La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

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del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.18 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

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Sociale Crisi, meno assicurati sulle strade pagg.

Mirano Il maltempo fa strage di alberi

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pag.

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Spinea Politica, la crisi investe il centro- sinistra

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pag.

EDITORIALE

Sanita’, ulSS 13 Sottofinanziata

La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*

“Con un indice di soli 2,43 posti letto per mille residenti, di cui 0,31 di Lungodegenza contro l’indice di 3,5 posti letto regionale, una popolazione di 270.787 residenti e un finanziamento di soli 1.500 euro procapite, la Ulss 13 figura da anni immeritatamente all’ultimo posto della classifica ... pag. 6

Cultura, Va in SCena la GranDe letteratura

Ancora tante iniziative culturali nel Miranese, con teatro e musica a farla da padroni. A Mirano, ultimi due appuntamenti della stagione, rispettivamente il 13 e il 26 marzo, sempre alle 20.45. All’inizio toccherà a “Un amore di Swann” di Marcel Proust, proposto dalla compagnia Sandro Lombardi di Firenze. pag. 23

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Spinea, al via i lavori per la tangenziale nord Sarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che corre lungo la ferrovia Venezia-Trento

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l Bollettino ufficiale della Regione Veneto ha pubblicato l’approvazione della variante che consentirà a Spinea di riprendere i lavori per la tangenziale nord. E’ l’ultimo atto, a lungo atteso, di una procedura complessa che permetterà alla città di concludere il progetto e risolvere, si spera una volta per tutte, l’annoso problema del traffico di attraversamento in centro. Grazie alla tangenziale nord, dalla rotonda di Asseggiano alla fine di via 11 Settembre a Spinea, si potrà raggiungere la nuova rotonda

della stazione di Maerne sulla camionabile, senza dover per forza percorrere via Roma in centro. Evidenti i vantaggi, sia per i residenti soffocati dallo smog e dal traffico, sia per gli automobilisti, che taglieranno anche i tempi di percorrenza. Il cantiere della nuova strada è già aperto da anni, ma i lavori sono da tempo fermi al palo, in attesa dell’approvazione della variante urbanistica dell’ultimo tratto, in comune di Venezia. In pratica il tracciato del cosiddetto “Intervento 9”, com’è chiamata tecnicamente

alle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero inestricabile, o perlomeno difficilmente risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Proprio quello che non ci voleva in una situazione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata. Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di partiti che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa parte: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. Due partiti che fino a due anni fa avevano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elettorale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.

la tangenziale, si bloccava al confine tra i due comuni. Ora il cantiere potrà riaprire e la strada potrà essere completata: sarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che, correndo lungo la ferrovia Venezia-Trento, permetterà di ricevere parte del traffico della direttrice Miranese, in particolare quello diretto verso nord (Maerne, Noale, Scorzè). I lavori dovrebbero concludersi entro il 2014. In questo modo, il Comune vede completarsi continua a pag. 3 il pacchetto di tre opere riguardanti i by-pass pag. 14 *alessandro.abbadir@gmail.com esterni al centro.

L’Intervento

Benedetto Papa… di Don Angelo Busetto*

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Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni.

ome tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun pronunnti ziame ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi Finan lizzati na Perso è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune. *Parroco Chioggia

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EDITORIALE

segue da pag.

La crisi dietro la protesta

Edilizia

piano CaSa, trenD poSitiVo nel Veneziano Ampliamento e ristrutturazioni delle abitazioni previsto dalla legge sul Piano Casa, continua anche nei primi mesi del 2013 il trend positivo nel Veneziano. A gennaio e febbraio di quest’anno la Provincia ha infatti già ricevuto 205 pratiche dai 44 comuni del territorio, relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge sul Piano Casa. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge, fino al 28 febbraio scorso sono state 8354 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni. “Valuto queste cifre positivamente - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor - 205 pratiche presentate dall’inizio dell’anno sono un segno evidente del gradimento nei confronti della legge. Si tratta di un’autentica boccata d’ossigeno per i nostri artigiani in un momento di crisi che ha colpito in modo pesante anche il settore delle costruzioni”. Turismo

nuoVa GuiDa Sulla riViera Del brenta “Le delizie della Brenta: arte, cultura, gastronomia, natura, artigianato tra Padova e Venezia” è la nuova guida presentata lo scorso 15 febbraio alla Bit, Borsa internazionale del Turismo di Milano. Si tratta di una proposta per il turista che ama soffermarsi per meglio conoscere i territori, attraverso un approccio lento e sostenibile delle sue bellezze architettoniche, paesaggistiche, ambientali per apprezzarne la storia, l’arte e la natura. Una guida che mette in evidenza le bellezze in particolare della Riviera del Brenta.

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Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e inefficienze. Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti). Ancora una volta il centrosinistra interpreta con difficoltà le dinamiche di una regione che fino a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fine i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme. di Alessandro Abbadir

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Mirano

politiCa

Controlli dei vigili, incassati 683 mila euro pag.

Spinea

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Piantato un albero per ogni nuovot nato

S.M. Di Sala

Provincia

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Cantieri alle scuole medie Cordenons pag.

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inCentiVi per l’aCquiSto Di biCiClette

E’ stato pubblicato sul sito della Provincia di Venezia, all’indirizzo www.provincia. venezia.it/trasparenza/bandi-di-garaaperti, il bando per l’acquisto, a condizioni agevolate, di biciclette e/o biciclette a pedalata assistita rivolto ai residenti della provincia di Venezia. Il materiale è reperibile all’indirizzowww.trasporti.provincia. venezia.it/mososten/IncentiviBICI/IncentiviBICI.html. Si punta ad favorire le azioni di mobilità sostenibile promosse dagli enti locali aiutando i cittadini a scegliere mezzi di trasporto non inquinanti.

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Miranese

Bando

A Mira

ponte ChiuSo fino a GiuGno

Regione oCCupazione

Un commento al voto nel Veneziano pag.

aMbiente

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I gruppi di cammino, tra moda e salute pag.

perSonaGGio

Corallino racconta la “sua” Chioggia pag.

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Ecco il Veneto giovane delle “Start Up” pagg.

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VoCi Da palazzo

Comuni in fuga verso le provincie autonome pag. 36

Cultura L’influenza di Wagner nelle arti tra ‘800 e ‘900 pag.

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Resterà chiuso al traffico per 90 giorni, a Malcontenta di Mira, il ponte sullo scolo Foscara, in via Bastie Interne. Uno dei sostegni laterali è in precarie condizioni di staticità e determina una situazione di rischio per il transito degli automezzi. Con un’ordinanza urgente e con lo scopo di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, il sindaco di Mira Alvise Maniero ha disposto da la chiusura al transito di tutti gli automezzi sul ponte che attraversa lo scolo consortile, in via Bastie Interne.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà da GIVE EMOTIONS Srl

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e

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PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese EFFETTI DELLA CRISI In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli dei quali, il 3,8% viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti ed abitanti, sono Treviso e Vicenza con 62 auto ogni 100 abitanti. Sono seguite da Verona e Rovigo con 61, Belluno e Padova 60 ed infine Venezia con 52 di Alessandro Abbadir

A Verona nel 2012 sono stati 34 i multati perchè non avevano alcuna copertura assicurativa

In Italia è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap

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Sempre più auto senza a

a crisi provoca un fenomeno inaspettato e pericoloso: sulle strade della nostra regione circolano sempre più auto prive di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Il fatto è certificato dai controlli fatti dalle forze dell’ordine sul territorio e anche in altre parti del territorio italiano. Di fatto in circolazione ci sono auto che sono delle vere e proprie mine vaganti sia dal punto di vista della sicurezza (vengono fatte circolare nonostante non abbiano passato la revisione), sia da punto di vista giuridico (senza assicurazione: se si fanno incidenti o si paga in proprio i danni o si rischia di provocare danni a terzi non risarcibili). In Veneto la percentuale dei veicoli trovati senza la classica Rc auto non è altissima rispetto ad altre zone d’Italia, ma comunque in costante aumento rispetto a 5 anni fa, quando le auto senza assicurazione si stimava fossero solo qualche decina di migliaio, insomma un dato che da decenni era fisiologico. Ora l’impennata, la gente non ha soldi e rischia viaggiando senza assicurazione. I veicoli che circolano in Italia senza assicurazione obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall’Aci nel 2011. Lo confermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio nazionale. Sono stati fatti posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in alcune regioni. Nelle prime due operazioni della Polizia stradale, svolte

Gli obbliGhi Della leGGe: reViSione

Ogni quanto va fatta

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ltre alla questione dell’assicurazione c’è quella della revisione del mezzo nei centri autorizzati o alla Motorizzazione. Revisione delle auto, insomma, ogni quanto farla? La prima revisione è obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, entro il termine del mese di rilascio della carta di circolazione. I successivi controlli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Queste scadenze si applicano per autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg e dal 2003 motoveicoli e ciclomotori. La revisione è invece obbligatoria con cadenza annuale per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città). Va prestata attenzione poi che con il “Decreto Liberalizzazioni di Monti” anche il controllo dei gas di scarico delle auto è reso obbligatorio solo in concomitanza della revisione e non più con cadenza annuale. In sintesi per le autovetture nuove l’obbligo scatta solo dopo 4 anni in occasione del primo controllo e successivamente ogni due.

il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati scoperti si aggira su una percentuale a livello nazionale del 6-7%. Applicando questa percentuale all’intero parco circolante italiano (49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Ci sono dati come quelli della Sicilia con il 14 % e la Calabria con il 13% davvero preoccupanti. Ma ci sono anche regioni del sud virtuose, come la Puglia con il 2,7% delle auto senza assicurazione. In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli circolanti (dati ufficiali del 2010) dei quali, dalle stime della Polizia e dell’Aci, il 3,8 % viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti (e quindi potenzialmente anche più ad alto rischio che circolino senza assicurazione) ed abitanti sono Treviso e Vicenza (62 auto ogni 100 abitanti), seguite da Verona e Rovigo (61), Belluno e Padova (60) ed infine da Venezia (52). Ci sono dati che emergono dai controlli specifici nelle singole provincie che fanno riflettere. A Verona ad esempio nel corso del 2012, i vigili hanno scoperto 481 veicoli sprovvisti di assicurazione, un vero e proprio record negli ultimi cinque anni. Nell’anno precedente le violazioni accertate erano state 428 e nel 2010 solo 385. Nel 2012 sempre a Verona quindi sono stati 34 i conducenti multati per la mancata copertura assicurativa a seguito di sinistro stradale. Multe

decisamente “salate”, perché il codice della strada prevede sanzioni fino a 3.366 euro con il sequestro del veicolo. I dati dimostrano che la guida senza assicurazione insomma si è radicata anche in una città veneta tra le più forti a livello economico. Ma i disagi non mancano nemmeno a quegli automobilisti in regola che, loro malgrado, si trovano coinvolti in incidenti con altri veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Cosa fare in questi casi? A rispondere è Carlo Pognici avvocato della Federconsumatori di Venezia.“In Italia -spiega Pognici - è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) predisposto per risarcire tutti coloro che hanno subito un incidente con un veicolo non assicurato. Il Fondo di Garanzia prevede risarcimenti nel caso in cui avvenga un sinistro con veicoli in circolazione contro la volontà del proprietario o con mezzi spediti nel territorio italiano da un altro Paese dell’Unione europea. È prevista una copertura assicurativa anche nel caso in cui avvenga un incidente con un veicolo estero con targa non corrispondente”. In ognuno di questi casi il danneggiato deve inoltrare richiesta di risarcimento con raccomandata alla Consap e all’impresa designata. Info www.consap.it, insieme ad un modulo per la domanda. In quarant’anni di attività il Fondo di Garanzia ha versato risarcimenti per oltre sei miliardi di euro relativi a 1,3 milioni d’indennizzi.


Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Veneziano

assicurazione sulle strade Risparmio I dati tendenziali in Veneto

Comparazioni dei prezzi on line, è boom di Alessandro Abbadir

C spalla pag 5 per vene-

omparare i prezzi on line delle assicurazioni permette di fare scelte più oculate in tempo di crisi. A rendere chiara la situazione nella nostra regione sono i dati che sono arrivati con il rinnovo delle assicurazioni nelle prime settimane di gennaio. Dai primi dati tendenziali, il numero degli automobilisti veneti che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova polizza Rc Auto, è aumentato del 31%. Chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole beneficio, garantendosi un risparmio fino al 50% rispetto alla polizza con cui circolava l’anno prima. “Rispetto a quanto accadeva in altre nazioni – sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.it – nel nostro Paese erano ancora pochi gli automobilisti che cercavano una nuova compagnia allo scadere della polizza. Stando ai primi numeri, sembra che lo scopo di incentivare gli italiani ad essere più attenti alle reali offerte del mercato, che era alla base del provvedimento del Governo, sia stato ottenuto”. Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione oltre 45.000 preventivi compilati in Veneto nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto che in molte altre regioni. Nel dettaglio: la provincia di Padova ha visto un vero e proprio boom con un incremento che ha sfiorato il 38% rispetto al 2012, ma sono altissime anche le percentuali di aumento registrate nelle province di Vicenza (+32,5%), Venezia (+30,1%), Treviso (+29,7%) e Verona (+26,4%); al di sopra della media nazionale anche Rovigo (25%) e Belluno (22,4%). Chi sono le persone che hanno deciso di utilizzare lo strumento on line per la comparazione? Sono per la maggior parte imprenditori, pensionati e artigiani.

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I dati dei vigili

Boom di sequestri e polizze carissime I

l fenomeno della guida senza assicurazioni e con la revisione dell’auto scaduta, è’ una costante anche nei principali centri della provincia di Venezia. Abbiamo i dati provenienti dai report delle polizia municipali di Chioggia, San Donà, Mira, Portogruaro. A Chioggia ci sono stati ben 174 casi di assicurazione mancante o, addirittura, falsificata, nel biennio 2011-2012, a fronte di 73 casi analoghi nei due anni precedenti (con un aumento, quindi, del 138%). C’è poi un buon piazzamento anche dei casi di omessa revisione del veicolo che, sempre prendendo a base l’ultimo biennio, a confronto con quello precedente, arriva a quota 180 rispetto a 112, un aumento del 60%. Le conseguenze sono pesanti infatti la mancata revisione, in caso di incidente, equivale alla mancata assicurazione. La possibilità di incappare in uno scontro con un automobilista che, poi, si scopre essere non assicurato, non è più una probabilità remota. Farsi risarcire diventa molto più complicato. A San Donà sono 180 le auto trovate, nel corso dell’anno, o con assicurazione scaduta (il 60%) o addirittura senza copertura assicurativa (il 30-35%) o con tagliando risultante pagato, ma in realtà falsificato (il 5-10%). Si tratta del 50 per cento in più circa rispetto alla media degli anni precedenti. “Inizialmente - dicono sconsolati i vigili di San Donà - erano le auto senza copertura assicurativa, adesso vengono fermati anche automobilisti privi di licenza di guida. E’ un dato che fa riflettere”. Anche a Mira, il centro più popoloso della Riviera del Brenta si registrano dati inquietanti. Qui calano le multe, ma non quelle per divieto di sosta ed aumentano le persone denunciate. Impennata delle auto sequestrate per mancata revisione o senza assicurazione. La polizia municipale di Mira è la seconda in Italia per l’azione di controllo dei documenti di trasporto merci su tir italiani ed esteri. “Nel 2012 – dice il comandane Mauro Rizzi - sono stati fatti 2.398 verbali per violazione al Codice, per circa 450mila euro di sanzioni. Le multe sono diminuite. Emerge l’alto numero di verbali emessi nei confronti degli autisti di mezzi pesanti (497), come pure per divieto di sosta (733). Le patenti ritirate sono state 161, le carte di circolazione 56. Ma ecco il problema del momento: sono state accertate 133 mancate revisioni e 86 mancate coperture assicurative. Significativo il numero di sanzioni nei confronti di automobilisti privi di qualsiasi documento: 157. Sono stati 95 i veicoli posti sotto sequestro amministrativo, 127 quelli sottoposti a fermo, 17 quelli oggetto di rimozione”. Infine a Portogruaro, nel 2012 ci sono state da parte dei vigili, oltre 7.000 le violazioni accertate, con 16 sequestri di veicoli non assicurati, 74 patenti ritirate, 15 veicoli rimossi e 13 fermi amministrativi. Sono stati 188 gli incidenti rilevati nel 2012, uno ogni due giorni, senza considerare quelli rilevati da altre forze dell’ordine; 12 i permessi per disabili ritirati e 102 auto e 5 ciclomotori privi di assicurazione, un dato che fa riflettere. Se gli irresponsabili (complice la crisi), che guidano senza assicurazione e revisione sono molti va anche detto (non come scusante sia chiaro), che l’assicurazione dell’automobile in provincia di Venezia è la più cara del Veneto. Il costo medio di un’assicurazione pagata da una persona adulta è di 625 euro, 24 euro in più rispetto a Padova, seconda in graduatoria, ma ben 152 in più rispetto a Belluno. Il costo minimo è di 513 euro, ma si può salire fino a 727 euro, sempre considerando che il tagliando riguarda un’auto di 1300 cc, e che quindi il prezzo lievita per le auto di maggiore potenza. Il vero salasso è però per i giovani: come minimo l’assicurazione auto pesa per 1.761 euro, il costo medio è di 2.867, ma può arrivare fino 4.016 euro. Sono somme che fanno pensare ai giovani, che è meglio prendere il bus e non comprarsi o farsi A.A. comprare l’auto.


6 Territorio Sanità Il comitato Salvioli analizza i dati che arrivano dalla Regione

Ulss 13, costantemente sottofinanziata Con 1.500 euro a cittadino, figura ingiustificatamente all’ultimo posto della classifica delle quote pro capite di Filippo De Gaspari

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on un indice di soli 2,43 posti letto per mille residenti, di cui 0,31 di Lungodegenza, contro l’indice di 3,5 posti letto regionale, una popolazione di 270.787 residenti e un finanziamento di soli 1.500 euro procapite, la Ulss 13 figura da anni immeritatamente all’ultimo posto della classifica delle quote procapite, nonostante eroghi prestazioni di media e alta specialità”. Il comitato Carlo Salvioli esordisce così nella nuova, pressante lettera al governatore del Veneto Luca Zaia, all’assessore Luca Coletto e al segretario Domenico Mantoan, per denunciare ancora una volta la situazione dell’Ulss 13 e mettere nero su bianco l’agenda degli interventi da attuare per il rilancio della sanità locale in vista della pubblicazione delle schede di dotazione ospedaliera. A parlare è il presidente Aldo Tonolo, che sulla dotazione dei tre ospedali dell’Ulss è chiaro: “La Regione deve mantenere fede alle decisioni assunte da tempo e premiare concretamente i virtuosi”. Ecco l’elenco delle cose da fare. Per l’ospedale di Noale il Salvioli chiede

alla Regione di autorizzare l’attività di riabilitazione semintensiva a valenza pluri-Ulss di tipo neurologica, cardiologica e ortopedica. “Possibile sede di ospedale di comunità – specifica Tonolo – unitamente alla Utap già attiva, come espressione della nuova Medicina sul territorio e inoltre il potenziamento

L’ospedale per acuti deve essere organizzato in due sedi dell’ottimo servizio di Medicina dello sport e del servizio di recupero e riabilitazione funzionale cardiologica”. Per quanto riguarda Mirano e Dolo il comitato chiede un ospedale per acuti organizzato su due sedi, dunque col mantenimento dell’attuale mix funzionale medico-chirurgico. “Le specialità di base di un ospedale per acuti non possono essere in alcun modo considerate doppioni,, ma devono essere dimensionate su base epidemiolo-

gica e, data la popolazione dell’Ulss, è più che giustificata la dotazione esistente – afferma Tonolo – va respinta dunque qualsiasi ipotesi di destinazione solo chirurgica o medica per singolo plesso, in quanto irrealizzabile sul piano funzionale e perché richiederebbe investimenti di gran lunga superiori a quelli già previsti nella finanziaria regionale 2010 e non ancora erogati”. Per il Salvioli inoltre, urge a Mirano il nuovo monoblocco De Carlo 3 per la riconversione del settore MaternoInfantile e sede eventuale di Lungodegenza e a Dolo la sistemazione del Pronto soccorso e nuove sale operatorie prefabbricate assieme a una nuova Rianimazione. Non è finita. Nella lettera ai vertici regionali il comitato miranese torna sulla spinosa questione dei finanziamenti: “Devono essere erogati i 20 milioni di euro già stanziati nella Finanziaria 2010, appena l’8% del costo di un nuovo ospedale, perché il resto dell’investimento necessario sarà reperito in autofinanziamento con leasing immobiliare pagato con risparmi di gestione e con dismissione di

La direzione dell’Ulss 13 a Mirano immobili inutilizzati”. Infine nuove opportunità all’orizzonte. Ci sono, basta volerlo e il Salvioli indica la strada: “Un hospice a Mirano in collaborazione con l’ente Mariutto e un centro Alzheimer a Dolo in collaborazione con la casa di riposo – conclude Tonolo – ma soprattutto vanno respinte le ipotesi di riduzione dei servizi, perché sarebbero una riduzione dei livelli essenziali di assistenza

per i cittadini, ingiustificabile e inaccettabile. Già adesso c’è una conclamata sottodotazione di Ortopedia, che richiede a nostro avviso la riattivazione urgente di 18 posti letto a Mirano, peraltro disponibili da tempo. La Regione deve ricercare le sue economie in altre Ulss, ben distanti dai parametri di efficienza della 13 per una questione di equità e riequilibrio”.

MESSAGGIO PUBLIREDAZIONALE

Salute L’iniziativa dell’associazione Cuore Amico

una teSSera SalVa la Vita

“Essere moderni domani”. E’ così che RelaXXI definisce la nuova RSA per anziani Santa Maria dei Battuti a Noale, che accoglierà i suoi primi ospiti a primavera 2013. Una struttura con 120 posti letto, luminosa, nuova, confortevole come lo è la casa che ognuno di noi sogna, anche per la propria vecchiaia. RelaXXI - nata in seno alla Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe insieme al know how di qualificato management del settore - ha lavorato con costanza e coerenza negli ultimi anni per portare avanti un progetto ambizioso dal punto di vista architettonico e tecnologico, ma allo stesso tempo funzionale, innovativo ma attento alla qualità della vita delle persone anziane: una vera novità tra le Residenze per anziani non solo della Regione, ma di tutto il territorio nazionale. La nuova R.S.A. garantisce servizi di massimo livello e lo fa con la consapevolezza e la volontà di essere una struttura aperta a tutti, rivolta a chi cerca il meglio al costo giusto. Stanze insonorizzate, aerazione automatica degli ambienti cinque volte al giorno, risparmio energetico, sale bagno munite di vasche ad ultrasuoni per l’igiene non invasiva dell’ospite, spazi comuni luminosi e chiari, permeabilità tra interno ed esterno con terrazze verdi di piante ed erbe aromatiche: questi sono soltanto alcuni degli standard qualitativi che la residenza esprime. Ma senza dubbio ciò che si percepisce entrando nella struttura, ancora in fieri, è qualcosa di diverso: uno spazio a misura d’uomo, ampio ed esteticamente bello,

dall’atmosfera serena e cordiale, confortevole e confortante. Uno spazio in cui sentirsi vivi, attivi, protagonisti della propria esistenza, per riscoprire il piacere delle piccole cose quotidiane, in ambienti curati. Una casa circondata dalla natura protetta dell’Oasi WWF Cave di Noale, a pochi metri di distanza. A Santa Maria dei Battuti, il cibo è buono e genuino: la cucina interna alla struttura utilizza ortaggi e frutta fresca; lo chef sceglie gli ingredienti per il vitto in base alla stagione per un’alimentazione ricca e variegata, attenta alle esigenze nutrizionali e alle diete particolari dei singoli ospiti. Se gli spazi sono così studiati intorno all’ospite, il personale infermieristico e di assistenza, presente 24 ore al giorno, garantisce professionalità e competenza fondando il servizio alla persona sulla priorità del rapporto umano e relazionale; uno staff di medici, psicologi, fisioterapisti, logopedista, assicurano ogni necessità sanitaria e riabilitativa; la presenza di un sacerdote offre, per chi lo desidera, la disponibilità per momenti “di ascolto e conforto” e le funzioni religiose, mentre operatori specializzati sono disponibili per favorire occasioni d’incontro, iniziative ricreative e di intrattenimento. Questo è solo l’inizio: dalla prossima primavera, quando gli ospiti entreranno nella loro nuova casa, Santa Maria dei Battuti si arricchirà di storie e racconti che ogni persona porterà con sé, creando uno spazio a misura d’uomo in cui le relazioni umane saranno ancora al centro dell’esistenza.

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U

na tessera Usb, stavolta non per acquistare o per ottenere sconti nei negozi, nemmeno per farsi riconoscimento, ma per salvarci la vita. È l’idea, così preziosa, diventata finalmente realtà, grazie a Cuore Amico, la onlus di Mirano impegnata nella prevenzione cardiovascolare in tutto il territorio dell’Ulss 13: gli iscritti all’associazione, in costante aumento, sono per la maggioranza pazienti cardiopatici e soci sostenitori. Per loro è ora disponibile un dispositivo elettronico, da portare sempre con sé, con tutte le notizie cliniche essenziali in caso di necessità. Un tesoro piccolissimo, grande come una tessera bancomat, ma contenente tutte le notizie che riguardano la nostra salute e le cure ricevute finora. Allo scopo di agevolare i propri soci infatti, l’associazione ha realizzato, in collaborazione con l’azienda Ulss 13, un supporto informatico portatile, contenente i dati cardiologici salienti, quali esami strumentali, visite specialistiche, lettere di dimissioni, eccetera, dei pazienti curati presso le strutture cardiologiche aziendali: Cardiologia di Mirano, Cardiologia di Dolo, Medicina dello sport e Cardiologia riabilitativa di Noale. Questo supporto informatico ha la finalità di facilitare la gestione clinica dei propri soci, nel caso essi si trovassero fuori del territorio dell’Ulss 13, con un problema cardiologico in atto. Funziona così: un vero e proprio dossier digitale (che chiaramente non ha la valenza legale della cartella clinica vera e propria) viene salvato, nell’assoluto rispetto e garanzia della privacy, in una comune “penna” Usb, cioè un supporto di memoria mobile, che ciascun paziente potrà, alla stregua di una normale carta di credito, inserire nel proprio portafoglio e portare comodamente sempre con sé. Un utilizzo che basta a spiegare il nome del progetto, chiamato appunto “Il cuore in tasca”. In questo modo, qualsiasi sanitario dovesse trovarsi a gestire il paziente, avrà a disposizione velocemente e con pochi clic sul computer, l’intera storia cardiologica dell’interessato. Dopo la conclusione positiva della prima fase sperimentale, volta a saggiarne la reale fattibilità, il progetto è ora divenuto pienamente operativo, coinvolgendo, oltre alla Medicina dello sport e Cardiologia riabilitativa di Noale, anche la Cardiologia di Mirano e la Cardiologia di Dolo. L’associazione Cuore Amico di Mirano sta distribuendo in queste settimane, gratuitamente ai soci che ne faranno richiesta, le penne Usb, presso le proprie sedi di Mirano e Noale. Chi volesse conoscere il progetto e richiederne l’accesso può contattare telefonicamente il numero 041-5795707 per la sede di Mirano oppure il numero 041-5896515 per la sede di Noale e fissare un appuntamento. F.D.G.



8 Mirano L’Intervento

Viabilità

Benedetto Papa…

Bilancio I dati dell’attività della Polizia municipale di Mirano

Eccesso di velocità, fioccano le multe di Filippo De Gaspari

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Nel 2012 sono stati rilevati 87 incidenti, di cui 60 con feriti, con un aumento di circa il 10% e un mortale

miranesi al volante corrono troppo, non rispettano le precedenze e faticano pure ad assimilare i divieti della Ztl in centro. Il poco confortante identikit emerge dalla relazione sull’attività svolta dalla polizia locale nell’ultimo anno. Un anno impegnativo per gli agenti di Mirano, impegnati su più fronti: sicurezza stradale, commercio, edilizia, ambiente, protezione civile, pubblica sicurezza, educazione stradale nelle scuole, prevenzione e polizia giudiziaria. Viste le tante segnalazioni in merito a piccoli furti e danneggiamenti ai veicoli, è stata incrementata l’attività di prossimità nel territorio controllando, con pattuglie appiedate, aree come i parchi, il centro storico, le zone residenziali. In particolare è stato incrementato il monitoraggio del territorio con telecamere mobili di videosorveglianza, per contrastare l’utilizzo di aree impiegate come discariche abusive e il rispetto delle regole sulla raccolta dei rifiuti. Particolarmente impegnativi i servizi che hanno coinvolto il comando durante l’incendio dell’Idealservice a Ballò e il ribaltamento di un’autobotte di idrogeno a Vetrego, in entrambi i casi con evacuazione parte dei residenti. In arrivo inoltre nei prossimi mesi, grazie al lavoro dei vigili, sei dissuasori di velocità “Velo Ok” e un varco eletautomatico di controllo della Ztl in tronico per il controllo dei Sono stati centro che, sommato alle sanziotransiti irregolari dei tir in accertati 9.198 ni sulle strade di Mirano, ha comcentro. Ma a preoccupare verbali per un portato l’accertamento di 9.198 sono i comportamenti dei valore di circa verbali per un valore di circa 683 miranesi alla guida: nel 683 mila euro mila euro. In materia di controllo 2012 sono stati rilevati 87 edilizio, sono rimasti costanti i soincidenti, di cui 60 con feriti, con un aumento di pralluoghi, con 70 verifiche e 12 notizie di reato. Dicirca il 10% e un mortale. Le cause principali sono minuite di circa il 10% invece le violazioni commerper il 40% determinate dalla mancata precedenza ciali e ai regolamenti comunali. Complessivamente e per il 35% dalla velocità. Anche le infrazioni al l’attività dell’ufficio segreteria del comando di via codice della strada, hanno subito un notevole au- Macello, ha visto un aumento delle pratiche trattate mento, determinato dall’installazione dell’impianto di circa il 20%, a cui si deve aggiungere l’esponen-

neWS

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Un controllo dei vigili urbani sulle strade del territorio

ziale aumento di lavoro dovuto all’elaborazione e al contenzioso legato alla Ztl. Rilevante anche l’attività di educazione stradale nelle scuole, con 200 ore di lezione, 10 uscite con percorsi per le biciclette e 30 con percorsi a piedi. A queste vanno aggiunte le 40 ore di collaborazione presso le scuole medie per il conseguimento del patentino. “E’ stato possibile realizzare questo lavoro, grazie a tutti gli appartenenti al corpo, per il loro costante impegno, lo spirito di servizio e abnegazione, senza dimenticare la fattiva collaborazione e i rapporti molto positivi e costruttivi con le altre forze dell’ordine presenti sul territorio”, ha dichiarato il comandante Stefano Sorato.

Fotovoltaico

pannelli Solari Sopra le SCuole

uova gara per la concessione dei tetti degli edifici comunali. Potranno essere utilizzati per l’istallazione di impianti fotovoltaici, contribuendo così al risparmio energetico per l’intero comune e dunque per tutti i cittadini. Già lo scorso anno erano state affidate in concessione le coperture degli edifici delle scuole elementari “Silvio Pellico” di Campocroce e “Alberto Azzolini” di Mirano alla ditta Cristoforetti Servizi Energia di Lavis (Trento). L’intervento sui due lotti farà risparmiare 82.402 euro nei 20 anni di durata della convenzione e permetterà, trascurando le emissioni per la costruzione e la manutenzione, di evitare emissioni di Co2 per 223 tonnellate, e di risparmiare circa 95 tonnellate equivalenti di petrolio. Il nuovo bando rende disponibili i tetti di diciannove immobili (scuole, palestre, bocciodromo, ex scuole di Luneo, Vetrego e Scaltenigo, ma-

gazzino comunale) e riconosce al concessionario condizioni economiche più vantaggiose del precedente. Una scelta che il Comune ha seguito pur di promuovere la produzione di energia pulita, i cui vantaggi sono molteplici: permette di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti in linea con gli obiettivi di sostenibilità posti dall’Unione europea entro il 2020, garantisce al Comune gli introiti derivanti dai canoni di concessione delle superfici degli edifici e fornisce energia a basso costo agli edifici su cui sono installati. Ai concessionari spetteranno i costi di progettazione, installazione e gestione che troveranno remunerazione negli incentivi e dal bonus messo a disposizione dal Comune per l’energia di cui gli edifici beneficiano. La concessione verrà aggiudicata tramite gara, tenendo conto sia del canone offerto, sia della quantità di potenza installata e sia del suddetto bonus.

di Don Angelo Busetto* segue da pag.

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Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fin da fanciullo ad avere sotto gli occhi la figura paterna del Papa. La solennità ieratica di Pio XII, l’amabilità audace di Giovanni XXIII, l’intelligenza e la decisione di Paolo VI, la semplicità di Giovanni Paolo I, l’irruenza multiforme di Giovanni Paolo II, e infine la squisitezza umana di questo Papa, Benedetto XVI. Con ciascun Papa, in tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta di immedesimazione, non solo nei riguardi dei contenuti e delle modalità della funzione papale, ma anche per un apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Benedetto è fiorito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato come limpido teologo, capace di entrare nelle questioni della modernità con uno sguardo alla storia svolto in un’esposizione piana e scorrevole; un teologo che si poteva leggere con immediata scioltezza, senza dover ansimare dietro concetti involuti o frasari complicati. Ne ricavavo soddisfazione per l’intelletto e feconda apertura per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali o nella nuova ripresa di tematiche tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando folle attente in tutto in mondo, soprattutto attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze del mercoledì, i dialoghi diretti con bambini o sacerdoti. Papa Benedetto si è proposto con la sua figura tenue e lieta, decisa ma non arrogante, e persino con il suo accento così caratteristico. Un uomo timido, meravigliato di trovarsi nella piazza del mondo, e nello stesso tempo così desideroso di ‘cercare Dio’, a imitazione dei monaci nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profondità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire e quelle che mai avrei immaginato di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie, fissando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi l’impressione che un grande tesoro venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne l’annuncio e il prezioso dialogo con il mondo. O forse si tratta di una paternità divenuta una semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, può ancora germogliare per tutti. *Parroco Chioggia

errata CorriGe

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ello scorso numero, in questa stessa pagina è stato pubblicato un articolo dal titolo ”Villa Bianchini, si rifà il look”, dove si dava informazione della possibilità di “rendere accessibile ai cittadini il parco della villa per la Giornata di Primavera del Fai”. Dobbiamo precisare che si tratta di informazione errata, in quanto è stato precisato da Maria Camilla Bianchini d’Alberigo- capo Delegazione Fai Venezia-Mestre che le condizioni di non sicurezza di Villa Bianchini e del parco circostante non rendono possibile alcuna fruibilità dei luoghi e quindi non è stata prevista alcuna apertura del sito per le prossime Giornate Fai di Primavera. Ci scusiamo con i lettori e con la fondazione Fai.


Mirano 9 Verde pubblico I dati degli uffici comunali

Il maltempo fa strage di alberi Al parco di villa XXV Aprile con le nevicate, è crollato anche il grande albero degli innamorati di Filippo De Gaspari

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evicate di febbraio, è strage di alberi. Si fa sentire, nella città verde, il bilancio dell’ondata di maltempo, con neve, freddo e gelo, che ha colpito il Veneto e la provincia di Venezia nelle scorse settimane. L’emblema del disastro è stato ai parchi comunali, chiusi per una settimana per abbattere o tagliare parzialmente decine di alberi crollati a causa del peso della neve e della bufera dell’11 febbraio. Al parco di villa XXV Aprile è crollato anche il mitico albero degli innamorati. Il suo maestoso fusto non ha retto al peso dell’abbondante nevicata

Sociale

che ha messo in ginocchio l’intera provincia. La notizia, ironia della sorte, si è avuta proprio nel giorno di San Valentino, dove probabilmente molti fidanzati sarebbero tornati sotto la sua folta chioma per un bacio. Il mausoleo naturale dell’amore è in realtà un tasso centenario, uno dei grandi monumenti del bosco del parco di Mirano. Chiamato così perché sotto la sua chioma si davano appuntamento da decenni le coppiette di Mirano. A quell’albero si arrivava percorrendo un sentiero lungo il Muson, tra i parchi di villa Belvedere e XXV Aprile, addentrandosi nel bosco,

verso la piazza. A ben guardare, i disagi sulle strade per la copiosa nevicata, sono stati niente in confronto ai danni al patrimonio arboreo dei parchi. Una vera e propria strage, che non si presentava agli occhi dei miranesi nemmeno dopo i più violenti temporali estivi. Ad essere colpiti sono stati anche molti alberi privati, crollati in strada o sui cavi della bassa tensione, lasciando al buio interi quartieri. E danni simili si sono riscontrati negli altri giardini pubblici. Gran lavoro per gli operai, e ora il Comune dovrà realizzare nuove piantumazioni compensative, come quelle dello

al Via la riStrutturazione al Mariutto

S

i torna a parlare di ristrutturazione dell’ente Mariutto, dopo l’approdo di un progetto firmato dal nuovo presidente Vincenzo Rossi in Consiglio comunale. Il piano prevede l’abbattimento del vecchio monoblocco Ortensia, e la realizzazione di un nuovo padiglione, oltre alla ristrutturazione degli altri due, il Fontana e il Magnolia. L’investimento finale

scorso novembre, messe a dimora proprio nei parchi. Da più parti però si chiede una maggior manutenzione del verde, che rafforzino le piante di fronte ad eventi meteo sempre più estremi e soprattutto si chiedono compensazioni in grado di diventare presto grandi alberi per sostituire le ultime secolari perdite. Prima di novembre, le ultime piantumazioni risalivano a sei anni fa, motivo per cui il Comune aveva deciso di intervenire

supererà gli 11 milioni di euro. A far discutere è però l’aspetto finanziario: il Movimento 5 Stelle contesta la scelta del projectfinancing e aggiunge: “C’è uno squilibrio fra risorse disponibili dell’ente con circa 700 mila euro, l’intervento regionale con 3 milioni e il ricorso alla finanza di progetto con 5 milioni di euro: sarebbe questa una struttura finanziaria prudente e lungimirante?” si chiede Marco Marchiori. “Una maggioranza come al solito incerottata a tenere le posizioni di difesa della proposta

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con l’innesto di nuove piante. I due parchi, sorti in maniera autonoma ma confinanti, sono divenuti beni patrimoniali del Comune nel 1969. Da sempre la loro conformazione si ispira alle forme della natura incontaminata del giardino inglese, e numerosi sono gli esemplari monumentali, alcuni ancora a rischio di crollo. Nel 2009 i due parchi sono stati inseriti nella guida online, sui più bei parchi e giardini d’Italia.

di delibera per dare il via libera a un progetto provvisorio finanziato con strumenti indefiniti” afferma per la Lega Giampietro Saccon. Ma per il sindaco Maria Rosa Pavanello le polemiche sono pretestuose e strumentali: “Finalmente abbiamo sbloccato una situazione ferma da anni: ora può partire il progetto di adeguamento. Siamo soddisfatti, quello del Comune doveva essere solo un parere di conformità urbanistica, ora spetterà alla Regione avviare l’iter di approvazione del progetto”. F.D.G.

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Casa con salatin

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10 Mirano Economia Il coordinatore Giorgio Pesce ha presentato il progetto

Privilege card, servizi per rilanciare 150 negozi di Filippo de Gaspari

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uovo anno, nuova Privilege card. Il progetto, già sperimentato durante la giunta Cappelletto, torna in grande stile a partire già dalle prossime settimane. La storica carta vantaggi per il Miranese, scaduta il 31 dicembre scorso, sarà ristampata e vedrà fondersi aspetti di sostegno al commercio locale con vantaggi e servizi per il cittadino. A presentarla è ancora una volta il coordinatore del progetto Giorgio Pesce, dell’associazione Mirano “Al Pozzo”, con la benedizione del Comune e delle categorie. Pronti una serie di servizi a vantaggio dei cittadini, grazie al sostegno delle aziende e attività partner. Esibita alla cassa dei negozi aderenti al circuito, darà diritto ad agevolazioni come sconti, promozioni, offerte. Una sorta di incentivo per acquistare prodotti in città e non, come sempre più spesso avviene, nei grandi centri commerciali fuori comune. A decidere come favorire i possessori saranno gli stessi commercianti, che potranno riconoscere così i clienti miranesi dagli altri, e dare loro un trattamento di riguardo. Già 150 i negozianti aderenti, ma Pesce non nasconde l’ambizione di agganciare tutti o quasi i commercianti della città. L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo dell’economia locale, del tessuto specifico in cui è nata e cresciuta, il Miranese, grazie a una nuova partnership con Confcommercio-Ascom del Miranese e le amministrazioni comunali del comprensorio, che hanno dato il loro patrocinio al progetto che promuove la Privilege Card con lo slogan “Fai la spesa sotto casa - La mia città vive”, per valorizzare i picco-

Saranno stampate e distribuite a circa 18 mila abitanti nel Comune li negozi nel loro contesto urbano. Inoltre l’associazione Mirano “Al Pozzo”, propone la Privilege Card come semplice soluzione di base perché i residenti di Mirano possano avere una tariffa agevolata all’accesso autostradale da Vetrego Mirano a Padova Est, e viceversa. E sono giorni questi in cui da Cav, Concessioni autostradali venete, è attesa una risposta in merito a una proposta che i promotori giurano essere già bella pronta. “Questa tessera può essere davvero la soluzione per introdurre agevolazioni ai miranesi contro gli aumenti autostradali: basterebbe recarsi a un Punto Blu e abilitare la propria card personale, che riconosce il possessore attraverso un codice Pin unico. Non servono telepass o altro” afferma Pesce. Si vedrà. Già partita intanto la fase di convenzione con le attività commerciali miranesi aderenti al progetto, a breve saranno stampate le card e distribuite a circa

Esibita alla cassa dei negozi darà diritto ad agevolazioni su promozioni ed offerte

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Un’immagine del sito Privilege Card

da Manuela

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Cambiando una sola semplice abitudine e acquistando i tuoi prodotti sfusi o alla spina si può risparmiare sul costo del prodotto senza rinunciare alla qualità. Perchè dovresti spendere soldi per riacquistare una nuova confezione che poi andrà a finire

18 mila abitanti maggiorenni nel Comune, con lettera di presentazione del sindaco. La stampa e la distribuzione saranno replicate per i quattro anni successivi per i nuovi maggiorenni. La card sarà valida fino al 2017. Il progetto, che per ora prevede convenzioni commerciali per usufruire di sconti e agevolazioni, potrà essere implementato con l’accesso wi-fi in aree preposte, l’accesso a informazioni e servizi documentali attraverso totem e altro da coordinare con la pubblica amministrazione.

neWS Musica

farDin preSiDente Della filarMoniCa

nella spazzatura?

Cibo per i nostri amici cani e gatti - Datersivi alla spina - Saponi in stecca - Creme - Sapone mani - Shampoo - Bagno schiuma - Candele decorative - Legumi secchi - Cereali per colazione - Miele - Confetture e marmellata artigianale - The - Infusi - Tisane - Caffè sfuso - Riso Grumolo delle Abbadesse - Pasta - Spezie sfuse - Sali dal mondo - Pepe nero, rosa, verde e bianco - Sughi pronti - Salse per formaggi - Maionese, Senape, ecc. Linea Biffi - Aceto balsamico Giuseppe Giusti - Biscotti veneziani di pasticceria - Taralli e Frise pugliesi - Tavole cioccolata a peso - Cioccolatini - Caramelle - Confetti Sulmona - Torroni - Panettoni - Bustine cioccolato monodose 32 gusti Eraclea - Torta Sbrisolona a peso - Olio d’oliva extravergine Olive italiane zona Garda, Liguria, Puglia, Campania - Frutta secca - Salami, Sopresse, Cotecchini de casada - Vino alla spina, Prosecco frizzante, Rosatello frizzante, Chardonay, Tocai, Sauvignon, Verduzzo, Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Refosco, Raboso, Pinot nero, Merlot.

L

a Filarmonica di Mirano ha il suo nuovo presidente. Il consiglio direttivo nella riunione del 4 febbraio scorso, su proposta del vice presidente in carica Primo Peron, ha eletto all’unanimità l’ex sindaco Gianni Fardin, decimo in linea temporale di questa storica associazione miranese. Fardin, già socio della Filarmonica di Mirano, sostituisce Giorgio Tonolo, scomparso lo scorso maggio e presidente per 15 anni, principale sostenitore e finanziatore della realizzazione della Casa della musica, nuova sede della Filarmonica e della banda cittadina. La Filarmonica di Mirano, associazione ultra centenaria fondata nel lontano 1855 ancora sotto il governo austriaco, conta attualmente 240 iscritti, gestisce la banda cittadina, con un organico di 60 suonatori, la scuola di musica con 120 allievi e gruppi giovanili Junior band e Big Band. Fardin è stato sindaco di Mirano dal 1998 al 2008 e senatore della Repubblica dal 1994 al 1996. Dopo anni di silenzio, torna sulla scena pubblica, anche se per occuparsi della sua grande passione: la musica. F.D.G.



12 Spinea Amministrazione Il sindaco Silvano Checchin è in forte difficoltà

Centrosinistra, è crisi politica La maggioranza ha perso i consiglieri Alfonso Delfino e Maurizio di Flavia, passati tra le fila dell’opposizione

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vaso. Avevamo inoltre sollevato dei dubbi sulla gestione di questa giunta: nomina delle cariche, piano norma 20, Pat, azioni Veritas, strada 8-bis, cave di via Luneo, Passante verde, lottizzazione a Santa Bertilla, piazza Fermi e parcheggi a pagamento: nessuna apertura. È imprescindibile la nostra uscita da questa maggioranza: voteremo solo quello che riconosciamo nel programma di governo”. “Lascio dopo l’attacco subito da Delfino in Consiglio comunale - aggiunge solidale anche Di Flavia. Resta salda la maggioranza? Numericamente forse. Ricordo che si tengono un consigliere notoriamente di destra come Pietro Curreli”. Ma in realtà anche Curreli mostra tutta la sua insofferenza: è lui il consigliere che minaccia le dimissioni per lasciare Checchin ma non appoggia nemmeno Tessari: “Siamo nati come lista dei comitati e via Matteotti era una delle questioni su cui sono state fatte battaglie, oltre che il primo punto del nostro programma. Se mi verrà chiesto di mollare questa maggioranza mi dimetterò dal Consiglio”

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sono le sue parole. Curreli fa parte della lista 585, eletta mettendo al primo posto proprio la questione di via Matteotti. Adesso la maggioranza scricchiola: se anche la 585 ritirasse l’appoggio alla maggioranza, il margine di voti del centrosinistra si assottiglierebbe 11 contro 10. Checchin tuttavia non fa una piega e prosegue dritto: “Chi abbandona la nave lo fa per interesse elettorale. Sulla viabilità i cittadini non chiedono ideologie, ma scelte ragionate” e annuncia un nuovo Piano urbano del traffico per Spinea. “Quello che

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di Filippo De Gaspari eroce crisi politica, Silvano Checchin però riesce a parare i colpi, almeno per ora. In meno di un mese e a un anno dalla scadenza del suo mandato, la maggioranza ha perso due consiglieri, passati tra le fila dell’opposizione e ai quali rischiano di aggiungersi le dimissioni di un terzo eletto. Il margine sulla minoranza si assottiglia a un voto, e ora anche un’assenza per il centrosinistra può rivelarsi problematica. Questione scatenante degli ultimi sconvolgimenti in Consiglio è la viabilità, in particolare via Matteotti, che alcuni vorrebbero riportare a doppio senso, altri confermare a senso unico in un progetto globale di mobilità rivista per il centro. Ma le ragioni sono anche altre. I transfughi della maggioranza sono Alfonso Delfino (Italia dei Valori) e Maurizio Di Flavia (Gruppo misto). “Abbiamo chiesto una verifica di maggioranza e sollecitato maggior partecipazione del nostro partito accusa Delfino - c’è stato un netto rifiuto e la bocciatura della mozione su via Matteotti è stata la goccia che ha fatto traboccare il

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è accaduto - prosegue il sindaco - con l’abbandono della coalizione di due consiglieri e la minaccia di Curreli di non sostenerla più, è singolare. Perché per la stessa questione, cioè via Matteotti, una parte della maggioranza se ne va perché vuole di nuovo la strada a doppio senso, mentre l’altra minaccia di andarsene se non resterà a senso unico. Sono atteggiamenti contradditori, ma entrambi opposti al modo di far politica di questa giunta”.

na via dedicata agli esuli giuliano dalmati. L’ha voluta il Comune di Spinea, uno dei pochi in Italia a ricordare nella propria toponomastica la tragedia perpetrata dagli jugoslavi dopo la seconda guerra mondiale. La cerimonia di intitolazione, volutamente sobria ma commossa, si è tenuta proprio il 10 febbraio, Giorno del ricordo, istituito in Italia nel 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nei territori occupati dall’Armata popolare del maresciallo Josip Broz Tito. Spinea è sempre stata sensibile alla tragedia degli infoibati, e della diaspora forzata degli italiani istriani e dalmati, tanto che in città si è formata una sezione dell’associazione Venezia Giulia Dalmazia presieduta da Alessandro Cuk, figlio di un fiumano sopravvissuto alle foibe. Alla richiesta di sensibilizzazione avanzata dall’associazione, il Comune di Spinea ha risposto intitolando la strada che all’interno del piano norma 3 collega via Gioberti con via Rossignago. È qui che il 10 febbraio il sindaco Silvano Checchin ha scoperto l’insegna della nuova via Esuli Giuliano Dalmati, alla presenza delle autorità e delle associazioni d’arma e di volontariato. F.D.G.

VERDE IL BOSCO DEI NuOVI NATI

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Spinea piantato un albero per ogni nuovo nato. È così una delle prime città in Italia ad applicare nei fatti la legge 113 del 1992, che obbliga i comuni sopra i 15 mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato. Il 28 febbraio è stato infatti inaugurato il Bosco dei nuovi nati, sorto nell’area verde del Piano norma 19, dietro l’oasi Nuove Gemme, tra via del Parco e via delle Rose. Si tratta di un vero e proprio intervento di forestazione su una superficie di 46.350 metri quadrati, con la piantumazione di 2.400 essenze, di cui 700 alberi e 1.700 arbusti, tutti di età inferiore ai due anni e un’altezza variabile, per ora, dai 50 agli 80 centimetri. Piccole piantine dunque, ma la città li vedrà crescere negli anni, proprio come i suoi piccoli cittadini. Per Spinea, che ha da sempre un debito di verde, essendo una delle città più densamente popolate ed edificate del Veneto, si tratta di un traguardo non da poco: da questo mese ha un intero bosco dedicato alle bimbe e ai bimbi nati fra il 2009 e il 2012. Ogni pianta porterà lo stesso nome del bambino a cui è collegata e sarà strettamente legata nella sua crescita al proprio piccolo cittadino. Piantate specie arboree e arbustive come il frassino, la farnia, l’olmo campestre, il carpino bianco, il tiglio, il biancospino, il nocciolo e altre essenze locali. “Con questa iniziativa - spiega il sindaco Silvano Checchin - il Comune ha voluto sensibilizzare tutti, bambini e adulti, a prendersi cura della natura e dei luoghi della città, siano essi pubblici o privati, in quanto bene comune”. Alla cerimonia di piantumazione il Comune ha voluto anche per questo motivo invitare simbolicamente tutti i bambini di Spinea, arrivando perfino a contattare gli asili, le parrocchie e i pediatri della città, per arrivare a tutte le famiglie con bambini. Centinaia quelli presenti alla giornata inaugurale, quando i piccoli alberelli sono stati piantati su un terreno già predisposto per il corretto attecchimento. Alla fine il Bosco dei nuovi nati, sarà un’importante area di compensazione ambientale per Spinea. Soddisfatto per questo anche il comitato “Difesa ambiente e territorio di Spinea”, impegnato nella promozione del progetto insieme al Comune. “Oltre ad essere un’azione ambientale con finalità educative, visto che il bambino che pianterà il suo albero potrà individuarlo e continuare a seguirne la crescita anche appendendo un cartellino con il proprio nome - afferma il presidente Vincenzo Rino Franzin - creare il Bosco dei nuovi nati, va nel senso giusto di equilibrare il consumo del F.D.G. territorio con zone desolatamente prive di vegetazione”.


pagina a cura del comune

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PIANO NORMA 22: PISCINA E SERVIZI PER UNA CITTA’ SOSTENIBILE Una moderna piscina semiolimpionica con una piazzetta antistante, attigua ad un’ampia zona verde adeguatamente attrezzata; un nuovo ampio parcheggio; una zona residenziale di pregio, un albergo e vari negozi: questo è il futuro prossimo del Piano Norma 22. La seconda commissione del Consiglio Comunale ha esaminato insieme ai progettisti il planovolumetrico generale relativo a quest’area posta a ridosso della stazione della SFMR. Tutto sarà all’insegna della qualità progettuale e della qualità esecutiva per una zona che sarà vitale, ricca di servizi di pregio dotata di pista ciclabile di collegamento con l’area del Parco Nuove Gemme e con il centro città. Questo è il futuro di Spinea che vuole essere sempre più una città ricca di servizi, strutture sportive moderne nel rispetto dell’ambiente. L’accordo prevede la cessione gratuita dell’area di circa 26.000

mq dove è stato costruito il parcheggio della stazione, ancora oggi di proprietà privata e la cessione di ben 23000 mq di verde pubblico al cui interno sorgerà la piscina. Questa struttura natatoria rimarrà in proprietà privata ma sarà gestita mediante una convenzione che permetterà al Comune di offrire un servizio a prezzi vantaggiosi per bambini, anziani e categorie svantaggiate. La piscina, inoltre, sarà dotata anche di una vasca esterna e sarà alimentata da centrale a gas ad impatto zero. Con questa soluzione il Comune ottiene tre importanti vantaggi. Il primo vantaggio è che è finalmente in grado di consegnare le aree sulle quali la Regione ha costruito il parcheggio della stazione. il Comune di Spinea, infatti, si era impegnato a fare tale consegna in cambio dei lavori del parcheggio e di altre opere fin dal 2007. Con questo piano norma si evita l’instaurarsi di contenzioso di natura ri-

sarcitoria con la stessa Regione. Il secondo vantaggio è dovuto al fatto che il PN 22 riduce i volumi di nuova costruzione e il cemento rispetto alle precedenti ipotesi progettuali. Il terzo vantaggio è che il Comune ridisegna strategicamente l’area della SFMR dando un nuovo volto alla porta est di Spinea e connettendo tale ambito al tessuto insediativo del centro della città. La stazione passa dall’essere”non-luogo” a diventare centro nevralgico di una città contemporanea e a misura d’uomo, proiettata adeguatamente nel contesto metropolitano di una grande capitale della cultura europea: Venezia. Entro il 2013 verranno realizzate le opere di urbanizzazione, la piscina e la parte commerciale. “Nessuna colata di cemento e nessun vantaggio speculativo per la nostra città - spiega il Sindaco Checchin - ma una modulazione urbana all’altezza delle potenzialità nel rispetto dell’ambiente”.

BOSCO DEI NUOVI NATI Lo scorso 28 febbraio, il Comune insieme ai bimbi delle scuole di Spinea, ha messo a dimora 2.400 piante fra alberi ed arbusti nella zona di via del Parco e via delle Rose cominciando a dare vita a quello che sarà inaugurato come il “Bosco dei nuovi nati”. Questo intervento avviene in riferimento alla Legge n° 113/1992 che prevede la messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato. Il Comune intende dedicare il “Bosco dei nuovi nati” a tutti i bimbi nati a Spinea fra il 2009 e il 2012. Il 28 febbraio hanno lavorato per piantumare gli alberi oltre 300 bambini delle scuole materne ed elementari di Spinea ma l’Assessorato all’Ambiente vuole che anche i bimbi più piccoli si sentano protagonisti. Oltre 1000 lettere stanno partendo per informare tutti i genitori dei bimbi e delle bimbe nati fra il 2009 e il 2012. Invitiamo tutte le famiglie e i bimbi nati fra il 2009 e il 2012 a partecipare all’inaugurazione del nuovo bosco il giorno Sabato 13 Aprile, con ritrovo alle ore 10.00 presso l’area di Via del Parco e via delle Rose. I genitori assieme ai bambini potranno nell’occasione portare una ciocca o un pensierino da appendere su una delle piantine presenti, come gesto simbolico dell’appartenenza del nuovo bosco ai bambini di Spinea nati nel 2009, 2010, 2011 e 2012. Per ulteriori dettagli visitate il sito: www.comune.spinea.ve.it oppure facebook.com/ pages/Comune-di-Spinea.

L’Assessorato alle Pari Opportunità con Marzomesedonna discute dell’Universo Femminile in tutti i suoi aspetti. Quest’anno sono stati organizzati anche due appuntamenti dedicati alla salute ed al benessere (yoga e il contrasto all’obesità) oltre ad eventi dedicati al teatro e alla musica. E’ prevista anche “Diario dal Kenia Essere donna” una mostra di Santina Ricupero che verrà inaugurata il prossimo 16 marzo presso l’Oratorio di Santa Maria Assunta. Di particolare importanza è l’evento “Essere donne a Spinea. Il Volontariato Femminile” previsto per il 24 marzo prossimo al Cinema Bersaglieri alle 16.00 organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità con le donne delle associazioni di Spinea e la partecipazione di Luisa Conti Presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato della Provincia di Venezia e del Centro Servizio Provinciale. Tutti i dettagli nei prossimi giorni www.comune.spinea.ve.it, fb e twitter


14 Spinea Infrastrutture Dalla Regione il via libera per la ripresa dei lavori

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Tangenziale nord, si parte

Maltempo

Sarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che corre lungo la ferrovia Venezia-Trento di Filippo De Gaspari

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l Bollettino ufficiale della Regione Veneto ha pubblicato l’approvazione della variante che consentirà a Spinea di riprendere i lavori per la tangenziale nord. E’ l’ultimo atto, a lungo atteso, di una procedura complessa che permetterà alla città di concludere il progetto e risolvere, si spera una volta per tutte, l’annoso problema del traffico di attraversamento in centro. Grazie alla tangenziale nord, dalla rotonda di Asseggiano alla fine di via 11 Settembre a Spinea, si potrà raggiungere la nuova rotonda della stazione di Maerne sulla camionabile, senza dover per forza percorrere via Roma in centro. Evidenti i vantaggi, sia per i residenti soffocati dallo smog e dal traffico, sia per gli automobilisti, che taglieranno anche i tempi di percorrenza. Il cantiere della nuova strada è già aperto da anni, ma i lavori sono da tempo fermi al palo, in attesa dell’approvazione della variante urbanistica dell’ultimo tratto, in comune di Venezia. In pratica il tracciato del cosiddetto “Intervento 9”, com’è chiamata tecnicamente la tangenziale, si bloccava al confine tra i due comuni. Ora il cantiere potrà riaprire e la strada potrà essere completata: sarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che, correndo lungo la ferrovia Venezia-Trento, permetterà di ricevere parte del traffico della direttrice Miranese, in particolare quello diretto verso nord (Maerne, Noale, Scorzè). I lavori dovrebbero concludersi entro il 2014. In questo modo, il Comune

Un’immagine del tracciato

vede completarsi il pacchetto di tre opere riguardanti i by-pass esterni al centro e che comprendono anche gli interventi 8 e 8-bis, ovvero l’allargamento di via della Costituzione da Maerne alla Fossa e la realizzazione della contestata bretella sud tra via Martiri e via Capitanio. Interventi, anche questi, partiti già da tempo e a buon punto. Presi tutti assieme, almeno nei piani di Comune, Provincia e Regione, le tre tangenziali consentiranno quantomeno di alleggerire il traffico che congestiona il centro città. Riguardo alla tangenziale nord, il sindaco Silvano Checchin spiega che la ripresa dei lavori è un risultato importante soprattutto in prospettiva: “Consentirà una gestione dei flussi di traffico completamente nuova, a vantaggio del centro storico e della vivibilità urbana – affer-

neWS

Il costo dell’intervento è di circa 430 mila euro. A farlo è la Building Strade di Mestre

Lavori in via Roma

PARTE LA NuOVA PISTA CICLABILE

Via Roma a Spinea

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via il cantiere per la nuova pista ciclabile di via Roma. Il percorso, che cambierà la mobilità e le abitudini dei cittadini, sostituirà quello provvisorio tracciato lungo la via principale della città con uno definitivo. Ad aggiudicarsi la gara per la realizzazione della ciclopista è stata la ditta Building Strade di Mestre, con un ribasso del 26,40%. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 430 mila euro, che comprende lavori, le spese tecniche, il progetto vero e proprio, il rilievo, la sicurezza e la direzione lavori. Il costo è finanziato grazie a specifici fondi statali. La ciclabile partirà da piazza Marconi, di fronte la chiesa dei Santi Vito e Modesto e percorrerà via Roma lungo il lato nord, fino alla biblioteca comunale. Qui il percorso passerà dall’altro lato, a sud, con una novità: un passaggio ciclopedonale rialzato, con un segnale luminoso che si attiverà solamente all’arrivo della

ma – è importante ricordare tra l’altro che in questo modo si è evitata un’opera incompiuta che fino ad oggi si fermava in via Frassinelli. Grazie a questo accordo il tracciato proseguirà con benefici di sistema per tutta la viabilità”. L’obiettivo per Checchin e la sua giunta ora è agganciare l’utilizzo della tangenziale a uno studio generale dei flussi di traffico urbano, in modo da razionalizzare la viabilità partendo dai dati a disposizione. Per il sindaco infatti solo con le tangenziali a regime si potranno utilizzare i nuovi dati sul traffico in centro per varare un piano urbano del traffico per Spinea. Diverse le opzioni sul tavolo, alcune riguardano anche i sensi unici, al centro del dibattito politico di questo ultimo anno di amministrazione prima della chiamata alle urne.

bicicletta, così da avvisare gli automobilisti dell’imminente attraversamento. Dalla biblioteca la pista ciclabile proseguirà quindi fino alla nuova piazza di Santa Bertilla, dove potrà innestarsi in futuro con i percorsi ciclopedonali del Villaggio dei fiori. L’intero percorso ricalcherà quello provvisorio segnato oggi in via Roma con una striscia gialla, ma diventerà finalmente definitivo: sarà a doppio senso di marcia, separato dalla carreggiata con una cordonata e dei parapetti in acciaio, con un sedime in asfalto e tratti in porfido, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Per facilitare lo svuotamento dei cassonetti da parte dei mezzi di Veritas, in corrispondenza delle isole ecologiche, la pista lascerà la sede stradale passando dietro e occupando parte del marciapiede. “Ogni scelta sulla viabilità va fatta in modo organico e connesso con un pensiero strategico sulla città che parte dal garantire un diritto ai cittadini: il diritto alla mobilità sostenibile – spiega il Comune – realizzare tutto questo significa prima di tutto lavorare per la sostenibilità ambientale, il che implica il potenziamento di tutte le forme di mobilità dolce: piste ciclabili, uso dei mezzi pubblici, pedibus per i bambini, parcheggi scambiatori, potenziamento delle corse dei treni”. Su via Roma i lavori stanno per iniziare e proseguiranno per i prossimi mesi, con qualche disagio per il traffico. Anche se il Comune è riuscito ad ottenere la possibilità di non modificare la viabilità generale di via Roma: il cantiere infatti procederà per stralci e i disagi saranno limitati al singolo tratto di esecuzione dei lavori. Una volta ultimata la pista ciclabile, il centro di Spinea potrà essere percorso in sicurezza da tutti, anche in bici: restano scoperti per ora i tratti di via Roma ad Orgnano, tra Santa Bertilla e via Deledda e di fronte la villa, dove per realizzare la ciclopista sarà necessario restringere prima la carreggiata. G.Pip.

F.D.G.

ENERGIA

ex SCuola bennati inaGibile

L

a neve di febbraio dà il colpo di grazia alla ex scuola Bennati, dove avevano sede diverse associazioni di Spinea. La copiosa nevicata dell’11 febbraio in particolare ha danneggiato in modo irreparabile il tetto dell’edificio, costringendo le associazioni al trasloco forzato. Il problema interessa molti gruppi particolarmente attivi in città nello sport, nella cultura e nel sociale, tra cui l’Aido, la polisportiva Aurora, la pallavolo, la Pro Loco e molte altre. Il Comune ha dovuto chiudere i cancelli e dichiarare l’inagibilità dello stabile. Problemi tutti confermati poi da un successivo sopralluogo tecnico, che ha rilevato un crollo parziale del solaio all’interno della struttura e la necessità di abbattere l’edificio prefabbricato. Troppo pericoloso continuare l’attività dei volontari con la possibilità di crolli, anche se solo parziali, da un momento all’altro e troppo costoso anche mettere mano a un edificio ormai vecchio e obsoleto. Molte associazioni sono dunque rimaste senza casa, altre hanno trovato ospitalità in sedi provvisorie, come l’Aido, temporaneamente trasferita nella sede della Pro Senectute in via Giussani. L’assessore ai Lavori pubblici Gianpier Chinellato spiega così la situazione: “Abbiamo chiuso la sede di via Bennati per precauzione, l’entità dei danni si è purtroppo rivelata consistente e non si potrà riaprire. E’ comunque un edificio vecchio e destinato a non essere più utilizzato, con molte associazioni che si trasferiranno nello stabile dietro, verso la palestra del quartiere”. F.D.G.

INTERVENTI PAES

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rimi interventi dopo l’approvazione, nel novembre scorso, del Paes, il Piano di azione per l’energia sostenibile. Cinque i grandi filoni di intervento su cui Spinea lavorerà nei prossimi anni. Pronto l’intervento pubblico nei confronti delle scuole per migliorare le performance energetiche con interventi di coibentazione delle coperture e installazione delle valvole termostatiche: un investimento da oltre 500 mila euro che durerà fino al 2018. In secondo luogo, il Comune acquisterà energia verde e promuoverà progetti di forestazione di aree pubbliche attraverso lo scomputo degli oneri di urbanizzazione delle nuove lottizzazioni. In terzo luogo darà impulso all’informazione dei cittadini per incentivare le buone pratiche di risparmio energetico nelle abitazioni private, divulgando le informazioni relative ai diversi interventi di risparmio energetico e l’ottenimento di agevolazioni e contributi. Come quarto aspetto, partiranno interventi per favorire la mobilità dolce con finanziamenti propri e derivanti da Unione Europea, Stato e Regione: la prevista realizzazione di piste ciclabili sarà garantita con interventi da realizzare attraverso opere di urbanizzazione nell’ambito dei piani norma previsti. È stata inoltre inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, la realizzazione della pista ciclopedonale tra via Gioberti e via Luneo per 100 mila euro. Anche la costruzione della tangenziale nord nell’ambito delle opere complementari al Passante è funzionale alla diminuzione di traffico e

inquinanti. Infine il Comune punterà sul miglioramento della pubblica illuminazione in ottica di risparmio. Finora sono stati sostituiti a Spinea circa 400 apparecchi per l’illuminazione stradale, ormai obsoleti, sostituendoli, con lampade al sodio ad alta pressione ed elevata efficienza energetica. Tutto questo ha consentito di ottenere una riduzione dei consumi da 231 mila kilowatt/ora a 129.360, con una riduzione delle emissioni inquinanti di Co2 pari a 51 mila chilogrammi all’anno e migliorando nel contempo i livelli di illuminazione. Sempre in connessione con il Piano d’azione per l’energia sostenibile, sono stati attivati 28 orologi astronomici che sostituiscono il vecchio interruttore crepuscolare. Si sono risparmiati in questo modo 13.500 kilowatt l’anno, riducendo le emissioni di anidride carbonica di 6.700 chilogrammi l’anno. Il Comune sta ora valutando la realizzazione di un impianto fotovoltaico da installare nella scuola primaria Vivaldi di Fornase. Per quanto riguarda gli interventi di forestazione dal 28 febbraio scorso la città può contare su un minor debito di verde, con la nascita del Bosco dei nuovi nati nella zona di via del Parco e via delle Rose. F.D.G.


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16 Santa Maria di Sala Formazione Un ciclo di sei appuntamenti dedicato ai genitori e agli educatori

Famiglia, aumenta il disagio Fra i problemi che più colpiscono il comune e il comprensorio, c’è anche la piaga del bullismo

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Un’immagine di bullismo a scuola

esperta e opinionista. Venerdì 15 marzo, il professor E. Acet ha tenuto la serata titolata: “Adolescenti - Fragilità e speranza”. Gli altri quattro appuntamenti si terranno nel teatro comunale di Santa Maria di Sala: giovedì 21 marzo, la dottoressa F. Gioia terrà la conferenza: “Sempre connessi: Problemi reali del modo virtuale”. Giovedì 4 aprile, la dottoressa S. Sgaravatto parlerà di “Alfabetizzazione emotiva”. Giovedì 11 aprile la dottoressa F. Gioia terrà la serata: “Il bullismo: Prevenirlo e gestirlo, si può”. L’ultimo incontrò si terrà sabato 20

Sociale

un ConCorSo per la feSta Del papà

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di Roberta Pasaqualetto anta Maria di Sala propone un ciclo di sei appuntamenti dedicato ai genitori e agli educatori, titolato “Percorsi dell’educatore: Family Project”. Il progetto è in collaborazione con il comune di Scorzè che propone altri sei appuntamenti nel suo territorio. Questo evento è stato realizzato con la partecipazione attiva del Comitato Genitori di Santa Maria di Sala, l’organizzazione del percorso con “Cielo Blu”, associazione di volontariato di Scorzè. “Realizzare dei progetti per i cittadini, in tempi di crisi e a fronte della poca disponibilità economica, non è semplice ma siamo riusciti ugualmente a puntare sulla qualità degli appuntamenti” – dice il vicesindaco Alessandro Arpi – l’ingresso alle serate è libero, perché vogliamo dare ai nostri cittadini genitori e agli educatori, una chiave di lettura in più nel difficile compito di formatori ed insegnanti”. I sei appuntamenti si terranno nel teatro comunale di Santa Maria di Sala e nella palestra di Caltana, tutti alle 20.30, escluso l’ultimo. I primi due appuntamenti sono stati ospitati nella palestra di Caltana: giovedì 7 marzo, “La felicità è contagiosa” a cura della professoressa Maria Rita Parsi. La professoressa Parsi è nota come scrittrice, psicologa e psicoterapeuta anche per le innumerevoli presenze a trasmissioni televisive in qualità di

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aprile, alle 8.30, con il dottor Meazzini: “La sfida del futuro - Media e uomo”. Questo ciclo d’incontri è rivolto ai genitori, ma anche agli educatori che vogliono approfondire alcuni argomenti; le serate tematiche presentate da esperti psicologi lasceranno poi aperto il dibattito e il confronto con i presenti. Tutti gli appuntamenti di quest’anno sono gratuiti, e questo fa immaginare una forte affluenza, da parte dei cittadini, visto il tutto esaurito dell’anno scorso nonostante ci fosse una quota di partecipazione di 35 euro.

l Comune di Santa Maria di Sala, in occasione della festa del papà, organizza la prima edizione del concorso di “Arte a tutto tondo” denominato “Essere padre” aperto agli adulti e ai bambini. Per partecipare al bando, rivolto esclusivamente ai cittadini, si possono presentare delle opere di: arti visive (pittura, scultura, incisione, fotografia), narrazione (poesia, racconto breve) e immagini in movimento (cortometraggi, video documentari del territorio). Saranno selezionate due opere artistiche per ogni tipologia e una giuria di qualità, diversa per ogni categoria, selezionerà i vincitori. La giuria tecnica sarà composta di associazioni e/o gruppi informali locali, che perseguono finalità socio-culturali nel territorio, con particolare riferimento alle diverse espressioni artistiche. “Lo scopo di questo bando è di sensibilizzare la cittadinanza verso la figura del padre, membro determinante della famiglia ma spesso poco valorizzato – dice Alessandro Arpi vicesindaco di Santa Maria di Sala. Questo tipo di eventi danno l’occasione di esprimere sentimenti personali utilizzando la propria creatività”. Il concorso non prevede alcun premio in denaro ma dei riconoscimenti, le opere selezionate dalle giurie, saranno esposte per dare massima visibilità. Le domande di partecipazione con allegati i materiali richiesti, dovranno pervenire entro il 19 marzo. Per maggiori informazioni si può visitare il sito del comune www.santamariadisala.gov.it R.P.


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18 Santa Maria di Sala Lavori pubblici Cantieri alle scuole medie al via da questo mese

Restyling all’istituto comprensorio Cordenons di Roberta Pasqualetto

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l comune di Santa Maria di Sala ha investito novecento mila euro per trasformare le scuole medie Cordenons. I lavori di ampliamento inizieranno a marzo e prevedono la costruzione di una nuova parte di struttura adiacente innestata in via Monte Santo; la chiusura del cantiere è prevista per settembre, entro l’inizio del prossimo anno scolastico. Il progetto è stato realizzato dall’Ufficio Tecnico del comune e firmato dall’architetto Stocco, il costo complessivo di questo cantiere è di 1.050.000 euro, interamente finanziati dall’amministrazione e senza l’accensione di mutui. “L’ampliamento era diventato inevitabile visto l’incremento demografico riscontrato negli ultimi anni – spiega l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato – questa necessità era stata sollecitata anche dalla Direzione didattica che ci aveva riferito l’aumento della richiesta di nuove iscrizioni. Terminati questi lavori, ci occuperemo anche dell’adeguamento del vecchio edificio adiacente in viale Rimembranze”. I lavori prolungheranno l’edificio esistente verso sud, andando a occupare l’area verde, in allineamento con l’antistante via e mantenendo le distanze minime dai fabbricati esistenti e dalla recinzione. Questo con un aumento di superficie di circa 772 metri quadrati (pari a circa 2.315 metri cubi), incrementando la struttura con dieci nuove aule e relativi servizi distribuiti su due piani. Le nuove aule saranno cosi divise: al piano terra 5 aule (capienza massima di 30 alunni per aula); al primo piano 5

E’ previsto un aumento di superficie di circa 772 metri quadrati aule (capienza massima di 30 alunni per aula); 2 locali per il Ced (centro elaborazione dati) di circa 8 mq l’una, una al piano terra in prossimità dell’ingresso e una al primo piano e 5 nuovi servizi igienici per piano. In entrambi i piani, alla fine del corridoio sul fronte sud, sarà realizzata una stanza dedicata ai materiali per la didattica e il servizio. E’ prevista a realizzazione di un ascensore in posizione decentrata, rispetto al fabbricato esistente, che permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’intervento sarà fatto in base alle norme riguardanti la progettazione antisismica, e prevederà impianti tecnologici come climatizzazione invernale ed estiva, riciclo e purificazione dell’aria, impianto fotovoltaico e recupero del calore dall’aria depurata. “I progettisti dell’Ufficio Tecnico hanno saputo trasformare l’edificio in una struttura ecosostenibile – conclude

Il costo complessivo è di 1 milione e 50 mila euro, finanziato dal Comune e senza l’accensione di mutui

La scuola media Cordenons di Santa Maria di Sala

La manutenzione è ordinaria. La notizia no.

Semenzato – infatti, il progetto è stato realizzato in maniera organica, semplice, economica e funzionale e tenendo conto degli obblighi imposti agli enti pubblici nella realizzazione di edifici a energia “quasi” zero. L’edificio sarà costruito nella maniera più semplice possibile, sarà antisismico e a basso costo”. La dimensione dei locali è stata concordata con la Direzione didattica, adattando il progetto al mutamento delle esigenze di organizzazione e della programmazione delle lezioni. Una volta ultimata la struttura, il comune utilizzerà un service esterno per monitorare il mantenimento ottimale dell’edificio.

neWS In Villa Farsetti

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’associazione teatrale Ubi Jazz terrà dieci spettacoli a Santa Maria di Sala, nel mese di marzo. L’associazione, che da quest’anno ha sede in villa Farsetti, propone un calendario con diversi soggetti: sport, cultura e associazionismo. Tra gli appuntamenti, sabato 9 marzo, alle ore 21, lo spettacolo: “Rusconi: Revolution” con Stefan Rusconi pianoforte; Fabian Gisler contrabbasso; Claudio Strueby batteria. I tre musicisti: Rusconi, Gisler, e Strueby, sono riconosciuti e acclamati in tutto il mondo. Domenica 10, 17 e 24, alle ore 17, “Jam Session Time” uno spettacolo che vuole dare voce al lato più creativo nell’ambito musicale: la jam session, termine che definisce una perfomance di musicisti che si abbandonano all’improvvisazione e si uniscono per il piacere di suonare insieme, creando feeling spontanei. Venerdì 15, alle ore 21, lo spettacolo di Anna D’Errico, autrice veneziana che sta riscuotendo successi da solista e da camerista. Giovedì 21, alle ore 21, lo spettacolo “Le opere e i giorni” ispirato alle voci, ai suoni e ai paesaggi di una natura antica e guaritrice, e tratto dal libro “La casa dei nonni” di Paolo Pietrobon, con la musica di Omar Francescato. R.P.


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Cultura 23 Teatro Prosegue a Mirano una stagione di successo

Va in scena la grande letteratura Appuntamenti di qualità al teatro Elios di Scorzè, e in villa Farsetti a Santa Maria di Sala di Alessandro Ragazzo

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ncora tante iniziative culturali nel Miranese, con teatro e musica a farla da padroni. A Mirano, ultimi due appuntamenti della stagione, rispettivamente il 13 e il 26 marzo, sempre alle 20.45. All’inizio toccherà a “Un amore di Swann” di Marcel Proust, proposto dalla compagnia Sandro Lombardi di Firenze, con Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov e Iana Forte. Il secondo, invece, vedrà protagonisti il Teatro Stabile di Torino, quello delle Marche e il Teatro di Roma. Metteranno in scena “Serata a Colono” di Elsa Morante, con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito e Antonio Truppo.“Gli ultimi spettacoli della stagione teatrale 2012-13 – commenta la delegata alla Cultura Renata Cibin – vedono le compagnie impegnate nel confronto con scrittrici e scrittori che, in modi e con esiti differenti, hanno segnato profondamente la letteratura del Novecento. Di Marcel Proust, tanto è stato detto dalla critica, che non ci resta nulla da aggiungere se non che fu tradotto in italiano da Natalia Ginzburg. Elsa Morante appartiene a quel-

la tormentata generazione cui non è stata risparmiata alcuna delle cruciali esperienze del secolo scorso: due guerre mondiali, fascismo, nazismo, stalinismo, crisi sociali, economiche ed ideologiche. Un arco temporale che hanno testimoniato con la sua attività letteraria oltre che con le sofferte e coerenti scelte di vita”. I biglietti per i singoli spettacoli costano 18 euro, ridotto 15, studenti 10. Giovani a Teatro 2,50. Riduzioni anche per gli over 65 anni e i ragazzi fino ai 26 anni. E nei prossimi mesi proseguirà “Ubi Jazz winter season”, la rassegna musicale che tocca i quattro comuni del Miranese Noale, Scorzè, Spinea e Santa Maria di Sala. A Spinea il cinema Bersaglieri ospiterà Rita Marcotulli il 22 marzo alle ore 21, dopo la sua visita alle scuole. Originaria di Roma, è una pianista e compositrice di musica jazz. Ha iniziato la sua carriera artistica suonando in piccoli gruppi negli anni settanta, e ha iniziato poi a collaborare con artisti di fama nazionale ed internazionale del calibro di Chet Baker, Enrico Rava, Pino Daniele e

molti altri. Noale ospiterà due eventi dedicati in particolare all’infanzia: il primo il 10 marzo in piazza XX Settembre. Il gruppo si è formato nel 1993, ed è composto dalle voci dei bambini di una fascia d’età che va dai 3 agli 11 anni. Fa parte di un’associazione culturale che riunisce cori più piccoli che hanno un punto di riferimento importante nelle attività dell’Antoniano di Bologna, nello Zecchino D’Oro e negli insegnamenti di Mariele Ventri. Il secondo, invece, sarà un musical il palasport il 27 aprile. Villa Farsetti a Santa Maria di Sala ospiterà il “Jam

Session Time” alle ore 17. All’interno della rassegna, infatti, si è voluto dar voce spazio al lato più creativo nell’ambito musicale: la jam session. Con questo termine si vuole definire una perfomance di musicisti che si abbandonano all’improvvisazione e si uniscono per il piacere di suonare insieme, facendo nascere feeling spontanei, e dando vita ad esibizioni all’insegna del coinvolgimento e dell’armonia. Al teatro Elios di Scorzè Gegè Telesforo suonerà l’11 aprile, in una performance di canto e improvvisazione musicale. Info www.ubijazz.it.

neWS A Maerne

internet GratiS in biblioteCa

U

na buona notizia arriva per i tanti frequentatori della biblioteca di Maerne: possono navigare gratis in internet. La decisione è stata presa dalla giunta comunale in una delle prime sedute del nuovo anno, dove ha ratificato il provvedimento che consente a tutti di entrare nella rete, facendosi dare la password dal personale. Il servizio costerà al governo locale circa 600 euro. Sinora, infatti, si dovevano pagare 12 euro annui, tipo canone, per potersi collegare con il proprio computer. Più di qualche studente aveva chiesto la possibilità di eliminarlo e, con l’inizio del nuovo anno, è stato accontentato. Ora si potrà studiare e navigare in internet senza costi aggiuntivi ma solo connettendosi con la parola chiave che sarà consegnata. La biblioteca di Maerne è aperta il lunedì e dal mercoledì al sabato, dalle 9 alle 12.30, il lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 14.30 alle 19, il giovedì dalle 14.30 alle 22, mentre il martedì effettua servizio continuato dalle 9 alle 22. Prestiti, iscrizioni, restituzioni, ricerche e navigazione online terminano quindici minuti prima della chiusura. A.R. Messaggio pubbliredazionale

“Le Pro Loco fanno grande il territorio” appuntamenti da non dimenticare

• 25 Aprile 2013 XXXV edizione “Fiori a Mirano” Piazza Martiri a Mirano, il 25 aprile, si trasforma, per

un giorno, in un grande giardino e che le vie del centro storico si riempiono di fiori, colori e profumi. Fiori a Mirano, è considerata come una delle più prestigiose e qualificate mostre-mercato a invito della Regione. Grazie ai suoi oltre 110 espositori di piante, fiori e arredi da giardino, selezionati con cura dagli organizzatori che crescono ogni anno, sia per varietà che per qualità, grazie anche al passaparola tra gli stessi vivaisti.Vogliamo ricordare con orgoglio gli ottimi risultati delle edizioni precedenti, in particolare quella del 2012, con 100.000 visitatori. chi verrà a Mirano non troverà solo Fiori, perché potrà visitare i parchi, le Ville Settecentesche, il Duomo con una famosa pala del Tiepolo, e un momento di gratificante ristoro nei ristoranti aderenti all’associazione “A Tavola sul Cardo”, per degustare, i menù a base di erbe aromatiche e di primizie di primavera, da loro proposti nel periodo 20 Aprile-1° Maggio.

• 12 Maggio 2013 2^ edizione della “Castellana” Nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate dalla Pro Loco Martellago, domenica 12 maggio

• 14 Aprile 2013 34^ Edizione Noale in Fiore di cui si allega il manifesto

2013, si svolgerà la la seconda edizione della manifestazione intitolata “La Castellana” - un inedito e straordinario percorso culturale fra le Ville Venete di Martellago – che l’anno scorso ha visto la presenza di circa 500 persone che hanno potuto visitare alcune mostre dedicate ai temi di grande interesse, quali “L’era glaciale e l’evoluzione della specie umana” e “La Strada Castellana”, allestite nel nuovo complesso della Banca Santo Stefano di Martellago. Quest’anno, per soddisfare le numerose richieste di partecipazione, le visite guidate si svolgeranno nell’arco

dell’intera giornata di domenica 12 maggio, in cui si potranno visitare le favolose Ville Venete Grimani-Morosini Ca’ della Nave e Fapanni-Combi in una splendida cornice musicale curata dagli allievi della Scuola di Musica “G. Sinopoli” di Martellago che si esibiranno in brani musicali per chitarra ed archi.

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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Politica Analisi dei dati emersi alle ultime consultazioni politiche

Il ciclone grillino si abbatte sui partiti Crollo del centrodestra rispetto al 2008, soprattutto da parte della Lega. Delude il Pd Male Sel. Alla Movimento 5 Stelle, prima formazione di Alessandro Abbadir

L

o tsunami evocato dal Movimento 5 Stelle si è abbattuto sui partiti tradizionali anche in provincia di Venezia, mutando lo scenario politico radicalmente. Il centrosinistra tiene anche se delude, mentre cala vistosamente il centrodestra rispetto alle politiche di 5 anni fa. Alla Camera i “grillini” diventano il primo partito e portano a casa il 27,45%. Il Pd lo è al Senato con il 27,61 % dei consensi, La coalizione di Bersani ha raggiunto complessivamente il 30 per cento. Il partito Democratico mantiene di un soffio la vetta della classifica al Senato, pur perdendo quattro punti in percentuale rispetto alle ultime Politiche del 2008. Il segretario provinciale del Pd ora eletto in Parlamento come deputato a caldo non ha resistito allo sbotto vedendo i risultati. “Evidentemente – dice Mognato – la serietà del Pd e dei suoi alleati non paga. Evidentemente in un periodo come questo contano di più, per avere consenso, le promesse irrealizzabili”. Va male la Lega, ma c’era da aspettarselo anche se in

misura non così grande. La Lega adesso è il quinto partito di una provincia che la vedeva fortissima, dietro anche alla coalizione centrista di Monti e Casini. Il crollo del centrodestra coinvolge anche il Pdl, che lascia sul campo quasi dieci punti in percentuale passando da l’oltre 19% del 2008 al misero 10,03 delle elezioni di febbraio. Va considerato che la Lega Nord qualche anno fa proprio in provincia di Venezia con Francesca Zaccariotto aveva fatto l’impresa sconfiggendo nelle urne l’ex presidente Davide Zoggia, ora di fatto uno dei maggiori dirigenti del Pd a livello nazionale. Forse ad influire sulla determinazione dell’elettorato a votare “padano “sono state anche le lotte interne fra maroniani e bossiani, ma i numeri impietosi del crollo del centrodestra sono a tutti evidenti: la coalizione passa dal 48 per cento delle ultime Politiche (29 al Pdl e 18 alla Lega) ai 28 punti di oggi (18 al Pdl, 6,5 alla Lega, 1,4 a Fratelli d’Italia). I commenti ad un risultato del genere non sono esaltanti anche se,

ammette l’assessore regionale Renato Chisso, originario del Veneto orientale “Qui a Venezia il centrodestra ha tenuto rispetto a previsioni ancora più fosche - dice Chisso. Il Movimento 5 Stelle che ha avuto questo risultato strepitoso non va demonizzato. La gente è arrabbiata anche per una situazione economica difficile“. Contento il segretario provinciale Mario Dalla Tor che stacca il biglietto per il Parlamento con il Pdl E il centro montiano con Scelta Civica, Fli e Udc? Ridimensionato. Da grande centro, che qualche mese fa puntava al 20 per cento ora è solo un “centrino”. Non supera nemmeno la soglia del 10%, la coalizione alla Camera con i tre partiti coalizzati. Va male alla sinistra, quella in coalizione come Sel dove il coordinatore provinciale Stefano Lorenzin di fronte al misero 2% racimolato alla Camera non ha occhi per piangere. “E’ un risultato al di sotto delle aspettative – dice laconico. Ora cercheremo di capire perché la gente non ci ha premiato”. E’ stata cancellata dagli elettori l’alleanza di

sinistra guidata da Ingroia. L’ex Pm con Rivoluzione civile in provincia di Venezia non va oltre un misero 1,3 per cento, insufficiente per ottenere anche un solo deputato, vista la soglia del 4 per cento. La delusione fra i movimenti che lo hanno appoggiato, Rifondazione, Comunisti italiani, i Verdi di Bonelli, Italia dei Valori è grandissima. Ma dove hanno vinto i grillini? Dappertutto, il fenomeno è a macchia di leopardo. A Chioggia , Asan Donà In comuni come Mira, dove esiste un’amministrazione a 5 stelle da un anno, il Movimento di Grillo è passato dal 17,5% al 35,14%. Il sindaco Alvise Maniero ribadisce come alla gente non interessi alla fine nulla della vicenda del licenziamento dell’assessore all’ambiente Roberta Agnoletto.

LA PROPOSTA DI CAMPALTO “MONOCOLORE GRILLINO APPOGGIATO DAL PD”

C

’è fermento nel Pd, storico partito egemone in provincia di Venezia, per il risultato elettorale uscito dalle urne del 24 febbraio scorso. Fra gli elettori e i militanti, la stragrande maggioranza è contraria a qualsiasi accordo con il centrodestra di Silvio Berlusconi. L’accordo che si cerca da parte del Pd, è con il Movimento 5 Stelle, con proposte che però al momento in cui scriviamo vengono tutte respinte. A prendere una radicale posizione è il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto che ricalca quella del sindaco di Bari. “Ora basta - dichiara Campalto- il

Partito Democratico non può giocare sempre la sua partita in difesa. Mi faccio promotore a livello provinciale di una proposta politica ben precisa che tanti militanti democratici sono pronti a portare avanti: il Pd sostenga un monocolore grillino, ma non faccia assolutamente alcun accordo con Berlusconi e il Pdl”. Campalto fa sul serio. “Invito come sindaco- continua - i dirigenti del mio partito, a non cadere nel tranello di creare un “governissimo” con il centrodestra. Nessuno dei nostri elettori lo capirebbe. L’elettorato italiano va messo però di fronte alle proprie responsabilità. E se gli

elettori hanno fatto del Movimento 5 Stelle il primo partito alla Camera, questo deve avere l’onere e l’onore di governare”. Il sindaco Pd sa che esistono posizioni differenti su questo tema ma spiega di volersi fare portabandiera di questa proposta in provincia di Venezia, perché sollecitato da tantissimi iscritti. “Sono pronto alla conta- dice - su questa posizione politica. Il Movimento 5 Stelle non può e non deve essere lasciato a criticare da fuori un accordo che sa di vecchio e partitocratico. Hanno vinto? Governino. Di volta in volta verificheremo se votare le loro proposte

Il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto in Parlamento” Campalto lancia una sfida al Movimento diretto dall’ex comico sulle cose da fare “Ora se i grillini si assumeranno la responsabilità di governare – chiude vogliamo proprio vedere che faranno. Il tempo della responsabilità fino ad ora non ha premiato. I cittadini hanno premiato chi ha gridato di più. Ora vediamo cosa sono in grado di fare i grillini oltre che parlare”. A.A.

6 aprile / 17 novembre 2013

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La stessa Agnoletto aveva accusato Maniero di averla cacciata perché incinta Gianluigi Placella, primario ortopedico in pensione, impegnato nei movimenti civili, unico consigliere comunale del Movimento a Venezia sottolinea che il M5s con il Pd, alleanze non ne potrà fare ma votare sui singoli provvedimenti moralizzatori della politica quello si. Infine per dovere di cronaca non sfonda il movimento di Oscar Giannino, , anch’esso stabile intorno all’1,3 per cento. Quasi inesistente infine il Centro democratico di Bruno Tabacci (ex competitore di Bersani alle primarie) con lo 0,18% che, a Venezia era rappresentato dall’ex capogruppo di Idv al Senato Massimo Donadi.

venetiantichi.it


Spazi aperti 25 3 Salute e ambiente In tutta la provincia, comuni e Ulss promuovono attività fisica per anziani e non

Arriva la primavera, ecco i gruppi di cammino I comuni di Venezia, Mira, Spinea, Stra e Fiesso pronti alla bella stagione con percorsi ad hoc di Alessandro Abbadir

A

rriva la primavera e la voglia di fare camminate all’aria aperta aumenta. Lo stile di vita sempre più sedentario è un ostacolo ad una buona salute, e per questo i comuni e le Ulss del veneziano hanno promosso da qualche anno in maniera massiccia, l’esperienza dei gruppi di cammino. Le prime esperienze dei gruppi di cammino sono rivolte ad anziani ma non solo. Nel comune di Venezia infatti da circa un anno per tutta l’estate, al Parco San Giuliano, con ritrovo all’Infopoint, si svolgono le attività gratuite dei “gruppi di cammino”. Il progetto, lo scorso anno è stato ideato e coordinato dal Servizio Programmazione Sanitaria del Comune di Venezia nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e del progetto AllenaMente. I gruppi sono stati guidati da istruttori laureati in Scienze Motorie e formati. “L’attività – spiegano i promotori - è all’insegna

delle relazioni sociali e del benessere psico-fisico, sviluppato attraverso percorsi all’aria aperta con i quali allenare piacevolmente il corpo, il ragionamento e la memoria”. Anche quest’anno l’appuntamento non mancherà. Per quanto riguarda la provincia è soprattutto nell’area dell’Ulss 13 (Riviera e Miranese), che i comuni si sono impegnati massicciamente. Il primo a promuovere l’idea fu il comune di Mira ancora due anni fa. Il Centro anziani “Palladio” di Mira Vecchia ora ha un gruppo di circa 20 persone, che due volte alla settimana si muove lungo un percorso ben individuato. Lo stesso dicasi per il centro “La Bella Età” di Piazza Vecchia, che ha individuato cinque itinerari per le passeggiate. Riprenderanno le attività da aprile e maggio. A Stra ad illustrare il progetto e fare un bilancio positivo del lavoro svolto, è l’assessore Stefano Valentini. “E’ ormai riconosciuto - dice Valenti-

ni - che l’attività fisica costante aiuta a prevenire malattie, a ridurre i rischi derivanti dal sovrappeso e sedentarietà per avere una migliore qualità della vita e, garantendo considerevoli vantaggi sia ai singoli, sia al sistema sanitario riducendo le ospedalizzazioni e l’uso dei farmaci. Infatti, l’obiettivo di ogni persona è di vivere in salute il più a lungo possibile, restando autonomo nei movimenti ( in particolare deambulare). Il cammino è l’attività fisica praticabile da ogni fascia di età, si può svolgere costantemente nell’arco dell’anno ed è economica. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13 (www.ulss13mirano.ven.it) da tempo ha avviato attività per sensibilizzare la popolazione sulla necessità del movimento fisico. In particolare, ha promosso i gruppi cammino nei vari comuni con il progetto “ Ogni passo conta “. Ha messo a disposizione un laureato magistrale in Scienze e Tecniche

dell’attività motoria preventiva e adattata che forma e segue i partecipanti, affinché ogni gruppo diventi autonomo. Il nostro comune ha aderito con entusiasmo alla proposta dell’Ulss e da circa un anno, c’è un gruppo cammino che 2 volte alla settimana svolge l’attività”. Stessa esperienza si appresta fare Fiesso. Lo scorso anno il comune di Spinea ha aderito con l’iniziativa denominata “Percorsi della salute”. “Andare a piedi è un atto d’amore per il territorio e il proprio corpo” è il motto dell’iniziativa. Anche quest’anno da maggio saranno disponibili in diversi punti di Spinea, dei volantini per promuovere i Gruppi di cammino. ”Il luogo ideale - dicono gli organizzatori - per l’attività sarà il parco Nuove Gemme, con diversi itinerari da percorre, alcune regole base per vivere in salute la propria giornata e fuggire dalla sedentarietà”.

Stili di vita

INDAGINE uLSS13

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no su t r e degli adulti che vivono nel comprensorio dei 17 comuni dell’Ulss 13 è completamente sedentario. Questi i dati che sono emersi da una indagine condotta nei mesi scorsi dall’Ulss 13 con il Dipartimento Prevenzione. E ecco le brutte sorprese: solo il 31% degli adulti che vivono nei comuni del comprensorio pratica settimanalmente l’attività fisica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre c’è un 28% è completamente sedentario. L’attività fisica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è infatti notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malattie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali .Da qui per comuni e Ulss 13 l’importanza di organizzare Gruppi Cammino rivolti in particolare alle persone anziane. A.A.

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26 Amministrazione

Amministrazione 5

Intervista L’assessore della Provincia di Venezia, Lucio Gianni, riflette sul ruolo e il lavoro svolto

Provincie, insostituibili se non si pensa ad una seria alternativa “Serve una programmazione per trasferire deleghe, competenze e strutture onde evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più”

A

bolizione delle Provincie, un tema che ha fatto discutere e che avrebbe dovuto tradursi in dato di fatto con la soppressione di parte di esse. E invece, probabilmente, le Provincie concluderanno il mandato. L’assessore provinciale Lucio Gianni torna ad affrontare l’annosa questione relativa al ruolo delle Provincie, insistendo sull’essenziale lavoro svolto. “Per tutto il 2012 siamo stati sommersi da tantissime informazioni che provenivano da fonti diverse: abbiamo udito il tutto e i contrario di tutto! Ci si stava privando di uno strumento di gestione di servizi a favore dei cittadini - esordisce l’assessore della Provincia di Venezia - senza averne creato uno alternativo che lo andasse a sostituire; all’ultimo momento è prevalso il buon senso e si è salvato un Ente di estrema importanza la cui soppressione o ristrutturazione deve avvenire in modo sereno non sotto una spinta emozionale. Molte persone che non conoscevano nulla di questa realtà si erano convinte che chiudendo le Provincie si sarebbe salvato il Paese!” Qual è, in concreto, il ruolo delle Pro-

L’assessore Lucio Gianni vincie? “Io sono assessore della Provincia di Veneziai: garantisco la mia presenza costante e continua in tutto il territorio per tutte le mie deleghe (Attività produttive, agricoltura, Programmazione Negoziata, Pro loco, Voga veneta, afriturismo, alimentazione, Gruppi micologici, Fiere, Mostre e mercati), così pure fanno i miei colleghi di Giunta; insieme gestiamo concretamente dei servizi sovracomunali e territoriali che la Regione e lo Stato non potranno mai svolgere direttamente perché sono troppo distanti dal territorio e troppo slegati dalla realtà quotidiana”. In termini numerici, può quantificare - per esemplificare, il lavoro svolto? “Nel 2012 la Giunta Provinciale ha

eseguito 220 delibere e sono pervenute dagli assessori 241 Informative mentre il Consiglio Provinciale ha votato 96 delibere; la Giunta si è riunita tutte le settimane come pure tutte le settimane si sono riunite le Commissioni Consiliari ed il Consiglio si è riunito da una a due volte al mese: questo significa una grande quantità di lavoro svolto! L’attuale Amministrazione Lega Nord – Pdl ha trovato in eredità un vero disastro con debiti e cattive gestioni; il Governo di Roma ha tagliato molte risorse; con meno dipendenti, pieni di debiti e meno soldi ma attraverso una seria programmazione ed una accorta gestione, sono stati raggiunti risultati migliori rispetto al passato: la Provincia di Venezia sta pagando i suoi debitori con una media

di 36 giorni; è l’unico Ente che ha inviato una ingiunzione di pagamento allo Stato per i crediti che vantava ottenendo i 40 milioni di euro che gli spettavano; gestiamo direttamente il turismo e siamo la prima Provincia d’Italia; gestiamo la pianificazione territoriale ed urbanistica di tutti i 44 Comuni, la caccia, la pesca interna lagunare, la Polizia Provinciale e la Protezione Civile, i parchi, i boschi e le riserve naturali, l’ufficio del lavoro e la formazione professionale, l’ambiente e la geologia, l’edilizia del patrimonio immobiliare tra cui scuole e palestre, i servizi sociali, i trasporti e le pari opportunità, la viabilità, la sicurezza stradale e la manutenzione delle strade provinciali, lo sport, la cultura e l’istruzione”. La sua conclusione quindi è che la Provincia non è un ente inutile... “Probabilmente non tutti i cittadini sono stati informati sul fatto che la Provincia di Venezia fa tutto questo e così pensano che sia un Ente inutile! Se i cittadini lo vogliono le Provincie possono essere chiuse ma è prima necessaria una programmazione seria in cui si decida “chi fa cosa” e si indichi tempi

e modi per trasferire deleghe, competenze e strutture per evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più! Ci sono Provincie che sprecano e non ottengono buoni risultati; ma possiamo dire lo stesso anche di Regioni, Ministeri, Prefetture, ULSS, Comuni, Società partecipate, Camere di Commercio ecc.; perché non chiudiamo tutta l’Italia?” Quale allora la strategia efficace per ridurre i costi? “Invece di chiudere è necessario combattere l’inefficienza e gli sprechi; eliminare spese inutili, gonfiate, incontrollate; attuare politiche di risanamento; prevedere costi standard uguali per tutti gli Enti e tutta Italia; non fare di tutta l’erba un fascio! Nella situazione attuale chiudere le Provincie è sicuramente la cosa più semplice e sbrigativa ma è impensabile eliminare un Ente intermedio di assoluta importanza ritenendo di lasciare al suo posto il nulla; ciò che fanno oggi le Provincie, i Comuni non avranno mai la forza di poterlo fare e la Regione è troppo grande e distante!”


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28 Personaggio

Personaggio o scuola UNI 7

Corrado Sfriso Crea, inventa, espone... Chioggia

“Corallino”, artista della memoria di Eugenio Ferrarese

S

ul balcone della sua casa in calle San Domenico da qualche tempo si nota un vecchio pantofolone da pescatore, di quelli che un tempo si usavano nei battelli da pesca, trasformato in un artistico presepio con qualche variazione marinaresca visto che al posto del bue e dell’asinello compaiono due cavallucci marini e la stella cometa è diventata una stella marina. Accanto un altro presepio di piccole dimensioni con Gesù bambino adagiato in una cappasanta. All’interno della stanza al pianterreno altre opere e composizioni insieme ad una personale collezione di attrezzi da lavoro ed altri oggetti della tradizione chioggiotta: un piccolo laboratorio dove Corrado Sfriso crea, inventa e poi espone. Classe 1931, l’obbligo scolastico della riforma Gentile ossia la quinta elementare, il primo lavoro in una panetteria al termine della seconda guerra mondiale, in seguito dapprima muratore per realizzare di fronte la chiesa di san Domenico la fabbrica del ghiaccio dove un tempo vi era il teatro Garibaldi - e dove sta ora sorgendo un complesso residenziale – poi in mare pescatore motorista; nel ’55 si trasferisce a Trieste ancora con un’impresa edile, qualche anno

Ha lavorato per tutta la vita facendo i più svariati mestieri, ora, in pensione, si dedica all’arte

Villa Momi’s

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Dalla scultura alla poesia, in un linguaggio semplice racconta la vita di tutti i giorni dopo il matrimonio e ritorno nella ‘sua’ Chioggia operaio nel retificio Donaggio e in seguito nella falegnameria di Borgo S. Giovanni specializzata in cornici tonde e volanti per appassionati automobilisti sportivi fino alla pensione… il tutto accompagnato sempre da una grande passione per l’arte, la poesia e la sua città ritratta in ogni angolo e scorcio più caratteristico, talvolta riproponendo mestieri e attività che animavano la vita della calle: le donne che ricamavano, i pescatori che cucivano le reti, lo stagnino che aggiustava attrezzi e pitali da notte quando i bagni in casa erano ancora un lusso… Corrado, ma per tutti Corallino, firma che compare nelle sue composizioni, al mattino passeggia con gli amici in Corso, una sosta al caffè; nel pomeriggio per lo più è indaffarato con le sue creazioni. Le sue poesie sono rigorosamente in dialetto con frequenti rimandi ai suoi ‘amissi pescaori’ con i quali ha condiviso la passione e i pericoli della navigazione e della pesca quando le ‘sardele veniva a bordo/ le visceva da tute le parte’, ai ricordi delle gente in calle (“Ghe gera i Guera, i Spacaporte,/ el Polastrelo, el Cucarin,/ el Scage, el

Corrado Sfriso e le sue composizioni

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Fasiolin./ Ma tuta brava zente la gera”), ai bambini che giocavano al ‘trotolo’ e al ‘pandolo’, ai pescatori che ‘i se porteva la Madona su le spale in procession’, perfino la suora Impillia che all’asilo ‘me feva ‘na caressa in testa,/un baso su la ganassa/ e cossì la me consoleva” e la ‘ciesa de san Domenego’ con i muri screpolati dalla salsedine, ”ma se zè ‘na zornà de sole,/ co i so’ colori pare che la se rida”. Uno stile semplice, senza tanti fronzoli, ma Corallino è anche una persona che ama riflettere sulla vita, le sue gioie e i vari drammi e tutto questo viene comunicato nelle sue composizioni più complesse, per lo più in legno, utilizzando scarti di mogano, rovere, palissandro, noce: l’universo, il sole e la luna, la luce e la notte, l’umanità divisa, l’unione coniugale, le diversità razziali. Talvolta le sue opere compaiono nelle vetrine dei negozi del centro storico; in altre occasioni Corallino viene invitato a recitare le sue poesie o a collaborare con alcuni eventi culturali: la presentazione di un libro, qualche mostra sulla marineria… E basta anche una breve passeggiata per le calli e il Corso di Chioggia per trovare l’ispirazione per una nuova realizzazione artistica e un’altra poesia.

villa momi’s www.villamomis.it

’articolo della pagina dedicata al “Personaggio” pubblicata lo scorso mese dal titolo “Una vita vissuta ad alta quota” è stato erroneamente attribuito a Marta Boscolo. L’autore del pezzo è invece Eugenio Ferrarese. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati per l’errore”.


Cultura provinciale 29 9 Scultura Il Consiglio regionale ospita a Palazzo Ferro-Fini la rassegna aperta al pubblico fino al 26 aprile prossimo

Le sculture di Romano Vio in mostra

A cento anni dalla sua nascita l’allestimento di una esposizione pensata per far apprezzare un artista protagonista del Novecento, che rischiava di essere più noto all’estero che in patria

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u uno degli scultori italiani protagonisti del E un secolo e mezzo dopo l’assemblea del Novecento, il veneziano Romano Via sep- North Carolina affidò proprio al veneziano Vio pe cogliere e fissare nella materia, bronzo, il compito di ricreare il monumento partendo marmo, cemento, terracotta, i volti, le storie e dal calco di gesso conservato nella gipsoteca di Possagno, paese natale del Canova. Tra le le emozioni della terra veneta. A cento anni dalla sua nascita, il Consiglio “grandi” altre opere realizzate su commissione regionale del Veneto gli rende omaggio ospi- figurano il monumento a Umberto Giordano tando nella propria sede di palazzo Ferro-Fini realizzato nel 1956 per la città di Foggia, vincendo un concorso nazionale che vedeva la una mostra a lui dedicata. Conosciuto e apprezzato più all’estero che partecipazione di oltre 50 artisti, il monumento in patria, Romano Vio è autore di importanti alla Resistenza per la città di Savona, l’omaggio a Franco Marinotti, opere molte delle quali l’imprenditore della Snia commissionate da enti Seppe fissare pubblici e privati. Tra nella materia i volti, Viscosa, realizzato per lo stabilimento Torviqueste la più prestigiosa, le storie, scova (Udine) e alcune per mole e collocazione, le emozioni della sculture veneziane: il risulta il rifacimento del terra veneta triplo ritratto bronzeo in monumento “canoviano” di George Washington, che troneggia memoria dei martiri di Belfiore che sovrasta nell’atrio del Parlamento del North Carolina, a l’ufficio postale di San Marco, dietro le ProcuRaleigh. La grande scultura che il Canova rea- ratie Novissime, la Madonna del Carmelo sul lizzò nel 1821 in onore del primo presidente campanile della chiesa dei Carmini, il bronzo degli Stati Uniti andò infatti distrutta dieci anni di San Giacomo sul campanile dell’omonima dopo, nel grande incendio che devastò lo State chiesa a Rialto e la grande Madonna Pellegrina House della capitale dell’ex colonia americana. sulla facciata della chiesa del rione Altobello a

Istituto comprensivo Chioggia 5 Da una scuola all’altra

“Ti leggo una storia...!”, un progetto per bambini di 5 anni

L’inaugurazione della mostra in teleconferenza con lo State Capitol del North Carolina. In alto la locandina Mestre. Meno note, perché finora conservate nelle abitazioni private dei figli, le 30 opere della mostra che hanno trovato ospitalità a palazzo Ferro-Fini e alla Cassa di Risparmio di Campo Manin. “In esse - come ha ricordato Ennio Puchard curatore della rassegna insieme con Elena Dezuanni - Vio ha riversato tutta la sua prodigiosa abilità manuale, raggiungendo, perché svincolato dai vincoli imposti dai concorsi,

risultati artistici eccezionali che pongono lo scultore veneziano tra i protagonisti del Novecento”. Da ammirare soprattutto i bronzi ispirati ai canti dell’Inferno dantesco, nei quali Vio ha dato prova di uno stile espressionistico drammatico e molto personale; Simonetta, scultura con la quale Vio partecipò alla Biennale di Venezia del 1956; il Pugilatore (esposta alla Quadriennale romana del 1965); Nudo dormiente e Ballerina in riposo, di grande libertà

inventiva, e alcune opera religiose ispirate a modelli tre-quattrocenteschi (Gesù divino lavoratore, I sermoni di Sant’Antonio, Gesù incontra sua madre). “Quella di aprire palazzo Ferro-Fini a manifestazioni culturali riguardanti artisti veneti o realtà significative della nostra tradizione - ha commentato il presidente del Consiglio reginale Clodovaldo Ruffato in occasione dell’inaugurazione della mostra lo scorso 22 febbraio - è una scelta assunta fin dall’inizio della legislatura e che intendiamo proseguire con l’obiettivo di testimoniare la vicinanza dell’istituzione regionale a tutte le espressioni della società veneta e di offrire loro delle opportuità di maggiore conoscenza e fruizione. Sono certo che anche la mostra su Romano Vio sarà l’occasione per far conoscere un grande artista che Venezia e i veneziani, fose, non conoscono appieno e che rischiava quindi di essere più noto all’estero che in patria”. La mostra resterà aperta fino al 26 aprile e sarà visitabile, con ingresso gratuito, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17.

Teatro Aurora di Marghera

GIOVANI COMPAGNIE TEATRALI PROTAGONISTE IN QuATTRO SPETTACOLI

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e storie incantano sempre, si sa. Ma possono diventare anche un valido strumento pedagogico. E infatti le insegnanti della scuola primaria Caccin di Chioggia, all’interno dei progetti di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria e dei progetti di educazione all’ascolto e motivazione alla lettura, hanno promosso una serie di incontri di lettura animata di favole della tradizione per bambini di 5 e 6 anni, nel teatrino della scuola. “Ti leggo una storia…!” è un’iniziativa promossa dalla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo Chioggia 5, che cerca di accompagnare i bambini nel difficile passaggio tra i diversi ordini di scuola col sostegno di un buon lavoro di squadra. Al primo incontro di martedì 19 febbraio ha partecipato un buon gruppo di bambini, accompagnati da genitori e nonni, che si sono gustati, in un clima disteso, la lettura della classica storia dei Tre porcellini. L’ascolto della storia è stato favorito da alcuni esercizi preparatori di rilassamento condotti dalla psicopedagogista che ha poi introdotto l’arrivo di un personaggio “fatato” che, avvolto in un mantello di luccicanti stelle, ha prestato la sua voce a una favola che ha lasciato i bambini a bocca aperta mentre sedevano su morbidi tappeti. Il secondo e terzo incontro sono stati

Il teatro Aurora a Marghera Un momento della lettura un’occasione per i bambini per ritrovarsi e invitare altri amici a condividere l’esperienza. Questi incontri sono stati progettati con l’intento di intrattenere piacevolmente i bambini, abituandoli al piacere dell’ascolto, attraverso la lettura delle favole classiche della tradizione e delle storie di una volta. È’ infatti un requisito fondamentale per la scuola primaria l’ascolto attento e attivo per riuscire a imparare e apprendere nel contesto di gruppo. Diviene importante far apprezzare ai bambini la magia del silenzio e dell’attenzione per riscoprire il mondo fantastico e meraviglioso della lettura che stimola la fantasia e la creatività. I bambini che ascoltano con piacere le favole oggi saranno i buoni lettori di domani. M.Bo.

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ei mesi di marzo e aprile si terranno quattro spettacoli al Teatro Aurora di Marghera. Gli appuntamenti sono dedicati alla rassegna contemporanea progetto Sala Travaglio, dove le giovani compagnie sono protagoniste. Sabato 16 marzo sono andati in scena i primi due appuntamento del progetto “Specie Protetta – Sala Travaglio”. Alle ore 21, la compagnia H2O non potabile , ha proposto “Comma 212”. Alle ore 22, Itineris Teatro, con la proposta dello spettacolo “Di doppio andare”. Giovedì 21 marzo, alle ore 21, lo spettacolo “Pinocchio” interpretato da Gli Amici di Luca e Babilonia Teatri che, parlando di questa storia commentano: “I protagonisti sono persone che si sono risvegliate dal coma. La società ci ha respinti, accantonati, isolati e fare teatro è l’unica possibilità per tornare a mettere un piede dentro la società. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione”. Al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico dell’Aurora. Sabato 13 aprile, alle ore 21, ancora uno spettacolo Sala

Travaglio: “L’Orazio di Heiner Muller” con la compagnia La Vanguardia Nonsensista. Questo dramma indaga sulla dualità tra la legge e il sentimento: “Una dicotomia ancora attuale, un confine tra la scrittura e l’oralità, tra ciò che è sentito giusto e ciò che è stabilito – spiegano gli interpeti della compagnia - le convenzioni sono le basi della nostra società, nata dal sacrificio di una famiglia che annega nel mito del diritto, del giusto a prescindere da tutto”. Giovedì 18 aprile, doppio appuntamento: alle ore 21, Empusa Teatro presenta “Bersabèa” ispirato alla guerra dell’acqua accaduta in Bolivia nel 2000 con la privatizzazione del bene; alle 22.15 è la volta di diexvUoto Teatro con “Funi e desideri rapidamente ammazzano (F.E.D.R.A.)”. Quest’ultimo spettacolo è ambientato in una stanza da letto, dove tutto si consuma: vita, amore, sonno, solitudini. I protagonisti, un uomo e una donna, si desiderano ma non si accettano. Lui è un ragazzo, lei una donna adulta forse sua madre. Perduti in quella stanza sempre più piccola, soli nella loro quotidiana miseria, vivono al ritmo serrato di un videoclip. Per maggiori informazioni si può contattare il teatro Aurora al numero 041 932421. Roberta Pasqualetto


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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO Solidarietà a sport a Mirano

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Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde il torneo Solidarietà a sport a Mirano

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utto pronto il primo aprile per l’avvio allo stadio Marcellino Gallo di Mirano del torneo “Memorial Enrico Maso”, giunto alla quinta edizione. Saranno quattro le società nella categoria esordienti, che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd Miranese, prematuramente scomparso l’11 novembre 2008 a causa di un male incurabile. Un appuntamento che si rinnova per volontà dei genitori del ragazzino, Carla ed Eustasio. Un modo per ricordare Enrico, e allo stesso tempo promuovere con spirito di solidarietà una raccolta fondi per chi come lui, sta lottando contro la malattia. Il ricavato delle offerte raccolte sarà infatti interamente devoluto alla fondazione Città della Speranza di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all’Oncoematologia pediatrica. Insomma un modo per dare una speranza ai bambini che affrontano una sfida così importante per la loro vita, in età così piccola. Sul campo sono in programma 4 sfide, quella tra Miranese, Us San Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva San Pio X Mirano. Primo match previsto è quello tra padroni di casa e l’Us San Marco Stigliano alle 14,30. Seguirà quello tra San Pio Xe Us Rio San Martino alle 15,15; alle S.H. 16 finale per il terzo e quarto posto, e finalissima alle 16.45 A Mestre

Co.ra.pe, aMatoriale pallaCaneStro

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’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce ufficialmente nel 1995 e si occupa dell’esercizio a livello amatoriale di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le finalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassionati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Vecellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori provengono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malcontenta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qualche nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba perché si mantengono giovani più che possono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di

l campionato giocato dall’Unione Calcio Venezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifica, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undici vittorie, otto pareggi, sei sconfitte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che partecipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fino alla fine quando grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era

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questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’assessore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è interamente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presidente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per maggiori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a corape@virgilio.it R.P. o ruggero.peraro@tin.it.

’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce ufficialmente nel 1995 e si occupa dell’esercizio a livello amatoriale di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le finalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassionati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Vecellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori provengono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malcontenta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qualche nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba perché si mantengono giovani più che possono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di

questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’assessore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è interamente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presidente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per maggiori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a corape@virgilio.it R.P. o ruggero.peraro@tin.it.

l campi nezia s diverse ai tifosi. A più della che si chiu Savona. N scriviamo, sesto post dal Castig dal Savon Punti). N squadra a ci vittorie, trentasei g sportiva s veneziano e dedicato cipò alla g ultime par casa, l’esi do grazie Venezia si


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stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Venezia è stato chiuso in area nelle battute finali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova approfittava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fischiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infilare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora finita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-

ta, dall’esito impensabile fino all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società sportiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affinità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddisfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito ufficiale, anche in faceboook profilo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Partire con una buona idea

Ecco il Veneto giovane delle “start up”

La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35 di Nicola Stievano

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a passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web, l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuove tecnologie. Non si può certo dire che ai giovani veneti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le potenzialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica. Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confindustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la finanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, presentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 finalisti hanno seguito un percorso di formazione e consulenza affiancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza. C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambiente web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio. E poi un portale wiki-based per le squadre minori di basket, prodotti a km 0 a por-

tata di touch, un web music store per vendere offline la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifico Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sottolinea Gianni Potti, vice presidente di Confindustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Affiancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è

Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affiancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”. Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, appassionato di informatica, dopo aver organizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino. Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio

e tradurle in progetti da condividere con gli amici. Tutte le informazioni vengono interpretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di ingegneria e filosofia del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografici sui sentieri e condividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozione turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia. Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti potranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condividendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento. L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm. Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Guglielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti. Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un

Otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco laureato in economia, hanno creato Playbasket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese. I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-

lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedicata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti finali scavalcando la distribuzione. Infine Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio. Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.


Il Veneto in primo piano 33 9 Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”

Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa” di Nicola Stievano

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La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee

avide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano viticoltore della Valpolicella, vende in internet le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.

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Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattaforma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per incidere sul sistema economico. Il “tesoretto”

dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografia agroalimentare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita. “Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Veneto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare

l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ? La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di finanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche o addirittura solo per fissare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.

La sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolastici Con l’alternanza SCuola-laVoro le azienDe DiVentano “iMpreSe forMatiVe”

n Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Veneto, punta a diffon-

dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti. Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti. Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’incontro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova fine gennaio.


34 10 Il Veneto in primo piano Turismo religioso

Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede

I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milano

le raDiCi CriStiane Si reSpirano in oGni anGolo Del Veneto

L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari

La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali di Giovanni Giovetti

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n turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniugano spiritualità, tradizione ma anche cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si colloca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte. Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’Antonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231. La seconda proposta è stata battezzata

la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itinerari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-

venti, abbazie e chiese. Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani. Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fino a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bellissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Cavalo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.

I

quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati oggetto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Veneto finalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale. “Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp – l’Opera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfondimento partendo dalla premessa fondamentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-

lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’Antonio da Padova”. “Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi percorsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.

I “LuOGHI DEL CuORE” VENETI DA SALVARE

I

l Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronella, la Chiesa di San Giovanni a Bassano del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cinque siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipazione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, sollecitando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Carrarese (in foto) a Padova. Nato come semplice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quindi deposito dei Veneziani e, infine, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affidato all’Università di Padova. L’edificio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazione e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.

Al 18° posto con 11.144 voti il Giardino Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanificio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opificio. Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il desiderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante. Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Progettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovanni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifica nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva. G.G.



36 Voci da palazzo

Voci da palazzo 13

Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè

L’opinione

Comuni in fuga verso le province autonome “H

Dario Bond, Popolo delle Libertà

“SeGnale politiCo forte e inequiVoCabile a roMa”

Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa

o votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento Dario Bond storico come questo, era importante dare un messaggio forte e inequivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più difficile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsabilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.

di Fortunato Marinata

Federico Caner, Lega Nord

“le riSorSe Di bolzano attraGGono le noStre azienDe oltre Confine”

G

iancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le dimissioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favorevole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellunese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separatista. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confine regionale. Le stesse pietre e le stesse difficoltà, infatti, ottengono ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comunque in molti a volerne beneficiare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nessuno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e sufficientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tuttavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo

e il Parlamento affinché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affinché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che definisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’intera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di sopravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e firmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincenti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’assemblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha concluso - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.

foCuS quaSi 40 Milioni Di euro per i CoMuni Confinanti

L

a Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confinante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confinante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).

“L

Federico ’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega Caner è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di montagna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare definitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confine. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specificità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confine è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie significherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicuramente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confini territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fiscale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.

Matteo Toscani, Lega Nord

“il Veneto ha fatto la Sua parte, il parlaMento non ha piÙ alibi”

“L

a Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordiMatteo naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i ComuToscani ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi. I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della carenza di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti. Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra

“oCCorre DeCentrare alle zone Montane CoMpetenze e riSorSe”

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on serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi es- Pietrangelo Pettenò senziali in Sanità e nell’Istruzione”.

Mariangelo Foggiato, unione Nordest

la reGione ha abDiCato al parlaMento

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ualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.

Mariangelo Foggiato


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38 14 Cultura veneta Grandi mostre A Palazzo Fortuny fino all’8 aprile

L’influenza di Wagner ante e post mortem nelle arti tra ‘800 e ‘900 In Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive di Alain Chivilò

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a mostra “Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia” a Venezia presso Palazzo Fortuny fino all’8 aprile onora il bicentenario della nascita di Richard Wagner (Lipsia 1813 – Venezia 1883) partendo da una constatazione di base: in Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive. Il luogo scelto per dimostrare tale tesi è la dimora di Mariano Fortuny che in questi anni ha unito, in numerose mostre, contemporaneità con ambiti del Simbolismo e del Liberty. Anche in questa esposizione si possono scorgere lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa ma in tale sede non sono il soggetto principale. Infatti le oltre 150 opere, composte da dipinti, sculture, disegni, incisioni, cartoline, illustrazioni, riviste e libri evidenziano la vasta diffusione in Europa, tra Simbolismo e Art Nouveau, di tematiche quali per esempio Parsifal, Sigfrido, Tristano, le valchirie e le così chiamate fanciulle-fiore. Un fascino che partì dal movimento del Romanticismo e soprattutto dalle sinfonie di Wagner. Una continua evocazione a vari livelli visivi, che tramite un’iconografia istituzionale e una compenetrazione di diversi significati ha trovato un’assimilazione in fasi artistiche, quali il movimento culturale simbolista e del Jugendstil. In questo periodo pervade dunque

una sensualità musicale che coglie le remote radici dell’essere. Ecco che Mariano Fortuny (Granada 1871 – Venezia 1949), a livello postumo come anni del suo agire, trova in tutte queste influenze una base di partenza, per elaborare nel suo cammino artistico un ciclo di lavori prettamente wagneriani. Come un predestinato, quando Wagner morì a Venezia il 13 febbraio 1883, Mariano all’età di dodici anni era con Giovanni Boldini a Parigi che poneva le basi a quei semi di passione per il teatro e per le scenografie che si svilupperanno successivamente in abbinamento ad altre arti. Fu l’incisore e scultore spagnolo Rogelio de Egusquiza a trasmettere al giovane l’adorazione per la musica di Wagner, prendendo corpo nell’ultimo decennio dell’ottocento con i viaggi a Monaco di Baviera e Bayreuth. I primi lavori di Mariano abbandonano dunque l’accademismo iniziale per entrare in area

Alcune opere presenti alla mostra

In mostra i lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa simbolista associando luoghi e personaggi del compositore tedesco. Ulteriori disamine lo conducono a elaborare la “Cupola”, ossia una nuova concezione dell’illuminazione scenica che innova i fondali dipinti che campeggiavano nei teatri dell’epoca. Così affermava: “Tutto quello che vidi e sentii, mi accese maggiormente nel desiderio di realizzare nuovi

mezzi, forme e nuovi aspetti per accrescere gli effetti generali del teatro. Ricordo ancora qualche particolare della scena dell’Oro del Reno che scontentava la mia fantasia giovanile. L’effetto del fiume in lontananza mancava di efficacia per un gioco di luce non bella”. Dunque Palazzo Fortuny, visitabile nella sua completa interezza data dalle stanze aperte,

crea percorsi di dialogo tra le opere di Mariano e altri artisti quali per esempio Eugenio Prati, Adolfo Wildt, Gaetano Previati e Lionello Balestrieri. Un’esposizione complessa ma godibile, che permette d’iniziare una disamina di quel percorso dell’Ottocento che ha trovato nei primi decenni del secolo successivo elementi d’influenza e di rimandi.

Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti Scatti d’autore a Venezia

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a città lagunare, in sedi prestigiose, propone due mostre che tracciano la storia della fotografia italiana e internazionale. Se pur separati dal canale della Giudecca e dal Canal Grande, sono messi in dialogo a distanza due artisti di generazioni diverse: Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure 1930) e Maurizio Galimberti (Como 1956). Ognuno di questi intende in modo diverso il modo di fotografare, ma entrambi testimoniano il passare del tempo bloccando istanti di contemporaneità. La mostra “Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”, presso la Casa dei Tre Oci fino al 12 maggio, rappresenta un’approfondita antologica con 130 fotografie che toccano diverse tematiche del Maestro ligure. “Le immagini sono ciò che conta” così afferma Berengo Gardin che nel bianco e nero ha trovato il suo personale credo artistico. Di conseguenza la pellicola è il mezzo ideale in contrapposizione a tutto quello che oggi è digitale. In questa sede il colore non è contemplato perché “distrae il fotografo e chi guarda”, tanto da far risaltare più l’abbigliamento o l’ornamento che la fisionomia dei soggetti impressi. C’è però un rimando alla televisione, ai grandi insegnamenti dei fotografi del passato e a quelle storiche produzioni cinematografiche, che con i due colori base hanno segnato l’immaginario collettivo di più di una generazione. Le sue collaborazioni sono vastissime da Il Mondo, il Touring Club Italiano, l’Istituto Geografico De Agostini di Novara fino ad aziende quali Ibm, Olivetti e Fiat. Le tematiche affrontate invece sono innumerevoli dall’India dei villaggi, agli zingari di Firenze e Palermo, ai baci e abbracci, alla Gran Bretagna, a New

York, a Dentro le case, fino a Venezia e la sua Biennale d’Arte solo per citarne alcuni. Siamo di fronte a delle storie in cui Berengo Gardin ha saputo carpire dei segreti, che sono sempre tenuti celati, portandoli così all’occhio di tutti. Un’abilità unica che lo fa diventare il Maestro del bianco e nero. A dimostrazione di ciò, una piazza San Marco, vista dai Mori con l’acqua alta, permette al sole di specchiare riflessi unici, dando alla composizione una visione ulteriore. Frammenti atemporali di vissuto quotidiano e di luoghi che riecheggeranno per sempre, rispetto a una società che consuma e brucia tutto rendendo banali e sorpassate situazioni che invece fanno ancora parte di noi. La fotografia arriva dopo la televisione, ma consente di approfondire maggiormente superando la superficialità che l’antico tubo catodico crea. A Palazzo Franchetti invece, presso l’Istittuto Veneto di Scienze, Lettere e Arti fino al 12 maggio si fa un balzo

generazionale con la mostra “Maurizio Galimberti. Paesaggio Italia”. In scena più di 150 click che uniscono diversi scenari ambientali del nostro paese. Un ampio passaggio antologico che evidenzia la maturità e gli alti livelli compositivi. Il credo principale di Galimberti è dato dal metodo Polaroid che consente la visualizzazione immediata dello scatto, tanto da farne uno dei principali esponenti, perché come lui stesso afferma “vivi il tuo progetto in diretta, avendo azzerato i tempi d’attesa e questo è molto bello. Sei più concentrato, vivi in diretta e sei maggiormente all’interno del progetto che svolgi. Inoltre sei più diretto con lo sguardo e con l’azione di cattura dell’immagine”. Le foto esposte si possono inquadrare in quattro tecniche realizzative diverse. I “Mosaici”, tecnica che l’ha fatto conoscere, consistono in una sequenza di singole Polaroid che affiancate costituiscono una griglia composta di singoli particolari di un luogo o

persona. La visione complessiva permette di ottenere un quadro unico del soggetto impresso, fornendo nel contempo una sorta di cineticità complessiva. Come afferma “non sono banali perché l’architettura è affascinante se scattata con rispetto di te stesso e del paesaggio che fotografi. Una realtà dilatata che ti sorprende sempre in modo intimo”. Il “Ready-made”, di duchampiana origine, parte da oggetti quali cartoline, mappe, lettere, fogli pubblicitari dove scatta su porzioni selezionate dell’oggetto, riquadrandolo successivamente con l’isolamento di particolari che così vengono assemblati. Le “Singole” rendono visibile una dimensione intima dell’artista, mentre le “Manipolazioni” gli permettono di sfocare e di cambiare i soggetti stessi con vari effetti. Ecco che nel lungo percorso i paesaggi dell’Italia sono resi attuali a un occhio contemporaneo voglioso di nuove visioni. Al.Ch.



40 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO L’EROS VIENE U N PO’ AFFOSSATO DALLA POSIZIONE DEI PIANETI MA L’INTESA AFFETTIVA NON NE RISENTE. GODEVI GLI ABBRACCI · S ALUTE SFOLTITE GLI IMPEGNI E NON SOTTOVALUTATE PICCOLI MALESSERI. RISPARMIATE ENERGIE: IL CAMBIO DI STAGIONE VI AFFATICA

TORO

DAL 21/04 AL 20/05

ASCINO VI ATTENDONO LITI TESTUOSE E POLEMICHE A NON FINIRE. ANCHE SE LA PASSIONE NON VI ABBANDONA NON VI BASTA · SALUTE CORSE ALL’ARIA APERTA E PIEGAMENTI RINFORZANO IL FISICO E IL VOSTRO GIROVITA NE RISENTE IN POSITIVO. METTETECELA TUTTA

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO LA VITA DI COPPIA È IMMERSA IN UNA NUVOLA DI ZUCCHERO E ANCHE SE MANCA UN PO’ DI PICCANTE TUTTO VA BENE · S ALUTE DECISAMENTE MANCATE DI TONICITÀ E DOVETE CORRERE AI RIPARI. ATTENTI PERÒ A NON ESAGERARE SUL TAPIS ROULANT

CANCRO 22/06 22/07

SARETE

OGGETTO CALDE ATTENZIONI E NE DISPENSERETE ANCHE MOLTE. IL PARTNER VE NE SARÀ GRATO E ANCHE VOI GODRETE · SALUTE LA PRIMAVERA VI PORTA AD ESSERE IPERATTIVE MA ANCHE GOLOSE. LE CALORIE PERÒ SEMBRANO EVAPORARE GRAZIE ALL’ESERCIZIO ASCINO

LEONE 23/07 AL 23/08

FASCINO LA

COPPIA È SOTTOPOSTA A FORTI TENSIONI. DIFFICILE RICUCIRE GLI STRAPPI. A VOLTE È PREFERIBILE PAGINA · S ALUTE LO STRESS IN AUMENTO VI PORTERÀ A SOFFRIRE D’INSONNIA. SDRAMMATIZZATE IL PIÙ POSSIBILE, È TEMPO DI CAMBIAMENTI

VERGINE 24/08 22/09

ASCINO IL ROMANTICISMO VIENE SOFFOCATO DALLA ROUTINE. CORRETE SUBITO AI RIPARI CON FANTASIA E IL BUON GUSTO CHE VI APPARTIENE · SALUTE L’ATLETA CHE C’È IN VOI VIENE ASSOPITO DAGLI EVENTI DELLA VITA E ANCHE LA SOCIALITÀ SCENDE AI MINIMI STORICI

Oroscopo L’ILLUSIONE È UN ERRORE DEI SENSI, UN INGANNO DELLA MENTE, UNA SPERANZA VANA

BILANCIA 2 3/09 AL 22/10

FASCINO IL SENTIMENTO DOMINA IL RAPPORTO DI COPPIA E VI FA RAGGIUNGERE . UN PO’ MENO ENTUSIASMANTE L’EROS · S ALUTE ATTENZIONE PERCHÈ I JEANS SI FANNO PIÙ STRETTI! SIETE ATTIRATI TROPPO DALLA TAVOLA E POCO DALLA PALESTRA. FORZA!

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO TERREMOTI AFFETTIVI IN VISTA NEL RAPPORTO DI COPPIA PIÙ CONSOLIDATO. PER CHI È SINGLE INTIMITÀ VULCANICA · S ALUTE E’ UN TEMPO ENERGICO QUELLO CHE STATE VIVENDO E SE SAPRETE APPROFITTARNE VI TROVERÀ TONICHE, CARICHE, IPERATTIVE

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO DIALOGO

E TENEREZZA SOSTITUISCONO I BRIVIDI CHE VI MANCANO TANTO. STUZZICATE UN CON LA PRIMAVERA POTRESTE ANDARE INCONTRO AD ALLERGIE E PROBLEMI RESPIRATORI. DEBOLEZZA GENERALIZZATA

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01 FASCINO LA

GELOSIA È SPESSO CATTIVA CONSIGLIERA. MODERATE I SOSPETTI E GODETEVI INVECE UN’INTIMITÀ PEPATISSIMA · S ALUTE FORMA FISICA AL TOP, ADATTA AL LAVORO IN PALESTRA O PISCINA PER MODELLARE IL CORPO COME PIÙ VI PIACE

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO I

PIANETI VI INVITANO ALLA RIFLESSIONE ANCHE SE PER VOI È TEMPO DI PASSI EPOCALI CONDITI DA ENTUSIASMO · S ALUTE RALLENTATE IL RITMO CON BACCO E TABACCO, FRENATE GLI ECCESSI E SCEGLIETE UNA DIETA DISINTOSSICANTE, UN TOCCASANA

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

ASCINO MALINTESI E PETTEGOLEZZI POTREBBERO ROVINARE UN’INTESA DESTINATA A CRESCERE E A DIVENTARE AMORE. SIATE SAGGI · SALUTE EVITATE LE DIETE TROPPO DRASTICHE, IN QUESTO PERIODO VI BASTERÀ FARE ATTIVITÀ FISICA, SPORT, E SARETE SPLENDIDI


TENETEVI I SOLDI TENETEVI I SOLDI GODETEVI GODETEVI I SALDI I SALDI

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