del Miranese nord
LA PIAZZA
Noale Energia pulita dalla discarica
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.3
È DISTRIBUITA DA
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Martellago Numeri da record per la biblioteca
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Scorzè La frazione di Gardigiano cambia volto
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EDITORIALE
Amministrative, prove “tecniche” di politica
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
SILVIO CELEGHIN SUONA VIVALDI Silvio Celeghin suona Antonio Vivaldi. Un omaggio, quello dell’organista noalese e docente al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, che ha voluto fare a “Il prete rosso”, a 270 anni dalla sua morte avvenuta nel 1741. Così alla fine dello scorso anno è uscito il nuovo cd “Vivaldi&Venezia - Tradizione e futuro)”. pag. 6
FRANCESCO MINTO, CAMPIONE DEL RUGBY
Dal campo in terra battuta dove si allenava a Mirano allo splendido centro sportivo romano dove si è radunata nelle scorse settimane la nazionale maggiore. Ne ha fatta di strada Francesco Minto, che a dicembre è stato convocato per la prima volta dal commissario tecnico Brunel. pag. 21
di Ornella Jovane
E
Piccole imprese in crisi, banche sotto accusa La Cna denuncia ritardi consistenti nella concessione dei crediti alle imprese
T
ra investimenti col freno a mano e liberalizzazioni pomo della discordia, la Cna di Mirano va a fondo della crisi e chiama in causa direttamente le banche. “Metà delle piccole e medie aziende del Miranese hanno difficoltà ad accedere al credito” denuncia il segretario della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa di Mirano, Michele Barison. Secondo Barison: “Siamo solo all’inizio, quest’anno la situazione è destinata a peggiorare”. Di cosa parla il
segretario della Cna? Dati alla mano la confederazione della pmi miranesi e quantifica in più del 40% il numero di richieste fatte agli istituti di credito con ritardi biblici nei tempi d’istruttoria. Qualche mese fa l’attesa era di due, massimo tre settimane. Adesso la media si è assestata intorno ai 5-6 mesi. Insomma: troppo tempo per ottenere credito, alla fine le aziende si scoraggiano. Se non addirittura rinunciano. Un trend che non riguarda certo solo il Miranese, dove però (a cominciare dalla zona artigianale
di Santa Maria di Sala), le piccole e medie imprese sono il traino dell’economia locale. “Il problema è che per il 30% dei nostri associati questo rappresenta un problema insormontabile – afferma Barison – che blocca lo sviluppo, gli investimenti e l’occupazione”. I casi sono ormai all’ordine del giorno: come quello di un’azienda che si è vista negare da un grande istituto di credito un’operazione da 150 mila euro, indispensabile per finanziare la propria attività nel pagg. 4-5 breve termine.
’ metà gennaio quando dal blog di Chioggiazzurra, il pdellino Beniamino Boscolo, giovane stimato politico di Chioggia, rivolge a Lucio Tiozzo, consigliere regionale di lungo corso, anch’egli stimato politico di Chioggia, esponente del Partito democratico, alcune domande su questioni chioggiotte portate in Regione per sensibilizzare l’assessore preposto. Il consigliere Tiozzo nel rispondere cita spesso il collega del Pdl, Carlo Alberto Tesserin - anch’egli stimato ed esperto politico di Chioggia, autorevole presenza in Regione - sottolineando come in Consiglio regionale i chioggiotti si siano mossi insieme e in sintonia - indipendentemente dalla collocazione politica - per portare avanti le istanze della città. Peraltro tutt’altro che semplici: l’ospedale, il turismo e la spiaggia, la pesca... E sottolinea che insieme hanno ottenuto dei risultati. A questo punto l’acuto Beniamino Boscolo azzarda una domanda. La introduce, la giustifica, tergiversa e poi alla fine si decide: ma che il “modello” Monti abbia fatto scuola anche a livello locale e in Regione stia prendendo forma quell’assetto politico di una maggioranza multicolore fondata sulla tregua in nome del bene comune?La domanda risulta tutt’altro che improbabile. continua a pag. 3
o.jovane@lapiazzaweb.it
L’Intervento
La pesca ha ancora un futuro? di Enzo Fornaro*
Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni.
L
a crisi dei consumi e il rincaro del gasolio hanno determinato, per la pesca di cattura in mare, una situazione insostenibile in quanto le singole imprese non sono i grado di fronteggiare i costi mediante il ricavo dalla vendita del pesce nei mercati. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto
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