Che il mercato dell’auto non se la passi bene ormai è un ritornello che sentiamo ripetere da parecchio tempo, tuttavia gli ultimi dati sulle immatricolazioni lasciano ancora meno spazio all’ottimismo. Anche nel nostro Veneto il calo delle vendite si fa sentire, pur tenendosi lontano dalla media nazionale. Ad agosto il numero delle immatricolazioni nella nostra regione è calato del 7% contro il 13,4% su base nazionale, mentre il mercato dell’usato si mantiene in territorio nettamente positivo e conferma una certa vivacità. A pesare sull’acquisto dei veicoli nuovi è il prezzo, ritenuto dalla maggior parte degli automobilisti troppo elevato. Meglio allora orientarsi su un’auto di seconda mano per ridurre l’impegno economico in fase di acquisto o evitare lunghi periodi di indebitamento. Ma anche le quotazioni dell’usato restano elevate, specie se riferite ad auto recenti, con due – tre anni di vita. C’è chi osserva come sia proprio la maggiore richiesta di veicoli usati a spingere in alto i prezzi di vendita ma anche chi mette in guardia contro il progressivo invecchiamento del parco auto circolante e invoca una diversa politica di incentivi per l’acquisto del nuovo, ma anche un cambio di passo nelle decisioni a medio lungo termine per il settore.
segue a pag. 5
LA CONVERSIONE DA BIOGAS
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LA CITTÀ
Sinistra Italiana chiede una pubblica assemblea per chiarire, il sindaco rassicura: “Non è come il caso di Ca’ Venier. E’ un progetto di ammodernamento della struttura. Si valuterà nelle sedi opportune”
Servizio a pag. 6
POLITICA, AUTUNNO CALDO AD UN ANNO DALLE REGIONALI
Dall’autonomia all’Irap con i dossier delle infrastrutture: dibattito acceso, sullo sfondo il futuro di Zaia
MAGIA A TEATRO, DIECIMILA PER TITIZE’ - A VENETIAN DREAM
Successo per il sogno acrobatico firmato da Daniele Finzi Pasca, un omaggio allo splendore di Venezia
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LAutonomia differenziata, una garanzia per tutti
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a riforma dell’autonomia differenziata è finalmente realtà e per noi cittadini del Veneto, lettori de La Piazza, rappresenta un’opportunità unica. Significa poter gestire più direttamente settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture, garantendo servizi più vicini alle esigenze del territorio. Non sarà più lo Stato a decidere tutto dall’alto, ma avremo più voce in capitolo su questioni che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana. segue a pag. 5
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Veneto
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Autonomia differenziata, una garanzia per tutti
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
I prossimi passi sono fondamentali: la Regione Veneto, come altre, dovrà negoziare con lo Stato per ottenere le competenze che meglio può gestire in autonomia. Questo vuol dire maggiori responsabilità per le istituzioni locali, ma anche la possibilità di fare meglio e più velocemente, grazie a una gestione più flessibile e mirata delle risorse. È una sfida, ma anche una grande occasione per migliorare la qualità dei servizi che utilizziamo ogni giorno, dall’assistenza sanitaria alla manutenzione delle strade.
La riforma non è una minaccia per l’unità del Paese, anzi. Garantisce che tutte le Regioni, anche quelle meno forti economicamente, continuino a ricevere le risorse necessarie. Per noi del Veneto, però, è l’occasione di far vedere quanto possiamo fare, dimostrando che un’amministrazione più vicina ai cittadini può davvero fare la differenza. Insieme, possiamo far crescere il nostro territorio, mantenendo sempre al centro i valori di solidarietà e collaborazione tra le Regioni.
Col controllo di vicinato è stata rafforzata la rete della sicurezza cittadina
Sicurezza a Cavarzere, arrivano buone notizie. Il Prefetto di Venezia Darco Pellos e il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari hanno sottoscritto infatti in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in un incontro tenutosi in Prefettura, il protocollo d’intesa “Progetto controllo di vicinato”.
Di cosa si tratta? “Il protocollo - spiega il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari - si pone l’obiettivo di rafforzare la rete di sicurezza urbana attraverso la partecipazione attiva e la collaborazione tra i cittadini, le forze di polizia e la Polizia Locale nell’attività di prevenzione di fenomeni che possano turbare la convivenza civile e determinare condizioni di insicurezza. Un modello che pone il cittadino al centro di una rete di comunicazione, fondamentale per contribuire a innalzare gli standard di sicurezza nel territorio”.
Le aree sottoposte a controllo di vicinato saranno segnalate tramite cartelli, che saranno installati dal Comune.
“Sono molto contento - sottolinea orgoglioso Munari - di aver centrato uno dei punti del nostro programma elettorale; peraltro, nel 2016, quando ero all’ opposizione, avevo presentato una mozione per la sottoscrizione del protocollo che era anche passata all’unanimità, senza però mai trovare compimento. Ora ecco un primo passo per coinvolgere i cittadini ad una sorveglianza attiva a supporto delle nostre instancabili forze dell’ordine”.
I gruppi di controllo del vicinato oltre che a Cavarzere sono attivi da tempo in tutta l’area metropolitana di Venezia dove sono arrivati per la prima volta in Riviera del Brenta, nel 2013. Sono un utile strumento di monitoraggio del territorio che, attraverso precise segnalazioni, riesce a rendere più efficace l’azione di prevenzione e repressione di reati come ad esempio furti nelle case, borseggi o truffe porta a porta.
Alessandro Abbadir
Il sindaco Munari e il prefetto Darco Pellos hanno sottoscritto il protocollo d’intesa del progetto
L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
In questo scenario tutt’altro che esaltante lascia piuttosto perplessi la guerra, per lo più ideologica, che si sta consumando intorno alle auto elettriche. Ideologica perché stiamo parlando di una tipologia di alimentazione che al momento fa dell’Italia il fanalino di coda in Europa, con quote veramente modeste, che non arrivano al 4% del totale. A tenere gli automobilisti alla larga dalle auto elettriche è non solo il prezzo, ritenuto elevato e insostenibile, ma anche una forte diffidenza sull’affidabilità e la convenienza di questi veicoli, a partire dall’autonomia e dal disagio delle ricariche. Continua a spaventare anche l’aspetto della sicurezza, nonostante i dati dicano il contrario. Ma quel che pesa è una radicata avversione ideologica contro l’elettrico, che invece per ora è l’unica soluzione per abbattere in maniera significativa le emissioni in atmosfera. I pochi possessori di auto elettriche la pensano quasi tutti diversamente e sono per lo più entusiasti della scelta. E’ una guerra inutile perché se da una parte non è certo pensabile di imporre l’elettrico in tempi brevi alla stragrande maggioranza degli automobilisti dall’altra sono potenzialmente molti di più coloro che potrebbero avvicinarsi a questo nuovo mondo. Insomma c’è spazio per tutti e nessuno ci toglie la libertà di usare le auto termiche ancora per un bel po’.
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Direzione, Amministrazione
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi
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Il caso. Il sindaco Munari risponde a Sinistra Italiana che aveva lanciato l’allarme
“Conversione dell’impianto in località Revoltante, si valuterà nelle sedi opportune”
“Non è come il caso di Ca’ Venier, ma è un progetto che riguarda una struttura già esistente la quale ha concluso il suo ciclo, e per cui si prevede un revamping, un ammodernamento che consente di passare dalla produzione di biogas al biometano”
“S e vogliono fare polemiche facciano pure, ma allo stato attuale deve ancora essere convocata la Conferenza dei Servizi e dobbiamo ancora avere i pareri di tutti gli enti coinvolti. Poi si farà una valutazione. Il nuovo progetto per l’impianto in località Revoltante verrà preso in esame come tutti gli altri progetti. Qualora ci fossero delle criticità ci opporremo, nel caso contrario valuteremo cosa fare nelle sedi opportune”.
Non lasciano adito ad interpretazioni le dichiarazioni del sindaco Pierfrancesco Munari in risposta alle forze di opposizione, in particolare a Sinistra Italiana, che nelle scorse settimane aveva lanciato l’allarme relativo al progetto di conversione dell’impianto a biogas.
“Non è un impianto a biometano – sottolinea il primo cittadino - come quello che era previsto a Ca’ Venier, per scongiurare il quale tanto ha fatto questa amministrazione incaricando avvocati, tecnici e consulenti, cosa che peraltro non aveva fatto l’amministrazione precedente quando era in carica. Abbiamo vinto su tutta la linea, tant’è che quel progetto è stato rigettato”.
“Ho visto tanta gente stracciarsi le vesti quando era in itinere il progetto di Ca’ Venier – chiosa Munari - ma nessun riconoscimento poi è stato accordato al sindaco che è riuscito a portare a casa il risultato sperato”.
Nel caso dell’impianto in località Revoltante, invece, la questione è del tutto diversa. “E’ un progetto che riguarda una struttura a biogas già esistente, che ha finito il suo ciclo. Per questo tipo di impianti – spiega il sindaco - è previsto un revamping, un progetto di ammodernamento che consente un adeguamento tecnologico per convertire l’impianto alla produzione di biometano. Un passaggio da biogas a biometano che adesso, ovviamente, la Conferenza dei Servizi valuterà sotto ogni punto di vista”. “Sono abbastanza perplesso –conclude Munari - sul fatto che le minoranze siano tanto sconvolte da questo tipo di revamping, un tipo di progetto che i loro partiti a livello nazionale sostengono. Sono impianti che vanno supportati a livello regionale, nazionale ed europeo perché osservano i criteri di sostenibilità imposti dalle nuove normative, consentono di valorizzare i prodotti di scarto, di cui si alimentano al 100 per cento. Non stiamo parlando di rifiuti ma di scarti alimentari e deiezioni di animali. L’impianto in questione si trova in aperta campagna, un sito che potrebbe essere adeguato, ovviamente con tutte le cautele e le opere compensative che andremo a richiedere nelle sedi opportune. Comunque, ripeto, aspettiamo prima di fare qualsiasi valutazione”.
Ornella Jovane
Sinistra Italiana chiede che sia informata la cittadinanza: “Conversione dell’impianto, si faccia una pubblica assemblea”
“Di fronte alla realtà cruda ed incontrovertibile dei numeri, rinnoviamo l’invito all’amministrazione comunale di Cavarzere ad organizzare in tempi rapidi un’assemblea pubblica a San Pietro per informare compiutamente gli abitanti della frazione sulla conversione dell’impianto a biogas esistente”.
Sinistra Italiana torna all’attacco dopo che la Società agricola Martinelle srl ha presentato al Comune di Cavarzere l’istanza di conversione “dell’impianto esistente e regolarmente in esercizio – si sottolinea – in uno per la produzione di biometano liquefatto”, a seguito della quale il dirigente del Settore Governo del Territorio della Città di Cavarzere ha indetto la Conferenza dei Servizi decisoria.
Sinistra italiana sottolinea la portata del cambiamento che produrrebbe il passaggio dal biogas al biometano liquefatto.
“L’impianto – informa il partito d’opposizione - attualmente è alimentato da prodotti di origine biologica e coltivazioni agricole dedicate, 19.135
tonnellate all’anno, pari al 95 per cento del totale della biomassa, e per il restante 5 per cento, 1000 tonnellate all’anno, da sottoprodotti di origine biologica resi da attività di allevamento”. Il nuovo impianto andrà ad occupare un’area molto più vasta di quella esistente, “oltre 32mila mq, pari a 6 campi di calcio”, si precisa, e sarà alimentato in gran parte da prodotti di colture dedicate, per un totale di 33.310 tonnellate all’anno il 67,29 per cento. Per il 26,21 per cento sarà alimentato da sottoprodotti di origine animale (letame bovino, pollina ovaiole, lettiera avicola) e per il restante 6,5 per cento da sottoprodotti da attività alimentare e agroindustriale, per 3215 tonnellate all’anno.
Questi i numeri riportati dal gruppo consiliare di Sinistra italiana. “Si tratta – concludono – di un totale di ben 49.500 tonnellate all’anno di materia che si riverseranno nel nuovo impianto”.
Un cambiamento di grande portata – si osserva - che merita di essere spiegato alla cittadinanza attraverso una pubblica assemblea. (o.j.)
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Il sindaco Pierfrancesco Munari
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Differenziata.
di raccolta delle pile esauste e dei farmaci
I nuovi raccoglitori si trovano presso le farmacie e gli esercizi commerciali
L’assessore all’Ambiente Marco Grandi: “Un nuovo importante step per migliorare il servizio, per il decoro urbano, con l’obiettivo di contribuire ad incrementare le percentuali di rifiuto differenziato raccolto”
C ontinua l’opera di ammodernamento della raccolta differenziata voluta dall’assessorato all’Ambiente e rifiuti, Marco Grandi. Dopo la rimozione dei contenitori gialli per il conferimento degli abiti usati e la conseguente introduzione delle nuove modalità dallo scorso17 luglio, il prossimo 2 settembre si procederà con il nuovo sistema di raccolta delle pile esauste e dei farmaci. I vecchi contenitori, che si trovavano presso alcune isole ecologiche – quelli bassi di colore rosso e giallo – erano ormai vetusti e forse ancora in uso solo presso il comune di Cavarzere, in condizione di estremo degrado, tanto da non essere nemmeno più lavabili e perciò sono stati rimossi. Sono stati sostituiti da altri raccoglitori che dal 2 settembre si trovano presso le farmacie (per i farmaci) e alcuni esercizi commerciali del territorio (per le pile esauste).
“I cittadini – spiega l’assessore Marco Grandi - potranno conferire le pile esauste, un tipo di rifiuto particolarmente pericoloso per l’ambiente, in sicurezza
all’interno di contesti protetti, puliti, nei contenitori nuovi e quindi con maggior decoro, ma anche efficientando in maniera molto importante la raccolta. Sono in tutto 21 gli esercizi che hanno aderito tramite Confcommercio, che abbiamo
interpellato per questo tipo di iniziative”. Anche le farmacie del territorio hanno a disposizione dei raccoglitori nuovi che potranno essere usati per il conferimento dei farmaci.
“Questo aumenterà sicuramente il decoro delle isole ecologiche e l’efficientamento della raccolta dei rifiuti” insiste Grandi.
Un nuovo step, dunque, che si aggiunge al progetto più ampio di modifica della raccolta differenziata nel comune con l’obiettivo di salvaguardare il decoro urbano e delle isole ecologiche ma anche con l’ambizione di migliorare la percentuale di rifiuto differenziato raccolto, considerato il fatto che Cavarzere storicamente manifesta una certa difficoltà nell’incrementare le percentuali di raccolta differenziata.
“Mi auguro – commenta l’assessore –che anche questo sia un passo in avanti per ottenere migliori risultati in termini di percentuale, così come ci siamo prefissati”.
Ornella Jovane
L’assessore Grandi: “Stiamo lavorando per migliorare il servizio, invito tutti a collaborare”
Il prossimo passo riguarderà la raccolta del verde. Anche in questo caso si partirà dalla sostituzione dei raccoglitori poiché quelli attuali, sempre perché vetusti, non sono più utilizzabili, e dalla riorganizzazione della modalità di raccolta.
“Stiamo lavorando - commenta l’assessore all’Ambiente Marco Grandi - per dare ulteriore slancio al miglioramento della raccolta e del decoro della nostra città. Contestualmente a questi progetti di cambio della raccolta differenziata, ho voluto che l’ecocentro fosse aperto praticamente tutti i giorni della settimana, tranne il mercoledì dedicato storicamente ai lavori tecnici della società Veritas che lo gestisce, e ovviamente la domenica. Qui i cittadini potranno conferire qualsiasi tipo di rifiuto destinato all’ecocentro. Anche questo è un aiuto in più per semplificare il compito dei cavarzerani che invito tuttavia a collaborare con l’assessorato, perché solo con il contributo di tutti possiamo riuscire nell’intento di rendere il nostro paese più bello e più sicuro”. (o.j.)
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I vecchi contenitori che sono stati sostituiti
Il dibattito politico. L’assessore Grandi respinge l’accusa del Pd sulla tassa dei rifiuti
“Non sono i Comuni che decidono la tariffa”
“Tassa sui rifiuti, un bel salasso per i cavarzerani!”.
E’ la denuncia di Heidi Crocco, capogruppo del Pd nel consiglio comunale, che aveva sollecitato l’amministrazione a correre ai ripari per salvaguardare le tasche dei cavarzerani. Un rincaro del resto ingiustificato se – sostiene il Pd –si considera la qualità del servizio erogato. Accuse che però l’assessore all’Ambiente, Marco Grandi, rimanda al mittente, rispondendo ad Heidi Crocco. “Il Pd continua a fare diatriba politica sulla tassa dei rifiuti e attacca il mio referato. C’è da dire, però, che il Pd e tutta la minoranza conoscono benissimo il metodo di tariffazione. Ho avuto modo di rispondere anche a delle interrogazioni consiliari sul tema in questione. La tariffa non è - lo sanno benissimo - in capo da anni ai Comuni, e nemmeno al Consorzio di bacino Venezia Ambiente” ci tiene a sottolineare. “Si tratta – spiega Grandi - di un piano economico finanziario predisposto su dei canoni dell’Authority Arera dal gestore Veritas, nel caso del consorzio di Bacino Venezia Ambiente. Quindi nessun potere - e questa è un’informazione che è ben nota al Partito Democratico e alla minoranza - ha il Comune di fare delle variazioni rispetto al piano economico finanziario che quest’anno ha avuto, per tutti i comuni del Consorzio di bacino Venezia Ambiente, un aumento del 9,63%”. Il discorso, invece, riguarda la correttezza di questa tassa: attualmente il Comune di Cavarzere non è in tariffa puntuale; quindi, quello sui rifiuti è ancora considerato un tributo, una tassa calcolata
sui metri quadri delle case. “E’ iniqua – commenta l’assessore - nei confronti di quelle persone che hanno una casa con una importante metratura ma non producono tanto rifiuto. L’impegno di questa amministrazione, che sto portando avanti insistentemente, è di passare - come stanno facendo tutti i Comuni - alla tariffazione puntuale, la Tarip, da un tributo sulla metratura ad un corrispettivo che dev’essere effettivamente basato sul consumo, come di fatto lo sono l’energia elettrica, il gas, l’acqua, servizi erogati alla cittadinanza governati da un gestore. Solo due Comuni attualmente nel Consorzio di bacino hanno la bolletta di tariffazione che arriva a nome del Comune e questa è una cosa che cambierà col passaggio alla tariffa puntuale”. “Il Pd – ci tiene tut-
tavia a puntualizzare Grandi - però dimentica la grande occasione, quando - qualche anno fa - ha avuto una valanga di soldi “regalati” in periodo Covid, circa un milione di euro. All’epoca facevano parte della maggioranza che amministrava Cavarzere e hanno deciso – scelta politica legittima - di fare uno sconto tariffario a tutta la popolazione. In quell’occasione è stata sprecata la grandissima opportunità di fare una rivoluzione della tariffa che invece adesso stiamo facendo, per fare delle importanti economie. Abbiamo avuto ripetuti incontri con il gestore: questo sarà il futuro del nostro paese, che ci consentirà di allinearci con moltissimi, ormai, comuni del Consorzio di Bacino, ma anche con i comuni limitrofi, che hanno altri gestori”. Ornella Jovane
Grandi ricorda quanto fatto per migliorare il servizio:
“Immobilismo, i fatti smentiscono il Pd”
E fin qui il dibattito politico sulla tariffazione, ma ciò che proprio non va giù all’assessore Grandi è l’accusa del Pd di immobilismo.
“Rimango basito – afferma - di fronte all’accusa che si muove nei confronti di questa amministrazione, di non aver fatto nulla per migliorare il servizio”. “Ricordo –comincia l’elenco delle cose fatte - che nel giro di due anni sono state installate nuove telecamere per cercare di abbattere il fenomeno degli abbandoni, molte più di quelle che sono state installate nei 10 anni precedenti. Sono state inoltre ricollocate e razionalizzate le isole ecologiche, abbiamo riorganizzato anche gli orari dell’ecocentro che
ora è aperto alla cittadinanza praticamente tutti i giorni. Dallo scorso 17 luglio abbiamo sostituito i bidoni per la raccolta degli abiti, con l’obiettivo di migliorare il servizio e garantire il decoro, dal 2 settembre sono stati rimossi i raccoglitori di farmaci e pile esauste, sostituiti da altri raccoglitori presso le farmacie e gli esercizi commerciali del territorio, per garantire sicurezza e decoro. Verranno inoltre rimossi i raccoglitori del verde, ormai preistorici, ma di cui nessuno prima si è curato. Dal 2025 partiremo con un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che consentirà gradualmente di arrivare alla tariffazione puntuale”. Quanto fatto risulta anche
dagli ultimi dati raccolti dal Consorzio che evidenziano un aumento della percentuale di raccolta differenziata nel comune. “Quindi – conclude Grandi - se il confronto sul piano politico può anche starci, i fatti però smentiscono le accuse di immobilismo nei confronti del mio referato mosse dal Pd e di tutta la minoranza. I risultati cominciano a vedersi e i dati di questo impegnativo “Piano Marshal” si cominciano a vedere in modo incontestabile e per questo continuo a ringraziare Veritas, disponibile a venirci incontro e a collaborare in questa opera di modernizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti”. (o.j.)
“Nessun potere - e la minoranza lo sa - ha il Comune di fare delle variazioni rispetto al piano economico finanziario predisposto dal gestore Veritas, sui canoni dell’Authority Arera”
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Marco Grandi e Heidi Crocco
Raccolta differenziata. Il sindaco Munari invita la cittadinanza ad una maggiore attenzione
“Corretta gestione dei rifiuti, si può fare meglio”
Il comune di Cavarzere conferma il 74 per cento, eppure le previsioni ci dicono che potremmo aumentare sensibilmente arrivando all’85 per cento”
R accolta differenziata, si può fare di più. Lo afferma il sindaco Francesco Munari invitando la cittadinanza ad una maggiore attenzione.
“Anche quest’anno – osservala raccolta differenziata nel nostro comune si conferma al 74%, in anticipo sui principali obiettivi europei e in linea su quanto previsto dalle misure sull’economia circolare per attuare la transizione ecologica”. E questo “grazie all’impegno e alla sensibilità dei cittadini e il capillare lavoro della Veritas”. E “tuttavia le previsioni confermano che, con una maggiore attenzione nella corretta gestione dei rifiuti, la raccolta differenziata per il nostro comune potrebbe aumentare sensibilmente, sfiorando l’85%”.
E ciò in quanto “dalle analisi dei rifiuti emerge che circa la metà di quello secco residuo potrebbe essere valorizzato nelle frazioni riciclabili, che a loro volta presentano delle frazioni estranee da valorizzare”. In quanto “nel vetro, plastica e lattine, ad esempio, oltre il 18 % è scarto e che quindi dovrebbe essere conferito in altro modo”.
Per questo motivo il primo cittadino chiede allora “maggior cura e attenzione quando differenziamo la plastica, perché non tutti i rifiuti e gli oggetti di plastica possono essere conferiti nella campagna dedicata, ma soltanto gli imballaggi e i contenitori”.
Il sindaco fa quindi presente che “migliorando la qualità dei materiali contribuiamo anche al contenimento dei costi del servizio di raccolta, smaltimento e trattamento dei rifiuti”. E ricorda che “nel territorio della Città Metropolitana di Venezia meno del 3 % dei rifiuti raccolti dei comuni va in discarica, dato che anche il rifiuto secco residuo è trasformato in combustibile solido secondario (Css) dal quale si ricava energia elettrica”.
Infine “visto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel territorio”, Munari ricorda che “l’ alto costo del recupero e per lo smaltimento grava su tutta la comunità oltre a rappresentare un grave rischio ambientale”.
L’ amministrazione comunale si è quindi “impegnata a contrastare il fenomeno dell’ abbandono abusivo e a supportare una campagna informativa per sensibilizzare tutti i cittadini, fin dalla più tenera età, anche nelle scuole.
Rolando Ferrarese
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Si è concluso un altro anno ricco di attività per il gruppo scout di Cavarzere
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“Ragazzi entusiasti nel vivere relazioni sane e a contatto con la natura valori che al giorno d’oggi purtroppo si fanno a lumino”. Queste le parole dei Capi Scout a fine stagione. “ Lo scautismo in breve – hanno detto - si può riassumere così: vita all’aria aperta, gioco, allegria, crescere insieme, competenza, amore per il creato, solidarietà”. Chi è Scout lo sa e conserva nel cuore momenti preziosi e indimenticabili. “Ringraziamo tutti coloro che
anche quest’anno hanno permesso di vivere questi momenti. Ogni lupetto, esploratore, guida, scolta, cambusiere, ogni fratello e sorella che la strada ci ha incontrare e che ci ha tenuto compagnia, anche per un istante. Senza di voi nulla di tutto ciò sarebbe possibile. Un altro anno di attività si è concluso, e noi siamo pronti a riprendere ad ottobre con l’ottantesimo anno Scout ricco di belle novità, certi di vivere altri momenti preziosi e indimenticabili. Vi aspettiamo!” Le attività riprenderanno ad ottobre e l’invito è rivolto a tutti i ragazzi che desiderano fare comunità stare a contatto con la natura e crescere insieme.
Anna Bergantin
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PROTAGONISTI A NORD EST
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Consorzio Isola di Ariano Servizi Sociali. Un modello di eccellenza socio-assistenziale da seguire nel cuore del Delta del Po.
“CIASS: insieme più forti: parola d’ordine identità”
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“Ritengo di sì. Nel suo piccolo si pone
meri alla mano, dimostra come si suol dire di pagare: per i tre Comuni è un
quindi un supporto assistenziale, sociale e sanitario a tutto tondo al territorio che serve: una vera e propria eccellenza con tanti punti di forza, come ad esempio i 30 posti letto del nucleo di Corbola destinato ai pazienti affetti di demenze senili quali l’Alzheimer, o il nuovo armadio farmaci robotizzato, inaugurato la scorsa primavera e prima struttura di questo genere all’interno del Distretto
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Polesine, riesce infatti a incarnare appieno le esigenze e soddisfare la domanda che arriva dal territorio all’interno di cui opera. Le tre amministrazioni, che dal 2001 hanno dato vita al Consorzio, qui ritrovano uno spirito unitario con una gestione congiunta dei servizi socioassistenziali che si declina nelle case di riposo ma che è in grado di andare oltre grazie a un plafond di attività che
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nostri dipendenti diretti si aggiungono una settantina di persone provenienti dalle varie cooperative, motivo per cui possiamo affermare a ragione di rappresentare anche una parte importante dell’economia dell’isola”.
Il CIASS si può quindi definire un modello da seguire: è corretto?
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sere, o come si dice oggi di mettere a terra, azioni strategiche per potenziare e migliorare la sostenibilità del servizio. L’input per così dire politico che arriva dalle amministrazioni trova infatti la sua realizzazione e concretizzazione grazie al Consorzio, braccio operativo che agisce a supporto e in continuità. Modello di efficacia ma non solo: all’interno delle nostre strutture oltre ai dipendenti, diretti e non, operano anche volontari e familiari, due componenti fondamentali la cui partnership e collaborazione risulta determinante per le tante attività che costituiscono oggi l’ampia proposta rivolta agli ospiti”.
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Lavori pubblici. L’intervento più corposo delle ultime settimane riguarda l’ex Villaggio Busonera
“Demolizione della scuola, dopo decenni eliminata una situazione di degrado”
Il primo cittadino Munari commenta con soddisfazione questo passaggio.
“Questa – dice – è una promessa mantenuta”
Tanti interventi nelle ultime
settimane sul versante dei lavori pubblici a Cavarzere. Li ha annunciati il sindaco Pierfrancesco Munari. Uno degli interventi attesi e più importanti è stata la demolizione della scuola dell’ex villaggio di Busonera.
“La demolizione della scuola di Villaggio Busonera - ha spiegato il primo cittadino – è stata possibile grazie alla proficua collaborazione con Ater Venezia”.
“Erano diversi decenni che si aspettava la demolizione dell’immobile – ha osservato - ed ora finalmente questa situazione di degrado verrà eliminata per un maggior decoro cittadino”.
“Questa è quella che si dice una promessa mantenuta” ci tiene a sottolineare.
Nel frattempo, sono state fatti anche interventi su diverse strade del territorio che ne avevano la necessità. Per qualche giorno così sono state inibite al transito via Via Bellini e via Tommaseo in cui dopo l’intervento i veicoli sono tornati a circolare.
“Le vie Bellini e Tommaseo - ha detto Munari - sono rimaste inibite alla circolazione per i lavori di riasfaltatura che riguarderanno l’intero tratto tra via Spalato e via Circonvallazione”.
Le strade sono state riaperte non appena è stato ultimato l’intervento.
Ma gli interventi non sono finiti qui; con il secondo strato di asfaltatura a caldo e la segnaletica bianca orizzontale via Matteotti di Cavarzere è stata messa in sicurezza. Ha preso poi il via la procedura di affidamento diretto per la sostituzione della ringhiera della scalinata che attraversa il corpo arginale, nel tratto di strada via Vittorio Veneto, all’incrocio con via Cavour, fino alla zona sopra arginale sinistra del fiume Adige. La ringhiera, in base ad alcune indagini effettuate in precedenza, risulta gravemente danneggiata, con condizioni di degrado tali da evidenziare una situazione di potenziale pericolo per chi la utilizza o transita nel tratto interessato. Il Comune
di Cavarzere nei mesi scorsi ha quindi avviato l’iter per valutare le offerte delle aziende interessate e procedere alla sostituzione della ringhiera metallica, garantendo così la sicurezza degli utenti che la utilizzano. Insomma, tanti interventi nel territorio per abbellire e rendere più fruibile il centro di Cavarzere e le strade più sicure. Alessandro Abbadir
Sinistra Italiana: la chiusura del ponte sull’Adige mette in difficoltà gli anziani che devono spostarsi
“I lavori in corso da due mesi sul ponte sull’Adige obbligano i pedoni ed i ciclisti ad utilizzare percorsi alternativi. Considerato che per andare da piazza San Giuseppe a quella del Municipio la distanza da percorrere, tra andata e ritorno, è di 2 chilometri. Per una persona anziana coprire quella distanza in bici o, peggio ancora, a piedi non è
una passeggiata”.
A porre il problema a Cavarzere è il gruppo politico di Sinistra Italiana.
“Prima della chiusura del ponte - si spiega - le persone di una certa età che vivevano sole riuscivano a recarsi in centro per gli acquisti di prima necessità, ora devono ricorrere a parenti, amici o conoscenti. Chiedere la
collaborazione di associazioni di volontariato avrebbe potuto essere una soluzione, e forse lo è ancora, ma le stesse andavano contattate in anticipo, trovando sinergie e risorse finanziarie con il contributo di tutti”. Ma non solo. “È da rilevare, inoltre, che chi deve andare da San Giuseppe in centro per recarsi ai supermercati potrebbe
accorciare il tragitto usando la pista ciclabile che collega via Giovanni XXIII con via Gramsci, se però questa fosse in condizioni di essere praticata perché l’erba, oltremodo alta quest’anno in certi punti, nelle scorse settimane ha reso impossibile il passaggio”.
“Ai cittadini – concludononon importa a chi spetta lo sfal-
cio dell’erba, si chiede solo di poter percorrere quel tratto di ciclabile. E allora se la competenza è del Comune si proceda al taglio dell’erba e se, viceversa, i proprietari pubblici sono altri intervenga il sindaco obbligando chi di dovere a mettere in sicurezza il tracciato”. Evitando insomma che si verifichino incidenti. (al.ab.)
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Sopra alcune immagini dell’ex scuola, a fianco via Matteotti
Eventi. Il bilancio dell’assessore Mattia Bernello a conclusione della stagione
“Un’estate da incorniciare per Cavarzere”
“Dallo sport alla cultura, alla tradizione, all’intrattenimento: un grande gioco di squadra di associazioni, comitati, Proloco che hanno animato con successo centro storico e frazioni”
U n’estate da incorniciare per Cavarzere: l’assessore agli Eventi e allo Sport Mattia Bernello, nel tracciare un bilancio generale, esprime tutta la sua soddisfazione per le tante manifestazioni organizzate con successo, per la capacità di tutti gli attori coinvolti di fare rete, per la grande partecipazione di gente che ha animato le vie del centro nei mesi estivi. Si parte da giugno, con una ricetta alternativa alla tradizionale Festa dello Sport (“che abbiamo ripristinato noi” specifica l’assessore), che quest’anno è stata riproposta in una formula itinerante.“Abbiamo voluto creare – spiega Bernello - un calendario di eventi sportivi. Abbiamo assistito ad una serie di attività, conclusione di campionati dal calcio al ciclismo, le moto e le auto d’epoca, i vari tornei che so sono svolti a Rottanova, e anche nella frazione di Boscochiaro ci sono state tante iniziative sportive”. Un grande successo dello sport, che è caratterizzato dalla collaborazione dell’amministrazione, in particolare l’assessorato allo Sport, con le associazioni sportive. “Società che stiamo per convocare a breve – prosegue l’assessore – per la Consulta dello Sport,
in preparazione del passaggio con la Commissione del Coni, con l’obiettivo di proseguire con successo l’iter della candidatura di Cavarzere a comune europeo dello sport 2027”. Luglio è stato invece il mese delle sagre. “Da quella di San Pietro a quella di Boscochiaro, per poi concludere con la sagra di San Gaetano – elenca Bernello che sottolinea la grande collaborazione con i Comitati che ci mettono l’anima, con i loro presidenti e i tanti volontari impegnati, per animare queste località, un po’ più lontane dal centro cittadino. A loro vanno i miei ringraziamenti”. Non poteva mancare nel bilancio estivo anche i Mercoledì d’estate, organizzati in collaborazione con la Proloco e la presidente Lina Figoni.
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“E, per concludere la rassegna, ricorderei la Notte bianca che è stata un successo – prosegue Bernello -, sono stati due giorni meravigliosi. I commercianti sono stati contenti di aver riempito di gente le piazze”. “Insomma, abbiamo avuto un’estate abbastanza movimentata, offrendo ai cavarzerani ogni tipo di intrattenimento per uscire e frequentare non solo il centro storico ma anche le frazioni. E quindi non si può essere che soddisfatti di come siano andate le cose – conclude l’assessore - e il bilancio è più che positivo. Grazie alle associazioni, ai comitati, alla Proloco a tutti coloro che hanno saputo fare gioco di squadra insieme all’amministrazione”.
Ornella Jovane
Un successo inaspettato: la sagra di San Gaetano fa il pienone
A distanza di qualche settimana dalla conclusione della Sagra San Gaetano edizione 2024, il presidente Gilberto Fanton, traccia un bilancio positivo della manifestazione che da alcuni anni vede protagonista la piccola frazione di Cavarzere.
Il Comitato San Gaetano 2006, in prossimità del 7 agosto, ricorrenza del Santo Patrono della frazione, propone la tradizionale Sagra che quest’anno, in aggiunta allo stand gastronomico e all’intrattenimento musicale, ha visto il ritorno della pista da ballo in acciaio e per i più piccoli i giochi gonfiabili gratuiti per tutte le tre serate.
“Tutti coloro che sono passati a trovarci sono stati soddisfatti dall’ottimo cibo e dalla manifestazione ben organizzata e ben curata - racconta Gilberto - è stata una scommessa sulla quale abbiamo creduto molto e che ci ha regalato molta soddisfazione”.
“Un ringraziamento – conclude il presidente – va all’Amministrazione comunale e al sindaco Pierfrancesco Munari per aver accolto la richiesta di patrocinare la manifestazione, alla Parrocchia San Gaetano per aver concesso gli spazi parrocchiali allestiti per la festa e alla quale andrà una parte del ricavato e infine un ringraziamento sincero a tutte le volontarie e volontari che hanno speso il loro tempo per la buona riuscita della Sagra”.
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Mattia Bernello
Musica. Entusiastici consensi per la dodicesima edizione dell’evento
Lirica sotto le stelle incanta Cavarzere
Oltre mille persone hanno seguito il Concerto dell’Orchestra
Sinfonica e Coro Tullio Serafin
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TRATTAMENTO ESFOLIANTE TRAMITE DELLE MORBIDISSIME
STAGIONE ESTIVA...
Per un viso più luminoso
L a serata del 20 luglio rimarrà nella memoria delle oltre mille persone che non hanno voluto mancare a un appuntamento molto atteso: ciò grazie alla eccezionale bravura degli interpreti che il M° Banzato ha voluto accanto per sottolineare due ricorrenze: il centenario della morte di Puccini e il 35° anniversario della fondazione del Coro T. Serafin. Ancora una volta gli oltre cento elementi dell’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin, sotto la sicura direzione del M° Renzo Banzato, hanno colto un successo pieno e il numeroso pubblico ha dimostrato di aver gradito moltissimo il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, con il sostegno di Adriatic Lng, Banca Adria Colli Euganei, Ditta Commerciale Ferramenta e Agenzia di Viaggi Fulvia Tour. Il programma, ben impostato dal M° Banzato, è stato magistralmente eseguito da orchestra e coro, affiancati da tre ottimi solisti, tanto che in città si continua a parlare dell’evento in termini entusiastici. Inatteso inizio, affidato al celebre Va, pensiero, scelta con la quale il M° Banzato ha voluto sottolineare la proclamazione, da parte dell’Unesco, del Canto Lirico Italiano Patrimonio dell’Umanità. Al celebre coro verdiano, reso con grande afflato e intensità, è seguita l’esecuzione, come da tradizione, dell’Inno Nazionale. Il Concerto, Patrocinato dalla Regione Veneto, ha inizialmente proposto alcuni brani legati al repertorio storico del coro, con selezioni da Il trovatore, Nabucco, Cavalleria Rusticana, Simon Boccanegra. Ampia parte del programma, egregiamente illustrato da Vanessa Banzato, è stata dedicata a Puccini, dapprima con l’aria E lucevan le stelle, da Tosca, dove è emersa la pienezza vocale di Matteo Mezzaro, dote che il tenore ha poi messo in evidenza con una strepitosa esecuzione di Nessun dorma! da Turandot, accolta da entusiastiche ovazioni. Nella dolce aria O mio babbino caro, da Gianni Schicchi, è emersa la duttilità vocale del soprano Chiara Milini, qualità confermata anche in Un bel dì vedremo, da Madama Butterfly, dove la solista ha saputo rendere in modo appropriato la tenera figura di Cio Cio San. Dopo essersi fatto apprezzare nel frizzante Catalogo di Leporello dal Don Giovanni, il basso Luca Gallo ha proposto un’intensa interpretazione di
Vecchia Zimarra, da La Bohème. Nella stessa opera Mezzaro e Milini si sono calati magnificamente nei ruoli di Alfredo e Mimì, per proporre il duetto Finale del I Atto. L’orchestra ha accuratamente sostenuto coro e solisti e ha incantato il pubblico nei delicati Intermezzi da Suor Angelica e da Manon Lescaut, resi dai professori d’orchestra in modo appassionato e coinvolgente. Gran finale affidato alla Turandot: attraverso l’imponente Diecimila anni al nostro Imperatore! sono emerse la potenza e ricchezza espressiva del coro e l’esecuzione ha incantato i numerosi presenti, affascinati da un’interpretazione che ha fatto vibrare l’intera Piazza. Il tutto accolto da ripetute “standing ovation” da parte di un pubblico attento e caloroso, che ha tributato entusiastici consensi ai protagonisti, con numerose richieste di bis. Con il brioso Brindisi da La traviata, del quale è stato richiesto e concesso il bis, sono tornati sul palco tutti gli artisti. Tra il pubblico anche il Vescovo di Chioggia Mons G. Dianin, accompagnato dal Vicario Don S. Zocca e dall’Arciprete Don A. Rosada, i quali hanno manifestato il proprio apprezzamento. Al termine del concerto il Sindaco Pierfrancesco Munari, presente insieme all’assessore alla Cultura Turatti e al Presidente del Consiglio Comunale Fava, si è complimentato con i protagonisti dell’evento e ha consegnato un omaggio agli artisti.
Cinquant’anni di Ferragosto Rottanovano, un grande successo
Un ricco programma ha assicurato una grande partecipazione nelle serate dei festeggiamenti, culminate il 17 agosto con lo spettacolo pirotecnico. “Un’ampia soddisfazione quella che traspare dalle parole del Presidente del Comitato Graziano Garbin nel raccontare i 50 anni del Ferragosto Rottanovano. “Nel complesso – dice - possiamo essere soddisfatti per l’importante partecipazione e presenza durante tutte le serate, nonostante due siano state caratterizzate da maltempo”. “Il programma ha spaziato per offrire il meglio per tutte le età - racconta Garbin -, dal ballo liscio, una serata di musica anni ‘90 in ricordo di Claudio Rubinato, una serata all’insegna dello sport con atleti rottanovani della società di boxe di Boscochiaro, del Maestro Nicola Fontolan (Zandonà Morgan, Olivato Mattia, Avezzù Samuele e Nico Giraldin, vice campione Italiano), una serata culinaria dedicata alla “Fiorentina”, una serata con taglio del nastro e torta per tutti ed infine la serata per eccellenza, sabato 17 agosto, con l’attesissimo spettacolo pirotecnico”. “Un’altra sera, una nostra compaesana che fa parte del comitato, Laura Moretto ha presentato il suo libro “Custode della Luce”. Durante la messa sono stati ricordati tutti i componenti e amici del comitato scomparsi in questi 50 anni di
attività, persone grazie alle quali il Comitato ha visto la luce con giusti ideali e senso di comunità. “Proprio questo senso di comunità è il motore che ci spinge a proseguire ancora oggi con un occhio rivolto sempre a chi è maggiormente in difficoltà, non lasciando indietro nessuno”. Il ringraziamento più sentito, conclude Garbin, rivolto ai tanti componenti del comitato e non che con il loro lavoro e passione hanno contribuito alla riuscita di questo meraviglioso 50° Ferragosto Rottanovano, il traguardo più bello. “Grazie quindi al personale del comitato, cuochi, cuoche camerieri/e, ai tantissimi ragazze /i che ci hanno aiutato, baristi, ai tantissimi collaboratori, alla Polisportiva quadrifoglio per la fattiva collaborazione e al circolo Tullio Serafin”. Anna Bergantin
Economia. Femca Cisl Venezia sul futuro del settore
Tessile, un quadro preoccupante
Cavarzerano e Riviera del Brenta sono interessate
dalla difficoltà: sono 1309 i dipendenti coinvolti tra Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria) e Fsba (Fondo solidarietà bilaterale dell’artigianato)
F
emca Cisl Venezia, c’è preoccupazione per il futuro del settore tessile della provincia, in particolare nell’artigianato: sono 1309 i dipendenti coinvolti tra Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria) e Fsba (Fondo solidarietà bilaterale dell’artigianato), erogato in caso di sospensione o calo dell’orario di lavoro per difficoltà delle imprese. Un quadro allarmante ne esce prendendo in esame il primo semestre 2024, che riguarda soprattutto la Riviera del Brenta e anche il Cavarzerano, territorio, sottolinea la Cisl, considerato periferico e di cui se ne parla troppo poco.
E, invece, di eccellenze ce ne sono, eccome. Il motivo delle difficoltà: la stratificazione di contoterzismo che porta le aziende a essere del tutto dipendenti dai grandi gruppi internazionali. Quest’ultimi, per Femca Cisl, a loro piacimento, decidono se una ditta lavora o meno, permettendo così, di conseguenza, di poter garantire introiti oppure creare precariato in una determinata filiera. Entrando nei particolari, da inizio anno sono 765 i dipendenti interessati alla Cigo per una trentina di aziende coinvolte. Il campo è largo: si va dalla Riviera del Brenta al Miranese, dalle aree attorno a Mestre sino al Veneto Orientale. E sul Cavarzerano Francesco Coco del direttivo metropolitano Femca Cisl non nasconde le sue preoccupazioni. Coco si riferisce a ditte che dipendendo da “marchi che stanno iniziando a ridurre commesse, giustificandosi con un calo di produttività”.
Aziende che, però va detto, in casi specifici smentiscono questa analisi dei fatti.
“A subirne le conseguenze –precisa Coco- sono soprattutto le stirerie, che lavorano in esclusiva con loro, riversandosi poi su tutta la filiera tessile. Già dobbiamo segnalare come nell’arco di un decennio si sia registrata una riduzione dei laboratori nel comprensorio, si parla di un 40 per cento. La Femca Cisl Venezia chiederà un incontro col sindaco di Cavar-
zere, Pierfrancesco Munari, per capire quali interventi intende mettere in atto per salvare la filiera del tessile, nata proprio in quest’area, ed evitare che sparisca del tutto”.
Il settore tessile va ricordato nel Cavarzerano ha avuto il suo periodo d’oro negli anni Novanta e primi anni Duemila.
Alessandro Abbadir
Filippo Piva e Luca Brighi, un viaggio musicale che conquista il pubblico
Aperitivi con Stuzzicheria.
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Una serata di grande musica si è svolta in un noto locale di Cavarzere, dove il pubblico ha potuto apprezzare l’atteso concerto di due artisti del territorio: Filippo Piva alla chitarra e Luca Brighi alle percussioni e voce. Due musicisti che, con professionalità e passione, hanno saputo regalare una performance indimenticabile. Il repertorio scelto ha reso omaggio a grandi nomi della musica internazionale, spaziando tra brani iconici di artisti come Stevie Wonder, Ben Harper e Michael Jackson. Le loro interpretazioni non si sono limitate a una semplice esecuzione, ma hanno portato una ventata di freschezza e originalità, grazie soprattutto alla voce di Brighi, carica di un graffiante timbro soul che ha conquistato
il pubblico. La sua voce, abbinata alla maestria di Piva alla chitarra, ha creato un equilibrio tra i vari generi musicali affrontati durante la serata. Dal soul al funk, passando per il jazz e il blues, il duo ha saputo mantenere alta l’attenzione e l’energia per ben due ore di musica ininterrotta. Senza un momento di pausa, i due artisti hanno trascinato il pubblico in un viaggio musicale variegato, capace di far vibrare le corde dell’anima. La capacità di intrattenere senza sosta, con la loro tecnica e l’affiatamento sul palco hanno reso il concerto un momento unico e speciale, confermando l’alto livello artistico di Piva e Brighi. La loro energia contagiosa ha trasformato la serata in una festa musicale, che ha saputo sorprendere e coinvolgere, dimostrando ancora una volta come la musica dal vivo possa creare legami speciali tra gli artisti e il pubblico.
Guendalina Ferro
Via dei Martiri, 5 CAVARZERE
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Luca Brighi e FIlippo Piva
Il caso. Gestione del servizio di Polizia locale: scoppia la polemica
Botta e risposta a suon di post sui social
Il consigliere del gruppo di opposizione “Insieme per Cona”, Antonio Bottin, attacca l’amministrazione denunciando scarso controllo del territorio, la comandante dei vigili risponde: “Niente strumentalizzazioni politiche”
G estione del servizio di Polizia locale e controllo del territorio, la polemica scoppia sui social. Antonio Bottin, consigliere del gruppo di opposizione “Insieme per Cona” e candidato sindaco per il centrosinistra alle ultime elezioni, ha acceso il dibattito. “Quando un servizio di Polizia Locale non dà risposte o soluzioni delle istanze dei cittadini - attacca - la responsabilità va ricondotta alla politica locale che non si accorge dell’attuale situazione che si è venuta a creare nell’organico dell’Ufficio stesso. Dei tre titolari dell’Ufficio risulta presente solo la responsabile mentre si fa affidamento su 2 vigili di altri comuni extra-time (fuori orario di servizio) e un funzionario per le notifiche delle multe sempre in extra-time”.
“Che la responsabile della Polizia Locale dichiari la presenza in “diversi orari e giorni” nel territorio ma purtroppo questo non accade e i mezzi pesanti, come denunciato dai cittadini, continuano a transitare per il centro di Pegolotte, nonostante il divieto”.
“Non solo i transiti sono stati denunciati dai cittadini – continua - ma anche l’erba alta, sia in aree pubbliche che private, o siepi che impediscono il passaggio sui marciapiedi, o l’irroramento di sostanze antiparassitarie vicino alle scuole e alle famiglie, ecc. senza avere mai nessuna risposta”.
“Pensiamo – incalza dunque - sia arrivato il momento di un’azione politica decisa per dare risposte ai cittadini, visto che pagano le tasse ed hanno diritto di essere ascoltati”. Non ci sta tuttavia la Polizia locale ad essere coinvolta nelle questioni politiche fra maggioranza ed opposizione e quindi la stessa comandante Micaela Riello, mette, sempre attraverso la pagina social dei vigili, in chiaro le cose. “Questa pagina è stata pensata per sensibilizzare - spiega Micaela Riello - i nostri cittadini su problematiche inerenti alla sicurezza stradale, pubblicizzare iniziative o modifiche alla viabilità e alla sicurezza in generale. Il nostro intento non è compiacersi delle nostre attività ma ricordare ai nostri cittadini che siamo presenti sul territorio. Chi ricopre cariche istituzionali ha strumenti ben codificati per adempiere al proprio ruolo senza ricorrere a commenti su un social network. Però a volte le ha usate
per controllare il nostro operato nei confronti di comportamenti deleteri per la nostra comunità, i cui frutti sono davanti a tutti anche se la memoria a volte tradisce.
Siamo stati oggetto da tempo di post mirati per danneggiare il rapporto fra i nostri cittadini e questo Comando, travisando informazioni e dati. Concludo ricordando che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”.
Alessandro Abbadir
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Il sindaco Aggio: “lavori pubblici, si procede con due interventi importanti”
“Il Comune – spiega il sindaco Alessandro Aggio - per questa seconda metà del 2024 sta procedendo con due importanti interventi. Il primo riguarda la sistemazione del tetto del Municipio e la messa in sicurezza del timpano campanaro che sovrasta il parcheggio municipale, tramite l’ultima trance dei fondi statali destinati ai piccoli comuni dal decreto-legge di crescita 34/2019”. Il Municipio ha ricevuto un importante restauro nel 2000 e dopo 25 anni il tetto ha necessità di un intervento a causa di frequenti infiltrazioni. Il dl crescita è stato uno strumento fondamentale per la modernizzazione dell’infrastruttura comunale, è stato grazie a tali fondi che nella passata amministrazione è stata attuata la transizione completa dai vecchi lampioni a sodio ad alta pressione con i più moderni led e il conseguente abbattimento della spesa corrente per quanto riguarda le bollette. “L’auspicio – si augura il primo cittadino - è che a Roma riescano a trovare i fondi per prolungare tale finanziamento”.
“Si inizierà anche il secondo step dei lavori per il piano terra delle scuole medie, spazi che saranno dedicati alla cittadinanza, con nuove aule per le associazioni e per gli ambulatori medici”.
“Dopo il primo step che ha interessato lo spostamentoconclude - della biblioteca, questo secondo intervento verterà sulla divisione degli spazi per gli ambulatori e i bagni necessari”. (al.ab.)
Fuori di banco, un aiuto a studenti e famiglie nella scelta del loro futuro
Ègià in piena attività il lavoro della macchina organizzativa di Fuori di Banco, il salone dell’offerta formativa promosso dalla Città metropolitana di Venezia in programma anche per questa XV edizione nel padiglione 30 di Forte Marghera a Mestre dal 10 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre. L’obiettivo, come sempre, è quello di dare un aiuto concreto a studenti e alle loro famiglie, offrendo una guida competente e qualificata all’orientamento nella scelta del loro futuro di studio e di lavoro. Fuori di Banco si rivolge agli studenti in uscita dalla scuola di secondo grado per dare loro un quadro completo dei percorsi di studio universitario o lavorativo che più si addicono una volta superato l’esame di maturità (weekend al 10 al 12 ottobre) e a quelli delle scuole medie inferiori per orientarli nella scelta del percorso di scuola superiore (weekend dal 17 al 19 ottobre). Sarà nuovamente uno dei rinnovati padiglioni di Forte Marghera la cornice e il contenitore del Salone che proporrà molte novità per rispondere alle aspettative di un pubblico in crescita e che lo scorso anno ha registrato nelle ultime tre edizioni in presenza una crescita del 38% fino ad arrivare al numero record di ben 13mila presenze nei due weekend di apertura nel 2023. “Fuori di Banco è un mo-
mento di aggregazione, di scambio, di conoscenza: un’opportunità per tutti gli studenti dell’area metropolitana che serve ad accompagnare i nostri giovani, che poi sono i nostri figli, i nostri nipoti, nelle loro prime importanti scelte di vita – è il commento del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro – . Valutare la scuola superiore o l’università che più si avvicina alle loro attitudini e possibilità è fondamentale per, poi, iniziare a preparare il futuro di ognuno. Forte Marghera è la sede ideale per un evento come questo e mi auguro che possa servire a studenti, genitori e anche agli stessi istituti e atenei per capire meglio il mondo dei giovani di oggi, le loro idee, le loro esigenze”. In crescita per la XV edizione il fronte di collaborazioni con esperti ed espositori che hanno richiesto un grosso sforzo organizzativo rispetto alle edizioni precedenti: le richieste finora giunte all’organizzazione sono di circa una novantina di espositori
che comprendono il mondo del lavoro, dell’orientamento universitario, delle forze dell’ordine oltre alla conferma del Cisia, il Consorzio interuniversitario dei sistemi integrati di accesso per un focus speciale sui test d’ingresso all’università destinato al personale docente incaricato per l’orientamento. Il salone è presente anche in rete: il sito www. fuoridibanco.it in cui vengono raccolte tutte le informazioni utili per accedere al salone, partecipare al programma, prenotare i servizi di orientamento e colloquio previsti, ma è anche punto di raccolta dell’offerta formativa del territorio, aggiornata costantemente dagli stessi istituti scolastici e formativi, oltre ad offrire una mappatura completa dei servizi educativi presenti sul territorio. Per restare aggiornati e interagire sono disponibili anche i canali social dedicati all’evento e quelli istituzionali della Città metropolitana Instagram e Facebook.
Nel padiglione 30 di Forte Marghera a Mestre, il salone dell’offerta formativa promosso dalla città metropolitana di Venezia: per gli studenti in uscita dalle scuole secondarie di primo e secondo grado un’opportunità per orientarsi verso una scelta di studio consapevole
“Tutti a bordo!”, ai nastri di partenza i Port Days di Venezia, Chioggia e Marghera
Una rassegna di eventi culturali, formativi, sportivi e ludico-didattici, distribuiti tra Venezia, Marghera e Chioggia, in occasione del Port Days, edizione 2024. “Tutti a bordo!” con più di 30 partner per le 15 iniziative che si terranno nell’arco di 3 giorni, dal 4 al 6 ottobre prossimo, rivolte a coloro - grandi e piccoli, famiglie e studenti, curiosi e sportivi – che sono appassionati di porto. La rassegna è organizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ed è patrocinata dai Comuni di Venezia e Chioggia, si svilupperà coinvolgendo i tre diversi contesti che compongono il sistema portuale del Veneto. “Tutti a bordo!” è l’invito che vuole essere anche un messaggio di massima apertura del sistema porto verso utenti di ogni tipo (in linea con il focus sull’inclusione che caratterizza l’edizione di quest’anno dei Port Days nazionali), ma anche nel sen-
so che tutti gli attori della vita portuale saranno impegnati in prima linea nel programma di iniziative di apertura al pubblico. Istituzioni, enti e associazioni marittimo-portuali e cittadine avranno il compito di far conoscere da vicino le professioni del mare e della logistica, le caratteristiche degli scali, le attività che in essi si svolgono e i loro protagonisti. Il 4 ottobre a Venezia sarà allestito per la prima volta un “villaggio portuale” nel waterfront di Santa Marta, organizzata in di-
verse aree da dedicare a talk, sport, stand, posizionamento mezzi di terra o di acqua. Il programma di Chioggia, il 5 ottobre, si aprirà, presso la Darsena Le Saline con un incontro rivolto agli studenti delle classi 4° e 5° degli istituti tecnici e licei clodiensi. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.45, si terrà una caccia al tesoro tra calli, canali e campi, i partecipanti si sfideranno in una gara a squadre risolvendo indovinelli, puzzle ed enigmi. Un modo divertente e interattivo per scoprire la storia e la cultura marittimo-portuale della Città. Il 6 ottobre i Port Days si concluderanno a Porto Marghera dove si potrà vivere l’esperienza di un viaggio tra passato e presente di questa realtà industriale-logistica-portuale, grazie a un tour in barca lungo le banchine portuali offerto al mattino e ai tour guidati presso la Venezia Heritage Tower che saranno offerti per tutta la giornata.
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Economia. Nelle scorse settimane nella storica sede di Martellago
CentroMarca Banca fondi in aiuto
delle imprese per 20 milioni di euro
CentroMarca Banca ha stanziato un plafond di 20 milioni di euro per sostenere gli investimenti 4.0 e di sostenibilità delle 16mila imprese associate a Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e a Confcommercio Venezia-Rovigo. Si tratta di un’iniziativa congiunta volta a promuovere l’adozione di tecnologie innovative in tema di digitalizzazione e ad incentivare la produzione a ridotto impatto ambientale ed energetico. La firma della convenzione è avvenuta nelle scorse settimane presso il Centro Direzionale di Martellago di CentroMarca Banca, alla presenza del direttore Generale di Cmb Claudio Alessandrini, Siro Martin presidente di Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, Massimo Zanon presidente di Confcommercio Unione Metropolitana Venezia-Rovigo e di Fidimpresa & Turismo Veneto,
Mauro Rocchesso direttore Generale Fidimpresa & Turismo Veneto, Cav. Francesco Palmisano Presidente di Cofidi Veneto e Mauro Vignandel direttore di Cofidi Veneto. Grazie a questi finanziamenti, le imprese potranno realizzare progetti concreti come l’acquisto e l’installazione di impianti innovativi per migliorare l’efficienza
L’ammontare dei finanziamenti andranno da un minimo di 20mila euro a un massimo di 500mila
produttiva, l’implementazione di soluzioni digitali per ottimizzare i processi aziendali, l’adozione di tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale e, infine, il conseguimento di certificazioni ambientali. L’ammontare dei fi-
nanziamenti andranno da un minimo di 20mila euro a un massimo di 500mila. Tutto parte dal fondo di 70 milioni del bando Transizione di Veneto Innovazione (società di Regione Veneto) a cui le aziende devono fare richiesta tramite gli enti convenzionati, banche e i
Acqua San Benedetto, leader nel bevarege analcolico
Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. si conferma, per il nono anno consecutivo, gruppo leader in Italia nel mercato del beverage analcolico con una quota a volume del 17,1%. L’azienda a capitale interamente italiano continua ad essere protagonista anche nei singoli mercati in cui opera consolidando il primato del brand San Benedetto nell’Acqua Minerale (quota a volume del 11,2%), nel Thè Freddo (quota a volume del 28,4%), nelle Bibite Gassate Non-Cola Low Calories Carbonates (quota a volume del 30,5%) e nel segmento delle Enhanced Waters con una quota a volume 37%. Energade, inoltre, è il brand leader nella categoria sport drinks con una quota a volume del 35,2%. A certificare questo successo è stata GlobalData, prestigiosa società internazionale di ricerca e consulenza di mercato, con sede
principale a Londra, accreditata come “specialista” per lo studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle bevande. “È motivo di grande orgoglio essere per il nono anno consecutivo azienda leader in Italia nel mercato del beverage analcolico, un’attestazione di fiducia enorme e una conquista di squadra che ci conferisce una grande responsabilità per il suo mantenimento ed accrescimento negli anni a venire. - afferma Enrico Zoppas, Presidente e amministratore delegato di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. - Questo ulteriore successo è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta e rappresenta uno stimolo per continuare a lavorare con sempre maggior intensità ed entusiasmo. Per noi di San Benedetto ogni traguardo raggiunto rappresenta un punto da cui ripartire”.
consorzi fidi. Una volta approvata la domanda, la Regione erogherà un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 18% dell’investimento. Per il resto ci sarà un finanziamento con provvista fondi Veneto Innovazione a tasso zero per il 50%. Per la parte rimanente
interverrà la banca con un tasso di ingresso agevolato al 3,5% fino al 30 giugno 2025. “Confartigianato e Confcommercio hanno dimostrato una ammirevole capacità di cogliere le opportunità di crescita, rivelandosi un vero catalizzatore per le imprese del territorio - commenta Alessandrini. - Con questo plafond ci mettiamo a disposizione degli artigiani, dei commercianti e degli operatori del turismo e del settore dei servizi, per fornire loro gli strumenti necessari per crescere in modo sostenibile, innovando e riducendo l’impatto ambientale”. “Associazioni, banche e Confidi insieme per offrire soluzioni e risposte rapide ed efficaci alle imprese che raccolgono la sfida della transizione. Una partnership virtuosa, un esempio concreto di sinergia e di vicinanza al territorio - afferma Siro Martin di Cofartigianato.
Riccardo Musacco
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Un momento della presentazione dell’iniziativa
Eventi. L’omaggio dell’Orchestra Tullio Serafin al maestro che ha segnato un’epoca
Ennio Morricone, colui che ha avvicinato il pubblico alla musica
“Ennio Morricone rappresenta per la nostra epoca quello che Giuseppe Verdi è stato nell’Ottocento: ha avvicinato il pubblico alla musica”, afferma il maestro Renzo Banzato, in occasione della serata dedicata al grande compositore che si è tenuta a Fossò, nella Riviera del Brenta. Il programma ha spaziato dai brani più celebri come “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission” e “C’era una volta il West”, a composizioni meno conosciute, ma altrettanto affascinanti, come “La Califfa” e “Romanza Quartiere”.
“Morricone trattava la voce come uno strumento dell’orchestra – prosegue Banzato – non usava la voce con il testo, ma la faceva vocalizzare, integrandola con armonie complesse e una straordinaria capacità di orchestrazione.”
Il maestro sottolinea anche l’influenza di Morricone nel campo degli arrangiamenti e delle orchestrazioni: “Molte musiche da film e canzoni di musica leggera devono la loro celebrità proprio a Morricone. Un esempio emblematico è “Se telefonando” di Mina, che grazie alla sua orchestrazione è diventata un’icona”. Nel corso della serata, Erica Zulikha Benato, mezzosoprano, ha eseguito con maestria alcune delle colonne sonore più celebri di Morricone: “C’era una volta in America”, “C’era una volta il West”
e “Giù la testa”. Laureata in pianoforte e canto al Conservatorio Pollini di Padova, Erica è parte dell’orchestra dal 2016. “Sono nata come pianista e ho iniziato cantando nei cori, ma a vent’anni ho scoperto la passione per il canto,” racconta Erica, che oggi si dedica anche agli studi per diventare maestro collaboratore. “La musica è il collante che ci unisce – dice – la portiamo in tante piazze, siamo ormai una squadra affiatata”. Nell’occasione, Erica lancia un messaggio ai giovani: “Apritevi alla vita e non abbiate paura di emozionarvi. La musica è una missione di vita, una passione che diventa anche lavoro, senza che l’una escluda l’altra”. Proprio in occasione dell’evento di Fossò, Emanuele Marchi, 41 anni, di Ar-
quà Polesine, ha debuttato come primo violino dell’orchestra giovanile sinfonica Tullio Serafin. Diplomato al Conservatorio di Adria nel 2006, Emanuele ha collaborato con diverse orchestre, tra cui la Fenice di Venezia, e dal 2009 è docente di scuola media a indirizzo musicale. “È emozionante e importante questo debutto – afferma Marchi – il maestro Banzato ha creato da zero una realtà musicale e l’ha mantenuta, nonostante le difficoltà, vissute durante il periodo del Covid”. Emanuele, che ha studiato composizione per quattro anni, è profondamente legato allo stile di Morricone. “Morricone ha segnato il Novecento con il suo stile unico,” spiega, ricordando come il compositore venne inizialmente criticato dal suo maestro Goffredo Petrassi, il quale, dopo aver visto “C’era una volta il West”, si commosse e riconobbe il grande lavoro di Morricone. Nell’occasione, anche il primo violino dell’orchestra rivolge un messaggio ai giovani: “In un’epoca dominata dal digitale, è fondamentale ascoltare la musica dall’inizio alla fine, senza saltare da un brano all’altro. La musica richiede attenzione e merita di essere apprezzata in tutte le sue forme. Invito tutti a spaziare tra i generi musicali e a scoprire la bellezza che ognuno di essi può offrire”.
Guendalina Ferro
Il maestro Renzo Banzato: “Rappresenta per la nostra epoca quello che Giuseppe Verdi è stato nell’Ottocento”
Il libro. “La casa de la striga” di Stelio Vianello, in due atti racconta vicende fantasiose di Chioggia
Un nuovo riconoscimento per Stelio Vianello che all’11a edizione del concorso “Salva la tua lingua locale”, promosso da Unpli - Unione Nazionale Proloco d’Italia e Ali Lazio – Autonomie Locali Italiane, con il testo “La casa de la striga” (in dialetto chioggiotto) si è classificato al secondo posto nella sezione “Teatro Inedito”. Il dramma in due atti racconta di vicende fantasiose frutto di un’attenta ricerca nelle tradizioni orali e scritte riguardo agli aspetti magici ed esoterici assai diffusi a Chioggia. La vicenda si sviluppa in tre diverse epoche: fine Ottocento, metà Novecento e ai giorni nostri. Uno scheletro umano viene scoperto nella cantina (caneva) di una casa disabitata in calle Ponte Scarpa, crollata nell’ottobre del 1947. Non si tratta però di una abitazione qualsiasi,
ma per la gente del posto quella era la casa di una fattucchiera, ma anche usuraia, morta negli ultimi anni dell’Ottocento: “La casa de la Striga” (strega) nei pressi del ponte Scarpa noto anche come “Ponte del Mustaceti”. Si narrava che la strega rapisse i bambini e così per impedire i suoi malefici fu catturata. E poi vi era anche un gatto par-
lante che chiese da mangiare dei semi di zucca ad una donna per poi nascondersi dentro la casa. Nella nicchia sulla facciata della casa una Madonna con il Gesù bambino vegliano sulla città per impedire nuovi sortilegi. Stelio Vianello, che ha lavorato alla Telecom a Mestre, è docente e membro del Consiglio Direttivo dell’Università Popolare di Chioggia e segretario dell’Avulss (Associazione di Volontariato nelle Unità Locali Socio-Sanitarie). Poesia, narrativa e teatro sono sempre state le sue passioni ed ha già pubblicato vari libri. Con il romanzo “La montagna sul Lusenzo” (Tipografia Regionale Veneta Conselve 2021), ha vinto il secondo premio nella sezione “Prosa edita” alla nona edizione del concorso nazionale Unpli “Salva la tua lingua locale” 2021. (e.f.)
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Pugilato. L’allenatore della società Boxe Cavarzere Chioggia, Nicola Fontolan
“Sarà una stagione di grandi soddisfazioni”
Trenta atleti agonisti e una ventina di bambini talentuosi ed entusiasti rappresentano il vivaio di tutto rispetto di una società che ha sfornato tanti campioni
“Puntiamo ad ottenere tanti successi, grazie al nostri vivaio fatto di 30 atleti agonisti e tanti bambini che si affacciano al mondo della boxe con tanto entusiasmo”. Nicola Fontolan, allenatore della società Boxe Cavarzere e Chioggia, punta ad una stagione di grandi soddisfazioni.
Alla boxe Cavarzere Chioggia ci sono oltre a 30 atleti che fanno incontri nel settore dell’agonismo e anche tanti bambini e bambine che si avvicinano a questo sport.
“Abbiamo una ventina di bambini dagli 8 ai 13 anni - racconta Fontolan - che iniziano a fare la boxe per gioco ma poi, se impostati dai 13 anni in su, possono passare all’agonismo e a fare incontri validi per i campionati giovanili. Di ragazzi cresciuti dal vivaio ne abbiamo già scoperti parecchi. Ci sono ora infatti 3 ragazzi nel settore giovanile che stanno facendo davvero bei risultati e se continueranno, come pare, a impegnarsi con serietà e sacrificio hanno le caratteristiche per ottenere vittorie e risultati sul ring”.
Nel corso del tempo sono cresciute tante giovani pugilesse.
Una che ha ottenuto bei risultati vincendo tanti incontri è la chioggiotta Arianna Tonello33 anni, laureata in ingegneria civile che combatte per la categoria 60 chilogrammi, cioè quella dei pesi leggeri. Ha già disputato con successo due incontri da professionista. Ora è pronta per altri.
Un altro giovane della scuderia della boxe Cavarzere Chioggia è Riccardo Crepaldi, 25 anni, che combatte per la categoria pesi Welter, cioè quella dei 66 chilogrammi.
Nicola Fontolan è sicuro che la stagione che parte ora regalerà alla società tante soddisfazioni.
“I nostri ragazzi si allenano e lavorano duro per tanti giorni alla settimana – racconta - Nella nostra società ci sono tanti talenti che dimostreranno il loro valore nei combattimenti portando a casa tanti successi”.
Insomma, la boxe di Cavarzere e Chioggia ha ancora forti radici sul territorio e i suoi campioni vengono ripagati con tanto entusiasmo dal pubblico locale. Alessandro Abbadir
Calcio. Il settore giovanile Calcio Cavarzere sarà gestito dal Bocar Juniors
Un nuovo importante sviluppo si aggiunge al progetto dell’Accademia del calcio giovanile dei Bocar Juniors. Dopo le adesioni di Rosolina e Corbola, anche Cavarzere si unisce alla grande famiglia rossonera. Alessio Crepaldi, presidente del Calcio Cavarzere, e Vanni Voltan, direttore sportivo, hanno reso noto che il Settore giovanile del Calcio Cavarzere – che comprende le squa-
dre delle categorie Giovanissimi, Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici – sarà ora gestito dal Bocar Juniors, sotto la guida del presidente Tito Livio Franzolin.
Franzolin, esprimendo soddisfazione per l’accordo, ha elogiato la visione lungimirante di Crepaldi e ha dichiarato che il progetto rappresenta un’opportunità per la crescita dei gio-
vani calciatori del territorio. La passione per il calcio giovanile, un’iniziativa che supera i confini locali per il bene delle nuove generazioni e la volontà di valorizzare le risorse umane attraverso una formazione professionale, sono i valori cardine del settore giovanile della società Bocar Juniors.
Nei mesi di giugno e luglio, il presidente Franzolin e il diretto-
re generale Chieregato hanno accelerato lo sviluppo dell’Accademia del Calcio Polesano, fondata su alcuni principi fondamentali: il riconoscimento come Scuola Calcio FIGC, l’adesione all’Evolution Programme del Settore Giovanile e Scolastico Nazionale, e l’iscrizione all’Area di Sviluppo Territoriale (AST) della Provincia di Rovigo. Tuttavia, il traguardo più rilevante è stata la collabo-
razione ufficiale con l’F.C. Internazionale Milano S.p.A., che prevede l’adesione al programma di supporto all’Attività di Base denominato “Inter Grassroots Program”. Questo programma mira a migliorare e ottimizzare l’attività di base, promuovendo principi e metodi di formazione tecnica ed educativa, condivisi e coordinati con lo staff dirigenziale e tecnico dei Bocar Juniors.
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#Regione
Politica. A settembre riaprono le scuole e riparte anche la politica veneta
Mancano 12 mesi alle elezioni Regionali, rimane incerto il futuro del Presidente Zaia
Il dibattito e il confronto fra le forze politiche si fa sempre più vivace tra Autonomia, Irap e i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina
Settembre è il momento della ripartenza. I più giovani, in particolar modo, dopo il lungo break estivo – mai caldo come in questo 2024, lo sanno bene, ma anche per la politica è diventata oramai un’abitudine far suonare in questo mese la prima, metaforica, campanella. Una campanella decisamente molto importante perché potrebbe essere l’ultima, almeno da Presidente, per Luca Zaia.
Il condizionale è d’obbligo visto che le voci sul destino del Presidente del Veneto sono le più disparate: secondo alcuni è pronto alla candidatura a Sindaco di Venezia, per altri sarà il prossimo presidente del Coni al posto di Giovanni Malagò ormai prossimo alla scadenza, per altri ancora Ministro nel Governo Meloni magari sostituendo Raffaele Fitto “promosso” a Commissario Europeo. La voce, però, che nei commenti “fuori microfono” appare quella che solletica maggiormente la fantasia è quella per la quale da Roma potrebbe arrivare la fuma-
ta bianca per un’altra legislatura alla Presidenza del Veneto. Luca Zaia, giusto ribadirlo per correttezza, non si presta minimamente a questo gioco e ribadisce, ad ogni domanda, che lui, oggi, non ha ancora deciso ed è concentrato sui dossier veneti e, in particolar modo, su quello legato all’Autonomia.
Fatto sta, e non poteva evidentemente essere altrimenti per il ruolo e il consenso che Zaia ha e ha avuto in Veneto, che questa incertezza sul ruolo che avrà in futuro condiziona in modo esiziale i primi approcci di “grandi manovre” pre – elettorali tanto del centrodestra quanto del centrosinistra.
Peraltro appare quasi certo, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, che la Regione Veneto sarà chiamata alle urne nell’autunno 2025 quindi esattamente tra 1 2 mesi e, ad oggi, l’incognita Zaia tiene tutto in un sostanziale stand-by.
Il quadro, dunque, oggi si presenta estremamente incerto an-
che se gli aspiranti governatori non mancano.
Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione tanto alle ultime elezioni Politiche quanto alle Europee, rivendica per sé la Presidenza del Veneto dopo anni di fedele sostegno alla Lega. In questo campo gli aspiranti candidati certamente non mancano a partire dal Senatore e Coordinatore Regionale, Luca De Carlo, passando dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso sino ad arrivare a Elena Donazzan forte di una spinta determinata dall’eccezionale risultato elettorale conseguito personalmente alle ultime elezioni Europee.
Per la Lega perdere, però, il governo del Veneto rappresenterebbe, anche dal punto di vista simbolico, un pesantissimo ripiegamento. Il percorso, però, per rimanere sulla poltrona più alta di Palazzo Balbi appare tutt’altro che semplice: in una logica di divisione tra alleati, alla luce dei numeri attuali, appare difficili immaginare che i salviniani possano continuare a governare Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Certo se arrivasse il via libera al terzo (in realtà quarto) mandato per Luca Zaia non ci sarebbero grandi discorsi da fare e con ogni probabilità, magari ga-
rantendo a FDI più posti in giunta rispetto all’unico che hanno oggi, il candidato sarebbe lui. In ogni caso sembrano scaldarsi, senza dare troppo nell’occhio, il Segretario Regionale Alberto Stefani e il Sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte. Alcuni osservatori non escludono neppure che la Lega Veneta possa tentare, se da Roma arrivasse l’indigesto diktat di cedere il passo a Fratelli d’Italia e ovviamente senza poter contare su Zaia, una corsa in solitaria magari associando alla lista di partito una composta di amministratori locali.
Pronto al balzo è anche Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia, impegnato in una perenne campagna di rafforzamento del suo partito e che non
risparmia critiche e punzecchiature all’attuale giunta regionale. Sempre nella logica di accordo tra alleati, Tosi confida che il Veneto tra i due litiganti possa toccare a Forza Italia.
Il centrosinistra, in un quadro tanto complesso, pensa che questa volta potrebbe avere maggiori chances e il segretario regionale del Partito Democratico ha già convocato tutte le forze e i movimenti della cosiddetta “alternativa” predicando calma e cercando di non bruciare le tappe. Nonostante questo sforzo, seppur in piccola parte, è già esploso il dibattito sulle modalità di scelta del candidato presidente: Primarie Si o Primarie No. A schierarsi decisamente a favore, dichiarando da subito la propria disponibilità a concorrere c’è il Senatore e virologo Andrea Crisanti.
L’impressione è che in questi 1 2 mesi ne vedremo delle belle con alcune patate bollenti come l’Autonomia, il bilancio regionale e le relative polemiche per l’introduzione dell’IRAP indigeste agli alleati, le ricadute della Finanziaria sul Veneto, i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e, non ultimo, l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano –Cortina. (r.r.)
Camani: “Veneto in balìa della legge della giungla, il centrodestra sta implodendo”
Nel clima delle ultime settimane la capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Vanessa Camani vede dei segni che lasciano poco spazio a dubbi: “Le divisioni all’interno della maggioranza in Veneto - sostiene l’esponente Dem - sono molteplici e sempre più evidenti: dall’Irap all’Autonomia differenziata, senza dimenticare l’imbarazzante paralisi in cui si trova l’assessorato all’istruzione e al lavoro. Il governo regionale e dunque il Veneto, pare essere in balìa della legge della giungla”.
Un giudizio netto, che non risparmia il governatore uscente. “Di fronte all’in-
capacità della Giunta regionale di garantire in questi anni politiche di bilancio adeguate ai bisogni dei veneti, ora al presidente non rimane che giocarsi la carta di un rocambolesco aumento delle tasse per le imprese, poco condiviso dalla sua maggioranza e molto discutibile nel merito. Analogamente, - commenta Camani - il mancato avvicendamento alla guida dell’assessorato lasciato vacante da Elena Donazzan, oltre alle spaccature di corrente evidenti in Fratelli d’Italia, al governo da poco ma già con tutti i vizi delle più navigate forze politiche, rivela l’incapacità di fare sintesi ed un’idea delle istituzio-
ni come luogo di potere da occupare e non come strumento al servizio dei cittadini”.
Con queste premesse, osserva poi la consigliera del Pd, “Zaia lascia in eredità un caos da giungla. Non esiste, nei fatti, una coalizione di centrodestra in Veneto. Esiste una somma di personaggi che, senza progetto per la Regione, tentano solo di soddisfare le proprie ambizioni personali. L’alternativa di una alleanza di governo, unita ed adeguata, con una proposta seria e credibile per il Veneto, proposta a cui il Partito Democratico vuole dar vita, è un orizzonte sempre più necessario”.
Vanessa Camani
L’evento. La co-produzione Teatro Stabile del Veneto e Compagnia Finzi Pasca al Teatro Goldoni fino al 13 ottobre
Diecimila per Titizé - A Venetian Dream
Scommessa vinta per il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca, spettacolo ufficiale della città di Venezia
S
uperata la metà delle repliche previste, Titizé - A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia coprodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo ha già vinto la sua scommessa. Il sogno di Venezia attraverso le funamboliche lenti di Daniele Finzi Pasca a meta settembre aveva già colpito al cuore almeno ottomila spettatori del Teatro Goldoni. Lo spettacolo ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività, fin dal suo debutto in prima assoluta lo scorso 18 luglio ha emozionato, nel corso dell’estate, il pubblico internazionale di Venezia: sono oltre 25 i paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. Numeri in crescita costante di settimana in settimana con l’obiettivo di superare i 10.000 spettatori al 13 ottobre, data dell’ultima replica al Teatro Goldoni, dopo la tenitura record per uno spettacolo teatrale di caratura internazionale a Venezia di ben 52 recite e la platea piena anche nelle più calde serate estive.
“I numeri parlano chiaro”, commenta il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto. “I dati confermano il Teatro Goldoni quale piazza teatrale che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Ringrazio l’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua
società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio ha creduto in questo spettacolo e ha collaborato con noi per il successo dell’operazione. Non si tratta, infatti, di una vittoria per il teatro, ma di una vittoria per Venezia che si dà così un altro soggetto capace di interloquire con il suo pubblico internazionale”.
“Accogliamo con orgoglio e soddisfazione la notizia del successo di Titizé – A Venetian Dream. Grazie al costante lavoro della Fondazione Teatro Stabile del Veneto il Teatro Goldoni, che nel corso dei suoi 400 anni di storia ha tagliato innumerevoli traguardi, si conferma un fiore all’occhiello per la nostra Regione” dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto. “Questo spettacolo è un’ennesima nuova sfida, originale e stimolante, in grado di mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse. Ringrazio la Fondazione Teatro Stabile del Veneto perché portare a Venezia una compagnia di questo calibro è un orgoglio, e lo è ancora di più quando l’arte riesce a parlare non solo ai nostri cittadini ma a tutti i visitatori che arrivano in città e che scelgono di passare una serata a teatro assieme ai nostri artisti – aggiunge Giorgia Pea, consigliere delegata della Città di Venezia cultura, attività teatrali e cinema –. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto e ci auguriamo che anche nelle prossime settimane il Goldoni venga scelto da chi ha piacere di trascorrere un paio di ore in compagnia della cultura che una città come Vene-
zia può offrire”.
Una scommessa vinta per il Teatro Stabile del Veneto che riporterà maestranze artistiche e tecniche nuovamente a Venezia per l’estate 2025, quando tra luglio e settembre Titizé tornerà in scena rinnovato per almeno 40 repliche confermando così il Teatro Goldoni quale spazio di innovazione culturale al pari delle principali piazze teatrali europee. Prima del ritorno a Venezia però, lo spettacolo sarà impegnato in una tournée internazionale che prenderà il via da Lugano, città natale della Compagnia Finzi Pasca, quindi a Salerno, poi ancora in Svizzera, Francia, compresa Parigi tra marzo e aprile 2025.
Titizé – A Venetian Dream è una espressione teatrale fondata sulla meraviglia e sullo stupore, che racconta il rapporto fra Venezia, l’acqua e l’uomo. Un evento progettato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, che in occasione dei suoi 400 anni ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liri-
che. “Titizé”, “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Con un cast di dieci talentuosi interpreti, tra cui acrobati, attori e musicisti, Titizé invita a immergersi nell’essenza di Venezia, dove il passato e il presente si mescolano in un unico affascinante racconto e le storie, sparse come conchiglie sulla spiaggia, ognuna con la sua bellezza e il suo mistero, si ricompongono in un prezioso mosaico. (r.r.)
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Provincia di Padova
Economia. L’imprenditrice trevigiana sarà votata dall’assemblea dei soci il 23 novembre
Scelta unanime per Paola Carron designata presidente di Confindustria Veneto Est
L’imprenditrice trevigiana Paola Carron è stata scelta dal Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est come candidata alla Presidenza per il quadriennio 2024-2028. La decisione è stata presa all’unanimità tramite scrutinio segreto. La scelta di Paola Carron arriva al termine di una fase di consultazione con la base associativa, condotta nei mesi scorsi dalla Commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea. La Commissione ha raccolto ampio consenso nelle sedi di Padova, Rovigo, Treviso, e Venezia, portando a una candidatura unica approvata anche dal Collegio Speciale dei Probiviri.
Secondo quanto stabilito dallo Statuto, la candidatura sarà ora sottoposta all’Assemblea dei Soci, convocata per il 23 novembre. Durante l’Assemblea, sarà eletto il nuovo Presidente per il primo mandato quadriennale successivo alla costituzione della
nuova associazione. Nel frattempo, si terranno incontri di zona pre-Assemblea per condividere le linee programmatiche della nuova Presidenza e raccogliere idee, proposte e suggerimenti dagli imprenditori, al fine di garantire che l’attività associativa risponda alle esigenze delle imprese.
Paola Carron è nata ad Asolo (TV) nel 1968. Consigliere Delegato di Carron S.p.A., azienda di costruzioni generali fondata nel 1963, è responsabile commerciale e della sostenibilità del Gruppo, rappresentando la se-
conda generazione dell’impresa familiare insieme ai fratelli Diego, Arianna e Marta. Il Gruppo Carron, con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV), è tra le prime venti società italiane nel settore delle costruzioni civili e infrastrutturali, con un fatturato consolidato di 334 milioni di euro e 314 collaboratori. Nel 2024 Carron mira a trasformare l’azienda in una Società Benefit e ha recentemente ottenuto certificazioni per la parità di genere e per la responsabilità sociale. Attiva da anni in ambito associativo, Carron è Vicepresidente di Con-
findustria Veneto Est con delega a Edilizia, Territorio e Infrastrutture, Presidente di Ance Rovigo Treviso e membro di varie commissioni nazionali.
Confindustria Veneto Est è la seconda associazione territoriale del Sistema Confindustria in termini di dimensioni e rilevanza, con oltre 5.000 imprese associate e 270.000 collaboratori. Opera in un’area cruciale per l’economia italiana, con un forte tessuto manifatturiero e un PIL aggregato di 95 miliardi di euro. La designazione di Paola Carron segna un passaggio cruciale per il del’associazione, che guarda avanti con l’obiettivo di rappresentare con sempre maggiore efficacia le esigenze delle imprese del territorio.
Il Presidente uscente Leopoldo Destro ha commentato con soddisfazione la designazione: ‘’Ringrazio la Commissione di Designazione per il lavoro svolto, con spirito di servizio, encomiabile rigore e trasparenza. Ringrazio tutti i Consiglieri, tutte le im-
prenditrici e gli imprenditori che hanno partecipato alle consultazioni, per aver arricchito di idee questo confronto. Un risultato importante, quello espresso dal Consiglio Generale. La larghissima maggioranza dei voti raccolti conferma quell’unità associativa oggi ancora più indispensabile, per affrontare e vincere le difficili sfide che ci troviamo di fronte ma anche per cogliere le opportunità e, insieme, per difendere e rilanciare, in Italia e in Europa, il futuro produttivo del territorio e del Paese, il lavoro e la nostra industria.”
Destro ha inoltre espresso fiducia nella nuova leadership: “Siamo certi che Paola Carron lavorerà in questa direzione, con coraggio e visione innovativa per il bene delle imprese, che oggi hanno ancora più bisogno di poter contare su una rappresentanza forte. Con grande responsabilità, dedizione, ascolto e attenzione alle persone, saprà essere la Presidente di tutti”. (r.r.)
Nodo pensioni, la ricetta di Boschetto: “Più lavoro e previdenza complementare”
“Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”
Già nel 2050, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il sistema pensionistico italiano rischia di non essere più sostenibile. Di fronte a questo scenario il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto sottolinea la necessità di aumentare il tasso di occupazione, far crescere il PIL e incentivare la previdenza complementare per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.
“Tra 25 anni, si prevedono 8 milioni di persone in età lavorativa in meno”, spiega Boschetto, evidenziando come questa drastica riduzione della forza lavoro possa avere conseguenze pesanti sul mercato del lavoro, sui costi del lavoro stesso e, naturalmente, sulle pensioni. Uno degli indicatori più rilevanti per comprendere l’equilibrio
del sistema pensionistico è il rapporto tra occupati e pensionati. Al momento, tale rapporto in Italia è pari a 1,4443, sotto la soglia minima di 1,5 necessaria per mantenere un equilibrio sostenibile. “Il nostro sistema a ripartizione dipende da questo indicatore”, aggiunge Boschetto, “e senza un’inversione del trend demografico e occupazionale, il sistema pensionistico rischia di collassare”.
Guardando poi ai dati Istat, entro il 2050 l’Italia avrà 4,5 milioni di persone in meno, con un calo di 3,7 milioni di under 35 e un aumento di 4,6 milioni di anziani. Il cosiddetto indice di ricambio, che misura il rapporto tra i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro e quelli che vi entrano, peggiorerà ulteriormente, Ci sarà una crescente carenza di giovani lavoratori pronti
a sostituire quelli che lasciano il mondo del lavoro.
Boschetto individua due priorità per garantire la tenuta del sistema pensionistico: aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL. “I giovani saranno costretti a lavorare di più, in relazione all’allungamento della vita, ma percepiranno pensioni più basse a causa dei ‘buchi’ contributivi legati alla flessibilità del lavoro”, spiega Boschetto. Tuttavia, l’aumento della popolazione anziana e i recenti interventi normativi, come Quota 100, 102 e 103, stanno mettendo sotto pressione il sistema.
Confartigianato Imprese Veneto punta a stimolare la crescita del PIL aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma Boschetto non si limita a queste misure. Tra le proposte, infatti, la riduzione delle pensioni anticipate e l’eliminazione di privilegi pensionistici, ma anche la necessità di separare la spesa pensionistica da quella assistenziale, che ha registrato
Roberto Boschetto
una crescita significativa negli ultimi anni.
Con il passaggio al sistema contributivo, che ha ridotto l’importo della pensione rispetto all’ultimo reddito percepito, la previdenza complementare sta diventando sempre più importante per garantire una pensione adeguata ai lavoratori. “Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”, afferma Boschetto. Confartigianato Imprese Vene-
to è tra i promotori di Solidarietà Veneto, il Fondo di Previdenza Complementare negoziale della regione. L’obiettivo è facilitare l’adesione volontaria dei lavoratori a questo strumento, offrendo loro la possibilità di costruire un sistema pensionistico integrativo. “Nella contrattazione integrativa regionale abbiamo riconosciuto alla previdenza complementare un ruolo strategico nella gestione dei rapporti di lavoro”, conclude il presidente. (r.r.)
Leopoldo Destro con Paola Carron
Stickermania e Scuolafacendo. Due progetti promossi da Despar per valorizzare educazione e formazione
Despar presenta Stickermania: la nuova raccolta di figurine dedicata ai più piccoli
Un viaggio alla scoperta di incredibili imprese nel mondo animale e sullo sfondo i valori dell’amicizia, dello sport, del rispetto e della valorizzazione delle diversità: è questo il filo conduttore della storia protagonista di Stickermania 2024, la raccolta di figurine che quest’anno Despar Nord, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha scelto di promuovere negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui è presente.
La storia
La collection 2024 dal titolo “Campioni del regno animale” si caratterizza per un messaggio con un forte valore educativo e formativo e ha come protagonisti Oskar e il suo allenatore Bo, che per prepararsi a una competizione sportiva scolastica partono per un viaggio intorno al mondo seguendo le orme di detentori di record del regno animale in un’ampia varietà di discipline. Dal Cile all’Austria, passando per il Sudafrica e il Giappone fino alla Nuova Zelanda, il viaggio porta Oskar e Bo alla scoperta di luoghi straordinari e incredibili imprese nel mondo animale: il tuffatore più veloce, il detentore del record di salto in alto o artisti assoluti della mimetizzazione. Impressionati dalle prestazioni di alto livello, Oskar e Bo deci-
dono di organizzare loro stessi un campionato sportivo: il campionato dei campioni degli animali. Numerosi animali provenienti da tutto il mondo accettano l’invito a partecipare come atleti o come spettatori. Il campionato degli animali è un successo e alla fine ogni partecipante riceve una medaglia, perché ciascuno ha raggiunto la migliore prestazione possibile mettendo a frutto il suo potenziale.
Come funziona
Stickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 16 settembre al 13 ottobre ogni €10 di spesa i clienti riceveranno un pacchetto di figurine, mentre l’album sarà in vendita nei negozi dell’abete a € 0,99. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita al prezzo di € 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta di Stickermania saranno inoltre organizzati degli scambi di figurine in alcuni punti vendita selezionati per favorire momenti di incontro e interazione tra i bambini e ragazzi impegnati nella collezione.
Molto più di una collection
Stickermania, il progetto promosso da Despar Nord, si distingue per la scelta di caratterizzare la raccolta con un contenuto fortemente didattico e
Stickermania Tour: gli appuntamenti
Nel corso delle settimane di raccolta, Despar organizzerà presso alcuni punti vendita selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine. Di seguito il calendario degli incontri:
-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Bassano del Grappa – Centro Commerciale “Il Grifone”, via Capitelvecchio 88, Bassano del Grappa (VI);
-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Sarmeola – Centro Commerciale “Le Brentelle”, via della Provvidenza 1, Sarmeola di Rubano (PD);
-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Albignasego – Centro Commerciale “Ipercity”, via G. Verga 1, Albignasego (PD).
Tutte le informazioni su Stickermania e le attività connesse alla collection sono disponibili su sito dedicato Despar Stickermania
formativo dove i protagonisti diventano portatori di messaggi positivi ed esempi di sana competizione sportiva, rispetto, valorizzazione della diversità e dei
talenti personali. Valori sui quali si costruisce la coesione sociale e il senso di comunità che trovano conferma anche nella scelta di abbinare la raccolta
Stickermania al progetto Scuolafacendo con cui i clienti del marchio dell’abete potranno scegliere di sostenere le scuole del territorio.
Al via Scuolafacendo, il progetto Despar a sostegno del mondo della scuola
Con l’avvio del nuovo anno scolastico Despar promuove Scuolafacendo, il progetto nazionale a sostegno del mondo della scuola con l’obiettivo di donare agli istituti scolastici nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Un’iniziativa che Despar Nord porta sui propri territori di riferimento insieme alla collection Stickermania. Dal 16 settembre al 13 ottobre facendo la spesa nei negozi Despar, Eurospar e Interspar i clienti potranno ricevere, ogni 10 euro di spesa, una bustina di figurine Stickermania con all’interno un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Inoltre, solo con l’App Despar Tribù, fino al 17 novembre 2024 i clienti potranno convertire i propri Punti Cuore Despar in Buoni Scuola, riuscendo così a contribuire ulteriormente alla raccolta. Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar ne donerà uno aggiuntivo. I clienti potranno consegnare i buoni raccolti direttamente alla scuola che desiderano premiare oppure caricarli tramite il sito del progetto o l’App dedicata.
Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include articoli che vanno dalla cancelleria a strumenti per l’apprendimento e l’inclusione, fino a materiali per supportare le attività motorie, l’apprendimento musicale e per arricchire gli ambienti scolastici. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e paritarie. Per beneficiare della donazione dei clienti Despar, le scuole interessate dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa.
Scuolafacendo è un’iniziativa con la quale Despar rafforza l’impegno per il mondo della scuola, riconoscendo l’educazione e la formazione come elementi centrali per fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire il proprio futuro. Un’attenzione che l’azienda conferma anche con “Le Buone Abitudini”, il progetto rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita.
PROTAGONISTI A NORD EST
Sintonizzati sul futuro.
Soladria, la crescita di un’eccellenza
italiana nel settore fotovoltaico
re i consumi energetici e di utilizzare fonti di principali voci di spesa e questo è il contribu-
A partire da ottobre 2024, Soladria entrerà in una partnership strategica con una grande azienda lombarda che fattura quattrocento milioni di euro all’anno. Questo accordo rappresenta una svolta per Soladria, che prevede una crescita significativa sia in Veneto, dove è già storicamente presente, sia in Lombardia, Piemonte e in tutto il Nord Italia. L’ambizione di Soladria è di diventare la realtà più importante nel settore del fotovoltaico nel Nord Ita-
Nmercato del fotovoltaico, immaginando che questo settore potesse rappresentare il lavoro della vita. Tuttavia, fin da subito, Gennari si rese conto che il mercato mancava di una componente fondamentale: un’azienda in grado di off rire un prodotto “chiavi in mano”, un servizio completo capace di semplificare la vita dei clienti. Fu proprio su questo aspetto che Soladria iniziò a costruire il proprio vantaggio competitivo.
Soladria ha dunque concentrato i suoi sforzi iniziali sugli impianti residenziali, ponendo particolare attenzione alla creazione di soluzioni che fossero facilmente accessibili e
L’accordo, oltre a garantire un’espansione commerciale, comporterà un incremento del personale, che passerà dagli attuali sessanta a novanta dipendenti nel giro di tre anni. Anche il numero di impianti installati annualmente è destinato a crescere, passando dagli attuali settecento a milleduecento. Questo dimostra come Soladria sia una realtà in forte crescita, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato dell’energia rinnovabile.
Soladria è un’azienda che ha saputo anticipare i tempi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie alla guida di Nicola Gennari, Soladria continua a crescere, puntando sempre più in alto e contribuendo al progresso del settore energetico in Italia. La capacità di innovare e di off rire soluzioni complete ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento nel settore, con uno sguardo sempre rivolto alla crescita futura.
Arredamento in Veneto: tradizione e innovazione nel 2024
Il Veneto è da sempre una culla di eccellenza nel settore dell’arredamento. Conosciuta per il suo artigianato raffinato e la produzione di mobili di alta qualità, la nostra regione ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando uno stile proprio che riflette il suo patrimonio culturale, ma che anche abbraccia le nuove tendenze del design. Nel 2024, le case venete si arricchiscono di soluzioni eleganti e funzionali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla personalizzazione degli spazi. La tradizione artigianale è un pilastro dell’arredamento veneto. Aziende familiari e maestri artigiani continuano a produrre mobili di alta qualità, lavorando materiali pregiati come legno massello, marmo e ferro battuto. In particolare, l’area del trevigiano e bassanese è rinomata per la produzione di mobili su misura, che uniscono l’arte della falegnameria a un design contemporaneo. Questa mae-
stria manuale è visibile nei dettagli: intarsi, finiture curate e mobili che diventano vere e proprie opere d’arte. Negli ultimi tempi c’è stata una riscoperta dei mobili antichi e vintage, con una forte tendenza al restauro e al recupero di pezzi d’epoca. Le case venete spesso combinano elementi moderni con mobili d’epoca restaurati, creando un contrasto affascinante tra il vecchio e il nuovo. In molte case venete, soprattutto nelle zone di campagna o nei piccoli borghi, lo stile rustico rimane la prima scelta. Tuttavia, questo stile viene reinterpretato in chiave moderna. Il “rustico elegante” combina materiali tradizionali come la pietra e il legno con arredi dal design più essenziale e contemporaneo. Pareti in mattoni a vista, soffitti con travi in legno e pavimenti in cotto sono spesso accostati a mobili dalle linee pulite e moderne, creando un effetto equilibrato e accogliente. Questo stile si riflette anche
nella scelta di tessuti naturali e texture calde: lino, cotone grezzo e lana vengono utilizzati per tende, cuscini e rivestimenti, donando un senso di calore e familiarità agli ambienti.
Nelle città venete invece, come Venezia, Verona e Padova, dove lo spazio abitati-
vo può essere limitato, la tendenza verso l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale. I mobili multifunzionali sono diventati un must, specialmente per chi vive in appartamenti di piccole dimensioni. La multifunzionalità si accompagna a una crescente integrazione della tecnologia nelle abitazioni. La domotica e le soluzioni “smart home” stanno prendendo piede anche in Veneto, con sistemi di illuminazione, riscaldamento e sicurezza che possono essere controllati a distanza tramite dispositivi mobili, rendendo la vita quotidiana più semplice e confortevole.
Un’altra tendenza crescente in Veneto è la personalizzazione degli spazi attraverso mobili su misura. Molte case venete, soprattutto quelle storiche, hanno caratteristiche uniche che richiedono soluzioni su misura per sfruttare al meglio ogni angolo. Gli artigiani locali sono in grado di realizzare mobili personalizzati che si adattano perfettamente alle esigenze e
ai gusti dei proprietari, mantenendo l’equilibrio tra funzionalità e stile.
Ma è la sostenibilità la tendenza davvero centrale nell’arredamento del Veneto di questo 2024: materiali naturali, come legno certificato e tessuti biologici, sono sempre più apprezzati. Le imprese venete, molte delle quali a conduzione familiare, stanno adottando pratiche produttive sostenibili, privilegiando l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale. In particolare, il legno di recupero è molto utilizzato, sia per mobili che per rivestimenti, donando un tocco rustico e autentico agli interni.
Anche il marmo, proveniente dalle cave di Verona, è un materiale molto amato per creare piani di lavoro, pavimenti e decorazioni che uniscono lusso e sostenibilità. Le finiture naturali, che esaltano le venature originali del marmo e del legno, sono preferite per creare ambienti sofisticati e in armonia con la natura.
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I consigli. Come organizzarsi per affrontare al meglio i mesi più freddi
Manutenzione autunnale di giardini e terrazze: preparare gli spazi esterni per l’inverno
Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi
L’autunno è una stagione cruciale per la cura di giardini e terrazze. Con il cambiamento delle temperature e l’arrivo delle piogge, è importante preparare gli spazi esterni perchè possano affrontare al meglio l’inverno e rifiorire in primavera.
Il primo passo è la pulizia. Le foglie cadute possono accumularsi rapidamente, soffocando il prato e creando zone umide che favoriscono la crescita di muschio e muffe. È quindi fondamentale rastrellare regolarmente e rimuovere i residui vegetali. Questo processo non solo mantiene il giardino ordinato, ma previene anche malattie del prato.
La potatura è un’altra attività essenziale. In autunno, è consigliabile potare gli arbusti e le piante per eliminare i rami secchi o danneggiati, stimolando una crescita sana nella stagione successiva. Anche le piante perenni possono essere sfoltite, mentre gli alberi da frutto traggono beneficio da una leggera potatura prima del riposo invernale.
Un altro intervento utile è l’aerazione del prato, che consiste nel perforare il terreno per migliorarne la traspirabilità e favorire l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, la concimazione autunnale è essenziale per rinforzare il prato e le piante prima dell’inverno. Si utilizzano fertilizzanti ricchi di potassio, che aiutano a rafforzare le radici e migliorare la resistenza alle temperature rigide.
Per quanto riguarda le terrazze, è il momento di proteggere le piante in vaso dalle gelate. Si possono spostare le specie più delicate in zone più riparate o, se possibile, all’interno. Le piante che rimangono all’esterno dovrebbero essere coperte con teli di protezione. Anche le fioriere e i vasi devono essere controllati: è consigliabile svuotarli dall’acqua stagnante per evitare danni causati dal gelo.
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L’autunno è anche il periodo ideale per piantare bulbi primaverili, come tulipani e narcisi, che sbocceranno al termine dell’inverno, donando nuovi colori al giardino.
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Ristrutturazione autunnale per preparare la casa all’inverno
Tra le soluzioni più gettonate il cappotto termico e la sostituzione delle vecchie finestre con modelli più recenti ed efficienti sotto il profilo del risparmio energetico. I bonus e gli incentivi statali consentono di risparmiare
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MATERASSI - RETI - LETTI
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L’arrivo dell’autunno per le famiglie venete è momento ideale per dedicarsi alla ristrutturazione della casa. Le temperature miti e le giornate ancora lunghe permettono di lavorare senza l’incubo del caldo estivo o del freddo invernale. Questo periodo è particolarmente adatto a lavori esterni e interni che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica.
le mura esterne dalle infiltrazioni e preparano la casa ai rigori dell’inverno.
Anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento è un’attività cruciale durante l’autunno. Pulire le caldaie e controllare che radiatori e impianti siano in buone condizioni evita spiacevoli sorprese durante l’inverno. In Veneto, molte famiglie optano per l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento, una soluzione che garantisce un calore uniforme in tutta la casa.
Uno dei primi interventi a cui pensiamo è l’isolamento termico. In Veneto, con inverni che possono essere rigidi, coibentare tetti e pareti è essenziale per evitare dispersioni di calore. Un buon isolamento permette non solo di mantenere la casa calda in inverno, ma anche di ridurre i costi di riscaldamento, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. L’uso del “cappotto termico” e la sostituzione di vecchie finestre con modelli più recenti e a doppio vetro sono tra le soluzioni più gettonate.
Le facciate delle abitazioni venete, spesso esposte all’umidità e alle intemperie, possono necessitare di lavori di rifacimento. Rivestimenti e tinteggiature, se fatti in autunno, proteggono
In autunno non bisogna poi trascurare gli spazi verdi. L’autunno è perfetto per sistemare giardini e terrazze, riparando muretti e pavimentazioni o piantando nuove piante resistenti al freddo.
Infine, grazie agli incentivi statali, ristrutturare case ed appartamenti può essere molto conveniente. Questi bonus permettono di recuperare parte delle spese sostenute.
Ristrutturare in questo autunno 2024 è dunque una scelta strategica per affrontare al meglio l’inverno, migliorando il benessere abitativo e il valore della propria casa.
Installazione di pannelli fotovoltaici a casa: energia pulita e risparmio
L’installazione di pannelli fotovoltaici a casa sta diventando una scelta sempre più comune per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo sistema, basato sull’uso dell’energia solare, trasforma la luce del sole in elettricità, offrendo numerosi vantaggi sia economici che ecologici.
Uno dei principali motivi per cui molti scelgono il fotovoltaico è la possibilità di abbattere le bollette elettriche. Grazie ai pannelli solari, è possibile autoprodurre una parte significativa dell’energia necessaria per il fabbisogno domestico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e proteggendosi dall’aumento dei prezzi dell’energia. L’energia in eccesso prodotta durante le ore di sole può essere immessa nella rete elettrica, garantendo ulteriori vantaggi economici tramite il meccanismo di “scambio sul
posto”.
L’installazione dei pannelli richiede alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, è necessaria una valutazione preliminare del tetto per verificare l’esposizione solare e lo spazio disponibile. I tetti rivolti a sud, senza ombreggiamenti, offrono le migliori condizioni per ottenere un rendimento massimo. Anche l’inclinazione e la superficie del tetto sono fattori determinanti per ottimizzare la produzione di energia. Una volta scelto l’impianto adatto, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione. I pannelli vengono montati su strutture portanti
fissate al tetto, mentre un inverter trasforma l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa. La manutenzione è minima: i pannelli fotovoltaici richiedono solo una pulizia periodica e un controllo tecnico per garantire il funzionamento ottimale.
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Veneto: al via la prima centrale operativa 116117 per l’assistenza sanitaria non urgente
Entro l’anno entrerà a regime il numero unico europeo
Un sistema innovativo per garantire ai cittadini risposte H24 su cure mediche, servizi sociosanitari e informazioni territoriali, integrando e semplificando l’accesso ai servizi essenziali.
Entro il 2024, la Regione Veneto compirà un passo significativo nel campo dell’assistenza territoriale con l’avvio della prima Centrale Operativa (CO) 116117. Questa iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, rappresenta una risposta innovativa per le esigenze sanitarie non urgenti dei cittadini, come ha dichiarato l’Assessore Manuela Lanzarin. Il Numero Unico Europeo 116117 sarà un punto di riferimento cruciale per i cittadini, integrando e semplificando l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali a bassa intensità e priorità di cura. Questa soluzione va oltre la tradizionale continuità assistenziale, proponendo un sistema integrato che valuterà tempestivamente i bisogni dei cittadini, evitan-
do loro di dover navigare tra i vari segmenti del sistema sanitario. L’attivazione del 116117 si inserisce nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il Decreto Ministeriale 77 del 2022. La riforma mira a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile, rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione. Le Centrali Operative, distribuite in tre aree strategiche della regione (AULSS 3 Serenissima, AULSS 6 Euganea e AULSS 8 Berica), copriranno un bacino di almeno 1-2 milioni di cittadini ciascuna. Queste strutture saranno collocate vicino alle centrali operative del 118, sfruttando sinergie logistiche e tecnologiche per ottimizzare i costi e garantire un’infrastruttura sicura e avanzata.Il nuovo sistema sarà dotato di un software operativo all’avanguardia, interconnesso con le centrali operative del 118 e con il Nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale. Questo permetterà una gestione fluida delle informazioni e una risposta tempestiva e coordinata alle richieste dei cittadini. I servizi offerti dal 116117 saranno articolati su tre livelli: informativo, sanitario e socio-sanitario. Gli operatori delle centrali operative valuteranno le necessità dei cittadini attraverso un algoritmo specifico, elaborato con un protocollo definito, che permetterà di indirizzare ogni chiamata verso la risposta più appropriata. In questo modo,
ogni richiesta sarà gestita in modo efficiente, garantendo una presa in carico adeguata e una risposta rapida e coordinata.L’Assessore Lanzarin ha sottolineato come questo modello rappresenti un’evoluzione significativa nell’integrazione delle attività territoriali delle Cure Primarie. L’obiettivo è garantire un sistema di assistenza territoriale disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con la certezza dei tempi e dei luoghi di erogazione delle risposte, per offrire ai cittadini un servizio di alta qualità e accessibile in qualsiasi momento. Il progetto partirà con una fase sperimentale nel Distretto 1 di Bassano del Grappa, presso l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, dove le chiamate saranno gestite dalla Centrale Operativa 116117 della ULSS 3 Serenissima. Questa fase pilota permetterà di testare il sistema in un contesto controllato, per poi estendere il servizio a tutta la regione.L’introduzione del 116117 in Veneto rappresenta un passo avanti nell’evoluzione dei servizi sanitari regionali, con un approccio innovativo che mira a semplificare l’accesso ai servizi e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Con l’attivazione di questo nuovo sistema, la Regione Veneto si pone all’avanguardia in Italia nella gestione delle cure mediche non urgenti, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni del Paese.
Padova
Pigiama Run 2024: solidarietà a favore dei piccoli pazienti oncologici
Padova si prepara ad accogliere la sesta edizione della Pigiama Run, la terza organizzata nella città del Santo. L’evento, che si svolgerà venerdì 20 settembre alle ore 19:00, rappresenta un’importante iniziativa di solidarietà promossa dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quest’anno, la corsa-camminata in pigiama avrà luogo in oltre 40 città italiane, con l’obiettivo di sostenere i bambini malati di tumore, che vivono quotidianamente in pigiama a causa delle loro condizioni.
Il mese di settembre, simbolicamente dedicato al gold ribbon, il nastro d’oro
per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici, sarà celebrato attraverso questa manifestazione. La Pigiama Run si propone di aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi per progetti e servizi di supporto per i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie.
A Padova, il punto di partenza e arrivo è il Prato della Valle, in Lobo di Santa Giustina, dove viene allestito un Village ricco di attività per tutti, dalle ore 17:00. I robottini di telepresenza permetteranno ai bambini ricoverati presso la Pediatria di Padova di partecipare virtualmente alla corsa.
Due i percorsi disponibili: il percorso
Runner di 9 km per chi ama correre e il percorso Walker di 6 km adatto anche ai passeggini. I partecipanti saranno premiati per il gruppo più numeroso e il pigiama più originale. Inoltre, LILT Padova destinerà il ricavato delle iscrizioni alla Fondazione Salus Pueri per migliorare gli spazi dell’Ospedale Pediatrico di Padova.
Le iscrizioni, con una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto i 7 anni, sono aperte fino alle 17:00 del 20 settembre. Ogni iscritto riceverà un pettorale, un pacco gara e omaggi degli sponsor. I pacchi gara saranno disponibili fino ad esaurimen-
Premio Stella d’Oro: campioni dello sport e ambasciatori di solidarietà uniti per la ricerca
Eroi nello Sport, ma soprattutto nella Vita. Questa è la ragione che ha spinto l’Associazione no profit di Lucca “Stella di Cuori”, in collaborazione con la Fondazione Città della Speranza, a istituire il Premio Stella d’Oro 2024. L’Associazione Stella di Cuori promuove un’iniziativa di solidarietà per sostenere la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e premiare gli atleti che incarnano i valori dello sport e dell’impegno sociale. Il riconoscimento è stato consegnato
ad alcuni grandi campioni del mondo sportivo, che si sono distinti non solo per i loro risultati agonistici, ma anche per l’impegno nel sociale e nella solidarietà.
L’obiettivo è celebrare il loro impegno e l’esempio che offrono anche come ambasciatori di solidarietà. Tra i premiati presenti alla cerimonia figurano: Capirossi, Ghedina, Merlo, Patrese e Tacconi. Il premio è la cornice di un altro importante evento: la presentazione del progetto “Le regine del divino codino”,
Camposampiero apre a nuove tecniche
All’ospedale ‘Pietro Cosma’ di Camposampiero, in provincia di Padova, sono stati effettuati i primi interventi di gastrectomia totale per tumore utilizzando la tecnologia robotica. Questo innovativo approccio chirurgico, che si estende ora anche ai pazienti sottoposti a terapie oncologiche neoadiuvanti, rappresenta un significativo avanzamento nella lotta contro il cancro gastrico.
Emilio Morpurgo, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia, sottolinea che la gastrectomia totale per neoplasia è una procedura particolarmente complessa, poiché richiede l’asportazione totale dello stomaco e dei linfonodi regionali per garantire una radicalità oncologica. “La delicatezza dei movimenti robotici permette una linfoadenectomia forse superiore
una sottoscrizione per raccogliere fondi solidali grazie alla vettura Lancia Delta Integrale Evoluzione regalata a Roberto Baggio trent’anni fa. L’auto, simbolo del mondo del calcio e della storia automobilistica italiana, sarà utilizzata per raccogliere fondi a favore di quattro onlus: Associazione Stella di Cuori, Fondazione Città della Speranza, Fondazione Vialli e Mauro Onlus, e Pupi Onlus. Due eventi accumunati dal desiderio di fare qualcosa di concreto a favore della ricerca.
di trattamento oncologico
a quella eseguibile con l’addome aperto”, spiega Morpurgo. La tecnologia robotica ha inoltre migliorato la fase di ricostruzione della via digestiva, cruciale per il ripristino della normale alimentazione post-operatoria. Le tecniche sviluppate a Camposampiero hanno reso possibile la realizzazione delle suture di ricostruzione in modalità robotica, riducendo al minimo le cicatrici visibili. “L’unica cicatrice visibile è un piccolo taglio sovrapubico, utilizzato per l’estrazione dell’organo malato, che consente una ripresa postoperatoria molto rapida”, aggiunge Morpurgo. Il direttore esprime gratitudine alla sua équipe e a tutti i reparti coinvolti, inclusi Anestesia, Gastroenterologia e Sala Operatoria, per il loro continuo supporto in questa attività di frontiera.
SERVIZI DELLA FARMACIA vaccini e tamponi su prenotazione misurazione dei valori pressori autoanalisi del sangue capillare autoanalisi delle urine prenotazioni (esami e visite) ritiro referti controllo del peso dei neonati noleggio bilance pesa neonati e tiralatte noleggo elettromedicali per magnetoterapia preparazioni galeniche preparazioni toterapiche consulenze dietetiche consulenze dermocosmetiche omeopatia • toterapia • veterinaria consegna farmaci a domicilio
servizio
La testimonianza. Attraverso i social la giovane ha condiviso il suo percorso
Valentina Alberton: la lotta contro il linfoma di Hodgkin e il valore della prevenzione
La storia di Valentina Alberton, nutrizionista di Treviso, colpita dal linfoma di Hodgkin a 27 anni, e il suo messaggio di speranza
Valentina Alberton, una giovane nutrizionista di Bessica di Loria, in provincia di Treviso, ha deciso di condividere la sua esperienza con il linfoma di Hodgkin, diagnosticato a soli 27 anni. La sua storia è un potente promemoria dell’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo. Valentina Alberton, laureata in Scienze Biologiche e con una magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, ha sempre fatto dello stile di vita sano il suo baluardo. Tuttavia, nel marzo scorso, ha iniziato a percepire sintomi insoliti: gambe pesanti, stanchezza e ritenzione idrica. Nonostante le prime visite mediche non abbiano fornito risposte soddisfacenti, Valentina ha continuato a cercare una spiegazione. Il 28 maggio, esasperata, si è recata in pronto soccorso, dove, per essere ascoltata, si è vista costretta a simulare una condizione peggiore di quella in cui già si trovava. Dopo una serie di esami, tra cui TAC, PET e biopsia, è arrivata la diagnosi: linfoma di Hodgkin al secondo stadio.
Valentina ha deciso di rendere pubblica la sua cartella clinica e di raccontare il suo percorso sui social media. Il suo obiettivo, come
ha spiegato, non è quello di fare la vittima o ottenere compassione, ma di informare e dare al prossimo gli strumenti per prevenire una condizione analoga alla sua. Con oltre 5.000 follower su Instagram, Valentina utilizza la sua piattaforma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.
Attualmente, Valentina è a metà del ciclo di infusioni chemioterapiche presso l’Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua speranza è quella di tornare presto al lavoro e di continuare a promuovere uno stile di vita sano.
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La misura. Otto giorni prima avvierà un messaggio di promemoria
In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri
Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.
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Dal primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima della data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie. La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti
possono continuare a prenotare tramite sportello, telefono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.
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A tavola
Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.
Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
TAGLIATELLE AI FUNGHI
Semplici e gustose, le tagliatelle ai funghi sono un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.
Ingredienti: : 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero
Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.
TORTA AI FICHI
La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare!
Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone
Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.
Idee in cucina, facili e sfiziose
Rubrica a cura di Sara Busato
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