La Piazza del Miranese sud 2012fb n18

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del Miranese sud NUOVA APERTURA A SPINEA Via Roma, 84 (di fronte Polizia Locale)

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LA PIAZZA

www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 18

È DISTRIBUITA DA

Mirano Vince le Primarie Maria Rosa Pavanello pag.

Spinea Comitati infuriati contro il Passante

8

pag.

S. M. di Sala Meno incidenti sul Graticolato Romano

12

pag.

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EDITORIALE

Conti pubblici ora è battaglia

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

di Nicola Stievano

UNA CUCINA PER LA PROTEZIONE CIVILE

Logistica in primo piano nella gestione delle emergenze. Per far fronte ai sempre più numerosi eventi calamitosi la Protezione civile di Santa Maria di Sala si è dotata di un nuovo magazzino per il ricovero degli attrezzi e dei mezzi e anche di una cucina mobile all’avanguardia. pag. 16

IL PING PONG SALZANESE MIETE VITTORIE

Il ping pong salzanese compie quindici anni. Correva il 1997 quando due amici appassionati del tennistavolo, Corrado Cecchini e Giampietro Corso, lanciarono l’attività al centro sociale della parrocchia. Lo scopo era quello di regalare qualche momento di spensieratezza ai giovani, .... pag. 20

A

Limitazioni al traffico contro lo smog Provvedimenti contro l’inquinamento a Mirano e Spinea, tornano le domeniche ecologiche

B

asta inquinamento acustico e atmosferico. Il Comune di Mirano ha istituito delle limitazioni alla circolazione fino al 31 luglio, in particolare dalle 8 alle 18, esclusi sabato, festivi e i giorni di sciopero dei servizi di trasporto pubblico locale. Dunque basta auto in certe fasce orarie e in alcuni punti del territorio comunale. Il Comune, poi, ha previsto di mettere un freno al transito anche in via Dante a partire dal 20 febbraio scorso, quando le ordinanze sono entrate in vigore. Ma andiamo con ordine,

partendo dalle limitazioni del traffico che riguarda una superficie ben delimitata. L’area comprende via Battisti (dall’incrocio con via Belvedere con via Cavin di Sala-via Scaltenigo), via Scaltenigo (dall’incrocio con via Cavin di Sala a quella con viale Venezia- tratto strada provinciale Dolo-Scaltenigo-Mirano), viale Venezia (dall’incrocio con via Scaltenigo fino ai confini con il comune di Spinea. Lacamionabile Spinea-Marghera fino alla diramazione per Mirano), via dei Dori (dall’incrocio con viale Venezia a quello con via

Villafranca), via Miranese (dall’incrocio con via Vittoria fino all’entrata dell’ospedale), via Mariutto (dall’entrata dell’ospedale fino all’incrocio con via Villafranca-via Parauro e Salzanese). Interessate sono le seguenti categorie. Innanzitutto le auto alimentate a gasolio euro zero o pre-euro, le euro uno immatricolate prima del primo gennaio 2011, o che non corrispondono alla legge. Sono escluse le vetture che hanno l’attesto d’installazione del filtro antiparticolato. pagg. 4-5

gli inizi di marzo la maggioranza dei Comuni non aveva ancora approvato il bilancio 2012. Idem le Province, oltretutto alle prese con prospettive di “sopravvivenza” non ancora definite. Insomma la situazione è incerta e quantomai controversa. Quasi tutti i sindaci, alle prese con la necessità di far quadrare i conti tenendo presente il patto di stabilità, l’Imu, i minori trasferimenti dello Stato, i servizi pubblici da garantire, il personale da pagare, i cantieri da mandare avanti, i nuovi progetti, hanno scelto di prendere tempo e sperare in un “ravvedimento” del Governo. L’Anci Veneto ha lanciato una proposta - provocazione: lasciateci tutta l’Imu (e non solamente la metà, come previsto dall’esecutivo nazionale) e tenetevi i trasferimenti. Difficile che l’idea venga raccolta, anche perché la nuova tassa che va a sostituire l’Ici è stata concepita proprio con l’obiettivo di ridare ossigeno alle casse centrali, soprattutto. Comunque se ne discute, perché in gioco, ora più che mai, c’è proprio l’autonomia degli enti locali. continua a pag. 3

L’Intervento

Le sorprese delle “liberalizzazioni” di Erminio Alajmo*

Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni.

C

on il Decreto “Salva Italia” esiste ancora la programmazione dei pubblici esercizi? E quali orari? Ce lo siamo chiesti come Appe, associazione che rappresenta i pubblici esercizi, in occasione di Tecno& Food a Padova Fiere. Per quanto riguarda l’orario non ci sono dubbi che l’apertura potrà effettuarsi 24 ore su 24. *Presidente Appe Padova

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Conti pubblici ora è battaglia A Noale

REGALATO UN MICROSCOPIO ALLA SCUOLA

1

Dopo vent’anni in cui si sente parlare di federalismo, applicato in maniera più o meno maldestra, il cammino verso una reale autonomia (e non solo dichiarata sulla carta, scritta in qualche documento che nessuno legge e nessuno mette in pratica, relegata ad ordinanze che hanno più il sapore della trovata pubblicitaria) non sembra ancora cosa semplice ma piuttosto pieno di ostacoli. I sindaci, di fronte alle drastiche decisioni di Monti e i suoi ministri, affermano di avere le mani legate, di essere degradati al ruolo antipatico di “esattori”. Molti amministratori locali svolgono con passione e competenza il proprio lavoro, si spendono senza sosta per fare in modo che lo scuolabus passi tutte le mattine, che i lampioni si accendano ogni sera, che gli anziani abbiano un posto accogliente per ritrovarsi. Altri però, in questi anni, si sono limitati ad amministrare senza avere il coraggio di imporre una nuova visione, non hanno fatto altro che preservare l’esistente pur sapendo che prima o dopo non sarebbe stato più possibile mantenere certe situazioni. Nei prossimi mesi tra nuove tasse e maggiori costi le famiglie dovranno affrontare notevoli sacrifici. Anche l’amministrazione pubblica dovrà fare altrettanto, cercando di ridurre gli sprechi (e ce ne sono), di tagliare i doppioni (che non mancano), di guardare oltre il proprio particolare. Alcuni piccoli Comuni si stanno già guardando attorno, perché entro giugno dovranno condividere con altre amministrazioni almeno un servizio, come prevede la legge. E si stanno accorgendo che si può fare anche qualcosa di più per tagliare alcune spese senza per questo privare i cittadini di servizi essenziali. Anche le Province saranno costrette, controvoglia, a cambiare pelle, ad alleggerirsi di infrastrutture che, per quanto relativo, hanno un peso sui bilanci. Le prese di posizione degli amministratori provinciali, invece, pur dimostrando la volontà di essere propositivi per razionalizzare i costi, all’opinione pubblica rischiano di apparire come l’estrema, disperata difesa del proprio “particulare”. Sentir palare di passaggio di comuni per “salvare” le province più piccole non è un bel segnale. La gente si aspetta altro dalla politica. di Nicola Stievano

Nell’aula magna della scuola Vittorino da Feltre di Noale è avvenuta la consegna di un microscopio professionale a titolo di donazione da parte di Giovanni Liziero, titolare dell’Ottica Liziero di Noale. L’oggetto sarà a disposizione degli alunni della scuola primaria e dei loro insegnanti che potranno avvalersi di un apparecchiatura professionale per le loro lezioni. Furti

A Scorzè

NEL PD SI DIMETTE ZUIN

A Spinea

SI PUNTA SULLE RINNOVABILI

Miranese MIRANO Sensi unici, i residenti protestano ancora pag. 10 Nasce un nuovo quartiere residenziale

CULTURA

Provincia ECONOMIA

SPINEA

Scossone all’interno del Pd di Scorzè. Davide Zuin, infatti, nelle scorse settimane ha deciso di dimettersi dal partito e approdare al gruppo misto. Il giovane consigliere comunale ha rassegnato le dimissioni per una serie di divergenze con i vertici del Pd locale.

A SALZANO SOLDI DAGLI EVASORI

La giunta di Salzano ha approvato la convenzione con l’agenzia delle entrate grazie alla quale i soldi recuperati dai controlli del fisco dal 2012 resteranno nelle casse del comune. L’accordo prevede di comprendere tutta la normativa recente che allarga le responsabilità nell’azione di accertamento dell’evasione e dell’elusione fiscale ai comuni

I LADRI RUBANO I SOLDI DELLA GITA

I ladri rubano i soldi della gita scolastica. E’ successo a Martellago a febbraio all’istituto comprensivo Goldoni di via Trento, dove ignoti si sono impossessati di un computer portatile, un dispositivo per la firma digitale e soprattutto di 1800 euro contenuti in un armadietto blindato: erano i soldi raccolti per la gita a Roma dei ragazzi di terza media. Indagano i carabinieri.

Fisco

pag.

Una non-stop su Shakespeare a Mirano pag.

LEGALITÀ

Le imprese “mature” fanno fatica ma tengono duro pag. 22

PERSONAGGIO

Giuseppe Mialich, il poeta autodidatta di Mira

14

19

pag.

CULTURA

Regione

26

I giovani e l’impegno politico ai tempi del web 2.0 pag. 27

Mafia in Veneto, attraverso le imprese in crisi pagg. 28-29

Piste ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico, pannelli solari e nuove politiche ambientali. Ecco come Spinea arriverà a ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera del 20% in 8 anni. Lo prevede il patto tra sindaci dello scorso anno. Il momento per fare il punto è stato il convegno “Le politiche ambientali del futuro: patto 20-20-20. Strategie e obiettivi” La proposta

“PIÙ CONTROLLI IN VIA LUNEO PER L’ESTATE”

TECNOLOGIA

Un piano per superamento del “digital divide” pag.

VENETO STRADE

30

La società partecipata e a un passo dal default pag. 32

Allagamenti, smog e gente che non rispetta i limiti di velocità. A chiedere miglioramenti per i prossimi mesi sono i residenti di un gruppo di case in via Luneo a Spinea. Via Luneo è un tratto di strada comunale di Spinea schiacciato tra il Passante e i confini con Mirano.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E

CONCESSIONARIA

DI

PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

REDAZIONE: Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 febbraio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese SMOG Limitazioni alla circolazione fino al 31 luglio, in particolare dalle 8 alle 18, esclusi sabato, festivi e i giorni di sciopero dei servizi di trasporto pubblico locale. Il Comune, poi, ha previsto di mettere un freno al transito anche in via Dante, a partire dal 20 febbraio scorso, quando le ordinanze sono entrate in vigore

Mirano, tornano le li

di Alessandro Ragazzo

Niente circolazione per le macchine a benzina immatricolate prima del 1/1/93

Informazioni disponibili sui divieti in vigore su www.comune. mirano.ve.it

B

asta inquinamento acustico e atmosferico. Il Comune di Mirano ha istituito delle limitazioni alla circolazione fino al 31 luglio, in particolare dalle 8 alle 18, esclusi sabato, festivi e i giorni di sciopero dei servizi di trasporto pubblico locale. Dunque basta auto in certe fasce orarie e in alcuni punti del territorio comunale. Il Comune, poi, ha previsto di mettere un freno al transito anche in via Dante a partire dal 20 febbraio scorso, quando le ordinanze sono entrate in vigore. Ma andiamo con ordine, partendo dalle limitazioni del traffico che riguarda una superficie ben delimitata. L’area comprende via Battisti (dall’incrocio con via Belvedere con via Cavin di Sala-via Scaltenigo), via Scaltenigo (dall’incrocio con via Cavin di Sala a quella con viale Venezia- tratto strada provinciale Dolo-Scaltenigo-Mirano), viale Venezia (dall’incrocio con via Scaltenigo fino ai confini con il comune di Spinea. La camionabile Spinea-Marghera fino alla diramazione per Mirano), via dei Dori (dall’incrocio con viale Venezia a quello con via Villafranca), via Miranese (dall’incrocio con via Vittoria fino all’entrata dell’ospedale), via Mariutto (dall’entrata dell’ospedale fino all’incrocio con via Villafranca-via Parauro

e Salzanese). Interessate sono le seguenti categorie. Innanzitutto le auto alimentate a gasolio euro zero o pre-euro, le euro uno immatricolate prima del primo gennaio 2011, o che non corrispondono alla legge. Sono escluse le vetture che hanno l’attesto d’installazione del filtro antiparticolato. Niente circolazione anche per le macchine a benzina immatricolate prima del primo gennaio 1993 e i motoveicoli e ciclomotori a due tempi, registrati prima del primo luglio 1999. Non sono comprese nei divieti alcune categorie di veicoli: quelli condotti da residenti nel comune di Mirano il martedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 10 alle 16; i veicoli alimentati a gpl o a gas metano; i veicoli con almeno 3 persone a bordo e quelli in servizio di car sharing, gli autobus, scuolabus, taxi e veicoli in servizio di noleggio con o senza conducente; i veicoli al servizio di portatori di handicap o utilizzati per il trasporto di soggetti affetti da gravi patologie o del soccorso pubblico. Alcune delle categorie devono munirsi di “titolo autorizzatorio”, compilando l’apposito modulo di autocertificazion,e per l’esonero dai provvedimenti di limitazione della circolazione stradale allegato disponibile al multi sportello del Comune (per infor-

mazioni telefonare allo 041-5798404/405 mentre l’ufficio è aperto lunedì, mercoledì, venerdì 7.30-12.15, martedì e giovedì 8.30-13.15 e 15.30-19.30). Ci si può rivolgere anche all’ufficio della Polizia locale (telefono 041-430640) con orario tutti i giorni dalle 9 alle 12. Nel sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.ilportaledellautomobilista.it) è possibile conoscere da subito la classe di appartenenza del proprio veicolo, digitando semplicemente il numero di targa nell’apposito campo. Lo stesso Comune di Mirano ha istituito il divieto di transito in via Dante, per il tratto compreso tra l’incrocio con via Villafranca e l’innesto su via Miranese, dalle ore 22 alle 6. In questo caso il provvedimento sarà attivo fino al 31 luglio. Sono esclusi dal divieto i mezzi militari e delle forze di polizia, di soccorso ed emergenza, per la raccolta dei rifiuti urbani e differenziati. E poi i veicoli di proprietà comunale identificabili a vista, limitatamente allo svolgimento delle proprie funzioni; quelli dei servizi di pubblica utilità o di pubblico interesse, individuati ed identificabili a vista, quelli adibiti ad altro pubblico servizio, le biciclette e i veicoli dei residenti.

A NOALE

Arriva la nuova centralina Arpav

D

opo le proteste dei residenti, con tanto di esposizione di cartelli, ancora ben visibili, è arrivata la centralina Arpav in via Mestrina a Noale. All’altezza della rotatoria è attivo l’apparecchio per misurare il livello delle polveri sottili. La zona, infatti, è molto trafficata, soprattutto dai camion, e i veicoli sono spesso in coda a causa del semaforo all’incrocio del Pioppeto. Questo ha fatto infuriare gli abitanti, circa una trentina, che hanno indetto una raccolta firme per chiedere di mettere in sicurezza la provinciale, e a metà dicembre hanno inscenato una protesta. Con l’apertura del primo tratto di variante alla Noalese, avvenuto nell’autunno del 2010, il numero dei mezzi in transito è cresciuto e, complice il tratto di strada molto stretto, rende pericoloso il passaggio dei tir. E come risolvere quel nodo, ancora non è stato deciso. A questo non è difficile immagine che i rilievi possano accertare il superamento dei 50 microgrammi al metrocubo di Pm10 previsto dalla legge. Così gli assessori alla Viabilità Luciano Gobbato e all’Ambiente Renato Damiani hanno chiesto ad Arpav di fare dei controlli per capire lo stato di salute dell’aria. A.R.

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Argomento del mese 5 Nuova ordinanza

limitazioni al traffico Il caso Convenzione con la provincia

Arriva il Mobility Manager di Filippo De Gaspari

S

pinea firma la convenzione che istituisce l’ufficio del Mobility manager in Provincia, il nuovo strumento di coordinamento provinciale delle politiche di mobilità sostenibile. Il comune intraprende nuove strade per migliorare sensibilmente la propria qualità dell’aria, partendo ancora una volta dalle buone abitudini. Con la firma del protocollo per il Mobility manager sensibilizzerà i propri cittadini e le imprese a utilizzare maggiormente il trasporto pubblici, le biciclette e gli altri mezzi di trasporto non inquinanti. Lo farà prima di tutto dando il buon esempio, attivando piani per gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti comunali e invitando le aziende a fare lo stesso per i propri lavoratori. Verrà perciò favorita la redazione di piani di spostamento casa-lavoro anche per le aziende e i negozi della grande distribuzione con un elevato numero di lavoratori, situati in aree industriali, commerciali, di servizi, ma anche poli sanitari e scolastici. Il tutto sarà a costo zero Cartelli di limitazioni per il Comune, grazie all’appoggio provinciale. Cà Corner, infatti, si occuperà di fornire i locali dell’ufficio, gli strumenti hardware e software, le utenze e la fornitura di materiali vari. Al Comune toccherà invece farsi trovare pronto migliorando piste ciclabili e realizzando nuovi tratti per incentivare così la mobilità sostenibile. Un nuovo passo sulla strada del miglioramento della qualità dell’aria, che il Comune ha intrapreso già lo scorso autunno, avviando, ad esempio, il lavaggio sistematico delle strade una volta a settimana.

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A Spinea

Le domeniche ecologiche S

pinea si affaccia alle domeniche ecologiche e ancora una volta è l’unica del comprensorio a farlo, la sola anche in provincia se si esclude Mestre. Ma non è l’unica misura antinquinamento, varata in un inizio d’anno nero per quanto riguarda le polveri sottili, con poca pioggia e tanti veleni nell’aria. Basti pensare che solo a gennaio, gli sforamenti consecutivi ai limiti per cui l’aria è considerata accettabile, hanno superato i 10 giorni. Il sindaco Silvano Checchin ha così dovuto mettere mano anche ad altre ordinanze, prima fra tutte quella che impone l’abbassamento del termostato sotto i 20 gradi. Vale per abitazioni private, uffici, attività commerciali e ricreative, chiese e palestre. In pratica ne sono escluse solamente case di cura e ricoveri sociosanitari, oltre a scuole e asili. Addirittura per gli edifici adibiti ad attività artigianali e industriali il limite è abbassato a 18 gradi. Il provvedimento pone anche il divieto di accendere fuochi all’aperto, anche in campagna e riscaldare ambienti non abitabili come box, cantine, garage, che dovranno perciò rimanere al freddo. Chi ha impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, olio combustibile e combustibili solidi dovrà ridurre da 14 a 10 ore il funzionamento delle stufe. Tutto questo per limitare al massimo le emissioni in atmosfera. Previste multe salate, fino a 500 euro, per chi non rispetta il provvedimento. Anche il lavaggio costante delle strade è stato in- Previste multe tensificato in questa stagione invernale, salate fino per cercare di abbattere le polveri lungo a 500 euro per le principali arterie stradali. Per quanto chi non rispetta riguarda le domeniche ecologiche, la il provvedimento prima, il 26 febbraio, ha dimostrato che non tutti gli spinetensi ne erano al corrente. Diciannove hanno ignorato l’ordinanza di blocco delle auto, per la prima volta riguardante tutti, anche i residenti, e sono stati pizzicati dagli uomini della polizia locale: per loro, multa di 81 euro. La domenica a piedi è stata l’occasione soprattutto per confrontarsi sul tema “Le politiche ambientali del futuro: patto 20-20-20. Strategie e obiettivi”. Scopo dell’incontro era spiegare ai cittadini il progetto che impegna la città a ridurre del 20 per cento le emissioni in atmosfera entro il 2020, e presentare il Piano d’azione per l’energia sostenibile. “Tutti i Comuni – spiega la vicesindaco Stefania Busatta – dovrebbero fermare il traffico per un giorno e riflettere sui temi legati allo smog. Per quanto riguarda la difesa del territorio, abbiamo aumentato la percentuale di raccolta differenziata dal 51 al 58 %. L’obiettivo è avere i cassonetti a calotta nell’intero Comune entro fine 2012, in modo da raggiungere il 65 % previsto dalla legge. Da maggio inizieremo a informare i cittadini, per poi iniziare nei mesi successivi”. Si replica il 25 marzo, seconda e ultima domenica ecologica del 2012 con le stesse modalità: limitazioni in tutte le strade comprese all’interno dell’area tra via Fornase, via Rossignago e via 11 settembre. Stavolta sarà organizzata una biciclettata in città, complice anche (si spera) il tempo mite di primavera. Nel frattempo non resta che sperare in un miglioramento della qualità dell’aria. Intanto nelle prime settimane di controlli, sono fioccate tante multe nei confronti degli automobilisti che non hanno rispettato i divieti F.D.G. di divieto di transito.


6 Miranese Servizi socio assistenziali La Cssa di Spinea la spunta al Tar contro l’Ulss13

“Stop a gare con il massimo ribasso” La sentenza stronca una gestione “economicista” sui servizi forniti a disabili e malati psichiatrici

di Alessandro Abbadir

I

l massimo ribasso nell’assegnazione e gestione di servizi socio assistenziali? Il Tar dice no all’Ulss 13. La sentenza è arrivata come un macigno lo scorso primo marzo e potrebbe essere una valanga pronta a colpire l’azienda sanitaria e che nelle scorse settimane è stata contestata anche da associazioni come l’Anffas della Riviera del Brenta (Fondazione Anffas) per lo stesso motivo. La domanda precisa che si è posta alla giustizia amministrativa è stata: “È possibile pensare alla logica del massimo ribasso anche per servizi chiave per lo sviluppo di un territorio, come quelli socio-assistenziali”? La domanda era alla base del ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale dalla cooperativa Sociale servizi associati cssa di Spinea, contro un bando dell’Usl13 di Mirano-Dolo per l’affidamento dei servizi residenziali territoriali, basato sul criterio dell’offerta più vantaggiosa. Un ricorso che ha avuto la sua conclusione con una sentenza a favore della Cssa. (n. 285/2012). Il Tar si è espresso

analogamente lo stesso giorno su un bando simile, che metteva in gara servizi per persone con disabilità autorizzati e accreditati da cooperative sociali e soggetti del terzo settore, confermando la stessa posizione. Simone Brunello direttore di Federsolidarietà Veneto interviene sulla questione: “Ciò

Avevano contestato i bandi i familiari dei disabili dell’Anffas che la cooperativa sociale Servizi associati cssa - associata a Federsolidarietà Veneto - ha contestato, è l’affidamento dei servizi residenziali territoriali del Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 13 mediante gara d’appalto da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta più vantaggiosa, senza aver previsto l’autorizzazione dell’attività assistenziale come requisito necessario per la partecipazione. E il Tar per il Veneto non solo ha

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riconosciuto la non legittimità dell’istanza, ma ha stabilito l’annullamento del bando”. Come ricordato all’interno della sentenza del Tar i servizi assistenziali delle Ulss regionali devono essere assicurati dalle aziende ospedaliere o dagli istituti di ricovero o cura oppure proprio da soggetti – pubblici o privati come le cooperative social, accreditati e autorizzati. L’autorizzazione all’esercizio del servizio assistenziale oggetto del bando emesso dall’Ulss 13 (che stabiliva un criterio di ribasso economico per l’affidamento) doveva quindi essere un requisito di ammissione preesistente. “Questa “vittoria” giuridica – prosegue Simone Brunello – è un traguardo importante per salvaguardare un modello di welfare come quello veneto, basato sulla sua capacità di integrare pubblico e privato sociale. In tutta la regione ci sono servizi che sono stati ideati e realizzati direttamente dalle nostre imprese sociali e inseriti nei Piani Zona, e poi regolarmente autorizzati ed accreditati, secondo quanto prevede la legge regionale. Questo model-

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La direzione dell’Ulss 13 a Mirano lo garantisce uno standard oggettivo del servizio socio-sanitario offerto: un settore delicatissimo che richiede competenze e professionalità non compatibili con l’utilizzo delle gare d’appalto impostate sul prezzo”. Anche per l’avvocato dell’associazione Pierpaolo Agostinelli “La sentenza del Tar è particolarmente apprezzabile, perché ha colto in modo lucido e puntuale il nocciolo delle tesi difensive e dunque l’aperto con-

trasto tra la gara d’appalto indetta dall’Ulss n. 13, e il sistema regionale di gestione dei servizi socio-sanitari affidati alle cooperative sociali attraverso gli strumenti dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale delle strutture private. Anche la giurisprudenza del Tar Veneto offre insomma indicazioni chiare sulla strada da seguire per garantire adeguati livelli qualitativi e di efficienza dei servizi socio-sanitari”.

SEDENTARIETÀ CAMMINATE PER ANZIANI

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ati preoccupanti: uno su tre degli adulti che vivono nel comprensorio dei 17 comuni dell’Ulss 13 sono completamente sedentari. Per favorire l’attività fisica fra gli anziani, i comuni puntano sulla creazione di gruppi di cammino. Il progetto specifico è stato presentato nelle scorse settimane in comune a Mira e si chiama: “Progetto di promozione dell’attività motoria: organizzazione dei gruppi di cammino nei comuni dell’ Ulss13”. A spiegarlo è stato nell’occasione il direttore del dipartimento Prevenzione Flavio Valentini, che ha fornito anche il quadro della situazione. “Nonostante gli effetti positivi dell’attività motoria siano oramai noti – ha detto il Anziani in cammino dottor Flavio Valentini direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Ulss – solamente il 31% degli adulti che vivono nei comuni del comprensorio pratica settimanalmente l’attività fisica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre il 28% è completamente sedentario. L’attività fisica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è, infatti, notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malattie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che ha la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali”. Da qui per comuni Ulss 13 l’importanza di organizzare “Gruppi Cammino”, rivolti in particolare alle persone anziane. Ci sono comuni però che da tempo hanno fatto da apripista investendo energie e risorse. Il caso è quello di Mira.“ Quella dei gruppi di cammino è una iniziativa – spiega l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Mira Margherita Gasparini – che nel nostro ente locale è già attiva da un anno, proprio con l’obiettivo di promuovere stili di vita sani. Vede coinvolti i Centri Anziani, nell’ambito del Progetto Paseo condotto in collaborazione con l’Università di Verona e Ulss13”. E ora queste iniziative saranno seguite dal resto dei comuni del comprensorio. A.A.


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8 Mirano L’Intervento

Amministrative

Le sorprese delle “liberalizzazioni”

Politica La scelta del centrosinistra

Maria Rosa Pavanello vince le primarie di Filippo de Gaspari

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La candidata del Pd vince con 820 preferenze, il 39,48% del totale. Luisa Conti ne ottiene 522 (25,13%).

irano scopre le primarie e Maria Rosa Pavanello le vince, diventando la candidata sindaco di tutto il centrosinistra. Sarà lei una delle protagoniste della campagna elettorale di primavera. La consultazione che, dopo i recenti scivoloni, da Genova a Marcon, restituisce serenità al Pd, incorona l’ex consigliera e assessore, 42 anni, consulente per le attività formative. Pavanello stacca e mette in fila gli altri candidati in corsa: dopo di lei Luisa Conti, sostenuta da Sinistra e libertà e Città Possibile-Partito socialista, dietro di quasi 300 voti e poi a seguire Renata Cibin (indipendente), Luigi Gasparini (Federazione della sinistra) e Lauro Simeoni (Italia dei valori). Pavanello vince con 820 preferenze, il 39,48% del totale. Luisa Conti ne ottiene 522 (25,13%). Tra Renata Cibin e Luigi Gasparini la spunta la prof di greco, che vince con 298 voti (14,35%) contro i 270 (13%) del giovane comunista. Lauro Simeoni chiude con un rispettabile 8,04%, totalizzando 167 preferenze. I votanti alla fine sono 2081. “Abbiamo superato i votanti che nel 2005 diedero la preferenza a Romano Prodi – afferma il presidente del comitato organizzatore Gilberto Bellò – allora i miranesi che votarono Ulivo furono 2045. Un chiaro segnale della domanda che arriva dai cittadini, ora netta risposta a chi, del tutto interessato, ha parlato la coalizione dovrà costruire il giusto percorso per di primarie fasulle, già decise in partenza. È stata portare il centrosinistra al goinvece una grande prova di verno della città”. La vincitrice Terza Renata democrazia che mi dà forza e è visibilmente soddisfatta: “Ab- Cibin con 298 responsabilità di non deludere biamo avuto la prova – afferma voti, il 14,35 %. i tanti che hanno creduto nel Pavanello – che il dialogo e il Al quarto posto mio progetto e mi hanno dato confronto portano benefici non Luigi Gasparini il loro appoggio. Ora dobbiamo solo alla coalizione ma anche lavorare tutti assieme, per chiualla città, che ha partecipato in maniera massiccia. dere in modo definitivo la parentesi di malgoverno di Il buon risultato di tutti i candidati è la dimostrazione Cappelletto, e riportare a Mirano i valori di buona amche il centrosinistra ha una grande capacità di sele- ministrazione, partecipazione, equità, tutela dell’amzionare persone credibili. Tutto questo è una decisa e biente e del territorio che sono stati dimenticati”. Per

NEWS

Il municipio di Mirano e Maria Rosa Pavanello

il coordinatore locale del Pd Giuseppe Salviato: “La scelta di svolgere le primarie si è rivelata vincente e ci consegna tre importanti risultati: una partecipazione al voto superiore a ogni aspettativa, un centrosinistra unito e un candidato sindaco della coalizione che ha ricevuto una significativa investitura popolare”. La macchina ora resta in moto: la sfida più importante è il 6 e 7 maggio, con le elezioni comunali. Per quella data Pavanello oltre a dover tenere unita la coalizione delle primarie, cercherà anche di avvicinare l’Udc, che ha guardato con molta attenzione i risultati del centrosinistra e che non ha mai nascosto il suo gradimento per Pavanello.

di Erminio Alajmo* segue da pag.

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Non può più sussistere il limite minimo di 5 ore, né quello massimo di 20 ore di apertura. Rimane l’efficacia della norma che prevede la limitazione degli orari per esigenze pubbliche. Rimane anche la preventiva comunicazione al Comune così come va fatta comunicazione sulla scelta del giorno di chiusura settimanale e delle ferie. Persiste la necessità dell’esposizione del cartello orario e chiusura, in quanto è una necessità di informazione al pubblico. Attualmente, in materia di orari, il Comune è tenuto ad emanare una disciplina degli orari degli esercizi pubblici. In attesa dei provvedimenti attuativi sulle liberalizzazioni, o altri pronunciamenti dell’Autorità preposta, riteniamo che i Comuni possano continuare ad avvalersi delle ordinanze già emesse, mantenendo la validità degli orari già comunicati a suo tempo dagli esercenti. Nel caso il titolare dell’attività di somministrazione intendesse modificare, o ampliare, l’orario di apertura, dovrà comunicarlo al Comune, che ne prenderà atto nel caso nulla-osti all’apertura prolungata o modificata, oppure, nel caso sussistano ragioni di ordine e di sicurezza pubblica, o comunque di interesse pubblico, il Sindaco potrà imporre limitazioni all’orario, in via permanente o per situazioni contingenti, com’è avvenuto finora. Intanto le linee guida regionali di programmazione restano tuttora valide e i Comuni devono continuare a predisporre la programmazione con possibilità di imporre vincoli alle nuove aperture per la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali. Attendiamo però chiarimenti da parte dei Ministeri e le indicazioni delle Regioni. Sulle attività di somministrazione delle bevande, in una battuta “l’unica certezza è che non ci sono certezze” e restiamo in attesa dei pronunciamenti della Magistratura. Fino a quando non verrà rivista e modificata la disciplina regionale rimane uno strumento valido ed indispensabile per dare regole certe ad un settore che svolge un importante servizio al pubblico. In attesa di pronunciamenti ufficiali consigliamo di evitare fughe in avanti o prese di posizione personalistiche. *Presidente Appe Padova

Scuole superiori

CRESCE IL DISTRETTO DI VIA MATTEOTTI

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resce ancora il distretto superiore di via Matteotti: la Provincia ha recentemente stanziato 600 mila euro, dopo che gli assessori provinciali all’Edilizia scolastica Giacomo Gasparotto e all’Istruzione Claudio Tessari, hanno incontrato i dirigenti scolastici dell’Itis tecnologico Levi, del Liceo MajoranaCorner e dell’Istituto tecnico 8 Marzo e tecnico-agrario PontiLorenz. “Continua la nostra politica di messa in sicurezza, riqualificazione e ampliamento dei nostri plessi scolastici – ha detto Gasparotto – anche il distretto di Mirano sarà interessato da un

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serie di interventi che miglioreranno la qualità e l’agibilità dell’istituto. E’ una risposta importante che diamo agli studenti e alle famiglie del nostro territorio. La giunta Zaccariotto ha sempre creduto negli investimenti sulla sicurezza e sul funzionamento delle nostre scuole e in poco più di due anni nel distretto di Mirano sono stati investiti circa 2 milioni di euro”. Per l’assessore Tessari invece: “Tutta l’offerta formativa dovrà essere riorganizzata e rivista per il prossimo dimensionamento scolastico, in collaborazione con i dirigenti”. Entro la fine di aprile sarà pronto

il progetto esecutivo della Casa dell’energia che sarà realizzato all’interno della cittadella, vicino all’Itis Levi. Il costo è di 400 mila euro, metà dei quali messi a disposizione dei privati. A breve partiranno anche i lavori relativi ai nuovi spogliatoi della palestra del liceo Majorana per 300 mila euro di intervento, mentre sempre al Majorana, verso fine settembre, inizieranno i lavori per la realizzazione di 4 nuove aule per 300 mila euro.

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Mirano 9 Politica Anche il centrodestra individua il candidato

Il Pdl incorona Marina Balleello Unica candidata in corsa, ha raccolto la preferenza di 95 iscritti sui 178 disponibili. In molti avrebbero preferito primarie aperte agli elettori e non solo agli iscritti Marina Balleello

di Filippo De Gasperi

A

nche il Pdl celebra le sue primarie, ma allargate solamente agli iscritti. La consultazione, che ha spaccato il partito al livello provinciale opponendo il coordinatore Mario Dalla Tor alla corrente di Michele Basso, che avrebbe voluto invece vere primarie aperte agli elettori, incorona a Mirano l’unica candidata in corsa, la presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello. Il voto del 4 marzo allarga in realtà la frattura già aperta nel coordinamento locale: a Mirano dei 178 iscritti, 95 accordano la preferenza a Balleello, il 53% del totale. Gli altri decidono di non andare a votare, bocciando così implicitamente, prima ancora che la stessa

Focus

Balleello, il metodo stesso scelto per investire ufficialmente la candidata. Al di là dello scontro interno al partito, per nulla finito, Balleello è comunque la candidata sindaco ufficiale del Pdl a Mirano, dopo mesi in cui il suo nome girava come papabile rappresentante del centrodestra e sarà lei a dover guidare gli azzurri alla riconquista del palazzo dopo la caduta del centrodestra di Roberto Cappelletto. “Sono soddisfatta soprattutto della buona affluenza alla consultazione – spiega Balleello – si è trattato di un esperimento per coinvolgere la base in scelte su cui il partito aveva già mostrato compattezza e l’esperimento è decisamente riuscito”.

IN BIBLIOTECA: QUESTIONARIO AGLI UTENTI

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a biblioteca chiede la collaborazione dei suoi utenti per migliorare la qualità e l’efficacia del servizio. Lo fa attraverso un questionario, che i frequentatori troveranno nelle sale della struttura in barchessa di villa Errera, e che con questa iniziativa saranno invitati a dedicare qualche minuto per

A Mirano gli iscritti andati a votare sono stati 96: si tratta di un’affluenza comunque superiore a quella registrata per la recente elezione del coordinatore provinciale del partito. “Un numero che mostra voglia di partecipazione alle scelte per la città nonostante lo strumento della consultazione diretta degli iscritti sia inedito – aggiunge Balleello – gli iscritti hanno avvalorato la scelta di un solo nome come candidato sindaco che è stato un bel segnale di unità nel Pdl”. Nel coordinamento locale, vicino a Balleello parlano addirittura di voto plebiscitario, avendo Balleello totalizzato 95 preferenze, con una sola scheda bianca. Ma dall’altra parte della

rispondere in forma anonima ad alcune domande, formulando suggerimenti e osservazioni sui 7 quotidiani e 67 periodici che sono a disposizione nella sala lettura. I quotidiani sono sia locali che nazionali e le riviste periodiche spaziano dall’arte alla fotografia, dall’ambiente e ai fumetti, dalle scienze ai viaggi. Gli utenti potranno indicare le pubblicazioni che consultano abitualmente, e quelle che non dovrebbero assolutamente mancare. In questo modo la biblioteca veicolerà le prossime decisioni

barricata si grida in egual modo alla vittoria, con i rivoltosi che sottolineano il 47 % di iscritti che hanno scelto di non andare a votare. Polemiche a cui Balleello sembra non voler prestare attenzione, già proiettata nella campagna elettorale che la vedrà contrapposta a Maria Rosa Pavanello, la candidata del Pd vincitrice delle primarie del centrosinistra, in quella che si prospetta un’avvincente sfida tutta in rosa: “La nostra consultazione – attacca ancora Balleello – è stata segno di democrazia interna, non come nel centrosinistra dove le primarie servivano solo a rimarginare le ferite delle loro divisioni”.

riguardanti la disponibilità dei giornali, dopo che nei mesi scorsi la cancellazione di alcune testate per motivi di bilancio, aveva suscitato malumori e proteste. Il modulo del questionario è disponibile all’emeroteca e al banco prestiti oppure può essere stampato direttamente a casa, in internet e consegnato. I risultati saranno pubblicati e serviranno per far corrispondere sempre più l’offerta della biblioteca alle esigenze di lettura degli utenti. F.D.G.


10 Mirano Viabilità Area di Mirano Nord

Sensi unici, le proteste dei residenti continuano di Filippo De Gaspari

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ambia ancora la viabilità del quartiere Nord di Mirano, e in città scoppia l’ennesima rivolta. L’area attorno l’ospedale civile si conferma zona calda: il divieto di transito istituito dal Comune su via Dante nord dalle 22 alle 6 del mattino, scatena le proteste delle vicine vie e, per giunta, non accontenta neppure gli stessi residenti di via Dante, che lo ritengono un palliativo. La primavera dunque si preannuncia all’insegna dello scontro. A protestate sono stati subito i residenti di via Zinelli, l’altra strada lungo l’asse sud-nord, messa anni fa a senso unico per realizzare l’anello di circuitazione nel quartiere. “Anche qui i livelli sonori generati dal traffico, sono superiori di giorno e di notte ai limiti stabiliti – rileva il portavoce di via Zinelli Adriano Filippi – lo confermano i rilevamenti effettuati nel 2009 dall’Arpav. Dati che abbiamo più volte sottoposto a sindaco e assessori, senza risposte. Adesso che qualcosa si è mosso chiediamo lo stesso trattamento di via Dante: anche in via Zinelli venga istituito il divieto di transito dalle 22 alle 6”. Non si dichiara soddisfatto neppure il comitato Dante-Villafranca, che pure aveva chiesto di intervenire con provvedimenti di limitazione al traffico a causa dello sforamento dei livelli acustici, ma che ora rimanda al mittente la nuova ordinanza: “Siamo di fronte all’ennesima burla – afferma il portavoce Pierluigi Paloscia – il divieto è stato messo nella fascia oraria in cui transita il minor numero di veicoli e anche quella che ha, secondo i dati Arpav, il minor livello

Si chiede il ritorno al doppio senso di marcia in via Parauro per allegerire il traffico in via Zinelli

Il centro di Mirano

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NEWS Disservizi

SALTANO GLI SCREENING

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A confermare il pericolo per la salute, i rilevamenti Arpav del 2009 di inquinamento acustico della giornata”. I residenti sono dubbiosi anche sul fatto che i carabinieri potranno proseguire, come hanno fatto fin dai primi giorni dell’entrata in vigore del provvedimento, a presidiare la strada, mentre di notte la polizia locale, solitamente deputata a questo genere di controlli, non è in servizio. “E comunque – come rilevano altri residenti – è inutile lamentarsi del poco presidio del territorio delle forze dell’ordine se mandiamo i carabinieri a fare i vigili durante la notte”. “Procederemo comunque, anche alla luce di questa ennesima burla e a tutela dei diritti, della sicurezza e della salute dei cittadini, con la presentazione di un esposto alla Procura” avverte Paloscia. E adesso si allarga il fronte di chi chiede il ritorno al doppio senso di marcia in via Parauro, soluzione questa che permetterebbe di alleg-

gerire il traffico su via Dante e via Zinelli. Lo chiedono anche nella vicina via Luneo: “Non si capisce quale sia il metro di misura usato dal commissario per chiudere una via piuttosto che un’altra – afferma uno dei portavoce Massimo Zaratin – non era allora meglio riaprire subito via Parauro?”. La patata passa inevitabilmente nelle mani del prossimo sindaco che si insedierà a maggio, per ora intanto rischia di riempire la campagna elettorale dei diversi candidati.

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ncora disagi alle poste. Non farebbe nemmeno più notizia, visto che da circa un anno i ritardi nella consegna della corrispondenza sono all’ordine del mese. Stavolta però a Mirano si è andati oltre: ad arrivare in ritardo in questo inizio d’anno, sono stati anche gli esami clinici. A denunciarlo sono state alcune donne, che si sono viste saltare lo screening mammografico a causa dei ritardi. Le pazienti erano in lista per sottoporsi all’esame, ma i loro appuntamenti sono stati annullati perché gli inviti, recapitati a domicilio dall’Ulss un mese prima della data, sono arrivati 15 giorni dopo. Non solo: all’Ulss 13 sono tornate indietro alcune lettere d’invito e anche diverse risposte all’esame causa indirizzo sconosciuto. Qualcuno si è preso la briga di verificare, e l’indirizzo dei destinatari risultava invece corretto. Anche l’Ulss dunque è stata costretta ad adeguarsi ai disservizi e da tempo non utilizza più la distribuzione massiva, del tutto inefficiente, con conseguente aggravio di costi. Problemi lontani dall’essere risolti anche all’ufficio postale decentrato di Zianigo, dove l’impianto di riscaldamento dall’inizio dell’anno funziona a metà e non è in grado di garantire un ambiente confortevole. Così i dipendenti se ne stanno al lavoro tutto il giorno col cappotto. La situazione delle poste ad onor del vero, non è critica solo a Mirano ma anche in diversi altri comuni del comprensorio. F.D.G.



12 Spinea Traffico Proteste contro gli effetti del Passante

Il Comitato Fossa vuole aree verdi I residenti più infuriati sono quelli delle vie Costituzione, Luneo, Miranese e Roma, ormai subissate dal traffico.

NEWS Donazioni

AVIS, AUMENTANO I DONATORI

di Gabriele Pipia

“S

iamo soffocati dal Passante, dovete mantenere le vostre promesse”. Il comitato di quartiere “La Fossa”, da tre anni alle prese con rumore e inquinamento, alza la voce e chiede la realizzazione delle aree verdi promesse nell’accordo di programma. Il comitato ha raccolto 267 firme dei residenti, e le ha

Sono state raccolte 267 firme degli abitanti inviate a Comune, Provincia, Prefetto. inviate a Comune, Provincia, Prefetto, Cav, Arpav e Asl, chiedendo di poter partecipare alle prossime scelte relative agli interventi da eseguire. I residenti più infuriati sono quelli delle vie Costituzione, Luneo, Miranese e Roma, ormai subissate dal traffico. A farsi portavoce dei cittadini è Roberto Tozzato: “La nostra vita non è più la stessa, trambusti e polveri sottili sono ormai

all’ordine del giorno. Sembra di sentire il continuo rumore assordante di un aereo, non ne possiamo più. – spiega – I veicoli che viaggiano lungo il Passante, sommati a quelli delle strade provinciali e comunali, ci impediscono di dormire”. Ma Tozzato parla anche di pericolo per la salute: “L’alta quantità di smog è un pericolo per tutti, in questa zona vivono anche molti bambini”. Il comitato chiede degli interventi per ridurre il più possibile il numero di emissioni. In passato vennero installate delle barriere sul lato est dell’autostrada, ma secondo i residenti sono insufficienti. “Gli enti preposti devono prendersi le loro responsabilità e intervenire, sopra le nostre case c’è una costante cappa di smog, ma noi abbiamo diritto di continuare a vivere in modo normale, com’era stato fino a prima del 2009. Le promesse non mantenute a cui si riferiscono i cittadini, riguardano l’ormai noto Passante Verde, e ora avanzano tre richieste: “Innanzitutto chiediamo che l’Arpav misuri il livello

IL CASO Una grande famiglia

NASCE MASSIMO E I NONNI FESTEGGIANO

La famiglia Marzola

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uattro nonni, cinque bisnonni e una trisnonna: una famiglia grandissima, con radici profonde proprio a Spinea. A febbraio è nato a Firenze il piccolo Massimo Marzola, figlio del trentunenne Francesco Marzola e della coetanea romana Letizia Giuliani, ballerina che si è esibita nei più prestigiosi palcoscenici nazionali ed europei. Non sarà facile per il neonato comprendere in fretta tutto l’albero genealogico, e allora ci proviamo noi, visto che papà, nonno e bisnonno sono di Spinea. In cima all’albero c’è la trisnonna Aurelia Chiarani, di origine trentina ma residente fin da giovane in via Miranese, al confine tra Spinea e Chirignago. Aurelia è una novantaduenne arzilla e brillante, molto emozionata al momento di conoscere il suo pro-nipote. Ma oltre alla rarissima trisavola, Massimo dovrà conoscere anche ben cinque bisnonni: due di loro vivono a Roma (dove risiede la famiglia della Giuliani), ma gli altri tre abitano da sempre nel

B

Un’immagine del Passante di Pm10 nel nostro quartiere, poi si deve progettare un intervento definitivo per la costruzione di aree verdi, e infine bisogna impedire che in futuro in quest’area sorgano nuovi edifici commerciali, artigianali e industriali”. Nei giorni scorsi sono arrivate

La lieta notizia si è diffusa su facebook e in tanti hanno portato le loro congratulazioni

Miranese. Edoardo Santoni, 71 anni, è di Spinea, mentre abitano a Martellago Elvira Dal Sass e Adolfo Marzola, di anni rispettivamente 70 e 81. Ancora vivi anche tutti e quattro i nonni, che si dividono: Gianni Giuliani e Irene Pelliccia vivono nel Lazio, Mauro Marzola e Clara Santoni sono veneziani. Mauro vive a Mira, mentre la Santoni abita a Spinea, ed è nota in città per essere la fondatrice dell’Accademia Veneta di Danza e Balletto. Molto attiva nel terriClara Santoni torio con spettacoli e concorsi di danza, la Santoni è tra le più titolate insegnanti dell’intero panorama nazionale. Alla nascita del piccolo Massimo ha diffuso immediatamente la lieta notizia su Facebook, creando un vorticoso passaparola in tutta Spinea. Ma com’è stato possibile un evento del genere, proprio in un periodo in cui ogni statistica ci dice che le giovani hanno nettamente posticipato l’età della maternità e quindi, ora è più difficile diventare perfino nonni? Di sicuro il ramo della Santoni, quello spinetense, è sempre stato molto precoce: lei madre a 18 anni, suo padre a 22 e sua madre, attualmente trisnonna, a 21. Un mix di coincidenze che ha portato al lieto evento: ormai i neonati con bisnonni vivi sono davvero rari, figuriamoci i trisnonni. Insomma come a dire, una generazione unita darà il benvenuto al nuovo arrivato in famiglia, che come minimo potrà imparare a danzare vista la bravura della mamma e della nonna paterna che è conosciuta a livello nazionale per questa caratteristica, cioè quella di aver fondato una scuola di danza che ha dato grandissime gratificazioni. G.Pip.

anche le proteste dei residenti di via Luneo: “Il Passante provoca rumori, smog e allagamenti. Chiediamo solamente una ciclabile, dei passaggi pedonali e dei rallentatori”. Se non arriveranno, si dicono pronti a bloccare la strada.

uona notizia dal versante sociale: i donatori di sangue sono in aumento a Spinea. Questo è quello che è emerso dal bilancio annuale dell’Avis che ha annunciato che nel 2011 ci sono 63 nuovi donatori entrati a far parte dell’associazione. La maggioranza di loro sono giovani ed è questo l’aspetto che più ha entusiasmato Armando Busolin, che ha letto la relazione le scorse settimane nell’ultima assemblea, alla presenza del sindaco Silvano Checchin, della dottoressa Flora Alborino, responsabile del Centro trasfusionale di Dolo-Mirano-Noale e di Luigi De Luca l 31 dicembre 2011 i donatori effettivi della sezione hanno raggiunto quota 524, con 1056 donazioni per un incremento del 5% rispetto al 2010. F.D.G.

MEDIA VICO BIMBI AL FREDDO

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ambini in classe con il cappotto, i genitori non ne possono più: “Se necessario, siamo pronti a tenere i nostri figli a casa”. Per un mese gli alunni della scuola media “Vico” hanno dovuto fare i conti con temperature polari, ma dopo alcune settimane di attesa alcuni genitori hanno deciso di farsi sentire vibratamente con l’amministrazione comunale. Erano oltre una trentina quelli che in una gelida serata di metà febbraio si sono riuniti davanti al Municipio per chiedere spiegazioni al sindaco Silvano Checchin. All’incontro chiarificatore, serrato ma civile, hanno partecipato anche l’assessore ai Lavori Pubblici Giampier Chinellato e l’assessore all’Istruzione Stefania Busatta. “Il comune si è limitato a sigillare con lo scotch gli spifferi delle finestre” hanno sbottato alcuni genitori, che hanno deciso di autofinanziarsi per acquistare del materiale isolante più efficiente. Ma il problema non è certamente stato risolto: a causa degli interventi a tampone, ora alcune finestre non possono più essere aperte. E se ora le temperature stanno salendo, il problema non potrà che ripresentarsi nei prossimi mesi. Checchin e la sua giunta, però, rassicurano le famiglie: “Non sono state rilevate situazioni di significativo disagio, i nostri sopralluoghi hanno constato temperature accettabili. Ma teniamo conto delle lamentele e abbiamo già pronti i preventivi per l’acquisto di alcuni termoconvettori”. Il comune ha programmato anche dei futuri interventi sui serramenti per risolvere il problema, stimando una spesa complessiva di

Un impianto di riscaldamento 700mila euro. La minaccia di tenere i figli a casa aveva fatto molto rumore, ma la situazione è ormai in via di risoluzione. Checchin parla di allarme esagerato: “I sopralluoghi hanno rilevato temperature più che accettabili attorno ai 20 gradi e i problemi si erano verificati solo in due classi su 30 – spiega –. Nei locali interessati dalle infiltrazioni d’aria si sono registrati nei giorni scorsi abbassamenti della temperatura fino a 17 gradi, ma abbiamo subito provveduto tenendo acceso il riscaldamento durante tutto il weekend, anche a scuola chiusa, in modo che il lunedì i ragazzi potessero trovare un clima nella norma”. Il lavoro sui serramenti verrà comunque realizzato, molto probabilG.Pip. mente durante l’estate.


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14 Spinea Urbanistica I cantieri sono partiti da qualche settimana

Nasce un nuovo quartiere residenziale Si estenderà in un’area di ben 75mila metri quadri. Il progetto incontra l’opposizione di molti ambientalisti

NEWS Sociale

CITTADINANZA A BIMBI STRANIERI

di Gabriele Pipia

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el mese di febbraio sono iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo grande quartiere residenziale, che sarà collocato tra il parco Nuove Gemme e l’ex fornace “Cavasin” di via Asseggiano. Il quartiere, a cui attualmente è stato affibbiato il nome tecnico di “piano norma 20”, si estenderà in un’area di ben 75mila metri quadri. Il progetto incontra l’opposizione di molti ambientalisti, che avrebbero voluto prolungare in quella zona l’oasi naturalistica per far da contraltare ad una città troppo cementificata. Ma ormai l’amministrazione ha dato il via libera al progetto, e dal punto di vista urbanistico Spinea dovrebbe ricavarne notevoli benefici. Nelle prime settimane di febbraio sono partiti i lavori preliminari che servono a predisporre opere di urbanizzazione come allacciamenti e scavi, ma i primi condomini dovrebbero sorgere già entro la fine del 2013. Molto soddisfatto l’assessore all’Urbanistica Riccardo Da Lio: “Si tratta di una lottizzazione molto importante, adottata dalla precedente giunta

e approvata dall’attuale” spiega. Da Lio sottolinea poi alcuni dati tecnici: “Sarà un quartiere residenziale, ma a bassa densità abitativa. Il rapporto volume-superficie sarà inferiore alla media, nell’ordine dello 0,11”. Al termine dei lavori la superficie costruita sarà di 8348 metri quadrati, mentre il volume totale sarà di 30 mila metri cubi. Gli appartamenti costruiti saranno oltre un centinaio, e rappresenteranno una valvola di sfogo importante per altri quartieri attualmente sovrappopolati. Il 38% della superficie totale sarà dunque destinato all’edificazione, mentre il restante 62% rimarrà al comune, che intende realizzare importanti opere pubbliche come strade, parcheggi, alberi, panchine e vialetti. Proprio il parco dovrebbe essere attraversato dalla strada di collegamento, già utilizzata, che parte dalla rotatoria di Asseggiano e arriva nel territorio di Spinea. Già fissate anche le condizioni delle abitazioni: il 62% apparterrà ai privati, il rimanente sarà di edilizia pubblica convenzionata. Il progetto era già stato previsto

C Un cantiere edile nel Piano Regolatore del 2000 e prevede la realizzazione non solo di condomini ma anche di villette a schiera. Intanto i tecnici comunali sono al lavoro anche nella altre zone della città. Il ponte di via Petrarca, ad esempio, dovrà essere demolito e poi ricostruito. L’ha deciso il comune nelle scorse settimane ed è già pronto lo studio di fattibilità. Il passaggio sul canale Parauro è chiuso da molti mesi a causa di un cedimento strutturale. I cittadini, soprattutto

i residenti dei primi civici di via Petrarca, hanno protestato a lungo. In questo periodo il comune ha analizzato la situazione per capire le cause del cedimento. Ora servirà un nuovo progetto, che tenga presente del particolare terreno su cui dovranno poggiare le fondazioni. La giunta comunale ha approvato lo stanziamento di 150mila euro e la costruzione del nuovo ponte è stato inserito nel programma delle opere pubbliche relativo al triennio 2012-2014.

ittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. Questo l’argomento di mostre fotografiche, film, tavole rotonde, dibattiti che si è tenuto fino a metà marzo nel comune di Spinea. La città ha ospitato “Io sono nato qui: il diritto di essere italiani”, un ciclo di appuntamento per aiutare a formarsi un’idea sul diritto di cittadinanza e sull’integrazione dei giovani immigrati di seconda generazione. L’idea è nata dall’incontro fra il regista Fred Kuwornu e il presidente dell’associazione Civitas Futura Mauro Moro, in occasione della proiezione del film “18 ius soli”, alla Camera dei deputati. F.D.G.

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recentemente organizzato delle esercitazioni utilizzando le motoseghe e promuovendo la cultura della prevenzione e dell’immediato intervento. Sempre a metà febbraio, 7 volontari spinetensi, gli unici impegnati di tutta la Provincia, sono corsi a spalar neve nel centro Italia travolto dalla bufera. Sono stati impegnati nel piccolo paese di Macerata Feltria, sulle colline marchigiane, sepolto da un metro e 70 cm di neve. I volontari sono partiti con un camion, un fuoristrada e una palla gommata. “Abbiamo subito solidarizzato con gente accogliente e disponibile – ha spiegato Bareato – qui c’è tanto da fare ma anche grande riconoscimento per il nostro lavoro”. L’anno scorso la Protezione Civile di Spinea aveva risposto presente, con decine di volontari, alla visita di Papa Benedetto XVI al Parco di San Giuliano. In quell’occasione avevano operato a supporto del Suem e nella gestione dei flussi di pelleG.Pip. grini in arrivo e in partenza.



16 Santa Maria di Sala Territorio I volontari guidati da Luca Nebradiga

Logistica contro le emergenze Il Comune si è dotato di un nuovo magazzino e di una cucina mobile

di Filippo de Gaspari

L

ogistica in primo piano nella gestione delle emergenze. Per far fronte ai sempre più numerosi eventi calamitosi, la Protezione civile di Santa Maria di Sala, si è dotata di un novo magazzino per il ricovero degli attrezzi e anche di una cucina mobile all’avanguardia. L’inaugurazione a febbraio, alla presenza del sindaco Paolo Bertoldo e degli assessori alla protezione civile di Provincia e Regione, Giuseppe Canali e Daniele Stival oltre che del dirigente regionale dell’unità di progetto Protezione civile Roberto Tonellato. Il nuovo magazzino è costato circa 360 mila euro, per una superficie totale di 400 metri quadrati: circa 250 sono destinati alla protezione civile, gli altri 150 verranno utilizzati dalla Pro loco. Al Comune è stato concesso un contributo regionale di 150 mila euro. La nuova sede in via Ferraris è dotata di un ampio magazzino a due piani per il ricovero dei materiali e dei mezzi in dotazione, ma soprattutto sarà il cervello operativo, dove potranno essere gestite tutte le emergenze comunali. La cucina mobile invece è stata progettata dagli stessi volontari dell’associazione capitanata da Luca Nebradiga, che con l’aiuto degli sponsor si sono

Un esempio di una cucina mobile

appoggiati a una ditta specializzata per la realizzazione del carro e la fornitura delle apparecchiature professionali da cucina: è in grado di erogare circa 250 pasti l’ora e può entrare in funzione dopo circa mezz’ora dall’arrivo sul posto. Al suo interno lavoreranno alcuni volontari che hanno frequentato un apposito corso ottenendo il rilascio del patentino Haccp. “Attrezzature per cui si è vista la necessità a L’Aquila, durante l’emergenza terremoto, dov’era necessario essere operativi nel giro di poche ore” ha detto Canali, mentre Stival ha elogiato il volontariato nel sistema di protezione civile regionale: “Ottomila veneti in Abruzzo, 7 mila nell’alluvione

del 2010 in casa nostra – ha ricordato – e ancora recentemente in Liguria e nelle Marche sepolte dalla neve”. Il sindaco Bertoldo ha ringraziato il gruppo per lo sforzo: “Ora siamo davvero pronti a fronteggiare le future emergenze e anche la Pro loco, che finora era costretta in villa Farsetti, potrà operare meglio coi propri volontari e materiali”. Soddisfazione a riguardo è stata espressa anche dalla presidente della Pro loco Italia Caterina Padolazza, che con una battuta ha salutato l’apertura del nuovo magazzino: “Ero effettivamente stanca – ha detto – di tenere tutti quegli scatoloni a casa”.

NEWS A Villa di Farsetti

LE MACCHINE DI LEONARDO

I

l genio di Leonardo in mostra a villa Farsetti. Fino al 15 aprile si potranno ammirare una ventina di macchine progettate dall’inventore fiorentino di Vinci e riprodotte fedelmente da alcuni operai umbri cassaintegrati, a cui un’associazione locale ha dato la possibilità di impegnarsi per realizzare gli allestimenti, in cambio di un piccolo contributo. La mostra inaugurata il 14 febbraio in villa e definita in quell’occasione dall’assessore provinciale Claudio Tessari l’evento culturale numero uno in provincia, punta tutto sul fascino di macchinari in grandezza naturale, realizzati su progetti originali di Leonardo Da Vinci. Un esempio? L’ornitottero verticale, l’attrazione al centro della rotonda della villa e forse uno dei più affascinati: un macchinario complicatissimo, che la dice lunga su cosa effettivamente volesse dimostrare Leonardo 500 anni fa nei suoi progetti, nessuno dei quali fu però mai tramutato in opera. I macchinari sono fedelmente costruiti seguendo le indicazioni del Maestro con materiali indicati dallo stesso Leonardo e seguendo per filo e segno anche i dettagli. A render possibile la mostra è stata l’associazione di Spinea Viva-Mente di Giuseppe Di Giovanni e Stefan Eckl, che assieme a un gruppo di amici hanno fatto in modo che un loro sogno, si realizzasse dato che normalmente mostre di questo genere vengono allestite solo nelle grandi città. Nessuna spesa per il comune, ma anzi la possibilità di ottenere e fine mostra parte dell’incasso per piccoli lavori in villa. F.D.G.


Santa Maria di Sala 17 Sicurezza stradale I dati della Polizia municipale

Meno incidenti nel Graticolato Romano di Filippo De Gaspari

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eno incidenti e meno feriti sulle strade del Graticolato. Diminuiscono perfino le multe per violazione del codice della strada. Eppure i controlli, dati alla mano, sono aumentati. Il dato, in decisa controtendenza rispetto a tanti altri comuni, emerge dal bilancio della polizia locale per lo scorso anno. Nel 2011 gli incidenti sono diminuiti del 30%, con solo 39 sinistri registrati. Anche i feriti sono stati meno del 2010, di circa il 20% e non sono stati rilevati incidenti mortali, e nemmeno con feriti gravi. Non sarà scaramantico dirlo, ma è un dato quasi stupefacente. Che i salesi siano più disciplinati al volante lo dice anche la diminuzione delle multe: quelle del codice della strada sono state 1.005 nel 2011, per un totale di 105.452 euro riscossi e 986 punti di patente decurtati. Sul fronte viabilità i vigili salesi hanno dedicato 250 ore di presidio nei punti nevralgici della rete stradale, tra cui gli incroci tra via Cavin di Sala e via Marconi, e quelli di via Noalese con via Cavin di Sala, via Desman, via Stradona e via Caltana, anche in occasione delle vendite straordinarie del centro commerciale Tom. Insieme a tutti gli altri servizi, le pattuglie stradali hanno totalizzato 1.700 ore di controlli e ben 5 mila chilometri in più percorsi rispetto all’anno precedente. Settanta sono state le ore di educazione stradale nel nuovo campo scuola permanente dietro villa Farsetti, e 81 le multe staccate dai vigili per violazioni in materia di ecologia e ambiente. Dati che parlano di un gran lavoro si registrano

Nel 2011 i sinistri sono diminuiti del 30%. Solo 39 quelli registrati

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che hanno collaborato attivamente con le loro segnalazioni agli organi di competenza”. “C’è stato un gran lavoro fatto sulla videosorveglianza – aggiunge il sindaco Paolo Bertoldo – che unito a un’ottima organizzazione del comando improntata alla prevenzione e all’educazione dei cittadini, ha portato risultati evidenti. Speriamo nel futuro prossimo di poter contribuire a questo continuo miglioramento anche con l’aumento dell’organico dei nostri agenti”.

NEWS Consorzi

IL PIANO DELLE ACQUE

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Le pattuglie stradali hanno totalizzato 1700 ore di controlli anche relativamente al nuovo sistema di videosorveglianza: alla centrale operativa del comando sono state visionate 240 ore di immagini, sia remote che in diretta. Sono dati che lasciano esprimere al maggiore Aldo Pagnin, tutta la soddisfazione per i risultati raggiunti: “Possibili solamente grazie a professionalità, spirito di corpo e costanza – afferma il comandante – per una squadra che è composta solo dal sottoscritto, dal vice comandante e 4 agenti, di cui ben 3 neoassunti”. Per l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Sambati: “Anche quest’anno la soddisfazione è stata grande: in questi 5 anni abbiamo aumentato il livello di attenzione sul territorio, e non è facile farlo su una rete di 120 chilometri di strade. Ma la videosorveglianza, i libretti informativi e la consulta sulla sicurezza hanno contribuito notevolmente al risultato. Un plauso va fatto anche a quei cittadini

La rete viaria è lunga complessivamente oltre 120 chilomentri

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n convegno sui piani delle acque. Si è svolto a febbraio a Santa Maria di Sala, coinvolgendo tutti i sindaci e gli assessori, ma anche tanti privati cittadini dei comuni afferenti al consorzio di bonifica Acqua Risorgive. Occasione per confrontarsi sui nuovi sistemi di salvaguardia dei paesi dagli allagamenti. Norme e buone abitudini contenute nero su bianco nel volume “I piani comunali delle acque”, pubblicato dalla Provincia e dal Centro internazionale “Civiltà dell’acqua”. Attualmente in provincia di Venezia 11 comuni su 44, hanno già adottato un piano delle acque, ma altri 12 lo stanno per completare. A dettare i tempi sono state soprattutto le ultime alluvioni: dal 1966, al 2007, fino all’ultima grande piena dell’ottobre 2010, il Veneto e il Nordest hanno toccato con mano il restringimento dei tempi di ritorno con cui si manifestano le periodiche criticità idrauliche. Secondo gli esperti è stato ormai superato il confine di sostenibilità del territorio. Per il direttore del consorzio di bonifica Acque Risorgive Carlo Bendoricchio: “La pianificazione si dimostra strategica per incidere sulla sicurezza idraulica e superare il concetto di emergenzialità”. F.D.G.


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Cultura 19 L’iniziativa insolita Al Teatro di Mirano

Una non stop dedicata a Shakespeare di Gabriele Pipia

Il 24 marzo “Il teatro delle passioni”, una lunga rassegna della durata di un giorno intero

Il teatro di Mirano

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na 24 ore non-stop dedicata a William Shakespeare: è questa l’affascinante proposta del Teatro di Mirano. Il 24 marzo andrà, infatti, in scena “Il teatro delle passioni”, una lunga rassegna della durata di un giorno intero, in cui si mescoleranno letture di sonetti, incontri, parodie, riflessioni, spettacoli e proiezioni di film tratti delle opere del celebre drammaturgo inglese. A qualunque ora vorrà, il pubblico potrà entrare in sala ed assistere ad un progetto lanciato per la prima volta in Italia. E chissà se qualche grande appassionato non decida di assistere a tutta la rassegna passando un giorno intero seduto sulle poltroncine rosse dalla grande “Vela” miranese. L’iniziativa è stata sviluppata da Mario Esposito, direttore artistico del teatro di Mirano, che da anni coltivava l’idea di mettere assieme varie opere legate al mondo shakespeariano creando un mix appassionante e travolgente. Davvero un bel colpo per il teatro di Mirano, che l’anno scorso ha rischiato perfino di chiudere la propria attività a causa dei pesanti debiti finanziari della struttura. Ma l’insediamento di Tiziano Danieli come nuovo amministratore unico della MiranoTeatro, e la determinazione di Esposito hanno salvato la stagione e permesso l’organizzazione di un evento che richiamerà molte persone anche da fuori comune. Questa particolare giornata si lega in modo indissolubile anche al cartellone teatrale miranese, che quest’anno ha visto la presenza di due rivisitazioni delle opere di Shakespeare: “Sogno di una notte d’estate” con Carlo Cecchi a fare da attore-regista e “Racconto d’inverno”, una delle ultime opere composte da Shakespeare, con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. “Shakespeare è’ l’autore che più di goni altro è riuscito a scandagliare con profondità di analisi l’animo umano in tutte le sue sfaccettature: gelosia, sospetto, invidia, amore assoluto, ira, passione del potere, appetito sessuale, angoscia, rimorso, purezza ed integrità morale” spiega lo stesso Esposito. In questo progetto sono stati coinvolti gli studenti di due tra i licei classici più importanti della provincia: il “Corner” di Mirano e il “Franchetti” di Mestre. Le due scuole hanno lavorato in sinergia con vari noti gruppi teatrali del territorio, come ad esempio “Il Portico-Teatro Club”, la Compagnia “Le Smirne” e “La Vanguardia non sensista”. La giornata inizierà in mattinata e prevede la proiezione di film come “Giulio Cesare” (senza dubbio la versione cinematografica più celebre sul dittatore romano) del regista Joseph L. Mankiewicz che vede tra gli interpreti un giovane Marlon Brando.

A seguire altri film come L’“Otello” di Orson Welles (con il racconto delle vicissitudini legate alla lavorazione di questo capolavoro), “Romeo+Giulietta” di Baz Luhrmann con protagonisti Leonardo Di Caprio e Claire Danes, “To be or not to be” di Ernst Lubitsch e molti altri. Itl teatro di Mirano ospiterà l’esibizione degli studenti e dei gruppi sonori, con la partecipazione di alcuni importanti personaggi del mondo letterario miranese e veneziano.

NEWS Nel comprensorio

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tanno volgendo al termine le stagioni teatrali nel comprensorio ma ci sono ancora occasioni di diverGiuseppe timento. A Mirano Battiston il 27 marzo arriveranno Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa, che proporranno lo spettacolo “Il pitone 18.000 giorni”. I 18 mila giorni sono cinquant’anni di vita. Questo tipo di rettile è un animale che prima sta buono, prende le misure e poi attacca. Lo spettacolo parte proprio da qui: dal tempo e da una metafora. Mercoledì 11 aprile, la stagione miranese chiuderà con il Teatro Stabile di Torino che metterà in scena “I rusteghi – I nemici della civiltà”. Gli spettacoli inizieranno alle 20.45: ingresso intero 18 euro, ridotto 15. Verso la chiusura anche la rassegna “Paesaggio con uomini”, organizzato dall’associazione Echidna e che fino al 22 aprile coinvolge quattordici comuni tra Miranese e Riviera. Il 14 aprile all’Ecometal di Salzano alle 21 arriverà “Schiavi in mano! Hai visto per caso il mio lavoro?” con Fabio Monti di Emme’a Teatro. E volge alla fine anche la stagione al teatro Elios di Scorzè. Il 22 marzo sarà protagonista “Il ventaglio” del Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”. A.R.


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SPORT in PRIMO PIANO

In breve

Sport minori Corre il quindicesimo anniversario della nascità

Francesca Marzaro alla Royal Ballet La quattordicenne Francesca Marzaro ha superato brillantemente la selezione video per l’ammissione alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, ed è stata invitata alla finale che si terrà a Londra nelle prossime settimane, dove si misurerà con i migliori talenti delle scuole provenienti dal tutto il mondo. Una grande soddisfazione per l’Accademia Veneta di Danza e Balletto, di cui attualmente Francesca fa parte, e per tutta Spinea.

Calcio a 5, Noale in vetta Due squadre noalesi protagoniste nel campionato regionale di Calcio a 5. Il “Drago” e il “Moniego”, ormai presenze fisse nel difficile torneo di serie C2, hanno catturato l’attenzione di moltissimi appassionati locali e il palazzetto di via De Pol è tutti i venerdì sera colmo di pubblico e passione. Il Drago sta conducendo un campionato di alta classifica e lotterà fino alla fine per un posto in zona play-off, mentre il Moniego lotta per salvarsi ma si sta risollevando dopo un avvio di stagione negativo.

Mirano nuoto, esordienti al top Gli esordienti del Mirano Nuoto hanno ben figurato al memorial “Chiara Giavi” organizzato dalla società di Montebelluna. I miranesi hanno conquistato tre ori, tre argenti e un bronzo, posizionandosi quarti nella classifica generale, a soli 4 punti dal podio. Sono andati a medaglia Casarin, Bolzonella, Fabretto, Bressanello e Barison. Buoni risultati che fanno ben sperare in vista delle gare primaverili.

Ping Pong salzanese, tante vittorie di Gabriele Pipia

I

l ping pong salzanese compie quindici anni. Correva il 1997 quando due amici appassionati del tennistavolo, Corrado Cecchini e Giampietro Corso, lanciarono l’attività al centro sociale della parrocchia. Lo scopo era quello di regalare qualche momento di spensieratezza ai giovani, facendo svolgere loro attività motoria ed educandoli alla vita di gruppo. I primi allenamenti, grazie all’ospitalità accordata dalla parrocchia, si svolgevano nella sala giochi del centro sociale e nel 1998, dopo un anno di “rodaggio”, veniva costituita ufficialmente la società sportiva, intitolata al patrono locale “San Bartolomeo”: lo stemma societario, non a caso, oltre a retina, pallina e racchetta, reca sullo sfondo l’inconfondibile sagoma del campanile, segno distintivo del paese. Le prime esperienze agonistiche si limitavano a manifestazioni organizzate dal Csi (Centro Sportivo Italiano), ma anno dopo anno il “San Bartolomeo” ha gettato le basi per la sua crescita numerica, orga-

nizzativa e agonistica, partendo dalla serie D2 e rendendosi protagonista di una lenta ma costante ascesa, che ha portato la prima squadra a disputare, nel 2006/07, il campionato nazionale di serie C1. Negli ultimi anni c’è stata una crescita vertiginosa: quest’anno, sempre in serie C1, la squadra sta dominando il proprio torneo: a poche giornate dalla fine è prima in classifica ed intravede la promozione in Serie B, una categoria che fino a qualche anno fa pareva solo un miraggio. Il Nord Color San Bartolomeo porta a casa ottimi risultati sportivi perché si avvale di una struttura di tutto rispetto, una delle migliori dell’intera provincia. L’associazione conta infatti su 90 soci, di cui 35 appartengono al settore giovanile. E’ la seconda in Veneto per numero di iscritti. Una nota di merito va sicuramente a Noemi Pellizzon (nata nel 2005), ragazzina più giovane del nostro vivaio e considerata una promessa per il futuro. L’atleta più anziano ha invece 69 anni. Quest’anno la società

Una partita di ping pong vanta ben 11 squadre impegnate nei vari campionati: una in quello nazionale, 6 in quelli regionali e 4 in quello giovanile. Da vari anni è diventata un punto di riferimento anche per la federazione regionale, fornendo ragazzi per la Rappresentativa Veneta, impegnata in prestigiosi tornei nazionali ed internazionali. Il club partecipa anche ai campionati amatoriali Csi, portando spesso i propri atleti sul podio.

Calcio

LA MIRANESE IN AFFANNO, PUNTA ALLA SALVEZZA IN EXTREMIS

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Il mese di Marzo alle piscine di Noale è dedicato ad un importantissimo tema, LA SALUTE DELLE DONNE. È ormai supportato da numerosi studi scientifici il fatto che avere uno stile di vita attivo e praticare una adeguata attività sportiva con costanza, riduce il rischio di numerose malattie: problemi cardiovascolari, obesità, stress e ipertensione sono solo alcune delle patologie più gravi che possono essere prevenute e migliorate grazie ad una adeguata attività fisica. Obiettivo del progetto è quello di “contagiare” nuove donne ed inserire lo sport all’interno della

loro routine settimanale rendendo l’attività in acqua uno stile di vita consolidato. Ad ogni donna verranno proposti una serie di programmi adatti a diverse esigenze specifiche: TONIFICAZIONE: per chi ha uno stile di vita sedentario e vuole cominciare a muoversi DIMAGRIMENTO: per chi deve/ desidera rientrare o conquistare il peso forma VITALITÀ PER LE OVER… : è possibile contrastare numerosi disturbi legati all’età con il movimento in acqua STOP AL MAL DI SCHIENA: per chi soffre di dolori alla schiena o ad altre articolazioni

CUORE AMICO: per chi desidera proteggersi dall’insorgenza di malattie cardiovascolari Ogni donna verrà indirizzata a seguire il programma e l’attività più adatta a lei, sulla base degli obiettivi che desidera raggiungere per sentirsi più salutare e in forma. L’obiettivo dello Staff Piscine Noale è che sempre più donne scoprano che fare sport divertendosi è possibile… e fa benissimo! A marzo se sei una donna fatti contagiare dalla Salute e dal Benessere, chiedi informazioni sul progetto e telefona allo 041 5801840.

a Miranese lotta disperatamente per raggiungere la salvezza. Un obiettivo che sembrava assolutamente alla portata la scorsa estate, quando i bianconeri erano partiti per fare un campionato di vertice o comunque per ripetere la stagione tranquilla e positiva dell’anno scorso. Quest’anno, invece, molte cose sono andate per il verso sbagliato, sia in campo che in società. E così una delle società più titolate della provincia si trova improvvisamente ai bassifondi del campionato di Eccellenza, in compagnia del Campodarsego. Con pochi punti e con pochi tifosi, purtroppo. Già, perché al di la dell’aspetto sportivo, ciò che dispiace maggiormente ai vertici societari è la diretta conseguenza di questa difficile situazione di classifica: gli spalti semivuoti. Un vero peccato per una squadra che l’anno scorso ha mostrato un gioco convincente e spumeggiante, attirando l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Un vero peccato anche per lo stadio comunale di Mirano, un impianto che potrebbe tranquillamente far da palcoscenico anche alle categorie superiori. Indipendentemente da come finirà la stagione, l’anno prossimo la società del presidente Zamengo e del direttore sportivo Celeghin dovrà lavorare soprattutto per riportare entusiasmo ad un ambiente che appare sfiduciato. Parallelamente al lavoro di mister Rossi sul campo, dunque, è cominciato anche un profondo rinnovamento dietro alla scrivania. Giampaolo Bottacin, in passato

deus ex machina della società, ha fatto un passo indietro limitandosi all’aspetto amministrativo e lasciando spazio a dirigenti più giovani. Guardando al futuro è stato potenziato l’ufficio stampa con lo sviluppo costante del sito internet e della presenza sui social network, finalizzata a captare l’interesse degli appassionati sportivi miranesi, soprattutto i più giovani. Sul terreno di gioco, invece, la squadra in questi ultimi mesi di campionato, tenterà il tutto per tutto per evitare almeno i play-out. A metà febbraio ha dovuto subire lo scossone dell’addio di Simone Pavan, l’ex capitano con alle spalle molte stagioni in Serie A, che ha appeso le scarpe al chiodo dopo 19 anni di attività. E così ora Maurizio Rossi (tecnico di grande spessore tecnico, nonostante la stagione negativa) si affiderà a Mazzaro, Briglia, Artusi e Buondonno per raddrizzare la stagione e mantenere una piazza come Mirano nella categoria che più le compete, per bacino e tradizione. Ma chi pensa che una società si fondi esclusivamente sulla prima squadra, si sbaglia di grosso. Certo, la prima squadra è la formazione più in vista, quella che fa da traino. Ma spesso a dare lustro e forza ad un club ci pensa il settore giovanile. G.Pip.


Sport 21 NEWS

Club Sommozzatori

DA FIESSO, ALLA SCOPERTA DEI MARI

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iesso d’Artico ospita la sede del club sommozzatori Riviera del Brenta. Quest’associazione sportiva socioculturale è nata nel 1992, e non ha fini di lucro. Promuove l’amore per il mare ed è aperta a tutti. Il Club si propone di diffondere la pratica di attività subacquee e natatorie valorizzandone gli aspetti sportivi, scientifici, culturali, ricreativi e di pubblica utilità organizzando escursioni, conferenze, seminari di studio e incontri Sub durante un’immersione formativi tra i soci e con altre associazioni. In questo periodo il club conta oltre 100 tesserati iscritti, i partecipanti possono frequentare i corsi di ogni livello, lo snorkeling, i corsi di specialità, per istruttori ed escursioni giornaliere o di più giorni appoggiandosi a centri d’immersioni certificati e con possibilità di vitto e alloggio a prezzi agevolati; i posti d’immersione variano dalle coste italiane dell’Adriatico, alla Croazia, al Tirreno. Il club organizza uscite che coinvolgono anche familiari e amici non subacquei, sia giornaliere sia periodiche; è tradizione dei soci trascorre il periodo pasquale con escursioni marine assieme alle famiglie in luoghi affascinanti. Nel mese di ottobre si organizza una settimana all’estero, di solito in Mar Rosso, e prossimamente anche alle Maldive e in Messico. Inizialmente il luogo di ritrovo del club era collocato presso le scuole elementari di Arino ma, vista l’indisponibilità della sede da parte dell’amministrazione comunale, il club si è trasferito a Fiesso d’Artico all’Open Gate Pub, dove è stata creata una sala riunioni dotata di tutti i mezzi audiovisivi per la didattica e gli incontri; prossimamente si realizzerà una biblioteca e videoteca tematiche. Gli interessati possono visitare il sito www.opengatepub.com. R.P.

ICiclismo Riconfermato lo storico presidente Gianni Frattina

Daina Mira punta alle vittorie di Giacomo Piran

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a sua esperienza, il suo amore per il ciclismo e la sua competenza ancora a servizio dei colori biancoverdi della Daina Mira. Stiamo parlando di Gianni Frattina che è stato confermato all’unanimità alla presidenza della storica società ciclistica della Riviera del Brenta. La decisione è stata presa dall’assemblea dei soci che ha confermato come vicepresidente Bruno Sitato ed eletto il nuovo consiglio direttivo che è formato da: Michela Frattina, Giuseppe Baldan, Ermes Mozzato, Francesco Baldan e Michele Frattina. La formazione ciclistica, che sarà presente quest’anno con due formazioni che gareggeranno nelle categorie Esordienti e Allievi, ha poi tracciato un bilancio della stagione scorsa che ha visto la Daina Mira ottenere buoni risultati riuscendo anche a far emergere il talentuoso Jon Colisnicenco, autore di numerosi piazzamenti sul podio, che quest’anno gareggerà nella categoria Juniores. Sempre parlando di ciclismo è partita l’avventura della “Generali Videa Ballan Coppi Gazzera”, squadra mestrina di ciclismo categoria Elite – Under 23, nata dall’unione della “Generali Ballan” e della “Coppi Gazzera Videa” dei rivieraschi Renato Marin e Renato Bonso. La squadra è formata da 15

Gare di ciclismo corridori adatti a tutti i tipi di percorsi su strada e pista. Sei sono provenienti dalla Coppi Gazzera Videa (Maurizio Damiano, Mattia De Marchi, Antonio Marchiori, Marco Mazzetto, Mattia Moresco, Nicolò Rocchi), tre dalla Generali Ballan (Daniele Cavasin, Francesco Flora, Davide Gani) a cui si aggiungono Andrei Nechita (proveniente dalla

Trevigiani), Diego Florio (Zalf), Stefano Presello (Team Brilla), Matteo Malucelli (Calderara), Alessio Larentis (Work Service) e l’australiano Eric Sheppard. Per la neonata squadra, la stagione è cominciata con la vittoria di Nicolò Rocchi nella Corsa a Punti su Pista per gli Elite – Under 23, nel trofeo “Bossini La Doccia”.

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Le Terme di Loipersdorf i luoghi del benessere

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22 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA

L’andamento economico nel 2011 I dati della Camera di Commercio di Venezia

Le imprese “mature” tengono di Ornella Jovane

I

l contesto generale non è promettente e le prospettive di un futuro immediato in negativo non aiutano a guardare lontano. Nel 2011 spiccano nel quadro economicoimprenditoriale, anche del Veneziano, le tinte della crisi. Non fanno presagire una inversione di tendenza nemmeno le previsioni per il 2012, con una significativa contrazione anche della speranza negli imprenditori, il cento per cento dei quali non si aspetta per l’anno in corso alcun cambiamento. Eppure vi sono degli elementi che emergono in una “selva” di indicatori in negativo che, se non proprio confortanti, possono essere valutati con un certo interesse. Innanzitutto non viene meno la voglia di fare impresa da parte degli imprenditori veneziani e, legata a questa, la capacità e la tenacia di tenere duro in attesa di tempi migliori. I dati sull’andamento economico della provincia nell’anno appena trascorso sono stati presentati lo scorso febbraio dalla Camera di Commercio di Venezia, dal segretario generale Roberto Crosta, dalla responsabile del Servizio studi e statistica Laura Osgualdo e dal responsabile del progetto Evoluzione servizi statiastici di Infocamere Antonio Benfatto (nella foto).

Il dato che segna la chiave di lettura lo si desume dalla nati-mortalità delle imprese con un saldo in positivo rispetto alla fine del 2010 dello 0,4%, pari a 402 nuovi insediamenti produttivi su un totale nel Veneziano al 31 dicembre 2011 di 90.998 localizzazioni produttive, 70.371 sedi d’impresa e 20.627 unità locali (stabilimenti, filiali). Un dato che va letto anche in virtù del sensibile calo delle cessazioni, che nel 2011 sono state 4.344, -20,5% sul 2010, così come risultano in diminuzione i fallimenti, del 9,3%, passando da 227 a 206 (anche se nel 2008 erano 128) ma che per il 46% dei casi hanno riguardato le attività “giovani”, per lo più srl iscritte al Registro imprese

da non più di sei anni. Numeri che, composti in un quadro d’insieme, devono indurre ad una domanda - invita a riflettere il segretario generale Roberto Crosta - : quanto si stia facendo impresa nel Veneziano perché si è realmente motivati o perché l’imprenditoria rappresenti, in questa fase, l’unica via per lavorare? La risposta verrà col tempo. Per ora si può solo constatare come, nonostante la crisi, le imprese “storiche” rimangano in piedi e anzi talora consolidino la propria struttura confermando anche per il 2011il trend degli ultimi anni con una costante crescita delle società di capitali, 12.282 e cioè il 17,5% del totale con un +2,6% sul 2010. In aumento pure le imprese “femminili” che nel Veneziano sono il 23% del totale delle imprese attive in provincia con un incremento dello 0,7% rispetto al 2010. Numeri in positivo per gli imprenditori stranieri che sono il 7,9% del totale, in tutto 5.536, +6,5% rispetto all’anno precedente. La strada è in salita per i giovani, a fine 2011 le imprese di under 35 erano 6.483, il 9,2% del totale, un dato in flessione del 6,4% rispetto a 12 mesi prima.

VENEZIA

Gli indicatori nel 2011

BENE TURISMO, CALZATURE E SERVIZI, IN CRISI PESCA AGRICOLTURA, COSTRUZIONI E MERCATO DEL LAVORO

I

l 2011 per il Veneziano è stato l’anno del turismo, il settore economico trainante che ha fatto registrare numeri da record, e non solo per la città capoluogo ma anche per il forte exploit del litorale, nonostante la stagione iniziata tardi: 35 milioni di presenze (+4,7% sul 2010) e 8,2 milioni di arrivi (+9,4%). Performance notevoli anche per il comparto del tessile, abbigliamento, calzature e accessori (il considdetto Tac) che fa la parte del leone nell’ambito dell’export con oltre 521 milioni di euro esportati, +15,4% sul 2010. In particolare sono in crescita le esportazioni di calzature con un +15,1%. Ma ad incidere pesantemente sul dato complessivo dell’export sono le voci aereomobili, navi e imbarcazioni (la seconda in calo del -99,4% con l’azzeramento delle consegne verso Stati Uniti e Norvegia che avevano caratterizzato il 2010) che nei primi nove mesi del 2011 ha fatto segnare una flessione del -1,9% sull’analogo periodo del 2010, in controtendenza rispetto a Veneto e Italia. Depurata da queste voci tuttavia la variazione rispetto al 2010 si attesterebbe in area positiva. In aumento le importazioni del 4,8%, per un ammontare di circa 3,8 miliardi. Il 2011 è stato, invece, un anno difficile per le attività dedite all’agricoltura e alla

pesca, che pasano da 9.484 a 9.195 (-3% sul 2010), per le imprese dell’industria - in primis le attività manufatturiere (-0,3%)-, delle costruzioni (-0,5%), e artigiane. In salute il settore dei Servizi, alle imprese (+3,5%), alla persona (+1,5%), delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+1,6%), della finanza e assicurazioni (+1,1%), dei trasporti (+ 0,4%) e del commercio (+0,6%). Il mercato del lavoro rappresenta la nota dolente nel Veneziano. Il dato più allarmante, anche perché in controtendenza rispetto al Veneto, è quello sulla Cassa integrazione guadagni. Nel 2011 si è arrivati ad un ammontare complessivo di oltre 13,7 milioni di ore totali autorizzate, con un ulteriore aumento del 10,4% sul 2010. O.J.

UNDER 35: UN EURO PER APRIRE UN’IMPRESA ROBERTO CROSTA: “UN AIUTO AI GIOVANI? FORSE NO”

I

l processo di invecchiamento del tessuto imprenditoriale in Italia, con il mancato ricambio generazionale e la difficoltà dei giovani di avviare una nuova attività, ha indotto anche il Governo Monti - dopo le agevolazioni fiscali di Tremonti - ad introdurre nel pacchetto Cresci Italia misure finalizzate a stimolare negli under 35 la voglia di fare impresa. Spicca l’opportunità (per gli under 35) di aprire una società con un capitale minimo di un euro. Una misura che, pur buona nelle intenzioni, potrebbe tuttavia nascondere delle insidie o quantomeno ispirare maliziose furberie. Alla lunga, oltre a gravare su una situazione economica già fragile di suo, potrebbero fare del male proprio ai giovani. E’ la critica mossa dal segretario generale della Camera di Commercio di Venezia, Roberto Crosta, che si è dichiarato “scettico” verso questa possibilità. Una misura che riguarda le ditte individuali, il cui titolare abbia meno di 35 anni, ma

anche le società di persone (in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni), o di capitali (in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore ai 35 anni). Il rischio è duplice. Da un lato - considerato l’esiguo impegno iniziale - potrebbe favorire l’avvio di imprese di giovani che non sono sufficientemente attrezzati. Chi vuole fare l’imprenditore - invita ad osservare Crosta - dev’essere consapevole di assumere una responsabilità importante nei confronti del sistema e degli altri. Deve poter garantire una gestione capace e avveduta, altrimenti con l’improvvisazione si finisce per aumentare il rischio di fallimenti. Se un’azienda fallisce chi paga i debiti, a maggior ragione se il capitale sociale è pari a un euro? Vi è poi il rischio che l’imprenditore al di sotto dei 35 anni sia solo la figura di “facciata”, posta al vertice dell’impresa per beneficiare delle agevolazioni, dietro cui si possono celare

anche non ben identificati e poco trasparenti manovratori. “La vera partita - ha affermato Crosta - riguarda la semplificazione amministrativa vera cioè dei procedimenti, perché sburocratizzare non è solo autocertificazione, e la formazione di chi vuole fare impresa perché non ci si può e non ci si deve improvvisare imprenditore”. “Esiste la necessità forte di intervenire con bandi di sostegno alle imprese che partono - prosegue - e anche di favorire il passaggio generazionale che non è solo quello di padre in figlio. E’ doveroso e responsabile creare soggetti formati a fianco di imprenditori che abbandonano, che siano in grado di capire se l’attività può essere rilevata e di subentrare con le capacità utili a dare un futuro all’impresa assunta su di sè”. Niente di nuovo: così si faceva una volta e così si deve tornare a fare. “Una ricetta - conclude il segretario generale - che nel “sistema Venezia” si sta cominciando a reintrodurre”. O.J.


Spazi aperti 23 3 Eventi Manifestazioni in tutta la provincia del giardinaggio e tempo libero

Primavera, arrivano le “Fiere dei Fiori” Si parte a Oriago il primo aprile lungo il Naviglio. Attesi gli appuntamenti di Noale e San Donà

AGRICOLTURA I dati del Veneto

FLOROVIVAISMO, AZIENDE IN CALO

di Alessandro Abbadir

A

prile e maggio, tempo di Fiere dei Fiori in tutta la provincia di Venezia. Tante date non sono ancora state fissate, ma alcune realtà come Noale, Oriago di Mira, Dolo e Cavarzere, San Donà e Mirano, hanno già fissato da tempo calendari e aree di esposizione. Si comincia fra gli appuntamenti più rilevanti, il 31 marzo e 1 aprile, con “Oriago in Fiore”. La manifestazione organizzata dalla Pro loco di Mira si terrà lungo Riviera San Pietro a fianco del Naviglio del Brenta, in uno scorcio suggestivo fra il corso d’acqua e le ville veneziane. Si prevedono un centinaio di espositori del settore del giardinaggio tempo libero e florovivaismo, e circa 30 mila visitatori. Sarà il turno poi di Noale. La città dei Tempesta infatti è pronta a vestirsi a festa per la 33a edizione di “Noale in fiore” in programma domenica 15 aprile. La mostra-mercato regionale, organizzata dalla Pro loco, accoglierà almeno 60 mila persone provenienti da tutta la regione, e almeno 130 espositori che si distribuiranno su 10 mila metri di area

espositiva. Gli organizzatori sono soddisfatti. “E’ uno degli appuntamenti più attesi non solo nel comune ma nell’intera provincia, perché si vive e si crea all’interno di un contesto unico e per i tanti eventi collaterali che si susseguono”. Il programma si snoderà lungo tutto il fine settimana, con esposizioni e concerti. A San Donà di Piave quest’anno ci sarà la “Fiera di Primavera” che sarà inserita nel programma della “Festa di Primavera” tradizionale appuntamento organizzato dal Comune dal 25 aprile al 1° maggio. L’area espositiva interessata è di 16.000 mq coperti e 10.000 mq scoperti. E’ una fiera mercato aperta al pubblico nell’area fieristica con vendita diretta, con la presenza di circa 200 aziende del settore del tempo libero, sport, alimentazione regionale e prodotti tipici locali, orticoltura, vini, florovivaismo e giardinaggio. Nello stesso periodo, il 25 aprile si terrà a Mirano in piazza Municipio “Mirano in Fiore”, seguita poco dopo il primo maggio in Riviera del

ADOTTAMI Pippo. Maschio 6 mesi, simil lupoide. Taglia media abbondante, circa 18-20 chili. Caraterre buono, anche se un po’ esuberante e abbaione. Un po’ timoroso a guinzaglio ma presto imparerà a portarlo. Anche Pippo cerca casa. Ombra. Femmina cucciolotta di soli 6 mesi. Taglia media abbondante, circa 18-20 chili. Carattere equilibrato. Ombra è molto timida ma bisognosa di contatto umano. Cerchiamo casa per Ombra

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Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233

N

Brenta da “Dolo in fiore”. Fra gli eventi del periodo anche la manifestazione “Rivale in Fiore” nel comune di Pianiga. Nell’area sud della provincia e cioè a Cavarzere, non si resta però a guardare. Una manifestazione dello stesso tipo è prevista per il prossimo 29 aprile. “La manifestazione – spiega Lina Figoni presidentessa della Pro Loco di Cavarzere – la faremo in concomitanza con la fiera dei sapori, un evento enogastronomico che si terrà nello stesso periodo” .

onostante le promozioni delle varie “Fiere dei Fiori” anche nella nostra provincia, il settore del florovivaismo in veneto è in difficoltà. A certificarlo sono i dati di Veneto Agricoltura. Continuano a diminuire infatti il numero delle aziende del settore: nel 2011 sono scese a 1.641 (-1,8% rispetto al 2010). Il calo riguarda tutte le province (in particolare Treviso, con 338 attività, perde il 3,4% delle imprese) ad esclusione di Rovigo, che registra un lieve incremento. Padova, seppur in calo (-2%), conferma la propria leadership a livello regionale con 503 ditte, oltre il 30% del totale. Il veneziano segue il trend generale. Le analisi degli esperti evidenziano un calo più accentuato tra le aziende considerate “piccoli produttori”. Quest’ultime, dopo essere cresciute fino al 2009 (quando erano poco meno di 900), sono diminuite nell’ultimo biennio fino a scendere a 828 unità (-7% rispetto al 2009, -3% rispetto al 2005). Per quanto riguarda il comparto produttivo, seppur in leggera flessione (-1,3% rispetto al 2010), le imprese risultano attive in particolare nel vivaismo ornamentale (1.482 unità, circa il 90% del totale); in diminuzione (-2,6%) le ditte attive nel vivaismo frutticolo (260 unità, il 16% del totale) e forestale (83 unità, -6,7%). In crescita le realtà impegnate nel vivaismo orticolo (530 unità, +2%), nella produzione di fiori recisi (80 unità, +18%) e soprattutto quelle che operano in produzioni di nicchia (tappeti erbosi, piante grasse, bonsai,...) che si attestano a 68 unità in Veneto (+24%). Nel 2011 la superficie investita a florovivaismo in Veneto rimane sostanzialmente invariata, circa 3.190 ettari. A.A.


24 Mondo scuola

Scuola 5

L’iniziativa per gli studenti delle superiori Tredici incontri nelle scuole promossi dalla Provincia

La sicurezza stradale fa spettacolo di Giovanni Giovetti

S

i propone come una pubblica assemblea, zione di comportamenti a rischio. Ogni minuto, in realtà si tratta di uno spettacolo tea- nel mondo, due persone muoiono per incidenti trale sui generis che, con la sua forma stradali, significa oltre tremila al giorno, un miibrida, mira a scuotere, far riflettere e stimolare lione e duecentomila morti all’anno. Di questi, alla partecipazione i ragazzi della scuole supe- circa un terzo sono giovani fra i 18 e i 35 anni. riori veneziane. Il tema oggetto di apprpfondi- Le campagne di prevenzione e consapevolezmento, discussione e confronto proposto dallo za come questa realizzata dalla nostra Provincia, unitamente all’esercizio di un ritrovato spettacolo interattivo è la sicurezza stradale. In 13 incontri con gli studenti si fa strada, senso civico da parte di tutti i cittadini, e ad riproposta dalla Provincia di Venezia-assessora- un’attenta progettazione dei veicoli, possono to alla Viabilità dopo il riscontro positivo dello portare a una sensibile riduzione del numero scorso anno, l’iniziativa legata alla campagna di incidenti”. “Nell’affrontare il problema della sicurezza stradale – ha di sensibilizzazione aggiunto l’assessore ed educazione alla Il testo è basato Emanuele Prataviera sicurezza alla guida. su dati rigorosi - occorre sfatare la conIn questa edizione il sul tema vinzione che vittime e compito di veicolare della sicurezza feriti della strada siano la messaggi di promozio- stadale conseguenza inevitabile ne di comportamenti corretti e consapevoli è stato assegnato alla e accidentale del traffico. Non a caso le morti compagnia teatrale professionale “Zelda” che per incidente stradale sono considerate dagli nel suo minitour in giro per le scuole porterà organismi di sanità “morti evitabili”, poiché “I vulnerabili”, spettacolo in grado di suscitare le cause scatenanti sono per la maggior parte prevedibili”. nei ragazi domande ed emozioni. Attraverso dunque l’informalità dello “La sicurezza stradale - ha spiegato nell’illustrare il progetto la presidente della Provincia spettacolo teatrale si vuole invitare tuttavia i Francesca Zaccariotto - parte innanzitutto giovani a prendere conscienza del problema e dall’educazione ai più giovani e dalla preven- promuovere comportamenti virtuosi.

La compagnia “Zelda” porta in scena “I Vulnerabili”: a metà tra una pubblica assemblea e un testo teatrale per far riflettere “Il nostro spettacolo - ha spiegato il direttore artistico, nonché autore e conduttore, Filippo Tognazzo - è rigoroso, basato su informazioni, dati precisi e verificati ed offre la possibilità di stabilire un paragone fra il nostro territorio e altre realtà italiane ed estere, suscitando domande, emozioni, ma anche indignazione”. “Abbiamo scelto - prosegue Tognazzo - di privilegiare il rapporto diretto fra attore e platea, utilizzando una forma ibrida, quasi un’assemblea pubblica in forma di spettacolo, nella quale si alternano racconto, pubblicità

La locandina dello spettacolo educativo. A seguire, dopo ciascuno spettacolo, è in programma anche un intervento della Polizia stradale progresso, musica, esperimenti scientifci. Rusciamo così a parlare di tempi di reazione, velocità viruale, protesi e progressi medici, pubblicità, cavalli e potenza, comunicazione, rapporti tra interesse pubblico e privato, crash test e sicurezza passiva, spesa sanitaria e pil, fino ai concetti chiave di invulnerabilità e vulnerabilità”. Il ciclo di incontri, iniziato lo scorso 15 febbraio, prosegue il 21 marzo al Mattei di San Stino di Livenza; il 23 al liceo Veronese di Chioggia, il 28 all’Istituto Cestari di Chioggia,

il 30 al Luzzato di Portogruaro, il 3 maggio al Vendramin Corner di Venezia, il 9 al Righi di Chioggia, il 10 al Cornaro di Jesolo, l’11 al Levi di Mirano e il 23 l’ultimo appuntamento al cinema Corso di Mestre con la presenza di studenti di varie scuole. L’iniziativa vede anche la collaborazione di Pasav, Associazione Precedenza alla Sicurezza Venezia. Sorta nel 2007 a Mestre, Pasav coordina le amministrazioni pubbliche per perseguire l’obiettivo europeo di dimezzare il numero di vittime della strada.

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26 6 Personaggio Letteratura I successi letterari di un autore 81enne di Mira

Giuseppe Mialich, poeta autodidatta

Giuseppe Mialich, sotto alcuni trofei vinti a vari concorsi di poesia

Ha vinto coppe e medaglie e ha collaborato con riviste letterarie come “La Nuova tribuna letteraria” e “Oggi futuro”

di Alessandro Abbadir

U

n poeta autodidatta che giunge alle sue maggiori produzioni con l’arrivo della terza età. Si tratta di Giuseppe Mialich, poeta della Riviera del Brenta, che nasce a Mirano nel 1931. Mialich appassionato di poesia fin da giovane, si trova purtroppo nella condizione di dover lavorare nell’industria come tecnico della fisica industriale applicata, fino alla pensione a cui arriva a 55 anni nel 1987. “La sua grande vena poetica - spiega la figlia - ha dovuto accantonarla per far posto al senso del dovere per la famiglia. Ma con la pensione le cose cambiano. Mio papà ha potuto prendere finalmente in considerazione la sua passione per la poesia a partire dagli anni ‘90”. Giuseppe si iscrive all’Università Popolare della Riviera del Brenta di Dolo e,

in seguito, vince il primo premio “Voci della Riviera del Brenta poesie e racconti”: da li è un crescendo di successi. Lo stesso poeta dice di se stesso. “L’amore per la poesia ha sempre contrassegnato la mia vita anche se prima non mi ero cimentato in modo costante”. E’ un poeta autodidatta che ben conosce i grandi poeti classici da Leopardi, a D’Annunzio, a Saba, solo per citarne alcuni. Ha collaborato con diverse riviste letterarie come “La Nuova tribuna letteraria” di Abano Terme, e “Oggi futuro” di Reggio Calabria. Ha partecipato a livello nazionale e internazionale per vari concorsi di poesia e ha portato a casa coppe e riconoscimenti. Ha partecipato ai concorsi “Premio internazionale Costa azzurra”, e poi al “Premio Internazionale Trofeo delle Nazioni”, en-

trambi a Roma. Ha partecipato poi al Concorso Letterario Internazionale G. Bronchi”. a Pontedera. Al Premio “Nazione d’arte e letteratura Sulle dune del secco” in Versilia. E poi il “Trofeo intercontinentale” a Roma, il premio nazionale poesia “W. Tobagi” a Venezia, il super premio “Cultura europea” a Roma, e infine al “Premio regioni d’Italia” a Pontedera. Tutto questo con il suo unico titolo di studio la licenza media. Giuseppe Mialich ha collaborato con l’associazione “Dolo scrive e dipinge”, partecipando al gemellaggio tra il comune di Dolo e quello di Vallo della Lucania, occupandosi del laboratorio teatrale e di poesia. Entusiasta la critica delle sue opere E’ stato definito dal critico letterario Bianca Buono: “Un autentico poeta della generosa terra veneta. Un

cantore del bel verso che affina, nella fucina dell’anima, analizzando la propria capacità espressiva le più nobili espressioni. Una penna che ben conosce l’arte del poetare, in versi liberi e contemporanei, pur essendo un cultore del classico”, e dalla dottoressa Gabriella Niero critica d’arte: “Il sentimento nostalgico del passato e del presente pervade lievemente le sue poesie, rivelando il carattere appassionato dell’autore, interprete intenso e schietto della natura, sensibile portavoce delle emozioni umane, candido testimone dei rapporti più profondi con l’esistenza”. Giuseppe Milaich non dimentica l’impegno civile. E’ presidente Anpi di Mira

ed è conosciuto su tutto il territorio mirese per avere svolto, in passato, cariche elettive come consigliere comunale di Mira, e per due legislature e di essere stato presidente del consiglio di frazione di Mira Porte.


Cultura provinciale 27 7 Martellago Il dibattito: i giovani, l’impegno attivo e le nuove frontiere di internet

E-democracy, la partecipazione che passa per il web di Ornella Jovane

I

l web come via per ricondurre i giovani alla politica e stimolare in essi la voglia e le motivazioni per essere protagonisti attivi e impegnati. Se n’è discusso lo scorso 2 marzo presso la sala conferenze Alfredo Barbiero della Banca Santo Stefano di Martellago nel corso della diretta della trasmissione televisiva “Fatti nostri. La piazza” in onda su Telechiara. In sala i rappresentanti dei consigli dei ragazzi di Martellago, di Mogliano Veneto e della Consulta dei Ragazzi D.D. “L. Da Vinci” di Mestre che, accompagnati dai loro coordinatori e dagli insegnanti stessi, hanno testimoniato la loro esperienza di partecipazione attiva alla vita politica del proprio territorio rafforzata dall’uso del web e delle moderne tecnologie di comunicazione. Non hanno ancora l’età per essere attratti dai social network più comunemente frequentati (si tratta di bambini di quarta e quinta elementare e di ragazzini di seconda e terza media) ma sono membri attivi di quello appositamente creato per loro, www.

I ragazzi dei vari Ccr durante la serata di dibattito ilconsigliodeiragazzi.it, dall’associazione Ae- funzione della Lim, la lavagna interattiva quinet insieme con le scuole di riferimento multimediale utilizzata in classe con succesnell’ambito del network Civil life promosso so, come ha avuto modo di raccontare Patrizia Scotto Lachianca. L’insegnante, che è dal consiglio regionale del Veneto. In questo spazio virtuale i ragazzi risco- coordinatrice del Consiglio comunale dei raprono la propria comunità reale: si confron- gazzi di Martellago, ha confessato di averne tano, discutono, raccontano le proprie espe- “sfruttato” anche l’appeal che essa esercita rienze di baby amministratori, intrecciando sui ragazzi, ottenendo risultati decisamennuove relazioni che si consolidano appunto te più produttivi per stimolare l’interesse nella condivisa esperienza della partecipa- di alcuni dei suoi studenti, non facilmente conquistabili con le zione. Si chiama e- La rete, uno strumento proposte didattiche più “convenzionali”. democracy - lo spiega che può consolidare Insomma il web l’esperto di Aequinet e potenziare l’impegno Franco Torcellan - che “politico” dei più giovani e le nuove tecnologie aggiunge nell’era dei e la loro partecipazione possono aprire opportunità sconfinate ai giovani 2.0 - anche se non ancora propriamente nativi digitali - ragazzi, l’importante - ha sottolineato Annuovi strumenti di partecipazione attiva. drea Sales, psicologo del Centro Paradoxa Del resto la tecnologia viene in aiuto Treviso - è che gli adulti forniscano loro gli anche degli insegnanti perché consente loro strumenti per poter distinguere tra ciò che di aprire ai giovani una finestra sul mondo, è valido e ciò che è insidioso e districarsi fatta di notizie, informazioni, stimoli di con consapevolezza nella rete, senza tuttariflessione e di crescita. E’ per esempio la via - come del resto accade nella vita reale

Film d’essai. L’iniziativa regionale

I MARTEDÌ DI MARZO AL CINEMA CON DUE EURO

I

l martedì, la giornata in cui in Veneto si può andare al cinema con due euro. E’ ripartita il 6 marzo scorso l’iniziativa “I martedì al cinema”, un progetto regionale realizzato in collaborazione con la Fice (Federazione italiana cinema d’essai) delle Tre Venezie. “La manifestazione è parte del più ampio progetto “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità” – spiega il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Cultura Marino Zorzato – che ha fra i suoi obiettivi la promozione del cinema d’autore nel Veneto e la valorizzazione delle sale d’essai del territorio”. ”I martedì al cinema” si articola in un calendario di film presentati in tutte le province venete, coinvolgendo 14 sale del territorio regionale. Quattro le proiezioni in programma una per ciascun martedì di marzo: dopo quelle del 6 e del 13, l’appuntamento si rinnova per il 20 e il 27. Il biglietto per queste proiezioni costa 2 euro. Un costo contenuto per chi ama il cinema e vuole conoscere film di valore artistico, alternativi al cinema commerciale e spesso di produzioni indipendenti di difficile distribuzione. Nel territorio del Veneziano sono due le sale cinematografiche che aderiscono all’iniziativa. Si tratta del “Cinema Teatro Mirano” a Mirano e “Cinema Dante” a Mestre. G.G.

Reteventi. La Provincia rinnova l’impegno

SI RIPARTE CON LA STAGIONE 2012

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eteventi, il progetto si rinnova anche per il 2012. Dal 1° giugno al 31 ottobre si prospetta un macro-cartello di eventi culturali, tutto da pensare e da organizzare. Lo scorso 29 febbraio la giunta provinciale ha approvato il progetto su proposta dell’assessore alla Cultura Raffaele Speranzon. Come già accaduto nell’edizione del 2011 - durante la quale sono stati promossi da giugno a settembre 362 eventi in 36 comuni - anche per quest’anno la finalità è quella di coinvolgere alla partecipazione i comuni della provincia veneziana. “L’obiettivo - spiega l’assessore - è di realizzare un cartellone condiviso con le amministrazioni locali e con le associazioni culturali del territorio”. La Provincia avrà dunque un ruolo di coordinamento “e garantirà - prosegue Speranzon - le risorse per favorire al meglio la comunicazione del progetto e le sinergie tra Comuni”.

- impedire ai giovani di misurarsi con la proprie esperienze e capacità di giudizio. Con i dovuti accorgimenti il mondo virtuale da insidia - come comunemente è ritenuto per i suoi pericoli - può diventare una risorsa, un prezioso supporto, utile a rafforzare esperienze costruttive e creative, come appunto quelle di partecipazione civile e politica dei più giovani. Se però per i ragazzi il virtuale è una dimensione “concreta” che conoscono e nella quale ormai si muovono con disinvoltura, per i più anziani non è così. Anzi. Rimane ben definita la demarcazione tra realtà e web. Ed è alla prima che essi rimangono fortemente legati anche quando potrebbero “affidarsi” alla seconda per semplificarsi la vita. “Una volta dissi ad un signore di una certa età - racconta il direttore della Banca Santo Stefano, Raffaele D’Errico - che poteva comodamente eseguire da casa l’operazione che stava facendo allo sportello. E lui mi rispose che lo sapeva ma che non intendeva rinunciare alla sua passeggiata,

perché quella era per lui l’unica scusa che aveva per uscire di casa e incontrare qualcuno quel giorno”. Come a dire che la piazza reale continua a dare più soddisfazione di quella virtuale. Interessante una dinamica nuova che emerge e che riguarda il rapporto tra generazioni. Viene infatti assunta quasi spontaneamente dai giovani la “responsabilità” di alfabetizzare le fasce d’età più mature. Lo ha sottolineato il presidente della Commissione Statuto della Regione Veneto Carlo Alberto Tesserin che ha osservato come si promuova in questo modo un virtuoso meccanismo di interscambio che ha il merito grandissimo di annullare le distanze tra generazioni. Ed è proprio in virtù di questa dinamica - ha fatto sapere l’assessore alle Politiche giovanili di Martellago Marco Garbin - che alcuni ragazzi del comune volontariamente si sono offerti di insegnare internet ai “nonni” dell’Auser. Un esercizio di partecipazione nel nome della e-democracy ma anche di... e-civiltà ai tempi del web 2.0.

Venezia Undicesimo salone nautico internazionale

Una sola grande vetrina dell’Adriatico per il festival del mare Q

uest’anno l’undicesima edizione del salone nautico internazionale di Venezia raddoppia perche si terrà nei due week end centrali di aprile. Da venerdì 13 a domenica 15 e da venerdì 20 a domenica 22 aprile si terrà una delle manifestazioni più importanti per la città di Venezia che le ricorda il suo antico splendore marittimo e che l’ha resa uno dei porti più famosi del mondo. La kermesse si svolgerà a Venezia nella storica sede dell’Arsenale, e nella terra ferma a San Giuliano. La novità di quest’anno è l’unione di due grandi realtà fieristiche: il salone nautico internazionale e il Nautic Show (fino all’anno scorso si teneva a Jesolo) per realizzare un unico salone dedicato alla nautica. Questa sinergia è il frutto dell’accordo tra Expo Venice, società organizzatrice del Salone Nautico di Venezia, e la società organizzatrice del Nautic Show, Veneto Exhibition, la cui compagine sociale comprende Verona Fiere e Veneto Sviluppo. “In un momento particolarmente delicato - afferma il curatore del salone nautico Lorenzo Pollicardo - l’unione dei due saloni interpreta le esigenze di razionalizzazione degli operatori commerciali della nautica e di avere una sola grande vetrina dell’Adriatico dove concentrare le proprie forze per

Il salone nautico internazionale e Nautic Show uniscono le forze in un’unica kermesse

La locandina della manifestazione presentarsi al mercato internazionale”. Questo festival del mare è dedicato a tutti gli appassionati di nautica e del mare perché offre eventi sportivi, incontri, workshop, turismo, moda, esibizioni e prove in acqua. All’Arsenale saranno collocati i padiglioni espositivi, l’esposizione di imbarcazioni a vela e a motore e accessori di altissimo livello per espositori e visitatori internazionali, con un’indiscussa disposizione di riferimento nelle manifestazioni dell’Adriatico; ancora una volta lo sguardo sarà puntato sulle grandi imbarcazioni fino a 13 metri. Dal punto di vista di una promozione della nautica a tutti i livelli, ampio spazio sarà dedicato agli sport sull’acqua con un notevole ampliamento dell’area espositiva a San Giuliano dedicata a derive, kayak, canoe e dinghy.

“Il mercato delle piccole e media imbarcazioni si è dimostrato il più reattivo alla crisi del settore - aggiunge Pollicardo – inoltre rappresenta il primo livello di approccio alla nautica per un pubblico sempre più vasto e il core-business per numerosi cantieri e rivenditori nazionali e internazionali che hanno scelto proprio Venezia per presentare i loro prodotti”. L’edizione precedente ha raggiunto gli ottanta mila visitatori e si conferma terzo evento nautico italiano. Il salone è aperto dalle ore 10 alle 19; il biglietto di ingresso costa 7,50 euro quello ridotto 5 euro (giovani dai 12 ai 16 anni) mentre entrano liberamente i bambini fino ai 12 anni e adulti oltre i 75 anni. Roberta Pasqualetto


28 6

IL VENETO

in PRIMO PIANO

La Giornata della Legalità Una risposta corale alla criminalità organizzata

La mafia in Veneto attraverso le piccole imprese in crisi

di Ornella Jovane

L

a presenza della criminalità organizzata in Veneto, le infiltrazioni della malavita nel tessuto imprenditoriale, le iniziative di istituzioni, mondo economico e società civile per arginare il fenomeno e contrastarlo. Lo scorso 9 marzo ha preso il via il processo ai 27 dell’organizzazione riconducibile al clan dei Casalesi che prestava a piccoli imprenditori veneti in crisi denaro a usura costringendoli alla lunga a cedere loro la propria attività o altri beni. Il tema è faticoso e impegnativo ma l’impellenza dell’attualità detta la necessità di dare segnali visibili di un impegno consapevole, vigile e attivo. E un segnale concreto è anche quello che la Camera di Commercio di Venezia, insieme con Provincia e Prefettura, ha voluto lanciare lo scorso 23 febbraio a Mestre: un’intera giornata - destinata a diventare un appuntamento annuale - dedicata al tema della legalità scandita in due passaggi salienti, il primo educativo riservato ai ragazzi del quinto anno delle scuole superiori, il secondo “operativo” con la firma del protocollo di legalità tra Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l’associazione di Don Luigi Ciotti che dal 1995 è impegnata contro le mafie, e Unioncamere Veneto. In due momenti diversi sono stati chiamati a testimoniare il proprio impegno il mondo delle imprese e dell’econo-

mia, della scuola, le istituzioni e la politica, ciascuno a fare la propria parte nella lotta alla mafia. Un cancro che ha attaccato anche il tessuto economico veneto, diagnosi che non può più essere taciuta nè sottovalutata e che con delicatezza ma schiettezza è lo stesso don Luigi Ciotti a formulare nel corso del suo primo intervento davanti a circa 300 studenti presenti all’auditorium della Provincia di Venezia - ente che nella prima parte dell’evento ha fatto gli onori di casa - e un’altrettanto affollata platea di ragazzi in collegamento streaming dalle scuole superiori del territorio provinciale. Una diagnosi che il sacerdote originario di Pieve di Cadore ha ribadito nel corso dell’incontro pomeridiano con gli imprenditori, le associazioni di categoria e il mondo dei consumatori. Si rifà all’ultimo rapporto della Direzione nazionale antimafia don Ciotti e cita proprio i circa 50 piccoli imprenditori e commercianti di Venezia, Padova, Treviso, Belluno, Vicenza e Verona caduti vittime dell’organizzazione vicina ai Casalesi, quella dell’inchiesta Veneto Gomorra del processo appena iniziato. Altro caso eclatante quello di Treviso dove, attraverso un’impresa attiva nel settore degli appalti pubblici intestata alla moglie del figlio di un prestanome del boss Bernardo Provenzano, operava un’organizzazione mafiosa dedita alle attività

Un momento della Giornata della Legalità alla quale ha preso parte Don Luigi Ciotti il presidente dell’associazione Libera

Firmato un protocollo della Legalità tra Libera, l’associazione di Don Ciotti, e Unioncamere Veneto di riciclaggio e reimpiego del denaro sporco. Due casi noti ma non isolati, come potrebbe invece sembrare dal numero esiguo di inchieste, di una realtà - quella dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale veneto - molto più capillare, più estesa di ciò che appare. Del resto la fragilità delle imprese, in crisi di liquidità e in difficoltà di accedere al credito in questo periodo di recessione economica rappresenta un fattore di debolezza che facilita la penetrazione delle organizzazioni malavitose. E l’inquietante silenzio delle vittime non aiuta, anche se denuncia un’assordante situazione di disagio che spesso emerge soltanto nei casi più tragici dei numerosi suicidi di imprenditori disperati. Il quadro del resto è inequivocabile: il Veneto è al sesto posto per i beni confiscati alla mafia, al quinto per operazioni finanziarie sospette, al decimo per il traffico di droga. E poi c’è il fenomeno della contraffazione. E di fronte a questo panorama la risposta non può

che essere corale e trasversale. Questo il senso della Giornata della Legalità che da parte delle Camera di Commercio che insieme con la Provincia e la Prefettura ha organizzato l’evento, intende essere anche un segnale di incoraggiamento verso gli imprenditori a non sentirsi soli. “Ci sono le istituzioni, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria - scrive il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia, Roberto Crosta agli imprenditori - che guardano, aiutano e sostengono in particolar modo le imprese che hanno maggiori difficoltà rispetto alle altre”. La firma del protocollo di legalità prevede, tra i vari impegni, la promozione del progetto “Sos giustizia” che è un servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata. Sarà gestito da Libera - che oggi è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base distribuiti nel territorio nazionale-, operativo presso le sedi delle Camere di Commercio aderenti e che realizzerà anche attività di mappatura e monitoraggio dei beni confiscati alle mafie nel Veneto, avrà a disposizione dal sistema camerale dati e informazioni di carattere economico e statistico per studiare il fenomeno della presenza delle organizzazioni mafiose sul territorio.

I COMMENTI LA LEGALITÀ, UN’IMPEGNO ORDINARIO DI MOLTI

“E

’ tempo di andare avanti, non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma con l’impegno ordinario di tutti”. Il presidente di Unioncamere Veneto, Alessandro Bianchi, sceglie le parole di Giovanni Falcone per esprimere lo spirito dell’iniziativa che ha portato alla firma del protocollo di legalità e suggellato l’impegno a collaborare con l’associazione Libera per unire le forze in un’azione congiunta per la legalità. “Coerenza, responsabilità, cultura - osserva - questi i principi cardine cui si richiama la nostra azione per la legalità, convinti che sia compito fondamentale delle Camere di Commercio tutelare la fiducia alla base

del mercato”. “Quella di oggi è stata una giornata fondamentale - è il commento del presidente Giuseppe Fedalto e del segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Roberto Crosta - per il messaggio che è stato lanciato alle scuole e alle imprese in ordine alla necessità di rispettare sempre le regole e la legalità e di mettere al centro del proprio operato la persona, nella vita di ogni giorno come nella conduzione di un’attività economica”. Rivolgendosi agli studenti don Luigi Ciotti ha parlato dell’impegno per la legalità e della lotta alle mafie promossi attraverso l’associazione Libera. Ed ha espresso l’auspicio e

l’invito affinché “garantire il rispetto delle regole sia impegno di tutti perché si arrivi alla giustizia come obiettivo principale, e alla responsabilità come testimonianza, come esperienza”. “Il nostro impegno su questo tema - ha assicurato la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto - è costante e senza sosta. Fra le inizative cito i controlli per la sicurezza sulle spiagge effettuati dai nostri agenti di polizia provinciale, con il sequestro e la sanzione per il commercio di merce contraffatta, ed il progetto collegato di educazione all’acquisto consapevole, La firma del protocollo realizzato con la prefetura e le scuole, “Giovani originali”. della Legalità


Il Veneto in primo piano 29 7 Etica e legalità La lezione di Don Luigi Ciotti, una sveglia per le coscienze

“Siamo qui per costruire giustizia” di Ornella Jovane

Don Luigi Ciotti durante il suo intervento

“S

iate coraggiosi: vivete e non lasciatevi vivere”. In questa esortazione - esordio e chiusura del suo discorso - c’è tutto il senso dell’intervento che don Luigi Ciotti ha rivolto ai giovani delle scuole superiori nel corso della “Giornata della legalità”. Parole espresse con passione e calore, che hanno catturato una platea di ragazzi rimasti attoniti di fronte all’autorevolezza e alla credibilità di quel sacerdote esemplare, che ha fatto della lotta alle mafie la propria ragione di vita. In religioso silenzio, prima stupiti e poi conquistati, erano lì intenti a seguire il ragionamento e poi a riflettere sul messaggio del fondatore di Libera. “La legalità è un mezzo e non un fine - andava spiegando il sacerdote -, è tuttavia uno strumento indispensabile che serve a raggiungere l’obiettivo vero, la giustizia. Questo è il fine, il valore cui dobbiamo

NEWS

C

ambire. Questo è il motivo perchè siamo qui: per costruire giustizia”. Ma - sottolineava - non vi è legalità senza la responsabilità di ciascuno e di tutti, intesa come impegno collettivo e condiviso al rispetto delle regole. Le regole vanno rispettate per il bene comune, e per questo devono garantire il principio di uguaglianza e quindi i diritti di tutti. Ai giovani don Ciotti ha raccomandato di essere intellettualmente attrezzati per potersi con efficacia assumere questa responsabilità alla legalità. “Continuate ad approfondire, - ripeteva - siate curiosi, abbiate coscienza critica, indispensabile per poter distinguere e quindi reagire a ciò che non è giusto. E’ la cultura che dà la sveglia alle coscienze”. Una sveglia che è necessario far suonare in un contesto di generale “coma etico - lo ha definito il presidente di Libera - che esiste nel nostro Paese”.

scuno e di tutti. L’etica è una condizione da cui non può prescindere alcun tipo di sviluppo, compreso quello economico. “Ogni forma di sviluppo - ha concluso don Ciotti - è impossibile senza persone rette e se non è finalizzato al benessere sociale; qualsiasi forma di benessere è a tempo determinato senza il rispetto dei diritti di tutti”. Vivete e non lasciatevi vivere dunque è l’esortazione ad essere professionisti dell’etica, a unire le forze e le energie migliori della società per costruire percorsi concreti della speranza di un mondo più giusto. Un messaggio che è un balsamo per le coscienze ancora acerbe degli adolescenti in crescita, e uno scossone per le coscienze degli adulti spesso distratte dalla effimera lotta per la sopravvivenza di ogni giorno. Sopravvivenza, appunto, che non è vivere.

Il riferimento è a quelle zone grigie della società, dove il confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è sfuma pericolosamente, diventando fertile terreno per la mafia. “La forza della mafia - ha denunciato don Ciotti - è fuori dalla mafia, si alimenta in quelle connessioni ambigue tra corpo sociale, tra segmenti del mondo della politica, e criminalità”. Di qui l’invito a diventare professionisti dell’etica, per assumere ciascuno la propria responsabilità a portare un contributo al cambiamento di un sistema sbagliato e diffuso che, attualmente, si fonda su un pericoloso concetto di “legalità sostenibile”. Una legalità malleabile, di convenienza che non di rado tracima nella non legalità, di fronte alla comune e passiva accettazione o quantomeno colpevole indifferenza sociale. La professione dell’etica richiede invece coerenza morale, una risposta in prima persona di cia-

LIBERA CELEBRA LA “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE”

’è una giornata in cui, una dopo l’altra, le vittime innocenti delle mafia vengono ricordate, una ad una. Gli oltre 900 nomi vengono pronunciati nel corso di un appuntamento che da 17 anni si rinnova. E’ la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia” promossa dall’associazione Libera che si celebra il 21 marzo. Una data emblematica, il primo giorno di primavera, a simboleggiare quella speranza che attraverso il sacrificio di quelle vittime innocenti trova il contenuto di un impegno concreto, vitale e rigoglioso. Vengono nomi-

nati, in un lungo elenco, i 900 semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché hanno compiuto il loro dovere. In questa occasione i famigliari si ritrovano e insieme rinnovano il loro impegno a trasformare il loro dolore in un comune e coraggioso percorso di ricerca di una giustizia vera e profonda, in uno strumento concreto di impegno e azione di pace. Quest’anno l’appuntamento è a Genova, per motivi organizzativi il 17 marzo.

no partecipazione

L’INTERVENTO

Grandi opere, i veneti chiedo

*dottore oculista

Padova – le carte in tavola. L’idrovia però, hanno cambiato di sfogo delle dello scorso novembre, la sua funzione di valvola con vicentino e nel padovano fatti, infatti, appare chiara commerciale (su acqua e devastanti alluvioni nel Da degli studi idraulici nuovo un’opera utile. infrastruttura di comunicazione Il problema però, come nel poi la caratteristica di Venezia è diventata di cosidetta “camionabile”. del vicentino, senza perdere Queste inquinante minore della acque del padovano e che emergono dal territorio. che tra l’altro ha un impatto non seguono le priorità adattare difficili da cambiare e da chiatte fra Padova e Venezia), è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, che una volta avviate sono stanziato che caso della Romea Commerciale, viste per lo più come grandi affari, operazioni denaro potenziale o già sono imprenditoriali, fiumi di forze politiche ed impegnato gruppi opere progettate da tempo, e con loro anche tante perché hanno già mosso cominciano a svegliarsi degli imprenditori nel alle nuove priorità. Questo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però dimostrano più moderni si e partiti accettare dei nuovo poi su che arrivano dai vertici punta più su strade, finge di contrastare per platealmente agli input che qualche ente locale la gente Sul futuro del territorio locali che “disubbidiscono” più decisioni calate dall’alto partecipazione, referendum. sostenibili. Non si accettano 1 campo degli interventi che vogliono assemblee V eV\# trasversali, fronti e comitati Xdci^cjV Y supinamente. Nascono d’affari. le scelte dei potentati vuole decidere non subire

di Alessandro Abbadir

L Campolongo

L’ECOMOBILE PER NTI RIFIUTI INGOMBRA

professionalità risultati

relax

cortesia

Economia

VENDE LA PROVINCIA E QUOTE AUTOSTRAD

di Chioggia

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igiene

L P

a CampoE’ in funzione da gennaio del Brenta) longo Maggiore (In Riviera ecomoun nuovo servizio chiamato rifiuti bile. Potranno essere conferiti ed elettrodoingombranti come mobili conferire i rifiuti mestici. Sarà possibile 2° sabato ingombranti: Boion ogni in Via Pasolini del mese dalle 8 alle 12 piazza della (parcheggio ad ovest della Maggiore ogni chiesa). Campolongo ore 8 alle 12 4° sabato del mese dalle del campo in Via Majorana (parcheggio sportivo). Sanità

TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA torna a colpire L’influenza A (H1N1) del mese anche in Veneto, all’inizio 9 ricoverati di gennaio si registravano per lo più di e un decesso. Si tratta da malattie o persone già debilitate quest’anno si convalescenti. Il virus meno presenta con caratteristiche delle compliaggressive ma può avere si è registrato cazioni. Nel Veneziano di San Donà. anche il caso di un uomo della ConNel Miranese il presidente 13, Fabio ferenza dei sindaci dell’Ulss controlli nelle Livieri, sollecita maggiori il picco scuole del territorio considerato mese. atteso per fine

Sanità Ulss 14 e osped quale destino ale, per Chioggia?

IlTerritorio caso AMBIENTE: MENO Intopp QUALITÀ i per CO2, PIÙ la riscoss scorso 14 gennaio a riuniti loione operativa deiSiCa’sono Corner per una riunione bonus Provincia di Venezia dellagas

eV\\# 10-14

Regione

Provincia

Chioggia

“TOLÉLE” PIANO IN MOSTRA DI CHIOGGIAPRIMO POLITICA A CATTOL ICA Va lZW#

CONRIBUTO AFFITTI

HigZ\Vi^ Y Gli exa^ EVgZcided voto fanno parte FjVcYd ^ciZgcZi di quel ! patrimonio kZcZo^VcV di Fede e di cultura eVidad\^Xd eV\\# 36-37 comunemente Xdghd Xdcigdaa^ ^c si chiama 28 che eV\# devozione pietà popolare. La “pietà popolare o INTORNO A NOI

6XXdaid ^a ,% eZg XZcid YZaaZ YdbVcYZ eV\# 14

non può essere ignorata, SCUOLA ne trattata

www.lapiazz

aweb.it

Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto

il presidente della eV\# e il collega 14 Francesca Zaccariotto insieme con Spezia, Marino Fiasella, Paolo Dalla gli assessori all’Ambiente Gandolfo Vecchia, al Trasporto Giacomo Prataviera, e alla Viabilità Emanuele di Tecla con il direttore generale 2001 supporta (l’associazione che dal Province e la collaborazione fra le Battello. Due l’Unione europea) Mario individuare gli obiettivi. In primo luogo Province le due un percorso comune tra sindaci, dei per l’attuazione del Patto dalla Direzione il protocollo promosso europea, generale energia dell’Unione delle emisper favorire la riduzione Provincia di sioni di Co2 siglato dalla Sono Venezia lo scorso 25 settembre. prospettive inoltre state valutate le su nuovi di finanziamento europeo finalizzati progetti imprenditoriali energetiche all’utilizzazione di fonti alternative.

eV\# 26

EDITORIALE

Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione

di Alessand

G

ro Abbadir

randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante VELA Mestre (con le 6 EVaVood di opere ^ iZhdg^ Parentopoli, dopo^d\\^V/ sistema Metropolitan complementari), il 8^cV Z 8] YZa BdciZ ^ iZhdg^ Roma anche Veo Ferroviario di ^ YjZ nezia, ^V Vci^XV anche se le possibili >a W^aVcX^d fi cie ^cXdcigd Y Super(appena avviato), YZaaV <gZX proporzioni eV\# 43 di un eventuale altri da definire Y^ :cg^Xd OZccVgd alcuni addirittura XjaijgZ scandalo, noneV\# e sembrano34 solo abbozzati. certamente alla Romea Commerciale Si pensi eV\# 22 A lanciare quelle emerse nella capitale. , alla camionabile accuse all’amministr le Padova – Venezia, al completamen azione comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta Velocità nel e la compattezza tra i diversi partiti orientale. i gruppi politici Veneto del partito nella e passata esperienza eV\# 28 sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe di Tiozzo, decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli “di ), il territorio della po politico un grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino ra prodi Venezia. Ma l’arte parte del partito. anco- si appresta coeso, con idee ben chiare, che le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa tutti i veneti. Si su la creazione di per scheletri pensi alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3

SOLIDARIETÀ

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eV\# 16

con indifferenza o disprezzo” scriveva il Z# ;dgbVo^dc papa Giovanni Paolo II. AV higVYV X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 21 eV\# 30

PARENTOPOLI NEL VENEZIA CULTURA NO

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Elezioni, parti politici in fermeti e gruppi nto eV\# 41

MOSTRE A PADOVA

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30 8 Il Veneto in primo piano Nuove forme di comunicazione Dal prossimo anno scolastico obbligo di testi digitali

Occupazione e istruzione, il futuro è on line Linkedin, Facebook, Twitter creano opportunità di lavoro, ma bisogna fare attenzione ai dati sensibili

Circa il 40 % delle famiglie è sprovvisto di Pc. Ancora meno quelle con e-book e IPad

di Alessandro Abbadir

I

nternet, IPad, Twitter, Facebook, ma anche libri digitali e curriculum digitali. I nuovi sistemi di comunicazione, che regolano la vita di tutti e tutti i giorni, vedono un futuro solo on line. Fra le novità per il prossimo anno scolastico vi è l’introduzione del libro digitale nelle scuole, mentre nella ricerca del lavoro, un buon curriculum on line è già indispensabile. Veniamo alla scuola. Con una circolare inviata ai dirigenti scolastici regionali a febbraio sul sito del Miur, il ministero dell’Istruzione ricorda l’imminente scadenza: “Per l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei”. È già dal 2008-2009 che “i libri di testo in adozione devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet”. Ma ora, ribadisce la circolare 18, tutti i libri (vecchi e nuovi) dovranno avere una versione digitale. Il problema maggiore è quello delle famiglie che non hanno ancora un collegamento internet e, quindi, delle scuole che dovrebbero farsi carico di procurare agli studenti i libri digitali. In Italia e in Veneto, le famiglie senza Pc e internet sono in media il 40 %. Molte meno poi quelle dotate di Ipad o lettori e-book. L’obiettivo della

legge di fatto è la scomparsa dei libri di carta, ma dovrebbero esserci delle deroghe alla scadenza 2012-2013. In Veneto per rispettare questa circolare, stanno lavorando alacremente all’Ufficio Scolastico Regionale, le varie direzioni didattiche ed istituti comprensivi di tutto il territorio. Un altro settore dove le forme veloci di comunicazione dovranno diventare la regola, è quello della ricerca del posto di lavoro, soprattutto in tempo di crisi. Una questione che è stata affrontata nelle scorse settimane anche dall’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan a Padova, all’Archivio Antico dell’Università Palazzo del Bo’. La Donazzan è intervenuta al convegno nazionale dal titolo: “Lavori di qualità per laureati: analisi e proposte per migliorare formazione e mercato”. “Dobbiamo immaginare i futuri scenari del lavoro quando facciamo politiche di istruzione formazione professionale e lavoro - ha detto la Donazzan. Se guardassi al solo dato statistico del Veneto, direi che non c’è da preoccuparsi. Siamo in un momento di crisi, certamente, tuttavia il 65% della popolazione veneta è occupata mentre la disoccupazione si attesta al 5,2%. Ma il dato preoccupante sta nei profili professionali. Oggi

I loghi dei più conosciuti social network

dobbiamo pensare più alla qualità che della quantità. Il problema c’è, e lo dimostra il fatto, che sul mio tavolo si presentano due situazioni contestuali: da un lato la mancanza di futuri lavoratori qualificati, dall’altro l’arrivo di tantissimi curriculum di neolaureati in cerca di impiego”. L’assessore regionale spiega come i tempi sono radicalmente cambiati rispetto a 5 anni fa. “Nel 2007- ha detto la Donazzan - la disoccupazione nel Veneto era al minimo storico e quei pochi che non trovavano lavoro erano aiutati dalle istituzioni. Oggi, bisogna partire dai posti di lavoro che sono richiesti dal mercato, puntando a dare a ciascuno, secondo i propri talenti e competenze, la miglior occupazione possibile”. Un fatto su cui hanno posto l’accento gli esperti nell’ultimo periodo, è anche la questione di come cambia il modo di selezionare i curri-

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culum da parte delle aziende e datori di lavoro. E quindi per mostrare sempre di più i propri talenti, è necessario saperli descrivere on – line. Ormai le ricerche vengono effettuate via web. Dati che arrivano dal Politecnico di Milano spiegano come grazie a siti come LinkedIn, usato dal 30% dei direttori delle Risorse umane, con un altro 30% che pensa di usarlo entro il 2012, curare la propria identità in rete sia diventata la regola numero uno per trovare lavoro. E poi il social network Facebook: in Europa ha determinato la nascita di 230 mila posti di lavoro, 34 mila dei quali in Italia. Ma c’è il rovescio della medaglia. Bisogna stare attenti ai dati che si lasciano on line. Internet ha una memoria di elefante e qualcuno, i dati sensibili (foto compromettenti, opinioni politiche nette, ecc.) potrebbe usarli anche per scartare profili.

A MESTRE UN PROGETTO DI LEGGE DAL GRITTI

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’è una classe, e 25 studenti delle scuole superiori di Mestre (Venezia) che si stanno distinguendo per acume analitico e proposte, in tema di nuova comunicazione e regolamentazione delle problematiche che sorgono on-line. E’ la 3ª B dell’istituto tecnico per il turismo Gritti di Mestre. Sono andati anche a far visita al Senato della Repubblica a fine febbraio. La classe del Gritti ha superato una decina di istituti nel progetto nazionale promosso dalla Camera dei deputati, dal Senato della Repubblica e dal Ministero della Pubblica istruzione che punta a far fare un progetto di legge con tanto di emendamenti ad una scuola. Hanno scelto come tema vista l’attualità internet e le nuove forme di comunicazione. I ragazzi hanno presentato un loro disegno di legge dal titolo “Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori”. I ragazzi hanno provato a mettere a punto dei paletti contro i rischi di internet, social network, soprattutto a tutela dei minori. A fare da guida nell’elaborazione di concetti giuridici ancora non compiutamente espressi, è stato il professor Ernesto Brun, docente di Diritto al Gritti. Un concetto chiave di quelli enunciati da questi giovani di 16 anni è questo: “I nativi digitali non hanno coscienza della diversità tra mondo reale e mondo virtuale, per costoro non c’è differenza tra web dentro e fuori”. Tradotto: i ragazzi nati con l’era dell’informatica, cioè dalla metà degli anni 90’ in poi sono persone più fragili da un certo punto di vista di chi internet nascendo non sapeva cos’era. Sono ragazzi, che in rete si svelano

Un bambino davanti al Pc senza segreti, non considerando che a volte in internet si celano dei veri e propri orchi. Ecco che l’obbiettivo principale del nuovo disegno di legge fatto proprio dai ragazzi è quello di imporre delle regole sull’uso sempre più massiccio che fanno i giovani di Internet. Si chiedono regole precise a famiglie, scuola, Stato. I rischi per insegnanti e alunni della classe del Gritti sono molti: dipendenza tecnologica e psicologica. Per questo si propongono tempi massimi da trascorrere davanti a schermo e tastiera. E poi: corsi di formazione per docenti e assistenti tecnici, un codice etico, la massima informazione possibile sull’argomento, ma c’è il terribile problema della pedopornografia. Per gli orchi l’oggetto del loro desiderio malato e criminale è a portata di mano con chat e social network. Non è la prima volta che la scuola di Mestre vince concorsi nazionali. Aveva già collezionato vittorie nel 2007 e nel 2009. A.A.


Il Veneto in primo piano 31 9 Tecnologia Situazione del piano per il superamento del “digital divide” in regionale

I “buchi neri” della banda larga, Veneto a caccia di finanziamenti Entro l’anno i cantieri in ben 280 Comuni ma fra gli industriali c’è incertezza sulla sorte dello stanziamento coperto con fondi statali di Nicola Stievano

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nternet sempre più veloce, ma non per tutti. Nel Veneto locomotiva del Nordest ci sono ancora centinaia di aziende e migliaia di famiglie costrette ad arrangiarsi perché dove risiedono non è ancora arrivata la linea Adsl. Veri e propri “buchi neri” digitali si aprono non solo nelle aree rurali e periferiche ma interessano anche intere zone residenziali e aree produttive tutt’altro che marginali. Nella nostra Regione sono almeno 280 i Comuni in tutto o in parte in “digital divide”, sprovvisti cioè della tecnologia per portare fin dentro le mura domestiche - o aziendali - la connessione ad internet veloce. Per coprire questo “gap” tecnologico quattro mesi fa la Regione aveva annunciato il via libera al “piano tecnico” di investimento con il quale sono stati stanziati 40 milioni per la diffusione della banda larga nelle zone scoperte. Come si può vedere dalla tabella qui a fianco (aggiornata periodicamente dal centro regionale per la banda larga) diversi cantieri sono entrati in attività entro il 2011. Alcuni interventi sono già conclusi e collaudati, altri si avviano alla fase finale. E gli altri? Purtroppo non sono tutte rose e fiori, come hanno denunciato in più occasioni gli stessi industriali. Sulle risorse che dovrebbero essere garantite dallo Stato, in tutto 15 milioni di euro, non ci sono certezze, soprattutto in questa fase. Nei prossimi mesi verranno portati a termine i cantieri già aperti, poi per gli altri si ve-

drà, sperando che i finanziamenti vengano tutti confermati. Altrimenti dovranno passare altri anni prima che tutto il Veneto possa dirsi “libero dal digital divide”. L’investimento stanziato lo scorso novembre ammonta a quasi 40 milioni di euro, dei quali 15 milioni messi a disposizione, appunto, dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e 25 milioni dalla Regione, comprensivi di fondi europei assegnati al Veneto con queste finalità. La delibera è stata portata in Giunta regionale dal vicepresidente Marino Zorzato, di concerto con gli assessori allo sviluppo economico Isi Coppola, all’agricoltura Franco Manzato, ai fondi comunitari Roberto Ciambetti. Le risorse provengono infatti da fonti diverse nei confronti delle quali il provvedimento svolge una funzione di “cabina di regia”. La prima fase degli interventi è giù stata avviata. Grazie all’approvazione contestuale delle convenzioni operative con il Mise, sarà possibile avviare anche le fasi 2 e 3 del programma, con una previsione di apertura dei cantieri entro questa primavera, per un importo di circa 20 milioni di euro, a carico del Fondo per lo sviluppo rurale e del Fondo europeo di sviluppo regionale. La quarta e ultima fase fa riferimento alle risorse a favore delle Pmi operanti nei distretti produttivi veneti, per una spesa complessiva di oltre 10 milioni di euro, di cui metà a carico del Mise e metà finanziata con le risorse regionali.

Regione del Veneto - Centro di-Competenza sulla Banda Larga. sulla Banda Larga. Regione del Veneto Centro di Competenza Cantieri aperti, in corsoin di attivazione o chiusi (situazione o al 13/02/2012). Cantieri aperti, corso di attivazione chiusi (situazione al 13/02/2012). N.N.

Data

Data

cantiere Tratta Provincia apertura chiusura cantiere ComuneComune Tratta 1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova PD 18-lug-2011 25-ott-2011 1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana PD 27-lug-2011 26-ott-2011 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano VI 22-ago-2011 12-nov-2011 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano 4 San Germano dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici VI 1-set-2011 11-nov-2011 4 San Germano dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici 5 Arre Giunto G43 - Arre PD 5-ott-2011 11-nov-2011 5 Arre Giunto G43 - Arre 6 Vigonza Vigonza - Pionca PD 5-ott-2011 28-nov-2011 6 Vigonza Vigonza - Pionca 7 Cerea Cerea - Asparetto VR 28-ott-2011 9-nov-2011 7 Cerea Cerea - Asparetto 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario PD 10-ott-2011 14-dic-2011 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario 9 Oderzo Oderzo est - Piavon TV 5-ago-2011 31-dic-2011 9 Oderzo Oderzo est - Piavon 10 10 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano TV 1-ago-2011 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano 11 Miane Follina - Miane TV 1-ago-2011 11 Miane Follina - Miane 12 12 San Giorgio delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche PD 25-ott-2011 17-gen-2012 San Giorgio delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche 13 13 Agna Agna Bagnoli di Sopra - Agna PD 2-nov-2011 Bagnoli di Sopra - Agna 14 14 Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina PD 3-nov-2011 9-gen-2012 Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina 15 15 Bovolenta Conselve - Bovolenta PD 8-nov-2011 Bovolenta Conselve - Bovolenta 16 16 Brugine Brugine - Campagnola di Piove PD 11-nov-2011 18-gen-2012 Brugine Brugine - Campagnola di Piove 17 17 Piombino Dese Piombino Dese - Levada PD 21-nov-2011 Piombino Dese Piombino Dese - Levada 18 18 SchioSchio Santorso - S. Ulderico di Stretto VI 28-nov-2011 Santorso - S. Ulderico di Stretto 19 19 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce TV 29-nov-2011 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce 20 20 Campo San Martino Curtarolo - Marsango PD 29-nov-2011 3-feb-2012 Campo San Martino Curtarolo - Marsango 21 21 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle Pertiche - Arsego PD 16-dic-2011 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle Pertiche - Arsego 22 22 CereaCerea 2 Cerea - Aselogna VR 7-dic-2011 2 Cerea - Aselogna 23 23 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Maggiore VE 19-dic-2011 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Maggiore 24 24 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello TV 12-dic-2011 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello 25 25 Tombolo Tombolo - Onara 2 PD 28-dic-2011 Tombolo Tombolo - Onara 2 26 26 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola PD 28-dic-2011 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola 27 27 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido VI 29-dic-2011 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido 28 28 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino VI 29-dic-2011 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino 29 29 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo VI 29-dic-2011 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo 30 30 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara VI 29-dic-2011 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara 31 31 GazzoGazzo 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino PD 13-feb-2012 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino 32 32 Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano VI Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano 33 33 Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria VI Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria 34 34 Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion VE Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion conclusi e collaudati

conclusi e non collaudati

connessi (terminati ad eccezione dei ripristini)

in lavorazione

Banda larga, i nodi da sciogliere L’obiettivo è coprire il 95% del territorio regionale

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nverno 2012: entro questa data dovrebbero partire anche gli ultimi cantieri. L’obiettivo del piano è portare la copertura nel Veneto fino al 95% e potenziare il servizio fino a 20 mega di velocità. Perché il problema non è solamente quello di coprire le zone finora non raggiunte dall’Adsl ma anche fornire un servizio con dei parametri minimi di efficienza che permettano di avere a disposizione una linea effettivamente veloce. Se fino a qualche anno fa il problema era la totale assenza dell’Adsl in buona parte del territorio, ora i disagi sono

polverizzati in con decine di “micro zone” mal servite a causa di problemi strutturali. Il problema sta nelle singole centrali telefoniche spesso negli apparati di rete, l’ultimo passaggio per portare l’Adsl all’utente finale. Si tratta di centraline collegano le utenze alla centrale attraverso un cavo di fibra ottica. Le stesse centrali sono “rilegate” in fibra ottica. Ma in diversi casi questa condizione viene a mancare quindi l’Adsl può non funzionare correttamente, soprattutto se ci sono molti utenti collegati. Per risolvere il problema tutte le cen-

trali e tutti gli apparati di rete dovrebbero essere serviti da fibra ottica. E’ difficile poi che le aree geografiche combacino con i confini comunali perché la stessa centrale può servire due Comuni diversi, oppure lo stesso quartiere può essere collegato a due differenti centrali. Quindi capita che lungo la stessa strada c’è chi naviga senza problemi e chi non ce la fa. L’effettiva velocità di navigazione è anche influenzata dalla distanza del cliente dalla centrale telefonica, dalla congestione della rete e dal server a cui ci si collega.

Data attesa chiusura Provincia PD PD VI VI PD PD VR PD TV 30-apr-2012 TV 29-feb-2012 TV PD 11-mag-2012 PD PD 16-apr-2012 PD PD 23-apr-2012 PD 29-feb-2012 VI 26-apr-2012 TV PD 14-feb-2012 PD 7-feb-2012 VR 24-feb-2012 VE 16-mar-2012 TV 31-mar-2012 PD 12-mar-2012 PD 21-feb-2012 VI 12-mar-2012 VI 19-mar-2012 VI 16-apr-2012 VI 30-apr-2012 PD VI VI VE da iniziare a breve

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apertu 18-lug 27-lug 22-ago 1-se 5-ot 5-ot 28-ot 10-ot 5-ago 1-ago 1-ago 25-ot 2-nov 3-nov 8-nov 11-no 21-no 28-no 29-no 29-no 16-di 7-di 19-di 12-di 28-di 28-di 29-di 29-di 29-di 29-di 13-feb


32 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Società partecipate L’Ad Vernizzi ha dichiarato lo stato di dissesto

Veneto Strade ad un passo dal default Secondo i bene informati si tratta di un regolamento di conti tra Lega e Pdl

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a una parte c’è chi annuncia il via alla te in merito si è espresso l’assessore alla realizzazione di grandi arterie viarie Viabilità Roberto Chisso secondo il quale come la Nogara-mare o la Pedemon- la chiusura dei rubinetti da parte dell’Ente tana, dall’altra chi dice che non c’è un soldo non pregiudicherebbe le grandi opere. “Annemmeno per tappare le buche dell’asfalto. che se l’ultima parola spetta all’assessore In mezzo, gli increduli che fanno fatica a al bilancio - ha osservato Chisso - credo ci capire come mai dalla Regione possano siano i margini per poter intervenire e troarrivare voci così contrastante. Eppure è vare i mezzi necessari all’attività di Veneto stato lo stesso amministratore delegato Strade” Anche infrastrutture come la Pededi Veneto Strade, Silvano Vernizzi, nelle montana e la Nogara Mare non dovrebbero scorse settimane a dare la notizia che la correre rischi, secondo l’assessore alla viabisocietà partecipata da Regione, Provincie e lità, in quanto per la loro realizzazione le diverse società autostradali e che si occupa risorse sono già state accantonate. Ma sebdella manutenzione e degli investimenti sui bene il bilancio previsionale debba essere 2 mila chilometri di rete viaria veneta, è ad ancora approvato l’assessore competente, un passo dal dissesto. Roberto Ciambetti, ha già, annunciato che le “Se la Regione confermerà l’azzera- disponibilità non ci sono. Era stato un altro mento dello stanziamento per il 2012 e so- consigliere della maggioranza, Dario Bond, prattutto se le banche a porre come condiziodovessero chiedere il A rischio ne per l’approvazione rientro dei prestiti – ha gli interventi del previsionale lo spiegato – la società pianificati. Salve stanziamento 100 miandrebbe in default”. Pedemontana lioni di euro a Veneto Illustrando la criticità e Nogara-mare Strade. “Il bilancio è della situazione per la fortemente ingessato società, Vernizzi ha ricordato che le risorse – è stata la risposta dell’assessore – e al regionali per gli investimenti sono passate limite dell’indebitamento”. da 116 milioni di euro del 2009 a 40 del Ma ce chi dice anche che per salvare 2011, mentre le opere appaltate sono Veneto Strade basterebbero dieci milioni di passate dai 208 milioni del 2009 a solo 2 euro e chi ritiene la soglia dei 40 milioni milioni del 2011. posa essere ritenuta sicura per il proseguo L’ad ha anche precisato che il finanzia- delle attività. mento della Provincia di Belluno, in dissesto Ma dietro le difficoltà della società c’è finanziario, è stato ridotto di circa il 70%, chi intravede anche il clima di tensione passando dai 15 mln a 4,5, cifra che con- interna alla maggioranza, con una Lega sente appena il pagamento degli stipendi disposta a prosciugare i fondi ai colleghi di del personale fino ad aprile. Quale futuro, coalizione. dunque, per la viabilità veneta la cui gestioProva ne è l’accorato appello laciato dal ne compete a Veneto Strade? E per quelle capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e opere annunciate la cui realizzazione sareb- il suo vice Piergiorgio Cortelazzo al capobe dovuta avvenire a breve, come nel caso gruppo della Lega Federico Caner: “Probadella Tangenziale ovest di Adria o il Passan- bilmente sono in atto strategie e pressioni te Nord a Rovigo? Secondo lo stesso Verniz- per porre fine all’esistenza di Veneto Strade zi se questa situazione dovesse permanere, - dichiarano - ma chiediamo a te e alla Lega sarebbero a rischio molti nuovi cantieri se di guardare oltre e lavorare perchè le buche non addirittura la manutenzione ordinaria sulle strade di oggi non diventino i crateri alla rete viaria. Decisamente più rassicuran- di domani. Ci appelliamo, con la stima di Unione di Centro

PERARO: “LA LEGA RIDIMENSIONA CHISSO”

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redo - ha evidenziato il consigliere dell’UdC Stefano Peraro - che con il no di Bond a questo bilancio Stefano siano finalmente emersi i problemi dell’allePeraro anza PdL e Lega. Anche lo scorso anno gli stanziamenti per la viabilità erano ridotti all’osso ed è quindi chiara la strategia della Lega di svuotare le competenze dell’assessore Chisso. Mi chiedo - ha proseguito - se la mobilità è o no una priorità per la Regione, mentre la cosa certa è che tutte le nuove opere saranno realizzate con il project financing, ovvero a pagare saranno sempre i cittadini”.

Sopra Renato Chisso e l’amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi. Sotto il progetto della Pedemontana

sempre, al tuo realismo e al tuo senso di responsabilità. Azzoppare Veneto Strade, nata come esperienza concreta di federalismo stradale, è un’operazione deleteria per tutti”. Convinto che si tratterebbe di un regolamento di conti lo si è detto anche il consigliere dell’Udc Stefano Peraro che nel taglio di risorse nel capitolo che compete a Chisso vede la marcata volontà di contenerne l’azione. “Anche lo scorso anno gli

stanziamenti - ha evidenziato Peraro - per la viabilità erano ridotti all’osso ed è quindi chiara la strategia della Lega di svuotare le competenze dell’assessore Chisso. Mi chiedo - ha proseguito - se la mobilità è o no una priorità per la Regione, mentre la cosa certa è che tutte le nuove opere saranno realizzate con il project financing, ovvero a pagare saranno sempre i cittadini”.

Partito delle Libertà

APPELLO ALLA LEGA: NON AFFONDATE LA SOCIETÀ

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eneto Strade deve poter andare avanti con dignità - affermano il capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e il suo vice Piergiorgio Cortelazzo - e con la stessa Dario Bond energia che fino a oggi ha permesso di conseguire grandi rie Piergiorgio Cortelazzo sultati. Condannare a una lenta eutanasia una società, fiore all’occhiello della nostra Regione fino all’altro ieri, non conviene davvero a nessuno”. Bond e Cortelazzo, che per primi avevano sollevato il problema delle casse vuote nella società regionale, minacciando di non votare il bilancio regionale di previsione per il 2012 nel caso la giunta confermasse l’intenzione di non stanziare nessuna risorsa per Veneto Strade, hanno lanciato un appello al capogruppo della Lega Federico Caner: “Probabilmente sono in atto strategie e pressioni per porre fine all’esistenza di Veneto Strade ma chiediamo a te e alla Lega di guardare oltre e lavorare perchè le buche sulle strade di oggi non diventino i crateri di domani”.

L’opinione Laura Puppato, Partito Democratico

“UNO SCENARIO DA INCUBO. ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ”

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ino ad oggi la Lega ed il PdL ci hanno raccontato un sacco di bugie, hanno Laura Puppato mentito sapendo di mentire. Sono persino arrivati al punto di promettere, pochi giorni fa, l’avvio di una serie di opere. Col risultato che oggi non solo si rischia il blocco totale di quelle in corso di realizzazione, ma addirittura il fallimento di Veneto Strade”. Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri regionali del Pd Laura Puppato, Lucio Tiozzo, Franco Bonfante, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin. “Il fatto che questa realtà di cruciale importanza per il Veneto abbia accumulato un’esposizione bancaria di 90 milioni è di enorme gravità - affermano i consiglieri Pd - il problema è tutto di gestione politica, di fronte al quale Lega e PdL non possono pensare di giocare allo scaricabarile reciproco. Va fatto un approfondimento immediato per individuare, uno per uno, i responsabili di questo disastro dai contorni oscuri”. Gli esponenti democratici evidenziano con preoccupazione i dettagli emersi nel corso dell’audizione: “Se si considera che, secondo le previsioni di bilancio, gli investimenti sul fronte della viabilità saranno pari a zero, vuol dire che non sarà realizzato alcun appalto nel 2012 e che le opere già in cantiere da tempo potrebbero essere bloccate per mancanza di fondi. Di fatto non c’è un euro per la manutenzione ordinaria e per le situazioni di emergenza, dalle frane ai ponti pericolanti: uno scenario da incubo”.

Antonio Pipitone, talia dei Valori

PIPITONE: “MANCANO SOLDI? CI SONO QUELLI DEL CAV”

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er Veneto Strade siamo passati da 240 milioni a zero – ha spiegato Antonino Antonio Pipitone, consiPipitone gliere regionale dell’Idv - con 30 milioni la società potrebbe sopravvivere ma ce ne vorrebbero almeno 80 per un’attività decente A questo punto chiediamo di usare i soldi della Cav, la società per azioni costituita il primo marzo 2008 da Anas Spa e Regione Veneto e che gestisce il passante di Mestre. L’anno scorso ha fatturato 40 milioni di euro, di cui almeno 20, al netto delle tasse, dovrebbero essere disponibili per essere reinvestiti nelle infrastrutture venete, come aveva stabilito l’allora ministro Antonio Di Pietro. Dove sono questi soldi? A cosa sono destinati?“.


10 Intorno a noi

Intorno a noi 33

L’appello Intervengono associazioni e consiglieri regionali

“Servono più aiuti ai malati di Sla” La consigliera Arianna Lazzarini ha protocollato una interrogazione. Difficoltà per i permessi dell’Inps di Alessandro Abbadir

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malati di Sla del Veneto e i loro famigliari si sentono abbandonati a se stessi e chiedono aiuto alle istituzioni. A salire alla ribalta delle cronache delle ultime settimane sono stati diversi casi in tutta la regione. Fra i motivi del disagio: scarsa assistenza sanitaria ad hoc e scarse possibilità date dall’Inps di assentarsi dal lavoro ai famigliari dei malati. I fondi stanziati per affrontare questa malattia sono troppo pochi, e spesso neanche le Ulss riescono a comprendere le reali esigenze di queste persone. Ma cosa è la Sla? La Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una malattia di tipo degenerativo che interessa il sistema nervoso e che colpisce i motoneuroni (neuroni di moto) sia centrali che periferici. E’ stata descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean Martin Charcot. Le conseguenze sono: la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione, dell’articolazione della parola e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile fino a portare alla morte. La Sclerosi Laterale Amiotrofica non altera le funzioni cognitive. Il malato, resta lucido e cosciente fino alla fine, perfettamente in grado di capire cosa avviene intorno a lui ma impossibilitato a intervenire. Di fronte ad una tragedia del genere e alle sue conseguenze, è intervenuta la consigliera regionale della Lega Nord, la padovana Arianna Lazzarini che ha fatto propria la battaglia dall’associazione Asla (Associazione contro la sclerosi laterale amiotrofica) riguardo a delle vicende di mancati permessi da parte dell’Inps ai famigliari dei malati. Situazioni che sono state riscontrate nei territori delle province di Padova, Venezia e Treviso. Di fatto il problema principale è che i famigliari dei malati di Sla non hanno abbastanza congedi dal lavoro per poter seguire i loro cari, o almeno quanti ne servono per far fronte alle emergenze dettate dall’evolvere della malattia. Concretamente, molti dipendenti rischiano di essere licenziati se si assentano oltre ai permessi stabiliti per legge. L’esponente del Carroccio ha protocollato una interrogazione alla giunta regionale chiedendo un intervento sulla vicenda del difensore civico dell’ente. Un’ altro caso che ha fatto scalpore, è stato quello di Vittorio Bisso esponente veneziano dei Comunisti Italiani ed ex assessore a Dolo(Ve), che ha ammesso di essere malato di Sla, ma ha anche denunciato gli scarsi aiuti ricevuti, chiedendo che su di lui, con il procedere della patologia, non vi sia accanimento terapeutico. La Regione comun-

que, almeno dal punto di vista legislativo non è rimasta a guardare negli ultimi mesi L’impegno a sostegno dei malati di Sla residenti in Veneto è stato aumentato con la delibera regionale del 9 dicembre 2011. Cosa prevede? Punta ad nuova organizzazione del percorso assistenziale condiviso tra i numerosi servizi e livelli medici coinvolti, la completa informatizzazione e l’autorizzazione all’erogazione di particolari ausili. Ma ci sono delle difficoltà. A sottolinearle è il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo. “La quantità di risorse messe a disposizione dalla Regione con la nuova delibera – dice Pigozzo - va a scontrarsi con un aumento delle esigenze dei malati e quindi si rischia spesso di dare solo risposte parziali”. Insomma i soldi previsti non bastano proprio,o bastano solo in parte.

NEWS Iniziativa Ail

UOVA DI PASQUA SOLIDALI

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nche quest’anno non mancheranno nei giorni di Pasqua in Veneto , le iniziative dell’Ail in tutte le principali piazze della regione. Saranno distribuiti dai banchetti dei volontari locali, quasi in ogni comune i banchetti che vendono “Uova di Pasqua” di cioccolato in favore dei malati di Leucemia “Ogni piccolo passo che la ricerca effettua - spiegano gli organizzatori - è merito di un piccolo gesto e le uova, in questi anni, sono diventate un simbolo di solidarietà al quale la gente dà, il suo appoggio. Tutta questa “escalation” che ha permesso di finanziare i progetti di ricerca, è data dall’impegno dei volontari e del loro aiuto non solo nelle manifestazioni nazionali e locali, ma per tutto ciò che riguarda il rapporto diretto con i pazienti. Loro sono la vera “anima” dell’Ail e senza di loro sicuramente non avremmo avuto tutti i risultati che l’Associazione è riuscita ad ottenere. Acquistare un uovo di cioccolato dell’Ail non contribuisce solamente ad addolcire la Pasqua; grazie al vostro aiuto molti pazienti potranno usufruire di cure sempre migliori e potranno guarire in un numero sempre maggiore”. Per ogni informazione si può visitare il sito www.ail.it. A.A.


12 Cultura veneta 34 Arte Padova ha ospitato due mostre del Maestro dei manifesti lacerati

Lo strappo “padovano” di Villeglé Ha fatto parte del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany insieme a Klein, Tinguely, Dufrene e Hains

di Alain Chivilò

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’ ancora in essere il vasto eco creato dalle due mostre che la Città di Padova ha dedicato al Maestro dei manifesti lacerati Jacques Mahé de la Villeglé. L’edizione 2011 di Ram, diminutivo di Ricerche Artistiche Metropolitane ossia il contenitore culturale di eventi e manifestazioni che coinvolge diverse sedi cittadine, chiude con le mostre al Centro Culturale Altinate – San Gaetano, “Jacques Villeglé – Lettere e frammenti. Un percorso nella scrittura di Jacques Villeglé” e alla Galleria C.D. Studio d’Arte “Jacques Villeglé 1960 – 1998”. Inoltre una videoproiezione 3D sulle facciate di Palazzo del Capitano di Piazza dei Signori, “videomapping 3D omaggio a Villeglé”, ha creato un interessante contorno coinvolgente per la cittadinanza, composto dagli affiches lacerati e dai grafismi attraverso un’animazione del suo stile. Come segno di gratitudine l’artista, presente alle due inaugurazioni, ha donato un’opera grafica espressamente dedicata alla città di Padova. “Villeglé un’artista - come afferma l’Assessore alla cultura Andrea Colasio - di fama internazionale, che proprio nella ricerca dei linguaggi urbani a lui contemporanei ha posto il fulcro della sua attività artistica, elaborando in modo creativo e originale un alfabeto di lettere e segni di estrema modernità”. Di origine bretone, nato nel 1926 a Quimper, vive e lavora a Parigi. Villeglé è conosciuto anche per l’appartenenza al movimento del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany, con gli artisti Hains, Arman, Dufrene, Klein, César, Spoerri, Tinguely e il nostro Rotella. Nel 2008 la Francia gli rende il giusto tributo con una retrospettiva al Centre

Pompidou di Parigi. Jacques Villeglé insieme a Raymond Hains elabora una nuova forma di linguaggio partendo dallo strappo di manifesti pubblici. La ricerca di Villeglé fin dagli inizi è partita da manifesti che avessero un grafismo caratterizzato da segni linguistici e accenti fonici che creassero un equilibrio di sillabe e lettere. Il manifesto per Villeglé è un frammento caleidoscopico che può rigenerare il mondo, attirare l’inconscio collettivo e individuale fino a illustrare il panorama sociologico moderno. Un manifesto strappato come opera d’arte, che porta il nome della strada di provenienza, o il titolo della pubblicità originaria, al fine di ricreare la città e la strada stessa in un tutt’uno all’interno di un lavoro di archeologia urbana. I messaggi dei manifesti perdono lo scopo iniziale per cui sono statti creati, in quanto la casualità dello strappo e del relativo accostamento di colori e slogan determinano una poetica vivace, estetica spesso fuori dalla realtà. L’armonia non è contemplata, ma Villeglé ricerca nell’insolito e nel stupore una società piena di messaggi anche contradditori. L’illeggibilità che ne deriva, a forza di lacerazioni, è importante perché crea un amalgama a sorta di cacofonia lessicale, fino a determinare un ultra linguaggio che va al di là della poesia e della pittura. Villeglé non firma le opere per la loro logica costruttiva, rispettoso “del collettivo, creatore e anonimo”. Dagli anni 2000 il Maestro abbandona gli strappi per passare a un personale alfabeto costituito dai “segni socio-politici”, che compongono una variazione di frasi lapidarie, di racconti criptati, a volte difficili da decifrare e

di slogan pseudo anarchici. Una declinazione infinita di segni in una revisione grafica del suo lavoro con gesti, che collegano il lacerato dei manifesti con l’esecuzione stessa di questo alfabeto. Jacques Villeglé è dunque un archeologo contemporaneo della città che ha analizzato il linguaggio delle strade, dando testimonianza della sua evoluzione in un archivio mai esaurito. Nell’ambito delle inaugurazioni delle mostre padovane, grazie al coordinamento dei curatori Carlo Silvestrin e Dominique Stella, è stato possibile anche incontrare l’ottantacinquenne Maestro Villeglé, che si è reso disponibile a delle domande in modo cordiale e disponibile. In una società sempre più globalizzata cosa possono dire oggi i segni “socio – politici”? “E’ un’estrapolazione della società, del mondo politico e della finanza usando questi segni per creare una scrittura tipica del periodo in cui viviamo. Parlano di temi contemporanei nati dalla scrittura e dall’utilizzo stesso del segno come può essere il simbolo del dollaro, dell’euro e di altri. E’ un mix tra simbologia e linguaggio”. Com’è nata l’idea di strappare i manifesti dalla strada? “Il periodo era il dopo guerra e tutto quello che si stava sviluppando proveniva dalla liberazione appena ottenuta. Nel 1947 nella spiaggia di Saint Malo ho pensato di utilizzare il fil di ferro per i miei primi lavori. Il mio scopo era di ricreare un’arte che partisse dal recupero

Jacques Villeglé al Centro Culturale Altinate, nella foto piccola uno dei manifesti lacerati e insieme all’assessore Colasio con l’opera ragalata alla città di oggetti del quotidiano. Nel periodo bellico in Francia non c’era stato nessun segnale per quanto riguarda l’arte e di conseguenza rimanevano maestri come Picasso e Matisse per esempio. Ecco che diventava fondamentale superare questi artisti con un gesto diverso. Mi sono ispirato partendo dai concetti del Futurismo e da sceneggiature che vidi rappresentare nei teatri, concentrandomi in sintesi sul quotidiano. Il tutto è stato spontaneo”. A distanza di una decade dagli ultimi strappi come li interpreterebbe oggi? “Ho abbandonato gli strappi per ragioni fisiche in quanto era troppo difficile strapparli dalla strada. L’azione stessa era diventata faticosa. Oggi come allora la rappresentazione non cambierebbe. C’è comunque un’evoluzione con il nuovo ciclo. Gli strappi sono anonimi perché l’autore dei manifesti è sconosciuto, ora invece con i segni socio – politici sono diventato autore. Molti segni che utilizzo non sono però inventati da me e continuano a mantenere una sorta di anonimato. Ad ogni modo recupero questa simbologia con un gesto pittorico che crea, diventando ora io stesso autore. Mantengo una distanza perché faccio

Saturno Buttò al Padiglione Veneto di Villa Contarini e una sua opera di quest’anno “Baccanti e Dioniso bambino”

A Bassano fino al 20 aprile

Dolore ed estasi nell’arte di Saturno Buttò

L

’innata sensualità del corpo e della sua profonda spiritualità sono le chiavi di lettura delle opere si Saturno Buttò, unite a un conflitto tra erotismo e dolore, trasgressione e estasi. Nel corso della mostra di Bassano del Grappa presso La Piccola Galleria Arte Contemporanea, fino al 20 aprile, il Maestro ci ha accolto nel suo universo. Partendo dall’idea di un soggetto fino alla realizzazione, come nasce e si sviluppa una sua opera? “La figura è il soggetto a cui mi piace lavorare, senza una particolare idealizzazione ma con un riscontro autentico. Il ritratto mi permette proprio questo. I soggetti che compongono i dipinti nascono da incontri che avvengono nella mia vita. Trovo insieme a loro una tematica da sviluppare in base alla psicologia che nel contempo percepisco. Un’altra scelta avviene secondo la tematica che voglio sviluppare attraverso dei soggetti che archivio in un mio book, dalla mitologia, dalla religione fino ad arrivare all’oggi. Per fare un esempio, in questi giorni sto progettando a una rivisitazione del sacrificio di Isacco e su questa tematica sto cercando dei modelli che possono andare bene nei ruoli di padre, di figlio e angelo. Un altro aspetto è l’utilizzo della fotografia che diventa si-

curamente indispensabile sia per velocizzare il lavoro, ma anche per rendere maggiormente contemporanea l’opera. La utilizzo in sostituzione dei disegni preliminari e degli schizzi. Una volta stabilito quello che mi serve, sempre in base alle mie idee, scatto delle foto per evidenziare i tratti somatici e i dettagli anatomici, che riporto poi nell’immagine che creo su tavola. Le scene e i costumi così come si vedono non sempre sono presenti durante gli scatti fotografici. Con il disegno, partendo dai soggetti e avvalendomi di ulteriori dettagli sviluppo ciò che manca dalla fotografia iniziale. Come nella rappresentazione di gruppi di figure, nella maggior parte dei casi, prendo i soggetti singolarmente per poi assemblarli insieme con il disegno”. Un’interpretazione dell’arte sacra “europea” con una tecnica pittorica che rimanda, in chiave attuale, a periodi storici passati. “L’aspetto religioso, nello specifico il cristianesimo, è una costante nella mia pittura, perché è legato alla figura. Fisico e spirito sono due componenti di completezza dell’immagine umana. Quando contempli una figura, anche in chiave erotica, inevitabilmente c’è la possibilità di

delle interpretazioni enciclopediche”. Klein, Arman e Rotella, che ricordo ha di questi autori? “Il mio percorso artistico è diverso da questi autori. Io ho iniziato nel 1947 e loro sono venuti poco dopo. Arman ha esposto alla I Biennale di Parigi nel 1959 con lavori di dripping, quindi una pittura di fondo utilizzata. Klein aveva avuto delle influenze dal Giappone. Rotella ha avuto un’origine pittorica nel suo agire artistico e ricordo che staccava interamente il manifesto dal supporto della strada per strapparlo successivamente in studio, ponendo a differenza di me la sua firma nelle opere. Il mio pensiero invece è di recupero. Il Nouveaux Realisme è un movimento breve associato a Pierre Restany e non era molto legato ai lavori dei singoli artisti. Infatti i singoli autori si distinguono molto nelle loro filosofie creative”. Considerata la brevità, cosa ha rappresentato per lei il Nouveaux Realisme? “L’esposizione del 1960 fatta insieme a Klein, Tinguely, Dufrene, Hains. Il movimento è nato e morto li”.

una lettura anche spirituale. Nella grande arte della cultura occidentale c’è una rappresentazione energica della figura umana, io continuo questa tradizione con la speranza però di non essere visto come passatista”. Erotismo, dolore, trasgressione e estasi. Come intende e equilibra questo mix? “Le sensazioni e le pulsioni del corpo determinano l’azione. Anche in questo caso l’influenza della nostra religione gioca un ruolo importante. Di fatto sessualità e religione, estasi mistica ed estasi del corpo non sono poi così distanti tra loro. Vedi per esempio le vicende di alcuni santi e martiri che in preghiera estatica subiscono una trans fisica, data anche da passaggi dolorosi. Queste situazioni poi sono rapportate nel mio lavoro, a una sorta di contemporaneità che non è religiosa ma diame-

tralmente opposta. Esiste una pratica estrema come il sadomasochismo che parte da esperienze dolorose per arrivare al piacere o almeno ad una forma di piacere. Idealmente la affianco a pratiche religiose, più o meno in voga, mi riferisco al paradosso dell’astinenza sessuale, alla castità forzata, con costrizioni di vario genere (a seconda delle epoche) inflitte per mantenere puro il corpo, non trovate una similitudine con alcuni rituali SM dove si contempla una mortificazione della carne? Paradossalmente la religione con le sue regole è erotica! Lo è almeno a mio modo di vedere: dalla possibilità di mostrare i corpi nudi in estasi o in afflizione esibiti un po’ in tutte le chiese, all’imposizione di limiti e taboo che altro non fanno se non liberare l’immaginazione, non mi mancano certo spunti creativi. Ma in definitiva fondere insieme spiritualità e fisicità mi viene naturale”. Al.Ch.


I nostri esperti 35 RIVOLGITI ALL’AVVOCATO

Questioni di Giustizia

Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova

Gentile signora, vi sono due rimedi che nel suo caso possono essere esperiti. Il primo è la classica lettera di sollecito in cui vengono quantificate le somme dovute e non corrisposte spedita con raccomandata a.r., successivamente in caso di mancato adempimento, si può procedere esecutivamente. Premesso che il decreto di omologa della separazione che entrambi avete sottoscritto costituisce titolo esecutivo, non c’è bisogno di altra azione giudiziale volta all’accertamento del credito, è sufficiente detto decreto per poter iniziare un’esecuzione. L’esecuzione inizia con un atto, detto atto di precetto, con cui si intima formalmente il debitore ad eseguire il pagamento entro 10 giorni dal ricevimento dello stesso pena l’esecuzione forzata. Per mezzo dell’esecuzione forzata il creditore può aggredire dei beni del debitore al fine di soddisfarsi, ma è una procedura che viene espletata sotto l’attenta supervisione del Giudice, anzi del Tribunale. Chiarito ciò, Lei potrà, quale legale rappresentante dei suoi figli, agire in nome e per conto loro contro suo marito, precettarlo ed eseguire, nelle forme del pignoramento pressi terzi, un pignoramento del quinto dello stipendio, e di tutte le ulteriori competenze, quali tredicesima, quattordicesima e t.f.r., questo implicherà che il datore di lavoro dal momento in cui riceve il pignoramento deve trattenere le somme pari al quinto dello stipendio. Il Tribunale provvederà poi all’assegnazione a Lei delle somme dovute da suo marito ai suoi figli e la procedura vale non solo per le somme non pagate ma anche per le successive mensilità che matureranno sino a totale adempimento, più ovviamente la rifusione delle competenze legali. E’ importante sapere che la materia alimentare è esente quindi lei non dovrà sopportare spese di procedura, ma solo le spese legali. Vi è anche la possibilità di una tutela penalistica, è possibile nei casi più gravi ricorrere alla querela del coniuge che fa venir meno i mezzi di sussistenza ai discendenti minori d’età, il reato previsto dall’art. 570 c.p. sanziona infatti detto comportamento con la pena della reclusione fino ad un anno e l’applicazione di una sanzione pecuniaria. E’ da chiarire però che questa soluzione, talvolta preferita in quanto si crede la via più rapida e meno dispendiosa, è in realtà molto meno utile sul piano pratico, in quanto comporta un procedimento penale a carico del marito che il più delle volte viene perseguito diverso tempo dopo la querela, quando magari ormai la situazione è tornata alla stabilità. Soprattutto però, non permette di recuperare le somme dovute, che in realtà è l’unico scopo che si vorrebbe raggiungere. Infatti il procedimento penale e quello civile restano distinti e solo un pignoramento dello stipendio permetterebbe di “bloccare” le somme direttamente alla fonte della loro corresponsione. Per info su questo m.nuvoletti@gmail.com

articolo

Gentile Avvocato, la presente per chiederle come posso procedere contro mio marito che non versa gli alimenti ai nostri due figli minori da alcuni mesi. Io e mio marito ci siamo separati consensualmente due anni fa e gli accordi consistevano nella permanenza dei figli con me mentre lui si è impegnato a pagare 600 euro di alimenti al mese. Mio marito lavora a tempo indeterminato presso un’azienda e percepisce uno stipendio di circa 1400-1500 euro mensili. Cosa posso fare per tutelare i miei figli? Graziella. Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it

L’OTTICO

di Valentino Micaglio

Illusioni ottiche Tutto ciò che percepiamo sono radiazioni e dopo essere arrivate alla retina, vi sono dei recettori retinici che trasformano queste radiazioni in impulsi e trasportati ai due emisferi e qui subiscono varie trasformazioni si capovolgono, si colorano, e sono unite in una sola immagine dal cervello. Una costruzione Se però il risultato è incompleto o confuso, ci impossibile pensa il cervello a trasformarlo in un’immagine tridimensionale completa. Di norma il nostro cer-

Quanti sono i tubi?

Hai paura del dentista? La paura del dentista è una delle paure più comuni ed intense che si nascondano nell’animo umano. Si rimandano le cure odontoiatriche perché non si riescono a superare con i propri timori. Oggi si possono abbattere gli ostacoli di queste paure ricorrendo alla sedazione cosciente, una tecnica che induce nel paziente una calma diffusa , una sensazione di benessere consentendo di portare a termine con serenità anche gli interventi più complessi. Inoltre il dentista oggi sa quanto sia importante avere un atteggiamento di ascolto verso il paziente, di rassicurazione, mettendo a disposizione tutta la professionalità , la competenza e la tecnologia di cui ci si può avvalere per una diagnosi e una cura estremamente precise e risolutive. Anche coloro i quali si sentano impauriti al solo pensiero di entrare in un ambulatorio medico dentistico, trovando un ambiente accogliente e personale altamente specializzato che sa prendersi cura dei timori del paziente ansioso, verranno accompagnati verso la risoluzione del problema.

Quanti sono i punti neri? Le linee orizzontali sono tutte linee rette?

Prova ad avvicinarti e allontanarti

vello ricostruisce rapidamente le scene basandosi su meccanismi innati ed esperienze personali, che creano nella memoria particolari “modelli”, come immagini a tre dimensioni, figure geometriche o facce. Elementi da combinare insieme. Se i modelli sono in contrasto con la realtà, o vediamo un’immagine diversa da ogni occhio, ecco sorgere le illusioni. Possiamo così riconoscere in poche macchie una faccia, e per quello che per noi sembra un disegno per altri lo vedono un qualcosa di completamente diverso. I moduli cerebrali si sono evoluti per farci vivere in un mondo tridimensionale, e per questo ci facciamo illudere da disegni a tre dimensioni, anche se sono su un foglio di carta o sullo schermo di computer. La struttura del mondo reale, ricostruita nel nostro cervello, entra in azione anche quando i nostri occhi sono indotti in errore dalla prospettiva o dal movimento; come risultato vediamo alcuni corpi più grandi di quello che sono o percepiamo un movimento dove ci sono solo figure immobili. Le proprietà delle immagini a due dimensioni, gli inganni e le illusioni ottiche sono stati utilizzati da molti artisti per svelarci i segreti della nostra visione o per scoprire mondi diversi creando a volte veri e propri capolavori. Quando gli occhi però vedono cose completamente differenti, il cervello salta da un’immagine all’altra, senza decidere quale sia quella “vera”. A cosa sono dovuti questi fenomeni? John Pettigrew pensa siano le due metà del cervello che lottano per avere la predominanza. Ha sottoposto i singoli emisferi cerebrali di decine di volontari ai trattamenti più strani (acqua gelida in un orecchio, campi magnetici per “scombinare” i pensieri, li ha persino fatti ridere a crepapelle). Ha scoperto che quando una parte del cervello è bloccata, l’altra riesce a imporre la sua immagine, anche se quello che vedono gli occhi è del tutto differente. Il risultato prova che il cervello, plasmato dall’evoluzione e dall’educazione, ha una grossa responsabilità nelle illusioni ottiche. E quindi può farci vedere le cose come non sono, completare le immagini ed escluderne una parte che non ci interessa. Forse non è vero che il mondo è tutto un’illusione, ma spesso ci andiamo molto vicino… Di VALENTINO MICAGLIO, inoltre si ringraziano gli autori di www.intelligiochi.it, Stefano Bovio e Valentina Colombo e della corrispondente versione inglese www.intelligame.com OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<


36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO ASCOLTATE LA PARTE DI VOI PIÙ TRADIZIONALISTA PERCHÉ I PIANETI VI SPINGERANNO NELLA CONTINUITÀ DEI RAPPORTI INTRAPRESI · SALUTE CAMBIA LA STAGIONE E PORTA CON SÉ ANCHE LA PIGRIZIA. BANDITE IL DIVANO E SCEGLIETE MUSICA ADATTA A LUNGHE PASSEGGIATE

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO SARETE A L POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO. SAPRETE ESSERE PRESENTI PER CHI AMATE NEL MODO PIÙ DOLCE E OPPORTUNO · S ALUTE ADOTTANTE UN’ALIMENTAZIONE CON INTEGRAZIONI MACROBIOTICHE, VI AIUTERÀ CON IL PESO E, SE DOVETE SCEGLIERE, DATEVI ALLA DANZA

Oroscopo APRILE NON TI SCOPRIRE... LA PRIMAVERA ENTRA NEL VIVO E I SENSI SI RISVEGLIANO E RITROVANO VIGORE. E’ IN ARRIVO UN MESE CHE PORTA CON SÉ PASSIONE PER LA VITA

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO L’EROS IN VERTIGINOSO AUMENTO VI SPINGE IN UNA CACCIA SENZA FRONTIERE. ATTENTI A COME VI MUOVETE PER NON FERIRE NESSUNO · S ALUTE AVETE BISOGNO DI FARE UN’ATTIVITÀ LEGGERA MA CONTINUATIVA, CHE POSSA RESTITUIRVI UNA SENSAZIONE DI BENESSERE GENERALE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO SARETE VITTIMA DI SPINOSI SOSPETTI ANCHE PERCHÉ NON MANCHERETE DI MISURARVI IN SCHERMAGLIE AMOROSE. CALMA!· S ALUTE CERCATE L’EQUILIBRIO FISICO ED EMOTIVO. NON VI FARÀ MALE UNO SCREENING MEDICO CON ATTENZIONE ALL’APPARATO RIPRODUTTIVO

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO EVITATE DI ESSERE TROPPO CRITICI E, SOPRATTUTTO IN COPPIA, PREDILIGETE IL SILENZIO. ASCOLTARE I BISOGNI DELL’ALTRO VI FARÀ BENE · S ALUTE DOVETE RECUPERARE CENTRALITÀ E SALDEZZA, FATELO SEGUENDO I CONSIGLI DI UN PERSONAL TRAINER E IMPONENDOVI LA CALMA

IN ALCUNI MOMENTI VI SENTIRETE PRIGIONIERI DELL’AMORE DI CHI VI STA VICINO. SCAPPARE NON AIUTA, SIATE INVECE SPENSIERATI · S ALUTE DEDICATEVI A UN REGIME DEPURATIVO CHE REGALERÀ SOLLIEVO A FEGATO E APPARATO DIGESTIVO. NON DIMENTICATE DI RIPOSARE FASCINO

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