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di Adria

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A Rovigo unità d’eccellenza per la cura del cancro alla prostat

Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

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Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

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Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

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POVERTA’ ECONOMICA

MA ANCHE SOCIALE, DIFFICOLTÀ PER FAMIGLIE E PERSONE SOLE

La povertà non è solo una statistica, ma una realtà vissuta da molti. Numerose associazioni offrono soluzioni concrete alle persone in difficoltà

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

IL SINDACO DI PETTORAZZA GRIMANI:

“PRIORITA’ ALLA SICUREZZA E AI SERVIZI”

In un’intervista esclusiva, il primo cittadino Andrea Grassetto racconta come il Comune sta affrontando le sfide quotidiane e i progetti in cantiere

IL SEGRETARIO STEFANI: LA LEGA IN VENETO

CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA

Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”

Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

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bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.

Tel. 0426 901663 mail: info@equipelettric.it

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Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 17 Servizio

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Nasce il parco “Gli Amici della Natura”

L’Amministrazione Comunale di Pettorazza Grimani ha portato a termine un’ opera di riqualificazione urbana, trasformando un appezzamento di terreno in zona Quartiere Adige – con accesso da Via Santuario e Via Papa Giovanni XXIII – in un parco giochi dedicato ai bambini. Un’iniziativa che non si è limitata a creare un’area verde attrezzata, ma che ha voluto coinvolgere direttamente la comunità, assegnando un ruolo da protagonisti ai più piccoli. È stato infatti affidato agli alunni della Scuola Primaria “G. Rodari” il compito di scegliere il nome del nuovo parco, nell’ottica di rafforzare il legame tra i più giovani e il territorio che li circonda.

Il tema proposto per la denominazione era “Natura e Ambiente”, in sintonia con la visione dell’Amministrazione di fare dell’area non solo un luogo di svago, ma anche un piccolo esempio di biodiversità e sensibilizzazione ambientale. La scelta dei bambini è ricaduta su “Gli Amici della Natura”, un nome che sintetizza perfettamente il valore educativo del progetto. La motivazione espressa dagli alunni riflette l’impegno verso la tutela dell’ambiente: “L’area verde come ambiente naturale, non solo di gioco, da rispettare e di cui prendersi cura, con atteggiamenti e comportamenti corretti”. Questa decisione rispecchia pienamente il duplice obiettivo dell’Amministrazione Comunale: da un lato, offrire ai bambini un luogo sicuro e attrezzato dove poter giocare e instaurare un rapporto autentico con la natura; dall’altro, trasmettere un messaggio educativo che promuova il senso civico e il rispetto per il bene comune.

Il progetto punta a coniugare gioco, educazione civica e biodiversità

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Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

L’intervista. Il vice sindaco Federico Simoni svela le novità per il 2025

La giunta Barbujani a sostegno del mondo delle associazioni

Il Comune di Adria, nel tenere conto delle esigenze delle sue realtà locali, continua a sostenere le associazioni di volontariato attraverso diverse iniziative. Tra queste, l’attivazione di un bando pubblico per l’erogazione di 20.000 euro destinati a supportare le varie associazioni che operano sul territorio. Accanto

Il Comune conferma il proprio sostegno alle associazioni locali con un bando da 20mila euro e il rinnovo delle Consulte Comunali. Nonostante i tagli ai trasferimenti statali, l’amministrazione mantiene invariate le tariffe dei servizi pubblici essenziali

a questo, l’amministrazione comunale sta lavorando per rinnovare le Consulte Comunali, come strumento di dialogo con le realtà associative. Inoltre, nonostante i tagli ai trasferimenti statali, il Comune sta facendo il possibile per garantire che i servizi pubblici restino inalterati, cercando di rispondere in modo efficace alle difficoltà economiche senza compromettere le necessità dei cittadini. In una breve intervista, il vice sindaco Federico Simoni ci offre alcuni aggiornamenti su queste importanti tematiche. A che punto è il bando pubblico a favore delle associazioni?

“Attualmente, gli uffici comunali stanno conducendo l’istruttoria

per valutare le domande pervenute. Prevediamo che l’elenco delle associazioni beneficiarie, con i relativi importi assegnati, sarà pubblicato sull’Albo pretorio nel mese di marzo 2025. I 20mila euro di fondi pubblici destinati alle associazioni saranno distribuiti in base a criteri premianti, come il coinvolgimento di giovani e disabili, il numero di attività svolte nel centro e nelle frazioni, la rilevanza locale, regionale o nazionale degli eventi, la collaborazione con enti e istituzioni, la sostenibilità ambientale e la capacità di autofinanziamento.”

Ma quanti soldi avete stanziato per le associazioni nel 2024?

Come sono stati distribuiti questi fondi?

“Oltre ai 20.000 euro del bando attuale, sono stati stanziati 15.000 euro per le iniziative natalizie e ulteriori contributi straordinari per eventi e attività sociali, culturali e sportive. Inoltre, abbiamo destinato risorse alle associazioni che si occupano della manutenzione delle aree verdi nelle frazioni. In totale, abbiamo superato i 100.000 euro, un chiaro segno dell’impegno della nostra amministrazione per il mondo associativo adriese.”

Parliamo delle Consulte Comunali. Ci saranno novità in merito?

“Assolutamente. Una volta aggiornato il registro delle associazioni, il termine per l’iscrizione è il 31 gennaio, procederemo con la convocazione dei rappresentanti delle varie associazioni. L’obiettivo è eleggere i nuovi consigli direttivi delle Consulte: Cultura, Ambiente, Sport e Tempo Libero, Volontariato e Forum dei Giovani. Sarà un’opportunità per favorire il dialogo tra l’amministrazione e le

realtà associative, migliorando la collaborazione e la partecipazione dei cittadini.”

In sintesi, quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro a favore delle associazioni?

“L’obiettivo è continuare a sostenere il mondo delle associazioni, garantendo risorse e opportunità per chi si impegna nella nostra comunità. Allo stesso tempo, vogliamo affrontare le sfide economiche con la massima attenzione ai bisogni dei cittadini, cercando di mantenere inalterati i servizi pubblici e promuovendo una forte partecipazione civile attraverso le Consulte.”

I servizi pubblici per i cittadini subiranno variazioni a causa della diminuzione dei trasferimenti statali?

“Nonostante i tagli consistenti di quest’anno e quelli previsti per i prossimi anni — 294mila euro per il 2025, 268mila per il 2026 e 269mila per il 2027. Cifre calcolate rispetto al 2024— abbiamo deciso di mantenere invariate le tariffe dei servizi a domanda individuale per i cittadini. Tariffe che riguardano l’asilo nido, il trasporto pubblico, le mense scolastiche, le sale comunali, la piscina, l’illuminazione votiva dei cimiteri, i parcometri e le palestre. Stiamo cercando di fare fronte alle difficoltà senza compromettere i servizi essenziali ai cittadini.”

Guendalina Ferro

Il comune abolisce la tassa sulle tende e cappottine

In un contesto di incertezze economiche che sta mettendo a dura prova molte attività commerciali, l’amministrazione Comunale di Adria ha deciso di adottare un provvedimento mirato a offrire un aiuto concreto ai commercianti. A partire dal 1° gennaio 2025, infatti, è stata abolita la tassa di occupazione suolo pubblico relativa alle tende e alle capottine che si estendono sulle vetrine delle attività commerciali..

L’iniziativa, fortemente voluta dal vice sindaco Federico Simoni, ha trovato il pieno appoggio del sindaco, della Giunta e della maggioranza consiliare. L’obiettivo è quello di offrire un aiuto concreto ai commercianti in un momento di difficoltà economica, eliminando un onere che, pur non essendo particolarmente gravoso, ha co-

munque inciso sui bilanci delle attività locali.

L’abolizione della tassa riguarderà oltre cento attività commerciali, tra cui negozi al dettaglio,

ti sul suolo pubblico. L’importo medio dell’esenzione è stimato in circa 120 euro all’anno per ciascuna attività.

botteghe alimentari, parrucchieri, bar, edicole e assicurazioni, ovvero tutte le attività che dispongono di tende fisse o retrattili aggettan-

“In momenti di crisi economica come quelli attuali, anche un provvedimento del genere non può che essere un aiuto concreto, reale e fattivo da parte della nostra amministrazione, con un’ impronta che ho voluto dare che sia fortemente vicina alle nostre partite IVA, senza tanti giri di parole – spiega il vice sindaco Simoni –Con tale provvedimento, abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza reale e concreta alle partite IVA della nostra città”. L’abolizione della tassa sulle tende segue altre misure già adottate per il sostegno alle attività produttive, come l’abbassamento dell’IMU agricola avviato lo scorso anno. (g.f.)

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Federico Simoni

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Oltre la povertà, Effatà: una porta aperta per chi non ha più nulla

N el cuore di Adria, l’organizzazione di volontariato Effatà offre una risposta concreta alla povertà e all’emarginazione.

Grazie all’impegno dei volontari, fornisce accoglienza temporanea, supporto abitativo e percorsi di reinserimento sociale per persone senza dimora, collaborando con le istituzioni e la comunità.

Nel nostro territorio, la povertà non è solo una statistica, ma una realtà fatta di volti e storie di persone che si trovano senza un tetto, senza un sostegno e senza prospettive. A queste criticità risponde Effatà, un’organizzazione di volontariato nata dall’intuizione e dall’impegno di Don Giuseppe Mazzocco e Piergiorgio Braghin, con l’obiettivo di offrire

una soluzione all’emarginazione abitativa. L’idea di una comunità alloggio ad Adria ha preso forma grazie al coordinamento delle esperienze cristiano-caritative della Vicaria di Adria-Ariano, promosse proprio da Don Mazzocco e Braghin.

La necessità era evidente: sempre più persone nel nostro territorio non avevano un posto dove dormire. Così, nel 2012, un gruppo di volontari ha deciso di attivarsi per fornire un supporto strutturato. Il percorso è iniziato con uno studio approfondito delle comunità alloggio e degli asili notturni esistenti nel territorio, per poi formare 16 volontari e costituire l’Organizzazione di Volontariato “Effatà!”, il cui nome si ispira al Vangelo di Mar-

co: “Effatà!”, ovvero “Apriti!”. Un messaggio chiaro e incisivo, che sintetizza la missione dell’organizzazione di volontariato: aprire porte e opportunità a chi è stato escluso.

La prima casa di accoglienza è stata realizzata grazie a un appartamento sfitto della Parrocchia di Carbonara, concesso in comodato d’uso gratuito e arredato con mobili della Caritas. Qui, fino a cinque persone possono trovare un riparo temporaneo in un ambiente che garantisce privacy, spazi comuni e un primo passo verso il reinserimento sociale. Il riconoscimento ufficiale del valore dell’associazione è arrivato con il Decreto della Giunta Regionale del Veneto n.555 dell’11 ottobre 2022, che ha sancito l’i-

Inclusione e lavoro: la risposta del Delta alle nuove povertà

Le nuove povertà non si limitano più alla sola mancanza di beni essenziali, ma comprendono precarietà lavorativa, difficoltà di accesso ai servizi, esclusione sociale e fragilità educativa. Questo fenomeno, che coinvolge sempre più persone, rappresenta una sfida complessa ma, se affrontato con le giuste strategie, può trasformarsi in un’opportunità di sviluppo per il territorio. Nel territorio del Delta, diversi progetti stanno dimostrando che il contrasto alla povertà non è solo un atto di solidarietà, ma anche un investimento per il futuro economico e sociale della comunità. Tra le varie realtà nel territorio emerge la comunità educativa In-patto di Porto Viro, gestita

dalla cooperativa Titoli Minori, che lo scorso novembre ha celebrato dieci anni di attività con una presentazione al Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po. In un decennio, questa realtà ha accolto 192 minori, alcuni dei quali hanno poi trovato occupazione nel tessuto produttivo del basso Polesine. Un altro esempio virtuoso è il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per minori non accompagnati di Taglio di Po, attivo dal maggio 2024. Queste strutture, gestite da cooperative del territorio, accolgono i minori garantendo loro tutela e percorsi formativi mirati, che prevedono anche l’inserimento lavorativo. Un traguardo raggiunto grazie a

tirocini adeguati, che hanno portato alcuni neomaggiorenni ad ottenere un impiego stagionale e anche a tempo indeterminato, in imprese locali, tra cui campeggi, ristoranti e attività artigianali locali. In questo modo, le rette finanziate con fondi pubblici non rappresentano solo una tutela per il minore, ma anche un investimento per il territorio.

Un ulteriore esempio è “Accoglienza e inclusività”, un progetto pilota dedicato ai richiedenti asilo politico adulti, portato avanti da una cooperativa del territorio. Da tre anni, questa iniziativa opera in una realtà turistica che opera tra le province di Venezia e Rovigo, offrendo formazione e inserimenti lavorativi per una

scrizione di Effatà nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

In un contesto in cui le istituzioni faticano a rispondere alle esigenze dei più fragili, Effatà è diventata un punto di riferimento fondamentale, sollecitando anche le autorità a trovare soluzioni strutturali per il problema della povertà abitativa. Le persone accolte sono spesso uomini senza casa e residenza, con storie difficili segnate da problemi legali, familiari o economici. L’accesso alla struttura è valutato dai tutor della Comunità e dai Servizi Sociali del Comune di Adria, garantendo un percorso personalizzato di supporto. Effatà collabora anche con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Padova e con

trentina di persone. Molti di loro hanno trovato impiego stagionale, anche grazie alle opportunità create nelle strutture turistiche nel cuore del parco del Delta del Po. Questo progetto non solo risponde alle necessità sociali, ma incarna i valori dell’articolo 1 della Costituzione italiana, che pone il lavoro come fondamento della Repubblica. Il lavoro, infatti, rappresenta uno strumento essenziale per un’inclusione completa e duratura.

Le esperienze di Im-patto a Porto Viro, del CAS di Taglio di Po e del progetto “Accoglienza e inclusività” dimostrano che affrontare le nuove povertà con strategie innovative può generare valore per l’intera comunità.

la Casa Circondariale di Rovigo, contribuendo al reinserimento sociale di detenuti in cerca di una seconda possibilità.

“Ogni attività di Effatà si basa sul volontariato puro - fanno sapere i volontari - nessuno di noi percepisce compensi, e tutto si regge sul nostro impegno perchè crediamo nella solidarietà come strumento di cambiamento”. Con un letto, un pasto caldo e un ascolto sincero, l’organizzazione di volontariato adriese non solo offre un rifugio, ma ridona dignità e speranza a chi l’aveva persa. In un mondo in cui spesso si gira lo sguardo di fronte al disagio, Effatà ha scelto di guardare, accogliere e agire.

La formazione e l’inclusione anche attraverso il lavoro non sono solo strumenti di solidarietà, ma leve fondamentali per una crescita economica sostenibile nel territorio del Delta. (g.f.)

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Sede comunità in-patto a Porto Viro

Focus povertà/2. Spazio dedicato all’ascolto e al supporto per cittadini che hanno bisogno di orientamento all’assistenza

Lo Sportello delle Opportunità: un presidio sociale per chi è in difficoltà

L

o Sportello delle Opportunità di Adria, braccio operativo di Effatà, attivo dal 24 febbraio 2019 in via Marconi 1, nei pressi della cattedrale di Adria, è un punto di riferimento imprescindibile per chi si trova in condizioni di fragilità economica e sociale. Crocevia di una rete di collaborazioni con istituzioni, organizzazioni di volontariato e realtà caritative del territorio, il servizio va ben oltre la mera assistenza burocratica: dietro ogni pratica compilata c’è un volto, una storia, una richiesta di aiuto concreta. Al centro di questa realtà ci sono i volontari, donne e uomini che, con passione e dedizione, si fanno carico delle necessità di chi si trova in difficoltà. Il loro obiettivo non è solo garantire un accesso equo ai servizi e alle risorse disponibili, ma anche abbattere le

rappresenta spesso la chiave per riconquistare dignità e stabilità economica. I volontari affiancano le persone nella stesura del curriculum, nell’orientamento professionale e nella ricerca di opportunità lavorative, instaurando un dialogo diretto con le aziende del territorio. Azioni che, in sinergia con il centro per l’impiego, consentono di creare un ponte tra chi cerca lavoro e il mercato locale per dare una seconda possibilità a chi ne ha più bisogno.

barriere amministrative e sociali che spesso ostacolano chi è già in una situazione di precarietà.

Oltre ai servizi di assistenza burocratica, il progetto promuove l’inclusione attraverso corsi di lingua, attività di reinserimento lavorativo e supporto nell’accesso a diritti sanitari e sociali

Tra i servizi più richiesti figura l’assistenza nella compilazione della modulistica, dai buoni pasto per la mensa scolastica ai bandi di varia natura e ai contributi comunali. Per chi vive ai margini del sistema sociale, accedere a contributi per le utenze, i buoni libro o gli alloggi popolari può diventare un’impresa ardua, ostacolata da iter complessi e normative poco chiare. Lo Sportello si pone come guida in questo percorso, affinché nessuno venga escluso per difficoltà burocratiche.

Ma il sostegno non si limita agli aspetti amministrativi. Il reinserimento lavorativo è un pilastro fondamentale delle attività dello Sportello: la ricerca di un impiego

Un’altra area di intervento fondamentale riguarda l’accesso ai servizi sanitari e la gestione del reddito. Molte persone, soprattutto quelle in condizioni di povertà, si trovano disorientate di fronte a pratiche amministrative complesse per ottenere esenzioni o sussidi economici. Per questo motivo, lo Sportello, in rete con i servizi pubblici, offre un supporto concreto affinché nessuno venga privato dei propri diritti per mancanza di informazioni o strumenti adeguati. Allo stesso tempo, i volontari si de-

assistenza su pagamenti, allacci, agevolazioni e rateizzazione a bollette troppo elevate. Un servizio spesso sottovalutato, ma essenziale per garantire condizioni di vita dignitose a chi si trova in difficoltà. Altro progetto promosso dallo Sportello è l’organizzazione di corsi gratuiti di italiano per donne straniere. Lezioni attualmente tenute da tre volontarie presso il centro parrocchiale di Carbonara, tutti i martedì e giovedì, dalle ore 9 alle ore 11. Questi corsi rappresentano uno strumento di emancipazione che permette alle partecipanti di inserirsi con maggiore facilità nel contesto sociale e lavorativo, costruendo un futuro più solido per sé e per le proprie famiglie. Lo Sportello, in un contesto in cui le complessità burocratiche rischiano di escludere i più fragili, rappresenta un esempio concreto di come la solidarietà e l’impegno sociale possano fare la differenza. Per sostenere Effatà è possibile diventare volontari o destinare il 5 per mille, utilizzando il codice fi-

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Volontari dello sportello

Arte. Leo Catozzo e Federico Fellini: La storia di un legame creativo che ha rivoluzionato la settima arte

Adria e il cinema: Palazzo Cordella custode di un’arte senza tempo

F ino all’estate 2025, le storiche sale di Palazzo Cordella ad Adria ospitano una mostra unica dedicata al cinema girato in Polesine, un omaggio al legame indissolubile tra il territorio polesano e la settima arte. Curata dall’Associazione di Promozione Sociale Polesine Terra Emersa, in collaborazione con il Comune di Adria, l’esposizione è realizzata grazie al prezioso materiale dell’Archivio Immagine in Movimento di Adria. L’obiettivo è far scoprire a tutti, giovani e adulti, quanto il Polesine sia stato fondamentale nella realizzazione di pellicole che hanno fatto la storia del cinema. Con la sua luce unica e i paesaggi mutevoli, il territorio ha ispirato registi di fama internazionale, diventando la scenografia perfetta per raccontare storie di straordinaria bellezza e intensità.

sua vita e del suo lavoro: una fitta corrispondenza con i concitta-

dini adriesi, scenografie, disegni originali e curiosità legate alla favola polesana di “Barba Sucon”, arricchita dai disegni di Nicola Benois, storico scenografo della Scala di Milano. La mostra valorizza anche altre personalità adriesi che hanno lasciato un segno nel grande cinema. Tra questi, Ugo Pericoli, nato ad Adria nel 1923, è ricordato per il suo talento come costumista, scenografo e coreografo, che lo ha portato a collaborare con maestri come Dino Risi, Ettore Scola e Mario Monicelli.

Oltre a questi grandi nomi,

l’esposizione celebra registi, sceneggiatori, attori e artisti che hanno contribuito a rendere il Polesine un territorio di riferimento per il cinema italiano. L’esposizione è allestita nelle sale del primo piano di Palazzo Cordella, ex sede della biblioteca comunale, con accesso da via Cavour, attraverso il giardino del Comune di Adria. Lo spazio è aperto ogni giovedì dalle 17:30 alle 19:30, con possibilità di prenotare visite guidate e laboratori per le scuole chiamando il numero 353 4741246.

Guendalina Ferro

Non è un caso che il Polesine sia stato, dopo Roma, il territorio italiano con il più alto tasso di produzione cinematografica del ‘900. È qui, lungo gli argini del Po, che il Neorealismo italiano – una delle correnti cinematografiche più ammirate al mondo – ha mosso i primi passi, trasformando questo angolo d’Italia in una vera e propria culla artistica. Tra i protagonisti celebrati nella mostra, spicca la figura di Leo Catozzo, montatore cinematografico di origine adriese, il cui talento ha contribuito a rivoluzionare il mondo del cinema. Il suo sodalizio con Federico Fellini ha dato vita a capolavori intramontabili come Le notti di Cabiria, un film per cui Catozzo ha curato il montaggio con straordinaria maestria. Da questa collaborazione nacque anche la sua celebre invenzione, la Pressa Catozzo, un attrezzo tecnico che ha rivoluzionato il lavoro di montaggio cinematografico e che gli è valso un Oscar al merito tecnico nel 1990.

La mostra rende omaggio al profondo legame tra Catozzo e Fellini, un connubio artistico che ha portato il nome di Adria nel panorama cinematografico internazionale. Oltre alla Pressa, l’archivio di Catozzo custodisce meravigliose testimonianze della

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Candidature aperte per il Servizio Civile Universale al Csa

Il Centro Servizi Anziani di Adria apre le porte ai giovani tra i 18 e i 28 anni con un’importante opportunità: fino al 18 febbraio è possibile candidarsi al bando di Servizio Civile Universale, partecipando al progetto “Teneramente”. Iniziativa per la quale sono disponibili quattro posti, pensati per chi desidera mettersi in gioco con un’esperienza che coniuga solidarietà, crescita personale e orientamento professionale.

Il Servizio Civile Universale rappresenta un’occasione unica per avvicinarsi ai valori della cittadinanza attiva, contribuendo

concretamente al supporto delle fasce più deboli della società. Attraverso il progetto, redatto in collaborazione con l’associazione Amesci, i volontari saranno coinvolti in attività personalizzate e di gruppo rivolte al benessere degli anziani ospiti del Csa. Le iniziative spaziano dalle attività espressivorelazionali a quelle informativoculturali, manuali e di vita quotidiana, offrendo ai partecipanti un ruolo attivo nella promozione della qualità della vita degli anziani residenti.

Da anni, il Csa di Adria rappresenta un punto di riferimento per i giovani che desiderano vivere un’esperienza significativa nell’ambito dell’assistenza agli anziani, sia autosufficienti che non, inseriti in servizi residenziali e semiresidenziali. Il Servizio Civile Universale, della durata di dodici mesi e con un impegno settimanale di 25 ore, consente ai volontari di acquisire competenze utili anche per il proprio futuro professionale, offrendo al contempo un compenso economico di 507,30 euro al mese. Per partecipare, è necessario presentare la domanda esclusivamente online attraverso il sito domandaonline.serviziocivile. it, accedendo con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Per ulteriori informazioni, è possibile consultare i siti www.csaadria.it e www.amesci.org. (g.f.)

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Il ricordo. Inaugurata l’ambulanza dedicata a Marco Ponzilacqua scomparso a settembre

Il gesto di Croce Verde per onorare il sacrificio di un autista del 118

Èstata inaugurata, presso la chiesa parrocchiale di Crocetta di Badia Polesine, l’ambulanza dedicata alla memoria di Marco Ponzilacqua, autista del 118 tragicamente scomparso lo scorso settembre in un incidente stradale mentre era impegnato in servizio. L’evento, organizzato in occasione della ricorrenza del patrono San Sebastiano, ha rappresentato un momento di profonda commozione e raccoglimento per tutta la comunità. La nuova ambulanza di Croce Verde Adria, chiamata Victor 85, è stata benedetta al termine della Santa Messa celebrata in onore di Marco, mantenendo così una promessa fatta dai vertici di Croce Verde Adria ai suoi genitori: quella di non dimenticare mai il suo impegno e il suo sacrificio. La dedica affissa sulle fiancate del mezzo recita: “In memoria di Marco Ponzilacqua autista del 1 18”. Una frase semplice ma potente, che tiene vivo il ricordo di un uomo generoso. Victor 85 è un mezzo all’avanguardia, dotato di tecnologie moderne come il cambio automatico, luci posteriori potenziate per garantire massima visibilità in ogni condizione e altri allestimenti innovativi. Un simbolo concreto di efficienza, che unisce la memoria alla

funzionalità operativa. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente di Croce Verde Andrea Roccato, il vicepresidente di Croce Verde e Anpas Nazionale Lamberto Cavallari, il direttore generale dell’Ulss 5 Polesana Pietro Girardi, il sindaco di Badia Polesine Giovanni Rossi, oltre a numerosi volontari, operatori del 1 18 rodigino e conoscenti di Marco e della sua famiglia.. Il presidente di Croce Verde Adria, Andrea Roccato, ha sottolineato l’importanza del gesto: “Intitolare questa ambulanza a Marco è stato un atto dovuto. Una promessa che ci eravamo fatti e che oggi si concretizza. Marco sarà sempre con noi, in ogni luogo in cui Victor 85 presterà il suo servizio”. Anche il direttore generale dell’Ulss 5 Polesana,

Pietro Girardi, ha voluto rendere omaggio a Marco:” Non ho conosciuto Marco personalmente, ma in tanti mi hanno descritto la sua bontà e dedizione al proprio lavoro, per cui non posso che essere felice di vedere che questo mezzo porterà sempre la sua memoria. Marco è ancora qui con noi”.

Il sindaco di Badia Polesine, Giovanni Rossi, ha ricordato Marco con affetto: “Marco lo conoscevo ancor prima che iniziasse a fare il soccorritore, quando faceva il fabbro ed era un punto di riferimento per la nostra comunità; lo è sempre stato e io non posso far altro che ringraziarlo per quello che ha fatto”. Il momento più toccante della giornata è stato quando i genitori di Marco hanno scoperto la dedica apposta sull’ambulanza. Tra gli applausi dei presenti, l’inaugurazione non è stata solo un omaggio alla sua memoria, ma un gesto simbolico e un monito a non dimenticare mai chi ha scelto di dedicare la propria vita al Servizio degli altri.

“Un gesto doveroso - si legge nella nota ufficiale di Croce Verde -, un gesto che deve insegnare quanto la memoria sia importante, per non dimenticare mai chi ha fatto e continua a far del bene per la nostra comunità”.

Guendalina Ferro

La concentrazione di Pfoa in città desta preoccupazione

Il Polesine si trova al centro di un problema ambientale di portata nazionale, messo in luce dall’indagine indipendente “Acque Senza Veleni” condotta da Greenpeace Italia. I dati emersi dalla campagna, presentata a Roma, mostrano che il 79% dei campioni di acqua potabile analizzati nel nostro Paese è contaminato da Pfas (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche), con livelli preoccupanti anche a Rovigo e Adria. Secondo i dati forniti da Greenpeace, Rovigo figura tra i primi dieci comuni del Veneto con le più elevate concentrazioni di Pfas. Inoltre, per quanto riguarda i Pfoa, Adria risulta tra i primi dieci comuni del Veneto, evidenziando un quadro preoccupante per il territorio deltizio. “È inaccettabile che, nonostante prove schiaccianti sui gravi danni alla salute causati dai PFAS, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni, e la contaminazione diffusa delle acque potabili italiane, il nostro governo continui a ignorare questa emergenza, fallendo nel proteggere adeguatamente la salute pubblica e l’ambiente”, afferma Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “Ancora oggi non esiste nel nostro Paese una legge che vieti l’uso e la produzione dei PFAS. Azzerare questa contaminazione è un imperativo non più rinviabile. Il governo Meloni deve rompere il silenzio su questa crisi: la popolazione ha diritto a bere acqua pulita, libera da veleni e contaminanti”. Giuseppe Ungherese, in chiusura della conferenza stampa, ha sottolineato come alternative più sicure ai PFAS siano già disponibili nella quasi totalità dei settori industriali, e l’Italia deve quindi allinearsi agli standard più avanzati adottati da paesi come Danimarca, Paesi Bassi e Germania.(g.f.)

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L’iniziativa. L’evento si chiuderà il 17 maggio, con la sfilata dei bambini

L’arte madonnara si rimette in moto

Il Comitato già attivo per il V Concorso

A

dria si prepara a ospitare il V Concorso di Arte Madonnara, un appuntamento che celebra una delle più antiche e affascinanti tradizioni artistiche italiane. Il Comitato Madonnari di Adria è già all’opera per raccogliere le adesioni delle scuole e avviare i laboratori di arte madonnara guidati dal maestro Fabio Fedele, artista di fama internazionale reduce da eventi prestigiosi in Armenia, Belgio e Danimarca.

Le scuole elementari e medie saranno protagoniste di un’esperienza significativa grazie ai laboratori teorico-pratici condotti dal maestro Fedele. Le aule e i corridoi degli istituti si trasformeranno in straordinarie tele, dove i ragazzi potranno apprendere le tecniche del disegno a gessetto, tipiche di questa antica arte effimera. L’entusiasmo degli studenti, accompagnato dalla passione del maestro, è destinato a rendere memorabile questa fase preparatoria.

La scorsa edizione ha coinvolto oltre 250 studenti, distribuiti su 50 laboratori realizzati nelle scuole di Adria e dintorni. Quest’anno, il Comitato sta lavorando con impegno per ampliare ulteriormente la partecipazione, in vista dell’evento fissato per il 17 maggio, con possibili variazioni

di date per garantire la più ampia partecipazione. “L’appuntamento – rende noto il Comitato Madonnari di Adria – si svolgerà lungo Corso Vittorio Emanuele e in Piazza Garibaldi. Potremo ammirare le opere che verranno realizzate anche nei giorni suc-

cessivi, finché la pioggia e il calpestio non le faranno sparire… È un’arte effimera, legata al tempo. E forse anche per questo è così preziosa: bisogna coglierla nel momento in cui nasce”. Durante tale giornata, madonnari professionisti e giovani ar-

tisti metteranno in mostra il loro talento, regalando al pubblico un colpo d’occhio straordinario.

Il concorso prevede tre categorie principali – alunni delle scuole elementari, medie e superiori – con la possibilità per i più grandi di sfidarsi anche con artisti adulti. In palio, premi per un valore complessivo superiore a 2.000 euro, oltre a un buono colazione per tutti i partecipanti. La giornata sarà arricchita dalle esibizioni delle scuole medie a indirizzo musicale e dai madonnari professionisti, creando un connubio perfetto tra arte visiva e sonorità. Nato per commemorare giovani vite prematuramente scomparse, come Francesca e Carlotta, il concorso si propone di unire memoria e creatività, coinvolgendo le nuove generazioni in un momento di aggregazione unico. La giornata si concluderà con la sfilata dei bambini delle scuole dell’infanzia, che avranno avuto modo di cimentarsi nel colorare disegni appositamente preparati: un gesto simbolico che tramanda questa antica tradizione alle generazioni future. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.madonnariadria.it.

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Il Csa firma l’accordo sulla turnistica

Le tre S-cioptà

a cura di Roberto Marangoni

> Da la Candelora, cà piòva o cà nevga, d’inverno semo fòra

> Un vìlan, portalo da chi a Mìlan, el resta sempre un vìlan

> Bisogna vìvre e lassar vìvre

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U n passo decisivo per il

Centro Servizi Anziani (CSA) di Adria, che ha visto la firma dell’accordo per la turnistica, un risultato concreto che conferma il percorso di dialogo e collaborazione tra il Consiglio di Amministrazione (Cda) uscente e le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL. L’intesa, simbolicamente sottolineata dalla rimozione delle bandiere sindacali, è il frutto di un dialogo costruttivo avvenuto in questi anni. Durante la firma dell’accordo, il presidente del Csa, Simone Mori, ha voluto ringraziare i lavoratori per il loro impegno, riconoscendo il ruolo centrale che hanno avuto durante un quinquennio ricco di sfide. “Il nostro obiettivo è stato sempre quello di mettere il Csa al primo posto, al di sopra di ogni divisione politica. Il dialogo e l’ascolto sono stati alla base del nostro operato”, ha dichiarato Mori, ricordando anche la ricostituzione del comitato dei familiari.

Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale

Il presidente ha poi rivolto un appello al Sindaco di Adria per presentare, insieme ai membri del Cda, una relazione di fine mandato in Consiglio Comunale, al fine di garantire un passaggio di consegne trasparente e collaborativo. “Vogliamo lasciare una solida base su cui il nuovo Cda possa costruire, tra-

sferendo lo stato dell’arte del lavoro svolto fino ad ora”, ha affermato Mori, sottolineando l’importanza di un confronto con l’amministrazione comunale adriese. Mori ha concluso il suo intervento con un messaggio al mondo politico: “Le contrapposizioni sterili non portano a nulla. È fondamentale lavorare insieme per il bene della comunità, mettendo al centro il benessere degli anziani in ogni decisione”. Infine, ha evidenziato la necessità di una visione strategica per il settore, proponendo una naturale aggregazione delle Ipab Polesane per garantire stabilità e qualità nei servizi destinati agli anziani, evitando il rischio di default.

“Ciò che ha contraddistinto la squadra di persone nominate cinque anni fa da Barbierato è stata la tenacia, combinata con la pazienza, con cui hanno affrontato sfide difficili, pri-

ma fra tutte quella del Covid, ta solo poche settimane dopo l’insediamento” - Si legge in una nota ufficiale del Movimento Civico Impegno per il Bene Comune (Ibc). “Non dimentichiamo poi il superamento dei problemi, che prima sembravano insormontabili, legati al precedente direttore. Il Presidente Simone Mori, insieme al vicepresidente Mauro Colombo, alla rappresentante dei familiari Graziella Braghin, a Daniela Pasquali e a Simonetta Menini, hanno saputo dialogare e tessere relazioni dentro e fuori la struttura, con l’unico scopo di fare il bene degli ospiti. “Oggi il CSA può guardare al futuro con più serenità, anche se le case di riposo non stanno ricevendo adeguata attenzione dalla politica nazionale e regionale” conclude Ibc.

Guendalina Ferro

Rita Berto neo presidente Auser Delta Adria

Eletta all’unanimità, Rita Berto, oriunda bottrighese, da sempre impegnata nel volontariato locale, è il nuovo presidente dell’associazione “Auser Volontariato Delta Adria”. Il congresso ha visto la presenza di Marinella Mantovani, presidente provinciale Auser e del Centro Servizi Volontariato di Padova e Rovigo. Hanno portato il loro saluto il primo cittadino Massimo Barbujani, Giuseppe Franchi referente Cgil Adria, Mauro Colombo vice presidente del Centro Servizi Anziani di Adria, Lamberto Cavallari vice presidente di Croce Verde, Fabrizia Puozzo di Down Dadi Polesine e Fausto Durante presidente dell’associazione “Vecchie Glorie”. Tutti hanno sottolineato l’importante ruolo dell’Auser adriese nel

contesto cittadino del volontariato, la preziosa collaborazione con le istituzioni e le associazioni. L’associazione svolge in particolare un servizio di trasporto presso ospedali, cliniche, luoghi di terapia medica e fisiatrica, vaccinazioni e svariati altri servizi di aiuto alla persona, compresi quelli culturali e ricreativi. Ringraziato per l’impegno e la dedizione il presidente uscente Corrado Franzoso che nel rinnovato direttivo è stato eletto alla carica di vice presidente. La segreteria è stata affidata a Juri Sega. Nell’occasione sono stati consegnati gli attestati di merito a tutti i volontari e assegnato il premio “Il Ponte” a Giuliano Tomasi per il grande impegno profuso nel volontariato e nella solidarietà. Roberto Marangoni

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Rita Berto con Marinella Mantovani

L’evento. In questa edizione un’anteprima sabato 22 febbraio e giornata clou la domenica 23

Torna lo storico Carnevale del Delta

Torna lo storico carnevale di Bottrighe e torna con una doppia festa. Si parte con una anteprima sabato 22 febbraio con luna park, bancarelle e animazioni. Il clou si terrà invece domenica 23 febbraio. Dalle ore 15 si darà il via alla festosa kermesse organizzata dal Gruppo Sportivo che aprirà con il suo tradizionale carro di Re Carnevale. Il Re viene realizzato nei locali della “Queva”, un vecchio capannone che l’amministrazione comunale ha concesso in uso all’associazione che ha provveduto a risistemare, attraverso i suoi volontari, utilizzata quale sede e magazzino. Oltre ai carri e gruppi mascherati locali, altri giungeranno da vari centri veneti. Sul liston di palazzo civico animazioni per tutta la giornata. La sfilata partirà da via Umberto Maddalena, proseguendo per via Vittorio Veneto, piazza della Libertà, via Dante Alighieri e ritorno in piazza Libertà con la premiazione dei partecipanti.

ore profuse per realizzare l’atteso evento, è dato dal pubblico, sempre numerosissimo e partecipe. Un’attività che ogni anno impegna per molte settimane gli attivisti della manifestazione, si mettono al lavoro, per mesi, nei capannoni delle aziende agricole e artigianali locali per costruire i manufatti, sempre diversi dall’anno precedente. Il carnevale di Bottrighe si caratterizza dunque come una importante realtà, qualificandosi nel suo ambito come interessante punto di attrazione per un ampio circondario.

Roberto Marangoni

Nelle piazze Cassetta e Libertà ci saranno luna park, gonfiabili, bancarelle ed il trenino Dotto del Gruppo Sportivo in percorso tra le vie Bizzarro e Maddalena. Lo scorso anno, dopo lo stop della pandemia, durato tre anni, il carnevale di Bottrighe aveva ripreso alla grande, richiamando circa ottomila persone. Il carnevale di Bottrighe è il più antico del Delta. Notizie sulla sua origine risalgono infatti al 1860. In quei tempi gli artigiani del posto, raggruppati in associazione, formarono quella che divenne poi la gloriosa “Società degli artisti”. Un gruppo di fantasiosi animatori, organizzatori di interminabili veglioni carnevaleschi e di grandi sfilate di carri allegorici, tutti costruiti sul posto. Una tradizione che nel corso del tempo ha visto sostituirsi alla guida vari gruppi di bottrighesi e che dal 1990, ininterrottamente, è divenuta prerogativa del Gruppo Sportivo Bottrighe, capitanato dall’infaticabile dottor Antonio Boni. Ne vanno fieri gli organizzatori che si avvalgono dell’aiuto di molti volontari. E il premio del loro impegno a delle tante

Tra buche e rattoppi, ancora tante le vie dissestate

Otto anni fa, dopo decennali attese, erano stati rifatti i manti stradali del centro, piazza Libertà, via Vittorio Veneto ed una porzione di via Maddalena. Rimangono comunque molte altre strade del territorio di Bottrighe in attesa di sistemazione per le loro preoccupanti condizioni. Molti cittadini ci segnalano infatti la precarietà in cui versano svariate

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vie. E la causa principale delle pessime condizioni del manto stradale, non sarebbe assegnata solo l’usura del tempo, ma anche per i lavori e le rotture che spesso si rendono necessari alle reti idriche e fognarie sotto le strade. Molto spesso, durante gli interventi per riparare guasti o allacciamenti, con l’utilizzo dei mezzi meccanici, il manto stradale viene divelto e poi ripreso con l’asfalto, ma causa di ciò, con il tempo si assesta e si abbassa creando buche pericolose. Basta girare per il paese per rendersene conto, partendo da via Curicchi, la più trafficata. Poi, tra buche e rattoppi, via Dante, vicolo Majorana, via Verdi e Archimede. Molto peggio borgata Rosselli e via Maddalena, dalla discesa dalla strada arginale, sino al parco I° Maggio. Pessime le condizioni di via Marchiori. Discrete via Risorgimento e Don Minzoni, riasfaltate da quasi un ventennio. Ovviamente non è solo un fatto di decoro per l’immagine di un paese, ma anche di sicurezza, per evitare seri pericoli per chi vi transita a piedi o in bicicletta. (r.m.)

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Una delle strade dissestate

La riapertura. La struttura era stata chiusa a causa del pericolo di crollo di un cornicione

La Chiesa di San Francesco torna in completa sicurezza

In vista delle festività natalizie, nel corso di approfondite pulizie alla chiesa di Bottrighe, promosse dal delegato del sindaco Fabrizio Romani, con il contributo di Soladria di Nicola Gennari, studio commercialista Secchieri e le associazioni Aribo, Gruppo Sportivo e Gruppo folkloristico “Bontemponi”, era stato casualmente riscontrato che tratti del cornicione interno della navata centrale erano pericolanti. Un’immediata ispezione dei vigili del fuoco, riscontrando la pericolosità della situazione, con il probabile crollo da un momento all’altro ed il conseguente rischio per l’incolumità delle persone presenti in chiesa, fece decretare il divieto di accesso. Sospese quindi le attività religiose e spostate provvisoriamente nella sala polivalente “Loris Cominato”, a seguito degli urgenti lavori di riparazione, la chiesa ha riaperto i battenti. Il delegato Romani ha ringraziato altresì “L’ammini-

strazione comunale che si è resa disponibile per ogni necessità, l’architetto Giuliano Stoppa e l’ingegnere Paolo Baruffaldi per il loro generoso sostegno e l’impresa “Paolo Tessarin” di Porto Tolle per la professionalità e tempestività nei lavori eseguiti per il ripristino del cornicione”. Entusiasti il parroco don Massimo Barison e gli abitanti, che rivedono il loro tempio sistemato e riportato in piena sicurezza. Proprio in ottobre, la comunità aveva festeggiato la ricorrenza del 175° anniversario della posa della prima pietra per la costruzione della

nuova chiesa. La precedente venne consacrata il 20 giugno 1593, posta sotto la protezione dei santi Francesco d’Assisi e di Paola, affrancandone il territorio dalla parrocchia della Tomba. Nel 1840 si ritrovarono nuovamente cedimenti non superabili con provvedimenti di recupero, fu deciso, pertanto, di provvedere ad una nuova costruzione. La posa della prima pietra avvenne il 16 dicembre 1849 e nel 1853 si conclusero lavori. Il 24 settembre 1854 venne aperta al culto con l’inaugurazione da parte del vescovo Giacomo Bignotti.

Roberto Marangoni

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aiuti direttamente agli orfanotrofi, alle scuole e nei villaggi più poveri, alle scuole materna “Umberto Maddalena”, primaria “San Giovanni Bosco” di Bottrighe e alla Fondazione “Città per la Speranza”. Proseguirà inoltre il supporto all’Airc per le varie iniziative promosse durante l’anno. Altresì, l’associazione, con uno stand, sarà presente con una pesca di beneficenza al Carnevale di Bottrighe e sta progettando altri eventi. “Insieme per una carezza” desidera ringraziare gli abitanti di Bottrighe e le attività, per il loro supporto economico. (r.m.)

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I lavori alla chiesa

L’intervista. Il sindaco Andrea Grassetto: “Investiamo nel futuro della nostra comunità con nuovi servizi”

Inizia la riqualificazione degli spazi pubblici e delle infrastrutture

Il Comune ha in programma la messa in sicurezza di via Madonnina e via Palazzetto, il rifacimento del tetto della scuola elementare e il miglioramento delle fermate degli autobus. Tra le iniziative culturali, la riapertura della biblioteca e il rilancio della Sagra della Madonna Addolorata.

Un bilancio comunale da 3,3 milioni di euro per un territorio di circa 21 km² e 1.420 abitanti: questa è la realtà amministrativa di Pettorazza Grimani, guidati dal primo cittadino Andrea Grassetto, in un contesto generale in cui il costo della vita continua a crescere mentre gli stipendi restano invariati. Una situazione che, come in molti altri comuni, mette a dura prova diverse famiglie, ma dove le relazioni familiari e il senso di comunità rappresentano un sostegno fondamentale nell’affrontare le difficoltà quotidiane. Le associazioni locali sono una risorsa fondamentale per il Comune. Quali sono le iniziative in cantiere?

“Recentemente si è tenuta una riunione tra l’amministrazione comunale e le realtà associative del territorio per discutere l’istituzione di un registro e di una consulta delle associazioni. L’organizzazione degli eventi sarà affidata alle singole associazioni, con il supporto tecnico del Comune. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di una decina di realtà locali, tra cui il gruppo di Arcieri che fanno capo all’associazione Arcieri Storici di Monselice, il Pettorazza San Martino Calcio, l’associazione Tarassaco, l’Auser, la Fidas Polesana e i componenti

del comitato per la biblioteca”.

A proposito di cultura, si parla della riapertura della biblioteca comunale. È confermato?

“Si. La riapertura della biblioteca comunale, sarà possibile grazie ai membri del neocostituito comitato biblioteca, nominato dal Consiglio comunale lo scorso dicembre. Ringrazio i componenti del comitato biblioteca uscente”.

ti ?

per la prossima primavera, segnalo la 1° camminata Run For Distropy prevista per il prossimo 6 aprile e il 28 settembre con la tap-

pa triveneta di tiro con l’arco. Gli altri eventi sono in via di definizione. Inoltre, c’è grande interesse da parte della comunità, con il supporto di Don Lino Mazzocco, per la ripresa della tradizionale Sagra di Pettorazza Grimani, prevista per il 15 settembre in occasione della compatrona Madonna Addolorata. Sempre in primavera è prevista l’inaugurazione ufficiale del nuovo parco verde, recentemente completato e intitolato

“Gli Amici della Natura”. E’ prevista anche l’inaugurazione della piastra polivalente con un’area in

CHIOGGIA

to. Per il futuro, stiamo valutando la possibilità di celebrare il cippo di confine del XVI secolo con San rare la pace tra Padova e Venezia

remmo anche ricordare il Taglio dell’Adige, avvenuto tra il 1782 e il 1783 per volontà della Serenis-

sima”.

Quali lavori pubblici sono previsti a breve?

“Uno dei progetti imminenti riguarda il rifacimento di una porzione del tetto della scuola elementare, dove sono state riscontrate infiltrazioni. I lavori, già appaltati per un valore di circa 50mila euro grazie a fondi statali, inizieranno la primavera prossima e interesseranno l’area sopra la sala insegnanti. L’intervento, della durata di circa 45 giorni, salvo imprevisti, non interferirà con l’orario scolastico”.

Sono previste opere in programma per la sicurezza e la mobilità?

“Si. Stiamo interagendo con gli enti che hanno competenza su via Palazzetto e via Madonnina,

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due Strade private vicinali ad uso pubblico che necessitano di messa in sicurezza. Un’altra priorità è la sistemazione delle pensiline delle fermate degli autobus nel territorio comunale e prevediamo di realizzare una nuova pensilina lungo la SP 29. L’impegno di spesa è attualmente in fase di valutazione, per poi procedere con la destinazione delle risorse necessarie”. Il Comune sta pensando anche a servizi per la salute pubblica? “Un obiettivo a lungo termine è la creazione di un punto prelievi, seguendo le linee guida dell’ULSS 5 Polesana. Sul territorio operano attualmente due medici di base e si sta valutando l’apertura di uno sportello dedicato agli animali d’affezione”.

Siete lontani da casa e sentite la nostalgia dei sapori familiari? Oppure desiderate esplorare i gusti autentici dell'Est Europa? Mix Markt è il luogo che fa per voi!

Guendalina Ferro
Il sindaco Andrea Grassetto

Basket. La società, presieduta da Stefano Braga, si prepara a nuovi traguardi per il 2025

La bella realtà della Pallacanestro Alba 2015

Con oltre 200 atleti e un ampio staff tecnico, la società nata dalla fusione di Adria e Loreo è diventata un punto di riferimento per giovani e famiglie. Tra successi e progetti futuri, la Pallacanestro Alba 2015 continua a crescere e a sognare

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ono numeri importanti quelli della Pallacanestro Alba2015, nata dalla fusione tra Pallacanestro Adria e Basket Loreo. La società presieduta da Stefano Braga si è consolidata negli anni, diventando un punto di riferimento per giovani atleti e famiglie appassionate di basket. E a dirlo sono i numeri di questa stagione: oltre 80 tesserati nelle categorie Minibasket Fip oltre 70 tesserati nelle categorie giovanili Fip e Csi e oltre 35 tesserati nelle categorie senior Fip e Uisp. Atleti che partecipano a 3 trofei minibasket Fip, 2 campionati giovanili Fip, 1 campionato senior Fip, 1 campionato giovanile maschile Csi, 2 campionati giovanili femminili Csi, 1 campionato senior femminile Csi e 1 campionato senior Uisp A seguire i tesserati uno staff tecnico composto da 10 tecnici federali, di cui 5 laureati in scienze motorie, coordinati dal direttore tecnico e responsabile minibasket Nicola Braggion. In più, Maria Paola Berti, mental coach, che lavora con gli atleti, con lo staff e con i genitori per stimolare il giusto approccio mentale e lo spirito di squadra e di appartenenza necessario per affrontare le sfide sportive e della vita.

“La Pallacanestro Alba 2015 non si limita alle attività sportive, ma investe anche nella cura degli spazi, dice il direttore tecnico. Dal 2023, è ente gestore della palestra

comunale ubicata presso l’Istituto Comprensivo Adria 2 e in poco più di un anno, grazie all’instancabile apporto di dirigenti e collaboratori e sponsor, la stessa palestra si è trasformata in un ambiente accogliente e sicuro per atleti e tifosi. L’obiettivo è fare della palestra Manzoni di via Ragazzi del ‘99 un punto di riferimento per la comunità locale, un luogo dove coltivare amicizie e passioni”. Ma c’è dell’altro, perché tra le iniziative più apprezzate spicca “Sportlandia” il centro estivo multisport. “Avviato nel 2020 nell’estate 2024, l’animazione estiva ha accolto ben 202 partecipanti che, per 11 settimane, hanno vissuto esperienze all’insegna dello sport e del divertimento. Il successo di questa iniziativa è stato reso possibile grazie all’impegno di 19 animatori e istruttori qualificati in ambito sportivo e pedagogico, affiancati da 27 aiuto animatori che hanno contribuito a rendere l’esperienza indimenticabile per bambini e ragazzi”. Un gruppo unito e progetti futuri.

“Attorno alla società si è formato un gruppo di oltre 30 ragazzi che collaborano attivamente alla riuscita degli eventi ufficiali. Grazie a questo spirito di comunità la società Alba 2015 continua a sognare e progettare nuovi traguardi. Tra gli obiettivi futuri c’è il proseguimento della riqualificazione della palestra per renderla ancora di più un polo attrattivo per bambini e giovani, e riferimento per la comunità del quartiere adiacente. Ma, il merito di questa straordinaria crescita va attribuito a Mara Crepaldi Braga, figura ispiratrice che ha trasmesso la passione per la pallacanestro a intere generazioni. Grazie a lei, dice Braggion, oggi molti giovani non solo vivono il basket con entusiasmo, ma si impegnano a trasmettere questa passione alle generazioni future. La Pallacanestro Alba 2015 non è solo una società sportiva, ma una grande famiglia che continua a crescere e a fare dello sport, e della pallacanestro in particolare, un valore per la comunità”.

Cristiano Aggio

Daniele Paganin di Bolza Corse premiato a Roma

Il nuovo anno di Bolza Corse si è aperto all’insegna dei festeggiamenti, grazie ad un Daniele Paganin che ha portato in alto i colori della squadra corse con base ad Adria tra i kart, nell’ambito del KZR Championship. Nella splendida cornice della sala stampa dello Stadio Olimpico di Roma, si è tenuta la cerimonia di premiazione che ha visto protagonista anche il pilota di Chioggia che corre per il team di Adria. Esordiente assoluto nella massima serie del karting a due tempi, in versione rental, il portacolori della compagine polesana ha conquistato la terza piazza tra i gentleman, mettendo in riga avversari ostici e profondi conoscitori di un campionato di elevato spessore tecnico. “Essere premiato a Roma è qualcosa che mai avrei

pensato all’inizio del 2024, racconta Paganin, soprattutto per il fatto che era il mio primo anno nella serie. È un motivo di grande orgoglio

e mi stimola a fare ancora meglio quest’anno. Grazie a Bolza Corse, a Mika Hakkinen ed a tutti i partners che sostengono la mia attività sportiva”. Felice Paola Cazzadore, presidente Bolza Corse. “La nostra squadra impegnata nel karting ci ha sempre regalato grandi soddisfazioni ed anche nel 2024 Paganin è stato uno degli esponenti di maggiore rilievo. Ha portato a termine una stagione notevole, ricca di soddisfazioni, e faremo di tutto per sostenerlo al meglio in un una nuova sfida che ci auguriamo possa vederlo vincitore. Quest’anno ripeteremo l’esperienza nel KZR Championship e cercheremo di fare del nostro meglio per puntare al risultato più prestigioso, sappiamo che non sarà facile ma vogliamo crescere tra i grandi”. (c.a.)

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Daniele Paganin premiato a Roma

L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Il confronto. Per il Partito Democratico invece la riforma è destinata al fallimento

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo

di lasciare da parte le contrapposizioni”

D

opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

Il senatore Antonio De Poli: “Basta con l’ostruzionismo”

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche. Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale

Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3

Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

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DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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LLa Prostate Cancer Unit di Rovigo

’Ospedale di Rovigo ospita da circa dieci anni la “Prostate Cancer Unit”, un modello all’avanguardia nella cura dei pazienti affetti da neoplasia prostatica. Questa Unità, che si distingue per l’approccio multidisciplinare, integra diverse competenze professionali per seguire il paziente lungo l’intero percorso diagnostico e terapeutico, dalla diagnosi iniziale al follow-up, in conformità con protocolli e linee guida nazionali e internazionali.

L’Azienda Ulss 5 Polesana si configura come un punto di riferimento nell’ambito dei percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per il tumore della prostata. Il fulcro di questa eccellenza è rappresentato dal “Core Team” della Prostate Cancer Unit, che include specialisti provenienti da diverse Unità Operative: Radioterapia Oncologica, Oncologia Medica, Urologia, Oncogenetica, Medicina Nucleare, Radiologia, Anatomia Patologica, Cure Palliative e Psicologia Clinica. A queste si aggiunge il supporto della Medicina Fisica e Riabilitativa, creando un gruppo coeso e altamente qualificato.

“Il team multidisciplinare della Prostate Cancer Unit si riunisce periodicamente per discutere i casi clinici – spiega il Dr. Giovanni Pavanato, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica. – Durante questi incontri, vengono analizzate le opzioni terapeutiche

e osservazionali, con il coinvolgimento attivo del paziente e/o del caregiver nella scelta del trattamento più appropriato. Al termine delle riunioni, i professionisti elaborano un referto dettagliato che viene inserito nella cartella clinica del paziente”.

Nel corso del 2024 il team ha tenuto 37 incontri multidisciplinari, con una media di tre riunioni al mese, affrontando complessivamente 324 casi. Questi includevano sia nuove diagnosi sia rivalutazioni di casi già seguiti, evidenziando l’impegno costante nella gestione personalizzata dei pazienti.

Il valore di questa organizzazione è stato riconosciuto anche a livello nazionale. Fondazione Onda ETS ha assegnato il prestigioso Bollino Azzurro sia all’Ospedale di Rovigo che a quello di Adria. Questo riconoscimento certifica l’eccellenza degli ospedali in ambito uro-andrologico, premiando l’offerta di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata, alla gestione delle complicanze funzionali post-chirurgiche e all’attenzione riservata all’accoglienza e al benessere dei pazienti.

Grazie a queste caratteristiche, la Prostate Cancer Unit di Rovigo si conferma un modello virtuoso di assistenza sanitaria, capace di coniugare competenze specialistiche, innovazione e centralità del paziente

Redazione salute

Rovigo e Adria: Bollino Azzurro per gli ospedali polesani

La Radiologia Senologica e Screening dell’Ospedale di Rovigo ha introdotto un’innovativa tecnica per il trattamento dei noduli mammari: la crioablazione. Già utilizzata in altre specialità mediche, questa procedura è ora disponibile per le donne che necessitano di un approccio non invasivo ed efficace nella gestione dei noduli mammari benigni.

“La crioablazione è un trattamento minimamente invasivo che sfrutta il freddo estremo per distruggere i tessuti anomali, grazie all’introduzione di azoto liquido sotto guida ecografica –spiega la Dr.ssa Silvia Teggi, Responsabile della UOS Senologia, Radiologia di Rovigo. – Nel caso specifico dei noduli mammari, si utilizza una sonda sottile inserita attraverso la pelle, direttamente nel nodulo. Una volta posizionata, la sonda genera una sfera di ghiaccio che avvolge il nodulo, abbassando la temperatura fino a -196°C in circa 15 minuti. Il freddo intenso provoca la distruzione cellulare, permettendo un graduale riassorbimento del nodulo da parte dell’organismo”.

I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: l’assenza di incisioni chirurgiche, tempi di recupero ridotti e minori disagi post-procedurali. “Con l’introduzione della crioablazione nel nostro centro, possiamo offrire alle pazienti una soluzione sicura, efficace e poco invasiva – prosegue la Dr.ssa Teggi. – Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita delle donne, garantendo trattamenti all’avanguardia che consentano un rapido ritorno alle normali attività quotidiane”. L’adozione della crioablazione rappresenta un importante passo avanti per la senologia interventistica dell’Ospedale di Rovigo, ponendo il centro tra le strutture sanitarie più avanzate in questo ambito. Il Direttore Generale dell’ULSS 5 Polesana, Pietro Girardi, ha elogiato l’impegno dell’equipe medica: “L’introduzione di questa metodica non solo garantisce benefici clinici evidenti, ma riduce anche l’impatto psicologico sulle pazienti. Rappresenta una nuova cura non solo per la patologia, ma anche per il benessere emotivo delle donne che ne usufruiscono”.

La crioablazione, dunque, si configura come una soluzione efficace per il trattamento dei noduli mammari benigni, con un approccio moderno che coniuga innovazione tecnologica e attenzione alla salute femminile.

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Ospedale. Assenza di incisioni chirurgiche, tempi di recupero ridotti e minori disagi post-procedurali

All’Ospedale

di Rovigo arriva la crioablazione, innovativa tecnica per i noduli mammari

La Radiologia Senologica e Screening dell’Ospedale di Rovigo ha introdotto un’innovativa tecnica per il trattamento dei noduli mammari: la crioablazione. Già utilizzata in altre specialità mediche, questa procedura è ora disponibile per le donne che necessitano di un approccio non invasivo ed efficace nella gestione dei noduli mammari benigni.

“La crioablazione è un trattamento minimamente invasivo che sfrutta il freddo estremo per distruggere i tessuti anomali, grazie all’introduzione di azoto liquido sotto guida ecografica – spiega la Dr.ssa Silvia Teggi, Responsabile della UOS Senologia, Radiologia di Rovigo. – Nel

caso specifico dei noduli mammari, si utilizza una sonda sottile inserita attraverso la pelle, direttamente nel nodulo. Una volta posizionata, la sonda genera una sfera di ghiaccio che avvolge il nodulo, abbassando la temperatura fino a -196°C in circa 15 minuti. Il freddo intenso provoca la distruzione cellulare, permettendo un graduale riassorbimento del nodulo da parte dell’organismo”.

I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: l’assenza di incisioni chirurgiche, tempi di recupero ridotti e minori disagi post-procedurali. “Con l’introduzione della crioablazione nel nostro centro, possiamo offrire alle pazienti una soluzione sicura, efficace e poco invasiva – prosegue la Dr.ssa Teggi. – Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita delle donne, garantendo trattamenti all’avanguardia che consentano un rapido ritorno alle normali attività quotidiane”.

L’adozione della crioablazione rappresenta un importante passo avanti per la senologia interventistica dell’Ospedale di Rovigo, ponendo il centro tra le strutture sanitarie più avanzate in questo ambito. Il Direttore

Generale dell’ULSS 5 Polesana, Pietro Girardi, ha elogiato l’impegno dell’equipe medica: “L’introduzione di questa metodica non solo garantisce benefici clinici evidenti, ma riduce anche l’impatto psicologico sulle pazienti. Rappresenta una nuova cura non solo per la patologia, ma anche per il benessere emotivo delle donne che ne usufruiscono”. La crioablazione, dunque, si configura come una soluzione efficace per il trattamento dei noduli mammari benigni, con un approccio moderno che coniuga innovazione tecnologica e attenzione alla salute femminile.

Anna Bergantin

CIASS, la Carta Servizi si rinnova: novità per un’assistenza sempre più completa

È stata recentemente aggiornata la Carta Servizi CIASS, con importanti novità pensate per migliorare l’assistenza socio-sanitaria offerta agli anziani non autosufficienti. Il nuovo documento, aggiornato a fine 2024 e curato dai coordinatori e dalle assistenti sociali del Consorzio Isola Ariano Servizi Sociali, descrive in modo chiaro e trasparente l’ampia gamma di servizi offerti nelle strutture di Villa Agopian (Corbola), Madonna del Vaiolo (Taglio di Po) e Ing. Arturo Pedrelli (Ariano nel Polesine), tutte impegnate a garantire un’assistenza di alta qualità agli ospiti.

Tra le principali innovazioni introdotte, spicca l’attivazione del servizio infermieristico H24 a Taglio di Po. Fino ad ora attivo solo a Corbola, il servizio è stato esteso a questa seconda struttura, ampliando così la possibilità di accoglienza per profili specifici di non autosuf-

ficienza. Questo consente una risposta più immediata e mirata ai bisogni emergenti nel territorio. Ad Ariano nel Polesine, invece, il servizio rimarrà attivo solo durante il giorno, con reperibilità notturna.

Un altro importante aggiornamento riguarda il tema delicato del “fine vita”. La Carta dei Servizi ora dedica uno spazio specifico alla gestione del percorso di accompagnamento dei residenti e dei loro familiari in questo delicato processo. Rispetto della legge n. 219 del 2017 e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE in materia di salute, l’equipe socio-sanitaria mette in campo competenze professionali e relazionali per garantire un supporto adeguato e rispettoso dei desideri dei singoli ospiti. Infine, una delle modifiche più significative è l’introduzione di una retta onnicomprensiva che, a partire dal 2025, comprenderà tutti i

servizi extra solitamente separati nella fatturazione. Questi includono podologo, lavanderia, parrucchiera e trasporto per visite programmate. Questa nuova formula consente alle famiglie di avere una visione chiara e completa delle spese mensili, semplificando la gestione economica e aumentando la trasparenza.

Il direttore Daniele Panella commenta: “La Carta dei Servizi è uno strumento fondamentale per l’ente, poiché stabilisce impegni precisi nei confronti degli utenti e illustra gli standard di qualità. La nostra attenzione a questo documento è una dimostrazione del rispetto che nutriamo nei confronti degli ospiti e delle loro famiglie. Ogni famiglia dovrebbe conoscerla per comprendere appieno il valore e la convenienza dell’assistenza offerta”. Anna Bergantin

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