I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin
Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.
Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo. Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.
Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.
E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.
ELEZIONI A NOALE, ALESSANDRA DINI PUNTA A VINCERE CON
LA LISTA “IMPEGNO COMUNE”
Scorzè: scende in campo il civico Antonio Losetti. Nel centrodestra si profila uno scontro MestrinerMarcon. Centrosinistra in alto mare
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Politica
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DAL VENETO ALL’EUROPA
LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN
L’assessore regionale annuncia
la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia
TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”
La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo
può influenzare la scelta dei cittadini”
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Qualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia.
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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 72
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N uovo importante traguardo per il settore dell’industria alimentare, uno dei più sviluppati ed attivi nel Miranese, che ottiene un nuovo contratto nazionale collettivo di lavoro. È stato rinnovato nelle scorse settimane a Roma da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e le associazioni delle imprese. A beneficiarne sono quasi 450 mila lavoratori, dei quali almeno duemila nella sola area del Miranese dove ci sono importanti realtà, conosciute anche a livello nazionale. I cambiamenti hanno riguardato 35 articoli del contratto e il nuovo accordo rimarrà in vigore 4 anni. Nello specifico, l’accordo prevede che ci sia un aumento di stipendio di 280 euro mensile, il più alto mai registrato dalla categoria, che nel quadriennio arriverà a 10.236 euro complessivi. La prima quota è partita dal 1° dicembre 2023 con un aumento di 75 euro (55 euro di incremento aggiunto di retribuzione-Iar e 20 euro di trattamento economico minimo, il Tem). Da settembre 2024, arriveranno altri 35 euro sul Tem, da gennaio del prossimo anno 60 euro e da gennaio 2026 altri 60 euro ancora. Poi a gennaio 2027 giungeranno gli ultimi 39 euro di Tem e a settembre 2027 gli ultimi euro dello Iar. Cresce pure il pacchetto del welfare contrattuale, con un aumento di 4 euro per il fondo integrativo sanitario Fasa, mentre per il fondo di previdenza complementare Alifond il contributo a carico delle aziende passa da 1,2 a 1,5 per cento. Il nuovo contratto prevede anche delle novità sul fronte della riduzione dell’orario di lavoro; dal 1° gennaio 2026 ci saranno per chi lavora su turni da 18 e 21 ore, quattro ore in meno in azienda, mentre dal capodanno 2027, le quattro ore saranno tolte a tutti. “È un rinnovo importante - spiega il segretario generale della Fai Cisl Venezia Pierpaolo Piva- sia sotto l’aspetto salariale sia sotto l’aspetto del welfare. L’aumento economico di 280 euro è importante come lo è la percentuale del versamento da parte dell’azienda per chi è iscritto ai fondi pensione e l’aumento del contributo aziendale al fondo sanitario (Fasa) che permetterà il miglioramento delle prestazioni. L’industria alimentare nel Miranese è radicata, ma ci sono ancora realtà dove non esiste la contrattazione di secondo livello”.
Massimo Tonizzo
Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.
Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.
I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.
L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.
I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin*
Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.
Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.
*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24
Verso le Elezioni 2024
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(In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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Ne beneficiano in 2000 nel miranese del Miranese Nord Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Salari, aumenti nel settore alimentare È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187
Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024 Autonomia avanti tutta
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Elezioni. Entra nel vivo la campagna elettorale a Noale per le comunali di giugno Alessandra
Dini candidata sindaco della civica “Impegno Comune”
“P ronta a scrivere un altro capitolo. Insieme ai noalesi per la città che amo”. Con questo slogan parte ufficialmente la candidatura a sindaco per Noale di Alessandra Dini, La Dini, 46 anni, sposata, vicesindaco uscente, professionista nel comparto marittimo, sarà dunque la candidata sindaco chiamata a raccogliere il testimone di Patrizia Andreotti. La candidatura è stata annunciata nella sede elettorale della lista civica “Impegno Comune” (ex trattoria Ai Morari). “Un altro capitolo da scrivere. Insieme” il motto che ispira la campagna elettorale che parte in quello che è stato per anni punto di incontro tra i noalesi che venivano al mercato e poi suggellavano un affare con una stretta di mano.
L’attuale vicesindaco punta a portare avanti il lavoro della sindaca uscente Patrizia
Andreotti
“Erano i tempi in cui contava la parola data - ha spiegato la scelta simbolica del luogo Alessandra Dini. Uno spazio che vuol ribadire quanto sia importante anche per noi, la parola data. Il nostro essere civici ci consente di non avere condizionamenti partitici, di non dover sottostare ad input di segreterie politiche. Proprio ciò che sta accadendo in casa avversaria. Quello che diciamo, lo facciamo perché siamo liberi. Oltre all’orgoglio di far parte di un progetto civico, lo stesso che ha permesso a Patrizia Andreotti di fare il sindaco per dieci anni”. La candidata ha poi rimarcato di essere anche
orgogliosamente donna. “Lo sapete che a Noale - spiega - i residenti sono in prevalenza donne? Cinquecento in più degli uomini. E ancora c’è qualcuno che crede non sia mestiere da donna governare la città. Io amo questa mia città profondamente. Qui si vive bene. Me lo dicono in tanti venuti di recente ad abitare: è una dimensione a misura di persona”. Sul fronte del programma sono numerose le partite avviate: dalla nuova biblioteca che troverà spazio nell’ex Consorzio agrario, vicino alle scuole, alla pinacoteca Lancerotto, nuovo polo culturale in Palazzo Scotto. E ancora: la ciclabile in via Valsugana a Cappelletta, la palestra e il parcheggio nell’area scolastica di Moniego, la riqualificazione dell’area sportiva adiacente al plesso scolastico di Briana. E poi opere e nuovi servizi previsti come benefici dagli accordi pubblico-privato (nuovo punto aggregativo in piazzale Mercati Nuovi, il museo della civiltà contadina in via Fornace). A dare forza alla candidatura di Alessandra Dini ci sono molti assessori e consiglieri uscenti, ma soprattutto la presenza dell’attuale primo cittadino, Patrizia Andreotti, che sarà capolista della civica Impegno Comune. “Voglio ringraziare chi ha riposto così grande fiducia in me - le prime parole della candidata. Io mi rendo disponibile con la mia esperienza, le mie capacità, la rete di relazioni che ho costruito in questi anni anche fuori Noale. Ma è chiaro che conto molto sui tanti noalesi, anche giovani, che in questi mesi si sono avvicinati alla nostra civica e che sono pronti a mettersi in gioco al mio fianco”.
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Si profila uno scontro a 4 per la conquista del municipio
Nessuna unità di intenti (almeno per il momento) e alla fine a Noale si va verso una corsa a quattro per l’elezione a sindaco. Si parte dal Pd, che presenterà, in unione con la lista civica Officina Noale e dopo la rottura con l’ex sindaco Patrizia Andreotti, la candidatura dell’avvocato civilista Carlo Fascina. Al suo esordio non solo da candidato sindaco ma nell’intera politica Noalese, le esperienze di Fascina derivano per ora sola dalla vita familiare, in quanto sposato con Michela Barin, lei invece sì ex consigliera per la lista “Noalesi al centro” fondata da Michele Celeghin. Fascina è stato preferito ad altre ipotesi perché su di lui ora la coalizione punta per attirare la ancora ampia fetta di centristi indecisi tra destra e sinistra. In questo caso, la coalizione potrebbe optare anche per la presentazione
solo con i simboli delle liste civiche, ipotesi che però appare altamente improbabile. Anche perché, oltre alla civica che si presenterà per l’appoggio alla vice sindaca Alessandra Dini, da questo punto di vista la “concorrenza interna” vedrà la presenza in lizza anche di un altro fuoriuscito dalla maggioranza Andreotti, l’ex assessore Stefano Sorino, avvocato politicamente vicino ad Azione che potrebbe avere anche l’appoggio della Lega tramite il segretario provinciale Sergio Vallotto. E il centrodestra? L’ipotesi, per ora non ancora ufficializzata, resta quella dell’ex segretario provinciale di Forza Italia ed ex sindaco Michele Celeghin, che non si dice contrario a una nuova discesa in campo. (m.t.)
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Noale
La candidata sindaca Alessandra Dini
in questa intervista.
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“Mi candido, con una squadra di giovani per continuare a innovare la macchina comunale”
“La popolazione si aspetta e si merita dei servizi migliori e non è più disposta a veder aumentare le tasse. Dall’altra parte, c’è una struttura burocratica condizionata da leggi e procedure antiquate”
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“Perché ho al mio fianco una squadra di giovani che ha portato avanti l’amministrazione in questi anni e che ha voglia di continuare a farlo, di crescere e di far crescere la capacità innovativa dell’amministrazione comunale. Adesso stiamo vivendo un importante momento di passaggio socio-economico, grandi cambiamenti sono in corso e allo stesso tempo le amministrazioni pubbliche sono rimaste molto lente e basate su dinamiche vecchie”.
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amministrazione va sostenuto e coltivato”.
“Storicamente il centrodestra è più radicato
“La popolazione si aspetta e si merita dei servizi migliori e non è più disposta a veder aumentare le tasse. Dall’altra parte, c’è una struttura burocratica condizionata da leggi e procedure antiquate e da un apparato molto pesante. Ma qui a Scorzè, diversamente da altri comuni, si sono create le condizioni perché un gruppo di persone dai venticinque ai
orità, forse la più urgente, è quella di riuscire a stare vicino alla rete sociale, che oggi è molto in tensione perché la popolazione sta invecchiando, la ricchezza delle famiglie sta diminuendo e i servizi che riusciamo a dare alle persone sole devono essere di qualità. Ci sono molte solitudini alle quali dobbiamo dare una risposta”.
Tornando alla sua squadra, le rappresentanza femminile sarà garantita e che ruolo avranno le donne?
“Non solo rispetteremo le quote rosa imposte
dalla legge, ma probabilmente le supereremo. In questi anni una parte importante delle persone che si sono avvicinate alla politica sono donne che hanno saputo davvero crescere e impegnarsi nella vista amministrativa e il loro contributo è per noi estremamente importan-
“Non bisogna pensare a cose straordinarie, alle grandi opere pubbliche. Dobbiamo impegnarci a migliorare l’ordinaria amministrazione del Comune, ad avere un contatto con i cittadini più forte. Il Covid ha, per esempio, distrutto e interrotto le assemblee pubbliche che dobbiamo riprendere, ha messo un freno ai contatti continui con i cittadini. Quindi dobbiamo fare un salto di qualità, modernizzando la pubblica
preoccupato di non riuscire a fare quello che si propone?
“No, nel senso che noi siamo abituati a gestire le amministrazioni quando le cose vanno male. Ci siamo formati in anni in cui era veramente difficile arrivare alla fine del mese anche per gli enti comunali. In più, la vera sfida non è quella di governare quando i soldi ci sono: la vera capacità amministrativa è riuscire a dare risposte con risorse minori, perché è giusto che i soldi restino nelle tasche dei cittadini e che la pubblica amministrazione riesca a risparmiare rendendo comunque efficiente il sistema”.
https://www.facebook.com/GiovanniMestrinerSindaco
Messaggio politico elettorale
Giovanni Battista Mestriner si ricandida a sindaco, ha già indossato la fascia tricolore per 10 anni
Committente responsabile: Giovanni Battista Mestriner
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Territorio. Dopo 13 anni ancora un rinnovo per il prossimo quadriennio
Enrico Scotton confermato alla guida della Pro Loco
E nrico Scotton confermato nuovamente alla presidenza della Pro loco di Noale, ma saranno gli ultimi quattro anni perché, come spiega, l’associazione deve sapersi rinnovare per essere sempre più inclusiva e innovativa. Dunque, sarà l’ultimo quadriennio dopo ben tredici anni di presidenza per Enrico Scotton alla guida dell’associazione noalese e una intera vita, oltre quarant’anni come socio. “Rischiavo - spiega la sua decisione il presidente - di essere nominato ormai solo per abitudine, per riconoscenza più che per l’effettivo bisogno dell’associazione, e di essere più un ostacolo che una risorsa. Adesso inizieremo già a lavorare tutti assieme per garantire il rinnovamento ed il miglior futuro possibile. Ad accompagnarlo in questa ultima sfida societaria, la nuova vicepresidente Monia Calzavara, funzionaria di banca, già volontaria attiva e revisore dei conti uscente, che dovrebbe poi essere il presidente del futuro. Nel rinnovato direttivo, ecco anche an-
che Giampietro Tosato, Lino Cagnin (tesoriere), Ivan Niero (supplente), Enrica Beda, Luigi Fregonese, Giorgia Senno, Giovanna Casarin, Roberto Cecili, Sara Morello, Angela Pellizzon (supplente) e Giulia Orti (segreta-
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Massimo Tonizzo Noale
Trasporto scolastico, il servizio sarà migliorato
ria). Primo impegno, Noale in Fiore. ”Questa è una straordinaria occasione per la nostra città - spiegano - soprattutto per le attività economiche, in particolare gli esercizi pubblici che attendono questa festa come la manna dal cielo. Alcuni di loro sono pronti a contribuire ogni anno. Speriamo lo facciano tutti con maggiore convinzione e generosità anche nel futuro, perché altrimenti saremo costretti a rivalutare il nostro impegno: non siamo qui per chiedere la carità ma per lavorare al meglio per la città e i suoi residenti, ma bisogna ovviamente farlo tutti assieme”. “Con la Pro loco - aggiunge il sindaco Patrizia Andreotti - condividiamo l’idea che la vocazione di Noale sia di città per le famiglie. E Noale in Fiore ne è da anni l’esempio più riuscito. Una festa corale, un gioco di squadra che unisce operatori commerciali, esercenti, artisti, mondo del volontariato, forze dell’ordine per regalare momenti di gioia a migliaia di persone”.
Non si è ancora concluso l’anno in corso, ma Noale si prepara già per garantire al meglio il servizio di trasporto scolastico per il prossimo anno. Sono già aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per la scuola secondaria di I grado “Giovanni Pascoli” di Noale per il 2024 -2025. Le possibili modalità di iscrizione al servizio, da effettuare entro i primi giorni di luglio, sono l’iscrizione online
tramite la sezione “Istanze online” al link nel sito del Comune oppure il modulo cartaceo, che dovrà essere compilato in tutte le sue parti, sottoscritto e spedito alla Pec comune.noale.ve@legalmail.it oppure consegnato all’ufficio Protocollo del Comune dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30. La presentazione della domanda comporterà l’integrale e incondizionata accettazione delle norme, nonché degli impegni stabiliti dal regolamento comunale ed è condizione indispensabile per accedere al servizio. Gli orari, i percorsi e le fermate del servizio potranno poi essere suscettibili di modifiche, sulla base delle indicazioni e delle disposizioni del dirigente scolastico. (m.t.)
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La storia. L’avventura di Vittorio Inserra ingegnere sardo in pensione
Da Cagliari a Noale per vedere l’Aprilia
Da Cagliari a Noale in moto per fare una sorpresa ai dipendenti e ringraziare l’Aprilia per anni di passione comune per la moto. E’ l’avventura che ha visto protagonista Vittorio Inserra, pensionato settantenne sardo, che si è presentato dopo un lungo viaggio ai cancelli dell’azienda a Noale con dolcetti e prosecco da distribuire agli operai come segno di riconoscenza per tutti quelli che nel corso degli anni hanno realizzato la moto che, nelle sue parole, “mi ha dato per anni il piacere di correre e vivere”. Piacevole e inaspettata sorpresa, dunque, ai cancelli degli stabilimenti Aprilia per i dipendenti della casa motociclistica di Noale. A realizzarla, un ingegnere cagliaritano in pensione, Vittorio Inserra, settant’anni, e da sempre appassionato delle due ruote e della casa noalese in particolare, che da quando è in pensione passa il suo tempo libero a girare per l’Europa in sella alla sua moto preferita, ovviamente una Aprilia (non la prima, ma già la sesta della sua collezione personale) e proprio per questo Vittorio ha deciso, quasi come una forma di debito da pagare ai creatori del suo “mito”, di recarsi non annunciato, alle porte dello stabilimento in sella alla moto e metaforicamente sul cestino, con dolcetti e prosecco per i dipendenti che, dopo i primi istanti di ovvia sorpresa, lo hanno accolto tra gli applausi ed invitato a un tour all’interno dell’azienda. ”Ho amato le moto fin da piccolo - racconta Inserra - iniziando ovviamente dal
classico motorino, e adesso che sono in pensione passo il mio tempo libero in giro a coltivare la mia passione. Questa ultima Aprilia la ho comprata dopo aver venduto la macchina. Non è nemmeno la più potente, solo cento cavalli, ma è leggera e comoda, adatta ai lunghi viaggi. Le Aprilia, come e forse più delle altre moto italiane, hanno uno stile invidiabile e unico. A me sembra quasi che si sia riusciti a trasferire nelle due ruote lo stile e l’arte di Giotto o di Masaccio. Il motivo per il quale ho deciso per questa piccola pazzia è quello di ringraziare la ditta di Noale perché io le sono riconoscente per il piacere che
mi ha dato in questi anni. Sono venuto da solo, con una scelta improvvisa e non ho avvertito nessuno delle mie intenzioni. Sono un solitario, viaggio da solo in libertà e mi sono presentato qui senza nemmeno io sapere cosa aspettarmi. L’accoglienza però è stata calorosa a un punto tale che non me lo sarei mai aspettato”. Dopo il viaggio il ritorno a Cagliari, altrettanto lungo ma di sicuro con la gioia e la consapevolezza che il suo amore per la moto di Noale è sicuramente ricambiato. E magari chissà, tra un paio d’anni Vittorio busserà alla porta in sella a un nuovo modello.
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Marciapiedi a Capelletta, proseguono i lavori
Proseguono a ritmo intenso i lavori nelle varie zone urbane di Noale, con la risistemazione delle strade e dei marciapiedi che arrivano a Cappelletta. I lavori fanno parte del lotto relativo alla “Sistemazione dei marciapiedi sul territorio comunale (superamento barriere architettoniche) anno 2023”, decisi per garantire l’incolumità e la massima sicurezza degli utenti delle strade coinvolte. Per Cappelletta, i lavori riguardano dunque la parte del centro della frazione compresa tra via Primo Maggio e l’incrocio con via Briana Centro e fanno parte di quelli che la giunta aveva approvato per partecipare al bando indetto dalla Regione del Veneto per avere fondi a disposizione. “Abbiamo deciso di partecipare - spiegava alla presentazione il sindaco
Patrizia Andreotti - e subito approvato il progetto preliminare, già avendo in testa quali sono le
zone con più problemi di altre”. Le vie su cui sono stati già eseguiti i lavori comprendono via
L’uomo ha deciso, quasi come una forma di debito da pagare ai creatori del suo “mito”, di recarsi non annunciato, alle porte dello stabilimento in sella alla moto e con dolcetti e prosecco per i dipendenti che lo hanno accolto tra gli applausi
Sant’Andrea, via Bosco dell’Orco, via Perosi, via Verga, via Cilea, via Aldo Moro e via Palladio e i problemi principali riguardavano radici affioranti e sconnessioni. “Con i residenti - spiegano dal Comune di Noale - ci siamo confrontati sulle zone di difficoltà e abbiamo convenuto che le radici stanno preoccupando, mettendo in pericolo i tubi dell’acqua e del gas ma anche la viabilità stessa di persone che possono avere difficoltà motorie. Di fatto, stiamo portando avanti un progetto iniziato a primavera dello scorso anno con la creazione della mappa delle strade più disastrate. Siamo già intervenuti negli scorsi mesi in molte zone, in altre lo stiamo per fare”. Insomma degli interventi molto attesi e necessari alle esigenze dell’utenza debole. (m.t.)
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L’arrivo a Noale dell’ingegner Vittorio Inserra
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Noale
Martellago
Amministrazione. La maggioranza accoglie in parte le richieste dell’opposizione
Lavori Pnrr, relazioni sull’avanzamento in consiglio
I n occasione del consiglio comunale straordinario richiesto dai consiglieri di opposizione del Polo Civico, a Martellago, la minoranza aveva inoltrato all’amministrazione alcune richieste mediante mozioni e interpellanze. Una norma del regolamento comunale, infatti, prevede che, se almeno un quinto dei consiglieri avanza questa richiesta, è possibile indire una seduta straordinaria. In particolare, gli argomenti più sentiti hanno riguardato la verifica dello stato dei cantieri dei centri di aggregazione a fini sociali-culturali “Pro senectute”, a favore quindi delle persone anziane e finanziati dal Pnrr, oltre al ritiro o alla modifica della discussa delibera di giunta dello scorso dicembre che prevedeva la facoltà per l’amministrazione comunale di realizzare in esclusiva attività celebrative e riservandosi volta per volta di assegnare il patrocinio in alcune ricorrenze particolari, tra cui la Giornata della Memoria, il Giorno del Ricordo, il 25 aprile e il 2 giugno. Quest’ultimo provvedimento fece molto scalpore suscitando la reazione dell’Anpi che parlò di deliberazione, questa come altre in altri Comuni che “si iscrivono nella volontà di costruire una narrazione revisionista della storia volta a ridimensionare, se non a negare il contributo fondamentale dato dai partigiani e dalle partigiane nella lotta di Liberazione dal nazifascismo”. La vicesindaca Monica Cornello aveva precisato che l’intenzione “non è di negare diritti o libertà, ma di attribuire la dovuta importanza e solennità alle giornate di celebrazione istituzionale”. Sul primo punto, quindi, è stata inoltrata una mozione con la richiesta di formare una commissione temporanea per la verifica dello stato dell’avanzamento di alcuni cantieri finanziati dal Pnrr, la cui rendicontazione almeno del 30% deve essere presentata entro settembre 2024. L’ultima seduta del consiglio si era tenuta a dicembre 2023 e, quindi, si rischiava, secondo i richiedenti, di andare troppo in là con i tempi. “Sempre con grande spirito collaborativoavevano dichiarato dal Polo Civico - chiediamo la creazione di una commissione ad hoc per
tenere monitorata la situazione, altrimenti il rischio è di perdere 1 milione e mezzo di euro e di subire anche delle sanzioni”. A seguito, però, di una discussione tra minoranza e l’assessore ai lavori pubblici Luca Faggian, si è arrivati al ritiro della mozione con la promessa da parte della giunta di indire una riunione della commissione urbanistica dove verrà relazionato lo stato di avanzamento dei progetti Pnrr appena prima di ogni consiglio
comunale che da ora a settembre si riunirà sostanzialmente una volta al mese. Per quanto concerne invece la delibera sulle ricorrenze, la minoranza ha ottenuto dall’amministrazione che venga effettuata quella che si definisce un’”interpretazione autentica” viste le perplessità che aveva lasciato per come era stata redatta e, in caso, emendata delle parti meno chiare, per fugare quindi ogni dubbio.
Riccardo Musacco
Un nuovo parco per fare sport ad Olmo
Un nuovo parco è stato aperto a Olmo di Martellago pensato appositamente per i più giovani, per consentire loro ore di svago in tutta sicurezza, fare attività fisica e coltivare la socialità. Nelle scorse settimane infatti si è conclusa la sistemazione del parco di via Papa Luciani a Olmo, pensato ora specificamente per le attività sportive e come luogo di aggregazione per i giovani. L’area, diversamente dagli altri parchi cittadini, è dotata per l’appunto di attrezzature ginniche per il fitness all’aria aperta, ha già installate due porte per il calcetto mentre per gli amanti della pallacanestro, il campo da basket che sorgeva già
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in quell’area verrà presto ridisegnato per renderlo sempre più accogliente. Prossimamente sarà previsto anche un campo da pallavolo. Il finanziamento dell’opera è arrivato tramite un bando nazionale specifico per le attrezzature sportive esterne in aree pubbliche. Ma è importante sottolineare come la realizzazione dell’opera sia pensata anche come luogo di aggregazione, in grado di preservare i più giovani dai pericoli della strada impegnandoli in attività salutari e partecipative in totale sicurezza. “L’area si trova lontana dalle strade - spiega l’assessore allo Sport Daniele Favaretto - in una zona poco trafficata, così i ragazzi possono giocare in tranquillità, siamo soddisfatti”. “Un investimento pubblico importante - ricorda il sindaco Andrea Saccarola - per permettere ai nostri ragazzi e non solo, di avere dei luoghi in cui ritrovarsi e socializzare. Sarà nostra premura far sì che questo luogo venga utilizzato con cura e il dovuto rispetto per le persone che abitano nelle immediate vicinanze del parco”. Insomma si è realizzata una struttura di cui i residenti e soprattutto i ragazzi del paese avevano grande necessità e bisogno per fare sport in tranquillità. (r.m.)
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Servizi. I disagi sono stati posti all’attenzione del Comune anche dalle minoranze
Immondezzai e distacchi elettrici continui, scattano le proteste
I lluminazione pubblica e servizio di igiene ambientale sotto la lente dell’amministrazione comunale di Martellago a seguito di alcune segnalazioni inoltrate dai cittadini sui distacchi di energia verificatisi ultimamente e i guasti ad alcuni cassonetti del conferimento rifiuti con tempi lunghi per il ripristino. Su queste problematiche i due consiglieri di opposizione Alessio Boscolo di InSIeme e Moreno Bernardi di Unione Civica, hanno inoltrato un’interpellanza al sindaco e all’assessore competente, chiedendo per l’appunto quali iniziative intendano mettere in atto per risolvere o, quantomeno, limitare tutti questi disagi. In particolar modo ciò è stato fatto chiedendo alle ditte fornitrici dei vari servizi di illuminazione pubblica e raccolta rifiuti, di attivare modalità di segnalazione semplici e di immediata fruizione nonché di
vigilare che quanto sopra venga poi effettivamente eseguito nelle tempistiche previste contrattualmente e di interrogare il gestore della linea elettrica di zona relativamente ai continui sbalzi di tensione. Infine, soprattutto, quali interventi siano previsti con le relative tempistiche per porre rimedio definitivamente al tutto.
Veritas, a fine anno, cambierà i cassonetti del secco e quelli del multimateriale con quelli sollevati da terra
Per quanto riguarda i cassonetti, fino a poco tempo fa era disponibile un numero verde da contattare e segnalare il cassonetto da riparare, ma ora pare che con il nuovo numero istituito, la procedura si sia fatta più complicata.
Questi disagi hanno portato alla creazione di immondezzai attorno alle aree ecologiche poiché i soliti incivili depositano a terra i rifiuti senza prendersi la briga di andarsi a cercare un cassonetto agibile. Il sindaco su questo punto ha convenuto sulle difficoltà a contattare il numero unico creato da Arera perché spesso i cittadini digitano il vecchio numero per poi essere reindirizzati sul nuovo, ma invita i cittadini ad armarsi di pazienza ed effettuare comunque le segnalazioni, sottolineando che, comunque, a
Per Marco Garbin incarico di rilievo nazionale in Azione
Incarico a livello nazionale per un noto esponente politico martellacense, anche se oggi, a livello comunale non occupa nessun ruolo ufficiale. Marco Garbin, già vicesindaco e assessore del Comune di Martellago, è stato infatti nominato responsabile innovazione e transizione digitale nazionale di Azione, il partito guidato da Carlo Calenda. Garbin aveva già ricoperto alcune cariche importanti a livello locale all’interno del movimento politico. Fino a dicembre 2023 Garbin, da 25 anni nel mondo delle telecomunicazioni e del digitale, è stato anche segretario regionale del partito e attualmente ne è componente del direttivo regionale e nazionale ed è da sempre un grande appassionato di tecnologia e innovazione. Recentemente, sempre a Martellago, è stato impegnato
sul fronte della realizzazione del progetto Smart City per dotare il territorio di strumenti di alta tecnologia digitale al servizio dei cittadini, in vari campi, dai trasporti pubblici al turismo, ai servizi per gli anziani e i più giovani. Su questo fronte ha trovato sponda da parte dell’amministrazione comunale che ha sposato il progetto che sicuramente si svilupperà nei mesi a venire. “Un grande in bocca al lupo a Marco - ha dichiarato Cristian Zara segretario metropolitano di Azione Venezia nonché ex assessore al Commercio del Comune di Mirano - lui è una persona di grande esperienza e valore e con questo incarico potrà ulteriormente contribuire a far crescere Azione nel nostro territorio, portando l’attenzione a temi di grande attualità”. (r.m.)
breve, Veritas applicherà ai cassonetti degli adesivi con il nuovo numero per ridurre i passaggi. La vicesindaca Monica Cornello poi, ricordando che le segnalazioni non sono state poi così numerose, ha sottolineato che, comunque, Veritas, a fine anno, cambierà le calotte dei cassonetti del secco e anche le campane del multimateriale con cassonetti sollevati da terra, cosa che dovrebbe migliorare la situazione. Sulla questione distacchi elettrici il primo cittadino ha riferito che, in alcune vie, il problema riguarda alcune condotte di cavidotti posti sotto i marciapiedi, come riportato dai tecnici del gestore del servizio. Ora sarà necessario indagare sulle motivazioni, cavi datati, lavori eseguiti male in precedenza o quant’altro affinché in futuro non si verifichino problematiche più serie.
Riccardo Musacco
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Martellago
Marco Garbin
Aree per il conferimento dei rifiuti a Marttellago
Salzano
Viabilità. La decisione presa dal Comune nelle scorse settimane
Via Toscanigo, divieto di transito ai non residenti
V iabilità e sicurezza, il Comune di Salzano ha deciso di vietare il transito ai non residenti in via Toscanigo. A spiegare il motivo di questa attesa decisione da parte di appassionati di passeggiate e jogging ed residenti è direttamente il sindaco del paese Luciano Betteto. “Era da tempo che la mia amministrazione - spiega Betteto - percepiva la necessità di togliere il traffico ai non residenti in via Toscanigo. Era lusinghiero per i non residenti con direzione Mestre imboccare via Toscanigo evitando così l’incrocio del “Pioppeto” che riserva sempre code a volte anche chilometriche. L’esigenza deriva dal fatto che la larghezza della strada che va dal sottopasso fino all’incrocio con via Villatega è di soli tre metri anche con curve a novanta gradi che non permettono, se non con manovre azzardate, il passaggio di due mezzi che transitano in direzione contrarie. Inoltre via Toscanigo è l’alternativa ai ciclisti per andare a Noale per chi proviene da Robegano a causa della mancanza di una pista ciclabile in via Mestrina nel terri-
torio di Noale”. Ma non solo. Il sindaco sottolinea la fruizione “paesaggistica” della strada per i tanti appassionati delle passeggiate in tranquillità. “Oltre a questo - dice infatti Betteto - la strada offre ai tanti appassionati delle passeggiate l’opportunità di farlo in sicurezza godendosi il verde della campagna limitrofa all’ombra degli alberi che costeggiano la strada portandosi sempre in sicurezza fino al centro di Noale usufruendo dello stralcio di pista ciclopedonale in via Villatega inaugurata a metà dicembre. Anche gli appassionati della corsa oggi trovano un circuito
protetto che parte dal centro di Salzano passando per via Sogaretti, via Frusta, via Cà Marcello, via Toscanigo con ritorno per via Montegrappa”. Precise le considerazioni finali del primo cittadino. “Il nostro obbiettivo - conclude il sindaco di Salzano Luciano Betteto - ha un motto preciso: “Muoversi fa bene alla salute” e questi percorsi danno la possibilità alle famiglie di farlo con i propri figli in modo più sicuro e sereno”. Insomma si punta a sviluppare anche nel territorio salzanese una rete di mobilità lenta sicura e sostenibile.
Alessandro Abbadir
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Club House del Rondoni Rugby, scoppia la grana
Scoppia la grana a Salzano della Club House del Rondoni Rugby di Robegano (in foto un immagine dal profilo facebook del gruppo) che è in abuso su un terreno di proprietà del Comune. Ora rischia l’abbattimento. La questione è arrivata alla ribalta, per l’iniziativa di accesso agli atti fatta dalla consigliera di opposizione di centrosinistra
Maria Grazia
Vecchiato. La struttura è stata costruita circa 3 anni fa. Il Club House in una società di rugby è essenziale ad esempio per il cosiddetto terzo tempo e la convivialità. La società aspettava il via libera della soprintendenza, e aveva dato da seguire la pratica ad un professionista. Intanto sono stati portati avanti i lavori e completato l’opera. La struttura è servita per ospitare i ragazzi del centro estivo di Salzano e Robegano. E’ stata commessa una violazione della normativa urbanistica. Il sindaco del paese Luciano Betteto precisa che anche il Comune aveva sottolineato alla società la necessità di seguire scrupolosamente le procedure urbanistiche. “Siamo rimasti sorpresi - dice il sindaco Betteto - nello scoprire questi fatti. Rischia di esserci anche un risvolto penale della vicenda”. Il Rondoni Rugby ha 79 iscritti fra i bambini e ragazzini del mini-rugby e 60 fra gli amatori che disputano gare regolari.
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Sociale.
L’iniziativa
della
Cisl Venezia nel miranese a fronte di dati preoccupanti
Un servizio per chi è vittima di infortuni stradali in itinere sul lavoro
L’aumento delle morti nel 2022 (ultimo anno di riferimento) è dovuto, soprattutto, a quando si è in itinere (più 17,2 per cento), mentre è più contenuto il rialzo quando si è nel luogo di lavoro (più 5,2 per cento).
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SOLUZIONE ESCLUSIVA
a Cisl di Venezia istituisce un nuovo servizio per chi nel Miranese è vittima d’infortuni stradali, sul lavoro o errori medici di strutture mediche. Ha preso il via un rinnovato sistema di tutela, nato dalla collaborazione tra Family Cisl e Carità Infortunistica: per i cittadini. Sono disponibili dei professionisti convenzionati da anni con la stessa Family Cisl per proteggere i lavoratori e le loro famiglie dagli inconvenienti e dai danni che possano accadere ogni giorno. Il servizio si svolge attraverso gli operatori della Cisl del Miranese con l’obiettivo di garantire una prestazione efficace ed economica, assicurando delle tariffe agevolate agli iscritti. Il tutto nasce dopo aver analizzato i dati dell’Inail secondo cui nel 2018, delle 704 morti sul lavoro accertate dall’Inail in Italia, ben 412 (il 58,5 per cento) avevano coinvolto un mezzo di trasporto. E passati gli anni della pandemia, dove il traffico è diminuito, nel 2022 le denunce d’infortunio stradale con esito mortale sono state 496, salite dell’11,5 per cento dal 2021 a fronte di un calo del 15,2 per cento della somma complessiva dei decessi dichiarati. L’aumento delle morti nel 2022 è dovuto, soprattutto, a quando si è in itinere (più 17,2 per cento), mentre è più contenuto il rialzo quando si è nel luogo di lavoro (più 5,2 per cento). Non solo, sempre secondo l’Inail, nel 2022 le denunce d’infortunio con un mezzo di
trasporto coinvolto sono cresciute del 3,5 per cento rispetto all’anno precedente. L’aumento si può attribuire alla sola componente “in itinere” (più 4,6 per cento), a fronte di una sostanziale stabilità dei casi di quando si è al lavoro. Inoltre, nel quinquennio 2018-2022 nelle aree metropolitane è avvenuto oltre il 30% degli infortuni stradali: con mezzo di trasporto coinvolto sono stati 150.301, pari al 37% dei 405.163 casi totali registrati in Italia. Insomma, sulle strade italiane, i lavoratori muoiono tanto, troppo. Da qui, la necessità di offrirgli protezione e tutela. Il servizio del-
la Cisl è garantito in tutte le sedi e prevede che le spese siano anticipate per intero; dunque, l’iscritto e i suoi familiari non devono dare prima alcuna somma (visite mediche, terapie fisiche, medico legale), questione molto importante visto il periodo di difficoltà in cui versano tante famiglie. “Non vorremmo che, a causa della poca disponibilità finanziaria di parecchie persone - spiega Dario De Rossi della segreteria di Cisl Venezia - queste facessero fatica a intraprendere la strada del risarcimento. Per questo, siamo qui per poterle aiutare”.
Attività in fiamme, ammortizzatori sociali per i dipendenti
Nelle scorse settimane un pauroso incendio ha distrutto una attività di gastronomia in via dell’Artigianato a Salzano. L’azienda in questione si chiama Maga Foodlab. L’attività di gastronomia che è andata a fuoco è riconosciuta anche nel circuito To Good to Go che è un’applicazione mobile per dispositivi iOS e Android che mette in comunicazione l’utente a ristoranti e negozi con eccedenze alimentari invendute ad un prezzo agevolato. L’incendio quando si è sviluppato ha provocato forti paure fra i residenti per il gran fumo che si è sprigionato ma che per fortuna non ha causato problemi alla salute della cittadinanza. Per verificare questo problema a Salzano sono stati fatti dei rilievi dall’Arpav che ha proceduto a diverse campionature non
trovando inquinanti tossici nell’aria come conseguenza della combustione. Nel frattempo l’attività è rimasta ferma perché ovviamente la struttura non è agibile e per questo è scattata
anche la richiesta di cassa integrazione straordinaria per gli 8 dipendenti della Maga Foodlab. L’edificio in cui si trovava l’attività è ancora sotto sequestro e ci vorranno mesi per poter
poi intervenire e sistemarlo. Le cause sulle quali continuano ad indagare pompieri e carabinieri dell’incendio appaiono comunque accidentali. Si è parlato di un corto circuito che ha incendiato un’area in cui si trovavano delle cataste di scatoloni di cartone. Si dovrà capire con precisione da dove sia partito l’incendio, per fortuna al momento in cui si è sviluppato non c’era nessuno all’interno dello stabile. I danni all’attività potrebbero superare il milione di euro. Tutto l’edificio era assicurato in caso di incendio. Il titolare dell’azienda aveva anche espresso l’auspicio di poter continuare l’attività anche in un altro edificio. Il Comune di Salzano con il sindaco Luciano Betteto ha espresso la disponibilità ad aiutare l’azienda in difficoltà. (a.a.).
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Salzano
Massimo Tonizzo
Incidenti nel miranese
Politica. In campo “Cittadini assieme per Scorzè-Cappella-Gardigiano-Peseggia-Rio
San Martino”
Antonio Losetti si candida sindaco con una lista civica
A rriva il “terzo incomodo” alle elezioni di Scorzè, candidato con una nuova lista civica che si definisce equidistante dalle correnti di destra e sinistra esistenti. Si tratta di Antonio Losetti nato a Peseggia di Scorzè nel 1959 e risiede da sempre in questa frazione, sposato con due figlie e un figlio, si candida con la neonata lista civica “Cittadini assieme per Scorzè-Cappella-Gardigiano-Peseggia-Rio San Martino” una lista che si definisce ”Autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con la quale sviluppare un programma aperto che mira ad affrontare e risolvere problemi locali. Una lista che cercherà di presentare candidati facenti parte della cosiddetta società civile, ovvero personaggi noti o meno noti e stimati nell’ambito locale (cittadini, giovani, lavoratori, casalinghe, imprenditori, professionisti, pensionati, sportivi, membri di associazioni…), che vivono la politica come un servizio a disposizione della collettività alla quale offrono le loro capacità ed esperienze e soprattutto il loro tempo”. Antonio Losetti, è stato uno dei fondatori: della Proloco del Comune di Scorzè, dell’associazione
Calcio Peseggia e dell’associazione
Calcio Scorzè Peseggia. L’impegno politico si è concretizzato dal 1990 al 1995 anni nei quali è entrato, come consigliere, nel consiglio comunale, ricoprendo anche la carica di presidente della commissione urbanistica. Allontanatosi dalla politica attiva, è stato poi presidente della “Fondazione Spangaro” di Peseggia carica che ha ricoperto per 12 anni e in questi 12 anni assieme al consiglio della fondazione ha trasformato il vecchio “Ipab” nell’attuale Fondazione realizzando l’asilo nido integrato, per poi passare al Flaei (il sindacato del settore elettrico in Italia) dove ha percorso tutto il cammino da delegato a membro di segreteria territoriale a segretario generale nazionale a Roma. In pensione dal 2023, torna ora dunque a fare politica nella sua città. “Molti si chiederanno perché torno a fare politica a rimettermi in gioco - spiega Losetti. Ad essere sincero più di qualche volta, nel tempo, mi hanno chiesto di impegnarmi ancora nel territorio e cinque anni fa mi chiesero di candidarmi come sindaco ma ho sempre declinato gli inviti per gli impegni che già avevo. Ora, avvicinato da diverse persone, affinché mi impegnassi nuovamente per il mio Comune, considerata la mia nuova disponibilità ho ritenuto
doveroso, mettere a disposizione la mia esperienza e impegnarmi socialmente. Non nascondo che non ho mai trovato collegamenti utili tra i partiti nazionali e l’amministrare Comuni come il nostro non molto grandi. Questa mancanza di collegamento tra nazionale e locale l’ho vista in ogni partito, mentre penso che una lista civica possa muoversi senza essere condizionata in modo negativo da imposizioni di dirigenza”.
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Centrodestra verso un duello MestrinerMarcon, centrosinistra in alto mare
Sempre più incerta, nonostante l’avvicinarsi del voto, la situazione elettorale di Scorzè, con una sfida che sembrerebbe ormai essere legata più alle singole realtà politiche (e quindi alle sfide interne) più che ai nomi in sé. Nomi che, peraltro, non rappresentano in realtà affatto una novità per la città ma sono dei “cavalli di ritorno”, forti delle loro stesse liste civiche e dei voti che arriveranno più per il loro nome che per l’effettivo schieramento politico. Così, anche a Scorzé si prevede una divisione interna al centro destra, con la particolarità però che in città il centrosinistra non
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sembra per ora essere in grado di esprimere un nome che possa essere una forte opposizione e che metta tutti in accordo. Ecco dunque la prima asse, quella tra Fratelli d’Italia, parte della Lega e i Fucsia di Brugnaro che hanno deciso in comune di scegliere come candidato Giovanni Battista Mestriner, già ex sindaco per dieci anni e due mandati che piace anche alla maggioranza di Forza Italia e che in passato ha sempre vinto con un largo margine. Percentuale che si è invece leggermente assottigliata con la sindaca subentrata, Nais Marcon che è il nome invece appoggiato attualmente dalla sezione di Scorzè della Lega (anche in opposizione ad alcune direttive del provinciale, che invece premeva per la candidatura unitaria di Mestriner) e che soprattutto si fa forte dell’appoggio manifestato anche pubblicamente dal consigliere regionale Gabriele Michieletto, che ovviamente gode di una fortissima influenza in città anche in termine di spostamento di voti. I problemi per loro si potrebbero porre ovviamente in caso di ballottaggio tra le due ali, mentre appare scontata l’alleanza tra lo sconfitto al primo turno e il vincitore (con ruoli in consiglio ovviamente da stabilire) in caso di ballottaggio con il centrosinistra o una civica. (m.t.)
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Scorzè
Il candidato Antonio Losetti
Società. Controlli nelle scorse
settimane della Polizia anche sulle strade di Scorzè
“Strage” di patenti per abuso di alcol e droga alla guida
“S trage” di patenti a Scorzè, con l’alcooltest che non fa sconti ai residenti in città “beccati” sulle strade. E ora c’è preoccupazione, soprattutto per l’aumento dei tassi alcolici tra i più giovani. I controlli anti alcol della Polstrada dell’ultimo periodo hanno portato a sanzioni per quattordici automobilisti (due alla guida positivi alla cannabis), ma il dato preoccupante, per lo meno per Scorzè, è che ben quattro di questi sono residenti in città. Gli automobilisti che si sono messi alla guida in condizioni psicofisiche alterate, dall’assunzione di alcol o di stupefacenti sono stati pizzicati dalla polizia stradale nell’ultima serie di controlli intensivi sulle strade del veneziano con servizi notturni fatti nelle scorse settimane. I controlli, eseguiti dagli agenti della stradale e della questura di Padova in unione con gli operatori della polizia locale e personale della protezione civile, si sono svolti nelle strade di collegamento tra il veneziano ed il padovano. Tra i fermati, ben quattro residenti a Scorzè: un barista, che tornava dal lavoro, (tasso alcolemico appena
sotto il limite), un ingegnere, che aveva passato qualche ora in birreria e non aveva ancora smaltito, un disoccupato proveniente da un locale del cento di Padova e una ragazza di 25 anni disoccupata, sempre proveniente da Padova. Per loro, per fortuna, tassi non troppo alti ma comunque tali da portare alla sanzione. Ed ora, in città torna la preoccupazione per chi beve troppo e poi si mette al volante. “E’ un fenomeno trasversale - spiegano dagli alcolisti anonimi - che ormai più che una fascia sociale precisa colpisce soprattutto una specifica fascia d’età, quella dei giovani sotto i trent’anni. Si tratta di persone che allo “sballo” hanno sostituto l’alcol ma non sanno as-
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solutamente bere in maniera adeguata. Spesso non solo esagerano, ma mischiano vino, birra e superalcolici peggiorando le conseguenze. Magari anche solo per farsi vedere più forti o bravi dal resto della compagnia e spesso senza pensare alle conseguenze. Quello che ovviamente consigliamo, se proprio non si riesce a evitare di bere, è di attendere prima di mettersi in auto. L’alcol test è ormai presente in tantissimi locali, e conviene sempre farlo prima di decidere di uscire dal locale stesso. Se no, resta sempre il rimedio tradizionale di sacrificarsi per una serata, non bere e fare da autista al resto del gruppo”.
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San Benedetto, è scontro giudiziario sulle pubblicità
La San Benedetto contro “Il Fatto alimentare” per articoli contro un video definito “fuorviante” con una causa milionaria in tribunale a Venezia. Gli attori sono dunque da una parte San Benedetto spa, il colosso delle acque minerali di Scorzè, e dall’altra “Il Fatto Alimentare”, giornale online indipendente che da anni lotta contro le pubblicità ingannevoli e le lobby che opererebbero contro gli interessi dei consumatori. Tre gli articoli pubblicati e incriminati, nei quali si parla della modifica che sarebbe stata apportata ad uno spot uscito nell’estate 2022, con protagonista Elisabetta Canalis. La società di Scorzè, di ha dunque citato a giudizio la testata giornalistica diretta da Roberto La Pira chiedendo un risarcimento, pari a 1.5 milioni di euro, sostenendo di aver patito un grave danno ad “onore, reputazione, credibilità e immagine”. Il Fatto Alimentare, assistito dagli avvocati Paolo Martinello, Marco Stucchi e Andrea di Pietro, si è costituito respingendo ogni addebito. (m.t.)
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Scorzè
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Provincia
L’iniziativa. Allegato a “La Piazza” un inserto speciale per dare spazio al territorio
Riflettori sulla Città Metropolitana di Venezia
C omunicare quanto fatto in questi mesi, informare sulle iniziative previste nelle prossime settimane, dare uno spazio importante ai sindaci del territorio per raccontare i propri obiettivi e l’impegno quotidiano. È questo lo scopo della pubblicazione data alle stampe dalla Città metropolitana di Venezia, in distribuzione in tutti i 44 comuni della provincia, in allegato al mensile “La Piazza” di aprile o, dove il nostro giornale non è presente, distribuito singolarmente nella cassetta della posta. L’inserto di 16 pagine raggiungerà complessivamente 315 mila famiglie di Venezia e provincia.
Edilizia pubblica, servizi, sport, eventi trovano spazio all’interno della pubblicazione, fortemente voluta dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. Non mancano aggiornamenti sullo stato dell’arte dei lavori per la realizzazione del Bosco dello sport, sul bilancio dell’ente, sui trasporti, su sperimentazioni importanti come il Contributo d’accesso a Venezia, sulle iniziative per i 700 anni dalla morte di Marco Polo e sul Salone nautico.
Ma non basta. L’obiettivo della pubblicazione è anche, come detto, dare spazio ai sindaci del territorio creando un filo diretto con i cittadini. Ecco perché nelle pagine centrali (diversificate in base all’area di distribuzione) ampio spazio è dedicato a loro, ai loro progetti, ai traguardi raggiunti, alle sfide del futuro. Con un occhio anche alla promozione del territorio, raccontando ciò che di bello ogni città offre da vedere o da fare. Ecco quindi raccontati gli angoli nascosti dei comuni, le tante manifestazioni che sono un inno alla tradizione e un omaggio all’enogastronomia del territorio. Uno spazio, insomma, per raccontare e raccontarsi. Sedici pagine tutte da leggere.
“La realtà metropolitana è l’esempio dell’unione e della concretezza tra lo“stato da mar” e lo “stato da tera” - commenta il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro -. Spesso ci si ricorda delle cose che non funzionano - e sono sempre tante - ma la Città metropolitana di Venezia è una realtà viva, che racconta non solo quello che accade in tutti i nostri 44 comuni, ma guarda anche a Padova, Belluno, Rovigo, Treviso ed oltre
a Pordenone e Vicenza, dove i nostri cittadini nascono, crescono, vivono, studiano, lavorano, si muovono, senza guardare i confini amministrativi”. E prosegue: “Amministrare questo ente è stata finora una missione alla quale mi sono dedicato con lo stesso spirito che ho profuso nell’essere sindaco in Comune di Venezia, trovando la piena disponibilità e cooperazione degli altri 43 sindaci e dei 1 8 consiglieri metropolitani, con una grande visione d’insieme”.
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Il Politecnico
Calzaturiero accoglie universitari da tutto il mondo
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Il Politecnico Calzaturiero, nel cuore del distretto della Riviera del Brenta, ha ricevuto nei giorni scorsi la visita degli studenti universitari provenienti dal corso di Laurea Magistrale Erasmus Mundus Tpti (in Techniques, Patrimoine, Territoires de l’Industrie). Si tratta di una collaborazione tra nove Università europee ed extraeuropee con capofila la francese Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, che hanno costituito un network di ricerca scientifica specializzato sul pensiero tecnico, la storia sociale dell’industria, l’archeologia industriale, l’urbanistica e lo sviluppo regionale. Per gli allievi, accompagnati dal professor David Celetti dell’Università degli Studi di Padova, è stata un’opportunità per esplorare i temi centrali del loro percorso accademico in un contesto pratico e stimolante. “Il corso ha una durata di 24 mesi e coinvolge studenti provenienti da nazioni diverse, in particolare dall’Europa continentale, l’America Latina, l’Africa del Nord e Sub-sahariana e la Cina - precisa il professor Celetti. La visita al Politecnico Calzaturiero è stata motivata dall’interesse degli studenti e dall’importanza nell’ambito del loro percorso formativo di comprendere il ruolo delle istituzioni formative nel sostenere e rafforzare lo sviluppo di produzioni industriali d’eccellenza, quale, appunto, quelle del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta”. “Siamo felici di aver ricevuto questa visita dal gruppo internazionale di studio - ha commentato il direttore tecnico di Politecnico Calzaturiero, Alice Marcatoun’opportunità preziosa per condividere le nostre esperienze e le nostre best practices, nonché per diffondere una cultura del saper fare, e dell’alta artigianalità. Il Politecnico Calzaturiero rappresenta il motore che permette al distretto di sopravvivere, grazie all’alta formazione degli studenti che escono dai nostri percorsi di studio che vanno ad alimentare la costante richiesta delle oltre 500 aziende del settore”.
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Ca’ Corner, sede della Città Metropolitana di Venezia
Sanità. L’Ulss 3 Serenissima presenta i dati 2023 delle Ortopedie ospedaliere
Il lavoro in rete produce già i primi frutti
Prima uscita dei nuovi primari dei reparti di Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo, nominati nell’ultimo anno. Il rinnovamento e una collaborazione più stretta hanno migliorato attività e risultati
C onsolidare la logica di rete, implementare l’attività di impianto di protesi e, infine, favorire l’integrazione tra la rete delle Ortopedie ospedaliere e i servizi di recupero e riabilitazione funzionale. Sono questi i tre obiettivi che l’azienda sanitaria dell’Ulss 3 Serenissima ha deciso di darsi con il rinnovo della squadra di primari delle Ortopedie ospedaliere, nominati negli ultimi 12 mesi alla guida dei reparti di Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo. Anagraficamente giovani, ma professionalmente già esperti, i quattro primari, rispettivamente Alberto Ricciardi, Marco Vigo, Paolo Segnana e Silvia Pini, avranno la possibilità di lavorare insieme.
L’efficacia del lavoro in rete è stato il tema che ha ispirato la recente prima uscita dei quattro dottori, presentati ufficialmente dal direttore generale Edgardo
Contato che, nel suo intervento, ha sottolineato l’attenzione della Direzione aziendale “per questo settore cruciale della cura”.
Presentando i primari, il Direttore Contato ha sottolineato come in questo ambito molti passi avanti siano già stati compiuti da quelle Ortopedie la cui guida è stata rinnovata alcuni mesi fa, e come molto ci si aspetti ora anche da Mestre, dove si è insediato recentemente l’ultimo dei quattro professionisti incaricati. “Nel nostro Ospedale Hub - ha sottolineato - il nuovo Primario, il dottor Alberto Ricciardi, ha il compito di guidare l’équipe alle migliori performance possibili, mantenere l’attività del Reparto adeguata alle più recenti innovazioni di tecnologie e di modalità operative”.
Con più di cento posti letto attivati nei quattro Ospedali, la rete delle Ortopedie dell’Ulss 3
Serenissima serve un territorio di 612mila abitanti, 161mila dei quali sono over 65.
“I nuovi direttori possono dimostrare – ha sottolineato il direttore sanitario Giovanni Carretta – di costituire una vera rete, nella quale il mix delle diverse competenze può dare un risultato ancora superiore alla mera sommatoria”.
A Sottomarina la Polizia locale salva una tartaruga marina in pericolo di vita, aveva ingerito della plastica
Era proprio in pessime condizioni la tartaruga marina, un esemplare di Careta Careta, che è stata trovata sul bagnasciuga di Sottomarina, all’altezza dello stabilimento balneare Playa Bonita, da alcune persone che, approfittando della bella giornata di sole, si erano concessi una passeggiata in spiaggia. Subito hanno provveduto ad allertare la Polizia locale che è intervenuta tempestivamente. Seguendo le indicazioni dei veterinari di zona dell’Università di Padova, gli agenti hanno provveduto a fare le prime valutazioni sul giovane esemplare marino spiaggiato. Verificato che la tartaruga marina era ancora viva, seppure in condizioni assai gravi e in pericolo di vita, gli agenti
hanno trasportato l’animale fino al suo primo e temporaneo ricovero presso l’Università di Biologia Marina di Padova, che ha sede a Chioggia. Per poterla correttamente trasportare, la tartaruga è stata riposta delicatamente all’interno di una cesta, avvolta da un asciugamano imbevuto di acqua marina.
L’animale, il cui stato di salute sarebbe stato gravemente compromesso dall’ingestione di plastiche, è stato successivamente trasferito al centro Cestha, “Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat”, di Ravenna, dove procede il suo percorso di recupero. Una volta guarita sarà restituita all’Adriatico per tornare a vivere libera. (o.j.)
Già nel confronto tra 2023 e 2022, la rete delle Ortopedie dell’Ulss 3 Serenissima, riorganizzata, ha fatto segnare un aumento significativo dell’attività. Nell’ultimo anno i ricoveri totali sono stati 3715, con un +5,8% rispetto al 2022. Molto buoni sono i dati relativi agli interventi sulle fratture del collo del femore, che sono sta-
ti 732 in totale, e che sono in netto miglioramento quanto alla puntuale presa in carico degli over 65: a gennaio-marzo la percentuale di interventi eseguiti entro le 48 ore era al 55,9%, ed è progressivamente salita fino ad attestarsi, nel periodo ottobre-dicembre, al 75,8%, con la prestazione degli Ospedali di Dolo, Venezia e Chioggia, di molto superiore all’80%, quando la media nazionale è del 50%, e quella veneta è del 68,5%.
Nel 2023 sono state erogate dalla rete delle Ortopedie in totale 37.289 prestazioni ambulatoriali, con un aumento del +3,6% rispetto all’anno precedente: le prime visite ortopediche sono state 9.289 (con un significativo +16,3%), mentre le visite di controllo sono state 18.110 (+6,8%). A queste vanno aggiunte, per il 2023, altre 28.176 prestazioni erogate nei Pronto Soccorso aziendali: il totale delle prestazioni fornite dalla rete delle Ortopedie nell’ultimo anno sale quindi a oltre 65mila, circa 180 di media ogni giorno.
Ornella Jovane
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Il concorso. E’ promosso dalla Regione, insieme con l’Ufficio scolastico regionale e le Pro Loco
Tutela del patrimonio veneto, vincono due scuole di Chioggia
H anno scelto di puntare sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli studenti dei due istituti scolastici di Chioggia, le scuole primarie “B. Caccin” e “S. Todaro”, per concorrere all’iniziativa regionale che promuove nei giovani la riscoperta del patrimonio culturale del territorio Veneto. E la scelta si è rivelata efficace. Le due scuole, infatti, sono tra le vincitrici della tredicesima edizione del concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” promosso da Regione del Veneto, con l’assessorato alla Cultura e all’Identità Veneta, dall’Ufficio Scolastico Regionale e da Unpli – Pro Loco del Veneto.
Accompagnati dalla vicesindaco e assessore alla Cultura dei Comune di Chioggia, Elena Zennaro, una rappresentanza di bambini e le maestre si sono recati a Mestre, alla cerimonia che si è svolta al Teatro Toniolo, per ritirare l’ambito premio: 900 euro alla “Todaro” e 400 euro alla “Caccin”, da spendere in materiale scolastico.
La scuola primaria “S. Todaro” ha colpito la giuria del concorso con uno spettacolo teatrale intitolato “CenTodaro”, in dialetto chioggiotto, che ha coinvolto tutti gli alunni e che si inserisce in una cornice progettuale più ampia che abbraccia tutto l’anno 2024, in concomitanza con i festeggiamenti per i 100 anni della scuola di Sottomarina. Un anniversario
davvero speciale che non poteva passare inosservato per l’importate influenza e il ruolo che questa scuola ha avuto nel territorio, e non solo dal punto di vista culturale. Si ripercorrono con lo spettacolo le tappe della trasformazione dello sviluppo della scuola come edificio ma anche come bene comune da salvaguardare attraverso la memoria delle tradizioni tenendo alto uno sguardo verso futuro.
Il progetto “Marciliana che Passione”, in continuità con il lavoro svolto dalla Scuola “B. Caccin nell’anno scolastico 2023, in collaborazione con il Palio della Marciliana, ha coinvolto 5 classi della scuola e propone un percorso didattico-laboratoriale finalizzato a consolidare, promuovere, potenziare e sviluppare nelle nuove generazioni il valore culturale delle tradizioni e della cultura del proprio territorio in relazione al periodo Medioevale.
Si sono perciò organizzati specifici interventi in classe in rife-
rimento al Palio della Marciliana e alle sue origini. Inoltre, si sono effettuate delle uscite, in particolare alla Torre dell’Orologio di Sant’Andrea e al Museo Civico, con l’ausilio di guide locali mirate ad ampliare le conoscenze del territorio. Non sono mancati i laboratori di danza medioevale e attività manuali, in particolare la tessitura e i cordai.
Il concorso regionale, che da 13 anni coinvolge le scuole del territorio e italiane d’Istria in progetti di riscoperta del patrimonio regionale, ha avuto anche quest’anno un’ottima adesione da parte degli istituti scolastici. E per questo risulta di grande soddisfazione il risultato ottenuto dalle due scuole veneziane.
“Chioggia vince con due progetti veramente speciali” ha commentato l’assessore Zennaro facendo i complimenti ai bambini e agli insegnanti delle due scuole premiate.
A Gambarare di Mira gli alunni della primaria sensibilizzano cittadini e istituzioni sulla transizione ecologica
Grande affluenza alla scuola primaria “Ippolito Nievo” di Gambarare di Mira (nella Riviera del Brenta), per l’inaugurazione della Mostra “Only One” della fondazione ambientalista Marevivo, che rientra nel progetto scolastico di educazione ambientale “La Terra Siamo Noi!”, di cui sono referenti le insegnanti Sara Casini e Silvia Maran. Questa mostra è una campagna internazionale itinerante sulle Navi Scuola della Marina Militare “Palinuro” e “Amerigo Vespucci” che, nelle scorse settimane, hanno attraccato a Buenos Aires (Argentina) per inaugurare la stessa mostra,
Hanno puntato sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli alunni della primaria “B. Caccin” e “S. Todaro”, gli istituti premiati all’iniziativa regionale di valorizzazione culturale
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volta a sensibilizzare cittadini e istituzioni, circa l’urgenza di attuare la transizione ecologica. La mostra è stata introdotta da chi ne ha permesso l’attuazione, le insegnanti referenti del proget-
to, dal dirigente Paolo Parolini, dall’assessore alla Cultura e all’istruzione Albino Pesce e dal delegato di Marevivo Davide Pesavento Tumolo. Scuola, Comune e Marevivo, hanno collaborato in sinergia per aprire le porte della scuola al territorio, contribuire all’informazione e condividere questo progetto educativo. “E’ necessario - hanno spiegato le insegnanti - che le competenze e le nuove abitudini acquisite a scuola vengano sostenute anche a casa ed è necessario che l’educazione venga condivisa per ottenere buoni risultati. La scuola si “apre” al territorio e tutti noi crediamo ne valga la pena”. (a.a)
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Cultura
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Ornella Jovane
Ciclismo e vela. L’annuncio del campione per l’America’s Cup 2024
Luna Rossa, Paolo Simion sarà fra i cyclor dell’imbarcazione
Abordo di Luna Rossa, l’imbarcazione italiana che lancerà la sua sfida all’America’s Cup 2024 il prossimo agosto a Barcellona sarà presente anche il noto ex campione martellacense del ciclismo Paolo Simion che parteciperà in qualità di “cyclor” ossia ciclisti che daranno la spinta a bordo con la forza delle gambe. I cyclor in pratica, produrranno con la forza delle loro pedalate i watt necessari per alimentare i sistemi idraulici che permettono ai trimmer di regolare vele e albero. Simion, classe 1992, su strada è stato professionista dal 2015 al 2021 vincendo una tappa al Giro di Croazia mentre su pista ha vinto una prova di Coppa del mondo e dell’Omnium. Ha partecipato anche a tre edizioni del Giro d’Italia. 185 centimetri di altezza e un peso forma di quasi 80 chilogrammi, Simion durante la sua carriera che l’ha visto gareg-
giare in tutto il mondo risultava forte in volata, resistente nelle salite non troppo lunghe e impegnative, trovandosi a suo agio con situazioni climatiche avverse. Nelle categorie giovanili era considerato un passista veloce per poi trasformarsi in velocista adatto alle volate di gruppo. In pista invece prediligeva cimen-
Ha partecipato a 3 edizioni del Giro d’Italia e ha vinto una prova di Coppa del mondo
tarsi nelle prove endurance e in particolare nell’omnium, disciplina che comprende varie specialità. Ora è arrivata questa nuova opportunità di cimentarsi in una specialità particolare che unisce vela e ciclismo. Alla Gaz-
zetta dello Sport ha dichiarato: “la mia prima volta in barca è stata con Luna Rossa. Come prendere la patente automobilistica guidando una Ferrari. Ero senza squadra e ho mandato la mia candidatura dopo aver letto che il team Luna Rossa Prada Pirelli cercava ciclisti. Avevo già seguito le regate gli anni prima così ho provato. A novembre 2022 ho raggiunto Cagliari per altri test. A febbraio 2023 ho fatto una settimana di prova e da marzo sono entrato nel team. Questo tipo di sforzo non assomiglia per niente
Tennis club di Scorzè, tanti corsi per ragazzi
Attivo ormai dal 1972, tra l’altro sempre nella stessa location di viale Kennedy vicino allo Stadio comunale, il Tennis club Scorzè è un punto di riferimento nella zona per gli amanti della racchetta. Nel 1991 l’associazione, diviene Associazione Sportiva Dilettantistica con atto pubblico e nel 2012, dopo l’approvazione del nuovo statuto viene iscritta nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche di Diritto Privato dalla Regione Veneto. Lo scopo è di sviluppare e promuovere la pratica del tennis operando esclusivamente per fini sportivi, ricreativi e culturali. Il club organizza corsi di tennis per bambini, ragazzi ed adulti di ogni età e di ogni livello di gioco. I corsi si dividono secondo varie fasce di età che vanno dai 4 ai 17 anni. Il circolo è inserito in un’area verde a pochi passi dal centro paese. Ospita tre campi
da tennis di cui due in vera terra rossa su base sintetica (tecnologia Redbrick) e un campo polivalente in erba sintetica dove si può anche praticare anche il calcio a cinque. Tutti i campi dispongono di illuminazione notturna. Nella stagione invernale, vengono prontamente coperti e riscaldati mentre una struttura fissa, in uno dei due campi in Redbrick garantisce la copertura per tutto l’anno di almeno un campo. Per i soci è inoltre disponibile il tradizionale muro di allenamento. Molti i servizi dedicati ai propri soci come reception dedicata, servizio wi-fi, bar interno ed esterno, ampia zona aperitivo, schermo televisivo, numerosi tavolini e sedie dove poter trascorrere il tempo libero in pieno relax. La struttura è inoltre disponibile per serate e feste private. (r.m.)
al ciclismo su strada dove devi avere una gestione più lunga dello sforzo. Per quello ti alleni per avere una capacità per sprigionare intensità medie per un lungo tempo. Su Luna Rossa lo sforzo richiesto è tra i 25-30’ in base al vento che si trova. Una regata di Coppa America possiamo paragonarla all’eliminazione della pista, una volata continua sempre in rimonta. In questo contesto l’idea di risparmiare watt non è contemplata. Più watt sviluppiamo e più energia hanno i velisti per le manovre. Conta il valore assoluto non quello per chilo. Da quando sono arrivato a Cagliari ho preso 13 kg (ha lasciato il ciclismo che pesava 79 kg, ndr). È incredibile. Per 15 anni sono stato attento anche ai cucchiaini di olio da usare ora invece quando vado a mangiarmi una pizza ne prendo almeno due”.
Riccardo Musacco
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(VE)
Camponogara
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Gli impianti sportivi di Scorzè
Il campione Paolo Simion
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#Regione
L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico
“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.
Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?
“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.
Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?
“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per
25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.
Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.
Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?
“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che
intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il
lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.
Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?
Quali sono i candidati?
“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.
Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)
E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali
I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.
Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.
Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei
quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.
Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.
Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-
cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.
Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.
A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.
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Vanessa Camani
Regione
Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee
Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”
“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”
“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”
Elena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”
Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.
“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”
“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono
il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra
i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”
“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”
“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.
L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”
“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.
Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.
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A cura di
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Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale
Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione
Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.
“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi
limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.
Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.
Dal lavoro all’Europa, una
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.
“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.
E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)
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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda
Regione
Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba
Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese
P arliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.
Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?
Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei
dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.
Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?
Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria.
Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-
le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.
Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?
La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione
imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori.
Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle
Economia. Già numerose le prenotazioni in tutto il territorio provinciale
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procedure operative del vostro fondo?
Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.
Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?
Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)
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presenza della Cisl nel nostro territorio – prosegue Zanocco – è quindi fondamentale per consentire di essere accanto a tutti e poter garantire informazioni adeguate a rispondere alle esigenze di chi ne ha bisogno”.
elaborati, con 64 mila dichiarazioni inviate all’agenzia delle entrate e quasi 30 mila Isee. “Anche nel nostro territorio – spiega il referente della Caf Cisl Venezia Mauro Bonato – si è registrato un aumento dei cittadini che si sono avvalsi della precompilata, inviando in piena autonomia la propria dichiarazione sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ma questo elemento non ha impe-
pubblico impiego e la scuola, l’artigianato. Per chi ancora non l’avesse fatto, può prenotarsi per la dichiarazione dei redditi chiamando lo 041-2905900, oppure rivolgersi alla sede Cisl più vicina ma anche inviando un Whatsapp allo 06-87165505. Non solo ci si può collegare al sito www.cislvenezia.it dove ci si può annotare per ssare un appuntamento.
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Riccardo Giovani
Il Museo della Grande Guerra: Batteria V.Pisani
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sciato in eredità una testimonianza significativa sul territorio di Cavallino-Treporti, con circa 200 fortificazioni tra Torri telemetriche, batterie, bunker, polveriere, caserme e rifugi, disseminati sui 13 chilometri di costa. Di questo museo di uso all’aperto, Batteria Pisani rappresenta il fulcro.
Già nel 2017 il Comune di Cavallino-Treporti, grazie all’impegno
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giorno di chiusura del museo) dalle
dell’Amministrazione comunale, alla passione dello storico Furio Lazzarini, e alla collaborazione di Parco Turistico, ha intrapreso un percorso di valorizzazione di questo patrimonio inestimabile, attraverso il progetto “Via dei Forti”.
Il primo passo è stato proprio il recupero di Batteria Pisani, al centro di un restauro conservativo che ha visto un investimento di circa 3 milioni di euro da parte di Regione e Comune. Da allora, ogni estate, anche durante il periodo della pandemia, il Museo Batteria Pisani ha aperto le sue sale al pubblico.
ria Pisani è rappresentato dai suoi quattro percorsi espositivi. A iniziare da “Schegge, oggetti della Prima Guerra Mondiale” in cui, tra reperti, materiale documentale e d’epoca, è ricostruita la dura vita quotidiana del soldato. La sezione “Uomini in mare, 1915-1918 La Grande Guerra in Alto Adriatico” raccoglie i cimeli della collezione privata di Furio Lazzarini che, tra uniformi, distintivi e oggetti rari, rievoca le gesta dei marinai che si diedero battaglia nel golfo di Venezia durante la Pri-
ti sul litorale. Negli anni l’esposizione si è sempre più evoluta, grazie al contributo di associazioni e appassionati storici, arricchendosi anche di strumenti multimediali e interrativi per una fruizione più inclusiva e al passo con le nuove richieste dei visitatori, anche dei più piccoli.
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Sicurezza. Iniziativa di Polizia di Stato, Aspiag Service Despar, Associazione nazionale amministratori condominiali
Insieme contro le truffe agli anziani
Presentata in Questura a Venezia la nuova campagna di prevenzione con la distribuzione di materiale informativo nei condomini e nei supermercati della provincia
Crescono ancora le truffe e le effrazioni soprattutto a danno delle persone anziane, che si trovano loro malgrado a essere le principali vittime. Per affrontare questi reati, Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’EmiliaRomagna e la Lombardia, rafforza ancora una volta il suo impegno sociale proseguendo, insieme all’Associazione Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari), la collaborazione al fianco della Polizia di Stato con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini per prevenire e riconoscere gli episodi fraudolenti. La campagna informativa “Insieme, contro le truffe” è stata presentata nella Questura di Venezia e coinvolgerà il territorio dell’intera provincia, attraverso la diffusione di opuscoli informativi realizzati dalla Polizia di Stato. Il messaggio verrà diffuso sia nei condomìni gestiti dagli amministratori iscritti ad Anaci Venezia, sia attraverso la rete
vendita di Despar, che distribuirà le oltre 50 mila copie di opuscoli informativi in tutti i 45 punti vendita (di cui 19 diretti e 26 affiliati) Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Venezia.
Il Questore della Provincia di Venezia Gaetano Bonaccorso: «La nostra Questura quest’anno ha il piacere di rinnovare il proprio sostegno ad Aspiag Service in questa importantissima campagna con la quale si tocca una problematica, come quella delle truffe e dei raggiri ai danni di tutti i cittadini, ma ancor più delle persone anziane, della quale, proprio in quest’ultimo periodo, si è osservata una recrudescenza. Una sinergica e costante collaborazione tra imprese ed Istituzioni può contribuire a concretizzare un’incisiva azione di contrasto a tale fenomeno, agendo soprattutto sulla prevenzione con un’attività di sensibilizzazione e di informazione rivolta a tutti i cittadini, ed in particolare alle persone che appartengono alla fascia
di popolazione più fragile ed indifesa come quella degli anziani i quali, quando scoprono di essere stati raggirati, si trovano a dover affrontare non solo le conseguenze negative del danno economico ma anche, e soprattutto, quelle emotive”
“Anche quest’anno siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a favore di questa significativa iniziativa, promossa in collaborazione con le sette Questure del Veneto, tra cui appunto Vene-
zia, e l’Associazione Anaci” - ha aggiunto Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto - “Attraverso il supporto della Polizia di Stato e la diffusione di materiali informativi nei condomini e nei nostri punti vendita, abbiamo l’opportunità di offrire un aiuto tangibile ai cittadini. Grazie alla nuova sinergia con Anaci, possiamo raggiungere ora un pubblico ancora più vasto e mettere a disposizione degli strumenti utili per la protezione individuale”.
“Sempre più spesso, soprattutto le persone anziane, sono esposte al rischio di truffe da parte di soggetti scaltri e senza scrupoli. – ha commentato Sebastiano Barbassi, Presidente Anaci Venezia - L’informazione è sempre la miglior arma. Usiamo gli ambienti condominiali come zona di informazione mirata e specifica. I nostri associati sono istruiti per dare informazioni utili per ridurre al minimo i rischi. La tutela degli ingressi, la sensibilizzazione al controllo del vicinato, la realizzazione di impianti di video sorveglianza possono prevenire molti eventi potenzialmente pericolosi”.
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Regione
da sinistra Sebastiano Barbassi di Anaci Venezia, il Questore Gaetano Bonaccorso e Giovanni Taliana, direttore regionale Aspiag Service
Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service
L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi
Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà
del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno
del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-
renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.
Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.
La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”
Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e
per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-
zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello
della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.
di Martin Niederkoler
Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori
Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.
30 www.lapiazzaweb.it Regione
Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL
La
sanità
del
futuro passa (anche) dal vecchio distretto di via Cappuccina a Mestre: al via i lavori per il nuovo edificio
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Nu ici gestionali e spazi di servizio, garantendo una più funzionale distribuzione dei servizi. Si tratterà di un edificio di quattro piani, per un volume complessivo di 5.850 metri cubi e una superficie totale di 1.109 metri quadri.
Nell’attuale sede distrettuale, invece, si interverrà con una serie di lavorazioni che permetteranno un migliore accesso dell’utenza; sarà realizzato, con la costruzione di una passerella aerea coperta, un collegamento con la nuova area e saranno introdotte una serie di migliorie funzionali e strutturali, tra cui l’adeguamento antisismico. Durante l’intervento, la sede distrettuale continuerà a essere aperta e a erogare tutti i servizi. I lavori termineranno nel gennaio 2026.
“Il cantiere e le sue lavorazioni, in questa posizione centralissima, comporteranno inevitabili disagi per l’utenza – spiega il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato – ma nel giro di due anni restituirà alla cittadinanza un polo di salute nuovo, accessibile, funzionale. In un contesto ormai multietnico come quello mestrino, e particolarmente presente in queste vie del centro, questa Casa della comunità rappresenta la sanità territoriale del futuro. In questa sede storica che stiamo demolendo, nata
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l’ospedale Santi Giovanni e Paolo, dove sono previsti investimenti, anche con fondi extra PNRR, per un totale di oltre 62 milioni di euro, che riguarderanno tra l’altro anche il pronto soccorso e la terapia intensiva. L’altra Casa di Comunità dell’area insulare , dove sarà realizzata all’interno del PaPer quanto riguarda l’area di , le case tramite un ampliamento dell’attuale distretto di via Trento (3 milioni) nell’area dell’ospeda(3,5 milioni) con una nuova costruzione tra via Cesare Battisti e via Nazionale, dove i lavori sono già stati consegnati alle imprese. L’Azienda sanitaria inoltre ha completato gli interventi per la all’interno del distretto ospedaliero, dove si realizza anche l’Ospe-
Due altre Case della Comunità, infine, vengono co(3,1 milioni) – e qui si costruisce anche il nuovo Ospedale di Comunità (2,8 milioni) – e a Cavarzere (2,5 milioni) dove si prevede una
“Queste nuove realtà, le Case della Comunità, avvicinano la sanità ai cittadini – commenta il Direttore Generale Contato – e diventano il luogo dove risolvere i problemi di salute e si presta attenzione anche a quelli legati al sociale. Contiamo così di costruire un polo sanitario che permetta anche di alleviare il lavoro dei pronto soccorso, che potranno così o rire un servizio più e icace alle vere
quello sanitario e quello sociale - debbono essere presidiati, e sono strettamente connessi: lo sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, annunciando la conferma della terna della Direzione strategica che, insieme a lui, governa la sanità veneziana.
Riconfermato a fine febbraio per altri due anni dal Presidente della Regione Luca Zaia, il Direttore Generale Contato ha a sua volta confermato il direttore amministrativo, Luigi Antoniol, il Direttore Sanitario, Giovanni Carretta, e il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin, che lo a iancano dall’inizio del suo mandato, nel 2021, e lo faranno ancora fino alla scadenza, nel 2026. “La collaborazione con i Direttori della terna dentro la Direzione strategicacommenta Contato - è il presupposto per ogni buona
sono i miei primi riferimenti operativi. Questa collaborazione, e quindi l’integrazione delle diverse funzioni, è sempre più necessaria: si pensi, per fare un solo esempio, a come gli aspetti amministrativi, quelli sanitari e quelli sociosanitari sono contemporaneamente presenti nel piano di rinnovamento della sanità territoriale attraverso la costruzione della rete delle Case della Comunità”. Allo stesso modo, molte altre sono le sfide che la Direzione strategica dell’Ulss 3 Serenissima dovrà a rontare nei prossimi due anni, e in tutte sarà necessario, com’è stato fin qui, grande impegno e grande collaborazione: “Fatte queste premessedice ancora Contato - rinnovo ai tre Direttori che mi a iancano gli auspici che rivolgo sempre ai miei collaboratori: quello cioè di saper conciliare la ricerca del risultato con l’umanità e con il rispetto per le persone, anche all’interno delle dinamiche di governo, e anche
quello di cercare sempre l’equilibrio tra gli impegni professionali e la vita personale, perché si lavora bene per gli altri quando si sta bene con se stessi”.
“Credo sia giusto - conclude il Direttore Generale Contato - accorgersi dell’importanza della governance degli enti pubblici, anche e ancor più in ambito sanitario: la cura e l’assistenza delle persone nei territori è un lavoro fondamentale, che determina la
qualità della vita dei cittadini. E allora è importante che, proprio per conseguire i migliori risultati per l’utenza, nei ruoli dirigenziali siano incaricati professionisti validi: anche attraverso il lavoro di queste figure dirigenziali, quelle che mi a iancano nell’Ulss3 Serenissima ma anche quelle che lavorano nelle varie Aziende sanitari della regione, si costruisce una classe dirigente utile al Paese”.
31 REGIONE DEL VENETO
Case della Comunità previste sono ben 12. Alcune
Luigi Antoniol Direttore Amministrativo
Giovanni Carretta Direttore Sanitario
Massimo Zuin Direttore dei Servizi socio-sanitari
Messaggio pubbliredazionale
“Questo di via Cappuccina – sottolinea il direttore
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ALLE TERME C’È UN MONDO DA VIVERE
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Conosciamo l’endometriosi
Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita
E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso
Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.
Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.
Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono
Prosegue alla pag. seguente
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Sanità
Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!
Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6
Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo
Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.
Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce.
In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare mai la fauna selvatica (evitare di accarezzare,
rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.
“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.
Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita
stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile.
Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero. Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia. A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.
Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.
Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.
Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.
Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).
E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.
Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottovalutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi.
Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.
Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro. Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.
La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.
Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.
Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).
In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.
Ci sono esenzioni? Dal 2017, con nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
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Continua dalla pag. 1
Ulss 2 Marca Trevigiana. Anoressia e bulimia nervosa, disordini alimentari
Una rete di supporto per i disturbi alimentari
“Vivere con un disturbo alimentare non significa solamente avere problemi con il cibo, ma molto di più. Un aspetto che ha inciso molto sulla mia esperienza è stato il rapporto conflittuale con il mio corpo. Percepivo mente e corpo come due entità separate, in cui la testa comandava e il corpo doveva obbedire. Ed è così che, durante questi anni convissuti con l’anoressia nervosa, mi sento di aver trasformato il mio fisico in una macchina industriale. Invece di apprezzare il mio corpo come dono della natura, ho cercato in qualsiasi modo di nascondere i segnali che esso mi mandava, fino a non riuscire a percepirli più. E mi ritrovo ora in difficoltà, perché vorrei ritornare a vivere, a stimare le potenzialità che il corpo può avere. Un giorno mi è stato chiesto di distendermi in un grande foglio su cui è stato ricalcato il perimetro della mia immagine. Mi sono alzata in piedi e ho guardato il disegno… Ero io quel segno sul foglio? No, perché quel disegno non aveva vita: non sono solo quello che io vedo. Grazie al percorso corporeo che sto facendo al centro, sto pian piano cercando di avvicinarmi e riscoprire il mio corpo. Sto riprendendo il contatto con esso e sto lasciando andare i pensieri che volevano comandarlo: lo sto facendo finalmente vivere, esprimere, muovere, e giocare, esattamente come fanno i bambini”.
E’ la preziosa testimonianza di una dei pazienti seguiti dal Centro Provinciale Disturbi Alimentari (CPD) di Treviso, dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, che è stato diffuso in occasione della Giornata del “Fiocchetto Lilla”, lo scorso 15 marzo, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA).
I disturbi alimentari, che comprendono principalmente Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder, sono disturbi psichiatrici complessi, caratterizzati da comportamenti che determinano gravi compromissioni a livello nutrizionale e corporeo. Si tratta di patologie sempre più emergenti, cui spesso si associano altre sintomatologie in comorbilità, in quei quadri multidimensionali frequenti soprattutto tra i giovani in adolescenza e oggi anche in età di pre-adolescenza (dai 9 ai 14 anni).
I dati dell’Ulss 2. L’Anoressia Nervosa (AN) ha un’incidenza massima tra i 15 e i 19 anni di oltre 100 casi anno per 100.000 abitanti,
la Bulimia Nervosa (BN) ha un’incidenza e una prevalenza stimate almeno il doppio rispetto a quella dell’AN. Un altro disturbo alimentare, per il quale si sta osservando un aumento di presa in carico, è il Binge Eating Disorder (BED).
Nel 2023 il Centro Provinciale Disturbi Alimentari dell’Ulss 2 ha preso in carico 569 utenti per i quali sono state erogate prestazioni di cura, con 57 percorsi nel Centro Diurno e 14 residenziali. Sono state registrate complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni.
Altro dato importante è quello relativo all’aumento del numero di pazienti ricoverati anche più volte in area medica, pediatrica e psichiatrica, che sono più di 70.
Il Centro provinciale disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, è costituito da una rete interdipartimentale di servizi composta dal Dipartimento di Salute Mentale, coordinatore del centro stesso, dall’Unità
operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia, e Consultori, dalla Nutrizione Clinica, dal privato sociale “Insieme si Può”, ed è in rete anche con i reparti ospedalieri di Pediatria, Medicina, Psichiatria, favorendo l’accessibilità e la condivisione di una équipe multiprofessionale per il trattamento in tutte le sue fasi, dall’accoglienza, alla diagnosi, ai percorsi di cura ambulatoriali, riabilitativi semiresidenziali e residenziali e ai ricoveri ospedalieri. L’accessibilità agli ambulatori specialistici dei tre distretti dell’Ulss 2 a partire dal 2020 è garantita da un numero unico telefonico 0422322961 del Centro DNA che può essere contattato dalle persone con disturbi alimentari e dai loro familiari, sia per minorenni che per maggiorenni, o da altri specialisti, e che, tramite una accoglienza e un triage telefonico, facilita l’accesso al servizio per una valutazione o presa in carico, o per ricevere informazioni sui possibili percorsi di valutazione e trattamento.
Un approccio multidisciplinare sempre più perfezionato
“I recenti provvedimenti del Regione del Veneto hanno consentito, nel 2023, di sostenere e migliorare la rete del CPD - spiega la dr.ssa Francesca Fontana, responsabile dei Centri Provinciali Disturbi Alimentari -. Dal punto di vista clinico sono state potenziate la fase di valutazione e quella di gestione delle situazioni acute, ed è stato migliorato il collegamento alla rete nella fase di post dimissione dal ricovero ospedaliero. È migliorata la qualità e la continuità delle cure offerte, con incremento degli interventi psicoterapici individuali e di gruppo fondamentali per il trattamento dei DNA, così come gli
interventi rivolti alla famiglia, per favorire la ripresa del processo di crescita che il disturbo alimentare aveva bloccato: la disponibilità dei genitori a cambiare insieme alla persona con disturbo alimentare, è una risorsa fondamentale. È stata inoltre potenziata la rete di supporto per utenti minori di 15 anni. È stato anche possibile realizzare nuovi percorsi quali, tra gli altri, interventi intensivi ambulatoriali con la dietista anche con “cena assistita ambulatoriale”, gruppi corporei, gruppi mindfulness, mindful-eating, arte-terapia e interventi personalizzati con l’educatore, rivolti
Nel 2023 il Cpda ha preso in carico 569 utenti e ha registrato complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni
anche al supporto nelle aree di realizzazione scolastica o universitaria, incrementando i percorsi di scuola a distanza e frequenza personalizzata - conclude -. Si è, infine, intensificata la collaborazione con l’associazione “L’Abbraccio” che, in convenzione Ulss 2, collabora con il CPD attraverso la costituzione di gruppi di sostegno famigliari e partecipa con volontari alle attività specifica del centro diurno per i disturbi alimentari di Treviso, oltre a occuparsi di informazione e promozione sociale nelle scuole di attività sul tema dei DNA”.
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