Messaggio elettorale
del Miranese Nord
al centro ci sei tu
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.3 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Politica Le candidature al Parlamento del Veneziano
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Noale Il centro Emisfero si amplia
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8 EDITORIALE
L’aspirazione di diventare un paese normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
Salzano, Palazzetto Pronto in autunno
Slitta di qualche mese l’apertura del nuovo palasport di Salzano, che non ha aperto i battenti a inizio anno, come si sperava, ma si dovrà attendere dopo l’estate per vedere cimentarsi gli atleti e ospitare altri eventi. Infatti la struttura in costruzione nell’area degli impianti sportivi, dovrebbe essere pronta ... pag. 8
il laguna venezia cambia allenatore
di Mauro Gambin*
L
Martellago, partono i lavori per il casello sul Passante L’opera avrà la forma di diamante rovesciato sul fiume Dese. Sarà costruito un viadotto lungo 575 metri
O Iniziata con uno raduno collegiale, svoltosi a Torbole in provincia di Trento, la stagione agonistica della Fausto Coppi Gazzera Videa, unica formazione ciclistica della provincia di Venezia a gareggiare nella categoria Elite – Under 23. pag. 20
biettivo: aprire al traffico nella seconda parte del 2014. Nelle scorse settimane sono partiti i lavori del casello del Passante tra Cappella e Martellago e che servirà a gran parte dell’area del Miranese nord ma anche quella che ruota attorno a Zero Branco. Un’opera già decisa in sede di progetto definitivo dell’autostrada, ormai aperta cinque anni fa, e inserita in legge obiettivo. Nei mesi scorsi, gli operai si erano concentrati sulla bonifica bellica, di fatto completata a fine dello scorso anno,
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ma con l’inizio del 2013, si è passati al cantiere vero e proprio. Tutto confermato sugli interventi da edificare. Il casello avrà la forma di diamante rovesciato, sorgerà a cavallo del fiume Dese, e sarà costruito un viadotto lungo 575 metri per collegare l’entrata e l’uscita, oltre a delle rotatorie per favorire l’innesto della circolazione in autostrada. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, che partirà dalla
Kelemata sulla Castellana. Confermata l’assenza di sottopassi ma sorgeranno quattro rotatorie: agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè. A queste vanno aggiunte altre due che Martellago ha richiesto: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sempre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. La rotonda di via Ponte Nuovo sarà spostata più a est, per tutelare Villa Astori. pag. 10
’Italia della crisi, cioè quella repentinamente scopertasi tra i paesi con più difficoltà in Europa per occupazione ed economia, pareva aver maturato la consapevolezza che per uscirne sarebbe servita un’inversione ad U rispetto agli ultimi 20 anni. Pareva che finalmente l’Italia avesse seriamente preso in considerazione l’ipotesi di diventare un paese normale, un paese in cui la classe dirigente è seria ed onesta, competente e capace, un paese in cui si pagano le tasse e non il pizzo. Anche per il mondo dell’impresa il cambio di rotta sembrava l’unica via percorribile. “L’Italia in ritardo con le infrastrutture e un po’ ingessata dalla burocrazia può – si diceva – comunque farcela. L’Italia può contare sulla sua innata creatività, figlia dell’antichità classica e del Rinascimento. La cultura - si insisteva - la cultura è il bene primario inestinguibile che nessuno può copiarci”. Basta con i complessi d’inferiorità, con la nostalgia della lira, il desiderio della new-autarchia e del protezionismo con le cortine di ferro ai confini nazionali. Nessun paese, si diceva, è come l’Italia. L’Italia è “Made in Italy” e nel mondo conta. Insomma la svolta era li, con il dito già umettato sul bordo della pagina della storia patria. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it
L’Intervento
In condizioni disastrose e senza mezzi
CAMERA VALORE ALLE PERSONE
SENATO Comm. resp.: Antonio Magnan
di Franco Maccari*
Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni.
U
n cittadino inglese, a Londra, nelle scorse settimane ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se stesso minacciando il suicidio. *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)
continua a pag.
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Insieme per la cittĂ metropolitana di Venezia
Committente responsabile Giampietro Marchese
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Committente responsabile Giampietro Marchese
DIAMO FORZA ALLE NOSTRE POTENZIALITÀ. Il nostro è un territorio ricco di potenzialità. I prossimi anni saranno quelli decisivi per far fruttare la grande miniera di risorse che abbiamo a disposizione, dando così all’intera area veneziana maggior forza, strumenti di governo e di finanza più efficaci,come una nuova Legge Speciale, ed un ruolo di importanza strategica nel processo di rilancio del nostro Paese. È questo lo spirito con il quale i parlamentari veneziani del Pd svolgeranno il loro lavoro nella prossima legislatura. Nell’azione di governo dei democratici guidati da Pier Luigi Bersani, i 44 Comuni del veneziano godranno di certo, e come non mai, di attenzione e centralità. Finalmente.
VOGLIAMO UN NUOVO GOVERNO DEL TERRITORIO. Il segno più evidente dell’importanza che ha la nostra realtà è arrivato con l’istituzione delle Città Metropolitane. Siamo infatti tra le 10 aree di punta nazionali a cui è stato riconosciuto questo particolare assetto di governo locale. Nei primi mesi di attività i rappresentanti veneziani del Pd chiederanno la rapida entrata in funzione della Città Metropolitana di Venezia, cui attribuire funzioni e poteri, dalla pianificazione urbanistica alla gestione dei servizi pubblici e della mobilità, alle infrastrutture, il tutto guardando al coinvolgimento dell’area padovana e valorizzando le identità territoriali del Veneto Orientale, della Riviera del Brenta, del Miranese e dell’area sud. Contemporaneamente vogliamo che il percorso di cambiamento nel modo di amministrare il territorio preveda la revisione del Patto di Stabilità per i nostri Comuni, liberando risorse a beneficio in primo luogo di scuole, tutela del suolo, servizi di trasporto pubblico locale, manutenzione di impianti sportivi e piste ciclabili.
LAVORO, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ CONTRO LA CRISI. Nel solo 2012 le crisi aziendali in provincia di Venezia sono state 212 ed hanno coinvolto oltre 6.000 lavoratori. Per invertire questa tendenza proporremo l’approvazione di provvedimenti di facilitazione per chi vuole investire sull’area strategica di Porto Marghera e delle altre importanti realtà industriali territoriali, va messa la
parola fine alla stagione delle dismissioni e degli abbandoni, privilegiando progetti di innovazione industriale e di compatibilità ambientale. Alla parola crescita vogliamo sempre legare la parola sostenibilità. Occorre tutelare i livelli occupazionali dando sostegni concreti anche alle piccole e medie imprese artigianali, commerciali, agricole e della cooperazione e agevolazioni per l’ingresso nel mondo del lavoro di donne e giovani.
TRASPORTI. DALLA PARTE DEGLI UTENTI E DELL’ECONOMIA. L’obiettivo cui puntare è di rafforzare le reti infrastrutturali per il trasporto di persone e merci, a beneficio dell’utenza e della nostra economia. Questo favorendo gli interventi di interconnessione tra porto, ferrovia ed aeroporto. Tra le priorità la realizzazione, condivisa e discussa con i territori, della Tav. Necessari sono quindi il completamento della metropolitana regionale di superficie e la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4. Sul fronte del trasporto pubblico bisogna accorpare le aziende locali, potenziare le sinergie per dare servizi migliori, introdurre il biglietto unico integrato. Per una mobilità moderna ed efficiente che insieme alle infrastrutture necessarie garantisca ogni giorno il diritto alla mobilità per studenti e lavoratori.
SANITÀ E SOCIALE PER NON LASCIARE NESSUNO DA SOLO. Le politiche di welfare devono essere considerate politiche effettive di investimento. Ci impegneremo perché siano fissati i livelli essenziali di assistenza sociale. È necessario aggiornare la legge 381 sulla cooperazione sociale (sono ca. 5000 i lavoratori in questo settore nella nostra provincia). Prioritario sarà il rifinanziamento dei fondi per le politiche sociali e per la non autosufficienza, dando ruolo e peso ai Comuni. E’ necessario porre termine al definanziamento del Fondo Sanitario nazionale. Contro la logica dei tagli lineari vanno valorizzate le Aziende Socio-Sanitarie sottofinanziate (come le ULSS 10, 13 e 14) e tutelate le specificità, come nel caso veneziano. Va riattivato il finanziamento per gli investimenti nelle infrastrutture ospedaliere per realizzare l’ammodernamento degli ospedali della provincia, la realizzazione delle strutture territoriali.
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PAESE PER DONNE. Un impegno particolare sarà quello contro la violenza alle donne. Primo obiettivo in questo senso sarà l’approvazione della Convenzione di Istanbul, che prevede misure di prevenzione, di tutela giudiziaria, di sostegno alle donne vittime di violenza. Vanno create misure specifiche per il contrasto alla violenza sulle donne attraverso il sostegno dei centri antiviolenza, la formazione degli operatori, la creazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Inoltre vanno rafforzate anche sul nostro territorio le reti dei consultori familiari, per dare piena attuazione alle Legge 194. Vanno avviate iniziative con le imprese locali per incentivare l’occupazione femminile.
I SAPERI E LA CULTURA. Va riportata al centro e riempita di risorse concrete l’autonomia delle Scuole. È necessario garantire maggiore relazione tra il sistema dell’istruzionee il mondo economico locale, soprattutto con le Piccole e Medie Imprese e con la filiera turistica provinciale. Occorre favorire il coordinamento dei poli universitari metropolitani per creare un’offerta universitaria di eccellenza in grado di dialogare con le imprese regionali e nazionali. Serve uno sforzo per la diffusione dei servizi per la prima infanzia, che costituiscono una leva straordinaria per sviluppare l’occupazione femminile. Sono 19.600 gli occupati della nostra provincianelle filiere produttive culturali. Dare certezza di risorse alle realtà come le Fondazioni lirico-sinfoniche, quelle musicali e teatrali del territorio provinciale. Occorre una nuova Legge che incentivi la defiscalizzazione delle imprese che investono nelle filiere culturali locali. Serve un progetto unitario di promozione del territorio veneziano, che tenga insieme il capitale storico dei territori, la filiera agroalimentare, il patrimonio ambientale della Laguna di Venezia. Turismo e cultura sono due “industrie” straordinarie per lo sviluppo economico della nostra provincia, da integrare con politiche incisive. È necessario promuovere le spiagge della nostra provincia e tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio storico, artistico e monumentale del centro storico di Venezia.
EDITORIALE
segue da pag.
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L’aspirazione di diventare un paese normale
Turismo sostenibile
Dall’auStria a venezia: ciclovia Dell’amicizia Lo scorso 30 gennaio la Provincia di Venezia ha rinnovato il contratto di partenariato e la proposta del progetto “Ciclovia dell’amicizia - Da Monaco di Baviera a Venezia per lo sviluppo del cicloturismo e la valorizzazione dei territori transfrontalieri” nell’ambito del programma europeo Interreg IV Italia/Austria. Il progetto prevede la promozione di un percorso ciclabile che dall’Austria conduce a Venezia. Insieme alla Provincia di Venezia, partecipano come partner la Provincia di Belluno (capofila), la Comunità Comprensoriale Valle Isarco di Bressanone, la Provincia di Treviso e, soci sostenitori, il Consorzio turistico Achensee, il Consorzio turistico Munchen Oberbyern e il Gect Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. Il progetto intende promuovere la realizzazione di una ciclovia che connetta i percorsi ciclabili di Alto Adige e Veneto in sinergia con l’analogo progetto presentato da Austria e Germania. Sicurezza e territorio
convegno Di Polizia locale e Provinciale
Sicurezza e ruolo delle Polizie locali e provinciali. Lo scorso 25 gennaio si è tenuta una tavola rotonda sul tema, un’iniziativa promossa dalla Polizia provinciale, con la collaborazione del comando di polizia locale di Venezia. Si è parlato di sicurezza dei cittadini e dei territori, di potenziamento e valorizzazione delle polizie locali. Una giornata formativa utile agli addetti ai lavori ma anche per gli amministratori interessati ad approfondire i temi della sicurezza e della qualità della vita urbana.
Il tempo di trovare una classe dirigente in grado di traghettarci oltre vent’anni d’inedia e il salto dalla seconda alla terza repubblica sembrava bell’e fatto. L’Italia aveva dato prova di poter accettare anche la stagione dell’austerity, pur di diventare normale. Pensioni, lavoro, Imu. Un dolore dietro l’altro ma avanti, pur di essere finalmente come gli altri. Basta con le promesse, i proclami, i contratti con gli italiani. No, no basta, non ci saremmo più cascati. Anzi fosse la politica a darsi una regolata: troppi scandali, troppi ladri, in troppi sia alla Camera che al Senato. Con le elezioni politiche tutto sarebbe cambiato. Questa sarebbe dovuta essere la campagna elettorale all’insegna del nuovo corso dell’Italia, la nuova stagione della politica. La crisi, lo imponeva. Si sarebbe dovuto parlare del domani, delle nuove pieghe da dare all’economia, delle speranze per i giovani: il lavoro, la scuola, i servizi. Il momento storico lo richiedeva. Invece, la politica non ce l’ha fatta a resistere e forse nemmeno gli italiani. Dopo appena un mese dall’apertura della sfida per il governo del Paese la tentazione di promettere quattro milioni di posti di lavoro è stata troppo forte, come pure il desiderio di togliere l’Imu dopo che già l’abolizione dell’Ici i era stata una vera e propria catastrofe per comuni, rimasti senza risorse per gli scuolabus, polizia locale, asili e scuole elementari. Difficile anche non lasciarsi andare al bisogno fisiologico dei condoni. E il reddito di cittadinanza? Che dire del reddito di cittadinanza. Meravigliosa l’ipotesi che per tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro a fine mese ci sia un assegno da mille euro ad aspettarli, se non fosse che siamo in Italia e sai quanti oggi lavorano per uno stipendio con un importo che vale molto meno? E sai quanti davanti ad un prospettiva del genere prenderebbero in seria considerazione l’ipotesi di diventare disoccupati a tempo indeterminato? E poi va a dimostrare che non ne hanno diritto. Dovremmo essere in un paese normale per poterlo fare. Cioè servirebbe una burocrazia che funziona, dei funzionari che si fanno rispettare, enti e uffici gestiti in modo ineccepibile ma siamo l’Italia, il Made in Italy, e sono cinquant’anni che parliamo di cultura, di patrimonio artistico di turismo come settori strategici per il rilancio dell’occupazione e dell’economia. Peccato non sentirne mai parlare durante le campagne elettorali, forse perchè riesce più facile convincerci che è possibile ridurre le tasse. di Mauro Gambin
Viabilità provinciale
SottoPaSSi e rotatorie Saranno numerati
Il Servizio Manutenzione e Sviluppo del sistema viabilistico della Provincia ha programmato per il 2013 la numerazione di tutte le rotatorie e dei sottopassi con l’installazione di segnali verticali. Questo per il fatto che gli addetti ai servizi di pronto intervento (Protezione civile, Suem, Vigili del fuoco) e del servizio di reperibilità, hanno manifestato difficoltà nell’individuare con le intersezioni in cui sono avvenuti incidenti, o a segnalare eventuali situazioni di pericolo agli enti gestori delle strade; ciò a causa anche del rilevante numero di rotatorie e di sottopassi gestiti da diversi enti. Saranno così identificate le rotatorie e i sottopassi di competenza.
Miranese noale
occuPazione
Arrivano i nuovi cassonetti a calotta pag.
Scorze’
8
pag.
ambiente
pag.
16
Tornano i cormorani e gli aironi in laguna
9
Tanto divertimento con il carnevale di Maerne pag. 10
Regione
la caSa Di riPoSo Sarà inaugurata a giugno
occuPazione
Aree ricche ko, debole ripresa
Dopo l’incendio il Tennis Club riapre a marzo
eventi
Provincia
Noale
pag.
PerSonaggio
economia
Maggiore potere d’acquisto per far ripartire i consumi
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Mimmo Arena, una vita ad alta quota pag.
Il lavoro si conferma un nodo critico da sciogliere pagg. 22-23
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arte
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26
Intervista a Piero Slongo, esordiente a 80 anni pag. 28
La data è fissata. Sarà sabato 8 giugno 2013 il giorno della nuova casa di riposo di Noale, mentre fra un paio di mesi inizierà il trasloco degli anziani all’interno della struttura. Queste le tappe dei prossimi mesi per la struttura di via De Pol, dopo che la scorsa settimana gli uffici comunali hanno contattato il segretario del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, per la conferma della sua presenza al taglio del nastro.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 gennaio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese ELEZIONI POLITICHE Appuntamento con il voto i prossimi 24 e 25 febbraio. In Veneto sono 4 milioni gli elettori. Lente d’ingrandimento puntata sulla nostra regione, il risultato che uscirà dalle urne potrebbe concorrere in maniera determinante a garantire la governabilità in Senato. Lavoro e tasse i temi più “battuti” in campagna elettorale
Il Veneto verso le elezio
di Giovanni Giovetti
Le nuove facce della politica non rimuovono dubbi e scoramento
Attese risposte per far ripartire la locomotiva del Nord Est dopo la recessione
D
a anni laboratorio politico sotto osservazione nazionale, il Veneto in questa tornata elettorale del 24-25 febbraio si trova sotto la lente di ingrandimento, insieme a Lombardia, Campania e Sicilia, a causa del peso determinante del risultato che uscirà dalle urne venete ai fini della stabilità di governo. Il Veneto infatti è una di quelle regioni che “pesano”, con il sistema elettorale del Porcellum, nell’assegnazione dei seggi in Senato. Non quanto la Lombardia, definita l’Ohio di casa nostra per l’apporto decisivo che può portare con il suo premio di maggioranza alla coalizione vincente, ma comunque il suo contributo non è per nulla trascurabile. Un interesse, del resto, manifestato nel corso della campagna elettorale da partiti e coalizioni che hanno monitorato con attenzione l’andamento e l’evoluzione giornaliera di sondaggi e previsioni sulle intenzioni di voto dei potenziali 4 milioni di elettori di casa nostra. La sfida tra Bersani (centrosinistra), Berlusconi (centrodestra) e Monti passa anche per il Veneto dunque, frequentatissimo fin dalle prime settimane di campagna elettorale dai big nazionali, affiancati da quelli locali in corsa. In tutto
in Veneto i candidati sono 1600 distribuiti in 75 liste (altre 10 erano da valutare), si contendono 24 seggi al Senato e 51 alla Camera. Il lavoro e le tasse: sono tutti economici i temi clou che hanno ispirato anche da noi gli interventi dei politici in tour, chiamati a Nordest a convincere una platea di elettori piuttosto critica e distaccata. In particolare il mondo produttivo della piccola e media impresa, che nel Veneto rappresenta il tessuto portante, provata dalla recessione ha manifestato segni di insofferenza e di sfiducia verso i partiti e la politica accusata di scarso pragmatismo, mancanza di visione strategica e di moralità. Si aspettavano di capire come far ripartire l’economia e con essa la locomotiva del Nordest, dopo la crisi ancora più sofferente a causa del frazionamento in tanti piccoli distretti produttivi di fronte alla irrisolta sfida della globalizzazione. Le facce nuove messe in campo, in ambito della promessa di rinnovamento fatta un po’ da tutti i partiti alla vigilia della campagna elettorale, non sembrano sufficienti a rimuovere i dubbi e lo scoramento. Anche perché poi non sono molte.
Il Pdl, che insieme alla Lega secondo le previsioni dovrebbe riuscire a “mantenere” il suo primato in Veneto, schiera i suoi pezzi migliori e, per questo, volti già consolidati e noti. La Lega Nord, che con queste elezioni si conta dopo le recenti vicissitudini che l’hanno portata al nuovo corso, quello 2.0, presenta il maggior sforzo di discontinuità col recente passato, imposto non senza tensioni interne dal segretario Flavio Tosi. Il sindaco di Verona ha quindi lasciato a casa per lo più i veterani - avvicinabili alla precedente gestione bossiana del partito - per fare spazio ai “suoi”. Il Partito democratico insieme con Sel, che non demordono e che fino all’ultimo continuano a credere possibile anche in Veneto il sorpasso dopo un ventennio di dominio del centrodestra, si sono affidati alle primarie per la compilazione delle liste. Monti ha invece optato in Veneto per le eccellenze di spicco in ambito scientifico ed economico. Puntano, con fondate aspettative, ad intercettare anche in Veneto le preferenze dei delusi dai partiti tradizionali il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, Fare per fermare il declino di Oscar Giannino e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
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Come si vota
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lezioni politiche, si vota domenica 24 febbraio, dalle 8 alle 22, e lunedì 25 dalle 7 alle 15. Possono votare per l’elezione della Camera dei Deputati gli elettori che hanno compiuto 18 anni, mentre per il Senato della Repubblica gli aventi diritto al voto che hanno compiuto 25 anni entro il primo giorno della votazione (il 24 febbraio). Sia per l’elezione della Camera dei deputati che per quella del Senato della Repubblica l’elettore esprime la propria preferenza tracciando un solo segno sul simbolo della lista prescelta. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione. Non è possibile esprimere un “voto di preferenza”: la lista di candidati è, infatti, “bloccata”, i nomi sono presentati seguendo un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa, che non è presente sulla scheda elettorale. I parlamentari risulteranno eletti in base al medesimo ordine, a seconda dei seggi ottenuti dal rispettivo partito. Per la Camera il premio di maggioranza del 55 per cento viene assegnato su base nazionale. Diversamente la legge elettorale attuale prevede per il Senato un premio di maggioranza sempre del 55 per cento dei seggi ma calcolato regione per regione. Poichè il numero dei seggi è proporzionale a quello degli abitanti, di conseguenza il premio di maggioranza acquista maggior peso nelle regioni più grandi. In Lombardia dunque si assegnano 49 seggi, in Veneto 24, in Campania 29 in Sicilia 25.
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Argomento del mese 5 Tutte le promesse per alleggerire il fisco
oni fra previsioni e sfide
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L’analisi Dalla Cgia di Mestre previsioni poco confortanti per il 2013
“Quasi 12 mila euro di tasse a testa, dal 1980 più che raddoppiate” di Nicola Stievano
A
ltro che meno tasse per tutti. Mentre le forze politiche fanno a gara giocando al ribasso sul fisco alla Cgia di Mestre gli analisti hanno messo in ordine i numeri e le previsioni sono poco confortanti. Secondo le elaborazioni del centro studi nel 2013 la pressione fiscale raggiungerà il record storico del 45,1% del Pil, ben 13,7 punti percentuali in più rispetto al 1980. In termini assoluti, ciascun italiano (bambini e ultracentenari compresi) verserà quest’anno un carico di imposte, tasse e contributi pari a 11.735 euro. Ben il 125% in piu’ di quanto pagato nel 1980 (5.215 euro pro capite).125%. Il 2013, dunque, si presenta con un “carico” di tasse di 585 euro in più per ciascuna famiglia. Al netto di quanto riusciranno a concretizzare i nuovi governati nei primi mesi di governo, i contribuenti dovranno intanto fare i conti con l’introduzione della Tares sui rifiuti, l’aumento dell’Iva previsto dal primo luglio, il ritocco all’insù dell’Imu sui capannoni (imposta particolarmente dolorosa nel Veneto delle duemila zone produttive su 581 comuni), gli incrementi dei contributi previdenziali degli autonomi e delle addizionali Irpef a livello locale che si tradurranno in 14,7 miliardi di tasse e contributi previdenziali in più rispetto al 2012. “Nonostante la Legge di stabilità abbia alzato le detrazioni Irpef per i figli a carico - spiega il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi - la pressione fiscale nel 2013 si attesterà, secondo le previsioni del Servizio Studi della Camera e del Senato, al 45,1%”. Un piccolo spazio di manovra comunque ci sarebbe. “Con l’Imu l’Erario ha incassato circa 3-4 miliardi in più rispetto alle previsioni. - aggiunge Bortolussi - Si tratta di risorse sufficienti per scongiurare l’aumento di un punto dell’ aliquota Iva del 21% previsto a luglio. Inoltre, se si riuscirà ad agire in maniera ancor più incisiva sul taglio alla spesa pubblica improduttiva, sicuramente ci saranno ulteriori risorse per alleggerire il peso fiscale sulle famiglie”. Speriamo.
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Dall’Imu alle aliquote sui redditi
“Le nostre tasse restino in Veneto” Candidati convinti M
eno tasse per i veneti, più risorse al Veneto. In campagna elettorale, si sa, le promesse fioccano generose e la riduzione della pressione fiscale è sempre un cavallo di battaglia al quale nessuno schieramento vuole rinunciare, pur con i dovuti distinguo. Ma mai come in questa tornata elettorale si è parlato tanto di tasse e tributi, soprattutto a Nordest, dove per tessuto economico e sociale il gettito è particolarmente elevato e il tema sta a cuore a chiunque. A maggior ragione dopo un anno durante il quale famiglie e imprese sono state spremute per bene, con la prospettiva di continuare su questa china anche nei prossimi mesi. A meno che i vincitori non tengano fede a ciò che hanno promesso con gran fragore in queste settimane. Il governatore del Veneto Luca Zaia dall’accordo Lega - Pdl, fatto digerire non senza qualche difficoltà alla base, si aspetta che “il 75 per cento dei soldi pagati dai veneti resti nella nostra regione”, perché, aggiunge, è stanco di vedere “anche quest’anno 18 miliardi di tasse dei veneti resteranno dirigersi verso Roma per non tornare mai più nei nostri territori”. Piatto forte del Pdl è la “proposta choc” della restituzione dell’Imu 2012, oltre all’azzeramento dell’aliquota per la prima casa. Per il veneziano Renato Brunetta, che prospetta anche due aliquote fisse dell’Iperf, la promessa di Berlusconi potrà essere mantenuta: “I 4 miliardi di restituzione dell’Imu diventano consumi immediatamente, - spiega l’ex ministro dell’economia - a cui si aggiungono altri 4 miliardi di euro per la cancellazione strutturale dell’Imu per la prima casa. Sono 8 miliardi di euro, mezzo punto di Pil, è molto probabile che diventino consumi”. In modo particolare in una regione come il Veneto dove le realtà commerciali e produttive sono preponderanti. Una tesi che il Partito Democratico liquida come pura fantasia, proponendo invece la detrazione di 500 euro per l’Imu sulla prima casa. E poiché in Veneto la stragrande maggioranza dei cittadini possiede la propria abitazione di residenza il risparmio sarebbe concreto, argomenta il senatore veneziano Marco Stradiotto. “E’ ora di smetterla di raccontare balle agli italiani. afferma riferendosi alla proposta del Pdl - Con la nostra misura l’80% dei proprietari di prima casa saranno esentati da questa tassa. Non si tratta di una generica abolizione, ma di una redistribuzione commisurata alla reale ricchezza. Dall’analisi dei numeri emerge come sia necessario introdurre alcune misure per rendere il sistema fiscale più equilibrato”. Sulle tasse il premier uscente Mario Monti ha scelto come platea proprio il Veneto. Da Padova infatti ha annunciato: “È possibile e necessario avere una graduale riduzione dell’Irpef e dell’Irap già dal 2013 e non è necessario avere aumenti dell’Iva”, aggiungendo di non aver mai avuto l’intenzione di applicare la patrimoniale. E proprio dalle piazze piene all’inverosimile di Padova, Mestre, Treviso e Rovigo Beppe Grillo ha confermato di voler cancellare l’Imu ed Equitalia e di recuperare risorse mettendo un tetto alle pensioni più alte. Quanto all’Agenzia delle Entrate il fondatore del Movimento 5 Stelle propone un patto: “Serve un fisco facile e giusto - ha tuonato dal palco - che mi dica con precisione quanto devo pagare senza farmi perdere intere Ni.St. giornate. E poi aboliamo l’Irap, la tassa - rapina sulle imprese”.
6 4 Approfondimento Politica I partiti si preparano con candidature locali alle elezioni del 24-25 febbraio
Parlamento, la carica dei veneziani In lista tanti nomi noti, ma anche tanti giovani e donne. L’offerta politica stavolta è diversificata, si va oltre il duopolio centrosinistra-centrodestra di Alessandro Abbadir
C
amera e Senato, il veneziano si prepara alle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Elezioni che stavolta paiono essere più aperte rispetto al duopolio che finora aveva imperversato dagli anni 90 in poi, cioè lo schema centrodestra contro centrosinistra. Ora i soggetti realmente competitivi in grado di eleggere rappresentanti in Parlamento paiono anche nel veneziano almeno 6: centrodestra (Pdl, Lega, Fratelli D’Italia, Grande Sud, Destra) centrosinistra (Pd, Sel Centro Democratico), area centrista con Monti (Scelta Civica,Udc Fli), Rivoluzione Civile con Ingroia (ambientalisti e ex Idv, sinistra radicale), il Movimento 5 Stelle, e Fare per Fermare il Declino con il giornalista Oscar Giannino. Ma andiamo a vedere da vicino i candidati del territorio per coglierne alcune peculiarità. Tre i partiti che hanno scelto i loro rappresentanti con una votazione interna. Votazione che il Pd e Sel hanno chiamato “primarie” e il Movimento
5 Stelle “Parlamentarie”- Metodi di selezione della classe politica ritenuti necessari per ovviare alla stortura del Porcellum (la legge elettorale), che consegna alle segreterie, il potere di decidere chi mettere in lista. Ma partiamo dal centrodestra con il partito di riferimento il Pdl, egemone da anni in Veneto. “Stiamo preparando una campagna elettorale molto importante – dice il coordinatore Provinciale Mario Dalla Tor (che è all’ottavo posto in lista alla Camera). Abbiamo presentato candidature molto legate al territorio e siamo sicuri che avremo un risultato oltre le aspettative”. Fra gli altri nomi noti del Pdl nelle liste, il capogruppo in Comune a Venezia Michele Zuin, il consigliere provinciale Beniamino Boscolo Capon, il presidente del consiglio Provinciale Marina Balleello, l’ex consigliere comunale a Mira Eugenio Pasqual. La Lega Nord altro grande pilastro di questa alleanza ha presentato in rampa di lancio l’assessore ai lavori pubblici
della provincia Emanuele Prataviera. Per la formazione politica Fratelli D’Italia“ il nuovo partito non stà ne’ con Monti, ne’ con Bersani - spiegano dalla segreteria - ma si colloca all’interno del centrodestra proponendo un modello nuovo, volendo essere l’alternativa al Pdl e la prospettiva del dopo Berlusconi”. Fra i candidati locali, il capolista alla Camera Raffaele Speranzon Nicola Boscolo Pecchie di Chioggia. Sempre del veneziano Matteo De Marchi e Armando Tiozzo Campanaro. Nel campo del centrosinistra soprattutto nel Pd, tanti i candidati del territorio conosciuti. “Le primarie del nostro partito hanno individuato tantissimi candidati locali- spiega il segretario provinciale Michele Mognato (secondo in lista nella circoscrizione Veneto 2). Stavolta l’aria sta cambiando, possiamo davvero vincere qui in Veneto”. Fra i veneziani in lista Felice Casson, senatore uscente, e numero due in lista al Senato. Poi Marco Stradiotto (ex sindaco di Martellago), i par-
lamentari uscenti Rodolfo Viola, Delia Murer. Jacopo Molina, Stefania Busatta e Francesca Zottis, Elisabetta Populin, il candidato dei giovani Pd di Venezia Marco Rizzetto. Anche per Sel tanti candidati locali. “Abbiamo puntato su giovani e donne – spiega il segretario provinciale Stefano Lorenzin – per dare il segnale di una società che vuole cambiare”. Nel Movimento 5 Stelle che è andato alle “parlamentarie” primarie sul web, Arianna Spessotto di San Donà e Marco Da Villa di Mestre sono i primi due della lista per la Camera Veneto 2 (Venezia, Treviso, Belluno). Per sostenerli a Marghera è arrivato direttamente la guida del Movimento Beppe Grillo. Sul versante centrista, cioè l’area in sostegno di Mario Monti è stata fatta una lista unica al Senato fra Fli Scelta Civica e Udc. Mentre alla Camera solo Fli e Scelta civica hanno messo propri candidati territoriali. Tanti gli imprenditori e i professionisti. Fra i nomi noti l’avvocato di Dolo Paolo Vannini.
4 su 10 candidati Fli sono donne. Agguerrita anche la formazione di “Rivoluzione Civile” di Antonio Ingroia. Fra i nomi noti in lista nel veneziano Franca Marcomin ostetrica e storica esponente femminista; Pierpaola Bortolami scultrice e ambientalista; Cosetta Sartori; Marcello Albanello, esperto sicurezza sul lavoro; Alfonso Delfino brigadiere della Guardia di Finanza e consigliere comunale a Spinea; Giampietro Francescon, ex presidente della Municipalità di Mestre, Stefano Leoni, ex presidente del Wwf. Nel novero delle liste che si presenteranno al voto non manca “Fare per fermare il Declino” capeggiata dal giornalista e polemista Oscar Giannino, guidata nel veneziano da Alessandro De Nicola, docente di diritto commerciale e cofondatore del movimento. Fra i nomi noti del partito in lista a Venezia, l’imprenditore Michele Boldrin e tra gli altri, l’avvocato Roberto Pea e il coordinatore della Riviera del Brenta del partito Luca Galante (originario di Pianiga).
TESSERE ELETTORALI: INDICAZIONI NEI COMUNI
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I
n queste settimane sono in distribuzione nel Comune di Venezia e nei comuni della provincia di Venezia, le tessere elettorali per le persone che sono immigrate, che hanno acquisito il diritto al voto (cittadinanza) e per i diciottenni che hanno diritto di voto. Gli incaricati. In caso di mancata notifica della tessera, l’elettore può ritirarla presso la Delegazione Anagrafica della propria zona di residenza: dal 19 al 23 febbraio con orario 8.45-19 E ancora il 24 febbraio dalle 8 alle 22 e il 25 febbraio dalle 7 alle 15. Sono invece recapitate per posta le etichette da applicare sulle tessere degli elettori già iscritti, che hanno variato la loro residenza all’interno del Comune di Venezia, o che hanno visto cambiare le sedi dei seggi. In caso di tessera smarrita o deteriorata, occorre rivolgersi all’Ufficio Elettorale (Viale Ancona n. 41, Mestre) per chiedere il duplicato del documento sottoscrivendo l’apposita dichiarazione di smarrimento. Stessa procedura anche i comuni di Mira, Dolo, Cavarzere, Chioggia, Mirano, Spinea Noale, Scorzè, San Donà Jesolo,
Portogruaro, tanto per citare i più popolosi della provincia. Si potrà avere una tessera nuova di zecca, facendo una semplice visita all’ufficio elettorale del Comune che ha informato i cittadini, anche con appositi manifesti, della procedura da seguire. Nella tessera consegnata agli elettori ancora nel 2001, infatti, c’era posto per 18 timbri che attestavano la partecipazione ad altrettante tornate elettorali. I primi votanti in diversi comuni della provincia a causa dei numerosi referendum o caduta anticipata delle giunte comunali hanno esaurito i 18 timbri alle ultime elezioni comunali Per avere la nuova tessera, comunque, basta recarsi all’ufficio elettorale del comune di competenza, preferibilmente portandosi dietro quella vecchia che potrà essere riconsegnata all’ufficio, o mostrata o anche solo dichiarata esaurita (a tutela della propria privacy). Negli ultimi due casi l’elettore firmerà una dichiarazione che resterà agli atti e, comunque, a tutti verrà rilasciata la tessera nuova, con la quale potranno recarsi al seggio per votare A.A.
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08/02/13
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Messaggio elettorale
concreti e vicini al territorio 1) Fine della politica nazionale fatta solo dai soliti noti, centralisti di Roma, spazio anche a chi ha ben amministrato a livello locale 2) Portare a Roma le istanze che si raccolgono dall’ascolto e dal confronto diretto con i cittadini. Ho maturato questa convinzione tanti anni fa nella mia esperienza di Sindaco. Oggi è rafforzata nel mio ruolo di Vice-Presidente della Provincia di Venezia e di Assessore provinciale all’Urbanistica 3) Parlamento e politica nazionale funzionano meglio solo se nei palazzi romani ci vanno persone concrete, sempre in contatto con le esigenze del loro territorio C
I nostri impegni:
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1) Far ripartire il paese: meno sprechi pubblici, meno burocrazia inutile, meno lacci e laccioli alle nostre imprese 2) Difendere gli interessi nazionali: l’Europa è il nostro destino, ma non al prezzo di posizioni troppo riverenti 3) Calo della disoccupazione e ripresa economica sono due facce di una stessa medaglia. Si raggiungono solo liberando le energie del paese dalla montagna di tasse, adempimenti burocratici e costi inutili
Mario Dalla Tor un uomo concreto, vicino alla gente, è nella lista PDL per il Senato
24 - 25 FEBBRAIO 2013 ELEZIONE POLITICHE SENATO DELLA REPUBBLICA
Committente responsabile: rag. Giorgio Franz
Le mie convinzioni:
8 Noale - Salzano Territorio
neWS
Noale Chieste autorizzazioni per altri 5000 metri quadrati
Il centro Emisfero si amplia
Rifiuti
arrivano i caSSonetti a calotta
di Alessandro Ragazzo
C
Il nuovo immobile, su due piani, sorgerebbe accanto a quello attuale
’è una richiesta di ampliamento da parte del centro commerciale Emisfero, situato su ben tre comuni: Scorzè, Noale e Trebaseleghe. A dire il vero, la nuova costruzione dovrebbe sorgere in territorio noalese ma pure Scorzè ne sarebbe interessata, se si attuassero delle modifiche alla viabilità come da progetto. L’ipotesi della proprietà e di realizzare un fabbricato da 5 mila metri quadrati. Ora l’area copre circa 20 mila metri quadrati, con un parcheggio scoperto da 970 posti auto. Il nuovo immobile, su due piani, sorgerebbe accanto a quello attuale, portando la superficie di vendita dagli attuali 10400 metri quadrati a 14600. Si realizzerebbe un altro accesso da via Crosarona, nel tratto a nord del distributore di benzina, un centinaio di metri prima dello stesso Emisfero. La nuova entrata consentirebbe di accedere alla parte sud della struttura, aumentando i posti di quasi 230 unità, oltre ad altri 120 posti privati. Sopra la copertura, ci saranno i pannelli fotovoltaici per garantire energia rinnovabile. Per quanto riguarda la viabilità, nello studio c’è la possibilità di sostituire l’attuale semaforo tra via Crosarona, via Sant’Ambrogio e via Castellana, con una rotatoria. Questa avrebbe il compito di smaltire meglio il traffico, che, secondo i L’area prevista per l’ampliamento dati sui flussi, dovrebbe crescere di 112 mezzi all’ora. Ora il centro, inaugurato il leghe, su via Crosarona che 10 giugno 2004, si sviluppa su Sopra la copertura corrisponde al retro, su Noale. poco più di 19 mila metri qua- ci saranno Ed è proprio qui che ci sarebbe drati di superficie e in un anno, pannelli fotovoltaici l’ampliamento richiesto. L’avviè frequentato da oltre 2 milioni per garantire so è stato già stato fatto pure di visitatori che giungono da energia rinnovabile alla Regione ma anche ai terun po’ tutta quella zona. Una ritori interessati dalla struttura, trentina i negozi all’interno, più l’ipermercato. Ma la ovvero Noale, Scorzè e Trebaseleghe, presentando particolarità della struttura, è di essere sviluppata su l’avvio della Procura di verifica, ovvero lo “screetre comuni e due province come Venezia e Padova. ning”. Inoltre la richiesta è stata divulgata anche Lungo la Castellana si divide fra Scorzè e Trebase- nel Bollettino ufficiale della Regione (Bur) del 21
Salzano
I nuovi contenitori per la raccolta dei rifiuti
A
dicembre scorso. Insomma, l’iter è partito, anche se da tempo si parlava di questa ipotesi, con un centro più capiente. Restano da capire, comunque, i tempi di realizzazione, anche perché l’area è agricola e serve un cambio di destinazione d’uso da parte del Comune. Inoltre è ancora in fase di stesura il Piano d’assetto del territorio (Pat), che dovrà definire il futuro urbanistico. L’assetto urbano del paese insomma cambia ancora, e vede un aumento dell’area commerciale, e forse anche del traffico.
nche Noale è pronta a cambiare il sistema di raccolta differenziata, adeguandosi agli altri comuni del Miranese che, eccetto Salzano, già da diversi mesi adottano i cassonetti a calotta per conferire il secco. Per aprirli servirà una tessera magnetica. Sarà un cambio progressivo, studiato con Veritas, perché da febbraio si partirà con le frazioni Briana, Cappelletta e Moniego, per 2980 famiglie e 250 attività, nel secondo semestre 2013, allargarlo anche al centro storico di Noale, per 3900 famiglie e 450 attività. Unica esente via San Dono, dove si applicherà il “porta a porta”, a causa della scarsa visibilità delle strade laterali che finirebbe per creare problemi. I cassonetti del rifiuto secco saranno sostituiti con quelli a calotta e, per aprirli, servirà una chiavetta personalizzata, che non servirà però a rilevare i conteggi di ciascun utente. Anche gli altri contenitori saranno cambiati, creando un’oasi ecologica. All’inizio ci saranno una trentina di nuove isole, per arrivare a una novantina in totale. Le sanzioni andranno da 167 euro. “Partiamo da un 55 per cento di differenziata – spiega l’assessore all’Ambiente Renato Damiani – ma in un anno, vogliamo raggiungere il 70 per cento”. Noale è l’ultimo comune del comprensorio ad adeguarsi. “Il vecchio sistema – rileva il sindaco Michele Celeghin – era attivo da una ventina d’anni e, ora, ci adeguiamo alle direttive in materiale ambientale. Questo metodo va per la maggiore ed è più funzionale”. A.R.
Strutture
il Palazzetto aPre in autunno
S
litta di qualche mese l’apertura del nuovo palasport di Salzano, che non ha aperto i battenti a inizio anno, come si sperava, si dovrà attendere dopo l’estate per vedere cimentarsi gli atleti e ospitare altri eventi. Infatti la struttura in costruzione nell’area degli impianti sportivi, dovrebbe essere pronta per l’autunno, giusto in tempo per l’inizio della nuova stagione sportiva. Un po’ la crisi, un po’ gli appalti, la consegna slitterà di qualche mese, anche perché la base dell’edificio è, di fatto, conclusa e ora si dovranno dare in appalto i lavori degli impianti idraulici,
elettrici e termici. La struttura si sta realizzando grazie a un accordo tra pubblico e privato con la ditta Piemme. Il palasport, da 368 posti, sta sorgendo su una superficie di 14 mila metri quadrati, di cui metà diventerà parco pubblico. Avrà 125 posti auto, di cui sei per disabili. Richiesto da tempo dalle società, che spingevano per una struttura all’avanguardia in grado di permettere loro di allenarsi e svolgere le loro attività, si dovrà attendere ancora del tempo. Alcune squadre sono state costrette anche ad andare in altri comuni per giocare, proprio per la mancanza di un palazzetto dello
sport adeguato. I lavori sono partiti a novembre 2011 e si stanno realizzando grazie a un accordo tra il Comune e l’azienda Pm di Graziano Pizzolato, che produce macchinari per lamierini. Accordo che prevede la costruzione dell’opera a carico dell’imprenditore, in cambio di un allargamento della sua fabbrica, in un terreno agricolo di proprietà. In questo modo Pizzolato avrà la possibilità di dividere le due linee, quella dei profilati metallici, e quella di costruzione di macchine utensili. Dunque il palasport sarà a costo zero per il Comune, che lo darà in gestione a terzi. A.R.
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Scorzè 9 Ambiente E’ arrivato il via libera al dissequestro
Autoparco, riprendono i cantieri L’area è stata bonificata dall’amianto. Lo stop ai lavori risale al 2009 di Alessandro Ragazzo
P
otrebbero riprendere a breve, per chiudersi entro il 2013, i lavori per costruire l’autoparco sul Drizzagno a Scorzè. Dal magistrato, infatti, è arrivato il via libera al dissequestro, dopo che l’intera superficie era stata bonificata dall’amianto trovato a novembre 2009. Un progetto da 15 milioni di euro, approvato nell’ottobre 2008 sotto la gestione commissariale del Comune, dopo che se n’è parlato per anni. Il progetto prevede cinque fabbricati alti 9,5 metri per coprire 25 mila metri della superficie totale. La nuova costruzione,
News
realizzata dall’azienda logistica Scarpa con un consorzio d’imprese, sorge in zona Drizzagno al confine col comune di Zero Branco, all’interno delle vie Boschi, Branco e la Noalese. A forma triangolare, col lato più lungo rivolto alla regionale, sono previsti circa quaranta accessi alla logistica. Dentro la nuova opera, poi, troveranno posto cinque costruzioni coperte a uso direzionale e uffici, mensa, collaudo camion, officine per automezzi. All’interno sarà ricavato anche uno spazio custodito dove poter lasciare i mezzi pesanti. In pratica sarà un’opera a
uso artigianale e industriale, e dovrà essere un punto di riferimento per i camionisti, specie per chi uscirà dal casello autostradale di Cappella-Martellago. “Quell’opera era considerata valida e strategica – dice il vice presidente della Confartigianato del Miranese Lorenzo Cazzaro – perché è in grado di dare un servizio agli autotrasportatori. Inoltre è stato annunciato l’avvio dei lavori del casello del Passante, che presto sarà realtà. Dunque non si fanno più discorsi ipotetici ma concreti. Resta da capire se i lavori saranno completati, se si avrà il coraggio di portare a
incenDio, il tenniS club riaPre a marzo
“L
a stagione riprenderà a marzo”. Lo assicura il presidente del Tennis club di PeseggiaGardigiano Michele Faggian dopo l’incendio del 3 febbraio scorso. Incendio provocato da un corto circuito, con le fiamme che potrebbero essere nate da
alcune gocce d’acqua cadute dal tetto sulle spine che alimentano il frigorifero. Da qui, il fuoco avrebbe invaso tutta la casetta in legno e graffiato, procurando danni per circa 20 mila euro. Nessun problema ai tre campi all’aperto, uno in
INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI
L’autoparco di Scorzè termine l’intervento, anche perché in questi anni sono stati spesi molti soldi pure per la bonifica. Avere una struttura del genere sarebbe un vantaggio”. Il cantiere era partito a primavera 2009 e si sarebbe dovuto chiudere a inizio dell’anno seguente. Invece, da alcuni rilievi, era stato trovato dell’amianto e, dopo una serie di vicende, riunioni, conferenze dei servizi, si era arrivati all’accordo tra le parti per ripulire del tutto l’area. Così
terra rossa sintetica per il tennis e gli altri due, sempre in sintetico, per il calcetto e il tennis. Ma il rogo ha distrutto i tavolini, un computer, il frigorifero che conteneva un migliaio di bibite e una piccola cucina. Non ci saranno difficoltà per l’attività futura che, come previsto, scatterà nell’arco di poche settimane con l’inizio della bella stagione. Dunque nessuna
complicazione per i frequentatori del Tennis club e per i giocatori, che a breve potranno riprendere a calcare i campi. “Un po’ alla volta – fa sapere lo stesso Faggian – sistemeremo tutto il resto ma il calendario degli eventi non subirà variazioni. Durante l’inverno, di fatto, siamo chiusi ma fra qualche settimana torneremo”. A.R.
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è stato fatto. “E mi auguro che quell’area degradata sia presto recuperata” fa sapere il sindaco Giovanni Battista Mestriner e a breve le ruspe potrebbero tornare in azione. L’autoparco comporterà delle modifiche viarie. Per accedere alla nuova struttura, infatti, è prevista un’unica strada che nascerà da via Branco. L’idea è di fare una rotatoria da circa 75 metri di diametro, che nascerà all’incrocio tra la Noalese e le vie Bigolo e Branco.
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10 Martellago Infrastrutture Dopo anni di attese arriva il via libera
Partono i lavori per il casello sul Passante di Alessandro Ragazzo
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biettivo: aprire al traffico nella seconda parte del 2014. Nelle scorse settimane sono partiti i lavori del casello del Passante tra Cappella e Martellago e che servirà a gran parte dell’area del Miranese nord ma anche quella che ruota attorno a Zero Branco. Un’opera già decisa in sede di progetto definitivo dell’autostrada, ormai aperta cinque anni fa, e inserita in legge obiettivo. Nei mesi scorsi, gli operai si erano concentrati sulla bonifica bellica, di fatto completata a fine dello scorso anno, ma con l’inizio del 2013, si è passati al cantiere vero e proprio. Tutto confermato sugli interventi da edificare. Il casello avrà la forma di diamante rovesciato, sorgerà a cavallo del fiume Dese, e sarà costruito un viadotto lungo 575 metri per collegare l’entrata e l’uscita, oltre a delle rotatorie per favorire l’innesto della circolazione in autostrada. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, che partirà dalla Kelemata sulla Castellana. Confermata l’assenza di sottopassi ma sorgeranno quattro rotatorie: agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè. A queste vanno aggiunte altre due che Martellago ha richiesto: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sempre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. La rotonda di via Ponte Nuovo sarà spostata più a est, per tutelare Villa Astori. Via libera anche alla complanarina, che sorgerà sul lato est
La rotonda di via Ponte Nuovo sarà spostata più a est per tutelare Villa Astari dell’autostrada, dalla Moglianese al casello. Sarà lunga poco meno di un chilometro e sfrutterà l’attuale contro-strada di servizio, che sarà allargata da tre a dieci metri. La rotonda davanti alla Kelemata sarà arretrata a nordovest, fuori dalla proprietà dell’azienda di cosmetica, e saranno abbattute due case. Ma ci saranno anche altre strade che serviranno a raggiungere l’opera. Non a caso, il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner ha chiesto che si vada avanti anche per la tangenziale sud di Martellago, da via Milano, che confluirà proprio sul rondò di via Boschi, per arrivare ad aprirla con il casello. Il progetto è denominato “Variante di Noale e Scorzè alla 515 Noalese, primo stralcio, secondo lotto” ma, di fatto, è la tangenziale sud di Scorzè. Si tratta di una strada a due corsie lunga circa tre chilometri, che collegherà via Milano a via Boschi (Castellana) a Scorzè. Avrà quattro rotatorie, ovvero via
Avrà la forma di diamante rovesciato sul fiume Dese. Sarà costruito un viadotto lungo 575 metri
Il cantiere del casello
Studio Dentistico CARRARO PAOLO Prevenzione della carie INFORMA Spesso si tende ad attribuire la colpa delle nostre malattie dentali all’ereditarietà: “anche i miei nonni hanno avuto sempre problemi di denti, la mia è predisposizione di famiglia!”. Ciò che non sappiamo in realtà è che non è stato ancora testato un rapporto diretto tra carie ed ereditarietà; a differenza invece di diversi studi (come ad esempio quello condotto da Orland e dal suo gruppo di ricercatori tedeschi nel 1954) che attestano che in assenza di microrganismi batterici non si instaura la demineralizzazione dello smalto e quindi la carie. Per far sì che ciò avvenga devono esserci quattro componenti causali: A. l’ospite con i suoi denti; B. i microrganismi; C. l’alimentazione scorretta; D. il tempo di permanenza dei microrganismi sul dente. Se manca uno solo di questi fattori, la carie non si sviluppa. Analizziamo insieme questi 4 punti. 1. Lo strato superficiale (smalto) di un dente appena erotto non è completamente mineralizzato; perché avvenga la mineralizzazione, il flusso salivare a contatto con il dente dev’essere continuo e abbondante, per permettere agli ioni mineralizzati contenuti nella saliva di penetrare nello (foto 1) smalto. Se sulla superficie del dente ci sono microrganismi batterici l’assorbimento di questi ioni è nullo, provocando una conseguente demineralizzazione. Inoltre, la saliva prodotta a riposo ha un valore di 6,7. Se il valore del pH salivare scende fino a 5,5 e diventa quindi acido, inizia la formazione della carie. (rif. foto 1) 2. In ogni bocca esiste una popolazione microbica. Se i denti non vengono puliti per 24 ore, sulla porzione del dente più vicina alla gengiva si forma uno strato di depositi molli, costituito da batteri; se questo strato non viene rimosso, dà la possibilità ad altri batteri di aggregarsi provocando un conseguente abbassamento del pH della bocca fino a 5,5, pH ottimale per la formazione della carie. 3. Le sostanze più pericolose per la salute dei nostri denti sono gli zuccheri. Questi vengono trasformati in acidi dai batteri che costituiscono la placca, ecco perché è molto importante che i denti vengano puliti a fondo. 4. Di recente dei ricercatori americani hanno testato l’abbassamento del pH della bocca fino a 5,5 nell’arco di un’ora successiva ai pasti principali. Si consiglia quindi di attendere circa 50-60 minuti prima di lavarsi correttamente i denti.(rif. foto 3) Un aiuto in più possono essere le compresse rivelatrici di placca (acquistabili in qualsiasi farmacia), che sciolte (foto 2) in bocca colorano di viola la placca presente. (rif. foto 2) Nel 1968 nutrizionisti americani affermarono che il fluoro viene incorporato nelle sostanze dure del dente ed è quindi necessario per ottenere il massimo della resistenza contro la carie. Si trova in piccole quantità in tutti i terreni, nell’acqua potabile, nelle piante e negli organismi animali, da ciò ne deriva che è molto indicato assumere una dieta ricca di verdure, di carne e di latte. (foto 3)
Non dimentichiamoci poi che l’unico modo per sapere se ci sono delle carie attive, è facendo una visita gratuita dal proprio dentista e facendosi consigliare dalla propria igienista la tecnica corretta di spazzolamento, per eliminare i microrganismi batterici.
Milano e via Boschi (questa già esistente), più via De Gasperi e via Volta (zona via Olmara). Su via Milano e via De Gaspari, il rondò avrà due corsie e un diametro interno di 50 metri, quello in via Volta, stesso diametro ma a tre corsie. In più, ci saranno mitigazioni ambientali e piste ciclabili attorno alle rotatorie. Da via Boschi, poi, dove arriva la bretella di via delle Motte, partirà la strada di accesso al casello del Passante. Garantite anche le mitigazioni ambientali.
neWS Eventi
il carnevale a maerne
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A
Maerne si rinnoverà una tradizione che va avanti ormai da anni e accompagna questo periodo dell’anno. Fino al 2 marzo, infatti, si riproporrà per la quattordicesima volta, la rassegna “Sipario di Carnevale”. Quattro eventi, tutti in programma al sabato con inizio sempre alle ore 21. Il debutto è avvenuto con la compagnia “C’era una volta”, che metterà in scena “Accipicchia la contessa” e “Le preghiere dei due innamorati”, due atti unici di Armanda Satragno. Il giorno 16, “Cari, carissimi parenti” con la compagnia “I Straviai”, mentre il 25 febbraio toccherà alla compagnia “Formigheta” con “Formigheta cabar.variete 2013”. Ultimo spettacolo il 2 marzo con “Il bugiardo” di Carlo Goldoni, proposto dalla compagnia “Rinascita”. Il biglietto per il singolo spettacolo costerà 6 euro, 15 euro in abbonamento. Le prevendite si possono effettuare al bar “Al centro” di piazza Vittoria a Martellago, al circolo Noi di piazza IV Novembre e al panificio Aiolo, entrambi a Maerne. In ogni caso, la sera dello spettacolo, il botteghino aprirà sempre alle 19.30. A.R.
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12 Sguardo al Miranese Economia Sale la tensione fra i 130 dipendenti
Piarottolegno, futuro incerto Sull’arrivo dei nuovi macchinari tutto congelato: l’investimento non sembra dare le garanzie sperate di Filippo De Gaspari
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iesplode la vertenza Piarottolegno, lavoratori in sciopero per tre giorni, poi la mobilitazione rientra grazie alla mediazione del Comune e alla sottoscrizione di un nuovo accordo. Ma la situazione resta tesa attorno alla nota azienda di pannelli in legno di via Noalese. A fare esplodere l’agitazione tra i 130 lavoratori impiegati e far scattare immediato lo sciopero, è stata la sparizione di un macchinario dai capannoni salesi in un finesettimana: una scorniciatrice funzionante fino a venerdì, introvabile il lunedì al rientro al lavoro. Subito i lavoratori
Gemellaggio
hanno deciso di incrociare le braccia. Le Rsu dell’azienda denunciano la totale mancanza di preavviso: “Non erano questi gli accordi” denunciano Filca-Cisl e Fillea-Cgil, che ricordano come a dicembre l’agitazione fosse stata sospesa dopo la promessa da parte dell’azienda dell’arrivo nell’arco di sei mesi del nuovo macchinario denominato Wiening, che avrebbe portato con se investimenti e un riposizionamento sul mercato. “Fino a quel momento - denunciano i sindacati - non doveva essere toccato nulla dell’attuale impianto produttivo”. In un comunicato sindacati e
Rsu definiscono “scorretto” il comportamento dell’azienda: “Un modo di operare fuori dalla logica delle discussioni fatte finora, che avevano l’obiettivo di rilanciare l’azienda con investimenti nel sito di Santa Maria di Sala”. Subito convocato un faccia a faccia in municipio, di fronte al sindaco Nicola Fragomeni e a una sessantina di dipendenti. Sottoscritto un accordo che impegna la proprietà a non dismettere altri macchinari senza prima essersi consultata con le rappresentanze sindacali. L’azienda ha tuttavia spiegato che, al di là dell’errore comunicativo, la vendita del
naSce l’aSSociazione leSina
U
n’associazione per meglio sviluppare la collaborazione nata anni fa col gemellaggio tra Santa Maria di Sala e Hvar, la perla dell’Adriatico. Si chiama “Lesina” ed è attiva da questo inizio d’anno per migliorare i rapporti socioculturali e la collaborazione in campo economico e imprenditoriale tra Veneto e Croazia, in particolare con le aree dell’Istria, del
Dott.ssa Maddalena Tassan
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vecchio impianto ha tutte le ragioni d’essere: “Delle quattro macchine presenti in azienda ha spiegato il rappresentante della proprietà Daniele Martinis - ne funzionano a regime mediamente due, da ormai 4 anni”. Di fatto dunque l’alienazione della scorniciatrice non modifica i livelli produttivi. Ma per Filca-Cisl e Fillea-Cgil è un campanello d’allarme: “Se l’obiettivo è riposizionarsi sul mercato con competitività - affermano Gianni Pasian,
Quarnaro e della Dalmazia. Presidente è l’ex sindaco Paolo Bertoldo, del direttivo fanno parte anche Angelo Pegoraro, Matteo Tudor, Cristian Novello, Primo Bertoldo, Ugo Cavallin e Gianni Giordan. L’associazione vuole promuovere e coordinare l’interscambio tra l’Italia e le regioni litoranee croate. In particolare l’obiettivo è operare non solo in ambito culturale, ma anche economico e commerciale, diventando riferimenti per privati e imprese che intendano rafforzare i rapporti con
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Lo stabilimento della Piarottolegno Filca-Cisl e Francesco Adrisani, Fillea-Cgil due macchinari potrebbero non bastare più in presenza di futuri, auspicabili picchi produttivi”. Per l’arrivo del Wiening invece tutto congelato: l’investimento non sembra dare tutte le garanzie sperate dunque investimenti a rischio. Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno ottenuto la conferma degli incontri periodici concordati a dicembre: il prossimo è a febbraio, cioè a questo mese.
quelle aree. Un obiettivo spesso abortito, a fronte di un grande interesse delle nostre aziende, a causa delle difficoltà digli imprenditori italiani e veneti di rapportarsi con le autorità croate e reperire l’appoggio di intermediari affidabili. Si punta insomma a intensificare i rapporti conl’altra sponda dell’Adriatico non solo culturalmente. Per contattare l’associazione è attivo l’indirizzo e-mail: associazionelesina@gmail.com. Presto online anche un sito web. F.D.G.
L’Intervento In condizioni disastrose e senza mezzi di Franco Maccari* segue da pag.
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L’uomo è stato circondato dalle guardie a cavallo inglesi che lo hanno distratto, mentre un poliziotto con una pistola elettrica lo ha colpito restando a distanza di sicurezza e lo ha immobilizzato. E così che vanno dunque le cose quando gli operatori della sicurezza hanno dotazioni adeguate… Tutto finisce rapidamente, in sicurezza, nessuno spargimento di sangue, niente denunce, niente pratiche da torturatori da seguire… Però! Ma se tutto fila liscio che gusto c’è? Molto meglio qui in Italia dove un poliziotto può rischiare sul serio la salute ad ogni minimo intervento che gli capita, dove può sempre far lavorare la fantasia per sopperire alle carenze di mezzi che non gli consentono di avere gli strumenti adeguati per lavorare, dove non manca mai il brivido della denuncia per abusi, e dove in cambio… si beccano quattro spiccioli, tra i peggiori trattamenti d’Europa .Devono pensarla certamente così i nostri governanti e amministratori che si ostinano a non fornire ai poliziotti pochi economici strumenti che non li obbligherebbero, puntualmente, a venire al contatto fisico ogni volta che bisogna intervenire per fermare qualcuno che crea problemi di qualsiasi tipo. E fare a meno di mettere a repentaglio noi operatori e tutti gli altri? E perché mai? Meglio lasciarci con i soliti, antidiluviani, mezzi. Manganelli e nude mani. Non fermano proiettili, bastoni e catene e coltelli e tanto altro, ma che importa? Non ci consentono di fermare rapidamente e col minor rischio possibile quelli che ci troviamo di fronte, ma che importa? Tanto il problema è e resta di Forze dell’Ordine e semplici cittadini, mica riguarda politici e ministri. E poi se non fossimo costretti al contatto fisico in modo da guadagnarci l’immancabile etichettatura di violenti che abusano che va forte… soprattutto quando alle porte ci sono le elezioni? *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)
14 Sguardo al Miranese Bilancio I dati dell’attività della Polizia municipale di Spinea
Sulle strade aumentano gli incidenti mortali di Filippo de Gaspari
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igili di Spinea tra bilanci e futuro. I numeri dell’attività svolta nel 2012 parlano di un’azione sempre più incisiva nel campo dei controlli a favore della sicurezza stradale, ma anche nell’educazione dei più giovani al rispetto del codice. Con quest’anno, arriveranno in rinforzo anche i colleghi di Mestre, che pattuglieranno il territorio di notte e nei giorni festivi, in virtù della convenzione siglata con i comuni di Venezia e Marcon. Per quanto riguarda il bilancio del 2012 la polizia locale di Spinea ha elevato 1016 contestazioni per un totale di 110.389 euro di incasso. Tra le sanzioni più frequenti ci sono il mancato uso delle cinture di sicurezza (32 casi), l’eccesso di velocità (20 casi), la mancata precedenza (15 casi) e la mancata assicurazione (44 casi). In un caso i vigili hanno fermato un automobilista in stato di ebbrezza. Sono state inoltre ritirate 14 patenti e 3 carte di circolazione. Lo scorso anno la polizia locale è intervenuta per rilevare anche 52 incidenti stradali, di cui purtroppo tre mortali. I feriti sono stati in tutto 36. Accanto all’attività repressiva e di controllo, il Comune ha puntato molto sull’educazione stradale nelle scuole, con ben 86 interventi in classe e sul territorio, grazie alla costante collaborazione con i dirigenti scolastici e i docenti. In ambito di polizia amministrativa sono stati svolti 110 accertamenti di cui 24 su attività artigianali e 20 relativi a norme edilizie. Attenzione focalizzata in particolare sui controlli relativi alla cessione di fabbricato (147), alle dichiarazioni di ospitalità (286) e ai parcheg-
Svolti 110 accertamenti di cui 24 su attività artigianali e 20 per norme edilizie gi per invalidi (230). Per quanto riguarda il nuovo anno, le novità sono contenute in accordo stipulato a inizio gennaio all’interno della convenzione tra i comuni di Venezia, Spinea e Marcon per il servizio unificato di polizia locale. Più controlli in città, grazie al piano sottoscritto tra i comandanti dei tre corpi municipali dopo una puntuale verifica delle modalità operative della convenzione. Le novità più interessanti riguardano l’infortunistica stradale: gli agenti di Venezia rileveranno gli incidenti stradali anche nei comuni di Spinea e Marcon, durante i giorni festivi, e nelle ore serali e notturne di tutti i giorni in cui non sono presenti in turno i vigili “di casa”. La copertura del servizio sarà, così, maggiore di quanto garantito finora. Si è poi deciso di uniformare le procedure di rilevazione degli incidenti stradali anche attraverso un utilizzo più incisivo delle piattaforme informatiche, che consentiranno un
1016 sanzioni per 10.389 euro. Più frequenti: mancato uso delle cinture di sicurezza, l’eccesso di velocità
Controlli dei vigili urbani sul territorio
risparmio di tempo, e un aumento dell’efficacia operativa al servizio del cittadino. Lo scopo è quello di liberare preziose risorse per un più puntuale ed efficace servizio di monitoraggio del territorio. Novità in vista anche per i servizi di polizia stradale, con controlli più serrati nel campo dell’alterazione del cronotachigrafo, del rispetto dei limiti di velocità, della guida in stato di ebbrezza e nei confronti di ciclomotori e motocicli.
neWS Allarme
FalSi volontari in azione
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alsi volontari di associazioni a Spinea. Aumentano le segnalazioni dei cittadini in merito a chiamate ricevute a casa da parte di fantomatici rappresentanti di onlus benefiche, che poi si presentano porta a porta per chiedere delle offerte. I truffatori si spacciano per un’associazione di volontariato di Spinea che si occupa di trasporto disabili e in alcuni casi si sono anche qualificati come volontari di via Cici, dove ha sede la Croce Gialla, impegnata proprio in quest’ambito. Qualcuno ha lasciato del denaro, salvo scoprire poi di essere stato raggirato. Partita la segnalazione ai carabinieri e al sindaco Silvano Checchin. Secondo i vertici (veri) della Croce Gialla il fenomeno va avanti da diversi mesi, con la truffa che periodicamente si ripresenta: “Il problema – afferma il presidente dell’associazione Enrico Armelao – è che stanno facendo molte telefonate un po’ in tutto il Miranese, confondendo le idee ai cittadini, anche se poi chi ci conosce, sa come operiamo. La nostra associazione non si comporta certo in questo modo e si distingue sul territorio per competenza, qualità dei servizi e trasparenza con la tracciabilità di tutte le erogazioni liberali ricevute dai cittadini”. F.D.G.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Occupazione nel veneziano I dati che arrivano da città e provincia
Aree ricche ko, debole la ripresa
Il 30% dei nuovi disoccupati è dal Veneto orientale 4380 persone l’anno scorso hanno perso il lavoro di Alessandro Abbadir
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isoccupazione e problema lavoro, la questione colpisce tutta la provincia di Venezia. Si va dalle aree storicamente in difficoltà come Chioggia o i il polo industriale di Marghera, alle zone che fino ad un tempo fa erano considerate isole felici come il Veneto Orientale. La provincia quest’anno perde complessivamente 14.600 posti di lavoro. “Sinceramente - allarga le braccia Paolino D’Anna l’assessore al lavoro della provincia di Venezia- a questa crisi non si vede fine da circa 5 anni. Speriamo che questo sia l’anno della risalita, ma segnali di una netta ripresa fino ad ora non ne sono davvero arrivati”. Nella zona della Riviera del Brenta e del Miranese ci sono però anche degli esempi positivi. Si pensi alla Pometon nell’area nord del miranese e anche alla Kelemata che punta ad ingrandirsi nella stessa zona. In Riviera del Brenta ci sono state brutte vicende come quella della Nuova Pansac messa all’asta con 1000 dipendenti fra Mira, Marghera e Portogruaro in attesa di capire da chi saranno comprati, tagli in arrivo alla storica azienda del detersivo l’ex Mira Lanza ora Reckitt Benckiser, ma ci sono stati anche esempi positivi. Primo fra tutti quello dell’ex Unitrans di Pianiga ora Transuni che è stata rilevata dopo che era stata
dichiarata la cessata attività. L’azienda che produce cassoni frigoriferi per camion, nel giro di due anni dovrebbe riavere in forze i 53 operai che di fatto erano stati licenziati. Non va male nemmeno la Prearo Lampadari di Campagna Lupia che dopo il rischio chiusura punta ora ad aggredire nuovi mercati per la produzione di lampadari di qualità anche a grossi committenti come gli Emirati Arabi e le case regnanti europee. Tiene meglio degli altri settori il calzaturiero in Riviera del Brenta da anni specializzato nel settore lusso, anche se esiste il brutto fenomeno dei laboratori clandestini cinesi ingaggiati dalle grandi marche. Un fenomeno che carabinieri e personale dell’ispettorato del lavoro puntano a debellare con l’aiuto dei dipendenti e degli stessi imprenditori. Ci sono casi poi come quello della Cosmo di Noale, in cui l’ampliamento dell’azienda si scontra con le necessità a vivere in un ambiente il meno inquinato possibile da parte dei residenti. Dal Veneto Orientale intanto con l’inizio del 2013 arrivano dati preoccupanti. Il 30% dei nuovi disoccupati è proprio di questa zona, cioè 4380 persone. Tutti a casa insomma tra le terre del Sandonatese, Portogruarese, Jesolano, terre che gli stessi residenti ritenevano ricche. La Cgil ha
dato dati ancora più preoccupanti nello specifico Ci sono stati nel 2012 nel Veneto Orientale, 1.616 licenziamenti, di cui 322 in mobilità collettiva e 1.294 individuale. E’ esploso poi il fenomeno dei contratti a chiamata, con assunzioni anche di un solo giorno, per non parlare dei voucher cresciuti del 47,8 per cento. I giovani precari sono circa 1.500, mentre altrettanti cercano fortuna all’estero o hanno perso le speranze e stanno in famiglia senza far nulla. E intanto magra consolazione, anche gli ex ricchi piangono. E’ il caso appunto ancora della Nuova Pansac (che ha il maggior sito a Malcontenta di Mira) al cui patron Fabrizio Lori saranno vendute le case di proprietà e di famiglia da parte del commissario straordinario Marco Capelletto. Questo per poter soddisfare almeno una parte dei 2.633 creditori rimasti in attesa di incassare quanto spetta loro per forniture, prestiti, lavoro non retribuito, contributi arretrati, tasse. Insomma un 2012 con molte difficoltà e ora si spera in un 2013 con qualche spiraglio di luce alla fine del tunnel di una crisi che in altri paesi nel mondo sembra essere già all’epilogo (Usa), o mai davvero iniziata (Germania).
Servizi
centri Per l’imPiego SubiSSati Di DomanDe
C
resce del 74% il lavoro svolto dai Centri per l’Impiego della Provincia per seguire persone che hanno perso il lavoro e per gestire la loro posizione sul mercato del lavoro: da 1.383 nel 2011 ai 2.401 del 2012. Numeri più elevati a Portogruaro e San Donà Stabile rispetto al 2011 il numero dei nuovi ingressi nello stato di disoccupazione, che a fine novembre 2012 arrivano a 23.202 persone rispetto alle 25.525 del 2011. Questi gli indicatori più rappresentativi riguardanti i servizi dei Centri per l’Impiego della Provincia di Venezia che si occupano di accoglienza e gestione dello stato di disoccupazione, dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, di tirocini di formazione e orientamento. Da gennaio a novembre 2012 i lavoratori preselezionati alle offerte di lavoro è aumentata: 18.028 rispetto ai 14.990 del 2011. Quelli inseriti nel programma di incrocio tra domanda e offerta di lavoro (candidature), sono stati 14.179 rispetto ai 13.193 del 2011. Sale del 44% la media dei Piani d’Azione Individuale: 7829 del 2012 rispetto ai 5.944 del 2011; 356 le controversie collettive seguite rispetto alle 313 del 2011. A.A.
EDILIZIA SARÀ CRISI NERA A CHIOGGIA E DINTORNI
S
arà ancora crisi nel 2013 per le piccole e medie imprese del settore edile dell’area di Chioggia, Cavarzere e Cona. Lo rivela un’indagine dell’Aniem regionale (Associazione nazionale imprese edili Confapi). Si registrano infatti un calo degli ordinativi del 25 per cento, un decremento del fatturato del 30 per cento e l’aumento della perdita di posti di lavoro dell’11 per cento. Aumentano anche il ricorso alla Cassa integrazione del 12 per cento e la contrazione degli impegni bancari del 30 per cento. E’ un’area quella presa in esame dove la tipologia delle imprese varia dai 7 ai 10 addetti al massimo. L’assessore provinciale Lucio Gianni è chiaro: ”E’ un settore che sta soffrendo in modo particolare la crisi. Ho incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e a breve organizzeremo un incontro anche con gli assessori alle attività produttive non per portare avanti un tavolo di parole ma
capire come intervenire. Dobbiamo puntare sui fatti e sulle proposte”. Il presidente della commissione provinciale lavoro Roberto Dal Cin: “E’ doveroso avere una chiara fotografia della situazione del territorio in questione. In quest’area il volano è rappresentato dal turismo, quindi sarà fondamentale puntare su un’edilizia legata al settore turistico”. Il direttore di Apindustria Pierluigi Roccato: “La situazione è critica dobbiamo far fronte ad una crisi che dura ormai dal 2008 e che ha distrutto ulteriormente un tessuto industriale già di per se’ martoriato in queste aree. Dobbiamo chiedere a chi governerà interventi pesanti per liberare risorse economiche da investire attraverso le imprese per rilanciare le aziende locali, agevolare fiscalmente le stesse per poter assumere ed incrementare l’occupazione che oggi ha raggiunto livelli paragonabili solo al dopoguerra”. A.A.
Spazi aperti 17 3 Ambiente Presentato dal comune di Venezia l’Atlante Ornitologoco
Tornano i cormorani e gli aironi in laguna Al via il 21° censimento degli uccelli svernanti. Dalla Tor “Serve un coordinamento unico per gli interventi” di Alessandro Abbadir
L
a laguna di Venezia è uno degli habitat naturali più belli d’Europa e grazie a dei controlli e protezioni degli ultimi anni, è tornata ad abitarla specie bellissime come le garzette, gli aironi e i cormorani. Un ripopolamento voluto da una precisa direttiva dell’Unione Europea. I dati di questo ritorno della natura sono contenuti nell’Atlante Ornitologico della Laguna stampato da Marsilio per conto del Comune di Venezia. Il prodotto è un manuale con 152 schede a colori che segnalano le caratteristiche e le presenze delle varie specie. Ma ecco i dati censiti in cinque anni, dal 2006 al 2011, da 155 ricercatori coordinati da Mauro Bon, dirigente del Museo di Storia Naturale, nelle varie aree della laguna. Dati raccolti proprio nell’Atlante, Sono state schedate 240, di cui la maggior parte (142) svernanti, le altre nidificanti in laguna. Si sono trovate la Pavoncella e lo Svasso, il Piro Piro piccolo e il Fraticello, la Folaga e il Tuffetto, l’Alzavola e il Mestolone. E poi Aironi (Bianco, Rosso e Cinerino), i cormorani sempre più numerosi. E non mancano in città merli e gabbiani, alcuni provenienti dall’Ungheria, identificati in Riva Sette Martiri , e poi le comuni “seeghete”, le magoghe e i mazorini. Ma
sono tornati anche i rapaci come il Gheppio, il Falco pellegrino e la poiana. Intanto nelle scorse settimane è stato organizzato il convegno “La laguna di Venezia zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar. Stato dell’arte dei percorsi di tutela e valorizzazione a confronto, con i conflitti, verso un futuro di sviluppo sostenibile”, organizzato dalla Fondazione Sorella Natura. All’incontro sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia e il vicepresidente provinciale e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor. L’intenzione degli organizzatori fra cui c’erano anche associazioni venatorie, della pesca e ambientaliste è stata quella di “promuovere una riflessione a tutto campo intorno agli scenari che la convenzione di Ramsar potrebbe svelare sul bacino lagunare. Bacino che contribuisce largamente a fare di Venezia uno dei luoghi più interessanti e conflittuali del nostro paese. La Convenzione di Ramsar ha superato l’ipotesi di parco lagunare”. Per l’assessore Paolo Dalla Vecchia “ la Laguna di Venezia è parte integrante della nostra provincia. Con i suoi 550 km quadrati di estensione, costituisce uno degli ecosistemi più delicati. La laguna esprime un valore culturale,
ambientale e sociale assolutamente unico. Difendendo la laguna e la sua naturalità difendiamo pertanto non solo il patrimonio che rappresenta, ma una delle ragioni della nostra qualità di vita, un sistema ecologico indispensabile. La piena funzionalità naturale degli specchi lagunari è un elemento da promuovere in ragione del bene collettivo, e delle possibilità che il nostro modello di sviluppo attuale possa essere indirizzato sempre più nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente”. L’assessore Mario Dalla Tor ritiene che “l’urgenza più importante per la nostra laguna è quella di riuscire a creare un coordinatore unico che metta insieme tutti: enti territoriali, associazioni ambientaliste e venatorie, proprietari delle Valli lagunari. Ad oggi
non c’è un punto unico di coordinamento, si continua a ragionare per settori. Il Parlamento dovrebbe creare le condizioni affinché tutte queste realtà lavorino insieme. Per quanto di competenza della Provincia, ci stiamo apprestando ad organizzare il 21° censimento degli uccelli acquatici svernanti, che ogni anno conferma la presenza sempre più numerosa di esemplari di avifauna. Lo scorso anno ne abbiamo registrati più di 400 mila. La laguna veneziana è la prima zona umida d’Italia, tra le prime cinque al mondo. Al suo interno ha una ventina di valli, ed è proprio dai proprietari di queste valli che può arrivare un aiuto concreto, magari attraverso una fondazione”.
foto: roberto beani
ADOTTAMI
Cinque cucciolotti di soli 4 mesi futura tg. medio grande, circa kg.25. Sono 3 femmine 2 maschietti. Sono cresciute in aperta campagna e mangiavano quando chi doveva si ricordava di portarne. Ora i 5 giganti hanno pappa tutti i giorni, ma manca loro una famiglia. Obbligo di steriliz. 6 mesi per le femmine. Elo-Ela. 2 cuccioli, 4 mesi futura tg. medio-piccola, circa kg.10 da adulti.Ultimi 2 di una cucciolata casalinga non desiderata. La femmina beige il maschietto il nero Entrambi cercano casa definitivamente.
sul futuro, non si gioca.
Tito. 3 anni, maschio, taglia piccola, circa kg.10. Il suo pelo è morbido il suo carattere è allegro il suo cuore è spezzato…Dopo l’entusiasmo iniziale il “giocattolo” ha stancato e dal comodo letto il piccolo si è trovato chiuso fuori casa. Ora è in rifugio a.p.a. 3 fratelli, tutti maschi. Cuccioli di 3-4 mesi futura taglia media circa kg.15. Hanno un carattere dolce e socializzati molto bene. Della loro storia i volontari non sanno nulla, solo che sono stati tolti dalla strada e che hanno bisogno di una famiglia. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
200 milioni di bambini oggi nel mondo soffrono la fame. Anche in Italia stiamo vivendo un periodo di difficoltà, ma per un bambino che non mangia neanche una volta al giorno, la vita non è difficile, è impossibile. Per questo è importante che tutti facciano qualcosa, basta veramente poco. Con soli 5 euro puoi contribuire subito a sconfiggere povertà e fame e a difendere i diritti dei bambini e dei più deboli.
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18 6 Personaggio “Mimmo” Arena Da oltre 20 anni presidente del Club Alpino Italiano di Chioggia
Quarant’anni fa intorno alla vetta si incontravano ampi ghiacciai che ora sono scomparsi
Una vita vissuta ad alta quota L’alpinista siciliano trapiantato a Chioggia ripercorre le tappe più significative delle sue ascensioni montane di Eugenio Ferrarese
“L
’8 settembre scorso con un gruppetto di amici ho scalato il Pelmo, la più bella vetta delle Dolomiti, almeno per quanto mi riguarda”, ci racconta con una punta di orgoglio Domenico Arena, per tutti “Mimmo”, siciliano trapiantato da moltissima anni a Chioggia e presidente da oltre un ventennio, salvo qualche breve parentesi, della locale sezione del Cai (Club Alpino Italiano). “Era la dodicesima volta che salivo su questa vetta che domina la Val Fiorentina, la Val Zoldana e quella del Boite. La prima scalata l’avevo fatta 46 anni fa. Sei ore per salire, sette per scendere. Partenza dal rifugio Venezia, poi per la via “normale” si raggiunge la vetta a 3168 metri. Quando la giornata è particolarmente limpida, lo sguardo riesce ad arrivare facilmente alla cima della vicina Marmolada, a quella dell’Antelao, ma anche al ben più lontano Bernina ai confini tra Lombardia e Svizzera”. Mimmo aveva affrontato questo percorso la prima volta nel luglio del 1966. “Non
avevo ancora trent’anni e mia moglie che mi aveva accompagnato non era certo un’esperta della montagna. Nel corso di quella stessa estate sono arrivato alla vetta altre due volte: con un gruppetto di scout guidati dal salesiano don Italo e in settembre con dei compagni di lavoro”. Negli anni successivi, insiemi alle svariate escursioni con i soci del Cai in tutte le più importanti vette delle Alpi e non solo del versante italiano, ma anche in Svizzera, Austria, Francia, Slovenia, più volte Domenico Arena è ritornato sul Pelmo: nel ’70 con gli amici del campeggia, nel ’74 con i cognati, nell’82 con il figlio allora quattordicenne, nell’86 per festeggiare il ventennale dalla prima salita insieme ad una trentina di persone “e talvolta anche con altri escursionisti che si aggregavano a noi”, aggiunge Mimmo; altra salita nel ’92 con il Cai di Chioggia, ancora nel ’97 con degli amici, nel 2001 per il 35° dalla prima scalata e nel 2006 per il 40° anniversario… “Quarant’anni fa intorno alla vetta si in-
contravano ampi tratti ghiacciati e innevati; negli ultimi anni, salvo quando vi era stata una stagione invernale particolarmente nevosa, questi piccoli ghiacciai sono quasi del tutto scomparsi e lo scioglimento della neve ha creato dei pericolosi “imbuti” così come sono comparse delle profonde fessurazioni… ma abbiamo anche visto crescere, non lontano dalla vetta del Pelmo, un abete che continua a resistere a tutte le intemperie. E’ diventato un punto di riferimento di scalata in scalata”. La passione per la montagna ha sempre accompagnato Domenico fin da giovane ed è poi proseguita nella lunga esperienza con il gruppo Cai di Chioggia: attenzione all’ambiente, ai luoghi visitati, alla cultura locale, ma anche alla sicurezza con cui ci si cimenta in percorsi particolarmente difficili. Una passione condivisa con 350 soci di ogni età e con un occhio di riguardo per le future generazioni. Infatti nella sede del Cai – ospitato nell’ex scuola elementare “Pascoli” a Brondolo – vengono proposti
Domenico “Mimmo” Arena lo scorso 8 settembre nel corso della sua dodicesima scalata del Pelmo anche dei corsi alpinistici per ragazzi dai 12 ai 17 anni. Ogni mese per tutti si organizzano escursioni con percorsi differenziati: itinerari “turistici” per tutte le gambe, salite più facili o più impegnative fino ad arrivare alle scalate per gli esperti ben più attrezzati. Nel programma annuale del Cai di Chioggia non mancano nemmeno gli itinerari sulla neve sia per sciare sia per andare con le ciaspe. “Nel mese di aprile dello scorso anno – ci spiega Domenico – eravamo in una quarantina sul Pasubio seguendo il corso del torrente Leogra che poi si innesta sul Bacchiglione. Qualche decennio fa qui c’erano molte attività legate allo sfruttamento dei corsi d’acqua: falegnamerie, segherie… La Borgata di Sant’Antonio in questi luoghi ora pressoché disabitati allestisce un presepio
con figure in movimento che riproducono le fattezze degli abitanti della zona”. A maggio i soci Cai chioggiotti si erano trasferiti in Slovenia per una visita storico-artistica a Lubiana, Bled e Bohinj. In giugno altra uscita per attraversare la “Via dell’amicizia” a Riva del Garda: una suggestiva scalinata addossata alla parete di uno spuntone di roccia con vista mozzafiato sul più grande lago italiano. Poi le scalate alle vette alpine nel corso dell’estate e infine la consueta “Ottobrata” che chiude il programma annuale. “La prima domenica di ottobre eravamo sui colli Euganei nella Villa dei Vescovi, di proprietà del Fai, a Torreglia. E’ stata per noi una bella esperienza “scoprire” questo importante patrimonio artistico e culturale”. Messaggio pubbliredazionale
QUESTA E’ LA TERRA DOVE CI SONO LE MIE RADICI ED IO LA AMO! DOMENICA 10 MARzO 2013 XXXIV CARNEVAL DEI STORTI A DOLO , PARTENzA SFILATA DEI CARRI PROVVENIENTI DAL TRIVENETO ALLE ORE 14.00!!!
una manifestazione Pro Loco
In quasi tutti i comuni della Provincia di Venezia c’è la Pro Loco; una libera associazione apolitica, apartitica e aconfessionale senza alcun obiettivo di guadagno né del gruppo e neppure della persona singola ma con uno scopo “grande grande”: fare ciò che ogni cittadino, consapevole di vivere “qui ed ora” in un luogo dove ci sono le sue radici, dovrebbe fare e cioè dimostrare la grande riconoscenza che ha per quella “sua” terra che lo ospita e dimostrare quanto la ama; in che modo? Semplicemente gridando al mondo intero quanto è bella la sua città, il suo paese, il suo borgo il suo quartiere e la sua strada; quanto è ricca di storia, di arte, di cultura, di eccellenze agroalimentari e impegnandosi, con tutte le sue forze, perché il massimo numero di persone vengano a verificare ed ammirare! In questo periodo di crisi complessiva, economica, politica, di valori, di idee e di passione, è necessario più che mai creare momenti di aggregazione che abbattano barriere di incomprensioni e “campanili” di partigianeria assurda e antiquata; è necessario “fare squadra” a tutti i livelli ognuno per il suo ruolo, per le sue competenze e capacità; dobbiamo creare una
città vivibile, prima di tutto per noi stessi che ci abitiamo, luoghi ospitali e a “misura d’uomo” per noi e per ogni turista o “viandante” che vorrà venire a farci visita; dobbiamo mettere in azione sinergie per utilizzare nel miglior modo possibile le pochissime, residue, risorse economiche rimaste a disposizione degli enti pubblici per poter ottenere il massimo risultato e raggiungere il nostro obiettivo di creare momenti importanti di promozione turistica; memoria storica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze monumentali, delle ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche della MIA TERRA! Dobbiamo tutti insieme imparare ad offrire e “vendere” un territorio; dobbiamo valorizzare tutte le nostre tipicità territoriali e tradizionali dimostrando che sono uniche, e la nostra Provincia di Venezia è unica; occorre essere in grado di dimostrare che qui da noi si può trovare ciò che non si può incontrare ovunque, ma quello che offriamo noi solo noi ce l’abbiamo; è necessario creare ricchezza, mettere in moto attività economiche anche utilizzando proprio l’amore di ognuno di noi per il suo territorio, creare opportunità ed un circuito virtuoso per migliorare le condizioni, sia di vita che economiche, di tutta la comunità.
Gli uomini e le donne delle Pro Loco, pur nella normalità umana e quindi con inevitabili “pregi e difetti”, “limiti e virtù”, questo lo hanno capito e lo stan-
no vivendo e mettendolo in pratica ma è sempre più necessario che lo facciamo tutti e tutti assieme senza che nessuno si senta il primo e nessuno si veda costretto a sentirsi escluso: o vinciamo tutti assieme o non vince nessuno! Un saluto caloroso. Lucio GIANNI Assessore Provincia di Venezia Attività Produttive, Agricoltura, Pro Loco
PRO LOCO NOALE
info: 041.440805 - proloconoale@libero.it
PRO LOCO MARTELLAGO
info: 388.1954379 segreteria@prolocomartellago.it
PRO LOCO SALzANO
info: 347.9656785 prolocosalzano@libero.it
PRO LOCO SCORzè
info:041.446650 - info@prolocoscorze.it
Cultura provinciale 19 7 Mostre Il programma 2013 della Fondazione Musei Civici di Venezia
Tra grandi mostre e nuovi percorsi museali, 32 eventi di Giovanni Giovetti
T
ra grandi mostre e nuovi percorsi museali, il palinsesto messo in campo per il 2013 dalla Fondazione Musei Civici di Venezia si compone di ben 32 eventi. Fra questi 19 tra grandi mostre e mostre temporanee, 9 esposizioni basate sulle raccolte civiche per il ciclo “Tesori ritrovati” e 4 inaugurazioni di nuovi percorsi e nuclei espositivi delle collezioni permanenti. Il programma è stato presentato alla stampa a fine gennaio dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni insieme con il direttore della Fondazione Gabriella Belli, che lo ha messo a punto con i curatori e responsabili delle sedi museali e il Consiglio di amministrazione presieduto da Walter Hartsarich. Nel proseguire la strada e le strategie intraprese lo scorso anno, anche per il 2013 la Fondazione punta sulla qualità delle proposte con prestiti di considerevole interesse provenienti da tutto il mondo. Il restyling dei percorsi museali (a Ca’ Pesaro e a Palazzo Mocenigo in primis) e una particolare attenzione alla didattica e alla formazione rappresentano un ulteriore elemento qualificante della programmazione. Da Manet ad Anthony Caro, da Tàpies ad Agatha Ruiz de la Prada, dalle trenta opere della collezione Sonnabend di New York che andranno ad arricchire il percorso permanente di Ca’ Pesaro alla The Panza Collection, dall’Immagine della città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi agli splendidi vetri di Seguso o il Bestiario contemporaneo: l’elenco di autori, temi e opere è lungo e variegato. Comune è la volontà di dare un taglio inedito a ciascuna delle mostre, nell’intento di aprire una linea di studio nuova, in grado di offrire nuovi contributi alla conoscenza e alla riflessione. Spicca la straordinaria esposizione ideata con la collaborazione speciale del Musée d’Orsay di Parigi “Manet. Ritorno a Venezia”. Curata da Stéphane Guégan, con la direzione scientifica di Guy Cogeval e Gabriella Belli, la mostra si propone come un autentico evento. Settanta capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionali e una decina di importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18 agosto prossimo a palazzo Ducale. Tra i vari spunti offerti dalla mostra anche il confronto “storico” tra due capolavori dell’arte universale. Accanto alla sublime Olympia (1863) di Édouard Manet – opera che non ha mai lasciato prima d’ora la Francia – nella mostra di Palazzo Ducale ci sarà infatti anche la cosiddetta Venere di Urbino, capolavoro del Tiziano, fonte d’ispirazione per il grande artista francese, nella ricerca de “L’anima italiana della pittura di Manet, tema focale dell’esposizione. Info www.visitmuve.it
In alto Eduard Manet, Olympia, 1863. In basso Tiziano, la Venere di Urbino, 1538
Nella programmazione spicca “Manet. Ritorno a Venezia”, dal 24 aprile al 18 agosto prossimo neWS
Il libro di Francesca De Luca
il roveScio Del tao
La copertina del volume e l’autrice
E
’ sempre difficile capire quanta autobiografia contenga un libro o quanto la vita dei personaggi rincorra quella dell’autore. Nel caso di Francesca De Luca non c’è dubbio, il mondo che racconta nel suo libro “Il rovescio del Tao” è quello che incontra ogni giorno grazie al suo lavoro di giornalista e al suo impegno in diversi progetti legati all’immigrazione. Francesca infatti insegna lingua italiana agli stranieri ed è impegnata in percorsi di accoglienza, integrazione ed inserimento lavorativo. Intrecciando il proprio amore per la letteratura e la passione per l’inchiesta sociale, nelle sue opere narra degli “esclusi” dalla società. Le pagine di Francesca, infatti, presentate lo scorso 30 gennaio, a Chioggia, presso l’Auditorium San Nicolò , parlano di mondi, delle persone che abitano in quei mondi e della loro incapacità di comunicare. Alice e Leonardo, ad esempio, due ragazzi appartenenti con vite diverse, passati e forse destini diversi, due ragazzi che non si conoscono, eppur si odiano. Accomunati solo da una forza interiore apparente, che cela enormi delusioni, inenarrabili tristezze, sogni infranti. Il destino li obbliga a conoscersi e riserva loro piacevoli e terrificanti sorprese. È la storia di un confronto, di un incontro tra realtà apparentemente distanti ma infinitamente vicine. È la storia di due solitudini e di un fato che gioca con l’esistenza. È l’entrare in punta di piedi nelle vite di ragazzi e di politici, di suore e di operai, dare uno sguardo fugace per coglierne l’insieme ed avere la voglia di saperne di più.
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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO
venezia calcio a 5
“abbiamo biSogno Di aiuto”
“S
iamo ancora troppo soli per portare avanti una Serie A, e un vivaio di cento ragazzi”. Questo è l’accorato appello fatto dai dirigenti del Venezia Calcio a 5, che chiedono un aiuto a tutti per continuare il sogno della Serie A. “Nati nel 1997, quando l’allora Dese Calcio a 5 debuttò tra gli amatori” spiegano, “per il secondo anno consecutivo la nostra è una delle 14 società che partecipano al campionato nazionale di Serie A. Inoltre abbiamo un settore giovanile con un centinaio di bambini e ragazzi che, ogni giorno si allenano partecipando ai rispettivi campionati di categoria. All’inizio della stagione sportiva 2012/13 abbiamo come sempre eseguito i bilanci previsionali di spesa e, mai come quest’anno, abbiamo avuto la massima attenzione e cautela nel dosare le risorse disponibili. Rispetto alla stagione 2011/12 abbiamo cercato di ridurre gli sprechi fino ad arrivare ad un taglio del 40 per cento del budget rispetto al passato”. Nonostante questo, la società sta rischiando di non finire la stagione. ”Abbiamo bisogno di aiuto affinché il Venezia Calcio a 5 possa chiudere regolarmente la propria attività sportivo-sociale. Chi può ci aiuti a “salvare”
Ciclismo Tante novità della società presieduta da Renato venezia calcio a 5 Marin “abbiamo
Al via la stagione del Coppi Gazzera Al biSogno Di aiuto”
di Giacomo Piran
I
quanto è stato faticosamente costruito fino ad oggi. Questo “grido” di aiuto ci auguriamo possa giungere anche ai nostri tifosi e ai semplici appassionati del futsal, perché ci stiano accanto sempre più numerosi, in occasione delle nostre gare casalinghe del sabato pomeriggio al Palacosmet di Dolo”. G.P.
niziata con uno raduno collegiale, svoltosi a Torbole in provincia di Trento, la stagione agonistica della Fausto Coppi Gazzera Videa, unica formazione ciclistica della provincia di Venezia a gareggiare nella categoria Elite – Under 23. La squadra lo scorso anno, quando era unita alla Generali Ballan, ha ottenuto 9 vittorie con Daniele Cavasin, Andrei Nechita e Diego Florio collocandosi tra i primi dieci team a livello nazionale. Inoltre ha ottenuto la vittoria nei Campionati Provinciali su Strada, numerosi podi e l’onore di avere un suo corridore, Andrei Nechita, che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra con la nazionale rumena. Il team mestrino, diretto ancora una volta dall’esperto direttore sportivo Renato Bonso, farà il suo esordio alla Coppa San Geo in programma a Gavardo in provincia di Brescia. “Sarebbe bello partire con una vittoria alla Coppa San Geo come è accaduto lo scorso anno”, si auspica Renato Marin, presidente del team mestrino, “gli atleti si stanno preparando con impegno e il gruppo si è dimostrato già molto unito e ben amalga-
Calcio
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iamo ancora troppo soli per portare avanti una Serie A, e un vivaio di cento ragazzi”. Questo è l’accorato appello fatto dai dirigenti del Venezia Calcio a 5, che chiedono un aiuto a tutti per continuare il sogno della Serie A. “Nati nel 1997, quando l’allora Dese Calcio a 5 debuttò tra gli amatori” spiegano, “per il secondo anno consecutivo la nostra è una delle 14 società che partecipano al campionato nazionale di Serie A. Inoltre abbiamo un settore giovanile con un centinaio di bambini e ragazzi che, ogni giorno si allenano partecipando ai Un’immagine di diuna gara All’inizio ciclistica su strada rispettivi campionati categoria. mato. giorni di ritiro2012/13 permetteranno alla provenienti dalla Zalf Euromobil Desiree Fior, e i dellaQuesti stagione sportiva abbiamo squadra mettere a puntoi bilanci tutti i meccanismi come di sempre eseguito previsionali giovani Giovanni Campagnolo e Alvise De Marchedipoi dovranno anche in gara”. In chi. E’ stata fissata la data della presentazione spesa e, maifunzionare come quest’anno, abbiamo attesa delleattenzione competizioni, la formaavutodell’inizio la massima e cautela nel ufficiale della Fausto Coppi Gazzera Videa, zione mestrina ha disponibili. ingaggiato Rispetto altri duealla ciclisti. dosare le risorse sta- che si terrà il 27 febbraio nell’auditorium della di Venezia costruito in via Torino Si gione tratta 2011/12 del giovaneabbiamo Flavio Feltrin, proveniente quantodièRisparmio stato faticosamente fino a cercato di ridurre Cassa i ciclisti Coppi dalgliformazione al suo primo ad oggi.Questi Questosono “grido” di della aiuto Fausto ci auguriasprechi finodeladMogliano arrivare 85, ad un taglio del Mestre. per laanche stagione 2013: Maurizio anno 40 tra peri cento “dilettanti”, del budget e delrispetto rientrante al passato”. Leonardo Gazzera mo possaVidea giungere ai nostri tifosi e ai Mattia De Marchi, Francesco Masiero Nonostante che, nonostante questo, la società gli impegni sta rischiando lavorativi, Damiano, semplici appassionati del futsal, perchéFlora, ci Gani, Larentis, Mathadiscelto non fidinireportare la stagione. avanti ”Abbiamo ancora la bisogno propria Diego stiano Florio, accantoDavide sempre piùAlessio numerosi, in occaMarco Mazzetto, Michele Gazzapassione di aiutoperaffilenché due ilruote. Venezia Questi Calcio dueacorridori 5 pos- teo sioneMalucelli, delle nostre gare casalinghe del sabato Stefano Tonin, GiovannidiCampagnolo, Alvise vanno sa chiudere ad aggiungersi regolarmente agli altrila nuovi propriacheattività sono ra, pomeriggio al Palacosmet Dolo”. G.P. Michele Gazzara eChiStefano Tonin,a “salvare” entrambi De Marchi, Flavio Feltrin, Leonardo Masiero. sportivo-sociale. può ci aiuti Calcio
il laguna venezia cambia miSter
il laguna venezia cambia miSter
La rosa della prima squadra
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Ciclis
a società Laguna Venezia 2011 che un esonero, classe ’66, origini di Marghera milita nel Campionato di Promozione ma veneziano di Canareggio, d’adozione. Al cambia allenatore, dopo un accordo per suo fianco rimangono l’allenatore in seconda la risoluzione consensuale dall’incarico al tec- Michele Mori e l’allenatore dei portieri Davide nico Claudio Damiani. Al suo posto il tecnico D’Este. “E’ un incarico molto stimolante che veneziano Aldo Vianello, 47 anni di Marghe- ho accettato senza pensarci su due volte – ra, già protagonista di due promozioni dalla sono le prime parole di Vianello da tecnico con il patrocinio di Seconda alla Prima categoria sulla panchina del Laguna Venezia 2011 – Non ho mai di Marghera e Oriago. “Il presidente e la allenato in Promozione ma non penso sia dirigenza dopo l’ultima sconfitta – spiega il un ostacolo. La classifica è quello che è, direttore tecnico della società Denis Cecchi – ma i play out sono alla nostra portata ed è WWW.AISMME.ORG hanno deciso di fare il punto della situazione questo l’obiettivo a cui dobbiamo puntare fin bambino 500 nascea aff unaconmalattia metabolica ereditaria: solo 1 voldaetto subito.da Io gioco un 4-4-2 ma prima conUn Damiani. Ed è stato losustesso allenatore mi occuperò mentale farsitada parte giunti a que- di su 4consapevole viene che, riconosciuta in tutto tempo. Lo dell’aspetto Screening neonatale metabolico allardella che squadra. Damianialè un sto gato punto del permette campionato, serviva scossa e psicologico unaunadiagnosi precoce evita bambino gravi handicap o ottimo tecnico ed ha sicuramente lavorato per la scuotere la squadra. Noi lo ringraziamo morte. Nel sito dell’associazione www.aismme.org si possono trovare informabene, ioe proverò a portare solo un po’malattie di tranper zioni il grande sui lavoro centri svolto al Laguna cura,Venezia diagnosi screening delle metaboliche ereditarie. 2011 prima con la salvezza della passata quillità ai giocatori tentando di metterli nella stagione, e poi con l’avventura, purtroppo condizione di rendere al massimo per punfin qui sfortunata, in questo campionato e gli tare all’obiettivo minimo dei play-out”. Nel TUOdi5riparazione, PER MILLE mercato IL cosiddetto c’è stato auguriamo le migliori fortune come tecnico. DONA Inserisci dell’associazione 9 2rosa 1 8del 1040285 Abbiamo scelto di affidarci ad Aldo Vianello,il codice anchefiscale qualche cambiamento nella e lahatua firma Laguna nella dichiarazione Venezia 2011.dei Seredditi ne sono(CUD, andati730, Unico) esordiente nella categoria, ma che tutte le carte in regola e l’entusiasmo per tentare Molin, Robelli e Collauto, e sono approdati del presidenteItaliana Luca Castagna tre di risollevare le sorti della stagione”. Due alla- società AISMME Associazione Sostegno attaccanti Cecchi, Scaramal e Peron, il cenpromozioni in 5 anni di panchina con Oriago Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus VERONICA PIVETTI Testimonial dellaSeconda nostra trocampista Valentini e☎il049.99.00.700 difensore esterno e Marghera dalla alla Prima Cateinfo@aismme.org campagna di sensibilizzazione goria (entrambi agli spareggi) un subentro e destro Gavagnin. A.A. IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810
La rosa della prima squadra
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a società Laguna Venezia 2011 che milita nel Campionato di Promozione cambia allenatore, dopo un accordo per la risoluzione consensuale dall’incarico al tecnico Claudio Damiani. Al suo posto il tecnico veneziano Aldo Vianello, 47 anni di Marghera, già protagonista di due promozioni dalla Seconda alla Prima categoria sulla panchina di Marghera e Oriago. “Il presidente e la dirigenza dopo l’ultima sconfitta – spiega il direttore tecnico della società Denis Cecchi – hanno deciso di fare il punto della situazione con Damiani. Ed è stato lo stesso allenatore a farsi da parte consapevole che, giunti a questo punto del campionato, serviva una scossa per scuotere la squadra. Noi lo ringraziamo per il grande lavoro svolto al Laguna Venezia 2011 prima con la salvezza della passata stagione, e poi con l’avventura, purtroppo fin qui sfortunata, in questo campionato e gli auguriamo le migliori fortune come tecnico. Abbiamo scelto di affidarci ad Aldo Vianello, esordiente nella categoria, ma che ha tutte le carte in regola e l’entusiasmo per tentare di risollevare le sorti della stagione”. Due promozioni in 5 anni di panchina con Oriago e Marghera dalla Seconda alla Prima Categoria (entrambi agli spareggi) un subentro e
un esonero, classe ’66, origini di Marghera ma veneziano di Canareggio, d’adozione. Al suo fianco rimangono l’allenatore in seconda Michele Mori e l’allenatore dei portieri Davide D’Este. “E’ un incarico molto stimolante che ho accettato senza pensarci su due volte – sono le prime parole di Vianello da tecnico del Laguna Venezia 2011 – Non ho mai allenato in Promozione ma non penso sia un ostacolo. La classifica è quello che è, ma i play out sono alla nostra portata ed è questo l’obiettivo a cui dobbiamo puntare fin da subito. Io gioco con un 4-4-2 ma prima di tutto mi occuperò dell’aspetto mentale e psicologico della squadra. Damiani è un ottimo tecnico ed ha sicuramente lavorato bene, io proverò a portare solo un po’ di tranquillità ai giocatori tentando di metterli nella condizione di rendere al massimo per puntare all’obiettivo minimo dei play-out”. Nel mercato cosiddetto di riparazione, c’è stato anche qualche cambiamento nella rosa del Laguna Venezia 2011. Se ne sono andati Molin, Robelli e Collauto, e sono approdati alla società del presidente Luca Castagna tre attaccanti Cecchi, Scaramal e Peron, il centrocampista Valentini e il difensore esterno destro Gavagnin. A.A.
di Gia
I
niziata a Torbo agonist unica form Venezia a Under 23 era unita vittorie co Diego Flor a livello na nei Camp podi e l’on Nechita, c Londra con no, diretto tore sporti alla Coppa in provinc con una v accaduto Marin, pre si stanno si è dimos
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Economia Lavoro e produzione
Una fioca luce in fondo al tunnel
L’occupazione si conferma uno dei nodi più critici: non risparmia settori che avevano sempre “tirato” nè gli stranieri che ritornano nei Paesi d’origine di Ornella Jovane
L
a produzione fa registrare qualche segnale di ripresa, ma sempre in un contesto di contrazione, e la situazione del mercato del lavoro resta preoccupante. Le recenti indagini degli organismi veneti più accreditati certificano le pesanti ripercussioni della crisi anche in Veneto. Da VenetoCongiuntura, l’analisi congiunturale sul manifatturiero di Unioncamere Veneto su un campione di 2.826 imprese della regione con almeno 2 addetti, emerge che nel terzo trimestre 2012 la produzione industriale ha fatto segnare una nuova flessione, del -4,9%, sullo stesso periodo del 2011. La variazione congiunturale destagionalizzata, tuttavia, è stata del -1,1%, “ed un segnale di decelerazione della contrazione. In una situazione ancora difficile per il manifatturiero – spiega Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere Veneto – vanno colti i sintomi che potrebbero portare a un’inversione di tendenza, come le previsioni degli imprenditori, che lasciano intravvedere una fioca luce in fondo al tunnel”. L’andamento negativo della produzione continua a interessare per lo più le microimprese (2-9 addetti), con un -7%. A seguire le piccole (10-49) e medie imprese (52249), con una flessione del -5,1% e -4,1%, e le grandi imprese (oltre 250 addetti), con un -3,6%. Le diminuzioni più marcate sono state rilevate per i comparti del marmo, vetro e ceramica (-7%), legno e mobile
(-6,9%) e mezzi di trasporto (-6,6%). L’unico settore stabile è l’alimentare, bevande e tabacco (-0,4%). Il trend negativo è confermato dal -4,8% del fatturato su base annua e dal -4,6% degli ordinativi: anche qui ad andare peggio sono le micro imprese. L’occupazione è segnata da una flessione del -0,6% su base annua (-0,8% nel trimestre precedente), che interessa principalmente le medie imprese (-1%). Il calo maggiore è stato registrato nel comparto del legno e mobile (-3%) e carta e stampa
Imprenditori orientati per future assunzioni a privilegiare contratti a termine (-2,5%). Gli unici settori con dinamiche positive sono macchine ed apparecchi meccanici e metalli e prodotti in metallo (+0,7% e +0,5%). In miglioramento, ma sempre negative, le previsioni degli imprenditori per gli ultimi tre mesi 2012, con un saldo pari a -29,8 punti percentuali (-36,6 p.p. nel trimestre precedente) per la produzione. Migliora, di poco, la fiducia anche per l’indicatore del fatturato (-28,8 p.p. contro -35,1 p.p.) e degli ordini, specie dal mercato estero (-12,3 p.p. contro -19,2). Cresce invece la sfiducia in un recupero dell’occupazione
rivenditore autorizzato
(-15,6 p.p., -14,0 p.p. precedente). L’occupazione si conferma uno dei nodi più critici. Non risparmia settori che avevano sempre “tirato”, come l’industria del divertimento, si veda il caso di Gardaland che ha posto in mobilità 63 dipendenti, né gli stranieri, come evidenzia un’indagine della Fondazione Moressa su 600 imprese venete con meno di 20 addetti: i lavoratori stranieri delle piccole imprese venete provengono per lo più da Paesi europei non comunitari (41,3%), come Albania (16,6%) e Moldavia (8,4%), e comunitari (31,9%), specie dalla Romania (29,8%), ma significativa è anche la presenza degli africani (16,8%); per la maggior parte ricoprono mansioni non qualificate (56,4%). L’occupazione straniera nelle piccole imprese venete ha fatto registrare nel primo semestre 2012 un calo del -0,8% rispetto ai sei mesi precedenti. La riduzione riguarda in particolare l’edilizia (-2,9%), il comparto che fa più ricorso alla manodopera straniera: su 100 imprese edili, 52 annoverano lavoratori stranieri. Le previsioni per la seconda parte del 2012 segnalano l’intenzione delle piccole imprese di non investire molto in nuove assunzioni, invariate per gli autoctoni. Va però rimarcato che l’unico aumento è stato previsto proprio per le assunzioni degli stranieri, pari all’1%, specie nel settore della produzione (4,0%) e dell’edilizia (4,1%).
Va anche precisato che, se finora la gran parte degli stranieri (84,5%), come il totale degli occupati (85,3%), era inquadrato con contratti a tempo indeterminato, per le future assunzioni gli imprenditori dichiarano di voler privilegiare forme a termine per la manodopera straniera (78,9%) e quella complessiva (60%). Le 14.670 assunzioni previste nel periodo estivo in Veneto, di cui 2.757 di stranieri, hanno contribuito ad alleviare marginalmente le difficoltà degli ultimi anni, ma occorrerà aspettare ancora del tempo per tornare ai livelli occupazionali pre-crisi.
I 28mila stranieri ancora senza lavoro in Veneto rischiano di diventare clandestini se non trovano una nuova occupazione, con le relative conseguenze. Non a caso, a fronte di tutte queste problematiche, il segretario generale del Veneto della Cgil, Emilio Viafora, ha voluto dedicare larga parte dell’assemblea regionale, tenutasi il 18 dicembre a Vicenza, alla presentazione del Piano del Lavoro elaborato dalla Cgil nazionale, con proposte mirate a dare una risposta di sistema alla grave crisi del Paese e un futuro ai giovani.
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Il Veneto in primo piano 23 9 La proposta parte dalla Provincia di Padova Appello dell’assessore Barison
“Staffetta” fra generazioni per salvare l’occupazione di Nicola Stievano
Massimiliano Barison
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l lavoratore “anziano” e più esperto, passa gradualmente il testimone ad un giovane apprendista che si affaccia sul mondo del lavoro e che ha bisogno di essere adeguatamente formato. L’idea della “staffetta” fra generazioni è stata lanciata da Padova ma piace in tutta la Regione e ha trovato anche l’apprezzamento dell’allora ministro al Welfare Fornero. L’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison si augura che l’iniziativa possa essere ripresa dal governo che uscirà dalle elezioni e partire in via sperimentale
neWS
quanto prima proprio dal Veneto. In pratica, si tratta di un accordo di solidarietà tra generazioni con sgravi fiscali previsti da diverse finanziarie (l’ultima quella del 2007), ma mai attuate. “Questo meccanismo – spiega Barison - consentirebbe una “staffetta” tra lavoratori che diventerebbe uno strumento prezioso soprattutto per la realtà produttiva del Nord-Est, caratterizzata da imprese di piccola dimensione e forte know-how. I giovani, infatti, seppur in possesso di un’ottima preparazione teorica, hanno ancora forti difficoltà di inserimento stabile in azienda e
necessitano di una sorta di tutor che possa trasmettere le esperienze e le abilità acquisite nei processi lavorativi. Si tratta di una sorta di “apprendistato del terzo millennio” che da una parte garantirebbe nuove assunzioni, dall’altra consentirebbe di mantenere occupati i lavoratori prossimi alla pensione. E’ necessario, infatti, anticipare un problema che sta emergendo in seguito all’allungamento dell’età pensionabile a 67 anni e cioè motivare le aziende a mantenere l’occupazione nella fascia d’età tra i 55 e i 67 anni”. Da tempo il Consiglio provinciale, su
proposta del Presidente della Terza commissione Pietro Giovannoni, ha approvato un ordine del giorno che prevede un incentivo erogabile sia al lavoratore sopra i 55 anni di età, che all’azienda. Il contributo era ottenibile nel momento in cui il lavoratore “anziano” avesse trasformato in tempo parziale il proprio contratto di lavoro e, contemporaneamente, l’azienda avesse assunto (per la differenza tra l’orario parziale e il tempo pieno) un giovane disoccupato di età inferiore ai 25 anni o a 29 se laureato.
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V
iaggiare costa e ormai sta diventando un lusso per molti. Ma c’è chi è riuscito a trasformare questa passione in un solido lavoro, con soddisfazioni anche dal punto di vista economico. Si tratta di Francesco Canton e Nicoletta Dainese: la coppia di a Due Carrare, in provincia di Padova, ha creato una speciale agenzia di viaggi on line che organizza vacanze inedite, al di fuori dal soliti schemi, sfruttando anni di esperienze e contatti in giro per il mondo. Francesco, dopo aver prestato consulenza in uno dei più importanti tour operator online italiani, ha deciso di mettersi in proprio insieme alla moglie Nicoletta, con la quale condivide la passione per i viaggi. E’ nato così “Racconti di viaggio”, che sfrutta come meglio non si potrebbe il web. “Vogliamo offrire ad ognuno
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10 Il Veneto in primo piano 24 Osservatorio Findonestic Banca
La crisi economica si riflette anche sui beni durevoli Tranne l’informatica si contraggono tutti i principali settori. Auto, motoveicoli, mobili ed elettromestici: i veneti preferiscono rinviare gli acquisti
di Ornella Jovane
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a crisi non ha risparmiato l’acquisto dei beni durevoli, con flessioni sensibili per auto e moto, mobili, elettrodomestici ed elettronica di consumo: tiene solo l’informatica. E’ quanto emerge dalla 19esima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Veneto, presentato il 22 gennaio a Padova. In un contesto di fragilità socio-economica, anche la spesa delle famiglie venete nel 2012 ha subito evidenti contraccolpi. I consumi sono stati fortemente penalizzati dalla dinamica del reddito disponibile e la contrazione della spesa è intervenuta nonostante la riduzione della propensione al risparmio. Nel 2012 la flessione del reddito disponibile pro capite nella regione è stata di poco più ampia della media nazionale (-2,5% contro -2,3%); l’indicatore si è attestato sui 19.426 euro pro capite, valore più
Nel 2013 ci si attende un’ulteriore contrazione della domanda anche se in moderato calo elevato della media nazionale per 1.772 euro per abitante, ma più basso di 850 euro per abitante rispetto a quella del Nord-Est. Questa stretta sul reddito disponibile si è riflessa in maniera consistente sulla spesa familiare destinata ai durevoli, la tipologia di beni più sacrificata e il cui acquisto è stato rinviato quando non strettamente necessario, aumentando così la vita media dei beni in dotazione delle famiglie: l’indicatore veneto si è attestato sui 2.307 euro, con un calo del 14,8% (-14,1% in Italia, -14,5% nel Nord-Est). Analizzando i principali settori, le auto
nuove, usate e i motoveicoli hanno evidenziato una contrazione, rispettivamente, del -20,4%, -13% e -19%, anche se più contenuta rispetto alla media nazionale (- 22,2% - 12% e -20,4%). Nel 2012 si sono immatricolate 106.264 auto nuove, 82.842 da parte delle famiglie, il resto da parte delle aziende, e si sono acquistate 165.515 auto usate per 1.233 mln di euro. Per i motoveicoli si riscontrano 18.550 pezzi venduti per 112 mln di euro e una spesa per famiglia di 53 euro. In comparti che esercitano un peso consistente sulla spesa complessiva, come i mobili, nel Veneto si sono invece registrate flessioni più ampie della media nazionale, -7,3% rispetto al -6.8%: la spesa complessiva è passata dai 1.516 mln di euro del 2011 ai 1.396 del 2012 e la spesa per nucleo è scesa da 735 a 666 euro.
Una performance peggiore di quella media nazionale ha riguardato anche gli acquisti di elettrodomestici, che hanno visto una flessione del 8,7% contro quella nazionale del 6,8% (gli acquisti si sono contratti da 366 a 334 mln di euro; la spesa media è scesa da 177euro a 160 euro), e soprattutto sull’elettronica di consumo, la cui flessione in Veneto, del -17,8%, è risultata ben più marcata rispetto alla media dell’Italia (-11,8%). I consumi sono passati da 274 a 225 mln di euro e la spesa per famiglia da 133 a 107 euro. Si salva solo il comparto della Informa-
tion Technology, che ha registrato in regione un incremento del +2,5%, contro un calo dello 0,6% nazionale. La spesa è passata da 189 a 194 mln di euro e quella media da 92 a 93 euro a famiglia. Ci si attende che nel 2013 le decisioni di spesa delle famiglie venete saranno ancora condizionate dagli effetti della manovra di bilancio e della fase recessiva sul reddito disponibile e che, anche se con un’attenuazione rispetto al 2012, la domanda di beni durevoli resterà in moderato calo, non riuscendo a imboccare un sentiero di recupero delle forti contrazioni degli ultimi anni.
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el 2012 Venezia fa segnare le performance migliori, sia in termini di reddito (19.987 euro) che in termini di variazione rispetto al 2011 (- 1,7%). Seguono Padova, con 19.978 euro, Belluno con 19.691 euro e Verona con 19.629 euro. Tra i valori più modesti Vicenza (19.333 euro) e Treviso (18.704 euro). Resta in ultima posizione la provincia di Rovigo (17.345 euro), dove il reddito disponibile si configura al di sotto della madia nazionale. Relativamente al mercato automobilistico, Padova resta in testa alla classifica delle spese per auto nuove, con 279 mln euro; subito dietro, con 272 mln euro, c’è Verona, quindi Treviso (238 mln euro), Venezia (214 mln euro), Vicenza (211mln euro), Rovigo (70 mln euro) e Belluno (55 mln euro). Nella classifica delle auto usate è, invece, Verona a registrare il volume di vendite più alto, a quota 256 mln euro. Sempre Verona, poi, è la città che ha fatto segnare l’incremento più incisivo del comparto dei motocicli, per consumi complessivi di 26 mln euro. Nel settore dei mobili, Padova e Vicenza si collocano, rispettivamente, al primo e al secondo posto, con 265 e 254 mln euro. Belluno resta la provincia dove il volume degli acquisti è stato il minore (63 mln); quattro mln meno di quelli fatti segnare da Rovigo, penultima, mentre le restanti provincie si mantengono sostanzialmente in linea coi risultati delle prime in classifica. Andamento simile per il settore degli
elettrodomestici grandi e piccoli dove, ad eccezione di Rovigo (16 mln euro) e Belluno (15 mln euro), le altre provincie registrano consumi complessivi sostanzialmente omogenei: Padova 63 mln euro, Verona 62 mln euro, Vicenza e Treviso 60 mln euro e Venezia 59 mln euro. Classifica pressoché invariata per i consumi di elettronica di consumo: Padova al primo posto con 43 mln euro, seconde a pari merito Verona e Venezia con 41 mln euro, seguite da Treviso (40 mln euro) e Vicenza (39 mln euro). Restano nelle ultime due posizioni, a grande distanza, Rovigo (11 mln euro) e Belluno (10 mln euro). Il comparto informatica, unico settore in crescita, verifica l’andamento dei consumi dei settori precedenti, con Padova e Verona in testa, rispettivamente a 37 mln euroe 36 mln euro. Seguono Treviso e Venezia (35 mln euro) e Vicenza (34 mln euro). Chiudono Rovigo (9 mln euro) e O.J. Belluno (8 mln euro).
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Veneto in primo piano 11 26 Il Veneto in primoIlpiano Commercio in difficoltà
Occorre far ripartire i consumi aumentando il potere d’acquisto della gente InLa breve nuova legge regionale Il nuovo piano del commercio regionale varato a fine 2012 blocca di fatto la deregulation voluta dal governo Monti ma ora si attende il regolamento di Germana Urbani
S
ono qualche migliaio le piccole e medie attività commerciali che entro il 2013 chiuderanno le serrande definitivamente. Un dato che viene messo in luciedalle principali associazioni di categoria in prima linea per salvaguardare i negozi di prossimità costretti ad un estenuante concorrenza con i grandi Centri commerciali che, con la nuova legge promossa da Monti, potrebbero tornare liberamente a nascere ovunque come funghi. Confesercenti e Ascom puntano fortemente il dito contro il decreto Salva Italia del Professore perchè la liberalizzazione spinta di orari di apertura che consente di non avere mai un giorno di chiusura, pesa enormemente sui negozi di prossimità che vedono aumentare le spese ma non gli introiti. Eppure sono costretti tante volte a tenere aperto perchè il grande Centro Commerciale che magari si trova a pochi chilometri – e può contare su risorse molto più ingenti – non abbassa mai le serrande. “Per ora in Veneto siamo riusciti a bloccare un altro aspetto di questa tremenda deregulation messa in campo dal governo dei tecnici - afferma Maurizio Francescon, direttore della Confesercenti di Padova -. Il Consiglio regionale ha varato il nuovo Piano del Commercio, l’ultimo risaliva a nove anni fa e prevedeva un numero preciso di superfici a disposizione della grande distribuzione e dal 2007 non era stato più possibile realizzare nuove aree commerciali. Questo nuovo Piano permette di arginare un rischio pesante dovuto, appunto, alla deregulation voluta dal governo Monti. La legge, infatti, lascerebbe mano libera ad ogni singolo sindaco di decidere su tutto, anche sulle superfici a disposizioni da destinare alla grande distribuzione”. Un bell’affare per i Comuni che, strozzati dal Patto di Stabilità, dando il via libera a nuovi centri commerciali incasserebbero milioni di euro attraverso gli oneri di urbanizzazione, Imu etc. Il rischio è che si assista ad un ulteriore consumo selvaggio di suolo e alla cannibalizzazione del piccolo commercio dei centri storici. Per non parlare del problema dei Comuni vicini che spesso vengono interessati dal traffico, dallo smog e dalla chiusura delle proprie attività commerciali senza averne in cambio nulla. Lo sa bene il comune di Padova che, avendo deciso di non autorizzare più centri per la grande distribuzione, ha rinunciato a entrate ingenti ma si è trovato comunque nel giro di pochi anni a gestire traffico, smog e concorrenza ai negozi del centro causati dalle Brentelle e dall’Ipercity,
C Sulla libera domenica Confesercenti ha presentato una proposta di legge popolare entrambi alle porte delle città ma in territorio di Rubano e Albignasego. “Perché queste situazione non possano più ripetersi – Continua Francescon - bisogna che la Regione nel regolamento che la Giunta è chiamata a redarre al più presto preveda una figura o un ente sovracomunale che controlli le autorizzazioni commerciali” “Il nuovo piano regionale – continua Fernando Zilio, presidente di Ascom Padova – ha affermato concetti importanti su cui noi associazioni ci battiamo da anni. E mi riferisco alla valorizzazione dei centri storici e al recupero delle aree dismesse ma questo non basta. Occorre quanto prima che siano messi dei paletti certi attraverso il regolamento che attendiamo a breve e che stabilisca come e chi decide rispetto al via libera per l’insediamento di nuove grandi aree commerciali”. Le associazioni hanno le idee chiare su questo: occorre ci sia un ente o una figura sovracomunale che tenga in considerazione il parere vincolante dei sindaci contermini all’area dove si intende autorizzare il nuovo centro commerciale. “Faremo una battaglia su questo – afferma Zilio – i sindaci dei comuni contermini devono avere voce in capitolo visto che anche i loro commercianti risentiranno inevi-
tabilmente della presenza pesante della grande distribuzione. E poi non pesiamo mai abbastanza le conseguenze del dilagare di queste strutture spesso legate finanziariamente a multinazionali che hanno tutto l’interesse a conquistare il monopolio commerciale su un territorio stabilendo modalità prezzi e prodotti. La libera concorrenza verrebbe certamente annullata. Come può una piccola o media impresa resistere a questo tipo di politiche?” Eppure quando queste grandi strutture vengono proposte in un Comune portano con sé la prospettiva di assunzione per molti giovani disoccupati e di questi tempi non è poco. “C’è questa finta credenza – spiega Zilio – che si assumi più personale per coprire tutto l’orario che interessa il centro commerciale. Ma andiamo a verificare con quali contratti queste persone vengono assunte. La grande distribuzione si avvale di contratti atipici che prevedono facilità di licenziamento. Quindi queste grandi strutture promettono lavoro e producono un triste precariato”. In attesa del regolamento che dovrà varare la giunta veneta restano le linee guida previste dal nuovo Piano del Commercio. Tra le novità va sottolineata la volontà di valorizzare i centri storici attraverso la semplificazione delle autorizzazioni per i negozi fino a 1.500 metri quadrati. L’obiettivo è favorire i negozi di prossimità affinché le città non si svuotino e le luci non si spengano. Mantenere vivi i centri storici significa garantire più sicurezza ai cittadini, perchè un negozio aperto è anche un presidio di zona e avere un “giardino” gradevole dove socializzare e passeggiare all’aria aperta.
on l’approvazione della legge regionale n. 50 del 28 dicembre 2012 il Veneto si è dotato di un nuovo Paino per il Commercio. Ora si attende il varo, entro 4 mesi, del Regolamento di attuazione della legge, che dovrà contenere i criteri per l’individuazione da parte degli strumenti urbanistici delle aree idonee all’insediamento delle medie strutture con superficie di vendita superiore ai 1.500 mq. e delle grandi strutture di vendita, le modalità per la valutazione integrata degli impatti e l’individuazione delle misure compensative e di mitigazione atte a rendere sostenibili gli insediamenti commerciali, la definizione degli ambiti territoriali destinati ad ospitare gli in-sediamenti commerciali di rilevanza regionale (le grandi strutture di vendita con oltre 15.000 mq.) e gli altri indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale veneto. Di grande interesse la norma contenuta nell’art. 19, comma 4, che dispone che all’interno dei centri storici l’autorizzazione commerciale per le grandi strutture di vendita è rilasciata non più tramite la Conferenza di servizi, ma direttamente dallo Sportello Unico per le Attivi-tà Produttive secondo le modalità previste per le medie strutture di vendita, che prevedono tra l’altro una regolamentazione da parte del Comune. In questo modo si intende favorire la realizzazione in centro città di grandi strutture di vendita specializzate. Altra norma di immediato interesse è quella contenuta nell’art. 28, comma 4. Si tratta di una norma transitoria che prevede che le grandi strutture di vendita ed i parchi commerciali già autorizzati alla data di entrata in vigore della legge possano essere ampliati in misura non superiore al 20% della superficie autorizzata (e comunque nel limite massimo di 2.500 mq di superficie di vendita), nel rispetto dello strumento urbanistico vigente e della normativa in materia ambientale, edilizia e viabilistica prevista dalla precedente legge regionale sul commercio. Tale facoltà va esercitata entro 60 giorni a partire dal 1° gennaio 2013, con l’impegno ad iniziare i lavori entro e non oltre 60 giorni dal rilascio dell’autorizzazione.
14 Cultura veneta 28 Treviso, Fondazione Benetton Studi e Ricerche, spazi Bomben Fino al 3 marzo “IX Mediterranei”
Il sottile colore ad acqua di Cano Isole del “Mar nostrum” esplorate attraverso la disamina delle tradizioni culturali, della storia e dei luoghi fisici di Alain Chivilò
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’acquarello è una tecnica non facile per il margine di errore compositivo e di stesura che deve essere pari a zero e per la capacità di rendere atmosfere, accostamenti e nuance di colori che solo questa riesce a rendere. Un Maestro, tra gli artisti di livello internazionale, che interpreta con maggiore efficacia la tecnica del colore ad acqua è Pedro Cano. Spagnolo di Blanca, classe 1944, espone cinquantaquattro tavole negli spazi della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, spazi Bomben, di Treviso fino al 3 marzo. “IX Mediterranei” è il titolo della mostra personale che raffigura un viaggio attraverso le tre isole di Sicila, Patmos, Maiorca e le sei città di Venezia, Napoli, Spalato, Istanbul, Alessandria d’Egitto e Cartagena. Un bacino territoriale, unito idealmente dal mare, che viene esplorato da Cano attraverso la disamina delle tradizioni culturali, della storia e dei luoghi fisici. Ne deriva una rappresentazione introspettiva, originale e non banale. Ecco che le bricole della città lagunare per antonomasia si rarefanno in un clima umido, in cui si respira la salsedine lacustre. Escono da una sorta di nebbia
Alcune opere presenti alla mostra
magica o d’improvvisa illuminazione solare o oscurità notturna. Invece in Alessandria d’Egitto, la storia si fa protagonista con pagine di libri riecheggianti la biblioteca perduta e paesaggi che rimandano, in chiave attuale, a rappresentazioni d’ottocentesche memorie. A Cartagena i pesci in essicazione assumono un aspetto metafisico e le anfore scandiscono verticalmente il ritmo dell’opera. Particolari di Istanbul, come i minareti e la cupola di Santa Sofia, sono d’effetto e si stagliano in uno sfondo informale. Le ghirlande di frutta, come l’uva e i limoni, sono di caravaggiesche armonie ed evidenziano una solarità insita in Patmos. La Sicilia archeologica,
Arte in breve
POKER DI CITTÀ PER 6 MOSTRE
I
n questa sede si propone una rapida carrellata di eventi in corso o che hanno tracciato un interessante percorso espositivo. A Treviso presso la prestigiosa sede di Casa dei Carraresi, a contorno degli eventi collaterali alla mostra “Tibet”, fino al 7 marzo si susseguono due mostre collettive d’arte in ambito figurativo, “Confessioni artistiche” e non figurativo, “Avventure mentali”. Una disamina che mappa lo stato dell’arte di due metodologie espressive ormai in dialogo. A Padova invece, presso la Galleria Cavour “Bernard Aubertin” e al Centro Culturale S. Gaetano “Cesare Berlingeri”. Il primo svolge il suo concetto artistico partendo dall’azzeramento dei canoni espressivi tradizionali, captando da un lato il colore del fuoco e della nera cremazione in combustioni di oggetti diversi e dall’altro il colore rosso all’interno di monocromi come da incontro con Yves Klein. Nell’altra mostra, dedicata a Berlingeri, viene tracciato il percorso compositivo attraverso le piegature nate da un lampo creativo, che parte da un’interiorizzazione dell’infanzia, quando vedeva sua madre indossare al petto un piccolo involucro piegato per esorcizzare il malocchio e dal teatro, in qualità di scenografo, osservando dei macchinisti raccogliere un cielo stellato da una scena. Ci spostiamo ora a Bassano del Grappa con “Novecento italiano. Passione e collezionismo”. Qui si traccia attraverso artisti di chiara fama, con opere di pregio, il passaggio dell’Arte nazionale da moderna a contemporanea, ossia dal secolo scorso a oggi. Concludendo il viaggio, approdiamo a Venezia dove ha aperto Officina delle Zattere, un nuovo spazio utilizzato precedentemente dall’Istituto degli Artigianelli come officina e poi come laboratorio didattico e artigianale dall’Accademia di Belle Arti. Nelle varie sale a tema, hanno esposto Giorgio Merigo in “Sintetiche visioni, sound digital art”, Veronica Croce, Massimo Donà e Raffaella Toffolo in “Il suono delle cose”, Giorgio Faletti in “Da quando ad ora” e Emanuel Dimas De Melo Pimenta in “John Al.Ch. Cage 100 anni. Silenzio”.
in un lontano sapore di Magna Grecia, è tracciata da sculture giunte a noi danneggiate dal corso del tempo, dove una mano umanizzante tiene dei lembi di una veste. A Maiorca, delle grate di finestre riparano da atmosfere esterne di luce e indefinite vegetazioni. A Napoli c’è la smorfia, ma non quella tradizionale perché si tratta di un dolce ritratto di bimba, mentre una Spalato romanica ritorna a parlare veneziano con una biancheria penzolante dalle corde. Dunque un Mediterraneo che Pedro Cano indica come “lo scenario nel quale ho trascorso gran parte della mia vita e ho dedicato alle sue terre e alle sue città migliaia di opere su carta,
tele e soprattutto moltissimi quaderni che mi hanno accompagnato nei miei percorsi. Un viaggio sentimentale saltando attraverso l’immenso specchio azzurro, il cui nome, secondo lo scrittore croato Predrag Matvejevic, trae origine dal fatto di essere situato tra le terre. In queste sono nate le più grandi civiltà occidentali, dove la diversità culturale, linguistica ed etnografica le rende un luogo unico al mondo”. In conclusione, alcuni esempi di una sorta di frammenti di paesaggio che, con acqua e colore, rappresentano il vero percorso e significato della figurazione contemporanea: una visione che esula dal luogo stesso.
Intervista a Piero Slongo
“Il mio paesaggio interiore” Due anni fa la partecipazione al Padiglione Italia della Biennale 2011. Un esordiente di 80 anni
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on un “era ora !!!” il pittore nativo di Mogliano Veneto, classe 1928, Piero Slongo, a quasi due anni dalla sua partecipazione al Padiglione Italia della Biennale 2011, rimarca con fierezza quella presenza che l’ha posto nelle cronache dell’Arte italiana. Come disse Vittorio Sgarbi, durante l’inaugurazione del Padiglione Veneto di Piazzola sul Brenta, “… da Mogliano e precisamente dallo studio di un ottantenne pittore pieno d’entusiasmo è oggi qui tra noi, come esordiente a questa manifestazione, Piero Slongo. Un’artista che voglio onorare portandolo a Venezia, perché sono curioso di scoprire una persona come Slongo piuttosto che imporre, nelle sale espositive, un nome di mio piacimento”. Dunque una vera e propria legittimazione, che Sgarbi convalida e porta all’attenzione dopo aver conosciuto le opere di Slongo in anni passati durante precedenti incontri. C’è da sottolineare, a onore del vero, che Piero ha sempre dipinto. Però, solo grandi eventi fanno “riscoprire” talenti nascosti. Non dovrebbe essere proprio così, ma il sistema dell’Arte in Italia funziona con la logica che l’apprezzamento e il riconoscimento debbano giungere dopo una lunga stagionatura, come in una tradizionale cantina. Piero Slongo, come autodidatta, si avvicina al mondo dell’Arte dipingendo con discrezione e con una forte capacità di apprendere i segreti dei grandi maestri storici. Lui parte da una cultura paesaggistica storica, che a Venezia aveva trovato terreno fertile nelle prime due generazioni di pittori figurativi appartenenti alla così chiamata Scuola di Burano. Tra questi, per esempio, Umberto Moggioli e Gino Rossi come primi e Eugenio
Da Venezia e Fioravante Seibezzi come secondi. Senza dubbio, alcune generazioni erano passate da questi maestri, ma la ferrea volontà di portare avanti questa tradizione lo fa divenire oggi l’ultimo testimone del paesaggio romantico, in contrapposizione a tutto quello non figurativo della nostra contemporaneità. Il ragazzo Piero, ma per favore non chiamatelo Maestro, ha un segreto che consiste nella “voglia di conoscere sempre cose nuove e d’interessarsi sempre di tutto, stando sempre presente informandosi”. Questo si traduce in una costante pittura fresca, che nasce da uno spirito sempre giovane. Un importante momento pittorico avvenne proprio da una visione diretta delle opere di Gino Rossi, durante una storica mostra di Treviso, in cui ebbe inizio un’autentica viva e rinnovata intensità espressiva. Il suo focus è dato dalla tematica del paesaggio, che permette a Slongo d’evidenziare una
grande capacità nel dipingere l’interiorità, attraverso la manifestazione di emozioni e liricità. Una tecnica tendente all’opaco, pastosa e di verve coloristica che trova in Chaim Soutine il secondo suo grande maestro di riferimento. Le stagioni venete sono così ritratte in modo vitale e luminoso, in un confine tra Impressionismo e Espressionismo. Spesso i ciliegi in fiore gli permettono d’inserire punti luce naturali che equilibrano la scena. Colori caldi, tipici di una terra amata e vissuta. Le sue tematiche si completano anche con soggetti quali fiori, nature morte e ritratti. Piero Slongo vuole esplorare “di tutto e di più” e in questo viaggio incarna una pittura veneta, in cui è riuscito a rendere la tematica del paesaggio vicina a noi, trasformando a livello percettivo una natura mai uguale. Ecco che il saper rendere la comprensione dell’ambiente che ci circonda, mai standardizzato, è la chiave del paesaggio attuale. Al.Ch.
Relax e svaghi primaverili a Kranjska Gora Kranjska Gora che giace nella parte sud-occidentale della Slovenia, al confine fra Italia e Austria, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione, intrattenimento e congressuale di tutte le Alpi Giulie. D´inverno si copre di un candido mantello che si riflette in una cornice romantica, d´estate invece la parola d´ordine è la frescura. Durante tutto l´anno la località ospita ospiti desiderosi di relax e di rigenerarsi per essere sempre pronti per nuove avventurose sfide. I nostri ospiti sono escursionisti, atleti professionisti, giovani famiglie, manager che creano progetti futuri e tutti coloro che si lasciano coccolare presso i nostri centri wellness. Alcuni desiderano fare shopping nei centri commerciali dei paesi limitrofi (Italia, Austria) altri invece decidono di sfidare la dea bendata ai tavoli da gioco o alle slot machine dei centri del gioco ed intrattenimento.
Foto: archivio LTO Kranjska Gora
A Kranjska Gora ogni staggione si veste di un proprio colore con cui attrae gli ospiti, vicini e lontani che siano. Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora d’estate diventa una piacevole valle verde dove agli ospiti vengono offerte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia.
Pasqua a Kranjska Gora Sci a Kranjska Gora Kranjska Gora d'inverno offre attività sportive, ricreazione, divertimento ed il piacere di stare in compagnia. È una meta molto gettonata dalle giovani famiglie e da tutti coloro che desiderano imparare a sciare. Alcune delle possibilità di svago o ricreazione sono presentate qui di seguito ma tante altre attendono di essere scoperte da voi: sci alpino e snowboard (30 km di piste perfettamente attrezzate che garantiscono neve artificiale e sci notturno), sci di fondo (su circa 40 km di piste ben mantenute, da quest´ anno anche di notte), discese in slitta nelle zone previste o sulle apposite piste attrezzate, di giorno e di notte al lume delle fiaccole, gite in motoslitta sulla pista circolare di Kranjska Gora oppure meravigliose escursioni panoramiche in compagnia di una guida, fuoripista e sci estremo in compagnia di una guida alpina, arrampicata sulle cascate ghiacciate per principianti ed arrampicatori esperti, pattinaggio su piste di pattinaggio naturali ed artificiali di fronte al hotel Kompas dove quest'attività è praticabile anche di sera, fiaccolata, giro con slitta trainata da renne per i bambini. Venga quindi a Kranjska Gorae scopra le sue magie primaverili!
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23.1.2013 12:07:00
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Cultura veneta 15
Letteratura Il libro di Bevilacqua che ricorda Micheletto e il ciclismo di inizio ‘900
“Il Conte di Sacile”
Vinse il Giro e la prima tappa del Tour. Venne chiamato “il Conte” per l’abitudine di soffiarsi il naso -in corsacon un fazzoletto, anziché improvvisare alla meno peggio di Vesna Maria Brocca
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ato e vissuto a Sacile lungo il fiume Livenza, la carica di presidente dell’Ospedale civile di Sacile a Portobuffolè, il ciclista Giovanni Micheletto portandolo a livelli d’eccellenza. Oggi il Palazzetto fu il più grande asso del pedale del primo dello Sport di Sacile e il Museo del ciclismo di PorNovecento. Cent’anni fa, nel 1912, vinse il Giro tobuffolè portano il suo nome e a 100 anni dalla d’Italia, assegnato in quell’edizione con la formula a vittoria del Giro d’Italia, Giacinto Bevilacqua lo ricorsquadre. Ricordiamo poi la vittoria nel 1910 del Giro da con la biografia “Giovanni Micheletto il Conte di di Lombardia, nel 1911 del Giro di Romagna e nel Sacile” (edizioni Sports15). Tra le chicche di questo 1913 la prima tappa del Tour de France. Sempre volume l’autore ci racconta che ha “antologizzato un testo di un giornalista della nello stesso anno, 1913, è Gazzetta dello Sport che negli stato il primo italiano a vin- Durante anni Cinquanta aveva seguito cere nella storia del ciclismo la seconda una corsa in Belgio. Il giornauna corsa in linea all’estero, guerra lista, di ritorno, aveva riferito la Paris-Menin. Colto e dai mondiale fece con grande meraviglia che in modi sempre garbati che gli parte del CLN un’osteria belga, sentendo i valsero il soprannome de “Il Conte”, viene ricordato per l’abitudine di soffiarsi il commensali parlare italiano, l’oste andò a prendenaso -in corsa- con un fazzoletto, anziché improvvi- re una foto di Micheletto scattata nel 1913 alla sare alla meno peggio. Corse da professionista dal Parigi-Menin, testimoniando così la fama duratura di 1908 al 1913, ebbe quindi una carriera ciclistica questo mito del pedale riscossa lungo le sue tappe”. breve, ma importantissima. Durante la seconda Giacinto Bevilacqua prosegue il suo racconto descriguerra mondiale fece parte del Comitato di Libera- vendoci un ciclismo da pionieri in cui i corridori non zione Nazionale di Sacile e poi per dodici anni ricoprì avevano alcun genere di assistenza in gara, anzi,
era assolutamente proibito cambiare bicicletta. Il ciclista si doveva arrangiare a fare tutto lungo tappe anche di 600 chilometri: portava a tracolla il tubolare di riserva e macinava chilometri con il cambio fisso. Anche l’alimentazione era diversa: uova sode e carne di pollo, portate sempre a tracolla. Tutto passa, tranne i grandi come Micheletto.
muSica e letteratura “liSzt Ferenc 200”, la biograFia Del genio ungHereSe
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n nuova pubblicazione per gli amanti della musica classica e non. Stiamo parlando di “Liszt Ferenc 200” (Publimedia, 2012) scritto dalla musicologa trevigiana Vesna Maria Brocca, che contiene al suo interno anche la prima edizione assoluta del Vexilla Regis prodeunt per orchestra del 1864 del genio ungherese Franz Liszt. La biografia è preceduta dalla prefazione del compositore e medico Mirco De Stefani, noto anche per le sue numerose collaborazioni con il grande poeta Andrea Zanzotto ed è seguita dalla trascrizione e dalla revisione del brano orchestrale a cura del compositore e direttore d’orchestra trevigiano Francesco Pavan. “Durante gli anni di studio universitario in musicologia storica -spiega Vesna Maria Brocca- sono cominciate le mie ricerche sul celebre inno gregoriano di san Venanzio Fortunato sotto la guida del professor Giacomo Baroffio, ordinario di Storia della musica medievale a Cremona, che mi hanno portata fino a Liszt e a studiare di persona l’autografo al Goethe- und SchillerArchiv di Weimar”. Il volume vanta, inoltre, il patrocinio dell’Anno Culturale Italo-Ungherese 2013, dell’Ambasciata di Ungheria – Roma e del Consolato Generale Onorario di Ungheria – Venezia.
28 Sì, viaggiare FRANCIA
Sì, viaggiare 31
Nantes l’audace è già nel futuro L’UNIONE EUROPEA L’HA PROCLAMATA “CAPITALE VERDE D’EUROPA 2013” PER GLI OLTRE MILLE ETTARI DI SPAZI VERDI MA LA CITTÀ AFFACCIATA SULL’ATLANTICO E SUL LUNGO ESTUARIO DELLA LOIRA AMA ANCHE LE FUGHE IN AVANTI: L’ISOLA DEL PORTO È STATA TRASFORMATA IN UN LABORATORIO D’ARTE CONTEMPORANEA E DI ARCHITETTURE AVVENIRISTICHE IN ONORE DI LEONARDO E DI GIULIO VERNE (CHE QUI NACQUE NEL 1828) SONO STATE COSTRUITE DELLE GIGANTESCHE “MACCHINE” FRA CUI L’ELEFANTE CHE CAMMINA SULLE BANCHINE DISMESSE: È LA NUOVA ATTRAZIONE NANTESE CROSTACEI E MUSCADET
I
l gigantesco elefante avanza minaccioso, scuote la testa, poi all’improvviso si ferma. Barrisce, alza la proboscide e “sputa” acqua. Tanta acqua. Un getto che spesso colpisce i turisti incautamente fermatisi davanti ad esso quasi per sfidarlo. Il gigantesco elefante, alto 12 metri e pesante 50 tonnellate, è la nuova attrazione di Nantes. E’ la prima grande macchina realizzata nell’isola della città, al centro dell’estuario della Loira. Dove prima c’era il porto oggi c’è una proiezione del futuro. Quello in cui la città ha deciso di immergersi. Il progetto artistico “Le macchine dell’isola” ha dello sbalorditivo. Contrariamente ad un parco d’attrazione chiuso, esso si integra nel tessuto urbano, con strutture meccaniche monumentali in movimento. Sull’elefante ci possono salire 49 persone, in pancia e in groppa. La “passeggiata” dura mezzora ed è un’emozione vedere le zampe gli ingranaggi mettersi in movimento. Prodotto dalla fantasia di Francois Delarozire e Pierre Orefice, il progetto turistico “Macchine dell’isola” si nutre dei mondi inventati da Giulio Verne, dell’universo meccanico di Leonardo da Vinci e della storia industriale di Nantes. Questo “bestiario” fantastico vivente occupa il sito degli ex cantieri navali. Nel 2012 stata inaugurata il carosello gigante “mondi marini” (25 metri di altezza, 20 di diametro) popolato da creature che popolano il mare: è costituito da 35 elementi mobili. All’Atelier si possono ammirare altre macchine e capire come sono state costruite. Un luogo da non perdere. Come pure l’Hangar delle banane, un laboratorio in perenne movimento creativo. Nella stessa isola, vero e proprio crogiolo creativo della città, sorgono le costruzioni più avveniristiche di Nantes: dal nuovo palazzo di
IN COPERTINA L’ELEFANTE MECCANICO A SPASSO PER L’ISOLA. IN ALTO A DESTRA: IL CASTELLO DI CISSON E UNA VEDUTA DI QUELLO DI NANTES (DUCHI DI BRETAGNA); PIÙ SOTTO DETTAGLIO DELLO STESSO CASTELLO, VEDUTE DELLA CITTÀ, IL PARCO DELLE “MACCHINE” LEONARDESCHE E UN’IMMAGINE SERALE DELL’ISOLA. NEL BOX: IL RISTORANTE LE CIGALLE E LA CANTINA DEL CASTELLO DI CASSEMICHÈRE
giustizia al polo d’affari Euronantes. Architetti di fama stanno costruendo nell’isola un nuovo cuore della città nell’ambito di un progetto urbano entusiasmante che tende a trasformare e riutilizzare quanto gi edificato. Intorno sorto il Parco dei cantieri, con percorsi lungo le sponde, pontili, giardini a tema. Persino le vecchie gru del porto sono diventate monumenti di architettura contemporanea. Sempre in tema di arte contemporanea a Nantes va ricordata la biennale Estuaire, con sempre nuove realizzazioni a cielo aperto, lungo il fiume fra la città e Saint Nazaire: la casa nell’acqua, il serpente tra i flutti, la barca inarcata. Installazioni surreali. Nantes quest’anno gode del titolo di “ca-
Crostacei e frutti di mare, come se piovesse. Incastonati in piatti a più piani, come le vecchie torte nuziali. A Nantes la gastronomia è di mare e a dominare la scena gastronomica è il plateau royale. Bello anche da vedere con quella ridondanza di ostriche, tartufi di mare, gamberoni, scampi e altre prelibatezze. Imperdibile la sosta al ristorante “La Cigale” (4 place Graslin), locale storico con sale in stile Art decò. Grandi frutti di mare. Curioso il ristorantino “Les Chants d’Avril” (2, rue Laennec), famoso per il suo menu misterioso che cambia ogni giorno. Tipica la sosta al ristorante “La Civelle” (21 quai Boissard - Trentemoult) con vista sull’isola di Nantes. A “Le Grain de Folie” (150 bd des Ocanides - Pornichet) in faccia al mare, vicino al centro balneare di Le Boule, altri prodotti ittici d’eccellenza. Nell’entroterra due tappe imperdibili: a Cisson, borgo medievale, cena romantica al “Restaurant de la Vallée (1 rue de la Vallèe) vicino al ponte, con vista maniero. Allo Chateau de Cassemichère a La Chapelle - Heulin, piccolo borgo di campagna, si va invece per ammirare lo splendido piccolo castello e per visitare le antiche cantine dove, documenti alla mano, ti dimostrano che vi è nato il Muscadet, il vino simbolo di questa zona. Il bianco ideale per apprezzare crostacei e frutti di mare dell’Atlantico.
pitale verde europea”, titolo meritato per gli oltre mille ettari destinati a verde pubblico e parchi ma anche per il livello di qualità della vita raggiunto. La città, famosa per l’editto di Enrico IV che nel 1598 pose fine alle guerre di religione, diventata esempio di tolleranza. Ne testimonianza anche il Memoriale sull’abolizione della schiavitù con cui la città, guardando in faccia la storia, riconciliata con il suo scomodo passato, dato che proprio da Nantes partivano le spedizioni negriere. Il Memoriale è allestito in Quai de la Fosse, luogo simbolo da dove salpavano le navi che trasportavano gli schiavi. Anche nel Castello dei Duchi di Bretagna, che domina la città vecchia con le sue possenti ed eleganti architetture rinasci-
mentali, c’è un percorso espositivo dedicato agli anni bui della tratta degli schiavi. Il castello costruito da Francesco II, ultimo duca della Bretagna indipendente, annuncia l’architettura dei castelli della Loira. Suggestivo il percorso lungo le mura, sorprendente il museo hi tech: propone anche una stupefacente visita virtuale nella Nantes del 1757. La bellezza e la vastità della città si possono cogliere salendo sulla Torre della Bretagna, dove si trova anche Le Nid, un artistico bar ispirato al nido della cicogna. Dall’alto è più facile capire che il quartiere Feydeau un tempo era un’isola e avere un’idea della ricchezza dei suoi palazzi. Si può vedere La Tour Lu nell’ex fabbrica di biscotti Lu, oggi sede
degli uffici del turismo. Il Passaggio Pomeraye, del XIX secolo, vale invece la pena di vederlo dal basso, passeggiandovi: è l’antesignano del centro commerciale, caratterizzato da una monumentale scalinata e da bei decori liberty. Nantes propone moltissimi percorsi culturali e turistici, puntando sull’ecosostenibilità. Mezzi pubblici e bicicletta. Le Voyage a Nantes (www.levoyageanantes.fr) è un percorso insolito, sfasato, poetico. Altre informazioni si possono ottenere mediante www.paysdelaloire.fr o www.ohlaloireatlantique.com Oltrechè su www.rendezvousenfrance.com Nantes è facilmente raggiungibile da Venezia con i voli low cost di Volotea.
IPersonaggio nostri esperti 32 26
L’intelligenza emotiva La “Rosa di Lalo”, il “confessionale” di Mira del lavoro Il libro sulla memoriaPsicologia di Elsa Marchiori Pagine di storia locale
Giovanni Biasolo detto “Lalo Parigin”
Dott. Lara Tasso
L’intelligenza è la capacità di buona comprensione di se stessi, squadra temporanea ad hoc, è adattarsi all’ambiente, ed è una mentre le seconde si espletano un fattore cruciale nel successo funzione psichica complessa, nella capacità di riconoscere le sul lavoro”(Goleman 1996). Una tradizione da piùemozioni di un altrui, secolo e che generazioni persone che hanno una buona e di costruire condaLe tre poiché deriva dall’interazione intelligenza emotiva, sanno di aspetti genetici, e legati al essi buone relazioni. si è tramandata figlio. Lalo, 81 anni, raccontando in una situazione di Questo intipo di intelligenza è distinguere contesto in cui cresciamodi epadre una delle più ricercate anche tensione, il fatto, dal significato viviamo. del suovarie localeforme parladi indalle effetti della storia chepaese questo ha per loro, e aziende, in quanto averedel Esistono intelligenza, ma una delle più nel contesto lavorativo persone dalla conseguente reazione. di Alessandro Abbadir importanti è quella emotiva, il cui in grado di conoscere bene se Se, per esempio, stiamo male termine fu coniato negli anni ’80 stesse e gli altri, e che sanno perché una persona cara non iovanni Biasiolo e la sua trattoria “La 81 anni, detto “Lalo Parigin”, nomignolo libro - in un giorno che non somiglia per niente da Mayer e Salovey, e fu ripreso di conseguenza comunicare in ci presta attenzione, dobbiamo Rosa“ a Mira Porte, protagonisti del ereditato dal nonno per il modo di vestire alla alla primavera, ma al pieno inverno. È uno concentrarci non sul pensiero che maniera efficace, porta migliori di da Goleman quei giorni che restano nella storia per il nuovo libro dinel Elsa1995. Marchiori “La rosa francese. dovrebbe essere risultati. Nel mondo produttivo Possiamo definire questo L’avventura del bar-trattoria “La Rosa“ grande gelo che copre dipiù uno interessata spesso strato di Lalo”. a noi, ma sul significato che “oltre la perizia tecnica, oggi si dà tipoUn di intelligenza, come la libro che la scrittrice mirese dedica con inizia più di un secolo fa grazie all’intrapren- di ghiaccio la Brenta e la laguna di Venezia, hanno per noi le sue attenzioni. grande importanza a fattori quali capacità di gestire le proprie affetto al proprietario della trattoria gestita denza di Giovanni, nonno di Lalo, per conti- tanto che è possibile raggiungere la città sciNon possiamo cambiare il fatto, lavoro di ilsquadra, la epossibilità emozioni, di motivare stessi, per tre generazioni dalla stessa se famiglia, te- ilnuare poi con figlio Ferruccio quindi con il volando”. è difficile modificare la nostra di comunicare apertamente, la di essere empatici, di vincere stimone di un secolo di avvenimenti e grandi nipote, Giovanni-Lalo, che decide di prendere ed ”Il mio bar rimase negli anni ‘60 - spiega reazione; possiamo, cooperazione, la capacità di le frustrazioni, di perseguire i territorio cambiamenti . in mano le redini del locale dopo la morte del Giovanni Biasiolo - uno dei pochi nelinvece, e originario modificare e di il proprio acomprendere propri obiettivi, le ascoltare padre avvenuta nelesprimere 1952. conservare il suo stile di aperturail “Ne ha conosciute dirimandando storie il bar-trattoria “La Rosa” di Mira Porte - spiega la scrittrice Grazie a tanti sacrifici e ai all’imprescindibisociale, di calore che significato checomunicativo, quel fattodi storie ha per insomma rudimenti al gratificazioni e controllando gli- pensiero, ne ha visti di clienti entrare e uscire da quella dell’intelligenza le aiuto della moglie Anna, Lalo, ha gestito intrecciano e si conducono insieme. Gli altri sociale”; “il sinoi. impulsi. porta; tra mille avvenimenti, e brutti, con successo temporiescano il locale, pronerano diventatisuluoghi e sonoil Il presupposto cui forbiti si basa che per le molto persone a locali L’intelligenza emotiva sibelli fonda su fatto adatti a servirsi in piedi, a consumare e fuggigrandi cambiamenti, gioie, tempi diffi cili. E to a servire un’ombra o deliziosi manicaretti, competenze personali e sociali. elaborare una rete, in pratica costrutto dell’intelligenza emotiva, re via. Da essi si usciva come si era entrati, un’ombra di bianco e un folpeto a conciliare sempre con il sorriso sulle labbra, ad ascoltare Le prime consistono in una che sappiano fare di essa una è che vi sia interdipendenza
G
gli animi”. Dietro al “mitico” bancone non lavora più il suo proprietario-simbolo, Giovanni Biasiolo
storie, a raccontare storie. “Inizio il mio viaggio a Mira Porte il 17 febbraio 1929 – spiega il protagonista nel
LAM VESTE LA LUCE Collezioni
di
lampade
e
lampadari
pregnati di confidenze, di pareti dalle grandi mico con la prima televisione che calamitava orecchie pronte a raccogliere sensazioni emo- decine e decine di clienti ai tempi moderni, tive. Non offrivano quell’aspetto di rifugio e La Rosa ha sempre conservato una sua idendi intimità, di accoglimento e di conoscenza”. tità, è sempre stato un punto di riferimento, Attraverso la storia di Giovanni, si ripercorre un approdo sicuro, un luogo familiare. Quasi e su quelle degli altri, e sulle tra lala storia mente razionale e quella anche di un paese e delle sue tra- una specie di confessionale per alcuni, perconseguenti reazioni ad esse. emotiva. sformazioni. ché parlavano e si confidavano con Lalo.La E punizione un comportamento PerDa concludere, sottolinea dietro il banco dellasisua trattoria (ora lui li ascoltava,per guardava il volto e le mani, sbagliato serve a sono poco, se cheunaquesto tipo diGiovanni, intelligenza con diversa gestione), che dagli ma soprattutto gli occhi che l’apertura non è accompagnata da una si sviluppa fin da piccoli, sulla anni ‘50 fino agli anni ‘90 fu un punto di dell’interiorità. E ritrovava in tutti qualcosa motivo cui base degli esempi e in delle se stesso, identifidel candosi in loro,per facendo riferimento a Mira Porte, ripercorre modo dispiegazione quella data azione è scorretta, ainterazioni tratti poetico leche vicissitudini di persone, con si instaurano in sbocciare una empatia misteriosa e benefica.e una visione personale degli avvenimenti . è Lalo”. da una riflessione sull’effetto che famiglia e a scuola. È, quindi, Questo “La Rosa è un luogo di ritrovo per molti, “La Rosa il decimo lavoro sulla altri èda un punto di importante portare il bambino a ha per glidi Lalo” un luogo che ha accompagnato un secolo di memoria, di Elsa Marchiori ed è stato presenriflettere sulle proprie emozioni vista emotivo. senza aver dato e aver ricevuto qualcosa che vita di Mira e della Riviera del Brenta – rac- tato insieme al suo protagonista le scorse DOTT. LARA TASSO -conta Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it Elsa Marchiori -. Dall’inizio dell’attività settimane in villa Principe Pio a Mira Porte. cambia dentro. Non possedevano quell’odore di casa, di mobili vissuti, di muri muti e im- agli anni duri della guerra, dal boom econo-
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34 Crucipiazza Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) Un giretto per Parigi
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l’Intarsio
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Sapete riconoscere questi posti?
1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3
info@azzurraedizioni.com
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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. AGO - AIO - BEA - EVA - IFA OHE - POI - SMS - TAP - UHM GAME - SOAP - UVEA - CALIA IDIOMA - NOSTRO - ORRIDA OSSIAN - GRIDATO AGIOGRAFO - IMPAZZISCE MELODRAMMA NEFANDEZZA - PSICROFILO SALVAZIONE - ALFABETISMO OSSIFICAZIONE AZZURRAEDIZIONI
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The Music (la musica) Impariamo l’inglese
• Pierino si rivolge a un bambino più piccolo: “Hai dei buoni denti?” “Purtroppo no.” “Perfetto. Allora tienimi il croccante mentre faccio questa partita a pallone.” • Pierino e Michela sono soli nel bosco in una limpida giornata invernale. “Michela, levati il cappotto.” “Si, va bene.” “Brava. Ora levati la gonnellina.” “Si, Pierino” “Ora la sottogonna.” “Va bene.” “E ora levati le mutandine perché mi serve l’elastico per aggiustare la fionda!” • “Ma come?” Dice la mamma a Pierino. “Ti sei mangiato tutte le caramelle senza pensare a tua sorella?” E Pierino: “Ci ho pensato tutto il tempo. Ero preoccupato
che arrivasse prima che io le finissi.” • La mamma a Pierino: “Pierino, hai preso 6 in condotta. Sei stato bocciato! Ma si può sapere come hai fatto? Dicevi che andavi bene a scuola!” “Beh, si vede che si sono accorti che non tiravo mai l’acqua.” • Pierino, non sapendo svolgere il tema d’esame, pensa di fare lo spiritoso e consegna il compito con queste parole scritte: “Dio solo conosce la risposta. Buona giornata!” Otto giorni dopo riceve la risposta: “Dio è stato promosso e tu no. Buon anno!”
BASS (basso) CHOIR (coro) COMPOSER (compositore) DRUMS (batteria) EFFECTS (effetti) HAND (mano) HARP (arpa) MELODY (melodia) MUSIC (musica) NOTE (note) PIANO (pianoforte) POPULAR (popolare) SAXOPHONE (sassofono) SCIENCE (scienza) SINGER (cantante) SONG (canzone) SOUND (suono) THEORY (teoria) TIME (tempo) VOICE (voce) CHIAVE (6) - Uno strumento musicale..........................................................................
Aforismi sull’amore
Soluzioni:
• C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola.
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A tavola 35
Denis Meneghini
cUciNa
viNo LA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO
R
ICORDO PERFETTAMENTE L’ANNO IN CUI ANDAI IN VACANZA IN
UMBRIA E,
CRESPELLE AI PISELLINI, BURRATA E GRANELLA DI NOCCIOLE
NEL VIAGGIO DI RITORNO, DECISI CHE FORSE SAREBBE
STATA UNA BUONA COSA ALLUNGARE UN PO’ LA STRADA E PASSARE PER LA TOSCANA PER BERMI UN BICCHIERE DI VINO BUONO; INTENDIAMOCI, NON È CHE IN
UMBRIA NON CI SIA IL VINO BUONO, ANZI…RICORDO CHE MI FERMAI IN UN BORGO MOLTO BELLO, MI FERMAI PER IL PRANZO, E PER ASSAGGIARE IL VINO TIPICO DI QUESTA INCANTEVOLE ZONA: LA VERNACCIA. TRA I VINI TOSCANI È QUELLO CON LE ORIGINI PIÙ INCERTE. PROBABILMENTE PRENDE IL NOME DAL LATINO “VERNACULUM”, CHE SIGNIFICA DEL POSTO, NATIVO. QUESTO SPIEGHEREBBE PERCHÉ MOLTE UVE IN ITALIA SI CHIAMANO IN QUESTO MODO. CI SONO IN ITALIA TRE D.O.C. DI VERNACCIA; LA VERNACCIA DI ORISTANO, IN SARDEGNA, LA VERNACCIA DI SERRAPETRONA, NELLE MARCHE, E LA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO. INTRODOTTO DALLA GRECIA NEL XIII SECOLO, DI QUESTO VINO SI HANNO TRACCE SIN DAL 1276, IN QUANTO CITATO IN UN DOCUMENTO DEL COMUNE DI SAN GIMIGNANO. VENNE POI DIVULGATO DA LORENZO IL MAGNIFICO CHE LO FECE PIANTARE NEI SUOI POSSEDIMENTI. VIENE NOMINATO PERSINO DA DANTE ALIGHIERI NELLA DIVINA COMMEDIA. AGGIRANDOSI NEL PURGATORIO TRA I GOLOSI, INCONTRA PAPA MARTINO IV, REO DI ESSERE STATO TROPPO SPESSO VINTO DALLA VERNACCIA. LA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO VIENE PRODOTTA ESCLUSIVAMENTE DAI VIGNETI SITUATI NEI TERRENI COLLINARI DI SAN GIMIGNANO, DAL VITIGNO OMONIMO ED HA UN BELLISSIMO GIALLO PAGLIERINO CHE DIVENTA DORATO NELLE RISERVE. HA UN PROFUMO MOLTO INTENSO E SI ACCOMPAGNA MOLTO BENE A PIATTI A BASE DI PESCE, PRIMI PIATTI CON SALSE BIANCHE, FRITTURE, UOVA E CARNI BIANCHE ED È MOLTO BUONO ANCHE COME APERITIVO. INSOMMA È UN VINO A 360 GRADI, MOLTO VERSATILE E SE UN GIORNO VI CAPITASSE DI ESSERE IN GIRO DALLE PARTI DI SAN GIMIGNANO NON ESITATE E ANDATE A FARVI UN BICCHIERE DI VINO BUONO. DENISMENEGHINI@ALICE.IT ERO A SAN GIMIGNANO, LA CITTÀ DELLE TORRI, NELLA PROVINCIA DI SIENA.
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
cocKTails by Paolo Marani
I CONSIGLI DI PAOLO
4.5 CL VERMONT MARTINI DRY 1 CL KIRSC TOSCHI 1.5 CHERRY BRANDY LUXARDO 3 FRAGOLE FRESCHE SI VERSA NELLA COPPA CH AMPAGNE CHAMPAGNE SI PREPARA NEL BLENDED
PAOLO MARANI
INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT
INGREDIENTI PER 5 PERSONE: PER LE CRESPELLE: 3 CUCCH SEMOLINO, 3 E ½ CUCCH FARINA 00, LATTE CONDENSATO, LATTE,
3 UOVA, 1 CUCCH MARGARINA, CURRY, SALE. PER LA FARCIA: 440G PISELLINI DI BAONE, 350G 50G, NOCCIOLE, 2 CUCCH OLIO EVO, 1 CUCCH.NO OLIO AROMATIZZATO ALLE ACCIUGHE E PEPERONCINO, CURRY, SALE. PER LA BESCIAMELLA: 350ML LATTE, 35G MARGARINA, 35G FARINA 00, 1 CUCCH FORMAGGIO PARMIGIANO GRATTUGIATO, 2 CUCCH.NI OLIO AROMATIZZATO ALLE ACCIUGHE E PEPERONCINO, NOCE MOSCATA, SALE, PEPE NERO BURRATA,
PROCEDIMENTO: PREPARARE LA PASTELLA PER LE CRESPELLE: SBATTERE LE UOVA CON IL SALE; IN UNA CIOTOLA SETACCIARE LA FARINA CON IL SEMOLINO E, AIUTANDOSI CON IL LATTE, OTTENERE UNA PASTA MORBIDA.
20 MINUTI. SCIOGLIERE LA MARGARINA SULLA PIASTRA E FARE LE CRESPELLE, VERSANDO IL COMPOSTO A CUCCHIAIATE E
STENDENDO BENE. IN UNA PADELLA CON L’OLIO EVO, SCALDARE I PISELLINI; PORTARE A COTTURA CON ACQUA ED INSAPORIRE CON SALE, CURRY E L’OLIO AROMATIZZATO ALLE ACCIUGHE E PEPERONCINO. TRITARE LE NOCCIOLE ED UNIRNE UN CUCCHIAIO
AI PISELLINI. PER LA BESCIAMELLA: SCIOGLIERE LA MARGARINA IN UN PENTOLINO, UNIRE LA FARINA QUINDI VERSARE IL LATTE, FACENDO ATTENZIONE CHE NON SI FORMINO GRUMI. INSAPORIRE CON SALE E NOCE MOSCATA, LASCIANDO SUL FUOCO FINCHÈ NON SI ADDENSA, SEMPRE CONTINUANDO A MESCOLARE. FRULLARE DUE CUCCHIAI DI PISELLINI ED AMALGAMARLI ALLA
BESCIAMELLA, ASSIEME ALL’OLIO AROMATIZZATO ALLE ACCIUGHE E PEPERONCINO, MESCOLANDO BENE. FARCIRE LE CRESPELLE
CON I PISELLINI E DISTRIBUIRE LA BURRATA; CHIUDERE AD INVOLTINO E DISPORRE SUL PIATTO CRISP, PRECEDENTEMENTE BAGNATO CON IL LATTE DELLA BURRATA.
COPRIRE LE CRESPELLE CON LA BESCIAMELLA, SPOLVERARE DI PEPE NERO E CON LA RIMANENTE BAGNARE IL TUTTO CON UN PO’ DI LATTE PER FAR SI CHE RIMANGANO MORBIDE. CUOCERE IN FORNO A MICROONDE CON FUNZIONE CRISP PER CIRCA 7 MINUTI, COSPARGERE CON IL FORMAGGIO PARMIGIANO E CUOCERE PER ALTRI 3 MINUTI. SPIZZICHI E BOCCONI B MANUELA E SILVIA BIZZO GRANELLA DI NOCCIOLE.
Ristorante Pizzeria
Menù di Pasqua AntipAsti
e pastellate fritte crostino con petto d’oca crostino con patè di feg ato di coniglio Voul ou vent ai formagg i e noci Involtino di melanzane e pancetta Asparagi in mimosa
primi piAtti
Orata alla Santorini patate al forno con pomodorini e Aragostina gratinata Frittura mista in tavola
dessert
ccolato fuso Colomba Pasquale con cio fè e digestivo Meridiana Acqua, vino della casa, caf
€ 40,00
www.pizzeria-meridiana.com
Aperitivo di Ben venuto AntipAsti in tA volozzA con : verdurin
Bollito misto composto da: cicala di mare latticini moscardini gamberoni insalata di mare Tris di baccalà mantecato, te sarde in saor e alici marina
secondi piAtti
Santa Maria Di Sala (VE) Via Milano, 7 Tel. 041 5760084 elzioberto@libero.it
Menù di Pasquetta
uto Aperitivo di Benven
Risotto ai frutti di mare asparagi Crespelle con gamberetti e - Sgroppino -
UNIRE LE UOVA AL
COMPOSTO DI FARINE, UN PO’ DI LATTE CONDENSATO ED INSAPORIRE IL TUTTO CON IL CURRY. LASCIARE RIPOSARE IN FRIGO PER CIRCA
COCKTAIL ROSE STRAWBERRY
INGREDIENTI :
UNA PREPARAZIONE ALL’APPARENZA DOLCE, PER LA PRESENZA DI NOCCIOLE E PISELLINI, MA IN REALTÀ PRESENTA ANCHE NOTE PEPATE E SPEZIATE. LE CRESPELLE PREPARATE CON IL SEMOLINO HANNO UNA CONSISTENZA PIÙ RUVIDA DI QUELLE CLASSICHE, ALL’INTERNO UNA FARCIA CON PISELLINI DELICATI E FILANTE BURRATA CHE, PROPRIO GRAZIE AL SUO LATTE, MANTIENE LA PREPARAZIONE MOLTO MORBIDA. LA NOTA CROCCANTE È STATA DATA DALLE NOCCIOLE, DISPOSTE IN SUPERFICIE A CREARE UNA CROSTICINA DOLCE AL PUNTO GIUSTO ED INSAPORITA CON IL PARMIGIANO.
In entrambe le serate rimane attivo il SERVIZIO DI PIZZERIA D’ASPORTO, con due forni, per un servizio più rapido
primi piAtti
Risotto Primavera alle verdure Ravioli di carne e ortica selvatica - Sgroppino -
secondi piAtti
Costicine d’Agnello Filetto di maiale al forno Contorno di verdure gri gliate e patate al
dessert
Colomba Pasquale con Acqua, vino della casa,
rosmarino
cioccolato fuso
caffè e digestivo Merid
€ 30,00
iana
36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO ATTENTI AI POSSIBILI CONFLITTI. PER EVITATE DI ESSERE POSSESSIVI E PRETENZIOSI, ANCHE TRA LE LENZUOLA · S ALUTE VI STATE RIPRENDENDO A RITMO COSTANTE. SARETE PIÙ CHE MAI DINAMICI E VITALI, APPROFITTATENE PER FARE SPORT
TORO AL
DAL 21/04 20/05
ASCINO SIETE TRAVOLTI DA UN RITROVATO ROMANTICISMO CHE SPIAZZA PURE VOI STESSI. LA PASSIONE, INVECE, SI FA DESIDERARE · SALUTE I RITMI FRENETICI A CUI VI SOTTOPONETE VI TOLGONO ENERGIA. SFOLTITE L’AGENDA E RINVIATE GLI IMPEGNI MONDANI
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
Oroscopo L’AMORE COMINCIA MOLTO PRIMA DI QUANDO CI ACCORGIAMO CHE CI STIAMO INNAMORANDO...
Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
FASCINO I RAPPORTI D’AMORE SONO MOLTO POSITIVI, DECOLLA UNA VERA LOVE STORY. ATTENTI PERÒ AL PESO DELLA ROUTINE · S ALUTE ABBIATE GRANDE CURA DEL VOSTRO CORPO CHE SIA IN SINTONIA CON LA LEGGEREZZA DELLO SPIRITO. SE ESAGERATE A TAVOLA: SMALTITE!
BEAUTIFUL DAY
Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO L’AMORE ALLIETA CUORE E SENSI CON UNA RICETTA FATTA DI TENEREZZA E SENSUALITÀ. SIATE APERTI E IN ASCOLTO DELL’ALTRO · S ALUTE L’ATTIVITÀ NON VI ATTIRA PER NULLA, A MENO CHE NON SI SVOLGA SULLA POLTRONA CHE PREFERITE. LA PIGRIZIA LA FA DA PADRONA
FASCINO ARDETE DAL DESIDERIO DI TRASGRESSIONE CHE POTREBBE PORTARVI SULLA VIA DELL’INFEDELTÀ. CHIEDETEVI SE NE VALE LA PENA · S ALUTE SEDENTARIETÀ AL BANDO: È TEMPO DI MOVIMENTO PER ESSERE IN FORMA SIN DALLA TARDA PRIMAVERA. PISCINA CONSIGLIATA
PERIODO DI TENSIONE CHE STATE PASSANDO METTE IN FUGA ROMANTICISMO . DATE UNA STERZATA · S ALUTE SE FATE MOLTO SPORT LIMITATE GLI IMPEGNI. DOSATE MEGLIO LE ENERGIE O POTREBBERO RISENTIRNE SCHIENA E ARTI INFERIORI
E SENTIMENTO CARATTERIZZANO IL MESE E LO TINGONO DI ROSA TTENTI A NON INNERVOSIRE IL PARTNER · S ALUTE POTRESTE SOFFRIRE UN PO’ A CAUSA DI UN IMPROVVISO INDEBOLIMENTO DELLE DIFESE. RIGUARDATEVI, RAFFREDDORI IN ARRIVO
FASCINO RIUSCIRETE FINALMENTE A RICOMPORRE UN CONTRASTO CON LA PERSONA DEL CUORE. PUNTATE SU DIALOGO E ASCOLTO · S ALUTE A TAVOLA È TEMPO DI MODERAZIONE E ANCHE NELLO SPORT SARÀ BENE NON SPINGERE TROPPO. SIETE UN PO’ DEBOLI, RIGUARDATEVI
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO IL
FASCINO ENTUSIASMO
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
TORMENTATI DA UNA INGIUSTIFICATA GELOSIA. ALLENTATE LO SPIONAGGIO INVESTIGATIVO O RIMARRETE SOLI · S ALUTE SIETE INSTANCABILI, SCATTANTI E RAPIDI. MENTE E CORPO VI REGALANO SODDISFAZIONI INCREDIBILI. APPROFITTATENE
FASCINO NON RIUSCITE PROPRIO A TROVARE L’INTESA DESIDERATA E I DUBBI SI MOLTIPLICANO. EVITATE DI PROVOCARE IL PARTNER · SALUTE NONOSTANTE LE BUONE ENERGIE PSICOFISICHE, ALLERGIE E DERMATITI STANNO IN AGGUATO. PREFERITE RIMEDI NATURALI
VERGINE 24/08 22/09
FASCINO L’EROS È ALLE STELLE, GLI ORMONI SCATENATI. L’INTESA, PERÒ, A VOLTE COMPLICATA. FATE SPALLUCCE E GODETEVI IL RESTO · S ALUTE QUESTO È IL MOMENTO DI ENTRARE IN PALESTRA E SCATENARE L’ENERGIA VULCANICA CHE PREME DENTRO DI VOI. BRUCIATE CALORIE
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CANCRO 22/06 AL 22/07
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
Villa Momi’s è il luogo ideale
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per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricorrenza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati. Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538
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