La Piazza del Delta ott2021

Page 1

Salute p. 35 Salute

on-line:

Pet p. 41 Pet

del Delta

OTTOBRE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n. 180

Regione p. 31 Regione

Fotografa il QR code e rimani aggiornato sulle notizie de laPiazza della tua Città Partecipa ai nostri

Concorsi a Premi

5 6 10 16 18 29

“Squadra con la Regione, per essere protagonisti” Michele Grossato è il nuovo sindaco di Rosolina, ha vinto con il 74% servizi alle pagg.. 13 e 15 dei voti, distanziando di molto gli avversari Zago e Targa

ANNIVERSARI

Un viaggio nei ricordi per i 70 anni dell’Alluvione PORTO VIRO

“Scuole, decoro e manutenzione: le priorità” PORTO TOLLE

Approvata la mozione per il liceo musicale ROSOLINA

Inaugurata la nuova casa di riposo “La rosa dei venti” TAGLIO DI PO

Importante donazione a “Borgo Vita” ARIANO NEL POLESINE

Passeggiate sulle tracce di etruschi, greci e veneti

Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

D

a più di un anno e mezzo un gruppo di studiosi dell’Università di Padova si occupa di misurare il grado di “coesione sociale” nei confronti dell’emergenza Covid e delle soluzioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nelle ultime settimane il barometro della tenuta sociale registra un sensibile calo, dovuto per lo più alla reazione nei confronti del green pass e della campagna vaccinale. segue a pag 5

Rimani sempre con lel’inserto news in con tempo reale offerte direttamente sul tuo smartphone Al centro delaggiornato giornale scopri le nuove

facebook.com/lapiazzaweb

Clicca mi piace!


2

www.lapiazzaweb.it


www.lapiazzaweb.it

3


4

www.lapiazzaweb.it


Facciamo il punto

www.lapiazzaweb.it

5

Allestimento di una passatoia di fortuna, a Sant'Apollinare ©Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Un viaggio nei ricordi per i 70 anni dell’Alluvione L

a mostra “70 anni dopo. La Grande Alluvione” che la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha messo in calendario a partire dal 23 ottobre in Palazzo Roncale, non farà certo mancare spunti per riflettere sul come e quanto il mondo polesano sia mutato dagli anni di quella storica tragedia. Rivoluzione oppure graduale riscatto? Difficile stabilire una linea di demarcazione. Certo è che raffrontare – come la mostra propone al visitatore - le immagini della caccia allo storione tratte dal “Scano Boa”, il film diretto da Reato Dall’Ara tratto dal potente, omonimo romanzo di Toni Cibotto, a quelle delle colture ittiche del Delta di oggi, ci porta a pensare ad un cambio di mondo. Francesco Jori, che con Alessia Vedova e Sergio Campagnolo, è il curatore del prossimo, grande appuntamento espositivo al Roncale, sottolinea le straordinarie dimensioni raggiunte dal settore: il distretto ittico del Polesine e del Veneziano, in cui operano 3.328 imprese, di cui il 46 per cento nell’acquacoltura, dove tra il 2006 e il 2016 si è registrato il maggiore impulso sia in termini di imprese (+758 nel Veneto) che di occupati (+1.696). L’acquacoltura del Polesine rimane il vero fiore all’occhiello del territorio, con il 78 per cento della produzione veneta di vongole e il 60 per cento dei mitili regionali. C’è stata anche una variante da sottolineare per quanto riguarda le acque interne: sul Po lo storione non pare più essere di casa. I nuovi padroni delle acque sembrano essere i pesci siluro, che qui si sono felicemente accasati, tanto che stando o Wikipedia, in queste acque è stato pescato l’esemplare ad oggi più grande: lungo 2,78 metri per un peso di 144 chili. Lo storione era ritenuto un cibo prelibato. Il siluro, molto meno.

di Delta

è un marchio proprietà di

Srl

In mostra anche le colture ittiche di oggi e di allora

È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Nei mesi più duri del lockdwon, invece, il grado di coesione sociale aveva raggiunto il suo apice: nonostante le chiusure, le incertezze e i timori per il futuro il fronte sociale della lotta contro il virus era compatto e motivato nel superare l’emergenza sanitaria e ripartire con determinazione. Anche le varie fasi di ripartenza avevano segnato una buona tenuta sociale, così come il tanto atteso avvio della campagna vaccinale. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. L’estensione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, l’intensificarsi delle iniziative di protesta, con intollerabili infiltrazioni violente, i dubbi e gli interrogativi che serpeggiano sui vaccini sono tutti fattori che stanno condizionando il dibattito sulla gestione della pandemia, paradossalmente nel momento in cui si registrano i risultati migliori sul fronte dei contagi, dei ricoveri, del numero di casi gravi. Da una parte gli esperti ci dicono che siamo sulla strada giusta e invitano a non abbassare la guardia se vogliamo mantenere gli spazi di libertà che ci siamo via via conquistati. Dall’altra però, nonostante l’alta percentuale di vaccinati, stanno conquistando terreno le perplessità e i timori, insieme all’insofferenza verso il green pass. Eppure se oggi tutte le attività sono aperte, si possono organizzare grandi eventi e fiere in presenza, sono cadute le restrizioni sulla capienza di cinema e teatri lo si deve proprio alla progressione della campagna vaccinale e all’uso del green pass come strumento di controllo, seppure con tutti i suoi limiti. Oggi ci troviamo di fronte alla sfida e alla fatica di conciliare obbligo e libertà, la necessità di arrivare ad una adeguata copertura vaccinale con il diritto ad esprimere il proprio pensiero ed esercitare la propria volontà, che può anche essere quella di dire no. La libertà individuale non deve essere messa in discussione, questo vale per tutti, ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non perdere di vista l’obiettivo finale e di non vanificare i sacrifici di questi mesi.

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 ottobre 2021


Porto Viro

6

www.lapiazzaweb.it

Il punto con il sindaco. Opere pubbliche e non solo in questo ultimo scorcio di legislatura

Scuole, decoro e manutenzione: ecco le priorità per i prossimi mesi E

ntra nell’ultimo scorcio temporale il quinquennio amministrativo del sindaco Maura Veronese, che mette in campo una serie di lavori pubblici con una variazione al programma triennale delle opere pubbliche 2021-23 e annuale 2021, resasi necessaria dopo l’ottenimento di due finanziamenti da un bando ministeriale. “Il primo di questi, di 150mila euro – ha spiegato Veronese - sarà dedicato a una manutenzione straordinaria per la riqualificazione energetica dell’asilo nido La Coccinella. Il secondo, di 200mila euro, prevede lavori di messa in sicurezza per favorire e garantire le attività didattiche in presenza alla scuola primaria mons. Sante Tiozzo. L’obiettivo era di evitare la DaD in futuro e la nostra prima idea era quella di un piccolo ampliamento per ave-

“Abbiamo già pronto uno studio di fattibilità tecnico-economica per riqualificare Piazza Repubblica” re aule più spaziose. In realtà si possono garantire solo interventi di edilizia leggera per cui abbiamo ragionato sul rendere l’entrata, ora occupata da una bussola un po’ datata,più grande e agevole”. Alla secondaria San Domenico Savio, lo stesso problema è stato affrontato dal dirigente scolastico comprando un’aula per esterno con fondi dal mondo della scuola. Novità in vista anche per l’abbellimento urbano: «Abbiamo già pronto uno studio di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione di Piazza Repubblica; un intervento che avevamo inserito nel crono-

programma del Distretto del Commercio assieme alla sistemazione di Corso Risorgimento e che abbiamo spezzettato in due stralci, per cui l’assestamento della strada arriverà subito dopo. È una piazza, quella della Repubblica, troppo importante per periodi in cui non è più ammesso fare grandi eventi, per cui risistemeremo i marmi rovinati e la pavimentazione, verrà tolta la meridiana nel mezzo per rendere lo spazio più fruibile e riallestite delle piccole aree verdi all’interno”. Sulle asfaltature, altro tema caro all’amministrazione Veronese, il primo cittadino ha illustrato come verranno spesi i 700mila euro in agenda: “Concluse le vie Rossini e Cesare Battisti, il prossimo stralcio interesserà tutta via Contarini fino alla Romea, con i due svincoli di via Carrer e della zona ex zuccherificio, oltre ovviamente a Piazza Matteotti. Un altro piccolo tratto sarà quello di via Reginaldo Giuliani, ora tutta rovinata”. Infine un’ulteriore agevolazione per i cittadini, sulla scorta dei molti superbonus già attivi a livello statale: “In consiglio comunale abbiamo approvato una riduzione del contributo di costruzione: girando in città molto spesso si nota come in alcuni punti il cittadino non manutenga in maniera adeguata il proprio immobile. La riduzione dal 20% a zero del contributo del costo di costruzione fino alla fine del 2022 con possibilità di proroga speriamo sia un’ulteriore spinta per intervenire su rigenerazione urbana sostenibile, contenimento del consumo del suolo, ristrutturazioni secondo normativa e recupero e riuso di immobili dismessi o in via di dismissione”. Fabio Pregnolato

In foto, piazza della Repubblica e Maura Veronese

I Free Bikers questa volta restano in patria e vanno alla scoperta dello Stivale Dieci tappe e dodici giorni lungo quasi 800 km in terra, questa volta, tutta italiana. È l’ultima impresa del gruppo di cicloamatori Free Bikers, che nel corso degli anni ha girato il pianeta su due ruote. “Conoscere luoghi e persone – hanno raccontato Mario Mantovan, Mauro Garbin e Vincenzo Mancin -, parlare e farsi raccontare storie vissute in quell’Italia un po’ dimenticata che si può vedere solo in sella: è il bello del viaggiare slow alla ricerca delle strade e dei borghi che hanno fatto la storia del Belpaese”. Dalla via Popilia che collegava Adria a Rimini, ampie e colorite ciclabili hanno accompagnato i tre lungo la costa adriatica proseguendo poi per l’antica via Salaria e toccando San Benedetto del Tronto, Rieti “ombelico d’Italia” e la terremotata Accumoli. Porta Pia ha accolto i bikers nella capitale, dove è purtroppo saltata l’udienza con Papa Francesco impegnato nel viaggio apostolico in Ungheria e Slovacchia, ricompensata però da una visita del Vaticano con don Vittorio Vianello, e trasformando così i tre viaggiatori in pellegrini, come sognato da tempo da Mantovan,

ex comandante dei vigili recentemente pensionato. Sulla strada del ritorno Firenze, il Passo della Colla, un tratto della via Francigena e per finire non poteva mancare la via di Dante fino a Brisighella e Bagnacavallo. Poi Ravenna, Comacchio e ultima sosta a Mesola per l’occasione del centennale della ciclabile Destra Po accolti dai ragazzi della Pro Loco. Un viaggio sulle orme degli antichi pellegrini senza però disdegnare la cucina italiana tra piadine, cacio e pepe, abbacchio e pasta alla gricia. (f.p.)


www.lapiazzaweb.it

7


Porto Viro

8

www.lapiazzaweb.it

L’affondo di Forza Italia. Sul piatto lo sviluppo dell’area portuale del Po di Levante

“Nessuna proposta per le nostre infrastrutture nel Pnrr”

“C

onsiderata la grande opportunità data dal Pnrr, che stanzia in totale oltre 260 miliardi di euro per far ripartire l’economia nazionale, notiamo con grande rammarico e incredulità che per quanto concerne il nostro territorio non abbiamo registrato una voce che proponga, a livello ministeriale, alcune nostre annose problematiche inerenti a infrastrutture che sono sempre state riconosciute determinanti per lo sviluppo del territorio”. Sono parole del consigliere comunale di minoranza Geremia Gennari e di Enrico Bonafè, coordinatore del suo partito, Forza Italia. “In particolare – continuano - il collegamento viario fra la superstrada Verona-Rovigo e il suo prolungamento fino alla Romea, oppure la navigabilità e lo sviluppo dell’area portuale del Po di Levante: i cantieri navali Visentini, orgoglio per Porto Viro e per il Veneto, hanno bisogno di continui interventi di scavo per l’uscita in mare”. Esiste anche la questione urbanistica dell’edificabilità dell’area portuale,

approvata in via ufficiale dalla Regione Veneto: “Nel 2012 non è stato possibile realizzare ben tre progetti di insediamento – spiega Gennari- perché in contrasto con i parametri richiesti dai Beni Ambientali. All’epoca ero sindaco e l’amministrazione ha organizzato

“Tempo fa era nata anche una proposta di realizzare una struttura al largo di Porto Levante che permettesse la rottura di carico delle grandi navi” un tavolo con rappresentanti regionali, politici e tecnici per concordare modalità e caratteristiche che consentissero la realizzazione di eventuali strutture portuali in armonia con i vincoli ambientali vigenti. Da quel momento in poi non abbiamo più visto alcuna azione atta a proseguire su questa strada. Anzi, un’altra importante azienda dopo aver manifestato la volontà di

A fianco il consigliere di minoranza Geremia Gennari

insediarsi nella nostra area, per le problematiche riscontrate ancora irrisolte, è stata costretta a trasferirsi altrove”. E ancora:“Tempo fa era nata anche una proposta di realizzare una struttura al largo di Porto Levante che permettesse la rottura di carico delle grandi navi, per poter favorire il trasporto marittimo costiero e via fiume. Di tutto questo però, nessuno ne parla. L’attua-

le amministrazione portovirese non ha mai minimamente attivato azioni relative a questo argomento. Speriamo che i prossimi amministratori affrontino questi temi come primaria azione di reale sviluppo del territorio: realizzare un progetto del genere significa arricchire l’economia, incentivare l’imprenditoria e aumentare l’occupazione”. Fabio Pregnolato


Porto Viro

www.lapiazzaweb.it

9

Ambiente. Arriva il sostegno di Katia Ricciarelli alla lotta del comitato composto da politici bipartisan

Una voce da soprano contro le trivelle

U

na voce autorevole si è unita al coro dei “no alle trivelle” in Alto Adriatico, in una battaglia portata avanti da un comitato molto attivo sul Delta e composto da personalità politiche bipartisan. La voce, da soprano, è quella di Katia Ricciarelli, intervenuta in una conferenza stampa al centro visitatori dell’Ente Parco Veneto del Delta del Po a Porto Viro. Nel ringraziarla, il presidente e sindaco di Loreo Moreno Gasparini ha parlato di una “sensibilità dimostrata e cercata su un problema che riguarda tutti, non solo i 9 comuni del Delta ma l’intera area del Nordest”. Il Decreto 116, sottoscritto il 26 marzo a Roma con l’assenso dei ministri Cingolani e Franceschini sulla “rimessa in moto” di certe trivellazioni in Alto Adriatico ha messo in allerta gli amministratori deltini in pochissimo tempo con una cordata dei nove comuni del Delta più la Provincia, per un ricorso al Tar del Lazio: l’azienda Po Valley, incaricata delle trivellazioni, ha infatti sede a Roma ma sede amministrativa in Australia, e per una maggior sicurezza il ricorso è stato anche tradotto e depositato in inglese in terra australiana. “La parte più scandalosa – hanno assicurato dal comitato – viene dagli enti sovraregionali: l’Ue ha decretato delle macro aree di salvaguardia ambientale, e davanti al Delta del Po un corridoio per le Caretta Caretta e i delfini. Nel 2020 il Parco ne depositò il perimetro, 55mila ettari, e ora il progetto presentato dalle azien-

“Sono nata a Rovigo e il mio cuore è sempre qui: sono battagliera e orgogliosa di vedervi così agguerriti”

de di trivelle si colloca assurdamente a 200 metri dalla fine di questo perimetro”. A comporre il comitato, assieme al presidente Renzo Marangon – ex assessore regionale e sindaco di Rovigo – Luca Bellotti e Diego Crivellari (ex parlamentari polesani), Moreno Gasparini, Enrico Bonafè e Geremia Gennari (ex sindaco di Porto Viro ed ex presidente dell’Ente Parco). Proprio quest’ultimo ha lamentato uno scarso interesse alla questione da parte del Delta ferrarese, con la quale la parte veneta ha portato avanti il riconoscimento Mab Unesco: “Non molto tempo fa l’Unesco si è mosso a Venezia sulla questione grandi navi: interessiamolo anche per questo problema” ha riflettuto.

Gli studenti ripuliscono Scanno Cavallari Una bella mattinata all’insegna del senso civico e del rispetto dell’ambiente ha giovato non solo ai partecipanti ma anche alla splendida natura dello Scanno Cavallari. Grazie al supporto dell’associazione Le Dune guidata da Dismo Milani e all’ospitalità del rifugio Il Ghebo di Cristian Azzalin, gli alunni dell’istituto comprensivo cittadino hanno ripulito la spiaggia dell’isola che sorge a qualche centinaio di metri da Porto Levante. Un ambiente tipicamente deltino quello degli scanni,costruito dall’azione del fiume che scaricando in mare contribuisce a costruire questi avamposti di quella che tra centinaia di anni sarà terraferma, ma che intanto viene

goduta dalla popolazione locale e dai sempre maggiori turisti come una spiaggia non toccata dai grossi flussi. Presente per l’amministrazione il consigliere comunale delegato Nicola Marinelli, che al termine si è unito alla merenda in compagnia. (f.p.)

Tra gli interventi, quelli degli amministratori Doriano Mancin, Roberto Pizzoli, Omar Barbierato, Sandro Vidali e della consigliera regionale Laura Cestari. “Sono da Ficarolo e sono qui in veste di cittadina polesana – ha ribadito Cestari – Cingolani e Franceschini vanno contro gli obiettivi green dell’Europa, noi non molliamo”. Intervento finale della Ricciarelli, che ha promesso di coinvolgere altri testimonial alla causa, primo fra tutti Vittorio Sgarbi: “Sono nata a Rovigo e il mio cuore è sempre qui: sono battagliera e orgogliosa di vedervi così agguerriti; porterò questo messaggio a livello nazionale, magari anche al Grande Fratello”. Fabio Pregnolato


10

Porto Tolle

www.lapiazzaweb.it

Il voto del consiglio comunale. Pizzoli: “Da risolvere i problemi di mobilità, tallone d’Achille”

Approvata la mozione per istituire il liceo musicale È

stata approvata all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale la mozione per istituire il liceo musicale in Provincia di Rovigo. Un’azione che rappresenterebbe - secondo gli amministratori – un’opportunità formativa per gli alunni nello sviluppo dei propri interessi, dei propri talenti e proprie ambizioni. A presentare la mozione il vicesindaco Silvana Mantovani che ha fatto una fotografia della situazione in Polesine: “Sono tredici le scuole medie a indirizzo musicale, dove viene offerta la possibilità di studiare e apprendere a suonare uno strumento musicale con docenti che hanno effettuato un regolare percorso di studi nei conservatori -spiega Mantovani -. 700 gli studenti che frequentano le scuole medie distribuite nell’intero Polesine. L’unica provincia in Regione Veneto a non avere un liceo musicale, a differenza dei due licei presenti nella provincia di Venezia, Treviso e Verona. Essen-

Rovigo è l’unica provincia in Regione a non avere questa offerta formativa do i due conservatori di Adria e Rovigo altamente professionalizzanti e dunque estremamente impegnativi, i ragazzi riescono difficilmente a conciliarli con l’iscrizione e la frequenza con un altro istituto superiore”. Per avviare il liceo musicale, in base alla legge Gelmini (Dpr 89 del 15marzo 2010), serve un’autorizzazione del Ministero dell’Istruzione ed è necessario che la commissione d’ambito scolastico, composta dai sindaci della provincia, dal presidente della Provincia e dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale (ex provveditore agli studi) diano parere favorevole all’ampliamento dell’offerta formativa, che deve essere presentata da una scuola superiore del territorio Polesano. In merito il sindaco Roberto Pizzoli, ha evidenziato “l’importanza di fare rete con i comuni dell’area interna e per questo motivo la mozione proposta è già stata approvata in alcuni comuni della nostra provincia.

Altro punto su cui dobbiamo lavorare –ha detto Pizzoli- e che ad oggi rappresenta il tallone d’Achille per il territorio, è rappresentato dai problemi di mobilità, legati alla morfologia del territorio. Il servizio di trasporto pubblico che collega Porto Tolle con i comuni limitrofi infatti è carente e induce gli studenti a orari pesanti dovuti alla distanza chilometrica”. Guendalina Ferro

Gli studenti omaggiano le tradizioni popolari “I canti della tradizione storica popolare Polesana alle foci del Po” è stato iltitolo dello spettacolo presentato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Porto Tollea conclusione del progetto didattico realizzato nello scorso anno scolastico. L’iniziativa si inserisce all’interno di una progettualità che ha coinvolto diverse classi dell’Istituto, resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo tramite il Bando Aperto Scuola, strumento che la Fondazione promuove annualmente e mette a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Rovigo. Attraverso il progetto si sono resi consapevoli gli studenti della particolarità del territorio che si trova al limite orientale di una striscia di terra, compresa tra due grandi fiumi, il Po e l’Adige (quasi a ricordare l’antica Mesopotamia, tra Tigri ed Eufrate), zona non solo di alluvioni, nebbie e zanzare, ma di una terra che cerca il riscatto e che oggi ospita il Parco del Delta del Po ed una comunità di persone attive e ottimiste verso le opportunità del futuro. I brani presentati dagli studenti, tutti di ispirazione popolare, hanno narrato il vissuto reale. Così ad esempio il brano “Polesine” tratta del destino comune a molti polesani che hanno abbandonato la propria terra d’origine, in assenza di opportunità lavorative e a causa di un territorio reso pericoloso da subsidenza e continue alluvioni. Altro esempio di canto popolare è “Vongole”, che per molti aspetti, per chi vive nelle zone del Delta rappresentano, “l’oro dell’Adriatico”; ma se oggi la produzione si è elevata a livelli competitivi di tutto rispetto, vi sono stati tempi nei quali così non era. Ed, ancora, “La vecia” rappresenta il saluto alla Befana che con il suo arrivo chiude tutte le feste del periodo natalizio. A sostenere e a condurre gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Porto Tolle, in particolare delle classi della scuola secondaria di Scardovari e del plesso della Scuola Primaria di Donzella, sono statigli insegnanti del corso ad indirizzo musicale.


www.lapiazzaweb.it

11


Porto Tolle

12

www.lapiazzaweb.it

Convenzione tra Comune e Consorzio. Obiettivo migliorare lo stato della laguna

Lavori allo sbocco a mare della Busa di Scirocco È

stata approvata in consiglio comunale la convenzione fra il Comune di Porto Tolle e il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine per l’esecuzione dei lavori di manutenzione della scogliera in prossimità dello sbocco a mare della Busa di Scirocco, nella zona nord della Sacca del Canarin. A presentare la convenzione ai consiglieri, nel corso della seduta pubblica, l’assessore Tania Bertaggia: “La convenzione mira al completamento dell’intervento sulla laguna del Canarin, in particolare in corrispondenza dello sbocco a mare della Busa di Scirocco, predisposto dal Genio Civile per un valore totale di 700mila euro. Scopo dell’intervento migliorare la vivificazione della laguna in questione”. “Dopo il primo stralcio già eseguito per l’importo di 300mila euro, ora la convenzione consentirà il completamento dell’opera di prolungamento della scogliera

affinché venga impedito l’accesso di acqua dolce nella laguna – ha aggiunto -. Circostanza che, sbilanciando il tasso di salinità delle acque, in passato ha prodotto ingenti perdite di prodotto”. Con la firma della convenzione il Consorzio si prende l’onere e l’incarico per realizzare un’opera di 400mila euro, per una struttura che ha lo scopo di allontanare verso il mare le acque dolci del fiume che altrimenti, rimanendo sotto costa, andrebbero ad interessare l’area antistante la bocca della sacca e conseguentemente, per l’alternanza del ciclo mareale, raggiungerebbero le zone interne della laguna riducendone la salinità. “La convenzione- ha concluso l’assessore- rappresenta il mezzo di una proficua collaborazione tra ente pubblico e privato, oltre che un investimento per quest’ultimo, che si fa parte attrice e promotrice per la sottoscrizione della stessa”

La convenzione è stata approvata per alzata di mano da parte degli undici consiglieri presenti e l’astensione degli assessori Raffaele Crepaldi e Tania Bertaggia. “Il mio voto sarà di astensione perché faccio parte del consiglio di amministrazione del consorzio

in questione” ha detto l’assessore Raffaele Crepaldi. “Mi astengo dalla votazione per una mera opportunità di trasparenza” ha motivato l’assessore Tania Bertaggia, uno dei legali del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine. Guendalina Ferro

Scontro in consiglio sui riconoscimenti alle aziende locali È approdata in consiglio comunale, con un’ interrogazione da parte dei consiglieri di minoranza del gruppo “Progetto civico per la trasparenza”, il caso della Soncin Impianti, azienda che lamentava una disparità di trattamento rispetto alle altre aziende da parte dell’assessore Tania Bertaggia, in merito al premio conferito dalla Regione Veneto come uno dei tre luoghi storici del commercio del territorio di Porto Tolle. La ditta, inoltre, sottolineava che le targhe consegnate agli altri due premiati, il mercato ittico di

Scardovari e il mercato Mercato Settimanale di Ca’Tiepolo, erano state realizzate con soldi pubblici. “Spiace che nonostante aver spiegato di persona alla Soncin che non vi era stata alcuna discriminazione dell’azienda ma che semplicemente sono state trattate diversamente le situazioni ontologicamente diverse, la Soncin abbia ritenuto di dover uscire sulla stampa e non ha perso occasione per tentare di screditare l’operato dell’amministrazione – ha spiegato Bertaggia-. Da ultimo si veda il commento effettuato dalla Soncin, ad una pubblica-

zione sul profilo del Comune di Porto Tolle di domenica 03 ottobre”. Giornata in cui il Comune comunicava che l’assessore Bertaggia aveva partecipato alla terza edizione della “Cerimonia di premiazione del Lavoro del progresso economico e dell’innovazione” organizzata dalla Camera di Commercio Venezia-Rovigo, presso il salone del Grano di Rovigo, nella quale veniva premiata Cosva. Un’occasione in cui Soncin faceva notare in modo sarcastico che il Comune premiava solo enti di proprietà pubblica e non

le ditte private. Al termine della discussione, il consigliere Silvia Siviero si è dichiarata non soddisfatta della risposta data dall’Assessore Bertaggia. (gu.fe.)

“Mi spendo”: successo dell’iniziativa estiva per i giovani In occasione della fiera del riso, sono stati resi i noti i risultati del progetto “Mi spendo”,realizzato dalla cooperativa Goccia e finanziato dal Comune di Porto Tolle. Scopo dell’iniziativa, coinvolgere i giovani dai 12 ai 20 anni, che non hanno più l’età per i centri estivi, in attività utili per il territorio e la cittadinanza, ricevendo in cambio dei buoni del valore economico di 50 euro, per l’acquisto di libri, o da utilizzare per mangiare qualcosa in compagnia con gli amici. Nell’iniziativa sono stati coinvolti otto professionisti, 27 ragazzi, dai 12 ai 20 anni e 13 attività commerciali. I giovani coinvolti, suddivisi in gruppi da 5,6 persone, sono stati seguiti complessivamente da otto professionisti, che li hanno accompagnati nei tre ambiti diversi: ambientale, decoro urbano e sociale. Per l’aspetto ambientale i ragazzi sono stati stimolati a pensare e capire come migliorarlo, sia con la creazione di brochure destinate ai loro coetanei adolescenti e sia pulendo le spiagge. Attività che avevano lo scopo di renderli consapevoli dell’importanza dell’ambiente in cui vivono e nel caso dell’ambito del decoro urbano, renderli partecipi di iniziative volte a migliorare gli spazi urbani. Per l’ambito sociale,i ragazzi sono stati coinvolti in attività esperienziali, al servizio di altre persone (anziani, bimbi dei Gr.est e persone con disabilità) allo scopo di rinsaldare il senso di appartenenza e interdipendenza all’interno della comunità. (gu.fe.)


Rosolina

www.lapiazzaweb.it

13

Elezioni/1. Michele Grossato fa vincere il centrodestra con il 74% dei voti

“Faremo squadra con la Regione, per essere protagonisti del Delta” M

ichele Grossato è il nuovo sindaco di Rosolina. L’ex presidente della Pro loco, sostenuto da tutto il centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia), oltre alla civica Rosolina, ha stravinto le elezioni del Comune più importante del Delta del Po. Dato che i numeri non mentono mai, il successo di Grossato si commenta da solo, visto che ha ottenuto quasi il 74% con il gruppo “Si Amo Rosolina”, conquistando 2.371 voti, per un totale di 8 seggi. Alle sue spalle, staccatissimo, Tiziano Zago, candidato sostenuto dal sindaco uscente Franco Vitale, che preso poco meno del 22% di preferenze, con la lista “Continuità nel Cambiamento”, pari a 704 voti e 4 seggi, in quella che è stata una vera e propria batosta per il gruppo di centrosinistra. L’ex comandante della polizia locale, Patrizio Targa ha infine chiuso con un modestissimo 4,30%, pari al 4.30% di voti, per 138 preferenze e nessun seggio acquisito con la lista Per la Nostra

Rosolina. “Da oggi il Comune di Rosolina farà rete e squadra con la Regione – ha affermato a caldo la sera delle elezioni il neo sindaco Michele Grossato -. Chi amministra non ha tante risorse per fare bene se punta solo sui soldi che si hanno con l’ordinaria amministrazione, vale a dire con le tasse pagate dai cittadini e con la tassa di soggiorno dei turi-

“Zaia crede molto in Rosolina, è un grande appassionato del Delta del Po. Sarà per noi un interlocutore fondamentale” sti, che potrebbe essere un extra. Se vogliamo invece puntare ad interventi strutturali importanti, come viabilità e sport, poiché Rosolina è carente di strutture sportive, e se vogliamo migliorare la località di

Rosolina Mare con interventi notevoli, questi si possono realizzare solamente bussando alle porte della Regione”. Ha le idee molto chiare il nuovo sindaco Grossato, per rilanciare Rosolina. “In Regione si possono trovare le persone giuste che ti ascoltano e ti sanno indirizzare nel reperimento dei fondi. Negli ultimi dieci anni, come opere pubbliche fatte a Rosolina, si ricordano il centro congressi, i parcheggi, la passeggiata lungomare, tutte finanziate però nel 2011. Da allora c’è stato un gap. Questo vuoto deve essere colmato. Tanti mi accusano di fare delle passerelle politiche, ma a me piace farle. Ho la fortuna di avere lavorato per cinque anni fianco a fianco con il presidente della Regione Luca Zaia e dunque lo conosco molto bene. So che crede molto in Rosolina. Lui è un grande appassionato del Delta del Po. Sarà per noi un interlocutore fondamentale. Rosolina da oggi in poi dovrà lavora-

re anche in sinergia con Chioggia e con i paesi limitrofi, in maniera tale da essere protagonista assoluta del Delta, visto che il milione di presenze di turisti li facciamo noi. Bisogna però prima di tutto mettersi seduti attorno a un tavolo, per capire dove si vuole arrivare. Il gioco solitario non porta a niente”. Marco Scarazzatti

Michele Grossato è il nuovo sindaco di Rosolina


14

www.lapiazzaweb.it


Rosolina

www.lapiazzaweb.it

15

Elezioni/2. L’analisi del voto da parte dei due sconfitti alle urne

Zago: “Il risultato una doccia fredda, dobbiamo fare mea culpa” A

Rosolina finisce l’era di Franco Vitale. Il sindaco, che aveva dominato negli ultimi dieci anni, non potendo però ricandidarsi per la terza volta a causa della legge sul terzo mandato, aveva comunque preso parte ad una nuova avventura politica, dove nel caso di vittoria della lista “Continuità nel Cambiamento”, avrebbe avuto l’incarico di assessore al Turismo. Il candidato sindaco Tiziano Zago non è riuscito però a contrastare la supremazia del centrodestra. “Voto e risultati sono palesi - afferma Zago -. La sconfitta è andata ben al di là di quelle che erano le nostre aspettative. Forse abbiamo sbagliato qualcosa, ma sicuramente qualsiasi cosa avessimo fatto, non avrebbe più di tanto cambiato i numeri. Troppo netta è stata infatti la differenza. Rosolina ha votato per il centrodestra unito e compatto. Dobbiamo fare un mea culpa e anche un bagno di umiltà, dopo questa doccia fredda”. Per Zago gli abitanti di Rosolina non erano affatto stufi di Franco Vitale. “È stato sempre accolto molto bene dalla gente, anche nel corso delle nostre visite nelle abitazioni. Il fatto è che il messaggio ricevuto dagli elettori è che Vitale è passato da essere di centrodestra a essere di centrosinistra. Chi ha votato ha preferito il partito piuttosto

Targa: “Ha votato solamente il 63%, assenti completamente i giovani”

Tiziano Zago e Patrizio Targa

che la persona. Sapevamo che sarebbe stata una partita molto dura e poi con i soldi promessi ai pescatori, le visite del presidente della Regione, Luca Zaia e degli assessori regionali Elisa De Berti e Cristiano Corazzari, hanno saputo toccare le corde giuste” Patrizio Targa, nonostante la sua grande esperienza del territorio comunale rosolinese, dato che per oltre 40 anni è stato comandante della polizia locale, e anche se aveva la lista civica estratta come numero 1, ha finito con l’arrivare in ultima posizione, ottenendo solamente il 4,30% di preferenze, con 138 voti conquistati: “Ha votato solamente il 63%, assenti completamente i giovani. Avevamo

allestito una squadra composta da persone immacolate, prive di conflitti di interessi, con pensionati, operai, tecnici, laureati e persone comunque competenti. Tutto questo per poter gestire al meglio la comunità di Rosolina. Dagli altri candidati non ho sentito parlare di spese che sostengono le famiglie per i bambini, tipo buoni pasto e scuolabus, che io avrei invece eliminato. Oltre al fatto che avrei rinunciato allo stipendio da sindaco. Faccio tanti auguri di buon lavoro all’amministrazione Grossato, nella speranza che non ci siano altre perdite di tempo per la ripresa del nostro Comune”. Marco Scarazzatti

Tutti i numeri del voto e il nuovo Consiglio Comunale: Pako Massaro re delle preferenze A Rosolina l’affluenza alle urne è stata pari al 63,57%. La lista numero 3, “Si Amo Rosolina”, quella del nuovo sindaco Michele Grossato, ha ottenuto il 73,79% di preferenze, conquistando 2.371 voti, seguita molto distanziata dalla lista numero 2, “Continuità nel Cambiamento”, di Tiziano Zago, con il 21,91% pari a 704 voti e ultima la lista numero 1 di Patrizio Targa, “Per la Nostra Rosolina”, con il 4,30% per 138 preferenze. La nuova composizione del consiglio comunale propone otto componenti della lista Grossato: Anna Frasson (assessore comunale nella giunta Vitale), Pako Massaro, Stefano Gazzola, Sara

Biondi, Federica Concon, Nicolò Crivellari, Alessandra Patrian, Federico Avanzi. Il re delle preferenze è stato il leghista Pako Massaro, già consigliere comunale e candidato alle regionali

2020, che ha ricevuto ben 395 voti, seguito da Stefano Gazzola, assessore comunale nella giunta Vitale, con 313 e Nicolò Crivellari con 296. Per il gruppo di minoranza ci saranno Tiziano Zago, Franco Vitale, Francesco Biolcati, Mirella Paparella. Della lista di Targa non ci sarà nessuno in consiglio comunale. Il totale dei voti validi è stato pari a 3.213, le schede bianche sono state 40, le schede nulle 105. I votanti maschi sono stati 1.690, mentre le donne sono state 1.668, per un totale di 3.358. Il 64,06% degli elettori maschi si è recato alle urne, mentre il 63,09% delle donne ha votato.


16

Rosolina - Ariano nel Polesine

www.lapiazzaweb.it

Taglio del nastro a Rosolina. Il viceprefetto: “Eccellenza di una struttura a cinque stelle”

Inaugurata la nuova casa di riposo “La rosa dei venti” È

stata inaugurata qualche giorno prima delle elezioni comunali la casa di riposo di Rosolina. “La Rosa dei Venti” è una struttura all’avanguardia con tanta umanità” le parole del sindaco pro tempore, Franco Vitale, pronunciate al taglio del nastro della struttura di via Mariangela Maragon. Dopo la benedizione, il pubblico presente è entrato nell’ampia sala della nuova struttura nel rispetto delle norme antiCovid. “Inauguriamo in ritardo questa splendida struttura a causa della pandemia che ci ha costretti a vivere mesi difficili”ha detto il direttore Cristiano Castelnovo. “Ci siamo battuti per aprire la struttura, tra documentazione e permessi vari” ha evidenziato il presidente di Hospitalia Sergio Annoscia che ha costruito la struttura di via Mariangela Marangon. “Si tratta di un momento storico per la nostra città di Rosolina, ma soprattutto per la comunità del Delta - ha detto Vitale -. A dimostrarlo la presenza della dottoressa Maria Chiara Paparella per l’ulss 5 Polesana e degli assessori regionali Manuela Lanzarin e Cristiano Corazzari”. Nel suo intervento Vitale ha ricordato la figura dell’ex agente immobiliare Virginio Mantovan, scomparso lo scorso marzo, per essere stato il precursore di questa nuova realtà al servizio della comunità del delta: “L’amico Mantovan fece un lavoro instancabile fino a quando riuscì a trovare un imprenditore che realizzasse quello che a Rosolina si sognava da trent’anni, senza strumentalizzazioni politiche”. “I ringraziamenti, doverosi, vanno alle associazioni del territorio che fanno servizio alla casa di riposo, come Rosolina Soccorso e Anteas, per il trasporto delle persone anziane, per le visite nelle strutture e ospedali, all’Avis e all’Andos con i quali faremo delle attività in presenza” ha detto il direttore Castalnovo. L’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin ha affermato: “Sono 355 le strutture per anziani in Veneto, per 34mila posti letto, mentre i 68 ospedali in Veneto hanno una copertura di 17mila 500 posti letto. Questo per far capire che le strutture per anziani ospitano il doppio dei posti letto rispetto agli ospedali. Un dato che dà importanza a un settore pregnante nel territorio e ben

radicato in Veneto. A dimostrarlo le molte strutture comunali, le donazioni e i lasciti da parte delle famiglie venete, che sono parte di una cultura dell’assistenza. Le Rsa in Veneto, che altro non sono che i Centro servizi per anziani, sono strutture capaci di erogare servizi che riescono a rispondere ai bisogni della cittadinanza”. L’assessore regionale Cristiano Corazzari nel suo intervento ha ribadito l’importanza di potenzia-

re i servizi nelle strutture Rsa. Il viceprefetto Rosa Correale ha affermato: ”Siamo nell’eccellenza di una struttura a cinque stelle, in un paese dove la cultura agli anziani è molto sentita con una accoglienza importante e un’attenzione per i servizi erogati. Questa struttura megagalattica è bella e accogliente. Una location per anziani luminosa. Complimenti per i servizi che erogate alle persone”. Guendalina Ferro

Ad Ariano una serata in ricordo di Ermenegildo Fonsatti Nel quarto e ultimo appuntamento dei venerdì culturali, organizzati dal Comune di Ariano nel Polesine insieme al sistema bibliotecario provinciale e al comitato biblioteca, è stato ricordato Ermenegildo Fonsatti che fu sindaco per soli sei mesi, dall’ottobre 1920 a maggio del 1921, ucciso in un agguato dalle squadre fasciste. “Abbiamo inquadrato, insieme al professor Valentino Zaghi, il periodo storico nel quale tutta l’Italia stava vivendo gli anni dei primi del 900, di grandi tensioni sociali, politiche e di grande rivoluzione. Un periodo nel quale la ferocia delle squadre fasciste si manifestò con una aggressività inaudita” racconta la sindaca Luisa Beltrame. A parlare della storia locale Pierluigi Forza. Una storia poco nota che merita di essere riportata alla luce per essere conosciuta e tramandata. Fonsatti era una persona per bene, che aveva fatto tutto un suo percorso all’interno del partito socialista ed era stato anche consigliere provinciale. Morì nella notte del 4 maggio 1921, ucciso a bastonate dai fascisti. Una serata commemorativa di uno degli uomini più importanti per Ariano, al punto da essergli stata intitolata una delle vie centrali del capoluogo e dedicata una targa nella loggia . “Le figure come Matteotti, che tutti conosciamo, così come quella di Fonsatti per il nostro comune, sono figure che rappresentano dei tasselli di storia di quei periodi crudi che hanno segnato la conquista della democrazia – prosegue Beltrame -. L’antifascismo deve rimanere un valore da tramandare, con certi temi c’è il rischio che si creino vuoti di memoria che sono pericolosi”. A rendere ancora più preziosa la commemorazione, la presenza di alcuni eredi del compianto sindaco, come il dottor Donato Fonsatti, figlio di Amore Internazionale, terzogenito della vittima. “Nè mia nonna, nè mio padre hanno mai parlato volentieri di questa faccenda – ha detto il nipote -. Non ho mai sentito neanche parole di odio, era qualcosa di cui non si parlava volentieri”. A condurre la serata è stata la consigliera Lina Zangirolami. (gu.fe.)


www.lapiazzaweb.it

17


18

Taglio di Po

www.lapiazzaweb.it

Associazioni. Grazie alla donazione di Faedesfa sono arrivate nuove attrezzature professionali

“Borgo Vita” vola verso il sogno di un ristorante solidale U

na piccola donazione per un grande progetto: Faedesfa No Profit arriva a Taglio di Po a “Borgo Vita” accolta dall’Associazione Attivamente onlus. Una cappa da cucina, uno scalda vivande americano per pietanze e dei tavoli da cucina, tutto rigorosamente professionale: questo il materiale donato dalla “banda delle magliette verdi” di Fratta Polesine (Ro). Attrezzatura che va a completare in parte l’arredo della cucina del residence dedicato al “Durante noi” e al “Dopo di noi” a Taglio di Po. Un paradiso rurale, ridefinito “Borgo vita” non a caso, che è in grado di mettere a disposizione servizi di accoglienza, con appartamenti per persone disabili e fragili e poi la produzione di beni a valore aggiunto sociale con produzioni etiche, sostenibili e di alta qualità a integrazione del Servizio Sanitario nazionale. Ad accogliere i soci di Faedesfa No Profit, il presidente e fondatore della onlus “Attivamente”, Antonio Sambo, che spiega: “Borgo vita nasce con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone con disabilità cognitive e motorie. Le relazioni con gli altri, l’abitare e il lavorare: su queste tre assi sono diverse le soluzioni progettuali create nei circa 6500 mq a disposizione nel residence”.

di Faedesfa No Profit. “Sono certo - ha detto il presidente di Faedesfa Andrea Pezzuolo- che da questa piccola donazione nasceranno futuri progetti con Attivamente. Servizi di questo tenore rivolti ai ragazzi speciali, seguiti con tanta cura e amore, dovrebbero essere maggiormente presenti sul territorio. E Faedesfa non mancherà di fare la sua parte per un loro incremento”. Marco Scarazzatti

Completati i lavori all’impianto dedicato al tennis Un’altra opera pubblica è stata portata a termine dall’amministrazione comunale di Taglio di Po. La giunta guidata dal sindaco Francesco Siviero ha infatti completato i lavori di copertura dell’impianto sportivo, dedicato al tennis. Sport quest’ultimo che è molto praticato nel Comune bassopolesano e che negli ultimi anni ha messo in luce giocatori di buon livello. Ecco spiegata l’importanza di quest’opera, anche alla luce dell’arrivo delle stagioni fredde, nelle quali si potrà quindi continuare a giocare. L’assessore comunale ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Davide Marangoni, assieme al tecnico comunale Luca Chiarion, nelle scorse settimane ha riconsegnato al circolo tennis le chiavi del nuovo tennis coperto. “I lavori

L’ambizione è che il borgo diventi un punto ristoro, un posto per lavorare e un borgo per fare festa Il presidente di “Attivamente” onlus proprio per la cucina del borgo ha un sogno: farla diventare in futuro il focolare da cui usciranno i piatti di un ristorante solidale dove impiegare e far lavorare i ragazzi con disabilità: “La cucina la stiamo ultimando per poi poter chiedere le autorizzazioni. È uno spazio di 30 mq circa. L’ambizione è che il borgo diventi un punto ristoro, un posto per lavorare e un borgo per fare festa. Questo è l’emblema: come dare dignità alla vita alle persone che non possono di base poter provvedere a se stesse” conclude Sambo. Sono circa una dozzina gli operatori e i professionisti che si prendono cura dei ragazzi speciali ospiti, mentre il progetto è nato circa 14 anni fa. Stupiti ed entusiasti della realtà sociale deltina gli operativi

di ristrutturazione, messa a norma e adeguamento sismico ed energetico sono terminati all’inizio dell’estate e una volta che anche tutto l’iter burocratico si è concluso si è potuto ricominciare ad utilizzare l’impianto - afferma l’assessore -. Voglio dire grazie al presidente del circolo, Marco Frezzato e al suo fido braccio destro Flavio Cavallaro, per la continua e fattiva collaborazione”.


Territorio

www.lapiazzaweb.it

19

Solidarietà. Il punto all’Uls 5: nessuna opposizione o rifiuto, solo assensi

Donazione di organi e tessuti: il Polesine si scopre generoso Tra qualche settimana, l’azienda renderà disponibile, in ospedale a Rovigo, uno sportello che registrerà l’assenso alla donazione d’organo e tessuto, nel completo rispetto della privacy

A

fine settembre si è tenuto in azienda Ulss 5 un incontro con i dirigenti del coordinamento regionale trapianti, in merito alla donazione di organi e tessuti. Alla riunione operativa hanno partecipato il direttore sanitario Alberto Rigo e i professionisti aziendali che lavorano per il procurement di organi e tessuti nella realtà e nel territorio locale, insieme ai responsabili regionali: Giuseppe Feltrin, coordinatore regionale trapianti, e Pantaleo Corlianò, direttore operativo del coordinamento stesso. Sono stati analizzati i dati dell’anno 2021 che, per l’azienda Ulss 5, sono lusinghieri: ben otto donazioni d’organo, che hanno curato e salvato la vita a chi attendeva un atto di così grande generosità. Sono sta-

te inoltre registrate 94 donazioni di tessuti oculari, cinque donazioni multi tessuto, e cinque donazioni di cute. Non sono avvenuti opposizioni o rifiuti alla donazione, ma solo assensi. Tra qualche settimana, l’azienda renderà disponibile, in ospedale a Rovigo, uno sportello che registrerà l’assenso alla donazione d’organo e tessuto, nel completo rispetto della privacy. In collaborazione con l’associazione Aido, la locale sezione del coordinamento trapianti aziendale ha pensato a un percorso informativo e formativo che coinvolgerà le classi quarte e quinte delle scuole superiori della provincia di Rovigo. Un progetto educativo teso a sensibilizzare i ragazzi alla donazione di organo e tessuto.

Inaugurato il nuovo anno accademico di Scienze Infermieristiche È stato inaugurato a inizio ottobre nell’aula magna della cittadella socio-sanitaria la cerimonia di apertura dell’anno accademico del corso di laurea in infermieristica. Erogato dall’università di Padova, il corso ha sede a Rovigo, nei locali dell’Ulss 5 Polesana. Grazie alla virtuosa sinergia con cui università e Ulss hanno operato in questi anni, agli studenti vengono offerti percorsi formativi e strutture di qualità. La formazione dei futuri professionisti sanitari si fonda, infatti, su una pluriennale collaborazione tra i due soggetti, che promuovono la qualità e l’umanizzazione dell’assistenza, in un clima di apprendimento e di fiducia che favorisca il cambiamento, e che permetta allo studente di divenire protagonista attivo del proprio percorso. “Questo indirizzo di studi – afferma Alberto Rigo, direttore sanitario dell’Ulss 5 Polesana – è forte di concrete opportunità occupazionali al termine del triennio formativo. È possibile spendere le competenze professionali acquisite valorizzando, contemporaneamente, attitudini, motivazioni e spirito di crescita dei futuri professionisti. Oggi l’infermiere gioca

un ruolo centrale e più che positivo nella sanità e può essere uno dei principali protagonisti della buona sanità del futuro. Sempre più frequentemente, la valutazione dell’attività svolta dagli infermieri da parte di chi ha avuto rapporti con essi, nelle varie tipologie di strutture o servizi sanitari è ottima. Una valutazione che si fonda su un giudizio positivo relativamente alle buone capacità tecnicoprofessionali e anche alla buona capacità relazionale, intesa come capacità di entrare in rapporto con i pazienti e di rispondere alle loro esigenze, da quelle prettamente sanitarie a quelle di carattere informativo”.


Rovigo

20

www.lapiazzaweb.it

Ordine dei farmacisti provinciale. Da inizio mese le farmacie possono somministrare anche la terza dose di vaccino

“A ottobre aumento esponenziale dei tamponi, siamo al massimo” A

nche le farmacie rodigine si uniscono alla campagna di richiamo del vaccino anti-Covid. Gli over 80 potranno ricevere la terza dose nella farmacia vicino a casa, dunque senza la necessità di recarsi agli hub, gestiti dalle aziende sociosanitarie. La raccolta delle prenotazioni è già iniziata. La novità è stata introdotta a ottobre dalla Regione, che contestualmente ha aperto la possibilità per le farmacie di somministrare anche il vaccino Pfizer/ BioNTech, oltre ai sieri Moderna e Johnson&Johnson, garantendo nel contempo la fornitura di 24 dosi settimanali per ciascuna farmacia aderente. Due giorni dopo l’inizio della raccolta della prenotazione delle terze dosi per gli over 80, è stata enormemente ampliata la platea di utenti potenzialmente interessati. La Regione, infatti, ha esteso questa opportunità a tutti gli over 60. In Veneto si tratta di una popolazione di oltre 1 milione e 470mila persone. Per tutti, indipendentemente dal tipo utilizzato per il ciclo primario, per la terza dose sarà somministrato il vaccino Pfizer. “A inizio ottobre - dichiara Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto - erano 47mila le dosi somministrate nelle 318 farmacie che hanno aderito alla campagna. Credo che il nostro coinvolgimento per la somministrazione delle terze dosi sia un riconoscimento della bontà del lavoro svolto fino a ora, oltre che dei vantaggi che possiamo offrire, soprattutto alla popolazione più anziana, sotto forma di presenza capillare nel territorio”. Nel frattempo è emergenza sul fronte tamponi, con le farmacie che si trovano in difficoltà a coprire il gran numero di richieste. La crescita esponenziale delle prenotazioni

è iniziata con l’annuncio dell’obbligo di green pass per i lavoratori. Molti, infatti, per non perdere lo stipendio, fanno tre test a settimana. Una situazione insostenibile per le farmacie, che devono anche proseguire con l’attività ordinaria. “In alcune giornate - afferma Alberto Melloncelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Rovigo - capita di raggiungere il massimo dei tamponi effettuabili. Se arriveranno molte altre persone non so come potremo fare: non possiamo somministrare test all’infinito. Siamo già al massimo e le previsioni future sono alquanto complesse. Nella mia farmacia i posti per i tamponi di novembre sono terminati i primi giorni di ottobre. Non so se le farmacie riusciranno a reggere da sole quest’urto. Confido nell’azienda sanitaria, affinché aumenti il numero di test e di luoghi dove poterli eseguire. Si potrebbe pensare a dei centri tampone, simili a quelli vaccinali, per coprire il grande fabbisogno”. “Le persone che chiedono di fare i tre test a settimana stanno aumentando a dismisura - prosegue Melloncelli -. Costoro prenotano con settimane di anticipo perché sanno che abbiamo posti limitati. Per soddisfare tutti bisognerebbe ampliare il personale, ma mancano risorse e professionalità. La normativa sul green pass è valida fino a fine anno, poi non sappiamo cosa succederà quindi navighiamo a vista. Noi farmacisti mettiamo a disposizione tutto quello che rientra nelle nostra possibilità. Non possiamo impiegare tutto il personale nella somministrazione dei tamponi, dobbiamo proseguire anche con l’attività ordinaria”. Giacomo Capovilla

In alto, Alberto Melloncelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Rovigo

Il rodigino Matteo Tosi e il progetto per seguire le tracce di film e tv nella vita reale Cineturismo 2.0 è il nuovo progetto dell’attore e sceneggiatore Matteo Tosi, con l’amico Clayton Norcross, il Thorne della famossisima soap televisiva “Beautiful”. Cinema e televisione connessi al mondo del web, tramite social, vetrine prodotti e link per permettere di effettuare prenotazioni in hotel e ristoranti presenti nei luoghi in cui è stata girata una pellicola o una serie Tv, ma anche di acquistare prodotti immortalati durante i vari ciak. La proposta esposta dalla casa cinematografica Cavalier di Venezia, al pubblico di esperti del Marché du Film di Cannes e al mercato del Festival del Cinema di Venezia, all’hotel Excelsior, ha impressionato molti dei presenti che finora avevano sempre analizzato i vari elementi singolarmente, senza considerare il potenziale comunicativo del mondo del cinema unito a quello di internet. Tosi si è occupato dello script

della serie televisiva: “Il progetto ha molte potenzialità - sottolinea Tosi - e merita di trovare il giusto interesse non solo da parte di produttori e investitori, ma anche delle istituzioni a vario livello. Anche il nostro Delta del Po, patrimonio dell’Unesco, ha diritto ad una giusta collocazione mediatica”. Il cinema integrato in un format di comunicazione multimediale si trasforma in un motore di forza eccezionale per promuovere distretti turistici, come ha detto Umberto Cavalier, ideatore del progetto. Le pellicole, infatti, hanno la forza di trasportare il pubblico nei luoghi in cui vengono girati i vari ciak, ma anche di suscitare il desiderio di acquisto di un determinato prodotto visto nella serie o nel film. Il progetto, infatti, nato per promuovere le coste dell’Alto Adriatico, è replicabile anche per altre località sia italiane che straniere. (m.s.)










www.lapiazzaweb.it

Cultura

29

L’iniziativa a Porto Viro. Allestito un percorso itinerante con postazioni dedicate ai gironi danteschi

Dante protagonista della“Notte bianca delle biblioteche del Polesine”

È

È andato in scena il connubio fra le opere realizzate dai ragazzi sui personaggi danteschi e le letture a cura dei giovani amici della biblioteca

tornata per l’undicesimo anno consecutivo la “Notte bianca delle biblioteche del Polesine”, e le biblioteche di Porto Viro si sono preparate ad affrontarla organizzando due serate all’insegna della cultura fruibile a tutti e della partecipazione attiva dell’utenza. Il tema scelto è stato comune, ovvero la ricorrenza dei settecento anni dalla scomparsa del poeta Dante Alighieri, ma sviluppato in maniera diversa. Nella biblioteca per ragazzi “La Bottega di Pinocchio”, nel cortile esterno, con “Dante Incontra” è andato in scena un connubio fra le opere realizzate dai ragazzi sui personaggi danteschi e le letture a cura dei giovani amici della biblioteca. Un nuovo modo di promuovere la lettura e la creatività fra i ragazzi, rendendoli protagonisti. Gli artisti erano: Matteo, Valentina, Giorgia, Sara, Riccardo, Sofia, Francesca, Emma e Giulia; mentre i lettori erano: Laura, Gioia, Sofia, Perla, Francesca, Sofia, Alice, Elisa, Angela e Lodovico. La danza della scuola di ballo FashionFit, con le coreografie di Simona Apicella, interpretate da Antonietta, Camilla ed Emma, hanno reso l’atmosfera ancora più magica. Nella biblioteca civica con “DivinaCommediaBiblioTour” è stato attivato un percorso itinerante all’aperto con postazioni dedicate ai gironi danteschi e ai loro “abitanti”. Inferno, Purgatorio e Paradiso narrati con letture originali tratte dalla Divina Commedia a cura di Anna Maria Augusti, Luca Bellan, Emanuele Bongiorno Canigliari, Chiara Bovolenta, Giampaolo Gasparetto, Leonilde Milani, Martino Ponzetto, Tina Sandrin, Massimo Siviero ed Enrico Zanforlin. Il tutto arricchito con la poesia slam di Patrick Bonandini, la street art di Officina The Spa, sempre di Bonandini e Marco Fregnan, le fotografie di Diego Bovolenta ed i poetici origami del maestro Maurizio Pizzo. Un percorso artistico e letterario dunque, per avvicinare le persone alla cultura ed alla biblioteca, ricco di sorprese per i partecipanti. Fabio Pregnolato

Passeggiate archeologiche sulle tracce di etruschi, greci e veneti Nell’ambito del progetto di valorizzazione turistico culturale, sostenuto da due iniziative (Europeo Interreg Italia-Croazia Value per 1/3 e l’altra con capofila il comune di Ariano, finanziato per 2/3 dalla fondazione Cariparo) confluite con l’obiettivo comune di valorizzare l’unica area archeologica presente nel Polesine, si sono svolte nel mese di ottobre le passeggiate archeologiche, sulle tracce di etruschi, greci e veneti. Visite guidate agli scavi aperti alla tenuta Forzello, dove hanno lavorato, dal 30 agosto al 24 settembre, gli studenti dell’Università di Padova, seguiti dalla docente Silvia Paltinieri e dal 20 settembre al 15 di ottobre, gli universitari della Ca Foscari di Venezia, seguiti dalla docente Giovanna Gambacurta. “Nel 2018 siamo ritornati a scavare e a procedere con il lavoro che venne interrotto negli anni 80 che fece l’equipe guidata da un’altra docente della Ca Foscari, Maurizia De Min – ha spiegato Gambacurta al gruppo di famiglie partecipanti all’iniziativa archeologica -. Abbiamo iniziato così a fare una ricognizione di superficie, che consiste nel guardare cosa emerge dalla terra smossa

e da lì abbiamo cominciato a pensare di ritrovare l’insediamento, grazie anche a delle foto aeree. Tre i punti di approfondimento eseguiti che ci hanno permesso di georeferenziare l’area con un gis (topograficamente collocato esattamente) e dove abbiamo trovato alcuni pezzi significativi, consistenti in un frammento di una ceramica attica carda, risalente al IV secolo a.c.,in pratica un pezzo di vaso dell’epoca, e il pezzo di un manico di un mescolino di bronzo”. (gu.fe.)


Sport

30

www.lapiazzaweb.it

L’intervista. Enrico Gherardi, allenatore del Delta Porto Tolle Calcio, subentrato lo scorso anno ad Andrea Pagan

“Non mancheranno mai impegno e rispetto per i colori che portiamo” “P

edone o regina? Gioca con noi questo campionato, abbonati”. Con questo slogan il Delta Porto Tolle ha lanciato la campagna abbonamenti per il campionato di serie D, che, cominciato, il 19 settembre, ha dato subito sensazioni positive alla squadra allenata da Enrico Gherardi. Che, subentrato lo scorso anno ad Andrea Pagan, ha cominciato questa nuova avventura per la prima volta dall’inizio, con una “sua” creatura calcistica. Mister Gherardi, è stata un’emozione? “Sì, e non posso negarlo, ma allo stesso tempo sono molto ottimista e avevo tanta voglia di iniziare”. Gli ultimi arrivi di Djuric e Spader hanno completato la batteria di over e under. Una squadra ben strutturata che potrà dire la sua. Quali insidie ti attendi? “Sì, possiamo considerare la

rosa completa e questi due ultimi arrivi vanno ad aggiungersi ad un gruppo con cui è stato molto facile lavorare fin dal primo giorno. Insidie ce ne saranno tante, non ci sarà nessuno che ci regalerà niente e saremo noi a doverci guadagnare ogni settimana i tre punti principalmente senza mai far mancare l’impegno al cento per cento”. Le amichevoli precampionato hanno dato buone risposte, ma campionato e coppa sono altra cosa. “Sono molto soddisfatto del percorso che abbiamo fatto nel mese e mezzo di lavoro di preparazione e se le amichevoli sono il mezzo principale per capire se eravamo pronti, posso dire di ritenerci tali”. La vittoria in Coppa, al primo turno, battendo nel derby l’ambiziosa Adriese è stata un’altra bella emozione.

“Assolutamente sì, per molti aspetti. Perché il derby è sempre il derby e vincerlo in casa dell’Adriese è stato ancor più emozionante, soprattutto per i nostri tifosi. E poi, perché teniamo a questa competizione”. Perché la Coppa negli ultimi anni ha sempre dato dispiaceri alla squadra di patron Visentini e che invece, con mister Zuccarin in panchina e con l’attuale tecnico, Gherardi, allora in veste di giocatore, evoca ricordi di finale in quel di Perugia allo stadio “Curi”, contro il Torre Neapolis, quando correva l’anno 2013. Una promessa ai tifosi deltini? “La promessa è che non mancheranno mai impegno e rispetto per i colori che portiamo, e sono due aspetti fondamentali per ottenere i risultati”. Cristiano Aggio

Successo per la 17ª edizione della “Corri nel Delta” Si è tornato a correre a Porto Tolle, con la 17ª edizione della “ Corri nel Delta”, organizzata dal gruppo podistico “Nano Laurenti”. Una edizione che ha vissuto bei momenti dal punto di vista agonistico, grazie ai 140 partecipanti nella parte competitiva lunga 7,5 chilometri. Gli onori della cronaca vanno al settore femminile, con una gara di alto livello che ha visto il trionfo della mezzofondista Giulia Viola: l’azzurra in forza all’Atl-Etica di San Vendemiano, con ben 7 titoli italiani nel palmares, ha chiuso con il tempo di 26’,22” tenendo a dovuta distanza la promessa di Mesola, Caterina Mangolini (Atl.

Delta), già con numerose vittorie quest’estate e seconda in 27’,52”. Terzo posto per Rosanna Albertini (Corriferrara, 30’,52”) seguita dalle prime due polesane Alice Munerato (Rovigo Run It) e Francesca Moscardo (AVIS Taglio di Po). Nel settore maschile il successo è andato al comacchiese Luca Andreella in 24’,38” al primo successo a Porto Tolle: il resto del podio rimane identico all’ultima edizione del 2019 con Federico Valandro (Assindustria Padova, 25’,06”) secondo e Angelo Marchetta (Salcus, 26’,00”) terzo. Ottimo anche il piazzamento dell’atleta di casa, Angelo Motta,

giunto quinto al traguardo dietro a Simone Massarenti dell’Atletica Delta Ferrarese. Nelle categorie dei veterani dai 50 ai 59 anni vittoria per il trevigiano Daniele Cattarin e tra gli over 60 successo per il padovano Paolo Toscano. Dominio targato Avis Taglio di Po nelle rispettive categorie rosa con i successi di Sandra Tiozzo e Lorella De Bei: il sodalizio guidato da Daniele Paesante è nettamente primo nella classifica dei gruppi davanti alla Salcus di S. Maria Maddalena. Alle premiazioni finali, hanno presenziato il sindaco Roberto Pizzoli e l’assessore allo sport Federico Vendemmiati. (c.a.)

“Insidie ce ne saranno tante, non ci sarà nessuno che ci regalerà niente e saremo noi a doverci guadagnare ogni settimana i tre punti”


www.lapiazzaweb.it

#Regione

Partito Democratico. Entro l’anno la scelta del nuovo segretario veneto

31

Lega. L’analisi del voto alle amministrative

Bisato pronto a passare Stefani guarda al 2022: il testimone: “Necessario “La Lega è una e salda, un percorso di rigenerazione” conquisteremo le grandi città”

A

rchiviate le elezioni amministrative di ottobre, il Partito Democratico veneto si interroga sul futuro e si prepara al congresso che entro la fine dell’anno poterà all’elezione del nuovo segretario regionale. Luigi Alessandro Bisato, dopo quattro anni alla guida del partito, è pronto per il passaggio delle consegne dopo un mandato impegnativo e tutt’altro che facile. Partiamo dall’attualità, che messaggio viene dal voto di ottobre? “Ancora una volta emerge come il Partito Democratico tiene nelle grandi città, dove in questa tornata non si è votato, mentre nelle realtà medio piccole il risultato non è certo favorevole. Poi, dove il centrodestra si presenta unito, in Veneto non c’è partita. La Lega conferma il suo successo e occupa tutti gli spazi grazie alla convivenza fra le due anime, quella salviniana di lotta e di protesta con quella moderata e di governo di Zaia. Il Partito Democratico deve lavorare per trovare il proprio spazio, lembo per lembo, e imporsi come una valida alternativa senza lasciarsi scoraggiare”. Quanto possono essere utili le esperienze di buona amministrazione in alcune realtà locali? “I risultati positivi ci vengono riconosciuti ma bisogna dire che non sempre il buon amministratore riesce ad avere un ampio seguito. Da tempo il vento soffia da un’altra parte ma questo non ci deve scoraggiare. Dobbiamo lavorare per rappresentare pezzi della società che oggi si sentono esclusi e raggiungere anche chi guarda altrove. Dobbiamo fare delle riflessioni profonde”. Un’occasione sarà il congresso regionale?

“Certo, dovermo analizzare non solo la storia più recente ma tutto l’ultimo ventennio e in particolare il periodo in cui ha governato Zaia, riuscendo a tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo partire dai nostri punti di forza, mettere a frutto il nostro successo nel cuore delle città per radicarci nelle periferie urbane e nel Veneto diffuso nei tanti poli che caratterizzano il nostro territorio. Questi ambiti urbani che rappresentano una grande città diffusa vanno messi in connessione. Dobbiamo ritornare a stare dentro il vissuto della gente, parlare ai giovani ma anche al Veneto che produce che sta guardando ad un futuro di transizione ecologica. In una regione iper cementificata come la nostra dobbiamo saper proporre un modello di sviluppo sostenibile e proiettato al futuro e alle nuove opportunità offerte proprio dalle risorse che ci arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo il Pd deve affrontare un percorso di rigenerazione a medio lungo termine anche della propria classe dirigente. Possiamo vincere quando lo schema è largo e il Pd svolge una funzione di perno e di locomotiva intorno ad una candidatura, tenendo insieme anche pezzi della società civile che in ambito amministrativo sono disposti a sostenere le nostre proposte”. Ma non è la Lega che in questi anni è riuscita a far coesistere realtà diverse sotto la stessa bandiera? “Infatti, sarebbe la vocazione del Pd invece per paradosso lo ha fatto la Lega. Ma ormai penso che in quel partito sia imminente la frattura, come una faglia sotterranea che prima o poi sprigiona la sua energia. Arriverà il punto di rottura tra chi strizza l’occhio alle destre sovraniste e la parte più moderata che ha un approccio più pragmatico”. Intanto il gruppo consiliare del Pd ha inserito il leone marciano nel proprio logo. Che ne pensa? “E’ una scelta che approvo, perché il nostro statuto prevede che ogni ambito territoriale si determini con le sue specificità. Il leone marciano non è di una parte politica ma di tutti, anche se da solo il simbolo non basta. Dobbiamo fare una riflessione su come deve essere il Pd in Veneto, oggi chiamato a rappresentare chi decide di essere riformista, democratico e solidale, con uno sguardo all’Europa e al mondo. Il primo passo è avere una rappresentanza glocal, che sappia ragionare globalmente e agire localmente”. Nicola Stievano

V

entuno nuovi sindaci, quasi un centinaio di nuovi amministratori, otto primi cittadini su otto riconfermati dalle urne il 3 e 4 ottobre scorsi. È un bilancio decisamente positivo quello tracciato dall’onorevole Alberto Stefani, coordinatore della Lega del Veneto all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Un partito che sta già scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti tra cui le elezioni amministrative che, nel 2022, vedranno al voto grandi città tra cui Padova e Verona. Il Veneto è una delle regioni in cui la Lega, alle ultime amministrative, ha registrato risultati importanti e lusinghieri a partire dai numeri. “Abbiamo vinto in tutti i Comuni – afferma con soddisfazione il coordinatore Stefani –. Siamo risultati primi in tutti i Comuni piccoli e grandi con risultati storici, toccando l’80 per cento a Cittadella, superando abbondantemente il 65 per cento a Montebelluna, conquistando Oderzo al primo turno. Storica la vittoria di Chioggia, dove per la prima volta ha vinto il candidato sindaco della Lega e con la Lega saldamente primo partito. È stato il frutto di un grande lavoro, condotto a testa bassa sul territorio con i nostri militanti, ascoltando la gente”. A quanti attaccano sottolineando le divisioni interne al partito, Stefani replica senza mezzi termini: “La Lega è una. E questi risultati elettorali sono stati raggiunti isolando alcuni polemisti, che peraltro hanno dimostrato scarso peso elettorale decidendo di correre contro il partito”. Il coordinatore interviene sulle scadenze elettorali più attese: Padova e Verona “Abbiamo avviato i primi tavoli a più voci proprio perché è nostra intenzione mettere in campo i programmi e le candidature migliori. A Padova è al lavoro il Tavolo del Centrodestra: la città ha bisogno di voltare pagina e avere, finalmente dopo anni, una visione a lungo termine. L’amministrazione Giordani si è distinta per una forte caratterizzazione ideologica, pochi i progetti realizzati, tanti, invece, quelli fermi a riprova dell’immobilismo e di una visione pressoché assente riguardo al futuro della città. La Lega vuole per Padova la miglior squadra possibile, fatta di professionisti, persone capaci di mettere a disposizione competenze e specializzazioni, anche differenti, di altissimo livello. La città merita amministratori in grado di governare bene e, prima ancora, di pensare in grande, di

avere una prospettiva di grande e alto respiro almeno per i prossimi trent’anni, ciò che finora è mancato. Francesco Peghin è una figura civica di indiscusso spessore, un ottimo candidato ma, a oggi, non ha ancora sciolto la riserva”. Tra i temi sul tappeto la Lega ne ha già individuati alcuni da tempo all’ordine del giorno. “Accanto alle battaglie “storiche” della Lega su sicurezza, lotta al degrado e allo spaccio, ce ne saranno molte altre sulle quali sono gli stessi cittadini a sollecitarci, a fermarci per strada chiedendo soluzioni e non promesse. Ripartiremo dai quartieri, ascolteremo la voce di chi vive in zone troppo a lungo considerate, e trattate, come periferie. I quartieri rappresentano, invece, il cuore pulsante della città, sono tra le aree più densamente popolate dove riscontriamo ogni giorno la maggiore necessità di ascolto”. Stefani interviene, poi, sulla partita Verona, in vista del test elettorale per il quale si rincorrono i nomi dell’attuale sindaco Federico Sboarina e dell’ex Flavio Tosi, ma in corsa ci sarebbero anche altri nomi. “Nella città scaligera la competizione elettorale è come un rigore da calciare a porta vuota – afferma il coordinatore regionale –: siamo al lavoro per un centrodestra unito e, ancor più, per un centrodestra vincente già al primo turno. Forti di questa convinzione, stiamo operando per coagulare, intorno a figure di spicco, questa larga coesione e convergenza”. La forza della Lega? “La concretezza, i fatti più delle parole, l’ascolto, lo stare tra la gente più che nei palazzi”. Nicoletta Masetto


32

Regione

www.lapiazzaweb.it

Economia. Da un primo bilancio del 2021 alle dinamiche dei prezzi: parla il direttore Emanuele Mazzaro

Ripartenza al Mercato Ittico di Chioggia “Il nostro pescato apprezzato per qualità” I

l Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia non ha bisogno di grandi presentazioni. Già molto conosciuto in tutto il Veneto, è infatti in questo luogo che transita una buona parte del pesce che finisce nelle tavole dei consumatori del nord Italia. La città, forte di una marineria tra le più consistenti e attrezzate dell’Alto Adriatico, è intimamente legata a questa eccellenza che, oltre ad essere un vanto per i cittadini, “fa da traino” per l’economia locale. Abbiamo intervistato il suo direttore, l’avvocato Emanuele Mazzaro. Anche se siamo un po’ in anticipo, è possibile fare un sommario bilancio di come è perseverare nella promozione della pesca di andato l’anno 2021 per il Mercato Ittico? Chioggia e più in generale in Veneto”. “Il 2021 è stato sicuramente un anno difficile Ci può spiegare quali sono le dinamiche per tutto il settore ittico e per la pesca in gene- che legano il prezzo del pesce all’ingrosso con rale. La progressiva uscita dalla pandemia sta quello del mercato al minuto? facendo registrare dati positivi sul consumo “I meccanismi di definizione del prezzo del e la vendita di pesce su scala europea, ma i prodotto ittico sono legati ad alcune variabiproblemi da risolvere sono ancora numerosi e li che dipendono solo marginalmente dalla complessi. In generale, però, il clima è positivo catena di produzione. Ci spaventa molto in e la marineria di Chioggia – dopo il tradizionale questo momento lo scenario di aumenti genefermo pesca biologico – è ritornata in piena ralizzati e spropositati del costo dell’energia. I attività, offrendo un prodotto eccezionale che pescherecci utilizzano ancora il gasolio e solo in molti, anche all’estero, ci inper un’uscita di pesca (che vidiano”. non sempre va a buon fine) un “Riforniamo mercati Esiste qualche progetto o armatore può spendere anche ittici come quello aspetto specifico sul quale c’è 1500/2000 euro. Poi c’è la quel’intenzione di puntare per all’ingrosso di Milano, stione relativa alla domanda migliorare ulteriormente l’ofche pur essendo in crescita, è ma anche in Spagna, ferta? sempre soggetta alla mutazioGermania ed Europa “Abbiamo in cantiere un venne di mode, abitudini alimendell’Est. Ai nostri taglio di progetti ambiziosi retari e quantità di prodotto sul lativi al nostro brand che si sta mercato. I pescatori non sono pescatori sta a cuore affermando non solo su scala come gli agricoltori che semila salute del mare” nazionale. Il pescato dell’alto nano un campo a fagioli e racAdriatico viene percepito dal colgono fagioli, nella rete un consumatore e da tutta la filiera ho.re.ca. come giorno puoi trovare sgombri, un altro sardine, un prodotto di primissima qualità e la nostra un altro chissà”. persistente attività di comunicazione digitale Dove arriva prevalentemente il pescato noe mediatica sta svolgendo la funzione di cata- strano? lizzatore d’interessi anche della Gdo grande “Il nostro pescato fa anche dei viaggi moldistribuzione. Sulla scia delle nostre campa- to lunghi. Noi riforniamo anche altri mercati gne di comunicazione sono nate iniziative di ittici come quello all’ingrosso di Milano, che promozione del nostro pescato nei reparti del pur essendo dimensionalmente più grande del fresco o freschissimo di più catene di ipermer- nostro, tratta anche fiori, carni, verdure e non cati. Da questo punto di vista è fondamentale ha ovviamente una flotta di pescherecci. Quo-

Maestro artigiano e botteghe scuola

Emanuele Mazzaro

tidianamente arrivano tir da Spagna e spesso anche da Germania ed Est Europa a fare il pieno di pesce azzurro sulle nostre banchine”. Il settore tutto è sicuramente in fermento. Cosa non piace ai pescatori locali delle norme europee di settore? “Il mondo della pesca nella sua globalità sta subendo un attacco manifesto e non solo dal punto di vista delle norme restrittive messe in campo dalle istituzioni comunitarie, ma, da un punto di vista quasi esclusivamente ideologico. Sta crescendo una sorta di moda da parte di alcuni creatori di contenuti a livello mondiale (a partire dall’uscita di Seaspiracy il discusso docufilm di Netflix) di mettere alla berlina e criminalizzare un intero comparto economico che poi è anche strategico dal punto di vista sociale, storico e simbolico. La riduzione dello sforzo della pesca nei nostri mari così com’è stato prospettato a stretto giro comporterebbe una vera catastrofe sociale con migliaia di posti di lavoro persi e una catena di effetti negativi a cascata nei nostri territori. Solo il distretto ittico di Rovigo e Chioggia fattura quasi 1 miliardo di euro per capirci… Quando si parla di pesca sostenibile deve essere tenuta in debito conto tutte le variabili, non solo quelle che fanno comodo per partito preso. I nostri pescatori poi assolvono ogni giorno un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini: per noi sono i veri e propri Custodi dell’Adriatico. Se ci sono persone a cui sta a cuore sinceramente la salute del mare sono di certo i pescatori”. Luca Rapacciuolo

Da un lato le azioni di promozione della figura del “Maestro artigiano”, dall’altra l’istituzione delle “Botteghe scuola” rivolte sia ad artigiani che aspirano al titolo di Maestro artigiano, sia agli aspiranti artigiani che potranno beneficiare di un’esperienza di tirocinio finalizzata a favorire il loro inserimento nel settore. Prende il via così il progetto a valenza regionale che punta a definire, come prima sperimentazione, le modalità di svolgimento di percorsi formativi, finalizzati all’acquisizione dei requisiti minimi per l’attribuzione del titolo di Maestro artigiano e a realizzare esperienze di tirocinio presso le Botteghe scuola. “L’artigianato è uno dei settori che dimostrano maggiore necessità di figure professionali qualificate – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. I maestri artigiani saranno formati per diventare perni dell’evoluzione di un settore essenziale per l’economia regionale, anche in chiave turistica e di valorizzazione delle tipicità”. “Questa iniziativa rientra tra quelle previste dalla Legge regionale sull’artigianato – aggiunge Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico -. Solo attraverso la valorizzazione delle professioni che rappresentano le radici del nostro modello economico veneto possiamo offrire al sistema dell’artigianato regionale la via per rinnovarsi ed evolvere in un mercato sempre più orientato alla qualità dei prodotti e dei servizi”.


Regione

www.lapiazzaweb.it

33

Il dibattito. Proposta di legge del gruppo consiliare regionale di Forza Italia

“Un garante per i diritti delle persone anziane”

Venturini: “Un veneto su quattro ha più di 65 anni, dobbiamo affrontare la questione” Zuin: “Necessaria una figura che si interessi e possa coordinare le azioni per la terza età”

C

on una proposta di legge già depositata in consiglio, il gruppo Regionale di Forza Italia ha posto all’attenzione del dibattito il tema della presenza delle persone anziane all’interno della società e del Veneto in particolare, proponendo l’istituzione di una figura che ne tuteli i diritti. “Attualmente in Veneto circa il 25% della popolazione ha più di 65 anni vale a dire oltre un milione di persone – spiega la capogruppo Elisa Venturini – Oggi l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne: la percentuale di over 80 è pari al 7% della popolazione. Le proiezioni al 2.050 vedono un aumento di questi dati: l’aspettativa di vita passerà per le donne a 90 anni e per gli uomini a 85, la proiezione è di avere il 14% dei veneti con almeno 80 anni. A questo punto è indispensabile affrontare la questione perché c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo sociale, sanitario ed economico, anche

contando che le esigenze degli anziani del 2.021 sono diverse da quelle degli anziani del 1.980 e di conseguenza anche gli strumenti per soddisfare le esigenze delle persone devono essere diverse. Il suo compito sarà quello di vigilare sull’attuazione delle politiche regionali dirette agli anziani e di intervenire in caso di eventuali abusi”. Forza Italia, anche accogliendo le indicazioni dell’organizzazione Mondiale della Sanità che ha raccomandato di mettere al centro dell’azione politica la figura dell’anziano con un ruolo attivo, ha quindi deciso di proporre l’istituzione del garante. “Le persone anziane sono le colonne della nostra società – ha aggiunto il coordinatore regionale Michele Zuin sono quelle che hanno costruito il mondo di oggi, che hanno fondato la nostra società e le nostre città. Tra loro ci sono persone che possono ancora essere molto utili, con la loro

esperienza e con le loro competenze, e altre che invece sono in difficoltà ed hanno bisogno di aiuto. In entrambi i casi, una figura che si interessi di questo mondo e sappia coordinare le attività rivolte alla popolazione anziana è assolutamente decisivo e direi anche lungimirante per programmare il futuro nel miglior modo possibile”.

Elisa Venturini

“Subito risorse a favore di chi si prende cura di persone con disabilità” “La Regione Veneto prenda esempio dalla Lombardia e stanzi risorse proprie a favore di interventi di supporto per i caregiver familiari che si mettono a disposizione di persone con disabilità grave o gravissima”. Il portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, e i consiglieri regionali Erika Baldin, Anna Maria Bigon, Cristina Guarda e Elena Ostanel hanno depositato una mozione denominata “La Giunta regionale si attivi a sostegno dei caregiver familiari”. Ancora a marzo scorso, spiegano, la stessa Lombardia ha messo a bilancio oltre 10 milioni di euro a favore di questo particolare capitolo, così delicato soprattutto durante la pandemia. Tali risorse verranno erogate “una tantum” ai caregiver familiari, prioritariamente di persone con gravissima disabilità (70%) e disabilità grave (30%). “Si tratta di una buona pratica da imitare – spiegano i consiglieri – In tutto il Veneto sono interessati più di 100mila cittadini: ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, si prendono cura dei loro famigliari arrivando a sollevare, almeno in parte, il Servizio Sanitario Nazionale da molte incombenze pratiche”. Motivo per cui, puntualizzano, “serve subito un segnale forte a loro sostegno da parte dell’amministrazione regionale. Non le tradizionali pacche sulle spalle, ma fondi concreti che aiutino queste persone nello svolgimento delle diverse mansioni”.


34

www.lapiazzaweb.it


OTTOBRE 2021

on-line:

Diagnosi precoce, il primo gesto per difendersi dal tumore al seno

/category/salute/

Salute Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

“S

ul tumore al seno non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati. Per questo, come Lilt, oggi più che mai siamo attivi sul territorio attraverso le nostre associazioni provinciali per supportare concretamente le donne, garantendo informazione, servizi ambulatoriali, assistenza tanto a chi sta lottando contro la malattia, quanto a chi mette in pratica i principi della prevenzione e della diagnosi precoce: la prima arma per difendere la nostra salute”. Sono le parole con cui Francesco Schiuttulli, presidente Lilt Nazionale, ha presentato la campagna Nastro Rosa Lilt for Women” a fine settembre, in occasione dell’avvio dell’edizione 2021 di Ottobre rosa. Prosegue alla pag. seguente

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio a pag 36

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza a pag 37

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è basso a pag 38


Salute

36

www.lapiazzaweb.it

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio

Riabilitazione, la pressione del Long Covid porta a ridisegnare le risposte del pubblico e del privato

P

azienti diversi, da affrontare ciascuno con modalità pertinenti, mettendo a sistema tutte le competenze a disposizione e tutte i servizi che possono favorire la riabilitazione. E questo va fatto in un momento storico in cui la carenza di medici e di personale specializzato pesa fortemente anche nell’ambito della riabilitazione. “L’obiettivo è la migliore organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio. Significa che siamo impegnati a costruire la più piena efficienza della rete che mette insieme i medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, ma anche gli Ospedali pubblici e quelli privati accreditati, e gli ambulatori sul territorio, e le strutture ambulatoriali private accreditate. Portiamo nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima i principi ispiratori del Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione che nella regione Veneto sta dando vita ad un potente sistema di percorsi di diagnosi, di cura e, appunto, di riabilitazione”. L’organizzazione in una rete di tutte le risorse a disposizione è il compito che il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha affidato a Stefano Bargellesi, “Specialista fisiatra di grande esperienza – lo presenta Massimo Zuin, direttore generale dei Servizi sociosanitari – E’ stato direttore della Medicina Fisica e Riabilitativa all’Ospedale di Treviso, e prima ancora a Motta di Livenza”. Anche il Covid-19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, impegna a fondo i medici fisiatri e le strutture riabilitative. “E’ diventata molto impegnativa, per chi opera nell’ambito della riabilitazione - sottolinea lo stesso Bargellesi - la gestione dei pazienti che colpiti dal virus. Quelli che sono stati malati in forme gravi, in particolare, portano con loro tutta una serie di menomazioni, che sono sì respiratorie, ma anche cardiologiche, neuro-

L’Ulss 3 Serenissima affida allo specialista Stefano Bargellesi la riorganizzazione nel Veneziano

Anche il Covid 19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, ha impegnato ulteriormente medici e strutture motorie, neurocognitive. Il paziente che ha subìto in forma grave la malattia del momento diventa un nuovo soggetto a cui occorre dedicarsi. Nell’Ulss 3 Serenissima lo stiamo facendo attraverso gli ambulatori Long Covid, realtà che operano con successo sia nell’Ospedale di Dolo che nell’Ospedale HUB dell’Angelo. Questi ambulatori, che continuano a seguire pazienti dimessi da mesi ma che portano ancora appunto le conseguenze della malattia acuta, pongono la nostra Ulss in prima linea nella gestione di questo ambito particolare della riabilitazione, e sono un esempio della più corretta interazione tra Ospedali e territorio”. Nominato Direttore della Fisiatria per tutto il territorio del Veneziano e del Miranese, al centro dell’attenzione del Primario Bargellesi ci sono i pazienti che vivono una condizione di disabilità spesso temporanea, ol-

tre ai pazienti post-Covid, anche la persona che ha avuto un ictus e che ha superato la fase acuta, chi porta le conseguenze di un grave trauma midollare, o di una patologia cardiaca, o di un importante intervento ortopedico, per fare alcuni esempi. “Sono affidati a noi persone che hanno prospettive di miglioramento della loro menomazione, ma anche quelle che vivono una situazione di disabilità inemendabile, destinata quindi a non essere mai superata, sulle quali il nostro lavoro tende a ridurre per quanto possibile le conseguenze di questa disabilità. Ancora, vengono affidati a noi sia i pazienti che sono degenti nei reparti per acuti delle varie strutture ospedaliere, sia quelli che sul territorio, usufruiscono di cure riabilitative negli ambulatori, nei centri servizi per anziani e per disabili, nei centri extraospedalieri di riabilitazione intensiva e anche al loro domicilio”.

Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

E

il primo gesto per difendersi, fin da giovani, dal tumore al seno è la diagnosi precoce. E quindi, quando si tratta di prevenire il cancro al seno, conoscere il proprio corpo, i segnali che manda (e anche quelli che non manda) è fondamentale per la diagnosi precoce. È bene cominciare sin da giovani: c’è una prevenzione giusta per ogni età. La prevenzione dà un vantaggio fondamentale sul cancro: lo anticipa sul tempo. Perché questo accada bisogna essere previdenti, consapevoli, attente e, soprattutto, serene. Anche osservare poche buone abitudini di vita può essere utile per proteggersi: mangiare in maniera equilibrata, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, sottoporsi agli esami per la diagnosi precoce, eseguire frequentemente l’autovalutazione del seno. Con la pandemia, la prevenzione oncologica è stata messa in secondo piano: è importante che ritrovi il suo ruolo da protagonista. L’impegno per rendere guaribile il cancro al seno, attualmente intorno all’80% a cinque anni dal trattamento, deve proseguire con ancora maggiore energia. Sono diversi i fattori che incidono sullo sviluppo del cancro al seno: alcuni si possiamo tenere sotto controllo, altri non dipendono da noi. E comunque la prevenzione è un grande alleato, in ogni caso. PREVENZIONE PRIMARIA Con la prevenzione primaria possiamo individuare e, quando possibile, rimuovere le cause che possono contribuire allo sviluppo di un tumore, quelli che vengono di solito chiamati “fattori di rischio”. I principali fattori di rischio non modificabili sono l’età, la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno e/o ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi, mutazioni di specifici geni. La buona notizia è che ci sono altri fattori di rischio che sono modificabili: se vengono rimossi dalla nostra vita, possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. La terapia ormonale sostitutiva, ad esempio, rientra fra questi fattori di rischio modificabili per le donne in menopausa. Anche l’obesità può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno, per questo è fondamentale fare attenzione anche al proprio stile di vita: una scorretta alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol possono avere un impatto negativo sulla prevenzione del cancro ma anche sulla nostra salute in generale. Per una prevenzione quotidiana è quindi importante seguire uno stile di vita sano. PREVENZIONE SECONDARIA I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione. Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna. LE BUONE REGOLE PER LA DIAGNOSI PRECOCE La prima buona regola di prevenzione è sicuramente la visita annuale ginecologica. Ogni donna dovrebbe inserire nella propria agenda questo appuntamento non rimandabile. È proprio la visita con lo specialista che, a partire dal proprio caso individuale, permette di avere certezze rispetto agli esami e ai controlli da effettuare periodicamente per la diagnosi precoce. Inoltre, ogni donna dovrebbe mettersi un appunto sul calendario per dedicarsi, almeno una volta al mese, all’autovalutazione del seno. Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Lilt for Women – Nastro Rosa è l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. (Dal sito della pagina Facebook nazionale Lilt)


Salute

www.lapiazzaweb.it

37

Il dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, risponde alle domande più frequenti

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza Un video realizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel contesto di una campagna di informazione e sensibilizzazione più ampia, per rassicurare le mamme in attesa o che stanno allattando

“Punto rosa” all’Ulss 2, per informare le donne in gravidanza sulla vaccinazione contro il Covid

“H

o visto gli effetti del Covid 19 su neomamme e neonati e, per questo, consiglio vivamente la vaccinazione”. Sono le parole del dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, a conclusione di un video di sensibilizzazione sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione anti Covid anche in periodo di gravidanza e durante l’allattamento. Molte donne temono possibili effetti avversi, non tanto su se stesse, quanto piuttosto sui loro neonati. Molte sono le domande che si pongono e a cui cercano risposta per essere rassicurate. “Vaccinarsi contro il Covid è sicuro sia per le future mamme che per il bambino che portano in grembo”, ripete più volte lo specialista in questo appello #vacciniamoci rivolto nel mese di ottobre in particolar modo alle mamme in dolce attesa, per la protezione di loro stesse e dei propri bambini. Perché questo pressante appello in questo momento? “Abbiamo avuto – risponde il dottor Busato – un numero di gravide positive in questo ultimo mese che rappresenta un terzo di tutte le donne che, invece, abbiamo avuto nella precedente ondata. Ciò è dovuto al fatto che la nuova variante Delta ha un tasso di diffusione più altro rispetto alla variante precedente e anche gli effetti, colpendo donne più giovani, sono più gravi. In questo periodo, abbiamo avuto ricoveri di mamme in gravidanza in Neurologia, Malattie infettive ma anche in Rianimazione”. Il dottor Busato nel video diffuso dall’Ulss 2 risponde alle domande più ricorrenti. La prima di queste senz’altro è relativa al periodo della gravidanza in cui è consigliato vaccinarsi. “La vaccinazione – specifica il primario – può essere effettuata in qualsiasi periodo della gravidanza. In alcune circostanze, magari, è preferibile evitare il primo trimestre ma questa è una scelta che si fa col medico al momento della vaccinazione, che può essere rimandata al secondo trimestre per evitare alcune possibili complicanze in donne a rischio per determinate patologie”. Possono fare la vaccinazione anche le neomamme che stanno allattando? “Anche durante l’allattamento – è la risposta del dottor Busato – la vaccinazione è consigliata, anzi

è importante perché, oltre a proteggere la mamma, sappiamo che vi è un passaggio nel latte materno che garantisce quindi una protezione, anche se minima, al neonato. E’ logico che la vaccinazione durante la gravidanza ha i suoi risultati migliori, perché al bambino passeranno poi gli anticorpi che lo proteggono durante tutto il periodo in cui può venire eventualmente in contatto con una persona affetta da Covid 19. Sappiamo comunque che non è necessario interrompere l’allattamento in caso di vaccinazione della mamma. La mamma che fa la vaccinazione può continuare tranquillamente ad allattare”. C’è una correlazione tra vaccino anti Covid e sterilità? “Su questo siamo molto tranquilli e sicuri: non è vero che il vaccino determina una riduzione della fertilità. Tutti i dati a nostra disposizione ci dicono che non c’è stata nessuna riduzione della fertilità nelle donne che hanno effettuato il vaccino. Anzi, sappiamo che molte mamme lo hanno fatto nel periodo preconcezionale ed hanno avuto una tranquilla gravidanza”.

M

Sotto il dottor Enrico Busato

ettere a disposizione delle donne in gravidanza Punti informativi sulla vaccinazione contro il Covid in ogni Distretto: questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Ulss 2 e che ha esordito a fine settembre, con l’attivazione del “Punto rosa” al Centro vaccinale di Villorba. “Il Punto rosa ospiterà un ginecologo che farà consulenza, e anamnesi, alle future mamme spiegando l’importanza della vaccinazione contro il Covid, per la protezione di sé stesse e del nascituro – spiega il primario del reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato -. Saremo a disposizione per rispondere a tutti i possibili dubbi che nel caso delle donne in gravidanze riguardano, nella maggior parte dei casi, il bimbo che portano in grembo. A tutte loro posso assicurare che la vaccinazione è estremamente importante e sicura: il recente ricovero di tre donne incinte all’ospedale di Treviso, una delle quali purtroppo in Terapia intensiva, ha confermato come gli effetti del Covid possano essere molto gravi, sia per le future mamme che per i bimbi per cui il mio invito non può che essere alla vaccinazione”. Il “Punto rosa” all’ex Maber sarà attivo ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.00. “Oltre al box dedicato nel Vax Point di Villorba attiveremo, negli altri due Distretti, canali informativi dedicati con i reparti di Ostetricia dell’ospedale di Montebelluna per l’ex Ulss 8 e con il nosocomio di Conegliano per l’ex Ulss 7 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi -. A Montebelluna le donne in gravidanza potranno inviare una mail con tutti gli eventuali quesiti a ostetriche. montebelluna@aulss2.veneto.it o telefonare il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 al n. 0423.611660. A Conegliano, invece, il Punto informativo per le gestanti sarà attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00, contattando lo 0438.663128”.


Salute

38

www.lapiazzaweb.it

La ricerca. A fine 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è molto basso E’ stata analizzata la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni

Funghi, i consigli utili per chi li raccoglie nei boschi

C

C

onsumare solo funghi controllati da un vero micologo (e diffidare dagli esperti improvvisati); consumarli in quantità moderate, solo in perfetto stato di conservazione e ben cotti; non somministrarli ai bambini né alle donne gravide; sbollentarli prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali; non regalare i funghi raccolti se non controllati; nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino. Sono le buone regole che il Ministero della Salute ha messo a punto per gli appassionati della raccolta di funghi, nella stagione che ha preso il via, quest’anno anche in anticipo a causa delle abbondanti piogge, e che proseguirà fino ad autunno inoltrato. Le raccomandazioni sono varie, per evitare i pericoli legati ai rischi di intossicazioni o avvelenamenti, ma il più importante è quello di far analizzare i funghi raccolti da un ispettore micologo dell’Asl della zona, un servizio peraltro che viene fornito gratuitamente. Il pericolo di prendere per buone delle varietà che, al contrario, possono causare avvelenamento o intossicazioni alimentari non è così raro, soprattutto per coloro che sono occasionali raccoglitori di funghi. Per avere la certezza della commestibilità di quanto si è raccolto, dunque, è necessario rivolgersi a dei professionisti dell’ispettorato micologico che esegue quotidianamente perizie e controlli. Pertanto è assolutamente necessario evitare di mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza. L’errore più frequente è quello di confondere specie di funghi commestibili con i loro “sosia” velenosi. Altro errore in cui si incappa frequentemente è quello di consumare funghi commestibili ma in stato di avanzata maturazione, marcescenti o infestati da parassiti o muffe. C’è poi la tendenza a dare retta alle credenze popolari, che a volte sono solo false leggende. Ad esempio è falso credere che i funghi che crescono sui ceppi e cui tronchi di alberi vivi siano tutti buoni, così come è altrettanto falso pensare che i funghi dei nostri prati non siano mai velenosi. E’ bene dunque evitare di affidarsi a queste prassi e far controllare i funghi raccolti. Come fare? Intanto conservando i funghi in adeguati contenitori, quindi procedendo ai controlli al più presto possibile. I funghi vanno portati completi, così come sono stati raccolti, senza prima aver provveduto alla toelettatura e all’esportazione di parti che possono essere utili all’identificazione e va portata tutta la quantità raccolta per evitare errori di identificazione di specie simili. In caso di sospetto avvelenamento, tuttavia, o di disturbi che insorgono dopo aver consumato dei funghi è bene recarsi immediatamente al più vicino Pronto soccorso, evitando terapie o manovre autonome. E’ bene, se possibile, portare con sé residui dei funghi utilizzati. Questa la sintesi delle buone abitudini da osservare del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea.

on mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Covid è risultato inferiore al minimo rilevabile. Lo evidenzia uno studio condotto per la prima volta in Italia, dagli Istituti di Scienze dell’atmosfera e del clima e di Scienze polari del Cnr, Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. LE MISURE ADOTTATE La rapida diffusione del Covid-19 nell’autunno 2020 durante la seconda ondata della pandemia ha portato all’introduzione di specifiche misure restrittive a carattere regionale basate sulla classificazione del rischio con una scala di colori. Per una definizione più precisa possibile del rischio, è estremamente importante rispondere agli interrogativi sul ruolo della trasmissione in aria (detta airborne) in specifici ambienti di comunità al chiuso, come supermercati, ristoranti, mezzi pubblici. “Il ruolo della trasmissione airborne dipende da diverse variabili tra cui la concentrazione delle particelle virali, che è stata studiata principalmente in ambienti ospedalieri o destinati alla cura dei pazienti Covid-19”, spiega Daniele Contini dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce. “Tuttavia, i dati riguardanti gli ambienti di comunità pubblici al chiuso sono ancora scarsi; per questo, e per la complessità dell’argomento, abbiamo condotto uno studio specifico in diverse città italiane”. LA RICERCA La ricerca, che si è svolta tra novembre e dicembre del 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia, ha analizzato la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni: la stazione ferroviaria di Mestre e due supermercati nell’area metropolitana di Venezia; la mensa Cnr dell’area della ricerca di Bologna; un centro commerciale, una farmacia, ed un salone di parrucchiere a Lecce. I dati raccolti hanno quindi interessato aree del Paese con diffusione del virus e condizioni atmosferiche significativamente diverse. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, a firma, oltre che del Cnr-Isac, dell’Istituto di scienze polari del Cnr, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). “La presenza del virus nei campioni di aerosol è stata verificata raccogliendo particolato atmosferico, PM10

e polveri totali sospese, e determinando la presenza del materiale genetico (RNA) del Sars-CoV-2 con tecniche avanzate di laboratorio” prosegue Contini. “Tutti i campioni raccolti sono risultati negativi e non sono state osservate differenze relative a orari di apertura, presenza di persone e chiusura degli ambienti. Questo significa che il virus è assente o in concentrazione inferiore alla rilevabilità e conferma come, con le limitazioni osservate (distanziamento fisico, contingentamento degli ingressi ed uso delle mascherine), la probabilità di contagio airborne appare molto bassa”. “I risultati delle misure sono compatibili con i risultati delle simulazioni svolte tenendo conto della situazione epidemiologica nelle diverse aree di studio e che ha evidenziato il ruolo importante della ventilazione negli ambienti indoor e dell’utilizzo delle mascherine nel ridurre i rischi di trasmissione in aria del virus”, precisa Franco Belosi, Cnr-Isac. “Ciò rafforza l’importanza di osservare negli ambienti chiusi le norme su mascherine, distanziamento e controlli, incrementando quanto possibile, la ventilazione”. “Un rischio maggiore potrebbe infatti verificarsi in ambienti indoor ventilati più scarsamente, dove le goccioline respiratorie possono rimanere in sospensione per tempi più lunghi e depositarsi sulle superfici, incrementando la possibilità di contaminazione per contatto indiretto (mediato dalle superfici) rispetto al contatto diretto tra gli individui”, conferma Andrea Gambaro docente Università Ca’ Foscari Venezia. “Lo studio suggerisce anche l’importanza di sviluppare un protocollo standard per la valutazione della presenza del Sars-CoV-2 in aria, per migliorare i limiti di rilevabilità e omogeneizzare i risultati di studi diversi” conclude Giovanna La Salandra, della Struttura ricerca e sviluppo scientifico dell’Izspb.


www.lapiazzaweb.it

39


40

www.lapiazzaweb.it


on-line: OTTOBRE 2021

Pet

Passeggiare in autunno con il cane anche quando piove e fa freddo Non tutti i nostri amici a quattro zampe reagiscono allo stesso modo di fronte alla pioggia o al terreno bagnato, qualche consiglio per un’uscita senza pensieri e un rientro sereno

L

a passeggiata giornaliera è un momento di svago per l’animale e di relax per il suo padrone. L’autunno è arrivato, l’aria si rinfresca e le piogge sono più frequenti! Ma con condizioni meteorologiche avverse, camminare all’aria aperta diventa più una costrizione che un piacere. Non tutti i cani reagiscono in maniera uguale alla pioggia. Ci sono quelli che amano rotolarsi in una pozzanghera e bagnarsi sotto la pioggia e quelli che al contrario, quando si varca la soglia di casa percepiamo un’espressione di disappunto. Le motivazioni possono essere diverse: dal fastidio del pelo bagnato, alla paura dei temporali o dall’età del nostro amico a quattro zampe. In questo ultimo caso è opportuno uscire quando la pioggia diventa più leggera e portare il cane nel suo parco preferito o nel suo percorso quotidiano, trasformando così questa situazione di stress in un momento piacevole e familiare. I cani sono ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve. La miglior difesa contro il freddo non sta solo nel pelo, ma anche in un’a-

limentazione adeguata. Per i cani a pelo raso o cani anziani che possono avere freddo, o subire gli sbalzi di temperatura, l’ideale è coprirli con un impermeabile. Esistono in commercio diversi indumenti per cani waterproof e resistenti al vento. La cosa importante è lasciare la libertà di movimento, che sia traspirante, che tenga caldo e, infine, che sia adatto e comodo per le caratteristiche del cane. Anche scegliere il posto giusto dove trascorrere il proprio tempo all’area aperta, può aiutarci anche nelle giornate di pioggia autunnali. Evitare ovviamente i campi e i prati con la fanghiglia altrimenti ripulire il cane diventerà un’impresa. L’ideale sarebbe trovare un luogo alberato così che i rami e le foglie possano filtrare il cadere della pioggia e riparare un po’ il tragitto. Dopo una passeggiata sotto la pioggia è importante asciugare il nostro cane, con particolare attenzione alla coda, alla pancia e controllando bene che i cuscinetti siano asciutti per evitare l’eventuale formazione di funghi. Meglio asciugare il pelo del cane con

un asciugamano e poi eventualmente, in caso di necessità, ricorrere al phon, ma è sconsigliato usarlo troppo spesso per evitare di seccare il pelo del cane. Durante la stagione autunnale si tende a ridurre la permanenza all’aria aperta, così come la durata delle uscite con il proprio cane solitamente si riduce. Seppur questo cambiamento delle ruotine quotidiane possa essere giustificabile, non dobbiamo dimenticare che i nostri animali continuano ad avere bisogno di una quota di atten-

zioni; è importante quindi dedicar loro parte del nostro tempo, regalare dei momenti di gioco, in modo che lo svago fuori casa durante la stagione calda, possa viverlo anche all’interno con la stagione autunnale.


Pet

42

www.lapiazzaweb.it

Il vademecum. I primi freddi possono provocare degli squilibri fisici ed emotivi da evitare

È iniziato l’autunno. Come preparare cani e gatti al cambio di stagione Anche le abitudini alimentari cambiano: servono più calorie e l’appetito aumenta, i pasti pertanto devono essere adeguati, anche in base allo stile di vita degli animali

A

utunno stagione di passaggio che ci traghetta tra le alte temperature estive e il freddo intenso invernale. Un passaggio che può avere delle conseguenze sul nostro fisico e anche su quello dei nostri animali domestici. Con l’arrivo di questa stagione, infatti, le basse temperature e i primi freddi possono avere un impatto molto significativo non solo su di noi, ma anche sui nostri amici a quattro zampe provocando anche squilibri fisici ed emotivi. È importante anche in questo periodo dell’anno tenere in considerazione alcuni aspetti, per aiutare il cane ed il gatto a rimanere in salute. In previsione del freddo dell’inverno avviene il fenomeno della muta: il manto peloso degli animali domestici si rinnova, per affrontare al meglio le basse temperature. A differenza della muta primaverile, la perdita di pelo nella stagione autunnale comporta una minor quantità di pelo perso, perché gli animali si spogliano del manto estivo che è ben più leggero di quello invernale. La rimozione del manto in eccesso permetterà alla cute di ossigenarsi di più, facilitando la crescita di un mantello più forte. Prendersi cura del manto dei nostri animali consente anche di tenere la casa pulita, evitando l’accumulo di peli negli spazi domestici. Un consiglio valido sempre, ma da tenere in considerazione maggiormente con l’arrivo dell’autunno, è quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro cane o gatto. Un altro fenomeno molto importante da valutare con il cambio di stagione è la presenza di parassiti. Complice il calore dato dal riscalda-

mento domestico, i batteri tendono ad attaccare dentro casa; per questo motivo è importante non sottovalutare la protezione dei nostri amici a quattro zampe anche dopo il periodo estivo. Oltre ad usare prodotti specifici, gli come gli antiparassitari, è consigliato lavare tutto il corredo dei nostri pet: il lavaggio a 90° C. di cucce, copertine e giochi aiuta a prevenire i germi e a vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per tutelare cani e gatti dalle malattie che pulci, zecche possono trasmettere è comunque importante difenderli tutti i mesi dell’anno e rivolgersi sempre al proprio veterinario per conoscere le migliori prassi da seguire. In questo particolare momento dell’anno si modificano anche le abitudini alimentari di cane e gatto. L’alimentazione dei quattro zampe varia in base alla razza, all’età e alle abitudini, ma nonostante questo con l’arrivo dell’autunno tendono a consumare più calorie. Inoltre, con il freddo gli animali hanno più appetito di conseguenza anche i pasti devono adeguarsi al cambio di stagione. Per questo è consigliabile prevedere, anche con l’aiuto e i consigli del veterinario, alimenti che soddisfino il fabbisogno lipidico, vitaminico e proteico in maniera proporzionata. Infine, lo stile di vita dei nostri animali è influenzato anche dai primi freddi e dalle giornate più corte. Nonostante l’arrivo di basse temperature è importante stare attenti alla loro salute fisica e mentale. Trascorrere molte ore in casa può portare sbalzi d’umore e depressione, inoltre è facile che i nostri animali prendano peso.

È fondamentale assicurarsi che gli animali di casa non si impigriscano troppo. Per farli divertite non bisogna rinunciare all’ esercizio fisico, il gioco in casa o astenersi alle passeggiate in orari con temperature più miti. I primi freddi possono causare fastidi anche all’apparato respiratorio e intestinale che in alcuni casi sfociano anche in raffreddori, laringiti o bronchiti. Tutti questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza, ma non sempre riescono a evitare gli acciacchi della stagione fredda. In caso di problemi è consigliato evitare i rimedi fai da te e consultare il proprio veterinario di fiducia per una terapia mirata.


www.lapiazzaweb.it

Pet

Cambio casa. Per i nostri amici è un’esperienza da gestire con la massima delicatezza e attenzione

Affrontare la novità del trasloco con gli animali domestici I

l trasloco rappresenta un momento particolare per la vita di una persona. Il tempo, le incombenze burocratiche e il costo sono i pensieri che comportano spesso stress e disagi. Anche gli animali domestici vivono questo periodo come un momento molto più pesante di quanto succeda a noi. Organizzare un trasferimento, quando in famiglia sono presenti cani o gatti, diventa un momento molto delicato che deve essere affrontato con una preparazione adeguata. Quando si cambia casa è fondamentale aiutare i nostri animali domestici, fidati compagni nella vita di ogni giorno, ad affrontare il nuovo habitat ricorrendo ad una serie di semplici strategie, affinché il trasloco non risulti stressante anche per loro. I gatti odiano i cambiamenti, gli ambienti nuovi, la confusione. Sono animali molto territoriali e possono avere problemi ad accettare una nuova casa. Gran parte del loro senso di sicurezza e di adattamento, infatti, deriva dagli stimoli visivi e olfattivi familiari del proprio territorio. Ecco che il trasloco potrebbe richiedere qualche attenzione particolare. Possiamo individuare tre fasi, legate a prima, durante e dopo l’evento, da seguire per effettuare un trasferimento. Come prima cosa se il nostro gatto non è abituato a stare nel trasportino, è necessario cominciare a farlo correttamente prima del trasloco. Una soluzione è quella di posizionare all’interno una coperta e del cibo a lui familiari in modo che riconosca la cosa come qualcosa di positivo e possa entrare senza paura. Un altro suggerimento è rendere divertente il momento dell’imballaggio degli oggetti di casa. Molti gatti amano giocare con le scatole; posizionarne in giro per casa in modo che possa vedere che quello che sta succedendo, potrebbe aiutare il nostro felino. Diversamente, se il gatto è abituato ad uscire fuori, qualche settimana prima del trasloco sarà necessario abituarlo a stare in casa. In generale è importante non stravolgere la routine del gatto e continuare a giocare con lui per tenerlo distratto fino al giorno dello spostamento. Il momento è arrivato e il nostro amico a quattro zampe sarà terrorizzato dal trasporto di scatole e dal rumore. È importante trovare nella vecchia casa, una stanza sicura e riparata, l’ultima ad essere sgomberata, in cui posizionare le sue cose e un angolo dove possa andare a nascondersi, come ad esempio una scatola. È fondamentale che il gatto venga trasferito nella nuova casa quando il trasloco è concluso e tutti i mobili sono già stati posizionati. Infatti, l’arrivo in una casa piena di scatoloni e oggetti creerebbe ancora più confusione nella percezione del nuovo ambiente. Il segreto è rendere il nuovo ambiente il più possibile riconoscibile e familiare. Mantenere un mobile vecchio e identificabile dal nostro animale, come, ad esempio, una sedia su cui amava dormire o farsi le unghie, un mobiletto su cui amava saltare, può aiutare ad ambientarsi più rapidamente. Rendere la nuova dimora il suo rifugio sicuro: preparare una nuova stanza; lasciare un posto dove nascondersi; mantenere il suo cibo preferito; cercare di mantenere invariata la routine. Un semplice consiglio è quello di strofinare un capo di vestiario sulla testa del gatto e passarlo sugli angoli del divano, sui bordi delle porte per distribuire i suoi feromoni in tutta la casa. Il primo periodo in casa potrebbe essere un po’ difficile ed è possibile che ci possa mettere fino a un paio di mesi prima di ambientarsi alla nuova dimensione. Anche se i gatti sembrano indipendenti e solitari, la presenza del padrone è importante. Prendere del tempo esclusivo da

passare con il proprio gatto, non farà bene solo a lui, ma sarà un toccasana anche per i proprietari, ancora stressati dopo il trasloco. Traslocare per un cane vuol dire cambiare ‘habitat’, riappropriarsi di nuovi spazi, sentirli suoi e renderli di sua proprietà, scoprire nuovi odori, nuovi rumori, nuovi cani vicini di casa. Essendo un animale particolarmente abitudinario e territoriale, potrebbe apparire nervoso e anche timido nel conoscere la nuova realtà. Rendere questo passaggio il più sereno possibile è fondamentale. Può essere molto utile fargli prendere confidenza con il nuovo ambiente, il nuovo quartiere e i nuovi vicini, compresi i cani e gli altri animali del vicinato. Può essere una buona idea fare il tragitto a piedi, in modo che il cane riconosca lo spostamento e lo avverta, così come una volta si muoveva in branco con i suoi simili, la normalità, un evento naturale. Un errore frequente è quello di lavare gli oggetti personali dell’animale. Ritrovare i suoi odori nella nuova casa, che ancora non ha tracce del ‘suo passaggio’, potrebbe dare molto conforto al nostro animale a quattro zampe. Arrivati nella nuova casa è importante accompagnarlo e incentivarlo, anche attraverso il gioco, nella scoperta dei nuovi ambienti. Una volta finita l’esplorazione è opportuno lasciarlo libero di perlustrare autonomamente gli spazi. Per qualche settimana, la nuova routine del cane deve essere assolutamente identica alla vecchia. Diversamente dai gatti, il cane si lega al padrone in maniera quasi simbiotica, la presenza del padrone al fianco dell’animale è in grado di calmare e di rassicurare anche il cucciolo più timoroso. Sicuramente, che si tratti di cani o gatti, per limitare lo stress, possiamo seguire tutti questi accorgimenti, ma un altro aiuto valido è quello di affidare il trasloco ad una ditta esperta. Così facendo sarà possibile stare accanto al proprio animale domestico tutto il tempo che si desidera e con tranquillità. Per i proprietari, il consiglio più importante è quello di cercare di rimanere il più possibile tranquilli. L’animale, avvertendo lo stress del padrone, potrebbe a sua volta farsi coinvolgere dall’atmosfera negativa, associando il cambio di casa a un evento di cui avere paura.

43


.

44

Pet

www.lapiazzaweb.it

Gli accorgimenti. Predatori per natura, i felini amano “attaccare” vasi e giardini

Come tenere lontani i gatti dai vasi e dalle piante in casa P

iante e gatti, un connubio non sempre semplice. Vasi distrutti, piante rovinate e terriccio sparso un po’ ovunque. Chi vive con un gatto, predatore di natura, spesso è obbligato a rinunciare alla possibilità di avere piante e fiori in casa. Un vaso può quindi rappresentare un ambiente da esplorare e un nuovo passatempo: scavare nel terreno del vasetto, mordere e giocare con gli steli e le foglie dei fiori. Ma esistono facili rimedi, economici e casalinghi, per allontanare i nostri animali domestici dalle piante, senza dover rinunciare alla compagnia dei gatti e alla bellezza della vegetazione in casa. Una soluzione gustosa che non serve ad allontanare, quanto piuttosto a distrarre i gatti è la cosiddetta erba gatta. Sembra, infatti, che i nostri amici felini siano particolarmente attratti da questa tipologia di pianta. Basterà collocarla

in un punto facilmente accessibile all’animale, per distrarlo e tenerlo lontano da quelle piante che devono restare integre. Inoltre, questo rimedio è benefico anche per loro perché favorisce il processo digestivo. Se possedete un terrazzo o un giardino, alcune erbe aromatiche, per il loro forte odore, fungono da repellente. Un metodo naturale per tenere i nostri animali lontano dai fiori. Tra le più efficaci troviamo: pepe, rosmarino, citronella, erba cipollina, aglio e cannella. Posizionando quindi le piante aromatiche nei punti strategici della casa, è possibile ridurre notevolmente l’impatto negativo dei felini. Inoltre, possiamo creare un infuso con acqua calda e le erbe sopra citate, lasciarlo raffreddare e utilizzarlo come spray ed erogarlo sulle foglie. Questo avrà lo stesso effetto dei fondi di caffè in polvere: basterà,

infatti, cospargere i sottovasi delle piante o delle ciotoline da posizionare vicino ai vasi sul balcone. Un metodo con un doppio beneficio, per i gatti e per le piante. Infatti, rappresenta un ottimo concime del tutto naturale per il terreno. Una delle soluzioni non aggressive e molto utilizzate per salvaguardare la salute della vegetazione

dalla curiosità dei gatti, è utilizzare gli oli essenziali a base di citronella, rosmarino e lavanda. È consigliato preparare i batuffoli di cotone da posizionare alla base delle piante in vaso. Il gatto considera questi odori sgradevoli, di conseguenza, si allontanerà dalla zona. Il rimedio è valido anche per gli spazi della casa, come mobili e armadi.

Le soluzioni sono molteplici e soprattutto facili da creare e attuare. È inutile, quindi, adottare atteggiamenti rigidi nei confronti dei nostri amici pelosi. Il gatto è un animale molto curioso, l’unico modo, è adottare questi metodi in modo da salvaguardare le nostre piante e allo stesso tempo, farci incantare dalle fusa del nostro gatto.


www.lapiazzaweb.it

45


Oroscopo

46

Ariete Il vostro intuito vi consentirà di orientarvi verso la strada giusta, ottenendo i risultati positivi che cercavate. Procedete determinati, seri, e convinti verso la meta che vi siete proposti di raggiungere

Ottobre

Toro Il momento è buono per intraprendere un nuovo percorso che porterà alla realizzazione del vostro progetto di cambiamento e per ripensare ad alcune situazioni che da tempo volevate cambiare

www.lapiazzaweb.it

Bilancia Qualcosa di inaspettato sconvolgerà la vostra quotidianità, ma non è detto che sia un male. Valutate con attenzione i pro e i contro. Potrebbe essere il momento giusto per una svolta, anche professionale

Scorpione

E’ tempo di consolidare i propri progetti, si viaggia a pieno ritmo con tanto entusiasmo e qualche evasione

Affrontate le sfide che vi si presentano con coraggio ma anche con serenità, una per volta, e riuscirete ad uscirne vincitori. Il vostro modo di fare vi aiuterà a trovare, di volta in volta, le soluzioni migliori

Gemelli

Sagittario

Dovete fare attenzione alle vostre reazioni e fermarvi in tempo per evitare conflitti e discussioni che mal tollerate, soprattutto in questo periodo. Una notizia a sorpresa renderà tutto più facile

Il periodo è sereno, procedete spediti verso gli obiettivi che vi siete dati, anche la vita affettiva si rivela tranquilla, E’ un periodo decisamente buono da vivere a pieno

Cancro

Capricorno

Siete concentrati sulle cose della vostra vita personale e questo talvolta vi distoglie da tutto il resto, Siete alla ricerca di rassicurazioni e stabilità

Vi si presenta una occasione nel lavoro che proprio non potete lasciarvi sfuggire, la vostra ambizione vi costringerà a prendere in considerazione e valutare ogni proposta, saprete individuare quella migliore per voi

Leone

Acquario

Dopo tanta fatica e dedizione è arrivato il momento dei riconoscimenti in ambito lavorativo e una migliore prospettiva economica. Il periodo è favorevole anche nella vita sentimentale

Siete creativi e sognatori come sempre e questa vostra disposizione vi servirà a valorizzare i vostri progetti e vi consentirà di mettere a frutto i vostri piani. In questo periodo avete una marcia in più

Vergine

Pesci

Abbandonate il vostro proverbiale autocontrollo e lasciatevi andare al divertimento e all’evasione, cercate nuove avventure che potrebbero diventare anche importati. E’ tempo di mettere in secondo piano il lavoro

Fuggite dalla monotonia in cerca di un’evasione che vi faccia vivere esperienze interessanti e nuove. La vostra curiosità vi porterà lontano, lungo la strada che avete da sempre sognato per voi


www.lapiazzaweb.it

47


48

www.lapiazzaweb.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.