Sostegno alla terza età, al via il contributo economico per gli anziani non autosufficienti
Sembra ormai certo che le prossime elezioni regionali si terranno nel prossimo autunno: pochi mesi di attesa e scopriremo, dunque, che volto avrà il Veneto dopo i decenni firmati prima da Giancarlo Galan e Luca Zaia. Un passaggio, questo, certamente epocale poiché, comunque vada a finire, molte cose, forzatamente cambieranno. Il Veneto, al di là di qualche pronostico forse un po’ superficiale, ha sempre scelto di “premiare” chi gli proponesse un modello culturale prima ancora che un modello politico. La Democrazia Cristiana prima, il rampantismo del primo Berlusconi con la sua “politica del fare” con Galan, la rivendicazione territoriale leghista con il primo Zaia e la rivendicazione dell’orgoglio veneto con la seconda fase del Governatore uscente poi, hanno, infatti, rappresentato un sistema al quale aderire all’interno del quale il cittadino – e l’imprenditore veneto – sapevano, esattamente, quale fosse il proprio ruolo. In sintesi: le proposte politiche vincenti in Veneto non hanno semplicemente parlato di prospettive di sviluppo e di programmi, ma hanno indicato a un “popolo” come percepirsi.
Chi vincerà, dunque, le prossime regionali? Se il ragionamento regge la risposta è che otterrà la fiducia dei Veneti chi saprà costruire un nuovo modello nel quale riconoscersi.
21
L’assessore Corazzari
guarda alle Olimpiadi:
“Sarà una preziosa opportunità per il Veneto”
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Economia, Confindustria
Veneto Est: “Va colmato il gap europeo sui costi energetici, serve innovazione”
STRADE PIU’ SICURE, CALANO GLI INCIDENTI
Con un finanziamento di 500mila euro, Rosolina mira a completare un incrocio strategico per migliorare l’accessibilità e la sicurezza lungo le strade regionali
Casa sempre più smart tra nuovi stili d’arredo, progettazione e stili d’arredo all’avanguardia
A PORTO VIRO SCATTA LA CORSA ALLA FASCIA TRICOLORE
Il panorama politico si fa sempre più acceso. Il primo a presentare la candidatura è Mario Mantovan, ma tra i papabili anche l’assessore Alessia Tessarin
L’assessore regionale Manuela Lanzarin: “Accanto alle grandi specializzazioni anche le piccole realtà funzionano bene”
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I l trend degli ultimi vent’anni ormai è consolidato e fan ben sperare, anche se non mancano le criticità: sulle strade del Veneto il numero degli incidenti, delle vittime e dei feriti continua a scendere, anno dopo anno. Ma la situazione non è omogenea perché sul territorio veneto ci sono delle aree in cui il rischio è sensibilmente più marcato, ci sono delle strade, anche provinciali, in cui la probabilità di un incidente è decisamente più elevata
Sintoniz
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Una partita tutta da giocare
Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizi
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Ascolta
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Portalettere precari: “Report sia punto di partenza”
Si è rotto l’incantesimo d’invisibilità sulla gestione controversa del lavoro precario in Poste Italiane. L’azienda è considerata un’eccellenza mondiale in termini economici. Ma a che prezzo? Lo svela Report con l’inchiesta “Il postino”, andata in onda su Rai 3: spremendo i lavoratori come limoni, degradando l’uomo nel precariato e smantellando il servizio pubblico, finanziato in parte dal bilancio dello Stato. “Perché nell’inchiesta parlano figure in forma anonima?”, hanno chiesto in tanti dopo aver visto la trasmissione. Perché sono padri e madri, con il dovere di proteggere i propri figli. E pertanto non possono permettersi di perdere il lavoro. Per quanto se ne dica, Poste Italiane è un ambiente lavorativo ostile e omertoso, dove denunciare equivale a subire ritorsioni.
Questo dovrebbe far riflettere le istituzioni e chi ha il potere-dovere di garantire l’osservanza delle norme sul lavoro. Senza tutele per chi denuncia, i diritti restano sulla carta. Ma l’omertà è anche complicità. Spetta sempre e soltanto a noi la scelta di sottrarci all’indifferenza verso le ingiustizie a cui assistiamo. In che modo? Unendo le forze per far fronte a problemi comuni. Quanto più grande è la partecipazione dal basso, tanto maggiore sarà la possibilità di ottenere condizioni contrattuali migliori. La lotta dei penultimi contro gli ultimi, tipicamente italiana, non porta da nessuna parte.
La politica e il sindacato, nella loro interezza, facciano autocritica. Lo scandalo dei postini precari e degli straordinari non pagati si trascina da almeno un decennio. Perché i vertici sindacali e i leader di partito hanno tendenzialmente tollerato questo modo di operare da parte di un’azienda come Poste Italiane? Soprattutto, alla luce di quanto mostrato da Report, quali sono le proposte messe in campo per dare giustizia all’esercito di sfruttati?
Carmine Pascale Ex postino
La lettera dell’ex postino Carmine Pascale
Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Accanto alla nota pericolosità di alcuni tratti autostradali e strade statali lungo le quali purtroppo si concentrano decine incidenti all’anno, spesso con esiti gravi, anche lungo la viabilità locale ci sono dei famigerati “punti neri” nei quali si annidano i rischi maggiori, anche per la cosiddetta mobilità debole, dai pedoni ai ciclisti, compresi coloro che usano il monopattino per spostarsi.
Prendendo in esame i dati generali va detto, in ogni caso, che il Veneto, nonostante il fitto e trafficato reticolo viario, negli ultimi anni fa meglio della media nazione e si avvicina agli obiettivi indicati dai programmi d’azione europei per la sicurezza stradale.
Per il ventennio 2001 - 2020 l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada è stato quasi raggiunto in Veneto, dove il numero di decessi è calato del 42,9%. Negli ultimi quatto anni la tendenza è confermata con un ulteriore calo dell’8%, quasi il doppio del dato nazionale. Nel 2023 l’Istat certifica che nella nostra regione ci sono stati 12.774 incidenti (il 3,4% in meno rispetto al 2022) che hanno causato la morte di 309 persone (-3,7%) e il ferimento di altre 16.994 (-1,7%). Resta ancora al di sopra della media nazionale, invece, il tasso di mortalità, più elevato in particolare in provincia di Venezia. E’ il veneziano a detenere il numero più alto di decessi, 77 nel 2023, quasi il doppio di Padova che pure conta un numero più elevato di incidenti e feriti. Da sottolineare l’aumento delle vittime della strada tra i bambini, giovani e anziani, i cosiddetti “utenti vulnerabili”, che nella maggior parte dei casi si muovono in bicicletta o a piedi. Non è sufficiente però fermarsi al numero degli eventi ma vanno tenuto in considerazione anche gli elevati costi sociali, stimati per il Veneto attorno al miliardo e mezzo di euro, che significa ben 306 euro pro capite.
Intervenire per migliorare la sicurezza stradale significa anzitutto ridurre lutti e sofferenze che pesano sulle famiglie, per questo dovrebbero essere stanziate delle risorse adeguate. Negli ultimi anni in effetti gli investimenti per migliorare la viabilità sono cresciuti e anche di recente la Regione Veneto ha pubblicato un bando per finanziare le opere dei Comuni per la sicurezza stradale, innalzando anche gli importi. Non da ultimo c’è anche un importante lavoro culturale da fare, perché la sicurezza stradale non può essere demandata solo alle opere pubbliche o ai controlli delle forze dell’ordine, ma deve essere una necessità sentita da chiunque si metta in strada, con qualsiasi mezzo.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Ascolta
Alessia Tessarin traccia il profilo del prossimo sindaco della città
Nel gioco dei papabili, Alessia Tessarin potrebbe raccogliere il testimone di Valeria Mantovan alla guida della città. Ore cruciali per capire i movimenti dei partiti in vista delle comunali
A
lla recente inaugurazione di un centro per l’impiego a Porto Viro nei locali della scuola di Porticino, chiusa l’anno scorso, l’assessore Alessia Tessarin ha cercato di tracciare il profilo del prossimo sindaco di Porto Viro. Al taglio del nastro, l’esponente di maggioranza ha dichiarato: “L’ufficio per l’impiego di Porto Viro sarà operativo dai primi di marzo per garantire al nostro comune nuove opportunità lavorative ed economiche. Un sentito grazie a Veneto Lavoro e all’assessore regionale Valeria Mantovan per aver reso possibile questo importante obiettivo”.
Ed è proprio alla ex sindaca il richiamo ad una continuità nel programma amministrativo, che la stessa Tessarin potrebbe prendere in mano: “Porto Viro cresce grazie alle azioni di una amministrazione coerente che vuole lo sviluppo del territorio in modo attivo e concreto, ed io personalmente sono coinvolta per tutti i progetti attuali e futuri volti alla crescita della nostra città. C’è la necessità di portare a termine le tante opere che abbiamo iniziato, la squadra ha lavorato in maniera efficace, efficiente e proficua; siamo pronti a ripartire col piede giusto”.
Alessia Tessarin potrebbe quindi tentare di cingere la fascia tricolore dopo il tentativo
del 2017, quando con la squadra ‘Porto Viro Pulita’ portò a casa un 15.5%, piazzandosi come quarta lista su un totale di cinque in corsa. “Ci saranno degli innesti importanti perché strada facendo abbiamo fatto considerazioni sulla squadra in essere: non ci siamo fatti fermare da inconvenienti o chiacchiere talvolta inutili o poco proficue”. Attorno a lei, il nucleo storico dei suoi sostenitori: Claudio Mancin, Adalberto Santin, Tiberio Tessarin e Lino Zanellato. Degli attuali amministratori presente invece il presidente del consiglio Stefano Permunian. Obiettivi per la città? “Un amministratore deve essere in grado di guardare a medio e lungo termine, dobbiamo presentarci con un programma di largo respiro. Abbiamo fatto in modo che il centro per l’impiego arrivasse a Porticino, in un luogo simbolo dove erano ospitati i bambini: un modo per non far morire il quartiere”.
La Tessarin attualmente milita sotto le insegne di Forza Italia: “Il nostro progetto principale è di tenere unito il centrodestra, siamo aperti a persone valide e capaci anche se non saranno la direzione politica o partitica a farla da padrone ma la capacità, la volontà e il piacere di mettersi in gioco. All’interno del gruppo attuale le per-
sone che hanno dimostrato di avere voglia di lavorare senza scopo personale sono state molte”. Restano da capire le mosse del vicesindaco Thomas Giacon, che potrebbe affiancare la Tessarin o più presumibilmente creare una sua lista con l’altro assessore forzista Roberto Luppi.
Fabio Pregnolato
Mario Mantovan chiede alla maggioranza: “Che fine ha fatto il telelaser?”
“Che fine ha fatto il telelaser acquistato per 26 mila euro?” Se lo chiede dai banchi della minoranza consiliare Mario Mantovan: “Ricordate quando il sindaco presentò con entusiasmo questo progetto promettendo che avrebbe finalmente fatto rallentare tutti con il suo utilizzo quotidiano nelle strade del paese? Ci avevano assicurato che avrebbero cancellato il primo verbale e fatto pagare solo il secondo. Nel 2024 non è mai stato fatto alcun verbale e non è mai stato incassato un euro da quel telelaser; la notizia è stata confermata dal comandante di polizia locale, più di 26mila euro buttati al vento senza alcun beneficio per la comunità”.
Il suggerimento dato dallo stesso consigliere di opposizione qualche tempo fa: “Non aveva alcun senso comprarlo senza prima avere personale su
strada, chissà in quale scatolone è finito”. Sicurezza e viabilità, due temi di cui Mantovan, si è già fatto portavoce. Altra questione, anche questa già dibattuta nei mesi scorsi, non poteva che essere quindi in merito al mercato settimanale di Donada, che a suo dire sta via via morendo: “Conta ormai soltanto otto bancarelle: è evidente come, settimana dopo settimana, si sta via via affievolendo. Le bancarelle sono infatti sempre meno e con esse
l’affluenza dei nostri cittadini”. Da lì la proposta, già presentata l’anno scorso e dibattuta in consiglio: “Raggruppare le rivendite su piazza Marconi, ovviamente discutendone con il parroco e lasciando lo spazio innanzi la chiesa per matrimoni e altre manifestazioni: le bancarelle sarebbero più raccolte, le persone più comode e sicure negli acquisti e infine la pubblica via sarebbe aperta al traffico prevenendo molti disagi a cui assistiamo oggi”. (f.p.)
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Alessia Tessarin e l’assessore Mantovan
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Sicurezza stradale/1. Adria negli ultimi mesi sta vivendo grandi trasformazioni sul fronte viabilità
Riapertura di Corso Garibaldi Barbujani punta al futuro della città
C’è grande attesa per la riapertura di Corso Garibaldi, prevista per aprile. I lavori di rigenerazione urbana, avviati nel 2023, hanno suscitato polemiche tra cittadini e commercianti. “Mi scuso sinceramente con i miei concittadini per i disagi causati - ha dichiarato il sindaco Massimo Barbujani -. Tuttavia, abbiamo tempi stretti e dobbiamo portare a termine questo intervento, probabilmente il più significativo degli ultimi cinquant’anni nel nostro centro storico, con l’obiettivo di riaprire alcuni tratti di Corso Garibaldi per migliorare la viabilità”. Un progetto di due milioni di euro recuperati dai fondi Pnrr e che darà un nuovo volto alla città. Per venire incontro
alle esigenze dei commercianti e cittadini dopo 16 anni è stato riaperto il tratto di corso Vittorio Emanuele Sud creando 9 posti auto con regolamentati disco orario per favorire tutte le attività commerciali.
“La riqualificazione, innanzitutto, perché voglio ricordare che non è stata una decisione facile. Il progetto lo abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione e avevamo solo dieci giorni di tempo per decidere se andare avanti con quel progetto oppure rinunciare ai 3 milioni di euro - prosegue il Sindaco di Adria -. Da primo cittadino mi sono preso la responsabilità di andare avanti su questa linea nonostante le diverse criticità. Come amministrazione stiamo cercando di
lavorare col bisturi con i residenti per limitare al massimo i disagi. Ovviamente non è facile, però penso che la riqualificazione, una volta terminati i lavori, possa aumentare anche il valore degli edifici che ci sono e dare una spinta economica”.
L’amministrazione comunale di Rosolina prosegue il suo impegno per migliorare la viabilità e la sicurezza sul territorio. Tra le iniziative in corso, il Comune sta partecipando a un bando di finanziamento per ottenere circa 500mila euro, necessari ad avviare i lavori per il completamento della strada che collega Adria con Rovigo e Cavarzere. Questo intervento riguarda un incrocio strategico, fondamentale per i collega-
Veneto: meno incidenti e vittime sulle strade, ma il costo sociale resta alto
Dal 2016 a oggi, la Regione Veneto ha finanziato 636 interventi per migliorare la sicurezza stradale, investendo oltre 105 milioni di euro. Grazie a queste opere – tra cui rotatorie, piste ciclabili e la riqualificazione delle strade – l’impatto economico sul territorio è stato di circa 221 milioni di euro. Secondo i dati Istat, nel 2023 in Veneto si sono verificati 12.774 incidenti stradali, con 309 vittime e 16.994 feriti. Rispetto al 2022, si registra un calo del 3,7% delle vittime, del 3,4% degli incidenti e dell’1,7% dei feriti. Il 42% degli incidenti avviene nei cen-
tri urbani, ma se si considerano anche i comuni limitrofi, la percentuale sale al 92,5%. Nelle Aree interne, più lontane dai servizi essenziali, gli incidenti rappresentano il 7,5% del totale. Le strade urbane restano le più pericolose: qui si concentra il 69,5% degli incidenti, con 132 morti e oltre 11.000 feriti. Tuttavia, gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (4,8 decessi ogni 100 incidenti) e in autostrada (3,3 decessi ogni 100 incidenti).
Le cause principali? Perdita di controllo del veicolo su rettilineo, incroci pericolosi e curve.
menti con due strade regionali e per migliorare l’accessibilità alle zone balneari.
Parallelamente, l’amministrazione ha deciso di potenziare il sistema di sicurezza cittadina, in seguito agli ultimi episodi di bullismo giovanile. Il piano prevede l’aumento delle telecamere di videosorveglianza nelle frazioni, con l’obiettivo di garantire maggiore controllo del territorio e tutelare la sicurezza dei cittadini. Questi interventi si inseriscono in un più ampio programma di miglioramento delle infrastrutture e della vivibilità di Rosolina, confermando l’attenzione dell’amministrazione verso le esigenze del territorio e della comunità.
Sara Busato
Il costo sociale degli incidenti stradali nel 2023 ha toccato 1,5 miliardi di euro, pari a 306 euro per ogni cittadino veneto. L’indice di lesività è in aumento, mentre il tasso di mortalità è rimasto stabile, con variazioni tra le province: decessi in calo a Padova e Rovigo. Migliorare la sicurezza stradale resta una sfida aperta: meno incidenti si verificano, ma il prezzo umano ed economico resta alto. Per questo, la Regione Veneto ha avviato le procedure per l’assegnazione dei contributi destinati alla sicurezza stradale per tutti i comuni. Tra le principali novità
dei criteri di assegnazione per il 2025 vi è l’aumento dell’importo massimo ammissibile per
gli interventi, che passa da 700 mila euro a 1 milione di euro. (s.b.)
Sintoniz zati sul
CHIOGGIA
Siete lontani da casa e sentite la nostalgia dei sapori familiari? Oppure desiderate esplorare i gusti autentici dell'Est Europa? Mix Markt è il luogo che fa per voi!
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
“Via Trieste è un intervento cruciale”
L’amministrazione comunale di Rosolina, guidata dal sindaco Michele Grossato, ha avviato un ambizioso programma di interventi per migliorare la viabilità, la sicurezza stradale e il decoro urbano. Gli investimenti in infrastrutture riguardano sia la manutenzione straordinaria delle strade esistenti sia la realizzazione di nuovi collegamenti strategici per il territorio.
Uno dei progetti più rilevanti attualmente in gara riguarda la ricostruzione di due ponti lungo la strada che conduce all’Isola di Albarella, con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro. Questi interventi sono fondamentali per garantire la sicurezza e la stabilità delle infrastrutture esistenti, migliorando così l’accessibilità a una delle zone turistiche più rinomate del territorio.
Un altro intervento strategico riguarda il prolungamento di Via Trieste a Rosolina Mare. Il progetto definitivo è già stato completato e prevede una riprogettazione della viabilità nella zona turistica, con l’obiettivo di rendere più fluido il traffico e migliorare la connessione con le altre arterie stradali. “Un intervento è particolarmente atteso, - sottolinea il primo cittadino - poiché Rosolina Mare rappre-
senta un punto di riferimento per il turismo balneare e necessita di infrastrutture adeguate per accogliere al meglio residenti e visitatori”.
Un altro importante traguardo è stato raggiunto con la recente asfaltatura di Via Bassafonda, la strada più lunga del comune, che si estende per 4 km. Questo intervento rientra in un piano più ampio di manutenzione stradale, volto a migliorare la qualità della rete viaria e a garantire maggiore sicurezza agli automobilisti.
L’attenzione dell’amministrazione non si limita solo alle aree periferiche o turistiche: nel prossimo periodo sono previste ulteriori asfaltature nel centro del paese, con l’obiettivo di sistemare tratti di strada usurati e migliorare il comfort della circolazione.
Tra le opere in fase di avvio vi è
il rifacimento della Piazza di Volto di Rosolina, un’area strategica che si trova in prossimità della Strada Statale Romea. Oltre alla riqualificazione estetica e funzionale della piazza, il progetto prevede un riordino dell’incrocio con la statale, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e ottimizzare i flussi di traffico. Infine, è in fase di progettazione la realizzazione di una bretella su Via Marangon, un’infrastruttura che permetterà di alleggerire il traffico nella zona del Villaggio Norge. Questo intervento si inserisce in un piano più ampio di gestione della viabilità, con l’obiettivo di migliorare la mobilità locale e ridurre le congestioni nelle aree più trafficate.
Con questi interventi, l’amministrazione comunale intende rendere Rosolina un comune sempre più vivibile e sicuro, puntando su infrastrutture moderne, efficienti e adeguate alle esigenze di cittadini e turisti. La riqualificazione delle strade e la creazione di nuove opere pubbliche rappresentano un investimento strategico per il futuro del territorio, migliorando non solo la qualità della vita dei residenti, ma anche l’attrattività turistica e commerciale della zona.
Sara Busato
Porto Tolle punta sulla mobilità sostenibile
Il Comune avvia importanti lavori infrastrutturali, tra cui la manutenzione di Via Bassafonda, con l’obiettivo di migliorare il traffico e la qualità della vita
Porto Tolle si conferma un comune all’avanguardia nella mobilità sostenibile, puntando su importanti investimenti per migliorare le infrastrutture ciclabili e stradali. Situato nel cuore del Delta del Po, il secondo comune più vasto del Veneto sta realizzando la pista ciclabile dell’Adriatica, un progetto ambizioso che rientra nella più ampia rete cicloturistica nazionale. La grande ciclovia Adriatica, che collega la Puglia a Trieste, toccherà anche Porto Tolle grazie all’intervento curato da Veneto Strade, segnando un risultato significativo per il territorio. Un’altra infrastruttura ciclabile in fase esecutiva è lungo via Buozzi e via Trento che creerà un collegamento strategico tra l’Isola della Donzella e Ca’ Venier. Questa nuo-
va arteria non solo favorirà il turismo sostenibile, ma offrirà anche ai residenti un’alternativa ecologica alla mobilità tradizionale.
Parallelamente alla pista ciclabile, Porto Tolle ha avviato un vasto programma di manutenzione e asfaltatura della rete stradale, che comprende ben 250 km di arterie viarie. Oltre alla viabilità ordinaria, l’amministrazione ha predisposto un piano specifico per i ponti, con interventi su 60 infrastrutture strategiche. Uno degli interventi più significativi riguarda via Canareggio, un’arteria fondamentale che collega Boccasette e Cà Zuliani. Questa strada, rimasta chiusa per anni, rappresenta un asse viario essenziale sia per il settore della pesca che per il turismo locale.
Il progetto di riqualificazione, per un importo di 400mila euro, permetterà di restituire alla comunità un’infrastruttura vitale per lo sviluppo economico del territorio.
Infine, si sono conclusi i lavori su via Fratelli Bandiera Sud, un’importante arteria destinata al passaggio agricolo. L’intervento, del valore di 150mila euro, rientra nel piano complessivo di miglioramento della rete stradale, volto a supportare le attività agricole e facilitare la mobilità interna del comune. Con questi investimenti, Porto Tolle dimostra di voler valorizzare il proprio territorio attraverso un piano di sviluppo infrastrutturale mirato, che coniuga mobilità sostenibile, sicurezza e valorizzazione economica. (s.b.)
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w w w ven eto 2 4.i t
Ascolta
Via Trieste da google maps
Mario Mantovan ha ufficializzato la prima candidatura a sindaco
Èdi Mario Mantovan il calcio d’inizio della partita che alle prossime consultazioni elettorali sceglierà il nuovo sindaco di Porto Viro, dopo la decadenza anzitempo di Valeria Mantovan scelta da Fratelli d’Italia come assessore regionale lo scorso settembre. Mario Mantovan è infatti il primo ad ufficializzare la corsa per la fascia tricolore e siede attualmente tra i banchi dell’opposizione nella lista ‘Maura Veronese Sindaco’.
“Continuo a sostenere che fare politica voglia dire amare il proprio territorio, rendersi disponibili e mettersi al servizio dei cittadini e della propria città – ha esordito il candidato - Credo in Porto Viro e penso che la nostra città sia stata trascurata negli ultimi tempi ma abbia tutte le carte in regola per tornare a splendere. È per questo motivo che ho deciso di accettare la sfida che mi è stata proposta e candidarmi sindaco, correndo così alle prossime elezioni comunali”. La sua candidatura era nell’aria, essendo Mantovan molto presente sui social e tra le strade di Porto Viro, dove affiancato dal suo amico quattrozampe Thor, percorre in lungo e in largo le vie cittadine per rilevare problemi, mancanze, ascoltare lamentele, segnalare abbandoni selvaggi di rifiuti ma anche per evidenziare le cose andate a buon fine. “Molto sarà il lavoro da fare e si dovrà ripartire dalle cose più semplici ma fondamentali - ha specificato ancora - sicurezza, manutenzione delle strade, controllo dell’immigrazione, strade sicure e salvaguardia dell’ambiente saranno i temi centrali del nostro programma, a cui dedicheremo tutto il nostro impegno”. Dai punti salienti è facile intuire il trascorso lavorativo di Mantovan, una vita in polizia locale, responsabile del comando di Donada dal 1993 al 1995, e dopo l’unificazione del 1995 comandante della stazione portovirese. Grande amico del gemellaggio con Veranopolis, il tifo per lui è già arrivato anche dalla cittadina gemella brasiliana. “Porto Viro merita molto più del declino a cui abbiamo assistito in questi ultimi tempi. Ringrazio la squadra che mi ha scelto e mi sostiene per questa nuova sfida. Partiremo sin da subito ad incontrare i cittadini, ascoltando le esigenze e capendo come insieme possiamo risolvere i numero-
si problemi sorti in questi tempi”. Mantovan è infatti già ‘in piazza’ nel vero senso della parola: ogni lunedì, mercoledì e venerdì è alla testa di un gruppo, aperto a tutti, di appassionati camminatori che percorrono le vie della città: un ‘passo’ avanti - più salutare ed attivo - rispetto alle divagazioni politiche del più classico tavolino da bar. Il suo motto ricorrente, vera e propria firma in calce ad ogni post social è ‘Viva Porto Viro’ e chissà che proprio questo non possa diventare il nome della lista con cui partire per la scalata di Piazza della Repubblica.
Fabio Pregnolato
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Una vita sul tatami: Fabrizio Gazzignato e la cintura biancorossa del 6º dan di Judo
Da quando a 12 anni salì sul tatami sotto la guida del maestro Aldo Pasini, e più tardi sotto quella del maestro Giordano Villan, Fabrizio Gazzignato ha dedicato la sua vita al Judo, arrivando a 65 anni con un’esperienza che si riflette non solo nella sua carriera sportiva ma anche nella passione che ha trasmesso a generazioni di atleti. Dalla sua scuola sono usciti campioni come la cintura nera per meriti sportivi nazionali Fabio Ferro e più recentemente la coppia pluripremiata ai vertici mondiali del ‘Katame No Kata’ Andrea
Fregnan e Pietro Corcioni (che ha sostituito Stefano Moregola). Con questi ultimi, Fabrizio ha avuto l’onore, durante un mondiale a Tokyo, di allenarsi presso il Kodokan, palestra/tempio mondiale di otto piani della disciplina fondata da Jigor Kan . Negli anni ha ottenuto altri ruoli come quello di arbitro federale, la qualifica tecnica di Maestro e di Istruttore abilitato all’insegnamento Mga II livello. La consacrazione che ha portato lustro al suo nome e a tutta Porto Viro è arrivata sotto forma della cintura biancorossa del sesto Dan, conferitagli ‘motu proprio’ dal presidente nazionale della Fijlkam (Federazione italiana judo, lotta, karate, arti marziali, di cui Gazzignato è delegato provinciale) Domenico Falcone. “Avevo deciso di sostenere l’esame per la cintura del sesto dan, ero stato ammesso con pieni voti in attesa di essere giudicato dalla Commissione Nazionale – le parole di FabrizioTuttavia, mi è stata notificata la decisione che il titolo mi sarebbe stato conferito per merito”. Un riconoscimento che il Maestro ha voluto condividere con la sua famiglia sportiva, quella della palestra Eurobody, un po’ il Kodokan di Porto Viro con i suoi oltre 90 iscritti. (f.p) Porto Viro
Mario Mantovan
Fabrizio Gazzignato
Le opere. Le due strutture tanto attese saranno pronta per la fine dell’estate
Proseguono i lavori della piscina e la nuova cittadella dello sport
Ilavori per la ristrutturazione della piscina comunale e la costruzione della nuova cittadella dello sport continuano a pieno ritmo, con l’obiettivo di portare entrambe le opere a termine entro la fine dell’estate. Recentemente l’amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo per monitorare l’avanzamento dei cantieri. Il progetto di ristrutturazione dell’impianto natatorio prevede un investimento di circa 890mila euro, destinati all’efficientamento energetico e al ripristino funzionale degli impianti esistenti. L’impresa 2Emme Service, subappaltatrice della ditta Freguglia srl, si occuperà dell’impianto idrosanitario, meccanico e antincendio. Soddisfatta dello stato dei lavori, l’amministrazione Mantovan (ora a reggenza Giacon) spera che la struttura possa essere riaperta in tempo per l’inizio dell’autunno, magari ad ottobre, pur con la consapevolezza di eventuali ritardi.
Accanto alla ristrutturazione della piscina, è in corso la realizzazione della tanto attesa cittadella dello sport, il “Delta Inclusive Sport Center”. Questo ambizioso progetto, che avrà un costo complessivo di 4,5 milioni di euro, prevede la costruzione nell’area del palazzetto dello sport, di campetti da calcio a 9, da padel e uno polivalente, un’area fit-
ness, uno spazio gioco, spogliatoi e un ampio parcheggio.
L’importanza della cittadella non solo per Porto Viro ma per l’intero territorio è stata più volte rimarcata dalle amministrazioni che si sono susseguite in questi anni. “Vogliamo che questo centro diventi un punto di riferimento per tutta la comunità, un luogo dove le persone possano incontrarsi, fare sport e vivere momenti di socialità” è stato il leitmotiv di tutti i politici portoviresi da un decennio a questa parte, perché entrambi
i cantieri sono destinati a cambiare il volto dell’offerta sportiva locale. Mentre la piscina dovrebbe essere pronta per luglio 2025, la cittadella è prevista per agosto dello stesso anno. Dopo anni di dibattiti finalmente sembra arrivare una soluzione concreta: i cittadini del Delta possono sperare di vedere realizzati questi progetti, che promettono di risanare l’intera area e di dare un nuovo impulso alla vita sportiva e sociale della città.
Fabio Pregnolato
Suor Maria Chiara Remelli nuova abbadessa del monastero
Le suore clarisse del Monastero ‘Cuore Immacolato di Maria’ di Porto Viro hanno eletto una nuova abbadessa per il prossimo triennio: è la veronese suor Maria Chiara Remelli, che prende il posto della bresciana suor Maria Chiara Ivana, diventata madre vicaria dopo aver ricoperto la carica per due trienni. La clausura, situata in via Marconi, ospita attualmente sette sorelle ed è stata fondata nel 1952 per volere del vescovo di allora, Giovanni Battista Piasentini, che arrivando in diocesi a Chioggia lasciando quella di Anagni – da lui retta per sei anni - portò con sé le prime cinque ‘Sorelle Povere’ provenienti dalla città del famoso “schiaffo”, proprio a ridosso dei settecento anni dalla morte di Santa Chiara. Piasentini benedì poi la prima pietra della chiesa annessa il 18 marzo 1953. (f.p.)
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Cittadella dello sport
Il percorso. La variante permetterà la trasformazione del sito dell’ex Centrale Enel
Avviato l’iter urbanistico per il nuovo polo turistico
H a preso ufficialmente il via l’iter per la variante urbanistica necessaria alla realizzazione del Parco turistico sportivo agroalimentare “Delta Farm”, destinato nel sito dell’ex Centrale Enel di Polesine Camerini. Un momento importante, sancito dalla prima Conferenza dei Servizi Istruttoria, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Provincia di Rovigo, Aipo, Genio Civile, Ente Parco, Consorzio di Bonifica e Consiglio di Bacino, enti chiamati a valutare le modifiche necessarie per rendere il progetto una realtà.
Questo primo passaggio porterà alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra il Comune di Porto Tolle, la Provincia di Rovigo, Enel e Human Company, gruppo leader nel settore dell’ospitalità all’aria aperta. Il sindaco Roberto Pizzoli ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “Questa prima Conferenza dei Servizi rappresenta un passo fondamen-
tale che ci porta oltre la fase di decommissioning, quasi conclusa, verso un cambiamento epocale per Porto Tolle e per tutto il Delta del Po”.
Il progetto prevede la trasformazione di 110 ettari, sui 300 totali dell’area, da destinazione industriale a turistico-ricettiva.
Nello specifico, il piano contem-
pla la creazione di un’ampia area per la sosta dei caravan, un parco acquatico, un polo sportivo, alloggi per il personale e spazi commerciali, dando vita a un complesso all’avanguardia che punta a valorizzare l’intero territorio. Tuttavia, la complessità dell’operazione è legata alla necessità di rispettare vincoli ambientali
stringenti, che saranno oggetto di attenta valutazione attraverso le procedure di VAS e VIA, strumenti fondamentali per garantire uno sviluppo sostenibile dell’area.
Sul piano amministrativo, il percorso si preannuncia articolato. Il vicesindaco Raffaele Crepaldi ha spiegato che “Si tratta di un processo che impegnerà l’ufficio
urbanistica del Comune di Porto Tolle per i prossimi due anni, nell’ambito della collaborazione proficua con Human Company, che ha confermato l’interesse per lo sviluppo della struttura come target di crescita del Gruppo in Italia. E’ già stato definito il crono programma dei prossimi incontri, fra i quali un sopralluogo congiunto presso l’area insieme a tutti gli enti coinvolti”.
A confermare il peso strategico dell’iniziativa è intervenuto anche l’Assessore Regionale Cristiano Corazzari, che ha ribadito: “Si tratta di un progetto strategico non solo per Porto Tolle, ma per tutto il Polesine, nonché di valenza regionale, poiché darà una spinta allo sviluppo turistico dell’area del Delta del Po. E’ un progetto in cui crediamo molto e stiamo lavorando a fianco del Comune per far sì che venga realizzato nel più breve tempo e nel miglior modo possibile”.
Guendalina Ferro
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Disponibilità legna secca PRIMA QUALITÀ
Ascolta
L’invasione del granchio blu crea problemi al mercato ittico e a centinaia di produttori
Punto di forza della cooperativa è la gestione di 77 diverse specie ittiche, che la rende un unicum nel settore
LSintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
a cooperativa Pila Op (Organizzatori Produttori) ha chiuso il bilancio del 2024 con un fatturato di circa 13 milioni di euro, segnando una riduzione di due milioni rispetto all’anno precedente a causa della mancata pesca dovuta all’invasione del granchio blu. La perdita più significativa ha riguardato le vongole, con un calo di tre milioni di euro, mentre il mercato ittico ha registrato un incremento, contribuendo a mantenere stabile la situazione economica della cooperativa.
Con oltre 200 soci, di cui 170 impegnati nella pesca delle vongole, la diffusione del granchio blu ha avuto inevitabili ripercussioni. Alcuni pescatori hanno cessato l’attività per il raggiungimento dell’età pensionabile, mentre altri, provenienti da cooperative in difficoltà, sono entrati a far parte della Pila. A differenza di Scardovari, dove la maggior parte degli operatori si concentra su cozze e vongole, la Pila Op si distingue per la diversificazione delle attività, che spaziano dalla pesca all’acquacoltura fino al settore agricolo.
I pescherecci affiliati operano con una vasta gamma di tecniche:
pesca a strascico, con volanti, draghe idrauliche, pesca lagunare e fluviale, oltre alla raccolta di cozze e vongole. Nonostante le difficoltà, la cooperativa ha dimostrato solidità e ha scelto di investire in obiettivi mirati per continuare a diversificare le attività e garantire una maggiore sostenibilità. Per affrontare le sfide future, la cooperativa Pila ha avviato un nuovo impianto di ostricoltura, con sei ettari destinati all’allevamento di ostriche con un contributo comunitario di circa 180mila euro, veicolati attraverso un bando pubblico. Il progetto prevede la realizzazione di 11 filari con galleggianti e coinvolgerà 10-15 soci pescatori. Si stima che nel giro di 12/18 mesi, tempo di maturazione delle ostriche, si possa arrivare ad una produzione di 450
quintali all’anno. Parallelamente, il mercato ittico di Pila continua a crescere, con un fatturato annuo tra gli 8 e i 9 milioni di euro e una grande varietà di specie trattate.
“Entro marzo si conoscerà l’esito di un bando che potrebbe garantire un finanziamento di 1,3 milioni di euro per la ristrutturazione del mercato ittico e la costruzione di un capannone modulare per la depurazione e la spedizione dei molluschi, comprese le ostriche – rende noto il presidente della cooperativa Pila OP Giovanni Franzoso -. Se approvato, il progetto prenderà il via ad aprile e si concluderà entro 18 mesi. L’ampliamento porterà la superficie del mercato dagli attuali 5.548 mq, di cui 670 coperti, a oltre 6.000 mq, con una zona coperta interna di 1.470 mq”.
L’Asd Scardovari premiata dal Coni per il suo impegno nello sport e nella comunità
Una serata di celebrazione e riconoscimenti per lo sport Polesano ha avuto luogo nel capoluogo rodigino, a Palazzo Roncale, dove il Coni ha conferito le benemerenze sportive agli atleti e alle associazioni che si sono distinte per meriti e impegno nel territorio. Tra i premiati, l’Asd Scardovari, in rappresentanza del Comune di Porto Tolle, ha ricevuto un importante riconoscimento per il proprio operato. A ritirare il premio, nel corso della cerimonia provinciale, erano presenti il Presidente Stefano Pandora, il dirigente Vilfrido Siviero e il Consigliere Comunale Elia Gibin, quest’ultimo anche membro del direttivo dell’associazione sportiva portotollese.
A sottolineare l’importanza di
questo traguardo è stata l’Assessore allo Sport di Porto Tolle Silvia Boscolo, che ha accompagnato i premiati alla cerimonia. “Abbiamo segnalato al Coni l’Associazione di Scardovari non solo per i meriti sportivi conseguiti, ma anche per l’importante offerta multidisciplinare che mette a disposizione della comunità, si tratta infatti dell’unica polisportiva del
nostro territorio –spiega l’assessore Boscolo- La società sportiva è inoltre gestore dell’impianto sportivo di Scardovari e delle tre palestre comunali, che sono ora aperte ad attività aggregative e culturali, divenendo anche un punto di riferimento per la cittadinanza. Auspichiamo che in futuro le realtà sportive comunali possano sempre di più lavorare in rete per ottenere risultati”. Lo sport rappresenta un elemento fondamentale per la crescita individuale e collettiva, promuovendo valori come impegno, disciplina e spirito di squadra. Oltre ai successi agonistici, è un motore di inclusione sociale e benessere, che offre opportunità di aggregazione e formazione per tutte le età. (g.f.)
Luigi Migliorini, avvocato, pubblicista, ha pubblicato numerosi articoli su quotidiani e scritto quattro libri. Dice di far parte dell’Associazione Luigi Migliorini di cui è socio unico e Presidente.
Editore: ilmeloneditore via oberdan,25 Rovigo In copertina: opera di Gianni Cagnoni: Albarella d’inverno. All interno illustrazione con disegni a china sempre di Gianni Cagnoni
nel presente e insegnando al lettore che, in fondo, si tratta sempre e bene. … (Pietro Mondaini)
Ascolta
Guendalina Ferro
Porto Pila
Sociale. L’amministrazione supporta le famiglie con contributi, agevolazioni e servizi
Sostegno alle famiglie in difficoltà l’intervista all’assessore Sara Biondi
Rosolina è un comune di circa 6.280 abitanti che, nei tre mesi estivi, raggiunge picchi di 40mila presenze. Un territorio che, come il resto d’Italia, sta affrontando un aumento della povertà e delle richieste di aiuto da parte delle famiglie. Ne parliamo con Sara Biondi, Assessore ai Servizi Sociali e Vicepresidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto 2, che corrisponde ai dieci comuni precedentemente appartenenti all’Ulss 19. Assessore Biondi, qual è la situazione attuale delle richieste di aiuto nel Comune di Rosolina?
“Secondo i dati ufficiali raccolti, nel 2024 le richieste di sostegno da parte delle persone in difficoltà sono aumentate del 10% rispetto all’anno precedente, un dato in linea con l’aumento della povertà nazionale. Inoltre, nel nostro Comune, l’aumento della soglia Isee da 7.400 a 7.800 euro ha portato a un incremento delle domande di aiuto. Siamo già pronti con una delibera di giunta per alzare ulteriormente la soglia a 8.000 euro, e ci aspettiamo quindi un ulteriore aumento di cittadini richiedenti, che si rivolgeranno ai Servizi Sociali”.
Quali sono gli aiuti più richiesti dalle famiglie?
“In assoluto, il sostegno più richiesto riguarda il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas. È un periodo di forte difficoltà per molte famiglie, che devono sostenere il peso dell’aumento del costo della vita. Per questo, siamo sempre attenti alle necessità dei cittadini, anche nel caso di chi non rientra nella soglia Isee prevista: valutiamo ogni situazione e cerchiamo di offrire comunque un aiuto”.
Quali misure sono previste per le famiglie che non superano la soglia degli 8mila euro di Isee?
bus e della mensa scolastica. Contributi per il pagamento delle bollette”. Esistono agevolazioni anche per chi ha un Isee più alto?
“Sì, per le famiglie con un Isee inferiore ai 15.000 euro è possibile accedere al Bonus Idrico, che prevede contributi per le bollette dell’acqua pagate nel 2024. Le domande devono essere presentate entro il prossimo 21 marzo. Speriamo, come lo scorso anno, di riuscire a soddisfare il 100% delle richieste pervenute”.
Quali bonus e Carte Servizi sono attualmente attivi?
“Il Bonus Maternità, da richiedere ai Caf e da protocollare in Comune. Bonus Fattore Famiglia (ex Bonus Nido), per i servizi destinati ai bambini da 0 a 3 anni. Il Bonus Libri, per gli studenti, il Bonus Famiglie Fragili,
con tre linee di intervento: per nuclei monoparentali o orfani, figli di separati o divorziati e trigemellari. La Carta “Dedicata a te”, un aiuto per la spesa e i servizi essenziali, gestito dall’Inps e dal Comune. La Carta Acquisti, per famiglie con un minore di meno di tre anni o un anziano over 65.Una carta che consente di ricevere 40 euro al mese, erogati ogni due mesi”.
Un Messaggio alle persone in difficoltà che ci leggono
“Il nostro impegno è garantire che nessuna famiglia venga lasciata indietro”.
Guendalina Ferro
“Rosolina Ricorda” il sacrificio del Carabiniere
Antonio Ferro
“Abbiamo diversi strumenti. Il Reddito di Inclusione Attiva (Ria): contributi erogati per il contrasto alla povertà, rivolti a chi è in carico ai Servizi Sociali. Si tratta di persone con difficoltà sociali che non sono immediatamente collocabili nel mondo del lavoro, per le quali viene studiato un progetto personalizzato. Il Sostegno all’Abitare (Soa): contributi per il pagamento degli affitti. I Progetti contro la povertà educativa: rivolti ai minori con difficoltà scolastiche, attraverso percorsi costruiti dagli assistenti sociali. Agevolazioni sociali sulla Tarip (tassa rifiuti). Gratuità dello scuola-
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Nel Giorno del Ricordo, la comunità di Rosolina ha commemorato le vittime delle foibe e l’esodo degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati con una solenne cerimonia presso il cippo vicino alla stazione dei treni. Alla deposizione dell’omaggio floreale hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose, insieme ad alcune classi delle scuole elementari e diversi cittadini, a testimoniare l’importanza della memoria storica. Il momento di raccoglimento è stato accompagnato dalle note del Sax di Claudio Polello, musicista della Filarmonica V. Bellini. Tra i presenti, anche il presidente della Filarmonica, Daniele Grossato, con il labaro dell’associazione, a sottolineare il profondo legame tra la cerimonia e la figura di Antonio Ferro, giovane carabiniere rosolinese, già membro della Filarmonica, caduto tragicamente a Malga Bala nel 1944, insieme ad altri undici carabinieri. Un altro momento significativo si è svolto presso l’Auditorium Sant’Antonio, dove il Sindaco Michele Grossato ha introdotto l’evento “Rosolina ricorda”, un tributo alla figura del Carabiniere scomparso. Ad affiancare il primo cittadino, le Assessore Sara Biondi e Alessandra Patrian, il presidente della Filarmonica di Rosolina e un rappresentante dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) di Porto Viro, sezione intitolata proprio al giovane rosolinese scomparso. Un rappresentante dell’Anc di Porto Viro ha poi dato lettura della motivazione con cui venne conferita al giovane carabiniere la Medaglia d’Oro al Merito Civile, riconoscimento del suo estremo sacrificio. “Il prossimo 24 marzo – annuncia l’Assessore all’Istruzione Sara Biondi – faremo conoscere la storia del nostro concittadino Antonio Ferro attraverso una escape room, un metodo coinvolgente per trasmettere la memoria storica alle nuove generazioni”. Sull’importanza della documentazione storica è intervenuta l’Assessore alla Cultura Alessandra Patrian: “La vicenda di Malga Bala è documentata in diversi libri scritti dal giornalista Antonio Russo, che avevamo invitato a partecipare all’evento, ma che per motivi di salute non ha potuto essere presente. Lo inviteremo nuovamente il prossimo anno per un incontro con gli studenti”. (g.f.)
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Rosolina
Assessore Sara Biondi
La nomina. Imprenditrice agricola, con 14 anni di esperienza politica in Regione e 10 come assessore
Virginia Taschini alla guida del Consorzio di Bonifica delta del Po
V irginia Taschini è la nuova presidente del Consorzio di Bonifica Delta del Po, prima donna a ricoprire questo incarico e attualmente l’unica alla guida di un consorzio di bonifica in Veneto. La sua nomina segna un passaggio significativo per la gestione idraulica del territorio, affidata a una figura di comprovata esperienza. Con 45 anni d’età, Taschini porta con sé quattordici anni di attività politica in Regione Veneto al fianco dell’assessore Coppola, dieci anni da assessore ad Ariano nel Polesine e una solida esperienza come imprenditrice agricola, settore in cui guida l’azienda di famiglia da circa un decennio.
La neo presidente eredita importanti progetti dal presidente uscente Adriano Tugnolo. Tra questi le
due barriere antisale, in fase di progettazione, che sorgeranno rispettivamente sul Po di Pila a Porto Tolle e sull’Adige nei pressi di Rosolina. Si
tratta di due opere strategiche per contrastare la risalita del cuneo salino.
La neo-presidente ha commentato in merito: “Dobbiamo rendere il territorio pronto ad affrontare eventi climatici sempre più estremi. Noi agricoltori, che conosciamo e rispettiamo il nostro territorio, siamo ancora al centro della governance del nostro ente. La sicurezza idraulica è fondamentale non solo per la produttività agricola, ma per l’intera comunità”.
Nel solco della transizione ecologica e dell’ottimizzazione delle risorse idriche, il Consorzio sta già realizzando interventi finanziati dal Pnrr. Uno dei progetti più rilevanti riguarda il rifacimento della rete irrigua dell’Isola di Ariano, con un
Ca’ Vendramin: un museo accessibile per tutti grazie al Pnrr
Il Consorzio di Bonifica Delta del Po, guidato dall’imprenditrice agricola Virginia Taschini, che ha raccolto il testimone dal presidente uscente Adriano Tugnolo, prosegue nell’opera di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio. Tra gli interventi di rilievo, spicca il progetto di riqualificazione dell’ex idrovora di Ca’ Vendramin a Taglio di Po. L’iniziativa rientra nel programma Patrimonio Culturale per la Prossima Generazione del Next Generation Eu – Pnrr, con un investimento di circa 420mila euro, finanziato tramite il decreto della Direzione Generale Musei n. 1 56 del
21.02.2023. L’intervento ha l’obiettivo di migliorare la fruibilità degli spazi museali, rimuovendo le barriere architettoniche per garantire l’accesso a tutti i visitatori, compresi coloro con difficoltà motorie - fa sapere in una nota ufficiale il direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po, Rodolfo Laurenti - Tra le opere previste, la realizzazione di una nuova pavimentazione carrabile che faciliterà l’accesso dei diversamente abili e migliorerà il deflusso delle acque, la creazione di bussole d’ingresso per ottimizzare la gestione degli accessi al museo, l’installazione di nuove sedute e una fontanella per rendere l’a-
rea più accogliente, il potenziamento del sistema di illuminazione e videosorveglianza con la predisposizione dei cavidotti necessari e il recupero di alcune murature storiche con la piantumazione di arbusti e alberi per valorizzare ulteriormente l’area. Questo intervento rappresenta un ulteriore passo nella salvaguardia di Ca’ Vendramin, un tempo centro nevralgico per la bonifica del Delta del Po e oggi luogo di memoria storica e culturale. Grazie a questi lavori, il complesso monumentale potrà accogliere un pubblico sempre più vasto, rafforzando il suo ruolo di punto di riferimento per il turismo e la cul-
La rassegna “Risate d’Inverno” chiude tra gli applausi
Si è conclusa con grande partecipazione e soddisfazione la rassegna “Risate d’Inverno”, organizzata dalla Pro Loco di Taglio di Po, che ha regalato al pubblico quattro serate di teatro all’insegna dell’umorismo e della tradizione, nella suggestiva cornice della Sala Europa.
Ad aprire il sipario è stata la Compagnia Instabile Tagliolese, che ha portato in scena “Impara l’arte e…”, una commedia brillante in dialetto veneto, capace di divertire il pubblico con situazioni e
battute che richiamano la quotidianità e gli ambienti di casa delle genti del Delta. La genuinità e la semplicità degli attori, rispecchiava “quasi” gli attori stessi.
Nel secondo appuntamento, la Compagnia Allegra di Loreo ha proposto “Le promesse spose”, una rivisitazione in chiave comica del capolavoro di Alessandro Manzoni, conquistando gli spettatori con il suo spirito originale.
La terza serata ha visto protagonista il Teatro Insieme di Sarzano, che ha portato sul palco la comme-
investimento di 7,2 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. I lavori prevedono la demolizione e la ricostruzione di circa 20 chilometri di canalette, l’adeguamento degli attraversamenti carrabili e l’installazione di un sistema di misura della portata idrica presso gli impianti di derivazione dal Po: Mezzavilla, Corbola, Ca’ Visentin e Taglio di Po. L’obiettivo è ottimizzare la gestione dell’acqua, ridurre gli sprechi e garantire un servizio irriguo più efficiente.
Parallelamente, il Consorzio ha ottenuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per il terzo stralcio funzionale del Collettore Padano Polesano
a Porto Viro. Quest’opera, concepita per l’accumulo di acque dolci a fini irrigui, si inserisce in una strategia di lungo termine per contrastare gli effetti della subsidenza e dell’erosione arginale che hanno compromesso l’efficienza del collettore. Il progetto prevede il ripristino delle frane, la stabilizzazione delle scarpate e la creazione di un sistema di accumulo idrico per garantire continuità nella distribuzione dell’acqua. La nota ufficiale del Consorzio sottolinea la valenza delle opere: “La creazione di invasi di acqua dolce rappresenta una soluzione essenziale per mitigare la risalita del cuneo salino, garantire la disponibilità di risorse idriche per l’irrigazione e contrastare la siccità”
Guendalina Ferro
tura del territorio. Il Consorzio di Bonifica Delta del Po prosegue quindi nel suo impegno per la tutela e la valorizzazione del
dia in due atti “Niente da dichiarare”, un’opera capace di tenere alta l’attenzione del pubblico con un
ritmo serrato e dialoghi esilaranti.
A chiudere la rassegna, la Compagnia Teatrale El Porteo di Pado-
territorio, puntando su sostenibilità e accessibilità. Un progetto che intreccia memoria storica, modernizzazione e inclusione. (g.f.)
va, che ha confermato l’alto livello della manifestazione con una performance apprezzata dal pubblico. A rendere possibile la rassegna patrocinata dal Comune, gli sponsor e i volontari della pro loco che, con il loro impegno, hanno garantito l’ottima riuscita della rassegna. L’entusiasmo del pubblico partecipante e l’originalità delle rappresentazioni hanno confermato il successo di “Risate d’Inverno”, come un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro e della cultura del territorio. (g.f.)
Virginia Taschini
Compagnia Instabile Tagliolese
Ex Idrovora di Ca’Vendramin
Lavori Pubblici. Un intervento da 1,72 milioni di euro per migliorare la sicurezza stradale
Al via i lavori per il nuovo sottopasso
U
n sottopasso ciclopedonale per garantire sicurezza a pedoni e ciclisti e una nuova rotatoria per migliorare la viabilità: prende il via il cantiere all’incrocio tra via del Mare (Sp45), via Veneto e via Retinella a Loreo.
“Si tratta di un’opera pubblica frutto di un lungo percorso di confronto con la Provincia – spiega il sindaco di Loreo, Moreno Gasparini – nata dall’esigenza di mettere in sicurezza un’arteria strategica che collega le località balneari con il capoluogo rodigino, soggetta a un traffico intenso, soprattutto nella stagione estiva”.
Ad affiancare il sindaco nella presentazione del progetto, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, l’assessore Domenico Cucchiari, la consigliera Marilena Berto, il comandante della polizia locale Maurizio Finessi, alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, volontari della protezione civile e Massimo De Grandis, responsabile dell’ufficio lavori pubblici.
L’intervento prevede la costruzione della rotatoria con un investimento di 650mila euro, mentre circa 630mila euro saranno destinati alla realizzazione del sottopasso ciclopedonale e agli oneri di sicurezza. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 1,72 milioni di euro, finanziati attraverso le sanzioni dell’autovelox sulla Sp45, che negli ultimi quattro anni hanno permesso di accantonare 1,126 milioni di
euro, a cui si aggiungono 287mila euro dalla Regione del Veneto e 307mila euro provenienti dall’avanzo di amministrazione del Comune. Il nuovo sottopasso ciclopedonale consentirà a pedoni e ciclisti di attraversare la Sp45 in sicurezza. Allo stesso tempo, la rotatoria migliorerà la fluidità del traffico in un punto critico della viabilità locale. Per limitare i disagi alla viabilità durante i lavori, soprattutto in vista dell’aumento del traffico estivo, verranno realizzate due bretelle provvisorie. Una consentirà di deviare il traffico dalla Sp45 verso via Retinella, per poi riconnettersi a via del Mare in direzione del litorale, mentre l’altra collegherà la Sp45 con via Veneto, facilitando il rientro verso Rovigo.
“Affrontare insieme le criticità della viabilità è stato un lavoro condiviso con il sindaco Gasparini, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete - commenta il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese -. La Provincia non si è lasciata fermare da vincoli e burocrazia per portare avanti un intervento di grande rilevanza, reso possibile grazie al lavoro dei tecnici e a una gestione efficace dei fondi pubblici, supportata dalla volontà politica”. Un’opera attesa da tempo, che punta a rendere più sicura e funzionale una delle arterie principali del territorio, rispondendo alle esigenze di residenti, pendolari e turisti.
Guendalina Ferro
Giubileo, sulle orme dei pellegrini tra storia e fede
“Diffusione del cristianesimo nel Delta e vie dei pellegrini romei”, è stato il tema della conferenza storica organizzata in Comune a Loreo. Un evento che ha saputo intrecciare il passato con l’attualità, in un momento in cui la cristianità si prepara ad accogliere il ventisettesimo Giubileo ordinario, che vedrà milioni di pellegrini in cammino verso Roma. Relatori della serata sono stati la dottoressa Sanda Bedetti, archeologa di consolidata esperienza, vicepresidente del C.P.S.S.A.E. e presidente di Ce.Ri.Do, e il professor Raffaele Peretto, già direttore del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, autore di numerose pubblicazioni sulla storia e l’ambiente del Polesine. La dottoressa Bedetti ha illustrato, attraverso l’analisi di reperti archeologici rinvenuti tra Loreo, Ariano e Adria, come la fede cristiana abbia messo radici nel territorio deltizio sin dalla fine del IV secolo. Le tracce lasciate dai primi cristiani Polesani sono ancora leggibili nei reperti di Corte Cavanella, San Basilio e Adria, segni concreti di un cammino di fede lungo i secoli. Il professor Peretto, con la sua vivacità espositiva, ha catturato l’attenzione del pubblico raccontando le straordinarie scoperte sui paleo alvei del Delta e sulla geomorfologia del territorio prima della sua completa antropizzazione. Ma è stato il tema delle vie di pellegrinaggio a suscitare particolare interesse: le difficoltà affrontate dai pellegrini, i pericoli dei percorsi, la necessità di tracciare itinerari sicuri. Già in epoca altomedievale, vie romee collegavano direttamente i luoghi santi con il resto d’Europa, seguendo le antiche strade romane. Non a caso, Loreo e il Delta si trovano a ridosso della Romea, un asse viario che per secoli ha guidato fedeli e viandanti verso la Città Eterna. La Consigliera Marilena Berto e il sindaco Moreno Gasparini nel chiudere la serata hanno sottolineato l’importanza della conoscenza storica per mantenere viva l’identità del territorio. (g.f.)
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
L’appello. L’invasione del granchio blu sta mettendo in ginocchio il settore della pesca
Crisi della pesca, marinerie allo stremo Capanna e Biondi: “Non lasciateci soli”
Un mix di fattori critici sta mettendo in ginocchio l’economia della pesca nelle lagune del Delta del Po. L’invasione del granchio blu, la scarsa vivificazione delle lagune, l’eccessiva mandata di acqua dolce nei periodi di forte piovosità e, infine, il mancato accoglimento dell’emendamento che prevedeva la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali: una tempesta perfetta che rischia di spazzare via intere attività e famiglie di pescatori.
“La marineria di Porto Viro e Rosolina non è mai stata abituata a lamentarsi - dichiarano in una nota ufficiale gli assessori alla pesca di Porto Viro e Rosolina, Michele Capanna e Sara Biondi -. Per mesi, i pescatori hanno resistito con le proprie forze, attingendo a ogni risorsa disponibile pur di non cedere all’emergenza. Oggi, però, la situa-
zione è drammatica: molte piccole partite Iva sono state costrette ad abbandonare il settore, con conseguenze devastanti anche per l’indotto”. Il Governo ha cercato di rispondere alla crisi con la nomina del Commissario straordinario, il dottor Caterino, e la redazione di un piano d’interventi attualmente in attesa di approvazione ministeriale.
A gran voce i pescatori hanno chiesto almeno la sospensione dei mutui e degli obblighi previdenziali, provvedimenti di buon senso per chi non ha reddito ma vuole continuare a investire nel proprio lavoro. L’emendamento, a costo zero per il bilancio dello Stato, non è stato accolto dalla Camera. Un duro colpo per chi, oltre alla crisi, ora si trova costretto a pagare contributi per non perdere i pochi diritti rimasti, tra cui l’accesso ai bandi e ai finanziamenti.
L’amarezza e la delusione sono tangibili nelle parole dell’assessore alla Pesca del Comune di Porto Viro, Michele Capanna: “fino ad oggi molto è stato fatto, ma ancora molto c’è da fare per questa economia in ginocchio e per arginare questa emergenza. La delusione è veramente tanta!”
Dello stesso avviso è Sara Biondi, assessore alla Pesca del Comune di Rosolina, che lancia un appello accorato: “È un appello quello che ci rivolgono tutti i giorni i nostri pescatori per essere aiutati a risollevarsi. Nessuno qui è abituato a elemosinare aiuti chiedendo contributi a fondo perduto, i pescatori chiedono la possibilità di continuare a investire nelle loro attività per risollevarsi da questa tremenda crisi e la sospensione di mutui e contributi previdenziali sarebbe stata una manna dal cielo. Come amministratori, vicini al
RiPesca: la sfida dell’economia circolare per il settore ittico
È stato presentato nella sede del Consorzio delle Cooperative Pescatori del Polesine O.p a Scardovari di Porto Tolle il progetto “RiPesca”, sviluppato dall’Università di Padova in collaborazione con l’Università di Milano. L’iniziativa, di grande rilevanza strategica, mira a trasformare gli sprechi ittici in sottoprodotti di valore, creando una filiera innovativa e sostenibile per affrontare in modo concreto il problema degli scarti nel settore della pesca.
Il progetto pilota RiPesca è nato dall’esigenza di fornire una soluzione concreta alla gestione del prodotto invenduto, in particolare de-
rivante dalla raccolta del granchio blu. Questa specie, la cui proliferazione sta mettendo a rischio la biodiversità e la produttività delle valli da pesca, può diventare una risorsa grazie a un processo di trasformazione in sottoprodotti utili. L’obiettivo della progettualità è quello di realizzare una filiera circolare, in cui gli sprechi ittici vengano valorizzati e riutilizzati in nuovi settori, con un approccio sostenibile dal punto di vista ambientale, economico ed etico.
Il progetto, sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
territorio, viviamo ogni giorno le difficoltà delle nostre marinerie e unitamente a tutto il mondo della pesca chiediamo, ancora una volta il supporto delle istituzioni superiori. L’appello prima di tutto è per il nostro Assessore Regionale alla Pesca, Cristiano Corazzare e al no-
stro Assessore Regionale “di casa”, Valeria Mantovan, affinché possano fare pressione e avere ascolto. Questo settore che da sempre è fiore all’occhiello a livello europeo, se non riceverà le doverose risposte è destinata a sparire”.
Sintoniz zati sul
(Masaf), è coordinato dal Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università
di Padova, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano. A completare il quadro delle collaborazioni c’è la startup innovativa Feed From Food (Sb), che dal 2019 lavora sulla valorizzazione degli scarti alimentari, e Eurofishmarket, società di ricerca e sviluppo nel settore ittico. Il progetto, che si concluderà entro il 2025, si propone di: Sviluppare un sistema di smaltimento circolare per il granchio blu e altri crostacei; Creare sottoprodotti di valore a partire da carapace e polpa del granchio blu; Studiare le potenzialità di
mercato per questi nuovi prodotti; Valutare la sostenibilità economica del modello proposto.
Per questi motivi è stato installato presso la sede del Consorzio delle Cooperative Pescatori del Polesine un impianto sperimentale per la trasformazione del granchio blu in farina. I prossimi step prevedono lo studio degli sbocchi commerciali più promettenti, esplorando settori come il pet food, il farmaceutico, il biomedicale e il nutraceutico. Particolare attenzione sarà rivolta alla possibilità di estrarre chitina e chitosano, composti di grande valore per diversi ambiti industriali. (g.f.)
Siete lontani da casa e sentite la nostalgia dei sapori familiari? Oppure desiderate esplorare i gusti autentici dell'Est Europa? Mix Markt è il luogo che fa per voi!
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Guendalina Ferro
Assessori alla pesca Michele Capanna(Porto Viro) e Sara Biondi(Rosolina)
Verso le elezioni regionali: una partita tutta da giocare
Un ragionamento che, evidentemente, travalica i confini tradizionali della destra e della sinistra: del resto il 70% abbondante dello Zaia 2020 ha chiaramente certificato come il voto di appartenenza sia sempre più ridotto.
A tenere banco in queste settimane, per uscire dall’analisi e entrare nell’attualità, c’è il confronto – scontro tra alleati e, segnatamente, tra Lega e Fratelli d’Italia. Entrambi, a colpi di interviste e dichiarazioni, hanno rivendicato, per settimane, il diritto di esprimere il candidato presidente. Il partito di Giorgia Meloni perché forte del dato elettorale, mentre quello di Matteo Salvini per il radicamento della propria classe dirigente sul territorio. Poche settimane fa ha iniziato a correre di bocca in bocca, di chat in chat, la notizia che in tanti attendevano: nel centrodestra l’accordo è stato trovato. Nessuna comunicazione ufficiale in tal senso, ma una voce, affidata ai
consueti ben informati, sempre più insistente.
In sintesi: presidente alla Lega e maggioranza degli Assessori a Fratelli d’Italia. I nomi più gettonati? Il segretario Veneto del Carroccio, Alberto Stefani e l’Assessore Regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti. Mario Conte, considerato più adatto a guidare una eventuale corsa solitaria leghista, in questo caso non sarebbe della partita. E Forza Italia? Certa rappresentanza in giunta e candidatura prenotata a Sindaco di Verona, per il Segretario Regionale, Flavio Tosi. Tutto a posto dunque?
Pare proprio di no. In realtà Fratelli d’Italia non avrebbe assolutamente ceduto la leadership della coalizione alla Lega e starebbe sondando, insistentemente, anche il mondo imprenditoriale per individuare il candidato presidente. E allora la voce sull’accordo da cosa deriva? Sembra una strategia
L’intervista. L’assessore regionale alla sanità interviene a radio Veneto24
condivisa da Meloni e Salvini per non produrre, in questo momento, contraccolpi al Governo che sarebbero determinati, nel caso, da una forte fibrillazione in casa leghista che rischia seriamente di mettere a rischio la leadership di Salvini e quella certa “pace interna” che non la rende “pericolosa” per il Governo. Del resto l’avviso arrivato al “Comandante” dai congressi lombardi del partito vinti dal Senatore Massimiliano Romeo, in netta contrapposizione con la linea salviniana, non concede ulteriori cedimenti in Veneto. Quindi, con buona pace dei “ben informati”, sembra che per trovare l’accordo sul Veneto la strada sia ancora lunga. (r.r.)
Lanzarin: “Il Veneto è regione benchmark perché i nostri servizi funzionano bene”
Manuela Lanzarin, assessore alla sanità e ai servizi sociali della Regione Veneto, ai microfoni di Radio Veneto24 ha affrontato alcune novità legate alla sanità veneta.
Partiamo dalla quota del fondo sanitario nazionale, quanto spetta al Veneto?
Il Cipe, il comitato interministeriale ha sbloccato a fine anno i fondi per il Fondo sanitario nazionale 2024, che ammontano complessivamente a circa 133 miliardi. La quota spettante al Veneto è di dieci miliardi e cinquecento milioni, quindi in crescita rispetto agli anni precedenti. C’è sempre discussione sul fatto che il fondo non basta, che non si sta aumentando, ovviamente ne servirebbero sempre di più, perché aumentano i bisogni, l’invecchiamento della popolazione, la cronicità. Inoltre è chiaro che i costi aumentano. Lo sforzo che sta facendo il governo è reale, e lo vediamo di anno in anno. Con questa crescita possiamo sicuramente garantire i livelli essenziali delle prestazioni e investire risorse, come nel caso specifico del recupero delle liste d’attesa, con quasi 49 milioni che hanno portato a un abbassamento molto importante dei tempi. Inoltre, ci per-
mette una misurazione nazionale che viene fatta al tavolo adempimenti, dove ci sono il ministero della Salute, il ministero dell’Economia e il Mef. Risultiamo sempre una delle regioni benchmark, che significa che riusciamo a garantire i servizi con una sostenibilità economica. Questo è il risultato di un sistema che, pur con le difficoltà, funziona molto bene. Anche le piccole realtà sanitarie, non solo le grandi specializzazioni, sono fondamentali in questo processo. Perché la sanità veneta è vista come un modello a livello nazionale?
I parametri per essere misurati come regioni benchmark non sono solo le alte specializzazioni che ci sono nelle due cliniche universitarie, ma anche la prevenzione, che è trasversale in tutte le aziende sanitarie. In tutte le nove aziende sanitarie della regione, nei 68 ospedali e 26 distretti è fondamentale la capacità di rispondere ai bisogni di prossimità, come la cronicità, l’assistenza agli anziani e l’invecchiamento. Non si tratta solo dei ricoveri per le emergenze, ma anche della risposta ai bisogni quotidiani della popolazione.
Di recente è emerso un dato preoccupante relativo ai tumori
in un’area della regione, perché?
In Veneto abbiamo un registro tumori che risale agli anni Ottanta. Ogni anno registriamo circa trentamila nuove diagnosi, ma in generale i tumori sono in diminuzione, sia quelli femminili che maschili. L’unico tumore in crescita è il melanoma, soprattutto nelle aree montane nel Bellunese. Questo è dovuto al fatto che in montagna, a differenza delle
spiagge dove siamo più attenti alla protezione solare, si sottovaluta l’intensità dei raggi ultravioletti in alta quota. Per questo abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione, anche in vista delle Olimpiadi, che ci permetterà di raggiungere una vasta platea di persone, non solo gli sportivi, ma anche i visitatori delle nostre montagne. Non manca infine l’impegno per le donne vittime di violenza. Abbiamo potenziato la rete di centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, e previsto un esenzione del ticket per le donne che subiscono violenza e necessitano di cure per traumi fisici e psicologici. E’ un passo importante per garantire che le donne possano recuperare e iniziare un percorso di riabilitazione e indipendenza, aiutandole a ricostruire la loro vita.
Manuela Lanzarin
segue da pag. 1
Corazzari: “Lo sport e le Olimpiadi, preziosa opportunità per il Veneto”
I l Veneto si appresta a vivere un periodo di protagonismo sportivo, grazie all’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026 a cui seguiranno i Giochi Olimpici Giovanili del 2028. Sarà una grande sfida organizzativa, ma anche una possibilità concreta di migliorare l’impiantistica sportiva e l’attrattività internazionale della regione. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, ospite alla trasmissione Buongiorno Veneto di Veneto24: “La Regione, insieme alla Lombardia e alla Provincia Autonoma di Trento, ha voluto fortemente raccogliere questa sfida per dimostrare la nostra capacità organizzativa e mettere lo sport al centro del nostro sistema economico e sociale.” Il riconoscimento di Regione
Sicurezza,
Europea dello Sport ha già portato nuovi investimenti: 27 milioni di euro sono stati stanziati per migliorare le strutture sportive, rendendole più sicure, inclusive e sostenibili. Questa strategia non solo risponde alle esigenze degli atleti, ma promuove l’accessibilità e la modernizzazione degli impianti. “Il Veneto è una regione che vanta oltre 600.000 atleti e un enorme numero di volontari: sostenere lo sport significa investire nella crescita della comunità”, evidenzia Corazzari.
Un esempio concreto dell’impegno regionale è l’impianto indoor di atletica di Padova, considerato un punto di riferimento nazionale. Strutture di eccellenza come questa attraggono competizioni di alto livello e richiedono continui investimenti per garan-
tire agli atleti spazi adeguati alle loro ambizioni. Impianti moderni e sostenibili, inoltre, permettono alle società sportive di ridurre i costi di gestione e accogliere sempre più praticanti.
L’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 comporta anche una sfida politica: garantire continuità nel lavoro svolto finora. Nonostante i possibili avvicendamenti amministrativi, l’obiettivo della Regione rimane quello di assicurare un evento efficiente e trasparente. “Collaboriamo strettamente con la Lombardia, il Trentino e il governo centrale per superare ostacoli burocratici e garantire il successo dell’evento”, dichiara Corazzari, sottolineando il ruolo centrale del presidente Luca Zaia nel promuovere il progetto olimpico.
Le Olimpiadi rappresentano anche una straordinaria opportunità economica per il Veneto. Gli investimenti legati ai Giochi generano un significativo indotto economico, migliorano le infra-
strutture e promuovono l’immagine della regione a livello internazionale. Il Veneto non sarà solo protagonista degli eventi sportivi, ma anche delle numerose iniziative culturali e turistiche connesse ai Giochi.
Parallelamente alle sfide sportive, il Veneto si trova ad affrontare un’emergenza ambientale ed economica legata all’invasione del granchio blu, che ha colpito duramente la pesca e la molluschicoltura nel Delta del Po e nella Laguna Veneta. Per fronteggiare la crisi, la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e sta collaborando con il governo nazionale per fornire risorse adeguate. “Proteggere la pesca significa difendere una parte fondamentale della nostra identità culturale ed economica”, conclude l’assessore.
caro bollette ed eutanasia, la fotografia del senatore Antonio De Poli
Dalla violenza politica al caro energia, fino alla delicata questione del fine vita: il senatore, questore e presidente dell’UDC Antonio De Poli, ospite di Veneto24, ha affrontato alcuni dei temi più caldi del momento. Uno di questi è stato l’episodio di violenza avvenuto a Padova, dove un gruppo organizzato di oltre venti persone ha aggredito alcuni militanti di un partito di destra impegnati in un banchetto informativo. Un attacco premeditato che ha destato grande preoccupazione.
“Condanno fermamente quanto accaduto – ha dichiarato De Poli –. È impensabile che, nel 2025, si torni a un clima di scontro politico di decenni fa. Chi aggredisce deve essere punito senza esitazione, sia moralmente che giudiziariamente. Padova non
merita questo. È fondamentale ripristinare un dialogo civile tra le parti, anche quando le idee sono profondamente diverse.”
Il senatore ha poi sottolineato il ruolo chiave delle forze dell’ordine, intervenute prontamente per identificare e fermare gli aggressori. Ma la sua riflessione si è spinta oltre, evidenziando come episodi di questo genere possano alimentare un pericoloso effetto emulativo, specialmente tra i più giovani.
Un altro tema cruciale è il caro energia, una questione che continua a pesare sull’economia italiana. Il governo, ha spiegato il senatore, sta adottando una serie di misure per contenere l’impatto dell’aumento dei costi. Tra queste, l’incremento dello stoccaggio di gas, per garantire ri-
serve sufficienti e mitigare la volatilità dei prezzi, e la distinzione tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, per evitare aumenti
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
indiscriminati.
“Sono in arrivo nuovi fondi, tra i tre e i quattro miliardi di euro – ha dichiarato De Poli – per sostenere famiglie e imprese. È fondamentale agire in modo tempestivo per evitare che l’aumento dei costi energetici penalizzi ulteriormente la nostra economia.”
Infine, una riflessione sul tema delicato e divisivo del fine vita. “Sono per la vita – ha affermato De Poli – e credo che la priorità debba essere garantire cure adeguate a tutti. Dobbiamo investire di più nelle cure palliative e nel supporto ai pazienti, accompagnandoli con dignità fino alla fine del loro percorso. Il vero obiettivo pè potenziare il sistema sanitario e garantire assistenza a chi soffre”.
L’assessore regionale Cristiano Corazzari
Antonio De Poli nello studio di Veneto24
Economia. Gianmarco Russo, direttore
di Confindustria Veneto Est, fa il punto sulle opportunità e le sfide
”Le imprese devono innovare per competere, va colmato il gap europeo sui costi energetici”
G
ianmarco Russo, Direttore di Confindustria Veneto Est, ai microfoni di Radio Veneto24,si è soffermato sui temi cruciali per le imprese della regione, tra cui i costi dell’energia, gli investimenti e la competitività e ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale dell’economia e le prospettive future
Direttore Russo, come si sta evolvendo l’economia del Veneto Est in questi mesi?”
“Il Veneto Est sta affrontando un periodo di transizione molto importante, con un’economia che continua a crescere, ma con un forte focus sulle sfide globali che le imprese devono affrontare. La competitività delle nostre aziende dipende in gran parte dalla loro capacità di innovarsi e di affrontare le difficoltà con determinazione.”
Uno dei temi che riguarda da vicino le imprese è il costo dell’energia. Come valutate l’attuale situazione?
“Purtroppo, le nostre imprese pagano fino all’ottanta per cento in più rispetto alle concorrenti europee. Questo gap ha origini strutturali, dovute principalmente alla nostra
dipendenza dal gas e alle difficoltà legate al costo dell’energia elettrica. Quando il prezzo del gas aumenta, l’energia elettrica segue lo stesso andamento, creando un grave svantaggio competitivo. È come se le imprese partissero con uno zaino pieno di sassi, e uno dei macigni più pesanti è proprio questo differenziale sui costi energetici.”
C’è qualche iniziativa in corso per ridurre questi costi o per aiutare le imprese a fronteggiarli?
“Sì, stiamo cercando di incentivare le imprese a diventare non solo consumatori, ma anche produttori di energia, soprattutto attraverso l’autoproduzione e le comunità energetiche. Questo approccio permette alle aziende di abbattere i costi operativi e di ridurre l’impatto degli oneri erariali. Inoltre, abbiamo recentemente lanciato un gruppo di acquisto che unisce le imprese per negoziare migliori condizioni sui contratti di fornitura di energia.”
Passando a un altro tema caldo, il costo del denaro e gli investimenti: come si stanno comportando le
imprese in questo periodo di incertezze?”
“La politica dei tassi di interesse è sicuramente un fattore che ha disincentivato gli investimenti. La BCE non ha ridotto i tassi con la velocità che ci si aspettava, e questo ha creato un clima di incertezza che non aiuta le imprese a programmare a lungo termine. Le aziende hanno bisogno di visibilità per poter pianificare i loro investimenti, ma l’incertezza geopolitica e la dinamica dei tassi rendono difficile fare previsioni. Questo frena la propensione degli imprenditori a investire.”
Ci sono altre sfide per la competitività delle imprese? E cosa sta facendo Confindustria per supportare la crescita?
“La produttività è strettamente legata alla competitività. Recuperare competitività significa permettere alle aziende di creare valore attraverso l’efficienza operativa e un piano di sviluppo chiaro. La misura Industrie 5.0 è molto interessante, ma ha incontrato qualche difficoltà nell’attuazione a causa della burocrazia e della compatibilità con altre misure di incentivo. Tuttavia, siamo positivi e speriamo che venga messa in atto al più presto, poiché può rappresentare un’opportunità importante per le imprese.”
Cosa si aspetta dal futuro e quali sono le priorità per le imprese nei prossimi anni?
“Le priorità sono sicuramente l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione tra imprese, istituzioni e enti locali. Se vogliamo crescere e competere a livello globale, dobbiamo investire in nuove tecnologie e in processi produttivi più efficienti. Solo così potremo affrontare le sfide future, mantenendo la competitività e creando valore per il nostro territorio.”
Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini nuovo presidente
Raffaele Boscaini è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Confindustria Veneto, con un mandato che si estenderà dal 2025 al 2029. “È con un forte senso di responsabilità che accolgo la decisione del Consiglio di Confindustria Veneto” ha dichiarato Boscaini. Il neo presidente ha sottolineato il complesso e variegato mondo delle imprese venete, consapevole delle sfide economiche attuali e delle profonde trasformazioni in atto. Infine, ha voluto ringraziare il suo predecessore, Enrico Carraro, per aver saputo sintetizzare le esigenze del sistema industriale e portarle all’attenzione delle istituzioni.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Gianmarco Russo, direttore Confindustria Veneto Est
Fondazione Cariparo. Il presidente Gilberto Muraro
ricorda le numerose attività svolte sul territorio
“Il nostro impegno per una società inclusiva, solidale e sempre aperta all’innovazione”
“Investiamo in vari settori, dal patrimonio storicoartistico alla ricerca scientifica, dall’ambiente alla sanità. Questo ci consente di sostenere progetti ad ampio spettro, sia per grandi realtà che per le piccole realtà locali”
Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cariparo, racconta l’impegno per il territorio veneto, con particolare attenzione ai progetti culturali, sociali e di ricerca. Come descrivere l’approccio della Fondazione verso le comunità locali?
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
La nostra missione è promuovere azioni che migliorano la qualità della vita e favoriscono uno sviluppo economico sostenibile nelle nostre aree di riferimento, in particolare le province di Padova e Rovigo. Ci ispiriamo a una società inclusiva, solidale e aperta all’innovazione. Vogliamo che ogni progetto sia utile socialmente, realizzato con efficienza per garantire il massimo impatto. Quali sono le principali aree in cui la Fondazione interviene concretamente?
Abbiamo tre obiettivi principali: la qualità della vita, lo sviluppo delle conoscenze e la promozione della cultura, intesa come partecipazione alla vita culturale e come segno di identità e coesione. Investiamo in vari settori, dal patrimonio storico-artistico alla ricerca scientifica, dall’ambiente alla sanità. Questo ci consente di sostenere progetti ad ampio spettro, sia per grandi realtà
che per le piccole realtà locali. Spesso la Fondazione è intervenuta a sostegno di progetti culturali di grande rilievo. Potrebbe farci qualche esempio?
Abbiamo fatto investimenti significativi, come i 12 milioni di euro per l’auditorium di Padova, 2,5 milioni per l’Accademia dei Concordi a Rovigo e altri 2,5 milioni per la sanità. Ma non ci limitiamo a progetti di grande entità. Crediamo molto nelle piccole iniziative, che spesso coinvolgono associazioni e gruppi di famiglie, creando una forte partecipazione alla crescita comune. Questi progetti, anche se di dimensioni contenute, hanno un impatto positivo sul territorio.
Qual è il ruolo dell’Università nella vostra attività?
Siamo sempre stati vicini all’università, un interlocutore di massimo livello per noi. Collaboriamo su vari fronti e abbiamo contribuito, con il nostro sostegno, a una crescita qualitativa della ricerca. Abbiamo finanziato, e continuiamo a farlo, progetti di eccellenza, come i dottorati di ricerca ad alta vocazione internazionale.
Un evento culturale che ha visto la Fondazione protagonista è la
recente mostra dedicata al pittore danese Willem Hammershøi. Ce ne vuole parlare?
Abbiamo appena inaugurato la mostra a Rovigo, a Palazzo Roverella, dedicata a Willem Hammershøi, un pittore danese poco conosciuto, ma che sicuramente lascerà un segno importante nel panorama culturale internazionale. L’esposizione è stata una sfida organizzativa, ma siamo molto fiduciosi del successo che avrà. Il pubblico di Palazzo Roverella è ormai abituato a mostre di qualità, e le nostre iniziative continuano a riscontrare un forte apprezzamento.
Fondazione Cariparo ha già ottenuto un grande successo con altre esposizioni, come quella di Kandinsky a Rovigo. Qual è stato l’impatto di questi eventi sul territorio?
La mostra di Kandinsky ha raggiunto oltre 87.000 presenze, un risultato straordinario per una città come Rovigo. Questo tipo di eventi non solo ha un impatto culturale, ma anche un risvolto economico significativo, generando un indotto che beneficia l’intera comunità, specialmente in un territorio che, come quello polesano, affronta diverse sfide”.
Elisa De Berti: “La Pedemontana fondamentale per il Veneto”
Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto e assessore ai Trasporti e Infrastrutture, conferma che la Pedemontana, nonostante le polemiche iniziali, si sta rivelando fondamentale per la viabilità regionale, in particolare per i collegamenti tra il nord e il centro Italia. Ricorda poi l’introduzione di uno sconto del 60% sui pedaggi per tratte brevi, che riguarda tutti i viaggiatori, residenti e non, con l’intento di incentivare l’uso di un’infrastruttura che ha avuto un impatto positivo sul traffico est-ovest e sull’afflusso turistico.
“Abbiamo sempre promesso di monitorare il traffico dopo l’entrata in funzione della Pedemontana e ora siamo in grado di offrire una riduzione significativa sui pedaggi, un’ulteriore
prova dell’efficienza della nostra pianificazione”, ha spiegato De Berti. La superstrada sta diventando una via alternativa
alla A4 Milano-Venezia, satura di traffico, e sta rispondendo a una crescente domanda di mobilità. L’assessore fa poi il punto sul suo lavoro a Roma: “Le relazioni sono fondamentali. Buone relazioni ti permettono di portare a casa risultati concreti per il territorio”, spiega, evidenziando l’importanza di un continuo dialogo con il governo centrale. Guardando al prossimo appuntamento elettorale la vicepresidente ha anche espresso il desiderio che i politici locali, come i sindaci e i presidenti di regione, abbiano maggiore libertà di ricandidarsi, senza vincoli imposti da Roma. “Il voto dei cittadini deve essere libero, senza limiti che impediscano alle persone di candidarsi se ritengono di poter dare ancora un contributo”.
Ascolta
Elisa de Berti
Sintoniz zati sul
Padova ospita il World Health Forum Veneto 2025:
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w w w. ven e to 2 4.i t
ta all’iniziativa, è stato istituito un
tifico di prestigio internazionale, presieduto dal Prof. Giorgio Palù, Professore Emerito dell’Università
neto ETS. Ne fanno parte anche il la Elvassore, il Prof. Paolo Simioni
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
rimento globale per l’innovazione in sanità, ma una piattaforma per lo scambio di idee e buone pratiche” ha affermato Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova. Sottolinea l’importanza dell’evento anche Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova: “Dopo il successo della prima edizione, il World Health Forum Veneto si conferma un appuntamento di riferimento per il dibattito scientifico e l’innovazione in ambito sanitario. Padova, con la sua lunga tradizione nella ricerca medica e nelle scienze della salute, è il luogo ideale per ospitare un confronto di altissimo livello su tematiche cruciali come la medicina di precisione, le nuove frontiere terapeutiche e il benessere globa-
istituzioni con un obiettivo comune.”
A sottolineare l’importanza della ricerca in sanità, Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha dichiarato: “Abbiamo scelto con convinzione di essere partner di questa iniziativa. La salute è parte integrante del nostro impegno filantropico, con un approccio One Health che considera l’interconnessione tra benessere umano, animale e ambientale.”
Con un programma ricco di approfondimenti e il coinvolgimento di eccellenze accademiche e imprenditoriali, il World Health Forum Veneto 2025 si conferma un appuntamento di riferimento per il futuro della medicina e della salute globale.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Il
caso. Su questo delicato interrogativo si è espressa di recente la Corte di Cassazione
Di fronte ad una nascita indesiderata esiste l’ipotesi di un danno risarcibile?
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione civile (Terza Sezione 11 febbraio 2025 n.3502) ha risposto al delicatissimo interrogativo: se un medico durante la gravidanza di una donna non si avvede delle gravi malformazioni congenite che il nascituro presentava e quindi non ha consentito ad essa, se fosse stata opportunamente informata, di valutare se procedere o meno all’aborto, cagionando al nato il danno per la sua nascita indesiderata, si ha diritto al risarcimento dei danni. Naturalmente va preliminarmente stabilito se in astratto può instaurarsi una causa in nome e per conto di chi non è ancora nato, su questo punto le Sezioni Unite n.25767/201 5) danno risposta positiva affermando “l’astratta riconoscibilità di un diritto (oltre che della legittimazione attiva) del figlio handicappato non trova ostacolo insormontabile nell’ anteriorità del fatto illecito alla nascita, giacché si può essere destinatari di tutela anche senza dotati di capacità giuridica ai sensi dell’articolo 1 del codice civile” (articolo 1 cod.civ.:”La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce in favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita). La risposta però, nel concreto, è stata negativa nel senso che “il nato disabile non può agire per il risarcimento del danno consistente nella sua stessa condizione, giacché l’ordinamento non riconosce il diritto di non nascere se non sano,
né la vita del nato può integrare un danno- conseguenza dell’ illecito del medico”. Tale decisione - nonostante si siano sviluppate correnti di pensiero di diverso avviso - richiama come precedente la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione civile 22/1 2/2015 n.25767 che effettua un’ elaborata e dotta disamina, giungendo a due affermazioni decisive: “La non vita non può essere un bene della vita; per la contraddizione che non lo consente.Tanto meno può esserlo per il nato, retrospettivamente, l’omessa distruzione della propria vita (in fieri) che é il bene per eccellenza, al vertice della scala assiologia dell’ordinamento. Non si può dunque parlare di un diritto a non nascere”. Diversa è la situazione giuridica dei genitori, in particolare della madre, nel caso in cui il medico ometta di far presente che il nascituro ha malformazioni congenite: di fronte a questo dramma le risposte possono essere nettamente diverse, entrambe rispettabili: a) accettiamo la prole disabile, pur nella consapevolezza che la nostra vita cambierà radicalmente, concentrandosi nell’amore; b) non siamo disposti a sconvolgere radicalmente la nostra esistenza, non abbiamo attitudine all’eroismo. Anche a questo interrogativo ha dato risposta la succitata sentenza delle Sezioni unite: “L’impossibilità della scelta della madre nella prosecuzione della gravidanza, determinata da negligente carenza informativa da parte del medico cui
la stessa aveva chiesto di indagare su possibili malformazioni del nascituro è fonte di responsabilità civile del sanitario. Perché sussista il danno da nascita indesiderata occorre che l’interruzione della gravidanza sia stata all’epoca legalmente consentita e che venga provata la volontà della donna a non portare a termine la gravidanza in presenza di tali specifiche condizioni. L’onere di provare tali elementi facoltizzanti e la volontà di interrompere, in loro evenienza, la gravidanza é posto a carico della madre ex art.2697 del codice civile (principio della vicinanza della prova) onere che può essere assolto dalla donna anche in via presuntiva, tramite la dimostrazione di altre circostanze dalle quali si possa ragionevolmente risalire, per via induttiva, all’esistenza del fatto psichico che si tratta di accertare (secondo il parametro del più probabile che non). Secondo le Sezioni unite vi è libertà di prova in proposito, a mio avviso la più “agevole” è far sentire testimoni attendibili i quali riferiscano di aver più volte sentito la donna affermare che mai avrebbe accettato un figlio disabile e che piuttosto sarebbe ricorsa all’aborto. Un problema che resta aperto e di difficile soluzione è quello della quantificazione del danno in via equitativa, senza cioè applicazione di parametri normativi precisi, ma affidandosi al cosiddetto “prudente apprezzamento del Giudice”, senza che ciò debordi nel mero arbitrio.
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
I colori e i materiali del 2025
Il 2025 segna un’evoluzione nell’interior design, con una palette cromatica che mixa tonalità naturali e accenti audaci. Se da un lato continuano a dominare i colori della terra - beige, ocra, terracotta e marrone caldo - dall’altro vediamo il ritorno di sfumature più intense e sofisticate come il blu notte, il verde salvia e il bordeaux. Questi colori vengono spesso abbinati a finiture opache e materiche, capaci di conferire eleganza senza risultare eccessivamente fredde. Le pareti non sono più solo sfondi neutri, ma diventano protagoniste con effetti decorativi, boiserie moderne e texture tridimensionali che donano carattere agli ambienti. Non solo i colori ma anche le superfici assumono nuove connotazioni. Le pitture a base di argilla e calce, oltre a essere ecologiche, conferiscono alle pareti una finitura materica dal forte impatto visivo. I rivestimenti in microcemento sono sempre più apprezzati, perché permettono di ottenere superfici continue senza fughe, ideali per uno stile minimalista e moderno. Il gioco di contrasti tra finiture lisce e ruvide è un altro trend in crescita, con l’abbinamento tra legni grezzi e metalli satinati o tra superfici lucide e opache.
I materiali diventano sempre più sostenibili e innovativi. Il legno rigenerato è protagonista assoluto, utilizzato sia per i mobili sia per i rivestimenti. Il vetro riciclato, il metallo brunito e le bioplastiche entrano con decisione nell’arredamento contemporaneo, dimostrando che estetica e rispetto per l’ambiente possono andare di pari
passo. Si diffondono superfici antibatteriche e autopulenti, progettate per migliorare l’igiene senza l’uso di sostanze chimiche aggressive. Per quanto riguarda i tessuti, spopolano lana riciclata, cotone organico e fibre naturali trattate senza sostanze chimiche, per garantire un’aria più salubre negli ambienti domestici.
Un’altra tendenza emergente è il connubio tra tradizione e modernità. L’artigianato locale torna in auge, con mobili su misura e pezzi unici creati da falegnami e ceramisti. Tuttavia, il design si contamina con la tecnologia: superfici antibatteriche, illuminazione smart e complementi d’arredo interattivi arricchiscono le case di funzionalità innovative senza rinunciare al calore di materiali autentici. Le nuove tecnologie, come i tessuti intelligenti che cambiano colore con la temperatura e i piani cottura invisibili integrati nei top delle cucine, rivoluzionano il concetto stesso di abitare, rendendolo più pratico e futuristico.
L’attenzione ai dettagli si estende anche alla scelta degli accessori e delle decorazioni. I tappeti artigianali tornano protagonisti, con motivi geometrici e texture tridimensionali che donano un tocco di personalità agli spazi. Anche l’arte murale si evolve, con dipinti e installazioni che diventano elementi centrali nella decorazione d’interni. Infine, l’uso di piante da interno, sia in vaso che in soluzioni verticali, continua a crescere, creando angoli verdi che migliorano la qualità dell’aria e donano freschezza agli ambienti.
Stili d’arredo protagonisti
Nel 2025, gli stili d’arredo si evolvono per rispondere a un bisogno crescente di benessere e sostenibilità. Il Japandi, fusione tra minimalismo giapponese e design scandinavo, si rinnova con una versione più calda e accogliente. I toni neutri e i materiali naturali restano una costante, ma si arricchiscono di dettagli morbidi e accostamenti cromatici più audaci, come il contrasto tra legni chiari e scuri. L’uso di tessuti avvolgenti, tappeti in lana e divani con forme arrotondate aggiunge un senso di comfort e intimità. Un’altra tendenza emergente è il retrò futuristico, che unisce elementi vintage degli anni ‘70-’80 con dettagli tecnologici. Divani dalle forme arrotondate, colori vivaci e lampade in metallo cromato si abbinano a soluzioni smart come specchi interattivi e mobili con ricarica wireless integrata. Questo stile permette di giocare con il passato senza rinunciare alla modernità. Le sedute in velluto, le carte da parati grafiche e i tavolini con strutture in ottone danno un tocco glamour che richiama il design degli anni d’oro, ma in chiave contemporanea. Infine, la biofilia continua a essere una delle correnti più influenti.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Il legame con la natura si esprime attraverso arredi ispirati alle forme organiche, pareti vegetali e ampie vetrate per favorire la luce naturale. Le piante diventano protagoniste, non solo come elementi decorativi ma anche come strumenti per migliorare la qualità dell’aria indoor. Vasi di grandi dimensioni, orti verticali e giardini interni stanno diventando un must per chi desidera una casa più sana e rilassante. Anche i materiali riflettono questa tendenza: il sughero, la pietra naturale e il bambù sono sempre più utilizzati per rivestimenti e mobili.
Le soluzioni.
Layout e funzionalità degli spazi domestici
Gli spazi domestici nel 2025 sono sempre più fluidi e adattabili alle esigenze di chi li vive. Il concetto di modularità prende piede, con arredi trasformabili che permettono di ottimizzare ogni centimetro. I mobili a scomparsa, i tavoli estensibili e le pareti mobili diventano soluzioni chiave per garantire massima versatilità in case dalle metrature sempre più compatte. La progettazione degli ambienti si fa più intelligente: grazie a elementi scorrevoli e divani componibili, ogni stanza può cambiare funzione nell’arco della giornata, trasformandosi da zona relax a spazio di lavoro o area conviviale. Un trend in forte crescita è quello degli spazi ibridi. Con il diffondersi dello smart working, le case si stanno adattando per integrare angoli ufficio funzionali ma discreti. Scrivanie retrattili, pannelli fonoassorbenti e sedute ergonomiche si fondono armoniosamente con il resto dell’arredamento, senza dare la sensazione di essere in un ambiente lavorativo. Anche l’illuminazione gioca un ruolo chiave: sistemi di luce regolabili e lampade da scrivania con funzioni anti-affaticamento visivo migliorano la qualità dell’esperienza lavorativa in casa.
Anche la cucina subisce una trasformazione, diventando il cuore pulsante del-
la casa. Si prediligono soluzioni aperte, che favoriscono la convivialità e l’interazione. I piani di lavoro multifunzionali, dotati di tecnologie integrate come piani a induzione invisibili o sistemi di aspirazione avanzati, rendono lo spazio più efficiente e accogliente. Inoltre, la domotica gioca un ruolo fondamentale, con elettrodomestici connessi e assistenti vocali che semplificano la vita quotidiana. I frigoriferi intelligenti suggeriscono ricette in base agli ingredienti disponibili, mentre i forni a controllo re-
moto permettono di gestire la cottura anche fuori casa. Infine, cresce l’attenzione per l’acustica e l’illuminazione. Materiali fonoassorbenti e tappeti in fibre naturali migliorano il comfort sonoro degli ambienti, mentre le luci regolabili in intensità e temperatura creano atmosfere personalizzate a seconda dei momenti della giornata. L’uso di LED a spettro completo, in grado di riprodurre la luce naturale, contribuisce al benessere psicofisico degli abitanti.
Le nuove tendenze spaziano anche nella gestione dello spazio verticale. Mensole sospese, letti a soppalco e soluzioni di stoccaggio modulari permettono di sfruttare ogni superficie disponibile, migliorando la funzionalità degli ambienti ridotti. Persino il bagno diventa più versatile, con mobili contenitori integrati e docce multifunzionali dotate di getti d’acqua regolabili e illuminazione cromoterapica. Il tutto per rendere la casa più vivibile, pratica e accogliente, indipendentemente dalla metratura.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
LAl via il contributo economico per chi assiste anziani non autosufficienti
a Regione Veneto ha annunciato l’avvio del contributo economico previsto dal progetto “Un aiuto a chi aiuta”, destinato a supportare chi assiste persone anziane non autosufficienti. L’iniziativa prevede l’erogazione di 400 euro al mese per 12 mesi a 12.114 persone, di cui 9.476 assistiti in struttura e 2.638 a domicilio.
“Si tratta di un importante impiego dei fondi FSE+ - ha sottolineato l’Assessore al Sociale Manuela Lanzarin - con un’istruttoria condotta da Azienda Zero e con le ULSS che hanno svolto il ruolo di sportello per informare e supportare i cittadini. L’obiettivo del progetto è quello di sostenere le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie, garantendo risorse adeguate per far fronte alle esigenze quotidiane”. Il bando, aperto dal 4 ottobre al 3 dicembre 2024, ha raccolto oltre 16mila domande per un totale di 60 milioni di euro stanziati. Questa misura si affianca al Fondo per la Non Autosufficienza, che nel Veneto ammonta a oltre 559 milioni di euro.
Il progetto nasce dalla consapevolezza che con l’avanzare dell’età molte persone non sono più in grado di svolgere le attività quotidiane in autonomia. In una fase iniziale, può essere necessario aiutarle nelle commissioni e nei lavori domestici, ma col tempo il bisogno di assistenza si
Veneto, nuove funzionalità per le prescrizioni farmaceutiche online
Da oggi i cittadini della Regione del Veneto possono accedere alle proprie prescrizioni farmaceutiche direttamente dal Portale Sanità km zero Fascicolo. Questa funzione, già disponibile tramite l’App Sanità km zero Ricette, consente di consultare, gestire e scaricare le proprie ricette mediche in modo semplice e immediato. Per chi ha difficoltà nell’utilizzo della tecnologia o desidera delegare la gestione delle proprie pratiche sanitarie a una persona di fiducia, è possibile attivare una delega. Questa può essere richiesta in autonomia attraverso il portale, utilizzando SPID o CIE, oppure presso gli sportelli dell’Azienda Sanitaria di riferimento (URP, distretti sanitari). Le caratteristiche del servizio
Accesso alle prescrizioni farmaceutiche: la nuova sezione del portale, attiva per tutti i residenti della Regione del Veneto, è raggiungibile tramite il tasto “Prescrizioni” nel menù di navigazione. Da qui, selezionando “Gestire le mie/sue prescrizioni”, si accede alla sottosezione “Ricette farmaceutiche”. Chi può visualizzare le prescrizioni: il servizio è disponibile per gli assistiti della Regione Veneto, i loro delegati (anche se residenti in altre regioni) e i tutori di minori o persone con rappresentanza legale. I delegati, però, non hanno accesso alle prescrizioni classificate come “Very restricted”. Ricette consultabili: l’elenco mostra le prescrizioni emesse negli ultimi sei mesi. Tuttavia, ogni ricetta mantiene la sua validità di 31 giorni dalla data di emissione, trascorsi i quali non è più utilizzabile in farmacia.
intensifica, fino a richiedere un supporto costante per alimentazione, somministrazione di farmaci, mobilità, igiene e vestizione. “Nella nostra Regione - aggiunge Lanzarin - l’invecchiamento della popolazione rende necessarie nuove politiche di sostegno alle persone anziane e alle loro famiglie. Spesso, all’età avanzata si aggiungono patologie croniche che richiedono assistenza quotidiana. Per questo motivo, il contributo è stato assegnato a coloro che presentano una valutazione SVAMA pari ad almeno 70 su 100 e un ISEE sociosanitario inferiore a 40mila euro, sia per chi è assistito a domicilio che in struttura”. Nuovi avvisi in arrivo per le assistenze domiciliari
Il carico familiare per l’assistenza agli anziani è sempre più rilevante, e molte famiglie si affidano ad assistenti familiari per garantire la cura quotidiana. Nei prossimi mesi verrà aperto un nuovo avviso per sostenere le famiglie che assistono direttamente un proprio caro non autosufficiente, riconoscendo un aiuto economico specifico.
L’erogazione del contributo per i mesi di gennaio e febbraio 2025 è prevista per i primi giorni di marzo. Ulteriori informazioni sono disponibili sui canali ufficiali della Regione Veneto.
Redazione Salute
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Dati disponibili: per ogni ricetta sono visibili data di emissione, codice NRE, stato della prescrizione (disponibile, in carico o erogata) e un’opzione per oscurare o rendere visibile la ricetta. È inoltre possibile scaricare il documento in PDF o stamparlo. Oscuramento delle prescrizioni: è possibile rendere invisibile una ricetta, impedendo ai soggetti autorizzati di consultarla. Tuttavia, in questo caso, per ritirare il farmaco in farmacia sarà necessario presentare la versione digitale della ricetta o il documento cartaceo.
Rinnovo delle ricette: attualmente, il servizio di rinnovo delle prescrizioni farmaceutiche resta disponibile esclusivamente tramite l’App Sanità km zero Ricette e non dal Portale Sanità km zero Fascicolo.
Per ulteriori informazioni, l’informativa è disponibile nella pagina di accesso al Portale Sanità km zero Fascicolo.
Lo studio. L’obiettivo principale della ricerca è isolare, identificare e caratterizzare una particolare tipologia di cellula tumorale
Rovigo-Milano: una collaborazione d’eccellenza nella ricerca sul glioblastoma
Parte dall’Ospedale di Rovigo uno studio innovativo che potrebbe rivoluzionare la comprensione e il trattamento del glioblastoma, il più aggressivo tumore cerebrale maligno. La ricerca, condotta dall’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia dell’ospedale polesano in collaborazione con lo Human Technopole di Milano, mira a identificare nuove strategie terapeutiche contro questa patologia. Il glioblastoma è un tumore altamente invasivo che colpisce il cervello e ha un’aspettativa di vita media per i pazienti di poco più di un anno. La sua natura aggressiva è dovuta alla capacità di infiltrarsi nel tessuto cerebrale sano, rendendo difficile la rimozione completa tramite chirurgia. Inoltre, le cellule tumorali sono altamente resistenti ai trattamenti tradizionali come la chemioterapia e la radioterapia, portando spesso a recidive. Uno studio per cambiare il paradigma della ricerca Lo studio, dal titolo “A multiomic single-cell study to identify and characterize quiescent treatment-resistant ancestral cells in IDH-Wildtype glioblastoma”, è guidato dal Dr. Stefano Ferraresi, responsabile della Neurochirurgia di Rovigo, con la partecipazione del Dr. Enrico Brognaro, esperto di glioblastoma con numerose pubblicazioni all’attivo. La collaborazione con lo Human Technopole di Milano, centro di ricerca avanzata in biologia cellulare e molecolare, aggiunge un fondamentale contributo scientifico.
L’obiettivo principale della ricerca è isolare, identificare e caratterizzare una particolare tipologia
di cellula tumorale, la cosiddetta cellula staminale tumorale ancestrale. Queste cellule rimangono quiescenti nel tessuto cerebrale, resistendo ai trattamenti attuali e favorendo la ricrescita del tumore.
Verso nuove terapie mirate
“L’idea alla base dello studio – spiega il Dr. Brognaro – è individuare specifici marcatori di queste cellule dormienti, che possano diventare bersagli per nuove terapie mirate. Se riuscissimo a bloccare la loro attività prima che il tumore si riformi, potremmo migliorare significativamente
la prognosi dei pazienti”. Il progetto rappresenta una speranza per il futuro della lotta contro il glioblastoma, proponendo un approccio innovativo che potrebbe portare a trattamenti più efficaci e personalizzati. La collaborazione tra ricerca clinica e biologia molecolare dimostra ancora una volta come l’eccellenza scientifica possa nascere anche da realtà ospedaliere territoriali, come quella di Rovigo, contribuendo all’avanzamento della medicina a livello globale.
Paola Bigon
Rovigo, l’Otorinolaringoiatria dell’Ulss 5 eccellenza nella cura e nella chirurgia
L’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ulss 5 Polesana si conferma un centro d’eccellenza, con un’organizzazione capillare che assicura la presenza dei medici nei tre ospedali aziendali. Il reparto è specializzato nella cura dei tumori testa-collo, grazie alla stretta collaborazione con Radioterapisti, Oncologi, Anatomo Patologi, Medici Nucleari e Radiologi, garantendo un approccio multidisciplinare fondamentale per i pazienti.
Tra le tecniche all’avanguardia, spicca la chirurgia oncologica ricostruttiva del distretto cervico-facciale. Nel 2023 sono state realizzate le prime ricostruzioni ossee facciali personalizzate con tecnologia CAD/CAM e osso del paziente, interventi complessi che impegnano due équipe chirurgiche per oltre 10 ore. Per i tumori orali in fase iniziale, il reparto è tra i pochi in Italia a eseguire la biopsia radioguidata del linfonodo sentinella, un trattamento mini-invasivo che riduce i rischi per il paziente.
Non manca l’attenzione ai più piccoli: ogni anno circa 200 bambini vengono operati per problemi adenoidei e tonsillari in collaborazione con la Pediatria di Rovigo. L’attività ambulatoriale è intensa, con 35.000 accessi annui per visite, esami audiologici, vestibolari, endoscopie e medicazioni post-operatorie.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2
Il responsabile dello studio, il neurochirurgo dell’equipe della Neurochirurgia di Rovigo, Dr. Enrico Brognaro
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
CineTerme, con un tema sempre diverso!
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Prossime date:
Venerdì 28 marzo
Venerdì 11 aprile
Venerdì 16 maggio
Partner:
Ascolta
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.