del Miranese Nord
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.45 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n.45 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Noale Ultimati i lavori alla Torre dell’Orologio
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Noale La casa di riposo è ormai pronta
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Salzano Pioggia di critiche al sindaco Quaresimin pag.
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EDITORIALE
sindaci in guerra contro la tares
Dall’Imu alla crescita non c’è tempo da perdere di Nicola Stievano
La Tares, è la nuova imposta sui rifiuti e i servizi, che molti sindaci del veneziano e trevigiano stanno combattendo. In prima linea c’è Zero Branco ma anche Martellago, Noale, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. Dapprima hanno partorito una lettera, inviata a tutte le alte cariche. pag. 19
a giugno, “paesaggio con uomini”
Maggio e giugno con spettacoli, laboratori, eventi tra Miranese e Riviera del Brenta. Continua la settima edizione di “Paesaggio con uomini”, ideato da Echidna in collaborazione con Arteven, con diverse esperienze artistiche che spazieranno dal teatro, alla danza, alla musica, alla letteratura, alla poesia. pag. 20
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atto il Governo, archiviata - almeno così pare - la lunga e tormentata stagione di impasse politico che ha segnato questa prima fase dell’anno, elaborato il duro responso delle urne che ha confermato come l’Italia sia un paese diviso, che nutre scarsa fiducia nei suoi rappresentanti istituzionali e nella politica, che è stanco, dopo cinque lunghi anni di recessione, di non vedere risultati apprezzabili per rimettere in carreggiata il sistema - Paese, che non ne può più della “casta”, così lontana dalla realtà e così concentrata sul proprio “particolare”. La nascita del nuovo esecutivo non è stata impresa delle più semplici e anche il suo percorso sarà accidentato e non privo di rischi, breve o lungo che sia. Non troppo breve però, perché la voglia di tornare alle urne è poca e, soprattutto con questa legge elettorale, non è di Franca Porto* detto che dal voto possa emergere un’indicaempo di rinnovi a Martellago. Dopo die- come successe un quinquennio fa. Insom- stato sorteggiato il nome di Monica Barbie- zione più chiara. Adesso è tempo del fare, più a Cisl delma, Veneto, 400mila iscritti,da piùparte delladel metà ro, tra che i la-avrà l’appoggio del Pd, Idv e della ci- che di lanciarsi in vuote campagne elettorali ci anni di mandato, il sindaco Giovanni la sfidaoltre è aperta e lanciata voratori settebello dipendenti,e ha celebrato il suo 11° congresso Brunello dovrà fare spazio ad altri, dalle loro squadre, pronte a so- regionavica “Impegno Comune Brunello Insieme”. ma anche in sterili braccio di ferro (compresi nei giorni in cui Parlamento e i rappresentanti delle Dietro Regionia lei, il Movimento 5 Stelle di Antonio quelli in streaming, falsati dalla presenza delle mentre pure il Consiglio comunale subiràledei stenerli. Intanto tutti i simboli sono stati acimpegnati elezione della Repubblica... cambiamenti rispetto all’attuale: piùerano d’uno, cettatinella e per primo, del nellapresidente scheda, gli elettori Santoliquido, Gianfranco Pesce del Pdl e, da telecamere), è il momento di mettere mano infatti, ha scelto di farsi da parte, e dovreb- si troveranno il nome di Claudio Michieletto, ultimo Moreno Bernardi con la civica Un co- con una buona dose di pragmatismo alla tasbe esserci qualche faccia nuova. Le*segretaria elezioni Cisl che Veneto guiderà la lista civica “Gente Comune”. mune per tutti. Da qui a fine mese, anche sazione senza uscire dai parametri di bilancio del 26 e 27 maggio vedranno ai nastri di Subito a dopopag. ci sarà Alberto continua 8 Ferri, supportato a Martellago sono attesi i leader di diversi imposti dall’Europa, ma anche di favorire quei partenza sette candidati a sindaco, due in dalla Lega Nord e dalla civica “Con Ferri” si partiti che non mancheranno a infiammare processi che finalmente possano far ripartire più rispetto al 2008, e dieci liste. Il finale è può fare, mentre al terzo si troverà Virginio la campagna elettorale. Una competizione l’economia o, quantomeno, arrestarne il deINincerto RETE CON NOI!cheTroverai il nostro giornale prima venga distribuito nuove riguardano il tuo territorio e non è escluso ci possa essere Castellato, con Sinistra Unita che per Martellache arriva dopo con le sorprese dellenews elezionicheclino. il ballottaggio, due settimane più tardi, così go, Maerne e Olmo. Dopo questo terzetto, è politiche di febbraio. pagg. 4,5,6 continua a pag. 3
Martellago, sette candidati per la poltrona di sindaco L’Intervento Indivuare il successore Il lavorodiè Brunello vita, anche il Veneto rischia di diventare unper rompicapo
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L’Intervento
Il lavoro è vita, anche per il Veneto di Franca Porto*
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a Cisl del Veneto, oltre 400mila iscritti, più della metà tra i lavoratori dipendenti, ha celebrato il suo 11° congresso regionale nei giorni in cui Parlamento e i rappresentanti delle Regioni erano impegnati nella elezione del presidente della Repubblica... *segretaria Cisl Veneto
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EDITORIALE
segue da pag.
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Dall’Imu alla crescita non c’è tempo da perdere
Martellago
l’avis aumenta le donazioni
Prendendo a prestito lo slogan del movimento meteora, “Fare per fermare il declino” è proprio quello che occorre in questo momento, è proprio ciò che la gente si aspetta. Non basta continuare ad urlare contro “la politica” come se fosse una cosa che non ci appartiene, visto che è sempre stata ed è tutt’ora lo specchio fedele del nostro Paese. I tagli ai privilegi, la riduzione dei mille privilegi, la trasparenza nei confronti degli elettori su spese e rimborsi sono un obbligo, vanno fatti senza tante discussioni o ripensamenti, ma non può essere questo l’unico punto di discussione politica, non è questo che ci aiuta a ripartire. Meglio lasciar perdere la gara a chi urla più forte, a chi raccoglie più gente in piazza, a chi realizza più contatti sul web. La nuova compagine governativa avrà vita dura ma è nata proprio con l’intento di trovare dei punti condivisi per non fermare la deriva. A partire dall’Imu, una tassa che va rivista sia per la prima casa che per gli immobili produttivi e commerciali, come ha sottolineato il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato. Proprio all’ex sindaco di Padova spetta una delle imprese più delicate, vale a dire favorire l’inversione di rotta e trovare la ricetta per la crescita della nostra economia, per la salvaguardia del lavoro e della capacità imprenditoriale delle nostre aziende. Allentare la morsa del fisco è solo il primo passo, serve una visione più ampia che abbracci il sistema del credito, le politiche del lavoro, la preparazione dei giovani, l’attenzione alla formazione. Non c’è tempo da perdere in chiacchiere, è il momento di agire. di Nicola Stievano
Rinnovati i vertici del direttivo dell’Avis di Martellago. Presidente è Nicola Nicastri, vice presidente vicario Gianna Moras vice presidente Ivano Zanzo . Segretario è Lucio Lazzari. Amministratore: Pierdomenico Rocco. Consiglieri: Filippo Bernardi Roberto Boato, Onorino Cosmo, Ferruccio De Rossi Tarcisio Simionato, Lucia Vian Collegio Revisori dei Conti, Presidente: Paride Costa Consigliere: Enzo Michieletto, Ilario Poli L’Avis Comunale Maerne Olmo ha fatto registrare durante il 2012, un incremento del 7% circa delle donazioni, la seconda crescita percentuale della provincia.
Pari opportunità fra uomini e donne nel mondo del lavoro. E’ stato siglato lo scorso 10 maggio un protocollo d’intesa nella sede della Direzione territoriale del Lavoro di Venezia, tra il direttore Michele Monaco e la consigliera di Parità della Provincia di Venezia Allalisa Vegna. L’accordo, che rinnova una collaborazione già avviata nel 2009, prevede che le parti si impegnino a realizzare iniziative per prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione di genere. Comune sarà inoltre l’impegno a promuovere e organizzare azioni comuni di formazione, approfondimento e informazione per favorire la piena applicazione della normativa vigente in materia di pari opportunità tra uomo e donna.
“da giorgio franchetti a giorgio franchetti”
Miranese noale Aprilia, le vendite vanno male
La Provincia di Venezia, con il Museo di Torcello, ha aderito al progetto europeo “Open Museums”, progetto finanziato dall’Unione Europea con 3 milioni e 856 mila euro ripartiti nel triennio 2011-2014 tra undici partner italiani e sloveni. L’obiettivo è trasformare i musei in luoghi di cultura aperti, attraverso una modernizzazione e riqualificazione, che passa anche attraverso il riallestimento delle collezioni e l’impiego delle nuove tecnologie. Capofila del progetto è la Provincia di Ferrara.
uomini e donne “uguali” nel lavoro
A Venezia la mostra-evento
Finanziamenti europei
la provincia aderisce a “open museum”
Pari opportunità
scorzè
servizi
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Si cerca l’accordo sulla variante Sud
salzano
Provincia
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Politiche giovanili per combattere il disagio pag.
economia
Fare squadra contro la violenza sulle donne pag. 22
spazi aperti
Oasi Lycaena, la natura in mostra
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Regione
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cultura
Le vitamine per il teatro in 14 spettacoli pag.
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Decrescita per virtù e per necessità pagg. 34-35
turismo
Dalla montagna al mare, dal lago alle terme, prenotazioni in calo pag. 36
arte
A Palazzo Ducale Manet e il Rinascimento pag.
“Da Giorgio Franchetti a Giorgio Franchetti. Ca’ d’Oro” è il titolo della mostra evento proposta dalla soprintendenza per il Polo Museale Veneziano, Soprintendente Giovanna Damiani, in collaborzione con MondoMostre, a cura di Claudia Cremonini e Flavio Fergonzi. In mostra le opere, p meglio i capolavori di due straordinari collezionisti, nonno e nipote, riuniti per la prima volta alla Ca’ d’Oro, la dimora che il primo, il barone Giorgio Franchetti, scelse per contenere i suoi tesori. Accanto alle raccolte antiche del nonno viene esposta la non meno rara collezione di Giorgio jr che documenta il nuovo dell’arte italiana del secondo dopoguerra. La mostra prenderà il via il prossimo 30 maggio e sarà aperta al pubblico fino al 24 novembre presso la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro.
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 aprile 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Elezioni a Martellago I candidati sindaci si presentano Le nostre interviste
In sette per la poltrona di sindaco In lizza dieci liste per diciasette posti da consigliere. I residenti sono 21.433, i votanti 17.395 di cui 8.450 maschi e 8.902 femmine di Alessandro Ragazzo “Gente Comune”
claudio michieletto
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celte condivise con i cittadini, telecamere intelligenti, collegare fra loro le piste ciclabili, Piano d’assetto del territorio (Pat) da rivedere. Questi alcuni dei punti essenziali della lista Gente Comune di Martellago, che si è presentata in biblioteca a Maerne. Capitanata dal candidato sindaco Claudio Michieletto, il gruppo ha un’età media di 48 anni, si considera la vera civica in lizza alle elezioni di fine maggio, con in squadra rappresentanti di molte categorie. Geometra a Insula, ha 53 anni, sposato è padre di due figli, è consigliere uscente, sempre per la stessa civica. È tra i fondatori dell’associazione che dà il nome alla lista, nata nel 2007. Si parlava di un possibile accordo con il Pdl ma qualche giorno fa è saltato e andrà avanti da solo. “Crediamo di dover coinvolgere la gente – spiega Claudio Michieletto – nella gestione della cosa pubblica. Innanzitutto trasparenza, perché tutti devono essere informati ma anche interagire, suggerire. Ci dovrà essere un sistema wi-fi libero per navigare, e mettere in sicurezza gli accessi alle scuole. Cercheremo di onorare il principio di equità fiscale e particolare attenzione sarà data a chi si trova in difficoltà. Per questo l’indirizzo sarà di cercare di non aumentare le imposte, ed evitare aggravi ai cittadini. Manterremo l’esperienza del Consiglio comunale dei ragazzi e massima attenzione al mondo del volontariato”. Gente Comune punterà sulla videosorveglianza intelligente, che segnalano nel territorio la presenza di veicoli rubati. “Dobbiamo favorire la mobilità a piedi e in bicicletta – continua Michieletto – e unire le piste ciclabili esistenti. I sistemi urbanistici, tipo il Pat, non sono ancora stati definiti e si deve arrivare a coniugare al meglio le esigenze costruttive con la tutela del territorio”. Per Michieletto è giunta l’ora di dare una svolta a Martellago. “Credo sia arrivato il tempo – afferma – di spalancare le finestre e di cambiare l’aria in questo comune. Da parte nostra, ci poniamo l’obiettivo di promuovere la politica come servizio agli altri, mettendo al primo posto l’interesse della collettività e il bene dei cittadini. Si dovrà avere un particolare riguardo alla necessità dei più deboli e privilegiare sempre la loro partecipazione democratica, facendola diventare il punto di forza dell’azione amministrativa”.
Lega Nord e “Con Ferri si può fare”
alberto ferri
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a Lega Nord e la lista “Con Ferri si può fare “sosterranno Alberto Ferri. Dunque anche il Carroccio non ha fatto accordi con gli altri partiti, e andrà avanti da solo, eccezion fatta per la lista collegata al candidato. Ferri ha 58 anni, è avvocato a Martellago dal 1983, docente di Diritto alle superiori, sposato con un figlio, sarà appoggiato dalla lista “Con Ferri si può fare” e dalla Lega Nord. Di origine romagnola, dopo un periodo in Liguria si è trasferito a Martellago dove lavorava il padre come segretario comunale. Negli ultimi cinque anni, è stato uno dei tre rappresentanti del Carroccio nel Parlamentino. “Voglio dimostrare – fa sapere Alberto Ferri – che il sindaco pensa ai cittadini e ascolta i loro problemi. Poi si devono creare degli strumenti economicifinanziari per aiutare le famiglie bisognose e redigere un piano di reindirizzamento e sviluppo economico del Paese. Riportare la linea 20 a Martellago”. Per battere la crisi, il Comune dovrà dotarsi di una struttura a costo zero per il reperimento di risorse economiche europee e regionali da destinare a imprese locali. “Serve una sinergia fra pubblico e privato – precisa Ferri – che inverta il monopolio della fornitura dei servizi. Questi possono essere offerti anche da privati con la compartecipazione dei cittadini e dovranno essere migliori sia da un punto di vista qualitativa che quantitativo, ma anche ridurre, per quanto possibile, il carico fiscale comunale posto a carico dei cittadini perché il denaro risparmiato possa essere investito”. Sui centri comunali, questa è la ricetta di Ferri. “Mi piace pensare che Olmo e Maerne – prosegue – siano due paesi di assoluta pari dignità con Martellago e che il termine frazione sia riduttivo. Hanno esigenze differenti per la loro diversa dislocazione. A Olmo si farà una stazione metropolitana e diventerà la nostra porta dell’est; il problema del traffico dovrà essere affrontato e risolto. A Maerne la sua struttura urbanistica mi fa immaginare un paese vivibile a piedi e in bicicletta; possiede una mini circonvallazione e questo potrà aiutare a creare un paese con i confini definiti e certi; occorre a Maerne una piazza che non è possibile realizzare senza demolizioni. Occorrerà studiare l’assetto urbanistico per arrivare a creare un paese a misure di bici e di piedi. In futuro, a Martellago, mi piacerebbe creare un polo agroalimentare”.
la lista “gente comune”
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uesti i candidati consiglieri di “Gente Comune” ad appoggiare Claudio Michieletto: Alessio Boscolo, Beniamino Mozzato, Silvia Favaretto, Michele De Rossi, Giulia Padovan, Luigi Carnera, Ivano Bonso, Giancarlo Carraro, Morena Favaro, Eugenia Persegona, Maria-Caterina Minosso, Gianluca Preo, Ivano Bressan, Roberta Barbiero, Giovanni Doria, Giorgio Niero. Costituitasi nel 2008, “Gente Comune” era presente anche alle elezioni di cinque anni fa, con il candidato Michieletto, che riuscì a entrare in Consiglio comunale, divenendone il capogruppo. Tra i pretendenti a entrare nel parlamentino locale c’è Mozzato, uno dei fondatori dello gruppo, mentre come capogruppo è stato scelto Boscolo. Ora ci si riprova, senza apparentamenti ma con l’appoggio di lista Scelta Civica di Mario Monti, anche se non comparirà il simbolo. “Quasi per scherzo, fra gente comune - si legge nello statuto - si è formato un gruppo di persone impegnate ad approfondire i problemi e le necessità del nostro territorio e della nostra comunità e a cercare di contribuire a migliorare la situazione”.
liste lega nord e “con ferri si può fare”
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uesti i candidati consiglieri che appoggiano Alberto Ferri. Saranno due le liste collegate al suo sostegno. Lista “Con Ferri si può fare”: Giovanni Boldini, Rossano Berto, Laura Bonotto, Emilio Boscariol, Daniele Canuto, Ennio Casarin, Riccardo Fabbio, Giuseppina Fodde, Franco Furlan, Diana Pellizzer, Laura Pistolato, Sabrina Tagliapietra, Luciana Pizzato, Thomas Favaro. Lega Nord: Marino Lodoli, Ennio Zane, Nunziata Arienzo, Denis Barbato, Matteo Baruzzo, Luciana Di Marco, Marco Duse, Giovanni Ferrini, Beatrice Furlan, Giampietro Girotto, Mario Scaggiante, Marzia Lodoli. Saranno in totale ventisei sulle trentadue massime le candidature al parlamentino di Martellago; quattordici per la civica Con Ferri si può fare e dodici per la Lega Nord. Ci sono alcune “vecchie” conoscenze della politica locale come l’attuale capogruppo in Consiglio comunale del Carroccio Zane, e il consigliere provinciale e comunale dello stesso partito, Lodoli. Diverse, invece, le facce nuove per il gruppo che in questi ultimi cinque anni ha schierato in Consiglio Zane e Lodoli, appunto, oltre a Ferri.
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Sinistra unita Martellago Maerne e Olmo
virginio castellaro
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’ stato l’ultimo a presentarsi Virginio Castellaro, annunciando la sua volontà di correre solo qualche giorno prima dalla chiusura delle liste. Il lavoro prima di tutto, ma anche attenzione al territorio, riqualificare gli edifici esistenti. Questi i punti cardini del suo programma sostenuto dalla sola lista Sinistra unita Martellago Maerne e Olmo. Ha 57 anni, sposato e padre di due figli, Castellaro lavora da circa quarant’anni alla fonderia Pometon di Maerne, ed è delegato alla Fiom Cgil. Nel 2008, era in lizza per entrare in Consiglio comunale con Sinistra Arcobaleno. “Dobbiamo ripartire proprio dal lavoro - dice Virginio Castellaro - e in questo settore si devono riversare le nostre risorse. Proporrò delle mansioni socialmente utili per chi è rimasto a casa, fare delle convenzioni con le banche per l’anticipo della cassa integrazione, dare sostegno per chi non può pagare il mutuo. Siamo una lista di sinistra, che vuole attrarre gli stanchi del Pd”. Un altro punto su cui Castellaro vuole investire è l’ambiente. “Il territorio è stato devastato dal Passante - commenta - e si deve puntare sulla realizzazione delle fasce verdi e delle barriere. Diciamo no a nuovi edifici ma sistemare l’esistente”. Da operaio per tanti anni in fabbrica,
lista “sinistra unita per martellago m
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ono dodici i candidati consiglieri di “Sinistra Unita per Martellago Maerne e Olmo” che sosterranno Virginio Castellaro: Giuseppe Mancuso, Assunta Russo, Federica Mattiello, Adalgisa Serpellon, Bruna Mogno, Anna Pavanetto, Andrea Bertoldo, Giorgio Zara, Fabio Valente, Gino Gasparini, Mario Marigo, Andrea Zanin. La lista andrà avanti da sola, senza accordi con questo o quell’altro partito. Infatti Castellaro, sin da subito, ha detto chiaro che spera di attrarre voti dai delusi Pd ed essere un punto di riferimento per la Sinistra. Uno
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Elezioni a Martellago 5 elezioni, c’è da sapere...
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Castellaro punta a difendere i lavoratori. “Credo che si debba istituire uno sportello - dice - che faciliti l’incontro tra la domanda e l’offerta, oltre all’accesso di programmi di riqualificazione e riconversione professionale. Non si esce dalla crisi se, a livello nazionale non si risolve il problema della disoccupazione, riducendo dell’orario di lavoro, istituendo il salario sociale e la tassa sulle grandi ricchezze”. Altro aspetto da considerare è la viabilità. “Si devono potenziare le alberature e le barriere fonoassorbenti lungo il Passante - continua Castellaro - per un’opera che ha inferto una ferita insanabile al territorio. La costruzione di un casello così impattante, si spiega solo con la volontà di qualche amministratore di liberare aree da vincoli per cementificare ancora di più il nostro territorio. Se sarò eletto, ogni sforzo sarà indirizzato a introdurre un vincolo di non edificabilità nelle aree limitrofe all’autostrada, e a ottenere le compensazioni ambientali, vigilando sul rispetto delle leggi in materia di inquinamento atmosferico e acustico, limitando il traffico di attraversamento”.
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empo di rinnovi a Martellago. Dopo dieci anni di mandato, il sindaco Giovanni Brunello dovrà fare spazio ad altri, mentre pure il Consiglio comunale subirà dei cambiamenti rispetto all’attuale: più d’uno, infatti, ha scelto di farsi da parte, e dovrebbe esserci qualche faccia nuova. Le elezioni del 26 e 27 maggio vedranno ai nastri di partenza sette candidati a sindaco, due in più rispetto al 2008, e dieci liste. Il finale è incerto e non è escluso che ci possa essere il ballottaggio, due settimane più tardi, così come successe un quinquennio fa. Insomma, la sfida è aperta e lanciata da parte del settebello e dalle loro squadre, pronte a sostenerli. Intanto tutti i simboli sono stati accettati e per primo, nella scheda, gli elettori si
dei punti più importanti del gruppo è il lavoro. Durante la campagna elettorale, si è parlato di migliorare le condizioni di vita ed economiche dei 1500 disoccupati del comune e di quelle che non riescono a pagare i mutui e l’affitto. Un occhio di riguardo sarà rivolto agli autosufficienti nelle case di riposo che pagano rette mensili salate. Fra gli altri punti del programma c’è l’istituzione dei consigli di quartiere, con ruolo consultivo e propositivo verso il Comune, per favorire la partecipazione della gente. Capogruppo è Giuseppe Mancuso.
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uesti i candidati che appoggiano Monica Barbiero. Lista “Impegno Comune Brunello Insieme”: Giovanni Brunello, Nicolò Apolloni, Luisa Busato, Marco Casarin, William Cremasco, Sara Faraon, Antonio Loro, Cristina Manente, Ulisse Minello, Giovanni Moreschini, Thomas Niero, Giovanna Pavanello, Marco Semenzato, Silvia Tasso, Gianni Vian, Serenella Vian. Italia dei Valori: Alfonso Gerardi, Emilio La Manna, Giovanni Endimioni, Michela Bassani, Franco Buccolini, Mario Zampierin, Sabrina Rossetto, Domenico Caracciolo, Francesco D’Ippolito, Mario Zanetti, Giovanni Branca, Maria Bruschi, Tatiana Comelato, Anna Biasutti, Valter Stevanato, Maria Alessandra Saccon. Pd: Matteo Campagnaro, Maria Teresa Dal Prà in Pisano, Valerio Favaron, Francesco Foradori, Marco Garbin, Giancarla Marcato, Paola Marcuzzi, Davide Miele, Elena Moscatelli, Elena Nordio, Renzo Pistolato, Sara Sabbadin, Tiziano Semenzato, Riccardo Spano, Silvia Tomaello, Alessandro Zanuoli. Spiccano le assenze degli attuali assessori Pierangelo Molena e Cosimo Moretti, oltre al candidato alle primarie Paolo Gatto.
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uesta la lista dei candidati consiglieri del Movimento 5 Stelle, che sostengono Antonio Santoliquido: Andrea Marchiori, Barbara Simoncini, Alberto Bressan, Elisabetta Serafini, Alessandro Rossi, Erica Minto, Michele De Rossi, Enrica Cheldi, Davide Faganello, Rita Bedin, Valter Fascinato, Davide Da Ronche, Lorenzo Barbiero, Enrico Chiuso, Fabio Bortoluzzi, Gabriele Marino. Gli stessi candidati fanno sapere che nessuno ha avuto esperienze politiche. Anche a Martellago, il gruppo di Beppe Grillo ha deciso di andare avanti da solo senza fare apparentamenti o accordi con partiti o liste civiche. L’effetto Movimento 5 Stelle si è visto a Martellago anche alle elezioni politiche di fine febbraio, quando è divenuto il primo partito. Qui ha preso 4.000 voti al Senato (pari 31,12 per cento) i voti, mentre alla Camera sono stati 4.533 (32,62 per cento). E tutto questo lasciandosi dietro schieramenti come Pd, Pdl e Lega. Ora la squadra di Santoliquido aspetta la conferma nella tornata dei prossimi giorni, per capire quale ruolo giocherà a Martellago nei prossimi cinque anni.
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troveranno il nome di Claudio Michieletto, che guiderà la lista civica Gente Comune. Subito dopo ci sarà Alberto Ferri, supportato dalla Lega Nord e dalla civica “Con Ferri si può fare”, mentre al terzo si troverà Virginio Castellato, con Sinistra Unita per Martellago, Maerne e Olmo. Dopo questo terzetto, è stato sorteggiato il nome di Monica Barbiero, che avrà l’appoggio del Pd, Idv e della civica “Impegno Comune Brunello Insieme”. Dietro a lei, il Movimento 5 Stelle di Antonio Santoliquido, Gianfranco Pesce del Pdl e, da ultimo Moreno Bernardi con la civica Un comune per tutti. Da qui a fine mese, anche a Martellago sono attesi i leader di diversi partiti che non mancheranno a infiammare la campagna elettorale.
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monica barbiero
avoro, famiglie, capoluogo e frazioni. Questo, in sintesi, il programma di Monica Barbiero, candidata di Pd, Idv e Impegno Comune-Brunello Insieme. Ha 54 anni, insegnante di musica alle medie di Mirano, è sposata e madre di tre figli. Ha ricoperto la carica di consigliere e assessore negli anni Ottanta. È figlia di Alfredo Barbiero, sindaco negli anni Sessanta, morto quand’era presidente della Banca Santo Stefano. “Quando mi è stata chiesta la disponibilità – dichiara – non ho saputo dire no. Abbiamo oltre cento associazioni che operano servizio, in modo gratuito e con ottimismo. Questi tre aggettivi ci dovranno accompagnare. Puntiamo a un lavoro sull’ambiente, rendendolo più accogliente e fruibile anche da Olmo. Si tratta del cuore del verde del nostro comune che dovrà essere ancor più valorizzato. Diciamo sì alla green-economy, a incentivare i gruppi di acquisto, a essere protagonisti nella futura città metropolitana, perché non saremo più chiamati a decidere da soli. Dobbiamo incentivare l’uso del treno e far decollare il metrò di superficie”. La questione lavoro. “Sarò al fianco di questo settore – sostiene Barbiero – favorendo pure la creazione di strutture ricettive, essendo vicini a Venezia. Bisogna avere fiducia nei giovani: hanno tante idee”. Poi la sua attenzione si è spostata sulle frazioni. “Dobbiamo creare dei luoghi di studio e di aggregazione per i giovani di Martellago e Olmo, com’è stato fatto con la biblioteca di Maerne. Sistemare i centri anche con dei concorsi d’idee e penso che ce la possiamo fare: sono ottimista. Creare degli alloggi per le famiglie sfrattate, perché è una realtà che mi preoccupa. Credo che si debba dare dignità a queste persone. Dobbiamo tornare all’idea di servizio, dare un po’ del proprio tempo a servizio della comunità. E poi siamo favorevoli al federalismo fiscale. Se sarò eletta, spero di essere un sindaco presente, che sappia ascoltare, che condivida le gioie e le preoccupazioni della gente, che agisca senza paura. L’esempio è Giovanni Brunello”. Ed è proprio il sindaco uscente a puntare su Barbiero. “Siamo stati un gruppo di amici – spiega emozionato – che ha lavorato per la comunità. Ora tocca a Monica, uscita dalle primarie, e dobbiamo lavorare tutti insieme. Passo a lei il testimone, così come fece dieci anni fa Marco Stradiotto”.
antonio santoliquido
ntra in scena il Movimento 5 Stelle, vero protagonista della tornata politica di fine febbraio, Martellago compresa. Sposato e padre di due figli, Antonio Santoliquido ha 51 anni, è un impiegato tecnico, ed è in corsa per il Movimento 5 Stelle, che non ha fatto intese. Iscritto al gruppo di Beppe Grillo dal 2010, abita a Olmo ma è nativo di Napoli. Poi i suoi genitori si trasferirono a Mestre, dove vi rimasero fino al 1974. Dopo il matrimonio avvenuto nel 1992, si è stabilito nella frazione di Martellago. Cinque i punti su cui poggia il programma: energia, ambiente e rifiuti, nuove tecnologie, acqua pubblica e viabilità. “Siamo cittadini prestati alla politica – dice Antonio Santoliquido presentando la sua squadra con un’età media di 42 anni – e la priorità di base è la gente. A Olmo, dove risiedo, la viabilità è un disastro, mancano i marciapiedi e si parla da tempo di mettere in sicurezza via Frassinelli ma non lo si è fatto. Non promettiamo nulla ma vogliamo essere concreti”. Nel dettaglio, il Movimento 5 Stelle punta alla riduzione obbligatoria del consumo energetico delle nuove costruzioni, sopportando l’adesione al Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes), azzerando gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per gli edifici ricostruiti o ristrutturati. Riguardo all’ambiente, si vuole riqualificare le aree verdi esistenti, con il divieto di modificarne la destinazione d’uso, monitorando la qualità dell’aria nelle zone limitrofe al Passante. Sulla spazzatura si punta a tassare, in modo proporzionale, alla quantità di indifferenziato conferito. Altro cavallo di battaglia del programma del Movimento 5 Stelle è la rete, con l’estensione della copertura del servizio wi-fi pubblico e gratuito in tutto il territorio, eliminando le zone d’ombra. Sull’acqua pubblica, tutela e sovranità del ciclo, evitando ogni privatizzazione dell’acquedotto, che va gestito come ente speciale di diritto pubblico, politica di riduzione degli sprechi e promozione dei punti di distribuzione di acqua pubblica. Infine il territorio e la viabilità, con lo stop alle nuove costruzioni e coinvolgere i cittadini per arrivare alla progettazione urbanistica. Tra le prime cose da fare, rivedere il Piano degli interventi adottato di recente da Martellago. E poi istituire un ufficio dedicato alla mobilità.
6 Elezioni a Martellago i candidati sindaci si presentano a cura di Alessandro Ragazzo Pdl
gianfranco pesce
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uasi la metà donne, abbassare l’Imu al minimo, libri in comodato d’uso, quattro Consigli comunali aperti all’anno per coinvolgere i cittadini. Questi i punti cardini della lista Pdl di Martellago, con il candidato sindaco Gianfranco Pesce. Imprenditore agroalimentare, ha 53 anni, sposato, ha una figlia di nome Elisa ed è nonno. È reduce da due esperienze consecutive in Consiglio a Martellago. Innanzitutto le quote rose, con sette donne su sedici in lista. “Ma abbiamo molte persone qualificate – spiega Gianfranco Pesce – e di diverse competenze. Abbiamo tante questioni sul tavolo: dalla casa alla scuola, dai trasporti all’ambiente. E poi ci prendiamo l’impegno, ogni tre mesi, di convocare il parlamentino aprendolo al pubblico: la gente deve sentirsi partecipe”. Altra questione è l’Imu; già in questi mesi il partito è stato molto scettico in Consiglio su come la maggioranza ha gestito questa voce. E Paride Costa punta ad abbassarla. “È un’imposta iniqua – fa sapere – ma vogliamo portarla al minimo al 4 per mille”. Elena Meggiato, invece, vuole andare incontro agli studenti delle medie e alle loro famiglie. “Una buona cosa – fa presente – è dare in comodato i testi; ho una cartoleria e vedo genitori, a settembre, costretti a pagare 600-700
euro di libri”. Luciano Tieghi vuole andare incontro al mondo industriale e commerciale. “Bisogna creare un dialogo con le banche – dice – e l’obiettivo è promuovere delle forme di aggregazione per avere un mercato ortofrutticolo. Riguardo al tema della sicurezza, vogliamo istituire la videosorveglianza”. Altro cavallo di battaglia è il ripristino della linea 20, tagliata lo scorso autunno dall’Actv, che ha spostato il capolinea in via Ca’ Lina Trivignano. “Il Comune fa circa 22 mila abitanti – spiega – e molti giovani si spostano per Venezia e Mestre. L’azienda di trasporto deve capire che non si possono lasciare
le corse a metà. Per questo si deve convincerla a ripristinare il vecchio percorso, che è più utile far proseguire gli autobus fino a Martellago”. Sul fronte degli sprechi, invece, Roberto Bovo punta a rivedere alcune voci di bilancio. “Si deve internalizzare i servizi – dichiara – il cui affidamento esterno è fonte di sprechi. Mi riferisco ai 170 mila euro che si pagano a Veritas per riscuotere la Tariffa di igiene ambientale (Tia). Punteremo sugli asili paritari, con un aumento del contributo del 40 per cento”.
la lista del pdl
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uesti i candidati consiglieri del Pdl che appoggiano il candidato Gianfranco Pesce: Paride Costa, Elena Meggiato, Filippo Bovo, Orietta Betetto, Roberto Bovo, Marina Carraro, Giovanni Battista Fabris, Silvia Giacomin, Luigi Livan, Manuela Menegazzi, Gianpietro Longo, Elisa Pesce, Giuseppe Soliani, Debora Pagin, Luciano Tieghi, Alessandro Viali. In lista c’è l’attuale consigliere comunale Costa, che con Pesce, oggi capogruppo, rappresenta il partito in aula. Diversi i volti nuovi. Alla fine il partito di Silvio Berlusconi correrà da solo, e fino a poco prima della presentazione delle liste, si è pensato che potesse apparentarsi con altre forze: ma all’ultima curva è saltato tutto, dopo giorni in cui se n’è parlato abbastanza. Infatti era stata avanzata l’ipotesi di un’intesa a tre, su base civica, con Gente Comune e la lista Monti. L’accordo prevedeva di costituire un gruppo, dove il Pdl avrebbe dovuto fare un passo indietro ed evitare connotazioni nazionali. Ma questa possibilità è tramontata e così, senza alleanze, farà strada per conto proprio. Su sedici candidati, sette sono donne.
“Un comune per tutti”
moreno bernardi
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ociale, ambiente, sicurezza e rapporto con i cittadini. Questi i cardini del programma del candidato sindaco Moreno Bernardi, e della sua lista “Un comune per tutti”. Bernardi è stato il primo a “scendere in campo” ancora in autunno, dicendo chiaro che si sarebbe candidato a sindaco e sempre primo è stato a mettere i cartelloni elettorali nel territorio. Insomma, una campagna partita in anticipo ed è lui stesso a spiegare le linee guida su cui punterà la sua lista, che correrà da sola e senza apparentamenti. “Nessun accordo con altri – esordisce Moreno Bernardi – e non siamo qui per far presenza. Siamo distinti e distanti dai partiti, non siamo la civetta di nessuno. Il centrodestra è in difficoltà, lo stesso la maggioranza, come dimostra la recente presa di posizione di Paolo Gatto in Consiglio. In questo scenario, ci mettiamo in gioco. Abbiamo una lista di gente preparata, fatta di giovani ma anche di esperti. Dentro ci sono imprenditori, impiegati, liberi professionisti, studenti, pensionati. I nostri obiettivi sono migliorare e potenziale il Comune”. Bernardi fa riferimento alle frasi di Gatto subito dopo il risultato delle primarie, quando ha chiesto una verifica all’interno del Pd. Poi
l’esponente di “Un comune per tutti” entra nello specifico del programma. “Intanto punteremo sul sociale – spiega - e la nostra idea è di garantire un pasto a tutti e le persone in difficoltà, mentre agli artigiani, ai commercianti, ai piccoli imprenditori, ottenere un fondo, a interessi zero, stipulato con le banche. Sull’ambiente, vogliamo riorganizzare il Parco Laghetti, ai percorsi casa-scuola per i bambini, sulle piste ciclabili, oltre a sistemare le strade più a rischio, come via Frassinelli. Sulla sicurezza diciamo sì alle telecamere, perché la sola nuova caserma dei carabinieri non basterà. Infine il rapporto con i cittadini: vogliamo riorganizzare la macchina comunale e, in caso di domande e di loro richieste, anche via e-mail, si dovrà rispondere per competenze e in modo efficiente”. A supportarlo, intanto, ci sono due donne: la capolista Monica Cornello e il presidente della lista Sandra Pasqualato. Poi Bernardi fa un po’ il punto sulla chiamata alle urne di fine mese. “In giro sento aria di cambiamento – commenta – e il nostro obiettivo è andare al ballottaggio e poi vincerlo”.
lista un “comune per tutti”
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uesti i candidati consiglieri di “Un comune per tutti” che sosterranno Moreno Bernardi. Monica Cornello in Riato, Michele Vidali, Sandra Pasqualato, Michele Scaggiante, Caterina Prearo, Fausto Galardi, Gianna Franzoi, Elio Castellaro, Monia Poli, Mattia Bastianello, Giorgia Benetti, Silvano Niero, Claudio Franzoi, Tiziano Chinellato, Endri Hasaj, Mosè Bragato. Dunque Bernardi ci riprova, dopo che cinque anni fa era riuscito ad arrivare al ballottaggio con Giovanni Brunello. Allora era appoggiato soprattutto da Pdl, Lega Nord e “Gente Comune”. Al primo turno, Brunello mancò il successo diretto per undici voti, mentre vinse la sfida a due con il 54,94 per cento delle preferenze, contro il 45,06 per cento del suo avversario. Nel frattempo, alcune cose per Bernardi sono cambiate e a metà 2010 c’è stato uno scossone all’interno del partito di Silvio Berlusconi ed è andato nel gruppo Misto, diventandone il capogruppo. Con lui si era unito un altro ex Pdl, Livio Rigo, che per le elezioni di fine maggio ha deciso di non presentarsi e di lasciare il suo posto in Consiglio comunale.
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8 Noale L’Intervento
Territorio Patrimonio storico A “Noale in Fiore” presentati i primi lavori del restauro
La Torre dell’Orologio torna alla città di Alessandro Ragazzo
P
Alta trentadue metri, era l’entrata a est dell’antico borgo medievale. Ha due orologi circolari con i quadranti color celeste
er iniziare a visitarla si dovrà aspettare settembre, ma intanto la torre dell’Orologio è “tornata” alla città di Noale. E vi è tornata durante “Noale in fiore”, uno degli eventi di maggior richiamo per il centro storico. Dopo undici mesi di cantiere, per il monumento storico si sono chiusi i lavori e ora si attendono i restanti interventi per consentire al pubblico di accedervi. Un progetto partito da lontano, con tanto di studi e di rilievi sul suo degrado. Così si è deciso di pulire e sistemare le mura, restaurare la cella campanaria, rafforzare i solai in legno e le strutture, per arrivare al consolidamento statico dell’edificio e renderlo antisismico. I progettisti hanno lavorato per “sposare” il Medioevo con il presente. Alta trentadue metri, era l’entrata a est dell’antico borgo medievale. Ha due orologi circolari con i quadranti color celeste: uno guarda verso piazza Castello e ha i numeri arabi, l’altro è rivolto verso la Noalese con le cifre romane. “C’è soddisfazione per quanto fatto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Michele Cervesato – e mi piacerebbe, nei prossimi mesi, poter migliorare questi lavori, prevedendo l’illuminazione, per poter ammirare il monumento non solo di giorno ma anche di notte”. Per la fine dei lavori alla torre, si complimenta pure il capogruppo di Uniti per rinnovare di intenti”. Ma è l’architetto Patrizia Valle, che ha Patrizia Andreotti. “Non possiamo che vedere con diretto i lavori, a spiegare cos’è stato fatto in meno di favore la fine del restauro della un anno di cantiere. “Abbiamo torre dell’Orologio – commen- A dirigere i lavori cercato di puntare sulla conserta – perché è uno dei simboli è stata l’architetto vazione integrata – spiega – della città. Ringrazio Cervesato Patrizia Valle. Si perché preservare è anche riveche ha ricordato quanto fatto in è riprogettato il lare. Così si tende a riconoscere precedenza anche dall’ex sinda- sistema d’accesso al restauro quel qualcosa in più co Carlo Zalunardo. Le giunte si rispetto alla mera conservaziosuccedono nel tempo, ma per Noale è importante ne, che possa essere un’opera reinterpretata e dia che i progetti significativi possano vedere la luce e una modifica meditata per garantire una vita nuova ciascuno riconosca i meriti dei predecessori: il no- al monumento. Si è riprogettato il sistema d’accesso, stro patrimonio storico e artistico merita continuità ormai abbandonato da tempo, e lo spazio interno
chiesa
La Torre dell’Orologio
alla torre stessa; qui è stata inserita una nuova scala in acciaio corten e legno, che funge da collegamento al cammino di ronda della porta a levante del Castello. Così si ritorna a entrare in modo diretto nell’edificio dall’accesso principale che era diventato un retro, anziché dalla casetta del Cinquecento”. Annunciando che in futuro la Pro loco sarà all’interno della torre, il sindaco Michele Celeghin ha spiegato i prossimi passi. “Ci sarà una chiusura – fa sapere – in attesa di riaprirla, da settembre, nei fine settimana. Dobbiamo valorizzare il territorio, che è la nostra storia. Questa torre spero che non sia solo vista ma anche rispettata e conosciuta”.
Il lavoro è vita, anche per il Veneto di Franca Porto*
segue da pag.
1
...si stava prendendo atto della impossibilità che dalle elezioni politiche, anticipate, si potesse arrivare alla costituzione di un nuovo governo, dunque, elezioni inutili. Il buio della politica sul buio della crisi. A ridare vita alla politica è stata la rielezione di Giorgio Napolitano, l’uomo che oggi più rappresenta nel nostro Paese, per la sua storia personale, la dignità della politica e la imprescindibilità delle istituzioni democratiche. Ridare vita, darsi una direzione per uscire dalla crisi, anche quella economica, sono stati gli obiettivi di fondo anche del nostro congresso regionale che ha avuto il suo baricentro nel tema del lavoro, il valore che più rappresenta la dignità della nostra regione ed è imprescindibile dalla sua vita sociale e civile. Esplicito il suo titolo “Il lavoro è vita, lo sai”, una citazione di John Lennon, che prosegue richiamando anche il suo contrario “senza quello esiste solo paura ed insicurezza”. Una verità, drammaticamente confermata dalla serie di atti disperati, suicidio compreso, di imprenditori e lavoratori che stanno segnando questi anni di crisi. Per riportare occupazione in Veneto, arginare la disoccupazione e recuperare quei 100mila posti di lavoro bruciati da 5 anni ininterrotti di crisi, abbiamo messo sul piatto non solo le richieste, in qualche modo scontate, verso l’alto (il governo nazionale e regionale) e verso gli altri (i politici, gli amministratori e gli imprenditori) ma anche le nostre prerogative e responsabilità di sindacato. Abbiamo precisato che per riprendere a produrre ricchezza (e quindi a ripartirla nei termini di occupazione e reddito) il sistema produttivo Veneto deve mantenere il suo cuore nel settore manifatturiero, invertendone la corsa al declino ricreando (perché c’era e non c’è più) un contesto “amico delle imprese” che sono competitive, innovative, inclusive e sostenibili. A questi obiettivi vogliamo indirizzare la contrattazione sindacale nelle singole aziende come nel livello territoriale. Si tratta, ad esempio, di estendere gli strumenti della bilateralità (dove già eccelliamo: basti pensare alle esperienze di Solidarietà Veneto e di EBAV, tanto per citare) e di valorizzare il rapporto tra retribuzioni e competitività, una questione fondamentale questa anche per i lavoratori pubblici e la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. In parallelo intendiamo operare per rinnovare il sistema delle tutele sociali: quel welfare che nella nostra regione poggia su quattro mura perimetrali: il servizio pubblico (in primis il servizio Socio-Sanitario), l’azione del volontariato, la mutualità collettiva, il privato. Nel primo si deve intervenire per eliminarne distorsioni e ritardi che, ogni giorno di più, ne limitano l’efficacia, l’equità, la capacità di intervenire sui nuovi disagi e povertà. Servizi per l’infanzia e applicazione della legge regionale n.30 sulla non autosufficienza ne sono, per noi, le priorità. *segretaria Cisl Veneto
Interviene il vescovo Gardin
“serve una società più giusta”
L
a crisi si sente e anche il termometro della diocesi di Treviso fa segnare l’allarme. Se n’è parlato durante la visita pastorale nel Miranese del vescovo Gianfranco Agostino Gardin (nella foto) ,che ha fatto tappa a Noale. “Ci sono dati impressionanti – spiega il monsignore – ma pure segni di speranza. Dobbiamo essere più attenti a educare le nuove generazioni per costruire una società più giusta”. Molte famiglie chiedono aiuto, c’è chi fatica a fine mese e chi, addirittura, pure alla terza settimana e servono risposte. “Ci proviamo con i centri d’ascolto delle Caritas o con il progetto Penelo-
pe – fa sapere il vescovo – che punta ad aiutare gli imprenditori in difficoltà a sostenere il peso, umano ancor prima che economico, del momento. L’importante è non scindere l’aspetto finanziario da quello culturale. Dobbiamo lavorare per trasmettere la fede e il desiderio di costruire una società più giusta”. Anche i sindacati sono preoccupati. “A Santa Maria di Sala – dice Michele Zanocco della Fim Cisl – c’erano più addetti nelle aziende che abitanti. In un anno, il Veneto ha bruciato 26 mila posti di lavoro, con altri 40 mila in condizione di sofferenza. Serve un nuovo modello di sviluppo”. Per il presidente
della Piccola e media industria di Confindustria Veneto Alberto Baban non si deve avere paura del futuro. “Altrove il mercato è in crescita – interviene – e servono modelli aziendali più complessi, che superino la logica padronale. Abbiamo creato un sistema debole: sta a noi rafforzarlo”. Paolo Tonello, di Acli del Miranese, lancia un invito alla classe dirigente. “Questo territorio – commenta – ha già perso un quinto delle sue imprese e, secondo un sondaggio di Unimpresa, cinque imprenditori su sei temono di dover chiudere a breve. Costruire speranza è compito di tutti”. A.R.
10 Noale Economia I dati della casa motoristica di Noale non sono incoraggianti
Aprilia, vendite ancora giù Gli scooter sotto i 50 centimetri cubici di cilindrata, hanno registrato un meno 41,25 % su base nazionale di Alessandro Ragazzo
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prilia ha confermato la chiusura della fabbrica spagnola di Derbi e il trasferimento della produzione a Scorzè. Questo il fatto saliente del primo incontro tra Fiom Cgil e Fim Cisl con i vertici di Piaggio, dopo l’accordo sull’azienda siglato il 16 gennaio. Rispetto al 2012, si prevede una riduzione dei volumi, in termini di ore lavorate, di circa il 10 per cento sulle 130 mila ore previste. Aprilia ha fatto sapere di aver registrato un meno 28 per cento in Italia e di un meno 15 per cento in Europa nei cinquantini, nelle moto meno 16 per cento
Aree verdi
nel mercato interno e meno 15 per cento in Europa. Tra fine anno e l’inizio del prossimo, si partirà a realizzare dei nuovi prodotti: dapprima toccherà allo Scarabeo, poi al modello Sr Max 300. L’azienda ha inoltre comunicato che verranno internalizzate le attività logistiche riguardanti il magazzino spedizioni prodotto finito, finora gestito da una cooperativa esterna. E pertanto, tali attività saranno svolte dal personale Aprilia. I sindacati hanno chiesto di valutare la possibilità di internalizzare altre fasi di produzione come il preassemblaggio delle ruote. Inoltre hanno
chiesto di sapere, nel dettaglio, come procedono gli investimenti e poi non è esclusa la convocazione di un’assemblea con i lavoratori per fare un primo punto della situazione. Insomma, tanta carne al fuoco, tanto che le parti, come da intesa, continueranno a mantenere i contatti per tutto l’anno, cercando di trovare anche delle correzioni in corsa per stare dietro al mercato. Mercato che ha confermato la flessione anche nei primi mesi del 2013. Eppure Aprilia non ne è esente. I dati arrivano dal Ministero dei Trasporti, prendendo in esame il primo trimestre, con
parte la sostituzione delle vecchie piante
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ronta la sostituzione tra vecchie piante e nuove. Il Comune di Noale ha deciso di prevederne cinquantanove, che troveranno posto tra i giardini pubblici, le strade e l’oasi di via Ongari, specie nelle zone dove ci sono tavoli e panchine. Qualche arbusto era morto e dove essere cambia-
Motociclette dell’Aprilia in mostra marzo che vale il 12 per cento del totale del venduto in un anno. Gli scooter sotto i 50 centimetri cubici di cilindrata, dove la casa di Noale è tra i leader, hanno registrato un meno 41,25 per cento su base nazionale con 6.170 immatricolazioni in questi primi tre mesi, contro i 10.502 dello stesso periodo dell’anno scorso. Per i veicoli sopra i 50 di cilindrata, invece, si è al 36,37 per cento. Insomma, inversioni di tendenza,
to; così saranno investiti 8 mila euro per mettere di nuove. “Intanto – dice l’assessore all’Ambiente Renato Damiani – stiamo concludendo la potatura e alcune piante sono state abbattute perché erano morte o, come nel caso di sei platani, erano malate. Ora ne metteremo delle altre”. Via De Pol sarà la strada più interessata alla piantumazione, con dodici rubinia pseudoacacia. In via Ponte Casino ne saranno messe sei, in via Bregolini e in Einaudi cinque ciascuna, più altre quattro
per ora, non se ne vedono. Anzi, se a fine 2012 la casa di Noale aveva chiuso in testa nella classifica di vendite dei cinquantina, in questo inizio d’anno è stata scavalcata dalla casa-madre Piaggio. Insomma una situazione a cui si cerca di uscire tutelando i lavoratori dipendenti, dimenticando però che certe mansioni svolte da lavoratori di servizi in appalto, rischiano di sparire gettando sul lastrico centinaia di famiglie.
nella vicina area verde. Altre sette piante saranno posizionate nella lottizzazione Calvi in una laterale di via Cerva, cinque in via San Giuseppe, due carpini piramidali nel parcheggio di via Vecellio, uno ciascuno negli Spalti Nord e in via Valsugana. Tra le altre zone interessate ci saranno via Moniego centro, con due Prinus Pissardi, mentre in via dell’Annunziata ci saranno quattro aceri. Infine, altre cinque piante sono previste, appunto, nell’area di via Ongari. A.R.
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Inaugurata la scuola dell’infanzia “Sacro Cuore”
FINALE EMILIA RINGRAZIA NOALE Si è svolta domenica 5 maggio, alle ore 10.30, la cerimonia di inaugurazione della Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore” nella Città di Finale Emilia, uno dei luoghi più colpiti dal terremoto che il 29 maggio 2012 ha devastato abitazioni, luoghi di culto, infrastrutture e scuole della Cittadina emiliana. Noale ha fatto la sua parte nella lunga catena di solidarietà che ha coinvolto associazioni, enti, istituzioni, aziende e volontari del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, del Trentino Alto Adige oltre che dell’Emilia stessa. Attraverso una raccolta fondi che ha visto assieme numerosissime associazioni, le 4 parrocchie, il Comune di Noale, è stato consegnato un assegno con la cospicua somma raccolta, a favore della ricostruzione dell’asilo parrocchiale di Finale Emilia, una struttura che ospiterà 220 bambini: la scuola dell’infanzia “Sacro Cuore”. Noale ha partecipato con una delegazione di vo-
lontari che hanno, tra l’altro, contribuito personalmente anche al montaggio della cucina acquistata con i contributi dei noalesi, presente il sindaco dott. Michele Celeghin. Molti sono stati i ringraziamenti, espressi dal vicario parrocchiale, don Roberto, che ha consegnato tramite i bambini un cd con la canzone, da loro incisa dal titolo “Goccia dopo Goccia”, a testimoniare la vicinanza dei tantissimi volontari/enti/associazioni che hanno realizzato quest’opera in soli 11 mesi. “Noale ha dimostrato una sensibilità e generosità che contraddistingue la vostra gente – ha dichiarato il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli – la nostra Città vi è grata per quanto avete fatto per i nostri bambini ed in particolare vi è grata per l’amicizia e la vicinanza che avete espresso non solo con la raccolta fondi ma anche con la vostra presenza qui”. La scuola dell’infanzia costruita è
una struttura completamente antisismica, sicura per i bambini e adatta ai recenti standard igienico – sanitari: all’interno della stessa la grande cucina acquistata con il contributo di 54.000 euro, raccolto da offerte spontanee fatte da privati, associazioni, parrocchie, Comune, aziende noalesi. “Abbiamo ricevuto, con il grazie della Città di Finale Emilia, un abbraccio di 200 bambini e delle loro famiglie – dichiara il sindaco Michele Celeghin – Un grazie va a tutti i noalesi che hanno contribuito ma soprattutto sono riusciti, assieme, senza alcuna distinzione di realtà associativa, parrocchiale, istituzionale, privata o scolastica a mettersi insieme e raggiungere un importante scopo, uno scopo che travalica le somme raccolte e che è rappresentato dal forte spirito di solidarietà ed unità che ha accumunato per mesi e mesi l’agire di tante persone a favore della scuola di Finale Emilia”.
CONTRATTO DI FIUME Celeghin: “Il Consorzio Acque Risorgive capofila” Ecco la nuova proposta, che vede il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive come ente Capofila, in una lettera inviata a doppia firma dal Presidente Ernestino Prevedello e dal consigliere di amministrazione, rappresentante dei sindaci nel Consorzio, dott. Michele Celeghin, si invitano tutti i sindaci dei 52 Comuni del Consorzio ad aderire al progetto denominato “Contratto di Fiume”. Si tratta di un accordo in cui si pongono le basi per adottare delle regole comuni al fine di praticare azioni di sostenibilità ambientale oltre che di rendimento economico e valore sociale. “Si tratta di proporre delle regole che debbono essere rispettate da tutti – dichiara il Presidente Ernestino Prevedello - per la gestione condivisa dei corsi d’acqua. Mai come in questo tempo necessitano azioni comuni, non interventi a spot che spesso servono per tamponare le emergenze ma non risolvono i problemi alla radice. La sicurezza idraulica è prerogativa del Consorzio ma sono certo che con questo nuovo ed innovativo strumento sapremo valorizzare le realtà locali al fine di migliorare la qualità dell’ambiente rendendo maggiormente fruibili anche gli stessi siti di particolare valore ambientale”. Con il Contratto di Fiume, il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive si pone un obiettivo che va in due importanti direzioni: la prima è quella di favorire al massimo un processo partecipativo di più
enti per di migliorare la gestione delle risorse che l’ambito del bacino fluviale offre, la seconda è quella di responsabilizzare tutti i soggetti che aderiranno, attraverso la condivisione delle idee e delle proposte, su tematiche di sostenibilità ambientale che devono essere base fondante per un migliore utilizzo dell’ambiente ed in particolare dei bacini fluviali. “I Comuni hanno molti strumenti per lavorare in questo senso – dichiara il consigliere di amministrazione del Consorzio e sindaco di Noale Michele Celeghin - il Piano delle Acque è uno di questi, ma non basta. Anche con l’approvazione dei recenti Regolamenti per la pulizia dei fossati si è fatto un notevole passo avanti ma è indispensabile creare azioni comuni, che favorisca-
no la “gestione associata” di fiumi, canali, o degli stessi fossati. La stessa Unione Europea si è mossa in questo senso adottando le Direttive 2000/60 e 2007/60 (“Direttiva Alluvioni”) ma anche il Governo Italiano con i decreti legislativi 152/2006, che prevede gli accordi negoziati in materia ambientale, e 49/2010. Confidiamo che siano molti gli enti a rispondere al nostro appello – continua Celeghin – potremmo così accedere a nuovi finanziamenti regionali ed europei, finalizzati alla valorizzazione del nostro patrimonio, alla tutela ambientale, al miglioramento della sicurezza idraulica in una logica che sovrasta i confini comunali e mette insieme mezzi, risorse ed idee”.
IMU: ALIQUOTE APPROVATE AL MINIMO Aumenti in vista solo per le seconde case sfitte Il Consiglio Comunale di Noale nella seduta del 29 aprile ha approvato le nuove aliquote Imu per il 2013. Tutto rimane invariato nella Città dei tempesta tranne che per le seconde case sfitte dove si passa dal 7,6% attuale al 9,6%. Si tratta di un entrata di circa 40.000 euro, mentre sono state confermate le agevolazioni per gli italiani residenti all’estero accogliendo di fatto una richiesta dei gruppi di minoranza. Lo scenario è evidentemente molto caotico, viste le dichiarazioni del Premier Letta nel documento programmatico su cui ha chiesto la fiducia al Parlamento: in più fasi infatti si è parlato esplicitamente di sospensione della prima rata dell’Imu, la rata del mese di Giugno. “Il Governo dovrà dire a brave che intende fare – dichiara il sindaco con delega al Bilancio Michele Celeghin – se dovesse sospendere la prima rata dell’Imu, cosa sulla quale personalmente concordo, dovrà anche dire alle municipalità dove reperire i fondi che verranno a mancare in quota parte. Lo scandalo è che la stragrande maggioranza dei Comuni devono ancora approvare il Bilancio di Previsione 2013 proprio per la mancanza di dati oggettivi sui quali poter lavorare e siamo già a maggio. Ora, se dovessero essere confermate le dichiarazioni del Governo sull’Imu, la situazione si farà ancora più complicata ma la gente non può aspettare e i Comuni non possono continuare a lavorare spendendo in dodicesimi su capitoli di spesa che già nel corso del 2012 erano stati oggetto di forti tagli. L’amministrazione comunale di Noale non ha rivisto in aumento le aliquote, se non per le seconde case sfitte, dove Noale aveva in ogni caso l’aliquota tra le più basse nel comprensorio del miranese, ora dovremo attendere le determinazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, confidando che le stesse arrivino più presto possibile di modo da poter approntare al più presto i documenti di programmazione economico – finanziaria per il 2013”.
12 Noale Sanità Confermato per l’8 giugno il taglio del nastro della struttura per anziani
La casa di riposo è ormai pronta di Alessandro Ragazzo
O
rmai ci siamo, per la nuova casa di riposo di Noale. A breve, infatti, inizierà il trasferimento degli ospiti dalla vecchia struttura dentro all’ospedale, alla nuova, situata in via De Pol e che potrà avere 120 ospiti. Per il taglio del nastro, invece, è stata confermata la data di sabato 8 giugno, con l’arrivo del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin. Stanze insonorizzate, areazione automatica che consente cinque ricambi l’ora, risparmio energetico, sale bagno munite di vasche a ultrasuoni per la pulizia non invasiva dell’ospite, spazi comuni luminosi e chiari, permeabilità tra interno ed esterno con terrazze verdi di piante ed erbe aromatiche. La casa di riposo sarà a risparmio energetico e il riscaldamento inciderà per il 20 per cento sui costi totali. Inoltre sul tetto ci sarà un sistema fotovoltaico. All’esterno, ci saranno 106 posti auto. Questi sono alcuni dei servizi offerti dalla nuova “Santa Maria dei Battuti” e la Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe, che ha pensato l’opera, assicura che non ci saranno aumenti di rette per gli ospiti. “I 66 anziani della vecchia Santa Maria dei Battuti – dice Mauro Cazzaro – saranno spostati fra poche settimane. Serviranno due giorni per completare l’operazione. Poi, un po’ alla volta, saranno riempiti gli altri posti. Saranno disposti su camere con due letti e gli abbinamenti saranno fatti in base alle simpatie tra di loro, il carattere, l’affinità. Ci sono da finire i giardini, perché a causa del maltempo, non siamo riusciti ad andare
LA struttura è dotata di ogni comfort ed è a risparmio energetico avanti”. I lavori sono iniziati a dicembre 2010 e sorge davanti al palasport, a poche decine di metri dalla stazione dei treni. Quattro i nuclei in corso di realizzazione e tutti i locali avranno i servizi previsti dalla legge, ovvero il bagno assistito, il presidio infermieristico, la cucinetta, oltre alle zone pranzo e ampi soggiorni per assicurare agli ospiti quanto necessario per le loro esigenze d’assistenza, sanitarie e di relazione sociale. Al piano terra, nel corpo centrale, ci saranno l’atrio d’ingresso, l’accettazione, gli spazi comuni di soggiorno, i locali riservati all’animazione, il bar e attività varie. Da questa zona, si accederà alle due ali del fabbricato; sul lato est troveranno posto la direzione, l’amministrazione, gli ambulatori, la fisiochinesiterapia, la palestra per l’attività motoria, gli ambulatori e i locali per il servizio di medicina di gruppo. Sul lato ovest, sorgeranno la chiesetta, il
Il nuovo edificio in via De Pol potrà avere 120 ospiti. Verranno spostati qui anche 66 ospiti del vecchio stabile
Una stanza nella nuova casa di riposo
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locale animazione, il barbiere e il parrucchiere, più gli spogliatoi per il personale, la cella mortuaria, la cucina e i depositi e magazzini. “I lavori sono a buon punto – conferma il sindaco Michele Celeghin – e la nuova casa di riposo è stata realizzata con tecniche all’avanguardia. Anche l’università di Venezia sta studiando il progetto e l’Ulss 13 si è detta soddisfatta dopo un sopralluogo fatto. Per Noale, invece, sarà un salto di qualità nella cura degli anziani”.
Civica Progetto dei Noalesi
in arrivo il piano antenne
A
breve il Comune di Noale disporrà di un piano per le antenne. La giunta, infatti, ha deciso di incaricare la ditta Simpro Ambiente di Vigonovo, a stendere il documento dove si fisseranno i punti dove poter installare gli impianti nel territorio. L’intesa fra il Comune e la ditta prevede, anche l’avvio di una serie di misurazioni del campo elettromagnetico, con strumenti portatili per valutare gli indici, e sul sito internet fornito da Simpro, saranno diffusi i dati. Per fine giugno dovrebbe essere pronto. Dopo questi passaggi, nel parlamentino locale finirà il documento che dovrà essere adottato. “Questo piano – aggiunge l’assessore noalese all’Ambiente Renato Damiani – ci consentirà di stabilire quali aree saranno compatibili con le antenne telefoniche e quali, invece, da evitare”. Più volte è stato imputato alla città dei Tempesta di non avere un progetto simile, tanto che il provvedimento era chiesto più volte dai cittadini ma anche dai rappresentanti seduti in Consiglio comunale. Uno dei casi che di recente aveva fatto discutere, era l’antenna di via Paris Bordone, dove a inizio 2012 erano state raccolte più di 1300 firme per chiedere di non installarla. A.R.
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14 Scorzè Viabilità Comuni in corsa per smontare la sospensiva richiesta da Salzano al Tar
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Variante Sud, ok all’accordo di programma
A Gardigiano
Per il cantiere, verranno impiegati i 12 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione
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di Alessandro Ragazzo
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na vicenda che si trascina da anni che si sta contornando di nuovi capitoli. Parliamo della variante alla Noalese, con dapprima la firma l’accordo di programma tra i Comuni di Scorzè, Noale e Martellago e la Regione per arrivare a realizzare la tangenziale sud e, qualche giorno dopo, il Tar ha detto di fissare l’udienza per discutere della sospensiva richiesta da Salzano. Insomma, una storia che fatica a finire. Intanto la firma a Veneto Strade per costruire la strada di circa tre chilometri da via Milano a via Boschi (Castellana). Per il cantiere, si useranno i 12 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione per la vecchia soluzione, da via Mestrina a Noale a via Volta a Scorzè, ma poi dirottati su quest’ultima soluzione. La tangenziale sud è stata progettata per avere due corsie e quattro rotatorie: su via Milano, via Boschi (questa già esistente), più via De Gasperi e via Volta (zona via Olmara). Su via Milano e via De Gaspari, il rondò avrà due corsie e un diametro interno di 50 metri, quello in via Volta, stesso diametro ma a tre corsie. Da via Boschi, al confine con Martellago, ci sarà la strada d’innesto al casello dell’autostrada. Subito dopo è arrivato il parere del Tar, che ha accolto la
La strada Castellana
richiesta del Comune di Salzano sulla sospensiva per la questione della variante alla Noalese e ora si attende che sia fissata l’udienza. Il ricorso era stato fatto dal sindaco Alessandro Quaresimin contro la Regione, la Provincia, Veneto Strade e dei Comuni di Martellago, Noale e Scorzè sulla Conferenza dei servizi che aveva decretato il cambio del vecchio progetto. La stessa, poi, aveva deciso di trasferire i 12 milioni di euro che servivano a finanziare la strada da via Mestrina a Noale a via Cornarotta a Scorzè nel tracciato modificato da via Milano a via
Boschi (Castellana), tutto in territorio di Scorzè. Per l’estate se ne dovrebbe sapere di più. “Salzano – dice il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner – continua a non voler trovare un accordo. Che vinca o perda, non risolverebbe i suoi problemi di viabilità. Invece di fare ricorsi, lavori sulle proposte più volte avanzate”. Di altro avviso Alessandro Quaresimin. “Mi pare – replica – che solo noi stiamo tentando di trovare una soluzione e per gli altri il problema non sussista. Ricordo che su via Mestrina ci sono già stati dei morti”.
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e Stefania Rocca
il comune dice no all’impianto a biogas
essun impianto di produzione di energia a biogas di origine agricola di via Frattin a Gardigiano. Con una delibera di giunta votata all’unanimità, il Comune di Scorzè ha ribadito la propria contrarietà al progetto, ripercorrendo le stesse orme tracciate l’8 luglio 2010, quando disse ancora no a una richiesta arrivata dall’azienda agricola Pesce Massimo per un impianto dalla potenza di 999 kilowatt. La ditta aveva presentato e modificato il piano del traffico rispetto a quello precedente, ma che non ha convinto il sindaco Giovanni Battista Mestriner e i suoi assessori. E pure non aveva convinto 300 cittadini, che avevano raccolto firme contro il progetto. Il Comune, perciò, ha invitato la proprietà a trovare un’altra area dove costruire l’impianto, chiedendo di non prevederlo in via Frattin, considerata zona non adatta. “Ci sono tre motivi principali – spiega l’assessore all’Ambiente di Scorzè Albino Luise – che ci hanno indotto a non essere favorevoli. Intanto la viabilità. Non ci sono sufficienti vie d’accesso, le strade sono pericolose e non possono accogliere un aumento dei mezzi. Il secondo aspetto riguarda le tante famiglie della zona; non dimentichiamo le sottoscrizioni raccolte e l’impianto sorgerebbe troppo vicino alle case e ci potrebbero essere odori poco gradevoli. Infine lì vicino c’è la vincolata Villa Frattin, che è stata anche la residenza del primo sindaco di Scorzè. Ora la conferenza dei servizi deciderà cosa fare ma noi ribadiremo la contrarietà”. A.R.
ENOGASTRONOMIA “IL GUSTO FUORI MOSTRA”
A
bbinare la cultura all’enogastronomia, magari con i prodotti del territorio. A Scorzè nasce l’iniziativa “Il gusto fuori mostra”, che sposa gli eventi del territorio con dieci locali della zona, che permetteranno di cenare a prezzo fisso, a 30 euro, comprese bevande e vini. L’occasione nasce dall’esposizione su Antonio Beni, aperta in Villa Orsini fino al 26 maggio. Ebbene, chi visiterà la mostra potrà recarsi a uno dei ristoranti del comune e mangiare a prezzo di favore. I locali aderenti sono Crosarona, San Martino, I Savi, Renzo e Lola, Vecia Contea, Re Matto, al Drizzagno, Osti nati, Perbacco Piccolo Hotel, Canove. Il progetto è nato da una collaborazione tra la Pro loco e i ristoratori, con l’obiettivo di proporre l’iniziativa non solo nelle prossime settimane ma anche durante gli altri eventi di richiamo, come le Feste degli asparagi, dei bisi, del radicchio e così via. “Hanno un
menù a tema - spiega il presidente della Pro loco Lorenzo Michielan - per promuovere il territorio nel triangolo compreso fra Mestre, Padova e Treviso. Alla mostra, ai visitatori daremo una brochure con cui potranno recarsi ai locali aderenti”. Beni era nato a Carbonera di Treviso nel 1866 ed è morto a Dosson di Casier nel 1941. Pittore e architetto, edificò la prima e importante chiesa di Cappella di Scorzè, che poi decorerà nel 1925. Si sposò a Scorzè nel 1907 con Amelia Cappelletto e due anni dopo, papa Pio X, gli conferì l’alta onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa ,per meriti artistici. Queste iniziative enogastronomiche sono sempre più frequenti nell’area della Riviera del Brenta e del Miranese, in quanto spesso riescono a far coniugare, bellezze artistiche, prodotti del territorio, e buona ristorazione. A.R.
messaggio politico elettorale
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BARBIERO Candidato Sindaco Scuola Alta l’attenzione ai bisogni dei più piccoli, va proseguita e rafforzata la collaborazione con le due scuole parrocchiali di Martellago e Maerne che rappresentano una realtà attiva e importante delle nostre comunità. Giovani Creazione di nuove ampie sale studio e lettura presso il Municipio a Martellago e a Olmo nel centro civico; in concomitanza con i luoghi culturali creazione di zone di wireless. Sociale L’impegno nella cura delle persone rimane per noi predominante: attenzione per le necessità e i diritti dei minori, degli anziani, dei diversamente abili, delle famiglie in difficoltà. Ambiente E’ previsto l’allargamento e la riorganizzazione del Parco dei Laghetti e la valorizzazione dei corsi d’acqua che percorrono il nostro territorio. Sostenibilità ed energie rinnovabili Incentivazione della sostenibilità e dell’uso della bioarchitettura in edilizia. Entro il 2020 tutti gli edifici pubblici a risparmio energetico e con completa autoproduzione di energia. Graduale realizzazione di illuminazione pubblica a led. Rifiuti Vanno mantenuti ed aumentati gli egregi risultati sulla raccolta differenziata – premio “comune riciclone”, raggiunto e superato il 75%. I tre centri
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Sistemazione delle aree centrali di Martellago e Maerne Sistemazione di via Olmo da via Mameli alla rotonda di Papa Giovanni XXIII per un uso di asse commerciale Messa in sicurezza di via Frassinelli e di via Morosini e rafforzamento delle piste ciclabili Potenziamento dei poli sportivi pubblici
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Salzano 17 Servizi Il comune crea spazi per l’aggregazione delle nuove generazioni
Politiche giovanili contro il disagio L’apertura di una nuova aula studio è stata possibile grazie a ragazzi che frequentano il centro di aggregazione di Roberta Pasqualetto
S
alzano ha attivato alcuni nuovi servizi nell’ambito delle politiche giovanili: l’apertura di una nuova aula studio, l’ufficio Informagiovani, e un progetto per decorare il muro della stazione ferroviaria. L’apertura di una nuova aula studio è stata possibile grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani di Salzano e Robegano, che frequentano il centro di aggregazione e hanno preso in gestione la sala del lato est della biblioteca comunale che è stata allestita come luogo di studio per studenti universitari. La gestione della sala è affidata ai ragazzi stessi sulla base di un accordo con il comune che stabilisce la possibilità di ricevere copia delle chiavi contestualmente all’iscrizione. La risposta a un’esigenza manifestata dagli studenti universitari del comune, e un’occasione per responsabilizzare i giovani alla gestione di un luogo pubblico, a loro dedicato. Un’altra iniziativa è stata lanciata da alcune associazioni del territorio che realizzeranno un disegno sulla superficie muraria della stazione dei treni per abbellirla. Nei primi mesi di quest’anno è stato avviato un percorso d’incontri con i ragazzi di dieci associazioni del comune per
progettare insieme l’impianto grafico-decorativo per la decorazione della superficie muraria della stazione ferroviaria di Salzano-Robegano. Le associazioni hanno realizzato insieme un’idea da raffigurare sul muro, inizialmente con dei bozzetti e stabilendo una tecnica mista per l’esecuzione finale; accompagnati dall’assessore alle Politiche Giovanili e dai funzionari dell’ufficio giovani. La realizzazione del disegno, un treno dove ogni vagone rappresenta un’associazione, sarà eseguita entro la fine di maggio. Il murales coprirà
il muro attualmente ricoperto di scritte e graffiti. Questa iniziativa si allinea al tipo di percorso scelto da quest’amministrazione, dove i giovani residenti del comune sono coinvolti attivamente nelle decisioni dell’amministrazione locale per il loro territorio. Resta aperto anche qui, come nel resto d’Italia, il problema dell’enorme numero di giovani che non studiano, ne lavorano, e il lavoro nemmeno lo cercano. Per questi tipi di problemi però serve una seria politica di sviluppo economico a livello nazionale e locale.
neWs In Municipio
informa giovani, tutte le novità
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d aprile ha riaperto l’ufficio comunale Informagiovani, operativo dal 1991. Il servizio si rivolge ai giovani e offre notizie su: formazione, orientamento scolastico, lavoro in Italia e all’estero, viaggi vacanze, attività culturali, sport e tempo libero. La riapertura propone alcuni cambiamenti che vedono nel back-office, a fianco dell’operatrice di sportello, un gruppo di giovani volontari del territorio che settimanalmente fanno ricerche per proporre attività d’interesse. I tre ragazzi si sono resi utili per supportare il lavoro di aggiornamento che richiede l’apertura settimanale dello sportello, dando esempio di servizio volontario verso i propri coetanei, per mettere a frutto le proprie competenze e per una sempre maggior efficienza dei servizi che il comune offre ai propri giovani. “Questa novità rientra sempre nel progetto giovani e nelle scelte di quest’amministrazione – dice il vicesindaco Sara Baruzzo – i giovani sono coinvolti in prima persona con le loro competenze: una volontaria studia comunicazione, uno giurisprudenza e un’altro informatica. Quindi hanno conoscenze che mettono a disposizione di tutti, inoltre propongono idee nuove e attuali”. L’ufficio offre un servizio di orientamento per i ragazzi delle scuole medie, proponendo degli incontri, con i genitori e i ragazzi, in un Expo che quest’anno si è tenuto a Robegano. I rappresentati degli istituti superiori sono stati a disposizione per una giornata di tutti gli interessati. L’ufficio è aperto tutti i giovedì dalle ore 15 alle 17.30, per maggiori informazioni si può contattare lo 041.5709743. R.P.
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IPERSENSIBILITÀ DENTALE: CAUSE E RIMEDI L'ipersensibilità dentale è un sintomo che si può manifestare quando una zona del dente è eccessivamente sensibile: - agli stimoli termici (caldo o freddo) - agli stimoli chimici (cibi acidi) - agli stimoli meccanici (spazzolamento dei denti, levigatura delle radici). Fino al 57% degli adulti riporta esperienze di ipersensibilità dentale, tali da influire sulla qualità della vita. Esistono tuttavia molti prodotti rintracciabili commercialmente in grado di alleviare questo dolore (sotto forma di gel, dentifrici e colluttori): tali prodotti occludono le cavità in grado di far passare gli stimoli esterni, dando come risultato un sollievo duraturo nel tempo.
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18 Salzano Politica Le opposizioni mettono a nudo le magagne dell’amministrazione
Pioggia di critiche al sindaco Quaresimin di Roberta Pasqualetto
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Salzano, da più di un anno, si è insediata la nuova amministrazione comunale che ha visto riconfermare Alessandro Quaresimin con la lista civica “il Tuo Paese Vivo”. I gruppi in minoranza, lista civica Bene Comune e Lega Veneta, hanno alcune osservazioni sull’attuale amministrazione. Il capogruppo di Bene Comune dice che a settembre 2012, il suo gruppo, ha consegnato alcune osservazioni sul Pat ma ancora non hanno avuto alcun tipo di risposta. “La manutenzione del territorio è a zero – dice Graziano Busatto – i chiusini dei pozzetti dello scolo dell’acqua sono intasati e la pioggia rimane sulle strade rendendole pericolose. Da molto tempo non si fa la manutenzione del verde e l’erba è alta. In alcuni punti riduce pericolosamente la visibilità. Siamo coscienti che ci sono stati i tagli ma alcune cose hanno costi ridotti, e sono in pessime condizioni da troppo tempo”. Un’altra questione che sta a cuore al capogruppo, è quella dell’utilizzo di una sala all’interno della Filanda destinata ai rinfreschi dei matrimoni che però prevede l’utilizzo di un unico responsabile di una ditta catering. “Penso che i cittadini dovrebbero - dice - poter scegliere da soli a chi affidarsi per il catering, anche perché così potrebbero informarsi in base alle loro possibilità e alle loro conoscenze, oltre che per favorire il mercato libero. La questione
Via Zigarara è ridotta ad un colabrodo, con buche grandi come voragini del responsabile della sala poteva essere risolta come si è fatto con il parco pubblico, chiuso dagli anziani. Inoltre, facendo così, l’amministrazione si prende delle incombenze che non gli spettano e anche le associazioni dei commercianti non sono soddisfatte di questa soluzione”. Un’altra questione si apre sul cimitero di Robegano, che richiede nuovi loculi. E’stato approvato tutto ma mancava un documento inerente la fascia di rispetto al piano regolatore; una svista che ritarderà il cantiere di mesi. Il consigliere di minoranza Giuliano Stevanato (Lega Nord-Liga Veneta) dice che l’amministrazione non ha molta efficacia nel recupero delle imposte, il comune ha 60 mila euro di tasse evase. “Una questione che mi sta a cuore è quella della raccolta dei rifiuti – dice il consigliere Stevanato – alcuni cittadini non hanno i contenitori dell’immondizia per la raccolta se ne deduce che sono abusivi ma sarebbero facilmente individuabili”. Anche il consigliere di minoranza, come il capogruppo punta il dito sui problemi della viabilità e
Graziano Busato va all’attacco: ”Manutenzioni stradali e verde pubblico in pessime condizioni”
Lo stato di degrado del marciapiede in via Mascagni
del sfalcio dell’erba che riduce la visibilità nella strada. “Siamo perfettamente consapevoli della mancanza di fondi ma qui trascuriamo la sicurezza dei cittadini. L’amministrazione ha 60 dipendenti, se si fosse trattato di una ditta privata sarebbero state fatte molte più cose, si devono ottimizzare i servizi comunali”. Stevanato dice che l’erba in via Lugati è alta è riduce la visibilità alla partenza dello stop. Così anche in via Cimarosa a Robegano dove ci sono siepi alte e non si vedono passare i pedoni. Le condizioni di via Zigaraga si sono aggravate a causa della pioggia e le buche sono diventate pericoloso.
cultura Maurizio Paccagnella
un libro dedicato alla memoria
M
aurizio Paccagnella è uno scrittore nato a Salzano, di recente ha pubblicato il suo ultimo lavoro: “Non scordarlo mai”. Lo scrittore ha 52 anni ed ha già sperimentato più rami dell’arte: illustratore iperrealista e scrittore di romanzi. Le sue opere sono esposte in diversi musei e la sua prima pubblicazione è del 2006. Quest’ultimo romanzo è la sua quarta pubblicazione, il protagonista racconta i ricordi dell’infanzia vissuta pochi anni dopo la seconda guerra e racconta l’orrore vissuto dagli ebrei; il tutto narrato con un dialogo parallelo del protagonista bambino e adulto. Lo scrittore Gian Antonio Stella ha scritto la postfazione del libro e ha detto: “Al di là dei colpi di scena, degli intrighi, della suspence, dei dialoghi costruiti con il passo letterario che devono avere i thriller, tutto è meno che una fiction inventata di sana pianta. Anzi ha tra gli altri meriti di tenere viva la fiammella di un ricordo che rischia troppo spesso di essere rimosso. Anche se ai lettori più giovani o digiuni della storia, certi dettagli possono apparire oggi increduli, di ufficiali nazisti come Franz Slekter che trovarono rifugio in Argentina, in Paraguay o in Cile ce ne furono tanti”. R.P.
Territorio 19 Tasse Gli enti locali inviano una lettera al Parlamento e alle alte cariche dello stato
I comuni in guerra contro la Tares In prima linea contro l’imposta si sono schierati Zero Branco ma anche Martellago, Noale, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea di Alessandro Ragazzo
L
a Tares è la nuova imposta sui rifiuti e i servizi, che molti sindaci del veneziano e trevigiano stanno combattendo. Al centro delle riunioni c’è Zero Branco ma in prima linea ci sono anche Martellago, Noale, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. Dapprima hanno partorito una lettera, inviata a tutte le alte cariche dello Stato e ai gruppi parlamentari, dove l’oggetto non lasciava tanto spazio alla fantasia: “Insostenibilità della Tares”. Scorrendo il contenuto, si capisce il malessere degli enti locali. “Queste amministrazioni - si legge - avvisano le autorità in indirizzo che la Tares, oltre ai motivi specificati, è insostenibile, è l’ultima goccia che fa traboccare il vaso, in una situazione sociale e produttiva prossima al tracollo. La richiesta è di rivedere la normativa in oggetto, e di annullare per legge l’ulteriore tassa, poiché la legge sarà impugnata dalle scriventi amministrazioni comunali”. Qualche giorno dopo, è arrivata una lettera aperta a firma dei sindaci di Scorzè Giovanni Battista Mestriner e di Zero Branco Mirco
Per i sindaci è una patrimoniale con l’aggravio di pesare anche senza essere proprietario Feston, dove hanno preso una posizione comune, definendo la Tares “la tassa sul macinato”. I due hanno deciso di prendere carta e penna e redigere una lettera aperta, dove chiedono al Governo di non sottovalutare gli effetti di questa nuova imposta sui rifiuti e i servizi. “Le aziende chiudono - scrivono - il lavoro manca, i costi del vivere aumentano esponenzialmente. Le statistiche hanno un bel dire che l’inflazione non sta aumentando: in realtà i prezzi accennano addirittura a diminuire, effetto di una miseria diffusa. Tra Imu, Tares, bollette energetiche, acqua, canoni e balzelli vari, il costo medio di vita è aumentato in modo insostenibile. Per una azienda o un esercizio commerciale si è addirittura moltiplicato, comprendendo costi indiretti come le nuove leggi sulla sicurezza
salzano Dopo la Tia
MAGGIORAZIONE MINIMA PER Mq
D
al primo gennaio 2013 è entrata in vigore l’imposta (Tares) con la quale gli enti locali devono applicare il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Ciò che va a differenziare la Tares dalla Tia è l’introduzione di un’imposta che va ad aggiungersi alla tariffa, la quale prevede una maggiorazione pari a 0,30/0,40 centesimi di euro per metro quadrato a copertura dei costi riguardanti i servizi indivisibili dei comuni che a Salzano è stata fissata in 0,30 euro al mq. “Nel nostro comune – dice il sindaco Alessandro Quaresimin – l’aumento di quanto andrà a pagare il singolo utente, beneficiario del servizio, sarà legata esclusivamente alla nuova imposta e non alla tariffa, rimasta quasi del tutto inalterata rispetto a quanto previsto per l’anno 2012. Siamo uno dei pochi comuni nei quali l’importo totale dei costi previsti nel piano finanziario (che rappresenta l’elaborato utile ad
del lavoro, i parametri di igiene e sanità, i piani di risanamenti di varia natura”. E arriva l’affondo all’esecutivo di Mario Monti. “In questo contesto - continuano Mestriner e Feston - il “governo dei professori”, con il consenso di tutto l’arco politico, ha introdotto la Tares. Ogni possessore di immobile pagherà 30 centesimi di euro a metro quadrato e lo farà in collegamento con la tariffa rifiuti. Perché questa “maggiorazione”? Risposta dei professori: per i “servizi indivisibili dei Comuni”, tipo illuminazione pubblica, asfaltature, scavo fossati. Peccato che invece la tassa verrà pagata direttamente a Roma, ai Comuni non andrà nulla. E’ quindi una patrimoniale, con l’aggravio di pesare su chi utilizza l’immobile, anche senza esserne il proprietario”. Per i due sindaci, la nuova imposta avrà effetti importanti sulle tasche dei cittadini e chiedono da Roma di ripensarci, perché si rischia di avere effetti devastanti. “Il governo, le forze politiche e sociali - proseguono Mestriner e Feston non possono sottovalutare l’effetto che ciò
Quaresimin: “La nuova tassa non porterà entrate nelle casse dell’ente locale”
analizzare la situazione gestionale, le modalità di svolgimento dei servizi, l’analisi dei rifiuti e la loro destinazione, e la distribuzione e il calcolo dei costi previsionali) non è aumentato rispetto il 2012. L’importo infatti è invariato (salvo un fisiologico piccolo aumento legato quasi completamente all’adeguamento Istat), ottenendo di conseguenza una tariffa altrettanto inalterata”. Il sindaco ci tiene a precisare che, come per quanto previsto dalla normativa che riguarda l’Imposta Municipale Propria (Imu), l’applicazione della Tares non comporterà alcuna entrata aggiuntiva nelle casse comunali. Anche in questo caso, infatti, i trasferimenti dello Stato saranno decurtati dell’importo totale, introitato dal comune con l’applicazione dalla Tares. Tra l’altro è necessario segnalare che alcuni servizi che prima potevano essere inclusi nel Piano Finanziario, essendo ora considerati servizi cosiddetti “indivisibili”, per essere ancora garantiti, dovranno trovare copertura all’interno del bilancio comunale. Il comune quindi, non solo non riceverà maggiori entrate derivanti dalla Tares, ma dovrebbe, per garantire un servizio pari al precedente, aumentare le spese. “Appare chiaro che, con i trasferimenti dello Stato il cui importo non ci è ancora stato comunicato e i tagli, che possiamo solo lontanamente desumere, qualsiasi scelta programmatica al momento è difficile – conclude il sindaco – a mio avviso comunque, in un momento economico e sociale complesso come quello attuale, a livello centrale non possono pensare che i problemi economici dello Stato possano trovare soluzione solo nelle tasche dei cittadini e in quelle dei comuni che, come Salzano, si trovano ormai a gestire con fatica anche “l’ordinaria amministrazione”. Le aliquote confermate nel Comune di Salzano sono: aliquota base pari allo 0,4% per l’abitazione principale; aliquota base pari allo 0,76% per gli altri immobili e aliquota massima pari all’1,06% per le abitazioni non principali sfitte. R.P.
Raccolta dei rifiuti provocherà. E’ la nuova tassa sul macinato. Anche allora la Destra Storica impose la tassa per realizzare il pareggio di bilancio. Il popolo italiano si sente danneggiato, derubato ma soprattutto ingannato. Non sa perché né da chi; forse lo è anche da se stesso. Gli effetti della Tares possono avere un impatto simile alla Tassa sul macinato. A
meno che non ci sia una politica che ancora sappia ascoltare il popolo. Noi ci contiamo”. Intanto l’obiettivo è prorogare la Tares al 2014. Da destra e da sinistra, compresa la Lega, si sta cercando di posticipare il provvedimento di qualche mese. E il ricorso alla Corte Costituzionale, invocato all’inizio dai Comuni, per ora resta in disparte.
IMPOSTE I COMMENTI DEI SINDACI
“N
on vogliamo riscuotere la Tares e la gente, ormai, è al tracollo.” Il commento arriva dal sindaco di Zero Branco Mirco Feston, in merito alle iniziative che i sindaci stanno portando avanti. Nel suo comune si sono tenute diverse riunioni, che hanno portato una trentina di sindaci tra Veneziano e Trevigiano. E il malcontento è palpabile. Nel dettaglio, la Tares interessa chiunque possieda o abbia locali che possano produrre rifiuti, ma peserà in modo particolare sulle famiglie numerose e sulle imprese. Il pagamento delle quattro rate annuali, che doveva iniziare a gennaio 2013, è slittato, secondo un emendamento alla legge di stabilità. La nuova tariffa rispetterà due nuovi parametri che ne aggraveranno il peso sulle tasche dei contribuenti. Innanzitutto la Tares dovrà coprire il 100 per cento del costo del servizio sostenuto dai Comuni, che oggi si ferma in media al 79 per cento con picchi massimi che toccano il 91 per cento. A questo si aggiunge che la Tares dovrà finanziare anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree verdi. Le risorse necessarie per coprire queste spese, saranno dall’aumento di 30-40 centesimi al metro quadro. In sostanza, il corrispettivo per i servizi indivisibili porterà un aumento stimato di circa il 14 per cento per una famiglia di tre componenti, ma in caso si adottasse l’aliquota massima, può arrivare anche al 19 per cento. Salzano ha già deliberato la crescita minima, ovvero 30 centesimi. Insomma, si capisce che questa Tares non piace, come dimostra il duro di Giovanni Battista Mestriner, sindaco di Scorzè. “Il sistema economico locale – dichiara – rischia il fallimento. I partiti, le istituzioni e l’Anci non ci rappresentano più e dobbiamo riprendere in mano la situazione. Chiediamo di abolire la Tares, che consideriamo iniqua, stupida e cieca”. Giovanni Brunello, collega di Martellago, è scontento. “Siamo diventati – fa sapere – gli esattori per conto dello Stato. Ci siamo stancati, non si può andare avanti così”. Pier Paolo Baretta, deputato del Pd intervenendo in una delle riunioni con i primi cittadini, chiede che si trovino delle soluzioni più adeguate. “L’annuncio del rinvio della nuova tassa – commenta il rappresentante della Camera – è un primo importante segnale che imprese e famiglie attendevano con ansia. Ho sempre sostenuto l’urgenza di evitare l’ingorgo estivo tra la Tares e l’aumento dell’Iva. Ora l’obiettivo è ottenere un’altra proroga per arrivare al 2014. In questo momento di profonda difficoltà per il Paese, dobbiamo sostenere i cittadini come A.R. possiamo, evitando di gravare ancora su bilanci già compromessi”.
20 Cultura In Riviera e Miranese Continua la rassegna ideata da Echidna
“Paesaggi con uomini”, giugno di spettacoli Teatro, danza, musica e letteratura scondo un calendario che è arrivato alla settima edizione di Alessandro Ragazzo
M
aggio e giugno con spettacoli, laboratori, eventi tra Miranese e Riviera del Brenta. Continua la settima edizione di “Paesaggio con uomini”, ideato da Echidna in collaborazione con Arteven, con diverse esperienze artistiche che spazieranno dal teatro, alla danza, alla musica, alla letteratura, alla poesia fino al 16 giugno. Fino a questa data, il centro civico di Bojon ospiterà il laboratorio di Laura Moro Matteo Cusinato e Art(h)emigra Satellite dal titolo “TransiTanze”. Il programma diffuso entra in tanti luoghi diversi, amplia e rafforza gli incontri nei luoghi di lavoro fatti di cultura e dedica due occasioni alle famiglie. Il finale della stagione è tutto da scoprire, nel teatro in viaggio, in treno con gli artisti, grazie alla collaborazione con Sistemi Territoriali. E così maggio si è aperto con Davide Busato e Anna Novello in sala consiliare a Dolo. I due hanno presentato il libro “I serial killer della Serenissima”. In chiesa a Zianigo, Laura Curino ha proposto “Bakhita: una storia meravigliosa”, mentre il 5 maggio, si è an-
dati, si andrà al calzaturificio Iris di Fossò, dove sarà in scena Francesca Foscarini con “Cantando sulle ossa”. Il ristorante Villa Ca’ Zane Martin a Dolo, ha ospitato “Le donne nel baule” (30 euro con cena) con Marco Artusi, Davide Dolores e Igi Meggiorin. Si è continuato il 10 dalle ore 18 alle medie di Noale con Roberto Abbiati e il suo evento dal titolo “Una tazza di mare in tempesta”. Sabato 11, nella fabbrica Carraro Tech di Salzano, Gigio Brunello ha intrattenuto il pubblico con “Vite senza fine, storie del secolo scorso” e venerdì 17 Don Andrea Gallo e Carla Peirolero saranno ai Bersaglieri di Spinea con “Esistenza soffio che ha fame”. Maggio si chiuderà il 24 alle 21 a Ca’ della Nave a Martellago con “Sospiro d’anima (la storia di Rosa)” con Aida Talliente e il giorno dopo, stessa ora, alla Sylcom di Spinea con Crystal Concert di Gianfranco Ghisi. A giugno il finale. Mariella Fabbris sarà all’azienda agricola Ca’ Busatto di Pianiga domenica 2 alle 19.30 con “Beato Angelico. Il cibo degli angeli” (20 euro), poi ve-
MIRANESE NORD
Don Andrea Gallo e Carla Peirolero nerdì 7 alle 21 al Punto Ciemme Arreda di Santa Maria di Sala “Le mura/site specific” con Arearea. Infine sabato 15 giugno alle 21 al Parco di Villa Simion di Spinea con lo spettacolo “Zuta Dunja - La gialla Cotogna” e, infine, domenica alle 16, alla stazione di Campagna Lupia, “Treno d’arte. Uomini, storie e paesaggi sulla Vacamora” (18 euro). L’ingresso agli altri spettacoli costerà 12-10 euro. Sono previste riduzioni per i
soci Coop Adriatica, Cai di Dolo e Mirano, Arcam, iscritti alle biblioteche dei Comuni promotori, oltre agli abbonati alle stagioni teatrali di Mirano e Scorzè, per le persone fino ai 25 anni e oltre i 65. Per acquistare i biglietti, rivolgersi alle filiali della Banca del veneziano, o telefonare al numero 041412500. Si può consultare anche il sito www.echidnacultura.it.
teatro A Mirano
nuovi artisti per il summer festival
S
i arricchisce il programma del Summer Festival previsto in via Cavin di Sala dal 5 al 27 luglio. L’associazione Volare, che organizza l’evento, è riuscita a ottenere per domenica 21 luglio il concorso nazionale “Un volto per fotomodella”. Mirano ospiterà la selezione regionale e la vincitrice andrà alla finale di Asiago. Per iscriversi, basta entrare nel sito www.unvoltoxfotomodella. it. Confermata la tappa regionale di Miss Italia, con la vincitrice che andrà alle prefinali. L’appuntamento con il concorso di bellezza più popolare è per sabato 20 luglio. Novità arrivano anche dal fronte musicale. Non saranno solo i Nomadi ad accendere la notte del Summer Festival il 26 luglio, ma gli organizzatori stanno parlando pure con Francesco Renga, gli Zero Assoluto e Malika Ayane. Sembra che uno di questi artisti sarà sul palco e il prezzo d’ingresso sarà popolare, adatto a ospitare un pubblico giovane. E il richiamo sarebbe notevole. Di certo, cantanti e modelle si troveranno in un palco più grande rispetto al passato, 16 metri per 12 contro i 10 metri per 10, con tanto di passerella, più spazio per gli spettacoli e uno schermo a Led. Messaggio pubbliredazionale messaggio pubblicitario
“Le Pro Loco fanno grande il territorio” appuntamenti da non dimenticare
MIRANO • 25 maggio ore 19,00 - Una delle manifestazioni più importanti della PRO LOCO MIRANO è “I zoghi de quando gerimo putei”
manifestazione rivolta ai ragazzi delle quinte elementari di Mirano e delle sue frazioni; una grande gara a squadre che ripropone i giochi del passato, quei giochi che i bambini, oggi, conoscono solo attraverso i racconti dei nonni. La XV edizione, si svolgerà nella frazione di BALLO’, paese della squadra campione in carica. questa festa permette ai giovani di entrare in contatto con residenti di tutte le parti del Comune, di conoscerli, di sentirsi uniti, ed inoltre permette loro di riscoprire la bellezza del gioco fine a se stesso e il piacere dello stare insieme per divertirsi assieme.
SALZANO • 25-26 maggio la super collaudata Festa della Filatura giunta al
22° appuntamento: grandissima manifestazione in cui adulti e bambini vengono immersi in un’atmosfera fantastica alla riscoperta delle cose semplici circondati dalla natura, dalla tradizione e dalla cultura della identità delle genti che vivono nelle terre veneziane. Si potrà ammirare il processo produttivo del baco da seta; con possibilità di visitare mostre, spettacoli, intrattenimenti vari, il fornitissimo stand gastronomico e la 1^ Filanda Run.
SCORZE’ NOALE • 2 giugno La ormai consolidata, bellissima, tradizionale Infiorata • 8-9 e 14-15-16 giugno Il grandissimo Palio di Noale una delle ri-
evocazioni storiche più belle e più importanti di tutto il Nord Italia; centinaia di figuranti e bellissime manifestazioni che faranno vivere giornate indimenticabili immersi in una suggestiva atmosfera medievale.
Questa è la Pro Loco che con le sue quattro manifestazioni annuali (una per ogni frazione) ci fa incontrare alcune delle eccellenze della nostra terra veneziana; i suoi appuntamenti organizzatissimi sono diventati, ormai, tappe irrinunciabili per gli amanti del buono, del bello, del genuino, del tradizionale e dei prodotti tipici. • Dal 10 al 19 maggio a Cardignano di Scorzè la 39° Festa dell’Asparago e della Fragola
• Dal 24 maggio al 3 giugno a Peseggia di Scorzè la 44° Festa
dei Bisi
VIGONOVO • dal 21 giugno al 1 luglio abbiamo la possibilità di incontrarci e di fare festa con il rock e le bionde (e non solo); saremo tutti insieme per il Vigorock a tutta birra.
CAMPONOGARA • 18 Maggio “Festa del bambino” Dalle 14.30 in piazza Castellaro
scivoli e giochi gonfiabili, cena a prezzo convenzionato e, dalle 21, concerto in piazza con le sigle dei cartoni animati.
JESOLO • 26 maggio Festa dei fiori in Piazza Torino • 22-23-24 giugno nel centro storico Festa del Patrono San Gio-
vanni
PRO LOCO NOALE
info: 041.440805 - proloconoale@libero.it
PRO LOCO MARTELLAGO
info: 388.1954379 segreteria@prolocomartellago.it
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Il caso La Provincia ha attivato un servizio e promuove il confronto con altre professionalità del territorio
Donne vittime di violenza, si può dire di no A disposizione 6 sportelli: un avvocato fornisce informazioni e consulenze gratuite. Bisogna trovare il coraggio di denunciare di Ornella Jovane
N
el 2012 una donna al giorno nella sola provincia di Venezia si è presentata al pronto soccorso a seguito di percosse o violenze subite in ambito domestico. L’aumento del disagio sociale contribuisce ad incrementare il fenomeno: abuso di sostanze e di alcol, la perdita del lavoro, il senso di solitudine e sconfitta dopo una separazione sono elementi scatenanti di un fenomeno in crescita. Su questi temi si è riflettuto lo scorso 23 aprile a Mestre, in occasione dell’incontro organizzato dalla Provincia con l’Ordine degli avvocati di Venezia e rivolto a operatrici e operatori dei Servizi sociali dei Comuni, delle Ulss e degli organi di parità. L’iniziativa ha offerto lo spunto per potenziare un confronto tra professionalità diverse che operano nel territorio allo scopo di incentivare e rafforzare collaborazioni per affrontare “in rete” i problemi della violenza di genere e del disagio sociale. Una risposta concreta viene dallo Sportello antiviolenza che la Provincia di Venezia, in convenzione con l’Ordine veneziano degli avvocati, ha messo a disposizione in cinque punti del territorio presso gli Urp provinciali. Lo sportello è stato infat-
ti attivato a Mestre, Mirano, Portogruaro, S.Donà di Piave, Chioggia e a breve ne sarà inaugurato uno a Venezia centro storico. Ogni primo giovedì del mese un avvocato sarà a disposizione per fornire informazioni e consulenze gratuite alle donne in difficoltà. “Se la Commissione per i diritti umani Onu si occupa del caso Italia e ascrive il tema femminicidio a problemi di diritto umano, allora dobbiamo davvero riflettere” osserva il presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello. “La nostra - prosegue - è un’azione amministrativa concreta che realmente si sostanzia con l’istituzione di uno sportello che mettiamo a disposizione con il quale vogliamo offrire a tutte le persone, in particolare alle donne, vittime di violenze un aiuto concreto che va ad integrarsi con altre azioni svolte dalle altre strutture del territorio”. Oltre all’intervento in contrasto o emergenza c’è tutta un’azione di carattere educativo e culturale che va messa in atto a scopo preventivo. “C’è una cultura - sottolinea Maria Elena Tomat, presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Venezia - che va cambiata. Una cultura che insegna fin dalla tenera età alle
La violenza domestica si manifesta con un’incienza molto elevata
bambine che bisogna comunque essere sottomesse, che bisogna subire senza alzare la testa”. Ed è per questo motivo che tra i vari fronti in cui si muove, la Provincia ha deciso di entrare pure nelle scuole con un progetto ad hoc che finora ha coinvolto quasi 600 studenti. L’impegno delle istituzioni e degli enti è utile se a monte viene compiuto un passo importante dalle donne che è quello di trovare il coraggio di cambiare le situazioni cominciando dalla denuncia. “Alle donne diciamo con forza - conclude Balleello - abbiate il coraggio di denunciare. Insieme riusciremo a combattere questa battaglia”. Il servizio della consulenza gratuita messo a disposizione con lo sportello della Provincia è stato presentato e continerà ad essere oggetto di incontri itineranti nel territorio. Per poter usufruirne basta telefonare all’Urp di Mestre, tel. 041 2501261, per prenotare un appuntamento con l’avvocato che offrirà consulenza gratuita in uno degli sportelli. A Portogruaro, uno specifico sportello per i residenti nello stesso comune, è attivo su appuntamento presso i servizi sociali (tel. 0421 75535).
Noale
donne che ridono, il concorso di scrittura
“L
a parola alle donne”, un concorso letterario dedicato all’universo femminile, come soggetto protagonista e oggetto di riflessione. “Le donne che ridono” è il tema proposto per l’edizione di quest’anno. Il concorso si rivolge a tutte le donne che abbiano compiuto i 16 anni e si sono cimentate, o lo vogliono fare, nella composizione di un racconto sul tema proposto dal bando. C’è tempo fino al prossimo 16 ottobre per confezionare il testo che dovrà essere inedito e originale, di una lunghezza non superiore alle 4 cartelle da 30 righe ciascuna (60 battute a riga) e dovrà essere inviato in 6 copie. Il concorso è indetto dal Comune di Noale - con la collaborazione della Libreria Mondadori - con il sostegno della Provincia e il patrocinio della Consigliera di Parità provinciale. Il concorso gode anche del patrocinio dell’assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Venezia. La partecipazione è gratuita. La premiazione avverrà la prossima primavera: la giuria designerà i primi 3 vincitori e potrà segnalare altre 5 autrici. G.G.
LA PROPOSTA: TASK FORCE INTERMINISTERIALE ZACCARIOTTO: “BEN VENGA A PATTO CHE PRODUCA AZIONI CONCRETE”
I
nvoca misure concrete e tempi brevi la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto che sostiene la recente proposta del neoministro per le Pari opportunità Josefa Idem sulla creazione di una task force che coinvolga i ministeri della Giustizia e dell’Interno contro il fenomeno del femminicidio nel nostro Paese. A patto che produca risultati. “E’ importante che per fronteggiare questo fenomeno che ha assunto aspetti drammatici - e che nel 2012 ha fatto registrare 127 donne uccise e purtroppo già 25 nel 2013 - si uniscano
più forze, più volontà, più mezzi. E in questo caso, - commenta - più ministeri per affrontare assieme un problema che è diventato una vera e propria tragedia sociale. Anche gli enti locali devono fare la loro parte, e la nostra Provincia sta contribuendo attivamente sul territorio con piccole azioni mirate e concrete, attraverso il Protocollo sottoscritto con l’ordine degli avvocati che offre il patrocinio gratuito alle vittime della violenza. Un primo passo a favore delle donne, che possono già rivolgersi ai nostri sportelli per ricevere una consulenza legale gratuita”.
In merito alla proposta del ministro Idem di istituire un osservatorio nazionale per studiare questo tipo di violenza, Zaccariotto ha precisato: “Ben venga, ma l’importante è che questi osservatori producano risultati. Che non sia come tanti tavoli di discussione in cui spesso domina la demagogia e il problema rimane. I risultati prodotti dall’osservatorio devono tradursi in tempi brevi in misure concrete, realizzabili altrimenti c’è il rischio che tante belle proposte rimangano racchiuse dentro il libro dei sogni”. A.A.
Francesca Zaccariotto
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ORE SANITARIO DOTT. PAOLO CAMPION
Spazi aperti 27 3 Ambiente A Salzano riapre un’area rinaturalizzata dell’entroterra
Oasi Lycaena, la natura in mostra L’ultimo censimento, ha accertato la presenza di aironi cenerini, con ben 14 nidi in cova di Alessandro Abbadir
B
uone notizie per gli amanti della natura del veneziano, ma anche di altre parti del Veneto. Con l’arrivo della primavera ha riaperto al pubblico l’oasi Lycaena di Salzano, di proprietà della Provincia di Venezia e del Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive”. L’oasi è possibile visitarla la prima e la terza domenica del mese, da aprile a ottobre, dalle 9 alle 18, e nelle principali festività. Ma di cosa si tratta? L’Oasi Lycaena oltre ad essere uno straordinario polmone verde, è anche un habitat per diverse specie di uccelli. L’ultimo censimento del 14 marzo scorso, ha accertato la presenza anche di aironi cenerini, con ben 14 nidi in cova. Ma per completezza va ricordato l’elenco delle specie e dei volatili censiti: un esemplare di poiana, uno di gheppio, uno di tuffetto, 26 di cormorano, 16 di marangone minore, 6 di gabbiano reale, 18 di airone cenerino, 9 di garzetta, 2 di airone bianco maggiore, 204 di colombaccio, uno di porciglione, 6
di merlo, 4 di ghiandaia, 2 di cinciallegra, 4 di codibugnolo, 3 di cornacchia grigia, 4 di gazza, uno di gallinella, 7 di folaga, 30 di germano reale. “L’oasi rappresenta un’ occasione per passare un po’ di tempo all’aria aperta, a contatto con la natura, alla scoperta del nostro ambiente - ha spiegato l’assessore ai parchi, boschi e riserve della provincia di Venezia, Giuseppe Canali - perciò invito tutti a visitarla. L’oasi è un ex cava di argilla, con un’origine comune a molte altre presenti sul territorio del miranese. Oggi è un’area rinaturalizzata, e ci sono boschi e zone umide che un tempo occupavano gran parte della bassa pianura dell’entroterra veneziano. E’divenuta nel corso del tempo un importante sito per la riproduzione, la sosta e lo svernamento di molte specie di uccelli, raccoglie anche molte specie vegetali. E’ anche uno degli ultimi rifugi della farfalla, da cui l’oasi stessa prende il nome: la Licaena delle paludi, un tempo molto diffusa sul territorio veneto. Insomma, è uno scri-
ADOTTAMI Mindy. Femmina circa 1-2 anni, tg. piccola circa kg.810. Simil volpinetta tutto pepe Del suo passato il nulla recuperata con Mork vicino a delle rotaie. Mindy verra’ sterilizzata a breve Cerca famiglia e tanto affetto . Mork. Maschietto giovane, circa 1 anno, tg. piccola kg.5. Simil volpinetto, tutto pelo, dal carattere coccolone. Purtroppo è risultato leggermente positivo alla filaria, ma nulla di grave . L’a.p.a lo curerà e tornerà un pelosetto sano e bellissimo. Pussy. Femmina, tg. piccola, circa kg.5. Ha 2 anni. Carattere fiero ed orgoglioso. Arrivata in rifugio disorientata e molto diffidente, poi un po’ alla volta ha capito che nessuno l’avrebbe disturbata. Ora la piccolina è serena gioca con la pallina e cerca casa.
Cesare. Maschietto 2 anni tg. medio piccola circa kg.1012. Carattere buono anche se un po’ timido Arrivato dalla strada tremante ed impaurito. Ora Cesare aspetta una seconda occasione. Cleopatra. Femmina, tg media, circa kg.15-18, tutto pelo, età circa 2 anni. Carattere stupendo, tutta coccole e bacini. Cleopatra arriva in rifugio molto spaventata, ma, nonostante tutto, è fiduciosa. Già sterilizzata e vaccinata. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233
gno di biodiversità. Inoltre, con una zona di fitodepurazione di 21 ettari contribuisce al disinquinamento delle acque, che arrivano in Laguna di Venezia, e al contenimento del rischio di alluvione a tutela degli abitati e delle attività esistenti lungo il Marzenego”. Ma non finisce qui. “Nelle prossime settimane - continua Canali - verranno installati dei tabelloni illustrativi della principale fauna e flora, e daremo avvio alla gara per la rea-
lizzazione di un osservatorio”. Per gruppi e scolaresche è necessario concordare la prenotazione. Per informazioni: Servizio Parchi della Provincia di Venezia (041.2501201 reti.ecologiche@provincia.venezia.it). Il materiale utile a prepararsi alla visita, assieme ad alcuni fascicoletti di approfondimento, può essere scaricato dal sito www. parchi.provincia.venezia.it.
A Venezia
CORSA ALL’ISOLA DELLA CERTOSA
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ran successo n e l l e scorse settimane all’isola della Certosa di Venezia della sesta corsa campestre. Si tratta di un appuntamento sportivo particolarmente apprezzato non solo dagli appassionati, ma anche dai dilettanti e amanti della natura. Un importante connubio tra sport e natura, visto che gli atleti e le famiglie avranno la possibilità di godere di una giornata immersi nel verde dell’isola della Laguna Nord più vicina al centro storico. L’assessore provinciale allo sport Raffaele Speranzon e’stato entusiasta della partecipazione. ”Saluto con soddisfazione questa manifestazione sportiva - ha detto - che ha visto coinvolti atleti, giovani e meno giovani e intere famiglie. Un’occasione dove lo sport accomuna tutti, e ci hanno permesso di apprezzare all’aria aperta le bellezze del nostro territorio”. Ulteriori informazioni con foto gallery sulla corsa che ha visto centinaia di partecipanti, si possono trovare sul sito www.parcodellacertosa.it oppure su www.ventodivenezia.it A.A.
28 Mondo scuola
Mondo scuola 5
Il progetto Un dvd realizzato dall’associazione “La colonna” insieme con la Provincia
neWs
Video per parlare ai giovani di disabilità di Giovanni Giovetti
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n dvd per far conoscere ai giovani il mondo delle persone che vivono una disabilità, per far crescere la loro sensibilità sui temi dell’accettazione e dell’integrazione in tutti gli ambiti sociali, verso coloro che di fatto, nonostante il disagio fisico, hanno ritrovato una “normale” condizione di vita. E’ un progetto realizzato da “La Colonna”, l’associazione Lesioni Spinali onlus di Mirano, insieme alla Provincia di Venezia tramite “Npo sistemi”, al gruppo “Vivere per la vita”, all’Istituto di scuola supeirore “8 Marzo” di Mirano e con il patrocinio del Comune di Mirano. Il video dal titolo “Studenti e mondo della disabilità” sarà diffuso in tutti gli istituti superiori della provincia. Un filmato breve ma di forte impatto emotivo realizzato con l’intento “di far conoscere un mondo spesso dimenticato ha spiegato l’assessore provinciale Claudio Tessari in occasione della presentazione lo scorso 3 maggio - talvolta per superficialità, altre volte volutamente. Le barriere architettoniche peggiori, come ricorda Daniele Furlan nel suo libro “Il mio podere”, sono quelle che ci impediscono di arrivare al cuo-
Scuole del territorio. Il disagio dell’Unione delle Province italiane
la spending revieW si abbatte anche sulla manutenzione dell’edilizia scolastica
Una serie di testimonianze per arrivare al cuore dei ragazzi che frequentano le scuole superiori del territorio
La conferenza di presentazione del dvd Foto da www.provincia.venezia.it re delle persone amate”. E proprio Daniele Furlan dell’associazione “La colonna” ha illustrato le caratteristiche salienti del video. “Abbiamo realizzato - ha raccontato un video di circa 15 minuti, diviso in 4 parti, collegate fra loro da un filo diretto di voci e testimonianze”. Di forte effetto sono le storie narrate, in particolare quelle di Furlan (disabile a seguito di un incidente automobilistico avvenuto sulla tangenziale di Mestre) e di Giancarlo Volpato, accomunati
dallo stesso grado di disabilità, ma che grazie alla loro determinazione e all’aiuto dei familiari e degli amici, sono diventati fonte di ispirazione per veicolare un importante messaggio verso i giovani: rispettando i valori fondamentali, e traendo spunto da una diversa scala delle priorità, si può salvaguardare e recuperare a pieno la propria vita, anche se con un grave disagio fisico. Un filmato che vuole suscitare una reazione negli studenti delle superiori per stimolarli ad una maggiore interazione con il mondo della disabilità e renderli consapevoli che questa può colpire chiunque, ma molte volte essere frutto di condotte imprudenti, soprattutto nell’ambito della circolazione stradale. Fra gli interventi registrati nel dvd, realizzato con il contributo di consulenti televisivi professionisti, anche quello di due testimonial del mondo dello sport, Manuela Levorato e Denis Marconato.
Province in difficoltà per i nuovi tagli di oltre 513 milioni di euro
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a spending review si abbatte come una scure anche sull’edilizia scolastica. Ad inizio maggio l’Unione delle Province Italiane ha denunciato il taglio di oltre 513 milioni di euro su una spesa fissata di 728 milioni. La conseguenza è che 400 scuole - è la denuncia di Upi - potrebbero anche non aprire perchè necessitano di interventi di manuntenzione che dovrebbero essere fatti durante l’estate. Un annuncio che preoccupa le amministrazioni provinciali, compresa quella veneziana. “La situazione è delicata” ammette la presidente Francesca Zaccariotto lamentando il fatto che “dal 2006 lo Stato non trasferisce più nulla per le scuole superiori, e dal 2009 neppure la Regione”. Nonostante le difficoltà tuttavia la presidente della Provincia veneziana sottolinea lo sforzo compiuto dall’insediamento della sua Giunta per assicurare comunque la manutenzione necessaria. “Dal 2009 - ricorda - con l’avvio di questa Giunta, sono già stati investiti oltre 64 milioni di euro per la manutenzione degli edifici e per l’ottenimento dei certificati prevenzione incendio. E con risorse nostre”. “E’ chiaro che i tagli al nostro bilancio, di oltre il 50%, ci obbligano a sforzi maggiori, a ridimensionare gli investimenti” ma l’impegno è quello di continuare a garantire, nel limite del possibile, scuole sicure. “Attendiamo - aggiunge l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Giacomo Gasparotto - un piano di finanziamento da parte dello Stato che ci permetterebbe di migliorare i manufatti e di ridare ossigeno alle imprese del settore edile, oggi più che mai in crisi”. G.G.
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6 Personaggio
Personaggio 29
In Riviera A tu per tu con uno dei protagonisti del territorio
Aldo Zornetta, “sarto del Settecento” Per realizzare un abito d’epoca ci vuole circa un mese, si inizia realizzando il disegno e l’accostamento dei colori completandolo con accessori e decorazioni Roberta Pasqualetto
A
ldo Zornetta è nato a Dolo il 26 febbraio 1944 ed è un sarto d’eccellenza nella Riviera del Brenta, dove abita. Aldo è conosciuto da tutti per il suo carattere gioviale, e per essere uno dei fautori dell’evento Riviera Fiorita. “Ho cominciato a fare il sarto all’età di 14 anni, portavo ancora i calzoni corti (dice sorridendo e ricordando la moda dell’epoca). Io volevo studiare ma poi, dopo la scomparsa di mio fratello, e consigliato da mia madre, ho deciso di intraprendere questa strada”. Il suo primo maestro fu Luigi Zorzetto che insegnava a cucire all’istituto di sordomuti di Marocco. Il giovane Aldo, ai tempi studente delle elementari, andava a
Nella foto Aldo Zornetta scuola di mattina e in bottega il pomeriggio. Da quegli anni, il mestiere del sarto è cambiato profondamente. Un tempo le persone andavano negli atelier perché non c’erano i vestiti industriali, poi i sarti andarono a insegnare alle aziende che fecero partire la grande industria. “Tra un vestito di sartoria e uno industriale non c’è paragone. Quello di sartoria è modellato sulla persona, evidentemente molto diverso da quello standard che si trova già pronto. Il sarto studia l’anatomia del corpo e costruisce un vestito su misura”. Ma Aldo Zornetta è conosciuto da tutti, soprattutto per i suoi costumi veneziani del Settecento. Ha imparato a farli molti anni fa, quando, in un periodo di
quiete lavorativa, andò a imparare dai sarti veneziani come si confeziona un abito storico. Poco dopo la partecipazione alla Riviera Fiorita, fin dai suoi natali, con i primi cinque costumi. “Tra le altre cose, ho partecipato alla prima inaugurazione del Burchiello. Siamo partiti da villa Pisani, poi siamo sbarcati a villa Widmann e in fine a villa Malcontenta; erano gli anni Settanta”. Le tecniche per realizzare questi abiti sono frutto degli insegnamenti dei sarti veneziani e degli studi da autodidatta sugli usi e costumi della Serenissima. “Ho partecipato a moltissime sfilate e concorsi: all’Hotel Hilton di Roma con il
premio “Forbici d’Oro”, a San Remo per “L’uomo più elegante”, al Museo Navale di Barcellona, alla Fiera internazionale di Graz, al Palazzo dei Congressi di Gorliz, all’Hotel De Paris di Montecarlo e alla fiera del turismo a Milano. Non mi bastano le pareti per appendere tutti i riconoscimenti che mi sono stati dati; sono orgoglioso di quello che ho fatto e ci ho messo passione”. Per realizzare un abito d’epoca ci vuole circa un mese, si inizia realizzando il disegno e l’accostamento dei colori, poi si riprende diverse volte fino a completarlo con accessori e decorazioni che lo rendono prezioso. Per concludere Aldo ci racconta che ha
ancora un sogno nel cassetto da realizzare. “Sarei ancora disponibile a insegnare il lavoro di sartoria antica e moderna, se qualche comune mi mettesse a disposizione uno spazio dove poter esporre e lavorare, lo farei subito. Credo che l’artigianato debba essere portato nelle scuole, altrimenti è destinato a sparire. Potrebbe essere anche un’opportunità in questi tempi di crisi del lavoro, oltre che una valida attrazione per il turismo. Questo mestiere non morirà mai, ci sarà sempre qualcuno che avrà bisogno del sarto, perché i vestiti confezionati arrivano fino ad un certo punto e non sempre soddisfano tutti”.
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30 Cultura provincale
Cultura provinciale 9
A Chioggia La quarta edizione di “Un palco per la scuola”
Vitamine per il teatro in 14 spettacoli
I grandi classici, la rielaborazione di favole ma anche lavori di storia locale, sull’importanza della prevenzione e di contenuto sociale. Coinvolti 14 diversi gruppi di 12 istituti scolastici chioggiotti per realizzare una serie di spettacoli che partiranno a metà maggio e proseguiranno fino al prossimo 6 giugno di Eugenio Ferrarese
ven 17 maggio ore 21
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PINOCCHIO
AUDITORIUM S.NICOLÒ
Scuola Secondaria paritaria di I° grado Paolo VI
lun 20 e mar 21 maggio ore 21 TEATRO DON BOSCO
Scuola Primaria Pier Antonio Gregorutti
MARY POPPINS
mer 22 maggio ore 21
studiomama.it
randi classici del teatro, rielaborazio- di tutor due formatori, dal mese di marni di celebri favole, ma anche lavori zo, hanno accompagnato gli insegnanti e i dedicati alla storia di Chioggia, all’im- giovani attori nella realizzazione delle loro portanza della prevenzione per la salute e messinscena. Ad undici produzioni sono al sociale, rivisitazioni e nuovi allestimenti: stati offerti anche il supporto tecnico e la 14 appuntamenti in programma per la IV fornitura dell’allestimento illuminoscenico Edizione di Un palco per la scuola • Vitami- per il giorno di spettacolo. Questa IV edizione di “Vitamine crene Creative 2013, progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per ative” ha coinvolto 7 Scuole primarie, 3 il teatro - promosso dalla Città di Chioggia, Scuole secondarie di I grado e 1 Scuola secondaria di II grado, Provincia di Venezia per un totale di circa Assessorato alla Cultu- Esperti professionisti ra, Regione del Veneto nel campo educativo-te- 800 studenti che salicon la collaborazione atrale e tutor formatori ranno sui palcoscenici di Arteven Circuito Te- hanno accompagnato in- del teatro don Bosco, coatrale Regionale e il segnanti e giovani attori dell’Auditorium munale ed anche nel sostegno di Despar per chiostro del Museo Diocesano tra maggio il sociale. L’iniziativa ha coinvolto 14 gruppi che e giugno. Oltre 50 gli insegnanti hanno appartengono a 12 diversi Istituti scola- attivamente collaborato alla realizzazione stici del territorio comunale di Chioggia. e alla promozione del progetto nel suo Le scuole, quando necessario e richiesto, complesso. Il primo appuntamento di Un palco per sono state sostenute dalla collaborazione di esperti professionisti nel campo edu- la scuola sarà venerdì 17 maggio all’Audicativo-teatrale (dieci hanno usufruito del torium S. Nicolò. La rassegna teatrale protutoraggio mentre quattro hanno allestito seguirà fino al 6 giugno, ma si concluderà autonomamente lo spettacolo). In qualità festosamente il 29 giugno con il tradiziona-
AUDITORIUM S.NICOLÒ TEATRO DON BOSCO CHIOSTRO DEL MUSEO DIOCESANO
AUDITORIUM S.NICOLÒ
Liceo Classico Giuseppe Veronese
IL BUFFONE DOLCE E QUELLO AMARO gio 23 maggio ore 21
AUDITORIUM S.NICOLÒ
Scuola Primaria Giuseppe Marchetti
Grande festa il 29 giugno con la tradizionale consegna delle targhe ai ragazzi delle scuole partecipanti
L’ARIA TASSATA
ven 24 maggio ore 21
AUDITORIUM S.NICOLÒ
Scuola Primaria Mario Merlin
METTIAMOCI IN TASCA LA CITTÀ sab 25 maggio ore 21
PROGETTO DI SOSTEGNO ALLE SCUOLE NELLA PRODUZIONE DI NUOVE IDEE PER IL TEATRO
AUDITORIUM S.NICOLÒ
Scuola Secondaria di I° grado Silvio Pellico Sezione musicale
IL BORGHESE GENTILUOMO lun 27 maggio ore 21
AUDITORIUM S.NICOLÒ
Scuola Secondaria di I° grado Silvio Pellico
ODISSEA
La locandina dell’iniziativa 2013
ovvero voglio una vita spericolata mer 29 maggio ore 21
AUDITORIUM S.NICOLÒ dal 17 maggio Scuola Primaria Salvatore Todaro al 6 giugno 2013 SE NE VEDONO in palcoscenico DI TUTTE LE ZUCCHE lei ragazzi incontro pubblico targheore 21 seppe Marchetti (23 maggio), Mettiamoci delle per la consegna gio 30 maggio AUDITORIUM S.NICOLÒ con Scuola Primaria paritaria di I° grado Paolo VI escuole riconoscimenti ai ragazzi delle scuole IL MAGO DI OZ in tasca la città - Primaria Mario Merlin (24 i loro spettacoli
1 giugno ore 21 maggio), Il borghese gentiluomo - Seconpartecipanti in Piazza Italia a sab Sottomarina AUDITORIUM S.NICOLÒ Vita mine 20 della manifestazione daria di I grado Silvio Pellico – Sezione nell’ambito “La CittàIL SANTO FRANCESCO Crea DEI POVERI forza venite gente 13IVEDIZIONE tiveRagazzi”. musicale (25 maggio), Odissea ovvero dei lun 3 giugno ore 21 S.NICOLÒ voglio una vita spericolata - Secondaria di I Questo il calendario delleAUDITORIUM rappresenBIANCANEVE E grado Silvio Pellico (27 maggio), Se ne vetazioni: Pinocchio - Secondaria I SEI paritaria NANI E MEZZO mar 4 giugno ore 21 dono di tutte le zucche - Primaria Salvatore di I grado Paolo VI (17 maggio), Mary TEATRO DON BOSCO FRATELLO(20 FRANCESCO Todaro (29 maggio), Il mago di Oz - SePoppins -Primaria Antonio Gregorutti mar 4 giugno ore 21 AUDITORIUM S.NICOLÒ condaria paritaria di I grado Paolo VI (30 e 21 maggio), Il buffone dolce e quello DEI Veronese MOROSI…NOIOSI maggio), Francesco il santo dei poveri – amaro - Liceo Classico Giuseppe gio 6 giugno ore 21 CHIOSTRO DEL MUSEO DIOCESANO forza venite gente - Primaria Bruno Caccin (22 maggio), L’aria tassata - Primaria GiuScuola Primaria Bruno Caccin
Scuola Primaria Poliuto Penzo di Sant’Anna
Scuola Primaria Padre Emilio Venturini
PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTARE LE SCUOLE DI RIFERIMENTO. PER TUTTI GLI APPUNTAMENTI È PREVISTO L’INGRESSO SU INVITO. www.arteven.it
www.eventi.chioggia.org
Scuola Secondaria di I° grado Giuseppe Olivi
PROVINCIA DI VENEZIA ASSESSORATO ALLA CULTURA
(1 giugno), Biancaneve e i sei nani e mezzo - Primaria Poliuto Penzo di Sant’Anna (3 giugno), Fratello Francesco - Primaria Emilio Venturini (4 giugno), Dei morosi… noiosi - Secondaria di I grado Giuseppe Olivi (4 giugno) e infine Ercole sul monte Eta - Liceo Classico Giuseppe Veronese (6 giugno). Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21.00. Per tutti gli appuntamenti l’ingresso è ad invito.
Liceo Classico Giuseppe Veronese
ERCOLE SULL’ETA
Noale La mostra fino al prossimo 2 giugno CONSEGNA TARGHE sab 29 giugno ore 20
Camponogara. Quattro incontri dedicati alla cultura umanistica
“313 D.C. EDITTO DELL’IMPERATORE COSTANTINO SULLA LIBERTÀ RELIGIOSA: NASCITA DELLA TOLLERANZA?”
L’
Università popolare di Camponogara con il patrocinio dei Comuni di Camponogara, Vigonovo e la Provincia di Venezia ha organizzato il secondo ciclo di incontri dedicati alla cultura umanistica. Il tema di riflessione proposto quest’anno è d’ispirazione religiosa: “313 d.C. Editto dell’Imperatore Costantino sulla libertà religiosa: Nascita della tolleranza?” Dopo i primi due appuntamenti che si sono svolti nella prima metà del mese, sono fissati in calendario il prossimo giovedì 23 maggio l’incontro dal titolo “Libertà e diritto alla verità: l’uomo di fronte alla dimensione religiosa”. Interviene Umberto Curi, docente ordinario di Storia della filosofia moderna e contemporanea all’Università di Padova. A conclusione dell’iniziativa il Vescovo della Diocesi di Padova, Monsignor Antonio Mattiazzo, interverrà il prossimo 29
La locandina con i prossimi appuntamenti maggio all’appuntamento dal titolo “Quale grammatica dell’umano oggi”. Tutti gli appuntamenti sono ad entrata libera e siterranno a Camponogara presso la sala consiliare in Piazza Mazzini con inizio alle ore 20.45.
PIAZZA ITALIA NELL’AMBITO DE
La “Torre delle favole” ospita “I musicanti di Brema... alle prese con la banda” E’ E RICONOSCIMENTI Ingresso libero
stata inaugurata lo scorso 4 maggio la quarta edizione della Torre delle favole che ospita “I musicanti di Brema... alle prese con la banda”, libera interpretazione della fiaba dei Grimm, in un allestimento scenografico creato dall’illustratrice francese Sophie Fatus, vincitrice del prestigioso premio Andersen ed. 2011. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al prossimo 2 giugno, è allestita presso la Torre delle campane a Noale. Si tratta di una manifestazione promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Noale di concerto con il Comune di Lumezzane (BS), con il patrocino di Regione Veneto, Provincia di Venezia e di Nati per leggere e il sostegno degli esercizi commerciali noalesi. Indispensabile per il successo dell’evento rimane il prezioso contributo delle volontarie dell’Associazione “Mamme da Favola” e dell’artista noaelse Lucia Pesce. Anche per questa edizione sono previste le letture animate che saranno affidate a un apprezzato professionista del settore, Demis Marin. Sono infatti proposte visite teatralizzate per le scuole, dal lunedì al sabato, e letture animate per tutti i visitatori (il sabato e la domenica). A corredo dell’iniziativa sono in programma laboratori creativi e letture animate presso Palazzo della Loggia nelle domeniche del 19 e 26 maggio prossime. L’ingresso è libero e gratuito ma per le visite teatralizzate ène-
I musicanti di Brema...alle prese con la banda cesario prenotare. Info presso l’Ufficio Cultura de Comune di Noale, tel. 0415897249 – 268, e-mail cultura@comune.noale.ve.it www.comune.noale.ve.it/latorredellefavole-html
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LO
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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO
In breve Calcio femminile, Net Uno Venezia in A2 La squadra di Calcio femminile Net Uno Venezia Lido promossa in A2. Le ragazze, allenate da Mauro Minio, hanno conquistato la promozione nella serie A2 nazionale con una giornata d’anticipo e la Coppa Veneto in finale contro la “Due Monti”. L’assessore provinciale Speranzon è raggiante: “E’ sempre bello commentare – dice – vittorie come questa. Le atlete sono state a dir poco straordinarie. Queste vittorie rappresentano il risultato di un ottimo lavoro e una perfetta programmazione portata avanti dal presidente Mayer e dalla società”.
L’under 15 della Reyer va in finale L’under 15 femminile vola direttamente alla finale tricolore. La formazione, guidata da Andrea Da Preda e, ha conquistato il titolo regionale che vale anche la qualificazione diretta alla fase finale di Termoli (1-7 luglio). L’Umana ha chiuso imbattuta il girone veneto (18 vittorie), precedendo San Martino di Lupari, Arcobaleno Carrè e Giants Marghera, qualificatesi ai concentramenti interzonali, poi nell’ordine Thermal Abano, Pallacanestro Mirano e Vicenza.
Vela a Cavallino, successo di partecipazione Una trentina di atleti hanno partecipato, a Cavallino, alla regata zonale, organizzata dalla Compagnia della Vela con la collaborazione dell’Associazione Velica Lido, del Diporto Velico Veneziano e dello Yacht Club Cortina d’Ampezzo. Ha dominato la scena la squadra della Compagnia della Vela che ha vinto in tutte e tre le categorie, standard, radial e 4.7.
Calcio E’ morto il grande centrocampista del Venezia
Calcio E’
di Roberta Pasqualetto
di Roberta
In breve
Sport in lutto, addio a Ferruccio Mazzola Spor Calcio femminile, Net Uno Venezia in A2 L
utto nel mondo dello sport veneziano. E’ morto l’ex centrocampista Ferruccio Mazzola, aveva 68 anni. Ferruccio era figlio del grandissimo Valentino Mazzola e fratello di Sandro. Venezia piange uno dei suoi più illuminati campioni. Ferruccio era un grandissimo calciatore che, nel Venezia, aveva vinto il campionato di Serie B nel 1966 (26 presenze e 6 gol) ed era approdato con la stessa squadra in Serie A (24 partite e 7 gol). Non era quel che si dice un colosso. Era alto soltanto 1 metro e 67 centimetri per 61 chili, era un giocatore di tecnica straordinaria, più mezz’ala che attaccante. Nell’Inter aveva giocato una sola partita, l’8 ottobre 1967 (1-0 contro il Vicenza), in seguito militò due anni nel Venezia (la squadra dove era sbocciato il padre, prima di passare al Torino). Poi giocò con il Lecco, Lazio, Fiorentina, ancora Lazio nel biennio con Maestrelli, prima di chiudere nel Sant’Angelo Lodigiano e poi in Canada nell’Edmonton Drillers. Lo stadio Penzo ricorda la coppia Mazzola-Bertogna, che avevano fat-
associazione “amici della bicicletta”
L
’associazione Amici della Bicicletta di Mestre nasce ufficialmente nel 1992 e raccoglie l’eredità ideale di alcuni movimenti ambientalisti da anni impegnati nel richiedere un approccio sostenibile alla mobilità urbana. Questo gruppo ha lo scopo di difendere e promuovere l’uso della bicicletta sia come mezzo di trasporto sostenibile, contribuendo al miglioramento del traffico e campagne venete, percorse per vie traverse alla riduzione dell’inquinamento nelle aree e secondarie lontane dal traffico eccessivo e urbane, sia per la pratica dell’escursionismo, dall’inquinamento urbano. Si parte da Mestre vale a dire un turismo lento consapevole e e si tocca il territorio trevigiano attraverso rispettoso dell’ambiente. Gli Amici della percorrenze, paesetti e borghi sconosciuti a Bicicletta di Mestre aderiscono alla Fiab (fe- molti. Domenica 16 l’uscita “Ecosagra di San derazione Italiana Amici della Bicicletta) che Trovaso”; lungo percorsi ciclabili e stradine organizza più di 80 associazioni in tutto il alberate si raggiunge la più ecologica sagra territorio nazionale ed è stata riconosciuta dal per provare pietanze tipiche, il tutto servito Ministero dell’Ambiente quale associazione in materiale totalmente compostabile. Da di protezione ambientale. “La maggior parte mercoledì 19 a domenica 23, cinque giorni dei nostri associati usa la bici anche nella città nelle terre terremotate. Il 25esimo Cicloradu– dice la presidente Viviana Trentin – l’età no Fiab-Onlus toccherà le città di Cremona, dei partecipanti è principalmente tra i 40 e Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. i 50 anni; forse perché i giovani hanno altri Non mancheranno eventi culturali, artistici ed pensieri in questo momento di crisi: ci sono enogastronomici. Il progetto nazionale ha lo più donne che uomini; qui a Mestre siamo scopo di creare piste ciclabili nei luoghi terre600 soci annui”. Nel meseNOTA, di giugno sono motati portare turismo e quindi un’econoPRENDI DAI ILperTUO 5x1000 A FISM. previsteNon una dimenticare serie di uscite equesto di appuntamia; in questi 5 giorni si raccoglieranno dei numero quando andrai a firmare per il 5x1000. menti: È da ilsabato 1 a domenica 2 unaanno gita ci fondiaiuta con l’aiuto imprese.laDomenica 30 contro la numero che ogni a fidelle nanziare ricerca sclerosi multipla. tu di “Il donare il 5x1000 alla Fondazione dal Brenta all’Adige. Lungo la Scegli ciclopistaanche del l’uscita: Parco della Storga: il bosco sotto Italiana Sclerosi Multipla, firmando sulla dichiarazione dei redditi nel Brenta riquadro si percorre l’antica strada consolare Una sgambata nella d’estate e “finanziamento dellacasa”. ricerca scientifi caMarca e della università” e il codice fiscale romanainserendo Claudia Augusta, raggiungeva il nord95051730109. lungo il sentiero naturalistico del fiume Storscelto di vivere in un mondo libero dalla sclerosi multipla. Europa.Anch’io Partenza ho in treno per poi trascorrere ga. Per maggiori informazioni (Gianluca si può visitareZambrotta) www.aism.it - numero 800.094.464 due giorni tra natura e storia su uno degliverde: iti- il sito www.amicidellabicicletta.org o scrivere nerari ciclabili più famosi. Domenica 9 l’uscita alla mail info@amicidellabicicletta.org. Codice Fiscale FISM: 95051730109 R.P. “100 Km della felicità”; nello scenario delle
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L’under 15 della Reyer va in finale
Vela a Cavallino, successo di partecipazione
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La squadra di Calcio femminile Net Uno Venezia Lido promossa in A2. Le inimicizie, anche in famiglia. ragazze, allenate da Mauro Minio, hanno molte conquistato la promozione nella serieIl fratello utto nel m Mazzola, noncontro ebbe lapiù alcun E’ morto l A2 nazionale con una giornata d’anticipoSandro e la Coppa Venetoinfatti, in finale contattoècon Ferruccio, la pubblicazione “Due Monti”. L’assessore provinciale Speranzon raggiante: “E’dopo sempre bello Mazzola, a del libro.Le Ilatlete testosono denunciava l’uso di sostancommentare – dice – vittorie come questa. state a dir poco figlio del grand neluncalcio, durante gli straordinarie. Queste vittorie rappresentanozeil dopanti risultato di ottimoavvenuto lavoro e una fratello di Sand annipresidente ‘60 e ’70. Helenio allenatore perfetta programmazione portata avanti dal Mayer e dallaHerrera, società”. suoi più illumina dell’Inter dell’epoca, fu accusato di fornire grandissimo calc ai giocatori, pastiglie capaci di potenziare vinto le il campion loro prestazioni in campo. Ferruccio legò presenze la e6g di alcuniLa giocatori proprio L’under 15 femminile vola direttamente alla morte finale tricolore. formazione, guidataaldaconsumo stessa squadra i Ferruccio di queste la carriera AndreaMazzola Da Preda e, ha conquistato il titolo regionale chesostanze. vale ancheDopo la qualifi cazione di-calcistica, Non era quel c Mazzola si stabilì a Roma. Lì donò il suo saperetta alla fase finale di Termoli (1-7 luglio). L’Umana ha chiuso imbattuta il girone veneto soltanto 1 metro re disinteressato ai giovani quartiere dove to sognare(18 i tifosi. 20 anni dopo (1987/88), vittorie), precedendo San Martino di Lupari, Arcobaleno Carrè e Giantsdel Marghera, era un giocator allenandoli, aggiungendo la presidenFerruccio qualifi doveva diventare il simbolointerzonali, tecnico poiabitava catesi ai concentramenti nell’ordine Thermal Abano, Pallacanestro mezz’ala che at International, del neonato Venezia-Mestre di Zamparini con za dell’associazione Futursport Mirano e Vicenza. cato una sola p una promozione immediata (dalla C2 alla C1) per il recupero di adolescenti in stato di disagio contro il Vicenz sul campo del Baracca, per un rilancio di una sociale, lavorando anche nell’Associazione vitnel Venezia (la squadra che col nome dei Mazzola non pote- time del doping, fondata dai familiari di Bruno padre, prima di Beatrice. Dopozonale, una lunga malattia, va che proiettata verso partecipato, l’alto. Di luia siCavallino, Unaessere trentina di atleti hanno alla regata organizzata dallase ne va con il Lecco, La un grande uomo di Lido, sport,delunDiporto talento ricordaCompagnia il suo spirito di Vela uomo-contro: critico col dell’Associazione della con la collaborazione Velica Ve-straordinel biennio con nario, un coraggioso sistemalicoe generoso sociale. 2004d’Ampezzo. Venezianonel e dello YachtNel ClubnelCortina Ha uomo dominato la scena elacapace squadradi accunel Sant’Angelo per cui lui stesso aveva lavorato. scrissedella un Compagnia libro controdella il doping dalhatitolo nell’Edmonton D Vela che vintoemin tuttesare e trei levertici categorie, standard, radial e 4.7. blematico “Il terzo incomodo” che gli costò la coppia Mazzo
associazione “amici della bicicletta”
L
’associazione Amici della Bicicletta di Mestre nasce ufficialmente nel 1992 e raccoglie l’eredità ideale di alcuni movimenti ambientalisti da anni impegnati nel richiedere un approccio sostenibile alla mobilità urbana. Questo gruppo ha lo scopo di difendere e promuovere l’uso della bicicletta sia come mezzo di trasporto sostenibile, contribuendo al miglioramento del traffico e alla riduzione dell’inquinamento nelle aree urbane, sia per la pratica dell’escursionismo, vale a dire un turismo lento consapevole e rispettoso dell’ambiente. Gli Amici della Bicicletta di Mestre aderiscono alla Fiab (federazione Italiana Amici della Bicicletta) che organizza più di 80 associazioni in tutto il territorio nazionale ed è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale. “La maggior parte dei nostri associati usa la bici anche nella città – dice la presidente Viviana Trentin – l’età dei partecipanti è principalmente tra i 40 e i 50 anni; forse perché i giovani hanno altri pensieri in questo momento di crisi: ci sono più donne che uomini; qui a Mestre siamo 600 soci annui”. Nel mese di giugno sono previste una serie di uscite e di appuntamenti: da sabato 1 a domenica 2 una gita dal Brenta all’Adige. Lungo la ciclopista del Brenta si percorre l’antica strada consolare romana Claudia Augusta, raggiungeva il nord Europa. Partenza in treno per poi trascorrere due giorni tra natura e storia su uno degli itinerari ciclabili più famosi. Domenica 9 l’uscita “100 Km della felicità”; nello scenario delle
campagne venete, percorse per vie traverse e secondarie lontane dal traffico eccessivo e dall’inquinamento urbano. Si parte da Mestre e si tocca il territorio trevigiano attraverso percorrenze, paesetti e borghi sconosciuti a molti. Domenica 16 l’uscita “Ecosagra di San Trovaso”; lungo percorsi ciclabili e stradine alberate si raggiunge la più ecologica sagra per provare pietanze tipiche, il tutto servito in materiale totalmente compostabile. Da mercoledì 19 a domenica 23, cinque giorni nelle terre terremotate. Il 25esimo Cicloraduno Fiab-Onlus toccherà le città di Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Non mancheranno eventi culturali, artistici ed enogastronomici. Il progetto nazionale ha lo scopo di creare piste ciclabili nei luoghi terremotati per portare turismo e quindi un’economia; in questi 5 giorni si raccoglieranno dei fondi con l’aiuto delle imprese. Domenica 30 l’uscita: “Il Parco della Storga: il bosco sotto casa”. Una sgambata nella Marca d’estate e lungo il sentiero naturalistico del fiume Storga. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.amicidellabicicletta.org o scrivere alla mail info@amicidellabicicletta.org. R.P.
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morte di alcuni giocatori proprio al consumo di queste sostanze. Dopo la carriera calcistica, Mazzola si stabilì a Roma. Lì donò il suo sapere disinteressato ai giovani del quartiere dove abitava allenandoli, aggiungendo la presidenza dell’associazione Futursport International, per il recupero di adolescenti in stato di disagio sociale, lavorando anche nell’Associazione vittime del doping, fondata dai familiari di Bruno Beatrice. Dopo una lunga malattia, se ne va un grande uomo di sport, un talento straordinario, un uomo coraggioso e capace di accusare i vertici per cui lui stesso aveva lavorato.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Sfide al colosso liberal-produttivista
Decrescita per virtù e per necessità
Stop al cemento, avanti la riconversione con la tutela del verde e delle campagne. A parlare non è Legambiente ma la Regione Veneto di Germana Urbani
E
’ possibile in un momento storico in cui Già lo scorso anno, infatti, Confcomin Italia non si fa che invocare la cresci- mercio, Confartigianato, Confindustria e ta perchè l’economia possa riprendere, Confcooperative Veneto hanno lanciato una il Pil a salire e i disoccupati trovare lavoro campagna il cui slogan è “basta sprecare considerare seriamente l’utilità delle teorie territorio!”. L’obiettivo era proprio impee pratiche della Decrescita felice? gnare la Regione ad affermare un modello Soprattutto in un territorio come il Ve- di sviluppo basato non più sul consumo di neto che, solo pochi anni fa, ha realizzato suolo, ma sulla valorizzazione e rivitalizzala propria fortuna con una rete di piccole zione delle città e dei territori. e medie imprese famigliari, la questione “Come denunciato da Cia-Confederazioè ancora più difficile. Sull’altare del pro- ne italiana agricoltori – spiega la senatrice gresso, della produzione e della ricchezza del Pd Laura Puppato – nel nostro Paese i veneti, laboriosi e creativi, hanno sacrifi- il settore primario ha dovuto rinunciare solo cato tutto: dal territorio all’agricoltura. Poi, negli ultimi dieci anni a quasi 2 milioni di in pochissimo tempo, hanno visto franare ettari, una superficie pari all’intera regione il miracolo economico che avevano costru- del Veneto. Terra che assorbiva acqua piovaito: la famosa locomotiva del Nord-Est si è na che oggi scivola invece veloce su km di bloccata sul binario e asfalto e cemento, per non riparte nonostante Negli ultimi poi fermarsi da qualtutto. Difficile accetta- 10 anni che parte con un urto re che probabilmente cementati tremendo e produce non ripartirà mai più, tanti ettari quanto disastri. In Veneto, poi, almeno così come l’a- l’intero Veneto si è costruito ovunque vevano conosciuta. e oggi il vero obiettivo In molti stanno ragionando su quale po- è, prima di tutto fermare lo scempio e poi trà essere il modello di sviluppo del futuro e riconvertendo ciò che c’è. Se si continua a in questo modello sono tante le parole in cui costruire ai ritmi odierni tra vent’anni farela Decrescita può essere intesa e coniugata. mo i conti con un consumo di suolo superioPer esempio la tutela del territorio è re ai 70 ettari al giorno, mettendo a rischio una di queste e addirittura le associazioni di un patrimonio paesaggistico di inestimabile categoria la invocano, proprio loro che solo valore e rischiando la non autosufficienza pochi anni fa chiedevano più terra per i loro alimentare”. capannoni. E’ talmente grave la situazione che
esattamente un anno fa li Parlamento Europeo ha approvato la relazione “Stop Cemento 2050”, con cui ha previsto di azzerare la cementificazione dei terreni agricoli entro il 2050. In linea con quanto detto, la giunta regionale ha adottato un Piano del Territorio denso di vincoli che prevede che in campagna venga dato il via libera solo a ristrutturazioni mentre la città avrà la possibilità di svilupparsi in altezza. Un piano all’insegna della decrescita tanto che Marino Zorzato, assessore regionale all’Urbanistica riconosce che se avesse “presentato un piano di sviluppo come questo prima della crisi economica mi venivano a prendere a casa”! Il nuovo piano di sviluppo guarda in prospettiva tenendo condo della futura e sperata ripresa economica. “Allora – assicura Zorzato - sarà molto più semplice riutilizzare le vecchie strutture industriali dismesse e più difficile consumare nuovo territorio”. Il Movimento per la Decrescita Felice del Veneto ha accolto con favore le iniziative delle associazioni di categoria che hanno spinto per questo risultato. “La interpretiamo come un segno dei tempi – hanno spiegato in una nota - La Campagna lanciata dalle associazioni degli industriali, commercianti, artigiani e cooperative del Veneto, regione disseminata di capannoni industriali e in cui molte zone sono state rovinate e stravolte dalla speculazione edilizia, è il
Da sinistra: Laura Pieppato e Marino Zorzato segno che una nuova consapevolezza sta maturando e forse siamo di fronte a quel cambio di paradigma culturale cui come MDF stiamo lavorando da anni”. Il movimento per la decrescita pensa anche al lavoro e propone al mondo imprenditoriale e politico di spostare la priorità della crescita del Pil alla crescita di occupazione in lavori utili. “E’ una proposta concreta – dicono dal MDF - Bisogna solo cambiare le priorità partendo dalla consapevolezza che è convenienza di tutti investire subito le poche risorse disponibili in molte migliaia
di piccoli e micro cantieri e solo successivamente, eventualmente, in grandi opere infrastrutturali. I micro cantieri dovrebbero riguardare in primo luogo l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, le bonifiche ambientali e la messa in sicurezza del territorio rispetto agli eventi catastrofici. In progetti come questi potrebbero venire impiegati migliaia di lavoratori che aumenterebbero il loro reddito. Con una grande opera, invece, magari finanziata con il debito, guadagnerebbero molto le solite grandi imprese di costruzione”.
Il Veneto in primo piano 35 11 Decrescita non significa recessione
Saremo felici con l’equilibrio uomo-natura di Germana Urbani
“I
l progetto di decrescita non propone una semplice riduzione dei consumi, ma un nuovo modo di intendere i rapporti tra gli esseri umani e tra questi e il loro ambiente, con particolare attenzione alla gestione delle risorse naturali, esauribili o comunque alterabili. Quando queste risorse sono indispensabili per la vita di ogni essere umano, vanno considerate “beni comuni” non privatizzabili, per garantirne l’accesso a tutti, come applicazione del diritto alla vita”. A dirlo è Gianni Tamino, biologo padovano e presidente dell’Associazione per la decrescita del triveneto che spiega così alcuni dei principi cardine del movimento per la Decrescita. Secondo gli studiosi e gli economisti che credono nella necessità di rallentare e cambiare stile di vita questa crisi ha come origine proprio l’economia del consumismo, che porta inevitabilmente all’esaurimento delle risorse. Occorre svoltare e scegliere la via della sostenibilità per creare nuovi
esperienze
posti di lavoro e nuova economia. E in Veneto sono già tanti coloro che l’hanno capito. Un dato su tutti deve far pensare. La facoltà universitaria che cresce di più in numeri di iscrizione è agraria. Perché il mondo dell’agricoltura è oggi in grande fermento, soprattutto in Veneto. Sono moltissime, infatti, le aziende agricole che stanno puntando su qualità dei prodotti, spesso abbracciando il biologico, e vendita al dettaglio di frutta e verdura. Alcune vanno talmente bene, anche in questi tempi di crisi, che cercano disperatamente della terra in cui espandere la propria attività e non la trovano facilmente! Anche l’esperienza dei gruppi d’acquisto solidali cresce sempre di più nella nostra regione: la gente ordina al contadino gli ortaggi che gli servono risparmiando. Allo stesso tempo il contadino guadagna molto di più che vendere la verdura all’ingrosso. Sono scelte virtuose che, guidate da associazioni come le Acli o la Coldiretti, stanno prendendo piede ad un ritmo impensa-
bile fino a qualche anno fa. Altri fenomeni molto interessanti, sempre legati all’agricoltura, sono ad esempio le associazioni che cercano, piantano, scambiano i semi antichi e si battono per la tutela della biodiversità. In Veneto è molto attiva Rete semi rurali ( semirurali.net) e la bellunese Coltivarcondividendo (coltivarcondividendo.blogspot.it) che organizzano fiere di sementi antiche, mostre-scambio e seminari di studio. Certo l’agricoltura di qualità va tutelata, soprattutto dalle multinazionali a cui la Decrescita non va proprio a genio. Qualche mese fa una sentenza della Corte Europea, unitamente a una fortissima pressione svolta dalle multinazionali sementiere sugli organi comunitari, ha di fatto dato “via libera” alla coltivazione di alcune varietà di Organismi Geneticamente Modificati (le famigerate sementi Frankenstein) anche in quelle Nazioni in cui erano banditi. “Abbiamo esposto alla regione Veneto – riferisce il portavoce del Gruppo Coltivare Condividendo – le
Alexander Langer, il padre del pensiero ecologista diceva che “La conversione ecologica potrà affermarsi solo se apparirà socialmente desiderabile” forti preoccupazioni legate al rischio che fra poche settimane anche la nostra Terra venga stuprata da semine di mais OGM Monsanto. Cio’ metterebbe a serio rischio il nostro patrimonio di biodiversità. Infatti è acclarato che gli OGM contaminano le altre varietà di mais, e quindi le varietà tipiche di mais Sponcio, Storo, Cinquantino, Fiorentin, Marano, Bianco Perla e molte altre sono in serio pericolo. Ci ha molto rincuorato sentire che la Regione e l’assessore sono decisamente contrari agli ogm e si sono già attivati, nella conferenza Stato Regioni per chiedere l’adozione della clausola di salvaguardia”.
dal rifiuto al lavoro: l’idea giusta contro la crisi
C’
è già chi, con grande ingegno, ha trovato tra i principi della decrescita l’idea giusta per un’impresa economicamente vantaggiosa e allo stesso tempo green. A Padova, l’intuizione ecologica di un gruppetto di giovani universitari ha dato vita ad una avviata officina ciclomeccanica dove riparano biciclette, insegnando anche a cambiarsi da sé un pedale, un freno, una ruota. Qui le biciclette arrivano in tre modi: “Abbiamo una convenzione con l’Esu – spiega Matteo Lenzi dell’associazione che gestisce l’impresa – che, a fine anno accademico, ci permette di fare pulizia nelle rastrelliere delle residenze universitarie recuperando le carcasse abbandonate dagli studenti che, altrimenti, andrebbero al macero. Inoltre, chi co-
nosce la ciclofficina sa che ogni tipo di rottame è bene accetto e, al momento di svuotare garage e cantine, si ricorda di noi. Infine, la cooperativa Mani tese, con le sue periodiche raccolte del ferro, ci tiene da parte i materiali più utili senza smaltirli”. Nel tempo il gruppetto è cresciuto e ha pure diversificato e ampliato la propria attività offrendo anche corsi: dalla sartoria all’artigianato creativo. Alla base di tutto sta l’idea del riutilizzo intelligente. “Con il nostro lavoro pensavamo di contribuire a ridurre i rifiuti – racconta Lenzi – ma poi le cose sono maturate da sole e, in questo momento di difficoltà economiche, molti partecipano alle iniziative della Mente comune per imparare a risparmiare attraverso il riutilizzo e le riparazioni fai da te”. Esiste da anni
ormai, sempre a Padova, un progetto che mette insieme informatica e disabilità e che si basa sul recupero e riutilizzo di vecchi computer definiti “obsoleti” dall’utenza consumer e l’utilizzo degli stessi con software liberi tipo Linux. Le macchine recuperate sono messe a disposizione di persone disabili che ne abbiano la necessità. Il progetto coniuga solidarietà e decrescita ma non solo. Gli obiettivi sono molteplici e oltre al recupero e al riutilizzo è meritoria l’attività di formazione di persone con disabilità all’uso autonomo della tecnologia informatica, spaziando su più sistemi operativi e su diversi software applicativi di editoria elettronica e la creazione di un punto d’incontro accessibile (Compupoint Disabili) dove trovare alcuni computer per le proprie attività.
PROGRAMMA 2013 Venerdì 24 Maggio
19.00 Apertura mostra Artigianato e Pesca di beneficenza 21.00 Si balla con l’Orchestra “I RODIGINI”
Sabato 25 Maggio
19.00 Apertura mostre: Fotografia, Scultura e Pittura 19.30 Esibizione di ballo della scuola “ELENA DANZE” dei maestri Girella. 21.00 Si balla con l’Orchestra “LORETTA GIORGI”
Domenica 26 Maggio
10.00 2a Rassegna Cani da CaCCia amatoriale 10.30 Dimostrazione cani della Polizia di Stato Unità Cinofila
44a festa dei bisi
Peseggia di Scorzè
11.00 Inaugurazione Mostra Ortofrutticola alla presenza delle autorità
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dal 24 Maggio al 3 Giugno 2013
festa dell’asparago e della fragola
a
www.facebook.com/festa.deibisi
15.00 Esibizione cani da salvataggio dell’Associazione A.N.U.C.S.A. 15.30 8a Rassegna CinOFiLa amatoriale con la partecipazione e premiazione dei più bei cani di tutte le razze 20.30 Grandiosa Sfilata di MODA UOMO, DONNA e BAMBINO
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a
22.30 2^ EDIZIONE MISS VENERE delle PRIMIZIE
festa Lunedì 27 Maggio Spriz hour e cicchetti dell’asparago19.30 21.00 LOS MASSADORES in CONCERTO e della fragola (ingresso gratuito) Mercoledì 29 Maggio 19.30 Spriz hour e cicchetti
21.00 Intrattenimento e spettacolo live con lo showman MT LiVE
Giovedì 30 Maggio
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19.00 Serata della biRRa con SpiEdOnE giganTE 21.00 Spettacolo con il gruppo “SiLVERadO nEw COunTRy band”
Venerdì 31 Maggio
21.00 Si balla con l’Orchestra “MARCO e il CLAN”
Sabato 1 Giugno
18.00 CuCCagna tradizionale a squadre 20.30 gaRa di TiRO alla FunE 21.00 Si balla con l’Orchestra “CHECCO & B. BAND”
Domenica 2 Giugno
11.00 Benedizione mezzi agricoli e da lavoro 12.00 Motoraduno DUCATI CLUB PADOVA con maxischermo per la diretta TV Gran Premio d’Italia MOTO GP del Mugello 16.00 4a Gimkana dei trattori: si sfideranno i migliori agricoltori della zona 17.00 Esibizione di volteggio a cavallo - Scuderia IPPOGRIFO di Peseggia TIRO a segno con ARCO per i bambini 21.00 Si balla con l’Orchestra “BLUE SIMPHONY”
Lunedì 3 Giugno
21.00 Si balla con l’Orchestra “RENZO BIONDI” 23.00 Chiusura Pesca di beneficenza DA VenerDì 24 MAggio, e per tuttA lA MAnifestAzione, sArà in funzione un ricco stAnD gAstronoMico dove si potranno degustare i piatti con i famosi “Bisi De.co. di peseggiA” e questo squisito ortaggio sarà in vendita. pescA Di BeneficenzA aperta tutte le sere. ingresso liBero su pistA copertA A tutte le serAte DAnzAnti, attrezzato luna park e grande parcheggio gratuito.
36 Il Veneto in primo piano 12 Tempo di vacanze
Turismo allo stremo: prenotazioni in forte calo Stesso copione dalla montagna al mare, dal lago alle terme. La villeggiatura quando c’è dura poco e i pernottamenti sono in strutture a basso costo di Germana Urbani
S
econdo gli ultimi dati diffusi dall’Istat circa un milione di famiglie in Italia sono completamente prive di reddito. Molte altre, invece, vivono l’incertezza del momento, vittime dell’instabilità economica generale che impedisce loro di fare progetti a lunga scadenza. Per tutti questi motivi, probabilmente, sono molti coloro che a tutt’oggi non hanno ancora prenotato le vacanze. Mancano all’appello anche gli stranieri che se non prenoteranno nei prossimi giorni, per il turismo veneto potrebbe essere davvero un anno orribile. Gli albergatori della costa veneziana, infatti, lanciano un grido d’allarme molto serio. Secondo una stima prudenziale, infatti, se il trend delle prenotazioni alberghiere resterà simile a quello dei primi tre mesi dell’anno, a fine stagione si potrebbe registrare un -15% sull’anno scorso in tema di prenotazioni alberghiere complessive. Un dato preoccupante riguarda le prenotazioni dei turisti italiani che fino a metà aprile erano quasi pari allo zero.
Tra le nuove tendenze c’è il ritorno a far visita ai parenti lontani con buona pace della privacy La situazione rispecchia un andamento generale che investe tutta l’Italia: l’andamento dei pernottamenti del primo trimestre 2013 segna -4,4%, per gli stranieri +3,7% con una flessione complessiva dell’1%. A fronte di tale scenario Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto, ha lanciato un appello ai primi cittadini delle località turistiche e ha chiesto di “riconsiderare la tassa di soggiorno in questo ‘annus horribilis’ del turismo italiano”. “Si registra una situazione ampiamente prevista, dove l’assenza degli italiani si fa sentire - commenta Michielli - Dobbiamo considerare che non esiste azienda al mondo che possa riposizionare sul mercato il 50% della propria clientela in 2 anni. Un plauso va ai colleghi delle spiagge che
stanno lavorando sul fronte della promozione e della fidelizzazione dei propri clienti, ma i miracoli purtroppo non li fa nessuno. L’altro dato assolutamente preoccupante e’ che le strutture partiranno con almeno 2-3 unita’ di lavoratori in meno ciascuna in attesa di vedere gli sviluppi della stagione. Quindi, dati i circa 1000 alberghi della costa, si possono considerare fra le 2 e le 3mila le unita’ lavorative che non troveranno occupazione almeno a inizio stagione, con le conseguenze che si possono immaginare”. Una tendenza che si registra in tutta Italia dove nei primi tre mesi del 2013 l’occupazione negli alberghi e’ calata del 4,7%. Nel 2012 il dato finale e’ stato pari al -3% ma quest’anno andrà peggio. Già nel primo trimestre del 2013 i lavoratori a tempo indeterminato sono diminuiti del 3,8% e quelli a tempo determinato del 6,1%. Eppure gli imprenditori fanno la loro parte abbattendo i prezzi e mantenendo i servizi di sempre, creando indotto e mettendosi in gioco ogni giorno sul piano organizzativo con idee
nuove che possano attrarre nuova clientela. A Bibione, per esempio, quest’anno apriranno i «Pet hotel», dedicati agli animali da compagnia che avranno accesso all’albergo, spazi verdi dedicati, tappetino e ciotola in spiaggia. La politica dei prezzi, poi, iniziata già con le vacanze di Pasqua, sta dando qualche risultato solo nei centri storici maggiori e città d’arte come Venezia e Verona, mentre Treviso e Padova, dove gli alberghi risultano, in base a uno studio di Hotel Price Index, i meno cari d’Italia, le prenotazioni sono state pochissime. Pasqua e ponti primaverili non sono stati all’altezza delle aspettative neanche per il lago di Garda, dove si è perso circa il 50-60% di presenze rispetto alla Pasqua degli anni scorsi e così negli hotel delle località termali di Abano e Montegrotto. Se l’estate rispecchierà queste tendenze anche uno dei pochissimi settori che finora aveva retto almeno in parte alla grande depressione. E’ vero però che non bisogna disperare perchè, se dall’estero occorre prenotare vacanze con largo anticipo, gli italiani spesso si decidono all’ultimo momento, specie di questi tempi. Inoltre, spiace dirlo per il settore alberghiero, sempre più spesso scelgono di pernottare in B&B, appartamento o campeggio dove i soggiorni risultano in genere molto più lunghi. Secondo i dati dell’osservatorio regionale, negli alberghi al mare si permane
in media quattro notti che diventano nove per l’extralberghiero; anche in montagna il periodo si raddoppia da circa quattro a otto notti, ma si notano notevoli differenze anche nelle località affacciate sul lago di Garda (da 3,6 a 6,4) e nelle città d’arte (da 2 a 3,5). Alle terme la situazione si presenta invece ribaltata con una notte in più per la permanenza media negli alberghi, complici le rilassanti Spa. Torna poi di gran moda la vacanza “in famiglia”, molto in voga negli anni del dopoguerra e abbandonata man mano che il benessere riempiva i portafogli. Sono moltissime le persone che, non volendo rinunciare alla villeggiatura, scelgono di visitare qualche parente che abita in altre regioni e che, magari, ha una bella camera per gli ospiti. Un favore che poi si ricambia volentieri rinunciando ad un po’ di libertà e di privacy per godersi per un po’ un orizzonte diverso da quello di casa. E val la pena di approfittare di amici e conoscenti con case vacanza che fino ad oggi rimanevano chiuse per la maggior parte dell’anno. Oggi – a fronte di un piccolo un contributo per pagare l’Imu sulla seconda casa - potrebbero volentieri darvi le chiavi per godere dei loro beni.
UN TURISTA SU SEI SCEGLIE IL VENETO
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l turismo è uno dei settori economici più importanti sia a livello regionale che a livello nazionale. Operatori e politici veneti sono concordi sul fatto che attuare strategie di crescita sia necessario non solo per il settore in sé ma anche per dare una mano al Paese. Secondo un’indagine del Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica (Ciset) di Ca’ Foscari relativa al 2011, il turismo ha generato in Veneto un fatturato di 11 miliardi di euro e rappresenta l’8,2% del Pil regionale, il 13% dei consumi interni e mezzo milione di unità di lavoro. Si tratta di un fatturato che vale tre volte e mezzo quello dell’agricoltura, tre volte e mezzo quello dell’alimentare, tre volte il fatturato del tessile e abbigliamento, il 54% dell’intero fatturato regionale del commercio. Ma non è tutto. In termini di occupazione, il turismo dà lavoro in Veneto al 15% sul totale degli occupati e copre il 10,5% di tutti gli addetti al turismo d’Italia. Va anche sottolineata la trasversalità del turismo rispetto all’economia veneta, dove il Pil turistico è dato da una molteplicità di settori, non dai soli alberghi e ristoranti. Questi ultimi, infatti, rappresentano il 30% del Pil turistico, dove il commercio incide per il 17,1%, la locazione di fabbricati il 15,3% l’agroalimentare il 9,5%, l’artigianato il 7,7% le attività culturali e ricreative il 6,7%, i trasporti il 6,5%. “Il Veneto conserva il suo appeal mondiale come regione ospitale e terra del bello, del buono e dell’accoglienza - sottolinea Marino Finozzi, assessore regionale al turismo che, nel corso della Borsa Italiana del Turismo, ha salutato con orgoglio il primato del Veneto tra le regioni italiane proprio in questo settore. Nel 2012, nonostante la crisi generale, la regione si è confermata prima Regione turistica d’Italia con 62.351.657 presenze, delle quali il 64,8% di ospiti stranieri, e 15.818.525 arrivi, dei quali il 64,7% stranieri. “Anche se, in questo quadro sostanzialmente luminoso per un’annata critica come quella trascorsa, i numeri confermano la pesante crisi economica che morde sempre più gli italiani, che si riflette sulla capacità di spesa delle famiglie. Perciò, per far ripartire il settore occorre che gli operatori diminuiscano i prezzi”.
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Voci da palazzo 39 15 Politica Ha fatto molto discutere il recente incontro del neo ministro con il governatore
Zaia e Zanonato vedono lo sviluppo nella centrale Tre le priorità concordate, la riconversione a carbone dell’impianto di Polesine Camerini, l’ospedale di Padova e la defiscalizzazione delle opere pubbliche immediatamente “cantierabili” di Mauro Gambin
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l nuovo governo Letta parte dal veneto per il rilancio dello nomi spiccano quello dell’amministratore delegato, Fulvio Conti e sviluppo economico. Un’origine inevitabile visto che il ministro quelli degli ex Franco Tato’ e Paolo Scaroni assieme ad altre sette competente è Flavio Zanonato. Appena ottenuto l’incarico, persone tra funzionari Enel ed ex direttori della centrale polesana. infatti, l’ex sindaco di Padova, esponente del Partito Democrati- Insomma la centrale negli anni ha fatto parecchio discutere nel co, ha deciso di cominciare proprio dalla sua regione per prendere Polesine che tra le altre ambizioni coltiva anche quella turistica, i primi appunti e segnarsi le priorità da inserire nell’agenda per i visto che qui lo sbocco a mare dei due più grandi fiumi italiani ha prossimi mesi. “Il veneto – ha spiegato il neo ministro – è anco- creato un paesaggio da fotografare e un Ente Parco che finalmenra la locomotiva d’Italia e se continuerà a trainare, sicuramente te sembrerebbe in animo di farsi tutore del territorio. A proposito: contribuirà a portare fuori dalla crisi il Paese. Quindi, fare gli inte- è ancora sotto giudizio l’approvazione del Piano ambientale, ressi dei veneti non significa fare gli interessi di una parte degli arrivata dopo 15 anni dall’istituzione del Parco. Il tempo, del italiani, è invece un modo per prendere in mano il destino dell’I- resto, in spazi così aperti come quelli del Delta sembra scorrere talia”. Dal canto suo il presidente Luca Zaia durante l’incontro più lentamente ma tutto questo tempo il neo ministro non ce ci ha messo un attimo a tradurre in veneto ciò che significa fare l’ha, il governo Letta è appeso ad un filo e molti di coloro che ne gli interessi dei veneti, ossia tornare a produrre. “La locomotiva fanno parte non hanno fatto mistero di essere disposti ad usare d’Italia – ha spiegato – deve avere il carburante per funzionare. le forbici con disinvoltura. L’esecutivo in carica non è stato fatto Chiamatelo gas, chiamatelo carbone ma per durare e il navigato Zanonato sa serve energia alle aziende”. Energia che Greenpeace: che in questi casi è opportuno centrare secondo il governatore potrebbe arriva- “Investendo 2,5 obbiettivi significativi per rendere visire direttamente da Porto Tolle e da qui miliardi sulle rinnovabili bile il proprio operato. L’ex sindaco di l’appello rivolto al neoministro, affinché l’occupazione Padova, dunque, non ha battuto ciglio interceda presso l’Enel per sbloccare la sarebbe tripla” all’invito di Zaia di adoperarsi per la situazione. Che avrebbero fatto desistere riconversione a carbone e si è detto Enel dall’investire in Polesine. In proposito, infatti, va ricordato ben disponibile ad intercedere presso l’Enel. Tra le altre priorità che per l’impianto polesano esiste da qualche anno un progetto concordate con Zaia c’è anche l’ospedale di Padova e la defiscadi riconversione a carbone, un investimento di circa 2,5 miliardi lizzazione delle opere pubbliche immediatamente “cantierabili”, che secondo i vertici del colosso dell’energia creerebbe diverse tuttavia è sulla centrale che sono arrivate le maggiori critiche ai migliaia di posti di lavoro, almeno per tre anni. La specificazione due politici veneti, soprattutto, era facile prevederlo, dagli amtemporale è riferita al fatto che nel novero dei lavori da svolgere bientalisti. c’è anche lo smantellamento dell’attuale impianto a oli vegetali Secondo Greenpeace, infatti, la volontà di rilanciare il progete la costruzione del nuovo, con il funzionamento a regime inve- to della conversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle ce, per il quale in via ipotetica sono previsti tre anni, i posti di ‘’e’ sbagliata e regressiva e dimostrerebbe la perfetta continuità, lavoro scenderanno. Il progetto tuttavia ha incontrato non poche in materia d’energia, dell’attuale governo con gli esecutivi Berdifficoltà, soprattutto lungaggini legate alle autorizzazioni che lusconi e Monti. E’ la spia - spiega l’associazione - di una strainevitabilmente sono legate all’impatto ambientale. Certo è che tegia industriale vecchia, che non modernizzerà il Paese e che, alla causa non ha sicuramente giovato il rinvio a giudizio dal Gup semmai, ne consoliderà la dipendenza energetica. Una centrale di Rovigo, Manuela Fasolato, di alcuni esponenti di primo piano a carbone a Porto Tolle vorrebbe solo dire un ulteriore peggioradi Enel per “omissione dolosa di cautele contro disastri e infortuni mento della qualità dell’aria nella Pianura Padana, già oggi l’area sul lavoro, in concorso”. Il rinvio a giudizio ha investito in pieno più insalubre in Europa, con gravi costi sanitari, enormi emissioni i vertici della centrale in servizio tra il 1998 ed il 2009. Tra i di gas serra e, non ultimo, benefici occupazionali largamente
Nella foto il presidente della Regione Luca Zaia e il neo ministro Flavio Zanonato inferiori a quelli che si otterrebbero con uguali investimenti in energie pulite’’. Greenpeace stima che investendo i 2,5 miliardi di euro previsti da Enel per il carbone a Porto Tolle su un mix di fotovoltaico ed eolico si avrebbero ricadute occupazionali almeno 3 volte superiori. Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace ha ricordato che il progetto di riconversione è stato già bocciato dal Consiglio di Stato. “Se ancora se ne parla – ha precisato – è perché è stato recuperato grazie a ben due leggi ad “aziendam”, una di Berlusconi e una di Zaia, frutto delle opache attività di lobby dell’Enel’’. Greenpeace ha affermato di essere pronta a dimostrare, ‘’dati dell’Universita’ di Stoccarda alla mano, come quel progetto causerebbe, su base annua, danni economici fino a 240 milioni di euro e una mortalità prematura stimata in 85 casi’’. Come sempre più spesso accade, se su uno dei due piatti della bilancia c’è la salute, oppure l’ambiente sull’altro c’è il lavoro. ‘’Siamo 220 lavoratori e almeno 2.000 famiglie che aspettano il progetto Enel a carbone: queste sarebbero senza la riconversione le reali ‘morti premature’, non l’algoritmo di Greenpeace che non ha nessuna prova sanitaria’’. E’ stato il commento provenuto dal comitato dei lavoratori. ‘’Greenpeace dimostra di non sapere niente sulla formazione del prezzo dell’energia elettrica e sulla necessita’ per l’Italia di ridurre i prezzi per imprese e famiglie, che sono superiori rispetto a quelli degli altri Paesi europei che usano quote di carbone doppie rispetto all’Italia e che in più hanno anche il nucleare’’. Quale futuro, dunque, per la centrale? Finora sono state prese decisioni come si prendono gli schiaffi.
Cristiano Corazzari, Lega Nord
Pietrangelo Pettenò, Partito della Rifondazione Comunista
“L
“N
“ottima convergenza zaia-zanonato”
a convergenza tra Zaia e Zanonato riguardo Porto Tolle è la miglior notizia per il Polesine e il Veneto, dando ragione a chi fin dall’inizio si è speso per l’attivazione di questa centrale pur con tutte le tutele del caso per il nostro fragile ambiente deltizio”. In questa partita la gente polesana ancora una volta Cristiano dimostra grande senso di responsabilità, accollandosi Corazzari il peso di un impianto impattante in un’area delicata quale il Delta del Po. Ci tengo a sottolineare in modo particolare che l’accordo di intenti tra Zaia e Zanonato zittisce chi per anni ha attaccato il governatore, che da parte sua ha operato in ogni sede per ottenere un risultato fondamentale per l’intero territorio regionale, anche modificando la legge istitutiva del Parco del Delta per superare tutti gli ostacoli di ordine legale e giuridico alla realizzazione dell’impianto. Che oggi anche il ministro, rappresentante autorevole del Pd veneto, definisca il progetto di Porto Tolle ‘un traguardo interessante ed affascinante che vogliamo centrare”.
“za&za, moderne befane che vogliono regalarci carbone”
egli anni si sono aggirate leggi, cambiate normative nazionali e regionali e sempre e tutto a favore dell’Enel, che tutto ha dimostrato fuorché di essere un’azienda che ha a cuore occupazione e salute. L’approvazione in Consiglio regionale della modifica dell’art. 30 della legge regionale n. 36 del 1997, che istituiva il Parco del Delta del Po e che sembrava essere la causa del blocco dell’avvio della Pietrangelo centrale a carbone, risale al luglio del 2011, ma finora non c’è stato nulla Pettenò di nuovo, anzi, a due anni di distanza permane la bocciatura del progetto da parte del Consiglio di Stato e pare che Enel, nel frattempo, abbia abbandonato definitivamente il progetto. Ora si riparla del rilancio della “locomotiva nord est” ma, se questa dovrà essere alimentata a carbone, come succedeva un secolo fa, nutriamo seri dubbi che possa assicurare sviluppo sostenibile e duraturo alla nostra Regione. Forse - conclude Pettenò - il ministro Zanonato e il presidente Zaia sembrano più dei “moderni befani” ansiosi di regalarci tanto carbone più che degli innovatori in campo produttivo economico in grado di rilanciare economia, lavoro e occupazione in sintonia con la tutela dell’ambiente e la salute. È passato il tempo in cui credevamo alla befana e soprattutto non vogliamo più regali di questo genere”.
L’opinione Stella Bianchi, responsabile ambiente del Pd
“le centrali non aumentano l’occupazione”
“A
uspico che il ministro comprenda appieno come, per ogni potenziale posto Stella Bianchi di lavoro in una centrale così inquinante, se ne perdano decine di altri in settori altrettanto importanti per l’economia. Certamente ci vuole uno sviluppo forte per dare maggiore autonomia energetica, ma la strada da prendere è quella dell’efficienza energetica e delle rinnovabili, che proprio nella Regione Veneto avevano e mantengono una consistente base produttiva. Non si comprende neppure bene – ha aggiunto - l’utilità di una centrale di quelle dimensioni quando la potenza gia’ installata nel nostro paese è pari al doppio della domanda registrata nel momento di picco massimo. L’Italia ha bisogno di politiche industriali, ma queste devono essere orientate alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente, alla valorizzazione del nostro maggiore patrimonio’’.
Antonio Pipitone, Italia dei Valori
“la centrale non è una priorità per veneto”
“N
on è
un’emergenza per il Veneto. Non è questo di cui hanno bisogno Antonio Pipitone le nostre aziende e il nostro terziario. Ha fatto bene Zanonato a dire che vuole esaminare la questione e parlarne con i vertici dell’Enel. L’azienda che, lo ricordiamo, forse anche per il surplus energetico attuale (l’Italia dispone di energia in eccesso, vista la crisi economica, ed aumenta le sue riserve) ha congelato gli investimenti per Porto Tolle: non c’è una domanda di energia tale da giustificare l’urgenza dell’operazione. Noi siamo per lo sviluppo e per l’innovazione, dobbiamo guardare al futuro, sostenibile e responsabile. Chiediamo al ministro Zanonato di dare immediate risposte alle emergenze di adesso, non certo di perseguire un progetto trito e ritrito, che darà qualche limitato e temporaneo frutto, fra anni. Sulla questione - conclude Pipitone - abbiamo sempre ritenuto che la riconversione a carbone della centrale fosse una scelta sbagliata, che darà un colpo mortale al territorio. Sarà inutile per rilanciare l’economia veneta e tantomeno quella del basso Polesine, che avrebbe invece bisogno di investire su pesca, turismo, agricoltura tipica. Quelle sì scelte giuste per creare sviluppo duraturo e nuovi posti di lavoro, non quelli effimeri per i cantieri del carbone”.
16 Cultura veneta 40 Grandi mostre A Palazzo Ducale fino al 18 agosto
Manet e il richiamo artistico rinascimentale italiano Nel suo soggiorno a Firenze, l’artista francese vide e effettuò una copia dell’opera di Tiziano, da quella copia derivò l’Olimpia
Nelle due foto l’Olimpia di Manet a confronto con “Venere di Urbino” che Tiziano dipinse trecento anni prima. A destra il Palazzo Ducale
di Alain Chivilò
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l percorso espositivo di “Manet. Ritorno a Venezia”, allestito a Palazzo Ducale fino al 18 agosto, ha lo scopo di proporre attraverso riscontri diretti l’importanza dell’influsso dell’arte italica nel pittore francese, svincolandolo dall’influenza spagnola alla quale è stato maggiormente accreditato. Un’anima italiana che si evince dal confronto e dall’accostamento a opere di artisti rinascimentali, dalle quali si presume in modo più o meno certo un dialogo. Una mostra che partendo dai tre viaggi, divisi tra Venezia, Firenze e Roma del 1853, 1857 e 1874 traccia, tra le varie sale, un iter di ricerca nell’arte di Manet allontanandosi dai canonici cliché, che stanno vedendo in questi anni rassegne di quadri impressionisti, o percorsi curatoriali che uniscono diversi secoli di storia dell’arte. Di conseguenza, il ritmo espositivo cresce nel corso della visita perché è inframmezzato, vive e fa riflettere il raffronto con l’arte italiana, a dimostrazione che spunti importanti dell’una hanno trovato interpretazione nella maturazione pittorica di Manet. Già
dalla III sezione, il visitatore è coinvolto nell’e- di Olympia. Una donna fredda, imperscrutabile e vento principe che mette a fianco gli oli su tela priva di sensualità dove il bianco tende a racchiudella “Venere di Urbino” di Tiziano eseguita nel dere il rosa pallido del carnato della modella e il 1538 con “Olympia” del 1863. Quest’ultima, vestito della donna di colore, ambedue in primo per la prima volta in esposizione fuori dal terri- piano rispetto allo sfondo scuro. Elementi distintivi sono: un viso comune torio francese, permette ritratto in modo reale un dialogo che mette Velázquez, Goya con la mano che blocca insieme la visione inter- ed El Greco con decisione la visione pretativa di Manet che, tra i riferimenti del pube, la presenza di a tre secoli di distanza, del padre inserisce una figura fem- degli impressinisti gioielli con pantofole e minile contemporanea a un gatto nero di rimanlui in un contesto di cambiamento di costumi. do per il nascente Chat noir di Montmartre a Nel suo soggiorno a Firenze, l’artista francese Parigi. Invece, Tiziano nel Rinascimento riesce a vede e effettua una copia dell’opera di Tiziano trasmettere nella Venere di Urbino una sorta di che a distanza di sei anni permette l’ideazione eroticità dallo sguardo languido, con una mano
delicatamente posta sull’intimo, la luce calda e un cagnolino simbolo di fedeltà per la donna ritratta, che l’artista cadorino dipinge come quadro nuziale. Continuando nell’esposizione, la sezione V indaga l’influenza di Velázquez, Goya e El Greco con un ispanismo espresso per esempio nel ritratto “Lola Melea” (di Valenza) restaurato per l’occasione e “Le fifre”. La sala successiva si sofferma nella tematica tra musica e teatro, vertendo sull’ipotesi di un’influenza in Manet, determinata dalla visione dell’opera di Vittore Carpaccio “Due dame veneziane” del 1495 circa, per la realizzazione dell’opera “Le balcon” tra il 1868/69. Uno spaccato di vita borghese in cui i tre soggetti in primo piano sono ritratti in piani dimensionali a se stanti senza
dialogare. Una situazione sospesa che i curatori hanno avvertito nelle dame veneziane assorte nei loro pensieri. Un accostamento discutibile che però deve essere apprezzato, per la presunzione didattica e culturale appurata e proposta lungo questa mostra. Le ultime sale, passando per un azzeccato accostamento tra il “Ritratto di giovane gentiluomo nello studio” di Lorenzo Lotto con il “Ritratto di Émile Zola”, individuano come Manet dipinga la società con opere quali “Sur la plage” e “Berthe Morisot à l’eventail”. Un percorso espositivo che, grazie alla sinergia del Musée d’Orsay, permette al visitatore di capire come il Rinascimento italiano in primis e l’arte spagnola poi siano fondamenti nel cammino per l’impressionismo di Édouard Manet.
Palazzo Grassi
querini Stampalia di Venezia
L’ARZANÀ DELLA SERENISSIMA
Rudolf Stingel: il sottile filo tra figurativo e informale
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a Fondazione Querini Stampalia di Venezia dedica la sala museale, sopra la storica biblioteca, alle celebrazioni del cinquantenario di vita del Centro Internazionale della Grafica, sito nella città lagunare, attraverso una mostra che prende spunto dal volume, redatto da Guglielmo Zanelli, “Navi, squeri, traghetti da Jacopo dé Barbari” che per l’occasione diventa anche il titolo della stessa esposizione. Un libro, tipicamente artigianale nell’impaginazione, che evidenzia i particolari della celebre pianta prospettica di Venezia che Jacopo dé Barbari ideò nel Cinquecento, della quale due esemplari sono custoditi rispettivamente nel Museo Navale e nella Querini stessa. La mappa della Fondazione diventa così il fulcro del percorso che il visitatore si trova di fronte. Dal punto di vista tecnico, si tratta di una straordinaria xilografia, composta di 6 tavole, che complessivamente raggiunge i 3 metri di lunghezza creando una delle più efficaci, minuziose e verosimili rappresentazioni di una cinquecentesca Venezia. E’ possibile scorgere nei dettagli le genti, gli orti, il campanile di San Marco privo di cuspide con un tavolato
che chiude la cella campanaria, le barche nel Canal Grande, i mercantili nei pressi della Dogana e l’Arsenale. Proprio in quest’ultimo, che i veneziani chiamavano Arzanà, si scorgono le mura perimetrali, i velieri, i bacini, le tese e le torri. Una veduta a volo d’uccello che il visitatore può godere in diretta trovando il personale particolare d’effetto. Alla mappa, nella stessa e unica sala si sviluppano, tra libri e stampe, la sezione dedicata all’Arsenale e al rapporto della famiglia Querini con il mare. Si inizia con una delle prime raffigurazioni di una buzonavis di forma circolare dal Capitulare Nauticum del XIV secolo e con il canto XXI dell’Inferno di Dante Alighieri che cita proprio l’Arzanà. Proseguendo immagini di navigli, un settecentesco rilievo a colori dell’Arsenale di Filippo Rossi con tutti i settori di attività del cantiere, fino alla documentazione cartacea del rapporto tra i Querini e la marineria. Al.Ch.
ntrando in Palazzo Grassi la prima situazione che colpisce, già dall’ingresso, è la presenza di un tappeto contemporaneo che dai disegni antichi avvolge il visitatore. Un’installazione che, dall’inizio alla fine della mostra, accompagna le opere dell’artista altoatesino Rudolf Stingel (Merano 1956) poste in un continuum lungo i due piani espositivi, prima volta nella gestione François Pinault. Lavori provenienti non solo dalla collezione del magnate francese, ma anche da collezioni private e dall’artista stesso. Un allestimento sitespecific di 7500 metri quadri che si dipana in un tappeto che sembra non avere fine. Una ricerca dell’artista, utilizzata in altre mostre, che fonda il suo fulcro nella percezione attraverso una vera e propria sensazione tattile data dal calpestio e dal tocco sulla superficie stessa, unita a un costante dialogo con l’architettura ospitante, che si arricchisce di colore, accoglienza e umanità. Il richiamo all’antico e quindi a un vissuto, che segna l’incedere e lo scorrere del tempo, traccia da un lato il legame tra la storia di Venezia e la cultura orientale, dall’altro l’ambiente unico dello studio viennese di Sigmund Freud in cui i tappeti erano predominanti. Un viaggio introspettivo, al quale ogni visitatore è invitato ricercando una personale riflessione e dimensione spazio temporale, convalidato dalle ultime sale del primo piano che portano al successivo senza la presenza di opere dell’artista, attraverso la sola presenza della moquette. Un equilibrio espositivo che rimane in bilico tra informale e figurazione, dove i due
piani della mostra dialogano e si rimandano vicendevolmente. Interessante notare che nella seconda mostra personale in un museo italiano, dopo quella del 2001 al Mart di Rovereto, Stingel pone il suo ritratto nell’ingresso, in posizione semi-nascosta dalle colonne poggiando sul muro che delimita il negozio interno, per dare spazio nella sala centrale del primo piano al ritratto dedicato all’amico scomparso Franz West. Questa è l’unica opera figurativa di questa sezione in cui regna l’informale. Le opere presenti, create tra Merano e New York, sono dipinte attraverso la stesura di un colore alluminio, argenteo che irregolarmente ricopre il medium con lampi di luce di colore bianca in un sottile gioco d’irraggiamento naturale e artificiale. L’astrazione non è presente perché siamo nell’area della non forma. Salendo al
piano successivo la visione diventa intima con la presenza di opere figurative dal piccolo formato. I dipinti rappresentano sculture lignee dal chiaro riferimento alla tradizione scultorea del Trentino Alto Adige, caratterizzate da fotografie e illustrazioni in bianco e nero personalizzate ed elaborate su tela con colori ad olio da Stingel. Ritratti di sculture che, uscendo dalla parete, vogliono parlare all’osservatore. Una personale che permette al pubblico italiano e internazionale di approfondire l’arte di un’artista nazionale conosciuto anche come mercato maggiormente all’estero. Un percorso visitabile fino al 31 dicembre che, eccetto qualche eccezione, contiene una sola opera per sala, arrivando a quell’optimum curatoriale che spesso è inseguito ma non così facilmente Al.Ch. raggiunto.
Cultura veneta 41 17 Spazi dell’area Scarpa della Fondazione Querini Stampalia Dal 28 maggio
Indagine sulla persistenza genetica dei Matta Roberto Sebastian e i suoi figli Gordon Clark e Pablo Echaurren. Tre nomi, tre storie, e un unico comun denominatore: l’arte
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n’indagine sulla persistenza genetica, potrebbe con la figura paterna ed attraverso l’arte entrambi hanno essere definita così la mostra che dal 28 maggio cercato un dialogo concettuale - impossibile nella vita priverrà allestita negli spazi dell’area Scarpa della vata - con Matta attraverso le loro opere pur maturando Fondazione Querini Stampalia, di Venezia. In concomi- entrambi, ed ognuno a suo modo, linguaggi singolari e tanza con la 55. Biennale di Venezia, la Galleria d’Arte differenti. Se l’affinità con Matta-Clark è riconducibile a Maggiore – G.A.M. di Bologna, propone un’indagine tra un livello formale, estetico-architettonico, in Echaurren le idee e i pensieri che si sono tramandati – attraverso l’affinitudine è da ricercarsi nel carattere più propriamenle generazioni, il tempo e la geografia – da Roberto Se- te concettuale. Il filo conduttore della loro opera a livello critico sarà svelato da Danilo Eccher bastian Matta ai suoi figli Gordon solo pochi giorni prima dell’apertura Matta-Clark e Pablo Echaurren Sia Gordon che Matta. Tre nomi, tre storie, e un Pablo hanno avuto al pubblico, ma ad una prima lettura emerge già come la socialità, la unico comun denominatore: l’arte. un rapporto continua ricerca di un rapporto non La mostra, curata da Danilo Eccher, conflittuale con solo di partecipazione del fruitore, prende origine dall’opera di Rober- la figura paterna ma di un suo coinvolgimento diretto to Sebastian Matta ed attraverso le opere dei suoi protagonisti percorre mezzo secolo di o indiretto, fisico o mentale, culturale o sociale, interno o storia dell’arte, vissuta in tre paesi differenti: la Francia, esterno all’opera sia presente nell’opera dei tre. Non è un gli Stati Uniti e l’Italia. Lo spaccato che ne deriva non è caso infatti se alcuni definiscono le figure antropomorfe delimitato dalla loro storia familiare, per quanto eccezio- di Matta sia in pittura, sia in scultura, come “morfologie nale, ma amplia i propri confini all’ambiente culturale e sociali”, come una trasfromazione di passaggio tra i paepolitico in cui questi artisti sono stati profondamente coin- saggi interiori e il mondo esterno. Per Gordon la socialità volti. Figli dello stesso padre, ma di madri differenti, sia è un fattore ancora più evidente, essendo la sua effimera Gordon che Pablo hanno avuto un rapporto conflittuale arte basata sulla performance, sui “building cuts”, gli
edifici tagliati, trasformazioni sculturali di architetture preesistenti dove lo spettatore è invitato ad entrare per muoversi fisicamente ed emozionalmente in quegli spazi. Nella sua opera Matta-Clark crea un rapporto diretto con il fruitore, spesso basato sulla fiducia che costui deve devolvere all’operato dell’artista che come in Matta ha fondamenti architettonici. Mentre per quanto riguarda Pablo tutta la sua vita artistica è immersa nella socialità, nella sua esistenza quotidiana. E se è vero che le sue tele riportano al mondo dei fumetti, della musica, della street
art, alla cultura di massa, è attraversando la sua iconografia Pop fatta di contiminazioni di generi che dialogano ora con il Dadaismo, ora con lo stesso Surrealismo, che l’artista propone con ironia attraverso l’apparizione di una natura familiare ed allo stesso tempo inquietante una critica diretta alla società dei consumi. Proprio come sembrano suggerire le figure antropomorfe e primitive presenti nei dipinti del padre. Non a caso l’opera di Matta mira anche a una riflessione sull’impatto che la tecnologia ha sull’esistenza umana.
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TOSCANA
Silenzio, parla l’Elba
LA PIÙ GRANDE ISOLA DELL’ARCIPELAGO TOSCANO HA OSPITATO LA PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE 2013 DELLA GUIDA RELAIS DU SILENCE CHE SEGNALA PICCOLI HOTEL E ALTRI APPARTATI LUOGHI DI ACCOGLIENZA DOVE VIVERE LA VACANZA ALL’INSEGNA DEL CONTATTO CON LA NATURA E DEL BUON CIBO E’ STATA L’OCCASIONE PER CONOSCERE LUOGHI INCANTATI DEL TERRITORIO ELBANO COME CAPO SANT’ANDREA E L’OASI DI CAPOLIVERI NONCHÈ LE VILLE DOVE NAPOLEONE VISSE LA SUA PRIGIONIA DORATA
E
le stelle stanno a guardare! I francesi, che la sanno lunga in fatto di ospitalità e di buon cibo, hanno deciso che le “stelle” non bastano più. Nè quelle che classificano gli alberghi, nè quelle che segnalano i migliori ristoranti. Intercettando quei nuovi flussi di turismo culturale che vedono nel silenzio, nelle atmosfere sintonizzate con la natura e nel buon cibo dei nuovi valori di riferimento, i francesi hanno creato una guida originale. Quella dei Relais du Silence, i relais “del silenzio”. Ovvero strutture non sempre di lusso ma che hanno il pregio di trovarsi in luoghi particolarmente incantevoli, dove si può vivere una vacanza all’insegna di un più stretto rapporto con la natura e gustando i prodotti tipici della zona. Che sono anch’essi valori di cultura materiale di un territorio. «Il silenzio è d’oro e la parola è d’argento», all’insegna di questo noto adagio si muovono i Relais du Silence della Société Européenne d’Hotellerie, di cui di recente è stata presentata all’isola d’Elba la Guida 2013. «In un ambiente propizio alla meditazione, si potrà ritrovare se stessi circondati da una natura incontaminata, rassicurante e distensiva», dice il direttore generale della Seh, Stéphane Barrand, che assicura la meticolosità nella scelta degli alberghi da associare. Alberghi, oggi sparsi un po’ in tutta Europa, che devono rispondere ai requisiti richiesti dal gruppo premiato nel 2009 con il marchio di qualità turismo su autorizzazione del Ministero del Turismo francese. Duecento le strutture associate, in dieci paesi. 22 in Italia. La presentazione della Guida 2013 dei Relais du Silence www. relaisdusilence.com, è stata organizzata con la collaborazione di Atout France Italie, l’Ente del Turismo Francese www.rendezvousenfrance. com, rappresentato dalla Responsabile per i Media, Barbara Lovato, al fine di far conoscere le strutture tutte immerse nella natura che offrono soluzioni uniche di soggiorno. La catena, nata in Francia, a Grenoble, e gradualmente sviluppatasi in tutt’ Europa, ha
NELLA FOTO GRANDE UNO SCORCIO DI CAPO SANT’ANDREA; A DESTRA IN ALTO IL GIARDINO DELL’OMONIMO ALBERGO E UN DETTAGLIO DELLA COSTA. SOTTO, DA SINISTRA IN ALTO: SCORCIO DELL’OASI DI CAPOLIVERI, IL MUSEO DELLA VILLA NAPOLEONICA VICINO A PORTOFERRAIO, UNA DELLE VILLE DELLA TENUTA DELLE RIPALTE, LO CHEF MATTEO CANTARELLO (A DESTRA) CON IL SUO AIUTO, UN PIATTO DI SAURO DEL SANT’ANDREA, LA VECCHIA MINIERA DI MAGNETITE A CAPOLIVERI, IL RISTORANTE CALANOVA E I VIGNETI DELLA TENUTA DELLE RIPALTE A CAPOLIVERI
selezionato fra i suoi soci i proprietari di case patrizie, ville, castelli, fattorie, mulini, antichi “alberghi di posta”, chalet, tutti diversi, ma tutti egualmente accoglienti e ricchi di fascino e di comfort. Ad accogliere gli ospiti all’isola d’Elba sono stati l’ “Hotel Sant’Andrea” tel. 0565908006 www.hotelsantandrea.com, già associato da qualche anno, che si trova sulla costa settentrionale dell’isola a circa 30 km da Portoferraio e la new entry, “La Tenuta delle Ripalte” di Capoliveri tel. 056594211 (www. tenutadelleripalte.it), posizionata sull’estremità sud-orientale dell’isola. La famiglia Garbati, titolare del Sant’Andrea, da 15 anni punta sull’accoglienza «perché – come ha detto Sauro, il titolare e chef del ristorante – vogliamo, più che un cliente, un amico che possa ritornare». La posizione dell’albergo è straordinaria: una finestra su un golfo dalle acque cristalline e i fondali dai mille colori. Ad aiutare Sauro in cucina è la figlia Serena mentre Elisa e la moglie Teresa si occupano dell’accoglienza. Molto amata dagli ospiti è la terrazza – giardino panoramica
che si affaccia sull’incantevole baia di Capo Sant’Andrea, che con le sue rocce granitiche ricorda scorci dell’isola di La Digue nell’arcipelago delle Seychelles. La cucina è il fiore all’occhiello di Casa Garbati, per l’elevata qualità proposta, per la creatività e per la presentazione di piatti tipici locali, tutti preparati con cura e amore così come vengono coltivate le verdure e la frutta, ricche di tutto il sole e i sapori che contraddistinguono la terza isola d’Italia. Situata nel Parco nazionale dell’arcipelago toscano è l’ampia struttura della Tenuta delle Ripalte, di proprietà oggi del veronese Paolo Ederle e diretta da Riccardo Pironi, a cui si accede dopo aver attraversato il borgo di Capoliveri percorrendo 9 chilometri di strada panoramica e sterrata che oltrepassa le miniere di Monte Calamita. La Tenuta di 450 ettari è ricca di pini, frutteti, vigne e macchia mediterranea ed è circondata da 12 chilometri di costa, con spiaggette, cale e scogliere. Nel cuore di un verde altipiano sorge la villa ottocentesca, che fu dimora estiva dal 1896 del marchese Tobler
che amava la coltivazione della vite. L’intero comprensorio, che rappresentava la più grande azienda agricola dell’Elba, fu poi abbandonato dai successivi proprietari e solo nel 1977 fu rilevata dall’attuale società “Tenuta delle Ripalte” che l’ha poi trasformata in struttura turistica. Le fattorie agricole e la villa padronale furono ristrutturate con le altre ville vicine. La Tenuta oggi può contare sui quindici ettari di nuove vigne che producono il piacevolissimo Aleatico, il passito della tradizione elbana ed il vermentino profumato e deciso, il rosso di grande carattere nonché l’ ultimo nato, il “Rosato delle Ripalte”, prodotto da uve “aleatico”. Il Ristorante Calanova, al quale si accede anche dal mare, consente di pranzare e cenare all’aperto all’ombra di antiche querce di sughero. Lo chef Matteo Cantarello, padovano di Este (ex Cipriani Londra e con all’attivo uno stage alle Calandre) ha da sette anni la responsabilità della cucina, davvero molto curata ed arricchita dalle gustose marmellate preparate da Simona con i frutti e le spezie del suo orto.
Presto la tenuta ospiterà il primo “Glamping” italiano (sta per glamour-camping): dieci tende da safari, molto grandi e dotate di ogni comodità (persino la Jacuzzi), che saranno allestite fra il verde. I turisti che arrivano dal Nord Europa vanno matti per questa soluzione di accoglienza molto “nature”. Interessante la visita alle miniere di magnetite, chiuse soltanto nel 1981, ma ancora in stand by nel piano minerario nazionale. La visita con guida permette di entrare nei cunicoli dove ancora ci sono le rotaie e i vagoncini che trasportavano all’esterno il materiale… Emozionante! Nell’occasione sono stati presentati da Enrico Ieri, Direttore per l’Italia di Seh, i tre nuovi alberghi indipendenti che faranno parte della catena Relais du Silence, tra questi proprio la Tenuta delle Ripalte, il Relais Pian delle Starze a Marina di Camerota, nel cuore del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed il Mirador Resort situato in Puglia a Laureto, una frazione di Fasano.
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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Il patto di famiglia: come gestire responsabilmente il passaggio generazionale di un’azienda
Cari lettrici e lettori, in questo edizione affronterò una questione che si pone sempre più di frequente in una realtà economica, quale è quella del Nord – Est, caratterizzata dalla presenza di numerose imprese di dimensioni più o meno piccole, generalmente a gestione familiare, ovvero tratterò del passaggio generazionale dell’impresa. Questa fase rappresenta un momento particolarmente importante e delicato della vita di un’azienda che, se mal gestito, potrebbe addirittura pregiudicarne la prosecuzione. Per far fronte a tali difficoltà, il legislatore, con Legge del 14.02.2006 n. 55 ha introdotto nel Codice Civile l’istituto del Patto di Famiglia disciplinato dagli artt. 768 bis e seguenti. che cos’è il patto di famiglia? Ai sensi dell’art. 768 bis c.c., il patto di famiglia è “il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l’imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l’azienda, e il titolare di partecipazioni
societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti”. Il patto di famiglia costituisce una deroga espressa al divieto di patti successori, così come previsto dall’art. 458 c.c. A questo contratto plurilaterale inter vivos ad effetti reali, a titolo gratuito, prendono parte, necessariamente, il titolare dell’impresa o delle partecipazioni societarie, in qualità di disponente, il beneficiario scelto tra i suoi discendenti, nonché il coniuge e coloro che sarebbero considerati legittimari all’apertura della successione. Dunque, i predetti soggetti devono essere tutti presenti ed esprimere unanimemente il loro consenso al patto di famiglia, considerato che questo loro consenso determina in via anticipata l’attribuzione a favore del beneficiario della quota di legittima. a cosa serve? La finalità del patto di famiglia è pertanto quella di assicurare, dunque, la continuità nella gestione dell’impresa, preservando l’integrità della stessa senza dover ricorrere a strumenti quali la donazione o consimili che rendono più difficile ed oneroso il
trasferimento della ricchezza. In tal modo si vanno ad escludere, inoltre, in via anticipata, possibili liti ereditarie che si verificherebbero all’apertura della successione con il rischio evidente di disgregare il patrimonio aziendale. Questo perché i futuri legittimari espressamente rinunciano, con la sottoscrizione del patto di famiglia, a partecipare alla successione ed alla divisione ereditaria sui beni formanti oggetto dell’azienda o sulle quote sociali. come si attua? Tramite contratto che ai sensi dell’art. 768ter deve essere concluso per atto pubblico a pena di nullità. Si attua in concreto con l’individuazione di uno o più discendenti (figli, nipoti) dell’imprenditore ritenuti idonei alla gestione dell’impresa ai quali viene disposto il trasferimento della stessa, o di partecipazioni societarie, realizzando così una specie di “anticipata successione” a titolo particolare. Data la delicatezza ed importanza degli interessi oggetto del patto di famiglia è opportuna, in sede di stipula notarile, la
presenza dei testimoni e ciò per scongiurare le conseguenze derivanti da un’eventuale conversione del contratto in esame come donazione. Quali gli obblighi/oneri del beneficiario? Ai sensi dell’art. 768 quater, comma 2 c.c., gli “assegnatari dell’azienda o delle partecipazioni societarie sono tenuti a liquidare, in denaro od in natura, gli altri partecipanti al contratto, a meno che questi ultimi non vi rinunzino in tutto od in parte, con il pagamento di una somma”. Il patto di famiglia può essere modificato o sciolto? Ai sensi dell’art. 768-septies c.c. il patto di famiglia può essere sciolto o modificato, fino alla data di apertura della successione del disponente, ad opera delle medesime persone che lo hanno concluso e ciò può avvenire mediante un nuovo e diverso contratto oppure con il recesso, solo se espressamente previsto nel patto di famiglia. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
La pillola anticoncezionale come interferente endocrino
di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)
Dagli anni 80 gli scienziati hanno la consapevolezza che i farmaci, anche se assunti in modo corretto, iniziano una “carriera”nell’ambiente, una volta espulsi dall’organismo. Con la contraccezione ormonale, specie con un alto consumo della pillola (nel mondo industrializzato ce ne sono 140 MILIONI di utilizzatrici della pillola “anticoncezionale”), avviene una considerevole immissione degli agenti inquinanti nelle acque POTABILI. Gli eco – tossicologi trovano nelle acque FILTRATE l’intero spettro di medicine e naturalmente il principio attivo della pillola “anticoncezionale”. Nel manuale di “ECO – TOSSICOLOGIA” scritto da Karl Fent (Stuttgart 2007), il principio attivo di TUTTE le pillole denominato “etinilestradiolo (EE2)”, viene collocato tra i più dannosi interferenti endocrini. Gli INTERFERENTI ENDOCRINI sono sostanze chimiche artificiali che si intromettono nel sistema endocrino di chi ci viene ESPOSTO anche involontariamente, agendo sulle sue ghiandole endocrine e combinando delle modificazioni di varia entità Da una parte ci sono sostanze biotossiche usate dall’agricoltura nella lotta antiparassitaria, dall’altra parte ci sono prodotti chimici usati dall’industria e nel bel mezzo ci sono
gli ormoni artificiali femminili, i quali derivano dai contraccettivi ormonali assunti nelle case private. Tutti queste sostanze ad alta potenza estrogenica contaminano le acque; il bene comune. L’inquinamento ecologico dovuto alla pillola viene negato nei mass media oppure sminuito. Ciò non di meno i pesci subiscono le sostanze capitate nell’acqua. Le ripercussioni più estese sulla loro sessualità e generalmente sulla conservazione della specie sono da attribuire agli interferenti endocrini e particolarmente agli ormoni steroidei della pillola anti – baby. Essi comportano nei pesci i seguenti danni: 1.pesanti squilibri di popolazione (più femmine che maschi, comparsa degli ermafroditi, cioè pesci sia con gli organi sessuali maschili sia quelli femminili). 2. squilibri nel comportamento riproduttivo ( i maschi non si interessano delle femmine). 3. gravi malformazioni degli organi sessuali ed aumento di sterilità. Il problema è evidente nella formazione di una proteina, detta vitellogenina (VTG) anche nei maschi. Questo è dovuto all’esposizione agli ormoni femminili artificiali. La VTG si forma naturalmente
solo nel fegato delle femmine ed è un marcatore biologico di “effeminatezza”. Rudolf Ehmann, un ginecologo svizzero, riporta nel suo articolo medico “Effetti distruttivi della pillola anti – baby” uno studio effettuato a Berlino, secondo il quale i maschi di persico cresciuti nelle acque depurate producono non solo la VTG ma maturano le cellule uovo all’interno dei testicoli. Le concentrazioni tossicologiche rilevanti di EE2 si trovano non solo nelle acque filtrate ma sono presenti nelle acque di superficie. Gli effetti indesiderati di questo ormone della pillola non si limitano a nuocere alla vita acquatica, agli embrioni nel grembo materno, alle donne che usano la contraccezione ormonale. Risulta che nemmeno gli uomini escano da questo circolo vizioso senza sconfitte, perché gli ormoni tornano nel circolo attraverso l’acqua POTABILE. Siccome in tante regioni delle moderne civilizzazioni è stato rilevato il livello di EE2 così alto da provocare l’ermafroditismo nelle trote, come si può continuare ad ironizzare sul possibile rapporto causa/effetto tra l’interferente endocrino EE2 e la sterilità e l’aumento delle malattie degli organi riproduttivi negli umani? L’obiettivo di quest’articolo non è quello di
rinunciare ai farmaci in generale ed abbracciare la fitofarmacia ma è quello di promuovere una riflessione circa un’INUTILE assunzione di un farmaco in presenza di tante valide alternative. La riflessione racchiude una rivalutazione : 1 della FERTLITA’ della donna che potrebbe essere scoperta come una condizione di salute da CONOSCERE e rispettare. A questo scopo esistono in Italia i centri dove vengono insegnati i metodi basati sulla “fertility awarness” (consapevolezza della fertlità). 2.della SESSUALITA’umana che potrebbe essere vissuta come una realtà fondamentalmente positiva, quindi da tutelare attraverso un’EDUCAZIONE affettiva, relazionale, spirituale. La persona umana, per natura, è educabile. La sua memoria, la sua sessualità, il suo appetito … sono educabili. 3.della relazione di COPPIA che potrebbe essere promossa non come qualcosa di precario, scontato ed immediato ma come un PROGETTO, un processo di crescita graduale e solidale. Il primo passo in questa riflessione è comunque ACCOGLIERE il progetto d’Amore che Dio ha per ogni sua creatura.
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Foto: Archivio LTO Kranjska Gora
Kranjska Gora, dalla parte divertente delle Alpi!
Foto: archivio LTO Kranjska Gora
Quest’anno, non le andrebbe di fare qualcosa per la propria salute, e recarsi in vacanza in un luogo noto come centro climatico? Passeggiare a lungo nella natura, stare seduti sulla terrazza dell’hotel con una vista straordinaria sulle cime delle Alpi Giulie, visitare delle bellezze culturali e naturali della Valle Superiore della Sava, nuotare e rilassarsi nelle piscine. Kranjska Gora si trova vicino al confine con Italia, distante a 10 km da Tarvisio, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione e intrattenimento di tutte le Alpi Giulie. Durante tutto l´anno la località ospita ospiti desiderosi di relax e di rigenerarsi per essere sempre pronti per nuove avventurose sfide. I nostri ospiti sono escursionisti, atleti professionisti, giovani famiglie e tutti coloro che si lasciano coccolare presso i nostri centri wellness. Alcuni decidono di sfidare la dea bendata ai centri del gioco ed intrattenimento. Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora in primavera diventa una piacevole valle verde, dove agli ospiti vengono offerte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia. È un ottimo punto di partenza per escursioni in un ambiente naturale di rara bellezza e per trascorrere del tempo in mezzo alla natura ancora incontaminata.
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The Weather (il clima) • Un appuntato va da maresciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!” • Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?” • Al bar, un carabiniere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!” • Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il barista gli risponde: “E’ già in macchina.” “Ah, allora torno la.” • “Come si fa a far impazzire un carabiniere?” “E’ semplice. Basta dirgli: ma va la, vieni qua!” • Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?” “Perché mi
hanno detto che e’ una Beretta.” • Istruttore dei carabinieri rivolgendosi alle reclute: “Su, riproviamo: Io mi lavo, tu ti lavi, egli si lava. Che tempo è?” In coro: “E’ domenica!” • Carabinieri: “Appuntato, accendete la luce!” Tic tac tic tac tic tac. “Ma che cosa sta facendo?” “C’è scritto 220 volt!” • Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinieri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: “Grazie, Zuperman!” • Un carabiniere: “Mi sono comprato un gommone” “Perché hai tanto da cancellare?” • Carabinieri rischiano di affogare nel lago di Garda: gli si era spento il motoscafo ed erano scesi per spingerlo.
Impariamo l’inglese
AUTUMN (autunno) DARK (scuro) FOG (nebbia) HOURS (ore) HURRICANE (uragano) LIGHT (chiaro) MISTY (nebbioso) MOMENT (momento) PERIOD (periodo) RAIN (pioggia) SNOW (neve) SPACE (spazio) SPRING (primavera) SUN (sole) THUNDERSTORM (temporale) TIME (tempo) TROPICAL (tropicale) WEATHER (clima) WINTER (autunno) CHIAVE (7) - Un evento atmosferico............................................................................. Aforismi divententi
Soluzioni: 1) Teatro della scala; 2) Duomo; 3) galleria; 4) stadio San Siro.
Sui carabinieri
• Non dite mai ad un uomo che è intelligente. Finirebbe col crederci. • Ad una festa ho portato la mia dolce metà: 60 chili di profiteroles.
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DAL
FASCINO SIETE PREDA D I UNA TREMENDA GELOSIA, FATE ATTENZIONE E USATE LA VOSTRA CARICA SENSUALE PER RIMEDIARE · S ALUTE OCCORRE ASSOLUTAMENTE CHE STACCHIATE UN PO’ LA SPINA, AVETE ESAGERATO TROPPO CON GLI IMPEGNI PRESI
Oroscopo CONVIENE TEMPERARE
TORO DAL
21/04 AL 20/05 FASCINO
SE
SIETE SINGLE APPROFITTATE DI QUESTO MOMENTO DI SEDUZIONE E MILLE! PER IL RESTO DOSATE TENEREZZA ED EROS · S ALUTE AVETE UN PIENO DA ENERGIE DA SPENDERE E, PER FAR CONTENTA LA BILANCIA DOVRETE DEDICARVI ALLO SPORT CON CONVINZIONE
E RIORDINARE I PROPRI MODI EVITANDO L’ARBITRIO
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO E’ UN PERIODO IN CUI RASENTATE LA PERFEZIONE IN AMORE: SARETE PREMUROSI, PROFONDI CONSIGLIERI E ARDENTI AMANTI · S ALUTE SIETE UNA MERAVIGLIA ANCHE FISICAMENTE, COLMI DI VIGORE E ENERGIA POSITIVA. FATE QUELLO CHE NON AVETE MAI OSATO
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
SENTIMENTI
IN CRISI A CAUSA DI PIANETI MAL ALLINEATI. MISURATE GESTI E PAROLE, SIATE PRUDENTI E ALUTE E’ TEMPO DI RICORRERE A TISANE E MASSAGGI RILASSANTI PERCHÈ RISCHIATE DI AFFOGARE NELLA VOSTRA IDROFOBIA
BELLA STAGIONE RISVEGLIA FANTASIE SCABROSE DA CONDIVIDERE IL PARTNER O CON UNA NUOVA FIAMMA · S ALUTE LA PALESTRA È IL VOSTRO MONDO E LE ENERGIE SONO AL TOP. AGGIUNGETE UNA DIETA EQUILIBRATA E SARETE SUPER ASCINO
FASCINO E’ GIUNTO IL TEMPO PER UN CHIARIMENTO O UNA PAUSA PERCHÈ L’UNIONE TRABALLA E L’INTIMITÀ È ASSENTE, DECIDETEVI · S ALUTE VI ATTENDE UN PERIODO DIFFICILE DI AFFATICAMENTO IN CUI DOLORI MUSCOLARI E INFIAMMAZIONI LA FANNO DA PADRONE
LA ROUTINE PESA UN PO’ TROPPO. INOLTRE RICONOSCETE DI ESSERE PASSIONALI COME UNA STATUA. CORRETE AI RIPARI S ALUTE MENO INTERNET E DIVANO E PIÙ MOVIMENTO. CONCORDATE CON GLI AMICI APPUNTAMENTI PER LO SPORT DI GRUPPO
ASCINO LA MAGIA NON MANCA, BUONO IL DIALOGO LA PERSONA CHE AMATE E ANCHE IL RESTO. COGLIETE L’ATTIMO · SALUTE L’INSONNIA POTREBBE ROVINARVI MOLTE NOTTI E DI CONSEGUENZA MOLTI GIORNI. FATEVI CONSIGIARE DEI RIMEDI NATURALI
VERGINE 24/08 22/09
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO
CANCRO 22/06 22/07
FASCINO
FASCINO GLI ORMONI SI RISVEGLIERANNO CON MASSIMA SPINTA MA LA TENEREZZA LATITANTE. SIATE PIÙ ATTENTI ALL’INSIEME · S ALUTE NELLE VOSTRE GIORNATE NON C’È TRACCIA DI DINAMISMO MENTRE L’APPETITO È ROBUSTO. UN MIX PER NULLA FAVOREVOLE AL PESO!
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO L’INTESA DI COPPIA POTREBBE SUBIRE DEGLI SCOSSONI...IL LETARGO PRIMAVERILE SI FA SENTIRE UN PO’ TROPPO · S ALUTE RIATTIVATEVI AL PIÙ PRESTO E NON FATEVI VINCERE DALLA STANCHEZZA CHE VI VORREBBE STESI IN POLTRONA. VITAMINE E ARIA APERTA
LEONE 23/07 AL 23/08
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
FASCINO FORSE CERCHERETE
ALTROVE UN’OASI DI PACE E PASSIONE VISTO CHE IL VOSTRO RAPPORTO È BURRASCOSO. FATE ATTENZIONE · S ALUTE FOLLA E CONFUSIONE POTREBBERO ESSERE FATALI PER I VOSTRI NERVI GIÀ MOLTO TESI A CAUSA DI UN GROSSO CUMULO DI STRESS
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
LA
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ASCINO SE SIETE SINGLE PREPARATEVI A MIETERE CUORI GRAZIE A STELLE PARTICOLARMENTE FAVOREVOLI. PER GLI ALTRI FAVILLE · S ALUTE LA VOSTRA IMMAGINE ALLO SPECCHIO MIGLIORA MOLTO GRAZIE ANCHE AL FATTO CHE LO SPORT È TORNATO DI GRAN MODA
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