LaPiazzadiRovigo_Aprile25

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In Veneto il piano anti aggressioni high-tech da 4 miliioni

Vola il turismo in Veneto, superati i 73 milioni di presenze, Caner: “siamo la destinazione di riferimento”

DISPERAZIONE ABITATIVA:

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Il conto alla rovescia

Le elezioni regionali si avvicinano, ma non troppo. Se fino a poco fa sembrava ormai assodato che si sarebbe votato il prossimo autunno, a sparigliare le carte, con un colpo a sorpresa di fronte allo stesso Zaia, ci ha pensato il ministro dell’Interno che ha rotto il tabù delle elezioni nella primavera 2026. Al di là del vivace dibattito che ne è scaturito resta un dato di fatto, il conto alla rovescia, più o meno lungo, è iniziato.

Anche se i partiti e le coalizioni non appaino, almeno al momento, particolarmente lanciati nello sprint finale, nonostante manchino pochi mesi e di mezzo ci sia anche l’estate, periodo storicamente molto complicato per fare campagna elettorale.

Il centrodestra è alle prese con il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia.

Quando scriviamo queste righe non conosciamo ancora l’esito del pronunciamento della Consulta sulla possibilità per i Presidenti, in questo caso Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, di essere eletti per un ulteriore mandato, ma i pronostici, in questo senso, non consentono loro di sperarci troppo.

segue a pag. 22

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Veneto2

Il sogno di una stabilità abitativa si allontana per migliaia di giovani e lavoratori precari, con affitti che raggiungono cifre proibitive. La povertà e la precarietà economica rendono impossibile l’accesso a una casa dignitosa

IL CENTRO

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Sostenibilità, il Veneto fa scuola, Confindustria Veneto Est: “Le imprese green crescono più del doppio”

A disposizione uno spazio sicuro ma anche un percorso costante di supporto psicologico, legale e sociale

Il ministro dell’Interno ribadisce l’autonomia delle Regioni nella scelta della data, Zaia: “Cosi possiamo anche risparmiare”

Diritto alla casa, questione sociale

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

elle ore in cui “la Piazza” era ormai pronta per andare in stampa, con l’approfondimento “Dentro la notizia” dedicato all’emergenza abitativa, a Roma si apriva la prima conferenza internazionale sulla casa “All we need is HOME”. Un titolo azzeccato, grazie ai Beatles ovviamente per l’ispirazione, che va subito al cuore del problema: la casa è un diritto, o almeno dovrebbe esserlo, perché senza casa viene meno anche la tenuta sociale, insieme alla dignità delle persone

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La scuola media “Casalini” inaugura la sua serra didattica

La scuola media “Casalini”, che fa parte dell’istituto comprensivo Rovigo 3, celebra un nuovo traguardo formativo con l’inaugurazione della sua serra didattica. L’evento, che avrà luogo venerdì 9 maggio alle 10 presso la sede di via della Resistenza 5, rappresenterà molto più di una semplice apertura: sarà la manifestazione di un impegno concreto per integrare educazione, tradizione e innovazione. L’iniziativa si pone l’obiettivo di creare un ponte tra la realtà scolastica e il territorio, stimolando un approccio pratico all’apprendimento. All’interno della serra, attivata già a marzo, gli studenti possono non solo coltivare piante, ma anche conoscenze e competenze applicabili in settori professionali quali l’agricoltura, la ristorazione e le tecniche alberghiere. Questo spazio diventa così un laboratorio dinamico in cui teoria e pratica si incontrano per favorire una formazione integrata, capace di preparare i giovani alle sfide del domani. La serra didattica si distingue per la sua vocazione alla valorizzazione delle tradizioni locali, rendendo omaggio alla ricca eredità agricola del territorio. Il progetto, che vede la partecipazione attiva di numerosi partner istituzionali e locali, sottolinea l’importanza di investire nelle potenzialità degli studenti e di promuovere un approccio sostenibile all’ambiente. In quest’ottica, il percorso formativo si concentra anche sull’orientamento verso scuole superiori di indirizzo agrario, alberghiero e professionale, ampliando le prospettive future dei ragazzi. Al termine della cerimonia, un momento musicale offerto dall’indirizzo musicale della scuola chiuderà in bellezza la giornata, celebrando l’unione tra cultura, natura e innovazione. Un evento che si configura come modello di sinergia tra istituzione scolastica e territorio, capace di stimolare una riflessione profonda sul ruolo della formazione nella costruzione di un futuro più consapevole e sostenibile. L’inaugurazione della serra didattica della scuola media “Casalini” rappresenta, dunque, un investimento strategico per il futuro degli studenti, un esempio virtuoso di come il sapere possa germogliare quando viene alimentato dalla collaborazione e dal rispetto per la tradizione.

Inaugurata una serra didattica alla “Casalini”, per unire apprendimento pratico

sul campo e tradizione agricola

Diritto alla casa, questione sociale

La conferenza di Roma, alla quale hanno partecipato anche alcuni amministratori delle città venete, è stata l’occasione per fare il punto con rappresentanti di città ed istituzioni europee sulle politiche abitative in Italia e in Europa e su alcuni temi urgenti come l’edilizia residenziale pubblica, le agenzie sociali per l’abitare, la carenza di affitti e l’energia verde e il consumo di suolo. L’intento è scambiare buone pratiche, cercare soluzioni, proporre politiche sulla casa. Nella speranza che qualcosa si muova anche a livello nazionale perché “è ora di mettere il diritto alla casa, la protezione delle famiglie vulnerabili e la transizione energetica in cima all’agenda”. L’incontro internazionale ha cercato di fornire uno strumento utile agli amministratori pubblici, locali e nazionali, che quotidianamente devono confrontarsi con il fenomeno della precarietà abitativa, per interpretare la realtà e selezionare le esperienze positive già esistenti. In questi anni, hanno sottolineato gli esperti, cambiamenti radicali si sono manifestati nella società, nella famiglia e nella condizione economica della popolazione. La domanda di alloggi a prezzi accessibili supera di gran lunga l’offerta, creando una situazione di crisi che colpisce persone di tutte le età e famiglie di tutte le dimensioni, in particolare nei contesti cittadini dove più grave è il deficit di patrimonio pubblico. È uno scenario purtroppo in crescita, aggravato dall’ampliamento delle diseguaglianze economiche e sociali e dall’impoverimento della classe media. Tante persone si vedono negato un diritto, quello all’abitare, che è un diritto essenziale per il pieno riconoscimento della dignità di ogni persona e, in seconda battuta, dei suoi diritti di cittadinanza. L’obiettivo si è ampliato rispetto al passato: occorre rispondere anche all’esigenza di nuove residenze ad affitti calmierati, rivolte a quelle fasce intermedie che non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato per ragioni economiche e per assenza di un’offerta adeguata, e che però non rientrano nei requisiti per l’assegnazione di alloggi popolari. Questa categoria comprende una varietà di tipologie come giovani coppie a basso reddito, famiglie monogenitoriali, anziani, studenti, lavoratori fuori sede, immigrati. La conferenza ha approfondito le esperienze delle Agenzie sociali per l’Abitare, uno strumento pubblico già presente a Torino, Milano, Napoli, Firenze e Modena, per calmierare il mercato degli affitti residenziali. Lo scopo è reperire alloggi nel mercato privato tramite accordi con i proprietari, in modo da arrivare ad affitti a canone concordato. Una soluzione ancora poco praticata nelle nostre città.

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Matteo Zangirolami vince su Mattia Moretto

L’ex assessore comunale vince il congresso di Fratelli d’Italia a Rovigo, promettendo unità e sostegno all’amministrazione Cittadin

A ll congresso di Fratelli d’Italia a Rovigo Matteo Zangirolami ha trionfato con un risultato netto: 323 voti contro i 218 ottenuti dal suo avversario, Mattia Moretto. Zangirolami, figura storica del partito, ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni emerse nel congressoprovinciale del 2023. “È tempo di costruire insieme”, ha dichiarato, ponendo l’accento sulla necessità di unire le forze per il bene della

città.

Durante il suo discorso, Zangirolami ha ribadito il pieno appoggio all’amministrazione guidata dalla sindaca Valeria Cittadin, presente in prima fila. “Il programma della sindaca ci ha visto attori nella sua stesura”, ha affermato, sottolineando l’importanza di difendere ogni punto del programma elettorale. Questo impegno è stato ribadito di fronte a una platea che includeva esponenti di

vari partiti, sia di coalizione che di opposizione, a testimonianza di un clima politico che punta al dialogo e alla collaborazione. La vittoria di Zangirolami non

rappresenta solo un successo personale, ma anche un segnale di cambiamento all’interno di Fratelli d’Italia a Rovigo. In un contesto politico spesso caratte-

rizzato da divisioni, il congresso ha dimostrato la capacità del partito di rinnovarsi e di guardare al futuro con una visione condivisa. La presenza di circa 100 voti di vantaggio su Moretto evidenzia una chiara preferenza per una leadership che promette stabilità e continuità.

Zangirolami ha espresso la volontà di lavorare per il bene comune, sottolineando l’importanza di un approccio inclusivo e partecipativo. “Lo dobbiamo ai nostri tanti elettori”, ha dichiarato, evidenziando il ruolo centrale che il partito intende svolgere nella guida della città e del capoluogo.

Claudio Moschin del PD Rovigo lancia un piano di rilancio per As2:

“Investiamo nel futuro del Polesine”

Claudio Moschin, esponente del direttivo comunale del Partito Democratico di Rovigo, ha lanciato un appello per la rinascita di As2 Rovigo, una società partecipata dai Comuni del Polesine. Moschin sottolinea l’importanza di sfruttare le potenzialità della società, che impiega circa 50 dipendenti, assicurando loro un futuro stabile e una missione ben definita. Egli propone un piano dettagliato per il rilancio di questa realtà, considerandola un autentico patrimonio per i Comuni della zona. “In passato, durante il dibattito circa la natura ‘in house’ di As2,” afferma Moschin, “il Partito Democratico di Rovigo si è fatto promotore della salvaguardia della società e dei suoi lavoratori, riuscendo a far approvare una mozione all’unanimità. Ora che questo ostacolo è superato, è inammissibile continuare a parlare di una crisi in una struttura che dovrebbe rappresentare un centro di eccellenza e generare valore.” Il Partito Democratico di Rovigo ritiene che esistano numerose opportunità e prospettive future per As2. AS2 S.r.l. è una società partecipata da Pubbliche Amministrazioni Locali (48 Comuni del Polesine, Provincia di Rovigo, Unione dei Comuni dell’Eridano, CONSVIPO, IRAS, Consiglio di Bacino Rifiuti Rovigo), che le affidano in house providing molteplici servizi strumentali a supporto

della loro operatività.

“Oltre ai contratti già in essere, che è fondamentale mantenere,” continua Moschin, “la società potrebbe svolgere numerose attività aggiuntive a favore di tutti i Comuni del Polesine. In particolare, potrebbe fornire supporto ai Comuni più piccoli, spesso carenti delle professionalità necessarie per determinate operazioni.” Moschin evidenzia, inoltre, l’importanza del settore della progettazione e della partecipazione ai bandi, un ambito cruciale in un momento in cui i tagli del Governo Meloni stanno mettendo a rischio molte amministrazioni locali. Ma le potenzialità di As2 non si fermano qui. La società potrebbe fungere da “cabina di regia” per l’intero Polesine, fungendo da motore per il “sistema Polesine”. “Potrebbe mettere insieme tutti gli interlocutori, inclusi rappresentanti del

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mondo del lavoro e delle associazioni di categoria, per sviluppare strategie e percorsi di crescita,” conclude Moschin. Pertanto, è fondamentale abbandonare il concetto di ‘crisi’ e investire immediatamente nel futuro di As2, attribuendole nuovi e articolati obiettivi.

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Focus emergenza casa. Il segretario denuncia case sfitte, manutenzione insufficiente e difficoltà per giovani e immigrati

Emergenza abitativa: 400 case sfitte e 16 senza tetto

Mauro Baldi, segretario del Sunia Cgil, denuncia la crisi abitativa a Padova e Rovigo, causata da speculazioni, ritardi nelle assegnazioni di edilizia pubblica e mancanza di manutenzione. Aumento dei prezzi e difficoltà per giovani e immigrati.

Un territorio segnato da speculazioni e ritardi nelle assegnazioni dell’edilizia residenziale pubblica. È questa la fotografia scattata da Mauro Baldi, segretario del Sunia Cgil di Padova e Rovigo, sindacato degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica. Secondo Baldi, la mancanza di dati aggiornati a livello regionale rende difficile avere un’analisi precisa, ma le testimonianze e i numeri, per quanto datati al 2022, dipingono un ritratto allarmante: in provincia si contavano, tre anni fa, circa 400 case sfitte, di cui 200 solo nel capoluogo, e sedici persone senza fissa dimora.

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Il segretario ha sottolineato come l’arrivo di grandi realtà come Amazon abbia innescato una vera emergenza abitativa. “Le persone arrivavano da ogni parte d’Italia e non trovavano case in affitto - ha dichiarato Baldi -”, evidenziando come la scarsità di alloggi abbia fatto lievitare i prezzi degli affitti. Tale dinamica, unita alla presenza di numerosi immobili Erp (edilizia residenziale pubblica, n.d.r.) trascurati per mancanza di manutenzione, contribuisce a un peggioramento della crisi, rendendo gli alloggi non solo inaccessibili ma anche spesso inadatti alle necessità abitative.

Un ulteriore nodo critico riguarda la gestione dei bandi pubblici. In un recente bando, destinato alla ricollocazione di 150 alloggi, Baldi ha denunciato ritardi e inadempienze: “Dopo un mese e mezzo, non ri-

sultano ancora assegnati gli alloggi previsti”, penalizzando chi avrebbe potuto beneficiarne.

La questione degli immigrati e delle regole regionali per l’assegnazione degli alloggi è stata anch’essa oggetto di accesa critica. Baldi ha ricordato come l’articolo 7 della legge regionale, che escludeva chi non risiede in Veneto da almeno cinque anni, avesse creato disparità e ostacolato la partecipazione a bandi di chi, pur essendo indispensabile per il tessuto economico e sociale del territorio, non potesse usufruire dei servizi abitativi. Un ricorso portato avanti con il Tribunale di Padova ha messo in luce l’anticostituzionalità di tale norma, aprendo la strada a possibili revi-

sioni che potrebbero, in futuro, favorire una maggiore equità nella distribuzione degli alloggi. Infine, il segretario del Sunia Cgil di Padova e Rovigo ha affrontato il tema degli affitti e dell’autonomia abitativa dei giovani. Baldi ha denunciato come i prezzi degli affitti, che possono arrivare a cifre insostenibili, arrivando anche a 900 euro mensili per contratti condivisi, rendano difficile per molti giovani e lavoratori precari il sogno della stabilità abitativa. In un contesto in cui la crisi economica e le difficoltà occupazionali si fanno sentire, il problema degli alloggi diventa una questione sociale di primaria importanza.

Giacomo Capovilla

Le trasformazioni del mercato immobiliare

PELLET e LEGNA

VENDITA AL DETTAGLIO mangimi e cereali di nostra produzione, prodotti per il giardinaggio e agricoltura fai da te.

La disponibilità e i prezzi degli immobili variano significativamente a seconda della posizione: più ci si avvicina ai centri urbani o alle aree con maggiori servizi, più crescono i costi e le difficoltà nel reperire immobili. Lo conferma il Dott. Andrea Binello, Direttore Generale di Banca Annia, che sottolinea come l’andamento dei tassi di interesse abbia inciso sul numero di compravendite e mutui. Dopo aver toccato il picco massimo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, l’aumento dei tassi ha inizialmente ridotto le transazioni immobiliari. Tuttavia, a partire da settembre 2024, la diminuzione dei tassi e un lento recupero del potere d’acquisto delle famiglie

hanno contribuito a una ripresa delle compravendite. Persistono, invece, difficoltà nel reperire appartamenti in affitto, a causa di una domanda in costante crescita per motivi di studio, lavoro e turismo, a fronte di un’offerta stabile. Nel primo semestre del 2024, in Veneto, i nuovi mutui hanno registrato una flessione dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in attenuazione rispetto al calo del semestre precedente (-23,4%). Tale riduzione è stata in parte mitigata dal progressivo calo dei tassi di interesse: tra la fine del 2023 e il secondo trimestre del 2024, il tasso medio sui mutui a tasso fisso è sceso di 0,7 punti percentuali, mentre quello sui mutui

indicizzati è diminuito di 0,4 punti. Alla fine del secondo trimestre 2024, la quota di nuovi mutui a tasso fisso ha raggiunto il 92,7%, rendendo il tasso fisso la scelta predominante. Tuttavia, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, la tendenza si sta invertendo: il calo dei tassi sta spingendo una crescente domanda verso il tasso variabile, ora più conveniente. Banca Annia, solo nel 2024, ha erogato oltre 700 mutui per la prima casa, per un valore complessivo di oltre 80 milioni di euro. I giovani rappresentano una delle categorie più svantaggiate nell’accesso alla casa, a causa di redditi bassi e instabili e della difficoltà ad accumulare risparmi.

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Mauro Baldi, segretario del Sunia Cgil di Padova e Rovig

Focs emergenza casa/2. Mauro Rossin illustra il nuovo percorso di sostegno per chi vive difficoltà quotidiane

Disagio e precarietà sempre più diffusi, accoglienza sociale alla Locanda della Casa

N el cuore di Rovigo, la Locanda della Casa si erge come simbolo di una nuova visione dell’accoglienza sociale. Inaugurata a fine agosto 2023, questa struttura nasce dall’esigenza di dare continuità al servizio offerto dai frati cappuccini. Mauro Rossin, responsabile della Locanda e operatore del centro di ascolto della Caritas, ci guida alla scoperta di un approccio che va ben oltre il fornire un pasto: qui ogni incontro è un’opportunità per ascoltare, comprendere e supportare chi vive situazioni di disagio abitativo e sociale. Attraverso un impegno quotidiano, operatori e volontari trasformano il momento del pranzo in un’occasione di incontro umano e di rinascita, offrendo non solo un pasto caldo, ma anche un sostegno concreto per chi fatica a reintegrarsi nel mondo del lavoro e a superare le difficoltà quotidiane.

Com’è nata l’iniziativa della Locanda della Casa e quale ruolo riveste nel contesto del centro di ascolto della Caritas?

“Mi occupo del centro di ascolto della Caritas di Rovigo e sono anche il referente della Locanda della Casa, aperta a fine agosto 2023. In sostanza, la nostra iniziativa ha preso il posto della mensa precedentemente gestita dai frati cappuccini. Quando quella mensa è stata chiusa, abbiamo accolto le persone che vi si erano affezionate, garantendo loro continuità di servizio e un approccio personale e integrato”.

Qual è l’impatto che questa nuova realtà ha avuto sul territorio e sulla vita dei frequentatori?

“Attualmente, ogni giorno ospitiamo tra le 35 e le 40 persone, un

numero superiore rispetto ai circa 15 che frequentavano la mensa dei frati. Il cambiamento d’ambiente ha generato un passaparola positivo e ci ha permesso di instaurare un vero percorso di accompagnamento sociale. Durante il pranzo, ad esempio, non ci limitiamo a offrire un pasto, ma cerchiamo di conoscere ogni persona, chiedendo nome, cognome e le motivazioni che li spingono ad accedere al servizio. Questo contatto diretto ci consente di individuare situazioni di disagio che, altrimenti, potrebbero rimanere nascoste in un contesto anonimo”.

Oltre al servizio di pranzo, quali altre attività vengono svolte per rafforzare il legame con gli ospiti?

“La Locanda non si limita al solo aspetto alimentare. Organizziamo diverse iniziative che vanno dalla partecipazione a uscite, come quella realizzata recentemente con l’Uisp di Rovigo e il gruppo Camminata Nordica Granzette, fino a corsi di lingua italiana e assistenza nella compilazione dei moduli per il centro per l’impiego. Queste attività sono fondamentali per instaurare un rapporto di fiducia e per camminare insieme verso il miglioramento della condizione personale e sociale degli ospiti”.

Il disagio abitativo assume molteplici forme. Può spiegarci come si declinano le diverse situazioni di bisogno che riscontra nel suo lavoro?

“Certamente. Il termine ‘disagio abitativo’ copre diverse realtà. Da un lato, vi sono le persone che dormono in strada, circa una decina a Rovigo; il centro d’ascolto del Comune gestisce una casa solidale e un’unità mobile per questi casi.

Inoltre, vi sono coloro che si rifugiano nell’asilo notturno Casa Solidale dove, a seconda del periodo dell’anno, si accoglie una decina o poco più di persone, garantendo loro un riparo temporaneo che altrimenti lascerebbe la strada come unica soluzione. Un’altra categoria comprende coloro che, pur avendo un alloggio, vivono in condizioni di grande precarietà, dove difficoltà economiche come il pagamento delle bollette rendono difficile mantenere una casa dignitosa. Infine vi sono persone che, pur possedendo un’abitazione, provengo-

no da percorsi di difficoltà sociale, quali disoccupazione, dipendenza o fragilità psichica, e che continuano a cercare sostegno frequentando i servizi, tra cui la mensa della Locanda”.

Dal suo lungo percorso nel settore, quali cambiamenti ha notato nel tempo riguardo alle esigenze delle persone e al mercato del lavoro?

“L’esperienza maturata nel centro di ascolto dal 2013 mi ha permesso di osservare una costante presenza del disagio abitativo, senza segni di diminuzione significa-

tiva. Il problema oggi non è tanto un aumento della povertà, quanto la difficoltà ad accedere agli strumenti essenziali per reinserirsi nel mondo del lavoro. Per esempio, la ricerca di un impiego ora richiede competenze tecnologiche, come l’uso dello smartphone o la gestione della posta elettronica, abilità che non tutti possiedono o possono permettersi. Per questo motivo, il nostro approccio non si limita al cibo, ma include anche supporto formativo e pratico per superare queste barriere”.

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L’impegno di Andrea Denti, fra progetti Pnrr e ambiente

I

n un periodo di grandi diatribe all’interno del centrodestra, il sindaco Valeria Cittadin ha affidato a un nuovo assessore l’incarico di guidare un ambizioso percorso di rinnovamento. Andrea Denti, fresco di insediamento, ha subito preso in mano temi chiave per il futuro della città, dall’implementazione del Pnrr al potenziamento della mobilità, passando per la transizione ecologica. Il commercialista rodigino ha scelto di illustrare le strategie e le priorità che mirano a creare una città più efficiente, sostenibile e attenta al benessere dei cittadini.

Da quando si è insediato quali sono state le sue prime azioni?

“Ho preso subito in mano i dossier più urgenti, grazie a un passaggio di consegne con l’assessore Aretusini. In particolare, ho verificato il cronoprogramma del Pnrr e ho constatato che i lavori stanno proseguendo secondo le tempistiche previste. Tra gli interventi più rilevanti ci sono il progetto Pinqua in viale Oroboni, i lavori di efficientamento energetico delle palestre Pascoli e Riccoboni, il rifacimento dell’impianto sportivo dell’ex pattinodromo e la ristrutturazione degli immobili Erp di via Scarlatti e via Wolf Ferrari. Ho inoltre verificato che le erogazioni statali procedano regolarmente: attualmente abbiamo ricevuto il 30 per cento dei fondi, senza particolari criticità nei flussi di cassa. La prossima cabina di regia del Pnrr è prevista per il 21 marzo e mi aspetto di confermare questa situazione positiva”.

Passiamo ora all’ambiente. Quali sono le strategie per migliorare la mobilità e ridurre il traffico?

promuovendo incentivi per l’adozione di tecnologie più sostenibili. Inoltre, intendiamo incentivare il teleriscaldamento e l’uso di fonti rinnovabili, riducendo così le emissioni derivanti dal riscaldamento domestico”.

Il verde urbano gioca un ruolo fondamentale nella qualità della vita. Quali sono le vostre iniziative in questo ambito?

“I parchi cittadini, come il Langer e l’area dell’ex ospedale psichiatrico, rappresentano risorse preziose per il benessere della cittadinanza. Vogliamo valorizzarli e ampliarli, oltre a piantumare nuovi alberi lun-

go le strade per migliorare il microclima urbano e ridurre gli inquinanti atmosferici”.

La transizione energetica è un altro tema centrale. Quali sono i progetti in corso?

“Rovigo deve diventare un modello di sostenibilità energetica. Stiamo valutando con attenzione l’impianto a biometano di Ca’ Matte di Sarzano per assicurarci che sia realmente sostenibile e compatibile con il territorio. Inoltre, vogliamo promuovere la creazione di comunità energetiche rinnovabili, permettendo ai cittadini di produrre e condividere energia pulita, ridu-

cendo costi e impatto ambientale”.

In che modo intendete coinvolgere i cittadini e le istituzioni in questo percorso?

“La sfida ambientale riguarda

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tutti: Comune, Regione, Governo, aziende e cittadini. Per affrontarla al meglio, attiveremo tavoli di confronto e campagne di sensibilizzazione per coinvolgere la comunità nelle scelte e promuovere comportamenti più sostenibili. Solo attraverso una collaborazione attiva potremo costruire una Rovigo più pulita e vivibile per tutti”. Giacomo Capovilla

L’ex Sindaco Edgardo Gaffeo si è dimesso da consigliere comunale

“Vogliamo potenziare il trasporto pubblico, rendendolo più efficiente e accessibile per incentivare l’uso dei mezzi e ridurre il traffico veicolare. Inoltre, intendiamo sviluppare la mobilità lenta, ampliando le piste ciclabili e le aree pedonali non solo in centro ma anche nelle frazioni. Sarà fondamentale una pianificazione attenta per garantire infrastrutture sicure e realmente utili ai cittadini”.

Quali interventi sono previsti per ridurre l’impatto del riscaldamento domestico sulla qualità dell’aria?

“Supporteremo la sostituzione delle vecchie caldaie con impianti più efficienti e meno inquinanti,

Ha scelto Facebook l’ex Sindaco Edgardo Gaffeo per spiegare le ragioni che lo hanno indotto, nei giorni scorsi, a rassegnare le dimissioni dal ruolo di consigliere comunale di minoranza. Un annuncio, quello dell’ex primo cittadino, fornito praticamente in tempo reale e che ha suscitato molte reazioni.

“Questa mattina – si legge nel post - ho dato le dimissioni da Consigliere Comunale. Una scelta ponderata, non facile, che ho condiviso con le fantastiche persone dell’associazione Civica per Rovigo.La mia attività professionale mi sta ponendo di fronte a sfide ed impegni che richiedono una gestione diversa del mio tempo, e ci sono momenti in cui occorre prendere decisioni, ancorchè dolorose. Il testimone in Consiglio Comunale è in mani saldissime: le mie colleghe e i miei colleghi del nostro Gruppo Consigliare, che ringrazio per la passione e la competenza che mettono nel loro delicatissimo ruolo. Non termina certo qui il mio impegno per la nostra comunità, che tuttavia si espliciterà con ruoli e modalità diverse rispetto a quanto ho potuto e saputo dare negli ultimi cinque incredibili, complicati, bellissimi anni. Abbiamo seminato, e i frutti stanno crescendo. C’è un movimento ormai maturo, in questa città, che ha dimostrato sul campo di poter offrire una proposta politica credibile, innovativa, solidale, in grado di rinnovarsi giorno per giorno. Che sono certo tornerà ad essere vincente, camminando sulle gambe di donne e uomini che credono in un progetto in grado di unire la testa al cuore.”

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Il rappporto. In occasione dell’8 marzo, il Centro fa il punto sull’attività svolta nel 2024

Report annuale del Centro Antiviolenza del Polesine: 174 donne accolte nel 2024

M arzo, mese della riflessione sulla condizione femminile, è anche il momento per fare il punto sulle azioni concrete intraprese per contrastare la violenza di genere. Il Centro Antiviolenza del Polesine, che da anni è in prima linea nel supportare le donne vittime di violenza, ha tracciato un bilancio delle sue attività nel corso del 2024. Un anno che ha visto l’accoglienza di 174 donne, di cui 129 con figli, un dato che dimostra la portata del fenomeno e l’importanza di interventi mirati.

L’equipe del centro, attraverso un comunicato, ha voluto ricordare che dietro ogni numero ci sono storie di sofferenza, resilienza e speranza. “Ogni donna che abbiamo accompagnato ha affrontato sfide enormi, ma ha anche compiuto passi significativi verso un futuro di indipenden-

za e autodeterminazione”, si legge nella nota. In particolare, 143 dei casi trattati sono stati legati a violenze perpetrate dal partner o ex partner, un dato che riflette la pericolosità e la radicata cultura della violenza domestica.

In questi anni, il Centro ha messo a disposizione non solo uno spazio sicuro, ma anche un percorso di supporto psicologico, legale e sociale, per aiutare le donne a liberarsi dal ciclo di violenza e a ricostruire la propria vita. “Non si tratta solo di numeri”, affermano con forza dal Centro, “ogni donna che entra in contatto con noi è un passo verso una comunità più giusta e consapevole, un segno tangibile del nostro impegno a fianco di chi ha bisogno”.

Il lavoro del Centro è stato sottolineato anche dall’assessore alle Pari Opportunità, Nadja

Bala, che ha evidenziato come il sostegno alle donne vittime di violenza sia fondamentale. “Le donne devono sapere che non sono sole”, ha dichiarato. “C’è chi le aiuta a uscire dal tunnel

Rovigo al centro della ricerca tributaria europea: due studi al seminario interistituzionale di Lione

Il 13 e 14 aprile, due giovani ricercatori di Rovigo sono stati invitati all’Università di Lione per partecipare come relatori a un seminario internazionale focalizzato sulla tassazione delle società in Europa. L’evento ha visto la partecipazione di studiosi provenienti da università prestigiose, come quelle di Osnabruck, Lione e Ferrara.

I protagonisti di questa esperienza sono Carlotta Pica e Alessandro Casanova (dottorando di ricerca a Rovigo), che hanno pre-

sentato le loro ricerche, ricevendo apprezzamenti dal Prof. Cavalier, docente dell’ateneo francese.

Carlotta Pica ha trattato le ultime evoluzioni nell’ambito dell’implementazione dell’enforcement fiscale e delle strategie di negoziazione tra contribuenti e autorità tributarie. Alessandro Casanova, invece, ha presentato il tema dell’”Integrazione dei

Bilanci Consolidati nella Tassazione”, proseguendo così le sue indagini nel campo.

Il sostegno della Fondazione

Cariparo di Rovigo è stato fondamentale per la realizzazione di questa esperienza, rafforzando il ruolo della città come punto di riferimento nel panorama accademico ed economico. L’investimento nella formazione di giovani ricercatori come Carlotta e Alessandro conferma la centralità della sede rodigina nelle discipline economico-giuridiche e l’importanza delle sinergie tra enti locali, università e fondazioni nel sostenere l’intero ecosistema accademico e professionale.

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della violenza per poter rinascere. Il nostro impegno non si ferma mai.”

Mentre il mese di marzo ci invita a celebrare i diritti delle donne, il Centro Antiviolenza del Polesine continua la sua lotta quotidiana per garantire sicurezza, ascolto e opportunità a chi ha subito violenza, contribuendo alla costruzione di un futuro più equo e libero da soprusi.

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Ambiente. Il consiglio di Bacino ha approvato le delibere

Tariffe rifiuti 2025: la provincia di Rovigo congela gli aumenti

Tariffe inalterate rispetto al 2024. Il presidente Menon: “Un positivo sostegno per tutti gli utenti della nostra Provincia”

Il Consiglio di Bacino di Rovigo ha approvato, il 3 marzo, tre delibere a tema tariffario che riguardano la gestione dei rifiuti nella provincia. La decisione più rilevante riguarda la conferma delle tariffe per il 2025, che rimarranno inalterate rispetto a quelle dell’anno precedente, senza aumenti o indicizzazioni inflattive. Questo risultato, accolto con soddisfazione dagli amministratori locali, arriva in un contesto economico difficile, dove le tasse e le tariffe sono generalmente in aumento.

La delibera 3 del 3 marzo, votata all’unanimità dai 28 sindaci e delegati presenti, ha stabilito che per il 2025 le tariffe resteranno le stesse del 2024, un risultato ottenuto grazie all’efficienza gestionale di Ecoambiente e alle economie di scala derivanti dalla gestione unitaria del bacino. Un importante traguardo in un periodo di crescente pressione fiscale a livello nazionale. Il Presidente del Consiglio di Bacino, Tiziano Menon, ha commentato con entusiasmo: “Mantenere inalterate le tariffe per il 2025 è un risultato significativo e fortemente voluto dal Consiglio di Bacino. Questo conferma la validità

della scelta di adottare la Tariffa Puntuale Corrispettiva, che ha permesso di ridurre i costi e migliorare i risultati nella raccolta differenziata. La stabilità delle tariffe rappresenta un valido sostegno per tutti gli utenti della nostra provincia.”

Accanto alla conferma delle tariffe, l’Assemblea ha anche approvato misure a favore dei cittadini, tra cui una nuova disciplina per le utenze in difficoltà con gli svuotamenti aggiuntivi, fissando un limite massimo di 5 svuotamenti extra per utenza nel primo anno di applicazione della Tariffa Puntuale. Questi svuotamenti extra avranno un costo ridotto, pari a 9,8 euro, invece dei 14 euro previsti dalle tariffe ordinarie.

Infine, sono state apportate modifiche al Regolamento per l’applicazione della tariffa per alcune categorie di utenze, come quelle legate agli spettacoli viaggianti, ai garage con indirizzo diverso dalla principale abitazione e agli utenti con pensione internazionale. Le nuove regole riguardano anche l’accesso ai Centri di raccolta per determinate tipologie di rifiuti, con specifiche soglie massime per le utenze non domestiche.

Export polesano in calo nel 2024

Il 2024 ha portato con sé una significativa flessione per l’export manifatturiero polesano, che ha visto una contrazione del 4,4% rispetto all’anno precedente. Un dato che ha pesato soprattutto sul settore alimentare, sulla moda e sulla meccanica, ma che ha avuto una parziale compensazione grazie alle ottime performance in alcuni mercati emergenti. Le difficoltà maggiori si sono registrate verso i principali partner europei, con la Germaniache ha subito una flessione del 10,1% e la Francia che ha visto un crollo del 15,5%. Questo ha contribuito a far segnare al Polesine il peggior risultato a livello veneto, con una contrazione complessiva delle esportazioni verso l’Europa pari all’11,5%. Tuttavia, l’exportverso i Paesi extra UE ha messo in luce un’inversione di tendenza con una crescita del 12,6%, testimoniando l’urgenza di diversificare i mercati, già avvertita prima che venissero introdotti i dazi imposti da Trump. Se da un lato il mercato tedesco e francese ha risentito delle difficoltà economiche interne, dall’altro i Paesi emergenti hanno registrato una crescita esponenziale, con gli Emirati Arabiche hanno visto le esportazioni crescere da 14,5 milioni a 48,5 milioni di euro (+233%). Ottimi risultati anche da Turchia (+17,3%), India (+43,7%), Messico (+52,9%) e Tunisia, che ha triplicato il proprio valore d’importazione. Marco Campion, presidente di Confartigianato Polesine, ha dichiarato: “L’incertezza geopolitica, l’aumento dei costi delle materie prime e la crisi del manifatturiero, soprattutto nei settori della moda e della meccanica, hanno influenzato il nostro export. Tuttavia, le micro e piccole imprese continuano a rappresentare il vero cuore pulsante del Made in Italy, e le performance positive in questi settori sono un segnale di resilienza.”

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Il cantiere. L’assessore Rizzato: “Seguiamo da vicino l’intervento”

Partiti i lavori di recupero del ponte Alto sul canale Ceresolo in via dei Mille

Sono iniziati i lavori di consolidamento su Ponte Alto, tra Mardimago e Sarzano, per ripristinare il calcestruzzo e rinforzare la struttura. L’intervento include l’applicazione di fibra di carbonio, verniciatura protettiva e riasfaltatura del manto stradale. L’amministrazione comunale punta a garantire sicurezza e qualità, con un’attenzione costante alla manutenzione delle infrastrutture viarie.

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“L’intervento di consolidamento su Ponte Alto tra Mardimago e Sarzano è partito in questi giorni e sarà completato nei tempi previsti. Si tratta di un’opera importante per la sicurezza e la funzionalità della viabilità, che seguiamo con attenzione per garantire il massimo della qualità nell’esecuzione”. E’ quanto afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Lorenzo Rizzato. I lavori riguardano il ripristino delle parti ammalorate in calcestruzzo, con particolare attenzione al copriferro, che in alcune zone si è distaccato. È in corso il riposizionamento delle barre longitudinali per garantire la resistenza della struttura. Inoltre, le travi vengono rinforzate a flessione e a taglio mediante l’applicazione di lamine pultruse in fibra di carbonio, una soluzione che assicura maggiore durabilità e sicurezza.

Per proteggere ulteriormente il calcestruzzo, viene applicata una verniciatura protettiva sulle superfici esposte. Si sta inoltre intervenendo sull’estradosso del ponte con la ricostruzione del muretto paraghiaia e la sostituzione della barriera di protezio-

ne. A completamento delle opere strutturali, verrà eseguita la scarifica e la riasfaltatura del manto stradale per una lunghezza di circa 40 metri.

“La ditta incaricata ha iniziato i lavori all’estradosso del ponte, montando il pontone e procedendo con la demolizione delle parti ammalorate del copriferro”, aggiunge l’assessore Rizzato. “Seguiamo da vicino l’evoluzione del cantiere affinché l’intervento proceda secondo programma, garantendo sicurezza e qualità ai cittadini”.

L’assessore sottolinea, inoltre, l’impegno dell’amministrazione comunale nella manutenzione delle infrastrutture viarie: “oltre a questo intervento, stiamo portando avanti un’importante attività di verifica e programmazione per gli altri ponti del territorio

Nuovi aceri in via Marchioni

Nuovi alberi in via Marchioni. Ha preso il via in questi giorni la piantumazione di circa 40 aceri campestri tra la pista ciclopedonale di via Marchioni e la Statale 16.

Sul posto si è recato l’assessore all’Ambiente Andrea Denti che ha seguito personalmente la messa a dimora di questi alberelli che nel giro di qualche anno potranno ricreare una sorta di siepe fra il tratto ciclabile e la tangenziale.

“Finalmente – ha detto l’assessore Denti -, viene sistemato l’abbattimento fatto da Anas nelle scorse settimane, delle piante che creavano una barriera per la pista ciclabile, sia per il rumore che per le emissioni delle auto che passano in tangenziale. L’amministrazione comunale insieme ad Asm

comunale, che sono circa 50. Si tratta di un lavoro notevole, ma essenziale per garantire la sicurezza e l’efficienza della nostra rete viaria. L’attenzione dell’amministrazione su questi temi è massima, e continueremo a investire in opere di manutenzione e consolidamento laddove necessario”.

Anche il sindaco Valeria Cittadin sottolinea l’importanza dell’opera: “il consolidamento di Ponte Alto è un intervento fondamentale per la nostra comunità. È doveroso lavorare su questi temi perché la sicurezza e il miglioramento delle infrastrutture sono una priorità per l’amministrazione. Ringrazio i tecnici e le maestranze impegnate nei lavori e assicuro ai cittadini che l’intervento verrà concluso secondo cronoprogramma”.

spa (la municipalizzata che cura e gestisce il verde pubblico cittadino) e in coordinamento con l’Anas ha ripreso in mano la situazione, dando il via a questa

nuova piantumazione”.

Gli alberi che vengono piantati sono alti circa due metri, sono destinati a crescere e non necessitano di cure particolari.

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Trasporti. Un ulteriore passo avanti nella messa in sicurezza

In servizio tra Verona e Rovigo i nuovi treni ibridi Stadler

“Cittadini, turisti e pendolari potranno spostarsi tra Verona e Rovigo a bordo di treni ibridi, in grado di combinare l’energia elettrica con quella del motore a diesel. Si tratta di mezzi in grado di ridurre le emissioni di CO2 e la rumorosità, circolando a gasolio ed entrando in stazione in modalità elettrica, a servizio di linee non ancora elettrificate, come la Rovigo-Verona e la Chioggia-Rovigo. Un ulteriore passo avanti nell’attuazione del programma di messa in sicurezza e riqualificazione infrastrutturale avviato dalla Regione per un servizio ferroviario sempre più efficiente, sostenibile e intermodale. Come annunciato, inoltre, a partire da luglio 2025, prenderà il via il Treno del Mare che da Verona e Rovigo permetterà di raggiungere le spiagge di Rosolina e Chioggia. Un importante strumento per valorizzare ulteriormente i collegamenti tra città d’arte, le località balneari e un territorio unico come il Delta

del Po”.

Lo ha detto la Vicepresidente del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, in occasione del viaggio inaugurale del primo treno ibrido lungo la tratta regionale Verona-Rovigo.

“Il nuovo convoglio Stadler, modello “Flirt DMU ibrido”, a trazione diesel e con batterie di accumulo, da 326 posti, è stato acquistato da Infrastrutture Venete con fondi della Regione, e consegnato, insieme ad altri cinque treni (un altro ibrido, tre Pop e un Rock) a Trenitalia lo

ZLS Porto di Venezia-Rodigino diventa Bluegate

La Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia-Rodigino cambia volto e diventa “Bluegate”. Un nuovo logo e un portale web dedicato, www.bluegatevenice. it, rappresentano il passo avanti nella promozione e attrattività dell’area. Tuttavia, permangono incertezze sulle risorse e sulle tempistiche per gli investimenti, come sottolineato dall’assessore allo Sviluppo economico del Veneto, Roberto Marcato. Durante il tavolo tematico ZLS “Bluegate”, convocato a Venezia, Marcato ha evidenziato le difficoltà derivanti dalle modalità di assegnazione dei fondi statali. “Il DL Milleproroghe ha stanziato 80 milioni di euro per il 2025 per il credito d’imposta della ZLS, ma questa cifra andrà divisa con altre regioni recentemente approvate. È necessario un piano triennale di finanziamenti, evitando che ogni anno le risorse vengano assegnate con emendamenti dell’ultimo minuto”.

L’assessore ha criticato la gestione delle risorse nell’anno precedente, ricordando che il decreto che regolava il credito d’imposta 2024 è stato approvato il 30 agosto, lasciando alle aziende solo due mesi per investimenti minimi di 200.000 euro. “Una situazione che ha portato a utilizzare appena 876.806 euro sugli 80 milioni disponibili”, ha aggiunto Marcato, annunciando una lettera al Governo per chiedere maggiore certezza e continuità nei fondi.

Nonostante queste difficoltà, il Veneto sta mettendo in campo risorse regionali senza precedenti. “Abbiamo appena approvato il Nuovo Piano Energetico con 8,7 miliardi di euro, avviato il Fondo Veneto Energia con 56 milioni e varato un Piano per l’attrattività degli investimenti da 48 milioni”, ha sottolineato l’assessore. L’obiettivo ora è rendere il territorio ospitale per le imprese, anche attraverso la promozione della ZLS Bluegate su tutti i canali istituzionali.

scorso 28 febbraio, nel corso di una cerimonia con il Presidente Zaia - ha precisato la Vicepresidente De Berti -. I treni ibridi sono costruiti con oltre il 93 per cento di materiali riciclabili e dotati di pedane mobili per l’accessibilità per le persone a ridotta mobilità e posti bici. Con l’introduzione di questi treni, la Regione prosegue nella direzione di un trasporto ferroviario più sostenibile e accessibile, rispondendo alle necessità dei cittadini e degli utenti in modo sempre più efficiente ed ecologico”.

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Il nuovo logo di Bluegate, presentato ufficialmente oggi, raffigura un leone di San Marco stilizzato che domina l’Adriatico, simboleggiando l’identità veneta. Il nome richiama la sostenibilità e la connessione strategica con il commercio globale, ponendo la ZLS come un polo di innovazione e crescita economica. “Ora dobbiamo fare massa critica non solo per ottenere risorse, ma per semplificare la burocrazia. È quello che le imprese ci chiedono per investire in Veneto”, ha concluso Marcato.

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Teatro sociale. Il 22 maggio va in scena “Hokuspokus”

“Tutto è finto ma niente è falso, l’illusione

è poetica innovavita ed esperienziale”

Teatro “Tutto è

Suonando musica, cantando, filmando, parlando o facendo rumori, l’ensemble crea il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico.

“ISintoniz zati sul

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n Hokuspokus tutto è finto, ma niente è falso. Niente è più reale di queste maschere. Familie Flöz dà vita a un’illusione metateatrale che è poetica e innovativa, atavica ed esperienziale, fisica e magica allo stesso tempo. Un inno al trasformismo, una celebrazione della musica, del colore e del costume. Uno spettacolo che merita la standing ovation del pubblico”. (F. Chiaro - Persinsala). All’inizio di questo progetto c’era il concetto di “creazione” e le tante storie “dell’inizio del tutto” che le persone si raccontano da sempre. A questo si è aggiunta la semplice domanda: come potrebbe essere una serata teatrale che inizia con l’inizio del tutto? E soprattutto: come finisce? Ma torniamo all’inizio. Le tenebre sono diventate luce, il soffio divino è stato inspirato e i primi amanti si trovano nel giardino paradisiaco. Osano muovere i primi passi insieme come coppia, cercano riparo dalla natura e, grazie a Dio, trovano un appartamento a prezzi accessibili. Il destino trascina presto la giovane coppia sulle montagne russe della vita.

Come ogni figlio, le forze centrifughe crescono e minacciano di distruggere la famiglia. FAMILIE FLÖZ amplia la sua cassetta degli attrezzi per questo spettacolo e, oltre alle note figure in maschera, mostra anche gli attori dietro di esse. Suonando musica, cantando, filmando, parlando o facendo rumori, l’ensemble crea il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico. Si alternano nel prestare i loro corpi alle figure e nel prendere in mano il

loro destino. Creatore e creazione si incontrano finché la storia non si racconta da sola. Il titolo HOKUSPOKUS gioca con la presunta origine della parola, una corruzione popolare del latino “Hoc est enim corpus meum”“Questo è il mio corpo”. Oppure si tratta solo di un gioco di prestigio. HOKUSPOKUS ci parla del teatro come di una scatola delle meraviglie che visitiamo per celebrare il gioco della menzogna e della verità.

Silvia Gribaudi / Zebra portano sul palcoscenico R. OSA - 10 esercizi per nuovi virtuosismi

R. OSA è una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazione con il pubblico. R. OSA è uno spettacolo in cui la performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo dello spettatore all’interno di una drammaturgia composta da 10 esercizi di virtuosismo. R. OSA è un’ esperienza in cui lo spettatore è chiamato ad essere protagonista volontario o involontario dell’ azione artistica in scena. R. OSA fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo

dagli altri sulla base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. R. OSA mette in scena una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità. Lo spettacolo R. OSA si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni 80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione. Cos’è il successo? In che modo l’immagine ci rende schiavi? E in che modo viene usata l’immagine degli altri? In R. OSA, lo spettatore diventa attivo e divertito in un gioco dove il proprio sguardo sulla danza, sulla bellezza e sulla vitalità viene aperto a nuovi mondi inaspettati.

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L’inaugurazione. Le pareti della sala mediateca saranno personalizzate con un murales a tema sportivo

Riaperta la Casa dello Sport, nel ricordo di Giuseppe “Beppe” Osti

“E ra spinto da una passione fortissima per lo sport, per i valori che rappresenta. E quando tornava a casa dopo che era riuscito ad organizzare un evento sportivo stanco ma felice diceva a me a mia mamma: “Spero che sia arrivata tutta l’energia che ci ho messo e che in un prossimo futuro queste iniziative saranno ricordate”.

A parlare è Maria Elena Osti, figlia di Giuseppe “Beppe”, affiancata dalla moglie Lena in occasione dell’inaugurazione della Casa dello Sport è stata intitolata la sala mediateca e scoperta una targa a lui dedicata: “in memoria a Giuseppe Osti, storico presidente del comitato provinciale del Coni di Rovigo che nel 1998 aprì per la prima volta la porta di questa sala donandola a tutto il movimento sportivo polesano”.

Una cerimonia avvenuta all’indomani del giorno del suo compleanno (il 21 marzo avrebbe compiuto 83 anni, ci ha lasciati il 18 dicembre del 2023), nella stessa location che nel 1998 grazie ad una sua idea e alla fondamentale

collaborazione con Francesco Canella, fondatore dei Supermercati Alì (venuto a mancare a gennaio dello scorso anno a 92 anni) vide il primo taglio del nastro del Palazzo delle Federazioni Sportive: viale Porta Adige, 45/g, adiacente al centro commerciale Alìper di Rovigo.

Dal 1998, e fino al settembre del 2024, questi spazi hanno accolto 15 federazioni sportive aderenti al Coni e una sala riunioni che in questi 26 anni è stata utilizzata dal mondo dello sport polesano per ogni forma di attività. Poi, a settembre del 2024, il Palazzo delle Federazioni Sportive chiude i battenti, quasi sotto silenzio. Ma alcuni organismi sportivi non si sono dati per vinti e come nel 1998, la sponda vincente è stata ancora una volta Alì Spa, nella persona di Gianni Canella, figlio di Francesco, con il quale è stata trovata una forma di convenzione ideale al mondo dello sport e riaprire le porte alla rinnovata Casa dello Sport. All’inaugurazione era presente il fratello di Francesco Canella, Pietro col nipote Matteo. “Bello proseguire un

progetto così longevo, possiamo dire che la Casa dello Sport continua ad essere un inquilino importante per ciò che rappresenta, le parole di Matteo Canella, seduto al fianco di Lena, moglie di Osti. Prima di scoprire la targa c’è stata la benedizione della rinata Casa dello Sport con il vescovo Antonio Pavanello, alla presenza del sindaco Valeria Cittadin con il vice Andrea Bimbatti, del presidente della Provincia Enrico Ferrarese, dell’assessore regionale Valeria Mantovan. Non hanno voluto mancare alla cerimonia amministratori di quei tempi, da Fausto Merchiori a Paolo Avezzù, Renato Borgato, Antonio Saccardin, Giancarlo Moschin, tanti dirigenti sportivi di enti che hanno collaborato con Beppe Osti. “Beppe Osti è stato tante cose: insegnante, amministratore, sportivo, appassionato di cultura, un protagonista della vita pubblica rodigina capace di guardare sempre un po’ più avanti, ha detto il sindaco di Rovigo Valeria Cittadin. La Casa dello Sport è il frutto della sua visione, realizzata nel 1998, e ancora oggi unica nel Veneto:

L’inaugurazione sala mediateca Giuseppe Osti

un luogo dove lo sport non è solo agonismo, ma confronto, collaborazione, identità. Ricordarlo alla presenza della sua famiglia, è stato un gesto semplice ma profondo. Perché certe eredità non si archiviano: si onorano, si raccolgono e si portano avanti.” Fu antesignano per tante cose, dall’iniziativa del Top 50, all’agenda sportiva, un diario annuale in cui erano raccolte le figurine di tanti giovani delle varie

Rugby Tycoon, ecco il videogioco manageriale del Rugby Rovigo

Si chiama Rugby Tycoon ed è il primo videogioco con protagonista la gloriosa squadra di rugby di Rovigo, una città in mischia, per celebrare il 90esimo anno del club rossoblù. Un VideoGame Manageriale nato grazie allo speciale supporto di XTeam Software Solutions, con Stefano Tamascelli, creatore del videogame manageriale.

Nel videogame si possono trovare tutti i 729 giocatori che hanno indossato i colori rossoblù in campionato con la prima squadra. Ogni giocatore è stato analizzato ed è stato profilato in base alle proprie caratteristiche. “Il gioco è stato pensato per divulgare il marchio Rugby Rovigo Delta nel

mondo, dice Stefano Tamascelli.

Ad oggi, nonostante il videogioco non sia ancora attivo, vi sono state più di 125.000 impressions (oltre il 40% sono dagli Stati Uniti, a seguire Nuova Zelanda, Sudafrica, Inghilterra e poi Italia). Il gioco si basa su tre sistemi di intelligenza artificiale. Ogni giocatore ha 32 parametri che cambiano in base all’età, allo status e alle facilities (buon allenamento in palestra, cure mediche adeguate ecc.).

Vi sono due modalità di gioco, una scegliendo la squadra Rugby Rovigo ed una con una squadra non reale, creata dal videogame. Una volta scelta la propria formazione, vi

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discipline sportive, fino all’album dei futuri campioni, anno 2006. Alla fine del suo quarto e ultimo mandato aveva pensato di realizzare una pubblicazione, Mirabiles, riguardante le stelle al merito sportivo polesane, il cui incipit era il pensiero di un poeta tedesco Joahnn Paul Richter “Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati”.

Cristiano Aggio

è un simulatore di partita.” Per la società presieduta da Francesco Zambelli, il videogioco è uno strumento per far conoscere la realtà rodigina in tutto il mondo. All’interno del gioco, con impostazioni sia in italiano che in inglese, scorreranno infatti le news dei bersaglieri per un aggiornamento sulla squadra a 360 gradi oltre ai profili social ufficiali e al merchandising rossoblù. È un nuovo modo di testare il marchio a livello internazionale e di poter archiviare tutti i 729 giocatori che hanno scritto la storia del club rossoblù; nel videogame sono inoltre presenti oltre 400 foto di chi ha vestito la maglia. (c.a.)

Il conto alla rovescia

Se Zaia non sarà della partita, come appare molto probabile, gli scenari nella nostra regione muteranno in modo estremamente significativo perché il buon Luca in questi quindici anni, oltre ad essere alla guida di una delle più importanti regioni italiane, si è, nella sostanza e ancora di più nel percepito, immedesimato con il suo territorio e viceversa.

In buona sostanza il volto, il modo di pensare e quello di sentirsi parte del Veneto in questi anni è stato Luca Zaia come ha dimostrato la percentuale record con la quale

è stato rieletto nel 2020: un 77% che indica come al di là dell’orientamento politico e persino del giudizio amministrativi i Veneti, in modo trasversale, si sono riconosciuti nel Presidente.

Questo cambio epocale ovviamente si incrocia con l’incremento esponenziale del consenso politico di Fratelli d’Italia che, non a caso, chiede per uno dei suoi la presidenza del Veneto. E qui volano gli stracci: per la Lega il Veneto rappresenta la linea del Piave che non può essere valicata e ancora meno sfondata a forza. Le armi sono affilate e le prossime settimane ci diranno chi la spunterà. Sul versante opposto il centrosinistra dallo scorso luglio

ha definito il perimetro della propria coalizione, anche questo caso una bella novità visto che nelle tornate precedenti il campo non era poi così largo – questa volta va, per semplificare, da Italia Viva al Movimento 5Stelle – e soprattutto non era stato definito con così tanto anticipo. Basterà per essere maggiormente competitivi rispetto allo striminzito 15,7% incassato cinque anni fa da Arturo Lorenzoni? Difficile dirlo. Molto dipenderà dal candidato Presidente che saranno in grado di mettere in campo e che, ancora, non si vede all’orizzonte proprio come accade nel centrodestra anche se per ragioni diametralmente opposte.

Il caso. Zaia coglie subito la palla al balzo e sottolinea anche il risparmio economico

Elezioni a primavera 2026, arriva l’assist di Piantedosi: “Le Regioni hanno autonomia”

Elezioni regionali, si riaffaccia l’ipotesi di elezioni nella primavera 2026, anziché alla scadenza autunnale di quest’anno come ormai sembrava ormai assodato. A sparigliare le carte è stato nientemeno che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Venezia, con Zaia a fianco. “Le Regioni hanno

tiva regionale preveda una “finestra” per le elezioni in primavera. “Adesso è necessario verificare se questa norma regionale sia in linea con la legislazione nazionale”, ha aggiunto Piantedosi, specificando che, nel caso di divergenze, sarà la normativa nazionale a prevalere. In ogni caso, la possibilità di tenere

piena autonomia sulla data delle elezioni”, ha dichiarato il ministro confermando che la normativa regionale può stabilire il periodo del voto, anche se è necessario un allineamento con la legislazione nazionale. Ma na anche sottolineato che tutte le Regioni godono di piena autonomia nella determinazione della data delle proprie elezioni. E infatti lo stesso Zaia aveva recentemente messo in evidenza come la norma-

elezioni primaverili rimane un’opzione valida, purché vi sia un allineamento tra le disposizioni regionali e quelle nazionali.

Dal canto suo Zaia ha ribadito che sarebbe preferibile svolgere le prossime elezioni regionali nella primavera del 2026 anziché in autunno. Secondo il governatore veneto la scelta della primavera comporterebbe un notevole risparmio economico, considerato le elezioni

per gli altri enti locali, come il Comune di Venezia, sono già in calendario per maggio 2026.

“La primavera sarebbe la soluzione migliore, visto che consentirebbe di risparmiare molti milioni di euro”, ha sottolineato il presidente del Veneto, evidenziando la differenza tra la legge regionale del Veneto, che prevede una sola convo-

cazione elettorale primaverile, e la prassi consolidata che indica l’autunno come termine naturale per il voto, coincidente con la scadenza quinquennale.

Zaia ha aggiunto che l’amministrazione sta attualmente compiendo le verifiche giuridiche necessarie per chiarire quale sia la normativa prevalente e determinare la data

definitiva delle elezioni. “Fino a tre mesi prima, possiamo ancora decidere. Se la convocazione sarà autunnale, il termine ultimo per il voto è tra il 25 e il 23 novembre”, ha concluso il presidente. Considerazioni che ora potrebbero fare breccia e rafforzare il “partito” che vuole andare al voto non prima del 2026.

Il caso. Il Pd insorge, Camani: “Basta giocare con la democrazia”
Sulla data del voto è già battaglia politica, Martella attacca: “Il Veneto non è vostro”

“Le elezioni regionali si tengono ogni cinque anni. Punto. Non lo dice il PD, lo dice la legge”, afferma il senatore Andrea Martella. Il segretario regionale del Partito Democratico critica duramente Piantedosi e Zaia, accusandoli di voler piegare le regole per posticipare il voto. “È clamoroso che si voglia riaprire una discussione che dovrebbe essere chiusa da tempo. E subito Zaia coglie la palla al balzo per rilanciare l’idea di uno slittamento delle elezioni al prossimo anno, con il solito ‘approfondimento giuridico’ utile solo a guadagnare altri mesi di potere”.

Il riferimento è alla proposta, già avanzata in passato, di posticipare il voto oltre la scadenza naturale della legislatura, sulla base di un’interpretazione normativa controversa. Una strategia che per il Partito Democratico avrebbe il solo scopo di

prolungare artificialmente il mandato della giunta uscente.

Martella respinge con forza anche il richiamo alla consuetudine del voto in primavera. “Nel 2020 si votò in autunno solo per l’emergenza Covid, un fatto eccezionale. Oggi non c’è alcuna emergenza, né sanitaria né giuridica, che giustifichi uno slittamento. Solo l’ostinazione di una classe dirigente che, dopo trent’anni di governo ininterrotto, non vuole lasciare il potere. Ma prorogare artificialmente una legislatura di sette-otto mesi, senza alcuna base normativa, è uno schiaffo alla democrazia”.

Il senatore dem sottolinea come la vera priorità dovrebbe essere un cambio di guida per affrontare i problemi concreti della Regione. “Zaia pensa solo a restare in carica qualche mese in più, mentre il Veneto affronta emergenze gravi: la crisi della

sanità pubblica, il caro vita, la fuga dei giovani, i dazi che minacciano le imprese, l’emergenza abitativa. Serve un nuovo governo regionale, con una visione nuova, energie nuove e una classe dirigente all’altezza delle sfide del presente. Il Veneto non è una proprietà privata”.

Per Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, “sarebbe illegittimo se Zaia, sulla base di una presunta autonomia decisionale, e senza alcuna buona ragione, non dovesse sciogliere il Consiglio regionale nei tempi previsti dalla legge. Basta giocare con la democrazia”.

“Qui si gioca con i diritti dei cittadini”, aggiunge il consigliere regionale Arturo Lorenzoni: “Il centrodestra spinge per un rinvio delle consultazioni per provare a sistemare i conflitti interni, sempre più evidenti”.

Il governatore Luca Zaia e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Il Veneto supera i 73 milioni di presenze

“I l 2024 segna un altro anno di crescita, consolidando il primato della nostra regione nel panorama turistico italiano con un incremento del 3,3 per cento negli arrivi e del 2,2 per cento nelle presenze, che superano i 73 milioni. Di fatto, siamo la destinazione di riferimento per i viaggiatori internazionali, con un aumento significativo della quota straniera. Ma siamo anche una regione che cresce e innova per offrire un’esperienza capace di soddisfare sia il mercato consolidato sia la domanda di viaggiatori più sensibili al mondo legato alla sostenibilità”.

Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha presentato i numeri della statistica regionale, legati al comparto turistico dello scorso anno, che certificano la piena ripresa e il superamento dell’attrattività pre-pandemica, con numeri superiori a quelli del 2019 in tutte le principali tipologie di destinazione.

Le diverse aree turistiche del Veneto registrano un aumento di arrivi, con numeri in

Venturini: “Un tavolo regionale per la sicurezza degli operatori sanitari”

“È una buona notizia l’organizzazione del Tavolo regionale permanente per la prevenzione e la protezione dagli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, un passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza ai professionisti della sanità.” – così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, annuncia la decisione della Regione Veneto di istituire questo organismo, che sarà composto da rappresentanti delle aziende sanitarie, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali, con il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e proporre soluzioni concrete. Tra le sue funzioni principali vi è anche la redazione del Piano regionale per la prevenzione degli atti di violenza.

Il Piano definirà interventi concreti per ridurre i rischi nelle strutture sanitarie, mi-

gliorare la gestione degli episodi di violenza, rafforzare la formazione del personale e promuovere una cultura di prevenzione e accoglienza nei contesti ospedalieri.

Venturini ha inoltre evidenziato l’importanza di intervenire sulle criticità nei Pronto Soccorso, proponendo l’introduzione di procedure specifiche per la gestione di pazienti in stato di alterazione, spesso coinvolti in episodi di violenza. “Serve un sistema strutturato di valutazione delle condizioni psichiche dei pazienti, al pari della classificazione delle emergenze cliniche, per proteggere sia gli operatori che i cittadini” – sottolinea Venturini.

Con questa iniziativa, la Regione Veneto conferma il proprio impegno nella tutela degli operatori sanitari, mettendo in atto misure concrete per affrontare un problema sempre più urgente.

crescita per mare, città d’arte, lago e montagna. L’interesse internazionale è in continua espansione, con un incremento del 5,9 per cento negli arrivi di turisti stranieri e del 4 per cento nelle loro presenze. Al contrario, il turismo italiano segna un lieve calo (-1,5 per cento negli arrivi, -1,8 per cento nelle presenze).

Le località termali registrano un lieve rallentamento, con una diminuzione degli arrivi complessivi dello 0,1 per cento, dovuta a una flessione della domanda italiana (-1,1 per cento), non completamente compensata dall’aumento della clientela straniera (+2,9 per cento).

Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale bacino turistico per il Veneto, con un incremento del 2,3 per cento negli arrivi e del 2 per cento nelle presenze, raggiungendo numeri mai così elevati. In ripresa anche il turismo cinese, che sebbene sia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici, continua a registrare segnali positivi

“L’impegno della Regione continua a esse-

re orientato alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità, grazie anche al grande lavoro degli operatori del settore – prosegue Caner -. Le strutture alberghiere si confermano stabili, mentre il settore extralberghiero registra un incremento del 3,8 per cento delle presenze grazie anche all’importante lavoro di coordinamento che ci ha permesso di tracciare e regolarizzare le strutture già presenti”.

“Quello che emerge è un Veneto che non è solo mare e città d’arte, ma una regione capace di offrire esperienze autentiche in ogni stagione. La crescita delle Colline del Prosecco e dei Colli Euganei dimostra che i turisti cercano sempre più un contatto diretto con la natura, la cultura e le eccellenze enogastronomiche locali – conclude l’assessore -. Questi risultati sono il frutto di una strategia regionale che mette al centro la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo sostenibile e di qualità, capace di generare valore per cittadini e imprese”. (r.r.)

Eventi sportivi, contributi per associazioni e società

Ammontano a 300 mila euro i contributi per l’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi previsti dal piano annuale per lo sport 2025 messo a punto dalla regione per sostenere la pratica sportiva in Veneto. Il bando è aperto alle associazioni e società sportive venete regolarmente iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche del Dipartimento nazionale per lo sport. Ogni società o associazione sportiva può presentare una sola domanda per un unico evento da realizzare nel 2025, il contributo coprirà fino al 70 per cento delle spese ritenute ammissibili.

“Siamo in linea con la precedente programmazione regionale in ambito sportivo, - spiega l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari - un lavoro che sta dando i suoi frutti in termini di sostegno

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al movimento sportivo e di attrattività per i grandi eventi dello sport, primo tra tutti l’appuntamento con i Giochi di Milano-Cortina 2026. La convinzione è che lo sport sia uno strumento privilegiato per trasmettere uno stile di vita sano oltre a validi principi educativi capaci di formare i buoni cittadini del domani. Quest’anno lo stanziamento complessivo regionale per il mondo sportivo è di 17,5 milioni di euro, di cui 930 mila per la pratica sportiva e la parte rimanente verrà spesa per l’impiantistica sportiva”.

L’evento.

Confindustria Veneto Est ha proposto 59 incontri, patto con i sindaci

Sostenibilità, il Veneto fa ancora scuola: le imprese green crescono più del doppio

I

n un’epoca di cambiamenti climatici e incertezze economiche, la sostenibilità non è più un optional, ma una necessità. E il Veneto, con le sue 470 società benefit, si conferma un modello virtuoso. I dati presentati da Confindustria Veneto Est alla settimana della sostenibilità sono inequivocabili: nel triennio 2021-2023, queste aziende hanno registrato un aumento medio del fatturato del 26%, contro il 15,4% delle imprese tradizionali.

Il Move Hotel di Mogliano Veneto ha ospitato 59 incontri dedicati alle sfide e alle opportunità della transizione sostenibile per imprese, territori e comunità. L’evento ha messo al centro tematiche cruciali come ambiente, governance, sociale ed energia, con l’obiettivo di tracciare strategie concrete per un futuro più sostenibile. Giunto alla sua quarta edizione, è stato un’importante occasione di riflessione e confronto sulle sfide globali legate a clima, tecnologia ed energia,

coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini in un ampio dibattito sui temi ambientali e sociali.

“La sostenibilità è una leva di crescita”, ha ricordato Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est. “Un’opportunità per innovare, essere più efficienti e resilienti”. Parole che trovano conferma nei numeri: le Società Benefit non solo crescono di più, ma sono anche più produttive, redistribuiscono più valore ai dipendenti e sono più propense all’innovazione e all’internazionalizzazione.

Tuttavia, il percorso verso una transizione sostenibile è ancora in salita, soprattutto per le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia locale. Il nostro è un approccio pragmatico alla sostenibilità quale opportunità di innovazione, efficienza e resilienza. Una forza trasformativa che se anche nel breve può comportare costi o investimenti aggiuntivi per le imprese, ha la capacità di ridisegnare modelli di business e set-

tori produttivi per creare il valore di domani. Va approcciata senza ideologismi ma con uno sguardo saggio di lungo termine. La sfida è coniugare competitività e sostenibilità, nei modi e tempi giusti, con semplificazione normativa, adeguati stimoli agli investimenti, alleanze di filiera”.

“Servono semplificazioni normative, incentivi fiscali e maggiori facilitazioni al credito”, ha sottolineato Carlo Cici, Partner, Head of Sustainability The European House - Ambrosetti. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra regolamentazioni e incentivi, per evitare che il costo della transizione ricada sui soggetti più vulnerabili. Solo in Europa rischiano di passare dagli attuali 50 miliardi a più di un trilione l’anno a fine secolo. Siamo oltre il km 22 della maratona per la transizione e abbiamo già ottenuto risultati significativi, ma ora ci attendono nuove sfide e il contesto odierno sempre più richiede alle aziende lucidità, visione e chiarezza

di idee per stabilire non tanto la direzione da prendere, quanto la velocità e l’approccio da dare alla transizione”.

La transizione verso un’economia sostenibile è irreversibile”, ha ribadito Lara Ponti, Vice Presidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG. “Dobbiamo costruire un futuro solido, equo e duraturo per le generazioni future”.

E’ stato è stato tracciato anche il percorso per la realizzazione della “Città Sostenibile”, con la firma del Patto per la qualità dell’aria e il miglioramento de-

gli ecosistemi urbani. I sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Torino, Stefano Lo Russo e Treviso, Mario Conte, hanno discusso delle azioni comuni e delle sfide urgenti per migliorare l’ambiente urbano e contrastare l’inquinamento, in linea con l’appello del Patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.

I quattro Comuni capoluogo, Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, hanno presentato le loro iniziative di sostenibilità, con interventi di esponenti istituzionali locali, come gli assessori all’ambiente dei vari Comuni.

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Le esperienze raccontate da Patrizia Tolot

housing della cooperativa Vite Vere Down Dadi rappresenta un modello innovativo di shøi è un esempio di come la cultura possa

continua a dar voce a progetti e

tà un luogo più inclusivo, vivace e ricco di opportunità per tutti, grazie a Fondazione Cariparo. La rubrica proseguirà con nuovi racconti e nuove storie di chi, con il proprio impegno, contribuisce a costruire un futuro migliore per il territorio di Padova e Rovigo.

vivere in un contesto sociale, in quartieri che favoriscano le relazioni”. Il progetto, che prevede tre anni di accompagnamento, ha già coinvolto numerose famiglie e punta a rispondere alla crescente domanda di so-

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di mostre a Rovigo, in particolare a Palazzo Roverella. L’ultima iniziativa in ordine di tempo, curata da Paolo Bolpagni, è la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi, il più grande pittore danese della sua

per Renoir. L’obiettivo è che anche Hammershøi possa attrarre un pubblico vasto, grazie alla coerenza della proposta culturale della Fondazione Cariparo, che punta a coniugare qualità e valorizzazione del territorio.

FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel. 049-8234800

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Sanità: 4 milioni

per fermare

le aggressioni, il piano high-tech del Veneto

La Regione Veneto lancia un piano innovativo contro le aggressioni ai medici e infermieri, con un investimento da 4 milioni di euro e l’introduzione di tecnologie avanzate per garantire maggiore sicurezza nei reparti.

Il governatore Luca Zaia ha presentato la strategia “antiviolenza”, che prevede l’uso di braccialetti con allarme per il personale e microcamere sperimentate nell’Ulss 4 Veneto Orientale, in grado di registrare immagini e audio in tempo reale.

“La situazione è grave – ha dichiarato Zaia –. Nel 2024 si sono verificati 2.595 episodi di violenza in Veneto, un numero in crescita. Non possiamo tollerare che chi lavora per salvare vite sia esposto a questi rischi. Servono strumenti efficaci per individuare e punire i responsabili”.

Il piano non si limita all’acquisto dei dispositivi, ma punta a inte-

grarli con l’intelligenza artificiale per analizzare comportamenti e prevenire episodi di violenza prima che accadano.

L’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha evidenziato l’urgenza di interventi concreti: “La paura di aggressioni è tra i principali motivi di dimissioni nella sanità pubblica. Dal 2022 abbiamo formato 5.000 operatori, ma ora servono misure immediate”.

Secondo i dati regionali, il problema è diffuso in tutta Italia: ogni anno si registrano oltre 25.000 aggressioni, ma nel 69% dei casi non viene sporta denuncia.

Con questa iniziativa, il Veneto si conferma tra le Regioni più avanzate nella tutela del personale sanitario, adottando soluzioni tecnologiche per rendere gli ospedali più sicuri.

Paola Bigon

Aumentano i centri per i disturbi alimentari: un passo avanti nella salute pubblica

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità il numero dei centri dedicati ai disturbi alimentari è salito a 214, un incremento notevole rispetto ai 180 registrati nell’ottobre 2024. Questo aumento non è solo una questione di numeri, ma rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro un problema che colpisce sempre più persone, soprattutto giovani.

Un aspetto particolarmente rilevante di questa crescita è l’attenzione rivolta ai pazienti più giovani. Un centro su cinque è attrezzato per fornire assistenza anche ai minori di sei anni, un dato che sottolinea l’importanza di intervenire precocemente. Inoltre, il 51% dei centri è in grado di accogliere ragazzi e ragazze tra i 7 e i 12 anni. Questa capacità di adattamento alle esigenze dei più piccoli è cruciale, poiché i disturbi alimentari possono manifestarsi già in tenera età, con conseguenze che si protraggono nel tempo se non affrontate adeguatamente. L’espansione della rete di centri per i disturbi alimentari in Italia non è uniforme, ma presenta delle peculiarità territoriali. Al Nord si contano 79 centri, mentre il Centro Italia ne ospita 34. Al Sud e nelle isole, invece, sono presenti 51 strutture. Questa distribuzione riflette in parte le differenze socio-economiche e culturali tra le diverse aree del Paese, ma anche la crescente consapevolezza della necessità di affrontare i disturbi alimentari in modo capillare e accessibile.

In Veneto nel biennio 2022-2023 sono state registrate 1.350 prime visite, 3.000 pazienti seguiti, 1.000 ricoveri e 350 accessi al Pronto Soccorso, numeri rilevanti. E il Veneto è ben strutturato su questo fronte, con due Centri di Riferimento regionali (le Azienda Ospedaliere di Padova e Verona) tre provinciali (le Ullss 2 Marca Trevigiana, 4 Veneto Orientale e 8 Berica) e ambulatori specifici in tutte le Ullss. Sono 14 attualmente le strutture venete specializzate secondo l’Istituto Superiore di Sanità.

La crescita dei centri per i disturbi alimentari è anche un riflesso di una maggiore consapevolezza sociale. Sempre più persone riconoscono l’importanza di affrontare questi problemi con serietà e competenza, ma è essenziale promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione che coinvolgano scuole, famiglie e comunità, per creare un ambiente che favorisca il benessere psicofisico e riduca lo stigma associato ai disturbi alimentari.

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Lo studio. La Società Italiana di Pediatria lancia un vademecum contro le fake news sui vaccini e il morbillo

Aumento dei casi di morbillo: l’importanza della corretta informazione e della vaccinazione

Il morbillo, una malattia che molti considerano ormai relegata al passato, sta tornando a far parlare di sé con un aumento dei casi segnalati. La Società Italiana di Pediatria (SIP) ha recentemente pubblicato un vademecum per contrastare le fake news che circolano sul morbillo e sui vaccini, sottolineando l’importanza della corretta informazione per la salute pubblica. La SIP è chiara: il vaccino rappresenta l’unico strumento efficace per prevenire il morbillo e le sue complicanze. Nonostante ciò, persistono voci infondate che suggeriscono alternative come una corretta alimentazione o l’assunzione di vitamina A per prevenire la malattia. Queste teorie, prive di fondamento scientifico, rischiano di minare la fiducia nei vaccini e di esporre la popolazione a rischi evitabili.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’uso della vitamina A solo nei casi di morbillo già conclamati, per ridurre il rischio di complicazioni come danni oculari e cecità. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’assunzione di dosi elevate e prolungate di vitamina A può essere pericolosa, causando effetti collaterali quali nausea, vomito, danni al fegato e aumento della pressione intracranica. Pertanto, l’idea che la vitamina A possa prevenire

il morbillo è non solo errata, ma potenzialmente dannosa.

In un’epoca in cui le informazioni viaggiano alla velocità della luce, le fake news possono diffondersi rapidamente, creando confusione e paura. La SIP, attraverso il suo vademecum, mira a fornire ai genitori e agli operatori sanitari gli strumenti necessari per distinguere tra informazioni affidabili e bufale. La corretta informazione è la chiave per proteggere la salute dei più piccoli e dell’intera comunità.

La lotta contro il morbillo non è solo una questione individuale, ma una responsabilità collettiva. Ogni persona vacci-

nata contribuisce a creare una barriera protettiva che tutela anche chi, per motivi di salute, non può essere vaccinato. È un atto di solidarietà e di rispetto verso la comunità. In un mondo in cui le informazioni sono a portata di clic, è essenziale che queste siano accurate e basate su dati scientifici. La salute pubblica dipende dalla nostra capacità di discernere tra verità e menzogna, e di agire di conseguenza. La vaccinazione contro il morbillo è un passo fondamentale in questa direzione, e la corretta informazione è il primo, imprescindibile, passo verso un futuro più sano e sicuro. Redazione Salute

Giornata mondiale dell’obesità: l’Ulss 5 in prima linea per la prevenzione e la cura

Il 4 marzo si è celebrata la Giornata mondiale dell’obesità, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia cronica, recidivante e progressiva che rappresenta una delle principali sfide sanitarie del nostro tempo. Secondo le stime della World Obesity Federation entro il 2035 una persona su quattro nel mondo sarà affetta da obesità, pari a 1,9 miliardi di individui. Numeri allarmanti, che rendono necessaria un’azione concreta per prevenire e trattare questa condizione in modo efficace.

L’Azienda Ulss 5 Polesana si impegna a supportare i cittadini che desiderano intraprendere un percorso di salute attraverso un approccio multidisciplinare che coniuga prevenzione, cura e ricerca scientifica. A tal fine, sono attivi diversi servizi specializzati:

- Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN): focalizzato sulla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità attraverso l’educazione alimentare e una corretta nutrizione.

- U.O.S. Dietetica e Nutrizione Clinica: offre un ambulatorio di primo livello per la gestione dietetica personalizzata dei pazienti con problemi di peso.

- Ambulatorio Internistico per l’Obesità: percorso di terzo livello che prevede la prescrizione di terapie specifiche e la gestione delle complicanze cliniche dell’obesità, in collaborazione con la U.O.C. Medicina Generale e la U.O.S.D. Malattie Endocrine, del Metabolismo e della Nutrizione.

- Centro di Eccellenza SICOB: punto di riferimento per la chirurgia bariatrica presso gli ospedali di Rovigo, Trecenta e Adria.

L’obesità è una condizione che richiede un impegno condiviso tra istituzioni sanitarie, professionisti della salute e cittadini. Attraverso la prevenzione, un’adeguata informazione e l’accesso a cure specialistiche, è possibile migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto di questa patologia sulla salute pubblica. L’Ulss 5 ribadisce il proprio impegno: la salute è una priorità e insieme possiamo fare la differenza

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Innovazione. Un aiuto concreto per le pazienti oncologiche, un sistema già presente in oltre 50 paesi

Un nuovo alleato contro la caduta dei capelli: Paxman arriva negli ospedali di Rovigo e Adria

Arriva il sistema Paxman negli ospedali di Rovigo e Adria, grazie alla collaborazione tra istituzioni e privati. Il casco refrigerante riduce la perdita dei capelli causata dalla chemioterapia, migliorando la qualità della vita dei pazienti.

La lotta contro il cancro passa anche attraverso piccoli gesti che possono fare una grande differenza per chi affronta la chemioterapia.

Tra gli effetti collaterali più temuti dai pazienti oncologici, e in particolare dalle donne, vi è la perdita dei capelli, un simbolo di identità, fascino e femminilità. Oggi, grazie a una sinergia tra istituzioni e privati, arriva negli ospedali di Rovigo e, a breve, anche in quello di Adria, un prezioso strumento per combattere questo effetto indesiderato: il sistema Paxman. Grazie all’impegno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), con il supporto di Federfarma e dell’associazione Bandiera Gialla, oltre al contributo dell’azienda privata Bozzoni Srl, l’ospedale di Rovigo ha ricevuto il nuovo macchinario, che sarà presto installato anche presso l’oncologia di Adria, non appena gli spazi saranno adeguati. Il Paxman consiste in un casco refrigerante che il paziente indossa comodamente durante la seduta di terapia infusionale. Il sistema funziona abbassando gradualmente la temperatura del cuoio capelluto, riducendo il flusso sanguigno ai follicoli piliferi e minimizzando così l’impatto dei farmaci chemioterapici sui capelli. In questo modo si preserva la chioma e, in caso di diradamento, si favorisce una più rapida ricrescita. Si tratta di un’importante innovazione che si affianca al macchinario già attivo dal 2019 presso l’oncologia di Rovigo. Ora, con l’arrivo del secondo dispositivo, anche i pazienti di Adria potranno beneficiare di questa tec-

nologia avanzata.

“La caduta dei capelli indotta dalla chemioterapia è ampiamente riconosciuta come uno degli effetti collaterali più traumatici per i pazienti oncologici, in particolare per le donne,” spiega il Direttore dell’Oncologia dell’Ulss 5, Domenico Cristiano Corsi. “La refrigerazione del cuoio capelluto è un trattamento semplice ed efficace che può prevenire la perdita dei capelli causata da alcuni farmaci chemioterapici. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che il sistema Paxman è in grado di ridurre la caduta dei capelli fino al 90%, permettendo di conservare in molti casi un’ampia parte della propria capigliatura”.

La refrigerazione del cuoio capelluto è una pratica ormai consolidata a livello internazionale. “Il sistema Paxman è leader mondiale nel settore ed è attualmente presente in oltre 50 paesi, con più di 100 dispositivi installati solo in Italia,” conferma la Direttrice Sanitaria dell’Ulss 5, Carla Destro. “Uno dei punti di forza di questo macchinario è la sua automazio-

ne, che riduce al minimo l’intervento infermieristico e permette ai pazienti di affrontare le cure con maggiore serenità.”

Il successo di questa iniziativa è frutto della collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati, che hanno unito le forze per offrire un servizio di alta qualità ai pazienti oncologici del territorio. “In questo momento mi viene in mente solo una parola: grazie,” dichiara il Direttore Generale dell’Ulss 5, Pietro Girardi. “Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto. È la dimostrazione di quanto siano importanti le collaborazioni tra il settore pubblico e il privato per raggiungere obiettivi concreti e migliorare la qualità della vita dei pazienti.”

L’arrivo del Paxman rappresenta un passo avanti fondamentale nel percorso di umanizzazione delle cure oncologiche, offrendo ai pazienti non solo trattamenti sempre più efficaci, ma anche strumenti per affrontare con maggiore dignità e serenità il difficile percorso della malattia.

Anna Bergantin

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