La Piazza del Miranese Nord - Febbraio 2023

Page 1

11:30

17:30

18:30

ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto

Noale, Palazzo Scotto e scuola Pascoli fra le priorità

Vent’anni dopo

Sembra di rivivere la trama di “Vent’anni dopo” di Alexandre Dumas padre, quando D’Artagnan va a cercare i suoi vecchi amici moschettieri e li ritrova, certo, ma totalmente cambiati. Aramis è diventato abate e appoggia La Fronda nemica di Mazzarino; Porthos è un conte infelice perché vuole diventare barone; Athos è tutore di un rampollo che forse è anche suo figlio. E anche lui, D’Artagnan, s’è venduto al cardinale per ottenere una promozione. Insomma, i protagonisti sono rimasti se stessi ma la vita li ha trasformati nel profondo. Come succede più o meno a tutti.

segue a pag 5

Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte

Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 30 del Miranese Nord Servizi alle pagg. 6 e 9
La sindaca Patrizia Andreotti indica le linee d’azione del Comune per il 2023. Dall’opposizione piovono critiche dal consigliere Fabrizio Stevanato TERRITORIO Diminuiscono le aziende agricole nel comprensorio 5 NOALE No@l@rt si apre a tutte le forme creative 8 MARTELLAGO Appalti verso il rinnovo. Spunta la variante verde 12 SCORZÈ AzkoNobel chiude, scattano 46 licenziamenti 16 SALZANO Il film “Grande” adesso sbarca su You Tube 15 SCORZE’ Vademecum contro gli investimenti di cani e gatti 18 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE FEBBRAIO 2023
Notiziario delle
Notiziario delle
Notiziario delle 8:30 Notiziario delle
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<

NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

Aziende agricole del miranese, trend negativo

Vent’anni dopo

Dopo le ultime elezioni si respira la stessa aria trionfante di vent’anni fa, quando il centrodestra di Berlusconi era vincente e la bandiera era il famoso 61 a 0 della Sicilia, ottenuto polverizzando gli avversari. Per carità, la destra-centro di Meloni oggi ha tutto il diritto di cantare vittoria, perché ha davvero trionfato in Lombardia e nel Lazio. E la maggioranza di governo è più salda. Vero. Alla pari dei moschettieri tutto è come allora ma tutti i protagonisti sono cambiati. A sinistra non ci sono più D’Alema e Prodi, a destra c’è una coalizione assai diversa, oggi con baricentro spostato e come leader una deputata che ha i toni grintosi e non quelli melliflui dell’ex cavaliere; non c’è neanche più neanche la Lega schiacciasassi d’un tempo come non esiste più l’Ulivo, bensì un Pd che cerca se stesso neanche fosse Diogene ed è anima di una sinistra come sempre divisa e litigiosa. Tutti sono se stessi e tutti sono cambiati. Anche l’elettorato non è più lo stesso: sei elettori su dieci sono rimasti a casa. Dato allarmante quant’altri mai. Perché? Perché gli elettori non hanno sempre ragione, spiega Calenda. Troppo comodo. Invece sì, in democrazia vince chi vota e ci si deve interrogare di fronte alla marea di persone rinunciatarie verso questo diritto. Intanto non è più vero che a votare vanno soprattutto gli elettori con una motivazione ideologica: alta astensione uguale vittoria della sinistra, si sosteneva. No. Alta astensione vuol dire che sono stati a casa tutti, di qui e di là. E ha vinto la destra.

Poi queste elezioni hanno visto affievolirsi l’idea di un centro ago della bilancia: non è così, al massimo è un centrino. Invece bisogna ammettere che gli elettori stanno a casa perché le proposte non hanno affascinato né sono state affascinanti.

Continua l’andamento negativo per le aziende agricole che, come in tutto il Veneto, si riflette anche nel miranese. Se i dati regionali, infatti, vedono in un decennio perse ben 36.431 aziende agricole, con in cambio un aumento della dimensione media di quelle rimaste, il censimento generale in agricoltura Istat, illustrato nella tappa “Roadshow” in sala della Carità a Padova ha presentato anche dati locali altrettanto allarmanti. Limitandosi ai dati del miranese, le percentuali vedono un calo di aziende presenti che si può quantificare in una percentuale pari a quasi il dieci per cento. Le motivazioni, a detta degli esperti, sono molto semplici e riguardano per la maggior parte la dismissione di attività per pensionamento dei vecchi imprenditori agricoli, che spesso non vengono sostituiti dalle nuove generazioni. La maggior parte delle aziende agricole presenti nel territorio risultano infatti ancora a conduzione familiare (85 per cento circa), con solo il rimanente quindici che si divide tra società di persone, società di capitali o cooperative. Altro problema, in un periodo di forte informatizzazione, resta la formazione dei titolari, che data anche la presenza quasi totale di aziende familiari avviene quasi sempre per “passaggio diretto” delle consegne e senza grandi studi associati. Nel miranese, così, quasi il sessanta per cento di chi lavora nei terreni ha solo il diploma di terza media (più del quindici dichiara ancora “nessun titolo”), e solo poco meno dei dieci per cento è laureato, dato comunque in forte crescita e quasi raddoppiato rispetto ai dati di dieci anni fa. “Questi numeri - hanno detto a Roadshow - spiegano bene l’evoluzione e allo stesso tempo le problematiche del comparto agricolo. Se è vero che nell’intero Veneto sono scomparse, dal 1960 ad oggi il settanta per cento delle aziende agricole, è altrettanto vero che quelle che sono rimaste rappresentano un patrimonio collettivo da salvaguardare. Gli studi rilevano che proprio l’innovazione permette di centrare gli obiettivi di maggiore sostenibilità, e produttività”.

Quando ci sono in ballo questioni che toccano nel profondo, le persone si muovono: al referendum del 2016, quello che perse Renzi, l’afflusso fu alto; alle elezioni di settembre nel Veneto la percentuale è stata superiore alle regionali del 2020. Si voleva dare una spallata. Stavolta no. Tocca all’opposizione, come da copione, intercettare il cambiamento: altrimenti Meloni & c. governeranno cinque e altri cinque anni.

5 www.lapiazzaweb.it
del Miranese Nord Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994;
iscrizione
32199 Facciamo
Fotografa
code
Le aziende agricole sono calate del 10 %. Raddoppiati i laureati
numero
ROC
il punto
il QR
e ascolta l’ultimo Notiziario
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 20 febbraio 2023

Amministrazione. La sindaca Patrizia Andreotti traccia le priorità del 2023

“Nuova biblioteca, Palazzo Scotto e scuola Pascoli, al via i cantieri”

Il 2022 è stato un anno ricco di opere e attività, ma il 2023 sarà l’anno dove inizieranno importanti cantieri per i quali si è lavorato a lungo e proseguirà quanto fatto l’anno precedente. La sindaca di Noale Patrizia Andreotti non ha dubbi su quelle che sono le priorità dell’anno nella sua città. “Partiranno finalmente - spiega- i lavori di realizzazione della nuova biblioteca e quasi contestualmente inizierà anche l’importante intervento su Palazzo Scotto per la realizzazione della pinacoteca Lancerotto e il nuovo spazio nel sottotetto per attività culturali e associative. Avremo anche un nuovo ingresso e un’area di accoglienza per la nostra oasi, di cui è appena stato completato il secondo stralcio. Verrà inoltre restituita alla città la nostra Rocca, pronta per gli eventi estivi e proseguirà inoltre l’ampliamento della rete di videosorveglianza in molte aree sensibili del nostro territorio”. Nel dettaglio, i lavori previsti riguarderanno sistemazioni in aree della città, molto attese dai residenti. “Iniziamo da Piazza XX Settembre- spiega la Andreotti. Il rifacimento della fascia nord fino alla colonna della pace è stato realizzato nei tempi prestabiliti ed inaugurato ad inizio ottobre all’interno della Sagra del Rosario, donando un nuovo volto al centro storico. Grazie alla competenza del nostro ufficio tecnico e ad una attenta pianificazione progettuale del mio gruppo, abbiamo ottenuto

Verrà restituita alla Città dei Tempesta la sua caratteristica Rocca che sarà fruibile per gli eventi estivi

l’accesso a fondi Pnrr per palazzo Scotto (1.650.000) e per la nuova biblioteca (2.600.000), alla quale va aggiunta una proprietà che la dottoressa Sara Trevisan, nota farmacista noalese mancata nel 2020, ha lasciato in eredità al Comune proprio per la costruzione della nuova biblioteca, un atto che ci ha sorpresi ed emozionati, e di cui siamo grati a lei e alla famiglia. Oltre a questo, proseguiranno gli interventi nelle nostre scuole, in particolare: presso la media “Pascoli” con adeguamento sismico, antincendio, sanitario e sostituzione serramenti con importo di 1.200.000”. Molti anche gli interventi in corso per l’ambiente, tema affrontato da più fronti: “Il 2022conclude la sindaca- è stato sicuramente caratterizzato dalla siccità e da fenomeni temporaleschi violenti sottolineando l’importanza della manutenzione del sistema idrogeologico. A fine anno 2022 è terminato l’intervento di realizzazione del secondo stralcio dell’oasi da parte del Consorzio Acque Risorgive. Con un finanziamento di 2.272.000 mila euro da parte della Regione Veneto sono stati aggiunti ulteriori 12 ettari con la creazione di un’area umida finalizzata alla fitodepurazione delle acque derivate dal Draganziolo e la realizzazione di manufatti e paratoie attraverso tecniche che riducano al minimo l’impatto ambientale. L’oasi è infatti un sito di interesse comunitario che, grazie alla qualificata opera del comitato Wwf a cui è affidata la gestione, richiama l’interesse di appassionati e scolaresche per la presenza di specie rare di fauna e flora”.

Per famiglie e bambini arriva la biblioteca a punti

Arriva in biblioteca a Noale il gioco a premi per i piccoli ma già voraci lettori. “La biblioteca a punti”, è il nome del concorso promosso dalla biblioteca comunale “Eliseo Carraro” e rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Betty Pierazzo di Noale”. La formula del concorso è molto semplice: a bambini e ragazzi verrà consegnata una cartolina per la raccolta punti. Le bibliotecarie apporranno un punto sulla cartolina per ogni libro preso in prestito dai ragazzi e chi completerà la cartolina con i venti punti lettura potrà partecipare e ricevere l’invito alla festa finale di premiazione, che si terrà

a fine giugno, in occasione di NoalEstate 2023. Sottolinea l’assessore alla cultura Annamaria Tosatto che “l’incentivo alla lettura dei bambini e ragazzi passa da azioni concrete. Per esempio, questa piccola idea basata sulla curiosità, la conoscenza e la condivisione. La biblioteca, infatti, non deve cristallizzarsi in un ruolo di cultura istituzionale, per pochi ma accompagnare i bambini per aiutarli a crescere e ad ampliare i propri orizzonti attraverso la lettura. Un’occasione per prendere qualche libro in prestito, per l’intera famiglia”. Insomma una occasione per far crescere le famiglie all’interno della comunità cittadina. (ma.to.)

6 www.lapiazzaweb.it Noale
Il centro di Noale e la sindaca Patrizia Andreotti

L’iniziativa. L’assessore Annamaria Tosatto spiega le novità introdotte

No@l@rt si apre a tutte le forme creative

Il Comune di Noale, assessorato alla cultura, ha proposto anche quest’anno la rassegna artistica No@l@rt, progetto espositivo nato nel 2017, dall’intuizione di un giovane noalese Manuel Rossetto, da sempre appassionato di arte in collaborazione con l’allora assessore alla cultura Lidia Mazzetto, ma con alcune importanti novità. Lo scopo della rassegna resta lo stesso degli esordi: promuovere il lavoro di giovani artisti e allo stesso tempo valorizzare in maniera nuova gli spazi espositivi presenti a Noale. Una proposta che, però, si è rinnovata con l’assessore alla cultura Annamaria Tosatto che ha deciso l’apertura a tutte le arti e forme creative.”Quest’anno - spiega l’assessore - si è voluto dare un nuovo taglio alla proposta. Consci che i talenti giovanili si esprimono secondo modalità tra le più varie, si è deciso di riaprire il bando non solo all’arte pittorica, ma alla creatività in senso più ampio. Abbiamo dato dunque rilievo anche alla creatività di due giovani noalesi che si sono distinti nell’arte cinematografica ed in quella fotografica e una sezio-

ne è stata dedicata al gruppo creativo che crea i sempre avvincenti podcast a tema per la Città di Noale. Una mostra nata con lo scopo di dare adeguata vetrina alla nostra miglior gioventù. Mi permetto quindi di chiamare già da ora a raccolta giovani fotografi, creativi, performer, designer, creatori di gioielli e monili per l’edizione 2024. Gli artisti che hanno finora esposto le loro opere ci hanno sempre impressionato per entusiasmo, spinta creativa, ma anche tecnica e siamo quindi sicuri che proporre un momento di rinnovata commistione ed incontro possa essere per tutti motivo di accrescimento, sia per i giovani espo-

sitori, sia per i visitatori”. Per il 2023 ad esporre sono stati Andrea Corazza, Eleonora Mohammadi, Lorenzo Naturale, Riccardo Pesce, Gioele Pistore, Elisabetta Valentini, ma l’iscrizione per il 2024 è già aperta. Non è richiesto che il ciclo di opere sia inedito. Per partecipare basta una mail di candidatura all’indirizzo comune.noale.ve@legalmail.it con oggetto “No@l@rt e Cre@tivity”. Il premio è aperto ad artisti professionisti, studenti o autodidatti under 30. I giovani saranno seguiti nel progetto dall’assessorato alla cultura, ma anche da alcuni artisti “senior”, già affermati.

Spazi relax in arrivo per le neo mamme

Nuovi spazi in città dedicati ai bambini, alle mamme e al relax fisico e mentale. Il tutto, concentrato in un solo posto. Lo studio di psicologia e logopedia Fenice apre le sue porte a partire da marzo a una serie di iniziative interamente dedicate al benessere della persona. Si partirà con una serie di appuntamenti dedicato alle donne, con focus particolare sull’essere mamma grazie a alcuni incontri di gruppo di confronto e

ascolto per neo-mamme con bimbi da zero a sei mesi per, come spiegano dal centro :“un percorso di ascolto e riformulazione nell’accompagnamento della maternità, ma senza porre vincoli rispetto alla possibilità che si introducano aspetti rilevanti per le partecipanti”. Temi per ora in programma, la mamma ideale, il mondo bambinocentrico, l’ansia post-parto e la depressione, il sesso dopo il parto e il ruolo sociale e lavorativo della madre.

Assieme al corso partirà anche uno specifico “spazio mamma” per una ulteriore forma di vicinanza ed aiuto post-parto. Per ogni informazione, è a disposizione la mail marikarosapsy@gmail.com. (ma.to.)

8 www.lapiazzaweb.it
Noale

Politica. L’attacco del consigliere del Pd Fabrizio Stevanato

“Frazioni e problemi cittadini trascurati”

Se la sindaca Patrizia Andreotti evidenza un bilancio positivo dell’ultimo anno di governo cittadino, ovviamente di parere contrario l’opposizione, che contesta molte scelte fatte soprattutto per quanto riguarda le frazioni, a dir loro troppo trascurate, e uno sguardo concentrato troppo sull’edilizia e meno sui reali problemi cittadini. “Continuiamo ad avere una amministrazione che si basa solo su quello che dicono e vogliono fare sindaco e vicesindaco - dice a nome di tutta l’opposizione unita il consigliere del Pd Fabrizio Stevanato - esclusivamente e senza alcun dialogo con l’opposizione ma spesso nemmeno con i cittadini. L’unico interesse sembra essere quello di dare riscontro alle incessanti richieste di edilizia ed edificazione senza considerare i bisogni delle frazioni, dimenticate totalmente perfino nell’ultimo bilancio. Pensiamo ad esempio alle scuole, per le quali sono stati fatti solo essenziali interventi strutturali, ma non investimenti su programmi o altro. Dopo tutto, se mi è permesso dirlo, stucco e pittura fan sempre bella figura”. La prima divergenza tra maggioranza ed opposizione si è vista sulla vendita dell’area dell’ex ospedale. “Non eravamo stati informati - sottolinea - dell’intenzione dell’Ulss 3 di avviare il procedimento di alienazione del complesso storico dell’ex ospedale “Calvi”. L’area rappresenta un patrimonio economico,

sociale, culturale e architettonico storicamente legato alla collettività di Noale. Riteniamo che l’amministrazione comunale debba intervenire per mettere in campo tutte le azioni possibili per evitare un ulteriore affronto al patrimonio”. Altro no arriva sul progetto all’ex cantina sociale in via Rossi che prevede 62 appartamenti di alto livello. “L’intervento proposto è qualcosa di fin troppo importante per la Città di Noale e di forte impatto. Noi faremo la nostra parte per garantire la massima trasparenza dell’iter e orientare l’adozione del piano massimizzando la qualità degli standard urbanistici previsti. Crediamo che attraverso un percorso trasparente e condivi-

Le opposizioni fanno l’elenco dei punti di divergenza con la giunta Andreotti: Piazza xx Settembre, ex ospedale Calvi, i nuovi appartamenti in via Rossi

so ci sia ampio margine di miglioramento proprio grazie allo strumento del piano attuativo previsto dalle norme vigenti”. Ma l’opera, sulla quale esistono chiaramente divergenze, resta la sistemazione di Piazza XX Settembre. “Un intervento progettato male ed eseguito peggio - conclude - senza una visione completa del disegno delle piazze. Il doppio senso di marcia crea problemi di viabilità, la piazza è un patchwork di cose che non stanno bene l’una con l’altra tra tre tipi diversi di pavimentazione, fioriere stravaganti e c’è poco verde. Per non parlare dei parcheggi che restano irrisolti”.

Fusion Team Volley, al top a livello nazionale

Fusion Team Volley è una realtà sempre più affermata nel panorama della pallavolo italiana, dopo gli eccellenti risultati raccolti sul campo nella scorsa stagione arriva un altro prestigioso riconoscimento, Ftv è ufficialmente tra i migliori 10 settori giovani d’Italia per la pallavolo femminile. La società di volley con sede a Zelarino nata dalla fusione di tante realtà del miranese attira tante giovani atlete da questa area e pure da Noale. Il direttore tecnico nazionale del settore giovanile femminile, il professor Marco Mencarelli, ha stilato una speciale classifica che ha decretato l’ingresso del Fusion Team Volley nell’élite della pallavolo giovanile nazionale. La società entra dunque di diritto tra le migliori 10 società italiane per la gestione delle attività di formazione

tecnica per la pallavolo femminile durante la stagione 2021/2022. Un prestigioso riconoscimento per il quale il Fusion Team Volley è stato selezionato attraverso il monitoraggio delle attività di qualificazione tecnica e delle

attività selettive organizzate dalla Fipav attraverso stage nazionali di selezione, convocazioni per attività collegiali e inserimento nei roster che partecipano agli eventi giovanili internazionali. “E’ una

notizia straordinaria – commenta il direttore tecnico Marco Vanzo – un riconoscimento al duro lavoro che ogni giorno svolgiamo in palestra. Se consideriamo poi che siamo nati da neppure sette anni, questo riconoscimento ha veramente dell’incredibile. È la conferma che la strada intrapresa è la strada giusta e ci dà ulteriore forza e vigore per proseguire il percorso intrapreso. Colgo l’occasione per ringraziare la Savino del Bene Scandicci e Volleyro’, nostri partner storici senza i quali probabilmente non saremmo riusciti a raggiungere questo prestigioso traguardo, e tutte le ragazze e gli allenatori che hanno indossato e indossano la nostra maglia: quanto ottenuto è merito di ciascuno di noi, e deve spronarci a fare del nostro meglio per continuare a crescere”.

9 www.lapiazzaweb.it
Massimo Tonizzo Piazza XX Settembre uno degli interventi contestati dalle opposizioni
Noale Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Territorio. Una classifica redatta dal prestigioso editore internazionale Twinkl

La biblioteca di Martellago nella top ten d’Italia

La biblioteca civica di Martellago “Giuseppe Tronchin”, orgoglio per tutta la città, si distingue nella classifica delle dieci migliori biblioteche per bambini e ragazzi selezionate lungo tutto lo stivale redatta dal prestigioso editore internazionale Twinkl senza alcun timore reverenziale nei confronti di strutture analoghe presenti in Comuni ben più grandi come i capoluoghi Firenze, Bologna, Milano e addirittura Roma. Nella descrizione delle attività svolte che hanno portato a questo importante riconoscimento, Twinkl scrive sul proprio sito: “questa biblioteca in provincia di Venezia ospita un ampio spazio dedicato ai ragazzi, con una collezione di libri, film, fumetti e riviste per i più giovani. Dallo spazio ragazzi si può accedere alla sezione dedicata ai più piccoli, da 0 a 5 anni, caratterizzata da un’area piena di colori con scaffali bassi, una pedana gioco, sedie e pouf a misura di bambino. Lo spazio bimbi contiene libri, riviste, pelouche, giochi, cd e dvd per i più piccoli, oltre alle riviste di settore per mamme e papà. È anche disponibile uno spazio allattamento, denominato Baby Pit Stop”. Uno spazio, questo di via IV Novembre, a Maerne, che non è solo un luogo dove studiare o prendere a prestito un libro ma dove vengono organizzate anche varie attività come i gruppi di lettura, gli incontri con le scuole, il rifornimento di libri per le casette del bookcrossing realizzate da Massimo Vianello in collaborazione con il Centro Diurno Stella Polare e di cui abbiamo parlato nei mesi scorsi sul nostro giornale. Infine vari corsi come quello del gioco degli scacchi con un istruttore nazionale della Federazione scacchistica italiana, l’occasione il venerdì dalle 17 alle 19 per dare spazio a fantasia e creatività con i lavori fatti a mano con lavori a maglia o uncinetto e il “Cafè Alzheimer”, uno spazio sicuro e accogliente dove i familiari delle persone affette da demenze possono incontrarsi e trovare ascolto. Soddisfazione viene espressa dal primo cittadino Andrea Saccarola. “La nostra biblioteca, un”eccellenza nazionale - dichiara - la casa editrice didattica internazionale Twinkl ha infatti inserito la nostra biblioteca

comunale tra le dieci migliori biblioteche per bambini e ragazzi in Italia riconoscendone di fatto l’importante impegno per la divulgazione della lettura e cultura tra i bambini e i ragazzi. Un riconoscimento importante frutto dell’impegno di tutte le persone che da anni si impegnano quotidianamente per rendere sempre più ampia e interessante l’offerta di libri e mette in campo iniziative

Caserma dei carabinieri, arriva il luogotente Serafino

per avvicinare persone di tutte le età alla lettura”. Un riconoscimento quello dato che mette in evidenza tutti gli sforzi fatti nel corso degli anni dalle varie amministrazioni che si sono succedute ad amministrare il Comune di Martellago. Un servizio apprezzato sia dalla cittadinanza locale che da quella dei Comuni limitrofi.

Dopo circa un anno di attesa è avvenuto finalmente il cambio ufficiale della guardia presso la stazione dei carabinieri di Martellago. Con l’anno nuovo, infatti, la guida del presidio dell’Arma nel territorio martellacense passa di mano al nuovo comandante, il luogotenente Antonio Serafino che va a sostituire il vice maresciallo Matteo Pedroni che ne ha retto le redini per il 2022 in attesa della nomina ufficiale. La struttura, aperta, nel 2013, era stata infatti diretta fin dall’inizio dal maresciallo Maggiore Giovanni De Angelis, ritiratosi per pensionamento a

fine 2021. Per il nuovo comandante non sarà un inizio semplice, dato che si troverà, tra le altre cose, ad affrontare le indagini sul recente pestaggio dei due giovani di Maerne che ha lasciato sgomenta la cittadinanza per la brutalità del gesto e che ha avuto parecchio risalto anche sui media. Plaude sui social l’arrivo del nuovo comandante della Benemerita locale il sindaco Andrea Saccarola “ho avuto il piacere di conoscere il nuovo comandante della caserma dei carabinieri di Martellago. Insieme agli amici dell’associazione Nazionale Carabinieri sezione Martellago abbiamo dato il benvenuto al luogotenente Antonio Serafino, per molti anni comandante a Favaro Veneto. Ringrazio il vice maresciallo Pedroni, per aver tenuto le redini della Caserma per tutto il 2022 e il maresciallo maggiore Giovanni De Angelis per il prezioso servizio e il sempre puntuale impegno tenuto da ottobre 2013 a fine 2021 data della meritata pensione. Al nuovo comandante i migliori auguri per un proficuo e collaborativo lavoro a favore della collettività”. La presenza sul territorio della caserma dei carabinieri è fattore di sicurezza per i residenti che ne hanno sempre apprezzato la grande professionalità dei militari e ddei comandanti che si sono succeduti all’interno della stazione. (r.m.)

10 www.lapiazzaweb.it
Martellago Riccardo Musacco

Amministrazione. Con l’inizio dell’anno e prima delle elezioni di primavera tante le partite aperte

Appalti in scadenza verso il rinnovo, arriva la variante verde

Ètempo di rinnovo appalti nel Comune di Martellago e non si tratta di cose di poco conto, tutt’altro, e i costi da preventivare sono notevoli, nonostante l’amministrazione possa avvalersi di una situazione economico finanziaria più che florida grazie ai notevoli avanzi di cassa. La gestione, comunque, ben presto passerà di mano alla giunta che uscirà dalle urne alle prossime elezioni previste in primavera. Si tratta, innanzitutto, del bando riguardante la ristorazione scolastica aggiudicata a Serenissima Ristorazione per i prossimi tre anni e mezzo, fino in pratica a fine agosto 2026 e che verrà a costare oltre 2 milioni e mezzo di euro a cui vanno sommati gli oltre 125 mila da registrare per quanto riguarda il servizio di fornitura pasti a domicilio. Ma il 31 dicembre sono anche scaduti i termini per quanto riguarda la gestione delle numerose aree verdi

che caratterizzano il paese e che in passato avevano dato adito a qualche lamentela nei mesi estivi per via dell’altezza raggiunta dall’erba in alcune zone. Secondo dati emersi sui media si tratterebbe di un ammontare pari a quasi un milione e mezzo di euro per il triennio 2023-2025. A breve verrà dato mandato alla Città Metropo-

Il bando riguardante la ristorazione scolastica è stato aggiudicato fino ad agosto del 2026 per 2,5 milioni di euro

litana come stazione appaltante di avviare la procedura. Ma c’è anche un’altra iniziativa interessante rilanciata dall’amministrazione che intende dare una svolta in controtendenza al continuo aumento di cubature che negli anni hanno contraddistinto i nostri territori.

Vale a dire una proposta di “variante verde” a favore di quanti tra i cittadini volessero riclassificare urbanisticamente i propri terreni da edificabili ad agricoli, preservando così il territorio e risparmiando qualcosa anche sull’Imu. In passato le poche richieste per-

Eventi per sostenere il Centro anti violenza

Il Comune di Martellago ancora una volta in prima linea contro la violenza di genere. Tra le varie iniziative organizzate per sensibilizzare l’opinione pubblica e aiutare concretamente le donne che vivono questa che è ormai divenuta una piaga sociale di cui sembra non vedersi la fine, c’è la camminata denominata #lamorenonfamale che, quest’anno, ha coinvolto i partecipanti a sostenere il Centro Anti violenza Sonia di Noale. Grazie, infatti, al lavoro svolto dalla consigliera alle pari opportunità Tatiana Garbin e della referente comunale di settore Luana Milan si è creata una sinergia che ha coinvolto la Pro Loco Martellago Aps, l’associazione Pro Martellago, Lions Team Nordic Walking e numerose altre persone singole che hanno contribuito alla raccolta di ben 1705 euro che sono stati messi a dispo-

sizione delle referenti del centro. Un esempio virtuoso di come associazionismo ed enti pubblici possono collaborare in modo proficuo per il raggiungimento di un lodevole obiettivo.“Quando ho assunto il mio incarico ho voluto conoscere questa realtà - spiega Garbin - e le psicologhe del Centro Sonia mi hanno spiegato il loro lavoro e raccontato le difficoltà che si trovano ad affrontare. Mi sono presa a cuore il tema della violenza di genere organizzando vari eventi come incontri e presentazioni di libri per sensibilizzare le persone sul tema. Inoltre ho pensato di lanciare questa camminata per raccogliere fondi per fornire un aiuto concreto. Ogni anno abbiamo ripetuto questo appuntamento, tranne l’anno del Covid e da pochi che eravamo siamo diventati sempre di più”. (r.m.)

venute erano state accettate ma ora sono stati stabiliti criteri più definiti con priorità ad aree soggette a tutela paesaggistica e idrogeologica. Sarà possibile aderire a questa iniziativa entro il 28 marzo. “Su quest’ultimo punto si va nella direzione giusta - concorda

dall’opposizione Alessio Boscolo di Unione Civica - anche se da quello che so saranno in pochissimi ad aderire è l’unica variazione di destinazione d’uso virtuosa nell’obbiettivo di ridurre il consumo di suolo. Per quanto riguarda gli appalti sono costi quasi incomprimibili ma su una ridefinizione di quello che sono le frequenze ad esempio del taglio dell’erba o la pulizia delle strade ci metterei voce perché per come sono state fatte in questi anni, non hanno seguito una corretta programmazione o una risposta puntuale ad un accadimento”. Insomma per Martellago si tratta di un periodo quello in arrivo di grandi trasformazioni. Un periodo in cui il territorio si modificherà per la prima volta dopo decenni con una logica che intende preservare l’ambiente e riducendo la cementificazione.

12 www.lapiazzaweb.it Martellago
Riccardo Musacco La consegna dei fondi raccolti per il Centro Il centro di Martellago

Amministrazione. L’analisi dell’assessore Stefano Vecchiato

I rincari energetici mandano in crisi il bilancio

Si sta rivelando un salasso il costo energetico anche per il Comune di Salzano che sta adottando dei provvedimenti importanti per reggere l’urto delle maxi bollette di luce e gas. Per far fronte ai maggiori costi, infatti, l’amministrazione ha deciso una serie di tagli a diversi capitoli di bilancio per recuperare l’importo. Il sindaco Luciano Betteto, molto preoccupato, spiega: “i prossimi mesi saranno complicati. La situazione per i Comuni è diventata insostenibile”. “I costi delle bollette energetiche stanno mettendo in ginocchio tutti: le associazioni, le società sportive, le scuole dell’infanzia, ma anche parrocchie e le famiglie - aggiunge l’assessore al bilancio Stefano Vecchiato. “I notevoli rincari dei costi legati all’energia valutabili sono più che raddoppiati e non hanno consentito all’ente di procedere come ogni anno all’approvazione del bilancio - dice l’assessore - entro le scadenze previste. Approvare questo documento entro i termini, permette agli uffici comunali di lavorare su dati certi a partire dai primi giorni dell’anno. In particolare a seguito

della sottoscrizione della convenzione di fornitura di energia per l’illuminazione pubblica e gli edifici comunali attraverso interventi di efficientamento energetico (denominato Ppp), si è reso necessario un prolungato confronto tra gli uffici comunali e la ditta incaricata per poter indicare un valore certo da riportare nel documento di previsione economica. Questa importante convenzione consentirà di realizzare nuove infrastrutture e di fornire servizi di interesse pubblico, come illuminazione e riscaldamento, per avere il massimo risparmio energetico. L’efficientamento energetico comporterà il rinnovamento di impianti vecchi di quarant’anni soggetti sovente a rotture

e malfunzionamenti. Ad esempio, la sostituzione a led dei lampioni consentirà una notevole riduzione dei consumi con effetti benefici sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico. Siamo di fronte ad un aumento di costi tale da non consentire all’amministrazione di impegnarsi come in passato per garantire lo stesso livello di servizi erogati alla cittadinanza”. I tagli necessari per mantenere i servizi essenziali avranno una ricaduta soprattutto sulle famiglie più fragili anche perché, l’assenza di misure di sostegno adeguate nei confronti dei Comuni da parte dello Stato non aiuta a sostenere queste fragilità.

Lotta alle nutrie, il Comune annuncia provvedimenti

A Salzano in queste settimane è stato attivato anche un servizio sul territorio molto specifico e molto richiesto cioè quello della lotta alle nutrie che nel territorio

comunale si sono diffuse con ricadute negative a causa dello scavo di gallerie lungo gli argini dei corsi d’acqua con aumento dei rischi idraulici ed anche in ambito agricolo con danni alle coltivazioni. Per questo una azienda locale è stata autorizzata ed è stata incaricata della derattizzazione o della disinfestazione tramite apposizione di gabbie. Questo avverrà secondo una mappatura, aggiornata anche grazie alle segnalazioni pervenute dai cittadini. Nel caso di rinvenimento di carcasse di nutria la segnalazione va inoltrata al numero verde Veritas 800893963. La municipalizzata come previsto si occuperà di rimuoverle per evitare che si diffondano malattie. I danni provocati dalle nutrie alle colture si aggirano nel miranese in decine di migliaia di euro (l.p.)

13 www.lapiazzaweb.it Salzano
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Territorio. Il sindaco Luciano Betteto traccia gli obbiettivi del 2023 per il paese

“Riqualificazione urbana, viabilità sicura, sostenibilità, ecco le priorità”

Eco sostenibilità e riqualificazione urbana. Su queste direttrici si apre il 2023 dei cantieri che saranno di scena a Salzano e su cui la giunta capitanata dal primo cittadino Luciano Betteto metterà in campo risorse ed energie. “Si parte subito tra febbraio e marzo - spiega il sindaco - con i lavori sulla pista ciclabile che collegherà la rotonda della regionale 515 fino a Noale, Ponte Casino. Si tratta di un intervento programmato già da tempo e che aveva subito una serie di ritardi ma che ora sembra proprio prossimo a vedere la luce. I cantieri verranno aperti a breve e nel giro di un paio di mesi dovrebbero essere portati a termine. Tutto questo per rendere più sicura la circolazione dei ciclisti sia di Robegano che di Salzano su quel tratto. Inoltre si sta lavorando sulla risistemazione del primo piano della Filanda, lo storico edificio adibito a polo industriale tra fine Ottocento e gli anni trenta del Novecento ora convertito a museo che, grazie a tecnologie multimediali, coinvolge il visitatore in un viaggio attraverso la storia della produzione dei filati in seta, un suggestivo passaggio da stabilimento manifatturiero per arrivare al ruolo di centro culturale in una cornice architettonica unica”. Su questo punto il Comune è in attesa dei contributi che dovrebbero arrivare direttamente da Venezia, promessi dal

sindaco Luigi Brugnaro a favore di quei Comuni sotto i 15mila abitanti che non avevano potuto partecipare al primo bando Pnrr. Altro intervento fondamentale che dovrebbe partire a breve, sarà la sostituzione di 2400 punti luce nell’ambito dell’intero territorio comunale con illuminazioni a led che garantiranno un notevole risparmio energetico. Ma non solo, perché anche per quanto riguarda gli edifici comunali si cercherà di puntare sul green agendo anche sull’efficientamento degli impianti di riscaldamento. Verranno, infatti, rinnovati alcuni sistemi di climatizzazione che non garantivano più standard di prestazioni compatibili con le attuali necessità di risparmio energetico e di costi per le casse comunali. Sfalci, potature e quant’altro, saranno come sempre ordinaria ammi-

Si parte subito tra febbraio e marzo con i cantieri che prevedono lavori sulla pista ciclabile che collegherà la rotonda della regionale 515 fino a Noale. Dureranno 2 mesi

nistrazione. Da segnalare, infine, un importante servizio che ritorna a disposizione dei giovani con difficoltà motorie. Dopo il blocco causato dalla pandemia Covid, infatti, è stato rimesso in uso il mezzo adibito alle persone con questo tipo di problematica. Saranno i volontari di Anteas di Robegano a gestire il servizio. Un secondo mezzo, poi, verrà messo a disposizione sempre dal Comune a favore di anziani e portatori di handicap sempre gestito da Anteas. “Un ringraziamento va - ha scritto il sindaco sui social - a tutti i volontari del Gruppo Anziani Anteas di Robegano per la disponibilità e il tempo dedicato al trasporto dei ragazzi con mobilità limitata”. Insomma per il paese del miranese sarà un anno davvero importante.

Il film “Grande” si può vedere su You Tube

Dalle scorse settimane si può vedere su Youtube il film “Grande” che è distribuito online gratuitamente su Vimeo in una versione restaurata in 4k. Autori due ragazzi di Salzano, Nicola De Benetti ed Emanuele Duso che nutrono una grande passione per il cinema e la regia. Il progetto di “Grande” è nato dopo la lettura dell’omonimo romanzo scritto da Daniele Nicastro ed edito da Einaudi ragazzi. I due giovani salzanesi hanno conosciuto lo scrittore quando è andato nella loro scuola a parlare del libro e da subito a loro è venuta in mente l’idea di trasformare la storia in un prodotto audiovisivo. Nel novembre 2019 hanno contattato Daniele Nicastro per prendere

parte al progetto, e a lui ha fatto molto piacere. Hanno scritto la sceneggiatura (circa 100 pagine) e hanno realizzato dei casting online e in presenza per la scelta del cast. Dopo aver trovato i partecipanti e le location, si sono occupati della parte social, han-

no infatti realizzato le pagine Instagram (@grande_ilfilm) e Facebook (Grande – Il Film) e il canale YouTube del progetto (Grande – Il Film). Nel contempo si sono messi in contatto con il Comune di Salzano che li sta supportando nel progetto. Le riprese sono iniziate il 28 giugno 2021, sono durate fino al 2 ottobre dello stesso anno e si sono svolte a Salzano e dintorni. Lo scrittore Daniele Nicastro ha fatto un cameo nella storia. Il trailer ufficiale è uscito il 23 ottobre del 2021 ed è stato condiviso anche dal presidente Zaia sulle sue pagine social ufficiali. Tra i partecipanti ci sono 27 attori più le comparse, oltre a tutte le persone per il lavoro dietro le quinte. (l.p.)

15 www.lapiazzaweb.it Salzano
Riccardo Musacco Il centro di Salzano e il sindaco Betteto
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Economia. La decisione della direzione dell’azienda di vernici

AzkoNobel chiude, arrivano

46 lettere di licenziamento

Sono quarantasei i dipendenti in esubero (tutti quelli in questa situazione) che hanno ricevuto le lettere di licenziamento dallo stabilimento di vernici AkzoNobel di Peseggia. Ma i sindacati Filtcem Cgil e Femca Cisl hanno iniziato subito la mobilitazione, e forse qualche spiraglio per evitare il licenziamento in massa a giugno potrebbe arrivare. Il caso è scoppiato a fine gennaio, quando con una lettera inviata dall’azienda i quarantasei lavoratori venivano informati dell’avvio della procedura collettiva di licenziamento. La causa a detta dall’azienda sarebbe quella che lo stabilimento di Peseggia da anni risulta dai dati interni in continuo e costante calo di produzione, fatto che comporterebbe entro sei mesi l’impossibilità del sito di restare sul mercato in maniera concorrenziale senza incorrere in perdite. Da qui, la decisione dell’azienda di chiudere a partire dal primo giugno, con il licenziamento di tutti i dipendenti presenti e la delocalizzazione di tutto il lavoro in Svezia. In totale, si tratterebbe di 55 dipendenti (41 nella produzione controllo di qualità e logistica, 5 customer service 8 commerciali e un manager) con la procedura di licenziamento aperta per i primi quarantasei. “Una scelta aziendale - spiega Davide Stoppa della Filtcem Cgil - pura e semplice, e non dovuta a motivazioni di rendimento dato che nell’ultimo anno la produzione è addirittura aumentata e quanto perso è stato spostato dalla società per sue scelte di decentramento di produzione all’estero senza alcuna alternativa data ai dipendenti. Questo non è assolutamente accettabile e noi faremo di tutto per salvare i posti di lavoro e l’attività produttiva. Non vogliamo che i lavoratori siano considerati numeri, usati fino a che sono serviti e poi gettati via da una multinazionale che non ha nessun interesse alla nostra realtà”. Dopo le prime proteste, qualche spiraglio in effetti sembra essersi aperto. La multinazionale delle vernici del legno con sede ad Amsterdam sembrerebbe infatti disposta a cedere l’azienda veneziana se ci fosse qualche società interessata all’acquisto, ipotesi emersa dopo l’apertura di un tavolo di discussione con l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, i rappresentanti sindacali, i componenti della Rsu aziendale, e i rappresentanti della AkzoNobel che aveva fatto seguito alla partecipata manifestazione dei lavoratori

davanti alla stazione di Mestre, con il corteo con distribuzione di volantini fino alla sede dei sindacati in via Ca’ Marcello. “La cessione dell’attività potrebbe essere una buona scelta- dice ancora Davide Stoppa- ma bisogna capire se ci sarà la possibilità di salvare i posti di lavoro e quali saranno le condizioni di vendita del sito industriale, se il sito dovrà essere bonificato o meno e quali siano le intenzioni della società subentrante”.

Il sindaco Nais Marcon: “Vanno salvati i posti di lavoro”

Anche la politica interviene sulla difficile situazione della crisi della Azko, e sia a livello comunale che regionale si chiedono rapidi interventi. I primi commenti dalla sindaca di Scorzè Nais Marcon : “un duro colpo per l’intera città un inizio di anno decisamente non facile”. “Quello che principalmente mi stupiscecontinua - è come la notizia dei licenziamenti sia trapelata anche prima dell’annuncio ufficiale ai sindacati e ai dipendenti. A mio parere, forse sarebbe stato meglio se se ne fosse parlato prima anche con le istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale che non è stata nemmeno

informata delle intenzioni. Quello che ora principalmente ci interessa è lavorare per garantire la migliore copertura possibile per quei quarantasei dipendenti che a giugno perderanno il lavoro e per le loro famiglie, perché tutti sappiamo quanto sia difficile ricollocarsi in un’altra attività. Dopo quanto accaduto al’Ilnor, ora la situazione si ripeterà nuovamente, e per alcuni lavoratori purtroppo sarà la seconda esperienza simile”. Come prima mossa, la sindaca ha già chiesto un intervento da parte della Regione Veneto perché si possa pensare a salvare lo stabilimento. “Spero che un intervento diretto della Regione - sottolinea - possa dare ai dipendenti garanzie di nuovi posti di lavoro o per lo meno di una uscita dignitosa, dato che per ora pare non esserci alcuna possibilità di scivoli per dipendenti che avrebbero ancora molti anni di lavoro davanti a loro”. Alle parole della sindaca si associa anche il suo predecessore in Comune, Giovanni Battista Mestriner, ancora consigliere comunale e testimone in passato dei casi simili. “Si spostano i capitali - il suo commento - dove ci sono meno costi. Il sistema sta fallendo. Le multinazionali non hanno legami con il territorio e il risultato è questo: quasi cinquanta esuberi in piena crisi e nessuna soluzione all’orizzonte”. (ma.to.)

16 www.lapiazzaweb.it
Scorzè
I lavoratori dell’azienda in corteo per protesta

La

Un vademecum contro gli investimenti di cani e gatti

Le investono l’amato cagnolino per poi scappare, ma immediata arriva la solidarietà del web e delle associazioni cittadine e potrà avere, se non di nuovo il suo compagno a quattro zampe, almeno la giustizia cercata. A Scorzè sono molte le associazioni ed i privati che si occupano della vita e della sicurezza degli animali domestici, ma il mese scorso un evento è riuscito, forse per la prima volta, a unire tutti per cercare di aiutare una famiglia. La signora Loredana (il cognome ovviamente preferisce non sia riportato) ha visto una delle sue vicine di casa investire con l’auto in fase di partenza la sua amata cagnolina, per poi andarsene senza nemmeno fermarsi a verificare quanto accaduto. L’animale è poi purtroppo spirato, e la signora, non sapendo bene cosa fare, ha ( come in molti casi ) chiesto aiuto e solidarietà on line, postando su una delle pagine facebook dedicate alla città quanto accaduto. Immediata è arrivata la solidarietà degli amici degli animali e delle associazioni, che l’hanno guidata su come fare per ottenere per lo meno un risarcimento danni rapido. “E’ purtroppo una cosa che succede spesso nelle città - commentano dalle associazioni animaliste - perché sono in troppi a non considerare gli animali alla pari o quasi degli esseri umani e a reputare il loro investimento una cosa da poco. Succede più spesso con i gatti, ma anche con qualche cane come purtroppo in questo caso. A Scorzè non è il primo incidente simile, e quello che consigliamo a chi subisce di denunciare sempre, soprattutto se non si fermano. L’omissione di soccorso nei confronti di animali che abbiano subito lesioni a causa di un incidente stradale rappresenta infatti un illecito amministrativo punito con una sanzione pecuniaria che può anche superare i 1.600 euro. C’è da aggiungere inoltre anche il rischio che potrebbe esserci in caso di sbandamenti dell’auto coinvolta o di altri fattori secondari. Il comportamento peraltro non è ritenuto penalmente rilevante e ci si potrebbe attendere qualcosa di più dall’ordinamento, ma si deve considerare che sino a qualche anno fa la condotta non era ritenuta in alcun caso illecita”. Intanto, la lotta della signora potrebbe diventare un esempio per l’intera città. “Mi auguro - dice un

residente - che si presti sempre maggiore attenzione per quanto riguarda gli immediati soccorsi. L’indifferenza è sempre sbagliata, e non solo nei confronti degli animali”. Insomma un episodio che purtroppo si verifica di frequente stavolta ha fatto cambiare il modo di agire di tante persone soprattutto facendole riflettere sui soccorsi da dare agli amici a 4 zampe in difficoltà.

Rando Warriors, in marcia sulle strade del prosecco

Scorzè diventa il centro di arrivo e partenza di una delle più curiose e particolari esperienze ciclistiche della regione, quella dei “Rando Warriors” in marcia sulle strade del prosecco. Il prosecco scorrerà infatti a fiumi, come da tradizione, ovviamente non nel percorso di gara ma nel “pasta party”, l’atteso evento di Scorzè in programma il 19 marzo prossimo per la fine competizione della Rando Warriors, l’affascinante corsa in bici di oltre 300 chilometri che interesserà cinque province: Vicenza, Treviso, Pordedone, Belluno e Vicenza. Partenza e arrivo avverranno quest’anno, dunque, in pianura a Scorzè, ma

il percorso comprenderà diverse asperità altimetrica, benché sia stato addolcito, rispetto a quello del 2018 (valido per il Raduno della nazionale italiana), in ragione del periodo primaverile. Il “via” sarà dato all’alba poco dopo le sei dal campo sportivo di via dei Soranzo. I partecipanti imboccheranno subito la strada che superata Asolo si immerge tra le colline di Vidor e Valdobbiadene, coltivate a Prosecco. Dopo Cison di Val Marino, a Tovena inizierà la salita del famoso Passo di San Boldo, caratterizzato una serie di gallerie sovrapposte. Seguirà un’altra ascesa, Valmorel, poi un tratto vallonato verso Soverzene e Longarone. Si passerà nei pressi della diga del Vajont, rendendo omaggio alle vittime della tragedia avvenuta 60 anni fa. Ultima fatica della Rando Warriors è il Passo di Sant’Osvaldo, dal quale si scenderà nella suggestiva Valcellina, costeggiando il Lago di Barcis. Si proseguirà alla volta di Montereale, Sacile, Oderzo e Calderba di Ponte di Piave. Attraverso 70 chilometri su strade secondarie, senza difficoltà, si farà rientro a Scorzè per finalmente dedicarsi al tradizionale brindisi. Insomma si tratterà di una giornata davvero particolare in cui fra sport e convivialità ci sarà davvero da divertirsi. (ma.to.)

18 www.lapiazzaweb.it
storia. Da un fatto di cronaca è scattata una grande mobilitazione
Scorzè
Cane a passeggio con il proprietario

Territorio. L’intervento del presidente Cia Venezia Federica Senno

“Dissesto idrogeologico: ok gli stanziamenti, ma serve di più”

Cinque milioni e 900 mila euro arrivano in provincia di Venezia (nell’area della Città Metropolitana) per il contrasto al dissesto idrogeologico. Lo stanziamento è stato annunciato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, è contenuto in un decreto ministeriale dello scorso 10 febbraio. In particolare 1,5 milioni di euro riguardano lavori lungo le arginature del fiume Brenta nei comuni di Fossò e Campolongo Maggiore; 4,4 milioni di euro invece serviranno per la diaframmatura e il ringrosso delle arginature del fiume Piave nelle aree a valle del ponte sulla strada statale 14 fino a San Donà di Piave. “Si tratta di due interventi importanti - commenta la presidente di Cia Venezia Federica Senno - che si sommano a quelli previsti dal Pnrr e annunciati qualche settimana fa, con 20 milioni di euro destinati a sei interventi per opere di rinforzo, sistemazione e protezione del suolo su tutta l’area metropolitana. Si tratta sicuramente di opere attese. Il lavoro stesso degli agricoltori è sinonimo di manutenzione del territorio, ma occorrono anche interventi di portata maggiore, per preservare zone più ampie e i centri abitati da eventi calamitosi, come frane, allagamenti ed alluvioni. Vorrei però ricordare che nel Pnrr ampio spazio (con la relativa disponibilità economica) è riservato

agli interventi sulla siccità”. La presidente di Cia Venezia ricorda infatti che il tema caldo dei prossimi mesi sarà proprio quello della penuria d’acqua. Secondo l’Anbi (l’associazione dei consorzi di bonifica), i primi 3 mesi dell’anno idrologico (ottobre-dicembre) si sono conclusi con un deficit di precipitazioni di oltre il 28% rispetto alla media del periodo (236 mm contro i 328 mm della media tra il 1994 e il 2021).

A soffrire sono soprattutto le falde che in questo periodo dell’anno dovrebbero rimpinguarsi con le piogge autunnali e che invece sono ai minimi rispetto alle medie del periodo. Quindi precise sono le considerazioni conclusive. ”Bene con questi lavori – conclude la presidente Senno – ma sollecitiamo gli interventi urgen-

Sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per le arginature del fiume Brenta e 4,4 milioni di euro per il fiume Piave

ti sui mini bacini, sulle vasche di laminazione e su tutte le soluzioni utili per trattenere e conservare l’acqua: se no tra pochi mesi saremo di nuovo in emergenza. Inoltre bisogna verificare se i piani delle acque dei Comuni sono aggiornati. Per questo ribadiamo la nostra proposta di costituzione di un tavolo permanente fra consorzi di bonifica, consiglio di bacino, Città Metropolitana, Regione Veneto e le associazioni di categoria, per definire un piano strategico idrico”. Il tema del dissesto idrogeologico è destinato così a tenere banco ancora per parecchio tempo, in previsione di una estate che si preannuncia non certo facile anche quest’anno.

Lezioni di salvataggio alla scuola navale Morosini

Fisa Venezia nelle scorse settimane ha presentato una lezione sulla sicurezza nel mondo acquatico fronte al secondo corso della scuola navale militare “Francesco Morosini” a Venezia. I temi trattati hanno destato l’interesse da parte degli allievi che hanno potuto fare diverse domande a cui sono seguite anche dimostrazioni teorico pratiche su come approcciare la persona in difficoltà in acqua con o senza i presidi al galleggiamento o come svincolarsi da eventuali approcci da parte della persona soccorsa in stato di agitazione. L’unità Fisa è giunta con il gommone da soccorso Zenobia condotto dal pilota

Andrea Alzetta assieme all’unità cinofila da soccorso nautico Teofilo Girardini e Nuvola. Dopo la conferenza in aula magna, è seguita la

dimostrazione di soccorso cinofilo nautico sotto gli occhi entusiasti e curiosi dei cadetti e uomini e donne

della Marina Militare tra cui spiccava l’entusiasmo del comandante della scuola navale il Capitano di Vascello Gianpaolo Nardone e il direttore dei corsi Francesco Punturi che hanno ammirato le capacità straordinarie di Nuvola e il suo padrone in qualche operazione complessa di soccorso. Nelle prossime settimane si svolgeranno delle lezioni di salvamento in piscina a Sacca Fisola, sulle tecniche elementari di soccorso con Rescue Tube e Rescue Can. Insomma importanti lezioni per affrontare le emergenze in mare a cui bisogna saper essere preparati nelle sfortunate ipotesi che si verifichino.

23 www.lapiazzaweb.it Provincia
Alessandro Abbadir Frane lungo gli argini del Brenta
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Tempo di riforme istituzionali: sarà una vera rivoluzione?

Si apre un periodo cruciale per l’autonomia, il presidenzialismo, il terzo mandato e la “riscossa” delle Province

Èvero. In alcuni casi se ne parla da decenni, dividendosi tra favorevoli e contrari, tra speranzosi e scettici. Fatto sta che non se ne è fatto nulla.

Di cosa stiamo parlando? Delle grandi riforme istituzionali che dovrebbero cambiare definitivamente il volto al nostro Paese.

AUTONOMIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE

Quella certamente più sentita, almeno nel nostro territorio, è certamente la riforma in senso federale del nostro Paese.

Negli anni passati, Veneto e Lombardia celebrarono anche un refe-

Il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista

rendum, la cosiddetta autonomia è stata la madre di tutte le battaglie. Il presidente Zaia chiese, a gran voce, un impianto autonomista articolato su 23 materie prevedendo, inoltre, di trattenere i 9 decimi del residuo fiscale.

In buona sostanza gli autonomisti Veneti chiedevano di poter tenere il 90% dei soldi delle tasse dei veneti garantendo di gestire, senza nulla chiedere allo Stato Centrale, 23 materie, scuola compresa.

A questa visione totalmente autonomista se ne contrapposero almeno altre due: quella dei contrari che considerano questa riforma uno “smembramento dell’Unità Nazionale” e quella dei possibilisti

che, però, non parlano di residuo fiscale e che considerano più “realistico” concentrarsi su nove materie e non 23.

Rispetto a questo dibattito, dunque, quale è oggi la novità?

La novità è che il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista. Certo, c’è ancora molto da fare a partire dai cosiddetti Lep (i livelli essenziali di prestazione: quegli indicatori che dovrebbero dimostrare come in qualsiasi regione, anche in presenza di una riforma autonomista, i servizi ai cittadini siano gli stessi), ma almeno è stato messo un primo punto.

PRESIDENZIALISMO

E COSTITUZIONE

La seconda grande riforma della quale si parla molto è tornata alla ribalta all’indomani della vittoria elettorale di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Parliamo, ovviamente, del presidenzialismo.

Ma cos’è? Per capirci: oggi l’Italia è una Repubblica Parlamentare dove al centro di tutto ci sono, appunto, la Camera dei Deputati e il Senato che hanno il compito, tra le altre cose, di votare la fiducia al Presidente del Consiglio incaricato e di eleggere il Presidente della Repubblica.

Con una modifica della Costituzione si vorrebbe, almeno questo è l’intendimento di alcune forze politiche di Governo, introdurre il presidenzialismo. In buona sostanza si sposterebbe si sposterebbe, in modo sostanziale, il

focus dalle Camere alla figura del Presidente sia esso Presidente del Consiglio o della Repubblica che, in quel caso, sarebbe eletto direttamente dai cittadini.

In buona sostanza il potere esecutivo è nelle mani del Presidente che, eletto dai cittadini, diventa sia il capo del Governo sia il capo dello Stato ma non ha la possibilità di sciogliere le Camere che, elette in modo indipendente, hanno il potere legislativo e di controllo, ma non possono sfiduciare il Presidente.

Secondo i suoi sostenitori, il Presidenzialismo dovrebbe garantire maggiore stabilità politica e la possibilità di assumere decisioni in modo più agile.

Secondo i detrattori, viceversa, servirebbe una migliore legge elettorale per garantire stabilità e lavoro, non una riforma istituzionale che rischia, inoltre, di avere un Presidente che muove in una direzione e un parlamento in un’altra creando un cortocircuito paralizzante.

In questo caso, a differenza di quanto sta accadendo con l’Autonomia per la quale almeno c’è una prima e parziale cornice che servirà per aprire un dibattito, non c’è ancora nulla. Anzi è già in corso un derby tra le forze politiche della maggioranza di Governo per quale delle due riforme debba viaggiare più speditamente e per comprendere se vi siano elementi di contraddizione tra loro.

SINDACI, SPUNTA

IL TERZO MANDATO

L’altro grande dibattito in corso è

legato al terzo mandato per i Sindaci e i Presidenti di Regione. Anche in Veneto sarebbero molte le città interessate: da Venezia, dove il Sindaco Brugnaro finirà il proprio secondo mandato nel 2025 e, ad oggi, non potrebbe ricandidarsi a Padova dove Sergio Giordani ha appena avviato il proprio secondo. Ma la grande incognita riguarderebbe la Regione Veneto. Il Presidente Zaia finirà il proprio terzo mandato nella primavera 2025, ma la “regola” che ha introdotto il limite dei due mandati è entrata in vigore dopo i suoi primi cinque anni in laguna: se passasse questa modifica, quindi, Zaia potrebbe ricandidarsi per il suo terzo mandato, visto che il primo (che sommati fa 4) non verrebbe conteggiato. Anche in questo caso il dibattito è in corso tra i favorevoli che sostengono come gli anni della pandemia abbiano allungato i processi amministrativi e quindi per completare il lavoro servirebbe “un’aggiunta” e i contrari che ritengono “malsano” per la democrazia la mancanza di ogni tipo di alternanza. Staremo a vedere.

PROVINCE,

RITORNO AL PASSATO

In realtà di riforme ce ne sarebbe anche una quarta, quella legata alle Province.

La cosiddetta “Riforma Delrio” ha declassificato le Province a enti di secondo livello, ovvero soggetti eletti soltanto dagli amministratori comunali del territorio e non più dai cittadini e con competenze molto più ridotte rispetto al passato: una sorta di grande “conferenza dei sindaci” concentrata principalmente su viabilità e edilizia scolastica.

Anche in questo caso è in corso un dibattito, questa volta non per fare qualcosa di nuovo, ma per “tornare al passato” ovvero a delle Province elette dai cittadini e con competenze maggiormente “solide”.

Se ne parla, se ne parlerà ancora, ma anche questo elemento potrebbe contribuire ad un cambiamento importante degli assetti istituzionali del nostro Paese.

Di cose che bollono in pentola ce ne sono molte. Bisognerà capire come si combineranno gli ingredienti, quale sarà il primo ad essere pronto e se, alla fine, il piatto che ne uscirà sarà appetitoso, ma soprattutto nutriente.

Noi proveremo a raccontare, da qui in avanti, tutti i passaggi che si susseguiranno, raccogliendo opinioni e pareri dei protagonisti di quella che potrebbe essere una vera rivoluzione o, semplicemente, un nuovo buco nell’acqua.

24 www.lapiazzaweb.it
Politica
Il dibattito. Si accende il confronto politico, e non solo, sui possibili scenari

Territorio. Dal prossimo 1° aprile, ogni 15 giorni fino all’autunno

Un corso itinerante sulle ville venete padovane e veneziane

Dodici lezioni, di cui nove in ville venete, due visite guidate nei centri storici più belli della Riviera del Brenta e della Saccisica oltre che una visita alla sede del Gruppo Archeologico Mino Meduaco. 17 enti pubblici che hanno concesso il patrocinio, tre studiosi importanti: Massimo Benetollo, Mauro Manfrin, Antonio Sarto oltre che 10 collaborazioni nelle visite.

Un’associazione, Brenta Sicuro che ha sede a Piove di Sacco. Questi i numeri del corso itinerante che parte il prossimo 1° aprile e che proseguirà, circa ogni 15 giorni fino all’autunno, con l’ambizioso intento di trasmettere saperi, informazioni, cultura.

Il corso parte dalla sede municipale di Stra, villa Loredan e vedrà come ospite il professor Francesco Vallerani, docente alla Cà Foscari di Venezia ed i relatori Antonio Sarto e Massimo Benetollo. I temi trattati sono la Bastia di Stra, l’isola della Sarmazza, il museo diffuso nella Saccisica. La seconda lezione, il 15 aprile, si svolge all’interno di villa Sagredo a Vigonovo sulla nascita e la storia della civiltà delle ville Venete e avrà come relatrice Eleonora Tacchetto. La terza lezione il 29 aprile, si terrà con una visita guidata al suggestivo centro storico di Dolo: i mulini, la conca, lo squero ed

un paese e il suo rapporto con il fiume, relatore Gianpaolo Zampieri. Il 13 maggio, la quarta lezione, condotta da Massimo Benetollo, si terrà a Vigonza al chiostro dell’ex convento di S. Margherita, con il tema le bonifiche e strade romane, la rinascita medievale tra monasteri, feudi e castelli. Il 27 maggio la quinta lezione porterà al nodo idraulico Moranzani con relatore Mauro Manfrin con i temi Il vecchio Meduaco e la ninfa seriola: un paesaggio d’acqua tutto da scoprire. Il 10 giugno il corso si sposta a Piove di Sacco presso il palazzo Stazio Priuli Ballan per la visita del complesso monumentale con relatore Mario Miotto dell’associazione gli Amici del Gradenigo. Dopo la pausa estiva si riprenderà il 9 settembre visitando Villa Foscari di Malcontenta, con una apposita guida del posto. Il 23 settembre è Villa Farsetti a Santa

Maria di Sala la nuova tappa con la visita al complesso monumentale e vedrà Loris Vedovato come relatore. Il 30 settembre è relatore Diego Mazzetto a Villa Sansoni Giantin a Campoverardo di Camponogara che parlerà di ville ed oratori. Il 7 ottobre si parlerà di archeologia presso la sede del Gruppo Archeologico Mino Meduaco a Campolongo Maggiore e vedrà come relatore Cecilia Rossi, soprintendente archeologica di Venezia. Il 21 ottobre Muro Manfrin porterà a Sambruson di Dolo a visitare villa Fattoretto ed il suo “museo del villano”. Il corso termina l’11 novembre dove è cominciato: a Villa Loredan di Stra e vedrà come relatore Antonio Sarto. Il corso è stato ideato con costi d’iscrizione differenziati (più bassi per i giovani sotto i 30 anni). Info mail ecentibrentasicuro@gmail.com o whatsapp 347 2305979.

“Delitti impuniti”, il romanzo di Dalio Ballarin che parla di Chioggia

Un giallo ambientato nella Chioggia del secondo dopoguerra ripercorrendo i luoghi della propria infanzia nella memoria dei lettori vissuti in quel periodo e facendo scoprire ai più giovani zone ancora poco conosciute. “Delitti impuniti?” (art&print editrice 2022) è il quarto libro di Dalio Ballarin, un romanzo in cui si intrecciano varie vicende tra le calli di Chioggia e i porti della Yugoslavia e del Montenegro che mettono in evidenza il difficile compito delle forze dell’ordine alle prese con delle misteriose uccisioni.

Dalio Ballarin ha lavorato per molti anni quale capitano delle motonavi per il trasporto passeggeri ACNIL (in seguito ACTV).

Appassionato della sua città e della storia locale, ha dedicato il tempo libero a realizzare alcune mostre sulle tradizioni pescherecce e marinare dei chioggiotti,

L’iniziativa dell’associazione Brenta Sicuro che riguarda nove residenze, i centri storici della Riviera del Brenta e della Saccisica e l’intervento di importanti studiosi

Da

Prodotti

scrivendo anche due libri: “La pesca a Chioggia nel Novecento raccontata dai pescatori” e “Il mondo della pesca nel 900”. Prima del giallo “Delitti impuniti?” aveva anche pubblicato qualche tempo fa un altro romanzo, “Le ali di una farfalla”.

A proposito del suo ultimo libro Dalio Ballarin spiega che non bisogna dimenticare che le zone descritte sono frutto della sua fantasia. “D’altronde è pur sempre un romanzo - aggiunge Ballarin - e come tale va considerato. Altro mio scopo è quello di dimostrare che Chioggia è di per sé un palcoscenico naturale dove svolgere importanti scene teatrali e cinematografiche”.

Ogni giorno 5 notiziari locali, in onda in FM e in streaming, portano l’informazione locale a chi è in movimento. Breaking news locali ascoltate da oltre 200.000 ascoltatori al giorno: un canale unico ed esclusivo di informazione e promozione.

Podcast

Rubriche tematiche di 3 minuti su salute lavoro scuola economia ed impresa, in onda in FM e in streaming, a cura di esperti di settore.

Spot

Campagne spot dedicate e di use sulle più importanti emittenti radiofoniche regionali.

Oltre 200.000 ascolti al giorno su FM e Streaming Fotografa il QR

25 www.lapiazzaweb.it
Radio Pico e Volami nel Cuore Radio Pico e Volami nel Cuore Radio Pico e Radio Pico e Radio Pico e Volami nel Cuore
laPiazza24
code e ascolta l’ultimo Notiziario
oggi i nostri
audio
Cultura
Notiziari
in streaming sul web e in FM sulle migliori emittenti radio del Veneto In streaming su in FM su:
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Calcio. Una giovane promessa del veneziano raccoglie l’entusiasmo della comunità

Tommaso Cassandro dalla Riviera approda al Lecce per giocare in serie A

”S

ono felicissimo di essere qui e non vedo l’ora di ripagare la fiducia della società in campo, dimostrando sempre, ogni giorno, ad ogni allenamento, massima professionalità”. Sono state le prime parole di Tommaso Cassandro, 23 anni di Sambruson di Dolo, calciatore nato nell’Ambrosiana ed approdato nelle scorse settimane in serie A nelle fila dell’U.s. Lecce. Il giocatore nato a Dolo il 9 gennaio 2000, ha accolto il passaggio nella massima serie con grande entusiasmo e si è dimostrato subito molto carico e voglioso di meritarsi l’avventura nella massima serie dopo aver già maturato esperienze professioniste nelle fila del Novara, in serie C, e del Cittadella in serie B ed essere cresciuto nel Bologna dove ha vinto nel 2019 una Viareggio Cup conquistando anche il premio quale migliore giocatore della finale. Il passaggio in

serie A è stato salutato con grande apprezzamento naturalmente da tutta la comunità dolese ed a complimentarsi per lo straordinario traguardo sono stati anche il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore allo sport Cristina Nardo che al giocatore, a nome dell’amministrazione comunale, hanno espresso tutta la soddisfazione

Il giovane dell’Ambrosiana Sambruson si è laureato all’Università di Padova a 22 anni in Scienze Motorie

e l’orgoglio cittadino: “tantissimi complimenti caro Tommy! In bocca al lupo. Dolo è con te”, le parole degli amministratori dolesi. Tommaso Cassandro non è solo un calciatore professionista, ma si è anche laureato all’Università di Padova in Scienze moto-

rie all’età di 22 anni dimostrando di essere un ragazzo con la testa sulle spalle capace come pochi di abbinare lo sport professionistico allo studio. E non smette di studiare, prosegue gli studi universitari con il biennio per ottenere la specialistica in Magistero. La

Al Tennis Club di Dolo arrivano nuovi riconoscimenti

Il Tennis Club Dolo risulta al secondo posto nella provincia di Venezia tra le Standard School per i risultati ottenuti, certificati dalla Federazione Italiana Tennis che ha pubblicato la classifica delle “Scuole tennis” in Italia, i punteggi vanno attribuiti in base alla tipologia di scuola (Club School, Basic School, Standard School, Super School, Top School), ai risultati dei campionati a squadre, alle convocazioni ai raduni, al tesseramento degli atleti. La scuola conta ormai da anni un centinaio di bambini e ragazzi tra i quali una trentina animano le 8 squadre under che sono chiamate a confrontarsi nelle fasi provinciali e regionali, è diretta dal maestro federale Andrea Spolaore, coadiuvato dagli istruttori Filippo Baldan, Giovanni Destro, Elena Masiero e per la parte tecnica dal preparatore tecnico Stefano Borgo e dai suoi collaboratori Giovanni Beneduce, Mattia Mognol, Alessio Zampirollo. La parte

psicologica vede il contributo dello psicologo Alberto Fistarollo. L’attività, in continua crescita da diversi anni, colleziona ogni anno risultati pregevoli in ambito provinciale e vede alcuni ragazzi aver migliorato la loro classifica anche di due o tre gradini. Oltre all’attività ordinaria vengono proposte esperienze accrescitive come stage estivo in montagna, collaborazioni con i centri estivi, partecipazione alle manifestazioni comunali, uscite per assistere ai grandi tornei internazionali. Anche per il 2023 il circolo e la scuola stanno preparando una stagione intensa che partirà in primavera con i tornei a squadre giovanili e senior, proseguirà con l’importante “Torneo Open Maschile” di maggio, quindi con il torneo di seconda categoria femminile, uno di IV categoria maschile e per la prima volta un torneo veterani; oltre a varie tappe del circuito Tpra. (l.p.)

sua carriera calcistica lo ha visto, dopo gli inizi nella sua Sambruson, il passaggio nelle giovanili del Padova poi, quando la formazione patavina è fallita, il trasferimento al Venezia e nell’estate del 2015 il salto al Bologna dove nel 2019 ha vinto ila Viareggio Cup.

Dopo aver svolto la preparazione estiva con i felsinei allenati da Mihaijovic, segnando anche un gol in amichevole, Tommaso é stato ceduto in prestito al Novara in serie C poi nell’estate successiva il passaggio in prestito biennale al Cittadella in serie B. Al termine del prestito il Bologna non ha fatto valere il diritto di opzione e il giocatore è stato riscattato dal d.s. padovano Marchetti. Ora il gran salto in serie A al termine di una trattativa voluta dal d.s. pugliese Pantaleo Corvino, un grande esperto di giovani promesse. Tommaso si è subito messo a disposizione del tecnico Baroni per coronare il sogno di ogni ragazzo che corre dietro ad un pallone: giocare in serie A. E tanti a Dolo e in Riviera del Brenta lo seguiranno con particolare attenzione nei suoi nuovi impegni.

26 www.lapiazzaweb.it Sport
I maestri di tennis a Dolo
La presentazione al Lecce di Cassandro

#Regione

Via libera dal Governo. Il ministro: ad inizio 2024 saranno esaminate le proposte presentate dalle Regioni

Autonomia: “Adesso si fa sul serio”

Calderoli: “Tra un anno sarà legge”

Inizia la lunga marcia, a tappe forzate, per l’autonomia. Il primo passo con il via libera in Consiglio dei Ministri alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata messo a punto dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli. Ora la palla passa al Parlamento che entro un anno, non di più, dovrebbe approvare la legge mentre nello stesso periodo la Cabina di regia lavorerà ai Lep, i “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, vale a dire i servizi che lo Stato deve fornire in modo uniforme in tutto il Paese per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini.

“Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni”, ha osservato Calderoli, sottolineando che “spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta sag-

gezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento”. Materiale da maneggiare con cura, ha aggiunto il ministro, richiamando tutti alle proprie responsabilità sulle 23 materie che possono essere devolute alle regioni: “Possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che mo-

dificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”. La riforma, ha concluso Calderoli, “è necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono regioni che

fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. A Venezia la notizia ovviamente è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la portata storica del disegno di legge. Zaia non ha dubbi in proposito: “Diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo Governo che con molta coerenza e rispetto per gli elettori ha mantenuto gli impegni, avviando il percorso dell’autonomia”. A chi non si dice convinto e sottolinea i punti deboli del disegno di legge Zaia ribatte: “Non è il momento di polemiche, dimostreremo con i fatti che autonomia

Le reazioni. Il centrosinistra sottolinea i punti deboli della riforma, soddisfazione nel centrodestra

non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. L’autonomia sarà una grande opportunità anche per il Sud del Paese; non sarà una nemica ma un’opportunità di crescita insieme e l’occasione di valutare fino in fondo gli amministratori. Nord e Sud sono legati a doppio filo come gemelli siamesi”. Il governatore difende a spada tratta il disegno di legge e i provvedimenti che ne seguiranno: “Ben venga la definizione dei Lep, un elemento di civiltà in un Paese in cui su questo tema non si è mai voluto fare chiarezza fino ad oggi. Se esiste un paese a due velocità non è colpa dell’autonomia ma del centralismo tanto decantato da chi si ostina a contrapporlo al percorso dell’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione quindi è chi è contro l’autonomia a essere contro la Costituzione. Ci sono state più conferme sulla correttezza giuridica e istituzionale del percorso”.

F

ronte politico veneto spaccato sull’autonomia. Da una parte il centrodestra esulta, dall’altra il centrosinistra sottolinea le molte incertezze di un percorso ad ostacoli, lungo e insidioso. Chi brinda al disegno di legge è il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “La meta dell’autonomia si fa sempre più vicina. È inconfutabilmente un risultato targato Giorgia Meloni: i cittadini alle ultime elezioni hanno scelto la concretezza e la coerenza di Fratelli d’Italia, premiandoci con la loro fiducia. In Veneto un cittadino su tre ha creduto in noi e questo ci onora, e la loro fiducia va ripagata: lo facciamo oggi, con atti concreti e non con slogan, promesse o chiacchiere che hanno caratterizzato i passati

governi”.

Andrea Martella, senatore e segretario del Pd Veneto è netto: “L’autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe

contraddizioni che contiene.“Le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco - aggiunge il senatore dem -. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni,

saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto. La verità è che a questa destra non interessa il merito e neppure il confronto vero sull’autonomia, sulle materie realmente realizzabili, sui Lep e sulle risorse indispensabili per realizzare la riforma. D’altra parte l’unico obiettivo era quello di saldare una cambiale elettorale alla Lega di Salvini propinando la solita propaganda. Tentando così di spostare in avanti il momento in cui emergeranno le reali divisioni della maggioranza, destinate a far arenare il disegno di legge una volta giunto in Parlamento”.

Per Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, “l’autonomia proposta da Calderoli è un contentino tra alleati dato alla Lega ma

spaccherà il paese: l’unica cosa che rimarrà uguale per tutti i cittadini italiani sarà che saranno loro a fare le spese delle scelte ideologiche di questo governo. Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.

27 www.lapiazzaweb.it
Zaia: “Non è il traguardo ma l’inizio di una grande sfida. Questa non è la secessione dei ricchi
De Carlo: “Ripagata la fiducia dei cittadini”, Martella: “Solo un altro annuncio”
In foto Roberto Calderoli e Luca Zaia Luca De Carlo Andrea Martella

Sfide digitali. Integrati quaranta servizi on line della pubblica amministrazione

ViviVeneto, la “super app” della Regione

Si chiama ViviVeneto, è disponibile su Apple store e su Play store, ed è la nuova “super app” della Regione Veneto, come l’ha definita l’assessore all’agenda digitale e innovazione Francesco Calzavara.

Al suo interno sono state per ora convogliate 4 app e sono attualmente disponibili 40 servizi. Dalla sanità al turismo, dagli eventi culturali ai servizi amministrativi.

Un’App sicura, veloce e gratis che, autenticandosi una sola volta con Spid o carta elettronica digitale, permette di fruire dei principali servizi digitali della nostra regione. Ma è solo l’inizio perché l’app sarà continuamente implementata con nuovi servizi. Un servizio costato 150mila euro e 8 mesi di lavoro.

A tenere a battesimo la app (www.viviveneto.it) insieme all’assessore Calzavara, il presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha presentata così: “Abbiamo messo ordine al disordine. Questa app ViviVeneto è qualcosa di straordinario e sarà implementata all’ennesima potenza. Arriveremo a fissare tutte le visite mediche tramite attraverso questo strumento, non appena le agende cartacee saranno digitalizzate. E con ViviVeneto stiamo anticipando anche un fenomeno internazionale. Tra le dieci strategie tecnologiche emergenti del 2023 ci sono le ‘super App’, cioè le applicazioni mobili in grado di fornire molteplici servizi tra cui l’elaborazione di pagamenti, la ricezione di comunicazioni ed effettuare altre transazioni. Ancora una volta, anticipiamo i tempi con la nostra super app del Veneto”. “Si tratta di un contenitore che continuerà ad arricchirsi, in particolare con servizi della pubblica amministrazione ma non solo - ha aggiunto Calzavara -. Ad esempio nella sezione ‘Turismo’ ci sono le informazioni di Unioncamere veneto. Sempre in ambito turistico, abbiamo in progetto di prevedere una volta a settimana una mes-

saggistica ad hoc con le varie esperienze offerte dal nostro territorio”.

Un progetto in fieri, dunque, “un percorso che inizia e che testimonia l”obiettivo della digitalizzazione e della semplificazione digitale prevista nel programma 2020-25 del presidente Zaia – ha ricordato Calzavara –. Preciso che siamo i primi in Italia a

realizzare un progetto così. E ricordo che il Veneto non ha un’agenzia esterna per la digitalizzazione, ma fa tutto con risorse interne. Abbiamo centrato un importante risultato, ma non ci fermeremo qui. ViviVeneto è un’App che valorizza gli investimenti fatti in questi anni dalla regione in ambito digitale e li mette a sistema, creando benefici diretti per i cittadini e generando economie di scala. L’App è stata

realizzata coinvolgendo ed ascoltando i cittadini, sia nella fase di progettazione sia di test e crescerà nel tempo. Infatti, tra le 16 schede del Pnrr regionale una è dedicata al potenziamento delle infrastrutture digitali e servizi per ViviVeneto, la Casa del Cittadino Veneto”. Tra gli obiettivi futuri della app, anche una sezione “Lavoro” da mettere in piedi con Veneto Lavoro offrendo un match tra domanda e offerta.

Cosa si può fare con la nuova applicazione

Nell’area Salute è possibile cercare e controllare l’affluenza nei pronto soccorso del Veneto, gestire i propri documenti sanitari (certificati, esami, visite), scegliere e cambiare il proprio medico di base. Nell’area Amministrativa si può fare tutto ciò che prima richiedeva l’accesso tramite web ai portali regionali MyPA, BolloAuto, ViviPass, come ad esempio gestire in completa autonomia tutto quello che riguarda il bollo per cittadini e imprese (pagare, controllare, prendere appuntamento, gestire avvisi di accertamento).

Novità importante riguarda la gestione dei contrassegni e delle targhe per i disabili (Cude E Ztl), dal proprio smartphone anziché doversi recare in Comune. Nell’area Turismo è possibile cercare e informarsi su eventi, spettacoli, attività, beni e luoghi del Veneto, scoprire i sentieri pedonali, ciclabili, equestri e quelli dedicati agli sport invernali, ma anche cercare le strutture ricettive per programmare le proprie vacanze e trovare notizie sul territorio, sui prodotti locali e sul meteo. Tutto questo è disponibile anche in lingua inglese.

28 www.lapiazzaweb.it Regione
Il presidente Zaia e l’assessore Calzavara presentano l’app Ecco il qr-code per accedere a ViviVeneto
Dalla sanità al pagamento del bollo auto, dalla cultura al turismo: tutto in un solo strumento facilmente accessibile. Calzavara e Zaia: “Passo importante sul fronte della semplificazione digitale, anticipiamo i tempi”

L’intervista. Il 26 febbraio la sfida delle primarie del Partito Democratico

Bonaccini: “La differenza tra me e Elly? Voglio un partito di governo, non di protesta”

Stefano Bonaccini ha vinto nel voto nei circoli del Pd con circa il 55% dei consensi. Per la leadership dei democratici manca solo un passaggio: le primarie del 26 febbraio nel quale affronterà Elly Shlein, che nel voto tra gli iscritti Pd si è fermata al 33%.

C’è stato un dibattito sulla sopravvivenza stessa del partito. C’è ancora dunque del Pd nel nostro Paese?

“Da quasi due mesi sto facendo un viaggio d’ascolto nel Paese, ovunque registriamo grande partecipazione e voglia di confrontarsi. Se le chiami, le persone arrivano. È una comunità che chiede di ripartire. Per farlo servono un nuovo gruppo dirigente, una nuova agenda e un partito popolare e più forte, che torni fra la gente e parli dei problemi reali: lavoro, scuola, sanità, ambiente. Si sono già espressi 128mila iscritti e ben oltre la metà mi ha accordato la propria fiducia. Sono convinto che dalle primarie del

26 febbraio, dove potranno partecipare tutti, non solo gli iscritti, uscirà un’ulteriore spinta”.

La vittoria delle regionali in Emilia del 2020 ha testimoniato, nonostante fosse un test nazionale e non soltanto amministrativo, che c’è un Pd che può vincere. Quale la ricetta?

“Non dimentichiamo che il Pd esprime sindache e sindaci quasi nel 70 per cento dei comuni italiani, abituati ogni giorno ad

ascoltare i cittadini e dare loro risposta: donne e uomini che hanno vinto le elezioni nei territori mentre, magari lo stesso giorno, venivano perse a livello nazionale. Con me c’è quindi una classe dirigente già rodata, per troppi anni tenuta in panchina: intendo ripartire da loro e dal coinvolgimento vero della base. La mia ricetta, come quella dei sindaci, è stare ogni giorno dove la gente studia, lavora, si cura o si diverte. Perché un partito popolare è così, in sintonia con le persone”. Circoli e militanti. Molti iscritti non si sentono completamente valorizzati. Come invertire la tendenza?

“Se resterà questa pessima legge elettorale, da segretario farò le primarie per scegliere i parlamentari: devono essere i citta-

dini a scegliere i propri rappresentanti. Di sicuro non accadrà più ciò che ho visto alle politiche del 25 settembre, quando nessun dirigente nazionale si è candidato nel proprio collegio e i nomi sono stati paracadutati da Roma. Barmsta, adesso si cambia”. Cosa differenzia la sua proposta da quella degli altri candidati alla corsa alla segreteria? E quale il loro ruolo in caso di sua vittoria?

“C’è un confronto molto civile. Nessun partito fa più un congresso per decidere la propria identità e scegliere chi lo guida, dobbiamo essere orgogliosi di questo. Da noi scelgono iscritti ed elettori, mentre gli altri decidono in quattro a Roma nel chiuso di una stanza. La differenza principale? Io non voglio un partito di pro-

testa ma di governo, pragmatico e non ideologico. L’obiettivo è tornare a vincere. Se toccherà a me guidare il Pd, chiederò ai miei sfidanti di darmi una mano”. Quali prospettive politiche per il Veneto, storicamente una regione nella quale il centrosinistra fa più fatica nonostante le ottime esperienze nelle amministrazioni comunali?

“Conosco piuttosto bene il Veneto: non solo siamo contigui, ma condividiamo una rete sociale e un tessuto produttivo forti. Anche a questa Regione serve una politica industriale, una formazione continua che accompagni i lavoratori nella trasformazione, una rete di servizi che sostenga l’occupazione femminile, le famiglie, la natalità. Dobbiamo rimettere al centro i giovani”.

29 www.lapiazzaweb.it Regione
“L’obiettivo è tornare a vincere, serve una forza politica pragmatica e non ideologica, ma anche popolare e in sintonia con le persone”
In foto Stefano Bonaccini

Sviluppo sostenibile. L’obiettivo è intercettare le eccedenze di cibo, favorendone la redistribuzione

Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare

Lo spreco alimentare è un elemento cruciale dello sviluppo sostenibile e uno dei temi fondamentali per la sfida della sicurezza alimentare. Proprio nell’ottica di promuovere stili di vita sostenibili e comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi, proteggere l’ambiente e garantire una sicurezza alimentare per tutti, l’Agenda ONU 2030, attraverso l’SDG 12, ha messo al centro il tema dello spreco del cibo con l’obiettivo di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. In questo quadro la GDO svolge un ruolo di primo piano per intercettare le eccedenze di cibo prima che diventino spreco, ridando loro una seconda possibilità, favorendo la redistribuzione di alimenti ancora buoni ma non più vendibili su altri canali, e innescando un circuito virtuoso per aiutare le persone più bisognose e in difficoltà. E questo è anche l’impegno

Tre domande a Last Minute Market

Da dove nasce l’idea di Last Minute Market (LLM) e come si è sviluppata la sua rete sul territorio?

Last Minute Market nasce fra la fine anni ‘90 e l’inizio anni 2000 come progetto di ricerca accademica applicata per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali. Nel tempo Last Minute Market ha ampliato e perfezionato i suoi ambiti di intervento, occupandosi di prevenzione delle perdite e degli sprechi a 360°, e promuovendo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile così come declinati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, permettendo di dare un contributo fattivo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU. Dal 2022, inoltre, LMM è membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari.

La GDO è un partner importante per la raccolta del cibo, come è nata la collaborazione con Aspiag Service?

A partire dal 201 3 Last Minute Market collabora con Aspiag Service per recuperare i prodotti rimasti invenduti ma ancora consumabili. La collaborazione ha consentito di costruire gradualmente un’iniziativa strutturata attraverso cui ogni punto vendita è messo in condizioni di donare la merce in eccedenza ancora perfettamente integra ed utilizzabile, alimentare o non alimentare, ad uno o più enti del proprio territorio che assistono persone in difficoltà. Grazie a quest’iniziativa, contestualmente all’apertura di ogni nuovo negozio Aspiag Service, vengono individuati gli enti beneficiari presenti su quel territorio e viene attivato il recupero delle eccedenze. Ad oggi, oltre 9.150 tonnellate di prodotti in eccedenza sono stati donati dall’inizio della collaborazione alle 200 organizzazioni non lucrative che aiutano persone in situazione di difficoltà.

Come funziona la rete che avete creato sul territorio Veneto, quali le realtà alle quali donate e come vengono scelte?

Last Minute Market non gestisce direttamente i prodotti, ma affianca l’azienda per la corretta gestione del recupero secondo la normativa vigente. Le strutture beneficiarie coinvolte in questo tipo di iniziativa sono principalmente Empori solidali, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Case-famiglia, Comunità Terapeutiche. Tutte le strutture coinvolte sono impegnate quotidianamente nell’attività di assistenza a persone fragili. L’obiettivo è quello di accreditare gli enti beneficiari prossimi alla sede di recupero e con le caratteristiche adatte per gestire in massima sicurezza tipologia e quantità di alimenti. Una volta attivate le relazioni territoriali, LMM supervisiona le attività di recupero, ne monitora l’andamento ed interviene in caso di necessità. Inoltre, al fine di prevenire l’insorgere di

che vede Aspiag Service in prima linea dal 2003 in tutte le regioni in cui l’azienda opera. Un impegno che ha permesso alla concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia di recuperare ingenti quantitativi di cibo invenduto da destinare alle persone bisognose. “É un’attività di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che si inserisce perfettamente nelle nostre azioni di responsabilità sociale di impresa”, spiega Giovanni Taliana, Direttore Regionale di Aspiag Service per il Veneto. Un’azione resa possibile grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che ha consentito ad Aspiag Service di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative dei territori in cui l’azienda è presente. Nel 2022 Aspiag Service ha così recuperato, nelle diverse regioni in cui opera, più di 1 400 tonnellate di alimenti, appartenenti a tutte le categorie merceologiche, consentendo la preparazione di oltre 3 milioni di pasti.

di Giovanni Taliana

É un risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche il Veneto attraverso il longevo e proficuo rapporto con Last Minute Market e a fianco del tessuto di volontariato sociale della nostra regione.

In Veneto nel 2022 sono state quasi 600 le tonnellate di cibo recuperate e donate a numerose associazioni sul territorio.

I prodotti raccolti e redistribuiti hanno consentito la preparazione di quasi 1,3 milioni di pasti, generando un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti.

In Veneto la quantità totale di merce recuperata ha infatti permesso di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a 556 tonnellate, equivalenti a quasi 1.235 cassonetti della spazzatura.

Inoltre, ha consentito di non sprecare oltre 2 tonnellate di CO2 emessa e quasi 1,2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.

criticità operative e di mantenere un confronto costruttivo con gli enti no profit partner, LMM e Aspiag Service organizzano periodicamente incontri di restituzione dei risultati, e corsi di formazione, destinati agli operatori degli enti beneficiari finalizzati in particolare a fornire tutti gli strumenti necessari per la gestione in massima sicurezza dei recuperi.

I dati legati al recupero dei prodotti in eccedenza ci hanno permesso sia di aiutare concretamente le persone più bisognose, sia di intervenire in termini di sostenibilità ambientale.

La lotta allo spreco alimentare è un impegno che continueremo a perseguire, in armonia con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che la nostra azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.

30 www.lapiazzaweb.it
IL PUNTO
Regione
Una sostenibilità che guarda all’ambiente e alle persone
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto In foto Matteo Guidi, AD e socio fondatore di Last Minute Market – Impresa sociale

Progetto “Polis”. Entro il 2026 saranno 7mila gli uffici trasformati, 500 quelli del Veneto

La rivoluzione digitale dei piccoli comuni

Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste

Sono 500 gli uffici postali dei piccoli comuni del Veneto che entro il 2026 verranno trasformati fisicamente e digitalmente in uno Sportello Unico di prossimità, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Di questi, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. Il progetto si chiama “Polis” ed è stato presentato a fine gennaio a Roma da Poste Italiane con un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio dei ministri Gorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, di quasi tutti i ministri del Governo, del Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, del Presidente di Anci Antonio Decaro e di 3.500 su 7mila sindaci alla guida di comuni con meno di 15mila abitanti. Costerà 1,2 miliardi di euro: 800 milioni di euro finanziati con risorse del piano complementare al Pnrr e 400 milioni a carico di Poste Italiane. La ristrutturazione degli uffici postali non sarà innovativa solo dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche: nei nuovi “Uffici Polis” saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancato da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile

e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del primo codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visura delle planimetrie catastali, esenzione del canone Rai, deleghe

per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente. Non è tutto, perché i nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti vedranno l’installazione di ATM

Nei centri con meno di 15mila abitanti i cittadini potranno richiedere attraverso un totem certificati e servizi della pubblica amministrazione.

Un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro 800 milioni sono finanziati con il Pnrr

Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Dalla trasformazione degli edifici direzionali di Poste e dei grandi uffici postali presenti in tutte le province, inoltre, saranno creati anche 250 “Spazi per l’Italia”, rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno.

“Il mondo è cambiato, ma la vocazione di Poste Italiane di tenere unito il Paese si conferma”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, che ha voluto sottolineare come la mancanza di servizi nei piccoli centri abbia portato a un impoverimento dell’Italia. Le comunità sotto i 15mila abitanti rappresentano il 90 per cento dei comuni,

coprendo una superficie dell’80 per cento del territorio nazionale. Un’area nella quale vivono 16 milioni di italiani.

“Oggi l’Italia ha il dovere di garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità e la stessa qualità del vita”, ha dichiarato la presidente di Poste, Maria Bianca Farina, che ha spiegato come il progetto “offra servizi essenziali con connessioni internet ad alta velocità alle zone periferiche, comunità piene di vita e di saperi che nel tempo hanno perso popolazione perché non efficientemente connesse”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha aggiunto che l’attuazione del progetto “contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese”. Per Giorgia Meloni si tratta di “un progetto imponente e capillare per avvicinare istituzioni e cittadini, un modello di innovazione e inclusione sociale che insegna all’Europa, che unisce l’Italia, che dice no ai servizi di serie A e di serie B, garantendo a tutti il diritto di accedere ai servizi in maniera semplice e veloce, guardando al futuro e facendo risparmiare tempo”.

Il ministro Nordio difende il lavoro dei giornalisti: “La stampa libera è fondamento della democrazia”

L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni. È del 3 febbraio 1963 la legge che istituì la professione, voluta dal veronese Guido Gonella, primo presidente dell’Ordine, oltre che segretario della Democrazia Cristina, ex ministro di Grazia e giustizia e della Pubblica istruzione. E proprio nel Veneto di Gonella si sono aperte le celebrazioni nazionali, con un convegno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia su “I valori del giornalismo, le sfide dell’informazione”, seguito il 3 febbraio a Roma da un evento aperto con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

che, partendo dall’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di informazione e del pensiero del cittadini, ha sottolineato come i giornalisti abbiano una responsabilità enorme. “Una

responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica – ha detto Mattarella – viene affidato il ruolo di

espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.

Alla celebrazione nella capitale hanno preso parte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il suo vice Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il costituzionalista Giovanni Maria Flick.

“La stampa libera è uno dei fondamenti della democrazia liberale e della cultura”, ha detto nel suo intervento il Guardasigilli, che ha sottolineato l’importanza di “coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni”. Precisando che “se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria, la colpa non è del giornalista, che non va né incriminato né censurato. La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza”. (s.s.)

31 www.lapiazzaweb.it Regione
Sergio Mattarella e Matteo Del Fante

Salute

Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme

Sicurezza stradale, la parola passa ai ragazzi. Saranno loro gli ideatori dei prossimi messaggi di prevenzione che la Regione Veneto utilizzerà per sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza sulle strade.

La sfida è partita, “Un’altra strada challenge”, e invita alla partecipazione attiva al progetto i ragazzi della secondaria di secondo grado del Veneto, attraverso un’attività che si svolgerà nelle scuole.

Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi

“Guidare ti fa sentire… libero! Niente più bus affollati la mattina, niente più genitori che ti aspettano fuori, niente più pioggia finito l’allenamento. Ma non è tutto rose e fiori. – recita lo spot di presentazione del progetto che in questi giorni rimbalza nel web da una pagina all’altra delle Ulss venete - Ci sono limiti e regole pensati per proteggerci perché, in fondo, essere liberi significa anche questo: rispettare la libertà degli altri. Scegliamo di essere responsabili. Contribuire a una strada più sicura è qualcosa che dobbiamo prima di tutto a noi stessi e puoi farlo anche tu. Partecipa a un’altra strada chellenge realizzando messaggi di prevenzione efficaci e creativi. Eh sì, anche i meme vanno bene. Con la tua classe potrai vincere un’opportunità di crescita per te e i tuoi compagni e fondi da investire nella tua scuola. Accetta la sfida”.

“Un’altra strada challenge” è, dunque, un concorso che mette alla prova gli studenti, sfidandoli a creare il messaggio di prevenzione più efficace e accattivante, e promuovendo in loro comportamenti consapevoli e prudenti.

Prosegue alla pag. seguente

FEBBRAIO 2023 on-line: /category/salute/

Salute

L’appello

Usa il cellulare con intelligenza

Tutela la salute e l’ambiente

La campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute rilanciata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana sul corretto utilizzo degli smartphone

Un’altra strada è un progetto che vuole creare awareness nelle scuole, invitando gli studenti a realizzare contenuti sul tema della sicurezza stradale, portandoli a riflettere su 3 concetti fondamentali: libertà, responsabilità e sicurezza.

Dopo un primo momento di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, gli studenti saranno chiamati a realizzare contenuti brevi ed efficaci, con l’obiettivo di diffondere i valori della prevenzione e della responsabilità con un tono di voce fresco e creativo, mirato a diffondere consapevolezza proprio fra i giovani.

Chi può partecipare al concorso di idee?

Tutte le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di Formazione professionale del territorio Veneto, presentando una o più proposte oh messaggi sul tema della sicurezza stradale.

Da quando e fino a quando può essere presentata la domanda?

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione del Bollettino ufficiale regionale (Bur) e nel portale Internet regionale (piattaforma telematica “bandi online” della Regione del Veneto: https//bandi.regione.veneto.it/), secondo le indicazioni e le procedure indicate nell’avviso contenuto nell’allegato della deliberazione.

Quante classi possono partecipare per singolo istituto?

Non esiste un limite, però l’adesione al bando è effettuata dall’Istituto, che pertanto dovrà coordinare le proposte presentate dalle proprie classi o gruppi di studenti. Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare ciascuno studente al tema della sicurezza stradale e di raccogliere il maggior numero di proposte al fine di individuare quella con la maggiore efficacia a livello comunicativo.

La domanda di partecipazione può essere presentata anche da un singolo alunno?

“Usa il cellulare con intelligenza. Tutela la salute e l’ambiente”. E’ il messaggio che si rinnova nella campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute e che l’Ulss 2 Marca trevigiana fa proprio veicolandone, nella sua pagina Facebook, i punti salienti attraverso una infografica sul tema.

“Gli smartphone - si legge - sono ormai parte integrante della nostra vita e sono in molti ad utilizzarli per più ore consecutive, per motivi legati alla propria professione o perché lontani dai propri affetti. Uno dei dubbi più comuni sull’uso massiccio dei telefoni cellulari è il possibile effetto nocivo dei campi elettromagnetici in radiofrequenza. Sul tema sono stati condotti numerosi studi”.

L’obiettivo è dunque informare e chiarire qualche dubbio per utilizzare correttamente gli smartphone, nell’ottica di un approccio basato sulla prevenzione.

Lo smartphone e onde elettromagnetiche. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul tema affermano che le emissioni di telefoni cellulari e cordless non sono pericolose per l’utilizzatore, le ricerche tuttavia sono ancora in corso: non sono ancora disponibili osservazioni fatte a più di 15 anni dall’inizio dell’uso, mentre sono ancora limitate le evidenze per le esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza.

“In quest’ottica – si legge nell’infografica - è prudente cer-

care di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i più piccoli, in attesa che studi specifici in corso forniscano evidenze utili.

Le chiamate sono il momento in cui si è più esposti, pertanto è consigliabile utilizzare l’auricolare o il vivavoce, preferendo quando possibile i messaggi. E’ inoltre preferibile utilizzare il telefono in condizioni di buona ricezione, così il segnale trasmesso sarà meno forte.

Se si è portatori di pacemaker è bene non tenere il cellulare vicino al cuore.

Non distrarsi col cellulare sulle strade. Niente chiamate, messaggi, foto, videogiochi, fumetti o libri mentre si è al volante o in strada. Mentre si guida o si cammina la strada non dev’essere mai persa di vista. E’ opportuno evitare di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari.

Il Codice della strada, peraltro, lo prevede: è vietato toccare il telefono mentre si guida, anche se fermi in fila nel traffico, al semaforo o al casello. Il cellulare, infatti, aumenta il rischio di incidenti: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione, si abbassa la soglia di attenzione e aumentano i tempi di reazione come quando si beve troppo. Dove smaltire il vecchio cellulare. E bene rivolgersi direttamente ai punti vendita. E’ un servizio che viene fornito gratuitamente e senza l’obbligo di acquisto.

No, la partecipazione al concorso di idee effettuata dall’Istituto scolastico, eventualmente anche in forma associata con altre scuole e potrà interessare più classi. Non è prevista la possibilità di presentare proposte direttamente da parte degli studenti.

Gli step del progetto sono tre: preparazione, creatività, partecipazione dei migliori progetti.

La preparazione.

Ogni insegnate che intende iscrivere il proprio istituto scolastico può registrarsi e scaricare il “Kit dello studente” e i documenti allegati da leggere con attenzione insieme agli studenti.

Creatività.

L’invito rivolto agli studenti è di creare il contenuto più interessante (sia esso un meme divertente oppure un video emozionante), virgola facendoli lavorare da soli o in gruppo.

La partecipazione

L’insegnate individuerà i prodotti migliori selezionando i lavori più efficaci dei suoi studenti, poi dovrà caricare il materiale tramite il profilo della scuola, senza dimenticare nessun documento al momento dell’upload.

Premi in palio. Al termine del concorso una giuria esaminerà i contenuti e decreterà le tre opere vincitrici che saranno premiate con una somma di denaro: 5.000 euro per la scuola prima classificata 3.000 euro per la seconda classificata e 2.000 euro per la scuola terza classificata.

34 www.lapiazzaweb.it
Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme

testimonianza.

I fantastici cinque schierati per abbattere le barriere architettoniche

La storia di cinque ragazzi, tra i 20 ed i 28 anni, affetti da autismo, che realizzano colorate rampe di mattoncini Lego, utilizzate nei negozi e in strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria

Si chiamano Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padrin, hanno tra i 20 e i 28 anni e sono accomunati dal fatto di essere tutti e cinque affetti da autismo e di lavorare in nome di un obiettivo comune: aiutare chi - come loro – convive con una disabilità. Come? Realizzando delle coloratissime rampe di mattoncini Lego che vengono utilizzate all’interno di negozi e strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria e abbattere così le barriere architettoniche.

E’ una bella storia che viene raccontata attraverso la testimonianza di Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS, che raggruppa otto realtà che, tra le altre cose, si occupano – con la piattaforma “Habile” - di inserimento lavorativo di persone con disabilità e con cui il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) della Ulss 6 Euganea da tempo collabora.

“Eravamo durante il primo lockdown – racconta Rizzardi - e dovevo organizzare un laboratorio di comunicazione un paio di po-

meriggi la settimana per tre giovani seguiti dal SIL. Dopo un inizio tentennante abbiamo applicato concretamente la maieutica di socratica memoria, facendo emergere da loro gli ambiti su cui se la sentivano di affinare le abilità di espressione, sapendo che autismo e comunicazione sono spesso due mondi ben lontani. Ludovico ed Enrico Ortile mi dissero che a loro piaceva scrivere e anzi il primo aveva anche già pubblicato un libro. Enrico Balestra invece mi disse che a lui piacevano i Lego e la volta dopo mi portò un Super Mario di mattoncini di cui andava tanto fiero perché lo faceva sentire forte e sicuro di sé. Anche agli altri due ragazzi piacque l’idea di cimentarsi in qualcosa di pratico durante questo laboratorio: unendo questi loro intenti con l’idea della nonna tedesca Rita Ebel, che già da tempo costruiva le rampe per i disabili con i Lego, venne fuori la nuova missione del nostro laboratorio: realizzare per il nostro territorio questo tipo di rampe”. Da questi esordi ad oggi la strada fatta è stata tanta: i Talents sono diventati cinque, le rampe costruite sono arrivate a sette – dislocate

tra il padovano e il vicentino – e ce ne sono in cantiere almeno altrettante: a Padova, e poi a Selvazzano Dentro, Rubano, Conselve, Noale. Ogni rampa è costituita da migliaia di pezzetti che, prima di essere minuziosamente assemblati, vengono raccolti e selezionati. I ragazzi basano quindi il loro lavoro sulla generosa disponibilità di mattoncini che provengono sia da privati cittadini che da negozi, che vengono a sapere dell’iniziativa attraverso il tam tam mediatico e i testimonial, tra cui c’è il campione paralimpico Damiano Marini. “La tenacia, la dedizione, la precisione e la costanza di Enrico Balestra e degli altri ragazzi permettono di realizzare qualcosa di concreto per chi si trova ad affrontare quotidianamente il dramma delle barriere architettoniche e questa intuizione – conclude Rizzardi – ha consentito di sviluppare una comunicazione di Habile e delle nostre imprese sociali come non avremmo mai potuto immaginarla, veicolando concetti complessi in maniera pop e leggera e consentendo di immaginare una concreta inclusione lavorativa in un ambito creativo come quello della comunicazione”.

35 www.lapiazzaweb.it Salute

Prevenzione. La campagna di screening della Regione Veneto

Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare

Tumore del collo dell’utero, si può prevenire e curare, grazie ad una diagnosi precoce, che può davvero salvare la vita. E’ questo il mantra che è stato in più occasioni ribadito. Il messaggio rivolto alle donne è chiaro e si può sintetizzare in tre parole: informati, aderisci allo screening e fai il vaccino.

La campagna della Regione del Veneto sulla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore del collo dell’utero parte proprio dal programma di screening oncologico della cervice uterina.

In generale, si spiega sulla pagina web della Regione, i Programmi di Screening hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione, sono rivolti a tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto.

Nello specifico quello della cervice uterina è un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione.

L’invito ad aderire è rivolto a tutte le donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni.

Il Programma di Screening della cervice uterina, propone tramite lettera d’invito, il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV e il test HPV ogni 5

anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Differenze tra test HPV e Pap test. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. Come si procede. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della Ulss di appartenenza. Una volta effettuato il test, se l’esito è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se la risposta è invece positiva, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia): Successivamente, in caso di diagnosi di lesione

A partire dai 25-30 anni e fino ai 64 anni di età l’invito rivolto alle donne è di aderire al percorso gratuito di controllo, diagnosi e cura della eventuale lesione pretumorale

Antibiotici, vanno usati in modo corretto per essere efficaci

pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. Se il test HPV risulta positivo, viene effettuato, sullo stesso campione, il Pap test. Se anche il Pap test risulta positivo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia).

Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.

Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno.

E’ bene precisare che un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.

La vaccinazione contro il papilloma virus. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi, a partire dagli 11 anni di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di sei mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.

Come difendersi dai cyberbulli, alcuni suggerimenti proposti dall’Ulss 5 Polesana

Cyberbullismo e giovani. L’occasione per riflettere sul tema è stata offerta dalla celebrazione, lo scorso 7 febbraio, della Giornata mondiale contro il bullismo, in tutte le forme in cui esso si manifesta.

L’Ulss 5 Polesana ha concentrato l’attenzione proprio sul cyberbullismo e ha fornito, attraverso la sua pagina Facebook, un serie di indicazioni per aiutare i ragazzi che hanno a che fare con questo tipo di molestie.

Intanto, è opportuno sapere che per cyberbullismo s’intende l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, infastidire, mettere a disagio o escludere altre persone.

Quando accade la prima cosa da fare – secondo le indicazioni dell’Ulss

5 Polesana – è inviare un messaggio al bullo, esplicitando il fatto che il suo comportamento infastidisce e disturba, invitandolo a non continuare con il suo atteggiamento.

E’ opportuno non avviare un botta e risposta con chi offende on-line. Il rischio è di fare il suo gioco.

La mossa successiva è quella di bloccare tutti i profili social del bullo. E’ la strategia più efficace per non rimanere intrappolati nella sua dinamica.

In ogni caso, conviene tenere traccia delle conversazioni o degli sms molesti: potrebbero tornare utili come prova in caso di denuncia.

Non è il caso di visitare community o chat in cui si è attaccati in modo offensivo;

Antibiotici

così come non è il caso di isolarsi ma, piuttosto, reagire informando i genitori o un adulto di riferimento su quanto sta avvenendo.

L’invito rivolto ai ragazzi è quello di denunciare sempre, se si è testimoni, gli episodi di cyberbullismo perché questo tipo di testimonianza rappresentano un valido aiuto per chi si trova in difficoltà.

sì, ma con cautela.

E’ il monito che anche la Regione Veneto rinnova, invitando ad un uso corretto e consapevole di tali medicinali. Un uso improprio degli antibiotici contribuisce, infatti, a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti.

Inoltre, è bene sottolinearlo, gli antibiotici sono efficaci solo contro le infezioni da batteri, non aiutato perciò a guarire dalle infezioni causate da virus, come i comuni raffreddori o l’influenza.

Gli antibiotici, pertanto, vanno usati solo con prescrizione e su indicazione del medico. Forse non tutti lo sanno ma gli antibiotici non utilizzati non devono essere conservati e vanno smaltiti secondo modalità ben precise. Da questo

punto di vista molto utili possono essere le indicazioni fornite dal farmacista.

Se continueremo ad usare gli antibiotici nella stessa quantità in cui lo facciamo oggi, potrebbe accadere in futuro che non funzionino più, proprio nel momento in cui potrebbero essere più necessari. La conclusione, quindi, è che possiamo contribuire a mantenere efficaci gli antibiotici solo se ricorriamo ad essi quando servono e lo facciamo in modo corretto.

Chi volesse avere ulteriori informazioni al riguardo può consultare la pagina web della Regione Veneto all’indirizzo www. regione.veneto.it/web/sanita/ antimicrobico-resistenza

36 www.lapiazzaweb.it
Salute

BURGER DI BROCCOLI E QUINOA

Una ricetta tutta vegetariana, ottima da gustare come piatto unico o per farcire un bel panino accompagnato da formaggio e verdure fresche.

Ingredienti (6 burger): 400 gr broccoli; 240 gr ceci (già cotti); 150 gr quinoa; 300 ml acqua; 50 gr Formaggio Grana; farina; sale e pepe q.b.

Preparazione: Sbollentare i broccoli in acqua salata per circa 5 minuti. Cuocere la quinoa in acqua fredda per 10 minuti a partire dal bollore. La dose dell’acqua deve essere il doppio del peso della quinoa. Lasciare riposare la quinoa a fuoco spento. Trasferire i broccoli e i ceci nel boccale del mixer e frullare fino ad avere un composto ben omogeneo. Aggiungere la quinoa cotta e il formaggio grana e mescolare bene. Aggiustare di sale e di pepe e della farina se il composto è troppo liquido. Formare i burger e lasciarli in riposare in frigo per un’ora. Cucinare gli hamburger in forno a 180° per 10 minuti per lato.

Idee in cucina che anticipano la primavera

BOCCONCINI DI POLLO E CARCIOFI

Un piatto che unisce il sapore delicato del pollo al gusto dolce e pungente del carciofo.

Ingredienti: 3 carciofi; 200 gr di pollo; 1 spicchio di aglio; 1/2 bicchiere di vino bianco; farina; olio sale; pepe q.b.

MUFFIN ALL’ARANCIA

Per una colazione o una merenda profumata. Dolcetti soffici, leggeri, facilissime e accontentano tutta la famiglia.

Ingredienti (6 muffin): 1 uova; 75 gr zucchero; 40 ml latte; 1 arancia; 50 ml olio di semi; 150 gr farina 00; 4 gr lievito per dolci

Preparazione: Grattugiare la scorza di un’arancia lavata e asciugata e tenetela da parte. Spremete l’arancia e filtratela con un colino a maglie fitte. In una ciotola aggiungere farina, lievito, lo zucchero l’uovo, l’olio e il succo di arance e mescolare con una frusta a mano. Dopo aver aggiunto la scorza, versare il composto negli stampini. Infornare i muffin in forno ventilato precedentemente riscaldato per 5 minuti e lasciateli cuocere a 180°forno ventilato per circa 20 minuti.

Preparazione: Tagliare il petto di pollo a cubetti. Pulire i carciofi facendo attenzione a rimuovere le foglie esterne più dure e successivamente affettarli. Trasferire i carciofi in una padella antiaderente con uno spicchio di aglio schiacciato, un giro di olio e fateli sfumare per circa 10 minuti a fiamma moderata e poi salare. Unire il pollo e lasciare cuocere a fiamma vivace per 5 minuti per rosolare uniformemente i bocconcini di pollo. Sfumare il pollo e i carciofi con il vino bianco e lasciate cuocere per altri 5 minuti, aggiustando di sale.

37 www.lapiazzaweb.it
Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola
Febbraio è il mese ideale per creare ricette gustose e ricche di proprietà nutrizionali.
La frutta e verdura di stagione offrono diversi spunti per realizzare un menù facile e sfizioso

ARIETE

Siete partiti in quarta e riuscite finalmente ad affrontare e risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso, in ambito domestico, familiare ma anche lavorativo

Febbraio

State attraversando una fase di passaggio che talvolta genera confusione e disorientamento, ma è un percorso necessario. Presto tutto sarà più semplice e chiaro

Febbraio regala sempre un po’ di leggerezza

E’ un periodo di alti e bassi dal punto di vista emotivo. Non lasciatevi travolgere e date spazio alla razionalità che in questo periodo vi guiderà nelle vostre scelte

Il mese è iniziato nel migliore dei modi. Una rinnovata energia vi consente di ottenere approvazione e successo, a volte anche insperati. Approfittatene per puntare in alto nei vostri obiettivi

Se le cose non vanno proprio come avevate sperato affidatevi all’ottimismo e alla vostra innata gioia di vivere che vi consentiranno di superare con successo tutte le ostilità

All’impulsività che vi tenta talvolta opponete il vostro sano realismo che vi consente di affrontare con lucidità ogni prova. Ne trarrete beneficio in ogni situazione

E’ tempo di rialzarsi in piedi e tirare fuori tutta la grinta di cui siete capaci per lasciarvi alle spalle quella fase di incertezza che avete vissuto in modo passivo. Si volta pagina e si ricomincia

Il cuore avrà la meglio, accompagnato da una fervida immaginazione che vi consentirà di mettervi in gioco con più leggerezza nelle relazioni. Non fatevi distrarre troppo

La situazione è molto più semplice di quanto possa apparire se affrontate le cose con un po’ di spensieratezza e col sorriso. Gli amici sono una risorsa incredibile

Non vi smentite mai: la vostra forza è nella determinazione e, ancora una volta, sarà la vostra carta vincente. Nessuno potrà fermarvi, neanche la stanchezza. La vostra grinta avrà la meglio

E’ il momento giusto per lasciare da parte tutti i dubbi e i sensi di colpa. Guardate oltre e pensate solo a voi stessi. Gli altri se la caveranno da soli

Concentratevi su ciò che volete davvero cambiare e cominciate a pensarci concretamente. Un passo dopo l’altro arriverete a ottenere ciò che desiderate. Siate tenaci

38 www.lapiazzaweb.it
TORO GEMELLI CANCRO
LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE Oroscopo
39 www.lapiazzaweb.it Carnevale in CONTEST FOTOGRAFICO In buono energia In buoni spesa 250€ 150€ 100€ Scopri le 3 foto più votate! Scannerizza e vedi se hai vinto

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.