In Veneto il piano anti aggressioni high-tech da 4 milioni
del Camposampierese Ovest
Vola il turismo in Veneto, superati i 73 milioni di presenze, Caner: “siamo la destinazione di riferimento”
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Il conto alla rovescia
Le elezioni regionali si avvicinano, ma non troppo. Se fino a poco fa sembrava ormai assodato che si sarebbe votato il prossimo autunno, a sparigliare le carte, con un colpo a sorpresa di fronte allo stesso Zaia, ci ha pensato il ministro dell’Interno che ha rotto il tabù delle elezioni nella primavera 2026. Al di là del vivace dibattito che ne è scaturito resta un dato di fatto, il conto alla rovescia, più o meno lungo, è iniziato.
Anche se i partiti e le coalizioni non appaino, almeno al momento, particolarmente lanciati nello sprint finale, nonostante manchino pochi mesi e di mezzo ci sia anche l’estate, periodo storicamente molto complicato per fare campagna elettorale.
Il centrodestra è alle prese con il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia.
Quando scriviamo queste righe non conosciamo ancora l’esito del pronunciamento della Consulta sulla possibilità per i Presidenti, in questo caso Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, di essere eletti per un ulteriore mandato, ma i pronostici, in questo senso, non consentono loro di sperarci troppo.
segue a pag. 16

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Sostenibilità, il Veneto fa scuola, Confindustria Veneto Est: “Le imprese green crescono più del doppio”

Sboccia la primavera, idee e consigli per il garden perfetto anche in terrazza
DISPERAZIONE ABITATIVA:
Il sindaco Moreno Giacomazzi esamina le difficoltà legate all’aumento degli affitti e alla carenza di alloggi popolari. Pur con risorse limitate, il Comune sta cercando soluzioni per supportare i cittadini a rischio sfratto


TRA POCHI MESI AL VIA GLI INTERVENTI
IDRAULICI A VILLA DEL CONTE
Migliorare la gestione delle acque e prevenire esondazioni: questo l’obiettivo dei lavori, con interventi nelle aree critiche e manutenzione straordinaria dei bacini
Il ministro dell’Interno ribadisce l’autonomia delle Regioni nella scelta della data, Zaia: “Cosi possiamo anche risparmiare”
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Diritto alla casa, questione sociale
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
elle ore in cui “la Piazza” era ormai pronta per andare in stampa, con l’approfondimento “Dentro la notizia” dedicato all’emergenza abitativa, a Roma si apriva la prima conferenza internazionale sulla casa “All we need is HOME”. Un titolo azzeccato, grazie ai Beatles ovviamente per l’ispirazione, che va subito al cuore del problema: la casa è un diritto, o almeno dovrebbe esserlo, perché senza casa viene meno anche la tenuta sociale, insieme alla dignità delle persone

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Nuova ciclabile tra Villanova di Camposampiero e Vigonza
Accordo tra i comuni di Villanova di Camposampiero e Vigonza. Presentata la domanda per partecipare al bando regionale per ottenere il cofinanziamento dell’opera. Si tratta di un accordo importante attraverso il quale le due amministrazioni s’impegnano a cofinanziare al 50% l’intervento per la realizzazione del percorso ciclabile lungo la Provinciale 11, nel tratto compreso tra i due comuni e che arriverà fino al confine con il comune di Campodarsego e che prevede anche la costruzione della nuova rotatoria all’incrocio tra le via Caltana, Quattrocà e la provinciale 34 nel territorio comunale di Fiumicello di Campodarsego. L’obiettivo è migliorare la sicurezza stradale in una zona ad alta incidentalità, promuovendo contestualmente la mobilità sostenibile. Il valore complessivo dell’opera è di 1,200.000 euro, una cifra significativa che riflette l’importanza dell’intervento. La Regione Veneto, qualora il progetto venisse finanziato, potrebbe erogare un contributo fino a 700.000 euro, rappresentando una parte fondamentale del budget. In attesa di questo finanziamento, sono già in corso interlocuzioni con la Provincia di Padova ed Etra, con l’intento di giungere a un accordo anche con queste realtà. L’obiettivo è garantire che tutte le parti coinvolte siano pronte ad intervenire tempestivamente nel caso in cui il finanziamento venga effettivamente erogato. Con l’avanzamento di queste interlocuzioni e il potenziale supporto della Regione Veneto, il progetto potrebbe davvero segnare una svolta per la sicurezza stradale e la promozione di forme di trasporto più sostenibili nella zona. “Desidero ringraziare il sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro per la preziosa collaborazione nella partecipazione al bando- afferma Sarah Gaiani, primo cittadino di Villanova di Camposampiero -. Si tratta di una direttrice fondamentale per il nostro territorio e ad alta incidentalità che da anni attende la realizzazione della pista ciclopedonale. Insieme, lavoreremo per un territorio più sicuro e vivibile per tutti. Ora aspettiamo i responsi”.
Endrius Salvalaggio
Al via alla domanda per partecipare al bando regionale
Diritto alla casa, questione sociale
Nicola Stievano >
La conferenza di Roma, alla quale hanno partecipato anche alcuni amministratori delle città venete, è stata l’occasione per fare il punto con rappresentanti di città ed istituzioni europee sulle politiche abitative in Italia e in Europa e su alcuni temi urgenti come l’edilizia residenziale pubblica, le agenzie sociali per l’abitare, la carenza di affitti e l’energia verde e il consumo di suolo. L’intento è scambiare buone pratiche, cercare soluzioni, proporre politiche sulla casa. Nella speranza che qualcosa si muova anche a livello nazionale perché “è ora di mettere il diritto alla casa, la protezione delle famiglie vulnerabili e la transizione energetica in cima all’agenda”. L’incontro internazionale ha cercato di fornire uno strumento utile agli amministratori pubblici, locali e nazionali, che quotidianamente devono confrontarsi con il fenomeno della precarietà abitativa, per interpretare la realtà e selezionare le esperienze positive già esistenti. In questi anni, hanno sottolineato gli esperti, cambiamenti radicali si sono manifestati nella società, nella famiglia e nella condizione economica della popolazione. La domanda di alloggi a prezzi accessibili supera di gran lunga l’offerta, creando una situazione di crisi che colpisce persone di tutte le età e famiglie di tutte le dimensioni, in particolare nei contesti cittadini dove più grave è il deficit di patrimonio pubblico. È uno scenario purtroppo in crescita, aggravato dall’ampliamento delle diseguaglianze economiche e sociali e dall’impoverimento della classe media. Tante persone si vedono negato un diritto, quello all’abitare, che è un diritto essenziale per il pieno riconoscimento della dignità di ogni persona e, in seconda battuta, dei suoi diritti di cittadinanza. L’obiettivo si è ampliato rispetto al passato: occorre rispondere anche all’esigenza di nuove residenze ad affitti calmierati, rivolte a quelle fasce intermedie che non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato per ragioni economiche e per assenza di un’offerta adeguata, e che però non rientrano nei requisiti per l’assegnazione di alloggi popolari. Questa categoria comprende una varietà di tipologie come giovani coppie a basso reddito, famiglie monogenitoriali, anziani, studenti, lavoratori fuori sede, immigrati. La conferenza ha approfondito le esperienze delle Agenzie sociali per l’Abitare, uno strumento pubblico già presente a Torino, Milano, Napoli, Firenze e Modena, per calmierare il mercato degli affitti residenziali. Lo scopo è reperire alloggi nel mercato privato tramite accordi con i proprietari, in modo da arrivare ad affitti a canone concordato. Una soluzione ancora poco praticata nelle nostre città.



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La targa. Titolo di “Comune Attivo” per il suo impegno nella creazione di spazi per favorire il movimento
La città promuove lo sport e il benessere della comunità
L’amministrazione si distingue per le numerose iniziative dedicate a tutte le fasce d’età, con un focus sulla mobilità sostenibile e la socializzazione
C
ampodarsego ha ufficialmente ricevuto la targa di “Comune Attivo”, un riconoscimento che premia l’impegno dell’amministrazione nella promozione dello sport e di uno stile di vita sano per tutte le fasce d’età. Il prestigioso titolo è stato conferito dall’Azienda Ulss 6 Euganea, nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 della Regione Veneto. La “Rete Regionale dei Comuni Attivi” è un’iniziativa che incoraggia le amministrazioni locali a incentivare l’attività fisica attraverso programmi dedicati e la valorizzazione degli spazi urbani per favorire il movimento. Campodarsego ha aderito a questo progetto implementando diverse iniziative per il benessere dei cittadini: dalla ginnastica dolce e acquagym per gli adulti, fino alla Festa dello Sport e ai progetti per i più giovani nelle scuole.
“Abbiamo sempre creduto nell’importanza dello sport come strumento di benessere, socializzazione e inclusione,” ha dichiarato il sindaco Valter Gallo. “Questo riconoscimento ci stimola a continuare su questa strada, offrendo opportunità di movimento per tutti i cittadini e migliorando la vivibilità del nostro territorio”.
Per ottenere il titolo di “Comune Attivo”, l’amministrazione ha dovuto soddisfare
specifici criteri stabiliti dalla Regione Veneto, tra cui l’attivazione di programmi di promozione dell’attività fisica per diverse fasce di età e la realizzazione di interventi urbanistici a supporto della mobilità sostenibile. L’Azienda Ulss 6 Euganea ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento della comunità per il successo di questi progetti. “I Comuni svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la salute pubblica. Campodarsego ha dimostrato un impegno concreto, che speriamo possa ispirare altre amministrazioni a seguire il suo esempio,” ha affermato un rappresentante dell’Ulss.
L’inserimento nella rete dei Comuni Attivi porta numerosi benefici, tra cui il supporto per la realizzazione di nuove infrastrutture sportive e l’accesso a risorse regionali per lo sviluppo di ulteriori iniziative. Il Comune di Campodarsego ha già annunciato che continuerà a investire nella promozione di uno stile di vita attivo, con nuovi progetti in arrivo per migliorare l’accessibilità agli spazi pubblici e incentivare la mobilità sostenibile. L’obiettivo è garantire ai cittadini un ambiente che favorisca il movimento quotidiano, contribuendo così alla salute e al benessere di tutta la comunità.
Elena Scapin

Incontri informativi gratuiti su salute, sicurezza e benessere
Il Comune di Campodarsego ha dato avvio alla serie di incontri informativi gratuiti nell’ambito del programma “Cittadino Informato 2025”. A marzo si sono già svolti due appuntamenti di grande rilevanza, che hanno visto la partecipazione attiva dei cittadini.
Il primo incontro, dedicato alle “Manovre salvavita pediatriche”, si è svolto con l’obiettivo di fornire a genitori, educatori, baby-sitter e a chiunque si prenda cura dei bambini le nozioni base di primo soccorso pediatrico. Grazie alla presenza di esperti del settore, i partecipanti hanno potuto apprendere le manovre fondamentali per gestire situazioni di emergenza, un’abilità vitale che può fare la differenza in momenti critici. Il secondo incontro ha trattato il tema della salute e sicurezza sul lavoro, un argomento che ha attratto nume-



Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta Campodarsego
rosi partecipanti. Durante l’incontro, esperti e professionisti del settore hanno fornito consigli pratici su come prevenire incidenti sul posto di lavoro e garantire la sicurezza nei vari ambienti lavorativi. Entrambi gli incontri si sono rivelati un’ opportunità importante per la cittadinanza di approfondire temi cruciali, con il supporto di professionisti qualificati. (e.s.)



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Emergenza casa. Il comune risponde alla crescente domanda di servizi e abitazioni
San Giorgio delle Pertiche, case da ricchi: ma chi può ancora permettersele?
S an Giorgio delle Pertiche si conferma un comune in espansione, distinguendosi tra le poche realtà della provincia di Padova con un saldo demografico attivo. Nel 2023, infatti, sono nati 88 bambini a fronte di 78 decessi, registrando un incremento di dieci unità. Un dato significativo che il sindaco Daniele Canella attribuisce alla forte presenza di giovani coppie nel territorio. “Credo che questo risultato sia dovuto alla forte presenza di giovani coppie nel nostro territorio. Molti ragazzi scelgono di restare qui perché trovano servizi adeguati, opportunità di lavoro e un’alta qualità della vita”, commenta il sindaco Daniele Canella. “Siamo in saldo positivo da diversi anni, e questo giustifica le scelte e gli investimenti dell’amministrazione verso la famiglia. Fin dal nostro insediamento ab-
biamo introdotto un bonus simbolico di 200 euro per ogni nuovo nato”.
Parallelamente, l’amministrazione sta investendo in infrastrutture scolastiche e servizi per le famiglie. È in fase di completamento il nuovo asilo comunale, mentre nelle prossime settimane verrà inaugurata una nuova mensa per la scuola elementare di Cavino. Inoltre, è in costruzione una nuova scuola elementare dal valore di 9 milioni di euro, finanziata in parte con fondi del Pnrr Questi interventi rispondono alla crescente domanda di servizi da parte delle famiglie che scelgono di risiedere nel territorio, contribuendo anche all’incremento della richiesta abitativa. Per questo, a San Giorgio delle Pertiche si stanno sviluppando nuove aree di espansione edilizia per soddisfare le
esigenze di una popolazione in crescita. Se in molte città il tema delle nuove povertà e delle difficoltà abitative è sempre più rilevante, nel comune padovano la situazione appare più contenuta. Alcuni casi isolati di sfratto sono stati affrontati tempestivamente dai servizi sociali, evitando che si trasformassero in un’emergenza.
“Il tema della casa ha un impatto significativo anche sul mondo del lavoro e sulle persone che desiderano trasferirsi nel nostro territorio per motivi professionali”, sottolinea il sindaco Canella, evidenziando come questi cambiamenti riflettano l’evoluzione della società. Il declino della famiglia patriarcale e l’aumento dei nuclei monocomponenti portano a nuove sfide sociali. “Dobbiamo interrogarci sulle conseguenze di questo cambiamento”, prosegue il sindaco.
Aumento dei prezzi delle case, le sfide per i nuovi acquirenti
Il mercato immobiliare di San Giorgio delle Pertiche sta vivendo un momento di forte espansione, con un aumento significativo dei prezzi delle case che ha raggiunto l’11,04% in un solo anno. Questo balzo potrebbe essere legato a una crescente domanda di abitazioni o a una riduzione dell’offerta disponibile. Il picco è stato registrato a settembre 2024, seguito da una leggera flessione, segnale di un possibile assestamento dopo un periodo di forte apprezzamento. Mentre le vendite volano, il mercato degli affitti mostra in-
vece una tendenza più contenuta, con un aumento di appena lo 0,91% nello stesso periodo. Tuttavia, i dati rivelano una certa volatilità: il valore massimo è stato raggiunto ad agosto 2024, con 8,88 /mq, mentre il minimo risale a maggio 2023, quando si attestava a 6,00 /mq. Queste oscillazioni potrebbero essere dovute a fattori stagionali, come un aumento della domanda durante i mesi estivi, o a cambiamenti strutturali nella richiesta di locazioni. La crescita dei prezzi delle case potrebbe rendere più difficile l’accesso

alla proprietà per i nuovi acquirenti, soprattutto per le giovani coppie o i primi acquirenti. Al contrario, il mercato degli affitti, pur in leggero aumento, rimane una soluzione più accessibile e stabile per chi cerca


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“L’indebolimento del nucleo familiare e il crescente isolamento delle persone creano situazioni di fragilità, dove diventa imprescindibile l’intervento della pubblica amministrazione, un ruolo che un tempo veniva svolto dalla famiglia allargata”. San Gior-
gio delle Pertiche si conferma dunque un comune dinamico, capace di crescere e rispondere in modo concreto alle esigenze della sua comunità, puntando su servizi, infrastrutture e sostegno alle famiglie.
Sara Busato
una casa senza affrontare gli alti costi dell’acquisto. Per comprendere appieno le dinamiche del mercato immobiliare di San Giorgio delle Pertiche, sarebbe necessario analizzare ulteriori fattori, come i tassi di interesse sui mutui, l’andamento del mercato del lavoro locale e l’attrattività della zona per nuovi residenti. Un miglioramento delle infrastrutture, dei servizi o delle opportunità lavorative potrebbe spiegare l’aumento della domanda, mentre la volatilità degli affitti potrebbe dipendere da fenomeni temporanei, come
l’arrivo di lavoratori stagionali o studenti. Il mercato immobiliare di San Giorgio delle Pertiche sembra essere in piena trasformazione, con opportunità per gli investitori ma anche sfide per chi cerca casa. Monitorare l’evoluzione di questi trend sarà cruciale per capire se la crescita dei prezzi è destinata a continuare o se il mercato troverà un nuovo equilibrio. Intanto, per chi sta valutando di acquistare o affittare, è il momento di agire con attenzione, tenendo d’occhio le opportunità e le oscillazioni del mercato. (s.b.)

Quando trovare casa diventa un miraggio
Nella provincia di Padova, trovare casa è diventato un vero e proprio rompicapo. La città, come molte altre in Italia, si trova a fronteggiare un’emergenza abitativa che mette a dura prova soprattutto studenti e giovani lavoratori. La disparità tra chi cerca un alloggio e le offerte disponibili è lampante, soprattutto nel mercato degli affitti, dove i prezzi sono spesso proibitivi. Non va meglio sul fronte delle case popolari, gestite dall’Ater che in provincia sono 7400 alloggi. Se da un lato queste abitazioni rappresentano una risorsa fondamentale, con i loro canoni d’affitto contenuti, dall’altro la domanda supera di gran lunga l’offerta. Le lunghe liste d’attesa e i tempi biblici per ottenere un alloggio sono solo la punta dell’iceberg. A ciò si aggiunge il problema della manutenzione: molti degli alloggi necessitano di interventi urgenti, ma le risorse economiche a disposizione dell’Ater sono limitate. Un circolo vizioso che sembra difficile da spezzare. Tra le possibili soluzioni, si ipo-

tizza un ampliamento del parco alloggi, che permetterebbe di accogliere anche persone con un Isee più alto, generando maggiori entrate per l’Ater. Queste risorse aggiuntive potrebbero essere reinvestite nella manutenzione, migliorando la qualità degli alloggi esistenti. Un altro nodo cruciale riguarda gli appartamenti sfitti: circa 800 abitazioni nella provincia di Padova sono attualmente inutilizzabili e richiederebbero un investimento di 50
milioni di euro per essere rimesse a norma. Una cifra considerevole, che evidenzia la necessità di un piano nazionale per l’edilizia popolare. L’emergenza abitativa è una sfida complessa, che richiede soluzioni a lungo termine e un impegno concreto da parte delle istituzioni. Senza un intervento deciso, il diritto alla casa rischia di diventare un miraggio per molti.
Sara Busato
Misure per contrastare l’aumento degli affitti. Il punto con il sindaco di Santa Giustina in Colle Moreno Giacomazzi
Sindaco, quali misure concrete per adottare e contrastare l’aumento degli affitti e la carenza degli alloggi popolari?
Le case popolari sono una risorsa preziosa, ma i tempi di attesa lunghi e la scarsità di risorse per la manutenzione minano la qualità e la disponibilità degli alloggi

“Il Comune ha margini di intervento limitati dal punto di vista economico, poiché la costruzione di nuove abitazioni è principalmente nelle mani di imprenditori e imprese edili. Tuttavia, abbiamo valutato l’ipotesi di agevolare chi desidera investire a Santa Giusti Nicola, e stiamo approfondendo questa possibilità. Per quanto riguarda il costo delle costruzioni, il Comune non ha un ruolo diretto, ma è evidente che il settore edilizio ha subito un’impennata dei prezzi, rendendo sempre più difficile l’accesso a nuove abitazioni. Questo fenomeno ha aggravato l’emergenza abitativa, con numerosi cittadini in difficoltà e a rischio sfratto. L’intervento del Comune in questi casi è possibile solo in presenza di minori, e cerchiamo sempre soluzioni compatibili

con le nostre competenze, pur non essendo un’agenzia immobiliare”
Quali fattori hanno contribuito all’aumento dei prezzi nel settore edilizio?
“Negli ultimi anni, gli affitti sono saliti vertiginosamente a causa dell’aumento dei tassi sui mutui, che ha reso più difficile l’accesso al credito. Ora che i tassi si stanno abbassando, mi auguro che ciò porti a una riduzione degli affitti, ripristinando un equilibrio nel mercato”.
Qual è stato l’impatto del Superbonus 110% sul mercato immobiliare e sulle materie prime?
“L’esplosione del mercato immobiliare nel 2008 è avvenuta anche perché le banche concedevano prestiti superiori al valore delle abitazioni, un fenomeno che ha avuto conseguenze sul lungo termine. Oggi, è necessario un maggiore sostegno dal mondo della finanza e un intervento sul prezzo delle materie prime per le costruzioni. L’introduzione del Superbonus 1 10% ha infatti alterato il mercato, facendo lievitare i costi: servirebbero misure correttive per riportare equilibrio nel settore edilizio”. (s.b.)


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Torna Aperyshow e celebra i primi dieci anni
S
arà ancora una volta Arsego ad ospitare “Aperyshow”, il grande evento che ormai da 15 anni anima la vita notturna dell’Alta Padovana in prossimità dei ponti del 25 aprile e 1 maggio. Dopo il successo dell’edizione 2024, anche quest’anno l’evento - che ha come fine quello di devolvere il ricavato in beneficienza - si svolgerà nella frazione di San Giorgio delle Pertiche. Una scelta non casuale, vista anche la logistica già ampiamente rodata per la Fiera di ottobre, l’altro grande evento che si tiene ogni anno.
Lo scorso anno il festival ha fatto registrare numeri record: 147 mila presenze, un migliaio di volontari e 180 mila euro donati ad associazioni del territorio. Come spiega l’organizzazione, “tutti gli artisti che scelgono di sostenere Aperyshow prestano la propria esibizione a titolo gratuito percependo unicamente il rimborso delle spese sostenute; contestualmente, anche gli organizzatori e il personale di servizio operano gratuitamente, nel pieno rispetto dei canoni del volontariato. Il supporto alla disabilità, la ricerca oncologica e l’inclusione sociale sono le principali aree d’intervento dell’organizzazione filantropica”.

fama nazionale (vocalist, cantanti, dj ecc.) oltre naturalmente a stand gastronomici e punti ristoro. Proprio in questi giorni, come ogni festival che si rispetti, stanno
venendo annunciati i nomi di coloro che si esibiranno sul palco. Tra gli altri Dj Matrix, Bello Figoo, Federico Scavo, Marvin Prezioso, Igor S.
“Siamo orgogliosi di ospitare questo evento che ormai ha una dimensione nazionale”, ha dichiarato lo scorso anno il sindaco Daniele Canella. “Un appuntamento che è opportunità di sano divertimento per molti giovani, ma che diventa anche vetrina per il nostro territorio e fonte di indotto per i nostri commercianti. Ma la cosa più importante rimane comunque l’anima sociale: ci sono ricadute benefiche per il mondo associazionistico locale, che partecipa attivamente e vede valorizzare le proprie iniziative”. Andrea Benato


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L’appuntamento è dunque dal 24 aprile al 1 maggio. Il tema di quest’anno è “ten times thanks”, e non poteva essere diversamente dal momento che l’evento celebra i suoi primi dieci anni. La prima volta fu nel 2010 ed ogni anno è cresciuto sempre di più, registrando però quattro anni di stop tra il 2019 e il 2022, oltre che nel 2012 e nel 2014. Dopo aver “pellegrinato” in diverse piazze dell’alta padovana, da ormai tre edizioni è approdato ad Arsego dove sembra destinato a restare (anche se la conferma arriva di anno in anno, d’intesa tra il comune e gli organizzatori). Lo scorso anno l’evento era strutturato come un vero e proprio festival, con un palco avveniristico, divisori per la folla e una ruota panoramica installata ad hoc dalla quale era possibile osservare dall’alto lo spettacolo.
Anche quest’anno saranno presenti numerosissimi artisti di
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Conclusa con successo la Stagione Teatrale Sangiorgese
Si è conclusa al Cinema Teatro Giardino la 26° edizione della Stagione Teatrale Sangiorgese con l’ultimo appuntamento dedicato alla storia di Carlo Celadon dal titolo “Il sequestro”. Soddisfatti gli organizzatori e l’amministrazione comunale che per voce dell’assessora alla cultura Stefania Pierazzo ha commentato: “Un’edizione che ha saputo coinvolgere ed emozionare il pubblico, regalando momenti di cultura, riflessione e spettacolo di altissimo livello. A coronare questo percorso, l’ultimo appuntamento in cartellone ha riscosso un

successo senza precedenti, tenendo il pubblico con il fiato sospeso, raccontando con intensità e sensibilità una vicenda umana drammatica e toccante. L’interpretazione magistrale di Giacomo Rossetto, unico attore in scena, la regia coinvolgente e l’atmosfera densa di emozioni hanno reso questa rappresentazione un evento davvero memorabile, degno di chiudere in grande stile la stagione” sottolinea Pierazzo. Prima dello spettacolo il sindaco Daniele Canella e la stessa assessora hanno voluto fare una sorpresa allo storico curatore della rassegna, Renato Lorenzin, conferendogli una targa in segno di apprezzamento e riconoscenza per il grande lavoro svolto sul territorio per la valorizzazione e la promozione di questa forma d’arte.
“Il calore e l’affetto dimostrato dal pubblico in ogni serata sono la conferma di quanto il teatro sia ancora un punto di riferimento fondamentale per la nostra comunità. Un ringraziamento speciale va agli artisti, ai tecnici, agli organizzatori e a tutti coloro che hanno reso possibile questa stagione di straordinario successo. Con l’auspicio di poter offrire nuove ed entusiasmanti esperienze teatrali, vi diamo appuntamento alla prossima edizione!” ha concluso Pierazzo. (a.b.)
San Giorgio delle Pertiche
Viabilità. Il comune ha presentato un progetto di miglioramento della sicurezza stradale
Una nuova rotonda da 1,2 milioni La Giunta approva il progetto
S i preannuncia una piccola rivoluzione per la viabilità di San Giorgio delle Pertiche, almeno stando alle intenzioni della giunta comunale che alcune settimane fa si è riunita per deliberare un intervento da 1 milione e 200mila euro. Il progetto riguarda una rotonda di intersezione tra le due strade provinciali SP10 e SP39, già deliberata (in linea tecnica) a luglio del 2023. Ora l’amministrazione intende aggiornare e ampliare il progetto includendo la messa in sicurezza di via Canonica da via Roma al Municipio; il marciapiede posto sul lato nord-est rispetto alla rotatoria; il marciapiede su via Roma dal monumento dei caduti fino alle scuole; la realizzazione degli spazi di fermata per bus adibiti al trasporto scolastico. L’occasione per finanziare questi interventi - attesi da tempo - è il nuovo bando pubblicato dalla Regione Veneto a febbra-

io per “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale”. Le motivazioni con cui il comune presenterà la richiesta sono indicate nella delibera di giunta: “Il bando rappresenta un’opportunità per il comune di San Giorgio delle Pertiche di cofinanziare i lavori necessa-
ri alla messa in sicurezza della viabilità che attraversa tutto il centro abitato del capoluogo comunale, e che permetterà una regolamentazione del traffico sia nell’importante intersezione tra le due Strade Provinciali S.P. 10 e S.P. 39, che nel successivo tratto viario fronteggiante gli edifici scolastici e della prima infanzia e nella viabilità che porta al municipio e principali servizi comunali, migliorando sensibilmente la visibilità e sicurezza degli attraversamenti pedonali presenti, collocati in posizione strategica, creando apposite isole di sosta per il trasporto pubblico, riducendo al minimo le situazioni di conflitto”. Il progetto dunque esiste già, perché realizzato dallo Studio Martini Ingegneria s.r.l. a marzo in seguito ad affidamento da parte del comune. I costi sono quindi già stati definiti e ammontano ad oltre un milione di euro. La partecipazione al bando
dovrebbe consentire - in caso di aggiudicazione, di ottenere 500 mila euro, mentre la parte restante di 700 mila euro sarebbe coperta da finanziamenti propri comunali, da reperire tramite mutuo o altre entrate straordinarie destinate ad investimento. Il bando regionale che - auspica l’amministrazione - dovrebbe finanziare le opere seguirà dei criteri per decidere se assegnare le risorse. Tra questi “la sinistrosità stradale e il relativo danno sociale determinata in relazione ai dati di incidenti trasmessi e documentati nel tratto stradale interessato dall’intervento; il livello di progettazione con priorità assegnata a favore degli interventi con livello di progettazione più avanzato; la rete viaria interessata, con priorità attribuita agli interventi che insistono su viabilità regionale, non escludendo quelli sulle comunali nonché provinciali qua-
lora, per quest’ultima viabilità, gli stessi ricadano all’interno del centro abitato. Tra gli altri criteri una premialità sarà attribuita agli enti che garantiranno una maggiore compartecipazione della spesa.
“Un tema prioritario per la Regione Veneto - ha commentato la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti - che da anni prosegue nell’attività di messa in sicurezza del patrimonio esistente, in particolare, attraverso l’ammodernamento strutturale e il miglioramento della rete infrastrutturale. Dal 2016 al 2024 la Regione ha finanziato, tramite bandi, ben 636 interventi dei Comuni, tra realizzazione di nuove rotatorie, messa in sicurezza di incroci, nuovi tratti di piste ciclabili e percorsi pedonali, etc., per un cofinanziamento complessivo di oltre 105 milioni di euro”.





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Cultura. Un viaggio tra autori e storie avvincenti per riscoprire la passione per la lettura
Con “Libri nell’aria”, al via la nuova rassegna primaverile fino al 30 aprile
I
l Comune di Santa Giustina in Colle, attraverso l’assessorato alla Cultura e la Biblioteca comunale, presentano la prima edizione di “Libri nell’aria”. Un’appassionante rassegna primaverile per promuovere la lettura di libri di qualità scritti da autori locali. Gli incontri si terranno ogni mercoledì di aprile alle 20:45, presso la biblioteca con ingresso libero e, con prenotazione consigliata. La rassegna ospiterà cinque autori che presenteranno le loro opere, affrontando tematiche che spaziano dalla poesia alla narrativa, dalla memoria all’immaginazione, fino a toccare storie di vita intense e profonde. La terza serata prenderà il via mercoledì 16 aprile, presenterà Laura Giulian “Fichi di fine estate” Tau editrice. La storia di Anna, della malattia e del cambiamento che stravolge la sua vita. Una narrazione che cammina in equilibrio sul verosimile. Mercoledì 23 aprile, sarà la volta di Francesca Brotto “Tre in croce”, Brotto Francesca editore. Una donna, un cane e le croci che ognuno si porta dietro con la realtà che supera la fantasia. Mentre, mercoledì 30 aprile, Federica Tessaro e Claudia Fior “Insieme per sempre”, Fondazione altre parole Ets. Si tratta di una albo rivolto sia ai bambini che agli adulti, che con parole ed immagini, affronta il tema del distacco e della perdita. “Un’occasione da non perdere per immergersi nella cultura con una rassegna che rap-

presenta un’opportunità importante per dialogare con gli autori, scoprire nuovi libri e condividere emozioni attraverso la lettura”. Dichiara il sindaco Giacomazzi Moreno e l’assessore alla cultura Ornella De Santi.
Endrius Salvalaggio
Un progetto di riqualificazione degli impianti sportivi
L’amministrazione Giacomazzi mette nero su bianco su ciò che riguarda la partecipazione al bando “Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027. Bando a favore dei Comuni e Unione di Comuni e della relativa modulistica per l’individuazione degli interventi finanziabili nell’ambito della linea di azione “Adeguamento normativo, miglioramento e ristrutturazione di impianti sportivi di Enti Locali”. Il Bando è riservato ai Comuni, proprietari di impianti sportivi, strutture all’aperto o al chiuso, preposte allo svolgimento di manifestazioni sportive. Dato atto che, per partecipare al bando in questione, occorre approvare il progetto di fattibilità tecnico economica relativo all’intervento, il quadro quadro economico complessivo di questo progetto, appena approvato con questa delibera, ammonta ad un quadro complessivo di oltre 300mila euro, di cui 247.202,62 euro per lavori e 54.833,36 euro per somme a disposizione dell’amministrazione. Un’opera, quindi, che toccherà diversi ambiti di intervento, come descritto nel progetto di fattibilità tecnico economica relativo ai lavori, che in sintesi porteranno adeguamento, miglioramento, ristrutturazione, rifacimento/ efficientamento igienico, impiantistico e opere strutturali degli impianti sportivi di via Trieste. Il mese e l’anno dell’inizio delle opere non è, per ora dato a sapersi, cosa certa è che ora il progetto di fattibilità è stato approvato, come tutto l’impianto economico. (e.s.)



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Sicurezza idraulica: via agli interventi, ecco dove
Dopo le criticità degli ultimi mesi l’amministrazione - in convenzione con il Consorzio - ha dato il via ad una serie di interventi volti a mettere in sicurezza il territorio. Previsto a breve anche un regolamento per la manutenzione dei fossi privati
Sono iniziati i primi giorni di marzo i lavori di messa in sicurezza idraulica a Villa del Conte. Lo annuncia una nota dell’amministrazione, spiegando l’importanza degli interventi “per fronteggiare le abbondanti piogge che sempre più frequentemente interessano la nostra zona”.
“Grazie a un iniziale impegno di 65mila euro di risorse comunali, i lavori verranno realizzati in convenzione con il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Gli interventi prioritari riguarderanno le aree che presentano la maggiore sofferenza nella maglia idraulica, come già individuato nel Piano delle Acque. In particolare, si interverrà in un tratto che collega il Ghebbo Mussato alla SP 22 Via Restello, passando per Via Pelosa, la stazione ferroviaria e via Strada Militare. Questi interventi permetteranno un miglior deflusso delle acque provenienti dal centro di Abbazia Pisani, riducendo il rischio di allagamenti” continua la nota.
vori pubblici Matteo Stocco che commenta: “Questi lavori sono un passo fondamentale per garantire la sicurezza idraulica del nostro territorio, in particolare in previsione delle calamità naturali che, purtroppo, sono sempre più frequenti, come dimostrato dai gravi eventi che hanno colpito Villa del Conte nel 2024. Insieme

al Consorzio di Bonifica, stiamo anche lavorando alla stesura di un regolamento per la manutenzione della rete idraulica minore in proprietà privata. Prevediamo di
presentarlo alla cittadinanza con delle serate pubbliche nei prossimi mesi, perché la gestione dei fossi privati deve essere una responsabilità condivisa”.
“Con questi interventi, l’amministrazione dimostra ancora una volta il suo impegno a favore della sicurezza e del benessere dei propri cittadini, affrontando in modo concreto e tempestivo le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla gestione dei diversi corsi d’acqua che caratterizzano il nostro territorio” ha aggiunto la sindaca Antonella Argenti.
Andrea Benato

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“Successivamente, si procederà con lavori in via Vittorio Veneto per favorire il deflusso delle acque sullo Scolo Orcone, e in Via Sant’Anna per circa 500 metri, per migliorare la gestione delle acque superficiali in queste zone critiche. Nel periodo autunnale, sono già programmati interventi che richiedono analisi più approfondite, come la sistemazione di un tratto di fosso in via Risaie per una lunghezza di circa 1.400 metri e la pulizia dei fossati a nord e sud di via Pelosa. Inoltre, si interverrà ancora in via Vittorio Veneto e via Maso, per sgravare la portata delle acque sulla Canaletta Berton lungo la SP 46, una zona frequentemente soggetta a sofferenza idraulica. Non mancherà un intervento di manutenzione straordinaria sul bacino di laminazione presente nella zona industriale di via Maestri del Lavoro, per garantire la sua piena efficienza” conclude la nota.
Soddisfatto l’assessore ai la-
Inaugurato il nuovo veicolo per il trasporto solidale
L’evento organizzato da Auser e dal comune, tuttavia, non ha celebrato l’arrivo della primavera, bensì quello di un nuovo mezzo di trasporto per soggetti fragili, in particolare anziani e persone con difficoltà motorie. A raccontare l’importanza dell’iniziativa è stata la sindaca Antonella Argenti, che ha espresso soddisfazione per il progetto. “Oggi abbiamo inaugurato un nuovo mezzo Auser, un servizio fondamentale per garantire trasporti sicuri e accessibili a chi ne ha più bisogno, in particolare agli anziani e alle











persone con difficoltà motorie”, ha affermato il sindaco, spiegando come l’iniziativa rappresenti un passo importante per la comunità. Il veicolo acquistato - precisa una nota del comune - si aggiunge al parco macchine già in dotazione, arricchendo così le risorse destinate al trasporto di persone in difficoltà, sia con disabilità motoria permanente che temporanea. Il nuovo mezzo sarà utilizzato principalmente per accompagnare coloro che necessitano di supporto per recarsi presso strutture sanitarie e di cura, offrendo un servizio che risponde alle esigenze di una particolare fascia di popolazione. Un ringraziamento speciale è stato rivolto dal sindaco a due figure fondamentali che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: il consigliere comunale Cristina Garbuio, delegata alle associazioni, e Andrea Battaglia, consigliere delegato al volontariato. “Il loro impegno nel seguire il progetto e nel creare sinergie con le realtà associative locali è stato prezioso”, ha dichiarato Argenti. Altro importante ringraziamento è stato dedicato ai volontari “che, con passione e dedizione, fanno la differenza nella vita di tante persone. Il vostro impegno è una risorsa inestimabile per la nostra comunità!” ha concluso Argenti. (a.b.)
Sicurezza. Grazie alla collaborazione con le Forze dell’Ordine, sono state installate nuove telecamere
Prosegue la lotta ai furti in città potenziata la videosorveglianza
D opo il periodo natalizio segnato da continui furti in abitazione, scippi, truffe e tentate truffe soprattutto ai danni dei cittadini più fragili, il comune di Villa del Conte prosegue nel mettere in campo azioni volte ad aumentare la sicurezza. Il mese di febbraio ha visto due importanti iniziative attuate dall’amministrazione comunale, come ha spiegato la sindaca Antonella Argenti.
“In questi ultimi mesi, con il comando di Polizia Locale della Federazione del Camposampierese, sono state installate nuove telecamere di videosorveglianza e sostituite quelle già esistenti, con strumenti maggiormente prestanti che utilizzano nuove tecnologie. Ad oggi tutto il sistema è pienamente operativo e controllato H24 dalla centrale operativa. Un piano di incremento e riordino che ho concordato assieme all’assessore alla sicurezza Davide Pastorello con le Forze dell’Ordine, come misura di contrasto ai gravi illeciti, agli atti vandalici e ai reati minori, accaduti in alcune zone sensibili del territorio. I siti interessati sono appositamente e regolarmente indicati dalla segnaletica specifica” ha illustrato Argenti.
tuazioni dubbie o pericolose. La sicurezza delle persone e dei loro beni e la tutela delle aree pubbliche sono un diritto di tutti. È nostro dovere difenderli con ogni strumento” ha concluso Argenti. In linea con le azioni di tutela della sicurezza, presso la sala consiliare si è tenuto un incontro dedicato alla prevenzione dei furti e alla promozione della cultura della sicurezza. Relatore della serata è stato Fernando De Masi, esperto in sicurezza domestica, moderato dall’assessore alla sicurezza Davide Pastorello. “Un’occasione per riflettere

su come piccoli gesti quotidiani possano fare la differenza per la sicurezza di tutti. La sicurezza è un bene comune. Partecipare
significa proteggere la nostra comunità“ hanno commentato gli organizzatori.
Andrea Benato

La Protezione Civile incontra gli studenti
In occasione delle Giornate della Sicurezza e dello Sport, gli studenti della scuola primaria De Amicis di Villa del Conte hanno avuto l’opportunità di partecipare a un incontro educativo con i volontari della Protezione Civile. Un’esperienza che ha offerto loro momenti di apprendimento e la possibilità di conoscere più da vicino il lavoro e l’importanza di queste figure. A raccontare l’evento è stata la sindaca di Antonella Argenti: “Divisi in gruppi, i volontari sono entrati nelle classi per presentarsi e spiegare agli studenti il loro ruolo, i dettagli della loro divisa e le corrette

“Accanto al sistema di videosorveglianza, si aggiunge la presenza di diverse telecamere di lettura targhe, distribuite in modo da controllare, in caso di necessità ogni mezzo in entrata ed in uscita di tutto dal paese, oltre a rilevare le irregolarità amministrative dei mezzi in transito. Sono inoltre operative le c.d. foto-trappole distribuite nel territorio, con cambio periodico della posizione, per il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, con il risultato di un’importante diminuzione di tale infrazione” continua la prima cittadina. “Abbiamo scelto di investire ancora sulla sicurezza, perché è e sarà sempre una grande priorità per questa amministrazione, ma chiediamo la collaborazione di tutti, sia con la partecipazione attiva ai gruppi del controllo di vicinato e attraverso la collaborazione con le Forze dell’Ordine, in caso di si-

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modalità di comportamento in caso di alluvione, sia a scuola che a casa. Il tutto è stato supportato dalla visione di un video con protagonista Civilino, un personaggio di fantasia che promuove la cultura della Protezione Civile tra bambini e ragazzi”.
Non sono mancati, durante la sessione, anche numerosi interventi da parte degli studenti, che, spinti dal desiderio di conoscere meglio il lavoro dei volontari, hanno fatto molte domande. L’incontro ha offerto loro anche un’opportunità pratica: subito dopo la ricreazione, infatti, gli alunni hanno messo in pratica quanto appreso partecipando a una simulazione di evacuazione, un’esperienza che ha permesso loro di vivere in prima persona l’importanza di essere preparati a situazioni di emergenza. La sindaca Antonella Argenti ha espresso il suo sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della giornata tra cui i consiglieri delegati Andrea Battaglia e Chiara Bertin. Infine, la sindaca ha rivolto un ringraziamento al coordinatore di Federazione e ai volontari dei gruppi di Protezione Civile di Villa del Conte e di Loreggia, sottolineando l’importanza di questi momenti di formazione per la crescita e la consapevolezza dei giovani cittadini. (a.b.)
Donne. L’8 marzo originale quello andato in scena a Santa Giustina in Colle
Ironia, arma straordinaria contro la violenza
L’attrice Lucilla Giagnoni ha dato voce ai racconti di tre scrittrici sudamericane, intrecciando storie commoventi e ironiche che hanno mostrato il valore dello stare insieme, uomini e donne
L e storie e le parole di tre grandi scrittrici d’oltre oceano, una brasiliana, una cilena, una messicana al centro del reading-spettacolo di e con Lucilla Giagnoni dal titolo “Donne. È l’evento andato in scena l’8 marzo presso il teatro parrocchiale di Santa Giustina in Colle per celebrare la giornata internazionale della donna. L’evento è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale (in particolare dall’assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità) e promosso dalla biblioteca, ma ha visto anche la presenza del parroco don Claudio Bortignon. Ottimo il successo riscosso grazie a una strepitosa
Lucilla Giagnoni, che ha “portato” sul palco tre autrici che vengono dal “Nuovo Mondo” e ne hanno raccontato uno di antichissimo.
“Lucilla Giagnoni ha dato voce ai racconti di Isabel Allende, Ángeles Mastretta e Clarice Lispector - spiegano il sindaco Moreno Giacomazzi e l’assessore a Pari Opportunità e Cultura, Ornella De Santi -, intrecciando storie profonde, commoventi e ironiche che ci hanno mostrato la bellezza e il valore dello stare insieme, uomini e donne. È stata una grande emozione dare respiro a storie e voci a cui una grande artista come Lucilla Giagnoni ha impresso una potenza

straordinaria tessendo insieme profondità e leggerezza, riflessione e ironia”.
L’attrice, oggi una delle maggiori interpreti del teatro di narrazione, ha frequentato la Bottega di Gassman a Firenze, dove è stata allieva di Vittorio Gassman e della grande attrice francese Jeanne Moreau. L’artista ha interpretato i racconti tratti dalle raccolte “Eva luna racconta” e “Donne dagli occhi grandi” che,
Memoriae 2025. Studenti al centro della rassegna
Diciassette incontri con cittadini e studenti per ricordare i giorni della Memoria e del Ricordo all’interno del ciclo “Memoriae 2025”, una rassegna che, come ricordano gli organizzatori, “si propone di commemorare due momenti fondamentali della nostra storia recente: il Giorno della Memoria (27 gennaio), dedicato alle vittime della Shoah, e il Giorno del Ricordo (10 febbraio), in memoria delle drammatiche vicende degli esuli istriani, giuliani e dalmati”. La rassegna 2025 si è aperta a Borgoricco con lo spettacolo teatrale La valigia della memoria
, presso il Teatro “Aldo Rossi”. L’ultimo appuntamento, dedicato agli studenti, è andato in scena a Villanova con un incontro dedicato al ricordo di Anna Frank alla presenza dell’autore Luca Azzolini. E sono stati proprio gli studenti al centro del programma come spiegano gli organizzatori. L’obiettivo è stato quello di “aiutare i giovani a comprendere la portata delle tragedie del Novecento e a riflettere sull’importanza di valori come la tolleranza, il rispetto e la dignità umana”. Gli assessori alla cultura dei comuni coinvolti hanno aggiunto: “Ricordare non
con intelligenza, leggerezza, sensualità, magia, generosità e furbizia, hanno suggerito possibilità insperate nella ricombinazione dei rapporti fra donne e uomini.
“L’ironia è un’arma straordinaria contro la violenza e spesso, nei conflitti, offre vie di uscita creative e fantasiose: la letteratura in questo è davvero maestra di vita - ha detto Lucilla Giagnoni -. Quelli di oggi



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sono tempi in cui più che mai abbiamo bisogno di profondità e leggerezza insieme. Di avere sempre pronto un sorriso sulla vita, comunque vada, e una parola di buon senso nei conflitti. Che soddisfazione, dunque, nel leggere questi profondi, commoventi e ironici racconti di tre grandissime scrittrici sudamericane: riescono sempre a farci trovare la via di uscita dal buio della negatività e farci vedere quanto infinitamente belli siano uomini e donne, e quanto sia prezioso il loro stare insieme”. Toscana di origine e novarese di adozione, Giagnoni dal 2016 è direttrice artistica del Teatro Faraggiana di Novara che ha riaperto i battenti dopo vent’anni anni di chiusura ed è stato trasformato in centro culturale di teatro, musica, danza, cinema, scuole, nonché in un punto di riferimento cittadino.
Andrea Benato
è solo un esercizio storico, ma un dovere morale verso le generazioni future. Solo coltivando la memoria possiamo evitare che gli errori del passato si ripetano e contribuire a costruire una società più giusta e consapevole”. La rassegna è stata realizzata con il contributo degli uffici cultura, delle biblioteche comunali e delle associazioni del territorio. Il Tavolo della Cultura del Camposampierese agisce sotto l’egida della Federazione dei Comuni è composto dagli assessori e consiglieri alla cultura dei 10 comuni. (a.b.)




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Il conto alla rovescia
Se Zaia non sarà della partita, come appare molto probabile, gli scenari nella nostra regione muteranno in modo estremamente significativo perché il buon Luca in questi quindici anni, oltre ad essere alla guida di una delle più importanti regioni italiane, si è, nella sostanza e ancora di più nel percepito, immedesimato con il suo territorio e viceversa.
In buona sostanza il volto, il modo di pensare e quello di sentirsi parte del Veneto in questi anni è stato Luca Zaia come ha dimostrato la percentuale record con la quale
è stato rieletto nel 2020: un 77% che indica come al di là dell’orientamento politico e persino del giudizio amministrativi i Veneti, in modo trasversale, si sono riconosciuti nel Presidente.
Questo cambio epocale ovviamente si incrocia con l’incremento esponenziale del consenso politico di Fratelli d’Italia che, non a caso, chiede per uno dei suoi la presidenza del Veneto. E qui volano gli stracci: per la Lega il Veneto rappresenta la linea del Piave che non può essere valicata e ancora meno sfondata a forza. Le armi sono affilate e le prossime settimane ci diranno chi la spunterà. Sul versante opposto il centrosinistra dallo scorso luglio
ha definito il perimetro della propria coalizione, anche questo caso una bella novità visto che nelle tornate precedenti il campo non era poi così largo – questa volta va, per semplificare, da Italia Viva al Movimento 5Stelle – e soprattutto non era stato definito con così tanto anticipo. Basterà per essere maggiormente competitivi rispetto allo striminzito 15,7% incassato cinque anni fa da Arturo Lorenzoni? Difficile dirlo. Molto dipenderà dal candidato Presidente che saranno in grado di mettere in campo e che, ancora, non si vede all’orizzonte proprio come accade nel centrodestra anche se per ragioni diametralmente opposte.
Il caso. Zaia coglie subito la palla al balzo e sottolinea anche il risparmio economico
Elezioni a primavera 2026, arriva l’assist di Piantedosi: “Le Regioni hanno autonomia”
Elezioni regionali, si riaffaccia l’ipotesi di elezioni nella primavera 2026, anziché alla scadenza autunnale di quest’anno come ormai sembrava ormai assodato. A sparigliare le carte è stato nientemeno che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Venezia, con Zaia a fianco. “Le Regioni hanno
tiva regionale preveda una “finestra” per le elezioni in primavera. “Adesso è necessario verificare se questa norma regionale sia in linea con la legislazione nazionale”, ha aggiunto Piantedosi, specificando che, nel caso di divergenze, sarà la normativa nazionale a prevalere. In ogni caso, la possibilità di tenere

piena autonomia sulla data delle elezioni”, ha dichiarato il ministro confermando che la normativa regionale può stabilire il periodo del voto, anche se è necessario un allineamento con la legislazione nazionale. Ma na anche sottolineato che tutte le Regioni godono di piena autonomia nella determinazione della data delle proprie elezioni. E infatti lo stesso Zaia aveva recentemente messo in evidenza come la norma-
elezioni primaverili rimane un’opzione valida, purché vi sia un allineamento tra le disposizioni regionali e quelle nazionali.
Dal canto suo Zaia ha ribadito che sarebbe preferibile svolgere le prossime elezioni regionali nella primavera del 2026 anziché in autunno. Secondo il governatore veneto la scelta della primavera comporterebbe un notevole risparmio economico, considerato le elezioni
per gli altri enti locali, come il Comune di Venezia, sono già in calendario per maggio 2026.
“La primavera sarebbe la soluzione migliore, visto che consentirebbe di risparmiare molti milioni di euro”, ha sottolineato il presidente del Veneto, evidenziando la differenza tra la legge regionale del Veneto, che prevede una sola convo-
cazione elettorale primaverile, e la prassi consolidata che indica l’autunno come termine naturale per il voto, coincidente con la scadenza quinquennale.
Zaia ha aggiunto che l’amministrazione sta attualmente compiendo le verifiche giuridiche necessarie per chiarire quale sia la normativa prevalente e determinare la data
definitiva delle elezioni. “Fino a tre mesi prima, possiamo ancora decidere. Se la convocazione sarà autunnale, il termine ultimo per il voto è tra il 25 e il 23 novembre”, ha concluso il presidente. Considerazioni che ora potrebbero fare breccia e rafforzare il “partito” che vuole andare al voto non prima del 2026.
Il caso. Il Pd insorge, Camani: “Basta giocare con la democrazia”
Sulla data del voto è già battaglia politica, Martella attacca: “Il Veneto non è vostro”
“Le elezioni regionali si tengono ogni cinque anni. Punto. Non lo dice il PD, lo dice la legge”, afferma il senatore Andrea Martella. Il segretario regionale del Partito Democratico critica duramente Piantedosi e Zaia, accusandoli di voler piegare le regole per posticipare il voto. “È clamoroso che si voglia riaprire una discussione che dovrebbe essere chiusa da tempo. E subito Zaia coglie la palla al balzo per rilanciare l’idea di uno slittamento delle elezioni al prossimo anno, con il solito ‘approfondimento giuridico’ utile solo a guadagnare altri mesi di potere”.
Il riferimento è alla proposta, già avanzata in passato, di posticipare il voto oltre la scadenza naturale della legislatura, sulla base di un’interpretazione normativa controversa. Una strategia che per il Partito Democratico avrebbe il solo scopo di
prolungare artificialmente il mandato della giunta uscente.
Martella respinge con forza anche il richiamo alla consuetudine del voto in primavera. “Nel 2020 si votò in autunno solo per l’emergenza Covid, un fatto eccezionale. Oggi non c’è alcuna emergenza, né sanitaria né giuridica, che giustifichi uno slittamento. Solo l’ostinazione di una classe dirigente che, dopo trent’anni di governo ininterrotto, non vuole lasciare il potere. Ma prorogare artificialmente una legislatura di sette-otto mesi, senza alcuna base normativa, è uno schiaffo alla democrazia”.
Il senatore dem sottolinea come la vera priorità dovrebbe essere un cambio di guida per affrontare i problemi concreti della Regione. “Zaia pensa solo a restare in carica qualche mese in più, mentre il Veneto affronta emergenze gravi: la crisi della
sanità pubblica, il caro vita, la fuga dei giovani, i dazi che minacciano le imprese, l’emergenza abitativa. Serve un nuovo governo regionale, con una visione nuova, energie nuove e una classe dirigente all’altezza delle sfide del presente. Il Veneto non è una proprietà privata”.
Per Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, “sarebbe illegittimo se Zaia, sulla base di una presunta autonomia decisionale, e senza alcuna buona ragione, non dovesse sciogliere il Consiglio regionale nei tempi previsti dalla legge. Basta giocare con la democrazia”.
“Qui si gioca con i diritti dei cittadini”, aggiunge il consigliere regionale Arturo Lorenzoni: “Il centrodestra spinge per un rinvio delle consultazioni per provare a sistemare i conflitti interni, sempre più evidenti”.
Il Veneto supera i 73 milioni di presenze

“I l 2024 segna un altro anno di crescita, consolidando il primato della nostra regione nel panorama turistico italiano con un incremento del 3,3 per cento negli arrivi e del 2,2 per cento nelle presenze, che superano i 73 milioni. Di fatto, siamo la destinazione di riferimento per i viaggiatori internazionali, con un aumento significativo della quota straniera. Ma siamo anche una regione che cresce e innova per offrire un’esperienza capace di soddisfare sia il mercato consolidato sia la domanda di viaggiatori più sensibili al mondo legato alla sostenibilità”.
Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha presentato i numeri della statistica regionale, legati al comparto turistico dello scorso anno, che certificano la piena ripresa e il superamento dell’attrattività pre-pandemica, con numeri superiori a quelli del 2019 in tutte le principali tipologie di destinazione.
Le diverse aree turistiche del Veneto registrano un aumento di arrivi, con numeri in
Venturini: “Un tavolo regionale per la sicurezza degli operatori sanitari”
“È una buona notizia l’organizzazione del Tavolo regionale permanente per la prevenzione e la protezione dagli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, un passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza ai professionisti della sanità.” – così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, annuncia la decisione della Regione Veneto di istituire questo organismo, che sarà composto da rappresentanti delle aziende sanitarie, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali, con il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e proporre soluzioni concrete. Tra le sue funzioni principali vi è anche la redazione del Piano regionale per la prevenzione degli atti di violenza.
Il Piano definirà interventi concreti per ridurre i rischi nelle strutture sanitarie, mi-
gliorare la gestione degli episodi di violenza, rafforzare la formazione del personale e promuovere una cultura di prevenzione e accoglienza nei contesti ospedalieri.
Venturini ha inoltre evidenziato l’importanza di intervenire sulle criticità nei Pronto Soccorso, proponendo l’introduzione di procedure specifiche per la gestione di pazienti in stato di alterazione, spesso coinvolti in episodi di violenza. “Serve un sistema strutturato di valutazione delle condizioni psichiche dei pazienti, al pari della classificazione delle emergenze cliniche, per proteggere sia gli operatori che i cittadini” – sottolinea Venturini.
Con questa iniziativa, la Regione Veneto conferma il proprio impegno nella tutela degli operatori sanitari, mettendo in atto misure concrete per affrontare un problema sempre più urgente.
crescita per mare, città d’arte, lago e montagna. L’interesse internazionale è in continua espansione, con un incremento del 5,9 per cento negli arrivi di turisti stranieri e del 4 per cento nelle loro presenze. Al contrario, il turismo italiano segna un lieve calo (-1,5 per cento negli arrivi, -1,8 per cento nelle presenze).
Le località termali registrano un lieve rallentamento, con una diminuzione degli arrivi complessivi dello 0,1 per cento, dovuta a una flessione della domanda italiana (-1,1 per cento), non completamente compensata dall’aumento della clientela straniera (+2,9 per cento).
Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale bacino turistico per il Veneto, con un incremento del 2,3 per cento negli arrivi e del 2 per cento nelle presenze, raggiungendo numeri mai così elevati. In ripresa anche il turismo cinese, che sebbene sia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici, continua a registrare segnali positivi
“L’impegno della Regione continua a esse-
re orientato alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità, grazie anche al grande lavoro degli operatori del settore – prosegue Caner -. Le strutture alberghiere si confermano stabili, mentre il settore extralberghiero registra un incremento del 3,8 per cento delle presenze grazie anche all’importante lavoro di coordinamento che ci ha permesso di tracciare e regolarizzare le strutture già presenti”.
“Quello che emerge è un Veneto che non è solo mare e città d’arte, ma una regione capace di offrire esperienze autentiche in ogni stagione. La crescita delle Colline del Prosecco e dei Colli Euganei dimostra che i turisti cercano sempre più un contatto diretto con la natura, la cultura e le eccellenze enogastronomiche locali – conclude l’assessore -. Questi risultati sono il frutto di una strategia regionale che mette al centro la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo sostenibile e di qualità, capace di generare valore per cittadini e imprese”. (r.r.)
Eventi sportivi, contributi per associazioni e società
Ammontano a 300 mila euro i contributi per l’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi previsti dal piano annuale per lo sport 2025 messo a punto dalla regione per sostenere la pratica sportiva in Veneto. Il bando è aperto alle associazioni e società sportive venete regolarmente iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche del Dipartimento nazionale per lo sport. Ogni società o associazione sportiva può presentare una sola domanda per un unico evento da realizzare nel 2025, il contributo coprirà fino al 70 per cento delle spese ritenute ammissibili.
“Siamo in linea con la precedente programmazione regionale in ambito sportivo, - spiega l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari - un lavoro che sta dando i suoi frutti in termini di sostegno

al movimento sportivo e di attrattività per i grandi eventi dello sport, primo tra tutti l’appuntamento con i Giochi di Milano-Cortina 2026. La convinzione è che lo sport sia uno strumento privilegiato per trasmettere uno stile di vita sano oltre a validi principi educativi capaci di formare i buoni cittadini del domani. Quest’anno lo stanziamento complessivo regionale per il mondo sportivo è di 17,5 milioni di euro, di cui 930 mila per la pratica sportiva e la parte rimanente verrà spesa per l’impiantistica sportiva”.




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L’evento.
Confindustria Veneto Est ha proposto 59 incontri, patto con i sindaci
Sostenibilità, il Veneto fa ancora scuola: le imprese green crescono più del doppio
I
n un’epoca di cambiamenti climatici e incertezze economiche, la sostenibilità non è più un optional, ma una necessità. E il Veneto, con le sue 470 società benefit, si conferma un modello virtuoso. I dati presentati da Confindustria Veneto Est alla settimana della sostenibilità sono inequivocabili: nel triennio 2021-2023, queste aziende hanno registrato un aumento medio del fatturato del 26%, contro il 15,4% delle imprese tradizionali.
Il Move Hotel di Mogliano Veneto ha ospitato 59 incontri dedicati alle sfide e alle opportunità della transizione sostenibile per imprese, territori e comunità. L’evento ha messo al centro tematiche cruciali come ambiente, governance, sociale ed energia, con l’obiettivo di tracciare strategie concrete per un futuro più sostenibile. Giunto alla sua quarta edizione, è stato un’importante occasione di riflessione e confronto sulle sfide globali legate a clima, tecnologia ed energia,
coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini in un ampio dibattito sui temi ambientali e sociali.
“La sostenibilità è una leva di crescita”, ha ricordato Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est. “Un’opportunità per innovare, essere più efficienti e resilienti”. Parole che trovano conferma nei numeri: le Società Benefit non solo crescono di più, ma sono anche più produttive, redistribuiscono più valore ai dipendenti e sono più propense all’innovazione e all’internazionalizzazione.
Tuttavia, il percorso verso una transizione sostenibile è ancora in salita, soprattutto per le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia locale. Il nostro è un approccio pragmatico alla sostenibilità quale opportunità di innovazione, efficienza e resilienza. Una forza trasformativa che se anche nel breve può comportare costi o investimenti aggiuntivi per le imprese, ha la capacità di ridisegnare modelli di business e set-
tori produttivi per creare il valore di domani. Va approcciata senza ideologismi ma con uno sguardo saggio di lungo termine. La sfida è coniugare competitività e sostenibilità, nei modi e tempi giusti, con semplificazione normativa, adeguati stimoli agli investimenti, alleanze di filiera”.
“Servono semplificazioni normative, incentivi fiscali e maggiori facilitazioni al credito”, ha sottolineato Carlo Cici, Partner, Head of Sustainability The European House - Ambrosetti. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra regolamentazioni e incentivi, per evitare che il costo della transizione ricada sui soggetti più vulnerabili. Solo in Europa rischiano di passare dagli attuali 50 miliardi a più di un trilione l’anno a fine secolo. Siamo oltre il km 22 della maratona per la transizione e abbiamo già ottenuto risultati significativi, ma ora ci attendono nuove sfide e il contesto odierno sempre più richiede alle aziende lucidità, visione e chiarezza

di idee per stabilire non tanto la direzione da prendere, quanto la velocità e l’approccio da dare alla transizione”.
La transizione verso un’economia sostenibile è irreversibile”, ha ribadito Lara Ponti, Vice Presidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG. “Dobbiamo costruire un futuro solido, equo e duraturo per le generazioni future”.
E’ stato è stato tracciato anche il percorso per la realizzazione della “Città Sostenibile”, con la firma del Patto per la qualità dell’aria e il miglioramento de-
gli ecosistemi urbani. I sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Torino, Stefano Lo Russo e Treviso, Mario Conte, hanno discusso delle azioni comuni e delle sfide urgenti per migliorare l’ambiente urbano e contrastare l’inquinamento, in linea con l’appello del Patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.
I quattro Comuni capoluogo, Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, hanno presentato le loro iniziative di sostenibilità, con interventi di esponenti istituzionali locali, come gli assessori all’ambiente dei vari Comuni.


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L’esposizione. A XNL Piacenza, centro per le arti contemporanee, fino al 29 giugno
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dei Macchiaioli protagonista del naturalismo europeo


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La grande arte
L’esposizione. A XNL Piacenza, centro per le arti contemporanee, fino al 29 giugno
Giovanni Fattori, il genio dei Macchiaioli protagonista del naturalismo europeo
Organizzata in occasione del bicentenario della nascita, la mostra presenta 170 opere, di cui 100 dipinti e 70 tra disegni e incisioni
APiacenza un’esposizione di richiamo internazionale celebra il bicentenario della nascita di Giovanni Fattori, uno dei protagonisti del grande naturalismo europeo della seconda metà dell’Ottocento. A lui XNL
Piacenza, centro per le arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dedica, dal 29 marzo al 29 giugno 2025, la mostra “Giovanni Fattori 18251908. Il genio dei Macchiaioli” a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini, realizzata in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi.
Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), protagonista indiscusso del movimento dei Macchiaioli, è stato uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento che ha saputo dominare tutti
i generi pittorici. Dalle prime ricerche sulla macchia, agli intensi ritratti, dai paesaggi en plein air ai soggetti di vita rurale e alle scene che esaltano la Maremma, simbolo di quel mondo contadino che Fattori amava e che contrapponeva alla disorientante modernità urbana. Su questi campeggia la straordinaria interpretazione dei soggetti militari, indagati sia nelle manifestazioni più solenni ed epiche delle grandi campagne delle Guerre d’Indipendenza, sia nei momenti più intimi della vita di guarnigione. Di fronte al crollo di tutte le aspirazioni e gli ideali riposti nell’Unità, la sua produzione, mai scontata e sempre distante da una retorica celebrativa, è stata accompagnata da una personale riflessione etica, al punto da rappresentare una delle testimonianze più autentiche e coerenti del nostro Risorgimento.

La mostra – organizzata in occasione del bicentenario della nascita e della prossima uscita del catalogo ragionato, a cura di Giuliano Matteucci – con 170 opere (di cui 100 dipinti e 70 tra disegni e incisioni) si propone di rinnovare la memoria di Fattori offrendo una nuova interpretazione della sua figura e della sua opera, concentrandosi sulle peculiarità e l’unicità dell’artista e dell’uomo in rapporto al panorama dell’arte italiana del XIX secolo.
Una particolare attenzione viene dedicata alla produzione grafica dell’artista, composta da acqueforti di straordinaria bellezza, che rivelano la sua capacità di rinnovare il linguaggio attraverso una tecnica nuova, complementare alla pittura.
L’arte di Fattori ha lasciato un’impronta indelebile anche sulla cultura del XX secolo, come documentano saggi critici e opere di artisti contemporanei come Ugo Ojetti, Emilio Cecchi e Giorgio de Chirico. Le sue opere
hanno ispirato anche importanti registi italiani tra cui Luchino Visconti, che ha utilizzato le atmosfere fattoriane nei suoi film sul Risorgimento, come Senso (1954) e Il Gattopardo (1963).
“L’esposizione - afferma Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevanotrova la sua sede naturale in XNL Piacenza, uno spazio che in poco tempo ha saputo integrarsi nel sistema della cultura a Piacenza, svolgendo fin da subito una funzione di crocevia fra i diversi linguaggi artistici della contemporaneità, le epoche e le istituzioni culturali. La mostra è un progetto di respiro nazionale frutto del lavoro di squadra fra istituzioni che, ancora una volta, insieme, promuovono la valorizzazione turistica e culturale del territorio, guardando a un pubblico ampio, oltre i confini di Piacenza. Una esposizione importante, che presenta una ricchissima selezione di capolavori e che, è il nostro augurio, sorprenderà i visitatori”.


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vivere in un contesto sociale, in quartieri che favoriscano le relazioni”. Il progetto, che prevede tre anni di accompagnamento, ha già coinvolto numerose famiglie e punta a rispondere alla crescente domanda di so-
di mostre a Rovigo, in particolare a Palazzo Roverella. L’ultima iniziativa in ordine di tempo, curata da Paolo Bolpagni, è la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi, il più grande pittore danese della sua
per Renoir. L’obiettivo è che anche Hammershøi possa attrarre un pubblico vasto, grazie alla coerenza della proposta culturale della Fondazione Cariparo, che punta a coniugare qualità e valorizzazione del territorio.
FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel. 049-8234800




Reati tributari, tra false dichiarazioni, fatture inesistenti e imposte non pagate
Il decreto legislativo 10 marzo 2000 n.74, dal significativo titolo “Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto”, si occupa di tutti i principali reati tributari. Su tale provvedimento vi sono stati vari interventi successivi, ad esempio sulle soglie di punibilità, sulle attenuanti, sulla prescrizione: anche per ragioni di spazio, ci occupiamo solo delle norme attualmente in vigore, relative a reati conseguenti a dichiarazioni dei redditi (od omissioni) rinviando al prossimo articolo la trattazione degli altri reati.
Seguiamo l’esposizione del succitato decreto legislativo: ARTICOLO 2-“dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. Il reato si realizza quando si presenta una dichiarazione utilizzando documentazione falsa, non basta la mera detenzione. La pena é da quattro ad otto anni. Se l’ammontare degli elementi fittizi é inferiore a euro centomila la pena è da un anno e sei mesi a sei anni. ARTICOLO 3: “Dichiarazione fraudolenta mediante altri raggiri”. Tale reato sussiste quando si ricorre a documentazione fraudolenta diversa da quella di cui all’articolo 2, per tentare di sottrarsi in tutto o in parte al pagamento delle imposte. La pena é da tre a otto anni, debbono però sussistere congiuntamente i seguenti presupposti: a) l’imposta evasa é superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte , a 30.000 euro;
b) l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti alla tassazione deve essere superiore al 5% indicato nella dichiarazione o, comunque, deve essere superiore a 1.500.000 euro ovvero l’ammontare complessivo degli elementi attivi deve essere superiore al 5% dell’importo dell’imposta medesima o comunque a 30.000 euro.
ARTICOLO 4) “Fuori dei casi previsti dagli articoli 2 e 3 é punito con la reclusione da due a quattro anni e sei mesi chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi inesistenti, quando congiuntamente: 1) l’imposta evasa é superiore con riferimento a taluna delle singole imposte a euro centomila ; 2) l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi inesistenti, é superiore al dieci per cento dell’ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, é superiore a euro due milioni”.
ARTICOLO 5) Omessa dichiarazione. 1 ) “E’ punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta
evasa é superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro cinquantamila. 1) bis . E’ punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque non presenta, essendovi obbligato, la dichiarazione di sostituto d’imposta, quando l’ammontare delle ritenute non versate é superiore e euro cinquantamila. Ai fini della disposizione prevista dai commi 1 e 1bis non si considera omessa la dichiarazione presentata entro novanta giorni dalla scadenza del termine o non sottoscritta o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto”.
Per tutti questi reati é prevista una causa di non punibilità qualora i debiti tributari siano integralmente estinti a seguito di ravvedimento operoso o della presentazione della dichiarazione omessa entro il termine di presentazione dell’imposta relativa al periodo successivo solo però se non vi sia stata da parte dell’autorità competente anche un solo inizio di attività ispettiva. Diversamente tale eventuale integrale pagamento comporta la riduzione della pena fino alla metà. I reati in questione si considerano consumati alla data di presentazione della dichiarazione relativa alle imposte o, in caso di omissione alla scadenza del termine prorogato. Oltre alle interruzioni delle prescrizioni d’ordine generale, ne é aggiunta una specifica e cioè la notifica dal verbale di constatazione o d’accertamento.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.


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Il Garden perfetto: idee e consigli per giardini, terrazze e poggioli
Progettare giardini, terrazze e poggioli
Per un giardino ben organizzato, è fondamentale suddividere gli spazi in modo funzionale: un’area relax con sedute e tavolini, una zona verde con aiuole fiorite o arbusti ornamentali, e magari uno spazio dedicato all’orto domestico. Un’idea vincente è quella di creare percorsi in pietra o legno per dare movimento all’ambiente e facilitare la manutenzione. Se lo spazio lo consente, una fontana o un laghetto possono aggiungere un tocco di eleganza e favorire un’atmosfera rilassante. Per chi ha una terrazza, le possibilità sono molteplici. Le piante in vaso permettono di creare una piccola oasi verde, mentre l’uso di grigliati e pergole con rampicanti come glicine o vite americana garantisce privacy e ombreggiatura. Anche nei poggioli più piccoli si può dare spazio alla creatività: fioriere sospese, pareti verticali con piante aromatiche e vasi colorati possono trasformare anche il più modesto balcone in un angolo accogliente. Un aspetto importante è la scelta delle schermature per garantire un po’ di intimità. Teli ombreggianti, siepi artificiali o naturali e strutture in legno sono ottime soluzioni per proteggersi dagli sguardi esterni e creare un ambiente
più raccolto. Inoltre, l’uso di materiali naturali come il legno e il ferro battuto può rendere gli spazi ancora più armoniosi e in sintonia con l’ambiente circostante. Un buon progetto prevede anche l’inserimento di elementi che favoriscano la biodiversità, come casette per uccelli, mangiatoie per insetti utili e piante mellifere che attirano api e farfalle. L’organizzazione dello spazio deve anche considerare l’uso pratico degli ambienti: inserire una zona barbecue, un angolo dedicato allo smart working all’aperto o una piccola area per lo yoga può rendere il giardino o la terrazza ancora più funzionali. L’inserimento di mobili pieghevoli, panche contenitore e tavoli allungabili permette di adattare lo spazio in base alle esigenze, trasformandolo all’occorrenza per ospitare cene con amici o momenti di relax in solitudine.

UCome creare un piccolo orto in terrazza
n orto in terrazza è un’ottima soluzione per coltivare erbe aromatiche, ortaggi e piccoli frutti anche senza un giardino. Per iniziare, è importante scegliere contenitori adeguati: cassette in legno, vasi in terracotta o orti verticali modulari permettono di ottimizzare lo spazio. Il drenaggio è essenziale, quindi i vasi devono avere fori sul fondo e uno strato di argilla espansa per evitare ristagni d’acqua.
Le piante più adatte sono basilico, rosmarino, timo, insalate, pomodori ciliegino e fragole, tutte varietà che si sviluppano bene in contenitori. È fondamentale garantire almeno 4-6 ore di luce solare al giorno e proteggere le piante dai venti forti con barriere o grigliati. L’irrigazione deve essere costante, ma senza eccessi: un impianto a goccia può essere una soluzione pratica per mantenere il giusto grado di umidità.



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Concimare regolarmente con fertilizzanti naturali come compost o humus di lombrico aiuta a migliorare la qualità del terreno. Per rendere l’orto ancora più produttivo, si possono combinare piante con esigenze simili e sfruttare la rotazione delle colture per mantenere il terreno fertile. Infine, l’inserimento di piante fiorite come calendule o nasturzi aiuta a tenere lontani gli insetti nocivi in modo naturale.




La progettazione. Le tendenze sono all’insegna del comfort per uno spazio dedicato al riposo e al benessere
Arredamento per esterni 2025: comodità e raffinatezza
La progettazione dell’arredamento per spazi esterni deve combinare praticità e resistenza e per il 2025 le tendenze per gli spazi esterni sono all’insegna del comfort, che diventa la nuova frontiera del lusso e che porta a trasformare terrazze, giardini e balconi in estensioni della propria casa, dedicati al riposo e al benessere, soprattutto se sostenibile, offrendo una pausa rigenerante dalla vita frenetica. Grande attenzione viene data alla progettazione di oasi verdi per migliorare la qualità dell’aria e rigenerarsi, prediligendo un arredamento ecologico. Lo spazio sui balconi viene arricchito da vasi rigogliosi di essenze aromatiche e, per chi dispone di ampie terrazze, sono privilegiati giardini verticali o fioriere spaziose contenenti piante da frutto. Nel 2025 dunque l’arredamento, estensione dell’ambiente interno, si trasforma. La plastica viene sostituita da materiali moderni e naturali come legno, bambù, laminato, acciaio e semplice PVC, materiali duraturi e resistenti. Materiali come teak, rattan







sintetico e alluminio sono ideali per assicurare durata e leggerezza. Gli arredi per giardini solitamente sono più robusti e capienti, mentre per terrazze e balconi si preferiscono soluzioni modulari e salvaspazio. Panche con spazio contenitivo, tavolini pieghevoli e sedute multifunzionali consentono di ottimizzare ogni centimetro senza compromessi sullo stile.
Sostenibilità resta la parola d’ordine per la progettazione, alternando uno stile funzionale e minimalista con il colorato e bohémien, ispirato da palettes e textures monocromatiche con colori naturali. Verde scuro, arancione, sabbia, blu cobalto e terracotta sono colori chiave. I colori svolgono un ruolo cruciale nell’arredamento esterno: tonalità neutre quali beige e grigio conferiscono eleganza, mentre tinte vivaci come verde salvia e terracotta aggiungono carattere.
I materiali prediletti sono morbidi: velluto, canapa, cotone e bouclé esaltano il senso di comfort. Elementi decorativi come tappeti per outdoor, tende leggere e specchi contribuiscono a dare profondità agli spazi, rendendoli accoglienti e sofisticati.


Anche nell’outdoor tecnologia e funzionalità restano al centro, per massimizzare il benessere: illuminazione naturale, calda e soffusa, pannelli solari, verande high-tech, cucine outdoor e barbecue a emissioni zero, insieme a pavimentazioni ecologiche. L’illuminazione infatti riveste un’importanza fondamentale: l’uso di faretti a LED, lanterne solari e ghirlande luminose può trasformare un ambiente esterno in un luogo suggestivo anche nelle ore serali.
L’esterno diventa una continuazione dello spazio interno, un secondo salotto dove godere di aria fresca e della brezza generata dalle piante, dal pavimento al tetto. L’arredo, tanto in casa quanto fuori, segue linee guida sostenibili, eco-compatibili e innovative, ma al contempo lussuose, di alta qualità e rapide da assemblare. Gli stili per terrazze e balconi oscillano tra il minimalismo e un ritorno allo stile bohémien, gloriosamente tornato in auge con colori, textures e stili che evocano terre lontane e atmosfere orientali. Amache, sedute sospese e divisori murali dominano, creando ambienti di comfort e relax. Con le scelte giuste, ogni spazio esterno può trasformarsi in un rifugio personale di comfort e bellezza.

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In mezzo al verde. Esistono soluzioni intelligenti per sfruttare al meglio lo spazio
“Rendi unico il tuo spazio esterno: giardini, terrazze e balconi per un angolo di relax e benessere”
Risveglia il tuo spazio all’aperto con piante e fiori che migliorano l’estetica e la qualità dell’aria. Giardini, terrazzi o balconi possono diventare angoli di relax con soluzioni sostenibili, piante idonee e arredi comodi
Passato il grigiore invernale, è tempo di ridare vita ai nostri spazi all’aperto. Che si tratti di un ampio giardino, di una terrazza o di un piccolo poggiolo, ogni angolo verde può diventare un rifugio rilassante e accogliente. La presenza di piante e fiori non solo migliora l’estetica, ma ha effetti benefici sul nostro umore e sulla qualità dell’aria. Studi dimostrano che il contatto con la natura riduce lo stress e favorisce il benessere psicofisico. Un giardino ben curato può trasformarsi in un vero e proprio angolo di paradiso, dove rilassarsi dopo una giornata di lavoro o trascorrere del tempo con la famiglia. Per chi dispone solo di una terrazza o di un poggiolo, esistono soluzioni intelligenti per sfruttare lo spazio al meglio, creando piccoli angoli verdi che regalano relax e armonia. La scelta delle piante deve tenere conto dell’esposizione solare e delle


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riducendo lo stress e favorendo il benessere psicologico. Prendersi cura delle piante e dedicarsi alla coltivazione di fiori e ortaggi è anche un’attività educativa per i più piccoli, che imparano il rispetto per la natura e il valore del cibo coltivato in casa.
Chi desidera sfruttare al meglio il proprio spazio verde può anche considerare la coltivazione idroponica o in vaso rialzato, tecniche moderne che permettono di gestire la crescita delle piante in modo efficiente e con meno spreco di acqua. La scelta di vasi e contenitori in materiali sostenibili, come la terracotta o il legno riciclato, può dare un tocco estetico più naturale e armonioso. Aggiungere elementi come pareti verticali e supporti modulari permette di sfruttare anche gli spazi più ristretti, trasformando un piccolo balcone in un’oasi di verde e colore.

condizioni climatiche: piante che necessitano di molta luce vanno collocate in punti soleggiati, mentre per angoli più ombreggiati si può optare per felci o edera.
Oltre all’estetica, il verde porta benefici concreti. Le piante migliorano la qualità dell’aria assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno, contribuendo a creare un microclima più salubre. Inoltre, il giardinaggio è un’attività fisica che aiuta a mantenersi in forma,
Le piante ideali per ogni spazio
L’illuminazione è un aspetto spesso sottovalutato ma essenziale per valorizzare gli spazi esterni. L’uso di luci solari da giardino, lanterne e candele crea un’atmosfera intima e rilassante, perfetta per serate all’aperto. Anche la scelta di complementi d’arredo gioca un ruolo importante: tappeti outdoor, tende leggere e cuscini impermeabili contribuiscono a creare un ambiente accogliente e confortevole, dove trascorrere momenti piacevoli in ogni stagione.
Per un giardino rigoglioso, le scelte più comuni includono rose, lavanda e ortensie, che garantiscono fioriture scenografiche. Sui terrazzi, piante come il ficus, l’oleandro e le erbe aromatiche come rosmarino e salvia sono perfette per la loro resistenza. Per i poggioli, le soluzioni migliori sono gerani, petunie e piante pendenti come il pothos. Chi ha poco tempo per la cura delle piante può optare per varietà a bassa manutenzione come la sansevieria o il bambù.
L’aggiunta di piante tropicali, come il banano o il filodendro, permette di dare un aspetto esotico agli spazi esterni, mentre alberi da frutto in vaso, come il limone o il mandarino, offrono una doppia funzione decorativa e produttiva. Per chi vive in zone dal clima rigido, le conifere nane e gli arbusti sempreverdi assicurano un giardino verde anche in inverno.
Il banano
Ama il sole e necessita di almeno sei ore di luce diretta al giorno. Il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanze nutritive. Va annaffiato regolarmente, mantenendo il suolo umido ma senza ristagni. In inverno, se coltivato in vaso, meglio proteggerlo dal freddo.
Il filodendro
Perfetto per spazi ombreggiati, cresce bene in vaso con terriccio leggero e drenante. Ha bisogno di annaffiature moderate e tollera bene gli ambienti interni. Può essere coltivato come pianta rampicante o ricadente.
Il filodendro
La lavanda è una delle piante più apprezzate per il suo profumo e la sua resistenza. Ideale per bordure e aiuole, necessita di molta luce e terreno ben drenato. Inoltre, tiene lontani gli insetti e dona un tocco rustico e provenzale al giardino.
Il ficus
Il ficus è perfetto per terrazze e spazi semi-ombreggiati. Facile da coltivare, richiede poche cure e resiste bene alle temperature miti. È una scelta eccellente per chi cerca una pianta ornamentale sempreverde.
Il pothos
Il pothos è una pianta ricadente ideale per poggioli e piccoli balconi. Si adatta bene agli interni e agli esterni protetti, cresce velocemente e necessita di poche attenzioni, rendendola una soluzione perfetta per decorare gli spazi verticali.

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LSanità: 4 milioni per fermare le aggressioni, il piano high-tech del Veneto
a Regione Veneto lancia un piano innovativo contro le aggressioni ai medici e infermieri, con un investimento da 4 milioni di euro e l’introduzione di tecnologie avanzate per garantire maggiore sicurezza nei reparti.
Il governatore Luca Zaia ha presentato la strategia “antiviolenza”, che prevede l’uso di braccialetti con allarme per il personale e microcamere sperimentate nell’Ulss 4 Veneto Orientale, in grado di registrare immagini e audio in tempo reale.
“La situazione è grave – ha dichiarato Zaia –. Nel 2024 si sono verificati 2.595 episodi di violenza in Veneto, un numero in crescita. Non possiamo tollerare che chi lavora per salvare vite sia esposto a questi rischi. Servono strumenti efficaci per individuare e punire i responsabili”.
Il piano non si limita all’acquisto dei dispositivi, ma punta a integrarli con l’intel-
ligenza artificiale per analizzare comportamenti e prevenire episodi di violenza prima che accadano.
L’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha evidenziato l’urgenza di interventi concreti: “La paura di aggressioni è tra i principali motivi di dimissioni nella sanità pubblica. Dal 2022 abbiamo formato 5.000 operatori, ma ora servono misure immediate”.
Secondo i dati regionali, il problema è diffuso in tutta Italia: ogni anno si registrano oltre 25.000 aggressioni, ma nel 69% dei casi non viene sporta denuncia. Con questa iniziativa, il Veneto si conferma tra le Regioni più avanzate nella tutela del personale sanitario, adottando soluzioni tecnologiche per rendere gli ospedali più sicuri.
Paola
Bigon
Aumentano i centri per i disturbi alimentari: un passo avanti nella salute pubblica
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità il numero dei centri dedicati ai disturbi alimentari è salito a 214, un incremento notevole rispetto ai 180 registrati nell’ottobre 2024. Questo aumento non è solo una questione di numeri, ma rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro un problema che colpisce sempre più persone, soprattutto giovani.
Un aspetto particolarmente rilevante di questa crescita è l’attenzione rivolta ai pazienti più giovani. Un centro su cinque è attrezzato per fornire assistenza anche ai minori di sei anni, un dato che sottolinea l’importanza di intervenire precocemente. Inoltre, il 51% dei centri è in grado di accogliere ragazzi e ragazze tra i 7 e i 12 anni. Questa capacità di adattamento alle esigenze dei più piccoli è cruciale, poiché i disturbi alimentari possono manifestarsi già in tenera età, con conseguenze che si protraggono nel tempo se non affrontate adeguatamente.
L’espansione della rete di centri per i disturbi alimentari in Italia non è uniforme, ma presenta delle peculiarità territoriali. Al Nord si contano 79 centri, mentre il Centro Italia ne ospita 34. Al Sud e nelle isole, invece, sono presenti 51 strutture. Questa distribuzione riflette in parte le differenze socio-economiche e culturali tra le diverse aree del Paese, ma anche la crescente consapevolezza della necessità di affrontare i disturbi alimentari in modo capillare e accessibile.
In Veneto nel biennio 2022-2023 sono state registrate 1.350 prime visite, 3.000 pazienti seguiti, 1.000 ricoveri e 350 accessi al Pronto Soccorso, numeri rilevanti. E il Veneto è ben strutturato su questo fronte, con due Centri di Riferimento regionali (le Azienda Ospedaliere di Padova e Verona) tre provinciali (le Ullss 2 Marca Trevigiana, 4 Veneto Orientale e 8 Berica) e ambulatori specifici in tutte le Ullss. Sono 14 attualmente le strutture venete specializzate secondo l’Istituto Superiore di Sanità.
La crescita dei centri per i disturbi alimentari è anche un riflesso di una maggiore consapevolezza sociale. Sempre più persone riconoscono l’importanza di affrontare questi problemi con serietà e competenza, ma è essenziale promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione che coinvolgano scuole, famiglie e comunità, per creare un ambiente che favorisca il benessere psicofisico e riduca lo stigma associato ai disturbi alimentari.



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Innovazione. Un intervento pionieristico rivoluziona il trattamento dell’endocardite in pazienti non operabili
Primo intervento mondiale per l’endocardite infettiva
Innovazione in cardiochirurgia: primo intervento al mondo per l’endocardite infettiva in pazienti non operabili. Un progresso straordinario nel campo della cardiochirurgia si è realizzato con il primo intervento globale di rimozione di una vegetazione endocarditica dall’aorta ascendente su un cuore battente, senza l’utilizzo di circolazione extracorporea e attraverso un’incisione di soli 4 cm. La procedura è stata eseguita in una sala ibrida, segnando un’importante svolta nel trattamento di una condizione complessa. L’équipe medica dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale Università Padova , sotto la guida del professor Gino Gerosa, ha condotto questo intervento innovativo su un paziente di 81 anni, già sottoposto a sostituzione valvolare aortica nel 2018. Il paziente presentava diversi fattori di rischio cardiovascolare, tra cui ipertensione, diabete mellito di tipo 2, fibrillazione atriale e una pregressa arteriopatia trattata chirurgicamente. A causa del precedente intervento a torace aperto, il tradizionale approccio cardiochirurgico comportava un altissimo rischio di sanguinamento e gravi complicazioni neurologiche legate a emorragie cerebrali. L’innovativa tecnica microinvasiva ha invece consentito un accesso ridotto, mantenendo il cuore in attività e utilizzando un supporto emodinamico in “ECMO like configuration” con un basso dosaggio di eparina. Il decorso post-operatorio del paziente è stato positivo: è stato estubato il giorno seguente all’intervento e ha trascorso cinque giorni in terapia intensiva, ottenendo un completo recupero neurologico. Attualmente, sta seguendo un programma di riabilitazione che ne favorisce il pieno ritorno alla salute.
Sara Busato

Padova: nasce il progetto ALT, arresto cardiaco limitato nel tempo
A Padova prende il via il progetto ALT (Arresto cardiaco Limitato nel Tempo), un’innovativa iniziativa che amplia le possibilità di trattamento dell’arresto cardiaco, grazie alla collaborazione tra SUEM 118, Cardiochirurgia e Servizio Perfusionisti dell’Azienda Ospedaliera. Il cuore del progetto è l’impiego in emergenza dell’ECMO, una macchina cuorepolmone miniaturizzata che permette di supportare la funzione cardiaca e polmonare, garantendo una perfusione adeguata anche nei momenti critici. Nell’iniziativa viene utilizzato il CARL, il più avanzato sistema ECMO attualmente disponibile. Questo strumento permette di mantenere ossigenati gli organi vitali, riducendo il rischio di danni cerebrali e aumentando la possibilità di ripresa del paziente. L’utilizzo del CARL direttamente in ambulanza rappresenta una prima assoluta in Italia e potrebbe rivoluzionare l’approccio ai casi di arresto cardiaco. Ogni anno, solo nella città di Padova, si verificano circa 200 arresti car-
diaci, mentre in tutta la provincia il numero sale a 700. Grazie all’introduzione di questa tecnologia, sarà possibile intervenire su circa 70 pazienti all’anno, selezionati tra coloro che si trovano in arresto cardiaco da non più di 30 minuti e con un’età compresa tra i 15 e i 70 anni. Il protocollo prevede l’intervento di due ambulanze: la prima arriva sul posto per effettuare la diagnosi e avviare il massaggiatore cardiaco meccanico, garantendo le manovre rianimatorie iniziali. La seconda ambulanza, dotata di ECMO, arriva subito dopo e i medici procedono con l’impianto direttamente sul posto. Questa procedura richiede circa 15 minuti, al termine dei quali il cuore del paziente viene completamente supportato dalla macchina. Questo nuovo approccio si inserisce all’interno del programma ECMO già attivo presso la Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera, con l’obiettivo di migliorare i tempi di intervento, aumentare le probabilità di sopravvivenza e preservare la qualità della vita dei

pazienti. La sperimentazione durerà tre mesi e coinvolgerà le équipe del prof. Gino Gerosa, direttore della Cardiochirurgia, del dott. Andrea Paoli, direttore SUEM 118, e del dott. Fabio Zanella, coordinatore del Servizio Perfusionisti. Se i risultati saranno positivi, il servizio diventerà operativo in modo definitivo a partire dall’estate, offrendo così un’importante innovazione nella gestione dell’arresto cardiaco sul territorio.



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Il riconoscimento. Conquistata la prima posizione nazionale insieme a Roma, Napoli, Bologna e Palermo
Gli Ospedali Riuniti Padova Sud tra i migliori centri della Scuola italiana di alta formazione in epatologia
Gli Ospedali Riuniti Padova Sud rientrano nella “Top 5” della Scuola di alta formazione in Epatologia, selezionata dalla Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (FADOI). Oltre a Schiavonia, ne fanno parte Roma, Napoli, Bologna e Palermo. La Scuola, strutturata su due anni, ha raggiunto la metà del percorso: dopo la fase teorica, è iniziata la pratica, con un ruolo di primo piano per il presidio veneto.
A marzo gli Ospedali Riuniti Padova Sud hanno ospitato la sessione pratica, coinvolgendo otto dei 32 specialisti in Medicina Interna provenienti da tutta Italia, in stretta collaborazione con i presidi di Schiavonia e Piove di Sacco. Le esercitazioni sulle patologie epatiche si svolgono nell’Unità di Epatologia guidata dal dr. Alessandro Vario, sotto la supervisione della dott. ssa Lucia Leone, direttrice della UOC Medicina. La regia dell’evento è affidata al dr. Giancarlo Parisi, direttore della UOC Medicina Interna, responsabile del Dipartimento di Area Medica dell’ospedale “Immacolata Concezione” di Piove di Sacco e coordinatore della Scuola italiana di alta formazione in Epatologia.
“I dati ISTAT a livello nazionale mostrano che ogni anno si registrano oltre 11.000 decessi per cirrosi o tumore epatico – spiega il dr. Parisi –. In Italia si contano più di 2,5 milioni di persone con infezione epatica da virus B e C, senza contare le epatopatie alcoliche, autoimmuni e metaboliche, queste ultime in forte aumento”.

“L’impatto delle patologie epatiche sull’assistenza ospedaliera è elevato, e il loro trattamento ricade spesso su Gastroenterologia, Malattie Infettive e soprattutto Medicina Interna, per la capacità di gestire pazienti complessi e la disponibilità di posti letto. Dai dati SDO emerge che il 46% delle dimissioni ospedaliere con diagnosi principale di cirrosi epatica avviene proprio dai reparti di Medicina Interna, dove




sono collocati molti centri epatologici” continua il dr. Parisi.
Alla luce di questi numeri, FADOI ha deciso di investire nella formazione avanzata dei propri specialisti, e la Scuola di alta formazione rappresenta un’opportunità qualificata per perfezionare le competenze in epatologia.
Redazione Salute
Padova: droni a idrogeno per il trasporto dei medicinali
Rivoluzione tecnologica per consegne rapide di medicinali e materiali biologici
Un passo avanti nel trasporto sanitario grazie alla mobilità aerea avanzata. Il gruppo Save ha presentato oggi il progetto “Sandbox”, che prevede l’uso di droni a idrogeno per il trasferimento rapido di merci sanitarie. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con la Regione Veneto e Enac, punta a migliorare la logistica ospedaliera attraverso soluzioni innovative ed ecologiche.
Il progetto nasce dall’accordo per la Advanced Air Mobility firmato da Enac, Regione Veneto e Gruppo Save nel maggio 2024, in occasione dell’evento Space Meetings Veneto. Coinvolge anche H2C, specializzata in infrastrutture energetiche, e Heron Air, che gestisce l’aeroporto di Padova. La città è stata scelta per la presenza di importanti centri medici internazionali, dove la rapidità delle consegne di farmaci e campioni biologici è cruciale. I droni a idrogeno offrono vantaggi ambientali e operativi: possono coprire fino a 100 chilometri, trasportando un carico massimo di 5 kg. Il rifornimento richiede solo due minuti, e il consumo di idrogeno verde è di appena 340 grammi per volo a pieno carico. Con una velocità massima di 55 km/h, rappresentano una svolta nella logistica sanitaria, garantendo consegne rapide e sostenibili. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di sviluppo della mobilità aerea avanzata, con l’obiettivo di rendere più efficienti e sostenibili i trasporti urbani e sanitari

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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
TORTINI DI AGRETTI
Sono dei rustici semplici e sfiziosi, perfetti per la stagione primaverile. Sono semplicissimi da realizzare e molto veloci.
Ingredienti: Per la pasta brisée: farina di tipo 2 200 gr; olio extravergine di oliva 80 gr; acqua fredda 70 gr; sale. Per il ripieno: robiola 200 gr; 2 uova medie; agretti 300 gr; latte 80 gr; parmigiano grattugiato 60 gr; 1 cipollotto; sale e pepe
Preparazione: Per la pasta brisé mescolare la farina con l’olio in un mixer fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere acqua e sale, poi impastare fino a ottenere un panetto omogeneo. Lavorarlo a mano per qualche minuto, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare.Tritare il cipollotto e soffriggerlo con un filo d’olio. Aggiungere gli agretti e cuocere a fuoco medio per 15 minuti, mescolando e aggiungendo un po’ d’acqua se necessario. Salare e pepare, poi lasciar intiepidire. Mescolare la robiola con le uova, un pizzico di sale e pepe. Aggiungere il latte e amalgamare bene. Incorporare 40 g di parmigiano grattugiato. Stendere la pasta brisée a 2-3 mm di spessore e ritagliare 4 dischi. Foderare gli stampini e bucherellare il fondo con una forchetta. Distribuire gli agretti e versare sopra la crema di formaggio. Spolverare con il parmigiano rimanente. Cuocere in forno a 180°C per 20 minuti, finché i tortini saranno dorati.

VELLUTATA
DI ASPARAGI E PATATE
Un piatto leggero ma gustoso e di grande effetto. Servita tiepida e in piccole porzioni, la vellutata può essere un antipasto per una cena, oppure come primo piatto dal sapore morbido e delicato. Ingredienti: : 500 g di asparagi; 300 g di patate; 1 cipolla; 750 ml di brodo vegetale2 cucchiai di olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.

Preparazione: Lavare gli asparagi, privarli della parte dura del gambo e tagliarli a pezzi. Tritare la cipolla e soffriggerla in una pentola con l’olio extravergine d’oliva.Aggiungere le patate sbucciate e tagliate a cubetti, seguite dagli asparagi. Coprire il tutto con il brodo vegetale e lasciare cuocere per circa 25 minuti. Quando le verdure sono morbide, frullare il composto con un mixer a immersione fino a ottenere una crema liscia.Servire la vellutata calda, con un filo d’olio e pepe nero macinato.


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FUGASSA VENETA
Un dolce tipico del periodo pasquale. Ideale da portare come merenda per le prime scampagnate all’aria aperta. È una preparazione molto complessa, perché comprende diversi impasti che richiedono ben tre lievitazioni..
Ingredienti: 250 g di farina 00; 250 g di farina manitoba; 70 ml di latte tiepido; 4 uova; 20 g di lievito di birra fresco; 150 g di zucchero; 100 g di burro a temperatura ambiente; q.b. di sale; 1 buccia di arancia e di limone grattugiata
Preparazione: Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido, aggiungendo 20 gr di zucchero e 100 gr di un mix delle due farine. Mescolare per ottenere un impasto morbido: avvolgere con un panno leggermente umido e lasciare riposare per circa un’ora. Primo impasto: unire i 200 gr. di farina, le due uova e gli 80 gr. di zucchero. Aggiungere il lievitino e iniziare a lavorare il tutto finché l’impasto non sarà elastico. Successivamente unire i 50 gr. di burro morbido a piccoli, lavorare il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Lasciare riposare circa per tre ore. Secondo impasto: aggiungere i restanti ingredienti e unire al primo impasto, che nel frattempo sarà lievitato. A lievitazione avvenuta, disporre la pasta su una teglia rotonda, con i bordi alti, rivestita da carta da forno, cospargerla con le mandorle pelate e tagliate a metà nel senso della lunghezza, la granella di zucchero e un po’ di zucchero a velo. Infornare in forno statico a 180° per circa 30 minuti affinché la focaccia pasquale mantenga la sua morbidezza e leggerezza.



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