il Vicenza-Set24

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L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Che il mercato dell’auto non se la passi bene ormai è un ritornello che sentiamo ripetere da parecchio tempo, tuttavia gli ultimi dati sulle immatricolazioni lasciano ancora meno spazio all’ottimismo. Anche nel nostro Veneto il calo delle vendite si fa sentire, pur tenendosi lontano dalla media nazionale. Ad agosto il numero delle immatricolazioni nella nostra regione è calato del 7% contro il 13,4% su base nazionale, mentre il mercato dell’usato si mantiene in territorio nettamente positivo e conferma una certa vivacità. A pesare sull’acquisto dei veicoli nuovi è il prezzo, ritenuto dalla maggior parte degli automobilisti troppo elevato. Meglio allora orientarsi su un’auto di seconda mano per ridurre l’impegno economico in fase di acquisto o evitare lunghi periodi di indebitamento. Ma anche le quotazioni dell’usato restano elevate, specie se riferite ad auto recenti, con due – tre anni di vita. C’è chi osserva come sia proprio la maggiore richiesta di veicoli usati a spingere in alto i prezzi di vendita ma anche chi mette in guardia contro il progressivo invecchiamento del parco auto circolante e invoca una diversa politica di incentivi per l’acquisto del nuovo, ma anche un cambio di passo nelle decisioni a medio lungo termine per il settore.

segue a pag 3

DI CORRERE”

Colloquio a 360 gradi con il primo cittadino tra progetti, criticità e voglia di fare la differenza

Servizi alle pag. 8-9

L’intervista

POLITICA, AUTUNNO CALDO AD UN ANNO DALLE REGIONALI

Dall’autonomia all’Irap con i dossier delle infrastrutture: dibattito acceso, sullo sfondo il futuro di Zaia

MAGIA A TEATRO, DIECIMILA PER TITIZE’ - A VENETIAN DREAM

Successo per il sogno acrobatico firmato da Daniele Finzi Pasca, un omaggio allo splendore di Venezia

LAutonomia differenziata, una garanzia per tutti

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

a riforma dell’autonomia differenziata è finalmente realtà e per noi cittadini del Veneto, lettori de La Piazza, rappresenta un’opportunità unica. Significa poter gestire più direttamente settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture, garantendo servizi più vicini alle esigenze del territorio. Non sarà più lo Stato a decidere tutto dall’alto, ma avremo più voce in capitolo su questioni che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana. segue a pag 3

Veneto

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nazionali e internazionali

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Scoperte 4 tombe romane con balsamari e coppe

U n importante rinvenimento archeologico è avvenuto in contra’ Porta Nova, dove Viacqua da agosto sta lavorando al potenziamento della rete idrica. La scoperta è stata descritta nel corso di un sopralluogo dalla dottoressa Giulia Pelucchini della Soprintendenza Abap di Verona, Rovigo e Vicenza, responsabile scientifica dell’indagine, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller e del direttore di Viacqua Alberto Piccoli. Era presente anche lo staff del Museo naturalistico archeologico, a cui la Soprintendenza potrebbe affidare, grazie alla collaborazione già esistente, i reperti, una volta studiati e restaurati. Il cantiere di Viacqua aperto ad agosto è stato costantemente seguito da archeologi professionisti della Nea Archeologia Cooperativa in modo da intervenire rapidamente nel caso dell’emersione di evidenza archeologiche, come è di fatto avvenuto. Di alcuni giorni fa la scoperta di alcune sepolture ad incinerazione e di una inumazione di epoca romana, in un’area della città in cui non erano precedentemente note attestazioni funerarie dell’antica Vicetia. Le operazioni di scavo e di documentazione dei resti, effettuate sotto la direzione della Soprintendenza Abap di Verona, Rovigo e Vicenza, sono attualmente in corso ed a breve arriveranno a conclusione. «Sinora – ha fatto sapere il soprintendente architetto Andrea Rosignoli - sono state portate alla luce tre tombe a cremazione, contenenti oltre alle ossa combuste elementi di corredo composti da balsamari vitrei, coppe e olpi in ceramica, a testimonianza della ritualità funeraria tipica dell’epoca romana. Negli ultimissimi giorni è emersa un’inumazione. Tutti i materiali saranno recuperati e trasportati presso i depositi della Soprintendenza per le attività di studio e restauro».

Scoperte

tombe romane

durante lavori

a Porta Nova

Autonomia differenziata, una garanzia per tutti

I prossimi passi sono fondamentali: la Regione Veneto, come altre, dovrà negoziare con lo Stato per ottenere le competenze che meglio può gestire in autonomia. Questo vuol dire maggiori responsabilità per le istituzioni locali, ma anche la possibilità di fare meglio e più velocemente, grazie a una gestione più flessibile e mirata delle risorse. È una sfida, ma anche una grande occasione per migliorare la qualità dei servizi che utilizziamo ogni giorno, dall’assistenza sanitaria alla manutenzione delle strade.

La riforma non è una minaccia per l’unità del Paese, anzi. Garantisce che tutte le Regioni, anche quelle meno forti economicamente, continuino a ricevere le risorse necessarie. Per noi del Veneto, però, è l’occasione di far vedere quanto possiamo fare, dimostrando che un’amministrazione più vicina ai cittadini può davvero fare la differenza. Insieme, possiamo far crescere il nostro territorio, mantenendo sempre al centro i valori di solidarietà e collaborazione tra le Regioni.

L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

In questo scenario tutt’altro che esaltante lascia piuttosto perplessi la guerra, per lo più ideologica, che si sta consumando intorno alle auto elettriche. Ideologica perché stiamo parlando di una tipologia di alimentazione che al momento fa dell’Italia il fanalino di coda in Europa, con quote veramente modeste, che non arrivano al 4% del totale. A tenere gli automobilisti alla larga dalle auto elettriche è non solo il prezzo, ritenuto elevato e insostenibile, ma anche una forte diffidenza sull’affidabilità e la convenienza di questi veicoli, a partire dall’autonomia e dal disagio delle ricariche. Continua a spaventare anche l’aspetto della sicurezza, nonostante i dati dicano il contrario. Ma quel che pesa è una radicata avversione ideologica contro l’elettrico, che invece per ora è l’unica soluzione per abbattere in maniera significativa le emissioni in atmosfera. I pochi possessori di auto elettriche la pensano quasi tutti diversamente e sono per lo più entusiasti della scelta. E’ una guerra inutile perché se da una parte non è certo pensabile di imporre l’elettrico in tempi brevi alla stragrande maggioranza degli automobilisti dall’altra sono potenzialmente molti di più coloro che potrebbero avvicinarsi a questo nuovo mondo. Insomma c’è spazio per tutti e nessuno ci toglie la libertà di usare le auto termiche ancora per un bel po’.

di

Ascolta
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
“Vicenzascolta”.

La città che cambia

Dodici incontri nei quartieri per il nuovo piano interventi. Balbi: “Innovativo”

Servizi, scuole, mobilità, verde pubblico, ambiente, trasporti, cultura, spazi di aggregazione: la Vicenza del futuro nascerà dalla partecipazione dei cittadini, attraverso 12 incontri nei quartieri nei quali tra settembre ed ottobre si raccoglieranno idee e soluzioni in vista del nuovo Piano degli Interventi del Comune.

«Il percorso partecipativo “Vicenzascolta” offre l’opportunità ai cittadini di indicare all’amministrazione comunale le priorità di intervento – ha dichiarato l’assessora al territorio Cristina Balbi, presentando oggi a palazzo Trissino l’iniziativa assieme all’architetto Andrea Mariotto dello IUAV e all’architetto Damiano Savio del Settore Urbanistica comunale -. Un totale di 12 incontri-laboratori, due per zona, tra l’11 settembre e il 14 ottobre, nei quali emergerà il punto di vista degli abitanti, dopo una fase che ha visto coinvolti tutti i produttori di servizi, tra assessorati, aziende, cooperative, categorie economiche e associazioni».

«Si partirà dalla rilevazione dei “nuovi bisogni” – prosegue Balbi - e dall’integrazione dei servizi esistenti con nuove acquisizioni. Un intervento innovativo nel metodo rispetto alla visione della pubblica amministrazione e del suo rapporto con i cittadini. Ciò che verrà raccolto in questi incontri contribu-

irà a definire il Piano degli Interventi ma sarà materiale prezioso anche in vista del Masterplan generale del Comune, su cui iniziamo a lavorare in autunno».

Tutti possono intervenire e il confronto sarà strutturato da professionisti esterni, a partire da una disamina di ciò che caratterizza attualmente i quartieri, per arrivare a definire specifiche soluzioni per quanto concerne le modalità di accesso e di funzionamento dei servizi esistenti, i possibili utilizzi o riutilizzi di spazi aperti e chiusi, il potenziamento delle connessioni tra diverse aree o con il centro.

I risultati del percorso partecipativo contribuiranno a definire il Piano degli interventi, il documento che fissa la visione strategica della città dei prossimi anni, tracciando le linee per una pianificazione urbanistica che includa servizi, sostenibilità, mobilità, imprese, università. Di fatto, una sorta di agenda per operare nei quartieri, migliorandone la vivibilità, in via di formazione presso l’assessorato allo Sviluppo economico e al territorio.

Sabato 19 ottobre alle 10 a palazzo Cordellina si terrà un incontro pubblico conclusivo che farà sintesi dei 12 organizzati sul territorio.

I cittadini interessati a partecipare agli eventi nei quartieri possono già iscriversi al link: https://bit.ly/478YS4o

Settembre

• Mercoledì 11 ore 18-20 all’ex Centrale del Latte (max 75 persone), via Medici 96a (zone: San Bortolo, San Paolo, Laghetto, Polegge)

• Giovedì 12 ore 18-20 a Villa Lattes, via Thaon di Revel 44 (zone: Santa Bertilla, Villaggio del Sole, Maddalene)

• Lunedì 16 ore 18-20 all’ex scuola Loschi, via Rismondo 2 (zone: Ferrovieri, Gogna – Campedello, Santa Croce Bigolina, Debba, San Pietro Intrigogna, Longara, Sant’Agostino)

• Lunedì 23 ore 18-20 a Villa Tacchi, viale della Pace 89 (zone: San Pio X, Stanga, Stadio, Casale, Bertesina, Bertesinella, Settecà)

• venerdì 27 ore 18-20 presso la Circoscrizione 4 in via Turra 69 (zone: Araceli, Sant’Andrea, San Francesco, Anconetta, Saviabona, Ospedaletto)

• Lunedì 30 ore 18-20 presso il Centro Tecchio in viale S. Lazzaro 112 (zone: San Felice, San Giuseppe, San Lazzaro – Pomari)

Ottobre

• Lunedì 7 ore 20:30-22:30 all’ex Centrale del Latte (max 75 persone), via Medici 96a (zone: San Bortolo, San Paolo, Laghetto, Polegge)

• Martedì 8 ore 20:30-22:30 a Villa Lattes, via Thaon di Revel 44 (zone: Santa Bertilla, Villaggio del Sole, Maddalene)

• Mercoledì 9 ore 20:30-22:30 presso la Circoscrizione 2 in via De Nicola 8 (zone: Ferrovieri, Gogna – Campedello, Santa Croce Bigolina, Debba, San Pietro Intrigogna, Longara, Sant’Agostino)

• Giovedì 10 ore 20:30-22:30 in Villa Tacchi in viale della Pace 89 (zone: San Pio X, Stanga, Stadio, Casale, Bertesina, Bertesinella, Settecà)

• Venerdì 11 ore 20:30-22:30 presso la Circoscrizione 4 in via Turra 69 (zone: Araceli, Sant’Andrea, San Francesco, Anconetta, Saviabona, Ospedaletto)

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La città che cambia

L’intervista. Dopo un anno dall’elezione, il sindaco Giacomo Possamai traccia il bilancio del suo mandato,

Bilancio di un anno di amministrazione di correre e di esprimere al meglio

Nel primo anno di amministrazione ha avviato progetti per rilanciare Vicenza, puntando su riqualificazione, residenze e servizi per i giovani, con un dialogo costante con i cittadini.

Ètrascorso poco più di anno dalla vittoria di Giacomo Possamai alle elezioni Comunali di Vicenza del maggio 2023. Una vittoria, quella ottenuta dal più giovane sindaco vicentino, costruita nel tempo sin dalle primarie del 2017 quando perse la “nomination” per una manciata di voti contro Otello Dalla Rosa poi battuto alle elezioni da Francesco Rucco. Nel mentre Possamai si candidò alle regionali del 2020: con oltre 11mila preferenze personale fu eletto e poi scelto dai colleghi come capogruppo PD. Nel 2022 uno dei suoi principali mentori politici, Enrico Letta, lo ha lungamente corteggiato sperando di averlo nelle liste elettorali per le Elezioni Politiche di quell’anno. Possamai, però, continuò a non volersi

“distrarre” dalla sua Vicenza e respinse il pressing romano. Il resto è storia dell’ultimo anno: una grande campagna elettorale conclusa con un ottimo risultato al primo turno e una vittoria, combattuta, al ballottaggio contro il sindaco uscente Rucco.

“Dopo più di un anno di amministrazione – ci racconta Giacomo Possamai – posso dire di aver trovato una città dalle grandissime potenzialità, ma in un certo senso “inchiodata”. Cantieri che non partivano, pratiche ferme nonostante la grandissima professionalità e l’impegno degli uffici semplicemente perché non c’era alcuna chiarezza sulla direzione da intraprendere. Questo primo anno ci è servito per provare a dare una spinta e per liberare le tante

energie che Vicenza può vantare.”

“Tra le principali – continua il Sindaco – va certamente ricordato il Piano Particolareggiato del Centro Storico: uno strumento di straordinaria importanza che, finalmente, darà una direzione precisa direzione agli interventi di riqualificazione della nostra città. In accordo con la Soprintendenza, e questa è decisamente una bella notizia, si potrà intervenire anche per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Ma non ci siamo, ovviamente, occupati solo del centro. Con il Piano di Rigenerazione di 7 aree industriali dismesse, infatti, saranno realizzate opportunità di nuova residenza, peraltro senza alcun consumo di suolo. Uno dei temi centrali del nostro

mandato, infatti, sarà e deve essere quello della casa: dobbiamo costruire le condizioni perché i vicentini, soprattutto quelli più giovani, non siano costretti ad abbandonare la città per carenza di alloggi o per costi troppo elevati. Accanto agli alloggi dobbiamo, però, garantire anche i servizi e il ruolo delle istituzioni. Va in questa direzione l’apertura, a ottobre, all’Ex Macello che diventerà uno studentato e un parcheggio a rotazione che prenderà il posto di quello di Piazza Matteotti che tornerà

alla sua reale funzione finalmente libera dalle auto.”

“Il nostro progetto per Vicenza – aggiunge Possamai – è certamente ambizioso e vuole rispettare, assolutamente, quanto abbiamo promesso e annunciato nel corso della campagna elettorale a comunicare dal confronto. In questo primo anno, infatti, abbiamo mantenuto un dialogo costante portando, in modo continuativo e non episodico, la Giunta nei Quartieri. Inoltre continua un’altra iniziativa che aveva contraddistinto

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pavimenti e rivestimenti sia in gres porcellanato che in legno. Siamo specializzati nella posa dei grandi formati in gres porcellanato.

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la nostra campagna elettorale, quella del “Caffè con il Sindaco” grazie alla quale nei locali pubblici incontro i cittadini senza alcun tipo di appuntamento. In tutti questi confronto ho incontrato dei vicentini determinati, che hanno voglia di contribuire, di partecipare, di emergere. Un amore per la Città che va oltre le appartenenze e le simpatie politiche, oltre le differenze di genere, di età, di storia. C’è la necessità, direi l’urgenza comune, di fare di rendere, tutti insieme, Vicenza la città che merita di essere. Una spinta, questa, che sta diventando estremamente evidente tanto nel mondo associativo quanto in quello dell’impresa grazie ai quali è tornata la voglia e la fiducia di investire nella nostra Città.”

“Tra gli elementi più difficili di questo periodo – ammette il Sindaco – c’è certamente quello legato alle devianze e alla criminalità. Quello che maggiormente mi fa male è vedere i tantissimi giovani completamente disorientati che, poi, finiscono per dar vita a quel terribile fenomeno delle cosiddette “baby gang” che stanno proliferando tanto nei centri più piccoli e periferici quanto nelle città. Purtroppo Vicenza non fa eccezione e in questo senso ho molto apprezzato la lettera del Sindaco di Treviso, Mario Conte al Ministro dell’Interno. Aggiungerei solo che oltre allo Stato che deve destinare più uomini e mezzi per sostenere l’egregio lavoro delle Forze dell’Ordine serve che scenda in campo anche la Regione perché c’è bisogno di uno sforzo in più in termini di prevenzione delle devianze e di servizi sociali. Negli anni ‘70 e ‘80 la battaglia contro l’eroina, infatti, fu vinta grazie a uno sforzo collettivo eccezionale: io credo che oggi la situazione imponga di fare altrettanto. Dal nostro punto di vista, ovviamente, dobbiamo accelerare il recupero e la riqualificazione di quei luoghi tradizionalmente difficili. Vanno in questo senso gli interventi nel quadrilatero di Viale Milano, la realiz-

zazione di nuovi studentati, l’apertura a nuovi potenziali investimenti sul fronte alberghiero nell’area ex Siamic e la recinzione di parte di Campo Marzio per il quale l’obiettivo è quello di percorrere la stessa strada che l’Amministrazione Comunale di Padova ha fatto con i Giardini dell’Arena che da luogo pericoloso è diventato “teatro” di attività, culturali, ludiche, ricreative anche a misura di famiglie”.

“Un altro tema certamente dirimente per il futuro della nostra Città – conclude il Sindaco, Giacomo Possamai – è quello legato alla gestione del passaggio dell’alta velocità ferroviaria. La precedente amministrazione aveva raccontato a tutti i vicentini che nulla si poteva modificare rispetto alle scelte già concordate salvo poi, in campagna elettorale, sostenere che se avessero vinto sarebbero stati gli unici a poter intervenire per cambiare le soluzioni più impattanti scelte. In realtà in

questo anno di Amministrazione siamo riusciti a ottenere alcune modifiche che, per il nostro territorio, non sono per nulla indifferenti come, ad esempio l’apertura dei sottopassaggi a Ponte Alto prima dell’abbattimento del cavalcavia dei Ferrovieri. Un significativo “cambio di programma”, questo, che vuole essere esemplificativo di come saranno concertate tutte le altre scelte soprattutto quelle più impattanti sul territorio cittadino. Per noi e per tutto il Veneto l’Alta Velocità Ferroviaria sarà certamente determinante, non soltanto per muoversi in modo più veloce verso Milano, ma anche e soprattutto perché il raddoppio dei binari consentirà di lasciare libere le tratte per i regionali aumentandone la frequenza e creando, finalmente, quel servizio metropolitano di superficie essenziale per connettere quella grande metropoli diffusa che è il Veneto.”

Il primo cittadino si trova ad affrontare sfide come devianze giovanili e criminalità, chiedendo più prevenzione e servizi sociali, mentre progetta la crescita urbana e infrastrutturale di Vicenza.

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Cantieri. L’intervento da 400 mila euro, finanziato dal Pnrr, si concluderà entro l’anno

Al via i lavori per il nuovo percorso ciclopedonale in via dello Stadio

Sono iniziati a fine agosto i lavori per la realizzazione del nuovo tratto di percorso riservato ai pedoni e alle due ruote in via dello Stadio

«S ono partiti i lavori per la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale che congiungerà il parcheggio Bassano con viale Margherita, passando sull’argine del Bacchiglione – spiega l’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller -. Intercettando anche la passerella ciclopedonale già esistente, che conduce all’università. Un’opera finanziata con il Pnrr, per 400 mila euro di investimento, che si concluderà entro quest’anno».

L’opera, finanziata con un contributo Pnrr M2C2 – 4.1 “Rafforzamento mobilità ciclistica”, CUP B31B22001290001, per un importo complessivo di 400.000 euro, prevede un allargamento del marciapiede esistente a 3 metri in via Bassano, per un tratto di 200 metri, dall’incrocio con via Thiene alla rotatoria con via dello Stadio, con la relativa sistemazione degli attraversamenti per accedere in sicurezza al lato del parcheggio.

In viale dello Stadio, invece, è prevista la creazione di un nuovo percorso ciclopedonale lungo l’argine del fiume, per un tratto di 400 metri che arriverà fino al ponte di viale Margherita. Il percorso, che sarà realizzato in calcestre (materiale drenante) e avrà una larghezza di 2.50, sarà dotato di apposita illuminazione. Anche in questo caso si lavorerà sugli attraversamenti pedonali, sistemando gli abbassamenti e dotandoli di apposita illuminazione. I lavori si concluderanno entro la fine dell’anno.

«Fra pochi mesi comincerà anche un nuovo progetto al di là del ponte di viale Margherita – conclude Spiller -, che congiungerà questo tratto nuovo di ciclopedonale con il centro della città, con una nuova passerella che porterà i pedoni e i ciclisti a piazza Matteotti». Una volta completato, il nuovo tratto di

ciclopedonale lungo via dello Stadio, si congiungerà infatti con un secondo tratto di ciclopedonale, di 350 metri, i cui lavori inizieranno in autunno: l’opera, che sarà realizzata lungo il Bacchiglione, parallela a viale Giuriolo, prevede anche la realizzazione di una nuova passerella in acciaio corten per attraversare il fiume.

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“Acqua Oro Blu”, il progetto per le scuole

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Viacqua ha annunciato ai dirigenti scolastici e agli insegnanti del territorio vicentino le nuove proposte del progetto Acqua Oro Blu per l’anno scolastico 2024-2025. Un programma educativo che, negli anni, ha arricchito l’offerta con strumenti innovativi, incontri in classe e visite agli impianti idrici, con l’obiettivo di costruire una cultura della sostenibilità idrica tra i più giovani.

Il progetto, che si rivolge alle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria e alle scuole secondarie di primo grado, si avvale della collaborazione di esperti formatori e guide ambientali delle cooperative Biosphera ed Ecotopia. Durante lo scorso anno, ha coinvolto 52 classi e quasi 9.500 studenti provenienti da 47 comuni della provincia di Vicenza.

“L’acqua è vita ed elemento fondamentale per la nostra quotidianità”, ha dichiarato Federico Ginato, Presidente di Viacqua. “Crediamo che studenti e insegnanti siano protagonisti essenziali nella costruzione di una cultura sostenibile e di un uso più consapevole delle risorse idriche.”

Attraverso strumenti didattici aggiornati ogni anno, il percorso educativo è pensato per coinvolgere più discipline e stimolare l’apprendimento attraverso materiali interattivi, schede e giochi digitali.

Una delle novità per il 20242025 è il progetto Edu_Acqua, pensato per docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Il programma offre sei percorsi formativi –tre per la scuola primaria e tre per la secondaria – e comprende guide, schede didattiche e presentazioni multimediali interattive per approfondire il tema dell’acqua in classe.

Tel: 0444/32.66.85

E-mail: vicenza@enaip.veneto.it

Le scuole interessate possono iscriversi al progetto fino all’esaurimento dei posti disponibili, compilando un modulo online.

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L’intervento.

Anconetta: nuova pensilina bici e ciclovia urbana fino alla Cittadella

Presentata la nuova struttura con 24 posti coperti ad Anconetta. Previsto anche un progetto di ciclovia urbana protetta che collegherà la stazione alla Cittadella degli studi.

«N ella Settimana europea della mobilità sostenibile – ha spiegato l’assessore Cristiano Spiller - presentiamo la nuova pensilina con 24 posti coperti per le biciclette situata nel parcheggio della stazione di Anconetta. Una nuova struttura, che conferma l’attenzione dell’amministrazione per le due ruote, collocata in uno spazio strategico per la viabilità. Il parcheggio della stazione di Anconetta è infatti un luogo di interscambio, dove oltre alla tappa della linea ferroviaria Vicenza-Schio è presente an-

che una fermata del trasporto pubblico locale. E proprio da questo punto di snodo parte il progetto, redatto nei mesi scorsi e candidato ad un bando di finanziamento statale, per la realizzazione di un percorso ciclopedonale protetto, che da viale Trieste porti fino alla Cittadella degli studi. Il progetto, che sarà realizzato solo in caso di ottenimento del finanziamento statale, non andrà a ridurre gli spazi di sosta attualmente presenti nel tratto interessato di viale Trieste. Lungo questa via si prevede infatti di

unire l’attuale corsia ciclabile al marciapiede già presente, creando un unico percorso ciclopedonale con doppio senso di marcia».

L’intervento rientra nell’ambito dell’accordo quadro “Liberare energie urbane”, grazie al quale sono state finora collocate più di 500 rastrelliere in tutta la città, georeferenziate nel sistema SitVi.

Il progetto della nuova ciclovia urbana intermodale, candidato al bando di finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale promiscuo di circa 380 metri lungo il lato nord di viale Trieste, dalla stazione ferroviaria “Anconetta” alla rotatoria con viale Fiume e via Istria. Si proseguirà con un percorso ciclabile, di circa

600 metri, attiguo al marciapiede lungo il lato est di viale Fiume, dalla rotatoria con viale Trieste e via Istria e fino a viale Astichello. Il progetto prevede quindi le connessioni tra viale Astichello e via Ragazzi del ‘99, fino all’ingresso della Cittadella degli studi, per uno sviluppo di ulteriori 150 metri circa.

Sono inclusi inoltre interventi di moderazione del traffico; la riqualificazione degli attraversamenti pedonali esistenti, anche semaforizzati; l’adeguamento delle fermate del trasporto pubblico locale; l’implementazione di alberature lungo viale Trieste, quale “infrastruttura verde”.

Sport senza discriminazioni: il Comune di Vicenza adotta la Carta Etica dello Sport femminile

Abbattere stereotipi e pregiudizi, promuovendo il diritto di tutti a praticare la disciplina che più amano, senza interruzioni o allontanamenti dovuti a discriminazioni di genere, prevenendo esclusioni, abusi e molestie in ambito sportivo.

Con questi obiettivi, Comune di Vicenza, Soroptimist Club Vicenza e Assist (Associazione nazionale atlete) hanno firmato a palazzo Trissino la Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport, che impegna l’amministrazione a costruire progettualità per avvicinare le donne allo sport fin da giovanissime, collaborando con le società sportive.

Alla firma del documento hanno partecipato le atlete olimpiche Ottavia Cestonaro, Federica Del Buonoe Alice Muraro.

«A Vicenza – ha dichiarato l’assessore allo sport Leone Zilio – i dati legati a tesserati e praticanti mostrano una grande differenza nella pratica tra uomini e donne a partire dall’età adolescenziale,

crescendo con l’età adulta delle donne spesso costrette a conciliare il proprio interesse verso lo sport con le esigenze lavorative e familiari. Il nostro obiettivo sarà di garantire la presenza di spazi e strutture per l’esercizio dello sport favorendo il loro utilizzo da parte di entrambi i generi ed intervenendo se ciò non dovesse avvenire».

L’amministrazione si impegna inoltre ad affiancare federazioni, società, associazioni, nelle azioni per prevenire molestie, violenze e discriminazioni di genere e a promuovere annualmente un evento sullo sport monitorando, inoltre la presenza di ostacoli alla pratica sportiva di bambine e ragazze.

«La firma della “Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport” da parte dell’amministrazione comunale vicentina rappresenta motivo di soddisfazione per il nostro Club che con Assist ne è stato promotore» ha detto Anna Miotti, presidente Sorop-

timist Vicenza . «Sono soddisfatta e fiduciosa perché l’adozione della Carta Etica da parte di alcuni comuni, e tra questi a pieno titolo il Comune di Vicenza, arriva alla fine di un percorso di consapevolezza e di condivisione concreta degli obiettivi – ha aggiunto Angela Montemurro, coordinatrice regionale di Assist aps -. Le istituzioni si devono impegnare a far sì che le società sportive credano nei valori della Carta etica».

Pronto il progetto per il nuovo trasporto pubblico a Vicenza con autobus elettrici

Il nuovo Tpl elettrico rivoluzionerà Vicenza: bus ecologici, puntuali, senza rotaie né fili. Riduzione di 1000 tonnellate di CO2 annue e progetto completato entro il 2028.

«Per la città – ha detto il sindaco Giacomo Possamai - sarà una grande rivoluzione. Avremo un Tpl completamente nuovo, efficiente in termini di puntualità e frequenza, con bus ogni 5 –7 minuti che collegheranno la zona est e ovest come farebbe una metropolitana, e del tutto ecologici, al punto che ogni anno con questi mezzi elettrici ridurremo di 1000 tonnellate le emissioni di Co2 in atmosfera. Una rivoluzione simile a quella registrata a Padova, dove l’introduzione del tram ha visto un grande aumento degli utenti del Tpl, ma senza i disagi arrecati da fili sospesi, scavi e rotaie che a Vicenza non ci saranno. Sarà di conseguenza veloce anche

la ralizzazione, che ci auguriamo di vedere completata per il 2028. Nostro obiettivo, peraltro, è implementare il sistema con le altre nuove linee portanti, in particolare quelle di penetrazione dalla cintura urbana».

Il nuovo Tpl elettrico con tecnologia “Flash-Charge”, oggi presente a Brisbane, Nantes e Ginevra e che sta per essere implementata a Genova, sarà realizzato in città dal consorzio Iricav Due, nell’ambito e con i fondi del progetto dell’Alta velocità/ alta capacità Verona/Padova – Attraversamento di Vicenza, il cui committente è Rete Ferroviaria Italiana.

Il progetto definisce il percorso dal capolinea Ovest,

presso la nuova Fermata Fiera, al capolinea Est, in zona Camisano, evidenziando in particolare dove saranno ubicate le fermate per i passeggeri con focus su quelle dedicate anche alla ricarica “Flash-Charge”.

zare anche l’infrastruttura, priva di linee aeree e rotaie. A parità di servizio, rispetto al filobus risultano ridotto di più del 30% il costo di investimento e di più del 10% il costo operativo. Maggiore la sicurezza, perché il connettore aereo di ricarica è alimentato solo quando l’e-bus è collegato. Soluzione

L’estensione complessiva della linea rossa da ovest a est sarà di 10,5 km di cui in sede

dedicata 4,5 km in direzione est e 3,5 km in direzione ovest. La combinazione tra ricariche veloci ai capolinea (3-4 minuti) e flash (15-20 secondi) lungo la linea assicurerà una ricarica completa del mezzo. In deposito il tempo di ricarica sarà massimo di 30 minuti. Leggera esteticamente e veloce da realiz-

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Incontro

L’iniziativa. Voluta e organizzata da Sara Baldinato: “Facciamo massa critica”

Alleanza Ambientale: Vicenza convoca gli assessori dei Comuni vicini

Si è riunito, a Palazzo Trissino, il Gruppo assessori all’ambiente, composto dagli assessori e dai consiglieri delegati all’ambiente del Comune di Vicenza e delle amministrazioni comunali dei Comuni limitrofi alla città.

Lfondamentale».

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’incontro, voluto e organizzato dall’Assessore all’ambiente, alle politiche energetiche e al patrimonio Sara Baldinato, è stato il primo per il nuovo anno di programmazione delle strategie contro l’inquinamento dell’aria. Un gruppo rinnovato a seguito delle elezioni amministrative che hanno coinvolto diversi Comuni contermini, oltre che per il rientro del Comune di Altavilla Vicentina dopo il commissariamento, e per l’introduzione del Comune di Sovizzo, non limitrofo a Vicenza, ma inserito nel gruppo per l’estrema vicinanza con Creazzo e Altavilla.

«Lo scopo che ho voluto dare al Gruppo Assessori all’am-

Proprio come lo scorso anno, all’inizio del mandato dell’attuale amministrazione comunale, il gruppo era stato composto a fine estate, con gli incontri proseguiti lungo tutto il corso dell’anno, alternando le sedi tra i vari partecipanti al tavolo. Pur se diversi Comuni hanno rinnovato le rispettive Amministrazioni, lo spirito di collaborazione del Gruppo non cambia e si rinnova. Vari gli argomenti trattati dal gruppo degli assessori questa mattina. Tra questi: l’adesione al Move-in, e la programmazione delle giornate di formazione ecologica, così come previsto con cadenza mensile dalla Regione del Veneto

di divulgazione e di intrattenimento che possano collegare più Comuni tra loro.

I partecipanti del gruppo che hanno preso parte all’incontro di questa mattina, sono:

Paolo Meda, Comune di Caldogno, assessore all’ecologia Giorgia Barbieri, Comune di Bolzano Vicentino, consigliere delegato all’ambiente Massimiliano Dandrea, Comune di Creazzo, assessore all’ambiente Antonio Mantovani, Comune di Monteviale, consigliere delegato all’ambiente Giacomo Stivan, Comune di Dueville, assessore all’ambiente ed ecologia Andrea Lanaro, Comune di Costabissara, assessore alle politiche ambien-

biente – spiega l’assessore Baldinato - è quello di riunire in una rete permanente i Comuni che intendono avviare un insieme coordinato di iniziative per la lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, fare massa critica a livello politico e decisionale per cercare insieme di raggiungere un numero più alto di cittadini dell’Area urbana che non può e non deve trascurare l’interazione e la comunione di intenti per quelle che sono le strategie di riduzione dell’inquinamento. Riteniamo infatti compattamente che non ci sia colore politico nella definizione delle strategie contro l’inquinamento nelle sue varie forme e che fare squadra sia

a partire da ottobre e fino ad aprile, oltre alle tematiche delle giornate stesse. Un confronto tra differenti realtà e gestori dell’Igiene ambientale in un momento di transizione potrà essere oggetto di dialogo.

«L’obiettivo – continua l’assessore Baldinato - è di discutere varie azioni che, in modo comunitario, possano avere più risalto e risonanza, oltre che conoscenza e diffusione, sulla cittadinanza tutta, credendo che la consapevolezza di cosa sia l’impronta ecologica di ognuno di noi sia fondamentale».

Come avvenuto lo scorso anno, è intenzione del Gruppo assessori all’ambiente organizzare attività di formazione,

tali Marco Rabito, Comune di Monticello Conte Otto, vicesindaco e assessore all’ambiente ed ecologia Veronica Scapin, Comune di Sovizzo, assessore all’ambiente Paola Nicolin e Elisabetta Tescari, Comune di Torri di Quartesolo (la prima assessore all’ambiente, la seconda consigliere delegato all’ambiente) Sabrina Pertegato, Comune di Quinto Vicentino, consigliere delegato all’ecologia Andrea Dellai, Comune di Longare, assessore all’ambiente Sara Boscarello, Comune di Altavilla Vicentina, consigliera.

Presente infine per il Comune di Arcugnano Cristina Selmo, dell’ufficio ambiente. Giuseppe Conforti

Edilizia. La scadenza del 1° ottobre incombe, aziende preoccupate per decreto e portale mancanti

Patente a crediti: imprese nel caos Capobianco (CNA): “Il tempo stringe”

Apochi giorni dall’entrata in vigore della nuova normativa della patente a crediti per operare nei cantieri edili, le imprese vicentine e veronesi interessate guardano con apprensione alla scadenza del 1° ottobre, data entro la quale dovranno regolarizzare la propria posizione. Ad oggi infatti non è ancora stato pubblicato in via definitiva il decreto attuativo, la cui bozza è stata oggetto di un parere nelle scorse ore da parte del Consiglio di Stato, che ha rilevato mancanza di discrezionalità sulla sospensione obbligatoria e tempi troppo stretti per l’entrata in vigore. Ma è soprattutto la latitanza nel lancio del portale telematico a creare più preoccupazione. La procedura infatti prevede la possibilità di caricare in autonomia la documentazione richiesta per l’ottenimento della patente, attraverso una piattaforma ad oggi non ancora messa a di-

sposizione delle aziende. “E questo – ha dichiarato Bruno Capobianco, Presidente Edilizia, CNA Veneto Ovest - è un doppio problema: da un lato perché ad oggi le imprese non hanno avuto la possibilità di familiarizzare con il portale e di studiarne le procedure, e dall’altro perché più passa il tempo più si fa concreto il rischio di un imbuto, con tutte le imprese interessate costrette a sovraccaricare il sistema nelle ultimissime ore prima dell’entrata in vigore della patente. Come abbiamo già ribadito più volte un altro punto cruciale su cui bisogna concentrarsi riguar-

da il perimetro elle imprese coinvolte, che va ben oltre i tradizionali operatori edili. La normativa impone infatti l’obbligo della patente a tutti coloro che operano all’interno del cantiere, quindi anche a posatori, serramentisti, impiantisti e perfino alle aziende di pulizia impegnate nelle operazioni post-lavori. Lo stesso discorso vale per gli artigiani che oltre a produrre componenti offrono anche il servizio di installazione. Per questo, è essenziale che tutte le imprese comprendano appieno la portata di questo cambiamento.”

Giuseppe Conforti

Academy Confartigianato: Arte, STEM, Digitale e Comunicazione

Confartigianato Impresa Vicenza ripropone l’iniziativa “Academy” per il nuovo anno scolastico, rivolta alle scuole primarie e secondarie. Il progetto, basato sul metodo “learning by doing”, avvicina i giovani al mondo dell’artigianato, mostrando loro le opportunità che offre. Nel 2023 ha coinvolto 15mila studenti, attivato 180 laboratori e formato 123 insegnanti, con 163 docenti partecipanti ai seminari e 10 richieste di visite aziendali. Riccardo Barbato, delegato di Confartigianato per l’orientamento, sottolinea che l’offerta didattica si amplia con laboratori che rispondono alle esigenze delle imprese e agli interessi delle nuove generazioni. Le cinque aree tematiche sono: Artistica, Digitale, STEM, Manifattura e Comunicazione. Nell’area Artistica, gli studenti parteciperanno a laboratori di incisione e creazione di libri d’artista. L’area Digitale offre robotica, modellazione 3D e business game, mentre STEM propone temi come la teoria dei grafi e la probabilità. Nell’area Manifattura, si esploreranno progetti legati alla moda, al legno e alla meccanica, mentre nell’area Comunicazione ci saranno laboratori di grafica, fotografia e video making. Quest’anno saranno attivati workshop di meccanica durante la Fiera AT&T di Vicenza (6-8 novembre), offrendo agli studenti l’opportunità di sviluppare competenze tecniche. L’Academy mira a formare competenze tecniche e soft skills, promuovendo l’inclusione e la parità di genere. Le scuole potranno anche prenotare visite aziendali per scoprire le opportunità lavorative nel settore artigianale vicentino. Le iscrizioni ai laboratori e ai seminari per docenti sono aperte dal 1° settembre sul sito di Confartigianato Vicenza, con un incontro introduttivo il 10 ottobre al Centro Congressi.

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Le candidature. Si presentano al voto 15 sindaci e 28 consiglieri comunali, 8 ricandidature

Elezioni Consiglio Provinciale Vicenza: tre liste e 43 candidati presentati

S

ono tre le liste di candidati consiglieri presentate in Provincia in vista delle elezioni del Consiglio Provinciale che si terranno il 29 settembre. In ordine di sorteggio: 1- Casa Civica; 2- Vicenza in Comune; 3- il Centrodestra Uniti per Vicenza

Quarantatre in totale gli sfidanti per entrare a palazzo Nievo, per sedici posti a disposizione.

Come stabilito dalla riforma delle Province nel 2014, i candidati consiglieri provinciali devono essere amministratori comunali, quindi consiglieri o sindaci dei 113 Comuni vicentini.

Su 43 candidati ben 1 5 sono sindaci, mentre 28 sono consiglieri comunali.

Sempre a proposito di numeri, sono 8 i consiglieri provinciali attualmente in carica che si ricandidano: oltre ai due vicepresidenti Maria Cristina Franco e Marco Guzzonato, ci sono Davide Faccio, Renzo Marangon, Mattia Veronese, Davide Berton, Moreno Marsetti e Giannina Scremin

Diciannove sono le candidate donne, poco sopra al 44% del totale.

“Ringrazio tutti i candidati per aver dato la propria disponibilità ad un impegno che, lo sottolineo, non prevede alcuna indennità -commenta il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- La Provincia è un ente che, a dieci anni dalla riforma, ha ritrovato una propria identità e non ha mai smesso di garantire servizi. Dopo un anno e mezzo di presidenza posso dire che è un ente sano e produttivo, con i conti in ordine e con personale capace e professionale, dove si opera per il bene del territorio e in sintonia con i Comuni.”

COME SI VOTA

L’election day delle Province è fissato per il 29 settembre: 7 Province italiane eleggeranno il nuovo presidente, 41 il Consiglio Provinciale. Vicenza rientra tra queste ultime.

Non saranno i cittadini in maniera diretta ad eleggere il Consiglio Provinciale, ma saranno i loro rappresentanti, in totale 1519 tra sindaci e consiglieri comunali dei 113 Comuni vicentini.

Il voto è ponderato, ossia ha un peso diverso a seconda di quanti abitanti si rappresentano.

I Comuni vicentini sono divisi in 6 fasce di appartenenza, dalla A per i Comuni con meno di 3mila abitanti alla F per i Comuni con più di 100mila abitanti. Più si sale di fascia, più il voto è “pesante”.

Le elezioni si terranno domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, in 6 seggi distribuiti nel territorio vicentino, in modo da facilitare il voto: Vicenza, Bassano del Grappa, Asiago, Montecchio Maggiore, Sossano, Thiene.

Il nuovo Consiglio Provinciale rimarrà in carica 2 anni. Alla guida troverà il presidente Andrea Nardin che, eletto nel gennaio del 2023, rimane in carica 4 anni.

LE LISTE DEI CANDIDATI

Elenco delle liste di candidati alla carica di consigliere provinciale (in ordine di estrazione): lista 1 “CASA CIVICA” composta da 11 candidati consiglieri BASTIANELLO ELISA, Sindaco di GRISIGNANO DI ZOCCO; BENETTI MANUEL, Consigliere di THIENE; BERTOLDO ALBERTO, Consigliere di SCHIO; DE PERON ENRICO, Sindaco di VILLA-

VERLA; GIRARDI CRISTIANA, Consigliere di MONTEGALDELLA; MONTAGNER CRISTIANO, Consigliere di MUSSOLENTE; NEGRO FILIPPO, Sindaco di CHIAMPO; RIGATO FRANCESCA, Sindaco di ALBETTONE; SELLA MARIA FABIOLA, Consigliere di LAGHI; SPINATO LOREDANA, Consigliere di SCHIO; ZORDAN MAURIZIO ALFREDO, Sindaco di VALDAGNO lista 2 “VICENZA in Comune” composta da 16 (sedici) candidati consiglieri: CALGARO LOREDANA, Consigliere di SAN VITO DI LEGUZZANO; CAMPAGNOLO ROBERTO,

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Consigliere di BASSANO DEL GRAPPA; CISLAGHI LUCA, Consigliere di VELO D’ASTICO DE ALESSANDRIS ELISABETTA, Consigliere di CREAZZO; GECCHELIN CARLO, Consigliere di THIENE; GUZZONATO MARCO, Sindaco di MARANO VICENTINO; LORENZINI MILENKA, Consigliere di VALDASTICO; LUNARDELLO MARILÌ, Consigliere di CALDOGNO; PALAZZI EVIANA, Consigliere di TORRI DI QUARTESOLO; PILAN MATTIA, Consigliere di VICENZA; RIGOTTO ANTONELLA, Consigliere di QUINTO VICENTINO; SARTORI DIONISIO, Consigliere di SCHIAVON; SCREMIN GIANNINA, Consigliere di CASSOLA; STORTI ENRICO, Consigliere di RECOARO TERME; ZAFFARI DIEGO, Consigliere di ARZIGNANO; ZULIAN MASSIMO, Sindaco di CAMPIGLIA DEI BERICI lista 3 “il Centrodestra UNITI per VICENZA ” composta da 1 6 candidati consiglieri:

BENETTI MARTINA, Consigliere di TRISSINO; BERTON DAVIDE, Consigliere di ROSSANO VENETO

CAVAGGION ANCILLA, Consigliere di MONTECCHIO MAGGIORE; COSTA ENRICO, Sindaco di COLCERESA; DOVIGO FRANCESCA, Consigliere di LONIGO; FACCIO DAVIDE, Sindaco di TRISSINO

FATTAMBRINI MIRIA, Sindaco di SARCEDO; FRANCO MARIA CRISTINA, Consigliere di COSTABISSARA; GALVAN SABRINA, Consigliere di ENEGO; GONZO FRANCESCO ENRICO, Sindaco di ISOLA VICENTINA; MARSETTI MORENO, Sindaco di MALO; MARANGON RENZO, Sindaco di CAMISANO VICENTINO; VERONESE MATTIA, Sindaco di NOVENTA VICENTINA; TASSO GABRIELE, Sindaco di SAN PIETRO MUSSOLINO;; ZOCCA MARCO, Consigliere di VICENZA; ZONTA FEDERICA, Consigliere di ROSÀ.

Incontro

L’indagine. Duecento le aziende che hanno risposto al questionario

Turismo: Confcommercio, caldo e spese in calo

Un’estate condizionata dal meteo, quella vissuta in provincia di Vicenza dal settore turistico, ovvero da strutture ricettive e pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie). Lo rileva l’indagine effettuata da Confcommercio Vicenza attraverso un questionario al quale hanno risposto circa 200 aziende.

Una prima parte della stagione piovosa, seguita dal caldo intenso, ha infatti penalizzato un po’ tutte le attività turistiche in provincia, anche se a soffrire di più sembrano essere stati soprattutto i pubblici esercizi collocati in pianura, come ad esempio nelle città d’arte, alle prese con le temperature elevate, in particolare nel mese di agosto. Venendo ai dati, alla domanda sull’andamento dei clienti nei tre mesi estivi del 2024 (giugno, luglio, agosto) rispetto allo stesso periodo del 2023, il 48% dei locali della provincia (bar, ristoranti, pizzerie), che hanno risposto al questionario, hanno segnalato un calo, mentre per il 24% i clienti sono rimasti invariati e per il 28% sono aumentati. Va meglio, l’Altopiano di Asiago, perché qui la percentuale di chi segnala una diminuzione della clientela scende al 27% (ma è pur sempre un’impresa su quattro), mentre chi ha notato un aumento si attesta al 47%. Ne risente, ovviamente, anche il giudizio complessivo sulla stagione, che è stata buona e ottima per il 60% degli esercenti di bar e ristoranti della montagna vicentina, contro il 38% della media provinciale (per un 43%, in questo caso, la stagione è stata discreta).

Più positivo l’andamento della stagione per le strutture ricettive del Vicentino: il 48% degli operatori interpellati dalla ricerca di Confcommercio Vicenza segnala una stabilità della clientela, mentre per il 22% è aumentata. Il 30% ha comunque registrato una flessione. L’Altopiano di Asiago, in questo caso, è in linea con il risultato provinciale.

“Nei commenti lasciati da alcuni operatori alla compilazione del questionario – afferma Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza – il fattore meteo risulta tra

le principali cause della flessione di clientela: l’instabilità iniziale ha penalizzato in particolare la montagna, che ha visto un avvio di stagione lento, ma poi il grande caldo si è fatto sentire principalmente ad agosto in città, scoraggiando, ad esempio, il classico aperitivo o la cena nei plateatici esterni che si affacciano su vie e piazze”. Un trend che è confermato, per il centro storico di Vicenza, anche dai Data Analytics della compagnia telefonica Windtre (quindi collegati alle sim dei cellulari), resi disponibili dalla società Accenture ed elaborati da Confcommercio Vicenza. Se a giugno i visitatori (esclusi i residenti) presenti nel perimetro delle mura duecentesce del Capoluogo sono aumentati del 12% rispetto allo stesso mese del 2023, a luglio sono risultati sostanzialmente stabili (+0,1%), mentre ad agosto sono calati del 3,7%.

Un dato positivo viene però dai visitatori stranieri presenti in centro storico a Vicenza, che secondo queste rilevazioni sono cresciuti del 64% in giugno 2024 rispetto a giugno 2023, del 33% in luglio e del 21% in agosto. Una crescita che è riuscita in parte a compensare il calo degli italiani.

Tornando all’indagine relativa agli operatori, Confcommercio Vicenza ha voluto sondare anche un altro trend: ovvero la capacità di spesa della clientela. Ebbene, il 72% dei pubblici esercizi che hanno risposto al questionario hanno notato, questa estate, un minore disponibilità di spesa dei clienti italiani (leggera per il 44%, più marcata per il 28%), che si è tramutata per lo più in un calo nel consumo di vino e bevande e in una diminuzione del numero delle portate. Fortunatamente, però, lo stesso non si è verificato per la clientela straniera: il 68% dei rispondenti non ha, infatti, notato in questo caso una minore propensione alla spesa. Analoghi i risultati per il settore ricettivo.

“È un riflesso della sempre minore disponibilità economica degli italiani, che è stata evidenziata anche da un recente ricerca di Confcommercio nazionale, secondo la quale quasi il 42% del reddito se

ne va per le così dette “spese obbligate”, soprattutto legate all’abitazione, all’energia e ai carburanti – è l’analisi del presidente Piccolo – Così, purtroppo, le famiglie riducono i consumi, che invece vanno sostenuti per evitare un impatto negativo non solo sulle nostre imprese, ma in generale per tutta l’economia del Paese”.

Spostandosi sulle previsioni per le prossime settimane, l’indagine realizzata da Confcommercio rileva comunque un cauto ottimismo, probabilmente legato anche alla fiera orafa alle porte: per il 37% dei pubblici esercizi della provincia sarà un settembre buono e per il 47% discreto. Ancor più ottimisti sull’Altopiano di Asiago dove hanno buone previsioni il 60% degli operatori e addirittura ottime il 13%, complice qui, evidentemente, anche un settembre dalle temperature ancora elevate, oltre alla programmazione di eventi di richiamo come “Made in Malga” e i tradizionali eventi autunnali organizzati nei vari comuni.

Prospettive positive anche per le strutture ricettive della provincia che “vedono” davanti a loro due mesi (settembre e ottobre) quanto meno buoni (per il 41% dei rispondenti) o discreti (per il 48%), anche qui con un ottimismo maggiore per gli operatori dell’Altopiano di Asiago.

“L’auspicio è che si possa recuperare in autunno quanto eventualmente perso in estate – conclude il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo –. In questo senso, per quanto riguarda il Capoluogo, gli eventi previsti a settembre possono fare da appeal, anche se poi tutto questo va riportato in un programma complessivo e di lungo respiro in grado di valorizzare a livello nazionale e internazionale il brand Vicenza”.

Il presidente Nicola Piccolo: “La minore disponibilità di spesa penalizza i consumi. Ma le previsioni per le prossime settimane sono comunque positive”

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Teatro Astra: nuova stagione di magia e meraviglia con La Piccionaia

Cinquantasei spettacoli in totale, 10 serali, 14 per le famiglie, 32 per la scuola: dalla magia dell’infanzia all’incanto adulto, La Piccionaia cattura tutti e li porta nel fermento teatrale con le nuove rassegne Terrestri, Famiglie a Teatro e Teatro Scuola dall’8 novembre 2024. Gli abbonamenti per Terrestri saranno disponibili da mercoledì 2 ottobre 2024, quelli per Famiglie a Teatro da mercoledì 9 ottobre. Le prenotazioni per il Teatro Scuola sono invece già aperte.

T

eatro Astra Stagione 2024 2025 è un progetto ideato e curato da La Piccionaia – Centro di produzione teatrale per il Comune di Vicenza.

«Il Teatro Astra si conferma come un luogo di innovazione, dove la progettazione culturale, educativa, ambientale e di rigenerazione urbana incontra le nuove generazioni di spettatori e artisti – annuncia Ilaria Fantin, assessore alla Cultura, al turismo e all’attrattività della Città -. Sul palcoscenico vengono affrontate le tematiche più cogenti del presente, dando ampio spazio alla magia, allo stupore e alla meraviglia, mentre nel pubblico nascono nuovi spettatori che si avvicinano, fin dalla scuola d’infanzia, al teatro».

«Il teatro è un essere vivente – dichiarano i curatori artistici della stagione, Nina Zanotelli e Sergio Meggiolan -. Lo ricorda lo scatto d’artista di Marco Zorzanello, scelto come immagine di copertina della rassegna “Terrestri” di quest’anno, che ne cattura perfettamente l’essenza: un corpo attraversato dalla luce, simbo-

lo del viaggio che gli attori compiono attraverso storie e personaggi sul palco. Ma il teatro è anche il luogo della trasformazione, come evocato dall’illustratrice Serena Mabilia, che ha disegnato per noi le locandine delle rassegne “Famiglie a Teatro” e “Teatro Scuola”, dedicate alle nuove generazioni. Nelle sue illustrazioni troviamo parole che racchiudono il cuore di questo percorso: “Per trasformare la paura, per iniziare l’avventura, per crescere insieme, per far nascere qualcosa di nuovo, per sognare senza confini”».

Durante questa stagione, oltre alla produzione, la stagione ospiterà un focus tematico sulla compagnia spagnola Señor Serrano, vincitrice del premio Arc D’or e del Leone d’Argento della Biennale Teatro di Venezia , che presenterà THE MOUNTAIN (8 novembre) e DEMETRA (30 e 31 gennaio), oltre ad aver collaborato alla drammaturgia dello spettacolo SEI STATO TU! (6 febbraio) diretto da Carlo Presotto. Saranno proposte poi nuove creazioni e riproposti gli spettacoli più importanti degli ultimi anni de

La Picciona, tra cui LUISA (7 marzo) e DA DOVE GUARDI IL MONDO? (13 marzo) di Valentina Dal Mas, che hanno rispettivamente ricevuto il Premio Scenario Periferie 2023 e partecipato ad Hystrio Festival al Teatro dell’Elfo di Milano, e il Premio Scenario Infanzia 2017; IL BOSCO DELLE STORIE DI NATALE (8 dicembre) di Drogheria Rebelot in coproduzione con fondazione TRG-Torino e LUCY/GLI ORSI (15-16 febbraio) di Fabrizio Pallara in coproduzione con CSS-Udine e Metastasio-Prato, insieme a ALE E I BOSCHI (18 marzo) di Carlo Presotto e Daniele Zovi, arricchiranno ulteriormente il cartellone. Anagoor presenterà lo spettacolo ispirato a “Le Mille e una Notte” intitolato JINN (4 dicembre), mentre un’incursione nell’ILIADE (20 novembre) sarà rappresentata in prima nazionale con un nuovo testo di Tommaso Fermariello, interpretato da Francesco Wolf e diretto da Tindaro Granata, che sarà anche ospite con il suo lavoro VORREI UNA VOCE (22 novembre). Non mancherà SBUM! YES WE CAKE (27 novembre) dei Fratelli Dal-

la Via, premiato con l’Eolo Awards per l’originalità del linguaggio scenico applicato a una tematica importante nel 2023, e il nuovissimo 333 PORCELLINI (10 novembre) della Piccionaia, con al regia di Giacomo Bogani. Per la prima volta, il teatro ospiterà Fabiana Iacozzilli con IL GRANDE VUOTO (12 dicembre), che replicherà subito al Teatro Piccolo di Milano. Una particolare rilettura del celebre NATALE IN CASA CUPIELLO (25 gennaio) viene invece presentata da Teatri associati di Napoli. La stagione vedrà inoltre il ritorno atteso di

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Marta Cuscunà con CORVIDAE - SGUARDI DI SPECIE (7 febbraio), dei Sotterraneo, dopo il successo della scorsa stagione, con il loro ultimo lavoro IL FUOCO E LA CURA (21 febbraio), e di Davide Enia con AUTORITRATTO (21 marzo). La stagione si concluderà con l’irriverente spettacolo della compagnia sarda diretta da Leonardo Tomasi, ANONIMA SEQUESTRI (4 aprile), premio scenario 2023. Per conoscere il programma completo e le rassegne dedicate a “Famiglie a Teatro” e “Teatro Scuola”: https://www.piccionaia.org/

Hangar Palooza, eventi, sport e musica al Parco della Pace di Vicenza

Hangar Palooza Festival torna da giovedì 26 a domenica 29 settembre per una seconda edizione ricca di novità così come di conferme. La location resta infatti il più grande spazio verde cittadino: per quattro giorni il Parco della Pace sarà aperto in via straordinaria dalle 9 di mattina alle 3 di notte. Quadruplica però la superficie dedicata ad eventi e parcheggio. Oltre ai due hangar all’ingresso del parco, ci sarannouna zona sport e un grande palco coperto, mentre il parcheggio sarà ospitato nell’ex pista di atterraggio e avrà una capienza massima di 1 200 posti. Come l’anno scorso, inoltre, sarà un festival per tutta la città con concerti e dj set, bar e truck food, tornei sportivi, una torre d’arrampicata, lezioni gratuite di yoga e pilates, mercatini artigianali, talk, workshop, presentazioni di libri, visite guidate, jam session, spettacoli busker, attività per bambini, e molto altro ancora.

A presentare il programma della seconda edizione di Hangar Palooza sono gli organizzatori del festival: l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai per il Comune di Vicenza e i rappresentanti del Coordinamento Festival di Vicenza Marco Furegon e Marco Bari del Jamrock, Matteo Graser del Lumen Festival e Andrea Comparin di Weekender Festival.

«Dopo le 15mila persone della prima edizione, Hangar Palooza continua ad alzare l’asticella: sarà un festival, completo e di alto livello, al pari di altri grandi eventi in Veneto – sottolinea l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai -. Si tratta di un festival per tutta la città, pensato per vivere il più possibile il Parco della Pace. Ci saranno incontri culturali, una mostra e approfondimenti sulla storia della città, sport a tutte le ore, attività per bambini e famiglie, momenti dedicati alle scuole, concerti e dj set. Come amministrazione crediamo molto in questo evento, che vogliamo sia sempre di più un festival sentito e partecipato dalla città. Questo è il motivo per

cui sono stati coinvolti tutti gli assessorati e numerose realtà e associazioni locali. Un impegno notevole messo in campo grazie al fondamentale contributo del Coordinamento Festival di Vicenza, che con Hangar Palooza dimostra tutta la sua professionalità costruita in oltre vent’anni di servizio alla città».

Il programma

Il festival sarà aperto giovedì 26 settembre dagli incontri nel corso della mattina con gli studenti degli istituti comprensivi della città, che godranno anche di una visita guidata al Parco della Pace. Alle 1 7 ci sarà l’inaugurazione ufficiale che darà il via agli eventi. Tra questi, l’inaugurazione della mostra “Vicenza 1944: le bombe sulla città”, un laboratorio di circo per bambini e l’apertura dell’area sport - con l’avvio del torneo di street basket, della torre d’arrampicata e dello skate park - e successivamente dell’area truck food. Alle 19 si terrà la presentazione del libro di Gino Cecchettin “Cara Giulia - Quello che ho imparato da mia figlia”, organizzata dalla Biblioteca Civica Bertoliana. Dalle 20 al via i live con.

La mattina di venerdì 27 settembre sarà dedicata alle visite delle scuole superiori. Dalle 1 7 il festival sarà nuovamente aperto ai cittadini. Diversi gli appuntamenti in programma fin da subito: il dibattito “Il rifiuto della guerra” a cura di Casa per la Pace di Vicenza, le partite del torneo di street basket e l’apertura dell’intera area sport, l’intervista alle podcaster “Le Comari dell’Arte” e non solo. Dalle 20, poi, la musica tornerà protagonista con il live.

Sabato 28 settembre Hangar Palooza entra nel vivo: apertura alle 9 con una lezio-

ne gratuita di Shri Yoga Vicenza, le attività dell’area sport e i laboratori ludici, creativi e di avvicinamento alla lettura per bambini e famiglie realizzati nell’ambito della rassegna di eventi “Abitare le infanzie 06+”. Si proseguirà con conferenze, laboratori e l’apertura alle 12 dell’area food. Nel pomeriggio poi continueranno le attività con varie iniziative: da sottolineare, in particolare, il dialogo tra lo scrittore Matteo Bussola e lo psicoterapeuta Alberto Rossetti. Area food ancora una volta aperta per la cena e poi spazio ad un concerto attesissimo quello di Motta, tra i cantautori più amati degli ultimi anni e vincitore di due Targhe Tenco.

L’ultima giornata di festival, domenica 29 settembre, si aprirà nuovamente alle 9 con yoga, attività sportive, tra le quali anche workshop ed esibizioni di longboard, workshop e sessioni di orienteering. Dalle 9 è prevista anche la passeggiata naturalistica dal titolo “A Spasso per il Parco della Pace” realizzata in collaborazione con Lipu Vicenza (su prenotazione).

L’intera mattina vedrà incontri, laboratori per bambini e di uncinetto, workshop e anche l’arrivo di “Pedalando in rosa”, iniziativa di sensibilizzazione sui tumori femminili. La giornata proseguirà con diverse attività: spettacoli, testimonianze, silent play, tornei sportivi e conferenze. Grande chiusura con il live dell’ormai celebre comico-cantante Valerio Lundini.

Il programma completo è disponibile in Viva, l’agenda eventi del Comune di Vicenza: https://eventi.comune.vicenza.it/Eventi/Hangar-Palooza-Festival

Hangar Palooza Festival torna dal 26 al 29 settembre al Parco della Pace, ampliato per l’occasione. Quattro giorni di eventi con concerti, sport, mercatini e attività per famiglie. Inaugurazione con mostre, spettacoli e laboratori.

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Serie C. Il Vicenza riparte con rinnovato slancio e l’obiettivo dichiarato di salire

in Serie B

Vicenza Calcio, tra ambizione e riscatto: pronti per la nuova stagione 2024/2025

Il nuovo Vicenza riparte e sogna la promozione. Il direttore Matteassi si racconta: “è un onore lavorare per questa prestigiosa maglia. Abbiamo una società solida e una tifoseria meravigliosa alle spalle. Abbiamo lavorato bene sul mercato e siamo soddisfatti della rosa allestita. Ora sta a noi dimostrare la nostra forza sul campo”

Il Vicenza versione 2024/2025 riparte con grande entusiasmo a caccia della tanto agognata Serie B. Il percorso dei biancorossi nella passata stagione si è interrotto solamente all’ultimo atto, con la beffa della finale play-off contro la Carrarese che ha visto sfumare il sogno promozione sul gong. Il bello del calcio, però, è che con il nuovo anno tutto si azzera e il passato conta poco. Si riparte con nuove prospettive alla ricerca del proprio posto in paradiso. Le parole del DS Luca Matteassi

Con l’inizio della nuova stagione 2024/2025, il Vicenza Calcio si prepara a riaffermarsi come una delle protagoniste

più ambiziose del campionato di Serie C. Luca Matteassi, direttore sportivo del club, alla sua seconda stagione alla guida del progetto biancorosso, ha raccontato le sensazioni che lo accompagnano in questa ripartenza. “Sono molto contento e mi sono ambientato benissimo,” ha dichiarato il direttore sportivo, elogiando l’ambiente del Vicenza e definendosi onorato di lavorare per una società storica e prestigiosa come la Lane, “In Serie C è raro trovare una piazza come questa, con una tifoseria magica e una società ambiziosa. Siamo stati messi nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi.”

L’obiettivo Serie B e l’anali-

si del mercato

Dopo una stagione che si è chiusa con il rammarico, l’obiettivo rimane quello di riprovarci con ancora più convinzione. “L’anno scorso abbiamo fatto una rincorsa importantissima, ma non siamo riusciti a fare il salto di categoria. Ora sappiamo tutti qual è il nostro obiettivo e faremo il massimo per raggiungerlo.” Il mercato estivo ha portato novità importanti in rosa, anche se la volontà iniziale era quella di non stravolgere troppo il gruppo. Alcuni gravi infortuni e circostanze particolari hanno costretto la dirigenza a intervenire in modo più massiccio sul mercato, ma il direttore sportivo è soddisfatto dei

nuovi acquisti: “Abbiamo preso ragazzi che volevano fortemente questa maglia e siamo felici del gruppo creato.”

“Ti porterò per sempre nel mio cuore”: il legame con la tifoseria

Il legame con i tifosi sarà un’arma fondamentale per il Vicenza. “L’anno scorso, grazie ai risultati, i ragazzi sono riusciti a riaccendere l’entusiasmo e a riportare il pubblico al Menti. É stato da brividi. Aver ricreato questo legame sarà essenziale, ma sappiamo che dobbiamo fare risultati importanti per ringraziarli.”

L’importanza del gruppo

Volksbank Vicenza Volley: pronte per la stagione 2024/2025

La nuova stagione della Volksbank Vicenza Volley è iniziata e dalle parole dell’allenatrice Mariella Cavallaro si percepisce un grande entusiasmo. La squadra ha svolto un lavoro molto intenso, come sottolinea la coach: “Abbiamo iniziato con visite e colloqui, ma durante l’estate il gruppo era già stato seguito dallo staff. Nelle prime tre settimane abbiamo accumulato 19 allenamenti tecnici e 15 fisici. Sono ragazze serie, lavoratrici e motivate.”

La nuova rosa

Il nuovo Volksbank Vicenza Volley nasce da una base solida, con molte conferme dalla scorsa stagione. Cavallaro è soddisfatta della squadra che si sta costruendo: “La nuova Volksbank Vicenza Volley nasce da un gruppo confermatissimo che

ha fatto molto bene nella scorsa stagione, con l’aggiunta di nuove giocatrici, alcune di esperienza in A e altre giovani che si sono messe in mostra nel campionato di B. Come ciliegina sulla torta potrebbe arrivare una schiacciatrice.”

L’obiettivo stagionale

L’obiettivo per questa stagione è migliorarsi ulteriormente e puntare ai playoff, nonostante un girone competitivo. “L’obiettivo è quello di alzare sempre l’asticella. Ogni stagione è diversa, ma abbiamo un gruppo talentuoso e lavoriamo per conquistare uno dei tre posti disponibili per i playoff,” ha spiegato Cavallaro.

Solidità e un gioco dinamico

Infine, l’allenatrice ha spiegato ciò che la squadra tenterà di proporre: “La nostra idea è quella di

Il Vicenza riparte da una squadra unita da un obiettivo comune: “Il ritiro è stato positivo e ha permesso al gruppo di consolidarsi ulteriormente, con una mentalità orientata al “noi” piuttosto che all’”io”. Ora la sfida si sposta sul terreno di gioco, dove dovremo dimostrare il nostro valore,” ha concluso il direttore Matteassi. La serie C è un luna park impazzito, è una giostra ingovernabile da cui uscire vincente è un’impresa durissima. Il Vicenza ha però le carte in regola per farcela e continuare a sognare non costa nulla.

Stefano Parpajola

proporre un volley divertente. Puntiamo su una solida linea di ricezione e difesa che possa innescare il nostro attacco veloce. Vogliamo appassionare il tifo vicentino.” (s.p.)

#Regione

Mancano 12 mesi alle elezioni Regionali, rimane incerto il futuro del Presidente Zaia

Settembre è il momento della ripartenza. I più giovani, in particolar modo, dopo il lungo break estivo – mai caldo come in questo 2024, lo sanno bene, ma anche per la politica è diventata oramai un’abitudine far suonare in questo mese la prima, metaforica, campanella. Una campanella decisamente molto importante perché potrebbe essere l’ultima, almeno da Presidente, per Luca Zaia. Il condizionale è d’obbligo visto che le voci sul destino del Presidente del Veneto sono le più disparate: secondo alcuni è pronto alla candidatura a Sindaco di Venezia, per altri sarà il prossimo presidente del Coni al posto di Giovanni Malagò ormai prossimo alla scadenza, per altri ancora Ministro nel Governo Meloni magari sostituendo Raffaele Fitto “promosso” a Commissario Europeo. La voce, però, che nei commenti “fuori microfono” appare quella che solletica maggiormente la fantasia è quella per la quale da Roma potrebbe arrivare la fumata bianca per un’altra legislatura alla Presidenza del Veneto.

Luca Zaia, giusto ribadirlo

per correttezza, non si presta minimamente a questo gioco e ribadisce, ad ogni domanda, che lui, oggi, non ha ancora deciso ed è concentrato sui dossier veneti e, in particolar modo, su quello legato all’Autonomia.

Fatto sta, e non poteva evidentemente essere altrimenti per il ruolo e il consenso che Zaia ha e ha avuto in Veneto, che questa incertezza sul ruolo che avrà in futuro condiziona in modo esiziale i primi approcci di “grandi manovre” pre – elettorali tanto del centrodestra quanto del centrosinistra.

Peraltro appare quasi certo, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, che la Regione Veneto sarà chiamata alle urne nell’autunno 2025 quindi esattamente tra 1 2 mesi e, ad oggi, l’incognita Zaia tiene tutto in un sostanziale stand-by. Il quadro, dunque, oggi si presenta estremamente incerto anche se gli aspiranti governatori non mancano.

Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione tanto alle ultime elezioni Politiche quanto alle Europee, rivendica per sé la Presidenza del Veneto dopo

anni di fedele sostegno alla Lega. In questo campo gli aspiranti candidati certamente non mancano a partire dal Senatore e Coordinatore Regionale, Luca De Carlo, passando dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso sino ad arrivare a Elena Donazzan forte di una spinta determinata dall’eccezionale risultato elettorale conseguito personalmente alle ultime elezioni Europee.

Per la Lega perdere, però, il governo del Veneto rappresenterebbe, anche dal punto di vista simbolico, un pesantissimo ripiegamento. Il percorso, però, per rimanere sulla poltrona più alta di Palazzo Balbi appare tutt’altro che semplice: in una logica di divisione tra alleati, alla luce dei numeri attuali, appare difficili immaginare che i salviniani possano continuare a governare Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Certo se arrivasse il via libera al terzo (in realtà quarto) mandato per Luca Zaia non ci sarebbero grandi discorsi da fare e con ogni probabilità, magari garantendo a FDI più posti in giunta rispetto all’unico che hanno oggi, il candidato sarebbe lui. In

ogni caso sembrano scaldarsi, senza dare troppo nell’occhio, il Segretario Regionale Alberto Stefani e il Sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte. Alcuni osservatori non escludono neppure che la Lega Veneta possa tentare, se da Roma arrivasse l’indigesto diktat di cedere il passo a Fratelli d’Italia e ovviamente senza poter contare su Zaia, una corsa in solitaria magari associando alla lista di partito una composta di amministratori locali.

Pronto al balzo è anche Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia, impegnato in una perenne campagna di rafforzamento del suo partito e che non risparmia critiche e punzecchiature all’attuale giunta regionale. Sempre nella logica di accordo tra alleati, Tosi confida che il Veneto tra

Zaia ha scelto il nuovo assessore: entra in giunta regionale Valeria Mantovan

L’annuncio è arrivato all’inizio della conferenza stampa, direttamente dal presidente Luca Zaia: “Oggi nomino l’assessore”, ha detto prima di far entrare la giovane sindaca di Porto Viro, Valeria Mantovan, accolta da un caloroso applauso. Dopo la partenza di Elena Donazzan per Bruxelles qualche settimana di attesa, è stata confermata dunque la previsione iniziale e la scelta è caduta sull’amministratrice rodigina di Fratelli d’Italia, classe 1990, dopo un “sabbatico time”, come ha definito Zaia il

periodo di attesa, aggiungendo che è il frutto di una scelta compiuta “in assoluta serenità” tra “tutti coloro che si sono messi a disposizione”.

Valeria Mantovan si occuperà delle deleghe precedentemente gestite da Donazzan, che includono istruzione, lavoro, pari opportunità, università e fondi comunitari. Il governatore ha aggiunto che il nuovo assessore rappresenta un’importante scelta nella direzione della valorizzazione dei giovani, che rispetta l’equilibrio di genere

nella giunta, e avrà un ruolo cruciale. “E’ molto motivata, riusciremo a fare un bel lavoro”. Si dice che resterà solo un anno, ma in un anno si fanno un sacco di cose, anche le rivoluzioni più impensabili”, ha concluso Zaia. Il neo assessore anzitutto ha espresso gratitudine a Zaia, alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e a Luca De Carlo: “Ringrazio Zaia per la grande responsabilità e fiducia che oggi mi attribuisce; un grazie anche a Giorgia Meloni, a Fdi e al numero uno del partito in

i due litiganti possa toccare a Forza Italia.

Il centrosinistra, in un quadro tanto complesso, pensa che questa volta potrebbe avere maggiori chances e il segretario regionale del Partito Democratico ha già convocato tutte le forze e i movimenti della cosiddetta “alternativa” predicando calma e cercando di non bruciare le tappe. Nonostante questo sforzo, seppur in piccola parte, è già esploso il dibattito sulle modalità di scelta del candidato presidente: Primarie Si o Primarie No. A schierarsi decisamente a favore, dichiarando da subito la propria disponibilità a concorrere c’è il Senatore e virologo Andrea Crisanti. L’impressione è che in questi 12 mesi ne vedremo delle belle con alcune patate bollenti come l’Autonomia, il bilancio regionale e le relative polemiche per l’introduzione dell’IRAP indigeste agli alleati, le ricadute della Finanziaria sul Veneto, i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e, non ultimo, l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina. (r.r.)

Valeria Mantovan

Veneto Luca De Carlo. Grazie perchè insieme al presidente, hanno scelto di dare fiducia a un giovane, a una amministratrice emergente dimostrando di superare molti pregiudizi della società, come quello legato al concetto troppo semplicistico che si è troppo giovani o troppo vecchi per fare qualcosa”. Ha poi concluso Mantovan raccontando la sua scelta: “La decisione di fare l’assessore è stata tutt’altro che banale e scontata e ringrazio doppiamente anche a nome dei tanti ragazzi che si danno da fare per realizzare i loro obiettivi, i loro sogni. Sarò subito operativa e adempirò con spirito di servizio per la Regione e per i veneti all’incarico, con senso del dovere e responsabilità”.

Regione

L’evento.

Diecimila per Titizé - A Venetian Dream

Scommessa vinta per il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca, spettacolo ufficiale

della città di Venezia

Superata la metà delle repliche previste, Titizé - A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia coprodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo ha già vinto la sua scommessa. Il sogno di Venezia attraverso le funamboliche lenti di Daniele Finzi Pasca a meta settembre aveva già colpito al cuore almeno ottomila spettatori del Teatro Goldoni. Lo spettacolo ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività, fin dal suo debutto in prima assoluta lo scorso 1 8 luglio ha emozionato, nel corso dell’estate, il pubblico internazionale di Venezia: sono oltre 25 i paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. Numeri in crescita costante di settimana in settimana con l’obiettivo di superare i 10.000 spettatori al 13 ottobre, data dell’ultima replica al Teatro Goldoni, dopo la tenitura record per uno spettacolo teatrale di caratura internazionale a Venezia di ben 52 recite e la platea piena anche nelle più calde serate estive.

“I numeri parlano chiaro”, commenta il presidente del-

la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto. “I dati confermano il Teatro Goldoni quale piazza teatrale che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Ringrazio l’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio ha creduto in questo spettacolo e ha collaborato con noi per il successo dell’operazione. Non si tratta, infatti, di una vittoria per il teatro, ma di una vittoria per Venezia che si dà così un altro soggetto capace di interloquire con il suo pubblico internazionale”.

“Accogliamo con orgoglio e soddisfazione la notizia del successo di Titizé – A Venetian Dream. Grazie al costante lavoro della Fondazione Teatro Stabile del Veneto il Teatro Goldoni, che nel corso dei suoi 400 anni di storia ha tagliato innumerevoli traguardi, si conferma un fiore all’occhiello per la nostra Regione” dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto. “Questo spettacolo è un’ennesima nuova sfida, originale e stimolante, in grado di mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse. Ringrazio la Fondazione Teatro Stabile del Veneto perché portare a Venezia una compagnia di questo calibro è un orgoglio, e lo è ancora di più quando l’arte riesce a parlare non solo

ai nostri cittadini ma a tutti i visitatori che arrivano in città e che scelgono di passare una serata a teatro assieme ai nostri artisti – aggiunge Giorgia Pea, consigliere delegata della Città di Venezia cultura, attività teatrali e cinema –. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto e ci auguriamo che anche nelle prossime settimane il Goldoni venga scelto da chi ha piacere di trascorrere un paio di ore in compagnia della cultura che una città come Venezia può offrire”.

Una scommessa vinta per il Teatro Stabile del Veneto che riporterà maestranze artistiche e tecniche nuovamente a Venezia per l’estate 2025, quando tra luglio e settembre Titizé tornerà in scena rinnovato per almeno 40 repliche confermando così il Teatro Goldoni quale spazio di inno-

vazione culturale al pari delle principali piazze teatrali europee. Prima del ritorno a Venezia però, lo spettacolo sarà impegnato in una tournée internazionale che prenderà il via da Lugano, città natale della Compagnia Finzi Pasca, quindi a Salerno, poi ancora in Svizzera, Francia, compresa Parigi tra marzo e aprile 2025.

Titizé – A Venetian Dream è una espressione teatrale fondata sulla meraviglia e sullo stupore, che racconta il rapporto fra Venezia, l’acqua e l’uomo. Un evento progettato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, che in occasione dei suoi 400 anni ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base

a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liriche. “Titizé”, “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Con un cast di dieci talentuosi interpreti, tra cui acrobati, attori e musicisti, Titizé invita a immergersi nell’essenza di Venezia, dove il passato e il presente si mescolano in un unico affascinante racconto e le storie, sparse come conchiglie sulla spiaggia, ognuna con la sua bellezza e il suo mistero, si ricompongono in un prezioso mosaico. (r.r.)

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Economia. L’imprenditrice trevigiana sarà votata dall’assemblea dei soci il 23 novembre

Scelta unanime per Paola Carron designata presidente di Confindustria Veneto Est

L ’imprenditrice trevigiana Paola Carron è stata scelta dal Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est come candidata alla Presidenza per il quadriennio 2024-2028. La decisione è stata presa all’unanimità tramite scrutinio segreto. La scelta di Paola Carron arriva al termine di una fase di consultazione con la base associativa, condotta nei mesi scorsi dalla Commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea. La Commissione ha raccolto ampio consenso nelle sedi di Padova, Rovigo, Treviso, e Venezia, portando a una candidatura unica approvata anche dal Collegio Speciale dei Probiviri.

Secondo quanto stabilito dallo Statuto, la candidatura sarà ora sottoposta all’Assemblea dei Soci, convocata per il 23 novembre. Durante l’As-

semblea, sarà eletto il nuovo Presidente per il primo mandato quadriennale successivo alla costituzione della nuova associazione. Nel frattempo, si terranno incontri di zona pre-Assemblea per condividere le linee programmatiche della nuova Presidenza e raccogliere idee, proposte e suggerimenti dagli imprenditori, al fine di garantire che l’attività associativa risponda alle esigenze delle imprese.

Paola Carron è nata ad Asolo

(TV) nel 1968. Consigliere Delegato di Carron S.p.A., azienda di costruzioni generali fondata nel 1963, è responsabile commerciale e della sostenibilità del Gruppo, rappresentando la seconda generazione dell’impresa familiare insieme ai fratelli Diego, Arianna e Marta. Il Gruppo Carron, con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV), è tra le prime venti società italiane nel settore delle costruzioni civili e infrastrutturali, con un fatturato consolidato di 334 milioni di euro e 314 collaboratori. Nel 2024 Carron mira a trasformare l’azienda in una Società Benefit e ha recentemente ottenuto certificazioni per la parità di genere e per la responsabilità sociale. Attiva da anni in ambito associativo, Carron è Vicepresidente di Confindustria Veneto Est con delega a Edilizia, Territorio e Infrastrutture, Presidente di Ance Rovigo Treviso e membro di varie commissioni nazionali.

Confindustria Veneto Est è la seconda associazione territoriale del Sistema Confindustria in termini di dimensioni e rilevanza, con oltre 5.000 imprese associate e 270.000 collaboratori. Opera in un’area cruciale per l’economia italiana, con un forte tessuto manifatturiero e un PIL aggregato di 95 miliardi di euro. La designazione di Paola Carron segna un passaggio cruciale per il del’associazione, che guarda avanti con l’obiettivo di rappresentare con sempre maggiore efficacia le esigenze delle imprese del territorio.

Il Presidente uscente Leopoldo Destro ha commentato con soddisfazione la designazione: ‘’Ringrazio la Commissione di Designazione per il lavoro svolto, con spirito di servizio, encomiabile rigore e trasparenza. Ringrazio tutti i Consiglieri, tutte le imprenditrici e gli imprenditori che hanno partecipato alle consultazio-

ni, per aver arricchito di idee questo confronto. Un risultato importante, quello espresso dal Consiglio Generale. La larghissima maggioranza dei voti raccolti conferma quell’unità associativa oggi ancora più indispensabile, per affrontare e vincere le difficili sfide che ci troviamo di fronte ma anche per cogliere le opportunità e, insieme, per difendere e rilanciare, in Italia e in Europa, il futuro produttivo del territorio e del Paese, il lavoro e la nostra industria.”

Destro ha inoltre espresso fiducia nella nuova leadership: “Siamo certi che Paola Carron lavorerà in questa direzione, con coraggio e visione innovativa per il bene delle imprese, che oggi hanno ancora più bisogno di poter contare su una rappresentanza forte. Con grande responsabilità, dedizione, ascolto e attenzione alle persone, saprà essere la Presidente di tutti”. (r.r.)

Nodo pensioni, la ricetta di Boschetto: “Più lavoro e previdenza complementare”

“Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”

Già nel 2050, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il sistema pensionistico italiano rischia di non essere più sostenibile. Di fronte a questo scenario il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto sottolinea la necessità di aumentare il tasso di occupazione, far crescere il PIL e incentivare la previdenza complementare per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.

“Tra 25 anni, si prevedono 8 milioni di persone in età lavorativa in meno”, spiega Boschetto, evidenziando come questa drastica riduzione della forza lavoro possa avere conseguenze pesanti sul mercato del lavoro, sui costi del lavoro

stesso e, naturalmente, sulle pensioni. Uno degli indicatori più rilevanti per comprendere l’equilibrio del sistema pensionistico è il rapporto tra occupati e pensionati. Al momento, tale rapporto in Italia è pari a 1,4443, sotto la soglia minima di 1,5 necessaria per mantenere un equilibrio sostenibile. “Il nostro sistema a ripartizione dipende da questo indicatore”, aggiunge Boschetto, “e senza un’inversione del trend demografico e occupazionale, il sistema pensionistico rischia di collassare”.

Guardando poi ai dati Istat, entro il 2050 l’Italia avrà 4,5 milioni di persone in meno, con un calo di 3,7 milioni di under 35 e un aumento di 4,6 milioni di anziani. Il cosiddetto indice

di ricambio, che misura il rapporto tra i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro e quelli che vi entrano, peggiorerà ulteriormente, Ci sarà una crescente carenza di giovani lavoratori pronti a sostituire quelli che lasciano il mondo del lavoro. Boschetto individua due priorità per garantire la tenuta del sistema pensionistico: aumentare il tasso di occupazione e far

crescere il PIL. “I giovani saranno costretti a lavorare di più, in relazione all’allungamento della vita, ma percepiranno pensioni più basse a causa dei ‘buchi’ contributivi legati alla flessibilità del lavoro”, spiega Boschetto. Tuttavia, l’aumento della popolazione anziana e i recenti interventi normativi, come Quota 100, 102 e 103, stanno mettendo sotto pressione il sistema.

Confartigianato Imprese Veneto punta a stimolare la crescita del PIL aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma Boschetto non si limita a queste misure. Tra le proposte, infatti, la riduzione delle pensioni anticipate e l’eliminazione di privilegi pensionistici, ma anche la necessità di separare la spesa pensionistica da quella assistenziale, che ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni.

Con il passaggio al sistema

contributivo, che ha ridotto l’importo della pensione rispetto all’ultimo reddito percepito, la previdenza complementare sta diventando sempre più importante per garantire una pensione adeguata ai lavoratori. “Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”, afferma Boschetto.

Confartigianato Imprese Veneto è tra i promotori di Solidarietà Veneto, il Fondo di Previdenza Complementare negoziale della regione. L’obiettivo è facilitare l’adesione volontaria dei lavoratori a questo strumento, offrendo loro la possibilità di costruire un sistema pensionistico integrativo. “Nella contrattazione integrativa regionale abbiamo riconosciuto alla previdenza complementare un ruolo strategico nella gestione dei rapporti di lavoro”, conclude il presidente. (r.r.)

Roberto Boschetto
Leopoldo Destro con Paola Carron

Stickermania e Scuolafacendo. Due progetti promossi da Despar per valorizzare educazione e formazione

Despar presenta Stickermania: la nuova raccolta di figurine dedicata ai più piccoli

Un viaggio alla scoperta di incredibili imprese nel mondo animale e sullo sfondo i valori dell’amicizia, dello sport, del rispetto e della valorizzazione delle diversità: è questo il filo conduttore della storia protagonista di Stickermania 2024, la raccolta di figurine che quest’anno Despar Nord, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha scelto di promuovere negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui è presente.

La storia

La collection 2024 dal titolo “Campioni del regno animale” si caratterizza per un messaggio con un forte valore educativo e formativo e ha come protagonisti Oskar e il suo allenatore Bo, che per prepararsi a una competizione sportiva scolastica partono per un viaggio intorno al mondo seguendo le orme di detentori di record del regno animale in un’ampia varietà di discipline. Dal Cile all’Austria, passando per il Sudafrica e il Giappone fino alla Nuova Zelanda, il viaggio porta Oskar e Bo alla scoperta di luoghi straordinari e incredibili imprese nel mondo animale: il tuffatore più

veloce, il detentore del record di salto in alto o artisti assoluti della mimetizzazione. Impressionati dalle prestazioni di alto livello, Oskar e Bo decidono di organizzare loro stessi un campionato sportivo: il campionato dei campioni degli animali. Numerosi animali provenienti da tutto il mondo accettano l’invito a partecipare come atleti o come spettatori. Il campionato degli animali è un successo e alla fine ogni partecipante riceve una medaglia, perché ciascuno ha raggiunto la migliore prestazione possibile mettendo a frutto il suo potenziale.

Come funziona

Stickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 16 settembre al 13 ottobre ogni € 10 di spesa i clienti riceveranno un pacchetto di figurine, mentre l’album sarà in vendita nei negozi dell’abete a € 0,99. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita al prezzo di € 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta di Stickermania saranno inoltre organizzati degli scambi di figurine in alcuni punti vendita selezionati per favori-

Stickermania Tour: gli appuntamenti

Nel corso delle settimane di raccolta, Despar organizzerà presso alcuni punti vendita selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine. Di seguito il calendario degli incontri:

-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Bassano del Grappa – Centro Commerciale “Il Grifone”, via Capitelvecchio 88, Bassano del Grappa (VI);

-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Sarmeola – Centro Commerciale “Le Brentelle”, via della Provvidenza 1, Sarmeola di Rubano (PD);

-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Albignasego – Centro Commerciale “Ipercity”, via G. Verga 1, Albignasego (PD).

Tutte le informazioni su Stickermania e le attività connesse alla collection sono disponibili su sito dedicato Despar Stickermania

re momenti di incontro e interazione tra i bambini e ragazzi impegnati nella collezione. Molto più di una collection Stickermania, il progetto promosso da Despar Nord, si distingue per la scelta di caratterizzare la raccolta con un

contenuto fortemente didattico e formativo dove i protagonisti diventano portatori di messaggi positivi ed esempi di sana competizione sportiva, rispetto, valorizzazione della diversità e dei talenti personali. Valori sui quali si costruisce

la coesione sociale e il senso di comunità che trovano conferma anche nella scelta di abbinare la raccolta Stickermania al progetto Scuolafacendo con cui i clienti del marchio dell’abete potranno scegliere di sostenere le scuole del territorio.

Al via Scuolafacendo, il progetto Despar a sostegno del mondo della scuola

Con l’avvio del nuovo anno scolastico Despar promuove Scuolafacendo, il progetto nazionale a sostegno del mondo della scuola con l’obiettivo di donare agli istituti scolastici nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Un’iniziativa che Despar Nord porta sui propri territori di riferimento insieme alla collection Stickermania. Dal 16 settembre al 13 ottobre facendo la spesa nei negozi Despar, Eurospar e Interspar i clienti potranno ricevere, ogni 10 euro di spesa, una bustina di figurine Stickermania con all’interno un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Inoltre, solo con l’App Despar Tribù, fino al 17 novembre 2024 i clienti potranno convertire i propri Punti Cuore Despar in Buoni Scuola, riuscendo così a contribuire ulteriormente alla raccolta. Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar ne donerà uno aggiuntivo. I clienti potranno consegnare i buoni raccolti direttamente alla scuola che desiderano premiare oppure caricarli tramite il sito del progetto o l’App dedicata.

Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include articoli che vanno dalla cancelleria a strumenti per l’apprendimento e l’inclusione, fino a materiali per supportare le attività motorie, l’apprendimento musicale e per arricchire gli ambienti scolastici. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e paritarie. Per beneficiare della donazione dei clienti Despar, le scuole interessate dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa.

Scuolafacendo è un’iniziativa con la quale Despar rafforza l’impegno per il mondo della scuola, riconoscendo l’educazione e la formazione come elementi centrali per fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire il proprio futuro. Un’attenzione che l’azienda conferma anche con “Le Buone Abitudini”, il progetto rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita.

Sintonizzati sul futuro.

Soladria, la crescita di un’eccellenza italiana nel settore fotovoltaico

sta lavo-

Nimmaginando che questo settore potesse rappresentare il lavoro della vita. Tuttavia, fin da subito, Gennari si rese conto che il mercato mancava di una componente fondamentale: un’azienda in grado di off rire un prodotto “chiavi in mano”, un servizio completo capace di semplificare la vita dei clienti. Fu proprio su questo aspetto che Soladria iniziò a costruire il proprio vantaggio competitivo.

Soladria ha dunque concentrato i suoi sforzi iniziali sugli impianti residenziali, ponendo particolare attenzione alla crea-

Il secondo aspetto riguarda l’espansione

A partire da ottobre 2024, Soladria entrerà in una partnership strategica con una grande azienda lombarda che fattura quattrocento milioni di euro all’anno. Questo accordo rappresenta una svolta per Soladria, che prevede una crescita significativa sia in Veneto, dove è già storicamente presente, sia in Lombardia, Piemonte e in tutto il Nord Italia. L’ambizione di Soladria è di diventare la realtà più importante nel

L’accordo, oltre a garantire un’espansione commerciale, comporterà un incremento

del personale, che passerà dagli attuali sessanta a novanta dipendenti nel giro di tre anni. Anche il numero di impianti installati annualmente è destinato a crescere, passando dagli attuali settecento a milleduecento. Questo dimostra come Soladria sia una realtà in forte crescita, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato

Soladria è un’azienda che ha saputo anticipare i tempi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie alla guida di Nicola Gennari, Soladria continua a crescere, puntando sempre più in alto e contribuendo al progresso del settore energetico in Italia. La capacità di innovare e di off rire soluzioni complete ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento nel settore, con uno sguardo sempre rivolto alla crescita futura.

frigorifero e ferro da stiro.
Guardando al futuro, Soladria

Arredamento in Veneto: tradizione e innovazione nel 2024

Il Veneto è da sempre una culla di eccellenza nel settore dell’arredamento. Conosciuta per il suo artigianato raffinato e la produzione di mobili di alta qualità, la nostra regione ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando uno stile proprio che riflette il suo patrimonio culturale, ma che anche abbraccia le nuove tendenze del design. Nel 2024, le case venete si arricchiscono di soluzioni eleganti e funzionali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla personalizzazione degli spazi.

La tradizione artigianale è un pilastro dell’arredamento veneto. Aziende familiari e maestri artigiani continuano a produrre mobili di alta qualità, lavorando materiali pregiati come legno massello, marmo e ferro battuto. In particolare, l’area del trevigiano e bassanese è rinomata per la produzione di mobili su misura, che uniscono l’arte della falegnameria a un design contemporaneo. Questa maestria manuale è visibile nei dettagli: intarsi, finiture curate e mobili che diventano vere e proprie opere d’arte. Negli ultimi tempi c’è stata una riscoperta dei mobili antichi e vintage, con una forte tendenza al restauro e al recupero di pezzi d’epoca. Le case venete spesso combinano elementi moderni con mobili d’epoca restaurati, creando un contrasto affascinante tra il vecchio e il nuovo.

In molte case venete, soprattutto nelle zone di campagna o nei piccoli borghi, lo stile rustico rimane la prima scelta. Tuttavia, questo stile viene reinterpretato in chiave moderna. Il “rustico elegante” combina materiali tradizionali come la pietra e il legno con arredi dal design più essenziale e contemporaneo. Pareti in mattoni a vista, soffitti con travi in legno e pavimenti in cotto sono spesso accostati a mobili dalle linee pulite e moderne, cre-

ando un effetto equilibrato e accogliente. Questo stile si riflette anche nella scelta di tessuti naturali e texture calde: lino, cotone grezzo e lana vengono utilizzati per tende, cuscini e rivestimenti, donando un senso di calore e familiarità agli ambienti.

Nelle città venete invece, come Venezia, Verona e Padova, dove lo spazio abitativo può essere limitato, la tendenza verso l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale. I mobili multifunzionali sono diventati un must, specialmente per chi vive in appartamenti di piccole dimensioni. La multifunzionalità si accompagna a una crescente integrazione della tecnologia nelle abitazioni.

La domotica e le soluzioni “smart home” stanno prendendo piede anche in Veneto, con sistemi di illuminazione, riscaldamento e sicurezza che possono essere controllati a distanza

tramite dispositivi mobili, rendendo la vita quotidiana più semplice e confortevole.

Un’altra tendenza crescente in Veneto è la personalizzazione degli spazi attraverso mobili su misura. Molte case venete, soprattutto quelle storiche, hanno caratteristiche uniche che richiedono soluzioni su misura per sfruttare al meglio ogni angolo. Gli artigiani locali sono in grado di realizzare mobili personalizzati che si adattano perfettamente alle esigenze e ai gusti dei proprietari, mantenendo l’equilibrio tra funzionalità e stile.

Ma è la sostenibilità la tendenza davvero centrale nell’arredamento del Veneto di questo 2024: materiali naturali, come legno certificato e tessuti biologici, sono sempre più apprezzati. Le imprese venete, molte delle quali a conduzione familiare, stanno adottando pratiche produttive sostenibili, privilegiando l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale. In particolare, il legno di recupero è molto utilizzato, sia per mobili che per rivestimenti, donando un tocco rustico e autentico agli interni.

Anche il marmo, proveniente dalle cave di Verona, è un materiale molto amato per creare piani di lavoro, pavimenti e decorazioni che uniscono lusso e sostenibilità. Le finiture naturali, che esaltano le venature originali del marmo e del legno, sono preferite per creare ambienti sofisticati e in armonia con la natura.

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I consigli. Come organizzarsi per affrontare al meglio i mesi più freddi

Manutenzione autunnale di giardini e terrazze: preparare gli spazi esterni per l’inverno

Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi

L’autunno è una stagione cruciale per la cura di giardini e terrazze. Con il cambiamento delle temperature e l’arrivo delle piogge, è importante preparare gli spazi esterni perchè possano affrontare al meglio l’inverno e rifiorire in primavera. Il primo passo è la pulizia. Le foglie cadute possono accumularsi rapidamente, soffocando il prato e creando zone umide che favoriscono la crescita di muschio e muffe. È quindi fondamentale rastrellare regolarmente e rimuovere i residui vegetali. Questo processo non solo mantiene il giardino ordinato, ma previene anche malattie del prato. La potatura è un’altra attività essenziale. In autunno, è consigliabile potare gli arbusti e le piante per eliminare i rami secchi o danneggiati, stimolando una crescita sana nella stagione successiva. Anche le piante perenni possono essere sfoltite, mentre gli alberi da frutto traggono beneficio da una leggera potatura prima del riposo invernale. Un altro intervento utile è l’aerazione del prato, che consiste nel perforare il terreno per migliorarne la traspirabilità e favorire l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, la concima-

zione autunnale è essenziale per rinforzare il prato e le piante prima dell’inverno. Si utilizzano fertilizzanti ricchi di potassio, che aiutano a rafforzare le radici e migliorare la resistenza alle temperature rigide. Per quanto riguarda le terrazze, è il momento di proteggere le piante in vaso dalle gelate. Si possono spostare le specie più delicate in zone più riparate o, se possibile, all’interno. Le piante che rimangono all’esterno dovrebbero essere coperte con teli di protezione. Anche le fioriere e i vasi devono essere controllati: è consigliabile svuotarli dall’acqua stagnante per evitare danni causati dal gelo. L’autunno è anche il periodo ideale per piantare bulbi primaverili, come tulipani e narcisi, che sbocceranno al termine dell’inverno, donando nuovi colori al giardino.

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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento

Ristrutturazione autunnale per preparare la casa all’inverno

Tra le soluzioni più gettonate il cappotto termico e la sostituzione delle vecchie finestre con modelli più recenti ed efficienti sotto il profilo del risparmio energetico. I bonus e gli incentivi statali consentono di risparmiare

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’arrivo dell’autunno per le famiglie venete è momento ideale per dedicarsi alla ristrutturazione della casa. Le temperature miti e le giornate ancora lunghe permettono di lavorare senza l’incubo del caldo estivo o del freddo invernale. Questo periodo è particolarmente adatto a lavori esterni e interni che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica. Uno dei primi interventi a cui pensiamo è l’isolamento termico. In Veneto, con inverni che possono essere rigidi, coibentare tetti e pareti è essenziale per evitare dispersioni di calore. Un buon isolamento permette non solo di mantenere la casa calda in inverno, ma anche di ridurre i costi di riscaldamento, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. L’uso del “cappotto termico” e la sostituzione di vecchie finestre con modelli più recenti e a doppio vetro sono tra le soluzioni più gettonate. Le facciate delle abitazioni venete, spesso esposte all’umidità e alle intemperie, possono necessitare di lavori di rifacimento. Rivestimenti e tinteggiature, se fatti in autunno, proteggono le mura esterne dalle infiltrazioni

e preparano la casa ai rigori dell’inverno. Anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento è un’attività cruciale durante l’autunno. Pulire le caldaie e controllare che radiatori e impianti siano in buone condizioni evita spiacevoli sorprese durante l’inverno. In Veneto, molte famiglie optano per l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento, una soluzione che garantisce un calore uniforme in tutta la casa.

In autunno non bisogna poi trascurare gli spazi verdi. L’autunno è perfetto per sistemare giardini e terrazze, riparando muretti e pavimentazioni o piantando nuove piante resistenti al freddo.

Infine, grazie agli incentivi statali, ristrutturare case ed appartamenti può essere molto conveniente. Questi bonus permettono di recuperare parte delle spese sostenute.

Ristrutturare in questo autunno 2024 è dunque una scelta strategica per affrontare al meglio l’inverno, migliorando il benessere abitativo e il valore della propria casa.

Installazione di pannelli fotovoltaici a casa: energia pulita e risparmio

L’installazione di pannelli fotovoltaici a casa sta diventando una scelta sempre più comune per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo sistema, basato sull’uso dell’energia solare, trasforma la luce del sole in elettricità, offrendo numerosi vantaggi sia economici che ecologici. Uno dei principali motivi per cui molti scelgono il fotovoltaico è la possibilità di abbattere le bollette elettriche. Grazie ai pannelli solari, è possibile autoprodurre una parte significativa dell’energia necessaria per il fabbisogno domestico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e proteggendosi dall’aumento dei prezzi dell’energia. L’energia in eccesso prodotta durante le ore di sole può

essere immessa nella rete elettrica, garantendo ulteriori vantaggi economici tramite il meccanismo di “scambio sul posto”.

L’installazione dei pannelli richiede alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, è necessaria una valutazione preliminare del tetto per verificare l’esposizione solare e lo spazio disponibile. I tetti rivolti a sud, senza ombreggiamenti, offrono le migliori condizioni per ottenere un rendimento massimo. Anche l’inclinazione e la superficie del tetto sono fattori determinanti per ottimizzare la produzione di energia.

Una volta scelto l’impianto adatto, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione. I pannelli vengono montati su strutture portanti fissate al tetto, mentre un inverter trasforma l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa. La manutenzione è minima: i pannelli fotovoltaici richiedono solo una pulizia periodica e un controllo tecnico per garantire il funzionamento ottimale.

Nei nostri centri medici, ci impegniamo ogni giorno a diffondere un messaggio chiaro: la prevenzione salva vite. Gli screening mammografici regolari sono fondamentali per una dia gnosi precoce del tumore al seno. Durante il mese rosa, prendi un impegno verso te stessa: prenota il tuo screening e incoraggia le persone a te care a fare lo stesso. Prevenire è il primo passo per proteggere la tua salute. Scegli la sicurezza, scegli il controllo.

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Veneto: al via la prima centrale operativa

116117 per l’assistenza sanitaria non urgente

Un sistema innovativo per garantire ai cittadini risposte H24 su cure mediche, servizi sociosanitari e informazioni territoriali, integrando e semplificando l’accesso ai servizi essenziali.

Entro il 2024, la Regione Veneto compirà un passo significativo nel campo dell’assistenza territoriale con l’avvio della prima Centrale Operativa (CO) 116117. Questa iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, rappresenta una risposta innovativa per le esigenze sanitarie non urgenti dei cittadini, come ha dichiarato l’Assessore Manuela Lanzarin. Il Numero Unico Europeo 116117 sarà un punto di riferimento cruciale per i cittadini, integrando e semplificando l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali a bassa intensità e priorità di cura. Questa soluzione va oltre la tradizionale continuità assistenziale, proponendo un sistema integrato che valuterà tempestivamente i bisogni dei cittadini, evitando loro di dover navigare tra i vari segmenti del sistema sanitario.

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L’attivazione del 116117 si inserisce nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il Decreto Ministeriale 77 del 2022. La riforma mira a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile, rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione. Le Centrali Operative, distribuite in tre aree strategiche della regione (AULSS 3 Serenissima, AULSS 6 Euganea e AULSS 8 Berica), copriranno un bacino di almeno 1-2 milioni di cittadini ciascuna. Queste strutture saranno collocate vicino alle centrali operative del 118, sfruttando sinergie logistiche e tecnologiche per ottimizzare i costi e garantire un’infrastruttura sicura e avanzata.Il nuovo sistema sarà dotato di un software operativo all’avanguardia, interconnesso con le centrali operative del 118 e con il Nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale. Questo permetterà una gestione fluida delle informazioni e una risposta tempestiva e coordinata alle richieste dei cittadini. I servizi offerti dal 116117 saranno articolati su tre livelli: informativo, sanitario e socio-sanitario. Gli operatori delle centrali operative valuteranno le necessità dei cittadini attraverso un algoritmo specifico, elaborato con un protocollo definito, che permetterà di indirizzare ogni chiamata verso la risposta più appropriata. In questo modo, ogni richiesta sarà gestita in modo

efficiente, garantendo una presa in carico adeguata e una risposta rapida e coordinata.L’Assessore Lanzarin ha sottolineato come questo modello rappresenti un’evoluzione significativa nell’integrazione delle attività territoriali delle Cure Primarie. L’obiettivo è garantire un sistema di assistenza territoriale disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con la certezza dei tempi e dei luoghi di erogazione delle risposte, per offrire ai cittadini un servizio di alta qualità e accessibile in qualsiasi momento. Il progetto partirà con una fase sperimentale nel Distretto 1 di Bassano del Grappa, presso l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, dove le chiamate saranno gestite dalla Centrale Operativa 116117 della ULSS 3 Serenissima. Questa fase pilota permetterà di testare il sistema in un contesto controllato, per poi estendere il servizio a tutta la regione.L’introduzione del 116117 in Veneto rappresenta un passo avanti nell’evoluzione dei servizi sanitari regionali, con un approccio innovativo che mira a semplificare l’accesso ai servizi e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Con l’attivazione di questo nuovo sistema, la Regione Veneto si pone all’avanguardia in Italia nella gestione delle cure mediche non urgenti, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni del Paese.

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Pigiama Run 2024: solidarietà a favore dei piccoli pazienti oncologici

Padova si prepara ad accogliere la sesta edizione della Pigiama Run, la terza organizzata nella città del Santo. L’evento, che si svolgerà venerdì 20 settembre alle ore 19:00, rappresenta un’importante iniziativa di solidarietà promossa dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quest’anno, la corsa-camminata in pigiama avrà luogo in oltre 40 città italiane, con l’obiettivo di sostenere i bambini malati di tumore, che vivono quotidianamente in pigiama a causa delle loro condizioni.

Il mese di settembre, simbolicamente dedicato al gold ribbon, il nastro d’oro per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici, sarà celebrato attraverso questa manifestazione.

La Pigiama Run si propone di aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi per progetti e servizi di supporto per i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie.

A Padova, il punto di partenza e arrivo è il Prato della Valle, in Lobo di Santa Giustina, dove viene allestito un Village ricco di attività per tutti, dalle ore 17:00. I robottini di tele-

presenza permetteranno ai bambini ricoverati presso la Pediatria di Padova di partecipare virtualmente alla corsa.

Due i percorsi disponibili: il percorso Runner di 9 km per chi ama correre e il percorso Walker di 6 km adatto anche ai passeggini. I partecipanti saranno premiati per il gruppo più numeroso e il pigiama più originale. Inoltre, LILT Padova destinerà il ricavato delle iscrizioni alla Fondazione Salus Pueri per migliorare gli spazi dell’Ospedale Pediatrico di Padova.

Le iscrizioni, con una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto i 7 anni, sono aperte fino alle 17:00 del 20

settembre. Ogni iscritto riceverà un pettorale, un pacco gara e omaggi degli sponsor. I pacchi gara saranno disponibili fino ad esaurimento.

Premio Stella d’Oro: campioni dello sport e ambasciatori di solidarietà uniti per la ricerca

Eroi nello Sport, ma soprattutto nella Vita. Questa è la ragione che ha spinto l’Associazione no profit di Lucca “Stella di Cuori”, in collaborazione con la Fondazione Città della Speranza, a istituire il Premio Stella d’Oro 2024. L’Associazione Stella di Cuori promuove un’iniziativa di solidarietà per sostenere la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e premiare gli atleti che incarnano i valori

dello sport e dell’impegno sociale.

Il riconoscimento è stato consegnato ad alcuni grandi campioni del mondo

sportivo, che si sono distinti non solo per i loro risultati agonistici, ma anche per l’impegno nel sociale e nella

solidarietà.

L’obiettivo è celebrare il loro impegno e l’esempio che offrono anche come ambasciatori di solidarietà.

Tra i premiati presenti alla cerimonia figurano: Capirossi, Ghedina, Merlo, Patrese e Tacconi.

Il premio è la cornice di un altro importante evento: la presentazione del progetto “Le regine del divino codino”, una sottoscrizione per raccogliere fondi solidali grazie alla vettu-

ra Lancia Delta Integrale Evoluzione regalata a Roberto Baggio trent’anni fa. L’auto, simbolo del mondo del calcio e della storia automobilistica italiana, sarà utilizzata per raccogliere fondi a favore di quattro onlus: Associazione Stella di Cuori, Fondazione Città della Speranza, Fondazione Vialli e Mauro Onlus, e Pupi Onlus. Due eventi accumunati dal desiderio di fare qualcosa di concreto a favore della ricerca.

Camposampiero apre a nuove tecniche di trattamento oncologico

All’ospedale ‘Pietro Cosma’ di Camposampiero, in provincia di Padova, sono stati effettuati i primi interventi di gastrectomia totale per tumore utilizzando la tecnologia robotica. Questo innovativo approccio chirurgico, che si estende ora anche ai pazienti sottoposti a terapie oncologiche neoadiuvanti, rappresenta un significativo avanzamento nella lotta contro il cancro gastrico.

Emilio Morpurgo, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia, sottolinea che la gastrectomia totale per neoplasia è una procedura particolarmente complessa, poiché richiede l’asportazione totale dello stomaco e dei linfonodi regionali per garantire una radicalità oncologica. “La delicatezza dei movimenti robotici permette una linfoadenectomia forse superiore a quella eseguibile con l’addome

aperto”, spiega Morpurgo.

La tecnologia robotica ha inoltre migliorato la fase di ricostruzione della via digestiva, cruciale per il ripristino della normale alimentazione post-operatoria. Le tecniche sviluppate a Camposampiero hanno reso possibile la realizzazione delle suture di ricostruzione in modalità robotica, riducendo al minimo le cicatrici visibili. “L’unica cicatrice visibile è un piccolo taglio sovrapubico, utilizzato per l’estrazione dell’organo malato, che consente una ripresa postoperatoria molto rapida”, aggiunge Morpurgo. Il direttore esprime gratitudine alla sua équipe e a tutti i reparti coinvolti, inclusi Anestesia, Gastroenterologia e Sala Operatoria, per il loro continuo supporto in questa attività di frontiera.

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La misura. Otto giorni prima avvierà un messaggio di promemoria

In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri

Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.

Dal primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che

rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima della data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie.

La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti possono continuare a prenotare tramite sportello, tele-

fono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.

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La testimonianza. Attraverso i social la giovane ha condiviso il suo percorso

Valentina Alberton: la lotta contro il linfoma di Hodgkin e il valore della prevenzione

La storia di Valentina Alberton, nutrizionista di Treviso, colpita dal linfoma di Hodgkin a 27 anni, e il suo messaggio di speranza

Valentina Alberton, una giovane nutrizionista di Bessica di Loria, in provincia di Treviso, ha deciso di condividere la sua esperienza con il linfoma di Hodgkin, diagnosticato a soli 27 anni. La sua storia è un potente promemoria dell’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.

Valentina Alberton, laureata in Scienze Biologiche e con una magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, ha sempre fatto dello stile di vita sano il suo baluardo. Tuttavia, nel marzo scorso, ha iniziato a percepire sintomi insoliti: gambe pesanti, stanchezza e ritenzione idrica. Nonostante le prime visite mediche non abbiano fornito risposte soddisfacenti, Valentina ha continuato a cercare una spiegazione. Il 28 maggio, esasperata, si è recata in pronto soccorso, dove, per essere ascoltata, si è vista costretta a simulare una condizione peggiore di quella in cui già si trovava. Dopo una serie di esami, tra cui TAC, PET e biopsia, è arrivata la diagnosi: linfoma di Hodgkin al secondo stadio. Valentina ha deciso di rendere pubblica la sua cartella clinica e di raccontare il suo percorso sui social media. Il suo

obiettivo, come ha spiegato, non è quello di fare la vittima o ottenere compassione, ma di informare e dare al prossimo gli strumenti per prevenire una condizione analoga alla sua. Con oltre 5.000 follower su Instagram, Valentina utilizza la sua piattaforma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.

Attualmente, Valentina è a metà del ciclo di infusioni chemioterapiche presso l’Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua speranza è quella di tornare presto al lavoro e di continuare a promuovere uno stile di vita sano.

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Zurigo, la bella dei primati

Arte, natura, e qualità della

vita

Colta, contemporanea e aperta al mondo. Vi hanno studiato (o insegnato) 21 premi Nobel, Einstein in primis. Incastonata in riva al lago e circondata da alte montagne, mostra con orgoglio l’antico centro storico e il riqualificato quartiere post industriale di West Zürich, che “scatena” i giovani. Originali i musei Fifa e Lindt, Originali i musei FIFA e Lindt, imperdibili i capolavori della Kunsthaus

di Renato Malaman

Non c’è bisogno di scomodare Einstein, che pure aveva scelto questa città come altri 20 futuri premi Nobel, per dire che a Zurigo si vive bene. Anzi, benissimo. Non servono formule per dimostrarlo, basta ricordare che per sette anni di seguito (dal 2001 al 2007) la città elvetica è stata in vetta alla classica della qualità della vita. Non in base a impressioni, ma ai 39 rigidi parametri della Mercer Quality of Living. Un podio di cui Zurigo va fiera. Un modo per dimostrare che dietro alle sue fortune economiche c’è una città eclettica, cosmopolita nell’anima e aperta al mondo. Attenta al vivere quotidiano dei suoi cittadini. Zurigo, capace di produrre bellezza grazie alla sua incantevole posizione naturale, incastonata com’è fra alte montagne e riflessa sulle acque del “suo” lago, ma grazie anche alla tanta arte che la città esprime attraverso un ventaglio incredibile di musei, attività culturali e avanguardie urbanistiche originali. Come il quartiere di Zürich West, salvato dal degrado post industriale e diventato un polo di attrazione per i giovani. Con locali alternativi, ristorantini e parchi ricavati laddove c’erano fabbriche, cataste di contanier e impattanti cavalcavia. Zürich West famosa anche l’ex fabbrica del latte e dello yogurt Tony che oggi ospita l’Università e il museo di arte contemporanea. Recupero, riqualificazione e sostenibilità i concetti applicati nella mirabile operazione. Zurigo è un mix che stupisce a partire dai numeri: oltre 2000 fra ristoranti e bar, 1200 fontane di acqua potabile, 500 chilometri di piste ciclabili, 50 musei e 21 Premi Nobel, laureatisi o saliti in cattedra all’Università e al Politecnico. Tra di essi anche Albert Einstein ed Emilie Kempin Spiry, prima svizzera laureata in giurisprudenza e prima docente donna all’ateneo, passata alla storia per le sue battaglie a favore dell’emancipazione femminile, ingaggiate per poter lavorare e a causa delle quali si ammalò, morendo (nel 1901) a soli 48 anni.

Ma il mix originale di Zurigo è quello tra la frenetica vita metropolitana e il piacere, ad esempio, di immergersi per un bagno dopo il lavoro nelle placide acque del fiume Limmat. Zurigo

che spariglia le carte alternando il suo indiscusso ruolo di capitale economica della Svizzera a quello di città del gioco (sano) e delle tentazioni golose. La prova? In città hanno sede il Museo della Fifa (Fifa Museum) da una parte e il Museo della Lindt dall’altra (Lindt Chocolateria): sono due luoghi coinvolgenti. Il Fifa Museum sorge a Zurigo, perché l’associazione del calcio mondiale ha sede qui dal 1932. Il museo è un avvincente viaggio nella storia della Coppa del Mondo di calcio. Ci sono le magliette di tutte le squadre del pianeta, (211 le federazioni affiliate), filmati di tutte le edizioni dei campionati del mondo, dediche di campioni, tanti memorabilia, come la pipa di Bearzot e i sigari di Lippi. Tantissimi gli aneddoti che si scoprono: la mitica Coppa Rimet rubata due volte, la coppa attuale realizzata da un artista milanese: Silvio Cazzaniga. E poi c’è la parte interattiva: si possono persino tirare dei rigori. Il Museo della Lindt è invece un tempio di golosità. Si trova a Kilchberg, affacciato sul lago di Zurigo: l’opera degli archistar Christ & Gantenbein ospita un percorso esperenziale unico, aperto da una fontana alta nove metri da cui zampilla il cioccolato. E’ un viaggio anche nella storia del cacao. Il cioccolato si può assaggiare dalla fase morbida fino alla tavoletta. Il museo registra il tutto esaurito anche nei giorni infrasettimanali. E restando in tema di musei, uno per tutti va raccontato: il Kunsthaus, il più grande museo d’arte della Svizzera. L’ampliamento che privilegia la luce, firmato da Chipperfield, è del 2021. Anche qui tante opere di impressionisti, tra cui il famoso ritratto di Irène Cahen di Renoir, un dipinto che al padre della ragazza subito non piacque (fu lui che lo commissionò al pittore) e non convinse nemmeno Hitler, quando fece requisire i beni della famiglia. Irène fu l’unica a sopravvivere ad Auschwitz e riuscì a riottenere il suo ritratto, per rivenderlo. Ma tornò a Zurigo grazie alla discussa collezione Bührle, allestita da Emil, trafficante d’armi che aveva avuto rapporti anche con i nazisti. Ci sono poi collezioni che hanno caratterizzato l’epoca contemporanea: Picasso, Van Gogh, Chagall, Warhol, Rothko e altri.

Il punto panoramico più bello di Zurigo è la terrazza del prestigioso Politecnico, cui si accede anche attraverso la vecchia funicolare rossa. La città, il suo fiume e le sue guglie. Si scende attraverso aiuole fiorite e tante fontane, “incontrando” una curiosità: l’unica cabina telefonica rimasta. Poi è un crescendo di piazze antiche, tratti di lungolago suggestivi (vi sorge anche la spiaggia cittadina) e chiese importanti. Fraumünster con la sua torre e le vetrate di Chagall; la Grossmünster, luogo simbolo della Riforma sotto Zwingli e Bullinger che ha nella finestra del coro di Giacometti e nelle porte in bronzo di Münch i suoi capolavori. La chiesa di San Pietro sfoggia invece il suo grande orologio. Nel quartiere di

Niederdörfli ci sono le case di esiliati politici (tra i quali Lenin), di artisti, a partire dai dadaisti, pionieri di correnti come il surrealismo e la pop art. Zurigo ama il design, si è capito. Basta vedere la felice sintesi creata in riva al lago, dove accanto a ville d’epoca sorge il padiglione Le Corbuisier. Per un’ereditiera locale, Heidi Weber, il celebre architetto realizzò qui una villa in vetro e acciaio, accesa da tanti colori. E’ il tram numero 4 a guidare un ideale percorso nell’arte e nell’architettura zurighese. Ecco infine alcune soste “food” consigliate, premettendo che è lo Zürcher Geschnetzelte, la specialità locale: lo spezzatino alla zurighese, che di solito si accompagna al Röstli di patate. Famo-

so quello proposto al ristorante Münsterhöfli, in centro. Allo Stadtkäserei & Restaurant Zürich si può vedere la produzione di ciò che si mangia, a partire dai formaggi. Al Markthalle di Zürich West, sotto le arcate del ponte ferroviario, si possono gustare piatti internazionali contemporanei: luogo di grande effetto. Infine l’imperdibile Hiltl, creato nel 1898 e primo ristorante vegetariano al mondo: propone raffinate specialità vegetariane. Per chi visita Zurigo è consigliabile la Zürich Card: vale 24 o 72 ore e fa risparmiare tempo e denaro. Si viaggia gratis su ogni mezzo e si entra in tutti i musei, in più dà diritto ad altri sconti e benefici. Costa da 19 a 56 franchi svizzeri. Non è molto.

Il centro storico della città vecchia di Zurigo che si specchia sul fiume Limmat. Sotto: il prestigioso Politecnico, un’immagine del Museo FIFA (l’Italia “mondiale” del 1938); più sotto la caratteristica funicolare e un’opera d’arte in riva al lago

A tavola

Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.

FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO

Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.

Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe

Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.

TAGLIATELLE AI FUNGHI

Semplici e gustose, le tagliatelle ai funghi sono un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.

Ingredienti: : 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero

Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.

TORTA AI FICHI

La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare!

Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone

Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.

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