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EDITORIALE
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rivoluzione ai vertici del mariutto
Si dimette all’improvviso il presidente dell’ente Luigi Mariutto, il sindaco nomina Vincenzo Rossi suo sostituto. Capitolo lampo della lunga saga che vede protagonista il Consiglio di amministrazione della nota casa di riposo miranese, da sempre al centro di appetiti politici trasversali. pag. 10
teatrino zero, fucina di cultura
di Nicola Stievano
P
Spinea, ridisegnato il volto del paese Saranno interessate le aree comprese tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti
U Anche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua linea, presenta una ricca stagione artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali, sia per la diversa provenienza degli artisti. pag. 16
n concorso di idee per la nuova piazza. Questa la strada intrapresa dalla giunta per ridisegnare il volto della città. Lo scorso 15 ottobre il Comune ha pubblicato sul proprio sito internet il bando contenente tutte le caratteristiche e le modalità per partecipare al concorso di idee per la riqualificazione urbanistica dell’area di piazza Marconi e piazza Fermi. Una procedura prevista dalla legge e che Spinea ha voluto intraprendere per non relegare il processo decisionale all’interno del palazzo. In questo
modo il Comune dà la possibilità ai professionisti di misurarsi con il tema urbanistico più importante di Spinea: la piazza appunto, intesa come luogo di identità, incontro e progettazione del futuro della comunità. “Il Comune di Spinea ha necessità di entrare in possesso di idee progettuali - spiega il sindaco Silvano Checchin - per riqualificare dal punto di vista urbanistico, infrastrutturale e paesaggistico l’area urbana compresa tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti. Il principale obietti-
vo è quello di ottenere soluzioni progettuali che consentano l’individuazione e collocazione delle previste volumetrie attraverso la valorizzazione di spazi e funzioni urbane”. Il bando prevede l’elaborazione di tre diverse soluzioni: a bassa, media ed alta intensità edilizia, che dovranno rispettare gli indici e le potenzialità edificatorie elencate nel bando. Non una colata di cemento dunque e neppure un anonimo riordino, ma la possibilità di disegnare il volto della città secondo un’idea pag. 12 di urbanistica...
oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, decine di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, concitati, giorni che hanno preceduto il decreto sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Zanonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto mettendo in subbuglio decine di sindaci e costringendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3
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n Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere. *Segretario CGIA di Mestre
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
Nuovo Veneto firmato Monti Mira
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Coltiva marjuana nel giardino della nonna. Brutta scoperta fatta dai carabinieri ad Oriago di Mira. Un giovane coltivava piante di “marijuana” nel giardino di casa della nonna: è stato arrestato nelle scorse settimane dai militari della locale stazione. Il giovane aveva coltivato, nel giardino della nonna una anziana di 84 anni, a sua insaputa, 20 chili di piante da marijuana in serra e all’aperto. E’ stata trovata anche mezzo chilo di droga già essiccata e pronta per essere venduta.
1
In questa fine del 2012, dunque, il nuovo Veneto porta la firma del governo Monti e non certo degli amministratori del territorio, che del resto quanto a potere decisionale e forza di incidere sulle scelte per il prossimo futuro sono in buona compagnia con gli altri colleghi di tutta l’Italia. Tutti impegnati a recintare il proprio orticello, i nostri rappresentanti non si sono resi conto che le decisioni ormai passano sopra le loro teste lasciando a loro, però, il compito di mettere in pratica il nuovo assetto, piaccia o non piaccia. Il giorno dopo il decreto di riordino delle Province è tutto un levare di scudi: dai presidenti e assessori “a scadenza” a fine anno ai sindaci, di questo o quello schieramento, che mal digeriscono accorpamenti ed esclusioni. C’è chi annuncia ricorsi alla Corte Costituzionale e chi è prova a mettere insieme un fronte politico che permetta di modificare lo scenario ma alla maggioranza dei cittadini tutte queste manovre interessano fino ad un certo punto e, anzi, possono apparire come l’ennesimo tentativo della politica di salvare se stessa. Un padovano continuerà a sentirsi tale anche se dal punto di vista amministrativo dividerà la provincia con Treviso, che manterrà le sue specificità e la sua identità. E lo stesso sarà per Rovigo. Quanto alla città metropolitana Padova - Venezia, che adesso potrebbe allargarsi anche a Treviso, l’argomento è stato affrontato all’ultimo minuto senza avere il tempo necessario per approfondirne i dettagli e valutarne le opportunità. Se ci saranno i presupposti potrebbe nascere qualcosa di interessante, in caso contrario ognuno proseguirà per la sua strada. Ora la parola passa agli amministratori e ai politici locali, hanno l’ultima occasione per riportare in primo piano gli interessi le autentiche necessità del territorio. di Nicola Stievano
Provincia di Venezia
il piano triennale delle opere pubbliche La giunta provinciale ha approvato l’adozione del programma triennale delle opere pubbliche 2013-2015 e del piano annuale 2013. “In questa fase delicata abbiamo scelto di privilegiare - spiega l’assessore Emanuele Prataviera - la manutenzione dell’esistente, sia del patrimonio edilizio sia della viabilità provinciale. Le risorse disponibili le impegneremo soprattutto per la manutenzione delle strade”. Chioggia
patrizio roverSi Sul campanile di S. andrea
regiStri unioni civili, petizioni Continuerà fino a fine anno, in Riviera del Brenta e Miranese, la raccolta di firme per l’istituzione dei Registri delle unioni civili. Ha raggiunto nel primo mese circa 900 sottoscrizioni. A coordinare l’iniziativa è Alfeo Babato per il comitato “Una volta per tutti”. Babato nelle scorse settimane aveva scritto una lettera a tutti i primi cittadini della zona in cui erano stati allegati l’ordine del giorno e le delibere di quei Comuni con le quali si istituiscono i registri. Il 50% dei cittadini in Riviera e Miranese non si sposa più né in chiesa né in Comune. Mestre
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Cristian Zara nuovo assessore del lavoro pag.
La troupe di Patrizio Roversi sul campanile di Sant’Andrea. Il conduttore romagnolo, instancabile “turista” per il mondo e per l’Italia, ha fatto tappa a Chioggia, domenica scorsa 21 ottobre, fermandosi sulla torre per documentare il funzionamento dell’orologio da torre più antico del mondo. Le riprese andranno in onda su Mediaset in un nuovo programma dedicato ai viaggi, condotto assieme all’attrice Syusy Blady.
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Il basket femminile punta al successo pag.
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Giulia Gennari, ha costruito la casa della cultura
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Regione
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14° edizione del concorso letterario Seriola pag.
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Il Veneto laboratorio delle prossime elezioni pagg. 26-27
cultura
Raffaello verso Picasso tra contestazioni e grandi opere
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E’ stato presentato a Meste il progetto Ener.gi – Giovani Energie Responsabili, di cui la Provincia di Venezia è capofila, nell’ambito del programma Azione ProvincEgiovani 2012. Il programma mira a spingere i giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato, a diventare protagonisti, attraverso l’impegno civico, solidale e politico. Coinvolgerà, nel 2012-2013, 9.000 ragazzi tra i 16 e i 25 anni delle due province di Venezia e Rovigo. Chioggia
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4 Argomento del mese L’IMPOSTA MUNICIPALE UNICA Il 17 dicembre scade il termine ultimo per versare il saldo. Gli amministratori veneti hanno puntato ad aumentare le aliquote sulle seconde case e gli altri immobili, ma circa un centinaio di amministrazioni, su un totale di 581, ha dovuto rivedere - per far tornare i conti - al rialzo anche l’aliquota sulla prima casa
Ansia da Imu per
di Ornella Jovane
Padova, Venezia, Treviso e Vicenza mantengono l’aliquota sulla prima casa allo 0,4 per cento
Il Governo si è riservato la facoltà di variare l’aliquota base entro il 10 dicembre prossimo
A
nsia da Imu. La scadenza del 17 dicembre, ultimo giorno utile per versare il saldo dell’imposta sugli immobili, si avvicina e ancora non è del tutto definita la situazione e di conseguenza l’entità della rata che i contribuenti dovranno corrispondere a conguaglio. Se l’acconto di giugno e - per chi l’ha versata - la rata intermedia di settembre sono stati calcolati con le aliquote base di riferimento (0,4 per la prima casa e 0,76 per cento per la seconda casa) fissate dalla Manovra Salva Italia, lo scorso 31 ottobre i Comuni hanno definito le aliquote in vista del conguaglio, che tendenzialmente - per necessità di bilancio - sono state riviste al rialzo, se non per l’abitazione principale spesso per le seconde case e sugli stabilimenti industriali. Il quadro tuttavia non è ancora completo in quanto il Governo si riserva la facoltà di ritoccare le aliquote base entro il prossimo 10 dicembre.“Visto che il 76,3 per cento delle famiglie italiane sono proprietarie dell’abitazione in cui risiedono - segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - l’Imu è vissuta con ansia, vuoi per le ristrettezze economiche in cui vivono gran parte dei contribuenti italiani, vuoi per il fatto che negli ultimi 4 anni l’imposta sulla prima abitazione non era dovuta. Ora che i Comuni hanno deliberato
l’aliquota da applicare sulla prima casa, 18 milioni di famiglie italiane stanno ricominciando a fare i conti per capire quanto dovranno pagare di saldo a metà dicembre”. Nelle città italiane capoluogo di provincia un sindaco su due - sempre secondo i dati forniti da Cgia - ha deciso di mantenere al minimo il prelievo sull’abitazione principale, orientamento che anche in Veneto è prevalso, a Padova, Venezia, Verona, Vicenza e Treviso ad eccezione di Rovigo che ha deciso di mettere mano all’aliquota portandola allo 0,6 per cento e Belluno che l’ha fissata allo 0,5 per cento. Una politica per lo più condivisa anche dai centri minori, le amministrazioni hanno preferito far cassa soprattutto sulle seconde case e le altre tipologie di immobili. La “stangata” si preannuncia dunque sulla seconda casa (con punte fino al 10,6 per cento) e gli altri immobili ma ci sono amministrazioni - anche in Veneto - che “infieriscono” pure sulle prime: fra queste Cavarzere e Teglio Veneto, dove l’aliquota è massima per prima e seconda abitazione, ma anche San Donà e Spinea nel Veneziano. I diminuiti trasferimenti statali e una sovrastima da parte del ministero degli importi che dovrebbero introitare i Comuni avrebbero in effetti portato - stando ai dati di Anci Veneto - circa un centinaio di amministrazioni - su un
totale di 581 - a “caricare” anche l’aliquota sulla prima casa, dopo aver portato al massimo quella sulla seconda. A Treviso non è stato colto l’appello del segretario provinciale Uil Antonio Confortin che all’indomani della scadenza di settembre aveva inviato una lettera a tutti i 95 sindaci della Marca invitandoli a non aumentare l’Imu. Nella stessa città capoluogo l’aliquota sulla seconda casa e sulle attività produttive è stata portata allo 0,83 per cento. Anche il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha deciso che a pagare di più dovessero essere i proprietari delle seconde case aumentando l’aliquota allo 0,98 per cento e poter garantire in questo modo sgravi e detrazioni sulla prima casa, in particolare per le famiglie numerose e per quelle che hanno un disabile in casa. Una scelta severa - l’aumento delle aliquote - che alla fine hanno dovuto compiere gli amministratiori, al di là del colore politico, compresi i primi cittadini del Carroccio che si rifiutavano di riscuotere l’Imu, come ha avuto modo di far notare lo stesso presidente di Anci Veneto Giorgio Dal Negro, anch’egli del resto costretto dai conti che non tornano a portare nel Comune dove amministra, Negrar, l’aliquota sulla prima casa al massimo.
beni della chieSa
Imu dal 2013
B
eni della chiesa, l’Imu ci sarà dal 2013. Con la tassa dovranno farci conto le diocesi e le parrocchie della nostra regione, il Veneto, da sempre ricche di patrimonio immobiliare utilizzato a fini sociali e commerciali. A certificarlo è il Governo intervenuto nelle scorse settimane con delle correzioni normative, dopo la bocciatura, da parte del Consiglio di Stato, del decreto del Tesoro che attuava la legge. Bocciatura arrivata per il fatto che il Consiglio di Stato ravvisava che il decreto andava oltre i poteri regolamentari previsti dalla legge. La Chiesa, come tutti gli enti non commerciali, verserà l’Imu sugli immobili che ospitano le attività che danno profitto. Pagherà a partire dal 2013, anche quando le attività redditizie sono svolte in immobili in cui l’utilizzazione è mista, ovvero sia non commerciale che commerciale. “Il quadro regolatorio, sia primario che secondario, è stato spiegato in ambito governativo sarà definito in tempo per il periodo annuale di imposta, che decorre dal primo gennaio 2013, con l’effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione”. Si definiranno i requisiti, sia generali che di settore, per qualificare come svolte con modalità non commerciali, le attività di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive).
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Argomento del mese 5 26 Argomento del mese L’Imu nel veneziano
famiglie e imprese L’opinione Interviene Diego Marchioro presidente consulta Anci Veneto Finanza locale
“L’Imu? Sia solo tassa comunale, non la paghino gli emigranti veneti” di Alessandro Abbadir
S spalla per veneziane
ulla questione Imu interviene Diego Marchioro presidente della consulta Anci Veneto Finanza Locale e sindaco del comune di Torri di Quartesolo (Vicenza). Marchioro ha le idee chiare. “Come Anci Veneto - dice Marchioro - proponiamo che l’Imu diventi una tassa esclusivamente riscossa dai comuni. Deve essere un’entrata che i comuni devono poter gestire in piena autonomia. Come comuni abbiamo poi fatto un accesso agli atti per riuscire a comprendere le stime sull’Imu del Governo. Risultano che ci siano su questa entrata 4 stime diverse. Questa confusione va sciolta“. C’è anche un ricorso al Tar. “Come enti locali – spiega Marchioro – abbiamo fatto un ricorso al Tar contro la decisione del governo di far pagare l’Imu agli edifici di proprietà comunale. Queste somme sono indicate nella voce entrate, ma noi certamente non le vediamo visto che gli edifici tassati sono nostri“. Marchioro fa poi un ragionamento su chi veneto è emigrato all’estero per lavoro e paga l’Imu qui come se avesse una seconda casa. “Gli emigrati veneti - dice Marchioro - sono stati, e costituiscono ancora adesso, una risorsa per il nostro territorio. Pertanto non facciamogli pagare di più l’Imu, specie se le loro abitazioni qui sono di fatto prime e non seconde case. Come Anci Veneto ribadiamo che gli italiani residenti all’estero e iscritti al registro Aire devono beneficiare dell’assimilazione della loro casa qui in Italia, cioè che l’Imu venga calcolata come se quest’ultima fosse l’abitazione principale. I motivi sono molteplici, in primis che nei paesi esteri di residenza sono quasi sempre in affitto. Inoltre si ritiene opportuno che sia direttamente il sindaco del Comune dove hanno l’abitazione assimilata a inviare la lettera con l’importo esatto dell’Imu”.
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Gli aggiustamenti dei comuni
L’imposta vira verso l’aumento I
mu, i principali comuni del veneziano vanno in ordine sparso , ma puntano decisamente al rialzo dell’aliquota, in modo contenuto per la prima casa, in modo sostanzioso per la seconda. Partiamo da Venezia comune capoluogo e “capitale” anche della futura Città Metropolitana. Il sindaco Giorgio Orsoni chiarisce che è sua intenzione mantenere il livello dell’Imu 4 per mille sulla prima casa e del 10,6 sulla seconda. ”Non vorremmo ritoccare le aliquote - ha detto Orsoni - ma…c’è un ma. Chi a Roma sta facendo i calcoli per la ridistribuzione del gettito, basato sull’Ici pagata nel 2009, avrebbe scoperto che avremmo ricevuto più di quanto ci spettava e vorrebbe ora darci meno sul previsto. Insomma sono pronti a farci brutte sorprese. Per ora, comunque, in vista della variazione di bilancio, confermiamo le aliquote annunciate”. Nel totale delle nuove entrate introdotte con l’imposizione, l’88,54 per cento però rimane a Roma. Orsoni ha chiarito che la tanto decantata richiesta di uscita dal Patto di Stabilità “se permetterebbe al Comune di attingere alla “dote” degli accantonamenti, lo esporrebbe a conseguenze pesantissime dal prossimo anno, con l’impossibilità, ad esempio, di accendere anche un solo nuovo mutuo e il blocco totale delle assunzioni”. Passando agli altri comuni come ad esempio Chioggia che è il secondo della provincia per popolazione, l’aliquota dell’Imu è stata portata al 10.6 per mille ad esclusione delle prime case e degli edifici rurali. Il rincaro colpisce prevalentemente le seconde case o di immobili e uffici ad uso commerciale. La manovra economica è servita a ripianare la mancanza di un milione di euro nelle entrate, dovuta a nuovi tagli e trasferimenti statali e a minor incassi di Imu e oneri di urbanizzazione rispetto a quanto ipotizzato nel bilancio di previsione. Anche a San Donà si va nella direzione del rialzo: sarà 4,5 per mille per le prime case e l’8,7 sugli altri immobili. L’obiettivo ha ribadito il sindaco Francesca Zaccariotto in consiglio è non penalizzare le prime case e le famiglie già gravate da spese di ogni genere e dalla crisi. Altro importante comune del litorale: Jesolo. Anche qui la stangata è sulle seconde case. Sulla prima il comune azzera l’Imu. Il 2 per mille inizialmente previsto sulle prime case sarà infatti azzerato. L’Imu sarà al 9,6 per mille per le attività produttive e al 10,6 per mille per le seconde case, che costituiscono una larga parte delle abitazioni nella città balneare. Il Comune di Cavallino-Treporti grazie all’imposta di soggiorno ed alla Ztl non aumenterà l’Imu che rimarrà invariata al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per le seconde case e le attività produttive. A Caorle aliquota al 3 per mille sulle prime case e al 9,5 per le seconde. In Riviera del Brenta il caso Mira, il comune più popoloso del comprensorio guidato dalla giunta grillina del sindaco Alvise Maniero. L’imposta sulla prima casa passerà dal 4 per mille al 4,4 per mille. Fra le misure “sociali” messe in atto dalla giunta del Movimento 5 Stelle, la riduzione, dall’8,2 al 6 per mille, per le abitazioni date in affitto a canone concordato, mentre si è inasprita fino al 10 per mille la tassazione per quelle sfitte. Nel comprensorio del Miranese, a Mirano, l’imposta è scesa per la prima casa dal 5,5 al 5,3, per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per mille. A Spinea sale, dal 4,5 per mille si passa al 5 per mille, innalzamento che comporta per i circa 9.200 contribuenti per la prima casa un aggravio medio di circa 40 euro. Nessuna modifica infine alle aliquote Imu per i cittadini di Salzano. Sulla prima casa sarà applicato lo 4 per mille e il 7, 6 per mille sulla seconda ma se dovesse essere sfitta, si sale all’10,6 per mille, ancora una volta il massimo. Questo per favorire anche qui la politica degli affitti in favore di chi non ha i A.A. requisiti per accedere ad un mutuo.
6 Miranese Tasse Con la fine anno, cosa succede nei comuni del Miranese sud
Imu, sale a Spinea cala a Mirano L’imposta è scesa a Mirano per la prima casa dal 5,5 al 5,3, per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per mille di Filippo De Gasperi
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Spinea sale, a Mirano cala. Per i cittadini di entrambi i comuni però la rata dell’Imu da versare a dicembre resta un regalo di Natale che avrebbero volentieri evitato di fare. La crisi è tutt’altro che superata, le famiglie la misurano nel calo del potere d’acquisto, soprattutto a Natale e i conti di fine anno diventano ancor più amari da fare se sul groppone, c’è anche la tassa sulla casa di proprietà. Altro che tredicesima. I principali centri del Miranese, oltre a contendersi il primato demografico, fanno a gara anche a chi paga di meno. O di più, dipende dai punti di vista. A Mirano la giunta Pavanello dice di aver fatto i miracoli per alleggerire il salasso decretato in primavera dal commissario. La rata di dicembre sarà leggera, anche se così poco che i contribuenti quasi non se ne accorgeranno: 15-20 euro a famiglia per la prima casa. Il Comune ha trovato risorse e modi per alleggerire l’imposizione: col voto della sola maggioranza l’imposta è scesa per la prima casa dal 5,5 al 5,3 per mille, quella per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per
mille. Da dire in realtà che l’abbassamento era prevedibile e auspicabile, visto che la prima rata era stata fissata al massimo dal commissario che aveva approvato un bilancio dichiaratamente tecnico, piazzando Mirano tra i Comuni a più alta imposizione sugli immobili della provincia. Le nuove aliquote porteranno a un minor gettito per il Comune stimabile attorno ai 220 mila euro.
A Spinea si passa dal 4,5 al 5 per mille, un aumento di 40 euro per la base contributiva “È un rischio che ci prendiamo - ammette il sindaco Maria Rosa Pavanello - perché i dati certi degli introiti Imu si avranno solo a marzo, ma abbiamo voluto dare un segnale di attenzione ai cittadini. Altri Comuni hanno deciso di non farlo, d’altronde noi pensiamo che questa sia una tassa sbagliata”. A Spinea il ritocco e di tutt’altro tenore: il Comune
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è stato costretto ad alzare di mezzo punto l’aliquota e i ringraziamenti per quella che la giunta Checchin considera una scelta obbligata vanno tutti allo Stato, che ha deciso di tagliare i trasferimenti al Comune sul finire dell’estate, con gli equilibri di bilancio già approvati. Dal 4,5 per mille si passa al 5 per mille, innalzamento che comporta per i circa 9.200 contribuenti per la prima casa un aggravio medio di circa 40 euro e il versamento annuo medio per ogni contribuente a circa 140 euro. “Una scelta amara ma obbligata - spiega il sindaco Silvano Checchin - perché lo Stato ha previsto clausole di salvaguardia per se stesso facendo i conti su indicatori medi del territorio italiano che vedono Spinea fortemente penalizzata”. La città si trova infatti in una situazione particolare rispetto ai comuni di pari popolazione: ha una superficie molto piccola, appena 15 chilometri quadrati e densamente abitata. Non ci sono terreni o case rurali da sottoporre a Imu e le seconde case sono troppo poche per far quadrare i conti. Il 28 agosto
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L’Imu pesa sul portafoglio dei cittadini lo Stato ha tagliato ulteriori 562 mila euro all’ente locale e l’unico modo per il Comune di mantenere in equilibrio il bilancio, è stato quello di alzare l’aliquota. In pratica a Spinea i mancati trasferimenti dello Stato vengono ripagati direttamente dai cittadini sotto forma di tassa. A conti fatti a Mirano la scelta di abbassare l’Imu può sembrare
azzardata, a Spinea quella di alzarla è obbligata. In entrambi i casi i sindaci si assumono le loro responsabilità e nonostante la popolarità o l’impopolarità delle scelte fatte, a Spinea, con l’aumento dello 0,5 per mille, la prima casa si paga ancora meno che a Mirano, dove è stata abbassata dello 0,2 per mille contro 5,3 per mille.
LE REAZIONI OPPOSIZIONI CONTRO
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na cosa accomuna le minoranze di Mirano e Spinea al momento di votare le variazioni dell’aliquota Imu: entrambe hanno abbandonato l’aula non partecipando al voto. A Spinea è Edmondo Piazzi, Pdl, a spiegare il motivo dell’alzata: “Nella prima commissione, la sera prima del Consiglio, sono state sottoposte ai consiglieri le delibere con decisioni già prese e blindate - denuncia a nome di tutta l’opposizione - la minoranza, che nella precedente delibera istitutiva dell’Imu aveva svolto un ruolo di collaborazione, doveva solo prendere atto di quanto deciso dalla giunta. Ironia della sorte la variazione da noi proposta nell’introduzione dell’Imu aveva permesso alla maggioranza di contenere l’aumento dell’Imu di mezzo punto poiché, in caso contrario, l’aumento sarebbe stato maggiore. Avevamo proposto altre soluzioni per mantenere l’aliquota al 4,5 per mille, che certo comportavano scelte complesse e politicamente rilevanti, ma non è stato nemmeno possibile ragionarci”. A Mirano hanno disertato Lega, grillini e Marina Balleello del Pdl: “La manovra appare frutto di valutazioni affrettate, che non bilanciano adeguatamente il reale interesse dei cittadini, con un risparmio irrisorio per le famiglie. Apprezzabile il voler abbattere la pressione fiscale, ma manovre transitorie come questa possono pregiudicare la stabilità economica e finanziaria dell’ente” affermano le minoranze in coro. Si è distinto il capogruppo del Pdl Lucio Dalla Costa, unico dell’opposizione a rimanere
in aula: “Il mio non è stato un aiuto alla maggioranza - precisa però Dalla Costa - ma un segnale su come intendo operare in Consiglio”. Le repliche spettano agli estensori del sì in aula, a nome delle rispettive maggioranze. “I cittadini sapranno distinguere chi lavora assumendosi le responsabilità, da chi specula e propone soluzioni azzardate, cercando il facile consenso – punge per il Pd di Spinea il capogruppo Luca D’Atri –. Aumentare l’Imu è stata una scelta obbligata e affatto piacevole: l’obiettivo è tornare presto al 4,5 per mille. Succederà se lo Stato modificherà l’entità dei tagli. Poi c’è l’Irpef, che qui rimane la più bassa di tutto il Miranese”. A Mirano il presidente della commissione Bilancio Giorgio Babato (Udc) replica così alle accuse del centrodestra e dei grillini sul ritardo della convocazione della commissione prima del Consiglio: “Fondamentale – spiega – per approvare in aula la doppia riduzione delle aliquote, anche se con estreme ristrettezze di bilancio. Peccato per la scelta dei consiglieri di abbandonare l’aula: sono venuti meno a una delle loro prerogative fondamentali, quella di verifica F.D.G. e controllo”.
8 Mirano L’Intervento
Territorio
Non toccate l’Imu
Tecnologie A Villa Errera e nei parchi pubblici come nelle grandi città europee
Rivoluzione internet: wi-fi libero di Filippo De Gaspari
N
A realizzare il servizio è la ditta Internavigare di Como per 5.800 euro
avigare in internet gratis sulla pubblica piazza: ora si può. A Mirano arriva il wi-fi libero: la prima zona dove è possibile connettersi, navigare in rete, inviare e ricevere e-mail, tutto in modalità “free and open” è la storica corte di villa Errera, ma la giunta già pensa a estendere la zona di connettività libera alla piazza e ai parchi comunali. Parte insomma la rivoluzione dell’era di internet nella città dei Tiepolo. Quello che gli utenti chiedevano da anni e che è realtà già in molte città europee, ora lo diventa anche a Mirano: l’area di connessione libera comprende tutta la corte Errera, dove ha sede la biblioteca comunale, l’aula studio universitaria e la sala consigliare. Ci si potrà connettere a internet comodamente seduti in una delle panchine della piazzetta, navigando senza limiti di tempo e soprattutto lo si potrà fare in biblioteca, dove fino ad oggi la rete per gli utenti era a pagamento, previa iscrizione. Stessa cosa potranno fare consiglieri comunali e pubblico, ognuno dal proprio portatile, durante le sedute del Consiglio. A realizzare il servizio è la ditta Internavigare di Como per una modica cifra di 5.800 euro, comprendenti anche cablaggio, collegamenti elettrici e opere murarie. Il passo successivo e decisivo per una città a wi-fi libero, sarà il Comune spera di renderla libera quello di portare internet gra- Ogni per tutti, anche negli spazi aperti tis per tutti in piazza, dove si consigliere e pubblici. Il sogno poi è di estensvolge la movida e una serie avrà la posta dere il progetto anche ai parchi, di manifestazioni. Provate a elettronica in particolare quello di villa Belimmaginare: spritz al tavolino personale vedere, dove tra l’altro esiste già del bar col portatile e l’Ipad, una predisposizione. “La risposta chattando in rete con gli amici o finendo di studiare degli utenti sarà per noi il metro di valutazione per la lezione dell’università. E poi ancora filmati, video, capire quanto questo strumento verrà apprezzato e musica online. “Vogliamo però coinvolgere prima utilizzato - aggiunge Dora Bovo, consigliera delegai commercianti, visto che il progetto li riguarda da ta al Progetto speciale diffusione rete wi-fi - in base vicino” precisa il sindaco Maria Rosa Pavanello. In a questo decideremo anche se e dove espandere la molti locali e bar la connessione a internet esiste già: rete: parco e piazza sono ipotesi che verranno valu-
neWS
Il centro di Mirano
tate dopo aver preso in considerazione diversi fattori, non ultimo quello finanziario”. Pavanello però vuole fare in fretta: il wi-fi è passaggio fondamentale per realizzare il progetto di città intelligente, la cosiddetta smart-city tanto cara al sindaco, sostenibile, con tecnologie avanzate e basso impatto ambientale. Innovazione al servizio del miglioramento della qualità della vita e del risparmio energetico. A cominciare dal municipio: Pavanello vuole dotare ogni consigliere di una propria casella di posta elettronica personale, così da ridurre il consumo di carta, veicolando tutte le informazioni via e-mail, e utilizzando software open source, cioè liberi.
di Giuseppe Bortolussi* segue da pag.
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Un record assoluto. I contribuenti e le imprese italiane pagano di più dei loro omologhi europei per avere in cambio di meno. Le manovre correttive che si sono succedute prima dell’estate del 2011 avevano un medesimo obbiettivo: portare in pareggio il bilancio dello Stato. Per raggiungerlo si è agito prevalentemente dal lato delle entrate, con maggiori tasse e con alcune riduzioni di spesa che hanno fatto sentire i loro effetti negativi sulle tasche dei cittadini (minori trasferimenti agli enti locali, tagli alla sanità, ai trasporti, etc.). La stessa Imu, introdotta quest’anno, dal 2013 diventerà più pesante: il suo gettito complessivo passerà dai 21,4 miliardi di euro, ai 21,7 del 2013, per arrivare, nel 2014, a 22,1 miliardi di euro. Nel 2013 l’aggravio lo subirà, il mondo produttivo che vedrà crescere di 270 milioni di euro il prelievo a suo carico. A partire dal 2014, le famiglie non potranno più usufruire della ulteriore detrazione per ogni figlio convivente. Se nel prossimo futuro il gettito dell’Imu è destinato a confluire interamente nelle casse dei Comuni, ciò farà sì che sarà destinato ad aumentare o a diminuire a seconda delle scelte di questi ultimi. Se si continuano a tagliare i trasferimenti lo scenario è già scritto: più tasse locali per tutti. L’Imu, è destinata a diventare a livello locale la cartina di tornasole della pressione. Diventerà sempre più importante amministrarne il gettito con attenzione, per non colpire le fasce sociali più deboli. Ai Sindaci veneti va chiesto, in un momento così difficile, di continuare, come hanno sempre fatto, a gestire con oculatezza e parsimonia i soldi pubblici, risparmiandoci un inasprimento della tassazione locale che ci farebbe scivolare in una recessione senza via d’uscita. *Segretario CGIA di Mestre
Ambiente
Su ca’ perale aSSociazioni contro
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caduti i termini per presentare osservazioni sulla riqualificazione dell’ex discarica di Cà Perale, in antitesi le proposte delle associazioni coinvolte dal Comune. Punto d’incontro propone di realizzare un parco fotovoltaico, Italia Nostra replica chiedendo il rimboschimento dell’area. Delle due, l’una. “No alla fruizione pubblica, è zona inquinata: piuttosto installiamoci un parco fotovoltaico per la produzione di energia pulita - sostiene
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la presidente di Punto d’incontro Daniela Boato - cosa serve rendere fruibile l’area alla popolazione se il luogo è inquinato dal Passante? Si può invece utilizzare la superficie per la produzione di energia elettrica pulita con pannelli fotovoltaici, come è stato fatto a Noale. Trasformare l’ex discarica da centro di costo in opportunità per avere risparmi e vantaggi per il settore pubblico è possibile. Mirano tra l’altro vanta crediti compensativi per quanto riguarda le varie fasi dei sistemi di raccolta e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per i servizi rivolti ai comuni del Miranese e della Riviera con l’ospedale e le scuole di ogni ordine e grado”. Italia Nostra però non è d’accordo e i soci miranesi dell’associazione ambientalista replicano: “Quell’area va destinata alla rinaturalizzazione”. “Non si comprende come si possa ipotizzare la realizzazione sulla discarica di un impianto fotovoltaico che significherebbe la continuazione, a fini puramente economici, dello
sfruttamento dell’area, così come si è fatto conferendo rifiuti solidi urbani e industriali - afferma il rappresentante Adriano Marchini - non si comprende nemmeno quali possano essere i vantaggi ambientali conseguenti. Il posizionamento dei pannelli solari sarebbe antitetico all’incremento dello sviluppo vegetativo previsto e segnerebbe il paesaggio concorrendo a un ulteriore degrado di tutta la zona”. F.D.G.
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Mirano 9 Amministrazione Il sindaco Maria Rosa Pavanello punta su un giovane
Ecco Zara, il quinto assessore Cristian Zara si occuperà di politiche giovanili, Sport, Casa e Lavoro di Filippo De Gaspari
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aria Rosa Pavanello ha scelto il quinto assessore della sua giunta: è il giovane Cristian Zara, 33 anni, segretario del locale circolo di Rifondazione comunista. Zara, residente nel quartiere di Luneo, si occuperà di Politiche per i giovani, Sport, Casa e Lavoro, deleghe che il sindaco aveva tenuto per sé al momento del varo della giunta, a maggio. Così il sindaco ha motivato la sua scelta: “Il progressivo accumularsi di impegni derivanti in particolar modo dalle novità a livello normativo, prima tra tutte la delicata fase che porterà alla
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nascita della Città metropolitana, ha reso oggettivamente impossibile continuare l’attività della giunta comunale con una squadra di soli quattro elementi. Soprattutto considerando che fino a pochi mesi fa, nella precedente giunta di centrodestra, la giunta era composta da ben sette assessori. Non è quindi più rinviabile, per quanto ci riguarda, la nomina del quinto assessore. Ciò permetterà una maggiore elasticità e una più veloce reattività nella risposta alle istanze dei cittadini, sia nelle materie di competenza del nuovo referato, sia in quelle che rimarranno
in capo al sindaco e agli altri assessori. Tra le priorità attuali, c’è senz’altro l’impegno per ottenere i 19 milioni di euro per opere compensative al Passante autostradale non ancora erogati dalla Regione”. Delega questa che il sindaco ha voluto per sé, e sulla quale ora vorrebbe concentrarsi. Zara lavora nel sindacato della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, è vice responsabile provinciale del servizio di patronato e consulente in materia di previdenza e assistenza. Rappresenta il Cna nella consulta provinciale per l’immi-
nuovi arredi in biblioteca
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razie a “Rileggimi”, progetto promosso da un grande centro commerciale con Telefono Azzurro, gli utenti della biblioteca comunale che hanno portato in dono libri per bambini, hanno anche contribuito all’acquisto dei nuovi arredi e giochi della sala prescolare. Durante l’estate l’attività “Scambialibro” aveva divertito i bambini a portare in biblioteca
Il municipio e il neo-assessore Cristian Zara grazione e nei tavoli per l’immigrazione in questura e prefettura. È anche componente dell’Associazione italiana arbitri, e fa parte del direttivo dell’Anpi, l’associazione italiana dei partigiani di Mirano. Pavanello parla della nomina di Zara come risultato di un confronto serio e approfondito all’interno della coalizione. In realtà non son mancati veti incrociati alla nomina di un assessore che è espressione di un partito che non è riuscito ad affermarsi in Consiglio comu-
un proprio libro già letto e a scambiarlo con altri due che la biblioteca aveva ricevuto in dono. In seguito la stessa biblioteca ha potuto scambiare i libri rimasti dalla propria iniziativa con buoni per l’acquisto di oggetti per la sala prescolare, mentre i libri di Mirano e tutti gli altri raccolti andranno ai bambini di Telefono Azzurro. La sala prescolare si è così arricchita di una lavagna con gessetti e pennarelli cancellabili, un tappeto gioco con le macchinine in legno, un cestone trasparente per riordina-
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nale. A riprova di ciò le voci, che si sono rincorse per mesi, sull’imminente nomina di un esponente di Rifondazione quale nuovo assessore, poi sempre smentita e rinviata. “Al nuovo assessore va il mio augurio di buon lavoro: sono sicura che saprà svolgere al meglio il compito che gli viene affidato, collaborando all’attuazione del programma che gli elettori ci hanno chiesto di realizzare” ha aggiunto Pavanello, all’atto dell’agognata nomina.
re meglio i libri di stoffa e plastica, già presenti nella sezione, un’enorme coccinella con imbottitura gonfiabile e un gioco per favorire lo sviluppo della coordinazione e del pensiero logico, con sfere di legno. “Ora la sala prescolare è più accogliente grazie all’iniziativa ideata dalle dipendenti della biblioteca, che lavorano con professionalità e passione riuscendo a ovviare alla scarsità di risorse economiche” ha affermato il sindaco Maria Rosa Pavanello. F.D.G.
10 Mirano Sociale Casa di riposo, improvviso cambio al vertice
Mariutto, si è dimesso il presidente Farinati di Filippo de Gaspari
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i dimette all’improvviso il presidente dell’ente Luigi Mariutto, il sindaco nomina Vincenzo Rossi suo sostituto. Capitolo lampo della lunga saga che vede protagonista il Consiglio di amministrazione della nota casa di riposo miranese, da sempre al centro di appetiti politici trasversali: il 5 ottobre sono arrivate come un fulmine a ciel sereno le dimissioni di Roberto Farinati, presidente del Cda dell’istituto. In una lettera indirizzata al sindaco Maria Rosa Pavanello Farinati ha addotto motivi personali all’origine della sua decisione, a meno di un anno di distanza dalla sua elezione. Una nomina, la sua, avvenuta tra le polemiche, col nuovo Cda individuato dall’allora commissario prefettizio Vittorio Capocelli che scatenò malumori a non finire, giudicato troppo “politico” e sbilanciato a destra dagli esponenti politici protagonisti di quel mandato. Niente di politico però stavolta, e nessun problema gestionale alla base della scelta di Farinati di lasciare l’ente, un’uscita di scena avvenuta tra l’altro senza troppo clamore. Le sue dimissioni tuttavia hanno subito riacceso i riflettori sulla corsa alle poltrone del Cda dell’istituto. Ad esprimersi dalle fila dell’opposizione anche il Pdl, col capogruppo Lucio Dalla Costa, che ancora una volta ha preso le distanze dalle nomine del 2011 dichiarando: “Al sindaco chiediamo di restituire competenza al Mariutto individuando un tecnico che possa mettere a disposizione le proprie capacità in ambito sociosanitario”. E così è stato, tanto che Dalla Costa ha salutato subito con soddisfazione le decisioni
Il nuovo presidente è già stato direttore della casa di riposo miranese dal 2003 al 2008 del sindaco. Pochi giorni dopo le dimissioni di Farinati infatti, ecco la surroga: Maria Rosa Pavanello ha nominato come nuovo membro del Cda Vincenzo Rossi, figura non nuova alle vicende del Mariutto. Tra i numerosi titoli di servizio e incarichi svolti infatti, Rossi è stato dal 1980 al 1995 responsabile dell’ufficio Formazione presso l’Ulss di Vicenza e direttore amministrativo dall’Ulss 13 di Mirano dal 1995 al 2003, ma soprattutto ha ricoperto l’incarico di direttore proprio al Mariutto, dal 2003 al 2008. “La scelta è stata quella di nominare un tecnico che ha una lunga esperienza amministrativa e che già conosce bene l’ente”, ha subito dichiarato il sindaco, “La sua nomina è stata effettuata sulla base delle esperienze maturate e delle competenze necessarie allo svolgimento delle funzioni stabilite dallo statuto dell’istituto. Abbiamo inoltre assicurato in breve tempo la continuità gestionale
Il sindaco ha nominato un sostituto nel Cda: Vincenzo Rossi
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dell’ente assistenziale”. Rossi resterà in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio di amministrazione, fissata per il 2015. A decidere chi sarà il nuovo presidente dell’ente sarà il Cda stesso, alla prima riunione utile. Oltre a Rossi, ne fanno parte i membri eletti lo scorso anno da Capocelli e cioè Alberto Celin, Alessandro Fassini, Marino Vescovo e il parroco pro-tempore di Mirano, monsignor Lino Regazzo. Rossi viene già da molti indicati come papabile presidente del nuovo Cda.
neWS Onorificenze
volpato cavaliere di San marco
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iancarlo Volpato è cavaliere di San Marco. L’ex rugbista, rimasto tetraplegico 19 anni fa dopo un incidente di gioco, è stato premiato il mese scorso per la sua vita tutta nel segno della solidarietà. Volpato è l’anima dell’associazione lesioni spinali La Colonna, nata dal nulla a Mirano e oggi punto di riferimento per tutti i mielolesi d’Italia. La Colonna in questi anni ha donato fondi per la ricerca, regalato costosissimi macchinari a reparti ospedalieri specializzati, contribuito ad abbattere barriere architettoniche in città, acquistato pulmini e tutto solo con iniziative benefiche. Motore di tutto ciò è l’ex tallonatore di Mirano e Mira, la cui vita cambiò per sempre il 21 novembre 1993 quando subì un gravissimo incidente in campo, ad appena 20 anni, perdendo l’uso di gambe e braccia. Una nuova vita per lui: la convivenza con la malattia, la difficile ricerca di informazioni e la necessità di fare rete con gli altri tetraplegici. L’intuizione arriva grazie alle enormi potenzialità di Internet. “Gianca” capisce che se le informazioni mancano, si possono creare. Il sito lesionispinali.org fa rete, Mirano diventa il centro nazionale della battaglia per la ricerca e il sostegno a chi F.D.G. soffre di lesioni midollari.
Spinea 11 Novità Inaugurata ad ottobre la struttura per anziani
La casa di riposo entra in servizio Villa Fiorita al completo può offrire 116 posti letto nella frazione di Villaggio dei Fiori di Filippo De Gasperi
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pinea ha la sua casa di risposo. Il nuovo atteso servizio è stato inaugurato a inizio ottobre, nel mese dedicato per tradizione agli anziani e nel giorno della festa dei nonni. Taglio del nastro per Villa Fiorita, così è stata chiamata la nuova Rsa, Residenza sanitaria assistita realizzata al Villaggio dei fiori e aperta in realtà dal 18 luglio, quando hanno fatto il loro ingresso i primi ospiti. Lo scorso 2 ottobre, con l’occasione dell’inaugurazione pubblica, le porte di Villa Fiorita si sono aperte per la prima volta anche ai cittadini, che hanno potuto apprezzare il nuovo fulcro della cittadella della salute che nascerà in via Murano e che vedrà al servizio degli spinetensi anche una farmacia, appartamenti per anziani, un polo di medicina e il nuovo distretto sanitario pronto a traslocare da via Pisacane, dietro il municipio. Venticinque milioni di euro di investimento, per dotare il più popoloso centro del miranese di un vero e proprio quartiere tutto dedicato alla salute e all’assistenza. La realizzazione delle strutture è stata a carico di Welfare Italia, mentre sarà la cooperativa Codess a gestire la nuova Rsa. Una struttura che il direttore generale dell’Ulss 13 Arturo Orsini giudica avere “standard alberghieri tra i più elevati, e con le giuste caratteristiche per definirla centro di assistenza a tutto tondo”: una sessantina gli ospiti già presenti, per una struttura che al completo può offrire 116 posti letto. Presente all’inaugurazione anche
La cerimonia d’apertura
l’assessore provinciale ed ex sindaco della città Claudio Tessari, che ha lanciato un appello alla Regione a cui spettano le decisioni sugli accessi: “La casa di risposo è una conquista per Spinea, ora speriamo nell’accreditamento regionale, con una formula che dovrebbe però seguire la persona più che le strutture”. Il sindaco Silvano Checchin guarda invece alla nuova Rsa come modello per la Spinea del futuro: “Questa cittadella che sta nascendo, è un’occasione straordinaria per la città in un’ottica di prevenzione e cura della persona, ma è soprattutto la strada da seguire per realizzare, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, altre strutture per il bene comune”. Presente alla cerimonia anche il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, che ha spalancato le porte della nuova struttura al territorio: “È
Sociale Le comitive dal centro di via Cici
GRUPPI DI CAMMINO AL VIA
Un gruppo di cammino
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a palestra costa troppo ma non volete rinunciare a fare movimento? Avete paura dell’acqua ma il medico vi ha prescritto di fare attività fisica? A Spinea la soluzione si chiama “Gruppi di cammino”, vera novità, tra l’altro gratuita, per stare in forma con costanza e farlo in buona compagnia. Sostenibilità ambientale e promozione di comportamenti e abitudini sane si coniugano nella nuova iniziativa voluta dal Comune in collaborazione con l’Ulss 13. Si tratta di gruppi di persone che si ritrovano regolarmente con una guida specializzata, per camminare insieme lungo percorsi prestabiliti all’interno della città, praticando in questo modo attività fisica, e migliorando la salute del corpo e della mente. Quest’anno a guidare il gruppo sarà Andrea Rosso, laureato in Scienze e tecniche dell’attività motoria, preventiva e adattata. Il progetto, avviato in collaborazione con l’assessorato ai Servizi
un servizio per l’intera Rivera e Miranese, porterà benefici a tutta l’Ulss. Molti comuni stanno percorrendo la strada di Spinea, ma Spinea è arrivata prima: il futuro ormai è l’aggregazione e la concentrazione dei servizi”. Tutto dedicato agli ospiti infine l’intervento del vicario del Vescovo di Treviso, Monsignor Giuseppe Rizzo, che ha benedetto insieme ai parroci di Spinea la struttura: di fronte ai tanti nonni presenti, Monsignor Rizzo ha ricordato la loro festa nel giorno in cui la Chiesa ricorda i santi angeli custodi. Adesso la città attende nuove cerimonie negli edifici vicini, dove sono ancora in corso i cantieri per ultimare i nuovi stabili della cittadella della salute, una delle più avanzate dell’intera Ulss 13 per tecnologie e tipo di servizi.
A guidare il gruppo sarà Andrea Rosso, laureato in Scienze e tecniche dell’attività motoria sociali e allo Sport, mette al centro il benessere fisico per la terza età, ma anche la possibilità di intrecciare relazioni, scoprire angoli nuovi di Spinea e promuovere la mobilità sostenibile, quanto mai una risorsa in una città troppo spesso al centro del dibattito per cementificazione e traffico. Se davvero camminare è un’attività semplice ma in grado di permette a chi la pratica di controllare il peso in modo naturale, allora a Spinea lo sport è sinonimo di semplicità. Una passeggiata, niente di più, anche se con i giusti ritmi, dettati che chi ha competenza in materia, con un occhio di riguardo al proprio corpo e l’altro all’ambiente. Con una semplice e regolare attività di cammino, dicono gli esperti, si promuove il benessere psico-fisico delle persone, mentre negli anziani si prevengono le fragilità e le cadute. Nel sito internet del Comune la proposta è dettagliatamente spiegata, con la possibilità di scaricare in anteprima i percorsi cittadini. Già partiti i gruppi per questa stagione, ma ci si può sempre aggregare alle comitive facendo riferimento al Centro anziani di via Cici, con partenze ogni martedì e venerdì dalle 9 alle 10.15 e ogni lunedì e giovedì dalle 18 dall’entrata principale del parco Nuove Gemme. Sempre agli anziani è dedicato il nuovo sportello Alzheimer, aperto il 12 ottobre al Centro anziani per trattare i problemi della demenza. Il Comune punta in questo modo a favorire l’orientamento e l’informazione per le famiglie e i malati. Lo scopo dello sportello è quello di fornire un sostegno emotivo in profondità per elaborare correttamente i sensi di colpa e di inadeguatezza che spesso vive chi si occupa del malato di Alzheimer. “Nel 2012 - spiega l’assessore Giampietro Buiatti - abbiamo fatto un salto di qualità aprendo lo sportello dove volontari formati sono in grado di accogliere, orientare, informare le famiglie che si trovano all’improvviso a dover gestire una demenza senile in casa”. F.D.G.
L’iniziativa dell’Idv
la crociata contro la pubblicità
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rociata contro le cassette della posta colme di pubblicità. A condurre la battaglia a Spinea è il consigliere dell’Italia dei valori Giorgio Conte che ha presentato alla sua stessa maggioranza una mozione per dire basta a volantini e depliant. Il consigliere ne fa una questione di spreco di carta sì, ma anche di etica, schierandosi a fianco dei piccoli negozi che non possono permettersi gli stessi canali di promozione e sollecita la giunta a imporre una tassa sulla pubblicità. “È giunta l’ora di porre un freno alla presentazione di generi alimentari, prodotti elettronici, piccoli elettrodomestici e mobili che centri commerciali, ipermercati e grande distribuzione ogni giorno ci propongono - scrive Conte. In un momento in cui il piccolo negozio e l’artigiano di quartiere è costretto a chiudere per mancanza di clientela, queste grandi imprese del commercio spadroneggiano, imponendo prezzi e qualità, portando all’aumento immorale della spesa e a una politica sempre più spinta all’usa e getta. Oltretutto questa enorme distribuzione di carta inchiostrata deve comunque essere raccolta e trattata, al pari degli altri rifiuti solidi urbani e il costo del servizio ricade sempre sul cittadino”. Ecco dunque la proposta: “Ridimensionare questo inutile disturbo per il cittadino ricavandone dei benefici per la collettività con un’imposta sul distribuito: può essere un percorso di recupero economico per le casse del Comune e il cittadino sarà più felice di ricevere questa valanga di carta sapendo che almeno è stata pagata una F.D.G. tassa a beneficio di tutti”.
PREMIAZIONI …NON SOLO PELLEGRINI
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pinea non ha solo Federica Pellegrini. Ci perdoni la nostra signora delle acque, che nonostante l’annata storta resta campionessa dentro e fuori la vasca, ma per una volta la piazza del municipio è stata tutta per due ragazze di cui si parla molto meno, ma che hanno meritato allo stesso modo il loro piccolo grande bagno di folla. Martedì 2 ottobre di fronte a una Spinea distratta dal traffico serale e dall’arrivo dell’autunno più di qualcuno si è fermato per applaudire le due campionesse mondiali che hanno portato la città in alto in questo 2012: Alice Sorato, 16 anni, dell’Associazione sorriso sport disabili Riviera ha vinto a Leicester, Gran Bretagna, il titolo mondiale Juniores di ginnastica artistica. Erika Zanetti, 27 anni, della Pattinatori Spinea ha vinto invece a San Benedetto del Tronto il titolo mondiale assoluto di pattinaggio a rotelle corsa sulla distanza dei 500 metri sprint. Le loro non sono soltanto storie di sport e di vittorie, e per questo a premiarle di fronte alla città ha voluto esserci l’intera giunta comunale, sindaco in testa. La mobilitazione dei cittadini e dei commercianti per la festa si è fatta sentire, tutti hanno voluto dare il proprio contributo per ringraziare e festeggiare queste due splendide ragazze che hanno coronato il loro grande sogno, frutto di molte ore di allenamento. Il sindaco Silvano Checchin, l’assessore allo Sport Stefania Busatta e gli altri assessori, i presidenti delle rispettive società sportive, amici e conoscenti hanno festeggiato con il classico brindisi e il taglio di due grandi torte raffiguranti le atlete neo campionesse le ultime affermazioni delle due campionesse. Presenti anche l’assessore provinciale Claudio Tessari e i vertici della Fihp, la Federazione italiana hockey e pattinaggio. Il ringraziamento di entrambe le atlete è andato come è giusto ai propri genitori e agli allenatori che lavorano da tempo al loro fianco, in silenzio e con grande dedizione. La loro competenza, indiscussa, ha portato all’ottenimento di questi grandi traguardi. Il Comune ha ricordato come a Spinea pratichino sport con profitto molti altri atleti, alcuni dei quali hanno ottenuto risultati importanti nelle rispettive discipline, dando lustro alla città nel pattinaggio artistico, nel calcio, nella pallacanestro, nel karate, nella ginnastica artistica e in tanti altri sport ancora. Per tutti loro e per dire grazie alle famiglie che le sostengono, sarà organizzato un evento in Consiglio comunale per dare visibilità a queste giovani promesse e tributare il giusto ringraziamento della città a ragazzi e ragazze che portano, prima F.D.G. ancora delle medaglie e dei trofei, un esempio per tutti i giovani di Spinea.
12 Spinea Urbanistica Il comune sceglie un bando per cambiare il volto della città
Un concorso di idee per la piazza
Saranno interessate le aree comprese tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti di Filippo De Gasperi
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n concorso di idee per la nuova piazza. Questa la strada intrapresa dalla giunta per ridisegnare il volto della città. Lo scorso 15 ottobre il Comune ha pubblicato sul proprio sito internet il bando contenente tutte le caratteristiche e le modalità per partecipare al concorso di idee per la riqualificazione urbanistica dell’area di piazza Marconi e piazza Fermi. Una procedura prevista dalla legge e che Spinea ha voluto intraprendere per non relegare il processo decisionale all’interno del palazzo. In questo modo il Comune dà la possibilità ai professionisti di misurarsi con il tema urbanistico più importante di Spinea: la piazza appunto, intesa come luogo di identità, incontro e progettazione del futuro della comunità. “Il Comune di Spinea ha necessità di entrare in possesso di idee progettuali - spiega il sindaco Silvano Checchin per riqualificare dal punto di vista urbanistico, infrastrutturale e paesaggistico l’area urbana compresa tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti. Il principale obiettivo è quello di ottenere soluzioni progettuali che consentano l’individuazione e collocazione delle previste volumetrie attraverso la valorizzazione di spazi e
funzioni urbane”. Il bando prevede l’elaborazione di tre diverse soluzioni: a bassa, media ed alta intensità edilizia, che dovranno rispettare gli indici e le potenzialità edificatorie elencate nel bando. Non una colata di cemento dunque, e neppure un anonimo riordino, ma la possibilità di disegnare il volto della città secondo un’idea di urbanistica avanzata e partecipata. Le diverse soluzioni progettuali richieste dal bando dovranno valorizzare gli spazi pubblici attraverso un’attenta progettazione delle aree di interesse comune (verde, piazze e percorsi) e dei relativi collegamenti, salvaguardando le relazioni nel contesto urbano e interagendo con le strutture già esistenti, prime tra tutte la chiesa di San Vito e Modesto, la piazza antistante la chiesa e il palazzo “Cisettantasette” a est di via Matteotti e soprattutto dovrà prevedere lo svolgimento di varie funzioni sociali tra cui il mercato settimanale. La partecipazione al concorso è aperta agli architetti, urbanisti e ingegneri iscritti agli albi dei rispettivi ordini professionali e comunque a tutti i progettisti in possesso dei titoli riconosciuti dalla normativa vigente. Potranno ovviamente entrare nel percorso di progettazione anche comitati, associazioni e liberi
Via Roma a Spinea cittadini, sempre attraverso la firma di un professionista del settore. Al termine dei lavori di valutazione di tutte le proposte presentate, il Comune ne farà anche una mostra aperta al pubblico, con tutti i progetti. “Il concorso di idee - spiega l’assessore all’Urbanistica Riccardo Da Lio - è il metodo più trasparente ed efficiente per permettere alla città di confrontarsi con le migliori intelligenze e trovare la soluzione urbanistica più adeguata”. Tre i mesi di tempo per presentare i progetti: il bando scade infatti il 15 gennaio, ma si potranno inviare quesiti fino al 30 novembre 2012.
neWS Sicurezza
troleSe preSidente nazionale ipa
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on 129 voti a favore il Comandante del corpo di Polizia locale di Spinea Diego Trolese è stato eletto presidente nazionale dell’Ipa, l’Associazione internazionale di polizia. Si tratta di un organismo apolitico, presente in ben 61 Stati sparsi nei cinque continenti e che conta nel mondo oltre 375 mila Diego Trolese aderenti, di cui circa 15 mila solo in Italia. Sabato 29 settembre a Senigallia, in provincia di Ancona, si è svolto il Congresso nazionale dell’International police association, a cui hanno partecipato i delegati di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale, Corpo forestale dello Stato, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco e Capitaneria di porto. Trolese presta il suo servizio alla comunità da 31 anni, e ha ricoperto varie cariche nell’associazione, tra cui quella di segretario generale e vice presidente nazionale. A Spinea il corpo di Polizia locale collabora anche con le iniziative di “Mi prendo cura della mia città” e i nonni vigile, con le quale Trolese ha prestato al sua opera attraverso la formazione dei volontari. Ora incassa una nuova soddisfazione professionale: a congratularsi con lui molti colleghi delle forze dell’ordine ed esponenti della politica locale. F.D.G.
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ncora parcheggi in primo piano a Spinea. Dopo la levata di scudi delle minoranze verso l’ipotesi di mettere a pagamento alcuni stalli in centro e al Villaggio dei Fiori, è la Confcommercio a porre un altro no. Un no con riserva perché la delegazione di categoria confida di trovare una linea di compromesso con la giunta comunale. “È evidente che dare la possibilità di una maggiore rotazione dei parcheggi può portare beneficio ai commercianti, ma non siamo convinti che le strisce blu siano la soluzione migliore – afferma la delegata Confcommercio del Miranese Patrizia Vianello – stiamo comunque valutando altre soluzioni che possano servire al raggiungimento dello scopo”. Questo è quanto è emerso da un’incontro tra i delegati: “Vogliamo confrontarci al più presto con tutte le attività commerciali di Spinea per valutare eventuali alternative da proporre alla giunta – prosegue Vianello – crediamo che solo attraverso il dialogo e il coinvolgimento si possano trovare altre modalità utili ma non penalizzanti, sia per i cittadini che per i commercianti”. Verrà perciò organizzato un incontro al quale saranno invitate tutte le attività economiche di Spinea per proporre soluzioni alternative meno onerose tutti. Intanto si surriscalda il clima in un’altra zona che di posti auto ne avrebbe, e pure liberi, ma non possono essere ancora utilizzati: è il parcheggio ex Q8 di fronte alla biblioteca, terminato da diversi mesi ma ancora chiuso dalle transenne. Protestano gli utenti della biblioteca, protestano gli automobilisti in genere, protestano anche i residenti. Nei mesi
scorsi sono comparsi anche dei cartelli in cui i cittadini si lamentano per la mancata apertura del piazzale. Sulla questione è arrivata anche un’interpellanza firmata dai consiglieri del Pdl Mauro Armelao ed Edmondo Piazzi, che chiedono alla giunta i motivi per cui l’area non sia ancora stata consegnata. “Da diversi mesi i lavori sono terminati – scrivono i due – ma non si conoscono i motivi per cui l’area non è ancora stata consegnata ai cittadini per l’uso pubblico per la quale è stata destinata”. L’assessore alla Viabilità Gianpier Chinellato spiega che mancano i permessi a completamento della bonifica del sito, dove prima c’era un distributore di benzina. Un processo che spetta al proprietario e che il Comune attende per poter acquisire l’area. “Al momento quest’area è proprietà privata – ribadisce Chinellato – il Comune non ritiene di acquisirla in presenza di sostanze inquinanti. Non si tratta di lungaggini burocratiche, ma di tutelare l’ente pubblico e cioè la collettività. Diversamente, i costi per la messa in sicurezza del parcheggio ricadrebbero tutti nel bilancio comunale”. F.D.G.
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PARCHEGGI A PAGAMENTO: TUTTE LE CITTÀ DEL VENETO LI PREVEDONO. PERCHÉ? Il Comune sta valutando una opzione che ha lo scopo di rendere più ordinata, fluida e decorosa la viabilità lungo via Roma. «Come Assessorato alla Viabilità - spiega Gianpier Chinellato intendiamo promuovere la più ampia concertazione ascoltando soprattutto le categorie produttive per realizzare insieme una nuova idea di città». Il 4 ottobre si è svolto un primo incontro con la consulta delle attività produttive per raccogliere suggerimenti, proposte, osservazioni che possano migliorare la gestione delle soste. Il 5 novembre sono state ascoltate le richieste di ASCOM. In dettaglio l’opzione oggetto di studio, prevede soste a pagamento esclusivamente in alcune zone di via Roma, Villaggio dei fiori, P.zza Fermi, via Alfieri e P.zza Rosselli. Si precisa inoltre che i posteggi previsti a pagamento sono inferiori al 50%. «In ogni caso – precisa il Sindaco Checchin - saranno interpellati i cittadini direttamente coinvolti perché attraverso il più ampio ascolto e la corretta e puntuale informazione, intendiamo costruire insieme la città partecipata». Sono escluse le zone Graspo d’Uva, Orgnano, Crea, Fornase e Rossignago. Nell’ipotesi attualmente allo studio, al Villaggio dei Fiori si prevedono 161 parcheggi a pagamento solo lungo le principali vie di traffico (prossimità di P.zza Cortina e Taormina) mentre più del doppio saranno completamente gratuiti. Per quanto riguarda via Roma ed il centro cittadino saranno a pagamento solo 206 parcheggi ma quelli liberi sono più del doppio. Le ipotesi prese in esame per i parcheggi a pagamento sono soltanto le zone dove i dati, oggettivamente rilevati, fotografano una situazione critica. Si tratta quindi di un intervento di limitata portata quantitativa, a favore del decoro della città e per promuovere la mobilità dolce. Andare a piedi, usare la bicicletta o l’autobus non è solo utile all’ambiente perché si inquina di meno, ma permette anche di migliorare la salute di ciascuno. Percorrere a piedi 200 mt circa assicura un consumo medio di 3040 calorie circa. www.comune. spinea.ve.it
Nelle mappe si può vedere che verranno prese in esame per i parcheggi a pagamento soltanto le zone dove i dati fotografano una situazione critica
14 Santa Maria di Sala Amministrazione L’assessore al bilancio fa il punto della situazione
Spending review, casse vuote in comune S. M. di Sala ha trasferimenti, per soli 60 euro pro capite; il 45% in meno di una condizione già al limite dell’ accettabile di Roberta Pasqualetto
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a Spending review (revisione della spesa sul territorio italiano), in vigore dal 15/08/2012 determina un’ulteriore decurtamento del fondo FRS, ma andiamo a vedere in cifre quali saranno gli importi per il comune di Santa Maria di Sala. Per l’anno in corso è già attuata un’ulteriore minore entrata, in parte corrente, pari a 100 mila euro ma quello che fa spavento sono le cifre per l’anno venturo: il taglio sarà di circa 400 mila euro. Indubbiamente lo spazio di manovra in parte corrente risulta esser sempre minore per gli enti locali, e le entrate non riescono più a rappresentare un bacino di sostentamento anche per la parte in conto capitale. La rigidità dei bilanci, dopo questa manovra finanziaria, è fortemente cresciuta e offre sempre meno possibilità ai comuni , di far fronte alla crescita della domanda dei servizi e alle necessità di una popolazione, come quella di Santa Maria di Sala, che è in continua crescita. Purtroppo i trasferimenti statali, non vanno di pari passo con l’aumento dei cittadini, e non più tardi di un triennio fa’, l’ amministrazione salese, scendeva a Roma per richiedere maggiori contribuzioni, poiché i trasferimenti erano pari circa a 110 euro per cittadino, di molto sotto la media di comuni simili. A questo, ora Santa Maria di Sala, accerta trasferimenti, per circa 60
Il municipio di Santa Maria di Sala
euro pro capite; queste cifre sono esattamente il 45% in meno di una condizione già al limite dell’ accettabile. Solo 12 comuni in tutta Italia sono costretti a dover operare in questa situazione. L’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Alessandro Arpi, durante uno dei suoi interventi in Consiglio Comunale, conclude la sua argomentazione, invitando i colleghi consiglieri, alla concreta collaborazione, vista e considerata la difficile situazione contabile 2012-2013: “Spero che que-
sto, possa rappresentare per noi tutti una base concreta per le considerazioni del caso, superando, se possibile, una visione partitocratica per lasciare spazio a una seria riflessione sul momento storico che stiamo vivendo, e sul ruolo che in questo contesto, come amministratori, siamo chiamati a svolgere”. Considerando che per l’anno venturo, il taglio a livello nazionale sarà pari ad altri 2 miliardi di euro viene da chiedersi che cosa faranno i comuni che sono già in evidente difficoltà economica.
neWS Comunicazione
al via la conSulta giovani
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a nuova amministrazione di Santa Maria di Sala sicuramente è una delle più giovani del miranese: infatti il vicesindaco, Alessandro Arpi, ha 27 anni, il consigliere delegato all’imprenditoria giovanile, Luca Muffatto, ne ha 28, per arrivare poi al giovanissimo consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Luca Morosin, con soli 20 anni. La consulta giovani del comune è una delle idee che presto prenderanno piede nel territorio salese, questo organo consultivo interagirà con l’amministrazione per riportare problematiche o idee; ad esempio servizi ormai troppo lontani dal comune come l’ InformaGiovani. Questo servizio sarà accompagnato da un corso di formazione che preparerà i giovani e non solo, a diventare ancor più cittadini con la “C” maiuscola. Le problematiche dei giovani, negli ultimi dieci anni, sono notevolmente cambiate perché sono cambiati i tempi per questo è importante adeguarsi al periodo storico in cui si vive. Dal punto di vista comunicativo, dopo la pubblicazione delle sedute del consiglio comunale, l’amministrazione assieme al consigliere delegato Luca Morosin stanno predisponendo un servizio gratuito per incoraggiare i cittadini a partecipare attraverso le segnalazioni dei problemi relativi al decoro urbano, anche attraverso delle telefonate o con segnalazioni e a rendere la cittadinanza attiva con idee, progetti e consigli volti a migliorare la realtà del territorio. R.P.
Santa Maria di Sala 15 Cantieri La nuova giunta ha spiegato che il centro commerciale non si farà
Tre Ponti, è in arrivo la nuova viabilità di Roberta Pasqualetto
Il prossimo cantiere sarà quello della pericolosa curva Beccante alizzo. Quest’opera una volta ultimata andrà a mettere in sicurezza un altro dei punti neri che, in più di un’occasione, è stato teatro di incidenti anche di carattere mortale”. Il lavoro comprende l’allargamento dell’area dell’incrocio e, nei prossimi mesi, il cantiere proseguirà con lo spegnimento del semaforo, la realizzazione di una rotatoria provvisoria e la definizione dell’intervento, che prevede tra le altre cose anche alcuni posti a parcheggio e uno stradello a nord-ovest della rotatoria per agevolare l’accesso alle abitazioni e alle attività che si affacciano sull’incrocio. Il prossimo cantiere, per migliorare la viabilità, sarà quello della pericolosa curva Beccante con una nuova rotatoria e la sistemazione della segnaletica orizzontale, al momento poco chiara e spesso legata a incidenti. La questione della viabilità resta una costante di tutti gli enti locali. Il problema principale è
Le ruspe hanno abbattuto l’edificio all’angolo di sud-est dell’incrocio tra la Noalese e via Desman
L’abbattimento dell’edificio
la mancanza di finanziamenti. I cittadini continuano a chiedere interventi anche di manutenzioni semplici o punti luce spenti, che spesso non trovano risposta, anche perché non ci sono soldi. Il rischio è però, che si scontrino anche con le associazioni come Federconsumatori, che sono intenzionate ad agire per vie legali se ad esempio in una via al buio si verificano incidenti o furti come conseguenza alla mancata riparazione del guasto.
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a nuova amministrazione di Santa Maria di Sala, ha ereditato dalla precedente, il progetto di costruire un centro commerciale nella località di Tre Ponti, ma la nuova giunta ha garantito che il centro non si farà e al suo posto si amplieranno le scuole medie e si sistemerà la viabilità. Per risolvere definitivamente alcuni problemi di traffico lungo la strada regionale, si è abbattuto uno storico edificio giallo residenziale e al suo posto, si costruirà una rotonda. Il fabbricato a schiera era denominato “Casello” e si trovava nell’angolo sud/est dell’incrocio in località Tre Ponti. Assieme a Veneto Strade è stato fatto l’esproprio dell’abitazione e la sistemazione in una nuova abitazione della famiglia, per poter togliere questa struttura che rendeva la strada pericolosa. L’edificio si affacciava sul famigerato incrocio della Noalese, e una ventina di giorni fa, è stato abbattuto sotto lo sguardo attento di molti cittadini. Questa struttura rappresentava un simbolo della vecchia Santa Maria di Sala, ma ormai da vent’anni creava diversi problemi di traffico e sicurezza dell’incrocio, inoltre si è potuto eliminare definitivamente uno degli ultimi semafori rimasti lungo la regionale Noalese. Le ruspe hanno abbattuto l’edificio che si trovava all’angolo di sud-est dell’incrocio tra la Noalese e via Desman. “La demolizione si è resa necessaria per poter dare seguito proprio verso sud alla strada – dice Fabio Semenzato Assessore ai Lavori Pubblici – i lavori di realizzazione della rotonda sono in avanzato stato di re-
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onvegni gratuiti rivolti alle imprese, alle aziende e alle famiglie. L’idea nasce da un’analisi delle problematiche attuali e dalla voglia di dare una risposta in questi tempi di crisi economica. Un argomento che il comune ha voluto proporre, riguarda le novità costruttive tecnico-architettoniche e le soluzioni ingegneristiche per la realizzazione o la ristrutturazione degli immobili; le proposte all’avanguardia per il risparmio energetico e il miglioramento degli ambienti abitativi sia come indicazioni tecnico-costruttive, sia come possibili soluzioni economiche sugli incentivi fiscali che la normativa prevede. Il convegno si svilupperà in tre conferenze gratuite il 19 ottobre, il 9 e il 23 novembre tutti nel teatro di villa Farsetti. Il primo appuntamento ha avuto come argomento edifici ecosostenibili, la progettazione intelligente l’esperienza del network di casa clima Padova e Rovigo; il secondo: “La crisi, le risorse e la pianificazione sostenibile e l’ultimo: “Realizzare edifici ad alto rendimento energetico alcuni esempi realizzati”. Le conferenze tenute da esperti competenti del settore sono rivolte a tutta la cittadinanza, ai costruttori e ai professionisti, ma in particolare alla fascia giovane che ha l’esigenza di procurarsi un’abitazione. Tutti gli appuntamenti si tengono nel teatro di villa Farsetti a Santa Maria di Sala alle ore 20.45. Maggiori informazioni si trovano sul sito R.P. www.santamariadisala.gov.it
16 Cultura Rassegna a Spinea Presentato il cartellone per l’anno 2012-2013
Teatrino Zero, fucina di cultura
neWS A Olmo di Martellago
Spettacoli di miStero
Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale di Alessandro Ragazzo
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nche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua linea, presenta una ricca stagione artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali sia per la diversa provenienza degli artisti. Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile (tutti con inizio alle 21), di cui due già andati in scena a ottobre, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale, di figura, civile, ventriloquia, performance visive e circensi, poesia, giullarate e nuove realtà emergenti, più cinque spettacoli domenicali per bambini. Dopo “Stanza di Orlando” del 20 ottobre e “Trash” di sette giorni più tardi, la rassegna continuerà sabato 3 novembre con “Annagramma via Artom. Monologo in parole e boxe” con Gianni Stoppelli, mentre il giorno 10 toccherà a “Una canzone tira l’altra”. Sabato 17 sarà la volta di “Finale di partita”, diretto e interpretato dal teatrino Giullare e sabato 24 e domenica 25 (alle 18) Armamaxa Teatro di Foggia proporrà “Orlando furiosamente solo rotolando”, con Lodovico Ariosto messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Dicembre inizierà il giorno uno con “Italia libre. Appunti per una moderna rivoluzione borghese”, con Edoardo Fainello e Renzo Pagliarotono,
mentre all’Immacolata si potrà assistere al concerto di Aldo Tagliapietra, che racconterà la sua storia musicale attraverso le canzoni de Le Orme. Sabato 15 “Effetto sella” con la Microrochestra Venezia di Stefano Olivato e Leo Di Angilla e il 22 dicembre, Mario Pirovano proporrà “Johan Padan. A la descoverta de le Americhe”. L’anno nuovo si aprirà il 5 gennaio con “Baroque” della Contemporary Baroque Orchestra di Venezia, mentre sette giorni dopo, a Crea si esibiranno “I sacchi di sabbia” di Pisa con “Don Giovanni. Ein musikalischer spass zu Don Giovanni”. Ferruccio Brugnaro sarà sul palco il 19 gennaio, con “Marghera beat”. Ad accompagnarlo, ci sarà Rosa Amelia Brunello al violoncello e al contrabbasso. La compagnia stabile Lorenzo Da Ponte sarà in scena il 26 gennaio con “Narcissus”, scritto e diretto da Edoardo Fainello con Federica Girardello. “L’uomo dal fiore in bocca” del Cum&Munus Teatro di Catania aprirà febbraio il giorno due, con l’elaborazione drammaturgica e regia di Paolo Zaffaina. Il 9 febbraio Raum Raum di Trento metterà in scena “Delirium vitae” di e con Michele Vargiu e Giulio Federico Janni e il 16 febbraio arriverà Terracrea di Padova, con “Aviatori”. Ultimo evento del mese con “Fiato agli archi”, con l’omonimo
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Un spettacolo al Teatrino Zero gruppo di Forlì. Passando a marzo, sabato 2 Gigio Brunello di Venezia presenterà “Macbeth all’improvviso”. Il 9 marzo, Glauco Venier proporrà “Solo piano in rock”, il 16 “L’inferno” con il Cineforum Labirinto di Treviso e il 23, “Appunti per un’accorta gestione demografica” di e con Federico Paino. Il 30 marzo, “Groppi d’amore nella scuraglia” con Carichi sospesi di Padova. Il 6 aprile “Silenzio” della Fierascena di Udine, il 13 “Me la suono e me la canto” con Dante Cigarini e, infine, “Mari” il 20 aprile, con il Teatro Pubblico Incanto di Messina. Prezzo del biglietto intero 8 euro, ridotto 6.
occherà anche Olmo il ciclo di eventi dedicati a “Spettacoli di mistero”, il festival che le Pro loco venete dedicano ai luoghi leggendari e misteriosi. L’appuntamento è per il 17 novembre alle 20.45 con l’associazione culturale “Il portico-Teatro club di Mirano. C’è una leggenda che interessa villa Foscari di Malcontenta, secondo cui il suo nome deriverebbe da una dama di casa Foscari, Elisabetta Dolfin, giovane vedova di un Pisani, andata in sposa a Nicolò Foscari nel 1555. Piuttosto libertina, il marito, stanco del suo comportamento così poco dignitoso e dei continui tradimenti, decise di esiliarla all’interno dell’edificio che aveva fatto costruire. Si dice che spesso si aggirasse sola e piangente alla ricerca di una via di fuga, supplicando di essere lasciata libera. Visse rinchiusa lì per quasi trent’anni. Si dice che abbia più volte tentato il suicidio gettandosi dal Naviglio Brenta che scorre proprio davanti la villa, senza però riuscirci. Alla fine morì in completa solitudine. L’episodio è tratto dal libro “E se il tempo finisse...” di Roberto Tono e l’ingresso sarà gratuito. A.R.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Anmil La 62° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro nel Veneziano
Meno infortuni per effetto della crisi, ma più malattie professionali Molto c’è ancora da fare nell’ambito della prevenzione e per garantire maggiore sostegno agli infortunati e agli invalidi
Il tavolo delle autorità alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
di Giovanni Giovetti
G
li infortuni sul lavoro sono in calo ma si tratta di un trend su cifre che non possono lasciarci indifferenti. Nel nostro Paese manca cui incide in maniera significativa la crisi occupazionale che ha ancora una solida cultura della sicurezza sul lavoro che invece deve investito in questi anni il tessuto produttivo nazionale e anche diventare un valore condiviso” ha detto Ghion, che ha espresso preocprovinciale. Comunque se ne contano ancora tanti e sono in aumen- cupazioni legate alla crisi, per il pericolo di un abbassamento dei livelli to le malattie professionali. Si è svolta lo scorso 14 ottobre a Ma- di sicurezza nelle imprese e per i tagli allo stato sociale. “Capiamo la erne, per la provincia di Venezia, la 62esima Giornata nazionale per complessità dell’attuale situazione, - ha detto - ma l’Amnil non cederà le vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall’Anmil (450mila terreno sulle rivendicazioni per il miglioramento delle prestazioni a garanzia dei livelli di tutela di cui hanno diritto invalidi e mutilati sul lavoro in Italia e 6.500 infortunati e invalidi”. nel Veneziano, tra gli associati). In Italia quasi 800mila L’istituto riceve di premi assicurativi due Hanno partecipato, oltre alle autorità, il lavoratori s’infortunano, presidente provinciale Anmil, Lino Ghion, e il 40mila restano invalidi, miliardi all’anno in più di quelli che eroga, “ma stiamo facendo di tutto affinché questi direttore dell’Inail di Venezia Giuseppe Mu- quasi un migliaio perde soldi non finiscano in Cassa Depositi e Prestiti sto. Gli infortuni denunciati a Inail sono passati la vita ogni anno ma siano reinvestiti per diminuire i premi e dal milione e 23mila del 2001 ai 725mila del 2011, meno 29.1%: il calo è rimasto su livelli contenuti fino al 2008, migliorare le prestazioni che in diversi casi sono inadeguate” ha spieper poi segnare decrementi più sensibili (meno 9,7 nel 2009, meno gato Musto, che ha sottolineato le numerose azioni attuate dall’Inail, 1,8 nel 2010, meno 6,6 nel 2011). Stesso dicasi per gli infortuni anche provinciale, sulla prevenzione (iniziative nelle scuole e contributi mortali, passati dai 1.546 del 2001 ai 920 del 2011, meno 40,5%. alle imprese per il miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoPer contro, negli ultimi anni è esploso l’aumento delle denunce di ro) e nella presa in carico, nel recupero lavorativo e nel re-inserimento malattie professionali (specie di natura osteo-articolare e muscolo- sociale delle vittime di infortunio. A conclusione della giornata Musto ha consegnato il distintivo d’onore a 26 lavoratori della provincia rimatendinea), dalle 26.750 del 2006 alle 46.558 del 2011. “Quasi 800mila lavoratori ogni anno si infortunano, più di due- sti gravemente invalidati nell’ultimo anno. mila al giorno, 40mila restano invalidi e un migliaio perdono la vita:
Apindustria
accordi con l’inail per maggiori controlli
“G
li imprenditori hanno a cuore la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è abbassando gli standard di sicurezza o il costo del lavoro che l’economia locale potrà ripartire”. A spiegarlo è Pierorlando Roccato direttore di Apindustria Venezia, una associazione di datori di lavoro molto attiva sul territorio con oltre 500 associati e protagonista della recente resurrezione della “Unitrans”, una azienda di Pianiga che costruisce cassoni frigoriferi per camion che era stata chiusa alcuni mesi Azienda che grazie ad una cordata di imprenditori capitanati proprio da Apindustria, è stata riacquistata ed è ripartita(con il nome di Transuni) utilizzando per ora 25 dipendenti su 53, con l’accordo di farli tornare tutti al lavoro entro due anni. Roccato ricorda come una economia come quella italiana e veneta non abbiano certo bisogno di abbassare il costo del lavoro per essere competitivi. “Bisogna ritornare al manifatturiero di qualità – spiega Roccato – questa è la nostra vocazione imprenditoriale, anche in Veneto, anche a Venezia. Non possiamo certamente competere sul campo dell’abbassamento del costo del lavoro con paesi come Cina o India. Meno che mai è ammesso che si deroghi alla sicurezza. Si deve puntare sull’innovazione tecnologica con massicci investimenti per vincere le sfide del mercato. Come associazione di categoria ci siamo sempre battuti perché le aziende investano sulla sicurezza. Siamo all’interno dell’ Oprc, organismo paritetico regionale di controllo, e puntiamo ad un accordo con l’Inail per aumentare il monitoraggio e prevenire gli infortuni”. A.A.
I SINDACATI “CON LA CRISI NON SI ABBASSI LA GUARDIA”
“L
’invito ai lavoratori è quello di denunciare sempre in ogni momento, se sono violate le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Non va accettata l’idea che, perché ci si trova in tempi di crisi, si possa chiudere un occhio sulle condizioni della sicurezza nei luoghi di lavoro”. A dirlo sono Giuseppe Minto e Angelo Pagan funzionari provinciali della Fiom – Cgil (metalmeccanici) e Fillea - Cgil (edili). Un invito a cui si associa anche Riccardo Coletti segretario provinciale della FilcemCgil (chimici) una categoria che con la presenza del petrolchimico di Porto Marghera è sempre stata importante nell’area di Venezia. “Nonostante i cantieri edili siano sempre meno - sottolinea Pagan - c’è il rischio che molte imprese per poter stare sul mercato abbassino i costi tagliando sulla sicurezza e puntino sempre più sul lavoro nero. Fenomeni che vanno combattuti. Gli infortuni sul lavoro oltre a
distruggere la vita delle persone e rovinare le famiglie sono un costo per tutta la collettività”. La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro insomma è uno degli obiettivi prioritari, sottolineano i sindacalisti, che la Cgil da sempre intende perseguire. I decreti legge 626/1994 e 81/2008 prevedono l’elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) in tutti i luoghi di lavoro, ed hanno ampliato gli spazi per un intervento partecipato e consapevole alla prevenzione dei rischi lavorativi. Esiste perciò lo Sportello Sicurezza Cgil, che si propone di contribuire ad affermare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro fornendo apporti e orientamenti agli Rls, e Rsu, alle lavoratori, e alle lavoratrici. Lo sportello si trova al 1° piano della sede di Via Ca’ Marcello n.10 a Mestre ed è aperto ogni martedì dalle 16 alle 18.30. Informazioni a sicurezza.venezia@veneto.cgil.it. A.A.
Spazi aperti 19 3 Territorio Nelle provincie di Venezia e Padova
Finanziamenti dal Gal per lo sviluppo rurale di Alessandro Cesarato
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l Gruppo di Azione Locale “Antico Dogado” conferma la sua centralità nello sviluppo rurale locale. Il primo semestre dell’anno si è chiuso, infatti, con una pioggia di finanziamenti per i territori dei tredici comuni padovani e veneziani (tra cui Mira, Campolongo, Campagna Lupia, Chioggia, Cavarzere e Cona) che fanno parte dell’associazione. A seguito dei sette bandi pubblicati finalizzati alla realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, all’imboschimento e ai miglioramenti paesaggistico - ambientali, al recupero e alla riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute ventisette domande di contributo con una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A tali finanziamenti si aggiungono altri 800 mila euro di contributi destinati alle Province di Venezia e Padova per la realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le commissioni Avepa-Gal per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. “Non possiamo che
Pier Luigi Parisotto esprimere soddisfazione - commenta Pier Luigi Parisotto, presidente del Gal - per gli esiti positivi ottenuti sul territorio con i contributi che abbiamo elargito. Il Gal sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori a uscire da un momento particolarmente difficile per la crisi economica”. L’attività tuttavia non si ferma qui. Sono appena stati aperti, infatti, i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turistica. Sono rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, ai consorzi di promozione turistica e alle Pro loco. Inoltre il Gal ha di recente avviato i progetti di cooperazione, che consentono di avviare collaborazioni con gli altri Gal veneti,
ADOTTAMI Ettore. Bellissimo incrocio Labrador 4-5 mesi, occhi verdi, futura taglia media. Ettore è arrivato assieme alla sorella che immediatamente è stata adottata mentre lui è ancora nostro ospite. Cerchiamo per lui una famiglia che sappia che un cucciolo è come un bambino. Aurora. Segugetta di solo 1 anno, tg. medio-contenuta, circa kg.15-18. Recuperata in Romea da una ragazza che coraggiosamente l’ha salvata da una tragica morte. Aurora è dolce delicata e sensibile Verrà sterilizzata ed affidata previo controlli preaffido. Nefertary. Femmina, tg. grande, circa 2-3 anni. Mamma di 5 meravigliose femmine . E’ la mamma dallo sguardo triste. Recuperata in situazione molto difficile assieme ai cuccioli Noi volontari vogliamo vedere Nefertary felice. Asia-nocciolina. Giovanissima cagnetta, sfortunata. Circa 1 anno, taglia piccolina, circa kg.10. Di lei non conosciamo nessuna storia, ma possiamo immaginare solo tanto dolore . Recuperata agonizzante in un fosso. E’ senza una zampetta e l’altra senza sensibilità. Magghy. Femmina giovane circa 6-7 mesi, taglia medio contenuta, circa kg.10-12. Carattere solare e molto gioiosa Purtroppo non ha più potuto vivere nella sua casa. Con il suo fagottino è arrivata in rifugio. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
di altre regioni italiane ed estere. Tra questi, interessante è il progetto “Rural emotion” che si propone di promuovere una serie di itinerari e mete culturali per mezzo di un’opera fumettistica per la quale sarà indetto un apposito concorso nei prossimi mesi. Con il progetto “Tur rivers”, invece, si intende captare e indirizzare il turismo classico attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli itinerari di mobilità lenta: ciclabili, fluviali, ippovie. Infine il Gal punterà a sostenere l’offerta turistica rurale attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali nell’ambito del progetto “Open market”. Per informazioni: info@galdogado.it, www. galdogado.it e 041 461157.
A Rio San Martino di Scorzè
IN FESTA COL RADICCHIO ROSSO
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l via nella frazione di Rio San Martino a Scorzè (nel Miranese) alla trentunesima edizione della Festa del Radicchio. Ad organizzare l’evento che partito il 9 si svolgerà fino al 25 novembre è la Pro Loco con un calendario ricco di appuntamenti, fra cultura e solidarietà, sport e divertimento. “Con più di 200 volontari e più di 70.000 ospiti – spiegano gli organizzatori – la nostra è una delle più grandi feste del Veneto dedicate ai prodotti agricoli. Il turismo rurale e la cucina vegana sono i temi principali di questa edizione che saranno al centro di mostre, pubblicazioni, ed eventi gastronomici”. Sarà allestito un “Palaradicchio” con esposizioni del prodotto di decine di aziende dell’area del miranese e trevigiano. Nel calendario fra i vari appuntamenti ricordiamo il 14 novembre alle 20,30 “Gala di San Martino” serata gastronomica a tema, in collaborazione con gli Istituti Alberghieri “Varnelli” di Cingoli (Macerata), detentore del premio San Martino challenge 2011, e “Maffioli” di Castelfranco (Treviso). Il 23 novembre infine la Rassegna Enogastronomica “La Strada del Radicchio e il Consorzio di tutela incontrano…I prodotti tipici Regionali”. In serata “Certo…è vero”, talk show sulla certificazione del prodotto. Partecipa Moreno Morello. Informazioni info@prolocoscorze.it A.A.
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Mondo scuola 5
Superiori La Provincia programma l’offerta formativa per il prossimo anno
Nuovi indirizzi e accorpamenti di Giovanni Giovetti
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rogrammazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi di studio, si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso 25 ottobre la delibera. E’ il risultato di un percorso che la Provincia, nello specifico l’assessorato all’Istruzione, ha compiuto nel corso delle commissioni che hanno posto a confronto l’Ufficio scolastico territoriale con chi - sindaci o delegati, e dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria superiore - rappresenta il territorio nell’intento di fornire un servizio confacente alle esigenze dell’utenza. Nell’ambito di questa riorganizzazione è stato dunque deciso il dimensionamento. A Mirano l’Istituto Lorenz è stato accorpato con l’8 Marzo, ad eccezione dell’indirizzo Tecnico Meccatronico dell’Istituto Tecnico per l’agricoltura Lorenz che invece sarà compreso nell’accorpamento dell’Istituto Levi con il Ponti. A Chioggia l’Istituto Righi è stato accorpato con il Cestari, il Liceo Veronese con l’Ipsia Marconi di Cavarzere. Il Liceo Bruno di Mestre verrà accorpato con il Franchetti, mentre a Venezia il Liceo artistico con il liceo Polo e il Benetti con il
Tommaseo. “Questo atto - ha commentato l’assessore provinciale Claudio Tessari - è il risultato di un importante lavoro di confronto e coordinamento fra i vari soggetti interessati a questa riorganizzazione della proposta formativa, che si fonda sul rispetto della normativa vigente in materia. Il dimensionamento è stato attuato tenendo conto delle diverse situazioni e delle peculiarità degli istituti scolastici, andando incontro alle esigenze espresse dalle amministrazioni locali”. Una soluzione che alla fine, almeno nell’area sud del Veneziano, ha accontetato un po’ tutti. “Questa proposta - confermano i consiglieri provinciali di Chioggia
e Cavazrere Beniamino Boscolo Capon, Claudio Bullo, Riccardo Tosello e Michael Valerio - ci ha trovato tutti d’accordo, poiché da un lato salvaguarda la territorialità dell’unico istituto cavarzerano, e inoltre garantisce una continuità nella programmazione scolastica, rispondendo alle esigenze degli studenti e delle famiglie”. Per quanto riguarda l’attivazione di nuovi indirizzi a Dolo il Galilei proporrà il Liceo Sportivo mentre l’Istituto Musatti offrirà l’opzione “Prodotti dolciari artigianali indiustriali”. L’istituto Righi a Chioggia nell’Indirizzo Trasporti logistica si arricchisce dell’articolazione “Conduzione del mezzo navale”. L’Ipsia Marconi a Cavarzere è attivato con l’indirizzo Elettronica Elettrotecnica l’articolazione Elettrotecnica. A Portogruaro l’Istituto d’Alessi attiverà l’opzione Manutenzione mezzi di trasporto. L’Istituto Cornaro di Jesolo, convitto annesso. Il liceo Guggenheim a Venezia avrà l’indirizzo Scenografia. A Mestre l’Istituto Luzzatti avrà il Corso serale Servizi socio-sanitari, lo Zuccante attiverà l’articolazione “Automazione”, il Morin attiverà il Liceo sportivo.
Uscita Il dirigente scolastico dell’Istituto di Maerne pone il caso
Chi deve riaccompagnare i ragazzi a casa da scuola?
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hi deve riaccompagnare a casa i ragazzi da scuola? E se rientrano da soli, di chi è la responsabilità? Una questione non da poco e uscita nelle scorse settimane all’istituto Comprensivo Matteotti di Maerne (nel Miranese), ancora sotto choc per quanto successo il 7 giugno quando una sua studentessa di 13 anni, rimase coinvolta in un pauroso incidente stradale mentre rincasava dopo le ore di lezione. Alla fine, i bambini delle elementari dovranno essere prelevati da un adulto, mentre alle medie, i ragazzi possono arrangiarsi in modo autonomo. Intanto si lavorerà per sviluppare il Pedibus. Insomma, il neo dirigente scolastico Marisa Zanon si è subito trovato a gestire la spinosa questione, che ha sottoposto ai genitori i quali sono rimasti perplessi, abituati ad una consuetudine acquisita da anni. La professorssa Zanon ha deciso di prendere in mano la situazione, convocando i genitori per discutere delle uscite dopo le lezioni. Niente più moduli per quei papà e mamme che, già dalla quarta elementare, potevano permettere ai loro figli di uscire dalla scuola in modo autonomo. La preside aveva portato l’esempio di diverse sentenze della Corte Costituzionale, dove si stabiliva che i minori siano affidati agli adulti. Questo
per evitare problemi in caso dovesse succedere qualcosa di strano. Ma qualche mamma aveva storto il naso. “Ho un figlio grandicello ormai – raccontava una di queste preferendo restare anonima – e se la scuola gli impedisse di rientrare a casa da solo, per me sarebbe un grosso problema. Io e mio marito siamo via tutto il giorno per lavoro e non riusciremmo a prelevarlo. Poi abitiamo a mezzo chilometro dalla scuola. Che senso ha tutto questo?”. Alla fine si è trovato un compromesso, con i bambini della scuola primaria che per uscire dall’edificio devono essere “prelevati” dai genitori e da delegati. I ragazzini delle medie potranno rientrare anche da soli. Ma il problema resta, tanto che i papà e le mamme dovranno essere parte attiva nell’educazione dei figli e nello sviluppo del Pedibus. Alessandro Ragazzo
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22 Personaggio Giulia Gennari A trent’anni, chioggiotta di adozione, con tante idee ed entusiasmo
Ha “costruito” la casa della cultura e degli artisti Abita nella residenza che fu di Rosalba Carriera e di Carlo Goldoni, qui ospita eventi, corsi e manifestazioni
Giulia Gennari in una foto scattata dal fotografo Massimo Fabris, sotto Casa Goldoni
di Eugenio Ferrarese
A
bita nella casa dove vissero nel Settecento due illustri veneti, famosi in tutto il mondo: la pittrice Rosalba Carriera e il commediografo Carlo Goldoni. Sono ricordati nella facciata del piano nobile dello storico Palazzo Poli, ma ormai ora noto a tutti come “Casa Goldoni”. L’idea del nonno, che aveva dato inizio ormai parecchi anni fa al complesso restauro di questa antica abitazione nel centralissimo Corso del Popolo assai vicino alla Cattedrale di Chioggia, era di trasformare l’intero edificio in un laboratorio-atelier di pellicceria con sale riservate alle sfilate di moda, riservando uno spazio per la propria abitazione all’ultimo piano… “Ma poi i lavori si sono tirati per le lunghe – spiega la nipote Giulia Gennari, trentenne, originaria di Porto Viro, ma da sette anni residente a Chioggia – e l’ipotesi della pellicceria si è trasformata in quella di un Bed&Breakfast gestito insieme ai miei genitori, mentre le sale superiori sono state destinate a convegni, meeting, alla celebrazione di matrimoni civili, a riunioni di lavoro. E l’ultimo piano è davvero diventata la nostra abitazione”.
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Il nonno voleva creare un laboratorio-atelier per realizzare pellicce e organizzare sfilate Una laurea in scienze dell’educazione all’università di Bologna e molte passioni nel cassetto, Giulia ha recentemente creato l’agenzia Momenti, responsabile degli eventi di palazzo Goldoni. Da alcuni anni, oltre ai ricevimenti e ai matrimoni civili, è riuscita ad organizzare una serie di manifestazioni e incontri culturali di vario tipo fin dall’inaugurazione con la compagnia teatrale di Baricetta che ha interpretato la commedia goldoniana “La casa nova”. Nell’estate 2009, durante la Sagra del Pesce, con la collaborazione degli artisti austriaci del gruppo Kultura Klub è stata allestita la mostra “Il colore del mare” con la partecipazione di artisti del fuoco; l’anno successivo “Laguna. Lacrima del mare” con la presenza del gruppo Chaos ‘intuitive jazz’ di Treviso e dell’austriaco Gebbard Schatz, anch’egli artista del fuoco.
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L’anno scorso con “Tracciati” in collaborazione con Kromeidon di Marcon è stato proposto il tema del viaggio con la presenza di artisti locali e internazionali: fotografia, pittura, arti performative e la recitazione di Francesco Panteghini, un artista che ha recentemente risalito il Piave a piedi e quest’anno un po’ a piedi un po’ in kajak ha percorso tutto il fiume Brenta, il gruppo musicale M’Safir ed anche le “Insolite note”, un gruppo di una quindicina di donne che cantano ‘a cappella’ dirette da Angelo Fabris. “Casa Goldoni è un luogo che si presta molto a questo tipo di iniziative – sottolinea Giulia. – E quando passa un periodo in cui non viene organizzato nulla, mi pare che la casa sia in ‘sofferenza’. I gruppi musicali, le associazioni culturali, i vari artisti che sono giunti qui sono stati contattati da me oppure mi sono stati consigliati dai numerosi amici che sostengono questo tipo di iniziative”. Nel corso dell’estate 2012 è ‘nata’ Clodia Comics da un gruppo di appassionati che intendeva far conoscere la città di Chioggia sotto nuovi punti di vista grazie anche alla presenza degli esperti Rosario Santamaria e Luca Salvagno: un successo di partecipazione e di pubblico con grande attenzione per il concorso esordienti. E le offerte raccolte dai disegnatori sono state poi devolute al progetto della casa famiglia ‘Muraless’. Clodia Comics è stato anche inserito tra le manifestazioni di ‘Ottobre Blu’ prima a casa Goldoni e poi anche nei padiglioni dell’Ortomercato di Brondolo nell’ambito dell’iniziativa “C’è davvero del sale in zucca”. A tutto questo si aggiungono anche i seminari sulla Floriterapia, i corsi di Ikebana, il ciclo sulla Geomanzia… “E cominceremo anche a cercare qualche altro sponsor”, aggiunge Giulia Gennari.
Cultura provinciale 23 7 Zona di Tutela biologica a Chioggia Le indagini nel mare in profiondità danno i primi sorprendenti risultati
neWS
Ritrovata un’àncora romana nelle Tegnue
Grande festa per gli 85 anni del poeta Renzo Ranzato Varisco
Si tratta di un ceppo che si ipotizza risalire al primo secolo a.C. Era poggiato sul fondale e probablmente proviene da un’imbarcazione di pescatori
G
di Giovanna Bellemo
U
n ceppo d’ancora romana databile al primo secolo a.C. ritrovato nelle Tegnue di Chioggia. Nel corso delle ricerche iniziate nella zona di Tutela biologica delle Tegnue è stato scoperto in questi giorni dall’associazione, poggiato sul fondale, l’antico reperto proveniente probabilmente da un’imbarcazione di pescatori. Le indagini sono iniziate lo scorso anno grazie alla scansione tridimensionale ad altissima risoluzione realizzata con la nave Oceanografica “Astrea”. Sono quindi iniziate le indagini sul campo per scandagliare il mare in profondità con immersioni mirate su oltre 200 punti di interesse programle, quando l’acqua dell’Adriatico scende di parecchi gradi e mati con l’imbarcazione “Tegnue I”. I primi risultati sono sorprendenti. Le Tegnue infatti gra- rende difficoltosa l’immersione del subacqueo”. Tale esplorazione ha anche altri scopi, quali la ricerca zie alla loro conformazione devono avere trattenuto l’ancobiologica che potrebbe portare alla scora con la rottura della cima. perta di nuove specie come già avve“Era prevedibile che un lavoro di Mescalchin: “Siamo ricerca sistematico fatto sull’immensa solo agli inizi ci vorranno nuto nel passato e l’individuazione di area delle Tegnue di Chioggia (oltre 25 molti mesi per indagare nuovi punti di immersione da alternare ai preesistenti per favorire il turismo kmq) portasse alla scoperta di reperti tutta l’area. In arrivo subacqueo. archeologici. Siamo solo agli inizi, ci un robot subacqueo” “Constatiamo purtroppo che sono vorranno molti mesi per indagare tutta l’area – commenta il presidente dell’associazione Piero ancora molte le reti impigliate sul fondo nonostante il divieto Mescalchin - Siamo in attesa di un robot subacqueo (Rov) di pesca in vigore ormai da dieci anni. Il degrado maggioche agevolerà le ricerche, specialmente nel periodo inverna- re lo stanno procurando le tantissime reti abbandonate dai
Dolo Il concorso letterario
La Seriola, il premio per racconti brevi ispirati da incipit famosi
La locandina del Concorso giunto alla XIV edizione
L’
ispirazione è offerta dall’incipit di un testo letterario famoso, l’opportunità è per tutti gli aspiranti scrittori, di qualsiasi età, che vogliano cimentarsi con l’esperienza della scrittura di un racconto breve. E’ il premio Letterario “La Seriola”, quest’anno giunto alla 14esima edizione, bandito dalla Biblioteca comunale di Dolo in collaborazione con il Rotary Club Venezia -Riviera del Brenta, il Patrocinio della Provincia di Venezia e della Regione Veneto. Si tratta di un concorso per sezioni - bambini delle scuole primarie, ragazzi delle medie, studenti delle scuole superiori, tutti gli altri che premia il miglior racconto breve ispirato, appunto, da un frase d’inizio tratta da un testo di un autore importante. I racconti, dunque, che saranno in concorso quest’anno dovranno iniziare così: “Quella sera la taverna “El Toro”, contraria-
mente al solito, brulicava di persone, come se qualche importante avvenimento foose avvenuto o stesse per succedere”. I racconti, inediti, devono pervenire in biblioteca a Dolo - depositati o spediti per posta - entro il 7 dicembre prossimo (fa fede il timbro postale), e non dovranno superare le quattro cartelle (1800 battute per cartella), in dieci copie. Ulteriori informazioni si potranno raccogliere presso la Biblioteca in Villa Concina – Via Comunetto, 5 a Dolo. Tel. 041 411090, email biblioteca@comune.dolo. ve.it. La giuria si riunirà il 15 dicembre e, successivamente, il 19 gennaio 2013 per la designazione dei vincitori, la cui proclamazione ufficiale avverrà il 3 febbraio prossimo al Cinema Italia, nel corso della cerimonia di premiazione che avrà inizio alle 10.30. O.J.
Il rinvenimento è frutto di un lavoro sistematico di ricerca eseguito sull’area delle Tegnue iniziato lo scorso anno pescatori e rifiuti di ogni genere gettati in mare - continua Mescalchin - Oltre al danno a flora e fauna, le reti vanno a rovinare i percorsi subacquei realizzati grazie al lavoro volontario del Club Subacquei del Veneto che collabora con l’Associazione. Tali percorsi oltre ad accompagnare il sub nei punti più interessanti del sito, sono infatti fondamentali per la sicurezza dell’immersione. Abbiamo la speranza che si faccia appello alla coscienza di tutti perché chi frequenta il mare lo rispetti e finisca la vergognosa abitudine di vederlo quale discarica”. L’ancora è stata immediatamente consegnata al Museo Civico di Chioggia.
rande festa di compleanno per il decano dei poeti chioggiotti Renzo Ranzato Varisco, i suoi 85 anni sono stati applauditi in sala del consiglio comunale dal sindaco Giuseppe Casson, l’ assessore provinciale Lucio Gianni che hanno patrocinato l’ iniziativa organizzata dalla “ Dragaggi “ di Luciano Boscolo Cucco in collaborazione con il circolo culturale “ Ignazio Silone “ coordinato dal direttore artistico Giancarlo Fuolega. Felice e commosso il poeta per la presenza nutrita di famigliari, autorità, esponenti culturali e religiosi e per l’ ulteriore sorpresa fatta dall’ Amministrazione comunale Chioggiotta di collocare, in forma permanente, una sua poesia in sala del consiglio. Ottima la cerimonia, presentata da Marco Lanza e accompagnata musicalmente dalle professoresse Michaela Tiozzo e Francesca Boscarato e dalle note critiche di Nella Talamini e Giorgia Pollastri, arricchita dalla declamazione di 9 tra le poesie più significative dell’ autore. Il consiglio comunale, il suo presidente, si onorano di aver festeggiato una eccellenza della città tanto apprezzata da molti concittadini. Marco Lanza
A Mestre
TEATRO TONIOLO. LA RASSEGNA DEI COMICI
I
l teatro Toniolo di Mestre ha iniziato la stagione con le rassegne di teatro, danza e musica. Per quanto riguarda l’attesa rassegna Comics & Dintorni, che quest’anno giunge alla ventesima edizione e che presenta 8 spettacoli, apre la Stagione il duo comico Ficarra e Picone, con Apriti Cielo; il 20 e il 21 novembre. Lo spettacolo si ispira alla vita quotidiana rappresentata con i suoi paradossi al limite dell’assurdo, valida occasione per una riflessione divertente sulla società attuale. Un altro nuovo spettacolo sarà quello firmato da Gioele Dix e interpretato dagli Oblivion, cinque cantanti, attori, cabarettisti e comici di Zelig in Oblivion Show 2.0 – Il sussidiario, rappresentazione che si terrà in due date il 20 e il 21 dicembre. I cinque cabarettisti mescolano le interpretazioni di Lady Gaga con Bach, Tiziano Ferro con William Shakespeare, raccontando in musica storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani, scomponendo testi famosi per poi ricomporli in modo surreale o realizzando virtuosistici esercizi di stile. A dare inizio al nuovo anno sarà, invece, Massimo Lopez, con lo spettacolo Varie-età. La rappresentazione alterna situazioni comiche e corali per riflettere con il sorriso; le date sono il 25 e il 26 gennaio 2013. Si passa poi a un volto noto nel palco di Mestre, il comico tarantino Giobbe Covatta, che con il nuovo spettacolo 6 Gradi darà dei suggerimenti su come sopravvivere in un pianeta ormai assai poco ospitale, la rappresentazione si terrà il 16 e il 17 febbraio. Il 21 e il 22 febbraio, Attori per Caso dei Fichi D’India spettacolo dove saranno gli spettatori i così detti attori per caso. “I due comici coinvolgeranno il pubblico abbattendo la quarta parete – dice Tiziana Agostini assessore alla Attività culturali faranno vivere l’emozione di esibirsi e diventare protagonista. Inciampare e finire su un palcoscenico a fianco dei Fichi d’India, potrebbe non essere un sogno ma una reale ed emozionante esperienza in una sera che pensavate di passare tranquilli a go-
La facciata del Teatro Toniolo dervi uno spettacolo a teatro”. Il 6 e il 7 marzo, Lillo e Greg ci faranno ridere con Le bollicine di Sketch & Soda, spettacolo che ripropone alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei due comici. Ironico e riflessivo, Giole Dix, questa volta protagonista nella nuova interpretazione Nascosto dove c’è più luce, il 16 e il 17 marzo. Il 12 e 13 aprile, concluderà la stagione l’unica presenza femminile e altra storica interpete del palco mestrino, che con la sua ironia riflessiva e intensa lascia sempre il segno: Angela Finocchiaro in Open Day. Lo spettacolo offre un esilarante spaccato sui genitori e i figli moderni. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 il costo del biglietto è compreso tra i 20 e i 24 euro; per maggiori informazioni si può visitare il sito: www.culturaspettacolovenezia.it Roberta Pasqualetto
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LO cicliSmo
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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO paolo Simion trionfa
S
uccesso di prestigio per il ciclista veneziano Paolo Simion che lo scorso ottobre ha vinto la classifica finale dell’Omniun durante la prima tappa di Coppa del Mondo di ciclismo su pista svoltasi nel velodromo di Cali in Colombia. Il corridore, tesserato per la formazione trevigiana della Zalf Euromobil Desiree Fior, è stato il più forte dopo le sei prove che compongono questa disciplina olimpica: giro lanciato, corsa a punti, eliminazione, inseguimento individuale, scratch Paolo Simion vince la gara e chilometro da fermo. La gara dell’Omnium per la sua durata, spalmata in due giorni, e per la sua durezza viene considerata come il Decathlon dell’atletica leggera ed è molto ambita. Paolo Simion, che ha preceduto in classifica lo spagnolo David Muntanera e allo svizzero Loic Perizzolo, nella varie prove ha conquistato un secondo posto nello scratch e nell’eliminazione, e buoni piazzamenti in tutte le altre specialità. Grazie a questa vittoria Paolo Simion ora è anche il leader di specialità in Coppa del Mondo dopo la prima prova. Questa per il ciclista originario di Martellago è l’ottava vittoria stagionale dopo i trionfi su strada conquistati con la Zalf Euromobil Desireé Fior. I prossimi appuntamenti per Paolo Simion sono stati i Campionati Europei su Pista svoltisi in Lituania dal 19 al 21 ottobre mentre le prossime tappe della Coppa del Mondo su Pista lo vedranno impegnato a Glasgow in Scozia dal 16 al 18 novembre ed a Aguascalientes in Messico dal 17 al 19 gennaio. G.P.
Reyer femminile
campionato oK, taliercio pronto
A
d ottobre si è tenuta la prima trasferta per l‘Umana Reyer Basket femminile A2 che sfida l’esperta formazione del Sanga Milano sponsorizzata da Lops Arredi. Il risultato finale di questa partita fuori casa è stato Lops Arredi Milano - Umana Reyer Venezia è stato 55 a 59; i pronostici davano la squadra veneziana come favorita per la vittoria finale. Un altro passo importante per la squadra in questo periodo è il ritorno della società Reyer al Palasport Taliercio di Mestre i lavori di ristrutturazione e adeguamento sono pressoché completati. E’ con soddisfazione quindi che la società Reyer è lieta di annunciare che il basket di serie A, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, é ormai prossimo a tornare in città. I tecnici che stanno seguendo i lavori per conto della Reyer hanno preso contatto con la Commissione Pubblici Spettacoli del Comune di Venezia, che il Palasport Taliercio e i suoi 3.506 posti è definitivamente pronto. Tornando alla trasferta milanese la squadra milanese forte delle veterane Gottardi, Sta-
bile e Frantini (tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazionale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pastorino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Carangelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani raggiungendo S.M.Lupari, sale l’aggressività difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pastorino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi finali. Ma le difficoltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avversarie sempre agguerrite in A2. R.P.
Tiro con l’arco Sempre più iscritti alla società “Arcieri del Doge” cicliSmo paolo Simion
Tiro c
Arcieri, un successo veneziano Ar trionfa
S
uccesso di prestigio per il ciclista veneziano Paolo Simion di Roberta Pasqualetto che lo scorso ottobre ha vinto la classifica finale dell’Omniun dua società sportiva Gli Arcieri del Doge è stata fondata rante la nel prima 1986, tappa di Coppa del da Vittorino Venanci e altri 4 soci, gli atleti si allenano Mondo dia ciclismo Mestre. su pista svoltasi E’ in continua crescita e conta più di 50 atleti neliscritti velodromo di cui di 20Cali in Colombia. nelle classi giovanili. Da due anni le classi giovanili Il corridore, partecipano tesserato ai per la formagiochi della gioventù portando quest’anno ben due zioneatleti trevigiana alla fasedella Zalf Euromonazionale e un primo posto nel campionato Regionale bil Desiree Fita. Fior,L’alè stato il più forte lenatore e vice presidente, Vittorini Venanci, segue dopoglile atleti sei prove nelleche compongono strutture comunali. I risultati sportivi sono molti: inquesta campodisciplina nazionaleolimpica: giro lannelle classi giovanili arco olimpico con 1 titolo Italiano ciato,Fita corsa e cona parpunti, eliminazione, tecipazione ai mondiali; nella classe senior femminile inseguimento arco olimpico individuale, scratch Paolo Simion vince la gara con 3 titoli Indoor, con 2 titoli Italiani squadre Indoor, e chilometro 1 titolo italiada fermo. gara Un La momento della premiazione no Fita squadre, 1 partecipazione agli Europei Indoor; dell’Omnium nella classe per la sua durata, spalmata in due giorni, e per la sua durezza viene consinazionali. In settembre svoltiambita. i campionati regionaliche a Santa maschile arco olimpico con un 1 titolo Italiano derata Indoor.come “Abbiamo il Decathlon dell’atletica leggera siedsono è molto Paolo Simion, ha di SalaDavid sulla Muntanera distanza 70emallo + Olimpic L’atleta Patrizia tutte le fasce di età che partecipano a questo sportpreceduto – dice Vittorino in classifica Maria lo spagnolo svizzeroRound. Loic Perizzolo, nella Ferretti, faseposto di qualifi ottenuto il terzo posto nella Venanci – con ragazzini di 7 anni fino a una signora varie prove iscritta ha che conquistato un nella secondo nellocazione, scratch ha e nell’eliminazione, e buoni Seniores F. Neia seguenti scontriPaolo diretti, validiora invece per gli ha 77 anni. Io consiglio sempre di fare una provapiazzamenti prima di decidere in tutte lecategoria altre specialità. Grazie questa vittoria Simion è anche non èdopo statalasorretta dalla buona sorte paio di se praticare questo sport perché, bisogna essereil portati, leader diabbiamo specialità Assoluti, in CoppaPatrizia del Mondo prima prova. Questa pereilunciclista originario di Martellago è l’ottava non molto vittoria brillanti stagionale le sonodopo costate i trionfi l’eliminazione su strada conquistati al primo turnotato che chi non ha mai fatto sport trova difficoltà nel praticare il frecce con lalaZalf no. Gli Fior. allenamenti I prossimi si tengono appuntamenti fino aper marzo Paolonelle Simion palestre sono Bissuola stati i tiro con l’arco”. Nel mese di luglio si è svolta a Varese faseEuromobil finale Desireé Campionati Europei suL.Pista Da Vinci svoltisiperin gli Lituania adulti dal e nella 19 alVirgilio 21 ottobre per i ragazzini; mentre le prossime da aprile a dei Giochi della Gioventù. Dopo un’equlilibratissima competizione, tappe della3Coppa Mondo su ciPista si sposta lo vedranno all’aperto impegnato nel campo a Glasgow tiro del incentro Scozia sportivo dal il Piemonte ha sconfitto la Lombardia con il distacco di soli punti, del settembre mentre il Veneto, in testa per buona parte della gara, 16 alha18dovuto novembre ac- eddiaZelarino Aguascalientes in via Castellana. in Messico Info dal 17 segreteria@arcierideldoge.org al 19 gennaio. G.P. o contentarsi del terzo gradino del podio Giochi della Gioventù - Finali visitare il sito www.arcierideldoge.org
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bile e Frantini (tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazionale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pastorino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Carangelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani raggiungendo S.M.Lupari, sale l’aggressività difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pastorino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi finali. Ma le difficoltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avversarie sempre agguerrite in A2. R.P.
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Un momento della premiazione nazionali. In settembre si sono svolti i campionati regionali a Santa Maria di Sala sulla distanza 70 m + Olimpic Round. L’atleta Patrizia Ferretti, nella fase di qualificazione, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Seniores F. Nei seguenti scontri diretti, validi invece per gli Assoluti, Patrizia non è stata sorretta dalla buona sorte e un paio di frecce non molto brillanti le sono costate l’eliminazione al primo turno. Gli allenamenti si tengono fino a marzo nelle palestre Bissuola L. Da Vinci per gli adulti e nella Virgilio per i ragazzini; da aprile a settembre ci si sposta all’aperto nel campo tiro del centro sportivo di Zelarino in via Castellana. Info segreteria@arcierideldoge.org o visitare il sito www.arcierideldoge.org
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Primarie Da sinistra a destra
Dal Veneto verso la guida dell’Italia
Stop ai politici calati da Roma. Ora è una delle regioni più operose del Nord-Est a presentare i propri candidati: amministratori in campo per la guida del Paese di Germana Urbani
P
er le politiche 2013 scende in campo chi monta i gazebo del Pd la mattina presto il Veneto, nel vero senso della parola. della domenica e, nonostante la disaffezioSì perchè da qui parte addirittura una ne di molti e l’arrabbiatura di tanti, presenta candidatura alla premiership del Paese. la mia candidatura alle primarie, chiede una Laura Puppato, Capogruppo Pd in con- firma perchè anche io, sconosciuta ai più e siglio regionale ed eletta con quasi 27mila ignorata completamente dalla stampa navoti, il 25 ottobre ha consegnato le 20mila zionale, possa prendere parte alle primarie firme necessarie a candidarsi alle primarie del centrosinistra. Contando le firme di tutti del centrosinistra. La sua è stata un’impre- questi italiani volonterosi in questi giorni sa alla Davide contro Golia, sì perchè il Pd pensavo: “l’Italia ha bisogno di voi, io sono che conta, in Italia come in Veneto, sosterrà solo uno strumento, vorrei rappresentarvi, Bersani e mal sopporta gli outsiders com’è spero di farcela!”. E ce l’ha fatta. la Puppato. In pochi credevano che ce l’aSarà insieme a Bersani, Rezi, Vendola vrebbe fatta a raccogliere in una settimana e Tabacci uno dei protagonisti delle primarie le 20mila firme necessarie, invece eccola lì, di Centrosinistra che, in larga parte sono a ringraziare tutta la state caratterizzate da “gente di buona vo- Puppato, Galan, partenze e passaggi lontà, che non smette Tosi. Ma anche importanti nella nostra mai di sperare che la Renzi e Bersani regione. politica possa essere partono da qui per Il giovane Renzi, anche altro rispetto a raggiungere il Paese sindaco di Firenze e quello che vediamo rottamatore per ecceloggi”. lenza, ha iniziato la sua campagna a metà “E’ un’onda lunga – racconta Lau- settembre partendo da Verona, cuore della ra Puppato – che preme con la forza dei nuova Lega in Veneto. Una scelta forse simtantissimi che oggi in Italia credono ancora bolica per lanciare un messaggio a quanti, nella democrazia partecipativa, nella capa- nell’ex compagine di centrodestra non sono cità di cambiare le cose partendo dal basso, più disposti a votare il Pdl e le forze padane. dalla gente comune, da chi si prende una Il fiorentino è sicuro di far breccia sui delumattinata di ferie dal lavoro per fare un si dagli scandali e dalle ruberie del cerchio banchetto di raccolta firme al mercato, da magico di Bossi e figlio, dalle razzie laziali
Da sinistra: Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, Giancarlo Galan, Flavio Tosi e Laura Puppato di Batman e dalla nuova tangentopoli lombarda. Lui, con una campagna tutta americana guidata mediaticamente dal padre del Grande Fratello, cercare i voti a destra e lo fa proprio partendo da qui, da una regione che da vent’anni vede il centrodestra al suo timone. Va detto anche che questo territorio è particolarmente importante dal punto di vista economico. Anche se la locomotiva del Nord-Est in questi anni ha rallentato molto e nel Veneto ha rischiato di fermarsi del tutto, qui ancora le macchine girano e il lavoro resiste. Bersani, giustamente, ne tiene conto e anche per lui il Veneto, e Padova in particolare, è stato uno dei primi appuntamenti della sua campagna per le primarie. Per il suo arrivo il pubblico era numeroso
e attento, persino affettuoso. Il segretario qui è forte del consenso dello zoccolo duro del partito che verso gli altri protagonisti in campo non è per nulla morbido. Ma la grande novità di fine ottobre arriva da destra. Dopo che Berlusconi ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni è partito anche da questa parte il toto primarie. Immediata la discesa in campo dell’ex governatore Giancarlo Galan. “ Se siamo persone intelligenti si fanno le primarie come ha detto Berlusconi e io – ha affermato Galan - ci sarò; non per esibizionismo ma per rappresentare una storia di buona amministrazione di cui sono stato protagonista per 15 anni ed anche per rappresentare un’area, quella liberale che s’è stinta”. Galan, dunque, potrebbe essere
Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA, e i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri grATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue doMAnde.
PER INFORMAZIONI suglI INCONtRI:
da destra uno dei competitor per la poltrona di Primo ministro, e non nasconde le sue idee sul Pdl in crisi quando afferma che “c’è bisogno di un intervento radicale”! Sempre veneto e in corsa alle politiche della prossima primavera potrebbe esserci un altro amministratore e politico stimato in molta parte del nord-Est: il sindaco Fabio Tosi, che i media non smettono di descrivere come il volto pulito ed efficiente della Lega che sa amministrare. I suoi sono convinti che una sua discesa in campo saprebbe attrarre i delusi di Pdl, Pd e Udc, gente che non è più disposta a votare politici calati dall’alto ma che vuol votare facce che conosce, di cui si fida e che incarnano davvero il cambiamento di cui la terza repubblica ha bisogno.
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Il Veneto in primo piano 27 7 Voto cattolico cercasi
Il centro si muove di Germana Urbani
Pierferdinando Casini e Beppe Grillo. Sotto Marco Paolini
Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo
A
nche le forze moderate di centro cercano nel Veneto la forza necessaria a garantire la rappresentanza politica di cui hanno bisogno gli attuali leader. Casini e i suoi rilanciano convinti che i moderati ex Dc tornino all’ovile dopo l’esperienza tragica del berlusconismo che loro, però, hanno appoggiato lungamente. Il programma che mettono in campo fotografa il loro desiderio di rappresentare ancora il voto cattolico moderato con la benedizione, se possibile, della Conferenza Episcopale. L’impressione però è che all’Udc manchi qualcosa di fondamentale. Se il tema del rinnovamento è e sarà uno dei cardini principali delle prossime politiche allora dovranno presto correre ai
la curioSita’
ripari: Casini, è in Parlamento da oltre 29 anni, Beppe Pisanu, 38 anni, Giorgio La Malfa, figlio d’arte in politica dal 1972 per non parlare dei “giovani” Cirino Pomicino, De Mita e molti altri. Certo Antonio De Poli ci sarà ma non si può certo dire che lui sia l’uomo nuovo, il Renzi dell’Udc e anche il suo famoso radicamento sul territorio da quanto è parlamentare è venuto un po’ scemando. Sempre al centro sta un nuovo soggetto politico come Italia Futura di Montezemolo che da noi è incarnato, però, da volti conosciuti e approdati al “futuro” da altre compagini politiche. Tra loro Massimo Cacciari, Andrea Causin e Diego Bottacin, tutti ex Pd. “E’ tempo di
cambiare la classe dirigente – ha detto Jacopo Silva, imprenditore trentanovenne, uno dei tre coordinatori regionali – con una nuova e preparata, possibilmente senza partiti ma con un programma credibile”. Una battaglia simile a quella che ha combattuto con successo anche Grillo alle scorse amministrative in Veneto. E probabilmente anche per le politiche di primavera la vera novità sarà il Movimento cinque stelle, che oggi i sondaggi battezzano come il secondo partito in Italia. Grillo oggi sbarca in Sicilia ma non mancherà di risalire lo stivale e vedremo come reagiranno i veneti. Quanto al voto cattolico c’è da stupirsi. Da una recente indagine Ipsos,
commissionata dalle Acli, emerge che il 27% dei cattolici oggi non voterebbe, che solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e che il 14% voterebbe Grillo. “ Senza segnali visibili e credibili di cambiamento – ha commentato Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli - qualsiasi alleanza o proposta politica si rivela inutile e velleitaria. La propensione all’astensionismo tra i cattolici praticanti è più alta rispetto al resto dei cittadini. Non serve un partito cattolico, ma un salto di qualità nella presenza dei cattolici in politica, a cui i cittadini chiedono più onestà e più attenzione a lavoro, famiglia e poveri”.
marco paolini per laura puppato
“C
orre per le primarie del centrosinistra, è brava eppure quasi ignorata”. E’ Marco Paolini, tra le pagine del Corriere della Sera, a sostenere la candidatura alle primarie di Laura Puppato e ad incoraggiare la gente a sostenerla. “Conosco Laura Puppato – scrive Paolini – da quando era un sindaco di provincia e dalla prima volta che l’ho incontrata ho pensato a Tina Anselmi: mi sembra che abbiano una cosa in comune, sono un’eccezione alla regola. Tina Anselmi è riuscita a farsi apprezzare anche da chi (come me) aveva un pregiudizio ideologico verso di lei. Oggi il pregiudizio si rivolge in blocco alla classe politica. Quel pregiudizio conterà moltissimo tenendo sempre più gente lontana dai seggi a meno che non si cominci a cambiare le regole. A questo servono le eccezioni, come dice Brecht aiutano a riconoscere che ciò che è diventato regola a
volte è sbagliato e va cambiato. La candidatura a presidente della Anselmi non venne presa sul serio dalle regole della politica. La proposta di candidarsi alle primarie Laura l’ha fatta da sola ed è una candidatura seria, capace di motivare anche chi sente oggi quel pregiudizio sulla politica. Scrivo per stimolare chi pensa a lei come suo candidato possibile alle primarie a fare una campagna dal basso per farla conoscere. Le primarie sono un’occasione per dare un po’ di sostanza e speranza alla democrazia. Una volta il Veneto, di regola, generava soprattutto emigranti e donne di servizio per la gente di città e una classe politica di scarso rilievo nazionale con poche eccezioni. Ogni tanto, in una di queste eccezioni, genera anche una donna di servizio pubblico tenace, senza soggezione verso chi è più potente di lei, capace di farsi apprezzare anche da elettori di campo avverso. “Brava!”
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28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Enti locali La Regione non ha dato nessuna indicazione al Governo per il riordino delle Province
Padova con Treviso e Rovigo con Verona Aspettando le aree metropolitane Vi-Ve-Ro e Pa-Tre-Ve il Governo ha applicato la spending review di Mauro Gambin
P
arole, parole-parole, parole, parole-parole-parole, parole soltanto parole, parole tra noi... Parole indimenticate, quelle di Mina e Alberto Lupo nella celebre canzone del ’72, del tutto inutili invece quelle che hanno preceduto e accompagnato il voto nel Consiglio regionale del Veneto lo scorso 19 ottobre. Il dibattito per il riordino delle provincie, infatti, si era protratto per settimane in Conferenza Regione-Autonomie locali, per ben tre giorni nelle commissioni Statuto e Affari istituzionali e per altri due giorni in aula ma il risultato è stato quello di partenza. La Regione del Veneto non ha trasmesso alcuna indicazione al Governo per il processo di riordino delle Province secondo le norme contenute nella “Spending review”. Ha invece indicato, senza che questo fosse necessario, di “procedere alla soppressione delle Regioni a Statuto speciale, in Questa è la situazione attuale per quanto riguarda il Veneto: Insieme quanto non hanno più le caratteristiche per giustificare Padova e Treviso come pure Verona norme speciali ed enormi stanziamenti che determi- e Rovigo ma la previsione è quella nano sprechi di risorse pubbliche”. Chi può, provi ad di creare due aree metropolitane immaginare la faccia del ministro Patroni Griffi quando, tenendo in mano il documento arrivato dal Veneto, ha metropolitana Vi-Ve-Ro per contro bilanciare la “Grande cercato indicazioni sulle quattro provincie (che erano Venezia” che andrà creandosi con l’unione di Padova già state indicate come “da unificare”, da “accorpare” e Treviso alla città lagunare, Pa-Tre.Ve. A scompigliare o da “fondere”) e ha trovato invece l’inutile appun- le carte di un accorpamento annunciato solo su base to e l’altrettanto superflua precisazione di mantenere numerica (Belluno a Treviso e Padova a Rovigo) pare tutte e sette le province venete. “Al limite – riporta sia stata la città di Padova che con la sua cintura e l’ala delibera - un loro riordino sarebbe stato possibile rea termale aveva espresso la volontà di far parte della nel caso fosse stato concesso un ulteriore termine di città metropolitana di Venezia. Tale iniziativa ha richiesei mesi alla Regione” che tuttavia non avrebbe intra- sto una sterzata per rimettere in asse un Veneto che preso la riorganizzazione della loro natura visto che, con questa unione avrebbe avuto una grande provincia secondo la maggioranza in Consiglio regionale, le da 1.800.000 abitanti. Quindi la scelta del Consiglio province dovrebbero rimanere enti di primo grado con dei ministri è stata quella di dare luogo ad una azione i consigli eletti a suffragio univer“in fieri” che troverà perfeziosale. Insomma carta straccia che Avevano chiesto namento in futuro. I comuni, ha lasciato al Governo Monti la accorpamenti, infatti, avranno altri 60 giorni massima libertà di riordinare il è stato dato di tempo per decidere del loro Veneto a proprio piacimento. Del l’assenso per destino e anche la Regione verresto da Roma avevano chiesto un ente in più rà chiamata nuovamente ad di indicare in quale senso operaesprimersi. Intanto i parametri re gli accorpamenti ed invece, come risposta, hanno della spending review sono salvi con 86 province scese avuto l’autorizzazione a creare un ente in più: la città a 51, mentre per quelle delle regioni a stato speciale si metropolitana. Eppure le proposte in consiglio non deciderà visto che ci sono altri sei mesi di tempo. Da erano mancate, il Pd ad esempio aveva proposto la giugno 2013 è previsto il commissariamento di tutte le creazione di due province “metropolitane” composte Province. Tutti i presidenti, dunque, verranno sostituiti da Verona e Vicenza ad ovest e da Padova e Treviso dai commissari, mentre i dipendenti in esubero, si parla al centro della regione, il mantenimento della provincia di circa 3000 persone, verranno assorbiti in altri enti. di Belluno, (in virtù di quanto disposto dallo Statuto) Non ci saranno più elezioni per il consiglio provinciale e Rovigo (in ragione della peculiarità territoriale del in quanto dal 2014 le province diventeranno enti di Polesine) mentre alla provincia Venezia il ruolo di città secondo grado formati da 12 componenti scelti fra i metropolitana. Neanche l’emendamento di alcuni con- sindaci e votati solo dai consiglieri comunali dei Comuni siglieri del Pdl (Laroni, Conta, Bendinelli e Padrin) ha compresi in una determinata provincia. Come anticipaavuto successo, in quanto la loro proposta di abolire to dal ministro, durante le elezioni non varrà il principio tutte le Province venete tranne quella di Belluno, in dell’una testa un voto, dato che le preferenze espresse previsione della futura creazione di due aree metropo- verranno pesante in base all’importanza del Comune litane, non ha trovato consensi. Cosi in mancanza di di riferimento. Al vertice della futura organizzazione ci indicazioni precise il consiglio dei Ministri ha proceduto sarà un presidente, anch’esso per essere eletto dovrà con l’accorpamento di Padova a Treviso e di Rovigo con essere un sindaco, mentre scomparirà la Giunta, l’orgaVerona. Salva la provincia di Belluno alla quale è stata no politico di ogni amministrazione. Anche le funzioni riconosciuta la peculiarità montana, salva la provincia delle province sono dimagrite, rimarranno solo tre gli di Venezia che diventerà città metropolitana e salva ambiti che ricadranno sotto la loro responsabilità: il coper il momento anche la provincia di Vicenza ma con la ordinamento e la pianificazione territoriale, la viabilità prospettiva di rientrare con Verona e Rovigo nell’area e le scuole di secondo grado.
L’opinione Diego Bottacin, Verso Nord
“la regione rimedi al clamoroSo autogol delle ScorSe Settimane
I
l riordino delle Province così come uscito dal Consiglio dei ministri pone, per il Veneto, l’urgenza di procedere quanto prima alla costruzione della vera città metropolitana. Ne è convinto il capogruppo di Verso Nord in Diego Bottacin Consiglio regionale, Diego Bottacin, che in una nota sollecita la Regione “a rimediare al clamoroso autogol delle scorse settimane, favorendo la definizione dei confini seri della città metropolitana veneta. Poiché il governo ha salvato Belluno, ha dovuto accorpare Rovigo con Verona e Padova con Treviso. Quest’ultima aggregazione come provincia è una specie di monstrum e pone con forza il tema di creare un unico ente, la città metropolitana veneta tra Padova, Treviso e Venezia, cioè nelle aree più densamente popolate del nostro territorio. La Regione - conclude Bottacin - si faccia immediatamente parte attiva di questo processo che ormai è irreversibile”.. Lucio Tiozzo, Partito Democratico
“la Scelta del governo ci SoddiSfa ma Serviva piÙ coraggio”
“D
al governo arriva un segnale inequivocabile di semplificazione degli enti locali per una maggiore efficienza e maggiori risparmi nella spesa pubblica. Dunque la decisione del Consiglio dei Ministri ci Lucio Tiozzo soddisfa nel suo complesso”. I consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, si è dichiarato soddisfatto delle decisioni assunte dal Consiglio dei ministri, in particolare per la scelta di mantenere la Provincia di Belluno. Ma il giudizio è positivo anche per l’accorpamento Padova-Treviso, proposta già avanzata dal gruppo consiliare dei democratici nella conferenza RegioneAutonomie locali e in Consiglio regionale: “In questo modo - sottolinea - si apre la strada per dare un riconoscimento istituzionale ad una realtà già di fatto esistente, la PaTreVe”. “Analogamente ci attendevamo maggiore coraggio nel riordino per l’area occidentale - aggiungono i due esponenti democratici - dove ci appare forzata l’aggregazione Verona-Rovigo. Tuttavia - osservano - rimangono aperte le possibilità di operare una maggiore semplificazione ed aggregazioni forti, secondo la nostra proposta originaria di accorpare di Verona e Vicenza in un’unica ‘Provincia metropolitana’. Tiozzo infine riserva una nota critica al presidente Zaia: “Il suo ribadire che il Veneto deve essere considerato come un’unica vera area metropolitana appare come un gioco a spingere più in là la palla dopo non aver mosso un dito nel momento in cui la sua maggioranza doveva assumere una posizione netta a favore delle aggregazioni tra territori e non di chiusura conservatrice che ha impedito alla Regione di essere protagonista del suo destino. Insomma Zaia continua ad inseguire un lontanissimo e improbabile futuro senza cambiare concretamente il presente. E’ un presidente che resta sempre fuori dalla partita mentre altri decidono sulla nostra testa”. Matteo Toscani, Lega Nord
“belluno, Salvato l’ente ma Soprattutto i Servizi”
Marco Toscani
“L
a decisione del Consiglio dei Ministri di escludere la Provincia di Belluno dal piano nazionale di accorpamento rappresenta sicuramente una notizia positiva, anche in considerazione del fatto che altrove si è proceduto con accorpamenti illogici che fanno accapponare la pelle”. E’ il primo commento del vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Matteo Toscani al decreto-legge sul riordino delle Province e all’istituzione delle città metropolitane. “A mio avviso - prosegue il consigliere della Lega Nord - è importante tenere distinte le due questioni cruciali di questo provvedimento. La prima riguarda l’Ente Provincia, che viene salvato ma diventa di secondo grado e, al momento, è privo di competenze e soprattutto di risorse. Da questo punto di vista, la Regione Veneto potrà dar seguito a quanto previsto nello Statuto, ma solo a condizione che a livello statale non si prosegua con politiche e tagli di chiara impostazione centralista. La seconda questione è meno evidenziata, anche se è forse ancora più rilevante per i cittadini: insieme all’Ente vengono salvaguardati anche tutti i servizi, le organizzazioni e le associazioni organizzate su base provinciale. Il Governo già preannuncia che “il riordino delle Province è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione anche degli uffici territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile) in base al nuovo assetto. Dunque anche gli altri uffici su base provinciale saranno di fatto accorpati”. Si può immaginare benissimo quali e quanti sarebbero stati i disagi per i cittadini se questo fosse accaduto anche a Belluno”. Costantino Toniolo, Popolo della Libertà
“meno burocrazia e’ un punto del noStro programma”
“L
a provincia di Vicenza rimane così com’è, ma in realtà le cose cambiano”. Lo afferma dopo aver appreso i contenuti del Decreto legge del Consiglio dei Ministri sul riordino delle province, Costantino Toniolo, presidente della commissione Bilancio e Affari Istituzionali in Consiglio regionale del Veneto. “Per quanto riguarda la provincia berica - informa il rappresentante del PdL - viene mantenuta l’integrità territoriale, i confini, ma il ruolo dell’amministrazione cambia, perché dovrebbe diventare un ente di secondo grado dove avranno la loro rappresentanza i comuni. Personalmente - precisa - la vedo come una sorta di conferenza delle Unioni dei comuni. Sono proprio i comuni che in questa fase acquisiscono maggior potere. Il fine è quello di offrire ai nostri cittadini e alle attività economiche sul territorio migliori servizi e a meno soldi. Grazie anche alle norme approvate in Regione in materia di funzioni e servizi dei comuni - spiega Toniolo - i municipi hanno l’opportunità di dare impulso all’innovazione in materia di gestione degli enti locali, di evolvere e migliorare la loro macchina con le Unioni, sia quelle ordinarie sia quelle montane, queste ultime occasione per esaltare la specificità di territori ad esempio come l’Altopiano di Asiago e dei paesi ai piedi delle Piccole Dolomiti”. A noi amministratori regionali resta il ruolo di programmazione, indirizzo e controllo su tutto il territorio veneto. Ora tutti assieme - conclude Toniolo - dobbiamo rimboccarci le maniche per superare al meglio il momento di crisi che si fa sentire a tutti i livelli. Il nostro fine è sempre il bene comune e lo snellimento della macchina burocratica è sempre stato uno dei punti del nostro programma!” Costantino Toniolo
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30 12 Cultura veneta Mostre a Vicenza Nella neo-restaurata Basilica Palladiana quattro secoli di pittura
Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure La mostra ha acceso vivaci polemiche verso il curatore Godin, ritenuto da parte della critica ideatore di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s di Alain Chivilò
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opo cinque anni di sapienti restauri la Basilica Palladiana è pronta a diventare un centro museale di livello internazionale. Interventi sistematici, che hanno ripensato molte delle variazioni create nel dopoguerra, sono stati voluti dal Comune e finanziati dalla Fondazione Cariverona per un costo complessivo di 15 milioni di euro. In quest’ambito non poteva farsi scappare l’occasione la società trevigiana Linea d’Ombra di Marco Goldin, che per prima inizia il percorso espositivo della Basilica con “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”. Quando si parla degli eventi culturali marchiati Goldin c’è la dicitura, da parte di una frangia della critica, di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s, ossia esposizioni per una marea senza fine di visitatori, sia per contenuti “facili”, sia per un buon marketing alla base. Se prendiamo per esempio la separazione tra Fondazione Cassa Marca e Linea d’Ombra anni fa a Treviso, Casa dei Carraresi, si nota come il dibattito spesso
torni vivace con rimpianti da un lato e conten- voluto rintracciare le radici del ritratto psicolotezza dall’altro. La cosa certa è che tali mostre gico tipico del Novecento tra i capolavori del portano un indotto non indifferente alla città passato” afferma il curatore Goldin. Quindi Beato Angelico, che apre ospitante, soprattutto la mostra, con Freud per aree non così bat- La chiave di lettura e Bacon, su cui idealtute dai flussi turistici è il confronto, mente si chiude, hanno tradizionali. L’originalità l’assonanza qualcosa che li unisce. di questa esposizione è e il rimando tra Quattro sono le sezioni: l’assenza di un catalogo pittori e soggetti il sentimento religioso, normalmente concepito, in quanto Goldin ha scritto un vero e proprio la nobiltà del ritratto, il ritratto quotidiano e libro che traccia linee guida e approfondimenti il Novecento lo sguardo inquieto. La chiave di espositivi: il volto e lo sguardo dal Rinascimen- lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando to al contemporaneo. “In circa 100 opere ho tra pittori e relativi soggetti nelle loro opere in
Nella foto il curatore Marco Goldin e due delle opere in mostra diversi periodi storici. I nomi sono altisonan- due opere della fine del Quattrocento, utile a ti e in una carrellata si passa da Mantegna, far capire come il tema riguardante la distanza Veronese, Tiziano, Raffaello, Giorgione, Dürer, fra l’ambito toscano/fiorentino legato al diseCaravaggio, Rembrandt, Rubens, Tiepolo, gno e quello veneziano unito al colore, possa Goya, Velasquez, Van Gogh, Manet, Gaugin, talvolta avere un punto di contatto molto inteRenoir, Monet e Cézanne, a Bonnard, Munch, ressante. La mostra chiude il 20 gennaio ma il Picasso, Matisse, Modigliani e Giacometti. Un corpo centrale riaprirà a Verona, Palazzo della percorso che dalla soavità e plasticità dei volti, Gran Guardia, con il nuovo titolo “Da Botticelli secolo dopo secolo, si arriva all’inquietudine a Matisse. Volti e figure”. L’apertura sarà dal contemporanea. Il percorso è molto vario 2 febbraio fino al 1 di aprile con nuove opere e ritmato e per farlo comprendere meglio il che sostituiranno quelle rientranti nei musei curatore mette a paragone, per esempio, il d’appartenenza. Come anticipazione ci saranCristo risorto di Botticelli con il Cristo porta no anche Antonello da Messina, Van Eyck e croce di Bellini. Quindi un accostamento, di Memling.
Incontri con gli artisti Intervista ad Antonio Nunziante
Autunno d’Arte veneziano
TRE MOSTRE E IN TRE SITI PRESTIGIOSI
L’interiorità della pennellata che rende ulteriore il paesaggio
I
“A
ldo Rossi. Teatri” presso il Magazzino del Sale ed “Emilio Vedova. Lacerazione. Plurimi/ Binari ‘77/’78” presso l’ex squero delle Zattere, laboratorio del Maestro: sono le due mostre organizzate dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fino al 25 novembre. Dell’architetto designer Rossi (Milano 1931) sono esposti per la prima volta 15 progetti attraverso 120 tra studi, schizzi architettonici, disegni, modelli di concorsi, oggetti di scena tutti riguardanti il tema teatrale. Si pone dunque l’accento sulle scenografie per opera e balletto e sulle architetture progettate e costruite. “Parma, Padova, Pavia, Piacenza, Reggio e ancora Venezia, Milano e tutte le capitali padane dove il teatro accende le sue luci nella nebbia persistente”, frase che testimonia l’amore di Rossi per quei teatri progettati fino al Teatro del Mondo, ricostruito in grande scala per l’occasione. Invece la seconda mostra allo Spazio Vedova presenta per la prima volta i cicli II, III e IV di Lacerazione, che esprime l’intensità e la passione del disagio esistenziale dell’artista verso una vita umanamente autentica. A que-
sti alcuni Plurimi/Binari singoli, che tecnicamente furono dipinti su pannelli asimmetrici in legno, scorrevoli in parallelo su binari, creando così una composizione in movimento. A Palazzo Fortuny fino al 19 novembre è di scena il consueto appuntamento autunnale con 4 artisti. Annamaria Zanella (Padova 1966), designer di gioielli, propone esemplari unici che superano l’oreficeria grazie allo studio e ricerca di metalli. Béatrice Helg (Ginevra 1956) con le sue fotografie atemporali nello spazio, luce e materia. Maurizio Donzelli (Brescia 1958) con gli acquerelli, gli specchi, i tappeti in lana e seta del Nepal, gli arazzi Jacquard tutti appositamente in sintonia con la storia del luogo. I suoi specchi sono intesi “come un oggetto in se stesso reinventato nell’immagine da lenti prismatiche, che rendono l’idea di un ipotetico miraggio nell’osservatore”. Franco Vimercati (Milano 1940 – 2011) con le sue fotografie d’oggetti comuni e seriali per esempio le bottiglie, le sveglie, le zuppiere. La fotografia per lui è tutto, perché l’oggetto parla con la fotografia e essa stessa parla con l’oggetto. Al.Ch.
l Maestro Antonio Nunziante è uno dei più importanti ambasciatori dell’Arte Italiana nel mondo. Lo dimostra l’importante futuro appuntamento presso il museo Orsay e Louvre ma non solo. I richiami alla metafisica e al surrealismo della prima fase sono stati assimilati e personalizzati in una pennellata grassa e matura. La libertà e la gioia nel dipingere propongono tematiche con differente spessore, come il volo dei fenicotteri o la parete di una stanza che irradia ulteriori luoghi, portando l’osservatore in un’altra dimensione. Il paesaggio è oramai interiore e metabolizzato da una lunga riflessione originale, che parte dall’Ottocento ma giunge a noi con freschezza e contemporaneità. Oli, tempere all’uovo e maioliche sono i mezzi delle sue costanti creazioni innovative. Dunque, una testimonianza diretta è ora indispensabile e tra gli innumerevoli impegni, Antonio Nunziante, all’interno degli spazi della Galleria Orler di Mestre, ha scambiato alcune battute in un periodo felice della sua carriera pittorica. Surrealismo, metafisica. Un mix “intrigante”? “A volte c’è una commistione tra le due possibilità espressive. Mediamente la metafisica mi da più apertura, nel senso che è una realtà possibile e più vicina a noi. Il surrealismo invece è qualcosa di estremo, oltre una realtà. Raramente vado oltre la realtà delle cose, infatti nel contesto della mia espressione apparentemente tutto sembra ben proporzionato e normale, ma non è proprio così. Ci sono volutamente delle esaltazioni del soggetto primario, dell’attore
principale dell’opera e del concetto che elaboro, in cui voglio focalizzare l’attenzione dell’osservatore, risaltando con il colore e le proporzioni il punto focale del quadro. Raramente esco troppo fuori da un concetto di iper-realtà. Quello che cerco di trasmettere è il sentimento e lo spirito che ho dentro nel momento in cui dipingo. Questo è quello che m’interessa di più rispetto alla superficie delle cose, perché la mia pittura porta ad essere guardata prima che pensata”. Dal 2010 una nuova “atmosfera”. Me ne può parlare? “Quell’emotività interiore, che ho cercato di trasmettere fino ad oggi attraverso il dettaglio del disegno e della pittura, adesso cerco di esprimerla attraverso la gestione nuova della materia e degli elementi. A volte anche in modo impulsivo, come per esempio il colpo del pennello od una sfumatura lasciata abbandonata volutamente. E’ un’apertura ancora ulteriore, sempre nell’ambito della figurazione, perché è il mio mondo in cui continuerò ad esprimermi, ma con una libertà e sicurezza date dal confrontarmi con i grandi maestri. Tutto questo
mi ha dato più sicurezza. Quando un’artista diventa conscio delle proprie possibilità, vuol dire che sta raggiungendo la maturità giusta per cominciare a sintetizzare un po’ tutto quello che ha fatto. Questo momento della sintesi è quello che affascina molto il pubblico colto, perché capisce quando un’artista è felice dentro e sicuro di se”. Cinque versioni dipinte da Böcklin per l’Isola dei Morti. Questo è un soggetto, ovviamente interpretato, caratterizzante in molti suoi quadri. Me ne può parlare? “Non ha condizionato solo me, ma grandi artisti come De Chirico, Dalì, Clerici. E’ un’icona, un simbolo che ha ispirato gli artisti ossia un’isola che galleggia in mezzo all’acqua, l’isola di Peter Pan, l’isola che non c’è, quindi è il luogo ideale, è l’arcadia. Per esempio, spesso una persona, carica di tensioni, dice che vorrebbe scappare su un’isola. In quest’ambito è un rifugio della mente, un luogo ideale dove vorresti essere. Non è un luogo esistente, è un luogo mentale. In sintesi mi ha colpito proprio questo: Al.Ch. l’essere un luogo della mente”.
I nostri esperti 31 Messaggio pubblicitario
L’OTTICO
L’OCuLIsTa
Retinopatia diabetica DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it
Un’indagine eseguita in Italia ha stimato in circa 2.000.000 il numero dei pazienti diabetici presenti nel nostro paese. A questa cifra deve essere poi aggiunto il numero di persone che sono affette da diabete senza saperlo (probabilmente più di 1.000.000). La malattia si può manifestare: - come diabete mellito tipo 1 o insulinodipendente legato alla marcata diminuzione o assente secrezione insulinica (10%); - come diabete mellito tipo 2 caratterizzato dalla associazione di ridotta secrezione pancreatica di insulina e resistenza periferica alla sua azione (90%). E’ dimostrato in maniera inconfutabile che una iperglicemia cronica porterà allo sviluppo della malattia e alle sue complicazioni principali che sono la retinopatia diabetica, la nefropatia diabetica, la neuropatia diabetica. Ci soffermiamo sulla retinopatia diabetica che rappresenta la prima causa di perdita di vista in età lavorativa nei paesi industrializzati. Tutti i medici che seguono pazienti diabetici devono essere consapevoli di questa minaccia e delle procedure altamente efficaci che possono essere messe in atto per prevenire i danni permanenti della funzione visiva. Qualunque medico deve sapere che il problema clinico, è che la retinopatia diabetica, anche avanzata, non produce sintomi visivi. Quando il paziente inizia a lamentare disturbi alla vista è troppo tardi per intervenire efficacemente e quasi mai è possibile scongiurare il danno fatto. E’ necessario intervenire con diagnosi precoci per poter identificare la retinopatia in uno stadio asintomatico o iniziale. L’ esame del fondo oculare, che qualsiasi oculista è in grado di effettuare ambulatorialmente, è l’esame principe per riconoscere una retinopatia diabetica dalla sua forma primitiva a quella più evoluta. Se riconosciuta in uno stadio iniziale, il paziente è indirizzato presso un centro diabetologico per eseguire regolari controlli della glicemia, della emoglobina glicosilata, della dieta, della terapia ipoglicemizzante orale, dell’insulina. Allo stesso modo vanno controllati tutti quei fattori che potrebbero contribuire a peggiorare la situazione retinica, come l’ipertensione arteriosa, fumo, dislipidemie. Se la retinopatia diabetica, all’esame del fondo oculare, è in fase conclamata ed ha raggiunto un grado tale da richiedere un intervento terapeutico, la laser terapia è l’unico presidio in grado di rallentarne la progressione, con lo scopo di non farla peggiorare ulteriormente. Il laser, in questo caso, non restituisce la vista come molti pazienti si illudono. La terapia va eseguita trattando aree di retina sofferenti che si identificano sottoponendo i pazienti ad una fluorangiografia, cioè ad un esame che permette la mappatura
della retina. Nei casi più gravi, cioè in presenza di emorragie importanti e processi cicatriziali coinvolgenti retina e vitreo, va presa in considerazione la vitrectomia chirurgica. La prevenzione e la terapia della retinopatia diabetica si avvale della collaborazione del medico e dello specialista. La conoscenza della malattia in tutti i suoi aspetti da parte del primo e la precoce diagnosi con strumenti semplici da parte del secondo può scongiurare danni gravi e irreversibili a carico dell’occhio.
Valentino Micaglio
Ipovisione
ODONTOIATRIA OGGI I consigli del Dott. Barchitta
RIACQUISTARE IL SORRISO IN UN GIORNO Una forte causa di disagio e stress è sicuramente quella di avere denti molto compromessi o mancanti. Altrettanto difficile da accettare è l’attesa della dentatura definitiva dopo un intervento di implantologia. Giorni o addirittura mesi senza denti o con protesi mobili provvisorie. Tutto questo fa parte del passato! Oggi si può sorridere immediatamente dopo essersi sottoposti all’implantologia. Attraverso la metodica del “carico immediato” si riabilitano intere arcate dentarie ottenendo da subito, nella stessa giornata dell’intervento, denti che assomigliano e funzionano come denti naturali. Prima di tutto si studiano i singoli casi attraverso l’utilizzo di sofisticate attrezzature e software e poi ci si prepara all’intervento avendo preso tutte le misure possibili per far sì che il paziente non abbia la percezione del dolore, viva con tranquillità le varie fasi della cura e torni a casa sereno con la dentatura fissata saldamente agli impianti. Tutto questo in una sola giornata, un giorno per riacquistare il sorriso.
L’ipovisione è una condizione di acutezza visiva molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidiana. Può essere causata da vari fattori (siano essi congeniti o acquisiti). La vista si può ridurre fortemente in seguito a patologie che possono colpire diverse strutture oculari, che vanno dalla cornea alla retina, fino al nervo ottico. L’ipovisione può essere associata a malattie che provocano una riduzione del campo visivo. Ad esempio, nel caso del glaucoma avanzato, che danneggia il nervo ottico, è come se si guardasse attraverso un tubo; oppure si può essere colpiti da patologie della macula, la zona centrale della retina (la più comune è la degenerazione maculare senile, che provoca la perdita della visione centrale). L’ipovisione grave può degenerare in cecità, che può essere parziale o totale. L’ipovedente presenta una ridotta acuità visiva e spaziale, associata generalmente ad una limitazione del campo visivo. Le patologie che possono portare a questo deficit sono molteplici: •Albinismo: si tratta di una malattia che può comportare una ridotta acuità visiva centrale, fotofobia (intolleranza alla luce) per assenza di melanociti iridei ed elevato errore refrattivo. •Diabete: è una malattia sistemica caratterizzata da una glicemia elevata (utile il controllo della pressione oculare). Se non curata correttamente, può provocare danni alla retina retinopatia diabetica, con riduzione dell’acuità visiva centrale (dovuta ad edema retinico, ossia ad accumulo di liquido negli strati retinici maculari). •Anomalie della cornea: sono essenzialmente il cheratocono in stadio avanzato, opacità di superficie e leucomi. •Toxoplasmosi: è una malattia associata alla corioretinite girata e provoca un notevole calo dell’acuità visiva centrale. •Retinite pigmentosa: questa malattia oculare genetica provoca l’atrofia dei recettori retinici deputati alla visione notturna e periferica, i bastoncelli, provocano una diminuzione sensibile della visione notturna e del campo visivo. •Degenerazione maculare senile e giovanile: è una malattia che colpisce il centro della retina, provocando la morte progressiva delle sue cellule. All’inizio si manifesta con una distorsione delle immagini al centro del campo visivo (le rette diventano curve al centro). Nei casi avanzati compare lo scotoma centrale (una macchia scura al centro del campo visivo): si perde la capacità di svolgere compiti quotidiani, come leggere, riconoscere le persone o guidare. Tuttavia, bisogna distinguere una forma secca (più comune), oggi non curabile, da una forma umida (trattabile con vario esito con iniezioni intravitreali). •Glaucoma: si tratta di una malattia oculare caratterizzata, il più delle volte, da una pressione oculare elevata che danneggia il nervo ottico. Negli stadi avanzati provoca generalmente una riduzione del campo visivo periferico. Può essere curato mediante instillazione di colliri o, se la pressione dell’occhio non si riduce, mediante trattamento chirurgico (il più comune è detto ‘trabulectomia’). BIBLIOGRAFIA: Wikipedia OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<
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Mi sono perso… ma ho trovato Dio STORIA D’AMORE, CATENE, TRADIMENTI E POESIE
Questo libro è stato scritto in un periodo particolare della mia vita. Separazione, depressione, perdita rimorsi, rimpianti e non vuol ferire nessuno ma solo condividere un
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bio di lettere la storia di un uomo che ad un certo punto della sua vita apparentemente normale e felice si è perso ed ha cercato rifugio, amore e conforto sbagliando spesso strada.
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ORTODONZIA L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’apparato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla nascita alla sua maturità.
Comprende tutti i procedimenti preventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di stabilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una corretta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.
ORTODONZIA INVISIBILE Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e invisibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accetta con maggiore positività il periodo della terapia.
Tutto su 4 è una metodica innovativa che permette di riabilitare una intera arcata dentale (superiore o inferiore) tramite l’inserimento di soli 4 impianti dentali endossei. Il vantaggio principale di questa tecnica è la sua possibile applicazione anche in pazienti con atrofia ossea, in cui vengono sfruttate quelle zone della bocca dove è minore il riassorbimento osseo. Altro fondamentale vantaggio è che nella stessa giornata dell’intervento chirurgico (inserimento degli impianti) viene posizionata la dentatura fissa provvisoria avvitata.
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