe Nasti stage comprensivi della visione di alcune sessioni di allenamento specifiche, a discrezione del docente. Che sarà Franco Varrella, che già lo scorso anno era stato docente al corso che si era tenuto, sempre in Polesine precisamente a Fratta Polesine. Varrella, classe ’53, da calciatore giocò nelle giovanili della Juventus a fine anni sessanta e iniziò la carriera di allenatore nel corso degli anni ottanta, alla guida di formazioni dilettantistiche dell’EmiliaRomagna. Dall’estate 1995 al dicembre 1996 è stato il vice di Arrigo Sacchi. Per informazioni è possibile fare riferimento a Giuseppe Nasti (presidente Aiac Rovigo) cell. 335.8110363, Roberto Bacchiega (segretario) cell 347.0677070. Cr.Ag.
Adria Nuoto Partono ke sfide del nuovo anno
il vecchio... ...come nuovo!!! giornata di gare
Prima per gli esordienti A e B 2014 I novità promozione
Ristrutturazione serramenti certificata con cappotto in PVC
nizia con Buoni Risultati la Stagione dei Giovani Nuotatori Adriesi. Domenica 16 novembre si è svolta a Rovigo la prima giornata di gara del girone d’andata del campionato interprovinciale Veneto per i giovani nuotatori appartenenti alle categorie esordienti A e B. Buon esordio degli atleti Adria Nuoto al primo appuntamento della stagione che pur senza acuti hanno dimostrato di essere sulla strada giusta per prendersi buone soddisfazioni nel corso dell’anno. Le gare sono iniziate con gli esordienti B, tutti alla prima esperienza nella categoria e per questo motivo i loro risultati sono sicu- mentre nei 100 stile libero ottiene l’ 8° poramente da considerare di buon auspicio per sto con un’ottima prestazione cronometrica PREche il personale. il seguito della stagione. VEvale NTIVI poi le buone prove di David Ricordiamo Cominciamo con Sofia Ferrari che ottieGR TU PezzotITeI Tommaso Brunelli alla sua prima ne due ottimi quarti posti nei 100 stile libe- A ro e nei 200 mentre Niccolò Pellizzari gara, giunti rispettivamente 26° e 39° nei Via misti 11 Settembre, conquista45018 la 6° posizione 50 stile(RO) libero 100 stile libero mentre nei 100 misti arrivaPORTOneiTOLLE e la 7° nei 200 misti. no al 12° e 25° posto. Giulia Stocco arriva al 10° posto nei 50 Concludiamo con le ragazze, nei 100 stile libero e al 9° nei 100 dorso con due stile libero Anna Tessarin arriva sedicesima, Alessio buone prove di carattere. Beatrice Dan ventiseiesima, Sara Tobaldo è Nella categoria degli esordienti A spicca trentaduesima e Sara Casetto trentatreesiwww.vinta rivitainfissi.it la bella medaglia da Federico Dan nei ma. Nei 100 misti buona prova di Beatrice 100 mistiinfo@rivitainfissi.it dove per un solo decimo deve ac- Dan e Anna Tessarin che conquistano il 7° seguici su contentarsi del gradino più basso del podio e 10° posto mentre Sara Tobaldo e Emma
autunno/inverno
Benedetta Tridello, cestista rodigina, ha conquistato la Coppa dei Campioni Under 16 con la maglia della Reyer dove ha vinto lo scudetto e anche quest’anno veste la maglia orogranata nel ruolo di play-guardia. “Sono contenta di essere alla Reyer, perché mi allena e mi prepara ad essere sempre più competitiva”. Ad accrescere la soddisfazione di coach Da Preda e del vice Marco Battisti, il fatto che la Reyer fosse composta da ragazze di un anno più giovani rispetto alle altre atlete partecipanti. “Questo successo, pur di prestigio - dice coach Da Preda - rappresenta solo un traguardo intermedio nel progetto di crescita sportiva e umana di ogni atleta e, pertanto, va vissuto come tale.” Cr.Ag.
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Casetto arrivano al 21° e 16° posto. La giornata si è conclusa con le staffette 4x50 mista. I ragazzi conquistano la terza piazza del podio ( Dan Federico, David Pezzot, Stefano Belluco e Thomas Ferrari) con una gara in cui mettono in mostra tutta la loro voglia di vincere mentre le ragazze sono seste con una prova di carattere al cospetto di squadre con atlete decisamente superiori dal punto di vista fisico. La prima giornata ha quindi dato ottime indicazioni ci sarà da lavorare divertendosi per continuare a crescere e a migliorare. La prossima prova a metà dicembre nella piscina di Sant’Urbano.
dopo
Finestra a due ante
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Politica
Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra
Ora l’obiettivo è sconfiggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita di Maria pavan
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ambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri a firma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfida per le primarie del centrosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo. “E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’europarlamentare nella sfida a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”. A fine giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzativa - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.
“Un grandissimo risultato e un grandissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”. Con queste parole il segretario regionale del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fine novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfida vera: la sfida a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfida ad una Regione lacerata dalle lotte
Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...” interne alla sua maggioranza; la sfida ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle imprese della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”. Si sono espressi per scegliere il candidato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione. “Le primarie sono state un grande esercizio di partecipazione - ha sottolineato con
soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi, il Pd si conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di partecipazione da nessuno e sfido qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”. Dall’altra parte della barricata il Governatore in carica dichiara che la sua “campagna sarà non fare campagna. Farò il governatore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”. “Non commento le primarie in Veneto - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a commentare con il solito stile che lo contraddistingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”. Eppure lei, già Lady like, a questa sfida ci crede davvero e è già al lavoro per costruire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini. “Dobbiamo creare - ice nel suo programma elettorale - una volta arrivati al governo, un ufficio indipendente guidato da una figura di grande competenza e autorevolezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per
Alessandra Moretti quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affidati all’ufficio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”. In campo sanitario Moretti ha in programma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura
per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fino agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governatore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.
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IL DIRITTO DI CAMBIARE
Il Veneto in primo piano 27 1 Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità
Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere” Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante: la presenza femminile passa dal 20 al 34% di Nicola Stievano
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pprovare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge- genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando, Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossiregistrato un astensionismo mai visto ma legislatura emergesse ancora una prima. “Di tutti i dati e le discussioni Non si aprirebbero volta uno scenario obiettivamente sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - corsie privilegiate, imbarazzante, come quello che, semcredo che quello in grado di mettere la doppia pre nella tornata di domenica scorsa, tutti d’accordo sia il numero delle preferenza si è verificato in Calabria. Qui infatti donne elette in Consiglio regionale: sarebbe facoltativa è stata eletta solo una donna su 31 ben 17 su 50, con una crescita-boom consiglieri: non a caso, malgrado la della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’introE tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so- duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-
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derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non significa aprire corsie privilegiate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di effettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una riflessione rapida che porti ad una altrettanto rapida approvazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifiuterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustificato”. Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-
Lucio Tiozzo ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e assessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commissione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.
vitalizi
IDv, sTOP AL CUmULO E rEvOCA AssEGnO PEr CHI HA PATTEGGIATO
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on una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via definitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel
contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parlamento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento). “Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i finanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che
chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pubblico, possa beneficiare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.
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29 Rovigo ricchissima di eventi, Adria rilancia e mette al centro il suo classico presepe sull’acqua. I comuni deltini non sono da meno
Il Natale polesano torna in tutto il suo splendore e con tante novità P
ollice verso di Asm Set ai fondi per le luminarie a Rovigo: quello di quest’anno ha rischiato di annunciarsi come un Natale sottotono, segnato dalla crisi. Così i negozianti di Corso del popolo si autofinanziano per accendere le luci: da fine novembre, infatti, sono state installate contribuendo a conferire alla strada principale un’aura festosa. L’iniziativa presa da questi esercenti fa il paio con un’altra simile messa in piedi sempre in centro città: in via Cavour i titolari hanno sborsato soldi di tasca propria per fare il lifting alla loro strada. Così, tutti i fine settimana di dicembre gli usci saranno rischiarati dalle fiamme delle lanterne appese e farà la sua comparsa il villaggio fantasy degli elfi. E Babbo Natale, è quasi superfluo ricordarlo, sarà il must di tutte le edizioni polesane. Così, se nel capoluogo l’anziano lappone distribuirà caramelle, ad Adria grandi e piccoli potranno scrivergli una letterina. Qualsiasi testo andrà bene, quello che conta è che sia stilato o disegnato rigorosamente a mano e non con il computer. Le missive potranno essere imbucate nella magica cassetta della posta di Natale, in corso Vittorio Emanuele II. Con un occhio al profano e uno al sacro, la città etrusca, come ogni anno, ha installato il presepe sull’acqua del Canalbianco. La vigilia, come di consueto, il vescovo Soravito benedirà il bambinello.
L’anziano barbuto con la casacca rossa non poteva mancare neppure nel Delta: a Taglio di Po farà la sua apparizione nel corso del week-end del 13 e 14 dicembre, a Cioccolatajo. I bambini lo potranno trovare nel Santa Klaus Village ad affiancare le numerose bancarelle di miele e dolciumi. Il 23 dicembre sarà proiettato, nella sala conferenze, il film Frozen. Mentre Il 5 gennaio toccherà alla Befana distribuire calze e doni, a partire dalle 21 al PalaVigor Spicca per originalità, invece, l’iniziativa pensata dall’amministrazione comunale a Porto Viro: si tratta della navetta dello shopping, grazie alla quale i cittadini potranno lasciare a casa l’automobile per dedicarsi a comprare i regali. Il punto di partenza e d’arrivo sarà in piazza Marconi, passando per via Roma, piazza Garibaldi e via Gorghi. Le fermate del bus, addobbato per l’occasione, saranno riconoscibili per la presenza di cartelli rossi a segnalarle. Il servizio bus sarà gratuito il 7, l’8, il 14 e il 21 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. E come da tradizione e fortemente suggestivo il 6 gennaio? a Loreo si svolgerà il Grande falò con la befana, “la vecia” che arde al centro del Canale Naviglio e a seguire spettacolo pirotecnico. Uno spettacolo davvero unico da seguire da sotto gli antichi portici.
A PADOVA IN ANTEPRIMA LA DISCOVERY SPORT
Natale Adria
Un mese ricco di iniziative
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icembre è un mese magico, a detta di tutti, siano credenti o meno. E gli adriesi non fanno eccezione, ben sapendo che, come anno, la cittadina etrusca si vestirà a festa, le strade si riempiranno di pini addobbati e i negozi di luci e di panettoni. Adriashopping e la pro loco sono pronti allo start, mettendo d’accordo sacro e profano: dal presepe sull’acqua del canale, come da tradizione visibile dal ponte del castello, all’incontro con babbo Natale, ai doni della Befana, senza contare l’ampia offerta dei negozi per la corsa al regalo: la macchina dello svago si è messa in moto. L’assessore alle attività produttive Federico Simoni spiega che “l’amministrazione comunale si prenderà in carico, come ogni anno, il costo delle luminarie non solo in centro ma anche nelle otto frazioni attorno. Inoltre, metteremo a disposizione anche operai e attrezzature per appenderle. Adria Shopping sta lavorando da tempo per garantire il pieno successo delle iniziative che coinvolgeranno bambini e adulti”. Il presidente dell’associazione, Enrico Franzoso, fa sapere: “Abbiamo lanciato il concorso per l’allestimento del più bel presepe in vetrina nel periodo dal 13 dicembre al 6 gennaio. Possono partecipare tutti i commercianti, aderendo al bando che scadrà il 18 dicembre”. Non poteva mancare una gara anche per i più piccini: “Babbo Natale aspetta i bambini
nelle vie del centro e sarà pronto a parlar loro, raccontando della sua casa in Lapponia, e a farsi scattare fotografie. Inoltre, abbiamo pensato che, essendo questo il periodo delle letterine da indirizzargli, grandi e piccoli potranno scrivergli”. Non importa cosa, libero spazio alla fantasia e alla genuinità, l’importante è solo che il testo sia stilato o disegnato rigorosamente a mano e non con il computer. Le missive potranno essere imbucate nella magica cassetta della posta di Natale, in corso Vittorio Emanuele II (di fronte all’ex Cassa di risparmio). La pro loco il 13 dicembre allestirà in piazza Bocchi il solito mercato dell’hobbistica e dell’antiquariato, ma in chiave natalizia. “Il nostro fiore all’occhiello” – racconta una volontaria – è il presepe sull’acqua del Canalbianco. La vigilia, come di consueto, il vescovo Soravito benedirà il bambinello nel corso di una sacra cerimonia”.
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rande successo di pubblico alla presentazione della nuova Discovery Sport, in anteprima per il Veneto. Oltre mille persone erano presenti venerdì 21 novembre a Padova al Kube – Net Center per la presentazione organizzata dal Gruppo Autoserenissima, concessionario Land Rover per le provincie di Padova, Venezia e Vicenza. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato del Gruppo Autoserenissima, Stefano Brunazzetto. Il design della location ha fatto da cornice ad uno spettacolo emozionante. Tra giochi di luci e ombre, passi di danza classica e note di violino suonate dal vivo è stata svelata al pubblico presente la nuova Discovery Sport, il SUV compatto premium più versatile del mondo, e primo membro della nuova famiglia Discovery. Unica nel segmento, la Discovery Sport abbina linee dinamiche e configurabilità dei 5+2 posti all’integrità ingegneristica e progettuale, il tutto in un veicolo dall’impronta a terra compatta. Con la nuova Discovery Sport debutta un ventaglio di novità Land Rover mirate alla massima resistenza, sicurezza ed efficienza. La Discovery Sport è stata progettata per la massima sostenibilità sia ambientale sia in termini di economia di gestione. Fra i particolari caratteristici emergono il cofano a conchiglia, la griglia a due barre con maglie esagonali e gli stilemi caratteristici
che integrano proporzioni perfettamente bilanciate. Il cofano scende rapidamente, con un gradino pronunciato, verso la linea di cintura, creando un assetto spettacolare, mentre il tetto leggermente assottigliato verso il basso, conferisce al veicolo ancora maggiore dinamismo.
30 Shopping di Natale: i consigli degli esperti
Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualità di Germana Urbani
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’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro. Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più eleganti esercizi commerciali del Veneto.
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Isabella
Ninfea Adria
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econdo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.
Piera
Giancarlo
Arte della Tavola Piove di Sacco
Ekle Conselve
er un regalo d’effetto che arricchisca le tavole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza, le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cenerentola, una favola in edizione limitata. Per chi invece ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.
egalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro consiglio è scegliere tenendo conto che la stagione non è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bello. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.
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Maria Stella
Rossella
Stil Bimbi Porto Viro
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uest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda. L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.
Mela Rossa Mira
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n gioco per i più piccoli è sempre graditissimo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a maneggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.
31 Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un oggetto, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di
una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!
segue dalla pagina precedente
Laura
Natale Compagno
Argenteria Touch Conselve
Enoteche Piave Spinea
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uest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!
ul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunello, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.
Ivano e Manola Bruggin
Michela
Fratelli Magagna Carni Cartura
La Gusteria Miranese
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redo che se si decide di regalare del cibo, si debba scegliere solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conoscere la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.
Roberto Peron
Sunline & Beauty Vigonza
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osa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.
l trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consigliamo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esempio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.
Michele Ragazzo Mi.Ko, parrucchiere uomo-donna Robegano
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e un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Torna alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.
32 1 Cultura veneta Fotografia artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo
L’istante colto da Stefano Benazzo L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso
di Alain Chivilò
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a Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benazzo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografie scattate nel corso del suo agire internazionale. Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte perennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esistente che lo porta a filtrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possibilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografia. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codificato in un
click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifica costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore. L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata positivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazione in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesaggio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esortava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografica d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Treviso, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.
La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-
Collezione peggy Guggenheim
Natale museale a Vicenza
“AZIMUT/H. CONTINUITà E NUOvO”
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e dovessimo individuare quali artisti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fino al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”. Una sequenza di 77 opere che vanno a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fine degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da questa nel dicembre 1959, sempre Manzoni
e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H finale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contemporanee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore
artistico che, dal dopo guerra, unì personalità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infinite estroflessioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la percezione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori. Al.Ch.
on queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il progetto di questa mostra, una volta di più, nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidissimo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccolga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inaugura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una finestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fine Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fino ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-
to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arrivando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra definisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omaggia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di Al.Ch. visitatori.
Locale immerso nel verde a 5 minuti da Rosolina Mare Completamente Rinnovato ...
Menù di Natale ANTIPASTO
fonduta di igp di Chioggia con Tortino di radicchio rtara di mazzancolle formaggio e ta arinate tacei e verdurine m os cr di na la tta ca a Piccol di polentina scottate con crema Code di aragostina o morbida e calamar
PRIMI PIATTI iofi rc ttino di scampi e ca
Riso gamberi Pasticcio di zucca e
SECONDO PIATTO e
Sorbetto al limon patate e scampo Rombo al forno con alla griglia e gambero gigante ante Dolce natalizio spum Caffe amaro Acqua vino
Tantissime Specialità di pesce Pizze cotte nel forno a legna E dolci fatti in casa
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Cenone di San Silvestro
Aperitivo , con ch ampa
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ANT
bretagna
Degustazione di IPASTO affumicati salmon e, spada tonno e crostini scottati Chenelle di bacc ala’ mantecato su polentina crocca nte Vellutata di vong ole sgusciate al ti mo Astice in thermid or
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SECONDI PIATT O
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sport piazza 34 1 Sport Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa
CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la città Anche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo
Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova
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fine novembre la “Corri x Padova” ha fatto tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili. Già molte federazioni del mondo paralimpico hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strutture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.
zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occasione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) insegnando ad andare in bici e rispettare il codice della strada ai bambini di tutte le scuole della città. L’aspetto educativo dell’Associazione si completa con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come
OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA
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na festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella intitolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se consideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo. Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani). Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assindustria Sport.
COSA OffRE Il vIllAGGIO CXp
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opo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota direttamente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca. Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Carnia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfitta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fino ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.
Damy Cucciolo di circa 3-4 mesi, taglia media contenuta, circa 12-15 chili. Ancora cuccioli non voluti ed abbandonati a causa della mancata sterilizzazione. Questo maschietto aspetta una famiglia che lo voglia adottare.
Jack Un anno, maschio, taglia media contenuta, circa 15 kg. Jack ha una storia di abbandono tormentata. Ora è un ospite fisso a.p.a in cerca di casa. Carattere buono, equilibrato, adatto per tutti i contesti familiari. Se cerchi un peloso d’amare Jack è perfetto. Saprà ricambiare in modo esagerato il bene che gli vorrai.
Oliver Maschio di 3 mesi circa. Futura taglia grande, 25 Kg circa, ultimo di 5 fratellini. Sembra che nessuno si interessi a lui. Oliver è una meraviglia tutta bianca. Futura taglia Labrador, dal carattere socievole. Passate in rifugio e venite a vederlo.
Diesel Maschietto piccolo, circa 5-6 kg, circa 3 anni. Sembra un volpinetto, tutto peloso e tanto piccino. E’ stato legato ad un distributore in tarda serata! Ora Diesel cerca casa ed affetto. Il suo carattere è tranquillo e buono.
Simba Maschio, di circa 2-3 anni. taglia medio-contenuta, circa 15-18 kg. Carattere un po’ schivo, diffidente. Non dà confidenza subito alle persone, ma dopo capisce che si può fidare e si lascia coccolare. L’inverno è arrivato vogliamo lasciare che soffra dentro una gabbia? Cerchiamo una famiglia amorevole.
Argo Bassottone maxi, maschio. Circa 3-4 anni recuperato in un maneggio, visibilmente disorientato. Argo è un peloso tranquillo, non aggressivo e molto denutrito. Moltissimi visitatori del rifugio lo ignorano. Argo non è un peloso bellissimo, ma ha un carattere d’oro. Cerchiamo una persona che apra il suo cuore e vada oltre al fatto estetico!
Nino Cucciolo maschio bellissimo, circa 2-3 mesi, futura taglia medio-contenuta. Max 15 kg. Questo cucciolo è penalizzato, gli manca un pezzettino di zampetta. Davanti Nino è un cucciolo normalissimo e fa esattamente tutto quello che fanno i suoi 2 fratellini. Cerchiamo qualcuno che gli voglia bene, anche con la sua piccola imperfezione.
Maya Femmina, sterilizzata, circa 8 kg, 2 anni. Carattere peperino e un po’ diffidente. Maya nei 2 anni della sua vita è stata un pacchetto postale. Spostata da una famiglia all’altra comprese pensioni di ogni tipo. Per Maya serve un posto sereno ed equilibrato. Basterebbe solo un po’ di pazienza e Maya diventerebbe la compagnia ideale.
Prossimamente: I consigli dell’esperto scrivici alla mail: redazione@givemotions.it Tel. 049 8704884 Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - 3289620233
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Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il decennale di attività nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territoriale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commerciale di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostante l’attuale quadro economico generale dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presidente della società –. La chiave vincente di
Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clienti. Gli elementi decisivi sono infatti la capillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti». Sia per le utenze private sia per le aziende, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni tipologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti. Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al
venerdì, e dalle 9 alle 12,30 il sabato. Anche l’area clienti online sul sito www.argosenergia.com è gestita direttamente da addetti Argos ed è ottimizzata per rendere intuitivi e immediati il fai-da-te e il controllo di ogni fase della fornitura. A partire dall’autolettura, che garantisce all’utente il controllo totale dei suoi consumi e della relativa spesa, mettendolo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa in bolletta. E anche quest’ultima è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettivamente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa. «Con noi il cliente è tutelato a 360 gradi – continua Peruzzo –, perché non solo conosce direttamente la persona con cui ha
stipulato il contratto, ma può anche contattarla personalmente per ogni esigenza di informazione o chiarimento. La nostra filosofia è semplice: l’utente, che sia una famiglie o un cliente business, si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni sua esigenza trova sempre accoglienza diretta e qualificata. Il suo interlocutore non sarà mai impreparato, né tanto meno gli risponderà un call center ubicato chissà dove, senza alcun legame con il territorio e con il servizio erogato». Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, personalizzazione del rapporto, trasparenza della fatturazione, competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.
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polesine
Natale a Fratta luminarie sulla storia
LA CITTADINA CARA AL PALLADIO E A LUCREZIA GONZAGA E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETE IN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALE DEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLO ALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE MA NON MANCHERANNO EVENTI PIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICI E RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ C’È PURE UNA MOSTRA DI VECCHI FERRI DA STIRO
nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione “le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)
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e la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto apposta per girarci dei film a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei riflettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografica ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del film “Notte senza fine” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un film sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidonna mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura
veneziano Giampaolo Manfrone. A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazione dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ovvero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manifestazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di eventi. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre figlio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimitero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografica dedicata a Giandomenico Tiepolo e
alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritrovata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografico). L’appendice sarà dedicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro. L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emigranti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato Continua alla pagina seguente
Sì, viaggiare 37 3 POLESINE
Natale a Fratta luminarie sulla storia
IL FASCINO DEL MULINO
segue dalla pagina precedente
“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consiliare del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro storico la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre. Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e filare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia ambienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Fratta va fiera per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inaugurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-
giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno. Non di sola storia sarà comunque condito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Natale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari riflettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante
le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fidelizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura. Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Paolo è in programma un grande concerto di Natale. Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e naturale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momento più atteso, e qui anche l’aristocratica Fratta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Natale con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.
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on v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove finirono i carbonari arrestati per cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta interessanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confluenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografico.
ACCREDITATO DALLA REGIONE VENETO AI SENSI DELLA L.R. 19/2002 - D.D.R. 601/2014 • D.D.R. 602/2014.
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LABORATORIO CAD-CAM
1 Concerti e non solo Concerti e non solo 39 1141
MILLE E ANCORA MILLE... Pagina a cura di Graziano Edi Corazza
In vEnETO EvEnTI Gran Teatro Geox di padova, 11 dicembre 2014
15 gennaio pADOvA – Gran Teatro Geox
verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014
Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop. Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che ha chiamato in molti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufilm “Elton John – The Million Dollar Piano”. Nell’ultimo disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisitazione di “Highway to Hell” degli AC/ DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianoforte Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di telespettatori, l’attrice Naya Rivera in “Supermassive Black Hole” dei Muse e Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ovviamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac. Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/ DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pubblico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.
Ripianificate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014. Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata proprio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto. Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour italiano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture. Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURRECTION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti” QUESTE LE NUOVE DATE del 2015 11 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE – ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox
Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infinità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce ufficiale del M-Base Collective. Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la firma per la storica Blue Note: il repertorio diventa più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop. Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto
2CELLOs
POsTICIPATO A GEnnAIO 2015 IL COnCErTO DI AnAsTACIA A CAUsA DI UnA fOrTE LArInGITE
CAssAnDrA WILsOn, LA sIGnOrA DEL JAZZ
con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.
“50 AnnI DI rOCK: 1964 / 2014”
nUOvO AGGIOrnAmEnTO ED EBOOK A DICEmBrE 2014 E LIBrO In InGLEsE nEL 2015
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raziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”. Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015. “Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.” Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato. E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo
“50 YEARS of ROCK”. Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage). Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 concerti, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock. Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock. Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.
Nella foto il chitarrista Filippo Piva ed il bassista Luca Belloni
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40 1 Crucilibro
Un libro è come un profumo: strettamente personale Regalare un romanzo a Natale significa donare una storia che parli al cuore e faccia sognare come non mai
Domenica Starnone
Giorgio Ponte
Luca Scarlini
Patrick Modiano
Vanda, abbandonata dal marito
Marta, trentenne siciliana
Luisa Casati
Dora Bruder, quindicenne
Alter Ego
Aldo, il marito
Un instancabile ottimismo
L’alta società parigina
L’autore
Location
Napoli e Roma
Milano
Milano e Venezia
Parigi
I ricordi, i giorni passati insieme
Un gruppo di amici
Gli artisti di inizio ‘900
I testimoni, la storia
Dopo aver scoperto che la sua “grande occasione” lavorativa è in realtà una bufala di dimensioni ciclopiche, Marta decide di non dire niente ai suoi e di cercarsi un lavoro qualsiasi, in attesa di una nuova opportunità
Luisa era nata ricchissima nel lusso di una borghesia settentrionale benestante e operosa. Già a 14 anni sfoggiava una fisionomia impressionista, “sembrava la modella ideale per Egon Schiele”
Dora, un’adolescente ebraica di origine francese in fuga nella Parigi dell’Occupazione, forse con l’illusione di sfuggire ad Auschwitz scompare. A partire dall’annuncio di ricerca dei genitori l’autore inizia la sua inchiesta
Eroe - Eroina
Co-Protagonisti
Intrigo
Finale
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
Il marito di Vanda se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Vive a Roma con una sconosciuta. Si sono sposati forse troppo giovani, ma allora andava così. Oggi la famiglia è un peso. Niente è piú radicale dell’abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che si è provato a mettere da parte. Ma si può perdonare? Una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti che sembrano insuperabili ma che ci fanno compagnia per la vita
Domenico Starnone Lacci Einaudi, pp. 138 € 17.50
La ragazza, rimasta orfana Si ritrova a fare tante cose finché Patrick Modiano cerca indizi, i più ricchissima, sposa Camillo Casati decide di chiedere aiuto a un santo lontani nel tempo, effettuando ricerche Stampa. Dopo aver avuto una speciale... Armata di un gruppo di in uffici, tra documenti personali, bambina La Marchesa Casati è amici fedeli e di un instancabile otti- “ormai pronta ad assumere il ruolo lettere, testimonianze, registri di polizia mismo, Marta decide di conquistarsi di moderna femme fatale della Belle e archivi, ma dopo anni raccoglie solo il suo posto al sole . lacunose ricostruzioni Epoque italiana, il suo mito si andava consolidando” Una biografia appassionata Un romanzo che parla della tenacia Un’inchiesta appassionata che vuole che riscopre una donna regina che serve a realizzare un sogno, dare un volto, una voce, una storia ad dell’eleganza, pioniera e anzi il sogno della vita e di tutto una persona scomparsa tra le pieghe di anticipatrice di moda che ispirò gli l’aiuto di cui si ha bisogno per farlo una storia troppo feroce artisti più in voga dell’epoca
Giorgio Ponte Io sto con Marta! Giunti, pp.420 € 16.00
Luca Scarlini Memorie di un’opera d’arte Skira, pp.112 € 14.00
di Germana Urbani · www.einaudi.it<>www.guinti.it<>www.skira.net<>www.guanda.it<
Patrick Modiano Dora Bruder Guanda, pp.142 € 14.50
A PADOVA IN ANTEPRIMA LA DISCOVERY SPORT
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rande successo di pubblico alla presentazione della nuova Discovery Sport, in anteprima per il Veneto. Oltre mille persone erano presenti venerdì 21 novembre a Padova al Kube – Net Center per la presentazione organizzata dal Gruppo Autoserenissima, concessionario Land Rover per le provincie di Padova, Venezia e Vicenza. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato del Gruppo Autoserenissima, Stefano Brunazzetto. Il design della location ha fatto da cornice ad uno spettacolo emozionante. Tra giochi di luci e ombre, passi di danza classica e note di violino suonate dal vivo è stata svelata al pubblico presente la nuova Discovery Sport,
Tutti i giorni dalle 18.30 alle 2.00 Mercoledì chiuso
il SUV compatto premium più versatile del mondo, e primo membro della nuova famiglia Discovery. Unica nel segmento, la Discovery Sport abbina linee dinamiche e configurabilità dei 5+2 posti all’integrità ingegneristica e progettuale, il tutto in un veicolo dall’impronta a terra compatta. Con la nuova Discovery Sport debutta un ventaglio di novità Land Rover mirate alla massima resistenza, sicurezza ed efficienza. La Discovery Sport è stata progettata per la massima sostenibilità sia ambientale sia in termini di economia di gestione. Fra i particolari caratteristici emergono il cofano a conchiglia, la griglia a due barre con maglie esagonali e gli stilemi caratteristici che integrano proporzioni perfettamente bilanciate. Il cofano scende rapidamente, con un gradino pronunciato, verso la linea di cintura, creando un assetto spettacolare, mentre il tetto leggermente assottigliato verso il basso, conferisce al veicolo ancora maggiore dinamismo.
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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore
DIRITTO DI FAMIGLIA
DIRITTO D’IMPRESA
Comodato gratuito di un immobile e crisi della famiglia
E
’ frequente, in ambito familiare, che i genitori permettano ad un figlio/a che si sposa, di utilizzare in forma gratuita un immobile di loro proprietà. Nella maggior parte dei casi le parti, forti dei legami affettivi, non sottoscrivono un contratto e pertanto non prevedono né regole né durata dell’utilizzo. Tale contratto anche se non redatto in forma scritta si considererà concluso con la semplice consegna o messa a disposizione dell’immobile. La iniziale fiducia reciproca con la conseguente mancata regolamentazione dei rapporti contrattuali potrà divenire nel tempo fonte di conflittualità. Andiamo ad esaminare una delle più frequenti ipotesi. Cosa accadrà al contratto di comodato gratuito (non scritto) per uso della famiglia in ipotesi di separazione della coppia? Potrà l’immobile dato in comodato gratuito dai suoceri essere assegnato alla nuora o al genero che ivi vivrà con i figli minori o maggiorenni, non economicamente autosufficienti? In caso di assegnazione
AVV. ALBERTA GARBIN dell’abitazione quanto durerà il diritto della nuora o del genero di abitare gratuitamente in tale alloggio? Quando potranno i suoceri rientrare in possesso del loro immobile? Le questioni di cui sopra, in passato non trovavano una soluzione univoca, ora si va sempre più affermando un orientamento preciso. Il coniuge, con cui vivranno i figli minori o maggiorenni non economicamente autosufficienti, ha diritto all’assegnazione della casa, anche qualora la stessa sia stata concessa in uso gratuito dai suoceri come casa familiare. Tale diritto persisterà sino a quando i figli maggiorenni non saranno divenuti economicamente autosufficienti. Per contro la legge tutela i concedenti l’uso gratuito prevedendo, in ipotesi di sopravvenuto urgente ed imprevisto bisogno, il diritto di chiedere la restituzione immediata dell’immobile. Numerose sono le questioni che si palesano nella pratica, il contratto di comodato gratuito non deve essere sottovalutato, è auspicabile l’intervento preventivo di un esperto.
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DIRITTO IMMOBILIARE
Il preliminare di compravendita di immobili
I danni risarcibili a seguito di un sinistro stradale AVV. STEFANIA CESTARI
C
hi è vittima di un incidente stradale ha diritto al risarcimento dei danni. Ciò può apparire banale, ma in realtà le voci di danno che possono essere risarcite non sono così scontate. I danni che trovano ristoro nel nostro ordinamento sono essenzialmente di due tipologie: il danno patrimoniale e il danno non patrimoniale. Il danno patrimoniale a sua volta può essere diretto o indiretto. Nella prima categoria, vi rientrano tutti quei pregiudizi che incidono direttamente sulla sfera patrimoniale del soggetto leso: i danni arrecati alla vettura, il rimborso delle spese mediche, delle spese sostenute per il noleggio di un’auto sostitutiva, i ratei del bollo auto e dell’assicurazione. Sono invece indiretti quei danni che incidono sulle aspettative di guadagno del danneggiato: si pensi ai giorni di malattia nei quali non si sia potuto fruire degli straordinari o dei buoni pasto, oppure, nel caso di lavoro autonomo, non si sia prodotto reddito o questo sia stato inferiore. Rientra nel danno patrimoniale anche il c.d. fermo tecnico, ovvero la mancata fruizione del veicolo per il tempo occorso per la riparazione nonché il deprezzamento commerciale dell’auto incidentata. Il danno non patrimoniale si presenta come la categoria
T
che dovranno essere rispettati; la conformità catastale delle planimetrie e dei dati catastali, per i quali si potrà prevedere espressamente l’aggiornamento a spese del venditore qualora non esatti; la regolarità edilizia degli immobili. Da non sottovalutare poi la disciplina delle spese condominiali: l’acquirente è obbligato, solidalmente con il venditore, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente; pertanto è opportuno che venga previsto l’obbligo di dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese. Può essere consigliabile regolamentare l’intervento in assemblea per la delibera di spese straordinarie. Infine è opportuno svolgere prima della sottoscrizione del preliminare una serie di accertamenti a garanzia della libertà dell’immobile da formalità pregiudizievoli (ipoteche, pignoramenti, servitù, ecc.). Prima della sottoscrizione quindi è consigliato rivolgersi ad un professionista per la verifica della corretta regolamentazione degli interessi delle parti.
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INFORTUNISTICA
Incidente stradale: il risarcimento delle lesioni gravi DOTT. LUCA MULAS
P
urtroppo, quando si rimane vittima di un incidente stradale le conseguenze non sempre si traducono in un lieve danno alla salute (vedi il colpo di frusta). Infatti, nonostante norme sempre più severe per chi si mette alla guida, non tende a diminuire la percentuale di sinistri dai quali derivano gravi lesioni invalidanti alle persone coinvolte. Ovviamente, il danneggiato grave che non abbia una piena responsabilità nella realizzazione dell’incidente avrà diritto ad essere risarcito. Tuttavia, una volta accertata la natura della lesione ed i postumi ad essa connessi, bisognerà quantificare correttamente il danno che, rispetto alle microlesioni, richiederà un maggiore impegno e conoscenza della materia. Come prima cosa, il macroleso (persona che ha subito gravi lesioni) avrà diritto ad ottenere il cd. danno non patrimoniale (Corte Cass. Sez. unite nn.26972;26973;26974;26975 del 2008), che si suddivide in due sottovoci: invalidità permanente e inabilità temporanea. Per determinare l’ammontare di queste figure si dovrà far riferimento alle Tabelle risarcitorie adottate dal Tribunale di Milano, che vengono aggiornate di anno in anno (Corte di Cass. Civ. ord. n. 134/2013). Queste
Tabelle hanno il vantaggio di considerare già al loro interno anche la componente del danno morale che, nonostante non sia più stato risarcito separatamente per qualche anno (si pensava che esso rientrasse nella nozione di danno non patrimoniale), oggi è tornato ad essere una figura autonoma. Oltre al “morale”, il macroleso potrebbe avere diritto anche alla cd. personalizzazione del danno, qualora riesca a provare che le lesioni subite abbiano determinato, sotto il profilo esistenziale, uno “stravolgimento” peggiorativo delle proprie abitudini di vita. Meritevole di apprezzamento è anche il danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa. Difatti, il danneggiato che sia in grado di dimostrare in maniera effettiva che, per il futuro, avrà una diminuzione delle sue entrate economiche da lavoro, avrà il diritto di essere risarcito anche per tale pregiudizio. Da ultimo, nella scala dei danni risarcibili, vi è il cd. danno patrimoniale (si parla anche di danno emergente) in sé e per sé inteso, vale a dire l’effettiva diminuzione del patrimonio subita a causa dell’incidente. In tale categoria, ad esempio, è compreso il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per le cure del caso e considerate congrue a seconda della lesione riportata.
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più delicata, che impone una attenta attività di valutazione ed è per questo che è importante affidarsi a professionisti preparati. Rientrano in quest’ambito il danno biologico, il danno morale e il danno esistenziale. Il danno biologico è la lesione all’integrità psico-fisica suscettibile di una valutazione medico-legale e si distingue in danno biologico temporaneo e permanente. Quello temporaneo solitamente coincide con i giorni di malattia certificati dal medico curante, quello permanente è la diminuzione cronica di una propria funzione psico-fisica (ad esempio, il classico colpo di frusta solitamente è quantificato in un 2%). Il danno morale consiste nella sofferenza psichica, nel turbamento e nelle ansie patite a causa di un incidente stradale; esso, secondo la Giurisprudenza, spetta in tutti i casi in cui venga leso un diritto costituzionale protetto, come appunto quello alla salute. Il danno esistenziale si riferisce invece a quei cambiamenti nello stile di vita che il sinistro e le lesioni da esso conseguite hanno comportato nel quotidiano del soggetto leso. L’aver cambiato abitudini, il non poter più praticare lo stesso sport, aver perso la serenità familiare sono tutti aspetti suscettibili di una valutazione economica a fini risarcitori.
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alvolta le parti chiedono l’intervento dell’avvocato solo dopo la sottoscrizione del preliminare. Il contratto preliminare viene spesso sottovalutato; invece esso costituisce una fase fondamentale delle trattative, di cui la stipula del contratto definitivo è solo la conclusione: è già con il preliminare che le parti assumono una serie di doveri ed obblighi reciproci. Gli elementi essenziali tipici del contratto (il consenso delle parti, l’esatta indicazione dell’immobile con dati catastali, il prezzo e l’eventuale consegna all’acquirente di una fidejussione per gli immobili in corso di costruzione), possono essere integrati da ulteriori clausole accessorie che, pur non essenziali, sono di rilevante importanza: ad esempio la data di consegna dell’immobile, che potrebbe essere posticipata rispetto al contratto definitivo per esigenze del venditore, che a sua volta debba acquistare una nuova casa; gli impianti, per i quali è opportuno fin dal preliminare che venga disciplinata la condizione e conformità; i diritti di prelazione eventualmente esistenti sull’immobile,
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onostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ eccezione della sfera riproduttiva,per molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista biofisiologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”. Questo ha fatto sì che le sperimentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne. L’ attenzione alle donne è stata confinata,possiamo dire fino agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle definendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella. E’ nel 2001 infatti che viene riconosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologicosessuali che studiando le diverse manifestazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fisiopatologia diversa nei due sessi, ne tiene conto ai fini della diagnosi e della terapia. Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.
xOrtopedia, che cos’è la terapia con onde d’urto
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lo sport come medicina naturale Muoversi a scopoL’intervento salutare rappresenta uno dei principali elementiabusivo della ricetta per stare bene Attenzione all’esercizio della professione!
I
di Dott. Bruno Noce*
l codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista. L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi dentarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’odontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano. La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di accertato secondo grado da numerosissimi conseguito presso studi istituti cheprofessionali, lo sport è ilideale secondo perè una pro- laurea conseguita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di teggere sensibilizzazione e migliorare operata l’effi daicienza mezzicardiovascolare, di comunicazione controllando di massa sta portando il nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo colesterolo HDL, operato l’iperovimento da alcuni odontotecnici. aumenta ilCio’ dispendio ha portato di calorie, ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i attiva casiilcimetabolismo si rivolge ad une abusivo contribuisce per mancanza ad una sensazione di conoscenzadi ed benessere informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si generale. rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute. A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere debellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri. *Presidente dentisti Rovigo
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L’Editoriale segue da pag.
LA MedicinA di Genere versO LA terApiA Ad persOnAM di Francesco noce* Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra sostanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche maggior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale. La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una maggiore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintomatologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di influenza che traggono in inganno e infine arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa. Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna. La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabolica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infiammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue. Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentuale che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumenta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini. Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi. Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela efficace solo nella prevenzione dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via. Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla differenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per configurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam. L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.
OdOntOiAtriA, LA stOriA e Le nOrMe in MAteriA Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare
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*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
da pag. Prevenire lesegue malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra
di Dott. Bruno noce* *Presidente dentisti rovigo 049 8704884 - info@givemotions.it
mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ formati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascorbico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.
calorico).
ORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia Bison IGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin
Dott.ssa Floriana Bertani specialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino Via Carrarese 66/6 Piove di sacco tel. 339 3558149
Dr. lorenzo Vecchiato Medico Chirurgo - Odontoiatra Via Roma, 147 - 30038 spinea (Ve) tel e Fax 041-998877
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il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione
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’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia degeneativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartilagine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore). Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fisiche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), infiltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgiche si potrebbe essere un candidati alla chirurgia. L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginocchio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazione totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artificiale. Questa opzione di trattamento di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio. Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fisiologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi
monocompartimentale), così da poter essere meno invasivi e garantire riprese più veloci e complete. Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Resurfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompartimentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permettendo un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trattamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospedaliera a 2-3 giorni. Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianificare il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianificato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi. Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Concluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.
L Dott. Emanuele Furlan
Dott. emanuele Furlan - Ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd) www.unixpoliambulatorio.it tel. 049 9708688 Delta Medica srl Monselice (PD) - Via Rialto, 14 tel. 0429 783000 www.deltamedica.it
aurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002 Specializzazione con il massimo dei voti in Ortopedia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Padova. Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012. Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chirurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione. Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Traumatology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha partecipato all’attività scientifica di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.
Le apnee nel sonno unixostruttive medica1 OK (Osas)
Ambliopia o occhio pigro
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Nuovi ruoli dell’Odontoiatria
a sindrome delle apnee notturne è un disturbo abbastanza diffuso, in cui la respirazione del paziente si interrompe una o più volte oppure rallenta eccessivamente durante il sonno.Le pause possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti. Possono essere anche più di 30 in un’ora. Di solito la respirazione riprende, in alcuni casi con un russare sonoro. Recenti lavori scientifici hanno dimostrato come i Disturbi respiratori nel sonno e in particolare la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome-OSAS), inizialmente considerati in ambito neurologico, possono inserirsi nella patogenesi di molti quadri clinici, che rientrano nelle abituali competenze di varie specialità (cardiologia, Endocrinologia, Neurologia, Pneumologia etc.) Da alcuni anni anche l’odontoiatra è entrato a far parte del pool di specialità interessate, grazie all’efficacia che si è riscontrata nella terapia delle forme lievi e moderate dell’OSAS per via occlusale, con l’uso di dispositivi intraorali nell’adulto e con il trattamento ortodontico nel bambino. Il bite (dall’inglese “morso”) è l’ apparecchio mobile trasparente più usato per trattare questa patologia nell’adulto. E’ molto simile al paradenti utilizzato dai pugili, realizzato su misura in base alle impronte dei denti di ogni singolo paziente. È capace di contrastare i problemi di scorretta occlusione delle arcate dentarie, fino a patologie più serie che possono comportare uno spostamento della mandibola dalla sua posizione naturale e quindi sintomi quali mal di schiena, mal di testa e dolori cervicali. Se i denti non sono allineati, infatti, ne risente l’intera postura del corpo. Un problema quello delle apnee ostruttive nel sonno
Il dr. Ottavo Franco Bellucco medico chirurgo specialista odontostomatologia
che interessa in Italia più del 5% della popolazione ed in molti casi sono persone che non sanno di esserne affette. Considerando che il russare riguarda il 30% degli adulti ma oltre i 60 anni può interessare il 60% degli uomini e il 40% delle donne. Una alta percentuale della popolazione generale si reca dall’odontoiatra almeno una volta all’anno per visite di controllo, igiene orale professionale o per eseguire terapie. Per tale motivo noi odontoiatri possiamo intercettare precocemente tramite la nostra accurata anamnesi, i segni e i sintomi dell’OSAS e consigliando al paziente il trattamento più idoneo. Il dentista può quindi assumere un ruolo strategico anche nello screening della patologia OSAS, potenzialmente più efficace rispetto ai centri specialistici del sonno, numericamente ed operativamente di fatto impossibilitati ad affrontare un problema a così alta epidemiologia. Studio dentistico “Dott. Ottavo Franco Bellucco” Igiene e profilassi, trattamenti sbiancanti, conservativa ed endodonzia, chirurgia e parodontologia, protesi mobile e fissa, implantologia, ortondonzia pedodonzia Via Contarini, 54 – Porto Viro (Ro) tel. 0426 632640
E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10 resso l’Ambulatorio Oculistico della Dottoressa Maria Grazia Crivellari, sito in via Contarini 39, vengono effettuate valutazioni ortottiche e tests per individuare l’ambliopia. Queste valutazioni vengono eseguite in collaborazione con l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia, Dottoressa Elisabetta Piccolo. L’Ortottista è il professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia a qualsiasi età, della prevenzione delle anomalie muscolari e dei disturbi visivi in età scolare e pre-scolare, della rieducazione del paziente ipovedente e inoltre partecipa alla prevenzione dell’astenopia (affaticamento visivo) che può colpire chi lavora al videoterminale. La prima valutazione verrà eseguita dall’Oculista che valuterà il Visus ovvero “quanto” vedono gli occhi. In seguito, nella valutazione ortottica verranno osservati i movimenti oculari ed eseguiti alcuni tests per capire se gli occhi “lavorano” assieme. Quindi vengono instillate delle gocce con lo scopo (mediante la dilatazione della pupilla) di osservare il fondo retinico e bloccare la messa a fuoco (ottenendo cosi il difetto visivo reale). E’ importante individuare un apparato visivo affetto da disturbi nella prima infanzia (periodo plastico, entro i 5 anni) poiché verrebbero altrimenti compromesse le informazioni che raggiungono il cervello causando possibili problematiche a livello di apprendimento e rapporti sociali.
La Dott.ssa Maria Grazia Crivellari
Una delle anomalie sensoriali più comuni è l’ambliopia (occhio pigro). E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10. Attraverso i passaggi della visita sopra descritti,è possibile prevenirla o “curarla” attuando una terapia mirata a stimolare l’occhio che vede meno…. Dott.ssa Maria Grazia Crivellari Oculista Via Contarini 39, 45014 Porto Viro Via Don Minzoni 13, 30014 Cavarzere Tel:0426 631629, cell: 3391337446
italiani. Proprio questo target, che in realtà è quello che più tiene all’estetica, riserva poche attenzioni alla propria igiene orale. Carenze di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vitamine C ed E possono determinare gengiviti e malattie parodontali e ridurre le difese immunitarie. Quali sono i cibi da preferire? Innanzitutto latte e derivati che, per il loro
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la flora batterica del cavo orale. Via libera a carne bianca, pesce e legumi, in particolare i fagioli, contengono ferro e magnesio utili alla salute di denti e gengive. Parlando di carboidrati invece è bene prediligere quelli integrali, in quanto pane e pasta bianchi aumentano i depositi di placca e la formazione di tartaro. Non devono mancare verdure quali bieta, spinaci, insalata, che stimolano la salivazione e aiutano
smalto dentario. Anche un bicchiere di rosso a pasto aiuta a tenere in forma il sorriso, i polifenoli di cui è ricco sono i grado di inibire la capacità dei batteri di aderire alla superficie dentale. Quali cibi possiamo invece ritenere dannosi per i denti? Ogni alimento ha un proprio livello di acidità, capace di indebolire lo strato protettivo che
aceto e birra che hanno un’azione corrosiva. Inoltre è opportuno limitare il consumo di caramelle e dolciumi in genere, patatine e tartine servite spesso con l’aperitivo, perché lasciano residui il cui effetto dannoso viene moltiplicato dall’alcol. Riassumendo, è consigliabile avere una dieta che predilige le verdure, che hanno un potere abrasivo e svolgono una funzione detergente sulla superficie dentale e sulla lingua.
terapia con onde d’urto
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decennio l’uso delle onde d’urto si è ampiamente diffuso, dal campo urologico, anche all’ambito ortopedico, fisiatrico e riabilitativo Ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande efficacia clinica, le onde d’urto focali, in taluni casi opportunamente selezionati, si dimostrano essere anche un’alternativa all’intervento chirurgico. Inoltre: - Le onde d’urto focali possono agire in modo sinergico (cioè di rinforzo) con altre terapie, o anche di potenziamento ed accelerazione dei risultati attesi da un intervento chirurgico; - il trattamento con onde d’urto eseguito in prima istanza non preclude la possibilità di poter poi intervenire con altre soluzioni terapeutiche (ad esempio chirurgiche). La durata di ogni seduta può variare dai 10-15 minuti nel caso di applicazioni sui tessuti “molli” (tendini, muscoli e cute), a tempi maggiori (fino anche ad un’ora) per i trattamenti sull’osso. Il paziente viene generalmente fatto accomodare in posizione supina sul lettino o seduta. Durante tutta la durata della terapia il paziente è sotto costante e diretto controllo medico, in modo da modificare il livello di energia anche in funzione della sensibilità del paziente. Le onde d’urto sono sicure ed efficaci. Il trattamento con onde d’urto focali è una metodica non invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata efficacia. La terapia è pressoché priva di effetti collaterali di rilievo clinico e ben tollerata. I vantaggi che ne derivano per il paziente sono ormai internazionalmente riconosciuti e comprovati da circa 15 anni di esperienza nella pratica clinica quotidiana. Nel caso di trattamenti sull’osso, per cui si applicano energie maggiori e per una durata di tempo superiore, è possibile che il dolore risulti più intenso e che sia necessario ricorrere ad anestesia locale.
rosolia ok
prevenire iCome tranelli della dieta
la sindrome influenzale
Che cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? In erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi
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hi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metteril non miglior la’autunno in atto si rappresenta è reso conto di sapermomento resistere a per un prevenire le malattie da raffreddamento determinato cibo, complice la convinzione “tanto èche solosi presentano puntuali appena domani”? arriva l’inverno. L’inper una volta” oppure “ricomincio Ma ecco fluenza, la principale patologia che si contrae in queche ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa è un’infezione virale del tratto respiratoesta unastagione, caduta dell’autostima. rio Se molto contagiosa che sichetrasmette viastessi aerea, l’immagine mentale abbiamo per di noi è quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagisternutiade/o tosse. Generalmente questala nostra malatnedacontinua accompagnarci durante il giorno, tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, febbre, dolori articolari muscolari e maldi dicomportatesta. Si facendoci mettere in attoe tutta una serie stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a consoprattutto quelle che hanno un sistema trollare il regime alimentare adottato, ma poiimmunitario basta una deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, delusione, un momento di stress, una discussione... ed il importante di difendere il nostro corpo con frigorifero è lìpensare ...invitante, pronto a consolare una parte una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fisici nostroquanto sistema da contrastare eilrisulta maiimmunitario complesso ilcosì legame tra emozioniil virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del e cibo. raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una a pensare “come se” fossimo già una persona magra. delle piante medicinali più indicata nella cura di rafDico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri penfreddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti nelcibo trattamento delle infezioni del tratto poidel e di conseguenza a spingerci verso urinario determinati ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si comportamenti . trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere L’attuale tendenza nei confronti di persone che desialla propria di fiducia per averemultidiscipliindicazioni derano perdereerborista peso è quella di un approccio precise e competenti in merito. Vi sono anche nare : per raggiungere e mantenere il peso desideratoaltri è rimedi naturali per potenziare il nostro alimentare organismo., un necessario affiancare ad un’educazione
training psicologico che aiuti la persona a prendere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fisica dalla CANINA: è una fonte di vitamina C fonfameROSA mentale: questo non è un processo immediato damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare ma richiede allenamento e pratica. Molte persone le difese immunitarie ha anche pensano di avere fame anche un’azione quando inantiossidante; realtà non è RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà così. antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i disturNegli ultimi anni i training psicologici, in concomibi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema tanza ad una dieta bilanciata, hanno finalmente dato laimmunitario; possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi MANGANESE: è unilminerale nella duraturi e consolidati senza peso dellomolto stressutile che spesformazione di anticorpi; so consegue in questi casi. Durante i training vengono I SEMI DI POMPELMO: contengono insegnate diverse tecniche, che la persona ènumerose in grado sostanze attive che insieme forniscono di mettere in pratica fin da subito e cheall’organismo la aiutano a proprietà ilantimicrobiche, antibatteriche antivirali. cambiare proprio atteggiamento mentale,econ risconPossono essere utilizzati in caso di raffreddore, tri positivi anche in altri ambiti della vita personale ine fluenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per relazionale. acne, stomatiti e diarrea. Dr. a.nanni Rosolia - Dott.sa Flori Fadelli Centro di Psicologia La Finestra Naturale Cognitiva eVia Comportamentale Pava, 17 Via G.Matteotti 79,(Ve) Conselve Pd Galta di Vigonovo tel. 3455698160 Tel: 049 9832493 rosoliaantonio@gmail.com www.erboristerialafinestranaturale.it
ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
POLIAmBULATOrIO vEsPUCCI
Chiediamo al Dott. Bortolato informazioni sulle Onde d’urto
e onde d’urto focali, introdotte in medicina agli inizi degli anni novanta per la cura dei calcoli renali (litotripsia urologica), da più di un decennio vengono impiegate anche per curare molte patologie dell’apparato muscolo scheletrico (tendini ed osso principalmente). Metodica non invasiva, le onde d’urto sono, in molti casi, una valida opzione terapeutica per la cura di molte patologie, anche in fase acuta, grazie alle sue proprietà benefiche di tipo antinfiammatorio, antidolorifico ed “anti-edema” (cioè per contrastare il “gonfiore”), nonché per stimolare la riparazione tissutale. In tempi più recenti, infatti, si sono mostrate efficaci anche nell’ambito della rigenerazione cutanea, accelerando il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite “difficili” di varia origine, anche post-traumatica. Che cosa sono le onde d’urto? Le onde d’urto sono onde acustiche (impulsi sonori, di natura meccanica), prodotte da appositi generatori (i litotritori), ed in grado poi di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta. Sono caratterizzate da una particolare forma d’onda (prima fase di pressione positiva, seguita da un altrettanto rapida fase, meno ampia, di pressione negativa), che le differenzia dagli ultrasuoni e che, nel suo complesso, è responsabile degli effetti biologici positivi applicabili in campo terapeutico.A livello microscopico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagire positivamente, con produzione di sostanze ad azione antinfiammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la rigenerazione dei tessuti stessi, a partire dalle cellule staminali. Grazie a questi effetti biologici di base, da più di un
studio Dentistico Dr.ssa alessia Berti ambulatorio di adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221
Dott. Mario Bortolato
Le onde d’urto focali possono essere applicate solo in presenza di calcificazioni? NO, la presenza di calcificazioni tendinee o legamentose non è il requisito fondamentale per poter prescrivere il trattamento con onde d’urto.Le onde d’urto focali sono in grado in taluni casi, contestualmente agli effetti terapeutici, di disgregare calcificazioni tendinee o in prossimità di legamenti ed articolazioni, attraverso un processo di “scioglimento”(grossolanamente paragonabile all’azione di un anticalcare), a differenza di quanto avviene per i calcoli renali che, con il litotritore, vengono invece frantumati. Quali sono le principali indicazioni? Tutte le affezioni infiammatorie delle strutture tendinee e muscolari, in particolare: tendiniti della spalla (periartrite calcifica e non), epicondilite ed epitrocleite (gomito del tennista e gomito del golfista), pubalgia, tendinite del gran trocantere, tendinite rotulea al ginocchio, tendinite achillea (achillodinia), sperone calcaneare (tallonite), fascite plantare. In traumatologia, per la mancata guarigione della frattura ossea, (pseudoartrosi o ritardo di consolidazione), dopo l’insuccesso del trattamento chirurgico o dell’uso di apparecchi gessati. Le onde d’urto trovano indicazione anche in medicina estetica per la riduzione dei localizzati di grasso (braccia, addome, gambe, mento); riduzione degli inestetismi della cellulite (pelle a buccia di arancia); miglioramento della circolazione locale del sangue; aumento dell’elasticità della pelle
fIsIOTErAPIA – rIABILITAZIOnE AmBULATOrIO POLIsPECIALIsTICO • Riabilitazione neurologica • Riabilitazione ortopedica • Riabilitazione pre-post operatoria • Riabilitazione reumatologica • Riabilitazione dello sportivo • Riabilitazione pediatrica • Riabilitazione posturale • Riabilitazione senologica • Riabilitazione respiratoria • Riabilitazione urologica perineale • Riabilitazione a domicilio • Riabilitazione funzionale globale di mantenimento di gruppo • Riabilitazione della colonna vertebrale • Riabilitazione della mano, gomito, spalla
• Riabilitazione del ginocchio, anca, piede • Massaggio per drenaggio linfatico • Ginnastica correttiva di gruppo • Kinesiology Taping Therapy • Terapie fisiche strumentali • Tecarterapia • Hilterapia • Noleggio magnetoterapia • Elettromiografie • Ecografie • Onde d’urto • Infiltrazioni articolari • Infiltrazioni ecoguidate all’anca • Prestazioni mediche di varie tipologie e specializzazioni
Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato
sorriso e salute
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vIA vESpUCCI N°135/136 30015 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (vE) TEl. 041.490754 - fAX. 041.5548329 e. mail: info@poliambulatoriovespucci.it sito internet: www.poliambulatoriovespucci.it
Dott. Mario Bortolato - primario ortopedico Consulente Poliambulatorio Vespucci - sottomarina di Chioggia (Ve) Consulente - Casa di cura Villa erbosa - Bologna Consulente - istituto Clinico s. anna - Brescia
Presentazione clinica “sorriso e salute”
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ono state almeno due le spinte per questo grande progetto: -La certezza della validità e dell’efficacia di un modello a lungo studiato. -La consapevolezza che il territorio in cui esso nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità in ambito “Sanitario”. L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collaboratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza. E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento. Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualificata, in ambito medico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte. Poliambulatorio sorriso e salute Dr. sanitario Dott. Raimondo Pische Via Giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 Chioggia (Ve) tel: 331 6820570 - chioggia@dentalcoop.it
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Crittografico
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RIDIAMOCI SU… Avvocati… • Un avvocato e un ingegnere stanno pescando ai Caraibi. L’avvocato dice: “Io sono qui perché la mia casa è bruciata e con lei tutto ciò che possedevo. L’assicurazione ha pagato tutto”. E l’ingegnere: “Ma guarda la coincidenza. Io sono qui perché la mia casa e tutti i miei beni sono stati distrutti da un’inondazione, e la mia assicurazione ha pagato per tutto”. L’avvocato rimane un po’ perplesso e poi chiede: “Ma come diavolo hai fatto a provocare l’inondazione?” Pierino… • È il primo giorno di scuola, il maestro chiama Pierino e gli dice: “Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzando la mano e indicandoti, ti alzi e vieni subito qui, chiaro?” Prontamente Pierino risponde: “Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo.” Le grandi domande della vita… • Zucchero soffre di diabete? • Aumentare le imposte sulla casa significa ritrovarsi con troppe finestre? • La via Crucis che CAP ha?
Chuck Norris… • Quando sul suo pickup Chuck Norris aziona le quattro frecce, non è per indicare che sta per fermarsi, ma per indicare che sta per svoltare in quattro direzioni diverse. • Le ciabatte di Chuck Norris sono addestrate a riportargli il cane quando serve. All’università… • Esaminando ed esaminatore. “Mi dice che cos’è la frode?” “Professore, vorrei spiegarlo con un esempio: se le mi bocciasse, commetterebbe una frode!” “E come mai?” “Semplice, perché il codice penale definisce il reo di frode come colui che approfitta dell’ignoranza altrui per procurargli un danno! Umorismo demenziale… • Un calvo si guarda allo specchio e dice: “Quasi cinquant’anni e neanche un capello bianco.” • Lui: “Lo leggo nei tuoi occhi che non vedi l’ora di sposarmi!” Lei: “Analfabeta!” Nuovi papà… • Un neopadre è nella sala d’attesa del reparto maternità che aspetta fremente. Arriva una infermiera tutta sorridente che porta in brac-
Chiave (7,2,3,4) Una sua canzone: ……............................................ ....................................................
Parole Crociate Mini ORIZZONTALI 1. Piccolo soldo - 7. Disossano, lavorano la terra - 8. Spada - 11. Poco... sale - 12. Avanti Cristo - 13. Nome maschile 14. Como - 15. Si ripete nel brindisi - 16. Congiunzione... telegrafica - 17. Cagliari - 18. Roditore... dormiglione - 20. Carezze, coccole. VERTICALI 1. Corpulenti, compatti - 2. Materiale per sacchetti - 3. Non è più - 4. Si usano per produrre sigarette - 5. Aggettivo per... rimpicciolire - 6. In provincia di Napoli - 9. Oggetto per esperimenti - 10. Derivato del vino - 16. Epoche - 18. Gorizia - 19. Preposizione semplice.
cio due bei gemelli. L’uomo li guarda un po’ in silenzio poi dice: “Ok! Prendo questo a destra!” • Durante una violenta discussione con i genitori un adolescente si scatena contro le restrizioni impostegli. “Voglio divertirmi, voglio
Soluzioni:
avventura, soldi e donne!” grida “A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!” Detto questo, il ragazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fermarmi!” “E chi
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A tavola 53 5 3 La rubrica di cucina GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.
Ingredienti per 2 persone Per gli gnocchetti: 40g farina di castagne 85g farina di grano tenero 00 250g ricotta vaccina cannella sale Per il condimento: 1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa 210g cotechino precotto ¼ cipolla bianca 7g burro aromatico alle erbe 1 cucch.no miele millefiori 1 cucc.no gomasio semi di finocchio salvia cannella
Procedimento Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo involucro, ponendolo in una pentola con acqua bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi, i semi di finocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le farine, unire la ricotta ed insaporire con sale e cannella. Impastare a formare un composto leggermente umido ma lavorabile, tirare dei cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella padella con il radicchio (evitare di scolarli per mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura). Mescolare bene, aggiungere il parmigiano e servire.
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