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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 46
Spinea Acqua inquinata dal distributore pag.
S.M. di Sala Stigliano, i genitori finanziano la scuola
Mirano La Curia autorizza la messa in latino
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EDITORIALE
Cresce il numero delle liste
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
SPINEA, IL COMUNE SBARCA SU TWITTER
Il comune di Spinea sbarca su Twitter. L’amministrazione ha ormai percepito come i social network siano l’elemento più immediato ed efficace per mantenere un costante contatto con i cittadini e diffondere idee, iniziative e notizie. pag. 8
ARRIVA IL DIFENSORE CIVICO PROVINCIALE
di Alessandro Abbadir
F
Mirano e S.M. di Sala, 14 candidati al posto di sindaco Cittadini al voto il prossimo 6-7 maggio per il rinnovo del Consiglio comunale
E I Comuni sono costretti a tagliare, per esigenze di bilancio e per disposizioni previste dalla Legge Finanziaria le figure dei difensori civici, per questo è sorta a livello provinciale grazie ad una convenzione fra Comuni e Provincia la figura del “difensore civico territoriale” . pag. 20
lezioni: sia a Mirano che a S. Maria di Sala corrono in 7. A Mirano le liste sono 13: Maria Rosa Pavanello guida un’ampia coalizione di centrosinistra formata da Pd, Federazione della sinistra, Italia dei Valori, civica “Io Scelgo Mirano” e Udc. Contro avrà il centrodestra di Marina Balleello, sostenuta da due liste: il Pdl e la civica Balleello sindaco. Corre da sola la Lega Nord, che candida a sindaco Giampietro Saccon. Ivano Dell’Olivo sarà invece il candidato della civica “Cominciamo da Mirano”, sostenuto anche dalla lista “Obiettivo
Mirano” dell’ex sindaco Roberto Cappelletto. I grillini lanciano la giovane attivista del Movimento 5 Stelle Martina Pasqualetto. Farà corsa a sé invece la civica popolare 585 con Antonio Toniolo. Veneto Stato schiera la candidata più giovane: Chiarà Corò. Santa Maria di Sala va al voto per l’ultima volta col turno unico. Sette liste per altrettanti candidati: il sindaco uscente Paolo Bertoldo (centrodestra) ci riprova per Lista Salese e dovrà vedersela in particolare coi rivali, sempre di centrodestra, Ugo Zamengo e Nicola Fragomeni: quest’ultimo è il candidato
sindaco della civica “Generazioni per crescere”. La Lega corre da sola, con Pier Luigi Masiero candidato, ma con al suo interno esponenti della civica La Voce. Il centrosinistra risponde con due liste: Giuseppe Rodighiero è il candidato sindaco di “Civica Insieme”, sostenuta da Pd e Fds, Valter Stevanato guida la civica omonima con l’appoggio di Idv e Sel. Il Movimento 5 Stelle candida la più giovane in lizza, Rossella Carolo, mentre Veneto Stato si presenta candidando sindaco l’architetto Federico De Marchi. da pag. 4 a 7
rammentazione. E’ il dato che emerge più evidente da questa campagna elettorale amministrativa che riguarda il rinnovo amministrativo di cinque comuni del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese. Vanno al voto il 6 e 7 maggio Mira, Mirano, Salzano, Santa Maria di Sala e Campagna Lupia e in corsa ci sono 28 candidati sindaci per 34 liste che li appoggiano. Sono numeri da record che se da un lato fanno emergere positivamente la voglia dei cittadini a confrontarsi creando liste civiche che rappresentano interessi specifici del territorio, dall’altro a volte generano lacerazione nel tessuto sociale con accesi confronti di tipo personalistico. Scontri che tendono a provocare ingovernabilità nel dopo elezioni. In tutti i comuni al voto (eccetto Mirano), i sindaci uscenti tentano la riconferma. Quelli del centrosinistra sembrano avere il vento in poppa ma sull’elezione di tutti i candidati, da tempo conta di più il bilancio di come hanno amministrato o l’impressione di saperlo fare, che la fedeltà degli elettori alle sigle che li appoggiano. continua a pag.
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alessandro.abbadir@gmail.com
L’Intervento
Difesa idraulica, serve prevenzione
di Anna Maria Martuccelli*
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Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni.
a salvaguardia idrogeologica del territorio è un problema, che ha dimensione mondiale ma questa azione, purtroppo, non è ai primi posti delle politiche italiane”. *Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
Cresce il numero delle liste Salzano
A PASS 2020 IL “CITTÀ IMPRESA”
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Mirano invece è una situazione a sé . Qui il Comune viene da un anno di commissariamento dopo la caduta della giunta di centrodestra di Roberto Cappelletto. La sfida principale è fra due candidate donne, anche questo segno di novità e cambiamento. Resta l’incognita dell’antipolitica rappresentata dal “Movimento a 5 Stelle” che fa riferimento a Beppe Grillo. In tutti gli appuntamenti elettorali l’ex comico genovese è stato l’unico che ha raccolto tanta partecipazione curiosità e consenso. La sua caratteristica come quella dei candidati che esprime il Movimento (e per questo apprezzata) è quella di essere distanti anni luce da caste e partiti e puntare su trasparenza e partecipazione. I volti de “i grillini” anche come candidati sindaci sono davvero nuovi, veri e propri neofiti della politica. Neofiti però che in caso di vittoria o anche solo in caso di partecipazione alla vita politica come consiglieri comunali, dovranno confrontarsi con temi concreti del territorio che difficilmente si risolvono con slogan. Chiunque vincerà comunque, avrà un compito arduo, ricucire le lacerazioni prodotte dalla frammentazione (ed esistenti anche all’interno di composite coalizioni), per riuscire a governare per 5 anni di seguito. Alessandro Abbadir
Ballò di Mirano
E’ MORTO IL GENERALE MEDAGLIA
Noale
NUOVE PANCHINE ALLA ROCCA Sono arrivati nuovi arredi nelle aree verdi del centro di Noale. Al parco della Rocca e in viale delle Rimembranze, sono state rimosse le due vecchie panchine, danneggiate, sostituite da sette con telaio in ghisa, sedute e schienali in legno. Sono stati aggiunti sei nuovi cestini portarifiuti in metallo, con lo spegni-sigarette.
CENSIMENTO ABITAZIONI A MAGGIO
Il Comune di Spinea è stato selezionato dall’Istat per effettuare la Rilevazione campionaria controllo qualità, del 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni. L’indagine riguarderà circa 800 famiglie di Spinea e si svolgerà solo in alcune zone del Comune, a aprile e maggio 2012. Avverrà attraverso il lavoro di alcuni rilevatori appositamente incaricati che avranno il compito di effettuare la relativa intervista, che consiste nella compilazione di un breve questionario.
Il progetto Pass 2020 del comune di Salzano, presentato alla cittadinanza a marzo, ha ottenuto importanti riconoscimenti. Ha vinto il premio “Città Impresa 2012” assegnato da Nordest Europa e dal Corriere della Sera, alle Fabbriche di idee, a imprese, enti, associazioni e singoli individui che contribuiscono a far crescere il territorio del Nordest.
Il generale di squadra aerea Edoardo Medaglia è morto all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso all’età di cento anni. Era nato a Ballò di Mirano il 19 giugno 1911. Dopo essersi diplomato all’istituto tecnico nautico Venier di Venezia, scelse di fare l’aviatore diventando un pilota pluridecorato al valor militare nel corso di una straordinaria avventura iniziata arruolandosi nella Regia Aeronautica nel 1931.
Spinea
Noale
PARTIRANNO SERVIZI INFO-IMU
Miranese SPINEA
AMMINISTRATIVE
Armelao chiede il potenziamento dei mezzi pubblici pag.
CULTURA
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Una rassegna musicale per tutti i gusti a Mirano
SPORT Il Calvi Noale tenta la risalita
Provincia
pag.
pag.
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Regione SANITÀ
Undici Comuni al voto, 56 candidati sindaci pag. 16
AVIS
Donazioni: raggiunta l’autosufficienza ma che fatica pag. 17
REDDITI
Piano socio sanitario, ospedali in bilico pag. 24-25
SVILUPPO
Veneto Strade non è ancora fuori dal tunnel
ARTE
Dopo Venezia, sono nel MIranese i più ricchi della provincia pag. 22
pag.
28
Gusmaroli, leggerezza ed invito al sorriso pag. 30
Il Comune di Noale ha deciso di istituire tre servizi gratuiti per essere a disposizione di qualsiasi quesito sulle tasse. L’ Info-Imu funzionerà dal 14 maggio al 22 giugno e dal 19 novembre al 20 dicembre. Basterà chiamare, a orari definiti, il numero verde 800-974150. Altri servizi sul fisco e tributi saranno a disposizione in comune dalle prossime settimane. Scorzè
PREVISTI ALTRI 3 MILA ABITANTI Il Piano d’assetto del territorio (Pat) adottato dalla giunta di Scorzè, fissa il numero degli abitanti massimo a 23 mila. Gli abitanti il 31 dicembre scorso erano 19.062, appena dieci in più rispetto all’anno prima. Per il prossimo decennio, la giunta prevede una popolazione tra i 21 e i 23 mila, grazie all’aumento degli stranieri, ma anche di nuove famiglie.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E
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DI
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 26 aprile CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Elezioni a Mirano Le nostre interviste
Sette candidati puntano al municipio di Filippo De Gaspari
A
l voto 22.538 cittadini per eleggere il nuovo sindaco di Mirano, dopo 10 mesi di commissariamento. In pista 7 candidati per 13 liste: Maria Rosa Pavanello guida un’ampia coalizione di centrosinistra formata da Pd, Federazione della sinistra, Italia dei Valori, civica “Io Scelgo Mirano” e l’Udc. Se la vedrà col centrodestra di Marina Balleello, sostenuta da due liste: il Pdl e la civica “Balleello sindaco”. Corre da sola la Lega Nord, candida a sindaco il commercialista Giampietro Saccon. Ivano Dell’Olivo sarà il candidato della civica antipartitica “Cominciamo da Mirano”, e della lista “Obiettivo Mirano” dell’ex sindaco Roberto Cappelletto. I grillini lanciano la giovane attivista del Movimento 5 Stelle Martina Pasqualetto. Corre da sola la civica popolare 585 con Antonio Toniolo. Infine Veneto Stato, con la candidata più giovane: Chiarà Corò. La città torna alle urne per le amministrative a distanza di 4 anni dall’ultima volta. Un voto anticipato figlio delle dimissioni in blocco della maggioranza dei consiglieri e la caduta del sindaco Cappelletto, che ha aperto le porte al commissario prefettizio. Si voterà in 26 sezioni, col doppio turno, (la popolazione del comune supera i 15 mila abitanti): chiamata al voto il 6 e 7 maggio, eventuale ballottaggio due settimane dopo, il 20 e 21, se nessuno dei candidati in corsa avrà raggiunto il 50 per cento più uno dei votanti.
2 Civiche
Lega Nord
“Veneto Stato”
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IL CANDIDATO IVANO DELL’OLIVO
’ex primario di Chirurgia dell’ospedale di Mirano, oggi consulente in quelli di Mestre, l’Angelo e Villa Salus, Ivano Dell’Olivo, 70 anni, corre per diventare sindaco a capo della lista civica “Cominciamo da Mirano”. Ad appoggiarlo c’è anche la lista “Obiettivo Mirano” dell’ex sindaco Roberto Cappelletto, che torna in campo come capolista. Un ritorno in campo che fa discutere fortemente il panorama politico miranese. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Tra le prime cose che ho in programma c’è l’apertura alle auto della piazza centrale di Mirano, come è stato più volte richiesto soprattutto dai commercianti, per favorire l’arrivo di clienti e rendere il centro storico più vivo. Poi mi attiverò per la soluzione del problema del blocco del traffico a livello della rotonda del casello autostradale di Vetrego, con l’ormai famoso tornello presente tutti i giorni e come terzo aspetto modificheremo in modo migliorativo l’arredo urbano in tutta la città”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? Premesso che il comune, grazie alle giunte di centrosinistra, si è indebitato fino al collo e conseguentemente gran parte del bilancio verrà impiegato per pagare gli interessi e i capitali dei mutui accesi, le poche risorse residue possono essere tranquillamente messe a disposizione per iniziative che aiutino le famiglie in crisi finanziaria”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Cercherò di acquisire un modello generale della viabilità nel miranese, che poi è il modello che ancora manca. In base a quello ragioneremo su eventuali cambiamenti da fare nella situazione attuale della viabilità e del traffico. I parchi, zone fondamentali del nostro territorio, dovranno essere riqualificati e rivitalizzati con un utilizzo all’inglese, dove non solo i vialetti ma l’intera area verde possa essere usufruita, ospitando anche eventi culturali o ludici”.
IL CANDIDATO GIAMPIETRO SACCON
a Lega Nord candida a sindaco Giampietro Saccon, 50 anni, commercialista. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Metteremo subito in discussione il bilancio di previsione per l’anno in corso, strumento indispensabile per gestire le risorse finanziarie per il 2012. Poi rivolgeremo attenzione alla tutela delle famiglie coinvolte dalla crisi occupazionale, nei servizi e negli interventi a domanda individuale riguardo anche e soprattutto le famiglie monoparentali, mamme lavoratrici, eccetera. Rilanceremo, con le associazioni di categoria, i programmi ritenuti utili per definire politiche di sviluppo e salvaguardia delle attività commerciali, artigianali e agricole esistenti sul territorio, principali motori dell’economia della nostra città”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Serve una politica attiva per sperimentare nuove politiche di lavoro. Va in questo senso, la proposta che stiamo portando avanti come Lega Nord per una legge regionale sul “contratto regionale di attività”, da fare in accordo con gli enti per accompagnare le persone in difficoltà per mancanza di lavoro in un percorso triennale di inserimento lavorativo. Va attuata ogni iniziativa a tutela della famiglia, rivedendo le proposte e i costi per i servizi offerti, dagli asili nido alle scuole d’infanzia, anche paritarie”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “La mia parola d’ordine è “salviamo la terra dei nostri padri”: per un territorio più vivibile. Questo deve essere un atto e un impegno d’amore nei confronti dei nostri figli. La Lega Nord di Mirano si impegna a limitare l’ulteriore urbanizzazione del territorio, migliorare la fruibilità della città e delle frazioni da parte dei cittadini, puntare sul recupero del patrimonio edilizio esistente, migliorare la sicurezza degli utenti della strada, attraverso segnaletica, attraversamenti pedonali, e imporre agli enti preposti la riqualificazione di argini e delle opere a tutela del rischio idraulico”.
LA CANDIDATA CHIARA CORÒ
l ruolo di sindaco come primo passo di un cammino già tracciato a livello regionale per raggiungere l’indipendenza del Veneto. Questo il fine di “Veneto Stato”, che a Mirano candida la giovane Chiara Corò, operaia di 32 anni. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletta? “Innanzitutto la tesoreria del Comune sarà spostata in un conto corrente in Europa, così da evitare prelievi forzosi di chicchessia. Opereremo esclusivamente on line per mezzo di bonifici e questo porterà anche a maggior trasparenza e controllo da parte dei cittadini. A tal proposito, nel sito internet del Comune, ogni mese sarà pubblicato l’estratto conto mensile del mese precedente. Poi mi attiverò per indire una riunione straordinaria aperta a tutti i cittadini dove mettere a nudo le esigenze del territorio, focalizzando l’attenzione su alcuni punti importanti e infine chiamerò i cittadini ad esprimersi sui punti espressi nella riunione: espressione di piena democrazia da parte della popolazione miranese”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “La crisi è globale ma è palese che noi siamo chiamati a colmare voragini di bilancio creati da anni di cattiva gestione, soprattutto in altre parti d’Italia. Le risorse in uno Stato Veneto rimarranno in grande quantità a disposizione dei Comuni, con la possibilità, avendo maggiori fondi, di programmare aiuti e rilanci più efficaci e sostanziosi. Fino a quando questo non accadrà dovremo, con le risorse a disposizione e avvalendoci delle strutture comunali preposte, creare una lista di casi di persone in difficoltà, e trovare il modo per aiutare queste persone, senza creare assistenzialismi che ledono la loro dignità”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “I cittadini dovranno decidere direttamente: in democrazia vince la maggioranza quindi se un progetto è per la maggioranza dei Miranesi utile o indispensabile si dovrà fare; se non lo è non si fa: semplice, democratico”.
Elezioni a Mirano 5 “Civica popolare 585”
IL CANDIDATO ANTONIO TONIOLO
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ntonio Toniolo, 48 anni, libero professionista, è candidato sindaco per la “Civica popolare 585”. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “La prima sarà quella di verificare quanto ci sia nelle casse del Comune, capire lo stato di salute finanziaria dello stesso, verificare la situazione mutuo del teatro, capire se ci sono debiti con le imprese private e se ci sono sprechi, per eliminarli. La seconda cosa è capire quali siano i bisogni reali della popolazione con riguardo alla crisi finanziaria in atto, alla sicurezza, alle scuole e alle fasce sociali più deboli. Allo scopo sarà aperto un ufficio che sarà messo a disposizione dei cittadini per esporre i loro problemi. La terza cosa sarà cercare di farci ridare il “maltolto” ovvero i soldi a noi dovuti per il Passante e reinvestirli nel nostro territorio”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “La prima cosa da fare è salvarsi dalle tasse imminenti che provocheranno dissesti nelle famiglie e chiamate “riforme” dal Governo Monti. Quindi applicazione al minimo Movimento 5 Stelle
LA CANDIDATA MARTINA PASQUALETTO
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artina Pasqualetto, 35 anni, impiegata, è la candidata per il Movimento 5 stelle di Mirano. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletta? “Mi impegnerò per rendere il Comune trasparente e aperto, garantendo ai cittadini l’accesso ai dati e ai documenti, ascolterò i cittadini concedendo loro la parola per mezz’ora durante ogni seduta del Consiglio comunale e infine prenderò subito posizione contro Veneto City, un’opera che deturpa il territorio e distrugge le piccole attività commerciali che caratterizzano il tessuto economico della nostra città. Ricordo che siamo l’unica lista che non ha nessun collegamento con questo progetto”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “La crisi occupazionale, giovanile e non, che si ripercuote sulle famiglie va affrontata rilanciando anche le occupazioni di tipo artigianale e manuale che per anni sono state messe in secondo piano. In concerto con le aziende che richiederanno figure specifiche, favoriremo laboratori in cui si insegni un lavoro manuale. Inoltre ridurremo la burocrazia per fornire servizi efficienti, efficaci ed economici. Dalla crisi occupazionale che attanaglia le famiglie si esce ridimensionando l’idea che fino ad oggi si è avuta del lavoro. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Pat, territorio e viabilità sono tre punti strettamente connessi fra loro per i quali riteniamo indispensabile l’apporto partecipato dei cittadini. Mirano è una città giardino e deve essere preservata: non faremo nuove strade e promuoveremo il recupero delle strutture esistenti. Pensiamo a una Mirano a misura d’uomo, con piste ciclabili sicure che collegano le frazioni al centro. Vanno eliminate tutte le “sbavature” esistenti nella pianificazione territoriale comunale (ad esempio, il piano acustico) che potrebbero in futuro riaprire la porta al sovradimensionamento di strade e di conseguenza al traffico di attraversamento”.
dell’Imu per le prime case e per le fasce di reddito più deboli. Garantire una rete di assistenza sociale a tutte le persone che sono già in difficoltà o che ci andranno. Contatto diretto col mondo imprenditoriale miranese per mettere in atto una serie di facilitazioni burocratiche per non soffocare o far scappare aziende e posti di lavoro”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Sistemare la viabilità, combattere il caos provocato dal casello di Mirano. No alle biomasse in via Porara, no a Veneto City, che intaserà le nostre strade e farà morire piccole realtà commerciali e no alla bretella. No a nuove cementificazioni, prima servono sforzi per il recupero dell’esistente, piani Peep solo dove necessari alla crescita delle frazioni, ampliamenti su fabbricati esistenti, allo scopo di facilitare il ricompattamento dei nuclei familiari che sanno di importanza vitale nell’affrontare la crisi”. Il centrosinistra e una civica
LA CANDIDATA MARIA ROSA PAVANELLO
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aria Rosa Pavanello, 42 anni, consulente per le attività formative, è candidata per il centrosinistra e sostenuta da 5 liste: Pd, Federazione della sinistra, Udc, Italia dei valori e civica “Io scelgo Mirano”. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletta? “Il primo atto urgente è chiedere alla Regione lo stanziamento dei 19 milioni previsti dall’accordo di programma per la realizzazione di opere complementari al Passante. Serve poi istituire un tavolo di discussione con i comuni limitrofi (principalmente Spinea e Salzano, ma anche S. Maria di Sala) sui problemi legati alla viabilità e alla difesa del territorio. Terza fondamentale cosa è varare misure di risposta alla crisi, sia in sostegno alle attività produttive sia in aiuto a famiglie e lavoratori”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Come detto, serve un approccio su due fronti. Da una parte avvieremo politiche di crescita e snellimento burocratico per le nostre aziende, per favorirne rilancio e nuovo insediamento. Per sostenere famiglie e lavoratori, invece, destineremo risorse economiche per aiutare chi è in difficoltà, anche in collaborazione con la cooperazione sociale e l’associazionismo. Come il Comune di Venezia, promuoveremo accordi con le banche, per agevolare il credito e il pagamento dei mutui”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “No a nuove strade, in particolare alla bretella di via Battisti. Bisogna difendere la città dal traffico di attraversamento e intervenire per il casello di Vetrego. No a Veneto City, deleterio sotto ogni aspetto. Collaboreremo con i Comuni vicini per un’efficace pianificazione urbanistica e territoriale. Investiremo in politiche di sviluppo sostenibile, di riduzione dei rifiuti e aumento del riciclo. Valorizzeremo il patrimonio ambientale e paesaggistico, anche in chiave di sostegno alla risorsa turismo”.
PDL e “Balleello sindaco”
LA CANDIDATA MARINA BALLEELLO
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l Popolo della Libertà candida Marina Balleello, 57 anni, attuale presidente del Consiglio provinciale di Venezia, a Mirano ex assessore e consigliera comunale di lungo corso. A sostenerla in questa tornata elettorale c’è anche la lista civica “Balleello sindaco”. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletta? “La prima cosa da affrontare in assoluto è l’applicazione al minimo dell’Imu per i proprietari della sola casa di abitazione e per le imprese e aziende agricole. La seconda sarà quella di rinegoziare il mutuo del Teatro di Mirano puntando a dimezzare la rata annuale, anche alla luce della mutata situazione finanziaria, in modo da liberare risorse. Da ultimo, i recenti vandalismi a villa Bianchini impongono con assoluta urgenza la messa in sicurezza dell’affresco del Tiepolo contenuto all’interno dell’edificio”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Innanzitutto proprio applicando al minimo l’Imu. Lo scopo di questa riduzione è proprio quello di ridare ossigeno alle imprese e sostenere i bilanci familiari. Il Comune può svolgere un ruolo importante per le aziende e per i lavoratori perché ha la possibilità di metterli in relazione con gli assessorati al lavoro e alle attività produttive, sia provinciale e regionale, potendo anche contare sugli ottimi rapporti che si verrebbero a creare con questi enti in caso di mia elezione a sindaco”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Sulla viabilità è necessario organizzare e sistemare l’esistente guardando all’interesse generale e non a quelli particolari. Molta cura dovrà essere dedicata alle manutenzioni ordinarie per mantenere la qualità complessiva del territorio ed evitarne il degrado. La pianificazione territoriale, infine, dovrà prevedere un progetto di sviluppo sostenibile delle frazioni che ne garantisca i servizi”.
6 Elezioni S.Maria di Sala Le nostre interviste
Tutti i pretendenti alla carica di sindaco A
Santa Maria di Sala sono chiamati alle urne 13.684 cittadini per eleggere il nuovo sindaco. Curiosità: sono quasi equamente suddivisi tra maschi e femmine: 6.840 saranno gli elettori, 6.844 le elettrici. In corsa ben 7 candidati, con le loro rispettive liste. Civiche, perché il Comune vota per l’ultima volta, col turno unico. Il primo cittadino uscente Paolo Bertoldo alla guida di Lista Salese, civica di centrodestra con esponenti Pdl e Udc. Contro trova i rivali di sempre, il gruppo che per anni ha fatto capo ad Ugo Zamengo e che quest’anno candida Nicola Fragomeni alla guida della civica che si chiamerà “Generazioni per crescere”, sempre di ispirazione Pdl. La Lega corre da sola, con Pier Luigi Masiero, ma con al suo interno esponenti della civica “La Voce”. Il centrosinistra risponde con due liste: Giuseppe Rodighiero è il candidato sindaco di “Civica Insieme”, sostenuta da Pd e Federazione della sinistra. Valter Stevanato guida la civica omonima con l’appoggio di Italia dei Valori e Sinistra e libertà. A Sala non mancano i grillini del Movimento 5 Stelle, con la più giovane in corsa: Rossella Carolo. Veneto Stato ha il candidato sindaco l’architetto Federico De Marchi. Diciotto le sezioni aperte tra il capoluogo e le frazioni, si vota con turno unico il 6 e 7 maggio, sarà proclamato sindaco chi otterrà il maggior numero di voti.
di Filippo De Gaspari “Valter Stevanato sindaco”
“Generazione per crescere”
IL CANDIDATO VALTER STEVANATO
IL CANDIDATO NICOLA FRAGOMENI
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alter Stevanato, 48 anni, dipendente Speedline e consigliere comunale uscente, è il candidato della lista civica che porta il suo stesso nome. Anche la candidatura di Stevanato trae origine nell’area del centrosinistra, che si rivolge ovviamente a tutto l’elettorato. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Metteremo il Comune al servizio della persona, applicheremo un protocollo di legalità firmato con le prefetture per prevenire tentativi d’infiltrazione della criminalità nei contratti pubblici e predisporremo la videosorveglianza per la sicurezza personale, famigliare e collettiva. Istituiremo i consigli di frazione e le consulte delle associazioni e delle categorie economiche. Promuoveremo lo sviluppo della scuola ristrutturando e innovando le strutture esistenti con plessi più efficienti, attingendo risorse dai bandi nazionali deliberati dal Cipe. Intensificheremo la collaborazione con le strutture ospedaliere di prossimità e garantiremo ai cittadini migliori opportunità di assistenza e prevenzione, con particolare riferimento ai servizi pediatrici”. 2) Come intende affrontare la crisi
occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Vanno sviluppate nuove occasioni di occupazione interagendo col mondo produttivo, salvaguardate le competenze e le capacità produttive dei lavoratori occupati nelle fabbriche e nelle imprese della nostra zona industriale, coinvolgendo le istituzioni a tutti i livelli, sulle problematiche di chiusure, crisi aziendali e produttive. Vanno inoltre estesi i diritti ai lavoratori e alle lavoratrici”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Difendere l’agricoltura eco-sostenibile, evitare le opere inutili, utilizzare le energie rinnovabili e trovare soluzioni alle emergenze idrogeologiche. Va affrontata la questione del traffico di attraversamento e delle nuove zone residenziali e creato un Piano urbano della mobilità condiviso dalla cittadinanza. Sul Pat stop a ulteriore cementificazione: siamo contro le grandi opere dagli impatti controproducenti e dall’aumento dei fattori inquinanti”.
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roblema scuola da risolvere e un nuovo assetto del territorio, ma anche politiche per i giovani e le fasce deboli e riduzione delle tasse sugli immobili. Sono queste le priorità per Nicola Fragomeni, imprenditore, 50 anni, il candidato sindaco della lista “Generazioni per crescere” che annovera tra le sue fila anche l’ex sindaco Ugo Zamengo. Non mancano forti critiche alla condotta dell’attuale amministrazione. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Nei primi provvedimenti risolveremo il problema scuola per tutte le famiglie che stanno aspettando da 5 anni una risposta certa. Daremo priorità alle esigenze dei ragazzi giovani per indirizzarli, con il nostro aiuto e interfacciandoci come amministrazione, al mercato del lavoro, sfruttando al meglio le aziende e gli enti presenti sul territorio. Infine saremo vicini fattivamente a quelle strutture che a qualsiasi titolo e in tutti i modi aiutano socialmente giovani e meno giovani a trovare nella comunità quella dignità che sembra essere stata smarrita”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Abbiamo pronto un piano di supporto sia per le famiglie che per coloro che hanno perso il posto di lavoro. Abbiamo inoltre, studiato un piano ad hoc per sostenere questo momento di grave difficoltà economica anche come Comune. Insomma non resteremo a guardare ma cercheremo di Messaggio politico elettorale dare risposte immediate alle esigenze delle persone e delle famiglie in questo momento”. LA MIRANO DI DOMANI... COMINCIA OGGI 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Il Pat va rivisto in quanto quello presentato dall’attuale amministrazione è irrealizzabile per la scelta di dover piantumare due milioni di metri quadrati ad aree boschive, cioè ben quattro CANDIDATA SINDACO A MIRANO PER LA COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA centurie: impossibile. Bisogna realizzare un piano di sviluppo compatibile per le nostre comunità. Dovremo cercare di ridurre il più possibile l’Imu laperché in linea? questi momenti bisogna aiutare le Viabilità e mobilità. Quale sarà vostra Prosegue l’incontro con Maria Rosa Pavanello: continuiamo a conoscere Candidati famiglie e le imprese, agricole e non, che si trovano più in diffi coltà”. Punto imprescindibile è non costruire nuove infrastrutture viarie. Lala candidata sindaco del centro-sinistra e il suo programma per la MIal Consiglio RANO DI DOMANI.
Riepiloghiamo brevemente chi è Maria Rosa Pavanello e il suo consolidato impegno per Mirano. Ho 42 anni, sposata, con due figli. Studi in Giurisprudenza, dopo aver lavorato come consulente per le attività formative, ho da poco deciso di prendere un po’ di tempo per dedicarmi a tempo pieno alla mia famiglia e alla mia città. Mi presento come candidata vincitrice delle primarie del centro-sinistra, appoggiata da PD, UDC, IDV, Federazione della Sinistra e dalla lista civica Il Scelgo Mirano. Il mio impegno per Mirano inizia nel 1998 come consigliere comunale e prosegue nel 2003 con la nomina ad Assessore a Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili. Dal 2008 al 2011, sono stata consigliere d’opposizione, capogruppo del PD. Nel programma è valorizzato un aspetto che lei ritiene fondamentale: la partecipazione dei cittadini. Per una buona amministrazione è fondamentale che proposte e scelte siano fatte tenendo conto delle necessità di ogni elemento della società, guardando alla compatibilità tra bisogni del singolo e quelli della collettività. Per questo crediamo nel metodo partecipativo: ascolto della città in tutte le sue componenti – economiche, sociali, culturali e territoriali – perché al centro dell’azione amministrativa ci devono essere le persone e la loro vita concreta. Proporremo nuove forme di partecipazione nei processi decisionali, assicurando rappresentatività e democrazia: dialogheremo costantemente con la cittadinanza per individuare le soluzioni migliori; accanto alle tradizionali sedi di decisione, coinvolgeremo maggiormente altri organi di confronto e orientamento (comitati, associazioni, movimenti, ecc); e poi, ancora, più spazio ai giovani, maggior coinvolgimento delle frazioni. Il metodo partecipativo può essere anche una buona ricetta per fronteggiare la crisi? Sì, permetterà di fare scelte efficaci ed efficienti anche in questo
... la Mirano di domani
Comunale
voreremo per allontanare il traffico di attraversamento (specie quello
dai centri abitati. Vanno ridefiniti i pedaggi per il casello di Movimentopesante) 5 Stelle
Committente Responsabile:Gilberto Bellò
MARIA ROSA PAVANELLO
1. Salviato Giuseppe Vetrego (per evitare che sia preso d’assalto da chi non risiede a Mirano). 2. Biaggiotti Licia LA CANDIDATA Sosterremo le forme di mobilità che più garantiscono il rispetto dell’amROSSELLA CAROLO 3. Bovo Dora biente (treno, autobus e bicicletta): in quest’ottica, chiederemo alla Fer4. Brandolino Erica rovie dello Stato la conservazione della stazione di Ballò, studieremo il 5. Brillo Pietro riassetto pubblici locali, realizzeremo ossella Carolo, 24 dei anni,trasporti studentessa di Medicina e Chirurgia a nuove Pado- piste ciclabili. 6. Cazzin Laura va, è la giovane candidata del Movimento 5 stelle. Anche a Santa 7. Coletto Massimo Quali sono le vostre linee guida per la sanità? Maria di Nonostante Sala, come alaMirano, “i cienza, grillini” siequità sono epresentanti 8. Favaro Franco crisi, effi qualità dipuntanprestazioni e strutture do a fare un buon risultato. 9. Frison Gianpaolo non devono essere colpite. Bisogna mantenere vitali le realtà sanitarie 10. Lazzarini Marco 1) Quali del sonoterritorio. le primeSitredovrà cose che dovesse eletta?di risorse finanperòfarà faresei conti conessere la scarsità 11. Niero Erika la Regione, perdi esempio, non del ha lavoro” ancoraesbloccato tutti i fondi “Abbiamoziarie: in mente la creazione una “cittadella di un portale delle produzioni 12. Petrolito Gabriele chespazio da tempo spettanoagricoltura alla nostra Ulss (già molto penalizzata in per questo locali, dove dare all’artigianato, e “commercio a chilometro zero”, sostenere 13. Politi Tommaso senso). La soluzione potrebbe essere cogestire determinati servizi asle piccole aziende locali. Realizzeremo inoltre, un piano operativo per dotare il Comune 14. Rosteghin Fiorenzo sieme agli altri comuni dell’Ulss 13, per sviluppare delle linee di rispar- delle nuove scuole (elementari e medie) e centri di ritrovo per tutti i cittadini,avrà derogando il Pat già triste15. Salviato Roberto mio intelligente. In quest’ottica, grande importanza la Conferenza 16. Secco Annalisamente approvato. Infine vanno incentivati il risparmio energetico e l’uso dell’energia rinnovabile dei Sindaci, che potrà valutare di affidare alcuni servizi, in forma diretta, sociale. Per quanto riguarda l’istituto Mariutto, ci imsenso. Ad esempio, realizzeremo con urgenza un piano di rilancio eco-daglialla iniziando edifiCooperazione ci pubblici del comune”. al massimo aumentare ieservizi attualmente offerti. Va nomico e produttivo del territorio miranese che coinvolgerà tutti gli attori 2) Come pegneremo intende affrontare la crisiper occupazionale dare risposta alle famiglie in diffiin gioco: organizzazioni sindacali e associazioni rappresentative delle difeso anche il patrimonio immobiliare dell’istituto. coltà in questo periodo? aziende. Inoltre, promuoveremo politiche di snellimento burocratico per “Ci impegniamo per fornire sostegno comunale alle retetemi di asili e materne, contributi per l’acPer concludere, possiamo riepilogare e punti chiave del suo le imprese, salvaguardia delle realtà commerciali di centro e frazioni, quisto dei libri o e dei buoni pasto, servizi doposcuola per i ragazzi fi no a 14 anni. Promuoveremo programma? sostegno alle aziende agricole a “km zero”. A soffrire la crisi sono ormai Ambiente, viabilità,persociale, scuola, partecipazione dei cittadini, tutti i cittadini, le loro famiglie, specie le fasce più deboli (anziani, corsigiovadi formazione professionale facilitarecultura, il reinserimento nel mondo del lavoro e per dare la alla di crisi sono temi cardine. All’interno di questi, eciridurremo sono molti ni), che si trovano a fare i conti con difficoltà economiche e mancanza possibilitàdi allecontrasto aziende locali assumere personale della zona. Sosterremo il pagalavoro. Un’ampia parte del nostro programma è dedicata a questi temi: obiettivi da raggiungere. Alcuni con urgenza, come ottenere i 19 milioni mento dell’Imuche percilespettano famiglie dalla con problemi di natura economitca, giovani famiglie neoresidenti Regione per mitigare i disagi causati dal Passante. destineremo risorse economiche alle famiglia in difficoltà; favoriremo o famiglie conDipiùvitale figli aimportanza carico”. è anche dire no a Veneto City. Inoltre, particolare l’inserimento in attività di pubblica utilità per chi si trova in situazioni Pat, territorio e viabilità: cosa di propone, per il“verde”, futuro di ecologicaquesto comune? all’ambiente: il futuro Miranoconcretamente, è essere una città problematiche riguardo al lavoro; come Comune, promuoveremo3)acmente sostenibile. Un luogo possa essere la casa ideale la cordi con le banche per agevolare i cittadini per credito e pagamento “La revisione completa del Pat. Serve che una sempre tutela delpiùterritorio non ancora urbanizzato, cittadini e cittadine. dei mutui; lavoreremo per dare alle famiglie case con prezzi e riqualifi affitti socazioneper delle aree urbane dismesse o a maggiore trasformabilità, la costruzione del nuovo stenibili. Nessuno sarà lasciato solo di fronte all’aggressività della crisi.
R
centro scolastico, l’apertura e l’allestimento nelle frazioni e nel capoluogo di spazi d’incontro per i cittadini, per gli anziani e per i giovanissimi. Infine puntiamo ad avere un piano delle acque e 6-7 MAGGIO 2012 contratti di fiume, infine piste ciclabili non invasive realizzate con materiali eco-compatibili per il Elezioni Amministrative - MIRANO collegamento delle frazioni al capoluogo”.
Elezioni S.Maria di Sala 7 “Lista Salese”
IL CANDIDATO PAOLO BERTOLDO
P
Lega Nord
“Civica insieme”
IL CANDIDATO PIER LUIGI MASIERO
A
IL CANDIDATO GIUSEPPE RODIGHIERO
Santa Maria di Sala la Lega Nord, che riunisce nella stessa lista anche la civica “La Voce”, ricandida a sindaco Pier Luigi Masiero, 46 anni, amministratore di un istituto di vigilanza, consigliere comunale uscente e già candidato del carroccio nell’ultima tornata elettorale. Il Carroccio anche a Santa Maria di Sala, ha deciso di correre da solo e cioè senza l’alleato del Pdl. Sarà anche un modo per contare sul territorio quanto vale in termini numerici il partito. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Istituirò, presso le singole frazioni, un punto di ricevimento rivolto ai cittadini per favorire il dialogo permanente con l’amministrazione comunale utile a recepire le esigenze specifiche. Interverrò presso gli enti di competenza per risolvere definitivamente il problema degli estesi allagamenti che hanno colpito il nostro territorio e interverrò sul plesso scolastico del capoluogo per garantire aule adeguate a norma di legge”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Introducendo la possibilità per chi ha perso il lavoro di prestare attività lavorativa a favore della comunità, per esempio: cura dei giardini e del verde, piccoli lavori di manutenzione del bene pubblico, pulizia dei luoghi di aggregazione, quali parchi, piazze, strade, eccetera, erogando il dovuto corrispettivo per l’attività eseguita”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Contrastare ogni forma speculativa volta alla cementificazione del territorio favorendo, invece, gli interventi volti al recupero dell’immane patrimonio edilizio, attualmente dismesso e privilegiando gli interventi di edificazione di nuove unità nell’ambito famigliare. Potenzieremo la presenza della polizia locale sul territorio al fine di contrastare il fenomeno del nomadismo, della microcriminalità e della prostituzione. Infine garantiremo la sicurezza della viabilità, mantenendo in perfetto stato di efficienza le strade comunali, intervenendo sugli incroci ancora oggi pericolosi e realizzando nuove piste ciclabili”.
G
iuseppe Rodighiero, 35 anni, operatore culturale, è il candidato sindaco della lista di centrosinistra “Civica insieme”. Scuola, aiuti alle famiglie in difficoltà, e messa in sicurezza dei tratti stradali più pericolosi del Graticolato sono alcune delle priorità del suo programma. Rodighiero è appoggiato dal Pd e da altre formazioni di centrosinistra. Nella sua lista sono rappresentate tutte le realtà territoriali del comune. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Predisporrò il restauro e l’ampliamento dei plessi del capoluogo (scuola media e primaria), dotando le strutture scolastiche di aule speciali per l’informatica e le lingue straniere. Rafforzerò i servizi alla persona, in particolare per le famiglie, i disabili, gli anziani e i giovani. Favorirò inoltre la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte amministrative, garantendo, con un notiziario comunale, informazioni puntuali e trasparenza”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Attiverò dei tavoli di concertazione con le istituzioni competenti, le organizzazioni sindacali e quelle di categoria per la garanzia del mantenimento dell’occupazione e dei livelli produttivi. Consoliderò lo “Sportello unico per le attività produttive” e verificherò la disponibilità di fondi sovracomunali per progetti rivolti a cassaintegrati, disoccupati e reintegrati. Istituirò infine un apposito “Fondo di solidarietà” nel bilancio comunale per aiutare le famiglie momentaneamente in difficoltà”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “L’approvazione del Pat ha costituito per l’amministrazione Bertoldo un’occasione sprecata. Deve essere riaperta la fase concertativa, salvaguardando i centri delle frazioni, incentivando l’utilizzo delle energie rinnovabili ed escludendo nuovi centri commerciali. Vanno potenziati i servizi di trasporto pubblico, aumentate le piste ciclabili, messe in sicurezza strade e incroci pericolosi, in particolare via Desman, l’intera via Caltana e il centro”.
aolo Bertoldo, 62 anni, sindaco uscente, si ricandida alla guida di “Lista Salese” per un secondo mandato, puntando a completare quanto iniziato negli ultimi 5 anni. Il sindaco uscente insomma si propone per continuare ad amministrare il paese del miranese fino al 2017. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Proseguiremo i lavori per la costruzione del nuovo polo scolastico, di un asilo nido nel capoluogo e di ampliamento della elementare a Caselle. Proseguiremo anche i lavori di scavo dei fossi privati e comunali per la messa in sicurezza idraulica del territorio, dove in passato si sono verificate grandi inondazioni e inoltre istituiremo poi una fondazione pubblico-privata per la valorizzazione del ruolo socioculturale di villa Farsetti”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Intendiamo creare nuove aree produttive di sviluppo economico come già individuate nel Pat e che mediante accordi tra privati e amministrazione consentiranno, attraverso la perequazione urbanistica, di realizzare anche nuove opere pubbliche, come il polo scolastico. Adotteremo poi corsie preferenziali per il rilascio di permessi di costruzione di nuovi insediamenti produttivi o ampliamenti degli esistenti. Per le famiglie aiuteremo con contributi a persona quelle in difficoltà e soprattutto non aumenteremo le tasse comunali e applicheremo l’Imu nel minimo previsto dalla legge”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “Sono previste nuove zone di sviluppo edilizio di tipo residenziale, direzionale, commerciale e di servizi nel capoluogo, a Caltana e a Caselle. Ma recupereremo anche edifici, come nessi agricoli, non più funzionali alla conduzione del fondo, a fini residenziali e non. Recupereremo l’asse viario di via Zeminianella e realizzeremo percorsi ciclopedonali lungo i canali Muson e Luxore. Infine continueremo nella messa in sicurezza di incroci e attraversamenti pedonali e potenzieremo la videosorveglianza”. “Veneto Stato”
IL CANDIDATO FEDERICO DE MARCHI
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Santa Maria di Sala la lista indipendentista di “Veneto Stato” candida l’architetto quarantaduenne Federico De Marchi. A differenza di Mirano, a Santa Maria di Sala non c’è stata alcuna polemica nella presentazione della lista. 1) Quali sono le prime tre cose che farà se dovesse essere eletto? “Effettueremo una verifica globale di eventuali sprechi presenti nell’amministrazione e coinvolgeremo la popolazione nelle scelte operative più importanti e strategiche per l’utilizzo delle risorse disponibili. Valorizzeremo inoltre il piccolo commercio locale nei centri abitati, coinvolgendo i diretti interessati. No ad azioni amministrative, che alla fine lo ostacolano. Miglioreremo infine il sostegno alle persone e alle categorie sociali più deboli, potenziando anche i servizi per l’infanzia”. 2) Come intende affrontare la crisi occupazionale e dare risposta alle famiglie in difficoltà in questo periodo? “Noi di “Veneto Stato” pensiamo che sia di fondamentale importanza trattenere le risorse prodotte dal Veneto nel nostro territorio, per poter investire in tutti i settori produttivi e in tutte le fasce sociali. Con l’avvento di “Veneto Stato” i nostri produttori, gli industriali e gli artigiani potranno diventare più concorrenziali con i paesi esteri e nel contempo valorizzare al massimo i prodotti del nostro territorio con il risultato di una maggiore occupazione”. 3) Pat, territorio e viabilità: cosa propone, concretamente, per il futuro di questo comune? “La salvaguardia del nostro territorio è di fondamentale importanza per tutte le generazioni future. Il Piano di assetto del territorio di Santa Maria di Sala, deve garantire una risorsa economica per l’intera comunità e una tutela del territorio, favorendo le aree a destinazioni urbanistiche varie nei luoghi e negli spazi più opportuni e meno deturpanti. Va posta inoltre particolare attenzione alla messa in sicurezza della viabilità esistente e alle possibili soluzioni nel recupero volumetrico dei fabbricati dismessi, diroccati, ed a oggi non ancora utilizzati. Una risorsa da valorizzare in tempi di crisi”.
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8 Spinea Servizi L’ex assessore Armelao fa una serie di proposte
“Potenziate il trasporto pubblico” di Gabriele Pipia
“C
ambiate quei percorsi degli autobus, i cittadini meritano un servizio migliore”. Mauro Armelao, consigliere di minoranza e capogruppo della lista civica “Spinea per la libertà” torna alla carica e rispolvera una vecchia questione, quella del tragitto dei mezzi Actv. Armelao si fece promotore di questa richiesta già un anno fa, quando l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Checchin garantì un imminente dialogo con l’Actv. Quel colloquio effettivamente c’era stato, ma nulla è stato fatto e allora Armelao alza nuovamente la voce. “La prima richiesta riguarda il passaggio in via Gioberti e Via Rossignago della linea urbana numero 7, poi il passaggio del bus nella zona della stazione ferroviaria e infine quella di istituire una nuova corsa per collegare il Miranese, quindi naturalmente anche Spinea, con il nuovo Ospedale all’Angelo di Mestre”. Richieste presentate da Armelao e da alcuni cittadini, a cui la giunta darà presto risposta. “Questo è un tema molto caro alla gente – prosegue Armelao – considerato anche l’aumento spropositato del costo che dei carburanti, che ha avuto una forte ripercussioni sui bilanci delle famiglie”. Potenziando il servizio di trasporto pubblico e andando incontro a queste richieste si potrebbero dunque agevolare i cittadini, che in alcuni casi lascerebbero molto volentieri la loro macchina in garage. “Su questo punto non mollerò mai di battermi, e chiederò ancora una volta al Sindaco di convocare un tavolo con Actv per affrontare queste richieste che provengono proprio
Da una indagine emerge che i mezzi sono sovraffollati, in ritardo e spesso guasti Messaggio politico elettorale
Cosa lasciamo ai nostri figli.
non convalidiamo l’abbonamento, non si respira”. In queste linea, infatti, agli studenti si affiancano i molti lavoratori, portando molti ragazzi ad appiccicarsi sui vetri pur di starci. Ma l’Actv risponde prontamente: “I servizi di trasporto sono adeguati, l’anno scorso abbiamo potenziato le corse e le nostre rilevazioni non evidenziano particolari disagi”. L’Actv fa sapere che, nonostante le difficoltà economiche e la riduzione dei finanziamenti pubblici, sono state confermate tutte le corse dell’anno prima, e istituito il prolungamento per Fornase e Crea della Mirano Scuole – Spinea.
NEWS Internet
IL COMUNE SBARCA SU TWITTER
I
COMMITTENTE GIOVANNI FURLANETTO - STAMPA GRAFICHE SP
Un tema molto sentito dai cittadini, visto l’andamento dei carburanti dagli utenti e quindi non sono di certo mie fantasie”, conclude Armelao. La questione Actv arriva proprio pochi giorni dopo la diffusione di un’inchiesta fatti dagli studenti delle scuole superiori miranesi sul servizio del trasporto pubblico. La “rete degli studenti” ha chiesto ad 82 classi di valutare le corse che collegano il comprensorio scolastico ai paesi limitrofi, tra cui anche e soprattutto Spinea. Il quadro che se ne è delineato è negativo per l’Actv, i cui mezzi sono spesso e volentieri in ritardo, sovraffollati e addirittura guasti. La linea maggiormente presa di mira è stata quella che collega Mirano con Venezia, passando per Mestre e Spinea. E proprio gli studenti di Spinea, moltissimi, sono stati i più duri: “I dati raccolti fanno trasparire grande disorganizzazione e un innegabile disservizio” ha spiegato la loro portavoce. Per il 91% degli studenti interpellati “Non c’è spazio per stare in piedi, viaggiamo schiacciati e
Passaggeri in un autobus di linea
SACCON SINDACO
l comune di Spinea sbarca su Twitter. L’amministrazione ha ormai percepito come i social network siano l’elemento più immediato ed efficace per mantenere un costante contatto con i cittadini e diffondere idee, iniziative e notizie. In questo modo i cittadini potranno partecipare attivamente al dibattito pubblico sul governo della città, ma anche ricevere informazioni di servizio su viabilità e lavori pubblici. Studi autorevoli di grandi università italiane ed internazionali hanno dimostrato come il web sia sempre più importante per l’immagine e la comunicazione non solo dei privati, ma anche degli enti pubblici. Il comune di Spinea l’aveva già capito un anno e mezzo fa, quando è stata creata una pagina profilo su Facebook costantemente aggiornata e commentata. In home page si può notare una bella immaginesfondo del municipio, e sulla bacheca virtuale ora dopo ora tutte le notizie del comune in tempo reale. Sono oltre 2mila gli utenti che seguono la pagina Facebook “Comune di Spinea”. Sono invece una ventina, ma cresceranno ora dopo ora, i cittadini che nei primi giorni si sono collegati alla pagina Twitter “Città di Spinea”. Con l’avvento della nuova amministrazione, anche il Comune di Mirano dovrebbe adeguarsi ai tempi creando il profilo Twitter. G.Pip.
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10 Spinea Ambiente Grave contaminazione in via della Costituzione
Acqua inquinata dal distributore Il sindaco ha fatto un’ordinanza in cui vieta l’uso delle risorse idriche dai pozzi di Gabriele Pipia
A
Disributore di benzina
cqua contaminata dal distributore di benzina, il sindaco ne vieta l’utilizzo. Il preoccupante episodio è capitato nelle scorse settimane a Spinea, in via della Costituzione, creando molto allarme nei cittadini. Tutto è cominciato i primi di aprile, quando la società “Esso Italiana Srl”, proprietaria del distributore di carburanti in via della Costituzione, ha diffuso una nota ufficiale per comunicare all’amministrazione e ai cittadini il rischio, concreto ed elevato, di
NEWS
L
superamento delle soglie di contaminazione garantite dalla legge. Ad essere contaminati sarebbero stati l’acqua di falda e i terreni circostanti. In comune è stato dunque convocato un vertice d’emergenza per discutere della situazione e il sindaco Checchin ha deciso di firmare un’ordinanza in cui bandisce l’utilizzo dell’acqua proveniente dai pozzi del quartiere. I valori elevati sono stati riscontrati dalla Esso, che periodicamente conduce una serie di indagini ambientali per
valutare lo stato di qualità del sottosuolo. Dalle analisi sono stati riscontrati valori nettamente sopra la norma di composti chimici altamente inquinanti come il benzene e il benzoapirene. Da quando sono stati notificati i valori, l’azienda ha 30 giorni di tempo per correre ai ripari, predisponendo un piano di bonifica e garantendo le necessarie condizioni di messa in sicurezza. La questione, dunque, si protrarrà fino a maggio inoltrato. Anche i tecnici comunali si sono subito messi
al lavoro per valutare esattamente quale sia il perimetro dell’area ormai inquinata. Coinvolto anche il Dipartimento di “Prevenzione servizio igiene e sanità pubblica”, che ha emesso un provvedimento urgente a scopo cautelativo, analogo all’ordinanza del sindaco, vietando il prelievo dell’acqua dai pozzi con profondità inferiore a 50 metri situati in via della Costituzione, dall’incrocio con via Luneo al confine con Maerne, in via Rossignago dall’incrocio con via della Costituzio-
ne a quello con via Barzizza, in via Luneo dall’incrocio con via Barzizza al sottopasso autostradale, in via Zigaraga dall’incrocio con via della Costituzione fino al confine comunale e nelle vie Torino, Cavalcanti, Barzizza, Pacinotti, Negrelli e Ferraris. Il provvedimento resterà valido probabilmente fino al mese di maggio ed è relativo a tutti gli utilizzi per l’alimentazione umana, zootecnica e per scopi irrigui. Nessun problema, invece, per l’acqua potabile pubblica.
Le nuove tasse
CALA L’IMU, AUMENTA L’IRPEF
’amministrazione ha approvato il bilancio di previsione, ora riflettori puntati sull’Imu. La nuova tariffa prevista dal Governo Monti è stata abbassata da 0,5 allo 0,45 % per quanto riguarda la prima casa, mentre per le seconde case date in locazione a canone concordato si passa dallo 0,96 al 0,76%. Lieve aumento invece per l’Irpef, che passa dello 0,5 allo 0,6%. Secondo il bilancio di previsione, la nuova Imu porterà nelle casse del comune circa 3,9 milioni euro. Il Comune reperirà questi soldi anche
attraverso la variazione dell’addizionale Irpef, per coprire la quota mancante derivante da minori trasferimenti dello Stato, Ici e altre voci prima previste. Il bilancio approvato dal Consiglio fissa al 4,5 per mille l’aliquota per la prima casa e al 9,5 per mille quella per gli altri immobili. Per quel che riguarda le prime case, l’aliquota è minore di quella adottata nell’ultimo anno di applicazione dell’Ici prima casa, nel 2008. L’Imu sulla prima casa produrrà dunque un carico per i cittadini mediamente inferiore a quello del
2008. Il comune tenterà così di limitare gli effetti negativi per le tasche dei cittadini. Ma per compensare queste riduzioni aumenta l’addizionale comunale Irpef: l’amministrazione prevede di introitare 2,21 milioni euro. Linguaggio difficile e calcoli complessi, poco chiari a moltissimi cittadini. Per questo motivo dal Comune fanno sapere che a breve nel sito internet verrà inserito un sistema di calcolo automatico in cui basterà inserire i propri dati G.Pip. e quelli delle proprietà per sapere quanto bisognerà pagare.
Messaggio politico elettorale
MARINA BALLEELLO, SAI CHE TI PUOI FIDARE sono Marina Balleello e ho deciso di mettere la mia esperienza amministrativa al servizio della mia città perché ritengo che la stagione delle avventure sia definitivamente conclusa. Mirano ha bisogno di sicurezze e non di coalizioni eterogenee che sono solo garanzia di ingovernabilità. Tu sai, invece, che di me ti puoi fidare. Perché sai che le promesse le mantengo, e manterrò l’impegno di ridurre al minimo l’applicazione dell’Imu per i proprietari della sola casa di abitazione e per le imprese, per dare ossigeno ai bilanci familiari in questo momento difficile. Voglio così continuare a porre la famiglia al centro della mia azione amministrativa, come ho già fatto da assessore alla pubblica istruzione riducendo i costi per i servizi, dalle mense ai trasporti, per i nuclei più numerosi, fino ad annullarli dal terzo figlio. Vorrei continuare questo percorso da sindaco, con il tuo aiuto, e ripensare l’intero sistema delle politiche sociali, eliminando sprechi e inefficienze per aiutare veramente chi è in difficoltà. Sai che ti puoi fidare perché mi conosci e già sai che la mia storia, politica e personale, è trasparente e conosco il territorio e i problemi dei cittadini. Ho l’esperienza per affrontarli e risolverli, senza dovermi improvvisare amministratore, e ho una
visione di lungo periodo su Mirano, per una città migliore che si confermi centro principale nel proprio comprensorio. Sono per una città viva e vitale, da godere in libertà, senza odiose barriere architettoniche e senza divieti assurdi, riducendo la burocrazia per semplificarci la vita e porre davvero l’amministrazione al servizio del cittadino. Sai che ti puoi fidare perché ho difeso Mirano in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla Provincia di Venezia, dove, tra l’altro, ho ottenuto l’illuminazione pubblica lungo via Scaltenigo, la realizzazione delle rotatorie di via Accopè Fratte e di via Matteotti e la realizzazione di otto nuove aule per il Liceo Scientifico Majorana. Il mio progetto per Mirano, quindi, guarda solo ed esclusivamente all’interesse generale ed è lontano anni luce dal sistema degli ultimi quindici anni che ha accumulato spesa e debito pubblico sulle spalle di ciascuno di noi. Mirano ha bisogno di esperienza, di concretezza, di certezze. Ha bisogno di persone di cui tu ti puoi fidare. Per questo alle elezioni amministrative del prossimo 6 e 7 maggio ti chiedo di votare Marina Balleello sindaco per Mirano. Un caro saluto e grazie per la tua attenzione, Marina Balleello
Commitato responsabile: Marina Ballello
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12 Mirano - S.M. di Sala Religione Via libera dalla Curia di Treviso
Mirano, ritorna la messa in latino Il rito è officiato nella chiesa di San Leopoldo Mandic, in via Wolf Ferrari
di Filippo De Gaspari
A
rriva il via libera dalla Curia di Treviso. Da questa primavera, ogni secondo sabato del mese, con inizio alle 16.30, è celebrata a Mirano la Santa Messa nella forma straordinaria del rito romano antico. La celebrazione, comunemente nota come “Messa in latino”, è officiata nella chiesa parrocchiale di San Leopoldo Mandic, in via Wolf Ferrari. La Curia trevigiana, dopo un periodo di consultazioni, ha individuato un sacerdote idoneo a presiederla nella persona di Monsignor Giuseppe Vardanega, già arciprete di Salzano per 23 anni e profondo conoscitore del latino: ha già officiato questa tipologia di Messa nei primi anni del suo sacerdozio, dal 1956 al 1965, quando ancora non era entrata in vigore la riforma liturgica. Ancora oggi il religioso è conosciuto anche come predicatore e confessore di notevoli doti. La novità assume una certa importanza per Mirano, primo comune della provincia di Venezia, escluso il capoluogo, dove la Messa in latino verrà celebrata con regolarità. In città, nei mesi scorsi, si era costituito un gruppo di fedeli che, a norma della
lettera apostolica “Summorum Pontificum” promulgata nel 2007 da papa Benedetto XVI, aveva chiesto, prima al parroco di San Leopoldo don Egidio Baldassa e successivamente alla Curia diocesana, di poter celebrare con regolarità la Messa latino-gregoriana, dopo che nel 2010 era stata officiata una prima celebrazione “esplorativa” che aveva riscontrato ampio consenso di popolo. Dunque, anche a Mirano, come già sta accadendo un po’ in tutto il mondo, ogni secondo sabato del mese a San Leopoldo torneranno ad elevarsi antiche e suggestive preghiere in latino e melodie in gregoriano. Per almeno 1500 anni, cioè fino alla riforma liturgica approvata da papa Paolo VI nel 1970, avevano caratterizzato la vita di fede dei cattolici di tutto il mondo. Una Messa che, come ha ricordato Benedetto XVI, non è mai stata formalmente abolita ma è solamente caduta in disuso e che ora torna invece ad affiancarsi al rito moderno, rivalutata nel suo significato liturgico. “Esprimiamo la nostra riconoscenza nei confronti della Curia trevigiana per lo spirito di collaborazione e di solidarietà
La chiesa di San Leopoldo Mandic
dimostrato riguardo a questa iniziativa, malgrado qualche piccola incomprensione passata”, spiegano i fedeli che hanno promosso, anche con una raccolta firme, la messa in latino, “In particolare, vorremmo ringraziare il cancelliere vescovile, Monsignor Giuliano Brugnotto e il vicario foraneo don Antonio Genovese”. La Messa latina, il cui esordio è stato sabato 14 aprile, con una buona partecipazione, avrà validità di precetto festivo e, oltre ad essere cantata in gregoriano con l’accompagnamento dell’organo, sarà curata dai giovanissimi ministranti del servizio liturgico della parrocchia di San Simeon Piccolo a Venezia. Il Vangelo sarà letto anche in italiano e, comunque, saranno disponibili sui banchi anche messalini con la traduzione in lingua
corrente. San Leopoldo Mandic si candida così a diventare punto di riferimento per tutti i fedeli del Miranese interessati alla liturgia classica e che ora, almeno per una volta al mese, non saranno più costretti a spostarsi a Venezia, a Padova o a Treviso.
NEWS Eventi nelle piazze
TORNANO LE NOTTI BIANCHE
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l Miranese crisi o non crisi, non rinuncia alle “Notti bianche” organizzate anche quest’anno dalla Confcommercio. Si parte il 19 maggio. Con l’arrivo di Scorzè saranno complessivamente otto gli appuntamenti, tutti al sabato: negozi aperti fino a notte fonda con eventi aggregativi e di divertimento. Resterà fuori Santa Maria di Sala. Sei i comuni che ospiteranno gli eventi. Il record a Martellago con tre. Ma vediamo il calendario: si partirà da Salzano il 18 maggio per poi andare a Mirano il 9 giugno. Sette giorni più tardi toccherà a Scorzè (il 16), il 23, a Maerne, ci sarà il primo dei tre eventi nel comune di Martellago. Il 30 giugno ci sarà la “Notte bianca” di Noale e il 7 luglio a Spinea. Il 14, la notte bianca si sposterà a Olmo di Martellago per poi osservare un sabato di riposo il 21 luglio e finire nel capoluogo a fine luglio. S.H.
STIGLIANO GENITORI FINANZIANO LA SCUOLA
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enitori in prima linea per salvare la scuola. Non si tratta stavolta di una corsa contro il tempo per evitare chiusure o diminuzioni dell’organico. Mamme e papà si sono attivati per permettere ai bambini di crescere e di farlo con gli strumenti adatti previsti dalla didattica. Ad aprile hanno piazzato fuori dalla scuola una banchetto e lì hanno messo in vendita prodotti di stagione: asparagi e fragole coltivati nell’orto o nei campi di famiglia. Il ricavato servirà per acquistare un pc, per ogni classe della elementare Don Gnocchi di Stigliano. Non è la prima volta che il comitato genitori della scuola di Santa Maria di Sala si attiva per iniziative di autofinanziamento: lo scorso anno alcune mamme di Caselle misero in vendita torte fatte in casa per finanziare l’acquisto di nuovi libri per la biblioteca scolastica dell’elementare Gardan. Raccolsero circa 1200 euro. Adesso obiettivo puntato sulla Don Gnocchi: serve un pc portatile per ogni classe. Soldi però non ce ne sono: i tagli alla scuola sono ormai noti a tutti e il rischio è che si debba ridurre, oltre alle risorse, anche la didattica. Ai genitori restava la protesta, quella dura contro politici e funzionari dell’ufficio scolastico regionale. Hanno invece preferito rimboccarsi le maniche e mettere in vendita fragole e asparagi in un banchetto allestito per due giorni in piazza a Stigliano. “In questo modo vogliamo proseguire nella strada della collaborazione con l’istituto Cordenons, impegnandoci a trovare risorse da utilizzare per migliorare l’offerta formativa ai nostri figli”, spiega il presidente del comitato genitori di Santa Maria di Sala Luca Polato, “col ricavato verranno acquistati pc portatili da utilizzare in aula, come richiesto dagli insegnanti. Ci piacerebbe fornire un pc a ognuna delle cinque classi di Stigliano”. Sempre lo scorso mese il comitato genitori è sceso in campo anche per chiedere di evitare una nuova riduzione del numero di classi, stavolta alla media del capoluogo, prevista per il prossimo anno scolastico, dopo la notizia che a settembre potrebbero essere formate solamente 6 classi di prima media, anziché le 7 auspicate. Significherebbe creare gruppi fino a 30 studenti, ma con aule sempre delle stesse dimensioni. I genitori di circa 170 alunni che frequentano la quinta elementare, cioè coloro che l’anno prossimo saranno interessati dal taglio, hanno raccolto e inviato all’ufficio scolastico regionale 283 firme di protesta. Chiedono l’istituzione di almeno 7 sezioni per la prima media e l’assegnazione dell’organico necessario. F.D.G.
L’Intervento
Difesa idraulica serve prevenzione di Anna Maria Martuccelli*
segue da pag. 1 Dal periodo post-bellico si è vieppiù trascurato il fondamentale rapporto tra sviluppo e compatibilità idrauliche ed i Governi hanno continuato a porre poca attenzione a quella che oggi è un’evidente priorità per qualsiasi prospettiva di rilancio dell’economia del Paese. Non mancano certo le conoscenze e i dati sullo stato del territorio (dalle Autorità di Bacino ai Consorzi di bonifica) e, accanto alla giusta riforma della Protezione Civile, serve un Piano Straordinario di Manutenzione del Territorio, cui deve accompagnarsi l’azione quotidiana di adeguamento del reticolo idraulico; in questo, occorre una forte sinergia con gli enti territoriali, in particolare fra Consorzi di bonifica e Comuni. L’Anbi lo evidenzia da tempo e, da ormai tre anni, produce un Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, tuttora disatteso in un Paese, dove si segnalano 500.000 frane ed oltre un milione di edifici a rischio idrogeologico, tra cui centinaia di ospedali e scuole. In questo quadro – conclude - le donne hanno un compito importante non solo nella diffusione della conoscenza, ma ormai anche nella governance dell’equilibrio ambientale del Paese per evitare che, con un’efficace immagine, a novembre l’Italia sia sempre sott’acqua.” *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto
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14 Cultura Eventi Da maggio a dicembre si terranno 25 concerti
“Mirano musica 2012”, per tutti i gusti Saranno coinvolti i teatri di Mirano e di Villa Belvedere, la corte di villa Errera, le chiese del centro e delle frazioni Il teatro di Mirano
di Alessandro Ragazzo
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enticinque concerti fino a dicembre, coinvolgendo la Filarmonica di Mirano-Banda cittadina, le associazioni musicali “Musicoteatro” e “Il salotto della musica”, quelle culturali “Coro Croda rossa” e “Guido Cingano Ensemble” e della scuola media musicale “Leonardo da Vinci”. Tutto questo è la rassegna “Mirano musica 2012”, ideata dal Comune di Mirano in collaborazione con le realtà del territorio, dov’è proposto un ventaglio musicale che spazia dalla classica al café chantant, dai cori ai brani natalizi. Diversi e prestigiosi i luoghi delle esibizioni: i teatri di Mirano e di Villa Belvedere, la corte di villa Errera, le chiese del centro e delle frazioni. Gli ingressi saranno gratuiti ad eccezione di due spettacoli (17 maggio e 4 ottobre). Con i “ConcerTi Incontro!” del 7, 14 e 28 maggio alle 17, al teatro di Villa Belvedere, darà la possibilità agli studenti delle stesse classi di conoscersi e di scambiarsi esperienze. Il debutto è avvenuto il 12 aprile al teatro di Mirano con il “Concerto di primavera” della “Filarmonica”. Maggio proseguirà il 17 alle 20.30, in teatro, con “… Te ricordistu?”, di “Musicoteatro”, il 27 (ore 20.45), “Concerto in Villa” della “Filarmonica” nella corte di Villa Errera. In giugno, il giorno uno alle 20.45, “Cori a Mirano”, la rassegna corale del “Coro Croda Rossa” in teatro, e poi il 5, ore 20.45 stesso luogo, “Concerto di fine anno scolastico” della scuola media. Domenica 24 (ore 20.45) “Concerto in Piazza” della “Filarmonica” nel piazzale davanti alla “Casa della musica”. Si salta al 29 luglio alle 20.45 in Villa Errera, con il “Concerto in villa” della “Filarmonica”. Dopo la pausa estiva, si riprenderà il 29 settembre (ore 20.45) in Villa Belvedere con “Il Novecento Nascosto: Gabriele Bianchi e la musica del suo tempo” con “Il Salotto della Musica”. A ottobre, il 4 alle 20.45, in teatro con “… C’era una volta il Café Chantant” del “Musicoteatro”. Venerdì 5 in chiesa a Zianigo, il 12 in quella di Ballò e il 19 ottobre in quella di Vetrego, sempre alle 20.45, spazio al “Terzo festival delle frazioni” de “Il salotto della musica”. Giovedì 25, “Classic–Sound” con il concerto “Guido Cingano Ensamble” in teatro; il 26 in chiesa a Campocroce, sabato 3 novembre al centro civico di Scaltenigo e giovedì 8 novembre,
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sempre ore 20.45, il teatro ospiterà il “Terzo festival delle frazioni” de “Il Salotto della musica”. Giovedì 22 novembre alle 20.45, “Concerto di Santa Cecilia” della “Filarmonica” in teatro. A dicembre, il giorno uno alle 20.45 nella chiesa dei Padri Cappuccini, “Concerto di Natale” con “Guido Cingano Ensamble”, sabato 8 alle 16.30 nella sala polivalente “San Leopoldo Mandic”, spazio al “Concerto dell’Immacolata” della “Filarmonica”. Sabato 15, alle 20.45, “Concerto di Natale” con il “Coro Croda Rossa” in duomo a Mirano. Domenica 16 alle 16.30 il “Concerto di Natale” della “Filarmonica” nella chiesa dei Padri Giuseppini, mentre giovedì 20 alle 20.45, “Concerto di Natale” della scuola media in teatro.
NEWS A “Noale in fiore”
PREMIATE LE DONNE
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urante “Noale in fiore”, si sono svolte le premiazioni del secondo concorso letterario “La parola alle donne, donne di parola”, ideato dall’assessorato alle Pari opportunità. L’iniziativa era articolata in un’unica sezione dedicata alla prosa, con lo scopo di mettere in luce uno o più aspetti della condizione femminile odierna. Il lavoro era a tema libero e non doveva superare le quattro cartelle. La giuria ha deciso di premiare “Toccata e fuga” di Nadia Bertolani, che ha preceduto “In viaggio” di Lara Sabbadin. A completare il podio “Verso il mare” di Donatella Di Bella. Otto le opere segnalate: “Matilde” di Tiziana Monari, “Il numero uno” di Ernestina Cogrossi, “Unica amica” di Rita Mazzon, “Le ombre nere di Sana’a” di Milena Bovo, “Io c’ero” di Renata Di Sano, “Le sorelle” di Gabriella Torretti, “Ritorno alla vita” di Alessandra Manzilli, “Una brava moglie” di Anna Vanzetti. “E’ stata un’esperienza emozionante -spiega l’assessore Michela Barin - leggere ancora una volta tante storie così diverse. Siamo riusciti a creare un concorso che di anno in anno dà voce alle donne, alle loro fantasie ma, soprattutto, al modo d’interpretare la realtà”. A.R.
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LO
SPORT in PRIMO PIANO
In breve
Calcio In Promozione un campionato tra alti e bassi
Mirano, “La Festa dello sport” 20 maggio – 10 giugno: il comune di Mirano ha fissato le date per la prossima “Festa delle soppressa e dello sport”, a cui prenderanno parte tutte le società sportive di Mirano e frazioni, dando ai cittadini la possibilità di avvicinarsi a decine di discipline diverse. La festa si svolgerà agli impianti sportivi e nel centro storico.
Miranese, arriva mister Rossi La Miranese Calcio prova il tutto per tutto. Ancorata all’ultimo posto in classifica, per provare a mantenerla nel campionato di Eccellenza è tornato in campo pure l’allenatore, Maurizio Rossi. Rossi, 42 anni, ha militato nel professionismo con le maglie di Vicenza, Treviso, Lecce e Venezia.
Calcio a 5: Trofeo Antares a Spinea Entra nel vivo il “Trofeo Antares”, uno dei principali tornei amatoriali di calcio a 5 di tutta la regione. Coinvolge 14 squadre e oltre 200 ragazzi. E’ organizzato dal centro Antares di viale Sanremo, a Spinea, e a maggio ci saranno le fasi finali, sempre di sera durante la settimana. Questa edizione sarà dedicata a Carlo Mirci, farmacista miranese scomparso lo scorso dicembre dopo esser stato per anni protagonista sul campo.
Pattinaggio
LA VITTORIA “RUBATA”
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ince la gara, ma viene retrocessa al secondo posto. “Non possiamo darle la medaglia d’oro, lei non è italiana”. La vicenda, capitata poche settimane fa ad una giovanissima pattinatrice del Gruppo Sportivo di Scaltenigo, ha come sfondo una delicata tematica sociale, ma noi cerchiamo di analizzarla dal punto di vista sportivo, della società e dei regolamenti, perché è proprio nell’ambito sportivo che si è verificata. Se non è un caso di razzismo, di sicuro c’è un problema a livello di regolamento. Vediamo i fatti: lo scorso 1 aprile a Bagnoli di Sopra si sono svolti i campionati regionali di pattinaggio, specialità “velocità su strada” e riservati alle categorie “esordienti” e “giovanissimi”. La società di Scaltenigo, da decenni ai vertici nazionali di questo sport, si è dimostrata ancora una volta molto competitiva portando diversi atleti a lottare per la vittoria finale. Una ragazzina di 10 anni, di origini colombiane e regolarmente tesserata per lo Scaltenigo, ha messo in fila tutti i suoi avversari vincendo ben due gare, i 200 e gli 800 metri. Braccia alzate, abbracci delle compagne ed esultanza dei suoi allenatori: la piccola vince la medaglia d’oro, il titolo regionale torna nella prestigiosa di Scaltenigo. Al momento della premiazione, però, colpo di scena: la ragazzina viene retrocessa al secondo posto in entrambe le gare, la vittoria viene assegnata ad altre due ragazzine, entrambe italiane.
Lei scoppia a piangere, genitori e altre compagne non capiscono. Era tutto così bello, ora è tutto svanito? “Solo i cittadini italiani possono essere proclamati campioni provinciali, regionali o nazionali” spiega, con molto imbarazzo, il funzionario della federazione addetto alla consegna dei premi. Il funzionario si è limitato ad applicare il regolamento (che però probabilmente non era stato ben spiegato prima della gara). Ma allora perché far partecipare la bambina alla gara? Per fortuna i bambini spesso sono più genuini e sensibili degli adulti. E così la seconda classificata consegna la medaglia alla legittima proprietaria, l’avversaria colombiana. Sicuramente il momento più toccante di una strana giornata di sport. Il caso continua a far discutere, a Scaltenigo. Perché la campioncina del Miranese da tre anni continua a vincere e a far registrare tempi straordinari, che poi vengono snobbati. “La stessa retrocessione è avvenuta ai recenti campionati provinciali, organizzati proprio qui a Scaltenigo” spiega con molto rammarico il presidente del club Roberto Salviato. “Bisogna rivedere al più presto il regolamento – prosegue Salviato – perché sono sempre più i giovani stranieri che praticano pattinaggio o altri sport, spesso pure con ottimi risultati. Ci impegniamo a portarli alle competizioni, ma non possono essere privati del loro diritto di vincere”. G.Pip.
Il Calvi Noale tenta la risalita di Gabriele Pipia
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ibaltone in casa Calvi Noale: prima di classifica e poi, di conseguenza, di panchina. La Calvi è di sicuro la formazione protagonista di questa stagione, tra tutte quelle del nostro comprensorio. Se per anni la palma della società regina è spettata alla Miranese, quest’anno i bianconeri lottano alle ultime posizioni del campionato di Eccellenza dopo un girone d’andata decisamente al di sotto delle aspettative. A dare un po’ di lustro al nostro territorio ci aveva pensato la Calvi Noale, dominatrice incontrastata del girone C della Promozione. La Calvi, costruita per tentare il salto di categoria dopo molti anni passati in Promozione, era partita fortissimo, mettendosi alle spalle una corazzata come l’Adriese e facendo tornare grande entusiasmo a Noale: nella prima parte di stagione lo stadio comunale di via dei Tigli aveva fatto registrare il pienone di spettatori ed entusiasmo come mai negli anni passati. Ma ad un certo punto, quando tutti erano forse già proiettati al prossimo
campionato di Eccellenza, lo splendido giocattolo si è rotto. Tra gennaio e febbraio, l’ingranaggio si è inceppato e la squadra ha iniziato a raggranellare una lunga serie di sconfitte e pareggi. Così, da un campionato dominato, si è presto ritrovata terza, ad inseguire non solo l’Adriese ma i rivali del Graticolato. La Calvi ha tutte le potenzialità per risalire la china, ma intanto si profila un maggio di fuoco, proprio per il testa a testa con il Graticolato. Per far tornare la carica il presidente Marco Del Bianco ha esonerato il tecnico Dal Compare, affidando la squadra Luca Mason, classe ‘67, esperienze come giocatore in serie D e C e come allenatore in Eccellenza con Vigontina e Campetra. Un mister giovane, con cui programmare anche un progetto a lungo termine, anche se sempre più spesso in Italia la parola “progetto” svanisce dopo i primi risultati negativi, in serie A come in Promozione. “Non riusciamo a spiegarci questa inversione di tendenza, è incomprensibile - spiega Del Bianco - ap-
parentemente non ci sono problemi. Dopo aver dominato l’Adriese e aver guadagnato sette punti di vantaggio abbiamo smesso di giocare. Forse avevamo pensato di aver già vinto”. Un calo di tensione fatale, che ora costringerà il Noale a giocarsi la promozione fino all’ultimo. “La squadra che aveva condotto il campionato non c’era più, ne a livello fisico ne dal punto di vista mentale. Per questo io e i miei collaboratori abbiamo deciso di intervenire”.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Amministrative 2012 Si vota il 6 e 7 maggio prossimo in 11 Comuni del Veneziano
Sono in 56 a correre per la poltrona di sindaco, 78 le liste in competizione Affollata tornata elettorale, 8 gli aspiranti sindaci a Mira, 7 a Mirano e altrettanti a Jesolo. 145.503 gli elettori chiamati al voto di Ornella Jovane
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ono 11 nel Veneziano i Comuni che il prossimo 6 e 7 maggio andranno al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, in una tornata “affollata” di aspiranti primi cittadini, se ne contano ben 56, e di liste, in tutto 78, distribuiti fra Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala. Il primato spetta alle cittadine più popolose e importanti del territorio fra quelle chiamate al voto: il record è di Mira, dove i candidati in corsa sono ben 8, ma anche quelle di Mirano e Jesolo si rivelano poltrone assai ambite, contese da 7 aspiranti sindaci nell’uno e nell’altro caso. E proprio in queste tre città i risultati si preannunciano incerti - anche per via della frammentazione delle forze in campo - e non risolutivi al primo turno, molto probabilmente uscirà dal secondo turno del ballottaggio (in programma il 20 e 21 maggio prossimo) il nome del vincitore. E tuttavia a Mira, Mirano e Jesolo si consumano le sfide più appassionanti. Nel Comune più popoloso della Riviera il sindaco uscente Michele Carpinetti (Pd) si trova di fronte il suo ex assessore Paolino D’Anna, oggi consigliere provinciale eletto nelle fila del Pdl. Nella città del Miranese la sfida - dopo l’esperienza del commissariamento - è piuttosto “rosa”, con 4 candidate
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rrivano le elezioni e nei comuni del Veneziano si mettono in lista o scendono in campo, a favore di una o quell’altra formazione, nomi più o meno noti. Il caso più eclatante è stato a Mira con la candidatura nella lista “Mira che cambia” della nota cantante lirica nazionale (di origine rodigina) Katia Ricciarelli. La Ricciarelli è capolista per la civica di Marilena Fusco. La cantante ha spiegato di essersi messa in lizza per la grande amicizia che la legava alla candidata sindaco e
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donna su sette e, di queste, due donne fra le più accreditate al ballottaggio: Maria Rosa Pavanello (centrosinistra) e Marina Balleello (centrodestra), con carriere politiche di lungo corso ed entrambe profonde conoscitrici del territorio. Se vincesse una donna, Mirano avrebbe per la prima volta un sindaco “in gonnella”. Negli altri comuni, che sono tutti sotto i 15mila abitanti, si corre con il turno unico. A Musile, Noventa, Santa Maria di Sala, Campagna Lupia e Salzano il sindaco in carica ci riprova, a Caorle, Marcon e Pramaggiore, comunque vada, sarà eletto un nuovo sindaco. Gli elettori chiamati ad esprimere le loro preferenze sono in tutto 145.503 di cui 74.313 femmine e 71.190 maschi.
Istruzioni
COME E QUANDO SI VOTA NEGLI UNDICI COMUNI DEL VENEZIANO
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utti al voto. Gli elettori residenti a Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala saranno chiamati alle urne domenica 6 e lunedì 7 maggio per scegliere il loro sindaco. Il 6 e 7 maggio gli elettori di 11 Comuni della provincia di Venezia insomma si recheranno alle urne, ma con due sistemi sostanzialmente diversi. Per quanto riguarda otto Comuni su 11, questi conosceranno subito il nome del primo cittadino visto che votano con il sistema del turno unico, quello previsto per i Comuni che hanno meno di 15 mila abitanti. Questi sono tutti quelli finora elencati eccetto Mira, Mirano e Jesolo. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti, tutto può succedere: basta un voto in più rispetto all’avversario per diventare sindaco. In cinque casi Forcolin a Musile, Nardese a Noventa, Bertoldo a Santa Maria di Sala, Livieri a Campagna Lupia e Quaresimin a Salzano i sindaci uscenti che si ricandidano per il secondo mandato cercheranno di difendere la poltrona dall’attacco degli sfidanti. In questi Comuni (quelli con meno di 15 mila abitanti), dove il limite del secondo mandato ha imposto un rinnovo totale invece, sarà comunque eletto un nuovo sindaco fin dalla sera del 7 maggio. I residenti nei tre
CURIOSITÀ I VIP SCENDONO IN CAMPO per il fatto che è sempre stata “innamorata della Riviera del Brenta e del suo splendido paesaggio immerso nelle ville”. La Ricciarelli ha partecipato anche ai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Ma fra le persone note in campo per le Comunali sempre a Mira non c’è solo lei in lista. Per la
lista civica “Noi per Mira“ corre infatti come candidato consigliere il noto psicologo e psicoterapeuta Diego Luparelli, dello staff del concorso Rai di Miss Italia. Per la vicinanza con questa lista ha dato un concerto anche il noto cantautore veneziano Gualtiero Bertelli. Nel miranese il nome più noto alle cronache nazionali è quello di Adriano Sabbadin.
Comuni principali (Mira, Mirano e Jesolo), a meno che non si profili una vittoria al primo turno di uno dei candidati in lizza, dovranno ripresentarsi al voto il 20 e 21 maggio per scegliere uno tra i due candidati al ballottaggio. A creare problemi ai seggi, potrebbero essere le tante liste che si sono presentate. Cioè soprattutto il proliferare di tante civiche fra loro simili, potrebbero generare contenziosi per attribuzioni di voti e preferenze. Ogni Comune del Veneziano ha comunque messo a disposizione dei propri cittadini servizi per poter espletare il voto anche per persone disabili e malate. Possono partecipare al voto comunale anche i cittadini comunitari residenti, a patto che abbiano dato la loro adesione con l’iscrizione in una lista ad hoc che ha formato il Comune per questi cittadini. A.A.
Nome noto, suo malgrado, per l’uccisione del padre Lino Sabbadin macellaio di Caltana di Santa Maria di Sala da parte dei gruppi armati Pac a cui aderiva il terrorista Cesare Battisti. Sabbadin è con la “lista Salese” a Santa Maria di Sala quella del sindaco uscente Paolo Bertoldo. Nel veneto orientale, tanti i politici “noti” in lista soprattutto nell’area del centrodestra, ma nessun “vip“. Alessandro Abbadir
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Noi Spazi e gli aperti altri 17 3 Avis 59esima Assemblea provinciale
Donazioni: raggiunta l’autosufficienza, ma si cercano nuovi donatori
Un momento dell’assemblea
di Ornella Jovane
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n bilancio senza acuti ma, considerati i tempi e le grandi difficoltà, da valutare favorevolmente. L’obiettivo principale, l’autosufficienza trasfusionale, è stato centrato anche se non risponde pienamente alle aspettative della Regione, che poneva come condizione di aumentare le donazioni del 3 per cento. Ma bissando i numeri del 2010, con una rimonta del numero di sacche di sangue - ne mancavano 300 - , non rimane margine per le cessioni di sangue all’esterno. E questo è l’altro dato, il meno incoraggiante. I rappresentanti delle 43 sezioni Avis del Veneziano si sono riuniti a fine marzo a Martellago (nel Miranese) per la 59esima assemblea provinciale. Un’occasione per valutare e divulgare i dati del 2011 e riflettere sull’attività svolta e su quella che ci si appresta a svolgere nell’anno da poco iniziato. Nel 2011 le donazioni, tra sangue intero, plasma e piastrine, sono state 53mila 89, nel 2010 erano 53mila 148. Le sezioni nell’Asl 14 - Chioggia e Cavarzere - hanno avuto un buon incremen-
to di donazioni (6mila 498, 394 più del 2010); significativo anche il dato relativo alle sezioni nell’Asl 12 veneziana che, con un totale di 16mila 135, ha registrato un incremento di 115 donazioni rispetto allo scorso anno. In calo invece le donazioni nelle sezioni nell’Asl 10, del Veneto orientale, che ha ridotto il numero a 16mila 89, 326 in meno, e nell’Asl 13 Mirano - Dolo che si è fermata a quota 14mila367, 242 in meno. “L’anno appena trascorso - ha commentato il presidente provinciale Avis Maurizio Borsetto - sebbene sia stato costellato da diversi momenti critici, a volte anche demoralizzanti, si chiude positivamente almeno a mio modo di vedere”. “Contando anche i donatori non iscritti ad associazioni o Fidas, - ha aggiunto il direttore del Dipartimento trasfusionale di Venezia, Giorgio Marchiori - nel 2011 in provincia abbiamo avuto 46mila donazioni di sangue intero, 9mila di plasma, 2500 di piastrine, come nel 2010. L’autosufficienza è garantita, siamo in pareggio tra entrate e uscite, le sacche raccolte sono tutte trasfuse
ADOTTAMI Rasty. Cucciolo di circa 3 mesi. Maschio, incrocio labrador. Tutto nero con stella bianca. Carattere fiero ed equilibrato. Rasty è un amore di cane e farà la felicità di chi verrà ad adottarlo. Iro. Un altro abbandono invernale. Un mini pastore anziano di circa 10 anni e 15 kg. Trovato denutrito, senza forze, in una fredda notte, a bordo strada. E’ uno dei tanti sfortunati con un passato sconosciuto. Ha bisogno di una casa accogliente per trascorrere gli ultimi anni. Fiammetta è una micia di un anno e mezzo sterilizzata. Recuperata con tre cuccioli che subito sono stati adottati. Fiammetta ha bisogno di coccole e di una casa. E’ molto tranquilla e un po’ timorosa perché di sicuro è stata maltrattata. Ma è molto dolce. Dorotea. Meravigliosa cagnetta di kg.4, di circa 5 anni. Carattere meraviglioso e molto dolce.Dorotea è stata operata di piometra causa mancata sterilizzazione ed ha avuto l’asportazione di una fila mammaria. Ha superato bene l’intervento ed è in attesa di nuova casa. Desy, 8 anni razza pura, ex fattrice E’ stata usata e buttata via. Desy è speciale. Desy, oltre ad essere stata sfruttata, ha subito un incidente ma nessuno l’ha mai dal veterinario. Le sue ossa si sono saldate alla meglio e non può più fare lunghe corse. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
in casa, ma non riusciamo più a cederne come una volta alle regioni non autosufficienti”. L’appello dunque è: donare. “Abbiamo continuo bisogno - ha sottolineato Borsetto - di nuovi donatori che vadano a reintegrare quanti per raggiunti limiti d’età o per motivi sanitari hanno dovuto loro malgrado smettere”. Un invito che fa seguito ai dati del trend nei primi due mesi del 2012: le donazioni sono state 8mila 229, 244 in meno rispetto al 2010. E’ necessario quindi “aumentare l’indice di donazione” ha osservato il presidente Avis lamentando in questo contesto le difficoltà legate ai ritardi dei rimborsi alle donazioni da parte della Regione, che hanno avuto ricadute soprattutto sull’attività di sensibilizzazione finalizzata all’ampliamento delle adesioni. “Rispetto al 2005 - ha fatto notare ancora Borsetto - i donatori sono 4mila in più, ma la loro media di donazioni annue è scesa a 1,78”. Nel 2011 i volontari Avis erano 29mila 775, di cui 28mila 799 donatori effettivi.
Avis Giovani punta alla sensibilizzazione attraverso la rete con il primo social contest
E TU CHE DONATORE SEI?
L
’attività di sensibilizzazione è orientata in particolare al mondo giovanile attraverso un corposo e pluriennale progetto Avis-Gioco, che è stato illustrato nel corso dell’assemblea, e anche grazie alla vivace attività del Gruppo Giovani Avis che nel corso del 2011 ha dato vita a numerose inziative. Fra queste spicca il progetto del primo social contest Avis, partito lo scorso luglio e che si è concluso il 23 marzo scorso con una serata finale di premiazione. “E tu che donatore sei” è il titolo del progetto che si rivolgeva a giovani internauti invitandoli, attraverso anche l’invio di video, a riflettere sull’importanza e il valore sociale della donazione. L’iniziativa ha riscosso un bel successo come stanno a confermare i numeri:
350mila contatti in tutto, 10433 visualizzazioni totali per una media di 96 giornaliere e 86 utenti coinvolti in media al giorno. Il target raggiunto è soprattutto quello che rientra nella fascia d’età under 24 (il 63 per cento). Dieci sono stati i video promozionali che hanno fatto registrare 291.929 visualizzazioni totali. La sensazione, considerati i risultati, è di aver introdotto “un tema percepito come importante - è il commento a conclusione del progetto - in un ambiente sociale adatto con il giusto linguaggio, favorendo il dialogo e l’informazione tra coetanei”. I 1533 commenti ai video stanno a confermarlo. O.J.
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20 Territorio Servizi Siglato l’accordo fra Provincia e Comuni
Arriva il difensore civico provinciale Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Portogruaro hanno già firmato la convenzione di Alessandro Abbadir
I
La firma del Protocollo fra i sindaci dei Comuni aderenti e il presidente della Provincia Francesca Zaccariotto
Comuni sono costretti a tagliare, per esigenze di bilancio e per disposizioni previste dalla Legge Finanziaria le figure dei difensori civici, per questo è sorta a livello provinciale grazie ad una convenzione fra Comuni e Provincia la figura del “difensore civico territoriale” . Il difensore civico provinciale è l’avvocato Franco Zornetto. L’accordo siglato nelle scorse settimane è stato sottoscritto per ora da un nucleo ristretto di enti locali, ma la Provincia (ente coordinatore) spera che possano aderirne altri. Per ora si tratta dei Comuni di Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Portogruaro. Alla firma c’erano il Presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, il sindaco di Noventa di Piave Alessandro Nardese, il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, il vicesindaco di San Donà di Piave
Zornetto: “Il ruolo che rappresento è di garanzia, autonomia trasparenza e tutela della legalità”
L’accordo è stato sottoscritto, per ora, solo da un nucleo ridotto di enti locali Alberto Gobbo. Le funzioni del “difensore civico territoriale” sono estese alle attività delle aziende speciali, istituzioni ed enti controllati dai Comuni e dei concessionari di servizi comunali. In questi casi l’azione del difensore civico è rivolta direttamente alla struttura di volta in volta interessata. Di ogni intervento o proposta è data costante informazione anche al sindaco del Comune stesso. La Provincia mette a disposizione del Comune che ha sottoscritto l’accordo la struttura provinciale del difensore civico e garantisce le attività di coordinamento e servizio di segreteria. Il Comune si impegna a mettere a disposizione del difensore civico le strutture necessarie per l’esercizio in loco delle funzioni: logistica e supporto segretariale. Le spese relative alla sede sono a carico del Comune, e pure quelle per arredi, attrezzature, personale e quanto necessario per il buon funzionamento dell’ufficio. Le istanze possono essere indifferentemente inviate all’ufficio di Difesa civica comunale o provinciale.
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Nel caso in cui l’istanza pervenga alla Provincia, l’ufficio provinciale informerà celermente quello comunale per l’avvio congiunto dell’istruttoria, e viceversa. I servizi di protocollo, spedizione e archivio sono centralizzati in Provincia. Il difensore civico provinciale Franco Zorzetto è un avvocato libero professionista, interviene in caso di disfunzioni o abusi dell’amministrazione provinciale o convenzionata, promuove la soluzione conciliativa (mediazione) delle controversie, ha compiti di sollecitazione nei confronti dei responsabili dei procedimenti, tutela diritti ed interessi legittimi a garanzia di efficienza, correttezza, imparzialità e buon andamento dell’amministrazione pubblica, chiede notizie sullo stato delle pratiche, e se viene negato o differito l’accesso agli atti può richiedere per il cittadino il riesame dell’istanza. “Il ruolo che rappresento – dichiara l’avvocato Zornetto - è di garanzia, trasparenza, autonomia e tutela della legalità. Il cittadino che si rivolge al difensore civico chiede infatti una risposta chiara e concreta. Un aiuto ci arriva anche dalle tecnologie: molti casi li risolviamo rispondendo tramite posta elettronica. In questo modo si accorciano i tempi delle istruttorie e quindi della risoluzione delle pratiche, altre volte è importante essere sul posto e parlare al cittadino e al Sindaco”. L’avvocato Zorzetto riceve su appuntamento il martedì dalle ore 9.30 alle ore 11.30. Per prenotare gli incontri, telefonare al n. 041.2501613, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13; il martedì e mercoledì anche dalle ore 15 alle ore 18.
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22 Economia
Economia 5
I dati prima della crisi economica I redditi dei veneziani nel 2009
Dopo Venezia sono nel Miranese i più ricchi di Alessandro Ragazzo
V
eneziani, miranesi e marconesi. Questi i “più ricchi” della provincia relativi all’anno d’imposta 2009 e che arrivano dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Oltre a Mirano, tra i primi dieci ci sono pure Spinea e Martellago, mentre Salzano è all’undicesimo posto. In generale, tra i primi sedici della speciale classifica che comprende i quarantaquattro comuni della provincia, ci sono sei dei sette territori del Miranese. Più staccata Santa Maria di Sala, al ventitreesimo posto. Ora si dovrà vedere cosa succederà nei prossimi anni, quando saranno rese note le dichiarazioni dei compensi negli anni peggiori della crisi economica. C’erano po- se riferito all’intera popolazione 14318 euro. Il 51,2 chi dubbi sul fatto che in Laguna si stesse meglio che per cento dichiarava un reddito dai 15 mila ai 33500 altrove ma all’occhio balza proprio il Miranese, che ha euro, mentre l’1,4 per cento, pari a 221 contribuenti, un biglietto da visita tutt’altro che disprezzabile, a di- ha guadagnato oltre 100 mila euro. Marcon, che occumostrazione che nel comprensorio il livello di ricchezza pa il gradino più basso del podio, ha un reddito medio di 23427, per residente 14068, è piuttosto alto. mentre gli over 100 mila euro Nel dettaglio, si scopre come A Cavarzere sono stati 81, ovvero lo 0,9 per il reddito medio nel Veneziano è e Chioggia cento dei contribuenti. Mirano non stato di 14318 euro, quello regio- i redditi è messa male neppure a livello di nale 12821 e italiano 11706. I fra i più bassi dichiaranti di reddito del comune della provincia fasce di reddito, che risultano piuttosto alte. Sono 334 gli abitanti di Venezia siano stati 163323 su 270801, oltre il 60 per cento della popolazione. Cia- che hanno guadagnato tra i 70 e i 100 mila euro, in scuno, in media, ha denunciato 25039 euro, con una 186 tra i 60 e i 70 mila e in 346 tra i 50 e i 60 mila. media per abitante di 15101. Mirano non è che sia di- Poi via via troviamo tutti gli altri. Al quarto posto c’è staccata così tanto e presenta numeri di tutto rispetto. Il Spinea (13933 euro pro capite), al sesto Martellago reddito pro capite di ogni contribuente è di 24402 euro, (13528 euro), all’undicesimo Salzano (13013 euro),
Il centro storico di Mirano, la città del Miranese fra le più “ricche”
al tredicesimo Noale (12799 euro), al sedicesimo Scorzè (12614), al ventitreesimo, appunto, Santa Maria di Sala (11858 euro). Se il discorso è allargato anche alla Riviera del Brenta, il comune meglio piazzato è Dolo, al settimo posto, con 23315 euro per dichiarante e un reddito medio pro-capite di 13338 euro. Segue a ruota Stra (ottavo posto), mentre Fiesso d’Artico chiude la classifica dei primi dieci della provincia. Il resto è staccato, con molti comuni oltre la ventesima posizione. Mira si trova al dodicesimo posto, poi Pianiga (14°), Camponogara (26°), Fossò (27°), Vigonovo (29°), Campolongo Maggiore (34°) e Campagna Lupia (35°). Guardando in casa d’altri, i comuni più poveri della provincia sono Cavarzere (media di 10199 euro per abitante), Chioggia (10123), Eraclea (10082), Pramaggiore (10076) e Annone Veneto (9487).
NEWS Porto
CROCIERISTICA, VENEZIA LEADER
I
l settore crocieristico a Venezia non risente di alcuna crisi, nemmeno di un contraccolpo, nonostante la tragedia della Costa Concordia. A fare queste previsioni nelle scorse settimane è stato Massimo Bernardo presidente dell’International Propeller club veneziano. Proprio il Porto di Venezia questa estate dovrebbe avere un aumento delle “toccate” delle grandi navi del 15- 20%. Sono dati che arrivano direttamente da oltreoceano e cioè dalla “Sea Trade Conference di Miami”. Più “toccate” tradotto significa più grandi navi da crociera che sbarcano passeggeri a Venezia, per la gioia di operatori turistici economici veneziani e veneti. Venezia è il primo “Home port” del Mediterraneo, cioè quello con numeri di attracco delle grandi navi da crociera più elevato. Ad ora, nonostante l’altolà alle grandi navi del ministro Clini che con un decreto pone limiti severi per le aree delicate dal punto di vista ambientale, i limiti per la laguna alle navi superiori a 40 mila tonnellate di stazza, invece sono stati congelati per l’attuale mancanza di alternative allo sbarco dei passeggeri in centro. Insomma sembra che ora ci si ponga davanti ad una scelta, legata a rischi che finora molti avevano fatto finta di non vedere, atteggiamento che continua, tanto più in un periodo di crisi come questo dove in pochi vogliono rinunciare ad una entrata di soldi certa come quella dei turisti delle navi da crociera. A.A.
I NOSTRI PRIMI 25 ANNI Una vera festa in grande stile per i 25 anni della CMEV, la società cooperativa montaggi elettrostrumentali veneta con sedi operative a Campolongo Maggiore e Marghera, e con sede legale a Mira. Grandi elogi e premi da parte del presidente Tiziano Venturini a tutti i soci che, con spirito di appartenenza, hanno manifestato il proprio orgoglio per essere parte integrante della cooperativa. Tantissimi complimenti sono arrivati anche dalle autorità presenti: in primis il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri e l’assessore provinciale Paolino D’Anna, il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto, l’assessore provinciale Claudio Tessari, l’onorevole Cesare Campa, il senatore Marco Stradiotto che nella precedente legislatura è stato proprio delegato per la cooperazione. Sono intervenuti anche il dottor Amedeo Piva, presidente della commissione regionale dell’ABI e il dottor Angelo Grasso, pre-
sidente di Confcooperative Venezia. Il presidente Tiziano Venturini ha inoltre letto i saluti inviati ai presenti da parte del presidente regionale Luca Zaia e l’assessore Elena Donazzan. La cerimonia della consegna dei premi è stata accompagnata dagli applausi del numeroso pubblico che ha reso omaggio all’operato dei soci Antonio Venturini, Denis Zampieri, Leda Lazzarini, Ivan Barina, Massimo Mingardo, Luca Gasparini, Andrea Barina,Massimo Baldin, Amadio Zampieri e il vice presidente Marino Capuzzo; premio speciale per i dipendenti veterani Luca Tomaello e Andrea De Marchi e per tutti i collaboratori. CMEV Società Cooperativa, fondata nel 1987, ha sviluppato il proprio core business in vari settori e in tutti gli ambiti con particolare interesse per quello industriale. Attualmente essi sono: progettazione; automazione e realizzazione di skid, energizzazione, manutenzioni elettriche e di automazione, analisi ambientale e di processo, revisione e taratura di strumentazione industriale. È sicuramente l’azienda leader nel settore, in costante ed
attento sviluppo, abile nell’ esprimere le proprie sinergie per offrire una risposta sempre più completa alle esigenze del mercato con soluzioni globali. L’intrattenimento organizzato dalla CMEV e condotto da Marco Lanza, ha visto anche la partecipazione di aziende amiche e concorrenti con testimonianze di alti dirigenti delle stesse. I soci e lo staff dirigenziale tutto hanno colto con grande impegno le sollecitazioni fatte dai sindaci presenti
e dall’assessore al lavoro D’Anna ribadendo che non solo in questa occasione, ma anche nel tempo a divenire la CMEV si farà promotrice, secondo le proprie possibilità, di una salvaguardia e uno sviluppo territoriale in grado di creare nuovo lavoro e nuovo benessere in tutta l’area circostante. Buon venticinquesimo CMEV!
Cultura provinciale 23 7 Pittura Al museo Correr fino al prossimo 8 luglio
L’arte di Klimt torna a Venezia “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione”, in mostra disegni, documenti e altro dell’opera di quanti diedero vita alla secessione viennese
NEWS Stage e scambi culturali enogastronomici in Canada per studenti veneziani di talento
di Roberta Psqualetto
L
’opera di Klimt torna a Venezia per festeggiare del 1902, Hermine Gallia del 1904 e Il Girasole del 1907. Questa mostra offre, grazie ad un ciclo eccezionale il centocinquantesimo anniversario dalla nascita (1862-2012). La mostra è titolata “Klimt nel segno di dipinti, la possibilità di osservare rari e preziosi disegni, di Hoffmann e della Secessione” rimarrà aperta fino a do- mobili e raffinati gioielli, ma anche elaborate ricostruzioni e interessanti documenti storici, la genesi e l’evoluzione, menica 8 luglio ed è ospitata nelle sale del Museo Correr. Questa mostra, in precedenza a Vienna, è tra i pochis- in ambito architettonico e pittorico, dell’opera di Klimt e di simi appuntamenti al di fuori dell’Austria delle celebrazio- quanti con lui diedero vita alla Secessione viennese, personi “Klimt 2012”. A quasi un secolo dalla sua acclamata naggi come Minne, Jan Toorop, Fernand Khnopff, Koloman partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1910, Gustav Moser, e soprattutto l’amico di tante avventure intellettuali Klimt torna in laguna come protagonista di una straordina- e progettuali, Josef Hoffmann. Quasi in concomitanza con “Klimt/Hoffmann”, inauria esposizione. L’esposizione è frutto di una co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Bel- gurata il 31 marzo scorso e apereta fino all’11 luglio Ca’ Pesaro propone “Spirito klimtiano”: Vitvedere di Vienna, a cura di Alfreid Weidinger, uno dei massimi esperti L’opera dell’artista torio Zecchin e Galileo Chini e la grande austriaco decorazione a Venezia”. In mostra due dell’artista austriaco. Nelle sale del Correr sono riu- di nuovo a Venezia cicli famosi di Zecchin e Chini che tradussero le istanze della Secessione nel nite per la prima volta la Giuditta per il 150esimo campo delle arti applicate. I (1901) e l’opera Giuditta II dalla nascita Di Zecchin il ciclo delle “Mille e una (1909), acquistata alla Biennale del 1910 per la Galleria Nazionale Moderna di Ca’ Pesaro, notte” del 1914 che decorava la sala da pranzo dell’Hotel oltre ad alcuni capolavori del Belvedere di Vienna, l’istitu- Terminus, di cui Ca’ Pesaro conserva 6 delle 12 tele conozione proprietaria della più consistente collezione di olii su sciute. Nello stesso anno a Galileo Chini fu commissionata tela di Klimt, e altri provenienti da collezioni pubbliche e la decorazione del salone centrale del Palazzo dell’Esposiprivate tra cui Lady davanti al camino del 1898, Gli amanti zione della Biennale: 18 pannelli, ispirati con “pacata leti-
SAGRE E FESTE
TERRE DEI DOGI IN FESTA Il Centro storico di Portogruaro accoglierà nel fine settimana del 4-6 maggio prossimo Terre dei Dogi in Festa, la rassegna enogastronomica del Veneto orientale, finalizzata alla promozione dei prodotti tipici in particolare dell’area Doc Lison-Pramaggiore. La manifestazione quest’anno è all’ottava edizione e si è consolidata nel tempo quale momento importantissimo di promozione e valorizzazione del territorio. L’evento viene promosso con la collaborazione di Ascom-Confcommercio di Portogruaro e le associazioni vitivinicole la Strada vini doc Lison-Pramaggiore, il Consorzio tutela vini doc Lison-Pramaggiore, le organizzazioni dei produttori agricoli, l’Associazione Pro loco di Portogruaro e con i Comitati locali e Confartigianato.
FESTA DELLA FILATURA A SALZANO Si svolgerà il 26 e il 27 maggio prossimo la XXI edizione della Festa della filatura a Salzano, la manifestazione che ripropone la ricostruzione del processo produttivo del baco da seta, con dimostrazioni pratiche di lavorazione della materia prima con macchinari d’epoca autentici, intrattenimenti musicali e spettacoli teatrali. In un secolo, tra il 1850 e il 1950, si verificò uno dei passaggi più importanti e significativi della crescita sociale ed economica del territorio salzanese, grazie alla presenza di uno dei primi insediamenti produttivi della zona che trasformò profondamente la società rurale basata sull’agricoltura in una società operaia ed artigiana del primo periodo industriale. La Festa della filatura, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia, del Comune di Salzano e dell’Unpli provinciale, gode della ormai consolidata collaborazione per l’allestimento delle mostre sulla filatura della Sezione Bachicoltura dell’Istituto Sperimentale sull’Agricoltura dell’Università di Padova.
Un momento dell’incontro. Foto dal sito www.provincia.venezia.it
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Una delle più famose opere della mostra zia”, come scrive lo stesso Chini, al tema della Primavera, in prestito dalla Gnam di Roma. La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, il costo del biglietto è 16 euro (assieme ai Musei Civici) e ridotto 8 euro. Per maggiori informazioni si può prendere contatto con lo 0412405211.
Pubblicazioni Il più grande archivio in rete in Italia
La Grande guerra on line Contiene il Censimento dei caduti veneti
U
no straordinario patrimonio di materiale vario e testimonianze a disposizione di tutti, in rete, per conservare la memoria ed eventualmente approfondire la conoscenza di uno degli eventi che ha segnato per sempre il Veneto dello scorso millennio. Si tratta dell’archivio storico on line della Grande guerra, uno strumento moderno e sofisticato, a disposizone soprattutto delle nuove generazioni, che per la ricchezza di storie, reperti e vicende umane ha già conquistato il primato nazionale. La realizzazione dell’archivio che raccoglie in gran parte materiale inedito grazie alla collaborazione tra studiosi e famiglie, nasce dall’esigenza di rendere omaggio ai 48.374 caduti veneti della prima guerra mondiale ma anche per riscoprire e approfondire, in prospettiva del centenario della fine del conflitto che si celebrerà nel 2018, gli eventi che per lo più toccarono da vicino le città di Vittorio Veneto, Nervesa della Battaglia e nel Veneziano San Donà di Piave. L’Archivio della Memoria sulla Grande Guerra è un’iniziativa realizzata dal Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto, con il contributo della Regione Veneto, attraverso i fondi per la valorizzazione dell’identità veneta. L’archivio, che sarà via via implementato fino a creare un minuzioso Censimen-
to dei Caduti della Grande Guerra, è già consultabile al sito www.archiviomemoriagrandeguerra.it e contiene già più di 300 fotografie inedite raccolte da archivi privati e da singole famiglie, che disponevano di lettere, cartoline, fotografie e ricordi di loro congiunti caduti nelle sanguinose battaglie che si combatterono sulle montagne e sulla pianura del Veneto nella prima guerra mondiale. Foto e documenti sono stati raccolti, scansionati, catalogati tra il 2010 e il 2011. Il Censimento dei Caduti è partito in Veneto dalla provincia di Treviso, progressivamente interesserà anche le altre provincie venete fino ad arrivare a completare il tutto entro il centenario del 2018. I caduti veneti della Grande guerra furono 9331 del Trevigiano, 8641 padovani, 8401 di Vicenza, 6830 di Venezia, 6986 veronesi, 4386 bellunesi e 3799 di Rovigo. G.G.
o scorso 18 aprile all’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici “E.Cornaro” di Jesolo si è tenuto il secondo incontro tra una delegazione veneta di emigrati in Canada e gli studenti dell’istituto scolastico. L’iniziativa era organizzata dall’associazione Veneziani nel Mondo, con il supporto del vicepresidente e assessore provinciale Veneziani nel Mondo Mario Dalla Tor e dell’assessore provinciale all’Istruzione Claudio Tessari, che hanno partecipato all’incontro, e con il Cfp provinciale di Chioggia e l’istituto professionale alberghiero di Jesolo. La delegazione era guidata dalla religiosa Suor Angèle, al secolo Angiola Rizzardo, veneta, emigrata in Canada, protagonista di programmi della tv canadese sull’enogastronomia veneta elaborata in stile canadese ed anche ambasciatrice ufficiale del ministero dell’Agricoltura canadese. Insieme a lei, la presidente dell’associazione Veneziani e Amici di Venezia e di Montreal, Concetta Voltolina, il presidente e vicepresidente nazionali dei cuochi e pasticceri del Quebec René Derrien e Denis Pasquin, la direttrice della Scuola di Cucina di Longueil Nancy Brisson e Giovanna Giordano da Montreal. “Plaudo all’iniziativa - ha commentato il vicepresidente della Provincia Mario Dalla Tor - e accolgo la vostra proposta di gettare le basi per un gemellaggio tra le scuole alberghiere che rappresentate e i nostri istituti professionali. Concordo con l’ipotesi di avviare per gli studenti di talento possibilità di scambi e stage, l’organizzazione di giornate formative, lezioni dimostrative e appuntamenti per approfondire la cucina veneta e le sue tipicità. E’ necessario creare opportunità e favorire scambi di cultura e conoscenza enogastronomica formando i nostri giovani, a sostegno di un settore economico primario come il turismo; la Provincia di Venezia è al primo posto nel Veneto e in Italia per presenze turistiche: 35 milioni nel 2011. Massima è la collaborazione per la stesura di un protocollo che definisca le azioni formative da avviare”. “Abbiamo coinvolto - ha osservato l’assessore Claudio Tessari - il centro di formazione provinciale professionale alberghiero di Chioggia e l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici “E.Cornaro” di Jesolo che sono un’eccellenza del territorio”.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO Sanità, nuovi tagli in vista
Piano socio-sanitario Fissati criteri guida per l’adeguamento ai costi standard 2013
Le aree con una popolazione tra i 200 e i 300 mila abitanti avranno una Ulss di riferimento. I posti letto per acuti saranno 3 ogni mille abitanti di Alessandro Abbadir
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iano sociosanitario Veneto, è allarme per i tagli in vista. L’allarme è arrivato al punto che in molti fra gli amministratori e forze politiche temono per la chiusura di interi nosocomi. La Regione Veneto infatti, ha stilato nelle scorse settimane il nuovo piano per la riorganizzazione della sanità, che è arrivato all’esame della commissione competente contenendo già dei “criteri guida” ben precisi. Fra questi si è convenuto, per l’adeguamento dei costi standard per il 2013, che la dimensione ottimale di una azienda sanitaria in Veneto debba essere quella di struttura di servizio ad un’area di 200- 300 mila abitanti. Il numero dei posti letto fissati è di 3 per mille abitanti per quanto riguarda gli acuti. Il numero dei posti letto riguardanti le strutture di riabilitazione intensiva è di 0,5 posti letto per ogni mille abitanti (come al centro di riabilitazione “San Camillo” a Venezia per intenderci). Sarà invece di 1,2 posti letto ogni mille abitanti la percentuale riferita alle strutture intermedie, come quelle per malati terminali oncologici, per malati di
Alzheimer, ospedali di comunità in aree come quelle montane e lagunari con grande dispersione della popolazione. I nuovi criteri però, facendo un calcolo, portano ad una stima che prevede un taglio di circa 2000 posti letto a livello regionale. E questo rischia di comportare in alcuni casi tagli delle strutture ritenute non più funzionali lasciando scoperti interi territori e popolazioni che avranno a disposizione, solo l’ospedale del capoluogo di provincia. La “lista della paura” delle dismissioni in Veneto vede “nel mirino” i presìdi ospedalieri di Dolo, Piove di Sacco, Adria o Porto Viro, Noventa Vicentina, Valdagno, Bussolengo e “Borgo Roma” a Verona. A Dolo per cominciare il rischio in questa prospettiva è che vengano cancellati 365 di posti letto, a di Piove di Sacco 290, 230 ad Adria, 124 a Noventa Vicentina, 166 a Valdagno, 170 a Bussolengo e ben 682 all’ospedale veronese “Borgo Roma”. Contro queste fosche prospettive, si sono mobilitati sindaci, associazioni, comitati, sindacati e consiglieri regionali. In quinta commissione in particolar modo: il
presidente Leonardo Padrin (Pdl), e i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin (Pdl) , Bruno Pigozzo (Pd), Carlo Sernaglia (Pd) e Federico Caner (Lega Nord). A fugare i timori più cupi ci ha pensato il consigliere regionale Bruno Pigozzo. “E’ indubbio – dice Pigozzo che ci possano essere preoccupazioni per i tagli in vista. Come consiglieri regionali cercheremo di salvaguardare in ogni modo il diritto alla salute. L’esame sul merito delle schede tecniche abbinate al Piano socio sanitario partirà in quinta commissione a metà maggio. Sulle schede ospedaliere la commissione avrà parere vincolante e siamo pronti a rimediare se sono state fatte delle forzature proponendo emendamenti anche in accordo con le forze di maggioranza”. Intanto forze politiche, e referenti territoriali in tutte le province, hanno avviato mobilitazioni, raccolte di firme e in qualche caso hanno ottenuto rassicurazioni, che gli ospedali nei territori di loro riferimento non verranno chiusi. Per capire che succederà concretamente però bisognerà aspettare qualche settimana.
Ulss 13 Dolo – Mirano
“NESSUNA CHIUSURA, SIAMO SOTTO FINANZIATI”
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a paura è grande, l’ipotesi di una possibile chiusura dell’ospedale di Dolo in Riviera del Brenta ha fatto subito intervenire associazioni ed istituzioni che si sono mobilitate in sua difesa. Nelle scorse settimane, è stato chiamato direttamente in causa dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 il direttore generale Arturo Orsini. Orsini ha spiegato che da quanto risulta, non è prevista alcuna chiusura dell’ospedale di Dolo (che insieme con quello di Mirano compone l’azienda sanitaria). Anzi, ha ribadito Orsini ai sindaci: sarà ben difficile chiudere una struttura che con 2700 dipendenti e essendo sempre sotto finanziata, è risultata un esempio di eccellenza a livello regionale. “Se stessimo a valutare il nuovo criterio - sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri - questo è in Riviera e Miranese di 2,7 posti letto ogni mille abitanti, inferiore ai 3 previsti nelle nuove disposizioni. Sono stati stanziati 5 milioni per l’ammodernamento dell’ospedale di Dolo”. Soldi però che per altri sindaci non bastano proprio, visto che il “fabbisogno” richiesto e mai concesso, sarebbe di 40 milioni di euro. Resta poi aperta la questione dei territori “cerniera” e cioè quelli della Riviera Sud con i comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara e Campagna Lupia. Questi sono nei guai più di altri perché oltre a Dolo si parla del rischio della chiusura di un altro ospedale per queste popolazioni di riferimento: quello di Piove di Sacco. “Se chiudono gli ospedali di Piove e Dolo - dice sconsolato il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto - non ci resta che Chioggia, Padova o Mestre, tutte località che con il traffico A.A. sono ad oltre un’ora di strada”.
SANITÀ PIOVESE IL CONSIGLIO COMUNALE VIGILA SUL FUTURO DELL’OSPEDALE
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ono passate alcune settimane da quella sofferta conferenza stampa con la quale il direttore generale dell’Asl 16 Adriano Cestrone e il presidente della quinta commissione sanità regionale Leonardo Padrin si sono affrettati a smentire le notizie che paventavano la chiusura dell’ospedale piovese. Nel frattempo a palazzo Ferro Fini, in seno alla Quinta commissione, si è provveduto ad approvare il piano sanitario regionale con le relative schede ospedaliere. Ma qualcuno non si fida. Tant’è che il pubblico consesso di palazzo Jappelli ha elaborato ed approvato un ordine del giorno in
difesa dell’ospedale Immacolata Concezione. Il documento, presentato dall’opposizione e precisamente dai consiglieri Lino Conte, Stefano Chinaglia e Davide Gianella, è stato approvato all’unanimità e, quindi, anche dalla maggioranza. Nello scritto gli autori si dicono ancora allarmati circa il futuro del nosocomio la cui chiusura “sarebbe di una gravità inaudita, in quanto stiamo parlando una struttura che serve da punto di riferimento sanitario a oltre 70 mila cittadini che faticherebbero molto trovare risposte dall’ospedale S.Antonio. Ricordiamo le promesse fatte da Padrin e Cestrone nel fugare le preoccupazioni sulle sorti del nostro ospe-
dale – si legge sempre nello scritto – e che nei piani della Regione non vi è volontà di chiuderlo, pur nell’ambito del piano di razionalizzazione delle spese sanitarie. Rimangono comunque le nostre preoccupazioni circa il ritardo nel rimuovere le situazioni di sofferenza in cui versano alcuni reparti per la mancanza della figura apicale di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Rianimazione, Medicina e Geriatria”. Il documento termina annunciando che il consiglio comunale piovese si ritiene in stato di agitazione permanente e ben vigile circa le decisioni regionali. Gianni Patella
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Il Veneto in primo piano 25 7 Sanità Padova sarà la prima città veneta a testare il Pronto Soccorso provinciale
Confermate le tre Uls e gli ospedali principali di Nicola Stievano
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ello scacchiere della sanità provinciale il nuovo piano regionale conferma le tre Uls e i principali ospedali, su tutti Padova che avrà un nuovo nosocomio sulla cui ubicazione ormai i giochi sembrano fatti. La struttura sorgerà a Padova Ovest e, insieme a Verona, sarà una struttura di riferimento nazionale, al vertice della rete ospedaliera. Quello di Padova sarà un “hub”, terminologia adottata dalla regione per definire gli ospedali di riferimento che avranno sede nei capoluoghi di provincia e potranno mantenere tutte le specialità. Ulteriore gradino è rappresentato dagli “spoke”, ospedali di rete che avranno un bacino di 200mila abitanti: Citta-
IN POLESINE
I
della – Camposampiero nell’Alta Padovana e ne anche per le schede relative alla dotazione il nuovo ospedale di Schiavonia fra Monselice ospedaliera: spetterà alla giunta adeguarle, ed Este nella Bassa. L’”offerta ospedaliera” si sentito il parere obbligatorio e vincolante della chiude con i “nodi di rete”: strutture per acuti quinta commissione. Nella nostra provincia non ci saranno variazioni significative per le tre Uls prevalentemente ad indirizzo riabilitativo. (la 16 cittadina e del Una riorganizzazioPiovese, la 15 del’Alta ne che significherà chiu- Alcuni reparti Padovana e la 17 della sura di reparti (è il caso dovranno chiudere, Bassa), tutte al di sopra ad esempio dei servizi di ora c’è attesa del limite dei 200 mila otorino che troveranno per le schede abitanti e quindi non tocposto solo negli ospedali delle strutture cate dalla riorganizzaziodi riferimento), o riconversione della struttura ospedaliera. Novità ne territoriale. Per quanto riguarda gli ospedali anche per i direttori generali poi dureranno tre a Padova il Sant’Antonio sarà una struttura “inanni e per non più di due mandati. Rivoluzio- tegrata” con Piove di Sacco mentre nell’Alta
Cittadella e Camposampiero dovranno razionalizzare i servizi. Non ci dovrebbero essere sorprese per gli ex ospedali di Montagnana e Conselve, entrambi ad indirizzo riabilitativo. Il centro di riabilitazione funzionale di Conselve, riferimento regionale, passerà sotto la gestione diretta dell’Uls 17 già nei prossimi mesi, come annunciato. Tutto bene dunque? Leonardo Padrin, presidente della Quinta Commissione regionale Sanità, parla di una vera e propria rivoluzione. Per il centrosinistra invece il vero terreno di confronto saranno le schede regionali sulle singole strutture, per le quali c’è molta attesa e qualche preoccupazione. Ma ormai indietro non si torna.
ADRIA SALVA, NON VERRÀ ACCORPATA ALL’ULSS 18 DI ROVIGO
l Polesine è salvo sul piano sanitario, dopo la decisione della V commissione regionale di tutelare la provincia di Rovigo per peculiarità e specificità del territorio. L’assessore regionale Pdl Maria Luisa Coppola e il consigliere Mauro Mainardi difendono l’autonomia dei due ospedali di Adria e Rovigo contro l’accorpamento e ribadiscono: “Le Ulss rimarranno due. I continui blitz del Carroccio con Antonello Contiero e di Cristiano Corazzari, sostenitori dell’Ulss unica, sono miseramente falliti. Un territorio come il nostro non può prescindere da una rete ospedaliera vicina anche alle realtà più marginali. Il Polesine, in un’ottica di riforma della sanità, non poteva essere trattato al pari delle altre zone metropolitane della pianura”. Ora la parola passa al consiglio regionale che dovrà discutere e approvare il piano. E ancora, commentano: “la Lega ha tentato di mettere a segno un blitz per accorpare le due Ulss di Adria e Rovigo, ma noi a questo giochetto non ci stiamo e faremo di tutto per
rivendicare l’autonomia e la piena indipendenza delle due realtà. La partita attorno al piano sociosanitario è aperta e noi la giocheremo fino in fondo”. Secondo i due esponenti del centrodestra “i risparmi minimi derivanti dalla fusione delle due aziende sanitarie non giustificano lo smantellamento di un sistema che funziona e che consente di presidiare il territorio con professionalità e competenza. L’Ulss di Adria, in particolare, ha i conti in ordine e nel tempo è riuscita a costruire un piccolo sistema di eccellenza, accorparla non solo è sbagliato politicamente ma anche economicamente”. Anche Corazzari conferma:” Adria dovrà essere ospedale di rete. Non vogliamo però difendere i posti degli amici degli amici. Qui nessuno ha fatto blitz in commissione sanità, peraltro a guida Pdl. Ci possono essere dei punti di vista diversi che si attenuano con il confronto ma non con gli attacchi. Mainardi peraltro è stato eletto nel listino di Zaia e non dovrebbe parlare male dei suoi alleati!”. Me.Ru.
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26 8 Il Veneto in primo piano Società “Anziani per Padova”, il progetto promosso dal Dipartimento interaziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Ulss 16
Il tempo nuovo degli over 65 Per la maggior parte sono attivi, coltivano hobby, in molti lavorano e aiutano i figli. Negli ultimi 10 anni hanno assunto un ruolo centrale di Ornella Jovane
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a vecchiaia, un tempo nuovo nella società contemporanea. Nel corso dell’ultimo decennio gli anziani, anche in Italia, hanno assunto un ruolo sociale nuovo, diventando in molti casi fulcro e punto di riferimento per intere generazioni. Hanno una vita sociale attiva, sono autonomi, occupati in hobby e attività di volontariato e, in molti casi, sono di supporto ai figli in difficoltà sul piano lavorativo e occupazionale - non di rado come ammortizzatori sociali - e alle loro famiglie, sostegno per la cura e l’educazione dei nipoti. In Italia gli over 65enni che stanno in buona salute e continuano ad essere parte attiva della nostra società sono 11 milioni. E’ dunque evidente, considerato l’importante apporto che gli over 65 offrono alle comunità, la necessità e l’opportunità di riconoscere e restituire valore al ruolo sociale dell’anziano che, ancora oggi, nell’opinione comune continua ad essere visto troppo spesso solo come un paziente da assistere o un
“peso” economico da sostenere. Partendo da questo presupposto - la necessità di restituire valore sociale agli anziani - è maturato il progetto “Anziani per Padova”, che prende il via il 7 maggio e proseguirà fino al 13 del mese. Si tratta di un “contenitore” di inziative dedicate al tema dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. Un evento promosso dal Dipartimento interaziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Azienda ospedaliera di Padova, l’Ulss 16 e l’Università di Padova, insieme all’Assessorato alle Politiche sociali e per la famiglia del Comune di Padova, all’Ufficio scolastico provinciale e all’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con CSV-Centro servizi per il volontariato della provincia di Padova, di enti e istituti di cura, e con l’ampio coinvolgimento della rete di associazioni che operano sul territorio. Inserito a pieno titolo nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno europeo dell’invecchia-
mento attivo e della solidarietà tra le generazioni, il progetto padovano si configura ad oggi, a livello nazionale, come il più articolato degli eventi dedicati, tanto da aver ricevuto il patrocinio del Segretariato Sociale Rai. E proprio l’invecchiamento attivo, il dialogo e la solidarietà tra le generazioni saranno i temi al centro del ricco calendario: appuntamenti medico-scientifici, a partire dal Congresso nazionale della Società di Chirurgia geriatrica, il 10 e 11 maggio, all’aula Morgagni del Policlinico universitario, e dal convegno sulla carta etica dei servizi alla persona anziana; corsi di perfezionamento per operatori sanitari, ad esempio sugli aspetti etici, giuridici e assistenziali per l’umanizzazione delle cure anche in fase terminale; dibattiti su questioni di stretta attualità, come quelli sul modello solidaristico intergenerazionale, la cura domiciliare, le novità legislative in materia di previdenza; seminari sul rapporto tra terza età e tecnologie informatiche, le truffe agli
Un contenitore di eventi incentrato sui temi dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni
Gli anziani hanno assunto una funzione fondamentale nell’organizzazione della società attuale
anziani... E ancora laboratori creativi, mostre, spettacoli di teatro e musica. Occasioni di riflessione sugli stili di vita che consentono di restare in salute più a lungo, ma anche di confronto tra generazioni, grazie al coinvolgimento di alcune scuole padovane, alcune delle quali saranno impegnate nel progetto a livello organizzativo. Fra gli ospiti che interverranno nei vari eventi in programma anche il famoso psicologo veronese Vittorino Andreoli che nella lectio dal titolo “La vecchiaia: tempio per un nuovo umanesimo”, affronterà il tema dell’invecchiamento come opportunità e conquista della
società contemporanea. La settimana sarà l’occasione per annunciare ufficialmente la nascita di una Fondazione promossa dal Dipartimento che avrà l’obiettivo di favorire la prevenzione in età adulta e di migliorare le condizioni di vita dei pazienti geriatrici. Per informazioni: ufficio attività creative terza età - Settore Servizi Sociali - Comune di Padova, via Giotto, 34 - 35137 Padova.Tel. 049 651255 fax 049 664814 Orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 15 alle 16:30. E-mail segreteriaterzaeta@comune. padova.it
PIÙ LONGEVI, PIÙ SPORTIVI E ANCORA LAVORATORI
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all’elaborazione dei dati Istat 2011 e Auser 2012 risulta che gli over65 in Italia sono 12.301.000 (il 20,3% della popolazione italiana), di cui 16.000 ultracentenari. L’età media della popolazione è passata da 41,7 anni nel 2001 a 43,5 nel 2011. Tra il 1980 e il 2008 la speranza di vita alla nascita è cresciuta di oltre 8 anni. Oggi si attesta a 78,8 anni per gli uomini e a 84,1 per le donne e continuerà a crescere nei prossimi 40 anni, arrivando a quasi 90 anni per le donne e 84 per gli uomini. La non autosufficienza. (dati Istat, 2011) Oltre 2.000.000 di anziani riportano una condizione di totale mancanza di autosufficienza per almeno una delle funzioni essenziali della vita quotidiana. Il 74% degli ospiti delle strutture residenziali presenti in Italia sono anziani con almeno 65 anni (75.868 sono autosufficienti e 225.182 non autosufficienti). Anziani e lavoro. (dati Istat, Auser, 2011) Il lavoro rappresenta il 10% circa del reddito degli anziani in Italia. 375.000 gli occupati. Dal 2004 al 2011 il numero di occupati tra i 55-64enni è aumentato dell’8% su tutto il territorio nazionale, passando dal 30,5% al 38% (dato Isfol, 2012). La regione con il tasso di occupazione più alto è il Trentino Alto Adige. Una vita attiva e impegnata. (dati Auser, 2012) Tra il 2001 e il 2010 la percentuale di anziani tra 65 e 74 anni che fa sport in modo continuativo è passata dal 4,4% al 9,8%.
In 10 anni il numero di anziani che pratica sport in modo continuativo è raddoppiato
Dal 2009 al 2010 è aumentato dell’1% il numero di coloro che si dichiarano in buona salute Nel 2010 gli uomini nella fascia d’età 65-74 che praticano attività fisica sono il 18% contro il 12,7% delle donne. Per gli over 75 si scende al 7,6% per gli uomini e al 4,1% per le donne. Gli over75 che svolgono attività fisica in modo continuativo sono passati da 1,4% a 3,5%, con un aumento del 2,1%. Anziani e salute. (dati Auser, 2012) Tra il 2009 e il 2010 si è registrato un aumento di oltre l’1% di coloro che si dichiarano in buona salute (per la fascia 6574 si passa da 36,9% a 38,8%, per quella over75 da 20,9% a 22,2%).
28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Bilancio regionale Alla società sono stati assegnati 55 mila euro in 3 anni
Veneto strade non è ancora fuori dal tunnel P
BOTTA E RISPOSTA Laura Puppato e Renato Chisso
“NON VENDETE ILLUSIONI”
Vernizzi ha parlato di un ridimensionamento delle opere già progettate. Verrà data precedenza alla priorità ma manca un piano che ne stabilisca l’ordine
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opo l’allarme di default lanciato da Silvano Vernizzi, ormai qualche mese fa, i soccorsi sono arrivati per mettere al sicuro il futuro di Veneto Strade. L’amministratore delegato infatti aveva denunciato che se la Regione avesse confermato l’azzeramento degli stanziamenti per il 2012, come era apparso in un primo momento, per la società, partecipata al 30% dalla Regione, al 50% dalle sette provincie e al 20 dalle società autostradali, sarebbe stato il tracollo. Per gli addetti ai lavori la squilla è suonata più o meno come un “Niente nuovi cantieri, nessuna garanzia d’interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria”. L’outing di Vernizzi ha tuttavia messo in moto una serie di richieste da parte dei consiglieri regionali all’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, che in parte sono state accolte e soddisfatte. Tuttavia a Veneto strade non sono stati destinati i 100 milioni di euro chiesti da Dario Bond, nemmeno i 40 ritenuti una soglia sicura per il proseguo delle attività. Ne sono stati assegnati 55. In tre anni, però. 15 per il 2011, 20 per il 2012 e altri 20 per l’anno successivo. Pochi o tanti, questo è quello IL BILANCIO che Ciambetti ha deciso di scucire. Sforzata DI VENETO STRADE la soddisfazione espressa dell’assessore eneto Strade chiude con un bilancio in attivo di 32 mila Renato Chisso, anche se in occasione della euro con un patrimonio netto di 6.699.722 euro, con uno presentazione del bilancio di Veneto Strade stato del patrimonio attivo di 663.932.777. Nel 2011 ha ha cercato di ridimensionare l’entità del destinato il 62,93% delle risorse in opere viarie, il 25,74% al rischio corso in precedenza. “La società personale (in calo), l’11,32% al funzionamento della società. - ha attaccato Chisso - è stata bistrattata Giovanni Nel 2011 ha realizzato lavori per 29 milioni di euro. da opinioni rese in libertà”. Insomma per Vernizzi l’assessore si sarebbe trattato semplicemente di qualche parola sfuggita o detta in modo incauto. Più di qualcuno, invece, vero la Società può vantare crediti verso la il 2002 anno di inaugurazione di Veneto nel tentativo di chiusura dei rubinetti alla Regione per 117 milioni di euro che in Ve- Strade, comprese le opere complementari società avrebbe ravvisato un avvertimento neto Strade sono convinti di riscuotere entro al Passante di Mestre e all´A28, la società o comunque il tentativo da parte della Lega l’anno ma se così non fosse? Ed è ovvio che ha appaltato al 20 marzo 2012 interventi di ridimensionare l’azione del potente as- così non sarà visto che sul bilancio regionale per 875 milioni di euro: 200 progetti di cui sessore pidiellino. Non è detto, però, che pendono i vincoli imposti dal Patto di sta- 115 già ultimati o in fase di realizzazione. bilità. Il presidente Ver- Ma ci sono altri 800 milioni di progetti che i problemi siano finiti nizzi infatti è sembrato con i chiari di luna degli ultimi tempi rischiaper Veneto strade, per Ci sono altri mettere le mani avanti no alla grande. il Presidente esiste il 800 milioni Al vaglio dell’assessore Chisso c’è anquando ha parlato di un rischio che le risorse di progetti ridimensionamento del- che l’ipotesi di mettere in rete Veneto Strasiano poche per por- che rischiano le opere già progettate. de con l’altra società regionale Cav, Contare avanti le opere alla grande “Per il prossimo triennio cessioni autostradali venete, che controlla progettate. Lo stesso espetto è stato sottolineato anche dalla ca- – ha spiegato - ci sono di fatto sul tavolo il Passante di Mestre e un tratto dell’A4 con pogruppo del Pd, Laura Puppato, sostenen- 55 milioni, per questo stileremo una tabella lo scopo di mettere insieme risorse utili al do che con i 20 milioni di euro stanziati per delle priorità e su queste andremo ad inter- settore e dare fiato alle casse della società l’anno in corso e 120 di debito che pesano venire”. Senza mega piano triennale però con una ventina di milioni all’anno ma ad sulle casse della società, ora ridotti a 32, e quindi non si sa su quali basi verranno oggi si parla di se e ma appesi ai fili del sia fantascienza immaginare un’attività decise queste priorità. Da ricordare che per “forse domani”. che superi il limite dell’ordinario. A dire il i tre piani regionali approvati finora, dopo
NEWS
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er la capogruppo del partito democratico Laura Puppato è inconcepibile come i vertici di Veneto Strade abbiano il coraggio di continuare a vendere illusioni difendendo la funzionalità dell’ente e promettendo opere ed interventi a iosa. Se questi signori - precisa - ritengono che un utile 2012 di 32 mila euro e le risorse dell’ultima finanziaria regionale (10 milioni per il 2012) possano far fronte al consistente indebitamento che Veneto Strade ha con le banche e assieme assicurare la prosecuzione di vecchi e nuovi lavori, oltre alla manutenzione ordinaria della viabilità, forse non hanno ben capito la situazione in cui ci hanno portato. Davvero - si chiede la capogruppo del Pd - sono convinti che si possa con queste disponibilità andare molto oltre il pagamento degli stipendi dei dipendenti e la gestione di una struttura così imponente? Ritornino con i piedi per terra - aggiunge Puppato - facciano i responsabili e non i venditori di fumo, dicendoci chiaramente come l’ente pensa di realizzare gli interventi ordinari di propria competenza, cosa ne sarà delle opere pubbliche previste dal piano triennale e che destino avranno i cantieri programmati da 10 anni e ancora da aprire per un ammontare di 800 milioni. Ed a proposito di federalismo stradale, tanto caro all’assessore Chisso - conclude la Puppato - vorrei invitarlo ad andare a visitare i cantieri in corso e a spiegarci ad esempio perché sulla Pedemontana non risulta a tutt’oggi impiegato neppure un lavoratore veneto.
LA CAPOGRUPPO NON VENGA A “FARE FUMO”
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n vecchio e guerresco film d’epoca fascista raccontava di una battaglia navale tra la marina italiana e quella inglese. Sorpreso dal fuoco nemico, l’ammiraglio comandante faceva avanzare le cacciatorpediniere con un ordine preciso: ‘fare fumo’. Le coraggiose navi si lanciavano velocissimamente contro l’avversario e, virando sul fianco, emettevano una enorme quantità di fumo nerastro per impedire agli inglesi di vedere le navi da battaglia italiane. Gli inglesi però avevano il radar. Ecco, la capogruppo del Pd in Consiglio regionale mi sembra una cacciatorpediniera mandata a fare fumo, non avendo il radar”. L’assessore regionale alle politiche della mobilità prende da lontano le accuse della capogruppo Pd, che lamenta la scarsità di risorse della finanziaria regionale (“secondo lei 10 milioni di euro”) chiedendosi come possa Veneto Strade far fronte al consistente indebitamento con le banche e ai lavori. “Ricordo che quei presunti 10 milioni li ha votati anche lei, ma forse, causa fumo, non sa neppure cosa ha approvato, visto che si tratta di 15 milioni per il 2012, 20 per il 2013 e 20 per il 2014. L’esposizione bancaria è sempre un problema, ma se la capogruppo del PD avesse letto tutte le carte del bilancio di Veneto Strade Spa avrebbe scoperto che questa esposizione un anno fa era di 110 milioni di euro e oggi è calata a 36 milioni. Ci sono però crediti nei confronti della Regione per 117 milioni. In più la società ha anche degli utili, benché questi non rientrino tra gli scopi societari”. “Il vero problema non è l’esposizione della società, ma il fatto che la Regione non possa pagare ciò che le deve a causa del Patto di Stabilità, ma in ogni caso è un credito reale e non illusorio. Questa è la causa dell’indebitamento, rispetto a spese di gestione che sono diminuite e ad una confermata efficienza della struttura di fronte a problemi che sono e stanno diventando enormi a causa del drenaggio governativo di risorse locali. Questo ci porta a tenere i piedi ben per terra, su tutti i fronti infrastrutturali – dice ancora l’assessore – compreso quello della Pedemontana, che si paga da sé e rispetto alla quale abbiamo capito che la capogruppo del Pd lamenta una presenza di lavoratori siciliani, che in altra situazione sono stati ritenuti una sorta di portatori di interessi mafiosi. Mi fa piacere che la signora si sia anche lei convertita a privilegiare i veneti, ma il suo modo di proporre la cosa fuma di razzismo”.
“L’ASSESSORE LA SMETTA CON LE SUE TRAME DI FANTASIA”
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accio i complimenti all’assessore Chisso - scrive la capogruppo democratica - per l’approfondita cultura cinematografica d’epoca fascista. La cosa fondamentale è che Chisso non continui a proiettare le sue trame di fantasia. Resti piuttosto sul concreto, prima che quello su Veneto Strade diventi un film drammatico. L’unica cosa che continuiamo a chiedere - precisa la Puppato - è che venga detto con chiarezza cosa faranno operativamente gli oltre 200 dipendenti di Veneto Strade e come procederanno i cantieri ed i progetti. I fondi deliberati con l’ultimo bilancio sono stati stanziati anche grazie al lavoro emendativo del Pd, per cui so benissimo di cosa stiamo parlando. Proprio per questo ribadisco che le risorse attualmente a disposizione non riescono neppure a coprire gli appalti già fatti. La nostra - ribadisce - è una richiesta di chiarimenti tanto legittima quanto doverosa, alla quale la Giunta e i vertici di Veneto Strade devono altrettanto doverosamente rispondere. La cosa più sorprendente - conclude Puppato - è che Chisso e i suoi gridino al miracolo di fronte ad una situazione che in realtà sta pesantemente pregiudicando l’immediato futuro dell’ente. Non mi sembra una cosa normale: a meno che non abbiano la passione per i film dell’orrore...”.
12 Cultura veneta 30 Intervista Il sottile viaggio ironico di Riccardo Gusmaroli
Nei vortici di barchette di carta, l’invito al sorriso L’arte non è fatta per spiegare, ma per essere compresa. E’ un’interpretazione di ciò che vedi
di Alain Chivilò
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egli ultimi sei anni il mondo dell’arte è invaso da vortici di barchette di carta di diversi colori. L’autore è Riccardo Gusmaroli, nativo di Verona dal 1963, che abbiamo incontrato nel corso dell’inaugurazione della mostra personale alla Galleria Orler di Mestre. Capsule farmaceutiche, uova di gallina lavorate con un trapano odontoiatrico, cartine geografiche, francobolli, barchette e aeroplanini di carta sono alcuni materiali usati da Gusmaroli che non sono scherzi artistici tendenti alla provocazione, tema attuale dell’arte contemporanea, ma sono una sottile ironia che non fa quel passo successivo all’irretire l’usufruitore positivamente o negativamente. Oggetti quindi molto semplici ma decontestualizzati dalla visione quotidiana, come le barchette inserite all’interno di un ipotetico viaggio. Com’è nata l’idea delle barchette e degli aeroplanini? “Non mi è nata l’idea, perché a dire il vero c’è l’abbiamo dentro di noi da sempre. L’ho sfruttata in un altro modo, ossia la semplicità utilizzata per l’arte diventa fondamentale per la comunicazione. Ho utilizzato questi mezzi molto semplici per comunicare con l’arte”. La tematica del viaggio e dei relativi vortici. Cosa significano per lei? “Il viaggio mi ha sempre appassionato. E’ un modo per sviare, cambiare e fare una strada diversa da quella di tutti i giorni. Non si può sempre fare nella realtà, ma c’è la possibilità di farlo nel privato grazie all’arte. La mente è predisposta al viaggio e l’arte è il mezzo che ci aiuta in questo”.
Nella foto piccola l’artista veronese Riccardo Gusmaroli e alcune delle sue opere con i vortici fatti di barchette di carta I colori dei vortici hanno una preferenza? “Non ho particolari preferenze e motivazioni. Per esempio nel bianco, un non colore, si vede soltanto l’ombra, mentre negli altri c’è una tonalità che può portare verso altre direzioni. Diciamo che è un effetto sentimentale che l’opera assume sulle persone”. Quale importanza ricopre la fotografia nel suo agire pittorico? “Ho sempre fatto il fotografo, quindi utilizzo la fotografia per coprire, ossia quando dipingo la voglio distruggere. Questo con una sorta di simpatia, nel senso che cerco di cambiare l’aspetto fornendo una nuova vita. Libertà di materiali e superfici da utilizzare, passando per esempio attraverso i francobolli e le campiture monocrome. Ogni materiale è uno spunto per compiere qualsiasi lavoro. L’infinità del materiale a disposizione mi permette di lavorare su vari fronti, in modo da far capire meglio alle persone quello che sto facendo”.
La provocazione nell’arte. Quale personale opinione e quali sviluppi? “La provocazione nell’arte è una cosa inutile perché in fondo siamo capaci tutti a fare. Con le mie opere stimolo chi è di fronte a esse. Non do titoli ai lavori e non pretendo che una persona capisca il mio lavoro, ma che almeno sorrida. Cerco di dare la possibilità agli altri di vedere qualcosa di diverso”. Qual è il suo concetto di Arte? “La mia arte non da messaggi ma stimola le persone a capire qualcosa di se stessi. Tramite il mio lavoro do la possibilità agli altri di vedere in se qualcosa. Spesso non traspare il mio pensiero, non do messaggi ed è la cosa che preferisco. L’arte non è fatta per spiegare, ma per essere compresa. E’ un’interpretazione di ciò che vedi. Non sono concettuale come lavoro perché procedo d’istinto. Nella realizzazione delle opere aspetto che arrivi una stimolazione per sviluppare qualcosa”.
Casa dei Carraresi, Treviso
MANCIÙ ULTIMO ATTO
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a mostra “Manciù. L’ultimo imperatore”, a Treviso presso la Casa dei Carraresi, continua il successo di visite e critica tanto da prorogare la chiusura al 20 maggio. Un’occasione in più per approfondire, a casa nostra, l’ultima epopea del Celeste impero che conclude un viaggio iniziato nel 2003, chiudendo con questa quarta tappa 2500 anni di storia della Cina. Un percorso sapientemente curato dal sinologo Adriano Màdaro che ha tracciato e proposto contenuti sempre vincenti e accattivanti. Dal 15 febbraio scorso la mostra ha rinnovato dei reperti con un avvicendamento disposto dalla tutela del governo cinese che impone un’esposizione non più lunga di 3 mesi. Cinque vessilli imperiali sostituiti con altrettanti in una versione di nuvole stilizzate a forma di spirale posti all’ingresso della mostra. Lo stesso per gli abiti imperiali come la veste estiva, le calzature di concubina e il set di borsette di seta da appendere alla cintura come da tradizione del popolo Manciù. Due nuovi dipinti del più grande pittore del ‘700 cinese il gesuita milanese Giuseppe Castiglione, tre ritratti imperiali e la seconda parte del rotolo di seta dipinto nel 1751 da Xu Yang che mostra lo svolgersi della vita quotidiana a Shaoxing. Semplicemente un successo avvalorato da una proiezione finale di più di 100 mila visitatori. La macchina organizzativa non si ferma qui, perché dal 26 ottobre prossimo ci sarà la prima mostra al mondo dedicata al Tibet. Il grande lavoro in precedenza svolto di divulgazione della cultura cinese, unito a ottimi rapporti con le massime autorità, del curatore Màdaro, unico membro non cinese del consiglio direttivo permanente dell’Accademia Cinese di Cultura Internazionale, porterà in occidente una mostra unica e irripetibile che musei prestigiosi europei e statunitensi non sono mai riusciti a ottenere. Al.Ch.
TRE MOSTRE DA NON PERDERE Gipsoteca Canova a Possagno
LA “DANZATRICE” RITROVA I SUI CEMBALI
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anova e la danza” è la mostra, presso il Museo e Gipsoteca di Antonio Canova a Possagno (Tv) fino al 30 settembre, che sviluppa la poetica del ballo, del volo e della suggestiva leggiadria della danza. Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) si misura nella scultura con il motivo della figura in volo, traducendo il dinamismo della danza leggero e sinuoso, nel marmo o nel dipinto. La mostra ruota intorno al modello originale in gesso della “Danzatrice con i cembali”, eseguito 200 anni fa nell’atelier romano dell’artista, restaurata grazie alla ditta Fassa Bortolo e al Bode Museum di Berlino che espone l’originale in marmo che fu eseguito per l’ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij. Durante la Grande Guerra, l’opera era stata danneggiata da una granata nei cannoneggiamenti che colpirono Possagno a ridosso dal Monte Grappa, troncando braccia e cembali. Oggi a distanza di quasi cento anni, grazie a un processo inverso a quello tradizionale, è stata fatta la scansione cad del marmo di Berlino ricostruendo così le parti mancanti in gesso tramite la tecnica del reverse engineering. A questo la pulizia finale ha completato definitivamente il restauro. Un’esposizione di oltre cinquanta opere di grafica, scultura, disegno, pittura e gessi quali la “Danzatrice con le mani nei fianchi, la “Danzatrice con dito al mento, “Ebe” e “Tersicore”, oltre a opere mai esposte come per esempio i campi neri incisi da Martino de Boni su modello delle tempere di casa Canova. Al.Ch.
Contaminazioni artistiche
“GERMINAZIONI E SINESTESIE”
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l secondo piano di Casa dei Carraresi di Treviso, durante l’esposizione Manciù, è possibile visitare gratuitamente la mostra “Germinazioni e sinestesie” con opere di cinque artisti: Emilio Casarotto (Arcugnano 1942), Stefano Curto (Segusino 1966), Giuseppe Denti (Cremona 1939), Renate Füerst (Braunschweig 1941), Luciano Tonello (Vicenza 1960), e Carla Villani (Thiene 1948). Il titolo della mostra parte da due considerazioni: la sinergia di pittura e scultura con cinema, musica, danza, fotografia nell’ambito delle sinestesie che l’artista può far proprie attivando nel fruitore dell’opera connessioni che germinano potenzialità per visioni consapevoli e sensorialmente aperte. Facendo una carrellata di queste interpretazioni artistiche diverse, si parte dalla scultura femminile di Casarotto dal richiamo arcaico e enigmatico, ai luccicanti lavori di Curto con Swarovsky, pietre, altri cristalli e presenze coralline, ai colori accesi e gli azzurri monocromatici di Denti, all’astrattismo della Füerst con un’esplosione di tinte ben equilibrato, a Tonello e le sue immagini che si susseguono a ritmo serrato con colti riferimenti, fino alla Villani che con cromie particolari come l’ocra, il verde e il rosso etrusco ridisegna favole e nuove geografie fantastiche. Dopo Eugenio Carmi e Giorgio Celiberti sempre nello stesso luogo, una mostra organizzata dall’Associazione artistica e socioculturale ARTEFICIOlinea da vedere per apprezzare opere d’interessanti autori di diverse generazioni. Al.Ch.
Palazzo Loredan, Venezia
FINO AL 10 GIUGNO, 400 BOMBONIERE D’ARTISTA
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a confettiera era il nome, fin dal Quattrocento, del contenitore artistico che veniva donato alle spose per i confetti. Invece dal Settecento in Francia viene coniato il nome di bomboniére. Nel 1896 in Italia la regina Margherita, per le nozze del figlio Vittorio Emanuele di Savoia e Elena del Montenegro, da inizio alla tradizione che lega la bomboniera al giorno delle nozze, come ricordo di un giorno di gioia, regalando una scatola d’argento a tutti gli invitati. Il vetro rappresenta un materiale con cui designer e artisti hanno ideato le bomboniere e in quest’ambito la mostra “Miniature di vetro. La bomboniera d’artista” a Venezia, presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Loredan, presenta 400 bomboniere provenienti da collezioni private fino al 10 giugno. In scena l’evoluzione delle bomboniere dagli anni ’30 con ciotole di grosso spessore, a quelle bizzarre e provocatorie dei ’50, fino al cambiamento in oggetto decorativo di varia forma non contenente più i confetti in quanto posti ora in un sacchettino separato, sistema tutt’ora utilizzato. Non solo produzione veneziana con Barovier & Toso, Seguso, Venini, Carlo Scarpa ma una buona rappresentanza della produzione mondiale d’artista con i designer nordici degli anni Sessanta da Tapio Wirkkala a Bertil Vallien, lo Studio Glass americano con Dale Chihuly, l’Australia con Clare Belfrage e Jane Bruce infine Yoichi Ohira. E’ stata creata una sezione con artisti italiani che hanno ideato pezzi unici ironici e provocatori sul tema del matrimonio e della bomboniera. Al.Ch.
Cultura veneta 31 13 Arte Fino al 20 maggio alla Torre Massimiliana dell’Isola di Sant’Erasmo
“Graphic novel”, romanzi a fumetti italiani Musica elettronica
150 tavole originali tratte dai 15 romanzi a fumetti, presentati nella duplice edizione francese e italiana
UN CICLO DI SEMINARI SULLA MOSTRA “VISIONI DEL SUONO”
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di Vesna Maria Brocca
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all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, contemporanea che usa il linguaggio del fuarriva a Venezia la prima mostra ita- metto e lo declina in un’espressione autoriale liana di “graphic novel”, dedicata cioè esclusiva di cui l’Italia è capofila internazioai romanzi a fumetti italiani. Sede espositiva nale per qualità delle produzioni. Questa bidi questa biblioteca immaginaria chiama- blioteca immaginaria accoglie le opere, tra le ta “Graphicnovel.it, Le roman graphique più rappresentative a livello internazionale, di italien”, che accoglie 150 tavole originali 15 autori che sono: Vittorio Giardino, Lorentratte dai 15 romanzi a fumetti, presentati zo Mattotti, Igort, Leila Marzocchi, Gabriella Giandelli, Gipi, Davide nella duplice edizione Toffolo, Stefano Ricci, francese e italiana di Un vero e proprio Davide Reviati, Sara altrettanti autori italiani, viaggio attraverso Colaone, Giacomo è l’antica Torre Mas- le pieghe Nanni, Manuele Fior, similiana dell’Isola di della nostra civiltà Sant’Erasmo a Venezia. e della nostra storia Piero Macola, Francesco Cattani, Alessandro L’isola, considerata nei secoli come “l’orto di Venezia”, risplende nel- Tota. Non solo fumetti, dunque, ma un vero la sua vocazione floreale e agricola e ben si e proprio viaggio attraverso le pieghe della presta ad accompagnare il visitatore in lunghe nostra civiltà e della nostra storia, un’occasiopasseggiate nella natura immersa tra terra e ne per neofiti e appassionati del genere per acqua e invita quindi a proseguire il percorso scoprire nuovi scorci della contemporaneità fino alla sede dell’esposizione nella suggesti- italiana e vagare per le stanze di una vera va Torre, per scoprire questa forma narrativa e propria biblioteca virtuale. “Si tratta di una
biblioteca immaginaria - spiega la curatrice della mostra, Paola Bristot - dove ci si riferisce alle immagini, parti integranti la scrittura verbo-visiva del fumetto, che costituiscono i riferimenti ideali degli autori, e alla capacità visionaria che evocano”. Prodotta dall’Associazione Vivacomix e dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Graphicnovel.it apre la stagione espositiva della Torre Massimiliana curata dall’Istituzione Parco della Laguna. Aperta al pubblico fino al 20 maggio nei seguenti orari: mercoledì-giovedì-venerdì dalle 15 alle 19, sabato-domenica dalle 11 alle 19. Per informazioni: tel. 041.2444142, www.parcolagunavenezia.it
ino al 23 maggio, con cadenza settimanale nella giornata di mercoledì, in Aula Emiciclo all’Orto Botanico si tiene un ciclo di seminari che approfondiscono alcuni temi della mostra “Visioni del suono. Musica elettronica all’Università di Padova” aperta fino al 18 luglio negli spazi del CAM (Centro di Ateneo per i Musei) e organizzata dall’Università di Padova in collaborazione col Conservatorio “Cesare Pollini”, col sostegno della Regione Veneto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e della Fondazione Antonveneta. La mostra ripercorre il sodalizio nell’ambito della musica elettronica, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, tra Conservatorio e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova. Nascono infatti in quegli anni i primi corsi di Musica Elettronica, grazie alle sperimentazioni di Teresa Rampazzi e alle intuizioni del musicista Wolfango Dalla Vecchia, Direttore del Conservatorio di Padova dal 1971 al 1974, che si concretizzarono nella nascita, nel
Teresa Rampazzi nel suo studio 1976, del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) di Giovanni Battista Debiasi. I prossimi appuntamenti vedranno Federico Avanzini del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova approfondire, il 2 maggio, il legame tra Numero e suono, e Sergio Canazza sempre del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova spiegare, il 9 maggio, il rapporto tra Suono e società. Nuria Schoenberg Nono sarà la protagonista dell’appuntamento del 16 maggio dal titolo Luigi Nono e la musica elettronica. Il ciclo di incontri si concluderà mercoledì 23 maggio con il seminario tenuto da Nicola Bernardini, Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, e Giovanni De Poli, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, dal titolo Ricerca e produzione musicale oggi: SaMPL. L’entrata è libera fino a esaurimento posti.
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24 Sì, viaggiare
Sì, viaggiare 33
PUGLIA
Il Salento greco che balla la pizzica OSPITALITÀ SEMPLICE NELLE CASE A Vignacastrisi, piccolo borgo alle porte di Castro, 16 piccole strutture turistiche si sono costituite in associazione offrendo diverse proposte di ospitalità. Denominatore comune il calore dell’accoglienza salentina. Si va dalle dimore di charme, come il Palazzo Guglielmo di piazza Umberto I, alla casa vacanze, all’affittacamere, all’agriturismo al B&B ricavato nelle abitazioni, dove si è a contatto con la gente del posto. Il mare è a due passi. “Il rapporto qualità-prezzo, la genuinità dei nostri prodotti e il calore e la semplicità dell’accoglienza - dicono al B&B Il Melograno - hanno colpito quanti arrivano a Vignacastrisi per la prima volta”. Infine una dritta gastronomica: il ristorante Zio Tom di Santa Maria di Leuca (nella foto), pesce in riva al mare poco lontano dal faro del capo. Gestione familiare e tanta qualità nel piatto.
I
l conto alla rovescia è già iniziato. Il Salento attende con ansia la notte del 25 agosto. E’ la Notte della Taranta, la notte del raduno dei centomila nelle piazze e nelle vie di Melpignano. Il Festival della Notte della Taranta è giunto alla quindicesima edizione, in un crescendo di numeri che fa capire quanto questi eventi di musica, danza e tradizioni popolari arrivino dritti al cuore della gente, mantendendo intatto nel tempo il loro fascino magnetico. Il festival, in due dense settimane di eventi, coinvolge ben 14 comuni della zona. Siamo in un angolo di Puglia dove si parla ancora greco. Sì, greco. Un greco antico che si chiama Griko ma che i greci di oggi capiscono perfettamente. Questo angolo di Puglia è la Grecìa salentina. Sì scrive proprio così, con l’accento sulla i. Nove comuni soltanto, poco a sud di Lecce e vicino ad Otranto: Calimèra, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino. Ma nel XVI secolo il Griko era parlato in gran parte del territorio salentino. In Italia solo nella zona di Bova, in provincia di Reggio Calabria, esiste un’altra comunità ellenofona. Le comunità grike del Salento sono animate dall’attività di tante associazioni culturali, impegnate a valorizzare il patrimonio ancestrale di questa lingua sopravvissuta nel tempo. Come sono sopravvissuti certi riti religiosi, certi canti popolari e certe danze, la più famosa delle quali
IMMAGINI DELLA PIZZICA CHE ANIMA LA NOTTE DELLA TARANTA A MELPIGNANO. SOTTO: TIPICITÀ LOCALI, CASTRIGNANO DEI GRECI, LA MASSERIA CHICCO RIZZO, L’EX TRIBUNALE A NARDÒ E UN FRANTOIO IPOGEO A PRESICCE
è la “pizzica tarantata”, usata per curare dal morso della tarantola (il temuto ragno). Pizzica che è il moto irrefrenabile che anima la lunga notte della Taranta. Ma nella Grecìa salentina, che qualche tempo fa ha ricevuto anche la visita ufficiale del presidente greco Kostis Stefanopoulos, sono sopravvissute anche antiche costumanze gastronomiche. Di natura popolare, naturalmente. Tradizioni che possono essere il filo conduttore di un turismo “slow”, culturalmente motivato. Non può mancare la mussakà a base di patate, pietanza che è parente stretto del piatto simbolo della penisola ellenica. All’insalata grika e alla salsiccia è dedicata persino una sagra, quella di Martignano, che si svolge ai primi di luglio, preambolo alla festa del patrono San Pantaleo di fine luglio e al lungo festival della Notte della Taranta. Un contributo forte al mantenimento di queste tradizioni gastronomiche (ma anche di quelle culturali) lo dà il Parco Turistico Culturale
Palmieri che ha sede nel Palazzo Palmieri di Martignano. Nell’insalata grika esplodono tutti profumi del Mediterraneo: pomodori, “minunceddhe” (cetrioli), peperoni, cipolla bianca, peperoncino piccante, rucola selvatica, olive nere alla “capasa”. E ancora: capperi, origano, cacioricotta. Tutto condito con il profumatissimo olio extravergine d’oliva locale, frutto di quegli ulivi monumentali che adornano il territorio. La salsiccia, la gustosa salsiccia artigianale locale, fa da contorno all’insalata, sovvertendo per una volta i ruoli. Ma l’insalata grika può essere abbinata anche agli ottimi latticini della zona e al pane casereccio, cotto su forni alimentati da legna “profumata”. Un panorama dei sapori locali lo si trova all’agriturismo Masseria Chicco Rizzo di Sternatia, una monumentale, elegante e raffinata masseria di pietra chiara che combina gusto ed eleganza. Per chi voglia approfondire la cultura grika l’associazione Kaliglossa di Calimera ha
un sito sempre aggiornato (www.kaliglossa. it). Ultimamente sta pubblicizzando il Premio Dafne, che è un concorso di poesia, canzone e teatro in lingua grika, e una scuola di lingua grika che inizierà a ottobre. Una vitalità culturale che è garanzia di sopravvivenza per questo straordinario relitto linguistico, miracolosamente conservatosi nei secoli nel Salento. Due escursioni consigliate per chi dalla Grecìa Salentina volessre approfondire la conoscenza del Salento più vero: Nardò e Presicce. Nardò è un trionfo del barocco. Il suo centro storico è una bomboniera ricamata nella pietra, ricca di palazzi e chiese. A lungo la cittadina rivaleggiò con Lecce sul piano artistico e culturale. La cattadrale, il cui primo nucleo risale al 1090, è il punto di partenza ideale per l’escursione nel centro storico, che raggiunge il suo clou di interesse a Piazza Salandra, straordinaria quinta di edifici barocchi. Poco lontano si erge la cosiddetta Osanna, singolare costruzione del 1603 a edicola.
Nelle vicinanze di Nardò sorge il parco naturale di Porto Selvaggio con la sua preziosa oasi naturalistica. Presicce è la città degli ipogei e dell’olio lampante. Da non perdere la città sotterranea, ovvero il sistema di frantoi ipogei, unico in Italia per ampiezza e fascino, disseminato fra piazza del Popolo e le strade del centro storico. In quei frantoi sotterranei si produceva l’olio utilizzato per alimentare l’illuminazione pubblica. Veniva venduto in anche all’estero. Le condizioni di vita in quei frantoi erano terribili. Gli operai salivano in superficie solo in occasione della grandi feste. Le perle di Presicce sono il Palazzo Ducale con il Museo Demoantropologico, il Museo della civiltà contadina e la Chiesa della Madonna degli Angeli che sorge in posizione appartata, vicino ad un B&B di charme, il “Giardino degli angeli”, dove si produce anche un ottimo olio extrarvergine di oliva. Poco lontano sorge la lunga spiaggia delle cosiddette “Maldive del Salento”, dalla sabbia bianchissima.
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I nostri esperti 35 L’OTTICO
La visione notturna Valentino Micaglio
L
a visione notturna è una funzionalità presente in alcuni oggetti, come telecamere o speciali occhiali, per amplificare la visione di ambienti scuri e poco luminosi. Tali strumenti sono commerciabili e si possono comprare in negozi specializzati. Esistono due tipologie di visioni notturne: • quella monocromatica, in cui il colore predominante è il verde che appare più chiaro in prossimità di oggetti che riflettono maggiormente la radiazione infrarossa (ad esempio, le foglie), e più scuro in prossimità di quelli meno riflettenti • quella detta a “falsi colori”, tramite il quale gli oggetti sono colorati da una scala di colori che va dal giallo, per i corpi caldi, fino al nero, per i corpi freddi. La prima tecnica sfrutta l’infrarosso ottico, la seconda tecnica sfrutta l’infrarosso termico (a frequenza più bassa); l’infrarosso ottico, pur non essendo visibile, si comporta in modo simile alla luce visibile; l’infrarosso termico offre una risoluzione più bassa, ma permette di sfruttare le radiazioni emesse spontaneamente dai corpi caldi. Gli strumenti di visione notturna sfruttano la radiazione infrarossa emessa da persone e oggetti, e vengono utilizzati soprattutto dai pompieri, che riescono a guardare attraverso il fumo in quanto appare semitrasparente, e dai militari. Immagine ripresa con videocamera per la visione notturna I primi apparati di visione notturna compaiono alla fine della seconda guerra mondiale. Pesanti e ingombranti, sfruttavano una fonte luminosa ad infrarossi. Pur efficaci, questi strumenti fornivano un campo focale e visivo molto limitato e le dimensioni li rendevano scomodi e poco pratici. Questi intensificatori di luce notturna ad infrarossi vengono detti di “generazione 0”. La fase successiva giunge con lo sviluppo della tecnica basata sull’amplificazione delle fonti di luce disponibili di notte: per esempio, l’intensificazione della luce stellare e della luce riflessa dalla luna. Questa tecnica, unita ad illuminatori all’infrarosso più piccoli ed efficaci, ha prodotto intensificatori di luce notturna potenti e pratici il cui sviluppo prosegue tuttora, ricorrendo sempre più alla tecnologia elettronica. Oggi sono disponibili quattro generazioni di intensificatori di luce notturna: • 1ª Generazione: utilizza un fotocatodo S-20, inversione elettrostatica ed accelerazione ad elettroni. • 2ª Generazione: sfrutta un fotocatodo S-25 (rosso esteso) con piatto a microcanali per ottenere l’intensificazione luminosa. Questi strumenti forniscono un’amplificazione luminosa più elevata con minor distorsione ai bordi. • 3ª Generazione: (riservata ai militari) utilizza arseniuro di gallio per il fotocatodo ed un disco a microcanali, ricoperto
IMPLANTOLOGIA FACILE Con guida chirurgica e senza innesto osseo Spesso i pazienti riferiscono di temere che non vi sia la quantità di osso mandibolare e mascellare sufficienti a sostenere gli impianti dentali. Di primaria importanza è quindi un esame radiografico che determini lo stato, la qualità, la densità e il volume dell’osso. Fatto questo si applica un software che posiziona virtualmente gli impianti dove ve ne sia l’opportunità; in fase operatoria si dà una particolare inclinazione agli impianti per raggiungere il punto in cui l’osso possa sostenere l’impianto stesso e il carico immediato dei denti. La sinergia creata dalla posizione strategica degli impianti ci consente di non dover obbligatoriamente ricorrere agli innesti ossei. Ciò comporta un grande vantaggio per il paziente sia dal punto di vista clinico, con un post-operatorio più semplice. Meno doloroso e con meno sanguinamento, che economico. Oggi abbiamo un protocollo consolidato da anni di esperienza dove, attraverso la sedazione cosciente e tecniche operatorie meno invasive, si effettuano gli interventi e il post-operatorio con minor dolore, ansia,e paura.
di una pellicola con barriera di ioni in grado di prolungare la durata del tubo illuminatore. La 3ª Generazione rappresenta il massimo della tecnologia ad oggi esportabile dagli USA verso i Paesi NATO. • 4ª Generazione: (riservata ai militari) utilizza sempre l’arseniuro di gallio per fotocatodo abbinato al disco a microcanali, ma non è ricoperto dalla pellicola di protezione, a svantaggio della durata ma a vantaggio della qualità dell’immagine. Inoltre dispone di una funzione denominata Auto Gated che riduce la possibilità di abbagliamenti da parte di luce diretta/indiretta improvvisa. La 4ª Generazione attualmente è ad uso esclusivo delle Forze Armate Statunitensi. Esistono infine due generazioni europee di tubi prodotte dall’olandese DEP-Photonis: • SuperGen: si pone tra la 2ª Generazione Plus e la 3ª Generazione americana OMNI II. • XD-4: tubo di elevate qualità paragonabili ai tubi di 3ª in condizioni di luce notturna urbana, mentre risultano ancora inferiori alla 3ª Gen. USA in condizioni di buio estremo È da segnalare inoltre che lo sviluppo futuro della materia è rappresentato dalla Sensor Fusion. Ovvero l’integrazione in un unico apparato di un Tubo ad Intensificazione di Luce con un Sensore IR (infrarosso) : sarà poi l’operatore a stabilire l’impiego di uno rispetto all’altro. otenza, migliora le prestazioni. Ma se al buio spegnessimo il sistema di illuminazione infrarosso, la telecamera non vedrebbe assolutamente nulla. La tec Differenze tra NightShot e visione notturna Da qualche anno si è diffusa (in particolare sulle videocamere mono CCD) la tecnologia “Nightshot” sistema per la ripresa notturna. Attenzione: la tecnologia “Nightshot” non ha nulla a che vedere con la visione notturna. Il sistema “Nightshot” non fa che eliminare dal CCD la filtratura infrarossa “IR” rendendo così sensibile il CCD della telecamera alla luce infrarossa, se a questo aggiungiamo un’accensione automatica di uno o più LED infrarossi (gli stessi utilizzati ad esempio sui telecomandi video), otterremo un’immagine simile a quella della visione notturna Questa tecnologia è legata comunque ad un sistema di illuminazione LED che, a seconda della potenza, migliora le prestazioni. Ma se al buio spegnessimo il sistema di illuminazione infrarosso, la telecamera non vedrebbe assolutamente nulla. La tecnologia della visione notturna lavora su un altro principio, cioè quello di intensificare la luce notturna residua circostante ricreando un’immagine amplificata; in questo modo è possibile penetrare nello spettro della luce oltre i 740 nanometri soglia oltre la quale l’occhio umano non vede che buio.
Bibliografia:Wikipedia
OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<
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SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
DINAMICI E IPERATTIVI NON VI FERMATE UN ATTIMO E RISCHIATE DI PERDERE DI VISTA CIÒ CHE È PIÙ IMPORTANTE NELLA VOSTRA VITA · S ALUTE TROPPO SPESSO ARRIVATE A SERA ESAUSTI. FATEVI CONSIGLIARE DA ESPERTI DEI FIORI DI BEACH CHE POSSANO AIUTARVI FASCINO
CANCRO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO I CONTRASTI NON MANCANO E, A PEGGIORARE LA SITUAZIONE, CONTRIBUISCONO DEI FICCANASO. RISVEGLIATE L’EROS IN LETARGO! · SALUTE UN SANO REGIME DI DEPURAZIONE È QUEL CHE VI SERVE PER STARE MEGLIO. SIETE ARRIVATI A QUESTO PUNTO DELL’ANNO UN PO’ APPESSANTITI
FASCINO ABILISSIMI NELLE TRATTATIVE CENTRATE TUTTI GLI OBIETTIVI MA, CONQUISTATO L’INCONQUISTABILE, URGE UN GESTO DISTENSIVO · S ALUTE QUALCHE MALORE ALL’ORIZZONTE. E’ CONSIGLIABILE FARE UN CONTROLLO DAL DENTISTA E ANCHE DALL’OSTEOPATA
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO I
PROGETTI AMBIZIOSI AFFONDANO NELLA BUROCRAZIA E TRASCINANO IL BUON UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE ALLA COPPIA· S ALUTE ABBIATE CURA DI VOI, ULTIMAMENTE NON SIETE ATTENTI AL VOSTRO BENESSERE E IL FISICO NE RISENTE. FATE UN PO’ DI SPORT
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO SIETE
CARICHI DI ENERGIE CHE SAPETE GESTIRE AL MEGLIO RITAGLIANDOVI DOLCI SPAZI DI RELAX CON IL PATER CHE RINGRAZIA· S ALUTE SE VI APPASSIONA FATICARE SUI PEDALI, QUESTO È IL PERIODO GIUSTO PER RIMONTARE IN SELLA E RITROVARE LA FORMA PERDUTA
FASCINO CUORE
E SENSI SI FONDONO MAGICAMENTE E VI REGALANO EMOZIONI MOZZAFIATO. IL DIALOGO CON L’AMATO NON È MAI STATO COSÌ PROFONDO · S ALUTE SE STATE PENSANDO DI ISCRIVERVI IN PALESTRA PREFERITE LA PISCINA E IN PARTICOLARE L’ACQUA-GYM, LE CAREZZE DELL’ACQUA VI FARANNO BENE
Ci riserviamo di proporre prodotti selezionati con cura, scegliendo solamente chi propone un prodotto di qualità e design sopraffino, con una continua ricerca innovativa, in modo da operare sia con soluzioni esclusive e originali, sia con soluzioni semplici ed economiche
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FASCINO VI
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
SENTITE BELLI E SEDUCENTI COME NON ACCADEVA DA TEMPO. CALAMITATE GLI SGUARDI E SIETE OGGETTO DI AVANCE AUDACI · S ALUTE E’ TEMPO DI DIETE: SIATE COSTANTI E CONVINTI CHE RAGGIUNGERETE GLI OBIETTIVI CHE VI SIETE POSTI. IL TRAGUARDO SPERATO VI ATTENDE
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