Miranese nord gen2015 n3

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del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.3 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Muoversi nel veneziano Trasporti tra novità e rincari pagg.

Noale Al via i lavori nell’area dell’ex Fornase

4-5

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Salute Pronto soccorso, solo quando serve

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L’EDITORIALE

UN PROGETTO PER CREARE POSTI DI LAVORO

DENIS FRISON, ATTORE E REGISTA DI SUCEESSO

Denis Frison è nato il 25 febbraio del 1982 e vive a Spinea. Nonostante la sua giovane età si è già fatto conoscere per la sua attività di attore e regista di film. Le sue prime esperienze di scena sono musicali, inizia come cantautore. pag. 17

All’interno del giornale I NOSTRI AMICI ANIMALI a pag.

a pag.

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È on line il nuovo portale www.lapiazzaweb.it

Da oggi l’informazione locale è sempre con te: Parte da Martellago l’opportunità da dare a chi non ha lavoro, a chi non gode di ammortizzatori sociali, ha più di 35 anni ed è iscritto ai centri per l’impiego. Così per il terzo anno consecutivo è stata rinnovata l’intesa. pag. 12

www.lapiazzaweb.it

La piazza 3.0 è realtà, è per voi! di Germana Urbani*

I

Un impianto energetico contro l’inquinamento

Alla San Benedetto di Scorzè la rigenerazione fornirà elettricità per 100 gigawattora

N

ascerà quest’anno alla San Benedetto di Scorzè un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300 tonnellate annue. Questo grazie a un accordo a lungo termine firmato tra l’azienda delle acque minerali e la E.On, specializzata nel realizzare delle soluzioni integrate di efficienza per industrie e non solo. Sarà creato un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300

tonnellate annue: dovrebbe essere il prossimo inverno. Una volta attivo fornirà 100 gigawattora di energia elettrica annui, e circa 70 gigawattora di quella termica, oltre a vapore e acqua refrigerata. San Benedetto ha siglato nel 2009 e rinnovato nel 2011, un accordo con il Ministero dell’Ambiente impegnandosi a ridurre le emissioni di anidride carbonica e definendo un modello virtuoso nel settore delle acque minerali. Insomma, quest’anno la fabbrica di viale Kennedy ha intenzione d’investire. Per il

presidente di San Benedetto Enrico Zoppas, l’azienda sarà più competitiva. “L’accordo con E.On – spiega il presidente – è volto a ridurre il costo dell’energia e di conseguenza incrementare la nostra competitività. Dal momento che responsabilità ambientale e sostenibilità, costituiscono delle parole chiave per le divisioni del gruppo San Benedetto, siamo molto soddisfatti del risparmio di tonnellate di anidride carbonica raggiunto con la soluzione integrata di E.On. pag. 6

nauguriamo questo nuovo anno con grande entusiasmo e, di cuore, speriamo di contagiare anche tutti i nostri lettori e affezionati. Ora, leggete con gusto il nostro giornale ma subito dopo digitate sulla tastiera del vostro computer: www.lapiazzaweb. it. Entrerete non solo nel nostro nuovo sito, rinnovato in ogni suo spazio e in ogni sua funzione, ma letteralmente in un nuovo mondo, un mondo in cui tutti i social che amate di più saranno connessi e pronti ad accogliere commenti, notizie, foto, critiche anche, e tutto quanto vorrete mandarci per valorizzare al meglio questi spazi ma soprattutto il giornale che da oltre vent’anni arriva a casa vostra ogni mese per raccontarvi la vita amministrativa del vostro comune, le storie più belle delle persone che ci vivono, ci lavorano, fanno volontariato o combattono per qualcosa in cui credono. La Piazza è questo, infondo, una finestra aperta sul mondo che vi sta vicino, e noi, anche grazie ai nuovi strumenti che l’web ci offre, crediamo fortemente di poterla spalancare ancora di più, di modo che anche voi lettori possiate usarla per farci sentire la vostra voce, diffondere ciò che ritenete importante si sappia. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it continua a pag.

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Intervento

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

A

di Paolo Spagna*

distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano?

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

continua a pag.

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ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio


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L’EDITORIALE

segue da pag.

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La piazza 3.0 è realtà, è per voi!

Servizi

DAL 2008 AD OGGI DIMEZZATI I POSTINI

Sempre meno postini in provincia di Venezia. A denunciare una situazione che si ripercuote sull’utenza è stato il segretario del sindacato Uil Poste Daniele Vittone. I dati sono impressionanti : dal 2008 ad oggi a Mestre e provincia i portalettere sono quasi dimezzati. E poi: del 29 aprile 2013 a Mestre e provincia sono stati tagliati quasi 100 portalettere, più del 20% del totale. La situazione è al paradosso: se è vero che la posta è diminuita, è vero che adesso i portalettere recapitano anche pacchi fino a cinque chili (quelli di Amazon, per intenderci), la consegna delle patenti, di atti di messi notificatori e altri tipi di corrispondenza come contratti di aziende telefoniche e raccomandate. Campolongo

PETIZIONE PER FAR RICONOSCERE FIBROMIALGIA E ENCELOFALOMIELITE MIALGICA E’ partita anche in provincia di Venezia, da Campolongo Maggiore, la possibilità di firmare una petizione per chiedere alla Regione Veneto di riconoscere la fibromialgia e encelofalomielite mialgica tra le patologie per cui ottenere la parziale esenzione dalle spese sanitarie necessarie per la cura. A promuovere l’iniziativa è l’associazione Anfisc onlus, che raccoglie le istanze delle persone affette da queste malattie e che ha raccolto già tremila firme nelle province di Padova e Vicenza. Purtroppo chi è affetto da questa malattia oltre a spendere molti soldi per curarsi mensilmente, si trova ad essere disabilitato e quindi impossibilitato a lavorare e a condurre una vita normale.

E tutto quello che raccoglieremo attraverso i vostri commenti, le storie che scriverete, le foto che manderete, diventerà materiale prezioso da pubblicare anche sul giornale cartaceo. Investire sulla rete per noi non significa affatto abbandonare la carta! I giornali locali, in primis La Piazza, continuano a riscuotere grande successo e ad essere letti pressoché da tutti coloro che li ricevono. E il segreto del loro successo sta proprio nella vicinanza col lettore, negli argomenti scelti. La Piazza cartacea, anche nell’era del web 3.0, rimane uno strumento potentissimo di comunicazione. Per questo siamo certi che il nuovo sito internet già on-line e gli altri social connessi ad esso ( la pagina facebook, l’account Twitter, il canale yotube e l’App) sapranno moltiplicare le vostre occasioni di lettura e interazioni con la nostra redazione e le nostre occasioni di raccogliere notizie interessanti da sviluppare sul nostro giornale cartaceo. Ma cosa troverete sul nostro sito? Tutti i giorni notizie fresche che spazieranno dalla cronaca politica e sociale, agli appuntamenti più importanti del Veneto, allo sport. Non mancheranno i gossip piccanti e le storie dei nostri amici animali. Ma, visto che di queste storie voi ne conoscete parecchie vi invitiamo caldamente a mandarcele così che anche noi le possiamo diffondere a tutti i nostri contatti. Per farlo potete postare le foto, o le notizie sulla nostra pagina Fb o, meglio, usare la mail redazione@givemotions.it. Un giornalista vi risponderà o vi contatterà sicuramente in breve tempo. Siete un atleta e avete appena vinto un nuovo titolo: mandateci due righe con foto, saremo felicissimi di pubblicarvi sui nostri media. Avete una nonna che ha compiuto tantissimi anni e l’avete ripresa mentre soffiava tutte le candeline in una sola volta? Mandateci il video e ne faremo una star! Avete assistito a qualcosa di bellissimo o di bruttissimo e vorreste che tutti lo sapessero? Ditecelo con le vostre immagini, non aspettiamo che voi. Naturalmente nel sito troverete anche gli articoli già usciti sul nostro giornale cartaceo. Se vedete il sito, in alto troverete le tre province che seguiamo: Venezia, Padova e Rovigo. Per ognuna poi, ci sono diverse edizioni locali del giornale... Una geografia dell’informazione davvero molto interessante che vi può illustrare la cifra concreta del nostro lavoro e anche il suo valore. Ma adesso andate: www.lapiazzaweb.it di Germana Urbani - redazione@givemotions.it

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ECONOMIA

pag.

10

Il centro di Maerne si rifà il look

Finanziamenti per restaurare la Filanda

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

di

Regione

Miranese

SALZANO

Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 23 gennaio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

“Sono perfettamente d’accordo con gli albergatori di Jesolo e non solo a parole: la Regione del Veneto anche nei fatti sta cercando di opporsi alla nefanda decisione che mette a rischio quella straordinaria risorsa ambientale ed economica che si chiama mare Adriatico”. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, apprezza la posizione assunta ufficialmente dall’Associazione Albergatori di Jesolo, il cui presidente, Massimiliano Schiavon, ha denunciato gli enormi rischi che deriverebbero dalle trivellazioni nell’Adriatico da parte della Croazia, definendole uno “stupro” che potrebbe distruggere “decenni di sforzi per sviluppare il mercato del turismo”.

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Buoni mensa, partono le prenotazioni on line

Zaia è con Jesolo

L’export va forte, manca E-commerce

POLITICA

pagg.

20-21

pagg.

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Bilanci e prospettive dei protagonisti pag.

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CULTURA Scatti di guerra per ricordare

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Comincerà ad operare il prossimo 2 febbraio il primo paziente il nuovissimo robot operatorio “Da Vinci” attivo all’Ospedale dell’Angelo di Mestre che di fato ha dato il via al Centro di Chirurgia robotica Interaziendale della provincia di Venezia. “Aspettatevi molte altre novità - ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia nel preannunciare la prossima attività - nelle tecnologie sanitarie perché, nonostante i brutali tagli orizzontali calati da Roma, la sanità veneta continua ad investire in macchinari, che significano meno sofferenza e meno ricoveri per la gente, interventi e diagnosi vicini alla perfezione, ulteriore innalzamento della già grande professionalità dei nostri medici e chirurghi”.


4 Argomento del mese TRASPORTI ACTV I numeri sono di quelli che contano: 3200 dipendenti, 400 battelli e 650 pullman. L’azienda dovrà recuperare 48 milioni di euro nei prossimi 12 mesi. 18 rappresentano il passivo accumulato e 30 si sommano a questi visto che la Regione li ha tagliati come trasferimenti per il prossimo anno. Ci saranno modifiche alle linee extraurbane da Noale, Scorzè e Preganziol

Il tram arriverà a Ve

di Alessandro Abbadir

Saranno incentivati nei prossimi mesi i prepensionamenti e gli esodi incentivati

Fra gli obbiettivi: l’ammodernamento del parco autobus e la realizzazione di nuovi depositi

I

numeri sono di quelli che contano: 3200 dipendenti, 400 battelli e 650 pullman. Sono le cifre in pillole dell’Actv l’azienda pubblica di trasporto urbano di Venezia terraferma e provincia. La sfida del 2015? Portare il tram a Venezia a Piazzale Roma, entro la fine dell’estate e riuscire a razionalizzare i costi, visto che l’azienda dovrà recuperare ben 48 milioni di euro nei prossimi 12 mesi.18 rappresentano il passivo accumulato e 30 si sommano a questi visto che la Regione li ha tagliati come trasferimenti per l’anno in corso. A spiegare ciò che succederà è il presidente Actv Luca Scalabrin. “La sfida è portare i turisti a Venezia – dice Scalabrin – rendendo la vita a pendolari e residenti la più semplice possibile. Per questo la gestione che già abbiamo in carico delle due linee del tram, rappresenta per noi una scommessa sul futuro. Il tram è un mezzo comodo veloce e che non inquina. I residenti a Venezia si devono rendere conto che i disagi che la città soffre con i turisti sono necessari anche per sostenere servizi di navigazione anti economici. Si pensi che a Torcello sono residenti 23 persone. Queste persone però non possono restare isolate. Per questo le linee Actv spesso anche vuote, devono esserci. Ci sono solo grazie ai biglietti pagati dai turisti. Un altro importante obbiettivo è portare i turisti direttamente a San Marco o al Lido da San Basilio, con delle

motonavi evitando ingorghi e traffico eccessivo sul Canal Grande. Pensiamo poi che riusciremo a portare il bilancio in pareggio nel 2015 con contenuti aumenti dei biglietti e prepensionamenti ed esodi incentivati”. Con l’arrivo del tram a Venezia anche il servizio di trasporto pubblico nella rete urbana di Mestre sarà ricalibrato. “Sarà realizzata - spiega Scalabrin - una rete integrata autobus-tram di facile utilizzo per gli utenti, soprattutto per l’interscambio tra i mezzi di linea tradizionali ed il tram, cercando di eliminare il più possibile le sovrapposizioni dei percorsi degli autobus con quello del tram. Altro passo, oramai prossimo, le modifiche alle linee extraurbane da Noale, Scorzè e Preganziol che si attesteranno tutte a piazzale Cialdini. Interessati quasi 17 mila passeggeri della linea urbana e oltre 7.600 in arrivo dai Comuni di prima cintura”. Il presidente dell’Actv poi punta anche al rinnovo del parco autobus ormai invecchiato e sulla realizzazione di nuovi depositi per i pullman e la dismissione dei cantieri all’Arsenale e della Giudecca. Ma ecco cosa prevede il piano, che scatterà quando in estate, il tram, che oggi collega Favaro a Marghera, si dividerà in due linee, la T1 da Favaro a Venezia passando per piazzale Cialdini e la Tz che da Cialdini porterà a Marghera e al Panorama.

Verranno soppresse la linea 40 Venezia – piazza XXVII Ottobre), la linea 12 (Venezia-via Tevere) e la 12 / (Venezia-Porto di Cavergnago). La linea 7 (Villaggio dei Fiori – Venezia) si fermerà a piazzale Cialdini. Proseguiranno fino a Venezia solo le corse dei pendolari negli orari di punta: dalle 7 alle 9 e dalle 13.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì. La linea 9 che va da San LiberaleMarcon alla stazione delle Ferrovie di Mestre si fermerà in piazza XXVII Ottobre passando per viale San Marco e via Colombo.La linea 13 (Nave de Vero– Vallenari) verrà prolungata a via Porto di Cavergnago. La 19 (Altinia-Venezia) passerà da quattro a tre corse l’ora. La linea 20 (Martellago/Ca’ Lin – Cialdini) prolunga la corsa da via Ca’ Lin a via Tevere. Per la linea 21 (Martellago/ Zelarino – Mestre FS) la corsa da Martellago si ferma a piazzale Cialdini e quella da Zelarino collegherà con stazione di Maerne e a via Tevere. Nuove linee. Sono la 41 e 42, nuove circolari con partenza e arrivo in piazza XXVII Ottobre. La prima, attiva da lunedì al venerdì, collegherà viale Ancona, via Torino, Corso del Popolo, Venezia, San Giuliano viale San Marco. La seconda collegherà a Venezia passando per viale San Marco e San Giuliano e al rientro per via Righi, via Torino e viale Ancona.

AUTOVIE VENETE

Rincari contenuti sulla rete autostradale

U

na mezza buona notizia per chi viaggia in autostrada. Con il nuovo anno, i rincari sono arrivati, ma stavolta contenuti sulla rete di Autovie Venete. Gli aumenti dei pedaggi su tutti i tratti della nostra regione non supereranno l’1,5%. In alcuni tratti autostradali, grazie al meccanismo degli arrotondamenti, non si andrà a modificare la tariffa precedentemente in vigore. La norma relativa agli arrotondamenti prevede infatti che fino a cinque centesimi, i prezzi devono essere arrotondati per difetto a zero. Oltre i cinque centesimi vanno arrotondati per eccesso a dieci. Chi desidera conoscere l’importo del pedaggio, può utilizzare l’apposito software presente sul sito. Per utilizzarlo basta collegarsi a www.autovie.it; cliccare infotraffico ; scegliere, nella barra in alto della schermata, la voce “ servizi” e poi selezionare “calcolo pedaggi”. Dopo aver inserito le località, accanto a ogni classe di pedaggio comparirà l’importo per il 2015. Va detto comunque che non tutto ciò che Autovie Venete incassa resta alla concessionaria. Il 2,5% circa va ad Anas; l’ Iva (22%) va allo Stato, un’ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un’altra, è destinata alle spese di manutenzione. Si va dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari: riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o di ripulitura dalla neve; potatura delle siepi, sfalcio del verde, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. A.A.

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Argomento del mese 5 Pendolari

Venezia entro l’estate Progetti futuri Interviene il presidente di Pmv Antonio Stifanelli

Il tram anche a San Basilio, dentro allo scalo marittimo

“P

ensiamo che l’approdo del tram a Piazzale Roma, sia solo il primo passo di un potenziamento del servizio. Stiamo lavorando affinché il tram possa arrivare allo scalo marittimo del Porto di Venezia cioè a San Basilio. Questo permetterebbe di far viaggiare dal capolinea turisti diretti a Mestre o diretti da Mestre alle navi o a Venezia evitando il Canal Grande“. A dirlo è Antonio Stifanelli presidente di Pmv (Società del Patrimonio per la Mobilità Veneziana), la società che ha costruito le attuali 2 linee del tram che poi Actv gestisce. “L’arrivo del tram a Venezia con l’estate – dice Stifanelli - non può essere il punto di approdo finale della mobilità veneziana. Il tram alla Marittima cioè a San Basilio, rappresenterebbe anche la possibilità di ridurre il traffico di auto in entrata e uscita dallo scalo passeggeri veneziano”. Ma Stifanelli non si ferma a Venezia. “Oltre a questa novità – dice Stifanelli – che sarà ovviamente realizzata solo nei prossimi anni, stiamo pensando ad una nuova linea del tram che da Marghera arrivi a Venezia, senza passare per il centro di Mestre”. In questo caso, ad averne benefici saranno soprattutto i residenti sia dell’entroterra e della provincia e quelli della città lagunare che potranno servirsi dei centri commerciali di Marghera nell’area Panorama con un viaggio all’incirca si 10- 15 minuti. Infine ma non ultimo, le percorrenze delle linee circolari Actv del Giracittà, saranno garantite ogni venti minuti anche per la prossima primavera e estate, visto il prevedibile aumento dei flussi turistici, che arriveranno per l’Expo di Milano e il padiglione dell’Expo Veneziano a Marghera. Le linee 5 e 6 - che già attualmente passano ogni venti minuti, grazie ad un accordo fra Comune di Venezia e Actv avranno perciò garantita questa cadenza di orario che pareva essere messa in dubbio negli ultimi tempi.

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A Cavarzere

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Actv, la privatizzazione della linea 80 preoccupa H

a destato allarme anche a Cavarzere la notizia della volontà, da parte della Provincia di Venezia e di Actv, di cedere ai privati la linea 80 che collega Chioggia a Venezia. Quello in questione è infatti un servizio importante anche per i cavarzerani, che utilizzano la linea per giungere a Venezia. Sono infatti molti gli abitanti della zona che usufruiscono di questo servizio di trasporto pubblico gestito dall’Actv, prendendo la linea 80 dalla località Santa Margherita e Codevigo per raggiungere Mestre e Venezia. Diversi gruppi politici si sono attivati chiedendo che venga fatta chiarezza sulla questione, tra questi il gruppo consiliare del Partito democratico di Cavarzere, il quale ha presentato una interrogazione, indirizzata all’assessore ai trasporti, al sindaco e al segretario comunale, firmata dai consiglieri comunali Mauro Contadin, Chiara Tasso, Fabrizio Bergantin e Cinzia Frezzato. “Con la privatizzazione della linea 80 – scrivono i consiglieri democratici – salterebbe l’integrazione con i servizi di Cavarzere, nello specifico le linee 81,82 e 82, mettendo a rischio il trasporto pubblico locale cavarzerano. Chiediamo quali iniziative abbia promosso l’amministrazione comunale di Cavarzere con gli enti locali competenti, a difesa del servizio di trasporto locale per la cittadinanza, e quali azioni intenda intraprendere nei prossimi giorni”. Apertamente contro l’ipotesi di privatizzazione si è subito schierato anche il circolo di Sinistra ecologia e libertà di Cavarzere e Cona. “La privatizzazione della linea 80 creerebbe di fatto seri problemi a tutto il servizio di trasporto pubblico dell’area sud della Provincia di Venezia – afferma la coordinatrice Lisa Armarolli – esprimiamo la nostra netta contrarietà a quanto previsto da Provincia di Venezia e Actv, non devono essere sempre le categorie più deboli e disagiate a pagare in termini di servizi pubblici resi alla collettività”. Nicla Sguotti

Chioggia. Confermato contributo ai pendolari

L

’anno nuovo è portatore di buone notizie per i pendolari chioggiotti. Confermato il contributo per le spese di viaggio sostenute da lavoratori dipendenti e studenti universitari nel 2014. La Giunta comunale ha stanziato la somma di 55 mila euro, rinnovando il bonus a favore dei cittadini obbligati a servirsi dei mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro o l’università durante il 2014. “Nonostante le polemiche sorte sui tagli al settore sociale, l’amministrazione continua a porre la sua attenzione nei confronti delle fasce più deboli, in questo caso dei lavoratori dipendenti e studenti universitari, che devono sobbarcarsi le spese di viaggio per raggiungere la sede di lavoro o di studio – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Tiozzo – Le difficoltà a reperire i fondi continuano ad esserci, ma noi abbiamo preso un impegno con la città e abbiamo deciso di rispettarlo fino in fondo”. Il bando per l’assegnazione dei contributi spesa uscirà nei primi mesi del 2015 e sarà rivolto a tutti i residenti del comune di Chioggia che presenteranno una situazione Isee in corso di validità, non superiore ai 17.500 euro. Per compilare la domanda è possibile ricorrere all’aiuto dei Caaf. Il contributo potrà essere concesso solo se la spesa sarà debitamente documentata da un abbonamento su percorsi superiori ai 20 km, in andata e ritorno, e per almeno sessanta giorni all’anno. Nei primi mesi del 2015, inoltre, sarà assegnato anche il bonus bebè per il quale la giunta comunale aveva stanziato in totale 70 mila euro. Sara Boscolo Marchi


6 Approfondimento Innovazione Sarà attivato un accordo a lungo termine firmato tra l’azienda di Scorzè e la E.On

Energia pulita dalla San Benedetto L’impianto fornirà 100 gigawattora di energia elettrica annui e circa 70 gigawattora di quella termica, oltre a vapore e acqua refrigerata di Alessandro Ragazzo

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ascerà quest’anno alla San Benedetto di Scorzè un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300 tonnellate annue. Questo grazie a un accordo a lungo termine firmato tra l’azienda delle acque minerali e la E.On, specializzata nel realizzare delle soluzioni integrate di efficienza per industrie e non solo. Sarà creato un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300 tonnellate annue: dovrebbe essere il prossimo inverno. Una volta attivo fornirà 100 gigawattora di energia elettrica annui, e circa 70 gigawattora di quella termica, oltre a vapore e acqua refrigerata. San Benedetto ha siglato nel 2009 e rinnovato nel 2011, un accordo con il Ministero dell’Ambiente impegnandosi a ridurre le emissioni di anidride carbonica e definendo un modello virtuoso nel settore delle acque minerali. Insomma, quest’anno la fabbrica di viale Kennedy ha intenzione d’investire. Per il presidente di San Bene-

detto Enrico Zoppas, l’azienda sarà più competitiva. “L’accordo con E.On – spiega il presidente – è volto a ridurre il costo dell’energia e di conseguenza incrementare la nostra competitività. Dal momento che responsabilità ambientale e sostenibilità, costituiscono delle parole chiave per le divisioni del gruppo San Benedetto, siamo molto soddisfatti del risparmio di tonnellate di anidride carbonica raggiunto con la soluzione integrata di E.On. Responsabilità ambientale e sostenibilità sono le parole chiave del nostro gruppo”. San Benedetto, con un fatturato di gruppo di 681,3 milioni di euro e una capacità produttiva in Italia di 17 milioni pezzi al giorno, è l’azienda italiana più importante nell’intero mercato delle bibite analcoliche da quelle gassate al thè, a quelle usate dagli sportivi a ovviamente l’acqua. E’ attiva commercialmente in circa 100 paesi nei cinque continenti. E.On, invece, è tra i più grandi gruppi energetici al mondo a capitale del tutto privato, con più di 62mila dipendenti che operano in Europa,

Russia e Nord America. Nato nel 2000 dalla fusione di Veba e Viag, E.On può contare su un fatturato di oltre 122 miliardi di Euro nel 2013. In Italia, E.On si posiziona tra gli operatori leader nel mercato dell’energia e del gas. “Siamo convinti – osserva il presidente e amministratore delegato di E.On Italia Miguel Antoñanzas – che la generazione distribuita rappresenti un elemento chiave per uno sviluppo energetico sostenibile. Da tempo siamo impegnati nella messa a

punto di soluzioni innovative per rendere più efficiente e vantaggioso l’uso delle risorse energetiche”. E Robert Hienz, sempre di E.On, aggiunge: “Per la nostra società si tratta di un nuovo successo nell’ambito dell’energia distribuita in Italia, dove, grazie alle partnership attivate con diverse aziende, possiamo contribuire allo sviluppo del settore industriale del Paese offrendo risparmi significativi sui costi e riducendo le emissioni di anidride carbonica”.

Cgil

“NEL CALZATURIERO ASSUMETE ITALIANI”

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e imprese calzaturiere per battere il fenomeno dei laboratori clandestini, e per tutelare il Made in Italy, assumano lavoratori italiani e non stranieri. Gli stranieri sono ricattabili e hanno un livello di qualità del lavoro quasi sempre inferiore a quello dei nostri connazionali”. A dirlo è il segretario della Filctem Cgil, Riccardo Colletti. Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta conta quasi 11 mila occupati e 500 aziende a cavallo fra le province di Padova e Venezia. “Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta – dice Colletti – ha anche durante la crisi, dei dati economici invidiabili rispetto ad altri settori. In media i fatturati delle aziende sono cresciuti del 20 - 30 per cento in confronto all’anno precedente. Non si è vista però alcuna assunzione in più, o se ci sono state, si contano sulle punta delle dita. Dove vanno a finire tutti questi guadagni? Speriamo non in commesse a laboratori cinesi, e speriamo neppure in delocalizzazioni“. Una soluzione per tutelare i produzioni locali c’è. “Vanno formate – dice – per tutelare il “Made in Italy”, figure in grado di realizzare un prodotto riconosciuto a livello internazionale. La garanzia arriva dall’assunzione di lavoratori giovani e meno giovani italiani“. A.A.

CRISI CHIUDONO 1700 AZIENDE

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a crisi per le piccole e medie imprese del Miranese e in Riviera del Brenta non conosce tregua. Morde ancora feroce la difficile congiuntura economica in atto, altro che ripresa: dal 2008 ad oggi i posti di lavoro perduti nel territorio sono stati circa 1700 e sono state chiuse quasi 200 piccole e medie imprese, comprese quelle del settore edile. Dati allarmanti quelli che salgono dal Miranese e dalla Riviera e toccano direttamente le famiglie e le imprese. In sei anni è stato perso il 20 % della produzione ed il 25 % del fatturato. L’unico segno positivo è quello dell’export, che negli ultimi due anni è salito del 3 %. E’ quanto emerge da un’indagine effettuata da Apindustria, l’associazione delle piccole industrie di Venezia e presentata alla fine dello scorso anno dal direttore Pier Orlando Roccato e dall’ex presidente della Commissione lavoro della Provincia di Venezia, Roberto Dal Cin. Lo studio riguarda le imprese dei settori meccanico, manifatturiero, gomma plastica, chimico ed edile, i comuni interessati sono invece quelli dove si produce maggiormente lavoro, ovvero Mirano, Spinea, Dolo, Santa Maria di Sala, Mira e Pianiga. Non un distretto qualsiasi dunque, ma uno dei più importanti: solo quella Salese risulta infatti essere la seconda zona artigianale della provincia, dopo Porto Marghera. Almeno prima della crisi. Un grido d’allarme che sale dal territorio in questo inizio d’anno, per invertire una tendenza del tutto negativa e provare almeno a frenare la perdita di fatturato e posti di lavoro. “Le politiche messe in atto

da parte del Governo attuale e dei precedenti non sono mai state efficaci – afferma Roccato – il Job Act’s tanto decantato, non ha alcun piano di rilancio per le nostre imprese. Non si stanno liberando risorse per sviluppare l’industria, non si intravvede l’abbassamento della pressione fiscale e nemmeno una politica del credito atta ad agevolare gli investimenti”. Per Roccato tutto questo è un peccato, anche perché la realtà del Miranese ha molte potenzialità: “Siamo ancora in tempo per rialzarci e ripartire, ma in tempi brevissimi dobbiamo attivare riforme per incentivare il lavoro: cuneo fiscale e incentivi alle imprese”, aggiunge il direttore di Apindustria Venezia. “Da tempo, durante gli incontri con gli imprenditori del territorio – ha affermato inoltre dal Cin – è emerso che, oltre alla crisi, le imprese sono subissate da un fisco e una burocrazia che non dà tregua. E inoltre chiediamo a viva voce una concreta politica del credito finalizzata a investire su sviluppo e ricerca, aiutando le imprese a crescere e non investire solo sui bilanci. Il tempo, ormai, stringe”. F.D.G.


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8 Noale Territorio

Intervento

Urbanistica Per metà anno si concluderà la costruzione dei fabbricati in via dei Novale

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

Partono i lavori all’ex Fornace di Alessandro Ragazzo

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Stanno nascendo negozi e uffici. Saranno racchiusi nei 30 mila metri cubi previsti dal piano

ncora pochi mesi e laddove c’era la fornace di Noale, saranno attivi negozi e uffici. Per gli appartamenti, se ne parlerà più avanti, nella speranza che il mercato immobiliare si risollevi. Per metà anno, infatti, si dovrebbe concludere la costruzione dei fabbricati in via dei Novale, con la superficie che ospitava la vecchia costruzione che sta cambiando pelle. Dopo essere stata abbattuta lo scorso marzo, è rimasto in piedi solo il camino e lì, per oltre 60 anni, ci hanno lavorato centinai di persone. Ora stanno nascendo negozi e uffici. Si è partiti proprio da loro, e saranno racchiusi nei 30 mila metri cubi, contro i 20 mila previsti all’inizio, approvati in Consiglio comunale. L’obiettivo è finire per metà di quest’anno, mentre per gli appartamenti, da erigere su 41 mila metri cubi a due passi dalla ferrovia, si dovrà aspettare. Stante la crisi dell’edilizia, la proprietà non ha ancora chiesto le autorizzazioni e i tempi si allungheranno di certo: difficile aprire i cantieri nell’anno appena iniziato. Di fatto, sugli oltre 50 mila metri quadrati di superficie si andrà avanti a stralci, sperando ci sia una ripresa economica nei prossimi mesi. Nella zona sorgerà pure una rotatoria per la bretella che dovrà proseguire oltre con il sottopasso di via Ongari e giunge- Pol: non sarebbero in grado di supportare il traffico. rà sulla Noalese, zona Capitelmozzo, passando a Anche in questo si dovrà discutere per trovare una sonord delle piscine di via De Pol. luzione”. Sarà la stessa società L’obiettivo è di sgravare di altro Nella zona Cavasin a realizzare il rondò e traffico il centro, dopo averlo sorgerà una le altre opere di collegamento fatto negli anni scorsi con la rotatoria per la delle piste ciclabili esistenti, variante alla Noalese, e creare bretella diretta oltre a cedere le relative aree. una strada che s’immetta sulla alla Noalese Se la parte privata sta andando stessa regionale senza passare avanti senza soste, il Comune dalle vie interne. “Ma non ci sono progetti e accordi di Noale è preoccupato dall’assenza di notizie del con la Regione – spiega il sindaco di Noale Patrizia sottopasso da costruire all’altezza dell’ex Fornace. Andreotti – e di certo la futura viabilità non dovrà Non sorgerà, infatti, sotto l’attuale passaggio a liandare a sfociare sulla stretta via Ongari e via De vello di via Ongari perché il sedime è troppo stretto

TERRITORIO

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L’edificio dell’ex Fornace abbattuto a Noale

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e così si era deciso di spostarlo più a est di qualche metro. Inserito all’interno dei lavori per il Sistema ferroviario metropolitano regionale (Sfmr), il progetto, con tanto di pista ciclabile, è stato rifinanziato con 6 milioni di euro ancora quando c’era sindaco Michele Celeghin. “Attendevo notizie per fine 2014 – continua Andreotti – ma non ne sono arrivate. Si sa che i finanziamenti vanno e vengono ma se il privato sta andando avanti per riqualificare l’ex Fornace, spero che lo stesso valga per la Regione: mi dispiacerebbe che il ritardo riguardasse l’ambito pubblico. Per questo conto di avere un incontro a Palazzo Balbi entro breve tempo”.

di Paolo Spagna*

segue da pag.

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Nulla! Anzi, con l’approvazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici delle modifiche alle Norme Tecniche per le Costruzioni, norma fondamentale per la sicurezza delle persone, di fatto si è registrato un grosso passo indietro rispetto alla consapevolezza che il rischio sismico passa inevitabilmente dalla conoscenza geologica del territorio, introdotta con le norme post Irpinia. In questi giorni si torna quindi a parlare nuovamente di normativa sismica e di adeguamento alle reali condizioni di rischio della penisola, dopo che ogni evento calamitoso (San Giuliano di Puglia, L’Aquila, Emilia-Romagna, etc.) ha dimostrato la carenza e l’inefficacia dei provvedimenti fin qui adottati. Nel nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni, peraltro cogenti dal 1° luglio 2009, si è infatti preferito trovare un illogico compromesso per gli edifici esistenti, che richiederanno così un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo, tralasciando completamente la conoscenza puntuale delle condizioni geologiche del sito, che rappresentano, invece, le condizioni principali per la propagazione delle onde sismiche. Un testo che alcuni, imprudentemente o strumentalmente, hanno definito “un grande passo verso le normative europee (…)”, “(…) una soluzione che rende più semplici gli interventi sugli edifici esistenti”, senza considerare, però, che in Europa non esistono Paesi con una sismicità pari a quella italiana e soprattutto con un patrimonio edilizio, storicomonumentale, così ricco e numeroso. Tra l’altro, si registra spesso in giro per l’Italia che gli edifici maggiormente datati sono proprio quelli che ospitano istituti scolastici e quindi con un rischio elevatissimo, un esempio che da solo è sufficiente a far capire come le scelte operate dal Consiglio superiore lavori pubblici siano del tutto antitetiche rispetto a quanto auspicato da Pertini 34 anni fa. Purtroppo, il grido di allarme dei geologi è tanto forte quanto inascoltato.

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

Rischi idraulici

IL COMUNE APPROVA IL PIANO DELLE ACQUE

ra si sa su quali aree intervenire per ridurre i rischi idraulici del comune di Noale: sono via Stretta, via Dei Tigli, via Goldoni, via Ongari, via Ronchi, via Crosariole, via Spagnolo, via Contea e via Fosse. Sono individuate dal Piano delle Acque a cui hanno lavorato anche i tecnici del consorzio di bonifica Acque Risorgive e della Provincia. “La soluzione agli allagamenti è alle porte – spiega l’assessore alla Manutenzione Andrea Muffato – e si sta lavorando lungo il canale a fianco

della ferrovia per liberarlo dalla vegetazione che lo ha otturato. Alcune cose in parte sono già state fatte, vedi l’impianto idrovoro di emergenza in via dei Tigli, mentre altri si stanno progettando, a partire dal risanamento dello scolo di Roviego e riqualificare l’oasi in zona via Spagnolo, mentre sono iniziati i lavori in via Ongari”. Si dovranno fare degli interventi straordinari e risezionare i fossi esistenti, oltre a creare degli altri collegamenti e ricreare i ponti per permettere all’acqua di passare me-

glio. Non solo, perché si dovrà mettere mano ad alcune dorsali delle fognature bianche e potenziare gli allacciamenti con la rete di canali gestiti dal consorzio. Il piano delle acque è pure in Cloud e le tavole grafiche sono state inserite in un’area GoogleDrive accessibile dal sito https://drive.google.com/folderview?id=0b90_gmj k34lpsghceldvzvjloda&usp=sharing. L’accessibilità è comoda ed immediata. Cosi i cittadini potranno segnalare eventuali incongruenze, come, ad esempio, un fossato

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non mappato o un’area critica non evidenziata. Soddisfatto anche l’ex assessore all’Ambiente della Provincia Paolo Dalla Vecchia. “Aggiornare il piano – aggiunge – è importante per continuare a progettare opere a difesa dei nostri corsi d’acqua”. A.R.

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Noale 9 Ulss 13 La Regione approva la mozione del consigliere del Pd Bruno Pigozzo

Sanità locale, un futuro a rischio Il Consiglio regionale ha chiesto alla giunta di inserire i 40 posti per Noale nei vecchi padiglioni dell’ospedale di Alessandro Ragazzo

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l Consiglio regionale ha chiesto alla giunta di Palazzo Balbi di intervenire sull’Ulss 13 per inserire i 40 posti previsti per Noale, non all’interno della casa di riposo di via De Pol inaugurata a primavera 2013, ma nei vecchi padiglioni dell’ospedale. Vive un altro capitolo la vicenda della sanità locale, con il parlamento veneto che ha approvato la mozione presentata ancora in ottobre dal consigliere del Pd Bruno Pigozzo, e ora si attendono quali effetti potrà scaturire. Più volte l’azienda sanitaria aveva spiegato come il progetto del trasloco fosse stato deciso nelle schede, e

Ambiente

fosse stato dato il via libera all’unanimità dalla conferenza dei sindaci. Di contro, il Comune di Noale chiedeva che da Venezia cambiassero strategia, tenendosi i 40 posti già assegnati, ma che andassero dentro al Pier Fortunato Calvi. E il governo locale presieduto dal sindaco Patrizia Andreotti lo aveva anche messo nero su bianco, approvando un ordine del giorno. Invece dentro le strutture del vecchio ospedale, dovrebbero trovare posti i dipendenti amministrativi della stessa Ulss 13, in una riorganizzazione più ampia. Nel frattempo, a fine dicembre da Palazzo Balbi sono stanziati

i fondi per far partire i lavori per aumentare la sicurezza e garantire le opere antisismiche a Dolo e Mirano. Questo consentirebbe di trasferire gli uffici e la direzione a Noale. Gli euro stanziati permetteranno di far iniziare i lavori sulla sicurezza e opere antisismiche degli ospedali di Dolo e Mirano e trasferire, concentrando, gli uffici e la direzione a Noale, per un totale di 28,2 milioni di euro nel prossimo triennio. Per la città dei Tempesta, però, nulla muta rispetto alla proposta di realizzare l’ospedale di comunità nella casa di riposo. Ma è proprio da qui che nascono i timori di Andreotti. “Assegnare

L’OASI DI VIA ONGARI NEL SITO EXPOVENETO2015

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n pezzo di Noale è stato inserito tra le proposte per l’Expo 2015, che si terrà da maggio a ottobre. Si tratta dell’oasi Wwf di via Ongari, inserita nel sito internet di Expoveneto2015 (www.expoveneto.it). Si tratta del contenitore di iniziative che ci saranno nella nostra regione durante

l’Esposizione universale di Milano. Per accedervi, basta entrare nella sezione “Eventi” e poi “Percorsi naturalistici e parchi naturali”, dove si possono trovare tutti i segreti dell’area verde del comune. Questa è descritta come “una delle mete preferite soprattutto dai fotografi naturalisti della regione, grazie alla presenza di numerose specie animali e vegetali” e all’interno si racconta la sua storia, iniziata dal secondo dopoguerra quand’era destinata a essere una zona di estrazione dell’argil-

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altri 4 milioni di euro per gli ospedali dell’Ulss 13 è una buona notizia – osserva Andreotti – ma la giunta regionale non ha ancora risposto alle tante sollecitazioni fatte”. E gli interrogativi sono più d’uno. “Non è chiaro – spiega – se i soldi riguardino solo il trasloco dei dipendenti o anche, come chiedo, per rinnovare e consolidare i servizi esistenti. Siamo convinti che l’attuale direzione voglia confermare e rafforzare i servizi del Pier Fortunato Calvi, come la riabilitazione, il day hospital geriatrico? Che ne

sarà delle migliaia di cittadini che usufruiscono di tali servizi?”. C’è poi la questione dei 40 posti dell’ospedale di comunità. “Il governo veneto – continua Andreotti – rispetterà la recente mozione approvata dal suo Consiglio di inserirli nel vecchio ospedale?”. Dai la tua opinione su questa notizia su:

la per rifornire la vicina fornace Cavasin. Poi gli scavi sono stati abbandonati e all’inizio degli anni Settanta, con l’accumularsi dell’acqua piovana, si sono formati degli stagni e che hanno permesso l’insediamento della flora prima e della fauna poi. Si descrivono anche le specie arboree presenti e insetti. Nel sito si spiega come arrivare in treno o in auto, e che il polmone verde è aperto da maggio a ottobre. A.R.

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10 Noale Buoni pasti Dal febbraio sarà operativo il nuovo sistema elettronico

Mense scolastiche, arrivano i pagamenti on line Interessati 1000 tra bambini e ragazzi delle materne alle elementari, alle scuole medie di Alessandro Ragazzo

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a febbraio sarà operativo del tutto il sistema elettronico per pagare i buoni pasto nelle mense delle scuole di Noale. Dopo un periodo iniziale di assestamento, scattato il 7 gennaio con l’abbandono del cartaceo, con il secondo mese dell’anno non ci saranno più giustificazioni e per far mangiare i propri figli. I genitori dovranno registrarli in fretta, altrimenti il pranzo non sarà più distribuito. Una volta annotato lo studente, il programma automatico lo considera sempre presente. Interessati 1000 tra bambini e ragazzi delle materne alle scuole medie, passando per le elementari. I costi del servizio rimarranno invariati, ma fino a giugno si cercherà di capire se la novità è valida, e ci sono degli aggiustamenti da fare in vista di settembre. Si lavorerà con lo smartphone o il computer: chi non ce l’avesse può sempre usare il “vecchio” telefono, o rivolgersi all’ufficio Cultura (telefono 041-5897249/268). Per usufruire del servizio, tutte le famiglie dovranno iscrivere il proprio figlio, o i figli, entrando nei siti http://portale.pastel.it/ oppure http:// scuole.pastel.it. Se qualcuno non lo avesse ancora fatto, niente paura per i primi giorni perché lo studente avrà il pasto senza problemi. Almeno all’inizio. Poi dal Comune consigliano di fare la registrazione in fretta, altrimenti il pranzo non sarà più distribuito. Una volta annotato il figlio, il sistema automatico lo considera sempre presente. In caso di assenza,

Buoni pasto, i genitori adesso li possono gestire on line sarà compito del genitore avvertire la ditta, attraverso la comunicazione via telefono: dovrà comporre il numero relativo allo studente assente, attendere il segnale di occupato e riagganciare. La chiamata sarà gratuita. Il servizio dovrà essere acquistato in anticipo secondo le tariffe stabilite dal Comune. Ci saranno tre opzioni: bonifico bancario, addebito bancario o contanti. Nel primo caso dovrà essere intestato a Mens Mensae Srl con Iban IT58B0572801608664570928693 e nella causale inserire il numero del telefono, nel secondo la richiesta dovrà essere inviata a scuole@pastel.it. Nel terzo ci si potrà rivolgere alla Banca Popolare di Vicenza (piazzetta del Grano 4), alle tabaccherie Bevilacqua (Via Tempesta 1) e Lauriello Romualdo (via Vivaldi 15). La “gestazione” del nuovo sistema è stata abbastanza lunga su iniziativa dei comitati genitori e mensa. Ancora lo scorso anno scolastico erano state raccolte oltre 250 firme per far partire il servizio a settembre, ma non c’erano le condizioni per poterlo fare. Poi il progetto è stato preso in mano assieme all’ufficio Cultura e con il 2015 è scattata la rivoluzione. Sono state fatte delle assemblee con i papà e le mamme per spiegare cosa comporterà il nuovo metodo. Qualcuno ha storto il naso, ma ormai il grosso delle famiglie si è convinto a svoltare verso la tecnologia. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Cultura (entrata dal vecchio ingresso dell’ospedale).

Oratorio Don Bosco

NUOVO CENTRO INTERNET

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uova opportunità per accedere a internet nel comune di Noale. Da poche settimane è stato aperto il centro di accesso pubblico alla rete all’interno dell’oratorio Don Bosco. Non si tratta di una novità per il Comune, ma un aumento dell’offerta dopo il centro P3 nato a Cappelletta. L’iniziativa parte dopo una richiesta di finanziamento regionale partita ancora con la giunta di Michele Celeghin e assegnato in ottobre. All’interno ci sono quattro computer, dotati del sistema wifi, supportati da stampante, tablet. Per entrare nell’area digitale, c’è un ingresso autonomo e all’interno ci sono dei volontari coordinati dal locale Circolo Noi. Il primo gruppo è formato da soci di quest’ultimo e dai giovani delle associazioni dell’oratorio, ma chi vuole rendersi utile può farsi avanti. I cittadini potranno navigare, scrivere documenti o fare pratica. “Grazie agli uffici comunali e al Ced-Informatica – spiega il delegato all’Innovazione tecnologica Riccardo Canil – per aver fatto le pratiche a tempo di record per aprire il centro”. Il servizio è aperto dal mercoledì al sabato dalle 15.30 alle 18.30 e lo stesso mercoledì dalle 9.30 alle 11.30 per un totale di 14 ore settimanali. A.R.

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12 Martellago Economia Parte da Martellago una iniziativa sostenuta dai Comuni di Riviera del Brenta e Miranese

Creare lavoro per chi non ce l’ha Per il progetto: 453 mila euro dalla Regione, fondi da banche e consorzi, e tanto impegno dalle associazioni di volontariato di Alessandro Ragazzo

P

arte da Martellago l’opportunità da dare a chi non ha lavoro, a chi non gode di ammortizzatori sociali, ha più di 35 anni ed è iscritto ai centri per l’impiego. Così per il terzo anno consecutivo è stata rinnovata l’intesa per attivare il progetto di pubblica utilità e di percorsi d’inserimento al lavoro per disoccupati, per servizi straordinari e temporanei. Pianiga è il capofila, cui si aggiungono anche altri 15 Comuni di Miranese e Riviera: Dolo, Fossò, Martellago, Stra, Mirano, Fiesso d’Artico, Camponogara, Campolongo Maggiore, Scorzè, Spinea, Mira, Campagna Lupia, Salzano, Santa Maria di Sala, Noale. Il finanziamento è di oltre 453 mila euro e i soldi arrivano dalla Regione, per la gran parte, ma poi anche dagli altri soggetti partecipanti, ovvero gli stessi Comuni, il consorzio Insieme, le Caritas Tarvisina, Padova e Veneziana, la “Fondazione di Comunità” Riviera del Brenta e la Banca Santo Stefano di Martellago. Lo scorso anno erano state coinvolte attorno alle 70 persone, 10 avevano avuto una

proroga nel contratto, mentre 2 erano state assunte. Quest’anno saranno interessate 82 persone, che avranno un contratto di lavoro a tempo determinato (basandosi su quello nazionale delle cooperative sociali), per 5 mesi a 18 ore a settimana per 500 euro. Queste saranno segnalate dai servizi sociali degli aderenti al progetto, poi saranno seguite da un tutor che dovrà valutare le capacità di ciascuno per poterle inserire nel lavoro. Potranno svolgere mansioni all’interno delle biblioteche, nei musei, nei Comuni, nei cimiteri, nelle attività di giardinaggio, ma potranno dare pure assistenza agli anziani, supporto scolastico, dare assistenza nei convegni, fare vigilanza nei parcheggi. Fondamentale è il contributo proprio delle Caritas diocesane, che intervengono, tra l’altro, attraverso i fondi straordinari di solidarietà, i progetti di sostegno al reddito e i centri di ascolto per selezionare i beneficiari. “Vogliamo promuovere la dignità delle persone – spiega don Luca Facco della Caritas di Padova – attraverso il lavoro: crediamo

MAERNE IL CENTRO SI RIFÀ IL LOOK

Q

uasi un milione di euro per rifare il look a piazza IV Novembre a Maerne. Per aver partecipato al bando delle Intese programmatiche d’area (Ipa), dove Palazzo Balbi offre la possibilità agli enti locali, tra l’altro, di promuovere lo sviluppo sostenibile di un’area, al Comune di Martellago arriveranno 970 mila euro. Lo scorso anno era toccato a Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, ora a Maerne, con il cantiere che potrebbe chiudersi entro metà 2016. Una somma cospicua, dunque, che permetterà di finanziare l’80 per cento dell’intero intervento, che costerà 1,4 milioni di euro. Soldi che in municipio non hanno la possibilità di spendere, mentre 430 mila euro da mettere sul tavolo inizia a essere una cifra più ragionevole per partire con i cantieri. “Diverrà una piazza – osserva l’assessore all’Urbanistica Valerio Favaron – che avrà un ruolo sempre più importante, dove già si ospitano iniziative commerciali e culturali. Un grazie ai Comuni del Miranese che hanno appoggiato questa scelta e alla Provincia, che in questa fase ha fatto da coordinatrice”. Allo stato attuale si è ancora in fase di progetto preliminare, e per arrivare a quelli definitivo ed esecutivo si passerà nei prossimi mesi dal confronto con le altre forze politiche e i residenti, per agire insieme e trovare una soluzione condivisa. Il quadrilatero d’intervento sarà compreso tra gli incroci con via Manzoni e Roviego, l’ingresso a piazza Giotto e il ponte su via Rialto a due passi dalla chiesa. Nessuna volontà di pedonalizzare la zona, si dovrà posare il

siamo fondamentale sostenere ogni possibilità perché si attivi”. Il sindaco di Salzano Alessandro Quaresimin, nonché presidente dell’Unione dei Comuni del Miranese, ha lanciato un appello al governo perché “attivi tutte le strategie possibili per rilanciare il settore del lavoro, andando incontro alle cooperative”. “Il progetto viene proposto da 16 comuni facenti parte della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 – spiega il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara – e ripartia-

mo grazie all’attivazione di fondi da parte della Regione, integrati dai comuni aderenti, dalle 3 Caritas diocesane di Padova, Treviso e Venezia, dalla Fondazione Riviera Miranese e con la partnership tecnica della Banca Santo Stefano. Sono stati presentati due progetti, uno aggregato per 15 Comuni, con capofila Pianiga, e uno per Santa Maria di Sala. Il progetto sarà comunque gestito unitariamente e prevede la ripartizione dei costi e dei contributi in maniera solidale”.

EVENTI Annuncio dell’Avis

NEL 2016 LA LUCCIOLATA FINALE A MAERNE

nuovo pavimento, cambiare l’arredo urbano, prevedere altri parcheggi e sistemare l’illuminazione. Potrebbero sorgere pure dei rallentatori per limitare la velocità dei veicoli. Si tratta di un’opera attesa che, se sommata al nuovo oratorio in costruzione a due passi dalla chiesa, si capisce come nell’arco di due anni il cuore della frazione potrebbe avere un altro volto rispetto all’attuale. Insomma, si punta al rilancio complessivo, con l’obiettivo che possano beneficiarne tutti, dai commercianti ai residenti. Questo grazie anche alle Ipa, che hanno come compito di elaborare e condividere le analisi economiche, territoriali e ambientali, preparare delle idee da proporre al proprio territorio e a livello di governo sovraordinati ma, al tempo stesso, di individuare dei percorsi e dei comportamenti più efficaci per raggiungere gli obiettivi. Non solo, perché si devono spiegare le strategie dei progetti da avviare alle varie fasi del finanziamento. I soldi che arriveranno dalla Regione, a questo punto, permetteranno al Comune di accelerare sul progetto di riqualificazione di Maerne, con l’obiettivo di iniziare con i lavori già nei A.R. prossimi mesi.

U

n appuntamento che attrarrà almeno 5 mila persone. A gennaio del prossimo anno sarà Maerne ad organizzare la Lucciolata finale, che chiuderà l’anno in corso a favore della “Via di Natale” di Aviano (Pordenone). E’ stata Gianna Moras dell’Avis di Maerne e Olmo a dare la notizia nel corso dell’ultima Lucciolata, la sedicesima, che si è svolta nella frazione di Martellago lo scorso 4 gennaio ed era collegata alle iniziative del Presepio Vivente. Così l’atto finale si terrà nel 2016, con un anno in anticipo rispetto a quanto si pensava fino a pochi mesi fa: ora è arrivata l’ufficialità. La data precisa non è ancora stata resa nota, ma i partecipanti arriveranno da tutto il Triveneto, e i prossimi mesi serviranno a mettere in moto la macchina organizzativa per ospitare al meglio queste persone, compresi i punti di ritrovo dove lasciare autobus e macchine. Sarà una domenica tutta a favore della “Via di Natale”, che ogni anno, nei suoi 46 alloggi, accoglie quasi 2000 malati, di cui quasi 200 terminali. Molti anche gli stranieri che vengono a curarsi, a testimonianza di una struttura d’eccellenza. L’hospice ha iniziato ad operare nel luglio del 1996, in un piano attrezzato apposta della “Casa via di Natale Franco Gallini”. L’esigenza di attivare il servizio di assistenza il servizio era partita dalla presa di coscienza di un problema che si presenta e richiede una risposta adeguata alla condizione di disagio,

Territorio

UN BANDO PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA

C’

è tempo fino a lunedì 16 febbraio per consentire alle ditte di presentare la propria offerta all’ufficio Protocollo per dare luce nuova ad alcune zone del comune di Martellago. Il Comune, infatti, ha dato il via libera al bando per assegnare i lavori per realizzare il primo stralcio dell’illuminazione pubblica. Una questione già uscita duranti i tavoli sulla sicurezza e che ora vede i primi frutti. Si inizierà con le vie Friuli e Veneto a Martellago, Moro, Roviego, Manzoni e parte di via Tasso, via San Pietro e piazza IV Novembre a Maerne, e infine vie Selvanese e Dosa a Olmo. La spesa prevista sarà di 170 mila euro, che saranno pagati alla ditta vincitrice in otto rate annue, per un canone nei dodici mesi a base di gara di 21.500 euro. Si deve, però, raggiungere la soglia di risparmio energetico ad almeno il quaranta per cento, perché poi con questi fondi risparmiati il Comune finanzierà gli altri stralci. L’obiettivo è sostituire 380 delle attuali lampade a vapori di mercurio, e metterne di altrettante a led, ovvero a risparmio energetico. Il servizio comprende anche, per tutta la durata del contratto, di sostituire in garanzia tutti i componenti difettosi, garantire la manutenzione ordinaria e A.R. straordinaria.

L’appuntamento attrarrà almeno cinquemila persone da tutto il Veneto

sofferenza e abbandono in cui possono trovarsi, alla fine della loro vita, i malati oncologici. Gli scopi principali della “Via di Natale”, infatti, sono sostituire la casa del malato creando intorno a lui ed ai suoi familiari un clima di grande solidarietà e di serenità, fino al momento della morte, permettere alla famiglia un sollievo momentaneo dall’impegno assistenziale quando, per varie necessità, non sia più in grado di sopportare da sola e consentire brevi ricoveri di pazienti curati a domicilio per far fronte a situazioni acute di crisi o di difficile controllo dei sintomi. L’assistenza è riservata a tutti i malati di cancro (anche di età pediatrica) in fase terminale di malattia. “Fra un anno avremo la Lucciolata finale – spiega Moras – e sono convinta che il Comune sarà al nostro fianco e ci darà una mano. Sarebbe dovuta tenersi nel 2017, ma ci è stato chiesto di anticiparla di un anno. Grazie a chi ci sostiene ogni anno in questa iniziativa partita nel 2000”. Nella struttura di Aviano non passa giorno in cui non arrivino richieste d’aiuto. “E noi continuiamo nel nostro lavoro – aggiunge il consigliere della “Via di Natale” Sergio Zanchettin, mentre il parroco di Maerne don Paolo Magoga fa sapere che presto sul pullmino usato per il trasporto dei bimbi dell’asilo, comparirà la scritta dell’Avis. “Assieme alla Lucciolata – spiega – è un modo di dire alla gente di credere nella solidarietà”. A.R.


si presentano

STYLE & CLASSIC

Vivi Martellago, associazione nata circa un anno fa per volontà di un gruppo di commercianti del paese, vuole essere interprete e portavoce dei malesseri e delle necessità del commercio di vicinato. Dopo aver mosso, in sordina, i primi passi, cercando di inserirsi nell’associazionismo locale, oggi si ritiene matura e pronta a proporsi come la forma commerciale indispensabile ed unica perché i centri vivano e i paesi non diventino solo puri e semplici dormitori. Luoghi in cui per comprare il pane, il latte, la carne e la verdura sia necessario prendere il pullman o l’auto per recarsi in una scatola luccicante di lustrini e pailettes, spesso in mezzo al nulla, lontana da tutto, con mega parcheggi che si snodano a chilometrica distanza. Lì, però, trovi comodamente tutto. Parliamo del mitico Centro Commerciale. Per arrivarci ci impieghi ore - fra auto, parcheggio e passeggiata per raggiungere la meta - e altrettanto impegnativo e il ritorno a casa ma tutto questo disagio non importa perché è … “comodo fare acquisti al centro commerciale”. E se sei vecchio, malato, non autosufficiente, non automunito? Anche questo non importa. Sposando il concetto che l’attacco è la miglior difesa l’associazione apre il suo CENTRO COMMERCIALE, quello naturale, costituito da i negozi del paese che si coalizzano e che, dalle pagine di questo giornale, vogliono dire che ci sono, e sono pronti e agguerriti più che mai con le loro proposte e le loro offerte dedicate, con la loro competenza, la loro preparazione, la loro cortese disponibilità nei confronti della clientela. Ma non è tutto. Per restituire alla gente il piacere di vivere il paese l’associazione sta preparando, per l’anno appena iniziato, un ricco programma di animazione integrato con le iniziative poste in essere dalle altre associazioni con l’obiettivo che MARTELLAGO VIVA. Da subito, i commercianti, attraverso una pagina dedicata che pubblichiamo su questo giornale, aprono il loro Centro Commerciale quello naturale, quello dei commercianti coalizzati. Tutti i mesi li troverete presenti con le loro proposte e le iniziative commerciali dedicate.


14 Scorzè Viabilità Sono state completate le 4 rotatorie lungo il tracciato

Il nuovo casello è pronto

Solidarietà

“STOP ALLO SPRECO DEL CIBO NELLE SCUOLE”

In queste settimane si stanno ultimando le rifiniture, allacciamenti e segnaletica stradale di Alessandro Ragazzo

A

ncora poche settimane e il casello di Martellago-Scorzè sarà aperto. Al momento in cui scriviamo non è ancora stata deciso il via libera ai veicoli, ma dai Comuni si parla che l’autorizzazione arriverà tra fine febbraio e marzo. Inoltre non si sa ancora quanto si pagherà di pedaggio per Padova, San Donà o Mestre, ma questo dovrebbe essere comunicato solo qualche giorno prima del taglio del nastro. Come da programma, a fine novembre i lavori si sono conclusi con la costruzione della rotatoria davanti alla Kelemata (Castellana). Fatta la stazione di entrata e uscita dei mezzi Per vedere il cantiere aperto, si dovranno fare altri passaggi, dall’autostrada, è sorta anche la tangenziale di collegamento tra cui avere il via libera del Ministero delle Infrastrutture e a nord di Martellago: da est parte proprio dalla Kelemata, da poi siglare un accordo tra Martellago e Scorzè. Solo a queovest da via Boschi (Castellana). Questa, però, non si po- sto punto si potrà partire. La futura opera sfrutterà l’attuale contro-strada di servizio, che sarà altrà percorrere finché il casello non sarà largata da tre a dieci metri. Per questo aperto. In queste settimane si stanno Mancherà non sarà aperta in tempi rapidi ma ci ultimando le rifiniture, gli allacciamenti la costruzione e la segnaletica stradale. Completate an- della complanarina vorrà ancora un po’. La gestione del tratto di Castellana dalla Kelemata al che le quattro rotatorie lungo il tracciato a fianco rondò di via Boschi passerà sotto il che porterà al casello: quelle ai lati, agli dell’autostrada controllo del Comune di Martellago. incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè: su Questo comporterà una serie di trasformazioni di tutta la viaqueste si può transitare senza alcun problema. Ma ormai il più bilità locale, con il via a due tipi di Castellana: una vecchia e è fatto e dopo i collaudi di rito, sarà dato il via libera ad auto e l’altra nuova (a nord del centro). Martellago e Scorzè non camion. Mancherà la complanarina a fianco dell’autostrada. volevano accollarsi la manutenzione delle bretelle d’accesso.

A

A inizio autunno si è trovata una soluzione che soddisfa entrambi i Comuni. A Scorzè attendono altre 3 opere collegate al Passante: la tangenziale sud (da via Milano a via Boschi), il bosco attorno al casello e la complanarina da via Moglianese. Sarà proprio questo ente a farsi carico dell’appalto, costruzione e bando dell’arteria lunga all’incirca un chilometro che viaggerà a fianco del Passante. Nel primo caso, a primavera dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo e subito dopo partire i lavori che dureranno almeno fino alla seconda parte del 2016. Per il bosco da 10 ettari, il Comune aspetta di avere in consegna le aree e poi si cercheranno quei finanziamenti per la posa degli arbusti. Infine la complanarina di circa un chilometro che viaggerà parallela all’autostrada fino al casello, dopo gli accordi Martellago-Scorzè sarà Veneto Strade a farsi carico dell’appalto, costruzione e bando.

Scorzè si dice stop allo spreco di cibo, soprattutto per dare un segnale ai bambini. Tutto questo grazie al progetto “Buon samaritano”, attivo da qualche settimane nelle scuole, con i pasti non distribuiti agli alunni che andranno alle famiglie, o persone bisognose. Un’idea già attiva altrove ma che per la prima volta arriva in zona. A Scorzè ci si era accorti che circa 30 pasti al giorno non erano distribuiti e, come previsto dalla legge, andavano gettati nella spazzatura. Allora ci si è chiesti perché non metterli a disposizione di chi non riesce a mangiare e, al tempo stesso, sensibilizzare i piccoli. Così i primi, i secondi, la frutta che non finiranno nei piatti dei bambini e ragazzi, andranno, invece, in quelli di chi non riesce ad arrivare a fine mese o ha problemi. La scelta sarà della Caritas, che individua chi potrebbe averne bisogno. A quel punto, prepara le porzioni, le inserisce negli appositi contenitori e li porta ai destinatari, tenendo conto anche se hanno delle particolari esigenze dietetiche. L’iniziativa è realizzata dalle Caritas locali, Scorzè e Peseggia-Gardigiano, e la AgogestCamst, che offre il servizio pranzo. Il Comune farà da sovrintendente. A.R.

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O

rmai questa stagione teatrale è persa, ma almeno si pensa di mettere in piedi il cartellone per quella successiva, con una struttura rinnovata. Sono pronti i progetti di ristrutturazione del teatro Elios di Scorzè, in via Cercariolo, redatti dal settore Lavori pubblici e Patrimonio del Comune. I lavori dovrebbero concludersi tra fine primavera e inizio estate, perché gli operai dovrebbero essere impiegati per sei mesi. La spesa complessiva è di oltre 550 mila euro. Di fatto si andrebbe a finire con la bella stagione e il 2014-2015 è da considerarsi andato a tutti gli effetti, nonostante si fosse pensato di trovare un rimedio. Ma nel comune non ci sono ambienti simili in grado di ospitare rappresentazioni da 250-300 persone. La questione Peep ha fatto ritardare l’apertura dei cantieri, ma al ente locale sono fiduciosi che per la seconda parte dell’anno, la storica struttura possa tornare a riaprire al pubblico, e rimettere in piedi una lista di eventi che comprenda pure la prima parte del 2016. Struttura che ospita spettacoli di prosa, sì, ma anche per giovani, ragazzi e compagnie amatoriali. Da qui sono passati molti artisti come Raffaele Pisu, Debora Caprioglio, Aurelio “Cochi” Ponzoni e Renato Pozzetto, Moni Ovadia, Angela Finocchiaro e Natalino Balasso. Ma quest’anno si è deciso di fare di necessità virtù, tanto che quelle poche rappresentazioni fatte in questi mesi, sono state messe in scena nella centrale sala Gatto. Sala Gatto che nel suo recente passato ha ospitato anche le sedute del parlamentino locale, quando il municipio si stava rifacen-

do il look, oltre ad assemblee e incontri di ogni genere. Insomma, ha fatto un po’ da jolly ma è impensabile fare arrivare a recitare gli attori in quel posto. Costruito dopo la seconda guerra mondiale, il teatro di via Cercariolo ospita circa 300 spettatori, di cui un buon numero di abbonati, essendocene stati 220 nell’ultima stagione. Prima ancora erano state fatte delle promozioni proprio per invogliare la gente a tornare a teatro, spostando alla domenica pomeriggio gli spettacoli: e i risultati erano stati positivi, con un “ritorno” all’Elios. Negli anni, ha subito degli interventi di ristrutturazione, ma ne servono altrettanti per metterlo a norma. E per fare tutto, serve del tempo. Ecco allora, che si dovranno fare quelle opere di prevenzione incendi, sistemare il palco, e l’americana dovrà essere messa a norma, oltre ad adeguare gli impianti per il riscaldamento e l’aria condizionata. In futuro saranno cambiate le poltrone, anche se non servirebbe una chiusura prolungata come in questa prima fase. Se non ci dovessero essere intoppi, con settembre tutto dovrebbe A.R. tornare alla regolarità.


Salzano 15 Unione dei comuni Dopo le proteste degli agenti della polizia locale

“Chiederemo più risorse per i vigili”

Eventi del 2015

ASSOCIAZIONE TEMPO E MEMORIA DI SALZANO Il museo dedicato a San Pio X

Il sindaco Quaresimin difende l’operato dei Comuni e risponde alle accuse dopo le proteste di Roberta Pasqualetto

L’

Unione dei comuni del miranese approvata da Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala, Spinea ha lo scopo di ridurre i costi e ottimizzare i servizi dei territori coinvolti. Il mese scorso i vigili hanno manifestato il loro malcontento di fronte a questa nuova realtà, e hanno fatto volantinaggio in tre città contro il comando unico. Alessandro Quaresimin, presidente dell’Unione e sindaco di Salzano, ha risposto a queste polemiche, dicendo che sono state provocate principalmente da diverse prese di posizione, da accuse per certi versi incomprensibili e probabilmente frutto di incomprensioni legate alla mancanza di informazioni, che erroneamente si davano già per acquisite. “La scorsa primavera, – dice Quaresimin – i Consigli comunali dei comuni aderenti all’Unione hanno deciso di intraprendere la sfida, deliberando di unire e condividere funzioni, con lo scopo di rendere i servizi più efficienti, di promuovere politiche di ambito, di raggiungere nel tempo economie di scala per mantenere, e possibilmente migliorare la qualità della vita dei cittadini. Questa scelta, per certi versi necessaria, ma anche responsabile e coraggiosa, è stata fatta nella convinzione di adeguarsi alla linea intrapresa

La sede della polizia locale del Miranese nord

dalle normative nazionali, che oramai spingono verso l’aggregazione degli enti locali. Ma è stata fatta anche nella consapevolezza che già esistono programmi e obiettivi condivisi nel territorio del miranese, il tutto garantendo e tutelando i lavoratori interessati. Nessuna penalizzazione economica è mai stata in discussione”. Il presidente garantisce che nell’ultimo periodo, l’Unione si è impegnata per ottenere i requisiti necessari e presentare domanda di contributo alla Regione. Questo per ottenere risorse utili e adeguare strumentazioni, creando collegamenti informatici che permetteranno di migliorare e semplificare le prestazioni degli agenti a favore di tutta la cittadinanza.

“Nella seduta del Consiglio del 22 dicembre – conclude – abbiamo approvato una convenzione, dove in una prima fase il Comune di Venezia metterà a disposizione la propria struttura per la gestione delle contravvenzioni. Questo permetterà di ridurre l’impegno amministrativo in ufficio dei nostri agenti, a favore di una maggiore presenza nel territorio. E in prospettiva potranno essere valutate altre collaborazioni, come quella di utilizzare la centrale unica operativa di Venezia, ottimizzando quindi spazi, strumentazioni, e procedure. Ad esempio, per avviare progetti di video sorveglianza, e maggiori sinergie che possano aumentare le pattuglie di controllo del territorio”.

L

’Associazione Culturale “Tempo e Memoria” di Salzano organizza eventi culturali nel territorio, e ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico artistico, in particolare legato alla figura di San Pio X e al museo salzanese a lui dedicato. I volontari operano con la parrocchia di Salzano, lavorando come supporto logistico in ambito culturale. Pio X, si lega al territorio dal 1867, quando fu promosso arciprete a Salzano. In seguito fu il 257° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, dal 1903 al 1914, dopo la sua scomparsa, fu proclamato Santo nel 1954. L’associazione nata una ventina di anni fa, lo scorso sei gennaio, ha organizzato il concerto per festeggiare l’Epifania in collaborazione con la parrocchia e con il patrocinio del comune. Questa realtà culturale è nata con l’apertura del museo Pio X, nel 1998, anche se il gruppo esisteva già da prima. I volontari sono una quindicina ma poi, quando ci sono iniziative, si uniscono altri cittadini volontari e appassionati. “Ogni anno – dice Fabrizio Masiero, Presidente dell’Associazione Culturale – organizziamo eventi per il territorio e la comunità, cambiando in base alle ricorrenze annuali e ai contesti scelti. L’anno scorso abbiamo realizzato molti eventi riguardanti il centenario di Pio X. Quest’anno invece lavoreremo su due ricorrenze: il centenario della Prima guerra mondiale e il settantesimo della liberazione della Seconda guerra. Lanceremo alla cittadinanza l’iniziativa per una raccolta di oggetti, documenti e foto riguardanti la guerra. Se avranno un certo valore documentativo, diventeranno materiale per una mostra”. Info www. R.P. museosanpiox.it o info@museosanpiox.it.

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B

us sostitutivi durante le feste, ma i pendolari insorgono: “Presi in giro con la navetta: parte tre minuti prima dell’unico treno rimasto”. Così Natale è diventato il pretesto per un nuovo scontro tra viaggiatori e Regione sull’utilizzo dei regionali a Spinea. Il nuovo capitolo della saga dei pendolari della linea Venezia-Bassano, è andato in scena durante le feste, quando sono stati sospesi, per la chiusura delle scuole e di molte aziende, i treni navetta tra Mestre e Noale: per questo motivo la Regione ha predisposto bus sostitutivi per andare incontro alle esigenze dei pendolari. Fin qui nulla di male, anzi: i disagi però sono parsi tutt’altro che superati. Proprio da Spinea è stato il locale comitato di pendolari a contestare quello che ha definito l’ennesimo pasticcio e spreco di soldi: “E’ previsto l’arrivo della navetta a Spinea ai minuti 37 e, paradossalmente, appena tre minuti prima dell’arrivo del treno Castelfranco-Venezia, l’unico con fermata a Spinea – fa notare il portavoce Nicola Barbiero – un po’ meglio la situazione nella tratta contraria. Ringraziamo la Regione per il servizio messo a disposizione, ma questo dimostra come il mancato confronto porti a investire in modo superficiale le risorse che, soprattutto in questo momento, sono rare”.

IN OMAGGIO

CAMPONOGARA P.zza Mazzini, 12

CHIOGGIA Via San Marco, 1729

MESTRE C/O Galleria Auchan


16 Salzano Patrimonio L’assessore Lino Manente annuncia una buona notizia

Villa Romanin Jacur, parte il restauro di Roberta Pasqualetto

A

rriva un contributo di più cento mila euro dalla Regione che, l’amministrazione di Salzano, investirà in villa Romanin Jacur Filanda. Nel mese di agosto il Comune di Salzano ha partecipato a un bando promosso dalla giunta regionale del Veneto che avrebbe erogato contributi a progetti legati allo sviluppo delle località turistiche e culturali. Questo in un’ottica di turismo sostenibile sociale e ambientale, attraverso azioni volte a rendere maggiormente accessibile e fruibile i luoghi del turismo e della cultura, da cui il titolo “Progetti integrati da area e di distretto turistici culturali e sostenibili”. Lo scorso 30 dicembre, la giunta regionale, comunicava con una delibera del giorno precedente, di aver approvato il progetto presentato dal Comune di Salzano: “Villa Filanda Romanin Jacur e Museo della seta e della filatura: piena accessibilità e ampia fruibilità di un complesso unico nel suo genere”. Il sostegno economico sarà di 107.500 euro. “L’impegno, la ricerca e la determinazione, prima o poi, appaga e, l’anno appena concluso, ha dato i suoi frutti – dice l’assessore ai Lavori Pubblici e Promozione del Territorio del Comune di Salzano, Lino Manente. Sempre il mese scorso, la giunta regionale, a tramite l’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti, ci comunicava che in base alla Legge Regionale n. 27/2003, art. 50 Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200 mila euro anno 2014 che il progetto: “Realizzazione spazi per aggregazione

Il Comune sta preparando una manifestazione di interesse alla Regione sportive a Robegano”, da noi presentato un paio di anni fa, ha avuto l’approvazione per un contributo di 100 mila euro per la realizzazione di uno stralcio funzionale”. Attualmente l’amministrazione sta preparando una manifestazione, d’interesse che la Regione Veneto, con delibera di giunta n. 1924 del 28 ottobre 2014, ha emesso per la valutazione di progetti relativi alla riqualificazione e al risanamento dei paesaggi e valorizzazione dei paesaggi degradati. Tra i requisiti necessari per partecipare, il richiedente deve essere direttamente coinvolto in quanto si parla di recupero di siti produttivi proto-industriali collegati all’acqua e a percorsi dell’acqua, quali mulini e filande. Il massimo del finanziamento potrebbe essere di 100 mila euro e altri 10 mila per la progettazione. “Tutto questo e stato, e spero potrà essere possibile, grazie all’impegno, alla ricerca e alla de-

Si punta a rendere maggiormente accessibile e fruibile un luogo simbolo del turismo

La villa Romanin Jacur

terminazione degli uffici interessati, lavori pubblici, promozione del territorio e cultura che quotidianamente – conclude Manente – siamo tutti impegnati, a ricercare possibilità finanziarie alternative da quelle che l’attuale bilancio comunale ci può dare”. Le amministrazioni, a causa dei continui tagli al loro bilancio da parte del Governo centrale, hanno, via via, perso la loro possibilità di investire su progetti pubblici per il loro territorio. Presentare richieste di contributi sembra essere una delle poche possibilità rimaste da sfruttare. Salute

“GRUPPI DI CAMMINO” MOLTE LE ADESIONI

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l Comune di Salzano, promuove i gruppi di cammino. I gruppi effettuano uscite di un’ora, tutti i giorni con orari diversi: il martedì e giovedì mattina alle 8.30 e lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio alle 18.30. I percorsi di cammino sono vari e corrispondono a 5-6 km, in base alla velocità delle persone. Ogni gruppo è diverso ed è composto dalle 10 alle 30 persone. A Salzano non vi sono gruppi attivi con meno di 5 unità. “A volte - dice il responsabile Andrea Rosso - sono andato a camminare anche con 30, 40, 50 persone, arrivando anche a 70. L’età è variabile, più alta ovviamente al mattino, un po’ più giovani alla sera. Comunque persone di età compresa dai 40 ai 75-80 anni, non abbiamo limitazioni a parte l’essere maggiorenni: i minorenni partecipanti devono essere sotto la responsabilità di un adulto”. La maggior parte dei gruppi cammina tutto l’anno con qualsiasi tempo meteorologico, e sono pochi i gruppi che interrompono l’attività. Il punto di partenza dei gruppi è dal parcheggio Brolo in via Marconi, dietro Filanda Romanin-Jacur. Gli interessati possono seguire i gruppi di cammino di Salzano e di altri tredici comuni nella pagina “gruppi di cammino” facebook. R.P.


Personaggio 17 Cinema La passione per l’horror porta a grandi traguardi un giovane di Spinea

Denis Frison, attore e regista di successo “Ho avuto grandi soddisfazioni dal Fantafestival di Roma, ora parteciperemo a concorsi statunitensi” di Roberta Pasqualetto

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enis Frison è nato il 25 febbraio del 1982 e vive a Spinea. Nonostante la sua giovane età si è già fatto conoscere per la sua attività di attore e regista di film. Le sue prime esperienze di scena sono musicali, esordisce come cantautore e musicista, esperienze che gli hanno permesso di partecipare all’accademia Sanremo 2004 e di stringere amicizia con Toni Pagliuzza, musicista del gruppo Le Orme, con cui nel 2009 fa un concerto. Ed è proprio da questa esperienza che avviene la svolta: alcuni esperti del settore, gli riconoscono familiarità con la telecamera e un’immagine telegenica. “Dopo quel concerto mi hanno proposto di fare l’attore per dei video musicali e piccole parti in film. All’epoca non avevo nessuna conoscenza del mondo del cinema né studi di dizione, ma avevo una passione grandissima per i film, specialmente quelli horror”.  Si può dire che è approdato nel mondo del cinema in maniera fortuita?

“Scrivo storie fin da quando era bambino. Non avevo molti amici, mi piaceva inventare storie e poesie, mi sedevo sotto un albero e scrivevo”.  Quando ha girato il suo primo film? “Nel 2009 ho sceneggiato Riflesso dall’immagine; una storia dalle tematiche toste: il protagonista è uno scrittore tormentato dagli incubi. Mi sono autofinanziato con poche risorse, il film sperimentale è stato girato con pochissimi mezzi e con una telecamera da battaglia”.  Subito dopo realizza il secondo film: Dylan Dog la morte puttana; come nasce l’idea? “E’ nata parlando con il mio amico Walter Brocca, ci siamo detti ridendo che se volevamo vedere un bel film su Dylan Dog dovevamo farcelo. Lo abbiamo fatto veramente. Inizialmente doveva essere un cortometraggio, abbiamo diffuso la notizia in facebook e abbiamo avuto un riscontro talmente positivo e incoraggiante, che ab-

biamo deciso di girare un film. Abbiamo usato mezzi di fortuna e l’aiuto di chi si è appassionato al progetto. Hanno collaborato alcuni doppiatori che avevo conosciuto a scuola di teatro, tra questi Edoardo Fainello, mio insegnante. Dopo un anno e mezzo di riprese, ci sono voluti sei mesi per montare il film grazie al prezioso aiuto dei montagisti e amici Patrizio Bolgan e Susy Bertoldi”.  Dove si può trovare questo film? “Youtube. Nel web è stato visualizzato più di mezzo milione di volte; inoltre è stato proiettato al Fantafestival di Roma”.  La sua attività è molto produttiva mentre finiva il film girava già altro. “Nel mentre ho fatto una serie web: Al di là del buio”.  Adesso a cosa lavori? “Ho messo in scena uno degli incubi della mia infanzia: Freddy Krueger: lo faccio incontrare con Dylan nel film Freddy vs. Dylan. Dopo il primo film sono stato contattato da professionisti

Denis Frison che credono nel mio lavoro e nelle mie capacità e si sono proposti di collaborare con me gratuitamente, per le musiche Stefano Gargiulo che, tra l’altro ha vinto il Music Award a Hollywood e per gli effetti speciali Manuel Beccaro e Cristian Bertocco che hanno lavorato nel film 007 e nella serie X-file. Con questo film parteciperemo a dei concorsi statunitensi”.  Si riconosce maggiormente nel ruolo di regista o attore? “Io amo apparire, ma mi piace tantissimo scrivere storie. Quindi per ora non scelgo e faccio entrambe le cose”.  Quanti soldi servono per realizzare film come questi? “Io sono molto istintivo e creativo e non saprei quantificare, ma le mie

risorse sono davvero poche. Inoltre nessuno dei miei film è stato a scopo di lucro, e non ho avuto modo di pagare attori e materiali se non in piccole misure”.  Si può fare il regista anche senza mezzi economici? “Io ho capito che nella vita si deve andare avanti, anche se i mezzi non ci sono, certo si fa quello che si può e sono cosciente che, con altre risorse, potrei fare molto di più. Io penso che bisogna perseguire i propri sogni uscendo dagli schemi. Forse questo non mi porterà dove voglio ma almeno potrò dire di aver tentato”.  Progetti? “Voglio seguire questa strada e avere la possibilità di realizzare film con budget diversi, per fare questo, devo lavorare tantissimo e fare molta esperienza”.


18 2 Cultura provinciale La rassegna Fino al 17 febbraio prossimo

In scena il Carnevale di Venezia

Cibo, sapori, golosità e tradizioni sono il filo conduttore di questa edizione che anticipa festosamente i temi di Expo 2015

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ibo, sapori, golosità, tradizioni, storie e rituali culinari saranno il filo conduttore del Carnevale 2015, una sorta di anticipazione festosa in stile veneziano dell’esposizione universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, che dal prossimo maggio porrà all’attenzione internazionale temi quali il nutrimento del pianeta, la produzione di cibo e la valorizzazione delle tradizioni culturali. Iniziata lo scorso 31 gennaio con la “Festa Veneziana” la manifestazione si svolgerà fino al prossimo 17 febbraio. Il “Gran Teatro di Piazza San Marco”, impreziosito quest’anno con trionfi di cibo e ghirlande di vegetali e con le scenografie a cura del Teatro La Fenice di Venezia, dal 7 al 17 febbraio sarà come di consueto l’epicentro carnascialesco che ospiterà i principali appuntamenti che scandiscono la manifestazione. Ad inaugurare la Piazza sabato 7 febbraio sarà la “Festa delle Marie” con il corteo delle belle fanciulle trasportate su portantine dai gondolieri da San Pietro di Castello fin sul palcoscenico del Gran Teatro. Marie che torneranno in Piazza San Marco martedì 17 febbraio per la proclamazione della Maria del

Carnevale. Domenica 8 sarà invece il giorno del “Volo dell’Angelo” con l’attesissima discesa dal campanile a Piazza San Marco della bella Marianna Serena, vincitrice dello scorso concorso delle Marie. Sabato 7 febbraio si apriranno anche le selezioni per il “Concorso della Maschera più bella” che si svolgerà tutti i giorni fino alla proclamazione dei vincitori domenica 15 febbraio. Tema del concorso naturalmente il cibo! Proseguendo il programma degli eventi, studiato dal direttore artistico Davide Rampello, il fine settimana del 7-8 febbraio sarà arricchito dalla “Festa Querinissima” che porterà sotto gli antichi archi della pescheria di Rialto (quale posto migliore) la tradizione culinaria del baccalà nelle sue variazioni alla vicentina e mantecato, accompagnato da vini veneti e da momenti di musica e spettacolo tradizionale. Particolarmente suggestiva sarà la rievocazione della consegna da parte di Pietro Querini al Doge Foscari dei primi stoccafissi delle isole Lofoten, in programma domenica 8 febbraio nel pomeriggio. Gli appuntamenti serali del Carnevale saranno concentrati all’Arsenale che ospiterà

Invito in biblioteca nazionale Marciana

ALDO AL LETTORE... ALLA SCOPERTA DEL MONDO DI MANUZIO

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er le celebrazioni di Aldo Manuzio nel V centenario della sua morte, la Biblioteca Nazionale Marciana invita a un viaggio intorno al mondo dei libri e dell’arte della stampa, in compagnia di Aldo e di altri editori e tipografi, di lettori, imprenditori e ambulanti, tra caratteri greci, ebraici, arabi, tondi e corsivi, esplorando una cultura che ancora sa trasmetterci valori e ideali senza tempo. Il ciclo di incontri, eventi, laboratori, partito a gennaio, si terrà fino al prossimo novembre presso le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Piazzetta San Marco 13/a.Questi alcuni dei prossimi appuntamenti: il 19 febbraio, ore 17 La bottega tipografica del Rinascimento. Un autoritratto in immagini: torchi, torcolieri, compositori, incisori di caratteri,

correttori. Neil Harris; il 5 marzo, ore 17 Una città al lavoro. Il libro e l’industria a Venezia tra Quattro e Cinquecento. Luca Molà; il 12 marzo, ore 17 Essere utile agli uomini. Aldo Manuzio editore di testi greci. Filippomaria Pontani; il 26 marzo, ore 17 Il lettore italiano del Rinascimento. Profilo di un consumatore. Neil Harris; il 1° aprile, ore 17 Aldo Manuzio: che carattere! Come un carattere di Aldo ha fatto, da solo, la storia della tipografia fino ai nostri tempi. James Clough e Alberto Prandi. Sono in programma da febbraio ad aprile laboratori ad accesso gratuito per le scuole medie inferiori e superiori. Info e prenotazione presso didattica@marciana.venezia.sbn.it

La locandina dell’iniziativa

la 2a edizione di “Notti all’Arsenale” il 7 e l’8 febbraio e poi dal 12 al 17 febbraio. L’antico straordinario cantiere navale della Serenissima Repubblica di Venezia si trasformerà così tra magia, teatro, musica e sensazionali effetti pirotecnici sull’acqua nel Carnevale all’Arsenale. Le spettacolari architetture saranno vestite da un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con il Gran Teatro La Fenice, e ogni sera, a partire dalle 19, saranno accolte tutte le più belle maschere del Carnevale, per una programmazione completamente gratuita introdotta dalle animazioni di spettacolari artisti di strada lungo la “Riva delle Maravegie” con specialità enogastronomiche proposte dalle cichèterie. Nelle Notti dell’Arsenale spicca poi “Tentazioni”, l’unica cena-spettacolo del Carnevale 2015 (a pagamento) che avvolgerà di piacere e seduzione gli ospiti nella esclusiva cornice della Torre di Porta Nuova. Nella settimana “grassa”, da giovedì 12 a martedì 17 febbraio, ci sarà un’esplosione di eventi, feste, sfilate che coinvolgeranno tutto il territorio a cominciare da Piazza San Marco, con la finale del concorso della Maschera più bella del Carnevale e il “Volo dell’Aquila” dal

La conferenza stampa durante la quale è stata presentata l’immagine ufficiale di questa edizione disegnata da Giorgio Cavazzano Campanile di San Marco (domenica 15 febbraio), passando per l’Arsenale dove si susseguiranno sei notti di festa con gli eventi del Carnevale all’Arsenale, per arrivare fino alla Terraferma dove tra la Torre e la Piazza Ferretto ci sarà il “Volo dell’Asino” (domenica 15 febbraio). L’ormai tradizionale “Volo dell’Asino” impersonato da un ospite del mondo dello spettacolo o dello sport che si calerà dalla Torre fino al palco di Piazza Ferretto, è l’evento clou del programma carnevalesco in Terraferma che inizierà a Mestre domenica 8 (repliche sabato 14, domenica 15 e martedì 17 febbraio) con le selezioni della “Mascherina più bella del Carnevale”. Il concorso tutto dedicato ai bambini che potranno sfilare con i loro costumi sul palco di Piazza Ferretto. A Marghera invece sabato 14 febbraio, alle ore 15.00 prenderà il via la variopinta, gioiosa tradizionale “Sfilata dei Carri Allegorici”. Tra gli appuntamenti in

terraferma anche la sfilata dei carri a Zelarino (17 febbraio), e il “Tram del Carnevale”. Un tram brandizzato con la grafica ufficiale del Carnevale che circolerà con a bordo i musicisti del JukeBox Umano che suoneranno e canteranno brani scelti dai passeggeri su richiesta. Nella settimana grassa ci sarà anche “Il teatro gastronomico ambulante” che si muoverà tra le municipalità. Gran finale martedì grasso, quando il Carnevale di Venezia 2015 celebrerà le glorie di San Marco nello “Svolo del Leon”, il maestoso gonfalone di San Marco che venendo issato dal palco del Gran Teatro al Campanile di san Marco simboleggerà la chiusura del Carnevale 2015. Per il secondo anno consecutivo Giorgio Cavazzano, uno dei disegnatori più amati ed apprezzati, ha creato l’immagine ufficiale della manifestazione.

Letteratura Premio “Città di Chioggia” sesta edizione. La cerimonia di premiazione

La città di Chioggia fra poesia e narrativa F in dalla sua prima edizione il premio letterario “Città di Chioggia” ha rappresentato un’importante vetrina culturale per la città lagunare coinvolgendo persone di tutte le regioni italiane. Il Premio Letterario “Città di Chioggia” nato nel 2009 su iniziativa della Pro Loco locale con l’intento di dare lustro alla città con un Premio di tipo culturale vuol creare i presupposti di diffusione e promozione del territorio clodiense lanciando un messaggio culturale. Nel corso degli anni il Premio ha visto avvicendarsi autorevoli personaggi sia come giurati sia come padrini della manifestazione e la partecipazione ha raggiunto livelli importanti, dimostrando la validità dell’iniziativa.Novità di questa sesta edizione è stata l’introduzione della sezione a “tema libero” intesa proprio a coinvolgere un numero sempre maggiore di scrittori a livello nazionale. La tradizionale cerimonia di premiazione e presentazione dell’edizione 2014 del libro che raccoglie tutte le opere finaliste si è tenuta sabato 13 dicembre 2014 nella suggestiva cornice dello storico Auditorium comunale S. Nicolò di Chioggia. Il tema scelto quest’anno era “Fotografie dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Gli autori avevano tempo fino al 31 ottobre 2014 per presentare i testi poi sottoposti al giudizio degli esperti che hanno selezionato i finalisti. “Il Premio letterario città di Chioggia rappresenta ormai un punto fermo della programmazione culturale della nostra Città – sottolinea Narciso Girotto, l’assessore uscente alle Politiche culturali della città di Chioggia -. Nato da una felice intuizione della nostra Pro Loco, in questi anni ha prodotto dei risultati notevoli ed ha regalato alla città emozioni importanti. Gli autori hanno colto aspetti e sentimenti celati del nostro territorio che spesso non vengono notati perché soffocati e nascosti da una quotidianità che non esalta i particolari”. I due presidenti di giuria dell’edizione 2014, Sergio Ravagnan per la sezione narrativa e Giordano Fornaro per la sezione poesia, assieme al padrino della serata Piero Mescalchin (Fotografie dalla laguna), ed al presidente della Pro Loco di Chioggia Marco Donadi hanno consegnato i premi ai nove finalisti alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità locali. Questi i vincitori dell’edizione 2014:

La cerimonia di premiazione per la sezione poesia a tema prima classificata Maria Pia Vido di Roma con “Chioggia in Mente (silloge)”, seguita da Rosanna Soina di Venturina Terme (LI) – “Chioggia della Fantasia Itinerante”, terzo posto per Vanes Ferlini di Imola (BO) – “Liquido Canto” ; per la sezione narrativa a tema primo posto per Alessandro Pozzan di Schio (VI) con il racconto “Generazione a Mare”, seconda Valentina Durante di Montebelluna (TV) con “La Pappa Scotta”, terza Rita Mazzon di Padova con “Dove sta l’Amore”; la sezione a tema libero è stata vinta da Fiorella Borin di Venezia con “Il Destino che non abbiamo scelto” seguita da Giovanni Rosa di Modica (RG) con “L’ultimo cantastorie” e da Susi Boscarato di Chioggia con “Ortensia”; una menzione speciale della giuria è stata inoltre assegnata ad Alberto Totolo di Isola della Scala (VR) per “Il complesso di Santa Croce”. Nel corso della cerimonia di premiazione si sono esibite le ballerine del Centro di Formazione Danza che hanno eseguito delle coreografie curate da Francesca Serafini e Patrizia Aricò. Eugenio Ferrarese


Sport 19 3 A Mestre La società nata nel 1961 ha oltre 400 iscritti

Sci Club, un 2015 pieno di appuntamenti di Roberta Pasqualetto

NEWS

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o Sci Club di Mestre ha più di cinquantanni di attività ed è la prima società sciistica della provincia di Venezia. Partiti nel 1961 con la denominazione di Sci Cai, e presieduti dal presidente Cai Gigi Galli, si sono poi resi autonomi ed hanno assunto il nome di Sci Club Mestre, con la presidenza di Paolo De Manincor. Il club mestrino può vantare la presenza passata di Zeno Colò (campione mondiale e olimpico scomparso nel 1993) e del campione mondiale a Portillo (Cile) nel 1966, Carlo Senoner. Lo Sci Club Mestre è stato protagonista nel panorama degli sport invernali con innumerevoli vittorie e piazzamenti di assoluto prestigio in ambito regionale e nazionale, collocandosi nella classifica nazionale, immediatamente dopo i grandi Club di montagna e fra i primi Sci Club italiani di pianura. I soci iscritti hanno superato le 400 unità comprendendo diverse categorie: i bambini iscritti alla scuola di Sci, il gruppo di attività agonistica e pre-agonistica giovanile (età compresa dai 6 ai 16 anni) e la Squadra Senior – Master. Tra le gare degne di nota nel palmares ci sono: nel 1961, Passo Rolle, Trofeo Nordica; nel 1969 il campionato regionale veneto Sci Nordico nel Cansilio; nel 1978 a Enego i campionato Italiano, fase regionale, Allievi e Ragazzi; nel 1979 a S. Stefano di Cadore il campionato Italiano Sci Nordico, fase regionale;

A Campagna Lupia

IN CENTINAIA AI SAGGI SPORTIVI

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nel 1980-81 a Enego le gare nazionali di Fondo, 15 Km Tecnica Classica; nel 1995, ad Auronzo, la fase regionale Trofeo delle Regioni; nel 1996, a Misurina, la finale nazionale trofeo delle Regioni. E poi nel 1997 il Campionato Veneto Master organizzato per la prima volta in Italia in “notturna”, da allora diventato appuntamento annuale. Per quanto riguarda lo svolgimento del circuito Criterium Triveneto, i Master di quest’anno e la categoria Giovani Senior potranno partecipare alle seguenti competizioni: giovedì 22 gennaio 2015 in Nevegal; mercoledì 4 febbraio a Monte Avena; giovedì 19 febbraio in Nevegal; mercoledì 4 marzo la gara finale a Monte Avena con

premiazione alla birreria Pedavena. La sede dello Scii Club si trova in via Dante n. 39 a Mestre ed è aperta tutti i martedì e giovedì, dalle 21 alle 23, a partire dal mese di ottobre fino al mese di maggio. Durante l’estate l’apertura è limitata al solo giovedì. Il tesseramento allo Sci Club e alla F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) è annuale e ad ogni socio è estesa la polizza di responsabilità civile per danni a terzi. Associarsi alla F.I.S.I. è obbligatorio per gli atleti delle squadre agonistiche. Per maggiori informazioni si può contattare il Club al numero 041/972996 o seguire gli sportivi nel social network facebook “Sci Club Mestre”.

entinaia di persone hanno partecipato a Campagna Lupia ai “Saggi sportivi” che si sono svolti al Palazzetto dello Sport a dicembre. Un evento che ha superato in termini di partecipazione ogni più larga previsione”. Con queste parole il delegato allo sport del Comune di Campagna Lupia, Diego Longhin, ha commentato i saggi che hanno calamitato tante persone nello spazio sportivo di Campagna Lupia, come epilogo della prima parte della stagione scolastica e sportiva che si è chiusa con il 2014. “Durante questa serata - prosegue il delegato Longhin - ci si è resi conto di avere tanti campioni, e che il nostro paese vanta atleti che sono per noi uno dei fiori all’occhiello. Abbiamo avuto modo di ammirare i saggi dedicati alle palestre, sia pubbliche che private, in un connubio davvero bellissimo. Abbiamo visto tantissime discipline sportive e danza. Nell’ambito dei progetti di educazione e applicazione sportiva, l’amministrazione del sindaco Livieri sta cercando di proporre lo sport come nuovo stile di vita, coinvolgendo il più possibile anche quei giovani che non praticano nessuna attività”. E’ stata una serata divisa in due parti per dare alle centinaia di partecipanti la possibilità di assistere ai saggi dei ragazzi ,senza accalcarsi nella struttura sportiva. A.A.

A Scorzè

CICLOCROSS, IL “GRAN PREMIO CARTOVENETA”

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rande successo per il 41 esimo “Gran Premio Cartoveneta” gara di ciclocross che si è svolta nelle scorse settimane a Scorzè. La manifestazione, organizzata dalla Libertas Scorzè, era valida come 11’ tappa del Trofeo Triveneto di Ciclocross e come Campionato Provinciale di Venezia di Ciclocross. Questi sono i nuovi campioni provinciali per categoria: Luca Andreatta (Libertas Scorzè) per gli under 23, Giovanna Michieletto (Libertas Scorzè) per le under 23, Cristian Buttò (Sorgente Pradipozzo) per gli junior maschili, Matteo Ferro (Libertas Scorzè) per gli allievi 1’ anno, Lorenzo De Vettori (Sorgente Pradipozzo) per gli allievi 2’ anno, Francesca Selva (Libertas Scorzè) per le allieve, Marco Vettorel (Sorgente Pradipozzo) per gli esordienti, Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt) per gli amatori 2’ fascia. Questi invece gli ordini d’arrivo della corsa di Scorzè. G6M: 1) Igor Gallai (Bosco di Orsago), 2) Marco Cao (Bosco di Orsago), 3) Daniel Cassol (Foen). G6F: 1) Emma Faoro (Rinascita Ormelle), 2) Lara Crestanello (Piovene), 3) Giada Borghesi (Carraro). Esordienti 2’ anno: 1) Gianmarco Vignaroli (Elba), 2) Nicholas Caruzzi (Granzon), 3) Marco Vettorel (Sorgente Pradipozzo). Esordienti Donne: 1) Marina Guadagnin (Sportivi del Ponte), 2) Beatrice Pozzobon (Mosole), 3) Patrizia Critelli (Kardaun). Allievi 1’ anno: 1) Samuele Carpene (Val d’Illasi), 2) Leonardo Cover (Sportivi del Ponte), 3) Tommaso Dalla Valle (Sportivi del Ponte). Allievi 2’ anno: 1) Lorenzo De Vettori (Sorgente

ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00

Pradipozzo), 2) Mattia Consolaro (Libertas Scorzè), 3) Matteo Faes (Montecorona). Allieve: 1) Sara Casasola (Trentino Rosa), 2) Francesca Selva (Libertas Scorzè), 3) Nicole D’Agostin (Girelli). Junior Maschile: 1) Daniel Smarzaro (Carraro Team), 2) Michele Bassani (Postumia), 3) Mauro Caneva (Cadrezzate). Donne Junior: 1) Sofia Beggin (Breganze), 2) Alessia Debellis (Trentino Rosa), 3) Letizia Borghesi (Carraro). Open maschile: 1) Mirko Tabacchi (Forestale), 2) Daniele Braidot (Forestale), Luca Braidot (Forestale). Open femminile: 1) Francesca Cauz (Top Girls), 2) Nicoletta Bresciani (Scott), 3) Alessia Bulleri (Forestale). Amatori fascia 1: 1) Carmine Dal Riccio (Sunshine), 2) Simone Perin (Orogildo), 3) Davide Montanari (Max Team). Amatori fascia 2: 1) Giuseppe Dal Grande (Team Friuli), 2) Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt), 3) Sergio Giuseppin (Delizia Bike). Amatori fascia 3: 1) Michele Feltre (Fizik), 2) Giovanni Parro (Comprex), 3) Renato Segat (Vitomotorsport). Donne Amatori: 1) Lara Torresani (Carraro), 2) Paola Maniago (Team Friuli), G.P. 3) Chiara Selva (Spezzotto).

I prezzo sono iva compresa - finanziamento al tan max 11,54% taeg max 16,69% teg max 14,48% - imposta di bollo all'erogazione di € 14,62 - spese incasso rate € 1,5 solo importi superiori a € 1.600 comunicazioni periodiche: € 0,70 / annuale per modalità cartacea, gratuita per modalità elettronica + € 1,81 per imposta di bollo - salvo approvazione finanziaria - le immagini dei prodotti sono puramente indicative.


20 1

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Economia Il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi fa il punto della situazione

Nord Est, sarà finalmente l’anno della ripresa A trainare la crescita ci sarà ancora una volta l’export. L’aumento sarà del +3,7 per cento per l’area, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto di Alessandro Abbadir

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conomia, arrivano buone notizie a Nord Est. Le previsioni insomma finalmente volgono verso il bello. Ad annunciarlo è il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. Bortolussi che fino ad ora, non si era mai entusiasmato dai tanti segnali di ripresa che qua e là si annunciavano. Stavolta analizzando la situazione dati alla mano, crede in una ripresa effettiva in tempi rapidi. “Dopo sette anni di crisi e di difficoltà economiche, il 2015 - spiega Bortolussi - dovrebbe essere l’anno della ripresa, soprattutto a Nordest. Grazie ai dati messi a disposizione da Prometeia, è possibile stimare la crescita per l’anno appena iniziato, dei principali indicatori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano”. Al netto delle situazioni internazionali che potrebbero comunque condizionarne il corso, gran parte degli indicatori sono destinati ad essere anticipati dal segno più, secondo il segretario della Cgia di Mestre. ”Per quanto concerne il Pil - spiega Bortolussi - la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8 per cento: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fino ad oggi, ci avviamo a invertire in maniera decisa la tendenza. Se in Veneto e in Friuli l’incremento dovrebbe essere del +0,7 per cento, in Trentino Alto Adige l’aumento dovrebbe toccare il +0,9 per cento. Anche i con-

Giuseppe Bortolussi sumi delle famiglie sono destinati a crescere: + 0,9 per cento. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1 per cento, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al + 0,9 per cento, in Friuli Venezia Giulia al +0,8 per cento e a Trento al + 0,7 per cento”. Solo gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percentuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidissimo + 0,1 per cento. Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export. L’export quest’anno sarà davvero forte e trainante. “Dopo il + 3,4 per cento del 2014 nel Nord Est – spiega Bortolussi - nel 2015 l’aumento dovrebbe essere del +3,7 per cento, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto, dal 3,5 per cento di Trento e dal +2,6 per cento del Friuli Venezia Giulia”. E l’occupazione? Si perché in questi anni in tanti hanno parlato di crescita. Ma spesso a fatturati che non diminuivano o aumentavano, non corrispondeva una diminuzione dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014 a Nord Est: 7,1 per cento. “Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4 per cento - spiega Bortolussi - a Trento si fermerà al 6,4 per cento, mentre nel Veneto scenderà

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al 7 per cento. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9 per cento”. Bortolussi fa delle considerazioni che valgono per tutta l’Italia e che in parte corrispondono a delle analisi storiche di situazioni se non uguali (perché una crisi del genere che dura da 7 anni non si era mai vista) almeno con qualche somiglianza. “E’ evidente - afferma il segretario della Cgia di Mestre - che se la Lombardia e il Nordest torneranno a crescere, anche il resto del paese è destinato a risollevarsi. In passato è sempre stato così”. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita, sarà a macchia di leopardo. “Se il manifatturiero sembra essersi lasciato il peggio alle spalle - conclude Bortolussi - la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto difficile. Questi tre settori continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di risveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso”. Il clima generale, insomma, per la prima volta dopo 7 anni, dà qualcosa di più di piccoli segnali di speranza, dà dati che sembrano segnare l’agognata inversione di tendenza attesa da troppo, troppo tempo.

API INDUSTRIA Pier Orlando Roccato denuncia una situazione irrisolta

“ACCESSO AL CREDITO ANCORA TROPPO OSTICO”

“S

e è vero che ci sono tanti segnali di ripresa, è anche vero che molti piccoli imprenditori sono purtroppo lasciati soli ad affrontare problemi legati a problemi burocratici e soprattutto problemi di accesso al credito. Banche ed istituzioni locali facciano rete per evitare che i titolari di imprese sane, si vedano ridotti alla disperazione per un credito non concesso o un debito non saldato”. A dirlo denunciando la solitudine di tanti imprenditori è Pier Orlando Roccato direttore di Api Industria Venezia che con l’inizio dell’anno con la sua associazione ha avuto decine di segnalazioni di casi titolari di impresa in difficoltà. E’ l’ora però, secondo Roccato, che anche chi fa impresa evolva. “Nelle nostre realtà del Nord Est - spiega - purtroppo ci troviamo di fronte spesso, a persone che sono imprenditori per caso, che fanno fatica ad affrontare per mentalità, le sfide che una crisi globale come questa ha posto. Se la crisi ha detto qualcosa il messaggio è stato chiaro: per stare sul mercato servono competenze, studio, conoscenza delle lingue, e capacità di analizzare realtà complesse ed interconnesse a livello globale”. “Abbiamo aperto con altre associazioni di categoria – conclude Roccato – anche sportelli di ascolto e numeri verdi di aiuto, ma i nostri imprenditori purtroppo vivono queste situazioni come sconfitte aziendali e soprattutto personali”. A.A.

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Il Veneto in primo piano 21 1 Fondazione Nord-est Un’azienda su quattro non ha un sito web

Il futuro delle imprese è l’e-commerce Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione di Maria Pavan

“L

e aziende che hanno innovato non solo nella produzione ma anche nei format distributivi sono quelle che meglio competono, crescono e traguardano nuovi mercati”. A dirlo è Romano Artoni, Deputy Regional Manager di UniCredit, che commenta così gli ultimi dati presentati da Fondazione Nord Est, sottolineando l’impegno del gruppo nell’essere al fianco delle imprese per sostenere i loro investimenti in ICT, nel digitale, nel mobile e per accedere a piattaforme di e-commerce. Un settore per nulla trascurabile, anzi! Secondo quanto emerso dall’indagine che Fondazione Nord Est ha sviluppato in collaborazione con UniCredit nell’ambito del progetto “Nuovo Continente”, il cui obiettivo è la costruzione di un modello di sviluppo possibile per l’accelerazione nell’utilizzo degli strumenti ICT da parte delle Pmi, le dimensioni aziendali contano sui mercati internazionali, ma anche nella internet eco-

NEWS

I

nomy. Le aziende italiane medio-grandi, infatti, fanno la parte del leone nell’export e sono anche le più avanzate nell’utilizzo degli strumenti di vendita e promozione online. Ma un elemento di sorpresa arriva, in questo contesto, dalle piccole aziende - quelle tra i 10 e i 50 dipendenti - che, nonostante la crisi, hanno dimostrato buoni risultati e soprattutto grandi potenzialità. Oggetto della ricerca era l’uso delle tecnologie nel Made in Italy, con un’indagine su un campione di 1.215 società di capitale dei comparti food, moda, arredamento e meccanica. Se i risultati complessivi mostrano un quadro caratterizzato da potenzialità ancora inespresse, non mancano gli spunti di interesse per il sistema produttivo italiano e del Nord Est. Nel 2014 un’azienda su quattro (25,4%, 21,6% a Nord Est) non ha un sito web aziendale e tre aziende su quattro (73,5%, 77,3% a Nord Est) non utilizzano i Social network nella promozione

del proprio prodotto/servizio. Ma qual è il ritratto delle imprese orientate all’e-commerce? L’indagine di FNE dice che sono soprattutto grandi imprese (28,6% delle grandi imprese nel campione) e che nell’84,2% dei casi utilizzano il proprio sito web. Per quanto riguarda i diversi settori produttivi presi in esame non si rilevano dinamiche distintive, anche se i settori moda e arredamento tendono a utilizzare in maniera più sistematica le piattaforme di vendita online e messe a disposizione da terzi. “L’indagine mette in evidenza la debolezza del sistema imprenditoriale italiano rispetto all’utilizzo degli strumenti online – rimarca il presidente di Fondazione Nord Est Francesco Peghin -, ma anche il grande sforzo compiuto dalle piccole imprese per rimanere competitive attraverso l’apertura di nuovi mercati. Nonostante la crisi iniziata nel 2009, dal 2004 le loro esportazioni sono infatti cresciute di oltre il 30%. Un dato che

mostra le notevoli capacità imprenditoriali e di innovazione presenti anche nelle piccole imprese del Nordest. Capacità spesso tarpate da un contesto paese che ne affossa l’intraprendenza. È quindi davvero prioritario avviare azioni di politica economicoindustriale che corroborino le potenzialità di crescita di queste realtà che potrebbero essere un importante motore di sviluppo futuro”. “Esiste un potenziale ampiamente inespresso legato alla digitalizzazione delle nostre piccole e medie imprese soprattutto sul versante dell’e-commerce - conferma il direttore scientifico Stefano Micelli -. I numeri della ricerca mettono in evidenza ampi spazi di miglioramento: dall’utilizzo dei social network fino alla conoscenza delle piattaforme internazionali di commercio elettronico. Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione”. Dai la tua opinione su questa notizia su:

Michelle Obama ordina altre scarpe in Riviera

L’EUROPA FRENA SULL’ETICHETTA DI ORIGINE OBBLIGATORIA

l Tavolo Veneto della moda è davvero deluso per come sono andate le cose a Strasburgo. Il Consiglio d’Europa frena sulla tracciabilità dei prodotti proprio mentre negli Stati Uniti La Federal Trade Commission annuncia un giro di vite nei confronti dell’utilizzo della certificazione sulla produzione all’interno degli Stati Uniti. Una stretta che si tradurrà in una valorizzazione del marchio “Made In”. Una strategia coerente con il periodo di rilocalizzazione negli Usa di molte attività

produttive che precedentemente avevano delocalizzato in Cina. “Quando smetteremo di farci del male”? Così Giuliano Secco, portavoce del Tavolo Veneto della Moda che imputa al mancato pugno di ferro del Ministro Federica Guidi il naufragio del progetto.“Sapevamo che era difficile - spiega - sapevamo che la Germania, ed il blocco di Paesi che porta con sé, era troppo forte. Non ci siamo mai illusi che si arrivasse alla chiusura del dossier con una vittoria schiacciante del fronte del “sì”.

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Ma combattere e farsi onore sul campo questo sì che ce lo aspettavamo”. Ma ad onorare l’eccellenza della moda italiana ci pensa la first lady Michelle Obama che fa il bis e ordina un altro paio di scarpe in Riviera del Brenta. Stavolta si tratta di un paio di calzature da sera, da ricevimento, con tacco a spillo e punta a spillo,fatta in pelle pregiata e di colore laminato oro. Il paio di scarpe che ora è in fase di Lo.Zo. realizzazione verrà consegnato entro qualche settimana.

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22 4 Il Veneto in primo piano Un mondo che cambia Le nuove generazioni hanno altri modi di fare le cose

Più web per tutti: informarsi, commentare e fare shopping Compralo su internet, verificalo su internet, postalo, taggalo, scaricalo... Un nuovo vocabolario che dobbiamo accogliere e imparare di Maria Pavan

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ccade sempre più spesso che in una conversazione tra gente comune qualcuno dica: “ah, sì, l’ho letto su internet”, “ieri gliele ho cantate su facebook!”, “troppo divertente questo tweet! leggilo!”, “certo, l’ho ordinato ieri su internet, mi arriva domani”. E così è presto detto. Noi tutti siamo ormai entrati in un’era nuova, l’era dell’iper connessione, del mondo tra i mondi, e ce ne gioviamo alla grande. Dico noi tutti perchè ormai, a detta anche dell’Istat aumentano di anno in anno gli accessi al web delle famiglie italiane, diminuiscono i divari fra i gruppi sociali nel possesso dei beni tecnologici, cresce l´uso dell´e-commerce e dei servizi cloud. Per alcuni italiani e veneti, certo, ciò di cui stiamo parlando è nebuloso al massimo. Non così, però per i loro figli e nipoti che usano un tablet e smartphone sin dai primi anni di vita con vera sorpresa dei nonni.

A detta dell’Istat, infatti, nel 2014 oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (54,7%) utilizza già il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (57,3%) naviga su Internet. Numeri che crescono di anno in anno. Nel 2014, aumenta rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispongono di un accesso ad Internet da casa e di una connessione a banda larga (rispettivamente dal 60,7% al 64% e dal 59,7% al 62,7%). Tra il 2013 e il 2014 per alcuni beni tecnologici si riduce il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista e quelle in cui è un operaio: per il telefono cellulare abilitato da 23,5 a 16,1 punti percentuali, per l’accesso ad Internet da casa da 18,7 a 13,6 punti percentuali e per la disponibilità di una connessione a banda larga da 18,6 a 14,4 punti percentuali. L’Istat conferma, inoltre quello che già

sappiamo tutti per esperienza: le famiglie con almeno un minorenne sono le più attrezzate tecnologicamente:l’87,1% possiede un personal computer, l’89% ha accesso ad Internet da casa. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani ultrasessantacinquenni: appena il 17,8% di esse possiede il personal computer e soltanto il 16,3% dispone di una connessione per navigare su Internet. Ma quel che è interessante è come sta cambiando il modo di fare shopping. Cresce infatti anche l’e-commerce, cioé il commercio via web: nel 2014 il 34,1% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che registrano la crescita maggiore sono gli articoli per la casa (+5,1 punti percentuali) e gli abiti e gli articoli sportivi (+3,8 punti percentuali).

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li interventi previsti dall’Agenda Digitale europea sono orientati a una sempre maggiore confidenza dei cittadini con le nuove tecnologie, non solo per un utilizzo esclusivamente privato, ma anche nella prospettiva di favorire l’interazione tra cittadini e amministrazioni locali con servizi di e-Government e di incentivare acquisti digitali mediante l’e-Commerce”. A sottolinearlo è il vicepresidente della Regione Marino Zorzato, commentando i dati elaborati dalla Sezione Sistema Statistico su questo argomento. “Il target previsto dall’Agenda europea per il 2020 – aggiunge - è una copertura del 100% della banda larga tra le famiglie, obiettivo non ancora raggiunto da nessun Paese. Tuttavia, nel 2013 la banda larga in Veneto è più diffusa che a livello nazionale e in costante crescita: raggiunge 3 famiglie su 4, in linea con la media europea, in aumen-to del 32,9% rispetto a cinque anni prima, mentre raggiunge la quasi totalità delle imprese (96,1%)”. In tema di e-Government, le elaborazioni

Marino Zorzato indicano che ammontano al 38,7% i cittadini che dichiarano di utilizzare internet per relazionarsi con la pubblica amministra-zione, per attività che vanno dal pagamento di tasse allo scarico di moduli, dalla richiesta di documenti ai cambi di residenza. Nonostante cresca la consapevolezza dei vantaggi degli acquisti via web e la pratica dell’e-Commerce stia prendendo sempre più piede, gli italiani che comprano merci on-line (41,4% di chi usa internet) sono ancora pochi rispetto alla media eu-ropea (59%). La percentuale in Veneto è più elevata, nel 2013 il 44,7% compra via web (era il 25,6% sette anni fa), tipicamente per prenotare un viaggio o una vacanza, acquistare libri, film, musica o materiale informatico.


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24 1 Voci da palazzo Il presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato (Nuovo Centro Destra) tra bilanci e prospettive

“Il Veneto ha tagliato più di tutti sui costi della politica” Dopo le difficoltà la scommessa di un 2015 di ripresa, anche dell’occupazione. Sulla polemica dei mandati: “Spazio alle novità ma non si possono rottamare le persone capaci” di Nicola Stievano

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i avvicina la data delle elezioni regionali: da presidente del Consiglio Regionale ed esponente di una maggioranza che si ripresenterà per continuare a governare il Veneto come imposterete la campagna elettorale? “E’ forse un po’ prematuro parlare già di campagna elettorale, visto che liste, coalizioni e programmi sono tutti da identificare. Comunque come da tradizione mia e del gruppo politico nel quale sono attivo, imposteremo la nostra proposta politica sul dire e sul mostrare le cose fatte durante l’ultima legislatura regione. Guardando al futuro invece comunicheremo i programmi e i progetti per il nuovo Veneto, concentrandoci sulla ripresa economica, sugli investimenti su lavoro, occupazione ed aziende. Ci sono tante cose da programmare da qui al 2020: vogliamo concentrarci sulle cose reali da fare e non su chiacchere o sogni”. La presenza del Nuovo Centro Destra come cambia gli equilibri all’interno della coalizione che sostiene Zaia? “I fatti dimostrano che il NCD è sempre stato leale con la maggioranza che ha governato la regione e ne ha spesso incarnato i migliori valori e progetti: siamo noi infatti il gruppo più presente nei lavori di Consiglio, il gruppo che risponde con i fatti ai problemi da risolvere. La nostra maturità politica ha sempre offerto una spinta politica di cui una coalizione di centro-destra non può certo fare a meno proprio oggi”. Dopo le polemiche sul limite dei due mandati lei pensa di ricandidarsi?

NEWS

I

Elena Donazzan

Clodovaldo Ruffato “La politica attiva non è questione di numero di mandati, ma di entusiasmo. Io continuo a pensare che fare politica sia un servizio. Certo sono convinto che dopo un certo periodo si debba cambiare e che le nuove persone portano novità, ma questo non può portare alla rottamazione delle persone capaci”. I cittadini hanno molto criticato i costi della politica e chiedono più sobrietà e maggiore attenzione alle risorse. Ci sarà un’ulteriore riduzione di stipendio, vitalizi e altri benefit? “Non so rispondere su quello che farà il prossimo Consiglio, ma tengo a sottolineare che il Veneto è la regione che in questi ultimi anni ha “tagliato di più”. Abbiamo ridotto i costi della politica, tagliato i vitalizi, ridotto i costi di gestione del Consiglio. A volte quello che abbiamo fatto non è stato neppure preso in considerazione dall’opinione pubblica, ma se tutte le Regioni italiane intervenissero come abbiamo fatto noi, la spesa di gestione della politica sarebbe infinitamente più bassa…”. Nel fare un bilancio di questo quinquennio quale l’iniziativa importante da ricordare?

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“Abbiamo fatto leggi importanti, ma credo che la cosa più rilevante è il fatto che dopo 11 anni di tentativi andati a vuoto, abbiamo definito lo Statuto della Regione Veneto. Aver sottoscritto la “carta costituzionale della regione” è stata un’operazione di altissimo profilo democratico”. Lei segue molto da vicino il mondo dell’agricoltura. Quest’anno all’Expo si parla di cibo, produzioni innovative e responsabili, il Veneto ci crede? “L’agricoltura e il comparto agro-alimentare rimangono centrali nella politica regionale veneta. Personalmente gli dedico grandissima attenzione, anche attraverso un continuo con-

tatto con le associazioni e i singoli imprenditori e operatori che rappresentano questo settore. Non possiamo dimenticare che il mondo agricolo, per sua natura, è sempre pronto a guardare in avanti. Però quando la politica nazionale ed europea è così miope da non proteggere e sostenere i propri imprenditori agricoli, non possiamo far altro che alzare un grido d’allarme preoccupato. L’embargo russo successivo alla crisi russo-ucraina ha rappresentato nel 2014 una scure pesantissima sulla nostra economia agricola. Su questo serve una rinnovata visione europea, non è sufficiente quello che può fare una sola regione”. Zaia ha lavorato bene? Se rieletto qua-

li i primi impegni? “Diciamo che si è trovato a governare in un periodo economico e sociale difficilissimo. Credo che con tutta la coalizione di maggioranza di centro-destra sia riuscito a mettere le basi per uno sviluppo regionale che auspico possa avvenire nei prossimi anni, visto che tutti gli esperti dicono che il 2015 sarà l’anno di “ripartenza”. La sfidante Alessandra Moretti punta sul cambio di rotta per il Veneto. Come risponde? “Direi che questa domanda dovrebbe “essere girata” a Luca Zaia…”.

RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI, DONAZZAN STORCE IL NASO

l progetto di riforma del Governo Renzi non riguarderà tutte le banche Popolari ma solo le dieci più grandi con almeno 8 miliardi di attivi. Queste avranno 18 mesi di tempo per cambiare la propria struttura societaria, eliminare il voto capitario (una testa, un voto) e trasformarsi in Società per azioni.

In questo modo le suddette banche verranno aperte all’ingresso di soci di capitale e al rafforzamento patrimoniale, con la messa in moto di fusioni e il possibile scompaginamento di equilibri consolidati. In una parola, le banche potranno divenire “scalabili”. Sono tre le banche legate al territorio veneto che saranno assoggettate al progetto di rifor-

ma e rispondono al nome di Banco Popolare, di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. “Da assessore al Lavoro della Regione del Veneto - ha commentato Elena Donazzan - ho riscontrato i problemi di credito delle nostre aziende ma anche che le banche più attente alle nostre imprese sono state sempre le banche del territorio.

“Renzi ha avuto sei lunghi mesi di presidenza europea per difendere l’Italia e gli italiani, avrebbe dovuto difendere e rappresentare le cose buone della nostra nazione, anche un credito solido, partecipato e molto legato al territorio, peculiarità nazionale che Renzi sta distruggendo”, ha concluso l’assessore Donazzan. Lo.Zo.

DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT

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Voci da palazzo 25 1 Un viaggio tra la gente L’obiettivo è raccogliere le istanze del popolo veneto partendo dal basso

La Moretti è partita: 579 comuni in 100 giorni La prima scelta di campo: si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto immediato per restare in Veneto comunque vada

L’opinione

di Maria Pavan

Giovanni Furlanetto, GM

“ADDIO AL RICAMBIO GENERAZIONALE”

I

l tour elettorale di Alessandra Moretti, candidata Governatore del centrosinistra, sta vedendo l’ex parlamentare impegnata ogni giorno tra la gente. E’ al mercato, al bar, a pranzo, in qualche sala. E’ a disposizione delle persone là dove vivono e “tirano a campare”. Certo, spesso non ci sono bagni di folla ad attenderla, perché non frequenta molte feste folcloristiche, c’è altro. C’è un Veneto vero che non ha sempre voglia di arrostire torelli allo spiedo o di fare polente da guinnes dei primati, e quel Veneto vuole raggiungere per fargli poi la proposta giusta che le permetta di cambiare il corso politico di una regione governata dal centro destra ormai dal 20 anni. “Sono pronta ad assumermi l’impegno di costruire insieme un ponte tra politica e cittadini veneti - ha detto durante il lancio della sua campagna elettorale - con la più grande campagna di ascolto mai realizzata da un candidato alla guida di una Regione. Un viaggio da percorrere insieme, una meta da raggiungere insieme: 579 Comuni, 100 giorni e l’obiettivo di dare a tutti i veneti, nessuno escluso, la possibilità di raccontarmi come immaginano il futuro della Regione. Nessun politico ha mai visitato prima ogni comune della Regione che si candidava a guidare. Vorrei che fossero i veneti, nelle loro città, nei loro paesi, a dirmi cosa non va, a dirmi cosa li ha delusi, a dirmi cosa si aspettano per un cambiamento che non sia solo una parola, ma sia una realtà da vivere. La vostra passione e il vostro entusiasmo mi accompagneranno in

“I

Alessandra Moretti al mercato questo viaggio attraverso i 579 comuni che formano il Veneto. Sono pronta a conoscere uno ad uno i cittadini che sarò chiamata a rappresentare e, soprattutto, voglio che loro possano conoscere la governatrice Alessandra Moretti faccia a faccia”. Ma la sua è anche la voce di quella che potrebbe essere la prima donna governatrice di una regione che in questa momento su 60 consiglieri conta solamente 2 donne, meno che in Afghanistan, Bangladesh e persino Iraq. Lo stesso Consiglio regionale che ha bocciato a metà gennaio la doppia preferenza di genere. “La Lega e Forza Italia hanno umiliato ancora una volta - ha commentato la Moretti - le donne venete, lasciandoci in una condizione di rappresentanza femminile in Consiglio inferiore a quella di molti Altri paesi. E sono gli stessi

Sociale

ANZIANI: VIA LIBERA ALLA LEGGE PER L’AFFIDO

I

n Veneto l’istituto dell’affido potrà essere applicato anche agli anziani. La commissione Sanità del Consiglio veneto, presieduta da Leonardo Padrin (Forza Italia), ha approvato la proposta di legge presentata da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e sottoscritta da consiglieri Pd, Udc, Lega e gruppo misto. Il provvedimento, votato all’unanimità in una forma semplificata rispetto alla proposta iniziale, tutela il diritto degli anziani a rimanere nel proprio ambiente di vita e ad essere sostenuti nella vita quotidiana da persone, famiglie o associazioni disponibili a prendersene cura, sotto il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico. Le forme di affido potranno essere diversificate (dal piccolo aiuto domestico alla convivenza) e dovranno essere regolate da successivi provvedimenti della Giunta regionale che dovranno specificare, a tutela di entrambe le parti, i requisiti degli affidatari, gli schemi contrattuali, gli standard del servizio, le procedure di attivazione, i percorsi formativi e le modalità di controllo. La Giunta dovrà emanare i provvedimenti applicativi entro 90 giorni. “L’attuale sistema del welfare sta rapidamente volgendo al collasso – spiega Valdegamberi - soprattutto perché è sempre più insostenibile finanziariamente. C’è bisogno di ricostruire la comunità, le relazioni, il mutuo aiuto. E’ partendo da queste considerazioni che è stata proposta l’istituzione dell’affido dell’anziano e delle persone in difficoltà, sulla scorta delle esperienze di affido familiare, individuale o comunitario già sperimentate con successo con i minori. Questo provvedimento è destinato a cambiare l’impostazione dei servizi di assistenza per gli anziani e le persone in difficoltà privilegiando un approccio innovativo e più umano, volto a ridare il calore di una famiglia, in via temporanea o definitiva, a tante persone sole, isolate o in difficoltà”.

partiti che hanno ridotto il fondo di contrasto alla violenza di genere a miseri 50 mila euro. Allo stesso tempo la bocciatura del limite a due mandati in Consiglio Regionale, anche questa opera di Lega e Forza Italia, è un regalo a chi fa della politica un mestiere, esattamente come 8 degli 11 assessori regionali che sono consiglieri da oltre 10 anni. Le venete e i veneti, invece, hanno bisogno di una politica fatta da donne e uomini che vogliono portare aria nuova in un palazzo occupato da troppo tempo da persone che difendono strenuamente solo i loro privilegi e non il futuro del nostro popolo” Dai la tua opinione su questa notizia su:

Costantino Toniolo (NCD)

VENETO A STATUTO SPECIALE: FRONTE COMUNE CON ZAIA

“C

’è l’occasione in sede di riforma del Titolo V della Costituzione di inserire il Veneto tra le regioni a Statuto speciale: noi del NCD abbiamo subito appoggiato la proposta di Zaia che condividiamo!” Lo afferma in una nota il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo), ricordando che il Gruppo NCD Veneto Autonomo si era immediatamente espresso a favore della lettera mandata ai parlamentari dal governatore Luca Zaia. “Tutti gli esponenti politici del Nuovo centrodestra – ribadisce Toniolo - sostengono questa iniziativa, mentre dobbiamo rilevare che gli esponenti veneti del PD in parlamento hanno risposto in modo freddo o si sono messi di traverso.” Neklla nota si ricorda che nel 2014 il Gruppo del NCD Veneto Autonomo ha proposto (primo firmatario proprio Toniolo) e fatto votare a maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto la legge per il referendum sull’autonomia del Veneto. “Se vogliamo uscire dalla crisi, sostenere l’economia delle nostre aziende sul territorio – prosegue l’esponente del NCD - abbiamo bisogno di trattenere maggiori risorse da spendere qui in Veneto: non possiamo più permetterci di mantenere gli sprechi di altri, perché siamo in un’epoca di vacche magre ed è ora che ogni regione italiana sia responsabilizzata e autosufficiente. Per questo ho anche più volte proposto che l’autonomia venga concessa a tutte le regioni della Penisola in modo che nessuno possa recriminare. Purtroppo - sottolinea Toniolo - i parlamentari di altre regioni (soprattutto quelle già autonome), ad esempio i friulani, quando serve sono capaci di superare le divisioni partitiche e fare fronte comune: mentre in Veneto a quanto pare prevale sempre la divisione: insomma non siamo capaci di fare fronte comune quando il gioco si fa duro. Vorrei rinnovare comunque l’appello di Zaia - conclude Toniolo - rivolgendomi ad entrambi gli schieramenti: per rilanciare economia e occupazione in Veneto l’unica via è una forma spinta di decentramento o l’autonomia amministrativa della nostra Regione: facciamo fronte comune alla Camera e al Senato per una modifica dell’art 116 a favore del Veneto”.

l teatrino che si è visto in Consiglio regionale ha mostrato il peggio della politica. I politicanti di professione hanno prevalso sul buon senso e sulle intenzione dichiarate di procedere ad un radicale rinnovamento generazionale nella politica regionale. Dopo la bocciatura degli emendamenti che rendevano retroattivo il limite dei due mandati è stato dato di fatto il via libera ad alcuni consiglieri, in carica da 10 o più anni, di rimanere seduti nei comodi scranni di Palazzo Ferro-Fini per altri dieci anni. Il ricambio generazionale è fondamentale per garantire linfa nuova al nostro amato Veneto e per evitare il radicamento di interessi sul territorio finalizzati solamente alla rielezione”. Sanità: Sinigaglia (Pd)

“LISTE DI ATTESA SEGNANO FALLIMENTO ZAIA”

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aia ammette che in questa legislatura le liste d’attesa non sono state ridotte, ma punta l’indice sui direttori generali delle Ulss, definendoli inefficaci ed incapaci. Il fallimento è tutto suo e della sua incapacità di mettere i direttori nelle condizioni di lavorare bene. Adesso Zaia chiamerà a rapporto i dirigenti per cercare in extremis di far funzionare meglio il sistema, ma i motivi del flop sono ben chiari: non ha funzionato l’apertura serale; ha ridotto lo stanziamento per la specialistica ambulatoriale riducendo così le visite convenzionate e costringendo le famiglie a ricorrere alle visite a pagamento; non ha spinto per l’acquisto di nuovi macchinari, non ha aumentato il personale addetto alla diagnostica e ha applicato il super ticket rendendo le visite del privato meno costose di quelle del pubblico”. Pipitone (IdV)

“SANITÀ: I VENETI SE LA PAGANO DA ANNI”

“C

aro assessore, i veneti si sono accorti da un pezzo che la sanità devono pagarsela. Non deve arrivare un nuovo taglio per farlo capire. In molti casi, per un’analisi del sangue, i laboratori privati costano meno dell’ospedale. Così la sanità pubblica perde un sacco di soldi e cede servizi. Perché Coletto si lamenta solo adesso, quando noi lo denunciamo da anni? Parlare di cifre forse è prematuro. L’ultimo dato certo, presentato in Commissione, era di 150 milioni di stanziamento in più. Se le ipotesi più negative, un taglio di 240 milioni di euro di trasferimenti statali che dovrebbe subire la sanità veneta, verranno invece confermate lo riterremo un atto inaccettabile compiuto dal governo e chiediamo all’assessore Coletto, come referente nazionale per la Sanità delle Regioni, di fare il possibile per scongiurarlo”.


26 2 Cultura provinciale La mostra al Palazzo del Monte di Pietà Dal 28 febbraio al 31 maggio l’esposizione unica nel suo genere

Scatti di guerra, per ricordare

PITTURA

120 immagini raccontano con forza conflitti dell’ultimo secolo, dalla Grande Guerra alle Torri Gemelle, fino alla crisi ucraina di Laura Organte

L

’immagine ha saputo conquistarsi, grazie all’efficacia, alla capacità di imprimersi nella memoria collettiva e all’immediatezza comunicativa, uno spazio sempre maggiore nell’informazione. Un processo cominciato oltre un secolo fa, con l’invenzione della fotografia, che a tutt’oggi non ha smesso di evolversi in nuove forme grazie ai nuovi media e alle nuove tecnologie. Una mostra unica nel suo genere, a Padova, ripercorre le tappe di questo percorso attraverso la storia della fotografia di guerra: 120 immagini, selezionate da Walter Guadagnin, saranno in esposizione dal 28 febbraio al 31 maggio a Palazzo del Monte di Pietà per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ricostruendo una straordinaria storia della rappresentazione del conflitto negli ultimi cento anni. Dalla Prima Guerra Mondiale alla Guerra Civile Spagnola e la Seconda Guerra Mondiale, dalla Guerra d’Algeria, la Guerra del Vietnam, quella serbo-bosniaca e il lungo conflitto medio-orientale, la mostra

TEATRO E MUSICA

L’artista veneziano Beraldo conduce fino ai nostri giorni con l’attacco alle Torri Gemelle, la conseguente Guerra al Terrore e i più recenti focolai in Ucraina e ancora in Medio Oriente, passando attraverso i conflitti del continente africano. Il percorso espositivo mette così in luce l’evoluzione dello sguardo in corrispondenza con le innovazioni tecniche e con i cambiamenti sociali e culturali. Per la Prima Guerra Mondiale, l’accento cade sulle novità tecnologiche con le foto aeree, le immagini dei carri armati, nuovi strumenti di combattimento, e le stesse macchine fotografiche, per la prima volta nelle mani dei soldati stessi. Tutte immagini che provengono dal ricco patrimonio del Museo della Terza Armata di Padova. Ancora più preziose le immagini dei giganti della fotografia del Novecento: Robert Capa, August Sander, Ernst Haas, Eugene Smith e Henri Cartier-Bresson, Bill Bandt, Eugeny Chaldey, che hanno saputo raccontare il periodo cruciale della Seconda Guerra Mondiale e degli anni del dopoguerra a cura di Laura Organte

ALAN PARSONS IN CONCERTO È passato alla storia come l’ingegnere del suono del bestseller floydiano “The Dark Side Of The Moon”, prima della sua partecipazione alle produzioni di “Abbey Road” e “Let it Be”: Alan Parsons farà tappa al Gran Teatro Geox di Padova giovedì 26 marzo, con “The Greatest Hits Tour” un concerto straordinario, nel quale ripropone tutti i suoi grandi successi dagli gli storici “Time”, “Eye in the sky” e “Psychobabble”, a quelli più recenti, nel suo ultimo album A Valid Path uscito nel 2004.

ARTE & CINEMA AL LUX Tornano gli appuntamenti all’insegna del binomio arte e cinema al Lux: in contemporanea mondiale, tour cinematografici esclusivi, firmati dalle più importanti produzioni internazionali, guideranno la platea alla scoperta di artisti, dipinti e spazi museali d’eccezione: dopo Matisse (27 gennaio), è la volta di Vermeer e della sua celebre “Ragazza con l’orecchino” di perla del Museo Mauritshuis (24 febbraio), di Rembrandt dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam (2 aprile), dell’Hermitage (28 aprile) e di Van Gogh e il suo museo (2 giugno).

IL CIGNO NERO Sabato 28 febbraio, alle 21.30 sul palcoscenico del Teatro Geox approda lo spettacolo “Il Cigno Nero”, un raffinato omaggio al celebre balletto del repertorio classico di Piotr Ilich Ciaikovsky protagonista recentemente del film “Black Swan” di Darren Aronofsky, che ha valso a Natalie Portman il premio Oscar come Miglior Attrice. In scena stelle affermate del firmamento della danza come l’étoile internazionale Giuseppe Picone, Ashley Bouder, Joaquin de Luz e stelle del futuro, come Alessio Rezza e Flavia Stocchi e altri primi ballerini e solisti provenienti dai maggiori teatri italiani, quali La Scala di Milano e l’Opera di Roma.

La verità del colore di Franco Beraldo

S Gabriele Basilico, Beirut 1991: una delle foto in mostra attraverso i loro scatti. Seguono, la guerra di Algeria con i ritratti di Marc Garanger e quella che è stata definita “l’ultima guerra fotografica”, quella del Vietnam. Il racconto della guerra, da questo momento in poi, è affidato principalmente alla televisione; la fotografia, pur sempre presente sui campi di battaglia, diviene strumento di riflessione e discussione: per questo la mostra abbandona il reportage per incontrare l’arte con

i lavori di Gabriele Basilico, Luc Delahaye, Richard Mosse, Gilles Perress e Taysir Batnjj per concludersi da un lato con la drammatica ostentazione delle giornate di rivolta ucraine da parte di Boris Mikhailov, dall’altro con il progetto – interamente prodotto e finanziato per questa occasione – di Adam Broomberg & Oliver Chanarin, che da anni riflettono proprio sulla guerra e sul modo di rappresentarla.

i intitola “Franco Beraldo. La verità del colore. Opere 1979-2014” ed è la più ampia antologica sino ad ora dedicata all’artista veneziano, in esposizione al Centro Culturale Altinate San Gaetano fino al 1 marzo. Partito da un paesaggismo inondato di luce mediterranea e sensibile alle atmosfere essenziali e quiete di Giorgio Morandi, Franco Beraldo in trentacinque anni di pittura ha esplorato le profondità dell’olio e dell’affresco e le ha voltate a una visione personale in cui cieli, edifici, alberi, colline sfumano in forme astratte dalle tinte accese e dai toni vibranti. I suoi lavori più recenti, tempere su carta di raffinata gestualità, assieme ai vetri realizzati negli ultimi anni nelle fornaci di Murano fanno rileggere tutta la sua attività come una lunga e inarrestabile ricerca della verità del colore. L.O.

Nuova sede ad Abano E’ gestito dall’associazione Khorakhanè

Nuove energie e idee vincenti al laboratorio culturale I’M H a aperto i battenti ufficialmente il 31 dicembre scorso, con la festa di Capodanno, e ha già registrato il tutto esaurito nelle serate in programma per gennaio: il laboratorio culturale I’M, in via Brustolon, ideato e gestito dall’Associazione Khorakhanè, ha decisamente iniziato bene il nuovo anno e promette ancora meglio per i mesi a venire. Parte del Progetto “Nuove Energie” e realizzato in partnership con la Cooperativa Sociale Nuova Idea e il Patrocinio del Comune di Abano Terme e della Regione Veneto, il laboratorio arriva proprio in concomitanza con i dieci anni dell’Associazione, creata nel 2004 da un gruppo di giovani uniti dal desiderio di proporre iniziative e stimoli sui temi della tutela ambientale, dello sviluppo sostenibile, dell’integrazione e della tutela dei diritti umani. Un’anteprima del laboratorio il pubblico l’aveva già avuta la scorsa estate, in occasione del festival So Far So Good, che aveva abbandonato la sede tradizionale di villa Bassi per approdare nel giardino esterno di 3000 metri quadri, ma dal 1 gennaio sono entrati in funzione tutti gli spazi della nuova sede. Cuore del laboratorio l’ampio spazio di 450 metri quadrati pensato per concerti, spettacoli, incontri e conferenze, c’è poi l’area di co-working, un fenomeno che prende sem-

E’ già un successo l’apertura del laboratorio culturale pre più piede anche in Italia e il laboratorio artigianale, attrezzato per la lavorazione di diversi materiali, è attivo anche per la pro-

Un ampio spazio per concerti, spettacoli, incontri e conferenze, con l’area co-working duzione di arredi, scenografie ed allestimenti con tecniche di riciclo e di upcycling. Sono già attivi, inoltre, I.M Swap, uno spazio permanente dedicato allo scambio di vestiti e libri, per stimolare la diffusione di consumi sostenibili. (venerdì, sabato 22.00- 24.00 e do-

menica 11.00-15.00), I’Meating, con piatti sfiziosi preparati con prodotti di stagione e a km 0 (dal martedì al sabato dalle 12.30 alle 14.00 e prima degli eventi serali) e il Sunday Brunch, ogni domenica dalle 11.30 alle 15.00. Infine, I’M Art si occupa di pratica curatoriale e di progettazione di allestimenti per esposizioni di arte contemporanea. Si rivolge agli artisti, inserendoli in un contesto dinamico e di respiro internazionale, mentre I’M Design della realizzazione di arredi e scenografie eco-friendly con materiali di recupero attraverso tecniche di riciclo e di up-cycling caratterizzano tutto il Laboratorio Culturale I’M, ma vengono progettati e prodotti anche su richiesta. L.O.


1 sport piazza

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A saluta gli atleti anche i biancoscudati Padova

Cxp all’Euganeo: una corsa da fuoriclasse La CXPCard permette ad ognuno di conoscere i propri tempi, partecipare all’assegnazione dei premi tutte le settimane e avere una pagina personale

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

A

nche lo stadio Euganeo è stato piacevolmente invaso dai runners della Corri x Padova e a salutare gli atleti c’erano altri atleti: i Biancoscudati Padova. Alla partenza erano presenti, oltre al vice presidente Edoardo Bonetto, anche l’amministratore delegato Roberto Bonetto e i calciatori Dionisi, Sentinelli e Ilari. Continuano gli appuntamenti del giovedì di corsa attraverso la Città del Santo. Eventi organizzati nei minimi dettagli che assicurano a chi corre sicurezza, assistenza e tanta divertente compagnia. La maggior parte dei partecipanti si registra e riceve la CXP Card che ha molteplici funzioni: la prima riguarda la registrazione della presenza del singolo atleta al Villaggio CXP: questo consentirà di verificare quante volte ha partecipato alla Corri X Padova. I più assidui, infatti, potranno godere di particolari opportunità, premi e riconoscimenti nel corso della stagione. La seconda funzione riguarda la possibilità di

vincere i premi messi a disposizione ad ogni uscita dai partners/sponsor: infatti già da qualche tempo, con una procedura informatica del tutto automatica, mentre i runners sono impegnati nel giro, vengono sorteggiati dei numeri di tessera a cui vengono abbinati dei premi; subito dopo i numeri dei vincitori vengono caricati sui pc dei totem all’arrivo. Quando i partecipanti transitano di fronte ai totem all’arrivo non solo verrà segnalato il loro nome e tempo ma anche se hanno vinto un premio (da ritirare la sera stessa al Villaggio CXP oppure - novità - aprendo la propria pagina personale comparirà subito una segnalazione se ci sono premi da ritirare. I premi che non sono ritirati entro la settimana successiva potranno essere rimessi in sorteggio. La terza funzione consente agli iscritti di verificare la media di percorrenza ottenuta nel percorso; i tempi saranno sempre riferiti allo start dato dallo Speaker nelle due partenze distinte Runners e Walker. Al ritorno al Villaggio CXP, sotto gli archi all’ingres-

so si troveranno: sulla destra un totem per la rilevazione dell’arrivo dei Walkers e sulla sinistra due totem per la rilevazione dell’arrivo dei Runners. Per registrare l’arrivo, non occorre togliere la CXP Card dal taschino del gilet! Per il calcolo delle medie verrà fatta una misurazione del percorso in diretta con apparati Polar messi a disposizione dal negozio 1/6 H: farà pertanto fede la misurazione del percorso fatta in diretta in serata e non quella preventiva quando viene dichiarata la mappa del percorso. Non verrà stilata alcuna classifica: le medie rilevate saranno tra le informazioni che ognuno potrà consultare sulla propria pagina personale StellaWay. Per vedere i dati rilevati: con lo Smart Phone (se presente opzione NFC abilitata): appoggiare CXP Card sul telefonino e attendere che si apra la pagina personaleCon il sito www.stellaway.it, andando alla voce di menu servizi/accesso alla pagina personale. Inserire poi per esteso il proprio codice presente sulla Card (es. CXP1400001)

L’APPELLO CERCASI VOLONTARI

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li organizzatori lanciano una richiesta a tutti i camminatori della Corri x Padova: “Abbiamo tantissime persone che ogni settimana seguono i nostri istruttori lungo il percorso che è stato predisposto per i Walkers. Pe r offrire maggiore sicurezza, avremmo urgente bisogno (anche per stasera) di trovare 3 o 4 persone che ci aiutino a seguire il gruppo, come facevano i Ciclopici l’anno scorso. Andrebbe bene utilizzare la bicilcetta e noi potremmo, per chi non ce l’ha, metterne a disposizione per questo servizio. Comunque anche a piedi si può seguire il grupppo ad aiutare le persone negli attraversameni ed a tenerle il più compatte possibile. Se qualcuno è disponibile, abbiamo qualche piccolo riconoscimento da offrire. Inviate una eMail a corriperpadova@comune.padova.it e poi lo staff vi contatterà o presentatevi direttamente al Gazebo dell’US Acli presente ogni settimana al Villaggio CXP. Grazie”.


28 4 Pet I NOSTRI AMICI ANIMALI L’ESPERTO

Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Con il Personal Dog Trainer comincia un lungo viaggio alla scoperta del nostro “amico” a quattro zampe

Carissime lettrici e lettori, amici ed amanti del meraviglioso mondo dei cani, iniziamo oggi un lungo viaggio insieme, alla scoperta di mille curiosità che riguardano un rapporto reciproco che dura tutta la vita del nostro cane. Un amore da parte nostra che non finisce nemmeno con la scomparsa del nostro “amico”. Mi chiamo Lodovico Damiani, da oltre 15 anni vivo fantastiche esperienze con tutte le specie di cani e sono un PERSONAL DOG TRAINER. Non opero nei campi scuola, ma direttamente nelle famiglie, perché ritengo che, lavorando dove il cane vive l’80% della sua vita, si possono individuare meglio le cause e le problematiche del rapporto proprietario/cane. Il mio primo cane è stata una femmina di rottwailer, di nome Lilly, presa ad Istanbul, dove ho lavorato da solo per 3 anni. Lei parlava turco, io parlavo italiano e all’inizio non ci capivamo mai. Dopo vari tentativi, ho scoperto il segreto della comunicazione reciproca. I cani capiscono molto bene due cose: la postura del nostro corpo e la tonalità della nostra voce. Il primo passo è proprio far capire al nostro cane, sin dal primo contatto quali sono le regole nostre e della casa in cui vivrà. Avremo nel nostro viaggio cartaceo anche il prezioso aiuto di veterinari molto qualificati, dai quali potrete avere risposte su dubbi riguardanti problematiche fisiologiche del vostro compagno di vita. Nelle prossime edizioni vi parlerò delle più comuni

razze presenti nelle nostre famiglie, esaltandone pregi e virtù. Una domanda ricorrente che tante persone mi pongono è: quanti animali domestici e quanti cani ci sono in Italia? Secondo le ultime stime più recenti il numero di animali che vivono nelle nostre case è di circa 50 milioni, compresi pesci, uccelli, volatili da cortile e piccoli roditori, sempre più in aumento, etc. Il numero dei cani, regolarmente registrati all’anagrafe canina è di circa 7 milioni, i randagi invece, presenti soprattutto nelle regioni del sud Italia sono in costante diminuzione grazie all’ottimo lavoro delle Asl veterinarie locali. Il numero dei gatti invece, mancando l’iscrizione anagrafe ufficiale obbligatoria, si attesta oggi a circa 7 milioni e mezzo. Pensate che solo a Milano, dati ufficiali esistono 600 colonie feline accudite da volontari organizzati e protette da normative nazionali, regionali e comunali. Altra domanda molto ricorrente da parte delle persone è quante razze di cani esistono in Italia. Nell’ultima Esposizione Internazionale di Verona, dicembre 2014 erano presenti 203 tra razze e sotto razze regolarmente registrate all’anagrafe canina nazionale. Nelle prossime edizioni insieme ai vostri suggerimenti, parleremo dettagliatamente dei problemi comuni a tantissime famiglie nel rapporto di convivenza tra noi e i nostri cani e prenderemo in visione le caratteristiche specifiche delle razze più presenti nelle nostre case.

www.dogtrainerpadova.itdogtrainerpadova@gmail.com - tel.: 329 1605558

ADOTTAMI Nico Maschio di 2 anni cane di razza pura, korthals o griffone, torturato da qualche delinquente. Questa creatura ha due buchi giganteschi e profondi sul collo. Nico ha sofferto, ma il suo carattere mite e buono non è stato modificato. Purtroppo ha un occhietto da cui non vede: forse questo è il motivo del barbaro abbandono. Nico ora è un ospite a.p.a cerca casa con estrema urgenza Taglia medio grande, circa kg.25 di bontà.

Cinque Natalini tre femmine e due maschietti. Futura taglia piccolina, circa kg.10. I volontari sotto l’albero di natale hanno trovato queste creature. Ora i natalini sono le new entry. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Yago Volpino maschietto di 6 mesi circa, taglia piccola circa kg.6. Yago è un cucciolo un po’ vivace, dinamico e molto intelligente. Questa meraviglia è stata portata in rifugio per problemi familiari.

Lilly femmina di 6 mesi, taglia piccola di circa kg.5-6. Carattere timidissimo ma buona. Lilly non ha avuto un vissuto sereno, ma adesso nessuno le farà più nulla. Noi volontari dobbiamo trovarle una casa serena e tranquilla dove crescere.

Tre cuccioli maschietti di circa 3 mesetti. Futura taglia medio contenuta, circa kg.15. Ecco altre creature in cerca di una famiglia.

Burro detto jepo Maschio di 1 anno, nato luglio 2013, taglia piccola, circa kg.7-8. Carattere tranquillo e buono. E’ arrivato in canile perché era diventato un problema per la sua famiglia.

Terry femmina giovane, forse di 1 anno, taglia media di circa kg.20. Di Terry non abbiamo storia solo una richiesta d’aiuto per una creatura bisognosa. Ha un carattere equilibrato; è vispa e attenta a tutto ciò che le passa vicino. Impara presto. Socializza con persone e animali. Un’ottima amica e compagna di vita

Fred Mini pelosetto, maschio di circa 5 kg, forse di 6 mesi. Carattere mite e coccolone. Fred è sereno e tranquillo. Cerchiamo per lui una nuova famiglia.

Prossimamente: I consigli del veterinario Scrivici alla mail: redazione@givemotions.it Tel. 049 8704884 Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - 3289620233




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DIRITTO DI FAMIGLIA

E-commerce, opportunità e regole

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ella rete è ormai possibile acquistare un po’ di tutto: capi di abbigliamento, pacchetti vacanza, titoli di viaggio, contenuti digitali, prodotti assicurativi e finanziari. Il fenomeno è in continua espansione, ed oggi è aiutato anche dalle potenzialità dei social network e della pratica dei consumatori di rilasciare il proprio feedback (c.d. Social Commerce). Da un lato il commercio elettronico aumenta le possibilità di scelta del consumatore, dall’altro può costituire un’ottima occasione di business. Avviare un’attività di e-commerce è abbastanza semplice. La disciplina comunitaria (Direttiva 2000/31/CE) prevede che l’attività non sia sottoposta a particolari autorizzazioni. Sono invece necessari i normali adempimenti: iscrizione alla Camera di Commercio, presentazione della SCIA al competente ufficio comunale. Inoltre alcuni dati, fra cui l’indirizzo del sito Web ed i dati identificativi dell’Internet Service Provider, devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate. Qualora la vendita sia diretta ad operatori economici di altro Paese UE, sarà necessaria anche l’iscrizione al VIES (Vat Information Exchange System). Per bilanciare la libertà della vendita on line, la legge (D.Lgs. 70/2003, D.Lgs. 206/2005) pone alcuni strumenti di tutela per la sicurezza degli acquisti, che si sostanziano innanzitutto in stringenti OBBLIGHI INFORMATIVI

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DIRITTO AGRARIO

AVV. ROBERTO MEGGIATO

a carico dell’operatore di e-commerce, nel cui sito web devono obbligatoriamente indicarsi: nome, denominazione o ragione sociale; domicilio e sede legale; contatto telefonico ed e-mail; numero di iscrizione al REA o registro imprese; eventuale ordine professionale di iscrizione; titolo professionale e Stato membro in cui è stato rilasciato; numero di Partita Iva. Al venditore è inoltre imposto di fornire informazioni chiare e precise sul prodotto/servizio, sulle condizioni generali di vendita, sui costi, sul prezzo finale, e sul diritto di recesso. E’ stabilito poi un TERMINE DI CONSEGNA della merce di 30 giorni dalla conclusione del contratto, oltre alla garanzia su qualità/integrità dei beni acquistati. Di sicura importanza è infine il DIRITTO DI RECESSO dall’acquisto on line, esercitabile senza obbligo di motivazione nell’ampio termine di 14 giorni dalla conclusione del contratto o dalla consegna del bene (termine che diventa di 1 anno e 14 giorni in difetto di informativa), con conseguente diritto alla restituzione delle somme versate entro ulteriori 14 giorni dalla comunicazione di ripensamento. Va detto che mentre i generali obblighi informativi valgono per tutte le attività di e-commerce, le ultime tutele viste sono dettate per le ipotesi di vendita tra professionista e consumatore finale (BTC) e sono invece “derogabili” nelle transazioni tra soggetti commerciali (BTB).

Il diritto di prelazione del proprietario del fondo agricolo confinante AVV. MATTEO LEVANTINO

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l diritto di prelazione consiste nel diritto di essere preferiti ad altri per l’acquisto di un terreno agricolo, quando il proprietario decide di venderlo. Spetta anzitutto al coltivatore diretto che conduce in affitto il terreno offerto in vendita (art. 8 L. 590/1965), ed in secondo luogo ai coltivatori diretti (o società agricole di persone in cui almeno la metà dei soci è coltivatore diretto) proprietari di terreni confinanti (art. 7 L. 817/1971), purché sul terreno venduto non siano insediati dei coltivatori diretti. Lo scopo del diritto di prelazione del proprietario confinante è quello di evitare la eccessiva frammentazione fondiaria, favorendo l’accorpamento dei fondi in modo che vengano a costituire unità produttive economicamente più efficienti, pertanto sono esclusi i terreni con destinazione urbanistica diversa da quella agricola. È altresì escluso il diritto di prelazione quando il terreno agricolo è oggetto di permuta, vendita forzata, liquidazione coatta, fallimento, espropriazione per pubblica utilità e in caso di donazione. Requisito oggettivo per l’esercizio del diritto di prelazione è che i fondi siano confinanti, ossia contigui per contatto reciproco lungo la comune linea di demarcazione, a prescindere dall’esistenza di muri, siepi, recinzioni o fossati, mentre la contiguità è esclusa qualora i due fondi siano divisi da una strada, un canale demaniale

o una ferrovia. Requisiti necessari del confinante, invece, sono che egli sia coltivatore diretto, che i fondi agricoli confinanti di sua proprietà siano coltivati da almeno un biennio, che possieda una forza lavorativa adeguata e che non abbia effettuato vendite di fondi rustici nei due anni precedenti. Nel caso di più soggetti confinanti, infine, i criteri per individuare il soggetto cui spetta il diritto di prelazione sono indicati nel D.Lgs. 228/2001. Per consentire l’esercizio della prelazione, il venditore è tenuto a notificare il preliminare di compravendita, insieme all’invito ad esercitare il diritto di prelazione, necessariamente in forma scritta, ai confinanti, indicando il nome dell’acquirente, il prezzo e le altre condizioni della cessione. Il destinatario della notifica ha 30 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione. Se comunica la sua intenzione di esercitare il diritto, il contratto si intende concluso, e il prezzo deve essere pagato entro tre mesi. Quando il terreno viene venduto senza fare la notificazione, oppure quando il prezzo indicato nella notificazione è superiore a quello risultante nel contratto di compravendita, l’avente diritto alla prelazione può riscattare il terreno dall’acquirente e da ogni altro successivo avente causa entro un anno dalla trascrizione della vendita nei registri immobiliari.

Avvocato Matteo Levantino con studio in Santa Maria di Sala (Ve)

DIRITTO IMMOBILIARE

DIRITTO DEL CONSUMATORE

Novità in materia di malasanità

Il danno da vacanza rovinata AVV. MARTA GASPARINI AVV. SILVIA MAINARDI

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i ha responsabilità medica ogniqualvolta il professioni- pacifico il contrario: ossia che gravava interamente sul sanitasta-sanitario tiene – per negligenza, imprudenza o im- rio l’onere di dimostrare di avere correttamente adempiuto ai perizia – una condotta tale da danneggiare l’integrità propri obblighi, secondo le regole della responsabilità contratpsico-fisica del paziente. Emblematici sono i casi di omessa, tuale. In attesa di ulteriori indicazioni da parte del legislatore errata o ritardata diagnosi, ovvero quelli legati ad errori com- o della Corte di Cassazione, è quindi più che mai necessario messi durante gli interventi chirurgici. In simili ipotesi il pa- in tali casi affidarsi tempestivamente a consulenti in grado di ziente danneggiato potrà agire nei confronti del sanitario per impostare una efficacie difesa, tanto sotto il profilo legale, il risarcimento dei danni subiti, patrimoniali (come le spese quanto sotto quello tecnico. volte ad eliminare le conseguenze dannose del precedente Nei casi in cui esista, invece, un vero e proprio contratintervento medico, ovvero la diminuzione di reddito derivan- to – anche privo di forma scritta – tra paziente e medico, te dalla menomazione psico-fisica) e non patrimoniali (legati quest’ultimo dovrà, in caso di negligenza, rispondere del suo alle sofferenze subite ed alla compromissione della sfera operato a titolo di responsabilità contrattuale, potendo anrelazionale). In materia è recentemente intervenuto il Tribu- dare esente da responsabilità solo qualora dimostri di avere nale di Milano, con sentenza n. 9693 del 17-23.07.2014, correttamente eseguito la propria opera professionale. Parimenti a titolo di responsabilità contrattuale, in forza fornendo un’interpretazione innovativa dell’art. 3, legge 189/2012, secondo cui la responsabilità del sanitario ha del cd. contratto di spedalità concluso con il paziente dannegnatura extra-contrattuale. Ciò comporta, in termini pratici, giato, dovrà poi rispondere la struttura sanitaria, sia essa pubche graverà ora sul danneggiato l’onere di dimostrare la blica o privata, che si sia avvalsa dell’opera del professionista negligenza, imprudenza o imperizia del medico, oltre alla negligente: in tali casi, quindi, struttura e medico saranno esistenza e gravità del danno subito, mentre sino ad oggi era tenuti in solido tra loro a risarcire i danni subiti dal paziente. Studio Legale Mainardi - via Tempesta n. 30 - 30033 Noale-Venezia tel. 041.4433435 - fax 041.5828061 - e-mail: silviamainardi@studiolegalemainardi.it

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I

mmaginiamo la scena: dopo un anno di duro lavoro riusciamo a mettere da parte i soldi per andare in vacanza, ma arrivati a destinazione troviamo un albergo disastroso, camere fatiscenti, niente piscina, ristorante pessimo… esattamente il contrario rispetto a quanto sponsorizzato nel catalogo! E’ evidente che, accanto al danno patrimoniale in senso stretto, inteso come danno emergente (il minor valore del viaggio e le spese sostenute per apportarvi miglioramenti), vi è anche un insieme di conseguenze pregiudizievoli di carattere morale e psicologico che derivano dal fatto che la vacanza non è andata a buon fine, appunto il c.d. danno da vacanza rovinata. Come dare al turista un rimedio anche per questo profilo di danno di tipo psicologico-esistenziale? L’art. 5 della Direttiva Comunitaria 80/314/CE si limitava a prevedere la risarcibilità dei danni corporali e dei non meglio specificati “danni diversi da quelli corporali”, senza tuttavia precisare in cosa questi ultimi consistessero. Nel 2002 intervenne la Corte di Giustizia Europea (12.03.2002, causa C-168/2000, Simone Leitner contro TU! Deutchland

Avvocato Marta Gasparini - Via Mascagni 2/B - 30035 Mirano (VE) - Tel. 041 4740071

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Gmbh) la quale stabilì che il turista ha diritto al risarcimento del danno morale derivante dall’inadempimento o dalla cattiva esecuzione delle prestazioni fornitegli in occasione di un pacchetto turistico. La Corte di Giustizia è partita dal presupposto per cui il viaggio viene acquistato prevalentemente per ragioni di relax, ed è dunque giusto approntare una tutela risarcitoria per quelle ripercussioni negative che il fallimento della vacanza abbia sulla serenità della persona. Da allora, in questo senso è stato interpretato dapprima l’art. 95 del Codice del Consumo (d. lgs. 06.09.2005 n. 206) e, dopo la sua abrogazione, ora l’art. 45 del Codice del Turismo (d. lgs. 23.05.2011 n. 79), il quale prevede espressamente la risarcibilità del danno, diverso da quello alla persona, derivante dall’inadempimento o dalla inesatta esecuzione delle prestazioni che formano oggetto del pacchetto turistico. Il turista che si è trovato a vivere, anziché la vacanza da sogno che si aspettava, una vacanza da incubo, può dunque chiedere il risarcimento del danno da vacanza rovinata, entro il termine di un anno dal rientro nel luogo di partenza.

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L’Editoriale IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCHI di Francesco Noce*

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on è difficile, soprattutto in periodi come questi di grande morbilità legata agli effetti dell’influenza e delle sue complicanze, sentire pazienti che si lamentano per le lunghe ore di attesa trascorse nei Pronto Soccorsi Ospedalieri.

Pronto soccorso, solo quando serve x Due parole sul dolore

xPerché è utile la visita oculistica Continua Aa pag. 35 29

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La colpa si è sempre fatta ricadere e sul numero degli accessi inappropriati e in modo particolare sui cosìdetti “codici bianchi”. Dai dati illustrati all’ ultimo Congresso Nazionale della Società di Medicina Emergenza-Urgenza è emerso che gli accessi inappropriati, cioè quelli che potrebbero trovare risposta ai loro problemi di salute in sedi diverse, costituiscono il 30% degli accessi ai Pronto Soccorso, praticamente 1 accesso su 3 risulterebbe non appropriato; di questo 30% il 95% è formato da codici bianchi che individuano i casi meno gravi e urgenti e il 20% da codici verdi. Pur costituendo il 30% del totale questi accessi risultano gestiti in tempi brevi e richiedono un limitato impegno da parte del personale dedicato che quantificato in limiti temporali non raggiunge il 15% delle ore totali.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

xPrognosi del restauro protesico Continua Aa pag. 35 32

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Consulenza scientifica

L’Editoriale Segue da pag.

IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCH

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di Francesco Noce*

L’intervento ESSENZIALE LA FIDUCIA DEL PAZIENTE

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di Dott. Bruno Noce*

l fiorire di pubblicità relative a centri odontoiatrici low cost, facenti riferimento a catene di franchising più o meno note in questi ultimi anni si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità, grazie al decreto Bersani, ha reso questo fenomeno di grande impatto mediatico ma nonostante ciò ancora oggi la realtà vede nella rete degli studi professionali capillarmente distribuiti sul territorio il sistema che garantisce una assistenza di qualità. Queste società di capitali hanno come principale e forse unico obiettivo il profitto e per questo il modello ideale di odontoiatria, non potrà mai essere quello delle cliniche low cost. Per l’odontoiatra il guadagno è il mezzo per poter svolgere al meglio la propria attività medica e non il fine da raggiungere a tutti i costi. Oggi assistiamo sempre più frequentemente alla crescita ed alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con l’utenza si sostanzia nell’offerte di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti da banco. Deve essere ben chiaro a tutti che gli odontoiatri non vendono merci, ma forniscono cure sanitarie!La cura odontoiatrica non è realizzabile in serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifica per offrire la cura più adatta e costruita su misura del paziente. Le cure odontoiatriche, hanno un costo elevato se si desidera mantenere un livello di qualità, ed i costi non possono essere compressi oltre un certo limite. Nonostante questo la pubblicità dilagante di una certa odontoiatria finalizzata al lucro, lancia un messaggio diverso che spesso fa breccia tra gli ignari pazienti. Si vuol far credere che rivolgendosi alle strutture in franchising si può risparmiare fino al 50% su terapie comunque costose, non sempre necessarie e guarda caso proprio a più alta redditività per le Società; si parla di di interventi protesici con impianti e corone in ceramica proposte come se si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili.Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi. Ci si reca presso questa strutture ,si viene sottoposti ad una visita, poi ci viene prospettata una finanziaria, il piano prevede estrazione dei denti ed impianti con capsule in ceramica nello stesso giorno,quasi che tutti i pazienti avessero la stessa patologia, cercare di salvare qualche dente? E’ perdita di tempo si guadagna di meno! Ed allora avanti con estrazioni, impianti ceramiche. Noi siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone con difficoltà economiche esiste, ma non ci siamo mai tirati indietro perché privilegiamo un rapporto diretto e di fiducia con i nostri pazienti certamente rateizziamo gli importi ma senza finanziarie o interessi.Quindi:Il paziente deve essere informato dal proprio odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni terapeutiche più addette al suo problema e non ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di giornali con forme di pubblicità ingannevoli; non vogliamo che si diffonda una cultura della comunicazione finalizzata esclusivamente alle vendita di un prodotto(impianto, corona in ceramica); vogliamo che il paziente sappia chi è il professionista che lo cura,che indaga con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosce la storia clinica e familiare di quel paziente e non che sia curato di volta in volta da operatori differenti che non essendo i titolari non sono in grado di agire secondo scienza e coscienza ma devono sottostare alle strategie di mercato dettate da qualche manager seduto dietro a qualche scrivania spingendo verso una terapia piuttosto che un ‘altra che potrebbe essere molto più conservativa Nei nostri studi si fa prima una diagnosi, poi si concorda una eventuale terapia che il più delle volte è tesa al risparmio dell’elemento dentario e soprattutto noi siamo sempre presenti. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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L’impegno più gravoso del personale del Pronto Soccorso è invece rivolto verso i casi più gravi (codici verdi,gialli,rossi) che dovrebbero essere ricoverati entro 6 ore secondo gli standard di riferimento e invece restano relegati in Pronto Soccorso per molto più tempo richiedendo molto più impegno da parte del personale e conseguentemente comportano un rallentamento ed una attesa proporzionalmente maggiore dei nuovi accessi. “La vera inappropriatezza, secondo gli specialisti dell’ emergenza-urgenza, per il Pronto Soccorso non è tanto il paziente con un codice basso, ma il paziente in barella in attesa di essere ricoverato in un altro reparto dell’ Ospedale. L’analisi corretta dei dati orienta a progettare interventi e destinare risorse non tanto sul problema degli accessi impropri,quanto piuttosto su altri fattori che sono i reali determinanti dell’affollamento dei Pronto Soccorso:i percorsi intra-ospedalieri dai Pronto Soccorso ai Reparti e i percorsi di uscita dall’ Ospedale al Territorio,dove è indispensabile rafforzare il sistema delle cure territoriali, il supporto domiciliare e la rete delle strutture residenziali e intermedie”. Di circa un terzo della popolazione che ogni anno si reca in Pronto Soccorso dai casi più gravi ai casi meno gravi fino a quelli banali per circa 24 milioni di accessi nel 2013, l’1% sono codici rossi,18% gialli, 66% verdi, 15% bianchi, e si tratta per lo più di pazienti anziani malati e soli (4 milioni l’anno), incidenti stradali (175mila/ anno);ictus (200mila casi/anno) infarto e malattie cardiache (75mila casi/anno). Il 98% dei codici bianchi, l’ 88% dei codici verdi e il 64% di quelli gialli viene dimesso direttamente dai Pronto Soccorso, ma i problemi veri sono per quelli che necessitano di ricovero la cui attesa può variare da 1 a 6 giorni e che costituisce l’ endemico e ormai cronico problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso italiani. E’ anche vero che una riorganizzazione operativa che semplifichi atti burocratici, che preveda percorsi diagnostici facilitati,c he consenta di implementare il personale dedicato, sia in conformità alla struttura(pianta organica) sia in relazione a bisogni particolari e momentanei, anche ricorrendo a personale proveniente dai reparti in momenti critici,(perché non si possono elefantizzare strutture che in altri momenti risulterebbero inutilmente sovradimensionate), accompagnata da una riorganizzazione territoriale in grado di far fronte a tutti quei problemi di salute che non necessitano,almeno in prima battuta, dell’ intervento del Pronto Soccorso, potrebbero dare una grossa mano ad alleggerire situazioni oggi oggettivamente difficili sia per i pazienti che per gli stessi operatori medici e non medici. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Perché è utile la visita oculistica

Due parole sul dolore

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Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonno

Prognosi del restauro protesico con una gestione semplificata dei più attuali materiali

multidisciplinare. Esistono farmaci e procedure teral dolore può essere considerato come una catepeutiche efficaci in grado di far scomparire o ridurre goria di sensazioni somatiche associate a danno sensibilmente il dolore tuttavia proprio l’approccio in atto o potenziale. Si tratta quindi essenzialmultidisciplinare mette in condizione di risolvere, se mente di un meccanismo di difesa che sfrutta possibile, il problema alla base. Per esempio una proprio a tal fine alcune vie del sistema nervoso tensione anomala dei muscoli del tratto cervicale che conferiscono al dolore una forte componente Dott. Davide può causare frequentemente cefalee, vertigini, emozionale. Per questa ragione la percezione del Vaccarin nausea o senso di ottundimento. In questo caso dolore risulta soggettiva. Le vie nervose e biochimiche attivate dalla sensazione dolorifica creano una serie approccio multidisciplinare significa trattare non il mal di testa di risposte molto complesse e articolate che coinvolgono il in sé o il mal di schiena, ma la persona, facendo interagire sistema endocrino e il sistema immunitario. Si spiegano così figure differenti come il fisioterapista ed il medico ciascuno nel fenomeni che incorrono dopo una situazione di sofferenza proprio ambito di competenze. Al fine di limitare l’utilizzo dei prolungata e che comprendono essenzialmente maggiore farmaci si fanno interagire branche diverse della medicina intesuscettibilità alle infezioni, orientamento catabolico del me- grando per esempio la fitoterapia, l’omeopatia, l’agopuntura tabolismo e squilibri omeostatici. Molto spesso il dolore o la o le riflessoterapie come per esempio l’auricoloterapia sempre terapia antalgica in sé vengono associati a condizioni gravi o sotto diretto controllo del medico in condivisione col paziente. a stati terminali. In realtà la maggior parte dei dolori che la po- Sempre se necessario si agisce inoltre correggendo posture polazione sperimenta non sono causati da malattie incurabili, scorrette, l’alimentazione, il peso e quanto altro necessario bensì originano a livello muscolare, osseo ovvero ancora ner- in un approccio globale alla persona curando se possibile la voso e, col tempo in alcune persone tendono a cronicizzare. Il causa, ancora prima del sintomo. Nella nostra struttura figure dolore che si perpetua (come accade per esempio nell’artrosi differenti interagiscono al fine di elaborare un “progetto di o nelle contratture muscolari cervicali o lombari) crea un circo- cura” fatto di terapie fisiche e mediche. Proprio per creare lo vizioso, che tende ad autoalimentarsi e perpetrarsi nel tem- questo percorso, la prima visita in terapia antalgica dura gepo. Il problema non riguarda solo persone anziane ma anche neralmente più di un’ora e mezza, dando spazio al dialogo persone in età giovanile che si trovano spesso a dover fare i e alla possibilità di cominciare una seria alleanza terapeutica conti con mal di schiena, dolori cervicali e cefalee. Il problema medico-paziente. del dolore è un problema complesso, una persona che soffre Medico Chirugo per un mal di schiena o una cefalea o un altro dolore che si Perfezionato in Terapia del Dolore e ripresenta periodicamente va più spesso di un’altra incontro a Cure Palliative depressione per le limitazioni che il dolore in se può portare Poliambulatori Aquafit nella sua vita e a causa del senso di frustrazione che una siVia dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve) tuazione di sofferenza irrisolta da molto tempo porta con se. Il Tel. 041 5848500 dolore è molto spesso un problema che richiede un approccio

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l dolore vertebrale è un problema frequente ed importante. L’80% della popolazione mondiale nell’arco della propria vita, almeno una volta, soffre di un’ episodio di lombalgia (dolore alla colonna lombare) e/o lombosciatalgia (dolore irradiato anche agli arti inferiori) e , il “mal di schiena” è un problema che interessa la maggior parte delle persone sia per motivi strutturali della colonna ma soprattutto posturali e lavorativi”. “Il riposo notturno è indispensabile per consentire al fisico il recupero delle energie e ristabilire i giusti equilibri biochimici, nervosi e fisici. Dormire bene è favorito oltre da come si dorme e quanto si dorme, anche da “su cosa si dorme”. “Sicuramente il memory è uno dei materiali migliori: è tecnologico e riciclabile, si adatta all’anatomia del corpo, garantisce un ottimo comfort, contribuendo alla creazione del miglior microclima attorno alla persona durante il sonno. Per la peculiarità della sua composizione il memory rispetta le curve fisiologiche e reagisce alle sollecitazioni garantendo il massimo degli standard qualitativi e sanitari e un riposo piacevole e rilassante”. Il Memory è un materiale antidecubito di nuova concezione termosensibile ed automodellante, a lenta decompressione, indicato per offrire un comfort termovariabile. Il Memory è una schiuma visco-elastica “a lento ritorno”, creata dalla NASA per equipaggiare i se-

interrotte. Colpisce il 18-20% della popolazione ’oculista è il medico specializzato nella diagnoanziana. si precoce e nel trattamento delle patologie 3 - La Cataratta: La cataratta è la prooculari e di tutti i disturbi oculari associati alle gressiva opacizzazione del cristallino, una lente malattie generiche, che sfociano in disturbi della vibiconvessa, grande il doppio di una lenticchia, sione. Non da ultimo all’oculista compete la prescrizione di un buon paio di occhiali da vista o di lenti Dott.ssa Anna situata all’interno del nostro occhio, appena dietro a contatto nonché il trattamento delle ametropie, Laura Giacomin all’iride. La cataratta è la principale causa di cecità trattabile presente in tutti i paesi del mondo e fino all’intervento chirurgico. colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni. Al contrario di Come funziona un occhio normale? In un occhio normale i raggi luminosi, nella visione da quanto talvolta si pensi,la cataratta non è un velo che scende lontano, convergono sullo strato pigmentato della retina per sopra l’occhio, ma è una progressiva ossidazione, disidratazioformare un’immagine a fuoco. L’immagine, che viene letta ne, ispessimento ed opacizzazione del nostro cristallino, che dalla nostra retina con un numero infinito di cellule sensoriali determina una riduzione progressiva della vista. 4 - Assotigliamento o rotture della retina: La retina puntiformi, è capovolta, come accade all’immagine che si forma sulla pellicola fotografica. Il cervello elabora le infor- è una sottile membrana nervosa che riveste la parte interna mazioni visive provenienti dai due occhi unendole in un’unica dell’occhio. Le sue cellule se danneggiate non possono ricostiimpressione visiva, il modello di quello che noi vediamo - o tuirsi. Le rotture o lacerazioni retiniche rientrano nelle alterazioni degenerative specifiche della periferia retinica. La causa vorremmo vedere. principale è una progressiva insufficienza di vascolarizzazione Le 4 cose che un occhio può nascondere: 1 - Il Glaucoma: Il glaucoma è una malattia oculare, retinica della periferia retinica, concause sono le trazioni vitreodefinito il ladro silenzioso: è la malattia che ruba lentamente retiniche periferiche e la miopia medio – elevata. Una rottura la vista determinando un aumento della pressione intraocu- retinica non riconosciuta può portare al distacco di retina e lare. Spesso è senza sintomi. E’ tra le più frequenti cause questo può indurre perdita della vista. Infine il fondo oculare è di cecità nel mondo (colpisce circa il 2% dei soggetti di età l’unico punto del corpo umano dove possiamo osservare diretsuperiore ai 35 anni). La cecità legata al glaucoma si può tamente la circolazione nella persona vivente. Questo diventa quasi sempre prevenire purché la malattia sia diagnosticata e importante in tutte le persone che sono colpite da: Ipertensione, diabete malattie del sangue, malattie neurologiche. curata tempestivamente. 2 - Degenerazione Maculare: La DMS è una alterazioDr.ssa Anna Laura Giacomin ne progressiva della regione centrale del tessuto retinico, la Medico Chirurgo specializzata in Oculistica macula, deputata alla visione centrale, cioè alla distinzione dei Poliambulatori Aquafit dettagli più fini delle immagini ed al riconoscimento dei colori. Via dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve) Colpisce il 18-20% della popolazione anziana. Sintomi iniziali Tel. 041 5848500 sono la visione distorta delle righe che appaiono ondulate o

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Il dr. Alessandro Giraldo osteopato e fisioterapista

dili dei vettori spaziali e le imbottiture delle tute degli astronauti; grazie alle sue particolari caratteristiche di adattamento alle forme del corpo, questo materiale è particolarmente indicato nei materassi e nei guanciali. La proprietà principale del Memory è quella di adattarsi perfettamente alla forma del corpo, per poi ritornare gradualmente alla propria forma originale una volta che il corpo viene tolto. Il Memory è capace di reagire alla temperatura del corpo e di seguirne i contorni affinché il peso venga distribuito in maniera uniforme su tutta la superficie di appoggio, facendo in modo che non si creino punti di pressione localizzati. Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it

a terapia protesica ha l’obiettivo di definitivo attraverso procedure protesiche ripristinare i denti attraverso restauri adeguate e soprattutto una corretta scelintegrati da un punto di vista estetico, ta e gestione del materiale restaurativo. funzionale e biologico, garantendo al temPrima dell’avvento dei nuovi materiali la po stesso risultati predicibili nel tempo. Il scelta del materiale restaurativo non era trattamento protesico si articola fondamenmolto significativa poiche’ il materiale di talmente in tre fasi: esclusivo utilizzo era la metallo-ceramica A) Fasi reversibili, in cui attraverso e le uniche disquisizioni erano relative al un’accurata raccolta dati viene formulata tipo di preparazione e di chiusura. Oggi, Il Dott Lorenzo una diagnosi, un piano di cura e nella maginvece, il clinico ha la possibilità di sceglieVecchiato gior parte dei casi una pre-visualizzazione re tra molteplici materiali con caratteristiclinica-digitale con cui il professionista ed il paziente che cliniche molto diverse, in relazione alla resistenza potranno verificare pre-operatoriamente i parametri meccanica, traslucenza/opacità, trattamento di sufondamentali del lavoro protesico definitivo. La linea perfecie e tecnica di cementazione. Le sopradescritte del sorriso, le aspettative e le richieste del paziente fasi di trattamento vengono considerate distinte tra sono gli elementi piu’ significativi nella determinazione loro solo per ragioni legate alla gestione interna deldi un piano di cura individualizzato. la attività clinica e dello studio e per schematizzare B) Fasi irreversibili, se realmente necessari, pre- al paziente in modo chiaro e comprensibile tutte le vedono quei trattamenti complementari fondamentali procedure relative alla terapia che dovrà affrontare; per la prognosi, la funzione e l’estetica del trattamento da un punto di vista prettamente clinico, invece, que(provvisori, terapie conservative-endodontiche, chi- ste sono delineate da subito in modo preciso in ogni rurgia paradentale-implantare, ortodonzia, etc). In loro passaggio anche quando, per ragioni legate alle questa fase deve essere posta la massima attenzione condizioni cliniche di partenza, siano costretti a delialla gestione dei tessuti molli, i quali hanno un ruolo neare più opzioni di trattamento in relazione all’esito sostanziale nel raggiungimento di un risultato estetico o meno di terapie complementari. di successo, influenzando drasticamente la forma e Dr. Lorenzo Vecchiato l’integrazione cervicale del restauro. Medico Chirurgo - Odontoiatra C) Finalizzazione protesica, fase in cui il proteVia Roma, 147 - 30038 Spinea (VE) sista trasforma il provvisorio, integrato da un punto Tel e Fax 041-998877 di vista estetico, biologico e funzionale, nel restauro



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RIDIAMOCI SU… Bionde… • Una bionda entra in un negozio e vede un oggetto luccicante. Chiede al commesso: “Cos’è? Ed il commesso: “Un thermos.” “Ed a che cosa serve?” Il commesso spiega: “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde.” La bionda lo compra e il giorno dopo va al lavoro con il suo nuovo thermos. Il suo capo le chiede: “Cos’è quell’oggetto luccicante che hai lì?” E la bionda: “Un thermos”. Il capo allora chiede: “Ed a che cosa serve ?” “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde”. Il capo allora chiede: “Wow, e che cosa ci hai messo dentro?” E la bionda: “Due tazze di caffè ed un ghiacciolo”. Innamorati… • Lui: “Cara, oggi è San Valentino, la festa degli innamorati!” “Parla per te.” • “Caro, non mi porti mai fuori!” “Ma cara… io sono un latitante!” Genitori modello… Papà scopre che suo figlio Pierino, di soli 10 anni, fuma. “Ma figlio mio, sei appena in quinta elementare e già fumi.” “Ma papà, anche tu fumavi in quinta.” “È vero, ma

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io avevo 19 anni!” Barzellette rapide… • Un cucchiaio ad uno scolapasta: “Ma non ti accorgi che i tuoi ragionamenti fanno acqua da tutte le parti?” • Come si riconosce un antiquario? È l’unico che si aggiunge gli anni! • Tra fantini: “Il mio cavallo da corsa ha fatto una bruttissima gara, ma sai cosa lo ha umiliato veramente?” “No, cosa?” “Quando uno spettatore gli ha gridato: E datti all’ippica!” Uomini… • Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. • Alcune ricercatrici hanno scoperto perché Mosè errò per 40 anni nel deserto col popolo d’Israele: un vero uomo non chiede mai indicazioni. … e donne! • Se una donna vi dice “5 minuti e scendo” vuol dire che tra 5 minuti scenderà. È inutile citofonare ogni mezz’ora. • Le donne sono esseri meravigliosi, guardano sempre avanti e mai indie-

Elisabetta Canalis AMERICA ATTRICE BAZAAR - BUGS CASTING CINEMA CONVIVENDO ELISABETTA FICTION GEORGE ITALIA - LOVE NATALE NOTIZIA PANETTONE PETA - SANREMO SASSARI SHOWGIRL SPOT - STRISCIA TIM - USA VELINA VOGUE Chiave (3,4,7) - Ha partecipato al programma tv: ……............................................ ....................................................

Parole Crociate Mini ORIZZONTALI: 1. Lo scheletro del pesce. - 5. Prima persona singolare. - 7. Strumento a corde. - 9. Venticello o motivetto. - 11. Erede... poetico. - 12. Totale. - 13. Giorni del calendario romano. - 14. Un opera di Verdi. - 15. Silvano, ex-ciclista italiano. - 17. La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita. - 19. Oculus Dexter. - 20. Componimento. VERTICALI: 1. Lodi. - 2. Piccolo pesce azzurro. - 3. Freddo. 4. Insetto laborioso. - 6. Il nome comune della Sparus aurata. - 8. Ottenne, trasse. - 9. Nell’antica Grecia era il cantore professionista. - 10. Comune in provincia di Perugia. - 11. Miliardario, capitalista. - 14. Associazione Italiana Donatori Organi. - 16. Con Tap è il nome di un ballo. - 18. Cagliari.

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38 4 A tavola La rubrica di cucina GLI SPAGHETTI AL PESTO DI PULCINELLA Pulcinella: figura buffa e goffa, gran naso e mascherina nera, gobba, cappello a punta, camiciotto e pantaloni bianchi. Maschera di carnevale originaria di Napoli, impertinente, pazzerello e chiacchierone…per questo Carnevale 2015 ne ha fatta un’altra delle sue! Un primo piatto di spaghetti al pesto che somiglia nei colori, ma non ha nulla da invidiare al comune pesto genovese: fresco basilico, pinoli, aglio e buon olio evo ci sono; a questi ingredienti abbiamo unito il cavolo verza ed un formaggio stravecchio. Dalle moltissime proprietà e con pochissime calorie, i cavoli invernali sono infatti ottimi non solo per contorni di verdure o calde minestre, ma anche utilizzati per preparare pesti a condimento dei primi piatti di questa stagione. Una preparazione semplice ed equilibrata, che fa ancora più bene avendo noi utilizzato una pasta integrale, più ricca di fibre e meno di carboidrati, rispetto alla pasta di grano duro. Insomma un altro inganno ben riuscito, bravo il nostro Pulcinella!

Ingredienti per 2 persone 110g spaghetti integrali ½ cavolo verza piccolo basilico fresco 1 spicchio d’aglio formaggio Borgaiolo

Stravecchio grattugiato pinoli olio evo sale

Procedimento

Mondare il cavolo verza e lessarlo in pentola a pressione, coperto con acqua, per circa 5 minuti dal fischio della pentola. Scolarlo e strizzarlo bene, quindi metterlo nel frullatore assieme al basilico e l’olio. Azionare il frullatore e, una volta amalgamati questi ingredienti, aggiungere lo spicchio d’aglio sminuzzato, alcuni pinoli, un po’ di formaggio ed il sale. Frullare nuovamente fino ad ottenere una crema omogenea. Cuocere la pasta in acqua bollente salata, trasferirla in una ciotola aiutandosi con una schiumarola, quindi condire con il pesto di verza. Se la pasta dovesse risultare troppo asciutta, allungare il pesto con un po’ di acqua di cottura del cavolo verza. Servire gli spaghetti integrali guarnendo con alcuni pinoli, fatti dorare in forno a microonde per pochissimi minuti, ed il formaggio grattugiato.

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