La Piazza del Miranese nord - 2012ott n129

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del Miranese Nord

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.129 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

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Tasse Imu, nuovo salasso per i contribuenti

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Noale Potenziamento Cosmo, è polemica

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Salzano Via Cornarotta, strada a rischio incidenti

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EDITORIALE

Nuovo Veneto firmato Monti

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

Scorze’: parte la tangenziale Sud

Comunque vada ci sarà una svolta: sarà via libera alla tangenziale sud di Scorzè oppure avrà la meglio il ricorso al Tar del Comune di Salzano? A breve il verdetto. Di certo sono due i fatti che caratterizzano l’avvio queste settimane del secondo lotto del primo stralcio della variante alla Noalese. pag. 13

teatrino zero, fucina di cultura

di Nicola Stievano

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Martellago, la raccolta differenziata vola Nell’ultimo semestre la percentuale è salita al 73,9 %, Salzano premiato come Comune riciclone

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Anche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua linea, presenta una ricca stagione artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali sia per la diversa provenienza degli artisti. pag. 16

n balzo in avanti, non c’è dubbio. Martellago, ormai, è ai vertici della raccolta differenziata, grazie al nuovo sistema di raccolta della spazzatura in vigore da sei mesi in tutto il comune. In questo semestre, infatti, Veritas ha comunicato al sindaco Brunello che la percentuale è salita al 73,9 per cento. Già dei buoni riscontri si erano avuti da aprile 2011 ai dodici mesi successivi, quando il sistema dei contenitori a calotta con chiave elettronica era attivo nella sola Maerne. Poi, dal primo aprile scor-

so, tutto il territorio è stato uniformato e ci si è assestati all’80 per cento. Inoltre sono state riorganizzate tutte le piazzole ecologiche, che ora hanno i contenitori per l’umido, la carta, il verde e le ramaglie e il multimateriale. Ma oltre a far crescere la raccolta differenziata, l’introduzione delle calotte ha contribuito anche a far diminuire la quantità complessiva di rifiuti e a migliorare la vivibilità all’interno del territorio. Infatti, chi abita fuori Comune, e prima era abituato ad abbandonare i suoi rifiuti nel territorio di

Martellago, ora non è più in grado di farlo. Inoltre, il miglioramento della raccolta differenziata contribuisce a contenere i costi di smaltimento dei rifiuti. Così nel primo mese di raccolta, si è arrivati al 75 per cento, a maggio si è saliti al 79 per cento, poi l’80 per cento è stato toccato a giugno e agosto, l’81 per cento a luglio e settembre. Se paragonato al 2011, ad aprile si era al 68 per cento, a maggio, luglio e settembre al 65 per cento, ... pagg. 11, 15

oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, decine di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, concitati, giorni che hanno preceduto il decreto sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Zanonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto mettendo in subbuglio decine di sindaci e costringendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3

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n Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere. *Segretario CGIA di Mestre

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Nuovo Veneto firmato Monti Mira

coltivava marjuana nel giardino della nonna

Coltiva marjuana nel giardino della nonna Brutta scoperta fatta dai carabinieri ad Oriago di Mira. Un giovane coltivava piante di “marijuana” nel giardino di casa della nonna : è stato arrestato nelle scorse settimane dai militari della locale stazione. Il giovane aveva coltivato, nel giardino della nonna una anziana di 84 anni, a sua insaputa, 20 chili di piante da marijuana in serra e all’aperto. E’ stata trovata anche mezzo chilo di droga già essiccata e pronta per essere venduta.

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In questa fine del 2012, dunque, il nuovo Veneto porta la firma del governo Monti e non certo degli amministratori del territorio, che del resto quanto a potere decisionale e forza di incidere sulle scelte per il prossimo futuro sono in buona compagnia con gli altri colleghi di tutta l’Italia. Tutti impegnati a recintare il proprio orticello, i nostri rappresentanti non si sono resi conto che le decisioni ormai passano sopra le loro teste lasciando a loro, però, il compito di mettere in pratica il nuovo assetto, piaccia o non piaccia. Il giorno dopo il decreto di riordino delle Province è tutto un levare di scudi: dai presidenti e assessori “a scadenza” a fine anno ai sindaci, di questo o quello schieramento, che mal digeriscono accorpamenti ed esclusioni. C’è chi annuncia ricorsi alla Corte Costituzionale e chi è prova a mettere insieme un fronte politico che permetta di modificare lo scenario ma alla maggioranza dei cittadini tutte queste manovre interessano fino ad un certo punto e, anzi, possono apparire come l’ennesimo tentativo della politica di salvare se stessa. Un padovano continuerà a sentirsi tale anche se dal punto di vista amministrativo dividerà la provincia con Treviso, che manterrà le sue specificità e la sua identità. E lo stesso sarà per Rovigo. Quanto alla città metropolitana Padova - Venezia, che adesso potrebbe allargarsi anche a Treviso, l’argomento è stato affrontato all’ultimo minuto senza avere il tempo necessario per approfondirne i dettagli e valutarne le opportunità. Se ci saranno i presupposti potrebbe nascere qualcosa di interessante, in caso contrario ognuno proseguirà per la sua strada. Ora la parola passa agli amministratori e ai politici locali, hanno l’ultima occasione per riportare in primo piano gli interessi le autentiche necessità del territorio. di Nicola Stievano

Chioggia

patrizio roverSi Sul campanile di S. andrea

Riviera del Brenta

regiStri unioni civili, petizioni Continuerà fino a fine anno in Riviera del Brenta e Miranese, la raccolta di firme per l’istituzione dei Registri delle unioni civili. Ha raggiunto nel primo mese circa 900 sottoscrizioni. A coordinare l’iniziativa è Alfeo Babato per il comitato “Una volta per tutti”. Babato nelle scorse settimane aveva scritto una lettera a tutti i primi cittadini della zona in cui erano stati allegati l’ordine del giorno e le delibere di quei Comuni con le quali si istituiscono i registri. Il 50% dei cittadini in Riviera e Miranese non si sposa più né in chiesa né in Comune. Mestre

ener.gi, progetto per il volontariato

La troupe di Patrizio Roversi sul campanile di Sant’Andrea. Il conduttore romagnolo, instancabile “turista” per il mondo e per l’Italia, ha fatto tappa a Chioggia, domenica scorsa 21 ottobre, fermandosi sulla torre per documentare il funzionamento dell’orologio da torre più antico del mondo. Le riprese andranno in onda su Mediaset in un nuovo programma dedicato ai viaggi, condotto assieme all’attrice Syusy Blady. Fiocco rosa

auguri alla piccola e Splendida maddalena Abbiamo appreso con gioia la notizia della nascita di Maddalena lo scorso 17 settembre. Alla nostra collega Paola Teson, neo mamma, a papà Emanuele, e alla splendida piccola i nostri più cari e sentiti auguri. La redazione de “La Piazza”

Miranese territorio

lavoro

Le piste ciclabili saranno potenziate pag.

Salzano

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Gli edifici comunali saranno messi in rete

Sport

Provincia

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Il basket femminile punta al successo pag.

politica

La crisi ha ridotto gli infortuni

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perSonaggio

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Giulia Gennari, ha costruito la casa della cultura

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Regione

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cultura

14° edizione del concorso letterario Seriola pag.

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Il Veneto laboratorio delle prossime elezioni pagg. 24-25

economia

La green economy nel futuro della regione

cultura

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Raffaello verso Picasso tra contestazioni e grandi opere pag. 30

E’ stato presentato a Meste il progetto Ener.gi – Giovani Energie Responsabili, di cui la Provincia di Venezia è capofila, nell’ambito del programma Azione ProvincEgiovani 2012. Il programma mira a spingere i giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato, a diventare protagonisti, attraverso l’impegno civico, solidale e politico. Coinvolgerà nel 2012-2013, 9.000 ragazzi tra i 16 e i 25 anni delle due province di Venezia e Rovigo. Chioggia

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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

REDAZIONE: Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 ottobre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese L’IMPOSTA MUNICIPALE UNICA Il 17 dicembre scade il termine ultimo per versare il saldo. Gli amministratori veneti hanno puntato ad aumentare le aliquote sulle seconde case e gli altri immobili, ma circa un centinaio di amministrazioni, su un totale di 581, ha dovuto rivedere - per far tornare i conti - al rialzo anche l’aliquota sulla prima casa

Ansia da Imu per

di Ornella Jovane

Padova, Venezia, Treviso e Vicenza mantengono l’aliquota sulla prima casa allo 0,4 per cento

Il Governo si è riservato la facoltà di variare l’aliquota base entro il 10 dicembre prossimo

A

nsia da Imu. La scadenza del 17 dicembre, ultimo giorno utile per versare il saldo dell’imposta sugli immobili, si avvicina e ancora non è del tutto definita la situazione e di conseguenza l’entità della rata che i contribuenti dovranno corrispondere a conguaglio. Se l’acconto di giugno e - per chi l’ha versata - la rata intermedia di settembre sono stati calcolati con le aliquote base di riferimento (0,4 per la prima casa e 0,76 per cento per la seconda casa) fissate dalla Manovra Salva Italia, lo scorso 31 ottobre i Comuni hanno definito le aliquote in vista del conguaglio, che tendenzialmente - per necessità di bilancio - sono state riviste al rialzo, se non per l’abitazione principale spesso per le seconde case e sugli stabilimenti industriali. Il quadro tuttavia non è ancora completo in quanto il Governo si riserva la facoltà di ritoccare le aliquote base entro il prossimo 10 dicembre.“Visto che il 76,3 per cento delle famiglie italiane sono proprietarie dell’abitazione in cui risiedono - segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - l’Imu è vissuta con ansia, vuoi per le ristrettezze economiche in cui vivono gran parte dei contribuenti italiani, vuoi per il fatto che negli ultimi 4 anni l’imposta sulla prima abitazione non era dovuta. Ora che i Comuni hanno deliberato

l’aliquota da applicare sulla prima casa, 18 milioni di famiglie italiane stanno ricominciando a fare i conti per capire quanto dovranno pagare di saldo a metà dicembre”. Nelle città italiane capoluogo di provincia un sindaco su due - sempre secondo i dati forniti da Cgia - ha deciso di mantenere al minimo il prelievo sull’abitazione principale, orientamento che anche in Veneto è prevalso, a Padova, Venezia, Verona, Vicenza e Treviso ad eccezione di Rovigo che ha deciso di mettere mano all’aliquota portandola allo 0,6 per cento e Belluno che l’ha fissata allo 0,5 per cento. Una politica per lo più condivisa anche dai centri minori, le amministrazioni hanno preferito far cassa soprattutto sulle seconde case e le altre tipologie di immobili. La “stangata” si preannuncia dunque sulla seconda casa (con punte fino al 10,6 per cento) e gli altri immobili ma ci sono amministrazioni - anche in Veneto - che “infieriscono” pure sulle prime: fra queste Cavarzere e Teglio Veneto, dove l’aliquota è massima per prima e seconda abitazione, ma anche San Donà e Spinea nel Veneziano. I diminuiti trasferimenti statali e una sovrastima da parte del ministero degli importi che dovrebbero introitare i Comuni avrebbero in effetti portato - stando ai dati di Anci Veneto - circa un centinaio di amministrazioni - su un

totale di 581 - a “caricare” anche l’aliquota sulla prima casa, dopo aver portato al massimo quella sulla seconda. A Treviso non è stato colto l’appello del segretario provinciale Uil Antonio Confortin che all’indomani della scadenza di settembre aveva inviato una lettera a tutti i 95 sindaci della Marca invitandoli a non aumentare l’Imu. Nella stessa città capoluogo l’aliquota sulla seconda casa e sulle attività produttive è stata portata allo 0,83 per cento. Anche il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha deciso che a pagare di più dovessero essere i proprietari delle seconde case aumentando l’aliquota allo 0,98 per cento e poter garantire in questo modo sgravi e detrazioni sulla prima casa, in particolare per le famiglie numerose e per quelle che hanno un disabile in casa. Una scelta severa - l’aumento delle aliquote - che alla fine hanno dovuto compiere gli amministratiori, al di là del colore politico, compresi i primi cittadini del Carroccio che si rifiutavano di riscuotere l’Imu, come ha avuto modo di far notare lo stesso presidente di Anci Veneto Giorgio Dal Negro, anch’egli del resto costretto dai conti che non tornano a portare nel Comune dove amministra, Negrar, l’aliquota sulla prima casa al massimo.

beni della cHieSa

Imu dal 2013

B

eni della chiesa, l’Imu ci sarà dal 2013. Con la tassa dovranno farci conto le diocesi e le parrocchie della nostra regione, il Veneto, da sempre ricche di patrimonio immobiliare utilizzato a fini sociali e commerciali. A certificarlo è il Governo intervenuto nelle scorse settimane con delle correzioni normative, dopo la bocciatura, da parte del Consiglio di Stato, del decreto del Tesoro che attuava la legge. Bocciatura arrivata per il fatto che il Consiglio di Stato ravvisava che il decreto andava oltre i poteri regolamentari previsti dalla legge. La Chiesa, come tutti gli enti non commerciali, verserà l’Imu sugli immobili che ospitano le attività che danno profitto. Pagherà a partire dal 2013, anche quando le attività redditizie sono svolte in immobili in cui l’utilizzazione è mista, ovvero sia non commerciale che commerciale. “Il quadro regolatorio, sia primario che secondario, è stato spiegato in ambito governativo sarà definito in tempo per il periodo annuale di imposta, che decorre dal primo gennaio 2013, con l’effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione”. Si definiranno i requisiti, sia generali che di settore, per qualificare come svolte con modalità non commerciali, le attività di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive).

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Argomento del mese 5 26 Argomento del mese L’Imu nel veneziano

famiglie e imprese L’opinione Interviene Diego Marchioro presidente consulta Anci Veneto Finanza locale

“L’Imu? Sia solo tassa comunale, non la paghino gli emigranti veneti” di Alessandro Abbadir

S spalla per veneziane

ulla questione Imu interviene Diego Marchioro presidente della consulta Anci Veneto Finanza Locale e sindaco del comune di Torri di Quartesolo (Vicenza). Marchioro ha le idee chiare. “Come Anci Veneto - dice Marchioro - proponiamo che l’Imu diventi una tassa esclusivamente riscossa dai comuni. Deve essere un’entrata che i comuni devono poter gestire in piena autonomia. Come comuni abbiamo poi fatto un accesso agli atti per riuscire a comprendere le stime sull’Imu del Governo. Risultano che ci siano su questa entrata 4 stime diverse. Questa confusione va sciolta“. C’è anche un ricorso al Tar. “Come enti locali – spiega Marchioro – abbiamo fatto un ricorso al Tar contro la decisione del governo di far pagare l’Imu agli edifici di proprietà comunale. Queste somme sono indicate nella voce entrate, ma noi certamente non le vediamo visto che gli edifici tassati sono nostri“. Marchioro fa poi un ragionamento su chi veneto è emigrato all’estero per lavoro e paga l’Imu qui come se avesse una seconda casa. “Gli emigrati veneti - dice Marchioro - sono stati, e costituiscono ancora adesso, una risorsa per il nostro territorio. Pertanto non facciamogli pagare di più l’Imu, specie se le loro abitazioni qui sono di fatto prime e non seconde case. Come Anci Veneto ribadiamo che gli italiani residenti all’estero e iscritti al registro Aire devono beneficiare dell’assimilazione della loro casa qui in Italia, cioè che l’Imu venga calcolata come se quest’ultima fosse l’abitazione principale. I motivi sono molteplici, in primis che nei paesi esteri di residenza sono quasi sempre in affitto. Inoltre si ritiene opportuno che sia direttamente il sindaco del Comune dove hanno l’abitazione assimilata a inviare la lettera con l’importo esatto dell’Imu”.

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Gli aggiustamenti dei comuni

L’imposta vira verso l’aumento I

mu, i principali comuni del veneziano vanno in ordine sparso , ma puntano decisamente al rialzo dell’aliquota, in modo contenuto per la prima casa, in modo sostanzioso per la seconda. Partiamo da Venezia comune capoluogo e “capitale” anche della futura Città Metropolitana. Il sindaco Giorgio Orsoni chiarisce che è sua intenzione mantenere il livello dell’Imu 4 per mille sulla prima casa e del 10,6 sulla seconda. ”Non vorremmo ritoccare le aliquote - ha detto Orsoni - ma…c’è un ma. Chi a Roma sta facendo i calcoli per la ridistribuzione del gettito, basato sull’Ici pagata nel 2009, avrebbe scoperto che avremmo ricevuto più di quanto ci spettava e vorrebbe ora darci meno sul previsto. Insomma sono pronti a farci brutte sorprese. Per ora, comunque, in vista della variazione di bilancio, confermiamo le aliquote annunciate”. Nel totale delle nuove entrate introdotte con l’imposizione, l’88,54 per cento però rimane a Roma. Orsoni ha chiarito che la tanto decantata richiesta di uscita dal Patto di Stabilità “se permetterebbe al Comune di attingere alla “dote” degli accantonamenti, lo esporrebbe a conseguenze pesantissime dal prossimo anno, con l’impossibilità, ad esempio, di accendere anche un solo nuovo mutuo e il blocco totale delle assunzioni”. Passando agli altri comuni come ad esempio Chioggia che è il secondo della provincia per popolazione, l’aliquota dell’Imu è stata portata al 10.6 per mille ad esclusione delle prime case e degli edifici rurali. Il rincaro colpisce prevalentemente le seconde case o di immobili e uffici ad uso commerciale. La manovra economica è servita a ripianare la mancanza di un milione di euro nelle entrate, dovuta a nuovi tagli e trasferimenti statali e a minor incassi di Imu e oneri di urbanizzazione rispetto a quanto ipotizzato nel bilancio di previsione. Anche a San Donà si va nella direzione del rialzo: sarà 4,5 per mille per le prime case e l’8,7 sugli altri immobili. L’obiettivo ha ribadito il sindaco Francesca Zaccariotto in consiglio è non penalizzare le prime case e le famiglie già gravate da spese di ogni genere e dalla crisi. Altro importante comune del litorale: Jesolo. Anche qui la stangata è sulle seconde case. Sulla prima il comune azzera l’Imu. Il 2 per mille inizialmente previsto sulle prime case sarà infatti azzerato. L’Imu sarà al 9,6 per mille per le attività produttive e al 10,6 per mille per le seconde case, che costituiscono una larga parte delle abitazioni nella città balneare. Il Comune di Cavallino-Treporti grazie all’imposta di soggiorno ed alla Ztl non aumenterà l’Imu che rimarrà invariata al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per le seconde case e le attività produttive. A Caorle aliquota al 3 per mille sulle prime case e al 9,5 per le seconde. In Riviera del Brenta il caso Mira, il comune più popoloso del comprensorio guidato dalla giunta grillina del sindaco Alvise Maniero. L’imposta sulla prima casa passerà dal 4 per mille al 4,4 per mille. Fra le misure “sociali” messe in atto dalla giunta del Movimento 5 Stelle, la riduzione, dall’8,2 al 6 per mille, per le abitazioni date in affitto a canone concordato, mentre si è inasprita fino al 10 per mille la tassazione per quelle sfitte. Nel comprensorio del Miranese, a Mirano, l’imposta è scesa per la prima casa dal 5,5 al 5,3, per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per mille. A Spinea sale, dal 4,5 per mille si passa al 5 per mille, innalzamento che comporta per i circa 9.200 contribuenti per la prima casa un aggravio medio di circa 40 euro. Nessuna modifica infine alle aliquote Imu per i cittadini di Salzano. Sulla prima casa sarà applicato lo 4 per mille e il 7, 6 per mille sulla seconda ma se dovesse essere sfitta, si sale all’10,6 per mille, ancora una volta il massimo. Questo per favorire anche qui la politica degli affitti in favore di chi non ha i A.A. requisiti per accedere ad un mutuo.


6 Miranese Turismo e ambiente Tour fra Comuni per capire quali opere sono in arrivo

Piste ciclabili, percorsi da potenziare Sulla noalese un tracciato lungo circa due chilometri, con un finanziamento da 2 milioni di euro provenienti dalla Regione, e da Veneto Strade di Alessandro Ragazzo

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om’è girare in bicicletta per il Miranese? Non facile. La crisi e il caro del carburante, hanno indotto molti cittadini a cambiare le loro abitudini. Una di queste è l’uso della macchina: la benzina a 1,9 euro al litro, ha portato tante persone a muoversi in altro modo, puntando sull’autobus o sulla bici. Ma spostarsi nel nostro comprensorio non è sempre facile. Anzi. Tra piste ciclabili che s’interrompono, che mancano e che sono da costruire, il campionario è vario. E le restrizioni economiche, non aiutano certo ad aprire i cantieri della manutenzione. Ma qualcosa si sta, comunque, muovendo, specie tra Noale, Scorzè e Peseggia. Una delle strade più pericolose, è il rettilineo della Noalese, che collega la zona industriale di Noale a Briana. Di recente il Consiglio comunale ha ratificato l’accordo di programma uscito dalla Conferenza dei servizi sul pacchetto di lavori da realizzare all’interno del progetto sulla variante alla Noalese. Si tratta di un percorso lungo circa due chilometri, con un finanziamento da 2 milioni di euro prove-

nienti dalla Regione e da Veneto Strade, per poter avviare il cantiere. Il 2013, sarà l’anno delle piste ciclabili anche a Spinea. Una ne sorgerà fra via Martiri e via Rimini al Villaggio dei Fiori, e sarà parallela alla nuova bretella 8-bis ma separata dalla sede stradale. Anche via Luneo, dove più volte i residenti hanno chiesto sicurezza, ci sarà un percorso ciclabile tra via Costituzione fino al confine con Mirano. Un altro sorgerà in via

La pista ciclabile di via Caltana a Scaltenigo finisce nel ponticello di via Porara Capitanio. Invece nella zona tra Mirano e Santa Maria di Sala, ce ne sono diverse ma non sono sempre sono nelle migliori condizioni. Si pensi a via Porara, a via Taglio Destro e in via Cavin di Sala. Nella prima, costruita con il Passante, ci sono sassi e buche, nella seconda, invece, cresce erba,

riducendosi sempre più. Inoltre si registrano allagamenti quando piove. Stesso disagio che si segnale pure in via Cavin di Sala. C’è, poi, la categoria di quelle a metà, che ad un certo punto s’interrompono, con il ciclista che si ritrova fianco a fianco con auto e camion. Quella di via Caltana a Scaltenigo, finisce nel famoso nel ponticello di legno di via Porara, che dopo anni è ancora chiuso. C’è poi quella di via Castellana a Scorzè, che si ferma al capitello Garoni. È uno dei tratti più pericolosi del comprensorio, dove in passato ci sono stati gravi incidenti, anche mortali. Il problema è l’intenso traffico da e per Scorzè, con i ciclisti che sono sfiorati dai mezzi, soprattutto pesanti; sotto accusa ci sono la velocità, la poca sicurezza. Nell’estate 2011, i residenti avevano raccolto 233 firme per chiedere la messa in sicurezza. Avevano esibito una serie di cartelli lungo la regionale: “Chiediamo la pista ciclabile”, “Attenzione, manca la pista ciclabile. Pericolo di morte (con raffigurato un teschio). Chiediamo la pista ciclabile”, “Piste ciclabili

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Una pista ciclabile

ovunque ma qua si farà?” e “Pista ciclabile. Yes, you can”. Ma da metà autunno ci sono delle novità e i lavori di costruzione di 800 metri di pista ciclabile potrebbero partire entro la fine di quest’anno. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo redatto dall’ingegner Danilo Michieletto per realizzare l’intervento dal capitello Garoni al

civico 79 di via Castellana. Costo 828 mila euro. Il fosso sarà tombato, prolungando l’attuale pista, garantendo la sicurezza ai ciclisti fino al centro di Scorzè. Mancheranno, poi, altri 300 metri fino al confine con Trebaseleghe ma il Comune, con il ribasso d’asta del bando, conta di poter realizzare qualcosa di più del previsto.

INDAGINE FIAB IL PROFILO DEL CICLISTA

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l profilo del ciclista attuale è vario: non ha limiti di ceto sociale o livello culturale, fa il giornalista ma anche l’insegnante o il libero professionista. L’indagine è della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) su chi va oggi in bicicletta in Italia. È la prima volta che si organizza un’indagine statistica nazionale, che ha coinvolto un campione di 11 mila ciclisti sparsi per la penisola. Al contrario di quanto si possa pensare, con questo mezzo non ci si muove solo per andare al parco; in molti la usano per andare al lavoro (oltre il 60 per cento) ma anche per fare commissioni e andare a qualche appuntamento (75 per cento). Resta naturalmente importante l’escursionismo in bicicletta, alla scoperta di ambienti naturali e tesori d’arte. E non è certo il freddo a fermarli: solo un quarto circa dei ciclisti “urbani” desiste dall’uso con le basse temperature. Dalla ricerca emerge come alla bici non si rinunci tanto facilmente: perché è bello e piacevole muoversi in questo modo (lo pensa più del 70 per cento), e ne beneficia la salute (67 per cento) ma anche perché non si inquina (58 per cento) e si evitano i problemi di parcheggio (46 per cento). “La metà degli intervistati – dice il presidente di Fiab Antonio Dalla Venezia – usa la bici per andare al lavoro. Ciò da maggior forza alla campagna che stiamo conducendo sul riconoscimento giuridico dell’infortunio in itinere in bicicletta. La bici quindi appare non tanto come un mezzo per lo svago o solo per acquisti, ma un vero mezzo di trasporto casa-luogo di studio e di

lavoro, alternativo ai mezzi pubblici, sempre meno disponibili, e all’auto per via dei costi. Leggendo i motivi degli intervistati, vi è sempre più la consapevolezza che muoversi in bici fa bene alla salute e in questo caso chi usa la bici probabilmente, è più avanti di quello che pensiamo noi. C’è poi il rapporto tra ciclisti e professioni: rispetto al campione analizzato, è emerso che i maggiori utilizzatori sono proprio i giornalisti, seguiti da insegnanti e professionisti”. Ma pedalare in Italia è ancora una corsa ad ostacoli e solo un ciclista su cinque, pensa che sia tutto a posto. Il resto combatte ogni giorno con difficoltà; tra i problemi spiccano il pericolo per la propria incolumità, il cattivo fondo stradale e il rischio di furto. Ancora una volta la legalità è una delle parole chiave: troppe bici rubate, almeno una portata via a quasi: il 60 per cento degli intervistati e addirittura più d’una a metà di questi. A.R.


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8 Noale L’Intervento

Territorio

Non toccate l’Imu

Attività produttive Infuria la polemica sul potenziamento degli impianti

Cosmo, cittadini contro

di Giuseppe Bortolussi* segue da pag.

di Alessandro Ragazzo

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30 rappresentanti del comitato hanno partecipato ai Consigli comunali di Noale e di Salzano per spiegare i motivi dei loro timori

mpliamento Cosmo sì o no? Il dibattito infiamma il comune di Noale, dove l’azienda ha sede, ma pure il vicino Salzano, dove molti residenti sono preoccupati per la volontà della fabbrica di poter stoccare altro materiale. Già negli anni scorsi, ha sviluppato il trattamento di rifiuti inerti nel suo centro autorizzato, ma vorrebbe un “adeguamento tecnologico”. E questo non piace ai residenti. A Salzano, ad esempio, è stato costituito un comitato, Ambiente sicuro, che in più di un’occasione ha protestato contro questa volontà. La Regione dovrà dare il suo parere sulla Valutazione d’impatto ambientale (Via). La previsione è di stoccare 21500 tonnellate di rifiuti, di cui 9 mila di sostanze pericolose. La situazione era uscita ancora in primavera, quando i residenti di via Toscanigo a Salzano avevano fatto una raccolta firme, allarmati per l’ampliamento della ditta. “La Cosmo – spiega il presidente del comitato Ambiente sicuro Giovanni Tonello – opera da oltre dieci anni e già in passato, noi cittadini ci eravamo preoccupati per l’espansione e i disagi provocati dall’azienda. Ora ci troviamo davanti a un progetto che potrebbe essere ancora più impattante. Chiediamo chiarezza, trasparenza e informazioni tempestive “Vantaggi per pochi, tumori e disagi per molti? No, prima che siano prese delle decisioni. I politici locali grazie”. “In un raggio di un chilometro attorno alla tutelino e sostengano la nostra salute”. Una trentina fabbrica – continua Tonello – sono comprese più di di rappresentanti del comitato cento famiglie e il primo centro ha partecipato ai Consigli comu- La previsione è abitato, ovvero Robegano, è a nali di Noale e di Salzano, per di stoccare 21500 un chilometro e mezzo, a due spiegare i motivi dei loro timori; tonnellate di rifiuti, c’è Noale. Avremo disagi, polsono stati fatti parlare dai due di cui 9 mila di veri, emissioni in atmosfera e sindaci Michele Celeghin e Ales- sostanze pericolose possibilità che durante il processandro Quaresimin esponendo so ci sia la diossina, pericolosa una serie di dubbi. Nella città dei Tempesta, hanno per l’uomo”. A fianco del comitato si è schierato il esposto pure degli striscioni: “Prima di tutto la salute, consigliere di Uniti per rinnovare Domenico Felice. no rifiuti pericolosi vicino al Marzenego”, “Tutelare la “Sarà un impianto – osserva – che porterà ad avere salute dei cittadini è il primo dovere di un sindaco” e una discarica a cielo aperto. La giunta non ha pre-

neWS

Le sede dell’azienda Cosmo

sentato delle osservazioni ma io la invito a bloccare da subito il processo. E poi l’Ulss boccia per tipo di lavorazione”. Più cauto l’assessore all’ambiente Renato Damiani. “Cosmo ha controlli quasi quotidiani sul suo operato – replica – e non si sta nascondendo chissà cosa. Il sì allo stoccaggio, era già arrivato nel 2005, anche se capisco le preoccupazioni della gente. Ci sono quindici enti sovracomunali che seguono la Via, e dobbiamo dare una risposta in modo sereno, tutelando, prima di tutto, la salute pubblica. Stiamo facendo tutte le valutazioni del caso prima di decidere. Siamo di fronte a un adeguamento tecnologico, non serve una variante al Prg. L’azienda è disponibile a spiegare quali siano il progetto e le intenzioni”.

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Un record assoluto. I contribuenti e le imprese italiane pagano di più dei loro omologhi europei per avere in cambio di meno. Le manovre correttive che si sono succedute prima dell’estate del 2011 avevano un medesimo obbiettivo: portare in pareggio il bilancio dello Stato. Per raggiungerlo si è agito prevalentemente dal lato delle entrate, con maggiori tasse e con alcune riduzioni di spesa che hanno fatto sentire i loro effetti negativi sulle tasche dei cittadini (minori trasferimenti agli enti locali, tagli alla sanità, ai trasporti, etc.). La stessa Imu, introdotta quest’anno, dal 2013 diventerà più pesante: il suo gettito complessivo passerà dai 21,4 miliardi di euro, ai 21,7 del 2013, per arrivare, nel 2014, a 22,1 miliardi di euro. Nel 2013 l’aggravio lo subirà, il mondo produttivo che vedrà crescere di 270 milioni di euro il prelievo a suo carico. A partire dal 2014, le famiglie non potranno più usufruire della ulteriore detrazione per ogni figlio convivente. Se nel prossimo futuro il gettito dell’Imu è destinato a confluire interamente nelle casse dei Comuni, ciò farà sì che sarà destinato ad aumentare o a diminuire a seconda delle scelte di questi ultimi. Se si continuano a tagliare i trasferimenti lo scenario è già scritto: più tasse locali per tutti. L’Imu, è destinata a diventare a livello locale la cartina di tornasole della pressione. Diventerà sempre più importante amministrarne il gettito con attenzione, per non colpire le fasce sociali più deboli. Ai Sindaci veneti va chiesto, in un momento così difficile, di continuare, come hanno sempre fatto, a gestire con oculatezza e parsimonia i soldi pubblici, risparmiandoci un inasprimento della tassazione locale che ci farebbe scivolare in una recessione senza via d’uscita. *Segretario CGIA di Mestre

Raccolta di fondi Pro Finale Emilia

54 mila euro per i terremotati

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n gesto di solidarietà e di vicinanza verso le popolazioni colpite dal terremoto della scorsa primavera. Un lavoro che ha coinvolto tutti, tanto da fruttare 54 mila da destinare al Comune di Finale Emilia. E’ stata raccolta in tre settimane la somma, che servirà per ricostruire la scuola materna, andata distrutta dal sisma. L’importo è stato consegnato al parroco di Finale Emilia, monsignor Ettore Rovati, e al consigliere comunale Sandro Palazzi, nel corso del pranzo solidale in via Torricelli, dove sono intervenute 300 persone. La campagna era chiamata “Non lascia-

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moli soli. Noale pro Finale Emilia”. La proposta è stata lanciata dai gruppi missionari, ha trovato il sostegno del Comune, della Pro loco, delle categorie economiche e delle associazioni locali. I soldi sono il frutto delle tante iniziative che hanno visto mobilitarsi istituzioni, parrocchie, associazioni civili ed ecclesiali. “Voglio esprimere la grande commozione - dice monsignor Rovati - per il segno concreto di generosità di Noale nei nostri confronti. Si aggiunge ai tanti altri ricevuti in questi difficili mesi ma che per consistenza li supera tutti”. La stessa riconoscenza pure dal consigliere

emiliano Palazzi. “Ci avete stupito - ringrazia - e la somma sarà impegnata per l’acquisto della nuova cucina dell’asilo che si sta completando”. Un grazie è arrivato pure dal parroco di Noale, don Mario Salviato. All’evento di consegna del denaro, non ha potuto partecipare il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, ma ha promesso che presto ringrazierà i noalesi per quanto fatto. “Non è potuto venire - spiega il collega di Noale Michele Celeghin- ma mi ha detto, che si tratta della somma più alta ricevuta dalle associazioni. Un bel traguardo raggiunto grazie a tutti”. A.R.

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Noale 9 Ambiente Vertice fra provincia e consorzio di Bonifica per i cantieri in via Ongari

Oasi del Wwf, nuovi interventi C’è il progetto per sistemare 14 ettari oltre il Draganziolo che si aggiungeranno agli altri 24 già fruibili di Alessandro Ragazzo

S

i attende nel breve periodo una svolta per il secondo stralcio dell’oasi di via Ongari a Noale. Si parla del progetto da molti anni ma di recente, l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia ha fatto intendere che le novità potrebbero arrivare presto: “Lo stiamo disponendo”. Nel breve periodo, ci sarà una riunione con il direttore del consorzio di bonifica Acque risorgive Carlo Bendoricchio per discutere delle opere idrauliche. All’incontro ci saranno pure l’ambientalista e attivista del Wwf Livo Pelizzon e la responsabile Wwf dell’oasi di Noale,

Cappelletta

Martina Bano. I quattro si erano già visti la scorsa estate ma ora si vuole arrivare alla stesura del progetto per sistemare i 14 ettari oltre il Draganziolo che debbono aggiungersi agli altri 24 già fruibili. Questi permetterebbero di convogliare le acque in fosse più capienti, con i canneti che depurerebbero in modo naturale. L’idea è di creare un collegamento idraulico dal Draganziolo alle altre cave, che avrà lo scopo di laminare la piena in caso di forti piogge ma soprattutto, nei periodi ordinari, per evitare gli sprechi d’acqua. “Valuteremo quali sono le novità – spiega

Dalla Vecchia – e gli aggiornamenti che riguardano un’area importante del Veneziano per il suo valore naturalistico e ambientale. Un’area diventata un sito d’importanza comunitaria e una zona di protezione speciale, tanto che la Provincia l’ha inserita nel sistema di rete ecologica”. Per quanto riguarda il primo stralcio, ormai attivo da qualche anno, l’intervento era stato dall’allora Consorzio di bonifica Dese Sile, su 19 ettari. Iniziato nel 2003, ha permesso di ricostruire una zona umida, finalizzata alla fitodepurazione delle acque derivate dal Rio Draganziolo,

SiStemazione idraulica, lavori finiti

D

opo poco più di sei mesi, si sono chiusi i lavori di sistemazione idraulica nella frazione di Cappelletta, nel tratto compreso tra via Casone e lo scarico sul fiume Marzenego a Cappelletta, nella cosiddetta “Piovega degli Annati”. Gli operai hanno dovuto ripristinare il vecchio tracciato demaniale

INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI

L’oasi del Wwf a Noale sfruttando la presenza delle depressioni del terreno, dovute ad attività di cava, con tanta natura che costituisce un elemento di pregio paesaggistico da proteggere e integrare con l’area stessa. All’interno troviamo aironi rossi e grigi, falchi della palude, tritoni, salamandre, martin pescatori. L’investimento

del corso d’acqua, ridotto a un piccolo fosso non arginato, e poi rimettere in sicurezza gli argini. L’intervento si è concluso qualche settimana fa, si sono svolti in più stralci e dovrebbero impedire alle aree di quella zona, di finire sott’acqua. “Un’opera necessaria – spiega il sindaco Michele Celeghin – perché negli anni scorsi, era mancata la manutenzione. Ora pensiamo di partire con altri interventi, per garantire un rapido deflusso delle acque in caso di forti piogge”. D’intesa con il consor-

zio Acque risorgive, a febbraio è iniziato il cantiere, che ha permesso di sistemare circa un chilometro di corso d’acqua. “La vegetazione arborea – dichiara l’assessore all’Ambiente di Noale Renato Damiani “è stata diradata, perché negli anni aveva ridotto la sezione del corso d’acqua. Quel punto è sempre stato importante per il deflusso delle acque e l’intervento ha permesso di migliorarne l’idraulica”. A.R.

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era stato di 2.065.827,6 euro, totalmente finanziato dalla Regione. Il proprietario è il Comune di Noale, mentre la gestione dell’intero complesso è a carico del comitato Oasi Wwf Cave di Noale. L’area verde è inserita in una zona soprattutto agricola, frammentata da edifici di tipo residenziale.

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10 Noale Viabilità Dopo anni di attesa si attendono i cantieri già a primavera

Sottopassi in via Mestrina, soluzioni in vista di Alessandro Ragazzo

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oale è sempre stato il comune più indietro nella realizzazione dei sottopassi dove ne esiste solo uno, in via Valsugana. In altri paesi vicini, vedi Maerne e Salzano, questi interventi, inseriti nel Sistema metropolitano ferroviario regionale (Smfr), sono stati realizzati, mentre nella città dei Tempesta si è perso del tempo. Ora qualcosa si sta muovendo, anche se per vedere realizzato qualcosa, ci sarà bisogno di un periodo abbastanza lungo. Due le questioni sul tavolo: via Mestrina e via Ongari. Per il primo intervento, la scorsa primavera è stato predisposto un nuovo progetto, spostato a sud, verso via Ferrara, per permettere di alzarlo fino a cinque metri e renderlo più sicuro. E anche la viabilità della zona subirà delle modifiche rispetto all’attuale. All’incrocio con via Spagnolo, sarà realizzata una rotonda, poi sorgerà una strada d’innesto al sottopasso e, una volta usciti, su via Ferrara gli automobilisti troveranno un altro rondò. Da qui si proseguirà di nuovo su via Mestrina. Il sottopasso rientra già nei finanziamenti del primo tratto della variante alla Noalese ma ci dovranno aggiungere altri 700-800 mila euro per le due rotatorie prima non previste. Notizia delle scorse settimane, invece, l’opera di via Ongari è stata rifinanziata dopo che si è dovuto ripartire daccapo. L’obiettivo è avviare i cantieri per la prossima primavera, mentre a breve dovrebbe essere pronto il progetto definitivo. L’opera non si farà nell’attuale sedime; troppo stretta, infatti, la carreggiata e poi vicino ci sono le case. Troverà posto più

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Serviranno altri 800 mila euro per le 2 rotatorie che non erano state previste a est, nell’attuale area della fornace di via dei Novale, chiusa per cessata attività e che libererà lo spazio. E tutta la superficie sarà trasformata, con immobili residenziali per 51 mila metri cubi, mentre il commerciale sarà di 20 mila. Su via dei Novale, tra via Ongari e via Lancerotto sorgerà una rotatoria. “Abbiamo avuto la conferma da Veneto Strade – assicura l’assessore alla Viabilità di Noale Luciano Gobbato – che il sottopasso sarà finanziato. In questo modo, potremmo ridurre il traffico di via Sant’Andrea ed eliminare le code su via Ongari, agevolando l’accesso a un’area dove ci sono scuole, impianti sportivi, futura casa di riposo e il parcheggio scambiatore della stazione”. Nel frattempo, la giunta sta pensando alla messa in sicurezza di via Valsugana. Insomma la questione viaria resta sempre nei comuni una delle principali priorità degli enti locali. Ora anche Noale si metterà al passo con il

resto del comprensorio sulla questione dei sottopassi. Si tratta di interventi che erano molto attesi dalla popolazione e che in qualche modo risolvono disagi che erano da tempo insistenti, soprattutto dovuti alla grande intensità del traffico nella città dei Tempesta, che per anni ha avuto la più grande concentrazione di smog del Veneto.

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12 Martellago Ecologia I dati dell’ultimo semestre di Veritas

La raccolta differenziata vola Nell’ultimo semestre la percentuale è salita al 73,9% con punte nei mesi estivi dell’80%. Nel 2011 le percentuali erano al 66% di Alessandro Ragazzo

U

n balzo in avanti, non c’è dubbio. Martellago, ormai, è ai vertici della raccolta differenziata, grazie al nuovo sistema di raccolta della spazzatura in vigore da sei mesi in tutto il comune. In questo semestre, infatti, Veritas ha comunicato al sindaco Brunello che la percentuale è salita al 73,9 per cento. Già dei buoni riscontri si erano avuti da aprile 2011 ai dodici mesi successivi, quando il sistema dei contenitori a calotta con chiave elettronica era attivo nella sola Maerne. Poi, dal primo aprile scorso, tutto il territorio è stato uniformato e ci si è assestati all’80 per cento. Inoltre sono state riorganizzate tutte le piazzole ecologiche, che ora hanno i contenitori per l’umido, la carta, il verde e le ramaglie e il multi-materiale. Ma oltre a far crescere la raccolta differenziata, l’introduzione delle calotte ha contribuito anche a far diminuire la quantità complessiva di rifiuti e a migliorare la vivibilità all’interno del territorio. Infatti, chi abita fuori Comune, e prima era abituato ad abbandonare i suoi rifiuti nel territorio di

Martellago, ora non è più in grado di farlo. Inoltre, il miglioramento della raccolta differenziata contribuisce a contenere i costi di smaltimento dei rifiuti. Così nel primo mese di raccolta, si è arrivati al 75 per cento, a maggio si è saliti al 79 per cento, poi l’80 per cento è stato toccato a giugno e agosto, l’81 per cento a luglio e settembre. Se paragonato al 2011, ad aprile si era al 68 per cento, a maggio, luglio e settembre al 65 per cento, giugno, agosto e novembre al 66 per cento, ottobre al 67 per cento e a dicembre addirittura il 59 per cento. Ora si attende il riscontro dell’ultimo trimestre dell’anno in corso, che potrebbe proiettare Martellago ben oltre il 75 per cento, in linea con le direttive fissate dall’Unione Europea, che indicano al 65 per cento la percentuale da raggiungere per fine 2012. Ma si può fare ancora meglio, e l’obiettivo di sfondare quota 80 per cento, non è poi così utopico. Veritas dà qualche buon consiglio per riciclare al meglio; intanto nella carta non si mette quella plastificata, la chimica e l’oleata, oltre

economia Storiche aziende del territorio

KELEMATA E POMETON, DESTINI CONTRAPPOSTI

Lo stabilimento della Pometon

D

ue aziende storiche del comune di Martellago stanno vivendo momenti diversi: Kelemata si vuole ampliare, Pometon è in sofferenza per la crisi. La prima è un’azienda di cosmesi, che ha vissuto in passato momenti difficili, la seconda è metallurgica, con una cinquantina di esuberi annunciati dalla proprietà. Intanto Kelemata di Martellago, che ha comunicato al Comune l’avvio dei lavori di allargamento, presentando tutti i documenti, anche se la data resta incerta. A settembre 2011, il Consiglio comunale aveva approvato il progetto e la ditta aveva dodici mesi di tempo per inviare le carte agli uffici competenti. Che sono arrivate nelle scorse settimane e ora ha tre anni per completarli. La richiesta era arrivata ancora ad aprile 2011 e poi il Comune ha

Cassonetti per la raccolta differenziata

agli scontrini e ai cartoni della pizza sporchi. Vanno introdotti, invece, i giornali, le riviste i fumetti, i quaderni, i libri, le buste, le fotocopie, i fogli di carta, i volantini e gli opuscoli. Per quanto riguarda il vetro e la plastica, sì alle bottiglie, ai flaconi, ai dispenser e tubetti di plastica vuoti per detergenti, saponi, creme, shampoo, bagnoschiuma e dentifricio. A questi, si possono aggiungere vasi e vasetti di vetro, confezioni, vaschette, buste e sacchetti per alimenti privi di residui di prodotto,

Alla Pometon vicino alla stazione di Maerne, vi lavorano 177 dipendenti, tutti a rischio

accelerato l’iter per arrivare in fretta all’approvazione del progetto. Si tratta di oltre 2 mila metri quadrati in più da realizzare e il magazzino sarebbe aumentato sia in altezza sia in larghezza per metterci il centro di stoccaggio, logistica e spedizioni della ditta, che fa uso dei terzisti a Monselice. I lavori interesseranno il retro della fabbrica, e sarà adottato un diverso piano di sicurezza da quello attuale, oltre a nuovi spogliatoi. Ora si aspetta l’avvio del cantiere. Qualche chilometro più in là, vicino alla stazione di Maerne, c’è la Pometon, dove vi lavorano 177 dipendenti. Dopo una serie d’incontri avvenuti tra azienda e sindacati, azienda e giunta, giunta e sindacati, si è aperto un piccolo spiraglio per gli operai. Anche il Consiglio comunale si è occupato della vertenza, dicendosi preoccupato per le notizie che arrivavano dalla fabbrica. Ma lo stesso sindaco Giovanni Brunello, dopo aver incontrato tutte le parti, aveva spiegato come stavano le cose, augurandosi di arrivare presto a una via d’uscita. “La proprietà di Pometon – dice – è disponibile a trattare con i sindacati per lavorare assieme sul contratto di solidarietà. Senza la legge Fornero, in fabbrica ci sarebbero una quarantina di dipendenti vicini alla pensione ma ora le cose sono cambiate. Il vertice dell’azienda non vuole licenziare i lavoratori e vuole trovare un accordo con Cgil e Cisl. Non servono aut aut ma mi auguro ci sia ragionevolezza da parte di tutti. Alla fine, Cgil e Cisl si sono divise. Di fatto, è stato rinnovato il contratto di solidarietà, in scadenza a metà ottobre, fino al 10 dicembre ma l’ha firmato solo la Fim Cisl, mentre la Fiom Cgil ha scelto altre strade, chiedendo che fosse privilegiato l’aspetto occupazionale. Il nodo è la volontà di Pometon di sottoscrivere, con la proroga di altri due mesi, il nuovo accordo aziendale. Intesa che prevede da subito la riduzione delle squadre in fabbrica, specie in fonderia, dove i turnisti lavoreranno non più di otto giorni al mese. A.R.

contenitori di plastica e polistirolo per imballaggi. No, invece, alla porcellana, ai bicchieri di vetro e cristallo, posate di plastica, giocattoli e oggetti in gomma. Nell’umido, ci vanno gli scarti da cucina, gli avanzi di cibo, frutta e verdura, pane vecchio, fondi di caffè e filtri da tè. Infine il secco, con stracci sporchi, carta da non gettare nel cartone, lampadine non al neon, cocci di ceramica, cd, forbici e penne.

neWS Schiamazzi a Maerne

arriva il reclamo on line

Q

ualche problema si è verificato durante l’estate in via Berti a Maerne e i residenti chiedono interventi al Comune. Problemi di schiamazzi fino a tarda ora, provocati da alcuni giovani e che non hanno allietato le caldi notti del quartiere. Ci sono stati anche dei controlli da parte delle forze dell’ordine ma non sarebbero state riscontrate irregolarità. Invece per gli abitanti della zona, problemi ce ne sono stati. “Abbiamo raccolto una trentina di firme – spiega Massimo Fabris – perché hanno fatto confusione per quasi tutte le sere. Hanno giocato a calcio battendo il pallone sul soffitto, provocando rimbombo e confusione. E questo impediva a molti di noi di dormire. Abbiamo cercato di convincere la giunta, cercando di trovare delle soluzioni. Ci sono stati dei sopralluoghi delle forze dell’ordine ma in un’ora in cui i giovani non c’erano. Chiediamo solo tranquillità in vista anche del prossimo anno”. Per l’assessore ai Giovani di Martellago Marco Garbin, per ora il Comune non ha intenzione di prendere provvedimenti. “Sappiamo di queste segnalazioni – replica – ma sappiamo anche che gli accertamenti non hanno A.R. riscontrato cose gravi”.

CASELLO CONFERMATO IL PROGETTO

N

on ci saranno grossi stravolgimenti nel progetto sul casello di Martellago-Scorzè. Anas, infatti, ha confermato tutti gli impegni, dopo che l’opera è diventata di sua competenza dallo scorso primo giugno, giorno in cui il commissario Silvano Vernizzi ha perso i suoi poteri. Per quanto riguarda il cantiere, l’inizio dei lavori è fissato per fine anno, al massimo inizio del prossimo. Dunque, sì alle rotonde (su via Canove, via Ponte Nuovo e via San Paolo) ma anche alla complanarina lungo l’autostrada, che collegherà L’area dello svincolo autostradale via Moglianese al casello, e alle opere di mitigazione ambientale. Questi ultimi due interventi sono inseriti nel progetto definitivo ma non in quello esecutivo, perché il mandato di Vernizzi stava per scadere e l’iter doveva andare avanti. Anas, però, ha preso l’impegno di portare avanti il lavoro fatto nei mesi scorsi, mentre i sindaci hanno chiesto che tutto il pacchetto di opere sia pronto per l’apertura al traffico del casello, prevista nel 2014. E fra queste, c’è anche la tangenziale nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, e che unirà la Castellana (zona Kelemata) al casello. Questo sul lato est. A ovest, invece, per arrivarci sarà costruita una bretella sempre dalla Castellana (via Boschi). L’opera resterà a forma di diamante rovesciato, a cavallo del fiume Dese, con un viadotto lungo oltre 500 metri per collegare l’entrata e l’uscita, oltre a delle rotatorie per favorire l’innesto della circolazione in autostrada. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, che partirà dalla Kelemata sulla Castellana. Anas e i Comuni di Martellago e Scorzè intensificheranno i contatti, perché ci sarà da decidere il cronoprogramma e stabilire le procedure. Martellago ha chiesto che la rotonda di via Canove sia ridotta nelle dimensioni perché troppo grande. Nell’accordo siglato mesi fa, ci sono 2 milioni e 700 mila euro per la complanarina e altri 2 milioni per le mitigazioni, mentre Scorzè ribadisce che la procedura del casello va avanti e ora si dovrà attaccare anche la complanarina e le mitigazioni ambientali. Date su quando ci sarà la posa della prima pietra del casello, ancora non ce ne sono. Intanto si sta facendo la bonifica A.R. bellica nel territorio di Scorzè.


Scorzè 13 Interventi Veneto Strade ha convocato nella sua sede una Conferenza dei servizi

Tangenziale sud, i dubbi restano

neWS A Peseggia

l’iStituto martini punta Sull’arte

Il vecchio tracciato prevedeva la prosecuzione della tangenziale da via Mestrina a Noale fino a via Volta a Scorzè di Alessandro Ragazzo

C

omunque vada ci sarà una svolta: sarà via libera alla tangenziale sud di Scorzè oppure avrà la meglio il ricorso al Tar del Comune di Salzano? A breve il verdetto. Di certo sono due i fatti che caratterizzano queste settimane del secondo lotto del primo stralcio della variante alla Noalese: per il 15 novembre, Veneto Strade ha convocato nella propria sede la Conferenza dei servizi per il progetto definitivo, il secondo, l’atteso verdetto del giudice sulla sospensiva richiesta dal sindaco di Salzano Alessandro Quaresimin. Intanto alla riunione di metà mese, per i Comuni del Miranese, sono stati chiamati in causa Scorzè, per l’appunto, Salzano e Martellago. Ciascuno dirà la sua sul tratto di strada, che ha nulla ha a che fare con il precedente tracciato. La nuova soluzione prospettata, sarà tutta in territorio di Scorzè. Dovrà mettere in collegamento via Milano a via Boschi, al confine con Martellago, passando per via Volta. Poi, dalla rotonda sulla Castellana, dove confluisce la bretella di via delle Motte a Martellago, partirà una strada di collegamento con il casello del Passante di Cappella-Martellago. Il vecchio tracciato prevedeva la prosecuzione del-

La rotonda di Via Mestrina a Scorzè

C

la tangenziale da via Mestrina a Noale fino a via Volta a Scorzè, passando a Nord della centrale elettrica di Scorzè. Dopo il progetto definitivo, si passerà alle varianti urbanistiche, all’esecutivo e all’appalto. Un’opera da 12 milioni di euro, spostati dal vecchio tracciato. A questo punto l’iter va avanti ma sulla vicenda pesa la decisione del Tar. Per Quaresimin, il solo progetto valido è quello del 2004, a nord della centrale elettrica, pubblicato nel Bur e finanziato. Ma tre anni fa, la giunta di Scorzè aveva approvato una delibera, dove si chiedeva a Regione e Veneto Strade di migliorare

la viabilità in dieci mosse. E all’interno, appunto, c’era proprio la tangenziale sud, con il progetto preliminare poi approvato lo scorso febbraio. La questione è tutt’altro che chiusa. Con il primo verdetto del Tar è atteso a breve e poi la sentenza prevista per i mesi successivi. Se dovesse prevalere la tesi di Salzano, allora si dovrebbe andare avanti con la tangenziale “originale”. Viceversa, passasse l’idea della tangenziale sud, si dovrebbe ragionare sul nodo di via Mestrina a Noale, dove i residenti lamentano traffico, rumore, inquinamento e case che vibrano.

’era anche un pezzo di Peseggia al convegno “A scuola di Guggenheim” di inizio ottobre, che si è tenuto nell’aula Magna di San Giobbe all’università Ca’ Foscari. L’istituto comprensivo Martini, infatti, ha partecipato al progetto “Arte più tecnologia uguale scuola” con tutte le classi seconde. Così a Venezia, sono state invitate sia il dirigente della scuola di Peseggia, Antonina Randazzo, e l’insegnante di Arte e immagine Lidia Bertoldo: una soddisfazione per tutti, dunque. È il decimo anno che si svolge l’iniziativa a livello veneto, dove finora sono stati coinvolti 3 mila docenti e quasi 45 mila ragazzi. Lo scopo è educare gli studenti all’arte, specie a quella contemporanea, ai più sconosciuta. La scuola di Peseggia, intitolata allo scultore moderno Arturo Martini, non poteva mancare a questo evento. E non è mancata. Dal 16 al 21 maggio scorso, nella collezione Peggy Guggenheim, sono stati esposti i lavori di tutti gli allievi partecipanti, tra cui quelli di Peseggia, con il progetto chiamato “Torsioni di luce”. All’interno dell’ateneo veneziano, c’è stata la presentazione delle nuove offerte didattiche, quest’anno incentrata sul binomio arte e letteratura. A.R.

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Un topo in un argine

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atti lungo i corsi d’acqua di Peseggia e Gardigiano, puzza a Peseggia. A denunciare il degrado nelle due frazioni e il Pd, che ha presentato alla giunta una duplice interrogazione. “Ci sono pericoli per la salute pubblica”, osserva il consigliere del Pd di Scorzè Giuliano Zugno, che punta il dito sulla presenza di questi animali nelle zone di via Tiziano, via Ponte Nuovo, via San Paolo e via Verdi a Peseggia, oltre a via Canaletto a Gardigiano. “Se si fa un giro in piazza Gardigiano – continua Zugno – è sempre più probabile incontrare topi e ratti che scorrazzano per strada, uscendo dai buchi della fognatura. E sono segnalati anche sui fossi e nei giardini delle case”. Il suo capogruppo in Consiglio Gianna Manente, chiede alla giunta se vi sia un piano di derattizzazione sul territorio. E a Peseggia, c’è pure il problema degli odori, provenienti dalle vicine stalle di animali del territorio e non solo. Il partito chiede che se vi siano dei regolamenti locali o sovracomunali che regolino le aperture dei camini. “La gente – dice il capogruppo in Consiglio Gianna Manente – è costretta a chiudersi dentro casa per le esalazioni provenienti dall’allevamento di polli di via Giorgione a Peseggia, da quello di tori di via Tarù fra Trivignano e Gardigiano e da quello di maiali di Zero Branco. In pratica, il paese è circondato ed è sempre più invaso da diversi odori, ora insopportabili. Anche in questi giorni, il problema persiste e il governo locale dovrebbe prendere dei provvedimenti per risolvere il problema”. Alcuni residenti si erano mossi ancora in estate per far presente la situazione. “Da qualsiasi parte tiri il vento – precisa il consigliere Valerio Ferro – Peseggia finisce per essere interessata. In estate, questo fenomeno si è registrato soprattutto di sera”. A.R.

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14 Salzano Tecnologie Riorganizzazione informatica dell’ente locale

Edifici comunali messi in rete

neWS Cultura

corSi di formazione per adulti

I cittadini, che si doteranno un account Skype, parleranno a costo zero con gli uffici comunali e le scuole di Roberta Pasqualetto

N

ell’ambito della riorganizzazione del sistema informatico comunale, il comune di Salzano dal 2010 sta utilizzando, in via sperimentale, la tecnologia Voip (Voice over IP) per le comunicazioni del comando di polizia locale. Visto l’esito positivo della sperimentazione di questa tecnologia, che ha permesso una consistente riduzione della spesa per le comunicazioni del comando di polizia locale, la giunta ha deciso di estendere l’esperienza maturata a tutti gli uffici ed edifici del territorio. Infatti, in conformità a un progetto realizzato dall’ufficio informatico e in via di definizione l’affidamento di un incarico per la messa in rete di tutti gli edifici (sede comunale, scuole, biblioteca, magazzini) per la condivisione delle risorse informatiche dell’ente (connettività internet, firewall e comunicazioni Voip) che permetterà di azzerare i costi per le comunicazioni tra le scuole e l’ente e grazie alle economie ottenute sarà portata la connettività internet in tutte le scuole del territorio, saranno informatizzati gli uffici

A Il municipio di Salzano scolastici, in aule informatiche già presenti e sarà creata una nuova aula informatica nella scuola elementare Dante Alighieri di via Mameli. Altro aspetto importante dell’operazione è che anche i cittadini, che si doteranno gratuitamente di un account Skype, potranno parlare a costo zero con gli uffici comunali e le scuole. Obiettivo futuro dell’amministrazione è, di utilizzare la nuova rete dati comunale per creare delle aree

di accesso pubblico internet (aree hot spot) per permettere ai cittadini di navigare gratuitamente con il proprio Smartphone, tablet o notebook così da accedere anche ai servizi dell’E-Government offerti dal Comune di Salzano. Insomma, una bella novità telematica per i cittadini nell’area nord del miranese. Finalmente saranno messi a disposizione sistemi moderni di comunicazione che faranno risparmiare tempo e denari.

nche quest’anno il comune di Salzano in collaborazione con l’università popolare di Mestre propone corsi di formazione per adulti. Le proposte sono sempre molte: dai corsi tecnici quali lingua e informatica a quelli umanistici quali arte e psicologia. Il corso base di lingua inglese, con la docente Mirella Sterzai, inizierà mercoledì 14 novembre e si terrà dalle 18 alle 20; sempre mercoledì 14 inizierà il corso intermedio dalle 20.10 alle 22.10. Entrambi i corsi hanno la durata di 34 ore e costano 100 euro; la sede delle lezioni è casa Piatto a Robegano, via L. Da Vinci, 17. I corsi pre-intermedio e quello avanzato di inglese si terranno nel mese di aprile 2013. Il corso di lingua Spagnola I, con la docente Raquel Ugarte, inizierà venerdì 16 novembre dalle ore 18 alle 20 per un totale di 50 ore. Il corso si terrà in Casa Piatto a Robegano, con il costo di 145 euro. Il corso di informatica base internet, posta elettronica, word, excel, power point, con il docente Ivan De Toni partirà lunedì 12 novembre dalle 18 alle 20. Il corso di informatica avanzato inizierà lunedì 12 novembre dalle 20.10 alle 22.10. I corsi si terranno in Aula Consiliare, Filanda Romanin Jacur: 75 euro. Il corso di psicologia il linguaggio del corpo tra salute e malattia, con il docente Franco Checchin, inizierà martedì 13 novembre e si terrà dalle 20 alle 22. Hanno la durata di dieci ore di lezioni e si terranno in Casa Piatto a Robegano, con il costo di 45 euro. Info www.comune.salzano.ve.it e disponibili presso la Biblioteca del Comune di Salzano. R.P.

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MAL DI SCHIENA E DOLORI OSTEO ARTICOLARI: CURA E PREVENZIONE artrosi, lombosciatalgia, ernia del disco, osteoporosi, anche, ginocchia Intervista al Dott. Paolo Esopi, nuovo Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia ULSS N.13 di Dolo - VE Consulente del Centro Equilibero di Spinea.

Chi colpisce il mal di schiena? Il mal di schiena colpisce indistintamente ormai giovani ed anziani ed è la prima causa di assenza dal lavoro e la seconda di invalidità. Chi soffre di questo disturbo sono soprattutto persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni e oltre ma la patologia è in aumento anche tra giovani con età inferiore ai 20 anni.

Perché si parla tanto di postura, mal di schiena e dolori osteoarticolari? Perché il mal di schiena e i dolori osteoarticolari possono essere causati, oltre che da traumi, anche da posture scorrette e atteggiamenti sbagliati. Una postura scorretta può portare a dolori muscolo scheletrici e

patologie osteoarticolari anche gravi come artriti e artrosi. Un sistema posturale scorretto potrebbe essere anche causa di scoliosi, iperlordosi lombare o cervicale, dolore agli arti inferiori o superiori, ernie, pubalgie e infiammazioni. Tali patologie impediscono una buona qualità della vita come ad es. praticare sport, camminare, muoversi in maniera adeguata.

Quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico nell’artrosi dell’anca e del ginocchio? Sempre come ultima ratio. La sostituzione protesica dell’anca, ginocchio e spalla si rende necessaria quando le terapie conservative non garantiscono più una buona qualità di vita. La protesi è come un abito su misura nel senso che è indispensabile adattare la protesi all’osso e non viceversa. Questo in sintesi è il significato di mini-invasività.

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Salzano 15 Viabilità Il sindaco Alessandro Quaresimin sottolinea un problema evidente

Via Cornarotta, una strada che fa paura di Roberta Pasqualetto

Nonostante tutti gli incontri, le conferenze, gli atti di diffida, la situazione rimane bloccata sul versante della sicurezza viaria, oltre a dare un segnale forte che le amministrazioni pubbliche debbano essere rispettose della legge e che soprattutto come amministratori abbiamo l’obbligo di considerare i cittadini tutti allo stesso modo”. L’ultimo incidente mortale si è consumato qualche mese fa, nell’incrocio tra via Cornarotta e via Passoni, poco prima della mezzanotte di domenica, a Robegano è morto Franco Pegoraro, un operaio di 39 anni di Scorzè. Un altro incidente mortale si è consumato nel 2010 quando Anatolie Iorcu, è stato investito da un’auto mentre stava andando a chiudere il cancello di casa. Nonostante tutti gli incontri, le conferenze, gli atti di diffida, le comunicazioni inviate, a oggi, la situazione rimane bloccata e non sembra ci sia nessuna volontà da parte della Regione di farsi carico di una situazione grave che le compete. Considerato che la Regione ha

L’ultimo incidente mortale si è consumato qualche mese fa, nell’incrocio con via Passoni

Un incidente stradale

comunicato la volontà di spostare il finanziamento destinato per questa variante ad altra opera, ritenendo la SP 37 (via Cornarotta) ha i requisiti per sostenere tali flussi di traffico, il comune dal canto suo ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Veneto, perché finalmente un giudice entri nel merito della questione e possa ripristinare la legalità e porre la parola fine.

neWS Legambiente

Salzano riciclone 2012

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a questione della variante alla S.R. 515 è ampiamente conosciuta, com’è altrettanto noto, come più volte ribadito dall’amministrazione comunale, che con l’apertura del Primo Lotto non è stato risolto assolutamente il problema viario per il quale l’opera era stata progettata, anzi è stato aggravato ulteriormente raggiungendo il solo scopo di spostare il traffico da Noale in altre zone del territorio di altri Comuni interessando viabilità esistenti non compatibili, in particolare in Via Mestrina e via Cornarotta a Robegano, creando inoltre gravi problemi di sicurezza viaria in tali vie e numerosi incidenti, anche gravi, ne sono la testimonianza. E, in effetti, di incidenti, in Via Cornarotta c’è ne sono stati molti a lamentarsi sono i residenti e gli automobilisti. Il problema è aggravato dall’alta velocità che rendono pericolosa l’immissione sulla strada e per chi deve percorrerla in bicicletta. Già dal 2009 Salzano fa notare come l’apertura di un solo tratto di tangenziale, fino a via Mestrina Noale, abbia creato disagi sia a via Mestrina sia a via Cornarotta, che non sono in grado di supportare un certo tipo di traffico. “Sulla questione, l’amministrazione comunale di Salzano – dice il sindaco Alessandro Quaresimin – è stata sempre chiara nel ripetere che la soluzione del problema sta in capo nella volontà della Regione di procedere a dar corso ai lavori come da progetto concordato e approvato, che da una risposta concreta e attesa oramai da troppi anni al transito dei mezzi pesanti risolvendo le conseguenti criticità

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egambiente ha premiato Salzano come “Comune Riciclone” 2012. L’organizzazione italiana ha lanciato l’iniziativa Comuni ricicloni che quest’anno giunge alla sua diciannovesima edizione, il premio è assegnato ai comuni che nel 2011 hanno raggiunto la quota di almeno il 65% di raccolta differenziata, richiesta per legge solo dal 2012 (era del 60% lo scorso anno). Salzano ha raggiunto un indice di raccolta differenziata del 70,20% e una percentuale di buona gestione del 66,51%. Queste percentuali raggiunte dal comune gli fanno ottenere un riconoscimento unico nel territorio del Miranese. L’amministrazione è soddisfatta di ricevere il secondo posto tra i Comuni della provincia di Venezia con più di dieci mila abitanti, trentaquattresima tra i Comuni del Nord Italia di pari dimensioni. Legambiente valuta la “buona gestione” dei territori misurando la capacità di gestire i rifiuti urbani nei suoi diversi aspetti: recupero della materia, riduzione dei rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficacia del servizio. Il sindaco Quaresimin dice che l’impegno della sua amministrazione e dei suoi cittadini è stato premiato anche in termini di tutela dell’ambiente. R.P.


16 Cultura Rassegna a Spinea Presentato il cartellone per l’anno 2012-2013

Teatrino Zero, fucina di cultura

neWS A Olmo di Martellago

Spettacoli di miStero

Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale di Alessandro Ragazzo

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nche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua linea, presenta una ricca stagione artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali sia per la diversa provenienza degli artisti. Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile (tutti con inizio alle 21), di cui due già andati in scena a ottobre, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale, di figura, civile, ventriloquia, performance visive e circensi, poesia, giullarate e nuove realtà emergenti, più cinque spettacoli domenicali per bambini. Dopo “Stanza di Orlando” del 20 ottobre e “Trash” di sette giorni più tardi, la rassegna continuerà sabato 3 novembre con “Annagramma via Artom. Monologo in parole e boxe” con Gianni Stoppelli, mentre il giorno 10 toccherà a “Una canzone tira l’altra”. Sabato 17 sarà la volta di “Finale di partita”, diretto e interpretato dal teatrino Giullare e sabato 24 e domenica 25 (alle 18) Armamaxa Teatro di Foggia proporrà “Orlando furiosamente solo rotolando”, con Lodovico Ariosto messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Dicembre inizierà il giorno uno con “Italia libre. Appunti per una moderna rivoluzione borghese”, con Edoardo Fainello e Renzo Pagliarotono,

mentre all’Immacolata si potrà assistere al concerto di Aldo Tagliapietra, che racconterà la sua storia musicale attraverso le canzoni de Le Orme. Sabato 15 “Effetto sella” con la Microrochestra Venezia di Stefano Olivato e Leo Di Angilla e il 22 dicembre, Mario Pirovano proporrà “Johan Padan. A la descoverta de le Americhe”. L’anno nuovo si aprirà il 5 gennaio con “Baroque” della Contemporary Baroque Orchestra di Venezia, mentre sette giorni dopo, a Crea si esibiranno “I sacchi di sabbia” di Pisa con “Don Giovanni. Ein musikalischer spass zu Don Giovanni”. Ferruccio Brugnaro sarà sul palco il 19 gennaio, con “Marghera beat”. Ad accompagnarlo, ci sarà Rosa Amelia Brunello al violoncello e al contrabbasso. La compagnia stabile Lorenzo Da Ponte sarà in scena il 26 gennaio con “Narcissus”, scritto e diretto da Edoardo Fainello con Federica Girardello. “L’uomo dal fiore in bocca” del Cum&Munus Teatro di Catania aprirà febbraio il giorno due, con l’elaborazione drammaturgica e regia di Paolo Zaffaina. Il 9 febbraio Raum Raum di Trento metterà in scena “Delirium vitae” di e con Michele Vargiu e Giulio Federico Janni e il 16 febbraio arriverà Terracrea di Padova, con “Aviatori”. Ultimo evento del mese con “Fiato agli archi”, con l’omonimo

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Un spettacolo al Teatrino Zero gruppo di Forlì. Passando a marzo, sabato 2 Gigio Brunello di Venezia presenterà “Macbeth all’improvviso”. Il 9 marzo, Glauco Venier proporrà “Solo piano in rock”, il 16 “L’inferno” con il Cineforum Labirinto di Treviso e il 23, “Appunti per un’accorta gestione demografica” di e con Federico Paino. Il 30 marzo, “Groppi d’amore nella scuraglia” con Carichi sospesi di Padova. Il 6 aprile “Silenzio” della Fierascena di Udine, il 13 “Me la suono e me la canto” con Dante Cigarini e, infine, “Mari” il 20 aprile, con il Teatro Pubblico Incanto di Messina. Prezzo del biglietto intero 8 euro, ridotto 6.

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occherà anche Olmo il ciclo di eventi dedicati a “Spettacoli di mistero”, il festival che le Pro loco venete dedicano ai luoghi leggendari e misteriosi. L’appuntamento è per il 17 novembre alle 20.45 con l’associazione culturale “Il portico-Teatro club di Mirano. C’è una leggenda che interessa villa Foscari di Malcontenta, secondo cui il suo nome deriverebbe da una dama di casa Foscari, Elisabetta Dolfin, giovane vedova di un Pisani, andata in sposa a Nicolò Foscari nel 1555. Piuttosto libertina, il marito, stanco del suo comportamento così poco dignitoso e dei continui tradimenti, decise di esiliarla all’interno dell’edificio che aveva fatto costruire. Si dice che spesso si aggirasse sola e piangente alla ricerca di una via di fuga, supplicando di essere lasciata libera. Visse rinchiusa lì per quasi trent’anni. Si dice che abbia più volte tentato il suicidio gettandosi dal Naviglio Brenta che scorre proprio davanti la villa, senza però riuscirci. Alla fine morì in completa solitudine. L’episodio è tratto dal libro “E se il tempo finisse...” di Roberto Tono e l’ingresso sarà gratuito. A.R.



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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Anmil La 62° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro nel Veneziano

Meno infortuni per effetto della crisi, ma più malattie professionali Molto c’è ancora da fare nell’ambito della prevenzione e per garantire maggiore sostegno agli infortunati e agli invalidi

Il tavolo delle autorità alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

di Giovanni Giovetti

G

li infortuni sul lavoro sono in calo ma si tratta di un trend su cifre che non possono lasciarci indifferenti. Nel nostro Paese manca cui incide in maniera significativa la crisi occupazionale che ha ancora una solida cultura della sicurezza sul lavoro che invece deve investito in questi anni il tessuto produttivo nazionale e anche diventare un valore condiviso” ha detto Ghion, che ha espresso preocprovinciale. Comunque se ne contano ancora tanti e sono in aumen- cupazioni legate alla crisi, per il pericolo di un abbassamento dei livelli to le malattie professionali. Si è svolta lo scorso 14 ottobre a Ma- di sicurezza nelle imprese e per i tagli allo stato sociale. “Capiamo la erne, per la provincia di Venezia, la 62esima Giornata nazionale per complessità dell’attuale situazione, - ha detto - ma l’Amnil non cederà le vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall’Anmil (450mila terreno sulle rivendicazioni per il miglioramento delle prestazioni a garanzia dei livelli di tutela di cui hanno diritto invalidi e mutilati sul lavoro in Italia e 6.500 infortunati e invalidi”. nel Veneziano, tra gli associati). In Italia quasi 800mila L’istituto riceve di premi assicurativi due Hanno partecipato, oltre alle autorità, il lavoratori s’infortunano, presidente provinciale Anmil, Lino Ghion, e il 40mila restano invalidi, miliardi all’anno in più di quelli che eroga, “ma stiamo facendo di tutto affinché questi direttore dell’Inail di Venezia Giuseppe Mu- quasi un migliaio perde soldi non finiscano in Cassa Depositi e Prestiti sto. Gli infortuni denunciati a Inail sono passati la vita ogni anno ma siano reinvestiti per diminuire i premi e dal milione e 23mila del 2001 ai 725mila del 2011, meno 29.1%: il calo è rimasto su livelli contenuti fino al 2008, migliorare le prestazioni che in diversi casi sono inadeguate” ha spieper poi segnare decrementi più sensibili (meno 9,7 nel 2009, meno gato Musto, che ha sottolineato le numerose azioni attuate dall’Inail, 1,8 nel 2010, meno 6,6 nel 2011). Stesso dicasi per gli infortuni anche provinciale, sulla prevenzione (iniziative nelle scuole e contributi mortali, passati dai 1.546 del 2001 ai 920 del 2011, meno 40,5%. alle imprese per il miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoPer contro, negli ultimi anni è esploso l’aumento delle denunce di ro) e nella presa in carico, nel recupero lavorativo e nel re-inserimento malattie professionali (specie di natura osteo-articolare e muscolo- sociale delle vittime di infortunio. A conclusione della giornata Musto ha consegnato il distintivo d’onore a 26 lavoratori della provincia rimatendinea), dalle 26.750 del 2006 alle 46.558 del 2011. “Quasi 800mila lavoratori ogni anno si infortunano, più di due- sti gravemente invalidati nell’ultimo anno. mila al giorno, 40mila restano invalidi e un migliaio perdono la vita:

Apindustria

accordi con l’inail per maggiori controlli

“G

li imprenditori hanno a cuore la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è abbassando gli standard di sicurezza o il costo del lavoro che l’economia locale potrà ripartire”. A spiegarlo è Pierorlando Roccato direttore di Apindustria Venezia, una associazione di datori di lavoro molto attiva sul territorio con oltre 500 associati e protagonista della recente resurrezione della “Unitrans”, una azienda di Pianiga che costruisce cassoni frigoriferi per camion che era stata chiusa alcuni mesi Azienda che grazie ad una cordata di imprenditori capitanati proprio da Apindustria, è stata riacquistata ed è ripartita(con il nome di Transuni) utilizzando per ora 25 dipendenti su 53, con l’accordo di farli tornare tutti al lavoro entro due anni. Roccato ricorda come una economia come quella italiana e veneta non abbiano certo bisogno di abbassare il costo del lavoro per essere competitivi. “Bisogna ritornare al manifatturiero di qualità – spiega Roccato – questa è la nostra vocazione imprenditoriale, anche in Veneto, anche a Venezia. Non possiamo certamente competere sul campo dell’abbassamento del costo del lavoro con paesi come Cina o India. Meno che mai è ammesso che si deroghi alla sicurezza. Si deve puntare sull’innovazione tecnologica con massicci investimenti per vincere le sfide del mercato. Come associazione di categoria ci siamo sempre battuti perché le aziende investano sulla sicurezza. Siamo all’interno dell’ Oprc, organismo paritetico regionale di controllo, e puntiamo ad un accordo con l’Inail per aumentare il monitoraggio e prevenire gli infortuni”. A.A.

I SINDACATI “CON LA CRISI NON SI ABBASSI LA GUARDIA”

“L

’invito ai lavoratori è quello di denunciare sempre in ogni momento, se sono violate le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Non va accettata l’idea che, perché ci si trova in tempi di crisi, si possa chiudere un occhio sulle condizioni della sicurezza nei luoghi di lavoro”. A dirlo sono Giuseppe Minto e Angelo Pagan funzionari provinciali della Fiom – Cgil (metalmeccanici) e Fillea - Cgil (edili). Un invito a cui si associa anche Riccardo Coletti segretario provinciale della FilcemCgil (chimici) una categoria che con la presenza del petrolchimico di Porto Marghera è sempre stata importante nell’area di Venezia. “Nonostante i cantieri edili siano sempre meno - sottolinea Pagan - c’è il rischio che molte imprese per poter stare sul mercato abbassino i costi tagliando sulla sicurezza e puntino sempre più sul lavoro nero. Fenomeni che vanno combattuti. Gli infortuni sul lavoro oltre a

distruggere la vita delle persone e rovinare le famiglie sono un costo per tutta la collettività”. La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro insomma è uno degli obiettivi prioritari, sottolineano i sindacalisti, che la Cgil da sempre intende perseguire. I decreti legge 626/1994 e 81/2008 prevedono l’elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) in tutti i luoghi di lavoro, ed hanno ampliato gli spazi per un intervento partecipato e consapevole alla prevenzione dei rischi lavorativi. Esiste perciò lo Sportello Sicurezza Cgil, che si propone di contribuire ad affermare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro fornendo apporti e orientamenti agli Rls, e Rsu, alle lavoratori, e alle lavoratrici. Lo sportello si trova al 1° piano della sede di Via Ca’ Marcello n.10 a Mestre ed è aperto ogni martedì dalle 16 alle 18.30. Informazioni a sicurezza.venezia@veneto.cgil.it. A.A.


Spazi aperti 19 3 Territorio Nelle provincie di Venezia e Padova

Finanziamenti dal Gal per lo sviluppo rurale di Alessandro Cesarato

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l Gruppo di Azione Locale “Antico Dogado” conferma la sua centralità nello sviluppo rurale locale. Il primo semestre dell’anno si è chiuso, infatti, con una pioggia di finanziamenti per i territori dei tredici comuni padovani e veneziani (tra cui Mira, Campolongo, Campagna Lupia, Chioggia, Cavarzere e Cona) che fanno parte dell’associazione. A seguito dei sette bandi pubblicati finalizzati alla realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, all’imboschimento e ai miglioramenti paesaggistico - ambientali, al recupero e alla riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute ventisette domande di contributo con una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A tali finanziamenti si aggiungono altri 800 mila euro di contributi destinati alle Province di Venezia e Padova per la realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le commissioni Avepa-Gal per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. “Non possiamo che

Pier Luigi Parisotto esprimere soddisfazione - commenta Pier Luigi Parisotto, presidente del Gal - per gli esiti positivi ottenuti sul territorio con i contributi che abbiamo elargito. Il Gal sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori a uscire da un momento particolarmente difficile per la crisi economica”. L’attività tuttavia non si ferma qui. Sono appena stati aperti, infatti, i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turistica. Sono rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, ai consorzi di promozione turistica e alle Pro loco. Inoltre il Gal ha di recente avviato i progetti di cooperazione, che consentono di avviare collaborazioni con gli altri Gal veneti,

di altre regioni italiane ed estere. Tra questi, interessante è il progetto “Rural emotion” che si propone di promuovere una serie di itinerari e mete culturali per mezzo di un’opera fumettistica per la quale sarà indetto un apposito concorso nei prossimi mesi. Con il progetto “Tur rivers”, invece, si intende captare e indirizzare il turismo classico attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli itinerari di mobilità lenta: ciclabili, fluviali, ippovie. Infine il Gal punterà a sostenere l’offerta turistica rurale attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali nell’ambito del progetto “Open market”. Per informazioni: info@galdogado.it, www. galdogado.it e 041 461157.

ADOTTAMI

A Rio San Martino di Scorzè

IN FESTA COL RADICCHIO ROSSO

A

l via nella frazione di Rio San Martino a Scorzè (nel Miranese) alla trentunesima edizione della Festa del Radicchio. Ad organizzare l’evento che partito il 9 si svolgerà fino al 25 novembre è la Pro Loco con un calendario ricco di appuntamenti, fra cultura e solidarietà, sport e divertimento. “Con più di 200 volontari e più di 70.000 ospiti – spiegano gli organizzatori – la nostra è una delle più grandi feste del Veneto dedicate ai prodotti agricoli. Il turismo rurale e la cucina vegana sono i temi principali di questa edizione che saranno al centro di mostre, pubblicazioni, ed eventi gastronomici”. Sarà allestito un “Palaradicchio” con esposizioni del prodotto di decine di aziende dell’area del miranese e trevigiano. Nel calendario fra i vari appuntamenti ricordiamo il 14 novembre alle 20,30 “Gala di San Martino” serata gastronomica a tema, in collaborazione con gli Istituti Alberghieri “Varnelli” di Cingoli (Macerata), detentore del premio San Martino challenge 2011, e “Maffioli” di Castelfranco (Treviso). Il 23 novembre infine la Rassegna Enogastronomica “La Strada del Radicchio e il Consorzio di tutela incontrano…I prodotti tipici Regionali”. In serata “Certo…è vero”, talk show sulla certificazione del prodotto. Partecipa Moreno Morello. Informazioni info@prolocoscorze.it A.A.

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Ettore. Bellissimo incrocio Labrador 4-5 mesi, occhi verdi, futura taglia media. Ettore è arrivato assieme alla sorella che immediatamente è stata adottata mentre lui è ancora nostro ospite. Cerchiamo per lui una famiglia che sappia che un cucciolo è come un bambino. Aurora. Segugetta di solo 1 anno, tg. medio-contenuta, circa kg.15-18. Recuperata in Romea da una ragazza che coraggiosamente l’ha salvata da una tragica morte. Aurora è dolce delicata e sensibile Verrà sterilizzata ed affidata previo controlli preaffido. Nefertary. Femmina, tg. grande, circa 2-3 anni. Mamma di 5 meravigliose femmine . E’ la mamma dallo sguardo triste. Recuperata in situazione molto difficile assieme ai cuccioli Noi volontari vogliamo vedere Nefertary felice. Asia-nocciolina. Giovanissima cagnetta, sfortunata. Circa 1 anno, taglia piccolina, circa kg.10. Di lei non conosciamo nessuna storia, ma possiamo immaginare solo tanto dolore . Recuperata agonizzante in un fosso. E’ senza una zampetta e l’altra senza sensibilità. Magghy. Femmina giovane circa 6-7 mesi, taglia medio contenuta, circa kg.10-12. Carattere solare e molto gioiosa Purtroppo non ha più potuto vivere nella sua casa. Con il suo fagottino è arrivata in rifugio. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

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ONIBILITÀ


20 Mondo scuola

Mondo scuola 5

Superiori La Provincia programma l’offerta formativa per il prossimo anno

Nuovi indirizzi e accorpamenti di Giovanni Giovetti

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rogrammazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi di studio, si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso 25 ottobre la delibera. E’ il risultato di un percorso che la Provincia, nello specifico l’assessorato all’Istruzione, ha compiuto nel corso delle commissioni che hanno posto a confronto l’Ufficio scolastico territoriale con chi - sindaci o delegati, e dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria superiore - rappresenta il territorio nell’intento di fornire un servizio confacente alle esigenze dell’utenza. Nell’ambito di questa riorganizzazione è stato dunque deciso il dimensionamento. A Mirano l’Istituto Lorenz è stato accorpato con l’8 Marzo, ad eccezione dell’indirizzo Tecnico Meccatronico dell’Istituto Tecnico per l’agricoltura Lorenz che invece sarà compreso nell’accorpamento dell’Istituto Levi con il Ponti. A Chioggia l’Istituto Righi è stato accorpato con il Cestari, il Liceo Veronese con l’Ipsia Marconi di Cavarzere. Il Liceo Bruno di Mestre verrà accorpato con il Franchetti, mentre a Venezia il Liceo artistico con il liceo Polo e il Benetti con il

Tommaseo. “Questo atto - ha commentato l’assessore provinciale Claudio Tessari - è il risultato di un importante lavoro di confronto e coordinamento fra i vari soggetti interessati a questa riorganizzazione della proposta formativa, che si fonda sul rispetto della normativa vigente in materia. Il dimensionamento è stato attuato tenendo conto delle diverse situazioni e delle peculiarità degli istituti scolastici, andando incontro alle esigenze espresse dalle amministrazioni locali”. Una soluzione che alla fine, almeno nell’area sud del Veneziano, ha accontetato un po’ tutti. “Questa proposta - confermano i consiglieri provinciali di Chioggia

e Cavazrere Beniamino Boscolo Capon, Claudio Bullo, Riccardo Tosello e Michael Valerio - ci ha trovato tutti d’accordo, poiché da un lato salvaguarda la territorialità dell’unico istituto cavarzerano, e inoltre garantisce una continuità nella programmazione scolastica, rispondendo alle esigenze degli studenti e delle famiglie”. Per quanto riguarda l’attivazione di nuovi indirizzi a Dolo il Galilei proporrà il Liceo Sportivo mentre l’Istituto Musatti offrirà l’opzione “Prodotti dolciari artigianali indiustriali”. L’istituto Righi a Chioggia nell’Indirizzo Trasporti logistica si arricchisce dell’articolazione “Conduzione del mezzo navale”. L’Ipsia Marconi a Cavarzere è attivato con l’indirizzo Elettronica Elettrotecnica l’articolazione Elettrotecnica. A Portogruaro l’Istituto d’Alessi attiverà l’opzione Manutenzione mezzi di trasporto. L’Istituto Cornaro di Jesolo, convitto annesso. Il liceo Guggenheim a Venezia avrà l’indirizzo Scenografia. A Mestre l’Istituto Luzzatti avrà il Corso serale Servizi socio-sanitari, lo Zuccante attiverà l’articolazione “Automazione”, il Morin attiverà il Liceo sportivo.

Uscita Il dirigente scolastico dell’Istituto di Maerne pone il caso

Chi deve riaccompagnare i ragazzi a casa da scuola?

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hi deve riaccompagnare a casa i ragazzi da scuola? E se rientrano da soli, di chi è la responsabilità? Una questione non da poco e uscita nelle scorse settimane all’istituto Comprensivo Matteotti di Maerne (nel Miranese), ancora sotto choc per quanto successo il 7 giugno quando una sua studentessa di 13 anni, rimase coinvolta in un pauroso incidente stradale mentre rincasava dopo le ore di lezione. Alla fine, i bambini delle elementari dovranno essere prelevati da un adulto, mentre alle medie, i ragazzi possono arrangiarsi in modo autonomo. Intanto si lavorerà per sviluppare il Pedibus. Insomma, il neo dirigente scolastico Marisa Zanon si è subito trovato a gestire la spinosa questione, che ha sottoposto ai genitori i quali sono rimasti perplessi, abituati ad una consuetudine acquisita da anni. La professorssa Zanon ha deciso di prendere in mano la situazione, convocando i genitori per discutere delle uscite dopo le lezioni. Niente più moduli per quei papà e mamme che, già dalla quarta elementare, potevano permettere ai loro figli di uscire dalla scuola in modo autonomo. La preside aveva portato l’esempio di diverse sentenze della Corte Costituzionale, dove si stabiliva che i minori siano affidati agli adulti. Questo

per evitare problemi in caso dovesse succedere qualcosa di strano. Ma qualche mamma aveva storto il naso. “Ho un figlio grandicello ormai – raccontava una di queste preferendo restare anonima – e se la scuola gli impedisse di rientrare a casa da solo, per me sarebbe un grosso problema. Io e mio marito siamo via tutto il giorno per lavoro e non riusciremmo a prelevarlo. Poi abitiamo a mezzo chilometro dalla scuola. Che senso ha tutto questo?”. Alla fine si è trovato un compromesso, con i bambini della scuola primaria che per uscire dall’edificio devono essere “prelevati” dai genitori e da delegati. I ragazzini delle medie potranno rientrare anche da soli. Ma il problema resta, tanto che i papà e le mamme dovranno essere parte attiva nell’educazione dei figli e nello sviluppo del Pedibus. Alessandro Ragazzo


6 Personaggio

Personaggio 21

Giulia Gennari A trent’anni, chioggiotta di adozione, con tante idee ed entusiasmo

Ha “costruito” la casa della cultura e degli artisti

Abita nella residenza che fu di Rosalba Carriera e di Carlo Goldoni, qui ospita eventi, corsi e manifestazioni

Giulia Gennari in una foto scattata dal fotografo Massimo Fabris

di Eugenio Ferrarese

A

bita nella casa dove vissero nel Settecento due illustri veneti, famosi in tutto il mondo: la pittrice Rosalba Carriera e il commediografo Carlo Goldoni. Sono ricordati nella facciata del piano nobile dello storico Palazzo Poli, ma ormai ora noto a tutti come “Casa Goldoni”. L’idea del nonno, che aveva dato inizio ormai parecchi anni fa al complesso restauro di questa antica abitazione nel centralissimo Corso del Popolo assai vicino alla Cattedrale di Chioggia, era di trasformare l’intero edificio in un laboratorio-atelier di pellicceria con sale riservate alle sfilate di moda, riservando uno spazio per la propria abitazione all’ultimo piano… “Ma poi i lavori si sono tirati per le lunghe – spiega la nipote Giulia Gennari, trentenne, originaria di Porto Viro, ma da sette anni residente a Chioggia – e l’ipotesi

della pellicceria si è trasformata in quella di pretato la commedia goldoniana “La casa un Bed&Breakfast gestito insieme ai miei nova”. Nell’estate 2009, durante la Sagra genitori, mentre le sale superiori sono state del Pesce, con la collaborazione degli artisti destinate a convegni, meeting, alla celebra- austriaci del gruppo Kultura Klub è stata alzione di matrimoni civili, a riunioni di lavo- lestita la mostra “Il colore del mare” con ro. E l’ultimo piano è davvero diventata la la partecipazione di artisti del fuoco; l’anno nostra abitazione”. successivo “Laguna. Lacrima del mare” Una laurea in scienze dell’educazione con la presenza del gruppo Chaos ‘intuiall’università di Bolotive jazz’ di Treviso e gna e molte passioni Il nonno voleva dell’austriaco Gebbard nel cassetto, Giulia ha creare un laboraSchatz, anch’egli artista del fuoco. L’anno recentemente creato torio-atelier per l’agenzia Momenti, re- realizzare pellicce e scorso con “Tracciati” in collaborazione con sponsabile degli eventi organizzare sfilate Kromeidon di Marcon di palazzo Goldoni. Da alcuni anni, oltre ai ricevimenti e ai è stato proposto il tema del viaggio con la matrimoni civili, è riuscita ad organizzare presenza di artisti locali e internazionali: una serie di manifestazioni e incontri cultu- fotografia, pittura, arti performative e la rali di vario tipo fin dall’inaugurazione con la recitazione di Francesco Panteghini, un arcompagnia teatrale di Baricetta che ha inter- tista che ha recentemente risalito il Piave

a piedi e quest’anno un po’ a piedi un po’ in kajak ha percorso tutto il fiume Brenta, il gruppo musicale M’Safir ed anche le “Insolite note”, un gruppo di una quindicina di donne che cantano ‘a cappella’ dirette da Angelo Fabris. “Casa Goldoni è un luogo che si presta molto a questo tipo di iniziative – sottolinea Giulia. – E quando passa un periodo in cui non viene organizzato nulla, mi pare che la casa sia in ‘sofferenza’. I gruppi musicali, le associazioni culturali, i vari artisti che sono giunti qui sono stati contattati da me oppure mi sono stati consigliati dai numerosi amici che sostengono questo tipo di iniziative”. Nel corso dell’estate 2012 è ‘nata’ Clodia Comics da un gruppo di appassionati che intendeva far conoscere la città di Chioggia

sotto nuovi punti di vista grazie anche alla presenza degli esperti Rosario Santamaria e Luca Salvagno: un successo di partecipazione e di pubblico con grande attenzione per il concorso esordienti. E le offerte raccolte dai disegnatori sono state poi devolute al progetto della casa famiglia ‘Muraless’. Clodia Comics è stato anche inserito tra le manifestazioni di ‘Ottobre Blu’ prima a casa Goldoni e poi anche nei padiglioni dell’Ortomercato di Brondolo nell’ambito dell’iniziativa “C’è davvero del sale in zucca”. A tutto questo si aggiungono anche i seminari sulla Floriterapia, i corsi di Ikebana, il ciclo sulla Geomanzia… “E cominceremo anche a cercare qualche altro sponsor”, aggiunge Giulia Gennari.

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22 Cultura provinciale

Cultura provinciale 7

Zona di Tutela biologica a Chioggia Le indagini nel mare in profiondità danno i primi sorprendenti risultati

neWS

Ritrovata un’àncora romana nelle Tegnue

Grande festa per gli 85 anni del poeta Renzo Ranzato Varisco

Si tratta di un ceppo che si ipotizza risalire al primo secolo a.C. Era poggiato sul fondale e probablmente proviene da un’imbarcazione di pescatori

G

di Giovanna Bellemo

U

n ceppo d’ancora romana databile al primo secolo a.C. ritrovato nelle Tegnue di Chioggia. Nel corso delle ricerche iniziate nella zona di Tutela biologica delle Tegnue è stato scoperto in questi giorni dall’associazione, poggiato sul fondale, l’antico reperto proveniente probabilmente da un’imbarcazione di pescatori. Le indagini sono iniziate lo scorso anno grazie alla scansione tridimensionale ad altissima risoluzione realizzata con la nave Oceanografica “Astrea”. Sono quindi iniziate le indagini sul campo per scandagliare il mare in profondità con immersioni mirate su oltre 200 punti di interesse programle, quando l’acqua dell’Adriatico scende di parecchi gradi e mati con l’imbarcazione “Tegnue I”. I primi risultati sono sorprendenti. Le Tegnue infatti gra- rende difficoltosa l’immersione del subacqueo”. Tale esplorazione ha anche altri scopi, quali la ricerca zie alla loro conformazione devono avere trattenuto l’ancobiologica che potrebbe portare alla scora con la rottura della cima. perta di nuove specie come già avve“Era prevedibile che un lavoro di Mescalchin: “Siamo ricerca sistematico fatto sull’immensa solo agli inizi ci vorranno nuto nel passato e l’individuazione di area delle Tegnue di Chioggia (oltre 25 molti mesi per indagare nuovi punti di immersione da alternare ai preesistenti per favorire il turismo kmq) portasse alla scoperta di reperti tutta l’area. In arrivo subacqueo. archeologici. Siamo solo agli inizi, ci un robot subacqueo” “Constatiamo purtroppo che sono vorranno molti mesi per indagare tutta l’area – commenta il presidente dell’associazione Piero ancora molte le reti impigliate sul fondo nonostante il divieto Mescalchin - Siamo in attesa di un robot subacqueo (Rov) di pesca in vigore ormai da dieci anni. Il degrado maggioche agevolerà le ricerche, specialmente nel periodo inverna- re lo stanno procurando le tantissime reti abbandonate dai

Dolo Il concorso letterario

La Seriola, il premio per racconti brevi ispirati da incipit famosi

La locandina del Concorso giunto alla XIV edizione

L’

ispirazione è offerta dall’incipit di un testo letterario famoso, l’opportunità è per tutti gli aspiranti scrittori, di qualsiasi età, che vogliano cimentarsi con l’esperienza della scrittura di un racconto breve. E’ il premio Letterario “La Seriola”, quest’anno giunto alla 14esima edizione, bandito dalla Biblioteca comunale di Dolo in collaborazione con il Rotary Club Venezia -Riviera del Brenta, il Patrocinio della Provincia di Venezia e della Regione Veneto. Si tratta di un concorso per sezioni - bambini delle scuole primarie, ragazzi delle medie, studenti delle scuole superiori, tutti gli altri che premia il miglior racconto breve ispirato, appunto, da un frase d’inizio tratta da un testo di un autore importante. I racconti, dunque, che saranno in concorso quest’anno dovranno iniziare così: “Quella sera la taverna “El Toro”, contraria-

mente al solito, brulicava di persone, come se qualche importante avvenimento foose avvenuto o stesse per succedere”. I racconti, inediti, devono pervenire in biblioteca a Dolo - depositati o spediti per posta - entro il 7 dicembre prossimo (fa fede il timbro postale), e non dovranno superare le quattro cartelle (1800 battute per cartella), in dieci copie. Ulteriori informazioni si potranno raccogliere presso la Biblioteca in Villa Concina – Via Comunetto, 5 a Dolo. Tel. 041 411090, email biblioteca@comune.dolo. ve.it. La giuria si riunirà il 15 dicembre e, successivamente, il 19 gennaio 2013 per la designazione dei vincitori, la cui proclamazione ufficiale avverrà il 3 febbraio prossimo al Cinema Italia, nel corso della cerimonia di premiazione che avrà inizio alle 10.30. O.J.

Il rinvenimento è frutto di un lavoro sistematico di ricerca eseguito sull’area delle Tegnue iniziato lo scorso anno pescatori e rifiuti di ogni genere gettati in mare - continua Mescalchin - Oltre al danno a flora e fauna, le reti vanno a rovinare i percorsi subacquei realizzati grazie al lavoro volontario del Club Subacquei del Veneto che collabora con l’Associazione. Tali percorsi oltre ad accompagnare il sub nei punti più interessanti del sito, sono infatti fondamentali per la sicurezza dell’immersione. Abbiamo la speranza che si faccia appello alla coscienza di tutti perché chi frequenta il mare lo rispetti e finisca la vergognosa abitudine di vederlo quale discarica”. L’ancora è stata immediatamente consegnata al Museo Civico di Chioggia.

rande festa di compleanno per il decano dei poeti chioggiotti Renzo Ranzato Varisco, i suoi 85 anni sono stati applauditi in sala del consiglio comunale dal sindaco Giuseppe Casson, l’ assessore provinciale Lucio Gianni che hanno patrocinato l’ iniziativa organizzata dalla “ Dragaggi “ di Luciano Boscolo Cucco in collaborazione con il circolo culturale “ Ignazio Silone “ coordinato dal direttore artistico Giancarlo Fuolega. Felice e commosso il poeta per la presenza nutrita di famigliari, autorità, esponenti culturali e religiosi e per l’ ulteriore sorpresa fatta dall’ Amministrazione comunale Chioggiotta di collocare, in forma permanente, una sua poesia in sala del consiglio. Ottima la cerimonia, presentata da Marco Lanza e accompagnata musicalmente dalle professoresse Michaela Tiozzo e Francesca Boscarato e dalle note critiche di Nella Talamini e Giorgia Pollastri, arricchita dalla declamazione di 9 tra le poesie più significative dell’ autore. Il consiglio comunale, il suo presidente, si onorano di aver festeggiato una eccellenza della città tanto apprezzata da molti concittadini. Marco Lanza

A Mestre

TEATRO TONIOLO. LA RASSEGNA DEI COMICI

I

l teatro Toniolo di Mestre ha iniziato la stagione con le rassegne di teatro, danza e musica. Per quanto riguarda l’attesa rassegna Comics & Dintorni, che quest’anno giunge alla ventesima edizione e che presenta 8 spettacoli, apre la Stagione il duo comico Ficarra e Picone, con Apriti Cielo; il 20 e il 21 novembre. Lo spettacolo si ispira alla vita quotidiana rappresentata con i suoi paradossi al limite dell’assurdo, valida occasione per una riflessione divertente sulla società attuale. Un altro nuovo spettacolo sarà quello firmato da Gioele Dix e interpretato dagli Oblivion, cinque cantanti, attori, cabarettisti e comici di Zelig in Oblivion Show 2.0 – Il sussidiario, rappresentazione che si terrà in due date il 20 e il 21 dicembre. I cinque cabarettisti mescolano le interpretazioni di Lady Gaga con Bach, Tiziano Ferro con William Shakespeare, raccontando in musica storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani, scomponendo testi famosi per poi ricomporli in modo surreale o realizzando virtuosistici esercizi di stile. A dare inizio al nuovo anno sarà, invece, Massimo Lopez, con lo spettacolo Varie-età. La rappresentazione alterna situazioni comiche e corali per riflettere con il sorriso; le date sono il 25 e il 26 gennaio 2013. Si passa poi a un volto noto nel palco di Mestre, il comico tarantino Giobbe Covatta, che con il nuovo spettacolo 6 Gradi darà dei suggerimenti su come sopravvivere in un pianeta ormai assai poco ospitale, la rappresentazione si terrà il 16 e il 17 febbraio. Il 21 e il 22 febbraio, Attori per Caso dei Fichi D’India spettacolo dove saranno gli spettatori i così detti attori per caso. “I due comici coinvolgeranno il pubblico abbattendo la quarta parete – dice Tiziana Agostini assessore alla Attività culturali faranno vivere l’emozione di esibirsi e diventare protagonista. Inciampare e finire su un palcoscenico a fianco dei Fichi d’India, potrebbe non essere un sogno ma una reale ed emozionante esperienza in una sera che pensavate di passare tranquilli a go-

La facciata del Teatro Toniolo dervi uno spettacolo a teatro”. Il 6 e il 7 marzo, Lillo e Greg ci faranno ridere con Le bollicine di Sketch & Soda, spettacolo che ripropone alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei due comici. Ironico e riflessivo, Giole Dix, questa volta protagonista nella nuova interpretazione Nascosto dove c’è più luce, il 16 e il 17 marzo. Il 12 e 13 aprile, concluderà la stagione l’unica presenza femminile e altra storica interpete del palco mestrino, che con la sua ironia riflessiva e intensa lascia sempre il segno: Angela Finocchiaro in Open Day. Lo spettacolo offre un esilarante spaccato sui genitori e i figli moderni. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 il costo del biglietto è compreso tra i 20 e i 24 euro; per maggiori informazioni si può visitare il sito: www.culturaspettacolovenezia.it Roberta Pasqualetto


17 23

LO cicliSmo

SPORT in PRIMO PIANO paolo Simion trionfa

S

uccesso di prestigio per il ciclista veneziano Paolo Simion che lo scorso ottobre ha vinto la classifica finale dell’Omniun durante la prima tappa di Coppa del Mondo di ciclismo su pista svoltasi nel velodromo di Cali in Colombia. Il corridore, tesserato per la formazione trevigiana della Zalf Euromobil Desiree Fior, è stato il più forte dopo le sei prove che compongono questa disciplina olimpica: giro lanciato, corsa a punti, eliminazione, inseguimento individuale, scratch Paolo Simion vince la gara e chilometro da fermo. La gara dell’Omnium per la sua durata, spalmata in due giorni, e per la sua durezza viene considerata come il Decathlon dell’atletica leggera ed è molto ambita. Paolo Simion, che ha preceduto in classifica lo spagnolo David Muntanera e allo svizzero Loic Perizzolo, nella varie prove ha conquistato un secondo posto nello scratch e nell’eliminazione, e buoni piazzamenti in tutte le altre specialità. Grazie a questa vittoria Paolo Simion ora è anche il leader di specialità in Coppa del Mondo dopo la prima prova. Questa per il ciclista originario di Martellago è l’ottava vittoria stagionale dopo i trionfi su strada conquistati con la Zalf Euromobil Desireé Fior. I prossimi appuntamenti per Paolo Simion sono stati i Campionati Europei su Pista svoltisi in Lituania dal 19 al 21 ottobre mentre le prossime tappe della Coppa del Mondo su Pista lo vedranno impegnato a Glasgow in Scozia dal 16 al 18 novembre ed a Aguascalientes in Messico dal 17 al 19 gennaio. G.P.

Reyer femminile

campionato oK, taliercio pronto

A

d ottobre si è tenuta la prima trasferta per l‘Umana Reyer Basket femminile A2 che sfida l’esperta formazione del Sanga Milano sponsorizzata da Lops Arredi. Il risultato finale di questa partita fuori casa è stato Lops Arredi Milano - Umana Reyer Venezia è stato 55 a 59; i pronostici davano la squadra veneziana come favorita per la vittoria finale. Un altro passo importante per la squadra in questo periodo è il ritorno della società Reyer al Palasport Taliercio di Mestre i lavori di ristrutturazione e adeguamento sono pressoché completati. E’ con soddisfazione quindi che la società Reyer è lieta di annunciare che il basket di serie A, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, é ormai prossimo a tornare in città. I tecnici che stanno seguendo i lavori per conto della Reyer hanno preso contatto con la Commissione Pubblici Spettacoli del Comune di Venezia, che il Palasport Taliercio e i suoi 3.506 posti è definitivamente pronto. Tornando alla trasferta milanese la squadra milanese forte delle veterane Gottardi, Sta-

bile e Frantini (tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazionale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pastorino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Carangelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani raggiungendo S.M.Lupari, sale l’aggressività difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pastorino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi finali. Ma le difficoltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avversarie sempre agguerrite in A2. R.P.

Tiro con l’arco Sempre più iscritti alla società “Arcieri del Doge”

Arcieri, un successo veneziano di Roberta Pasqualetto

L

a società sportiva Gli Arcieri del Doge è stata fondata nel 1986, da Vittorino Venanci e altri 4 soci, gli atleti si allenano a Mestre. E’ in continua crescita e conta più di 50 atleti iscritti di cui 20 nelle classi giovanili. Da due anni le classi giovanili partecipano ai giochi della gioventù portando quest’anno ben due atleti alla fase nazionale e un primo posto nel campionato Regionale Fita. L’allenatore e vice presidente, Vittorini Venanci, segue gli atleti nelle strutture comunali. I risultati sportivi sono molti: in campo nazionale nelle classi giovanili arco olimpico con 1 titolo Italiano Fita e con partecipazione ai mondiali; nella classe senior femminile arco olimpico con 3 titoli Indoor, con 2 titoli Italiani squadre Indoor, 1 titolo italiano Fita squadre, 1 partecipazione agli Europei Indoor; nella classe maschile arco olimpico con un 1 titolo Italiano Indoor. “Abbiamo tutte le fasce di età che partecipano a questo sport – dice Vittorino Venanci – con ragazzini di 7 anni fino a una signora iscritta che ha 77 anni. Io consiglio sempre di fare una prova prima di decidere se praticare questo sport perché, bisogna essere portati, abbiamo notato che chi non ha mai fatto sport trova difficoltà nel praticare il tiro con l’arco”. Nel mese di luglio si è svolta a Varese la fase finale dei Giochi della Gioventù. Dopo un’equlilibratissima competizione, il Piemonte ha sconfitto la Lombardia con il distacco di soli 3 punti, mentre il Veneto, in testa per buona parte della gara, ha dovuto accontentarsi del terzo gradino del podio Giochi della Gioventù - Finali

Un momento della premiazione nazionali. In settembre si sono svolti i campionati regionali a Santa Maria di Sala sulla distanza 70 m + Olimpic Round. L’atleta Patrizia Ferretti, nella fase di qualificazione, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Seniores F. Nei seguenti scontri diretti, validi invece per gli Assoluti, Patrizia non è stata sorretta dalla buona sorte e un paio di frecce non molto brillanti le sono costate l’eliminazione al primo turno. Gli allenamenti si tengono fino a marzo nelle palestre Bissuola L. Da Vinci per gli adulti e nella Virgilio per i ragazzini; da aprile a settembre ci si sposta all’aperto nel campo tiro del centro sportivo di Zelarino in via Castellana. Info segreteria@arcierideldoge.org o visitare il sito www.arcierideldoge.org


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Primarie Da sinistra a destra

Dal Veneto verso la guida dell’Italia

Stop ai politici calati da Roma. Ora è una delle regioni più operose del Nord-Est a presentare i propri candidati: amministratori in campo per la guida del Paese di Germana Urbani

P

er le politiche 2013 scende in campo chi monta i gazebo del Pd la mattina presto il Veneto, nel vero senso della parola. della domenica e, nonostante la disaffezioSì perchè da qui parte addirittura una ne di molti e l’arrabbiatura di tanti, presenta candidatura alla premiership del Paese. la mia candidatura alle primarie, chiede una Laura Puppato, Capogruppo Pd in con- firma perchè anche io, sconosciuta ai più e siglio regionale ed eletta con quasi 27mila ignorata completamente dalla stampa navoti, il 25 ottobre ha consegnato le 20mila zionale, possa prendere parte alle primarie firme necessarie a candidarsi alle primarie del centrosinistra. Contando le firme di tutti del centrosinistra. La sua è stata un’impre- questi italiani volonterosi in questi giorni sa alla Davide contro Golia, sì perchè il Pd pensavo: “l’Italia ha bisogno di voi, io sono che conta, in Italia come in Veneto, sosterrà solo uno strumento, vorrei rappresentarvi, Bersani e mal sopporta gli outsiders com’è spero di farcela!”. E ce l’ha fatta. la Puppato. In pochi credevano che ce l’aSarà insieme a Bersani, Rezi, Vendola vrebbe fatta a raccogliere in una settimana e Tabacci uno dei protagonisti delle primarie le 20mila firme necessarie, invece eccola lì, di Centrosinistra che, in larga parte sono a ringraziare tutta la state caratterizzate da “gente di buona vo- Puppato, Galan, partenze e passaggi lontà, che non smette Tosi. Ma anche importanti nella nostra mai di sperare che la Renzi e Bersani regione. politica possa essere partono da qui per Il giovane Renzi, anche altro rispetto a raggiungere il Paese sindaco di Firenze e quello che vediamo rottamatore per ecceloggi”. lenza, ha iniziato la sua campagna a metà “E’ un’onda lunga – racconta Lau- settembre partendo da Verona, cuore della ra Puppato – che preme con la forza dei nuova Lega in Veneto. Una scelta forse simtantissimi che oggi in Italia credono ancora bolica per lanciare un messaggio a quanti, nella democrazia partecipativa, nella capa- nell’ex compagine di centrodestra non sono cità di cambiare le cose partendo dal basso, più disposti a votare il Pdl e le forze padane. dalla gente comune, da chi si prende una Il fiorentino è sicuro di far breccia sui delumattinata di ferie dal lavoro per fare un si dagli scandali e dalle ruberie del cerchio banchetto di raccolta firme al mercato, da magico di Bossi e figlio, dalle razzie laziali

Da sinistra: Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, Giancarlo Galan, Flavio Tosi e Laura Puppato di Batman e dalla nuova tangentopoli lombarda. Lui, con una campagna tutta americana guidata mediaticamente dal padre del Grande Fratello, cercare i voti a destra e lo fa proprio partendo da qui, da una regione che da vent’anni vede il centrodestra al suo timone. Va detto anche che questo territorio è particolarmente importante dal punto di vista economico. Anche se la locomotiva del Nord-Est in questi anni ha rallentato molto e nel Veneto ha rischiato di fermarsi del tutto, qui ancora le macchine girano e il lavoro resiste. Bersani, giustamente, ne tiene conto e anche per lui il Veneto, e Padova in particolare, è stato uno dei primi appuntamenti della sua campagna per le primarie. Per il suo arrivo il pubblico era numeroso

e attento, persino affettuoso. Il segretario qui è forte del consenso dello zoccolo duro del partito che verso gli altri protagonisti in campo non è per nulla morbido. Ma la grande novità di fine ottobre arriva da destra. Dopo che Berlusconi ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni è partito anche da questa parte il toto primarie. Immediata la discesa in campo dell’ex governatore Giancarlo Galan. “ Se siamo persone intelligenti si fanno le primarie come ha detto Berlusconi e io – ha affermato Galan - ci sarò; non per esibizionismo ma per rappresentare una storia di buona amministrazione di cui sono stato protagonista per 15 anni ed anche per rappresentare un’area, quella liberale che s’è stinta”. Galan, dunque, potrebbe essere

da destra uno dei competitor per la poltrona di Primo ministro, e non nasconde le sue idee sul Pdl in crisi quando afferma che “c’è bisogno di un intervento radicale”! Sempre veneto e in corsa alle politiche della prossima primavera potrebbe esserci un altro amministratore e politico stimato in molta parte del nord-Est: il sindaco Fabio Tosi, che i media non smettono di descrivere come il volto pulito ed efficiente della Lega che sa amministrare. I suoi sono convinti che una sua discesa in campo saprebbe attrarre i delusi di Pdl, Pd e Udc, gente che non è più disposta a votare politici calati dall’alto ma che vuol votare facce che conosce, di cui si fida e che incarnano davvero il cambiamento di cui la terza repubblica ha bisogno.

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Il Veneto in primo piano 25 7 Voto cattolico cercasi

Il centro si muove di Germana Urbani

Pierferdinando Casini e Beppe Grillo. Sotto Marco Paolini

Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo

A

nche le forze moderate di centro cercano nel Veneto la forza necessaria a garantire la rappresentanza politica di cui hanno bisogno gli attuali leader. Casini e i suoi rilanciano convinti che i moderati ex Dc tornino all’ovile dopo l’esperienza tragica del berlusconismo che loro, però, hanno appoggiato lungamente. Il programma che mettono in campo fotografa il loro desiderio di rappresentare ancora il voto cattolico moderato con la benedizione, se possibile, della Conferenza Episcopale. L’impressione però è che all’Udc manchi qualcosa di fondamentale. Se il tema del rinnovamento è e sarà uno dei cardini principali delle prossime politiche allora dovranno presto correre ai

la curioSita’

“C

ripari: Casini, è in Parlamento da oltre 29 anni, Beppe Pisanu, 38 anni, Giorgio La Malfa, figlio d’arte in politica dal 1972 per non parlare dei “giovani” Cirino Pomicino, De Mita e molti altri. Certo Antonio De Poli ci sarà ma non si può certo dire che lui sia l’uomo nuovo, il Renzi dell’Udc e anche il suo famoso radicamento sul territorio da quanto è parlamentare è venuto un po’ scemando. Sempre al centro sta un nuovo soggetto politico come Italia Futura di Montezemolo che da noi è incarnato, però, da volti conosciuti e approdati al “futuro” da altre compagini politiche. Tra loro Massimo Cacciari, Andrea Causin e Diego Bottacin, tutti ex Pd. “E’ tempo di

cambiare la classe dirigente – ha detto Jacopo Silva, imprenditore trentanovenne, uno dei tre coordinatori regionali – con una nuova e preparata, possibilmente senza partiti ma con un programma credibile”. Una battaglia simile a quella che ha combattuto con successo anche Grillo alle scorse amministrative in Veneto. E probabilmente anche per le politiche di primavera la vera novità sarà il Movimento cinque stelle, che oggi i sondaggi battezzano come il secondo partito in Italia. Grillo oggi sbarca in Sicilia ma non mancherà di risalire lo stivale e vedremo come reagiranno i veneti. Quanto al voto cattolico c’è da stupirsi. Da una recente indagine Ipsos,

commissionata dalle Acli, emerge che il 27% dei cattolici oggi non voterebbe, che solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e che il 14% voterebbe Grillo. “ Senza segnali visibili e credibili di cambiamento – ha commentato Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli - qualsiasi alleanza o proposta politica si rivela inutile e velleitaria. La propensione all’astensionismo tra i cattolici praticanti è più alta rispetto al resto dei cittadini. Non serve un partito cattolico, ma un salto di qualità nella presenza dei cattolici in politica, a cui i cittadini chiedono più onestà e più attenzione a lavoro, famiglia e poveri”.

marco paolini per laura puppato

orre per le primarie del centrosinistra, è brava eppure quasi ignorata”. E’ Marco Paolini, tra le pagine del Corriere della Sera, a sostenere la candidatura alle primarie di Laura Puppato e ad incoraggiare la gente a sostenerla. “Conosco Laura Puppato – scrive Paolini – da quando era un sindaco di provincia e dalla prima volta che l’ho incontrata ho pensato a Tina Anselmi: mi sembra che abbiano una cosa in comune, sono un’eccezione alla regola. Tina Anselmi è riuscita a farsi apprezzare anche da chi (come me) aveva un pregiudizio ideologico verso di lei. Oggi il pregiudizio si rivolge in blocco alla classe politica. Quel pregiudizio conterà moltissimo tenendo sempre più gente lontana dai seggi a meno che non si cominci a cambiare le regole. A questo servono le eccezioni, come dice Brecht aiutano a riconoscere che ciò che è diventato regola a

volte è sbagliato e va cambiato. La candidatura a presidente della Anselmi non venne presa sul serio dalle regole della politica. La proposta di candidarsi alle primarie Laura l’ha fatta da sola ed è una candidatura seria, capace di motivare anche chi sente oggi quel pregiudizio sulla politica. Scrivo per stimolare chi pensa a lei come suo candidato possibile alle primarie a fare una campagna dal basso per farla conoscere. Le primarie sono un’occasione per dare un po’ di sostanza e speranza alla democrazia. Una volta il Veneto, di regola, generava soprattutto emigranti e donne di servizio per la gente di città e una classe politica di scarso rilievo nazionale con poche eccezioni. Ogni tanto, in una di queste eccezioni, genera anche una donna di servizio pubblico tenace, senza soggezione verso chi è più potente di lei, capace di farsi apprezzare anche da elettori di campo avverso. “Brava!”

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26 8 Il Veneto in primo piano Solo un problema culturale?

Una donna uccisa ogni due giorni. Mai più complici! Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: non restare indifferenti è un obbligo morale per tutti di Germana Urbani

M

entre scrivo, la cronaca racconta la morte di una ragazza palermitana di 17 anni, pugnalata mentre difendeva la sorella dall’ira dal fidanzato che non accettava la fine della relazione. La settimana prima moriva a Padova un’altra giovane donna: Erika Ferrazzi, 28 anni, pugnalata dell’ex compagno. Tutto questo, anche se non ha nulla a che fare con noi, purtroppo ci riguarda da vicino perchè questi fatti atroci confermano dati allarmanti: dall’inizio dell’anno, secondo Telefono Rosa, sono 100 le donne uccise. Si e’ passati da un omicidio ogni tre giorni, registrato l’anno scorso, a uno ogni due giorni. Numeri che fotografano una distorsione aberrante del rapporto uomo- donna e che emerge sempre più forte dalla nostra società: chi uccide non sono le mafie, i delinquenti, ma nell’85% dei casi ad impugnare un’arma mortale sono mariti ed ex fidanzati che non accettano la fine di una storia d’amore.

A ottobre moriva a Padova Erika, 28 anni, pugnalata dall’ex compagno L’escalation del fenomeno è talmente forte che ormai si parla di femminicidio, cioè omicidio di genere, fatto per scelta, l’estrema conseguenza delle molteplici forme di violenza degli uomini contro le donne. Un atto che lancia un messaggio spaventoso: “se non vuoi essere mia, non sei libera di vivere senza di me”. Ma le donne morte sono solo la punta di un iceberg che conta migliaia di vittime di violenze fisiche e psicologiche talmente dolorose da non venir neanche denunciate. Lo sanno bene i centri antiviolenza sparsi in tutto il territorio nazionale e Veneto che ascoltano il loro grido di aiuto e sono in grado di intervenire. Nella nostra regione, se-

condo l’ultimo studio presentato dall’Osservatorio nazionale violenze domestiche, tra il 2009 e il 2011 ben 92 persone, soprattutto donne, sono state protagoniste questo triste fenomeno: 36 omicidi (con 39 vittime) e 48 tentati omicidi (con 53 vittime). Dati che hanno visto un’ impennata nel 2011, con 23 aggressioni e 10 omicidi. A questi delitti vanno affiancati anche i 1224 episodi di violenza domestica denunciati nel solo primo semestre del 2011: tanti, ma anche pochi visto che pochissime donne arrivano a denunciare i propri “carnefici” visto che spesso coincidono con la persona che dovrebbe amarle di più. Certo tutte le morti che il 2012 ha già fatto registrare la dicono lunga sulla ‘’mattanza che non può più essere possibile in un Paese civile’’, come ha sottolineato Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente nazionale di Telefono Rosa, spesso il primo contatto per coloro che hanno il coraggio di parlare dell’incubo che

stanno vivendo. La presidente, non ha esitato a definire ciò che sta avvenendo una e ha scritto al premier Monti chiedendogli “risorse economiche e una commissione straordinaria” per fronteggiare il problema. Ma per fermare tutto questo è necessario educare giovani e adulti al rispetto dell’altro e sensibilizzare l’opinione pubblica. Con questo obiettivo il movimento nazionale Senonoraquando ha lanciato l’appello “Mai più complici” e ha chiesto anche agli “uomini di aprire gli occhi e di camminare e mobilitarsi con le donne per porre fine a questo orrore”. Cristina Comencini, tra le voci più autorevoli del movimento, ha sottolineato che “il fem-

minicidio non è solo un fatto criminologico ma ha una valenza simbolica del rapporto (arretrato) uomo-donna in Italia”. “Ecco perché – ha ribadito – riguarda la politica”. Sta infatti alla politica fare in modo che il nostro Paese garantisca il diritto delle donne a vivere serene lontano da uomini violenti. Certo l’approvazione della legge anti-stalking ha avuto già dei risultati positivi, ma non basta. Occorre disegnare un’insieme di leggi e strumenti per la prevenzione, l’azione giudiziaria, il supporto alle vittime e l’apertura capillare su tutto il territorio nazionale di case di fuga.

Contro la violenza

caSe Segrete per donne in pericolo

O

ggi in Veneto esistono diverse realtà alloggio, “case segrete” per chi ha bisogno di allontanarsi da casa e di mettersi al sicuro con i propri figli. Sono affidate ai Centri antiviolenza e gestite da cooperative sociali. Le donne che si presentano al Centri coprono tutte le fasce d’età con una prevalenza nella banda 35-45. La stragrande maggioranza ha figli (61%). Lavorano nel 57% dei casi anche se spesso il lavoro è part-time e di livello remunerativo medio-basso. A Venezia ci sono ben due case protette, per un totale di circa 20 posti. Presto una casa di fuga sarà aperta anche dal comune di

Padova, con 7 posti e un finanziamento anche dalla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Sempre nel padovano è già partito il progetto per la costruzione di un’altra struttura in comune di Este. E ancora ce n’è una in provincia di Verona che ospita fino a 12 donne con bambini, sostenuta dal Comune di Verona, gestita dalla cooperativa Azalea e coordinata dal Centro antiviolenza Petra. A Belluno, invece, la “casa segreta” è stata chiusa da pochi mesi per mancanza di fondi. Purtroppo in Veneto manca una legge regionale per finanziare regolarmente i Centri Violenza, come c’è invece in altre regioni.


Il Veneto in primo piano 27 9 Non solo rinnovabili

La green economy nel futuro del Veneto Presentato a Rimini il programma nazionale di sviluppo verde e sostenibile per contribuire a far uscire l´Italia dalla crisi

Una regione abbastanza green: i dati

di Germana Urbani

E

coinnovazione, efficienza e risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, riciclo dei rifiuti e materiali rinnovabili, mobilità sostenibile, agricoltura di qualità ecologica, servizi ambientali, strumenti economici. Sono queste le otto tematiche strategiche evidenziate dal gruppo di lavoro, formato da 39 organizzazioni di imprese green, che insieme al Ministero dell’Ambiente sta disegnando il piano strategico per lo sviluppo della green economy in Italia. “La green economy – ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini – è lo strumento più appropriato per la crescita sostenibile. Gli Stati generali di Rimini sono un’occasione significativa per presentare a livello nazionale il programma per la crescita verde dell’Italia, arma efficace per combattere la crisi. Nel nostro Paese ci sono molte potenzialità che vanno fatte emergere”. Molte di queste potenzialità sono in Veneto, regione che, da un recente studio di Unioncamere, ben esemplifica il doppio corso della green economy italiana: lo sviluppo di alcuni settori innovativi - energie alternative in primis - e la riconversione in chiave ecosostenibile di comparti legati al manifatturiero. E così troviamo, da unaparte, distretti legati a settori tradizionali del made in Italy che, dalla classica fase del disinquinamento end of pipe, stanno passando all’utilizzo di nuove tecnologie a minore impatto su tutto il ciclo produttivo. Questo risultato è stato possibile grazie all’affermarsi di una nuova prospettiva: non più settoriale o riferita ai soli impatti finali, ma capace di integrare territorio e produzione, comprendendo tutte le fasi del processo produttivo, dalle risorse primarie alle emissioni finali, prodotti inclusi. Dall’altra, invece, troviamo distretti che stanno investendo molto sull’innovazione di prodotto, puntando sull’efficienza energetica, sullo sviluppo di tecnologie e manufatti legati alle energie rinnovabili, sulla ricerca di materiali innovativi, sull’adozione di una logica produttiva ispirata al Life Cycle Assessment. Queste esperienze dimostrano come la green economy sia un nuovo modo di produrre trasversale ai diversi settori dell’economia, nonché un importante fattore di competitività, un valore aggiunto immateriale per le produzioni italiane, specie in un momento di crisi economica come quella attuale. “Per affrontare la recessione italiana – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione e del Comitato organizzatore degli Stati Generali per la green economy – servono idee e iniziative per innovare, convertire, differenziare produzioni di beni e servizi per rilanciare nuove possibilità di sviluppo. La green

Il Veneto si distingue per l’elevato ricorso alla raccolta differenziata e per la densità di piste ciclabili

S

Conferenza Onu Rio+20: “La green economy è lo strumento giusto per consentire la crescita” economy è, in particolare in Italia, fra le poche possibilità concrete per aprire le porte a nuove prospettive. Per non perdere questo treno è necessaria una visione delle dinamiche in atto su scala ormai globale, perché se non si sa dove andare,non si coglierà mai alcun vento favorevole. Occorre inoltre favorire con continuità, senza arresti e ripensamenti che alimentano un clima di incertezza, lo sviluppo di settori strategici dalla diffusione dell’ecoinnovazione delle nostre produzioni manifatturiere allo sviluppo del riciclo e della chimica verde, dallo sviluppo delle energie rinnovabili al risparmio energetico, dalle filiere agricole di qualità ecologica ai mezzi e sistemi per una mobilità sostenibile”. Sono molte in Italia le persone che credono nelle grandi potenzialità dell’economia green ma sono ancora troppo poche. Eppure anche durante la recente Conferenza Onu Rio+20 sulla sostenibilità è stato confermato che la green economy è lo strumento giusto

per consentire la crescita, soprattutto in questi anni di crisi. Nonostante ciò ancora in molti, compreso un altro Ministro di questo Governo, Passera, pensano che lo sviluppo arriverà ancora una volta dallo sfruttamento di combustibili fossi: petrolio e carbone. Una tendenza che va per la maggiore anche in altri Stati che finanziano questa visione economica. Secondo la ricerca Vital Signs, condotta per il Worldwatch institute, le energie rinnovabili hanno ricevuto nel 2010 contributi per 66 miliardi di dollari, pochissimo a paragone di quelli ricevuti dai combustibili fossili, 775 miliardi nel 2010 e oltre un trilione di dollari quest’anno. Ma fa pensare molto anche un altro dato collegato a questi. Lo studio sottolinea, infatti, che ai costi per gli incentivi vanno sommati una serie di costi ambientali che secondo l’Accademia Nazionale delle Scienze è costata agli Stati Uniti 120 miliardi di dollari tra spese sanitarie e danni derivanti dall’inquinamento ambientale. Forse un po’ di coraggio in più per guardare la futuro e fare delle scelte economiche innovative e green non guasterebbe né ai nostri governi nazionali né alle nostre povere tasche.

econdo gli ultimi dati raccolti da Fondazione Impresa, occupa la decima posizione nella classifica italiana della green economy in virtù delle ottime performance nel settore rifiuti: si riscontra, infatti, un elevato ricorso alla raccolta differenziata (2° posto con 57,5% su totale rifiuti urbani), un terzo posto per accessibilità ai raccoglitori di contenitori di plastica (il 73,1% delle famiglie dichiara facilmente accessibili tali raccoglitori) e per percentuale di rifiuti urbani smaltiti in discarica (solo il 22% sul totale). La nostra regione si colloca in posizioni elevate anche per densità di piste ciclabili (3° posto con 50,4 Km di piste ogni 100 Km2 di superficie nei capoluoghi di provincia), e per la dotazione di posti auto nei parcheggi di corrispondenza. Inoltre il Veneto occupa posizioni discrete nel settore edilizia, dove è quarto nelle richieste inviate per detrazioni del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici (6,7 ogni 1000 abitanti). Meno buone sono le prestazioni nel settore dell’agricoltura biologica (17° con 1,9% di superficie biologica su totale SAU, 16° con 33,7 operatori nel biologico ogni 100.000 abitanti, 15° con 3,7 aziende zootecniche biologiche ogni 100.000 abitanti). Da migliorare anche la diffusione di mezzi pubblici, con un valore di 1,5 autobus ogni 1000 abitanti (17° posizione). Infine, il Veneto occupa una posizione più arretrata anche per il numero di alloggi agrituristici (17° con soli 0,5 ogni 10.000 arrivi).

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28 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Enti locali La Regione non ha dato nessuna indicazione al Governo per il riordino delle Province

Padova con Treviso e Rovigo con Verona Aspettando le aree metropolitane Vi-Ve-Ro e Pa-Tre-Ve il Governo ha applicato la spending review di Mauro Gambin

P

arole, parole-parole, parole, parole-parole-parole, parole soltanto parole, parole tra noi... Parole indimenticate, quelle di Mina e Alberto Lupo nella celebre canzone del ’72, del tutto inutili invece quelle che hanno preceduto e accompagnato il voto nel Consiglio regionale del Veneto lo scorso 19 ottobre. Il dibattito per il riordino delle provincie, infatti, si era protratto per settimane in Conferenza Regione-Autonomie locali, per ben tre giorni nelle commissioni Statuto e Affari istituzionali e per altri due giorni in aula ma il risultato è stato quello di partenza. La Regione del Veneto non ha trasmesso alcuna indicazione al Governo per il processo di riordino delle Province secondo le norme contenute nella “Spending review”. Ha invece indicato, senza che questo fosse necessario, di “procedere alla soppressione delle Regioni a Statuto speciale, in Questa è la situazione attuale per quanto riguarda il Veneto: Insieme quanto non hanno più le caratteristiche per giustificare Padova e Treviso come pure Verona norme speciali ed enormi stanziamenti che determi- e Rovigo ma la previsione è quella nano sprechi di risorse pubbliche”. Chi può, provi ad di creare due aree metropolitane immaginare la faccia del ministro Patroni Griffi quando, tenendo in mano il documento arrivato dal Veneto, ha metropolitana Vi-Ve-Ro per contro bilanciare la “Grande cercato indicazioni sulle quattro provincie (che erano Venezia” che andrà creandosi con l’unione di Padova già state indicate come “da unificare”, da “accorpare” e Treviso alla città lagunare, Pa-Tre.Ve. A scompigliare o da “fondere”) e ha trovato invece l’inutile appun- le carte di un accorpamento annunciato solo su base to e l’altrettanto superflua precisazione di mantenere numerica (Belluno a Treviso e Padova a Rovigo) pare tutte e sette le province venete. “Al limite – riporta sia stata la città di Padova che con la sua cintura e l’ala delibera - un loro riordino sarebbe stato possibile rea termale aveva espresso la volontà di far parte della nel caso fosse stato concesso un ulteriore termine di città metropolitana di Venezia. Tale iniziativa ha richiesei mesi alla Regione” che tuttavia non avrebbe intra- sto una sterzata per rimettere in asse un Veneto che preso la riorganizzazione della loro natura visto che, con questa unione avrebbe avuto una grande provincia secondo la maggioranza in Consiglio regionale, le da 1.800.000 abitanti. Quindi la scelta del Consiglio province dovrebbero rimanere enti di primo grado con dei ministri è stata quella di dare luogo ad una azione i consigli eletti a suffragio univer“in fieri” che troverà perfeziosale. Insomma carta straccia che Avevano chiesto namento in futuro. I comuni, ha lasciato al Governo Monti la accorpamenti, infatti, avranno altri 60 giorni massima libertà di riordinare il è stato dato di tempo per decidere del loro Veneto a proprio piacimento. Del l’assenso per destino e anche la Regione verresto da Roma avevano chiesto un ente in più rà chiamata nuovamente ad di indicare in quale senso operaesprimersi. Intanto i parametri re gli accorpamenti ed invece, come risposta, hanno della spending review sono salvi con 86 province scese avuto l’autorizzazione a creare un ente in più: la città a 51, mentre per quelle delle regioni a stato speciale si metropolitana. Eppure le proposte in consiglio non deciderà visto che ci sono altri sei mesi di tempo. Da erano mancate, il Pd ad esempio aveva proposto la giugno 2013 è previsto il commissariamento di tutte le creazione di due province “metropolitane” composte Province. Tutti i presidenti, dunque, verranno sostituiti da Verona e Vicenza ad ovest e da Padova e Treviso dai commissari, mentre i dipendenti in esubero, si parla al centro della regione, il mantenimento della provincia di circa 3000 persone, verranno assorbiti in altri enti. di Belluno, (in virtù di quanto disposto dallo Statuto) Non ci saranno più elezioni per il consiglio provinciale e Rovigo (in ragione della peculiarità territoriale del in quanto dal 2014 le province diventeranno enti di Polesine) mentre alla provincia Venezia il ruolo di città secondo grado formati da 12 componenti scelti fra i metropolitana. Neanche l’emendamento di alcuni con- sindaci e votati solo dai consiglieri comunali dei Comuni siglieri del Pdl (Laroni, Conta, Bendinelli e Padrin) ha compresi in una determinata provincia. Come anticipaavuto successo, in quanto la loro proposta di abolire to dal ministro, durante le elezioni non varrà il principio tutte le Province venete tranne quella di Belluno, in dell’una testa un voto, dato che le preferenze espresse previsione della futura creazione di due aree metropo- verranno pesante in base all’importanza del Comune litane, non ha trovato consensi. Cosi in mancanza di di riferimento. Al vertice della futura organizzazione ci indicazioni precise il consiglio dei Ministri ha proceduto sarà un presidente, anch’esso per essere eletto dovrà con l’accorpamento di Padova a Treviso e di Rovigo con essere un sindaco, mentre scomparirà la Giunta, l’orgaVerona. Salva la provincia di Belluno alla quale è stata no politico di ogni amministrazione. Anche le funzioni riconosciuta la peculiarità montana, salva la provincia delle province sono dimagrite, rimarranno solo tre gli di Venezia che diventerà città metropolitana e salva ambiti che ricadranno sotto la loro responsabilità: il coper il momento anche la provincia di Vicenza ma con la ordinamento e la pianificazione territoriale, la viabilità prospettiva di rientrare con Verona e Rovigo nell’area e le scuole di secondo grado.

L’opinione Diego Bottacin, Verso Nord

“la regione rimedi al clamoroSo autogol delle ScorSe Settimane

I

l riordino delle Province così come uscito dal Consiglio dei ministri pone, per il Veneto, l’urgenza di procedere quanto prima alla costruzione della vera città metropolitana. Ne è convinto il capogruppo di Verso Nord in Diego Bottacin Consiglio regionale, Diego Bottacin, che in una nota sollecita la Regione “a rimediare al clamoroso autogol delle scorse settimane, favorendo la definizione dei confini seri della città metropolitana veneta. Poiché il governo ha salvato Belluno, ha dovuto accorpare Rovigo con Verona e Padova con Treviso. Quest’ultima aggregazione come provincia è una specie di monstrum e pone con forza il tema di creare un unico ente, la città metropolitana veneta tra Padova, Treviso e Venezia, cioè nelle aree più densamente popolate del nostro territorio. La Regione - conclude Bottacin - si faccia immediatamente parte attiva di questo processo che ormai è irreversibile”.. Lucio Tiozzo, Partito Democratico

“la Scelta del governo ci SoddiSfa ma Serviva piÙ coraggio”

“D

al governo arriva un segnale inequivocabile di semplificazione degli enti locali per una maggiore efficienza e maggiori risparmi nella spesa pubblica. Dunque la decisione del Consiglio dei Ministri ci Lucio Tiozzo soddisfa nel suo complesso”. I consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, si è dichiarato soddisfatto delle decisioni assunte dal Consiglio dei ministri, in particolare per la scelta di mantenere la Provincia di Belluno. Ma il giudizio è positivo anche per l’accorpamento Padova-Treviso, proposta già avanzata dal gruppo consiliare dei democratici nella conferenza RegioneAutonomie locali e in Consiglio regionale: “In questo modo - sottolinea - si apre la strada per dare un riconoscimento istituzionale ad una realtà già di fatto esistente, la PaTreVe”. “Analogamente ci attendevamo maggiore coraggio nel riordino per l’area occidentale - aggiungono i due esponenti democratici - dove ci appare forzata l’aggregazione Verona-Rovigo. Tuttavia - osservano - rimangono aperte le possibilità di operare una maggiore semplificazione ed aggregazioni forti, secondo la nostra proposta originaria di accorpare di Verona e Vicenza in un’unica ‘Provincia metropolitana’. Tiozzo infine riserva una nota critica al presidente Zaia: “Il suo ribadire che il Veneto deve essere considerato come un’unica vera area metropolitana appare come un gioco a spingere più in là la palla dopo non aver mosso un dito nel momento in cui la sua maggioranza doveva assumere una posizione netta a favore delle aggregazioni tra territori e non di chiusura conservatrice che ha impedito alla Regione di essere protagonista del suo destino. Insomma Zaia continua ad inseguire un lontanissimo e improbabile futuro senza cambiare concretamente il presente. E’ un presidente che resta sempre fuori dalla partita mentre altri decidono sulla nostra testa”. Matteo Toscani, Lega Nord

“belluno, Salvato l’ente ma Soprattutto i Servizi”

Marco Toscani

“L

a decisione del Consiglio dei Ministri di escludere la Provincia di Belluno dal piano nazionale di accorpamento rappresenta sicuramente una notizia positiva, anche in considerazione del fatto che altrove si è proceduto con accorpamenti illogici che fanno accapponare la pelle”. E’ il primo commento del vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Matteo Toscani al decreto-legge sul riordino delle Province e all’istituzione delle città metropolitane. “A mio avviso - prosegue il consigliere della Lega Nord - è importante tenere distinte le due questioni cruciali di questo provvedimento. La prima riguarda l’Ente Provincia, che viene salvato ma diventa di secondo grado e, al momento, è privo di competenze e soprattutto di risorse. Da questo punto di vista, la Regione Veneto potrà dar seguito a quanto previsto nello Statuto, ma solo a condizione che a livello statale non si prosegua con politiche e tagli di chiara impostazione centralista. La seconda questione è meno evidenziata, anche se è forse ancora più rilevante per i cittadini: insieme all’Ente vengono salvaguardati anche tutti i servizi, le organizzazioni e le associazioni organizzate su base provinciale. Il Governo già preannuncia che “il riordino delle Province è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione anche degli uffici territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile) in base al nuovo assetto. Dunque anche gli altri uffici su base provinciale saranno di fatto accorpati”. Si può immaginare benissimo quali e quanti sarebbero stati i disagi per i cittadini se questo fosse accaduto anche a Belluno”. Costantino Toniolo, Popolo della Libertà

“meno burocrazia e’ un punto del noStro programma”

“L

a provincia di Vicenza rimane così com’è, ma in realtà le cose cambiano”. Lo afferma dopo aver appreso i contenuti del Decreto legge del Consiglio dei Ministri sul riordino delle province, Costantino Toniolo, presidente della commissione Bilancio e Affari Istituzionali in Consiglio regionale del Veneto. “Per quanto riguarda la provincia berica - informa il rappresentante del PdL - viene mantenuta l’integrità territoriale, i confini, ma il ruolo dell’amministrazione cambia, perché dovrebbe diventare un ente di secondo grado dove avranno la loro rappresentanza i comuni. Personalmente - precisa - la vedo come una sorta di conferenza delle Unioni dei comuni. Sono proprio i comuni che in questa fase acquisiscono maggior potere. Il fine è quello di offrire ai nostri cittadini e alle attività economiche sul territorio migliori servizi e a meno soldi. Grazie anche alle norme approvate in Regione in materia di funzioni e servizi dei comuni - spiega Toniolo - i municipi hanno l’opportunità di dare impulso all’innovazione in materia di gestione degli enti locali, di evolvere e migliorare la loro macchina con le Unioni, sia quelle ordinarie sia quelle montane, queste ultime occasione per esaltare la specificità di territori ad esempio come l’Altopiano di Asiago e dei paesi ai piedi delle Piccole Dolomiti”. A noi amministratori regionali resta il ruolo di programmazione, indirizzo e controllo su tutto il territorio veneto. Ora tutti assieme - conclude Toniolo - dobbiamo rimboccarci le maniche per superare al meglio il momento di crisi che si fa sentire a tutti i livelli. Il nostro fine è sempre il bene comune e lo snellimento della macchina burocratica è sempre stato uno dei punti del nostro programma!” Costantino Toniolo


Lo stile di vita americano, quello che ha accompagnato la crescita di molte generazioni e rappresentato nei vecchi film americani, ora si potrà toccare con mano. A Padova, dal 17 al 18 novembre 2012, si svolgerà la 3a edizione di Mito America, nell’ambito della manifestazione TuttinFiera. L’edizione 2011 con le sue 50.000 presenze, ha confermato l’interesse del pubblico verso gli usi e costumi americani. In Mito America il visitatore potrà immergersi in una realtà ricostruita in perfetto stile USA. Al suo interno sarà presente un’eccezionale esposizione di auto e moto americane curata da Route 66 American Cars Club, che faranno da coreografia al lifestyle Usa. Sarà possibile gustare piatti tipici, assistere a spettacoli musicali, esibizioni sportive, acquistare abbigliamento rockabilly e country, arredamento vintage, gadget e molto altro ancora.


30 12 Cultura veneta Mostre a Vicenza Nella neo-restaurata Basilica Palladiana quattro secoli di pittura

Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure La mostra ha acceso vivaci polemiche verso il curatore Godin, ritenuto da parte della critica ideatore di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s di Alain Chivilò

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opo cinque anni di sapienti restauri la Basilica Palladiana è pronta a diventare un centro museale di livello internazionale. Interventi sistematici, che hanno ripensato molte delle variazioni create nel dopoguerra, sono stati voluti dal Comune e finanziati dalla Fondazione Cariverona per un costo complessivo di 15 milioni di euro. In quest’ambito non poteva farsi scappare l’occasione la società trevigiana Linea d’Ombra di Marco Goldin, che per prima inizia il percorso espositivo della Basilica con “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”. Quando si parla degli eventi culturali marchiati Goldin c’è la dicitura, da parte di una frangia della critica, di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s, ossia esposizioni per una marea senza fine di visitatori, sia per contenuti “facili”, sia per un buon marketing alla base. Se prendiamo per esempio la separazione tra Fondazione Cassa Marca e Linea d’Ombra anni fa a Treviso, Casa dei Carraresi, si nota come il dibattito spesso

torni vivace con rimpianti da un lato e conten- voluto rintracciare le radici del ritratto psicolotezza dall’altro. La cosa certa è che tali mostre gico tipico del Novecento tra i capolavori del portano un indotto non indifferente alla città passato” afferma il curatore Goldin. Quindi Beato Angelico, che apre ospitante, soprattutto la mostra, con Freud per aree non così bat- La chiave di lettura e Bacon, su cui idealtute dai flussi turistici è il confronto, mente si chiude, hanno tradizionali. L’originalità l’assonanza qualcosa che li unisce. di questa esposizione è e il rimando tra Quattro sono le sezioni: l’assenza di un catalogo pittori e soggetti il sentimento religioso, normalmente concepito, in quanto Goldin ha scritto un vero e proprio la nobiltà del ritratto, il ritratto quotidiano e libro che traccia linee guida e approfondimenti il Novecento lo sguardo inquieto. La chiave di espositivi: il volto e lo sguardo dal Rinascimen- lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando to al contemporaneo. “In circa 100 opere ho tra pittori e relativi soggetti nelle loro opere in

Nella foto il curatore Marco Goldin e due delle opere in mostra diversi periodi storici. I nomi sono altisonan- due opere della fine del Quattrocento, utile a ti e in una carrellata si passa da Mantegna, far capire come il tema riguardante la distanza Veronese, Tiziano, Raffaello, Giorgione, Dürer, fra l’ambito toscano/fiorentino legato al diseCaravaggio, Rembrandt, Rubens, Tiepolo, gno e quello veneziano unito al colore, possa Goya, Velasquez, Van Gogh, Manet, Gaugin, talvolta avere un punto di contatto molto inteRenoir, Monet e Cézanne, a Bonnard, Munch, ressante. La mostra chiude il 20 gennaio ma il Picasso, Matisse, Modigliani e Giacometti. Un corpo centrale riaprirà a Verona, Palazzo della percorso che dalla soavità e plasticità dei volti, Gran Guardia, con il nuovo titolo “Da Botticelli secolo dopo secolo, si arriva all’inquietudine a Matisse. Volti e figure”. L’apertura sarà dal contemporanea. Il percorso è molto vario 2 febbraio fino al 1 di aprile con nuove opere e ritmato e per farlo comprendere meglio il che sostituiranno quelle rientranti nei musei curatore mette a paragone, per esempio, il d’appartenenza. Come anticipazione ci saranCristo risorto di Botticelli con il Cristo porta no anche Antonello da Messina, Van Eyck e croce di Bellini. Quindi un accostamento, di Memling.

Incontri con gli artisti Intervista ad Antonio Nunziante

Autunno d’Arte veneziano

TRE MOSTRE E IN TRE SITI PRESTIGIOSI

L’interiorità della pennellata che rende ulteriore il paesaggio

I

“A

ldo Rossi. Teatri” presso il Magazzino del Sale ed “Emilio Vedova. Lacerazione. Plurimi/ Binari ‘77/’78” presso l’ex squero delle Zattere, laboratorio del Maestro: sono le due mostre organizzate dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fino al 25 novembre. Dell’architetto designer Rossi (Milano 1931) sono esposti per la prima volta 15 progetti attraverso 120 tra studi, schizzi architettonici, disegni, modelli di concorsi, oggetti di scena tutti riguardanti il tema teatrale. Si pone dunque l’accento sulle scenografie per opera e balletto e sulle architetture progettate e costruite. “Parma, Padova, Pavia, Piacenza, Reggio e ancora Venezia, Milano e tutte le capitali padane dove il teatro accende le sue luci nella nebbia persistente”, frase che testimonia l’amore di Rossi per quei teatri progettati fino al Teatro del Mondo, ricostruito in grande scala per l’occasione. Invece la seconda mostra allo Spazio Vedova presenta per la prima volta i cicli II, III e IV di Lacerazione, che esprime l’intensità e la passione del disagio esistenziale dell’artista verso una vita umanamente autentica. A que-

sti alcuni Plurimi/Binari singoli, che tecnicamente furono dipinti su pannelli asimmetrici in legno, scorrevoli in parallelo su binari, creando così una composizione in movimento. A Palazzo Fortuny fino al 19 novembre è di scena il consueto appuntamento autunnale con 4 artisti. Annamaria Zanella (Padova 1966), designer di gioielli, propone esemplari unici che superano l’oreficeria grazie allo studio e ricerca di metalli. Béatrice Helg (Ginevra 1956) con le sue fotografie atemporali nello spazio, luce e materia. Maurizio Donzelli (Brescia 1958) con gli acquerelli, gli specchi, i tappeti in lana e seta del Nepal, gli arazzi Jacquard tutti appositamente in sintonia con la storia del luogo. I suoi specchi sono intesi “come un oggetto in se stesso reinventato nell’immagine da lenti prismatiche, che rendono l’idea di un ipotetico miraggio nell’osservatore”. Franco Vimercati (Milano 1940 – 2011) con le sue fotografie d’oggetti comuni e seriali per esempio le bottiglie, le sveglie, le zuppiere. La fotografia per lui è tutto, perché l’oggetto parla con la fotografia e essa stessa parla con l’oggetto. Al.Ch.

l Maestro Antonio Nunziante è uno dei più importanti ambasciatori dell’Arte Italiana nel mondo. Lo dimostra l’importante futuro appuntamento presso il museo Orsay e Louvre ma non solo. I richiami alla metafisica e al surrealismo della prima fase sono stati assimilati e personalizzati in una pennellata grassa e matura. La libertà e la gioia nel dipingere propongono tematiche con differente spessore, come il volo dei fenicotteri o la parete di una stanza che irradia ulteriori luoghi, portando l’osservatore in un’altra dimensione. Il paesaggio è oramai interiore e metabolizzato da una lunga riflessione originale, che parte dall’Ottocento ma giunge a noi con freschezza e contemporaneità. Oli, tempere all’uovo e maioliche sono i mezzi delle sue costanti creazioni innovative. Dunque, una testimonianza diretta è ora indispensabile e tra gli innumerevoli impegni, Antonio Nunziante, all’interno degli spazi della Galleria Orler di Mestre, ha scambiato alcune battute in un periodo felice della sua carriera pittorica. Surrealismo, metafisica. Un mix “intrigante”? “A volte c’è una commistione tra le due possibilità espressive. Mediamente la metafisica mi da più apertura, nel senso che è una realtà possibile e più vicina a noi. Il surrealismo invece è qualcosa di estremo, oltre una realtà. Raramente vado oltre la realtà delle cose, infatti nel contesto della mia espressione apparentemente tutto sembra ben proporzionato e normale, ma non è proprio così. Ci sono volutamente delle esaltazioni del soggetto primario, dell’attore

principale dell’opera e del concetto che elaboro, in cui voglio focalizzare l’attenzione dell’osservatore, risaltando con il colore e le proporzioni il punto focale del quadro. Raramente esco troppo fuori da un concetto di iper-realtà. Quello che cerco di trasmettere è il sentimento e lo spirito che ho dentro nel momento in cui dipingo. Questo è quello che m’interessa di più rispetto alla superficie delle cose, perché la mia pittura porta ad essere guardata prima che pensata”. Dal 2010 una nuova “atmosfera”. Me ne può parlare? “Quell’emotività interiore, che ho cercato di trasmettere fino ad oggi attraverso il dettaglio del disegno e della pittura, adesso cerco di esprimerla attraverso la gestione nuova della materia e degli elementi. A volte anche in modo impulsivo, come per esempio il colpo del pennello od una sfumatura lasciata abbandonata volutamente. E’ un’apertura ancora ulteriore, sempre nell’ambito della figurazione, perché è il mio mondo in cui continuerò ad esprimermi, ma con una libertà e sicurezza date dal confrontarmi con i grandi maestri. Tutto questo

mi ha dato più sicurezza. Quando un’artista diventa conscio delle proprie possibilità, vuol dire che sta raggiungendo la maturità giusta per cominciare a sintetizzare un po’ tutto quello che ha fatto. Questo momento della sintesi è quello che affascina molto il pubblico colto, perché capisce quando un’artista è felice dentro e sicuro di se”. Cinque versioni dipinte da Böcklin per l’Isola dei Morti. Questo è un soggetto, ovviamente interpretato, caratterizzante in molti suoi quadri. Me ne può parlare? “Non ha condizionato solo me, ma grandi artisti come De Chirico, Dalì, Clerici. E’ un’icona, un simbolo che ha ispirato gli artisti ossia un’isola che galleggia in mezzo all’acqua, l’isola di Peter Pan, l’isola che non c’è, quindi è il luogo ideale, è l’arcadia. Per esempio, spesso una persona, carica di tensioni, dice che vorrebbe scappare su un’isola. In quest’ambito è un rifugio della mente, un luogo ideale dove vorresti essere. Non è un luogo esistente, è un luogo mentale. In sintesi mi ha colpito proprio questo: Al.Ch. l’essere un luogo della mente”.


I nostri esperti 31 MESSAGGIO PUBBLICITARIO

RiVoLGiti aLL’aVVocato L’ocuLista

Questioni Retinopatia diabetica di Giustizia

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it

L’ottico Valentino Micaglio

Ipovisione

Un’indagine eseguita in Italia ha stimato della retina. Nei casi più gravi, cioè in in circa 2.000.000 il numero dei pazienti presenza di emorragie importanti e Michelapresenti Nuvoletto, del Foro diabetici nelavvocato nostro paese. A di Padova processi cicatriziali coinvolgenti retina questa cifra deve essere poi aggiunto il e vitreo, va presa in considerazione la numero di persone che sono affette da vitrectomia chirurgica. La prevenzione diabete senza Avvocato, saperlo (probabilmente e la terapia della retinopatia diabetica si Buongiorno più di 1.000.000). si può avvale collaborazione del medico da parte di una sono titolare di La unamalattia tinto lavanderia e hodella ricevuto una contestazione manifestare: dello specialista. La conoscenza dellaletto macchiata di cliente in merito ad un lavaggio di euna fodera di una testata di un nero.diabete Premetto chetipo la fodera ci venivimalattia erano degli - come mellito 1 o insulinoin tuttialoni i suoigialli, aspettiche danon partesussistevano dopo il lavaggio e legato mi chiede negozio è un cartello checon indica chiaramente dipendente allai danni. marcataNel mio del primo e lavi precoce diagnosi che i reclamio devono fatti entrostrumenti 8 giorni semplici dalla restituzione. diminuzione assenteesser secrezione da parte del secondo insulinica (10%); può scongiurare danni gravi e irreversibili - come diabete mellito tipo 2 a carico dell’occhio. Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it caratterizzato dalla associazione di ridotta pancreatica di insulina Gentilesecrezione sig. Paolo, ela resistenza periferica alla sua azione cliente ha incaricato una (90%). persona che ha agito quale suo E’ dimostrato in maniera rappresentante, il quale inconfutabile dichiarava espressamente di agire nome che una iperglicemia cronicain porterà e per contodella della clidenunzia è allo sviluppo malattia e alle sue I consigli del Dott. Barchitta pervenuta complicazionitardivamente principali che che sonoper la possibile fattori retinopatia interazione diabetica, di la altri nefropatia dopo la consegna della federa che diabetica, la neuropatia diabetica. Ci da soli avrebbero potuto determinare soffermiamo sulla retinopatia diabetica un danno. che rappresenta la prima causa di perdita di vista in età lavorativa nei paesi industrializzati. Tutti i medici che seguono pazienti diabetici devono essere consapevoli di questa minaccia e delle procedure altamente efficaci che possono essere messe in atto per prevenire i danni permanenti della funzione visiva. Qualunque medico deve sapere che il problema clinico, è che la retinopatia diabetica, anche avanzata, non produce Una forte causa di disagio e sintomi visivi. Quando il paziente inizia stress è sicuramente quella di a lamentare disturbi alla vista è troppo avere denti molto compromessi o tardi per intervenire efficacemente e mancanti. quasi mai è possibile scongiurare il danno fatto. E’ necessario intervenire con Altrettanto difficile da accettare è l’attesa della dentatura diagnosi precoci per poter identificare la definitiva dopo un intervento di retinopatia in uno stadio asintomatico o implantologia. Giorni o addirittura iniziale. L’ esame del fondo oculare, che mesi senza denti o con protesi qualsiasi oculista è in grado di effettuare mobili provvisorie. ambulatorialmente, è l’esame principe per riconoscere una retinopatia diabetica Tutto questo fa parte del passato! Oggi dalla sua forma primitiva a quella si può sorridere immediatamente dopo più evoluta. Se riconosciuta in uno essersi sottoposti all’implantologia. stadio iniziale, il paziente è indirizzato Attraverso la metodica del “carico presso un centro diabetologico per immediato” si riabilitano intere arcate dentarie eseguire regolari controlli della glicemia, ottenendo da subito, nella stessa giornata dell’intervento, della emoglobina glicosilata, della denti che assomigliano e funzionano come denti naturali. dieta, della terapia ipoglicemizzante orale, dell’insulina. Allo stesso modo Prima di tutto si studiano i singoli casi attraverso l’utilizzo vanno controllati tutti quei fattori che di sofisticate attrezzature e software e poi ci si prepara potrebbero contribuire a peggiorare la all’intervento avendo preso tutte le misure possibili per far sì situazione retinica, come l’ipertensione che il paziente non abbia la percezione del dolore, viva con arteriosa, fumo, dislipidemie. Se la tranquillità le varie fasi della cura e torni a casa sereno con la dentatura fissata retinopatia diabetica, all’esame del saldamente agli impianti. fondo oculare, è in fase conclamata ed ha raggiunto un grado tale da richiedere Tutto questo in una sola giornata, un giorno per riacquistare il sorriso. un intervento terapeutico, la laser terapia è l’unico presidio in grado di rallentarne la progressione, con lo scopo di non farla peggiorare ulteriormente. Il laser, in questo caso, non restituisce la vista come molti pazienti si illudono. La terapia va eseguita trattando aree di retina sofferenti che si identificano sottoponendo i pazienti ad una fluorangiografia, cioè ad infochesupermette questola mappatura articolo unPer esame m.nuvoletti@gmail.com

ODONTOIATRIA OGGI

RIACQUISTARE IL SORRISO IN UN GIORNO

L’ipovisione è una condizione di acutezza visiva molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidiana. Può essere causata da vari fattori (siano essi congeniti o acquisiti). La vista si può ridurre fortemente in seguito a patologie che possono colpire diverse strutture oculari, che vanno dalla cornea alla retina, fino al nervo ottico. L’ipovisione può essere associata a malattie che provocano una riduzione del campo visivo. Ad esempio, nel caso del glaucoma avanzato, che danneggia il nervo ottico, è come se si guardasse attraverso un tubo; oppure si può essere colpiti da patologie della macula, la zona centrale della retina (la più comune è la degenerazione maculare senile, che provoca la perdita della visione centrale). L’ipovisione grave può degenerare in cecità, che può essere parziale o totale. L’ipovedente presenta una ridotta acuità visiva e spaziale, associata generalmente ad una limitazione del campo visivo. Le patologie che possono portare a questo deficit sono molteplici: •Albinismo: si tratta di una malattia che può comportare una ridotta acuità visiva centrale, fotofobia (intolleranza alla luce) per assenza di melanociti iridei ed elevato errore refrattivo. •Diabete: è una malattia sistemica caratterizzata da una glicemia elevata (utile il controllo della pressione oculare). Se non curata correttamente, può provocare danni alla retina retinopatia diabetica, con riduzione dell’acuità visiva centrale (dovuta ad edema retinico, ossia ad accumulo di liquido negli strati retinici maculari). •Anomalie della cornea: sono essenzialmente il cheratocono in stadio avanzato, opacità di superficie e leucomi. •Toxoplasmosi: è una malattia associata alla corioretinite girata e provoca un notevole calo dell’acuità visiva centrale. •Retinite pigmentosa: questa malattia oculare genetica provoca l’atrofia dei recettori retinici deputati alla visione notturna e periferica, i bastoncelli, provocano una diminuzione sensibile della visione notturna e del campo visivo. •Degenerazione maculare senile e giovanile: è una malattia che colpisce il centro della retina, provocando la morte progressiva delle sue cellule. All’inizio si manifesta con una distorsione delle immagini al centro del campo visivo (le rette diventano curve al centro). Nei casi avanzati compare lo scotoma centrale (una macchia scura al centro del campo visivo): si perde la capacità di svolgere compiti quotidiani, come leggere, riconoscere le persone o guidare. Tuttavia, bisogna distinguere una forma secca (più comune), oggi non curabile, da una forma umida (trattabile con vario esito con iniezioni intravitreali). •Glaucoma: si tratta di una malattia oculare caratterizzata, il più delle volte, da una pressione oculare elevata che danneggia il nervo ottico. Negli stadi avanzati provoca generalmente una riduzione del campo visivo periferico. Può essere curato mediante instillazione di colliri o, se la pressione dell’occhio non si riduce, mediante trattamento chirurgico (il più comune è detto ‘trabulectomia’). BIBLIOGRAFIA: Wikipedia OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<


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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad” Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, provando i tipici rituali termali dell’epoca romana - naturalmente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amore!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garantiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.

PANORAMICA NEL DETTAGLIO: TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.

Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicatamente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applicazione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.

CALDARIUM - Libera il respiro

In questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piacevole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali liberano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!

LACONIUM - dolce relax

Un piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti iniziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’organismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.

LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vita

I nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.

ATRIOLUM - Dar spazio all’anima

“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chiamavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.

APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tutto

Liberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spalle la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.

AVVENTO IN STIRIA I bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magicamente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, troverete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici. • Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping natalizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini. • Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno. • Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loipersdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline innevate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.

FRIGIDARIUM - frizzante refrigerio

Fatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti. La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.

Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at


A tavola 33 cuciNa

ViNo

Denis Meneghini

IL CARMIGNANO D.O.C.G.

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CALAMARI RIPIENI ALLE ZUCCHINE CON GHERIGLI DI NOCE CROCCANTI

LTIMAMENTE MI SONO TROVATO DAVANTI AGLI OCCHI UN VINO CHE NON VEDEVO DAI TEMPI IN CUI LAVORAVO IN

VERSILIA E ORA CHE NE HO LA POSSIBILITÀ VE NE PARLO CON PARTICOLARE EMOZIONE. SI TRATTA DEL CARMIGNANO, UNA DOCG TOSCANA POCO CONOSCIUTA DA NOI IN VENETO, MA SICURAMENTE UNO DEI VINI PIÙ ANTICHI DELL’ ITALIA. A CARMIGNANO SI PRODUCEVA VINO SIN DAI TEMPI DEGLI ETRUSCHI, MA LA PRIMA DOCUMENTAZIONE SCRITTA IN CUI APPARE IL NOME DEL VINO È DATATA 1396; SI TRATTA DI UN ORDINE DI 15 SOME DI VINO PER LA CANTINA DI UN NOTAIO DI CARMIGNANO. IL VINO CARMIGNANO È OTTENUTO DAL VITIGNO SANGIOVESE, AL QUALE VENGONO AGGIUNTE PARTI DI CABERNET FRANC O CABERNET SAUVIGNON, IL CANAIOLO NERO, IL TREBBIANO TOSCANO, LA MALVASIA DEL CHIANTI E IL CANAIOLO BIANCO, E NECESSITA DI ALMENO DUE ANNI DI INVECCHIAMENTO, DI CUI UNO IN BOTTI DI ROVERE O CASTAGNO, MENTRE PER LE RISERVE NE OCCORRONO ALMENO TRE. IL CARMIGNANO PUÒ ESSERE TRANQUILLAMENTE CONSIDERATO IL PROGENITORE DI QUELLI CHE NOI TUTTI SIAMO ABITUATI A CHIAMARE “SUPERTUSCANS”, IN QUANTO GIÀ NEL 1600 PER LA SUA PRODUZIONE VENIVA AGGIUNTO AL SANGIOVESE DEL SAUVIGNON, VITIGNO IMPORTATO DALLA FRANCIA DAI DE MEDICI, ED ANCORA OGGI CONOSCIUTO NELLA ZONA COME “UVA FRANCESCA”, CIOÈ CHE PROVIENE DALLA FRANCIA. LA DOCG DEL CARMIGNANO SI ESTENDE NEI COMUNI DI CARMIGNANO E POGGIO A CAIANO, NELLA PARTE NORDORIENTALE DELLA TOSCANA. QUESTA ZONA, COSÌ VICINA ALL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO, È FAVORITA DA UN CLIMA CALDO DI GIORNO E FRESCO DI NOTTE, E QUANDO PIOVE NELLA PARTE PIÙ ALTA DELLE MONTAGNE SI CREA UNA CONDENSA TALE DA REGALARE QUALCHE PIOGGIA A GIUGNO E A LUGLIO, MITIGANDO LA SICCITÀ. UN VINO COME IL CARMIGNANO BEN LO SI ACCOMPAGNA A TUTTA LA CUCINA TOSCANA, E NOI CHE SIAMO IN VENETO LO BEVIAMO MOLTO VOLENTIERI CON I MOSTRI ARROSTI FORTI, CON I NOSTRI FORMAGGI INVECCHIATI E CON I NOSTRI SUGHI IMPORTANTI. COMPOSTO DAGLI STESSI VITIGNI DEL CARMIGNANO, IL BARCO REALE NE È LA VERSIONE PIÙ GIOVANE. IL NOME BARCO REALE È QUELLO DELL’ ANTICA PROPRIETÀ MEDICEA, CHE COMPRENDEVA SIA LA RISERVA DI CACCIA DEI GRANDUCHI SIA LA ZONA DELLA PRIMA DOC DEL 1716, IL TUTTO RACCHIUSO DA UNA MURAGLIA DI 30 MIGLIA. DENISMENEGHINI@ALICE.IT

UN PIATTO DI MARE LEGGERO E FRESCO: DEI SEMPLICI CALAMARI FARCITI CON ZUCCHINE E NOCI. LA ZUCCHINA UTILIZZATA GRATTUGIATA PERCHÈ MEGLIO “LAVORABILE” E SCENOGRAFICA; LE NOCI INVECE HANNO SPEZZATO LA MORBIDEZZA DEL RIPIENO ED INSOLITO INGREDIENTE NELLE RICETTE DI PESCE, RISPETTO AI PIÙ COMUNI PISTACCHI O PINOLI. PER ADDENSARE UN RIPIENO UN PÒ TROPPO BAGNATO, OLTRE AL CLASSICO PANE GRATTUGIATO, UN PRODOTTO SANO E NATURALE QUALE IL GERME DI GRANO, CHE TANTO FÀ BENE AL NOSTRO ORGANISMO. QUESTI SFIZIOSI CALAMARI COSÌ FARCITI SI PRESTANO AD OGNI STAGIONE; INOLTRE PICCOLI CALAMARI SI RIVELANO PERFETTI PER UN ANTIPASTO, MA IN MAGGIORE QUANTITÀ E DIMENSIONI SONO OTTIMI ANCHE COME SECONDO PIATTO COMPLETO.

INGREDIENTI PER 9 SCHIACCIATINE:

400G CALAMARI (12 CIRCA); 1 ZUCCHINA; 2 ACCIUGHE SOTT’OLIO AL PEPERONCINO; 4 GHERIGLI DI NOCE; 1 CUCCH GERME DI GRANO TOSTATO; 1 CUCCH SEMOLA; 3 CUCCH PANE GRATTUGIATO; 1 UOVO; 1/2 LIMONE SUCCO; VINO BIANCO; OLIO EVO; AGLIO IN POLVERE; SALE; PEPE NERO MACINATO

PROCEDIMENTO

PULIRE I CALAMARI E PRIVARLI, DEI TENTACOLI, DA FRULLARE POI CON METÀ DELLA ZUCCHINA GRATTUGIATA E LE ACCIUGHE; UNIRE I GHERIGLI DI NOCE E L’UOVO QUINDI AZIONARE NUOVAMENTE IL FRULLATORE. ADDENSARE IL COMPOSTO CON IL GERME DI GRANO, LA SEMOLA ED IL PANE GRATTUGIATO, INSAPORENDO CON AGLIO E SALE. AIUTANDOSI CON LA SAC À POCHE FARCIRE I CALAMARI CON IL RIPIENO E DISPORLI IN UNA TEGLIA UNTA CON UN PÒ D’OLIO. COPRIRE CON LA RIMANENTE ZUCCHINA GRATTUGIATA E BAGNARE CON IL VINO BIANCO. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA 32 MINUTI BAGNANDO, A METÀ COTTURA, CON IL SUCCO DI LIMONE. PRIMA DI SERVIRE, SPOLVERARE CON IL PEPE NERO MACINATO. MANUELA E SILVIA BIZZO

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GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO UN ECCESSO DI NERVOSISMO POTRÀ RISULTARVI DANNOSO, O COMPROMETTERE RAPPORTI, CHE COSÌ USURATI FORSE NON ERANO · S ALUTE NON DISPERDETEVI IN MILLE ATTIVITÀ E CURATE IL RISPOSO E L’ALIMENTAZIONE NONOSTANTE IL CORPO ABBIA RISERVE EXTRA

Oroscopo LA LUCE SI FA PIÙ FIOCA E L’UMORE CAMBIA: SCEGLIETE COLORI VIVACI PER I VOSTRI CAPI D’ABBIGLIAMENTO E REGALATEVI DEI BOM-BOM

LIBRI DA LEGGERE

DOMENICO MAISTO

Mi sono perso… ma ho trovato Dio STORIA D’AMORE, CATENE, TRADIMENTI E POESIE

Questo libro è stato scritto in un periodo particolare della mia vita. Separazione, depressione, perdita rimorsi, rimpianti e non vuol ferire nessuno ma solo condividere un

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STELLE METTERANNO IN CIRCOLO UN RINNOVATO DESIDERIO DI STABILITÀ CHE FARÀ MOLTO BENE. COMUNICATE I VOSTRI BISOGNI · SALUTE CALMA E LUCIDITÀ SARANNO GARANTITE DAL RILASSANTE SESTILE DI VENERE, CHE GARANTIRÀ LEGGEREZZA E COCCOLE

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bio di lettere la storia di un uomo che ad un certo punto della sua vita apparentemente normale e felice si è perso ed ha cercato rifugio, amore e conforto sbagliando spesso strada.

CHIEDONO IL MASSIMO DELL’AUTONOMIA DEL REALISMO: NON INGIGANTITE EVENTUALI DIVERGENZE, RELAZIONI APPAGANTI · SALUTE ADOTTATE UNO STILE DI VITA SANO, RICORRENDO ANCHE, SE SARÀ IL CASO, AD EVENTUALI INTEGRATORI ENERGETICI

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ORTODONZIA L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’apparato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla nascita alla sua maturità.

Comprende tutti i procedimenti preventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di stabilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una corretta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.

ORTODONZIA INVISIBILE Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e invisibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accetta con maggiore positività il periodo della terapia.

Tutto su 4 è una metodica innovativa che permette di riabilitare una intera arcata dentale (superiore o inferiore) tramite l’inserimento di soli 4 impianti dentali endossei. Il vantaggio principale di questa tecnica è la sua possibile applicazione anche in pazienti con atrofia ossea, in cui vengono sfruttate quelle zone della bocca dove è minore il riassorbimento osseo. Altro fondamentale vantaggio è che nella stessa giornata dell’intervento chirurgico (inserimento degli impianti) viene posizionata la dentatura fissa provvisoria avvitata.


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