L’assessore Corazzari guarda alle Olimpiadi: “Sarà una preziosa opportunità per il Veneto”
di Venezia e Mestre

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Economia, Confindustria
Veneto Est: “Va colmato il gap europeo sui costi energetici, serve innovazione”
STRADE
PIU’
SICURE,
CALANO GLI INCIDENTI
Sembra ormai certo che le prossime elezioni regionali si terranno nel prossimo autunno: pochi mesi di attesa e scopriremo, dunque, che volto avrà il Veneto dopo i decenni firmati prima da Giancarlo Galan e Luca Zaia. Un passaggio, questo, certamente epocale poiché, comunque vada a finire, molte cose, forzatamente cambieranno. Il Veneto, al di là di qualche pronostico forse un po’ superficiale, ha sempre scelto di “premiare” chi gli proponesse un modello culturale prima ancora che un modello politico. La Democrazia Cristiana prima, il rampantismo del primo Berlusconi con la sua “politica del fare” con Galan, la rivendicazione territoriale leghista con il primo Zaia e la rivendicazione dell’orgoglio veneto con la seconda fase del Governatore uscente poi, hanno, infatti, rappresentato un sistema al quale aderire all’interno del quale il cittadino – e l’imprenditore veneto – sapevano, esattamente, quale fosse il proprio ruolo. In sintesi: le proposte politiche vincenti in Veneto non hanno semplicemente parlato di prospettive di sviluppo e di programmi, ma hanno indicato a un “popolo” come percepirsi.
Chi vincerà, dunque, le prossime regionali? Se il ragionamento regge la risposta è che otterrà la fiducia dei Veneti chi saprà costruire un nuovo modello nel quale riconoscersi.

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AUMENTANO LE OPERE PER LA MOBILITÀ DEBOLE
Il nostro approfondimento sulla viabilità e la sicurezza, a Venezia notevoli gli investimenti degli ultimi anni per attraversamenti pedonali, viabilità e segnaletica, in laguna si attende il “barcavelox”


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Casa sempre più smart tra nuovi stili d’arredo, progettazione e stili d’arredo all’avanguardia

COLBACCHINI ALLA GUIDA DE LA FENICE: RILANCIO E OCCUPAZIONE LE PRIORITÀ
La prestigiosa istituzione culturale ha una guida dopo mesi di polemiche, ora si aspettano le prime mosse del nuovo sovraintendente
L’assessore regionale Manuela Lanzarin: “Accanto alle grandi specializzazioni anche le piccole realtà funzionano bene”





Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I l trend degli ultimi vent’anni ormai è consolidato e fan ben sperare, anche se non mancano le criticità: sulle strade del Veneto il numero degli incidenti, delle vittime e dei feriti continua a scendere, anno dopo anno. Ma la situazione non è omogenea perché sul territorio veneto ci sono delle aree in cui il rischio è sensibilmente più marcato, ci sono delle strade, anche provinciali, in cui la probabilità di un incidente è decisamente più elevata

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Ludovico Einaudi in concerto a Piazza
San Marco
Dopo l’annuncio della tappa veneziana del musical “Casanova Operapop” di Red Canzian, che si terrà il 5 luglio, arriva un’altra imperdibile data per l’estate veneziana. Il 13 luglio, alle 21:00, Ludovico Einaudi si esibirà in Piazza San Marco per il suo tour mondiale “The Summer Portraits”.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha commentato che l’estate sarebbe stata ricca di eventi e emozioni per tutta la città, con Piazza San Marco che avrebbe rappresentato il cuore pulsante degli spettacoli all’inizio di luglio. Ha aggiunto che artisti internazionali come Einaudi avrebbero contribuito a creare un’atmosfera magica, e che anche il 12 luglio si sarebbe esibito il coro e l’orchestra della Fenice, con un programma che sarebbe stato svelato a breve. Ha concluso dicendo che questi concerti avrebbero celebrato la bellezza unica di Venezia.
Il concerto di Ludovico Einaudi è stato organizzato da Ponderosa Music & Arts e Zen Production in collaborazione con il Comune di Venezia, il Teatro La Fenice e Vela spa. I biglietti sarebbero stati disponibili a partire dal 28 febbraio.
The Summer Portraits è il diciassettesimo album di Ludovico Einaudi e segna il suo ritorno a sonorità orchestrali, esplorando ricordi legati al sole, all’estate e alle vacanze in famiglia. Il compositore ha spiegato che ognuno possiede un album di ricordi estivi e che il suo sarebbe un ritratto musicale di quei momenti che sembrano eterni e meravigliosi. Sul palco con Einaudi ci sarebbero stati Federico Mecozzi (violino), Redi Hasa (violoncello), Francesco Arcuri (percussioni), Alberto Fabris (basso), Gianluca Mancini (tastiere), Rocco Nigro (fisarmonica) e l’Ensemble d’archi Rimini Classica. Il “Summer Portraits Tour” era iniziato il 9 ottobre 2024 all’Auditorium Lingotto di Torino, continuando a novembre nei grandi teatri europei, tutti sold out. Dopo le tappe esaurite al Teatro Dal Verme di Milano e all’Etihad Arena di Abu Dhabi, il tour aveva ripreso a febbraio da Rotterdam, con tappe in Europa, Asia, Giappone, e, in primavera ed estate, ancora in Europa e negli Stati Uniti in ottobre.
Il pianista
si
esibirà
il 13 luglio a Venezia durante il suo tour globale
Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Accanto alla nota pericolosità di alcuni tratti autostradali e strade statali lungo le quali purtroppo si concentrano decine incidenti all’anno, spesso con esiti gravi, anche lungo la viabilità locale ci sono dei famigerati “punti neri” nei quali si annidano i rischi maggiori, anche per la cosiddetta mobilità debole, dai pedoni ai ciclisti, compresi coloro che usano il monopattino per spostarsi.
Prendendo in esame i dati generali va detto, in ogni caso, che il Veneto, nonostante il fitto e trafficato reticolo viario, negli ultimi anni fa meglio della media nazione e si avvicina agli obiettivi indicati dai programmi d’azione europei per la sicurezza stradale.
Per il ventennio 2001 - 2020 l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada è stato quasi raggiunto in Veneto, dove il numero di decessi è calato del 42,9%. Negli ultimi quatto anni la tendenza è confermata con un ulteriore calo dell’8%, quasi il doppio del dato nazionale. Nel 2023 l’Istat certifica che nella nostra regione ci sono stati 12.774 incidenti (il 3,4% in meno rispetto al 2022) che hanno causato la morte di 309 persone (-3,7%) e il ferimento di altre 16.994 (-1,7%). Resta ancora al di sopra della media nazionale, invece, il tasso di mortalità, più elevato in particolare in provincia di Venezia. E’ il veneziano a detenere il numero più alto di decessi, 77 nel 2023, quasi il doppio di Padova che pure conta un numero più elevato di incidenti e feriti. Da sottolineare l’aumento delle vittime della strada tra i bambini, giovani e anziani, i cosiddetti “utenti vulnerabili”, che nella maggior parte dei casi si muovono in bicicletta o a piedi. Non è sufficiente però fermarsi al numero degli eventi ma vanno tenuto in considerazione anche gli elevati costi sociali, stimati per il Veneto attorno al miliardo e mezzo di euro, che significa ben 306 euro pro capite.
Intervenire per migliorare la sicurezza stradale significa anzitutto ridurre lutti e sofferenze che pesano sulle famiglie, per questo dovrebbero essere stanziate delle risorse adeguate. Negli ultimi anni in effetti gli investimenti per migliorare la viabilità sono cresciuti e anche di recente la Regione Veneto ha pubblicato un bando per finanziare le opere dei Comuni per la sicurezza stradale, innalzando anche gli importi. Non da ultimo c’è anche un importante lavoro culturale da fare, perché la sicurezza stradale non può essere demandata solo alle opere pubbliche o ai controlli delle forze dell’ordine, ma deve essere una necessità sentita da chiunque si metta in strada, con qualsiasi mezzo.


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La nomina. Per il nuovo sovraintendente subito il nodo occupazionale
Nicola Colabianchi alla guida
del teatro La Fenice
Con la nomina di Nicola Colabianchi come nuovo sovrintendente del prestigioso Teatro La Fenice, la Slc-Cgil del Veneto e la CGIL di Venezia sollevano una questione cruciale. I rappresentanti sindacali chiedono l’apertura immediata di un dialogo per ristabilire un rapporto positivo tra la Fondazione e i lavoratori, evidenziando l’urgenza di risposte chiare alle istanze avanzate.
La fine del mandato di Ortombina ha generato tensioni significative all’interno del teatro, spingendo i sindacalisti Nicola Atalmi e Daniele Giordano a sottolineare l’importanza di un cambiamento. “È fondamentale che il nuovo sovrintendente se-
gua un percorso completamente differente rispetto a quello del passato, ponendo la qualità del lavoro al centro delle sue azioni”, affermano.
“La Fenice è una delle istituzioni culturali più importanti della città e deve rilanciare il proprio ruolo, coinvolgendo attivamente i cittadini e il personale che ha contribuito con dedizione e professionalità al raggiungimento di risultati significativi nel corso degli anni”, concludono i rappresentanti sindacali, invitando a un nuovo capitolo per il teatro.
Con la nomina di Nicola Colabianchi come nuovo sovrintendente del prestigioso Teatro La Fenice, la Slc-Cgil del Veneto e la CGIL di Venezia sollevano una
questione cruciale. I rappresentanti sindacali chiedono l’apertura immediata di un dialogo per ristabilire un rapporto positivo tra la Fondazione e i lavoratori, evidenziando l’urgenza di risposte chiare alle istanze avanzate.
La fine del mandato di Ortombina ha generato tensioni significative all’interno del teatro, spingendo i sindacalisti Nicola Atalmi e Daniele Giordano a sottolineare l’importanza di un cambiamento. “È fondamentale che il nuovo sovrintendente segua un percorso completamente differente rispetto a quello del passato, ponendo la qualità del lavoro al centro delle sue azioni”, affermano.
“La Fenice è una delle istituzio-
PD: “Difendiamo palazzo Labia”, una battaglia per la cultura veneziana
La recente decisione della Rai di mettere in vendita Palazzo Labia, un simbolo di lunga data dell’informazione e della cultura veneziana, ha suscitato forti critiche e preoccupazioni tra i rappresentanti politici e i cittadini. Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, ha espresso il suo disappunto, definendo questa scelta “inaccettabile” e un segnale di impoverimento per la città.
La chiusura della redazione a Venezia e il suo trasferimento a Mestre non solo priverebbero la città di un’importante presenza giornalistica, ma anche di un’istituzione che ha narrato la storia e la cultura locale per decenni. “La perdita di Palazzo Labia sarebbe una ferita profonda per il nostro patrimonio culturale,” ha affermato Scarpa, richiamando l’attenzione su quanto già dichiarato in passato dal Ministero della Cultura riguardo all’esercizio del diritto di prelazione per acquisire
l’immobile e destinarlo a fini museali.
In vista di questa situazione critica, la deputata ha annunciato la sua intenzione di sollecitare il governo affinché confermi l’impegno per preservare questo tesoro culturale e agisca con urgenza per mantenere Palazzo Labia nel patrimonio pubblico. “Venezia non può permettersi di perdere un luogo di tale valore storico e artistico,” ha aggiunto Scarpa, sottolineando che la Rai dovrebbe considerare anche l’importanza culturale dell’edificio, e non solo gli aspetti economici.
La deputata si unisce alle voci di protesta di sindacati e lavoratori Rai, che da tempo mettono in guardia sul rischio di una svendita. Annunciando la presentazione di un’interrogazione, Scarpa chiede chiarimenti urgenti al governo e invita il Ministero della Cultura a intervenire prima che la vendita diventi definitiva, per garantire che questo gioiello rimanga un bene della collettività.

ni culturali più importanti della città e deve rilanciare il proprio ruolo, coinvolgendo attivamente i cittadini e il personale che ha contribuito con dedizione e pro-
fessionalità al raggiungimento di risultati significativi nel corso degli anni”, concludono i rappresentanti sindacali, invitando a un nuovo capitolo per il teatro.








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Focus Sicurezza/1. A Venezia notevoli investimenti negli ultimi anni
Attraversamenti pedonali, viabilità, segnaletica in primo piano
Il Comune di Venezia investe risorse in sicurezza stradale e mobilità dolce, con interventi su attraversamenti pedonali, viabilità e nuove piste ciclabili.
Il Comune di Venezia sta investendo non poche risorse nel campo della sicurezza stradale su vari fronti, oltre a mettere sul piatto notevoli investimenti sulla mobilità dolce, nella fattispecie sulla messa a terra di piste ciclabili. Ricordiamo, ad esempio, l’anno scorso i quasi 180mila euro spesi dall’amministrazione comunale per mettere in sicurezza alcuni attraversamenti pedonali a Mestre, come in Corso del Popolo, a nord dell’intersezione con via Torino, sempre in Corso del Popolo a nord dell’intersezione con via Milano, in via Miranese di fronte al distributore in prossimità dell’intersezione con via Mascagni, in via Trieste all’altezza dell’ingresso al Parco di Catene e, infine, in via Ram-
pa Cavalcavia all’altezza delle fermate Actv. Tutti luoghi, questi ultimi, individuati sulla base, statistiche alla mano, della gravità e frequenza di incidenti che hanno coinvolto i pedoni.
Sempre nel 2024 ricordiamo inoltre, i 3 milioni e 700 mila euro stanziati sulla manutenzione e il miglioramento delle condizioni di sicurezza di alcune arterie stradali come ad esempio il Cavalcaferrovia Corso del Popolo, con anche compreso il rifacimento dei giunti e l’installazione di una nuova barriera di sicurezza sul lato est, in via Paolucci nel tratto tra la rotatoria Sirtori e la rotatoria Giovannacci o in via Trieste, su vari tratti, dal Cavalcaferrovia di Chirignago alla rotatoria Parmesan.
In precedenza erano stati anche

approvati interventi per 4 milioni di Euro sempre sulla viabilità e il ripristino della segnaletica stradale, in particolare in viale San Marco con il ripristino e la riqualificazione del marciapiede per una lunghezza di 150 metri, in viale Sansovino, con il ripristino del marciapiede lato est per una lunghezza di 100 metri a partire da via Forte Mar-
ghera o in via Nigra sempre con un intervento di ripristino dei marciapiedi per una lunghezza di 100 metri a partire da via Terraglio. Sul lato piste ciclabili l’anno scorso ne è stata inaugurata una molto importante, ossia il tratto da via delle Macchine a via Pacinotti a Marghera, trait d’union dell’anello ciclabile che porta fino a Vene-
zia, in tutta sicurezza. Nello stesso periodo del 2024 è stato realizzato inoltre il ponte ciclopedonale Chirignago-Catene, per oltre 4 milioni di Euro, un’opera molto attesa e che consente il collegamento in bicicletta tra i due quartieri della città, salvaguardando peraltro le alberature esistenti.
Riccardo Musacco



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w w w ven eto 2 4.i t
Venezia, sicurezza in Laguna, per prevenire gli incidenti si attende il “Barcavelox”
Non solo sull’asfalto si consumano i drammi legati agli incidenti, ma anche nelle acque della Laguna di Venezia, dove le tragedie verificatesi negli ultimi anni non sono state così rare. Sebbene la tranquillità dello scenario lagunare possa far sembrare inverosimile la cosa, la realtà quotidiana è ben diversa, con sinistri che spesso coinvolgono natanti, causati dalla velocità, dalla scarsa visibilità, in particolare di notte, e dall’abuso di alcol e stupefacenti.
Un episodio che ha scosso la comunità locale risale al novembre 2023, quando un uomo di 65 anni, dopo uno scontro tra la sua barca e una bricola nel canale Vittorio Emanuele, finì in acqua. Fortunatamente, alcuni dipendenti della compagnia di trasporto pubblico e un motoscafo turistico riuscirono a salvarlo. Tuttavia, il dramma che ha segnato davvero la città è stato l’incidente della notte del Redentore, quando, nel pieno dell’afflusso di oltre 4.000 barche per assistere ai tradizionali fuochi d’artificio, l’imbarcazione del 27enne Riccardo Nardin si è schiantata contro una bricola non illuminata, nel canale tra San Giorgio e San Servolo. A causa di un’onda anomala, il giovane ha perso il controllo della

sua barca, facendo finire in acqua lui e le sue due amiche. Mentre le ragazze sono rimaste illese, Riccardo, dopo aver battuto la testa, non è mai riemerso.
Per fronteggiare queste problematiche, il Comune di Venezia ha avviato iniziative per migliorare la sicurezza in laguna, tra cui l’illuminazione di numerosi tratti. Inoltre, a metà novembre 2023, sono stati convocati gli “Stati generali” del moto ondoso, con la partecipazione di enti, associazioni e gruppi sportivi. Un tema centrale è l’introduzione del “Barcavelox”, un sistema di rilevamento della velocità in laguna che, nonostante l’approvazione della legge nel 2024, non è ancora operativo, in attesa delle ne-
L’assessore Michele Zuin ha confermato che le trattative con Roma per avviare le sperimentazioni sono in corso, ma senza sviluppi recenti. Infine, un recente incontro convocato dal Prefetto Darco Pellos ha ribadito l’impegno del Comune a ottenere il via libera per l’implementazione del Barcavelox e ha sottolineato la continuità dell’operazione Onda Zero, un’iniziativa che coinvolge la Capitaneria di Porto e le forze di polizia per monitorare e garantire la sicurezza nelle acque lagunari. La speranza è che queste azioni possano contribuire a ridurre i pericoli e a evitare nuovi drammi.
Riccardo Musacco
Lavori sul cavalcavia di Marghera: viabilità modificata per un mese
Incidente mortale in Laguna di Venezia durante la notte del Redentore: un giovane perde la vita a causa di uno scontro con una bricola.

Partono i lavori sul cavalcavia superiore di Marghera, un intervento che comporterà modifiche alla viabilità per un mese, fino al 3 aprile. Il cantiere interesserà il tratto compreso tra l’incrocio con via della Libertà e l’innesto di via dell’Elettricità verso la tangenziale di Mestre/A57. L’ordinanza emessa dall’area Lavori Pubblici del Comune di Venezia introduce una serie di limitazioni alla circolazione, tra cui il divieto di svolta su via Fratelli Bandiera e il blocco dell’accesso al cavalcavia per i veicoli provenienti da corso del Popolo.
L’intervento, finalizzato al consolidamento strutturale del cavalcavia e all’installazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica,

comporterà:
•Chiusura della corsia sud, con il traffico deviato sulla corsia nord (lato Mestre).
•Divieto di svolta su via Fratelli Bandiera e via Durando per i veicoli in transito sul cavalcavia.
•Limite di velocità ridotto a 30 km/h e divieto di sorpasso nel tratto interessato.
Inoltre, per migliorare la fluidità del traffico:
•I veicoli provenienti da corso del Popolo non potranno accedere al cavalcavia per dirigersi verso la tangenziale di Mestre.
•I semafori all’incrocio tra il cavalcavia superiore e la rampa di corso del Popolo saranno disattivati.

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Venezia: tassa di soggiorno solo una volta






www.aulss3.veneto.it
ora la ‘citytax’ ridotta al minimo: sono tutte agevolazioni che non c’erano, e ora ci sono. E sono la vera risposta per minimizzare le difficoltà di chi viene a lavorare nelle strutture sanitarie di una città complicata, che però si può rendere più accogliente nei fatti, e non solo nei proclami”.
Ascolta
Il nuovo regolamento entrerà in vigore dal mese di aprile. L’agevolazione sul pagamento della tassa di soggiorno si applica su tutti i lavoratori dell’ambito sanitario che, per svolgere il proprio lavoro in una struttura della città insulare, soggiorneranno nell’intero territorio comunale: tutti questi operatori
ta nell’anno solare, al massimo per 5 gamento in tutti i successivi soggiorni “In questi anni, sono molti gli operatori sanitari - spiega il Direttore Contato - che lavorano al Civile o in altre strutture dell’Ulss 3 pur risiedendo fuori dal Comune di Venezia, magari perché ne. Molti sono quindi i professionisti che tive della città: nel corso del 2024, ben 115 operatori hanno alloggiato nella sola Foresteria del Civile ed hanno pagato la ‘citytax’, costretti ripetere il pagamento loggio per un nuovo periodo lavorativo. Per una parte non indifferente di questi professionisti i tributi versati più volte



Ambiente. Lotta contro l’abbandono di rifiuti e la criminalità ambientale
Rifiuti: istituzioni unite per combattere i reati ambientali
S i è tenuta a Marghera una riunione del tavolo interforze dedicato alla lotta contro i crimini ambientali legati alla gestione dei rifiuti. Questo importante incontro, promosso dall’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin nel 2018, ha visto la partecipazione di diverse istituzioni, tra cui i Carabinieri del NOE, i Vigili del Fuoco, ARPAV, l’Università di Padova e l’ANCI. Da tempo, anche le Prefetture hanno un ruolo attivo, partecipando a seminari e collaborando con l’UPI per affrontare congiuntamente la problematica.
L’assessore Bottacin ha sot-


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Porto di Venezia:
Psa Venice adotta il biocarburante Hvo

altre regioni come Lombardia e Piemonte – è necessario un impegno collettivo per affrontare questa battaglia fondamentale per la civiltà. “Continuo a impegnarmi per questo obiettivo,” ha affermato l’assessore.

A partire dal 1° febbraio 2025, il terminal container Psa VeniceVecon, situato nell’area portuale di Venezia, ha avviato un’importante iniziativa per ridurre il proprio impatto ambientale, sostituendo il diesel tradizionale con biocarburante Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), ricavato esclusivamente da materie prime rinnovabili come scarti vegetali, oli e rifiuti derivanti da processi di trasformazione di prodotti vegetali. Questa scelta, che coinvolge l’alimentazione delle attrezzature di piazzale come reach stacker, carrelli elevatori e ralle, è un passo decisivo verso la sostenibilità, poiché l’Hvo non solo è meno inquinante rispetto ai carburanti tradizionali, ma proviene da fonti che non competono con la filiera alimentare. Il biocarburante rappresenta quindi una risorsa alternativa e meno impattante, contribuendo in modo concreto alla riduzione delle emissioni di CO2 nel settore portuale.
Ma non è tutto. Parallelamente all’introduzione dell’Hvo, Psa Venice - Vecon ha anche attivato, a partire da dicembre 2024, la fornitura di energia verde al 100%, proveniente da fonti rinnovabili eoliche. Grazie a questa iniziativa, il terminal ha ottenuto certificati Go (Garanzie di Origine) e ha azzerato le proprie emissioni di CO2 derivanti dal consumo energetico, dimostrando un impegno tangibile verso l’adozione di pratiche ecologiche e responsabili. L’investimento per la modernizzazione delle infrastrutture elettriche del terminal, pari a circa 2,5 milioni di euro, ha inoltre reso possibile l’acquisto di energia direttamente dal libero mercato, favorendo non solo l’efficienza energetica, ma anche l’adozione di soluzioni più green. “Questo progetto è un esempio concreto di come la portualità possa diventare sempre più sostenibile. Il nostro obiettivo è ridurre i costi e al contempo promuovere l’uso di energie rinnovabili nei porti”, ha dichiarato Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (AdSP Mas).
Con queste nuove misure, il terminal Psa Venice - Vecon si posiziona come un esempio virtuoso nel panorama internazionale, contribuendo al futuro sostenibile delle infrastrutture portuali. (a.b.)
Mestre. Proseguono i lavori per il Bosco dello Sport
a Tessera
Brugnaro: “L’Arena è in linea con i tempi, a breve la posa della prima pietra dello stadio”
I l sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha effettuato un sopralluogo nel Bosco dello Sport a Tessera per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri. “Il cantiere dell’arena sta proseguendo secondo cronoprogramma e siamo quasi pronti anche per avviare quello dello stadio - ha spiegato il sindaco Brugnaro - E’ un’opera meravigliosa che stiamo realizzando qui nel Comune di Venezia, ma che è destinata a tutta la Città metropolitana. Il Bosco dello Sport è stato pensato soprattutto per i giovani, per il loro futuro: qui potremo ospitare eventi sportivi, ma anche spettacoli, concerti musicali, esibizioni. Stiamo realizzando un sogno per tutta la città e provo una grande soddisfazione nel vedere con i miei occhi quello che stiamo costruendo. Voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando a rendere realtà questo progetto, i dirigenti, i tecnici, le ditte appaltatrici, le maestranzeha poi aggiunto - centinaia di persone che ogni giorno arrivano in questo grande cantiere e lavorano a testa bassa, con un entusiasmo
incredibile. Non abbiamo fatto l’inaugurazione ufficiale del cantiere, ma nel frattempo andiamo avanti. Vedrete come quest’opera stupirà non solo Venezia ma l’Italia intera”.
Accompagnato dal vicesindaco e assessore allo sport, Andrea Tomaello, e dai dirigenti e tecnici del Comune di Venezia, il sindaco ha verificato lo stato dell’arte dell’intero progetto che si sta sviluppando a Tessera e che prevede, complessivamente, la realizzazione di stadio, arena, completamento della nuova viabilità Tessera-aeroporto, opere di urbanizzazione interna, a verde e di paesaggio, area educational. Un luogo multifunzionale, attivo 7 giorni su 7 e in grado di garantire la sostenibilità economico-finanziaria.
Dal Piano degli interventi sono state tolte tutte le componenti commerciali e direzionali, eliminando importanti volumi edificatori, pari a ben 600.000 mc, mentre sono state incrementate le funzioni culturali, educative, mediche e formative. Particolare attenzione si sta rivolgendo all’aspetto am-
bientale con una superficie verde di quasi 79 ettari: una grande struttura ecologica e sostenibile, in cui gli impianti sportivi sorgeranno in mezzo ad aree boscate, con la piantumazione di decine di migliaia tra alberi e arbusti. Un investimento complessivo di oltre 300 milioni di euro per un luogo multifunzionale dove sport professionistico, attività amatoriale, svago e intrattenimento si incontreranno in un equilibrio tra natura e architettura.
Dal punto di visto operativo, il progetto del Bosco dello sport prevede 5 interventi distinti, che si sono svolti con 5 affidamenti differenti, ma interconnessi:
–Completamento della nuova viabilità Tessera-Aeroporto (6,5 km di sistema viario con 6 rotatorie e 7 attraversamenti in sicurezza, oltre a 6 chilometri di rete ciclabile interna per favorire l’arrivo in bici. Saranno 4 km dal centro di Favaro (12 minuti in bici), 7,7 km dal centro di Mestre (20 minuti in bici) e 9,5 km dal centro di Mar-
Nuove misure per la protezione della Basilica di San Marco
Le barriere erette nel 2022 per proteggere la Basilica di San Marco dalle acque alte intermedie passeranno sotto la gestione esclusiva della Procuratoria di San Marco. Questo ente avrà il compito di attivare e movimentare le barriere, garantendo operatività 24 ore su 24, compresi i giorni festivi.
Oggi, a Venezia, è stata siglata una convenzione con il Provveditorato per le opere pubbliche e il Consorzio Venezia Nuova per ufficializzare questa nuova gestione. La Pro-
curatoria non si limiterà alla movimentazione delle barriere, ma avrà anche la responsabilità di mantenere pulita l’area e di gestire le pompe necessarie a tenere asciutta la piazza.
Francesca Zaccariotto, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Venezia, ha sottolineato che il Comune ha già investito 100mila euro per queste operazioni, contribuendo così alla sicurezza e alla manutenzione dell’area, in collaborazione con gli altri enti coinvolti nella gestione dei cantieri.

ghera (30 minuti in bici);
–Opere di urbanizzazione interna (parcheggi, opere idriche e per la gestione delle acque meteoriche e dei reflui, impianto di irrigazione, reti elettriche, vani tecnici e aree sportive all’aperto);
–Opere a verde e di paesaggio (piantumazione di decine di migliaia tra alberi ed arbusti);
–Arena (con gli standard previsti dai regolamenti nazionali ed internazionali per i massimi livelli
delle competizioni nazionali ed internazionali di basket, pallavolo, calcetto, pallamano e tennis. In parallelo la struttura assicura le condizioni e gli standard di servizio e sicurezza previsti dalle normative vigenti per l’esecuzione di eventi e concerti);
–Stadio (in fase di completamento la verifica di progetto, avviate le prime opere propedeutiche per la realizzazione delle fondazioni).





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Il trend di crescita si conferma anche in questi primi mesi dell’anno con l’avvio di due nuove relazioni ferroviarie intermodali per i semirimorchi con il Regno Unito e Colonia, ra orzando così i collegamenti con l’Europa.
Ma la novità più interessante, che ha
Sulle motivazioni che hanno indotto
Interporto Padova ad intraprendere questa direzione, sempre il presidente Luciano Greco spiega: “Interporto Padova cresce ed è cresciuto molto, soprattutto negli ultimi 10 anni ha fatto molti investimenti nel settore dell’inter-
Ascolta
posizione di Padova all’interno del contesto internazionale. Interporto Padova, negli ultimi anni ha diversificato la sua capacità di reagire ai rapidi mutamenti del mercato, quali possiamo anche immaginare potranno accadere in futuro alla luce dell’attuale scenario internazionale. Oggi noi non facciamo solo traf-
e semirimorchi dai treni. Le manovre saranno e ettuate da una control room e non più dalla tradizionale cabina sospesa di ogni singola gru. L’obiettivo finale è quello di automatizzare completamente le operazioni, con un beneficio in termini di e cienza complessiva dell’attività di carico e scarico.
Bilancio. La crescita delle crociere e dei traffici merci segna un anno positivo per i porti di Venezia e Chioggia
Porti in crescita: 550.000 crocieristi a Venezia e maggiore traffico a Chioggia nel 2024
Iporti veneti di Venezia e Chioggia chiudono il 2024 con dati positivi, segnando un’importante ripresa delle attività portuali. Secondo l’Autorità Portuale, a Venezia si è registrata una crescita del 3,5% nelle tonnellate movimentate, passando da 23,27 milioni a 24,10 milioni, grazie a un terzo trimestre particolarmente dinamico. Bene anche il porto di Chioggia, che ha visto un incremento dell’8,8% nel volume di merci trattate, raggiungendo 813.415 tonnellate, grazie soprattutto alla crescita dei general cargo, con un significativo +42,7%, trainato dalla componente siderurgica.
Sul fronte delle merci, il porto di Venezia ha visto una buona performance nelle rinfuse solide (+5,8%) in particolar modo per mangimi, prodotti chimici e minerali, nonostante il calo significativo nel traffico di carbone e lignite (-43%), causato dalle politiche nazionali. Il comparto dei ro-ro (autoveicoli) ha registrato un +3%, segno della vitalità del traffico intra-mediterraneo. Tuttavia, i container (Teu) sono diminuiti leggermente (-2,5%), in gran parte a causa della crisi del Mar Rosso, che continua a in-

fluire negativamente sui prezzi dei noli. Sul fronte passeggeri, la situazione è contrastante: mentre il traffico di traghetti e trasporti locali è in calo del 32%, i crocieristi sono aumentati del 7,7%,

raggiungendo quota 547.587 nel 2024.
A Chioggia, sebbene si registri una lieve flessione nel numero di crocieristi, le presenze sono comunque aumentate, con un totale di 49.754 crocieristi.
Venezia investe 500mila euro per il restauro delle case a Pellestrina e Giudecca
Il Comune di Venezia ha stanziato 500mila euro per la manutenzione straordinaria di alcuni edifici residenziali pubblici situati nelle isole di Giudecca e Pellestrina.

L’intervento, approvato dalla giunta comunale, mira al restauro delle facciate esterne e alla sostituzione dei serramenti in parti condominiali.
Alla Giudecca, i lavori si concentreranno sul ripristino degli intonaci deteriorati e sulla sostituzione di grandi finestroni ad arco, mentre a Pellestrina saranno rinnovati i serramenti delle aree comuni, in particolare quelli dei vani scala affacciati sulla viabilità pubblica.
La gestione dei lavori è affidata a Insula, la società comunale responsabile del patrimonio immobiliare. Il presidente Fabio Raschillà ha sottolineato l’importanza dell’operazione per rispondere alle richieste abitative urgenti e colmare anni di mancata manutenzione.




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L’eccellenza. Torna la prestigiosa manifestazione dedicata al mondo della nautica
Il Salone Nautico di Venezia si prepara per la sesta edizione
Il sindaco Luigi Brugnaro ha illustrato la sesta edizione del Salone Nautico Venezia, manifestazione che consolida sempre più il suo ruolo nel mondo della industria nautica. Come sempre lo sguardo è rivolto in particolare a Oriente, quest’anno ancora più rafforzato dalla partecipazione del Salone all’Expo di Osaka.
L’organizzazione si è impegnata nell’offrire un evento che non solo esalti le innovazioni e le tendenze del settore, ma che valorizzi il lavoro e l’ingegno dell’intera industria navale. Un’industria che guarda al futuro continuando a innovare e investire in tutti i segmenti, dai grandi gruppi della nautica agli artigiani locali. Insieme al Sindaco, era presente l’ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. Il Salone sarà uno dei protagonisti dei prossimi appuntamenti del Padiglione Italia, identificato con il titolo: “L’acqua protagonista del vivere quotidiano”. Ancora una volta un impegno per la sostenibilità e la protezione del mare che Venezia intende portare anche in quella vetrina. Venezia e Giappone fanno infatti della vicinanza al mare un elemento del loro vivere quotidiano. La presenza del Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka vuole proprio sottolineare questo profondo legame. Il Salone aprirà le porte il 29 maggio per chiudere il 2 giugno.

Il Salone Nautico di Venezia, giunto alla sesta edizione, conferma il suo ruolo di vetrina per l’innovazione nautica e sostenibilità, con focus su propulsioni elettriche e ibride. Partecipa all’Expo di Osaka e promuove la tradizione e la tecnologia.

L’organizzazione è curata da Vela Spa per conto del Comune di Venezia, in collaborazione con la Marina Militare Italiana. Lungo le banchine dell’Arsenale saranno esposte ben 15 anteprime mondiali. A Venezia ci saranno dunque nuovi design e sarà possibile apprezzare le dinamiche di fusione stilistica e funzionale tra i segmenti motore e vela, senza trascurare i catamarani che interpretano nuove evoluzioni concettuali di vivibilità a bordo.
La contaminazione tra mondi diversi è uno dei temi importanti, un dibattito aperto e rafforzato quest’anno dalla presenza, durante il Salone, della Biennale Architettura sull’altra sponda della Darsena Grande.
“Il Salone Nautico di Venezia rappresenta un evento di straordi-
naria rilevanza per il settore della nautica e un’opportunità unica per rafforzare il dialogo e la collaborazione. Venezia, con la sua storia millenaria legata all’acqua e alla navigazione, è il luogo ideale per promuovere innovazione, sostenibilità e tradizione, valori centrali per l’evoluzione della nostra città e della nautica moderna – ha affermato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – Questa manifestazione non è solo mercato, è anche e soprattutto un momento di scambio di saperi, di conoscenze, di lavoro e di attenzione alla sostenibilità in virtù degli approfondimenti sul tema del mare e su come preservarlo. Grazie al rapporto costruito in questi anni con tutte le realtà del settore, il Salone è diventato molto più di una vetrina espositiva, è un laboratorio di idee”.
Come sempre il Salone avrà un focus particolare su propulsioni elettriche o ibride per barche dai 6 ai 50 metri, con novità trasversali che abbracciano motori tradizionali, elettrici e a idrogeno. Il Salone conferma così il suo ruolo di catalizzatore per la transizione verso una nautica sostenibile, ospitando imbarcazioni sempre più affidabili e tecnologicamente avanzate, accanto ad aziende leader nella produzione e distribuzione di idrogeno per il settore. Ammiraglia del Salone sarà il 50 metri Almax costruito da Sanlorenzo, una nave che fa un passo importante sulla strada della sostenibilità di cui Venezia è capitale.
Ha poi spiegato Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela spa e del
Salone Nautico Venezia: “Il coinvolgimento attivo di espositori, sponsor e partner è cruciale per costruire un evento che non sia solo una vetrina espositiva, ma anche un vero e proprio hub di scambio e crescita economica. Grazie al rapporto costruito in questi anni con tutte le realtà del settore, ci sentiamo una realtà consolidata con ancora tanta energia per crescere. Il Salone è un luogo di connessione e una piattaforma strategica per costruire partnership e sviluppare progetti che contribuiscano a valorizzare l’industria nautica, il territorio veneziano e l’ecosistema lagunare”.
Tra i settori in evidenza, si segnala la forte crescita del comparto RIB e Day cruiser, dove spiccano le eccellenze dell’industria italiana e le proposte di importanti cantieri europei, a testimonianza di una produzione sempre più raffinata e orientata all’innovazione. Un importante ritorno è rappresentato dal Wood Village, ampliato rispetto alle edizioni precedenti. Quest’area celebra l’arte dei maestri d’ascia, con una straordinaria esposizione di imbarcazioni a motore in legno che rappresentano un tributo alla tradizione e al saper fare artigianale di altissimo livello. Un pontile è dedicato alle imbarcazioni a vela, con una vasta gamma di proposte che includono catamarani a vela e a motore, molti dei quali ibridi o completamente elettrici. Questi modelli incarnano una tendenza in crescita, con soluzioni che coniugano sostenibilità e vivibilità a bordo, ridefinendo l’esperienza del diporto.

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Questo libro illustra come fare e gli immensi benefi ci (anche economici) che si possono trarre senza guerre, povertà, inquinamento e calamità naturali. Occorre comunque un impegno iniziale da parte di ciascuno di noi.




L’Amerigo Vespucci torna a casa
D opo aver circumnavigato il globo, toccando 30 Paesi e 35 porti, il celebre Veliero torna in Italia per il suo Tour Mediterraneo, che lo porterà in 14 città italiane e due tappe estere. Il viaggio si concluderà il 10 giugno a Genova, nella giornata della Marina Militare, proprio da dove era partita.
Dopo aver solcato i mari di cinque continenti, toccando 30 Paesi e attraccando in 35 porti, la nave scuola Amerigo Vespucci torna in Italia per completare il giro del mondo, iniziato da Genova, dove terminerà con la tappa del 10 giugno, in occasione della Giornata della Marina Militare. Il suo “Tour Mediterraneo” prenderà il via da Trieste, per poi proseguire in altre 14 città italiane e in due destinazioni estere, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di salire a bordo della “nave più bella del mondo”. Tra le tappe più attese c’è Venezia, dove il celebre veliero resterà attraccato dal 27 marzo al 1 aprile.
Durante le soste italiane, la nave scuola Amerigo Vespucci sarà aperta al pubblico a titolo gratuito, permettendo a migliaia di persone di ammirare da vicino il fascino di un veliero che, da oltre novant’anni, rappresenta la tradizione e l’eccellenza della Marina Militare e dell’Italia stessa. A bordo, la storia e il prestigio si intrecciano con la formazione degli allievi ufficiali, testimoniando il valore della marineria italiana nel mondo. Ad arricchire l’esperienza ci sarà il “Villaggio IN Italia”, un’area espositiva che accompagnerà il Vespucci in alcune delle tappe del tour. Qui i visitatori potranno immergersi nel racconto della storica impresa compiuta dalla nave, approfondendo il suo ruolo come ambasciatrice dell’Italia e della sua tradizione marinara.
te attraverso il sito web www. tourvespucci.it e i profili social ufficiali della manifestazione, dove saranno pubblicati aggiornamenti sulle prenotazioni.
L’iniziativa, denominata “Tour Mediterraneo di Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio IN Italia”, è stata fortemente voluta dal Ministro della Difesa
Guido Crosetto e vede l’adesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di 12 Ministeri, con la realizzazione a cura di Difesa Servizi S.p.A.


La Marina Militare- in una nota ufficiale- sottolinea che l’accesso alla nave e al “Villaggio IN Italia” sarà gratuito e che non esistono forme di prenotazione diverse da quelle indicate sui canali ufficiali. E’ possibile prenotare la visita esclusivamen-

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Su e Zo per i Ponti”, partito il conto alla rovescia
Il conto alla rovescia è partito: meno 38 giorni alla “So e zo per i Ponti”, edizione numero 45, che si svolgerà il prossimo 6 aprile: già raggiunte oltre mille iscrizioni. Ma c’è ancora tempo per garantirsi un posto alla tradizionale passeggiata di solidarietà che quest’anno ha come slogan “Tutti in festa”. Per godere dell’invito a riscoprire la gioia di stare insieme alla propria famiglia, al gruppo dell’oratorio o alla propria associazione sportiva, e all’insegna di un turismo sotenibile, i gruppi a partire da 50 persone potranno iscriversi fino a domenica 23 marzo; le iscrizioni individuali andranno fatte, invece, entro

domenica 30. Possibile anche l’iscrizione online, o il giorno stesso, ma il numero massimo dei partecipanti è stato fissato a 8500, in accordo col Comune di Venezia. La XLV edizione della Su e Zo festeggia anche il Giubileo 2025, per questo l’itinerario culturale della camminata propone, quest’anno, un approfondimento sulla rappresentazione e sulle consuetudini dei pellegrinaggi a Venezia nel corso dei secoli, con riferimento ai luoghi, alle tradizioni e agli eventi della chiesa locale, tutt’oggi parte significativa della vita degli stessi residenti, come la festa per il Redentore o per la Madonna della Salute. Due saranno i percorsi possibili: completo (da 12 km con 49 ponti, partenza da San Marco) oppure breve (da 5.7 km con 18 ponti e partenza dal Porto di Venezia). L’eventuale utile della manifestazione sarà devoluto in beneficenza a favore delle opere salesiane in Terra Santa.


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L’iniziativa. Un progetto per promuovere la cultura della legalità economica tra gli studenti delle scuole della provincia
Educazione alla legalità: la Guardia di Finanza nelle scuole di Venezia
In occasione del 250° anniversario della Guardia di Finanza, è stato avviato il progetto “Educazione alla legalità economica” per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della legalità e tutela delle istituzioni, coinvolgendo oltre 800 ragazzi.

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In occasione del 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, è stato avviato un progetto congiunto tra il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, denominato “Educazione alla legalità economica”. L’iniziativa, che si svolge nell’ambito di un rinnovato Protocollo d’Intesa, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia di Venezia sui temi della legalità economica e della tutela delle istituzioni.





L’iniziativa ha già coinvolto oltre 800 studenti, che hanno avuto l’opportunità di conoscere le attività quotidiane svolte dalla Guardia di Finanza e di riflettere sull’importanza di aderire alla legalità in campo economico-finanziario. Nel corso di più di 20 incontri nelle scuole di Venezia e provincia, i Finanzieri hanno illustrato il valore della “Legalità Economica” e il ruolo fondamentale del Corpo nella lotta contro gli illeciti fiscali, la contraffazione, le violazioni dei diritti d’autore, il traffico di sostanze stupefacenti

e in generale contro ogni forma di criminalità economica.
Durante gli incontri, sono stati presentati casi concreti e esempi tratti dall’attività quotidiana del Corpo, con l’intento di stimolare una vera e propria cultura della legalità tra i giovani e far comprendere loro l’importanza di un comportamento corretto in ambito economico.
Un aspetto centrale è stato anche il ruolo sociale della Guardia di Finanza, che si configura come un organo di polizia vicina ai cittadini e impegnata a tutelare le libertà economiche e l’equa concorrenza.
Oltre a trattare i temi della le-
galità, i Finanzieri hanno anche illustrato i compiti del Corpo in vari settori, come l’impiego delle unità di soccorso alpino e cinofile, le attività di protezione del commercio internazionale di specie animali e vegetali in via di estinzione, nonché il ruolo esclusivo della Guardia di Finanza come “polizia del mare”. Infine, sono state presentate anche le opportunità di carriera e le modalità di ingresso nei vari livelli di formazione, come l’Accademia, la Scuola di Ispettori e Sovrintendenti e la Scuola per allievi finanzieri, fornendo così agli studenti orientamenti utili per il loro futuro professionale.
Venezia: sequestro di 35.000 prodotti non conformi durante il Carnevale
Nell’ambito dei controlli straordinari durante la festività di Carnevale, i Carabinieri del Nucleo Natanti del Comando Provinciale di Venezia hanno intensificato le verifiche nell’area lagunare e nel centro storico della città, focalizzandosi sugli esercizi commerciali che, in questo periodo, espongono una vasta gamma di prodotti destinati ai festeggiamenti carnevaleschi.
Durante un’ispezione in un negozio della zona, i militari hanno sequestrato un totale di 35.190 confezioni di articoli vari, risultate non conformi al “codice del consumo”. In particolare, i prodotti sequestrati non riportavano le necessarie indicazioni relative alla denominazione merceologica, alla composizione dei materiali, al

Paese di origine, né al nome dell’importatore. Tra i beni ritirati figurano oggetti di cancelleria, articoli per la casa e, in particolare, una notevole quantità di articoli carnevaleschi come coriandoli e stelle filanti.
A seguito del sequestro, il titolare dell’attività è stato multato con una sanzione pecuniaria di
circa 1.000 euro. Inoltre, parte del materiale sequestrato sarà destinato alla distruzione. In un periodo di circa 20 giorni, i Carabinieri hanno sequestrato, in due operazioni distinte, circa 40.000 prodotti non conformi, che avrebbero potuto essere messi in vendita, a rischio della sicurezza dei consumatori.
Matilde Villa: la piccola grande stella della Reyer Venezia si racconta
M atilde Villa è un nome che sta entrando nei cuori degli appassionati di basket. La sua carriera ha avuto un inizio scintillante, con il debutto in Serie A1 a soli 14 anni. “La mia passione per questo sport nasce in famiglia”, racconta Matilde. “Mio papà giocava a basket, così come mio fratello. Andavo sempre a vedere le partite con mia sorella; così, insieme abbiamo iniziato all’età di 6 anni con la squadra maschile”. Dopo qualche anno c’è il passaggio nel team femminile di Costa Masnaga; il tutto qui scorre molto rapidamente e diventa già tempo di confrontarsi con il basket delle grandi: “Mi hanno dato fiducia sin da subito, mi hanno buttato nella mischia e ho preso consapevolezza delle mie possibilità. Nella partita contro Geas Basket ho realizzato 21 punti. La sentivamo molto, era un derby. Qui ho iniziato a capire che potevo dire la mia”. Dopodiché c’è stato il match contro la Dinamo Sassari; Matilde realizza 36 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, un punteggio monstre: “Quella partita mi ha davvero lanciato mediaticamente. Fu incredibile”.
Si accorge di lei l’Umana Reyer Venezia. “Decidere di andare via da casa è stato difficile, ma anche la scelta giusta. Volevo mettermi alla prova e affrontare una nuova sfida”, ammette Matilde. La proposta della Reyer l’ha conquistata immediatamente. “Mi hanno parlato di un progetto molto giovane e con grandi ambizioni e questo mi ha intrigato. Ho deciso così di cogliere l’opportunità”.
E così è iniziata l’avventura in
laguna, dove Villa ha trovato non solo una grande squadra, ma anche una città che l’ha accolta con entusiasmo. “Venezia è unica, mi trovo benissimo. Si vive molto bene; in più abito vicino a tutte le mie compagne, quando ho bisogno di loro so che ci sono. Siamo molto unite, anche fuori dal campo”.
Nel 2023/2024, la playmaker ha vissuto una delle emozioni più forti della sua giovane carriera, conquistando Scudetto e Supercoppa con la Reyer. “Era il mio primo Scudetto, non lo dimenticherò mai. Dopo la stagione prima in cui avevamo avuto delle delusioni, vincere è stato incredibile. Il derby con Schio è stato molto sentito, intensissimo. Dopo la vittoria in gara 2 abbiamo capito che ce l’avremmo fatta e abbiamo chiuso la serie a casa loro”.
Il legame con il coach Andrea Mazzon è forte e la fiducia che le viene concessa è uno dei punti chiave della sua crescita. “Dopo tre anni insieme c’è una grande intesa. Mi ha insegnato tantissimo, in particolare a leggere il gioco in maniera più ragionata. Mi trovo davvero bene con lui e con tutto il gruppo.”
A livello personale, c’è stata poi la soddisfazione per l’ingresso in Nazionale. “Quando ho ricevuto la chiamata è stato un sogno che si avverava. Giocare per l’Italia è una cosa che desideravo da quando ho iniziato a giocare a basket. Il debutto a Faenza è stato un’emozione indescrivibile e quest’anno l’Europeo a Bologna sarà un’occasione grandissima per il nostro movimento, ci tengo tantissimo”.
Non manca poi il sogno di giocare nella Wnba, che Matilde realizzerà dopo essere stata selezionata al draft dalle Atlanta Dream. “Era un’ambizione che avevo. Quando è apparso il mio nome è stata una sorpresa enorme. Quella notte ho ospitato le mie compagne a casa mia e abbiamo vissuto quel momento tutte insieme”.
Matilde è consapevole del suo talento, ma sa che il cammino è lungo. “Cerco di mantenere l’equilibrio. Non mi vedo come una persona già arrivata, voglio sempre migliorarmi, essere costante e divertirmi”, dice con determinazione e allo stesso tempo umiltà.
Lasciandosi andare a qualche aneddoto, la playmaker della Reyer racconta la storia del numero 57, con cui tutto iniziò: “Lo scelsi perché era uno dei pochi rimasti e mia sorella prese il 56. Volevamo essere vicine in questo modo. Poi ho legato molto anche con il numero 6, che mi ha sempre portato fortuna e che oggi indosso”.
Un altro grande desiderio per Villa è rappresentato dalle Olimpiadi: “Giocarle sarebbe il massimo. So che sarà difficilissimo, ma sono ambiziosa e farò di tutto per realizzarlo”.
Matilde Villa rappresenta il futuro del basket femminile italiano. Con la sua grinta e il suo talento è destinata a fare grandi cose. Il percorso è appena cominciato, ma il suo cuore batte già per obiettivi altissimi: dalla WNBA alle Olimpiadi, il mondo del basket è pronto a godersi la golden girl della Reyer.
Stefano Parpajola


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Verso le elezioni regionali: una partita tutta da giocare
Un ragionamento che, evidentemente, travalica i confini tradizionali della destra e della sinistra: del resto il 70% abbondante dello Zaia 2020 ha chiaramente certificato come il voto di appartenenza sia sempre più ridotto.
A tenere banco in queste settimane, per uscire dall’analisi e entrare nell’attualità, c’è il confronto – scontro tra alleati e, segnatamente, tra Lega e Fratelli d’Italia. Entrambi, a colpi di interviste e dichiarazioni, hanno rivendicato, per settimane, il diritto di esprimere il candidato presidente. Il partito di Giorgia Meloni perché forte del dato elettorale, mentre quello di Matteo Salvini per il radicamento della propria classe dirigente sul territorio. Poche settimane fa ha iniziato a correre di bocca in bocca, di chat in chat, la notizia che in tanti attendevano: nel centrodestra l’accordo è stato trovato. Nessuna comunicazione ufficiale in tal senso, ma una voce, affidata ai
consueti ben informati, sempre più insistente.
In sintesi: presidente alla Lega e maggioranza degli Assessori a Fratelli d’Italia. I nomi più gettonati? Il segretario Veneto del Carroccio, Alberto Stefani e l’Assessore Regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti. Mario Conte, considerato più adatto a guidare una eventuale corsa solitaria leghista, in questo caso non sarebbe della partita. E Forza Italia? Certa rappresentanza in giunta e candidatura prenotata a Sindaco di Verona, per il Segretario Regionale, Flavio Tosi. Tutto a posto dunque?
Pare proprio di no. In realtà Fratelli d’Italia non avrebbe assolutamente ceduto la leadership della coalizione alla Lega e starebbe sondando, insistentemente, anche il mondo imprenditoriale per individuare il candidato presidente. E allora la voce sull’accordo da cosa deriva? Sembra una strategia
L’intervista. L’assessore regionale alla sanità interviene a radio Veneto24

condivisa da Meloni e Salvini per non produrre, in questo momento, contraccolpi al Governo che sarebbero determinati, nel caso, da una forte fibrillazione in casa leghista che rischia seriamente di mettere a rischio la leadership di Salvini e quella certa “pace interna” che non la rende “pericolosa” per il Governo. Del resto l’avviso arrivato al “Comandante” dai congressi lombardi del partito vinti dal Senatore Massimiliano Romeo, in netta contrapposizione con la linea salviniana, non concede ulteriori cedimenti in Veneto. Quindi, con buona pace dei “ben informati”, sembra che per trovare l’accordo sul Veneto la strada sia ancora lunga. (r.r.)
Lanzarin: “Il Veneto è regione benchmark perché i nostri servizi funzionano bene”
Manuela Lanzarin, assessore alla sanità e ai servizi sociali della Regione Veneto, ai microfoni di Radio Veneto24 ha affrontato alcune novità legate alla sanità veneta.
Partiamo dalla quota del fondo sanitario nazionale, quanto spetta al Veneto?
Il Cipe, il comitato interministeriale ha sbloccato a fine anno i fondi per il Fondo sanitario nazionale 2024, che ammontano complessivamente a circa 133 miliardi. La quota spettante al Veneto è di dieci miliardi e cinquecento milioni, quindi in crescita rispetto agli anni precedenti. C’è sempre discussione sul fatto che il fondo non basta, che non si sta aumentando, ovviamente ne servirebbero sempre di più, perché aumentano i bisogni, l’invecchiamento della popolazione, la cronicità. Inoltre è chiaro che i costi aumentano. Lo sforzo che sta facendo il governo è reale, e lo vediamo di anno in anno. Con questa crescita possiamo sicuramente garantire i livelli essenziali delle prestazioni e investire risorse, come nel caso specifico del recupero delle liste d’attesa, con quasi 49 milioni che hanno portato a un abbassamento molto importante dei tempi. Inoltre, ci per-
mette una misurazione nazionale che viene fatta al tavolo adempimenti, dove ci sono il ministero della Salute, il ministero dell’Economia e il Mef. Risultiamo sempre una delle regioni benchmark, che significa che riusciamo a garantire i servizi con una sostenibilità economica. Questo è il risultato di un sistema che, pur con le difficoltà, funziona molto bene. Anche le piccole realtà sanitarie, non solo le grandi specializzazioni, sono fondamentali in questo processo. Perché la sanità veneta è vista come un modello a livello nazionale?
I parametri per essere misurati come regioni benchmark non sono solo le alte specializzazioni che ci sono nelle due cliniche universitarie, ma anche la prevenzione, che è trasversale in tutte le aziende sanitarie. In tutte le nove aziende sanitarie della regione, nei 68 ospedali e 26 distretti è fondamentale la capacità di rispondere ai bisogni di prossimità, come la cronicità, l’assistenza agli anziani e l’invecchiamento. Non si tratta solo dei ricoveri per le emergenze, ma anche della risposta ai bisogni quotidiani della popolazione.
Di recente è emerso un dato preoccupante relativo ai tumori

in un’area della regione, perché?
In Veneto abbiamo un registro tumori che risale agli anni Ottanta. Ogni anno registriamo circa trentamila nuove diagnosi, ma in generale i tumori sono in diminuzione, sia quelli femminili che maschili. L’unico tumore in crescita è il melanoma, soprattutto nelle aree montane nel Bellunese. Questo è dovuto al fatto che in montagna, a differenza delle
spiagge dove siamo più attenti alla protezione solare, si sottovaluta l’intensità dei raggi ultravioletti in alta quota. Per questo abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione, anche in vista delle Olimpiadi, che ci permetterà di raggiungere una vasta platea di persone, non solo gli sportivi, ma anche i visitatori delle nostre montagne. Non manca infine l’impegno per le donne vittime di violenza. Abbiamo potenziato la rete di centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, e previsto un esenzione del ticket per le donne che subiscono violenza e necessitano di cure per traumi fisici e psicologici. E’ un passo importante per garantire che le donne possano recuperare e iniziare un percorso di riabilitazione e indipendenza, aiutandole a ricostruire la loro vita.
Corazzari: “Lo sport e le Olimpiadi, preziosa opportunità per il Veneto”
I l Veneto si appresta a vivere un periodo di protagonismo sportivo, grazie all’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026 a cui seguiranno i Giochi Olimpici Giovanili del 2028. Sarà una grande sfida organizzativa, ma anche una possibilità concreta di migliorare l’impiantistica sportiva e l’attrattività internazionale della regione. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, ospite alla trasmissione Buongiorno Veneto di Veneto24: “La Regione, insieme alla Lombardia e alla Provincia Autonoma di Trento, ha voluto fortemente raccogliere questa sfida per dimostrare la nostra capacità organizzativa e mettere lo sport al centro del nostro sistema economico e sociale.” Il riconoscimento di Regione
Europea dello Sport ha già portato nuovi investimenti: 27 milioni di euro sono stati stanziati per migliorare le strutture sportive, rendendole più sicure, inclusive e sostenibili. Questa strategia non solo risponde alle esigenze degli atleti, ma promuove l’accessibilità e la modernizzazione degli impianti. “Il Veneto è una regione che vanta oltre 600.000 atleti e un enorme numero di volontari: sostenere lo sport significa investire nella crescita della comunità”, evidenzia Corazzari.
Un esempio concreto dell’impegno regionale è l’impianto indoor di atletica di Padova, considerato un punto di riferimento nazionale. Strutture di eccellenza come questa attraggono competizioni di alto livello e richiedono continui investimenti per garan-
tire agli atleti spazi adeguati alle loro ambizioni. Impianti moderni e sostenibili, inoltre, permettono alle società sportive di ridurre i costi di gestione e accogliere sempre più praticanti.
L’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 comporta anche una sfida politica: garantire continuità nel lavoro svolto finora. Nonostante i possibili avvicendamenti amministrativi, l’obiettivo della Regione rimane quello di assicurare un evento efficiente e trasparente. “Collaboriamo strettamente con la Lombardia, il Trentino e il governo centrale per superare ostacoli burocratici e garantire il successo dell’evento”, dichiara Corazzari, sottolineando il ruolo centrale del presidente Luca Zaia nel promuovere il progetto olimpico.

Le Olimpiadi rappresentano anche una straordinaria opportunità economica per il Veneto. Gli investimenti legati ai Giochi generano un significativo indotto economico, migliorano le infra-
strutture e promuovono l’immagine della regione a livello internazionale. Il Veneto non sarà solo protagonista degli eventi sportivi, ma anche delle numerose iniziative culturali e turistiche connesse ai Giochi.
Parallelamente alle sfide sportive, il Veneto si trova ad affrontare un’emergenza ambientale ed economica legata all’invasione del granchio blu, che ha colpito duramente la pesca e la molluschicoltura nel Delta del Po e nella Laguna Veneta. Per fronteggiare la crisi, la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e sta collaborando con il governo nazionale per fornire risorse adeguate. “Proteggere la pesca significa difendere una parte fondamentale della nostra identità culturale ed economica”, conclude l’assessore.
Sicurezza, caro bollette ed eutanasia, la fotografia del senatore Antonio De Poli
Dalla violenza politica al caro energia, fino alla delicata questione del fine vita: il senatore, questore e presidente dell’UDC Antonio De Poli, ospite di Veneto24, ha affrontato alcuni dei temi più caldi del momento. Uno di questi è stato l’episodio di violenza avvenuto a Padova, dove un gruppo organizzato di oltre venti persone ha aggredito alcuni militanti di un partito di destra impegnati in un banchetto informativo. Un attacco premeditato che ha destato grande preoccupazione.
“Condanno fermamente quanto accaduto – ha dichiarato De Poli –. È impensabile che, nel 2025, si torni a un clima di scontro politico di decenni fa. Chi aggredisce deve essere punito senza esitazione, sia moralmente che giudiziariamente. Padova non
merita questo. È fondamentale ripristinare un dialogo civile tra le parti, anche quando le idee sono profondamente diverse.”
Il senatore ha poi sottolineato il ruolo chiave delle forze dell’ordine, intervenute prontamente per identificare e fermare gli aggressori. Ma la sua riflessione si è spinta oltre, evidenziando come episodi di questo genere possano alimentare un pericoloso effetto emulativo, specialmente tra i più giovani.
Un altro tema cruciale è il caro energia, una questione che continua a pesare sull’economia italiana. Il governo, ha spiegato il senatore, sta adottando una serie di misure per contenere l’impatto dell’aumento dei costi. Tra queste, l’incremento dello stoccaggio di gas, per garantire ri-

serve sufficienti e mitigare la volatilità dei prezzi, e la distinzione tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, per evitare aumenti

indiscriminati.
“Sono in arrivo nuovi fondi, tra i tre e i quattro miliardi di euro – ha dichiarato De Poli – per sostenere famiglie e imprese. È fondamentale agire in modo tempestivo per evitare che l’aumento dei costi energetici penalizzi ulteriormente la nostra economia.”
Infine, una riflessione sul tema delicato e divisivo del fine vita. “Sono per la vita – ha affermato De Poli – e credo che la priorità debba essere garantire cure adeguate a tutti. Dobbiamo investire di più nelle cure palliative e nel supporto ai pazienti, accompagnandoli con dignità fino alla fine del loro percorso. Il vero obiettivo pè potenziare il sistema sanitario e garantire assistenza a chi soffre”.


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Economia. Gianmarco Russo, direttore
di Confindustria Veneto Est, fa il punto sulle opportunità e le sfide
”Le imprese devono innovare per competere, va colmato il gap europeo sui costi energetici”
G
ianmarco Russo, Direttore di Confindustria Veneto Est, ai microfoni di Radio Veneto24,si è soffermato sui temi cruciali per le imprese della regione, tra cui i costi dell’energia, gli investimenti e la competitività e ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale dell’economia e le prospettive future
Direttore Russo, come si sta evolvendo l’economia del Veneto Est in questi mesi?”
“Il Veneto Est sta affrontando un periodo di transizione molto importante, con un’economia che continua a crescere, ma con un forte focus sulle sfide globali che le imprese devono affrontare. La competitività delle nostre aziende dipende in gran parte dalla loro capacità di innovarsi e di affrontare le difficoltà con determinazione.”
Uno dei temi che riguarda da vicino le imprese è il costo dell’energia. Come valutate l’attuale situazione?
“Purtroppo, le nostre imprese pagano fino all’ottanta per cento in più rispetto alle concorrenti europee. Questo gap ha origini strutturali, dovute principalmente alla nostra
dipendenza dal gas e alle difficoltà legate al costo dell’energia elettrica. Quando il prezzo del gas aumenta, l’energia elettrica segue lo stesso andamento, creando un grave svantaggio competitivo. È come se le imprese partissero con uno zaino pieno di sassi, e uno dei macigni più pesanti è proprio questo differenziale sui costi energetici.”
C’è qualche iniziativa in corso per ridurre questi costi o per aiutare le imprese a fronteggiarli?
“Sì, stiamo cercando di incentivare le imprese a diventare non solo consumatori, ma anche produttori di energia, soprattutto attraverso l’autoproduzione e le comunità energetiche. Questo approccio permette alle aziende di abbattere i costi operativi e di ridurre l’impatto degli oneri erariali. Inoltre, abbiamo recentemente lanciato un gruppo di acquisto che unisce le imprese per negoziare migliori condizioni sui contratti di fornitura di energia.”
Passando a un altro tema caldo, il costo del denaro e gli investimenti: come si stanno comportando le

imprese in questo periodo di incertezze?”
“La politica dei tassi di interesse è sicuramente un fattore che ha disincentivato gli investimenti. La BCE non ha ridotto i tassi con la velocità che ci si aspettava, e questo ha creato un clima di incertezza che non aiuta le imprese a programmare a lungo termine. Le aziende hanno bisogno di visibilità per poter pianificare i loro investimenti, ma l’incertezza geopolitica e la dinamica dei tassi rendono difficile fare previsioni. Questo frena la propensione degli imprenditori a investire.”
Ci sono altre sfide per la competitività delle imprese? E cosa sta facendo Confindustria per supportare la crescita?

“La produttività è strettamente legata alla competitività. Recuperare competitività significa permettere alle aziende di creare valore attraverso l’efficienza operativa e un piano di sviluppo chiaro. La misura Industrie 5.0 è molto interessante, ma ha incontrato qualche difficoltà nell’attuazione a causa della burocrazia e della compatibilità con altre misure di incentivo. Tuttavia, siamo positivi e speriamo che venga messa in atto al più presto, poiché può rappresentare un’opportunità importante per le imprese.”
Cosa si aspetta dal futuro e quali sono le priorità per le imprese nei prossimi anni?
“Le priorità sono sicuramente l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione tra imprese, istituzioni e enti locali. Se vogliamo crescere e competere a livello globale, dobbiamo investire in nuove tecnologie e in processi produttivi più efficienti. Solo così potremo affrontare le sfide future, mantenendo la competitività e creando valore per il nostro territorio.”
Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini nuovo presidente
Raffaele Boscaini è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Confindustria Veneto, con un mandato che si estenderà dal 2025 al 2029. “È con un forte senso di responsabilità che accolgo la decisione del Consiglio di Confindustria Veneto” ha dichiarato Boscaini. Il neo presidente ha sottolineato il complesso e variegato mondo delle imprese venete, consapevole delle sfide economiche attuali e delle profonde trasformazioni in atto. Infine, ha voluto ringraziare il suo predecessore, Enrico Carraro, per aver saputo sintetizzare le esigenze del sistema industriale e portarle all’attenzione delle istituzioni.



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Padova ospita il World Health Forum Veneto 2025:

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ta all’iniziativa, è stato istituito un
tifico di prestigio internazionale, presieduto dal Prof. Giorgio Palù, Professore Emerito dell’Università
neto ETS. Ne fanno parte anche il la Elvassore, il Prof. Paolo Simioni














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rimento globale per l’innovazione in sanità, ma una piattaforma per lo scambio di idee e buone pratiche” ha affermato Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova. Sottolinea l’importanza dell’evento anche Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova: “Dopo il successo della prima edizione, il World Health Forum Veneto si conferma un appuntamento di riferimento per il dibattito scientifico e l’innovazione in ambito sanitario. Padova, con la sua lunga tradizione nella ricerca medica e nelle scienze della salute, è il luogo ideale per ospitare un confronto di altissimo livello su tematiche cruciali come la medicina di precisione, le nuove frontiere terapeutiche e il benessere globa-
istituzioni con un obiettivo comune.”
A sottolineare l’importanza della ricerca in sanità, Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha dichiarato: “Abbiamo scelto con convinzione di essere partner di questa iniziativa. La salute è parte integrante del nostro impegno filantropico, con un approccio One Health che considera l’interconnessione tra benessere umano, animale e ambientale.”
Con un programma ricco di approfondimenti e il coinvolgimento di eccellenze accademiche e imprenditoriali, il World Health Forum Veneto 2025 si conferma un appuntamento di riferimento per il futuro della medicina e della salute globale.

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I colori e i materiali del 2025
Il 2025 segna un’evoluzione nell’interior design, con una palette cromatica che mixa tonalità naturali e accenti audaci. Se da un lato continuano a dominare i colori della terra - beige, ocra, terracotta e marrone caldo - dall’altro vediamo il ritorno di sfumature più intense e sofisticate come il blu notte, il verde salvia e il bordeaux. Questi colori vengono spesso abbinati a finiture opache e materiche, capaci di conferire eleganza senza risultare eccessivamente fredde. Le pareti non sono più solo sfondi neutri, ma diventano protagoniste con effetti decorativi, boiserie moderne e texture tridimensionali che donano carattere agli ambienti. Non solo i colori ma anche le superfici assumono nuove connotazioni. Le pitture a base di argilla e calce, oltre a essere ecologiche, conferiscono alle pareti una finitura materica dal forte impatto visivo. I rivestimenti in microcemento sono sempre più apprezzati, perché permettono di ottenere superfici continue senza fughe, ideali per uno stile minimalista e moderno. Il gioco di contrasti tra finiture lisce e ruvide è un altro trend in crescita, con l’abbinamento tra legni grezzi e metalli satinati o tra superfici lucide e opache.
I materiali diventano sempre più sostenibili e innovativi. Il legno rigenerato è protagonista assoluto, utilizzato sia per i mobili sia per i rivestimenti. Il vetro riciclato, il metallo brunito e le bioplastiche entrano con decisione nell’arredamento contemporaneo, dimostrando che estetica e rispetto per l’ambiente possono andare di pari
passo. Si diffondono superfici antibatteriche e autopulenti, progettate per migliorare l’igiene senza l’uso di sostanze chimiche aggressive. Per quanto riguarda i tessuti, spopolano lana riciclata, cotone organico e fibre naturali trattate senza sostanze chimiche, per garantire un’aria più salubre negli ambienti domestici.
Un’altra tendenza emergente è il connubio tra tradizione e modernità. L’artigianato locale torna in auge, con mobili su misura e pezzi unici creati da falegnami e ceramisti. Tuttavia, il design si contamina con la tecnologia: superfici antibatteriche, illuminazione smart e complementi d’arredo interattivi arricchiscono le case di funzionalità innovative senza rinunciare al calore di materiali autentici. Le nuove tecnologie, come i tessuti intelligenti che cambiano colore con la temperatura e i piani cottura invisibili integrati nei top delle cucine, rivoluzionano il concetto stesso di abitare, rendendolo più pratico e futuristico.
L’attenzione ai dettagli si estende anche alla scelta degli accessori e delle decorazioni. I tappeti artigianali tornano protagonisti, con motivi geometrici e texture tridimensionali che donano un tocco di personalità agli spazi. Anche l’arte murale si evolve, con dipinti e installazioni che diventano elementi centrali nella decorazione d’interni. Infine, l’uso di piante da interno, sia in vaso che in soluzioni verticali, continua a crescere, creando angoli verdi che migliorano la qualità dell’aria e donano freschezza agli ambienti.



Stili d’arredo protagonisti
Nel 2025, gli stili d’arredo si evolvono per rispondere a un bisogno crescente di benessere e sostenibilità. Il Japandi, fusione tra minimalismo giapponese e design scandinavo, si rinnova con una versione più calda e accogliente. I toni neutri e i materiali naturali restano una costante, ma si arricchiscono di dettagli morbidi e accostamenti cromatici più audaci, come il contrasto tra legni chiari e scuri. L’uso di tessuti avvolgenti, tappeti in lana e divani con forme arrotondate aggiunge un senso di comfort e intimità. Un’altra tendenza emergente è il retrò futuristico, che unisce elementi vintage degli anni ‘70-’80 con dettagli tecnologici. Divani dalle forme arrotondate, colori vivaci e lampade in metallo cromato si abbinano a soluzioni smart come specchi interattivi e mobili con ricarica wireless integrata. Questo stile permette di giocare con il passato senza rinunciare alla modernità. Le sedute in velluto, le carte da parati grafiche e i tavolini con strutture in ottone danno un tocco glamour che richiama il design degli anni d’oro, ma in chiave contemporanea. Infine, la biofilia continua a essere una delle correnti più influenti.

Il legame con la natura si esprime attraverso arredi ispirati alle forme organiche, pareti vegetali e ampie vetrate per favorire la luce naturale. Le piante diventano protagoniste, non solo come elementi decorativi ma anche come strumenti per migliorare la qualità dell’aria indoor. Vasi di grandi dimensioni, orti verticali e giardini interni stanno diventando un must per chi desidera una casa più sana e rilassante. Anche i materiali riflettono questa tendenza: il sughero, la pietra naturale e il bambù sono sempre più utilizzati per rivestimenti e mobili.
















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Venerdì 28 marzo
Venerdì 11 aprile
Venerdì 16 maggio

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