laPiazza del Miranese Nord - Marzo 2024

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Quando il lavoro uccide Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Oltre mille morti sul lavoro nel 2023, già più di 180 nei primi due mesi del 2024: bastano queste poche cifre per rendere l’idea di quanta strada ci sia ancora da fare per rendere più sicuri i cantieri, le fabbriche e molti altri posti di lavoro. In Veneto non va molto meglio perché le statistiche ci ricordano che la nostra regione è seconda in Italia, dietro alla Lombardia, con una media di circa due decessi sul lavoro alla settimana. E’ una magra consolazione constatare che in passato andava anche peggio su questo fronte, perché non stiamo parlando di progressi statistici ma di vite umane, di lavoratori che non sono più tornati a casa. E’ alto, altissimo poi, l’impatto sociale ed economico degli infortuni sui luoghi di lavoro, poco meno di 600 mila l’anno in Italia, quasi 70 mila nel nostro Veneto. Di fronte a questa emergenza continua le soluzioni da mettere in campo richiedono uno sforzo collettivo: da parte delle aziende chiamate ad investire di più sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori, da parte degli organismi di controllo che spesso non hanno risorse sufficienti per garantire un’attività capillare, da parte delle istituzioni chiamate a scrivere regole e norme efficaci. Invece da anni il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presenta ben poche novità.

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La

uscente Patrizia Andreotti, giunta alla fine del secondo mandato, non potrà ricandidarsi

I nodi da sciogliere

Politica Al

REBUS IN SALSA VENETA TERZO MANDATO IN BILICO

Il mondo politico in fermento tra elezioni europee, Comuni al voto, alleanze e strategie

RIFORMA AUTONOMIA

Servizio a pag.23

ALLA PROVA DEL PARLAMENTO

Ciambetti: “Taglieremo il traguardo in tempi brevi, il risultato è a portata di mano, rispettiamo la Costituzione”

Servizio a pag. 24

Abbiamo scongiurato una nuova Vaia

Non è mai possibile provare consolazione quando una calamità coinvolge una realtà umana e, soprattutto, quando protagonista è la tua Terra. Ma, come in questi giorni, può succedere di constatare che di fronte alla forza della Natura si può anche non farsi cogliere impreparati. Durante l’ondata di maltempo che ha travolto il Veneto a fine febbraio, i dati sulla piovosità sono stati particolarmente significativi tanto da essere paragonabili a quelli della grave alluvione del 2010 e della tempesta Vaia. segue a pag. 3

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag.

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Parte nel Miranese il nuovo piano per il monitoraggio d’ambiente e clima con lo scopo di ridurre l’inquinamento e migliorare la sostenibilità energetica. Con il Comune di Mirano come capofila ma con il coinvolgimento di tutta l’area del Miranese, verrà effettuato il primo monitoraggio del piano di azione per l’energia sostenibile e il clima nell’ottica di ridurre le emissioni di Co2 e migliorare la sostenibilità energetica e ambientale del territorio. L’area del Miranese si trova, secondo le ultime stime Arpav, già nella fascia arancione con un considerevole aumento delle polveri sottili. In pratica, le amministrazioni aderenti hanno adottato una ordinanza che prevede come primo step il blocco alla circolazione ai veicoli privati a diesel Euro 5 dalle 8.30 alle 18.30 con un contemporaneo monitoraggio del Paesc per verificare lo svilupparsi delle condizioni ambientali. L’operazione fa seguito a una ordinanza approvata già nel 2021 con la quale i Comuni si impegnavano a diminuire le emissioni di anidride carbonica di una percentuale pari per lo meno al 40% in in 10 anni. Il piano prevedeva l’attuazione di ben 23 punti, dei quali, però, fino ad ora solo tre sono stati raggiunti nella loro completezza. I tre “ok” riguardano l’estensione del bosco Parauro, l’ampliamento del parco Morvillo e la collaborazione al progetto “Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana” di Veneto Agricoltura. Gli ulteriori punti saranno la riqualificazione energetica di edifici e impianti di illuminazione pubblici, la creazione di comunità energetiche, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’aggiornamento del Piano delle Acque e la diffusione della cultura della riduzione del rifiuto e dello spreco alimentare. Secondo una stima futura di Legambiente, se proseguisse l’andamento negativo, nel 2030 il 69% delle città del Miranese risulterebbero fuorilegge per il Pm10. Dall’inizio dell’anno intanto, sono state messe in campo una quarantina di pattuglie che hanno passato in rassegna oltre trecento veicoli per una sanzione amministrativa pecuniaria per chi viola le limitazioni di 168 euro, ridotta a 117,60 euro se il pagamento viene effettuato entro 5 giorni dalla notifica.

Massimo Tonizzo

Abbiamo scongiurato una nuova Vaia

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Prima del progressivo miglioramento del meteo, la situazione è apparsa critica, ancora una volta, a Vicenza e nella sua zona, in particolare lungo il Bacchiglione e il Retrone. Poteva essere un’altra sciagura di dimensioni imponenti ma la situazione è rimasta sotto controllo.

Già da una prima analisi ci siamo accorti che sono da ringraziare le opere realizzate dal 2010 in poi con un preciso piano di difesa del suolo costellato da interventi sulle maggiori criticità idrogeologiche mappate sul nostro territorio. Un esempio per tutti: l’attivazione di bacini di Montebello, Caldogno e Orolo. Con la messa in funzione di queste opere si è scongiurato che oltre 3 milioni di metri cubi di acqua invadessero la città Vicenza, con esiti già noti. Forse è il risultato più eclatante ma non è l’unico che potremmo illustrare.

Se torniamo con la memoria al 2010, infatti, il viaggio a ritroso è cadenzato da tantissime opere simili: abbiamo già realizzato 13 bacini di 23 previsti, molti sono i cantieri ancora aperti e presto ne completeremo altri. Non sempre questa strategia è stata compresa, per dare il via ad alcune opere abbiamo dovuto superare vere proprie contrapposizioni e ancora oggi c’è chi promette battaglia contro la realizzazione dei bacini.

Eppure, questa coda di febbraio ha confermato che, dove sono state realizzate le opere necessarie, la gestione degli effetti di piogge massicce ci consente oggi di ascoltare con maggiore tranquillità le previsioni del tempo. Se è l’uomo che con l’edificazione ha prodotto danni, è giusto che con la prevenzione li contenga.

Quando il lavoro uccide

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

In questi giorni è tornata alla ribalta la soluzione della “patente a punti” per le aziende che operano nei cantieri edili, una misura sulla quale il confronto è aperto da tempo ma finora rimasta sulla carta. Ora il governo è intenzionato a riprendere in mano questa soluzione e ad introdurla dal prossimo autunno, sfruttando le risorse disponibili con il Pnrr. L’idea, già prospettata anni fa ma poi rimasta in un cassetto, è quella di introdurre una sorta di “patente a punti” per le aziende e i lavoratori autonomi. La dotazione iniziale dovrebbe essere di 30 punti, scalati in caso di incidenti, infortuni o irregolarità. Le imprese che arrivano a 15 punti o non sono in possesso della “patente” non potranno operare nei cantieri edili e ci saranno delle pesanti sanzioni, stabilite dall’Ispettorato del lavoro. Il decreto è pronto, potrebbe essere un primo passo, ma non sarà sufficiente se mancheranno da parte di tutti i soggetti coinvolti l’impegno e la volontà di rendere più sicuri i luoghi di lavoro.

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Accertato un aumento delle polveri sottili del Miranese Nord Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Miranese,
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 marzo 2024
al via il monitoraggio ambientale

Politica. Primi movimenti in vista delle consultazioni

Stefano Sorino si candida a sindaco a capo di una lista civica

Nessun accordo in vista a Noale e quella che sembrava una tornata elettorale facile con solo l’obbligatorio cambio di nome al vertice dopo i due mandati Andreotti ma in continuità, rischia invece di trasformarsi, come avverrà in altre aree della Città Metropolitana su riflesso della politica nazionale, in uno scontro tra posizioni interne divergenti. La sindaca uscente Patrizia Andreotti, (che peraltro era espressione di una lista civica, Impegno Comune) non potrà più essere ricandidata dopo il secondo mandato consecutivo e l’occasione si presenta ghiotta soprattutto per un centrodestra che vorrebbe tornare al comando in città in modo diretto. Le prime direttive di coalizione, espresse chiaramente dal coordinatore di

La sindaca uscente

Patrizia Andreotti non potrà più essere ricandidata

Forza Italia Gianluca Forcolin, che parla di “unione di intenti”, non sembrano però aver trovato tutti in accordo, forse perché sui possibili nomi proposti da Forcolin peserebbero, a sentire le voci che si inseguono in città, l’opposizione di Michele Celeghin, cioè proprio il rivale sconfitto da Forcolin nell’elezione a coordinatore provinciale del partito e uomo ancora politicamente forte a Noale. Nome che, oltretutto, sembrerebbe ben visto qualora non si concretizzasse la candidatura dell’attuale vicesindaca Alessandra Dini e si cercasse una persona sulla quale ci possa essere l’accodo di tutti. La candi-

datura Dini, però, sempre espressione delle civiche, che in città rappresentano la vera forza, avrebbe anche un no ben più definito, sempre nell’ambito di parte del centrodestra, cioè quello di quello di Paolo Dalla Vecchia, spesso già in discussione con la sindaca uscente. In tutto questo, l’incognita ulteriore è data dall’unica candidatura certa nell’area di centrodestra, quella di Stefano Sorino, ex assessore della giunta Andreotti dalla quale aveva dato le dimissioni lo scorso novembre. L’avvocato noalese, già consigliere comunale dal 2009, e poi assessore, si presenterà candidato sindaco con la civica “Sorino X Noale Briana Cappelletta Moniego”, che per lo meno in un primo momento non si schiera apertamente con nessun partito politico (pure se le voci in città dicono che abbia già intercettato parte dell’appoggio leghista).

“Non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti dei partiti - spiega Sorino. E siamo pronti al confronto con chiunque vorrà discutere seriamente di progetti ed interventi utili ed efficaci. Il mio concetto di politica ed amministrazione è sempre stato teso all’inclusività ed al dialogo e ha come obbiettivo il benessere della comunità e, per questo, è un progetto di ascolto dei cittadini e delle diverse categorie socioeconomiche”. Lo scenario più probabile, dunque, è ancora una volta una sfida al ballottaggio dopo che nel 2019 era stata una sfida al femminile tra la uscente e poi riconfermata Patrizia Andreotti e l’avversaria Michela Barin (Lega e Forza Italia), che avevano ottenuto risultati molto simili, tra il 44 e il 45 per cento.

Noale, capitale veneziana della radio

Noale si conferma “capitale veneziana” della radio e sull’onda della riscoperta di un mezzo antico ma contemporaneamente nuovissimo, ha celebrato con la ormai consueta serie di iniziative, la giornata mondiale della radio. Le “onde medie”, dunque, non perdono il loro fascino e hanno trovato nuova linfa vitale grazie allo strumento dei Podcast, di cui ormai Noale può essere considerata città esempio, tra le prime nel veneziano a usare lo strumento dai suoi canali istituzionali. Come ormai tradizione, dunque, anche quest’anno si è reso omaggio alla radio e al podcast on-line nell’occasione della giornata mondiale della #Radio, istituita dall’Unesco per celebrare l’anniversario delle prime trasmissione radiofoniche dell’Onu. A Noale, innovatore e ideatore

delle iniziative è Tommaso Tiepolo, delegato alle politiche giovanili, che segue ogni anno questa ricorrenza con la realizzazione degli ormai numerosi podcast dedicati alla Città di Noale. Quest’anno, inoltre, in collaborazione con Elena, volontaria del servizio civile “La rete di Scu”, è stato realizzato un segnalibro promemoria in distribuzione presso la biblioteca e le casette del libro. Tra i podcast pubblicati, “Qui Radio Noale”, che racconta proprio la storia delle radio libere noalesi scritto da Giuliano Pomiato e raccontato da Leonardo Furlan con copertina realizzata dall’illustratrice Linda Simionato. Il podcast disponibile sul canale Città di Noale, è presente in divserse piattaforme. (m.t.)

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Il candidato Sorino e il municipio di Noale
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Noale

Territorio. Presentato nelle scorse settimane un importante progetto

“Viaggio nel tempo” per scoprire il patrimonio storico

Noale aderisce a un nuovo progetto per proseguire la valorizzazione delle sue bellezze storiche e culturali, ed ottiene subito il benestare della Regione Veneto. E’ stato presentato nella sede veneziana del consiglio regionale del Veneto a palazzo Ferro-Fini il progetto di marketing territoriale “Un viaggio nel tempo alla scoperta della storia diventa realtà”, ideato dall’associazione “Città murate del Veneto” con la fattiva collaborazione della società PromoE20. Il progetto riunisce con lo scopo di far conoscere al meglio ed incentivare le visite i trentaquattro Comuni della regione che aderiscono all’associazione. L’iniziativa è stata presentata assieme alla nuova guida alle città che ora comincerà la sua diffusione. Si tratta del “kit del viaggiatore” che contiene gli strumenti ideali per poter iniziare il viaggio nelle città coinvolte: la mappa, il passaporto per inserire i timbri delle città visitate e un fumetto inedito che narra l’avventura di Alice, che non ama studiare la storia ma la scopre visitando le città murate e la presentazione del viaggio.

Noale, con le sue mura e la Rocca, è stata tra le prime città della provincia di Venezia ad aderire all’iniziativa, nata tre anni fa proprio mentre il Covid ancora impediva le visite ai luoghi storici. “Un

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progetto che in effetti ha fatto molta strada - spiega Claudio Arzenton, presidente di Città murate del Veneto. Abbiamo messo in rete le città che presentano una cinta muraria, ma non solo: castelli, un solido apparato storico, culturale e medievale, nonché eccellenze enogastronomiche”. “L’obiettivo - prosegue Loris Danielli di PromoE20 - è ovviamente quello di favorire il turismo di prossimità, far conoscere meglio le città a chi vive anche nelle zone confinanti, ma soprattutto coinvolgere le famiglie utilizzando gli strumenti tradizionali, che rimangono nel tempo e sono simpatici”. Sono già stati distribuiti quasi mille kit tra i Comuni aderenti, che ora potranno decidere in quali luoghi e come diffonderli. “Viaggio nel tempo” è un’iniziativa rivolta alle famiglie e ai bambini, che potranno così conoscere le bellezze storiche e architettoniche del nostro territorio - la conclusione del consigliere regionale Giulio Centenaro. Una conoscenza che diventa anche promozione del territorio stesso”. Massimo Tonizzo

Officina Lavoro, uno sportello di successo

Continua l’attività di Officina Lavoro, lo sportello di supporto e accompagnamento alla ricerca lavoro dedicato ai cittadini di Noale. Il servizio, che è aperto, previo appuntamento nella sede comunale, ha già fornito a un numero consistente (e in perenne aumento) di utenti in difficoltà informazioni utili rispetto ai canali di ricerca lavoro, alle opportunità lavorative e formative gratuite e supporto nella redazione del curriculum vitae, orientamento e bilancio delle competenze. “Non solo disoccupati - spiegano dallo sportello - ma anche soluzioni possibili sulle relazioni con il contesto in cui si vive, intervenendo sulle condizioni che favoriscono l’incrocio domanda-offerta, operando in rete con soggetti territoriali attivi, pubblici o privati, dalle associazioni di categoria alle agenzie per il lavoro”. Nell’ultimo periodo, il progetto si è occupato anche della realizzazione di incontri e laboratori dedicati alla conoscenza del mercato del lavoro, i canali di ricerca e la preparazione di un colloquio, il bilancio delle competenze e la conoscenza reciproca tra persone in ricerca e aziende del territorio. (m.t.)

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Sociale. Dopo il successo delle scorse edizioni parte la nuova proposta

Noal@art, vetrina per giovani artisti

ANoale torna la vetrina per i giovani artisti e creatori, ed è nuovamente un ottimo successo, con già in previsione l’edizione per il 2025. Il Comune di Noale, assessorato alla cultura, ha proposto anche per quest’anno la rassegna artistica Noal@rt 2024. Un progetto espositivo nato nel 2017 con il duplice obiettivo: di promuovere il lavoro di giovani artisti e nel contempo valorizzare in maniera nuova gli spazi espositivi presenti a Noale. Una proposta che, con il passare degli anni, non ha trovato ostacoli o impedimenti (Covid ovviamente a parte) si è rinnovata anche con l’assessore alla cultura Annamaria Tosatto che ha deciso di ampliare il progetto garantendo l’apertura a tutte le arti e forme creative. ”Da quest’anno - spiega meglio proprio l’assessore alla cultura - si è voluto dare un nuovo taglio alla proposta. Consci che i talenti giovanili si esprimono secondo modalità tra le più varie, si è deciso di aprire il bando non solo all’arte pittorica, ma alla creatività in senso più ampio. E quest’anno questo nuovo taglio ha trovato piena espressione valorizzando: la grafica, i manga, la fotografia. Creatività nella scrittura, sia per forma che per contenuti con la proposta di un’iniziativa editoriale di una nostra giovane concittadina realizzata con la supervisione dell’Università Ca’Foscari e la presentazione

alla comunità di un importante progetto sociale realizzato da Talents Lab tramite l’utilizzo dei Lego. L’espressione della nostra “meglio gioventù”, creativa e propositiva. Mi permetto quindi di chiamare già da ora a raccolta giovani fotografi, creativi, performer, designer, creatori di gioielli ed abbigliamento per l’edizione 2025. Gli artisti che hanno finora esposto le loro opere ci hanno sempre impressionato per entusiasmo, spinta creativa, ma anche tecnica e dedizione, siamo quindi sicuri che proporre un momento di rinnovata commistione ed incontro possa essere per tutti motivo di accrescimento, sia per i giovani espositori, sia per i visitatori”. Per questa edizione 2024, chiusa con un ottimo successo di

pubblico, ad esporre in un rigoroso ordine alfabetico sono stati i giovani Elena Estratti, Francesco Modugno, Christian Penta, Beatrice Rosso e Fabiana Corami, Silvia Savella, i Talents Lab e Triko, ma già si guarda al futuro con le basi per il 2025. L’iscrizione per la prossima mostra sarà gratuita e andrà effettuata entro il 31 dicembre 2024. Non è richiesto che il ciclo di opere sia inedito e per partecipare basterà una mail di candidatura all’indirizzo comune.noale.ve@legalmail.it con oggetto “No@l@rt e Cre@tivity”. Il premio è aperto ad artisti professionisti, studenti e/o autodidatti under 30. I giovani saranno seguiti dal Comune, ma anche da alcuni artisti “senior”, già affermati.

Campi da bocce in via Gagliardi, completati i lavori

Proseguono i lavori per gli impianti sportivi di Noale, che ora vedono il completamento degli interventi sul campo da bocce dell’area verde di via Gagliardi. Sono terminati dunque i lavori di rifacimento del campo da bocce nel parco di via Gagliardi, intervento che si era reso necessario perché il vecchio campo da gioco in terra rossa, circondato da alberature e privo di copertura di protezione, necessitava di continua manutenzione. Con questo intervento la pavimentazione in terra rossa è stata sostituita da erba sintetica, più adatta e più pratica (anche se si prevedono già le “lamentele” dei puristi della terra per abitudine ormai decennale). Al fine di favorire lo scolo delle acque meteoriche, poi, il sottofondo è stato dotato di una apposita tubazione dre-

nante immersa in sabbia, su cui è stata posata la nuova pavimentazione in erba sintetica di colore rosso. Nella seconda fase dell’intervento, è stata poi tracciata la nuova segnaletica orizzontale di gioco e a completamento del tutto, lungo il perimetro di gioco, sono state sostituite tutte le tavole lignee. L’intervento ha comportato un costo complessivo di 1 5.738 euro. “Questo spazio, luogo di gioco ed aggregazione - commentano dal Comune - vedrà confermato l’affidamento in gestione all’associazione Asd

Veterani, e finalmente potrà essere nuovamente utilizzato per ospitare sia giocatori esperti che meno esperti. Potranno tenersi, sfide, tornei nonché collaborazioni aperte anche ai servizi sul territorio. Uniche due regole: scarpe adatte al campo e giocare con il sorriso”. Soddisfazione, ovviamente, soprattutto da parte degli utenti più anziani, che riavranno una delle loro aree preferite di ritrovo, ma occasione anche per i più giovani di avvicinarsi a una attività sportiva sana e di forte tradizione. (m.t.)

Si è deciso di aprire il bando non solo all’arte pittorica, ma alla creatività in senso più ampio valorizzando anche la grafica, i manga, la fotografia.

7 www.lapiazzaweb.it Alta APERTI A PRANZO Cel. 345 4690469 Via Tempesta n. 73 Noale VE Tel. 041 8222570 Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta
Giovani artisti premiati al concorso
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Noale

Martellago

Servizi. Dopo il caso di un pensionato di Martellago nelle scorse settimane

Bollette pazze del gas, Adico interviene con decisione

Tutto è cominciato dalla sventurata vicenda di una 80enne di Martellago che si è trovata a ricevere a casa una “bolletta pazza” relativa al gas. La donna, titolare di una pensione minima, si è vista recapitare una fattura del gas da 1.600 euro, contro i 263 euro pagati nello stesso periodo dello scorso anno e pertanto si è rivolta all’Adico, l’associazione di consumatori di cui lei è socia, per cercare di dirimere la questione. Fortunatamente, nel suo caso, il gestore, Enel, ha espresso la volontà di rivedere quell’importo, aprendo, si spera, la strada per altri clienti. Questa segnalazione ha scatenato un vero e proprio boom di chiamate e di richieste di assistenza da decine di utenti mestrini e veneziani i quali hanno fatto i conti con bollette stratosferiche motivate dal fatto che queste persone godevano di una promozione molto spesso già siglata nel 2021, prima della bolla inflazionistica che li ha tutelati con i rincari del 2022. Le offerte, però, sono a scadenza, come si può evincere dalle bollette, mentre i contratti restano a tempo indeterminato a meno che il diretto interessato non voglia recedere. Molte offerte quindi sono scadute già nella seconda parte del 2023 e, chi non ha aderito ad altre opzioni perché non ne era al corrente, si è ritrovato con la tariffa placet, che è elevatissima. Per fare un esempio, l’80enne di Martellago fino a prima della scadenza pagava il gas 0,55 euro a metro cubo, con i nuovi prezzi è arrivati a 2,43 euro. Più del quadruplo. Ma com’è possibile? “Di norma - spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - il fornitore deve comunicare qualche tempo prima, di solito tre mesi al cliente il vicino termine dello sconto. Però, e questo è il nodo da risolvere, può farlo in forma scritta ma senza obbligo di Pec o di raccomandata con ricevuta di ritorno. Risultato? Gli utenti che si ritrovano con fatture stratosferiche, particolarmente alte a gennaio visto il sovra-utilizzo di gas, dichiarano di non aver mai ricevuto informazioni in merito alla scadenza dell’offerta. E, alle nostre diffide, le aziende confermano gli importi indicando anche la data di invio del messaggio al cliente con la scadenza della promozione. Senza obbligo di Pec o di raccomandata R/r dif-

ficile contestare le loro affermazioni”. Naturalmente il problema non riguarda solo Enel anche se è il fornitore, assieme ad Eni, con il maggior numero di clienti.

“Per noi - prosegue Garofolini - è fondamentale che si imponga la comunicazione con metodi per così dire, legali: pec o raccomandata con ricevuta di ritorno. Ma in ogni caso riteniamo assurdo che, di fronte a una mancata risposta del cliente, si applichino tariffe totalmente fuori mercato.

Ci sono cose troppo anomale. Tipo il caso di una socia che ha ricevuto una bolletta da 2.400 euro contro i soliti 600. La sua protesta non è andata a buon fine ma, per i prossimi consumi, le è stata proposta una tariffa da 0,90 euro e metrocubo. Poco dopo ha ricevuto altre due lettere, sempre dalla stessa azienda, una con una nuova offerta da 1,35 euro e un’altra da 0,80. Ci chiediamo.. ma qual è il giusto prezzo del gas?”

Riccardo Musacco

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Comunità energetiche rinnovabili in pieno sviluppo

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Anche Martellago, come anche altri Comuni del territorio, ad esempio Mirano, inizia un percorso di avvicinamento alla creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Le Cer consistono in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Nelle scorse settimane, presso la biblioteca di Maerne la lista “Dovere Civico”, all’opposizione in Consiglio comunale a Martellago, ha proposto una serata pubblica sul tema. “Il sempre più preoccupante cambiamento climatico in atto nel nostro pianeta - spiega Luigi Muffato, segretario del Partito Democratico di Martellagoimpone che tutti noi, secondo le nostre possibilità, ci facciamo parte attiva per dare il nostro contributo a una concreta azione riparatrice. Le nuove normative che ultimamente incentivano la creazione delle Comunità energetiche, cioè impianti fotovoltaici di comunità, devono trovare applicazione anche nel nostro Comune di Martellago. Questa serata è servita proprio per informare la popolazione interessata a questa importante novità”. Erano presenti all’evento Luca Varotto, referente della cooperativa “E’ nostra”, che opera specificamente in questo campo, il quale ha informato riguardo le problematiche, modalità e convenienza di questi interventi nel fotovoltaico. L’assessore del vicino Comune di Mirano, Francesco Venturini, invece, ha riferito riguardo l’esperienza in atto nel suo territorio. Moderatore del dibattito l’esperto di energie rinnovabili Cesare Agnello. Insomma il tema della sostenibilità energetica è sempre più presente nelle discussioni che riguardano il territorio del Miranese e anche di Martellago in questo caso. (r.m.)

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Politica. L’ex parlamentare e consigliere Marco Stradiotto solleva la questione

Scoppia la polemica sulla questione del Giardino Santo Stefano

Polemica a Martellago sul destino del Giardino Santo Stefano, di proprietà della ex Bcc Santo Stefano, istituto bancario ora incorporato da Centro Marca. L’area verrà acquistata e messa a norma dal Comune per un milione e ceduta in comodato gratuito alla Pro Senectute finché non sarà pronta. L’operazione comprenderà anche l’acquisto dell’ex sala mostre e di un’aula informatica per renderla aula studio. Ma Marco Stradiotto, ex sindaco e parlamentare, attuale consigliere di opposizione in Dovere Civico non ci sta, e scrive una lettera aperta al sindaco Andrea Saccarola lamentando innanzitutto di non avere ricevuto mai risposta ad una mail dello scorso dicembre in cui chiedeva di coinvolgere le opposizioni nella trattativa con la banca e di scarsa trasparenza nella trattativa.

“Leggendo i giornali - si legge nella missiva - che riportano le dichiarazioni che hai fatto in alcune assemblee pubbliche e le risultanze del Cda della banca, risulta che la trattativa con l’istituto di credito sia andata avanti e sia, di fatto, conclusa. Purtroppo, nelle precedenti occasioni quando avete fatto

L’operazione comprenderà anche l’acquisto dell’ex sala mostre e di un’aula informatica per renderla aula studio

trattative con altri soggetti forti non avete dimostrato particolari capacità di trattativa, nel passato avete ceduto aree e concesso deroghe urbanistiche accontentandovi del minimo sindacale, in questa occasione

Nuova segnaletica al Parco Laghetti

Il Parco Laghetti di Martellago è un vero e proprio polmone verde per tutto il territorio, un’oasi verde da vivere in particolar modo da famiglie e bambini. Anche conosciuto come Cave, in quanto si è formato sui resti di alcune cave di estrazione, il parco si estende su 54 ettari tra laghetti e prati la cui gestione è a cura del Comune. Vi sono 4 laghetti, un ampio prato con giochi per bambini ed un centro ristoro, oltre ad un centro didattico ambientale. Al Parco dei Laghetti si accede da via Fornace a Martellago e da via Ca’ Bembo a Maerne. All’interno si sviluppano diversi percorsi, da fare a piedi o anche con carrozzine e passeggini e in bicicletta, che permettono delle facili passeggiate lungo le sponde dei laghetti. Anche gli amici a quattro zam-

il nostro apporto e quello dei concittadini, soci della banca, poteva risultarvi utile per ottenere di più di quello che avete

ottenuto. Dispiace che stiate procedendo tenendo all’oscuro il consiglio comunale, ritengo grave che una partita di questo tipo venga portata avanti in gran segreto. La trasparenza nell’attività amministrativa è un principio molto importante che, soprattutto, in attività di questo tipo va salvaguardato”.

“Inizio a convincermi - conclude Stradiotto - che il problema nasce dall’approccio che avete nel svolgere il vostro ruolo, sembra quasi che consideriate il municipio come la vostra “bottega” e i cittadini come i “vostri clienti”. Su quest’ultima espressione rivolta al sindaco non è tardata ad arrivare la replica del primo cittadino. “Quando ho letto che l’ex senatore Stradiotto dava a me e alla mia maggioranza dei “bottegheri” non è che mi sono particolarmente scosso - dice Saccarola.

pe sono i benvenuti al guinzaglio. Il grande prato è perfetto per godersi un bel picnic, prendere il sole e rilassarsi. Il punto di ristoro è l’ideale se non si vuole portarsi il pranzo da casa. Da oggi l’area può contare su una nuova segnaletica verticale per renderla sempre più fruibile al numeroso pubblico che specie nei giorni festivi la animano. “Il nostro Parco Laghetti sta diventando sempre più un punto di interesse per tante persone; residenti e non - spiega il sindaco Andrea Saccarola . Un po’ “piazza verde” di congiunzione tra i nostri tre paesi, un po’ punto di ritrovo naturale per tante persone che giungono da fuori comune. Per tutto ciò, oggi, abbiamo provveduto ad installare la nuova segnaletica verticale che permetterà di avere più informazioni”. (r.m.) Il sindaco e la nuova segnaletica al Parco Laghetti

Avere un negozio, una bottega, di questi tempi non è assolutamente facile. C’è sopratutto l’attenzione verso il cliente alla base del successo delle piccole botteghe di paese. Conoscere i propri clienti per offrire loro ciò che desiderano. Per questo non mi offendo quando leggo sulla stampa che saremmo dei “bottegheri che considerano i cittadini come propri clienti. Certo è che se non vi fosse una riflessione profonda su questo concetto verrebbe da pensare che chi ha scritto questa espressione, sopratutto se applicata a chi amministra la cosa pubblica, lo abbia fatto per denigrare l’operato della nostra amministrazione, magari volendo lasciare un sottinteso dubbio nel lettore che si amministri per interesse personale piuttosto che nell’interesse della comunità”.

10 www.lapiazzaweb.it 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it Martellago
L’ex parlamentare e consigliere comunale Marco Stradiotto

Salzano

Territorio. Il sindaco Betteto interviene su una questione molto sentita a Robegano

“Alla Robeganese abbiamo offerto diverse soluzioni”

“ARobegano si parla di piazza e di parcheggi, di parco verde in centro da circa 40 anni. Tutte le amministrazioni precedenti alla nostra hanno sollevato il problema ma nessuno ha fatto nulla”. A dirlo il sindaco di Salzano Luciano Betteto. Il tema è quello collegato alle preoccupazioni della società sportiva Robeganese per il campo da calcio. “A me dispiace - dice Betteto - quando un’associazione sportiva come la Robeganese ha delle difficoltà perché giustamente è un’associazione del nostro paese che da parecchi anni insegna ai nostri ragazzi (attualmente circa 200) oltre a fare sport anche i valori che servono loro per la vita futura, e di questo possiamo lodare la società. Dispiace però sentire commenti che vanno oltre la realtà e che spesso ingannano i cittadini che, ignari, assorbono per vero tutto ciò che viene detto loro, specialmente se sono suggeriti dalle minoranze”. “Da quando si è insediata, la mia amministrazione - dice - ha sempre cercato di mettere sullo stesso piano tutte le associazioni sportive senza predilezioni. A Robegano, ricordo a chi non ha memoria, abbiamo offerto alla Robeganese un

campo sportivo vergine, costato ai cittadini un milione di euro realizzato dai precedenti amministratori, la quale Robeganese l’ha rifiutato perché non era regolamentare per la prima squadra e mancavano delle rifiniture che sarebbero costate ai cittadini oltre 150.000 euro in più. Non essendoci

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stata collaborazione il campo è stato affidato a un’associazione del nostro Comune che ha portato un nuovo sport, il rugby, con circa un’ottantina di ragazzi dei quali alcuni con disabilità, che si è risistemata a proprio carico le finiture e tutti i lavori necessari alla propria attività, pagandosi tutte le bollette e non ricevendo nessun contributo dal Comune. Inoltre, motivati dal Comune, a suo tempo si erano resi disponibili per una condivisione del campo con la Robeganese ma non c’è stato con nostro dispiacere nessun accordo tra le parti”. “Fino a questo momento le attività sportive sono - sottolinea il sindaco - sempre proseguite anche nel campo in via Verdi e se dopo l’alienazione i tempi saranno stretti per proseguire nello stesso sito, faccio presente che la Robeganese usufruisce di uno stadio con un campo sportivo adiacente e, accordandosi con la parrocchia di Salzano, potrebbe usufruirne di un altro”. “Sicuramente le difficoltà - conclude - in questo periodo sono notevoli per le società ma altrettanto per i Comuni e quando la coperta è corta purtroppo non soddisfa le esigenze di tutti”.

Giornata del Ricordo, municipio illuminato

Il Comune di Salzano ha celebrato nelle scorse settimane Il “Giorno del Ricordo” Attraverso la legge n.92/2004 il governo infatti ha dichiarato il 10 febbraio come la “Giornata del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano -dalmata. “Durante la seconda guerra mondiale - spiega in una nota il Comune - migliaia di civili di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono vittime di una tragedia umana che ha superato le 10.000 persone, spesso gettate ancora vive nelle oltre 1.700 foibe. Per molte vittime, giustiziate, infoibate o morte di stenti nei campi di prigionia, l’unica colpa fu semplicemente quella di essere italiani in territori di confine. Per chi invece riuscì a sopravvivere l’esilio forzato fu l’unica scelta giusta per poter sfuggire alla dittatura jugoslava”. Anche il Comune di Salzano ha commemorato questa giornata illuminando con il tricolore la facciata del municipio in segno “della difesa alla democrazia e ai diritti umani, prerogativa di ogni Stato che voglia promuovere politiche di dialogo, convivenza tra popoli diversi, rispetto e solidarietà per evitare di ripetere errori e rivivere tragedie come questa”.

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Ambiente. Nelle scorse settimane in consiglio comunale il dibattito si è infiammato

Area logistica nell’ex fornace Cavasin, il Comune tira dritto

Il sindaco Betteto: “un’amministrazione seria e responsabile deve sempre operare in maniera trasparente cercando una sintesi tra gli interessi della cittadinanza, di chi legittimamente vuole fare impresa”

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SOLUZIONE ESCLUSIVA

l Comune di Salzano sulla questione dell’area logistica dell’ex fornace Cavasin vicino all’oasi Lycaena tira dritto. Nel corso del consiglio comunale che si è tenuto nelle scorse settimane il gruppo consiliare di minoranza Progetto Comune ha presentato una mozione avente ad oggetto la “Riqualificazione ex fornace Cavasin. Numerosi sono stati gli interventi dei consiglieri presenti in aula per esprimere il proprio punto di vista sulla questione. Le tematiche affrontate hanno riguardato aspetti ambientali, urbanistici e di riqualificazione dell’area in questione. “L’amministrazione - spiega il sindaco Luciano Betteto - in maniera compatta e argomentata ha rigettato al mittente la mozione in oggetto in quanto basata al momento su illazioni senza un progetto effettivo su cui ragionare e sul quale confrontarsi. Se da un lato sono comprensibili le preoccupazioni dei residenti della zona (per il transito dei camion), dall’altro non è accettabile sfruttare queste legittime preoccupazioni per meri tornaconti elettorali come chiaramente emerso dagli interventi dei consiglieri di minoranza. Accampare oggi timori di natura ecologico - ambientale da consiglieri che, nei precedenti mandati hanno deturpato il nostro territorio, risulta oggettivamente fuori luogo e irrispettoso per tutti i cittadini di buona

volontà che a partire dal 2001 si sono impegnati per salvaguardare quella che oggi chiamiamo Oasi Lycaena”. Ma il sindaco non ha risparmiato altre pesanti frecciate nei confronti dell’opposizione di centrosinistra. “Nel corso della discussione sono emerse tutte le contraddizioni - ha sottolineato il primo cittadino Betteto - di chi oggi pretende di impegnare l’attuale amministrazione a salvaguardare oltre ai residenti anche gli aspetti naturalistici che per decenni sono stati lasciati nel dimenticatoio. Un’amministrazione seria e responsabile deve sempre operare in maniera trasparente cercando una sintesi tra gli interessi della cittadinanza, e di chi legittimamente vuole fare

impresa, nel rispetto della natura e della viabilità esistente. Su queste basi intende proseguire la propria attività questa amministrazione nella consapevolezza che un corretto equilibrio tra le parti in causa rappresenta l’obiettivo verso cui tendere”. La questione dell’area logistica nella zona della ex fornace Cavasin è da mesi che infiamma il dibattito sul territorio. Per affrontare il problema si sono anche formati dei comitati cittadini e si sono anche tenute delle assemblee pubbliche nei mesi scorsi, a cui hanno partecipato sia i residenti di Salzano che quelli di Martellago, tutti preoccupati per le ricadute viarie e ambientali.

Progetto Comune: “Persa occasione per stare con i cittadini”

Il gruppo di minoranza Progetto Comune non ci sta e attacca il sindaco sulla questione dell’area logistica. “Nel Consiglio comunale a febbraio - spiegano i consiglieri di opposizione - il gruppo di minoranza Progetto Comune ha presentato una mozione che avrebbe impegnato sindaco e giunta a “procedere con il massimo scrupolo, nell’interesse esclusivo della cittadinanza e della tutela del territorio, nella verifica del rispetto dei vincoli e delle tutele esistenti, relativamente alla progettualità di riqualificazione dell’area ex fornace Cavasin” e “a mantenere il divieto di transito ai mezzi pesanti già esistente e a garantire che, nel caso di insediamento dell’attività presso il sito in oggetto, i mezzi pesanti necessari alla stessa potranno

transitare solamente dopo aver previsto e concluso idonei interventi di messa in sicurezza e adeguamento delle vie interessate al loro passaggio”. Ma sindaco e maggioranza, sottolinea Progetto Comune: “hanno votato contro senza una reale motivazione. Un voto contrario per “partito preso”, solo perché era una

mozione proposta dalla opposizione, insensibili alle preoccupazioni espresse da tanti abitanti della zona, verosimilmente anche loro elettori”. “Betteto - continuano - con questo voto evidenzia tutta la sua insicurezza e incapacità ad affrontare, stando dalla parte dei cittadini, questa situazione che rischia di danneggiare gravemente ambiente e viabilità del suo paese. Anzi, contribuisce con il suo atteggiamento a giustificare un clima di scarsa trasparenza su tutta la questione”. La mozione di Progetto Comune è ben documentata, asseriscono i consiglieri di opposizione “ma gli interventi di quasi tutti i consiglieri di maggioranza nel dibattito, hanno preferito concentrarsi su assurde accuse di tipo politico ai consiglieri di minoranza”. (a.a.)

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L’area dell’ex fornace Cavasin

Elezioni comunali. Non si escludono colpi di scena in arrivo negli schieramenti

Centrodestra, l’ex sindaco

Mestriner pronto a tornare

Potrebbero prendere una piega inaspettata le elezioni a Scorzè, dove le divisioni del centrodestra arriverebbero (seppure in maniera minore di quanto previsto per altri Comuni del veneziano) comunque a farsi sentire. Scorzè nel recente passato è sempre stata una delle roccaforti inespugnabili del centro destra. In città gli ultimi candidati sindaci del centrodestra sono stati eletti con percentuali che si possono che definire bulgare: prima Giovanni Battista Mestriner che arrivò a sfiorare il sessanta per cento nonostante la concorrenza allora agguerrita di una opposizione compatta, poi all’ultima tornata la batosta completa per il centro sinistra con oltre il 70% di voti per la prima cittadina Nais Marcon (centrodestra). Un primo mandato (quasi) senza problemi che fino a pochi mesi fa faceva pensare alla certa candidatura per una probabile seconda investitura, ma i problemi a carattere regionale e nazionale tra gli alleati, Fratelli d’Italia e Lega in primis, ora sembrerebbero portare ad un clamoroso retro-front o a un ancora più inatteso faccia a faccia proprio tra i due, sindaca ed ex sindaco. Perché, a quanto dicono le voci in città, quello che si sta preparando sarebbe un clamoroso ritorno in primo piano sulla scena politica locale proprio di Giovanni Battista Mestriner (anche se lui per ora nega questa ipotesi), con il simbolo sulla scheda di Fratelli d’Italia. La soluzione, che porterebbe a un rimescolamento delle forze in campo, ha già ovviamente degli oppositori interni, in primis la Lega e la Lista Zaia, che, soprattutto sull’onda della spinta del consigliere regionale Gabriele Michieletto, starebbero invece lavorando per la conferma con il secondo mandato di Nais Marcon. A tutto questo, inoltre, si deve aggiungere la per ora ancora incognita posizione che prenderà la lista fucsia di Coraggio Italia di Luigi Brugnaro. Paolino D’Anna, coordinatore provinciale del partito, è stato chiaro nelle sue posizioni: i fucsia correranno in tutte le città dell’area veneziana dove ci saranno le elezioni, e Scorzè è uno dei punti di partenza del progetto. “Siamo nati solo due anni fa - dice D’Anna - eppure siamo già il fulcro portante del centrodestra. Coraggio Italia non presenterà il proprio simbolo alle europee ma avrà propri candidati in tutti i sedici Comuni della Città Metropolitana che andranno al

voto, inclusi i quattro con più di 15 mila abitanti: Spinea, Noale, Scorzè e Portogruaro. Per questo diciamo ai nostri amici della coalizione, che dobbiamo essere uniti perché spesso nei Comuni più piccoli si vince per una manciata di voti”. Uniti, dunque, ma ancora non è stato chiarito su quale nome. E l’opposizione? Per ora, tutto tace. Rassegnati o in attesa di vedere come controbattere alle faide interne per ora non si sa.

“Isole ecologiche, serve un maggiore impegno”

Le nuove isole ecologiche in città sono giudicate molto positivamente, ma ora servirà comunque un impegno maggiore da parte dell’amministrazione comunale. Parere unanime per l’acquisizione delle due nuove fotocamere per le isole ecologiche di Scorzè, ma in consiglio comunale arriverà anche il dibattito per il miglioramento delle condizioni delle isole ecologiche stesse nel territorio scorzetano. “Dopo la nostra ultima interrogazione relativa alla frequente presenza di sacchi di rifiuti abbandonati e allo stato di sporcizia in alcune isole ecologiche del nostro Comune, discussa lo scorso novembre

- commenta il

capogruppo Pd Dario Zugno - la giunta ha deliberato di implementare il sistema di videosorveglianza con l’acquisizione di due nuove fotocamere. Si tratta sicuramente di un miglioramento, ma sarà necessario un maggiore impegno per affrontare in modo completo e duraturo questa problematica. In risposta alla nostra interrogazione ci è stato riferito, inoltre, che le altre tre fotocamere di sorveglianza mobili, di cui già disponeva l’amministrazione Comunale, da agosto 2022 a fine 2023 sono state utilizzate complessivamente in sole cinque isole ecologiche: abbiamo perciò fatto presente in Consiglio che, su circa 200 isole complessive presenti nel nostro territorio, non si risolve certo il problema monitorandone così poche”. Da qui un preciso suggerimento all’amministrazione comunale da parte dell’opposizione. “Raccomandiamo - conclude il consigliere comunale di opposizione Zugno - di spostare le fotocamere con maggiore frequenza se si vogliono ottenere dei risultati, e, in particolare, di tenere sotto controllo le isole posizionate in territorio periferico, dove sovente avviene l’abbandono di rifiuti da parte di cittadini residenti in altri comuni”.

13 www.lapiazzaweb.it Via Montegrappa 36 | 30030 Salzano - Venezia 371 6286514 lottovolante.8@gmail.com Un ciclo di 4 incontri tra ritmo, note ed espressività con Michele Anoè e Jeane Claudino Per le date e tutti i dettagli seguite le nostre pagine Facebook e Instagram SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
Scorzè
L’ex sindaco Giovanni Battista Mestriner

Territorio. Torna l’iniziativa “Acqua ambiente territorio-Ama il tuo fiume”

Educazione ambientale, mille bambini coinvolti

Per capire e vivere l’educazione ambientale, torna l’iniziativa del Consorzio di Bonifica che coinvolge quasi quattrocento studenti a lezione di fiumi, canali e territorio. Ha già avuto un ottimo riscontro il ritorno del progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo “Acqua, ambiente e territorio - Ama il tuo fiume” promosso da Acque Risorgive, per insegnare ai ragazzi le buone pratiche di riqualificazione fluviale e di sviluppo eco-sostenibile degli ambienti fluviali. Si tratta ormai della dodicesima edizione di una iniziativa dalla crescita costante condotta dagli esperti del centro internazionale Civiltà dell’Acqua che per questa edizione andrà anche oltre le consuete aree del Miranese andando a coinvolgere quasi mille bambini e ragazzi della provincia di Venezia, appartenenti a 23 classi di 16 scuole. Scorzè, capofila fin dalle prime edizioni, parteciperà a due lezioni e ad una escursione sul territorio per conoscere alcune aree di grande pregio, anche naturalistico. Tanti ovviamente i temi trattati: dalla riqualificazione dei fiumi, ai processi di fitodepurazione delle acque, fino alla presenza di plastica nei fiumi e negli oceani. Al termine

dei laboratori le classi saranno invitate a realizzare degli elaborati, e le opere daranno vita ad un concorso a premi durante la festa conclusiva a fine maggio. Le classi di Scorzè partecipanti hanno aderito anche al concorso a premi dell’Unesco “The Water We Want” a carattere internazionale. “Siamo felici - dicono gli organizzatori del premio - della partecipazione di alcune scuole che mai avevano aderito alle precedenti edizioni del progetto, con anche un fenomeno se non del tutto nuovo senz’altro molto più rilevante, le richieste di prenotazioni con un anno di anticipo da parte dei docenti. Questa pratica va senza dubbio considerata come un indicatore di fiducia per la qualità dell’attività didattica promossa dal Consor-

zio: i laboratori sono diventati una priorità imperdibile per gli insegnanti del territorio. Sono, inoltre, un importante riferimento sia sotto l’aspetto didattico, sia come valido sostegno all’azione pedagogica degli stessi insegnanti. Il ritorno alle opere manuali come cartelloni, disegni e plastici auspicato nel regolamento di quest’anno scolastico, ha trovato il favore dei docenti proprio per il valore pedagogico che la realizzazione di questo tipo di opere richiede”. Intanto, a Scorzè è già in corso anche un secondo progetto ecologico. Si tratta di “Il mio amico canale” con circa ottanta studenti che saranno coinvolti in un percorso di conoscenza e formazione.

Massimo Tonizzo

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Rio San Martino, sicurezza stradale

La sicurezza stradale a Scorzè richiede interventi urgenti, soprattutto nell’area di Rio San Martino. Questo è quello che chiedono gli esponenti dell’opposizione in città, che tramite il gruppo consiliare del Pd di Scorzè hanno presentato due nuove interrogazioni relative a situazioni di scarsa sicurezza stradale nella frazione di Rio San Martino. La prima riguarda via Onaro. “L’alta velocità con cui transitano i veicoli, unita alla mancanza di illuminazione pubblica in un lungo tratto, suscita preoccupazione tra i residenti - spiega il capogruppo Dario Zugno - pertanto chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire, prendendo in considerazione possibili misure atte a garantire il rispetto dei limiti di velocità e a migliorare l’illuminazione, per assicurare la sicurezza di automobilisti, pedoni e ciclisti”. La seconda interrogazione riguarda invece il tratto di strada di via Sant’Ambrogio adiacente a Piazza La Pira. “Anche in questo casocommenta la consigliera Mery Moretto - a preoccupare è l’elevata velocità degli automezzi, considerando in particolare che si tratta di un’area frequentata da bambini, genitori e nonni, vista la vicinanza della scuola elementare e degli impianti sportivi”. (m.t.)

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Provincia

Il libro. Scritto dall’avvocato e sindaco di Cavallino - Treporti con il giornalista Francesco Cassandro

Storie di avvocati e ordinaria giustizia: “In scienza e conoscenza” di Roberta Nesto

S’intitola “In scienza e conoscenza” il primo libro di Roberta Nesto, avvocato e sindaco di Cavallino-Treporti. È stato scritto a quattro mani con il giornalista padovano Francesco Cassandro, scomparso a inizio febbraio, poco dopo l’uscita del libro. Dopo l’anteprima nella sua Cavallino-Treporti, il tour di presentazione è partito a inizio marzo da San Donà di Piave. Nel libro sono ricostruite 29 storie che Nesto, come avvocato, si è trovata a seguire nella sua carriera professionale.

“Il libro, - sottolinea Nesto, - è stato scritto quando, confrontandomi con Francesco Cassandro, ho preso il coraggio di raccontare quelle storie che, nel corso degli anni, gli stessi miei clienti mi avevano chiesto di narrare, perché potessero essere di esempio e aiuto ad altre persone, che potrebbero trovarsi nelle stesse situazioni”. Metà sono storie che riguardano aspetti della vita familiare. Come la vicenda di una giovane madre, che naviga tra le difficoltà della vita e le prevaricazioni, per ottenere giustizia e sicurezza per se stessa e le figlie. Oppure il desiderio di un figlio di vivere con il padre dopo la separazione dei genitori, con tutte le sfide legali ed emotive che ne conseguono. Le altre storie riguardano controversie di carattere amministrativo e civile, ma anche vicende di natura penale.

“Sono fatti dai contorni variegati, perché le storie a volte prendono una strada che può essere imprevedibile, - continua Nesto, - ho pensato a questo libro per tanti anni e alla fine, ragionando con Francesco Cassandro, siamo riusciti a quattro mani a trovare la soluzione che lo rendesse un racconto leggero e fruibile. Adesso, purtroppo, Francesco non c’è più. Questa è stata la sua ultima opera e, proprio per questo, è ancora più preziosa e mi rende orgogliosa. Credo che questo libro abbia un valore per quello che potrà insegnare, per le riflessioni e le indicazioni che potrà dare. Se anche una sola persona ne troverà ispirazione, allora sarò contenta”.

Anche la scelta del titolo, “In scienza e conoscenza”, è stata frutto di un confronto tra Nesto e Cassandro. “In scienza, perché il diritto è una scienza, che implica uno studio per essere difeso. Ma tratta di vicende che implicano

Sono narrati 29 casi che Nesto si è trovata a seguire nella sua carriera professionale: “Possono essere un esempio e un aiuto a chi si trova nelle stesse situazioni”

anche conoscenza e coscienza. - spiega l’avvocato Nesto - Il filo conduttore che lega le storie è che la vita è complessa. Conviene mirare bene l’obiettivo, avere chiaro lo scopo da raggiungere, cercare il professionista più adeguato e guardarlo negli occhi, per capire se sia la persona giusta per te. L’altro insegnamento è che prevenire è meglio che curare. Meglio informarsi prima, per evitare di commettere errori”.

Nell’introduzione del libro, Roberta Nesto, intervistata dallo stesso Cassandro, condivide una serie di riflessioni sulla sua carriera e le passioni. E racconta

il suo contributo alla comunità, assumendo ruoli come quello in Provincia, anche nella Commissione Pari Opportunità, e nella sua Cavallino-Treporti come vicesindaco prima e sindaco poi.

“Sindaco e avvocato sono due attività che si supportano l’una con l’altra - conclude Nesto -. Facendo l’avvocato, rimani a contatto ogni giorno con i problemi e i valori della gente. Lo stesso facendo il sindaco. L’arricchimento che trai da queste vicende umane, dal coinvolgimento con le persone e dalle loro emozioni, ti aiuta a migliorarti giorno dopo giorno”.

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La presentazione del libro a inizio marzo a San Donà di Piave
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Museo del 900. Serena Bertolucci ha preso in mano la guida del Museo con un mandato triennale

Il 2024 dell’M9 parte alla grande dalla street art del celebre Banksy

Fino al 2 giugno l’esposizione accompagna nell’immaginario artistico di un autore che da oltre un ventennio pone al centro delle sue opere temi di forte attualità, dalle disuguaglianze sociali alla crisi climatica

Non solo un museo, ma un luogo di cultura inclusivo e accessibile, dove coltivare appartenenza e costruire un futuro partecipato. Così si presenterà M9 - Museo del ’900 nella visione del suo nuovo direttore, Serena Bertolucci, che ha preso in mano la guida del Museo con un mandato triennale.

Una visione ampia e composita che il direttore ha presentato insieme alla programmazione per il 2024, e ai risultati del 2023. L’anno trascorso si è chiuso con 100.000 presenze complessive, tra esposizioni e oltre trecento giornate di eventi. Un incremento considerevole rispetto alle 70.000 del 2022 e risultati molto positivi, trainati soprattutto dal successo di Rivoluzione Vedova, che ha dato slancio all’offerta culturale del museo con la sua prima mostra d’arte contemporanea.

Ed è proprio “slancio” la parola d’ordine della nuova direzione con una azione che partirà da una programmazione dedicata all’elaborazione critica dei grandi temi del presente. In quest’ottica si inseriscono le due esposizioni temporanee del 2024, dedicate all’artista britannico Banksy (Banksy. Painting Walls, dal 23 febbraio al 2 giugno 2024), e al fotografo canadese di fama internazionale Edward Burtynsky (Burtyn-sky: Extraction/ Abstraction, dal 21 giugno 2024 al 12 gennaio 2025). Un percorso in cui l’arte contemporanea e la fotografia, in dialogo con la mostra permanente, diventano fonte privile-

giata di interpretazione tanto della storia quanto del nostro presente.

“È con il massimo entusiasmo che inizio la mia avventura in un museo unico in Italia – le prime impressioni di Serena Bertolucci da direttore dell’Museo del ‘900 –. M9 è un luogo che racconta la storia di tutti e, per questo motivo, ha una responsabilità particolare: ascoltare e includere, in un processo di dialogo continuo. Lo faremo nel territorio e nei territori, progettando nuove forme di coinvolgimento per le comunità locali e parlando al pubblico nazionale con grandi mostre che possano fornire gli strumenti per leggere il tempo presente e quello che verrà. Le due esposizioni di quest’anno, dedicate a Banksy e ad Edward Burtynsky, rispondono proprio a questo obiettivo”.

“Siamo felici di avere Serena Bertolucci come nuovo direttore – il commento invece di Michele Bugliesi, Presidente di Fondazione M9 –. Una nomina fortemente voluta in virtù delle dimostrate capacità nella valorizzazione del patrimonio culturale, che segna un altro deciso passo avanti per il museo, teso sempre più a essere un riferimento a livello locale e nazionale”.

La mostra “Banksy painting walls”, dedicata al celebre esponente della street art” sarà aperta al pubblico dal 23 febbraio al 2 giugno 2024. Prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, in partnership con il museo, l’esposizione si addentra nell’immaginario artisti-

co di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale ponendo al centro delle sue opere temi di forte attualità come la crisi climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, i conflitti e i diritti dei popoli.

“Una mostra straordinaria, che mette in luce le contraddizioni del ‘900 e del terzo millennio”, le parole dell’assessore al Turismo di Venezia Simone Venturini, presente all’inaugurazione. “L’arte di strada, la street art, trasformata in opera da esposizione: una contraddizione che ci permette di scoprire e approfondire il personaggio di Banksy. Siamo orgogliosi di trovarci oggi nel cuore di Mestre, città emblema del ‘900, con i suoi errori e le sue contraddizioni, per inaugurare questa esposizione”.

Con Banksy. Painting Walls, mostra unauthorized, il Museo conduce i visitatori all’interno dell’immaginario di un autore che da oltre un ventennio influenza profondamente la scena culturale mondiale; un universo artistico che trova la sua cifra nei contrasti e nelle contraddizioni che affondano le proprie radici nel Novecento e deflagrano oggi nelle emergenze del nostro tempo: la crisi climatica,

i conflitti mondiali, i fenomeni migratori. Da questi orizzonti muovono le oltre settanta opere presenti in mostra, al centro della quale si stagliano i tre muri originali, dipinti da Banksy nel 2009, nel 201 0 e nel 2018 e provenienti da collezioni private, che hanno come protagonisti tre adolescenti, rappresentanti di una nuova generazione che sembra essere particolarmente sensibile alle tematiche intorno alle quali gravitano gli interessi dell’artista inglese.

Icona dell’esposizione è Season’s Greetings, apparso nel 2018 Port Talbot, in Galles, nominata in quell’anno dall’OMS la città più inquinata del Regno Unito. Il murales ritrae un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che però, girando l’angolo del muro, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone dell’immondizia in fiamme.

Accanto a Season’s Greetings, i muri Heart Boy e Robot/Computer Boy completano, insieme agli altri pezzi unici esposti, il panorama artistico di una mostra che vuole far riflettere sull’immediato paradosso che mette in scena, quale il proces-

so di sacralizzazione dell’arte pubblica, che da oggetto di fruizione democratica viene estraniata dal suo contesto, esposta alle mire del mercato e infine musealizzata. È così che le contraddizioni raffigurate dalle opere di Banksy con lo stile satirico e di denuncia distintivo dell’artista, diventano esse stesse oggetto di una contraddizione ancora più marcata, che la rottura del rapporto dialogico tra street art e tessuto urbano produce. Il dialogo tra opera e contesto, inoltre, assume un ulteriore significato con la mostra in funzione del tempo e dello spazio di esposizione: Banksy. Painting Walls, infatti, arriva in M9 a cinque anni dalla realizzazione dell’opera Migrant Child a Venezia. Il murales di Dorsoduro, di cui è stato recentemente annunciato il processo di restauro finanziato da Banca Ifis, main sponsor dell’esposizione, sarà dunque interlocutore diretto di una mostra che si propone come un vero ponte tra laguna e terraferma: l’invito sarà quello di spostarsi tra i due luoghi, con visite guidate e pedalate urbane che stimolino la discussione sul ruolo del patrimonio nelle città.

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A cura di Riccardo Sandre
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Tra cultura e paesaggio. L’associazione la Brenta Sicura propone una nuova edizione dell’iniziativa

Nuovi itinerari per le ville venete

Il riscontro avuto nell’edizione del 2023 ha indotto gli organizzatori dell’associazione La Brenta Sicura, con il supporto scientifico degli architetti Massimo Benetollo, Mauro Manfrin, Antonio Sarto, a pensare quest’anno a nuovi itinerari per la conoscenza delle ville Venete, della Riviera del Brenta ma anche nei vicini territori del Miranese e della Saccisica, come era stato pensato dall’architetto Antonio Draghi nella sua lungimirante visione di museo diffuso, ovvero di valorizzazione di un territorio unico: un gran numero di ville Venete e paesaggi che si affacciano sulle storiche acque del Naviglio del Brenta.

“L’aspetto che il corso cercherà di far conoscere - spiegano gli organizzatori - sarà orientato al rapporto tra i giardini e il “verde” nelle ville. Si partirà da villa Pisani a Stra, l’eccellenza turistica della Riviera, con il suo parco storico, il labirinto, l’area degli agrumi e l’apparato di statue, arredi e percorsi che la contraddistingue. Si continuerà nei parchi pubblici che si sviluppano lungo il fiume Muson nel centro storico di Mirano, tra i mulini, di sopra e di sotto e quindi a Mira, partendo dalle aree naturalistiche dei Molinetti per arrivare al parco giardino annesso a villa Levi-Morenos, una delle ville che meriterebbero il recupero per un uso collettivo. Tra le ville recuperate da conoscere, visiteremo

una delle più importanti e significative della Riviera, villa Ferretti Angeli realizzata a Dolo su progetto dell’architetto Vincenzo Scamozzi, con il suo oratorio e gli spazi esterni, per spostarsi quindi nel graticolato romano di Pianiga dove si trova villa Calzavara-Pinton. Il tour proseguirà nei territori bonificati della Saccisica visitando villa Roberti a Brugine e infine a Noventa Padovana dove conosceremo la rinnovata villa Giovanelli Colonna”. Non poteva mancare la proposta per un punto di osservazione diverso, quello che porterà i corsisti con il battello lungo il Naviglio, percorrendo un tratto di quella via d’acqua storica di collegamento tra Padova e Venezia che meriterebbe per l’associazione,

Case di riposo, difficoltà in vista

Nel 2023, molte famiglie dell’Usl 3 Serenissima hanno dovuto pagare di tasca propria l’intera retta dei familiari prevista per le case di riposo. Motivo? La mancanza di disponibilità d’impegnative di residenzialità finanziate. Sono i dati in possesso di una ricerca svolta da Fnp Cisl Venezia, dai quali emerge chiara la sofferenza di parecchi nuclei nel saldare la quota mensile. Una situazione che, a partire da luglio scorso, ha obbligato tante persone a farsi carico dell’intera somma di ricovero, diversamente suddivisa fra la quota alberghiera a carico dell’utente e quella socio-sanitaria di competenza della Regione Veneto. Ma non solo, perché un altro elemento appare sempre più evidente e marcato:

lo sbilanciamento della disponibilità dell’offerta del privato sul pubblico. E nel 2024 non ci sono elementi rassicuranti, nonostante un aumento di risorse. Se prendiamo l’importo regionale destinato all’Usl 3 a finanziare per l’anno in corso la residenzialità per i non autosufficienti, è pari a 88.378.930 euro, aumentato di poco più di 8,4 milioni rispetto al 2023 (79.972.492,1 0 euro). E questo potrebbe essere sufficiente a coprire, secondo le stime di Fnp Cisl Venezia, fino a un massimo di 4.644 impegnative; il risultato è ottenuto dalla divisione proprio dei 88.378.930 euro per i 366 giorni solari del 2024, divisi ancora per 52 euro, cioè la quota giornaliera d’impegnativa di residenzialità ricono-

maggiore attenzione da parte di cittadini e delle amministrazioni e con l’opportunità di visitare i borghi risalendo gli argini piuttosto che arrivare dalle trafficate vie carrabili. “Perché talvolta –concludono gli organizzatori - è importante scegliere il punto di vista appropriato per cogliere appieno il senso dei luoghi, la loro storia e il significato che caratterizza il loro presente, per riuscire anche a progettare adeguatamente il loro futuro.” Le iscrizioni quest’anno sono fissate nel numero massimo di 40 ed entro il 15 marzo. La partenza delle visite è prevista il 23 marzo. Per ogni informazione è disponibile la mail eventibrentasicuro@ gmail.com

Un corso che si avvale del supporto scientifico degli architetti Massimo Benetollo, Mauro Manfrin, Antonio Sarto, quest’anno sarà orientato al rapporto tra i giardini e il “verde” nelle ville che si affacciano sul Naviglio del Brenta

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sciuta per ogni anziano non autosufficiente. Ma in base ai Piani di zona (PdZ) 2023-2025, per l’Ulss 3 sono previsti 4.796 posti autorizzati/accreditati (somma dei posti esistenti e quelli in programmazione): ciò significa, che centinaia di persone potrebbero essere costrette a pagare la retta piena. E qui ritorna in gioco la differenza di costi da sostenere tra pubblico e privato; se nel primo caso, l’esborso della media del 2023 in regime non convenzionato è stato di 84,92 euro al giorno per anziano (ovvero 30.995,8 euro annui), nel secondo si sale a 99,20 euro quotidiani (ossia 36.208 euro annui). Una differenza di 14,28 euro al giorno, che in dodici mesi significano 5.212,2 euro in più.

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Calcio. Tanti appuntamenti in programma organizzati dalla società di Salzano

Asd Fulgor Robeganese Salzano 40 anni di sport e successi

Una società sportiva da oltre 40 anni radicata nel territorio del Miranese nata con lo spirito pionieristico di alcuni amanti del calcio e dello sport con un occhio sempre alla crescita dei giovani. Quella della Asd Robeganese Fulgor Salzano è un’avventura nata, come succede spesso in questi casi, al bar sport. Un gruppo di amici, che spesso si ritrovavano al Bar Busatto, luogo d’incontro di giovani e di sportivi accanto alla chiesa, hanno deciso di dar vita a questa società che è partita in punta di piedi e si è evoluta al punto da diventare la prima società calcistica del Comune di Salzano. Negli anni ’60 a Robegano chi voleva giocare a pallone doveva andare sul campetto della parrocchia che il parroco di allora, don Attilio Semenzato, aveva adibito a campo sportivo per poter lasciare libero il sagrato della chiesa. Si giocavano delle “canicolari”, che non erano altro che tornei che

si disputavano in provincia, davano vita a delle belle manifestazioni sportive molto seguite dalla tifoseria, ma che avevano durata molto breve. Ci si rende conto che tutto questo non basta ed ecco quindi che gli amici Riccardo Stevanato, Ennio Marcato, e poi Ernesto Loro e tanti altri, incoraggiati dal titolare del bar, nel 1981 hanno dato vita a

Importante evento è il

“Tigrotto d’Oro” un manifestazione riservata alle categorie

dei Piccoli

Amici e Primi Calci

questa società sportiva che è partita, dopo vari incontri, a iscrivere una squadra al campionato di 3ª categoria. Tutti giovani del paese con tanta energia in corpo e voglia di giocare con lo scopo di divertire e divertirsi. Venne quindi previsto

Basket Noale, un vivaio in espansione

Anche a Noale si respira l’atmosfera del basket grazie a una realtà ben radicata nel territorio, presente da più di 45 anni con l’obiettivo di instillare nei giovani i valori sani dello sport. L’associazione sportiva dilettantistica Basket Noale è attiva infatti dal 1978 e dalla stessa data è affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro. Da sempre promuove l’attività sportiva agonistica ed amatoriale, ed è rivolta a ragazzi e ragazze di Noale e frazioni e può vantare un numero complessivo di oltre 120 atleti. Le attività vengono coordinate da allenatori e istruttori qualificati Fip. che hanno come obiettivo la crescita sia sportiva che umana dei giovani atleti, ottenendo anche soddisfacenti risultati negli ultimi anni sportivi. Lusinghieri i risultati che la società noalese è riuscita ad aggiudi-

un calendario di incontri formativi proposti dalla Figc che ha visto protagonisti psicologi, medici, tecnici e responsabili dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri) per perseguire un percorso di crescita dell’intero direttivo societario, con l’obiettivo finale di fare sport per i ragazzi e per

le persone del paese. Questo percorso ha reso un fiore all’occhiello la locale scuola calcio qualificata, confermando la volontà di esprimere il massimo delle forze per il settore giovanile. Ma tutto questo è stato testato anche sul campo e non solo a parole perché la Robeganese,

in questi anni, ha espresso grande impegno nell’organizzazione di tornei di grande prestigio come il Torneo Pulcini giunto ormai alla 26esima edizione con la partecipazione di oltre 40 squadre in rappresentanza di altrettante società regionali per la durata di un mese circa. Altro importante appuntamento è il “Tigrotto d’Oro” un manifestazione riservata alle categorie dei Piccoli Amici e Primi Calci a cui la dirigenza tiene particolarmente per il grande successo di adesioni e pubblico con il divertimento assicurato di oltre 200 bambini che per un’intera giornata scorrazzano per il campo incontrandosi tra di loro in mini-gare e giochi. E per finire il Summer Camp finale che rappresenta la degna conclusione alla fine di un anno agonistico e guarda al prossimo, con ricordi positivi da ripetere in un processo di miglioramento continuo.

carsi sul campo. Nel 2019 il titolo di Campioni Provinciali Fip conseguendo anche l’accesso alle final four regionali classificandosi al quarto posto. Nel 2022 il titolo di Campioni Provinciali U15 Fip. Nel 2023 con l’U17 si è raggiunto il terzo posto nella fase provinciale conseguendo anche l’accesso alla fase regionale. Con i ragazzi dell’U16 dopo il primo posto ottenuto alla fine del girone di ritorno, il club si è guadagnato dapprima la vittoria nella finale provinciale, poi in quella regionale garantendosi l’accesso alle Finali Nazionali Csi a Cesenatico. Oltre a questo folto gruppo di ragazzi il Basket Noale si impegna a crescere le prossime generazioni di cestisti, grazie alla dedizione della dirigenza verso i miniatleti dei quali quest’anno c’è stato il boom di iscrizioni. (r.m.)

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I giovani del Basket Noale Gli atleti della Fulgor

#Regione

Lo scenario. Si avvicina l’appuntamento con le elezioni, sarà un test cruciale Europa,

Italia, Veneto: tra divisioni e incertezze le forze politiche alla ricerca di una direzione

Si allontana la prospettiva del terzo mandato per Zaia, la Lega ci prova ancora con un disegno di legge, secco no dal Partito Democratico

Terzo Mandato

Il primo atto della partita per garantire il terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e ai presedenti di regione, è andato in scena poche settimane fa in Commissione Affari Istituzionali e si è concluso con un respingimento della proposta avanzata dalla Lega Nord che, in quella sede, ha trovato il sostegno soltanto di Italia Viva.

Esplorando, però, dall’interno le posizioni dei partiti non sembra che le posizioni siano poi così monolitiche come emerso dal voto in Commissione.

Dentro la Lega Nord, che ha ritirato prima del voto l’emendamento per i sindaci portando avanti solo quello per i presidenti di Regione, c’è chi è fortemente convinto di questa operazione, che consentirebbe a Zaia in Veneto e a Fedriga in Friuli di ricandidarsi, e chi, consapevole che il provvedimento sarebbe stato respinto, lo ha votato perché non gli venisse rimproverato di non aver fatto neppure un tentativo per salvare i propri presidenti di regione. Ragionamento diametralmente opposto quello del Partito Democratico: la posizione ufficiale è quella che non prevede terzi mandati, ma sono molti dentro al partito a non condividerla soprattutto coloro i quali sono maggiormente legati ad alcuni pezzi da 90 come i presidenti regionali Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania), Emiliano (Puglia) e ai Sindaci Nardella (Firenze), Decaro (Bari), Ricci (Pesaro). Decisamente contraria, in questo caso, senza contraddizioni interne, Fratelli d’Italia che non vede l’ora di capitalizzare, anche dal punto di vista amministrativo, la grande forza elettorale di questi anni.

Il Segretario Regionale della Lega Nord, Alberto Stefani ha già annunciato che questa partita è solo all’inizio e che ci riproverà at-

traverso la presentazione di una proposta di disegno di legge strizzando, anche l’occhio al Partito Democratico e mettendo sul piatto la possibilità di discutere insieme i caratteri della riforma autonomista dello Stato. Proposta, questa rispedita prontamente al mittente dal segretario regionale Democratico, Andrea Martella che non intende “barattare i futuri assetti del Paese con una norma salva Zaia”.

La Lega Veneta e la Lega Romana

Blaise Pascal, in un proprio noto scritto, affermava che “il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”. Potremmo dirla così la divaricazione, sempre più profonda, tra la Lega Veneta e la Lega Romana. Il partito territoriale ha un cuore che vuole l’autonomia, che rifiuta il Premierato Forte, che chiede il terzo/quarto mandato per Luca Zaia e che soffre l’esuberanza di Fratelli d’Italia che, quotidianamente, prenota posti per futuri sindaci, per la presidenza della regione Veneto e che si appresta a fare un boccone degli alleati alle prossime Europee.

La Lega che siede a Roma, quella del “Salvini Premier” che ha preso il posto del “Nord” nel simbolo per intenderci, questa ragione non la conosce, o non la vuole comprendere. Troppo necessario, soprattutto in una fase di debolezza elettorale, il rapporto con gli alleati di Governo per potersi permettere di cedere alle pulsioni del territorio. E se anche Luca Zaia, solitamente distante dai dibattiti interni e dal prendere posizioni troppo manifeste, si è lasciato di recente andare ad un “preferivo la Lega Nord”, significa che qualcosa sta per accadere.

L’Europa chiama?

A misurare la temperatura del Governo ci penseranno certamente le tante elezioni amministrative,

ma soprattutto quelle Europee. Il voto per andare a Bruxelles, infatti, è il più politico di tutti per definizione, non ci sono gli schieramenti e si indica il partito che si preferisce senza alcuna “turbolenza” territoriale. Per intenderci se piace un sindaco per il proprio Comune si può anche scegliere di votare la persona, quindi, in particolar modo nei piccoli municipi, quello è un test fortemente influenzato da situazioni locali. Per le Europee invece si vota solo il partito.

Anche in questo la variabile si chiama Zaia: il Presidente ribadisce a ogni piè sospinto che non si candiderà per le Europee nono-

stante le pressioni del suo partito che vedono in lui un antidoto a quella che potrebbe essere una vera e propria disfatta nel derby tra alleati. Una scelta, quella del “Doge Veneto”, granitica o una tattica volontà di non dare l’impressione di non credere più nel quarto mandato? Lo si potrà scoprire presto, anche se per comprendere cos farà Zaia nel caso in cui non andasse in Europa c’è molto tempo visto che il suo mandato scade nel 2025 salvo proroghe determinate dal Covid del 2020.

Nel PD non ci sono molte più certezze: la leader nazionale Elly Schlein sembra determinata a

candidarsi in tutte le circoscrizioni nonostante in molti glielo stiano sconsigliando anche per non prestarsi ad un confronto diretto con Giorgia Meloni che potrebbe compiere, guidando le liste di Fratelli d’Italia, la stessa scelta. L’altra variabile è determinata da Stefano Bonaccini: il Presidente dell’Emilia Romagna, uscito sconfitto dalle primarie del PD pur avendo vinto il voto nei circoli, è in scadenza proprio come Zaia. La Segretaria Nazionale lo vorrebbe in Europa, ma lui sembrerebbe preferire un ruolo nazionale sempre che non si riapra la possibilità di candidarsi nuovamente alle regionali. (r.r.)

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L’intervsita. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto

“L’autonomia avrà il via libera in tempi brevi, con il terzo mandato elettori liberi di scegliere”

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ora la battaglia per l’autonomia è approdata in Parlamento.

Come andrà a finire? Ci sarà davvero l’autonomia come l’aveva pensata la Lega?

Sinceramente penso di sì, perché stiamo parlando di applicazione della Costituzione. Non c’è nulla di eversivo in questo. Al di là di chi si è fatto scudo dell’inefficienza per le sue pretese politiche fuori luogo, che hanno poco a che fare con questo tema, l’autonomia verrà data alle regioni che la chiedono. Questo prevede la Costituzione. Più che le regioni che remano contro, cercando di frenare le richieste del Veneto, sono convinto che vi siano attività di lobby promosse da alcuni esponenti dei ministeri che non intendono perdere il proprio potere di mettere un timbro su qualche carta. Guardando ai territori e alle dinamiche interne alla maggioranza penso che la legge verrà approvata in tempi relativamente brevi.

Altro tema caldo è la vivace

protesta degli agricoltori contro le politiche comunitarie. Che ne pensa?

Ero a Bruxelles proprio nei giorni della protesta e ho visto dai palazzi della commissione europea quello che stava avvenendo. E’ la reazione a cinque anni delle misure imposte con il green deal, che presenta logiche e obiettivi assolutamente utopistici. L’appoggio da parte della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha portato l’agricoltura e tutta l’economia europea ad una situazione difficile da gestire. Ciò che è successo con gli agricoltori potrebbe anche ripetersi su iniziativa di altre categorie economiche. Siamo tutti d’accordo che dobbiamo far qualcosa importante e tutti devono metterci del suo per salvaguardare l’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici, ma non possiamo pretendere che ci siano passaggi impossibili da realizzare perché le tempistiche sono assolutamente assurde. Ciò che abbiamo visto in Europa secondo me è la giusta reazione a delle politiche che nulla avevano di logico

e che invece forse avevano molto di ideologico. Viene a mancare una concreta possibilità di applicazione.

E’ più acceso che mai anche il confronto sul terzo mandato dei presidenti di Regione. Lei è favorevole?

Assolutamente sì. E non perché c’è in ballo Luca Zaia ma perché secondo me i cittadini devono poter scegliere liberamente chi li governerà. C’è chi pensa che gli elettori siano poco attenti e inclini al ragionamento nel decidere chi dovrà guidare le istituzioni. Noi invece vogliamo che venga lasciato ai cittadini il potere di scegliere, la libertà di indicare il futuro governatore del Veneto. Il limite dei due mandati è assurdo e anti democratico. Sono parole che possono sembrare forti ma dobbiamo lasciare gli elettori libere di scegliere.

Se invece non fosse possibile ricandidare Zaia, come gestirete il rapporto con Fratelli d’Italia che punta ad avere un proprio presidente?

Con gli amici di Fratelli d’Italia andiamo d’accordo e rispondo

che questi aspetti si affronteranno anzitutto sui tavoli nazionali. Ricordo che anche quando Fratelli d’Italia aveva percentuali inferiori alle attuali hanno avuto dei candidati e dei presidenti in regioni strategiche per il partito come la Sicilia o l’Abruzzo. Perciò non vedo nulla di così rivoluzionario se la Lega chiede di restare al timone della Regione Veneto, sia per motivi storici e politici, ma an-

Due milioni di euro per sostenere l’imprenditoria femminile in Veneto

La Regione Veneto scende in campo a sostegno della promozione e sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) giovanili con un Bando che mette a disposizione un totale di contributi erogabili pari a 2 milioni di euro. “Il supporto ai giovani che decidono di aprire una loro attività è fondamentale ed è positivo che la Regione investa in questo senso – dice Elisa Venturini Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Al 31 dicembre 2022 le imprese giovanili presenti in Veneto risultano circa 32.000 (con una riduzione del 2% rispetto al 2019) e rappresentano il 7,5% delle im-

prese attive presenti nel territorio regionale, valore di poco inferiore alla media nazionale (9%).

Come per tutto il tessuto imprenditoriale regionale, si tratta di imprese di piccole dimensioni, l’88% non supera i sei addetti, e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5% delle imprese giovanili venete). Questo bando mette a disposizione delle risorse che possono risultare molto utili specialmente in fase di avvio e di sviluppo delle aziende giovanili”.

Per essere ammesse alle agevolazioni,

che visto il risultato ottenuto alle ultime elezioni politiche, dove la Lega ha ottenuto il maggior numero di voti. Sono aspetti da analizzare con attenzione e penso che una leader sensibile e non smemorata come Giorgia Meloni li terrà ben presenti. Qualche suo colonnello, al contrario, mi sembra abbia la memoria più corta”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)

le micro, piccole e medie imprese devono essere imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Gli interventi ammessi a contributo saranno le spese relative a beni materiali e immateriali o a servizi. Il contributo minimo è di 6.000 euro mentre il massimo è di 51.000 euro: la percentuale finanziabile massima pari al 30% delle spese e per questo non sono ammissibili interventi che comportino un investimento complessivo inferiore a 20.000 euro. La domanda va presentata entro mezzogiorno del 19 marzo.

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L’appello. La parlamentare Pd Rachele Scarpa: Governo e Regione prendano sul serio il fenomeno

“Fondo per i disturbi alimentari, insufficienti i 10 milioni stanziati”

“È stato solo grazie alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi, ma un semplice reintegro non basta, servono più finanziamenti”

Idisturbi del comportamento alimentare (DCA) rappresentano una crescente preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo, inclusa la regione del Veneto. Questi disturbi, che includono principalmente l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder. “In Veneto, come in altre parti d’Italia, si è assistito a un aumento dei casi di DCA - spiega Rachele Scarpa, parlamentare veneta del Partito Democratico - Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di risorse e finanziamenti per i centri dedicati al trattamento e alla prevenzione di tali disturbi. Se con la legge finanziaria del 2021 si era finalmente riusciti ad istituire un fondo di 20 milioni, la scellerata scelta del governo Meloni di eliminare le risorse ha messo in seria discussione la capacità di azione del nostro sistema sanitario. È stato solo grazie

alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi: un semplice reintegro della metà del fondo, ovvero 10 milioni, che rimangono totalmente insufficienti. Rimane poi aperta la questione del mancato inserimento dei Disturbi Alimentare all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Garantire l’accesso universale al trattamento per i DCA attraverso i LEA significherebbe abbattere le

barriere economiche che troppo spesso impediscono alle persone di cercare e ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno”. “In sintesi – conclude Scarpa - è imperativo che le autorità regionali e nazionali riconoscano la necessità di aumentare i finanziamenti e le risorse dedicate al trattamento dei DCA. Solo attraverso un impegno concreto e sostenuto sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica.”

Contrassegno unico per disabili Calzavara: “Censite oltre 120 mila targhe on line e soluzioni veloci per pass Ztl”

“Zetatielle Network è il circuito che abbiamo creato riunendo le banche dati e le informazioni sulle quasi 120mila targhe abilitate al transito nelle aree ZTL di 330 comuni veneti”. Così l’assessore alla programmazione, bilancio e personale della Regione Francesco Calzavara, ha annunciato l’avvio del contrassegno unico digitale per le persone con disabilità. “Si tratta di un progetto che abbiamo lanciato come Agenda Digitale del Veneto - ha aggiunto l’assessore - per l’inclusione dei cittadini con disabilità e che nel corso del 2023 ci ha evitato di recapitare quasi un milione di multe ai veneti. Accertamenti di violazioni che sarebbero poi stati contestati producendo un

reale risparmio di oltre 10 milioni di euro solo di spese di notifica. Liberi di muoversi oltre ogni barriera non dev’essere solamente uno slogan o una frase a effetto, ma un servizio concreto, tangibile e fruibile da parte del cittadino che può finalmente superare la barriera virtuale della Ztl per circolare in totale libertà e godere di un diritto previsto dal codice della strada”, ha concluso Calzavara.

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World Health Forum. Dal 20-23 marzo il prestigioso seminario con esperti da tutto il mondo

L’intelligenza artificiale nella medicina: a marzo Padova diventa la protagonista

Diversi mesi addietro proprio da queste colonne avevamo titolato “Padova Capitale della Salute” considerato il peso crescente che la città stava assumendo sulla scena nazionale e internazionale in termini di medicina grazie al grande impegno, anche strutturale per questo fondamentale settore e alla collaborazione, di altissimo livello, tra Amministrazione Comunale, Università, Azienda

teatro di questo fondamentale meeting che vedrà protagonisti alcuni tra i principali esperti mondiali in materia.

Si parte, come detto, il 20 marzo a Palazzo della Ragione dove dalle 15 ci saranno gli interventi del presidente della Regione Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani, e della rettrice dell’Università Daniela Mapelli che dialogherà con diversi esperti sul

ti successivi, al Centro Congressi. Tra gli appunti certamente più prestigiosi ci saranno certamente gli interventi di Mihaela van der Schaar dell’University of Cambridge, Tianxi Cai di Harvard Medical School, Boston, di Rosario Rizzuto, dell’Università di Padova, di Giusella Finocchiaro, dell’Università di Bologna. Il terzo giorno, tra gli altri, Alessandro Doria di Harvard Medical School, Boston,

Ospedaliera, Centri di Ricerca e Ulss.

Quasi a voler certificare questa tendenza ecco che dal 20 al 23 marzo Padova ha scelto di ospitare un seminario, forse il più prestigioso che ad oggi si è svolto a livello internazionale, su di un tema di grandissima attualità: l’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina.

Dopo l’apertura a Palazzo della Ragione sarà il Centro Congressi il

ruolo proprio degli Atenei. Si parlerà, poi, di pandemia chiedendosi se ci si debba aspettare, per il futuro, qualcosa di simile al covid e di Enti Camerali con il Presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Gilberto Muraro.

Il secondo giorno, il 21 marzo, si svolgerà, come tutti gli appuntamen-

Panagiotis Papapetrou, Stockolhm University, Sebastien Ourselin, King’s College London, Henning Muller, HES-SO Valais Techno-Pôle. Nella quarta e ultima giornata di lavori interverranno, tra gli altri, Tiziana Lippiello, Magnifico Rettore Università Ca’ Foscari di Venezia, Paolo Nespoli, Ex Astronauta ESA, Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon.

Zaia: “Veneto punto di riferimento della promozione della salute globale”

Presidente Zaia, il Veneto sta mettendo in atto azioni concrete per promuovere l’innovazione nella sanità.Il World Health Forum è il primo tassello?

In un Veneto che si attesta nuovamente ai vertici nazionali per i Lea, realizziamo un grande sogno. Una vera e propria legacy della sanità, che analizzerà il presente e approfondirà il futuro dell’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie per migliorare la vita dei cittadini. Il Veneto diventerà per una intera settimana il cenacolo internazionale della medicina globale, identificando, altresì, i nuovi trend. Un evento di portata internazionale per riunire esperti della salute globale?

Facciamo da apripista riunendo in Veneto tutti coloro che hanno un ruolo attivo nel presente e nel futuro della salute globale, per delineare le prospettive future sul benessere e sulla prevenzione anticipando le nuove tecniche di diagnosi e le corrette gestioni dei dati sanitari. È la sintesi eccezionale di una sfida alla quale stiamo lavorando da due anni e dimostrerà il grande potenziale del Veneto nella sanità, nella scienza, nella ricerca, nell’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Questo forum, destinato a crescere di anno in anno, si propone di diventare il nuovo punto di riferimento nel campo della sanità, simile al Forum Economico Mondiale di Davos, ma focalizzato sulla salute anziché sull’economia.

È emerso il tema delle imprese farmaceutiche e si è notata una carenza di ricerca nel nostro territorio. Questa è un’opportunità senza precedenti, poiché quando sei sotto i riflettori, si avvia un meccanismo virtuoso di promozione e attenzione. Diventeremo un incubatore di innovazione, considerando l’interesse crescente di aziende nel settore delle biotecnologie, della sanità e della produzione farmaceutica. In questo contesto, un forum che si pone al centro dell’attenzione internazionale è assolutamente necessario per catalizzare ulteriori progressi e partnership nel campo della salute globale.

Medicina e intelligenza artificiale: “L’Italia deve fare un passo in avanti”

Una parte significativa del programma del World Health Forum sarà dedicata all’evento Artificial Intelligence for Healthcare, che si terrà il 21 e il 22 marzo, focalizzandosi sull’esplorazione del ruolo dell’intelligenza artificiale e del machine learning nel campo della sanità. Un incontro, ideato dal professor Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e dal professor Roberto Vettor professore ordinario di Medicina interna.

“L’idea è nata dalla necessità di integrare gli studi, le analisi e i progressi tecnologici nel campo della medicina. Ringrazio anche la dottoressa Cristina Degan e il professor Mattia Veronesi per

il fondamentale supporto – commenta il professor Meneghesso –. L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, porterà vantaggi significativi in termini di efficienza medica e riduzione dei tempi di attesa per i pazienti. Ciò non significa l’eliminazione della professione medica, ma offrirà la possibilità di concentrarsi maggiormente sul benessere dei pazienti”.

Tra i relatori di spicco vi sono la Prof. ssa Mihaela van der Schaar (Università di Cambridge), il Prof. Alessandro Doria (Harvard Medical School) e il Prof. Sebastian Ourselin (King’s College London), i quali condivideranno le ultime innovazioni nel campo dell’IA in medicina, evidenziando il suo ruolo cruciale nella

trasformazione digitale delle scienze mediche.

La conferenza affronterà questioni legate all’etica e alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che rappresentano uno dei principali temi di discussione odierni. “L’Italia deve fare un passo in avanti nel trovare una soluzione anche in questo ambito. Francia e Germania hanno già superato il divario amministrativo per poter avere le cartelle cliniche dei pazienti e poter analizzare attraverso l’intelligenza artificiale tutti i dati possibili. Le questioni etiche, come la violazione della privacy richiedono un’attenzione particolare sia da parte della comunità accademica che delle istituzioni e della società nel suo complesso”. (s.b.)

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Gaudenzio Meneghesso, Luca Zaia e Roberto Vettor

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Economia. Roberto Boschetto (Confartigianato Imprese Veneto) sull’avvento delle nuove tecnologie

“Intelligenza Artigiana, la nostra forza Noi artefici di creatività innovativa”

“L’IA è il mezzo, non il fine, va governata per farne uno strumento capace di esaltare creatività e competenze ineguagliabili dei nostri imprenditori”

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale sta portando scompiglio nel mondo della finanza e dell’economia. Da una recente analisi di Confartigianato Imprese Veneto emerge che il 36,2% del totale degli occupati italiani (8,4 milioni) potrebbe subire l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata, proprio come è l’artigianato.

Approfondiamo questo aspetto con Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto: “noi l’acronimo I.A. lo leggiamo Intelligenza Artigiana. Una dote indispensabile per realizzare un modello di sviluppo economico e sociale ‘a misura d’uomo’, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese venete. Sapremo vincere le sfide delle grandi transizioni con la forza dei valori artigiani, capaci di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori”.

Vi sono timori per l’avvento dell’intelligenza artificiale anche nei processi produttivi?

“Non abbiamo nessuna paura del nuovo e della tecnologia, come pure nessuna nostalgia per vecchi modi di produrre. Il destino degli uomi-

ni e degli imprenditori di fronte ai rischi e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale è uno dei temi cruciali per il futuro dell’economia e, in generale, delle nostre società. Confartigianato lo ha messo al centro di riflessioni e di iniziative che puntano sull’intelligenza artigiana per costruire il futuro sostenibile del made in Italy”.

In che modo arrivarci?

“L’intelligenza artificiale è un

mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare il nostro talento che rende unico nel mondo il made in Italy. Vogliamo consentire ai nostri imprenditori di partecipare alla sfida dell’innovazione per

migliorare l’eccellenza e l’unicità di ciò che producono”.

Quali le conseguenze per le aziende nel prossimo futuro?

“Il nostro Ufficio studi dimostra che l’intelligenza artificiale può trasformarsi da rischio in opportunità, in un’arma che le piccole imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre Pmi utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA. I sistemi di intelligenza artificiale porteranno ad un nuovo equilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA. Noi siamo certi che L’intelligenza artificiale si fonderà in modo collaborativo con l’”intelligenza artigiana” degli imprenditori”.

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ARIETE

Si prospetta un periodo altalenante, tra alti e bassi, soprattutto in ambito lavorativo. Ma le energie accumulate consentiranno di superare con successo tutte le prove.

TORO

Dopo una prima fase di disorientamento, dovuta alla stanchezza accumulata nei mesi invernali, torna il sereno, l’ottimismo e il buon umore. Si riparte con nuove intenzioni.

GEMELLI

Il periodo promette risvolti interessanti, dopo una lunga attesa. Nuove occasioni e allettanti opportunità renderanno il futuro carico di interessanti aspettative.

CANCRO

Vi siete un po’ trascurati, mettendo in primo piano gli impegni e le esigenze degli altri, ora è tempo di dedicare le vostre cure a voi stessi. Meritate un po’ di felicità.

LEONE

Vi siete sottoposti ad un ritmo massacrante pur di raggiungere i vostri obiettivi per rimettere a posto le cose. Ora è tempo di godersi con un po’ di sollievo i primi risultati di tanti sforzi.

VERGINE

Incontrerete qualche ostacolo nella realizzazione dei vostri progetti e questo richiederà di rivedere in parte strategie e tempistiche. Ma siete caparbi e troverete le giuste soluzioni.

Oroscopo

BILANCIA

Avete trascorso un periodo di relativa calma e ora le acque ricominciano ad agitarsi. Si tratta però di situazioni temporanee che non toglieranno stabilità al vostro equilibrio.

Marzo

Marzo, il mese del risveglio

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SCORPIONE

Siete partiti svantaggiati rispetto agli altri ma avete saputo recuperare alla grande e ora vi godete il vostro meritato successo. Si apre una nuova fase e siete pieni di idee.

SAGITTARIO

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Sorridete di più e siate soddisfatti di quello che avete: è il frutto del vostro duro lavoro e molti vorrebbero essere al vostro posto. Un po’ di riposo vi farà apprezzare di più le piccole cose.

CAPRICORNO

Vi siete impegnati con dedizione e sacrifici raggiungendo gli scopi che vi eravate prefissati. Avete quindi goduto del meritato riposo e ora siete pronti per ripartire a caccia di nuovi traguardi.

ACQUARIO

Vivete di sogni e di emozioni e l’arrivo della primavera non fa che alimentare questa vostra caratteristica. Ma ad evitare che voi prendiate il volo ci pensa sempre chi vi riporterà coi piedi per terra.

PESCI

Tutto rema verso la vostra direzione consentendovi di vivere alla grande questo periodo che vi vedrà protagonisti nel lavoro, nelle amicizie e anche in amore. Approfittatene.

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