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della Riviera del Brenta

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Ospedale dell’Angelo: cardiochirurgia top, tra le migliori in tutto il mondo

Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

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Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

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Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

POVERTA’ ECONOMICA

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

Il nostro approfondimento: a Mira oltre 180 le famiglie assistite dal Comune nel 2024. A Dolo raddoppiati in 3 anni gli aiuti economici dell’ente locale

MIRA

PUNTA SULL’ENERGIA VERDE: NASCE LA COMUNITÀ ENERGETICA

Il Comune promuove un progetto che integra il risparmio energetico, la consapevolezza ambientale e l’autoconsumo tra i cittadini e le imprese.

Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”

AUn Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

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bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.

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L’elettrodotto fermo i sindaci sollecitano il Ministero per accelerare i lavori

Isindaci e i cittadini della Riviera del Brenta ora cominciano a preoccuparsi. L’elettrodotto interrato fra Dolo e Camin è fermo da anni si chiede un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico per capire cosa sta succedendo. A sollevare il problema è stato nelle scorse settimane vicesindaco di Vigonovo Andrea Danieletto che è stato anche sindaco di Vigonovo e coordinatore degli enti locali che con i Comitati del territorio hanno ottenuto dopo anni di lotte e ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, l’interramento di una infrastruttura che un tempo doveva passare in superficie. È scattata anche così in sinergia con la Conferenza dei sindaci della Riviera, una richiesta urgente di chiarimenti. “Siamo molto preoccupati - precisa Danieletto - perché riteniamo che questa infrastruttura fortemente voluta dai cittadini vada fatta al più presto. Quasi 4 anni fa c’è stato un simbolico abbattimento di tralicci aerei fra il territorio di Vigonovo e quello di Saonara ma poi quasi nulla. Tutte le procedure per portare avanti l’opera sono state fatte e ottenute, compresa quella della Soprintendenza per ottenere le realizzazioni”.

Ora i sindaci della Riviera vogliono sapere cosa blocca i cantieri. Da febbraio 2024 nonostante le sollecitazioni al ministero gli enti locali infatti non hanno avuto le attese risposte. Il progetto di Terna per la razionalizzazione delle rete elettrica tra Dolo e Camin, è finalizzato a migliorare l’affidabilità, la qualità del servizio e l’efficienza della rete elettrica dell’area. Terna ha previsto un investimento di 130 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo elettrodotto in cavo interrato a 380 kW, della lunghezza di 16,5 chilometri, con la demolizione di 32 chilometri di elettrodotti aerei esistenti. Il nuovo collegamento libererà da infrastrutture elettriche circa 95 ettari di territorio.

Terna ha previsto un investimento di 130 milioni di euro

Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Cantieri. Il comune avvia una stagione dei lavori per la sicurezza e l’efficienza energetica

Strade, ponti, scuole: interventi in programma per oltre 5 milioni

L a prima parte del 2025 nel territorio comunale mirese sarà una stagione piena di cantieri con tantissimi interventi che partiranno. Interventi che sono molto attesi dalla cittadinanza del più popoloso Comune del comprensorio della Riviera del Brenta. Da qui a giugno infatti partiranno cantieri per oltre 5 milioni di euro. Saranno messi

Un primo blocco di lavori con una serie di asfaltature in via Nazionale, (la Brentana) via Miranese, via Alighieri e Riviera Matteotti a Mira Taglio

a nuovo strade, ponti, e scuole. Ad illustrare cosa si farà è l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Mira Stefano Lorenzin. Ma andiamo per ordine. Partendo dalle strade, sarà fatto un primo blocco di lavori con una serie di asfaltature in via Nazionale, (la Sr 11 Brentana, per capirci) via Miranese, via Alighieri e Riviera Matteotti a Mira Taglio. Poi partiranno interventi in via Malcanton a Malcontenta e in via XXV Aprile in località Piazza Vecchia a Gambarare. Questo intervento costerà 550 mila euro. Si tratta di asfaltature che erano necessarie visto i disagi che lamentano da anni i residenti e gli automobilisti a causa del fondo sconnesso delle arterie che presentano buche che in alcuni casi somigliano a voragini. Sistemandole si riduce anche il rischio di pericolosi incidenti.

Un altro intervento sempre

collegato alla sicurezza stradale è il rifacimento dei marciapiedi di via Risato Bellin, via Veneto e via Ticino nella frazione più popolosa del territorio comunale e cioè quella di Oriago. Questo intervento costerà complessivamente 250 mila euro. Va detto che questi lavori partiranno con la primavera. Saranno poi sistemati i ponti. Un tema questo molto delicato per il territorio comunale mirese. Si pensi che solo quelli sul Naviglio del Brenta sono 9 e la manutenzione a carico dell’ente locale. “Partirà entro la prima metà del 2025assicura l’assessore comunale Stefano Lorenzin - la sostituzione completa del ponte di Mira Taglio davanti al municipio sul Naviglio del Brenta. L’intervento previsto costerà 850 mila euro”. Un altro ponte che sarà sistemato è quello che si trova in località Molin Rotto a Gambarare. Sarà completamente messo in sicurezza con un intervento che partirà nelle prossime settimane. In questo caso un intervento di 250 mila euro. Si partirà poi con la sistemazione del secondo stralcio dell’intervento sul ponte di Piazza Mercato ad Oriago sempre sul Naviglio, con la fine di febbraio (costo in questo caso che si avvicinerà ai 300 mila euro). Sarà la volta poi delle scuole.

“Prima dell’inizio dell’estate - continua Lorenzin - partiranno i lavori per l’efficientamento energetico della scuola media “Gino Strada” a Malcontenta. Inoltre saranno sistemati i bagni e la palestra della stessa. L’intervento costerà 700 mila euro complessivamente. Non sarà

l’unico intervento che riguarderà le scuole presenti nel territorio comunale di Mira. “Un’altra

scuola che sarà messa a nuovoassicura Lorenzin - sarà la scuola elementare “Carlo Goldoni”

ad Oriago. A questo edificio sarà rifatto completamente il tetto, gli infissi e il cappotto termico. Il costo dei cantieri in programma sarà di 570 mila euro complessivi”. Infine una nuova scuola sarà costruita. Si tratta del nuovo asilo nido di Oriago che sarà collocato nel centro abitato di Oriago, con accesso da via Pellestrina, vicino alla scuola primaria ‘‘Elsa Morante”. Nello specifico la nuova struttura sarà pronta ad ospitare 60 bambini, di cui 44 divezzi e 16 lattanti. Costo 2,1 milioni di euro. “Parte - conclude l’assessore Lorenzin - una stagione di cantieri molto attesa a Mira che permetterà di mettere in sicurezza strade edifici pubblici come le scuole. Inevitabilmente ci saranno alcuni disagi che cercheremo di limitare al minimo per la cittadinanza”. Alessandro Abbadir

Antonio Mendolia (Fdi): “Vigileremo sulla sua efficienza”

“Nel corso di circa 3 anni di consigliatura, come Fratelli d’Italia, abbiamo presentato 2 mozioni per sollecitare il Comune di Mira a istituire una Comunità Energetica Rinnovabile (Cer)”. A dirlo è il capogruppo di Fdi a Mira, Antonio Mendolia. “I nostri atti presentati sono stati votati all’unanimità nei relativi consigli - spiega Mendolia. Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo votato a favore per l’avvio dell’associazione senza scopo di lucro che realizzerà una CER e che costituisce un inizio di un percorso importante per il raggiungimen-

to dell’obiettivo della produzione di energia e dell’efficientamento energetico attraverso fonti rinnovabili. Abbiamo fatto le nostre osservazioni e abbiamo chiesto chiarimenti per quanto riguarda alcuni aspetti attinenti anche alla gestione finanziaria e agli organi di amministrazione dell’associazione, che speriamo vengano tenute presenti. Ci aspettavamo che il Comune per l’associazione, che darà l’avvio alla Comunità Energetica, scegliesse uno statuto più snello e semplice e vigileremo perché l’attività risulti efficiente”. (a.a.)

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Antonio Mendolia

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Tutta la struttura del primo piano, infatti, è stata integralmente sorretta da un nuovo

to attinto dall’avanzo di bilancio in virtù del

Nel 2021 sono stati svolti anche i lavori di la scuola per l’infanzia ‘Isola del tesoro’ di Dolo. L’importo dei lavori complessivo

Grazie anche ai nanziamenti PNRR la scuola di Arino è stata completamente riquali cata, attraverso l’ef cientamento energetico: più comfort ambientale, un

ne e sostenibili, il cappotto esterno. Una

L’Amministrazione Comunale, oggi più che

ni generazioni. L’obiettivo è proprio quello di sostenere non solo i genitori ma tutti coloro i quali vivono e lavorano al anco dei nostri

te, in rete, sulla costante prevenzione, come supporto educativo. Dolo è città gentile ed educante, che pone al centro i giovani e la SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

to culturale dolese, un progetto che accosta la rigenerazione urbana alle opportunità che essa offre alle persone che vivono gli spazi. Obiettivo è sempre il miglioramento della qualità della vita, che passa certo anche attraverso il miglioramento del luogo di lavoro di insegnanti e personale ATA e degli spazi dove i ragazzi potranno esprimere al meglio i loro talenti, supportati da personale per il quale è più agevole lavorare in ambienti più funzionali.

In questa direzione si collocano anche le numerose attività rivolte ai giovani, come le visi-

Focus povertà/1. Dolo: dal Comune emergono dati preoccupanti

Migliaia di persone in difficoltà, raddoppiati gli aiuti economici in 3 anni

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olo, da sempre centro territoriale di offerta di servizi alla persona, rappresenta un osservatorio sociale significativo per la Riviera del Brenta, anche in tema di povertà. Una povertà silenziosa, in aumento e sempre più differenziata, che viene dichiarata tardivamente per vergogna e disperazione. A fare il punto della situazione sono il sindaco del paese Gianluigi Naletto e l’assessore alle politiche sociali Chiara Iuliano . Il sindaco di Dolo Naletto:“Non sono soltanto gli stranieri – dicono - ma anche numerosi concittadini residenti nel nostro Comune. Sono storie di privazione che arrivano in molti casi dopo crisi famigliari, di lavoro, di fallimento genitoriale: un insieme che conduce al disagio e all’isolamento sociale”. Ma andiamo subito ai dati. Dal 2020 al 2023 (ultimi dati elaborati) i colloqui nell’ambito della povertà e dell’emarginazione sociale nel Comune di Dolo sono stati 4.378, con aiuti economici che sono

passati da 622.561 euro a 1.060.047 euro raggiungendo il picco massimo di 1.292.139 euro nel periodo pandemico. I problemi legati all’abitazione rappresentano la maggiore delle cause di questo disagio: sono oltre 60 i richiedenti casa in lista d’attesa a Dolo, verso i quali insieme ad Ater, l’amministrazione comunale ha messo in atto un modello economico virtuoso di anticipazione di risorse per la sistemazione di abitazioni altrimenti chiuse per lavori da realizzare. “Fa pensare - sottolinea il sindaco - come a livello nazionale, vi siano ancora nel terzo millennio quasi sei milioni di persone in uno stato di povertà assoluta, che nel nostro territorio si traducono in circa un decimo della popolazione con lavori poveri e ad intermittenza, salari bassi e contratti atipici che impediscono una vita dignitosa”. A farne le spese purtroppo anche a Dolo sono sempre più i giovani e le famiglie con figli, costretti a chiedere aiuto ai servizi

sociali comunali, magari dopo essere passati per i centri di ascolto vicariali e parrocchiali della Caritas o di altre realtà associative territoriali come la San Vincenzo De Paoli. Il volto di chi chiede aiuto nel territorio dolese è spesso femminile, di chi cioè si fa carico dei problemi della famiglia, soprattutto nella richiesta di beni materiali di prima necessità o di aiu-

minori, sono in aumento le persone povere con più di 65 anni, pensionati monoreddito, che non hanno più risorse sufficienti per far fronte alle spese crescenti del vivere quotidiano. A complicare la situazione, si stima un incremento del 20% del caro vita negli ultimi quattro anni, ciò

secondo una rielaborazione dei dati rilevati dall’osservatorio prezzi del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy. “Frutta, verdura, carne, pesce, olio extravergine di oliva, riso, pane, burro, latte, farina, prodotti vegetali surgelati - concludono Naletto e Iuliano - sono solo alcune voci dove si registrano aumenti a due cifre”. Alessandro Abbadir

Il sindaco Naletto, un nuovo fenomeno: “Molte persone chiedono aiuti per potersi curare”

Un segnale particolare legato all’aumento delle necessità legate all’impoverimento della popolazione è, nota il Comune di Dolo, il fatto che molte persone decidono di chiedere aiuto per curarsi o non si curano affatto “Anche curarsi costa di più - precisa il sindaco Nalettotanto da ricevere decine di richieste di aiuto per visite sanitarie, in modo particolare odontoiatriche”. Ma non solo. Per chi lavora il rischio della povertà non è escluso. “Fonti sindacali - precisa Naletto - calcolano che gli stipendi nel veneziano e anche a

Dolo, sono più bassi di circa duemila euro rispetto alla media regionale. Questo perché le buste paga sono divorate dall’inflazione e concepite da contratti di lavoro precari, spesso a tempo determinato e stagionale”.

C’è poi una particolarità legata anche agli effetti del maltempo. “Sul nostro territorio dolese - dice Naletto - a distanza di diciotto mesi dall’ultima grandinata che ha causato danni per 14 milioni di euro, decine di famiglie non hanno ancora provveduto alla sistemazione delle loro case, segno di una difficolta economica

che costringe l’utilizzo di secchi nelle stanze per la raccolta dell’acqua quando piove. Di fronte a tanto, i Comuni cercano di dare delle risposte in sinergia con le associazioni di volontariato e del terzo settore, insieme alla generosità di persone che, in silenzio, si rendono disponibili ad aiutare il prossimo. La sfida è dare voce e risposta a persone ferite nella loro dignità ed umanità, attraverso l’ascolto e la presa in carico da parte, non solo delle istituzioni, ma anche di una comunità civile che non può rimanere indifferente”. (a.a.)

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Oltre 180 le famiglie assistite nel 2024

Mira, il Comune più popoloso della Riviera del Brenta con circa 38 mila abitanti, è da sempre un territorio in cui le fragilità sociali e le marginalità si fanno sentire. Fragilità di un tessuto sociale che purtroppo negli ultimi anni si è acuita a fare il punto è l’assessore alle politiche sociali del Comune Chiara Poppi. “ In questi anni - spiega Chiara Poppisiamo di fronte a un cambiamento sostanziale e importante delle povertà, vediamo arrivare ai nostri uffici persone che prima godevano di uno stato di vita umile e dignitoso ma che ora fanno difficoltà a fare la spesa o a pagare le bollette”. Ma ecco i dati. “Sono più di 180 le famiglie - precisa - che quest’anno abbiamo assistito per richieste come contributi per le bollette, per l’affitto, per l’assistenza a casa o per i figli impegnando circa 140.000 euro oltre a progettualità quali “Mira open sport” dove l’amministrazione ha impegnato, in collaborazione con le società sportive, altri 15.000 euro per aiutare le famiglie a far praticare lo sport ai ragazzi o i 5.000 euro per Amaia con il Gp nuoto per permettere alle persone con disabilità di avere lezioni dedicate in piscina, insomma circa una cifra importante per i solo sostegno economico. Diversa da quella degli anni precedenti che era di circa 110.000 euro. E’ quindi un impegno e una vicinanza a cittadini che iniziano a essere realmente in difficoltà nei bisogni primari. Relativamente all’assistenza eco-

nomica più della metà sono cittadini di origine italiana e con figli a carico spesso minori, un incremento costante di circa il 10% sia nelle famiglie con minori sia in nuclei singoli adulti e anche anziani . Continuano inoltre le iniziative con le realtà territoriali e i vari centri di ascolto elle associazioni e delle parrocchie che sono presenti nel territorio e che mirano a creare una rete di vicinanza alle persone più fragili”. Il Comune si pone sul versante sociale anche come punto di riferimento per tutto il comprensorio. “Non ultima - conclude Chiara Poppi - c’è la sfida che stiamo affrontando, quella dell’am-

bito territoriale che da due anni ci vede, attraverso una convenzione capofila di tutti i 17 comuni dell’area, ma che in futuro ci vedrà ragionare assieme per supportare tutte queste fragilità diverse ma nuove in tutti i territori dei 17 Comuni dell’area della Riviera e del Miranese. Penso e spero possa essere un vantaggio per i nostri cittadini, i primi progetti lo dimostrano. Ad esempio c’è il Progetto Inlinea, che permette finalmente di avere una segreteria telefonica tutti i giorni a disposizione di tutti i cittadini e cittadine per informazioni e appuntamenti”.

Alessandro Abbadir

Emporio Solidale San Martino, distribuiti aiuti alimentari ad oltre 1.100 persone

Sono stati stanziati ad hoc 15.000 euro per aiutare le famiglie in difficoltà economiche a far praticare lo sport ai ragazzi. Sono stati stanziati anche fondi per permettere alle persone con disabilità di avere lezioni dedicate in piscina

A Mira Porte, esiste l’ attività dell’ emporio alimentare, il Centro San Martino in aiuto ai poveri del paese. Il centro che si trova nella parrocchia di San Marco Evangelista, dà servizio di distribuzione di pacchi spesa e vestiario alle famiglie all’interno del territorio comunale mirese. A spiegarne l’attività è Fabio Schirru presidente dell’associazione Ponte Solidale O.d.v., che gestisce il Centro San Martino. “Gli assistitispiega Schirru - sono gradualmente aumentati nel corso degli anni: attualmente sono circa 1.100 ( nel 2018 erano poco più di 500) e sono per la maggioranza (il 60 % ) italiani”. “Purtroppo - precisa Schirru - sof-

friamo un po’ la carenza di fornitura di prodotti nazionali ed europei, che ci obbliga ad acquistare quello che manca. Latte, tonno in scatola e olio, sono gli articoli più richiesti, se si osserva quello che emerge dalle casse. Un grande aiuto ci giunge dalla raccolta mensile che alcune parrocchie

del vicariato continuano a sostenere. Anche la Regione, poi, dà un contributo ai suoi empori“. C’è poi anche l’appello a partecipare come volontari all’attività dell’associazione in favore dei poveri. “Volontari - precisa Schirru - non ce sono tanti, anzi. Quest’anno ne sono usciti alcuni; e i nuovi non compensano quelli che hanno lasciato”. L’emporio alimentare e il centro di ascolto sono aperti lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17. Infotel 041.52.88.278. Oltre all’attività del centro sempre nel territorio mirese sono molto attive le parrocchie. Quella di Gambarare ad esempio porta a domicilio i pacchi spesa. (a.a.)

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Sicurezza. Nel 2024 ci sono stati una dozzina di danneggiamenti ai ponti mobili

Danneggiamenti, le telecamere incastrano i responsabili

V andali e furbi della strada, le telecamere li incastrano e alla fine devono risarcire i danni. Un’analisi che viene fatta dal Comune di Mira. “Nel 2024 - spiega il sindaco Marco Dori - abbiamo avuto una dozzina di danneggiamenti ai ponti mobili, in particolar modo quello del Municipio, della Mira Lanza a Mira Taglio e di Piazza Mercato ad Oriago. Sono danni causati per lo più da camion o autobus turistici. Danni alle strutture, a causa degli urti, ma anche alla paratoie, alle sbarre e ai percorsi di sicurezza. In alcuni casi, il guidatore del mezzo si è allontanato dal luogo dell’incidente, senza rispondere del danno. Molto probabilmente, perché sui ponti mobili ci sono cartelli di divieto di transito, o stringenti limiti di tonnellaggio o di passaggio. Ad ogni modo, grazie alle telecamere installate, è stato possibile rintracciare gli autori e farsi ripagare i danni dalle loro assicurazioni”.

fiori messe a dimora lungo i ponti mobili e le passerelle, e anche quelle in cimitero. Azioni che si commentano da sole e che non portano nulla a chi le compie, se non biasimo. Possiamo stimare in oltre 100mila euro l’insieme di tutti questi danni”. Nell’elenco ovviamente non vengono conteggiati i danni provocati nei confronti di strutture private e mezzi. Si sono registrati infatti episodi di danneggiamenti di auto in sosta, cassette della posta, biciclette a cui devono far fronte privati cittadini.

Controlli Veritas, boom di multe per gli incivili Nel 2024 sono aumentati del 20% i verbali degli ispettori Veritas sugli errati conferimenti, rifiuti abbandonati e altre irregolarità. Emerge dal report riguardante il Comune di Mira che nel 2024 sono stati fatti dai controllori di Veritas 124 verbali, mentre nel 2023 il numero di verbali era stato di 104. Tra i 120 sanzionati, la maggior parte riguarda privati cittadini, 117. In totale, le sanzioni fin qui erogate arrivano a circa 32mila euro. “La presenza degli ispettori è importante - spiega il sindaco Marco Dori - e permette di verificare molte segnalazioni. Devo dire che i cittadini dimostrano sempre grande

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Insomma camionisti e autisti di bus che centrano infrastrutture pubbliche e si allontanano, e non fanno avere notizie di sé, sperando di farla franca, poi vengono beccati e devono pagare almeno la loro assicurazione. Per quanto riguarda invece i vandalismi in ambito scolastico, grazie alla videosorveglianza, nel Comune di Mira nel 2024 si sono ridotti di molto. “Purtroppo rimangono molto colpite - ammette il sindaco - le fermate degli autobus, dove spesso vengono rotti i vetri delle pensiline, e nei parchi abbiamo subito danneggiamenti di porte da calcio, che abbiamo dovuto rimuovere per motivi di sicurezza, ma anche di giochi, come altalene e cestoni, che vengono usate da adulti e giovani adulti, anche se sarebbero per i più piccoli. A Forte Poerio abbiamo avuto dei tentativi di intrusione nella struttura, e qualcuno ha portato via alcune piantine messe a dimora con il progetto di riforestazione”. Ci sono poi altri episodi sconcertanti. “Purtroppo, sotto questo punto di vistaspiega il primo cittadino - va segnalata un’altra brutta abitudine: nel 2024 abbiamo notato diversi furti riguardanti le piantine di

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sensibilità, dato che, purtroppo, non c’è giorno che non arrivino segnalazioni di rifiuti abbandonati o di cattiva gestione della differenziata, oltre che della poca cura degli spazi comuni privati. L’attività degli ispettori è proprio quella, ad esempio, di trovare prove e legami tra il rifiuto abbandonato e un presunto responsabile. È un lavoro di ricostruzione e indagine molto complesso e sempre diverso: nel 2024 abbiamo avuto tanti casi, dal singolo sacchetto dentro al fosso a vere e proprie discariche a cielo aperto, con resti di mobili, cucine e calcinacci, spesso in zone fuori mano. Trovare i responsabili non è mai facile, ma gli ispettori intervengono sempre”. Dal report degli ispettori Veritas emerge poi che nel 2024 sono 1200 i rilievi effettuati (500 per i soli abbandoni), ma anche che, rispetto allo scorso anno, sono crollati i verbali fatti a residenti fuori comune. Nel 2023 erano stati ben 33, nel 2024 appena 2. (a.a.)

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Danneggiamenti provocati da camion

Ambiente. Il Comune promuove la transizione energetica con

il

coinvolgimento della cittadinanza

Comunità Energetica Rinnovabile, via libera all’associazione

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utti d’accordo per il via libera alla Comunità Energetica di Mira ( Cer ). Il consiglio comunale di Mira nelle scorse settimane ha infatti votato all’unanimità lo statuto che sarà alla base della nascente associazione della Comunità Energetica. Un’associazione va detto in cui il Comune di Mira è promotore e tra i soci fondatori. Per il sindaco di Mira Marco Dori si tratta di una novità rilevante. “Si tratta di un bel segnale - commenta il sindaco Marco Dori - in quanto più volte in questo consiglio comunale abbiamo trattato l’argomento, e ci siamo sempre trovati d’accordo. Con la formalizzazione dello statuto, ora possiamo procedere alla costituzione dell’associazione e possiamo partire con il progetto, al quale hanno aderito già una trentina di soci fondatori. Nelle prossime settimane faremo ulteriori incontri con la cittadinanza, con le famiglie e le piccole e medie imprese di Mira, per allargare il più possibile questo nostro progetto”. Durante la seduta del consiglio comunale, le diverse forze politiche hanno potuto valutare anche un’ulteriore rafforzamento delle tutele per gli associati che intendono sostenere investimenti e attività per far crescere la Cer . La maggioranza, a questo proposito,

consigliere comunale Michele Pieran. “Con queste ulteriori tutele - spiega Pieran - si è colto l’obiettivo di portare maggiori garanzie a chi decide di aderire alla comunità, nell’interesse che tutti siano tutelati e rassicurati nel credere ad un progetto tanto ambizioso quanto nuovo. Lo statuto è stato predisposto per permettere alla Cer di agire in autonomia con il supporto del Comune, ma senza dover dipendere da esso. E’ stata anche un’occasione per raccogliere professionalità e sensibilità sul tema energetico, aiutare la

transizione e a ridurre i consumi energetici con maggior consapevolezza, portando la nostra comunità ad un impatto quasi nullo sull’ambiente”. È seguita poi la sottoscrizione dell’atto e l’avvio di fatto della nuova associazione, che mira a sensibilizzare la cittadinanza sull’autoconsumo, fruendo degli incentivi statali che poi permetteranno ai cittadini partecipanti di utilizzare al meglio le risorse per la comunità. Insomma una bella novità sul versante del risparmio e della transizione energetica.

Alessandro Abbadir

Donati due nuovi mezzi per il trasporto dei disabili

Si è concluso con la consegna di due nuovi mezzi il Progetto Mobilità garantita, un progetto in collaborazione tra il Comune e Pmg Italia per una migliore mobilità dei disabili. Erano presenti alla cerimonia nelle scorse settimane una cinquantina di imprese del territorio, il vicesindaco Gabriele Bolzoni, l’assessore Albino Pesce e le assessore Chiara Poppi e Oriana Gerardi. “Con questo gesto di solidarietà – ha spiegato l’assessore Albino Pesce con delega ai centri anziani - è stato possibile arrivare all’obbiettivo di due nuovi mezzi, uno attrezzato con pedana per trasporto di persone con ausili e un altro per il trasporto fino a nove persone. A Mira ci sono tre centri anziani: la Bella Età a Piazza Vecchia; il centro Andrea Palladio a Mira Vecchia e il centro Anch’io a Oriago. I centri sono attivi rispettivamente da 40, 28, 25 anni per un totale di 93 anni di servizi svolti nel territorio mirese e sono 106 i volontari che dedicano il loro tempo alla gestione dei tre centri con oltre mille associati”. I mezzi donati grazie alla generosità delle aziende miresi, verranno presi in carico dal “Centro Anch’io” di via Misurina a Oriago. (a.a.)

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Eventi. Bilancio positivo della programmazione del

2024

Pro Loco, 100mila partecipanti agli eventi in calendario

S i è conclusa a gennaio la stagione 2024 degli eventi organizzati dalla Pro Loco di Mira, che hanno portato ad una presenza sul territorio di circa 100mila persone. ”E’ stato 2024 di successi - analizza Ornella Capovilla, presidente di Pro Loco Mira - con la Pro Loco Mira - Riviera del Brenta che nello scorso anno si è adoperata per ideare, proporre ed organizzare numerosi eventi e progetti che, negli anni, hanno riscontrato ampio riconoscimento di critica e di pubblico, andando ad incrementare sempre più la quantità di pubblico presente. La collaborazione con il Comune è fondamentale per sviluppare sempre più gli eventi del nostro territorio ma anche la collaborazione con le diverse realtà territoriali, commercianti e artigiani, attività produttive ma soprattutto le associazioni, anime di questa città. Tanti gli eventi organizzati per un realtà che vive di volontari che spendono il loro tempo gratuitamente, per il bene della città ai quali dobbiamo tutto. Anzi, l’invito è quello di partecipare attivamente all’associazione, per questo ogni nuovo volontario è ben accetto. Il 2025 replicheremo gli eventi cominciando con Oriago in Fiore giunto nel 2025 alla sua quarantaseiesima edizione”. Il 2024 è stato un anno eventi, cominciando nello

Il centrodestra: “Bike to work? Un fallimento sospendetela”

notti “bianche” fatte nel territorio a giugno, luglio, agosto e settembre, connubio tra cibo di strada, mercatini, eventi musicali e negozi aperti.

Il Natale a Mira che inizia ai primi di dicembre con i mercatini vedendo la presenza di 80 stand tra prodotti artigianali di ottima fattura, enogastronomici tipici regionali. Il concerto di capodanno sempre molto partecipato e apprezzato. Concludendosi con la “Festa della Befana” nella settecentesca

altri eventi extraterritoriali - aggiunge Michele Campalto, consigliere comunale e già presidente Pro Loco - e possiamo ricordare che siamo partiti nel 2009 con uno, due eventi, mentre in questi anni siamo arrivati ad organizzarne più di una quindicina. La Pro Loco non nasconde però le difficoltà nella gestione degli eventi, tra norme di sicurezza ed esigenze organizzative sempre più complesse e in continua evoluzione”.

Alessandro Abbadir

Piovono critiche al Comune di Mira in merito all’iniziativa “bike to work”. Per le forze del centrodestra si è trattato di un fallimento e per questo si danno dei numeri precisi a dimostrarlo. A denunciarlo nel consiglio comunale di gennaio a Mira sono stati i consiglieri Paolo Lucarda, capogruppo di Coraggio Italia, Antonio Mendolia capogruppo di Fratelli d’Italia, e Boris Bertocco capogruppo Lega. Consiglieri che, visto a loro avviso l’insuccesso, hanno chiesto la sospensione dell’iniziativa.

“Si è trattato - dicono – di un fallimento totale. Solo 31 ciclisti hanno aderito a Mira, mentre i negozi che lo hanno fatto sono solo 10”. Il progetto presentato lo scorso autunno dal sindaco Marco Dori prevede la possibilità di fare acquisti in negozi di vicinato se si accumulano punti derivanti da comportamenti sostenibili come andare al lavoro in bicicletta.

“Per questo progetto l’amministrazione guidata dal sindaco Dori ha già stanziato 10 mila europroseguono i consiglieri - con possibilità di incrementarli a breve. Come forze di opposizione non siamo stati per nulla soddisfatti. A questo progetto c’è stata pochissima adesione. Sembra che siano solo 31 i ciclisti che hanno accettato e che comunque già usavano la bicicletta per andare a lavorare. Gran parte dei negozianti di Mira non sono stati messi al corrente dell’iniziativa e a dicembre 2024 erano solo 10 i negozi che hanno aderito”. Ma non solo. “A Mira - concludono le opposizioni - è noto che da sempre le strade comunali sono in condizioni pietose, piene di buche con quasi assenza di illuminazione serale. Abbiamo chiesto la sospensione del progetto”. (a.a.).

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Dolo

L’intervento. L’Associazione di categoria si impegna a promuovere misure per ridurre i consumi

Caro bollette, l’allarme degli artigiani

Le bollette energetiche tornano a preoccupare imprese e famiglie, nonostante i costi non abbiano ancora raggiunto i picchi del 2022. Settori come autoriparazione, tessile e metalmeccanica sono particolarmente colpiti dall’aumento dei costi

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aro bollette sempre più un incubo per imprese e famiglie. Sebbene i costi energetici non abbiano ancora raggiunto i picchi osservati nel 2022, quando l’energia elettrica costava fino a 0,570 /kWh, si registrano nuovamente incrementi preoccupanti. Questi aumenti rappresentano una nuova sfida per molte imprese, già afflitte da un calo delle commesse. Settori come l’autoriparazione, il tessile e la metalmeccanica sono tra i più colpiti. Giorgio Chinellato, segretario dell’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta” e membro del consiglio di amministrazione del Consorzio Caem, ha lanciato l’allarme su questa situazione. “L’aumento continuo delle tariffe energetiche e, di conseguenza, dei costi in bolletta, è evidente e imputabile ai crescenti costi delle materie prime, sia gas che energia elettrico”, afferma Chinellato. Grazie al Consorzio Caem, che negozia le forniture per migliaia di imprese, si può monitorare l’evoluzione delle tariffe negli ultimi anni. “Dal gennaio 2021 al gennaio 2025, i costi in bolletta per kWh hanno registrato

un aumento del 70%,” sottolinea. Le imprese che speravano in un ritorno ai valori del 2021 si trovano invece a fare i conti con una realtà ben diversa. Ad esempio, un’azienda del settore pellettiero con una potenza disponibile di 229 kW ha visto un aumento del costo per kWh da 0,170 a 0,288 dal 2021 al 2025. Situazione analoga per un’azienda meccanica, dove il

costo è passato da 0,171 /kWh a 0,299 /kWh, e per una del settore legno, da 0,221 /kWh a 0,435 /kWh. “Questa situazione non può lasciare tranquilli,” avverte Chinellato. “È necessario avviare azioni concrete per riportare i costi a livelli accettabili”.

L’Associazione di categoria si impegna a promuovere misure per ridurre i consumi energetici e percorrere la strada dell’autoproduzione di energia. Inoltre, Confartigianato ha già attivato un accordo con istituti di credito per offrire supporto finanziario a condizioni vantaggiose agli associati. Un altro passo importante è la costituzione di comunità energetiche rinnovabili. È essenziale anche un intervento normativo per contenere i costi in bolletta. Secondo Chinellato, l’azzeramento degli oneri di sistema potrebbe essere una soluzione efficace, senza attendere che le tariffe diventino incontrollabili. “È un’operazione già attuata nel 2022 e 2023, e riproposta oggi porterebbe a una riduzione di almeno il 20% dei costi in bolletta”, conclude Chinellato.

Riccardo Musacco

Gelateria Scaldaferro premiata con tre coni dal Gambero Rosso: un’eccellenza della Riviera del Brenta

La Gelateria Scaldaferro di Dolo, continua a ricevere riconoscimenti per la qualità del suo gelato, conquistando per il secondo anno consecutivo i prestigiosi “tre coni” dal Gambero Rosso, il massimo riconoscimento nella guida per il miglior gelato d’Italia. Roberta Vianello, consigliere regionale della Lega-LV, ha espresso il suo entusiasmo per questo importante traguardo. “Voglio congratularmi con la Gelateria Scaldaferro, un vero punto di riferimento della Riviera del Brenta. Non si tratta solo di gelato, ma di una vera e propria opera d’arte dolciaria, frutto della passione e della maestria dei suoi artigiani”, ha dichiarato Vianello, che ha sottolineato l’eccellenza gastronomica che questo locale rappresenta per l’intero territorio veneziano. La

consigliera ha inoltre evidenziato come la Riviera del Brenta continui a confermarsi un centro di cultura gastronomica di alto livello, dove ogni dolce prodotto diventa una specialità da gusta-

re e apprezzare. “Questi premi sono il risultato di un lavoro che celebra la tradizione, l’arte e la passione che caratterizzano la nostra cucina”, ha concluso Vianello. (a.b.)

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Giorgio Chinellato

Opere

pubbliche. Veneto strade annuncia che sarà appaltata entro l’estate

Al via la rotatoria di Via Pasteur Un progetto atteso da decenni

S e ne parla da tanto tempo, almeno vent’anni, e ora la possibilità che si arrivi alla sua definizione sembra avviarsi a concretezza. La rotatoria ‘Pasteur’, utile per consentire uno svincolo rapido che dalla regionale 11 immette, appunto, in via Pasteur è stata discussa in Seconda Commissione regionale a seguito della relazione pre-

che ha osservato. “La rotatoria di via Pasteur, attesa da molti anni, è essenziale per la viabilità cittadina e, in modo particolare, per le ambulanze del nostro ospedale che non possono perdere tempo nelle loro operazioni di soccorso passando per la viabilità urbana, che non ha spazi per “cedere il passo” ai mezzi di soccorso e non può essere in difficoltà nell’immettersi lungo la Strada Regionale. Ringraziamo la tenacia del consigliere Montanariello che ha sempre tenuto acceso un faro su questa necessità e ovviamente

la Regione e Veneto Strade. Un ringraziamento va rivolto anche alla Soprintendenza che ha accompagnato gli enti e i progettisti al raggiungimento di questo importante risultato. L’auspicio, vista la complessità realizzativa dell’opera, è che si possa partire il prima possibile”. Della necessità di una rotatoria che collegasse via Pasteur alla regionale 11 nell’area ovest del territorio comunale, al confine col comune di Fiesso d’Artico, se ne discuteva da almeno due decenni, inizialmente sollecitata dall’allora consigliere Giuliano

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Zilio che ne evidenziava l’importanza strategica per la circolazione stradale di Dolo, in primis per consentire ai mezzi del pronto soccorso di immettersi nella trafficata strada regionale 11 evitando l’imbuto del centro. Nelle scorse settimane Veneto Strade ha esposto una relazione che illustra le modalità di realizzazione della rotatoria, un intervento importante che prevede un impegno di spesa di 2 milioni di euro. L’intervento, infatti, è inserito in un accordo tra Anas e Regione.

Parte il corso per sommelier

Amare ed apprezzare il vino è una delle cose più piacevoli e gradite, specialmente nell’area nordest. Per questo e per soddisfare le esigenze di tutti coloro che vogliono avvicinarsi, anche solo come appassionati, alla materia enologica, l’ Assosommelier, associazione prowine con riconoscimento giuridico del Presidente della Repubblica, ha organizzato un corso di primo livello a pagamento che si svolgerà all’ Istituto alberghiero ‘Cesare Musatti’ a partire da mercoledì 26 febbraio e che comprende dieci lezioni serali, ognuna dalle 20.30 alle 22.30 e sempre di mercoledì,

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sentata da Veneto Strade che ha anticipato come entro l’estate saranno appaltati i lavori. Ad annunciarlo il consigliere regionale del Pd Jonatan Montanariello, “Da Veneto Strade è arrivata la conferma definitiva: i lavori per la realizzazione della rotatoria di Dolo, opera per la quale siamo da sempre in prima linea, verranno appaltati quest’estate”. Montanariello è anche vicepresidente della commissione infrastrutture, e ha assistito alla relazione di Veneto Strade illustrata in Seconda Commissione. “Ci siamo da subito battuti per quest’opera, - ha aggiunto Montanarielloindispensabile per la viabilità dell’area, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale dolese. Un lavoro di squadra che ora viene premiato”. Ovviamente soddisfatto anche il sindaco Gianluigi Naletto

sino al 30 aprile oltre a una visita didattica a una azienda vitivinicola nella mattinata di sabato 15 marzo. Durante il corso verrà fornito del materiale didattico e vi sarà una degustazione in ogni lezione, al termine sarà consegnato un attestato di riconoscimento. Ogni lezione consisterà in una prima parte teorica e di una seconda parte con esperienze di assaggio guidate e raccontate dai docenti con una carta dei vini. A seguire i partecipanti saranno vari docenti di Assosommelier , tutti esperti conoscitori della materia e degustatori dei vini per guidare al meglio gli allievi nelle esperienze di assaggio. La partecipazione al corso di primo livello darà diritto all’Attestato di ‘Qualifica da Assaggiatore di Vino’ e consentirà di iscriversi al secondo livello formativo. Sarà, comunque, necessario frequentare un terzo livello e superare l’esame di abilitazione, per ottenere ‘l’Attestato di Qualifica Professionale da Sommelier’, riconosciuto in Italia e all’estero. Per le iscrizioni è necessario inviare una mail a corsi@ assosommelier.it oppure telefonare al numero 392 045 8249. (l.p.)

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posizione.

riguardano

Il Comitato Marcato: “I reparti spostati devono tornare a casa”

Il Comitato Marcato, che da anni s’impegna per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo, torna a chiedere a gran voce che nell’ospedale dolese tornino a funzionare alcuni reparti strategici come quelli legati al settore materno infantile.

“La Direzione Generale dell’Asl 3 Serenissima – sottolineano al Comitato – ha più volte affermato che...’ sono stati rispettati gli impegni presi per la crescita del nosocomio dolese’. Peccato, che non dica nulla sul ritorno nelle legittime sedi di appartenenza dell’ospedale di Dolo del settore materno infantile, pediatria, ostetricia - ginecologia e ORL spostati provvisoriamente nella sede miranese. Questa situazione, - aggiungono al Comitato Marcato - alimenta una sensazione di presa in giro nei confronti dei cittadini, delle istituzioni e di tutte le iniziative per la valorizzazione e il mantenimento dell’ospedale di Dolo. Specialmente, per i cittadini della Riviera del Brenta sarebbe auspicabile che il Direttore Generale spiegasse ai Sindaci della Riviera del Brenta quali saranno i reparti che resteranno a Dolo, visto che non è stato rispettato il piano socio sanitario del 2019. La condizione voluta dalla Direzione Generale di non chiarezza e il tergiversare sulle vere problematiche sanitarie della Riviera del Brenta – proseguono gli affiliati al Comitato - rendono il tutto incerto e i riconosciuti sforzi dell’azienda sanitaria nel realizzare nuovi piani edilizi ospedalieri, non risolve e sana gli attuali bisogni di salute, ma li affida agli anni di attesa per l’operabilità di queste strutture. E intanto nell’attesa cosa cambia per il cittadino: aspetta e spera ?si chiedono ancora al Comitato - I reparti spostati provvisoriamente a Mirano devono tornare al più presto nella loro lecita sede di Dolo, per garantire un equilibrio di offerta sanitaria, attualmente troppo concentrata dalla vicinanza tra Mirano e Mestre. Basta saccheggiare i reparti di Dolo nel silenzio e nelle complicità delle istituzioni e per il sottrarsi delle autorità locali che obbediscono, per convenienza alle logiche po-

ritorno dei reparti a Dolo sarà il segnale tangibile di una sanità ri-

trovata e il concretare il presente, nell’attesa che i progetti in essere siano fruibili. Questo – la conclu-

sione del Comitato - è quello che serve e che hanno capito i cittadini della Riviera del Brenta”. L’ospedale dolese sta per inaugurare le nuova terapie intensive e successivamente le nuove sale operatorie ma, secondo il Comitato Marcato, la precedenza spetterebbe al ritorno di un settore, come quello materno infantile, che sarebbe di strategico sostegno a tante donne costrette, invece, ad appoggiarsi ad altre strutture, non sempre comode soprattutto per chi abita nei comuni rivieraschi dell’area sud.

Lino Perini

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La città conquista il titolo di “Città che legge”

Un riconoscimento che rende orgoglioso il comune di Dolo. Il Ministero della Cultura e il Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con Anci, l’associazione nazionale comuni italiani, ha, infatti, insignito l’amministrazione dolese del riconoscimento di ‘città che legge’ grazie alle numerose attività di promozione alla lettura che sono state organizzate, attraverso la biblioteca e con la collaborazione di scuole, librerie e associazioni. Il riconoscimento è un premio per l’impegno in politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare in maniera positiva la qualità della vita individuale e collettiva. Il progetto letterario dolese è stata la valorizzazione di numerose attività organizzate e promosse dall’Assessorato alla Cultura come ‘I Do Love Festival Letterario’ che ha visto incontri con 9 autori e 800 spettatori, ‘Veneto in copertina’ organizzato in collaborazione con Associazione La Lanterna, una vera fiera dell’editoria veneta, e Hazard Comics un punto di riferimento per i giovani della Riviera del Brenta. La Biblioteca comunale, aperta al pubblico 51 ore a settimana, è un centro culturale che ospita attività per tutti, letture e laboratori per bambini dai 2 ai 10 anni, due gruppi di lettura e intrattiene una solida collaborazione con le scuole attraverso le attività per gli studenti. La Biblioteca cura eventi che fanno parte di iniziative regionali come ‘Il Veneto legge’ e nazionali come ‘Il Maggio dei libri’. Uno stimolo alla lettura è anche la rassegna teatrale, 8 appuntamenti per la stagione invernale, nell’ambito di ‘I DO LOVE TEATRO’ che dimostrano questa attenzione. Un’attenzione che si può ritrovare anche passeggiando per Dolo grazie ai ‘murales letterari’: frasi, volti, libri dipinti nelle pareti delle strade di Dolo, speriamo un piccolo stimolo che metta curiosità. (l.p.)

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Aumentano leggermente le rette della Residenza Riviera del Brenta

E’ cresciuta leggermente da gennaio la retta per gli ospiti della Residenza Riviera del Brenta. Adesso un ospite che usufruisca di impegnativa Ulss (che partecipa alla spesa) paga circa 1950 euro al mese e un anziano che frequenta il centro diurno la retta è di 550 euro al mese. Da tener conto che per i residenti, nella quota mensile di 1950 euro, sono compresi il servizio di lavanderia e parrucchiere/barbiere. Il presidente

Massimo Pavan analizza gli obiettivi. “Nel corso del 2025 la Residenza dovrà approfondire e definire, d’intesa con l’amministrazione comunale con la quale l’interlocuzione è

stata sinora continua e proficua, un percorso procedimentale che consenta di rendere possibile la costruzione di una nuova e più moderna struttura, condizione necessaria per garantire nel medio–lungo periodo il futuro stesso della RSA che è chiamata ormai ad assicurare all’ospite

anziano assistenza sanitaria e non solo socio assistenziale. Nel contempo – ha proseguito Pavan - l’Ipab dovrà affrontare le incognite legate all’aumento dei costi, nell’approvvigionamento di materiali e servizi in parte legati all’elevato tasso di inflazione registrato negli anni scorsi, nonché agli adeguamenti salariali conseguenti al rinnovo del contratto collettivo di lavoro del Comparto. Per poter continuare ad assicurare un buon livello qualitativo dei servizi erogati garantendo il pareggio di bilancio, considerato che le uniche entrate della Residenza sono costituite dalle impegnative regionali e

Gli studenti del Musatti vincono un premio nazionale

Bella soddisfazione per tre studenti della classe 5^ D, settore cucina, dell’istituto Musatti, Marta Colombana, Tommaso Ditadi, Lukas Keci, che prima di Natale a Modena hanno conquistato il primo posto alla tredicesima edizione della competizione ‘Gli chef di Domani’. All’evento si sono sfidate le dieci scuole alberghiere finaliste fra le quaranta di tutta Italia che hanno partecipato al concorso che prevedeva di

preparare una ricetta di zampone e cotechino. I tre studenti dolesi, accompagnati dai docenti Arian-

na Giacomin e Martino Martignon, hanno sfornato un ricetta tanto cara allo chef Massimo Bottura che ha presenziato all’evento e premiato i ragazzi del Musatti, ‘La compressione di pasta e fagioli’, ispirato proprio ad un piatto dello chef pluripremiato e di fama mondiale, una interpretazione di un piatto storico che ha più di 25 anni, creato durante il suo periodo di collaborazione di Bottura con grandi chef del calibro

Lidia Furlan pubblica il suo nuovo romanzo “Maraveja”

E’ uscito l’ultimo libro di Lidia Furlan ‘Maraveja’. La scrittrice veneziana, vive in Riviera ed é laureata in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo e da sempre lavora con le parole e per le parole nell’ambito della comunicazione. Questa è la sua seconda pubblicazione, dopo ‘Lo spazio obliquo’ del 2017 e la copertina fa parte del ‘Progetto Oz’ di Alessandro Dado Ferri. E’ la storia di Vera che vive in una dimensione narrativa liminale, immersa nei gorghi delle proprie emozioni, si muove in una città che

dalle rette degli ospiti, si è così reso necessario un ritocco delle rette, che erano rimaste invariate lo scorso anno. L’aumento, per volontà del Consiglio, - ha concluso il presidente Pavan - è stato contenuto nella misura minima possibile, per garantire il pareggio di bilancio, di 2 euro al giorno per gli ospiti residenti e di 1 euro per gli utenti del Centro Diurno, mantenendo la retta giornaliera in linea con quelle praticate dalle altre strutture presenti nel territorio veneziano”. In merito a ciò, Paolo Lubiato della Cisl Fp di Venezia osserva: “Comprendiamo le decisioni disposte dall’Ipab, che sicuramente

sono state prese non a cuor leggero, ma l’attuale consiglio di amministrazione deve combattere con una concorrenza esterna di molti competitor che applicano contratti salariari che la struttura in questione non ha mai messo in discussione. La struttura deve inevitabilmente usare le carte che ha per mantenere l’altissima qualità del servizio, non certo aiutata da una non riforma delle ipab da parte dell’attuale amministrazione regionale, mai come ora per sgravare le rette bisognerebbe il passaggio delle figure socio sanitarie assistenziali al sistema sanitario”.

Lino Perini

di Alain Ducasse e Ferran Adrià e che lo ha definito “eccezionale”. Un premio meritato per i giovani dell’istituto Musatti che si sono messi in gioco con dedizione, passione e tenacia per creare un piatto che guardasse alla tradizione, ma anche, soprattutto, all’innovazione. Il dirigente dell’istituto Enrico Santini ha commentato. “La splendida vittoria dei nostri alunni è stata accolta con euforia e felicità da tutti noi perché

una vittoria così importante era un sogno. Per il settore alberghiero quella di Modena rappresenta una delle prove più qualificanti e risonanti a livello nazionale, un biglietto da visita decisivo per la professione futura dei nostri alunni e motivo di orgoglio per il lavoro svolto dai docenti dell’Istituto Musatti. Ci godiamo giustamente questo momento di gloria, ma con lo sguardo puntato sempre avanti”. (l.p.)

sembra sbriciolarsi, frammentata tra realtà, sogno e un’obbligata sospensione. Coglie schegge di vita e relazioni e le cesella in parole, in un tratteggio di gesti ordinari e fantasie interiori. Le sue riflessioni, malinconiche e dissacranti, intarsiano

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la narrazione e invitano a riflettere sull’essenza. Un romanzo che esplora i temi dell’identità, dell’amicizia, della delicatezza delle anime e delle preziosità che si possono raccogliere ogni giorno lungo il nostro cammino. (l.p.)

Nuoto. Tra nuovi risultati e medaglie storiche, la società si conferma un punto di riferimento

Un 2025 in grande stile, prestazioni record

Il nuovo anno si apre con la conferma del talento degli atleti della Riviera Nuoto, che continuano a brillare anche tra difficoltà e infortuni. Dalle performance di Veronica Zinato e Daniel Isacco alle medaglie dei Master, il nuoto dolese si conferma una forza a livello provinciale e nazionale

E’ iniziato il 2025 com’era finito l’anno precedente, con gli atleti della società Riviera nuoto che ancora una volta si sono messi in grande evidenza. Nella terza giornata del campionato Esordienti B ed A della provincia di Venezia, pur sgomitando tra le influenze di stagione e i vari infortuni, sono riusciti ad arrivare in forma per affrontare al meglio questa tornata di gare. Tra le migliori prestazioni quelle di Veronica Zinato e Daniel Isacco e di Carlo Maria Francescon.

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Per info e appuntamento

Bene anche le staffette stile libero femminile e maschile. Interessanti anche i risultati di Elisa Gambaro e Manuel Micheli e di Matteo Andrei Andreescu. D’altronde da oltre quarant’anni il nuoto dolese è sinonimo di risultati di prestigioso visto che in passato ha sfornato atleti di livello assoluto come i vari Simone Cercato, Christian Galenda, Alessandro Terrin e Mattia Nalesso capaci di gareggiare a grandi livelli, comprese le olimpiadi. Restando al presente brillano i risultati ottenuti dagli atleti ‘Master’ della SSD Riviera Nuoto che nella stagione scorsa hanno conquistato medaglie sia a livello regionale che nazionale.

Ai Campionati Italiani Master, la SSD Riviera Nuoto si è classificata terza società nel Grand Prix d’Italia con 10 titoli Italiani, 5 argenti ed un bronzo, nelle gare individuali, e 2 ti-

toli italiani, un argento e un bronzo nelle gare di staffetta. Altri risultati importanti ottenuti sono stati il record italiano nella staffetta 4×100 stile mista composta Elisa Simionato, Tatiana Galenda, Andrea Maniero e Gianluca Ermeti. Inoltre nel ‘Circuito Supermaster’, che tiene conto delle miglior 5 gare disputate durante l’anno, è stato proclamato campione d’Italia Andrea Maniero ‘M40’ mentre Gianluca Ermeti si è classificato terzo. Infine nel ‘Circuito Ironmaster’, che tiene conto del punteggio ottenuto in tutte le gare di tutte le distante e stili fatte in va-

Calcio Oriago si ritira dal campionato

Alla fine il calcio Oriago si è ritirato dal campionato di seconda categoria, girone N. La gloriosa società mirese dopo decenni di onorata permanenza nel panorama calcistico regionale ha alzato bandiera bianca. A dicembre sembrava che vi fossero dei margini di salvataggio. Amareggiato il neo presidente Primo Marani che sperava, al suo arrivo, di riuscire nell’impresa di effettuare il salvataggio della formazione biancoceleste. “Sono subentrato il 27 ottobre al presidente Izzo che aveva problemi personali di lavoro e mi sono subito dato da fare per risolvere le situazioni pendenti. Ho pagato i giocatori due mensilità arretrate ma a dicembre tutto lo staff tecnico e i giocatori hanno chiesto di essere liberati. Ho acconsentito – ha aggiunto Marani - sperando di riuscire comunque ad allestire una rosa in grado di poter continuare ma anche il comune, con una de-

sca, a laurearsi Campione Italiano è stato Emanuele Masetto ‘M5’. Risultati di prestigio evidenziati dal sindaco Gianluigi Naletto e dall’assessore allo sport Cristina Nardo. “I successi ottenuti dagli atleti Master della Riviera Nuoto riempiono di orgoglio tutta la nostra comunità. Sono un esempio di come sport, passione e impegno possano portare, a qualsiasi età, a risultati straordinari, anche a livelli nazionali. La Riviera Nuoto è una realtà sportiva di grande valore per il nostro territorio”.

Lino Perini

libera che toglieva alla nostra società la possibilità di utilizzo dello stadio, ha creato ulteriore difficoltà e così la situazione è diventata insostenibile.” Ma il presidente Marani non si arrende. “Ora ho iscritto una squadra delle categorie giovanili al campionato per non perdere l’affiliazione e da maggio-giugno sto già attivandomi per ripartire. Sono in contatto con il mio precedessore Izzo e insieme vogliamo costruire un nuovo ciclo ad Oriago per can-

cellare questa brutta pagina che ancora ci trova increduli anche per il comportamento di tanti che sembrava a parole che volessero il bene della società. Dispiace molto di questa situazione anche perché lascio una società senza debiti, sto per pagare anche l’ultima rata dell’Iva di 1.600 euro e poi tutto sarà azzerato”. Per l’Oriago che ha militato varie volte anche in Prima categoria, la speranza che dalla prossima estate riparti un nuovo ciclo. (l.p.)

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L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo di lasciare da parte le contrapposizioni”

D opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

Il senatore Antonio De Poli: “Basta

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

con l’ostruzionismo”

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

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Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche.

Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3

Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

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DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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LCardiochirurgia d’eccellenza: l’Angelo

di Mestre tra i migliori al mondo

’Unità di Cardiochirurgia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma un centro di eccellenza a livello internazionale. Un intervento realizzato dalla sua équipe è stato infatti inserito nella classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024”, stilata dal prestigioso portale CTSNet, punto di riferimento globale per cardiologi e cardiochirurghi. Il video, che documenta un’operazione complessa eseguita su una giovane paziente affetta da endocardite batterica, ha ottenuto il quinto posto nella graduatoria dei migliori interventi specialistici dell’anno.

“Questo riconoscimento certifica il valore della nostra équipe e la qualità degli interventi eseguiti nel nostro reparto” - commenta il Primario di Cardiochirurgia, Domenico Mangino. “Il video premiato documenta la cosiddetta ‘Commando Procedure’, un’operazione chirurgica di altissima complessità, effettuata su una paziente trentenne con una grave infezione che aveva compromesso le protesi valvolari aortica e mitralica. La paziente aveva già subito tre interventi precedenti e si presentava con febbre e scompenso cardiaco. L’intervento è stato eseguito nella primavera del 2024 insieme ai dottori Paolo Magagna e Stefano Cisico”.

L’operazione ha previsto la rimozione della protesi aortica e la ricostruzione dell’annulus aortico con un patch di pericardio bovino. Successivamente, è stata rimossa anche la protesi mitralica, sostituita con una bioprotesi, e ricostruita

una parte dell’annulus mitralico. L’intervento si è concluso con successo, come confermato dall’ecografia intraoperatoria e dal decorso postoperatorio positivo. La classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024” è stata pubblicata a dicembre e ha visto primeggiare un video realizzato presso il Montefiore Medical Center di New York. Le altre posizioni d’onore sono occupate dall’Ochsner Medical Center di New Orleans, dall’Italian Hospital di Buenos Aires e dal King Faisal Specialist Hospital and Research Center di Riyadh. Il video dell’Angelo di Mestre è il primo tra quelli realizzati in Italia a entrare nella graduatoria di quest’anno.

“Al dottor Mangino, ai chirurghi Magagna e Cisico e a tutti i professionisti coinvolti - tecnici di perfusione, infermieri e operatori di sala - vanno i complimenti della Direzione dell’Ulss 3 Serenissima”, sottolinea il Direttore Sanitario Giovanni Carretta. “Questo risultato premia l’eccellenza della nostra Cardiochirurgia e l’impegno costante del team medico. Oltre al prestigio internazionale, ciò che più conta è la qualità delle cure offerte ai pazienti e la capacità di innovazione che caratterizza il nostro ospedale”.

L’ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma così un punto di riferimento per la cardiochirurgia avanzata, grazie all’elevata professionalità del suo personale e all’adozione delle tecniche operatorie più innovative.

Redazione salute

Video interpretariato LIS: un nuovo servizio per le persone non udenti nell’Ulss 3 Serenissima

Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, le persone non udenti possono ora usufruire di un servizio di video interpretariato in lingua dei segni, grazie alla collaborazione con VEASYT, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il servizio consente l’accesso immediato a interpreti professionisti tramite collegamento video, semplicemente scansionando i QR Code presenti nelle locandine distribuite nelle strutture sanitarie, sedi distrettuali, consultori, ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

“Abbiamo realizzato un nuovo servizio per le persone con disabilità uditive – sottolinea Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari – che permette di utilizzare in modo immediato il ‘video interpretariato’. Gli utenti possono collegarsi in tempo reale tramite un link o QR Code, avviando una videochiamata con un interprete LIS, disponibile sia tramite app che su piattaforma web”.

Il servizio è pensato non solo per i pazienti, ma anche per gli operatori sanitari, garantendo un supporto interpretativo fin dalla fase di accoglienza e durante la visita medica. Questa iniziativa rappresenta un’evoluzione del progetto “E-inclusion: Vedo-Sento-Ascolto-Capisco”, promosso dalla Regione Veneto per migliorare l’inclusione e la partecipazione attiva delle persone con deficit uditivo nel sistema sanitario. “Il lancio di questa iniziativa – prosegue Zuin – rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più accessibile e inclusivo. Il nostro obiettivo è abbattere le barriere comunicative, favorendo la piena partecipazione dei cittadini con deficit uditivo alla vita di comunità e ai servizi di cura”.

L’adozione del video interpretariato è particolarmente utile nei contesti di front-office, come reception, Centri Unici di Prenotazione (CUP) e unità operative che richiedono un’interazione diretta con i cittadini.

“Per promuovere e facilitare l’uso del servizio – conclude Zuin – l’Ulss 3 ha avviato una campagna informativa con locandine, brochure e annunci sui quotidiani locali. Inoltre, sono state attivate sessioni di formazione per il personale sanitario e amministrativo, con l’obiettivo di garantire un utilizzo efficace di questo strumento innovativo”.

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Innovazione. Ricerca scientifica applicata alla pratica clinica negli ospedali di Dolo e Mirano

Ricerca medica in Ulss 3: due studi innovativi

su demenza a Dolo e cachessia oncologica a Mirano

L’Ulss 3 Serenissima si conferma un polo di ricerca avanzata con l’avvio di due studi osservazionali retrospettivi condotti nei presidi ospedalieri di Dolo e Mirano. Questi studi mirano a migliorare la comprensione e la gestione della demenza e della cachessia nei pazienti oncologici, fornendo nuove prospettive per la diagnosi precoce e il trattamento.

Presso l’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Dolo sarà condotto uno studio dal titolo “Un semplice nomogramma per prevedere l’insorgenza della demenza nel decadimento cognitivo lieve: uno studio retrospettivo”. L’obiettivo è valutare l’efficacia combinata di test cognitivi ambulatoriali e dati clinici di routine nella previsione del rischio di evoluzione

da Mild Cognitive Impairment (MCI) a demenza. I ricercatori intendono sviluppare un modello predittivo basato su anamnesi e test cognitivi, per identificare i pazienti a rischio entro un follow-up di tre anni. Questa ricerca potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso una diagnosi più tempestiva e un intervento mirato per contrastare il declino cognitivo. Parallelamente, presso l’Unità Operativa di Oncologia ed Ematologia Oncologica dell’Ospedale di Mirano verrà avviato uno studio dal titolo “Pre-cachessia e cachessia quali fattori predittivi non convenzionali di eventi maggiori cardiovascolari (MACE) in pazienti affetti da neoplasia del

distretto capo-collo”. La cachessia è una condizione caratterizzata dalla perdita irreversibile di massa corporea, non compensabile con un aumento dell’apporto calorico, spesso associata a patologie gravi come il cancro. L’indagine analizzerà retrospettivamente l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con neoplasie del distretto testa-collo, escludendo i tumori tiroidei e della cute. Saranno considerati solo soggetti senza precedenti anamnestici di patologie cardiovascolari, eleggibili per un trattamento oncologico di prima linea. Il periodo di osservazione coprirà sei anni, valutando la correlazione tra cachessia e pre-cachessia con il rischio cardiovascolare. I risultati potrebbero contribuire a un miglioramen-

to nella gestione dei pazienti oncologici, evidenziando l’importanza della nutrizione e della prevenzione delle complicanze cardiovascolari. Questi studi confermano l’impegno dell’Ulss 3 Serenissima nel promuovere la ricerca scientifica applicata alla pratica clinica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e ottimizzare le strategie di diagnosi e trattamento. La sinergia tra diverse unità operative e l’adozione di un approccio multidisciplinare sono elementi chiave per affrontare con efficacia le sfide mediche più complesse.

Anna Bergantin

Emergenze al confine: sanità veneziana e slovena unite nel progetto AidMIRE

Ponti radio, realtà aumentata, triage avanzato e protocolli condivisi: così sanità veneziana, triestina e slovena affrontano insieme le maxi emergenze grazie al progetto europeo AidMIRE, finanziato con 600mila euro. Da dieci anni le cinque realtà coinvolte – Ulss 3 Serenissima, Asugi di Trieste, Ospedale di Isola e le Case della salute di Isola e Sežana – simulano scenari critici come disastri industriali, naufragi e incidenti chimici. L’obiettivo è superare le barriere linguistiche e organizzative per garantire una risposta sanitaria efficace nelle emergenze transfrontaliere. Dopo due simulazioni in Slovenia e Italia, a maggio si svolgerà una terza esercitazione. “Testiamo la prontezza operativa per migliorare procedure e tecnologie nei casi di politrauma”, spiega Biagio Epifani, primario del Pronto Soccorso di Mirano. Elisabetta Spigolon, direttrice della Formazione Ulss 3, sottolinea

l’importanza della preparazione omogenea per ridurre i rischi e mitigare gli impatti. Il progetto ha già formato 100 operatori con 65 corsi. In arrivo software di realtà aumentata con visori per simulazioni immersive e nuovi ecografi por-

tatili per il triage rapido. Inoltre, un ponte radio Italia-Slovenia accelera la comunicazione tra i soccorritori, garantendo un coordinamento immediato. Anna Bergantin

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