Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.
segue a pag. 5
GRANDE VICENZA:
AL VIA GLI INCONTRI
PER COSTRUIRE UN’AREA
DI 260MILA ABITANTI
Il 21 ottobre incontro fondamentale tra i Comuni del territorio e l’amministrazione del capoluogo per definire il protocollo d’intesa.
Servizio a pag. 6
Il Veneto
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LL’opportunità olimpica del Veneto
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
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ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE
Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025
Servizi a pagg. 18 e 19
INTERPORTO DI PADOVA
SORVEGLIATO DAI DRONI
E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione
Servizio a pag. 20
’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano.
segue a pag. 5
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Elezione membri consigli di quartiere:
Sono stati eletti, durante l’ultima seduta del consiglio comunale, i nuovi componenti di nomina consiliare dei dieciconsigli di quartiere. L’elezione è avvenuta in sala Bernarda, da parte della maggioranza e della minoranza. Il consiglio comunale ha votato, con procedura a scrutinio segreto, 9 dei 12 membri di ciascun consiglio di quartiere. Ogni consigliere comunale ha espresso tre preferenze per consiglio di quartiere, rispettando l’alternanza di genere. «Siamo molto soddisfatti perché, con la votazione avvenuta questa sera in consiglio comunale, abbiamo introdotto una nuova realtà rappresentativa del territorio, che garantirà un ulteriore collegamento tra il Comune e i cittadini - le parole dell’assessore ai quartieri Matteo Tosetto - Grazie ai consigli di quartiere l’amministrazione potrà infatti rispondere in maniera più puntuale e mirata alle istanze provenienti dalle varie zone della città, restando nel contempo costantemente informata e aggiornata su quanto accade nei singoli quartieri di Vicenza. Positivo inoltre che, tra i 90 membri eletti, ci siano cittadini di tutte le età. Il prossimo passo, nei prossimi giorni, sarà quello di avviare il percorso per istituire i tavoli di rete di quartiere, dando così spazio anche a tutte quelle realtà del territorio che contribuiscono attivamente in modi diversi a migliorare la nostra comunità». I tre consiglieri mancanti saranno eletti successivamente tra i membri dal tavolo di rete, che sarà istituito dal servizio Partecipazione del Comune entro tre mesi dalla nomina dei 9 componenti eletti. I consigli di quartiere hanno funzioni consultive e propositive su temi connessi ai quartieri di riferimento e operano come interlocutori dell’amministrazione per individuare soluzioni e risposte alle istanze del territorio. Il consiglio di quartiere dura in carica quanto il consiglio comunale. Ha un presidente e un vice presidente, e la carica di consigliere di quartiere è svolta a titolo volontario e gratuito.
L’assessore
Matteo Tosetto:
“Ulteriore collegamento con il territorio”.
L’opportunità olimpica del Veneto
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.
Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.
Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.
Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.
Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.
Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.
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Amministrazione. 12 Comuni pronti a costruire un’intesa con il
Tutto pronto per la Grande Vicenza
Un protocollo per lo sviluppo dell’area metropolitana vicentina.
Coordinamento nelle scelte strategiche in materia di pianificazione, viabilità e politiche di servizio.
L
’esempio, dichiarato, è quello trevigiano dove il sindaco, Mario Conte ha “costruito”, insieme ai comuni dell’hinterland, se non un soggetto istituzionale unico una sorta di cabina di regia attraverso la quale condividere servizi e politiche.
Ed è stato proprio l’esperienza del primo cittadino della Marca a far riflettere sulle opportunità che la sottoscrizione di un protocollo di tale portata può garantire al territorio.
Oggi 12 comuni sono pronti a partire verso la “Grande Vicenza” partendo, però, dal presupposto che un’occasione di questo tipo debba essere estesa a tutte le realtà del territorio.
Si tratta di Altavilla, Arcugnano, Bolzano Vicentino, Caldogno, Costabissara, Creazzo, Dueville, Longare, Monteviale, Monticello Conte Otto, Quinto e Torri di Quartesolo.
Tutti determinati, dopo l’incontro dei giorni scorsi, a proporre al Sindaco di Vicenza un protocollo che prenda avvio dalla necessità di assumere decisioni comuni e strategiche per tracciare le rotte dello sviluppo del territorio passando dalla pianificazione delle scelte in materia di infrastrutture e trasporto pubblico sino ad occuparsi, tra le altre cose, anche di programmazione cultuale, giovani, servizi so-
ciali e mondo della scuola.
Da qui la volontà di proporre a Possamai “un’intesa istituzionale da approvarsi in tutti i Comuni aderenti. Attendiamo con grande interesse l’incontro già organizzato dal sindaco Possamai per il 21 ottobre con il sindaco di Treviso e i suoi collaboratori in cui ci illustreranno l’iniziativa da loro intrapresa per analoga esigenza”.
“Il percorso nella costruzione della “Grande Vicenza” ha compiuto un importante passo in avanti – ha commentato il Sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. Questo, infatti, è un obiettivo che avevamo annunciato già nel corso della campagna elettorale di Vicenza del 2023 nel corso della quale ci eravamo già confrontati con alcune amministrazioni contermini, comprendendo e sostenendo la necessità di un coordinamento istituzione per lo sviluppo complessivo del nostro territorio. Un’innovazione di tale portata deve essere strutturata in modo estremamente attento e concreto: non possiamo solo limitarci all’ordinario o a semplici enunciazioni di principio, ma da subito dobbiamo dimostrare quanto questo strumento possa essere determinante per innalzare significativamente la vita dei nostri cittadini.”
“La spinta – ha continuato
Possamai – giunta dai Comuni contermini è l’ulteriore dimostrazione che siamo sulla strada giusta e che ciascuno di noi ha compreso l’importanza di questo momento e non vuole assolutamente sprecare l’occasione di costruire un coordinamento di tutta l’area urbana capace di confrontarsi e assumere, insieme, le decisioni strategiche per lo sviluppo del territorio.”
Appuntamento, forse già decisivo, è, dunque, l’incontro con Mario Conte, sindaco di Treviso, e con i dirigenti del Capoluogo della Marca in programma il 21 ottobre.
Continua l’attività della Giunta nei Quartieri
Continua, in modo incessante, il tour di confronto della Giunta nei Quartieri, un’iniziativa promessa in campagna elettorale da Giacomo Possamai e che, oggi, rappresenta un appuntamento fisso per i vicentini che hanno, così, l’opportunità di confrontarsi in modo “libero” con gli amministratori cittadini.
Dopo l’appuntamento al Centro di via Maurisio dove Sindaco e assessori hanno incontrato una decina di cittadini residenti a Bertesinella, Bertesina, Settecà e Stanga.
Tra i temi toccati la messa in sicurezza della zona di Casale contro il rischio di allagamenti; la cura e pulizia delle aree verdi; la riqualificazione di alcune piste
ciclabili e la gestione della viabilità in alcune zone; lo stato di avanzamento del progetto Tav. La giunta nei quartieri proseguirà mercoledì 30 ottobre nella sede dell’ex circoscrizione 4 per i quartieri di Santa Lucia, San Francesco e Sant’Andrea e mercoledì 20 novembre all’ex Centrale del Latte per i quartieri di San Paolo e San Bortolo. Agli incontri possono par-
tecipare, previa prenotazione nel sito del Comune almeno cinque giorni prima della giunta, i residenti dei quartieri interessati di volta in volta.
Nella prenotazione vanno indicati i propri dati personali, il giorno e luogo dell’incontro e il tema che si vuole trattare, in modo da permettere di essere indirizzati all’assessore di competenza.
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Il vertice. Dario Sallusto ha ricevuto il colonnello dell’Esercito Pietro Mezzapesa
Il questore incontra il comandante dell’Operazione “Strade Sicure”
Il Questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio, ha incontrato negli uffici della Questura il Colonnello dell’Esercito Italiano Pietro Mezzapesa –Comandante del Reggimento “Lancieri di Novara” di stanza a Codroipo (UD), da poco subentrato come responsabile dell’Operazione Strade Sicure nella città di Vicenza.
In occasione dell’incontro sono stati condivisi i protocolli operativi già in atto, cristallizzati in specifiche consegne per i militari impiegati nell’Operazione. Come noto, l’impiego dei militari viene effettuato con il coordinamento tecnico-operativo del Questore, con specifica Ordinanza ai sensi dell’art. 37 D.P.R. 782/1985, in seguito alle indicazioni d’impiego condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura.
Il Questore ha inteso rinnovare l’apprezzamento ai militari di Strade Sicure per l’ottima sinergia instaurata con le Forze di Polizia sul campo, al fine di migliorare i complessivi dispositivi di ordine e sicurezza pubblica ed accrescere la percezione di sicurezza della cittadinanza.
Il Comandante dell’Operazione Strade Sicure per Vicenza ha rinnovato la piena disponibilità dei militari impiegati per la più ampia collaborazione con l’Autorità di Pubblica Sicurezza nell’assolvimento dei compiti assegnati.
Controlli a Vicenza: espulsioni e arresti in un’operazione interforze
A Vicenza, un’operazione interforze ha portato a risultati significativi nella lotta contro la criminalità diffusa. Un cittadino del Bangladesh, che aveva ignorato l’ordine del questore di lasciare l’Italia entro sette giorni, è stato rintracciato in viale della Pace e successivamente espulso. Contemporaneamente, un cittadino italiano, residente nella stessa città, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione. L’operazione ha visto la partecipazione di numerosi corpi di polizia, tra cui le volanti e l’ufficio immigrazione della questura di Vicenza, la polizia ferroviaria, il reparto prevenzione crimi-
ne di Padova, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale. L’obiettivo era chiaro: contrastare la criminalità nelle aree cittadine più critiche, spesso oggetto di segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini. Le zone interessate includevano Campo Marzo, l’area della stazione SVT, la stazione ferroviaria, viale Milano, viale della Pace, il quartiere San Pio X e alcuni bar ed esercizi commerciali. Durante i controlli, sono state identificate 185 persone, di cui 95 straniere e 49 con precedenti penali o di polizia. Sono stati inoltre ispezionati 14 veicoli e due esercizi pubblici, tra cui bar e sale scommesse.
Aggressione: giovane bocciato all’esame di guida attacca l’istruttore
Un giovane di 25 anni, originario del Mali, è stato denunciato dalla polizia per aver aggredito un istruttore dopo essere stato bocciato all’esame per la patente. Una volta salito in auto con l’istruttore e l’esaminatore, il giovane ha mostrato una certa disattenzione verso le procedure di sicurezza, ignorando i ripetuti inviti a controllare che le cinture di sicurezza fossero allacciate correttamente. Nonostante i solleciti, il giovane ha avviato la marcia senza rispettare le norme basilari di sicurezza stradale. Dopo pochi metri, l’esaminatore ha deciso di interrompere l’esame,
ritenendo il candidato non idoneo. A quel punto, la situazione è degenerata. Il giovane ha iniziato a urlare contro l’istruttore, esigendo la restituzione del denaro speso per il corso. La frustrazione del giovane si è trasformata in un’aggressione fisica. Ha iniziato a inveire, ha colpito la vettura con calci e si è tolto la maglietta. In un crescendo di tensione, ha aperto la portiera posteriore dell’auto e ha cercato di far uscire con la forza l’istruttore, colpendolo con delle sberle. La situazione è diventata insostenibile, richiedendo l’intervento immediato della polizia.
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L’intervento. Francesco Rucco esorta ad intraprendere iniziative concrete
“C’è un problema sicurezza, il sindaco esca dall’ambiguità e assuma decisioni”
N
elle scorse settimane l’ex Sindaco, Francesco Rucco, passato negli scorsi mesi in Fratelli d’Italia, ha incalzato, con forza, il Sindaco, Giacomo Possamai in materia di sicurezza esortandolo ad assumere iniziative concrete.
Tra gli argomenti maggiormente significativi toccati da Rucco ci sono l’ex Bocciodromo e la richiesta di dotare i vigili di taser e body cam.
“Alla luce dell’accordo raggiunto a Milano – ha scritto in una nota – tra l’Amministrazione di centrosinistra guidata dal Sindaco Sala e l’opposizione di centrodestra, sulla sperimentazione del taser entro l’autunno, riteniamo che anche per la città di Vicenza sarebbe opportuno considerare un provvedimento analogo. L’introduzione del taser, la pistola a impulsi elettrici in dotazione alla Polizia locale, potrebbe migliorare la sicurezza urbana e fornire agli agenti uno strumento aggiuntivo per gestire situazioni critiche in modo non letale.
Chiediamo che in Consiglio comunale si avvii un confronto tra maggioranza e opposizione per discutere l’introduzione del taser. Riteniamo che un provvedimento simile possa contribuire a garantire un maggiore controllo
del territorio e una risposta più efficace alle situazioni di emergenza che la nostra città sta affrontando, nel rispetto dei diritti e della sicurezza dei cittadini.
Invitiamo pertanto il Sindaco Possamai a valutare questa proposta e ad avviare le necessarie discussioni in tempi brevi, affinché anche a Vicenza si torni a parlare seriamente di sicurezza”.
“È inconcepibile – ha aggiunto - che l’amministrazione comunale di Vicenza, sotto la guida del sindaco Giacomo Possamai, stia dando priorità alla ricerca di una nuova collocazione pubblica per il centro sociale Bocciodromo.
Stiamo parlando di un‘organizzazione che si è resa responsabile di occupazioni abusive– incalza Rucco - di
disordini continui e di disagi costanti per la cittadinanza, con manifestazioni ripetute, spesso caratterizzate da toni violenti e provocatori. Recentemente, hanno occupato in modo abusivo il bosco Lanerossi, un’altra azione che dimostra il loro totale disprezzo per le regole e la proprietà pubblica e privata. A questo si aggiungono le minacce ripetute e il rischio costante di disordini nei cantieri TAV, un comportamento che non può più essere tollerato”.
“Il sindaco ha il dovere di intervenire immediatamente per mettere fine a questa situazione vergognosa. L’esproprio della sede del centro sociale Bocciodromo di Vicenza è una misura necessaria e non più procrastinabile. Solo così si potrà procedere con l’abbattimento dei locali come programmato dai progetti per la TAV. È ora che il Sindaco esca dall’ambiguità del rapporto con i centri sociali. È indispensabile che convochi il tavolo per l’ordine e la sicurezza e pianifichi senza indugi le operazioni di sgombero. Non c’è alcuna giustificazione per trovare nuovi spazi pubblici a chi ha ripetutamente violato le leggi e ha messo in pericolo la sicurezza della nostra comunità.”
Nuove dinamiche nel centrodestra vicentino
Nella città di Vicenza, un nuovo capitolo si è aperto con la recente decisione dei consiglieri Stefano Notarangelo e Michele Dalla Negra di abbandonare il gruppo Idea Vicenza per formare un nuovo gruppo di minoranza, denominato Impegno per Vicenza. Questo cambiamento segna un ulteriore passo nel riassestamento del centrodestra locale, un processo che sembra essere in continua evoluzione.
Era un gruppo di otto consiglieri, ma ora ne è rimasto solo uno: Leonardo De Marzo. La decisione di Notarangelo e Dalla Negra di creare un nuovo gruppo consiliare rappre-
senta l’ultimo episodio di una serie di defezioni che hanno colpito Idea Vicenza. Tuttavia, Luca Zanon, portavoce del direttivo di Idea Vicenza, ha commentato la situazione senza mostrare risentimento, sottolineando come il centrodestra vicentino stia attraversando un periodo di riassestamento.
La creazione di Impegno per Vicenza da parte di Notarangelo e Dalla Negra è vista da Zanon come un’opportunità per rinvigorire il centrodestra vicentino. Sebbene ci sia dispiacere per la partenza dei colleghi, Zanon ha espresso soddisfazione per non essere
più l’unico gruppo a sostenere il civismo nella città. Nonostante le defezioni, Idea Vicenza non si ferma. Il 19 ottobre 2024 si è tenuta un’assemblea per il rinnovo delle cariche associative, un evento che segna un ulteriore passo nel percorso iniziato oltre dieci anni fa. Zanon ha sottolineato l’importanza di continuare su questa strada, rinnovando senza rinnegare il passato. L’obiettivo di Idea Vicenza rimane quello di lavorare per rendere la città più bella e a misura dei suoi abitanti, nonostante le sfide interne e le dinamiche politiche in continua evoluzione.
L’ex sindaco chiede l’immediato sgombero del Bocciodromo e sollecita a dotare la polizia locale di taser
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Ex sindaco Francesco Rucco
Viabilità. L’assessore ai lavori pubblici durante il sopralluogo
Spiller: “Monitoraggio continuo e progetto per rampe più sicure”
Disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti con massa superiore a 3,5 tonnellate
«Il ponte di strada dell’Ospedaletto viene costantemente monitorato. Rassicuriamo la cittadinanza sul fatto che il cavalcaferrovia non ha problemi. L’unica criticità esistente è legata al cedimento del terreno lungo una delle due rampe di accesso causato dal maltempo dello scorso febbraio. Le misure precauzionali adottate, ovvero la disposizione immediata del senso unico alternato e l’ordinanza firmata oggi per ridurre il divieto di transito ai mezzi pesanti da 7,5 a 3,5 tonnellate, sono sufficienti per garantire la sicurezza dell’attraversamento».
Sono queste le parole dell’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller pronunciate durante un sopralluogo con i tecnici dell’ufficio infrastrutture al cavalcaferrovia di strada dell’Ospedaletto, che segue a quello svolto nei giorni scorsi con il geologo incaricato, durante il quale non sono state rilevate nuove criticità ma solo un lieve movimento. È quindi costante il monitoraggio da parte del Comune del dissesto che interessa unicamente il terrapieno della rampa che si incontra provenendo da Bertesina, così come il lavoro per dare al via al più presto ad un intervento risolutivo.
«Entro fine mese avremo il progetto esecutivo per rimettere in sesto l’intera rampa–spiega l’assessore Cristiano Spiller -. L’intervento, commissionato ad una ditta esterna, porterà alla realizzazione di una struttura, con reti e tiranti, a rinforzo del terrapieno delle rampe, che presentano ad oggi una pendenza eccessiva comportando una maggiore possibilità di cedimenti, come quello avvenuto a fine febbraio. L’intenzione è di non intervenire semplicemente con dei rattoppi di asfalto, come fatto in passa-
to, ma di realizzare una messa in sicurezza delle rampe duratura. Per farlo è necessario un progetto importante e il successivo appalto pubblico: sono richiesti dei tempi tecnici imprescindibili così come risorse notevoli, intorno ai 250 mila euro, già stanziate dall’amministrazione. Fatti questi passaggi, contiamo di partire con i lavori nella primavera dell’anno prossimo». È stata inoltre predisposta una nuova azione precauzionale volta a limitare ulteriormente i carichi in transito lungo strada dell’Ospedaletto.
È stata firmata oggi infatti l’ordinanza, che entrerà in vigore nei prossimi giorni con il posizionamento della segnaletica, che dispone il divieto di transito ai veicoli aventi massa superiore a 3,5 tonnellate, ri-
ducendolo rispetto a quello attuale che riguarda i mezzi con più di 7,5 tonnellate. Permane il senso unico regolato da semaforo in corrispondenza del cedimento e resta consentito il transito dello scuolabus.
La centrale delle idee: un futuro partecipato per l’ex centrale del latte di Vicenza
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L’ex Centrale del Latte a San Bortolo di Vicenza, con il progetto “La Centrale delle Idee”, sarà trasformata in un centro di aggregazione culturale e inclusivo, con un focus particolare sui giovani. Il progetto ha preso il via lo scorso 12 ottobre. Il progetto “La Centrale delle Idee” è curato dal Focus Giovani Vicenza, un’iniziativa che vede la collaborazione di 14 enti del terzo settore, il Comune di Vicenza e l’AULSS 8 Berica, con il supporto della Fondazione Cariverona. L’obiettivo è chiaro: creare uno spazio che favorisca l’aggregazione, la cultura e l’inclusione, con un’attenzione particolare ai giovani e alla prospettiva intergenerazionale. Come ha dichiarato l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai, il progetto si articola in una fase di raccolta e analisi delle proposte da parte degli stakeholder della città. Il percorso partecipativo è iniziato il 12 ottobre con un evento pubblico negli spazi dell’ex Centrale del Latte, dalle 10:00 alle 13:00. Questa tavola rotonda è stata un’occasione per presentare le tappe del progetto e ascoltare esperienze simili già realizzate in altri contesti. Tra i partecipanti, oltre all’assessore Nicolai, ci saranno Roberta Radich e Lara Scantamburlo, portavoce del progetto, e Ilaria Andreasi, community manager della cooperativa Energie Sociali. Dopo l’evento inaugurale, il processo partecipativo è proseguito con cinque focus group, ciascuno mirato a raccogliere bisogni, proposte e idee da diverse fasce della popolazione e organizzazioni. Questi incontri, condotti dai professionisti di Fondazione Capta Onlus, si sono tenuti sempre all’ex Centrale del Latte e sono stati suddivisi per target specifici: studenti delle scuole superiori, giovani adulti, associazioni e organizzazioni del quartiere, famiglie del territorio e organizzazioni cittadine. Ogni gruppo era composto da 10-15 partecipanti, tra potenziali fruitori dello spazio e rappresentanti di realtà che potrebbero proporre attività specifiche.
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Servizi. Coinvolti almeno cinquemila vicentini, riceveranno una comunicazione
Viacqua, entro un anno completata la ricognizione sugli scarichi fognari
V
iacqua è impegnata in una capillare ricognizione della rete fognaria nel proprio bacino di competenza, composto da 67 Comuni in cui vivono 544mila vicentini serviti da 2.700 km di rete fognaria. Il gestore infatti sta procedendo nell’attività di invio delle comunicazioni alle utenze interessate negli ultimi anni da nuovi tratti di rete per le acque nere o coinvolte da interventi di separazione delle reti.
Nello specifico gli interventi per cui è in corso la ricognizione degli avvenuti allacci e il supporto alle utenze non ancora collegate sono quelli eseguiti tra Viale Ferrarin e Viale del Brotton, Via dell’Opificio, i due stralci di dismissione degli scarichi fognari a Cà Balbi e ancora l’area tra Strada Monte Grande e Via Faggin a Debba, la zona tra Via della Rotonda e il quartiere di Campedello, Strada Lobia e Contrà Porta Lupia.
Nel Comune di Vicenza si stimano circa 5.000 abitanti coin-
volti dagli interventi realizzati negli ultimi anni. Oltre all’invio delle comunicazioni con le istruzioni per allacciarsi correttamente e gli eventuali interventi necessario, Viacqua e Comune hanno messo in campo un programma di incontri mirati nelle diverse zone coinvolte dai cantieri.
«Dall’inizio del mandato abbiamo incontrato centinaia di persone in assemblee sempre molto frequentate – sottolinea l’assessore all’ambiente del Comune di Vicenza Sara Baldinato -. È fondamentale che cittadini, istituzioni pubbliche e gestore del servizio idrico facciano squadra per migliorare le condizioni ambientali in cui tutti noi viviamo. ll Comune con Viacqua è a fianco dei cittadini per spiegare in che modo possono dare il proprio contributo con un corretto allacciamento alle nuove reti fognarie, risparmiando così sui futuri costi di manutenzione delle attuali vasche settiche,
migliorando la qualità dei corsi d’acqua che attraversano Vicenza e garantendo attraverso la separazione delle reti anche maggior protezione dagli allagamenti nelle zone in cui vivono, causati dalla sempre maggior quantità di pioggia che cade in tempi molto ristretti».
«La procedura che stiamo adottando costituisce ormai uno standard dell’operato dell’azienda – spiega il Presidente di Viacqua, Federico Ginato – e, grazie al personale appositamente dedicato a questa attività, intendiamo anche smaltire qualche pre-
gresso relativo ad interventi già completati. Il lavoro congiunto con il Comune di Vicenza, che stiamo replicando anche con tutti gli altri 66 Comuni soci, ci ha permesso di intensificare una serie di verifiche, accompagnando i cittadini fino all’allaccio alle nuove reti fognarie».
Una rete fognaria correttamente gestita e manutentata ha un duplice beneficio per il territorio: da un lato consente una maggiore efficacia nei processi depurativi che restituiscono l’acqua all’ambiente, dall’altro riducono i rischi di sversamenti nei corsi d’acqua superficiali. E se fondamentale risulta l’impegno del gestore idrico che realizza investimenti strategici per l’estensione delle reti fognarie o la loro separazione, anche il cittadino riveste un ruolo cardine. Il mancato o scorretto allaccio alla rete, infatti, rende vano l’effetto degli interventi svolti sulle infrastrutture.
L’estensione della fognatura
ad aree non servite, permette di superare la gestione dei reflui domestici mediante fosse settiche che, se non mantenute correttamente, possono dare seguito a sversamenti e contaminazioni nei corsi d’acqua. Allo stesso modo, la posa di reti separate, si rivela strategica in particolare alla luce delle sempre più frequenti piogge torrenziali. Quest’ultimo tipo di interventi prevede l’uso di una doppia rete: quella esistente viene utilizzata per lo smaltimento delle acque bianche meteoriche, mentre la seconda e solitamente di nuova posa, viene dedicata al collettamento delle acque nere. Così facendo i depuratori possono ricevere reflui in concentrazione costante per un più efficace trattamento. La rete dedicata al deflusso dell’acqua piovana, invece, può alimentare senza problemi fossi, canali e corsi d’acqua evitando di saturare le condotte fognarie. Si riduce così anche il rischio di allagamenti.
Trenta alloggi Erp in consegna in questi giorni a Vicenza. Tutti i numeri del nuovo bando
E’ stato consegnato nelle scorse settimane in via Gramsci, in zona Tormeno nel quartiere di Santa Croce Bigolina, il primo appartamento di un blocco di 30 che sono in via di assegnazione in questi giorni, ed afferenti all’ultimo bando Erp (edilizia residenziale pubblica).
A dare il benvenuto ai nuovi inquilini c’erano stamattina l’assessore comunale alle politiche abitative Matteo Tosetto e l’amministratore unico di Amcps Angelo Guzzo, che nell’occasione hanno fornito anche i dati sullo stato di avanzamento delle assegnazioni di immobili ai vincitori della graduatoria.
«Tra ottobre e novembre – spiega l’as-
sessore Tosetto – consegneremo in tutto 30 appartamenti di varie dimensioni, da una a tre camere, ad altrettante famiglie che sono risultate idonee rispetto al bando 2023, la cui graduatoria è entrata in vigore nell’agosto 2024. Le domande presentate sono state complessivamente 1.156 (a fronte delle 889 del bando 2021), di cui 1075 dichiarate ammissibili, 33 non ammesse per mancanza di requisiti e 48 eliminate dal sistema informativo perché non caricate dai richiedenti. Da agosto già 11 nuclei sono diventati assegnatari, altri sono in fase di verifica dei requisiti. Entro novembre, consegneremo ulteriori 30 appartamenti nelle zone di via Gramsci,
via Medici, via Einaudi, via Bertolo, via Divisione Julia, via Monsignor Onisto, viale Fusinato, viale Fiume, contra’ Porta Santa Croce, via Riviera Berica e via Randaccio». Amcps gestisce, per conto dell’amministrazione, 1.560 alloggi ai quali si aggiungono quelli destinati al disagio abitativo che sono invece di pertinenza diretta del Comune (a Vicenza ci sono anche 1.154 immobili di titolarità dell’Ater). Nell’ultimo bando sono state effettuate 118 nuove assegnazioni sommando quelle del Comune/Amcps e di Ater. Gli appartamenti sono assegnati a nuclei familiari che hanno partecipato al bando comunale Erp (pubblicato ogni due anni) prevedendo
un contratto di affitto di 5 anni, rinnovabili, a canone agevolato.
«Il patrimonio immobiliare che gestiamo direttamente – spiega Guzzo - consente di accogliere 1.200 nuclei familiari, cioè circa 3.000 persone, molte delle quali anziane. Amcps oltre a farsi carico della manutenzione ordinaria dei singoli appartamenti concessi in locazione agevolata si sta impegnando in interventi di manutenzione straordinaria. In particolare, quelli realizzati con gli incentivi del Superbonus hanno riguardato di recente 98 alloggi ora dotati di cappotto, nuovi serramenti, nuove caldaie, per un investimento complessivo di 4.250.000 euro».
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La novità. Messa a disposizione in comodato gratuito un’automobile per medici e infermieri
CarABAM porta assistenza pediatrica a casa dei piccoli pazienti fragili
L
’Associazione ABAM fornisce, in comodato d’uso gratuito, un’autovettura che sarà utilizzata da medici e infermieri della Pediatria dell’Ospedale San Bortolo. Questo veicolo sarà utilizzato per portare assistenza domiciliare ai bambini non trasportabili, affetti da malattie croniche o che necessitano di terapie prolungate. I piccoli pazienti potranno ricevere le cure a casa vivendo la loro malattia in un ambiente più intimo e familiare.
L’Associazione ABAM mette a disposizione della Pediatria dell’Ospedale San Bortolo, a titolo gratuito, un automezzo Seat Arona noleggiato per il periodo di 36 mesi; l’auto, personalizzata con il logo del progetto, permetterà di curare il bambino a casa mantenendo la qualità di assistenza offerta in ospedale e di aiutare le famiglie riducendone gli spostamenti. Ai bambini curati a domicilio vengono for-
nite terapie mediche tra cui anche chemioterapie e cure palliative specifiche, terapia antibiotica protratta, nonché interventi diagnostici (prelievi ematici, ECG, ecografie).
A ringraziare la onlus vicentina, a nome di tutta l’ULSS 8 Berica, è il Direttore Generale dott.ssa Patrizia Simionato: «Ancora una volta ABAM è protagonista di un gesto di supporto concreto all’attività dei reparti dedicati alla cura dei bambini, in particolare quelli affetti da malformazioni congenite. Questa donazione va a potenziare l’assistenza domiciliare con molteplici benefici; dal minor impatto emotivo della malattia, ad una migliore gestione del tempo e delle economie della famiglia fino alla riduzione dell’accesso agli ospedali evitando i ricoveri. Ringrazio dunque Abam e tutti i donatori che con la loro generosità hanno contribuito a raggiungere questo risultato».
La volontà di fornire assistenza diretta tra le mura domestiche e poter garantire il diritto dei bambini di essere curati in un luogo sereno è l’obiettivo di CarABAM, ribadito da Paolo Bassan, presidente dall’Associazione ABAM Onlus: «L’attivazione del progetto è un traguardo raggiunto con dedizione e grande lavoro di squadra, come sempre al fianco dell’Azienda Ulss 8
Berica, supportati da chi ha creduto e investito in questa sfida. Il servizio di assistenza domiciliare diventa realtà, aprendo nuove possibilità per i bambini che necessitano di cure a casa e le loro famiglie. Siamo certi che CarABAM porterà sollievo e serenità a chi ne ha più bisogno, con tanta professionalità e umanità. La nostra Associazione è sempre più attenta a questi
progetti che hanno un impatto sulla qualità di vita dei bambini bisognosi di cure e delle loro famiglie, già provati dalla malattia e da tutte le conseguenze da gestire. Ringrazio di cuore tutti i nostri sostenitori per aver condiviso con ABAM questo progetto, per un investimento di circa 15.000 euro, ed averci permesso di essere qui oggi a consegnare quest’auto!».
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Pertanto la modalità di alternare giorni di scuola con quelli di formazione e lavoro da svolgere in azienda, diventa molto appetibile per questi ragazzi che hanno la possibilità di raggiungere il diploma mentre capitalizzano due anni di esperienza lavorativa e contributiva.
Questa sperimentazione è stata resa possibile dal Sistema LegnoArredo di Confartigianato Imprese Vicenza che ha investito negli studenti dello “Scotton” mettendo a loro disposizione una decina di aziende del settore che li assumeranno per 2 anni in apprendistato
Aggiunge Venzo: “Per lo studente l’apprendistato di 1° livello rappresenta sicuramente una modalità alternativa di apprendimento che gli offre l’opportunità di applicare sul campo le conoscenze acquisite a scuola e di maturare un’esperienza professionale utile anche al proprio futuro orientamento professionale”. “Attivare questa modalità alternativa permette anche di allineare i profili in uscita dei percorsi scolastici con i fabbisogni delle nostre imprese oltre a rappresentare un possibile strumento di contrasto della dispersione scolastica”, conclude il presidente.
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L’incontro. Primo appuntamento di un percorso che vuole portare a linee condivise
Assessori all’istruzione di Vicenza, Padova e Verona a confronto
Confronto a tutto campo sui servizi all’istruzione ed educativi a Palazzo Trissino tra gli assessori all’istruzione del Comune di Vicenza, Giovanni Selmo, di Padova, Cristina Piva, e di Verona, Elisa La Paglia.
Si è trattato di un primo incontro, che ha visto anche la partecipazione del sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e delle relative strutture tecniche, di un percorso che vuole portare a delle linee condivise a partire da alcune sfide comuni.
«Abbiamo iniziato con una fotografia dei servizi all’istruzione ed educativi dei tre Comuni capoluogo – spiega l’assessore all’istruzione Giovanni Selmo -, per concentrarci poi su alcuni temi di particolare rilevanza. Tra questi, la denatalità e la diminuzione degli iscritti delle scuole primarie, una situazione che accomuna tutti e che richiederà presto delle soluzioni. Abbiamo condiviso la necessità di partire da una mappatura dei singoli quartieri, per analizzarne lo sviluppo demografico e residenziale, per vagliare poi le offerte pedagogiche delle
scuole e capire quali saranno le scelte da fare in futuro, mettendo sempre al primo posto il benessere dei bambini e delle famiglie».
Gli assessori si sono confrontati inoltre sulla possibilità di definire delle linee comuni in merito ai regolamenti che interessano i servizi 0-6 anni. I temi di interesse vanno dalle modalità di iscrizione, all’organizzazione didattica e pedagogica fino alla gestione del personale e del calendario scolastico. Sulla scia di Verona, che ha iniziato un percorso di
adeguamento alla normativa nazionale e di modernizzazione dei regolamenti, anche Vicenza e Padova intendono intraprendere questa strada. All’ordine del giorno di questo primo incontro ci sono stati anche temi come l’edilizia scolastica, con la complessa gestione dei finanziamenti
Pnrr e degli ulteriori interventi necessari a fronte di risorse limitate; il servizio mensa, rispetto al quale i tre Comuni capoluogo hanno condiviso le difficoltà legate ai rincari delle materie prime e la volontà di garantire uno standard qualitativo sempre più elevato; il doposcuola e la possibilità di ampliare l’orario di apertura delle strutture dopo la conclusione delle lezione a fronte di un’analisi delle effettive necessità e di uno studio dei possibili modelli da adottare.
«È stato un confronto molto utile che proseguirà nel corso del Convegno nazionale del Gruppo nazionale nidi e infanzia, che si terrà per la prima volta a Vicenza dal 25 al 27 ottobre, e poi con un ulteriore incontro entro la fine dell’anno», conclude l’assessore Giovanni Selmo.
70 educatori e insegnanti a lezione su prevenzione degli incidenti e segnali di abuso
Dalla prevenzione degli incidenti a casa e a scuola ai segnali di abuso e maltrattamento fino alle procedure per segnalazioni e certificazioni. Sono i temi che verranno affrontati da una settantina di insegnanti ed educatrici nel corso di tre incontri di formazione realizzati nell’ambito del progetto “La Città di Vicenza per un’infanzia più sicura”. Il progetto, rivolto al personale delle 17 scuole dell’infanzia e dei 12 asili nidi comunali, in concessione e in convenzione, è partito ad aprile grazie alla collaborazione tra l’Aulss 8 Berica e il Comune di Vicenza, con l’impegno del presidente del consiglio comunale delegato ai temi attinenti alla salute e al benessere Massimi-
liano Zaramella e dell’assessore all’istruzione Giovanni Selmo.
«Grazie alla collaborazione con l’Aulss 8 Berica, offriamo ai nostri educatori e insegnanti delle preziose occasioni di formazione su temi fondamentali per la sicurezza e la crescita dei bambini. Competenze che si aggiungono a quelle già possedute dal personale degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, con l’ulteriore opportunità di confrontarsi con professionisti di alto livello e di acquisire quindi una conoscenza ancora più approfondita sulle tematiche oggetto dei corsi», sottolineano il presidente del consiglio comunale Massimiliano Zaramella e l’assessore all’istruzio-
ne Giovanni Selmo.
Gli incontri svolti finora hanno portato alla formazione di oltre 200 persone sulle manovre di disostruzione delle vie aeree, sulla rianimazione cardiopolmonare e sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (Dae).
Il percorso di formazione prosegue quindi nei prossimi giorni con tre incontri formativi, nell’ambito dell’attivazione del Sistema Integrato di educazione e istruzione, durante i quali i pediatri di libera scelta dell’Aulss 8 Berica affronteranno alcune tematiche emergenti e fondamentali per chi opera nei servizi all’infanzia, per definire procedure e aspetti organizzativi in ambito educativo e scolastico.
Si sono incontrati a Palazzo Trissino per affrontare temi comuni: calo delle nascite, edilizia scolastica e regolamenti dei servizi da 0 a 6 anni.
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La mostra. Fino
al
9 febbraio “La caduta degli angeli ribelli”
Francesco Bertos: sculture settecentesche a Vicenza
N el cuore di Vicenza, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo celebrano il loro venticinquesimo anniversario con una mostra che promette di incantare gli appassionati d’arte e non solo. Dall’11 ottobre al 9 febbraio 2025, la sede vicentina ospita “La caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos”, un’esposizione curata da Monica De Vincenti e Fernando Mazzocca, che segna la prima retrospettiva dedicata a uno degli scultori più affascinanti e innovativi del Settecento veneziano.
Francesco Bertos, artista di spicco nella Serenissima del XVIII secolo, è noto per le sue sculture allegoriche in bronzo e marmo, caratterizzate da un virtuosismo tecnico che sfida i limiti della materia. Le sue opere, spesso intricate e dinamiche, sembrano sfidare la gravità con figure che si intrecciano in contorsioni acrobatiche, creando composizioni che hanno affascinato i collezionisti più esigenti del suo tempo. Non sorprende che le sue creazioni siano state oggetto di meraviglia e persino di indagine da parte dell’Inquisizione, come riportato nell’inventario della galleria del maresciallo Co: di Schulenburg nel 1741.
Al centro della mostra si trova “La caduta degli angeli ribelli”, una scultura in marmo di Carrara recentemente attribuita a Bertos e parte della collezione di Intesa Sanpaolo. Questa opera monumentale, composta da circa sessanta figure, rappresenta la battaglia celeste tra l’arcangelo Michele e Satana, un tema tratto dall’Apocalisse di Giovanni. Originariamente destinata a decorare il palazzo padovano dei nobili Trento, la scultura ha attraversato i secoli, ammirata da personalità come Antonio Canova e Hermann Melville, che le dedicò una conferenza nel 1858.
La mostra non si limita a esporre le opere di Bertos, ma offre un’esperienza im-
mersiva e accessibile a tutti. Grazie al lighting designer Pietro Palladino, l’illuminazione esalta i dettagli della scultura, mentre riproduzioni tattili e un video immersivo permettono anche alle persone con disabilità visiva di apprezzare l’opera. Un’intervista alla storica dell’arte Monica De Vincenti e una trasposizione in 3D completano il percorso, offrendo una narrazione completa e coinvolgente.
L’esposizione si arricchi-
Cabina di regia al lavoro per l’”Anno Giubilare Mariano e della Rinascita”
sce di un dialogo tra le opere di Bertos e quelle di altri artisti del suo tempo, come Giovanni Bonazza, Giovanni Battista Foggini e Giambologna, le cui influenze sono evidenti nelle sculture di Bertos. Inoltre, una selezione di dipinti di artisti come Giovanni Antonio Fumiani e Giambattista Tiepolo ricrea l’universo figurativo in cui Bertos operava, offrendo un quadro completo del contesto artistico e culturale del Settecento.
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Con le prime riunione della Cabina di regia, entra nel vivo il percorso di coordinamento e organizzazione delle azioni da intraprendere in vista dell’”Anno Giubilare Mariano e della Rinascita” che si celebra nel 2026. La Cabina, composta da rappresentanti di Comune di Vicenza, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Diocesi di Vicenza e Convento della Basilica di Monte Berico, è stata istituita come da indicazioni dell’Accordo quadro sottoscritto a giugno scorso e ha l’obiettivo di coordinare le azioni da intraprendere per celebrare i 600 anni dalla prima apparizione della Madonna a Monte Berico, stabilendone le priorità e le tempistiche. Tra i temi all’ordine del giorno, l’individuazione del coordinamento della Cabina di regia che è stato affidato, su proposta delle Regione, al Comune di Vicenza e che sarà portato avanti dall’assessore ai Grandi eventi Leone Zilio. Una proposta condivisa da tutta la Cabina di regia, vista la competenza territoriale rispetto all’evento. Si è discusso inoltre in merito a composizione dei comitati con funzione istituzionale, scientifica ed esecutiva. I comitati saranno infatti gli organismi a supporto della Cabina di regia e saranno ufficializzati con un apposito decreto del sindaco di Vicenza. Durante le riunione sono state affrontate anche le prime azioni da intraprendere – dall’attività di raccolta fondi alla comunicazione delle iniziative – per promuovere l’attrattività del Santuario di Monte Berico e favorire il turismo sia religioso che culturale, creando una sinergia con il territorio. L’inizio ufficiale dell’anno giubilare avverrà il 7 marzo 2026, giorno che ricorda la prima apparizione della Vergine Maria avvenuta a Monte Berico nel 1426. Tra i primi eventi della speciale ricorrenza ci sarà la partenza della “Peregrinatio Mariae”, ovvero un viaggio nei 5 continenti della riproduzione della Madonna di Monte Berico promosso dall’associazione Vicentini nel mondo.
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La voce del DS. Le parole di Roberto Rampazzo sulla nuova stagione
Rangers Rugby: il sogno dell’Elite continua, l’obiettivo è la salvezza
Il Rangers Rugby Vicenza sta affrontando la sua seconda stagione in Serie A Elite, il massimo livello del rugby italiano. Investimenti e passione hanno permesso il raggiungimento di questo prestigioso traguardo. Le menti del capolavoro biancorosso sono quelle del main sponsor Luigi Battistolli e del presidente Augusto Fantelli, che da un ventennio hanno investito in un progetto che ha portato il rugby vicentino nell’élite nazionale.
Lo scorso anno, la prima esperienza tra i big è stata a dir poco complicata, con la squadra che non ha ottenuto alcuna vittoria. Tuttavia, grazie al congelamento delle retrocessioni, dovuto al ritiro di un team dal girone, il club ha mantenuto la categoria. Il nuovo anno zero biancorosso riparte con nuovi propositi e con una squadra profondamente rinnovata. Il direttore sportivo Roberto Rampazzo, ex giocatore di rugby con un glorioso passato nel Petrarca e in Nazionale, ha raccontato il lavoro fatto durante il mercato e delineato le aspettative per l’annata 2024/2025. “Il
nostro obiettivo è la salvezza,” spiega Rampazzo, “nel girone siamo in dieci, noi dobbiamo arrivare almeno noni, ottavi o settimi. L’anno scorso abbiamo perso tutte le partite, ma abbiamo fatto anche cose positive. È stato il nostro primo anno e c’era tanto divario con le altre squadre. Quest’anno saremo più pronti. Abbiamo le chance per giocarci le nostre possibilità.”
La rosa biancorossa ha affrontato una rivoluzione quasi totale: “Abbiamo acquistato 18 giocatori, con un mix di giovani ed esperti e stiamo continuando a lavorare per completare la squadra con altri due tasselli. Gli investimenti sono stati importanti e puntiamo a rimanere in questa categoria”. Creare un gruppo affiatato con tanti nuovi arrivi sarà una sfida
ardua, ma Rampazzo si dice fiducioso: “Le amichevoli con Petrarca e Verona sono stati due buoni test e abbiamo già ottenuto una vittoria significativa contro Prato in Coppa Italia, ottenendo l’obiettivo della qualificazione ai gironi”. Un altro motivo di entusiasmo in città è la crescente partecipazione dei tifosi: “Quest’anno festeggiamo il cinquantesimo anniversario del Vicenza Rugby, un traguardo storico che ci dà motivazioni e stimoli ulteriori. Abbiamo presentato la squadra in Piazza Dei Signori e c’è stata una buona risposta della gente. Il pubblico sta crescendo mese dopo mese e le gare contro le big del campionato contribuiranno ad aumentare l’affluenza allo stadio. Saranno, però, le vittorie a fare la differenza per avvicinare sempre più persone. Questo dipenderà da noi, ma la direzione è quella giusta”. Il Rangers Rugby Vicenza si appresta a vivere una stagione cruciale, con la speranza che i 50 anni del club possano coincidere con una storica permanenza in Serie A Elite.
Stefano Parpajola
Il derby ha fatto male, ma l’obiettivo resta la Serie B
Il Vicenza è stato protagonista di un buon avvio di stagione. Dopo una partenza zoppicante, con qualche pareggio di troppo, i ragazzi di mister Vecchi hanno ingranato la marcia e iniziato a macinare punti. Il sentitissimo derby contro i cugini del Padova poteva vestire i panni di sliding door. La sconfitta di misura rimediata all’Euganeo ha, invece, interrotto la cavalcata biancorossa e frenato gli entusiasmi della piazza. La stagione è, però, lunga e si tratta solamente di un esame andato male: tutto è aperto e la sensazione è che le due rivali venete potranno regalare un serratissimo testa a testa per l’intera annata, in un caloroso derby-promozione. Nonostante
la sconfitta di Padova, il Vicenza ha immediatamente voltato pagina. La fiducia e la continuità sono le parole d’ordine per rimanere agganciati alle prime posizioni e proseguire la corsa verso l’obiettivo stagionale: la promozione in Serie B. Mister Vecchi invita alla calma e rimanda il bilancio alla fine del girone d’andata, momento in cui si tireranno le fila e si potrà capire che ruolo potrà ricoprire in questa annata la squadra del Menti. La nota
più confortante dell’inizio di campionato biancorosso è rappresentata dal calore del pubblico. Di dubbi ce n’erano pochi, ma i tifosi vicentini si sono confermati una freccia in più nel già fornitissimo arco del Lane. La gente di Vicenza, encomiabile per il proprio supporto all’Euganeo, nelle partite al Menti garantisce una media di 8mila spettatori. La squadra di Vecchi anche quest’anno giocherà con il cosiddetto dodicesimo uomo.(s.p)
Dopo un anno difficile, il club vicentino punta a rimanere nella massima serie con 18 nuovi acquisti e grande entusiasmo per i 50 anni della società
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#Regione
L’intervista. L’assessore
regionale al bilancio Francesco Calzavara
“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”
D ai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale.
Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?
Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 1 5 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere ef-
ficaci ed efficienti.
Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?
Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applicare l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le
maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa. Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di assoluta eccellenza.
Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?
E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.
Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?
Sono riuscito per quattro
anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della
space economy. Come vede il dopo Zaia? Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si possa arrivare ad una ri-
Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”
Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?
Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato
un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le banche fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.
Le fa paura la crisi della Germania? Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.
Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?
Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese.
Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?
Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista.
Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco formato da lista Lega, Lista Zaia con capolista Zaia e una lista con i nostri migliori amministratori, anche non necessariamente della Lega, a trazione autonomista. C’è già un sondaggio che gira, che ci dice in maniera incontrovertibile che questa ipotesi vincerebbe contro qualsiasi altra compagine. (r.s.)
Sanità. Il punto con l’assessore regionale Manuela Lanzarin, anticipate le vaccinazioni
“Il Veneto investe sulle nuove strutture ma anche sui servizi e il personale”
E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.
“Perché stanno già circolando molti virus respiratoririsponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per in-
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centivare alla vaccinazione le persone più fragili”. Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da parte della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?
E’ un momento particolar-
mente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura
vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.
La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?
Stiamo già vedendo i risultati con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime
prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale. Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?
Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)
Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti
Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, con
il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.
“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema dei tagli alla spesa corren-
te, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona amministrazione e un
modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.
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Salone internazionale. A Padova Green Logistics Expo, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione
Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto
L
a terza edizione del Green Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna.
L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato
in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automatica-
mente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.
“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati ren-
dono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)
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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica
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Segreteria organizzativa
L’approfondimento. Da questo mese inauguriamo la nuova rubrica con l’avvocato Luigi Migliorini
Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene
Si sente parlare di Codice
Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.
Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.
1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il
reato è aggravato se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.
2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.
3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia
4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.
Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene
già previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni.
Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano.
Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’efficentamento energetico
Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio. Ecco i principali incentivi disponibili:
1. Ecobonus (50% e 65%)
L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica.
Aliquote di detrazione:
- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.
- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.
Condizioni:
- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.
- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.
- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni. Interventi agevolabili:
- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.
- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.
- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici. Chi può beneficiare:
- Privati cittadini, condomini, e società.
- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso. Modalità:
- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.
- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
2. Conto Termico
Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto.
Aliquote:
Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente.
Interventi agevolabili:
- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.
- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).
- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile.
Durata del rimborso:
- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.
- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.
Chi può accedere:
- Privati cittadini.
- Pubbliche Amministrazioni.
- Imprese.
Come funziona:
- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.
- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.
3. Incentivi specifici per il Veneto
Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.
Fondo Energia Veneto:
- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore.
Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:
- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus.
Modalità di accesso e combinazione degli incentivi
- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.
- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.
Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:
- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.
- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.
Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili
Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile
Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.
Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tu-
tela del territorio.
Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂.
La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.
Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.
L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.
Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.
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Illuminazione domestica green e sostenibile, le soluzioni e i vantaggi per un abitare ecologico
L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.
Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?
Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi.
Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costantemente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.
I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.
La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi.
Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lam-
padine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.
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Camera Comfort, b&b
Evento ChakraYoga (Martedì sera 19:30 - 22:30)
Ingresso piscine termali, Spa e area termale
Kit Spa: accappatoio e telo spugna
Lifestyle Terme per Due
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Arrivo 11 o 12 novembre o 09 o 10 dicembre
Camera Elegance
Trattamento benessere a scelta tra “trattamento
viso Feeling Time” o “massaggio Shiatsu”
Ingresso piscine termali, Spa e area termale
da € 110 a persona
Fango senza soggiorno
12 Applicazioni fango termale
12 Docce termali
12 Bagni termali con ozono
10 Ingressi giornalieri alla Spa (lun-ven)
da € 70 a persona (Ticket escluso)
Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali
Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.
Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.
Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate.
La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di
Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi
vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali. La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.
Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita
per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale.
Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https:// prenotavaccino.regione.veneto.it/.
Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.
Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.
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Ulss 3 Serenissima. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
La Radiologia si rinnova con numeri in aumento Team di primari e dirigenti di prim’ordine
Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 Serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.
Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology
Information System; Picture Archiving and Communication System) unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità
Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistiche - ricorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale
aperto su più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)
Sanità veneta: approvato il disegno di legge per l’aumento dei fondi contrattuali
Un passo fondamentale verso la valorizzazione del capitale umano nel Servizio sanitario regionale, con risorse destinate a migliorare le condizioni lavorative e retributive del personale La Quinta Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge n. 292, proposto dalla Giunta regionale, per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un “traguardo significativo” per la sanità veneta. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo per valorizzare il capitale umano che opera quotidianamente nelle nostre strutture sanitarie, in linea con quanto previsto dal Patto per la Salute 2019-2021, ancora non attuato a livello nazionale,” ha affermato Lanzarin. Il disegno di legge prevede il riconoscimento economico ai professionisti del settore sanitario, con particolare attenzione ai profili
dirigenziali e socio-sanitari. Saranno considerati i servizi offerti in zone disagiate e le carenze di organico degli ultimi tre anni. Il provvedimento mira a riequilibrare le risorse disponibili tra le diverse aziende sanitarie del Veneto, affrontando le significative differenze nei fondi pro capite per il trattamento accessorio. Per il triennio 2024-2026, il disegno di legge autorizza un incremento dei “Fondi premialità e condizioni di lavoro” e dei “Fondi per la retribuzione di risultato”, fino a un massimo del 2% del monte salari regionale, con un budget annuale di oltre 51 milioni di euro. “È motivo d’orgoglio l’apprezzamento ricevuto dalle organizzazioni sindacali e dai vari stakeholder, che hanno condiviso l’impostazione del provvedimento,” ha aggiunto l’assessore. Ora il disegno di legge continuerà il suo iter in Consiglio regionale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario veneto.
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