laPiazza del Miranese Nord - Settembre 2023

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Migranti: l’Europa tace, le nostre città accolgono

Quest’anno, probabilmente, in Italia avremo accolto più di 200 mila migranti. In Veneto abbiamo già superato quota 9 mila, dall’inizio dell’anno. L’accoglienza, questa la parola giusta, è un impegno quotidiano. Complesso, pieno di insidie, dove lo sforzo è comune: del Governo, delle Regioni, delle Prefetture. Ma anche e soprattutto della catena finale di questa lunga filiera: i Sindaci, le associazioni e i cittadini. Le problematiche sono quotidiane e pragmatiche. Abbiamo già vissuto nel recente passato tanti episodi “limite”, dove l’accoglienza è stata scambiata da alcuni come semplice “parcheggio” provocando enormi problemi di sicurezza e integrazione. L’accoglienza deve essere “sartoriale”, caso per caso, perché possa avere successo e non si trasformi in una resa indiscriminata. In tutto questo l’Europa guarda da lontano, da Bruxelles, in silenzio. Dove sono le forze di Protezione Civile dell’UE? Dove sono le navi europee? Dov’è il meccanismo di redistribuzione e, se necessario, di rimpatrio di Bruxelles? Domande che cadono nel vuoto. Lasciandoci soli - Governo italiano, Regioni e Sindaci - e cercare di fermare un’incredibile pressione. Attendo, con poca fiducia, risposte.

La riflessione del Presidente Zaia e il dibattito proseguono nelle pagine regionali di questa edizione.

del Miranese Nord

QUESTIONE SICUREZZA, ORA SUL CONTROLLO DI VICINATO ARRIVA

L’ACCORDO CON LA PREFETTURA

Noale siglata l’intesa attesa da anni, a Martellago il Comune punta ad una assicurazione

Servizio a pag. 6 e 10

I SINDACI DISPONIBILI AL CONFRONTO SULL’ACCOGLIENZA

DIFFUSA, NO AI MAXI ASSEMBRAMENTI

FORZA ITALIA IN VENETO È SEMPRE PIÙ FORTE, ADESIONI COERENTI CON UN PARTITO IN CRESCITA

Servizio a pag. 22

ECONOMIA, CON I 22 NUOVI INGRESSI SONO 139 I DISTRETTI DEL COMMERCIO IN VENETO

Migranti

Scuola, si può fare di più

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Teniamo fede anche noi alla tradizione di parlare di scuola, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. Del resto continua ad essere l’unica occasione dell’anno in cui si guarda un po’ meno distrattamente al mondo dell’istruzione, con tutte le sue pecche e le sue eccellenze, tra luci e ombre. In seguito, a parte gli addetti ai lavori, tendiamo a dimenticarcene, soprattutto se in casa non ci sono bambini e giovani. Eppure la scuola riguarda tutti. segue a pag 5

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Servizio a pag. 30

SETTEMBRE 2023
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Servizio a pag 28.
Periodico d’informazione locale Anno XXX n. 177
Le novità

Scuola, si può fare di più

Martellago, Comune produttore di rifiuti

Martellago Comune riciclone con percentuali di raccolta differenziata elevate ma, d’altro canto, anche record negativo come primo produttore di rifiuti in generale nell’area metropolitana di Venezia se si esclude il capoluogo e le località balneari che, chiaramente, contano, in determinati periodi dell’anno, la presenza di numerosi turisti. I dati diffusi dall’Arpav parlano chiaro e certificano i martellacensi come produttori di 516 kg pro capite di rifiuti, a fronte di una media regionale di 464, dato che stupisce non poco, considerando che per quanto riguarda il secco non riciclabile, si registra un 86 kg, in linea con il dato provinciale e sotto la media regionale. Su tutto questo sarà necessario, da parte delle istituzioni, effettuare una profonda riflessione per comprenderne le motivazioni. Nel resto del miranese nord Noale si distanzia di poco con 506 kg, Scorzè 496 e Salzano, ad esempio, dove vige il porta a porta, ben distante a 308 kg. Tutto questo, ovviamente, porta ad aumenti continui della Tari, tributo che, seppur tra alti e bassi, da dopo il 2021 sembra divenire sempre più salata. Per quanto riguarda la responsabilità da attribuire a questo dato proveniente da Martellago pare sia in parte da attribuire ai frequenti sfalci d’erba che caratterizzano il territorio, ricco di orti, giardini e campi all’aperto e, quindi la conseguente alta produzione di ramaglie ma anche l’abbandono di ingombranti presso le isole ecologiche, fenomeno assai frequente, in realtà, non solo a Martellago. Spesso, infatti, persone che si comportano in modo a dir poco incivile, sono solite abbandonare perfino interi elettrodomestici, mobili o materassi nei pressi dei cassonetti lungo le strade per non prendersi la briga di conferirli presso gli eco centri adibiti all’uopo, come quello in via Roviego, a Maerne. La lotta contro questo fenomeno si è fatta sempre più serrata da parte dei Comuni, con l’installazione di fototrappole che hanno incastrato più volte i colpevoli e almeno per quanto riguarda il Comune di Martellago, emettendo sanzioni per circa 1200 euro nel solo periodo giugno-agosto 2023 come indicato dai dati resi noti dall’amministrazione comunale.

La scuola ci riguarda e ci deve stare a cuore, come raccomandava don Milani attraverso il motto “I Care” che campeggia sul muro della sua povera aula di Barbiana. E’ l’esatto contrario del fascista “me ne frego”, un atteggiamento che ancora serpeggia - anche se non lo vogliamo ammettere - e ci induce a non rivolgere la dovuta attenzione alla scuola, che pure coinvolge un considerevole numero di persone, oltre agli stessi studenti. “Bisogna uscire, anche mentalmente, dalle categorie dell’ovvio e dello scontato, - raccomandava lo scorso anno il presidente della Repubblica Mattarella - dalla gestione senza respiro o burocratica. Abbiamo bisogno di recuperare entusiasmo, fantasia, coraggio, creatività, capacità di iniziativa. Investire nella scuola significa quindi costruire un domani più solido, per tutti. E quando parlo di investimenti non mi riferisco soltanto alle risorse finanziarie, che pure sono, ovviamente, assolutamente necessarie. Servono idee, proposte, riflessioni, innovazioni”. In questi ultimi anni, infatti, ci sono maggiori risorse economiche per le scuole, in particolare per gli edifici. Sappiamo bene quali sono le condizioni strutturali e quanto siano necessari gli interventi di adeguamento anche sul fronte della sicurezza e dell’efficienza energetica. Ma quello che si fa per la scuola, anche con le risorse del Pnrr che poi lasceremo come debito in eredità ai nostri figli, non può limitarsi al cappotto o alle nuove finestre. Proprio con i fondi europei si sta attuando infatti una riforma del sistema scolastico che punta a nuovi “ambienti di apprendimento” in cui la tecnologia la fa da padrona, a nuove figure di docenti, fino ad un nuovo sistema di valutazione della capacità didattica degli insegnanti. Ma poi c’è la realtà di tutti i giorni, dal precariato dei docenti alla mancata continuità di insegnamento in alcune classi, dalla penuria di insegnanti di sostegno ai costi in crescita per le famiglie, sia su fronte del libri che dei trasporti. Ecco allora che si può e si deve fare di più, giorno per giorno. È

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Riccardo Musacco
Iscrizione
1142
12.04.1994;
iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
I martellacensi producono pro capite 516 kg di rifiuti l’anno
del Miranese Nord Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie.
testata al Tribunale di Venezia n.
del
numero
recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 18 settembre 2023
un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente
Nicola

Sicurezza. Firmato nelle

scorse settimane

un

protocollo atteso

da anni Controllo di vicinato, disco verde all’accordo regolato dalla Prefettura

Riguarderà, come da richieste di una buona parte dei cittadini, anche Noale il protocollo firmato a Ca’ Corner sul controllo di vicinato tra vari Comuni del veneziano e la Prefettura. Un accordo “antico”, dato che come abbozzo risale addirittura al 2016, e che finalmente ha visto l’adesione degli ultimi Comuni per arrivare a un totale di trentatré aderenti. Anche se al momento della firma a mancare era proprio la capofila Venezia (ma solo per una questione puramente tecnica), il Comune di Noale ha finalmente aderito al progetto, ed ora potrà affrontare al meglio i problemi di sicurezza evidenziati anche in città negli ultimi anni. Il “Progetto Controllo di vicinato” è uno strumento approvato

teggiare i fenomeni che turbano l’ordinato vivere civile e generano insicurezza collettiva”. Le aree del controllo di vicinato, individuate per la città di Noale dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in collaborazione con l’amministrazione comunale, saranno segnalate tramite cartelli stradali che indicano che i residenti di quella zona si sono organizzati e applicano un controllo costante sul territorio. Controllo che, ovviamente, dovrà avere un carattere puramente informale con come unico scopo la verifica delle situazioni ma non l’intervento diretto in caso di problematiche evidenti, in quanto in tal caso dovrà esserci la comunicazione tramite i coordinatori, alle forze di polizia.

dalla Città Metropolitana e nato per favorire la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona (aree di quartiere, zone periferiche, centri con vicinanza di attività sportiva o culturale, scuole) unita con la cooperazione con le forze di polizia. “Attraverso il controllo di vicinato - spiega il progetto la Prefettura- si intende rafforzare ulteriormente in città, in un sistema di sicurezza integrata, il modello di collaborazione interistituzionale, attraverso il quale istituzioni pubbliche e soggetti anche privati pongono in essere, in sinergia, attività idonee a fron-

“I casi da segnalare - spiegano dalla Prefettura - saranno quelli relativi a situazioni ed eventi che riguardano la sicurezza urbana e il degrado sociale. Specifichiamo che i gruppi di controllo del vicinato non si dovranno assolutamente sostituire alle forze di polizia, a cui restano le prerogative delle attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati, ma dovranno contribuire all’innalzamento degli standard di sicurezza tramite l’osservazione”. Il progetto avrà ora una prima fase di creazione dei piccoli gruppi di sorveglianza in alcune aree della città già selezionate. In questi gruppi, poi, verranno individuati i responsabili e coordinatori che dovranno poi seguire un piccolo corso di aggiornamento prima di poter partire con il servizio vero e proprio, previsto comunque in avvio entro fine anno”.

La “foresta degli innovatori” l’ambiente in primo piano

Tutti insieme a Noale per salvaguardare la natura. Il progetto, partito questo mese grazie alla collaborazione tra Vaia e Naturasì Noale, si chiama “La foresta degli innovatori”, un evento, come spiegano gli organizzatori, “di rinascita, bellezza e voglia di fare la differenza. Tra talk, piantumazione di quasi mille nuovi alberi, workshop, momenti di festa e riflessione, i partecipanti, adulti e ragazzi, contribuiranno alla rinascita della “foresta”, con l’obiettivo di raccontare le storie di tutti coloro che costruiscono ogni giorno valore attraverso ricerca, informazione, arte, sport e cultura. Ogni albero piantato sarà infatti dedicato infatti a chi si mette in gioco, cercando di avere un impatto positivo sul mondo, mettendo in circolo idee, dando nuova linfa

vitale alla società”. Vaia, l’associazione che organizza l’evento a livello nazionale, nasce come reazione imprenditoriale alla terribile tempesta che nel 2018 ha messo in ginocchio le Dolomiti. Dal 2019 mira a realizzare oggetti in legno utili sia all’uomo che alla natura, implementando un modello di business attento non solo ai bisogni delle persone, ma che metta al centro il territorio e le comunità. Ad oggi, Vaia, in collaborazione con le varie realtà locali, ha già piantato ottantamila alberi. La collaborazione nel territorio del miranese è affidata a “Naturasì Noale”, l’azienda familiare che, oltre a produrre alimenti totalmente bio, da anni gestisce ed organizza corsi ed eventi dedicati alla natura”.(ma.to.)

6 www.lapiazzaweb.it Noale
Controllo di vicinato
Il progetto avrà una prima fase con la creazione di piccoli gruppi di sorveglianza in alcune aree selezionate.

“Progetto Fumetto”, un bel successo da ripetere

Noale si avvia a diventare sempre di più il punto di riferimento per l’arte del fumetto dell’intero Miranese, con una serie di iniziative e collaborazioni importanti in partenza da settembre. Intanto, si è concluso con l’estate e una riuscita inaugurazione alla pasticceria Prosdocimi della mostra dei lavori dei ragazzi, il “Progettofumetto” nato con il patrocinio della Città di Noale e in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Santa Maria di Sala. Il corso dedicato ai ragazzi dai 12 ai 16 anni promosso da Aidai Veneto ha avuto una notevole partecipazione di appassionati, che hanno poi avuto il piacere di vedere esposti i character design dei personaggi del gioco creato dai master dell’associazione Giochi in Villa ambientato in una versione fantasy della Biblioteca Farsetti. Ideale proseguimento del successo ottenuto nel corso dell’anno dalle vetrine a fumetto, l’iniziativa quasi sicuramente verrà ripresa anche nel prossimo anno. “Le vetrine - spiega l’assessore al commercio Stefano Sorino - nascono dalla collaborazione con commercianti, Distretto urbano del Commercio “Città dei Tempesta” e Confcommercio del Miranese

Eventi, e sono state un modo efficacissimo per far conoscere i talenti fumettistici della Scuola del Fumetto Treviso, per attirare turisti e clienti, ma anche per rendere più bella la nostra Città. E un’esperienza a cui hanno aderito molti commercianti e che, siamo certi, si possa ripetere in futuro, grazie alla fruttuosa collaborazione con i docenti e gli studenti e le studentesse della Scuola del Fumetto. È bello vedere la gente che, passando davanti alle vetrine dei negozi e dei locali, si fermava a fotografare i disegni rappresentanti gli eroi (magari della propria infanzia) dei fumetti manga”. Il progetto fumetto in città ora proseguirà e, dopo settembre con ospite Giorgio Cavazzano. Si comincia a pensare a una due giorni dedicata interamente al di-

segno. Noale Comix era infatti prevista per il week-end del 23 e 24 settembre negli spazi attorno alla Rocca, ma attualmente dalla pagina dell’evento risulta annullata per motivazioni non specificate. “Un vero peccato - lamentano gli appassionati dalle molte pagine dedicate al fumetto - perché Noale sarebbe stato scenario ideale per organizzare una fiera immersiva in una città che ben si adatta ad ospitare eventi culturali. Sarebbe stato bellissimo vedere i cosplay sfilare all’ombra della Rocca”. Solo un rinvio, probabilmente, ma ora la città aspetta chi abbia la voglia di riprovare ad organizzare, dato che allo storico mercatino dell’usato e dell’antiquariato mensile i fumetti vanno letteralmente a ruba.

La tradizione del Palio di Noale sbarca in Francia

Il Palio e le tradizioni di Noale arrivano con grande successo anche all’estero, portando la tradizione in giro per l’Europa. Lo scorso agosto i musici e sbandieratori della Contrada della Cerva hanno infatti portato i loro colori come rappresentanza della Città di Noale nella cittadina di Crots, in Francia. La Contrada della Cerva è un’associazione di volontariato nata nel 1994 con lo scopo di promuovere e valorizzare la manifestazione storica più importante della città di Noale, il Palio. Essa rievoca le attività del borgo sud-ovest di Noale nell’epoca medievale, un borgo costituito principalmente da contadini e cacciatori. Le attività della contrada sono molteplici ma si distinguono principalmente in tre categorie: il mercato medievale, il gruppo musici e sbandieratori ed infine il gruppo storico di arcieri da caccia (o cacciatori). “Siamo orgogliosi di quanto fatto - spiegano i responsabili della Contrada. I ragazzi che partecipano alle nostre iniziative stanno facendo delle bellissime esperienze che serviranno loro per condividere tanti momenti di aggregazione”.(ma.to.)

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Eventi. Si è conclusa nelle scorse settimane una esperienza apprezzatissima
Noale

Servizi. E’ stata trasferita in via Ongari al civico 43 nelle scorse settimane

Biblioteca, la sede provvisoria è attiva

Noale ha finalmente di nuovo attiva una sua biblioteca, seppure temporanea, in attesa della ristrutturazione totale e il via libera a quella che potrebbe diventare una vera e propria “cittadella della cultura”. Sono terminate con l’estate le operazioni di trasferimento della biblioteca comunale “Eliseo Carraro” di Noale, dalla sede storica di Palazzo Scotto in piazza XX Settembre, alla nuova sede temporanea di via Ongari 43 nella sala civica Rinaldo Maso del complesso della casa di riposo Relaxxi. Decisione obbligata e per ora ovviamente temporanea, dato che Palazzo Scotto verrà sottoposto a ristrutturazione e restauro con operazioni finanziate tramite il Pnrr e per tutta la durata del cantiere, dunque, i servizi della biblioteca verranno temporaneamente trasferiti nei locali di via Ongari, evitando così la negatività di una sospensione del servizio. Le operazioni di trasloco si sono svolte senza incontrare grosse difficoltà, come spiega l’assessore alla Cultura della Città di Noale Annamaria Tosatto. “Abbiamo avuto il supporto - dice - di una ditta specializzata e i tempi sono stati molto veloci, con un lavoro preciso ed attento alla salvaguardia del patrimonio librario. Per consentire un decoroso e funzionale allestimento della sala e renderla confacente al diverso uso, il servizio è stato sospeso solo per due settimane”. Le operazioni si sono poi concluse nei tempi previsti e da lunedi 24 luglio ha riaperto la biblioteca, con la riattivazione

di tutti i vari servizi (consultazione e prestito libri, emeroteca, angolo per i più piccoli), secondo l’orario tradizionale: lunedì dalle 15 alle 19; martedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19; così pure mercoledì, giovedì; venerdì, mentre sabato dalle 9.30 alle 12.30. “Ricordo che si è scelto per il trasloco proprio il periodo estivo - prosegue l’assessore - per ridurre al minimo il disagio, trovando una soluzione temporanea anche per la sala studio per gli studenti già attiva a Palazzo della Loggia. Il servizio Aula Studio è dunque proseguito e prosegue senza interruzioni. Tutte le operazioni di trasloco e riassetto della

Palazzo Scotto verrà sottoposto a totale ristrutturazione e restauro con una serie di importanti operazioni finanziate tramite il Pnrr

biblioteca hanno determinato un notevole sforzo organizzativo degli uffici comunali, che ringrazio per il fattivo e collaborativo supporto dato. Il risultato ottenuto ripaga impegno profuso da tutti e riscontra la paziente attesa dei nostri utenti. La nuova sede avrà anche un nuovo numero di telefono 041.5897293, rimane invariata la mail: biblioteca@ comune.noale.ve.it. La nuova sede, per quanto temporanea, si presenta priva di barriere architettoniche e liberamente accessibile, è anche dotata di un piccolo giardino che cercheremo di valorizzare da subito con momenti di lettura all’aperto.

Continuano i lavori intorno alla Rocca dei Tempesta

Continuano i lavori attorno alla Rocca, il vero simbolo della città di Noale, con interventi che questa volta hanno riguardato le rive del Marzenego. Si tratta di un lavoro che ha coinvolto un tratto di circa 540 metri del fiume Marzenego per una riqualificazione del sistema delle fosse attorno alla Rocca, lavoro che era previsto e atteso da tempo. Nello specifico, si è proceduto all’infissione di una serie di pali in legno di robinia, a sostegno della scarpata, seguiti dalla posa di un filtro in geotessuto, al quale con l’arrivo dell’autunno e le temperature un poco più miti seguirà la messa a dimora di nuove alberature per il ripristino anche del viale. “La sicurezza idraulica - ha spiegato l’intervento l’assessore all’ambiente Alessandra Dini

- passa sia per una costante manutenzione ordinaria, sia attraverso l ripristino dell’integrità del-

le strutture arginali e spondali”. La procedura per i lavori era già iniziata a novembre dello scorso anno ed ha coinvolto l’ufficio ambiente del Comune di Noale,

la Soprintendenza di Venezia e il Consorzio Acque Risorgive. Durante i lavori alcuni frequentatori si sono preoccupati per l’abbassamento verificabile anche ad occhio nudo del livello delle acque. “Nessun problema - ha spiegato ancora l’assessore Dini. Che il livello idrico potesse essere abbassato lo sapevamo già, in quanto serviva ad agevolare le operazioni di realizzazione delle palificate”. Il Comune ha intanto reso di nuovo disponibile, per chiunque abbia la curiosità di conoscere qualcosa in più sul Marzenego, un podcast pubblicato per la prima volta lo scorso anno che, con la voce di Marta Caravello, racconta la storia e le caratteristiche del fiume: “Marzenego, la cornice d’acqua di Noale”, disponibile su Spotify. (ma.to.)

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La nuova sede della biblioteca
Noale Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Territorio.

Ambientalisti e comitati contro il taglio delle piante nella frazione di Olmo Minacce al sindaco Saccarola per il taglio dei pini

Ipini italici di Olmo, nella via omonima della frazione di Martellago che da decenni rappresentano un po’ il biglietto da visita della città, sono a rischio taglio secondo il piano dell’amministrazione comunale che li considera problematici per il mantenimento dei marciapiedi e pertanto da sostituire con essenze di tipo diverso. Ma i cittadini non ci stanno e hanno creato un comitato che anche ad agosto scorso ha inscenato un sit in con striscioni e volantini a difesa delle piante in questione dalla minaccia delle motoseghe e lanciato una raccolta firme on line che ha superato le 1300 adesioni. La campagna è stata promossa dall’associazione ambientalista AcqueNove, Extinction Rebellion e Sara Callegaro del Comitato, con l’appoggio anche dell’opposizione in Consiglio comunale che aveva anche sollevato la questione con una mozione poi bocciata dalla maggioranza. Secondo il Comitato l’abbattimento di questi alberi pluridecennali sarebbe una grave perdita dal punto di vista ambientale e, comunque, grazie anche a nuove tecniche di contenimento, questo tipo di alberature che nella fattispecie sono sane, potrebbero essere mantenute evitando che causino danni all’arredo urbano. Tira dritto, però, il sindaco Andrea Saccarola che sull’argomento ha replicato: “Sulla questione alberi andiamo avanti, si tratta di piante problematiche, crescono a bordo del marciapiede nei pressi della fermata dell’autobus. Su questo anche Actv ci ha presentato delle osservazioni. Le sostituiremo con delle essenze più adatte”. Ha destato, però, scalpore, un volantino, un po’ raffazzonato, affisso ad una pianta poco lontano dall’area in cui si è tenuta la manifestazione che riportava minacce nei confronti dell’amministrazione. Il ritrovamento risale presumibilmente alla sera precedente alla manifestazione e da cui il Comitato ha totalmente preso le distanze dissociandosi su tutta la linea. La cosa, però, ha comunque scatenato un battage social tra i sostenitori di entrambi gli schieramenti. Il sindaco, ad ogni modo, ha dovuto sporgere querela contro ignoti. “Ero tenuto a sporgere denuncia- spiega Saccarola - anche per tutelare la mia giunta. Mi ha anche contattato il Prefetto per manifestarmi la sua solidarietà. Io l’ho tranquillizzato, non ho paura, forse si è trattato solamente di una ragazzata”. I

consiglieri di opposizione Alessio Boscolo e Moreno Bernardi, invece, che intendevano sottoscrivere a tutela del Comitato la denuncia congiuntamente al sindaco, hanno avuta preclusa questa possibilità in quanto, secondo i militari, l’unico titolato a farlo, in questo caso, era esclusivamente il primo cittadino. La vicenda continuerà comunque a far discutere perchè minacce a parte, la battaglia ambientale a Olmo, certo non è destinata a sopirsi.

Ladri scatenati, il Comune propone una polizza

Ladri nelle abitazioni sempre più in attività, nel territorio di Martellago e il Comune, anche quest’anno, corre ai ripari lanciando la polizza contro i furti, con alcune novità. Sale leggermente il premio, da 25 a 25,50 euro ma oltre ai danni cagionati dai ladri per un massimale di 3 mila euro saranno assicurati i beni di proprietà fino a un massimo per anno assicurativo di 1.500 euro per nucleo familiare. Nell’ultimo anno sono state ben 150 le famiglie che hanno aderito all’iniziativa. Verranno risarciti anche i contanti

eventualmente sottratti dai ladri entro l’ora successiva dal prelievo presso Banca o Posta. Inoltre, misura questa pensata a favore degli anziani, da quest’anno verrà inserita anche una copertura contro i danni da truffa consumata in abitazione. Il Comune non spenderà nulla, ma farà da garante con l’assicurazione, raccoglierà le adesioni dei cittadini mettendo a disposizione i propri uffici per dare informazioni in merito al progetto. Anche in caso poi di sinistri il riferimento sarà il Comune che seguirà le pratiche di apertura sinistro e risarcimento. La polizza verrà sottoscritta dal Comune per conto di chi spetta. Il contraente sarà pertanto l’ente per conto dei cittadini aderenti. La proposta è stata effettuata dal broker dell’ente stesso. I cittadini di Martellago avranno tempo fino al 9 ottobre per consegnare ottobre per consegnare il modulo di adesione che sarà reperibile anche nel sito internet del Comune o presso il Servizio Economato, nella sede della ex scuola in Piazza Vittoria 81, tutte le mattine dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì e il mercoledì pomeriggio dalle ore 15 alle 16.30. La polizza avrà durata annuale a partire dal 10 ottobre 2023. Insomma un modo per mettere in sicurezza i propri averi dai malintenzionati (r.m.)

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Martellago

Politica.

Si è tenuto un infuocato consiglio comunale nelle scorse settimane

“Linee programmatiche di maggioranza? Generiche ed insufficienti”

Il Polo Civico, fronte di opposizione in Consiglio comunale a Martellago all’attacco sulle linee programmatiche presentate dalla giunta di centrodestra in occasione della seduta di agosto. “Generiche e insufficienti” le hanno definite durante una conferenza stampa tenutasi nel locale PerGola di Martellago capoluogo. Ma l’approccio che la minoranza intende mantenere in quest’ambito non si limita solamente alla critica ma è anche di carattere costruttivo, trattandosi di provvedimenti che interesseranno la città per i prossimi cinque anni di amministrazione. Per questo gli esponenti della minoranza hanno presentato delle proposte alternative e migliorative nell’ottica del bene primario dei cittadini. Erano presenti Alessio Boscolo di InSIeme, Marco Stradiotto e Massimo Corò di Pd-Dovere Civico e Luca Barbacane di Lista Garbin. “Intendiamo forni-

re delle proposte concrete non in contrapposizione con le proposte della maggioranza - ha infatti ricordato Marco Stradiotto, già sindaco della città per 11 anni nonché ex parlamentare. “Intendevamo essere costruttivi - continua. “A settembre organizzeremo un incontro pubblico - spiega Boscoloper esporre le nostre idee che non

L’esponente del Polo Civico Alessio Boscolo promette per questo mese un incontro pubblico per illustrare le proposte

sono delle controlinee programmatiche ma proposte proattive per il bene della città. Siamo sensibili ad alcuni temi come ad esempio la casa di riposo e il centro diurno ma chiediamo tempi certi. Se ne parla dal 2019 e la procedura

finora non è stata ottimale. Non vorremmo che i trenta posti per il centro diurno andassero persi. “Il tema Smart city è stato trattato in poche righe - insiste Erika Fusaro di Impegno Comune. Si tratta di un argomento è molto ampio e non si limita alla digita-

Il futuro di villa Combi, tema dibattuto in paese

Barchessa di Villa Combi ancora tema di dibattito a Martellago su un suo possibile utilizzo come sede di un polo culturale, associativo e, perché no, anche turistico ricettivo di un certo livello. Dopo, infatti, la riuscitissima iniziativa dello scorso aprile quando, tramite le associazioni culturali cittadine come Freccia Azzurra e Acque Nove coordinate dalla Pro Loco era stato organizzato un evento che ha coinvolto tutta la città, aveva preso piede l’idea di un accordo pubblico-privato per aprire lo splendido edificio settecentesco di proprietà della famiglia Combi ad attività pubbliche con anche, possibilmente, l’apertura del parco in determinati orari. Al momento, però, da parte dell’amministrazione comunale non c’è ancora un piano definito a riguardo e l’opposizione lamenta scarsa progettualità da parte della giunta.

“Abbiamo partecipato e patrocinato l’iniziativa svoltasi in primavera a villa Combi - precisa Monica Cornello - vicesindaca. Abbiamo apprezzato le proposte e trovato alcune di esse veramente interessanti, come per altro manifestato idee, proposte provocazioni, sul possibile utilizzo di una struttura privata. Anche per tal motivo le stesse devono essere viste e ragionate ad ampio respiro in una progettualità che coinvolga tutto il territorio. Non esiste un progetto su villa Combi ma sono state promosse delle idee allo stadio embrionale, che necessitano di essere approfondite. Si devono sedere ad un tavolo gli attori principali ed alcuni mancano, altrimenti rimane una bella narrazione fine a se stessa. Se ve ne saranno i presupposti l’amministrazione realizzarà un progetto. Avremmo un incontro a breve con i promotori dell’iniziativa”. (r.m.)

lizzazione delle informazioni”. “A tal proposito - continua Boscolo - in passato c’era un bel progetto che prevedeva l’utilizzo dell’illuminazione a led anche per la rete dati ma non si è più investito in questo senso. Inoltre, nel 2024 scadono i termini per i finanzia-

menti regionali a favore della creazione di Comunità energetiche e qui da noi ancora non si è fatto nulla mentre invece, ad esempio, a Mirano o in altre località prossime a Martellago ne sono già state create”. “Poi c’è anche il problema del Parco Laghetti - ricorda Corònoi, da parte nostra proponiamo che il perimetro del parco venga allargato e fare in modo che alcune parti siano fruibili a tutti mentre altre che siano destinate all’oasi di nidificazione, certamente non possiamo permetterci di perderla. Anche sul tema cultura c’è posto e abbiamo dubbi sulla realizzazione della ciclabile di via Frassinelli”. “Non si parla più di edilizia residenziale pubblica - conclude Barbacane - e c’è poco su commercio e attività produttive. Sul tema, invece della casa di riposo si potrebbe pensare a soluzioni alternative come ad esempio il co-housing”. Riccardo Musacco

12 www.lapiazzaweb.it Martellago
Villa Combi a Martellago I consiglieri di opposizione a Martellago

Scoppia

il caso. La decisione non è stata gradita dai commercianti

Gli ambulanti boicottano il mercato in Filanda

ASalzano scoppia il caso. Il Comune in occasione della sagra del paese nelle scorse settimane ha proposto il trasferimento del mercato all’interno della Corte della Filanda Romanin Jacur ma i commercianti ambulanti hanno boicottato l’appuntamento non ritenendo adeguata la location. ”Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale - spiega il Comune in una nota - per evitare problematiche legate alla presenza delle giostre in piazza in occasione della sagra ha optato di spostare il mercato nella corte della Filanda. Sono stati creati gli spazi spettanti per ciascun ambulante con specifica segnaletica, predisposti gli attacchi per l’energia elettrica, segnalata la presenza di una fontana per il servizio idrico, predisposto il cassone per la raccolta dei rifiuti in accordo con Veritas e aperti i bagni per consentirne l’uso agli operatori e ai cittadini in caso di necessità, oltre alla segnaletica stradale che indica la location e soprattutto il parcheggio dedicato. Tutto ciò è stato comunicato con largo anticipo agli ambulanti, sia per quanto

riguarda lo spostamento della sede del mercato, seguito inoltre da un sopralluogo assieme al rappresentante della categoria, sia le motivazioni che hanno portato l’amministrazione ad identificare tale area come quella più idonea”. Una scelta però che non era mai stata gradita dagli ambulanti che ritenevano il posto poco appetibile per il commercio e non adeguato e per questo hanno deciso di disertare l’appuntamento. Fra di loro c’è stato un accordo telefonico per non presentarsi in toto al mercato.

“E’ molto triste quello che è successoafferma il sindaco Luciano Betteto - in particolar modo nei confronti dei cittadini che si sono presentati e che non

hanno potuto fare la spesa come di consuetudine. Una vera mancanza di rispetto per le famiglie, gli anziani e per tutti coloro che usufruiscono del mercato per necessità economiche”. Ma non solo. “Una mancanza di rispetto anche nei confronti del lavoro svolto degli uffici comunali preposti; un dispendio di tempo e risorse per organizzare il tutto nei minimi dettagli in modo da agevolare l’accesso a tutti, sia operatori che cittadini - rincara la dose l’assessore Chiara D’Angelo. La location è stata individuata come possibile anche per ulteriori sabati in paese. Ora però il Comune dovrà riflettere su quello che è successo.

Gli operatori puntano ad una soluzione condivisa

Sulla questione intervengono sia le opposizioni di centrosinistra che Walter Sartori portavoce dei commercianti a Salzano “Con le giostre della sagra il mercato settimanale del sabato viene solitamente spostato dalla piazza del paese. E’ successo però – spiegano l’ex assessore

Lino Manente e la consigliera Maria Grazia Vecchiato - che di tutti i commercianti ambulanti solamente 3 abbiano partecipato In tanti anni non ci sono mai stati problemi, lo spostamento del mercato è sempre stato concordato in una zona idonea sempre in centro al paese. Molto probabilmente il Comune non ha tenuto conto delle esigenze dei commercianti, l’area della Filanda non ha una pavimentazione adatta per le attrezzature e dunque ha reso impossibile la loro presenza, una giornata di lavoro persa e un mancato servizio ai cittadini”. Chiede una riflessione Walter Sartori portavoce degli ambulanti prima di riproporre da parte del Comune il mercato nella corte della Filanda. “Avevano spiegato - dice- all’assessore competente, che quella non era una soluzione giusta. Siamo sicuri che il dialogo riprenderà e si arriverà ad una soluzione condivisa”.

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Territorio. Dopo il via libera nei mesi scorsi da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Luciano Betteto

Campi da padel a Robegano, ecco il bando comunale

Il Comune di Salzano ha recentemente individuato un’area di proprietà comunale nella frazione di Robegano da destinare al gioco del Padel ed è alla ricerca di un soggetto gestore in grado di far crescere questo sport sempre più in voga soprattutto fra i più giovani. Lo scorso 24 luglio è stato così pubblicato sul sito istituzionale del Comune il bando di selezione pubblica per la costituzione del diritto di superficie della durata di 25 anni su un’area sportiva sita in via Donizetti in prossimità del campo da rugby, per la realizzazione di 3 campi da padel. “L’area in questione è sottoutilizzata da diverso tempo e non è mai stata aperta alla cittadinanza - dichiara il sindaco Luciano Betteto - pertanto l’amministrazione ha valutato la possibilità di avviare la costituzione del diritto di superficie come spesso fanno i Comuni per realizzare opere che altrimenti difficilmente si riuscirebbero ad attuare con i soli fondi di bilancio”. La presentazione al bando è scaduta l’11 settembre scorso e le domande sono pervenute direttamente agli uffici del Comune del miranese. Successivamente il 26 settembre si insedierà la commissione giudicatrice che valuterà le offerte ricevute. L’importo a base d’asta è fissato in 898,08

euro annui (iva esclusa) per venticinque anni. L’aggiudicazione avverrà con il sistema della procedura aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Alla fine dei 25 anni scadrà il diritto di superficie per cui rientreranno in pieno possesso del Comune sia l’area affidata sia le strutture sopra esistenti. “Un ulteriore sviluppo del settore sportivo per Salzano –commentano soddisfatti il vicesindaco Claudio Bottacin e l’assessore allo Sport Michela Muffato – che si amplia con la possibilità di praticare nuove discipline sportive sul nostro territorio, seguendo una linea programmatica di mandato che vede investimenti e migliorie costanti dei nostri impianti e delle attrezzature sportive”. “Il padel è uno sport per certi versi similare al ten-

Il 26 settembre si insedierà la commissione giudicatrice che valuterà le offerte ricevute. L’importo a base d’asta è fissato in 898,08 euro annui (iva esclusa) per venticinque anni.

nis, di fatto molto in voga negli ultimi anni vista la sua natura intergenerazionale e accessibile a tutti – spiega l’assessore allo sport Michela Muffato - bambini, ragazzi e adulti possono infatti impugnare le racchette e cimentarsi in questa disciplina che ben si adatta ad essere praticata a intensità agonistiche differenti e quindi anche indipendentemente dal livello atletico di preparazione”. Sulla questione non erano mancati nei mesi scorsi delle polemiche con le opposizioni ma il Comune con il sindaco Luciano Betteto tira dritto. Tanti campi da padel sono sorti anche nella vicina Noale attirando l’interesse di molti vip. Uno sport che promette di essere in espansione nei prossimi anni secondo gli studi fatti nel settore.

“Servizio di pre scuola, aumenti alle stelle per le famiglie”

La scuola a Salzano è ricominciata e le famiglie hanno dovuto pensare a come organizzarsi tra gli orari di lavoro e l’accompagnamento dei figli a scuola. E nelle scorse settimane non è mancata la polemica .“Da parte del Comune sono state aperte le iscrizioni per il servizio di prescuola per i plessi della primaria e dell’Infanzia statale di Salzano - spiega la capogruppo dell’opposizione in municipio Maria Grazia Vecchiato - ma non si conoscono gli orari di accoglienza, il numero minimo di adesioni per far partire il servizio, né quando l’ufficio darà l’esito della domanda”. “L’unica informazione certa – sottolinea - si riferisce al costo del servizio, che risulta completamente caricato sull’utenza,

ben 440 euro annuali: una cifra molto alta, più del doppio del costo che sostiene mediamente una famiglia di Mirano o Noale e 6 volte tanto rispetto a Martellago, dove

l’amministrazione si fa carico economicamente del servizio”. Dure le considerazioni dell’opposizione di centrosinistra. Alcuni genitori si sono chiesti secondo la Vecchiato,

come sia possibile una situazione così pesante, senza pensare a chi ha più figli e agli altri costi legati alla frequenza scolastica come la mensa. “E’ giusto che i cittadini di Salzano lo sappiano - sottolinea. Dispiace rilevare come venga gestito male il bilancio comunale: non ci sono risorse per servizi come questo mentre vengono bruciati 11000 euro in una serata per la Notte Lilla. Anche in questo caso solo a Salzano, gli altri Comuni mediamente hanno speso dai tre ai quattromila euro per la stessa iniziativa”. Da parte del Comune interpellato si rispediscono al mittente le accuse sottolineando che si tratta di costi ponderati collegati anche all’aumento del costo della vita.

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Un campo da padel Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Politica e territorio. La denuncia dei residenti e dei consiglieri del Pd

“Incuria, degrado e troppi atti vandalici nei parchi cittadini”

Giochi rotti o pericolanti, chiodi sporgenti che possono ferire i bambini e un generale senso di incuria che preoccupa l’utenza dei parchi di Scorzè. Con due posizioni totalmente diverse: la maggioranza che parla di lavori in corso e di situazioni che si andranno risolvendo in tempi brevi (o in parte già risolte nel corso dell’estate) e l’opposizione che invece ha già presentato due interrogazioni per garantire la sicurezza i molti bambini che frequentano i parchi di Scorzè. In città, soprattutto con l’estate, c’è stata grande preoccupazione in merito allo stato di incuria dei parchi comunali, luoghi essenziali per il benessere della comunità, soprattutto di bambini e famiglie. A farsi portavoce in Comune delle segnalazioni e delle lamentele dell’utenza è il gruppo consiliare comunale del Pd, che, dopo le richieste di molti cittadini, aveva già sollevato la questione durante la seduta del Consiglio Comunale dello scorso fine luglio con una prima interrogazione. In quell’occasione l’assessore aveva comunque assicurato che i parchi comunali sono sottoposti regolarmente a manutenzione e che come primo intervento (cosa poi effettivamente avvenuta nel corso del mese) si sarebbe provveduto a mettere a norma l’area giochi del parco in via don Caon a partire dalle altalene e dallo scivolo. In seguito, però, sono arrivate ulteriori segnalazioni relative allo stato dell’area in via Francesco Guardi a Peseggia, con pezzi rotti o mancanti e addirittura chiodi sporgenti dalle strutture di legno e del parco di Gardigiano, dove davanti alla scuola materna sono già stati tolti alcuni giochi letteralmente distrutti anche dai vandali, ma senza che poi siano stati rimpiazzati. “Per i più piccoli - scrivono in questo caso i genitori. Non c’è proprio più nulla e questa estate per farli giocare li abbiano dovuti portare a Mogliano”. Con le nuove foto e proteste per il mancato rispetto dei giochi, lasciati in abbandono e pericolosi, è intervenuto dunque ancora una volta il gruppo consiliare del Pd con una nuova interrogazione in attesa ora di risposta. “Chiediamo ancora all’amministrazione - dicono i consiglieridi continuare a prendere misure per ripristinare l’aspetto e la sicurezza dei parchi, e per la sostituzione di giochi e attrezzature obsoleti. Il rispetto dei bambini è aspetto fondamentale per la cultura di una città, e i nostri ragazzi devono avere la maggior sicurezza possibile nei luoghi che frequentano ogni giorno”. I par-

Alberto Niero campione internazionale di “beatboxer”

chi a Scorzè sono una delle bellezze della città apprezzate non solo dai residenti, al punto che il sito di cultura e viaggio venetoclub.it ha inserito nella sua lista dei luoghi assolutamente da visitare il parco di via Soranzo. “Splendido giardino attraversato da un sentiero sterrato nel quale potrete ripararvi dal caldo all’ombra delle chiome di aceri campestri, acacie e tigli, solo per citare alcune delle numerose varietà che costellano la vasta e silenziosa area verde”.

Scorzè sul tetto del mondo e con un linguaggio molto particolare e decisamente “ritmato”. Il giovane noalese Alberto Niero è uno tra i migliori “beatboxer” del mondo dopo la partecipazione ai campionati mondiali che si sono tenuti a inizio agosto e Berlino. Per Alberto, un doppio trionfo che lo ha portato tra i migliori quattro al mondo nella categoria “Tag-Team” e tra i migliori otto al mondo. Un doppio risultato eccezionale, anticipato solo poco più di due mesi fa da un altro successo ai campionati europei dove si era posizionato secondo. Il beatbox è quella particolare tecnica vocale

che permette di riprodurre tutti i suoni di una batteria (percussioni, piatti) ma anche di altri strumenti musicali e tecniche dei deejay attraverso l’utilizzo solo della bocca e della voce e Alberto Niero, classe 2002 e originario di Peseggia, si è avvicinato a questo mondo da adolescente quando la sua insegnante di educazione musicale gli fa scoprire questa originale disciplina che permette di trasformarsi in un vero e proprio strumento musicale. Da quel giorno la beabox è diventata per Alberto una passione, un divertimento ed un esercizio continuo cui affianca la partecipazione a raduni e gare. Nel 2017 il primo raduno regionale dell’associazione Italian Beatbox Family, l’unica associazione in Italia che promuove l’arte dello Human Beatbox, mentre nel 2019 Alberto diventa per la prima volta campione italiano in coppia assieme a Joker. Dal 2021 poi inizia ad esibirsi come artista di strada e dopo pochi mesi va in tv su Rai 1 a “I Soliti ignoti” da Amadeus. Nel 2022 rivince per la seconda volta di fila il campionato italiano in coppia e nel 2023 a Bologna vince il titolo ufficiale di campione italiano nella categoria “solo”. Ad ottobre 2022 ha avuto anche la possibilità di aprire il concerto di Fabri Fibra a Ferrara davanti a più di 20 mila persone. (ma.to.)

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Scorzè
L’srea verde in via don Caon
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Territorio. Grande soddisfazione alla Libertas Scorzè nelle scorse settimane

Eventi sportivi, arrivano i complimenti di Zaia

L’estate di Scorzè ha visto un grande afflusso di gente, non tanto per passare “in pace” le ultime giornate possibili di ferie, ma soprattutto ad agosto e nei giorni più caldi del periodo, per sfidarsi agonisticamente in una serie (quasi) infinita di incontri ed appuntamenti sportivi. La festa dello sport di Scorzè si è dimostrata anche nell’estate 2023 sempre più l’appuntamento fondamentale dell’estate in provincia, e a riprova sono arrivati, anche, in parte inattesi, i complimenti del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Dalla sua pagina ufficiale facebook, infatti, dopo il primo fine settimana di appuntamenti con un ottimo riscontro sia di risultati che di pubblico, ecco che Luca Zaia sceglie l’evento di Scorzè per uno dei suoi post giornalieri. “Lo sport - scrive il presidente della Regione - è passione, disciplina ma anche convivialità e condivisione. Il successo più grande della Festa dello Sport di Scorzè, che celebra la sua 40esima edizione, è proprio questo: la voglia di creare comunità, un’opportunità per crescere nello spirito di amicizia e di sana competizione”. Zaia poi lancia un invito alla partecipazione a tutti gli appassionati. “La Festa è appuntamento imperdibile: grandi e piccini potranno divertirsi grazie alle diverse attività sportive promosse nelle varie giornate” con il link alla pagina degli organizzatori della Libertas Scorzè. Ovvia la soddisfazione dei responsabili, che hanno subito condiviso le dichiarazioni di Zaia, aggiungendo come “Quando lo sport diventa un esempio di vita, la vittoria diventa secondaria e lascia spazio al giusto valore che lo sport da sempre vuole rappresentare”. L’edizione del quarantennale è stata un successo completo, e a fine manifestazione lo testimoniano le parole del presidente Mario Pollon: “vogliamo cominciare ringraziando tutti gli sponsor e le attività del territorio che da sempre sostengono e affiancano lo sport ed i nostri atleti in occasione della Festa dello Sport e durante tutto l’anno sportivo. Ma il grosso, sentito e doveroso ringraziamento permettetemi di farlo a tutti i nostri volontari. Sono tanti, di tutte le età ed ogni anno permettono che la Festa dello Sport abbia luogo. Molti di loro magari non li vedete nemmeno perchè impegnati

Morie di pesci, arriva una interrogazione del Partito Democratico

nelle diverse attività, impegnati dietro le quinte per preparare gli allestimenti sportivi, o nelle cucine e birrerie a turnarsi per offrirvi un servizio sempre puntuale e all’altezza della qualità di sempre. Sacrificano le loro ferie ed il loro tempo libero, tutto questo per quell’amore per lo sport che noi vogliamo cercare di portare avanti generazione dopo generazione”.

Morie di pesci lungo i canali a Scorzè, e i residenti si chiedono preoccupati che cosa stia succedendo, dato che, purtroppo, il fatto sembra tornare ciclicamente ogni estate. Le prime segnalazioni risalgono infatti a metà luglio, quando alcuni cittadini hanno denunciato al Comune che già almeno un mese si stava verificando una serie di rilevanti morie di pesci, pari ad almeno una quarantina di pesci per volta, lungo il corso d’acqua che da via Martin Luther King prosegue in direzione del fiume Rio San Martino. “ Questa situazione - riferiscono i cittadini - non è purtroppo così insolita, e si è verificata varie volte nell’ultimo anno con frequenza più o meno costante ogni mese e mezzo”. Su richiesta dei residenti, dunque, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione al Consiglio per sapere quali azioni abbia intrapreso l’amministrazione comunale per individuare la causa del fenomeno e quali siano gli esiti di eventuali analisi, se abbia poi informato gli enti competenti, quali azioni di controllo intenda attivare, per quale distanza siano risultate inquinate le acque e se, oltre alla moria di pesci, il fenomeno abbia comportato altri danni ambientali. “Si tratta di una situazione preoccupante e chiediamo che sia fatta piena luce sulle cause e sulle conseguenze di questo fenomeno - spiegano dal gruppo consiliare del Pd di Scorzè. Ci auguriamo che l’amministrazione si sia accertata che ora le acque in cui si sono verificate queste morie non comportino più rischi e che chi le ha causate abbia preso le necessarie contromisure per evitare che si ripetano”. Insomma una situazione quella che è stata denunciata su cui bisogna far chiarezza al più presto prima che i problemi si ripetano di anno in anno, con danni all’ambiente che sono evidenti a tutti. (ma.to.)

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Scorzè
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L’evento. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos ha vinto il rinomato Leone d’oro

Mostra del Cinema, al Lido numeri da record... anche senza americani

L’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si chiude con un Leone d’Oro annunciato, tanti bei film, molto glamour e qualche polemica. Insomma, tutti gli ingredienti per un festival perfettamente riuscito.

Cominciamo dai film che, se si parla di un festival cinematografico, dovrebbero essere la cosa più importante. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos ha vinto meritatamente il Leone d’oro: pubblica e critica concordi nel ritenerlo una spanna sopra tutti i film in concorso. Un concorso che ha parlato molto italiano, con addirittura sei film italiani. Un po’ troppi? Forse, però va detto che “Io Capitano” di Matteo Garrone (vincitore del Leone d’Argento e del Premio Marcello Mastroianni) è uno di quei film destinati a durare. Un film splendido e struggente, capace di affrontare un tema delicatissimo come quello dei flussi migratori senza ideologie, lezioncine o paternalismi. E l’ovazione di un quarto d’ora tributata dal pubblico a Garrone e al cast del film è la prova provata che siamo di fronte a grande Cinema. Da sottolineare come anche Agnieszka Holland, con il suo “The Green Border”, abbia fatto una scelta simile a quella di Garrone: ha lasciato da parte l’ideologia per raccontare una storia (corale nel suo caso), spostando l’attenzione su altre latitudini. Se, infatti, “Io Capitano” racconta il viaggio che affronta chi dal Senegal cerca di arrivare in Europa, “The Green Border” invece ci mostra il dramma di chi è costretto a vivere nei boschi tra Bielorussia e Polonia. Anche nel caso di Holland al termine della proiezione la Sala Grande è esplosa in un boato. Tra i film italiani in concorso interessanti anche “Enea” di Pietro Castellitto, “Comandante” di Edoardo De Angelis e “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo.

Ma veniamo alle polemiche. Iniziamo con i pochissimi attori americani sul red carpet a causa dello sciopero di sceneggiatori e attori a stelle strisce contro i grandi studios. Va detto che al pubblico la cosa sembra non aver pesato dato che la Mostra 2023 ha registrato numeri re-

cord: più biglietti venduti (+14% rispetto al 2022), più accessi in sala (+17% rispetto al 2022) e più accrediti (+9% rispetto al 2022).

Pierfrancesco Favino, invece, ha aperto un fronte polemico con le produzioni USA colpevoli di utilizzare sempre e solo attori stranieri per raccontare storie italiane. Il riferimento è ovviamente a “Ferrari” di Michael Mann, film peraltro molto deludente. Le parole di Favino, che in realtà ha allargato il discorso parlando di appropriazione culturale dato che noi italiani lasciamo che la nostra storia e la nostra cultura vengano raccontate sempre e solo attraverso il filtro USA, hanno scatenato reazioni di ogni tipo. C’è chi ha accusato Favino di essere troppo nazionalista, chi gli ha risposto che il problema è dell’Italia che non riesce a creare un suo star system, chi ha invece ribadito la polemica sostenendolo.

Altra polemica, questa volta scatenata dal rapper Gue Pequeno, è stata quella relativa al red carpet. A sentire il musicista milanese il red carpet del Lido è stato invaso tra troppi “vip per caso”: YouTuber, TikToker, personaggi tv, protagonisti di reality… tutta gente che con il cinema non ha nulla a che fare. La polemica ha lasciato un po’ il tempo che

ha trovato dato che alla fin fine il red carpet, a Venezia come a Cannes, è da sempre il luogo in cui si celebra la fiera delle vanità. Con buona pace di Gue Pequeno.

C’è stato anche tanto Veneto a questa Mostra del Cinema, con una serie di iniziative importanti. È stata presentato il nuovo CDA della Veneto Film Commission, ma anche la prima mondiale della versione cinematografica di Casanova Operapop, il musical di Red Canzian tratto da “Giacomo Casanova - La ballata dei cuori infranti” dello scrittore Matteo Strukul. Segnaliamo anche la nuova docu-serie Sky, realizzata dalla casa di produzione Padova Stories di Alessandro Pittoni, che racconta la storia di Enrico Vandelli, lo storico avvocato di Felice Maniero.

Ora non ci resta che aspettare Venezia81 , con la certezza che la Biennale avrà un nuovo Presidente (i bene informati parlano di Pierangelo Buttafuoco) e la Biennale Cinema un nuovo direttore (sempre gli stessi bene informati parlano di Luca Barbareschi). Stiamo a vedere cosa succederà, noi saremo di nuovo sul red carpet per raccontarvi il festival cinematografico più antico e più bello del mondo.

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L’80esima edizione ha regalato grandi film, tanto glamour, polemiche e numeri eccezionali
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Economia. Arrivano dati davvero promettenti dopo gli anni della pandemia

Calzaturiero a gonfie vele, prende quota il Distretto della Riviera del Brenta

Il settore della calzatura in Riviera del Brenta corre. E gli affari nelle scorse settimane sono fioccati anche alla mostra Micam di Milano, il momento più importante d’incontro e confronto tra professionisti. Una vetrina per un distretto a vocazione internazionale come le calzature del Brenta, forte di oltre 480 aziende delle province di Padova e Venezia e 10mila addetti, che nel 2022 hanno prodotto 19,9 milioni di paia di scarpe (il 93% destinato all’export), per un fatturato di oltre 2 miliardi di euro. Alla mostra di Milano è stato allestito un info point sul Distretto Calzaturiero del Brenta al Padiglione 1 di Fieramilano, nell’area promozionale delle Regioni, vicino allo stand Assocalzaturifici. Attrezzato con un megaschermo per la proiezione di video storytelling, decorato con gigantografie evocative di Venezia, ha ospitato anche quattro teche espositive, con una selezione di modelli

realizzati dagli allievi diplomati al Politecnico Calzaturiero nel 2023. In contemporanea nelle scorse settimane la Riviera del Brenta ha ospitato 11 fashion influencer. I fashion influencer provenienti da Germania, Belgio e Kazakistan si sono trasferiti dal Micam a Vigonza per visitare il Consorzio Maestri Calzaturieri, il Politecnico e il Mu-

I dati al primo semestre del 2023 presentano una crescita del 21,8% del volume dell’export del calzaturiero (+59,4% sul 2021)

seo della Calzatura Villa Foscarini Rossi a Strà. Gli influencer hanno visitato anche le aziende del territorio e il centro storico di Venezia con un percorso sulle tracce dei Calegheri, la Confraternita che diede inizio all’arte calzaturiera nel XIII

secolo. “Le due iniziative nell’ambito di Micam sono rivolte soprattutto agli operatori internazionali del settore - dichiara Daniele Salmaso, presidente Gruppo Calzatura di Confindustria Veneto Est - che potranno toccare con mano il percorso fatto di tradizione e in-

Cisl raccoglie firme per la legge sulla partecipazione al lavoro

È partita a settembre dal mercato di Mestre la campagna di raccolta firme di Cisl Venezia a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare “Partecipazione al lavoro”. Nelle scorse settimane sono stati aperti tre punti (nelle sedi di Mestre, San Donà di Piave e Chioggia) dove sottoscrivere il documento da qui al prossimo novembre. L’organizzazione sindacale scende in piazza in tutta la provincia. Serve raccogliere 50 mila firme e nel prossimo mese e mezzo saranno allestiti dei banchetti nei mercati del veneziano. “La nostra Costituzione, all’articolo 46, prevede che, per una economia giusta - rileva il segretario di Cisl Venezia Michele Zanocco - ci sia il diritto dei lavoratori a contribuire allo sviluppo e alla gestione delle aziende. Questo strumento, mai attivato nel tempo, diventa fondamentale in questo momento dove la finanza

e la speculazione globale rischiano di condizionare sia il mondo del lavoro che le scelte della politica, sempre più schiacciata nelle sue scelte nazionali e locali intervenendo sui destini delle persone. Per questo, la Cisl ritiene fondamentale promuovere una legge che guardi con attenzione al tema della democrazia economica e consenta ai lavoratori di poter agire in un processo di partecipazione con rappresentanti dei lavoratori nei consigli di amministrazione, finanziaria ed economica anche attraverso l’azionariato dei dipendenti”. In totale, gli appuntamenti di raccolta firme nei mercati della provincia saranno 28, sempre dalle 9 alle 13, e si andrà sino ai primi di novembre. Si può firmare comunque anche nelle sedi Cisl di via Ca’ Marcello 10 a Mestre, di via Calnova 68 a San Donà di Piave e via Cesare Battisti 328 a Chioggia.

novazione della calzatura di lusso del Brenta”.“Anche quest’anno Camera di Commercio di Venezia Rovigo mette a disposizione 25.000 euro per il Distretto Calzaturiero nell’ambito del “Programma Interventi di Promozione Economica ed Internazionalizzazione2023” della

Regione - dichiara il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Emanuela Fattorel. Ciò che più premia il sistema economico locale è l’impegno congiunto delle categorie economiche e delle istituzioni a fianco delle imprese, soprattutto sul fronte dell’internazionalizzazione, che la riforma del sistema camerale ha annoverato tra i temi prioritari a cui vincolare la spesa delle risorse aggiuntive provenienti dall’aumento del 20% del diritto annuo, specificamente autorizzato dal Mise. Il comparto calzaturiero, nel territorio della Città Metropolitana di Venezia, conferma i buoni risultati del 2022: i dati al primo semestre del 2023 presentano una crescita del 21,8% del volume dell’export del calzaturiero (+59,4% sul 2021), con un aumento delle esportazioni verso i mercati tradizionali di Francia (+29,4%) e Germania (+16%)”. Insomma il comparto vola.

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La sede della Cisl a Mestre Produzioni di calzature in Riviera del Brenta

Eventi. Per l’occasione il 21 ottobre La Fenice riporta in scena “Dal Rigoletto” di Giuseppe Verdi

Grandi festeggiamenti per i 110 anni del Teatro Toniolo di Mestre

Il Teatro Toniolo spegne 110 candeline: l’apertura risale infatti al 30 agosto 1913, dopo un anno di lavori sotto la guida dell’architetto Giorgio Francesconi e su progetto dei fratelli Domenico, Marco e Giovanni Toniolo, imprenditori edili veneziani.

Per celebrare la nascita e la storia del teatro, il Comune di Venezia ha messo in piedi una serie di iniziative.

In particolare, il 30 agosto è stato svelato l’annullo filatelico che Poste Italiane ha dedicato alla ricorrenza, su una cartolina rievocativa creata per l’occasione che riproduce a sua volta una cartolina del 1916, proveniente dall’Archivio di Carlo Montanaro, con i saluti da Mestre sullo sfondo di un Toniolo con la duplice caratterizzazione di teatro e di cinema.

Il cuore dei festeggiamenti però si preannuncia per sabato 21 ottobre: per l’occasione il centro di Mestre compie un tuffo nel passato immergendosi nelle atmosfere dei primi del Novecento, tra cui la giornata di apertura del 1913, che verrà vissuta in tutto e per tutto anche sul palco grazie al Teatro La Fenice, che riporta in scena “Dal Rigoletto” di Giuseppe Verdi con una selezione di brani dall’opera a 110 anni dall’apertura del Teatro Toniolo, e con le scenografie realizzate in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Tra gli interpreti, Armando Gabba (Rigoletto), Giulio Pelligra (il

duca di Mantova) e Lucrezia Drei (Gilda). Il direttore è Marco Paladin, Orchestra del Teatro La Fenice.

“Mestre è stata all’esordio della carriera del grande musicista che conosceva il territorio e la nostra città. Sarà quindi un onore per i nostri musicisti portare sul palcoscenico mestrino ancora una volta la sua musica” ha commentato il sovrintendente del Teatro La Fenice, Fortunato Ortombina.

Il concerto sarà anticipato da una memoria storica che riporterà il centro di Mestre al lontano 1912: tra le 16.30 e le 18.30 Piazza Ferretto sarà infatti animata dalle rievocazioni di scene di vita dell’epoca, un mercato dei mestieri antichi e tradizionali, oltre che dall’intrattenimento per grandi e piccini con il Teatro dei Burattini, cantastorie, gruppi di musiche e danze popolari, comici di strada, acrobati, e la Fanfara del Regio Esercito. Gli artisti si esibiranno a rotazione spostandosi in diversi posti all’interno dell’area

Il concerto de La Fenice sarà anticipato da una memoria storica che riporterà il centro cittadino nel lontano 1912, quando sono iniziati i lavori per costruire il teatro

scenica, in modo da dar vita a una sorta di flash mob dinamico.

“Un anniversario per raccontare la storia di questo Teatro, sempre con una visione contemporanea, rivolta in particolare ai giovani, che cerchiamo di coinvolgere nelle iniziative che continuiamo a programmare. Come, ad esempio, le iniziative del Teatro La Fenice nelle scuole e l’accordo “Venezia Città Campus” firmato con le università e le istituzioni culturali per permettere a chi studia a Venezia di coltivare le proprie passioni e di poter intraprendere percorsi lavorativi – ha commentato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – Essere attrattivi è la vera scommessa, siamo una grande Città Metropolitana, Stato da Mar e Stato da Tera ed è da momenti come questi che dobbiamo rileggere la nostra storia, ripartire dalle nostre radici per costruire insieme e in modo trasversale il futuro.”

Cinema indipendente. Il tema delle “consumazioni” al centro della IX edizione di “Laguna Sud”

Il cinema indipendente è tornato a Chioggia con la IX edizione di “Laguna Sud - Il cinema fuori dal Palazzo”, nato nel 2015 come progetto speciale delle Giornate degli Autori alla Mostra d’arte cinematografica, ideato e diretto da Andrea Segre e Giorgio Gosetti. Dal 18 al 23 agosto scorso si è svolto un laboratorio pratico di cinema del reale coinvolgendo una selezione di giovani registi, coordinati dai formatori di ZaLab con la supervisione del regista Segre, che hanno realizzato dei cortometraggi sul tema “Consumazioni”: cosa stiamo consumando, perché, come? Le calli e i canali di Chioggia si stanno riempiendo di coc-

ktail bar, spritz, cicchetti, lounge, aperitivi… facendo girare l’economia, riempiendo di gente il centro storico, cambiando la vita in un mix di tradizione e modernità.

“Il linguaggio cinematografico - ha affermato l’assessore alla cultura di Chioggia Elena Zennaro - può aiutare a trasmettere dei messaggi e stimolare il dibattito. La formula del laboratorio è molto interessante e può aiutare le persone a crearsi una coscienza. Abbiamo ritenuto anche quest’anno di sostenere l’iniziativa del “cinema fuori palazzo’ perché lo riteniamo un significativo momento culturale della nostra città”.

Le cinque serate di cinema - in

una doppia proiezione a palazzo Grassi e all’Auditorium comunale - hanno permesso ai numerosi appassionati di assistere alla presentazione dei film “Alcarràs” di Carla Simon, “Margini” di Niccolò Falsetti, “Dirty difficult dangerous” di Wissam Charaf, “Marx può aspettare” di Marco Bellocchio, “Trieste è bella di notte” di Matteo Calore; Stefano Collizzole e Andrea Segre e dei cortometraggi del laboratorio.

“Laguna Sud - Il cinema fuori dal Palazzo” è realizzato da ZaLab, Pro Loco Chioggia Sottomarina, Fondazione Clodiense con il patrocinio e contributo del comune di Chioggia. (e.f.)

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Ciclismo.

L’esposizione è stata l’evento clou di una serie di ricorrenze

L’Unione Ciclistica MartellagoMaerne - Olmo compie 50 anni

Un anniversario importante si celebra in ambito sportivo tra Martellago e le sue frazioni, Maerne e Olmo. La rappresentativa ciclistica locale, infatti, quest’anno ha compiuto il mezzo secolo di vita e, per festeggiare adeguatamente il lieto evento ha organizzato una mostra fotografica ricca di immagini, oggettistica e curiosità varie aperta presso l’Auditorium San Salvatore, visitabile a settembre. Per l’occasione è stato anche effettuato un annullo filatelico dedicato. L’Unione Ciclistica Martellago-Maerne-Olmo Asd nacque dalla fusione di due realtà simili ma ben distinte,con storie diverse, ambedue indirizzate al ciclismo giovanile. Una nata nel 1973, l’altra nel 1988, con un passato ricco di soddisfazioni e trofei, hanno unito le forze per crescere e diventare polo di attrazione ciclistico per i più giovani e non solo. Lo

slogan, da sempre, della società

è: “tre paesi, una sola società per giocare, divertirsi e correre in bicicletta”. Da subito, nella sua cinquantennale storia è stato subito un successo di nuove iscrizioni, nuove gare, tanto entusiasmo attorno a qualcosa di nuovo con radici antiche. La ricetta del successo è stato di mettere insieme

esperienze, storie, qualità, programmi che ha fatto lievitare la nuova associazione ciclistica fino a farla diventare la prima realtà a livello giovanile del territorio veneziano per iscritti e partecipanti. Una realtà che può vantare

un luogo sicuro dove allenarsi, il ciclodromo di Martellago, sia su strada che sul fuori strada, dove bambini e bambine imparano a destreggiarsi con le bici, in tutte le sue forme e modalità. Un posto dove far svolgere allenamenti e gare senza pericoli, in mezzo al

Il Noale Volley punta sui giovani: “Nuovi tesseramenti linfa vitale”

Il Noale Volley stila il bilancio delle sue attività dell’anno sportivo conclusosi a giugno e pianifica le attività in partenza da questo mese. Al termine della prima stagione “regolare” post-covid il dato più confortante è stato il ritorno in palestra di molte bambine e bambini con tanta voglia di fare sport. “I nuovi tesseramenti sono la linfa vitale del nostro Club - spiega Roberto Cagnin, tesoriere della società - nelle ultime stagioni abbiamo svolto la nostra attività esclusivamente nel settore giovanile. Una stagione faticosa che ha impegnato tutto lo staff in una ottantina di partite. Le allenatrici Vicky, Erika e Chiara hanno dato il massimo per crescita ed il miglioramento tecnico delle ragazze. La squadra che ha conseguito i risultati migliori è stata la Under 16 che si è classificata al quinto posto nel campionato provinciale Fipav U16 Gre-

en. Nel corso della stagione ha confermato la propria crescita con un bel terzo posto al Torneo Città di Mestre ed è arrivata a disputare la semifinale del Trofeo Fipav U16. Particolare soddisfazione per due ragazze, Maddalena Cagnin e Martina Pescarino che sono state convocate per il Trofeo Raika. Una competizione promossa di Fipav Venezia come selezione per la rappresentativa del comitato provinciale”. Negli altri campionati in cui il club è stato impegnato, l’Under 14 si è classificata all’undicesimo posto mettendo in mostra buone individualità. Campionato difficile per la Under 13 ma l’obiettivo era quello di far fare esperienza ad una formazione composta da tante atlete giovani, alcune delle quali esordienti in campo. Nella nuova stagione la società tornerà a disputare un campionato di 2a divisione. (r.m.)

verde, con personale qualificato. Una fusione tra le tre realtà territoriali avvenuta nel 2020 e che “funziona benissimo - come ha sottolineato il presidente Gianfranco Vallongo – siamo già al terzo anno insieme”. L’esposizione è stata l’evento clou di una

serie di ricorrenze che ha visto la società ciclistica impegnata tutto l’anno in eventi e celebrazioni partite a febbraio con l’incontro “hai voluto la bicicletta? Adesso pedala”, poi la presentazione ufficiale delle squadre a marzo e le gare su strada tra cui i Tre memorial il 16 aprile e il 14 maggio il trofeo Comune di Martellago. L’ultima gara della stagione, a settembre, è stato il secondo trofeo “Ricordo di Alessio e Nicola”. Il tutto inframezzato da varie premiazioni, all’attuale presidente Vallongo da parte del sindaco Saccarola, Jacopo Vendramin, il corridore che più si è distinto la scorsa stagione e non sono mancati i ricordi dei presidenti e consiglieri che si sono succeduti negli anni come il compianto Ilario Mellinato, Giuliano Foligno, Giovanni Ragazzo e Gianpaolo Mellinato.

Riccardo Musacco

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Lo slogan, da sempre, della società è: “tre paesi, una sola società per giocare, divertirsi e correre in bicicletta”
La squadra del Noale Volley L’Unione Ciclistica Martellago - Marrne - Olmo

#Regione

Migranti.

“Il Veneto sta facendo la sua parte ma l’Europa è distante e assente”

Sotto pressione ancora una volta i sindaci e i prefetti alle prese con la gestione degli arrivi ancora numerosi e le inevitabili tensioni sul territorio

Con l’arrivo dell’autunno non si parlerà più di emergenza migranti, almeno non nei termini usati in queste ultime settimane. La questione, però, resta più aperta che mai e gli sbarchi, dopo la fisiologica flessione invernale, riprenderanno la prossima primavera e di nuovo si tornerà ad usare il termine emergenza. Sotto pressione, ancora una volta, i sindaci e i prefetti, alle prese con la gestione degli arrivi e le tensioni che inevitabilmente si creano. L’accoglienza diffusa è indicata come la via maestra ma le difficoltà non mancano. Nei mesi scorsi il presidente del Veneto Luca Zaia aveva proposto una cabina di regia con gli enti locali per sperimentare forme di accoglienza diffusa. A caldo, complici le numerose tensioni, questa

proposta non fu raccolta. Guardando però al futuro dei prossimi mesi una strategia condivisa è ormai irrinunciabile anche se di difficile realizzazione.

Zaia intanto tende la mano ai sindaci.

“Sono i sindaci che hanno conoscenza dei propri territori - mette in chiaroe sanno quale è il livello di ospitalità che possono garantire o hanno garantito. Non dimentichiamo che il Veneto ha dato ospitalità e un progetto di vita a oltre 550 mila migranti, che si sono insediati e integrati e rappresentano il 12 per cento popolazione regionale”.

Zaia continua sottolineando che “i sindaci stanno facendo la loro parte ma non possiamo continuare a chiamarli all’appello, pensando che si possa ospitare all’infinto. Al di là della sostenibili-

tà, serve dignità nell’ospitalità. Ma c’è anche una comunità che sta cambiano pian piano fisionomia e che avrà bisogno di modificare i propri modelli educativi, di servizi dell’educazione. Di questo nessuno parla”. Intanto resta sul piatto la necessità di dare una risposta di fronte all’emergenza. “Con questi numeri la situazione è insostenibile e l’Europa è latitante, - aggiunge il presidente del Veneto - è il convitato di pietra. Ma a voi sembra normale che l’Europa percepisca Lampedusa come il confine italiano, quando è lo stesso migrante che arriva a Lampedusa a pensare di essere in Europa. Ma l’Europa non c’è. Andate a chiedere in Ue che fine ha fatto la redistribuzione dei migranti che sbarcano e arrivano in Italia. Praticamente siamo a zero. Molto spesso, infine, stiamo dando assistenza per lo più a migranti economici, si pensi solo che solo l’8 per cento dei migranti arrivati avrà il riconoscimento dello status di rifugiato. Questo dà la dimensione dello sforzo che dedichiamo

anche ai migranti economici, quando invece dovremo dedicarci ad ospitare chi veramente scappa dalla morte. L’Europa - conclude il governatoredeve prendere la situazione in mano, e lo dice un europeista convinto, e non

lasciare sola l’Italia che non può diventare il ventre molle del Mediterraneo”.

Mario Conte: “Noi sindaci in prima linea, costretti a fare i salti mortali”

“Si chiede di risolvere un problema alla radice partendo dalle foglie”. Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, sulla questione migranti sgombra il tavolo da ogni equivoco: “I sindaci sono l’elemento più basso della filiera, ma il problema deve essere risolto a monte”. Fa appello agli enti superiori, Europa in primis, affinché si mettano una mano sulla coscienza ed evitino uno scaricabarile che, via via, arriva fino ai comuni, “con i sindaci costretti a fare i salti mortali senza strumenti, senza spazi, senza risorse, passando per quelli che non sono in grado di gestire e soprattutto dovendo dare spiegazioni alle comunità”. Secondo Conte infatti, se un’emergenza viene gestita bene, viene anche capita: “Perché le comunità reagiscono bene a fronte di organizzazione e scelte condivise e spiegate, ma se ci sono casualità, imposizioni e cattiva gestione allora reagiscono male. Il Covid ce l’ha insegnato”. Una linea di pensiero che in questi giorni viene analizzata in occasione degli Stati Generali dei Comuni del Veneto, in programma a Verona, dove tra i tanti temi sul piatto c’è anche quello dell’emergenza umanitaria

dei migranti. “Noi sindaci siamo disponibili a fare la nostra parte, ma non possiamo risolvere da soli i problemi della migrazione dall’Africa, fermo restando che oggi stiamo gestendo Africa, Afghanistan, Ucraina e comunità locali, perché le emergenze sociali in essere sono tantissime”, precisa il primo cittadino di Treviso, sottolineando la fase

Agli Stati Generali dei Comuni veneti di Anci un appello per l’emergenza umanitaria

particolarmente difficile che i comuni si trovano a vivere, dai costi elevati agli sfratti. “In questo momento storico tutto è molto più complicato e non si tratta di una questione di volontà. Parlo con sindaci che politicamente dovrebbero essere molto più accoglienti, più aperti e disponibili, ma – racconta Conte – rispondono che non hanno né risorse, né spazi e temono, proprio per la fase par-

ticolare che stiamo attraversando, di non trovare nemmeno la sensibilità da parte della loro comunità”.Nella sua Treviso, alla ex caserma Serena, dal 2015 è attivo uno dei centri di accoglienza più grandi della regione. Passato da 600 a 180 presenze quando Matteo Salvini era ministro dell’interno, l’hub trevigiano in questi anni non è mai stato svuotato. Ora il riempimento è ricominciato. “Si va a fasi alterne, ma del resto o l’Europa decide di investire seriamente sui Paesi di partenza per cercarse di costruire un futuro a queste persone nei loro territori, oppure è necessario pensare a qualcosa di diverso”. Un gesto simbolico, un avvicinamento fra un’emergenza e un’esigenza, è in fase di realizzazione proprio in questi giorni.

“Stiamo censendo le esperienze professionali dei migranti che accogliamo alla Serena per provare ad avvicinare parte economica e sociale. Presenteremo l’elenco – spiega il sindaco di Treviso – alle aziende, agli artigiani, agli industriali. Poi però rimane il tema della casa, perché è davvero una questione tanto articolata”.

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Zaia, “raggiunti i livelli massimi di ospitalità”, alla ricerca di una strategia oltre l’emergenza
Mario Conte Luca Zaia

Regione

Il dibattito. Gli interventi dei sindaci di Padova, Vicenza e Verona

Dopo l’emergenza affrontata anche in Veneto in seguito agli sbarchi estivi i sindaci delle tre principali città della regione sono disponibili ad un confronto pragmatico sull’accoglienza diffusa e sulle soluzioni per affrontare l’arrivo dei migranti. Ecco le loro posizioni

Sergio Giordani (Padova):

“Orgoglioso della nostra risposta”

“Sono assolutamente convinto che la scelta di collaborare a Ferragosto con la Prefettura sia stata giusta; la rivendico, e ha protetto la città, l’unica cosa che a me interessa. Spero sia chiaro a tutti che, in quei giorni, con tutti i “no” che venivano opposti all’accoglienza diffusa, se non avessi aperto io le porte a una soluzione temporanea, per senso di responsabilità e collaborazione Istituzionale, oggi a Padova con probabilità ora avremmo un hub”. “Sono orgoglioso, come sempre, della nostra straordinaria Padova e della sua gente. Dalle cittadine e i cittadini dei quartieri interessati, alle parrocchie, alle associazioni, alle scuole, alla Croce Rossa tutte e tutti hanno compreso la scelta temporanea ed emergenziale e hanno aiutato come potevano. Mi ha commosso sapere che dei bambini hanno fatto trovare delle lettere per i profughi. Questa è Padova, al netto delle grandi e piccole strumentalizzazioni”.

“Ribadisco con schiettezza e serenità quello che ho sempre detto: sono contrario a maxi hub. Una scelta sbagliata e miope che rappresenterebbe un grave fallimento del sistema di gestione nazionale, un problema per la comunità, una soluzione non dignitosa per chi viene ospitato, con le ovvie conseguenze sul territorio. Farò tutto quello che posso fare per evitare imposizioni in questo senso nei prossimi tempi. A Padova come a Roma, lavoriamo perché si prenda atto che un’estate come questa sempre sull’orlo dell’emergenza non ci deve più essere. Usiamo il tempo che abbiamo davanti per trovare soluzioni virtuose frutto di buon senso, pragmatismo e cooperazione, soluzioni che, per essere buone, non possono che prevedere di sistemare queste persone in piccoli nuclei diffusi”.

Giacomo Possamai (Vicenza):

“Anticipare i tempi, ciascuno faccia la sua parte”

“Come amministratori, siamo oggi chiamati a lasciare da parte valutazioni di mera utilità elettorale a breve termine e, invece, a concentrarci su soluzioni che siano effettivamente efficaci e utili per le nostre comunità. Dobbiamo anticipare i flussi migratori, lavorando a stretto contatto con le organizzazioni internazionali e nazionali, per sviluppare piani d’azione condivisi, chiari e ben definiti. Insieme a tanti altri sindaci del nostro Veneto e del paese, in questi mesi abbiamo insistito su un principio di base: dobbiamo distribuire equamente le persone all’interno di tutto il nostro territorio. Se tutti fanno la loro parte, proporzionalmente, questa è una sfida che possiamo vincere. L’accoglienza diffusa è un approccio che evita la concentrazione di migranti in un unico luogo, soluzione che si è già rivelata completamente errata. Ogni quartiere può contribuire in modo unico all’accoglienza, offrendo opportunità culturali, sociali e di lavoro. Questo è l’approccio che può contribuire a ridurre le tensioni e promuovere la coesione sociale. Dobbiamo investire in servizi che promuovano l’integrazione linguistica, culturale e sociale dei migranti. Una persona che arriva nei nostri territori deve trovare un’abitazione dignitosa, ma deve anche avere modo, rapidamente, di conoscere la nostra lingua e le nostre tradizioni per potersi integrare. Su queste basi sono estremamente disponibile a lavorare nei prossimi mesi con Governo, presidente Zaia e i miei colleghi sindaci, nella speranza di arrivare alla prossima estate senza trovarsi, un’altra volta, punto a capo, ma capaci di affrontare la questione con uno sguardo lungo e vincente nella gestione dei flussi migratori.”

Damiano Tommasi (Verona):

“Collaborare

“Il legislatore non assegna ai Sindaci ruoli specifici nella gestione dei migranti, ma non possiamo non fare la nostra parte anche perché ci sono due aspetti decisamente dirimenti. Il primo è rappresentato dalle ricadute sui territori: la regia nazionale ha il bisogno e il dovere di confrontarsi; il secondo è legato al tipo di risposta e ai servizi da garantire. Purtroppo temo che, come è già stato in passato e come avviene su certi temi delicati, che diventano elettorali, le polemiche prendano il sopravvento sul dialogo. Io non mi stancherò mai di ripeterlo: il fenomeno migratorio va gestito con criterio nella distribuzione dell’accoglienza che, ricordo, è in capo alle Prefettura, ma serve un supporto delle amministrazioni. Questo ovviamente risolverà parte della questione, ma non basterà perché le prefetture hanno bisogno anche del dialogo con il privato sociale, con le realtà che con competenza e professionalità possono seguire questi fenomeni. Altrimenti tutto viene esasperato. Oggi il Comune sostiene 62 rifugiati, tra cui donne e minori, con l’accoglienza diffusa. Al momento invece non abbiamo spazi a portata di mano da gestire, già pronti, come Cas. Credo, semmai, che uno degli ambiti su cui si potrebbe investire di più sia quello di dialogare con associazioni di categoria come quelle dell’agricoltura, o Confcommercio: hanno l’accesso ai flussi, controllati, per quanto riguarda ambiti lavorativi. E aziende hanno bisogno di lavoratori. Io confermo la mia disponibilità a lavorare in questo senso con tutti quelli che comprendono che non è con i grandi Hub che si può fare il bene del nostro Paese e di queste persone costrette alla fuga dai loro territori di origine”.

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“Accoglienza diffusa, siamo pronti al confronto”
con le prefetture e il privato sociale”

L’intervista.

forte, adesioni coerenti con un partito in crescita”

Italia in Veneto è

Si parla molto in questo momento dei cambi di partito che stanno interessando alcuni gruppi, soprattutto la Lega. Chiediamo a Flavio Tosi, coordinatore veneto, com’è la situazione di Forza Italia?

“Oggi Forza Italia a livello nazionale, anche perché abbiamo un leader credibile, capace e competente come Antonio Tajani, riesce a dare l’affidabilità che gli elettori cercano. Una volta c’era più ricerca di demagogia, più populismo nelle scelte, ma oggi prevale il pragmatismo e la concretezza che Forza Italia riesce a offrire. Anche a livello veneto oggi siamo considerati un partito in crescita, con una base che si allarga e con persone credibili e capaci di amministrare. Insomma, stiamo recuperando il terreno che una volta in Veneto avevamo perso”.

Ci sono nomi in questi cambi che stanno facendo scalpore. Può confermarne qualcuno?

“Finchè non si fanno annunci ufficiali, per rispetto degli interessati, non confermo nulla. È vero però che di

settimana in settimana comunicheremo nuove adesioni a tutti i livelli, comunale, provinciale e regionale”. Quindi è vero che c’è un certo fermento?

“Assolutamente sì. Oggi Forza Italia è un partito forte, i sondaggi ci danno come secondo partito a livello nazionale. Non siamo più il terzo partito. Questo porta ovviamente a nuove adesioni: Forza Italia,

contrariamente a quanto dicevano i corvi di sventura, è in crescita”. La scomparsa di Silvio Berlusconi ha aperto necessariamente una nuova fase nel partito e ci si presenta a due appuntamenti importanti prossimamente: le elezioni europee del 2024 e le elezioni regionali nel 2025. Come sta lavorando Forza Italia per consolidare la crescita del partito?

“D opo la scomparsa del nostro grande presidente molti prefiguravano sciagure. Il nome di Berlusconi e quello di Forza Italia sono stati un binomio inscindibile, ma i nostri elettori votavano e votano il partito per i valori al suo interno. Finora siamo stati un partito con poche sedi, pochi iscritti, poche riunioni: ora stiamo riorganizzando Forza Italia affinché diventi più presente sul territorio, anche in vista delle europee e delle amministrative. L’anno prossimo si vota in più di metà dei Comuni del Veneto e dell’Italia: è fondamentale avere un partito vero, organizzato e presente”.

Tema regionali. Se Zaia non potesse ricandidarsi, si è fatto il nome Flavio Tosi. È uno scenario possibile?

“A ndrebbe prima compreso se ci sarà un altro mandato per Luca Zaia. In questo scenario, ovviamente sarebbe lui il naturale candidato. A oggi tuttavia, se si dovesse fare una scommessa, è molto poco probabile che ci possa essere un ulteriore mandato. In questo caso dunque

nel 2025 si andrà a votare in nove regioni e a quel punto Tajani, Meloni e Salvini si confronteranno e faranno le loro proposte in base anche al risultato delle prossime europee. In questo contesto la Lega è già molto rappresentata, dunque è normale che Fratelli d’Italia e Forza Italia avanzeranno una loro proposta”. L e figure politiche di cui nelle prossime settimane verrà confermato il passaggio di partito rischiano di minare i rapporti degli alleati di centrodestra?

“A ssolutamente no. Quello che conta è che resti nel centrodestra, nella stessa alleanza. Per molto tempo Forza Italia ha visto propri iscritti andare in altri partiti di centrodestra, dunque il fenomeno opposto resta comunque fisiologico. Nessuno degli alleati si pone il problema: quello che conta è che si resti nel centrodestra, nella stessa alleanza. Anzi, in verità stiamo assistendo a migrazioni anche da altri partiti come il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico”.

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L’analisi del coordinatore Flavio Tosi, dai nuovi ingressi agli impegni elettorali
“Forza
sempre più
Regione
Falvio Tosi, coordinatore veneto di Forza Italia.

Economia. L’assessore regionale Roberto Marcato illustra

“Avanti con i nuovi distretti del commercio, sono strumenti collaudati ed efficaci”

Sul fronte ambientale destinati 31,3 milioni di euro dal Pnrr per la bonifica delle aree contaminate. Maestri vetrai di Venezia: “raccontano al mondo l’unicità di questa arte”

Attenzione allo sviluppo del commercio locale per ridare vita ai centri urbani, tutela dell’ambiente attraverso interventi di bonifica dei “siti orfani” e promozione delle eccellenze che danno lustro all’artigianato veneto. Sono questi alcuni dei fronti, tra gli altri, sui quali Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico, energia e Legge Speciale per Venezia si sta muovendo in queste settimane mettendo a disposizione risorse e iniziative a sostegno del tessuto produttivo veneto, a tutti i livelli. Riguardo al commercio prosegue infatti l’impegno della Regione nel favorire la nascita e l’attività di nuovi distretti del commercio, sia urbani che territoriali, diventati uno strumento fondamentale per rilanciare e ravvivare la rete di negozi e attività di centri grandi e piccoli.

Agli inizi del mese Marcato ha annunciato infatti l’approvazione da parte della giunta della delibera che iscrive nell’apposito elenco regionale 22 nuovi distretti del commercio (13 distretti urbani e 9 territoriali) con il coinvolgimento di 39 Comuni. Sale così a 139 il totale dei distretti regionali (95 urbani e 44 territoriali) con il coinvolgimento di 248 amministrazioni comunali. “Il modello dei distretti del commercio - commenta l’assessoresi sta dimostrando sempre più vincente rispetto all’obiettivo di rivitalizzare i centri urbani del Veneto. Lo dimostra anche quest’anno il numero di richieste ricevute, ma soprattutto la qualità dei progetti presentati. Abbiamo continuato a lavorare molto in questi anni con i Comuni, attraverso l’ANCI, e con le associazioni di categoria per arrivare a far sì che i distretti diventassero strumenti efficaci e davvero i risultati ci danno ragione. I distretti del commercio oggi in Veneto sono strumenti già collaudati e apprezzati dagli imprenditori, che, grazie alla stretta collaborazione con le amministrazioni comunali, stanno diventando vero e proprio volano per il rilancio commer-

ciale del nostro tessuto urbano e delle attività che lo rendono vivo”.

Non viene meno poi l’attenzione all’ambiente e alla laguna di Venezia con il via libera ai nuovi interventi dei “siti orfani” contaminati con l’obiettivo di completare la riqualificazione entro i primi tre mesi del 2026. I “siti orfani” sono aree contaminate il cui ripristino risulta essere, per diverse motivazioni, a carico della pubblica amministrazione, principalmente ai Comuni. In questi casi responsabile dell’inquinamento non è stato individuato o non risulta individuabile oppure, se identificato, non provvede agli adempimenti previsti dalla normativa in materia di bonifiche di siti contaminati, né vi provvede altro soggetto eventualmente interessato, come ad esempio il proprietario privato dell’area. Ora la Regione finanzierà con 31,3 milioni del Pnrr dieci interventi. Di questi sei sono ricadenti nel territorio del Bacino scolante nella Laguna di Venezia, situati nei comuni di Spinea, Cavallino Treporti, San Martino di Lupari (PD) e Venezia (tre interventi) per un importo pari a 19 milioni di euro; quattro invece nel restante territorio regionale e riguardano i Comuni di Adria, Portogruaro, Isola Rizza e Sarego, per un importo di 12 milioni di euro. “Prosegue senza sosta il lavoro di tutela dell’ambiente e la nostra preziosa laguna a supporto delle amministrazioni comunali - spiega Marcato -. Si tratta di cifre importanti che confermano il nostro impegno per porre rimedio al grave problema dei siti orfani. Negli ultimi anni, a partire dalle risorse legate alla Legge Speciale per Venezia, abbiamo messo in campo un numero crescente di finanziamenti per garantire la restituzione alle rispettive comunità di aree che sono state inquinate da gente senza scrupoli. In questo caso grazie al Pnrr, mettiamo a disposizione ulteriori risorse, di cui una parte importante nel territorio del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia.

L’assessore inoltre ha presentato l’edizione 2023 di “The Venice Glass Week”, il festival internazionale dedicato all’arte vetraria che ha coinvolto oltre duecento realtà partecipanti in 250 eventi tra Venezia, Murano e Mestre. “La Regione ha, da sempre, voluto essere vicina a questi maestri artigiani. - conclude - E lo facciamo anche con la The Venice Glass week per raccontare al mondo quale unicità straordinaria sia il vetro di Murano. Qui celebriamo la capacità di reazione e resistenza di questi maestri artigiani, artisti straordinari”.

30 www.lapiazzaweb.it Regione
le recenti attività
Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico

La pubblicazione. In Veneto sono 3.700 i prodotti della filiera corta

del Territorio”, un viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali

Raccontare la bellezza e la bontà che nascono sui territori, valorizzando i prodotti e i produttori che, da sempre, sono i veri custodi delle tradizioni enogastronomiche locali: è per questo che Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha dato vita nel 2015 a “Sapori del Territorio”, il brand che negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui l’azienda è presente, raccoglie oggi più di 8.800 referenze a scaffale provenienti da oltre 1.000 produttori locali. Nel solo Veneto sono 3.700 i prodotti presenti nei punti vendita che arrivano da 700 produttori della regione. Un progetto con il quale Aspiag Service rafforza il legame profondo con i territori, promuovendo le filiere corte, raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale, i loro artigiani produttori e i luoghi dove nascono.

“Sapori del Territorio”, infatti, non parla solo di prodotti ma della storia delle persone che li realizzano, strettamente connessa ai territori di provenienza, un racconto che Aspiag Service Despar ha scelto di valorizzare con attività e iniziative di comunicazione che hanno lo scopo di rendere riconoscibili i prodotti di eccellenza attraverso un marchio dedicato che contraddistingue le referenze regionali all’interno del punto vendita, mettendo in risalto le caratteristiche e le peculiarità del prodotto e, soprattutto, delle

aziende produttrici locali. A questo scopo Aspiag Service Despar promuove anche degustazioni ed eventi per far conoscere a fondo le caratteristiche delle produzioni a chilometro zero fungendo da cassa di risonanza per quei piccoli artigiani del buon cibo che meritano di essere conosciuti da quante più persone possibili.

“Sapori del Territorio” è inoltre una testimonianza concreta della strategia di sviluppo sostenibile di Aspiag Service Despar che

ha proprio tra le sue linee guida l’importanza di valorizzare il territorio e le migliori produzioni locali, generando evidenti benefici positivi in ambito economico, sociale e ambientale, con l’obiettivo di accompagnare le imprese locali verso nuove vie di sviluppo, di crescere in modo etico rispettando l’ambiente e di valorizzare gli aspetti della cultura di un territorio che passano anche attraverso un elemento profondamente identitario come i prodotti della tradizione.

Tre domande a Antonello Santi, Direttore Vendite e Trade Marketing di Lattebusche

1.Quando è iniziata la storia di Lattebusche e come è cambiata nel tempo la Cooperativa?

Lattebusche è una cooperativa che ha sede a Busche, in provincia di Belluno, zona ricca di pascoli ai confini del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, patrimonio UNESCO. Nata nel 1954 per iniziativa di 36 Soci fondatori, la Latteria Sociale Cooperativa della Vallata Feltrina, oggi Lattebusche, è passata in quasi 70 anni di storia da piccola azienda locale a importante realtà del settore lattiero caseario. Ha sempre mantenuto i valori e i pilastri su cui è stata fondata a partire dall’impegno di puntare sulla filiera produttiva locale utilizzando il latte dei propri Soci produttori. Una delle ragioni del successo di Lattebusche è la continua innovazione, assieme all’orientamento alla soddisfazione del Cliente e alla Qualità delle produzioni. La gamma di prodotti è ampia e profonda: 4

formaggi DOP, come Piave, Grana Padano, Asiago e Montasio, formaggi tipici, latte, latticini e formaggi biologici, latte Alta Qualità e gelati a base di latte fresco.

2.Come è nata la collaborazione con Aspiag Service Despar e che cosa significa per voi essere parte del brand Sapori del Territorio in termini di valorizzazione dei produttori e delle filiere locali?

La collaborazione con Aspiag è nata molti anni fa ed è cresciuta nel tempo, sia in termini di presenza che di visibilità per i nostri prodotti nei loro punti vendita; una crescita graduale ma sempre in forte consolidamento. Da sempre ci accomunano i medesimi valori e filosofie aziendali, quali il rispetto e la valorizzazione del territorio e del suo tessuto socioeconomico. Sono proprio i prodotti tipici di qualità, valorizzati in Aspiag con il brand “Sapori del Territorio”, il file rouge che lega Lattebusche

a questo importante Gruppo e che ci permettono di tutelare la nostra Terra e i nostri Soci, “custodi” del nostro bellissimo territorio montano, notoriamente fragile e difficile da vivere.

3.Centrali nella strategia di sviluppo di Lattebusche sono la sostenibilità e il rapporto con il territorio, come li mettete concretamente in pratica nella vostra attività?

Lattebusche è un’azienda che ha sempre cercato di crescere in armonia con il territorio, la fonte della propria eccellente materia prima, il latte fresco, che dona caratteristiche organolettiche distintive e talvolta uniche alle proprie produzioni. Fondamentale è anche l’impegno di Lattebusche nel garantire le condizioni per cui i propri Soci allevatori possano rimanere in montagna, mantenendo un presidio fondamentale per la cura dell’ambiente naturale. Al centro del progetto di Lattebusche c’è il consumatore. Per

questo motivo l’azienda, oltre a continui e rigorosi controlli lungo tutta la filiera (oltre 500.000 all’anno), ha destinato importanti investimenti per l’aggiornamento tecnologico degli impianti produttivi, garantendo così elevati standard qualitativi e igienico sanitari.

Un rapporto sempre più stretto con i produttori locali: quando la GDO accorcia la distanza tra produttore e cliente

Unire localismo e sostenibilità per generare valore condiviso, supportando un consumo consapevole e uno sviluppo sostenibile del tessuto produttivo locale, stringendo legami sempre più forti con i produttori del territorio: sono questi i presupposti su cui si fonda l’impegno di Aspiag Service Despar per valorizzare, attraverso la propria rete distributiva, i prodotti tipici realizzati grazie alla passione e alla competenza di tante imprese che hanno le loro radici nelle cinque regioni in cui siamo presenti. Un rapporto tra Aspiag Service Despar e i produttori locali che nasce dalla comune volontà di valorizzare le produzioni di eccellenza e che si fonda sulla consapevolezza degli aspetti positivi che una filiera corta presenta sia per i produttori che per il cliente finale in termini di sviluppo delle economie e delle realtà locali, di minor impatto ambientale, di maggiore trasparenza e tracciabilità e non ultimo della maggiore focalizzazione sulla qualità dei prodotti. Un legame con i produttori del territorio che ha anche lo scopo di facilitare la crescita del valore del sistema produttivo agroalimentare locale attraverso il potenziamento e l’innovazione di canali promozionali e di commercializzazione che possano favorire la nascita di sinergie e collaborazioni tra le diverse realtà. In questo quadro si inserisce la partecipazione di Aspiag Service Despar a manifestazioni ed eventi sul territorio quali “Made in Malga” e “Formaggio in Villa” che rappresentano occasioni per rafforzare la relazione con i produttori, ribadendo il ruolo di Aspiag Service Despar come promotore delle filiere locali all’interno del mercato della grande distribuzione.

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“Sapori
di Annamaria Buso Responsabile progetto Sapori del Territorio Aspiag Service Despar
Regione
Antonello Santi

All news. Informazione locale ogni 20 minuti. Dalle 7 di mattina tutti i giorni,

tutto il giorno

Radio Veneto24 è davvero la radio che mancava

Grande entusiasmo intorno all’iniziativa editoriale che offre informazione locale no stop, in onda già su app, streaming, smart device

Data di nascita: lunedì 4 settembre 2023. Segni particolari: unica nel suo genere. È questa la carta di identità di Radio Veneto24, la prima radio all news in Veneto che ha ufficialmente iniziato le trasmissioni con il primo lunedì di settembre. Un successo travolgente per i primi giorni di messa in onda: innumerevoli i feedback positivi degli ascoltatori che hanno iniziato a seguire i notiziari e le rubriche quotidiane attraverso la app (per Ios e Android), i dispositivi smart, lo streaming nel sito. Radio Veneto24 ha dimostrato di essere davvero la radio che mancava, catalizzando l’attenzione dei veneti che hanno scritto, commentato, chiesto maggiori informazioni su questa iniziativa editoriale fortemente voluta da Give Emotions, editore anche dei mensili La Piazza e della testata web quotidiana Lapiazzaweb.it.

I NOTIZIARI.

Radio Veneto24 propone informazione locale ogni 20 minuti.

Dalle 7 di mattina tutti i giorni, tutto il giorno, la redazione si occupa di informare senza stop gli ascoltatori. Politica, cronaca, attualità, economia, ma anche informazione di servizio, cultura, sanità sono i temi che trovano spazio nei notiziari in continuo aggiornamento. Un flusso ininterrotto di notizie che sono scritte e lette dai due redattori: Marta Zatta e Mirco Cavallin, coordinati dal direttore Giorgia Gay. Sul campo, ogni giorno a raccontare le storie del territorio, ci sono i corrispondenti locali: Sara Busato da Padova, Marika Andreoli da Venezia, Elena dal Forno da Treviso, Antonio Di Lorenzo da Vicenza, Alessia Soriolo da Verona, Giovanni Monforte dal Veneto Orientale. A completare il team, lo speaker Matteo Zini, Calogero Gambino in produzione.

LE RUBRICHE QUOTIDIANE.

Il palinsesto di Radio Veneto24 propone rubriche quotidiane a cura di opinionisti esperti in diversi settori: Riccardo Sandre per l’economia, Stefano Edel per lo sport, Micaela Faggiani per “Protagonisti a Nordest” e “Mondo Donna”, che vi abbiamo presentato nel precedente numero del nostro giornale. A loro si è aggiunta anche la voce di Alda Vanzan con la rubrica quotidiana “Alda Frequenza, Politica e dintorni”. Veneziana, giornalista e scrittrice, firma de Il Gazzettino, si occupa di politica, cronaca, costume. Ha raccontato le elezioni che hanno fatto la storia del Veneto, i retroscena della vita dei partiti e firmato inchieste sui costi della politica e sulle “parentopoli” in società pubbliche, dalle autostrade alle aziende di trasporto.

Alda Vanzan

Veneziana, giornalista e scrittrice, firma de Il Gazzettino, si occupa di politica, cronaca, costume. Ha raccontato le elezioni che hanno fatto la storia del Veneto, i retroscena della vita dei partiti e firmato inchieste sui costi della politica e sulle “parentopoli” in società pubbliche, dalle autostrade alle aziende di trasporto

Grande l’attenzione di Radio Veneto24 per lo sport, grazie a una redazione dedicata che si occupa di informare sulle discipline più seguite ma anche sugli sport minori. A cura di Stefano Edel è l’appuntamento quotidiano con il calcio delle squadre venete di serie A, B e C. Appuntamenti settimanali sono poi dedicati alla pallavolo (serie A e B) con Giovannni Monforte e al Rugby veneto di serie A e B con Cristiano Aggio, che si occupa anche di raccontare il calcio veneto “minore”. Al basket dà voce Mirco Cavallin, a cui è affidato anche il riepilogo degli ap-

puntamenti del weekend sportivo, ogni sabato. Infine, spazio alle altre discipline sportive nella rubrica settimanale a cura di Monforte. Tra i contenuti quotidiani, trova anche spazio un appuntamento con il notiziario della giunta regionale del Veneto a cura dell’Agenzia Veneto Notizie. E poi spazio alle rubriche “Le buone abitudini” ed “Eventi e spettacoli”, mentre altre sono di imminente attivazione: Salute e Agricoltura. Insomma, il palinsesto già ricco è destinato a crescere ancora con l’unico obiettivo di informare, sotto ogni punto di vista.

COME ASCOLTARCI.

A casa, a lavoro, in mobilità: Radio Veneto24 è sempre accessibile. Al momento è possibile ascoltare i contenuti attraverso la app scaricabile negli store, con gli smart device attivabili attraverso il comando vocale “Alexa, fammi ascoltare Radio Veneto24”, in streaming dal sito www.veneto24.it. Imminente la diffusione anche nel sistema Dab, destinato ad affiancarsi al “vecchio fm”.

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Regione

Lavoro, alimentazione, attività fisica: ricominciare nel segno del benessere

Si torna alla routine quotidiana

Settembre è un mese in genere difficile: ricomincia la routine quotidiana e, dopo le vacanze, è faticoso ritornare a mantenere i ritmi sostenuti della vita di tutti i giorni. La ripresa può essere impegnativa, a volte anche causa di stress – il lavoro, il traffico, le corseeppure qualche piccolo accorgimento per combattere la “sindrome da rientro” e ripartire ritrovando energia e motivazione può essere utile. Il rientro al lavoro e l’organizzazione delle giornate produttive, fra impegni scadenze e appuntamenti, sono passaggi che vanno affrontati gradualmente, per consentire a mente e fisico di riabituarsi alla routine pre-vacanza. Può essere una buona abitudine fare una programmazione compilando delle “to do lists”, “planning” con gli obiettivi da raggiungere nell’arco della giornata. Affinché si possa adempiere a tutti i compiti, è bene partire con pochi obiettivi e cercare di portarli a termine nel modo migliore possibile. E’ utile pensare al mese di settembre come un tempo per “carburare”, incrementando gradualmente la lista delle cose da fare, fino ad arrivare allo standard cui si è abituati. All’interno dei planning vanno inserite anche le attività lavorative. E’ stata dura riprendere a lavorare dopo un periodo di svago e ancora risulta faticoso mantenere i ritmi e gli orari di quando si è a pieno regime; il trucco è vivere questa fase con più serenità possibile, limitando l’ansia e cercando Prosegue alla pag. seguente

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SETTEMBRE 2023
“Sindrome da rientro”, i segreti per ripartire alla grande
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Giovani e Salute

Tornare a scuola senza avere nostalgia delle vacanze

Si torna alla routine

Segue dalla pag. precedente

Ricominciare non è facile per nessuno e, come gli adulti devono riprendere a settembre la loro routine così anche i bambini e i ragazzi devono fare i conti con il tanto temuto inizio della scuola, dopo tre mesi di relax! Le vacanze sono già un ricordo lontano e la campanella di scuola ha già decretato il nuovo inizio ma ancora si fa fatica a trovare il ritmo giusto e la giusta concentrazione: bisogna svegliarsi presto, fare i compiti, studiare…. Ma ci sono anche gli aspetti positivi che rendono piacevole il ritorno a scuola: si ritrovano gli amici, ricominciano le gite, si può stare in compagnia e riprendono le uscite. Se da una parte, però, rivedere i compagni di classe può aiutare ad affrontare meglio la scuola, dall’altra, nonostante i libri delle vacanze estive, non si è più abituati alla routine scolastica fatta di compiti, verifiche, interrogazioni, lezioni… All’inizio può sembrare pesante, ma si può iniziare con il cambiare le abitudini: ad esempio, si potrebbe andare a dormire prima, in modo tale da fare meno fatica a svegliarsi la mattina più attivi per seguire attentamente le lezioni e fare i compiti. Bisogna, poi, sempre iniziare con calma e procedere gradualmente: i primi giorni è possibile ambientarsi facendo lezioni più brevi e meno intense, con un carico più limitato di compiti, in modo equilibrato senza ecces-

si faticosi che possono scoraggiare in partenza. Lo studio, poi, non deve occupare tutto lo spazio nella giornata dei ragazzi che devono poter coltivare le loro passioni. È bene, dunque, insegnare sia ai più grandi sia ai più piccoli a pianificare la giornata: andare a scuola, fare i compiti dandosi degli orari e delle scadenze, per poi finire all’orario prestabilito e ricompensarsi con un’uscita con gli amici, la pratica di un hobby o di un’attività sportiva.

Lo sport, peraltro, è fondamentale per i ragazzi: aiuta a mantenerli attivi, a sfogarsi e a sviluppare la loro vita sociale.

Per muoversi di più, inoltre, i ragazzi, potrebbero andare e tornare da scuola a piedi o in bici!

Accompagnare l’attività scolastica ad una dieta sana ed equilibrata è fondamentale: mangiare bene migliora lo sviluppo fisico e cognitivo dei ragazzi, aiutandoli a mantenere la concentrazione in classe, durante il pomeriggio mentre studiano e fanno i compiti e anche nelle attività sportive.

Ci può essere l’ansia soprattutto per chi inizia un nuovo percorso e non conosce nessuno e cambia insegnanti; in questo caso, anche se un po’ di paura ci può stare, è bene contenerla e vivere il passaggio con curiosità ed entusiasmo verso nuovi obiettivi di crescita.

di svolgere al meglio le incombenze lavorative, la cui mole all’inizio è bene sia contenuta per poi incrementare con progetti più impegnativi in un secondo momento. Dopo le vacanze, inoltre, è bene tornare ad una sana alimentazione, dopo le concessioni e gli abusi estivi. Questo non significa sottoporsi ad un regime alimentare punitivo e restrittivo, ma semplicemente corretto e bilanciato: una persona che segue uno stile di vita sano tutto l’anno non compromette il lavoro svolto per qualche giorno di relax! Le vacanze, al contrario, possono essere produttive anche da questo punto di vista perché aiutano a ricaricare il corpo e la mente abbassando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che è causa, ad esempio, di gonfiore e ritenzione idrica. Non produce risultato ridurre drasticamente le calorie: il corpo e la mente non daranno gli stimoli giusti per le attività della ripresa già di per sé faticosa e impegnativa; al contrario si può optare per una dieta bilanciata nei suoi macronutrienti e con i dovuti sfizi che una volta a settimana sono più che meritati. Non va trascurata l’idratazione che aiuta ad eliminare il gonfiore, a drenare i liquidi in eccesso, ma anche a mantenere il tono muscolare.Si riparte anche con l’attività fisica che scarica le tensioni e fa stare bene. Anche in questo caso il segreto è la gradualità con cui si torna a praticare l’esercizio fisico, per ritrovare lentamente durata ed intensità negli allenamenti, stabilendo degli obiettivi raggiungibili e per questo gratificanti nei risultati non solo sul piano fisico ma anche psicologico. Le sedute di allenamento vanno programmate con cura e nel rispetto dei propri limiti.Riprendere piano piano tutte le attività, iniziando a mangiare sano e facendo movimento, il tutto gradualmente senza imporsi di riuscire a raggiungere immediatamente i livelli precedenti alle vacanze rappresenta dunque un buon inizio. Calma e pazienza, insomma, sono le parole chiave. Può sembrare stressante pensare alla routine quotidiana e questo è il motivo per cui è bene dedicare del tempo al relax ma anche continuare a praticare attività all’aria aperta, proseguendo anche se in modo più limitato ciò che più di frequente si fa nel periodo estivo: uscite, passeggiate, viaggi, senza rinchiudersi drasticamente in spazi chiusi. Fra le attività da praticare all’aria aperta potrebbe essere una buona idea quella di fare un po’ di meditazione; bastano anche pochi minuti al giorno! La meditazione aiuta ad abbassare i livelli di cortisolo e migliora lo stato di salute. Aiuta, insomma, ad affrontare le giornate, soprattutto quelle stressanti, in modo lucido e controllato. Aiuta, inoltre, a migliorare la respirazione e a bruciare gli accumuli di adipe migliorando il metabolismo. Bisognerebbe, poi, per far fronte a giornate piene ed impegnative, dedicare il giusto tempo al sonno: almeno 8 ore a notte gli adulti, 10-12 ore i più piccini. La mattina si è più ricchi di energie, con ricadute positive anche sull’attività cerebrale. Infine, è bene ritagliarsi qualche momento da dedicare a qualcosa che sia appagante e che faccia stare bene: una giornata di shopping per ricompensarsi, una serata fuori con gli amici, un pomeriggio al parco…; insomma ogni tanto è anche giusto dedicarsi una piccola coccola, prendersi del tempo da regalare a se stessi e alle passioni per compensare gli sforzi che si fanno durante l’anno e di cui si capisce la mole proprio al rientro dalle vacanze, quando diventa difficile la ripresa. Per ricominciare e per portare avanti una routine che durerà gran parte dell’anno è bene, dunque, avere equilibrio e consapevolezza, gli eccessi al contrario non aiutano!

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Intervista. L’amministratore delegato Vincenzo Papes: “I pazienti scelgono di tornare nei nostri centri”

Centro di Medicina, un network per la salute al servizio del territorio

Il tema della sanità e dell’importanza di trovare specialisti competenti e strutture adeguate a cui affidarsi è all’ordine del giorno. Vincenzo Papes, amministratore delegato del Centro di Medicina, un network per la salute che conta ad oggi 45 centri medici con oltre 3000 addetti, racconta punti di forza e criticità della sua impresa.

Lei nasce come sportivo nel mondo del calcio e poi si è convertito a imprenditore.Cosa le ha dato l’esperienza precedente come valore aggiunto per poi creare questa realtà?

Innanzitutto la capacità di saper gestire i professionisti, che prima erano calciatori e ora medici, e in secondo luogo la competenza nel coordinare le persone mettendone in risalto le qualità. Il calcio mi ha insegnato il valore della squadra in cui ci sono sia “i migliori”, sia coloro che magari hanno doti meno marcate, ma che restato comunque indispensabili. Oggi abbiamo oltre 3000 addetti tra dipendenti e medici specialisti, ognuno di loro è essenziale all’interno della nostra organizzazione.

Oggi il centro di medicina è una realtà molto conosciuta è affidabile. Come ci siete arrivati?

L’affidabilità nasce prima di tutto dall’apprezzamento da parte delle persone dei nostri servizi. I pazienti provano i nostri centri e scelgono di tornare perché si sono trovati bene. Si tratta di un lavoro che portiamo avanti da anni e che ci ha permesso di costruirci questa immagine. Un vantaggio però ci arriva anche

dalle strutture, che comunicano anche attraverso l’estetica. Le persone arrivano già con i loro problemi, quindi è importante che si sentano a loro agio e accolte nell’ambiente. Fondamentale è poi la capacità dei dipendenti di trasmettere energia e organizzazione e infine la tecnologia su cui abbiamo sempre investito: il paziente deve accorgersi che nei nostri centri è in un posto sicuro, dove può trovare risposta ai suoi problemi.

Sappiamo che la sanità pubblica ha un problema molto grave di carenza di medici e molti vi accusano di esserne la causa “rubando” i medici al pubblico. Crede che questo sia vero?

Il privato sta diventando attrattivo per coloro

che lavorano nel pubblico per vari fattori, ma al contempo non è vero che il privato non ha problemi di personale. Anche noi fatichiamo a trovare professionisti perché la richiesta di prestazioni aumenta e i medici che la soddisfano sono sempre gli stessi. In futuro quindi anche nel privato i pazienti non riusciranno ad avere la prestazione la mattina o la settimana successiva perché mancano professionisti nel campo sanitario. Per questo è necessario togliere il numero chiuso per l’accesso amedicina e aumentare le borse di studio per le specialità che più soffrono la carenza permettendo ai giovani medici di crescere e formarsi.

Un’ultima domanda all’uomo imprenditore. Quanto è difficile fare impresa oggi? Cosa chiede alle Istituzioni per poter continuare a crescere?

Il Centro di Medicina è forse il gruppo più privato di tutti perché è nato come privato e solo successivamente ha acquisito qualche struttura convenzionata. Quindi abbiamo il privato nel nostro Dna. Non abbiamo richieste, a noi interessa solo la possibilità di lavorare senza un sovraccarico di burocrazia, regole certe che ci consentono di continuare ad investire in tecnologie e professionalità.

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Vincenzo Papes. Amministratore Delegato di Centro di medicina.

Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricette molto gustose.

TAGLIATELLE AI FUNGHI PORCINI

Un primo piatto semplice e veloce da fare ma gustoso e appagante. Perfetto per molte occasioni: dalla cena ai pranzi della domenica in famiglia.

Ingredienti: 300gr funghi porcini; 400 gr tagliatelle all’uovo fresche; 2 spicchio di aglio; olio extravergine d’oliva; prezzemolo tritato

Preparazione: Pulire i funghi porcini, tagliando la parte finale del gambo. Soffriggere uno spicchio d’aglio in abbondante olio extravergine di oliva e aggiungere i funghi tagliati a pezzetti non troppo piccoli. Cucinare per circa una quindicina di minuti. Alla fine, salate e pepate. Una volta cotte le tagliatelle, passatele in padella con del prezzemolo. Conservare un bicchiere di acqua di cottura della pasta. La pasta all’uovo assorbe moltissimo liquido e le tagliatelle rischierebbero di diventare troppo asciutte. Quindi mentre le amalgamate ai funghi, aggiungete poco alla volta dell’acqua fino ad ottenere la giusta cremosità.

SPIEDINI DI POLLO CON PEPERONI E CIPOLLE

Un piatto gustoso, colorato e sano. Il pollo è una fonte magra di proteine, mentre i peperoni sono ricchi di vitamine e antiossidanti. Possono essere accompagnati da insalate, patate al forno o verdure grigliate e si prestano per un barbecue

Ingredienti: : 400 g di petto di pollo, 2 peperoni, 2 cipolle rosse. Per la marinata 3 cucchiai di olio d’oliva, succo di 1 limone, 2 spicchi d’aglio tritati, rosmarino fresco, sale e pepe

Preparazione: Preparare la marinata mescolando l’olio d’oliva, il succo di limone, l’aglio, il rosmarino, sale e pepe in una ciotola.

Aggiungi i cubetti di pollo alla marinata e mescola bene. Lascia marinare in frigo per almeno 30 minuti. Intanto, taglia i peperoni e le cipolle. Infila gli ingredienti marinati negli spiedini alternando pezzi di pollo, peperoni e cipolle. Cuoci gli spiedini su una griglia calda o in una padella antiaderente fino a che il pollo è cotto e le verdure sono tenere e leggermente caramellate. Servi gli spiedini con una fresca insalata verde.

CROSTATA CON UVA E FICHI

Un piatto gustoso, colorato e sano. Il pollo è una fonte magra di proteine, mentre i peperoni sono ricchi di vitamine e antiossidanti. Possono essere accompagnati da insalate, patate al forno o verdure grigliate e si prestano per un barbecue

Ingredienti: 1 rotolo di pasta frolla; 65 gr di zucchero di canna; 65 gr di burro morbido; 125 gr di farina di nocciole; 2 uova; uva bianca; 9 fichi

Preparazione: Mescolare il burro morbido, con lo zucchero di canna, le uova e la farina di nocciole. Preriscaldate il forno a 180°C.Srotolate la pasta frolla e sistematela nella tortiera. Poi spalmate su tutta la superficie la crema alla nocciola. Infornare per 25 minuti a 180°C. Togliere dal forno e lasciare raffreddare per circa 30 minuti. A questo punto tagliate i fichi in quattro e sistemateli su una metà della crostata. Fare la stessa cosa con i chicchi d’uva

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Idee in cucina, facili e sfiziose Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola

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