del Miranese Nord
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.17 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n.17 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Sociale Crisi, meno assicurati sulle strade
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Scorzè Sicurezza, arrivano quattro videocamere
Noale Feste dei fiori per rilanciare il centro
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EDITORIALE
Martellago, parte la battaglia elettorale
La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*
Aria di elezioni a Martellago. Il 26-27 maggio i cittadini saranno chiamati a eleggere chi li governerà nei prossimi cinque anni e scegliere il successore di Giovanni Brunello, che dopo dieci anni e due mandati, dovrà lasciare. Martellago sarà l’unico Comune del Miranese ad andare alle urne. pag. 12
Cultura, Va in sCena la granDe letteratura
Ancora tante iniziative culturali nel Miranese, con teatro e musica a farla da padroni. A Mirano, ultimi due appuntamenti della stagione, rispettivamente il 13 e il 26 marzo, sempre alle 20.45. All’inizio toccherà a “Un amore di Swann” di Marcel Proust, proposto dalla compagnia Sandro Lombardi di Firenze. pag. 16
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Lavori pubblici, cantieri a pieno ritmo Il 2013 sarà l’anno della tangenziale di Scorzè. A Martellago aprirà la caserma di carabineri
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anno in corso dovrebbe essere quello buono per vedere concluse, o messe in cantiere o ad avere un’accelerata, una serie di opere che dovrebbero cambiare le abitudini dei cittadini. Opere attese, invocate, che andrebbero a toccare il settore viario, sanitario, della sicurezza ma anche di rilancio dei centri. In rampa di lancio a Spinea ci sono la piazza davanti alla chiesa di Santa Bertilla e l’allargamento di via Costituzione. Riguardo al primo cantiere, è questione di settimane per l’inaugurazione.
Nelle tre palazzine troveranno spazio appartamenti e uffici, oltre a una gastronomia, un salone di parrucchieri, una fioreria e un negozio di abbigliamento, oltre alla pasticceria che oggi si trova a lato del cantiere e potrà trasferirsi in un locale più ampio e rinnovato, con tanto di grande plateatico esterno. Ancora da decidere, invece, il nome della nuova piazza. Per la seconda, invece, i lavori sono iniziati ancora lo scorso luglio per raddoppiare la corsia e, una volta conclusi, ci sarà uno scorrimento della cir-
colazione più fluida sulla strada, da e per Martellago, una maggior sicurezza per chi deve accedere alla zona commerciale. A gennaio è partito uno degli interventi più attesi: il casello del Passante tra Martellago e Scorzè, previsto a cavallo del fiume Dese. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga 5,5 chilometri, che partirà dalla Castellana. pag.
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alle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero inestricabile, o perlomeno difficilmente risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Proprio quello che non ci voleva in una situazione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata. Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di partiti che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa parte: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. Due partiti che fino a due anni fa avevano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elettorale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%. continua a pag. 3 *alessandro.abbadir@gmail.com
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EDITORIALE
segue da pag.
La crisi dietro la protesta
Edilizia
piano Casa, trenD positiVo nel Veneziano Ampliamento e ristrutturazioni delle abitazioni previsto dalla legge sul Piano Casa, continua anche nei primi mesi del 2013 il trend positivo nel Veneziano. A gennaio e febbraio di quest’anno la Provincia ha infatti già ricevuto 205 pratiche dai 44 comuni del territorio, relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge sul Piano Casa. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge, fino al 28 febbraio scorso sono state 8354 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni. “Valuto queste cifre positivamente - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor - 205 pratiche presentate dall’inizio dell’anno sono un segno evidente del gradimento nei confronti della legge. Si tratta di un’autentica boccata d’ossigeno per i nostri artigiani in un momento di crisi che ha colpito in modo pesante anche il settore delle costruzioni”. Turismo
nuoVa guiDa sulla riViera Del brenta “Le delizie della Brenta: arte, cultura, gastronomia, natura, artigianato tra Padova e Venezia” è la nuova guida presentata lo scorso 15 febbraio alla Bit, Borsa internazionale del Turismo di Milano. Si tratta di una proposta per il turista che ama soffermarsi per meglio conoscere i territori, attraverso un approccio lento e sostenibile delle sue bellezze architettoniche, paesaggistiche, ambientali per apprezzarne la storia, l’arte e la natura. Una guida che mette in evidenza le bellezze in particolare della Riviera del Brenta.
Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e inefficienze. Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti). Ancora una volta il centrosinistra interpreta con difficoltà le dinamiche di una regione che fino a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fine i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme. di Alessandro Abbadir
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Provincia
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Riconoscimento europeo per il volontariato pag.
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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
Bando
inCentiVi per l’aCquisto Di biCiClette
E’ stato pubblicato sul sito della Provincia di Venezia, all’indirizzo www.provincia. venezia.it/trasparenza/bandi-di-garaaperti, il bando per l’acquisto, a condizioni agevolate, di biciclette e/o biciclette a pedalata assistita rivolto ai residenti della provincia di Venezia. Il materiale è reperibile all’indirizzowww.trasporti.provincia. venezia.it/mososten/IncentiviBICI/IncentiviBICI.html. Si punta ad favorire le azioni di mobilità sostenibile promosse dagli enti locali aiutando i cittadini a scegliere mezzi di trasporto non inquinanti.
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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà
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A Mira
ponte Chiuso fino a giugno
Regione oCCupazione
Un commento al voto nel Veneziano pag.
aMbiente
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I gruppi di cammino, tra moda e salute pag.
personaggio
Corallino racconta la “sua” Chioggia pag.
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Ecco il Veneto giovane delle “Start Up” pagg.
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VoCi Da palazzo
Comuni in fuga verso le provincie autonome pag. 34
Cultura L’influenza di Wagner nelle arti tra ‘800 e ‘900 pag.
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Resterà chiuso al traffico per 90 giorni, a Malcontenta di Mira, il ponte sullo scolo Foscara, in via Bastie Interne. Uno dei sostegni laterali è in precarie condizioni di staticità e determina una situazione di rischio per il transito degli automezzi. Con un’ordinanza urgente e con lo scopo di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, il sindaco di Mira Alvise Maniero ha disposto da la chiusura al transito di tutti gli automezzi sul ponte che attraversa lo scolo consortile, in via Bastie Interne.
4 Argomento del mese EFFETTI DELLA CRISI In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli dei quali, il 3,8% viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti ed abitanti, sono Treviso e Vicenza con 62 auto ogni 100 abitanti. Sono seguite da Verona e Rovigo con 61, Belluno e Padova 60 ed infine Venezia con 52 di Alessandro Abbadir
A Verona nel 2012 sono stati 34 i multati perchè non avevano alcuna copertura assicurativa
In Italia è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap
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Sempre più auto senza a
a crisi provoca un fenomeno inaspettato e pericoloso: sulle strade della nostra regione circolano sempre più auto prive di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Il fatto è certificato dai controlli fatti dalle forze dell’ordine sul territorio e anche in altre parti del territorio italiano. Di fatto in circolazione ci sono auto che sono delle vere e proprie mine vaganti sia dal punto di vista della sicurezza (vengono fatte circolare nonostante non abbiano passato la revisione), sia da punto di vista giuridico (senza assicurazione: se si fanno incidenti o si paga in proprio i danni o si rischia di provocare danni a terzi non risarcibili). In Veneto la percentuale dei veicoli trovati senza la classica Rc auto non è altissima rispetto ad altre zone d’Italia, ma comunque in costante aumento rispetto a 5 anni fa, quando le auto senza assicurazione si stimava fossero solo qualche decina di migliaio, insomma un dato che da decenni era fisiologico. Ora l’impennata, la gente non ha soldi e rischia viaggiando senza assicurazione. I veicoli che circolano in Italia senza assicurazione obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall’Aci nel 2011. Lo confermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio nazionale. Sono stati fatti posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in alcune regioni. Nelle prime due operazioni della Polizia stradale, svolte
il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati scoperti si aggira su una percentuale a livello nazionale del 6-7%. Applicando questa percentuale all’intero parco circolante italiano (49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Ci sono dati come quelli della Sicilia con il 14 % e la Calabria con il 13% davvero preoccupanti. Ma ci sono anche regioni del sud virtuose, come la Puglia con il 2,7% delle auto senza assicurazione. In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli circolanti (dati ufficiali del 2010) dei quali, dalle stime della Polizia e dell’Aci, il 3,8 % viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti (e quindi potenzialmente anche più ad alto rischio che circolino senza assicurazione) ed abitanti sono Treviso e Vicenza (62 auto ogni 100 abitanti), seguite da Verona e Rovigo (61), Belluno e Padova (60) ed infine da Venezia (52). Ci sono dati che emergono dai controlli specifici nelle singole provincie che fanno riflettere. A Verona ad esempio nel corso del 2012, i vigili hanno scoperto 481 veicoli sprovvisti di assicurazione, un vero e proprio record negli ultimi cinque anni. Nell’anno precedente le violazioni accertate erano state 428 e nel 2010 solo 385. Nel 2012 sempre a Verona quindi sono stati 34 i conducenti multati per la mancata copertura assicurativa a seguito di sinistro stradale. Multe
decisamente “salate”, perché il codice della strada prevede sanzioni fino a 3.366 euro con il sequestro del veicolo. I dati dimostrano che la guida senza assicurazione insomma si è radicata anche in una città veneta tra le più forti a livello economico. Ma i disagi non mancano nemmeno a quegli automobilisti in regola che, loro malgrado, si trovano coinvolti in incidenti con altri veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Cosa fare in questi casi? A rispondere è Carlo Pognici avvocato della Federconsumatori di Venezia.“In Italia -spiega Pognici - è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) predisposto per risarcire tutti coloro che hanno subito un incidente con un veicolo non assicurato. Il Fondo di Garanzia prevede risarcimenti nel caso in cui avvenga un sinistro con veicoli in circolazione contro la volontà del proprietario o con mezzi spediti nel territorio italiano da un altro Paese dell’Unione europea. È prevista una copertura assicurativa anche nel caso in cui avvenga un incidente con un veicolo estero con targa non corrispondente”. In ognuno di questi casi il danneggiato deve inoltrare richiesta di risarcimento con raccomandata alla Consap e all’impresa designata. Info www.consap.it, insieme ad un modulo per la domanda. In quarant’anni di attività il Fondo di Garanzia ha versato risarcimenti per oltre sei miliardi di euro relativi a 1,3 milioni d’indennizzi.
gli obblighi Della legge: reVisione
Ogni quanto va fatta
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ltre alla questione dell’assicurazione c’è quella della revisione del mezzo nei centri autorizzati o alla Motorizzazione. Revisione delle auto, insomma, ogni quanto farla? La prima revisione è obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, entro il termine del mese di rilascio della carta di circolazione. I successivi controlli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Queste scadenze si applicano per autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg e dal 2003 motoveicoli e ciclomotori. La revisione è invece obbligatoria con cadenza annuale per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città). Va prestata attenzione poi che con il “Decreto Liberalizzazioni di Monti” anche il controllo dei gas di scarico delle auto è reso obbligatorio solo in concomitanza della revisione e non più con cadenza annuale. In sintesi per le autovetture nuove l’obbligo scatta solo dopo 4 anni in occasione del primo controllo e successivamente ogni due.
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Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Veneziano
assicurazione sulle strade
di
Risparmio I dati tendenziali in Veneto
Comparazioni dei prezzi on line, è boom di Alessandro Abbadir
C spalla pag 5 per vene-
omparare i prezzi on line delle assicurazioni permette di fare scelte più oculate in tempo di crisi. A rendere chiara la situazione nella nostra regione sono i dati che sono arrivati con il rinnovo delle assicurazioni nelle prime settimane di gennaio. Dai primi dati tendenziali, il numero degli automobilisti veneti che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova polizza Rc Auto, è aumentato del 31%. Chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole beneficio, garantendosi un risparmio fino al 50% rispetto alla polizza con cui circolava l’anno prima. “Rispetto a quanto accadeva in altre nazioni – sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.it – nel nostro Paese erano ancora pochi gli automobilisti che cercavano una nuova compagnia allo scadere della polizza. Stando ai primi numeri, sembra che lo scopo di incentivare gli italiani ad essere più attenti alle reali offerte del mercato, che era alla base del provvedimento del Governo, sia stato ottenuto”. Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione oltre 45.000 preventivi compilati in Veneto nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto che in molte altre regioni. Nel dettaglio: la provincia di Padova ha visto un vero e proprio boom con un incremento che ha sfiorato il 38% rispetto al 2012, ma sono altissime anche le percentuali di aumento registrate nelle province di Vicenza (+32,5%), Venezia (+30,1%), Treviso (+29,7%) e Verona (+26,4%); al di sopra della media nazionale anche Rovigo (25%) e Belluno (22,4%). Chi sono le persone che hanno deciso di utilizzare lo strumento on line per la comparazione? Sono per la maggior parte imprenditori, pensionati e artigiani.
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I dati dei vigili
Boom di sequestri e polizze carissime I
l fenomeno della guida senza assicurazioni e con la revisione dell’auto scaduta, è’ una costante anche nei principali centri della provincia di Venezia. Abbiamo i dati provenienti dai report delle polizia municipali di Chioggia, San Donà, Mira, Portogruaro. A Chioggia ci sono stati ben 174 casi di assicurazione mancante o, addirittura, falsificata, nel biennio 2011-2012, a fronte di 73 casi analoghi nei due anni precedenti (con un aumento, quindi, del 138%). C’è poi un buon piazzamento anche dei casi di omessa revisione del veicolo che, sempre prendendo a base l’ultimo biennio, a confronto con quello precedente, arriva a quota 180 rispetto a 112, un aumento del 60%. Le conseguenze sono pesanti infatti la mancata revisione, in caso di incidente, equivale alla mancata assicurazione. La possibilità di incappare in uno scontro con un automobilista che, poi, si scopre essere non assicurato, non è più una probabilità remota. Farsi risarcire diventa molto più complicato. A San Donà sono 180 le auto trovate, nel corso dell’anno, o con assicurazione scaduta (il 60%) o addirittura senza copertura assicurativa (il 30-35%) o con tagliando risultante pagato, ma in realtà falsificato (il 5-10%). Si tratta del 50 per cento in più circa rispetto alla media degli anni precedenti. “Inizialmente - dicono sconsolati i vigili di San Donà - erano le auto senza copertura assicurativa, adesso vengono fermati anche automobilisti privi di licenza di guida. E’ un dato che fa riflettere”. Anche a Mira, il centro più popoloso della Riviera del Brenta si registrano dati inquietanti. Qui calano le multe, ma non quelle per divieto di sosta ed aumentano le persone denunciate. Impennata delle auto sequestrate per mancata revisione o senza assicurazione. La polizia municipale di Mira è la seconda in Italia per l’azione di controllo dei documenti di trasporto merci su tir italiani ed esteri. “Nel 2012 – dice il comandane Mauro Rizzi - sono stati fatti 2.398 verbali per violazione al Codice, per circa 450mila euro di sanzioni. Le multe sono diminuite. Emerge l’alto numero di verbali emessi nei confronti degli autisti di mezzi pesanti (497), come pure per divieto di sosta (733). Le patenti ritirate sono state 161, le carte di circolazione 56. Ma ecco il problema del momento: sono state accertate 133 mancate revisioni e 86 mancate coperture assicurative. Significativo il numero di sanzioni nei confronti di automobilisti privi di qualsiasi documento: 157. Sono stati 95 i veicoli posti sotto sequestro amministrativo, 127 quelli sottoposti a fermo, 17 quelli oggetto di rimozione”. Infine a Portogruaro, nel 2012 ci sono state da parte dei vigili, oltre 7.000 le violazioni accertate, con 16 sequestri di veicoli non assicurati, 74 patenti ritirate, 15 veicoli rimossi e 13 fermi amministrativi. Sono stati 188 gli incidenti rilevati nel 2012, uno ogni due giorni, senza considerare quelli rilevati da altre forze dell’ordine; 12 i permessi per disabili ritirati e 102 auto e 5 ciclomotori privi di assicurazione, un dato che fa riflettere. Se gli irresponsabili (complice la crisi), che guidano senza assicurazione e revisione sono molti va anche detto (non come scusante sia chiaro), che l’assicurazione dell’automobile in provincia di Venezia è la più cara del Veneto. Il costo medio di un’assicurazione pagata da una persona adulta è di 625 euro, 24 euro in più rispetto a Padova, seconda in graduatoria, ma ben 152 in più rispetto a Belluno. Il costo minimo è di 513 euro, ma si può salire fino a 727 euro, sempre considerando che il tagliando riguarda un’auto di 1300 cc, e che quindi il prezzo lievita per le auto di maggiore potenza. Il vero salasso è però per i giovani: come minimo l’assicurazione auto pesa per 1.761 euro, il costo medio è di 2.867, ma può arrivare fino 4.016 euro. Sono somme che fanno pensare ai giovani, che è meglio prendere il bus e non comprarsi o farsi A.A. comprare l’auto.
6 Territorio Calendario del 2013 Tour nei comuni del comprensorio fra gli interventi in programma
Lavori pubblici, cantieri a pieno ritmo In tema di viabilità, questo sarà l’anno per la realizzazione della tangenziale di Scorzè, da via Milano a via Boschi di Alessandro Ragazzo
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anno in corso dovrebbe essere quello buono per vedere concluse, o messe in cantiere o ad avere un’accelerata, una serie di opere che dovrebbero cambiare le abitudini dei cittadini. Opere attese, invocate, che andrebbero a toccare il settore viario, sanitario, della sicurezza ma anche di rilancio dei centri. In rampa di lancio a Spinea ci sono la piazza davanti alla chiesa di Santa Bertilla e l’allargamento di via Costituzione. Riguardo al primo cantiere, è questione di settimane per l’inaugurazione. Nelle tre palazzine troveranno spazio appartamenti e uffici, oltre a una gastronomia, un salone di parrucchieri, una fioreria e un negozio di abbigliamento, oltre alla pasticceria che oggi si trova a lato del cantiere e potrà trasferirsi in un locale più ampio e rinnovato, con tanto di grande plateatico esterno. Ancora da decidere, invece, il nome della nuova piazza. Per la seconda, invece, i lavori sono iniziati ancora lo scorso luglio per raddoppiare la corsia e, una volta conclusi, ci sarà uno scorrimento della cir-
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A Martellago, aprirà la caserma dei carabinieri, sarà vicina alla sede della Protezione civile Dese. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga 5,5 chilometri, che partirà dalla Castellana. Sempre in tema di viabilità, potrebbe essere anche l’anno della tangenziale di Scorzè, da via Milano a via Boschi (Castellana), su cui pende il ricorso presentato da Salzano per via del progetto della variante alla Noalese. Restando a Martellago, nei prossimi mesi dovrebbe aprire anche la caserma dei cara-
binieri di via Roma, vicino alla sede della Protezione civile. Edificato su due blocchi, per un totale di 600 metri quadrati, nel primo immobile ci saranno la parte operativa, la sala per il pubblico, gli ambienti di servizio, i locali di massima sicurezza e i sei alloggi per il personale. Nel secondo ci saranno l’autorimessa, i quattro alloggi per il comandante della caserma, e i militari che hanno famiglia. Ed entro maggio sarà pronta anche la copertura della tribuna dello stadio di Maerne. E’ la Prefabbricati Ferro Costruzioni di Portogruaro a essersi aggiudicata il bando per i lavori, la società che la scorsa estate ha realizzato la mensa all’asilo Malaguzzi. In queste settimane, le ditte possono presentare gli eventuali ricorsi; poi i cantieri dureranno sessanta giorni, come previsto dagli accordi. Dunque per fine maggio, lo stadio di Maerne avrà la sua copertura. Ora la tribuna dell’impianto è agibile per 400 spettatori e la nuova opera diverrà un vantaggio soprattutto per gli utenti più deboli, come anziani e minori. Sinora, infat-
Lavori per l’ampliamento di via Costituzione a Spinea ti, durante le gare non ci sono difese, e la giunta aveva inserito quest’opera tra quelle prioritarie da costruire nei prossimi mesi. Inoltre sopra la stessa copertura, sorgerà un impianto fotovoltaico, frutto di un accordo con Veritas. Il costo totale si aggira sui 117 mila euro. A Salzano, il Consiglio ha approvato le varianti al Piano regolatore del progetto definitivo della variante di Salzano e
la circonvallazione sud di Robegano, con un costo totale di 17 milioni di euro. Per avere gli operai al lavoro servirà l’ultimo passo: il progetto esecutivo. La prima sarà lunga due chilometri e sessanta metri, collegherà via Villatega a via Montegrappa, all’altezza della rotonda con via Villetta. La seconda sarà lunga poco meno di un chilometro e mezzo e unirà via Montegrappa a via XXV Aprile.
MESSAGGIO PUBLIREDAZIONALE
CASEllO Sul PASSANTE lE PROTESTE DEI COMITATI
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“Essere moderni domani”. E’ così che RelaXXI definisce la nuova RSA per anziani Santa Maria dei Battuti a Noale, che accoglierà i suoi primi ospiti a primavera 2013. Una struttura con 120 posti letto, luminosa, nuova, confortevole come lo è la casa che ognuno di noi sogna, anche per la propria vecchiaia. RelaXXI - nata in seno alla Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe insieme al know how di qualificato management del settore - ha lavorato con costanza e coerenza negli ultimi anni per portare avanti un progetto ambizioso dal punto di vista architettonico e tecnologico, ma allo stesso tempo funzionale, innovativo ma attento alla qualità della vita delle persone anziane: una vera novità tra le Residenze per anziani non solo della Regione, ma di tutto il territorio nazionale. La nuova R.S.A. garantisce servizi di massimo livello e lo fa con la consapevolezza e la volontà di essere una struttura aperta a tutti, rivolta a chi cerca il meglio al costo giusto. Stanze insonorizzate, aerazione automatica degli ambienti cinque volte al giorno, risparmio energetico, sale bagno munite di vasche ad ultrasuoni per l’igiene non invasiva dell’ospite, spazi comuni luminosi e chiari, permeabilità tra interno ed esterno con terrazze verdi di piante ed erbe aromatiche: questi sono soltanto alcuni degli standard qualitativi che la residenza esprime. Ma senza dubbio ciò che si percepisce entrando nella struttura, ancora in fieri, è qualcosa di diverso: uno spazio a misura d’uomo, ampio ed esteticamente bello,
dall’atmosfera serena e cordiale, confortevole e confortante. Uno spazio in cui sentirsi vivi, attivi, protagonisti della propria esistenza, per riscoprire il piacere delle piccole cose quotidiane, in ambienti curati. Una casa circondata dalla natura protetta dell’Oasi WWF Cave di Noale, a pochi metri di distanza. A Santa Maria dei Battuti, il cibo è buono e genuino: la cucina interna alla struttura utilizza ortaggi e frutta fresca; lo chef sceglie gli ingredienti per il vitto in base alla stagione per un’alimentazione ricca e variegata, attenta alle esigenze nutrizionali e alle diete particolari dei singoli ospiti. Se gli spazi sono così studiati intorno all’ospite, il personale infermieristico e di assistenza, presente 24 ore al giorno, garantisce professionalità e competenza fondando il servizio alla persona sulla priorità del rapporto umano e relazionale; uno staff di medici, psicologi, fisioterapisti, logopedista, assicurano ogni necessità sanitaria e riabilitativa; la presenza di un sacerdote offre, per chi lo desidera, la disponibilità per momenti “di ascolto e conforto” e le funzioni religiose, mentre operatori specializzati sono disponibili per favorire occasioni d’incontro, iniziative ricreative e di intrattenimento. Questo è solo l’inizio: dalla prossima primavera, quando gli ospiti entreranno nella loro nuova casa, Santa Maria dei Battuti si arricchirà di storie e racconti che ogni persona porterà con sé, creando uno spazio a misura d’uomo in cui le relazioni umane saranno ancora al centro dell’esistenza.
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artellago e Scorzè hanno ribadito la richiesta ad Anas di avere pronte tutte le opere attorno al casello per fine 2014, quando sarà inaugurato. I comitati Cappella Vive e Pro complanare di Martellago si dicono contrariati per quanto successo. “Nessuno nei secoli passati – fa sapere il portavoce Vittorio Pellizzato – era riuscito a devastare l’area del Dese a Cappella. Ci è riuscita la seconda Repubblica e vedere il cantiere del casello dà idea di quanto la politica abbia interesse per il territorio: zero. E’ stata folle la scelta di spostare il casello da via Delle Motte a Martellago all’area del Dese: nella prima occupava una superficie di 4,5 ettari, nella seconda 26 ettari con un ponte lungo quasi 600 metri e alto 14. Una scelta della politica dietro ai “tecnici”. A Cappella si stanno per calare 120 mila metri cubi di materiale portato da 9 mila camion. E poi, ancora, 12 mila metri cubi di calcestruzzo e circa 100 mila metri quadrati di asfalto e torrette alte 20 metri con selve di fari. Il tutto spendendo poco meno di 70 milioni di euro. In quell’area, intatta per 700 anni con un mulino del 1400, il più vecchio sul Dese, è stato tolto tutto, dalle piante agli animali, dai fossati al silenzio”. Non meno critico il comitato Pro complanare. “Il sindaco di Martellago Giovanni Brunello – si legge in una nota – è il paladino del cemento. Lo proporremo per il premio Attila, attribuito ogni anno dal Wwf al maggior distruttore di ambiente naturale d’Italia. La documentazione è già stata inviata”. Nel mirino ci finiscono Brunello
e il Consiglio comunale. “Una maggioranza – continua il comitato – che ha tutto a cuore eccetto la difesa dell’ambiente e del benessere dei propri cittadini. C’è stato spregio per le nostre proposte, per altro sottoscritte da migliaia di cittadini, e così si è dato inizio alla distruzione del territorio. C’erano delle alternative valide, come un casello con una sola uscita anziché due e pure la bretella a est, dalla Kelemata al casello, doveva essere evitata perché inutile e impattante per le aree agricole. La minoranza? Inconsistente e deboli comparse che non hanno voluto contrastare il progetto del casello. Volevamo andare al Tar per bloccare il cantiere ma l’esitazione degli espropriati, l’assenza di qualsiasi sostegno da parte dei partiti e di altri comitati, hanno vanificato il tentativo”. Ma Giovanni Brunello non ci sta. “Ben venga il premio Attila – replica duro – se quanto fatto significa aver tolto il traffico davanti all’asilo e dal centro, aver creato un’opportunità per il paese con il casello, aver portato a casa le piste ciclabili di via Ponte Nuovo e via Morosini, facendoci A.R. risparmiare migliaia di euro”.
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8 Noale L’Intervento
Territorio Eventi Con l’arrivo della primavera due grosse manifestazioni nel territorio
Tornano “Noale in Fiore” e “L’infiorata” di Alessandro Ragazzo
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Le piazze Castello e XX Settembre verranno chiuse al traffico. Saranno allestiti dei parcheggi scambiatori
on la primavera, tornano a Noale i due eventi dedicati ai fiori e targati Pro loco: “Noale in fiore” e “Infiorata”. La prima si terrà domenica 14 aprile, la seconda domenica 2 giugno, quando sarà celebrato il Corpus Domini. Intanto l’attesa più immediata sarà per la mostra-mercato “Noale in fiore”, quest’anno giunta alla 34esima edizione. Almeno cento gli espositori dislocati nel centro della città dei Tempesta e migliaia i visitatori previsti nell’arco della giornata, attorno ai 50 mila. Molte presenze arrivano anche da fuori comune, dimostrandosi come un’iniziativa attesa da tutto il settore florovivaistico. Insomma, una festa, che ha fatto dell’evento di Noale come uno dei principali non solo della provincia di Venezia ma pure della regione. Al solito, uno spazio particolare sarà riservato ai produttori di geranio che parteciperanno al Concorso regionale. Numerose sono poi le manifestazioni collaterali: i giardini in piazza, la mostra delle composizioni floreali, la mostra delle rose, il concorso per il miglior balcone fiorito e per le vetrine più eleganti. Non mancheranno neanche i concerti e le premiazioni dei vari concorsi che faranno da concorso all’evento. Le piazze Castello e XX Settembre saranno chiuse al traffico, mentre attorno più tardi, toccherà all’Infiorata, che si terrà la prima al centro del paese saranno allestiti dei parcheggi domenica di giugno. La stesura del grande tappeto scambiatori, con un trenino floreale in piazza Castello prengratuito che li collegherà all’a- Per fare 8 quadri derà il via già il sabato sera, rea espositiva. Le zone dove di oltre 20 mq quando le sette contrade cittalasciare l’auto saranno: la can- saranno utilizzati dine e la Pro loco si daranno tina sociale di via San Dono, migliaia di garofani appuntamento all’ombra della il supermercato Dix, la zona ed essenze arboree torre delle Campane. Sotto lo industriale, il campo sportivo di sguardo incuriosito dei presenvia dei Tigli, l’ipermercato Lando, il parcheggio della ti prendono forma un po’ alla volta i particolari di stazione in via Ongari, piazza Mercati Nuovi, le pi- questi vellutati disegni, splendenti dei più vivi colori scine di via De Pol e via Vecellio. I negozi del centro della natura. Per fare gli otto quadri di oltre 20 metri saranno aperti tutto il giorno. Un mese e mezzo quadrati ciascuno saranno utilizzati migliaia tra ga-
foCus
Un’immagine dell’Infiorata
rofani ed essenze arboree e cereali. Alla fine i quadri floreali, ogni anno diversi, vengono incorniciati con un manto erboso. L’effetto scenografico è davvero spettacolare. Si tratta di un’antica tradizione che la Pro Loco ha voluto far rivivere. Nella mattina del 2 giugno giungeranno in piazza anche i bambini di Noale, che si cimenteranno nella realizzazione di un quadro floreale e daranno il loro contributo alla manifestazione. Alle 19, poi, si terrà la solenne processione del Corpus Domini, che si concluderà sotto la torre delle Campane. Qui, i ragazzi che quest’anno hanno ricevuto la prima comunione, calpesteranno il tappeto floreale.
Benedetto Papa…
di Don Angelo Busetto* segue da pag.
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Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fin da fanciullo ad avere sotto gli occhi la figura paterna del Papa. La solennità ieratica di Pio XII, l’amabilità audace di Giovanni XXIII, l’intelligenza e la decisione di Paolo VI, la semplicità di Giovanni Paolo I, l’irruenza multiforme di Giovanni Paolo II, e infine la squisitezza umana di questo Papa, Benedetto XVI. Con ciascun Papa, in tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta di immedesimazione, non solo nei riguardi dei contenuti e delle modalità della funzione papale, ma anche per un apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Benedetto è fiorito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato come limpido teologo, capace di entrare nelle questioni della modernità con uno sguardo alla storia svolto in un’esposizione piana e scorrevole; un teologo che si poteva leggere con immediata scioltezza, senza dover ansimare dietro concetti involuti o frasari complicati. Ne ricavavo soddisfazione per l’intelletto e feconda apertura per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali o nella nuova ripresa di tematiche tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando folle attente in tutto in mondo, soprattutto attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze del mercoledì, i dialoghi diretti con bambini o sacerdoti. Papa Benedetto si è proposto con la sua figura tenue e lieta, decisa ma non arrogante, e persino con il suo accento così caratteristico. Un uomo timido, meravigliato di trovarsi nella piazza del mondo, e nello stesso tempo così desideroso di ‘cercare Dio’, a imitazione dei monaci nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profondità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire e quelle che mai avrei immaginato di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie, fissando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi l’impressione che un grande tesoro venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne l’annuncio e il prezioso dialogo con il mondo. O forse si tratta di una paternità divenuta una semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, può ancora germogliare per tutti. *Parroco Chioggia
Servizi
Casa per Disabili in Via Valsugana
U
na buona notizia arriva dalla direzione dei Servizi sociali della Regione: è arrivato il parere favorevole al progetto della Comunità alloggio per disabili in via Valsugana a Noale, al posto del polo tecnologico di Aprilia, in grado di accogliere dieci persone ed essere punto di riferimento per l’Ulss 13. Il costo previsto è di 500 mila euro e la superficie sarà di 500 metri quadrati, all’interno di un’area verde di 17 mila metri quadrati, e il cantiere potrebbe essere aperto entro l’anno. L’obiettivo è permettere agli ospiti di restare all’interno della comunità, senza
essere sradicati dal loro territorio. Sarà al servizio dei disabili ma pure a supporto delle famiglie. Attorno sorgeranno delle case unifamiliari. Nel progetto complessivo è prevista pure una rotonda di collegamento tra la Noalese e la bretella di via Valsugana e una pista ciclopedonale. L’ente costruttore sarà il consorzio “Crescere in Noale” e la gestione sarà affidata all’associazione genitori “La nostra Famiglia”, sempre di Noale, che ha portato avanti il progetto. Sarà ad uso, soprattutto, per le famiglie di Noale, Martellago, Salzano e S.M. di Sala, secondo un’esigenza avanzata dall’a-
zienda sanitaria. “Ora passeremo alla fase esecutiva del progetto - dice l’assessore ai Servizi Sociali Michela Barin - dopo che l’Ulss 13 e la direzione regionale, hanno riconosciuto il reale fabbisogno di questa struttura”. Il presidente di “La nostra famiglia” Maurizio Grespan, un po’ alla volta vede concretizzarsi quest’idea. “Non posso che essere soddisfatto - aggiunge - anche perché alla Comunità alloggio stanno lavorando politica, associazioni e volontariato. Credo sia un bell’esempio”. Ora l’obiettivo è integrarla all’interno del territorio dell’Ulss 13 e renderla funzionale. A.R.
Noale 9 Sociale Annunciata l’inaugurazione della nuova opera
La casa di riposo pronta a giugno Avrà una capienza per 100-120 anziani. E’ davanti al palasport, a poche decine di metri dalla stazione dei treni di Alessandro Ragazzo
O
ra c’è una data d’inaugurazione della nuova casa di riposo di via De Pol a Noale. E’ arrivata la comunicazione che il taglio del nastro avverrà sabato 8 giugno, alla presenza del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Ghedin. Si attendeva la sua disponibilità, infatti, per stabilire il giorno e non troverà una struttura vuota ma già riempita di decine di ospiti. A breve partirà il trasloco dalla vecchia Santa Maria dei Battuti e, per il secondo sabato di giugno, l’obiettivo è di avere già un’ottantina di persone all’interno. “Contiamo per i primi
Ambiente
giorni di aprile - spiega il sindaco Michele Celeghin - di iniziare a trasferire gli ospiti. Gli operai stanno allestendo gli arredi, dai letti,
Sarà a risparmio energetico, il riscaldamento inciderà per il 20% dei costi totali alle camere, ai bagni e a breve saremo pronto”. I lavori sono iniziati a dicembre 2010 e avrà una capienza per 100-120 anziani.
Sorge davanti al palasport, a poche decine di metri dalla stazione dei treni. La futura casa di riposo andrà a sostituire la vecchia Santa Maria dei Battuti all’interno dell’ospedale, che tornerà a disposizione dell’Ulss 13 come previsto dagli accordi stipulati con il Comune. Sarà a risparmio energetico e il riscaldamento inciderà per il 20 per cento sui costi totali. Inoltre sul tetto ci sarà un sistema fotovoltaico. Quattro i nuclei in corso di realizzazione e tutti i locali avranno i servizi previsti dalla legge, ovvero il bagno assistito, il presidio infermieristico, la cucinetta, oltre alle zone
oasi Via ongari, al Via il seConDo stralCio
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al consorzio di bonifica Acque Risorgive è partito l’iter per progettare il secondo stralcio dell’oasi di Noale. Riguarda una superficie di 38 ettari e interesserà l’area posta a sinistra del Rio Draganziolo. Lo scopo principale è ridurre i nutrienti, circa 30 tonnellate l’anno di azoto e fosforo, che
INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI
Il progetto della nuova casa di riposo a Noale pranzo e ampi soggiorni per assicurare agli ospiti quanto necessario per le loro esigenze d’assistenza, sanitarie e di relazione sociale. Al piano terra ci saranno l’atrio d’ingresso, l’accettazione, gli spazi comuni di soggiorno, i locali riservati all’animazione, il bar e attività varie. Da questo corpo, si accederà alle due ali del fabbricato; sul lato est troveranno posto la direzione, l’amministrazione,
finiscono in laguna. Una prima parte di lavori sono già stati eseguiti e sono consistiti nella captazione di 12 condotte di fognatura mista, che scolavano nel fiume Marzenego e nella loro deviazione in fognatura nera. Ora si sta progettando la seconda parte, quella più consistente, che riguarderà, appunto, l’area dell’oasi, interessante per la flora e la fauna. Acque Risorgive conta di concludere l’iter progettuale, pareri di altri enti permettendo, entro la fine di quest’anno. Il progetto
preliminare prevede la creazione di un’area umida finalizzata alla fitodepurazione delle acque derivate dal Draganziolo e la realizzazione di manufatti e paratoie attraverso tecniche che riducano al minimo l’impatto ambientale. Per fare ciò, si userà il finanziamento da 2 milioni 272 mila euro messo a disposizione dalla Regione. L’oasi di Noale è un sito di interesse comunitario e la gestione è affidata al Wwf. A.R.
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10 Noale Focus Ancora alla ribalta il caso della famiglia Durante
Los Roques è ancora mistero fitto di Alessandro Ragazzo
U
na vicenda che era già misteriosa prima e che ora s’infittisce ancor di più. Una rotta maledetta, quella tra Caracas e Los Roques in Venezuela, dove il 4 gennaio 2008 è sparito il bimotore della Transaven, un Let 410, dove viaggiavano Paolo Durante (41 anni al momento dell’episodio) di Ponzano Veneto (Treviso), la compagna (42 anni) Bruna Guernieri, originaria di Noale, e le figlie Sofia (6 anni) ed Emma Viola (8 anni). Cinque anni dopo, stesso giorno, di un altro velivolo non si sa che fine abbia fatto. Sei le persone imbarcate, quatto sono italiani tra i quali l’imprenditore nel campo della moda Vittorio Missoni. Riguardo i Durante, a inizio marzo dovrebbero riprendere le ricerche per trovare l’aereo usando delle sofisticate apparecchiature, mai com’è stato fatto sinora. Sarà compito della “Sea Scout”, catamarano della società americana C&C Techonology, a dare le risposte che tutti cercano. Nelle ultime settimane ci sono stati diversi rinvii dovuti, dicono dagli Stati Uniti, ad alcuni problemi burocratici con una richiesta ulteriore di documenti. Si è parlato, pure, di dirottamento da parte dei narcos colombiani, che avrebbero usato il bimotore per il trasporto di una partita di cocaina. Non sarebbe la prima volta, perché negli ultimi quindici anni si contano più trenta aerei scomparsi nel Paese sudamericano per colpa dei signori della droga. Ma i familiari dicono che prima di battere altre piste, si deve ritrovare il Transaven. I quattro si erano imbarcati da Venezia
In quel tratto di mare sono scomparsi negli ultimi 15 anni 30 aerei alla volta di Milano Malpensa da dove poi hanno raggiunto Caracas. La sera del 3 gennaio, ai familiari avevano inviato il classico messaggio d’arrivo: “Tutto bene, procediamo”. Hanno dormito nella capitale venezuelana e venerdì sono partiti per l’arcipelago di Los Roques, distante circa 160 chilometri. Il loro rientro in Italia era fissato per il 15 gennaio. La sciagura si è verificata poco dopo le 9 del mattino ora locale (le 14 in Italia). Il turboelica ceco Let 410 della compagnia Transaven era prossimo ad atterrare sull’isola di Gran Roque, quando il pilota Esteban Becil e il copilota Osmel Avila avrebbero informato la torre di controllo di avere un grave problema a entrambi i motori quando si trovavano a una quota di tremila piedi (circa mille metri). Quindi avrebbero deciso di tentare l’ammaraggio a sei miglia dalla costa, nelle vicinanze della barriera corallina a sud dell’isola. Alle
C’erano 14 i passeggeri a bordo, di cui 8 italiani ma ce ne potrebbero essere stati anche di più
Una foto della famiglia Durante scomparsa nell’oceano
Studio Dentistico CARRARO PAOLO TORNARE A SORRIDERE INFORMA Implantologia e prevenzione dentale L’implantologia è quella branca dell’odontoiatria in cui, grazie a delle tecniche chirurgiche che prevedono l’inserimento di impianti in titanio nell’osso mandibolare e/o mascellare, si riabilita funzionalmente un paziente affetto da edentulia (mancanza di elementi dentali) parziale o totale. PRIMA DELL’INTERVENTO DOPO L’INTERVENTO
9.40 dai radar è scomparsa ogni traccia. E da quel momento, i Durante, i Guernieri e le altre famiglie coinvolte non hanno più avuto notizie e quel relitto mai trovato. Si sa che c’erano quattordici i passeggeri a bordo, di cui otto italiani ma ce ne potrebbero essere stati anche di più. Qualche giorno dopo l’episodio, fu trovato in una spiaggia della penisola del Paraguanà il corpo del copilota, Osmel Avila, 37anni. Le ricerche del velivolo continuarono e in Venezuela parlarono del ritrovamento del velivolo ma la notizia si rivelò falsa. Ora si riparte daccapo.
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Queste due foto indicano la riabilitazione funzionale del dente incisivo centrale superiore destro tramite inserimento di un impianto. L’implantologia risale ai primi anni ‘60 quando Branemark e i suoi collaboratori dell’Università di Göteborg cominciarono a studiare il diretto ancoraggio impianto - osso, la cosiddetta osteointegrazione. L’osteointegrazione è un fenomeno legato al tempo: hanno provato che, durante le prime 3-4 settimane dopo l’inserimento dell’impianto, non vi erano tracce di una corretta osteointegrazione . Tre mesi dopo, appariva una porzione alta di osso a diretto contatto con l’impianto e un aumento della resistenza alla forza di torsione. Una volta inserito l’impianto nell’osso in fase chirurgica, viene sommerso da una strato di mucosa gengivale che ha lo scopo di proteggere la zona di osteointegrazione da fattori rilasciati dalla placca, perché l’insuccesso avviene più frequentemente nei pazienti con un alto livello di accumulo di batteri (e quindi placca).
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La radiografia a destra evidenzia una zona semitrasparente attorno agli impianti a distanza di 5 anni dal loro inserimento, evidente segno di insuccesso della implantologia causato dall’accumulo di placca. Spesso questa situazione non crea nessun tipo di dolore gengivale o dentale, quindi diventa molto difficile per il paziente riconoscere lo stadio di infezione presente nella zona impiantate. Ne risulta quindi che sono 4 i punti fondamentali per il mantenimento in salute degli impianti: 1. i controlli dal proprio medico odontoiatra; 2. una seduta di igiene orale professionale ogni 4 mesi; 3. un’ottima igiene domiciliare, eseguita secondo i consigli dati dall’igienista; 4. la compliance del paziente.
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CoMMissione, è nata la pari opportunità
E’
nata la Commissione intercomunale per realizzare le pari opportunità. A costituirla sono stati i Comuni di Noale, Spinea, Martellago e Salzano con lo scopo di affrontare i temi legati alle donne, al lavoro, alla loro partecipazione politica e alla violenza in genere. In queste settimane si stanno compiendo i primi passi; grazie anche al co-finanziamento regionale ottenuto attraverso il progetto “Azioni in comune” e all’apporto gratuito dei volontari della Commissione, saranno realizzati tre momenti pubblici rivolti alla cittadinanza sui diversi temi della violenza nei confronti delle donne, sull’autorità politica e, infine, una riflessione sulla crisi economica e sul ruolo della donna nel lavoro. Inoltre ci saranno delle riflessioni sulle forme di discriminazione che impediscono alle donne di essere del tutto partecipi all’interno della società e trovare delle soluzioni. Questo soggetto è formato da un referente politico e un altro tecnico di ciascuno dei quattro Comuni aderenti e conta sulla presenza di rappresentanti delle associazioni di volontariato e culturali del territorio, dell’Ulss 13 oltre a quella di un referente delle Fondazioni Santo Stefano e Fondazione Riviera Miranese. A.R.
pagina a cura del comune
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Comune di Noale Comando di Polizia Locale
A NOALE UN PERCORSO DIDATTICO PERMANENTE DI EDUCAZIONE STRADALE La strada agli occhi dei bambini si presenta come un mondo magico: le auto, le biciclette, i colori, gli amici che si possono incontrare la rendono un luogo attrattivo e molto amato. E’ compito quindi della famiglia, della scuola, ma anche delle Istituzioni aiutare i più piccoli a prendere coscienza di questa realtà affascinante, ma allo stesso tempo piena di insidie. Il Comando di Polizia Locale di Noale ha provveduto, a far realizzare in questi giorni, in Via Gagliardi, nel tratto compreso tra i due cancelli, un percorso didattico permanente di educazione stradale, che verrà utilizzato nell’ambito delle lezioni esterne effettuate dal personale del Comando agli alunni del comprensorio scolastico di Noale e che potrà essere liberamente utilizzato da tutti, quando non impegnato per tale scopo.
Sopra l’assessore alla Viabilità Luciano Gobbato
L’interiorizzazione, fin dalla prima infanzia, dei comportamenti corretti da tenere sulla strada, assume un significato fondamentale nel percorso di crescita del bambino, in qualità di futuro cittadino e di utente consapevole e responsabile del sistema stradale.
Evidenzia l’assessore alla viabilità Lu- bienti diversi, ma è anche un luogo che ciano Gobbato che “Un percorso di presenta dei rischi e dei pericoli se non educazione stradale rappresenta un’oc- si rispettano corrette norme di comporcasione educativa fondamentale, per far tamento”. comprendere che la strada è un luogo di “La motivazione che sta alla base della traffico e di vita che presenta occasioni realizzazione di un progetto di educastimolanti per conoscere persone ed am- zione stradale – riferisce il Comandante
PIU SICUREZZA NEI CIMITERI Vallotto: “Entro la primavera le telecamere di videosorveglianza” Sempre più spesso vengono denunciati furti, atti vandalici, situazioni intimidatorie che avvengono in prossimità dei nostri cimiteri, nei parcheggi adiacenti o piuttosto all’interno degli stessi. I luoghi, visitati nel silenzio dai familiari dei defunti diventano così facile preda per ladruncoli che approfittano dell’isolamento delle aree cimiteriali per poi procedere con atti di vandalismo o piuttosto veri e propri furti nelle auto lasciate in sosta nei parcheggi. Gli ultimi due furti, rilevati in particolare nel cimitero di Cappelletta prima e di Briana poi hanno riguardato gli elementi in rame che coprivano i tetti delle cappelline di famiglia, della chiesetta e dei locali accessori, furti avvenuti nelle ore notturne, quando i malviventi hanno potuto agire indisturbati: “Siamo intervenuti anche in questo ambito – dichiara il vicesindaco con delega alla Sicurezza Sergio Vallotto – dopo numerose sollecitazioni dei nostro concittadini.
Il vicesindaco con delega alla Sicurezza Sergio Vallotto
E’ evidente che le risposte dovevano essere date anche perché nei cimiteri spesso sono le persone più anziane a recarsi e quindi anche maggiormente indifese. Come amministrazione comunale abbiamo deciso di dare una risposta chiara e forte con l’allestimento di telecamere di sorveglianza nelle aree cimiteriali di Noale, Cappelletta, Briana e Moniego, telecamere che monitoreranno 24 ore su 24 le zone che sono state luogo di furto o piuttosto di atti di vandalismi o teppismo. Questo – continua Val-
lotto – non è altro che un primo iniziale step del Progetto Sicurezza che coinvolgerà l’intero territorio comunale e che sarà oggetto di approfondimenti e verifiche di sostenibilità anche economica. Puntiamo a dare a tutti i cittadini un servizio che garantisca controllo sul territorio e prevenzione sui furti che spesso avvengono nelle nostre abitazioni. Il miglioramento della qualità della vita passa anche per una maggiore sicurezza dei nostri paesi”.
della Polizia Locale Michela Bovo - è quella di favorire nei bambini, l’acquisizione di comportamenti adeguati e sicuri per la strada e riteniamo che la possibilità di sperimentare taluni comportamenti in una situazione protetta li possa aiutare a sviluppare in tal senso”. Il Sindaco Michele Celeghin invita i genitori a visitare il percorso assieme ai propri figli: “Per far passare messaggi importanti, come in questo caso la sicurezza stradale, niente ottiene risultati migliori che imparare-giocando in compagnia dei propri cari. Un’occasione magari anche per i più grandi per riflettere su comportamenti talvolta avventati o potenzialmente pericolosi”. Per maggiori informazioni: Comando di Polizia Locale Tel. 041.5897245
CAPPELLETTA: SALVA LA CLASSE PRIMA DELLE ELEMENTARI Furlan: “Garantiamo il trasporto degli alunni”
Una gara al fotofinish, fino si è fatta carico dei bisogni emersi, soprattutto nel setagli ultimi giorni sembrava tore del trasporto scolastiche per l’anno scolastico co. Il plesso di Cappelletta 2013/1014 la frazione di Cappelletta dovesse perdere è in una zona tranquilla e la scuola ha sempre dimola classe prima in quanto le strato attenzione alle esipre iscrizioni erano soltanto genze didattiche oltre che dieci, a fronte di un numero alle mutate condizioni degli minimo di 15 bambini per classe richiesto dalla legge. orari. Il risultato ci consente L’assessore alla di guardare al futuro con Da subito si è mosso il coistruzione mitato dei genitori, i rappre- Pubblica positività anche se dovremFabio Furlan mo pensare già da ora alle sentanti di Cappelletta oltre che la Dirigente Scolastica dott.ssa Bo- problematiche che potranno emergenazza che, unitamente all’amministra- re per l’anno scolastico successivo il zione comunale ha lavorato per il man- 2014 – 2015”. Apprezzamenti per l’otenimento della classe nel plesso della perato dell’amministrazione comunale frazione. “Se Cappelletta non avesse sono arrivati anche dai rappresentanti avuto la sua prima quest’anno – esor- del Comitato dei genitori. Soddisfaziodisce l’assessore alla Pubblica Istruzio- ne è stata espressa anche dal sindaco ne Fabio Furlan – la cosa avrebbe Michele Celeghin: “Abbiamo investito significato certamente un preludio alla anche negli anni scorsi nella frazione chiusura del plesso nei prossimi anni. di Briana per non perdere le classi priAbbiamo lavorato tutti assieme per me, penso che lo stesso sforzo sia stafar fronte a questa emergenza e sia- to messo in gioco anche a Cappelletta mo riusciti a trovare la quadratura del quest’anno e, grazie al contributo di cerchio. Abbiamo incontrato assieme i molti, siamo riusciti a centrare appieno genitori e l’amministrazione comunale l’obiettivo”.
12 Martellago Amministrazione Dopo due mandati deve lasciare il sindaco Giovanni Brunello
Elezioni locali, mobilitazione nei partiti
neWs lavori pubblici
Via libera al piano interVenti
Arrivano i primi candidati. Ci sarà anche il Movimento 5 stelle. Si attendono le mosse del Pdl di Alessandro Ragazzo
A
ria di elezioni a Martellago. Il 26-27 maggio i cittadini saranno chiamati a eleggere chi li governerà nei prossimi cinque anni e scegliere il successore di Giovanni Brunello, che dopo dieci anni e due mandati, dovrà lasciare. Martellago sarà l’unico Comune del Miranese ad andare alle urne. La campagna elettorale sta entrando nel vivo e due nomi sono già certi di essere candidati a sindaco: Moreno Bernardi (Un Comune per tutti) e Alberto Ferri (Lega). Sono i primi a farsi avanti, mentre Gente Comune, ora in Consiglio con Claudio Michieletto, si sta preparando al voto, tanto che il gruppo ha deciso, all’unanimità, di partecipare in modo autonomo. Ci sarà anche il Movimento 5 Stelle che ha raccolto tantissimi consensi alle politiche e si attendono pure le mosse del Pdl e dell’ala più radicale della Sinistra, che dovrebbero mettere in pista un loro candidato. Ma uno dei nodi da sciogliere, forse quello più importante, è in maggioranza. Si chiuderà il ciclo di Brunello e si dovrà trovare un sostituto. Così per domenica 24 marzo sono state indette le primarie. Si pensava che la chiamata alle urne potesse essere dopo Pasqua (31 marzo ndr) ma poiché le elezioni comunali saranno a fine primavera, si è deciso di anticiparle di qualche settimana. Dunque, fra qualche settimana si saprà chi
guiderà la coalizione formata da Pd, la civica Impegno Comune e Idv, ora alla guida di Martellago e due nomi hanno già avanzato la propria disponibilità: Paolo Gatto e Cosimo Moretti, entrambi del Pd. Tutto questo, però, sarà deciso nelle prossime settimane, anche perché l’obiettivo del partito di Pierluigi Bersani è arrivare con un candidato unico. L’Idv ha fatto sapere che appoggerà le primarie ma non presenterà un proprio candidato, mentre Impegno Comune potrebbe puntare sui nomi degli attuali assessori Gianni Vian e Serenella Vian. Nel frattempo, Pd, Impegno Comune e Idv stanno lavorando per stendere le regole delle primarie, che dovranno essere ratificate nell’assemblea degli iscritti del 3 marzo. Intanto Brunello traccia l’identikit del sostituto. “Spero esca dall’attuale coalizione di maggioranza – spiega – così da portare avanti il lavoro fatto in questi anni. Mi auguro sia un sindaco vicino alla gente, che consideri i dipendenti comunali, perché fanno molto. A chi verrà dopo di me, dico che ricoprire questa carica non è facile: oggi siamo gli esattori dello Stato. Sono stati dieci anni positivi”. Lo stesso sindaco traccia un bilancio delle cose fatte e quelle da fare. “Sono contento che si sia costruita la piscina – continua Brunello – che il comune aspettava da tempo. Ma anche la biblioteca di
truffe Allarme di Veritas e ferderconsumatori
“ATTENTI AGlI IMBROGlIONI”
E
’ stato segnalato che nelle corse settimane alcuni cittadini nel comune di Venezia e in Riviera del Brenta e nel Miranese ( a Stra e Fiesso, Martellago e Mirano) hanno ricevuto telefonate che offrono analisi dell’acqua dei rubinetti, quindi all’interno delle abitazioni, da parte di sedicenti tecnici Veritas. Veritas informa di non aver in corso alcun servizio simile a quello descritto e che i controlli da parte dei suoi operatori si fermano al contatore, quindi all’esterno dell’abitazione, perché la responsabilità degli impianti post-contatore è dei singoli utenti. “L’acqua Veritas – spiega l’azienda- non ha bisogno di alcuna analisi supplementare. E’ infatti continuamente controllata (ogni anno il laboratorio aziendale verifica 5.335 campioni e analizza 160.000 parametri), anche da Arpav e dalle Ulss competenti, cui spetta – attraverso il Servizio igiene alimenti e nutrizione – il giudizio di potabilità. Veritas
V
Il municipio di Martellago Maerne, la caserma dei carabinieri di Martellago, dove manca poco per essere aperta e si aspettano le ultime firme. Per la primavera sarà attiva. Inoltre la stesura del Piano d’assetto del territorio (Pat ndr) è stato un gran lavoro, pure come abbiamo organizzato la Protezione civile e l’ottimo rapporto creato con le tre parrocchie. Mi è dispiaciuto non sistemare i marciapiedi e le strade, si devono completare le fognature a Olmo e Maerne, nonostante siamo intervenuti altrove. Ma lascio un Comune virtuoso”.
Babato: “Complessivamente fra contatti, tentativi e truffe andate a segno, siamo a 123 segnalazioni” ricorda che tutti i suoi operatori sono dotati di tesserino di riconoscimento, esibito a richiesta, e che ogni visita o sopralluogo viene preventivamente concordato. Inoltre, nessun dipendente Veritas è autorizzato a entrare nelle case se non dopo espressa richiesta da parte dell’utente, e farsi pagare direttamente per qualunque tipo di lavoro o a incassare il pagamento delle bollette, nemmeno di quelle arretrate”. Un allarme contro le truffe arriva anche da Federconsumatori. Sono aumentate infatti quelle nell’area della Riviera del Brenta e del Miranese: “Nell’area dei 17 Comuni dell’ Ulss13 spiegano per Federconsumatori il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici- rispetto all’anno precedente nel 2012 abbiamo registrato un aumento del 20% delle segnalazioni. Complessivamente fra contatti e tentativi e truffe andate a segno, siamo a 123 segnalazioni. Nel 2011 si fermavano a un centinaio di casi”. Le truffe ideate sono di diverso tipo. A Mirano, Spinea, Noale, Mira, Martellago e Dolo sono entrati in azione per tutto l’anno malfattori in coppia. Avvicinano le famiglie suonando direttamente il campanello o facendosi precedere la visita con una telefonata in cui dicono che il nominativo è stato segnalato loro da qualche parente. Poi cercano di entrare in casa e rubare tutto quello che capita loro a tiro. I malcapitati se ne accorgono solo quando se ne sono andati. C’è anche la truffa dello specchietto, rispuntata nei parcheggi della Riviera e del Miranese nelle ultime settimane. L’imbroglione, che seleziona le vittime puntando su anziani o persone che vanno di fretta, tenta di chiudere un presunto danno ad uno specchietto retrovisore accordandosi “per evitare di far salire il costo dell’assicurazione”. Gli autori di queste truffe secondo le forze dell’ordine da qualche anno a questa parte non sembrano venire da lontano. Alle persone si rivolgono in dialetto. Magari non arrivano proprio dalla stesso Comune ma magari dalle zone vicine. S.H.
ia libera dal Consiglio comunale di Martellago al piano degli interventi. Il provvedimento è stato adottato di recente dal parlamentino locale e andrà a regolare quattro punti specifici dello strumento attuativo del Piano d’assetto del territorio (Pat), che delinea il futuro del territorio nei prossimi anni. Due provvedimenti riguardano altrettante opere pubbliche, ovvero lo sbocco su via Perosi di via Piave e l’anello ciclistico da un chilometro attorno allo stadio di via Trento. Per il primo punto, ci sarà da rivedere la viabilità in quel posto. Il terzo punto adottato prevede l’adeguamento delle nuove norme sulle liberalizzazioni e al decreto Salva Italia previsto dal governo di Mario Monti e, infine, saranno rivisti i criteri delle lottizzazioni. Il Comune, infatti, ai lottizzanti non pagherà più gli standard aggiuntivi come quelli a verde, attraverso lo scomputo degli oneri. Per il secondo, il Comune si è garantito un finanziamento da 136 mila euro da parte della Regione ma dovrà coinvolgere i proprietari di terreni confinanti per trovare un accordo. Lì sì è arrivato da tutte le forze politiche in aula: solo Francesca A.R. Trevisan (Pd) si è astenuta.
ECONOMIA BANCA SANTO STEfANO
B
uon compleanno a Banca Santo Stefano, che ne ha fatta di strada in questi anni. Nelle scorse settimane, infatti, ha festeggiato il primo mezzo secolo di vita ed è stata una festa con i protagonisti di ieri e di oggi. Era il 10 febbraio 1963, quando trentotto agricoltori, dodici artigiani, nove liberi professionisti e un sacerdote, don Giuseppe Barbiero, sottoscrissero l’atto costitutivo davanti al notaio Adolfo Gesiotti. Nasceva l’allora Cassa Rurale a Artigiana Acli Santo Stefano, di- La sede della Banca Santo Stefano venuta poi Banca Santo StefanoCredito Cooperativo. Una delle difficoltà derivava dal dover sottoscrivere una quota minima di 10 mila lire ciascuno; da qui la preoccupazione che, in caso fosse andata male, avrebbero dovuto essere responsabili per il pagamento dei debiti sociali fino ad una somma pari a dieci volte il valore nominale delle azioni sottoscritte, ovvero 100 mila lire, corrispondenti ad oltre 1.000 euro attuali. Al timore derivato dal rischio che essi avrebbero potuto correre, si contrapponeva l’orgoglio di essere finalmente riusciti a fondare una banca che sarebbe di fatto diventata operativa, nel gennaio dell’anno 1964. E questo orgoglio traspariva il 10 febbraio scorso quando, con i sette soci fondatori rimasti in vita, si è voluto festeggiare la ricorrenza. E poi in cinquant’anni è arrivata una nuova sede nell’ottobre del 2010. Un unico fabbricato a forma di “U”, per un totale di circa 3 mila metri quadrati e 10 mila metri cubi. Al piano terra ci sono gli uffici, un’area di ristorazione in mezzo un museo ma lo spazio è destinato anche ad ospitare delle mostre. Di circa 2000 metri quadrati, invece, è la piazza interna. Questo spazio è usato anche per eventi all’aperto. Salendo al primo piano, c’è un auditorium da 175. Così, per festeggiare al meglio la nascita della banca, è stata celebrata una messa officiata dal parroco di Martellago, don Giorgio Riccoboni, per ricordare tutti i soci deceduti di questi anni. Presenti anche il primo presidente Antonio Salviato e l’attuale Onorato Zanata, che ha ricevuto una targa ricordo dal sindaco Giovanni Brunello. Ai soci fondatori, è stata consegnata una pergamena con il “melograno d’argento”, simbolo del Credito Cooperativo. Si tratta di Luigi Casarin, Angelo Favaro, Augusto Favaron, Graziano A.R. Giubilato, Girolamo Piccino, Antonio Salviato e Vittorio Vian.
Scorzè 13 Sicurezza Via libera nelle scorse settimane dal Consiglio comunale
Arriva la videosorveglianza in centro Un progetto da 12 mila euro, diviso in due parti. Saranno quattro le telecamere installate di Alessandro Ragazzo
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ia libera dal Consiglio comunale di Scorzè al regolamento per istituire la videosorveglianza in centro. Un regolamento che in aula è arrivato dopo il lavoro fatto in Commissione e approvato all’unanimità dal parlamentino locale. Ora servirà qualche giorno per accenderle ma l’obiettivo è avere più sicurezza nelle aree più a rischio del centro. Lotta ai furti e agli atti vandalici, che negli ultimi tempi hanno colpito la zona. Saranno quattro le telecamere pronte a controllare ventiquattr’ore su ventiquattro il territorio. Una sarà installata sullo stesso municipio, che punti verso piazza Aldo Moro e controllando il cuore di Scorzè, mentre le altre due troveranno posto nei due parcheggi attorno a Sala Gatto, come deterrente per scippi e furti. La quarta, invece, sarà inserita in piazza Primo Maggio, anche qui teatro di malintenzionati. La seconda fase dovrebbe consentire di coprire altre zone a rischio del territorio. Come previsto dal Garante per la privacy, le immagini saranno a disposizione non più di sette giorni,
mentre la centrale operativa sarà la sede della Polizia locale Miranese nord. Un paio d’anni fa, pure il municipio era stato preso di mira, quando ignoti avevano rotto il vetro del portone principale, quello su piazza Aldo Moro. Un progetto da 12 mila euro, diviso in due parti: quella approvata dal Consiglio è, appunto, la prima fase. Di fatto, come prevede il regolamento, le telecamere dovranno raccogliere solo i dati necessari per scoprire eventuali fatti malavitosi, registrando le immagini indispensabili, limitando l’angolo visuale delle riprese, evitando, a meno che non siano indispensabili, immagini dettagliate, ingrandite o particolari non rilevanti, nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza. Le immagini videoregistrate saranno conservate in un server dei vigili e, tramite un collegamento remoto, saranno visionate dalla centrale operativa. Dopo una settimana dovranno essere cancellate in modo da rendere inutilizzabili i dati. L’occhio elettronico non potrà essere usato per
Videocamere installate su un palo della luce controllare i dipendenti nella loro attività o di altri datori di lavoro pubblici o privati. E lo stesso dicasi anche per i cantieri stradali o edili, i giardini durante la cura delle piante, le sedi stradali quando si puliscono oppure il ritiro dei rifiuti. Inoltre, l’impianto di videosorveglianza non servirà per scopi statistici.
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Cala la tassa sui rifiuti
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ala la tassa sui rifiuti per i cittadini di Scorzè. Era da trent’anni che non si registrava una diminuzione per i contribuenti, che così potranno avere una bolletta alleggerita rispetto al passato. Nel 2012, la somma pagata dal Comune a Veritas è stata di 2.169.781,47 euro mentre per l’anno in corso l’importo da versare è pari a 2.090.699,36 con un risparmio di 79.082,11. Questa diminuzione del piano finanziario pari al 3,64 per cento servirà alle famiglie, in modo da sgravare ancora di più in termini percentuali la bolletta dei rifiuti. “Già nel 2012 – osserva l’assessore all’Ambiente Albino Luise – eravamo il comune che pagava meno di tutti pro-capite della provincia di Venezia, ovvero circa 113 euro per abitante. Con questa sensibile diminuzione Scorzè si conferma in controtendenza rispetto a quasi tutti gli altri”. Questo è stato possibile anche grazie al nuovo sistema di raccolta della spazzatura a calotta in parte del territorio. Scorzè conferisce, al mese, dalle 50 alle 60 tonnellate in meno di rifiuto secco indifferenziato, cioè più di mille tonnellate in meno all’anno. E i dati dovrebbero migliorare ancora, allargando il sistema a calotta anche nel capoluogo. “E’ un risultato – prosegue Luise – frutto della sensibilità ambientale dei cittadini e dell’efficienza della raccolta raggiunta da Veritas”. Per il capogruppo del Pd Gianna Manente si poteva fare qualcosa in più. “E’ poca cosa – riferisce – rispetto a quanto fatto dagli scorzetani, che ha portato a superare la quota del 65 per cento di riciclato, portandoci a essere un Comune Riciclone. Ho molte perplessità sulla stesura di questo bilancio”. Ma Luise non è d’accordo. “Paghiamo 113 euro per cittadino – replica – e ora si scende a 111. Altrove si arriva anche a 140-150 euro. Abbiamo cambiato quasi 600 cassonetti”. A.R.
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E
’ bastato che il Comune di Scorzè cercasse due persone, una per il settore economicofinanziario e l’altra per i lavori pubblici, seppur a livello occasionale, che le richieste sono arrivate una dietro l’altra. Sono 67 le domande pervenute all’ufficio Protocollo, di cui 42 per l’economico-finanziario, con il bando già scaduto a gennaio e la vincitrice già in servizio, mentre l’area lavori pubblici, la domanda si doveva presentare entro l’inizio di febbraio. Si è dovuta stilare una graduatoria per selezionare il più meritevole. Tra i requisiti essenziali per poter partecipare al bando si doveva essere cittadini italiani o appartenenti a uno Stato dell’Unione europea. Insomma, si vede che c’è crisi di occupazione in giro, se è vero che un po’ tutte le fasce di età hanno inviato il loro curriculum vitae per avere le credenziali giuste per essere presi. Sono arrivati uomini e donne da tutto il comprensorio, neo diplomati o di mezza età: si va dai cinquantenni ai ventenni, passando per trentenni e quarantenni. E anche l’istruzione era varia, dai laureati ai diplomati a quelli che avevano la licenza media. Tutti con la speranza di poter fare qualcosa, di rendersi utili e di portarsi a casa il compenso non superiore ai 5 mila euro. La retribuzione è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Inoltre si è tenuto conto della situazione familiare più sfavorevole in termini Isee, che è stata richiesta in caso di identico punteggio. Il pagamento avverrà attraverso dei buoni lavoro, chiamati voucher, che garantiranno la copertura previdenziale all’Inps e assicurativa all’Inail. Non ci saranno malattia, maternità e assegno per il nucleo familiare e non sarà stipulato alcun contratto di lavoro. Però per qualcuno, visti i tempi, può essere una buona opportunità. A.R.
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Campo sportivo e ampliamento dei cimiteri I loculi di Robegano saranno realizzati nella zona a Nord Ovest. Sarà utilizzata la superficie dell’attuale parcheggio di Roberta Pasqualetto
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avorare nelle amministrazioni locali è diventato davvero complicato, si devono eseguire opere di mantenimento delle aree pubbliche e, possibilmente, creare nuove situazioni e adeguamenti. L’amministrazione di Salzano s’ingegna per dare comunque i servizi, ma facendolo a costo zero. Due sono i lavori eseguiti: l’ampliamento dei cimiteri di Salzano e frazione e il completamento del campo sportivo di Robegano. A giorni, inizieranno i lavori di ampliamento dei cimiteri di Salzano e Robegano che avranno 96 nuovi loculi, divisi equamente tra i due campi santi. I cimiteri avevano bisogno di nuovi loculi ma era impossibile chiedere finanziamenti per poterli costruire così. L’opera sarà realizzata in concessione con una ditta di Saletto (Pd) che si occuperà dei lavori anticipando i soldi che poi riscuoterà con la vendita delle cellette. E’ previsto per legge fare delle opere in concessione, Salzano aveva indetto il bando nel 2012, erano pervenute due domande e poi l’offerta è stata fatta solo dalla ditta padovana. I loculi di Robegano saranno realizzati nella zona a nord ovest, il cimitero sarà ampliato utilizzando la superficie dell’attuale parcheggio. A Salzano i
Un’immagine del campo sportivo
loculi saranno costruiti nel lato nord vicino a quelli esistenti; per l’estate i lavori saranno ultimati. “Come amministrazione abbiamo dovuto scegliere questa strada perché non avevamo la possibilità di chiedere finanziamenti per via del patto di stabilità - dice l’assessore ai lavori pubblici Lino Manente - il servizio ai cittadini doveva essere dato e, con questo sistema, riusciremo a farlo”. Un altro lavoro importante a Robegano è quello nel campo sportivo, al momento dotato d’impianto d’irrigazione e recintato ma privo di spogliatoi e parcheggio. Per ultimare i lavori è stata fatta una convenzione con lottizzazioni di piccoli pezzi di terreno, per un valo-
re di 130 mila euro, che permetteranno di costruire degli spogliatoi prefabbricati e di fare il parcheggio al grezzo con una cinquantina di posti auto; i lavori termineranno in primavera. “Sono stati investiti 600 mila euro per costruire questo campo sportivo - dice Manente - questi lavori sono iniziati sette anni fa, con la precedente amministrazione, ma adesso la situazione è cambiata e ci è impossibile portare a termine i lavori”. Ultimati questi lavori, al campo sportivo, mancherà solo l’impianto d’illuminazione, ma la predisposizione c’è già. Manente conclude: “Questo campo sostituirà quello vecchio e darà un valido servizio ai nostri 200 calciatori”.
neWs Spettacoli per i più piccoli
Marionette in filanDa
S
abato 13 aprile presso la Filanda di Salzano si terrà uno spettacolo di marionette realizzato e interpretato da Angela Aiolo, per i bambini dai 3 fino agli 8 anni. Questa iniziativa è stata proposta dall’associazione Crescere, un gruppo di genitori che, da anni, creano situazioni dedicate alla famiglia con intrattenimento, gruppi ricreativi e di gioco, laboratori, mercatini e molto altro. I volontari si incontrano con i ragazzi tutti i mercoledì pomeriggio, in casa Piatto a Robegano. Lo spettacolo di marionette si intitola “La Maga Pasticciona”, e racconta la storia di una maga strampalata che combina un grosso guaio: fa sparire il merlo del mago. Così la storia si svolge in maniera divertente con: da una parte il grande mago che cerca la pasticciona per punirla e, dall’altra, lei che cerca di risolvere la questione scappando ai potenti incantesimi. Il numero massimo di bambini che potranno assistere allo spettacolo è 60, gli adulti accompagnatori, preferibilmente, dovranno posizionarsi dietro per lasciare le file davanti ai bambini. “La compagnia teatrale con cui lavoro si chiama i Pupazzoli – dice l’autrice attrice Angela Aiolo – acquistiamo le marionette e poi, eventualmente, li modifichiamo a seconda delle caratteristiche del personaggio”. Lo spettacolo inizierà alle ore 16.30 e il costo del biglietto d’ingresso è 4 euro. Per maggiori informazioni e per prenotazioni si può scrivere all’associazione gruppo.crescere@hotmail.it R.P.
Salzano 15 Sociale E’ giunto l’accredito da parte dell’“Agenzia Nazionale per i Giovani”
Volontariato, arriva un riconoscimento europeo di Roberta Pasqualetto
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’ arrivato un nuovo riconoscimento per Salzano che si è distinto, come unico comune della provincia di Venezia, (terzo in Veneto con Padova e Noventa Padovana), accreditato da parte dell’“Agenzia Nazionale per i Giovani” per l’organizzazione di esperienze di Servizio Volontario Europeo. Questo riconoscimento permetterà a Salzano di gestire l’ospitalità di giovani stranieri e la preparazione e l’invio di giovani salzanesi che decideranno di vivere un’esperienza di volontariato all’estero. Questa sperimentazione, oltre alla valenza formativa, può essere anche un modo per cogliere nuove opportunità o, semplicemente, imparare metodi di lavoro di altri paesi appartenenti alla Comunità Europea. L’ambito in cui i volontari lavoreranno è quello delle Politiche Giovanili. Queste le aree tematiche individuate: l’informazione, le attività aggregative, le attività culturali, il lavoro di rete. “Due sono a mio avviso le urgenze del mondo giovanile – spiega il Vice Sindaco Sara Baruzzo – l’inserimento nel mondo lavorativo, e quindi la possibilità per i giovani di costruire il proprio futuro e l’appartenenza alla propria comunità (reale e non virtuale), alla “polis”, in altre parole la possibilità di vivere percorsi di cittadinanza attiva. Personalmente ho fatto un’esperienza in America centrale, e più precisamente in Honduras, di 6 mesi, in base alla quale ho imparato moltissimo, la mia sperimentazione faceva parte dei progetti di mobilità giovanile. Mi sento di dire che questa esperienza fa crescere a 360
Quaresimin: “Stiamo investendo molto in questo tipo di progetti” gradi e mi sembra davvero un’opportunità per i giovani di Salzano”. Questo Servizio di Volontario Europeo attivato dal comune rappresenta un’effettiva opportunità anche per la possibilità di accogliere giovani che provengono da altri paesi, in cui ci sono altri modelli di Politiche Giovanili, quindi occasione di scambio e di crescita, sia per gli operatori, sia per i giovani. “Per Salzano essere accreditati a livello europeo è un ottimo fiore all’occhiello – conclude il Sindaco Alessandro Quaresimin – che si stia investendo molto in questo tipo di progetti, lo dimostra il fatto che è la Comunità Europea stessa a sostenere tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio”. Le competenze maturate nel corso dei progetti Sve (Servizio Volontario Europeo), hanno consentito a molti volontari di arricchire il proprio curriculum vitae e di continuare a lavorare come operatori nel proprio paese. Salzano collabora
Un risultato che permetterà di gestire l’ospitalità di giovani stranieri
Giovani volontari
La manutenzione è ordinaria. La notizia no.
con l’associazione Xena di Padova, che li segue in questo lavoro, e con altri istituti internazionali. Questo progetto farà da volano per nuove progettualità e per l’accesso a nuovi fondi in tema di Politiche Giovanili. Gli interessati a questo tipo di esperienza di volontariato possono rivolgersi all’ufficio giovani del comune all’indirizzo giovani@ comune.salzano.ve.it. Il numero di candidature non ha limite, tutti i salzanesi possono fare richiesta ma si prediligono i giovani con età compresa tra i 18 e i 31 anni. Un’opportunità, insomma, in questo periodo di crisi.
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l via la seconda fase dei corsi di formazione organizzati dal Comune di Salzano in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre. I corsi di inglese, con la docente Mirella Sterzai, cominceranno mercoledì 3 aprile e si terranno in Casa Piatto a Robegano: quello pre-intermedio dalle 18 alle 20 e quello avanzato dalle 20.10 alle 22.10; entrambi i corsi si terranno di mercoledì e sono di 20 ore. L’insegnamento avanzato prevede 10 ore di compresenza con una docente madrelingua. Il corso culturale “Itinerari Veneziani - da Altino alle isole della laguna: costruzione di un paesaggio urbano”, con la docente Gabriella Niero, si terrà in Filanda Romanin-Jacur tutti i martedì dalle 20.30 alle 22, dal 12 marzo, con un totale di 21 ore. Il 15 marzo inizierà il corso “Salzano e Robegano nel periodo medioevale”, con il docente Raffaele Roncato che si terrà in Filanda tutti i venerdì dalle 20 alle 22 con una durata di sei ore; il corso è gratuito. Il docente Franco Checchin terrà il corso di Psicologia in Casa Piatto a Robegano tutti i martedì dalle 20 alle 22 a partire dal 2 aprile e per 10 ore. Per informazione sui costi e per le iscrizioni si può rivolgersi al comune di Salzano o all’Università Popolare di Mestre al numero 041.8020639. R.P.
16 Cultura Teatro Prosegue a Mirano una stagione di successo
Va in scena la grande letteratura
neWs A Maerne
internet gratis in biblioteCa
Appuntamenti di qualità al teatro Elios di Scorzè, e in villa Farsetti a Santa Maria di Sala
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na buona notizia arriva per i tanti frequentatori della biblioteca di Maerne: possono navigare gratis in internet. La decisione è stata presa dalla giunta comunale in una delle prime sedute del nuovo anno, dove ha ratificato il provvedimento che consente a tutti di entrare nella rete, facendosi dare la password dal personale. Il servizio costerà al governo locale circa 600 euro. Sinora, infatti, si dovevano pagare 12 euro annui, tipo canone, per potersi collegare con il proprio computer. Più di qualche studente aveva chiesto la possibilità di eliminarlo e, con l’inizio del nuovo anno, è stato accontentato. Ora si potrà studiare e navigare in internet senza costi aggiuntivi ma solo connettendosi con la parola chiave che sarà consegnata. La biblioteca di Maerne è aperta il lunedì e dal mercoledì al sabato, dalle 9 alle 12.30, il lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 14.30 alle 19, il giovedì dalle 14.30 alle 22, mentre il martedì effettua servizio continuato dalle 9 alle 22. Prestiti, iscrizioni, restituzioni, ricerche e navigazione online terminano quindici minuti prima della chiusura. A.R.
di Alessandro Ragazzo
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ncora tante iniziative culturali nel Miranese, con teatro e musica a farla da padroni. A Mirano, ultimi due appuntamenti della stagione, rispettivamente il 13 e il 26 marzo, sempre alle 20.45. All’inizio toccherà a “Un amore di Swann” di Marcel Proust, proposto dalla compagnia Sandro Lombardi di Firenze, con Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov e Iana Forte. Il secondo, invece, vedrà protagonisti il Teatro Stabile di Torino, quello delle Marche e il Teatro di Roma. Metteranno in scena “Serata a Colono” di Elsa Morante, con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito e Antonio Truppo.“Gli ultimi spettacoli della stagione teatrale 2012-13 – commenta la delegata alla Cultura Renata Cibin – vedono le compagnie impegnate nel confronto con scrittrici e scrittori che, in modi e con esiti differenti, hanno segnato profondamente la letteratura del Novecento. Di Marcel Proust, tanto è stato detto dalla critica, che non ci resta nulla da aggiungere se non che fu tradotto in italiano da Natalia Ginzburg. Elsa Morante appartiene a quel-
la tormentata generazione cui non è stata risparmiata alcuna delle cruciali esperienze del secolo scorso: due guerre mondiali, fascismo, nazismo, stalinismo, crisi sociali, economiche ed ideologiche. Un arco temporale che hanno testimoniato con la sua attività letteraria oltre che con le sofferte e coerenti scelte di vita”. I biglietti per i singoli spettacoli costano 18 euro, ridotto 15, studenti 10. Giovani a Teatro 2,50. Riduzioni anche per gli over 65 anni e i ragazzi fino ai 26 anni. E nei prossimi mesi proseguirà “Ubi Jazz winter season”, la rassegna musicale che tocca i quattro comuni del Miranese Noale, Scorzè, Spinea e Santa Maria di Sala. A Spinea il cinema Bersaglieri ospiterà Rita Marcotulli il 22 marzo alle ore 21, dopo la sua visita alle scuole. Originaria di Roma, è una pianista e compositrice di musica jazz. Ha iniziato la sua carriera artistica suonando in piccoli gruppi negli anni settanta, e ha iniziato poi a collaborare con artisti di fama nazionale ed internazionale del calibro di Chet Baker, Enrico Rava, Pino Daniele e
molti altri. Noale ospiterà due eventi dedicati in particolare all’infanzia: il primo il 10 marzo in piazza XX Settembre. Il gruppo si è formato nel 1993, ed è composto dalle voci dei bambini di una fascia d’età che va dai 3 agli 11 anni. Fa parte di un’associazione culturale che riunisce cori più piccoli che hanno un punto di riferimento importante nelle attività dell’Antoniano di Bologna, nello Zecchino D’Oro e negli insegnamenti di Mariele Ventri. Il secondo, invece, sarà un musical il palasport il 27 aprile. Villa Farsetti a Santa Maria di Sala ospiterà il “Jam
Session Time” alle ore 17. All’interno della rassegna, infatti, si è voluto dar voce spazio al lato più creativo nell’ambito musicale: la jam session. Con questo termine si vuole definire una perfomance di musicisti che si abbandonano all’improvvisazione e si uniscono per il piacere di suonare insieme, facendo nascere feeling spontanei, e dando vita ad esibizioni all’insegna del coinvolgimento e dell’armonia. Al teatro Elios di Scorzè Gegè Telesforo suonerà l’11 aprile, in una performance di canto e improvvisazione musicale. Info www.ubijazz.it.
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Politica Analisi dei dati emersi alle ultime consultazioni politiche
Il ciclone grillino si abbatte sui partiti Crollo del centrodestra rispetto al 2008, soprattutto da parte della Lega. Delude il Pd Male Sel. Alla Movimento 5 Stelle, prima formazione di Alessandro Abbadir
L
o tsunami evocato dal Movimento 5 Stelle si è abbattuto sui partiti tradizionali anche in provincia di Venezia, mutando lo scenario politico radicalmente. Il centrosinistra tiene anche se delude, mentre cala vistosamente il centrodestra rispetto alle politiche di 5 anni fa. Alla Camera i “grillini” diventano il primo partito e portano a casa il 27,45%. Il Pd lo è al Senato con il 27,61 % dei consensi, La coalizione di Bersani ha raggiunto complessivamente il 30 per cento. Il partito Democratico mantiene di un soffio la vetta della classifica al Senato, pur perdendo quattro punti in percentuale rispetto alle ultime Politiche del 2008. Il segretario provinciale del Pd ora eletto in Parlamento come deputato a caldo non ha resistito allo sbotto vedendo i risultati. “Evidentemente – dice Mognato – la serietà del Pd e dei suoi alleati non paga. Evidentemente in un periodo come questo contano di più, per avere consenso, le promesse irrealizzabili”. Va male la Lega, ma c’era da aspettarselo anche se in
misura non così grande. La Lega adesso è il quinto partito di una provincia che la vedeva fortissima, dietro anche alla coalizione centrista di Monti e Casini. Il crollo del centrodestra coinvolge anche il Pdl, che lascia sul campo quasi dieci punti in percentuale passando da l’oltre 19% del 2008 al misero 10,03 delle elezioni di febbraio. Va considerato che la Lega Nord qualche anno fa proprio in provincia di Venezia con Francesca Zaccariotto aveva fatto l’impresa sconfiggendo nelle urne l’ex presidente Davide Zoggia, ora di fatto uno dei maggiori dirigenti del Pd a livello nazionale. Forse ad influire sulla determinazione dell’elettorato a votare “padano “sono state anche le lotte interne fra maroniani e bossiani, ma i numeri impietosi del crollo del centrodestra sono a tutti evidenti: la coalizione passa dal 48 per cento delle ultime Politiche (29 al Pdl e 18 alla Lega) ai 28 punti di oggi (18 al Pdl, 6,5 alla Lega, 1,4 a Fratelli d’Italia). I commenti ad un risultato del genere non sono esaltanti anche se,
ammette l’assessore regionale Renato Chisso, originario del Veneto orientale “Qui a Venezia il centrodestra ha tenuto rispetto a previsioni ancora più fosche - dice Chisso. Il Movimento 5 Stelle che ha avuto questo risultato strepitoso non va demonizzato. La gente è arrabbiata anche per una situazione economica difficile“. Contento il segretario provinciale Mario Dalla Tor che stacca il biglietto per il Parlamento con il Pdl E il centro montiano con Scelta Civica, Fli e Udc? Ridimensionato. Da grande centro, che qualche mese fa puntava al 20 per cento ora è solo un “centrino”. Non supera nemmeno la soglia del 10%, la coalizione alla Camera con i tre partiti coalizzati. Va male alla sinistra, quella in coalizione come Sel dove il coordinatore provinciale Stefano Lorenzin di fronte al misero 2% racimolato alla Camera non ha occhi per piangere. “E’ un risultato al di sotto delle aspettative – dice laconico. Ora cercheremo di capire perché la gente non ci ha premiato”. E’ stata cancellata dagli elettori l’alleanza di
sinistra guidata da Ingroia. L’ex Pm con Rivoluzione civile in provincia di Venezia non va oltre un misero 1,3 per cento, insufficiente per ottenere anche un solo deputato, vista la soglia del 4 per cento. La delusione fra i movimenti che lo hanno appoggiato, Rifondazione, Comunisti italiani, i Verdi di Bonelli, Italia dei Valori è grandissima. Ma dove hanno vinto i grillini? Dappertutto, il fenomeno è a macchia di leopardo. A Chioggia , Asan Donà In comuni come Mira, dove esiste un’amministrazione a 5 stelle da un anno, il Movimento di Grillo è passato dal 17,5% al 35,14%. Il sindaco Alvise Maniero ribadisce come alla gente non interessi alla fine nulla della vicenda del licenziamento dell’assessore all’ambiente Roberta Agnoletto.
lA PROPOSTA DI CAMPAlTO “MONOCOlORE GRIllINO APPOGGIATO DAl PD”
C
’è fermento nel Pd, storico partito egemone in provincia di Venezia, per il risultato elettorale uscito dalle urne del 24 febbraio scorso. Fra gli elettori e i militanti, la stragrande maggioranza è contraria a qualsiasi accordo con il centrodestra di Silvio Berlusconi. L’accordo che si cerca da parte del Pd, è con il Movimento 5 Stelle, con proposte che però al momento in cui scriviamo vengono tutte respinte. A prendere una radicale posizione è il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto che ricalca quella del sindaco di Bari. “Ora basta - dichiara Campalto- il
Partito Democratico non può giocare sempre la sua partita in difesa. Mi faccio promotore a livello provinciale di una proposta politica ben precisa che tanti militanti democratici sono pronti a portare avanti: il Pd sostenga un monocolore grillino, ma non faccia assolutamente alcun accordo con Berlusconi e il Pdl”. Campalto fa sul serio. “Invito come sindaco- continua - i dirigenti del mio partito, a non cadere nel tranello di creare un “governissimo” con il centrodestra. Nessuno dei nostri elettori lo capirebbe. L’elettorato italiano va messo però di fronte alle proprie responsabilità. E se gli
elettori hanno fatto del Movimento 5 Stelle il primo partito alla Camera, questo deve avere l’onere e l’onore di governare”. Il sindaco Pd sa che esistono posizioni differenti su questo tema ma spiega di volersi fare portabandiera di questa proposta in provincia di Venezia, perché sollecitato da tantissimi iscritti. “Sono pronto alla conta- dice - su questa posizione politica. Il Movimento 5 Stelle non può e non deve essere lasciato a criticare da fuori un accordo che sa di vecchio e partitocratico. Hanno vinto? Governino. Di volta in volta verificheremo se votare le loro proposte
Il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto in Parlamento” Campalto lancia una sfida al Movimento diretto dall’ex comico sulle cose da fare “Ora se i grillini si assumeranno la responsabilità di governare – chiude vogliamo proprio vedere che faranno. Il tempo della responsabilità fino ad ora non ha premiato. I cittadini hanno premiato chi ha gridato di più. Ora vediamo cosa sono in grado di fare i grillini oltre che parlare”. A.A.
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La stessa Agnoletto aveva accusato Maniero di averla cacciata perché incinta Gianluigi Placella, primario ortopedico in pensione, impegnato nei movimenti civili, unico consigliere comunale del Movimento a Venezia sottolinea che il M5s con il Pd, alleanze non ne potrà fare ma votare sui singoli provvedimenti moralizzatori della politica quello si. Infine per dovere di cronaca non sfonda il movimento di Oscar Giannino, , anch’esso stabile intorno all’1,3 per cento. Quasi inesistente infine il Centro democratico di Bruno Tabacci (ex competitore di Bersani alle primarie) con lo 0,18% che, a Venezia era rappresentato dall’ex capogruppo di Idv al Senato Massimo Donadi.
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Arriva la primavera, ecco i gruppi di cammino I comuni di Venezia, Mira, Spinea, Stra e Fiesso pronti alla bella stagione con percorsi ad hoc di Alessandro Abbadir
A
rriva la primavera e la voglia di fare camminate all’aria aperta aumenta. Lo stile di vita sempre più sedentario è un ostacolo ad una buona salute, e per questo i comuni e le Ulss del veneziano hanno promosso da qualche anno in maniera massiccia, l’esperienza dei gruppi di cammino. Le prime esperienze dei gruppi di cammino sono rivolte ad anziani ma non solo. Nel comune di Venezia infatti da circa un anno per tutta l’estate, al Parco San Giuliano, con ritrovo all’Infopoint, si svolgono le attività gratuite dei “gruppi di cammino”. Il progetto, lo scorso anno è stato ideato e coordinato dal Servizio Programmazione Sanitaria del Comune di Venezia nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e del progetto AllenaMente. I gruppi sono stati guidati da istruttori laureati in Scienze Motorie e formati. “L’attività – spiegano i promotori - è all’insegna
delle relazioni sociali e del benessere psico-fisico, sviluppato attraverso percorsi all’aria aperta con i quali allenare piacevolmente il corpo, il ragionamento e la memoria”. Anche quest’anno l’appuntamento non mancherà. Per quanto riguarda la provincia è soprattutto nell’area dell’Ulss 13 (Riviera e Miranese), che i comuni si sono impegnati massicciamente. Il primo a promuovere l’idea fu il comune di Mira ancora due anni fa. Il Centro anziani “Palladio” di Mira Vecchia ora ha un gruppo di circa 20 persone, che due volte alla settimana si muove lungo un percorso ben individuato. Lo stesso dicasi per il centro “La Bella Età” di Piazza Vecchia, che ha individuato cinque itinerari per le passeggiate. Riprenderanno le attività da aprile e maggio. A Stra ad illustrare il progetto e fare un bilancio positivo del lavoro svolto, è l’assessore Stefano Valentini. “E’ ormai riconosciuto - dice Valenti-
ADOTTAMI Stella. Femmina giovane 2-3 anni, sterilizzata. Adottata da cucciola, ha cambiato molte famiglie. Si è sempre comportata bene e si è adattata a qualsiasi condizione. Ora si trova in un rifugio e aspetta una nuova famiglia e una casa. Picchio. Maschietto, taglia piccola, forse 6-8 anni Ritrovato in piena notte e portato in polizia Dopo la procedura di routine picchio è arrivato in rifugio Il terrore si legge nei suoi occhi. Le cicatrici in volto farebbero pensare a bruciature. Smart. Bassotto puro di 3 anni, maschio. E’ un bellissimo bassottino tutto pepe. I suoi proprietari, molto legati al piccolo, devono trovargli una nuova famiglia. Il rifugio per lui sarebbe traumatico, ma se per lui non si trova una nuova casa sarà un ospite a.p.a Sally. Bellissima gattina tigratina. Carattere mite Recuperata per strada ma era una micetta di casa. Non è spaventata dall’uomo è ben nutrita ed è coccola. Si pensava si fosse persa, ma ora possiamo dire con certezza che è stata abbandonata. Per lei cerchiamo casa. Pio e Pia. Due fratellini di solo 3-4 mesi , maschietto e femminuccia. Coccoloni e molto affettuosi. Al momento sono in stallo da una volontaria. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi. Cerchiamo una casa per loro. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
ni - che l’attività fisica costante aiuta a prevenire malattie, a ridurre i rischi derivanti dal sovrappeso e sedentarietà per avere una migliore qualità della vita e, garantendo considerevoli vantaggi sia ai singoli, sia al sistema sanitario riducendo le ospedalizzazioni e l’uso dei farmaci. Infatti, l’obiettivo di ogni persona è di vivere in salute il più a lungo possibile, restando autonomo nei movimenti ( in particolare deambulare). Il cammino è l’attività fisica praticabile da ogni fascia di età, si può svolgere costantemente nell’arco dell’anno ed è economica. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13 (www.ulss13mirano.ven.it) da tempo ha avviato attività per sensibilizzare la popolazione sulla necessità del movimento fisico. In particolare, ha promosso i gruppi cammino nei vari comuni con il progetto “ Ogni passo conta “. Ha messo a disposizione un laureato magistrale in Scienze e Tecniche
dell’attività motoria preventiva e adattata che forma e segue i partecipanti, affinché ogni gruppo diventi autonomo. Il nostro comune ha aderito con entusiasmo alla proposta dell’Ulss e da circa un anno, c’è un gruppo cammino che 2 volte alla settimana svolge l’attività”. Stessa esperienza si appresta fare Fiesso. Lo scorso anno il comune di Spinea ha aderito con l’iniziativa denominata “Percorsi della salute”. “Andare a piedi è un atto d’amore per il territorio e il proprio corpo” è il motto dell’iniziativa. Anche quest’anno da maggio saranno disponibili in diversi punti di Spinea, dei volantini per promuovere i Gruppi di cammino. ”Il luogo ideale - dicono gli organizzatori - per l’attività sarà il parco Nuove Gemme, con diversi itinerari da percorre, alcune regole base per vivere in salute la propria giornata e fuggire dalla sedentarietà”.
Stili di vita
INDAGINE ulSS13
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no su t r e degli adulti che vivono nel comprensorio dei 17 comuni dell’Ulss 13 è completamente sedentario. Questi i dati che sono emersi da una indagine condotta nei mesi scorsi dall’Ulss 13 con il Dipartimento Prevenzione. E ecco le brutte sorprese: solo il 31% degli adulti che vivono nei comuni del comprensorio pratica settimanalmente l’attività fisica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre c’è un 28% è completamente sedentario. L’attività fisica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è infatti notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malattie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali .Da qui per comuni e Ulss 13 l’importanza di organizzare Gruppi Cammino rivolti in particolare alle persone anziane. A.A.
24 Amministrazione
Amministrazione 5
Intervista L’assessore della Provincia di Venezia, Lucio Gianni, riflette sul ruolo e il lavoro svolto
Provincie, insostituibili se non si pensa ad una seria alternativa “Serve una programmazione per trasferire deleghe, competenze e strutture onde evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più”
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bolizione delle Provincie, un tema che ha fatto discutere e che avrebbe dovuto tradursi in dato di fatto con la soppressione di parte di esse. E invece, probabilmente, le Provincie concluderanno il mandato. L’assessore provinciale Lucio Gianni torna ad affrontare l’annosa questione relativa al ruolo delle Provincie, insistendo sull’essenziale lavoro svolto. “Per tutto il 2012 siamo stati sommersi da tantissime informazioni che provenivano da fonti diverse: abbiamo udito il tutto e i contrario di tutto! Ci si stava privando di uno strumento di gestione di servizi a favore dei cittadini - esordisce l’assessore della Provincia di Venezia - senza averne creato uno alternativo che lo andasse a sostituire; all’ultimo momento è prevalso il buon senso e si è salvato un Ente di estrema importanza la cui soppressione o ristrutturazione deve avvenire in modo sereno non sotto una spinta emozionale. Molte persone che non conoscevano nulla di questa realtà si erano convinte che chiudendo le Provincie si sarebbe salvato il Paese!” Qual è, in concreto, il ruolo delle Pro-
L’assessore Lucio Gianni vincie? “Io sono assessore della Provincia di Veneziai: garantisco la mia presenza costante e continua in tutto il territorio per tutte le mie deleghe (Attività produttive, agricoltura, Programmazione Negoziata, Pro loco, Voga veneta, afriturismo, alimentazione, Gruppi micologici, Fiere, Mostre e mercati), così pure fanno i miei colleghi di Giunta; insieme gestiamo concretamente dei servizi sovracomunali e territoriali che la Regione e lo Stato non potranno mai svolgere direttamente perché sono troppo distanti dal territorio e troppo slegati dalla realtà quotidiana”. In termini numerici, può quantificare - per esemplificare, il lavoro svolto? “Nel 2012 la Giunta Provinciale ha
eseguito 220 delibere e sono pervenute dagli assessori 241 Informative mentre il Consiglio Provinciale ha votato 96 delibere; la Giunta si è riunita tutte le settimane come pure tutte le settimane si sono riunite le Commissioni Consiliari ed il Consiglio si è riunito da una a due volte al mese: questo significa una grande quantità di lavoro svolto! L’attuale Amministrazione Lega Nord – Pdl ha trovato in eredità un vero disastro con debiti e cattive gestioni; il Governo di Roma ha tagliato molte risorse; con meno dipendenti, pieni di debiti e meno soldi ma attraverso una seria programmazione ed una accorta gestione, sono stati raggiunti risultati migliori rispetto al passato: la Provincia di Venezia sta pagando i suoi debitori con una media
di 36 giorni; è l’unico Ente che ha inviato una ingiunzione di pagamento allo Stato per i crediti che vantava ottenendo i 40 milioni di euro che gli spettavano; gestiamo direttamente il turismo e siamo la prima Provincia d’Italia; gestiamo la pianificazione territoriale ed urbanistica di tutti i 44 Comuni, la caccia, la pesca interna lagunare, la Polizia Provinciale e la Protezione Civile, i parchi, i boschi e le riserve naturali, l’ufficio del lavoro e la formazione professionale, l’ambiente e la geologia, l’edilizia del patrimonio immobiliare tra cui scuole e palestre, i servizi sociali, i trasporti e le pari opportunità, la viabilità, la sicurezza stradale e la manutenzione delle strade provinciali, lo sport, la cultura e l’istruzione”. La sua conclusione quindi è che la Provincia non è un ente inutile... “Probabilmente non tutti i cittadini sono stati informati sul fatto che la Provincia di Venezia fa tutto questo e così pensano che sia un Ente inutile! Se i cittadini lo vogliono le Provincie possono essere chiuse ma è prima necessaria una programmazione seria in cui si decida “chi fa cosa” e si indichi tempi
e modi per trasferire deleghe, competenze e strutture per evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più! Ci sono Provincie che sprecano e non ottengono buoni risultati; ma possiamo dire lo stesso anche di Regioni, Ministeri, Prefetture, ULSS, Comuni, Società partecipate, Camere di Commercio ecc.; perché non chiudiamo tutta l’Italia?” Quale allora la strategia efficace per ridurre i costi? “Invece di chiudere è necessario combattere l’inefficienza e gli sprechi; eliminare spese inutili, gonfiate, incontrollate; attuare politiche di risanamento; prevedere costi standard uguali per tutti gli Enti e tutta Italia; non fare di tutta l’erba un fascio! Nella situazione attuale chiudere le Provincie è sicuramente la cosa più semplice e sbrigativa ma è impensabile eliminare un Ente intermedio di assoluta importanza ritenendo di lasciare al suo posto il nulla; ciò che fanno oggi le Provincie, i Comuni non avranno mai la forza di poterlo fare e la Regione è troppo grande e distante!” Messaggio pubbliredazionale
“Le Pro Loco fanno grande il territorio” appuntamenti da non dimenticare
• 25 Aprile 2013 XXXV edizione “Fiori a Mirano” Piazza Martiri a Mirano, il 25 aprile, si trasforma, per
un giorno, in un grande giardino e che le vie del centro storico si riempiono di fiori, colori e profumi. Fiori a Mirano, è considerata come una delle più prestigiose e qualificate mostre-mercato a invito della Regione. Grazie ai suoi oltre 110 espositori di piante, fiori e arredi da giardino, selezionati con cura dagli organizzatori che crescono ogni anno, sia per varietà che per qualità, grazie anche al passaparola tra gli stessi vivaisti.Vogliamo ricordare con orgoglio gli ottimi risultati delle edizioni precedenti, in particolare quella del 2012, con 100.000 visitatori. chi verrà a Mirano non troverà solo Fiori, perché potrà visitare i parchi, le Ville Settecentesche, il Duomo con una famosa pala del Tiepolo, e un momento di gratificante ristoro nei ristoranti aderenti all’associazione “A Tavola sul Cardo”, per degustare, i menù a base di erbe aromatiche e di primizie di primavera, da loro proposti nel periodo 20 Aprile-1° Maggio.
• 12 Maggio 2013 2^ edizione della “Castellana” Nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate dalla Pro Loco Martellago, domenica 12 maggio
• 14 Aprile 2013 34^ Edizione Noale in Fiore di cui si allega il manifesto
2013, si svolgerà la la seconda edizione della manifestazione intitolata “La Castellana” - un inedito e straordinario percorso culturale fra le Ville Venete di Martellago – che l’anno scorso ha visto la presenza di circa 500 persone che hanno potuto visitare alcune mostre dedicate ai temi di grande interesse, quali “L’era glaciale e l’evoluzione della specie umana” e “La Strada Castellana”, allestite nel nuovo complesso della Banca Santo Stefano di Martellago. Quest’anno, per soddisfare le numerose richieste di partecipazione, le visite guidate si svolgeranno nell’arco
dell’intera giornata di domenica 12 maggio, in cui si potranno visitare le favolose Ville Venete Grimani-Morosini Ca’ della Nave e Fapanni-Combi in una splendida cornice musicale curata dagli allievi della Scuola di Musica “G. Sinopoli” di Martellago che si esibiranno in brani musicali per chitarra ed archi.
Pro Loco noALe
info: 041.440805 - proloconoale@libero.it
Pro Loco MArteLLAGo
info: 388.1954379 segreteria@prolocomartellago.it
Pro Loco SALzAno
info: 347.9656785 prolocosalzano@libero.it
Pro Loco Scorzè
info:041.446650 - info@prolocoscorze.it
26 Personaggio
Personaggio o scuola UNI 7
Corrado Sfriso Crea, inventa, espone... Chioggia
“Corallino”, artista della memoria di Eugenio ferrarese
S
ul balcone della sua casa in calle San Domenico da qualche tempo si nota un vecchio pantofolone da pescatore, di quelli che un tempo si usavano nei battelli da pesca, trasformato in un artistico presepio con qualche variazione marinaresca visto che al posto del bue e dell’asinello compaiono due cavallucci marini e la stella cometa è diventata una stella marina. Accanto un altro presepio di piccole dimensioni con Gesù bambino adagiato in una cappasanta. All’interno della stanza al pianterreno altre opere e composizioni insieme ad una personale collezione di attrezzi da lavoro ed altri oggetti della tradizione chioggiotta: un piccolo laboratorio dove Corrado Sfriso crea, inventa e poi espone. Classe 1931, l’obbligo scolastico della riforma Gentile ossia la quinta elementare, il primo lavoro in una panetteria al termine della seconda guerra mondiale, in seguito dapprima muratore per realizzare di fronte la chiesa di san Domenico la fabbrica del ghiaccio dove un tempo vi era il teatro Garibaldi - e dove sta ora sorgendo un complesso residenziale – poi in mare pescatore motorista; nel ’55 si trasferisce a Trieste ancora con un’impresa edile, qualche anno
Dalla scultura alla poesia, in un linguaggio semplice racconta la vita di tutti i giorni dopo il matrimonio e ritorno nella ‘sua’ Chioggia operaio nel retificio Donaggio e in seguito nella falegnameria di Borgo S. Giovanni specializzata in cornici tonde e volanti per appassionati automobilisti sportivi fino alla pensione… il tutto accompagnato sempre da una grande passione per l’arte, la poesia e la sua città ritratta in ogni angolo e scorcio più caratteristico, talvolta riproponendo mestieri e attività che animavano la vita della calle: le donne che ricamavano, i pescatori che cucivano le reti, lo stagnino che aggiustava attrezzi e pitali da notte quando i bagni in casa erano ancora un lusso… Corrado, ma per tutti Corallino, firma che compare nelle sue composizioni, al mattino passeggia con gli amici in Corso, una sosta al caffè; nel pomeriggio per lo più è indaffarato con le sue creazioni. Le sue poesie sono rigorosamente in dialetto con frequenti rimandi ai suoi ‘amissi pescaori’ con i quali ha condiviso la passione e i pericoli della navigazione e della pesca quando le ‘sardele veniva a bordo/ le visceva da tute le parte’, ai ricordi delle gente in calle (“Ghe gera i Guera, i Spacaporte,/ el Polastrelo, el Cucarin,/ el Scage, el
Ha lavorato per tutta la vita facendo i più svariati mestieri, ora, in pensione, si dedica all’arte
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Corrado Sfriso e le sue composizioni
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Fasiolin./ Ma tuta brava zente la gera”), ai bambini che giocavano al ‘trotolo’ e al ‘pandolo’, ai pescatori che ‘i se porteva la Madona su le spale in procession’, perfino la suora Impillia che all’asilo ‘me feva ‘na caressa in testa,/un baso su la ganassa/ e cossì la me consoleva” e la ‘ciesa de san Domenego’ con i muri screpolati dalla salsedine, ”ma se zè ‘na zornà de sole,/ co i so’ colori pare che la se rida”. Uno stile semplice, senza tanti fronzoli, ma Corallino è anche una persona che ama riflettere sulla vita, le sue gioie e i vari drammi e tutto questo viene comunicato nelle sue composizioni più complesse, per lo più in legno, utilizzando scarti di mogano, rovere, palissandro, noce: l’universo, il sole e la luna, la luce e la notte, l’umanità divisa, l’unione coniugale, le diversità razziali. Talvolta le sue opere compaiono nelle vetrine dei negozi del centro storico; in altre occasioni Corallino viene invitato a recitare le sue poesie o a collaborare con alcuni eventi culturali: la presentazione di un libro, qualche mostra sulla marineria… E basta anche una breve passeggiata per le calli e il Corso di Chioggia per trovare l’ispirazione per una nuova realizzazione artistica e un’altra poesia. Precisiamo
il Vero autore Dell’artiColo
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’articolo della pagina dedicata al “Personaggio” pubblicata lo scorso mese dal titolo “Una vita vissuta ad alta quota” è stato erroneamente attribuito a Marta Boscolo. L’autore del pezzo è invece Eugenio Ferrarese. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati per l’errore”.
Cultura provinciale 27 9 Scultura Il Consiglio regionale ospita a Palazzo Ferro-Fini la rassegna aperta al pubblico fino al 26 aprile prossimo
Le sculture di Romano Vio in mostra
A cento anni dalla sua nascita l’allestimento di una esposizione pensata per far apprezzare un artista protagonista del Novecento, che rischiava di essere più noto all’estero che in patria
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u uno degli scultori italiani protagonisti del E un secolo e mezzo dopo l’assemblea del Novecento, il veneziano Romano Via sep- North Carolina affidò proprio al veneziano Vio pe cogliere e fissare nella materia, bronzo, il compito di ricreare il monumento partendo marmo, cemento, terracotta, i volti, le storie e dal calco di gesso conservato nella gipsoteca di Possagno, paese natale del Canova. Tra le le emozioni della terra veneta. A cento anni dalla sua nascita, il Consiglio “grandi” altre opere realizzate su commissione regionale del Veneto gli rende omaggio ospi- figurano il monumento a Umberto Giordano tando nella propria sede di palazzo Ferro-Fini realizzato nel 1956 per la città di Foggia, vincendo un concorso nazionale che vedeva la una mostra a lui dedicata. Conosciuto e apprezzato più all’estero che partecipazione di oltre 50 artisti, il monumento in patria, Romano Vio è autore di importanti alla Resistenza per la città di Savona, l’omaggio a Franco Marinotti, opere molte delle quali l’imprenditore della Snia commissionate da enti Seppe fissare pubblici e privati. Tra nella materia i volti, Viscosa, realizzato per lo stabilimento Torviqueste la più prestigiosa, le storie, scova (Udine) e alcune per mole e collocazione, le emozioni della sculture veneziane: il risulta il rifacimento del terra veneta triplo ritratto bronzeo in monumento “canoviano” di George Washington, che troneggia memoria dei martiri di Belfiore che sovrasta nell’atrio del Parlamento del North Carolina, a l’ufficio postale di San Marco, dietro le ProcuRaleigh. La grande scultura che il Canova rea- ratie Novissime, la Madonna del Carmelo sul lizzò nel 1821 in onore del primo presidente campanile della chiesa dei Carmini, il bronzo degli Stati Uniti andò infatti distrutta dieci anni di San Giacomo sul campanile dell’omonima dopo, nel grande incendio che devastò lo State chiesa a Rialto e la grande Madonna Pellegrina House della capitale dell’ex colonia americana. sulla facciata della chiesa del rione Altobello a
Istituto comprensivo Chioggia 5 Da una scuola all’altra
“Ti leggo una storia...!”, un progetto per bambini di 5 anni
L’inaugurazione della mostra in teleconferenza con lo State Capitol del North Carolina. In alto la locandina Mestre. Meno note, perché finora conservate nelle abitazioni private dei figli, le 30 opere della mostra che hanno trovato ospitalità a palazzo Ferro-Fini e alla Cassa di Risparmio di Campo Manin. “In esse - come ha ricordato Ennio Puchard curatore della rassegna insieme con Elena Dezuanni - Vio ha riversato tutta la sua prodigiosa abilità manuale, raggiungendo, perché svincolato dai vincoli imposti dai concorsi,
risultati artistici eccezionali che pongono lo scultore veneziano tra i protagonisti del Novecento”. Da ammirare soprattutto i bronzi ispirati ai canti dell’Inferno dantesco, nei quali Vio ha dato prova di uno stile espressionistico drammatico e molto personale; Simonetta, scultura con la quale Vio partecipò alla Biennale di Venezia del 1956; il Pugilatore (esposta alla Quadriennale romana del 1965); Nudo dormiente e Ballerina in riposo, di grande libertà
inventiva, e alcune opera religiose ispirate a modelli tre-quattrocenteschi (Gesù divino lavoratore, I sermoni di Sant’Antonio, Gesù incontra sua madre). “Quella di aprire palazzo Ferro-Fini a manifestazioni culturali riguardanti artisti veneti o realtà significative della nostra tradizione - ha commentato il presidente del Consiglio reginale Clodovaldo Ruffato in occasione dell’inaugurazione della mostra lo scorso 22 febbraio - è una scelta assunta fin dall’inizio della legislatura e che intendiamo proseguire con l’obiettivo di testimoniare la vicinanza dell’istituzione regionale a tutte le espressioni della società veneta e di offrire loro delle opportuità di maggiore conoscenza e fruizione. Sono certo che anche la mostra su Romano Vio sarà l’occasione per far conoscere un grande artista che Venezia e i veneziani, fose, non conoscono appieno e che rischiava quindi di essere più noto all’estero che in patria”. La mostra resterà aperta fino al 26 aprile e sarà visitabile, con ingresso gratuito, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17.
Teatro Aurora di Marghera
GIOVANI COMPAGNIE TEATRAlI PROTAGONISTE IN QuATTRO SPETTACOlI
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e storie incantano sempre, si sa. Ma possono diventare anche un valido strumento pedagogico. E infatti le insegnanti della scuola primaria Caccin di Chioggia, all’interno dei progetti di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria e dei progetti di educazione all’ascolto e motivazione alla lettura, hanno promosso una serie di incontri di lettura animata di favole della tradizione per bambini di 5 e 6 anni, nel teatrino della scuola. “Ti leggo una storia…!” è un’iniziativa promossa dalla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo Chioggia 5, che cerca di accompagnare i bambini nel difficile passaggio tra i diversi ordini di scuola col sostegno di un buon lavoro di squadra. Al primo incontro di martedì 19 febbraio ha partecipato un buon gruppo di bambini, accompagnati da genitori e nonni, che si sono gustati, in un clima disteso, la lettura della classica storia dei Tre porcellini. L’ascolto della storia è stato favorito da alcuni esercizi preparatori di rilassamento condotti dalla psicopedagogista che ha poi introdotto l’arrivo di un personaggio “fatato” che, avvolto in un mantello di luccicanti stelle, ha prestato la sua voce a una favola che ha lasciato i bambini a bocca aperta mentre sedevano su morbidi tappeti. Il secondo e terzo incontro sono stati
Il teatro Aurora a Marghera Un momento della lettura un’occasione per i bambini per ritrovarsi e invitare altri amici a condividere l’esperienza. Questi incontri sono stati progettati con l’intento di intrattenere piacevolmente i bambini, abituandoli al piacere dell’ascolto, attraverso la lettura delle favole classiche della tradizione e delle storie di una volta. È’ infatti un requisito fondamentale per la scuola primaria l’ascolto attento e attivo per riuscire a imparare e apprendere nel contesto di gruppo. Diviene importante far apprezzare ai bambini la magia del silenzio e dell’attenzione per riscoprire il mondo fantastico e meraviglioso della lettura che stimola la fantasia e la creatività. I bambini che ascoltano con piacere le favole oggi saranno i buoni lettori di domani. M.Bo.
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ei mesi di marzo e aprile si terranno quattro spettacoli al Teatro Aurora di Marghera. Gli appuntamenti sono dedicati alla rassegna contemporanea progetto Sala Travaglio, dove le giovani compagnie sono protagoniste. Sabato 16 marzo sono andati in scena i primi due appuntamento del progetto “Specie Protetta – Sala Travaglio”. Alle ore 21, la compagnia H2O non potabile , ha proposto “Comma 212”. Alle ore 22, Itineris Teatro, con la proposta dello spettacolo “Di doppio andare”. Giovedì 21 marzo, alle ore 21, lo spettacolo “Pinocchio” interpretato da Gli Amici di Luca e Babilonia Teatri che, parlando di questa storia commentano: “I protagonisti sono persone che si sono risvegliate dal coma. La società ci ha respinti, accantonati, isolati e fare teatro è l’unica possibilità per tornare a mettere un piede dentro la società. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione”. Al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico dell’Aurora. Sabato 13 aprile, alle ore 21, ancora uno spettacolo Sala
Travaglio: “L’Orazio di Heiner Muller” con la compagnia La Vanguardia Nonsensista. Questo dramma indaga sulla dualità tra la legge e il sentimento: “Una dicotomia ancora attuale, un confine tra la scrittura e l’oralità, tra ciò che è sentito giusto e ciò che è stabilito – spiegano gli interpeti della compagnia - le convenzioni sono le basi della nostra società, nata dal sacrificio di una famiglia che annega nel mito del diritto, del giusto a prescindere da tutto”. Giovedì 18 aprile, doppio appuntamento: alle ore 21, Empusa Teatro presenta “Bersabèa” ispirato alla guerra dell’acqua accaduta in Bolivia nel 2000 con la privatizzazione del bene; alle 22.15 è la volta di diexvUoto Teatro con “Funi e desideri rapidamente ammazzano (F.E.D.R.A.)”. Quest’ultimo spettacolo è ambientato in una stanza da letto, dove tutto si consuma: vita, amore, sonno, solitudini. I protagonisti, un uomo e una donna, si desiderano ma non si accettano. Lui è un ragazzo, lei una donna adulta forse sua madre. Perduti in quella stanza sempre più piccola, soli nella loro quotidiana miseria, vivono al ritmo serrato di un videoclip. Per maggiori informazioni si può contattare il teatro Aurora al numero 041 932421. Roberta Pasqualetto
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LO il torneo
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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO Solidarietà a sport a Mirano
il “MeMorial enriCo Maso”
Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde il torneo Solidarietà a sport a Mirano
Calci
di Roberta Pasqualetto
di Rob
Il Venezia va a gonfie vele Il il “MeMorial enriCo Maso”
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utto pronto il primo aprile per l’avvio allo stadio Marcellino Gallo di Mirano del torneo “Memorial Enrico Maso”, giunto alla quinta edizione. Saranno quattro le società nella categoria esordienti, che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd Miranese, prematuramente scomparso l’11 novembre 2008 a causa di un male incurabile. Un appuntamento che si rinnova per volontà dei genitori del ragazzino, Carla ed Eustasio. Un modo per ricordare Enrico, e allo stesso tempo promuovere con spirito di solidarietà una raccolta fondi per chi come lui, sta lottando contro la malattia. Il ricavato delle offerte raccolte sarà infatti interamente devoluto alla fondazione Città della Speranza di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all’Oncoematologia pediatrica. Insomma un modo per dare una speranza ai bambini che affrontano una sfida così importante per la loro vita, in età così piccola. Sul campo sono in programma 4 sfide, quella tra Miranese, Us San Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva San Pio X Mirano. Primo match previsto è quello tra padroni di casa e l’Us San Marco Stigliano alle 14,30. Seguirà quello tra San Pio Xe Us Rio San Martino alle 15,15; alle S.H. 16 finale per il terzo e quarto posto, e finalissima alle 16.45 A Mestre
Co.ra.pe, aMatoriale pallaCanestro
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’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce ufficialmente nel 1995 e si occupa dell’esercizio a livello amatoriale di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le finalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassionati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Vecellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori provengono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malcontenta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qualche nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba perché si mantengono giovani più che possono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di
l campionato giocato dall’Unione Calcio Venezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifica, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undici vittorie, otto pareggi, sei sconfitte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che partecipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fino alla fine quando grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era
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ta, dall’esito impensabileGallo fino all’ultimo stata condotta molto ilbene e inaprile vantaggio per allo utto pronto primo per l’avvio stadio Marcellino di Miranominuto. del il presidente della quattro società sporvia dellatorneo rete iniziale di Godeas, poi il Ve“Memorial Enricoma Maso”, giuntoKorablin, alla quinta edizione.russo Saranno le tiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo nezia èsocietà stato chiuso area nelleesordienti, battute finali. nellaincategoria che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd questa partita, haadichiarato LaMiranese, fatica si eraprematuramente fatta sentire e il Mantova approscomparso l’11 novembre 2008 causa di “di un aver maleassistito incugioco con orgoglio e di aver osservato fittava perUn raggiungere il pareggio rabile. appuntamento che all’87esimo si rinnova per alvolontà deigrande genitori del ragazzino, Carla suoistesso giocatori, anche quelli che non erano in minuto quando Un Giovannini (entrato da poco) ed Eustasio. modo per ricordare Enrico, e iallo tempo promuovere con spirito campo, riconoscendogli una grande affinitàIl e hadiatterrato De Respinis. L’arbitrofondi ha fischiato solidarietà una raccolta per chiil come lui, sta lottando contro la malattia. unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti rigore sapientemente parato, poi al sarà terzo infatti calcio interamente ricavato delle offerte raccolte devoluto alla fondazione Cittàper uno”.di Insomma belle parole che, fanno ben d’angolo consecutivo, Spinale per riesce a infilarei progetti della Speranza di Padova, sostenere ricerca dedicati all’Oncoematologia la pediatrica. porta e a pareggiare al 90esimo peraiuna conclusione del torneo una soddiInsomma un modo perminuto. dare una sperare speranza bambini che affrontano Masfiladapartita non era ancora all’ultimo sfacente. possono seguire la così importante per lafinita loroevita, in età così piccola.GliSulappassionati campo sono in programma minuto di recupero, Margarita serve, Godeas squadra arancioneroverde, oltre che sul sito uffi4 sfide, quella tra Miranese, Us aSan Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva unSan passaggio che diventa gol,match mettendo così aè quello ciale,tra anche in faceboook lo “F.B.C. Unione Pio X Mirano. Primo previsto padroni di casa profi e l’Us San Marco segno la personale doppietta, facendo Venezia” costantemente durante Stigliano alle 14,30. Seguirà quellovincere tra San Pio Xe Us aggiornato Rio San Martino alle 15,15; alle le l’Unione Venezia. vittoria meritata e sofferpartite,alle anche con i commenti dei tifosi. S.H. 16 finale per ilUna terzo e quarto posto, e finalissima 16.45 A Mestre
Co.ra.pe, aMatoriale pallaCanestro
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questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’assessore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è interamente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presidente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per maggiori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a corape@virgilio.it R.P. o ruggero.peraro@tin.it.
’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce ufficialmente nel 1995 e si occupa dell’esercizio a livello amatoriale di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le finalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassionati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Vecellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori provengono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malcontenta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qualche nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba perché si mantengono giovani più che possono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di
questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’assessore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è interamente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presidente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per maggiori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a corape@virgilio.it R.P. o ruggero.peraro@tin.it.
l campi nezia s diverse ai tifosi. A più della che si chiu Savona. N scriviamo, sesto post dal Castig dal Savon Punti). N squadra a ci vittorie, trentasei g sportiva s veneziano e dedicato cipò alla g ultime par casa, l’esi do grazie Venezia si
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n PRIMO PIANO
io Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde
Venezia va a gonfie vele
berta Pasqualetto
stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Venezia è stato chiuso in area nelle battute finali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova approfittava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fischiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infilare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora finita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-
ta, dall’esito impensabile fino all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società sportiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affinità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddisfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito ufficiale, anche in faceboook profilo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.
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RIMBORS
25709 Visual Comunicazione - Venezia
pionato giocato dall’Unione Calcio Vesta andando discretamente, e ha dato e soddisfazioni alla società sportiva e Agli inizi di marzo, sono state giocate metà delle partite del campionato, uderà domenica 12 maggio contro il Nella classifica, nel momento in cui , l’Unione Venezia con 41 punti è al to preceduta dal Bassano (43 punti) gliane (44 punti), Renate (44 punti) na (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Nelle venticinque partite giocate la arancioneroverde ha totalizzato: undi, otto pareggi, sei sconfitte, ha fatto gol e ne ha subiti trentadue. La sede storica di questa squadra, è lo stadio o Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 o alla memoria all’aviatore che partegrande guerra. Parlando di una delle rtite vinte, giocata contro il Mantova in ito è stato incerto fino alla fine quana una doppietta di Denis Godeas, il si è aggiudica la vittoria. La partita era
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Partire con una buona idea
Ecco il Veneto giovane delle “start up”
La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35 di Nicola Stievano
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a passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web, l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuove tecnologie. Non si può certo dire che ai giovani veneti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le potenzialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica. Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confindustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la finanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, presentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 finalisti hanno seguito un percorso di formazione e consulenza affiancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza. C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambiente web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio. E poi un portale wiki-based per le squadre minori di basket, prodotti a km 0 a por-
tata di touch, un web music store per vendere offline la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifico Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sottolinea Gianni Potti, vice presidente di Confindustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Affiancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è
Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affiancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”. Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, appassionato di informatica, dopo aver organizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino. Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio
e tradurle in progetti da condividere con gli amici. Tutte le informazioni vengono interpretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di ingegneria e filosofia del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografici sui sentieri e condividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozione turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia. Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti potranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condividendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento. L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm. Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Guglielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti. Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un
Otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco laureato in economia, hanno creato Playbasket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese. I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-
lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedicata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti finali scavalcando la distribuzione. Infine Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio. Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.
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Il Veneto in primo piano 31 9 Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”
Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa” di Nicola Stievano
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La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee
avide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano viticoltore della Valpolicella, vende in internet le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.
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Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattaforma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per incidere sul sistema economico. Il “tesoretto”
l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ? La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di finanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche o addirittura solo per fissare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.
la sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolastici Con l’alternanza sCuola-laVoro le azienDe DiVentano “iMprese forMatiVe”
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n Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Veneto, punta a diffon-
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dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografia agroalimentare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita. “Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Veneto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare
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dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti. Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti. Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’incontro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova fine gennaio.
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32 10 Il Veneto in primo piano Turismo religioso
Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede
I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milano
le raDiCi Cristiane si respirano in ogni angolo Del Veneto
L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari
La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali di Giovanni Giovetti
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n turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniugano spiritualità, tradizione ma anche cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si colloca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte. Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’Antonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231. La seconda proposta è stata battezzata
la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itinerari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-
venti, abbazie e chiese. Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani. Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fino a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bellissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Cavalo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.
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quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati oggetto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Veneto finalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale. “Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp – l’Opera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfondimento partendo dalla premessa fondamentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-
lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’Antonio da Padova”. “Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi percorsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.
I “luOGHI DEl CuORE” VENETI DA SAlVARE
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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l Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronella, la Chiesa di San Giovanni a Bassano del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cinque siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipazione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, sollecitando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Carrarese (in foto) a Padova. Nato come semplice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quindi deposito dei Veneziani e, infine, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affidato all’Università di Padova. L’edificio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazione e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.
Al 18° posto con 11.144 voti il Giardino Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanificio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opificio. Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il desiderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante. Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Progettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovanni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifica nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva. G.G.
34 Voci da palazzo
Voci da palazzo 13
Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè
L’opinione
Comuni in fuga verso le province autonome “H
Dario Bond, Popolo delle libertà
“segnale politiCo forte e inequiVoCabile a roMa”
Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa
o votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento Dario Bond storico come questo, era importante dare un messaggio forte e inequivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più difficile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsabilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.
di fortunato Marinata
federico Caner, lega Nord
“le risorse Di bolzano attraggono le nostre azienDe oltre Confine”
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iancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le dimissioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favorevole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellunese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separatista. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confine regionale. Le stesse pietre e le stesse difficoltà, infatti, ottengono ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comunque in molti a volerne beneficiare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nessuno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e sufficientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tuttavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo
e il Parlamento affinché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affinché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che definisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’intera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di sopravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e firmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincenti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’assemblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha concluso - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
foCus quasi 40 Milioni Di euro per i CoMuni Confinanti
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a Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confinante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confinante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).
“L
Federico ’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega Caner è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di montagna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare definitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confine. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specificità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confine è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie significherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicuramente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confini territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fiscale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.
Matteo Toscani, lega Nord
“il Veneto ha fatto la sua parte, il parlaMento non ha piÙ alibi”
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a Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordiMatteo naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i ComuToscani ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi. I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della carenza di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti. Pietrangelo Pettenò, federazione della Sinistra
“oCCorre DeCentrare alle zone Montane CoMpetenze e risorse”
“N
on serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi es- Pietrangelo Pettenò senziali in Sanità e nell’Istruzione”.
Mariangelo foggiato, unione Nordest
la regione ha abDiCato al parlaMento
“Q
ualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
Mariangelo Foggiato
prima puntata: dal 18 febbraio al 30 marzo.
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Cultura veneta 37 Grandi mostre A Palazzo Fortuny fino all’8 aprile
L’influenza di Wagner ante e post mortem nelle arti tra ‘800 e ‘900 di Alain Chivilò
L
a mostra “Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia” a Venezia presso Palazzo Fortuny fino all’8 aprile onora il bicentenario della nascita di Richard Wagner (Lipsia 1813 – Venezia 1883) partendo da una constatazione di base: in Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive. Il luogo scelto per dimostrare tale tesi è la dimora di Mariano Fortuny che in questi anni ha unito, in numerose mostre, contemporaneità con ambiti del Simbolismo e del Liberty. Anche in questa esposizione si possono scorgere lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa ma in tale sede non sono il soggetto principale. Infatti le oltre 150 opere, composte da dipinti, sculture, disegni, incisioni, cartoline, illustrazioni, riviste e libri evidenziano la vasta diffusione in Europa, tra Simbolismo e Art Nouveau, di tematiche quali per esempio Parsifal, Sigfrido, Tristano, le valchirie e le così chiamate fanciulle-fiore.
In mostra i lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa Un fascino che partì dal movimento del Romanticismo e soprattutto dalle sinfonie di Wagner. Una continua evocazione a vari livelli visivi, che tramite un’iconografia istituzionale e una compenetrazione di diversi significati ha trovato un’assimilazione in fasi artistiche, quali il movimento culturale simbolista e del Jugendstil. In questo periodo pervade dunque una sensualità musicale che coglie le remote radici dell’essere. Ecco che Mariano Fortuny (Granada 1871 – Venezia 1949), a livello postumo come anni del suo agire, trova in tutte queste influenze una base di partenza, per elaborare nel suo cammino artistico un ciclo di lavori prettamente wagneriani. Come un predestinato, quando Wagner morì a Venezia il 13 febbraio 1883, Mariano all’età di dodici anni era con Giovanni Boldini a Parigi che poneva le basi a quei semi di passione per il teatro e per le scenografie che si svilupperan-
In Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive
Alcune opere presenti alla mostra
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no successivamente in abbinamento ad altre arti. Fu l’incisore e scultore spagnolo Rogelio de Egusquiza a trasmettere al giovane l’adorazione per la musica di Wagner, prendendo corpo nell’ultimo decennio dell’ottocento con i viaggi a Monaco di Baviera e Bayreuth. I primi lavori di Mariano abbandonano dunque l’accademismo iniziale per entrare in area simbolista associando luoghi e personaggi del compositore tedesco. Ulteriori disamine lo conducono a elaborare la “Cupola”, ossia una nuova concezione dell’illuminazione scenica che innova i fondali dipinti che campeggiavano nei teatri dell’epoca. Così affermava: “Tutto quello che vidi e sentii, mi accese maggiormente nel desiderio di realizzare nuovi mezzi, forme e nuovi aspetti per accrescere gli effetti generali del teatro. Ricordo ancora qualche particolare della scena dell’Oro del Reno che scontentava la mia fantasia giovanile. L’effetto del fiume in lontananza mancava di efficacia per un gioco di luce non bella”. Dunque Palazzo Fortuny, visitabile nella sua completa interezza data dalle stanze aperte, crea percorsi di dialogo tra le opere di Mariano e altri artisti quali per esempio Eugenio Prati, Adolfo Wildt, Gaetano Previati e Lionello Balestrieri. Un’esposizione complessa ma godibile, che permette d’iniziare una disamina di quel percorso dell’Ottocento che ha trovato nei primi decenni del secolo successivo elementi d’influenza e di rimandi.
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