La Piazza del Miranese sud - 2012giu n74

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del Miranese sud

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 60

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 74

Mirano Il sindaco Maria Rosa Pavanello sceglie la giunta pag.

S. M. di Sala Safilo, un piano antilicenziamenti

Spinea Cinema Bersaglieri, riparte la programmazione

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EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

ENEL, UN MESE DI PROBLEMI A SPINEA

di Nicola Stievano

I Attenzione ai finti dipendenti Enel. A mettere in guardia i cittadini di Spinea ci ha pensato l’amministrazione comunale, diffondendo una nota dettagliata per spiegare il tentativo di truffa che molti cittadini hanno segnalato soprattutto nel mese di maggio. pag. 14

NUOVO ROMANZO DI CLARA CAVERZAN

Clara Caverzan è ancora in libreria. Stavolta con “Goodbye habibi” (edizioni Anordest), che racconta il turismo sessuale al femminile. Nel 2008, del suo romanzo erotico “Desideria”, se ne parlò in tutta Italia. All’epoca Caverzan stava vivendo gli ultimi scampoli da sindaco del comune di Scorzè, .... pag. 19

Rifiuti, la differenziata supera il 50% Mirano ha scelto i cassonetti a calotta per Scaltenigo, Vetrego e Campocroce

I

n deciso aumento i numeri 2011 della raccolta differenziata nel Miranese. Ora tutti i sette comuni hanno superato la soglia del 50 per cento, con territori che viaggiano meglio rispetto ad altri. Ma in generale, tutti sono avviati sulla buona strada. I cambi sul conferimento dei rifiuti attuati da alcuni sindaci, soprattutto con i cassonetti a calotta, hanno portato lo scorso anno, secondo i dati sul sito di Veritas, a un aumento delle percentuali che fa ben sperare per il futuro. Non dimentichiamoci, che legge dell’Unione

Europea fissa per 2012 il raggiungimento del 65 per cento e molti si sono rimboccati le maniche per raggiungere il traguardo. Regina del riciclaggio si conferma ancora una volta Salzano, con il 71 per cento. Va detto che qui da tanti anni, si applica il sistema del “porta a porta”. Si usano bidoni personali per i vari tipi di spazzatura, con raccolta a domicilio dell’umido, del secco, della carta-cartone, del multimateriale e del verde-ramaglie. Va bene pure Martellago, che ad aprile 2011, a Maerne, ha messo i primi cassonetti a calotta

con apertura con tessera nominale, per poi allargarli, un anno dopo, anche a Martellago e Olmo. Così a dicembre scorso, la percentuale raggiunta è stata del 63,2 per cento. In generale, comunque, tutti i sette Comuni del comprensorio differenziano sopra il 50 per cento: un passo avanti rispetto a dodici mesi prima, quando erano cinque. Infatti si sono allineati anche Mirano e Santa Maria di Sala. Nel 2010, il primo aveva 47,33 per cento, il secondo 46,81 per cento. pagg. 4-5

n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel consiglio d’amministrazione di Veneto Sviluppo, che “bandierina” piantare su ogni singola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carrozzoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre invischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessuto imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politiche che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3

L’Intervento

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto*

Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni.

L

a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. *Presidente della Provincia di Venezia

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

A Noale

CROCE ROSSA E CARITAS ALL’EX OSPEDALE

Il piano terra del padiglione Ferrante dell’ospedale di Noale ha cominciato a riempirsi nelle scorse settimane con associazioni del territorio. Si sono sistemate infatti Croce Rossa Italiana, Associazione pensionati, e Caritas parrocchiale. Il provvedimento è frutto della vendita di Palazzo Picchini di piazza XX Settembre, avvenuta lo scorso anno. L’Apn avrà una porzione vicino agli uffici Cultura e Pubblica istruzione, Servizi sociali, Sport e Casa di riposo Lutto a Robegano

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Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le difficoltà di un rapporto piuttosto sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i finanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La finanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”. I tecnici osservano però che la finanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fino alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”. Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa. “Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntualizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma efficiente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

APPROVATO IL PAT IN PROVINCIA

E’ stato approvata dalla giunta provinciale nelle scorse settimane la presa d’atto del termine della fase di concertazione del Pat del comune di Salzano, importante punto all’ordine del giorno in tema di pianificazione territoriale e urbanistica. Per il vicepresidente della Provincia Venezia e assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor, è un passo importante verso l’organizzazione del futuro del comune. Felicitazioni

IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

INIZIATIVE ESTIVE

Nicola Stievano Parte questa estate la prima edizione dei centri estivi “E-state al Villaggio”, organizzati nel “Villaggio Solidale” dalla Fondazione Guido Gini Onlus per bambini di 1°-2°-3° elementare. Gli ampi spazi al chiuso e il bosco secolare del Villaggio Solidale, saranno il teatro di giochi all’aria aperta. “E-state al Villaggio” si svolgerà dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17,30 fino a venerdì 27 luglio. Info tel 0415728372. Martellago

E’ MORTO IL PESCIVENDOLO

E’ morto, Luca Campagnaro, pescivendolo di Robegano. Aveva 47 anni. Luca aveva fatto questo mestiere da subito, iniziando seguendo le orme del nonno e poi del papà. Ora lo hanno seguito la moglie, il figlio e il cognato. Campagnaro andava al Tronchetto a Venezia a comprare il pesce, per poi rivenderlo tra Camposampiero, Noale, Conegliano e Zero Branco. A Salzano

A Mirano

DISAGI PER LAVORI IN CENTRO

Miranese APROFONDIMENTO

VACANZE

Nubifragi, Miranese e Riviera in ginocchio pag. 6

MIRANO

Il Summer Festival, pronto alla partenza

CALCIO La Miranese è stata retrocessa

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Provincia

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REGIONE

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia pag. 24

PERSONAGGIO

Graziano Edy Corazza, il collezionista di concerti pag.

CULTURA

Regione

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A Ca’ Rezzonico e al museo Guggehneim, arte d’estate pag. 29

Avviata la riorganizazzione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

pag.

Disagi per la circolazione a Martellago. Fino a venerdì 10 agosto, rimarrà chiuso un pezzo di via Roma per permettere il rifacimento di un ponte vicino all’inizio della variante di Robegano. Un intervento previsto e che si spera di chiudere un po’ in anticipo rispetto ai tempi previsti. La Provincia, che gestisce la strada, ha inviato l’ordinanza al Comune, che l’ha recepita pubblicandola. Scorzè

TRASFERITI ANIMALI SELVATICI

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Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe pag. 35

CULTURA

Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato pag. 36

2 cinghiali, un daino e 2 cigni verranno trasferiti nei monti veronesi della Lessinia. Si concluderà così l’operazione dalla Polizia Provinciale relativa al dissequestro di animali selvatici in un’ex agriturismo di Peseggia di Scorzè. Gli animali sono considerati “alloctoni”, non adatti per il territorio della provincia di Venezia.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese ECOLOGIA Regina del riciclaggio ancora una volta Salzano, con il 71 per cento. Qui da anni si applica il sistema del “porta a porta”. Si usano bidoni personali per i vari tipi di spazzatura, con raccolta a domicilio dell’umido, del secco, della carta-cartone, del multimateriale e del verde-ramaglie. Va bene pure Martellago che, ad aprile 2011 a Maerne, ha messo i cassonetti a calotta

Differenzata, tutti i c

di Alessandro Ragazzo

Cassonetti a calotta anche a Scaltenigo, Ballò, Vetrego e Campocroce

Noale ha raggiunto quota 55,40 per cento come il comune di Spinea

I

n deciso aumento i numeri 2011 della raccolta differenziata nel Miranese. Ora tutti i sette comuni hanno superato la soglia del 50 per cento, con territori che viaggiano meglio rispetto ad altri. Ma in generale, tutti sono avviati sulla buona strada. I cambi sul conferimento dei rifiuti attuati da alcuni sindaci, soprattutto con i cassonetti a calotta, hanno portato lo scorso anno, secondo i dati sul sito di Veritas, a un aumento delle percentuali che fa ben sperare per il futuro. Non dimentichiamoci, che legge dell’Unione Europea fissa per 2012 il raggiungimento del 65 per cento e molti si sono rimboccati le maniche per raggiungere il traguardo. Regina del riciclaggio si conferma ancora una volta Salzano, con il 71 per cento. Va detto che qui da tanti anni, si applica il sistema del “porta a porta”. Si usano bidoni personali per i vari tipi di spazzatura, con raccolta a domicilio dell’umido, del secco, della carta-cartone, del multimateriale e del verderamaglie. Va bene pure Martellago, che ad aprile 2011, a Maerne, ha messo i primi cassonetti a calotta con apertura con tessera nominale, per poi allargarli, un anno dopo, anche a Martellago e Olmo. Così a dicembre scorso, la percentuale

raggiunta è stata del 63,2 per cento. In generale, comunque, tutti i sette Comuni del comprensorio differenziano sopra il 50 per cento: un passo avanti rispetto a dodici mesi prima, quando erano cinque. Infatti si sono allineati anche Mirano e Santa Maria di Sala. Nel 2010, il primo aveva 47,33 per cento, il secondo 46,81 per cento. Ora le cose sono migliorate; Mirano ha scelto di passare ai cassonetti a calotta ancora lo scorso anno nelle frazioni di Scaltenigo, Ballò, Vetrego e Campocroce sud. Questo ha permesso di arrivare al 52 per cento, facendo un bel balzo in avanti e dimostrando la crescita di questi anni: nel 2008, aveva il 41,53 per cento. Per evitare i portoghesi dei rifiuti, Mirano è pronta a installare due telecamere, di cui una troverà posto nell’isola ecologica di via Luneo. Ha cambiato marcia pure Santa Maria di Sala. Nel Miranese è stato il primo a introdurre il sistema di contenitori a calotta e, di seguito, a coprire l’intero territorio. Nel 2011, già con la copertura parziale, si era arrivati a 54,9 per cento ma i primi mesi del 2012, hanno già fatto segnare un significativo miglioramento, arrivando a punte anche vicine al 70 per cento. Bene pure gli altri Comuni. Spinea e Scorzè

sono già passati al sistema con chiave o tessera personale e hanno raggiunto, rispettivamente, il 55,4 per cento e il 54,5 per cento, con numeri in sensibile crescita rispetto agli anni precedenti. Anche Noale sta lavorando per avere l’intero territorio con questo metodo, ma intanto ha raggiunto quota 55,40 per cento. Solo nella zona industriale c’è il “porta a porta”, attivo dal primo gennaio 2011. A livello di provincia, invece, svariati comuni hanno raggiunto e superato quota 70 e 60 per cento, mentre parecchi hanno varcato la soglia del 50 per cento. Unica nota stonata il comune di Venezia, a partire dal centro storico, dalla terraferma e Lido. Sopra il 70 per cento troviamo, in ordine di maggiori risultati, Pianiga, San Donà, Quarto d’Altino, Salzano appunto, ma anche Fossò, Marcon e Stra. In generale, comunque, tutti stanno differenziando con ottimi risultati. Così nel 2011 hanno superato il 60 per cento Martellago, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavallino-Treporti, Cavarzere, Fiesso d’Artico. Sopra il 50 per cento, invece, si sono assestati Mirano, Spinea, Scorzè, Santa Maria di Sala, Noale, Mira, Vigonovo, Chioggia, Dolo e Meolo.

A MAGGIO IMPENNATA DEI DATI

Martellago ha raggiunto il 78,8 %

C

he il cambio di conferimento della spazzatura abbia favorito dati migliori, lo dimostrano i numeri Martellago. Il Comune ha avuto una bella impennata, tanto che a maggio è stata registrata la miglior percentuale di differenziata, raggiungendo il 78,8 per cento di materiali raccolti e poi avviati al recupero o al riciclo. Da aprile, ormai, in tutto il territorio è attivo il sistema delle calotte: su ogni cassonetto, infatti, è stato sistemato un dispositivo che si apre solo con una chiave personale, consegnata a ciascun utente. A maggio 2011, con le calotte che coprivano solo la frazione di Maerne, la percentuale di differenziata era del 65,4 per cento, mentre nel 2010, con il sistema tradizionale, era del 56,9 per cento. Oltre a far crescere questo dato, si è contribuito anche a far diminuire la quantità totale di rifiuti e a migliorare la vivibilità del territorio. Per chi abita fuori comune ed era abituato ad abbandonare i suoi rifiuti a Martellago, ora non può più farlo A.R.

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Argomento del mese 5 Area Sud

comuni oltre il 50% La curiosità L’iniziativa dell’associazione “La Semicrona”

Musica dai rifiuti di Filippo de Gaspari

R

iciclo sì, ma dai rifiuti può uscire anche musica. Lo sanno bene quelli di Ubi Jazz, che insieme al circolo culturale 1554, all’associazione musicale “La Semicroma” e ad Achab Group hanno promosso durante l’anno scolastico appena concluso, il progetto “Musica dai rifiuti”. L’iniziativa ha riguardato sei comuni dell’entroterra veneziano attraverso un percorso formativo di quattro mesi ed è servito a insegnare a oltre 500 bambini di scuole primarie e dell’infanzia (tra i 5 e i 10 anni di età) a riciclare e riusare i rifiuti per trasformarli in originali strumenti musicali. Poi, ovviamente, imparare a suonarli. L’iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare i ragazzi nei confronti di temi legati all’ecologia, in particolare del riutilizzo dei rifiuti, avvicinandoli contemporaneamente ai concetti di ritmo, suono e melodia, senza tralasciare l’aspetto ludico. Il percorso ha previsto una lezione introduttiva di educazione ambientale a cura di esperti del settore della comunicazione ambientale di Achab Group, seguita da laboratori didattici in classe, condotti dai docenti di musica di “La Semicroma”, per capire come costruire gli strumenti da materiale di scarto, per poi imparare a suonarli. Così scatole di cartone sono diventate tamburi e bongos, coperchi di metallo dei gong, bottigliette di pet e pvc, si sono rivelate in realtà ottime maracas e poi le scatole di latta, quelle dei biscotti, riempite di sassolini o bulloncini di metallo, si sono trasformate in rullanti. Lo scorso 9 giugno, ultimo giorno di scuola, il progetto è terminato con un grande concerto in villa Farsetti a Santa Maria di Sala a cui hanno partecipato tutti i bambini e gli insegnanti coinvolti nell’iniziativa, dando vita a una festa totalmente sostenibile, dove il bambino, l’ambiente e la cultura sono stati i veri protagonisti.

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Dati Veritas

S. M. di Sala, obbiettivi centrati N

ella gara dell’ecologia a tagliare il traguardo per prima è Santa Maria di Sala. Il comune che per primo ha introdotto i cassonetti a calotta, quelli utilizzabili solo dai residenti con la chiave, è anche il primo a centrare l’obiettivo imposto dall’Unione Europea di raggiungere il 65% di differenziata entro il 2012. Santa Maria di Sala non solo taglia il traguardo con 9 mesi d’anticipo, ma addirittura lo supera e si assesta già ad aprile al 70% di riciclabile sul totale di rifiuti prodotti. Un risultato sorprendente, che indica la strada giusta anche agli altri comuni che ancora non si sono avvicinati alla quota imposta dall’Ue. Spinea ad esempio, che l’anno scorso ha introdotto il sistema a calotta e che ora, vedendo i passi da gigante fatti dal Salese, ha dato un’accelerata alla sperimentazione, implementando la copertura sul territorio e introducendo a maggio nuove vie e quartieri per diventare il prossimo comune riciclone. Santa Maria di Sala invece si gode il risultato e lo fa da una posizione di sicurezza che rende difficile un ritorno al passato. Il comune ha raggiunto il prestigioso traguardo a marzo, giusto un mese dopo il completamento Prima dell’avvio della copertura totale del territorio, con della sperimentazione, l’arrivo dei cassonetti a chiave anche la differenziata negli ultimi quartieri di Veternigo, Calta- non raggiungeva na, Caselle e del capoluogo. Nel primo neppure il 40% mese a totale copertura quindi la quota di differenziata è schizzata in alto, riducendosi quella di secco non riciclabile. Lo scorso anno, a copertura ancora parziale, erano state raccolte 8.587 tonnellate di rifiuti contro le 9.705 del 2009 e la quota di differenziata aveva superato il 55%. Nel 2007, prima dell’avvio della sperimentazione, la differenziata non raggiungeva neppure il 40%. Col raggiungimento del 65% ora a beneficiarne saranno soprattutto i salesi: diminuiranno infatti anche le spese di smaltimento dei rifiuti e questo porterà, oltre che un vantaggio in termini ambientali, anche un risparmio nelle tasche dei cittadini. Almeno si spera. “Il sistema funziona e ora a dimostrarlo ci sono i dati del primo Comune che lo adotta per intero”, spiega il dirigente della divisione ambiente e servizi pubblici locali di Veritas, Renzo Favaretto, “adesso l’obiettivo è raggiungere gli stessi risultati con i prossimi Comuni che stanno allargando la sperimentazione, primi fra tutti Martellago e Spinea”. Chi non riesce ad andarne fuori invece è Mirano, che ha avviato il nuovo sistema di raccolta un anno fa, ma solo in alcuni quartieri a sud. A nord restano vere e proprie zone franche, come a Luneo, dove i salzanesi continuano a scaricare le loro immondizie. Il Comune è così corso ai ripari installando nelle scorse settimane una delle due telecamere mobili in uso alla polizia locale è subito sono fioccate le multe, dimostrando che il fenomeno dei portoghesi è ancora molto esteso. Di questo passo Mirano faticherà a raggiungere la quota limite imposta dall’Europa. Già nei prossimi mesi dunque assieme alle telecamere dovrebbe partire l’implementazione dei contenitori a calotta, con nuovi quartieri coinvolti. F.D.G.


6 Approfondimento Rischio idraulico Allagati paesi e scoperchiati capannoni e palestre

Nubifragi, Miranese e Riviera in ginocchio Le aree colpite: Olmo di Martellago, Santa Maria di Sala, Salzano, Scorzè. In Riviera: Mira, Dolo e Fiesso di Alessandro Abbadir

P

iove, grandina, si alza un forte vento e mezza Riviera e Miranese vanno sott’acqua, subendo danni da milioni di euro. E’ successo a metà giugno e verso le fine del mese. Partiamo dalla Riviera investita massicciamente dal primo evento con danni e disagi per centinaia di famiglie a Mira, Dolo e Fiesso. Il paese più colpito è stato Mira e soprattutto la frazione di Mira Taglio. Sono finite sott’acqua intere strade e garage e seminterrati di tanti condomini. Sono state attivate diverse squadre della protezione civile con la pioggia caduta in modo eccezionale, con una fortissima grandinata (danni a colture e auto in sosta). A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello forse più densamente abitato del comune. Il Comune, ha attivato la protezione civile uscita con una trentina di volontari. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Molte persone hanno perso elettrodomesti-

ci, mezzi, oggetti di valore. Nello specifico sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandiera, via Alfieri, via Gramsci, via Verga. A Oriago la zona di via Lago di Misurina e le laterali. Sono andate sott’acqua anche via Valmarana a Mira Porte e i sottopassi sulla Miranese fra Marano e Mira e quello fra Borbiago e Oriago in via Valdarno. Secondo tanti residenti inviperiti si tratta ancora una volta delle stesse zone andate sott’acqua nel 2007. Zone che ora dovrebbero essere state sicure grazie ai tanti interventi, anche da milioni di euro, finanziati e coordinati con il commissario straordinario Mariano Carraro. La zona più colpita a Dolo è stata quella a nord est cioè via San Pio X, via Saffi, Piazzale Collodi via Tintoretto. Le famiglie coinvolte in allagamenti e disagi sono state una ottantina. Allagamenti anche a Fiesso nell’area di via Milano e via Botte, mentre ci sono state poche segnalazioni a

Fossò e Stra. Una decina di casi di allagamento a Pianiga nella frazione di Cazzago. Risparmiata dal maltempo l’area sud della Riviera: Campolongo Maggiore, Campagna Lupia e Camponogara. Nel miranese grandine e acqua per oltre un’ora e mezza ha messo in crisi la rete idrica minore, con fossati esondati in aperta campagna tra Mirano e S. Maria di Sala, come in via Bollati a Zianigo e nella zona di Campocroce. Interventi dei pompieri in via Pertini, nella zona degli impianti sportivi e in via Matteotti a Mirano, dove diverse sono state le richieste d’intervento per l’allagamento della strada e di alcuni scantinati e anche alla scuola materna Collodi in via Battisti, a causa di infiltrazioni d’acqua. Allagamenti di strade e piste ciclabili anche a Salzano, Scorzè e Martellago, con disagi segnalati in particolare su via Chiesa, via Dosa, via Selvanese, via Sauro e via Baracca oltre che nella zona industriale di Olmo. Strade sott’acqua anche

nel Salese. Ma il Miranese purtroppo dopo il 13 giugno ha avuto il bis, il 24 giugno. Un nubifragio con fortissimo vento ha colpito il comprensorio nella zona di Mestre. Ha provocato danni alle strutture delle aziende ad esempio a Olmo di Martellago, dove è stato scoperchiato un capannone. Per ripararlo ci vorranno decine di migliaia di euro. Dai 130 ai 150 mila euro è invece il conto per il rifacimento del tetto della palestra di

Sant’Angelo di Santa Maria di Sala. Qui ci si è già da fare e si conta di rendere agibile la palestra entro venti giorni. Tra i comuni più colpiti c’è stato anche Salzano. Il municipio si è allagato, ma gli interventi immediati hanno permesso di renderlo agibile in poche ore, permettendo a una coppia di sposi di convolare a nozze senza problemi. Problemi, nel parco di Villa Jacur, dove diversi alberi sono caduti.

AGRICOLTURA DANNI PER MILIONI DI EURO

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a grandinate e i nubrifragi che si sono abbattuti a giugno in Riviera e Miranese hanno messo in ginocchio l’agricoltura. L’allarme è stato lanciato da Cia e Coldiretti. Partiamo dalla Cia e con l’evento del 13 giugno. “Le zone più colpite - spiega presidente Venezia, Paolo Quaggio presidente Cia - dal primo evento sono quelle di Dolo, Pianiga e Vetrego di Mirano, con epicentro a Cazzago di Pianiga. Valutiamo una perdita media del 60-70% delle produzioni vegetali. In particolare il frumento, allo stato di maturazione cerosa avanzata, ha subito perdite superiori al 70%. Per il mais si stimano perdite del 50% ma anche superiori laddove è stato piegato dai forti venti. La soia, le cui semine sono state concluse da poche settimane, dovrà in alcune aree essere riseminata”. Quaggio aggiunge che fenomeni di questo genere “sono sempre più frequenti e più estremi, a causa dei cambiamenti climatici. Purtroppo è l’agricoltura a farne le spese per prima. Paradossalmente, è proprio l’agricoltura, nelle politiche UE, ad essere chiamata in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici”. Stessa analisi con sfumature diverse la fanno Paolo Capuzzo e Fabio Livieri referenti di area di Coldiretti in Riviera e Miranese. La Coldiretti fa anche una stima economica dei danni: a causa dei nubifragi e della grandine tre milioni di euro sono stati perduti in coltivazioni e non saranno rimborsabili come calamità naturale. È stata colpita duramente la zona di Dolo, Mira, Fiesso D’Artico, Fossò e nel miranese ad esempio Cappella di Scorzè, l’area di

Martellago e alcune frazioni di Mirano come Vetrego e Campocroce. Le colture più colpite? Con mais e granoturco che hanno avuto danni per il 70% dei raccolti, sono state quasi letteralmente cancellate le produzioni di tabacco che si concentrano a Fiesso D’Artico Pianiga e Mirano. Queste produzioni specifiche hanno avuto danni per l’85% e andrà male anche per i vitigni che erano in fase di fioritura e sviluppo e che sono stati semidistrutti dalle grandinate. Poi c’è stato il bis. A fare danni con le grandinate però il 24 giugno è stato soprattutto il forte vento. Per l’ agricoltura per questo secondo episodio di maltempo si stimano danni che arrivano nei 7 comuni del comprensorio del Miranese a 200 mila euro. A.A.


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8 Mirano L’Intervento

Territorio Politica Decisa la squadra del centrosinistra vincente

Il sindaco Pavanello sceglie la giunta di Filippo De Gaspari

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Quattro nomi subito: Tomaello, Salviato, Simeoni e Vianello. Il quinto tra qualche mese

iunta incompleta per Maria Rosa Pavanello, che presenta una squadra a quattro, riservandosi di scegliere il quinto assessore solo nei prossimi mesi. Il primo sindaco in rosa di Mirano sceglie una donna anche come vice: è Annamaria Tomaello, segretario Udc, a cui sono andate anche le deleghe alle Politiche sociali e alle Attività commerciali ed economiche. Il municipio Giuseppe Salviato, segretario Pd, si occuperà di Pianidi Mirano ficazione territoriale, Lavori pubblici, Edilizia privata e e il sindaco Manutenzione del patrimonio. Lauro Simeoni invece, Maria Rosa l’uomo dell’Italia dei valori, sarà assessore alle Politiche Pavanello per la sicurezza, Protezione civile e Turismo. La novità rispetto alle indiscrezioni della vigilia è rappresentata da Federico Vianello, un esterno, perché non eletto in Consiglio comunale, anche se in lista con la civica “Io scelgo Mirano”: 45 anni, tecnico di Veneto Agricoltura, laureato in Scienze forestali con specializzazione in Ingegneria del territorio, Vianello si occuperà di Politiche ambientali e della mobilità, Progetto piste ciclabili, Valorizzazione del paesaggio, parchi e ville. Pavanello terrà per sé le deleghe alle Risorse economiche e controllo di gestione (ovvero il bilancio), occupandosi anche di Progetti di innovazione ed efficienza dell’ente, Progetto seduta. La giovanissima Dora Bovo, 21 anni, studen- stipendi del sindaco, degli assessori e del presidente del speciale sostenibilità, Gestione dell’accordo per le opere tessa, avrà l’incarico di seguire il progetto speciale di Consiglio. Un segnale in un periodo di difficoltà ecocomplementari al Passante e Comunicazione, oltre a diffusione della rete wi-fi a Mirano. Erica Brandolino, 34 nomiche per tutti. Sono soprattutto Tomaello e Cibin Sport, Politiche per la casa e il lavoro che andranno anni, avvocato di diritto internazionale, avrà la delega ad aver rinunciato a metà del loro compenso, in virtù in futuro al quinto consigliere. Fin qui la giunta. Ma alla Promozione della cultura di pace e dei diritti umani, della prassi, adottata anche dalle precedenti amminiPavanello ha distribuPromozione di progetti strazioni Fardin e Marchiori, ito deleghe anche tra A Simeoni (Idv), di cooperazione, Politi- La novità è che equipara l’indennità degli i consiglieri. Renata vanno le deleghe che europee e rapporti Federico Vianello, assessori pensionati a quella Cibin, 63 anni, di “Io alla Sicurezza, internazionali. Infine esterno, dei lavoratori dipendenti non scelgo Mirano”, si Protezione civile Tommaso Politi, 40 anni, alle politiche in aspettativa, comportando occuperà di Politiche e Turismo. avvocato, si occuperà di ambientali e mobilità una riduzione del 50% dei culturali ed educative, Politiche partecipative loro compensi. L’importo comPromozione del benessere, Politiche paritarie e della cit- e coordinamento territoriale delle funzioni associate plessivo mensile delle indennità degli amministratori è tadinanza delle donne. È inoltre la nuova presidente del dei comuni. Tra i primi provvedimenti adottati dalla ora di 6.048,50 euro, contro i 10.806,84 euro della Consiglio comunale, eletta a maggioranza nella prima nuova giunta così composta c’è la decurtazione degli precedente giunta Cappelletto.

SALUTE

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto* segue da pag.

1

“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per affrontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse finanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamorosamente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affidare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisioni affrettate, ulteriori ritardi che finirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, finora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione. E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa riflessione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”. *Presidente della Provincia di Venezia

Attività fisica

“DEFIBRILLATORI IN OGNI IMPIANTO SPORTIVO”

“O

gni impianto sportivo abbia il suo defibrillatore”. Appello delle società sportive miranesi al Comune per evitare drammi sui campi di allenamento. La richiesta è arrivata nelle scorse settimane e a farsene portavoce è stata la Pallacanestro Mirano, col presidente Federico Polo che ha scritto al sindaco Maria Rosa Pavanello e all’assessore alle Politiche sociali Annamaria Tomaello, affinché si interessino della questione e risolvano al più presto quella che definiscono una mancanza cronica di Mirano, ricca di impianti sportivi. “Richieste in tal senso

arrivano in realtà dalle federazioni, non dalle società”, spiega Polo, “chiediamo un incontro per valutare la possibilità di dotare i principali impianti sportivi di un defibrillatore e di personale qualificato all’uso”. Un tema tornato di recente di stretta attualità, soprattutto dopo le tragiche morti in un campo di campioni dello sport, ma anche di malori capitati a tanti atleti non professionisti. Anzi, nelle serie minori e soprattutto negli allenamenti a porte chiuse, le società devono fare i conti con la scarsità di presidi medici nelle loro strutture. Attualmente a Mirano contro i rischi

di arresto cardiocircolatorio durante l’attività fisica, solamente la piscina comunale e il campo da rugby sembrano avere tutte le dotazioni mediche adeguate. Ora però le società sportive chiedono di estendere i presidi salvavita a tutti, o almeno ai principali impianti sportivi. Pavanello è possibilista. “La richiesta è sacrosanta”, afferma, “ci siederemo a un tavolo e individueremo quale sia il percorso migliore per dare risposta a queste esigenze”. Il sindaco punta sul volontariato e le associazioni che in passato hanno destinato in beneficienza defibrillatori a gruppi sportivi o enti.

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Mirano 9 Territorio L’associazione Italia Nostra lancia l’allarme:

“Molini di Sotto nel degrado” Allarme sia per l’ex opificio che per l’equilibrio idraulico dell’area di Filippo De Gaspari

I Molini di Sotto a Mirano

I

talia Nostra lancia l’allarme sulle condizione e il recupero dei Molini di Sotto. Secondo l’associazione ambientalista non c’è più tempo da perdere: “La situazione è grave” - spiega il rappresentante dei soci miranesi Adriano Marchini - sia per le condizioni dell’ex opificio, sia per il delicato controllo idraulico del sottostante sistema di regolazione delle acque, a rischio per lo stato di abbandono in cui si trova l’edifico”. Nel più totale stato di abbandono e degrado, infatti, non c’è solamente lo stabile, di cui ormai restano in piedi solamente i muri

Lutto

perimetrali, ma anche l’intero bacino delle Barche, diventano una palude salmastra dove spuntano isolotti di terra di riporto, erbacce e spazzatura. Non c’è dunque solamente un valore storico, ambientale e paesaggistico da preservare: il degrado dell’area rischia di compromettere il delicato equilibrio idraulico della zona, col rischio di mandare sott’acqua la piazza di Mirano. Nell’impasse politico degli ultimi 30 anni, qualcosa si è mosso solo negli ultimi mesi grazie al commissario prefettizio, che

si è attivato per proseguire l’iter di recupero presentato dalla proprietà, e approvato dalla commissione urbanistica comunale nel 2008. Adesso Italia Nostra chiede al nuovo sindaco Maria Rosa Pavanello di non arenare di nuovo la pratica. I soci miranesi però hanno qualcosa da ridire sul progetto che giace in Comune: “Non devono essere autorizzate le terrazze sul bacino previste nel corpo a sud e a nord di quello principale: è una modifica sostanziale del fronte del manufatto che rispetto al bacino d’acqua, si è sempre

E’ MORTO GIORGIO TONOLO

E’

morto Giorgio Tonolo, una delle figure più amate di Mirano: è stato imprenditore, uomo di cultura e benefattore e in tutti i campi ha contribuito a portare in alto il nome della città. Aveva 71 anni ed era da tempo malato. È stato fondatore del gruppo Depuracque, piccolo grande miracolo

presentato verticale, non si può alterare la sua fisionomia originale”. Italia Nostra è contraria anche all’inserimento previsto dal progetto di due finte ruote al piano terra dell’edificio, in corrispondenza del salto d’acqua: “Un artificio inutile e di cattivo gusto, che non ha alcuna corrispondenza con gli impianti dell’epoca per ottenere dal salto d’acqua energia industriale”. Infine l’uso: i soci dell’associazione dicono no ad un piano terra commerciale. “Destinare a questo uso la superficie posta al piano terra non trova alcuna valida ragio-

dell’imprenditoria veneta: lo creò nel 1971 partendo da un piccolo negozio di via Gramsci e facendolo diventare in poco tempo leader nel campo del trattamento delle acque e dei rifiuti, delle bonifiche e delle analisi chimiche e ambientali. Grande appassionato di musica, fu anche uno dei principali fautori della rinascita della banda cittadina, fino a diventarne presidente dopo la morte dell’ex sindaco Gioacchino Gasparini. Fu proprio Tonolo a voler perseguire fino in fondo l’obiettivo di dare alla banda una sede

ne e numerose controindicazioni”, conclude Marchini, “Non risulta infatti che nel centro storico di Mirano ci sia carenza di volumi per attività commerciali, semmai il contrario. L’eliminazione dei garage porterebbe invece un intasamento delle aree di sosta pubbliche in un’area già congestionata. Senza una seria motivazione il cambio di destinazione d’uso potrebbe modificare il piano economico fino ad ostacolarne l’iniziativa imprenditoriale. Chiediamo perciò che sia lasciato all’imprenditore la scelta sulla destinazione d’uso di tali volumi”.

propria, sogno che si concretizzò solo alcuni anni fa con l’inaugurazione della Casa della musica alla fine di via Gramsci. “Mirano perde un uomo geniale che ha saputo fare delle cose eccelse in campo industriale” è il ricordo dell’amico ed ex sindaco Gianni Fardin, “ma anche un uomo semplice, che amava la sua città con le sue tradizioni e i suoi riti. A Mirano ha dato tutto: senza il suo contributo tante iniziative culturali non si sarebbero mai potute realizzare”. Lascia la moglie Silvana e la figlia Laura.

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10 Mirano Eventi Più concerti dello scorso anno

Ecco il Mirano Summer Festival di Filippo De Gaspari

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ra conferme e novità, torna il Mirano Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti sportivi, diventato ormai uno dei più importanti appuntamenti dell’estate, che ha superato non solo i confini provinciali, ma anche regionali. Lo confermano le trecentomila persone registrate lo scorso anno, in un’edizione che ha suscitato anche l’interesse di media nazionali. La formula dell’evento, che quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione, è semplice ma efficace: proposte di intrattenimento di qualità e attrattiva, concerti con le migliori tribute band ufficiali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografica curata nei minimi particolari. Un evento che coniuga promozione sociale, culturale e musicale e che può offrire ai propri visitatori un luogo accogliente e famigliare dove passare qualche ora di divertimento e serenità grazie a una tensostruttura da 2 mila metri quadrati adibita a stand gastronomico, per gustare piatti tipici della cucina tradizionale veneta, ma anche bar, paninoteca, gelate-

La manifestazione programmata quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio

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Ci sarà il concorso musicale, Coorsal Music Summer Contest

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ria, pizzeria, kebab e anguria e poi gazebo per l’esposizione di prodotti dell’artigianato, mercatino, giostre gonfiabili per bambini, insomma opportunità di divertimento e relax davvero per tutti. Questo il programma: venerdì 6 luglio l’apertura con “Into the groove” tribute band di Madonna, seguirà sabato 7 una serata con le sigle dei cartoni animati de “La mente di Tetzuya”, mentre domenica 8, Max Pianta proporrà il suo tributo a Renato Zero. Lunedì 9 serata per gli appassionati di Michael Jackson con Jackson Mania, mentre martedì 10 spazio alle band emergenti col concorso Coorsal. Mercoledì 11 Claudio Valente proporrà una serata di rock d’autore, mentre giovedì 12 sale sul palco la musica dei Queen con i Regina. Venerdì 13 tributo ai Negramaro e sabato 14 a Max Pezzali e gli 883, mentre domenica 15 le cover saranno quelle di Vasco Rossi con la Diapason band. Lunedì 16

Un momento del Festival

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i Rif-Raf propongono i grandi successi degli Ac-Dc, mentre martedì 17 nuovo contest musicale per band emergenti, sempre col premio Coorsal. Mercoledì 18 è il giorno di Carlo e Giorgio e del loro spettacolo comico (ingresso 11 euro), mentre giovedì 19 vanno in scena musica e cabaret in dialetto veneto con i Radio Sboro. Giovedì 20 è di scena la bellezza con le selezioni regionali di Miss Italia mentre venerdì 21 i Gambler suoneranno le musiche dei Pink Floyd. Domenica 22 luglio è la volta di Miss e Mister Summer festival e lunedì 23 gran conclusione con i Barracuda, tribute band di Ligabue.

NEWS Iniziative a Mirano

RITORNA “BIBLIOVACANZE”

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cuole finite, riprende “Bibliovacanze”, il consueto appuntamento estivo con la rassegna di giochi e letture per bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni promossa dalla biblioteca comunale. Ben quattro le iniziative di questa ottava edizione, alcune già proposte con successo negli anni scorsi, altre potenziate con la collaborazione dei volontari del Villaggio solidale, della Fondazione Guido Gini e della Comunità solidale Il grappolo. La prima è “Diventa super lettore dell’estate” per bambini dalla prima elementare ai 16 anni. Ritorna poi “Una valigia piena di storie”, ciclo di narrazioni all’aperto nel parco di villa Belvedere. “I nostri libri in vacanza con te” guarda invece alla fotografia, con la proposta di scattare una foto del libro per ragazzi della biblioteca che si porta in ferie, posizionato nel luogo che meglio identifica la propria vacanza. Ancora, “Adotta la tua biblioteca”, articola in tre proposte: “Dona un libro in lingua straniera”, “S.o.s. per libri senza lettori” e “Amici della biblioteca”. Tutte le info sul sito web del Comune. F.D.G.


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12 Spinea Novità Dopo lo stop dal 2011riapre i battenti lo storico cinema

Bersaglieri, riparte la programmazione Le associazioni “Piano Convesso “ e “Cinema arte” organizzeranno la rassegna puntando su film d’élite di Gabriele Pipia

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llusioni, fallimenti, cambi di gestione, polemiche e progetti. Negli ultimi due anni il cinema Bersaglieri di Spinea, uno dei simboli sociali e culturali della città da diversi decenni, è stato oggetto di dibattiti, critiche e proposte. Più volte l’amministrazione comunale è stata tacciata di trascurarlo, spesso e volentieri i cittadini hanno chiesto che questo importante e tradizionale luogo d’aggregazione venisse rilanciato e valorizzato con politiche ad hoc. Ora forse, finalmente, ci siamo. Nel mese di giugno è, infatti, ripartita la programmazione cinematografica del cinema, tristemente ferma addirittura dall’estate del 2011. Il più antico cinema del comprensorio del Miranese ha riaperto dunque i battenti, e la notizia è stata accolta con grande soddisfazione da associazioni culturali e cittadini di ogni fascia d’età, che prima erano costretti a spostarsi a Mestre e Mirano. Ma il cinema sarà solo una parte di un progetto ben più complesso e articolato, che mira a consacrare nuovamente il caro vecchio “Bersaglieri” come polo ag-

gregativo, come cuore pulsante della cultura spinetense assieme alla vicina biblioteca comunale. L’associazione culturale “Echidna”, già attiva nel territorio nei mesi scorsi con la rassegna teatrale di successo “Paesaggio con uomini”, programmerà diversi spettacoli caratterizzati da uno spirito di sperimentazione e ricerca, ma non sarà l’unica. Le associazioni “Piano Convesso “ e “Cinema arte” organizzeranno la rassegna cinematografica puntando anche su film d’élite. Nel progetto saranno fortemente coinvolte anche la Fondazione Riviera Miranese, l’Auser e la Banca di Credito Cooperativo di Marcon. In questo modo le associazioni puntano a costruire un progetto culturale partecipato coinvolgendo attivamente la cittadinanza nella sue gestione. Naturalmente soddisfatta l’assessore alla Cultura del comune di Spinea, Loredana Mainardi: “Abbiamo fortemente voluto tutto ciò per i cittadini, con un occhio di riguardo soprattutto per le scuole: in questo modo i ragazzi potranno avere un luogo dove presentare le loro at-

BILANCIO Piano interventi 2012

VIA ROMA SARÀ RISISTEMATA

Via Roma

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ltre un milione di euro, destinati soprattutto agli edifici scolastici e alla viabilità: questa è la grande novità relativa alle spese previste per le opere pubbliche nell’anno 2012. Per la precisione l’amministrazione guidata dal sindaco Checchin prevede di spendere un milione e 160 mila euro: una cifra consistente, un bel segnale in tempi di crisi. E naturalmente non poteva mancare la tanto attesa pista ciclabile che costeggia via Roma, che finalmente nei prossimi mesi dovrebbe prendere corpo. Il progetto preliminare dei lavori è già stato approvato e il Comune ha stanziato 430 mila euro. L’opera ha ottenuto il via libera grazie ad un contributo statale e servirà per incrementare l’utilizzo delle biciclette nel territorio, oltre che per mettere in sicurezza i tanti ciclisti che quotidianamente percorrono via Roma. La ciclabile è

L’area del cinema Bersaglieri a Spinea tività artistico-culturali. È il secondo risultato che raggiungiamo dopo il grande successo ottenuto dal Teatrino Zero. Ora confidiamo che le amministrazioni vicine vogliano affiancarsi per realizzare progetti ancora più grandi”. Ma le novità non sono finite qui: per rilanciare le sale e attirare fin da subito i cittadini, il Bersaglieri ha trasmesso le principali partite degli Europei di Calcio in

programma in questo mese in Polonia e Ucraina. Sul sito internet e sulla pagina Facebook del cinema, che nell’ultimo periodo sono tornate ad essere consultate assiduamente, è già stato pubblicato il programma: venti partite trasmesse in diretta sul maxi schermo, ad ingresso gratuito. Il cinema si pone dunque come un luogo civile e appassionato dove riunirsi e divertirsi.

Eventi

IL VILLAGGIO DEL PESCATORE

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randissimo successo di pubblico per “Il Villaggio del Pescatore”, la tradizionale festa organizzata nel quartiere del Villaggio dei Fiori da Ascom del Miranese e Comune di Spinea. Complice l’arrivo della bella stagione, la manifestazione ha saputo attirare oltre quindicimila visitatori. Giunta alla settima edizione, è ormai un appuntamento fisso che segna l’inizio dell’estate spinetense a ritmo di musica e cabaret. Concerti, spettacoli comici e uno stand gastronomico a base di Pesce, grazie anche alla Pro Loco di Chioggia, ha animato Spinea dal 31 maggio al 3 giugno. La manifestazione è stata realizzata con il contributo dell’Associazione Italiana Celiachia. La Celiachia è un’intolleranza al glutine e per curarla bisogna eliminare dall’alimentazione elementi come pasta e pane: per questo al Villaggio del Pescatore c’era pure uno stand apposito. Fondamentale il contributo di molte associazioni di volontari: “Fornase insieme”, “Villaggio fiorito”, Scouts e Croce. Molta soddisfazione per l’Ascom, che pensa al prossimo evento: Spinea aderirà all’ appuntamento delle “Notti Bianche del G.Pip. Miranese” sabato 7 luglio.

SCUOLA EMERGENZA SPAZI

L’amministrazione punta di spendere complessivamente un milione e 160 mila euro l’opera principale, ma non è l’unica: sempre nel corso del 2012 i tecnici comunali metteranno mano agli impianti di illuminazione pubblica e proseguiranno nella manutenzione e ristrutturazione di strade, marciapiedi e piste ciclabili. Un occhio di riguardo sarà dato senza dubbio al ponte di via Petrarca, chiuso da mesi perché impraticabile. A breve verrà stilato un progetto definitivo di rifacimento della struttura (fondamentale per alleggerire la circolazione nel quartiere Luneo) e per quest’opera il Comune conta di spendere circa 140 mila euro. Un bel gruzzolo verrà destinato anche alle scuole: in primis si penserà all’adeguamento e alla messa a norma dell’istituto Anna Frank, in modo da poter ottenere il certificato prevenzione incendi. Ma alcuni lavori sono già iniziati nei primi giorni di giugno: sono stati aperti i cantieri per i lavori di manutenzione in via Mion, per migliorare la sicurezza dei marciapiedi: si interverrà prima sulla zona ovest e poi su quella est. Il Comune ha in progetto anche la risistemazione delle piazzole ecologiche e la potatura delle siepi, per un miglioramento generale della sicurezza e della viabilità nella zona. Molti cittadini hanno sollecitato l’Amministrazione per l’apertura del parcheggio di fronte alla biblioteca, dove in passato c’era il distributore di benzina. I lavori sono finiti da tempo, ma l’intoppo è evidente. A chiarire la situazione ci pensa l’assessore Giampier Chinellato: ”Al momento l’area è ancora privata, intendiamo acquisirla come parcheggio solo dopo che sarà risolto il problema di inquinamento provocato dalla presenza di serbatoi interrati dell’ex distributore. Sono già stati svolti interventi di bonifica – prosegue – ma il Comune perfezionerà l’acquisizione dell’area solo dopo che i tecnici avranno certificato il completo superamento del problema. Aprire oggi il parcheggio senza le necessarie assicurazioni ambientali equivale a doversi accollare costi per la bonifica dell’area che non possiamo permetterci”. G.Pip.

NEWS

Bambini alle elementari

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umenta il numero di bambini, diminuiscono gli spazi scolastici. Questa semplice equazione sta creando molta preoccupazione negli istituti scolastici di Spinea, già ampiamente sature. Secondo quanto riferito dal Comitato Genitori del secondo circolo lo scorso maggio, sarebbero più di trenta i bambini che rischiano di essere tagliati fuori dalle graduatorie. Ma l’assessore all’Istruzione Mainardi ha fatto capire che il numero potrebbe essere addirittura ben maggiore. L’amministrazione comunale ha incontrato ripetutamente i vertici dell’Ufficio Scolastico Provinciale: servirebbero nuove aule, ma non è affatto scontato che la direzione provinciale abbia le risorse necessarie per andare incontro al Comune e concedere le due sezioni in più richieste. “L’Amministrazione garantisce la massima attenzione su questo tema,

quello che manca è l’assegnazione degli insegnanti da parte del Provveditorato, noi le strutture le abbiamo” ha spiegato il sindaco Silvano Checchin. Una soluzione forse potrebbe esserci: sono infatti previste deroghe speciali per i comuni in cui c’è un aumento demografico significativo, e questo è sicuramente il caso di Spinea. Di sicuro, come detto, a Spinea gli spazi non mancano: ci sono diverse scuole attrezzate per avere una classe in più. Il rappresentante del comitato genitori del secondo circolo, Gabriele Salviato, alza la voce: “Le nuove famiglie che vengono a vivere a Spinea rischiano di non trovare servizi adeguati. È un problema che riguarda tutta la cittadinanza e vogliamo risposte certe da parte della Regione: se dobbiamo pagare tasse così elevate, almeno ci diano i servizi che ci spettano”. G.Pip.



14 Spinea Il caso Il comune ha messo in guardia contro i truffatori

“Non aprite ai falsi tecnici Enel” Qualche problema alla linea interrata. Residenti furiosi di Gabriele Pipia

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ttenzione ai finti dipendenti Enel. A mettere in guardia i cittadini di Spinea ci ha pensato l’amministrazione comunale, diffondendo una nota dettagliata per spiegare il tentativo di truffa che molti cittadini hanno segnalato soprattutto nel mese di maggio. I finti dipendenti Enel bussano alle porte delle case, soprattutto dove vivono signori anziani, e con una scusa si fanno aprire. A volte dicono di dover consegnare un rimborso per dei guasti precedenti, altre volte chiedono addirittura di poter controllare il contatore o di vedere le bollette. Addirittura alcuni cittadini hanno raccontato di essersi trovati nella posta finti biglietti dell’Enel in cui veniva fissato un appuntamento per la manutenzione. In realtà, naturalmente, l’obiettivo di questi malviventi sono i soldi, o rubati di nascosto o chiesti tramite la riscossione di una presunta tassa o bolletta. Molte segnalazioni sono arrivate da via della Repubblica, ma sono anche altri i quartieri residenziali interessati. I funzionari sono stati avvertiti tramite telefonate o, nei casi

dei cittadini più giovani, direttamente su Facebook. “Appena siamo venuti a conoscenza della questione abbiamo subito contattato il servizio clienti dell’Enel per una verifica e ci hanno confermato che i loro dipendenti non utilizzano assolutamente queste modalità con i loro clienti. Fortunatamente nessuna delle famiglie ha riportato disagi significativi” si legge nel comunicato diffuso dall’Amministrazione. Immediatamente la notizia ha provocato il passaparola in città e l’ormai immancabile tam-tam mediatico sui social network: di sicuro ora i “furbetti del contatore” avranno vita dura, almeno a Spinea. Anche l’Enel, chiamata in causa suo malgrado, si è immediatamente mobilitata fornendo alcune indicazioni ai cittadini per difendersi dai truffatori. “Chiedete sempre ai presunti tecnici che esibiscano il loro documento e il tesserino d’identificazione professionale. Non permetterà mai di visionare le bollette perché contengono i vostri dati personali – spiegano i vertici dell’azienda – ed è importante pure non permettere

l’accesso al contatore. Nessun ente può inoltre richiedere la riscossione di una tassa o di una bolletta inviando personale direttamente a casa del cittadino”. Anche il sindaco Silvano Checchin ha voluto fare un monito ai cittadini: “Invito i cittadini a prestare attenzione e a non far entrare nessuno in

Filmati gli operai a lavoro. Alcuni tecnici non l’hanno presa bene casa. Se qualcuno dovesse avere dei dubbi, chiami immediatamente gli uffici comunali, soprattutto nel caso di richieste dirette di denaro”. Ma il mese nero dell’Enel a Spinea non finisce qui: nel mese di maggio, infatti, più volte alcuni quartieri sono rimasti al buio causa black-out. L’energia elettrica ha fatto le bizze quasi ogni settimana e nell’area più popolosa della città, quella del Villaggio dei Fiori, i cittadini sono scesi in strada infuriati

Lavori di manutenzione alle linee Enel per protestare. Di mattina, di sera, all’ora di pranzo: i black out sono capitati in vari momenti della giornata e hanno riguardato una vasta zona che va da via Baseggio a via Martiri, ma pure le zone di Luneo e di via Villafranca a Mirano e i quartieri mestrini di Gazzera, Chirignago e Zelarino. Una decina di operai dell’Enel e di una ditta specializzata sono intervenuti per risolvere il guasto, ma non sono mancati momenti di tensione. La

miccia è stata accesa da alcuni residenti che hanno deciso di filmare gli operai al lavoro (le immagini sono visibili sul portale on-line youreporter.it) e alcuni tecnici non l’hanno presa affatto bene. Sono volate parole forti e in tutto erano circa duecento i cittadini scesi in strada per capire cosa stesse succedendo. Enel ha spiegato che il problema riguardava la linea interrata e che erano necessari lavori di scavo per risolvere la situazione.

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na convenzione con l’Associazione Nazionale Carabinieri garantirà maggior sicurezza nelle aree verdi di Spinea. O, almeno, questa sarebbe l’idea. Il progetto promosso dalla giunta Checchin ha preso via nel mese di giugno e proseguirà fino al termine della stagione estiva. L’Associazione Nazionale Carabinieri collaborerà volontariamente con l’Amministrazione con attività di supporto e vigilanza. Il compito viene meglio descritto dal presidente dell’Anc Spinea Giuseppe Zecchinato: “I compiti previsti dalla convenzione sono quelli di assistenza, osservazione e segnalazione, daremo informazioni utili sul controllo della sicurezza nelle aree verdi ma non avremo alcuna licenza di intervento”. I volontari saranno riconoscibili grazie ad un’apposita divisa e l’accordo prevede che prestino servizio ogni domenica dalle 15 alle 18 e durante lo svolgimento di tre manifestazioni pubbliche organizzate dal Comune. Non verranno riconosciuti compensi o rimborsi ma l’Amministrazione si dovrà occupare unicamente della loro assicurazione. L’accordo rientra all’interno del progetto “Mi prendo cura della mia città”,

che conta già oltre cento cittadini volontari iscritti, e si appoggerà al comando dei Carabinieri di Spinea. Ad esser posto sotto la lente d’ingrandimento sarà soprattutto il Parco Nuove Gemme, polmone verde di Spinea e luogo d’aggregazione per moltissime persone. “Cercheremo di essere maggiormente presenti nel parco, in modo che chi lo frequenta abbia costantemente un punto di riferimento e un aiuto in caso di necessità – ha spiegato il sindaco Silvano Checchin – Crediamo nella partecipazione attiva della cittadinanza, in modo che ognuno si interessi ai problemi della collettività, agevolando il lavoro delle forze dell’ordine”. Ma ci sono anche altri progetti concreti: nel mese di maggio sono state attivate alcune nuove telecamere di sorveglianza (ora sono addirittura 41): le nuove aree interessate sono la biblioteca comunale, l’intersezione fra via Matteotti e via Fornase, e la piazza Fermi. Il comune parteciperà pure al progetto “Mille occhi sulla città”, che mira ad integrare le attività di controllo effettuate da Polizia locale e Carabinieri, con quella delle guardie giurate. G.Pip.


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16 Santa Maria di Sala Economia Maggio terribile dopo la perdita della commessa Armani

Safilo, un piano industriale di rilancio L’azienda ha espresso la volontà di trovare nuove soluzioni per superare l’ipotesi licenziamenti

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Lo stabilimento della Safilo a Santa Maria di Sala

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misura di compromesso: i contratti di solidarietà che consentirebbero all’azienda di evitare i licenziamenti, riducendo l’orario di lavoro dei lavoratori. Ma la direzione non è riuscita a escludere la riproposizione del problema tra due anni. Per i sindacati questo è inaccettabile: le parti sociali non vogliono dover certificare a fine percorso quello che non hanno certificato ora. Anche se gli spiragli restano. “La discussione ha puntato a portare in evidenza le reali volontà della Safilo a produrre un piano industriale di rilancio produttivo credibile e concretizzabile a breve e in conseguenza di questo l’impegno a

trovare proposte e soluzioni che portino a superare la prospettiva dei licenziamenti”, affermano in una nota congiunta Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uilta-Uil, “Questi due aspetti rimangono essenziali per il positivo proseguimento della trattativa. Chiediamo all’azienda segnali precisi rispetto alla volontà di concretizzare un piano industriale di rilancio e soluzioni alternative ai licenziamenti”. Ma intanto il malumore tra i lavoratori salesi resta e a inizio giugno si è verificata anche l’uscita, annunciata, degli ultimi 30 lavoratori interinali, tutti impiegati nel reparto produzione salese.

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TERREMOTO, CAPANNONI DA CONTROLLARE

na lettera a tutte le associazioni di categoria per invitarle a segnalare lo stato dei capannoni della zona industriale di Santa Maria di Sala, la seconda per importanza del veneziano, dopo le scosse che hanno sconvolto l’Emilia e il Polesine alla fine di maggio. La missiva, firLa zona industriale mata dal sindaco Nicola Fragomeni e dal nuovo assessore alle Attività produttive Gabriele Ragazzo, chiede innanzitutto una stima dei possibili effetti del terremoto sui fabbricati: “Gli eventi sismici registrati nei giorni scorsi pongono in evidenza le problematiche legate alla staticità e alla qualità degli edifici delle attività produttive presenti nel territorio comunale” scrivono Fragomeni e Ragazzo, “oltre all’efficienza dei piani di evacuazione predisposti per ogni struttura e realtà produttiva. Alle associazioni chiediamo se siano a conoscenza di danni o problemi riscontrati alle strutture causati dai recenti eventi e le invitiamo ad attuare opportune misure per sensibilizzare i propri associati affinché provvedano a un’attenta verifica della condizione strutturale degli edifici e insediamenti produttivi e alla effettiva efficacia piani di evacuazione. Il Comune si rende disponibile per collaborare nella soluzione di eventuali criticità riscontrate”. F.D.G.

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di Filippo De Gasperi a direzione parla di esuberi, lavoratori in agitazione in tutti gli stabilimenti del gruppo Safilo, il colosso degli occhiali che a Santa Maria di Sala ha uno dei suoi stabilimenti più importanti. Maggio è stato un mese terribile per i quasi 700 dipendenti dell’azienda di Tabina: metà di loro sarebbero a rischio dopo che il gruppo ha perso l’importante licenza Armani, passata alla concorrente Luxottica. La fuga della griffe avrebbe provocato a Safilo la perdita di una fetta consistente di fatturato, con una contrazione che il gruppo quantifica in un 20% per un impatto sul sistema produttivo pari al 35%. Subito è partita la mobilitazione tra le maestranze, il blocco di tutti gli straordinari e le prime ore di sciopero, che hanno interessato anche gli stabilimenti di Padova e Longarone. Avviata anche la trattativa, che ha subito incontrato aperture positive da parte dell’azienda, non ancora concretizzate però in una firma. Quello che il lungo e serrato confronto ancora non ha risolto, almeno al 10 giugno, è proprio la possibilità di prevedere licenziamenti per gestire gli esuberi. A Santa Maria di Sala sarebbero circa 350 i lavoratori sacrificati, metà di quelli impiegati. Azienda e sindacati avrebbero anche trovato la

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Santa Maria di Sala 17 Politica Il nuovo sindaco Nicola Fragomeni ha formato la sua squadra

Nuova giunta, distribuite le deleghe di Filippo De Gaspari

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eleghe per tutti. Il nuovo sindaco Nicola Fragomeni presenta la sua squadra e la novità è la distribuzione degli incarichi: tutti fanno qualcosa. Tra assessori, che la legge impone essere non più di cinque, e consiglieri delegati, gli eletti della lista vincitrice delle ultime elezioni, “Generazioni per crescere” sono in pratica tutti impegnati in prima persona nella gestione di uno o più ambiti amministrativi. Ecco gli incarichi. In giunta il giovane Alessandro Arpi ricoprirà il ruolo di vicesindaco e avrà le deleghe al Bilancio, Politiche culturali e Pari opportunità. Enrico Merlo si occuperà di Pubblica istruzione, Associazionismo e Unità di crisi, speciale referato creato da Fragomeni per fronteggiare le continue emergenze in caso di calamità, prime fra tutte i frequenti problemi di idraulica. Inoltre Merlo sarà anche il capogruppo di “Generazioni per crescere”. Gabriele Ragazzo si occuperà invece di Servizi sociali, Politiche per la famiglia, Politiche del lavoro e Attività produttive. Fabio Semenzato seguirà l’ampio settore dei Lavori pubblici e Luigino Miele le Politiche dello sport e la Sicurezza. Fin qui la giunta. Ma Fragomeni non nasconde di avere grandi aspettative anche nei confronti dei consiglieri delegati: sono ben cinque, praticamente un’altra giunta. Stefano Pistore si occuperà di Patrimonio, Manutenzione e Pubblico decoro, Massimiliano Martignon seguirà la Protezione civile, una delle più specializzate del distretto, Luca Muffatto le Politiche per l’imprenditoria giovanile. Il giovanissimo Luca Morosin, 20 anni, avrà le deleghe alle

E’ stato eletto presidente del consiglio comunale l’ex sindaco Ugo Zamengo

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Stefano Pistore si occuperà di Patrimonio, Manutenzione e Pubblico decoro Politiche giovanili e ai Sistemi informatici o E-government, infine Dino Zavan, tecnico ambientale, seguirà proprio le Politiche ambientali. Le rimanenti deleghe, le poche non distribuite, resteranno in capo al sindaco. In tutto ciò manca Ugo Zamengo, ex sindaco e uomo di punta della squadra di Fragomeni. L’unico a non aver deleghe, ma eletto nella prima seduta, presidente del Consiglio comunale. In Consiglio comunale la minoranza sarà rappresentata da tre gruppi, due dei quali composti da un solo consigliere: si tratta del Movimento 5 stelle, che porta nel parlamentino locale l’unica donna eletta, la candidata sindaco Rossella Carolo (salutata dal sindaco con un mazzo di fiori in apertura di legislatura) e della Civica Insieme formata da Pd e Federazione della sinistra, anche lei rappresentata dal candidato sindaco Giuseppe Rodighiero. Lista Salese invece, dopo la bruciante sconfitta per una manciata di

voti rispetto ai rivali di sempre, vede tra i banchi tre vecchie conoscenze della politica locale: l’ormai ex sindaco Paolo Bertoldo e i suoi ex assessori Primo Bertoldo e Giovanni Vanzetto. Come se non bastasse deve pure ingoiare il boccone amaro di vedere due suoi ex, Arpi e Merlo, in giunta e con incarichi prestigiosi. Bertoldo tuttavia non si arrende e parte all’attacco, promettendo un’opposizione serrata: Lista Salese insomma non è morta.

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naugurata alla presenza del dirigente scolastico Dario Marchioro e delle autorità comunali la biblioteca scolastica della scuola elementare Carlo Gardan di Caselle, ristrutturata su iniziativa del Comitato genitori di Santa Maria Sala, che ha organizzato i lavori e sostenuto le spese. Negli ultimi mesi è stato posato un nuovo pavimento, acquistati gli arredi, posizionate le luci e ora tutto è stato consegnato ufficialmente alla scuola e ai bambini, che avranno finalmente, a partire dal prossimo anno scolastico, un ambiente adeguato per leggere e consultare i libri, molti dei quali acquistati sempre dal comitato. “All’inizio avevamo dei dubbi se iniziare questo progetto, i costi sembravano eccessivi e il comitato disponeva di poche disponibilità economiche” spiega il portavoce dei genitori Luca Polato, “abbiamo però organizzato manifestazioni di autofinanziamento per reperire i fondi necessari e alla fine il risultato è stato raggiunto, anche grazie alla generosità di tanti benefattori e imprenditori locali”. F.D.G.



Cultura 19 Il caso L’ex sindaco racconta il turismo sessuale femminile

“Goodbye habibi”, la nuova opera della Caverzan di Alessandro Ragazzo

Il romanzo è ambientato in Egitto, ma i problemi dell’Islam centrano poco

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Sono già state vendute, in pochi giorni, oltre 3 mila copie del nuovo libro conosce questo giovane, è un colpo di fulmine. La gente e gli amici le dicono di fare attenzione, di stare in guardia ma Virginia è davvero convinta che sia il vero amore, non ci vuole rinunciare. Non ci vuole rinunciare che diventa la sua droga, quell’uomo diventa irrinunciabile. Lui da lei ha soldi in cambio di tutto: sesso, amore e felicità. Quando si accorge di essere presa in giro, capisce davvero chi ha davanti”. Poi l’autrice racconta i viaggi del sesso al femminile, perché ha deciso di metterli nero su bianco. “Negli ultimi anni – prosegue Caverzan – la disponibilità economica è cambiata, ci sono donne che viaggiano di più e da sole. Ma in internet ci sono diversi siti dove raccontano e denunciano le loro esperienze. Qui la religione islamica non c’entra: è il modo di vivere di certi uomini che lavorano a contatto con il turismo”. Nei suoi romanzi, Caverzan parla di sesso, di amore, di

storie di donne. Argomenti che possono essere tabù ma per lei non è così. “Se fossi un uomo – continua la scrittrice – certe domande non me le farebbero. Quando si affrontano certi discorsi, l’uomo è più materialista Inoltre della prostituzione maschile non si parla mai, così come della violenza domestica: per questo le invito a denunciare. Non si deve portar pazienza ma, alle prime avvisaglie, andare subito dalle forze dell’ordine. E’ stato difficile scrivere questo libro, ho dovuto fare molta introspezione nei personaggi, specie Virginia. Qui c’è un sesso più poetico rispetto a Desideria, dove non mi aspettavo tutta quella grancassa mediatica: forse è successo perché ero sindaco. Ora spero che qualcuno scopra la mia scrittura”.

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lara Caverzan è ancora in libreria. Stavolta con “Goodbye habibi” (edizioni Anordest), che racconta il turismo sessuale al femminile. Nel 2008, del suo romanzo erotico “Desideria”, se ne parlò in tutta Italia. All’epoca Caverzan stava vivendo gli ultimi scampoli da sindaco di Scorzè, prima dell’arrivo del commissario. Ora è tornata a fare la maestra delle elementari ma non ha perso la voglia di scrivere. Racconta dell’Egitto, terra che l’autrice conosce bene da almeno quindici anni. Racconta di Virginia, una trevigiana benestante che vuole rifarsi una vita dopo tante delusioni, con un matrimonio ormai in crisi e la violenza gratuita del marito, forte del suo potere economico. Ma la protagonista crede nei sentimenti, nell’amore, che sembra averli trovati in Bahr, un giovane che trasforma i sogni in realtà. Ma non sarà così. E in pochi giorni dall’uscita dell’ultima fatica letteraria di Clara Caverzan, erano già 3 mila le copie vendute. “Mi ci sono voluti tre-quattro anni di lavoro – spiega l’autrice – dove ho deciso di raccontare un fenomeno che mi ha molto colpita. Trovi uomini che ti chiedono di passare la notte per 100 dollari: soldi che per loro equivalgono a una paga mensile. Sono soprattutto le donne nordiche ad andarci: lo fanno per divertirsi. Poi, si rischia di creare un corto circuito in questi Paesi islamici; si può incappare nell’impostore, che ti studia e poi ti sistema”. Chi è Virginia? “E’ una industriale che viaggia – racconta il personaggio principale Caverzan – e si reca spesso in Egitto. A una festa

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ornano anche quest’anno dal 25 giugno al 27 luglio l’iniziativa “Scorzè summer village”, organizzata dal comitato Libertas Regione Veneto, Comitato di Venezia e associazioni sportive. Un mese di centri estivi, rivolti ai bambini dell’ultimo anno dell’asilo e agli studenti delle elementari. Questi si svolgeranno tra l’elementare “Marconi” e la media “Galilei” di Scorzè e la “Pascoli” di Peseggia. Saranno cinque settimane di divertimento per tutti i gusti Ci saranno due percorsi; quello creativo, con i laboratori “Leggo, invento e creo”, “teatro” e “fumetti”, e quello sportivo: arti marziali, pallacanestro, calcio e danza moderna. Si potranno fare rugby, atletica, pattinaggio, ciclismo, tennis e pallavolo. Ma “Scorzè summer village” è “Educazione alla cittadinanza”, grazie alla partecipazione di enti come la Protezione civile di Scorzè, vigili del fuoco, forze armate. Inoltre non mancheranno le giornate al parco acquatico di Noale, al circolo “I ciliegi” di Zero Branco. Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, con una pre-accoglienza (dalle 8) o post-uscita (fino alle 13), per chi desidera. A.R.


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SPORT in PRIMO PIANO

In breve

Ciclismo: Il Giro nel Miranese? Il Giro d’Italia anche nel Miranese, perché no? Il comprensorio sogna di ospitare nei prossimi anni una tappa del Giro. L’idea è stata lanciata dall’imprenditore Bruno Carraro, del Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo. Nei prossimi mesi potrebbe esserci un incontro tra i vari sindaci per tentare di gettare le basi: gli appassionati del pedale sono già in fermento.

Calcio: lo Spinea in prima categoria Lo Spinea sale in prima categoria. La finale Play-Off giocata sul neutro di Zero Branco ha visto i gialloblu imporsi per 6-5 dopo un’infinita serie di calci di rigore (addirittura ventidue) contro il Torreselle: decisivo il rigore messo a segno da Lamanna. A Spinea è festa grande e si stanno già gettando le basi per ben figurare in prima categoria.

Basket, vincono i Black Soul Sono i “Black Soul” i vincitori del “Torneo di Basket Amatori”, esteso a tutta la Provincia. La finale giocata nel palazzetto di via Villafranca a Mirano ha visto i miranesi prevalere nel derby contro gli “Smanazzatori”. La finale è stata giocata nel ricordo di Carlo Mirci, il 56enne farmacista miranese scomparso lo scorso dicembre. In finale i figli Alberto e Massimo sono stati protagonisti di un’affascinante sfida in famiglia.

Calcio Brutta notizia per il comprensorio

La Miranese è retrocessa

di Gabriele Pipia

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n finale di stagione ricco di orgoglio e determinazione non è bastato: la Miranese, la società calcistica più blasonata tra quelle del comprensorio, è retrocessa dall’Eccellenza alla Promozione. Scelte sbagliate, infortuni, sfortuna e un organico oggettivamente troppo giovane per provare a raddrizzare una nave che già lo scorso gennaio stava pericolosamente affondando: tante le cause che hanno portato al tracollo del club bianconero. Eppure la stagione era partita sotto i migliori auspici, dopo l’ottimo campionato disputato l’anno scorso, quando la Miranese chiuse la stagione ai piani alti della classifica e con la miglior difesa della stagione. Quest’anno però quello splendido giocattolo si è rotto e la società, evidentemente non abituata a gestire una situazione così complessa, ha accettato con onestà il verdetto del campo iniziando già a programmare la prossima stagione. L’annata calcistica era partita discretamente, con sette punti e il primo posto in classifica dopo

le prime tre partite. Sembrava il preambolo per un’altra stagione positiva, ma le due successive sconfitte contro Lia Piave ed Edo Mestre hanno fatto piombare la Miranese in una crisi senza fine. Non sono bastati i tanti giocatori acquistati nel mercato di riparazione invernale, giunti per rimpiazzare pedine fondamentali come Boscolo, Santagata, Mazzaro e Pavan. Nonostante il mare di difficoltà se la squadra non è affondata immediatamente ed ha lottato con ardore fino alla penultima di campionato grandi meriti vanno a mister Maurizio Rossi. Grande carattere e mentalità da professionista (Rossi ha giocato per molti anni in serie A vestendo tra le tante le maglie di Venezia e Vicenza, con cui ha perfino vinto una Coppa Italia da protagonista), ma pure spirito propositivo e tanta disponibilità nel far crescere i giovani. Per dare il proprio contributo ha perfino indossato nuovamente gli scarpini, scendendo in campo nella fase calda del campionato nonostante i suoi 42 anni. Il suo apporto è

Lo stadio comunale stato positivo e con lui in mezzo al campo la squadra ha ritrovato ordine e compattezza, ma ormai la stagione era già stata compromessa nel periodo invernale. E adesso, cosa succederà? Il presidente Paolo Zamengo garantisce che non vi sarà alcuno smantellamento. Sicuramente la Miranese ripartirà da una squadra giovane cercando di dare spazio a qualche interessante prodotto del settore giovanile, ma la volontà è quella di fare comunque un campionato di vertice per tornare il prima possibile nella categoria che più compete ad una piazza come Mirano.

A Spinea

PATTINAGGIO, LA EUROPEAN INLINE CUP E’ STATA UN SUCCESSO

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pinea capitale del pattinaggio europeo, almeno per un week-end. Domenica 3 giugno, infatti, l’affascinante cornice del Parco Nuove Gemme ha ospitato la prestigiosa European Inline Cup, il trofeo internazionale di pattinaggio corsa. I riflettori si sono dunque spostati tutti su Spinea, che ha saputo accogliere nel migliore dei modi un gran numero di appassionati e moltissimi atleti provenienti da tutto il continente. Un clima festoso e competitivo, un vero e proprio inno allo sport. E, in questa atmosfera suggestiva, la protagonista non poteva che essere la miranese Erika Zanetti, la pluridecorata campionessa che in questa rassegna ha fatto pure da padrona di casa. L’atleta della “Pattinatori Spinea” ha ottenuto un buon secondo posto nella gara dei 300 metri su pista, e il giorno dopo è salita sul gradino più alto del podio dopo aver dominato la gara più affascinante, i 500 metri su strada. Ma per lei, abituata a trionfi di questo genere, l’aspetto più bello di questi due giorni è stato l’organizzazione del comune di Spinea: “C’è stata un’organizzazione perfetta, è venuta moltissima gente ed è stato tutto fantastico, una grande emozione – racconta Erika –, in Italia è proprio difficile trovare così tanti spettatori che accorrono per assistere al nostro sport, più delle vittorie è stata questa la sorpresa più piacevole”. Il pattinodromo del parco, uno degli storici circuiti della nostra

Regione, ha visto campioni nazionali ed internazionali sfidarsi in gare di velocità, di resistenza e corsa contro il tempo, ma una vetrina importante è stata destinata anche ai giovani. In gara c’erano tutti i big del pattinaggio azzurro: da Luca Presti a Patrizio Triberio passando per Andrea Zanetti. In tutto erano ben 630 gli atleti, di cui dieci che si sono consacrati almeno una volta come campioni del mondo. Tra pattinatori, addetti ai lavori e accompagnatori erano oltre in diecimila. Ma non è tutto: per l’occasione, il Comune ha anche deciso di mettere un maxi-schermo in via Roma, con tanti passanti che si sono fermati a guardare incuriositi. “Siamo molto soddisfatti per la riuscita dell’evento, il sistema organizzativo è stato impeccabile – ha commentato l’assessore allo Sport Stefania Busatta. – È venuta davvero tanta gente, in una cornice ideale come quella del parco Nuove Gemme. Erika ha dimostrato, ancora una volta, di essere il nostro elemento di punta”. Grande soddisfazione anche Natalino Bonadonna, presidente dell’Ads Pattinatori Spinea: “Ci sono state tantissime adesioni, con tanti atleti italiani nelle primissime posizioni. E il Miranese si è dimostrato all’altezza per ospitare eventi sportivi di tale portata”. A luglio, a San Giorgio delle Pertiche (Pd) si terranno i Campionati Italiani, e anche le squadre del veneziano puntano a fare bella figura. G.Pip.



24 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA

“Vacanze sicure” Il Progetto dell’Ulss 14 insieme con Comune, associazioni di categoria e Regione Veneto

VENEZIA

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

Tre ambulatori nel litorale per le emergenze, un quoad (in zona Diga) per interventi di primo soccorso, potenziamento dei serivizi e accesso ad hoc in ospedale riservato ai turisti: alcuni dei punti qualificanti del Piano di Ornella Jovane

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na offerta sanitaria efficace e rapida ai turisti che spiaggia, ambulatori attrezzati per il primo soccorso - in scelgono Chioggia e le sue spiagge per la villeg- zona Diga dotati di un quoad per velocizzare e ottimizgiatura. E’ l’obiettivo che si propone il progetto, zare gli interventi - ma anche per medicazioni e per non a caso battezzato “Vacanze sicure”, messo a punto il controllo della pressione arteriosa, posti in posizioni dall’Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto strategiche lungo il litorale. Essi si trovano all’altezza e alla stretta collaborazione del Comune di Chioggia e dei Bagni Clodia, Granso Stanco e zona Diga ai quali si aggiunge il presidio di Isola Verde. delle associazioni di categoria. Altro obiettivo del progetto - è sempre il direttore Si tratta di una serie di azioni e servizi - attivati generale ad illustrarne le poa giugno fino al prossimo 15 settenzialità - è quello di fornire tembre - volti a rendere efficiente Attivo uno sportello e consona alle esigenze dei vil- per aiutare i villeggianti al turista un percorso ad hoc di accesso alla struttura ospedalieleggianti la sanità locale. Proprio ad orientarsi e un ra, diversificato da quello dell’unei mesi estivi in cui il bacino servizio di traduzione tenza locale. In questo modo se d’utenza cresce smisuratamente, per gli stranieri ne facilita l’accesso, la fruibilità, passando dalla popolazione residente - circa 53mila abitanti - a oltre 300mila persone. garantendo tempi contenuti e risposte efficienti nell’eroNon solo. In questi mesi si ampliano le necessità e si gazione dei servizi. Il tutto senza ostacolare la normale attività sanitaria destinata alla popolazione del posto. diversificano le richieste. Da qui l’attivazione dell’ambulatorio medico e inIl Piano sviluppa le sue risposte in due direzioni. “Innanzitutto - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 fermieristico per il turista - assoluta novità dell’estate Giuseppe Dal Ben - portando la sanità fuori dall’ospe- 2012 - situato accanto al Pronto soccorso, cui si agdale, sul territorio per agevolare gli utenti”. giunge anche la segnaletica orizzontale nelle strutture In questo ambito si collocano i tre “Punti salute” in ospedaliere per indirizzare meglio gli utenti in villeg-

giatura che non conoscono bene le strutture. Risponde a questa esigenza anche lo sportello attivato al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto soccorso nei giorni festivi e prefestivi, proprio allo scopo di aiutare i turisti ad orientarsi con più facilità. Il potenziamento di alcuni servizi ospedalieri come Dialisi, Diabetologia, Laboratorio e Cardiologia, nella fondata previsione di un maggior utilizzo durante l’estate, rappresenta un altro dei punti qualificanti del progetto “Vacanze sicure”. Così come lo è il servizio di interpretariato e traduzione multilingue dedicato prevalentemente all’area Urgenza ed emergenza ma anche per sostenere i turisti stranieri nelle pratiche di tipo amministrativo-contabile. Numerose le professionalità coinvolte nel progetto cui hanno in particolare lavorato il primario del Pronto soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimento di prevenzione Massimo Boscolo Nata. Compiaciuto è il commento del sindaco Giusepppe Casson che ha elogiato in particolare lo spirito di collaborazione fra enti e associazioni di categoria grazie al quale è stato possibile realizzare questo ambizioso e valido progetto consentendo a Chioggia di presentarsi sul mercato turistico con un’offerta ancora più allettante.

In alto uno dei Punti salute situati in spiaggia. Sotto simulazione di un intervento di primo soccorso in spiaggia con il quoad Dello stesso tono le osservazioni dei consiglieri regionali “chioggiotti” Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin. Quest’ultimo ha osservato: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai turisti decidere per le nostre spiagge, belle e sicure”. Il riferimento è alla psicosi da terremoto che ha provocato non poche disdette anche in Veneto, senza contare gli effetti della crisi...

PSICOSI DA TERREMOTO L’APPELLO DI ZAIA AI TURISTI STRANIERI: “LE NOSTRE SPIAGGE SONO SICURE”

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cegliete ancora le spiagge dell’Alto Adriatico. Sono ospitali e sicure”. E’ l’appello congiunto che i tre governatori di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia - rispettivamente Luca Zaia, Vasco Errani e Renzo Tondo - hanno rivolto ai turisti stranieri per rassicurarli a seguito della psicosi che si è diffusa a seguito del sisma che ha colpito il nord Italia. Una iniziativa che vuole in qualche modo rispondere alle sollecitazioni degli operatori turistici

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dell’Alto Adriatico, molto preoccupati dopo le disdette di prenotazioni di turisti stranieri, per lo più tedeschi e austriaci, svizzeri, olandesi e belgi, persino francesi. Confturismo e Federalberghi hanno, dunque, chiesto anche agli amministratori regionali di rassicurare i turisti provenienti d’oltralpe. Un invito subito colto. Di qui l’iniziativa condivisa volta a garantire la sicurezza di una vacanza serena e la qualità offerta dal sistema turistico delle coste nell’Alto Adriatico.

“Nei mesi scorsi - sono le parole di Vasco Errani alcuni territori italiani sono stati toccati da terribili eventi, ma le nostre coste non sono state coinvolte e sono, come sempre, ben attrezzate e pronte a ospitare tutti coloro che, dall’Italia e dall’estero, vorranno trascorrere qui le loro vacanze”. “Rivolgiamo - ha incalzato il presidente veneto Luca Zaia - un appello ai nostri ospiti stranieri affinché continuino a visitarci per evitare una ingiusta penalizza-

zione, che aggiungerebbe danno a danno. Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico e incide per svariati punti sugli indicatori economici. Il modo migliore per aiutare chi oggi soffre è di scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale. Come sempre”. O.J.

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Spazi aperti 25 3 Eventi Tanti appuntamenti con il divertimento in provincia di Venezia

Musica, feste in piazza, parte l’estate Nel capoluogo il Redentore il 14 luglio, notti bianche nel miranese, sagra del pesce a Chioggia, festival del rock a Salzano, “Estate lungo il Naviglio” a Fiesso di Alessandro Abbadir

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arte l’estate e la voglia di far festa all’aperto, magari in piazza nei vari locali delle “movide paesane”, o anche nei tanti appuntamenti rappresentati da sagre, eventi culturali manifestazioni musicali, “notti bianche”. A Venezia l’appuntamento tradizionale è per metà luglio (il 14) con la notte del Redentore e i tradizionali “foghi” in laguna. A parte la città lagunare che come ogni anno ospiterà decine di migliaia di turisti per l’occasione, anche da altre parti della provincia le occasioni per divertirsi, occupare una serata in modo originale e divertente non mancheranno. Spinea aderirà all’appuntamento delle “Notti Bianche del Miranese”: negozi aperti, concerti e attrazioni di ogni tipo porteranno un clima di festa il 7 luglio. Notti bianche nel comune di Martellago il 21 luglio a Olmo e si concluderà, come da tradizione, nel capoluogo il 28 luglio. Come sempre negozi aperti fino tarda notte di sabato. A Mirano ci sarà il Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti sportivi. L’evento quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione. Ci saranno concerti le migliori tribute band ufficiali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai

Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografica curata nei minimi particolari. A Salzano da venerdì 20 a domenica 22 luglio si terrà il “Salzano Rock Show”, terza edizione della manifestazione locale organizzata dall’Associazione Tosi De Salsan voluta da Alessio Mazzocco. Chioggia diventerà “capitale” del jazz con l’arrivo del Summer Jazz Workshop, il seminario internazionale di didattica jazz organizzato da Veneto Jazz per avvicinare sempre più pubblico alla musica jazz, a cominciare dai bambini. E’ in programma dal 15 al 22 luglio, negli spazi della scuola elementare G. Marchetti, si svolgerà secondo una nuova formula di otto giorni di full immersion, con lezioni giornaliere, sabato e domenica inclusi e esibizioni finali. In luglio a Chioggia è prevista da venerdì 13 a domenica 22 la tradizionale “Sagra del pesce” che si svolgerà, lungo Corso del Popolo.

ADOTTAMI Lucky. Maschio. Taglia media, circa 15 kg, solo 7 mesi. Quando è arrivato in rifugio aveva una targhetta al collo con scritto: non posso più rimanere dov’ero. Ora Lucky cerca casa e una famiglia.

Orfeo. Bellissimo maschio di circa 3 -4 mesi; futura taglia media. E’ un cucciolo triste ,tutti i suoi fratellini sono stati adottati. Orfeo trascorre le giornate sdraiato dentro una buca e gioca ogni tanto con il cucciolo di turno che arriva. Ozy e Ody. Due meravigliosi fratelli di 4-5 mesi, maschietti. Belli come il sole, buoni come il pane ed esuberanti come i cuccioli che si rispettino…Incrocio pointer-bracco, portamento elegante. Cerchiamo adozione se possibile in coppia. Astenersi cacciatori. Atene. Femmina drathar, circa 2-3 anni. E’ stata trovata in un bosco che girovagava senza meta. E’ stata trovata da una ragazza e portata in canile. E’ docile e mansueta. Verrà sterilizzata presto. Cerchiamo per lei una famiglia. Astenersi cacciatori. Spagna è una setter femmina bellissima, di 4-5 anni. Trovata assieme a sua sorella in campagna. Spagna è molto remissiva e si sottomette con estrema facilità. Nei suoi occhi il terrore e la tristezza. Astenersi cacciatori. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

Una sagra paesana E’ la 75esima edizione di questa storica festa dedicata ai prodotti del mare Adriatico. Dieci giorni dedicati alla gastronomia locale con un ricco calendario di spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. In Riviera musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio con la rassegna “Estate Fiessese sul Naviglio”, che fino al 27 luglio porterà particolarissime occasioni di incontro e di divertimento, proposte artistiche dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro brillante al grande concerto. Nel Veneto orientale a Musile va ricordata il 20 luglio la pedalata ecologica “Notte da Lupi”.

NEWS A Marghera fino al 26 agosto

ECCO IL VILLAGE 2012

E

’ partito il “Village” nel parco Panorama a Marghera: l’evento è organizzato dall’omonima associazione culturale che propone spettacoli fino a domenica 26 agosto. La manifestazione si intitola: “una festa che …è la fine del mondo” ispirata alla profezia dei Maya che prevede la fine del mondo il 21 dicembre 2012 . E’ alla quattordicesima edizione. Non mancheranno le bancarelle etniche e gli stand gastronomici. Gli spettacoli iniziano alle 21 a ingresso libero; le aree ristorante e i mercatini aprono alle ore 19. Giorni di chiusura: lunedì 2 e 30 luglio. Martedì 3 Ska-j Venice Ska Jazz “Cielo! Mio marito! 10 anni con gli Ska-J”; il 4 “Marghera Salsera” e poi il 5 “Balla che ti passa”; il 6 “Country Nights”, il Alex Masi e Hard Revue. Il 9 Herman Medrano e Groovy Monkeys rap nostrano; martedì 10 Joyful Gospel Group Gospel e Spiritual; 11 “Marghera Salsera”. Venerdì 13 “Country Nights”; sabato 14 Redentore in jazz; e lunedì 16 gruppo tributo a Vasco Rossi: Fronte del Vasco. Martedì 17 Magical Mystery Orchestra; il 18 “Marghera Salsera” e giovedì 19 “Serata Swing!”. Il 23 Dusk E-Band. Martedì 24 “L’Italia è uno stivale da ballo” Domo Emigrantes musiche del sud Italia e il 25 “Marghera Salsera”. Il 31, “La mente di Tetsuya” con le sigle dei cartoni animati giapponesi. A.A.


26 Mondo scuola

Scuola 5

La manifestazione raccontata dalla V A della scuola elementare N. Saurio di Maerne Il 27 maggio scorso la 17esima edizione

Una “Passeggiata ecologica” da record Gli alunni della V A della scuola primaria Nazario Sauro di Maerne, quest’anno si sono cimentati con il testo giornalistico nelle sue varie sfaccettature. Alla fine di un percorso hanno prodotto un giornalino e da esso hanno estratto questo articolo di cronaca che ospitiamo volentieri nel nostro giornale.

I

l 27 maggio scorso si è svolta la Passeggiata ecologica al Parco Laghetti di Martellago, promossa dal Comitato Genitori degli istituti comprensivi Goldoni e Matteotti. Verso le 10.45, dopo i discorsi delle autorità, i partecipanti hanno cominciato a camminare, seguendo un percorso di 4,5 chilometri, 2,5 per i più piccoli. Quest’anno era la diciassettesima edizione e hanno partecipato più di 1500 persone, un record per la manifestazione che quest’anno era dedicata ai temi ambientali, in particolar modo alle energie ecosostenibili. Molte le associazioni di volontariato che, con i loro gazebo, erano presenti, tra queste Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafie. Alle 12.30 ci sono state le premiazioni. Per le scuole più numerose è stata premiata la materna statale e la paritaria Virtus et Labor, entrambe di Martellago, la scuola elementare di Olmo e le medie di Maerne.

La passeggiata ecologica: l’arrivo e la premiazione nel grande prato dei Laghetti

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Le chiamano “malattie rare”,

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Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria, solo 1 su 4 viene riconosciuto in tempo. Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che evita al bambino gravi handicap o la morte. Nel sito dell'associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.

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Ragazzi premiati con iPhone

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Oltre 1500 partecipanti alla manifestazione di Martellago, quest’anno dedicata ai temi ambientali Per le classi più numerose invece il premio è stato assegnato alle materne sezione Blu della comunale di Martellago, la terza B delle elementari di Martellago, la prima C delle medie di Maerne.Poi c’è stato il pranzo. Nel pomeriggio ci sono state molte attrazioni: orientiring, i cavalli, spettacoli, laboratori e gara fotografica. Alla fine i partecipanti sono stati entusiasti: un’esperienza divertente - raccontano alcuni - e veramente bella. Il ricavato dall’iniziativa servirà a finanziare alcuni progetti didattici delle scuole del territorio.

Concorsi scolastici

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ma tanto rare non sono: si tratta di circa 600 patologie ereditarie che coinvolgono la biochimica del metabolismo e che si stima colpiscano un bambino ogni 500 nuovi nati. Patologie che hanno una gravità variabile, che possono portare alla morte o irrimediabilmente incidere nella qualità della vita, ma che potrebbero essere contrastate nei sintomi se identificate precocemente. “Circa il 6% della popolazione ne è affetta. Il 30% di questi pazienti muore prima dei 5 anni di vita. Il 25% dei pazienti attende da 5 a 30 anni per avere la conferma della diagnosi ed il 40% di loro ha avuto inizialmente una diagnosi sbagliata - spiega Cristina Vallotto, Presidente dell’Aismme l’associazione che ha sede a Padova e che raccoglie i genitori di bambini affetti da malattie metaboliche ereditarie - Numeri che fanno paura, soprattutto se pensiamo che se la malattia non viene identificata immediatamente degenera in fretta portando a gravi danni per l’organismo se non alla morte. In questo contesto assume un importanza fondamentale l’unico strumento di identificazione precoce efficace: lo screening neonatale metabolico allargato, un test che consente l’identificazione di oltre 60 malattie metaboliche ereditarie, permettendo sin da subito l’applicazione di diete e cure che possono contrastare o congelarne i sintomi”. Attualmente in Italia tutti i nuovi nati vengono sottoposti ad uno screening per identificare tre malattie ereditarie: la fibrosi cistica, l’ipotiroidismo congenito e la fenilchetonuria. Con lo stesso prelievo potrebbe essere possibile identificare fino a oltre 60 malattie

l concorso scolastico? Ora premiano i ragazzi con l’iPhone. E’ giunto alla seconda edizione il concorso artistico-creativo organizzato dalla municipalizzata di Jesolo Jtaca S.r.l dal titolo “Sapere è Potere”. Le opere (pittoriche e scultoree) giunte alla commissione giudicatrice dai ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono state 65 e le vincitrici dei sei iPhone promesse sono tutte alunne della media “Michelangelo” di Jesolo. Le opere vincitrici saranno pubblicizzate sugli scuolabus di Jtaca e pubblicate sul sito www.faceschool.it. La decisione di premiare con un iPhone però è stata ritenuta da qualche insegnante e genitore nel Veneto Orientale non del tutto educativa. Intanto si è concluso con il progetto sperimentale “Il Bello e la Musica” promosso da febbraio a giugno, dall’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia con il Ministero dell’Istruzione, assieme alla Provincia, al Comune e alle associazioni musicali con l’aiuto di insegnanti e volontari. L’iniziativa ha inteso promuovere il benessere dello studente a scuola, attraverso varie attività legate alla musica, anche con il sostegno della musicoterapia didattica, un’idea nuova e non convenzionale. Sono stati coinvolti 750 studenti che hanno realizzato oltre 100 incontri e 10 concerti pubblici. A.A.

metaboliche per la cui terapia esistono evidenze scientifiche efficaci. In Italia attualmente lo screening allargato viene applicato per legge solamente nella Regione Toscana ed in altre aree a macchia di leopardo, grazie alla buona volontà di singoli amministratori od Istituti. Grazie anche alle campagne di sensibilizzazione dell’AISMME, nel Veneto lo screening allargato aveva già trovato applicazione per la prima fase sperimentale sin dal gennaio 2009 presso il centro Regionale di Screening per le Malattie Metaboliche Ereditarie di Verona per le Provincie di Verona, Vicenza e Rovigo “I bambini che nascono ogni giorno in Italia non possono aspettare continua la Vallotto - In questi anni abbiamo lavorato per sensibilizzare il mondo medico e le Istituzioni perché questo test venga applicato per legge in tutto il territorio italiano. Campagne informative, raccolta di firme e di fondi, lettera appello alle Autorità Sanitarie Nazionali e Locali, iniziative che hanno voluto richiamare l’attenzione anche sulle malattie rare e sulla necessità di prestar una maggiore attenzione ai problemi delle famiglie nella gestione quotidiana dei malati”. Nella primavera scorsa ha preso il via un’ulteriore campagna nazionale dell’AISMME, con uno spot audio e video cui ha prestato la voce l’attrice Veronica Pivetti, che è stato trasmesso sulle reti Mediaset, su SKY, nelle emittenti locali e nelle principali radio italiane. Per fornire un supporto concreto alla famiglie, AISMME ha attivato un sito Internet www.aismme.org ed uno sportello telefonico 800.910206.


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28 6 Personaggio Musica Il giornalista-editore cavarzerano coltiva un insolito hobby

Graziano Edi Corazza, il collezionista di... concerti Lo scorso 12 giugno ad Adria ha toccato quota 1000. Il primo live fu a Contarina nel 1979

di Melania Ruggini

C

’è chi colleziona auto, chi scarpe, chi quadri, chi farfalle e chi, come Graziano Edi Corazza, cavarzerano doc, conteggia i concerti a cui ha partecipato. Il traguardo è già alto e si attesta sui 1000 concerti, il primo assistito in terra polesana, il millesimo ad Adria. Sorride Graziano, giornalista di EcoVeneto, nel suo studio pieno di foto e biglietti attaccati alle pareti. “Il primo concerto è stato nel 1979: sul palco del Milleluci di Contarina c’era Ivano Fossati; era il tour della ‘Banda suona il rock’. L’ultimo, quello con il numero tondo, ossia mille, è stato Il Generale, cantastorie del reggae italiano, allo Scirocco di Adria, il 2 giugno 2012”. Nel mentre ce ne sono molti altri, dei quali Edi conserva foto, biglietti, autografi. “Non sono il primo che lo fa. La mia non è una corsa ad un record anche perché conosco

Mario Luzzatto Fegiz del Corriere, Giò Alajmo del Gazzettino, Gino Castaldo di Repubblica, che sono attorno ai tremila concerti! Ma è bello ricordare i miei, parlarne con altri e dire ‘anch’io c’ero’ ‘’. Il suo gruppo italiano preferito è la Premiata Forneria Marconi; quello inglese i King Crimson; quello americano i Jefferson Airplane. ”I gruppi preferiti appartengono sempre ad esperienze uditive provate tra i 10 ed i 20 anni” spiega Edi, che poi riflette sul più emozionante live-show cui ha assistito in prima fila, quello degli U2 ad Assago, nel 1991, a cui seguono i Pink Floyd a Modena nel 1994, i Rolling Stones in Austria nel 1995. “Poi ci sono quelli prettamente fisici, come i Ramones o i Sonic Youth a Reggio Emilia. Ma ce ne sono alcuni che definisco storici: I Velvet Underground nel 1993 a Bologna, Bob Dylan,

Van Morrison sempre a Bologna, De Andre’ a Venezia, i King Crimson a Mestre, Emerson Lake & Palmer a Verona nel settembre 1992 con l’incontro con la mia compagna, i Jefferson a Conegliano e i Police a Mestre nel 2008”. “Altri live mi hanno fatto toccare con mano il fanatismo fino a dove può arrivare – prosegue nel racconto - Allo stadio di Udine, il 22 giugno 1991, vidi Vasco Rossi: l’avevo visto altre volte prima, ma lì sentii per un’ora cantare il suo nome prima del live. Ero sotto il palco per fare le foto. Iniziò il concerto e Vasco, come è solito fare, diede il “cinque” proprio a me. A quel punto molte ragazzine intorno mi bersagliarono per quel gesto”. A proposito dei prezzi dei biglietti, Corazza nota come siano ormai molto cari, anche se a suo avviso “non è solo colpa degli organizzatori: di solito è l’intero spettacolo che

Il sogno nel cassetto: un grande concerto rock al femminile con le star italiane guadagna il 90% dell’incasso. Ci sono cachet artistici incredibili e non solo per artisti noti; chiami magari un gruppetto che è appena passato in televisione e noti che ha aumentato il costo da 800 euro a 10.000. A questo dato bisogna poi aggiungere la Siae e il service e i costi lievitano”. Infine, Corazza parla di un suo sogno nel cassetto: un concerto rock targato donna con

Graziano Edi Corazza nel suo studio

rockers femminili. “Penso ad Emma, Dolcenera, Grandi, Bertè, Nannini: una kermesse in un teatro di almeno 800 posti a sedere; il teatro di Adria o il Gran Teatro Geox di Padova andrebbero bene”. E conclude con un’anticipazione: nel 2014 sarà stampato il suo libro di 700 pagine sulla storia del rock, con i dischi più interessanti del genere.

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Cultura provinciale 29 7 Venezia A Cà Rezzonico dal 22 luglio fino al 14 ottobre “Tiepolo nero”

L’arte in mostra durante l’estate La Fondazione Peggy Guggheneim ospita “Ciclismo cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Selinger negli anni ‘40” di Roberta Pasqualetto

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el mese di luglio l’attività espositiva di Venezia non si ferma, e propone alcune mostre interessanti. A Cà Rezzonico, da domenica 22 luglio a domenica 14 ottobre, una mostra dedicata all’opera grafica e alle matrici incise del grande maestro Tiepolo: “Tiepolo nero”. La mostra, nata dalla collaborazione di tre istituzioni, è curata da Lionello Puppi e Nicoletta Osanna Cavadini. Inaugurata al m.a.x. museo di Chiasso nel tardo inverno di quest’anno e trasferita nel mese di aprile all’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, approda a Venezia, nelle sale di Ca’ Rezzonico. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento su dei materiali artistici tutto sommato ancora poco noti, eppure di assoluta rilevanza per lo studio della storia dell’arte. Matrici e incisioni, le prime, quelle in rame, tutte di proprietà della Fondazione Civici Musei di Venezia e fatte oggetto di un attento restauro da parte dell’Istituto Nazionale della grafica, saranno messe tra loro a confronto, per permettere di valutare

la qualità dei risultati raggiunti da questo straordinario e raffinato autore. Sempre a Venezia, la fondazione Peggy Guggheneim, ospita due mostre: “Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40”. La mostra dedicata al ciclismo cubo-futurista è curata da Erasmus Weddigen ed è costruita intorno al dipinto

Entrambe le mostre ospitate presso la Fondazione Guggheneim termineranno il 16 settembre prossimo di Jean Metzinger Al velodromo del 1912, una delle più importanti opere cubiste della collezione Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sullo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzinger, così la mostra unisce la passione per

il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Einstein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografico del velodromo di Roubaix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti legati al dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer. La seconda mostra è dedicata a Charles Seliger ed è curata da Jonathan Stuhlman ed è la prima, in Italia, intitolata agli innovativi dipinti che Charles Seliger (1926 – 2009) realizzati durante il primo decennio della sua carriera, ispirati dal Surrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei migliori lavori degli anni Quaranta, provenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo

Dal vivo Teatro, musica, cultura e danza

Il dipinto di Jean Metzinger “Al velodromo” del 1912, acquistato da Peggy Guggheneim nel 1945 su cui s’incentra la mostra a cura di Erasmus Weddigen degli inizi degli anni Cinquanta. Entrambe le mostre termineranno domenica 16 settembre. Il costo del biglietto intero è dodici euro; con il biglietto della mostra sul ciclismo si ha diritto a uno sconto sull’ingresso al Museo del Ciclismo-Madonna del Ghisallo in provincia di Como.

NEWS “Lasciati incantare”: il Festival Show promuove il Veneziano

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nche la musica con i suoi spettaccoli può essere un efficace veicolo promozionale di cultura e di valorizzazione delle “ricchezze” locali da far conoscere e apprezzare ad ampia scala. Ne è convinto l’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni che ha affidato al “Festival Show”, spettacolo musicale di consolidato successo, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, la promozione delle produzioni tipiche locali nell’ambito del progetto “Lasciati incantare”. La Provincia si impegna con un investimento di 10mila e 500 euro per far circolare, assieme agli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale in tournèe in Veneto per tutta l’estate, il messaggio che “veneziano è buono e bello”. “E’ nostro interesse - ha commentato l’assessore - sviluppare un’azione di promozione e marketing dell’intero territorio provinciale, non solo delle produzioni tipiche locali, ma anche delle peculiarità storiche, culturali e turistiche che qualificano la nostra provincia al primo posto in Italia per numero di turisti, meta preferita di livello internazionale”. La manifestazione, dopo Treviso e Padova, sarà a Belluno, Vicenza, Piove di Sacco, Bibione, Lignano, Mestre, Castelfranco e il 5 settembre a Verona.

Estate, pioggia di spettacoli in provincia di Venezia

Onomastica, nomignoli e curiosità

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a debuttato a Chioggia con la Città dei ragazzi gli scorsi 21 e 22 giugno e interesserà tutta il territorio provinciale nel corso dell’intera estate - fino al prossimo settembre - la rassegna di eventi dal vivo organizzati dal circuito teatrale regionale Arteven in collaborazione con i Comuni di Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Concordia Sagittaria, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Mirano, Noale, San Stino di Livenza, Scorzè, Spinea, Torre di Mosto e Vigonovo. Settanta in tutto gli spettacoli che s’inseriscono nell’ambito della programmazione estiva di Reteventi Cultura, Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto-Province del Veneto. Teatro, musica, cultura e danza: è ricca la varietà di proposte che intende compiacere un po’ tutti i gusti, da quelli degli adulti a quelli dei più piccoli. E proprio per questi ultmi è pensato il calendario di “Favole sul Ponte. Siediti e ascolta: c’era una volta...” che iniziato lo scorso 25 giugno sul Ponte di Vigo a Chioggia proseguirà fino a 27 agosto prossimo. Cinque storie, non solo per i più piccoli, raccontate e “interpretate” da il Piccolo Teatro Città di Chioggia. Il prossimo 30 luglio si racconta “Le tre melarance”. Il 13 agosto poi sarà la volta de “Le baruffe chiozzotte”: C’era una volta... e ci sono ancora, due buffi personaggi che raccontano una versione completamente riadattata per il giovane pubblico dalle celebri “Baruffe Chiozzotte” di Carlo Goldoni. Infine il 27 agosto si concluderà con “I mistero della ragnatela” tratto dalla favola dello scrittore chioggiotto Mario Chiereghin. Sono quattro gli spettacoli in cartellone nei giovedì di luglio, con inizio alle 21.15, a Fossalta di Portogruaro presso Villa Mocenigo, tra questi da ricordare il 19 “Orlando in Purgatorio ovvero il terzo luogo” interpretato da Silvio Orlando accompagnato dalle musiche dal vivo di Pejman Tadayon e il 26 chiude la rassegna La Piccionaia/I Carrara Teatro Stabile di Innovazione con “L’Avaro in blues” liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière.

La locandina degli eventi che fino a settembre animeranno l’estate dei comuni veneziani

A Noale sarà la Rocca dei tempesta a fare da suggestivo sfondo ai due appuntamenti, tutti da ridere, del circuito. Dopo Natalino Balasso, il 6 luglio, nel suo nuovo spettacolo “Stand up Balasso”, sarà la “Serata del disonore” di Paolo Rossi e della sua autobiografia non autorizzata ad andare in scena il 3 agosto con inizio alle 21.15. Si snoda tra comicità e poesia lo spettacolo che verrà proposto a Cavarzere il prossimo 3 agosto alle 21.15 in Piazza Vittorio Emanuele da Circo Puntino di e con Andrea Castiglia e Elisa Zanlari. S’intitola “Effetto caffeina” e si muove tra il genere teatrale e quello del circo, in un curioso e affascinante connubio. Questi soltanto alcuni accenni di un corposo programma che può essere scaricato da internet alle pagine www.arteven.it o www. culturavenezia.it Giovanni Giovetti

“FAMIGLIE E SOPRANNOMI” A CHIOGGIA acchea, Mesabiga, Ghitarin sono solo tre dei 400 nomignoli personali rilevati da Pier Giorgio Tiozzo nel corso delle sue ricerche sull’onomastica chioggiotta. I risultati del suo lavoro sono stati pubblicati in un corposo repertorio: “Famiglie e soprannomi. Saggio di onomastica chioggiotta dal 1700 al 2010”, che raccoglie stemmi, cognomi, detti e nomignoli del territorio comunale. Chioggia costituisce un caso estremamente interessante e unico a livello nazionale per due motivi: per l’uso dei soprannomi legati alla pesca e per i detti anagrafici di Boscolo e Tiozzo, divenuti dal 2010 parte integrante del cognome. I soprannomi, affibbiati per attinenza col mestiere, per le abitudini o l’aspetto di chi li portava, veniva ereditato di padre in figlio. Riconoscerli, capirne l’origine, catalogarli, diventa un veicolo per conoscere la storia della propria gente, il suo ambiente, le caratteristiche sociali del luogo. Tra i cognomi con più di 500 residenti compaiono al primo posto i Boscolo, con 7755 persone, seguiti dai Tiozzo (2403), dai Penzo, Nordio, Perini, Zennaro, Doria, Bullo, Padoan, Vianello, Bellemo, Scarpa, Ballarin, Voltolina, Pagan, Veronese, Varagnolo. Tra i detti più diffusi per i Boscolo vi sono Cegion (641 abitanti), Meneguolo (591 abitanti), Anzoletti (280) e Con-

Il saggio di Pier Giorgio Tiozzo tadin (276). I detti dei Tiozzo vedono spiccare Brasiola (406 abitanti), Fasiolo (294), Netti (225 abitanti). Tiozzo ha utilizzato fonti storiche ma anche il corrente archivio dell’anagrafe per un’analisi approfondita che ha generato una possente mole di dati, complessivamente quasi 3000 voci, precedute da un saggio che descrive con accuratezza le peculiarità della nostra comunità. Marta Boscolo


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio” di Nicola Stievano

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l Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagina dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’eretico” di rito maroniano. Per molti è la fine di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfidante, l’ex sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, conferma che è finita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Veneto la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfitte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza andare da soli”. istituzionale, anche per non compromettere mosse fuBitonci non può fare a meno di osservare che “ha ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di promette “meno slogan, meno un mese per preparare la sua canproclami e più lavoro sul territorio. “Dobbiamo essere didatura, io solo una settimana. Oa E’ da qui che dobbiamo ripartire: un po’ meno romani, continuerò a lavorare alla mia idea dobbiamo essere un pò meno ro- visto che dalla di Lega, fortemente autonomista, mani, visto che dal governo abbia- capitale arrivano che rivendichi la sua specificità, mo preso solo fregature, e ripartire solo fregature” all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbiadalla nostra gente e dalla nostra mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e terra”. Quanto alla segreteria nazionale della Lega la che merita maggiore riconoscimento”. Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti figura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata hanno la giusta dose di buon senso per capire che le la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo storia, una squadra di burocrati strapagati. Difficile, a poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel- cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è normale nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo segretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfida per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che definisce una “vittoria amara”. “Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Considerando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata costruita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bossiano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

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rima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene posizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili. Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta. “L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe agganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario. Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipitone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifici di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquistato per i figli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”. “Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si rivela infine per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

Antonino Pipitone


Il Veneto in primo piano 31 7 La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle di Alessandro Abbadir

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n Veneto esplode il fenomeno del Movimento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefinisce il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regione dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Venezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abitanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

PRIMI ATTI

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio- e cioè a poco più del 43 % che aveva preso ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del al primo turno. La scossa che ha colpito Mira Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è % dei consensi pensava di avere vita facile epocale. Qui il centrosinistra ha sempre governato dal dopoguerra e vincere agevolmente in poi con il Pci prima e al secondo turno contro ”Un fatto un giovane come Alvise epocale, i cittadini il Pds, Ds, Pd dopo. La Maniero, 26 anni stu- scaricano i partiti giunta è stata presentata prima del voto dallo dente universitario del e votano stesso Beppe Grillo e Movimento 5 Stelle, che se stessi” dal sindaco Alvise Mapartiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com- niero e in consiglio comunale con il Movimenpletamente ribaltate dal vento antipartitico e to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricamanti casta che spira forte nel Triveneto. Ma- bio generazionale sono comparsi ragazzi di niero al secondo turno è arrivato al 52,2% 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffio, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espressione dei partiti – ha detto il comico genovese – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofinanziati e hanno votato se stessi”.

CONSIGLI ON LINE, TAGLI E TASSE

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onsigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le caratteristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fin da subito ostacoli reali legati a difficoltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle difficoltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori. A.A.

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32 8 Il Veneto in primo piano L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo di Ornella Jovane

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l terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame sismico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pensare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così. “Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terremoti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico. Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente? “In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terremoti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari. Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verificati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del resto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una strumentazione e le conoscenze idonee a calcolare l’effettiva dimensione dei terremoti. Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli. Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che interessano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo. E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la sequenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi. E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”. Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

Il professor Giulio Di Toro terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete? “Il nostro territorio è sismico e il terremoto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”. E’ possibile prevedere i terremoti? “Nonostante le conoscenze sulla fisica dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti. Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella probabilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifica è di tipo probabilistico. E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore delle ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

Il trauma della terra che manca sotto i piedi

LE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

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l terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle persone, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un rassicurante equilibrio. “Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con Lino Busato violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”. La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fisico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”. “La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi flash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’esperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”. La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una situazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifica lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”. Eppure, nonostante le difficoltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”. C’è infine l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazioni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo. “Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifica con chi soffre e si finisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene O.J. fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.


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34 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura? La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro di Fortunato Marinata

L’opinione Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà

“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

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a ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del ConsiClodovaldo glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente Ruffato del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valutazione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefici previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”. Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà

“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

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Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

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’assessore veneto all’Agricoltura, settore primario. Franco Manzato, lo aveva promesso ‘’Ricordo che la Legge finanziaria - ha qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha proseguito nel suo intervento Manzato - predato avvio all’iter di smantellamento di Ve- vede espressamente che la Giunta presenti neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto un disegno di legge di riordino di questa a precisare si è trattato del primo atto, un azienda regionale che, attraverso intervenpronunciamento in consiglio non c’è anco- ti di razionalizzazione e di miglioramento ra stato a breve invece dovrebbe essere la dell’efficienza delle funzioni e dei servizi, Giunta a votare un disegno di legge con il consenta di conseguire significativi risparmi quale iniziare l’iter e nominare un commis- nelle spese di funzionamento. sario liquidatore che procederà con l’azzeSi tratta peraltro solo di una delle tappe ramento dei vertici dell’ente strumentale. del complessivo processo di rinnovamento “In questo momento – infatti ha preci- del sistema pubblico agricolo del Veneto, sato - c’e’ solo un primo testo che ho con- con il quale vogliamo alleggerire apparati, segnato ai colleghi asburocrazia e la relasessori per una analisi “Nessuno tiva spesa, liberando del suo contenuto. Per dei 170 risorse per gli investiogni approfondimento dipendenti menti finalizzati alla di contenuto voglio occupati perderà competitivita’ delle attendere la formale il posto di lavoro” aziende agricole. Quedecisione di Giunta’’. sto significa – ha agComunque sia le linee si azione con le quali giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti si interverrà su Veneto Agricoltura sono già strumentali regionali che operano in ambito definite: la gestione delle aree forestali, il agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto settore dello sviluppo economico e l’area Avepa e le strutture regionali periferiche, da della formazione torneranno in capo alla ultimo la costituzione dello Sportello Unico Regione, mentre per quanto riguarda le Agricolo che proseguirà con la riforma degli quote e le partecipazioni verranno liquidate Enti parco, secondo criteri di efficienza, di e l’intero patrimonio venduto. contenimento dei costi, di eliminazione di Secondo l’assessore non è soltanto il duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in ridimensionamento di un ente per ricavar- coerenza con quanto ha previsto per gli Enti ne una riduzione di spesa ma una vera e Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’. propria rivoluzione che toccherà da vicino il Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore conta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffici agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero. “E’ urgente liberare più risorse possibili”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle eccellenze che Veneto Agricoltura rappresentava nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”. Mentre per il futuro dell’ente strumentale Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più efficiente”.

pprezziamo l’assessore Manzato per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua proposta di riorganizzazione di Veneto Agricoltura, ma alcune questioni devono essere chiare fin da ora: l’operazione si dovrà con- Dario Bond e Davide Bendinelli ciliare con la salvaguardia dei posti di lavoro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profili - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”. Puppato e Azzalin, Partito Democratico

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

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ttenzione, la fretta è cattiva consigliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Lo precisano, in una nota, il capogruppo del Pd Laura Puppato e il vicepresidente della commissione Agricoltura Laura Puppato e Graziano Azzalin Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganizzazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’ente”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori intenzioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.


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Intorno a noi 35

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi di Nicola Stievano

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ino a pochi anni fa era quasi un’utopia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare un periodo di vacanza con gli amici a quattro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affitto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane significava dribblare una serie infinita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere difficoltà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani. Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone finora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un tratto di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ovviamente a condizioni ben precise, affinché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stando alle reazioni dei clienti l’iniziativa funziona, basta solamente rispettare le regole fissate dai gestori affinché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fisiologici ed essere pronti ad intervenire tempestivamente. In acqua possono entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi” la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostrazione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contattare di persona la struttura scelta e verificare con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, proprio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non mancano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, veneziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto facciamo volentieri anche a casa”.

NEWS A Martellago

LA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

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i chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fine maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info centrotrigonos@virgilio.it A.A.


36 Cultura veneta Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano di Alain Chivilò

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etra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi richiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografico e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua firma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva. Cosa rappresenta per lei il fetish? “Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Inizialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fili per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”. Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estroflessioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cromatico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introflessioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”. Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti? “Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografiche cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

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arlare in piena estate di un evento che si svolge a settembre può dar modo di pensare al famoso motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta finendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 settembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva finale: “SmartCitySmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si colorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, figuratamente contenitori di rifiuti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifiutare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i trasporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito. Al.Ch.

a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento figurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità. Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo figurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità

La giovane artista e alcune delle sue opere descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

Appuntamenti

Terre del Canova e della Duse

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tiamo vivendo un periodo di completa trasformazione, in cui tutto è in evoluzione e le certezze di un tempo vengono quotidianamente messe alla prova. Partendo da questa constatazione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per riflettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fil rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, terre del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio riflettendo attorno a “Il cambiamento, antica sfida per l’umanità” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di approfondimento anche dal punto di vista scientifico, musicale, medico, filosofico, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e direttore d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’Associazione AriaNova, l’astrofisico Massimo Ramella; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibizioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fine estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabili di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifiche. In Friuli Venezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di prima grandezza”. V.M.B.


Cultura veneta 37 13 Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fino al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900 Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle officine” e a “mordere gli errori sociali” di Alain Chivilò

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on l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografare pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’esterno. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle officine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fino al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni principalmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fiorai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infilatrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizione a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografie illustrano un reportage dell’epoca.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche LA MARCA DI VALORE

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a Fondazione Benetton Studi e Ricerche dal 2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vorremmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla condivisione tra chi indica e chi usufruisce della lista finale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifico Marconi di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratificazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luoghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fin qui svolto. Al.Ch.


Messaggio pubbliredazionale

BEACH&ART l’estate all’alexander museum palace hotel A Pesaro torna la vacanza tra ombrelloni e grandi eventi culturali. Si alloggia nell’Art Hotel dove il mare decora pareti e porte delle stanze

Tra mare, cinema, musica, arte sta per cominciare l’estate 2012 di Pesaro, affascinante città del litorale marchigiano, che anche quest’anno inanella una nutrita serie di eventi di prim’ordine, tra cui spiccano il la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (25 giugno - 2 luglio), il notissimo Rossini Opera Festival (10- 23 agosto). E proprio interpretandone l’anima più autentica, l’Alexander Museum Palace Hotel (noto Art Hotel, annoverato fra le opere d’arte della Biennale di Venezia, sponsor dei maggiori eventi pesaresi) propone soggiorni Beach&Art, ritempranti e tonificanti sia per il corpo che per lo spirito, che permettono di abbinare arte e cultura alla tradizionale vacanza al mare, e di godere a pieno lo spirito cosmopolita che anima i grandi eventi pesaresi. Beach&Art, dunque, godendo della lunga spiaggia di finissima arena su cui si affaccia l’Hotel, delle preziose opere d’arte che contiene e delle rassegne d’arte che, ogni 15 giorni, ruotano nei suoi spazi espositivi. In occasione dei grandi eventi Pacchetti con programmi particolari sono proposti in occasione Quando il mare è anche…in camera Non solo. Gli ospiti hanno la possibilità di dormire fra sculture di sirene e animali marini, o tra enormi conchiglie multicolori. Oppure possono inseguire il sogno del calamaro gigante, immersi nel blu profondo di pareti, pavimento e soffitto; o ancora riposare in una suite tutta marinara, Luci del mare, con mobili liberty e quadri di Oscar Piattella fatti di sabbia e fossili, materiali naturali e antichi, autentici elementi della natura; o tuffarsi allegramente, come nella stanza firmata da Regina Stechow, in un mondo di fantasia tra uomini che nuotano con pinne e maschera. Infatti molte delle 63 stanze - decorate da 75 artisti - hanno come tema il mare. Lo stesso tema è ripreso anche

sulle porte, che anticipano lo stile degli interni e conferiscono ai corridoi un effetto museo: le si può scorrere virtualmente sul sito www.alexandermuseum.it e scegliere la camera preferita. Il mare entra prepotente anche nella living room, con le spumeggianti onde create da Davide Dall’Osso, che incorniciano la vista sul mare, ed è un panorama incomparabile da godere a 180 gradi dalla grande terrazza che occupa l’ultimo piano dell’hotel, ombreggiata da un gazebo, dove gli ospiti fanno colazione o, la sera, gustano dolci in abbinamento a selezionati vini e pregiati liquori. Beach&Art _ Pacchetti weekend e settimanali In maggio e giugno: Weekend a partire da 129€ a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 450€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). In luglio: Weekend a partire 160 € a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 560€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). Dedicato all’Educazione il PREMIO D’ARTE RAFFAELLO 2012 Si può esprimere l’educazione con un’opera d’arte? Certamente sì! Ne è convinto Alessandro Marcucci Pinoli, proprietario dell’ Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, che ha dedicato proprio all’Educazione il PREMIO RAFFAELLO 2012, invitando gli artisti ad esprimere la loro creatività attorno a questo tema. “Educazione in tutte le sue forme – spiega - Dall’educazione civica a quella artistica, dalle più sofisticate forme di bon ton al loro opposto, la maleducazione, l’ineducazione e l’inciviltà pura. In una realtà quale è quella attuale in cui regnano maleducazione e volgarità, si sente la necessità di ritrovare il senso della misura, i comportamenti realmente (e non formalmente) educati, il piacere di conversare civilmente, la vera eleganza che non è il lusso ma è determinata dal senso del gusto e del bello.” Cinque le sezioni in cui è articolato il Premio: Scultura, Pittura, Fotografia, Poesia, Racconti brevi o Pièces teatrali. Le premiazioni si terranno nel primo weekend di luglio. Il fine settimana dal 6 all’8 sarà tutto dedicato al binomio Arte&Educazione, con esposizione delle opere in concorso, premiazione dei vincitori di ciascuna sezione, performance. I vincitori saranno ospiti, mentre a tutti gli artisti partecipanti sarà riservato un pacchetto soggiorno a prezzo particolare.

Alexander Museum

Palace Hotel E’ l’unico albergo italiano nella classifica Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa ed è stato inserito fra le Opere d’arte non trasportabili della Biennale 2011. Una “performance permanente”, come ama definirlo il suo proprietario - il Conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso. Nove piani di arte contemporanea, 63 camere firmate da 75 artisti diversi e le parti comuni decorate da altri 25, per un totale di 100 fra pittori e scultori. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sé stante, realizzata con diversi materiali (dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al découpage). Ad essere decorate non sono solo le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte, che anticipano lo stile delle stanze, conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Davanti all’hotel spicca una stele di Enzo Cucchi di 16 metri e al suo interno si trova una grande collezione di sculture e quadri dei principali protagonisti dell’arte contemporanea, quali Sandro Chia, Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Primo Formenti, Arnaldo Pomodoro, Nanni Valentini, Simon Benetton, Mauro Brattini, Gino Marotta, Loreno Sguanci.

Informazioni Alexander Museum Palace Hotel Viale Trieste 20, Pesaro tel 0721 34.441 e mail: alexander@viphotels.it www.alexandermuseum.it


I nostri esperti 39 L’OTTICO

L’OCULISTA

Occhio e occhiali da sole DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it

Estate, tempo di vita all’aperto, di sport, di sole. Il consiglio degli esperti è di proteggere gli occhi dai raggi solari. Attenzione però: senza protezione delle lenti si può danneggiare la vista con conseguenze sia immediate, sia a lunga scadenza. In ogni caso usare occhiali di scarsa qualità può provocare danni ancora più gravi. Siamo i maggiori produttori d’occhiali e forse anche i maggiori utilizzatori. Secondo gli esperti per la salute degli occhi in spiaggia le lenti blu non sono adatte; al contrario, per filtrare i raggi nocivi, l’ideale sono lenti che vanno dall’ambra al marrone. Spesso noi oculisti mettiamo in guardia dall’eccessiva invadenza della moda nel settore, a discapito di quella che dovrebbe essere la funzione principale dell’occhiale: proteggere i nostri occhi dai raggi dannosi. Quando ci si avvicina all’acquisto di un paio di occhiali vanno seguite regole precise a partire proprio dal colore delle lenti, per passare poi alle classi di filtro e alla forma. Dobbiamo imparare a capire che le lenti hanno il colore della quota di raggi solari che lasciano passare. Per questo quelle da evitare senza ombra di dubbio sono le lenti azzurre e blu che lasciano filtrare proprio i raggi “blu” che, insieme a quelli ultravioletti, sono quelli più dannosi per la retina (degenerazione maculare senile). Bocciatura totale anche per le lenti specchiate poiché la specchiatura serve solo a ridurre la quantità di raggi senza garantire l’incolumità dell’occhio. Al contrario si devono considerare tra le migliori lenti quelle che vanno dal giallo ambra al marrone perché filtrano proprio i raggi solari pericolosi senza alterare la percezione dei colori e quindi la visione. Tra questi due estremi esiste poi una grandissima varietà, che troviamo in ogni negozio di ottica, di lenti verdi e grigie che danno una buona protezione. Le lenti gialle sono indicate in presenza di nebbia perché aumentano la percezione dei contrasti. Le lenti arancione assorbono bene i raggi dannosi per la retina, ma se un po’ troppo scure rendono difficile la guida dell’auto. Le lenti rosa si possono definire totalmente voluttuarie e cioè con funzione puramente estetica e in nessun caso protettiva. Oltre ai colori va tenuta presente anche la classe di “filtro”. La classificazione del filtro corrisponde alle caratteristiche tecniche dell’occhiale. Gli occhiali in classe 0 e 1 sono riposanti e non proprio da sole, con filtro leggero. E’ passando alle classi 2 e 3 che si ha un vero e proprio occhiale da sole che filtra oltre il 50% dei raggi solari. Ed è la classe 4 che assorbe quasi il 100% dei raggi e che va bene sia per chi va sulla neve sia per chi va in barca in mare aperto. Un aiuto può arrivare dalle lenti polarizzanti che eliminano i riflessi, soprattutto in spiaggia o sulle strade assolate. Altra cosa sono le lenti fotocromatiche che variano da sole il potere filtrante in funzione della quantità di irradiazione solare. Il giusto occhiale da sole assorbe le radiazioni negative e cioè raggi ultravioletti UVA e UVB, radiazioni

violette/blu, senza disturbare la visione. La scelta dell’occhiale deve essere conforme alle disposizioni CE. Bisogna verificare la marcatura CE indelebile sulla montatura, la presenza della nota informativa che contiene le caratteristiche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso, l’indicazione del grado di protezione dagli UV. D’estate occhiale da sole anche per i bimbi. I più piccoli ancora in culla e fino ad un anno di vita non devono essere esposti alla luce del sole. Quando iniziano a camminare dovrebbero essere protetti da cappellino e occhiali. Non si deve trattare di occhiali “giocattolo” ma di lenti che rispondono ai requisiti delle norme europee. Vanno evitati acquisti al di fuori dei negozi specializzati (bancarelle, cartoleria, edicole, ecc.) perché trattasi di occhiali non conformi alle prescrizioni di legge, che presentano grossi difetti, tali da provocare danni alla vista. Per cui attenzione a non cadere nella trappola del basso prezzo.

Valentino Micaglio

Retinopatia diabetica

Il diabete è una malattia in cui il valore della glicemia (ossia la concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio) è superiore alla norma e necessita quotidianamente di essere ridotto con una dieta o speciali terapie. Queste si basano sull’uso di iniezioni di insulina o di sostanze, dette ipoglicemizzanti, in pastiglie. Il diabete causa un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo, con una particolare predilezione per i vasi capillari, vale a dire i vasi più piccoli del nostro sistema arterioso. I vasi capillari sono importanti, in quanto portano il sangue ai tessuti scambiando con essi ossigeno e nutrimenti. Il danno che subiscono con il diabete è determinato dall’interazione fra i costituenti della loro parete e lo zucchero circolante in eccesso nel sangue. La retinopatia diabetica è perciò una manifestazione localizzata,

DAL DENTISTA SENZA PAURA È frequente sentire, da parte dei pazienti, che vi sia molta ansia verso le cure odontoiatriche. Al giorno d’oggi i dentisti, in ogni parte del mondo, sono molto attenti all’aspetto della paura e del dolore. Ogni paziente è diverso e ci sono individui ipersensibili; qualcuno resiste ad infezioni gravi e a dolori acuti oppure resta senza denti per anni pur di evitare il dentista. Noi medici abbiamo sentito quindi una necessità clinica di sopperire a queste difficoltà avvalendoci, tra le terapie del dolore, della sedazione cosciente. Si tratta di una tecnica anestesiologica praticata da uno specialista che collabora con l’odontoiatra riuscendo ad annientare l’ansia, la paura, la fobia del dentista. Si possono eseguire in tranquillità riabilitazioni di intere arcate con estrazioni dentarie ed impianti in poche ore posizionando subito i denti fissi estetici. Dopo aver eseguito una attenta analisi delle strutture ossee e nervose attraverso la Tac Dentale si procede in un’unica seduta a fare l’intervento chirurgico e la parte protesica, dando al paziente il comfort di non restare mai senza denti.

oculare, della malattia diabetica. La retinopatia diabetica è la vasculopatia dei capillari retinici e si sviluppa attraverso varie fasi. Inizialmente nelle pareti dei capillari si creano delle zone di indebolimento, alternate a zone di ispessimento. Quando i vasi capillari hanno la parete indebolita possono dilatarsi localmente, formando dei microaneurismi, possono far trasudare la parte liquida del sangue formando un ispessimento della retina detto edema, oppure possono lasciare fuoriuscire delle sostanze grasse che si accumulano nella retina sotto forma di chiazze giallastre dette essudati duri. In altri casi possono rompersi causando emorragie nella retina o nel corpo vitreo, all’interno del globo oculare. La retinopatia diabetica può essere suddivisa in due tipi principali. 1. Retinopatia diabetica non proliferativa: si verifica quando sono presenti perdite di sostanze dai capillari, anche sufficienti a causare edema maculare, piccole emorragie e zone di capillari occlusi. 2. Retinopatia diabetica proliferativa: è caratterizzata nello stadio iniziale da occlusione dei capillari con macchie retiniche a fiocco di cotone. Nella fase proliferativa vera e propria i capillari anormali si sviluppano, stimolati dalla occlusione dei piccoli vasi retinici. A questo punto si possono verificare emorragie, anche gravi, per rottura dei capillari neoformati, e la formazione di tessuto fibroso che contraendosi può esercitare una trazione sulla retina fino a distaccarla. In questa fase può formarsi un’emorragia vitreale. Altri problemi oculari La cataratta è una opacità del cristallino. Le persone affette da diabete possono sviluppare una cataratta più precocemente rispetto ad altri individui della stessa età. In alcuni casi la presenza di una retinopatia diabetica può richiedere particolari accorgimenti in caso di intervento di cataratta e, purtroppo, la sua presenza può rendere meno efficace questa chirurgia. In altri casi, invece, l’estrazione della cataratta è raccomandabile proprio per poter visualizzare la retina e trattare la retinopatia. Il glaucoma è una malattia del nervo ottico che viene danneggiato dalla pressione oculare troppo elevata. In alcuni casi la retinopatia diabetica può insorgere in pazienti già affetti da glaucoma; in altri, la presenza di una retinopatia diabetica può da sola scatenare forme di glaucoma secondario. Pertanto, il controllo della pressione oculare, è quindi una parte molto importante dell’esame specialistico oculistico a cui i pazienti diabetici devono sottoporsi periodicamente.

Bibliografia: Per gentile concessione del Dr. A.Appiotti OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<


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