Che il mercato dell’auto non se la passi bene ormai è un ritornello che sentiamo ripetere da parecchio tempo, tuttavia gli ultimi dati sulle immatricolazioni lasciano ancora meno spazio all’ottimismo. Anche nel nostro Veneto il calo delle vendite si fa sentire, pur tenendosi lontano dalla media nazionale. Ad agosto il numero delle immatricolazioni nella nostra regione è calato del 7% contro il 13,4% su base nazionale, mentre il mercato dell’usato si mantiene in territorio nettamente positivo e conferma una certa vivacità. A pesare sull’acquisto dei veicoli nuovi è il prezzo, ritenuto dalla maggior parte degli automobilisti troppo elevato. Meglio allora orientarsi su un’auto di seconda mano per ridurre l’impegno economico in fase di acquisto o evitare lunghi periodi di indebitamento. Ma anche le quotazioni dell’usato restano elevate, specie se riferite ad auto recenti, con due – tre anni di vita. C’è chi osserva come sia proprio la maggiore richiesta di veicoli usati a spingere in alto i prezzi di vendita ma anche chi mette in guardia contro il progressivo invecchiamento del parco auto circolante e invoca una diversa politica di incentivi per l’acquisto del nuovo, ma anche un cambio di passo nelle decisioni a medio lungo termine per il settore.
segue a pag. 5
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SONO
E ANCHE I TURISTI
Amministratori e operatori soddisfatti anche se non ci sono ancora i dati ufficiali. Dopo le incertezze delle prime settimane a causa del maltempo la stagione è decollata
Servizi alle pagg. 6-12
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POLITICA, AUTUNNO CALDO AD UN ANNO DALLE REGIONALI
Dall’autonomia all’Irap con i dossier delle infrastrutture: dibattito acceso, sullo sfondo il futuro di Zaia
MAGIA A TEATRO, DIECIMILA PER TITIZE’ - A VENETIAN DREAM
Successo per il sogno acrobatico firmato da Daniele Finzi Pasca, un omaggio allo splendore di Venezia
LAutonomia differenziata, una garanzia per tutti
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a riforma dell’autonomia differenziata è finalmente realtà e per noi cittadini del Veneto, lettori de La Piazza, rappresenta un’opportunità unica. Significa poter gestire più direttamente settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture, garantendo servizi più vicini alle esigenze del territorio. Non sarà più lo Stato a decidere tutto dall’alto, ma avremo più voce in capitolo su questioni che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana. segue a pag. 5
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Turismo
Veneto
Servizio a pag. 23
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Autonomia differenziata, una garanzia per tutti
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
I prossimi passi sono fondamentali: la Regione Veneto, come altre, dovrà negoziare con lo Stato per ottenere le competenze che meglio può gestire in autonomia. Questo vuol dire maggiori responsabilità per le istituzioni locali, ma anche la possibilità di fare meglio e più velocemente, grazie a una gestione più flessibile e mirata delle risorse. È una sfida, ma anche una grande occasione per migliorare la qualità dei servizi che utilizziamo ogni giorno, dall’assistenza sanitaria alla manutenzione delle strade.
La riforma non è una minaccia per l’unità del Paese, anzi. Garantisce che tutte le Regioni, anche quelle meno forti economicamente, continuino a ricevere le risorse necessarie. Per noi del Veneto, però, è l’occasione di far vedere quanto possiamo fare, dimostrando che un’amministrazione più vicina ai cittadini può davvero fare la differenza. Insieme, possiamo far crescere il nostro territorio, mantenendo sempre al centro i valori di solidarietà e collaborazione tra le Regioni.
Baby gang: episodi sporadici, l’emergenza è rientrata
L’estate che volge al termine ha riacceso i riflettori sul fenomeno “baby gang”. Si tratta di una vera e propria piaga sociale che non riguarda solo il clodiense (Jesolo in particolare ha adottato una linea dura dopo gravi episodi verificatisi fin dalla primavera scorsa) e che non accenna a diminuire.
In primis per chi racconta i fatti, è importante fare trasparire l’oggettività degli eventi. Per questo abbiamo chiesto un resoconto della situazione del clodiense al primo cittadino, Mauro Armelao.
“Gli episodi che si sono verificati a Chioggia sono stati sporadici. Si è trattato – ha commentato il primo cittadino - per lo più di casi avvenuti il sabato o la domenica nei pressi di Piazzale Europa tra ragazzi in attesa del pullman. Posso dire che l’emergenza è rientrata grazie all’impiego delle forze dell’ordine e alla vigilanza privata messa a disposizione da BusItalia. Colgo però l’occasione per ribadire che la nostra Amministrazione lavora in tutte le direzioni anche per arginare questi fenomeni sociali”. Il sindaco ci tiene poi ad aggiungere come l’Amministrazione si stia muovendo per arginare il fenomeno con proposte inclusive.
“Penso – ha aggiunto - ai Servizi sociali, alla collaborazione con le scuole, alle forze dell’ordine, le associazioni. Senza contare gli eventi organizzati dal Comune, come il Sottomarina Sound Beach. Si tratta di eventi mirati a richiamare un pubblico eterogeneo, organizzati in giorni feriali proprio per evitare di intasare la città nel fine settimana quando sappiamo che l’arrivo dei turisti pendolari conta già numeri importanti. E’ stato bellissimo vedere ai concerti famiglie, bambini piccoli, ragazzini che erano là per divertirsi in maniera sana”.
Luca Rapacciuolo
Il sindaco Armelao: “lavoriamo sul sociale per prevenire”
L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
In questo scenario tutt’altro che esaltante lascia piuttosto perplessi la guerra, per lo più ideologica, che si sta consumando intorno alle auto elettriche. Ideologica perché stiamo parlando di una tipologia di alimentazione che al momento fa dell’Italia il fanalino di coda in Europa, con quote veramente modeste, che non arrivano al 4% del totale. A tenere gli automobilisti alla larga dalle auto elettriche è non solo il prezzo, ritenuto elevato e insostenibile, ma anche una forte diffidenza sull’affidabilità e la convenienza di questi veicoli, a partire dall’autonomia e dal disagio delle ricariche. Continua a spaventare anche l’aspetto della sicurezza, nonostante i dati dicano il contrario. Ma quel che pesa è una radicata avversione ideologica contro l’elettrico, che invece per ora è l’unica soluzione per abbattere in maniera significativa le emissioni in atmosfera. I pochi possessori di auto elettriche la pensano quasi tutti diversamente e sono per lo più entusiasti della scelta. E’ una guerra inutile perché se da una parte non è certo pensabile di imporre l’elettrico in tempi brevi alla stragrande maggioranza degli automobilisti dall’altra sono potenzialmente molti di più coloro che potrebbero avvicinarsi a questo nuovo mondo. Insomma c’è spazio per tutti e nessuno ci toglie la libertà di usare le auto termiche ancora per un bel po’.
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Turismo. La stagione estiva sta per concludersi, è tempo di bilanci
Il 2024, l’estate del ritorno dei grandi eventi
I dati ufficiali non sono ancora disponibili, tuttavia gli stranieri quest’anno sembrano essere stati più numerosi, grazie anche alla crocieristica. Oltre ai concerti, numerose sono state anche le iniziative dei commercianti per animare le serate a Sottomarina
L a stagione estiva 2024 si avvia alla conclusione con gli ultimi week end di settembre. Tradizionalmente il ritorno tra i banchi degli studenti coincide con un marcato calo nelle presenze e arrivi per il clodiense; salvo le eccezioni di quei turisti stranieri che quest’anno sembrano essere più numerosi. E’ giusto usare il condizionale perché, come da tradizione, in coda all’estate inizia il “valzer” dei numeri snocciolati da albergatori, associazioni balneari e in generale addetti ai lavori. Forse anche per questa ragione l’Amministrazione comunale ha preferito esprimere un giudizio solo quando arriveranno i dati ufficiali. Di sicuro qualche considerazione è possibile farla fin da ora. Anzitutto è stata l’estate del ritorno dei grandi eventi musicali a Sottomarina, con la presenza di artisti di rilevanza nazionale (Mahmood, Emma, Alfa) e il “Sea Music Festival” di isola dell’Unione.
Sono ormai consolidata certezza il festival cinematografico “Laguna Sud” (giunto alla decima edizione), l’arrivo delle navi da crociera e lo spettacolo pirotecnico di metà agosto, che quest’anno sembra avere soddisfatto la maggioranza dei presenti. Numerose anche le iniziative dei commercianti, in particolare nelle piazze di Sottomarina; con l’organizzazione di serate a tema che hanno registrato un buon numero di partecipanti.
L’impressione generale (ma mancano i riscontri ufficiali) è che ci possa essere stata una leggera contrazione nei consumi più che nelle presenze; circo-
stanza dovuta più a condizioni macroeconomiche. Negli ultimi due anni per riuscire a trovare posto al ristorante era necessario prenotare quasi con una settimana di anticipo; l’impressione è che non si possa dire lo stesso per l’estate che si sta chiudendo. In ogni caso le condizioni meteorologiche hanno favorito non poco gli amanti dei lidi clodiensi, con pochi e veloci temporali solo durante gli ultimi giorni di agosto e inizio settembre.
Mucillagine e granchio blu, emergenze che stanno mettendo letteralmente in ginocchio il comparto della pesca, non sembra abbiano influenzato in maniera significativa le scelte degli amanti dell’ombrellone.
Luca Rapacciuolo
Armelao: “Navi da crociera, un valore aggiunto per la nostra città e la nostra economia”
Le navi da crociera a Chioggia rappresentano una consolidata certezza su cui è stato massimo l’impegno dell’Amministrazione comunale e del sindaco Mauro Armelao in particolare. Anche se permane lo scetticismo di parte della cittadinanza riguardo l’effettivo “indotto” che gli ospiti dei giganti del mare (i crocieristi) possono produrre, è fuori discussione il grande beneficio di immagine per Chioggia e Sottomarina. Proprio su questi temi abbiamo raccolto le dichiarazioni dello stesso primo cittadino. “Commercianti e ristoratori si confermano molto soddisfatti per l’arrivo dei turisti che sbarcano dalle navi per visitare la nostra città. I crocieristi
non solo apprezzano le bellezze artistiche e cultuali di Chioggia, ma amano acquistare e mangiare bene” racconta Armelao. “Si tratta per lo più di americani, inglesi, canadesi, australiani con una buona possibilità di spesa - precisa il sindaco - perché quelle che arrivano a Chioggia non sono imbarcazioni gigantesche ma di medie dimensioni e molto lussuose”. E’ chiaro che l’obiettivo rimane quello di far girare l’economia e allo stesso tempo far conoscere Chioggia
nel mondo. Armelao si sofferma anche sul tema dei pernottamenti: “i crocieristi che devono partire da Chioggia soggiornano uno o due giorni nei nostri alberghi. Ribadisco che le crociere rappresentano un valore aggiunto per la nostra città e per la nostra economia”. L’impatto visivo delle navi da crociera, osservate dalla zona diga piuttosto che dal ponte translagunare, è notevole e a dire del sindaco proietta Chioggia in una dimensione turistica internazionale. “Ricordo che Chioggia, dopo Venezia, è l’unica località turistica della costa veneta ad avere l’arrivo delle crociere, e sottolineo crociere di lusso” ribadisce con orgoglio Armelao. (l.r.)
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Mauro Armelao
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Andamento della stagione turistica. Il presidente di Federalberghi Chioggia e Sottomarina è ottimista
“Il 2024, continua il trend positivo dell’anno precedente, grazie anche ai turisti internazionali”
Giuliano Boscolo Cegion sottolinea il consolidamento della ripresa economica post -pandemia che si riflette anche sul turismo, in continua evoluzione. “Albergatori e operatori economici stanno affrontando nuove sfide per rispondere alle esigenze del mercato”
A ndamento della stagione turistica, il presidente di Federalberghi Chioggia Sottomarina, Giuliano Boscolo Cegion, ha espresso ottimismo alla luce dei dati raccolti dall’osservatorio locale. La stagione turistica 2024 sembra essere caratterizzata da una ripresa significativa, con un aumento sia del turismo internazionale che delle presenze italiane.
“Il 2024 ha continuato il trend positivo iniziato nel 2023, con un incremento degli arrivi del 1,5% rispetto all’anno precedente,” ha dichiarato Giuliano Boscolo Cegion.
Questo aumento è particolarmente evidente tra i turisti provenienti da paesi europei come Austria, Germania, Svezia, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca. La ripresa del turismo internazionale è un segnale incoraggiante, che riflette un consolidamento della ripresa economica post-pandemia.
Gli albergatori e gli operatori economici di Sottomarina stanno affrontando nuove sfide per soddisfare le esigenze di un mercato turistico in continua evoluzione.
“I turisti cercano sempre più esperienze uniche, come tour enogastronomici, escursioni su misura e attività sportive, prenotando tutto in anticipo online,” ha spiegato Boscolo Cegion. L’uso della tecnologia e delle piattaforme digitali per la prenotazione di esperienze personalizzate è in aumento, e gli operatori devono adattarsi rapidamente a queste nuove tendenze. La stagione estiva 2024 è stata arricchita da un calendario di eventi e festival gastronomici che hanno attirato un gran numero di turisti. Questi eventi hanno contribuito positivamente all’aumento delle prenotazioni, dimostrando che l’offerta culturale e gastronomica può essere un potente motore di attrazione turistica. La settimana di Ferragosto, tradizionalmente la più affollata dell’anno, ha registrato un tutto esaurito.
“Sottomarina Lido, Isola Verde e Chioggia sono al completo per il mese di agosto,” ha confermato Boscolo Cegion. Questo successo è un ulteriore segnale positivo per la stagione turistica 2024, nonostante l’incertezza legata alle condizioni climatiche.
Quattro giovani registri raccontano la bellezza di Chioggia
Con grande entusiasma la sottolinea anche il governatore Luca Zaia l’iniziativa del regista Andrea Segre, ideatore e direttore del festival Laguna Sud, che con Giorgio Gosetti sostiene con Laguna Film Lab la cinematografia emergente. Si tratta dei 4 corti, presentati in anteprima al Lido di Venezia, in occasione delle Giornate degli autori del festival di Venezia, realizzati da quattro giovani registi. Chiara Missaggia, Giselle Eliana Chan Das Airas, Giorgia Ciraolo e Simone Marino per una decina di giorni hanno vissuto la città di Chioggia, hanno osservato, conosciuto e interagito con i suoi abitanti. Dall’esperienza sono nati i quattro cortometraggi, di 8 minuti ciascuno, che raccontano “dell’intramontabile - commenta Zaia – bellezza di Chioggia”.
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Giuliano Boscolo Cegion
Turismo. Il presidente di Gebis Gianni Boscolo Moretto risponde a chi parla di flessione
“Sarà una stagione comunque positiva”
Sarà una stagione comunque positiva. E’ questa la sintesi delle parole di Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis (Associazione che raggruppa le più importanti spiagge del litorale di Sottomarina e Isola Verde nel comune di Chioggia) alla nostra richiesta di chiarimenti in merito ad un sommario giudizio sull’estate 2024 a Chioggia Sottomarina e Isola Verde.
“Si è parlato di una flessione; è possibile che questa possa avare coinvolto le attività di ristorazione piuttosto che le realtà meno strutturate - ci racconta Boscolo Moretto, che precisa – numeri alla mano, considerando anche i dati di chi nel settore ci lavora come fornitori di bibite, gelati o commercialisti; le cose non sono andate male”.
Vero è che la partenza è stata “a singhiozzo” un po’ per tutti, a causa principalmente delle condizioni meteo, ma da metà giugno in avanti (con giornate calde e meteo favorevole) il presidente di Gebis precisa come ci sia stato un deciso recupero.
“Se durante la settimana c’è stata una leggera flessione, - osserva - questa è stata compensata dai numeri dei week end”.
Chiediamo a Moretto un’analisi della tipologia di turista che sceglie le spiagge del clodiense.
“Le province di Padova, Vicenza e Verona – è la sua risposta - sono senza dubbio il bacino da cui proviene il flusso più consistente di vacanzieri, con l’aggiunta di arrivi anche dalla provincia di Bergamo, Brescia e basso Trentino. Si tratta per lo più di famiglie, che grazie ai bassi fondali possono giovare di un mare sicuro per il gioco dei bambini”.
Il fattore “sicurezza e inclusività” sono carte importanti che
Chioggia e Isola Verde possono spendere in ragione della vicinanza dell’Ospedale Civile, soprattutto per le persone più anziane o affette da patologie. In aggiunta non va dimenticata la collaborazione “rodata” da anni con Ulss 3 Serenissima per il programma Vacanze Sicure.
Gianni Boscolo Moretto, in rappresentanza dell’Associazione, promuove anche le iniziative di valorizzazione mediatica della città e la crocieristica, che hanno contribuito ad accrescere la presenza di stranieri sulle spiagge.
“La presenza di stranieri quest’anno è aumentata. Mentre gli scorsi anni in città vedevamo per lo più stranieri provenienti dall’area Nord Est Europa, quest’anno sono tornati svizzeri, olandesi, francesi” sottolinea.
Il miglioramento già testato dei servizi e delle occasioni di svago (concerti sulla spiaggia ed eventi organizzati dai commercianti) andrà di pari passo con quello garantito dalle spiagge, per le quali secondo Boscolo Moretto già a partire dal prossimo anno saranno visibili nuovi investimenti.
Luca Rapacciuolo
Attività, associazioni e commercianti insieme per “affollare” il centro di Sottomarina, ora si pensa al Natale
Viale Veneto, viale Venezia, viale Padova, piazzale Italia, piazza Todaro, coinvolgendo anche l’area dei Murazzi nella parte più storica di Sottomarina. Le 4 serate dell’“Area Relax” - il 27 luglio, il 10, 17 e 24 agosto scorsi - hanno riscosso un grande successo affollando il centro di Sottomarina grazie alle numerose iniziative proposte. Tanta musica live, lezioni di ballo, i mercatini, numeri di giocoleria, l’area giochi per i più piccoli e la visita alla zona dei Murazzi hanno caratterizzato queste quattro serate tra luglio e agosto che hanno fornito utili indicazioni su come sviluppare e migliorare l’offerta per i turisti e i cittadini.
Il progetto, ideato da ChioggiaTV, è stato realizzato da Ascom Confcommercio e Confesercenti con la collaborazione di Asa Federalberghi, Gebis, Cisa Camping, Lidi di Chioggia, Ascot e il patrocinio dell’amministrazione comunale.
“Proporremo all’amministrazione - ha affermato Gianni Nar-
do, che ha ideato il format - un progetto su cui lavorare da subito per immaginare una Sottomarina pulsante e attrattiva”.
Zona pedonale, shopping e intrattenimento: una formula vincente. “Dopo alcuni anni - sottolinea Alessandro Da Re di Ascom Chioggia - torna a farsi strada l’idea di un’area pedonalizzata per Sottomarina. Noi ci abbiamo sempre creduto e Area Relax è un’evoluzione aggiornata delle nostre esperienze passate”.
“D’obbligo ringraziare i Commercianti che hanno creduto
Dopo una partenza incerta a causa delle condizioni meteo, c’è stato un deciso recupero. Il bacino principale di flusso è quello delle famiglie provenienti da Padova, Vicenza e Verona ma anche Bergamo e Trentino
e investito - aggiunge Roberta Gandolfo di Confesercenti - Ma anche Ascom per la co-organizzazione e le altre associazioni del turismo che hanno contribuito, a dimostrazione che turismo e commercio vanno di pari passo. Un format che ha funzionato e che può prevedere un allargamento, coinvolgendo man mano altre zone, come quella Murazzi, attraverso percorsi per conoscere meglio scorci della nostra località che possano diventare parte integrante anche dell’offerta turistica. Alla base di tutto, la cosa che ha funzionato di questo percorso è il “fare squadra”! Attività, associazioni, amministrazione comunale, tutti uniti. Auspico che si procederà in questo modo anche per le prossime stagioni”. Per i promotori di “Area Relax” la prossima sfida da vincere è la creazione di un format natalizio che unisca Chioggia e Sottomarina, un progetto già pronto. E poi da gennaio la creazione di un programma annuale condiviso. “Uniti si può”. (e.f.)
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Gianni Boscolo Moretto
Sea Music festival richiama
a Chioggia più di 45mila presenze
Undici spettacoli all’Isola dell’Unione: la formula funziona e attira turisti e pubblico locale e turisti L’assessore Griguolo: “La nostra città offre spunti bellissimi per chi li sa cogliere”
Undici serate di musica che hanno registrato 45 mila presenze e il gradimento del pubblico locale e dei turisti.
La prima edizione del Sea Music Festival organizzato dalla Cooperativa Mareadentro all’Isola dell’Unione dal 22 agosto al 1° settembre scorso si è chiusa con un bilancio assai positivo.
Sul palco si sono esibiti Alborosie & Shengen Clan, Fahrenheit 451, Meneguiness, Marlene Kuntz, I Nomadi, tribute band come Live Play, Live Queen International Band, Venice Floyd e Diapason Band, dj set con Yano DJ, la grande musica degli anni 90… Il festival musicale è stato anche l’occasione per gustare ottimi piatti grazie ai punti ristoro preparati nel parco.
L’assessore al Turismo e agli Eventi del Comune di Chioggia Riccardo Griguolo nel ringraziare Maurizio Tiozzo, organizzatore del Sea Music Festival, e l’Union Clodiense, che ha concesso l’utilizzo del campo, ha sottolineato come questi 11 spettacoli musicali abbiano attratto e coinvolto in un’atmosfera di festa e condivisione migliaia di persone.
“La riuscita di questa manifestazione - ha affermato l’assessore Griguolo - è il frutto di un lavoro intenso e coordinato, che ha visto impegnati tantissimi professionisti, volontari e appassionati. Scegliere questa location per l’evento conferma che la nostra città offre spunti bellissimi e sorprendenti. Basta cogliere le occasioni, e noi come Amministrazione siamo sempre pronti a farlo”.
Il Festival all’Isola dell’Unione “è andato oltre le performance degli artisti – ha commentato Maurizio Tiozzo della Cooperativa Mareadentro – e ha visto sul palco anche atleti di caratura mondiale.
Il 22 agosto, infatti, è stato bellissimo ospitare alcuni degli atleti jamaicani protagonisti delle olimpiadi degli ultimi anni, a testimoniare quanto la musica sia un potente strumento che mette in connessio-
ne tutte le persone.
Visto il successo di questa prima edizione stiamo già lavorando alla seconda edizione del Sea Music Festival, prevista per il 2025, con l’obiettivo di offrire un evento ancora più coinvolgente”.
Eugenio Ferrarese
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S. Anna, partiti i lavori per la ciclovia Ven.To
Nel mese di settembre interesseranno anche il tratto di Chioggia i lavori di realizzazione della Ciclovia Nazionale Adriatica.
Nello specifico il progetto riguarda il rifacimento del manto stradale nei tratti ammalorati di via Cannoni, a Sant’Anna di Chioggia, dall’intersezione con la S.S. 309 Romea fino ad intersecare l’argine del Fiume Adige in via Lungo Adige. E si tratta di un intervento propedeutico a garantire il collegamento della ciclovia nazionale Ven.to, in corso di realizzazione, con la stazione ferroviaria di Sant’Anna di Chioggia, inserendosi così nel più ampio progetto di realizzazione del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche.
“Grazie alla Regione del Veneto – è il commento del sindaco Mauro Armelao - che con il suo braccio operativo Veneto Strade porta avanti i lavori per la ciclovia Ven.to perché una volta ultimata sarà sicuramente importante per tanti che amano il cicloturismo e credo che con questo collegamento andremo a rafforzare sempre più una collaborazione tra Chioggia e il Delta del Po in un più ampio progetto di turismo sostenibile”. Il lavoro infatti fa parte dell’appalto denominato
“Progetto integrato per il potenziamento dell’attrattività turistica del Parco del Delta del Po, mediante la realizzazione di tratti di ciclovie e di percorsi di collegamento alle stazioni ed alle infrastrutture di servizio del Parco del Delta del Po”. (o.j.)
Riccardo Griguolo
PROTAGONISTI A NORD EST
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Soladria, la crescita di un’eccellenza
italiana nel settore fotovoltaico
re i consumi energetici e di utilizzare fonti di principali voci di spesa e questo è il contribu-
A partire da ottobre 2024, Soladria entrerà in una partnership strategica con una grande azienda lombarda che fattura quattrocento milioni di euro all’anno. Questo accordo rappresenta una svolta per Soladria, che prevede una crescita significativa sia in Veneto, dove è già storicamente presente, sia in Lombardia, Piemonte e in tutto il Nord Italia. L’ambizione di Soladria è di diventare la realtà più importante nel settore del fotovoltaico nel Nord Ita-
Nmercato del fotovoltaico, immaginando che questo settore potesse rappresentare il lavoro della vita. Tuttavia, fin da subito, Gennari si rese conto che il mercato mancava di una componente fondamentale: un’azienda in grado di off rire un prodotto “chiavi in mano”, un servizio completo capace di semplificare la vita dei clienti. Fu proprio su questo aspetto che Soladria iniziò a costruire il proprio vantaggio competitivo.
Soladria ha dunque concentrato i suoi sforzi iniziali sugli impianti residenziali, ponendo particolare attenzione alla creazione di soluzioni che fossero facilmente accessibili e
L’accordo, oltre a garantire un’espansione commerciale, comporterà un incremento del personale, che passerà dagli attuali sessanta a novanta dipendenti nel giro di tre anni. Anche il numero di impianti installati annualmente è destinato a crescere, passando dagli attuali settecento a milleduecento. Questo dimostra come Soladria sia una realtà in forte crescita, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato dell’energia rinnovabile.
Soladria è un’azienda che ha saputo anticipare i tempi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie alla guida di Nicola Gennari, Soladria continua a crescere, puntando sempre più in alto e contribuendo al progresso del settore energetico in Italia. La capacità di innovare e di off rire soluzioni complete ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento nel settore, con uno sguardo sempre rivolto alla crescita futura.
Sottomarina. I giardini
di viale Umbria rimessi a nuovo, il sindaco Armelao commenta orgoglioso
“Ora è uno spazio di socialità e di relax”
L’inaugurazione lo scorso mese. A luglio sono stati riconsegnati alla cittadinanza anche gli spazi verdi di Valli. L’assessore De Perini: “Si tratta della riqualifica di un’area prima inutilizzata”
I sole gioco, tanto verde e percorsi accessibili, la vasca dei pesci sostituita da uno spazio sensoriale per offrire un’oasi di tranquillità e stimolare alcuni dei 5 sensi: la vista con piante e fiori dai colori contrastanti nel blu, viola, giallo creando effetti di movimento e luce ogni con arredi e giochi molto colorati; l’udito con la fonte d’acqua e il gioco sonoro; il tatto attraverso la presenza di piante con foglie vellutate o dalla consistenza carnosa e da un gioco che emette vibrazioni; l’olfatto attraverso il profumo delle piante aromatiche e dei fiori.
L’inaugurazione della riqualificazione dei Giardini di viale Umbria a Sottomarina avvenuta il 12 agosto scorso riconsegna alla città un importante luogo di aggregazione. Il progetto, finanziato dal Piano Nazionale di Ri-
presa e Resilienza PNRR M5C2, prevede la promozione di servizi sportivi e socioculturali, lo sviluppo di attività di aggregazione, la rinascita delle periferie, la rigenerazione di parchi e giardini scolastici.
“Ora la città finalmente si può riappropriare di un bellissimo spazio di socialità, di relazione, di relax - ha affermato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao. - Adesso sarà un impegno di tutti quello di tenerlo al meglio, di non rovinarlo affinché tutte le giostrine e i vari divertimenti siano sempre funzionanti. Valuteremo in futuro se implementare con altri giochi per bambini più grandicelli. E dato che sono proprio i bambini i primi fruitori del parco, toccherà a loro dare un nome a questo spazio. Con la riapertura delle scuole proporremo un concorso proprio per tro-
vare il nome dei giardini di viale Umbria”.
A fine luglio sono stati inaugurati anche i giardini di Valli. Quest’area è stata riqualificata con la sistemazione del parcheggio e degli accessi agli spazi del giardino, uno spazio gioco e di socializzazione e uno dedicato agli amici a quattro zampe. Sono stati inseriti tavoli, cestini, pan-
chine, fontanelle e giochi inclusivi, eliminate e sostituite alcune piante pericolanti e riqualificato il verde. Anche il progetto di Valli rientra in quello di ampio di recupero di aree pubbliche ad oggi in stato di degrado.
“Dopo il posizionamento delle giostrine in centro frazione - ha sottolineato Serena De Perini, assessore all’Ambiente - siamo
orgogliosi di questo intervento imponente che riqualifica un’area prima inutilizzata, tra l’altro con la realizzazione di un’area sgambamento cani. Si tratta di due preziosi progetti per la frazione, un lavoro di squadra reso possibile grazie al prezioso impegno di tutti i Servizi del Comune”.
Eugenio Ferrarese
Sistemazione dei giardini, la cittadinanza gradisce: necessaria ma si poteva fare un intervento più radicale
I giardini di Viale Umbria, oltre ad essere una delle principali zone verdi per estensione di Sottomarina, rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per la cittadinanza; principalmente in ragione della posizione centrale. Per questo l’intervento di adeguamento progettato dall’ Amministrazione comunale è stato “giudicato” con attenzione.
Abbiamo raccolto le prime impressioni tra i presenti all’inaugurazione.
Se è vero che si può considerare unanime la soddisfazione per il riordino di un’area che meritava più attenzione, va registrato
anche qualche “mugugno” per alcune scelte. Ci fanno notare come di fatto sparisca la piccola piscina vicino all’ingresso lato Viale Umbria; uno dei punti più caratteristici del giardino e che tanto incuriosiva i più piccoli.
Altra osservazione arriva in merito ai materiali scelti per la pavimentazione antitrauma nell’area delle giostrine; costituita da granuli in gomma il cui contenuto deve rispettare severi standard qualitativi per le sostanze che possono essere rilasciate.
Ci si chiede inoltre se sia agevole la manutenzione della stessa pavimentazione in caso
di deterioramento. Sui dubbi in merito alle aree di sosta/panchine in cui non ci sarà ombra c’è da considerare che le piante dovranno crescere; quindi, ci sarà solo da attendere. E ancora: sostanzialmente non è cambiato molto a livello “strutturale” (con i bagni che verranno sistemati prossimamente); alcuni cittadini segnalano quindi che si aspettavano un intervento più “radicale”.
Nel complesso la sistemazione dei giardini, considerata all’unanimità necessaria, sembra essere piaciuta pur non “scaldando” i cuori di tutti i fruitori dell’area. (l.r.)
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Le opposizioni accusano: pochi spazi verdi. Il sindaco Armelao risponde
“Questa amministrazione ha messo a disposizione 5 milioni per il verde”
L’assessore De Perini illustra nel dettaglio il progetto che vede nello specifico le frazioni in primo piano con la riqualificazione di imponenti aree, da Valli a Ca’ Bianca, a Isola Verde e Cavanella d’Adige
Cemento, cemento, cemento. Sin dall’inizio dell’anno in corso le opposizioni in Consiglio, Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle in primis, hanno messo in luce come a Sottomarina di Chioggia gli spazi per il verde pubblico siano sempre meno in rapporto alle aree urbanizzate. Il riferimento è alle numerose costruzioni che da anni spuntano “come funghi” in diversi angoli della città e che ne stanno cambiando lo skyline (quantomeno quello che si può osservare dalla spiaggia e dalla laguna). Si tratta di edifici di notevole altezza che, seppure realizzati da costruttori privati, ricevono comunque i nullaosta autorizzativi in seno al Consiglio comunale. C’è da dire peraltro che il fenomeno non è prerogativa esclusiva dell’attuale Amministrazione e che i mugugni di parte della cittadinanza non
sono una novità. Sul tema del verde pubblico abbiamo sentito il sindaco Mauro Armelao.
“Quando la polemica politica, sottolineo meramente politica e pretestuosa, credetemi, mi viene da sorridere e penso: ma di cosa stiamo parlando? Alle illazioni rispondo con i fatti e i numeri. Questa amministrazione ha messo a disposizione 5 milioni di euro solo sul verde. Un progetto imponente che vede anche le frazioni protagoniste. Partendo da Valli, abbiamo riaperto il ponte delle Trezze dopo un lavoro immane per la messa in sicurezza di questa importate opera di collegamento chiusa da anni. E poi abbiamo appena inaugurato i nuovi giardini, posizionato nuove giostrine nei giardini centrali”.
Proprio sull’intervento presso la frazione di Valli è più precisa l’assessore all’Ambiente Serena De Perini.
“Dopo il posizionamento delle giostrine in centro frazione, adesso siamo orgogliosi di presentare questo intervento imponente che riqualifica un’area prima inutilizzata, tra l’altro con la realizzazione di un’area sgambamento cani. I numeri parlano chiaro: 5.700 metri quadrati di superficie riqualificata, 2.630 metri quadrati di area gioco per bambini, 1.200 metri quadrati di area sgambamento cani, 4 postazioni per pic-nic, 420 metri quadrati di area parcheggio. Si tratta di due preziosi progetti per la frazione, un lavoro di squadra reso possibile grazie al prezioso impegno di tutti i Servizi del Comune”. Armelao prosegue enumerando gli interventi effettuati nelle frazioni di Ca’ Bianca, Isola Verde e Cavanella d’Adige.
“A Ca’ Bianca – spiega - siamo intervenuti per riportare l’illuminazione del cimitero, l’illu-
minazione pubblica via Jappelli, stanno per partire i lavori per il consolidamento degli argini e del manto stradale di via Idrovora. A Isola Verde abbiamo la sistemazione della parte della pista ciclabile con annesso verde. A Sant’Anna il parco nuovo con la riqualifica dell’area verde vicino alla scuola, un nuovo parco di 6200 mq superficie con 34 alberi nuovi, 150 metri quadrati di gioco per bambini, 3 posta-
zioni picnic, 330 metri di recinzione per schermare dai rumori che provengono dalla Romea. A Cavanella D’Adige tra settembre e ottobre partiranno i lavori di riqualifica del centro con il posizionamento dei passaggi pedonali rialzati, un intervento richiesto dal 2008. In tutte le frazioni sono state o verranno installate telecamere per la videosorveglianza”.
Luca Rapacciuolo
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Trasporti
Ferrovia. L’assessore veneto De Berti presenta il nuovo capitolo del trasporto pubblico regionale
Oltre 20 treni entreranno a regime, il prossimo
anno sarà riproposto anche il “Treno del mare”
Ufficializzato il passaggio alla gestione Regionale Trenitalia (Gruppo FS) che subentra a Sistemi Territoriali, con la promessa di far uscire il bacino territoriale tra Polesine e Chioggia dall’isolamento
CSintonizzati sul futuro.
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ambiamenti per le linee di trasporti ferroviarie di cui si servono i chioggiotti nel segno dell’efficienza, dell’innovazione e della modernità. Nelle scorse settimane le linee ferroviarie Adria-Venezia, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona, sono passate alla gestione di Regionale Trenitalia (Gruppo FS) subentrando a Sistemi Territoriali.
Durante la cerimonia di inaugurazione alla stazione di Rovigo, la vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha annunciato: “Prende il via un nuovo capitolo del trasporto pubblico regionale caratterizzato da una maggiore affidabilità, comfort e qualità complessiva”. Ma andiamo nel dettaglio. Nei prossimi mesi verranno introdotti oltre 20 nuovi treni, tra cui quattro Minuetto, due ibridi, otto Stadler e successivamente sette treni Pop, con l’obiettivo di migliorare gli standard di affidabilità e sicurezza del servizio.
sura dei passaggi a livello, grazie al supporto delle amministrazioni locali.
“Sono oltre 20 i treni che entreranno a regime nei prossimi mesi” ha precisato l’assessore De Berti. Inizialmente saranno introdotti quattro Minuetto, due ibridi e otto Stadler, che manderanno in pensione i precedenti vecchi convogli del regionale. Successivamente, quindi, entreranno in servizio anche sette treni Pop, per un viaggio con alti standard di affidabilità e sicu-
rezza. Il viaggio inaugurale, che ha seguito il taglio del nastro, ha visto la partecipazione di circa trenta amministratori locali e rappresentanti di Trenitalia, Busitalia, Infrastrutture Venete e RFI, che hanno percorso la tratta fino alla stazione ferroviaria di Verona. Nell’occasione sono stati presentati nuovi autobus ibridi che Busitalia utilizzerà per il trasporto scolastico.
Entro ottobre arriveranno due nuovi treni ibridi, mentre l’elettrificazione della linea Adria-Mestre proseguirà fino a completarsi entro gennaio 2026. Interventi di manutenzione e ammodernamento sono previsti anche per le linee Rovigo-Chioggia e RovigoVerona, con la progressiva chiu-
“Dall’anno prossimo poi, da Verona e Rovigo, per le spiagge di Rosolina e Chioggia, riproporremo - ha concluso l’assessora - a grande richiesta, il “Treno del mare”. Insomma, nel giro di qualche anno i pendolari di questo bacino territoriale, tra Polesine e Delta del Po, e Chioggia non saranno più viaggiatori di serie B, ma potranno usufruire di un servizio ferroviario più moderno”. Tanti fra gli utenti sperano che le nuove linee, a dire il vero, siano tutt’altro capitolo rispetto ai disagi non raramente segnalati dall’utenza negli anni scorsi. Alessandro Abbadir
Darsena Le Saline, una grande festa per i 30 anni di Bandiera blu
La Darsena Le Saline di Chioggia ha organizzato l’11 agosto scorso una festa per celebrare i 30 anni di Bandiera Blu per i porti turistici. Il riconoscimento premia l’eccellenza ambientale e la qualità dei servizi per questo porticciolo diventato una destinazione di riferimento nel panorama turistico dell’Alto Adriatico.
La presidente di Sporting Club
Marina di Chioggia Spa Laura Morelli ed il marina manager Marco Boscolo Buleghin hanno ricordato come, in un periodo dove internet ed i social non erano ancora così largamente diffusi, l’idea di approcciarsi in maniera convinta alla sostenibilità ambientale sia nata dopo l’approdo nel 1993 di Goletta Verde.
La festa tra musica e storia ha ripercorso le tappe della cultura dagli anni ’70 del secolo scorso per arrivare al 2010 grazie alla selezione musicale affidata alla direzione artistica di Tiozzo Matteo di Bicaco, offrendo ai numerosi partecipanti momenti di nostalgia e divertimento.
Il Capitano di Fregata (CP) Alessio Palmisano, comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, presente all’evento ha sottolineato come la Bandiera Blu non sia solo il riconoscimento di una singola attività, ma di un complesso di iniziative. D’altra parte, il sindaco di Chioggia Mauro Armelao e il vicesindaco Elena Zennaro hanno evidenziato che l’assegnazione della Bandiera Blu non è una pratica scontata, ma di anno in anno richiede particolare attenzione e continui miglioramenti. “Questi trent’anni” - ha aggiunto Serena de Perini, assessore al demanio turistico - “rappresentano un risultato straordinario che con orgoglio condividiamo con la città”. (e.f.)
Tegnue. Il progetto Poseidone, cofinanziato dall’Ue con la Regione del Veneto
Raccolti dai fondali 250 chili di rifiuti in tre giorni
I Tecnici Subacquei di IDRA hanno lavorato alla profondità massima di 23 metri. Rimossi cavi, corde, pneumatici, indumenti, materiali da imballaggio, attrezzi da pesca, portati in superficie e conferiti a Veritas per lo smaltimento
C avi, corde, pneumatici, indumenti, materiali da imballaggio, attrezzi da pesca. In tre giorni dal 22 al 24 agosto scorso nell’area delle Tegnue di Chioggia sono stati raccolti 250 chili di rifiuti depositati sui fondali.
Il progetto Poseidone, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia, con la Regione del Veneto quale partner, prevedeva la rimozione dei rifiuti che non avrebbero compromesso l’ambiente esistente. I Tecnici Subacquei di IDRA hanno lavorato alla profondità massima di 23 metri raccogliendo spezzoni/pezze di reti attive, reti di tipo passivo, fascioni di protezione (solette) in gomma per rapidi/ramponi, cavi di traino in acciaio, cavi di traino misto metallo/materiale sintetico, cordame di vario diametro, cavi elettrici, esche artificiali/articoli per pesca sportiva, corpi morti/zavorre, pneumatici, retine per molluschicoltura, stoffa/indumenti, calzature, materiali da imballaggio, contenitori per liquidi. Tutto questo materiale riportato in superficie è stato poi conferito a Veritas per lo smaltimento.
“Sono soddisfatto per il risultato ottenuto che ha portato alla pulizia del 70% dell’area 3 del sito - ha affermato Cristiano Corazzari, assessore al Territorio - Caccia e pesca della Regione del Veneto - e soprattutto alla sinergica collaborazione di tutte le parti che hanno collaborato attivamente al buon esito dell’iniziativa, permettendo di avviare un percorso pianificato per il raggiungimento degli obiettivi di ripristino e conservazione della biodiversità in questo sito”.
Il sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha ringraziato la Regione del Veneto e tutti i soggetti coinvolti peri lavoro svolto (Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato della Questura di Venezia, Capitaneria di Porto di Chioggia, Provveditorato Generale dello Stato e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Gruppo Veritas spa, ISPRA, Laguna Project snc e Idra srl Lavori subacquei – Archeologia & Ambiente) che ha evidenziato come sui fondali ci sia un po’ di tutto.
“Sarà necessario pensare a dei progetti importanti finalizzati a ri-
pulire e bonificare tutte le Tegnùeha sottolineato il sindaco Armelao.
“Ora che il Comune di Chioggia è l’unico ente gestore delle Tegnùe, dovremo coordinare il lavoro tra le istituzioni ricercando anche fondi ad hoc per renderle sicure, visitabili e pulite. Sarebbe comunque già importante che i nostri pescatori collaborassero nel tener pulito il nostro mare, fonte preziosa per tutti”.
250 chili di spazzatura finiti in mare che, se non fossero stati rimossi, avrebbero certamente contribuito ad avvelenare la catena alimentare.
“Stiamo parlando di un accumulo di rifiuti decennale” ha aggiunto Serena De Perini, assessore all’Ambiente del Comune di Chioggia. “Si tratta di interventi complessi e molto costosi, eseguibili sola-
mente da personale preparato e autorizzato. Quando si gettano o si lasciano rifiuti in mare, il danno è doppio: oltre a quello ambientale anche quello economico. Il mio
personale ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato, anche in maniera gratuita, affinché ciò si realizzasse”.
Eugenio Ferrarese
Sintonizzati sul futuro.
“Murodicalle-
PersiperChioggia”
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Far conoscere Chioggia “lentamente”, perdendosi tra le 73 calli del centro storico nei quattro percorsi per scoprire le 81 installazioni tra calli, fondamenta, rami e campielli del centro storico. L’esposizione diffusa delle opere di Fabio Persi mettono in risalto gli elementi architettonici in un tour che permette di cogliere nei dettagli l’aspetto scenografico della città lagunare.
Questa nuova edizione di “Murodicalle -PersiperChioggia”, iniziativa promossa alla Fondazione Clodiense con la collaborazione della città di Chioggia, prevede una passeggiata di circa un’ora per un totale di poco più di 4 chilometri alla ricerca dei pannelli formato 20x40 cm a cui si aggiungono delle immagini più grandi sul muro del Centro parrocchiale di S. Giacomo. Questa sperimentazione artistica evidenzia i particolari, gli scorci più caratteristici esaltandone i colori, i materiali, le geometrie nascoste. Guardando la città di Chioggia con uno sguardo curioso se ne assapora la peculiarità in un breve viaggio nel tempo e nella storia che cattura l’attenzione dei molti turisti che in questo periodo estivo girovagano per il centro storico, ma anche degli stessi residenti. (e.f.)
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Anniversari. Molte le iniziative promosse da settembre a dicembre prossimo
Il Coro Popolare Chioggiotto compie 45 anni
L’assessore alla Cultura Elena Zennaro:
“Una delle espressioni più vivaci e autentiche della tradizione musicale veneta”
S ono molte le iniziative promosse per festeggiare i 45 del Coro Popolare Chioggiotto. Era infatti il 1979 quando, su iniziativa del M° Loris Tiozzo, che da allora lo dirige, venne costituita questa compagine corale che rappresenta fin dai primi concerti, come ha sottolineato l’assessore alla cultura Elena Zennaro, “una delle espressioni più vivaci e autentiche della tradizione musicale veneta. Testimonia un viaggio alla scoperta dell’animo umano. I canti rappresentano opere d’arte e come tali raggiungono la massima valorizzazione quando tante più persone hanno la fortuna di ascoltarli, di sentirli, di viverli!”. Il repertorio del Coro Popolare Chioggiotto è principalmente frutto di ricerche e di registrazioni di melodie popolari del territorio lagunare, compiute dal direttore Loris Tiozzo che le ha poi armonizzate. Nei primi trent’anni di attività il Coro, che si esibisce vestendo un tradizionale costume ottocentesco da pescatore, era composto da una trentina di coristi a 4 voci virili, mentre dal 2010 comprende anche le donne risultando così a 4 voci miste: soprani, contralti, tenori, bassi. La mostra documentaria allestita nell’androne di Palazzo Ravagnan, sede del Coro e della Banda Musicale Cittadina, illustra le attività svolte in questi 45 anni di storia con le numerose esibizioni nelle piazze, scuole, teatri, località di soggiorno per anziani, la partecipazione a rassegne corali e concerti in varie località d’Italia, ma anche all’estero.
Nei volumi Canti della Laguna Veneta, I e II, curati dal M° Tiozzo, e in altri volumi che riguardano i natalizi, del lavoro e di allegria, è raccolto il repertorio del Coro Chioggiotto che ha anche pubblicato un disco LP (Canti della nostra Laguna), una musicassetta e 3 CD (Cantando in Laguna).
Dopo la XXXIII rassegna corale “Città di Chioggia” con la partecipazione del Coro Popolare e del Coro “Voci della Riviera” di Fiesso d’Artico diretto dal M° Moreno Menegazzo, il 14 settembre, l’altro concerto si terrà il 29 settem-
bre con l’esibizione del “Complesso vocale-strumentale Città di Chioggia” formato dalla Banda Musicale Cittadina e dal Coro Popolare Chioggiotto. Il volume “I canti di Chioggia e il Coro Popolare Chioggiotto” pubblicato in occasione del 45° anniversario del Coro sarà presentato sabato 12 ottobre prossimo. Infine, do-
menica 15 dicembre vi sarà la tradizionale rassegna natalizia con la partecipazione del “Coro delle cime” e del Coro Chioggiotto. Il direttivo del Coro Popolare
Chioggiotto è composto da Pier Giorgio Tiozzo Gobetto, Chetti Buseghin, Marilena Gorini, Anna Sambo, Loris Tiozzo. Eugenio Ferrarese
Valli di Chioggia rende onore a Vittorio De Boni: il marinaio salutato secondo i rituali della Marina
Nella gremita chiesa parrocchiale di Valli di Chioggia, si è celebrato l’ultimo saluto a Vittorio De Boni, marinaio palombaro e membro dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI). Una cerimonia solenne, in cui la tradizione marinaresca ha avuto un ruolo centrale, rispecchiando la vita di un uomo che ha solcato il mare con coraggio e dedizione. Il feretro del marinaio, avvolto nel silenzio solenne, è stato scortato dal picchetto d’onore dell’ANMI, mentre il fischio del nostromo, emblema delle cerimonie della Marina Militare, ha risuonato per scandire l’ultimo commiato. La Preghiera del Marinaio, letta
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dal Consigliere Nazionale ANMI Roberto Spolaor, ha rappresentato uno dei momenti significativi della cerimonia. Un richiamo alla fede e alla forza che ogni uomo di mare porta dentro di sé, e un tributo per chi, come De Boni, ha dedicato la sua vita al servizio del Paese e al mare. Le figlie, Alessia e Federica, hanno reso omaggio al padre con toccanti ricordi personali. Hanno citato il motto dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare: “Non chi comincia, ma quel che persevera”, quale simbolo del coraggio e della determinazione con cui Vittorio ha affrontato la vita, sia nelle sfide del mare che in quelle familiari. Numerose le autorità dell’ANMI presenti per l’ultimo saluto. Tra loro, Vito Rossi, alla guida del Gruppo di Treviso, Roberto Ginetto, marinaio al fischio e presidente onorario del Gruppo di Mestre, e Gianfranco Carisi, rappresentante del Gruppo di Chioggia.
Guendalina Ferro
Scuola. La XV edizione dal 10 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre
Fuori di banco, un aiuto a studenti e famiglie nella scelta del loro futuro
Ègià in piena attività il lavoro della macchina organizzativa di Fuori di Banco, il salone dell’offerta formativa promosso dalla Città metropolitana di Venezia in programma anche per questa XV edizione nel padiglione 30 di Forte Marghera a Mestre dal 10 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre. L’obiettivo, come sempre, è quello di dare un aiuto concreto a studenti e alle loro famiglie, offrendo una guida competente e qualificata all’orientamento nella scelta del loro futuro di studio e di lavoro. Fuori di Banco si rivolge agli studenti in uscita dalla scuola di secondo grado per dare loro un quadro completo dei percorsi di studio universitario o lavorativo che più si addicono una volta superato l’esame di maturità (weekend al 10 al 12 ottobre) e a quelli delle scuole medie inferiori per orientarli nella scelta del percorso di scuola superiore (weekend dal 17 al 19 ottobre). Sarà nuovamente uno dei rinnovati padiglioni di Forte Marghera la cornice e il contenitore del Salone che proporrà molte novità per rispondere alle aspettative di un pubblico in crescita e che lo scorso anno ha registrato nelle ultime tre edizioni in presenza una crescita del 38% fino ad arrivare al numero record di ben 13mila presenze nei due weekend di apertura nel 2023. “Fuori di Banco è un mo-
mento di aggregazione, di scambio, di conoscenza: un’opportunità per tutti gli studenti dell’area metropolitana che serve ad accompagnare i nostri giovani, che poi sono i nostri figli, i nostri nipoti, nelle loro prime importanti scelte di vita – è il commento del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro – . Valutare la scuola superiore o l’università che più si avvicina alle loro attitudini e possibilità è fondamentale per, poi, iniziare a preparare il futuro di ognuno. Forte Marghera è la sede ideale per un evento come questo e mi auguro che possa servire a studenti, genitori e anche agli stessi istituti e atenei per capire meglio il mondo dei giovani di oggi, le loro idee, le loro esigenze”. In crescita per la XV edizione il fronte di collaborazioni con esperti ed espositori che hanno richiesto un grosso sforzo organizzativo rispetto alle edizioni precedenti: le richieste finora giunte all’organizzazione sono di circa una novantina di espositori
che comprendono il mondo del lavoro, dell’orientamento universitario, delle forze dell’ordine oltre alla conferma del Cisia, il Consorzio interuniversitario dei sistemi integrati di accesso per un focus speciale sui test d’ingresso all’università destinato al personale docente incaricato per l’orientamento. Il salone è presente anche in rete: il sito www. fuoridibanco.it in cui vengono raccolte tutte le informazioni utili per accedere al salone, partecipare al programma, prenotare i servizi di orientamento e colloquio previsti, ma è anche punto di raccolta dell’offerta formativa del territorio, aggiornata costantemente dagli stessi istituti scolastici e formativi, oltre ad offrire una mappatura completa dei servizi educativi presenti sul territorio. Per restare aggiornati e interagire sono disponibili anche i canali social dedicati all’evento e quelli istituzionali della Città metropolitana Instagram e Facebook.
Nel padiglione 30 di Forte Marghera a Mestre, il salone dell’offerta formativa promosso dalla città metropolitana di Venezia: per gli studenti in uscita dalle scuole secondarie di primo e secondo grado un’opportunità per orientarsi verso una scelta di studio consapevole
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“Tutti a bordo!”, ai nastri di partenza i Port Days di Venezia, Chioggia e Marghera
Una rassegna di eventi culturali, formativi, sportivi e ludico-didattici, distribuiti tra Venezia, Marghera e Chioggia, in occasione del Port Days, edizione 2024. “Tutti a bordo!” con più di 30 partner per le 15 iniziative che si terranno nell’arco di 3 giorni, dal 4 al 6 ottobre prossimo, rivolte a coloro - grandi e piccoli, famiglie e studenti, curiosi e sportivi – che sono appassionati di porto. La rassegna è organizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ed è patrocinata dai Comuni di Venezia e Chioggia, si svilupperà coinvolgendo i tre diversi contesti che compongono il sistema portuale del Veneto. “Tutti a bordo!” è l’invito che vuole essere anche un messaggio di massima apertura del sistema porto verso utenti di ogni tipo (in linea con il focus sull’inclusione che caratterizza l’edizione di quest’anno dei Port Days nazionali), ma anche nel sen-
so che tutti gli attori della vita portuale saranno impegnati in prima linea nel programma di iniziative di apertura al pubblico. Istituzioni, enti e associazioni marittimo-portuali e cittadine avranno il compito di far conoscere da vicino le professioni del mare e della logistica, le caratteristiche degli scali, le attività che in essi si svolgono e i loro protagonisti. Il 4 ottobre a Venezia sarà allestito per la prima volta un “villaggio portuale” nel waterfront di Santa Marta, organizzata in di-
verse aree da dedicare a talk, sport, stand, posizionamento mezzi di terra o di acqua. Il programma di Chioggia, il 5 ottobre, si aprirà, presso la Darsena Le Saline con un incontro rivolto agli studenti delle classi 4° e 5° degli istituti tecnici e licei clodiensi. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.45, si terrà una caccia al tesoro tra calli, canali e campi, i partecipanti si sfideranno in una gara a squadre risolvendo indovinelli, puzzle ed enigmi. Un modo divertente e interattivo per scoprire la storia e la cultura marittimo-portuale della Città. Il 6 ottobre i Port Days si concluderanno a Porto Marghera dove si potrà vivere l’esperienza di un viaggio tra passato e presente di questa realtà industriale-logistica-portuale, grazie a un tour in barca lungo le banchine portuali offerto al mattino e ai tour guidati presso la Venezia Heritage Tower che saranno offerti per tutta la giornata.
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Economia. Nelle scorse settimane nella storica sede di Martellago
CentroMarca Banca fondi in aiuto delle imprese per 20 milioni di euro
C
entroMarca Banca ha stanziato un plafond di 20 milioni di euro per sostenere gli investimenti 4.0 e di sostenibilità delle 16mila imprese associate a Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e a Confcommercio Venezia-Rovigo. Si tratta di un’iniziativa congiunta volta a promuovere l’adozione di tecnologie innovative in tema di digitalizzazione e ad incentivare la produzione a ridotto impatto ambientale ed energetico. La firma della convenzione è avvenuta nelle scorse settimane presso il Centro Direzionale di Martellago di CentroMarca Banca, alla presenza del direttore Generale di Cmb Claudio Alessandrini, Siro Martin presidente di Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, Massimo Zanon presidente di Confcommercio Unione Metropolitana Venezia-Rovigo e di Fidimpresa & Turismo Veneto,
Mauro Rocchesso direttore Generale Fidimpresa & Turismo Veneto, Cav. Francesco Palmisano Presidente di Cofidi Veneto e Mauro Vignandel direttore di Cofidi Veneto. Grazie a questi finanziamenti, le imprese potranno realizzare progetti concreti come l’acquisto e l’installazione di impianti innovativi per migliorare l’efficienza
L’ammontare dei finanziamenti andranno da un minimo di 20mila euro a un massimo di 500mila
produttiva, l’implementazione di soluzioni digitali per ottimizzare i processi aziendali, l’adozione di tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale e, infine, il conseguimento di certificazioni ambientali. L’ammontare dei fi-
nanziamenti andranno da un minimo di 20mila euro a un massimo di 500mila. Tutto parte dal fondo di 70 milioni del bando Transizione di Veneto Innovazione (società di Regione Veneto) a cui le aziende devono fare richiesta tramite gli enti convenzionati, banche e i
Acqua San Benedetto, leader nel bevarege analcolico
Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. si conferma, per il nono anno consecutivo, gruppo leader in Italia nel mercato del beverage analcolico con una quota a volume del 17,1%. L’azienda a capitale interamente italiano continua ad essere protagonista anche nei singoli mercati in cui opera consolidando il primato del brand San Benedetto nell’Acqua Minerale (quota a volume del 11,2%), nel Thè Freddo (quota a volume del 28,4%), nelle Bibite Gassate Non-Cola Low Calories Carbonates (quota a volume del 30,5%) e nel segmento delle Enhanced Waters con una quota a volume 37%. Energade, inoltre, è il brand leader nella categoria sport drinks con una quota a volume del 35,2%. A certificare questo successo è stata GlobalData, prestigiosa società internazionale di ricerca e consulenza di mercato, con sede
principale a Londra, accreditata come “specialista” per lo studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle bevande. “È motivo di grande orgoglio essere per il nono anno consecutivo azienda leader in Italia nel mercato del beverage analcolico, un’attestazione di fiducia enorme e una conquista di squadra che ci conferisce una grande responsabilità per il suo mantenimento ed accrescimento negli anni a venire. - afferma Enrico Zoppas, Presidente e amministratore delegato di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. - Questo ulteriore successo è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta e rappresenta uno stimolo per continuare a lavorare con sempre maggior intensità ed entusiasmo. Per noi di San Benedetto ogni traguardo raggiunto rappresenta un punto da cui ripartire”.
consorzi fidi. Una volta approvata la domanda, la Regione erogherà un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 18% dell’investimento. Per il resto ci sarà un finanziamento con provvista fondi Veneto Innovazione a tasso zero per il 50%. Per la parte rimanente
interverrà la banca con un tasso di ingresso agevolato al 3,5% fino al 30 giugno 2025. “Confartigianato e Confcommercio hanno dimostrato una ammirevole capacità di cogliere le opportunità di crescita, rivelandosi un vero catalizzatore per le imprese del territorio - commenta Alessandrini. - Con questo plafond ci mettiamo a disposizione degli artigiani, dei commercianti e degli operatori del turismo e del settore dei servizi, per fornire loro gli strumenti necessari per crescere in modo sostenibile, innovando e riducendo l’impatto ambientale”. “Associazioni, banche e Confidi insieme per offrire soluzioni e risposte rapide ed efficaci alle imprese che raccolgono la sfida della transizione. Una partnership virtuosa, un esempio concreto di sinergia e di vicinanza al territorio - afferma Siro Martin di Cofartigianato.
Riccardo Musacco
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Un momento della presentazione dell’iniziativa
Eventi. L’omaggio dell’Orchestra Tullio Serafin al maestro che ha segnato un’epoca
Ennio Morricone, colui che ha avvicinato il pubblico alla musica
“Ennio Morricone rappresenta per la nostra epoca quello che Giuseppe Verdi è stato nell’Ottocento: ha avvicinato il pubblico alla musica”, afferma il maestro Renzo Banzato, in occasione della serata dedicata al grande compositore che si è tenuta a Fossò, nella Riviera del Brenta. Il programma ha spaziato dai brani più celebri come “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission” e “C’era una volta il West”, a composizioni meno conosciute, ma altrettanto affascinanti, come “La Califfa” e “Romanza Quartiere”.
“Morricone trattava la voce come uno strumento dell’orchestra – prosegue Banzato – non usava la voce con il testo, ma la faceva vocalizzare, integrandola con armonie complesse e una straordinaria capacità di orchestrazione.”
Il maestro sottolinea anche l’influenza di Morricone nel campo degli arrangiamenti e delle orchestrazioni: “Molte musiche da film e canzoni di musica leggera devono la loro celebrità proprio a Morricone. Un esempio emblematico è “Se telefonando” di Mina, che grazie alla sua orchestrazione è diventata un’icona”. Nel corso della serata, Erica Zulikha Benato, mezzosoprano, ha eseguito con maestria alcune delle colonne sonore più celebri di Morricone: “C’era una volta in America”, “C’era una volta il West”
Il
e “Giù la testa”. Laureata in pianoforte e canto al Conservatorio Pollini di Padova, Erica è parte dell’orchestra dal 2016. “Sono nata come pianista e ho iniziato cantando nei cori, ma a vent’anni ho scoperto la passione per il canto,” racconta Erica, che oggi si dedica anche agli studi per diventare maestro collaboratore. “La musica è il collante che ci unisce – dice – la portiamo in tante piazze, siamo ormai una squadra affiatata”. Nell’occasione, Erica lancia un messaggio ai giovani: “Apritevi alla vita e non abbiate paura di emozionarvi. La musica è una missione di vita, una passione che diventa anche lavoro, senza che l’una escluda l’altra”. Proprio in occasione dell’evento di Fossò, Emanuele Marchi, 41 anni, di Ar-
quà Polesine, ha debuttato come primo violino dell’orchestra giovanile sinfonica Tullio Serafin. Diplomato al Conservatorio di Adria nel 2006, Emanuele ha collaborato con diverse orchestre, tra cui la Fenice di Venezia, e dal 2009 è docente di scuola media a indirizzo musicale. “È emozionante e importante questo debutto – afferma Marchi – il maestro Banzato ha creato da zero una realtà musicale e l’ha mantenuta, nonostante le difficoltà, vissute durante il periodo del Covid”. Emanuele, che ha studiato composizione per quattro anni, è profondamente legato allo stile di Morricone. “Morricone ha segnato il Novecento con il suo stile unico,” spiega, ricordando come il compositore venne inizialmente criticato dal suo maestro Goffredo Petrassi, il quale, dopo aver visto “C’era una volta il West”, si commosse e riconobbe il grande lavoro di Morricone. Nell’occasione, anche il primo violino dell’orchestra rivolge un messaggio ai giovani: “In un’epoca dominata dal digitale, è fondamentale ascoltare la musica dall’inizio alla fine, senza saltare da un brano all’altro. La musica richiede attenzione e merita di essere apprezzata in tutte le sue forme. Invito tutti a spaziare tra i generi musicali e a scoprire la bellezza che ognuno di essi può offrire”.
Guendalina Ferro
Il maestro Renzo Banzato: “Rappresenta per la nostra epoca quello che Giuseppe Verdi è stato nell’Ottocento”
libro. “La casa de la striga” di Stelio Vianello, in due atti racconta vicende fantasiose
Un nuovo riconoscimento per Stelio Vianello che all’11a edizione del concorso “Salva la tua lingua locale”, promosso da Unpli - Unione Nazionale Proloco d’Italia e Ali Lazio – Autonomie Locali Italiane, con il testo “La casa de la striga” (in dialetto chioggiotto) si è classificato al secondo posto nella sezione “Teatro Inedito”. Il dramma in due atti racconta di vicende fantasiose frutto di un’attenta ricerca nelle tradizioni orali e scritte riguardo agli aspetti magici ed esoterici assai diffusi a Chioggia. La vicenda si sviluppa in tre diverse epoche: fine Ottocento, metà Novecento e ai giorni nostri. Uno scheletro umano viene scoperto nella cantina (caneva) di una casa disabitata in calle Ponte Scarpa, crollata nell’ottobre del 1947. Non si tratta però di una abitazione qualsiasi,
ma per la gente del posto quella era la casa di una fattucchiera, ma anche usuraia, morta negli ultimi anni dell’Ottocento: “La casa de la Striga” (strega) nei pressi del ponte Scarpa noto anche come “Ponte del Mustaceti”. Si narrava che la strega rapisse i bambini e così per impedire i suoi malefici fu catturata. E poi vi era anche un gatto par-
di Chioggia
lante che chiese da mangiare dei semi di zucca ad una donna per poi nascondersi dentro la casa. Nella nicchia sulla facciata della casa una Madonna con il Gesù bambino vegliano sulla città per impedire nuovi sortilegi. Stelio Vianello, che ha lavorato alla Telecom a Mestre, è docente e membro del Consiglio Direttivo dell’Università Popolare di Chioggia e segretario dell’Avulss (Associazione di Volontariato nelle Unità Locali Socio-Sanitarie). Poesia, narrativa e teatro sono sempre state le sue passioni ed ha già pubblicato vari libri. Con il romanzo “La montagna sul Lusenzo” (Tipografia Regionale Veneta Conselve 2021), ha vinto il secondo premio nella sezione “Prosa edita” alla nona edizione del concorso nazionale Unpli “Salva la tua lingua locale” 2021. (e.f.)
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Appuntamenti. Il sindaco Armelao e l’assessore allo Sport ribadiscono
La Festa dello Sport, l’edizione 2024 si farà
Il primo cittadino e Griguolo smentiscono quanti avevano diffuso la notizia della mancata organizzazione dell’evento, che si terrà il prossimo 6 ottobre (il 13 in caso di maltempo)
F esta dello Sport, è quasi tutto pronto per l’attesa manifestazione che si svolgerà il prossimo 6 ottobre (posticipata al 13, in caso di maltempo), in Corso del Popolo Nord, dalle 9 alle 13.
Quindi l’edizione 2024 si svolgerà regolarmente, nonostante si fossero nelle scorse settimane divulgate false notizie relativamente alla mancata organizzazione dell’evento.
“La nostra Amministrazione –sottolinea l’assessore allo Sport Riccardo Griguolo - attribuisce grande importanza a questa giornata, che non solo promuove valori fondamentali come benessere, salute e inclusione sociale, ma offre anche l’opportunità alle associazioni di incontrare i cittadini, rafforzando così i legami della nostra comunità”
In effetti si tratta di un appuntamento al quale l’amministra-
zione guidata dal sindaco Armelao tiene molto, come conferma lo stesso primo cittadino, non senza una punta di polemica nei confronti di chi ha divulgato false notizie al riguardo.
“Lo sport per questa Amministrazione è una priorità – ha detto - e lo abbiamo dimostrato progettando il master plan della Cittadella dello sport. Mi fa sorridere che a parlare di questo, come di altri temi, ci siano persone che non sono informate e che hanno come unico scopo solo quello di screditare la nostra Amministrazione. Ringrazio tutte le associazioni per il loro impegno rivolto ai tanti giovani, svolgendo quindi anche una funzione sociale”.
Si tratta di realtà che spesso operano in città da anni e che costituiscono un forte collante per tutti i residenti.
“La Festa dello Sport – ribadisce l’assessore Griguolo - è un’occasione per avvicinarsi a nuove attività, stringere nuove amicizie e, soprattutto, celebrare insieme lo spirito positivo che lo sport porta nella vita di ciascuno di noi. Stiamo lavorando per organizzare una giornata memora-
bile, e vi aspettiamo numerosi!”
Fino al 16 settembre si raccolgono le adesioni delle associazioni sportive che sono intenzionate a partecipare alla festa che vede coinvolti già il Coni e il Panathlon.
La Festa dello Sport offrirà anche il palcoscenico ideale per
celebrare, con la consegna di un riconoscimento, tutti quegli atleti chioggiotti che si sono distinti nelle varie competizioni, in Italia e all’estero, e che, con le loro imprese sportive, hanno contribuito a portare tanto l stro portano alla città lagunare.
Ornella Jovane
Campionati mondiali di beach tennis, Veronica e Francesco conquistano la medaglia d’oro
Si sono conosciuti in spiaggia a Sottomarina e da lì è nata un’intesa sportiva che li sta portando a conquistare i gradini più alti del Beach Tennis. E’ la storia di Veronica Pastorello e di Francesco Ravagnan, lei di Conselve lui di Chioggia, che ai Campionati mondiali Itf che si sono svolti a Cesenatico dal 4 all’8settembre scorso, hanno vinto il titolo di doppio misto nella categoria Under 14. Un grande risultato per il beach tennis Veneto a Cese-
natico dove si sono disputati i campionati, organizzati in collaborazione con la Federazione Italiana Tennis e Paddel (Fitp), anche perché erano schierati in campo i migliori atleti del mondo di beach tennis sia nella categoria Pro che in quella under. In tutto erano rappresentate 26 nazioni e circa 1200 atleti.
Veronica Pastorello (tesserata con Asd Rosapineta ), dopo aver dominato la scena ai Campionati Italiani indoor,
vincendo nella sua categoria Under 14 il Singolare, il Doppio Femminile e il Doppio Misto, in questi mondiali ha raggiunto la finale del doppio femminile under 14 in coppia con Camilla Naldi, sfiorando il primo posto solo per due game di differenza dalle vincitrici e conquistando quindi la medaglia d’argento.
Ha ottenuto invece la medaglia d’oro nel doppio misto, in coppia con Francesco Ragavagnan (tesserato con il Dock di Ferrara) vincendo la finale 9-3.
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Provincia di Padova
Mauro Armelao
Veronica Pastorello e Francesco Ravagna
#Regione
Politica. A settembre riaprono le scuole e riparte anche la politica veneta
Mancano 12 mesi alle elezioni Regionali, rimane incerto il futuro del Presidente Zaia
Il dibattito e il confronto fra le forze politiche si fa sempre più vivace tra Autonomia, Irap e i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina
Settembre è il momento della ripartenza. I più giovani, in particolar modo, dopo il lungo break estivo – mai caldo come in questo 2024, lo sanno bene, ma anche per la politica è diventata oramai un’abitudine far suonare in questo mese la prima, metaforica, campanella. Una campanella decisamente molto importante perché potrebbe essere l’ultima, almeno da Presidente, per Luca Zaia.
Il condizionale è d’obbligo visto che le voci sul destino del Presidente del Veneto sono le più disparate: secondo alcuni è pronto alla candidatura a Sindaco di Venezia, per altri sarà il prossimo presidente del Coni al posto di Giovanni Malagò ormai prossimo alla scadenza, per altri ancora Ministro nel Governo Meloni magari sostituendo Raffaele Fitto “promosso” a Commissario Europeo. La voce, però, che nei commenti “fuori microfono” appare quella che solletica maggiormente la fantasia è quella per la quale da Roma potrebbe arrivare la fuma-
ta bianca per un’altra legislatura alla Presidenza del Veneto. Luca Zaia, giusto ribadirlo per correttezza, non si presta minimamente a questo gioco e ribadisce, ad ogni domanda, che lui, oggi, non ha ancora deciso ed è concentrato sui dossier veneti e, in particolar modo, su quello legato all’Autonomia.
Fatto sta, e non poteva evidentemente essere altrimenti per il ruolo e il consenso che Zaia ha e ha avuto in Veneto, che questa incertezza sul ruolo che avrà in futuro condiziona in modo esiziale i primi approcci di “grandi manovre” pre – elettorali tanto del centrodestra quanto del centrosinistra.
Peraltro appare quasi certo, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, che la Regione Veneto sarà chiamata alle urne nell’autunno 2025 quindi esattamente tra 1 2 mesi e, ad oggi, l’incognita Zaia tiene tutto in un sostanziale stand-by.
Il quadro, dunque, oggi si presenta estremamente incerto an-
che se gli aspiranti governatori non mancano.
Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione tanto alle ultime elezioni Politiche quanto alle Europee, rivendica per sé la Presidenza del Veneto dopo anni di fedele sostegno alla Lega. In questo campo gli aspiranti candidati certamente non mancano a partire dal Senatore e Coordinatore Regionale, Luca De Carlo, passando dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso sino ad arrivare a Elena Donazzan forte di una spinta determinata dall’eccezionale risultato elettorale conseguito personalmente alle ultime elezioni Europee.
Per la Lega perdere, però, il governo del Veneto rappresenterebbe, anche dal punto di vista simbolico, un pesantissimo ripiegamento. Il percorso, però, per rimanere sulla poltrona più alta di Palazzo Balbi appare tutt’altro che semplice: in una logica di divisione tra alleati, alla luce dei numeri attuali, appare difficili immaginare che i salviniani possano continuare a governare Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Certo se arrivasse il via libera al terzo (in realtà quarto) mandato per Luca Zaia non ci sarebbero grandi discorsi da fare e con ogni probabilità, magari ga-
rantendo a FDI più posti in giunta rispetto all’unico che hanno oggi, il candidato sarebbe lui. In ogni caso sembrano scaldarsi, senza dare troppo nell’occhio, il Segretario Regionale Alberto Stefani e il Sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte. Alcuni osservatori non escludono neppure che la Lega Veneta possa tentare, se da Roma arrivasse l’indigesto diktat di cedere il passo a Fratelli d’Italia e ovviamente senza poter contare su Zaia, una corsa in solitaria magari associando alla lista di partito una composta di amministratori locali.
Pronto al balzo è anche Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia, impegnato in una perenne campagna di rafforzamento del suo partito e che non
risparmia critiche e punzecchiature all’attuale giunta regionale. Sempre nella logica di accordo tra alleati, Tosi confida che il Veneto tra i due litiganti possa toccare a Forza Italia.
Il centrosinistra, in un quadro tanto complesso, pensa che questa volta potrebbe avere maggiori chances e il segretario regionale del Partito Democratico ha già convocato tutte le forze e i movimenti della cosiddetta “alternativa” predicando calma e cercando di non bruciare le tappe. Nonostante questo sforzo, seppur in piccola parte, è già esploso il dibattito sulle modalità di scelta del candidato presidente: Primarie Si o Primarie No. A schierarsi decisamente a favore, dichiarando da subito la propria disponibilità a concorrere c’è il Senatore e virologo Andrea Crisanti.
L’impressione è che in questi 1 2 mesi ne vedremo delle belle con alcune patate bollenti come l’Autonomia, il bilancio regionale e le relative polemiche per l’introduzione dell’IRAP indigeste agli alleati, le ricadute della Finanziaria sul Veneto, i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e, non ultimo, l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano –Cortina. (r.r.)
Camani: “Veneto in balìa della legge della giungla, il centrodestra sta implodendo”
Nel clima delle ultime settimane la capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Vanessa Camani vede dei segni che lasciano poco spazio a dubbi: “Le divisioni all’interno della maggioranza in Veneto - sostiene l’esponente Dem - sono molteplici e sempre più evidenti: dall’Irap all’Autonomia differenziata, senza dimenticare l’imbarazzante paralisi in cui si trova l’assessorato all’istruzione e al lavoro. Il governo regionale e dunque il Veneto, pare essere in balìa della legge della giungla”.
Un giudizio netto, che non risparmia il governatore uscente. “Di fronte all’in-
capacità della Giunta regionale di garantire in questi anni politiche di bilancio adeguate ai bisogni dei veneti, ora al presidente non rimane che giocarsi la carta di un rocambolesco aumento delle tasse per le imprese, poco condiviso dalla sua maggioranza e molto discutibile nel merito. Analogamente, - commenta Camani - il mancato avvicendamento alla guida dell’assessorato lasciato vacante da Elena Donazzan, oltre alle spaccature di corrente evidenti in Fratelli d’Italia, al governo da poco ma già con tutti i vizi delle più navigate forze politiche, rivela l’incapacità di fare sintesi ed un’idea delle istituzio-
ni come luogo di potere da occupare e non come strumento al servizio dei cittadini”.
Con queste premesse, osserva poi la consigliera del Pd, “Zaia lascia in eredità un caos da giungla. Non esiste, nei fatti, una coalizione di centrodestra in Veneto. Esiste una somma di personaggi che, senza progetto per la Regione, tentano solo di soddisfare le proprie ambizioni personali. L’alternativa di una alleanza di governo, unita ed adeguata, con una proposta seria e credibile per il Veneto, proposta a cui il Partito Democratico vuole dar vita, è un orizzonte sempre più necessario”.
Vanessa Camani
L’evento. La co-produzione Teatro Stabile del Veneto e Compagnia Finzi Pasca al Teatro Goldoni fino al 13 ottobre
Diecimila per Titizé - A Venetian Dream
Scommessa vinta per il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca, spettacolo ufficiale della città di Venezia
S uperata la metà delle repliche previste, Titizé - A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia coprodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo ha già vinto la sua scommessa. Il sogno di Venezia attraverso le funamboliche lenti di Daniele Finzi Pasca a meta settembre aveva già colpito al cuore almeno ottomila spettatori del Teatro Goldoni. Lo spettacolo ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività, fin dal suo debutto in prima assoluta lo scorso 18 luglio ha emozionato, nel corso dell’estate, il pubblico internazionale di Venezia: sono oltre 25 i paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. Numeri in crescita costante di settimana in settimana con l’obiettivo di superare i 10.000 spettatori al 13 ottobre, data dell’ultima replica al Teatro Goldoni, dopo la tenitura record per uno spettacolo teatrale di caratura internazionale a Venezia di ben 52 recite e la platea piena anche nelle più calde serate estive.
“I numeri parlano chiaro”, commenta il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto. “I dati confermano il Teatro Goldoni quale piazza teatrale che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Ringrazio l’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua
società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio ha creduto in questo spettacolo e ha collaborato con noi per il successo dell’operazione. Non si tratta, infatti, di una vittoria per il teatro, ma di una vittoria per Venezia che si dà così un altro soggetto capace di interloquire con il suo pubblico internazionale”.
“Accogliamo con orgoglio e soddisfazione la notizia del successo di Titizé – A Venetian Dream. Grazie al costante lavoro della Fondazione Teatro Stabile del Veneto il Teatro Goldoni, che nel corso dei suoi 400 anni di storia ha tagliato innumerevoli traguardi, si conferma un fiore all’occhiello per la nostra Regione” dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto. “Questo spettacolo è un’ennesima nuova sfida, originale e stimolante, in grado di mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse. Ringrazio la Fondazione Teatro Stabile del Veneto perché portare a Venezia una compagnia di questo calibro è un orgoglio, e lo è ancora di più quando l’arte riesce a parlare non solo ai nostri cittadini ma a tutti i visitatori che arrivano in città e che scelgono di passare una serata a teatro assieme ai nostri artisti – aggiunge Giorgia Pea, consigliere delegata della Città di Venezia cultura, attività teatrali e cinema –. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto e ci auguriamo che anche nelle prossime settimane il Goldoni venga scelto da chi ha piacere di trascorrere un paio di ore in compagnia della cultura che una città come Vene-
zia può offrire”.
Una scommessa vinta per il Teatro Stabile del Veneto che riporterà maestranze artistiche e tecniche nuovamente a Venezia per l’estate 2025, quando tra luglio e settembre Titizé tornerà in scena rinnovato per almeno 40 repliche confermando così il Teatro Goldoni quale spazio di innovazione culturale al pari delle principali piazze teatrali europee. Prima del ritorno a Venezia però, lo spettacolo sarà impegnato in una tournée internazionale che prenderà il via da Lugano, città natale della Compagnia Finzi Pasca, quindi a Salerno, poi ancora in Svizzera, Francia, compresa Parigi tra marzo e aprile 2025.
Titizé – A Venetian Dream è una espressione teatrale fondata sulla meraviglia e sullo stupore, che racconta il rapporto fra Venezia, l’acqua e l’uomo. Un evento progettato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, che in occasione dei suoi 400 anni ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liri-
che. “Titizé”, “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Con un cast di dieci talentuosi interpreti, tra cui acrobati, attori e musicisti, Titizé invita a immergersi nell’essenza di Venezia, dove il passato e il presente si mescolano in un unico affascinante racconto e le storie, sparse come conchiglie sulla spiaggia, ognuna con la sua bellezza e il suo mistero, si ricompongono in un prezioso mosaico. (r.r.)
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LUMINA
Economia. L’imprenditrice trevigiana sarà votata dall’assemblea dei soci il 23 novembre
Scelta unanime per Paola Carron designata presidente di Confindustria Veneto Est
L’imprenditrice trevigiana Paola Carron è stata scelta dal Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est come candidata alla Presidenza per il quadriennio 2024-2028. La decisione è stata presa all’unanimità tramite scrutinio segreto. La scelta di Paola Carron arriva al termine di una fase di consultazione con la base associativa, condotta nei mesi scorsi dalla Commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea. La Commissione ha raccolto ampio consenso nelle sedi di Padova, Rovigo, Treviso, e Venezia, portando a una candidatura unica approvata anche dal Collegio Speciale dei Probiviri.
Secondo quanto stabilito dallo Statuto, la candidatura sarà ora sottoposta all’Assemblea dei Soci, convocata per il 23 novembre. Durante l’Assemblea, sarà eletto il nuovo Presidente per il primo mandato quadriennale successivo alla costituzione della
nuova associazione. Nel frattempo, si terranno incontri di zona pre-Assemblea per condividere le linee programmatiche della nuova Presidenza e raccogliere idee, proposte e suggerimenti dagli imprenditori, al fine di garantire che l’attività associativa risponda alle esigenze delle imprese.
Paola Carron è nata ad Asolo (TV) nel 1968. Consigliere Delegato di Carron S.p.A., azienda di costruzioni generali fondata nel 1963, è responsabile commerciale e della sostenibilità del Gruppo, rappresentando la se-
conda generazione dell’impresa familiare insieme ai fratelli Diego, Arianna e Marta. Il Gruppo Carron, con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV), è tra le prime venti società italiane nel settore delle costruzioni civili e infrastrutturali, con un fatturato consolidato di 334 milioni di euro e 314 collaboratori. Nel 2024 Carron mira a trasformare l’azienda in una Società Benefit e ha recentemente ottenuto certificazioni per la parità di genere e per la responsabilità sociale. Attiva da anni in ambito associativo, Carron è Vicepresidente di Con-
findustria Veneto Est con delega a Edilizia, Territorio e Infrastrutture, Presidente di Ance Rovigo Treviso e membro di varie commissioni nazionali.
Confindustria Veneto Est è la seconda associazione territoriale del Sistema Confindustria in termini di dimensioni e rilevanza, con oltre 5.000 imprese associate e 270.000 collaboratori. Opera in un’area cruciale per l’economia italiana, con un forte tessuto manifatturiero e un PIL aggregato di 95 miliardi di euro. La designazione di Paola Carron segna un passaggio cruciale per il del’associazione, che guarda avanti con l’obiettivo di rappresentare con sempre maggiore efficacia le esigenze delle imprese del territorio.
Il Presidente uscente Leopoldo Destro ha commentato con soddisfazione la designazione: ‘’Ringrazio la Commissione di Designazione per il lavoro svolto, con spirito di servizio, encomiabile rigore e trasparenza. Ringrazio tutti i Consiglieri, tutte le im-
prenditrici e gli imprenditori che hanno partecipato alle consultazioni, per aver arricchito di idee questo confronto. Un risultato importante, quello espresso dal Consiglio Generale. La larghissima maggioranza dei voti raccolti conferma quell’unità associativa oggi ancora più indispensabile, per affrontare e vincere le difficili sfide che ci troviamo di fronte ma anche per cogliere le opportunità e, insieme, per difendere e rilanciare, in Italia e in Europa, il futuro produttivo del territorio e del Paese, il lavoro e la nostra industria.”
Destro ha inoltre espresso fiducia nella nuova leadership: “Siamo certi che Paola Carron lavorerà in questa direzione, con coraggio e visione innovativa per il bene delle imprese, che oggi hanno ancora più bisogno di poter contare su una rappresentanza forte. Con grande responsabilità, dedizione, ascolto e attenzione alle persone, saprà essere la Presidente di tutti”. (r.r.)
Nodo pensioni, la ricetta di Boschetto: “Più lavoro e previdenza complementare”
“Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”
Già nel 2050, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il sistema pensionistico italiano rischia di non essere più sostenibile. Di fronte a questo scenario il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto sottolinea la necessità di aumentare il tasso di occupazione, far crescere il PIL e incentivare la previdenza complementare per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.
“Tra 25 anni, si prevedono 8 milioni di persone in età lavorativa in meno”, spiega Boschetto, evidenziando come questa drastica riduzione della forza lavoro possa avere conseguenze pesanti sul mercato del lavoro, sui costi del lavoro stesso e, naturalmente, sulle pensioni. Uno degli indicatori più rilevanti per comprendere l’equilibrio
del sistema pensionistico è il rapporto tra occupati e pensionati. Al momento, tale rapporto in Italia è pari a 1,4443, sotto la soglia minima di 1,5 necessaria per mantenere un equilibrio sostenibile. “Il nostro sistema a ripartizione dipende da questo indicatore”, aggiunge Boschetto, “e senza un’inversione del trend demografico e occupazionale, il sistema pensionistico rischia di collassare”.
Guardando poi ai dati Istat, entro il 2050 l’Italia avrà 4,5 milioni di persone in meno, con un calo di 3,7 milioni di under 35 e un aumento di 4,6 milioni di anziani. Il cosiddetto indice di ricambio, che misura il rapporto tra i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro e quelli che vi entrano, peggiorerà ulteriormente, Ci sarà una crescente carenza di giovani lavoratori pronti
a sostituire quelli che lasciano il mondo del lavoro.
Boschetto individua due priorità per garantire la tenuta del sistema pensionistico: aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL. “I giovani saranno costretti a lavorare di più, in relazione all’allungamento della vita, ma percepiranno pensioni più basse a causa dei ‘buchi’ contributivi legati alla flessibilità del lavoro”, spiega Boschetto. Tuttavia, l’aumento della popolazione anziana e i recenti interventi normativi, come Quota 100, 102 e 103, stanno mettendo sotto pressione il sistema.
Confartigianato Imprese Veneto punta a stimolare la crescita del PIL aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma Boschetto non si limita a queste misure. Tra le proposte, infatti, la riduzione delle pensioni anticipate e l’eliminazione di privilegi pensionistici, ma anche la necessità di separare la spesa pensionistica da quella assistenziale, che ha registrato
Roberto Boschetto
una crescita significativa negli ultimi anni.
Con il passaggio al sistema contributivo, che ha ridotto l’importo della pensione rispetto all’ultimo reddito percepito, la previdenza complementare sta diventando sempre più importante per garantire una pensione adeguata ai lavoratori. “Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”, afferma Boschetto. Confartigianato Imprese Vene-
to è tra i promotori di Solidarietà Veneto, il Fondo di Previdenza Complementare negoziale della regione. L’obiettivo è facilitare l’adesione volontaria dei lavoratori a questo strumento, offrendo loro la possibilità di costruire un sistema pensionistico integrativo. “Nella contrattazione integrativa regionale abbiamo riconosciuto alla previdenza complementare un ruolo strategico nella gestione dei rapporti di lavoro”, conclude il presidente. (r.r.)
Leopoldo Destro con Paola Carron
Stickermania e Scuolafacendo. Due progetti promossi da Despar per valorizzare educazione e formazione
Despar presenta Stickermania: la nuova raccolta di figurine dedicata ai più piccoli
Un viaggio alla scoperta di incredibili imprese nel mondo animale e sullo sfondo i valori dell’amicizia, dello sport, del rispetto e della valorizzazione delle diversità: è questo il filo conduttore della storia protagonista di Stickermania 2024, la raccolta di figurine che quest’anno Despar Nord, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha scelto di promuovere negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui è presente.
La storia
La collection 2024 dal titolo “Campioni del regno animale” si caratterizza per un messaggio con un forte valore educativo e formativo e ha come protagonisti Oskar e il suo allenatore Bo, che per prepararsi a una competizione sportiva scolastica partono per un viaggio intorno al mondo seguendo le orme di detentori di record del regno animale in un’ampia varietà di discipline. Dal Cile all’Austria, passando per il Sudafrica e il Giappone fino alla Nuova Zelanda, il viaggio porta Oskar e Bo alla scoperta di luoghi straordinari e incredibili imprese nel mondo animale: il tuffatore più veloce, il detentore del record di salto in alto o artisti assoluti della mimetizzazione. Impressionati dalle prestazioni di alto livello, Oskar e Bo deci-
dono di organizzare loro stessi un campionato sportivo: il campionato dei campioni degli animali. Numerosi animali provenienti da tutto il mondo accettano l’invito a partecipare come atleti o come spettatori. Il campionato degli animali è un successo e alla fine ogni partecipante riceve una medaglia, perché ciascuno ha raggiunto la migliore prestazione possibile mettendo a frutto il suo potenziale.
Come funziona
Stickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 16 settembre al 13 ottobre ogni €10 di spesa i clienti riceveranno un pacchetto di figurine, mentre l’album sarà in vendita nei negozi dell’abete a € 0,99. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita al prezzo di € 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta di Stickermania saranno inoltre organizzati degli scambi di figurine in alcuni punti vendita selezionati per favorire momenti di incontro e interazione tra i bambini e ragazzi impegnati nella collezione.
Molto più di una collection
Stickermania, il progetto promosso da Despar Nord, si distingue per la scelta di caratterizzare la raccolta con un contenuto fortemente didattico e
Stickermania Tour: gli appuntamenti
Nel corso delle settimane di raccolta, Despar organizzerà presso alcuni punti vendita selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine. Di seguito il calendario degli incontri:
-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Bassano del Grappa – Centro Commerciale “Il Grifone”, via Capitelvecchio 88, Bassano del Grappa (VI);
-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Sarmeola – Centro Commerciale “Le Brentelle”, via della Provvidenza 1, Sarmeola di Rubano (PD);
-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Albignasego – Centro Commerciale “Ipercity”, via G. Verga 1, Albignasego (PD).
Tutte le informazioni su Stickermania e le attività connesse alla collection sono disponibili su sito dedicato Despar Stickermania
formativo dove i protagonisti diventano portatori di messaggi positivi ed esempi di sana competizione sportiva, rispetto, valorizzazione della diversità e dei
talenti personali. Valori sui quali si costruisce la coesione sociale e il senso di comunità che trovano conferma anche nella scelta di abbinare la raccolta
Stickermania al progetto Scuolafacendo con cui i clienti del marchio dell’abete potranno scegliere di sostenere le scuole del territorio.
Al via Scuolafacendo, il progetto Despar a sostegno del mondo della scuola
Con l’avvio del nuovo anno scolastico Despar promuove Scuolafacendo, il progetto nazionale a sostegno del mondo della scuola con l’obiettivo di donare agli istituti scolastici nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Un’iniziativa che Despar Nord porta sui propri territori di riferimento insieme alla collection Stickermania. Dal 16 settembre al 13 ottobre facendo la spesa nei negozi Despar, Eurospar e Interspar i clienti potranno ricevere, ogni 10 euro di spesa, una bustina di figurine Stickermania con all’interno un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Inoltre, solo con l’App Despar Tribù, fino al 17 novembre 2024 i clienti potranno convertire i propri Punti Cuore Despar in Buoni Scuola, riuscendo così a contribuire ulteriormente alla raccolta. Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar ne donerà uno aggiuntivo. I clienti potranno consegnare i buoni raccolti direttamente alla scuola che desiderano premiare oppure caricarli tramite il sito del progetto o l’App dedicata.
Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include articoli che vanno dalla cancelleria a strumenti per l’apprendimento e l’inclusione, fino a materiali per supportare le attività motorie, l’apprendimento musicale e per arricchire gli ambienti scolastici. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e paritarie. Per beneficiare della donazione dei clienti Despar, le scuole interessate dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa.
Scuolafacendo è un’iniziativa con la quale Despar rafforza l’impegno per il mondo della scuola, riconoscendo l’educazione e la formazione come elementi centrali per fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire il proprio futuro. Un’attenzione che l’azienda conferma anche con “Le Buone Abitudini”, il progetto rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita.
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Arredamento in Veneto: tradizione e innovazione nel 2024
Il Veneto è da sempre una culla di eccellenza nel settore dell’arredamento. Conosciuta per il suo artigianato raffinato e la produzione di mobili di alta qualità, la nostra regione ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando uno stile proprio che riflette il suo patrimonio culturale, ma che anche abbraccia le nuove tendenze del design. Nel 2024, le case venete si arricchiscono di soluzioni eleganti e funzionali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla personalizzazione degli spazi. La tradizione artigianale è un pilastro dell’arredamento veneto. Aziende familiari e maestri artigiani continuano a produrre mobili di alta qualità, lavorando materiali pregiati come legno massello, marmo e ferro battuto. In particolare, l’area del trevigiano e bassanese è rinomata per la produzione di mobili su misura, che uniscono l’arte della falegnameria a un design contemporaneo. Questa mae-
stria manuale è visibile nei dettagli: intarsi, finiture curate e mobili che diventano vere e proprie opere d’arte. Negli ultimi tempi c’è stata una riscoperta dei mobili antichi e vintage, con una forte tendenza al restauro e al recupero di pezzi d’epoca. Le case venete spesso combinano elementi moderni con mobili d’epoca restaurati, creando un contrasto affascinante tra il vecchio e il nuovo.
In molte case venete, soprattutto nelle zone di campagna o nei piccoli borghi, lo stile rustico rimane la prima scelta. Tuttavia, questo stile viene reinterpretato in chiave moderna. Il “rustico elegante” combina materiali tradizionali come la pietra e il legno con arredi dal design più essenziale e contemporaneo. Pareti in mattoni a vista, soffitti con travi in legno e pavimenti in cotto sono spesso accostati a mobili dalle linee pulite e moderne, creando un effetto equilibrato e accogliente. Questo stile si riflette anche
nella scelta di tessuti naturali e texture calde: lino, cotone grezzo e lana vengono utilizzati per tende, cuscini e rivestimenti, donando un senso di calore e familiarità agli ambienti.
Nelle città venete invece, come Venezia, Verona e Padova, dove lo spazio abitati-
vo può essere limitato, la tendenza verso l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale. I mobili multifunzionali sono diventati un must, specialmente per chi vive in appartamenti di piccole dimensioni. La multifunzionalità si accompagna a una crescente integrazione della tecnologia nelle abitazioni. La domotica e le soluzioni “smart home” stanno prendendo piede anche in Veneto, con sistemi di illuminazione, riscaldamento e sicurezza che possono essere controllati a distanza tramite dispositivi mobili, rendendo la vita quotidiana più semplice e confortevole.
Un’altra tendenza crescente in Veneto è la personalizzazione degli spazi attraverso mobili su misura. Molte case venete, soprattutto quelle storiche, hanno caratteristiche uniche che richiedono soluzioni su misura per sfruttare al meglio ogni angolo. Gli artigiani locali sono in grado di realizzare mobili personalizzati che si adattano perfettamente alle esigenze e
ai gusti dei proprietari, mantenendo l’equilibrio tra funzionalità e stile. Ma è la sostenibilità la tendenza davvero centrale nell’arredamento del Veneto di questo 2024: materiali naturali, come legno certificato e tessuti biologici, sono sempre più apprezzati. Le imprese venete, molte delle quali a conduzione familiare, stanno adottando pratiche produttive sostenibili, privilegiando l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale. In particolare, il legno di recupero è molto utilizzato, sia per mobili che per rivestimenti, donando un tocco rustico e autentico agli interni.
Anche il marmo, proveniente dalle cave di Verona, è un materiale molto amato per creare piani di lavoro, pavimenti e decorazioni che uniscono lusso e sostenibilità. Le finiture naturali, che esaltano le venature originali del marmo e del legno, sono preferite per creare ambienti sofisticati e in armonia con la natura.
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I consigli. Come organizzarsi per affrontare al meglio i mesi più freddi
Manutenzione autunnale di giardini e terrazze: preparare gli spazi esterni per l’inverno
Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi
L’autunno è una stagione cruciale per la cura di giardini e terrazze. Con il cambiamento delle temperature e l’arrivo delle piogge, è importante preparare gli spazi esterni perchè possano affrontare al meglio l’inverno e rifiorire in primavera.
Il primo passo è la pulizia. Le foglie cadute possono accumularsi rapidamente, soffocando il prato e creando zone umide che favoriscono la crescita di muschio e muffe. È quindi fondamentale rastrellare regolarmente e rimuovere i residui vegetali. Questo processo non solo mantiene il giardino ordinato, ma previene anche malattie del prato.
La potatura è un’altra attività essenziale. In autunno, è consigliabile potare gli arbusti e le piante per eliminare i rami secchi o danneggiati, stimolando una crescita sana nella stagione successiva. Anche le piante perenni possono essere sfoltite, mentre gli alberi da frutto traggono beneficio da una leggera potatura prima del riposo invernale.
Un altro intervento utile è l’aerazione del prato, che consiste nel perforare il terreno per migliorarne la traspirabilità e favorire l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, la concimazione autunnale è essenziale per rinforzare il prato e le piante prima dell’inverno. Si utilizzano fertilizzanti ricchi di potassio, che aiutano a rafforzare le radici e migliorare la resistenza alle temperature rigide.
Per quanto riguarda le terrazze, è il momento di proteggere le piante in vaso dalle gelate. Si possono spostare le specie più delicate in zone più riparate o, se possibile, all’interno. Le piante che rimangono all’esterno dovrebbero essere coperte con teli di protezione. Anche le fioriere e i vasi devono essere controllati: è consigliabile svuotarli dall’acqua stagnante per evitare danni causati dal gelo.
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L’autunno è anche il periodo ideale per piantare bulbi primaverili, come tulipani e narcisi, che sbocceranno al termine dell’inverno, donando nuovi colori al giardino.
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Ristrutturazione autunnale per preparare la casa all’inverno
Tra le soluzioni più gettonate il cappotto termico e la sostituzione delle vecchie finestre con modelli più recenti ed efficienti sotto il profilo del risparmio energetico. I bonus e gli incentivi statali consentono di risparmiare
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MATERASSI - RETI - LETTI
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L’arrivo dell’autunno per le famiglie venete è momento ideale per dedicarsi alla ristrutturazione della casa. Le temperature miti e le giornate ancora lunghe permettono di lavorare senza l’incubo del caldo estivo o del freddo invernale. Questo periodo è particolarmente adatto a lavori esterni e interni che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica.
le mura esterne dalle infiltrazioni e preparano la casa ai rigori dell’inverno.
Anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento è un’attività cruciale durante l’autunno. Pulire le caldaie e controllare che radiatori e impianti siano in buone condizioni evita spiacevoli sorprese durante l’inverno. In Veneto, molte famiglie optano per l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento, una soluzione che garantisce un calore uniforme in tutta la casa.
Uno dei primi interventi a cui pensiamo è l’isolamento termico. In Veneto, con inverni che possono essere rigidi, coibentare tetti e pareti è essenziale per evitare dispersioni di calore. Un buon isolamento permette non solo di mantenere la casa calda in inverno, ma anche di ridurre i costi di riscaldamento, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. L’uso del “cappotto termico” e la sostituzione di vecchie finestre con modelli più recenti e a doppio vetro sono tra le soluzioni più gettonate.
Le facciate delle abitazioni venete, spesso esposte all’umidità e alle intemperie, possono necessitare di lavori di rifacimento. Rivestimenti e tinteggiature, se fatti in autunno, proteggono
In autunno non bisogna poi trascurare gli spazi verdi. L’autunno è perfetto per sistemare giardini e terrazze, riparando muretti e pavimentazioni o piantando nuove piante resistenti al freddo.
Infine, grazie agli incentivi statali, ristrutturare case ed appartamenti può essere molto conveniente. Questi bonus permettono di recuperare parte delle spese sostenute.
Ristrutturare in questo autunno 2024 è dunque una scelta strategica per affrontare al meglio l’inverno, migliorando il benessere abitativo e il valore della propria casa.
Installazione di pannelli fotovoltaici a casa: energia pulita e risparmio
L’installazione di pannelli fotovoltaici a casa sta diventando una scelta sempre più comune per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo sistema, basato sull’uso dell’energia solare, trasforma la luce del sole in elettricità, offrendo numerosi vantaggi sia economici che ecologici.
Uno dei principali motivi per cui molti scelgono il fotovoltaico è la possibilità di abbattere le bollette elettriche. Grazie ai pannelli solari, è possibile autoprodurre una parte significativa dell’energia necessaria per il fabbisogno domestico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e proteggendosi dall’aumento dei prezzi dell’energia. L’energia in eccesso prodotta durante le ore di sole può essere immessa nella rete elettrica, garantendo ulteriori vantaggi economici tramite il meccanismo di “scambio sul
posto”.
L’installazione dei pannelli richiede alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, è necessaria una valutazione preliminare del tetto per verificare l’esposizione solare e lo spazio disponibile. I tetti rivolti a sud, senza ombreggiamenti, offrono le migliori condizioni per ottenere un rendimento massimo. Anche l’inclinazione e la superficie del tetto sono fattori determinanti per ottimizzare la produzione di energia.
Una volta scelto l’impianto adatto, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione. I pannelli vengono montati su strutture portanti
fissate al tetto, mentre un inverter trasforma l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa. La manutenzione è minima: i pannelli fotovoltaici richiedono solo una pulizia periodica e un controllo tecnico per garantire il funzionamento ottimale.
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ALLE TERME C’È UN MONDO DA VIVERE
APNEA
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Halloween Camp
Per ragazzi dagli 8 ai 14 anni
Da venerdì 01 a domenica 03 novembre 2024
Dalle 09:00 alle 17:00, pranzo compreso
3 giorni di immersioni, giochi, artworks e divertimento
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01.11 - 03.11 Weekend Ognissanti
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Kit Spa: accappatoio e telo spugna
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Fango senza soggiorno
12 Applicazioni fango termale
12 Docce termali
12 Bagni termali con ozono
10 Ingressi giornalieri alla Spa (lun-ven)
da € 70 a persona (Ticket escluso)
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Veneto: al via la prima centrale operativa 116117 per l’assistenza sanitaria non urgente
Entro l’anno entrerà a regime il numero unico europeo
Un sistema innovativo per garantire ai cittadini risposte H24 su cure mediche, servizi sociosanitari e informazioni territoriali, integrando e semplificando l’accesso ai servizi essenziali.
Entro il 2024, la Regione Veneto compirà un passo significativo nel campo dell’assistenza territoriale con l’avvio della prima Centrale Operativa (CO) 116117. Questa iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, rappresenta una risposta innovativa per le esigenze sanitarie non urgenti dei cittadini, come ha dichiarato l’Assessore Manuela Lanzarin. Il Numero Unico Europeo 116117 sarà un punto di riferimento cruciale per i cittadini, integrando e semplificando l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali a bassa intensità e priorità di cura. Questa soluzione va oltre la tradizionale continuità assistenziale, proponendo un sistema integrato che valuterà tempestivamente i bisogni dei cittadini, evitan-
do loro di dover navigare tra i vari segmenti del sistema sanitario. L’attivazione del 116117 si inserisce nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il Decreto Ministeriale 77 del 2022. La riforma mira a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile, rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione. Le Centrali Operative, distribuite in tre aree strategiche della regione (AULSS 3 Serenissima, AULSS 6 Euganea e AULSS 8 Berica), copriranno un bacino di almeno 1-2 milioni di cittadini ciascuna. Queste strutture saranno collocate vicino alle centrali operative del 118, sfruttando sinergie logistiche e tecnologiche per ottimizzare i costi e garantire un’infrastruttura sicura e avanzata.Il nuovo sistema sarà dotato di un software operativo all’avanguardia, interconnesso con le centrali operative del 118 e con il Nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale. Questo permetterà una gestione fluida delle informazioni e una risposta tempestiva e coordinata alle richieste dei cittadini. I servizi offerti dal 116117 saranno articolati su tre livelli: informativo, sanitario e socio-sanitario. Gli operatori delle centrali operative valuteranno le necessità dei cittadini attraverso un algoritmo specifico, elaborato con un protocollo definito, che permetterà di indirizzare ogni chiamata verso la risposta più appropriata. In questo modo,
ogni richiesta sarà gestita in modo efficiente, garantendo una presa in carico adeguata e una risposta rapida e coordinata.L’Assessore Lanzarin ha sottolineato come questo modello rappresenti un’evoluzione significativa nell’integrazione delle attività territoriali delle Cure Primarie. L’obiettivo è garantire un sistema di assistenza territoriale disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con la certezza dei tempi e dei luoghi di erogazione delle risposte, per offrire ai cittadini un servizio di alta qualità e accessibile in qualsiasi momento. Il progetto partirà con una fase sperimentale nel Distretto 1 di Bassano del Grappa, presso l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, dove le chiamate saranno gestite dalla Centrale Operativa 116117 della ULSS 3 Serenissima. Questa fase pilota permetterà di testare il sistema in un contesto controllato, per poi estendere il servizio a tutta la regione.L’introduzione del 116117 in Veneto rappresenta un passo avanti nell’evoluzione dei servizi sanitari regionali, con un approccio innovativo che mira a semplificare l’accesso ai servizi e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Con l’attivazione di questo nuovo sistema, la Regione Veneto si pone all’avanguardia in Italia nella gestione delle cure mediche non urgenti, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni del Paese.
SERVIZI DELLA FARMACIA vaccini e tamponi su prenotazione misurazione dei valori pressori autoanalisi del sangue capillare autoanalisi delle urine prenotazioni (esami e visite) ritiro referti controllo del peso dei neonati noleggio bilance pesa neonati e tiralatte noleggo elettromedicali per magnetoterapia preparazioni galeniche preparazioni toterapiche consulenze dietetiche consulenze dermocosmetiche omeopatia • toterapia • veterinaria consegna farmaci a domicilio
servizio
La misura. Otto giorni prima avvierà un messaggio di promemoria
In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri
Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.
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per il 6°anno riparte l’iniziativa:
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CONTROLLA LA
Screening rivolto agli alunni della 5° elementare 3° media per prevenzione delle malattie del rachide ( scogliosi, dorso curvo, scapole aperte)
VISITA SPECIALISTICA
GRATUITA
D• ELETTROMIOGRAFIA
• VISITE FISIATRICHE
• FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE
• AMBULATORIO POLISPECIALISTICO
• Mutua Marittima
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Via Vespucci N° 135/136 Sottomarina di Chioggia (Ve) 041 490 754 info@poliambulatoriovespucci.it www.poliambulatoriovespucci.it
al primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima della data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie. La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti
possono continuare a prenotare tramite sportello, telefono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.
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La testimonianza. Attraverso i social la giovane ha condiviso il suo percorso
Valentina Alberton: la lotta contro il linfoma di Hodgkin e il valore della prevenzione
La storia di Valentina Alberton, nutrizionista di Treviso, colpita dal linfoma di Hodgkin a 27 anni, e il suo messaggio di speranza
Valentina Alberton, una giovane nutrizionista di Bessica di Loria, in provincia di Treviso, ha deciso di condividere la sua esperienza con il linfoma di Hodgkin, diagnosticato a soli 27 anni. La sua storia è un potente promemoria dell’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo. Valentina Alberton, laureata in Scienze Biologiche e con una magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, ha sempre fatto dello stile di vita sano il suo baluardo. Tuttavia, nel marzo scorso, ha iniziato a percepire sintomi insoliti: gambe pesanti, stanchezza e ritenzione idrica. Nonostante le prime visite mediche non abbiano fornito risposte soddisfacenti, Valentina ha continuato a cercare una spiegazione. Il 28 maggio, esasperata, si è recata in pronto soccorso, dove, per essere ascoltata, si è vista costretta a simulare una condizione peggiore di quella in cui già si trovava. Dopo una serie di esami, tra cui TAC, PET e biopsia, è arrivata la diagnosi: linfoma di Hodgkin al secondo stadio.
Valentina ha deciso di rendere pubblica la sua cartella clinica e di raccontare il suo percorso sui social media. Il suo obiettivo, come
ha spiegato, non è quello di fare la vittima o ottenere compassione, ma di informare e dare al prossimo gli strumenti per prevenire una condizione analoga alla sua. Con oltre 5.000 follower su Instagram, Valentina utilizza la sua piattaforma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.
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Attualmente, Valentina è a metà del ciclo di infusioni chemioterapiche presso l’Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua speranza è quella di tornare presto al lavoro e di continuare a promuovere uno stile di vita sano.
- Diabete
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In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri
Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.
Dal primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima del-
la data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie.
La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti possono continuare a prenotare tramite sportello, telefono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.
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A tavola
Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.
Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
TAGLIATELLE AI FUNGHI
Semplici e gustose, le tagliatelle ai funghi sono un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.
Ingredienti: : 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero
Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.
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TORTA AI FICHI
La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare!
Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone
Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.
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Idee
Rubrica a cura di Sara Busato
SVIZZERA
Zurigo, la bella dei primati Arte, natura, e qualità della vita
Colta, contemporanea e aperta al mondo. Vi hanno studiato (o insegnato) 21 premi Nobel, Einstein in primis. Incastonata in riva al lago e circondata da alte montagne, mostra con orgoglio l’antico centro storico e il riqualificato quartiere post industriale di West Zürich, che “scatena” i giovani. Originali i musei Fifa e Lindt, Originali i musei FIFA e Lindt, imperdibili i capolavori della Kunsthaus
di Renato Malaman
Non c’è bisogno di scomodare Einstein, che pure aveva scelto questa città come altri 20 futuri premi Nobel, per dire che a Zurigo si vive bene. Anzi, benissimo. Non servono formule per dimostrarlo, basta ricordare che per sette anni di seguito (dal 2001 al 2007) la città elvetica è stata in vetta alla classica della qualità della vita. Non in base a impressioni, ma ai 39 rigidi parametri della Mercer Quality of Living. Un podio di cui Zurigo va fiera. Un modo per dimostrare che dietro alle sue fortune economiche c’è una città eclettica, cosmopolita nell’anima e aperta al mondo. Attenta al vivere quotidiano dei suoi cittadini. Zurigo, capace di produrre bellezza grazie alla sua incantevole posizione naturale, incastonata com’è fra alte montagne e riflessa sulle acque del “suo” lago, ma grazie anche alla tanta arte che la città esprime attraverso un ventaglio incredibile di musei, attività culturali e avanguardie urbanistiche originali. Come il quartiere di Zürich West, salvato dal degrado post industriale e diventato un polo di attrazione per i giovani. Con locali alternativi, ristorantini e parchi ricavati laddove c’erano fabbriche, cataste di contanier e impattanti cavalcavia. Zürich West famosa anche l’ex fabbrica del latte e dello yogurt Tony che oggi ospita l’Università e il museo di arte contemporanea. Recupero, riqualificazione e sostenibilità i concetti applicati nella mirabile operazione. Zurigo è un mix che stupisce a partire dai numeri: oltre 2000 fra ristoranti e bar, 1200 fontane di acqua potabile, 500 chilometri di piste ciclabili, 50 musei e 21 Premi Nobel, laureatisi o saliti in cattedra all’Università e al Politecnico. Tra di essi anche Albert Einstein ed Emilie Kempin Spiry, prima svizzera laureata in giurisprudenza e prima docente donna all’ateneo, passata alla storia per le sue battaglie a favore dell’emancipazione femminile, ingaggiate per poter lavorare e a causa delle quali si ammalò, morendo (nel 1901) a soli 48 anni.
Ma il mix originale di Zurigo è quello tra la frenetica vita metropolitana e il piacere, ad esempio, di immergersi per un bagno dopo il lavoro nelle placide acque del fiume Limmat. Zurigo che spariglia le carte alternando il suo indiscusso ruolo di capitale economica della Svizzera a quello di città del gioco (sano) e delle tentazioni golose. La prova? In città hanno sede il Museo della Fifa (Fifa Museum) da una parte e il Museo della Lindt dall’altra (Lindt Chocolateria): sono due luoghi coinvolgenti. Il Fifa Museum sorge a Zurigo, perché l’associazione del calcio mondiale ha sede qui dal 1932. Il museo è un avvincente viaggio nella storia della Coppa del Mondo di calcio. Ci sono le magliette di tutte le squadre del pianeta, (211 le federazioni affiliate), filmati di tutte le edizioni dei campionati del mondo, dediche di campioni, tanti memorabilia, come la pipa di Bearzot e i sigari di Lippi. Tantissimi gli aneddoti che si scoprono: la mitica Coppa Rimet rubata due volte, la coppa attuale realizzata da un artista milanese: Silvio Cazzaniga. E poi c’è la parte interattiva: si possono persino tirare dei rigori. Il Museo della Lindt è invece un tempio di golosità. Si trova a Kilchberg, affacciato sul lago di Zurigo: l’opera degli archistar Christ & Gantenbein ospita un percorso esperenziale unico, aperto da una fontana alta nove metri da cui
zampilla il cioccolato. E’ un viaggio anche nella storia del cacao. Il cioccolato si può assaggiare dalla fase morbida fino alla tavoletta. Il museo registra il tutto esaurito anche nei giorni infrasettimanali.
E restando in tema di musei, uno per tutti va raccontato: il Kunsthaus, il più grande museo d’arte della Svizzera. L’ampliamento che privilegia la luce, firmato da Chipperfield, è del 2021. Anche qui tante opere di impressionisti, tra cui il famoso ritratto di Irène Cahen di Renoir, un dipinto che al padre della ragazza subito non piacque (fu lui che lo commissionò al pittore) e non convinse nemmeno Hitler, quando fece requisire i beni della famiglia. Irène fu l’unica a sopravvivere ad Auschwitz e riuscì a riottenere il suo ritratto, per rivenderlo. Ma tornò a Zurigo grazie alla discussa collezione Bührle, allestita da Emil, trafficante d’armi che aveva avuto rapporti anche con i nazisti. Ci sono poi collezioni che hanno caratterizzato l’epoca contemporanea: Picasso, Van Gogh, Chagall, Warhol, Rothko e altri.
Il punto panoramico più bello di Zurigo è la terrazza del prestigioso Politecnico, cui si accede anche attraverso la vecchia funicolare rossa. La città, il suo fiume e le sue guglie. Si scende attraverso aiuole fiorite e tante fontane, “incontrando” una curiosità: l’unica cabina telefonica rimasta. Poi è un crescendo di piazze antiche, tratti di lungolago suggestivi (vi sorge anche la spiaggia cittadina) e chiese importanti. Fraumünster con la sua torre e le vetrate di Chagall; la Grossmünster, luogo simbolo della Riforma sotto Zwingli e Bullinger che ha nella finestra del coro di Giacometti e nelle porte in bronzo di Münch i suoi capolavori. La chiesa di San Pietro sfoggia invece il suo grande orologio. Nel quartiere di Niederdörfli ci sono le case di esiliati politici (tra i quali Lenin), di artisti, a partire dai dadaisti, pionieri di correnti come il surrealismo e la pop art. Zurigo ama il design, si è capito. Basta vedere la felice sintesi creata in riva al lago, dove accanto a ville d’epoca sorge il padiglione Le Corbuisier. Per un’ereditiera locale, Heidi Weber, il celebre architetto realizzò qui una villa in vetro e acciaio, accesa da tanti colori. E’ il tram numero 4 a guidare un ideale percorso nell’arte e nell’architettura zurighese.
Ecco infine alcune soste “food” consigliate, premettendo che è lo Zürcher Geschnetzelte, la specialità locale: lo spezzatino alla zurighese, che di solito si accompagna al Röstli di patate. Famoso quello proposto al ristorante Münsterhöfli, in centro. Allo Stadtkäserei & Restaurant Zürich si può vedere la produzione di ciò che si mangia, a partire dai formaggi. Al Markthalle di Zürich West, sotto le arcate del ponte ferroviario, si possono gustare piatti internazionali contemporanei: luogo di grande effetto. Infine l’imperdibile Hiltl, creato nel 1898 e primo ristorante vegetariano al mondo: propone raffinate specialità vegetariane.
Per chi visita Zurigo è consigliabile la Zürich Card: vale 24 o 72 ore e fa risparmiare tempo e denaro. Si viaggia gratis su ogni mezzo e si entra in tutti i musei, in più dà diritto ad altri sconti e benefici. Costa da 19 a 56 franchi svizzeri. Non è molto.
Il centro storico della città vecchia di Zurigo che si specchia sul fiume Limmat. Sotto: un’immagine del Museo FIFA (l’Italia “mondiale” del 1938) e la caratteristica funicolare. Più sotto: un’opera d’arte in riva al lago, il Museo Lindt, il prestigioso Politecnico e architetture ardite nel quartiere di West Zürich
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