DICEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 241
del Miranese Sud
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l migliore augurio che possiamo rivolgerci in questo Natale 2023 è quello di trovare il tempo e gli
spazi per i nostri affetti più cari, per le vere amicizie, per stare accanto a chi ci vuole bene ma anche per dedicare un po’ di attenzione a chi ha bisogno di un aiuto, di una nostra presenza. Nella lista dei regali che possiamo scambiarci dovrebbero esserci anche il tempo e l’attenzione verso gli altri: torniamo a donare qualcosa di noi, un po’ di ascolto e di vicinanza.
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SPINEA, CANTIERI IN VIA MATTEOTTI E PIAZZA FERMI, IL CENTRO CITTADINO SI RIFA’ IL LOOK Per una delle strade principali e più trafficate i lavori riguarderanno il contestato ritorno al doppio senso di marcia Servizio a pag. 12
A partire dalla nostra famiglia, da
I lavori
chi ci è vicino ma anche da chi abbiamo tenuto lontano o semplicemente trascurato. Ricordando che per molte famiglie questo non sarà
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un Natale come gli altri, a causa di un lutto, di una malattia, di problemi economici. Fra i tanti, sarà un Natale diverso anche per un padre che in questi giorni ha toccato l’Italia intera con le sue parole misurate e profonde, di fronte ad un dramma come
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l’uccisione della figlia. Non serve
SVILUPPO E COESIONE: MELONI FIRMA L’ACCORDO CHE ASSEGNA AL VENETO 606 MILIONI FINO AL 2027 UOMINI CHE UCCIDONO LE DONNE: “FAMIGLIA E SOCIETA’, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE”
aggiungere molto altro di fronte all’enormità di questo delitto e agli interrogativi che rimbalzano senza risposta in ciascuno di noi. Dopo l’ondata di piena dell’emotività,
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delle reazioni, dei commenti e delle analisi di queste settimane, dopo i
I GRANDI TEATRI DEL VENETO: BELTOTTO: “IL PALCOSCENICO CONQUISTA ANCHE I GIOVANI”
fiocchi rossi e i minuti di rumore, tornati ad un’apparente “normalità”, l’augurio che è le parole di Gino Cecchettin non siano dimenticate.
Economia
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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica
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er il Veneto, non solo per Padova, con il nuovo ospedale si profila la realizzazione di un’opera storica. Alla sua conclusione potrà contare su uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale. Un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo in Italia per numero di posti letto, superando i 1680.
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Facciamo il punto
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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Natale, una pioggia di eventi sul territorio I
l Natale 2023 entra nel vivo nei Comuni del miranese che si addobbano a festa per l’occasione soprattutto a favore dei più piccoli. A Spinea, a Crea, dal 6 al 10 dicembre si entra nel vivo con il “Sagron di Crea” presso il circolo Noi. Il 7 dicembre concerto presso la chiesa di San Vito e Modesto e nel pomeriggio i bambini addobberanno l’albero. Sabato 9 “Villaggio di Natale“ in Piazza Cortina con l’arrivo della carrozza con i cavalli e tanti giochi e musica. Il 13 in villa Simion laboratorio di costruzione dei burattini e in serata a Rossignago concerto del Trio Visentin presso l’oratorio Santa Maria Assunta. Giovedì 14 spettacolo “Abaco” presso il Nido “La Villa Incantata” mentre sempre in villa Simion il 16 teatro di strada in piazza Monumento ai Granatieri a Fornase. Nel pomeriggio, sempre a Fornase concerto natalizio mentre in chiesa a Santa Bertilla concerto gospel. Mercatini di Natale domenica 17 in via Roma a cura della Pro Loco, il motoraduno “Babbo Run” per beneficenza, lo spritz offerto dai locali e dalla Pro Loco e live music in piazzetta municipio. Dal 20 al 24 tutti i giorni mercatini in via Roma con tanta buona musica e giochi. Si chiederà il 5-6 gennaio con iniziative in attesa della Befana. A Mirano i principali appuntamenti saranno le domeniche 3-1017 dicembre con i mercatini dell’antiquariato con anche le bancherelle natalizie assieme a Confcommercio, l’8 dicembre mercatino della solidarietà in Piazza Martiri e il concerto della Venice Chamber Orchestra in chiesa a San Leopoldo. Il 9 l’iniziativa motociclistica di beneficenza Motobabbo a favore di “Casa Nazareth”, il 10 concerto dell’Ensemble Chantico in villa XXV aprile, il 15 il concerto della Banda giovanile al Teatro Belvedere. Sabato 16 dicembre in duomo ore 20.45 rassegna di canti di Natale con il Coro Croda Rossa, 21 dicembre Teatro di Mirano 20.45 concerto “Filarmonica di Mirano”. Infine la pista di pattinaggio, quest’anno al coperto, in viale delle Rimembranze. A Santa Maria di Sala, iniziativa da parte del Comune che ha organizzato domenica 3 dicembre un pranzo per gli anziani in sala Pertini di villa Farsetti. Per il resto concerti, mercatini, luminarie e tanta allegria per grandi e piccini.
A Mirano Motobabbo a favore di “Casa Nazareth”
Riccardo Musacco
del Miranese Sud
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Nel nuovo Ospedale di Padova Est ci saranno 90 terapie intensive, 45 sale operatorie oltre alla grande realizzazione della Torre della Ricerca. Tutto all’insegna dell’innovazione, dotato di attrezzature di ultima generazione al momento dell’inaugurazione. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e ai pazienti provenienti da tutto il mondo. Non sarà un ospedale soltanto per la città ma un Policlinico di rilevanza mondiale. Disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients e un polo dei servizi. Sarà una struttura assolutamente green, in classe A3. Un medico che si laurea oggi può guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera.
Un uomo, un padre Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Eccole, sono i pensieri di un uomo, di un padre che ha perso la figlia ma non la speranza: “Da questo tragico evento deve nascere qualcosa. Vanno bene i messaggi, i minuti di silenzio o di rumore, ma quelli poi finiranno. Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi alla propria vita e provi a fare un pensiero su ciò che potrebbe fare per migliorarla, nei confronti delle persone amate e soprattutto delle donne. Fate un po’ un esame di coscienza su quello che si può migliorare. Dobbiamo capire come sia nato tutto questo, voi potete darci una mano, cercando di capire cosa sia mancato, magari confrontandoci e cercando di capire come sradicare la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Giulia non me la restituirà più nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”. continua da pag. 1
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 4 dicembre 2023
Mirano
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Infrastrutture. L’impegno dell’amministrazione guidata dal sindaco Tiziano Baggio
Lavori pubblici, finanziati numerosi cantieri per quattrocentomila euro P
rocedono a pieno regime a Mirano le aperture di nuovi cantieri per la realizzazione o il riassetto di importanti opere e infrastrutture cittadine. Sono stati infatti finanziati nuovi lavori pubblici per un ammontare di 400 mila euro. Sono previsti interventi per la realizzazione della nuova linea per la raccolta delle acque piovane in via Formigo, asfaltature di strade, manutenzioni di marciapiedi e il nuovo cinerario a Scaltenigo. Con le ultime delibere approvate dalla giunta e dal consiglio comunale, l’amministrazione di Mirano ha stanziato un importo complessivo di 400 mila euro per lavori pubblici utilizzando risorse proprie, senza quindi generare nuovo debito.
Interventi per la raccolta delle acque piovane in via Formigo, sistemazione di strade, e il nuovo cinerario a Scaltenigo Nello specifico sarà realizzata: una nuova linea di acque meteoriche con contestuale rifacimento del manto stradale in via Formigo, dal civico 5 sino al 22, finalizzata al miglioramento della sicurezza idraulica. Verranno riasfaltati poi diversi tratti di via della Vittoria, dall’intersezione con via XX Settembre e via Porara fino all’intersezione con via Macello, via Cavin di Sala, sia di fronte a viale delle Rimembranze che nel tratto tra via Aquileia e il rio di Veternigo e via Braguolo nella parte iniziale. Sarà eseguita inoltre la manutenzione straordinaria
di numerosi marciapiedi con abbattimento delle barriere architettoniche. Tra questi si segnalano i marciapiedi di via Don Minzoni, lato est, via Rosselli, lato in corrispondenza con l’intersezione con via Don Minzoni, via Scortegara, tratto lato nord tra la chiesa e intersezione con via Pio X, via Stazione, dal civico 26 all’intersezione con via Ballò, via Bassano del Grappa, lato ovest. Infine verrà realizzato un nuovo blocco cinerario con contestuali lavori di manutenzione straordinaria presso il cimitero di Scaltenigo. “Abbiamo finanziato diversi interventi - dichiara il sindaco Tiziano Baggio - che miglioreranno la sicurezza delle strade e dei marciapiedi, in una logica di assegnazione delle priorità alle situazioni più critiche, che sono state mappate dai nostri tecnici. Particolarmente attesi gli interventi in via Formigo, che vedrà completamente rinnovata la rete di raccolta e smaltimento delle acque piovane e la realizzazione del nuovo blocco cinerario presso il cimitero di Scaltenigo”. Opere che si aggiungono a quelle concluse poche settimane fa che hanno riguardato la rotatoria tra via Porara, via Caltana e via Vetrego e gli interventi per la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali in via Cavin di Sala, per il rifacimento dei marciapiedi in via Varotara a Zianigo e della pista ciclabile in via Scortegara che è stata trasformata in ciclopedonale, sempre a Zianigo, per un investimento complessivo pari a 220.000 euro. Riccardo Musacco
Il Comune estingue 8 mutui contratti gli anni scorsi In occasione della seduta del consiglio comunale di Mirano di inizio novembre è stata approvata anche una importante delibera che prevede l’estinzione anticipata di 8 mutui contratti nel passato e che pesavano ovviamente sui bilanci dell’amministrazione. Tutto questo consentirà al Comune di ridurre in modo consistente l’indebitamento e di liberare risorse per investimenti utilizzando risorse proprie. Soddisfazione è stata espressa in questo senso dal sindaco Tiziano Baggio. “Sono molto orgoglioso - afferma il primo cittadino - dell’approvazione, da parte del consiglio comunale, di questa delibera che consentirà un risparmio annuo di 184 mila euro per le casse comunali, risorse che saranno particolarmente utili nei prossimi anni, considerato il
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fatto che le entrate sono rimaste stabili rispetto al periodo pre-Covid, a fronte dell’impennata dei costi in conseguenza dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi delle bollette e del taglio ai trasferimenti ai Comuni annunciato dal governo. In questo contesto ritengo che sia di fondamentale finanziare tutti gli investimenti con risorse proprie, evitando quindi di contrarre nuovi mutui e procedere nella politica di riduzione del debito, che si attesterà a fine anno a 6 milioni e 178 mila euro, a fronte dei 7 milioni e 900 mila euro registrati l’anno scorso all’inizio del mio mandato, con una riduzione quindi di 1 milione e 722 mila euro. E’ un impegno, quello della riduzione del debito, che mi sono preso con i cittadini e che manterrò”. (r.m.)
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Territorio. Parla la batterista Elisa Montin dell’ultimo video “Destroy the Line”
Un silos industriale, location per la band “Hand of Juno” U
n vecchio silos industriale lungo via Accopè Fratte a Mirano è diventato lo scenario dell’ultimo video di una band emergente, tutta al femminile, le “Hand of Juno”, nate dalle ceneri delle “Killin’s Baudelaire” e di cui fa parte la batterista noalese Elisa Montin, in arte Helly. “Il sito - spiega la giovane musicista che nel 2017 si è aggiudicata il concorso internazionale per batteriste Hit like a girl - rispecchia perfettamente il sound di questo nuovo brano, dal titolo “Destroy the Line”, costruito appunto sul genere industrial metal. Un edificio ampio e spazioso che ci ha permesso di girare in due differenti scenari. All’aperto sulla terrazza del primo piano, la cui vista dà sui tetti corrosi dal tempo degli altri edifici circostanti, creando lo sfondo ideale per il nostro stile musicale e visivo. L’altro scenario invece all’interno del magazzino dell’edificio, dove abbiamo realizzato immagini più cupe e con una piccola sceneggiatura. Il silos, un tempo utilizzato come granaio, oggi ospita diverse realtà lavorative. Ringraziamo i proprietari di Silos Box per averci messo a disposizione questo suggestivo pezzo di archeologia industriale, che sarà la scena an-
che del prossimo video in uscita nel mese di dicembre”. “Un’ambientazione che dà un valore aggiunto alla nostra musica - aggiunge Elisa Montin durante una pausa dei corsi che tiene a Noale (“aperti a tutti perché la batteria non ha età” precisa). Il suono unico della band, composta da Melissa Bruschi, già cantante delle “Metaphoric Mind” alla
voce, Alice Lane Pandini al basso ed Elisa Helly Montin alla batteria, fonde elementi dark metal con influenze elettroniche e techno, arricchite da rumore industriale e strati atmosferici. “Destroy the Line” è più di una semplice composizione musicale. La band lo spiega così: “fa parte di una serie tematica ambientata in un mondo apocalittico immaginario. Questo mondo è governato dal potere incontrollato dei ricchi, che porta a una società divisa in lotta per ideali fuorvianti. La canzone funge da esplorazione metaforica dei pericoli del potere sfrenato e della divisione sociale”. Il nuovo progetto “Hand of Juno” era nato quando nel 2021 Le “Killin’s Baudelaire” avevano annunciato di essere giunte alla fine del proprio percorso artistico-musicale come band. Il capitolo quindi si è chiuso per riaprirsi con una nuova line-up, un nuovo stile e nuove uscite discografiche. A gennaio 2022 la chitarrista Martina Riva in arte Nixe aveva deciso di lasciare il gruppo per motivi personali pur restando in buoni rapporti con il resto della band. Le altre componenti hanno deciso pertanto di proseguire come trio. Riccardo Musacco
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Parco Morvillo, cantieri per l’ampliamento in corso Un altro polmone verde ricco di nuove essenze e biodiversità sta lentamente sorgendo a Mirano. Da alcune settimane, infatti sono partiti i cantieri sull’area di ampliamento del Parco Morvillo di viale Venezia che l’anno scorso ha visto la messa a dimora di circa mille piantine tramite il progetto #seminareambiente ideato dal circolo Legambiente del Miranese. Un progetto che risale a due anni fa quando in
municipio sedeva come sindaca Maria Rosa Pavanello. Allora fu siglato, tra la ditta Gasparini Spa e il Comune di Mirano un protocollo d’intesa per la realizzazione dell’ampliamento del parco che prende origine all’ampliamento dell’azienda stessa che ha sede esattamente in viale Venezia. L’accordo prevede che l’impresa realizzi il ponticello di collegamento tra le aree verdi, un’area cani, un punto acqua e i percorsi pedonali interni. Alla conclusione dell’intervento l’area verrà definitivamente ceduta al Comune e le piantine non sopravvissute all’estate o danneggiate verranno poi sostituite dagli stessi volontari di Legambiente. Sarà anche previsto uno spazio per realizzare degli orti sociali in sinergia con associazioni e ai cittadini attivi miranesi. (r.m.)
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Pubblica istruzione. Scendono in campo i genitori per non far chiudere l’asilo
Un appello per salvare Villa Saggiotti Il sindaco Baggio: “Villa Saggiotti è un patrimonio della città, deriva da un lascito di grande generosità. La riduzione delle nascite è particolarmente sensibile e questo sta producendo effetti sulle scuole materne”.
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enitori dei bambini della scuola dell’infanzia di Villa Saggiotti a Mirano, ancora in campo per difendere l’istituzione che quest’anno, per carenza di iscrizioni, non ha potuto far partire la classe prima, quella dei piccoli, mantenendo solamente quella dei medi e dei grandi. Mamme e papà temono però che il problema si possa ripresentare anche alla fine di quest’anno scolastico e, pertanto, tentano il tutto per tutto per scongiurare questo pericolo. Già perché se il trend dovesse rimanere questo, purtroppo la scuola rischierebbe la chiusura con la conseguente perdita anche dell’immobile stesso, frutto di lascito testamentario della signora Saggiotti per l’appunto che aveva voluto l’utilizzo dell’edificio a scuola dell’infanzia. Dovesse chiudersi questa tradizione che ha fatto crescere generazioni di miranesi, si potrebbe rischiare anche il cambio d’uso della struttura. “Abbiamo organizzato lo scorso novembre - raccontano i genitori - un incontro per condividere con tutti i cittadini interessati le potenzialità della nostra scuola. Abbiamo anche creato un indirizzo mail da utilizzare per avere informazioni sulla scuola. Ci teniamo a precisare che non si tratta di una iniziativa della direzione scolastica ma di noi genitori. Non vogliamo ovviamente sovrapporci ai canali scolastici ufficiali, ma condividere
La scuola Saggiotti
quanto più possibile la nostra più che positiva esperienza. Si tratta non solo di un’ottima scuola, ma anche di un pezzo della storia di Mirano. Vogliamo far capire che la scuola è operativa e potrà continuare a vivere se ci saranno le iscrizioni, fino ad un paio di anni fa per entrare c’erano liste d’attesa, speriamo che quanto successo l’anno scorso rimanga un caso isolato. Non vogliamo poi assolutamente che la questione assuma connotazioni politiche”. In una nota della direzione scolastica dell’istituto comprensivo Mirano 2 a cui fa capo la Saggiotti infatti, si ribadisce che l’unico open day autorizzato si terrà nel mese dicembre e che, per l’appunto, questa iniziativa era partita spon-
taneamente dai genitori stessi. Lo scorso aprile quando si paventava già l’impossibilità di formare una classe per l’anno scolastico successivo, il sindaco Tiziano Baggio aveva dichiarato:“Villa Saggiotti è un patrimonio della città, deriva da un lascito di grande generosità. La riduzione delle nascite è particolarmente sensibile e questo sta producendo effetti sulle scuole materne. Presenteremo a breve alcune misure in termini di miglioramento dei servizi afferenti l’attività scolastica e per questo siamo in contatto con i dirigenti scolastici. In corso d’anno attiveremo, per quanto può fare il Comune, provvedimenti incisivi a favore delle famiglie”. Riccardo Musacco
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ONORANZE FUNEBRI BERNARDI SERVIZI FUNEBRI PERSONALIZZATI Onoranze Funebri Bernardi presente con più sedi in provincia di Venezia è un aiuto concreto nel momento del bisogno. L’impresa funebreAscolta si mette a vostra disposizione per organizzare funerali completi, per fornirvi preventivi gratuiti e per aiutarvi nel disbrigo delle pratiche burocratiche legate al decesso. Con esperienza e discrezione il suo personale saprà prestarvi un ausilio reale supportandovi nell’allestimento dell’intero rito funebre.
Stagione teatrale, gli appuntamenti del 2024 E’ partita ufficialmente la stagione di prosa del Teatro di Mirano 2023-24 con un cartellone di appuntamenti di prima qualità, dai classici alla nuova drammaturgia, dal mimo alla commedia. “La Città a Teatro”, la rassegna di prosa del Teatro di Mirano promossa dal Comune di Mirano, in collaborazione con Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, e con La Piccionaia centro di produzione teatrale, Regione Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Ministero della Cultura, commissione pari opportunità è partita lo scorso novembre con “Testimone d’accusa”, protagonisti Vanessa Gravina e Giulio Corso. Pantakin da Venezia, il 7 dicembre ha proposto “Il primo servitore”, la storia di come nasce il testo più conosciuto e fortunato di Carlo Goldoni, quel “Il servitore di due
padroni” che diventerà poi lo spettacolo più famoso e rappresentato della storia del teatro di prosa italiano. Prossimi appun-
tamenti il 25 gennaio con Giorgio Marchesi in scena con “Il fu Mattia Pascal”. Il pluripremiato quartetto di mimi ucraini Dekru, con “Anime leggere” giovedì 15
febbraio presenta una performance di teatro fisico. Il 29 febbraio “Babilonia Teatri” propone “Pedigree”, che racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto. Eva Robin’s va in scena il 14 marzo con “Le serve”: capolavoro di Jean Genet, liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta. “Una stagione nuova, che ha l’obiettivo di favorire un dialogo tra generazioni proprio attraverso il teatro. Il teatro come luogo di incontro e scambio di visioni, dove troviamo anche i più giovani per parlare a tutte e a tutti, in modo assolutamente trasversale - hanno dichiarato il sindaco Tiziano Baggio e l’assessora alla cultura Maria Francesca Di Raimondo. (r.m.)
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Politica. La scelta del primo cittadino dopo le dimissioni di Alessandra Fiorio
Federico Rainer Maurizio Caldura nominato assessore L
’allora assessora alle politiche sociali del Comune di Mirano Alessandra Fiorio eletta nella lista “Avanti Insieme per Mirano” dell’ex prima cittadina Maria Rosa Pavanello aveva due mesi fa rassegnato le dimissioni per motivi personali. Per risolvere l’impasse il sindaco Tiziano Baggio aveva deciso di tenere per sé le sue importanti deleghe e di compiere un ragionamento complessivo con il resto della sua maggioranza. Ora si è arrivati ad una soluzione, nonostante qualche mugugno da parte dell’opposizione per i tempi lunghi, con la nomina di Federico Rainer Maurizio Caldura, già consigliere sotto le bandiere di “Io Amo Mirano” e presidente della commissione politiche sociali. Laureato in Scienze politiche all’Università degli studi Trieste e in Economia indirizzo “Governance delle organizzazioni pubbliche” all’Università Ca’Foscari di Venezia, dal 2020 Caldura collabora con il Centro Governance and Social Innovation del dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari. Precedentemente aveva svolto attività di ricerca presso il consiglio regionale del Veneto. Il neo assessore si occuperà di programmazione amministrativa e finanziaria, controllo di gestione e servizi statistici; Smart city e digitalizzazione dei servizi erogati, società partecipate, ambito territoriale sociale e funzioni esercitate in forma associata sovra-comunale e politiche per le famiglie. Nell’opera di riassegnazione delle deleghe, l’attuale assessore Francesco Venturini si è visto assegnare le deleghe ai servizi sociali, al volontariato e alle politiche per la transizione energetica mentre lavori pubblici e viabilità e patrimonio vanno alla vicesindaco Maria Giovanna Boldrin, mentre l’ edilizia privata all’assessora Elena Spolaore. “Considerati l’attuale momento di difficoltà finanziaria della pubblica amministrazione - spiega Baggio - e l’evoluzione delle modalità di erogazione dei servizi sociali, penso sia necessario focalizzare l’azione dell’amministrazione comunale su una sempre più approfondita pianificazione delle attività e sulla digitalizzazione dei servizi ero-
gati, in modo da recuperare efficienza. Federico Caldura ha le competenze e le energie giuste per occuparsi di questi temi”. Soddisfatta anche l’ex sindaca Pavanello. “La proposta sul nome di Federico Caldura è stata portata avanti in maniera trasparente - spiega - e con solide motivazioni che hanno coinvolto anche le liste rappresentate in maggioranza, con le quali abbiamo interloquito. Non si deve pensare in nessun
modo che la nostra lista rinunci alla rappresentanza in giunta. Con Caldura entra a far parte della giunta un giovane consigliere che ha già dato ampia prova di competenza, serietà ed equilibrio e che aveva già collaborato a stretto contatto con l’ex assessora Fiorio”. Insomma si chiude una vicenda politica che aveva fatto discutere per diverso tempo le forze politiche a Mirano. Riccardo Musacco
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Università Popolare, appello per la riapertura dei corsi In occasione del consiglio comunale dello scorso inizio novembre, i consiglieri di opposizione Giorgio Babato e Annamaria Tomaello della lista “Insieme per il Bene Comune” avevano presentato un’interpellanza al sindaco che chiedeva i motivi della cessazione dei corsi dell’Università Popolare. “Quando la gestione era affidata a Cescat - ricordavano i consiglieri - questi corsi erano richiestissimi e funzionavano benissimo, ricordiamo che non solo le lingue e l’informatica, ma tutti gli indirizzi, in poco tempo raggiungevano il numero massimo di iscritti, tanto che si
dovevano rifiutare le nuove adesioni, che provenivano anche da fuori Mirano. É molto spiacevole ora vedere che succede il contrario, tante persone, specie casalinghe e pensionati, sono costretti a rivolgersi ai Comuni vicini come Spinea, Dolo o altre località della Riviera per continuare un percorso che, oltre ad essere molto istruttivo e valido culturalmente, ha sempre avuto una importante funzione socializzante e di gruppo, che ti porta in ambienti nuovi, fuori dalle mura di casa, essendo di aiuto anche per chi è solo. Speriamo che presto si decida di rivedere questa questione, riaffidando i corsi a chi di competenza, da attuarsi negli ambienti della scuola media Gabrieli, perfettamente idonea all’uso. Non vogliamo e non possiamo pensare che gli adulti, specie le persone meno giovani, siano così poco all’attenzione del nostro sindaco e di chi si occupa di cultura, istruzione e sociale”. A stretto giro è arrivata la replica dell’assessora all’istruzione Maria Francesca Di Raimondo. “I corsi non sono cessati e ripartiranno - dice- consapevoli dell’importanza che questa offerta formativa riveste da diversi punti di vista. Dopo la rinuncia di Cescat ci siamo attivati per l’individuazione di un nuovo partner e avviare la progettualità. Il partner è stato individuato, è di livello e opera da anni nella campo della formazione”. (r.m.)
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Spinea
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Sistemazione urbana. I lavori che sono partiti fanno già discutere i residenti anche sui social
Al via i cantieri in centro, via Matteotti e piazza Fermi si rifanno il look P
artono gli attesi lavori di riqualificazione del centro di Spinea, ma i ritardi e l’avvio in pratica in contemporanea dei due cantieri principali fanno già discutere. Via Matteotti e piazza Fermi si rifanno il look, così come annunciato ed atteso da vari mesi. Per una delle strade principali del traffico cittadino, i lavori riguarderanno il contestato (con tanto di ricorso al Tar) ritorno al doppio senso di marcia, mentre per la piazza la trasformazione la porterà a diventare il vero cuore della città, con zone alberate, panchine e una area destinata a poter essere chiusa al traffico ed al parcheggio, e convertita in luogo per esibizioni, concerti ed eventi di importanza rilevante. Non tutto, però, sembra essere stato valutato positivamente dai cittadini, che, ai disagi (per fortuna per ora limitati) collegati al traffico aumentato causa cantieri, aggiun-
gono anche altri problemi relativi alla tempistica in contemporanea dei lavori. “Chiudere contemporaneamente due parcheggi è pura follia - il primo commento che si legge on line all’apertura del cantiere di piazza Fermi. I pendolari che dalle frazioni devono andare in centro per prendere gli autobus dove devono parcheggiare?
Per una delle strade principali, i lavori riguarderanno il contestato ritorno al doppio senso di marcia Avessero almeno riportato l’autobus 6 a Fornase al posto di quella inutile navetta che non prende nessuno”. Su via Matteotti, invece, perentorio il commento di Massimo De Pieri, ex candidato sindaco alle ultime elezioni e poi
I cantieri a Spinea
consigliere comunale di opposizione: “se si trattasse di un doppio senso vero, in cui le auto pur procedendo a 30 km/h, hanno una marcia a velocità costante, sarei d’accordo, ma non è così. Qui ci saranno cinque sensi unici alternati in duecento metri, senza considerare le numerose interferenze di vie laterali e uscite
dalle abitazioni, e questo comporterà continui rallentamenti, stop e ripartenze, e ciò aumenta sia le emissioni di gas di scarico, che l’emissione di polveri sottili dall’uso dei freni. Tanti soldi per modificare la strada ci vogliono perché non si tratta di rifare semplicemente l’asfalto e la segnaletica, ma si devono demolire e rifare
restringendoli tutti i marciapiedi, la pista ciclabile (dove rimane), le aiuole, l’illuminazione stradale, le isole ecologiche, spostare sottoservizi come la raccolta dell’acqua piovana, livellare tombini e caditoie. Il problema di tutto ciò è per l’appunto quel “speriamo”, perché questa soluzione a nostro. avviso crea più problemi di quanti ne risolve”. L’ex sindaco Martina Vesnaver non risponde direttamente alla polemica, ma scrive che “c’era il giusto tempo per confrontarsi, supportare, programmare. In breve, esserci. Ora le crisi post parto non servono a nessuno. Certo è che l’aver intrapreso azioni diverse, tra queste per esempio i numerosi ricorsi e i successivi accadimenti che hanno interessato la nostra cittadina, avrebbero potuto favorire un diverso crono programma dell’intervento”. Massimo Tonizzo
Il mercato si sposta in piazza Rosselli La “rivoluzione” nel centro città ha colpito anche una delle sue aree storiche, il mercato settimanale in piazza Fermi che da fine novembre ha traslocato (una delle rare volte nella sua storia) in piazza Rosselli, dove resterà per tutto il tempo dei lavori in centro. Ovvia la divisione, ma a tenere banco sono soprattutto i pareri contrari, sia per le tempistiche dello spostamento, sia per l’avvicinarsi del periodo natalizio, momento nel quale con ogni probabilità i lavori stessi si fermeranno. “La riqualificazione della piazza Fermi è certamente una necessità ed una opportunità per la città - dice Massimo De Pieri - ma le tempistiche scelte sono quanto di peggio si poteva fare, anche perché si parte in ritardo sui tempi programmati. Iniziare i lavori a novembre inoltrato, con l’approssimarsi delle festività natalizie,
privando la città di uno spazio necessario penalizza non solo le attività degli ambulanti, ma anche quelle dei tanti esercizi commerciali della piazza non può certo dirsi una scelta oculata. La maggior parte delle persone che ho interpellato concorda suo fatto che visto i ritardi si poteva a questo punto far partire i lavori dopo le festività. Avremo invece così una città che durante le feste sarà ridotta ad un cantiere, con i lavori che comunque nelle due settimane a cavallo tra Natale e Befana saranno fermi, perché le ditte non lavoreranno certamente in quel periodo e senza la possibilità di parcheggi vicino alle attività commerciali. Con le iniziative di Natale, i mercatini via Roma e quant’altro, non avere la piazza Fermi e forse anche la piazza Marconi disponibili, creerà parecchi problemi”. (m.t.)
Banchi del mercato cittadino
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Aggregazione. Amara constatazione dei di una delle realtà più amate del territorio
Il gruppo del coro “La Gerla” sfrattato dai locali di Crea
Iniziativa ecologica in via Palladio, un successo Oltre trenta chilogrammi di rifiuti, per dieci sacchi totali, raccolti da dodici volontari in una intensa giornata di lavoro. Sono questi i positivi numeri dell’iniziativa di McDonald’s “Le giornate insieme a te per l’ambiente”, tenutasi a Spinea nelle scorse
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uasi mezzo secolo di vita, festeggiato come sempre cantando, ma quest’anno con qualche rimpianto per la poca attenzione da parte dell’amministrazione a una realtà storica della città. A novembre ha compiuto i quarantacinque anni il coro “La Gerla di Spinea”, e lo ha festeggiato con un applaudito concerto in chiesa dei Santi Vito e Modesto. “La Gerla” è nome scelto come simbolo di umiltà e fatica che ben si addice ad un coro che dal 1978 persevera con impegno e risultati apprezzabili. Quattro voci maschili, guidate dal maestro Luigi Gomirato, che all’occorrenza si avvale del maestro Renato Fabris che lo affianca con la presentazione dei brani curata da Rosaldo Niero e ad accompagnare i monologhi in dialetto di Giorgio Pattarello per una trentina di cantori che vanno orgogliosi dei traguardi raggiunti in: concerti, rassegne, concorsi, scambi culturali e oltre 150 canti che variano dalla tradizione popolare, al contemporaneo, al liturgico al motto di “il piacere di chi ascolta è la gioia di chi canta”. Quest’anno, però, il piacere della celebrazione è stato in parte interrotto da una situazione al contrario
molto spiacevole per lo storico gruppo. “A novembre dell’anno scorso - spiegano i rappresentanti del coro - il Comune di Spinea ha inviato una mail in cui si diffida il coro “La Gerla” ad usufruire della sala di Crea - ex “Teatrino Zero” dove da sempre venivano fatte le prove di canto due volte alla settimana per un totale di quattro ore. Ora ci troviamo ospitati in una stanza di 16 metri quadrati condivisa con la Fidas che in estate raggiungerà i quaranta gradi. La motivazione ufficiale per cui siamo stati cacciati è stata quella di mettere a disposizione un’aula scolastica supplementare. Così dopo 45 anni abbiamo dovuto sgomberare la nostra sede storica rimuovendo tra le altre cose trofei, targhe, preziosi rico-
noscimenti di gemellaggi ed un importante riconoscimento ricevuto del Santo Padre per aver cantato in sua presenza. Fortunatamente siamo ancora molto richiesti per cantare, soprattutto nelle case di riposo dove contribuiamo a portare un sorriso ed un po’ di allegria agli anziani che con occhi lucidi ricordano i tempi quando anche loro cantavano felici le stesse canzoni. Vogliamo pertanto continuare a conservare tutto questo patrimonio nonostante venga messo alla prova da coloro che invece dovrebbero preservarlo. Noi, comunque, non molliamo come recitano i versi della nostra canzone: “La Gerla” è come la vita, trasporta il peso a fatica”. Massimo Tonizzo
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settimane. Una giornata organizzata e dedicata alla lotta contro gli effetti del littering, ossia dell’abbandono dei rifiuti nell’ambiente. L’attività di riqualificazione, che ha visto all’opera i dipendenti del ristorante McDonald’s di Spinea, ha interessato il parco, in via Palladio, adiacente al ristorante. “Le giornate insieme a te per l’ambiente” sono state realizzate in collaborazione con Assoambiente e Utilitalia e hanno registrato, in oltre 150 tappe, il coinvolgimento di 6.000 volontari per più di 18 tonnellate di rifiuti raccolti e si inseriscono in un percorso virtuoso verso la transizione ecologica. Ne sono un esempio l’eliminazione della plastica monouso in favore di materiali più sostenibili, e la campagna di sensibilizzazione sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti rivolta ai consumatori nei ristoranti. (m.t.)
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Trasporti. La denuncia dell’associazione Adico dopo un incidente nelle scorse settimane
“C’è chi guida in modo spericolato i bus della linea Actv per Spinea” S
i tratta di un proprio incubo per i passeggeri dei bus per Spinea. Ed ora, con la denuncia in arrivo, scattano le lamentele di molti dei pendolari per autisti troppo spesso abituati a guidare a velocità sostenuta, fare manovre ardite e frenate improvvise. Il caso che ha sollevato le ultime polemiche è quello su un bus 7E in partenza da piazzale Roma il mese scorso, capitato a G.C, settantenne pensionato di Spinea, che ha concluso il tragitto con una rovinosa caduta all’altezza della fermata Orgnano. L’uomo, ha riportato una frattura scomposta alla scapola, si è rivolto all’Adico per valutare un’azione risarcitoria ma ha anche scritto alla stessa Actv per manifestare le proprie rimostranze anche di fronte all’atteggiamento tutt’altro che desolato del conducente. Dopo la frenata repentina che ha fatto rovinare a terra il pensionato, sebbene questi fosse ben aggrappato al corrimano, infatti, da quanto riferito dai coinvolti, il conducente senza scomporsi avrebbe solo risposto con un sarcastico “se vuole guidi lei”. “Purtroppo, non è la prima volta che segnaliamo i comportamenti poco ortodossi di alcuni conducenti Actv - ricorda il presidente dell’associazione, Carlo Garofolini. C’è chi non si ferma ai passaggi pedonali, chi compie curve a tutta velocità, chi frena senza alcuna attenzio-
Carlo Garofolini: “c’è chi non si ferma ai passaggi pedonali, chi compie curve a tutta velocità, chi frena senza alcuna attenzione per le persone a bordo. Non vogliamo certo mettere sotto accusa un’intera categoria ma riceviamo molte segnalazioni in merito”
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I bus dell’Actv
ne per le persone a bordo. Non vogliamo certo mettere sotto accusa un’intera categoria, ma riceviamo molte segnalazioni in merito. Nel caso specifico, il pensionato si è esacerbato per la totale assenza di empatia da parte del conducente che non ha mostrato alcun rammarico per l’accaduto. Anzi. Noi interveniamo con l’ufficio legale per chiedere un risarcimento, augurandoci che l’azienda presenti le proprie scuse a un utente che oltre al danno, la frattura, ha subito la beffa del totale disinteresse da parte dell’autore dell’improvvida frenata”. Actv si è limitata a rispondere che “il fatto è nelle mani del nostro ufficio legale, che dovrà verificare
quanto accaduto e se a bordo effettivamente tutti stessero seguendo le elementari norme di sicurezza per il viaggio”. Intanto da parte dell’utenza si è già sviluppata la protesta per un caso ovviamente limite, ma che sembra avere molti riscontri. “Sembra di essere in Formula1 - il commento di un altro pendolare regolare sulla linea da Mirano e Venezia. Ci sono autisti che probabilmente hanno come unica intenzione quella di concludere il loro turno di lavoro più in fretta possibile. Varie volte ho assistito a difficoltà di stare in piedi e lamentele. Mai invece ho sentito una parola di scusa da parte di chi giuda”. Massimo Tonizzo
Un progetto scolastico a difesa degli alberi “Se conosci gli alberi, impari a difenderli”. Con questo suggestivo slogan, “Odv Comitato difesa ambiente territorio” e il circolo Legambiente Miranese hanno svolto, dal settembre 2022 al mese di novembre 2023, un progetto scolastico finalizzato ad osservare e imparare a riconoscere gli alberi del giardino della scuola primaria “Anna Frank” di via Fregene, che fa parte dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” di Spinea. Il progetto si è concluso nel giorno della festa nazionale degli alberi, ed ha coinvolto le ragazze e i ragazzi di sei classi (tre terze e tre quarte, poi diventate quarte e quinte. Durante questi incontri iniziati già a settembre dell’anno scorso, i volontari hanno incontra-
to i ragazzi e gli insegnanti proprio nel giardino della scuola, dove è stato illustrato loro il programma del lavoro da fare assieme. Nel periodo invernale poi, non potendo
operare nel giardino, si sono svolte lezioni didattiche, grazie anche ai supporti informatici della scuola, abbinate a giochi pratici di apprendimento con materiali tradizionali,
su alcuni temi. I ragazzi che hanno partecipato (più di 140 tra alunne e alunni), hanno approfondito gli argomenti riguardanti il riciclo dei rifiuti e l’impatto positivo che la raccolta differenziata può avere sull’ambiente, e inoltre, sono stati spiegati i concetti di biodiversità, ambiente e cambiamenti climatici. Ogni gruppo ha poi osservato e stilato una carta di identità dell’albero e al rientro a scuola quest’anno, sono stati preparati appositi schedari. In questo modo ogni classe avrà a disposizione un raccoglitore con le schede delle foglie di tutte le altre classi, oltre alle proprie, che formeranno un piccolo ma prezioso erbario che resterà alla scuola, quale patrimonio a disposizione di tutti. (m.t.)
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Santa Maria di Sala
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Politica. I programmi per il 2024 della sindaca Natascia Rocchi
“Il lavoro proseguirà spedito oltre le vicende giudiziarie” S
i avvicina l’inizio del terzo anno di mandato per la sindaca di Santa Maria di Sala Natascia Rocchi che nel 2022 aveva stravinto le elezioni al primo turno con il 70% delle preferenze alla guida di una coalizione di centrodestra senza la Lega con fulcro il suo movimento “Coraggio Italia-Generazioni per crescere”. 56 anni, sposata, un figlio, avvocato, esperta in diritto di famiglia, titolare di uno studio legale, nella consiliatura precedente aveva rivestito il ruolo di assessora alle Politiche Sociali. Di certo non è stato un inizio semplice se pensiamo che si è trovata ad affrontare la vertenza della Speedline e la bufera degli arresti degli ex sindaci Nicola Fragomeni e Ugo Zamengo e del direttore dell’Ufficio Tecnico per le note vicende sulla presunta concussione. Rocchi, innanzitutto un bilancio di questi primi anni di amministrazione. “Abbiamo rivoluzionato l’azione amministrativa con l’arrivo dei nuovi dirigenti, del segretario generale. E’ stato molto impegnativo, lo è tuttora ma sono molto grata ai nuovi arrivati. Un’attività che mi ha assorbita completamente tanto da non riuscire a fare altro se non seguire l’attività di sindaca”. Su quali progetti punterete per il 2024? “I progetti che stanno partendo con il Pnrr sono innanzitutto l’asilo nido per il quale abbiamo integrato anche noi con somme consistenti dell’amministrazione e la palestra del capoluogo. Dovremmo chiuderla a fine dicembre e organizzare lo spostamento delle ragazze e dei ragazzi, non solo delle medie ma anche delle elementari in un’altra struttura. Un altro progetto importante che partirà sarà il tombotto a Caltana, un’opera enorme di ingegneria idraulica che eviterà che la frazione vada sott’acqua ogni volta che piove. Per quest’opera in particolare abbiamo anche ottenuto un finanziamento regionale per cui è un bel risultato. Inoltre si spera di coordinarlo anche con la realizzazione della pista ciclabile di via Caltana”. Le vicende giudiziarie dell’ultimo anno hanno influito sull’amministrazione della città? “Seguiamo le vicende giudiziarie come tutti i cittadini, l’udienza del 5 febbraio ci sarà la definizione della questione. Speriamo che si chiuda questa triste pagina della nostra storia, tuttavia resterà aperta la questione del danno di immagine che il Comune ha avuto. Io però vado avanti
Medici, cambio della guardia, arriva la dottoressa Anile
a testa alta con massimo impegno, trasparenza e rettitudine”. Nel sociale avete qualche criticità in particolare? “Sosteniamo le famiglie in difficoltà, non abbiamo lamentele particolari se non quelle sulla casa, ci vorrebbe un piano deciso di Ater per sistemare gli alloggi vuoti e che dovrebbero essere ripristinati. Sul territorio l’offerta di case è molto carente, auspichiamo quindi un intervento importante da parte di Ater”. Riccardo Musacco
La sindaca Natascia Rocchi
Cambio della guardia nel ruolo di medico di base di stanza a Santa Maria di Sala. La dottoressa Silvia Marini, infatti, medico di famiglia con incarico definitivo, si è trasferita a partire dallo scorso novembre nella medicina di gruppo integrata di Vigonovo, in via De Gasperi 2. Lascia quindi l’incarico che ha avuto fin qui a Santa Maria di Sala, dove viene sostituita dalla dottoressa Francesca Anile, con incarico provvisorio, che opererà nella “medicina di gruppo di via Monte Nero 2/A”. La dottoressa Anile ha ereditato pertanto gli assistiti
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della dottoressa Marini, che saranno trasferiti con procedura d’ufficio. Non sarà necessario per questi ultimi attivarsi per il cambio medico. Tutto questo rientra nell’operazione effettuata dalla Usl 3 Serenissima di nuovi camici bianchi all’interno del proprio perimetro territoriale di competenza. “Il mese di novembre - ha sottolineato il direttore generale Edgardo Contato - ha visto l’inserimento di ben sette nuovi medici di medicina generale, da Venezia centro storico fino a Santa Maria di Sala passando per Mestre, Favaro Veneto e Campagna Lupia”. La dottoressa Anile riceve con i seguenti orari: lunedì, 10-13, martedì 15-18, mercoledì 15-18, giovedì 10-13, venerdì 10-13. “I nostri uffici continuano ad individuare soluzioni a fronte dei pensionamenti, e comunque delle cessazioni continua Contato - quanto al cambio di medico, garantiamo tutte le facilitazioni possibili per gli utenti. In nessuno caso si chiede agli assistiti di recarsi all’anagrafe o di utilizzare le procedure online, perché il passaggio è gestito in automatico”. (r.m.)
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Santa Maria di Sala
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Orientamento. L’iniziativa concordata con l’Informagiovani del Comune
Giovani a confronto in villa Farsetti sul futuro scolastico L
a scelta dell’indirizzo scolastico da percorrere al termine della scuola dell’obbligo è sicuramente un passo molto importante e delicato che i ragazzi sono chiamati ad intraprendere dovendo scegliere tra una fitta serie di offerte formative. In questo senso l’orientamento è fondamentale e i Comuni spesso si mettono a disposizione per supportare giovani e famiglie. Anche il Comune di Santa Maria di Sala nelle scorse settimane, si è fatto parte attiva in questo senso con l’iniziativa “Cercasi scuola disperatamente” a cura dell’ Informagiovani. Si è trattato di un incontro fatto per comprendere quanto sia decisiva la scelta che dovranno prendere i ragazzi. Presso villa Farsetti, quindi, è andato letteralmente in scena quello che era poi il secondo appuntamento di questo progetto a cui hanno partecipato nove ospiti particolari, ognuno appartenente a categorie lavorative diverse, i quali hanno hanno raccontato ai ragazzi il loro percorso di studi e le loro esperienze. Si è trattato di, nell’ordine, una politica, un insegnante, una logopedista, un maresciallo dei carabinieri, un’infermiera, un grafico, un’artigiana, un’educatrice e addirittura un pilota di aerei da caccia. “Li ringrazio di cuore nuovamente - dichiara l’assessore all’istruzione Gianpietro Spolladore per averci dedicato un po’ del loro tempo e per aver condiviso con tutti i presenti la loro storia. Ricordo a tutti che il percorso di orientamento prosegue con i colloqui individuali grazie alla collaborazione con il servizio informagiovani. L’incontro intende proporsi come attività di orientamento professionale per conoscere da vicino alcune professioni, attraverso il racconto del percorso scolastico e formativo degli invitati. La scelta della scuola superiore è la prima vera scelta che i ragazzi si trovano a compiere e per questo riveste notevole valore; non da meno è solo la prima di tantissime altre scelte che come pezzi di un puzzle andranno a comporre il loro progetto professionale. Importante è quindi che essi siano consapevoli sia del significato di tale scelta per vivere serenamente gli anni di scuola superiore, sia soprattutto che tale scelta potrebbe anche essere rivista nel corso della vita perché infondo, accanto alle persone con percorsi lineari, ce ne sono molte altre che compongono il loro progetto professionale un pezzo
alla volta apportando modifiche e correzioni. L’importante in ogni caso è giungere al traguardo ed essere soddisfatti delle scelte compiute”. Insomma un bel percorso per portare i giovani a fare scelte consapevoli e mirate per il proprio futuro. Santa Maria di Sala poi va detto ha sul suo territorio una delle aree artigianali ed industriali più ampie del veneziano, in grado di dare lavoro in prospettiva proprio ai giovani. Riccardo Musacco
Un momento del confronto
Cresce il comparto dell’high tech nel territorio salese In crescita la presenza della grande distribuzione nel settore dell’ high tech e degli elettrodomestici nell’area salese, particolarmente ricca e appetibile da questo punto di vista. E’ stato inaugurato lo scorso 9 novembre infatti il 33esimo punto vendita di una nota catena dell’elettronica, realizzato all’interno del “Centro Nico” a Santa Maria di Sala. All’interno hanno preso servizio 25 addetti coordinati dal direttore Marco Degli Esposti. L’area ammonta a 1.500 metri quadri di superficie, tre casse e un parcheggio da oltre 500 posti auto, e, spiegano dalla società,
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“conterà su 10.000 referenze e un bacino d’utenza stimato di oltre 100mila potenziali clienti”. I primi reparti che si incontrano, una volta effettuato l’accesso, sono quelli dedicati al Ped, game e all’informatica. Tramite poi l’ingresso secondario è possibile accedere direttamente ai reparti Ged e Clima, per proseguire con le aree audio, video e Tv. Oltre a tutto questo c’è anche la possibilità di chiedere consegna ed installazione a domicilio, installazioni certificate di condizionatori e grandi elettrodomestici, ritiro dell’usato, riparazioni di grandi e piccoli elettrodomestici, tv, pc e smartphone e tanto altro ancora. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza della sindaca Natascia Rocchi e della giunta comunale. “Da anni queste realtà investono nel territorio - ha ricordato la prima cittadina - e per noi è un grande onore avere una realtà cosi importante e solida a servizio della comunità salese. In bocca al lupo a tutta la squadra dell’attività commerciale per questa nuova avventura”. Insomma davvero una bella sorpresa per il territorio locale e il suo tessuto economico e produttivo. (r.m.)
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Provincia
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Sicurezza e territorio. Firmata, lo scorso 30 novembre, la cessione dell’immobile al Demanio
Un nuovo passo verso la realizzazione del Commissariato di Polizia a Chioggia C
ommissariato di Polizia di Stato a Chioggia, lo scorso 30 novembre si è compiuto un altro significativo passo verso la sua realizzazione. Il Comune di Chioggia ha infatti firmato il rogito per il trasferimento al Demanio dello Stato dell’ex Cittadella della Giustizia. Il passo successivo sarà la consegna per uso governativo dell’immobile al Ministero dell’Interno con l’obiettivo di realizzare il nuovo Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia. Il complesso immobiliare è stato ceduto a titolo gratuito per 99 anni allo Stato per essere destinato ad ospitare il nuovo Commissariato della Polizia di Chioggia. Prende il via la fase attuativa del protocollo d’intesa firmato nel 2022 tra l’Agenzia del Demanio, il Comune di Chioggia, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, che prevede la riallocazione di funzioni pubbliche all’interno dell’area, idonea ad ospitare la base logistica e operativa della Polizia di Stato. Il prefetto di Venezia Michele di Bari, che il sindaco Mauro Armelao ha avuto modo di ringraziare per l’impegno assunto personalmente di seguire e accelerare le procedure, ha espresso grande soddisfazione e ha sottolineato il passaggio fondamentale dell’iter verso la realizzazione del Commissariato distaccato
di Chioggia, presidio strategico per l’Area Sud della provincia di Venezia e che servirà, per le pratiche amministrative, anche la zona della Riviera del Brenta. “Un soddisfazione enorme – commenta il primo cittadino di Chioggia - aver raggiunto questo risultato storico per la Polizia di Stato a Chioggia e anche per la nostra città. Ricordo che la proposta risale al 2012. Dopo tutti questi anni questo risultato darà finalmente dignità ai poliziotti che quotidianamente sono impegnati nella tutela della sicurezza pubblica. E anche la città di Chioggia avrà un Commissariato adeguato alle esigenze di cittadini, collocato in una posizione strategica, servito anche dal trasporto pubblico locale ed extraurbano”. “Questo evento è per noi poliziotti
un’immensa felicità, - è il commento della Segreteria Provinciale FSP Polizia di Stato di Venezia - perché finalmente a Chioggia si avrà una nuova sede più funzionale, rispetto all’attuale Commissariato”. Il segretario generale di Venezia Antonio Serraino ha voluto presenziare alla storica firma eringraziare a nome di tutti i colleghi il sindaco Mauro Armelao che, dal luglio 2012, quandocon le vesti di sindacalista di Fsp Polizia di Stato aveva proposto il trasferimento della sede delCommissariato che si è ora concretizzato formalmente. “Ora che la competenza del Comune si è conclusa, - si legge nella nota stampa - auspichiamo che i competenti ufficiprocedano per il previsto iter burocratico per iniziare quanto prima i lavori di adeguamentodella struttura e si arrivi presto alla nuova sede del Commissariato di Chioggia”. Il Ministero dell’Interno finanzierà i lavori di ristrutturazione del nuovo Commissariato per circa 3,5 milioni di euro e l’Agenzia del Demanio i lavori di adeguamento e miglioramento sismico per circa 2 milioni di euro, con il ruolo di stazione appaltante. L’operazione consentirà di liberare l’attuale sede del Commissariato, immobile di proprietà Fip (Fondo Immobili Pubblici) e risparmiare oltre 150 mila euro annui di canoni di affitto.
Ulss 3 Serenissima, la “dirigenza” delle donne Sette donne per sette Primariati nell’Ulss 3 Serenissima. Sette professioniste assumono il ruolo di Direttore di Unità Operativa, mettendo la loro professionalità al servizio dell’Azienda sanitaria veneziana. “Da tempo ormai nella nostra Ulss professioniste e specialiste di sesso femminile donne - ha commentato il Direttore Generale Edgardo Contato - hanno saputo conquistare incarichi importanti, certificando anche in questo modo quanto sanno fare nel loro ambito professionale”. Le sette nuove Direttrici gestiranno unità operative cruciali. All’ingegnere Silvia Baldan è affidato il ruolo di Direttore dei Sistemi Informativi dell’Azienda sanitaria veneziana; la dottoressa Sara Calamelli è il nuovo Primario della Cardiologia dell’Ospedale di Dolo; la dottores-
sa Enrica Milan ha assunto il ruolo di responsabile dell’unità operativa Disabilità e Non Autosufficienza di tutto il territorio dell’Ulss 3 Serenissima; dentro l’area della Prevenzio-
Le sette nuove Direttrici con il Direttore Generale Contato e con la Direttrice delle Risorse Umane, Laura Esposito
ne, il Servizio Igiene, Nutrizione e Alimenti (Sian) è affidato alla dottoressa Annamaria Del Sole. Ancora, la dottoressa Ambra Cappellari, attualmente impegnata a dirigere le
attività di neuropsichiatria infantile sul territorio, svolgerà il ruolo di Primario del Reparto di Neuropsichiatria infantile che si sta costruendo all’Ospedale di Dolo; la dottoressa Marina Paties ha l’incarico di sovrintendere la sanità penitenziaria come Direttore dell’unità operativa “per la Tutela delle persone con limitazione della libertà”; infine la dottoressa Ornella Barbato è il nuovo Primario del Reparto di Medicina generale dell’Ospedale di Mirano. Un recente monitoraggio dell’Azienda sanitaria veneziana aveva evidenziato il “sorpasso” della dirigenza femminile: nell’Ulss 3 Serenissima, infatti, già nel marzo scorso si contavano 660 dirigenti donne contro i 558 dirigenti uomini, e al tavolo della riunione strategica della mattina siedono, insieme al Dg, 16 direttori e 19 direttrici.
Il prefetto Michele di Bari: “Un presidio strategico per l’Area Sud della provincia di Venezia e che servirà, per le pratiche amministrative, anche la zona della Riviera del Brenta”
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Economia e lavoro. Rottura delle trattative nelle scorse settimane in Riviera del Brenta
Calzaturiero, scontro aperto fra Confindustria e sindacati “Il premio di vantaggio, da elemento caratterizzante il distretto, si è trasformato in un fattore che non offre più un vero vantaggio competitivo alle imprese e al lavoro, piuttosto rischia di penalizzarli rispetto a competitor di altri territori e Paesi”.
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istretto della calzatura della Riviera del Brenta, è scontro fra sindacati e Confindustria sul mancato rinnovo del premio di vantaggio (o premio di produzione). “Le relazioni sindacali che hanno caratterizzato il comparto calzaturiero della Riviera del Brenta sono e continuano ad essere un momento essenziale di confronto e stimolo sulle prospettive e le criticità di questo importante distretto manifatturiero - dichiara Daniele Salmaso, presidente Gruppo Calzatura di Confindustria Veneto Est. “Il premio di vantaggio che dal 2020 non è più stato rinnovato e che negli anni precedenti era oggetto di proroghe dell’ultimo minuto, ha invece ormai da tempo esaurito la sua funzione di fattore di competitività. Il distretto negli ultimi anni ha subito una profonda trasformazione - continua Salmaso. Se un tempo le aziende che ne facevano parte erano caratterizzate da dimensioni per lo più equivalenti, competevano insieme e in via quasi esclusiva sugli stessi mercati, oggi non è più così. Molte sono entrate a far parte delle grandi maison della moda, i competitor ormai si trovano sempre più al di fuori del distretto. Per tali ragioni il premio di vantaggio, da elemento caratterizzante il distretto, si è trasformato in un fattore che non offre più un vero vantaggio competitivo alle imprese e al lavoro, piuttosto rischia di
Daniele Salmaso presidente, Gruppo Calzatura Nordest
penalizzarli rispetto a competitor di altri territori e Paesi. Le imprese hanno chiaramente dimostrato di preferire altre soluzioni per rispondere alle esigenze salariali dei propri collaboratori, talvolta negoziali, a livello aziendale, e creare i presupposti di una reale attrattività del settore. Molte sono infatti le imprese che in questi anni hanno riconosciuto ai propri lavoratori voci extra contratto collettivo nazionale, come superminimi, una tantum o welfare. Molte sono anche quelle in cui, attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali, sono stati stipulati accordi dove a fronte di risultati strategici, vengono riconosciuti premi che possono in tal modo fruire del regime di tassazione agevolata a beneficio del lavoratore, precluso invece al Premio di vantaggio. L’azienda è
il luogo giusto nel quale confrontarsi e riconoscere aumenti di salario a fronte di incrementi di competitività e produttività”. “Per queste ragioni - conclude Salmaso - riteniamo che il premio di vantaggio non debba essere nuovamente riproposto e, al contempo, auspichiamo che le relazioni sindacali possano continuare a mantenere il loro ruolo propulsivo essendo molte le sfide che dovremo affrontare insieme, tra le quali il tema della formazione, della conciliazione tempi di vita e di lavoro e del welfare territoriale”. Contrari a questa posizione, ritenendo il premio di vantaggio distrettuale essenziale per aiutare i lavoratori dal punto di vista salariale sono i sindacati confederali Femca Cisl Filctem Cigl e Uiltec Uil che a dicembre hanno indetto una mobilitazione di protesta.
Braccio di ferro con il governo sulle trivellazioni Tra Consiglio regionale e governo Meloni ora è braccio di ferro per le trivellazioni nell’alto Adriatico. L’assemblea di palazzo Ferro Fini ha approvato all’unanimità un emendamento della capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, al Documento di Economia e Finanza Regionale, il quale impegna l’ente ad esprimere la propria contrarietà alle estrazioni di idrocarburi, anche a fronte di modifiche del quadro normativo. “Modifiche puntualmente avvenute - spiega la consigliera - con la recentissima approvazione, da parte dell’esecutivo nazionale, del decreto legge energia che contiene anche il via libera alle nuove concessioni per estrarre gas a sud del 45° parallelo, a nove miglia dalla costa polesana. Il Defr già ri-
portava la contrarietà della Regione alla ripresa delle trivellazioni, “ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambienta-
li pregiudizievoli per il territorio e l’ecosistema”. Bene, ora queste evidenze ci sono e c’è pure il decreto del governo che le snobba”. Baldin fa riferimento al parere espresso dal Comitato scientifico regionale, che
aveva bocciato le estrazioni in quanto pericolose per la subsidenza nel Delta del Po, fino alla parte meridionale della laguna di Venezia: “I dati raccolti confermano quanto fossero fondate le reiterate proteste degli amministratori rodigini e i convegni organizzati dalle diocesi. Con il voto unanime a favore del mio emendamento, per il quale ringrazio la compattezza del Consiglio - puntualizza l’esponente del M5S - ora è un’intera regione (compresa la maggioranza di centrodestra) a dire no alla sbagliata politica energetica fossile del governo Meloni. Non siamo più in una situazione ipotetica, ma ci sono rischi concreti: il duplice terremoto di ottobre è un elemento di ulteriore preoccupazione”. Adesso la palla passerà al Parlamento.
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Cultura
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Al teatro Tullio Serafin. Il concerto sinfonico di fine anno è giunto all’ottava edizione
Cavarzere saluta il 2023 in musica
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itorna il prossimo 30 dicembre, alle ore 21, presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, l’ottava edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata dall’Amministrazione comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete. Il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2023 è particolarmente vario e ricercato e spazierà dal classicismo viennese all’impressionismo francese. La prima parte del concerto, che sarà presentato dal professor Paolo Fontolan, sarà dedicata al repertorio lirico europeo, proponendo dapprima le briose Ouverture da Le nozze di Figaro di Mozart e dalla Carmen di Bizet. Dopo una delicata parentesi dedicata al toccante Intermezzo tratto da Venite pueri di Luigi Dono-
rà (compositore scomparso lo scorso anno e legato da profonda amicizia con il M° Banzato), la serata proseguirà attraverso due autentici capolavori dell’opera italiana: l’appassionato Intermezzo sinfonico da Cavalleria rusticana di Mascagni e la frizzante Sinfonia da Il barbiere di Siviglia di Rossini. Nella seconda parte della serata troveranno spazio dapprima i
Il programma confezionato dal maestro Banzato è particolarmente vario e ricercato e spazierà dal classicismo viennese all’impressionismo francese compositori del classicismo austriaco, come Mozart, presente con la piacevole Danza Tedesca K. 605 e Haydn, di cui sarà eseguito l’Andante dalla Sinfonia La sorpresa. E nel corso della serata le sorprese non mancheranno: tra queste uno sguardo all’impressionismo francese e al suo massimo esponente Claude
foto della Serafin Youth Symphony Orchestra
Debussy, del quale sarà proposta, in prima esecuzione assoluta, la raffinata trascrizione per orchestra sinfonica del suggestivo e sognante brano La fille aux chevaux de lin (tratto dal primo libro dei Preludi per pianoforte); l’esecuzione orchestrale sarà preceduta dall’ascolto della versione originale proposta dalla
giovane pianista Anna Banzato. Naturalmente a fine anno non potevano mancare le tradizionali pagine del repertorio viennese composte dalla famiglia Strauss, come la vivacissima Tritsch-Tratsch Polka e il celebre valzer Sul bel Danubio blu; il tutto sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente
presso il Conservatorio di Adria. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).
Jesolo, la città del Natale a due passi dal mare Un Natale ricco di eventi a due passi dal mare, con concerti, spettacoli, sculture di sabbia e di ghiaccio, giostre e mercatini. Jesolo si candida ad essere la città del Natale. A ottocento anni dal presepe di San Francesco a Greccio è il tema della ventunesima edizione di Jesolo Sand Nativity, la mostra di scultura di sabbia che ha incantato Papa Francesco e che è visitabile in piazza Brescia fino al prossimo 4 febbraio. Le opere di 14 scultori professionisti rappresentano gli episodi più significativi della vita di San Francesco d’Assisi, realizzate grazie alla collaborazione con il sacro convento di San Francesco. Il 12 dicembre, e fino al 14 gennaio prossimo, si potrà visitare nel cuore del centro storico, in piazza 1 Maggio, il presepe di ghiaccio giunto alla sua terza edizione. Il ghiaccio è stato trasformato da un team di scultori, guidati dal direttore artistico David Ducharme, all’opera dal 6 al 10 dicembre, in sculture per un suggestivo
presepe. Settanta blocchi di ghiaccio, del peso di 125 kg ciascuno, sono diventate vere e proprie opere d’arte, capaci di emozionare in uno spettacolare presepe. L’accesso è libero. Fino al 7 gennaio prossimo è visibitale il tradizionale percorso natalizio con tante casette in legno lungo via Silvio Trentin, da piazza Mazzini a piazza Aurora. Oggettistica ed enogastronomia, punti ristoro con cibo e bevande, intrattenimento per grandi e piccini sono gli ingredienti del Villaggio di Natale a due passi dal mare. In piazza Marconi prende vita Jesolo incantato, un magico castello in cui trascorrere il Natale con Harry e i suoi amici. Una tensostruttura riscaldata, dal 17 dicembre al 7 gennaio prossimo, trasporterà grandi e piccini nel mondo della magia con spettacoli teatrali e laboratori, duelli a colpi di bacchetta magica e concerti interattivi, una folle mostra sulle scope e altri appuntamenti magici.
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Sport locale
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Società e podismo. Fa sempre più presa fra la popolazione del miranese uno sport di origini scandinave
Nordic Walking, una pioggia di successi per gli atleti salesi I
l Nordic Waliking o camminata nordica è uno sport che sta trovando sempre più spazio anche in Italia con numerosi appassionati che vi si dedicano, unendo attività fisica, salute e socialità, oltre alla possibilità di vivere panorami unici che le nostre montagne possono offrire. Nella camminata si utilizzano bastoncini simili a quelli utilizzati nello sci di fondo ma appositamente concepiti. Nasce negli anni ’30 come allenamento estivo-autunnale degli scandinavi praticanti sci di fondo e combinata nordica a livello agonistico. In Italia negli anni ’60 è sempre uno scandinavo, l’allenatore svedese Bengt Nilsson, ad avviare a questa pratica i fondisti azzurri, tra cui l’olimpionico Franco Nones. Anche in pianura sono sorti numerosi gruppi sportivi di questa specialità che poi si spostano nei luoghi di montagna per praticare l’attività, anche a li-
vello agonistico. A Santa Maria di Sala, ad esempio, lo scorso mese il gruppo Nordic Walking locale, la squadra del circolo Arci Pirola, dopo sei tappe, alcune molto impegnative per lunghezza e dislivello, si è aggiudicato il gradino più alto del podio nel torneo a squadre Gironordic 2023, un circuito di contest tecnici che ri-
Il circolo Arci Pirola si è aggiudicato il primo posto a Vas nel Gironordic 2023 che si è tenuto nel bellunese chiama atleti da tutto il nord est che si è tenuto a Vas (Bl). Al notevole risultato di squadra hanno contribuito particolarmente Elisa Sato e Luisella Niero che si sono distinte in alcune tappe del circuito. Ma non sono mancate anche
la squadra di Santa Maria di Sala
soddisfazioni a livello individuale con premi per le rispettive categorie ad Angelina Dei Rossi, Mara Rosso, Roberta Manzi, Angelika Blersch e a Riccardo Caregnato,
che si è aggiudicato anche il quarto posto assoluto di campionato e il titolo di miglior esordiente dell’anno. “La soddisfazione è grande - racconta Roberta Manzi,
istruttrice referente - soprattutto perché in questo circuito non si valutano solo i risultati individuali, che pure ci sono stati, ma la numerosità e la costanza nella partecipazione da parte della squadra. Ha vinto la forza del gruppo, e il gradino più alto del podio lo abbiamo conquistato grazie ai punteggi di tutti, anche dei principianti che si sono messi in gioco”. “Ritengo estremamente utile partecipare ai contest tecnici - continua Manzi. Ci permette di avere un obiettivo: organizzare allenamenti dedicati, acquisire sicurezza e scioltezza anche quando si è sotto osservazione, rinforzare lo spirito di squadra, confrontarsi con altri camminatori, affrontare con convinzione, ma anche con leggerezza, la competizione, accettare i giudizi da parte di tecnici esterni e farne tesoro, verificare la progressione tecnica”. Riccardo Musacco
Speed skating, due atlete di Scaltenigo in nazionale Lo speed skating, il pattinaggio di velocità, è una forma di pattinaggio su ghiaccio nel quale i concorrenti devono percorrere una determinata distanza sul ghiaccio nel minor tempo possibile. Recentemente, si sono svolta la tappa di Coppa del Mondo di specialità a Obihiro, in Giappone e, per l’occasione, sono state convocate per la prima volta due atlete miranesi del gruppo sportivo Scaltenigo. Si tratta di Laura Lorenzato, ventiquattrenne, che ha conquistato un significativo undicesimo posto al debutto assoluto nel circuito e Veronica Luciani. “Potevo solo sognare di essere qui - racconta Luciani - purtroppo durante l’allenamento ho avuto una brutta caduta in cui ho battuto la testa e ho dovuto prendere qualche giorno di stop prima di poter raggiungere i miei compagni in Giappone dove, per questo motivo ho
potuto correre solo la team pursuit. Ovviamente è stato comunque un momento molto emozionante e sono soddisfatta dei miglioramenti che sto avendo in questa stagione, grazie all’aiuto dello staff e dei compagni della nazionale”. “Non mi aspettavo per niente la convocazione - ci dice Lorenzato - perché le prime due gare non erano andate come volevo. Però il fine settimana prima della partenza per la coppa del mondo in Giappone sono riuscita a fare una gara che mi ha permesso di ottenere il tempo limite in 3000 e 5000 quindi sono stata convocata. Sono molto soddisfatta di come è andata la mass start, considerando che era la prima volta in campo internazionale. La 3000 è anche andata bene, ovviamente ci sono molti parti tecniche su cui lavorare ma per me è stato un buon inizio”. (r.m.)
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La riflessione. Intervista a Francesca Torelli, Consigliera di parità del Veneto
L’emancipazione femminile fa ancora paura “Gli studi e il lavoro permettono alle donne di ottenere l’indipendenza e di uscire anche da contesti di violenza, ma è necessario un cambiamento culturale” Consigliera Torelli, quali le sue considerazioni sulla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin? Mi sono interrogata a lungo su quanto successo e sull’impatto che questo ha avuto. E’ stato uno shock molto che ha coinvolto tutte le generazioni a tutti i livelli perché in questa vicenda più di altre non c’è alcun alibi per l’assassino, non c’è nulla che lasci spazio a qualche genere di spiegazione. Siamo di fronte ad un evento che ha per protagonista un giovane, il quale probabilmente si è trovato in una situazione particolare. Quindi può avere un suo peso il messaggio di una società patriarcale, questo è evidente a tutti. Il femminicidio è l’aspetto certamente più tragico di un contesto in cui la disparità di genere è presente nella società
e nel mondo del lavoro. Che ne pensa? E’ un aspetto importante, tra l’altro proprio la vicenda di Giulia sottolinea come, probabilmente sia proprio l’emancipazione femminile uno degli elementi scatenati. In questo caso la ragazza doveva laurearsi prima del suo ex fidanzato, è comunque un elemento di emancipazione: mi laureo, mi trovo un lavoro, sono indipendente. Non dimentichiamo che proprio il lavoro permette di ottenere l’indipendenza e sopratutto alle donne di uscire anche da dei contesti di violenza e prevaricazione. Questo però le espone anche a dei rischi. Non tutte le situazioni di violenza si concludono con un femminicidio ma è fondamentale aiutare le donne ad inserirsi in un contesto lavorativo di qualità e riconosciuto che può essere la svolta
per la propria indipendenza. In un recente convegno abbiamo messo in luce i dati sull’occupazione femminile e le condizioni delle immigrate ed è stato ribadito quello che da tempo di sostiene. La donna è presente nel mercato del lavoro, assolutamente, con tassi di occupazione che non sono i più alti d’Europa ma sono sono comunque cresciuti negli anni. I settori di impiego però non sempre garantiscono la miglior qualità nel rapporto di lavoro. Proprio sulle retribuzioni c’è una forte disparità salariale tra donne e uomini, così come sono diverse le occasioni di lavoro che vengono date alle donne. A questo proposito, quali possono essere gli strumenti per favorire le pari opportunità in azienda? Dal 2022 abbiamo assistito all’introduzione di importanti strumenti. Mi preme segnalare la possibilità che hanno le aziende di ottenere la certificazione per la parità di genere. Va a certificare le aziende virtuose che introducono dei sistemi di gestione
del personale che permettono di valorizzare anche l’apporto delle donne. Questo ha delle ricadute non solo di tipo sociale, per i lavoratori e le lavoratrici e il contesto in cui si trovano, ma anche in termini di produttività per le stesse aziende. La certificazione family audit va a certificare se l’azienda ha degli strumenti di conciliazione. Uno dei principali problemi della donna per cui la donna non riesce a stare a lungo lungo sul mercato di lavoro o fare la stessa carriera che fa un maschio sta nel fatto che si accolli due lavori. Da una parte i carichi di cura in casa e dall’altra il lavoro fuori. Ricordo infine la legge 3 del 2022 con la quale la Regione Veneto è una delle prime che andrà a istituire il registro delle imprese virtuose. Questo strumento renderà disponibili e trasparenti i dati sulle retribuzioni permetterà di fare delle riflessioni interne all’azienda per innescare un cambiamento culturale che è assolutamente necessario”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Giulia Cecchettin
CHI E’ La consigliera di parità ha il compito di svolgere funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. Dal 2022 Francesca Torelli è consigliera di parità effettiva della Regione del Veneto.
Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto
Silvia Scordo, consigliera di parità della provincia di Padova
“Ragazzi, di fronte alle difficoltà confidatevi e chiedete aiuto”
“La violenza può iniziare anche da una semplice battuta”
“In molti sono rimasti colpiti per la giovane età delle persone coinvolte in questo doloroso fatto di cronaca”, è la riflessione di Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto. “Ma già nel 2023 - continua - abbiamo assistito a numerosi femminicidi commessi da giovani che non hanno per forza alle spalle relazioni fallite o numero-
“Di fronte ad un fallimento credono di potersi arrangiare ma questo può rivelarsi tragico” si eventi negativi nella loro vita amorosa. Quel che oggi emerge è che ancora ragazzi e giovani uomini credono di non potersi confidare chiedere aiuto, cercare conforto quando vivono emozioni negative e preoccupazioni molto forti collegate all’affettività, alla relazione che stanno
vivendo. Credono di doversi arrangiare a trovare una soluzione e spesso, purtroppo, questa soluzione diventa tragica e può sfociare in un vero e proprio delitto. Quindi è importante che uomini e donne sappiano di potersi confidare con amici, parenti e professionisti quando le relazioni diventano problematiche”.
Silvia Scordo è consigliera di parità della provincia di Padova. Di fronte al senso di sgomento provato in queste settimane, cosa dobbiamo trasmettere ai giovani per non arrivare a questi livelli estremi? Fin dalle elementari ci dovrebbe essere la possibilità di affrontare l’uguaglianza, ma non come una disciplina collaterale che andrebbe a rimarcare ancora di più le differenze. Andrebbero rivisti anche i libri di storia, scritti a due mani dagli uomini, per far capire il contributo dato dalla donna. Sarebbe un passo verso una normalità in cui uomini e donne danno lo stesso contributo, in parti uguali. Nel frangente di Giulia, non è la ragazza che ha sbagliato ad accettare l’invito del suo ex fidanzato. E’ lui che ha commesso un omicidio efferato affinché Giulia non potesse laurearsi e gioire del suo primo traguardo.
C’è bisogno anche di un cambiamento culturale per affrontare e gestire una situazione che è diversa rispetto alle generazioni precedenti? Verissimo, perché oggi anche con tutti i mezzi che hanno a portata di mano, dai cellulari ai social, i ragazzi crescono in fretta. Lo vediamo già alle medie, dove le avance sono all’ordine del giorno e la possibilità di sentirsi uomini sia con il linguaggio che con la gestualità. La violenza inizia da una battuta, quindi non si può non considerare grave anche solo una battuta ad una ragazzina. Bisogna prendere effettivamente con la giusta e dovuta importanza una situazione del genere che è effettivamente è germe di una violenza, di una possibile vessazione che oltretutto è fuori controllo, fuori dalle nostre case fuori dalle scuole”.
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Regione
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Coesione e sviluppo. Il protocollo sottoscritto a Verona insieme ai ministri Fitto e Nordio
Zaia e Meloni firmano l’accordo da 606 milioni “Oltre due terzi delle risorse serviranno al superamento delle carenze infrastrutturali”
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ale ben 607 milioni di euro l’accordo per lo sviluppo e la coesione fino al 2027 e sottoscritto da Meloni e Zaia a Verona, in occasione di Job & Orienta. La firma del protocollo d’intesa tra Governo e Regione del Veneto si è svolta anche alla presenza dei ministri Raffaele Fitto (Affari europei) e Carlo Nordio (Giustizia). Nel dettaglio, l’accordo prevede, tra l’altro: 2,5 milioni per la digitalizzazione, 35,15 milioni per la competitività delle imprese, 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali, 3,75 per milioni il patrimonio culturale, 151,5 milioni per trasporti e mobilità, 22 milioni per la riqualificazione urbana, 26 milioni per sociale e salute, 10 milioni per istruzione e formazione, 15,4 milioni per la capacità amministrativa. “Stiamo parlando di strategia, stiamo parlando di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia -. La firma di questo accordo aggiunge un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo del “Sistema Italia”, ed in particolare della Regione del Vene-
to, che è tra le prime Regioni a siglarlo, grazie all’efficace coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui il Veneto sta collaborando con grande impegno. L’intesa parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, scelte strategiche”. Zaia ha sottolineato che “dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Lo considero un ulteriore tassello della nostra ottima collaborazione, un contributo che il Governo centrale dà ad una regione che altro non chiede se non di essere messa in condizione di correre sempre più velocemente, di lavorare sempre più efficacemente, che rappresenta una locomotiva dell’Italia e che noi vogliamo valorizzare come locomotiva dell’Italia” – ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Tornando ai numeri, per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai. Per la difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare. Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di
150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento.
In materia di mobilità sostenibile, previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, 10 milioni di euro sono destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.
A Rachele Scarpa l’incarico nazionale su giovani e salute Nuovo incarico nazionale su “Giovani e Salute” per la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa. “Ringrazio Elly Schlein e Marina Sereni per la fiducia accordatami - afferma la parlamentare -. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del
coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica. Occorrerà innanzitutto chiedersi: cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda connessione con le condizioni
materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto ai
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disturbi alimentari e dell’educazione alimentare, o anche alla valorizzazione e alla tutela dei giovani professionisti del mondo della salute. Penso che il Partito Democratico, su questo terreno, abbia molto da dire, da sviluppare e da proporre: metterò tutta me stessa per favorire la massima partecipazione e l’elaborazione di campagne, proposte di legge, progetti su questi importantissimi temi.
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con il commento quotidiano alle 8:30 ogni mattina. Solo su Radio Veneto24. A cura di
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L’intervista. Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto (Venezia, Padova e Treviso)
“Il teatro piace e conquista anche i giovani” Beltotto è stato ospite di Giorgia Gay nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore”, in onda ogni sabato su Radio Veneto24
G
iampiero Beltotto da cinque anni è presente del Teatro Stabile del Veneto, che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Mario del Monaco di Treviso e da anni collabora con l’Estate Teatrale Veronese e nel 2023 con il Verona Shakespeare Fringe Festival. Nel 2022 il Teatro Stabile ha riottenuto la qualifica di Teatro Nazionale, per il triennio 20222024, confermandosi tra le eccellenze nazionali. Presidente, ormai sono entrate nel vivo le stagioni teatrali in tutto il Veneto. Qual è il trend? Ma soprattutto piace ancora il teatro? Il teatro piace moltissimo altrimenti in biglietteria non avremmo i numeri che abbiamo. Gliene cito solo due. Cinquemila abbonati sui tre teatri e i primi quattro spettacoli in sold-out sulle tre città. Quindi siamo molto conten-
i bambini da accudire a casa, alla sera, quindi per i genitori è un po’ più difficile. Ma devo dire che dai 17 fino ai 30-35 anni la gente viene a teatro senza nessun problema. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad avere attenzione per i giovani, per non lasciarli nella solitudine dei loro strumenti elettronici.
ti. È evidente che c’è un ritorno del pubblico nei teatri che sente propri. Il teatro si sente proprio quando ti corrisponde, quando lo spettacolo corrisponde a quello che tu stai cercando. È evidente che da noi lo spettatore non cerca soltanto il comico o il facile, ma anche il complesso e ciò che non è immediatamente percepibile, che richiede un minimo di riflessione. Oggi cosa va di più? Cosa piace di più agli spettatori? La prosa oggi ha un grandissimo ritorno di fiamma da parte del pubblico, che si sta innamorando dei testi. Sono stato alla prima di Padova con “Moby Dick” interpretato da Alessandro Preziosi. Il teatro era gremito, è stato un grandioso successo, anche se si trattava di una scenica, quindi c’era una particolare forma di spettacolo. Alessandro è stato bravissimo e si è più che meritato un quarto d’ora di applausi alla
Giampiero Beltotto
fine. Un teatro gremito, dunque, ma i giovani vanno a teatro e oppure bisogna coinvolgerli di più? Ringraziando il cielo i giovani ci vanno. Un po’ di anni fa quando mi affacciavo vedevo solo teste bianche o teste senza capelli.
Invece adesso si vedono un bel po’ di teste nere, in numero abbastanza visibile. Credo che ci sia molta retorica nel dire che i giovani non vanno a teatro. Invece ci vanno, semmai abbiamo qualche problema nella fascia dai 35 ai 45 anni perché è l’età in cui si hanno
A settembre è nata la fondazione Teatro Stabile del Veneto. Cos’è e cosa cambia rispetto al passato? La fondazione è la possibilità che ci siamo data di coinvolgere soprattuto il mondo dell’imprenditoria veneta. Ricordo a tutti così di sfuggita che il Veneto fa il 12 per cento del PIL nazionale e quindi ha una classe imprenditoriale di prim’ordine. La fondazione, pertanto, è fiscalmente il sistema migliore per avvicinare gli imprenditori e far capire che il teatro è anche casa loro. Del resto anche un un bullone di ferro si vende meglio con Goldoni che senza Goldoni. A cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
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La novità. Servizio sviluppato da un team di giovani imprenditori veneti
“Drink or drive”, in una app l’autista personale a disposizione per tornare a casa in sicurezza U
n comodo e sicuro servizio di autista sostitutivo per riportare a casa incolume chi, dopo una serata in un ristorante o con gli amici, non se la sente di mettersi al volante. Si chiama “DoD - Drink or Drive” e arriva tramite una applicazione che sarà disponibile su piattaforme Ios e Android. A metterla a punto da una start -up di giovani imprenditori veneziani: Elia Stevanato e Mattia Campagnaro, con il prezioso supporto dello startup studio veneto BeeRedi, guidato da Daniele Salvadori. Il funzionamento è semplice e intuitivo. Grazie alla App, il cliente, previa registrazione al servizio, potrà segnalare il luogo di incontro con l’autista sostitutivo che lo ricondurrà a casa, mettendosi al volante della vet-
Da sinistra: Mattia Campagnaro, Elia Stevanato e Daniel Salvadori
tura del richiedente. Questo garantisce sia la sicurezza del conducente che la sua tranquillità. “Abbiamo pensato a que-
sto servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte
le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile”, commenta Elia
Stevanato, CEO di DoD e vice presidente dei Giovani della Confapi di Venezia. “Non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa che permette il rientro con il proprio automezzo. Il servizio permette infatti di sciogliere quella resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”, sintetizza Mattia Campagnaro. Le tariffe medie del servizio variano da 20 a 60 euro, in funzione del tragitto, dell’orario e degli optional richiesti, offrendo un’opzione conveniente per coloro che cercano una guida sicura verso casa.
Protezione civile, Venturini: “Norma da cambiare per non esporre i volontari a responsabilità sproporzionate” Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e vicepresidente di Anci Veneto è intervenuta sulla normativa che regola gli interventi della Protezione Civile in tema di sicurezza sul lavoro. “In seguito al decesso di un volontario di Protezione Civile in Friuli Venezia Giulia - ricorda Venturini - il suo coordinatore ed il sindaco del Comune dove l’intervento si stava svolgendo sono stati indagati e sono stati raggiunti da sanzioni da pagare per violazioni della normativa sulla sicurezza. Secondo la normativa, il sindaco del Comune dove si svolge l’intervento è equiparato – in tema di sicurezza sul lavoro – al titolare di una azienda mentre il coordinatore viene paragonato ad un dirigente.
Questo episodio ha causato una forte reazione nel mondo del volontariato: se – a fronte dello svolgimento di un’opera di volontariato – si corrono dei rischi di natura economica ed addirittura penale è chiaro che molti volontari potrebbero ritirare la loro disponibilità.Se da un lato è giusto chiedere che gli interventi della protezione civile avvengano in sicurezza, dall’altro non possiamo imporre sulla testa dei sindaci e dei coordinatori una spada di Damocle così pesante visto che non parliamo di un rapporto di lavoro strutturato e soprattutto considerando che si tratta di un lavoro che spesso e volentieri si svolge in condizioni di emergenza o comunque in situazioni precarie. Credo quindi che sia necessario un
Elisa Venturini
VENETO24 Sintonizzati sul futuro. LE INTERVISTE DEL DIRETTORE Veneto24 passa al sistema di ultima
emendamento che esoneri Sindaci e Coordinatori della Protezione Civile dall’adempimento del decreto legislativo 81 del 2008 in tema di salute e sicurezza sul posto del lavoro, escludendo quindi le conseguenti responsabilità per i volontari della protezione civile ed i loro coordinatori ma anche per i sindaci. Naturalmente questo non significa che ci sia un allentamento sul tema della sicurezza che resta centrale - conclude Venturini - ma che va stimolata ed assicurata potenziando i corsi di formazione e facilitando il collegamento tra uffici pubblici e volontari ma non certamente individuando eccessive responsabilità civili e penali in capo a chi, con passione, si dedica ad aiutare la propria comunità”.
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Il bilancio. Numerosi gli interventi a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato veneto
Aspiag Service Despar: un 2023 di progetti per il Veneto! U
n bilancio più che positivo degli interventi effettuati a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato del Veneto, con molte iniziative che sono riuscite a coinvolgere appieno la clientela Despar in regione, permettendo fra l’altro di poter includere attivamente anche nuovi soggetti del privato sociale. Questa la valutazione, ormai in chiusura di questo 2023, che permette ad Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, di potersi ritenere soddisfatta dei progetti avviati e conclusi nell’anno in favore del territorio veneto, dove partecipa attivamente alla vita delle comunità locali. Fra i progetti di sostegno alle realtà sportive locali va segnalata la nuova partnership siglata dal marchio dell’Abete con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fenice Veneziamestre C5, primaria realtà del futsal regionale e nazionale nata nel 2007, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale Serie A2 Elite. Una società sportiva che aggrega oggi nel veneziano circa 400 atleti a partire dall’età di cinque anni e che si distingue per la capacità di saper coniugare, nella propria attività sportiva di base, l’inclusione sociale, il coinvolgimento scolastico e l’educazione allo sport. Il 2023 ha poi visto crescere ancora l’impegno di Despar in
favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di raccolta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima per sostenere i progetti di cura dei disturbi del comportamento alimentare portati avanti dall’Associazione “Fenice ODV” di Portogruaro in provincia di Venezia e la seconda in favore dell’impegno della padovana Fondazione Ometto e del suo importante progetto “Piccolo Principe”, che da alcuni anni finanzia lo studio sugli arresti cardiaci e la morte improvvisa nei bambini e che mira a fare delle scuole del Veneto dei luoghi cardioprotetti, attraverso l’installazione di defibrillatori. Anche le donne sono state al centro non solo delle politiche di assunzione, di formazione e di valorizzazione di Aspiag Service, ma anche dei progetti legati ai loro diritti e al loro benessere, oltre a quelli di lotta alla violenza di genere, purtroppo sempre e più che mai di forte attualità. L’azienda anche per il 2023, attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, ha raccolto direttamente fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy), istituita per volere dei vertici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella
IL PUNTO
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto
Il nostro modo di pensare al Veneto
(VR). Aspiag Service Despar ha poi proseguito la sua personale battaglia contro lo spreco alimentare, riuscendo a unire il valore della sostenibilità ambientale a quello dell’aiuto alle persone che maggiormente si trovano in situazione di difficoltà, permettendo la preparazione di centinaia di migliaia di pasti destinati ai bisognosi. Mai dimenticando co-
munque la propria dedizione, ormai quasi ventennale, al programma “Le Buone Abitudini”, che promuove l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita nelle scuole primarie di primo grado dei territori di riferimento. Un progetto da quest’anno ulteriormente rafforzato e allargato a nuovi partner istituzionali, per garantirne un maggiore sviluppo e una più capillare diffusione.
Supportare la scuola, i ragazzi, la parità di genere, la ricerca, lo sport e il privato sociale sono da sempre il nostro modo di far parte del Veneto e delle sue diverse comunità, che hanno peculiari esigenze e dove sono attivi molti soggetti in prima linea sulle più svariate e importanti battaglie sociali. Siamo passati negli anni da attivi osservatori e solidi sostenitori di molte iniziative di promozione sociale, a veri partner di percorso del mondo del volontariato e di quello sportivo in questa regione, allargando sempre più l’attenzione prima e il coinvolgimento poi dei diversi attori pubblici e privati sul territorio ed estendendo contemporaneamente il consenso e la partecipazione della nostra solidale clientela, che si è dimostrata sempre più coinvolta in questi programmi. Per Aspiag Service non si tratta più di dimostrare di essere parte attiva dei luoghi che la ospitano, ma di trovare ulteriori spunti e migliori idee per rafforzare e alimentare indissolubilmente questo legame. Continuando anche il prossimo anno a innovare e qualificare sempre più il nostro ruolo di sostenitore e sviluppatore sostenibile e inclusivo del Veneto.
L’IMPEGNO DI DESPAR VERSO L’INCLUSIONE SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’: IL PROGETTO IDEM DELLA COOPERATIVA VITE VERE DOWN DADI Anche per questo anno Aspiag Service-Despar ha portato avanti il suo impegno verso l’inclusione lavorativa e la valorizzazione della diversità collaborando con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, impegnata nell’accompagnare ragazzi con la sindrome di Down a costruire un progetto di vita il più possibile autonomo, sia dal punto di vista occupazionale, che abitativo e affettivo – relazionale. La collaborazione è nata nel 2020, quando la concessionaria del marchio Despar ha scelto di sostenere il progetto “iDem” della Cooperativa. Grazie a questo progetto, che ad oggi vede ben cinque ragazzi, l’azienda, insieme alla cooperativa, è riu-
scita ad accompagnare giovani con Disabilità Intellettiva all’inserimento lavorativo, sostenendoli nella produzione e nella vendita di speciali shopper in cotone decorate a mano dagli stessi ragazzi. Nel tempo sono poi stati realizzati diversi progetti che hanno visto la collaborazione tra la Cooperativa e Aspiag Service – Despar, svolti con il fine di sensibilizzare le persone a comprendere quanto sia necessario che la disabilità esca dalla sfera ristretta di coloro che ne sono coinvolti, per trovare invece spazio nei luoghi della vita quotidiana affinché anche le persone con disabilità possano vivere sempre più una vita vera.
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DICEMBRE 2023
on-line:
Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci
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Antibiotici: usare con prudenza
ntibiotico-resistenza: dal 18 al 24 novembre, un’intera settima mondiale è stata dedicata a far crescere la consapevolezza sull’importanza dell’uso prudente degli antibiotici e degli antimicrobici, in generale. Un uso improprio, infatti, contribuisce a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti. Oltre agli antibiotici, fanno parte dei farmaci antimicrobici anche antivirali, antifungini e antiprotozoari. La resistenza a questi farmaci è la capacità dei germi patogeni di sopravvivere e moltiplicarsi anche in presenza di sostanze antimicrobiche usate per combatterli. Quando sono esposti a questi farmaci, molti germi (batteri, virus, funghi) sono infatti in grado di sviluppare meccanismi di resistenza che possono diffondersi rapidamente ed essere trasmessi anche ad altri germi di specie diverse. La conseguenza di tale fenomeno è lo sviluppo di popolazioni di batteri, virus, funghi e protozoi che non vengono uccisi dai farmaci a nostra disposizione e che quindi possono causare infezioni incurabili o persino mortali. La diffusione delle resistenze agli antimicrobici è favorita da un loro Prosegue alla pag. seguente
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Eliminazione della violenza contro le donne, gli allestimenti delle ulss venete
I NOMI, I VOLTI E LE STORIE DEL FEMMINICIDIO… NON SOLO NUMERI Scarpette rosse, i nomi di alcune delle vittime e frasi rappresentative. Gli allestimenti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, quello di Padova dell’Ulss 6 Euganea, o le iniziative dell’Ulss 3 Serenissima: un piccolo spazio per un grande significato
Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci uso eccessivo e inappropriato, sia in medicina umana sia in ambito veterinario. Negli ultimi anni questo problema è divenuto un’emergenza di sanità pubblica, che determina un aumento della spesa sanitaria, l’allungamento dei tempi di degenza, fallimenti terapeutici e soprattutto un aumento della mortalità. I dati raccolti dalla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza AR-ISS e dalla sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi (che rientrano tra i batteri sorvegliati perché il loro sviluppo di resistenza agli antibiotici costituisce una minaccia reale o potenziale per la salute pubblica), coordinate dall’ISS, e recentemente pubblicate su EpiCentro, hanno evidenziato che nel 2018 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono più alte rispetto alla media europea anche se, in generale, si è osservato un trend in calo rispetto agli anni precedenti. La ricerca scientifica volta a individuare nuovi farmaci non riesce a tenere il passo con la capacità dei microrganismi di sviluppare nuove forme di resistenza. Per arginare il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza è necessario e urgente agire alla radice del problema, attraverso un uso più prudente e oculato degli antimicrobici. Solo così si può preservare l’efficacia di questi farmaci, risorsa preziosa che negli ultimi decenni ha salvato tante vite umane. Si tratta di una vera e propria la lotta contro l’antimicrobico-resistenza, che presuppone anche da parte di ciascuno un comportamento corretto nella gestione di questi farmaci. È fondamentale usarli solo quando strettamente necessari, seguendo le indicazioni del medico. Gli antibiotici non sono efficaci contro malattie virali comuni come il raffreddore e l’influenza: in questi casi l’assunzione di antibiotici è non solo inutile ma anche dannosa, perché favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e altera l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ecco, dunque, le azioni concrete che ciascuno di noi può adottare: assumere antibiotici solo se prescritti dal proprio medico di fiducia, rispettare scrupolosamente le modalità e le tempistiche di assunzione indicate dal medico (non saltare le dosi e non sospendere la terapia anticipatamente, anche se ci si sente meglio); non assumere di propria iniziativa antibiotici avanzati da terapie precedenti; in caso di malattie come il raffreddore e l’influenza, avere cura di sé, stare a riposo e al caldo e assumere molti liquidi; chiedere consiglio al medico o al farmacista sui farmaci utili per lenire i sintomi come febbre, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari; non assumere antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico. E’ bene tener presente inoltre che è possibile prevenire le infezioni anche tramite la vaccinazione contro le malattie infettive. E ricordiamoci di smaltire gli antibiotici non utilizzati secondo le modalità previste (eventualmente chiedendo al farmacista indicazioni al riguardo). (fonte: Regione Veneto)
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Giornata mondiale contro l’Aids. I dati in Italia nel 2022 confermano la tendenza, ma non va abbassata la guardia
Nuove diagnosi di Hiv, in diminuzione dal 2012
Il nostro Paese si colloca sotto la media europea con 3,2 casi. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 era nella fascia 25-29 anni
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ids, la ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma non si deve ancora abbassare la guardia. Se, da un lato, è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi è ancora consistente. In questo contesto rimane essenziale l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone con l’Hiv. I dati più recenti sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia sono stati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso 16 novembre e sono relativi al 2022. Sono stati pubblicati sul Notiziario Istisan, redatto dal Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nuove diagnosi d’infezione da HIV.
Nel 2022, sono state 1.888 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (numero di casi risetto a quello della popolazione) delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 al
2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree).
Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 3039 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordi-
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ne decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (Msm), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri, sia maschi che femmine. Dal 2015 è aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. Nel 2022 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha effettuato il test in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv, una proporzione che è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2022 gran parte delle persone con nuova diagnosi di Aids ha scoperto di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, con una proporzione stabile rispetto al 2021. Casi di AIDS. Nel 2022, sono state notificate 403 nuove diagnosi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 per 100.000 residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2022 sono stati notificati al Coa 72.556 casi. L’età mediana alla diagnosi mostra un aumento nel tempo, sia tra i maschi che tra le femmine. Nel 2002 la mediana era di 40 anni per i maschi e di 36 per le femmine, nel 2022 le mediane sono salite a 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Nell’ultimo decennio la proporzione di casi di Aids in femmine tra i casi adulti è rimasta sostanzialmente stabile, nel 2013 le femmine erano il 24,6% mentre nel 2022 il 25,8%. Il numero di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile dal 2014.
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Ostetricia e Pediatria. Al punto nascita dell’ospedale di Chioggia l’esperimento
Skin to skin con papà appena nata
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ascite e parti, se la mamma non può effettuare la procedura “skin to skin”, “pelle a pelle”, perché non sta bene oppure perché è stata sottoposta a taglio cesareo, allora da oggi… ci pensa il papà. Per la prima volta, infatti, nel Punto Nascita di Chioggia, Ulss 3 Serenissima, si è avviata la procedura, coinvolgendo il papà del neonato. “Lo “skin to skin” - spiega il Primario di Pediatria, Andrea Cattarozzi - è una procedura raccomandata ormai da tutti gli studi neonatologici. Seguendo questa pratica, subito dopo il parto si appoggia il neonato sulla pelle della mamma in modo da ricreare quell’unione mamma-bambino che si è interrotta
al momento del parto. Per il neonato, che fino a pochi istanti prima si trovava immerso in un liquido a 37 gradi, percepire la temperatura corporea della mamma, sentirne l’odore, tornare subito ad udire il battito cardiaco che lo aveva accompagnato per tutto il tempo della crescita nel ventre materno, vuol dire rientrare in un mondo rassicurante ed abbassare in modo importante il proprio livello di stress”. “Anche la mamma - prosegue il Primario di Ostetricia, Luca Bergamini - trae gran beneficio da questo contatto stretto, non solo per la sensazione di intensa felicità che ne deriva, ma anche perché viene indotta la produzione di tutti quegli ormoni che predi-
spongono all’allattamento ed alla normalizzazione dell’utero. Ci sono casi però in cui effettuare il “pelle a pelle” materno non è possibile e proprio per ovviare a questo problema presso il Punto Nascita di Chioggia
è stato avviato un progetto che coinvolge i papà”. Nelle scorse settimane è nata la piccola Rosa, una bellissima neonata venuta alla luce con taglio cesareo. La mamma, Silvia, ricordava con tristezza il fatto di non aver potuto toccare il suo primo figlio per le prime tre settimane di vita perché nato prematuro. “Anche per questo mamma Silvia, insieme al marito Daniele - spiega il dottor Bergamini - ha chiesto di poter fare da apripista per questa nuova pratica dello “skin to skin” con il papà. Cosi, mentre la mamma era ancora in sala operatoria a completare tutte le procedure chirurgiche necessarie, il papà Daniele ha tolto la maglietta, ha ab-
bracciato la sua piccola creatura ed è stato avvolto da un protettivo telo caldo mentre il personale ostetrico avviava i monitoraggi affinché fossero garantiti i massimi standard di sicurezza”. “Appena appoggiata sul torace del papà racconta il dottor Cattarozzi - la neonata ha smesso di piangere, si è tranquillizzata, respiro e battito cardiaco si sono fatti regolari e si è addormentata rilassata. L’espressione del padre mentre ammirava la sua bambina, la serenità della piccola e la felicità della mamma quando finalmente è potuta rientrare nella propria camera, e ha assistito alla scena, hanno dato una grande emozione a tutto il personale ostetrico e pediatrico”.
Allattamento al seno, lavori in corso per un nuovo progetto all’Ospedale di Camposampiero Allattamento al seno e PAA, “Policy Aziendale sull’Allattamento”, è un progetto promosso a livello nazionale dalle principali società scientifiche dell’area perinatale e pediatrica al quale ha aderito anche il presidio ospedaliero di Camposampiero, dell’Ulss 6 Euganea. I lavori sono in corso per quello che è stato presentato come un investimento per il futuro dei nostri bambini: alla conclusione del percorso l’ospedale otterrà la prevista certificazione. “L’allattamento al seno – dichiara il dottor Luca Vecchiato, direttore della Uoc di Pediatria del “Pietro Cosma”, - è un importante
indicatore di qualità delle cure perinatali, neonatologiche e pediatriche: non si tratta di un mero atto nutrizionale ma di una pratica che apporta grandi benefici in termini di salute, socioeconomici ed ecologici”. “Una corretta assistenza, a partire dal momento della nascita - continua il dottor Vecchiato -, impatta fortemente sull’avvio dell’allattamento e quindi sulla salute e sulla vita futura di madri e bambini”. E’ dunque questo il motivo per cui il direttore della Pediatria insieme al dottor Marcello Rigano, direttore della Uoc di Ostetricia e Ginecologia, hanno scelto di far entrare nel progetto - con il sostegno della Direzione Generale -
il punto nascita di Camposampiero. “L’obiettivo – prosegue il dottor Vecchiato - è incrementare i tassi di allattamento materno esclusivo alla dimissione (attualmente da noi, dal monitoraggio effettuato tra maggio e settembre, si attesta al 65%) e migliorare le pratiche assistenziali che eroghiamo nell’ambito dell’allattamento. In tale ottica stiamo rivedendo, per potenziarne la capillarità, i protocolli che disciplinano il contatto pelle a pelle alla nascita e il “rooming in” ed altre procedure e stiamo compiendo un’ampia azione di formazione sul personale, secondo il modello previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità”.
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L’arco ionico del Salento laddove vissero ro i Messapi Mare, terra e tante sorprese di Renato Malaman
Viaggio nei 12 comuni della zona dell’Arneo leccese, alla scoperta di borghi, chiese barocche, castelli e torri di pietra. Ma anche di storie, personaggi e tradizioni poco note: Copertino gemellata con Cupertino; l’ingegnere che fa rivivere Leonardo e il florido commercio dell’olio lampante prodotto per secoli nei frantoi ipogei tipici dell’area Copertino gemellata con Cupertino: il paese pugliese del “santo dei voli” (San Giuseppe da Copertino, vissuto nel ‘600 e finito ingiustamente davanti all’Inquisizione) con la città californiana sede della Apple e capitale mondiale dell’informatica… A Galatone, invece, c’è un ingegnere, al secolo Giuseppe Manisco, che ha dedicato la sua vita a studiare e a ricostruire la geniali macchine progettate da Leonardo Da Vinci. Macchine oggi esposte al Palazzo Marchesale della città. Sono due fra le mille curiosità del Salento meno conosciuto. Quel Salento del magnifico “arco ionico” e del suo interno, che si specchia sulla luminescente pietra di carparo, il resistente e screziato tufo locale con cui sono costruiti borghi e chiese di questo bellissimo lembo del “tacco d’Italia”. Pietra a blocchi dal taglio regolare che ha dato forma e vita al barocco più originale ed elegante che si conosca. Carparo, formatosi da sedimentazioni calcaree nelle profondità marine, che è simbolo della felice sintesi fra terra e mare, anima del Salento stesso. Non solo spiagge, dunque, in Salento. C’è un interno che è come uno scrigno, che si fa conoscere se si sceglie di seguire un itinerario riassumibile metaforicamente nella fitta rete di torri d’avvistamento che dalla costa ionica arrivavano anche all’interno per scongiurare gli attacchi saraceni: un filo d’Arianna diverso, intrecciato di storia e di cultura, di tradizioni e di commerci. Di questi ultimi il più importante fu quello dell’olio lampante che per due secoli, fra ‘600 e ‘800, significò la fortuna di quest’area, riempiendo le navi in partenza da Gallipoli e dirette in tutto il mondo. Perché l’olio lampante salentino, ottenuto frangendo le olive nei tantissimi frantoi ipogei della zona, era il combustibile ideale per le lampade visto che aveva il pregio di non produrre fumi e cattivi odori. Chi vuole illuminare oggi questi brani di cultura materiale del Salento è il Gal “Terra d’Arneo”, gruppo di azione locale formato da 12 comuni: Alezio, Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Galatone, Gallipoli, Guagnano, Leverano, Nardò, Porto Cesareo, Salice
Salentino e Veglie. “La Terra d’Arneo è ricca di tesori – dice il presidente Cosimo Durante – che esulano i luoghi comuni. Terra intrisa di valori, con una storia antichissima, che affonda le sue radici nella civiltà messapica”. E a questa civiltà preromana, di cui non è stata ancora decriptata la lingua, uno dei comuni, Alezio (dove sono stati rinvenuti i lacerti di una città ancestrale), ha dedicato un interessante museo. Come pure una storia poco conosciuta racconta il possente castello di Copertino, su cui mise le mani anche Carlo V e che oggi risulta magnificamente restaurato: è famoso anche per la splendida collezione di carrozze donate dai conti Vincenzo e Barnardino Telesio di Trani. Ma sulla sommità del maniero spicca un’altra particolarità: un vigneto ottenuto da antichi cloni locali di Negramaro. Tradizione ripresa anche dalla cantina cooperativa Cupertinum, nata nel 1935 (molta bella la sede in pulito stile razionalista) e custode esclusiva del privilegio vescovile di produrre vino da messa. Ma di cantine di radicata tradizione la zona è ricca, come quella dei Conti Zecca a Leverano e dei Coppola a Gallipoli. Il Negramaro è il vino che meglio rappresenta questa zona, famosa anche per il Salice Salentino, vino Doc (una delle sei Doc presenti nel territorio delle “Terra d’Arneo”) che, oltre al rosso, dal 2010 presenta anche le varietà bianco e rosato. Dalle uve baciate dal sole si ottengono anche la grappa e gli altri distillati di una premiata azienda familiare di Carmiano, la Grapperia Tenuta Verola che si ispira ai metodi di distillazione trentini. Non poteva mancare il Gin, prodotto che oggi va per la maggiore: ed ecco il Gecogin, prodotto da Valeria e Gabriele Caroppo, una coppia che ha maturato la propria “vocazione” in Irlanda. Gin di botaniche ben selezionate che si degusta fra gli alamibicchi in un ambiente di gradevole e vivace design. E restando nel piacevole solco del vino, va ricordato che a Leverano ancora si festeggia il Novello, brioso vino d’autunno a cui la città dedica una delle sue feste più famose e popolari, inscenata all’ombra della
Nella foto di apertura: una veduta panoramica del centro storico di Gallipoli e dei bastioni che vegliano il suo porto Qui a lato: Giuseppe Manisco, l’ingegnere di Galatone che ha ricostruito molte macchine leonardesche, ora esposte in un museo; a destra la cantina storica dei Conti Zecca Sotto: il castello di Copertino e il membro di una confraternita religiosa incappucciato in occasione di un rito del periodo pasquale
austera torre normanna di Federico II ai primi di novembre, con tanto di danze di pizzica a piedi nudi sul selciato bianco della piazza. Vino Novello da abbinare a un buon piatto di scapece: piccoli pesci fritti e marinati tra strati di mollica imbevuta di aceto e zafferano, prima di concludere con il celebrato pasticciotto, il dolce della zona. Leverano è orgogliosa anche del
grande pannello “Il teatro della vita”, dipinto nel dopoguerra da Geremia Re e ospitato nella sede di una banca: rappresenta l’Italia e il Sud, un affresco al femminile dove le donne raccontano la storia dei loro uomini in guerra, ma con la speranza nel domani e in una società migliore. Gallipoli e Porto Cesareo sono le gemme di mare che
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racchiudono la “Terra d’Arneo”. La Gallipoli di case bianche racchiusa nelle sue mura sul mare è ormai una delle perle del turismo internazionale. Anche Porto Cesareo è fiero del suo mare, come pure della sua attività peschereccia. Entrambe, però, sono città vive tutto l’anno, dove l’anima del Salento è come il battito del cuore. Impossibile non innamorarsene…
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e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di
Micaela Faggiani
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Film e serie tv visti da vicino
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Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti
Il “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti
Tropppo alte le aspettative “The crown” regge a metà
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l “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti. A Milano sono partite le riprese della seconda stagione di Blocco 181, serie Sky Original realizzata in in collaborazione col rapper Salmo. La seconda stagione partirà con un salto temporale. Quando Blocco 181 tornerà sugli schermi – presumibilmente non prima di fine 2024 -, il racconto partirà due anni dopo il finale della prima stagione. “Sentivamo la necessità di lasciar passare del tempo, rispetto agli eventi della stagione precedente. Ritroviamo Mahdi, Bea e Ludo in un momento molto diverso delle loro vite, ma sono tutti e tre incastrati in situazioni che a loro stanno strette,” ha anticipato Ciro Visco, nuovamente alla regia nonché produttore creativo della serie. Mahdi, Bea e Ludo di nuovo insieme. Abbiamo lasciato i tre protagonisti più divisi che mai, alla fine della prima stagione. Sarà un evento dirompente che li riporterà a unire le forze. La realtà del “Blocco” è molto diversa dopo che gli scontri tra bande hanno portato il trio di protagonisti – e il loro amore senza etichette – a intraprendere percorsi diversi. Da una parte c’è Bea (Laura Osma), divisa tra il suo ruolo di Segundera e la speranza di una vita normale, e dall’altra Mahdi (Andrea Dodero), che cerca in ogni modo di coprire il vuoto lasciato dalla morte del boss Nicola Rizzo. Quando tornerà in città Ludo (Alessandro Piavani), ferito e perso dopo un evento di cui si addossa le colpe, il trio sarà costretto a fare i conti con quel legame che per tanto tempo hanno cercato di sopprimere. La verità è che insieme sono più forti: così tra vecchi amici e nemici, l’avventura è senza esclusione di colpi. Rivedremo Alessandro Tedeschi nei panni di Lorenzo: il dealer assumerà un atteggiamento più spirituale nella seconda stagione, pur continuando a inseguire il profitto a qualunque costo. Largo alla Kasba. Se i primi otto episodi hanno introdotto i tre protagonisti e i rispettivi mondi – la Misa di Bea, il Blocco di Madhi e la Milano altolocata di Ludo - la seconda stagione espande il racconto con un nuovo microcosmo: quello della Kasba, una realtà giovane e caotica come la musica che produce, fra trap, drill e techno. Grazie a un lungo lavoro di street casting e di reclutamento sui social per trovare i volti dei giovanissimi membri della Kasba, “Blocco 181” continuerà a esplorare le soggettività meno rappresentate sullo schermo, non a caso l serie è stata nominata ai Diversity Media Awards di quest’anno nella categoria delle migliori serie italiane.
Paolo Di Lorenzo
Non è la serie ad essere (s)caduta in basso, siamo noi che le affidiamo il compito di riconciliarci con i nostri ricordi
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Sintonizzati sul futuro. cambiare look
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l problema della sesta stagione di “The Crown” siamo noi, come il più codardo dei pretesti per mollare una persona. I primi quattro episodi, in streaming Netflix, rappresentano una sorta di altare votivo al personaggio di Diana, interpretato notevolmente da Elizabeth Debicki. Trasformata in una madonna stilnovistica da Peter Morgan - impegnata a schivare i continui presagi della sua imminente morte, oltre alle mine antiuomo, Diana è il punto focale della prima parte della stagione 6, i cui restanti episodi, quelli che raccontano il “dopo”, arrivano il 14 dicembre. The Crown ha sempre giocato - con risultati ambivalenti, a onor del vero - a titillare il voyeurismo del pubblico perdendosi a raccontare le follie del protocollo reale, ammiccando a uno stile sontuoso e quasi documentaristico. Questa capacità di alternare prestigio e soap ha funzionato bene nelle prime due stagioni. Con l’avvicinarsi alla contemporaneità, il gioco è diventato più difficile da reggere. Eppure chi guarda “The Crown”, specialmente chi ha iniziato dalla quarta stagione in poi, ha aspettato proprio questo momento per scoprire come la serie avrebbe gestito la morte di Diana. Se Peter Morgan sia riuscito, o meno, a mantenere la barra dritta è opinabile. Chi ama il camp gioirà per le (numerose) licenze poetiche, chi si aspetta “Super Quark” storcerà il naso. La verità è che la maggior parte di noi si ricorda bene il 31 agosto 1997, si ricorda quel funerale che ancora oggi detiene il record di diretta televisiva più vista nella storia. Oppure ha recuperato il film “The Queen”, scritto sempre da Morgan e dedicato ai giorni - quelli che hanno seguito la morte di Diana - in cui la corona inglese vacillò e fu costretta ad assecondare l’opinione pubblica. Le aspettative, per questa pagina di vita dei Windsor, erano insormontabili. Un conto era quando la serie discettava di Churchill, tutt’altra cosa è dover rendere giustizia alla principessa dei cuori. In sostanza, secondo chi scrive non è “The Crown” a essere (s)caduta in basso, siamo noi che attribuiamo alla fiction il compito di rinconciliarci con la nostra storia recente.
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La storia
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Il personaggio. Il fondatore di Banca Mediolanum tra business story e avventura umana
“Ennio, mio padre”, l’imprenditore visionario nel libro della figlia Sara Doris fu l’unico banchiere al mondo a risarcire i clienti dopo il fallimento della Lehman Brothers. Una persona capace di parlare con tutti e che non ha mai perso l’amore e la fiducia per la sua terra, per il Veneto e per l’Italia
E
nnio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, osservato da un punto di vista inedito, quello della straordinaria figura paterna, fra gli episodi imprenditoriali più iconici e momenti familiari. Questo attraverso il libro “Ennio, mio padre”, scritto dalla figlia Sara Doris, vice presidente di Banca Mediolanum, presidente esecutivo del Consiglio di amministrazione della Fondazione Mediolanum Onlus e presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Ennio Doris. Un’anteprima speciale si è svolta nel giardino d’inverno di Casa Doris a Tombolo (Padova), paese di origine del visionario imprenditore, alla presenza della mamma di Sara Lina Tombolato, del fratello Massimo Doris amministratore delegato di
Banca Mediolanum, di parenti ed amici. Sara Doris è impegnata in un tour di presentazione del volume, edito da Piemme, il cui ricavato andrà a sostegno delle attività di Fondazione Ennio Doris, per agevolare il percorso formativo di studenti meritevoli provenienti da contesti socio-culturali non favorevoli.. Un omaggio ad una persona che è stata innovatrice del settore bancario italiano a quasi due anni dalla scomparsa avvenuta a Milano il 24 novembre del 2021 ad 81 anni. Capace di guardare oltre Ennio Doris, generoso, ha costruito da zero il suo successo, ma il successo non ha nutrito il suo ego, bensì la sua voglia di fare. L’ottimismo, la passione e la fede che hanno animato la sua ascesa e la storia di Banca Mediolanum
nella quale sono impegnati fratello e sorella, affondano le radici nell’intera vita di un uomo che ha sempre avuto nell’attenzione all’altro la propria stella polare. “Ha avuto la fortuna, Ennio Doris, mio padre – ha spiegato Sara - di aver messo a fuoco molto presto il miglior talento che aveva. Suo, senza però appartenergli. Per lui,
avere una capacità, una dote particolare, voleva dire aver ricevuto una risorsa da mettere a disposizione di tutti. Di proprio, un uomo di talento ha solo la responsabilità di mettere a frutto ciò che gli è stato affidato, a beneficio del mondo. Di questo era convinto”. Nel volume ci sono il racconto di una business story italiana di re-
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spiro internazionale ed un ritratto intimo e affettuoso di figlia. C’è la straordinaria avventura umana del padre, ne fa emergere i valori che lo hanno accompagnato nella vita pubblica come pure in quella privata. Il senso profondo della famiglia e delle relazioni umane che lo hanno guidato dall’infanzia povera e felice a Tombolo fino a un modello di business fondato sul rispetto della persona, e proprio per questo vincente. Il bambino che giocava scalzo con un pallone improvvisato, il giovane che si innamorò a prima vista e che per tutta la vita amò profondamente la stessa donna, colui che realizzò i suoi sogni senza mai scoraggiarsi di fronte agli ostacoli, il banchiere che, unico al mondo, risarcì i clienti dopo il fallimento della Lehman Brothers. Una persona capace di parlare con tutti e che non ha mai perso l’amore e la fiducia per la sua terra, per il Veneto e per l’Italia. Michelangelo Cecchetto
Spettacoli
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Concerti. La leggendaria rock band inglese sarà nella Città degli Scacchi l’11 luglio 2024
I Deep Purple sul palco di Marostica per una delle due attese date italiane A
rrivano a Marostica i Deep Purple. La leggendaria rock band inglese sarà nella città degli scacchi il prossimo 11 luglio, una delle uniche due date in Italia. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà un altro mito della musica internazionale, risultato della collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi. Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Calcano le scene da oltre mezzo secolo: il loro debutto ufficiale risale al 1968 con la pubblicazione di Shades of Deep Purple, primo disco in studio lanciato dal fortunato singolo “Hush”. Tra gli anni ’70 e ’80 vivono il periodo di maggior successo commerciale e creativo grazie a pezzi memorabili come “Speed King”, “Child in Time”, “Strange Kind of Woman”, “Smock on the Water”, “Burn” e “Perfect Strangers”. La radio britannica Planet Rock li ha definiti “la quinta band più influente di sempre”. Alla formazione è stato anche assegnato il “Legend Award” ai World Music Awards del 2008 e nel 2016 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Con una produzione musicale che abbraccia settant’anni, i Deep Purple sono stati i pionieri dell’hard rock e, pur spostandosi progressivamente in nuove aree, hanno sempre mantenuto un suono fresco, attirando nuovi fan tra le legioni fedeli fin dalla nascita. La celebre formazione MKII composta da Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Jon Lord e Ritchie Blackmore ha firmato molti degli album rock più importanti dei primi anni ‘70, tra cui “Made In Japan”, universalmente accettato come uno dei più importanti e influenti album dal vivo di tutti i tempi. Dal 1968 hanno continuato senza sosta a pubblicare album al vertice delle classifiche e a fare tournée nel mondo, da tutto esaurito. I Deep Purple sono rimasti fedeli alle proprie radici musicali partendo da un mix eclettico di stili per creare un suono distintivo che definisce la band oggi, ma che a sua volta ha creato un’eredità che pochissime band possono sperare di replicare, con un pubblico amplissimo. L’ultimo album in studio, “Whoosh!” (2020), segue quelli in vetta alle classifiche mondiali
Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà uno dei miti della musica internazionale, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi
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“inFinite” (2017) e “NOW What?!” (2013). Per la terza volta, i Deep Purple hanno unito le forze con il produttore Bob Ezrin, che ha lavorato con artisti del calibro di KISS, Pink Floyd, Lou Reed e Alice Cooper. Sempre con la collaborazione di Ezrin, nel 2021 e durante la pandemia, la band ha registrato una raccolta di cover dalle proprie case (modalità rivoluzionaria per una band che da sempre registra tutto insieme in studio), dando vita ad una storia eclettica e celebrativa delle loro radici in musica, sotto forma di ‘Turning To Crime’.
Nel 2022, con l’uscita di Steve Morse, i Deep Purple hanno accolto il magistrale chitarrista Simon McBride. Ora Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Don Airey e Simon McBride intraprendono un nuovo tour con rinnovata vitalità, continuando a espandere i confini dell’hard rock per il pubblico di tutto il mondo e soprattutto dimostrando che i Deep Purple sono qui per restare. I biglietti del concerto di Marostica sono disponibili on line e nei punti vendita. Raffaella Forin
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Imprese & Imprenditori
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Sintonizzati sul futuro. Cinquant’anni al passo con i tempi: Storie di imprese ed imprenditori di successo -
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La storia. L’attività di Fossò unisce il sapere artigianale alla qualità industriale
la storia del Calzaturificio Michielon
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche “L’attività è nata nel 1973 dalla volontà di nostro padre e nostro zio.perfetta. Ad oggi siamo arrivati la radio con una qualità audio ad avere 40 dipendenti, con due linee produttive, tra griffe e marchio nostro”
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così ci siamo specializzatiwww.veneto24.it sulla produzione da donna. Nel 2004 abbiamo abbandonato il nostro marchio da uomo e ci siamo concentrati per produrre solo per le griffe, principalmente da nonne. Insomma, abbiamo saputo reinventarci per rispondere alle esigenze del mercato. Il colpo più forte lo abbiamo sentito con la caduta delle Torri Gemelle, perché nel 2001 lavoravamo quattro mesi l’anno col nostro marchio per gli Come nasce il vostro calzaturificio? Stati Uniti e avevamo una decina di “L’attività è nata nel 1973 dalla voclienti, forse anche di più, solo a New lontà di nostro padre e nostro zio. York. E dopo quella tragedia abbiaAll’epoca producevano scarpe da mo perso parecchio lavoro. Abbiamo uomo. Nel 1977 poi i due fratelli si quindi fatto la scelta di abbandonare son divisi: mio zio ha incominciato a il nostro marchio e dedicarci alle grifprodurre calzature da donna e mio fe, fino all’anno scorso – ora anche padre invece ha continuato con quelloro si stanno costruendo i loro calzale da uomo, soprattutto per Germacerchiamo di difenderci. Non siamo turifici e per noi “terzisti” c’è sempre nia, Francia, Austria e Svizzera. Con pessimisti”. meno spazio, perciò siamo ripartiti questo marchio siamo andati avanQual è il valore aggiunto di Michiecon un nuovo marchio da donna. Abti fino alla metà degli anni Novanta lon? biamo trovato degli agenti, un po’ di con produzione nostra, poi le griffe “Produciamo tutto in Riviera del clienti e ci siamo imbarcati in questa si sono insediate qui nel territorio e Brenta. L’acquisto dei materiali lo nuova avventura che qualche frutto hanno incominciato a collaborare con facciamo noi direttamente. Il taglio e lo sta dando. Ad oggi siamo arrivati noi. Il mercato da uomo è diventato l’orlatura della tomaia viene fatto in ad avere 40 dipendenti, con due lisempre più difficile e un po’ alla voldei laboratori esterni qui in zona, ma nee produttive, tra griffe e marchio ta abbiamo perso quota di mercato, il resto viene prodotto tutto qui. Sianostro. mo quindi al 100% Made in Italy. La E quest’anno abbiamo festeggiato produzione quasi a chilometro zero è cinquant’anni, a luglio. Papà purtropun valore aggiunto che ormai poche po è venuto a mancare ad ottobre, aziende mantengono”. dopo anni di malattia, ma siamo conL’artigianato è ancora un settore imtenti che sia riuscito almeno a festegportante per il vostro territorio? giare con noi questo importante tra“Assolutamente sì. Noi cerchiamo di guardo”. SCARICA L’APP RADIO VENETO24 accontentare tutte le richieste dei Cosa vi aspettate per il futuro? vari clienti, anche facendo qualche “Il 2022 è stato fantastico, con un aupersonalizzazione quando ci viene mento di lavoro enorme. Nel 2023 richiesta”. invece c’è stata un’inflessione. L’anAscolta Come descrivereste la vostra attivino che sta per arrivare non inizia sottà? to i migliori auspici, ma contiamo in “Elastica: riusciamo ad adattarci in una ripresa dopo i primi mesi dell’anmaniera rapida alle varie esigenze”. no. L’azienda è comunque sana e
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A tavola
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Rubrica a cura di
Idee in cucina, facili e sfiziose
Sara Busato
Le festività natalizie rappresentano il periodo in cui trascorriamo più tempo in casa, circondati da parenti e amici. E’ importante condividere i pasti delle festività, godendo di quell’atmosfera conviviale unica che solo il periodo natalizio sa regalare. MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale; q.b. di pepe; q.b. di olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
ZUPPA DI LENTICCHIE
TORTA ALL’ARANCIA
Un primo piatto sano e gustoso perfetto per una cena invernale, quando si ha voglia di qualcosa di caldo e nutriente. Facile da preparare da servire magari con qualche crostino di pane Ingredienti: : 300 g di lenticchie rosse decorticate; 2 gambi di sedano; 1carota; porro; aglio; alloro; rosmarino; 1/2 bicchiere di vino rosso; brodo vegetale; sale; olio extravergine di oliva Preparazione: Tritare finemente il cuore di porro, il sedano, la carota e lo spicchio di aglio. In una pentola dai bordi alti, creare un soffritto con un giro di olio, il trito di verdura e una foglia di alloro. Cuocere il soffritto per dieci minuti a fiamma vivace finché inizia a sfrigolare. Una volta rosolato il fondo di verdure, aggiungere le lenticchie e sfumare con 1/2 bicchiere di vino rosso. Subito dopo, aggiungere il brodo già caldo, coprendo le lenticchie e iniziare la cottura, regolando il brodo per ottenere la consistenza desiderata. Dopo 20-25 minuti di cottura a fiamma vivace, assaggiare le lenticchie e regolare di sale. Portare a termine la cottura verificando la consistenza della zuppa. Completare con un giro di olio, aggiungere degli aghi di rosmarino tritati e preparare dei crostini di pane a piacere. La zuppa di lenticchie è pronta per essere servita..
Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione. Ingredienti: 1250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina
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Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Siate semplicemente voi stessi e realizzerete i vostri obiettivi, senza troppa fatica. La vostra serenità vi renderà particolarmente attraenti e vi consentirà di fare nuove interessanti conoscenze.
Comincia un periodo ricco di novità in campo professionale che avranno significative ricadute anche nella vostra vita sentimentale. Nuovi equilibri vi consentiranno una maggiore stabilità .
TORO Riprendete a sognare e a credere nei vostri progetti. In campo lavorativo gestirete brillantemente importanti trattative che vi consentiranno di ottenere i successi a lungo sperati.
Dicembre Dicembre, si tirano le somme
GEMELLI Avete creato una rete di contatti che vi garantiscono di non essere mai soli e di concedervi piacevoli parentesi in compagnia delle persone che vi fanno stare bene.
CANCRO Siete alla ricerca della soluzione più semplice ed immediata per evitare inutili complicazioni. Saprete essere convincenti ed affascinanti, ma ormai lo sapete bene che queste sono le vostre armi vincenti.
SCORPIONE Non vi sentite del tutto a vostro agio nella situazione in cui vi siete messi ma avrete la lucidità di superare le nubi e trovare le giuste soluzioni per rimettere le cose e le persone al loro posto.
SAGITTARIO
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LEONE
Vi sentite sotto pressione e avete la sensazione di non riuscire ad andare avanti a lungo. Fermatevi per ritrovare le energie, la serenità e la forza di ripartire con slancio.
CAPRICORNO Avete investito tante speranze e fatto molti sacrifici, ora cominciate a vedere i risultati di un periodo impegnativo. Raccogliete con soddisfazione i vostri meritati successi .
ACQUARIO
State prendendo coscienza della vostra nuova realtà e, piano piano, vi stare creando una nuova quotidianità, una rinnovata routine e spazi tutti vostri. Cominciate a ritrovare la vostra fiducia.
Dovete essere più sicuri di voi e contare con maggiore fiducia sulle vostre doti: questo vi consentirà di scegliere con maggiore serenità quale direzione prendere, in campo lavorativo e affettivo.
VERGINE
PESCI
Vi sentite esclusi da persone che vi sono care e questo contribuisce a creare un po’ di tensione che saprete superare con la vostra proverbiale sensibilità. Tutto si sistema in fretta quando si vuole .
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Avete le idee chiare e sapete esattamente cosa volete. Potrete così muovervi al meglio e vivere fino in fondo i vostri momenti di gioia che a lungo avete costruito investendo molte risorse.
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Sintonizzati sul futuro. EDIZIONI CARTACEE EDIZIONI CARTACEE
VALLE D’AOSTA
PIEMONTE
LOMBARDIA
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Veneto24 passa al sistema di ultima LIGURIA generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Via Brendibusio, 26 25050 NIARDO (BS) Telefono 0364 330203
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RIPARTIAMO INSIEME
Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020
Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
SCHIENA TACITURNA
Com. Montana
di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
di Piero Bonicelli
segue a pagina 47
RITORNO A SCUOLA: MA COME?
LIGURIA
di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli
www.veneto24.it
Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
A PAGINA 3
ALTO CANAVESE E’ stato un
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»
I soccorsi dopo l’incidente
A PAGINA 16
weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area
sidenziale Influenza redella a sud città
Il vaccino in arrivo... non per tutti
VOLPIANO C’è grande preoccupazione a
Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25
Via Torino, 212 - LEINI (TO) TTel. 011.99.83.427
ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE
la MONTATURA è in OMAGGIO A Leini calcio in quarantena
Non solo Montalto Doraasfalto,
RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea
CASTELLAMONTE Coda per il tampone
Rivarolo. Finisce la «guerra»
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5
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Com. Montana CENTRO C U C I NE
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di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)
Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida
IVREA Dopo la sentenza del
A PAGINA
ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46
ALLE PAGINE 28 e 29
Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11
La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15
Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza
Fiorano. La candidatura presentata dal Comune
SAN BENIGNO San Beni-
FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»
I soccorsi dopo l’incidente
A PAGINA 16
Il vaccino in arrivo... non per tutti
ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE
IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5
IVREA
Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per
la 8.00 campagna Vi aspettiamo dal lunedi iniziare al sabato dalle alle 12.30
la MONTATURA è in OMAGGIO
Montalto Dora
Una petizione per salvare l’ufficio postale
d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7
5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO SU APPUNTAMENTO Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it
Marilisa Schellino
La colletta per pagare la causa persa al Crist
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
IVREA Dopo la sentenza del
Ivrea
L’immondizia buttata pure sui marciapiedi
I volontari al lavoro
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza
Numero di testate per regione:
Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18
Strambino
I rifiuti abbandonati
Sarà una patronale senza alcuna festa
IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9
STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15
Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11
Marilisa Schellino
Eporediese
Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib
La patronale (foto d’archivio)
dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19
I volontari al lavoro
Alcuni dei Nostri Prodotti TOMA MACCAGNO - 1.8 KG
TOMA ALLE ERBE AROMATICHE 800 G
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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
CAPO DI PONTE
L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA
BRENO
Alluvione, volontari
Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -
Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
a pagina 46
A PAGINA 12
L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
di Giovanni Cominelli
Eporediese
Sarà una patronale
A PAGINA 20
San Benigno
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
segue a pagina 47
IL RACCONTO
CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
Ivrea Lombardore
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100
I rifiuti abbandonati
di Piero Bonicelli
Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9
PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA
A PAGINA 3
Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
CUCINE A PAGINA
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la causa persa al Crist
RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio
L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7
il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale
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Quasi pronta la caserma per le
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RITORNO A SCUOLA: MA COME?
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
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SAN BENIGNO San Beni-
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viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
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A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
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APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
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LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20
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