Sostegno alla terza età, al via il contributo economico per gli anziani non autosufficienti
Sembra ormai certo che le prossime elezioni regionali si terranno nel prossimo autunno: pochi mesi di attesa e scopriremo, dunque, che volto avrà il Veneto dopo i decenni firmati prima da Giancarlo Galan e Luca Zaia. Un passaggio, questo, certamente epocale poiché, comunque vada a finire, molte cose, forzatamente cambieranno. Il Veneto, al di là di qualche pronostico forse un po’ superficiale, ha sempre scelto di “premiare” chi gli proponesse un modello culturale prima ancora che un modello politico. La Democrazia Cristiana prima, il rampantismo del primo Berlusconi con la sua “politica del fare” con Galan, la rivendicazione territoriale leghista con il primo Zaia e la rivendicazione dell’orgoglio veneto con la seconda fase del Governatore uscente poi, hanno, infatti, rappresentato un sistema al quale aderire all’interno del quale il cittadino – e l’imprenditore veneto – sapevano, esattamente, quale fosse il proprio ruolo. In sintesi: le proposte politiche vincenti in Veneto non hanno semplicemente parlato di prospettive di sviluppo e di programmi, ma hanno indicato a un “popolo” come percepirsi.
Chi vincerà, dunque, le prossime regionali? Se il ragionamento regge la risposta è che otterrà la fiducia dei Veneti chi saprà costruire un nuovo modello nel quale riconoscersi.
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L’assessore Corazzari
guarda alle Olimpiadi:
“Sarà una preziosa opportunità per il Veneto”
di Cavarzere
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Economia, Confindustria
Veneto Est: “Va colmato il gap europeo sui costi energetici, serve innovazione”
STRADE PIU’ SICURE, CALANO GLI INCIDENTI
Il sindaco Pierfrancesco Munari annuncia ulteriori cantieri per mettere in sicurezza le strade. A Pegolotte di Cona i camion fuori dal centro abitato. L’appello dell’Associazione Vittime della Strada
Casa sempre più smart tra nuovi stili d’arredo, progettazione e stili d’arredo all’avanguardia
Dal 2026, la città passerà dalla Tari alla Tarip, incentivando la differenziazione dei rifiuti e migliorando l’efficienza del servizio
L’assessore regionale Manuela Lanzarin: “Accanto alle grandi specializzazioni anche le piccole realtà funzionano bene”
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Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I l trend degli ultimi vent’anni ormai è consolidato e fan ben sperare, anche se non mancano le criticità: sulle strade del Veneto il numero degli incidenti, delle vittime e dei feriti continua a scendere, anno dopo anno. Ma la situazione non è omogenea perché sul territorio veneto ci sono delle aree in cui il rischio è sensibilmente più marcato, ci sono delle strade, anche provinciali, in cui la probabilità di un incidente è decisamente più elevata
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Una partita tutta da giocare
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Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Accanto alla nota pericolosità di alcuni tratti autostradali e strade statali lungo le quali purtroppo si concentrano decine incidenti all’anno, spesso con esiti gravi, anche lungo la viabilità locale ci sono dei famigerati “punti neri” nei quali si annidano i rischi maggiori, anche per la cosiddetta mobilità debole, dai pedoni ai ciclisti, compresi coloro che usano il monopattino per spostarsi.
La città piange la scomparsa di Carla Gatto, nonna di Giulia
Cecchettin
La comunità di Cavarzere si stringe nel dolore per la scomparsa improvvisa di Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin. Una donna incredibile, forte, capace di affrontare con determinazione le difficoltà della vita. Il Sindaco Pierfrancesco Munari e l’Assessore alle Pari Opportunità Mattia Bernello hanno voluto ricordarla con parole di stima e affetto, sottolineando il legame speciale che Carla aveva costruito con la città. “Ricordiamo benissimo Carla, perché ormai era diventata un’amica non solo personale, ma anche un’amica di Cavarzere,” ha dichiarato il Sindaco Munari. “Le immagini della sua partecipazione all’inaugurazione della sala dedicata a Giulia, in omaggio a tutte le vittime di violenza, parlano chiaro. Quella giornata fu un momento toccante e significativo”.
Anche l’Assessore Bernello ha voluto esprimere il proprio cordoglio: “Carla non era solo la nonna di Giulia Cecchettin, ma anche un’artista, una scrittrice di talento. Grazie alla collaborazione con lo Spi Cgil di Cavarzere, a novembre l’avevamo invitata nella sala del Consiglio Comunale per presentare il suo libro. La sua passione e il suo spirito battagliero resteranno per sempre nei nostri cuori.
L’Amministrazione Comunale, a nome di tutta la cittadinanza, esprime le più sentite condoglianze a Gino Cecchettin e alla famiglia per questa dolorosa perdita. Carla Gatto resterà per sempre un simbolo di forza e di amore, un’amica che Cavarzere non dimenticherà.”
Giulia Toffanello
Il sindaco e l’assessore Bernello esprimono il loro cordoglio
Prendendo in esame i dati generali va detto, in ogni caso, che il Veneto, nonostante il fitto e trafficato reticolo viario, negli ultimi anni fa meglio della media nazione e si avvicina agli obiettivi indicati dai programmi d’azione europei per la sicurezza stradale.
Per il ventennio 2001 - 2020 l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada è stato quasi raggiunto in Veneto, dove il numero di decessi è calato del 42,9%. Negli ultimi quatto anni la tendenza è confermata con un ulteriore calo dell’8%, quasi il doppio del dato nazionale. Nel 2023 l’Istat certifica che nella nostra regione ci sono stati 12.774 incidenti (il 3,4% in meno rispetto al 2022) che hanno causato la morte di 309 persone (-3,7%) e il ferimento di altre 16.994 (-1,7%). Resta ancora al di sopra della media nazionale, invece, il tasso di mortalità, più elevato in particolare in provincia di Venezia. E’ il veneziano a detenere il numero più alto di decessi, 77 nel 2023, quasi il doppio di Padova che pure conta un numero più elevato di incidenti e feriti. Da sottolineare l’aumento delle vittime della strada tra i bambini, giovani e anziani, i cosiddetti “utenti vulnerabili”, che nella maggior parte dei casi si muovono in bicicletta o a piedi. Non è sufficiente però fermarsi al numero degli eventi ma vanno tenuto in considerazione anche gli elevati costi sociali, stimati per il Veneto attorno al miliardo e mezzo di euro, che significa ben 306 euro pro capite.
Intervenire per migliorare la sicurezza stradale significa anzitutto ridurre lutti e sofferenze che pesano sulle famiglie, per questo dovrebbero essere stanziate delle risorse adeguate. Negli ultimi anni in effetti gli investimenti per migliorare la viabilità sono cresciuti e anche di recente la Regione Veneto ha pubblicato un bando per finanziare le opere dei Comuni per la sicurezza stradale, innalzando anche gli importi. Non da ultimo c’è anche un importante lavoro culturale da fare, perché la sicurezza stradale non può essere demandata solo alle opere pubbliche o ai controlli delle forze dell’ordine, ma deve essere una necessità sentita da chiunque si metta in strada, con qualsiasi mezzo.
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La novità. In consiglio comunale approvato a maggioranza un provvedimento atteso
Rifiuti, annunciata la rivoluzione, si passa dalla Tari alla Tarip
R
ivoluzione in tema di gestione dei rifiuti a Cavarzere. Si passerà dalla Tari alla Tarip. La riforma, dopo essere stata preparata con cura in giunta e in commissione nelle scorse settimane, è poi approdata nel consiglio comunale dello scorso 27 febbraio che ha approvato a maggioranza la nuova gestione dei rifiuti urbani, sancendo l’addio alla Tari e introducendo, a partire dal 1º gennaio 2026, la Ta-
L’assessore Marco Grandi: “Ci sarà più equità e saranno scoperte le utenze abusive”
rip (Tariffa Puntuale). La tariffa permetterà di calcolare i costi per il servizio di raccolta in base alla quantità effettiva di rifiuti prodotti, indipendentemente dalla metratura delle abitazioni.
A spiegare cosa succederà in consiglio comunale è stato l’assessore Marco Grandi, che ha curato la riforma nei particolari. “La Tarip non è solo un cambiamento amministrativo,” ha detto Grandi, “ma un passo fondamentale verso una gestione più moderna ed efficace dei rifiuti. Da ora possiamo migliorare la raccolta differenziata e ridurre gli sprechi, garantendo un servizio più efficiente per tutti i cittadini”.
Anche per il sindaco Pierfrancesco Munari si tratta di un cambiamento epocale per la città e lo ha detto in consiglio: “Ora con la Tarip,” ha spiegato Munari, “chi più differenzia e meno spreca, meno paga. È un incentivo con-
creto per un comportamento più responsabile da parte di tutti i cittadini”.
I vantaggi per il Comune sono molteplici: il costo sarà determinato dai rifiuti effettivamente prodotti e non più dalla superficie dell’abitazione, chi differen-
zia di più potrà ridurre la propria tariffa, l’Iva sarà detraibile al 10% per le utenze non domestiche. Sarà introdotta la tecnologia dei microchip e chiavette nominali per censire tutte le utenze, riducendo le situazioni di evasione. Il servizio di raccolta porta a porta sarà esteso a tutte le frazioni, eliminando le isole ecologiche in cui non mancano gli abbandoni abusivi. Con il nuovo sistema, il Comune punta a superare l’80% al primo anno. Saranno sostituiti i cassonetti delle isole ecologiche e verranno eliminati i contenitori per la raccolta del
verde.
Dal 1º gennaio 2026, ci sarà l’introduzione della Tarip. Nel 2025 partirà la ricollocazione di nuovi contenitori bidoni. L’assessore Grandi sottolinea il fatto che l’ente in questo modo sarà in grado di scoprire l’illegalità: “Questo nuovo sistema permetterà anche di scoprire tutte quelle utenze cosiddette sommerse, che approfittano di un servizio senza poi dare il corrispettivo, aggravio di tutta la comunità. In consiglio comunale non sono mancate le critiche da parte delle minoranze che hanno votato contro. Il provvedimento è passato con i voti della maggioranza di centrodestra.
“Riqualificazione
PinQua, i costi sono troppo alti”
Il commento di Heidi Crocco, capogruppo di minoranza in Consiglio
Sul progetto di riqualificazione urbana Pinqua arrivano le critiche della consigliera comunale del Pd di Cavarzere Heidi Crocco. “Il progetto di riqualificazione di due aree degradate per la realizzazione di una struttura di social housing con 14 alloggi è senza dubbio ambizioso - spiega Heidi Crocco -. Tuttavia, i costi sollevano molte perplessità. L’iniziativa, finanziata inizialmente con 2,6 milioni di euro dai fondi Pnrr, ha visto un aumento vertiginoso delle spese, parliamo di oltre 600.000 euro di “spese tecniche. Questo ha portato il costo complessivo del progetto a ben 4,2 milioni di euro”.
Per la Crocco basta fare un confronto con realtà vicine per capire le differenze. “Facciamo un confronto - l’esponente dell’opposizione di centrosinistra. A Rovigo, edifici di edilizia pubblica costruiti con il Pinqua (Piano Nazionale per la Qualità dell’Abitare), utilizzando le stesse normative, hanno un costo medio di 2.000 euro al metro quadrato, interamente finanziati dai fondi Pnrr, senza alcun onere aggiuntivo per i bilanci comunali. A Cavarzere, invece, il costo medio per ciascun alloggio (70 mq netti)
ammonta a 300.000 euro. Di questi, ben 1,6 milioni di euro saranno a carico del Comune. A questo punto è legittimo chiedersi: quanti altri interventi si sarebbero potuti realizzare con una cifra simile? Quante case popolari avrebbero potuto essere ristrutturate per migliorare la qualità della vita di tanti cittadini?”.
La Crocco spiega che la situazione in paese non è certo delle migliori. “La situazione degli alloggi pubblici a Cavarzere - sottolinea - è critica. Non è trascorso molto tempo dalla tragedia sfiorata a
Boscochiaro, con il crollo del tetto di una palazzina. E ci sono molte altre situazioni di emergenza simili, come in via Galeno, dove il rifacimento del tetto di una palazzina è urgente, ma mancano i fondi”. Arriva poi un attacco diretto al sindaco del paese Pierfrancesco Munari. “Il sindaco Munari ha sempre difeso il progetto - rincara la dose Crocco - affermando che rinunciarvi sarebbe stato un fallimento, non tanto per la sua amministrazione quanto per la città di Cavarzere. Tuttavia, questa scelta politica, che impone un notevole indebitamento al Comune, rischia di compromettere la possibilità di realizzare altre opere necessarie, con un impatto negativo sulla comunità. Il dibattito resta aperto: quali sono le vere priorità per Cavarzere? E a che costo si vuole portare avanti un progetto che rischia di pesare così tanto sulle spalle dei cittadini?”. La questione Pinqua rischia di continuare ad infiammare il dibattito politico a Cavarzere anche nei prossimi mesi, con amministrazione comunale ed opposizione che pare restino entrambe sulle proprie posizioni.
Alessandro Abbadir
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Alessandro Abbadir
Heidi Crocco
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Sicurezza stradale a Cavarzere. Interviene il sindaco Pierfrancesco Munari
“Cantieri e finanziamenti in arrivo per rendere più sicura la viabilità”
Sicurezza stradale a Cavarzere, il 2025 sarà un anno in cui gli interventi saranno numerosi e andranno incontro alle istanze dei cittadini in tema di sistemazione dei punti più pericolosi. Il Comune ha anche intenzione di agire reperendo finanziamenti regionali in grado di attivare cantieri nei prossimi anni. A spiegarlo è direttamente il sindaco del paese Pierfrancesco Munari. “Sul territorio - dice Munari - faremo diversi interventi. Intanto consegneremo alla città tra circa un mesetto il ponte sull’Adige, che migliorerà ovviamente la viabilità che di questi tempi era un po’ ridotta, essendo appunto chiuso per i lavori di ristrutturazione”. Nel breve periodo assicura il primo cittadino, ci saranno anche altri interventi.
“Inizieranno - spiega - a brevissimo anche i lavori sulla sinistra Adige, quelli di messa in sicurezza. Quindi nel dettaglio metteremo in sicurezza la sinistra Adige con il posizio-
Dall’opposizione:
namento di guardrail nei punti pericolosi. Saranno realizzate nuove asfaltature soprattutto sul tratto di strada tra Boscochiaro e San Pietro, che è quello più ammalorato”. Ma non solo. “Poi - continua il sindaco Munari - inizieranno dei lavori, sempre nel mese di marzo nella regionale Cavarzere - Adria, tanto per intenderci, nel tratto di strada poco fuori il centro abitato, anche lì riguarderanno asfaltature. E sempre per quanto riguarda la viabilità c’è una novità perché il Comune di Cavarzere sta predisponendo tutti gli incartamenti per partecipare a un bando per la sicurezza stradale. Si tratta nello specifico va detto, di un bando della Regione del Veneto”. L’auspicio del sindaco è su questo preciso. “Quindi – continua Munari - anche in questo caso ci auguriamo di poter essere tra i Comuni finanziati e quindi partecipare per questa sicurezza stradale con un confinanziamento del 50%”. Poi gli
interventi diciamo in qualche modo d’urgenza, legati situazioni constatate non previste, per le quali però il Comune ha pensato a progetti ad hoc. “Ci sono - conclude il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari - altri interventi sulla viabilità molto importanti in programma. Stiamo facendo il progetto per il ponte sulla Rosetta che è un ponte che ho dovuto chiudere con un’ordinanza perché c’erano stati dei cedimenti della struttura di decine e decine di centimetri e quindi nel corso dell’anno sicuramente sarà un ponte che verrà rifatto e quindi riaperto e consegnato alla cittadinanza”. Insomma a Cavarzere sarà un anno di cantieri pensati da un lato a rendere la viabilità meno complicata, dall’altro invece a mettere in sicurezza i punti più pericolosi presenti sul territorio comunale e in cui tante volte purtroppo si sono verificati anche brutti incidenti.
Alessandro Abbadir
“Serve una ciclabile sulla provinciale Cavarzere-Pettorazza Grimani”
“Lo scorso dicembre il sindaco Pierfrancesco Munari ha comunicato che il Consiglio Metropolitano di Venezia, con parere favorevole dei sindaci, ha approvato il bilancio di previsione e il Documento Unico di Programmazione 2025 / 2027, sottolineando che nel 2025 saranno previsti interventi per 42.116.000 euro. Però, per completezza di informazione, il sindaco avrebbe dovuto mettere in chiaro quali sono gli interventi, e quali le relative risorse finanziarie, che verranno realizzati nel territorio cavarzerano”. A dirlo è il consigliere comunale di Sinistra Italiana Andrea Fumana. “Sarebbe interessante - dice Fumana - conoscere quali sono opere pubbliche, ed i conseguenti investimenti finanziari, che sono state realizzate nel triennio 2022 / 2024 dalla Città Metropolitana di Venezia. Il sindaco di Cavarzere ha recentemente comunicato la sistemazione, sempre da parte della Città
Metropolitana di Venezia, della rotatoria localizzata all’incrocio di via Mazzini con via Regina Margherita. In attesa di risposte si rammenta che nel 2022 in consiglio comunale furono chieste quali iniziative avesse inteso intraprendere il Comune di Cavarzere affinché la Città Metropolitana realizzasse una pista ciclabile nel tratto di strada della provinciale Cavarzere-Pettorazza Grimani, compreso tra la rotatoria in località Bellina e quella in località Lezze (Trattoria Grande Fratello). Un rettilineo dove il traffico vi scorre in maniera oltremodo veloce, così da poter mettere in sicurezza auto, moto, ciclisti e pedoni che lo percorrono”. “Visto l’aumento della pericolosità riscontrata in quel tratto di strada, riteniamo che la realizzazione di quest’ opera pubblica dovrebbe essere posta all’attenzione degli amministratori della Città Metropolitana di Venezia quanto prima”. (a.a.)
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Sicurezza stradale a Cona. Tanti
A Pegolotte i camion fuori dal centro abitato
“Il Comune di Cona ha 65 chilometri quadrati di territorio su cui insistono 5 frazioni e 3 località, a fronte di 2800 abitanti. Da questi numeri emerge come la questione della sicurezza stradale, tra strade comunali, provinciali e regionali, sia di complessa gestione a Cona”. A dirlo è il sindaco del paese Alessandro Aggio che mette in chiaro la situazione del Comune. “Nel 2025 - dice Aggio - sono previste una serie di asfaltature da parte di Città Metropolitana e di Veneto Strade: saranno interessate la Sp5, la provinciale che collega Conetta con Pegolotte, la provinciale, quella da Pegolotte a Cantarana e la 516 da villa del Bosco a Cavarzere. Nel 2024, con la costruzione della rotatoria tra la Sr 104 e 105 è stato possibile per l’amministrazione comunale di Cona predisporre la deviazione del traffico pesante fuori dal centro abitato di Pegolotte, nelle prossime settimane entrerà in funzione il sistema di varco elettronico per il controllo di questa tipologia di traffico. Sono esclusi dal divieto i mezzi agricoli e i mezzi pesanti interessati in attività nel territorio comunale. Città Metropolitana, su indicazione dell’amministrazione comunale, ha redatto i progetti esecutivi per i lavori di sicurezza stradale nelle tratte di loro competenza: si
tratta di potenziamento dell’illuminazione presso i passaggi pedonali sulle strade provinciali da Conetta a Cantarana oltre a nuove strisce pedonali in materiale bicomponente ad alta rinfrangenza e durabilità”. Ma non solo. “Si darà inoltre avvio - precisa il sindaco del paese Aggioall’installazione di cinque nuove pensiline alle fermate dei bus e all’allargamento e messa in sicurezza di via Romea all’incrocio con la Sp7 via Venezia. I lavori avranno un valore complessivo di circa 330mila euro e vedranno la messa in opera per la prossima estate”. In aggiunta a questo, il Comune di Cona sta continuando con il programma di manutenzione e ammodernamento della segnaletica stradale oriz-
zontale e verticale iniziata nel 2024”. “Per restare sul tema prettamente viario, e della sicurezza stradale - conclude il sindaco Alessandro Aggio - in Regione si è tornati a parlare di variante alla Romea, una volontà di progetto di una nuova arteria stradale al posto della vecchia idea della Romea commerciale, questo per sgravare di pressione l’attuale statale 309 e offrire a questa parte di Regione un’infrastruttura necessaria per lo sviluppo anche economico dell’area”. E anche per ridurre le conseguenze sulle persone dei terribili incidenti spesso mortali c’è da aggiungere, che si verificano sull’attuale Romea.
Alessandro Abbadir
Per l’Associazione Vittime della strada vanno coinvolte di più le autoscuole
Il sindaco Aggio: “Si darà avvio all’installazione di cinque nuove pensiline alle fermate dei bus e all’allargamento e messa in sicurezza di via Romea all’incrocio con la Sp7 via Venezia”
Sicurezza stradale. Dopo gli incidenti ci sono i danni i feriti e in qualche caso purtroppo delle vittime della strada. C’è una associazione nell’area metropolitana di Venezia che ha fatto del monito e della sensibilizzazione delle condotte sulle strade la sua missione. Si tratta dell’Associazione Vittime della Strada che è guidata nelle aree provinciali di Venezia, Padova e Treviso da Paolo Battistini. Battistini è residente proprio a Pegolotte di Cona. Nella mente dei famigliari delle vittime della strada, i rottami sparsi, i segni di frenate improvvise ben visibili sull’asfalto, il rosso del sangue a segnare la superficie stradale mentre tutto intorno fanno eco come le sirene delle ambulanze,
dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, sono ricordi che rimarranno per sempre indelebili, non un semplice fatto di cronaca in un servizio di informazione. “In capo alle amministrazioni comunali c’è la manutenzionesottolinea Battistini. C’ è la messa in sicurezza specie dei punti più critici. Poi c’è il controllo della velocità che dev’essere un elemento fondamentale. Il decreto Salvini non va nella giusta direzione perché mette dei paletti non di poco conto per quanto riguarda le installazioni degli autovelox come i dati statistici di incidentalità degli ultimi cinque anni rilevano. Ma il problema è che non dobbiamo aspettare i morti per intervenire. In altri Paesi invece come la
Svizzera non esiste nemmeno il preavviso dell’autovelox. Va fatta poi una gran opera di sensibilizzazione e coinvolgimento, non solo nelle scuole ma anche nelle autoscuole. Si deve insistere sulla necessità di fare attenzione all’utenza debole, pedoni e ciclisti quelli che pagano sempre le conseguenze più gravi dei sinistri”. Battistini ha partecipato in questi ultimi anni a diversi eventi di sensibilizzazione sulle conseguenze degli incidenti stradali. (a.a.)
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Cavarzere
Nasce il progetto “Io Ci Sono”, uno spazio di ascolto e solidarietà
Il progetto “Io Ci Sono” del Comune trasforma i social in strumenti di supporto, offrendo uno spazio sicuro per esprimere emozioni e ricevere aiuto.
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Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale
n un’epoca in cui i social network sono spesso criticati per alimentare solitudine e superficialità, il Comune di Cavarzere lancia “Io Ci Sono”, un innovativo progetto di ascolto e supporto che trasforma i social in strumenti di vicinanza e solidarietà. Voluto fortemente dall’Assessorato alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili, il progetto “Io Ci Sono” è stato ufficialmente presentato con la consegna della cassetta di raccolta presso la Biblioteca Comunale. Questo spazio, garantendo anonimato e riservatezza, permetterà a chiunque di esprimere le proprie emozioni, dubbi e difficoltà attraverso lettere anonime. Ogni messaggio riceverà poi una risposta da un team di esperti attraverso i canali ufficiali del progetto, tra cui Facebook, Instagram, YouTube e il sito web dedicato. L’Assessore alle Pari Opportunità di Cavarzere, Mattia Bernello, ha dichiarato: “Questo è un progetto che ho voluto con forza per il mio assessorato, perché ritengo fondamentale unire le pari opportunità e le politiche giovanili. Questi due ambiti devono sempre andare di pari passo. ‘Io Ci Sono’ è una straordinaria iniziativa che offre ai giovani e alla cittadinanza uno spazio sicuro per esprimersi e ricevere supporto concreto. La Biblioteca Comunale sarà un punto
l’associazione Adagio e un team di psicologi, il progetto vuole offrire ascolto e risposte concrete a chiunque ne abbia bisogno. L’iniziativa, già avviata con successo nel Comune di Corbola, punta ora a radicarsi anche a Cavarzere, creando un ponte tra il mondo digitale e quello reale. Ogni settimana, le lettere raccolte verranno lette e riceveranno
risposte affidabili e professionali, fornendo ai giovani e a tutta la cittadinanza un importante punto di riferimento. “Vogliamo incentivare i giovani a esprimersi, a sentirsi ascoltati e ad avere risposte alle loro domande. Questo progetto è un passo importante per la nostra comunità, e sono certo che potrà offrire un aiuto concreto a molte
Con “Io Ci Sono”, il Comune di Cavarzere dimostra che anche dietro uno schermo può esserci un ascolto autentico e un aiuto concreto, promuovendo un uso positivo e costruttivo dei social media. Per maggiori informazioni: segui il progetto “Io Ci Sono” su Facebook e visita il sito web ufficiale.
Giulia Tofanello
L’eroe Mustapha Ziani che salvò due donne da un incendio
Un gesto di straordinario coraggio ha trasformato una serata di febbraio in un’azione eroica. Mustapha Ziani, 44 anni, operaio agricolo di origine marocchina e residente in Italia da 14 anni, non ha esitato un attimo quando ha visto una casa avvolta dalle fiamme in via Martinelle. Mentre tornava a casa, ha sentito uno scoppio e ha notato l’incendio. Senza pensarci due volte, ha fermato l’auto ed è entrato nell’abitazione in fiamme, riuscendo a portare in salvo due donne anziane, esponendosi a un grande pericolo a causa della presenza di bombole di gas che avrebbero potuto esplodere. “Ho visto il fuoco e sono entrato. Sono felice di avercela fatta”, ha
dichiarato Ziani, evidenziando il suo senso del dovere e la prontezza nel soccorrere chi si trovava in pericolo. Durante l’operazione di salvataggio, ha anche perso il cellulare, ma per lui la cosa più importante era salvare quelle vite. Qualche giorno dopo Mustapha Ziani è stato ricevuto nella sede municipale dal Sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari, che gli ha conferito un riconoscimento ufficiale a nome della comunità.
“Mustapha Ziani ha compiuto un gesto di straordinario coraggio e umanità, dimostrando che il senso civico e la solidarietà sono valori fondamentali della nostra comunità”, ha dichiarato il Sindaco Munari. “Lo ringraziamo per
la sua prontezza e il suo spirito di sacrificio, che hanno salvato due vite e rappresentano un esempio per tutti noi”. (g.t.)
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Le iniziative. Illuminazione simbolica, momenti culturali ed esposizioni
Il comune celebra Marzo Donna con eventi, letture e solidarietà
Cavarzere si prepara a celebrare il mese di marzo con una serie di iniziative dedicate alle donne, promosse dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessorato alle Pari Opportunità. Un programma che, oltre a ricordare la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, vuole essere un segnale concreto di sensibilizzazione e solidarietà. Per tutto il mese, Palazzo Barbiani verrà illuminato di rosso, un segno di vicinanza a tutte le donne. “Vorrei che questo segnale non si limitasse solo a colorare il nostro bellissimo municipio,” afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Mattia Bernello, “ma che fosse un messaggio forte per tutta la cittadinanza. Vogliamo esprimere solidarietà a tutte le donne che ogni giorno lottano e resistono coinvolte nei conflitti armati. Un gesto, simbolo di pace e di vicinanza”.
Un ruolo centrale sarà svolto anche dalla Biblioteca Comunale, che per tutto il mese incentiverà letture dedicate alla Festa della Donna, con testi di autrici locali e internazionali, oltre a riviste e ricerche focalizzate sulla condizione femminile.
Dal 6 al 9 marzo, in collaborazione con lo Spi - cgil e l’Istituto Comprensivo, si è svolto un evento espositivo presso il Fo-
yer del Teatro Tullio Serafin. L’iniziativa è stata accompagnata da un momento di lettura su tematiche legate alla questione femminile, coinvolgendo scuole e cittadinanza. Infine, l’Assessorato alle Pari Opportunità ha voluto dare risalto all’importante lavoro svolto dal Centro Antiviolenza Maila, includendo nel materiale informativo i contatti utili per chiunque abbia bisogno di supporto. “Fare preven-
zione è fondamentale - conclude Bernello -, Vogliamo che tutte le donne sappiano che esiste un punto di riferimento sicuro, che offre gratuitamente ascolto telefonico, sostegno psicologico e consulenza legale”. Per ulteriori informazioni e per contattare il Centro Antiviolenza Maila: +39 3514928413 centroantiviolenza. chioggia@gmail.com .
Giulia Toffanello
Giorno del Ricordo: memoria e impegno per il futuro
Lo scorso febbraio si è celebrato il Giorno del Ricordo, una data istituita per commemorare la tragedia delle vittime delle foibe e l’esodo forzato di istriani, fiumani e dalmati. Un momento di riflessione profonda sulla nostra storia e sulle ferite che hanno segnato la nostra comunità, con l’obiettivo di preservare la memoria per costruire un futuro di pace e convivenza. “Un pensiero a tutte quelle famiglie che hanno visto i loro cari gettati nelle foibe carsiche - ha commentato il Sindaco Piefrancesco Munari - vittime dimenticate per anni di barbarie subite dalla corrente serbo - comunista titina”.
L’esodo rappresenta il dramma di un popolo costretto ad abbandonare la propria terra, le proprie case e i propri affetti a causa delle complesse vicende del confine orientale. “Anche a Cavarzere - ha detto l’Assessore alle Pari Opportunità Mattia Bernello - ricordiamo con rispetto e commozione tutte le vittime: sia coloro che sono stati inghiottiti dalle foibe, sia coloro che hanno affrontato il difficile cammino dell’esilio. Il loro sacrificio e la loro sofferenza non devono essere dimenticati”. Solo attraverso la consapevolezza e la conoscenza possiamo evitare di ripetere gli errori del passato e costruire una società più giusta e inclusiva, dove nessuno debba più subire discriminazioni o violenze. “In questa giornata solenne, rinnovo il mio impegno a tenere viva la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo, affinché il loro sacrificio non sia vano e possa contribuire a rafforzare i valori di unità nazionale e pacifica convivenza” conclude Bernello. (g.t.)
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Cavarzere
La
protesta. Il consigliere Andrea Fumana solleva dubbi sull’aumento delle tariffe idriche
Sinistra italiana all’attacco sui rincari delle bollette dell’acqua
S
catta la protesta dell’opposizione a Cavarzere sul servizio idrico soprattutto per i rincari in arrivo. A sollevare la questione è Sinistra Italiana con il consigliere Andrea Fumana che però non va all’attacco del Comune ma si pone delle domande sulle decisioni di Acqauevenete.
“La prima bolletta 2025 del servizio idrico integrato - spiega Sinistra Italiana - accompagnata da una comunicazione di Acquevenete riguardante le tariffe 2024 e 2025, è stata recapitata agli utenti cavarzerani in questi giorni. Per le tariffe 2024 si evince un aumento retroattivo e rateizzato pari al 7,9% rispetto al 2023. La prima rata sarà addebitata nella prima bolletta utile a partire da gennaio 2025, mentre la seconda a partire da aprile 2025. Inoltre, per le tariffe 2025, l’aumento sarà di un ulteriore 7,9% rispetto al 2024. Un ulteriore aumento di tariffe per le famiglie cavarzerane, che si somma ad altri, mettendo in grande difficoltà le persone più deboli”.
tamente quello che abbiamo messo in evidenza”.
Sulla questione della bolletta dell’acqua interviene l’assessore
comunale Marco Grandi. “Sono dell’idea che vadano - dice - premiati i comportamenti virtuosi. Purtroppo a trascinare i costi
delle bollette ci sono delle variabili esterne che a livello locale non si possono certo gestire”.
Alessandro Abbadir
Inaugurata una mostra dedicata ad Arnaldo Cavallari, pilota e innovatore nel mondo delle corse
Nella sede del “Motoring Classic Club Auto e Moto d’Epoca” di Cavarzere, il Presidente Fabio Franchin e tutto lo staff hanno inaugurato una piccola ma significativa mostra dedicata al grande Arnaldo Cavallari. L’evento
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Sinistra Italiana a questo punto interviene. “Vogliamo dare ai residenti - spiega - dei motivi di chiarimento. Per maggior chiarezza forniamo allora qualche elemento di comprensione: fra gli importi che determinano il costo totale della bolletta, sono compresi fognatura e depurazione. Nel 2025, oltre al costo dell’acquedotto, per ogni metro cubo di acqua consumata sarà addebitata una cifra di 0,40 euro per fognatura e 0,85 euro per depurazione (totale 1,25 euro). Nel 2022 gli addebiti erano rispettivamente di 0,32 euro per fognatura e 0,68 euro per depurazione totale 1 euro. Vale a dire un aumento del 25% in 4 anni. Gli introiti di fognatura e depurazione dovrebbero poi essere destinati per interventi sulle strutture della rete fognaria e depurativa comunale”.
“Con intento meramente collaborativo, esplicitiamo la nostra disponibilità a “dare una mano“, suggerendo agli amministratori comunali cavarzerani di verificare e analizzare atten-
ha visto la partecipazione del sindaco Munari, del sindaco di Adria Barbuiani e dell’assessore di Cavarzere Marco Grandi. L’inaugurazione si è conclusa con un brindisi conviviale insieme al pubblico presente, sottolineando ancora una volta l’importanza di mantenere viva la memoria di una figura storica dell’automobilismo italiano. L’iniziativa si inserisce all’interno del consolidato gemellaggio sportivo tra il Comune di Cavarzere e il Comune di Adria, che continua a rafforzarsi grazie a eventi e manifestazioni condivise. “Oggi con gli amici del Motoring Club Cavarzere abbiamo inaugurato una bellissima mostra di fotografie e cimeli del grande Arnaldo Cavallari. Invito tutti a visitare la sede di Via Turati perché tra le foto e le coppe si ripercorre la storia dell’automobilismo italiano” – ha dichiarato il Sindaco. (g.t.)
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CARRI ALLEGORICI
per le vie di Cavarzere
sfileranno i KRAMPUS in collaborazione con per il centro
ORE 22.30 ESTRAZIONE LOTTERIA
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Cavarzere
L’appuntamenti. Tradizione, spettacolo e magia: la città si prepara a un evento imperdibile
Il Carnevale entra nel vivo: al via la sfilata dei carri
Il 22 marzo il centro si animerà con la 63ª edizione della sfilata: in programma il ritorno dei Krampus e tante emozioni per grandi e piccoli
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avarzere si prepara a vivere una serata all’insegna della magia e dell’intrattenimento con la 63esima edizione della sfilata dei carri allegorici, che si terrà il 22 marzo a partire dalle ore 20:30. Un appuntamento imperdibile che ogni anno attira migliaia di visitatori, provenienti non solo dal territorio locale ma anche dai comuni vicini, desiderosi di ammirare l’ingegno e la maestria dei carristi veneti. Quest’anno, su forte richiesta del pubblico, farà il suo ritorno uno spettacolo d’eccezione: i Krampus, celebri figure del folklore mitteleuropeo. Questi affascinanti e inquietanti personaggi, noti per le loro coreografie suggestive, conferiranno all’evento un tocco di mistero e magia, arricchendo ulteriormente l’atmosfera della manifestazione. Fortemente sostenuto e promosso dall’Amministrazione Comunale, l’evento richiede ogni anno un grande sforzo organizzativo ed economico. La Pro Loco, che si occupa dell’organizzazione, affronta un notevole impegno per coprire le spese necessarie e garantire il successo dell’iniziativa. Per finanziare l’evento, da anni si adotta un metodo efficace di raccolta fondi: le attività locali che contribuiscono ricevono in cambio un blocchetto di biglietti della
lotteria, che possono poi rivendere o offrire ai propri clienti.
Un sistema che consente alle attività di recuperare l’investimento e, allo stesso tempo, permette alla comunità di partecipare attivamente alla realizzazione dello spettacolo. Acquistare un biglietto significa sostenere una tradizione che fa parte dell’identità di Cavarzere. “La sfilata dei carri allegorici rappresenta un evento simbolo per la nostra città, un’occasione di incontro e di valorizzazione del territorio. Il ritorno dei Krampus renderà questa edizione ancora più speciale e coinvolgente. Invito tutti i cittadini a partecipare e a sostenere questa iniziativa, affinché possa continuare a crescere negli anni”, dichiara il Sindaco Pierfrancesco Munari.
Sulla stessa linea la presidente della Pro Loco, Lina Figoni, che evidenzia il valore del supporto collettivo: “Organizzare un evento di questa portata comporta un grande impegno. Il sostegno dell’Amministrazione comunale e delle attività locali è essenziale. Acquistare un biglietto della lotteria non è solo un’occasione per vincere un premio, ma un vero gesto d’amore verso la nostra città e la sua tradizione”.
Anche l’Assessore alle Manifestazioni, Mattia Bernello, esprime
il proprio entusiasmo: “Questa manifestazione è un momento di unione per la comunità e di valorizzazione delle nostre tradizioni, regalando emozioni a tutti i partecipanti”. Ma le celebrazioni non finiscono qui! In attesa della grande sfilata, il 15 marzo la piazza di Cavarzere si animerà con una festa in maschera dedicata ai bambini. A partire dalle ore 15:00, i più piccoli potranno partecipare a una vivace sfilata di mascherine, tra giochi, attrazioni e spettacoli pensati per loro. Un segnale di inclusione che testimonia l’attenzione della Pro Loco e dell’Amministrazione Comunale per tutte le fasce d’età.
Giulia Toffanello
Siria Trevisan brilla agli Europei: quinto posto e record italiano
Un’esperienza straordinaria per Siria Trevisan, giovane talento del ciclismo italiano, che ha chiuso i Campionati Europei Pista Heusden-Zolder 2025 con un prestigioso quinto posto. Un risultato che porta con sé emozioni e soddisfazioni, come racconta la stessa atleta: “È stata una bellissima esperienza, ho imparato molto dai più grandi. Il quinto posto me lo porto a casa con tanta gioia e soddisfazione. Sono felice di aver battuto il record italiano con il tempo di 48.817”.
Parole che trasmettono tutta la passione e l’impegno di una giovane promessa del ciclismo, che a soli 17 anni dimostra una maturità e una determinazione straordina-
rie. A esprimere grande orgoglio per il suo percorso è anche il direttivo del gruppo Lions Asd di Cavarzere, dove Siria si è preparata: “Non c’è bisogno di aggiungere altro… siamo orgogliosi del suo percorso, della grinta e della passione che mette in ogni gara. A 17 anni non è facile affrontare tutto questo con tale dedizione”.
Anche le istituzioni locali hanno voluto omaggiare la giovane atleta. Il Sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, ha dichiarato: “Un grande applauso alla nostra concittadina Siria Trevisan per il prestigioso traguardo raggiunto. Siamo certi che il futuro le riserverà ancora grandi soddisfazioni, con obiettivi e medaglie internazionali, congratulazioni”. L’Assessore allo Sport, Mattia Bernello, ha espresso il suo sostegno con parole di incoraggiamento per il proseguimento della carriera di Siria “Ha dimostrato un talento eccezionale e una determinazione fuori dal comune. Il quinto posto agli Europei e il nuovo record italiano sono risultati straordinari, frutto di impegno e sacrificio”.(g.t.)
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Politica. Funzioni associate con Cavarzere per razionalizzare le risorse e migliorare i servizi
La proposta del centrosinistra per superare la crisi finanziaria
L
e opposizioni di centrosinistra propongono a Cona una soluzione per i problemi finanziari denunciati dall’ente locale con il sindaco Alessandro Aggio nelle scorse settimane proprio al nostro giornale. L’idea è quella di una serie di funzioni associate con il Comune di Cavarzere.
“Il sindaco di Cona Alessandro Aggio - spiegano i consiglieri comunali Antonio Bottin, Michele Galazzo e Franco Necchio - ha comunicato che per il 2025 e il 2026 il Comune di Cona sarà finanziariamente bloccato per far fronte ai mutui contratti per i lavori pubblici. Questa amministrazione, negli ultimi 6 anni, è stata l’unica a non ottenere finanziamenti dalla Regione o dallo Stato per le opere pubbliche. L’unico finanziamento ricevuto, destinato alla sistemazione di via Don Bosco, è stato perso. Scelte discutibili nella gestione del personale e l’utilizzo improprio di risorse comunali, come i fondi ereditati dai fondi migranti, hanno ulteriormente aggravato la situazione. Per il 2025, oltre al blocco finanziario, sono previsti anche aumenti sull’Imu, un ulteriore peso per cittadini e imprese”.
Da qui una proposta all’amministrazione di centrodestra. “La nostra proposta punta di funzioni associate con il Comune di Cavarzere - spiegano i consiglieri -. La mozione presentata propone l’avvio della gestione associata con il Comune di Cavarzere nei settori: della Polizia Locale, permettendo di superare le attuali incompatibilità nel comando di Cona. E poi: gestione finanziaria e tributaria riducendo di almeno il 40% l’attuale spesa di oltre 100.000 euro annui per ditte esterne. Per quanto riguarda l’amministrazione del personale si deve puntare ad ottimizzare le risorse interne”.
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pazione al bando per la pista ciclabile Pegolotte-Cantarana, che garantisce un finanziamento al 70% e rappresenta un’opportunità concreta per il territorio”.
“Auspichiamo l’avvio di un tavolo tecnico-politico per razionalizzare la spesa del Comune di Cona e garantire servizi migliori ai cittadini illustrando la proposta del centrosinistra senza continuare a gravare sulle casse comunali con nuove tasse” - concludono i consiglieri comunali Antonio Bottin, Michele Galazzo e Franco Necchio.
Alessandro Abbadir
Per il centrosinistra a Cona ci sono tutti i presupposti per poter liberare risorse per il futuro a favore di un potenziamento dei servizi a favore dei cittadini di Cavarzere. “Grazie a questa razionalizzazione - continua Bottin - si potrebbero liberare risorse da destinare alla richiesta di finanziamenti per l’asilo nido parteci-
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Impianti a biometano, discussione rinviata
Sulle conversioni delle centrali da biogas a biometano Cona e sulle funzioni associative con Cavarzere torna l’opposizione di centrosinistra.
“Le due mozioni presentate dal nostro gruppo “Cona Partecipazione Civica”, una sulla realizzazione delle funzioni associate con Cavarzere e l’altra sulla trasparenza sugli impatti della riconversione degli impianti a biogas in biometano - spiega il consigliere Antonio Bottin - non sono state inserite all’ordine del giorno del consiglio comunale di febbraio, nonostante il regolamento lo preveda. Perché il sindaco Aggio continua a ignorare le istanze della minoranza e dei
cittadini? Forse perché abbiamo scoperto che ben 6 impianti a biogas nel territorio di Cona hanno già ottenuto il decreto di approvazione per la loro conversione a biometano, senza che il sindaco abbia sollevato osservazioni. Nessuno ci dice che impatti avrà tutto questo sulla viabilità e sulle nostre strade, già distrutte dal traffico pesante legato a questi impianti. La riconversione era l’occasione opportuna per chiedere misure compensative per la sistemazione delle strade comunali. Ora il sindaco non potrà più accampare scuse dicendo che le autorizzazioni sono state concesse dalle precedenti amministrazioni. Il suo silenzio avrà conseguenze gravi: strade dissestate in tutto il Comune, aumento delle emissioni inquinanti e cattivi odori, maggiore rischio per la salute pubblica.
Ma non solo. “L’incremento del traffico pesante - sottolinea Bottin - e le emissioni prodotte dagli impianti, possono portare a un peggioramento della qualità dell’aria, con rischi concreti per la salute dei cittadini, in particolare per bambini, anziani e persone con patologie respiratorie. E mentre questi impianti generano utili intorno al milione di euro, le strade comunali devastate dal traffico pesante dovranno essere riparate con i soldi dei cittadini. Perché il sindaco tace?” (a.ab.)
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Il caso. Un episodio che scuote il mondo dello sport e solleva preoccupazioni sul rispetto delle regole
Arbitro picchiato, il sindaco Aggio lo invita in Consiglio
N elle scorse settimane nel campo sportivo di Cantarana di Cona è avvenuto un grave fatto che ha scosso l’ambiente sportivo provinciale. In seguito ad un rigore concesso agli ospiti durante la gara Cona Calcio Giovani contro Nuovo San Pietro, l’arbitro, un diciassettenne, della sezione padovana dell’associazione italiana arbitri, è stato vittima di un violento attacco da almeno tre giocatori del Cona. A quanto risulta da referto, atterrato con una testata è stato poi colpito da violenti calci mentre la sua condotta arbitrale veniva gravemente ingiuriata da un dirigente della squadra di casa. Il sindaco Alessandro Aggio, appresa la notizia, ha contattato il giovane arbitro per esprimergli la solidarietà della comunità di Cona e lo ha invitato al prossimo consiglio comunale per dedicare a Cristian un riconoscimento morale dopo questa brutta pagina di sport. Per il sindaco di Cona Aggio “si tratta di un ragazzo non ancora maggiorenne che da Piove di Sacco si muove per le provincie di Padova e Venezia in motorino per inseguire una passione e permettere a tutti gli appassionati lo svolgimento delle partite delle serie giovanili. È assurdo finire in ospedale in questo modo, ci sono persone che non hanno assolutamente compreso le dinamiche di fratellanza e di civiltà che lo sport trasmette”.
“Come amministrazione comunale in questi anni abbiamo organizzato l’incontro con le scolaresche per il primo soccorso, per l’affettività, per i primi apprendimenti del codice della strada - sottolinea il primo cittadino di Cona Alessandro Aggio -. Dopo quanto accaduto mi confronterò con l’associazione arbitri per organizzare degli incontri anche in tema sport e rispetto dell’avversario”.
Italia sia in costante aumento. Oltre al tradizionale bullismo sono tanti al giorno d’oggi anche gli atti di cyberbullismo, in cui i ragazzi e ragazze si ritrovano dileggiati sui social o sulle chat dei coetanei. Per questo diversi Comuni all’interno dell’area del territorio metropolitano di Venezia hanno anche organizzato incontri con genitori, psicologi, specialisti e anche agenti della Polizia Postale per monitorare il fenomeno e capire quali strategie mettere in atto per contenerlo, prevenirlo e sanzionarlo.
Alessandro
Abbadir
Il sindaco mette in rilevo come il Comune sia anche da tempo impegnato a monitorare insieme alle famiglie comportamenti violenti o che sconfinano nel bullismo da parte dei ragazzi anche negli ambienti scolastici del territorio.
Nel veneziano infatti va detto come il fenomeno dei comportamenti violenti da parte di e contro minorenni come in altre parti d’
La linea ferroviaria Mestre - Adria sospesa fino al 29 marzo
La linea ferroviaria Mestre Adria a fine mese dovrebbe riaprire, ma intanto per consentire i lavori di elettrificazione programmati da Infrastrutture Venete, il servizio ferroviario sarà sospeso come annunciato nei mesi scorsi fino a sabato 29 marzo 2025. Tutti i treni continueranno quindi ad essere cancellati e sostituiti da autobus. Il programma delle corse e i punti di fermata sono riportati negli orari di servizio. Sugli orari dei bus sulla tratta Adria-Piove gli utenti continueranno ad essere informati costantemente. Gli autobus potranno variare l’orario di arrivo in base alle condizioni
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del traffico.
Per i collegamenti Venezia Mestre - Venezia Santa Lucia gli utenti possono utilizzare i treni regionali di Trenitalia dove i titoli di viaggio integrati st/trenitalia già in possesso hanno piena validità. Le persone a mobilità ridotta potranno usufruire di tutti i servizi programmati comunicando preventivamente la necessità di utilizzo del trasporto all’indirizzo email: so.fam@ sistemiterritorialispa.it. È consigliato un preavviso di 24 ore.
A Cona il punto di fermata dei bus che è stato individuato è in Piazza De Lotto. Qui i cittadini potranno trovare il bus agli orari prestabiliti. Per ulteriori informazioni si potrà sempre contattare il numero verde 800 36676.
Con la riapertura della linea da Adria a Mestre da quest’anno ci sarà insomma una linea ferroviaria più efficiente con treni di ultima generazione che la percorreranno. (a.a.)
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Il maestro Baldi riscopre Stefano e Francesco Novo
In questo libro, Carlo Baldi ricostruisce la figura di due artisti poco conosciuti ma straordinariamente talentuosi: il pittore Stefano Novo e il mosaicista Francesco Novo. Con una ricerca meticolosa, l’autore ripercorre la loro carriera, analizzando i contesti sociali, artistici e culturali in cui hanno operato.
Il noto storico e ricercatore Carlo Baldi presenta il suo nuovo volume dedicato a due artisti di Cavarzere che, pur avendo lasciato un segno nel panorama artistico tra Ottocento e Novecento, sono stati finora poco valorizzati: il pittore Stefano Novo (1862-1937) e il mosaicista Francesco Novo (18351928).
Attraverso un’attenta analisi delle loro opere e delle fonti storiche, Baldi restituisce dignità e visibilità a due figure che hanno contribuito a rendere l’arte italiana apprezzata a livello internazionale. Stefano Novo si distinse per la sua pittura
di genere, raffigurando con maestria scene di vita quotidiana, caratterizzate da un raffinato equilibrio cromatico e da un tocco di intimità e poesia. I suoi dipinti, che spaziano dalle rappresentazioni familiari a suggestivi scorci veneziani, furono particolarmente apprezzati anche all’estero, come dimostrano i riconoscimenti ottenuti all’Esposizione Universale Colombiana di Chicago del 1893. Francesco Novo, invece, fu un talentuoso mosaicista, tra i primi collaboratori di Antonio Salviati, imprenditore che contribuì alla rinascita dell’arte musiva vene-
ziana. Le sue opere, eseguite con straordinaria abilità nella composizione delle tessere, impreziosiscono luoghi di prestigio, tra cui la Cattedrale di Saint Paul a Londra, la Cappella Wolsey del Castello di Windsor e l’arcone dell’Apocalisse nella Basilica di San Marco a Venezia. Il suo talento gli valse importanti incarichi internazionali e onorificenze, tra cui il titolo di Cavaliere dell’Ordine Reale del Salvatore in Grecia.
Carlo Baldi, nato a Cavarzere, è un ricercatore e divulgatore di storia locale, autore di numerosi volumi dedicati alla storia e al patrimonio culturale del territorio. Ha insegnato per oltre trent’anni nelle scuole elementari, contribuendo alla formazione di intere generazioni e trasmettendo la passione per la storia e le tradizioni locali. Tra le sue pubblicazioni si annoverano opere come “Cavarzere
giacente humie fra palustri Canne”. Storia e Cronaca dal XVI al XVIII secolo”, “Luglio 1809. Cavarzere e i briganti”, “Cavarzere 1797. Quando arrivarono la Libertà e l’Eguaglianza” e “Dove era e come era. Storia del Duomo di Cavarzere distrutto e riedificato”. Ha inoltre collaborato con altri studiosi e pubblicato articoli e saggi su riviste
Premio Nazionale Gino Bramieri 2025: due giorni di comicità e spettacolo
Con il patrocinio della Regione Veneto, Città di Cavarzere, Pro Loco di Cavarzere e Città Metropolitana di Venezia, il Premio Nazionale Gino Bramieri si conferma uno degli appuntamenti più attesi per celebrare la memoria del grande attore e valorizzare nuovi talenti della comicità. L’evento, organizzato da Evoluzione Eventi, si terrà il 22 e 23 marzo 2025 al Teatro Tullio Serafin di Cavarzere, città con cui Gino Bramieri aveva un legame speciale, e sarà un’occasione per ricordare il suo straordinario percorso artistico. Come riportato anche dalla stampa locale, l’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione di numerosi ospiti del mondo dello spettacolo e della cultura. In una recente intervista, Lucia Merisio, madrina e presi-
dente di giuria, ha sottolineato l’importanza del premio come trampolino di lancio per i giovani talenti, ribadendo quanto la comicità richieda passione, sacrificio e umiltà, valori che Gino Bramieri ha sempre incarnato. “Gino ci ha insegnato che la comicità è un’arte fatta di sacrificio, dedizione e umiltà. Questo premio è il nostro modo di mantenerne viva la memoria e di dare spazio a nuovi artisti”, ha dichiarato Merisio.
L’evento gode del forte supporto delle istituzioni locali, come evidenziato dall’Assessore alle Manifestazioni di Cavarzere, Mattia Bernello, che ha dichiarato: “Il Premio Bramieri non è solo un tributo a un grande artista, ma anche un’occasione per valoriz-
zare la cultura e l’intrattenimento nel nostro territorio. Siamo fieri di ospitare una manifestazione che unisce tradizione e innovazione nel mondo dello spettacolo”. Anche l’Assessore alla Cultura, Ilaria Turatti, ha espresso il proprio entusiasmo: “Eventi come il Premio Bramieri sono fondamentali per tenere viva la memoria di artisti che hanno segnato la storia dello spettacolo italiano. Il nostro obiettivo è continuare a sostenere queste iniziative, che arricchiscono il panorama culturale della nostra comunità”. Come riportato dagli articoli pubblicati di recente, il Premio Bramieri 2025 sarà una grande vetrina per comici amatoriali e giovani talenti che avranno l’opportunità di esibirsi davanti a una giuria di esperti. (g.t.)
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specializzate, distinguendosi per il rigore della sua ricerca storica e l’attenzione alla valorizzazione delle radici culturali del territorio. Il libro di Carlo Baldi si configura come un’opera di grande valore storico e culturale, contribuendo a riscoprire e valorizzare il patrimonio artistico locale.
Giulia Toffanello
Carlo Baldi
Gino Bramieri
Verso le elezioni regionali: una partita tutta da giocare
Un ragionamento che, evidentemente, travalica i confini tradizionali della destra e della sinistra: del resto il 70% abbondante dello Zaia 2020 ha chiaramente certificato come il voto di appartenenza sia sempre più ridotto.
A tenere banco in queste settimane, per uscire dall’analisi e entrare nell’attualità, c’è il confronto – scontro tra alleati e, segnatamente, tra Lega e Fratelli d’Italia. Entrambi, a colpi di interviste e dichiarazioni, hanno rivendicato, per settimane, il diritto di esprimere il candidato presidente. Il partito di Giorgia Meloni perché forte del dato elettorale, mentre quello di Matteo Salvini per il radicamento della propria classe dirigente sul territorio. Poche settimane fa ha iniziato a correre di bocca in bocca, di chat in chat, la notizia che in tanti attendevano: nel centrodestra l’accordo è stato trovato. Nessuna comunicazione ufficiale in tal senso, ma una voce, affidata ai
consueti ben informati, sempre più insistente.
In sintesi: presidente alla Lega e maggioranza degli Assessori a Fratelli d’Italia. I nomi più gettonati? Il segretario Veneto del Carroccio, Alberto Stefani e l’Assessore Regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti. Mario Conte, considerato più adatto a guidare una eventuale corsa solitaria leghista, in questo caso non sarebbe della partita. E Forza Italia? Certa rappresentanza in giunta e candidatura prenotata a Sindaco di Verona, per il Segretario Regionale, Flavio Tosi. Tutto a posto dunque?
Pare proprio di no. In realtà Fratelli d’Italia non avrebbe assolutamente ceduto la leadership della coalizione alla Lega e starebbe sondando, insistentemente, anche il mondo imprenditoriale per individuare il candidato presidente. E allora la voce sull’accordo da cosa deriva? Sembra una strategia
L’intervista. L’assessore regionale alla sanità interviene a radio Veneto24
condivisa da Meloni e Salvini per non produrre, in questo momento, contraccolpi al Governo che sarebbero determinati, nel caso, da una forte fibrillazione in casa leghista che rischia seriamente di mettere a rischio la leadership di Salvini e quella certa “pace interna” che non la rende “pericolosa” per il Governo. Del resto l’avviso arrivato al “Comandante” dai congressi lombardi del partito vinti dal Senatore Massimiliano Romeo, in netta contrapposizione con la linea salviniana, non concede ulteriori cedimenti in Veneto. Quindi, con buona pace dei “ben informati”, sembra che per trovare l’accordo sul Veneto la strada sia ancora lunga. (r.r.)
Lanzarin: “Il Veneto è regione benchmark perché i nostri servizi funzionano bene”
Manuela Lanzarin, assessore alla sanità e ai servizi sociali della Regione Veneto, ai microfoni di Radio Veneto24 ha affrontato alcune novità legate alla sanità veneta.
Partiamo dalla quota del fondo sanitario nazionale, quanto spetta al Veneto?
Il Cipe, il comitato interministeriale ha sbloccato a fine anno i fondi per il Fondo sanitario nazionale 2024, che ammontano complessivamente a circa 133 miliardi. La quota spettante al Veneto è di dieci miliardi e cinquecento milioni, quindi in crescita rispetto agli anni precedenti. C’è sempre discussione sul fatto che il fondo non basta, che non si sta aumentando, ovviamente ne servirebbero sempre di più, perché aumentano i bisogni, l’invecchiamento della popolazione, la cronicità. Inoltre è chiaro che i costi aumentano. Lo sforzo che sta facendo il governo è reale, e lo vediamo di anno in anno. Con questa crescita possiamo sicuramente garantire i livelli essenziali delle prestazioni e investire risorse, come nel caso specifico del recupero delle liste d’attesa, con quasi 49 milioni che hanno portato a un abbassamento molto importante dei tempi. Inoltre, ci per-
mette una misurazione nazionale che viene fatta al tavolo adempimenti, dove ci sono il ministero della Salute, il ministero dell’Economia e il Mef. Risultiamo sempre una delle regioni benchmark, che significa che riusciamo a garantire i servizi con una sostenibilità economica. Questo è il risultato di un sistema che, pur con le difficoltà, funziona molto bene. Anche le piccole realtà sanitarie, non solo le grandi specializzazioni, sono fondamentali in questo processo. Perché la sanità veneta è vista come un modello a livello nazionale?
I parametri per essere misurati come regioni benchmark non sono solo le alte specializzazioni che ci sono nelle due cliniche universitarie, ma anche la prevenzione, che è trasversale in tutte le aziende sanitarie. In tutte le nove aziende sanitarie della regione, nei 68 ospedali e 26 distretti è fondamentale la capacità di rispondere ai bisogni di prossimità, come la cronicità, l’assistenza agli anziani e l’invecchiamento. Non si tratta solo dei ricoveri per le emergenze, ma anche della risposta ai bisogni quotidiani della popolazione.
Di recente è emerso un dato preoccupante relativo ai tumori
in un’area della regione, perché?
In Veneto abbiamo un registro tumori che risale agli anni Ottanta. Ogni anno registriamo circa trentamila nuove diagnosi, ma in generale i tumori sono in diminuzione, sia quelli femminili che maschili. L’unico tumore in crescita è il melanoma, soprattutto nelle aree montane nel Bellunese. Questo è dovuto al fatto che in montagna, a differenza delle
spiagge dove siamo più attenti alla protezione solare, si sottovaluta l’intensità dei raggi ultravioletti in alta quota. Per questo abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione, anche in vista delle Olimpiadi, che ci permetterà di raggiungere una vasta platea di persone, non solo gli sportivi, ma anche i visitatori delle nostre montagne. Non manca infine l’impegno per le donne vittime di violenza. Abbiamo potenziato la rete di centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, e previsto un esenzione del ticket per le donne che subiscono violenza e necessitano di cure per traumi fisici e psicologici. E’ un passo importante per garantire che le donne possano recuperare e iniziare un percorso di riabilitazione e indipendenza, aiutandole a ricostruire la loro vita.
Manuela Lanzarin
segue da pag. 1
Corazzari: “Lo sport e le Olimpiadi, preziosa opportunità per il Veneto”
I l Veneto si appresta a vivere un periodo di protagonismo sportivo, grazie all’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026 a cui seguiranno i Giochi Olimpici Giovanili del 2028. Sarà una grande sfida organizzativa, ma anche una possibilità concreta di migliorare l’impiantistica sportiva e l’attrattività internazionale della regione. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, ospite alla trasmissione Buongiorno Veneto di Veneto24: “La Regione, insieme alla Lombardia e alla Provincia Autonoma di Trento, ha voluto fortemente raccogliere questa sfida per dimostrare la nostra capacità organizzativa e mettere lo sport al centro del nostro sistema economico e sociale.” Il riconoscimento di Regione
Europea dello Sport ha già portato nuovi investimenti: 27 milioni di euro sono stati stanziati per migliorare le strutture sportive, rendendole più sicure, inclusive e sostenibili. Questa strategia non solo risponde alle esigenze degli atleti, ma promuove l’accessibilità e la modernizzazione degli impianti. “Il Veneto è una regione che vanta oltre 600.000 atleti e un enorme numero di volontari: sostenere lo sport significa investire nella crescita della comunità”, evidenzia Corazzari.
Un esempio concreto dell’impegno regionale è l’impianto indoor di atletica di Padova, considerato un punto di riferimento nazionale. Strutture di eccellenza come questa attraggono competizioni di alto livello e richiedono continui investimenti per garan-
tire agli atleti spazi adeguati alle loro ambizioni. Impianti moderni e sostenibili, inoltre, permettono alle società sportive di ridurre i costi di gestione e accogliere sempre più praticanti.
L’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 comporta anche una sfida politica: garantire continuità nel lavoro svolto finora. Nonostante i possibili avvicendamenti amministrativi, l’obiettivo della Regione rimane quello di assicurare un evento efficiente e trasparente. “Collaboriamo strettamente con la Lombardia, il Trentino e il governo centrale per superare ostacoli burocratici e garantire il successo dell’evento”, dichiara Corazzari, sottolineando il ruolo centrale del presidente Luca Zaia nel promuovere il progetto olimpico.
Le Olimpiadi rappresentano anche una straordinaria opportunità economica per il Veneto. Gli investimenti legati ai Giochi generano un significativo indotto economico, migliorano le infra-
strutture e promuovono l’immagine della regione a livello internazionale. Il Veneto non sarà solo protagonista degli eventi sportivi, ma anche delle numerose iniziative culturali e turistiche connesse ai Giochi.
Parallelamente alle sfide sportive, il Veneto si trova ad affrontare un’emergenza ambientale ed economica legata all’invasione del granchio blu, che ha colpito duramente la pesca e la molluschicoltura nel Delta del Po e nella Laguna Veneta. Per fronteggiare la crisi, la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e sta collaborando con il governo nazionale per fornire risorse adeguate. “Proteggere la pesca significa difendere una parte fondamentale della nostra identità culturale ed economica”, conclude l’assessore.
Sicurezza, caro bollette ed eutanasia, la fotografia del senatore Antonio De Poli
Dalla violenza politica al caro energia, fino alla delicata questione del fine vita: il senatore, questore e presidente dell’UDC Antonio De Poli, ospite di Veneto24, ha affrontato alcuni dei temi più caldi del momento. Uno di questi è stato l’episodio di violenza avvenuto a Padova, dove un gruppo organizzato di oltre venti persone ha aggredito alcuni militanti di un partito di destra impegnati in un banchetto informativo. Un attacco premeditato che ha destato grande preoccupazione.
“Condanno fermamente quanto accaduto – ha dichiarato De Poli –. È impensabile che, nel 2025, si torni a un clima di scontro politico di decenni fa. Chi aggredisce deve essere punito senza esitazione, sia moralmente che giudiziariamente. Padova non
merita questo. È fondamentale ripristinare un dialogo civile tra le parti, anche quando le idee sono profondamente diverse.”
Il senatore ha poi sottolineato il ruolo chiave delle forze dell’ordine, intervenute prontamente per identificare e fermare gli aggressori. Ma la sua riflessione si è spinta oltre, evidenziando come episodi di questo genere possano alimentare un pericoloso effetto emulativo, specialmente tra i più giovani.
Un altro tema cruciale è il caro energia, una questione che continua a pesare sull’economia italiana. Il governo, ha spiegato il senatore, sta adottando una serie di misure per contenere l’impatto dell’aumento dei costi. Tra queste, l’incremento dello stoccaggio di gas, per garantire ri-
serve sufficienti e mitigare la volatilità dei prezzi, e la distinzione tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, per evitare aumenti
indiscriminati.
“Sono in arrivo nuovi fondi, tra i tre e i quattro miliardi di euro – ha dichiarato De Poli – per sostenere famiglie e imprese. È fondamentale agire in modo tempestivo per evitare che l’aumento dei costi energetici penalizzi ulteriormente la nostra economia.”
Infine, una riflessione sul tema delicato e divisivo del fine vita. “Sono per la vita – ha affermato De Poli – e credo che la priorità debba essere garantire cure adeguate a tutti. Dobbiamo investire di più nelle cure palliative e nel supporto ai pazienti, accompagnandoli con dignità fino alla fine del loro percorso. Il vero obiettivo pè potenziare il sistema sanitario e garantire assistenza a chi soffre”.
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L’assessore regionale Cristiano Corazzari
Antonio De Poli nello studio di Veneto24
Economia. Gianmarco Russo, direttore
di Confindustria Veneto Est, fa il punto sulle opportunità e le sfide
”Le imprese devono innovare per competere, va colmato il gap europeo sui costi energetici”
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ianmarco Russo, Direttore di Confindustria Veneto Est, ai microfoni di Radio Veneto24,si è soffermato sui temi cruciali per le imprese della regione, tra cui i costi dell’energia, gli investimenti e la competitività e ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale dell’economia e le prospettive future
Direttore Russo, come si sta evolvendo l’economia del Veneto Est in questi mesi?”
“Il Veneto Est sta affrontando un periodo di transizione molto importante, con un’economia che continua a crescere, ma con un forte focus sulle sfide globali che le imprese devono affrontare. La competitività delle nostre aziende dipende in gran parte dalla loro capacità di innovarsi e di affrontare le difficoltà con determinazione.”
Uno dei temi che riguarda da vicino le imprese è il costo dell’energia. Come valutate l’attuale situazione?
“Purtroppo, le nostre imprese pagano fino all’ottanta per cento in più rispetto alle concorrenti europee. Questo gap ha origini strutturali, dovute principalmente alla nostra
dipendenza dal gas e alle difficoltà legate al costo dell’energia elettrica. Quando il prezzo del gas aumenta, l’energia elettrica segue lo stesso andamento, creando un grave svantaggio competitivo. È come se le imprese partissero con uno zaino pieno di sassi, e uno dei macigni più pesanti è proprio questo differenziale sui costi energetici.”
C’è qualche iniziativa in corso per ridurre questi costi o per aiutare le imprese a fronteggiarli?
“Sì, stiamo cercando di incentivare le imprese a diventare non solo consumatori, ma anche produttori di energia, soprattutto attraverso l’autoproduzione e le comunità energetiche. Questo approccio permette alle aziende di abbattere i costi operativi e di ridurre l’impatto degli oneri erariali. Inoltre, abbiamo recentemente lanciato un gruppo di acquisto che unisce le imprese per negoziare migliori condizioni sui contratti di fornitura di energia.”
Passando a un altro tema caldo, il costo del denaro e gli investimenti: come si stanno comportando le
imprese in questo periodo di incertezze?”
“La politica dei tassi di interesse è sicuramente un fattore che ha disincentivato gli investimenti. La BCE non ha ridotto i tassi con la velocità che ci si aspettava, e questo ha creato un clima di incertezza che non aiuta le imprese a programmare a lungo termine. Le aziende hanno bisogno di visibilità per poter pianificare i loro investimenti, ma l’incertezza geopolitica e la dinamica dei tassi rendono difficile fare previsioni. Questo frena la propensione degli imprenditori a investire.”
Ci sono altre sfide per la competitività delle imprese? E cosa sta facendo Confindustria per supportare la crescita?
“La produttività è strettamente legata alla competitività. Recuperare competitività significa permettere alle aziende di creare valore attraverso l’efficienza operativa e un piano di sviluppo chiaro. La misura Industrie 5.0 è molto interessante, ma ha incontrato qualche difficoltà nell’attuazione a causa della burocrazia e della compatibilità con altre misure di incentivo. Tuttavia, siamo positivi e speriamo che venga messa in atto al più presto, poiché può rappresentare un’opportunità importante per le imprese.”
Cosa si aspetta dal futuro e quali sono le priorità per le imprese nei prossimi anni?
“Le priorità sono sicuramente l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione tra imprese, istituzioni e enti locali. Se vogliamo crescere e competere a livello globale, dobbiamo investire in nuove tecnologie e in processi produttivi più efficienti. Solo così potremo affrontare le sfide future, mantenendo la competitività e creando valore per il nostro territorio.”
Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini nuovo presidente
Raffaele Boscaini è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Confindustria Veneto, con un mandato che si estenderà dal 2025 al 2029. “È con un forte senso di responsabilità che accolgo la decisione del Consiglio di Confindustria Veneto” ha dichiarato Boscaini. Il neo presidente ha sottolineato il complesso e variegato mondo delle imprese venete, consapevole delle sfide economiche attuali e delle profonde trasformazioni in atto. Infine, ha voluto ringraziare il suo predecessore, Enrico Carraro, per aver saputo sintetizzare le esigenze del sistema industriale e portarle all’attenzione delle istituzioni.
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Gianmarco Russo, direttore Confindustria Veneto Est
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Padova ospita il World Health Forum Veneto 2025:
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ta all’iniziativa, è stato istituito un protocollo di gestione con una Cabina di Regia e un Comitato Scientifico di prestigio internazionale, presieduto dal Prof. Giorgio Palù, Professore Emerito dell’Università di Padova e Presidente della Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto ETS. Ne fanno parte anche il Prof. Rosario Rizzuto, il Prof. Nicola Elvassore, il Prof. Paolo Simioni
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rimento globale per l’innovazione in sanità, ma una piattaforma per lo scambio di idee e buone pratiche” ha affermato Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova. Sottolinea l’importanza dell’evento anche Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova: “Dopo il successo della prima edizione, il World Health Forum Veneto si conferma un appuntamento di riferimento per il dibattito scientifico e l’innovazione in ambito sanitario. Padova, con la sua lunga tradizione nella ricerca medica e nelle scienze della salute, è il luogo ideale per ospitare un confronto di altissimo livello su tematiche cruciali come la medicina di precisione, le nuove frontiere terapeutiche e il benessere globa-
istituzioni con un obiettivo comune.”
A sottolineare l’importanza della ricerca in sanità, Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha dichiarato: “Abbiamo scelto con convinzione di essere partner di questa iniziativa. La salute è parte integrante del nostro impegno filantropico, con un approccio One Health che considera l’interconnessione tra benessere umano, animale e ambientale.”
Con un programma ricco di approfondimenti e il coinvolgimento di eccellenze accademiche e imprenditoriali, il World Health Forum Veneto 2025 si conferma un appuntamento di riferimento per il futuro della medicina e della salute globale.
Fondazione Cariparo. Il presidente Gilberto Muraro ricorda le numerose attività svolte sul territorio
“Il nostro impegno per una società inclusiva, solidale e sempre aperta all’innovazione”
“Investiamo in vari settori, dal patrimonio storicoartistico alla ricerca scientifica, dall’ambiente alla sanità. Questo ci consente di sostenere progetti ad ampio spettro, sia per grandi realtà che per le piccole realtà locali”
Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cariparo, racconta l’impegno per il territorio veneto, con particolare attenzione ai progetti culturali, sociali e di ricerca. Come descrivere l’approccio della Fondazione verso le comunità locali?
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che per le piccole realtà locali. Spesso la Fondazione è intervenuta a sostegno di progetti culturali di grande rilievo. Potrebbe farci qualche esempio?
recente mostra dedicata al pittore danese Willem Hammershøi. Ce ne vuole parlare?
La nostra missione è promuovere azioni che migliorano la qualità della vita e favoriscono uno sviluppo economico sostenibile nelle nostre aree di riferimento, in particolare le province di Padova e Rovigo. Ci ispiriamo a una società inclusiva, solidale e aperta all’innovazione. Vogliamo che ogni progetto sia utile socialmente, realizzato con efficienza per garantire il massimo impatto. Quali sono le principali aree in cui la Fondazione interviene concretamente?
Abbiamo tre obiettivi principali: la qualità della vita, lo sviluppo delle conoscenze e la promozione della cultura, intesa come partecipazione alla vita culturale e come segno di identità e coesione. Investiamo in vari settori, dal patrimonio storico-artistico alla ricerca scientifica, dall’ambiente alla sanità. Questo ci consente di sostenere progetti ad ampio spettro, sia per grandi realtà
Abbiamo fatto investimenti significativi, come i 12 milioni di euro per l’auditorium di Padova, 2,5 milioni per l’Accademia dei Concordi a Rovigo e altri 2,5 milioni per la sanità. Ma non ci limitiamo a progetti di grande entità. Crediamo molto nelle piccole iniziative, che spesso coinvolgono associazioni e gruppi di famiglie, creando una forte partecipazione alla crescita comune. Questi progetti, anche se di dimensioni contenute, hanno un impatto positivo sul territorio.
Qual è il ruolo dell’Università nella vostra attività?
Siamo sempre stati vicini all’università, un interlocutore di massimo livello per noi. Collaboriamo su vari fronti e abbiamo contribuito, con il nostro sostegno, a una crescita qualitativa della ricerca. Abbiamo finanziato, e continuiamo a farlo, progetti di eccellenza, come i dottorati di ricerca ad alta vocazione internazionale.
Un evento culturale che ha visto la Fondazione protagonista è la
Abbiamo appena inaugurato la mostra a Rovigo, a Palazzo Roverella, dedicata a Willem Hammershøi, un pittore danese poco conosciuto, ma che sicuramente lascerà un segno importante nel panorama culturale internazionale. L’esposizione è stata una sfida organizzativa, ma siamo molto fiduciosi del successo che avrà. Il pubblico di Palazzo Roverella è ormai abituato a mostre di qualità, e le nostre iniziative continuano a riscontrare un forte apprezzamento.
Fondazione Cariparo ha già ottenuto un grande successo con altre esposizioni, come quella di Kandinsky a Rovigo. Qual è stato l’impatto di questi eventi sul territorio?
La mostra di Kandinsky ha raggiunto oltre 87.000 presenze, un risultato straordinario per una città come Rovigo. Questo tipo di eventi non solo ha un impatto culturale, ma anche un risvolto economico significativo, generando un indotto che beneficia l’intera comunità, specialmente in un territorio che, come quello polesano, affronta diverse sfide”.
Elisa De Berti: “La Pedemontana fondamentale per il Veneto”
Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto e assessore ai Trasporti e Infrastrutture, conferma che la Pedemontana, nonostante le polemiche iniziali, si sta rivelando fondamentale per la viabilità regionale, in particolare per i collegamenti tra il nord e il centro Italia. Ricorda poi l’introduzione di uno sconto del 60% sui pedaggi per tratte brevi, che riguarda tutti i viaggiatori, residenti e non, con l’intento di incentivare l’uso di un’infrastruttura che ha avuto un impatto positivo sul traffico est-ovest e sull’afflusso turistico.
“Abbiamo sempre promesso di monitorare il traffico dopo l’entrata in funzione della Pedemontana e ora siamo in grado di offrire una riduzione significativa sui pedaggi, un’ulteriore
prova dell’efficienza della nostra pianificazione”, ha spiegato De Berti. La superstrada sta diventando una via alternativa
alla A4 Milano-Venezia, satura di traffico, e sta rispondendo a una crescente domanda di mobilità. L’assessore fa poi il punto sul suo lavoro a Roma: “Le relazioni sono fondamentali. Buone relazioni ti permettono di portare a casa risultati concreti per il territorio”, spiega, evidenziando l’importanza di un continuo dialogo con il governo centrale. Guardando al prossimo appuntamento elettorale la vicepresidente ha anche espresso il desiderio che i politici locali, come i sindaci e i presidenti di regione, abbiano maggiore libertà di ricandidarsi, senza vincoli imposti da Roma. “Il voto dei cittadini deve essere libero, senza limiti che impediscano alle persone di candidarsi se ritengono di poter dare ancora un contributo”.
Luigi Migliorini, avvocato, pubblicista, ha pubblicato numerosi articoli su quotidiani e scritto quattro libri. Dice di far parte dell’Associazione Luigi Migliorini di cui è socio unico e Presidente.
Editore: ilmeloneditore via oberdan,25 Rovigo In copertina: opera di Gianni Cagnoni: Albarella d’inverno. All interno illustrazione con disegni a china sempre di Gianni Cagnoni
nel presente e insegnando al lettore che, in fondo, si tratta sempre e bene. … (Pietro Mondaini)
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Elisa de Berti
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caso. Su questo delicato interrogativo si è espressa di recente la Corte di Cassazione
Di fronte ad una nascita indesiderata esiste l’ipotesi di un danno risarcibile?
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione civile (Terza Sezione 11 febbraio 2025 n.3502) ha risposto al delicatissimo interrogativo: se un medico durante la gravidanza di una donna non si avvede delle gravi malformazioni congenite che il nascituro presentava e quindi non ha consentito ad essa, se fosse stata opportunamente informata, di valutare se procedere o meno all’aborto, cagionando al nato il danno per la sua nascita indesiderata, si ha diritto al risarcimento dei danni. Naturalmente va preliminarmente stabilito se in astratto può instaurarsi una causa in nome e per conto di chi non è ancora nato, su questo punto le Sezioni Unite n.25767/201 5) danno risposta positiva affermando “l’astratta riconoscibilità di un diritto (oltre che della legittimazione attiva) del figlio handicappato non trova ostacolo insormontabile nell’ anteriorità del fatto illecito alla nascita, giacché si può essere destinatari di tutela anche senza dotati di capacità giuridica ai sensi dell’articolo 1 del codice civile” (articolo 1 cod.civ.:”La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce in favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita). La risposta però, nel concreto, è stata negativa nel senso che “il nato disabile non può agire per il risarcimento del danno consistente nella sua stessa condizione, giacché l’ordinamento non riconosce il diritto di non nascere se non sano,
né la vita del nato può integrare un danno- conseguenza dell’ illecito del medico”. Tale decisione - nonostante si siano sviluppate correnti di pensiero di diverso avviso - richiama come precedente la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione civile 22/1 2/2015 n.25767 che effettua un’ elaborata e dotta disamina, giungendo a due affermazioni decisive: “La non vita non può essere un bene della vita; per la contraddizione che non lo consente.Tanto meno può esserlo per il nato, retrospettivamente, l’omessa distruzione della propria vita (in fieri) che é il bene per eccellenza, al vertice della scala assiologia dell’ordinamento. Non si può dunque parlare di un diritto a non nascere”. Diversa è la situazione giuridica dei genitori, in particolare della madre, nel caso in cui il medico ometta di far presente che il nascituro ha malformazioni congenite: di fronte a questo dramma le risposte possono essere nettamente diverse, entrambe rispettabili: a) accettiamo la prole disabile, pur nella consapevolezza che la nostra vita cambierà radicalmente, concentrandosi nell’amore; b) non siamo disposti a sconvolgere radicalmente la nostra esistenza, non abbiamo attitudine all’eroismo. Anche a questo interrogativo ha dato risposta la succitata sentenza delle Sezioni unite: “L’impossibilità della scelta della madre nella prosecuzione della gravidanza, determinata da negligente carenza informativa da parte del medico cui
la stessa aveva chiesto di indagare su possibili malformazioni del nascituro è fonte di responsabilità civile del sanitario. Perché sussista il danno da nascita indesiderata occorre che l’interruzione della gravidanza sia stata all’epoca legalmente consentita e che venga provata la volontà della donna a non portare a termine la gravidanza in presenza di tali specifiche condizioni. L’onere di provare tali elementi facoltizzanti e la volontà di interrompere, in loro evenienza, la gravidanza é posto a carico della madre ex art.2697 del codice civile (principio della vicinanza della prova) onere che può essere assolto dalla donna anche in via presuntiva, tramite la dimostrazione di altre circostanze dalle quali si possa ragionevolmente risalire, per via induttiva, all’esistenza del fatto psichico che si tratta di accertare (secondo il parametro del più probabile che non). Secondo le Sezioni unite vi è libertà di prova in proposito, a mio avviso la più “agevole” è far sentire testimoni attendibili i quali riferiscano di aver più volte sentito la donna affermare che mai avrebbe accettato un figlio disabile e che piuttosto sarebbe ricorsa all’aborto. Un problema che resta aperto e di difficile soluzione è quello della quantificazione del danno in via equitativa, senza cioè applicazione di parametri normativi precisi, ma affidandosi al cosiddetto “prudente apprezzamento del Giudice”, senza che ciò debordi nel mero arbitrio.
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Venezia: tassa di soggiorno solo una volta
www.aulss3.veneto.it
ora la ‘citytax’ ridotta al minimo: sono tutte agevolazioni che non c’erano, e ora ci sono. E sono la vera risposta per minimizzare le difficoltà di chi viene a lavorare nelle strutture sanitarie di una città complicata, che però si può rendere più accogliente nei fatti, e non solo nei proclami”.
Il nuovo regolamento entrerà in vigore dal mese di aprile. L’agevolazione sul pagamento della tassa di soggiorno si applica su tutti i lavoratori dell’ambito sanitario che, per svolgere il proprio lavoro in una struttura della città insulare, soggiorneranno nell’intero territorio comunale: tutti questi operatori
ta nell’anno solare, al massimo per 5 gamento in tutti i successivi soggiorni “In questi anni, sono molti gli operatori sanitari - spiega il Direttore Contato - che lavorano al Civile o in altre strutture dell’Ulss 3 pur risiedendo fuori dal Comune di Venezia, magari perché ne. Molti sono quindi i professionisti che tive della città: nel corso del 2024, ben 115 operatori hanno alloggiato nella sola Foresteria del Civile ed hanno pagato la ‘citytax’, costretti ripetere il pagamento loggio per un nuovo periodo lavorativo. Per una parte non indifferente di questi professionisti i tributi versati più volte
Nelle foto, l’Ospedale di Venezia e alcuni scorci della Foresteria dell’Ospedale Civile
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I colori e i materiali del 2025
Il 2025 segna un’evoluzione nell’interior design, con una palette cromatica che mixa tonalità naturali e accenti audaci. Se da un lato continuano a dominare i colori della terra - beige, ocra, terracotta e marrone caldo - dall’altro vediamo il ritorno di sfumature più intense e sofisticate come il blu notte, il verde salvia e il bordeaux. Questi colori vengono spesso abbinati a finiture opache e materiche, capaci di conferire eleganza senza risultare eccessivamente fredde. Le pareti non sono più solo sfondi neutri, ma diventano protagoniste con effetti decorativi, boiserie moderne e texture tridimensionali che donano carattere agli ambienti. Non solo i colori ma anche le superfici assumono nuove connotazioni. Le pitture a base di argilla e calce, oltre a essere ecologiche, conferiscono alle pareti una finitura materica dal forte impatto visivo. I rivestimenti in microcemento sono sempre più apprezzati, perché permettono di ottenere superfici continue senza fughe, ideali per uno stile minimalista e moderno. Il gioco di contrasti tra finiture lisce e ruvide è un altro trend in crescita, con l’abbinamento tra legni grezzi e metalli satinati o tra superfici lucide e opache.
I materiali diventano sempre più sostenibili e innovativi. Il legno rigenerato è protagonista assoluto, utilizzato sia per i mobili sia per i rivestimenti. Il vetro riciclato, il metallo brunito e le bioplastiche entrano con decisione nell’arredamento contemporaneo, dimostrando che estetica e rispetto per l’ambiente possono andare di pari passo. Si diffondono superfici antibatteriche e autopulenti, progettate per migliorare l’igiene senza l’uso di sostanze chimiche aggressive. Per quanto riguarda i tessuti, spopolano lana riciclata, cotone organico e fibre naturali trattate senza sostanze chi-
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miche, per garantire un’aria più salubre negli ambienti domestici. Un’altra tendenza emergente è il connubio tra tradizione e modernità. L’artigianato locale torna in auge, con mobili su misura e pezzi unici creati da falegnami e ceramisti. Tuttavia, il design si contamina con la tecnologia: superfici antibatteriche, illuminazione smart e complementi d’arredo interattivi arricchiscono le case di funzionalità innovative senza rinunciare al calore di materiali autentici. Le nuove tecnologie, come i tessuti intelligenti che cambiano colore con la temperatura e i piani cottura invisibili integrati nei top delle cucine, rivoluzionano il concetto stesso di abitare, rendendolo più pratico e futuristico. L’attenzione ai dettagli si estende anche alla scelta degli accessori e delle decorazioni. I tappeti artigianali tornano protagonisti, con motivi geometrici e texture tridimensionali che donano un tocco di personalità agli spazi. Anche l’arte murale si evolve, con dipinti e installazioni che diventano elementi centrali nella decorazione d’interni. Infine, l’uso di piante da interno, sia in vaso che in soluzioni verticali, continua a crescere, creando angoli verdi che migliorano la qualità dell’aria e donano freschezza agli ambienti.
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Veneto, nuove funzionalità per le prescrizioni farmaceutiche online
Da oggi i cittadini della Regione del Veneto possono accedere alle proprie prescrizioni farmaceutiche direttamente dal Portale Sanità km zero Fascicolo. Questa funzione, già disponibile tramite l’App Sanità km zero Ricette, consente di consultare, gestire e scaricare le proprie ricette mediche in modo semplice e immediato. Per chi ha difficoltà nell’utilizzo della tecnologia o desidera delegare la gestione delle proprie pratiche sanitarie a una persona di fiducia, è possibile attivare una delega. Questa può essere richiesta in autonomia attraverso il portale, utilizzando SPID o CIE, oppure presso gli sportelli dell’Azienda Sanitaria di riferimento (URP, distretti sanitari). Le caratteristiche del servizio
Al via il contributo economico per chi assiste anziani non autosufficienti
a Regione Veneto ha annunciato l’avvio del contributo economico previsto dal progetto “Un aiuto a chi aiuta”, destinato a supportare chi assiste persone anziane non autosufficienti. L’iniziativa prevede l’erogazione di 400 euro al mese per 12 mesi a 12.114 persone, di cui 9.476 assistiti in struttura e 2.638 a domicilio.
“Si tratta di un importante impiego dei fondi FSE+ - ha sottolineato l’Assessore al Sociale Manuela Lanzarin - con un’istruttoria condotta da Azienda Zero e con le ULSS che hanno svolto il ruolo di sportello per informare e supportare i cittadini. L’obiettivo del progetto è quello di sostenere le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie, garantendo risorse adeguate per far fronte alle esigenze quotidiane”. Il bando, aperto dal 4 ottobre al 3 dicembre 2024, ha raccolto oltre 16mila domande per un totale di 60 milioni di euro stanziati. Questa misura si affianca al Fondo per la Non Autosufficienza, che nel Veneto ammonta a oltre 559 milioni di euro.
Il progetto nasce dalla consapevolezza che con l’avanzare dell’età molte persone non sono più in grado di svolgere le attività quotidiane in autonomia. In una fase iniziale, può essere necessario aiutarle nelle commissioni e nei lavori domestici, ma col tempo il bisogno di assistenza si
intensifica, fino a richiedere un supporto costante per alimentazione, somministrazione di farmaci, mobilità, igiene e vestizione.
“Nella nostra Regione - aggiunge Lanzarin - l’invecchiamento della popolazione rende necessarie nuove politiche di sostegno alle persone anziane e alle loro famiglie. Spesso, all’età avanzata si aggiungono patologie croniche che richiedono assistenza quotidiana. Per questo motivo, il contributo è stato assegnato a coloro che presentano una valutazione SVAMA pari ad almeno 70 su 100 e un ISEE sociosanitario inferiore a 40mila euro, sia per chi è assistito a domicilio che in struttura”.
Nuovi avvisi in arrivo per le assistenze domiciliari
Il carico familiare per l’assistenza agli anziani è sempre più rilevante, e molte famiglie si affidano ad assistenti familiari per garantire la cura quotidiana. Nei prossimi mesi verrà aperto un nuovo avviso per sostenere le famiglie che assistono direttamente un proprio caro non autosufficiente, riconoscendo un aiuto economico specifico.
L’erogazione del contributo per i mesi di gennaio e febbraio 2025 è prevista per i primi giorni di marzo. Ulteriori informazioni sono disponibili sui canali ufficiali della Regione Veneto.
Redazione Salute
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Accesso alle prescrizioni farmaceutiche: la nuova sezione del portale, attiva per tutti i residenti della Regione del Veneto, è raggiungibile tramite il tasto “Prescrizioni” nel menù di navigazione. Da qui, selezionando “Gestire le mie/sue prescrizioni”, si accede alla sottosezione “Ricette farmaceutiche”. Chi può visualizzare le prescrizioni: il servizio è disponibile per gli assistiti della Regione Veneto, i loro delegati (anche se residenti in altre regioni) e i tutori di minori o persone con rappresentanza legale. I delegati, però, non hanno accesso alle prescrizioni classificate come “Very restricted”. Ricette consultabili: l’elenco mostra le prescrizioni emesse negli ultimi sei mesi. Tuttavia, ogni ricetta mantiene la sua validità di 31 giorni dalla data di emissione, trascorsi i quali non è più utilizzabile in farmacia.
Dati disponibili: per ogni ricetta sono visibili data di emissione, codice NRE, stato della prescrizione (disponibile, in carico o erogata) e un’opzione per oscurare o rendere visibile la ricetta. È inoltre possibile scaricare il documento in PDF o stamparlo. Oscuramento delle prescrizioni: è possibile rendere invisibile una ricetta, impedendo ai soggetti autorizzati di consultarla. Tuttavia, in questo caso, per ritirare il farmaco in farmacia sarà necessario presentare la versione digitale della ricetta o il documento cartaceo.
Rinnovo delle ricette: attualmente, il servizio di rinnovo delle prescrizioni farmaceutiche resta disponibile esclusivamente tramite l’App Sanità km zero Ricette e non dal Portale Sanità km zero Fascicolo.
Per ulteriori informazioni, l’informativa è disponibile nella pagina di accesso al Portale Sanità km zero Fascicolo.
Ospedale dell’Angelo. Un’innovazione per la chirurgia senologica donata da Pink Lioness, Avapo e Bucintoro
A Venezia debutta il primo elettrobisturi al plasma del Veneto
Un’importante donazione da oltre 23 mila euro è stato fatto alla Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima grazie alla collaborazione tra Pink Lioness, Avapo e Bucintoro. Infatti, è stato utilizzato per la prima volta in Veneto l’elettrobisturi al plasma, uno strumento innovativo che promette di ridurre l’invasività degli interventi chirurgici per le donne affette da tumore al seno. Questo dispositivo, oltre a diminuire i danni termici, riduce i tempi di intervento, i dolori post-operatori e le cicatrici.
Il bisturi è stato utilizzato per la prima volta in sala operatoria durante un intervento di neurochirurgia all’ospedale dell’Angelo, confermando la sua versatilità anche in altre specialità. Questo elettrobisturi monopolare al plasma è in grado di erogare impulsi ad alta frequenza molto brevi, che trasformano il cloruro di sodio nei tessuti umani in plasma. Il risultato è un taglio estremamente preciso che danneggia meno i tessuti circostanti, favorendo una guarigione più rapida e un miglior risultato estetico.
Il primario della Breast Unit, Guido Papaccio, ha espresso un sentito ringraziamento alle benefattrici per aver reso possibile questa innovazione.
“Questo elettrobisturi è qualcosa di unico e innovativo per tutto il Veneto, e sono certo che porterà enormi benefici non solo alle pazienti oncologiche, ma anche a tutte quelle che necessitano di interventi chirurgici in altri settori”, ha commentato Papaccio.
Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con Pink Lioness, Avapo e Bucintoro, che ha ormai consolidato una tradizione annuale di donazioni, contribuendo con grande impegno alla lotta contro il tumore al seno. “Siamo orgogliosi di ricevere ogni anno i frutti di questa generosità, che ha un impatto concreto sulla vita di tante donne”, ha detto Contato.
Infine, Francesca Baldi, capogruppo e coordinatrice della raccolta fondi, ha espresso il suo orgoglio per il risultato raggiunto grazie al sostegno di tante donne che, attraverso il loro impegno solidale, sono riuscite a fare la differenza per altre donne che affrontano la difficile battaglia contro il cancro al seno.
Cresce la Banca degli Occhi del Veneto: quasi 7mila donazioni nel 2024
Nel 2024, la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ha registrato un totale di 6.993 donazioni, di cui 5.439 cornee, sono state analizzate e lavorate presso i laboratori di Mestre. Questo dato segna un aumento di 334 donazioni rispetto al 2023, segno di una generosità crescente non solo in Veneto, ma anche nelle regioni che si affidano alla struttura sanitaria veneziana. Il presidente Diego Ponzin sottolinea l’importanza di questi gesti per ridare la vista ai pazienti e onorare la volontà dei donatori. Particolarmente significativo il trapianto di due cornee pediatriche. Nel 2024, sono stati distribuiti 6.820 tessuti e realizzati trapianti avanzati, tra cui 188 Dsaek (+49%) e 483 Dmek (+28,8%). In tutto, 13 bambini sotto i dieci anni hanno potuto riacquistare la vista, grazie a trapianti che hanno risolto problematiche legate a patologie rare come il leucoma, il cheratocono, traumi e ulcere. Un caso eccezionale è stato quello di un paziente centenario che, nonostante l’età avanzata, ha potuto affrontare con successo l’intervento di trapianto di cornea. Importante anche l’innovazione con i primi tre interventi con cornea artificiale ibrida.
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