NOVEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 220
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iciamoci la verità, nessuno fa i salti di gioia quando è il momento di pagare le tasse. E anche semplicemente parlarne suscita per lo più un moto di fastidio. Eppure molti, moltissimi, dovrebbero essere felici perché, semplicemente, di tasse ne pagano pochissime, oppure non le pagano affatto. A certificarlo sono i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, diffusi nei giorni scorsi. Ebbene è emerso che il 14% scarso dei contribuenti italiani, quelli con redditi superiori ai 35 mila euro, paga quasi due terzio delle tasse, inoltre il 47% degli italiani non dichiara redditi. Fra questi ci sono anche i bambini, ma fatta la tara sono sempre numeri importanti. In valore assoluto, poi, aumenta il numero dei contribuenti ma il 42% si trovano nelle prime due fasce di reddito e quindi pagano l’1,73% dell’Iperf complessiva. Balza all’occhio, poi, il divario da Nord e Sud d’Italia: oltre il 57% dell’Irpef viene versata nel settentrione e la sola Lombardia paga più della parte meridionale della nostra penisola. Certo, numeri e percentuali da soli non bastano a spiegare la complessità e le contraddizioni del sistema fiscale italiano. Fra i molti redditi bassi ci sono nella stragrande maggiorana famiglie che veramente faticano ad arrivare a fine mese, ma sicuramente anche chi beneficia di condizioni migliori rispetto a chi le tasse è tenuto a pagarle.
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MIRANO, LIMITAZIONE AL TRAFFICO E AGLI IMPIANTI TERMICI FINO AD APRILE 2024 Sono previsti diversi livelli di attenzione in base all’inquinamento registrato di volta in volta sul territorio Servizio a pag. 6
Servizio a pag. 29
La misura
REBUS IN CHIAVE VENETA: TRA SCATTI IN AVANTI, AMBIZIONI E STRATEGIE, SI SCALDANO I MOTORI “LA CASA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE” ELLY SCHLEIN DA MESTRE RILANCIA IL CONFRONTO POLITICO Servizio a pag. 30
Verso le elezioni
REFERENDUM FUSIONI DI COMUNI IL QUORUM RIBASSATO PREMIA DUE PROGETTI A PADOVA E BELLUNO Servizio a pag. 31
segue a pag. 5
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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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e possiamo affermare di aver retto l’urto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta i primi giorni di novembre sul Veneto, così come su altre regioni d’Italia, è sicuramente grazie alla precisone dei modelli matematici previsionali e alle opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2010 per garantire la sicurezza idraulica del territorio veneto, con uno stanziamento di oltre due miliardi di euro. segue a pag. 5
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Facciamo il punto
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continua da pag. 1
Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Patologie cardiache e tumori, uno studio da Mirano L
a ricerca sulle malattie oncologiche non si ferma e un importante tassello viene portato dalla collaborazione tra l’Università di Padova e l’ospedale di Mirano. Alcuni studi sul rapporto tra tumore e cuore, infatti, ricerca promossa dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e dalla Oncologia di Mirano, per la loro rilevanza, hanno meritato la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Journal of Cachexia Sarcopenia & Muscle”. La comunità scientifica era da tempo consapevole che le terapie antitumorali possono avere, come effetto collaterale, conseguenze negative sul cuore. E’ invece una scoperta recente il fatto che il tumore possa agire negativamente sul cuore anche direttamente, mediante segnali molecolari, sin dalle prime fasi del suo sviluppo. “Per dimostrare che la presenza di una neoplasia nell’organismo è in grado di provocare un danno diretto sul cuore - spiega il primario oncologo di Mirano, Giuseppe Azzarello - abbiamo organizzato la nostra ricerca su due filoni paralleli. Il primo ci ha portati ad analizzare i dati delle ecocardiografie di pazienti affetti da tumore del distretto testa-collo non ancora sottoposti a terapia oncologica. Ciò ha evidenziato come anche in questi pazienti, in alcuni casi, il cuore sviluppi alterazioni, spesso difficili da individuare senza esami mirati e, in particolare, iniziale atrofia delle fibre cardiache con riduzione dello spessore della parete del ventricolo sinistro”. Questa parte della ricerca è stata realizzata dal primario Azzarello, dalle dottoresse Alessandra Baldoni e Alessandra Casarin, mentre le indagini ecocardiografiche dal primario della Cardiologia di Mirano, Salvatore Saccà. Nel secondo filone, realizzato con gli specialisti anatomopatologi dell’Ospedale dell’Angelo, il primario Licia Laurino e la dottoressa Samantha Noto, sono stati considerati i campioni autoptici del cuore di pazienti deceduti. “Dimostrato che è il tumore ad avere effetti sul cuore - conclude Azzarello - è necessario eseguire un controllo cardiaco nei pazienti oncologici”.
La ricerca è stata guidata dallo staff del primario Azzarello
Riccardo Musacco
del Miranese Sud
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Penso in particolare al bacino di laminazione di Caldogno, il primo ad essere realizzato dopo la grande piena di 13 anni fa ed ultimato nel novembre 2016; a quello di Montebello, che ha protetto il territorio del vicentino e del basso padovano e infine al bacino di laminazione sul Torrente Muson a Riese Pio X, che ha consentito di garantire il transito della piena in sicurezza nel territorio di Castelfranco Veneto e dell’alto padovano. Grandi opere, frutto dell’ingegno e della tecnologia, che come nel caso del Mose a Venezia, hanno contribuito a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Dalle prime ore dell’emergenza, con le previsioni del meteo regionale che annunciavano precipitazioni diffuse, abbondanti, e forti raffiche di vento, ho voluto che venisse istituita l’Unità di Crisi regionale coordinata dall’assessore Bottacin per seguire con tempestività l’evolversi della perturbazione, fornire le informazioni corrette ed assumere i provvedimenti con carattere di urgenza. Nei Comuni più esposti agli effetti del maltempo è stata anche disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: dobbiamo sempre far collimare gli interessi dei cittadini con la loro incolumità. Abbiamo registrato danni ingenti, con frane, smottamenti, colate detritiche, erosione delle spiagge, per i quali abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale, ma il Veneto è riuscito a difendersi. Ancora una volta il ringraziamento va ai quasi 900 volontari di Protezione civile e agli oltre 250 Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Il mio pensiero va in particolare a uno di loro, Walter Locatello, giovane pompiere di 44 anni, vittima della furia del ciclone Ciaran nel Bellunese.
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Poi non possiamo dimenticare il fenomeno dell’evasione o dell’elusione fiscale che non fa che aumentare le disuguaglianze fra chi fa il suo dovere con il fisco e chi avrebbe diritto a maggiori aiuti ma non riesce ad accedervi. Infine anche fra quella fetta di contribuenti che paga la maggior parte delle tasse c’è di tutto, compreso chi realizza grandi guadagni e beneficia di generosi sgravi. Secondo la nostra Costituzione tutti dovrebbero concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario dovrebbe seguire criteri di progressività. Ma la realtà è ben diversa e non sempre più giusta. La strada verso una maggiore equità fiscale resta tutta in salita. continua da pag. 1
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 novembre 2023
Mirano
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Ambiente. La decisione dell’ente locale con una ordinanza del sindaco
Limitazioni al traffico e agli impianti termici fino ad aprile 2024 T
ornano a Mirano, e fino al 30 aprile 2024, le limitazioni al traffico e agli impianti termici per contenere gli inquinanti. Anche quest’anno, infatti, il Comune ha adottato una serie di disposizioni per il miglioramento della qualità dell’aria e ridurre le polveri sottili (Pm10, Pm2.5 e simili). Con l’ordinanza sindacale 120 del 2023 “Adozione delle misure temporanee di contenimento dei livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici dal 1 ottobre 2023 al 30 aprile 2024”, si sono riattivati i provvedimenti di limitazione al traffico veicolare e all’esercizio degli impianti di riscaldamento già adottati peraltro l’anno scorso. Questi i livelli di allerta previsti: livello
Sono previsti diversi livelli di attenzione in base all’inquinamento registrato sul territorio di allerta 0 - verde: si attua dal lunedì al venerdì, giorni feriali, dalle ore 8.30 alle 18.30. Livello di allerta 1 - arancio: si attua con 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite consentito per il Pm10 (50 µg/m3). Livello di allerta 2 – rosso: si attua con 10 giorni consecutivi di superamento del valore limite consentito per il Pm10 (50 µg/ m3). Le misure previste saranno le seguenti: per gli impianti termici, combustioni all’aperto e spandimento liquami, con livello verde il limite è di 17° C (+ 2 di tolleranza) per il riscaldamento di edifici adibiti ad attività indu-
striali, artigianali e assimilabili. Limite di 19° C per tutti gli altri edifici. Divieto di utilizzo di tutti i generatori di calore domestici alimentati a biomasse legnosa aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle. Divieto di combustione all’aperto, in ambito agricolo e di cantiere. Con livello arancio e rosso limitazioni aggiuntive. Per il traffico veicolare, nel livello di allerta 0 “verde”, dalle 8.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì, è vietata la circolazione per i veicoli, sia privati che commerciali Euro 0 e 1 benzina e quelli privati e commerciali diesel Euro 0, 1, 2 e 3. Con livello arancio e rosso le limitazioni sono in vigore tutti i giorni e si estendono ai diesel Euro 4. L’area soggetta alle limitazioni è compresa all’interno del perimetro delimitato da via Battisti (dall’intersezione con Belvedere a quella con via Cavin di Sala–via Scaltenigo), via Scaltenigo (dall’intersezione con via Cavin di Sala a quella con viale Venezia- tratto Sp 26 Dolo - Scaltenigo - Mirano), viale Venezia (dall’intersezione con via Scaltenigo fino ai confini con il Comune di Spinea), via dei Dori (dall’intersezione con viale Venezia all’intersezione con via Villafranca), via Miranese (dall’intersezione con via Vittoria fino all’entrata dell’Ospedale Civile), via Mariutto (dall’entrata dell’Ospedale Civile fino all’intersezione con via Villafranca-via Parauro). La circolazione è consentita nelle circonvallazioni nord e sud. Riccardo Musacco
Le misure programmate contro lo smog
Bando per le case popolari, c’è tempo fino al 30 novembre Entro il 30 novembre 2023 sarà possibile accedere al bando di concorso per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica lanciato dal Comune di Mirano. Il bando è già disponibile online. E infatti è possibile scaricare il modulo e la domanda di partecipazione per l’assegnazione in locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che si renderanno disponibili o saranno ultimati nel periodo di efficacia della graduatoria (Bando Erp anno 2023). L’invio dev’essere effettuato entro e non oltre le ore 23.59 di giovedì 30 novembre. Potranno presentare domanda di partecipazione i nuclei familiari in possesso dei requisiti per l’ammissione. Sono invitati a partecipare, se ancora interessati, anche i nuclei familiari che hanno presen-
tato domanda per la partecipazione al concorso per l’anno 2021 in quanto, la precedente graduatoria perde efficacia. La domanda può essere presentata on-line sul portale della Regione https:// erp.regione.veneto.it tramite autenticazione Spid, tramite il servizio interventi sociali e settore casa del Comune e consegnata allo sportello sociale nei giorni di lunedì e mercoledì ore 9-12 e giovedì ore 15-17 o al multi sportello nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì ore 8.30–13, martedì e giovedì ore 15–17, spedita al Comune di Mirano, Piazza Martiri della Libertà n. 1, 30035 Mirano, o trasmessa per via telematica all’indirizzo e-mail protocollo.comune.mirano.ve@pecveneto.it.
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Lavori pubblici. La vicesindaca Boldrin illustra un intervento atteso
Nuovo look per la rotatoria tra via Porara e via Caltana F
ervono i lavori pubblici sulle strade e le infrastrutture nel Comune di Mirano. Recentemente la rotatoria tra via Porara, via Caltana e via Vetrego ha concluso il suo restyling e dopo una sperimentazione iniziale con i new jersey in plastica bianchi e rossi, ora sfoggia la nuova segnaletica verticale e orizzontale e i nuovi delineatori di margine ai lati delle carreggiate all’ingresso della rotatoria. Un intervento realizzato in sinergia con la Città Metropolitana di Venezia per mettere in sicurezza un’infrastruttura particolarmente trafficata e limitarne al massimo la pericolosità. La sperimentazione si è rivelata proficua, pertanto si è proceduto con la conclusione dei cantieri. “L’intervento si è reso necessario considerato il numero di incidenti verificatisi in quella rotonda negli anni scorsi - spiega il sindaco Tiziano Baggio. E’ stato richiesto del Comune di Mirano alla Città Metropolitana, ente competente, che ringrazio di cuore, ed è stato finalizzato a favorire il rispetto dei limiti di velocità delle auto provenienti dall’autostrada”. “Una rotatoria che ne-
cessitava di qualche intervento per migliorare l’aspetto della velocità con cui sopraggiungevano automobili e mezzi pesanti - aggiunge la vice sindaca Maria Giovanna Boldrin. Ringrazio la Città Metropolitana e l’impeccabile lavoro di tutti gli ingegneri intervenuti nel progetto. Un ringraziamento particolare anche al sindaco della Città Metropolitana Luigi Brugnaro per la totale disponibilità e cooperazione”. Ma non è tutto, perché si sono anche conclusi i lavori per la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali in via Cavin di Sala, per il rifacimento dei marciapiedi in via Varotara a Zianigo
e della pista ciclabile in via Scortegara che è stata trasformata in ciclopedonale, sempre a Zianigo, per un investimento complessivo pari a 220.000 euro. “Si tratta di un lavoro atteso da anni - ricorda il primo cittadino riguardo alla ciclabile di via Scortegara - che renderà molto più semplice e sicuro il percorso per i ciclisti. Non solo, la pista sarà, contrariamente a prima, utilizzabile anche dai pedoni. Un’opera importante per tutta la frazione, che migliorerà in modo decisivo il collegamento a impatto zero tra Zianigo e Mirano”. Riccardo Musacco
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Un nuovo itinerario ciclabile in via Don Orione Nuovo itinerario ciclopedonale in un tratto di via Don Orione a Mirano. La circolazione nel tratto di via Don Orione, lungo circa 500 metri, compreso tra le intersezioni con via Cavin di Sala e via Viasana è stata modificata con l’istituzione di un nuovo percorso ciclopedonale. In questo tratto di via Don Orione possono transitare solo pedoni e cicli. Uniche eccezioni le forze dell’ordine e di soccorso, residenti e frontisti, con una velocità non superiore a 20 km orari. Gli altri veicoli ora devono percorrere strade maggiormente strutturate. L’intervento consente così di migliorare il collegamento ciclabile tra via Caorliega e via Cavin di Sala, già dotata di una pista ciclabile che va da Mirano a Santa Maria di Sala. “Abbiamo parlato con i residenti prima di realizzarlo - spiega il sindaco Tiziano Baggio - chi deve recarsi al centro commerciale può comunque prendere via Galilei e via Viasana, il tempo è uguale. L’incrocio è stato messo in sicurezza. Siamo sicuri che sarà gradito dalle persone, la sicurezza stradale è una nostra priorità”. (r.m.)
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Istruzione. Un incontro in consiglio comunale con una delegazione ministeriale del paese africano
Guinea, rafforzata la cooperazione
Il progetto parte nel 2014, da un incontro con Mamadou Kairaba Diallo, un giovane proveniente dalla Guinea, che aveva parlato del suo paese e della sua storia, agli studenti dell’Iis “Levi-Ponti”
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l Comune di Mirano, assieme all’Iis Levi-Ponti, si apre sempre di più alla cooperazione con l’Africa rinnovando la partnership con la città e l’Università di Labè, in Guinea. Nelle scorse settimane infatti, il consiglio comunale è stato aperto per la presentazione del progetto “Energy With Africa” alla presenza della delegazione africana. La finalità di “Energy With Africa” è quella di sostenere modalità di sviluppo improntate sulla sostenibilità, transizione energetica, sviluppo sostenibile, giustizia sociale, l’uso consapevole delle risorse e l’istruzione di qualità. Presenti la ministra dell’istruzione, dell’innovazione tecnologica e dell’università dottoressa Diaka Sidibe, il segretario generale del ministero dell’istruzione Thierno Hamidou Bah, il consigliere del ministro Abdoulaye Keita, il rettore dell’Università di Labè, il dottor Mohamed Cherif Sow, il responsabile della comunicazione del Ministero Mamadou Djoulde Barry e il sindaco di Labè, il dottor Mamadou Aliou Laly Diallo. Il sindaco Tiziano Baggio insieme al sindaco di Labè, alla dirigente del“LeviPonti” Marialuisa Favaro e al Rettore dell’Università di Labè hanno firmato un protocollo tra le parti per lo sviluppo del progetto di cooperazione. Un progetto, questo, che parte da lontano, già nel 2014 da un incontro con Mamadou Kairaba Diallo, un giova-
I protagonosti dell’incontro
ne proveniente dalla Guinea, che aveva parlato del suo paese e della sua storia, agli studenti dell’Iis “Levi-Ponti”, suscitando un vivo interesse all’idea di supportare i giovani africani a conoscere e applicare le nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in una logica di sviluppo del loro paese. Nacque così nella cittadella scolastica di Mirano, grazie all’impegno di studenti e docenti, il progetto “Energy for Africa”, conclusosi a marzo 2016 con l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’illuminazione della biblioteca e dell’aula insegnanti nell’Università di Labè. L’iniziativa, cui nel frattempo avevano dato sostegno le Acli provinciali di Venezia, il Cesvitem e la Chiesa
Valdese, si è poi evoluta in “Energy with Africa”, portando nel 2019 all’allestimento del primo laboratorio di elettrotecnica ed elettronica della Guinea e all’avvio di corsi di formazione sull’installazione e la manutenzione di impianti ad energia rinnovabile per l’illuminazione pubblica e domestica da posizionare nei villaggi delle periferie di Labé. “Sono orgogliosa che il progetto prosegua con questa terza fase e ringrazio la scuola e i volontari che lo hanno sostenuto - ha dichiarato l’ex sindaca Maria Rosa Pavanello. “Il Comune di Mirano - ha detto il sindaco Tiziano Baggio - è pronto per supportare gli sviluppi futuri del progetto”. Riccardo Musacco
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ONORANZE FUNEBRI BERNARDI SERVIZI FUNEBRI PERSONALIZZATI Onoranze Funebri Bernardi presente con più sedi in provincia di Venezia è un aiuto concreto nel momento del bisogno. L’impresa funebreAscolta si mette a vostra disposizione per organizzare funerali completi, per fornirvi preventivi gratuiti e per aiutarvi nel disbrigo delle pratiche burocratiche legate al decesso. Con esperienza e discrezione il suo personale saprà prestarvi un ausilio reale supportandovi nell’allestimento dell’intero rito funebre.
Dal Comune un no secco all’uso delle armi nucleari Da Mirano arriva un chiaro no all’uso delle armi nucleari. Nelle scorse settimane infatti, il sindaco Tiziano Baggio ha firmato per l’adesione al “Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (Tpan) - Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons (Tpnw)” in rappresentanza del Comune di Mirano. Si tratta del primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari, rendendole illegali, in un percorso verso la loro completa eliminazione. Un atto simbolico, adempiendo a quanto previsto dall’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale a settembre scorso allo scopo di sollecitare il nostro paese ad aderire allo stesso. Il primo cittadino ha firmato pubblicamente l’adesione al trattato alla presenza della cittadinanza e dei
rappresentanti delle associazioni aderenti al centro per la pace e legalità “Sonja Slavik” di Mirano: Acli, Amnesty International, Anpi, Arcam, Auser, Beati i Costrutto-
ri di Pace, Cesvitem, Emergency, Esodo, Libera. Un lancio di palloncini arcobaleno biodegradabili ha infine diffuso simbolicamente pensieri di pace al mondo intero.
Già in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari” del 26 settembre scorso, il sindaco aveva presentato l’analoga petizione lanciata da Majors for Peace. “E’ una ingenuità o un’utopia? - si chiede il sindaco. Io credo di no, io credo che nel passato molte cose che sembravano utopie si sono poi realizzate. Penso, ad esempio, alla proibizione delle armi chimiche, ma anche della schiavitù, risultati raggiunti grazie all’impegno di uomini e donne coraggiose e di grande umanità. Con una delibera del consiglio comunale del 1995 Mirano è stata dichiarata “Città di Pace”. Il mio impegno sarà quello di agire per promuovere questa cultura, raccogliendo attorno a questo obiettivo quanti più amministratori possibile”. (r.m.).
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Territorio. La vettura è stata presentata alla concessionaria della Campello Motors di Mirano
Auto e società, la mitica Fiat 600 si rifà il look
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elle scorse settimane alla concessionaria Campello Motors di Mirano in via Cavin di Sala è stata presentata la nuovissima versione della Fiat 600, di una vettura, la cui prima versione risale al 1955 e ha fatto la storia della casa automobilistica torinese. Alla presenza di Luca Dal Mas, direttore dello showroom Campello Motors di Mirano e di Fabio Angelico, agente di vendita che ne ha raccontato i dettagli tecnici, la nuova vettura è stata svelata agli occhi dei molti curiosi e appassionati giunti apposta per l’occasione. Full electric, in questa prima versione lanciata per dare un chiaro messaggio green, la nuova 600 ha un look trendy ispirato alla versione Dolcevita della “sorella” 500 e promette di rubare il cuore e gli occhi di chiunque. Il design esterno è esaltato da un look retro-chic che resta sempre grintoso, anche grazie ai cerchi 18” e i fari full led. Gli interni, come sempre, stupiscono per la preziosità dei dettagli e per l’ergonomia e la fluidità delle forme. Prossimamente disponibile anche in versione hybrid, la nuova Fiat 600 elettrica presentata è una 5 porte dalle dimensioni relativamente generose che si inserisce nel segmento B-Suv. Le batterie agli ioni di litio a ricarica rapida (capacità 54 kWh) offrono un’autonomia superiore a 400 km nel ciclo combinato Wlp e addirittura oltre i 600 km nel ciclo urbano, rendendo di fatto la nuova Fiat 600 una delle più interessanti e performanti novità nel campo delle auto elettriche ideali per la città o per la gita fuori porta. Basta mezz’ora circa per portare la batteria da zero a 80% di ricarica, agevolando quindi le soste lungo i tragitti più lunghi. È inoltre di serie il caricatore da 11 kW e il cavo Mode3 per una ricarica completa in meno di 6 ore nelle stazioni pubbliche. A livello di motorizzazione, parliamo di un propulsore elettrico da 115 kW con accelerazione da 0 a 100 in 9 secondi, regolabile in 3 modalità di guida, Eco, Normale e Sport per gestire l’auto come più ci piace. La versione hybrid sarà disponibile a partire dalla metà del 2024 circa. “Un’auto che guarda al futuro - spiega Dal Mas - infatti hanno preferi-
to lanciare la versione elettrica per dare un segnale che l’elettrico è la direzione verso cui tutti dovremmo andare. Ci dobbiamo provare, ascoltare il motore, capire che non si inquina. Per il nostro territorio facciamo ancora un po’ di fatica con questo tipo di veicoli ma ci arriveremo”. “Crediamo molto nella nuova Fiat 600 - dichiara Alessandro Campello, Ceo di Campello Spa - perché si tratta di un veicolo a suo modo innovativo. Insieme a
Fiat 500e rappresenta l’anello di congiunzione fra la tradizione Fiat e il futuro. Dal 1972 Campello Motors è il riferimento per l’automotive nelle province di Venezia e, successivamente, Padova. Concessionaria Ufficiale di molti brand, con 4 showroom e 4 officine specializzate fra Mestre, Padova e Mirano è uno dei maggiori player del settore e può vantare il più ampio e variegato parco veicoli del territorio.
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Bosco del Parauro, un confronto sul futuro a trent’anni dalla creazione A trent’anni dalla creazione del Bosco del Parauro, a Mirano e un anno dopo il lancio del suo ampliamento, i protagonisti si ritrovano a fare il punto della situazione, ripercorrere i momenti anche difficili di questa storia e guardare al futuro. In questo senso una serata divulgativa sulla storia del Bosco del Parauro, dal titolo “Il Bosco del Parauro, ieri, oggi e domani” è stata realizzata nelle scorse settimane in Corte Errera, organizzata dal Comune con Legambiente del Miranese, Ipab Mariutto e Città Metropolitana. Presenti anche il sindaco Tiziano
Baggio, Federico Vianello di Veneto Agricoltura ed ex assessore all’ambiente a Mirano, Elena Spolaore, assessora all’ambiente, Maria Rosa Pavanello, ex sindaca, Roberta Gasparini dell’Istituto “K. Lorenz - 8 Marzo” che ha lì una sede per le attività didattiche e Fabrizio Destro di Napea che con Legambiente garantisce le aperture domenicali. Interessante l’intervento di Vianello, chiamato in causa da neolaureato sui boschi di pianura per mettere a terra il progetto che allora prevedeva solamente di piantare semplicemente degli alberi partendo da zero. Contrariamente a quanto fatto in occasione dell’allargamento in cui si è studiato un progetto per un utilizzo sociale con la presenza di prati e strutture dedicate. Pavanello ha ancora in mente i tempi stretti e la corsa per portare a casa il bando per ottenere i fondi per l’ampliamento, curato assieme all’allora consigliera Spolaore mentre Massimo Gattolin della Città Metropolitana ha ricordato come l’ente ha sempre creduto al progetto non solo come parco pubblico ma di area naturalistica vera e propria. “Partiamo quindi dalla sua storia - hanno spiegato Baggio e Spolaore - per immaginarne il futuro non solo dal punto di vista della sua manutenzione ma anche delle nuove sinergie da creare”. (r.m.)
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Alberi di Natale, scenografiche luminarie e installazioni arricchiscono passa al sistema le principali vie dello shopping Veneto24 del centro storico di Venezia, delle Isole di ultima e di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, generazione DAB che permette di ascoltare anche Trivignano, Zelarino... Mercatino natalizio a Mestre Piazza Ferretto e vieperfetta. limitrofe. la radio con unainqualità audio
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Mestre, Piazza Ferretto
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Politica. Centrodestra e centrosinistra sono alla ricerca di candidati sindaci
Elezioni comunali, gli schieramenti si mettono in movimento E
’ già tempo di campagna elettorale a Spinea. Manca in effetti ancora un poco di tempo al momento effettivo delle elezioni, ma gli schieramenti sembrano già cominciare a delinearsi, con il clima che si fa già teso, tra accuse reciproche e rimandi a quanto fatto (e soprattutto non fatto) nella tornata elettorale e il mandato precedente, concluso con la sfiducia e le conseguenti dimissioni del sindaco Martina Vesnaver. E proprio attorno a lei sembra si stia combattendo la battaglia principale. Martina Vesnaver non ha ancora infatti sciolto le sue riserve, ma fin dal primo momento le sue idee sono apparse ben chiare. “Non mi è stato possibile finire tutto quello per il quale ero stata eletta, e questo è il mio principale dispiacere nei confronti dei cittadini di Spinea” erano state le sue parole il giorno dopo la rinuncia obbligata alla sua carica, e questo sembra
essere ancora il suo pensiero, che porterebbe dunque all’intenzione di tentare una seconda elezione, forte di un numero ancora consistente di possibili elettori in città e della totale estraneità della sua lista alle recenti condanne per voti irregolari o falsi nella compilazione delle liste elettorali. Quello che resta da capire e, in caso di rican-
La ex sindaca sfiduciata Martina Vesnaver potrebbe correre con una civica, o altre forze politiche, sempre nell’area di centrodestra
Il municipio di Spinea
didatura, quale sarà la direzione che questa prenderà. Restando sicura la posizione nel centro destra, le ipotesi sono quelle di una conferma, così come nel precedente caso, con una lista civica a suo nome, oppure la candidatura
con la forza più evidente nel panorama attuale del centrodestra, Fratelli d’Italia, o con Forza Italia, che vorrebbe un candidato forte in città per confermare la sua presenza a Spinea con un ruolo di primo piano. Più difficile, nonostante Martina Vesnaver risulti
ancora iscritta al partito, una candidatura in seno Lega, partito che, almeno in parte delle sue correnti, non sembrerebbe apprezzare del tutto questa idea, al punto da ventilare, in caso di candidatura, una “rivalità interna” al centrodestra con una seconda presenza
per il ruolo di sindaco. Se da un lato, dunque, la situazione non è chiara, dall’altro versante ancora meno. Per ora, il centrosinistra e il resto dell’opposizione non si sono mossi in nessuna maniera per presentare anche solo informalmente dei possibili nomi. Né Emanuele Ditadi, sconfitto per pochi voti, né il precedente sindaco Checchin si sono fatti avanti o hanno presentato nomi possibili, anche se le voci principali parlano di una possibile alternativa (per ora anonima) sempre al femminile contro l’eventuale candidatura della Vesnaver. E se Massimo De Pieri potrebbe essere ancora una volta il “terzo incomodo” data la sua attiva presenza nei social e nei dibattiti (ma, come ha sempre precisato, esclusivamente con una lista civica), anche a Spinea la presenza dei cinquestelle sembra ormai sfumare. Massimo Tonizzo
Nuova scuola Ungaretti, rischio discarica inquinante Vita difficile per la nuova scuola Ungaretti a Spinea, che ancora prima della nascita ufficiale trova polemiche relative all’area di costruzione. La scuola Ungaretti, che sorgerà nell’area vicino al parco Nuove Gemme con i fondi finanziati dal Pnrr, trova l’opposizione del Comitato Difesa Ambiente Territorio di Spinea. “Dal progetto avviato a gara d’appalto per la realizzazione della nuova scuola media - spiegano - emerge il ritrovamento di materiali sospetti nell’area interessata dall’intervento. Si teme che l’area, in passato interessata dalla presenza di ex cave di argilla, possa essere stata oggetto di sversamento di vari materiali di scarto edilizio, e forse anche di inquinanti”. La questione emerge dalla “Relazione di interesse archeologico” al seguito delle prospezioni eseguite mediante lo scavo di
dieci trincee preventive che ha individuato “al di sotto dello strato superficiale un deposito caotico di riporti di epoca contemporanea con materiali di scarto di vario genere, in alcuni casi anche con recipienti contenenti liquami maleodoranti”. Dato quanto è emerso, pur dalla limitata superficie indagata, è difficile per ora determinare l’esatta estensione ed eventuale gravità della situazione, e per questo ora viene chiesta “un’adeguata indagine ed analisi del terreno su tutta l’area interessata, dato che non è possibile escludere a priori la possibile presenza di altri materiali, forse anche più pericolosi, che si ipotizza scaricati probabilmente in modo non controllato e probabilmente non regolare dato che non risulta dalla documentazione che l’area fosse una discarica regolamentata”. (m.t.)
Il rendering della scuola Ungatetti
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Salute . Iniziativa a cui ha partecipato il commissario comunale Paola De Palma
“Biciclettata in rosa”, prevenzione come priorità
“Abc dello Smarthpone” un corso gli over 60 Ha preso avvio nelle scorse settimane “l’Abc dello Smatphone”, un corso rivolto ai cittadini ultrasessantenni di Spinea che desiderano imparare ad usare lo smartphone per comunicare,
B
uona partecipazione per la biciclettata in rosa a favore della lotta contro i tumori a Spinea che si è tenuta nelle scorse settimane. E alla fine c’è stato spazio anche all’emozione con una toccante e inattesa testimonianza personale da parte del commissario comunale Paola De Palma. La biciclettata rosa ha letteralmente colorato le strade di Spinea. Sono stati in tanti, in prevalenza come era prevedibile donne, a percorrere (con un leggero ritardo sul programma data l’affluenza) le vie della città. Poi, all’arrivo, il saluto del commissario comunale Paola De Palma ha assunto un significato decisamente speciale. “In mezzo a tante storie - ha detto il commissario - c’è anche la mia, dato che anche io ho avuto questo incontro con questo ospite indesiderato e sono testimone diretta del fatto che la prevenzione è molto importante, così come il pensiero positivo. Il messaggio che esce forte e chiaro oggi dalla comunità di Spinea è di seguire questi consigli perché, quando l’ospite arriva le cure non sono sempre così semplici, anche se con il tempo e cifre di guarigione sono arrivate a percentuali
molto alte rispetto al passato. Dobbiamo usare tutte le nostre armi per affrontare il tumore al seno che è molto più diffuso di quanto non si creda ed iniziative come questa spero servano a mobilitare sempre più gente sia per l’aiuto alla ricerca sia per l’attuazione della prevenzione”. Intanto, in piazza, buon riscontro di presenze anche per il bus rosa per il check preventivo. “Molte persone ci hanno chiesto informazioni - ha detto uno degli addetti presenti - e spesso alle informazioni è seguita anche la richiesta di effettuare il controllo. Spinea ha risposto in maniera positiva all’appello che abbiamo lanciato, fatto che si sta ripetendo per fortuna in tutte le città nelle quali siamo presenti”.
“Nel 2022 - ha spiegato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli. Il mese di ottobre e il colore rosa sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora essere cresciuta”.
cercare informazioni, usare le applicazioni e lo Spid. L’iniziativa rientra nel progetto: “Filo4: Ben-Essere anziano” condotto da Coges Don Milani in paternariato con il Comune di Spinea e finanziato dalla Regione nell’ambito del bando invecchiamento attivo 2023. Il corso si svolgerà in piccoli gruppi nella giornata del mercoledì al centro di aggregazione comunale “Anziani Insieme”. Per partecipare è richiesta l’iscrizione che si può fare contattando i servizi sociali del Comune di Spinea. Insomma una bella iniziativa per rendere partecipi dell’uso delle nuove tecnologie tutti i cittadini di Spinea.
Massimo Tonizzo
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Commercio e territorio. Un altro negozio di medie dimensioni è stato inaugurato nelle scorse settimane
Boom di aperture di supermercati, crescono i timori dei piccoli negozi C
ontinuano gli arrivi di nuovi punti vendita a Spinea, con l’apertura nelle scorse settimane di un punto vendita di un discount in via delle Industrie 27, di fronte a uno che ha inaugurato lo scorso 11 ottobre con una superficie di circa 1280 metri quadrati. Ma questi arrivi di nuove attività commerciali di medio-grande portata non sembrano piacere a tutti, e in città sono già in molti a protestare. L’apertura del nuovo centro è contraddistinta da un forte impegno della proprietà del discount verso il territorio e da un’attenzione particolare nei confronti dei clienti. Si presenta, inoltre, con un nuovo format, che punta a rendere la spesa più semplice, veloce e piacevole: è prevista infatti una disposizione dei prodotti razionale e intuitiva e inoltre il punto vendita aderirà anche al progetto Family Net in qualità di “Negozio amico dei bambini”, con il fine di attribuire ai bambini un ruolo attivo nel processo6FDULFD O¶$SS GDO di cambiamento della comunità6LWR :HE locale. Rappresenterà un negozio di vicinato “friendly” a cui tutti i bambini potranno 6FDULFD O¶$SS FRQ rivolgersiLO 45 FRGH ed essere rassicurati in caso di necessità, problemi o difficoltà ad orientarsi negli ambienti a disposizione. Lo shop sostituirà il precedente, sempre in via delle Industrie ma al civico 12, che chiuderà per lasciare spazio a sua volta a un nuovo punto vendita ancora in via di defini-
Sono molte le iniziative legate al commercio che nei prossimi mesi animeranno la città, a partire dalla conferma dei mercatini di Natale e di Carnevale. E intanto, c’è già chi pensa anche a nuove aperture: solo da fine estate sono già otto i nuovi locali aperti a Spinea.
Sintonizzati sul futuro. Negozi in centro a Spinea
zione. A Spinea con questo sono oramai già quattro i supermercati che hanno aperto o sono in via di apertura negli ultimi due anni, e questo fatto, se da una parte crea maggiori possibilità di scelta, non sembra però essere piaciuto a tutti i residenti. “Così si rischia di dare il colpo definitivo ai piccoli commercianti - dicono dalle associazioni di quartiere della città - che già sono costretti a sopportare la concorrenza dei vicini centri commerciali, spesso più facili da raggiungere con il parcheggio vicino. A nostro parere, si dovrebbe cercare di rendere più facile il commercio per chi da anni investe nel cen-
tro cittadino con i negozi di vicinato. Spinea da questo punto di vista è una realtà fortunata, dato che è dotata di tutto quello che può servire ai residenti in pochi chilometri quadrati. Sarebbe però un peccato trasformarla in una città dormitorio”. Proprio per evitare questo, sono molte le iniziative legate al commercio che nei prossimi mesi animeranno la città, a partire dalla conferma dei mercatini di Natale e di Carnevale. E intanto, c’è già chi pensa anche ad investire nelle aperture: solo da fine estate sono già otto i nuovi locali aperti a Spinea. Massimo Tonizzo
Scoppia il caso, otto mesi per la sepoltura Otto mesi di attesa per ottenere una sepoltura. E’ successo purtroppo a Spinea, dove una situazione in parte già conosciuta di degrado e parziale abbandono si è trasformata in una vera e propria odissea per il coinvolto, ovviamente vittima e spettatore inconsapevole. La vicenda riguarda un sessantenne che poco meno di un anno fa era morto in casa sua da diversi giorni, prima che i vicini allarmati per la sua assenza improvvisa chiamassero le forze dell’ordine per la tragica scoperta. Di “tragedia della solitudine”, si era parlato ma purtroppo la vicenda non si era conclusa con questa scoperta dello scomparso. A distanza di otto mesi, gli stessi vicini di casa
hanno infatti riaperto il caso non avendo nessuna notizia della sepoltura, e da qui la scoperta. La salma era rimasta infatti “parcheggiata” all’obitorio di
Mirano. “No, non se lo è dimenticato la famiglia - hanno scritto dalle pagine facebook di Sei di Spinea se 2.1 che ha riaperto il caso. A volte ci sono situazioni
difficili, familiari ed economiche, e in questi casi c’è un iter che coinvolge le pubbliche amministrazioni, Usl 3, Comune, servizi sociali per sostenere ed aiutare chi è in difficoltà. Questa volta l’iter si è inceppato, ed è evidente che qualcosa non ha funzionato. Otto mesi però sono troppi. Otto mesi non sono dignitosi per un paese civile”. Alla fine, il Comune è intervenuto, grazie anche alla segnalazione di alcuni ex consiglieri, ed ha provveduto a celebrare i funerali a proprie spese, spiegando che “avevamo provato inutilmente a contattare qualcuno di famiglia, quindi poi i tempi si sono allungati per la cerimonia e la sepoltura”. (m.t.)
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Santa Maria di Sala
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Sicurezza. Un importante incontro si è tenuto nelle scorse settimane in villa Farsetti
Polizia di Stato, un focus sull’evoluzione della criminalità P
olizia di Stato sempre più in prima linea contro la criminalità che, di questi tempi, è in grado di operare su fronti sempre nuovi e non senza sfruttare le nuove tecnologie. Per questo, per chi opera in un settore così delicato come il mantenimento della legalità, mai come oggi è necessario fare il punto della situazione e tenersi aggiornati su metodi di indagine sempre nuovi per prevenire le mosse dei malviventi. In tal senso, lo scorso ottobre, presso la sala Sandro Pertini di villa Farsetti, a Santa Maria di Sala, si è tenuto un importante corso di formazione e di aggiornamento professionale dedicato agli agenti della Polizia di Stato e organizzato dalla Fsp, primo sindacato di Polizia in Veneto. Presenti, oltre alla sindaca Natascia Rocchi, e i rappresentanti veneti del Fsp Antonio Serraino, Franco Maccari ed Emilio Ricciardi, anche il prefetto di Venezia Michele Di Bari, il prefetto Vittorio Rizzi, vicecapo della Polizia vicario e già capo della squadra mobile di Venezia che ha spiegato come si sta evolvendo il sistema criminale nel mondo insieme ai dirigenti compartimentali per il Veneto di polizia ferroviaria, postale e comunicazione, stradale, aerea e marittima. Un panel di ospiti non certo usuale per queste occasioni di formazione professionale. 130 circa le persone presenti per ascoltare i relatori che hanno spaziato su vari argomenti. Damiano Donadello, medico legale, ha relazionato sulle novità normative e problematiche sulle valutazioni medico legali, Marco Frigo, avvocato sulle attività di Valore Spa dalla parte del danneggiato, Felix B. Lecce, docente alla Sapienza di Roma riguardo lo stress comunicazionale per le forze di polizia, lo stesso Rizzi sulle nuove tecnologie e insidie nel mondo delle indagini, Federico Sabbadin della Polizia Stradale sui comportamenti da tenere in caso di incidenti e, per ultimo Mirko Schio, presidente dell’associazione Fervicredo (Feriti e vittime della criminalità e del dovere), su la causa di servizio, dall’equo indennizzo alla pensione privilegiata. “Abbiamo avuto l’onore di ospitare questo evento - ha detto la prima cittadina - ho ricordato che è doveroso rendere omaggio al sacrificio dei tanti agenti, quelli che operano tutti i giorni, ma anche alla memoria di coloro che hanno pagato con la
vita la funzione di garanzia e di rispetto della legge. Ho espresso alle donne e agli uomini della Polizia la riconoscenza mia personale e dell’amministrazione comunale. Ho ringraziato le personalità presenti e gli agenti che hanno portato la loro testimonianza, nel loro compito di mantenimento della legalità. E’ essenziale la sinergia tra istituzioni locali e polizia in un’ottica di sicurezza partecipata”. Riccardo Musacco
Un momento del convegno
Un supporto psicologico per gli adolescenti Sempre più problematiche relative alla salute mentale affliggono le persone di ogni età e strato sociale ma soprattutto a seguito delle conseguenze della pandemia, i giovani e le loro famiglie. Come si legge sul sito del ministero della salute. In base ai dati disponibili l’Oms stima che nel 2019, prima della pandemia da Covid-19, una persona su otto nel mondo convivesse con un disturbo mentale e sottolinea come i servizi, le competenze e i finanziamenti disponibili per la salute mentale continuino a scarseggiare e siano molto al di sotto di quanto necessario,
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soprattutto nei paesi a reddito medio e basso. Evidenzia anche che la pandemia da Covid-19 ha creato una crisi globale per la salute mentale, alimentando stress a breve e lungo termine e minando la salute mentale di milioni di persone. Le stime indicano che l’aumento sia dei disturbi d’ansia che di quelli depressivi sia stato oltre il 25% durante il primo anno della pandemia. In questo senso un nuovo servizio di assistenza psicologica è stato offerto dal Comune di Santa Maria di Sala mirato alle famiglie e ai ragazzi dai 12 ai 17 anni. Lo sportello, denominato “Parlami, ti ascolto”, gratuito, è stato messo a disposizione dall’assessorato alla pubblica istruzione in collaborazione con l’associazione “Al sorriso di Christian” e propone un servizio di ascolto psicologico a cura di operatori e professionisti del settore. Lo sportello è aperto per fissare un colloquio e poi ogni venerdì dalle 15 alle 17 contattando i numeri di telefono 320 6871115 o 335 5602524 oppure via email a alsorrisodichristian@gmail.com. Il primo colloquio conoscitivo avverrà nella sede della Pro Loco di Santa Maria di Sala, in via Roma 1. (r.m.)
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La storia. Un 48 enne di Veternigo destinatario di un ingente finanziamento europeo
Gabriele Stevanato star della ricerca internazionale U
n 48enne ricercatore universitario di Veternigo di Santa Maria di Sala, Gabriele Stevanato, ha ottenuto, assieme ad altri tre colleghi, un ingente finanziamento dallo European Research Council (Erc), principale organizzazione di finanziamento europeo che supporta i programmi di ricerca di rilievo. Si tratta di ben 5,4 milioni di euro a favore dei lavori portati avanti da questi quattro ricercatori di assoluta eccellenza provenienti dall’Università di Padova. Stevanato si è laureato in Fisica presso il Bo nel 2000, poi tra il 2000 ed il 2012 si è dedicato assieme al fratello Giulio e alla mamma Gina alla gestione dell’albergo di famiglia a Mirano. Nel 2012 ha ripreso l’attività accademica conseguendo un dottorato in Chimica presso l’University of Southampton sotto la supervisione del professor Malcolm Levitt. Ha trascorso un ulteriore periodo di ricerca dal 2016 al 2020 in Svizzera presso la Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne nel gruppo del professor Lyndon Emsley risultando vincitore di una prestigiosa borsa Marie Skłodowska Curie If e tra il 2020 ed il 2022 ha lavorato in Germania presso il MaxPlanck-Institut für Multidisziplinäre Naturwissenschaften nel gruppo del dottor Stefan Glöggler. A dicembre 2022 è ritornato a lavorare a Padova presso il Dipartimento di Scienze Chimiche come vincitore di un bando EU Young Researchers Marie Curie di 0.3 milioni di euro. A settembre 2023 è risultato vincitore di un ulteriore bando Eec Stg aggiudicandosi un finanziamento di quasi 1.5 milioni di euro. Le sue ricerche puntano a sviluppare una tecnologia completamente nuova per migliorare il segnale di risonanza magnetica nucleare (Nmr) da parte di molecole prodotte dal nostro organismo che fungono come indicatori dello stato di salute di un individuo con lo scopo di rilevare malfunzionamenti metabolici ad uno stadio molto precoce. In questo modo si mira a diagnosticare con largo anticipo
Gabriele Stevanato
l’insorgere di patologie gravi come, ad esempio, quelle rappresentate da diverse forme di cancro e malattie neurodegenerative migliorandone al contempo il tasso di sopravvivenza. Per realizzare la strumentazione necessaria sarà necessario un lavoro multidisciplinare che impegnerà professionalità che vanno dalla chimica, alla biomedicina, all’ingegneria. Sarà 10 volte meno costoso
dei metodi attualmente in uso, e consentirà di effettuare questo tipo di analisi laddove serve, cioè direttamente vicino al paziente. Partnership con attori industriali nazionali e internazionali interessati al potenziale del progetto saranno valutate per rendere disponibile il metodo proposto su scala più ampia possibile. Riccardo Musacco
Silvia Casari è la nuova assessora alle pari opportunità Il Comune di Santa Maria di Sala ha un nuovo assessore alle politiche sociali e pari opportunità. A seguito, infatti, delle dimissioni, lo scorso gennaio, della allora titolare dei suddetti referati Monica Bertolin il ruolo era rimasto vacante. A prendere il suo posto sarà invece Silvia Casari, 47 anni, originaria di Camposampiero, laureata in psicologia, già in consiglio comunale tra le fila di “Coraggio Italia – Generazioni per crescere”, è stata vicepresidente dell’associazione “La casa sull’albero” attiva nel campo della promozione culturale, eventi per bambini e famiglie,
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corsi formativi per educatori. Dal 2006 Casari lavora come educatrice e assistente all’infanzia presso gli asili nido. Ad annunciare la nomina è stata la prima cittadina Natascia Rocchi che ha individuato in lei la persona giusta per seguire un settore così delicato della pubblica amministrazione in periodi come questi di certo non semplici per molte famiglie da seguire che si trovano in situazioni di difficoltà. L’incarico è stato poi ratificato in occasione della riunione dell’ultimo consiglio comunale lo scorso ottobre. Bertolin, ricordiamo, aveva lasciato il suo incarico poiché consorte di uno degli indagati dell’inchiesta sulla corruzione che allora ha scosso la cittadina del veneziano, l’architetto Marcello Carraro, sebbene lei sia totalmente estranea ai fatti. “Le dimissioni furono un segnale per poter proseguire nell’attività senza alimentare polemiche - ha dichiarato la sindaca Rocchi - ma la lettera che mi consegnò fu molto toccante e a livello emotivo rimasi molto male”. (r.m.)
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Servizi. Dopo lo studio della Fondazione Fiba la First Cisl lancia l’allarme
“No alla desertificazione bancaria nel vasto territorio veneziano” S
empre meno sportelli e, di conseguenza, sempre meno dipendenti bancari nella provincia di Venezia. E il segretario di First Cisl Venezia, Matteo Cavallin, è preoccupato: “Fermiamo la desertificazione”. La sigla sindacale, attraverso l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria, riporta gli studi e le analisi del Comitato scientifico della Fondazione Fiba (Federazione italiana bancari assicurativi) eseguite poche settimane fa. Dagli approfondimenti di quest’ultima, aumenta il numero dei Comuni in Italia dove non è presente una filiale bancaria. Negli ultimi sette anni, dal 2015 al 2022, la Città Metropolitana di Venezia ha perso 156 sportelli e ben 725 dipendenti. In poche parole, nel primo caso 22 ogni anno, nel secondo, 103 ogni dodici mesi. Numeri molto alti, anche se ci sono province venete e italiane che stanno molto peggio, con territori privi di sportelli. Le situazioni più critiche nel veneziano sono a Cinto Caomaggiore, Fiesso d’Artico, Fossalta di Piave, Gruaro, Teglio Veneto e Torre di Mosto dove ce n’è uno solo nell’intero comune. Nello specifico, se nel 2015 nella provincia di Venezia erano presenti 480 sportelli, il numero è via via diminuito sino ai 319 registrati alla metà di ottobre 2023. Meno sportelli bancari significa pure un calo dei dipendenti, passati dai 3.794 del 2015 ai 3.069 alla fine dello scorso anno. Per Cavallin, un paese che vuole dirsi realmente moderno e com-
Negli ultimi sette anni, dal 2015 al 2022, la città metropolitana di Venezia ha perso 156 sportelli e ben 725 dipendenti. In poche parole, nel primo caso 22 ogni anno, nel secondo, 103 ogni dodici mesi.
Sintonizzati sul futuro. Matteo Cavallin e gli sportelli bancari
petitivo non può prescindere dal guardare ai giovani ed al futuro ed è chiaro che l’home banking, con la digitalizzazione dei processi segue questa strada, ormai irreversibile. Ma in ogni caso servono soluzioni immediate, per garantire a tutti i cittadini e alle imprese il pieno accesso ai servizi finanziari. “Serve la presenza ed il sostegno al territorio da parte delle banche, altrimenti si rischia di perdere un servizio fondamentale e sociale per le comunità”. Sempre secondo le analisi di Fondazione Fiba, nei primi nove mesi dell’anno si conferma la tendenza delle banche italiane a diminuire la loro presenza sui territori; gli sportelli chiusi sono 635, con i Comuni “desertificati” in ulteriore crescita
(più 3 per cento), mentre aumenta il numero delle persone (più 7,3 per cento, quasi 4,3 milioni in totale) e delle imprese (più 18 mila, 250 mila in totale) che non hanno accesso ai servizi bancari nel Comune di residenza. “Anche per le banche, che hanno un ruolo molto importante sotto l’aspetto sociale - continua Cavallin - il futuro sarà legato alla sostenibilità. Non dimentichiamoci come l’articolo 47 della Costituzione garantisca l’incoraggiamento e la tutela del risparmio in tutte le sue forme. Mi auguro ci sia un sostegno massiccio verso i territori, non siano abbandonati, non lasciando indietro i più deboli, chi è meno informatizzato: penso ad esempio alle persone anziane”.
La denuncia della Cgil: dalla manovra tagli agli enti locali “Tra i tanti tagli previsti in manovra che avranno conseguenza diretta sui cittadini nel territorio, vi è la previsione di una spending review del valore di 350 milioni per le Regioni, 200 per i Comuni e 50 per Province e Città Metropolitane. Tagli che si aggiungono ai mancati rifinanziamenti di misure importanti, gestite dagli enti locali e rivolte direttamente ai cittadini”. E’ la posizione della Cgil Venezia sulla manovra del governo. “Da anni - dichiarano Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia e Marco Busato, segretario generale Fp Cgil Venezia - assistiamo ad un importante calo del personale in servizio negli enti locali. Nel territorio metropolitano,
la diminuzione del personale ha superato il 10%, con molti Comuni che superano il 15%. Emerge su
tutti il dato drammatico del Comune di Venezia dove il personale è calato addirittura di 500 unità. La diminuzione dei trasferimenti prevista in Legge di Bilancio sarà il colpo d’accetta definitivo a ser-
vizi già oggi allo stremo. Per far fronte alla minore disponibilità di risorse per i servizi, i Comuni necessariamente proseguiranno nella direzione della riduzione del personale”. “Denunciamo poi da tempo proseguono e concludono Giordano e Busato - l’inesorabile crescita dell’età media, con più di 1800 dipendenti over 57 su 4808 totali. Per quanto il governo si impegni a rendere sempre più difficile accedere alla pensione, il dato evidenzia la necessità di prevedere un importante ricambio del personale. Ritardare questo momento significa anche mettere in difficoltà la trasmissione delle conoscenze e delle competenze maturate da lavoratrici e lavoratori”.
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Prevenzione. La Questura di Venezia annuncia maggiore presenza nella stagione invernale
In arrivo più controlli sul territorio contro i furti in casa Stilato un vademecum per proteggersi dai ladri: con alcune semplici regole è possibile ridurre il rischio di visite sgradite
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e giornate più corte, con il buio che arriva mentre la gente non è ancora rincasata, mettono a maggiore rischio di furti nelle abitazioni. La Polizia di Stato di Venezia, pertanto, sta effettuando un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio mirati a prevenire tali episodi delittuosi. Ma per garantire la sicurezza serve la collaborazione di tutti. Ecco perchè dalla Questura di Venezia arriva un vero e proprio vademecum, con alcune semplici buone pratiche da seguire. Può bastare davvero poco, insomma, per stare più tranquilli. Un esempio? “Chiudere sempre la porta di ingresso a chiave con le mandate, cosa molto importante in quanto la porta blindata non chiusa con le mandate è apribile in maniera estremamente facile;
la porta può essere protetta anche con una catena di sicurezza o con un paletto” spiega la Questura. Così come è importante chiudere accuratamente le finestre, specialmente quelle situate al piano terra ed evitare di lasciare all’interno grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore, a meno che non si disponga di una cassaforte per custodirli in sicurezza. Un’altra raccomandazione è di “utilizzare sistemi di allarme e laddove possibile sistemi di videosorveglianza” e di “tenere presente che la visibilità di luce ed il rumore creano effetto deterrente per malintenzionati perché simulano la parvenza della presenza di persone; è possibile attuare anche ulteriori accorgimenti idonei a simulare la presenza di persone, come ad esempio farsi svuotare la cassetta della posta da familiari o
amici di fiducia (in quanto l’accumulo di posta dimostra che in casa non c’è nessuno) o utilizzare timer per l’accensione automatica della luce o del televisore”. Per quanto riguarda le chiavi di casa, serve prudenza: il consiglio è, se occorre effettuare la riproduzione di una chiave, di farlo personalmente o incaricare una persona di fiducia e di evitare di riportare sulle targhette delle chiavi il nome e l’indirizzo di riferimento. In caso di smarrimento o furto, poi, è importante procedere tempestivamente al cambio della serratura. “Se si ha a disposizione una cassaforte, utilizzarla per custodire denaro o oggetti di valore - prosegue il vademecum -. E si consiglia di conservare fotografie di oggetti di valore: in caso di furto potranno essere utilizzate per le ricerche”. La prudenza corre anche sui social: “Evitare di pubblicare su social network programmi di viaggi o vacanze” si raccomanda
la Questura. E in caso di assenze di lunga durata, “laddove possibile, informare vicini o amici/ parenti di comprovata fiducia affinché prestino attenzione all’abitazione”. E se poi alla fine si subisce un furto? “Nel caso in cui ci si accorga di aver subito un furto, chiamare immediatamente i numeri
di emergenza 112 o 113 ed evitare di toccare, spostare o in qualsiasi altro modo manipolare le cose ed i luoghi che sono stati interessati dall’azione dei criminali, in modo tale da conservare l’integrità delle possibili prove che possono essere raccolte dalla polizia o dai carabinieri”. Giorgia Gay
La mostra. Gli “itinerari dell’anima” retrospettiva di Giampaolo Berto “Itinerari dell’anima” è il titolo della retrospettiva di Giampaolo Berto allestita nella chiesetta di san Martino a Chioggia nei pressi della Cattedrale fino al 26 novembre prossimo. Sarà una occasione per ricordare e rendere un omaggio a questo noto artista, scomparso un anno fa, ripercorrendo il suo intenso e instancabile percorso creativo che, tra le innumerevoli tematiche affrontate ed esposte nella mostra, non ha tralasciato il suo amore per la città di Chioggia, rappresentata innumerevoli volte con passione e sentimento unici.
Si tratta di una iniziativa ideata e promossa da Dario Ballarin e Alberto Naccari con il supporto diMarta Boscolo, Renzo Ravagnan, Giampiero Baldin, Piergiorgio Chiereghin e Dino Memmo che hanno conosciuto e frequentato il maestro Berto durante le sue periodiche vacanze a Chioggia raccogliendo opere di collezionisti locali che generosamente hanno aderito alla proposta rendendo disponibili i dipinti e incisioni di loro proprietà. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di Studio G5, Pro Loco Chioggia Sottomarina e l’amministrazione comunale. (e.f.)
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Cultura
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Appuntamenti. Chioggia, Cavarzere, Noale e Santa Maria sono coinvolte nel palinsesto
“Suoni d’acqua”, quattro città per il festival diffuso della musica
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hioggia, Cavarzere, Noale e Santa Maria di Sala sono le città coinvolte nella seconda edizione di “Suoni d’Acqua”, il festival diffuso dei territori d’acqua dal jazz alla musica classica alla musica etnica, organizzato da Musica Chioggia in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Veneto, Rete Eventi, Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’acqua, Centro Internazionale Civiltà dell’acqua e Epica dell’Acqua. “Suoni d’Acqua - spiega Gabriele Vianelli, Co-direttore Artistico di Suoni d’Acqua - riunisce in un unico palinsesto tanti eventi culturali e produzioni originali, riservando spazio ad un’importante collaborazione con il Premio Tomorrow’s Jazz organizzato da Veneto Jazz. I giovani talenti del jazz in cartellone sono orientati al jazz contemporaneo e stanno elaborando linguaggi personali, ricchi di influenze e contaminazioni mediterranee, nordiche, elettroniche ed etniche. Affianchiamo ai giovani talenti artisti di fama internazionale che si esibiscono da moltissimi anni nei migliori palcoscenici del mondo come il Maestro Bogino e Miomira Vitas” “Educare a nuove consapevolezze sul valore e su usi più lungimiranti dell’acqua - aggiunge Eriberto Eulisse, direttore Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’acqua e Centro Internazionale Civiltà dell’acqua - richiede necessariamente sia momenti di educazione formale che informale, come viene proposto in questa serie di concerti organizzati da Musica Chioggia per sensibilizzare il più ampio pubblico su temi urgenti che affliggono il nostro paese e che non possono più essere affrontati solo con le solite e stereotipate logiche emergenziali”. Il festival “Suoni d’acqua” attraverso il linguaggio universale della musica dà luce alla cultura dell’acqua, alle sue fragilità, al suo essere indispensabile e dar visione alla sostenibilità, offre occasioni di scambio e di turismo sostenibile coinvolgendo anche luoghi apparentemente ‘minori’ del territorio, promuove momenti d’incontri tra le persone e la bellezza. “Jazz, musica etnica ma anche musica classica, che permette un’intensa armonia tra suoni e mente - sottolinea Pietro Perini, Co-direttore Artistico del festival. - La musica classica si intende
Si riuniscono eventi culturali e produzioni originali nella serie di concerti che propongono anche momenti di educazione, formale e informale, sul valore e gli usi lungimiranti dell’acqua
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come cultura e radici; come una radice scava, va a fondo e non si lascia trascinare dalla moda del momento ma penetra cercando la linfa vitale nelle cose più profonde e pregnanti. La nostra cultura basata fin dai tempi antichi sull’ evoluzione delle arti non può non tenere conto di questi importanti e basilari valori di civiltà che questa disciplina trasmette a chi la pratica e a chi la ascolta”. Dopo gli appuntamenti di San-
ta Maria di Sala, Noale, e il 18 novembre a Cavarzere, il festival “Suoni d’acqua” propone all’Auditorium san Nicolò a Chioggia il 1 dicembre il Concerto di Natale con il Coro Lirico Patavino “G.Verdi”- Ensemble D’archi “G.Zarlino” diretti dal maestro Pietro Perini e il 9 dicembre il concerto jazz “Songs for a desert island” con il Duo Castelli e Ponchiroli. Eugenio Ferrarese
Sport locale
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Ciclismo. Evento previsto per il prossimo 23 maggio 2024
Il Giro d’Italia passerà attraverso il territorio del miranese T
orna ad attraversare il territorio del miranese il Giro d’Italia, la kermesse ciclistica tra le più importanti al mondo, seconda per blasone forse solo al Tour de France e che ha visto fior di campioni, anche veneti, che si sono cimentati sugli impegnativi percorsi sulle strade del Belpaese. Ormai è ufficiale, il prossimo 23 maggio 2024 i corridori della carovana rosa passeranno per il territorio di Mirano, Martellago e Maerne nella tappa di 166 km che da Fiera di Primiero, in Trentino, si concluderà a Padova, in Prato della Valle. Il dislivello sarà di 550 metri, gli atleti, pertanto, saranno chiamati a scavallare le montagne dal confine Trentino con una lunga discesa fino a Feltre, per poi percorrere le terre del Prosecco, Treviso e l’entroterra veneziano. L’ultima parte prima dell’arrivo sarà lungo il Brenta e le sue ville per arrivare nel cuore
della città del Santo. “Un gran bel giro d’Italia - ha commentato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Complimenti alla Gazzetta dello Sport e ai direttore di corsa Mauro Vegni. Ci sono tutti gli ingredienti per un altro grande spettacolo, del quale il Veneto sarà significativo protagonista, anche perché, come uso
L’ultima parte prima dell’arrivo sarà lungo il Brenta e le sue ville per arrivare nel cuore della città del Santo dire, non c’è Giro senza il Veneto e non c’è Veneto senza il Giro”. “Siamo la Regione d’Italia con più appassionati - aggiunge Zaia - e le tappe che ci attraversano sembrano fatte apposta per accontentare tutti i palati finissi-
Un’immagine del Giro D’Italia
mi di sportivi ed esperti. Ci sono montagne, colline, pianura, l’arrivo a Padova presumibilmente per velocisti o passisti dopo aver attraversato il bellunese, il trevigiano e il veneziano”. Soddisfatto anche il sindaco di Mirano Tiziano Baggio il quale non ha
mai nascosto la sua passione per la bicicletta. “Siamo felici per la notizia. Il 23 maggio i ciclisti del Giro d’Italia passeranno per Mirano - ha commentato. Mancheranno solo 30 km al traguardo di Padova. La città si vestirà di rosa per la diretta tv mondiale. Grazie
alla Regione Veneto per il supporto fornito, agli amici dell’Uc Mirano e a tutti quanti hanno lavorato per ottenere questo importante risultato. Sarà una grande giornata per Mirano e faremo il possibile per celebrarla al meglio, organizzando eventi e coinvolgendo scuole, associazioni e categorie economiche”. Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Martellago Andrea Saccarola.“Un evento unico che ogni anno riempie gli schermi e i cuori degli italiani”. “Comunque vada - conclude Zaia - sulle strade venete sarà una festa di sport, di tecnica, di passione infinita, così come su tutte le strade italiane che il Giro percorrerà, con i suoi campioni, i colori, i rumori, l’entusiasmante brusio di pedali e ruote che mangiano l’asfalto. Grazie Giro, e buon Giro a tutti”. Riccardo Musacco
“Festa dello sport salese”, un successo Grande successo a Santa Maria di Sala per la prima edizione della “Festa dello sport salese” tenutasi presso il “Centro Nico” lo scorso ottobre. Una sfilata di atleti e dirigenti delle società sportive attive nel comprensorio alla presenza delle autorità cittadine con la giunta comunale al completo. “Sono molto soddisfatta di questa nuova festa dello sport - ha dichiarato. E’ la prima iniziativa sportiva dell’amministrazione Comunale e mi rende particolarmente orgogliosa, un vero e proprio giorno di festa, con tanta dinamicità ed energia, soprattutto la gioventù” sottolineando, poi, l’importanza dello sport non solo in termini di disciplina, ma soprattutto come funzione sociale al fine di unire tutta la cittadinanza. La prima cittadina, poi, ha consegnato i pacchi gara all’arrivo degli oltre 100 bikers “Gravellisti” partiti un’o-
ra prima dell’apertura ufficiale della giornata sportiva per un breve tour nel territorio. La “gravel”, in inglese “ghiaia” o “terriccio”, è una bici studiata per percorrere principalmente fondi ghiaiosi e strade sterrate, ancora meglio se strade bianche con il fondo compatto oppure tracciati non asfaltati ma non troppo accidentati. Specialità, quest’ultima, in forte crescita e particolarmente apprezzata nel territorio. Folto il pubblico presente e numerose le discipline che hanno trovato spazio durante la giornata, dal volley al nordic walking, dall’atletica leggera, al karate, passando poi dal basket al tai chi. Non poteva mancare la scuola calcio, con il tennis e la pesca. Suggestiva anche l’esibizione delle scuole di danza e break dance. Presenti anche le esibizioni di ginnastica posturale, degli scacchi e del kick boxing. (r.m.)
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L’analisi. Le ambizioni di Fratelli d’Italia, l’opzione Zoppas, il terzo mandato e la campagna elettorale
Rebus Veneto, grandi manovre nei palazzi del potere S
i prospetta un periodo particolarmente intenso per la nostra Regione. Le trattative tra Palazzo Chigi, Palazzo Balbi e Ca’ Farsetti sono febbrili. Sembrano passare proprio da li, più che dalle segreterie dei partiti, le alleanze e le mosse per il futuro del Veneto. L’incrocio possibile è un po’ complesso, ma cerchiamo di metterlo in ordine.
IL QUADRO DEL NORDEST Gli scenari politici, profondamente mutati nel corso degli ultimi anni, non possono più “supportare” l’ipotesi che tutte le regioni del nordest siano a trazione leghista. Il friulano Fedriga è stato riconfermato lo scorso aprile, quindi il derby in casa salviniana si gioca tutto tra Lombardia e Veneto. I bene informati sono pronti a giurare che il Capitano, Matteo Salvini abbia già scelto: senza terzo mandato per Zaia sarà il Veneto a essere sacrificato per mantenere a Milano, sul Pirellone, ben visibile il vessillo legista con l’Alberto da Giussano. A questo punto il Veneto toccherebbe, senza ombra di dubbio, a Fratelli d’Italia e la Presidente Giorgia Meloni sembra che stia trattando in prima persona il dossier. Un cambio epocale che l’attenta premier non vorrebbe fosse anche traumatico sopratutto per la tenuta del rapporto con gli alleati di Governo. Ecco perché l’orientamento in casa FdI sarebbe quello di scegliere un candidato il più “civico” possibile. L’OPZIONE ZOPPAS Il nome giusto per il candidato Presidente della Regione civico, ma in quota Fratelli d’Italia sarebbe quello dell’imprenditore delle acque naturali (tra le altre cose), Matteo Zoppas. Sembra che il giovane imprenditore, dopo che i rispettivi sherpa hanno avvicinato le parti, abbia ricevuto la proposta direttamente da Giorgia Meloni: Zoppas sarebbe molto allettato dalla possibilità. Chi sta gettando acqua sul fuoco e spegnendo, in un certo senso, gli entusiasmi sarebbe la famiglia dell’imprenditore che non ve-
drebbe di buon occhio un’esposizione diretta in politica. Dalle parti di Fratelli d’Italia sembrano essere consapevoli di quanto l’opzione Zoppas, per quanto sia la preferita, sia tutt’altro che certa, quindi il lavoro di scouting per il Presidente non si è fermato. Staremo a vedere. PRESIDENZIALISMO E TERZO MANDATO Presidenzialismo e Terzo Mandato potrebbero essere fortemente intrecciati tra loro molto più di quanto non possa apparire ad un primo sguardo. Alcuni esponenti dei gruppi parlamentari leghisti hanno, infatti, protocollato un disegno di legge, poche settimane addietro, attraverso il quale consentire ai presidente di Regione di proporsi per un terzo mandato. Poteva sembrare una mossa simbolica più che sostanziale, ma quando a distanza di poche settimane la Premier Meloni ha aperto il dibattito sulla riforma in chiave presidenzialista dell’ordinamento istituzionale, più di qualcuno ci ha visto un nesso. Lo scambio, infatti, potrebbe essere: voto per il Presidenzialismo in cambio dell’introduzione del terzo mandato per i presidente di Regione. Una condizione, questa, che rimetterebbe prepotentemente in gioco Luca Zaia che non ha mai fatto mistero di avere come priorità per il proprio futuro politico proprio il confermarsi alla guida della Regione Veneto. Del resto alla pattuglia leghista veder arrivare prima il Presidenzialismo che il Federalismo è assolutamente indigesto. Sul terzo mandato ai presidente di Regione potrebbero trovarsi, inoltre, anche delle importanti convergenze. Elly Schlein, da sempre contraria, potrebbe rivedere, in una fase di debolezza, la sua convinzione: tutto sommato anche alla leader Dem potrebbe fare comodo, nonostante le profonde divergenze politiche e personali, non aprire fronti con Michele Emiliano, presidente della Puglia, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e soprattutto Vincenzo DeLuca in Campania. Non ri-
Sopra: Metteo Zoppa A destra:Alessandra Moretti
Dall’alto a sinistra, in senso orario: Matteo Zoppas, Alessandra Moretti Elena Donazzan e Luigi Brugnaro
candidarli, infatti, metterebbe, infatti, seriamente a rischio la conferma al centrosinistra di tre regioni fondamentali per le sorti della stessa segretaria dei Democratici. LA CORSA ALLE EUROPEE Se a Zaia non fosse consentito il terzo mandato (nel suo caso sarebbe il quarto , ma la legge sul limite dei mandati è entrata in vigore dopo che il primo giro a Palazzo lo aveva già completato) sarà lui, con ogni probabilità, la punta di diamante della corsa leghista a Bruxelles. Sempre in casa Lega sarà impegnata a cercare la riconferma, invece, ci sarà Rosanna Conte. Grandi movimenti nel PD. Ci riproverà, senza dubbio, Alessandra Moretti, non dovrebbe essere della partita, invece, l’altro vicentino, Achille Variati. Insieme a loro si sussurra, anche, delle possibili candidature di Alessandro
Zan, alfiere dei diritti civili, e della veronese, già parlamentare Alessia Rotta. Potrebbero esserci anche candidare “civiche” legate al mondo della cultura o pescate da Il Veneto che Vogliamo, formazione distante dal PD, ma affine alla segretaria Schlein. Fratelli d’Italia sembra intenzionata a schierare l’assessore regionale, Elena Donazzan che potrebbe correre in ticket con l’avvocato trevigiano, Fabio Crea. Per quello che riguarda Forza Italia molto dipenderà come andranno i congressi provinciali, ancora non convocati. La nuova era targata Flavio Tosi, non è un mistero, sta producendo un certo subbuglio: si sono avvicinati ai forzisti molti leghisti delusi, tra i quali l’ex vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin e lo scontro con i Berlusconiani doc non ha ancora un vincitore annunciato.
LA VARIABILE BRUGNARO Se Zaia andasse realmente in Europa perché privato del terzo mandato, o facesse realmente un pensierino a candidarsi sindaco di Venezia come ventilato da alcuni ambienti nelle scorse settimane, Luigi Brugnaro potrebbe essere l’alternativa della Meloni in caso di rifiuto di Zoppas. È pur vero che Brugnaro ha un proprio movimento politico, Coraggio Italia, ma difinirlo uomo di partito in senso stretto appare eccessivo. Ecco perché Brugnaro potrebbe rispondere all’identikit di uomo di impresa non legato direttamente a formazioni politiche nazionali, ma collocato stabilmente nel centrodestra e con il valore aggiunto di avere una certa esperienza amministrativa visti i due mandati da sindaco di Venezia. Il diretto interessato pare coltivi questa ambizione da tempo e i viaggi a Roma dei suoi uomini di fiducia si starebbero facendo sempre più frequenti.
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Regione
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Un nuovo piano. Per la segretaria del Pd “la politica è stata latitante mentre l’emergenza abitativa cresceva”
Elly Schlein a Mestre per le politiche abitative: “Immaginiamo la casa come un diritto fondamentale” S
ono tanti i punti toccati dal “Piano nazionale per il diritto alla casa” del Partito Democratico, presentato nelle scorse settimane all’M9 di Mestre nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione anche della segretaria del partito Elly Schlein. Innanzitutto, l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, senza però prevedere ulteriore consumo di suolo. “Il piano casa del Pd – ha specificato Schlein – parte dalla rigenerazione urbana, dalla riqualificazione del patrimonio esistente nell’immediato: in tempi molto brevi possiamo ridurre le liste d’attesa e dare una casa a chi ne ha diritto e ancora lo sta aspettando”. Tra gli aspetti centrali anche la visione della casa in un’ottica integrata, “come punto dove convergono giustizia sociale e giustizia climatica”, che per questo necessita di politiche che abbassino bollette ed emissioni clima alteranti. Altro nodo cruciale quello
della reintroduzione del Fondo per l’affitto: “Le risorse vanno reinserite e triplicate per sostenere le famiglie che sono scivolate verso una povertà assoluta che impedisce loro di pagare l’affitto, ma bisogna farlo con misure proporzionate, altrimenti il rischio è quello di mettere le fasce più fragili in competizione tra di loro”. Quindi sul Fondo per la morosità incolpevole: “Le politiche pubbliche possono fare moltissimo per dare garanzie sulle eventuali morosità e per ricostruire quel rapporto di fiducia tra proprietari e inquilini che è fondamentale”. La segretaria del Pd ha quindi evidenziato la necessità impellente di agire anche per regolamentare il mercato degli affitti brevi “che stanno avendo un effetto distorsivo sul mercato”. Per la Schlein la situazione abitativa di una grande città come Venezia è però diversa da quella di Firenze, Milano o Bologna, così come è differente l’esigenza abitativa delle
aree interne rispetto a quelle montane. “Non possiamo pensare di scrivere a Roma politiche che si adattino ai bisogni di territori e comunità che sono diverse: la politica deve riabbracciare questa consapevolezza e scrivere politiche su misura” ha detto. Il tema casa è però ormai sempre più anche terreno di scontro politico: la segretaria Schlein ha infatti affermato di essere rimasta “colpita” leggendo l’annuncio del ministro Salvini “sul primo tavolo su un piano per la casa entro la fine di quest’anno” e dal palco ha dichiarato: “Se aspettiamo Salvini, non vedremo nulla sulla casa nemmeno in questa legislatura. Per fortuna che c’è il Pd che ha fatto un percorso di quattro o cinque mesi per arrivare ad alcune proposte concrete”. In sostanza, la casa insieme al salario minimo diventa il secondo tema che caratterizzerà la politica del Partito Democratico su cui Schlein è convinta che “si possano trovare
La platea all’M9 di Mestre durante il convegno del Pd, a fianco (o sotto dipende dall’impaginazione) Elly Schlein durante il suo intervento
importanti convergenze con le altre forze di opposizione”. “Io credo che serva un piano nazionale, ma soprattutto una politica che senta l’esigenza di fare proprio questo tema e che risponda al cambiamento dei bisogni abitativi delle persone in Italia” ha dichiarato in chiusura la segretaria del Pd. Tra punti toccati, anche le difficoltà degli studenti fuori sede per cui “il diritto alla casa non soddisfatto diventa un
ostacolo anche al diritto allo studio”, apprezzamento per le esperienze di co-housing “che possono essere uno strumento per preservare l’autonomia delle persone disabili o anziane” e un incoraggiamento alla creazione di un ministero ad hoc “per evitare di vedere diventare la casa la cenerentola di altre politiche dove è più facile andare a tagliare i nastri alle inaugurazioni”. Marika Andreoli
Elezioni, Ciambetti: “La par condicio è una legge ormai superata” come le fake news”. Lo ha detto in apertura del consegno promosso dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni del Veneto. “Ciò che colpisce, - ha aggiunto Ciambetti - è che nello scenario dell’era informatica, tra social e intelligenza artificiale, big data ed effluvio di informazioni, la propaganda politica sia regolamentata da una legge obsoleta. La Par Condicio funziona bene nella gestione delle controversie nella propaganda politico-amministrativa locale.
A pochi mesi dal ritorno alle urne per le elezioni europee e amministrative il dibattito politico in Veneto investe anche la legge sulla “par condicio” che regola l’informazione durante le campagne elettorali. Per Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto, “la par condicio è una legge superata dai tempi: facilmente aggirata, è resa obsoleta anche dai social media, che consentono un dialogo non filtrato con gli elettori e moltiplicano il messaggio politico anche con risvolti non esattamente positivi,
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Tuttavia, paradossalmente, sono toccati dalla norma tutti i candidati delle elezioni in cui i cittadini esprimono le preferenze, principalmente le elezioni amministrative comunali, le Regionali e quelle Europee: e questo è un vero e proprio “vulnus”, perché, per assurdo, una norma nata per difendere l’accesso democratico al mezzo televisivo, per garantire condizioni eque e di parità tra i soggetti della politica, oggi colpisce la democrazia e non tutela i cittadini. L’auspicio che faccio è che questa legge venga rivista”.
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Le consultazioni. L’assessore Calzavara: “Passo importante, nel segno della democrazia diretta”
Referendum sulle fusioni di Comuni, promossi due progetti su quattro Nasceranno Santa Caterina d’Este (Padova) e Setteville (Belluno), da valutare il risultato tra Sovizzo e Gambugliano, no alla fusione tra Polesella e Guarda
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ue fusioni approvate e due bocciate: i ventimila veneti chiamati alle urne per i referendum in otto Comuni si sono espressi a favore del “matrimonio” fra enti locali nel padovano e nel bellunese. Non passano invece le altre due proposte nel rodigino e nel vicentino. Questa prima tornata del referendum regionale consultivo con la nuova legge porta alla nascita di due nuovi Comuni. Nella bassa padovana Santa Caterina d’Este conterà 2350 abitanti dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este. In provincia di Belluno nasce Setteville, con 5793 abitanti, tra Quero Vas e Alano di Piave. Il più soddisfatto, oltre ai proponenti dei progetti di fusione, è l’assessore al bilancio e agli enti locali Francesco Calzavara: “L’abbassamento del quorum di
partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali – prosegue Calzavara -. Il Veneto, con i suoi 563 comuni, è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio. La consultazione è stata il primo piccolo passo, ma importante, per raggiungere questo risultato”.
Francesco Calzavara
Nel padovano Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, plaude alla fusione con Vighizzolo: «Da due genitori è nata una figlia: Santa Caterina d’Este. Ora, il progetto che portiamo avanti dal 2011 diventerà realtà. Una lunga genesi, con tanti ostacoli, ma ci abbiamo creduto sino in fondo ed i cittadini lo hanno
fatto con noi. I cittadini di Santa Caterina d’Este avranno molti benefici, sarà un Comune inclusivo, aperto e che potrà disporre di fondi e di servizi- continua Businaro - Il territorio potrà crescere e desideriamo essere un esempio anche per altri Comuni. I cittadini ci hanno premiato, siamo stati ascoltati e ora dimostreremo con i fatti e con la concretezza che hanno fatto la cosa giusta nel votare “si” alla fusione. Saranno le due comunità che faranno crescere questa nuova figlia. Vorrei inoltre tranquillizzare i nostri residenti. Non chiuderà nessuna delle due sedi comunali ed anche i servizi ai cittadini resteranno tali ed anzi, verranno incrementati. Le poste e le farmacie resteranno tali ed avremmo a disposizione un vigile in più”. Per quanto riguarda i due progetti bocciati, bisogna fare una distinzione. Mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda è stato raggiunto, ma
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ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione. “Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica l’assessore Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”. Diverso ancora quanto successo tra Sovizzo e Gambugliano. Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%). In questo ultimo caso, la legge regionale dà facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, considerato che hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto. Giada Zandonà
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I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita
Mamme in età sempre più avanzata ma molto più controllate
L’ 89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero, presentato a fine ottobre. La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n. 349 – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale, con un livello di copertura pressoché totale. I trend 2012 – 2022. Nel Rapporto sono stati introdotti alcuni elementi innovativi, relativi agli andamenti di tendenza, dal 2012 al 2022, delle principali variabili osservate: il luogo del parto, le caratteristiche delle madri, la gravidanza, il parto, il neonato e le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La percentuale dei parti pretermine (<37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6; aumenta l’età media delle madri al primo figlio (sia per le italiane che per le straniere); l’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. Prosegue alla pag. seguente
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La specializzazione. A partire dal 2019 è stata intensificata l’attività di chirurgia conservativa
Patologie nell’anca dei giovani, Cittadella all’avanguardia nella prevenzione “Non è un problema legato solo all’età, anzi lo riscontriamo anche nei giovani e persino negli adolescenti. Uno studio mirato porta ad una maggiore comprensione di questi disturbi e ad un eventuale trattamento chirurgico nella fase iniziale”
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ontrariamente a ciò che di solito si pensa la patologia dell’anca non è un problema legato solo alla popolazione anziana. Di fatto “le patologie dell’anca si riscontrano anche nei giovani adulti e, persino, negli adolescenti – spiega il dr. Giovanni Castiello, direttore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea –; la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi giovanile e rappresenta da sempre, per il nosocomio cittadellese, uno dei fiori all’occhiello”. Uno studio mirato della patologia porta a una maggiore comprensione di questi disturbi e al loro eventuale trattamento chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) evitando così la necessità di una protesi d’anca e permettendo un’ottima ripresa delle proprie attività senza dolori o disturbi. ”A partire dal 2019 – prosegue il dr. Castiello –, è stata ulteriormente intensificata l’attività di chirurgia conservativa dell’anca volta a impedire lo sviluppo dell’artrosi nel paziente giovane; questo tipo di chirurgia, altamente specialistica e realizzata in pochissim centri in Italia, è praticata dal dr. Paolo Lorenzon, che si avvale di metodiche all’avanguardia ispirate alla scuola del prof. Reinhold Ganz di Berna, uno dei massimi esperti mondiali su questo tema”. Un esempio è “l’impingement femoro acetabolare”, dove un eccesso d’osso sul versante femorale o aceta-
Il dr. Paolo Lorenzon al fianco del direttore dell’UOC Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella, dr. Giovanni Castiello bolare limita i movimenti creando continui microtraumi che finiscono per portare all’artrosi. In tal caso, un’asportazione chirurgica di questo eccesso d’osso risolve il problema. Allo stesso modo, nelle forme di displasia, l’anca non riesce a funzionare correttamente per un insufficiente sviluppo dell’acetabolo. Un nuovo orientamento di questo elemento del bacino, ottenuto tramite apposite osteotomie, è sufficiente per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione. Anche malattie dell’anca nell’accrescimento come esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes possono beneficare di questa chirurgia.
I nati nel 2022, meno cesarei
e maggiore ricorso alla fecondazione assistita Segue dalla pag. precedente
Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur meno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad essere la tecnica più utilizzata; aumenta invece solo lievemente la percentuale di chi ricorre al metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (Icsi). Nel complesso i parti con procreazione medicalmente assistita Pma aumentano del 73% nel periodo considerato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel 2022). Continua il fenomeno della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti. Dove partoriscono le donne in Italia. L’ 89,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Le caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere. Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. I neonati. Lo 0,9% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Sono stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.
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sul futuro. “Il nostro punto di forza? Siamo una Costruzione resistenze elettriche. La storia della Gallo e Da Lio srl raccontata da Daniele Gallo
famiglia aziendale altamente specializzata” Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio una qualità perfetta. “Molti pensano che non sia facile mantenere buonicon rapporti in questo contesto, audio ma noi siamo fortunati e negli anni si è rivelato un gran
vantaggio. Siamo tutti cresciuti secondo l’insegnamento trasmesso dai nostri genitori e questo è il modello che cerchiamo di portare avanti”
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i sono imprese e Imprese. La Gallo e Da Lio srl, con sede a Spinea, appartiene alla seconda tipologia: specializzata nella costruzione di resistenze elettriche, è una realtà consolidata che fonda le sue radici su una lunga storia di lavoro e passione. A raccontarla è Daniele Gallo, che lavora all’interno dell’impresa familiare..
Come nasce la vostra attività? “La Gallo e Da Lio è stata fondata da mio padre, Giorgio Gallo, e mio suocero, Luciano Da Lio. Ora noi figli portiamo avanti al meglio la strada che loro hanno intrapreso – sorride Daniele Gallo –. Molti pensano che non sia facile mantenere buoni rapporti in questo contesto, ma noi siamo fortunati e negli anni si è rivelato un gran vantaggio: siamo tutti cresciuti dentro a questa realtà, secondo l’insegnamento trasmesso dai nostri genitori e questo è il modello che cerchiamo di portare avanti perché abbiamo visto che è vincente. “Io lavoro con mia cognata Patrizia, la figlia più grande di Luciano Da Lio, ma all’interno dell’azienda c’è anche la figlia più giovane che è mia moglie Lisa e poi lavora con noi anche Alice, nostra
nipote. Ma anche il rapporto con i nostri dipendenti è piuttosto stretto e positivo. Insomma, più che un’azienda siamo una vera e propria famiglia aziendale”.
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Chi sono i vostri clienti? “Le aziende. Ci occupiamo di tutto ciò che non è in commercio per i prodotti industriali un po’ di tutta Italia. E il nostro punto di forza sta proprio in questo: le nostre consegne sono più rapide e puntuali rispetto a quelle dei nostri concorrenti che producono migliaia di pezzi. Noi lavoriamo anche con numeri piccoli, sulle decine, cercando di mantenere un buon prezzo e una consegna in tempi brevi. La nostra fortuna resta comunque il lavorare in un campo un po’ speciale e poco battuto: noi possiamo vantare un alto grado di specializzazione, aspetto che ci rende un punto di riferimento per molti professionisti e realtà produttive”. “Fra i nostri clienti infatti vi sono anche nomi importanti, come la San Benedetto di Scorzè, per la quale produciamo resistenze elettriche necessarie alle macchine per l’imbottigliamento. Ma anche nel settore calzaturiero troviamo spazio, così come nel campo del riscaldamento industriale di acqua e aria e in molti altri. Di fatto, produciamo resistenze elettriche sviluppate sulle specifiche indicazioni del cliente o da disegno”.
Come vive la crisi attuale la Gallo e De Lio? “Siamo fortunati. Nonostante l’aumento dei costi delle materie prime, la nostra azienda, complice anche il fatto di essere una delle poche specializzate in questo ambito e di coprire settori produttivi differenti, continua a crescere. Merito anche del nostro team, preparato ed esperto, che garantisce efficienza e dei nostri prodotti ad alte prestazioni”.
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Il programma. Coinvolto tutto il territorio comunale, dal centro storico alle isole e terraferma
A Venezia arriva il Natale: “Segno di speranza e fiducia” La magia della festa più attesa dell’anno tra luminarie, installazioni, piste di pattinaggio e appuntamenti culturali. Il sindaco Brugnaro: “Simboli e gesti della nostra tradizione, segni di vita nuova”
L
uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si attrezza installando le luci che illuminano calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Un calendario di eventi, dal titolo “Venezia accende il Natale” – promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Vela spa – per ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di iniziative per tutte le età. Primo appuntamento sarà l’accensione dell’albero e delle luminarie: prima in Piazza Ferretto, giovedì 23 novembre alle ore 17.30, e a seguire, il giorno dopo alla stessa ora, la cerimonia di apertura si sposterà in Piazza San Marco. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono insieme il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere chi vive e visita la città durante le feste. Inoltre, American Express - ancora una volta sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma e Lista di Spagna – supporta in particolare il tessuto commerciale veneziano. In centro storico il calore del Natale sarà caratterizzato da luminarie nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole, per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. Le Procuratie Vecchie saranno invece illuminate grazie al progetto “Murano illumina il mondo”, in collaborazione con The Venice Glass Week. Grande attenzione sarà data, anche quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento delle luminarie a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. “Venezia vuole continuare a celebrare il Natale mantenendo vivi i segni della tradizione, come le luminarie diffuse sul territorio e i grandi alberi addobbati a
festa – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze e i mercatini, diventano elementi che arricchiscono l’emozionante clima natalizio, per i nostri concittadini e per chi sceglierà di visitare il nostro territorio, a misura di famiglia”. Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia”, dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto, come da tradizione sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da qui si estendono lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino. Dopo l’accensione dell’albero di Piazza Ferretto, l’apertura della sua pista di pattinaggio su ghiaccio e dei mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, sarà la volta dell’accensione dell’albero in Piazza San Marco, seguita dall’apertura della scenografica pista di pattinaggio di Venezia, in Campo San Polo. Grandi e bambini potranno inoltre pattinare sul ghiaccio anche a Marghera in Piazza Mercato, dove verranno ospitate esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate. Sarà la Biennale di Venezia a curare un Natale contemporaneo, a Forte Marghera dal 16
dicembre al 6 gennaio, grazie al progetto “Abies electronicus (contemporary Christmas tree)”, una installazione sonora e luminosa che reinterpreta il classico albero di Natale posizionando, nell’area prospiciente la darsena, un albero alto 25 metri, dotato di suoni e luci e di una scala all’interno del tronco che porta in cima formando un belvedere sulla sommità. Ma il Natale 2023 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei aperti durante le festività natalizie, a partire dalle collezioni di recente acquisizione quale la straordinaria donazione Gemma De Angelis Testa alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro, o il recente riallestimento delle collezioni di Mariano Fortuny nell’omonimo Palazzo oltre alle mostre temporanee tra cui “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Peggy Guggenheim Collection (fino al 18 marzo 2024), e “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 13 febbraio 2024). Per la Notte di San Silvestro, come da tradizione, il Bacino di San Marco si illuminerà di mille colori con lo spettacolo pirotecnico che accoglierà il nuovo anno. Non mancheranno corse e re-
gate di Natale con gli atleti vestiti da Babbo Natale, mentre nel parco Albanese di Mestre tornerà il Bissuola Winter Village, un vero e proprio luna park per far divertire piccoli e adulti. E poi al Lido e Pellestrina sarà allestito il tradizionale Villaggio di Natale, insieme al trenino. La musica
non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Fabio Luisi, lunedì 1° gennaio 2024 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).
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