la Piazza di Treviso Ovest

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Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.

di Treviso Ovest

L’infrastruttura strategica è ormai una realtà e renderà il territorio tra Venezia e Treviso più vivibile. Il prossimo anno aprirà il cantiere

Servizio a pag. 6

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Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

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ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE

Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025

Servizi alle pagg. 23-24

INTERPORTO DI PADOVA SORVEGLIATO DAI DRONI

E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione

Servizio a pag. 25

LL’opportunità olimpica del Veneto

Luca Zaia

’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano. segue a pag. 5

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Viabilità
Il Veneto

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L’opportunità olimpica del Veneto

Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.

Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.

Tiramisù World Cup 2024

Si è conclusa la Tiramisù World Cup 2024, un evento dedicato al tema “Treviso e le Radici”, nell’ambito dell’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per celebrare le Radici Italiane all’estero. Tra i 240 partecipanti alla finale, Nadia Ceoldo di Salzano ha conquistato il primo posto per la ricetta originale, mentre Isabella Bucciol di Portogruaro si è distinta con la sua proposta creativa a base di polvere di liquirizia, marmellata di arance e croccante di arachidi. Durante le tre giornate di gare a Treviso, i concorrenti si sono sfidati con passione: chi preparava il tradizionale tiramisù, composto da sei ingredienti essenziali — uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao — e chi si è divertito a inventare varianti creative, con la possibilità di aggiungere tre ingredienti a piacere e sostituire il biscotto.

Quest’ottava edizione ha incluso anche un ricco programma di eventi che ha attratto appassionati da ogni parte del mondo. Un momento speciale è stato dedicato a Roberto “Loli” Linguanotto, considerato il padre del tiramisù di Treviso, recentemente scomparso. “Siamo molto soddisfatti di questa edizione -ha dichiarato Francesco Redi di Twissen, organizzatore dell’evento- Abbiamo visto grande entusiasmo e passione tra concorrenti, giudici, pubblico e tutti i partecipanti. La manifestazione sta crescendo sempre di più a livello internazionale, con oltre il 30% di iscritti dall’estero solo quest’anno. Abbiamo già aperto le iscrizioni per la TWC 2025 e ripartiamo con rinnovato slancio!”

Classifica Finale Nadia Ceoldo di Salzano (VE), 45 anni, architetto, Stefania Bovo di Vicenza, 52 anni, impiegata commerciale, Mauro Akio Kamiguchi di San Paolo (Brasile), 63 anni, ingegrere aeronautico

Trionfo per Nadia Ceoldo

per la ricetta tradizionale

Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.

Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.

Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.

Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Infrstrutture

Terraglio est, via al completamento Taglio del nastro entro fine 2026

Ilavori per la costruzione del secondo stralcio del Terraglio est partiranno entro l’estate del prossimo anno con previsione di chiusura nella seconda metà del 2026. Lo ha comunicato Elisa De Berti, vicepresidente della Regione del Veneto e assessora a infrastrutture e trasporti. A fine settembre il bando di gara da oltre 38 milioni di euro – finanziato con fondi per lo sviluppo e la coesione e con ricorse regionali – per la progettazione e la realizzazione dell’opera è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Brussi Costruzioni, Beozzo Costruzioni e Costruzioni Generali Xodo, che ha avuto la meglio sulle sette proposte che erano state avanzate.

È l’ultimo capitolo di una storia il cui iter tortuoso dura da vent’anni. E che

Il cantiere sarà aperto il prossimo anno Sarà l’ultimo capitolo di un iter tortuoso e che oggi vede la strada ferma a Dosson Arriverà a collegarsi con la tangenziale

dal 2017, quando venne tagliato il nastro del primo stralcio, è rimasta ferma in via delle Industrie a Dosson. Nel giro di due anni, grazie all’accelerazione da parte della Regione, arriverà a collegarsi con la tangenziale di Treviso all’altezza della rotonda dell’ospedale, “andando a sgravare dal traffico – ha affermato De Berti – una delle arterie principali per il tessuto produttivo del territorio, quale il terraglio, con il riassetto del quadrante a sud di Treviso”.

Prima della fine di ottobre Veneto Strade chiuderà la verifica dei requisiti di legge dell’aggiudicatario. Dopodiché si potrà procedere con la sottoscrizione del

contratto e con la progettazione esecutiva. In contemporanea Veneto Strade avvierà le procedure di esproprio e l’acquisizione delle aree, con la relativa bonifica bellica.

Una volta ultimato, il Terraglio est collegherà il casello autostradale di Preganziol sulla A4 e la tangenziale di Treviso fino al casello di Silea sulla A27: tre chilometri e 300 metri di strada, 1,7 dei

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quali verrà realizzato adeguando il tratto esistente, a partire dall’incrocio con via Alta fino al confine comunale fra Casier e Treviso. Il tratto restante (un totale di 1.600 metri) vedrà un nuovo sedime stradale, con una corsi per senso di marcia, fino all’innesto con la regionale 53 tangenziale sud di Treviso. Su questo tratto è prevista la realizzazione di due rotatorie. “La prima – spiega la vicepresidente della

Regione – per risolvere l’accesso all’area industriale e la seconda, in corrispondenza dell’incrocio con via Pasteur, sarà funzionale anche a una zona direzionale di prossima realizzazione”. Prevista anche la costruzione di due sottopassi stradali: uno per dare continuità al transito dei mezzi agricoli e l’altro per risolvere un’interferenza con la viabilità comunale esistente. (s.s.)

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telefoniche

di Virginio De Biasi

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Il dibattito. L’8 ottobre è stato presentato il programma

Progetto agri-fotovoltaico: tra innovazione e salvaguardia

L

’agri- fotovoltaico continua a far discutere su tutto il territorio regionale. Trasformare, infatti, aree agricole in distese di pannelli fotovoltaici risulta essere sempre un tema divisivo. L’opinione pubblica, infatti, si schiera su sponde diametralmente opposte: da un lato chi lo considera un impoverimento del paesaggio e un depauperamento in termini ambientali e chi, viceversa, vede in questo tipo di impianti una grande opportunità per l’oggi e per il futuro soprattutto per la possibilità di produrre energia economica e assolutamente green.

A Mogliano Veneto è andato in scena, lo scorso 8 ottobre, un incontro cruciale per il futuro energetico e paesaggistico della città. Alla Pagoda della Scuola Collodi di Marocco, è stato infatti presentato alla cittadinanza il progetto di impianto agri-fotovoltaico proposto dalla società Alfa Toro Srl. Un progetto che, se da un lato promette di contribuire alla transizione energetica, dall’altro solleva interrogativi sulla compatibilità con il territorio.

L’impianto agri-fotovoltaico previsto in via D’Azelio prevede l’installazione

di 17.850 pannelli solari su un’area di 5,5 ettari, all’interno di una superficie agricola complessiva di 17,45 ettari. L’idea è quella di integrare la produzione di energia rinnovabile con l’agricoltura, mantenendo colture come patate, prati permanenti e pascoli, oltre a supportare l’attività di apicoltura. Un progetto che, sulla carta, sembra coniugare innovazione e sostenibilità.

Tuttavia, non mancano le voci critiche. Durante l’ultima seduta del consiglio comunale, il sindaco Bortolato ha espresso chiaramente la sua intenzione

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di proporre un parere contrario al progetto, affermando che l’impianto in via D’Azelio non sarebbe compatibile con la salvaguardia del territorio e sottolineando come il progetto potesse deturpare il paesaggio. Anche la minoranza in consiglio ha manifestato la volontà di opporsi, richiamando l’unità già dimostrata in occasione del progetto di via Cavalleggeri.

Il sindaco Bortolato ha suggerito l’esplorazione di siti alternativi, situati in aree adiacenti alle autostrade, dove l’impatto paesaggistico sarebbe minimo.

È arrivata l’Ecomobile: un ecocentro vicino ai cittadini

L’Amministrazione Comunale di Mogliano Veneto invita la cittadinanza ad avvalersi del servizio di “Ecomobile” messo a disposizione da Veritas. Si tratta di un “Centro di raccolta” itinerante per la raccolta di legno, ferro, apparecchiature elettroniche (RAEE di piccola e media dimensione e rifiuti urbani pericolosi, destinato esclusivamente alle utenze (solo domestiche) dei residenti nel Comune. È una possibile alternativa per snellire le tempistiche di conferimento dei rifiuti, che si rivela comoda soprattutto per i residenti delle frazioni di Campocroce, Zerman e Bonisiolo, dove si posiziona l’Ecomobile, ma anche per i cittadini delle altre frazioni e del centro città, che hanno comunque facoltà di usufruire del servizio.

L’Ecomobile si posiziona a Campocroce, in via della Chiesa (vicino alla palestra), ogni primo sabato del mese, dalle 8.00 alle 12.00, ad esclusione dei mesi di gennaio e agosto; a Zerman, in via Bonisiolo davanti al Centro Polivalente, il terzo sabato dei mesi di febbraio, aprile, giugno, settembre e novembre, dalle 8.00 alle 12.00; a Bonisiolo, agli impianti sportivi di via Altinia, il terzo sabato dei mesi di marzo, maggio, luglio, ottobre e dicembre, dalle 8.00 alle 12.00. Ogni cittadino potrà conferire al massimo due pezzi e fino a un metro cubo di rifiuti per volta. Rifiuti che dovranno essere identificabili altrimenti non saranno accettati. Per poter utilizzare l’ecomobile è necessario presentare il codice fiscale, un documento di riconoscimento e l’ultima bolletta.

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Nuovi invasi per il rischio idrogeologico

N elle scorse settimane, lungo lo scolo Vernise, al confine tra i comuni di Zero Branco e Scorzè, è avvenuta la restituzione ai cittadini di un’ampia area riqualificata dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive, con il finanziamento della Regione Veneto.

“Un progetto – ha ricordato l’assessore regionale Roberto Marcato intervenuto all’inaugurazione – del valore di circa 3 milioni e mezzo di euro, soldi ben spesi, come siamo sempre soliti fare noi e i Consorzi di bonifica, per risanare l’ambiente. Interventi come questo sono di gran-

per un tratta dai 5 chilometri così da consentire la sua riqualificazione ambientale anche grazie alla piantumazione di oltre 8 mila piante, la realizzazione di due aree umide ampie circa 5 ettari che avranno la funzione di trattenere, grazie alla fitodepurazione, 5 tonnellate di azoto e 1 tonnellata di fosforo, nutrienti che altrimenti finirebbero in laguna. Oltre ad avere riqualificato l’ambiente, dove già hanno fatto ritorno specie animali prima assenti, abbiamo dotato il territorio di due grandi invasi che saranno di grande utilità in caso di piene”.

de utilità, oltre che per la laguna a cui arriverà acqua depurata da tonnellate di azoto e fosforo, anche per l’entroterra perché grazie agli invasi creati a ridosso del Lusore potrà usufruire di due ampie vasche naturali in grado di trattenere grandi volumi d’acqua negli eventi di piena”.

L’opera, che ha visto la collaborazione di Acque Risorgive, Regione Veneto e Comune di Zero Branco (i cui cittadini possono ora usufruire di una green way che garantisce la fruibilità dell’area naturalistica), è stata inaugurata alla presenza del presidente del Consorzio di bonifica e di Anbi Veneto, Francesco Cazzaro, dei sindaci Luca Durighetto (Zero Branco) e Giovanni Battista Mestriner (Scorzè), di amministratori locali e dei rappresentanti delle associazioni agricole. Presenti anche gli alunni della scuola primaria Fermi.

A spiegare l’utilità dell’opera è stato il direttore di Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio: “Il progetto prevedeva lo scavo dell’alveo del Vernise

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Durighetto: “Ringrazio Regione e Consorzio di bonifica per aver finanziato e realizzato questo intervento che rende migliore il nostro territorio con indubbi benefici per la comunità di Zero Branco”. Sull’importanza della collaborazione tra istituzioni è intervenuto anche il presidente Cazzaro “è la chiave per la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente sempre più messo alla prova”.

L’intervento è stata finanziato dalla Regione Veneto con fondi della legge speciale nell’ambito del Piano Direttore 2000.

Per Zero Branco, oltre al tema della prevenzione in ambito idraulico c’è senz’altro il fatto che l’intervento ha portato alla realizzazione di un ulteriore tratto della Greenway, il percorso ciclopedonale realizzato dal Comune lungo il fiume Zero e lo scolo Vernise, che sta riscontrando sempre più interesse da parte di zerotini e cicloturisti.

Nelle scorse settimane è stata inaugurata un’ampia area riqualificata lungo lo scolo Vernise, al confine tra i comuni di Zero Branco e Scorzè. L’opera ha visto la collaborazione di Acque Risorgive, Regione Veneto e il Comune di Zero Branco

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Zero Branco

Città del Dono, adesso si parte:

Anche AIL - Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma aderisce al Protocollo d’Intesa che ha portato alla nascita di “Zero Branco Città del Dono”. Un progetto nato lo scorso annocon la sottoscrizione da parte del Comune di Zero Branco, ADMO Veneto e le sezioni zerotine delle Associazioni AIDO e AVIS - che intende promuovere la cultura del dono e della ricerca di nuovi donatori, al fine di diffondere in modo positivo il concetto di aver cura della collettività come pratica di buona cittadinanza e consapevolezza del senso di comunità.

Oggi, così come nel 2023, in occasione della Giornata Nazionale del dono del 4 ottobre, l’adesione ufficiale al Protocollo d’Intesa anche da parte dell’AIL.

La firma si è tenuta presso la Sala Consiliare del Municipio, alla presenza del Vicesindaco ed Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Zero Branco Lucia Scattolin e dei Consiglieri Comunali Thomas Venturini e Rachele Lazzaron. In rappresentanza dell’AIL hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa Sergio Leonardi, Presidente Provinciale AIL Treviso, e Alberto Fardin, referente del gruppo AIL di Zero Branco. Presenti anche i rappresentanti locali di AIDO (con il Presidente della sezione di Zero Branco Ardoino Libralato) e AVIS (con il Presidente della sezione di Zero Branco Andrea Zampieri). Nel concreto, attraverso “Zero Branco Città del Dono”, l’Amministrazione Comunale e le quattro Associazioni promuoveranno sinergicamente attività periodiche di comunicazione online e offline per promuovere l’iniziativa e comunicarne i risultati ottenuti, stenderanno un programma condiviso di incontri di sensibilizzazione, per fornire alla cittadinanza le necessarie informazioni medico-scientifiche tese a sottolineare i valori della scelta di donare. Inoltre, si impegneranno a coinvolgere gli Istituti scolastici del territorio, altre associazioni e società sportive per informare la comunità partendo dalle giovani generazioni.

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Grande successo per la mostra di Guerrino Bonaldo

Grande successo della mostra di pittura a Villa Guidini di Zero Branco in omaggio a Guerrino Bonaldo, artista nato e vissuto proprio a Zero Branco, organizzata da Annalisa Civelli, con il sostegno del Comune, della famiglia Bonaldo ed il contributo di numerose realtà locali. Guerrino Bonaldo, insignito del Premio Zerotino dell’Anno alla memoria nel 2021, è noto per le sue acqueforti che catturano la bellezza del paesaggio veneto e trevigiano. La mostra celebra la sua carriera e il suo contributo all’arte, con un’attenzione particolare alle rappresentazioni della campagna zerotina, tra acqueforti, acquerelli, oli e bozzetti di Zero Branco.

In tre settimane si sono succeduti in visita 1.256 persone che hanno apprezzato l’iniziativa, lasciando nel libro delle firme pensieri profondi e entusiastici, segno che l’arte sa muovere gli animi ed i cuori toccati dalla bellezza. Il maestro zerotino è stato molto apprezzato dai tanti che lo avevano conosciuto, ma soprattutto dai numerosi giovanissimi.

Le 45 opere presenti in mostra raffiguravano scorci del paesaggio zerotino, distribuite in tre bellissime sale. Sorprendente la ricostruzione dello studio del maestro con il torchio utilizzato per le acqueforti, le lastre di ottone e le sue amate marionette, oltre a due nature morte e l’autoritratto giovanile.

L’allestimento con pannelli in cartone nelle storiche sale stuccate della villa ha dato un tocco innovativo all’esposizione.

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e poi dallo stesso Ministero del Turismo. Il “Patentino dell’Ospitalità” è stato premiato nel 2019 durante il summit del G20spiagge a Castiglione della Pescaia, come “best practice” e modello di formazione gratuita da seguire anche per gli altri Comuni. Nel 2024 è stato presentato al Summit del Mare, promosso dalla Conferenza dei sindaci della Costa Veneta.

Rivolto ai residenti di tutte le età, il “Patentino dell’Ospitalità” rappresenta un duplice valore aggiunto: dare la possibilità di formarsi vicino a casa per prepararsi adeguatamente per un lavoro e poter conoscere a fondo le risorse e le bellez-

stante crescita di interesse e partecipazione, no a raggiungere un numero record di adesioni. Nell’ultima edizione, quella del 2023-2024, sono stati quasi 400 gli iscritti, suddivisi in 34 corsi tenuti da 25 relatori. Il progetto si avvale di importanti collaborazioni con vari enti: dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna all’Università Ca’ Foscari;

gia e innovazione, con un approccio ai nuovi sistemi informatici e all’intelligenza arti ciale, ma anche corsi di lingue, di avvicinamento al vino e alla birra. Un importante capitolo sarà riservato al primo soccorso e all’apprendimento di come gestire le emergenze sanitarie. Dall’esperienza del “Patentino dell’Ospitalità” negli anni sono nate anche altre progettualità altrettanto virtuose, come il primo portale comunale gratuito che favorisce la ricerca di occupazione e risponde all’esigenza di domanda e offerta “Trovolavoro.online” e “Visit Cavallino” nalizzato alla promozione della località.

to di crescere e consolidarsi. In dieci anni di attività, il Patentino dell’Ospitalità ha acquisito un ruolo centrale, ottenendo riconoscimenti a livello istituzionale ed essendo preso come modello da altri comuni. Questo successo è il frutto di una visione lungimirante e di una costante collaborazione con i vari attori del territorio. Le nuove s de che ci attendono ci spronano a pensare a ulteriori evoluzioni di questo percorso. Stiamo già lavorando per affrontare i prossimi traguardi, certi che il futuro riserverà ulteriori opportunità di crescita per la nostra comunità e per chi crede nella qualità e nell’eccellenza dell’ospitalità”.

Elena Stocco, il bilancio dei primi cinque mesi da sindaca

Iprimi cinque mesi da sindaca di Preganziol di Elena Stocco avrebbero potuto essere più sereni. Eletta al primo turno lo scorso giugno, fino al 25 settembre è rimasta col fiato sospeso assieme alla sua maggioranza. All’indomani del voto, il centrodestra ha presentato ricorso al Tar del Veneto per contestare l’assegnazione del premio di maggioranza.

“Eravamo fiduciosi rispetto all’esito”, commenta ora che il ricorso è stato bocciato. “Di fatto viene confermata l’indicazione di quelle persone che hanno dato fiducia a una squadra di un colore politico diverso rispetto a quello che, nella stessa tornata elettorale, avevano votato a livello europeo. Aspettiamo di capire se la decisione sarà impugnata davanti al Consiglio di Stato (entro il 16 ottobre, ndr)”.

Che idea si è fatta delle motivazioni che hanno spinto l’opposizione a questo tipo di azione?

“È stata fatta una lettura politica e non giuridica da parte dei ricorrenti. La coalizione di Gianni Cestaro si è presentata con cinque liste, la nostra con quattro. L’insieme delle loro liste ha ottenuto sette voti in più delle nostre, al netto dei voti validi al candidato sindaco, per cui la loro posizione è stata: abbiamo preso più voti come compagine politica. Ma la legge è chiara. A questo punto credo sia una sorta di accanimento che non fa bene alla percezione, di una non accettazione

della realtà, senza contare il dispendio di tempo e di energie, considerato che a essere chiamato in causa per difendersi è il Comune di Preganziol”.

Diventare sindaca è un incarico per il quale si era preparata da tempo.

“Sono stata aiutata dall’aver interpretato con gradualità più ruoli a partire dal 2014. Prima come capogruppo in consiglio comunale nel primo mandato di Paolo Galeano, avendo la possibilità di vivere le dinamiche dell’organo di indirizzo politico, oltre che la dialettica del confronto. Poi l’esperienza di assessora al sociale, ruolo operativo a contatto con istituzioni e persone. L’opportunità di maturare in dieci anni un contatto costante con la pubblica amministrazione mi ha fatto partire con un bagaglio migliore di conoscenze. Aggiungo anche l’esperienza in Anci Giovani Veneto, utile per il confronto con altri amministratori. Un percorso che ora continua nel direttivo regionale di Anci”. Qual è il bilancio di questi primi mesi?

“Stiamo portando avanti le opere in corso. Spero vedano la luce a breve. Come la pista ciclabile di Sambughè, di cui abbiamo appena inserito nel programma triennale delle opere pubbliche il secondo stralcio e stiamo valutando la possibilità di un’eventuale prosecuzione fino al territorio di Zero Branco. In corso c’è la realizzazione del centro polifunzionale in via Europa, molto atteso dalla

comunità perché consentirà di ospitare 300 persone e avrà le cucine annesse. Tante associazioni oggi, proprio per l’assenza di spazi adatti, vanno fuori dal territorio per le proprie iniziative”.

Quali altre operazioni metterete a terra?

“C’è la partita aperta delle

scuole. È appena terminata la riqualificazione energetica della primaria Vittorino Da Feltre a Frescada est. Per il plesso delle medie Ugo Foscolo, invece, dobbiamo avviare la richiesta di progettazione sia per la riqualificazione che per l’adeguamento sismico, ma si tratterà di un intervento consistente

per il quale si dovrà procedere per stralci. Relativamente alla viabilità, stiamo progettando l’installazione di un semaforo all’intersezione fra Terraglio e via Croce, dove c’è una questione di reale pericolosità per l’immissione dalle laterali per scarsa visibilità. Gli incidenti sono stati diversi ”.

A Treviso è in crescita la violenza legata soprattutto al disagio giovanile. Preganziol, comune importante dell’hinterland, come valuta e affronta questo fenomeno?

“Stiamo vivendo un’onda lunga del disagio legato all’isolamento per Covid e specie i giovani non sono ancora riusciti a trovare sbocchi efficaci di espressione. È una situazione difficile, con dinamiche di aggregazione che hanno modalità sfuggenti sia alle famiglie che alle comunità educative. Più che su logiche di repressione, ci stiamo muovendo sul controllo e il dialogo, coinvolgendo i nonni vigile in estate nelle aree verdi e con l’organizzazione di attività diverse, come i laboratori di graffiti e di basi rap, per intercettare chi non è coinvolto e non vuole farsi coinvolgere nelle moltissime associazioni strutturate del territorio. C’è una zona grigia a cui dobbiamo rispondere e dare stimoli per non lasciare che a rispondere per noi sia la noia o una dinamica di gruppo autogestita per divertirsi e provare emozioni”.

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Sara Salin
Elena Stocco, sindaca di Preganziol, con il predecessore Paolo Galeano

Il bilancio. Dal decoro urbano alle ciclabili, il nuovo volto amministrativo

A pochi mesi dal suo ingresso il sindaco Durigon traccia la rotta

“Insieme alla mia squadra stiamo lavorando con impegno su diversi fronti: le priorità sono numerose, ma alla base di tutto ci sono dialogo e determinazione. E i cittadini se ne sono accorti”.

Così Ivano Durigon, Sindaco del Comune di Quinto di Treviso, riassume i suoi 5 mesi di attività amministrativa come primo cittadino. Tanto infatti è passato dal suo insediamento e di quello della giunta in municipio.

Classe 1966, Durigon - Direttore tecnico in un’azienda chimica - è stato Consigliere Comunale dal 1995 al 2002, Assessore dal 2009 al 2013 e Vicesindaco dal 2013 al 2019.

Sindaco, la sua è una lunga esperienza amministrativa. Com’è cambiata, nel tempo, la Pubblica Amministrazione?

“Senz’altro di cose ne sono cambiate molte, penso in particolare all’impatto delle tecnologie che hanno rivoluzionato il lavoro dei collaboratori comunali e poi alla burocrazia: il numero degli adempimenti, anche solo rispetto a 5 anni fa, è aumentato radicalmente. Quel che è certo è che, allora come oggi, nella pubblica

amministrazione come nel privato, amministratori e dipendenti devono trovare un equilibrio proficuo per il benessere collettivo. Il nostro impegno sta andando in questa direzione.

Come ha trovato la macchina comunale?

“Ho trovato dei collaboratori competenti e preparati, che tuttavia - da tempo - erano stati lasciati a sé stessi. Insieme a loro e

compatibilmente con i vincoli di spesa sul personale imposti dalle normative vigenti, stiamo costruendo un’organizzazione più efficiente, in grado di incidere realmente sulla gestione e sulla visione a mediolungo termine che abbiamo per il nostro territorio.”

Quali sono gli elementi che hanno guidato questi primi suoi primi 5 mesi da Sindaco?

“Riassumerei tutto con due parole: dialogo e determinazione. Le priorità, infatti, sono molte, ma queste due caratteristiche - messe in campo da tutta la mia squadra, di giunta e di maggioranza - sono state, sono e saranno alla base di ogni scelta. Quinto e Santa Cristina hanno bisogno di competenze, di scelte condivise e di fatti concreti che guardino al miglioramento costante del nostro paese. Non voglio dimenticare il dialogo con la minoranza: fin dal primo giorno il mio modo di agire è andato nella direzione del coinvolgimento e del confronto aperto con tutte le componenti del Consiglio Comunale.”

C’è un risultato che, sino ad ora, si sente di aver già raggiunto?

“Più di qualcuno. Penso in particolare al decoro urbano, alle manutenzioni, alla risoluzione di piccole o grandi problematiche quotidiane della cittadinanza che erano passate nel dimenticatoio. Ma voglio citare anche il rapporto con la cittadinanza e le associazioni: il nostro stile improntato all’ascolto sta facendo la differenza: i cittadini e i tanti volontari, linfa delle nostre straordinarie associazioni, se ne sono accorti.”

Prossimi obiettivi?

“Abbiamo gettato le basi per nuove piste ciclabili di collegamento tra Quinto e Santa Cristina oltre che tra Quinto e i comuni limitrofi come Zero Branco. Tutti progetti che saranno messi nero su bianco all’interno del prossimo bilancio previsionale. Inoltre stiamo lavorando per l’efficientamento energetico di vari edifici comunali. Su tutti questi fronti e su altre numerose progettualità, ovviamente, c’è l’impegno continuo dell’Amministrazione al reperimento delle risorse ordinarie e straordinarie per la loro realizzazione e, allo stesso tempo, al recupero delle somme già investite.”

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Elezioni provinciali. Marcon riconfermato, Fratelli d’Italia raddoppia i consiglieri

Rinnovato il consiglio Provinciale

Le elezioni hanno visto una partecipazione elevata con un’affluenza che ha superato l’84%. Il nuovo consiglio provinciale sarà composto da 6 consiglieri per Lega di Marca – Marcon Presidente, 4 per Alleanza per il Territorio, 3 per Avanti Treviso e 3 per Amministratori di Marca

Il centrodestra, seppur presentatosi in modo diviso, ha vinto le elezioni provinciali di Treviso e ha confermato alla presidenza Stefano Marcon, Sindaco di Castelfranco Veneto.

Elezioni alle quali, come noto, hanno partecipato gli amministratori pubblici trevigiani essendo la provincia, almeno al momento, un ente di secondo livello. L’affluenza è stata decisamente alta e ha superato l’84%.

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Nel dettaglio il nuovo consiglio provinciale sarà composto da 6 consiglieri per Lega di Marca –Marcon Presidente, 4 per Alleanza per il territorio, 3 per Avanti Treviso e altrettanti per Amministratori di Marca.

Sulla base delle numero delle preferenze, i seggi sono stati assegnati ai consiglieri provinciali: per Lega di Marca – Marcon Presidente, a Claudio Sartor, Diego Zanchetta, Giorgio Bredariol, Olga Rilampa, Roberto Borsato e Valeria Salvati; per Alleanza per il Territorio, Roberto Fava, Raffaele Freda, Davide Acampora, Frediano Brotto; per Avanti Treviso, Paola Chies, Fabio Maggio e Matteo Bellinato; per Amministratori di Marca, Sebastiano Sartoretto, Giulia Zangrando e Pietro Dal Zotto.

“Il dato dell’84,23% testimonia l’alta partecipazione che c’è stata a queste elezioni, molto sentite sul territorio – commenta Stefano Marcon, presidente della Provin-

cia di Treviso –la composizione a breve sarà formalizzata. Ai nuovi consiglieri rivolgo i miei auguri affinché possiamo lavorare in squadra per riuscire a dare il meglio per la nostra comunità e per il territorio: l’auspicio, di tutti, è che presto la riforma delle Province venga attuata e si torni all’elezione diretta, che dia ai cittadini la possibilità di esprimere il proprio voto nel pieno rispetto dei valori democratici e costituzionali”. A raccogliere il risultato certamente più evidente è Fratelli d’Italia che hanno raddoppiano i consiglieri al Sant’Artemio. La Lega, pur confermandosi la prima forza, invece, perde un consigliere rispetto alla composizione precedente.

“Un grandissimo risultato, sicuramente sopra le aspetta-

tive perché abbiamo preso circa 23mila voti ponderati, ma la cosa che è ancora più importante è che 343 amministratori locali della provincia di Treviso hanno sposato il nostro progetto ed è un risultato straordinario” ha commentato il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Borgia. “Siamo la seconda forza con quattro consiglieri provinciali, abbiamo raddoppiato i consiglieri al Sant’Artemio, questo è merito del lavoro di tutti gli amministratori locali che si sono spesi, si sono impegnati, hanno lavorato. E’ ovvio che dispiace per chi non è stato eletto e quindi un pensiero va a loro, ai componenti della nostra lista, però comunque sono contento per il risultato generale, per il lavoro e lo sforzo di tutti quanti”.

Annunciate le nuove deleghe per i consiglieri

Sono stati annunciati ufficialmente le deleghe conferite ai nuovi consiglieri provinciali, per il biennio a venire. Tra le nomine principali: Roberto Fava è stato designato Vice Presidente Vicario, con la delega al Progetto Guida Sicura, mentre Fabio Maggio il ruolo di Vice Presidente, con delega all’Innovazione digitale e sistemi informativi, Davide Acampora seguirà Cultura, Turismo e Biblioteche, Matteo Bellinato si occuperà delle Politiche Giovanili e Progetti Europei, Roberto Borsato gestirà Bilancio, Patrimonio e il Parco Storga. Altre deleghe anche per: Giorgio Bredariol al Sociale, Volontariato, Associazionismo, Paola Chies allo Sport e Valeria Salvati per la Transizione energetica. Ed Infine: Frediano Brotto alla

Protezione Civile, Raffaele Freda all’Edilizia scolastica, Claudio Sartor alla Viabilità, Urbanistica, Pianificazione territoriale, Tutela del paesaggio, Olga Rilampa alle Pari opportunità, Contrasto alla violenza di genere, Politiche di inclusione e integrazione e Diego Zanchetta con delega all’Ambiente, Trasporti, Agricoltura, Caccia, Pesca, Polizia Provinciale.

Ottobre rosa in Veneto. 274 mila

donne aderiscono allo screening

Nel 2023, più di 274 mila donne tra i 50 e i 74 anni hanno partecipato allo screening per il tumore al seno proposto dal Sistema Sanitario Regionale. Quasi 8 donne su 10 (il 76,9%) ha colto l’importanza della prevenzione, che ha portato a diagnosticare 1.810 tumori, dei quali 1000 negli stadi meno severi. Una buona notizia, che pone il Veneto ai vertici nazionali. Ma oggi, in occasione dell’apertura dell’”Ottobre Rosa”, dedicato alla prevenzione del cancro al seno, la Regione Veneto ha voluto dare visibilità a un momento così significativo, annunciando l’approvazione di una delibera che, dal primo gennaio 2025, attiva lo screening anche per le donne tra 45 e 49 anni, con un percorso personalizzato sulla base della densità mammaria che, quando è più elevata, costituisce un fattore di rischio.

Lo ha fatto attraverso un punto stampa del Presidente Luca Zaia, che ha fatto il punto sull’organizzazione complessiva della lotta al tumore al seno in Veneto e ufficializzato l’approvazione in Giunta della delibera per l’anticipazione dello screening a 45 anni. Zaia era affiancato dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, e da tre donne (“non è un caso” ha detto il Governatore) che costituiscono praticamente il vertice tecnico dell’operazione di lotta al cancro: la Direttrice della Prevenzione regionale Francesca Russo, la Responsabile del coordinamento Screening di Azienda Zero Elena Narne, il Primario della Radiologia Senologica dello Iov Francesca Caumo.

Zaia ha rivendicato con orgoglio la scelta organizzativa fatta alcuni anni fa di creare le Breast Unit, strutture multidisciplinari che prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso un cammino di cura verso la guarigione, che oggi ha portato la sopravvivenza a 5 anni al 90,3% (tra le più alte d’Italia). Ma ciò che più conta è che le pazienti diagnosticate in stadio 1, in maniera precoce, hanno una sopravvivenza a 4 anni del 100%, mentre purtroppo quelle che non hanno aderito allo screening e presentano una neoplasia allo stadio 4, mostrano una sopravvivenza inferiore al 35%. “Tutto questo – ha voluto sottolineare Zaia – non costa di più, è semplicemente questione di organizzazione”.

Attualmente in Veneto la rete dei Poli Senologici è strutturata su base regionale e sub regionale: Polo TV-BL (Treviso-Belluno); Polo VE (Venezia); Polo PD-RO

(Padova-Rovigo); Polo VI (Vicenza); Polo VR (Verona).

Lanzarin ha posto l’accento sul fatto che “già in passato eravamo stati precursori nell’alzare l’età massima a 74 anni e proseguiamo su questa strada abbassando ora l’età tra 45 e 49 anni”. Il che non esclude che si possa scendere anche sotto i 45 in casi di familiarità e in presenza dei geni CRA1 e CRA2”. Si tratta di quei geni che indicano la possibilità futura di insorgenza di un cancro al seno e che hanno spin-

to molte attrici e donne famose a scegliere la mastectomia totale pur essendo completamente sane.

“L’obbiettivo futuro – ha concluso Zaia – è triplice: rinforzare la sensibilizzazione per recuperare quel 23% di donne che ancora non fanno lo screening, guardare alla molteplicità delle donne immigrate per avvicinarle al nostro sistema di prevenzione, lavorare in squadra come si è fatto fino ad ora perché ogni diagnosi precoce in più è una vita salvata”.

Grande adesione a Quinto di Treviso per “Io non rischio”

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Lo scorso 12 ottobre a Quinto di Treviso grande partecipazione per l’iniziativa “Io non rischio”, promossa dalla locale Associazione di Protezione Civile in occasione della Giornata nazionale dedicata. Questo evento ha segnato la conclusione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, un’importante occasione per

sensibilizzare la popolazione su tematiche di sicurezza e prevenzione.

In Piazzale Indipendenza, i volontari hanno avuto l’opportunità di interagire con i cittadini, presentando loro le buone pratiche di protezione civile e mostrando mezzi e attrezzature utilizzate per affrontare le emergenze. L’incontro ha suscitato un grande interesse, contribuendo a diffondere una maggiore consapevolezza riguardo ai comportamenti da adottare in situazioni di rischio.

L’evento ha visto la partecipazione attiva del Sindaco Ivano Durigon, della Vicesindaco Cristina Veneziano, dell’Assessore Renzo Crosato e del Consigliere Franco Arrigoni, tutti presenti per supportare l’iniziativa e sottolineare l’importanza della preparazione e della cooperazione nella gestione delle emergenze.

L’Associazione di Protezione Civile di Quinto può contare su un gruppo di 30 volontari dedicati, che si impegnano a garantire la sicurezza della comunità e a promuovere la cultura della prevenzione.

Sicurezza stradale. Simulazioni di incidenti per educare i giovani alla guida sicura

Drive Camp al Sant’Artemio, ha coinvolto studenti e istituzioni

G

uida Sicura in Provincia di Treviso: si è svolto al Sant’Artemio il “Drive Camp”, progetto di sicurezza stradale organizzato dalla Provincia in collaborazione con il Tavolo per la Sicurezza Stradale, la Prefettura di Treviso, l’Ulss 2 Marca trevigiana, il Comune di Treviso, La Rete di Malachia, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Questura di Treviso, i Vigili del Fuoco, il SUEM 118, la Polizia Stradale, la Guardia di Finanza, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Federazione Motociclistica Italiana e CentroMarca Banca, partner dell’evento. La Tribuna di Treviso è Media Partner. L’appuntamento, dedicato alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori, aveva l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui possibili rischi alla guida di un mezzo attraverso la simulazione di incidenti reali (in cui restano coinvolte auto, moto e biciclette) fornendo, inoltre, linee guida e consigli pratici su come prevenire un sinistro e affrontare situazioni di pericolo. Non solo: oltre alla spiegazione delle dinamiche di un incidente, sono stati affrontati con ragazze e ragazzi anche i temi degli effetti psicologici post incidente, della percezione del rischio e dei servizi a supporto di chi, purtroppo, resta coinvolto in un incidente.

Presenti all’iniziativa Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso, Angelo Sidoti, prefetto di Treviso, Alessandra Simone, questore di Treviso, Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2 Marca Trevigiana, Barbara Sardella, dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso, Tiziano Cenedese, presidente CentroMarca Banca, Roberto Fava, consigliere provinciale, ing. Massimo Fratti per i Vigili del Fuoco, Simone Morello, Comandante Polizia Stradale di Treviso, Col.Daniele La Gioia, Comandante Guardia di Finanza di Treviso, Col.Massimo Ribaudo, Comandante Comando Provinciale Carabinieri di Treviso e Valter Pietrangelo, SUEM 118 Treviso. A curare le spiegazioni degli incidenti il professor Marino Biscaro, docente incaricato dalla Provincia e membro

della Federazione Motociclistica Italiana. Le scuole partecipanti: Liceo Duca degli Abruzzi di Treviso, Istituto Giorgi-Fermi di Treviso e Istituto Max Planck di Villorba.

Nella prima parte dell’evento, dalle 9 alle 11.30, si è svolta nel viale esterno del Sant’Artemio, sede istituzionale della Provincia di Treviso, una serie di crash test, ovvero di simulazioni di

incidenti reali su vari scenari, che coinvolgono auto, scooter e biciclette. Nel corso delle simulazioni, vengono spiegate alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori le dinamiche degli scontri, a cura della Federazione Motociclistica Italiana, con il coinvolgimento di Forze dell’Ordine (Polizia Stradale e Comando Provinciale dei Carabinieri), SUEM 118 e Vigili del

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Nella seconda parte, dalle 11.30 alle 12.30, ragazze e ragazzi si sono spostati nell’Auditorium della Provincia per assistere a un’analisi dettagliata degli strumenti tecnici utilizzati da Forze dell’Ordine, SUEM e Vigili nel corso dei crash test e per affrontare, insieme al Servizio Promozione Salute dell’Ulss2 Marca Trevigiana e a una psicologa del traffico: sarà dato spazio alle emozioni vissute dai giovani durante l’evento, cercando di allargare lo sguardo e focalizzare gli effetti positivi dell’esperienza. La finalità è dare loro uno “strumento” emotivo da portare a casa, trasformando il momento forte a cui hanno assistito in un impegno, in un vero e proprio primo seme di consapevolezza. “Il Drive Camp di oggi è il risultato di un lavoro iniziato dalla Provincia oltre vent’anni fa e che ha trovato compimento in un progetto che questa mattina ha portato direttamente al Sant’Artemio la sensibilità dell’Ente sul tema e la competenza di Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, SUEM 118, medici e psicologi – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – un esperimento ben riuscito: oggi ragazze e ragazzi hanno potuto vedere in prima linea cosa comporta un incidente a trecentosessanta gradi e capire cosa fare per tutelarsi. Come Provincia continueremo a lavorare e a proporre anche in futuro, in sinergia con Istituzioni, Autorità, Forze dell’Ordine e Ulss2, nuove occasioni come questa”.

“Fondamentale realizzare iniziative di sensibilizzazione come queste, osservare l’impatto e l’urto lascia davvero scioccati e speriamo che queste immagini forti servano a sensibilizzare i giovani e i meno giovani e capire che alla guida non si può essere alterati o distratti Un plauso alla Provincia a tutti gli organizzatori – le parole di Mario Conte, sindaco di Treviso - e soprattutto a chi interviene nei momenti critici come gli incidenti. Progetti così devono essere replicati, non solo per i giovani, ma anche per i meno giovani, perché purtroppo gli autori di incidenti stradali non hanno età”.

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I riconoscimenti. Emmanuel Exitu e Adrian N. Bravi tra i premiati al prestigioso premio letterario

Ecco i vincitori del Premio Comisso

Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso sono state proclamate le opere vincitrici della XLIII edizione del Premio letterario Giovanni Comisso “Regione del Veneto- Città di Treviso” per le sezioni Narrativa e Biografia.

Il vincitore della Sezione Narrativa è “Di cosa è fatta la speranza” di Emmanuel Exitu. Il vincitore della Sezione Biografia è: “Adelaida” di Adrian N. Bravi.

Le due opere hanno ottenuto la maggioranza dei voti dai 70 componenti la Grande Giuria del Premio tra i finalisti selezionati dalla Giuria Tecnica lo scorso 7 giugno, sempre in seduta pubblica alla Came di Dosson di Casier tra le 205 opere inviate alla selezione, di cui 157 nella narrativa italiana e 48 per la biografia.

Nella Narrativa italiana i selezionati sono stati: “Di cosa è fatta la speranza” di Emmanuel Exitu, “La verità e la biro” di Tiziano Scarpa,“L’uomo dell’enciclopedia” di Marco Cavalli.

Nella Biografia: “Adelaida” di Adrian N. Bravi,“Borroughs. Il virus della parola” di Alessandro Gnocchi, “Vico dei miracoli” di Marcello Veneziani.

La Giuria Tecnica del Premio Comisso è presieduta da Pierluigi Panza e composta anche da Cristina Battocletti, Benedetta Centovalli, Rolando Damiani,

Giancarlo Marinelli, Luigi Mascheroni, Alessandra Necci, Sergio Perosa, e Filippo Tuena. Nel corso dell’incontro, condotto dalla giornalista Maria Pia Zorzi, le opere finaliste sono state presentate dai loro autori e accompagnate da letture sceniche curate dai ragazzi di Tema Cultura di Treviso coordinati da Giovanna Cordova e con il commento visivo di Francesco Lo Pergolo.

Nell’incontro di finale è stato consegnato il Premio Comisso alla carriera per scrittori veneti, promosso dall’Associazione

Amici di Comisso con il sostegno di Fondazione CentroMarca Banca, per valorizzare il percorso culturale e letterario di un autore di nascita, formazione o residenza in Veneto. La vincitrice di questa edizione è Patrizia Valduga, poeta e autrice di

importanti traduzioni di poeti e scrittori internazionali. Premiata poi l’opera vincitrice – “Nella stanza dell’imperatore” di Sonia Aggio – del Comisso under 35 – Rotary Club Treviso, alla sesta edizione, promosso dal Rotary Club Treviso insieme all’Associazione Amici di Comisso e riservato agli scrittori under 35.

Il Premio Comisso è promosso dall’Associazione Amici di Comisso, con Presidente Ennio Bianco e Presidente onoraria Neva Agnoletti e riceve il sostegno di Regione del Veneto, Comune di Treviso, Fondazione CentroMarca Banca, Camera di Commercio di Treviso –Belluno-Dolomiti, Rotary Club Treviso, Confindustria Veneto Est – Area metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso, Rete Eventi, Provincia di Treviso.

Innaugurazione dell’anno accademico all’Ateneo di Treviso

L’Ateneo di Treviso si prepara a celebrare il 21 4° anno dalla sua fondazione con una cerimonia di inaugurazione prevista per il 5 novembre alle ore 18.00 nella Sala Longhin del Seminario di Treviso. La prolusione sarà tenuta dal prof. Federico Faggin e sarà intitolata «Coscienza e libero arbitrio sono fondamentali». Nato a Vicenza nel 1941 e naturalizzato statunitense, Faggin è ampiamente riconosciuto come uno dei più grandi inventori italiani viventi e il padre del microprocessore. Il suo intervento rappresenterà un’importante opportunità per ripercorrere le tappe della sua straordinaria carriera, dalla creazione del microchip e del touchscreen alla fondazione di startup innovative, fino al suo attuale impegno nella ricerca

sulla coscienza. Il prof. Federico Faggin ha ricevuto numerose onorificenze sia in Italia che all’estero, tra cui lauree honoris causa in informatica dall’Università di Milano, ingegneria

dall’Università di Tor Vergata, ingegneria elettronica dall’Università di Pavia, e un dottorato honoris causa in ingegneria dell’informazione dall’Università di Pisa.

Emmanuel Exitu con “Di cosa è fatta la speranza” e Adrian N. Bravi con “Adelaida” vincono il Premio Comisso 2023 per Narrativa e Biografia. Patrizia Valduga riceve il Premio alla carriera; Sonia Aggio vince il Comisso under 35

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A CartaCarbone arriva Francesco Guccini Omaggio al Maestro transgenerazionale

Ancora una volta CartaCarbone riesce a stupire. L’undicesima edizione del festival letterario, in programma dal 24 al 27 ottobre, porta in città un parterre eccellente di autori. E qualche nome di grande richiamo. Primo fra tutti quello di Francesco Guccini, che sabato 26 alle 21 sarà al Salone Borsa per pre-

Parterre eccellente di autori: da Sergio Zatti a Helena Janeczek, da Nicoletta Verna a Erri De Luca, da Sandra Petrignani a Giuseppe Mendicino e Catena Fiorello

Fra gli ospiti l’attore

Giobbe Covatta, Red Canzian e i giornalisti

Sala, Parenzo, Esposito e Zanchini

sentare in prima nazionale la sua nuova raccolta di racconti “Così eravamo giornalisti, orchestrali, ragazze allegre e altri persi per strada” (Giunti), Spoon River in prosa di un’intera generazione. Sarà la speciale celebrazione che il festival farà al Maestro, scrittore e cantautore amato in modo transgenerazionale.

Ma a guardare bene il calendario degli appuntamenti

curato dalla direttrice artistica Bruna Graziani c’è solo da perdersi nella scelta. Per quantità ma soprattutto per qualità. L’autobiografia continua a caratterizzare la manifestazione – organizzata dall’associazione Nina Vola e patrocinata da Comune di Treviso, Regione del Veneto, Provincia di Treviso, RetEventi, Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti, Università di Ca’ Foscari, Campus Treviso e Cna – “perché oggi si fa narrativa partendo dalla propria autobiografia”, spiega Graziani. E l’evento di apertura non poteva che essere incentrato sui temi dell’autofiction romanzesca e della verità storica, sulla memoria e la verità, sulla rappresentazione e l’autorappresentazione. Ospite sarà Sergio Zatti, che converserà con il professor Stefano Brugnolo.

Poi sarà un fine settimana contrassegnato da suggestioni, proposte molteplici per un pubblico sempre più eterogeneo per gusti e interessi.

A Treviso arriveranno Helena Janeczek, già premio Strega, scrittrice da sempre attenta a indagare i temi della memoria e dell’impegno civile, del femminile nella storia. Arriveranno giornalisti del calibro di Cecilia Sala, David Parenzo, Lucia Esposito, Giorgio Zanchini. Ci sarà l’attore Giobbe Covatta assieme alla moglie scrittrice Paola Catella. Ancora, Nicoletta Verna, protagonista con il suo ultimo libro di

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un passaggio fondamentale nella vita letteraria italiana. Nomi importanti come quelli di Erri De Luca, Sandra Petrignani, Giuseppe Mendicino. La mattina di domenica 27 Santa Caterina ospiterà catena Fiorello, autrice da sempre in grado di affascinare e attrarre un grande pubblico.

Come sempre il festival regala il giusto spazio anche ai nomi trevigiani, che questa volta vedono l’ingresso in scena dell’esordiente Caterina Pavan accanto a Silvia Battistella, Roberto Masiero, Gian Domenico Mazzocato, Caterina Perali. Sempre “made in Treviso” è anche l’icona Red Canzian: l’ex Pooh porterà a CartaCarbone il suo nuovo libro autobiografico.

Per la poesia – sezione del festival curata da Paola Bellin – due grandi nomi; quello del finalista all’ultimo Strega, Stefano dal Bianco, e una certezza per il pubblico, quale senza dubbio è Vasco Mirandola.

“Ancora una volta – afferma Bruna Graziani – proviamo rispondere a un’esigenza concreta, ossia superare un certo distacco tra offerta culturale e fruitori, tra lettori e scrittori, tra addetti ai lavori e pubblico. Abbiamo ricercato una proposta molteplice e differenziata proprio per provare a rispondere alle difficoltà, a un diffuso bisogno di cultura che qualche volta resta inespresso, qualche volta resta deluso. Il nostro desiderio – aggiunge la direttrice artistica e anima del

festival – è puntare dritto sulla semplicità, sul rapporto tra autore e pubblico. In un’era in cui aumentano le mediazioni, in cui la tecnologia sottrae sempre maggiore tempo alla lettura e all’approfondimento vero, abbiamo voluto tornare alle storie e al loro potere di fascinazione e di seduzione. Oltre naturalmente che ai grandi temi del nostro contesto”. Innumerevoli gli eventi collaterali, fra laboratori, party letterari, spettacoli teatrali, contest letterari per gli studenti. C’è solo l’imbarazzo della scelta: il programma è sul sito di CartaCarbone, mentre l’ingresso a tutti gli eventi (gratuito) va prenotato sul Eventbrite.

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di Virginio De Biasi

Rugby. Il ds Venturato racconta la nuova squadra

Mogliano Rugby, ecco le nuove ambizioni

Il Mogliano Rugby, squadra di riferimento del territorio trevigiano, si prepara ad affrontare la nuova stagione con l’obiettivo di confermare e migliorare i risultati sorprendenti dell’anno scorso, quando da outsider ha raggiunto i playoff del campionato di Serie A Elite. Abbiamo approfondito la conoscenza del nuovo Mogliano attraverso le parole di uno dei simboli della società, il direttore sportivo Pietro Venturato, a Mogliano addirittura dagli anni 80’.

Obiettivi per la nuova stagione: confermarsi e crescere

“Per scaramanzia spesso si tende ad evitare di sbilanciarsi sugli obiettivi stagionali, ma cercherò di rispondere”, ha iniziato con ironia il direttore, “È importante partire dalla premessa che veniamo da una stagione in cui, da outsider, abbiamo fatto molto bene. Abbiamo espresso un gioco più fresco e innovativo per il campionato italiano”, spiega Venturato.

“La campagna acquisti è andata nella direzione di ovviare alcune problematiche che abbiamo affrontato nella passata annata. Ci aspettiamo di migliorare il buono che abbiamo costruito e vogliamo almeno eguagliare il risultato dello scorso campionato”.

La squadra, dopo l’exploit dell’anno precedente, si pone obiettivi ambiziosi, puntando sulla continuità e su un rafforzamento mirato della rosa.

Una vita a Mogliano: la storia di

Pietro Venturato

Venturato è un nome indissolubilmente legato al Mogliano Rugby. “Io sono a Mogliano dal 1986”, racconta con orgoglio. “Ho cominciato da piccolo nelle giovanili, e dopo aver giocato in alcune squadre locali, sono rientrato a Mogliano negli ultimi anni della mia carriera da giocatore. Da lì ho avuto l’opportunità di iniziare a collaborare con la società, fino ad assumere il ruolo di direttore sportivo”.

Per Venturato, Mogliano è qualcosa in più di una semplice squadra: “Per me questa è casa, è famiglia. Ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata data in questi anni”.

Preseason e spirito di gruppo

La preparazione estiva del Mogliano ha avuto un approccio innovativo: “La preseason è stata sperimentale rispetto al passato”,

spiega Venturato. “Da tre anni c’è una nuova società e abbiamo deciso di cambiare alcune cose. Abbiamo portato i ragazzi in ritiro, cosa non scontata per il rugby italiano. Questo periodo vissuto insieme ha aiutato i nostri giocatori ad imparare a vivere come un gruppo unico anche fuori dal campo. Nel nostro sport si tratta di un aspetto fondamentale. Durante i momenti difficili, questa unione sarà una chiave per superare le avversità”. Questa sono le premesse per la nuova annata, ormai alle porte. Il Mogliano Rugby vuole regalarsi un percorso sulla scia della continuità di quanto di buono fatto l’anno scorso. Confermarsi e, se possibile, migliorarsi. Sognare, in fondo, non costa nulla.

Venturato racconta i valori del Mogliano Rugby: un percorso per i giovani

Uno degli obiettivi chiave del Mogliano Rugby è da sempre la valorizzazione dei giovani. “I punti cardine del club sono quelli di valorizzare i giovani, lavorare per il sociale e per il territorio”, spiega Venturato. “ Dopo la pausa forzata del Covid, soprattutto per quanto riguarda le giovani leve, stiamo cercando di lavorare al meglio.” Il progetto del club prevede una crescita graduale per i ragazzi, offrendo loro la possibilità di rimanere a Mogliano anche senza essere pronti per la Serie A Elite, grazie alla squadra B. “Vogliamo creare le condizioni per un giovane di trascorrere tutta la sua carriera qui da noi”, aggiunge Venturato. “Il programma di formazione fisica è uniforme per tutte le categorie, con l’obiettivo di favorire una cre-

scita graduale di categoria”. Un legame forte con il territorio

e la comunità

Il Mogliano Rugby è molto più di una semplice squadra: è un punto di riferimento per la comunità. “Il rugby è uno sport di convivialità, fatto di momenti condivisi prima e

Il Mogliano rugby riparte alla caccia di conferme e continuità. Il direttore sportivo Venturato, figura storica del club, racconta il nuovo team. Metodi di lavoro innovativi, il ritiro estivo e un gruppo solido: la squadra trevigiana guarda al futuro tra programmazione e innovazione

dopo le partite”, spiega Venturato. “Durante la pandemia si era creato uno scollamento tra il club e la città, rendendo impossibile vivere insieme questi momenti”.

Oggi, però, il club è riuscito a ricostruire quel legame: “Con un grande sforzo, abbiamo riportato la gente allo stadio. Ora, prima e dopo le partite, le persone si fermano, vivono il club, mangiano e trascorrono del tempo insieme. Il campo di Mogliano è come una seconda piazza della città, dove la gente passa il weekend. C’è un rapporto stretto tra noi e la gente e spero che quest’anno riusciremo a ripagare il loro affetto”.

Il Mogliano Rugby e i suoi valori: serietà e programmazione in un club che va a braccetto con la sua gente. (s.p)

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Presentazione dei cinque libri finalisti

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Giovedì 7 novembre 2024 ore 17:30

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#Regione

L’intervista. L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara

“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”

Dai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale. Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?

Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 15 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere efficaci ed efficienti.

Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?

Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applica-

re l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa.

Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di

assoluta eccellenza.

Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?

E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.

Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?

Sono riuscito per quattro anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della

space economy. Come vede il dopo Zaia?

Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si

Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”

Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?

Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le ban-

che fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.

Le fa paura la crisi della Germania?

Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.

Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?

Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla

transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese. Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?

Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista. Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco forma-

Sanità. Il punto con l’assessore regionale Manuela Lanzarin, anticipate le vaccinazioni

“Il Veneto investe sulle nuove strutture ma anche sui servizi e il personale”

E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.

“Perché stanno già circolando molti virus respiratori - risponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per incentivare alla vaccinazione le persone più fragili”.

Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da par-

te della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?

E’ un momento particolarmente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.

La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?

Stiamo già vedendo i risulta-

ti con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo

azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono

categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale. Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?

Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)

Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti

Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai,

con il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.

“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema

dei tagli alla spesa corrente, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona am-

ministrazione e un modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.

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Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto

La terza edizione del Green Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche

innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo

a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automaticamente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua

i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.

“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati rendono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio

Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)

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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica

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L’approfondimento. Da questo mese inauguriamo la nuova rubrica con l’avvocato Luigi Migliorini

Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene

Si sente parlare di Codice Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.

1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il reato è aggrava-

to se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.

2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.

3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia

4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.

Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene già

previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni. Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano.

Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’effi centamento energetico

Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio.

Ecco i principali incentivi disponibili:

1. Ecobonus (50% e 65%)

L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica. Aliquote di detrazione:

- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.

- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.

Condizioni:

- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.

- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.

- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni.

Interventi agevolabili:

- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.

- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.

- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici.

Chi può beneficiare:

- Privati cittadini, condomini, e società.

- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso.

Modalità:

- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.

- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

2. Conto Termico

Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto. Aliquote:

Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente. Interventi agevolabili:

- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.

- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).

- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile.

Durata del rimborso:

- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.

- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.

Chi può accedere:

- Privati cittadini.

- Pubbliche Amministrazioni.

- Imprese.

Come funziona:

- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.

- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.

3. Incentivi specifici per il Veneto

Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.

Fondo Energia Veneto:

- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore. Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:

- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus.

Modalità di accesso e combinazione degli incentivi

- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.

- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.

Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:

- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.

- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.

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Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili

Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile

Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.

Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tutela del territorio.

Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.

Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂. La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.

Sintonizzati

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L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.

Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.

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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’illuminazione green domestica riduce consumi e costi energetici. Lampadine LED, sensori e domotica ottimizzano l’uso della luce, migliorano il comfort e riducono l’impatto ambientale grazie a una gestione efficiente.

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temente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.

I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.

L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.

Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?

Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi. Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costan-

La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi. Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lampadine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.

Risparmio e sostenibilità per i consumi domestici: la ricetta è il fotovoltaico e il momento è adesso

Sintonizzati sul futuro.

Ultima chiamata per dire addio alla bolletta del gas, usufruendo contemporaneamente di un sostanzioso bonus. Entro la fine dell’an no, infatti, scade la possibilità di installare in ambito residenziale un impianto fotovol taico, corredato da sistema di accumulo, e una pompa di calore per tutte le esigenze di riscaldamento dell’aria e dell’acqua, con una detrazione fiscale fino al 65%. “L’occasione è ghiotta - spiega Matteo Zantomio, titolare insieme all’ingegner Enrico Ragazzo di Glo bal Solar, azienda leader nel nord Italia per l’efficientamento energetico residenziale e aziendale - Mentre i costi del gas e dell’e lettricità continuano a salire, ci sono ancora pochi mesi per azzerare le bollette a condi zioni molto vantaggiose e produrre da sé tut ta l’energia che serve per vivere meglio, ridu cendo l’impatto dei consumi sull’ambiente che ci circonda”. L’opportunità è, in effetti,

Addio bollette con pompa di calore e fotovoltaico Ultima chance per il bonus entro il 2024

fotovoltaici, batterie d’accumulo e altri di spositivi”. I numeri premiano Global Solar, ma non solo. “Nel 2023 abbiamo superato i 675 interventi e di questo devo ringraziare i

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Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali e COVID-19

Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi

Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.

Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.

Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali

tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate. La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali.

La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.

Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie

oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale. Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https://prenotavaccino.regione.veneto.it/.

Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.

Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.

L’approfondimento. Promosso dal coordinamento che rappresenta

21 enti in Veneto

Emergenze crescenti: nuove dipendenze e strategie per una risposta efficace

Il convegno a Venezia evidenzia l’aumento delle dipendenze giovanili in Italia, con nuove sfide legate a sostanze psicoattive e comportamenti a rischio. Urgono prevenzione e risorse.

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DLe Farmacie Apoteca

Natura dedicano questi mesi alla e Monitoraggio

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dell’organismo e dell’ in cui vive per

urante il convegno nazionale tenutosi a Venezia a fine settembre è emerso un quadro allarmante riguardante le dipendenze in Veneto ed in Italia. Le emergenze, spesso non gestite dai servizi disponibili, sono in aumento nella nostra regione e in tutta Italia, accompagnate da una crescita delle dipendenze comportamentali, l’uso di nuove sostanze psicoattive e una preoccupante diminuzione dell’età media dei consumatori. L’incontro, intitolato “In-dipendenza: dimensione nazionale del fenomeno, la cura, la prevenzione”, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, membri del terzo settore e comunità di accoglienza, tutti impegnati a confrontarsi sulle nuove emergenze e a delineare azioni e obiettivi per affrontare il fenomeno. L’evento è stato promosso da Co.Ve.S.T, un coordinamento che rappresenta 21 enti del Veneto attivi nel settore delle dipendenze, e da Intercear, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

espresso preoccupazione per l’aumento della potenza della cannabis e la presenza di minorenni tra i consumatori.

Bellucci ha rimarcato l’impegno del Governo nella lotta contro le droghe e ha annunciato un investimento di oltre 250 milioni di euro per l’apertura di comunità giovanili, evidenziando l’importanza di collaborare con il terzo settore per promuovere attività preventive. Il convegno ha fornito un’analisi dettagliata della situazione attuale, basata su dati ufficiali.

La relazione annuale al Parlamento ha rivelato che quasi 960.000 ragazzi tra i 15 e i 19 anni hanno consumato sostanze illegali almeno una volta. Sebbene la cannabis resti la sostanza più comune tra i giovani, si nota un incremento preoccupante nell’uso di cocaina e nuove sostanze psicoattive. In Veneto, si registra un aumento dei giovani utenti dei servizi, con l’emergere anche di situazioni legate all’abuso di Fentanyl.

•Autoanalisi del sangue •Test Natrix benessere intestinale, intolleranze e allergie •Elettrocardiogramma •Holter pressorio

Tra gli interventi, quello del Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nella lotta contro le dipendenze. Paolo Molinari, capo del Dipartimento delle Politiche Antidroga, ha presentato una nuova piattaforma che raccoglierà informazioni sulle opportunità di accoglienza nelle comunità terapeutiche, per garantire un quadro aggiornato a livello nazionale. Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha esposto i servizi attivati dal Comune, mentre l’Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha illustrato le politiche regionali, sottolineando la necessità di una sinergia tra pubblico e privato.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha avvertito che il consumo di cannabis è in crescita, con 550.000 ragazzi tra i 15 e i 19 anni che ne hanno fatto uso nel 2023. Ha inoltre

Emergenza

Michele Resina, presidente del Covest, ha evidenziato che il Covid ha accentuato le crisi tra i giovani, rendendo necessario un ripensamento dei servizi per adeguarli alle esigenze di un’utenza più giovane. Sono emerse buone pratiche come sportelli e spazi di ascolto, attivi a Mestre e Padova, per supportare famiglie e giovani con comportamenti problematici. Progetti come il “COMFORT Sportello per famiglie” a Schio offrono un ambiente informale per supportare ragazzi e famiglie in situazioni di rischio, promuovendo relazioni di fiducia e consapevolezza.

Il convegno ha messo in luce la necessità di nuovi modelli di intervento e di risorse adeguate come l’urgenza di investire nella prevenzione, evidenziando l’importanza di linee guida nazionali condivise e di una rete di servizi accessibili a tutti, garantendo pari opportunità di cura nel Veneto ed in tutto il paese.

Fentanyl in Veneto: la nuova minaccia sanitaria

mila euro per progetti trasversali. Verona è stata scelta come città capofila per la raccolta dei dati.

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Il Veneto è attualmente alle prese con una nuova emergenza sanitaria: l’arrivo del fentanyl, conosciuto come la “droga degli zombie” a causa dei suoi effetti altamente distruttivi. Questo oppioide sintetico risulta essere fino a quaranta volte più potente dell’eroina. I primi due casi nella regione sono stati individuati di recente: il primo, non ancora confermato, risale a circa sei mesi fa a Mestre, mentre il secondo, confermato, si è verificato a Bassano del Grappa. Questi episodi, benché isolati, hanno destato notevole preoccupazione tra le autorità sanitarie e le forze dell’ordine. Da marzo è attivo un piano nazionale di prevenzione contro l’abuso di fentanyl, una sostanza già ampiamente diffusa negli Stati Uniti. In Veneto, il Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) ha seguito 13.637 casi nel 2023, con le città di Venezia, Padova e Vicenza tra le più colpite. Tuttavia, l’ostacolo principale consiste nell’individuare i giovani consumatori, spesso invisibili ai servizi sanitari. L’assessora regionale al Sociale, Michela Lanzarin, ha evidenziato l’importanza di allestire spazi neutri per raggiungere i giovani coinvolti nelle dipendenze. Per il triennio 2024-2026 è stato stanziato un piano finanziato con 4,5 milioni di euro, di cui 3,5 milioni destinati a iniziative all’interno delle aziende e 500

Prevenzione tumore seno. LILT Padova promuove screening e attività fisica con la campagna “Join the Fight”

Campagna Nastro Rosa: LILT Padova in prima linea per la prevenzione nella lotta contro il tumore al seno

Per l’intero mese di ottobre, la sezione di Padova della LILT celebra la Campagna Nastro Rosa - LILT for WOMEN, con l’intento di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del tumore al seno. In occasione di questa ricorrenza, la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presenta una campagna focalizzata sul tema della prevenzione e della solidarietà tra donne, adottando lo slogan “Join the Fight”. L’associazione invita tutte le donne a unirsi nella lotta contro il carcinoma mammario, accentuando l’importanza della salute del seno in ogni fase della vita. Il Presidente di LILT Padova, Dino Tabacchi, sottolinea: “Da sempre LILT Padova ha posto in primo piano l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, attraverso visite ed esami di prevenzione oncologica e l’adozione di corretti stili di vita. La promozione della salute, tramite informazione e controlli periodici, a qualsiasi età, deve diventare l’eredità più importante da trasmettere di generazione in generazione”. Inoltre, Tabacchi aggiunge: “Come Associazione Provinciale di Padova abbiamo scelto di affiancare lo slogan nazionale con il claim ‘Passa la palla della prevenzione, gioca d’anticipo contro il tumore al seno’, proprio per evidenziare che lo sport e l’attività fisica in generale sono validi alleati nella prevenzione”. Il messaggio del Presidente Tabacchi viene ulteriormente supportato dal Dr. Alberto Marchet, consigliere di LILT Padova e direttore dell’UO di chirurgia senologica 1 IOV, il quale afferma: “Le strategie preventive si basano su due approcci integrati: la prevenzione primaria (i sani stili di vita) e quella secondaria (esami per la diagnosi precoce)”. Il carcinoma mammario rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nelle donne in Italia. Per l’anno 2023, sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi, e

l’incidenza è in aumento nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni (dati AIOM 2023). Grazie agli esami di screening e a terapie sempre più mirate, la sopravvivenza a questo tipo di tumore è notevolmente aumentata, raggiungendo l’88%. La maggior parte dei tumori maligni al seno viene diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può spesso essere conservativo e la terapia risultare

molto efficace, permettendo un’alta sopravvivenza a cinque anni. A sostegno della LILT Padova, anche quest’anno, collaborano le principali istituzioni cittadine: la Provincia di Padova, la Camera di Commercio di Padova, l’Università degli Studi di Padova, l’ULSS6 Euganea e l’Azienda Ospedale Università di Padova, sempre disponibili e sensibili alle iniziative promosse da LILT a favore dei cittadini.

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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione

La radiologia cresce: team di primari e dirigenti in ospedale

Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.

Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology Information System; Picture Archiving and Communication System)

unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità

Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistiche - ricorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale aperto su

più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)

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PROTAGONISTI A NORD EST

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IL PONTE SUL CROSTOLO: un progetto di alta precisione

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ITecno Crane contribuisce al rialzo del ponte sul torrente Crostolo per la nuova linea ferroviaria

efficienza e sicurezza, dimostrando la capacità di affrontare e risolvere anche le sfide più complesse nel settore del noleggio, montag-

ferroviaria Parma-Suzzara, sta attraversando una trasformazione significativa. L’intervento di rialzo è stato avviato per permettere il passaggio dei cavi della nuova linea elettrificata, fondamentale per il futuro dei treni che percorreranno questa tratta. Questo progetto ambizioso ha temporaneamente sospeso il servizio ferroviario, sostituito da autobus.

L’intervento ha richiesto un rialzo della parte superiore del ponte per evitare il contatto con i cavi elettrici, garantendo così un’in-

to un ruolo cruciale. Con il noleggio della gru edile Potain MD 365, dotata di un braccio di 75 metri e un’altezza operativa di 20 metri, ha fornito il supporto necessario per sollevare la sommità del ponte. Questa gru, montata su carro, è stata fondamentale per il sollevamento preciso e sicuro delle componenti del ponte.

L’intervento sul ponte del Crostolo non è solo una questione di infrastruttura, ma un passo importante verso un futuro di trasporti

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ARIETE (Voto: 8)

La vostra energia vi porterà lontano, con nuove opportunità lavorative e progetti stimolanti. Tuttavia, in amore dovrete essere più pazienti per evitare tensioni.

TORO (Voto: 7)

Ottobre sarà stabile e tranquillo. Sul lavoro ci saranno sfide da affrontare, ma con la vostra costanza riuscirete a superarle. Le relazioni affettive resteranno forti.

GEMELLI (Voto: 8)

Questo mese porterà nuove idee e scoperte. Siate pronti a cogliere le opportunità, ma fate attenzione a non esagerare con gli impegni. Cercate momenti di relax.

CANCRO (Voto: 6)

Alcune incomprensioni in famiglia o in coppia potrebbero rallentare il mese. Sul lavoro si richiede concentrazione. Prendetevi tempo per riflettere e trovare il vostro equilibrio.

LEONE (Voto: 9)

La vostra forza sarà evidente in tutti gli ambiti della vita. L’amore fiorirà, e al lavoro avrete grandi risultati. Ascoltate anche le opinioni altrui per crescere ancora di più.

VERGINE (Voto: 7)

Attenzione ai dettagli vi aiuterà a superare ostacoli lavorativi. In amore, una vecchia storia potrebbe riemergere. Agite con cautela e non lasciatevi prendere dalla nostalgia.

Ottobre

Nel pieno dell’autunno occhio ai sentimenti e alle relazioni, dosare gli impegni

Sintonizzati sul futuro.

BILANCIA (Voto: 9)

Il vostro mese sarà luminoso, con armonia nelle relazioni e ottime opportunità lavorative. Sfruttate questa energia per prendere decisioni importanti e bilanciate il tempo per voi stessi.

SCORPIONE (Voto: 7)

Le emozioni sono potenti, ma dovrete gestirle con attenzione. La creatività è alta, ma in amore evitate la gelosia. Concentratevi su ciò che potete controllare.

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SAGGITARIO (Voto: 8)

Avrete voglia di avventura e cambiamenti. Non esitate a uscire dalla vostra zona di comfort, ma mantenete la stabilità economica. In amore, lasciatevi andare a nuove esperienze.

CAPRICORRNO (Voto: 8)

Ottobre è un mese costruttivo per i vostri obiettivi. Al lavoro avrete successo, ma non dimenticate di coltivare il lato affettivo. Stabilità e dedizione saranno premiate.

ACQUARIO (Voto: 8)

Nuove idee vi ispirano e i progetti personali decolleranno. Tuttavia, le relazioni hanno bisogno di attenzione. Date spazio a chi vi è vicino senza trascurare la vostra creatività.

PESCI (Voto: 7)

La creatività sarà il vostro punto di forza, ma in amore dovrete prendere decisioni con attenzione. Evitate scelte affrettate e cercate di mantenere l’equilibrio emotivo.

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