Miranese sud apr2015 n43

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del Miranese Sud

Aprile 2015

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.43 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Primo Piano Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più” pagg.

Sicurezza Gruppi di vicinato e polizia locale per battere il crimine

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Mirano Mendicanti al mercato, scoppia la protesta

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+90% di accessi al sito www.lapiazzaweb.it

L’informazione locale è sempre con te: Monica Mion, Torna dalla svezia per la famiglia

Veneto in primo piano piAno non solo proposte ecco i fAtti concreti

Ama il mare, studia con profitto, vince premi e borse di studio. Ma la storia di Monica Mion, 26 anni, di Zianigo, è particolare per un altro motivo: la sua, infatti, è una fuga di cervelli al contrario. pag. 8

Bruno Carraro, scrittore e venditore di bibite Bruno Carraro è nato nel 1938, vive e lavora a Massanzago, dove gestisce una ditta specializzata nella distribuzione e vendita di bibite assieme al figlio Andrea. Bruno Carraro ha fatto la quinta elementare a S. M. di Sala. pag. 21

All’interno del giornale

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Spinea, crescono gli sfratti dove già molti chiedono una casa Sono 117 le famiglie che hanno fatto richiesta di alloggio nel 2014. Altri 21 casi già nei primi mesi del 2015

A

Spinea torna prepotentemente alla ribalta l’emergenza abitativa e non mancano polemiche e tensioni. 288 alloggi Ater a Spinea, a cui se ne aggiungeranno presto, pare, altri 177 al Villaggio dei Fiori, ceduti dal Comune di Venezia all’azienda per l’edilizia residenziale. Eppure in graduatoria ci sono ancora 117 cittadini che attendono una risposta alla loro personale emergenza casa. E in Comune, in due

soli mesi, si sono rivolti altri 21 “disperati”, di cui ben 15 con sfratto pendente, grazie allo sportello appositamente creato per far fronte al problema. Questioni di cui si è parlato in terza commissione, presieduta dalla consigliera Franca Zamengo e a cui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Laura Rosanova. A chiedere di affrontare l’argomento erano stati in particolare i consigliere del Movimento 5 Stelle.

A Spinea la casa resta un problema nel problema: all’emergenza abitativa, non poi così diversa da quella degli altri comuni, si aggiunge la questione spinosa degli alloggi di proprietà del Comune di Venezia al Villaggio dei Fiori. A Spinea attualmente ci sono 288 alloggi Ater occupati, in fila ad attendere un’assegnazione però ci sono anche 117 persone. pag. 12

Editoriale

Lavoro: nuove strade, nuova gente

S

di Germana urbani*

i lavora ancora in Veneto? Certo. Meno di quanto si lavorava anni fa, in modo magari diverso, meno stabile, ma si lavora. Le imprese ci credono, fanno fatica ma finché possono tengono duro, combattono. La gente usa intelligenza e creatività e, se serve, si reinventa.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.

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26-27-28

elezioni, nuoVe e Vecchie AlleAnze

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eXpo, l’eVento culturAle dell’Anno

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News da laPiazzaweb 3

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO Le grandi opere destano sempre curiosità. E difatti a marzo la notizia più vista parla proprio di questo: “Chioggia si prepara all’apertura del primo centro commerciale”. Si è trattato di un vero e proprio boom di visite segno che si tratta o di un’opera attesa da tempo o di un’opera osteggiata. Lo scopriremo insieme. Molto cliccata la fotogallery dei carri allegorici a Cavarzere e nell’edizione del Conselvano “Cartura – salve le due classi della primaria” seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL “Apre il nuovo centro commerciale a Chioggia” fa registrare un gran numero di condivisioni, commenti e visualizzazioni. A seguire è piaciuta la storia “Giuseppina di Cavarzere festeggia i suoi 105 anni con noi” e quella di “Diego Baldina di Codevigo è in semifinale del reality lookMaker Academy”. seguici su www.facebook.com/ lapiazzaweb

EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:

Si sta come pesci nella Rete

Altro che privacy! E chissà come cambierà il mondo virtuale con Periscope, la nuova app di Twitter per realizzare video in diretta?!

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on avete uno smartwatc? Ebbene, quest’anno potreste acquistarne uno. Secondo gli esperti di mercato il 2015 dovrebbe registrare una crescita esponenziale di questi gioielli tecnologici con cui connettersi al mondo in rete e agganciare immagini, video e informazione che sembrano tagliati apposta per ognuno di noi. Ma sappiate che non è un caso se vi imbattete sempre più spesso in ciò che vi piace o vi intrattiene di più. Ognuno di noi è “guardato” e “pesato” come potenziale acquirente da moltissimi soggetti, veri e propri 007 digitali al soldo delle aziende per cui lavorano. Una volta individuati i nostri gusti in fatto di video, notizie, foto e molto altro, sono abili a proporci i banner giusti su cui non possiamo fare a meno di cliccare. Vi sarete certamente accorti che se un determinato giorno, decisi a cambiare casa, auto, telefono o altro, avete cercato informazioni in Rete, nei gironi succevi la Rete stessa vi proponeva notizie sull’argomento a cui eravate interessati giorni prima. Facilitandovi, apparentemente, la ricerca. Ma la reclame precisa proprio su quanto state cercando servita sul vostro schermo è il segnale evidente che qualcuno conosce i vostri desideri forse più di voi. Tutto questo è il frutto dell’ultima frontiera della pubblictà online: la pubblicità comportamentale che si nutre e guadagna conoscendo il nostro stile di vita, i nostri gusti e preferenze, chi frequentiamo e persino il nostro stato di salute. Noi siamo moneta sonante! Così qualcuno riesce a creare apposta per noi singoli dei veri e propri messaggi pubblicitari personalizzati, vestiti fatti su misura in tutto e per tutto. Tanto che chi li riceve non può non cliccarci sopra. Un meccanismo tale per cui su uno stesso sito, su cui navigo io con il mio computer al piano terra della mia casa e, nello stesso momento al piano di sopra, mia sorella sul suo smartphon, possono benissimo essere presenti banner diversi.

Le edizioni storiche sono anche quelle più lette dai lettori della piazzaweb: Cavarzere, Chioggia, Adria e Piovese.

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

IL SONDAGGIO Basta ai vitaliazi dei politici regionali! E’ uno dei punti all’ordine del giorno della campagna per le regionali. Ma chi gestisce il bene pubblico deve avere una sorta di pensione oppure no? seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/

ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.

TURISMO E SAPORI

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE

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Con l’uscita del primo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social.

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Il direttore nel suo blog si chiede se sia giusto che un ex coniuge che convive con un’altra persona perda definitivamente il diritto a ricevere l’assegno divorzile come sancisce una recente sentenza della Cassazione.

In allegato al giornale e su www.lapiazzaweb.it/turismo

Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento Piovese Sport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi Rovigo e Adria.

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di

E se vi state “scaldando” pensando che qualcuno abbia violato pesantemente la vostra privacy deponete pure le armi. Abbiamo fatto tutto da soli senza rendercene conto. E’ bastato registrare una e-mail gratuita, visitare dei siti, esprime giudizi o mmenti su quello o quell’altro argomento e poco altro. La privacy, comunque, per ora rimane abbastanza salva. Abbastanza perchè gli 007 in rete ci catalogano per tipologia e non con nome e cognome. Maschio cinquantenne professionista appassionato a pesca e auto. Madre quarantenne di due figli adolescenti. Ventenne studente appassionato di musica classica e gruppi. Solo con Facebook si rischia un pò di più perchè lì sì ci sono tutti i nostri dati sensibili e anche qui non si può far nulla, gli abbiamo regalati noi al colosso digitale dell’amicizia facile! E chissà cosa succederà d’ora in avanti con l’avvento di Periscope, l’app di Twitter per realizzare video in diretta! Si tratta di una vera rivoluzione su cui i maggiori gruppi editoriali del mondo si stanno interrogando chiedendosi quale sia il modo migliore per sfruttarla al massimo. E anche noi cultori, o meno, delle nuove tecnologie non possiamo sottrarci al fascino delle novità e, c’è da scommeterci, che nasceranno presto provetti registi con Periscope che manderanno in Rete il lecito e l’illecito, alla faccia della privacy di grandi e piccini. Arrivati a questo punto vien da chiedersi: meglio starci o non starci in Rete? Meglio esistere con un profilo oppure vivere solo sotto il cielo vero, fatto d’aria e di luce? La risposta è facile. Molto meglio esserci. Mi spieranno pure, e se ne sono consapevole magari sto un pò attento, ma la Rete è il mondo delle possibilità infinite, privarsene sarebbe un delitto. Meglio imparare a squazzarci bene, muniti di strumenti d’avanguardia e poi andare, correre verso il futuro che verrà. Veloce e vasto sempre di più.

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 13 aprile 2015 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)


4 Argomento del mese SALUTE E ALIMENTAZIONE Nella nostra regione un bambino su quattro presenta dei problemi legati al peso, in maggioranza si tratta di casi non gravi, risolvibili con il ricorso a corrette abitudini alimentari e ad una regolare attività fisica. Uno studio della Fondazione Zancan fornisce ulteriori elementi utili per mettere a punto le strategie più efficaci per i ragazzi

Bambini sovrappeso, “sono

di Martina Celegato

Il Veneto è fra le regioni con le percentuali più basse ma non va distolta l’attenzione

La Fondazione ha preso in esame le risultanze dei “bilanci di salute” di 248 bambini

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l Veneto è tra le Regioni italiane con la percentuale di bambini in eccesso di peso più bassa, ma non bisogna distogliere l’attenzione perché il problema coinvolge pur sempre quasi un quarto della popolazione infantile. Nella nostra regione infatti il 25 per cento dei bambini presenta problemi di peso: in maggioranza si tratta di casi di sovrappeso, quindi non gravi e legati per lo più ad una corretta alimentazione e alla pratica regolare di qualche attività fisica. Poiché le abitudini alimentari scorrette possono favorire l’aumento di peso, da sempre sono oggetto di un’attenzione particolare e di iniziative di studio e sensibilizzazione. La partenza a breve dell’Expo 2015 ospitato proprio dall’Italia ha dato senza dubbio una forte spinta alla sensibilizzazione verso l’alimentazione nel suo complesso in particolare con attività mirate di educazione alimentare che puntano alla consapevolezza verso una corretta alimentazione che includa al suo interno le giusti dosi di frutta e verdura, proteine e carboidrati e che permetta di conoscere, senza paura o infondati timori anche particolari patologie legate all’alimentazione come celiachia (intolleranza al glutine sempre più diffusa anche fra i bambini ma che può manifestarsi anche in età adulta) e diabete (patolo-

giornAtA dellA sAlute i dAti regionAli

Un adulto veneto su tre pesa troppo

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a giornata mondiale dedicata alla Salute, il 7 aprile scorso, quest’anno ha posto l’attenzione sulla sicurezza alimentare. Oltre che un momento per proporre le nuove iniziative in calendario anche l’occasione ideale per fare il punto delle situazione nella regione che si presenta sostanzialmente in linea con i dati nazionali ossia “Per il 57% la popolazione veneta tra 18 e 69 anni risulta normopeso; il 30% è sovrappeso; il 10% è obeso; il 3% sottopeso. Molto meglio, e la cosa è rilevante, va per i bambini: il 75% di loro è normopeso; il 17% è sovrappeso; il 5% è obeso (l’1% in forma severa) l’1% è sottopeso.” Intenso è l’impegno della regione attraverso tutte le ULSS a favore della sensibilizzazione e diffusione delle iniziative volte all’educazione alimentare che comincia dai banchi di scuola. Ma non solo. La finalità prima della giornata è stata la sicurezza alimentare che coinvolge direttamente i Governi in termini di salubrità e controlli degli alimenti con l’invito a mettere in atto delle politiche condivise volte a migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare. La sicurezza alimentare, tema molto a cuore ai vertici delle regione Veneto, fa parte di un articolato programma che si articola e si dirama a partire dalla prevenzione primaria per poi passare a quella secondaria e terziaria, attraverso tutte le tematiche che riguardano la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, nelle seguenti tre azioni: promozione della salute in ambito nutrizionale, consulenza dietetico-nutrizionale, ristorazione collettiva. M.C.

gia molto nota ma che in molti casi non si conosce nei dettagli). Bandiera dell’impegno dell’Italia, e in particolare dell’istruzione italiana, verso una corretta alimentazione è il progetto “Frutta nelle scuole” che prevede la somministrazione di una porzione di frutta fresca a tutti i bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado. Un’ottima iniziativa che mette in luce una delle problematiche più diffuse nella società moderna ossia l’obesità che coinvolge un’ampia percentuale di bambini e adolescenti, 1 su 4 nella provincia di Padova come emerge dallo studio Crescere condotto dalla Fondazione Zancan, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “I dati si riferiscono a un campione di 248 ragazzi che si sono sottoposti ad approfonditi esami da parte dell’Azienda Ulss 16 nell’ambito dei “bilanci di salute”. Si tratta di monitoraggi periodici in cui vengono misurati peso, altezza, circonferenza addominale, composizione corporea, sviluppo puberale, volumi polmonari ecc.” affermano i ricercatori. “I dati dello studio evidenziano una frequenza dei ragazzi in sovrappeso/obesi (in base al calcolo dell’indice di Cole

e utilizzando le tavole della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) maggiore nei maschi rispetto alle femmine: rispettivamente 32,5% e 17,2%. Le percentuali riscontrate nel nostro studio sono pressoché in linea, e dunque vanno a confermare, i dati raccolti nel 2010 dal sistema di monitoraggio nazionale sui bambini Italiani in età scolare.” La ricerca oltre ad avere uno scopo statistico inevitabilmente mette in luce delle problematiche che portano all’attuazione di iniziative e progetti che coinvolgono sia la Uls 16 che altri enti impegnati nell’educazione dei ragazzi come scuole e associazioni operative nel territorio. “Controllare annualmente i ragazzi del progetto “Crescere” ha permesso anche di individuare precocemente alterazioni migliorabili con un’attenta e precoce diagnosi: pensiamo ai paramorfismi del rachide, alle scoliosi o anche alle cattive abitudini alimentari (una non corretta distribuzione dei pasti, l’uso eccessivo di merendine o snacks, la non assunzione di frutta e verdura…).” Un impegno, quello dell’alimentazione alimentare, che fortunatamente sta entrando a far parte di tutte le politiche giovanili e non solo che sicuramente vedrà una progettualità mirata anche nei prossimi anni.


Argomento del mese 5 Ulss 10, 12 e 13

i maschi a rischiare di più” Ulss 14 di Chioggia, Cavarzere e Cona La prevenzione

Qualità e quantità: cibo sotto la lente d’ingrandimento nelle scuole di Andrea Varagnolo

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a qualità dell’alimentazione è costantemente sotto la lente d’ingrandimento dei medici dell’ospedale di Chioggia. Qui i fenomeni del sovrappeso e dell’obesità, specialmente in età infantile, sono monitorati dall’Ulss, al fine di prevenire il diabete. A Chioggia il servizio di prevenzione si concentra, in particolare, sulla qualità di quanto erogato dalle mense scolastiche. L’eccesso ponderale rimane un fenomeno preoccupante e la continua espansione di cattive abitudini alimentari aggravano sempre di più la situazione. Fortunatamente, nella realtà veneta, l’incidenza di sovrappeso, obesità e “obesità severa”, non è numericamente preoccupante, a differenza di alcuni paesi del sud Italia. Il problema è che, purtroppo, i genitori spesso tendono a sottostimare lo stato ponderale dei propri figli. Basti pensare che, tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopeso e solo il 29% pensa che la quantità di cibo assunta dal bambino sia eccessiva. Insomma, le abitudini sedentarie e la cattiva alimentazione sono spesso sottovalutate. A Chioggia gli sforzi maggiori si concentrano in ambito scolastico. “È in essere — spiega la dottoressa Laura Zadra — una buona collaborazione per l’elaborazione e il controllo dei menù per gli asili nido, le scuole dell’infanzia e primarie. Sono state fornite linee guida e ricettari alle cucine e alle scuole secondo le indicazioni regionali - oltre ad altro materiale divulgativo - per la promozione di una corretta alimentazione”. I fondamenti vanno quindi insegnati quanto prima ai propri figli. “Siamo ben consapevoli — aggiunge Zadra — del fatto che il pasto consumato a scuola sia importante per il suo valore nutrizionale, ma anche per l’aspetto educativo rivolto ai bambini che ne usufruiscono e per le loro famiglie. Viene proposta la varietà, l’alternanza e la stagionalità degli alimenti che sono elementi essenziali per un’alimentazione corretta”.

Mestre, Dolo, e Portogruaro

Monitoraggi e strutture all’avanguardia D

isturbi alimentari sempre più diffusi in provincia di Venezia soprattutto fra i giovani. A rilevarlo sono delle indagini fatte dalle Ulss e anche dagli istituti scolastici del territorio. Nelle scorse settimane a rispondere ad esempio ad un questionario fra i giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni sono stati 180 studenti dell’istituto Parini di Mestre. I risultati emersi non sono per nulla buoni: più della metà dei ragazzi non fa tutti giorni colazione e il 20% non la fa mai o quasi mai. Il 73% si dichiara onnivoro. Un 18% sposa la dieta mediterranea, i vegetariani sono il 4%, ancora meno i vegani 2%. La verdura compone il 16% del pranzo e il 23% della cena. Il 45% del campione, mangia fuori pasti, sempre o quasi sempre. I cereali e i derivati, ricchi di fibre e ideali nella dieta, sono abbastanza presenti a tavola, ma si dovrebbe aumentare la quantità, anche se il 46% dei ragazzi ne mangia almeno una porzione al giorno e l’11% una porzione sia a pranzo e che a cena. La carne (e anche gli affettati) è troppo presente invece nella dieta, tanto che il 42% degli studenti coinvolti nel questionario la mangia tutti i giorni. I classici prodotti vegetariani come tempeh, tofu e seitan sono consumati da non più di uno giovane su dieci studenti. Due studenti su tre bevono alcol almeno nel week end. Dal questionario è emerso poi come chi pratica attività sportive ha molta più attenzione per la propria dieta. Oltre agli istituti scolastici però ad occuparsi ovviamente di corretta alimentazione sono anche le Asl di riferimento. La Ulss12 di Mestre-Venezia nelle scorse settimane ha organizzato un incontro pubblico nell’aula Magna del centro Le Grazie in via Poerio. “Visto che i disturbi dell’alimentazione fanno male, anche ai giovanissimihanno spiegato i promotori dell’Ulss 12 - e per questo abbiamo voluto affrontare il problema con la cittadinanza per fornire consiglio e spiegazioni utili. Anoressia e bulimia sono gli squilibri estremi e le estreme conseguenze di un approccio sbagliato all’alimentazione”. Anche nel territorio dell’Ulss 12 si registrano sempre più spesso esordi precoci di anoressia e bulimia cioè insorgono addirittura tra i 10 e i 15 anni. In Italia un bambino su tre è sovrappeso o addirittura obeso. A Venezia Mestre il dato è migliore ma di poco. Ad occuparsi di disturbi alimentari è pure l’Ulss 13 di Dolo-Mirano. Qui il disturbo alimentare è seguito direttamente nei casi più gravi (gravissime anoressie ad esempio), dal Sert, il servizio che cura le patologie da dipendenza (compresi gioco alcol e droga). “Il Sert – spiega l’Ulss13 - collabora con i reparti ospedalieri e gli altri servizi delle altre Asl e con i medici di medicina generale. Valuta gli inserimenti in comunità terapeutica se necessario e “accompagna” gli utenti sia prima che durante il percorso, anche in vista del reinserimento sociale e lavorativo. All’ingresso in trattamento vengono valutate le risorse individuali del paziente, della sua famiglia e dell’ambiente di appartenenza, allo scopo di migliorare la qualità della vita del soggetto e di chi gli sta intorno”. In provincia di Venezia non va dimenticato poi che esiste un centro di eccellenza: il centro per i disturbi del comportamento alimentare di Portogruaro (Ulss10) che è un modello di cura in Italia e all’estero. I dati parlano da soli su 500 persone, in gran parte di giovane età, che si sono affidate al Cdca, meno del 10% ha abbandonato la cura e quasi la totalità, dopo circa sei mesi dal termine del percorso riabilitativo, ha mantenuto il peso raggiunto. Si tratta di una esperienza che si è confermata nel corso del tempo come estremamente tecnica e fortemente inclusiva, attenta ai bisogni degli utenti ma capace di vedere nelle loro famiglie una enorme risorsa di cura e A.A. benessere. Insomma un modello di sanità da imitare.


6 Approfondimento Ordine pubblico Al via ad un pacchetto di iniziative ad hoc per frenare il crimine

Martellago in prima linea sulla questione sicurezza Controlli di vicinato, più illuminazione, telecamere ed assicurazioni contro i furti ecco le misure che sono previste di Alessandro Ragazzo

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i parte con il potenziare l’illuminazione pubblica. Poi via ai controlli di vicinato, ai volontari civici, alle telecamere e a un’assicurazione. E’ questo il pacchetto sicurezza messo in atto dal Comune di Martellago come deterrente verso i malviventi. Riguardo al primo aspetto, a maggio s’inizierà a sostituire 400 vecchie lampadine con quelle a led, a risparmio energetico. Si partirà con le vie Friuli, Veneto, Lazio, Cazzari a Martellago, vie Moro, Roviego, Manzoni a Maerne, vie Selvanese e Dosa a Olmo. Sui controlli di vicinato, ne stanno beneficiando oltre cento di famiglie nelle zone delle vie Olmo, Cavalieri di Vittorio Veneto, Pellico, Speri, Rosselli, XXV Aprile, Papa Luciani a Olmo, piazza Ilaria Alpi e via Mulino a Maerne, le vie Puccini, Cimarosa e parte di via Morosini a Martellago. Undici zone, dunque, per altrettanti referenti ma l’obiettivo è allargare. Sinora sono stati installati circa venti cartelli che informano l’avvio del servizio. Per i volontari civici, invece, il Comune ha indetto il bando per gli interessati, che scadrà, almeno in questa prima fase, il 31 maggio. Per aderire, si deve essere maggiorenni. Si tratta di un’azione preventiva che non si sostituisce alle forze dell’ordine. Le persone saranno formate dalla polizia locale e osserveranno il territorio, saranno da supporto

organizzativo alle attività dei vigili, faranno segnalazioni. Rientreranno in un apposito elenco, coordinato dagli stessi vigili e indosseranno un giubbino identificativo. Per ogni luogo sarà nominato un responsabile, che avrà il compito di relazionarsi con il comando. Le domande devono essere consegnate a mano all’ufficio Protocollo entro il 31 maggio, oppure si potrà inviare una raccomandata in municipio (piazza Vittoria 1) o attraverso la posta elettronica comune.martellago.ve@pecveneto.it. Il Comune stanzierà 100 euro per installare le telecamere, anche se sarà solo il primo passo. Soldi che serviranno per la centrale operativa, il server e far partire quello che potrebbe essere definito un “Grande fratello”. “Abbiamo un progetto e ci sono delle cose da sviluppare – dice l’assessore all’innovazione tecnologica Antonio Loro – ma siamo partiti da zero”. Il sindaco Monica Barbiero ha parlato della possibilità di consentire ai cittadini di stipulare una polizza – si parla di una cifra attorno ai 10 euro – che permetterebbe di tutelarsi almeno sui danni subiti. Si tratta di un’assicurazione in linea con quanto stanno facendo altri Comuni. “Stiamo cercando di risolvere i problemi – precisa il sindaco – ma anche nel tavolo sulla sicurezza non ho sentito proposte dagli altri, specie dal Movimento 5 Stelle: mi

La pressentazione dei gruppi per il controllo del vicinato

sono riletta i verbali”. Per i militari dell’Arma, la situazione attuale è più accettabile rispetto a qualche mese fa, e i dati non sono allarmanti, anche se la criminalità è da considerarsi “aggressiva” e c’è una percezione più alta di brutti fatti. La questione è uscita durante un incontro pubblico tenutosi al centro parrocchiale di Olmo, al quale hanno partecipato oltre 250 persone. Ci sono, però, degli accorgimenti che si possono tenere per rendere più difficile la vita ai malintenzionati. Intan-

to: camminare nel senso opposto rispetti ai veicoli per poter vedere chi ci viene incontro, mai tenere la borsa sul portapacchi della bicicletta o in bella vista in auto, evitare le strade isolate o poco illuminate, non lasciare le chiavi di casa sotto il tappeto o in auto. Ai controlli di vicinato, i carabinieri non dicono no, ma le segnalazioni devono essere fatte con cognizione di causa, perché si rischia di dirottare per niente una pattuglia in un posto piuttosto che in un altro dove servirebbe.

POlIZIA lOCAlE COMANDO uNICO PER Il MIRANESE

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l Comune di Mirano ha già diffuso il nuovo indirizzo e i contatti di posta elettronica: la polizia locale del Miranese, primo atto concreto della neonata Unione dei comuni, è ormai realtà. Il comando unico diventerà operativo in estate, probabilmente già da luglio. I tempi sono stati fissati dopo la pubblicazione, da parte della Regione, dello stanziamento di 135 mila euro, messi a bilancio proprio per far per decollare l’Unione. Fondi che serviranno per tradurre in pratica il progetto esecutivo di collaborazione tra i sei comuni aderenti, che prevede tra le altre cose l’adeguamento di Villa Belvedere, a Mirano, come sede del nuovo ente: proprio in villa troverà posto il comando unico che riunirà i vigili di Mirano, Spinea, Noale, Martellago, S. Maria di Sala e Salzano. I fondi stanziati dalla Regione permetteranno di creare in villa un grande centro di elaborazione dati su cui viaggeranno informazioni e servizi dell’Unione. Lavori subito al via, poi a luglio ci sarà il trasloco in villa delle polizie locali: per primi arriveranno i vigili non legati da convenzioni, quindi quelli di Mirano, Noale, S. Maria di Sala e probabilmente Spinea, che sta risolvendo il suo rapporto con Venezia. Subito dopo saranno raggiunti dai colleghi di Martellago e Salzano, vincolati dalla convezione del Miranese Nord. Con l’estate dovrebbe dunque diventare operativa la Polizia locale del Miranese: potrebbero subito prendere forma anche i primi servizi associati, tra cui il terzo turno, con i vigili in strada fino alle 22. Tra gli obiettivi di unificare singoli comandi c’è infatti anche quello di otti-

mizzare uomini, mezzi e risorse per istituire il cosiddetto turno serale, che consentirebbe di prevedere pattuglie di vigili in servizio fino a tarda ora. Saranno armati, ma solo per autodifesa, come prevede la legge, non per svolgere servizi di pubblica sicurezza: un servizio h-24 o quasi, tuttavia, consentirebbe di effettuare rilievi di incidenti stradali anche di notte, liberando così dall’incombenza pattuglie di polizia e carabinieri in funzione anticrimine. Anche se c’è chi, come il consigliere Lucio Dalla Costa, vorrebbe utilizzare i vigili anche come formatori di sicurezza, dopo i numerosi colpi messi a segno dai ladri nelle case del Miranese, e che hanno portato alcuni residenti a replicare agli assalti con le armi. “L’obiettivo – spiega Dalla Costa – è vedere se vi siano i margini per promuovere iniziative in cui la polizia locale sia riferimento e allo stesso tempo possa fare una formazione specifica ai cittadini sul tema dei furti nelle abitazioni, coinvolgendo gli agenti, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, per condurre lezioni formative e coinvolgere F.D.G. i cittadini”.



8 Mirano La storia Una ricercatrice di Zianigo torna dalla Svezia

“Torno, la famiglia prima di tutto” di Filippo de Gaspari

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ma il mare, studia con profitto, vince premi e borse di studio. Ma la storia di Monica Mion, 26 anni, di Zianigo, è particolare per un altro motivo: la sua, infatti, è una fuga di cervelli al contrario. Dopo aver vinto una borsa di studio e trovato impiego all’estero, in Svezia, ha ricevuto la proposta per restare nel profondo nord, con un contratto che in Italia probabilmente si scorderebbe. Lei, però, tornerà comunque: “A Zianigo ho la famiglia, non c’è nulla di più importante”. In questi mesi Monica lavora a Lysekil, sul Mare del Nord: se rimanesse, avrebbe il futuro quasi assicurato. Ha in tasca una laurea in biologia marina, conseguita all’Università di Padova nel 2013, con una tesi sulla collaborazione tra ricercatori e pescatori per individuare nuove linee guida per piani di gestione. Prima, a 19 anni soltanto, Monica è diventata anche istruttore subacqueo. Un amore smisurato per il mare il suo, studiato e vissuto in prima linea, a fianco dei pescatori e come sub. “Ho iniziato a studiare biologia marina per lo spettacolo che vedevo sott’acqua durante le immersioni – racconta – poi con la tesi ho iniziato a conoscere i pescatori, e imbarcandomi con loro, sono entrata in contatto con il duro lavoro che fanno e le difficoltà che incontrano ogni giorno per vivere. Ma nonostante quello che si possa pensare, loro amano davvero il mare”. Una doppia passione che Monica vorrebbe trasformare in mestiere. Ma in Italia è difficile, nonostante il mare su tre lati, nonostante Venezia e Chioggia vivano (anche) di pesca. Ma la passione di una vita non si può frenare. Monica racconta così com’è andata: “Dopo la laurea ho continuato a collaborare fino allo scorso dicembre all’Ispra di Chioggia, continuando il lavoro iniziato per la tesi. Ma dopo la laurea ho avuto anche la fortuna di vincere una borsa di studio che mi ha permesso di andare in Indonesia, a fare un corso sull’immersione scientifica e lo studio dei coralli. L’anno scorso ho vinto un’altra borsa di studio, intitolata a Paolo Brancaccio, che mi ha permesso di andare a svolgere un periodo di stu-

Il caso

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Monica Mion, 26 anni, lavora a Lysekil. Si è laureata in biologia marina all’Università di Padova

L’anno scorso Monica ha vinto una borsa di studio intitolata a Paolo Brancaccio

Monica Mion mostra una tarataruga marina

dio all’estero, e ora mi trovo a Lysekil, in un istituto di ricerca, per sei mesi. Il mio compito è cercare di capire la distribuzione spaziale, l’età, la crescita e la tipologia di riproduzione della tracina (un particolare pesce, ndr) nel Mare del Nord”. Un progetto di ampio respiro, tanto che l’istituto ha offerto a Monica di rimanere anche dopo la borsa di studio. La classica occasione della vita, che però, pare, Monica rifiuterà. “Qui in Svezia sto vivendo un’esperienza fantastica – racconta – di lavoro e di vita. Ma voglio tornare

“Restando in Italia con ogni probabilità dovrò fare un lavoro diverso da ciò che ho studiato”

in Italia: i sacrifici che sto facendo all’estero sono per essere più competente in futuro, anche se so che tornando dovrò probabilmente cercare un lavoro diverso dal mio percorso di studi. A Zianigo però ho la famiglia: il lavoro dei genitori è un po’ in crisi, come tutti d’altronde ed é difficile stare lontano. Sono nata qui, la mia famiglia è qui ed è meravigliosa. Questo vale più di ogni altra cosa”. Insomma, una storia particolare che accende una luce di speranza sulla volotà di migliorare delle nuove generazioni.

Editoriale

Lavoro: nuove strade, nuova gente segue da pag. 1 Lo raccontiamo spesso nel nostro giornale, lo facciamo anche questa volta affrontando proprio il tema del lavoro. Un tasto che dire dolente è dir poco in una regione come la nostra che solo cinque anni fa contava un tasso di disoccupazione del 3,5% e che oggi segna il 7,7%. 96 mila posti di lavoro persi. Ma i dati non sempre parlano chiaro. Raccontano meglio qual è la realtà dei fatti le storie tragiche degli imprenditori che hanno perso tutto, a volte, anche la vita. E’ famoso il drammatico record degli imprenditori suicidi che vanta la nostra Regione in Italia. Cancelli chiusi, serrande abbassate che lasciano fuori gli operai, i dipendenti e chi lavora nell’indotto. Un domino tremendo da raccontare e da vivere. Cosa ha fatto chi governava in Regione in questi cinque anni per cambiare le cose? Se chiedi alla gente, quella ti risponde “niente”, “poco”. Chi invece, ha amministrato esibisce i dati, nero su bianco e, soprattutto, il conto dei soldi spesi. Perché “carta canta”! Il Veneto ha speso quasi un miliardo di euro per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro. Non poco! Precisamente 872 milioni in ammortizzatori in deroga dal 2010 ad oggi, per 36mila aziende e oltre 290 mila lavoratori. Altri 16 milioni di euro sono stati investiti per aiutare altre 4.500 imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, e i lavoratori che, invece di stare a casa in attesa di tempi migliori hanno preferito darsi da fare nei loro comuni e impiegarsi in lavoretti di pubblica utilità. A loro la comunità deve molti grazie. Darsi da fare. Mai poltrire. Un modo di pensare che è tutt’uno con il Dna dei veneti che non sono in grado “de stare senza far gnente!”. Ma la politica non può ridursi a limitare i danni, a salvare il salvabile. La politica con la P maiuscola deve rilanciare e guardare più in alto della soglia del possibile. Se no a che serve? Se non è così hanno ragione tutti quelli che il 31 maggio prossimo non si recheranno alle urne. La lotta contro la crisi si vince con le idee, la buona volontà e la concretezza di ciò che è possibile fare per la collettività e per i singoli, per le imprese e per gli operai. Ai politici chiediamo questo: parlateci di cose possibili. Tenetevi il resto. Tenetevi il racconto di quanto siete stati bravi a fare meglio di Lombardia e Emilia Romagna nel frenare la disoccupazione. Che forse non siete stati voi, ma i nostri capitani d’impresa! Tenetevi la demagogia su quanto è colpevole il Governo. Tenetevi le scuse su come non siete riusciti a risparmiare tagliandovi vitalizi e stipendi. Tenetevi anche le ricette facili: “cancello quello e con ciò che risparmio faccio quell’altro”. Perché le grandi imprese si realizzano insieme a molti attori non con fughe in solitaria. Rendeteci facile aprire un’impresa, aiutateci ad entrare nel mondo del lavoro, garantiteci una fiscalità adeguata per stare in piedi e noi risponderemo al meglio. Vogliamo lavorare e tanto, come da buoni veneti abbiamo sempre fatto”.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

Ambiente

Le nutrie devastano gli argini del canale Lusore

e nutrie devastano gli argini del Lusore, cittadini in allarme a Scaltenigo. Partita una lettera a Comune, Provincia e consorzio di bonifica dopo che alcuni residenti hanno scoperto, passeggiando lungo le rive, le precarie condizioni in cui versa il canale, spesso soggetto a rischio idraulico. “Poco più di un mese fa – spiega Ivana Cagnin, portavoce del comitato Viabilità Sicura di Scaltenigo e Ballò – ci siamo attivati, parlando con i tecnici del consorzio e del Comune, segnalando lo sta-

to degli argini del Lusore erosi dalle tane delle nutrie. Questi animali stanno creando problemi all’agricoltura e alla sicurezza dei fiumi”. Già in passato alcuni sopralluoghi dei tecnici dei due enti avevano constatato la pericolosità della situazione. “Si poteva a questo punto ben sperare, anche perché poi il Comune aveva chiesto un preventivo per procedere con la disinfestazione – prosegue Cagnin – ma poi ci è stato detto che non c’erano soldi per intervenire. Da allora le nutrie

hanno continuato a scavare, peggiorando la situazione, producendo sempre più voragini e un tratto di argine è già franato. Il Comune ha anche sentito il consorzio, e dall’ente di bonifica è invece arrivata la rassicurazione: situazione sotto controllo, la frana è monitorata. Queste parole purtroppo negli ultimi anni si sono sentite troppe volte, e sempre prima di gravi problemi. I cittadini di Scaltenigo invece hanno paura e chiedono di intervenire al più presto, almeno che i nostri tecnici non confermino

pubblicamente che non esiste rischio, prendendosi però la responsabilità di questa affermazione. Da parte nostra invece li invitiamo a effettuare un ulteriore attento controllo, dato l’aggravarsi della situazione. Ci chiamino, li accompagneremo insieme a chi, per paura, sta da tempo monitorando questo problema”. F.D.G.


Mirano 9 Eventi Il sindaco Pavanello mette fine ad una questione che si trascinava da mesi

Summer Festival, accordo raggiunto La principale novità è l’introduzione di serate dedicate a proiezioni cinematografiche al posto dei concerti di Filippo De Gaspari

P

resa la decisione per il Summer Festival: l’estate, a Mirano, può ufficialmente iniziare. La parola finale, almeno dal punto di vista istituzionale, l’ha messa il sindaco Maria Rosa Pavanello, comunicando al comitato di via Rosselli, che rappresenta i residenti della zona degli impianti sportivi, la decisione presa dopo aver interpellato le parti: cambiano gli orari, ma anche i contenuti delle serate, che non saranno più solo di concerti. “Il Mirano Summer Festival è stato tanto apprezzato negli anni dai cittadini – scrive Pavanello – le caratteristiche che avrà

Viabilità

l’edizione 2015 sono il frutto del confronto con gli organizzatori e i residenti. Sono state tenute in conto, sia le necessità degli organizzatori, che per vedere ammortizzati i costi organizzativi, non possono scendere sotto un certo numero di giornate, sia le istanze dei residenti della zona in cui ha luogo l’evento, portate avanti in particolar modo dal comitato di via Rosselli”. Pavanello tra l’altro ha subito specificato che quella in arrivo sarà l’ultima edizione del festival nel parcheggio dei campi sportivi: dal 2016, infatti, la manifestazione traslocherà, pare,

nel parco del Passante in via Porara. Per quest’estate dunque, spazio alla mediazione: “Anzitutto la durata della kermesse, su richiesta dell’amministrazione, è stata ridotta di una settimana: quest’anno si estenderà dal 3 al 26 luglio – prosegue il sindaco. La principale novità rispetto all’anno precedente è l’introduzione, il lunedì, di serate dedicate a proiezioni cinematografiche al posto dei concerti. Negli altri giorni si avranno, come di consueto, concerti di musica di vario genere, che il martedì e mercoledì sarà caratterizzata il più possibile da sonorità

Il comitato di via Dante scrive al Comune

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renta residenti di via Dante sud scrivono al Comune per chiedere un tavolo tecnico, per discutere dei problemi di traffico e smog che riguardano la strada. Vecchia questione sempre aperta quella della via che collega il centro con il quartiere nord di Mirano: la richiesta degli abitanti è indirizzata

soft, tranquille. L’organizzazione ha inoltre assicurato che sarà istallato un sistema di controllo dell’emissione acustica che agirà direttamente sul volume dell’impianto audio, oltre che appositi accorgimenti per ridurre il più possibile gli effetti della propagazione del suono”. Ma non è finita: cambierà, è sarà svizzero, anche l’orario di fine serata: lunedì, martedì e domenica lo stop alla musica dovrà essere alle 23, il mercoledì alle 23.15, solamente il giovedì, venerdì

a Comune, ma anche al Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 13: “Sono cinque i rilievi che certificano il superamento dei limiti di legge su inquinamento acustico ed atmosferico - spiega Stefano Bonato, portavoce del comitato Dante-Villafranca - ed è di un anno fa la richiesta di effettuare un rilievo sulle vibrazioni causate dal traffico veicolare. Siamo ancora in attesa, e in assenza di risposte cominciamo a temere per la nostra salute e le nostre case. Facciamo presente che su via Dante, una

e sabato si potrà proseguire fino alle 23.30. Il patron del Summer Festival, Paolo Favaretto, appare soddisfatto: “L’importante era rimanere a Mirano, per fare qualcosa per i suoi giovani, ed evitare che siano costretti a prendere l’auto e cercare divertimento altrove. Ci saranno comunque novità interessanti, che piaceranno a tutti e che renderanno appetibile la manifestazione, direi ancor più degli anni scorsi, ben oltre le limitazioni e la durata”.

strada comunale, non una statale, transitano 15 mila veicoli al giorno: sulle 24 ore, una media di un veicolo ogni 6 secondi, tra cui tir e 220 bus, che superano anche i 70 chilometri orari a otto metri dai muri delle abitazioni, facendole tremare”. Da qui la richiesta: “Attendiamo fatti concreti - conclude Bonato non sono sufficienti due cartelli-farsa, di limite di 30 chilometri orari, e una telecamera non ancora funzionante”. F.D.G.



Mirano 11 Sociale Sempre più problemi per la presenza di mendicanti

“Non date l’elemosina al mercato rionale” di Filippo De Gaspari

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on date soldi a chi chiede l’elemosina al mercato”. Chiudere i rubinetti al racket della questua: questo l’appello lanciato dal vicesindaco Annamaria Tomaello (Udc) dopo il vero e proprio assalto di mendicanti registrato negli ultimi tempi al mercato settimanale del lunedì. Fenomeno difficile da arginare, nonostante i controlli, e così Tomaello chiede prima di tutto la collaborazione dei cittadini. “Serve il contributo di tutti – spiega Tomaello – sappiamo che dietro questa pratica c’è il racket, ogni cittadino al mercato può fare la sua parte. Come? Dando meno monetine e più pane. Servirà a tutti noi per vedere chi è davvero bisognoso. Infatti, chi viene sfruttato dal racket non accetta aiuto, vuole solo denaro, chi invece ha davvero fame accetterà volentieri un panino invece dell’euro”. Secondo Tomaello il lunedì al mercato la situazione è diventata pesante: alcuni ambulanti si sono perfino rivolti al Comune per lamentarsi della presenza costante di elemosinanti, in pianta stabile, davanti al loro banco. Chiedono la monetina, a volte con insistenza, alla gente in attesa di essere servita. Spesso alcuni clienti desistono e lasciano la fila senza fare acquisti, indispettiti. Così gli ambulanti perdono clienti, come se non bastasse la crisi dei consumi. “Abbiamo chiesto in più modi di lasciarci in pace – spiega il titolare di un automarket di rosticceria – siamo arrivati perfino a offrire loro un pollo arrosto pur di andarsene, ma lo hanno rifiutato”. “Non accettano la carità, vogliono soldi, e spesso questo danneggia

“Se proprio si vuole fare un atto di carità si offra al mendicante un panino” gli affari degli ambulanti – precisa Tomaello. Per questo dico ai cittadini: smettete di dare la monetina solo per evitare fastidio, e se proprio volete aiutare queste persone, lasciate loro un panino o una mela appena comprata al mercato. Ognuno potrà subito rendersi conto se cercano aiuto o altro”. In passato un appello simile era arrivato anche da alcuni parroci del Miranese, che avevano invitato i fedeli a non lasciare l’obolo all’uscita della messa, ma a destinarlo piuttosto alla Caritas per opere di assistenza e carità. Stessa cosa per chi visita i propri cari al cimitero. “Dobbiamo evitare di alimentare il sistema illegale che non guarda al bisogno reale delle persone, ma al loro sfruttamento – conclude Tomaello. E lo dico con un occhio di riguardo soprattutto a chi è sfruttato: se anche il mercato smette di essere fonte di guadagno per le organizzazioni, forse riusciremo ad estirpare questo odioso

Il vicesindaco Annamaria Tomaello (Udc) interviene dopo le tante segnalazioni dei cittadini

Un’imagine di un mercato rionale

fenomeno e aiutare realmente le persone bisognose prima, poi anche il commercio ambulante e quindi una convivenza pacifica al nostro mercato. Per fare questo serve però la collaborazione di tutti”. In passato Tomaello era stata promotrice, insieme alle forze dell’ordine, anche della campagna antiscippo al mercato, che aveva previsto l’apposizione di cartelli tra i banchi, con scritte le buone regole per evitare borseggi o furti durante gli acquisti. Storia

Addio al partigiano Sergio Masaro

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l saluto di Mirano a uno dei suoi ultimi partigiani: è morto il 6 marzo a 92 anni Vittorio Sergio Masaro, fratello di Luigi Argeo Masaro, già vicesindaco. Fu tra i protagonisti della guerra di Liberazione prima e del Partito Comunista poi. Sergio Masaro fu infatti a lungo militante del Pci, che rappresentò anche in Consiglio comunale, tra il 1951 e il 1975. Impiegato nella società telefonica Telve, da anni in pensione, viveva con la moglie Olinda in via Vivaldi, nel capoluogo. Il suo nome resta legato alla lotta partigiana: scese in campo di recente anche nel 2009, quando l’allora capogruppo di An Viviani Lorenzon propose di togliere dalla piazza il monumento al partigiano, e Masaro si schierò con altri ex combattenti a guardia della statua. Lo scorso ottobre Masaro fu in prima fila di fronte alla targa in memoria del fratello Argeo, scoperta al teatro di Villa Belvedere durante la giornata che commemorava gli ex sindaci e amministratori antifascisti. Fu una delle sue ultime apparizioni pubbliche. “Uomo di elevate qualità umane e morali e straordinaria vivacità e lucidità intellettuali, è stato esempio di coraggio durante il fascismo e ha accompagnato lo sviluppo della nostra comunità negli anni successivi” lo ha ricordato il sindaco F.D.G. Pavanello.


12 Spinea Sociale Nonostante Ater si appresti a mettere a disposizione nuovi appartamenti

Spinea, raffica di sfratti, è emergenza abitativa di Filippo De Gaspari

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Spinea torna prepotentemente alla ribalta l’emergenza abitativa e non mancano polemiche e tensioni. 288 alloggi Ater a Spinea, a cui se ne aggiungeranno presto, pare, altri 177 al Villaggio dei Fiori, ceduti dal Comune di Venezia all’azienda per l’edilizia residenziale. Eppure in graduatoria ci sono ancora 117 cittadini che attendono una risposta alla loro personale emergenza casa. E in Comune, in due soli mesi, si sono rivolti altri 21 “disperati”, di cui ben 15 con sfratto pendente, grazie allo sportello appositamente creato per far fronte al problema. Questioni di cui si è parlato in terza commissione, presieduta dalla consigliera Franca Zamengo e a cui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Laura Rosanova. A chiedere di affrontare l’argomento erano stati in particolare i consigliere del Movimento 5 Stelle. A Spinea la casa resta un problema nel problema: all’emergenza abitativa, non poi così diversa da quella degli altri comuni, si aggiunge la questione spinosa degli alloggi di proprietà del Comune di Venezia al Villaggio dei Fiori. A Spinea attualmente ci sono 288 alloggi Ater occupati, in fila ad attendere un’assegnazione però ci sono anche 117 persone. Il Comune inoltre possiede altre 16 unità immobiliari in via Cici. Paradossale la questione che vede protagonista il Comune di Venezia: il Comune di Spinea ha appreso solo dai giornali che il municipio del capoluogo ha deliberato, il 2 aprile scorso, di cedere all’Ater il complesso “San Remo” al Villaggio dei Fiori, con ulteriori 170 alloggi. Da Spinea, a metà aprile, affermano: “la delibera di Venezia non è stata ancora pubblicata, pertanto i dettagli del contenuto non sono ancora noti”. In attesa di chiarire la questione, il Comune prova a sbloccare la graduatoria con altri otto appartamenti di proprietà, di cui tre da ristrutturare, due da alienare e tre già assegnati. A bilancio sono già previste le somme destinate a sistemare gli alloggi che poi verranno assegnati. Non basterà, ma è un primo passo: “Siamo consapevoli che il problema casa è rilevante – spiega Rosanova – proviamo a farvi fronte anche attraverso lo “sportello dell’abitare”, aperto di recente, con personale specializzato che aiuta i residenti a trovare un alloggio. Da gennaio a febbraio 2015 questo servizio ha seguito 21 casi: di questi, 15 avevano lo sfratto esecutivo e per cinque famiglie si è riusciti a risolvere il problema rivolgendosi al mercato privato”. Intanto sulla questione attacca il Movimento 5 Stelle: “Tanta urgenza non c’è se la maggioranza ha fatto saltare una prima commissione convocata proprio per

Sono 117 le famiglie che hanno fatto richiesta per un alloggio nel 2014. Altri 21 casi disperati già nei primi mesi del 2015 esaminare la situazione degli alloggi Erp, oltre che di altri problemi urgenti come la ludopatie – affermano i grillini Massimo De Pieri e Stefania Mazzotta – peccato soprattutto per i cittadini intervenuti e portatori di interesse sulla questione. Su temi così importanti riteniamo che l’attenzione e la partecipazione di tutte le forze politiche debba essere al massimo”. Associazioni: Il circolo Acli

dedicato alla memoria di Roberto Niero

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l circolo Acli di Spinea dedicato alla memoria del suo valido collaboratore e amico Roberto Niero. Mancato all’affetto dei suoi cari il 23 novembre scorso, all’età di 72 anni, Roberto Niero ha dedicato più di 40 anni della sua vita come volontario alle Acli di Spinea, sostenendo che aiutare il prossimo nel sociale è un’opera di alto impegno da portare a compimento con serietà e professionalità. “Abbiamo conosciuto Roberto Niero - ricorda Piero Golin, (nella foto), vicepresidente del circolo siamo tra quei fortunati che hanno avuto il grande piacere di collaborare con una persona che ci ha davvero onorato con la sua presenza. Tante sono state le persone che si sono rivolte a lui per un aiuto, una collaborazione e si sono trovate davanti una persona sempre disponibile e con un’ottima preparazione tecnica, pronta a soddisfare le loro richieste. Persona buona, Roberto, umile ma sicuro nel proprio servizio, calmo ma deciso nella propria professionalità, per noi un caro amico, un vero aclista”. Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato i dirigenti delle Acli provinciali di Venezia, i pensionati della Fap-Acli, le autorità e i due parroci di Spinea, oltre a parenti e amici del compianto collaboratore deceduto. F.D.G.



14 Spinea La storia Un esperimento sociale di decrescita felice avviato dall’associazione “Terra!”

22 famiglie insieme a coltivare l’orto In via Capitanio mamme, papà e bambini annaffiano, crescono e raccolgono frutti e verdure

di Filippe de Gaspari

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ornare alla terra, ma farlo insieme. La filosofia guida la creazione del primo orto condiviso del Miranese: si trova a Spinea, in via Capitanio e a dargli vita sono state 22 famiglie del Miranese, grazie all’associazione “Terra!”, che fa capo al Movimento per la decrescita felice. In un campo strappato al cemento, in via Capitanio, lungo il Rio Cimetto, da alcune settimane quasi tutti i giorni, mamme e papà, a volte con i bambini, zappano, seminano, annaffiano e raccolgono frutta e verdura per i loro bisogni, condividendo la cura dell’orto e i suoi frutti. Non un semplice hobby, ma una vera e propria missione. L’obiettivo, infatti, è quello che muove lo spirito dell’associazione: sperimentare nuove strade per contribuire al cambiamento radicale di quelle abitudini che sembrano aver avuto un impatto negativo sulla nostra vita e sull’ambiente. Così queste famiglie hanno deciso di ricominciare da dove ci eravamo lasciati prima che il denaro e la tecnologia rovinassero tutto. “Le famiglie italiane, e venete in particolare, sono

tra quelle che hanno più risparmio in Europa – si legge nel volantino che promuove l’iniziativa. La crisi però ha fatto capire come investire nei prodotti finanziari non sia una scelta sostenibile né vantaggiosa, se non per pochi. Si cercano quindi altri modi e luoghi,

“Quest’anno la produzione di ortaggi è stata abbondante e di ottima qualità” nei quali investire i propri risparmi. Su un altro fronte, le notizie sulla diffusione delle malattie causate da uno stile di vita frettoloso, stressante e anonimo, spingono molti ad avere una maggiore attenzione a cosa si mangia, e a chi e dove si producono le cose che mangiamo. Infine ci si accorge che anche la gestione del territorio che ci sta attorno sembra sfuggita di mano: sembra che siano sempre coloro che hanno più soldi e più potere di noi a decidere se fare capanno-

ni o parchi. Eppure emerge una domanda diffusa di fermare il consumo del suolo dato da costruzione di case e capannoni che rimangono inutilizzati e strade che impediscono il rinnovo delle falde acquifere”. Guarda caso per attuare i suoi buoni propositi “Terra!” ha scelto proprio Spinea, dove maggiore è stato negli anni il consumo di suolo. Complice anche la crisi che ha colpito i redditi medi, a unire i soci è stato soprattutto il gusto di coltivare la terra, di auto-prodursi cibo e realizzare qualcosa insieme. Ogni famiglia ha sottoscritto una o più quote per l’acquisto di un terreno agricolo, che dopo lungo peregrinare è stato trovato proprio a Spinea, in via Capitanio. “Non è stato semplice – spiega Daniele Rossi, presidente di “Terra!” – abbiamo visitato alcuni terreni tra Salzano, Mirano e Spinea. Finalmente l’anno scorso uno dei soci ha visto che questa porzione di terreno in via Capitanio era in vendita, e aveva la dimensione e la posizione ideale, oltre a confinare con un corso d’acqua”. Il terreno, di circa tremila metri quadri, ha ospitato per

anni un vigneto, poi è rimasto incolto nell’attesa di potervi costruire abitazioni. I vincoli ambientali e la crisi hanno però reso l’area poco appetibile, e quindi al proprietario non è restato che provare a metterla in vendita. Acquistato l’appezzamento, sono partiti i lavori: dopo il taglio delle erbacce e i lavori di aratura e fresatura, il terreno era pronto per le prime semine e trapianti di piante orticole. “Per mezzo di una pompa a scop-

pio, prelevando l’acqua dal canale, abbiamo direttamente innaffiato l’orto – continua Rossi – il raccolto del 2014 è stato sufficientemente abbondante, ricompensando le fatiche con verdure auto-prodotte e di qualità”. Quest’anno si ricomincia con maggior esperienza. L’obiettivo è quello di trovare emuli e aprire presto nuovi orti condivisi in altre aree del Miranese.

NEWS Integrazione

Al via il 19 aprile

Biblioteca per tutti al centro islamico

Domenica ecologica e mercatino del baratto

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al convegno sul terrorismo alle porte aperte del centro islamico. I musulmani di Spinea vogliono conoscere e farsi conoscere alla città. Dopo aver promosso un partecipato convegno sull’Islam, per spiegare come anche la loro religione non sia terrore, ma pace e tolleranza, il centro culturale islamico “Salam” di via Negrelli apre le porte ai cittadini di ogni lingua, colore ed etnia e mette a disposizione quanto di più importante l’Islam ha prodotto nei secoli: la conoscenza. Testi sacri, di storia, scienza, cultura generale e quant’altro, ma di estrazione islamica, saranno a disposizione di chi vorrà conoscere, avvicinarsi al mondo islamico e combattere i pregiudizi sorti dopo gli ultimi attentati con la curiosità di chi non accetta di fermarsi solo alla cronaca. Una vera e propria biblioteca islamica aperta, dove normalmente i musulmani del Miranese si ritrovano per pregare, e che ora diventa luogo di incontro, conoscenza reciproca, scambio di opinioni. “Lo facciamo per rilanciare un rapporto di collaborazione con la città – ha spiegato il segretario del centro islamico Milad Mokhtari – l’obiettivo è coinvolgere in particolare le scuole e gli insegnanti”. Si potrà dunque accedere al centro islamico, il venerdì, sabato e domenica, durante tutto il giorno, sedersi e leggere un buon libro che normalmente non si trova nella biblioteca comunale. Aprirsi, conoscere, capire: obiettivi che i membri del centro islamico spinetense perseguono da tempo, ma al quale hanno voluto dare una decisa accelerata dopo gli attentati di Parigi e i tanti pregiudizi emersi riguardo il rapporto tra Islam e terroristi. A confermare la volontà di integrazione degli islamici di Spinea anche il progetto di solidarietà che alcuni mesi fa, ha portato una quindicina di loro a donare per la prima volta il sangue all’Avis, che aveva lanciato l’allarme sull’esaurimento delle scorte. Ora, dopo la solidarietà, scatta anche l’operazione cultura. Che in questo caso fa rima con integrazione. F.D.G.

iciclettata tra i quartieri, mercatino del baratto e visite guidate all’oasi. E’ ricco il programma della domenica ecologica che Spinea celebrerà il 19 aprile, per sensibilizzare i cittadini ad adottare stili di vita a basso impatto ambientale. La giornata è stata presentata a marzo in municipio dall’assessore Stefania Busatta, il presidente della Pro Loco Massimo Franco e i referenti di Fiab-Federazione italiana amici della bicicletta, Mario Burlando e Wwf, Rosa Zanotti. Novità assoluta sarà il mercatino del riuso, con ampio spazio dedicato agli hobbisti e ai cittadini che vogliano scambiare oggetti non più utilizzati. Si svolgerà in piazza Marconi, grazie alla Pro Loco. Sarà occasione per risparmiare e dare una seconda vita alle cose, non disperdendole nell’ambiente. Per tutta la giornata sarà attivo anche il “farmer market”, con i produttori locali di frutta, verdura e fiori a chilometro zero. Spazio anche alla pedalata promossa dalla Fiab, lungo un percorso di 15 chilometri tra le periferie della città, per riscoprire il territorio da una prospettiva diversa. Nelle scorse edizioni hanno partecipato in media 400 persone. Il Wwf infine proporrà visite guidate all’oasi Nuove Gemme, per riscoprire la parte più interessante, dal punto di vista naturalistico del parco cittadino, nella sua stagione migliore. L’oasi, di circa 5 ettari, rappresenta una zona umida con caratteristiche ambientali ed ecologiche peculiari e particolarmente vulnerabili: stagni ricchi di vegetazione palustre, canneti e saliceti che offrono riparo alla fauna locale e zone alberate, prati, siepi, un piccolo bosco igrofilo, tutti habitat di primaria importanza per insetti e uccelli. Non solo blocco della auto dunque: “E’ chiaro come si tratti di iniziative che sono soprattutto di sensibilizzazione – spiega Busatta – con nessuna pretesa di risolvere i problemi dell’inquinamento e della produzione di rifiuti, ma con l’obiettivo importante di invitare i cittadini ad assumere comportamenti virtuosi, a basso impatto ambientale”. F.D.G.

Eventi

No al trasloco del luna park

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ia il luna-park da piazza Fermi? Scatta la raccolta firme per dire no: a promuoverla alcuni avventori e giostrai che frequentano le sagre di Spinea, totalmente contrariati dal progetto di trasferire le giostre, già da quest’estate, nel nuovo piazzale dedicato agli spettacoli viaggianti, appena ultimato dietro la chiesa dei Santi Vito e Modesto, in via Tintoretto. La protesta è esplosa proprio nei giorni di sagra, dove a marzo si è festeggiata la patrona S. Francesca Romana. In città sono arrivate come al solito una quarantina tra giostre e bancarelle, in quella che rischia di essere però l’ultima sagra in piazza mercato. Già il prossimo settembre è previsto lo spostamento delle attrazioni nella nuova area attrezzata. Molti i contrari al trasloco, nonostante il progetto sia previsto dai piani regolatori addirittura dal 1999: giovani, genitori, commercianti e soprattutto giostrai hanno già firmato la richiesta da girare al Comune per rivedere la propria decisione. Tra i firmatari ci sono praticamente tutti i giostrai che nei giorni di S. Francesca Romana hanno stazionato in piazza Fermi. A settembre saranno circa una sessantina. Tra loro Adriano Rossi, titolare nel Tagadà, una delle attrazioni più frequentate: “Mandarci via dalla piazza è un’umiliazione - afferma - non c’è considerazione del nostro lavoro, come se per noi la crisi non ci fosse. La sagra è in posizione centrale in tutti i paesi, a Spinea vengo qui ogni anno dal 1975 e nessuno ha mai storto il naso. Fossimo malvisti dalla gente capisco, ma la decisione è solo politica e mi domando se tiene conto del volere della gente. Io credo che le famiglie preferiscano mandare i loro figli a divertirsi in centro invece che in zona defilata”. E così, alla cassa, chi ha acquistato il gettone ha lasciato anche la sua firma, prima di farsi il giro in giostra, l’ultimo forse, tra i palazzi del centro. Le adesioni alla petizione sono state centinaia in pochi giorni. F.D.G.


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Pagina a cura Servizi Informativi Comunicazione Supporto Organi di Governo

www.spinea.gov.it - Posta Certificata: protocollo.comune.spinea.ve@pecveneto.it

progetto “lA piAzzA lungA un kilometro”: eco punti Al ViA A partire da fine aprile per tutti i residenti di Spinea sarà possibile risparmiare sulla spesa utilizzando degli sconti cartacei del valore di 1€ guadagnati con i loro comportamenti sostenibili. Gli sconti potranno essere utilizzati presso tutti i negozi aderenti al progetto Ecopunti. Nell’ambito del progetto di qualificazione della “Piazza Lunga un Kilometro”, il Comune di Spinea si è fatto, infatti, promotore Ecopunti, un progetto innovativo che rende concreti i concetti della Smart City integrando comunicazione, tecnologie, percorsi di sostenibilità e appartenenza al tessuto sociale Comunale. Molti i partner che, a vario titolo, sostengono e supportano il progetto realizzato in collaborazione con Achab Group rete di comunicazione ambientale; tra questi: Confesercenti, Veritas, Associazione Artigiani, Pro Loco Spinea, Associazione Amici del Graspo de Ua, Associazione CAD. Ma come si ottengono gli Ecosconti? Semplicissimo: basterà conferire i rifiuti riciclabili all’Ecocentro, oppure essere iscritti ad una delle numerose Associazioni di volontariato riconosciute dal Comune, o partecipare al Pedibus, o usare le Casette dell’Acqua o fare il compostaggio domestico o frequentare la biblioteca comunale. Sono previsti anche dei punti bonus al primo accesso all’Ecocentro dopo l’avvio del progetto e

In foto il Sindaco, l’Assessora all’Ambiente Stefania Busatta e il Presidente del gruppo Veritas SPA Vladimiro Agostini

alla registrazione al sito spinea.ecopunti.it. Un regolamento disciplinerà i punti legati ad ogni azione sostenibile premiata e ogni cittadino si vedrà caricato sul suo Codice Fiscale, il suo “monte Ecopunti”. I punti verranno trasformati in Ecosconti cartacei comodamente da un operatore all’Ecocentro potranno essere stampati in Municipio, basterà portare con sè la propria tessera sanitaria. Per chi ha più dimestichezza con il mondo dell’informatica, la stampa degli Ecosconti potrà essere realizzata a casa sulla propria stampante. Gli Ecosconti potranno essere presentati a tutti i negozi aderenti sul territorio del Comune di Spinea che esporranno la vetrofania e che compariranno sui materiali informativi

previsti dalla campagna di comunicazione e nel portale spinea.ecopunti.it (in fase di attivazione). Per i negozianti, esercenti ed artigiani che offrono servizi al pubblico aderire sarà semplice: è sufficiente compilare un modulo su spinea. ecopunti. it oppure scrivere a spinea@ecopunti.it . Informazioni e richieste di adesioni potranno essere fatte anche presso il Municipio di Spinea Settore Servizi Informativi Comunicazione Supporto agli Organi di Governo (041.5071183) Ecopunti Spinea si rivela un’iniziativa che coniuga felicemente i comportamenti sostenibili dei cittadini in ambito ambientale e sociale con il supporto alle realtà commerciali del territorio, attivando una filiera virtuosa.

Benessere degli AnimAli. rispetto delle regole

il Sindaco, il Consigliere delegato Paolo Barbiero, il Comitato Cani Spinea e i volontari Amici Mamma Rosa

Benessere degli animali e rispetto delle regole sono i temi affrontati a fine marzo nella riunione con i proprietari dei cani organizzata dal Comune alla presenza del Sindaco e coordinata dal Consigliere delegato Paolo Barbiero. L’educatrice Tatiana Marchiori ha dato tanti utili consigli su guinzaglio, museruola, raccolta deiezioni, regole comportamentali da seguire nelle aree cani e durante le passeggiate perché si può essere ottimi cittadini e attenti proprietari di animali garantendo il benessere del proprio amico a 4 zampe. Il veterinario Luca De Marchi ha spiegato in modo molto chiaro quali sono le regole da seguire per garantire la salute dell’animale e come si deve comportare il proprietario del cane o del gatto che

ha il sospetto che l’animale sia entrato in contatto con sostanze velenose o tossiche. E’ fondamentale sempre rivolgersi al veterinario ed eventualmente procedere con la denuncia alle autorità di pubblica sicurezza. Gli amici di Mamma Rosa hanno poi raccontato la loro esperienza di volontari e come effettuare l’adozione consapevole. Grande spazio è stato dedicato al dibattito perché il Sindaco auspica una sempre maggiore collaborazione dei cittadini nel territorio per realizzare una città davvero partecipata. Tutte le slide proiettate durante la serata saranno pubblicate sulla pagina del sito del Comune di Spinea al link:http://www.spinea.gov.it/comune/vivere/ Animali-domestici.html#.VRUnQmRd7cs

sportello energiA: rispArmiAre e ViVere eco. tre nuoVi AppuntAmenti Lo Sportello Energia è un servizio dell’Assessorato all’Ambiente per offrire la più ampia e completa consulenza gratuita a chi vuole rendere la propria casa più efficiente dal punto di vista energetico. Professionisti ed esperti del settore sono a disposizione del cittadino per valutare gli interventi più efficaci per la riqualificazione energetica. “Il Comune di Spinea è stato il primo della provincia a creare questo servizio fin dal 2013 – spiega la Vice Sindaco Stefania Busatta - e i risultati sono molto incoraggianti. Non solo abbiamo un numero sempre crescente di cittadini che contattano il servizio via mail o di persona ma si sta lavorando per creare, a partire dalle domande più frequenti, un vademecum dedicato a tutti coloro che vogliono una casa più ecosostenibile”. Lo Sportello tratta tematiche di pubblico interesse che hanno lo scopo di orientare i cittadini nel complicato mondo delle bollette, delle detrazioni fiscali, degli interventi strutturali e del conto energia termico. Con le banche del territorio si è avviato un dialogo per offrire opportunità favorevoli in relazione a finanziamenti per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Da poco lo sportello offre un’importante novità ovvero la possibilità per cittadini e aziende di richiedere un’analisi termografica gratuita del proprio immobile. Questa indagine utilizza un apposito strumento che permette di diagnosticare problematiche tipo dispersioni termiche ed individuazione dei ponti termici, rotture di celle fotovoltaiche, infiltrazioni d’acqua, perdite o infil-

trazioni di aria, umidità di risalita, imperfezioni nel cappotto termico o nell’isolamento, dispersioni dai quadri elettrici. “Tutte queste azioni - spiega l’Assessora Busatta - sono direttamente connesse al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che il Consiglio Comunale ha approvato nel 2012, e che è lo strumento operativo per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020, come indicato dal Patto dei Sindaci a cui il Comune di Spinea aderisce”. L’Assessorato all’Ambiente organizza tre appuntamenti per il mese di maggio: • 7 MAGGIO 2015: incontro pubblico rivolto ai cittadini sull’installazione dei cappotti termici esterni agli edifici - h. 20.30 in Sala del Consiglio. • 14 MAGGIO 2015: incontro rivolto alle aziende sui certificati bianchi - h. 17.30 in Sala del Consiglio. • 21 MAGGIO 2015: incontro pubblico rivolto ai cittadini e amministratori di condominio su D.lgs. 102/2014 ore 20.30 in Sala del Consiglio. Vuoi saperne di più o prendere un appuntamento? Chiama il numero 333 9309980 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 oppure SCRIVI UNA MAIL a ambiente@comune.spinea.ve.it . Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito del Comune costantemente aggiornato su novità normative e utili notizie pratiche nell’ambito energetico: http://www.spinea.gov.it/comune/Amministrazione-Trasparente/ Informazioni-ambientali/Patto-deiSindaci/Sportello-Energia-Spinea. html

domenicA ecologicA con: BiciclettAndo trA i QuArtieri 2015 Voglia di bici? Partecipa a “ biciclettando tra i quartieri” organizzata dall’Assessorato all’Ambiente in collaborazione con FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Spinea, in occasione della domenica ecologica il prossimo 19 aprile. Sarà l’opportunità per riscoprire la tua città e promuovere la mobilità sostenibile. L’evento è all’interno dell’ampio progetto “la piazza lunga 1 Kilometro”. L’appuntamento è per le ore 10.00 in Piazza Municipio con arrivo previsto verso le ore 12.00 al Parco Nuove Gemme. Il percorso, di circa 13 Km, è quello indicato nella cartina. Il 19 aprile sarà possibile una visita guidata a cura del WWF Spinea per famiglie e adulti all’Oasi del Parco Nuove Gemme. Il ritrovo è alle ore 15.30 all’ingresso dell’Oasi di via Rossignago, vicino alla scuola Andersen e al Centro di Educazione Ambientale (ampio parcheggio). Per info chiama il 340 2633003


16 Spinea Ambiente Il Comune lancia l’idea dell’auto condivisa

Car-pooling al posto dello scuolabus L’assessore Mainardi: risparmieremo diminuendo il traffico. Il consigliere Armelao dice no di Filippo De Gaspari

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rasporto scolastico, la proposta del Comune: “Car-pooling al posto dello scuolabus”, ma scoppia la polemica. Dall’anno prossimo via il pullmino giallo: costa troppo e non risolve i problemi di traffico di cui soffre la città, soprattutto davanti alle scuole. Meglio l’auto condivisa, già realtà in molte città. Così la giunta aveva pensato di introdurre la novità anche a Spinea. Aveva, perché la rivolta dei genitori non si è fatta attendere e ha costretto il Comune ad aprire il confronto: ci sarà un questionario, per conoscere come le famiglie organizzano il trasporto casa-scuola e viceversa, e in base ai risultati verrà presa una decisione. Il Comune ha detto di voler puntare sul car-pooling per ragioni di tipo economico, ma anche organizzativo: c’è troppo traffico in città, soprattutto negli orari di entrata e uscita da scuola. Mauro Armelao, Fratelli d’Italia, è subito sceso all’attacco: “Vogliono togliere lo scuolabus alle famiglie e pensano di risolvere i problemi chiedendo ai genitori di fare i taxisti per portare i bambini a scuola”. Sulle barricate molte mamme e papà, già alle prese con le difficoltà degli orari di lavoro. “Se il pullmino andrà in pensione, non lasceremo nessuno a piedi – assicura però l’assessore all’Istruzione Lo-

redana Mainardi – l’auto di gruppo, che lo sostituirà, non sarà un’incombenza lasciata alle famiglie: lo gestirà una società specializzata, che coordinerà la piattaforma informatica per organizzare i viaggi, i percorsi e i turni”. Come funziona? Si metteranno in contatto famiglie di una stessa zona, con esigenze d’orario simili e percorsi casa-scuola pressoché identici. I genitori potranno così organizzarsi per la condivisione di una sola auto, guidata da un genitore volontario o, a turno, da mamme e papà di tutti gli alunni interessati. “Otteniamo un risparmio di spesa – spiega Mainardi –, ma miglioriamo anche il problema della mobilità in centro. L’intenzione, infatti, è estendere il progetto anche a chi oggi non utilizza lo scuolabus. Per le famiglie i costi saranno comunque minori dell’abbonamento allo scuolabus, al quale tra l’altro molti oggi già rinunciano perché troppo oneroso”. Ma convincere chi utilizza lo scuolabus (in particolare le famiglie dei quartieri periferici, Crea e Fossa) non è

facile: per questo, di fronte alle barricate, il Comune ha concesso il confronto. Già pronti 2400 questionari che saranno somministrati alle famiglie degli alunni delle scuole e che tracceranno il destino dello scuolabus. Non si chiederà semplicemente “scuolabus sì o no”, ma si tratterà di una vera e propria indagine conoscitiva sulle abitudini e le modalità di trasporto scolastico utilizzati dalle famiglie. In base ai risultati si vedrà qual è la scelta più conveniente per Spinea. Tre le ipotesi: abolire lo scuolabus per sostituirlo con le auto condivise, mantenere tutto com’è, o provare una via di mezzo: mantenere solo alcune corse dello scuolabus e nel contempo sperimentare alcune modalità di car-pooling in alcune zone o orari.

Strade Sicurezza

Arrivano i nuovi segnalatori di velocità

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li autovelox non bastano o sembrano solo un sistema per fa cassa? Il Comune piazza anche i segnalatori di velocità: informano, non multano, così chi preme troppo sull’acceleratore non avrà più scuse. Sette i dispositivi piazzati nelle scorse settimane in città: a fianco dei Velo Ok spuntano così display in grado di rilevare la velocità dei veicoli in transito. Due sono stati installati in via Luneo, due in via De Filippo, uno in via Martiri e altri due in via Crea, tutti in prossimità di curve pericolose, incroci o altri punti critici della viabilità comunale. Per il Comune si tratta di dispositivi previsti dal Piano nazionale per la sicurezza stradale, acquistati utilizzando un contributo statale. Gli operai hanno terminato la loro installazione, tarandoli sulla velocità esatta dei veicoli in transito, pronti dunque per essere messi in funzione. Insieme ai Velo Ok installati negli scorsi mesi, i nuovi apparecchi mirano a rendere più sicura la viabilità, segnalando agli automobilisti la velocità tenuta nei tratti in cui sono previsti limiti specifici ed evitando così di incappare in multe. Molti cittadini si sono già lamentati della novità: “Poi però vengono in Comune a chiedere maggior sicurezza e si lamentano delle auto che sfrecciano a tutta velocità sulle nostre strade - bacchetta l’assessore alla Viabilità Gianpier Chinellato - chi rispetta le regole non ha nulla da temere. Adesso abbiamo anche gli strumenti per avvertire che si sta premendo troppo sull’acceleratore”. F.D.G.

Elettrosmog Scuola Mantegna controllata

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orna d’attualità il problema dell’inquinamento elettromagnetico a Spinea. A risollevarlo, dopo che era stato uno dei temi caldi nei primi anni 2000, è stato un gruppo di genitori della scuola elementare Mantegna, che non erano parte del dibattito all’epoca dei fatti, e che chiedendo i motivi del sottoutilizzo del plesso scolastico hanno scoperto come i bambini rimangano esposti all’elettrosmog. I fatti: i problemi alla Mantegna sono iniziati nel 2000 e hanno coinvolto anche la vicina materna Grimm, ora sede di associazioni. Ma è nell’agosto 2010, con la giunta Tessari, che l’Arpav ha comunicato la pericolosità dell’elettrodotto che attraversa Spinea e in particolare Fornase e Graspo d’Ua. Campi magnetici oltre il limite della soglia prevista, si leggeva nella comunicazione, con serio pericolo, in caso di prolungata esposizione, per i bambini. Soluzione: la Grimm, dove i limiti erano totalmente superati, fu chiusa e i bambini spostati alla materna Collodi, dove allora si trovavano le associazioni. La Mantegna invece, il cui superamento dei parametri era limitato a poche aule, fu ampliata e ristrutturata, permettendo il recupero di nuove aule non soggette a elettrosmog e l’utilizzo dei locali rimasti in “zona rossa” solo per poche ore al giorno. Ora i genitori che chiedevano di aprire un’altra classe, viste le numerose richieste, hanno scoperto che questo non è possibile: “Perché parte della scuola non risulta agibile per più di due ore al giorno, a causa dei valori elevati di elettrosmog causati dal passaggio di un elettrodotto ad alta tensione”, scrivono i genitori in una lettera indirizzata al Comune e all’Arpav. La “zona rossa” riguar-

da solo un’ala dell’edificio, quella formata dai due locali mensa, dall’aula informatica, dalla biblioteca e dalle aule insegnanti e pittura, oltre che dell’atrio, motivo per cui finora non è stato necessario chiudere l’intera scuola, ma solamente limitare la permanenza dei bambini nei locali incriminati. “Ma tenendo conto del fatto che le aule frequentate dai bambini per 8 ore al giorno sono solo a pochi metri dall’area “critica” – continuano mamme e papà – siamo molto preoccupati per la salute dei nostri figli”. Chiesti pertanto nuovi rilevamenti che l’Arpav effettuerà e i cui esiti comunicherà probabilmente a fine mese. “Questo clima d’incertezza sta causando forte preoccupazione e sta maturando in noi l’idea non solo di non iscrivere i nostri figli in prima, ma anche di spostare i bambini che già frequentano la Mantegna in un’altra scuola”, avvertono però i genitori, che ora vogliono sapere se la parte agibile dell’edificio, quella più frequentata dai bambini, sia abbastanza sotto la soglia prevista F.D.G. per legge.



18 Santa Maria di Sala Lavoro

Ambiente Il comune salese adotta il Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile)

Il ministro Poletti visita la Speedline

Risparmio energetico, rifatta l’illuminazione I Con i dati raccolti insieme allo Iuav si interverrà in modo puntuale sulle isole di calore per individuare le criticità

di Roberta Pasqualetto

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l comune di Santa Maria di Sala ha adottato il Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile) che rappresenta il punto di partenza per mettere in atto le azioni per diminuire le emissioni di gas serra. Gli obiettivi del documento sono: definire le strategie, organizzare le metodologie di intervento, partendo dai dati e accedere ai bandi europei. “E’ dimostrato che le emissioni di CO2 influiscono sui cambiamenti climatici. Uno studio internazionale stima nel 5% del Pil il costo di questi cambiamenti, mentre basterebbe investire l’1% del Pil per evitarli – dice il sindaco Nicola Fragomeni. L’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane. La parte del leone la fanno i consumi privati (trasporti e residenze), e solo il 2% riguarda attività o beni comunali. Ma sono convinto che il comune debba farsi comunque parte attiva nell’aumentare la consapevolezza dei cittadini circa la serietà dei cambiamenti climatici, favorendone la partecipazione attiva nelle scelte di politica ambientale. Ma siamo anche chiamati a pianificare il territorio, tenendo sempre in mente la sostenibilità ambientale, e a dare il buon esempio nelle questioni riguardanti l’energia, l’efficienza e il risparmio energetico. In particolare, stiamo lavorando per la redazione di un nuovo Piano del traffico, e abbiamo già

investito 200 mila euro per razionalizzare il sistema d’illuminazione pubblica”. L’adozione del Paes, tra l’altro, dà la possibilità di accedere a contributi europei per le azioni che diminuiscono l’impatto ambientale. Il Comune ha già avuto accesso al progetto Elena che finanzia al 100% gli interventi di riqualificazione energetica. “La redazione del Paes ha previsto un importante lavoro di raccolta dati, come quelli relativi alle emissioni, e ci impegna ad un continuo monitoraggio – spiega il consigliere Massimiliano Martignon – In questo modo è possibile individuare in modo preciso le vulnerabilità nel nostro territorio e identificare le aree di intervento. Inoltre, proprio in virtù del fatto che siamo tra i pochissimi comuni che si sono dotati di questo documento, siamo stati scelti dallo Iuav di Venezia, come territorio campione per un progetto sperimentale. Stanno studiando un sistema di calco-

lo innovativo che permette di quantificare la superficie di edificato. Dati che ci permetteranno di intervenire in modo puntuale sulle isole di calore e di individuare le criticità dal punto di vista idrogeologico”. Gli impegni dell’amministrazione nel senso dell’energia sostenibile, sono molti e richiederanno del tempo, coinvolgeranno anche i cittadini e le scuole per promuovere una cultura ambientale rivolta al conseguimento di un mondo più pulito.

l ministro Giuliano Poletti a S. M. di Sala. “Sono orgoglioso di parlare del Jobs Act in una realtà come quella della Speedline, da sempre punto di riferimento industriale dell’area”. A dirlo è stato il ministro del lavoro, dopo aver partecipato alla Biennale della piccola impresa al Molino Stucky a Venezia, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il lavoro in Italia. Il sindaco Nicola Fragomeni ha ricordato come “da poco, quella di S. M. di Sala sia la zona industriale e artigianale più importante di tutto il veneziano, superiore anche a quella di Porto Marghera”. La Speedline, acquisita dal gruppo svizzero Ronal, è specializzata nella realizzazione di cerchi in lega. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Miranese si è tenuto nella sala mensa dello stabilimento. “Questa realtà - ha spiegato il direttore Fabio De Angelis - è una realtà che esce da anni di difficoltà, e che ora vede segnali di stabilizzazione e crescita. Per anni questa azienda è stata ai vertici italiani ed europei nel suo settore e anche quando non produceva più utili, un gruppo svizzero ha creduto nel progetto industriale e l’ha rilanciata. Ora si punta alla crescita”. Oltre a Poletti, erano presenti il segretario provinciale della Fim Cisl Stefano Boschini, il segretario regionale della Cgil Paolo Righetti. I sindacati invece hanno posto l’accento sulla perdita di diritti e sulla marea di precari generata negli A.A. ultimi 25 anni.

NEWS Aggregazione

Fino al 26 aprile

Associazione “A se stante”: una pioggia di eventi

Le ceramiche Pagnossin in Villa Farsetti

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’associazione “A se stante” di Santa Maria di Sala è operativa nel territorio e organizza eventi, mostre, corsi e gite. I cinquantasette soci provengono dalla provincia di Padova, Venezia, Treviso e Belluno. Sergio Favero è il quarto presidente in carica, ed è nel direttivo da 15 anni. “L’associazione culturale è sorta nel 1996 a Santa Maria di Sala – dice Favero – e prende il nome dallo strumento storico, utilizzato dai velieri per orientarsi attraverso la posizione delle stelle, che per l’associazione significa: la profondità degli intenti che i fondatori si sono prefissi”. Tra gli eventi organizzati ci sono le Biennali internazionali di Arti Visive, concerti natalizi; attività teatrali; biciclettate sportive; concerto estivo e serate di danza; incontri culturali; la prima, seconda e terza rassegna cinofila amatoriale e viaggi culturali in Italia. L’associazione ha erogato contributi per progetti territoriali e sociali: per le parrocchie e le scuole locali, per i bambini dell’Africa, per l’ospedale pediatrico in Palestina e le popolazioni estere in difficoltà. “Le attività sono possibili grazie a soci e simpatizzanti – dice Favero – alle attività commerciali, artigiane e industriali del comune di Santa Maria di Sala, Pianiga, Mirano e Vigonza”. Il prossimo ottobre si terranno: la sesta biennale d’arte, la rassegna cinofila amatoriale e la fiera nazionale degli uccelli. La novità di quest’anno sarà l’aggiunta del mercatino dell’antiquariato. “A se stante” collabora con altre associazioni del territorio: partecipa al progetto Università Popolare assieme all’Arci Pirola, proponendo corsi di lingue. Sabato 25 e domenica 26 aprile l’evento “Hadiya el hob 2”, un workshops di danza realizzato dall’associazione Anima Oriental dance. Questo seconda edizione propone l’apprendimento e approfondimento di tecniche e stili di danza sotto la guida di artiste di fama internazionale. Parte dei fondi saranno devoluti ai bambini della Missione Salesiana di R.P. Mahjanga-Madagascar per il progetto: ”Per un bicchiere di latte”.

all’11 al 26 aprile, in villa Farsetti sarà possibile visitare la mostra delle ceramiche Pagnossin: un evento dedicato ai servizi per la tavola in ceramica prodotti in 100 anni di lavoro made in Italy. La mostra è una vera e propria galleria dei designer che hanno collaborato con Pagnossin per la produzione di piatti e servizi per la tavola e racconta di una secolo di made in Italy di un’azienda veneta che esportò in più di 70 paesi nel mondo. Sono esposti pezzi pregiati da collezioni private e pezzi unici, alcuni mai esposti al pubblico, realizzati in licenza per conto di Missoni Home, Richard Schweizer, Ingrid Bergé e altri designer, prodotti e distribuiti in tutto il mondo. In totale oltre trecento ceramiche che ripercorrono un cammino iniziato nel 1919 quando Angelo Pagnossin rileva un’avviata fabbrica di laterizi. L’azienda lancia tra il 1960 ed il 1980 la “filosofia del colore”, rivoluzionando il concetto tradizionale di tavola. Dagli anni ‘80 ad oggi collabora con designer d’eccezione come Giugiaro, Schweizer e Oyconomoy Georgios, artista italo-greco, per lo studio delle forme, aggiudicandosi il premo qualità ISO 9002 total quality certificate e partecipazioni di rilievo al “Victoria and Albert Museum” di Londra e alla mostra “Arts de la Table” di Parigi. Sponsorizza il mondo dello sport (Formula 1, offshore e basket) e viene quotato in borsa nel 1995, estendendo così il core business e la leadership di mercato, grazie anche alla distribuzione a livello mondiale dei suoi prodotti presso le catene dei grandi magazzini e i migliori negozi. Nel 2009 il marchio Pagnossin è stato acquisito dalla società torinese Seri System S.p.a. L’ingresso alla mostra è libero, gli orari sono: dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. La domenica alle ore 17, è possibile effettuare delle visite guidate alla R.P. mostra e a villa Farsetti a cura di Arci, Circolo “F.Pirola”.

Interventi

17 mila euro per la scuola media

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’istituto comprensivo statale F. e P. Cordenons di Santa Maria di Sala comprende 1.421 alunni divisi in otto plessi, tra la scuola d’Infanzia, la primaria e la secondaria di secondo grado. “Il comune ha lavorato per offrire a insegnanti e alunni spazi adeguati alla didattica, dimensionati in modo da sostenere l’incremento demografico di Santa Maria di Sala – spiega l’assessore alla scuola Enrico Merlo – e alcuni cantieri sono ancora aperti. Penso alla scuola materna di Sant’Angelo, all’intervento sulle medie, alle elementari di Stigliano, ma anche agli investimenti per la manutenzione”. Gli interventi del comune non si fermano all’adeguamento delle strutture e alla ordinaria manutenzione, ma finanzieranno ogni anno il piano dell’offerta formativa, con contributi che la scuola deciderà autonomamente come impiegare. Quest’anno sono stati erogati 17 mila euro. La scuola ha così potuto offrire corsi di recupero: ben 287 ore divise in lezioni in orario curricolare, sia per la scuola primaria sia per le classi terze della secondaria; lo sportello di ascolto, il laboratorio d’arte, in collaborazione con artisti e associazioni culturali del territorio e il patrocinio dell’amministrazione, in linea con il tema dell’expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Interamente finanziato il lettorato d’inglese per la scuola secondaria con un esperto madrelingua che affianca i docenti di classe, e il progetto musica con corsi di chitarra classica e di pianoforte, con la collaborazione dell’orchestra di fiati del Veneto. R.P.




Personaggio 21 Da Massanzago La storia di un imprenditore ecclettico del miranese

Bruno Carraro, uno scrittore venditore di bibite Nel 2007 Carraro è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica, è autore di due libri sul ciclismo di Roberta Pasqualetto

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runo Carraro è nato nel 1938, vive e lavora a Massanzago, dove gestisce una ditta specializzata nella distribuzione e vendita di bibite assieme al figlio Andrea. Bruno Carraro ha fatto la quinta elementare a Santa Maria di Sala, poi ha lavorato nel settore del mobile a Como e all’Alfa Romeo di Milano. Dopo qualche anno è tornato in Veneto e ha cominciato a commerciare bibite e acque minerali assieme a un cugino di Spinea. “Io e mio cugino, abbiamo lavorato un po’ di anni assieme, poi ho aperto una ditta con mio figlio Andrea. Nel comprensorio del mirese non c’è una casa dove non abbiamo portato l’acqua”.  Lei lavora in questo settore dal 1968 cosa è cambiato? “Questo commercio è completamente cambiato da quando abbiamo cominciato. Una volta si vendevano molte più bibite gassate e alcolici, nei camioncini caricavamo di tutto. Oggi principalmente commerciamo acqua minerale, che costituiscono circa l’ottanta per cento di quello che vendiamo. Noi teniamo 36 marchi diversi di bibite e commerciamo undici milioni di bottiglie l’anno, abbiamo un grande magazzino all’ingrosso”.  L’argomento acqua è sempre di grande interesse, quale acqua si deve bere? Messaggio elettorale a pagamento

“Le aziende fornitrici ci informano sui vari prodotti e ci riferiscono che l’acqua non cambia quando è conservata nelle bottiglie di vetro; bere in vetro è bere sicuro. L’acqua nel vetro non teme l’esposizione al sole, per questo è stata emanata anche una legge che vieta di esporre al sole l’acqua in plastica”.  Il vetro è migliore della plastica anche per l’ecologia. “Proprio così! La plastica diventa un problema per lo smaltimento. All’estero le bottiglie in plastica sono tassate e hanno una cauzione, qui da noi questo concetto deve ancora arrivare”.  Secondo lei quale potrebbe essere una ricetta anticrisi? “Nel mio settore, se l’Italia utilizzasse il sistema del vetro, ci sarebbero migliaia di posti di lavoro in più; solo qui da me servirebbero almeno altre quattro persone. Ci sarebbe più giro per le consegna delle cassette e per il ritiro dei vuoti”.  Soddisfazioni? “Tante! Noi lavoriamo a contatto con la gente, construendo un rapporto diretto. Sono anni che non consegno più bibite a domicilio e ancora la gente mi manda a salutare; questo mi fa molto piacere”.

Lo scrittore Bruno Carraro

Passioni? “La mia passione è la bicicletta. Un tempo gareggiavo e adesso sono vice-presidente del museo nazionale del ciclismo santuario Madonna del Ghisallo a Como. Partecipo all’organizzazione del Giro d’Italia e quest’anno sono riuscito a farlo passare per Sant’Angelo, il paese dei campioni Toni Bevilacqua e Mario Vallotto. Nel 1974 sono venuto a Sant’Angelo e ho visto che si erano dimenticati i due campioni internazionali e così mi sono messo a fare delle ricerche, poi il comune ha dedicato una piazza a Bevilacqua è una via a Vallotto. Al giro d’Italia a Nizza ho incontrato il giornalista Claudio Gregori e con lui abbiamo pensato di scrivere un libro per il campione Bevilacqua: Labrón”.  Qual è il compito del vice-presidente del museo? “A fine Giro d’Italia raccolgo le maglie dei campioni, e le bici se me le regalano; poi porto tutto al museo. Nel museo ci sono circa duecento biciclette esposte tra 

queste quelle di Coppi, Bartali, Moser; inoltre ci sono 860 maglie. Per il mio impegno sono stato ricevuto da tre papi: Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio; i papi in carica sono presidenti onorari del museo”.  Dopo il primo libro è arrivato il secondo. “In seguito è stato pubblicato Abici sempre scritto dal giornalista Gregori. Per entrambi i libri io ho raccolto le informazioni che ho dato al giornalista Claudio Gregori, grande appassionato di sport, per le spese hanno partecipato i fratelli Bugin e Beato, Enzo De Gasperi e il cavalier Toni Tommasini”.  Le hanno conferito anche il titolo di cavaliere d’Italia. “Nel 2007 sono stato eletto Cavaliere al merito della Repubblica, la proposta proveniva dal consiglio dei ministri, mi sono stati riconosciuti i meriti per i due libri che ho promosso e curato, per il ruolo al Ghisello e per l’impegno di ricordare i due campioni sportivi”.


22 Cultura Cultura Continua la serie di concerti nella Filanda Romanin Jacur

“Filanda in musica”, musicisti in mostra La rassegna vede la partecipazione di una decina di musicisti, tutti del salzanese, che si esibiscono gratis di Anna Michieletto

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niziativa unica nel suo genere, “Filanda in musica”, è la rassegna di concerti, diversa per generi e musiche, accolta e promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Salzano e da Ubijazz. L’iniziativa, che si svolge nella cornice d’eccezione della Filanda RomaninJacur, si delinea non solo come una rassegna musicale di qualità e spessore, ma anche come segnale di una cittadinanza attiva e attenta alle proposte del Comune. La rassegna vede la partecipazione di una decina di musicisti, tutti residenti nel salzanese e che possiedono un curriculum di tutto rispetto con una pluriennale esperienza concertistica a livello nazionale e internazionale, che hanno deciso di riunirsi per offrire gratuitamente, alla propria comunità, ben quattro serate all’insegna della buona musica. Le serate, iniziate già nello scorso mese di marzo e che hanno visto la partecipazione di un gran numero di persone, continueranno con altri due concerti venerdì 17 aprile, alle ore 20.30, con la serata dal titolo “L’Ottocento in rosa”, che vedrà il duo pianoforte a quattro mani di Caterina Marcuglia e Laura Carraro. Mentre venerdì 24 aprile sarà la serata dedicata a “Il jazz e le colonne sonore” con la partecipazione di Sara Baruzzo e Laura Casadei (Violino); Luca Zanetti (Viola); Emanuela Baccega (Violoncello);

Giacomo Casarin (Contrabbasso); Maria Letizia Pizzato (Flauto); Omar Francescato (Fisarmonica); Sara Scatto e Caterina Marcuglia (Pianoforte). Le serate non saranno animate solamente dalle dolci note delle musiche proposte, ma saranno accompagnate anche da poesie e letture proposte dal “Gruppo Lettori Volontari di Salzano”. Particolarità di tutta la rassegna è, inoltre, la presentazione, ad ogni concerto, di un brano del compositore Omar Francescato. “L’iniziativa, a carattere gratuito, è stata fortemente voluta dal Comune poiché, anche se dagli ultimi dati, si hanno riscontri positivi sull’economia, la crisi continua i suoi effetti su tutto il territorio e questi concerti rappresentano una buona

occasione di ricreazione e di formazione della comunità. Le date precedenti, quella del 13 marzo, dal titolo “Atmosfere suggestive e improvvisazione” - un duo flauto traverso e arpa, e la serata del 20 marzo, “Miniature e canzoni” – tutte le musiche e arrangiamenti a cura di Omar Francescato, sono riuscite a proclamare la rassegna “Filanda in Musica” come un evento di tutto rispetto e di sicura affermazione. Il successo di pubblico e di critica ottenuto, ha dimostrato quanto, proprio in questi momenti in cui è difficile far quadrare il bilancio sia familiare che pubblico, la buona cultura rappresenti non solo un veicolo imprescindibile di crescita e di aggregazione per tutti i cittadini del Comune di Salzano.”

Biblioteca

Al via la terza edizione, “+Libri +Liberi”

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er il terzo anno riparte la rassegna d’incontri “+Libri +Liberi”, che, visto l’apprezzamento del pubblico e l’interesse suscitato nel corso delle precedenti edizioni, l’assessorato alla cultura del Comune di Salzano e l’associazione “Gruppo Lettori Volontari di Salzano” ha voluto rinnovare anche in questa primavera del 2015. Si tratta di un ciclo di incontri nel corso dei quali vengono presentati libri e autori, con storie ed esperienze che possono parlare direttamente alla vita di ciascuno. Il filo rosso che vuole unire tutti e sei gli incontri della rassegna è la “memoria”, sia come memoria storica, legata agli anniversari della Grande Guerra e il Settantesimo della Liberazione, e la memoria privata, da intendersi come rievocazione di vissuti e di sentimenti personali. La rassegna inizierà giovedì 23 aprile con una serata dal titolo “Lassù è casa mia. L’angelo del Grappa”. La sera successiva, venerdì 24 aprile, sarà la volta di “Fiori di sale”, mentre, giovedì 30 aprile la serata sarà all’insegna della memoria storica e vedrà il titolo di “Salzano tra Fascismo e Resistenza”. Dopo una pausa di due settimane, giovedì 14 maggio, sarà la volta di “Quando l’amore guarisce” e, l’incontro del 21 maggio, avrà il titolo “Il contrario di polvere”. Tutte queste serate avranno luogo nella biblioteca comunale e inizieranno alle 20.45. Per l’ultimo serata, dal titolo “Muffa e glicine”, programmata per il 28 maggio, si è voluta scegliere la cornice della Filanda Romanin-Jacur per ricordare la centralità della memoria nella comunità salzanese e per dimostrare, ancora una volta, da quante bellezze ricche di storia sia composto questo paese. A.M.

NEWS Scuola e spettacoli

Premiati i ragazzi del laboratorio “Educare al teatro”

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li studenti del laboratorio teatrale “Educare al Teatro” del Liceo Veronese sono stati premiati dal sindaco Giuseppe Casson e dal vicesindaco Luigi De Perini che lo scorso 1 aprile hanno fatto visita alla scuola, accolti dal dirigente scolastico Luigi Zennaro, per consegnare una targa ai ragazzi che hanno partecipato al Festival Internazionale TeatroLab con lo spettacolo, “Strane cose Teseo quelle di cui parlano questi innamorati”, dal Sogno di W. Shakespeare, produzione anno scolastico 2013/14. I ragazzi hanno calcato le scene del Teatro La Rocca Tagliavini, di Novellara, Reggio Emilia, lo scorso 17 marzo. “La nostra amministrazione ha voluto sostenere questo progetto didattico, nella consapevolezza della validità di tali programmi formativi realizzati nel territorio ed inseriti in circuiti più ampi” ha spiegato Casson. “Il nostro spettacolo è stato selezionato per partecipare al Festival, nei cui obiettivi educativi ci siamo pienamente riconosciuti. Il Festival Internazionale TeatroLab ha infatti proposto un ricco programma di spettacoli realizzati da numerosi istituti superiori italiani ed europei. Il filo conduttore della rassegna è stato il tema della felicità raccontata attraverso storie che parlano di e ai ragazzi”, ha rilevato la professoressa Patrizia Aricò, responsabile del laboratorio che ha seguito regia e coreografia della messa in scena, in collaborazione con il professor Filippo Brunello che ha curato le parti del testo in lingua inglese.Gli studenti che hanno partecipato al laboratorio sono Alvise Renier III Classico, Benedetta Fornaro III Classico, Martina Raule II Classico, Giacomo Zampaolo II Classico, Alessia Boscolo II Classico, Paola Venerucci II Classico, Claudia Nordio I Classico, Jlenia Renier I Classico, Chiara Telandro I Classico, Francesca Rossetti I Classico, Leonardo Spinadin I Classico, Anna Furlan V Ginnasio, Stefania Lazzaretto V Ginnasio, Matteo Crivellari III B Sc., Marta Vianelli III Lin., Linda Nardo III Lin., Claudia Ardizzon III Lin., Alice Mancin III Lin., Aurora Da Re III Lin., Martina Tiozzo Brasiola III Lin., Elisa Penzo II Lin. E Riccardo Ciriello II B Su. Alvise Renier è il primo segnalato per l’ammissione alla Summer School, laboratorio delle arti e dello spettacolo, per il periodo estivo.



24 1 Cultura provinciale Cavarzere A vent’anni dal debutto dell’orchestra “Tullio Serafin” il prossimo 16 maggio sarà la volta di una nuova formazione di giovani talenti della musica

Il maestro Banzato presenta la “Serafin youth symphony orchestra” V

ent’anni fa, era il 14 maggio 1995, in un Duomo di S. Mauro di Cavarzere si presentava per la prima volta al pubblico la neonata Orchestra “Tullio Serafin” di Cavarzere: formazione che festeggia quest’anno il 20° anniversario e destinata a diventare, nel corso degli anni, protagonista principale dei più prestigiosi eventi musicali del territorio. Sotto la guida del suo fondatore e direttore M° Renzo Banzato, l’orchestra ha tenuto più di trecento concerti, oltre a numerose trasmissioni e registrazioni televisive, incisioni di Cd e Dvd, facendosi apprezzare sia a livello nazionale che oltre confine. Nasce ora, nel segno della continuità, una nuova formazione orchestrale che si propone come finalità principale la promozione e la valorizzazione delle giovani risorse musicali presenti nel territorio: il tutto con un forte richiamo al M° Tullio Serafin, magistrale interprete di innumerevoli pagine tratte dal repertorio lirico e non solo. Ed il concerto inaugurale della nuova formazione sinfonica, composta da ben 40 giovani musicisti seriamente impegnati nello studio della musica nei conservatori limitrofi, non poteva che tenersi nel teatro intitolato al grande direttore d’orchestra cavarzerano.

Il mestro Renzo Banzato in alto il teatro Tullio Serafin a Cavarzere La realizzazione del progetto “Serafin Youth Symphony Orchestra”, appoggiato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Cavarzere, si deve all’iniziativa, creatività e instancabile intraprendenza del M° Renzo Banzato (nella foto), docente presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria, che della diffusione della cultura musicale presso ampi strati della popolazione e soprattutto della promozione dei giovani talenti musicali ha fatto una delle sue principali ragioni di vita. Dopo aver fondato, nel 1989, il Coro “Tullio Serafin” (che ha recentemente celebrato i 25 anni di attività), il M° Banzato ha successivamente costituito, nel 1995, l’Orchestra “T. Serafin”. Sempre attento alle dinamiche del mondo giovanile e costantemente attivo nel campo della didattica

musicale (settore nel quale ha curato anche alcune sue apprezzate pubblicazioni), nel 1998 ha attivato l’Orchestra Giovanile “S. Pellico” di Chioggia mentre, nel 1999, ha istituito, insieme al Preside Ugo Pavanato, il Corso ad Indirizzo Musicale presso la Scuola Media “A. Cappon” di Cavarzere, all’interno del quale ha fondato l’omonima orchestra, con la quale ha conseguito (nel 2003) il primo premio al 5° Concorso Nazionale “Zangarelli” a Città di Castello. E molti di quegli studenti, che hanno successivamente proseguito gli studi musicali e che sono ormai prossimi al conseguimento del diploma presso i conservatori della regione, sono divenuti la struttura essenziale che ha portato alla costituzione di un organico sinfonico completo in ogni sezione strumentale: archi, le-

Fotografia. la mostra a Villa Pisani di Stra

“itAliAni A tAVolA 1860-1960. storiA fotogrAficA dell’AlimentAzione, dellA cucinA e dellA tAVolA in itAliA”

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ento anni di storia degli italiani a tavola documentati in cento fotografie. E’ stata inaugurata lo scorso 28 marzo e rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 31 ottobre l’originale mostra “Italiani a tavola 1860-1960. Storia fotografica dell’alimentazione, della cucina e della tavola in Italia”. La mostra è allestita presso i locali di Villa Pisani a Stra (nella Riviera del Brenta). ed è organizzata e promossa dal Museo Nazionale di Villa Pisani e la società Munus. Curata dal professor Alberto Manodori Sagredo è organizzata in collaborazione con la LInk Campus University ed è patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Stra. La mostra, nell’anno dell’imminente Expo Milano 2015 sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” dedicato al tema dell’alimentazione, racconta, attraverso preziosi originali fotografici, cento anni di tradizioni, abitudini, gesti pubblici e privati, luoghi e occasioni degli italiani a tavola. Un documento sull’enogastronomia italiana e sulla cucina d’Italia, sulla produzione alimentare e il suo commercio relativi ad ogni regione, provincia, città grande o piccola che sia. Le fotografie sono una testimonianza indiscutibile dell’identità alimentare italiana, che è identità culturale di un intero Paese. Nelle fotografie degli italiani a tavola ritroviamo i segni riconoscibili della sua storia alimentare, le differenze e le condivisioni di modi e comportamenti, di ricette e di gusti, di gesti conviviali, che hanno segnato il cammino dell’alimentazione italiana, sia regionale che nazionale: scene d’osteria

dell’Ottocento, banchetti nei ristoranti dei grandi alberghi della nuova Italia, tavole imbandite per riunioni politiche o per festeggiare matrimoni e anniversari, scampagnate o colazioni all’aperto in montagna o al mare, il cibo scarso nelle città italiane segnate dalla Seconda Guerra Mondiale, i brindisi degli artisti in trattorie storiche e quelli degli innamorati, le balie e le mamme che danno da mangiare ai bimbi e le tavole modeste dei collegi, quanto quelle disciplinate delle caserme militari, i tavoli all’aperto delle gelaterie e delle pizzerie. E ancora: i forni e i fornai, i pescatori con il pesce nelle barche e le pescherie, i contadini che trasportano frutta e verdura in città, prima su carri e poi su furgoni, i negozi che espongono i prodotti a buon mercato e quelli più esclusivi, dalle antiche “pizzicherie” e “norcinerie” alle pregiate pasticcerie, ai ristoranti alla moda come alle “fraschette” dei Castelli Romani o i “bacari” a Venezia. La storia d’Italia, come insegnò il grande Pellegrino Artusi con il suo capolavoro “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, passa per la cucina e la tavola. Nel contesto della mostra anche un concorso fotografico internazionale di fotografia contemporanea che metterà a confronto l’Italia a tavola di ieri, presentata alla mostra, con quella di oggi. Possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni. Le foto pervenute saranno pubblicate sulla pagina fcebook del Concorso e sottoposte al Comitato di selezione. Le finaliste saranno esposte a Villa Pisani. Info www.villapisani.beniculturali.it

gni, ottoni, arpa, pianoforte, percussioni. Si può quindi ben comprendere la crescente attesa per la serata inaugurale del prossimo 16 maggio, tanto più che il repertorio scelto dal M° Banzato sarà interamente dedicato al suggestivo mondo delle colonne sonore: saranno infatti proposte, nella versione sinfonica originale, le più celebri musiche da film composte da H. Mancini, E. Morricone, E. Bernstein, J. Barry, A. Silvestri e altri ancora. Il tutto sarà reso ancora più coinvolgente attraverso la proiezione delle immagini più significative, tratte dai lungometraggi via via proposti, che accompagnerà l’esecuzione dei brani in programma. Fra le finalità della nascente “Serafin Youth Symphony Orchestra” vi è anche il sostegno nei riguardi di iniziative legate al mondo del volontariato e della beneficenza;

è pertanto prevista, all’ingresso, un’offerta da destinare all’Unitalsi per le principali necessità dell’associazione. Nel corso della serata, che sarà presentata dal professor Paolo Fontolan, si svolgerà inoltre la cerimonia “Onore al Merito”: premiazione degli studenti (e non solo) che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 20132014. Il concerto, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cavarzere, in collaborazione con il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria e con il prezioso sostegno della Ditta A. Turatti di Cavarzere. L’orario di inizio è fissato per le ore 21.00. Info e prenotazione dei posti presso: Città di Cavarzere – Ufficio Cultura (Tel. 0426-317190; e-mail: ufficio.cultura@ comune.cavarzere.ve.it).

Letteratura L’ultima fatica di Francesco Permunian

“La Polvere dell’infanzia” U

n viaggio nel tempo, un lento fluire di ricordi e di suggestioni, riemersi dall’infanzia, fissati per sempre nella carta dalla sua inconfondibile penna. È questa la nota dominante dell’ultima sinfonia letteraria di Francesco Permunian, riconosciuto dalla critica come una delle voci principali della narrativa italiana degli ultimi vent’anni. La sua lente letteraria questa volta torna nel Polesine, nella Cavarzere della sua infanzia. Un terra appena uscita stremata dalla guerra, dove sono ancora fresche le cicatrici della lotta partigiana e in cui piomberà a complicare le cose l’alluvione del Po. Perfetta fusione fra romanzo e diario, “La polvere dell’infanzia” si distende fra memoria e artificio narrativo, sempre attraverso lo strumento straordinariamente efficace e impietoso della parodia. Ecco dunque sfilare sotto gli occhi del lettore una diabolica coppia di fornai in cerca di vendetta, un vecchio filosofo ubriacone che regala perle di saggezza, la voce commossa di Giovanni Battista Meneghini, mentre ricorda e rimpiange la sua adorata Maria Callas, grazie a due lettere da lei indirizzate al suo mentore Tullio Serafin. Il vero protagonista del libro è però soprattutto il Polesine, nel fantastico immaginario di Permunian esso assume i contorni universali del mondo intero, così simile e, allo stesso tempo così diverso, dalla campagna cavarzerana di qualche decennio fa. Insieme alle inevitabili tresche paesane e alle grottesche vicende di una provincia più viva che mai, lo scrittore svela anche una parte sepolta di storia del Dopoguerra italiano. Nel capitolo che fa da incipit al libro, l’autore parla della sua terra d’origine, di “immobilità e monotonia del paesaggio” e di “estati interminabili e roventi, seguite da inverni umidi e nebbiosi”. Un racconto che si snoda tra ricordi di momenti vissuti e pericoli scampati, alternati a inserti descrittivi in cui emerge appieno l’abilità dell’autore, capace di delineare con pochi tratti il suo Polesine. Ad arricchire il testo, è presente nel libro, in uscita a maggio con Nutrimenti, una galleria di fotografie d’epoca, che contribuiscono a tracciare il prezioso ritratto di un Polesine che forse oggi non c’è più. Nicla Sguotti

Francesco Permunian e sotto l’ultimo libro dell’autore cavarzerano


Sport 25 2 Jesolo Tutto pronto per la rassegna internazionale di calcio giovanile

Venezia Cup, al via la nona edizione di Roberta Pasqualetto

3 partite per squadra nelle categorie allievi, giovanissimi ed esordienti; per la categoria pulcini anche 4 o più partite. La manifestazione ha anche una valenza turistica perché le squadre soggiorneranno nelle strutture alberghiere al Lido di Jesolo. All’edizione precedente hanno partecipato oltre 60 squadre italiane. “Ci aspettiamo l’arrivo di mille persone. Le squadre provengono da tutta Italia e dall’estero; abbiamo anche una società dal Belgio, dall’Austria e dall’Albania – dicono Roberto Palesa e Roberto Fontanella titolari 2Erre e organizzatori del torneo – noi puntiamo a sviluppare sempre al meglio l’organizzazione

Sport e solidarietà

“pAnchinA doc”, tutti i Vincitori

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ue appuntamenti che hanno visto lo sport e la solidarietà andare a braccetto si sono svolti nelle scorse settimane nel territorio in Riviera del Brenta. A Sambruson di Dolo, in villa Cà Zane Martin, si è tenuta la cerimonia di premiazione della sesta edizione del premio Panchina Doc del Triveneto. Di assoluto rilievo i personaggi dello sport che sono stati premiati dalla giuria, composta da imprenditori, appassionati di sport e giornalisti con la collaborazione della rivista Business Shoes di Federico Lovato e Diego Mazzetto. Ad essere premiati sono stati: Paolo Nicolato, attuale allenatore del Lumezzane (Lega Pro), che la scorsa stagione ha vinto il titolo di Campione d’Italia Primavera con il Chievo; Beatrice “Bebe” Vio, campionessa mondiale under 17 di scherma paraolimpica; Sara Cardin, di Conegliano, campionessa del mondo di Karatè; Giulia Compagno, di Campagna Lupia, campionessa del mondo kick boxing; Daniel Niero, di Mirano, due volte campione del mondo di pattinaggio; Miguel Martinez Mendez, allenatore della squadra di basket femminile Famila Wuber Schio; infine il giornalista e scrittore trentino Carlo Martinelli, che ha ricevuto il premio alla carriera. Il Premio Panchina Doc del Triveneto è motivato da una finalità benefica: i fondi raccolti durante la serata di premiazione sono interamente devoluti all’associazione Team For Children Onlus, presieduta da Chiara Azzena Girello, che collabora con i medici della clinica di Oncoematolgia Pediatrica di Padova fondata

uisp

rAccoltA firme per riVedere l’utilizzo del certificAto medico

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a venerdì 1 a domenica 3 maggio, Jesolo ospita la nona edizione di Venezia Cup, torneo internazionale di calcio giovanile. Il torneo internazionale mette in campo le squadre italiane e straniere che si sfideranno nelle due giornate di calendario competitivo. Venerdì 1 maggio è la giornata d’inaugurazione ufficiale dell’evento e della sfilata delle squadre. Dopo l’arrivo e la registrazione delle quadre, la sera alle 18 la riunione tecnica per dirigenti di ogni società partecipante. Durante la serata si terrà la grande cerimonia inaugurale con la sfilata di tutte le squadre al centro di Jesolo. Sabato 2 cominciano le gare di qualificazione di tutte le categorie nei campi sportivi assegnati. E’ previsto per i partecipanti del tempo libero per le visite e le gite turistiche. Domenica mattina si terranno le finali per tutte le categorie e la cerimonia di premiazione. Le competizioni si svolgono sui campi di calcio in erba naturale di Jesolo Lido, Jesolo, Cavallino–Treporti, Eraclea e Passarella. Il torneo avrà regolare autorizzazione F.I.G.C. e si svolgerà secondo i regolamenti ufficiali della F.I.G.C. S.G.S.. Non saranno ammesse al torneo, squadre o giocatori non regolarmente tesserati con la F.I.G.C. per la stagione sportiva 2014/15. Minimo garantito: sono garantite

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dal professor Luigi Zanesco, fornendo alla scuola in ospedale tutto il materiale didattico e aiutando le famiglie dei bambini ricoverati. Gli organizzatori hanno coinvolto anche i ragazzi del Ceod “Stella Polare” di Olmo di Martellago, che hanno dipinto il premio, e da quest’anno gli studenti del liceo artistico Guggenheim di Venezia, che hanno realizzato il manifesto. Altra iniziativa benefica ha visto protagonista Filippo “Pippo” Maniero, ex calciatore di Venezia, Padova, Parma, Milan, Palermo e Torino, che al ristorante “La Perla Rosa” di Borbiago di Mira ha presentato il proprio libro “Il mio sogno nel pallone” edito da Edizioni inContropiede. Il libro racconta la carriera ventennale di Pippo Maniero svelando storie e aneddoti e contando sui contributi di ex compagni e allenatori. Alla presentazione erano presenti tra gli altri Vittorio Scantamburlo, scopritore di Maniero che poi lo portò al Padova, ex giocatori del Venezia come Mattia Collauto, Mauro Zironelli e Michele Serena, e tifosi del Calimero Club di Mira. Anche l’intero ricavato del libro sarà devoluto all’associazione G.P. Team For Children di Padova.

tecnica, questa zona balneare è molto richiesta per la manifestazione e per la vicinanza con Venezia; elementi che rendono l’evento unico, anche il Comune collabora per la buona riuscita del torneo. La kermesse sportiva inizierà con la sfilata delle squadre nel centro, da piazza Mazzini a piazza Aurora, un corteo di grandissimo impatto”. I partecipanti saranno premiati con una medaglia ricordo, i primi, secondi, terzi e quarti classificati, di ogni categoria , riceveranno una coppa e tutte le altre squadre un gadget ricordo. Per maggiori informazioni si può scrivere a info@ torneigiovanili.com.

isp (unione italiana sport per tutti) ha lanciato una raccolta firme per rivedere l’utilizzo del certificato medico per le attività sportive non agonistiche. L’associazione non mette in discussione la valenza del certificato, ma chiede che sia fatta una revisione in vista dei costi del documento medico. L’attività fisica e motoria porta benefici alla salute delle persone, e le politiche europee, i programmi ministeriali come “Guadagnare Salute”, i progetti promossi da Ulss, gli enti locali e le scuole riconoscono l’importanza dello sport per contrastare la sedentarietà. Il Coni, ha definito che: la riduzione dell’1% di soggetti inattivi in Italia porterebbe un beneficio incrementale annuo di 80 milioni di risparmio di spesa sanitaria e non “Nessuno mette in dubbio che la tutela della salute degli sportivi sia prioritaria, anzi, il prezioso lavoro quotidiano delle migliaia di associazioni sportive dilettantistiche nei territori, è teso a rendere più accessibile l’attività motoria e a promuovere stili di vita sani – dice il presidente Uisp Paolo Peratoner - tuttavia, questa normativa riflette una concezione dello sport come una potenziale minaccia per la salute da una parte e dall’altra come un modello che guarda al professionismo e alla competizione. In un periodo di crisi economica come questo, ogni spesa può diventare un ostacolo alla pratica sportiva. In Veneto, il prezzo consigliato dalla Federazione Italiana dei Medici di Famiglia (FIMMG) in alcune province arriva anche a 50 euro”. Se il certificato medico obbligatorio è pensato a tutela della salute dei cittadini, dove essere gratuito o a prezzi accessibili, il rischio è quello dell’aumento R.P. dell’inattività tra la popolazione.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Le storie e le testimonianze Il racconto di chi ha intrapreso una nuova strada

Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiare Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende di Nicola Stievano

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on solo crisi e suicidi, non solo licenziamenti e cassa integrazione. Il Veneto che lavora e che produce finalmente “fa notizia” anche in positivo. Accanto ai fallimenti e alle proteste sindacali per i tagli di personale e di stipendi emergono anche le storie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che raccontiamo anche in queste pagine, come in quelle che coinvolgono aziende più grandi. Nei giorni scorsi, giusto per fare un esempio, il New York Times ha dedicato un approfondimento di un’inchiesta sugli effetti della crisi alla storia della Zanardi Editoriale: dopo la morte per suicidio di

uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liquidazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte altre, a conferma della volontà di superare le difficoltà del momento e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade. I giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come raccontiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si interroga anche sull’effettivo impatto del “job act” sul mondo del lavoro visto che il nodo da proprio nelle assunzioni a tempo indeterminato.

La start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti

Lampione spento? Te lo dico con lo smartphone

di Nicola Cesaro

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n’applicazione per mappare e gestire tutti gli impianti luce cittadini. Parte dalla Bassa Padovana la brillante idea di “Edylight”, app pensata da Tre Informatica, startup che sviluppa soluzioni web innovative e che ha avuto l’onore e il merito di essere invitata anche a Smau Padova 2015, la grande fiera dedicata all’informatica e alle nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione per la mappatura dei punti luce. Permette di gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nella segnalazione dei malfunzionamenti” spiegano da Tre Informatica “Ogni punto luce viene dotato di un adesivo con uno specifico QrCode. L’utente si collega ad una web app per l’invio delle informazioni necessarie. Con questo sistema invece è sufficiente un browser per essere operativi. Il Comune avrà link e adesivi personalizzati. Sarà sufficiente la prima scansione del QrCode porterà al censimento del lampione e dalla seconda in poi... spazio ai cittadini”. Con l’aspetto sociale – assicura la startup - si noterà subito un risparmio nella gestione: “Pensiamo a quando i cittadini dicono che “il lampione davanti casa è spento”. E poi trovarlo quel punto luce! Con “Edylight” invece i cittadini segnaleranno in modo specifico e gli operatori potranno recarsi sul posto con la precisione delle coordinate gps”. C’è poi la questione del risparmio: “La telegestione tradizionale costa ai Comuni intorno ai 150 euro a lampione. Edylight ha un costo irrisorio: per il controllo di 2.000 punti luce si spendono 420 euro di canone annuale, oltre ai 2.024 euro di avvio della start up”. L’azienda si distingue non a caso sia per la giovane età dei suoi protagonisti che per il rispetto delle “quote rosa”: la startup vede infatti l’impegno costante di Silvia Ferrari, Erika Muraro, Ste-

fano Giraldo, Federica Caradonna e Giulia Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni e arrivano da Bassa Padovana e Polesine. Ma non è così facile… “Oltre a Smau, abbiamo ottenuto la collaborazione del Comune di Fiesso d’Artico per la sperimentazione di questo sistema. Stiamo poi raccogliendo interessi dalle realtà più attente alle tecnologie sociale, alcuni Comuni del Trentino Alto Adige e altri Paesi europei. E’ tuttavia spiacevole vedere che la provincia di Padova si copre gli occhi di fronte ad una startup di giovani. Lanciamo un appello per essere almeno ascoltati: le microimprese della bassa padovana rischiano seriamente l’estinzione e sono costrette ad emigrare all’estero. Chiediamo ai sindaci di dimostrare maggiore sensibilità per questo tipo di soluzioni: troppo spesso sono stati fatti proclami di sostegno all’imprenditoria giovanile senza nessun seguito. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti”.

goVerno poletti: “in Veneto 23 milA Assunzioni”

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l ministro del lavoro Giuliano Poletti è arrivato a Santa Maria di Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle scorse settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il lavoro in Italia. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Miranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei rappresentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il ministro Poletti, di fronte a quasi 200 persone, ha subito sfoderato i dati positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fin qui portate avanti. “Nei primi due mesi del 2015, abbiamo assistito in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempo indeterminato grazie alle normative sulle decontribuzioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Di queste, 23 mila sono assunzioni sono state fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono per lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione coordinata e continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determinato. Le assunzioni di nuove persone sono state poche ad ora. Aspettiamo di vedere a fine aprile i risultati del Jobs act cioè il contratto a tempo determinato a tute- Il ministro del lavoro le crescenti. Voglia- a Santa Maria di Sala mo che il lavoro ha ribadito la volontà precario costi di di spingere sui contratti più di un contratto a tempo indeterminato a tempo indeterminato e nel contempo vi sia più flessibilità” Il ministro del Lavoro ha ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di rendere nuovamente le assunzioni a tempo indeterminato la norma, e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo giovani, che lo erano già di fatto dalla fine degli anni Novanta, ma anche quarantenni e cinquantenni che ha sottolineato il ministro perdendo il posto” ora fanno fatica a ricollocarsi nel mercato del lavoro”. “Formare qualcuno, investire su di lui e poi mandarlo via, magari per ricominciare tutto da capo a distanza di qualche tempo, è insensato e irrazionale – ha detto Poletti – il problema del nostro Paese, d’altronde, non è mai stata la mancanza di incentivi, quanto la presenza di troppi ostacoli. Noi vogliamo rimuovere questi impediA.A. menti e liberare la strada per tutti”.


Il Veneto in primo piano 27 1 Il racconto Dario Carturan dopo i cinquant’anni ha deciso di cambiare vita sperimentando una formula

Dopo tanti impieghi il successo sul palcoscenico E’ stato rappresentante e ristoratore, poi ha deciso di mettere a frutto la sua verve comica di Nicola Cesaro

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i sono mille modi per reinventarsi un lavoro. C’è anche chi, a cinquant’anni suonati e dopo una vita passata a fare il rappresentante e il ristoratore, decide di salire su un palcoscenico e di fare l’attore. E’ una scelta vincente quella di Dario Carturan, 63 anni di Palugana di Ospedaletto Euganeo, oggi diventato una figura di spessore nel mondo dell’intrattenimento. I suoi spettacoli “personalizzati” sono eventi che assicurano il “tutto esaurito” in ogni teatro e in ogni piazza. “E pensare che non nasco certamente attore - racconta Carturan - Dopo il diploma ho cominciato a fare il rappresentante di enciclopedie, attività che ho portato avanti per anni. Poi la crisi del settore si è fatta sentire e mi

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sono buttato nel mondo della ristorazione, aprendo un locale di successo nel mio paese”. Cinque anni di ottimi risultati, quindi ancora un cambio di professione e il ritorno alle vendite porta a porta, prima nel mondo del fotovoltaico e poi nel settore alimentare, fino al 2002, anno in cui è maturata l’idea rivoluzionaria nella vita professionale di Carturan: “Io ero quello che ai raduni tra colleghi o nei momenti di festa con amici sapeva intrattenere le persone. Su spinta di alcune persone, in quell’anno, ho organizzato uno spettacolo in arena a Montagnana è lì ho fatto il pienone. Mi è bastato qualche mese per capire che quel mondo poteva regalarmi ben più di qualche serata

all’anno”». Carturan ha avuto “il coraggio di crederci e di investire tutto nel mondo della recitazione. Mi sono detto: e se lo facessi come lavoro?”. E così è nata una formula innovativa: l’attore viene di fatto chiamato da Comuni, enti e associazioni per animare particolari eventi e raccontare precise storie. Si va dal recupero degli antichi mestieri di un territorio ai fatti storici di un determinato periodo o di un Comune, passando per la serate dedicate alla sclerosi multipla e per il delicato tema del bullismo: Carturan sa raccontare questi temi con delicatezza e comicità, in un mix che gli garantisce sempre un fragoroso applauso a fine serata. Oltre a uno “stipendio” a fine mese.

Il racconto di Silvia Brognara, rimasta senza lavoro a 38 anni

dopo il licenziAmento riportA “in VitA” l’edicolA dellA stAzione di roVigo chiusA dA Anni

’ passata prima attraverso la cassintegrazione, poi attraverso mobilità e licenziamento. Un percorso doloroso e devastante, ma purtroppo non inconsueto in questo periodo. Silvia Brognara, 38 anni, rodigina, ha però reagito, costruendosi una opportunità che le ha consentito di riprendere fiducia in se stessa e di potere guardare con meno preoccupazione al futuro. E’ lei stessa a raccontare la propria storia. “Ci sono stati momenti molto difficili e di profonda disperazione, dopo la perdita del lavoro –

racconta – Ma ad un certo punto mi sono detta: ‘Sa cosa c’è? Mi metto in proprio’”. Facile da dire, meno da fare, viene spontaneo pensare. La 38enne però ha pensato bene a come muoversi. “Mi è sempre piaciuto molto il mondo dell’editoria – prosegue – Allora ho pensato a una edicola. E’ stato a questo punto che mi sono informata e ho scoperto che quella della stazione era chiusa. Possibile? L’edicola della stazione del capoluogo chiusa?”. In effetti era proprio così. E non da poco tempo, ma addirittura da qualche

anno. In pratica, mancava un servizio alla città, e non un servizio banale. Così, dopo le formalità, dopo avere elaborato un progetto con la società delle Ferrovie che gestisce gli spazi commerciali e averne ottenuto il finanziamento grazie al microcredito, Silvia è potuta partire. Ora sta lavorando, e lavorando duro. “Si lavora ogni giorno dalle 6 alle 19 – conclude – Praticamente sono sempre qui. Ma ora sono contenta. Comincio ad avere un gruppo di clienti affezionati e stiamo imparando a conoscerci”. Lo.Zo.

Silvia Brognara


28 4 Il Veneto in primo piano Scuola La testimonianza di Alessio Colcera, insegnante supplente da 14 anni

Una vita da... precario

Ha cominciato ad insegnare nel 2001, con tante aspettative ed entusiasmo. Con il disegno di legge “La Buona Scuola” si aspettava la stabilizzazione e, invece, rischia di rimettere in discussione tutta la sua carriera

Il maestro Alessio Colcera con i suoi alunni

di Ornella Jovane

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e lo ricorda ancora, come fosse ieri, il suo primo giorno di scuola: era il 7 febbraio 2001, aveva 25 anni, ricevette la chiamata il giorno prima. Una segreteria lo chiamò chiedendogli se era disponibile per una supplenza per un posto di sostegno. Sostegno voleva dire handicap e lui, il futuro maestro, non aveva alcuna esperienza e tantomeno competenza per quanto riguardava l’handicap. Si insinuò qualche incertezza come sovente avviene dinnanzi a quel che non si conosce ma la risposta fu “Sì!” Il cuore batteva forte per la fantastica avventura professionale che stava per cominciare, con tanto entusiasmo, motivazione e molte aspettative per il futuro. Finalmente si poteva concretizzare un sogno: quello di dare un contributo nel cercare di creare del valore, valore umano. Da allora sono passati 14 anni, si sono succeduti sette Governi, altrettanti ministri della Pubblica istruzione, ci sono già state tre riforme della scuola italiana, e il maestro Alessio, alla soglia della quarantina, si trova ancora nella condizione di precario - con ben poche aspettative e più di qualche amara e dolorosa delusione da digerire - a fare i conti con il disegno di legge “La Buona scuola” del Governo Renzi che, se dovesse essere approvato così com’è, metterebbe seriamente in

discussione il suo futuro professionale. Alessio Colcera, docente della scuola primaria nella provincia di Venezia, è inserito infatti in quelle graduatorie d’istituto che alla fine - assieme ad altre categorie di insegnanti precari - sono rimaste fuori dal piano delle assunzioni previsto dal disegno di legge sulla scuola e che sono destinate ad essere abolite. Unica chanche di stabilizzazione per chi vi fa parte, stando così le cose, il concorso in previsione per fine 2015. “Molto più di una doccia fredda per chi, come me, ha dedicato gli ultimi 14 anni della propria vita alla scuola, motivato solo ed esclusivamente dalla passione per l’insegnamento”. E’ il commento del maestro Alessio che quest’anno insegna alla scuola primaria N. Sauro di Maerne, nel Miranese, in una classe terza. “Nel corso della mia storia professionale, perché di carriera non si può parlare visto che un insegnante precario ha, “in via continuativa” lo stipendio base, le malattie pagate al cinquanta per cento e dal governo Monti in poi è anche senza ferie per poi essere licenziato a fine anno scolastico, sono cambiati più volte i criteri per abilitarsi e diventare di ruolo” racconta Colcera che nel frattempo ha dovuto ricorrere a spese proprie e ha infine dovuto ag-

grapparsi ad una sentenza della Corte europea anche per vedersi riconosciuto come abilitante il proprio titolo di studio, il diploma magistrale. Quando ha cominciato ad insegnare lo era. Poi, con le varie riforme, il percorso abilitante è stato in varie tappe e via via con diverse modalità ridefinito, alla fine, in un corso di studi universitari, con la laurea in Scienze della Formazione primaria. “Quella dell’insegnamento è stata una scelta di vita che presupponeva di accettare per anni una condizione di incertezza ed instabilità - spiega il maestro Alessio - che alla lunga è devastante. Con il disegno di legge la Buona scuola era lecito, considerate anche le premesse, le slide e gli annunci della vigilia, coltivare la legittima speranza di avere un po’ di giustizia con il riconoscimento del ruolo a persone che sono dentro la scuola da 10-15 anni. Era lecito aspettarsi che fosse eliminato il precariato ma non ignorando completamente i diritti e le aspettative di decine di migliaia di persone, solo rimanendo nell’ambito della scuola primaria”. “Anche perché - prosegue il docente - c’è una sentenza della Corte europea che stabilisce che la pubblica amministrazione non può assumere a tempo determinato per più di 36 mesi. Per anni i vari governi - a prescindere dal colore politico - hanno violato

la riforma della scuola in cantiere. le critiche dei sindacati: Salvatore Mazza Flc-Cgil del Veneto

TROPPO POTERE AI DIRIGENTI, lA NON ASSuNZIONE DEI PRECARI DEllE GRADuATORIE D’ISTITuTO È MANCATA CONSIDERAZIONE DEl PERSONAlE NON DOCENTE: I PuNTI DEBOlI DEllA RIFORMA

“I

l problema centrale della riforma della scuola in cantiere? L’enorme potere discrezionale assegnato al dirigente scolastico. Buona l’idea di attingere dalle graduatorie ad esaurimento, ma restano fuori però gli insegnanti precari che facevano parte delle graduatorie d’istituto”. A dirlo è Salvatore Mazza (in foto) il segretario regionale di Flc – Cgil il sindacato della scuola. “La nuova riforma - dice Mazza- voluta dal Governo Renzi da un lato da una risposta agli storici precari della scuola, quelli cioè inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, dall’altro lascia fuori quelli più giovani che secondo una sentenza della corte europea avrebbero diritto ad essere assunti“. E’ sul potere del dirigente scolastico che i contrasti sembrano più acuti. “Il dirigente scolastico- spiega Mazza- avrà poteri enormemente potenziati rispetto a quelli attuali: potrà assumere discrezionalmente, attingere dalle graduatorie, premiare i docenti che a suo avviso saranno meritevoli, il tutto senza un bilanciamento dei poteri che finora era rappresentato dal consiglio dei docenti e dal consiglio di istituto, che di fatto potranno dare solo dei pareri non vincolanti. Un altro capitolo che crea problemi è quello legato al non ampliamento dell’obbligo scolastico, e la scarsa considerazione per il personale non docente della scuola che è stato bellamente ignorato”. Ignorare il personale non docente nella riforma, secondo Mazza significa creare i presupposti affinché grossi pro-

Il segretario regionale Flc-Cgil Salvatore Mazza blemi “come quelli della sorveglianza e la pulizia delle scuole ad esempio, diventino sempre più esplosivi inficiando anche l’attività didattica”. Infine il tema del 5 per mille. “La possibilità offerta – dice Mazza – ai contribuenti di destinarlo ad una scuola specifica, favorisce le più conosciute o frequentate penalizzando quelle dei piccoli centri. L’idea migliore è che il 5 per mille sia destinato genericamente alla scuola, e da lì ripartito secondo le necessità”. Il 18 aprile i sindacati hanno indetto uno sciopero in tutti i 604 istituti scolastici contro la riforma delle scuola. Alessandro Abbadir

la normativa e leso il diritto dei lavoratori. Era tempo di sanare questa anomalia”. Un’anomalia che non solo rende arduo il percorso di chi ambisce ad insegnare nella scuola ma che ha ricadute anche sugli alunni. “Con questo sistema delle supplenze annuali, fino al 30 giugno, - denuncia il maestro - non si riesce ad assicurare alcun tipo di continuità didattica, educativa e relazionale alla classe che ogni anno si trova a ricominciare con un nuovo insegnante, con le conseguenze negative che ne derivano”. Pur di lavorare nella scuola, il maestro Colcera, come fanno tutti, ha accettato anche di fare supplenze di sostegno. “Ho accettato incarichi impegnativi pur non avendone le competenze, a volte mi sono trovato a gestire situazioni difficili e non sempre consone con quelle che propriamente erano le mie aspettative professionali: avere a che fare con gravi casi di disabilità è un mestiere diverso da quello dell’insegnante e richiede altre abilità. Io, comunque, ho fatto la mia esperienza sul campo, non mi sono mai tirato indietro” racconta con amarezza. “Noi supplenti viviamo in una sorta di limbo - prosegue e denuncia -. A noi, fino alla sentenza della Corte di Giustizia Europea (26 novembre 2014) è stata negata anche la pos-

sibilità di formarci o di specializzarci. Eppure ci sono stati assegnati incarichi di responsabilità che vanno al di là delle indicazioni ministeriali e consistono in progetti che coinvolgono interi istituti, insegnanti, genitori e alunni”. “E’ deludente - dice sconsolato - che la nostra esperienza professionale, maturata in anni di attività, non sia valorizzata come patrimonio culturale, formativo e didattico. Al contrario, con La Buona Scuola, non ha alcun valore. Perché non sottoporci ad un anno di prova e al giudizio di una commissione che possa valutare le nostre competenze e promuoverci finalmente ad insegnanti di ruolo?” Nonostante tante amarezze il maestro Alessio continua con passione, competenza e un innato talento ad insegnare. “Insegnare non è un lavoro come tanti. E’ molto di più. - sostiene - Ogni mattina quando esco di casa per andare dai miei alunni non penso “vado a lavoro”, ma “vado a scuola”. E i suoi alunni lo sanno bene che è un bravo maestro e lo hanno già promosso a pieni voti. Prima di andar via mi fa vedere una maglietta che gli hanno regalato i suoi bambini. Sulla maglietta è stampata una frase: “Il maestro Alessio è la nostra grande quercia!”

PRECARIATO, SVANITE PuRE lE SPERANZE SBOCCIATE DOPO lA PRONuNCIA DEllA CORTE EuROPEA

I

l mondo della scuola, in Polesine, come za, mano a mano che gli anni si susseguono in Veneto, come nel resto d’Italia, è e non si vedono cambiamenti”. Ci sono, del resto, storie di docenti pretutt’altro che in stato di calma, in questo periodo. Alle dichiarazioni del Governo Renzi cari da oltre 20 anni. Prima della pronuncia in tema di stabilizzazioni, nuovi concorsi, della Corte di giustizia europea, era stato il nuove assunzioni definitive, al momento sindacato Uil a raccogliere, in vari Tribunali del Lavoro veneti e italiani, sentenze di non sono seguiti i fatti. E anche le speranze sbocciate dopo la conversione del rapporto a tempo indeterpronuncia della Corte di giustizia europea, minato. Non solo: era stato anche previsto secondo la cui sentenza non è possibile con- un risarcimento teso a compensare sia il disagio di un precariato tinuare ad assumere e esteso a quasi tutta la licenziare di anno in Si dovrebbe far durata della vita lavoanno i docenti, ma si entrare a ruolo rativa, sia il fatto che dovrebbe fare entrare quanti hanno a ruolo quanti hanno maturato almeno inanellando un conmaturato almeno 36 36 mesi di servizio tratto a termine dietro l’altro di fatto si perdemesi di servizio, paiono appassire. O quantomeno restare congelate. va la progressione economica, in termini di E’ quindi con sguardo rassegnato e at- anzianità e di scatti, che invece maturano titudine ormai disincantata al precariato che i colleghi che, pur facendo esattamente lo stesso lavoro, sono tuttavia assunti a tempo tanti giovani docenti si rivolgono al futuro. “Anche quest’anno – racconta Fulvia – indeterminato. Come purtroppo spesso avviene però ho preso servizio il 1° settembre e proseguirò sino al 30 giugno. Per me la situazione nella pendenza dei successivi gradi di giuva avanti così ormai da 16 anni. Penso che dizio era arrivato un mutamento di orienquindi possa essere ben facile immaginare tamento che aveva sovvertito il felice esito come sia quasi naturale perdere la speran- iniziale. Lorenzo Zoli



30 1 Voci da palazzo Economia e lavoro Candidati a confronto

Si riparte facendo di più e meglio Solo nell’ultimo anno hanno chiuso 27 mila aziende e, nel corso degli ultimi 5 anni la disoccupazione è schizzata dal 3,5% al 7,7% di Maria Pavan

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Da sinistra: Luca Zaia, Alessandra Moretti, Flavio Tosi e Jacopo Berti

Per Jacopo Berti, candidato del Movi. Questa la posizione poco soddisfacente del mento 5stelle, è questione di Banda Larga Veneto nella classifica “la principale infrastruttura che serve al della competitività tra le regioni europee. Veneto”. E dichiara apertamente di recuE se non c’è competitività non c’è spinta e perare i finanziamenti necessari dai cinque non si aprono nuovi spazi di mercato. Ma miliardi recuperati dalla cancellazione del quel che è peggio, se non si esce dalla sta- progetto Tav. “Poi – aggiunge - creeremo gnazione anche il mercato del lavoro resta un fondo da 13 milioni di euro con i tagli ai minimi storici. degli stipendi dei consiglieri e con la canChe fare per risalire? Agli industriali cellazione dei vitalizi, con cui garantiremo basterebbero una trentina di posizioni, o microcredito da 25mila euro ai giovani imprenditori”. almeno così recita il Sulle infrastruttumanifesto presenta- Zaia: “Da noi re, invece, il sindaco to da Confindustria disoccupazione Flavio Tosi che gioca Verona ai candidati su valori più bassi in casa, ritiene che Governatore nel primo di Lombardia non si possa tornare confronto pubblico che ed Emilia” indietro sulle grandi dili ha visti sul palco inrettrici. “Bisogna prendersi la responsabilità sieme. “Le imprese sono disorientate su chi di decidere – sostiene risoluto - non si può votare, ci sono tanti candidati in cam- sospendere l’autostrada del Mare come ha po – ha sottolineato in quell’occasione il fatto Zaia perché c’è un’inchiesta”. E per aiutare davvero le imprese l’unica presidente degli industriali veronesi Giulio Pedrollo - ma più che i candidati ci interes- via per il candidato che spacca in due la Lega è lo smantellamento della burocrazia: sano i programmi”. Le ricette per cambiare il Veneto e farlo “sull’ideologia deve prevalere la concretezripartire, almeno sulla carta, i vari candidati za. Un esempio? Trento ci ha chiesto di le hanno messe in campo. Alcune simili al- poter bruciare i suoi rifiuti nel nostro futuro inceneritore, ma la Regione si ostina a non tre singolari, comunque opportunità.

voler accettare rifiuti da altre parti d’Italia”. Poi, il sindaco di Verona, si concede un bell’affondo dichiarandosi favorevole non solo l’accorpamento dei Comuni e ma anche alla fusione tra Regioni “Veneto, Trentino, Friuli insieme: tecnicamente è una strada percorribile” e sul tema della competitività afferma che la cosa migliore sarebbe creare delle zone a tassazione speciale, cosa difficile da realizzare perché l’ambito di interesse è L’Europa. Alessandra Moretti fa valere la sua vicinanza al Premier Renzi e promette un patto col governo per rendere più moderna la rete ferroviaria veneta, ferma dal 1973 e anche per completare la Tav. Ma dichiara anche che le sta molto a cuore il rilancio del manufatturiero e spiega il suo piano veneto per l’impresa che affronta di petto il problema dell’accesso al credito, e le possibilità di migliorare internazionalizzazione, competizione, sburocratizzazione. Le sue proposte sul lavoro sono chiare: “Finanzierò con un buono di 500 euro al mese per il primo anno le aziende che assumeranno un giovane under 29, per un totale di 6.000 euro annui che vanno a sommarsi agli incentivi già previsti dalla legge di stabilità e dal Jobs Act”.

E se i giovani devono avere l’opportu- solo ci fosse tutto quello che, a detta di Zaia nità di iniziare un percorso lavorativo e la manca. possibilità di conquistare un’indipendenza “La palla al piede del Veneto – affereconomica anche chi rimane senza lavo- ma il Governatore uscente è L’Italia”. Che ro dopo i 50 anni. “Darò loro – afferma fare? Possiamo facilmente immaginarlo. Moretti - la possibilità di imparare un nuovo Non è facile invece immaginare come nel mestiere attraverso un progetto di formazio- giro di altri cinque anni la competitività del veto potrebbe scalare la suddetta classifica ne affiancato al lavoro in azienda”. Poi ricorda la sua proposta agli studi di 50 posizioni come promesso da Zaia. E professionali che assumeranno giovani sul lavoro va detto che il “Patto per il Vepraticanti con un contratto di apprendistato: neto” presentato il 2 maggio 2012 a Palazzo Balbi proprio dal “un finanziamento del Governatore uscente 50% dello stipendio Moretti: “Patto e che voleva essere per i primi 24 mesi. con il Governo Così che i laureati per ammodernare una sorta di Piano Marshall per l’econosvolgano il praticantato la rete ferroviaria mia locale non si sa obbligatorio con una e fare la Tav” che fine abbia fatto. retribuzione”. Luca Zaia si presenta come “mastino” Certo Zaia afferma che il vero jobs act l’ha sempre in guardia nei confronti del governo fatto lui con i progetti di formazione-lavoro per tutelare il Veneto dai tagli di Roma e, che ha permesso di mantenere la disoccupacom’è naturale che sia riventica i i risultati zione su valori più bassi rispetto alle regioni di cinque anni di governo regionale. “Sulla limitrofe. banda larga, siamo partiti da zero – afferUna disoccupazione che in cinque anni ma - eppure abbiamo assegnato il primo è schizzata dal 3,5% al 7,7% con 27 mila lotto con 75 comuni coinvolti”. Ricorda poi aziende che hanno chiuso rovinosamente che secondo uno studio di Morgan Stanley solo nell’ultimo anno. Certo d’ora in avanti nel nostro Paese ci sarebbero imprenditori occorre fare di più. disposti a investire 45 miliardi di euro, se


Voci da palazzo 31 1 Verso il voto A destra si profila una bella partita

Un nuovo centrodestra contro la lega di Zaia e Salvini Siglato l’accordo: i moderati di Area Popolare sosterranno Tosi nella corsa per la presidenza della Regione Veneto di Maria Pavan

L’intervista Carlo Alberto Tesserin, Ncd

“noi stiAmo con tosi”

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Da sinistra: Flavio Tosi, Marino Zorzato, Clodovaldo Ruffato, Maurizio Sacconi, Andrea Causin e Antonio De Poli

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rano tutti lì a Marghera. Il senatore Maurizio Sacconi, il vice presidente del Veneto, Marino Zorzato, il presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo Ruffato, esponenti illustri del Ncd, il parlamentare eletto con Scelta Civica Andrea Cusin, e il vice segretario vicario dell’Udc Antonio De Poli. Pezzi da novanta presenti a metà aprile a Marghera, apputo, dove è stato presentato l’accordo a sostegno di Tosi che ha sottolineato come “La maggioranza dei consiglieri che hanno sostenuto in questi anni in Regione Luca Zaia, sosterrà ora Flavio Tosi” . I protagonisti di Area Popolare sostengono che il laboratorio politico inaugurato con quest’accordo va ben oltre il panorama veneto ma che proprio nella nostra terra si basa sull’idea di costruire un percorso sul Veneto del fare, sulle cose concrete. Un bel distinguo rispetto alla linea di Salvini che negli stessi giorni indossava magliette xenofobe inneggiando alle ruspe per “radere al suolo i campi nomadi”. E infatti, il leader del nuovo centrodestra veneto, Flavio Tosi sottolinea come la differenza con chi ha go-

vernato fino ad oggi la Regione sta nella “la logica del fare. E c’è chi lo fa, mentre c’è chi ama il populismo e la demagogia”. Anche Ruffato ha spiegato la sua adesione ad Area Polare, sottolineando che la politica a cui si sente di prender parte “non è fatta di insulti, estremismi e anatemi”. “In questo periodo abbiamo tante cose dette e non fatte, proclami senza seguito - ha continuato Ruffato - lo scoppio della maggioranza dimostra il fallimento della presidenza di questi 5 anni: se qualcuno non riesce a difendere la propria maggioranza, o è per incapacità o per aver lasciato campo libero a chi ha imposto altre scelte a noi veneti”. E la freccia lanciata è sicuramente rivolta idealmente a Zaia. Antoni De Poli, si dice pienamente d’accordo dicendosi certo che “questa squadra di Area Popolare, con Tosi candidato presidente, darà concretezza alle cose di cui i cittadini hanno bisogno”. Tra le priorità rimangono il lavoro e l’impresa senza dimenticare le politiche sanitarie e dell’assistenza che secondo il giudizio di De Poli sono “sparite completamente dalla programmazione”.

E Marino Zorzato ha sottolineato come anche la sicurezza sia per Ncd un argomento forte in agenda tanto che proprio l’Ncd ha presentato un emendamento al bilancio che ha portato le risorse da spendere da 60mila euro a 5 milioni. “Questo dice chiaro - ha rimarcato - come la pensiamo sulla sicurezza, mentre c’è chi si riempie la bocca”. Da questo laboratorio veneto l’ex ministro Maurizio Sacconi si aspetta un “rassemblement di movimenti locali e reti nazionali con l’ambizione di competere con la sinistra nel ballottaggio delle elezioni politiche. I contenuti identitari dell’Unione per Tosi saranno il compimento di uno Stato unitario e federale a geometria variabile, con il Triveneto tutto ad autonomia rafforzata, la sicurezza nella proprietà di ciascuno, l’unicità della famiglia naturale, l’ accesso efficace al lavoro, un modello sociale e sanitario fondato sulla presa in carico di ogni persona. Area Popolare e Tosi sanno che la premessa di ogni ambizione è peraltro lo sviluppo, che si realizza solo con un Veneto aperto e non chiuso, isolato, da una politica antieuro”.

la denuncia Galan riceve più di 3.500 euro netti al mese

BERTI, 5STEllE: “ECCO l’ARMA DI DISTRuZIONE DI CASTA”!

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arole bellicose via metafora arrivano anche dal candidato del Movimento 5stelle, Jacopo Berti che ha presentato la sua “arme di distruzione di casta”, cioè una proposta di legge di iniziativa popolare relativa al taglio dei vitalizi e degli altri privilegi della casta. “Questa è la definitiva arma di distruzione di casta – conferma Berti – abbiamo finalmente un’arma per sradicare i privilegi di questa politica e di questi politici”. “Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato che torneranno nelle tasche delle imprese venete”. Durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, avvenuta nella Sala gruppi del palazzo comunale di Padova, il candidato ha invitato i cittadini a firmare i moduli per la presentazione del documento, che saranno a disposizione già nei prossimi giorni nelle piazze venete. “Firmando questa legge di iniziativa popolare – spiega Berti – si potranno eliminare i vitalizi, gli assegni di fine mandato e

tutti i privilegi. Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, che fanno 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato e che torneranno nelle tasche delle imprese venete perché finiranno nei fondi per il microcredito”. La legge prevede anche la cancellazione dell’assegno di fine mandato e dell’assegno di reversibilità. “Giancarlo Galan riceve più di 3.500 euro al mese (netti) e Giampietro Marchese, anche lui coinvolto nell’inchiesta Mose, 2.800 al mese – gli fa eco il parlamentare del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati – a loro si aggiunge una schiera di 181 ex consiglieri regionali che dopo aver trascorso mesi, o in alcuni casi anni, a Palazzo Ferro Fini, possono ora contare su un vitalizio”. Non mancano i colpi alti e bassi in casa 5stelle e Tosi ancora si difende dai colpi bassi di Berti che ha sostenuto che la discesa in campo del sindaco di Verona nasconderebbe un patto segreto col Pd per far vincere Alessandra Moretti.

Jacopo Berti, candidato Governatore del Movimento 5stelle

ai così distanti dalla Lega di Matteo Salvini e, quindi, da Luca Zaia. Il Nuovo centrodestra in Veneto tiene fede all’impegno con gli elettori e non farà mancare il proprio sostegno all’attuale maggioranza in Regione fino all’ultimo giorno di mandato. Ma con questa Lega prenderà le distanze il giorno dopo. A spiegare la posizione e gli sviluppi per Ncd in questa fase di transizione molto delicata è Carlo Alberto Tesserin, Presidente della Commissione per lo Statuto e per il Regolamento in consiglio regionale: “Manteniamo la nostra posizione storica: noi siamo stati con Zaia e ne siamo contenti perché abbiamo condiviso il percorso di un centrodestra moderato orientato all’autonomia. Ora non comprendiamo la linea estremista di Salvini, modello Le Pen in Francia, e quindi restiamo in linea con la nostra storia e la nostra tradizione. . Non siamo noi ad aver cambiato posizione”. È proprio sul tema dell’autonomia che si consuma lo strappo: “Non possiamo dimenticare che la legge per l’unico referendum che potrebbe avere il consenso è quella a firma Tesserin-Toniolo, entrambi Ncd. Quella è la nostra posizione, quella è la nostra identità. Ad oggi le posizioni di Salvini non sono in sintonia con noi e ci dispiace che Zaia le abbia condivise”. La campagna elettorale di Ncd deve ancora entrare nel vivo, ma prima c’è da sciogliere il nodo delle alleanze. “Allo stato attuale abbiamo aperto un ragionamento importante con Flavio Tosi – annuncia Tesserin -, stiamo definendo gli accordi operativi e quindi penso che la campagna elettorale andrà in quella direzione. Quando si ha di fronte appuntamenti elettorali di questa importanza va definito il programma, le linee operative: siamo in fase conclusiva ma positiva”. Impossibile non chiedersi come si sarebbe mossa Ncd se, archiviata l’alleanza con la Lega di Salvini, Tosi non avesse deciso di candidarsi. “Sulla posizione di Salvini non ci saremmo mai stati. Ma saremmo andati con Zaia, a patto che avesse tenuto la linea che lo ha contraddistinto anche in passato e che non è, per noi, quella dell’attuale segretario leghista”. Le liste del Nuovo centrodestra, nel momento in cui scriviamo, sono ancora in via di definizione, ma ci sono già alcuni punti fermi: “Certamente avremo Marino Zorzato e Clodovaldo Ruffato a Padova, Costantino Toniolo con altri amici a Vicenza, Massimo Mancini a Chioggia con tanti altri candidati in provincia di Venezia…. Tutte persone di spessore. Perché siamo convinti che questa campagna come non mai sarà basata sui candidati più che sulle enunciazioni di teorie politiche. Ormai tutti gli schieramenti sono in decomposizione: vediamo quello che succede tutti i giorni a Roma tra Renzi e l’apparato storico del Pd. Vediamo la posizione di Fitto in Forza Italia e tutto quello che ne consegue. Vediamo la Lega e tutto ciò che sta accadendo… Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”.

Carlo Alberto Tesserin: “Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”


32 1 Cultura veneta Expo 2015 Il grande evento culturale dell’anno

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” Ai blocchi di partenza, l’evento a cui non si può mancare. Milioni e milioni di persone hanno già deciso di esserci di Valeria Marcato

“È

possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile? ” È con questa domanda che si apre la sfida dell’Expo di Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre e che sarà senza dubbio il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Expo sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Ma non solo. Offrirà a tutti i visitatori la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e di scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, la città di Milano e il sito espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.

il temA “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello sito espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. La riflessione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

lA locAtion Con un’area di 1,1 milioni di metri quadrati, facilmente raggiungibile, progettata da architetti di fama internazionale, Expo è anche un’esposizione-giardino con più di 12 mila alberi, giochi d’acqua e un lungo canale che circonderà l’area. Sui due grandi viali principali, il Cardo e il Decumano, si affacciano i Padiglioni dei Paesi Partecipanti, piazze e aree comuni dedicati agli eventi e alla ristorazione. Il sistema a due assi serve a orientare il visitatore in modo molto semplice e intuitivo, ma organizza anche la partecipazione dei Paesi: la World Avenue (corrispondente al Decumano) è infatti l’affaccio di tutti i Padiglioni Self Built. Lungo il Cardo si distribuisce invece la partecipazione italiana. Il Decumano, sede dei Padiglioni nazionali dei Paesi, sarà una lunga teoria di esperienze e racconti architettonici, visivi ed esperienziali provenienti da ogni parte del pianeta, da cui si potrà partire per toccare con mano e assaporare i gusti delle diverse tradizioni enogastronomiche, facendo diretta esperienza del cibo e delle colture planetarie. Alle sue estremità sono collocati l’Expo Centre, composto di spazi per eventi al coperto, e la Collina Mediterranea.

Lungo il Cardo, delimitato a nord dall’anfiteatro sull’acqua della Lake Arena e a sud dall’Open Air Theatre, grande spazio per eventi all’aperto, si estende lo spazio espositivo dedicato all’Italia, intervallato da luoghi per la degustazione dei prodotti delle tradizioni enogastronomiche delle regioni italiane. Questi, oltre a distinguersi per l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti finali, svolgono la funzione di mettere in luce le migliori pratiche alimentari tradizionali del Paese ospitante. Nel luogo in cui il Cardo e il Decumano si intersecano si trova Piazza Italia, la grande piazza centrale dell’Expo, vicino alla quale sorge anche Palazzo Italia, il luogo deputato a ospitare durante l’Expo il raccordo istituzionale tra Paese ospitante e Partecipanti. Circondato dal Canale, elemento che ne caratterizza il paesaggio, il Sito dell’Expo segue dunque uno schema ortogonale molto intuitivo, nel quale architettura si unisce alla natura. Le costruzioni seguono criteri di efficienza energetica e sostenibilità nella realizzazione, smontabili e riutilizzabili alla fine dell’evento.

Al CENTRO Il VISITATORE

U

n’Esposizione Universale ha il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scientifica e tecnologica ed Expo Milano 2015 costruirà questa eredità prima di tutto grazie all’apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento. Uno degli elementi innovativi e distintivi di Expo Milano 2015 è quello legato al concetto di “Visitor Experience”. L’Expo di Milano vuole essere “tradizionalE” e “innovativa” allo stesso tempo. Tradizionale perché si focalizzerà sul Tema della nutrizione in modo molto stringente e garantendo un vero approfondimento globale a fini educativi e di formazione alla sostenibilità del cibo buono, sano, sufficiente e sostenibile per il pianeta. Innovativa perché in tutte le forme chiarirà ai visitatori e alla comunità internazionale l’essenza di un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore.


1 sport intera x piazza 1

Sport 33

Corri per Padova Aprile mese di grandi manifestazioni

Si corre la Maratona di S. Antonio, una sfida a pieni polmoni A

prile è il mese per eccellenza dei podisti padovani: è il mese della Maratona S.Antonio. Un evento consolidato e entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti più importanti della città di Padova che ogni anno vede protagonisti della gara atleti di altissimo livello. Quest’anno la promettente keniana Githaiga, che debutta nella maratona dopo aver corso in un’ora 17’00 nella mezza, lo scorso anno a Praga, incrocerà la strada della campionessa italiana Claudia Gelsomino campionessa italiana di maratona 2014 dopo essersi imposta a Milano e in questa stagione già seconda alla Treviso Marathon. In campo maschile i keniani Kipkemboi e Kiprop saranno opposti a Giovanni Gualdi, deciso a salire di nuovo sul podio di Prato della Valle. Portacolori delle Fiamme Gialle, torna a Padova dopo aver colto

proprio qui, col secondo posto del 2010, il miglior risultato cronometrico in una maratona (2 ore 13’39”), per poi fermarsi ai piedi del podio nel 2013. Vedremo come appronterà i Kenyoti, come spesso accade, in prima fila. Il 26enne Robert Kipkemboi Kiplimo, terzo lo scorso dicembre alla maratona di Castéllon, in Spagna, col primato personale di 2 ore 12’03”, punta decisamente alla prima vittoria in una importante corsa su strada. Proverà a dire la sua anche il suo giovane connazionale Reuben Kiprop Kerio, un personale di 2 ore 26’05” realizzato nel 2014 a Kigali, in Ruanda, che questo atleta ventenne ha tutta l’intenzione di migliorare. “Un cast che mette assieme atleti esperti a giovani che hanno voglia di imporsi sulla scena internazionale” spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento.

TERZA MARCIA DI PASQuETTA A GAlZIGNANO TERME Nancy Githaiga

Claudia Gelsomino

Kerio Reuben Kiprop

Giovanni Gualdi

I

l popolo del Running ad Aprile oltre a ritrovarsi agli appuntamenti della CXP ha vissuto bellissime emozioni anche con la Terza marcia di Pasquetta a Galzignano Terme organizzata dall’A.D.S. Podisti Tribano. Un grandissimo successo decretato dalle oltre 2500 presenze.


34 2 Concerti e non solo in Veneto eVenti pagina a cura di graziano edi corazza

21 giugno - Treviso Elvis Days

BoBBY solo

Treviso, dal 19 al 21 giugno 2015 al Bastione di San Marco attesi migliaia di fans. Spettacoli di auto americane, pin up e contest. Sul palco anche The Good Fellas e Di Maggio Bros. Ingresso gratuito Lo staff dell’Home Festival, promotore dell’Elvis Days, la tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna del rock’n’roll del Re indiscusso Elvis, ha svelato l’ospite d’onore del festival. Lo chiamano l’Elvis Presley italiano e con “Una lacrima sul viso” raggiunse il successo internazionale, è Bobby Solo che domenica 21 giugno si esibirà sul palco trevigiano. 17 luglio 2015 - Castello Scaligero di Villafranca

continuA il successo del tour di fedez

Arena di Verona - 14 settembre 2015

dAVid gilmour - liVe 2015: tour in uk ed europA per lA primA VoltA in noVe Anni in itAliA solAmente per due dAte

sguArdo A nordest “liVe in trieste 2015” “lIVE IN TRIESTE 2015”, PRESENTATO Il PROGRAMMA DEI GRANDI EVENTI ESTIVI QuATTRO GlI APPuNTAMENTI NEllA CENTRAlISSIMA PIAZZA uNITÀ, PROTAGONISTI I MIGlIORI NOMI DEllA SCENA NAZIONAlE E INTERNAZIONAlE 23 GIuGNO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza unità d’Italia

pAolo nutini

VENERDÌ 3 luGlIO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza unità d’Italia

DAVID GILMOUR, meglio conosciuto come chitarrista dei Pink Floyd, ha annunciato che sarà in tour in UK ed Europa a Settembre 2015. Il tour coinciderà con l’uscita del suo nuovo (e quarto) album solista. E’ dal 2006 che DAVID GILMOUR non intraprende un tour o pubblica un disco, l’ultimo “On An Island” si è posizionato ai primi posti della classifica dei dischi più venduti in Inghilterra. Dall’anfiteatro romano di Pula in Croazia avrà inizio, il 12 settembre, il tour europeo. Il 14 e il 15 settembre DAVID GILMOUR si esibirà rispettivamente all’Arena di Verona e al Teatro Le Mulina a Firenze. Poi sarà la volta della Francia, Germania e per concludere tre show consecutivi alla Royal Albert Hall di Londra il 23, 24 e 25 settembre.

festiVAl di mAJAno (ud) 2015

Angelo pintus

VENERDÌ 10 luGlIO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza unità d’Italia

fedez

Venerdì 24 luglio 2015

suBsonicA Il rapper del momento sara’ in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 luglio! Verona

il Volo sAltA dAl 21 mAggio Al 21 settemBre 2015 A VeronA

SABATO 11 luGlIO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza unità d’Italia

il Volo

Venerdì 31 luglio 2015

litificA, tetrAlogiA degli elementi

Il concerto di Verona, inizialmente previsto per il 21 maggio, è stato rimandato ed è stata comunicata la nuova data. Il Volo sarà in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre 2015 per consentire agli artisti di recarsi a Vienna – città che ospiterà la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest il 19, il 21 e il 23 maggio 2015.

A grande richiesta il “tetralogia degli elementi live” proseguirà in estate con 6 nuovi imperdibili appuntamenti: venerdì 31 luglio si accenderà l’area concerti del festival di Majano per l’unico live di Pelù, Ghigo e compagni in Friuli Venezia Giulia.

tutte le info: www.ecoveneto.it


dei nostri amici

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L’ESPERTO

A nimali

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su

IL VETERINARIO

A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

L’uomo e il cane: un rapporto in equilibrio

Un UOMO e un CANE si incontrarono migliaia di anni fa per aiutarsi l’un l’altro, nel tempo poi hanno consolidato il rapporto di “scambio” reciproco che riscontriamo ancora oggi. L’uomo si prende cura del cane e riceve in cambio la sua compagnia ed una vasta gamma di aiuti nel lavoro. Tutti i cani trovano il loro equilibrio, la loro identità, il loro benessere nel profondo legame affettivo che instaurano con il loro padrone e con la famiglia in cui vivono. Per natura il cane è un animale socievole e come tale detesta la solitudine e ricerca la presenza fisica del suo capo branco, del suo punto di riferimento, del suo padrone.Un cane che nella sua primissima infanzia ( cioè nei primi tre mesi di vita) abbia pochi o nulli contatti con l’uomo, difficilmente diventerà un buon cane da compagnia. Sarà timido e pauroso con le persone e non svilupperà una totale dipendenza nei confronti del suo padrone. Ma anche un cucciolo sepa-

www.lapiazzaweb.it/category/animali A cura del Dottore Andrea Feliciati

Filariosi cardiopolmonare

Il ruolo del sottoscritto quale Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A. prevede che, con cadenza settimanale, si visitino i nuovi ospiti della struttura che provengono dal Canile Sanitario Tazzari precedentemente sottoposti a sterilizzazione ed a tutti i protocolli sanitari di routine. La preoccupazione maggiore nell’esaminare i libretti sanitari dei nuovi cani è il controllo dell’esito del test ematico per la ricerca di antigeni filaria. La filariosi è una patologia veicolata dalle zanzare che presenta una forma cardiopolmonare (causata da Dirofilaria immitis) ed una forma cutanea (causata da Dirofilaria repens). La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. Quasi tutti i proprietari di cani delle nostre zone conoscono la patologia che, nei decenni scorsi, quando i sistemi di prevenzione erano per lo più assenti, ha rappresentato sicuramente una delle principali cause di decesso dei nostri amici cani. Il parassita che provoca la malattia , Dirofilaria immitis, è un nematode le cui larve, entrate nel sistema circolatorio del cane punto da una zanzara, dopo vari stadi divengono vermi adulti (lunghi fino a 30 cm.) e si localizzano a livello di cuore ed arteria

rato dalla madre troppo presto (cioè a 4 / 5 settimane) ed allevato in casa può avere diversi problemi, per esempio un esagerato attaccamento al padrone con chiari episodi di gelosia o, nella maturità, uno scarso interesse sessuale nei confronti di altri cani. Esperimenti compiuti su cuccioli allevati con conigli o gatti hanno dimostrato talvolta una preferenza a convivere e preferire razze con cui sono cresciuti insieme. A livello strettamente personale ed in funzione della mia esperienza ritengo che i cani in generale non sono in grado di capire cosa è giusto o sbagliato. Il loro comportamento è legato all’istinto di razza a cui appartengono e alla conservazione della specie. Molti atteggiamenti sono già innati, un cucciolo sa sedersi, stare zitto, fermo, non mordere e ascoltare. Il compito quindi di un buon educato re è di metterlo in condizione di imparare quando e come attuare tali comportanti.

polmonare dove nel tempo causano danni sempre maggiori fino a portare al decesso dell’animale. I primi sintomi clinici della malattia sono tosse ed affaticamento dopo uno sforzo ma visto che insorgono quando la patologia è già in uno stadio avanzato, è importante eseguire periodici controlli sul sangue per una diagnosi precoce. La malattia, pur grave, è oggi curabile attraverso un trattamento che consente l’eliminazione delle filarie adulte. Compete al Medico Veterinario l’impostazione della terapia in base alla fase della malattia al momento della diagnosi. Ad ogni buon conto, dal momento che si tratta di una terapia non esente da rischi e che non cura, nel caso sia insorta, la miocardiopatia conseguente all’infestazione, è raccomandabile il ricorso a sistemi di prevenzione. Ad oggi, in commercio esistono diversi farmaci efficaci nei confronti delle forme larvali di filaria. Non trattasi di un trattamento vaccinale ma di una terapia nei confronti delle larve che infestano l’animale volta ad impedire il loro sviluppo in forme adulte. Personalmente, considerato che la nostra è una delle zone a più alto rischio filaria, si consiglia di effettuare il trattamento da Aprile a Dicembre.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

www.dogtrainerpadova.it - dogtrainerpadova@gmail.com - tel: 329 1605558

ADOTTAMI

centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery 3 NERONI 2 maschi e una femmina, taglia media di circa 1 anno e mezzo. Portati in rifugio da cuccioli, dopo essere stati recuperati da tragica storia. Hanno un carattere difficile e non si fidano delle persone. Vogliamo provare a trovare delle persone pazienti che sappiano aiutare queste creature. BIANCA NEVE Sono 2 sorelle, mix labrador, nate a marzo 2014. Taglia media, circa kg.25-30, in cerca della loro seconda possibilità. Due meraviglie di pelose dentro una gabbia. Chiediamo aiuto per loro.

BUFALO Maschio, taglia medio-contenuta, di circa 12 kg. Carattere buono e socializzato. Bufalo ha circa 3-4 anni, vissuti sempre in famiglia tra coccole, giardino e divano. Poi è stato abbandonato. Bisogna trovare casa a questa creatura.

CIN CIN Sono due cuccioli di solo 2 mesi, futura taglia piccola, max kg 6-8. Ora aspettano una casa e dei padroni affettuosi. Cin-cin sono 2 fratellini maschi.

JOLLY Maschio giovane, circa 1 anno, taglia contenuta di circa 10-12 kg. Un pelosetto tutto amore e coccole. Dinamico, da cucciolo che si rispetti, coccolo e caratterialmente buono. Jolly ha un abbandono alle spalle ed attualmente vive dentro una gabbia. Restituiamo dignità a questa creatura. MERINGA Femmina di circa 6-8 anni, taglia medio-piccola, circa kg.10-12. Meringa è dolcissima. E’ stata recuperata da una situazione altamente disagiata assieme ai suoi piccoli. Ora sono tutti al sicuro, ma un canile non è una casa… Meringa ha dovuto lottare per sopravvivere ed ha un orecchio tagliato, ma non importa: è bellissima ugualmente. Per Meringa pretendiamo il meglio. Cerca casa per dare e ricevere amore.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - tel. 3289620233

CIRO Maschio, taglia piccola, circa kg 10, di circa 6-8 anni. Carattere equilibrato, adatto per tutti i contesti famigliari. Ciro arriva dal canile sanitario dove ha trascorso molti mesi in attesa che i proprietari si facessero vivi. Il tempo è passato e per lui si sono aperte le porte del canile. Ciro dev’essere operato ad una zampetta perché ha legamenti e crociati rotti. Per lui cerchiamo famiglia amorevole che possa accoglierlo con amore. ROSA Femmina di circa 2 anni, taglia medio-contenuta, circa kg.10. Questa creatura è stata recuperata in mezzo al fango, in allattamento, con pochissimo latte e dei cuccioli. Rosa ha un carattere mite, buono, coccola e tanto dolce. Dopo lo svezzamento dei suoi cuccioli Rosa cerca casa. Verrà sterilizzata, chippata e vaccinata.

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DIRITTO DIRITTO BANCARIO BANCARIO SICUREZZA SUL SUCCESSIONI EDLAVORO EREDITÀ

Banche ::(olografo) termine termine ultimo ultimo per per chiedere chiedere lala restituzione restituzione La rivalsa del datore di lavoro IlBanche testo delle delle somme somme indebitamente indebitamente versate versate La gestione oculata delle assenze dal lavoro AVV. ALBERTA AVV. AVV. LORENZO LORENZOGARBIN MALTARELLO MALTARELLO

IU Q

del dipendente per infortunio e/o l codice civileargomenti regolamenta piùmoda” tipologie di testamento, no nodegli degli argomenti didi“gran “gran moda” ininquesti questi ultimi ultimi anni annimalattia non nondovute dovuteèèinvece invecesoggetta soggettaalla allaordinaria ordinariaprescrizione prescrizionedecendecen-

federico valentino quello dispecie cui vifra a parlare èdidilaconsumatori forma più semplice, –– specie fraandrò lele associazione associazione consumatori -Dott. - riguarda riguarda nale. nale.Seppur Seppur importante, importante,cesarin tuttavia, tuttavia,questo questonecessario necessariodistinguo distinguo quello fai date proprio pugnoaccorgimenti per avvalorasenz’altro senz’altro laladiillegittimità illegittimità (presunta (presunta ooreale) reale) degli degli interessi interessi non nondeve devecommesso far farperdere perdereleillesperanze speranze alalcliente clienteche ingiustamente ingiustamente uante volte il Titolare di Azienda, l’Artigiano, il che ha fatto a risarcire ilche danno”. Conre la vostra capacità e professionista disomme volere alelargite, momento della richiesti richiesti dalle dalle banche banched’intendere aiaiclienti sulle sulle somme elargite, che chesisi siste ha haversato versato somme illegittime. illegittime. LaLaCassazione Cassazione Civile, Civile,sostenuti invero, invero,aa Commerciante, ilclienti libero si sia èsiachienel farsomme recuperare all’Azienda tutti i costi scrittura del testamento, di età avanzata, tratti trattididisto: mutuo mutuo eesia siaperché che chesisisoprattutto tratti tratti didififido. do.seSiSisiete affermerebbe affermerebbe che, che,una una Sezioni Sezioni Unite Uniteanel nel 2010 2010dell’assenza con consentenza sentenzadal n.n.24418 24418del ha hachiarito chiarito “Ma devo pagare regolarmente il dalla stessa seguito lavoro dipenovolta sarete informati digliglicome apporre anche unaper certa. volta accertato accertato che cheuna interessi interessi non nondal sono sono dovuti, dovuti, ildata ilcliente cliente potrebpotreb- dente come come“…il “…il termine terminedidie/o prescrizione prescrizione decennale cui tale azione dipendente per assenza lavoro infortunio per infortunio malattiadecennale causatacui datale terziazione che be befar farmalattia valere valerelalacausata nullità nullitàdelle delle clausolecontrattuali contrattuali per pernon non pagare pagare sono: didiripetizione ripetizione èèsoggetta soggetta decorredell’azienda dalla dalladata datainindei cui cuigiorni sia siastato stato e/o da clausole responsabilità di terzi a seguiintegrazione da decorre parte di interessi ulteriori. ulteriori.Instradale Inproposito, proposito, ritengo ritengo opportuno chiarire che cheuna una carenza estinto estinto ililesaldo saldo di chiusura chiusura del del conto conto cui gligliriconosciuta interessi interessi non non tointeressi di incidente e/o fattoopportuno illecito?chiarire “L’assenza della diquota a proprio caricocui non cosa cosalavoro èèfar farvalere valere tale talenullità nullitàper per non pagare pagare futuro, futuro, edun’altra un’altra da dovuto dovuto siano stati registrati…” registrati…” Questo Questo comporta comporta che chesino sinoaa dal del dipendente innon questi casi,ininoltre a ed gravare INPSsiano E/Ostati INAIL; rateo ferie, tredicesim, quattordiceinvece invece èè chiedere chiedere lalasulla restituzione restituzione didi quanto quanto pagato pagato inina passato. passato. quando quandoTFR, ilil rapporto rapporto èè ininIrap, corso corsoenulla nulla sisi prescrive. prescrive. solo dopo dopo economicamente Azienda può causare volte sima, contributi premio INAI. ÈÈ solo Per Perquest’ultima quest’ultima infatti, infatti,guadagno occorre occorreche chee/o ililrelativo relativo “diritto “diritto alla alla lalachiusura chiusura del delrapporto rapportodal (ad (adnostro esempio esempio del delconto conto corrente) che che anche, perdite ipotesi diipotesi mancato creare situaIl servizio offerto studio il cui corrente) costo è pari restituzione” restituzione” non nonsinella sisia siaprescritto prescritto con conilildel decorso decorso dididieci dieciciclo anni. anni.diEd Ed al ilil cliente cliente ha ha dieci dieci anni anni didirecuperato, tempo tempo per per verifi verificare care sese ha hadipagato pagato zioni di disagio svolgimento normale 10% dello importo solo in caso esito andiamo andiamoaachiarire. chiarire. SiSitratta trattadidiun un distinguo distinguopuramente puramentegiuridico giuridico positivo correttamente correttamente seseha haversato versato interessi interessi non nondovuti dovutieel’Azienda chiederne chiederne produzione e/o conduzione aziendale. dellaoopratica, consiste nell’assistere ma ma diAdiquesta cui cui occorre occorre tener tenertutti conto conto nelle nelle aule aule giudiziarie giudiziarie quando quando sisi nel ––cosa cosa importante importante ––lalarestituzione, restituzione, senza senza averli persi persidefi definitinitirisposta i datori di lavoro non trovano disbrigo burocratico della pratica edaverli al reperimento èadeguate èaccertato accertatoeche che l’operato l’operato della dellada banca banca non non stato statoconsulenti corretto correttoeesisi di vamente. vamente. Questo signifi significacaanche anche che chel’avviso l’avviso contenuto contenutodella negli negli precise risposte parte deièèloro tutta laQuesto documentazione relativa alla istruttoria tratta didivalutare valutare successivamente sussista ancora ancorailildiritto dirittoad ad stessa. estratti estratticonto contoche cheperiodicamente periodicamente(trimestre (trimestreoosemestre) semestre)perperditratta lavoro, legalisuccessivamente ed associazionisesedisussista categoria. essere essere rimborsati. rimborsati. LaLadomanda domandadel delil correntista correntistadatesa tesa infatti aafar far vengono vengono dall’istituto dall’istituto didicredito, credito, con concui cui questi questi annuncia annuncia“... che che Infatti non tutti conoscono servizio Noiinfatti offerto, Si possono attivare pratiche con retroattività di“...due valere valerelalainvalidità/ invalidità/ nullità nullitàdidiun un“RIVALSA contratto contrattobancario bancario (supponiamo (supponiamo eventuali eventuali contestazioni contestazioni dovranno essere esserecausata sollevate sollevatedadal dal cliente cliente denominato tecnicamente DEL DATORE DI anni se l’assenza dal dovranno lavoro è stata incidenun’apertura un’aperturache didiconto conto corrente) corrente) non nonsisirecita prescrive prescrive sostanzialmente sostanzialmente entro entro sessanta sessantamentre giorni...”, giorni...”, non nonavanno vanno assolutamente assolutamente ad adincidere incidere LAVORO“ in virtù di quanto l’Articolo 2043 te stradale, sale cinque anni se l’assenza è mai, mai,Codice con conlalaconseguenza conseguenza che chesisipuò può sempre sempre far farvalere, valere, mentre mentre stata sul sulsuo suocausata diritto dirittoalla alla ripetizione didiquanto quantopagato pagatoindebitamente indebitamente del Civile “Qualunque fatto doloso o colposo da ripetizione fatto illecito. quella quella diretta direttaaaad conseguire conseguire laripetizione ripetizione delle dellesomme sommepagate pagate dafar farvalere valereentro entroilildecennio decenniodalla dallafifine nedel delrapporto. rapporto. che cagiona altri un ladanno ingiusto, obbliga colui ee da Studio StudioLegale LegaleAvvocato Avvocato Lorenzo Lorenzo Maltarello Maltarello Piazzett Piazzett a a Pescheria Pescheria n.14 n.14 – – 45011 45011 ADRIA ADRIA (Rovigo) (Rovigo) House Srl - Via Marconi, 75 - 35016 Piazzola sul Brenta (Pd) Tel. Tel. 042 042 621 621 382 382 PEC: PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati lorenzo.maltarello@rovigoavvocati .it .it Via Roma 9/a 35026 Conselve (PD)388 - Tel. 0495385502 - Mail a.garbin@tin.it Tel. 049 9600872 - Cell. 1261199 - mas13@libero.it

DIRITTO DIRITTO DELLA DELLA CIRCOLAZIONE CIRCOLAZIONE STRADALE STRADALE DIRITTO DI FAMIGLIA

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DIRITTO CONDOMINIALE

Il nuovo conto corrente condominiale e il diritto alla privacy

C

AVV. FEDERICO SOATTIN e AVV. CRISTIANO VIOLATO

on la legge 11.12.2012 n. 220, entrata in vigore il 18.6.2013, il legislatore è intervenuto in un ambito del diritto civile che risultava immutato fin dall’entrata in vigore del codice del ‘42: il condominio. Tra le numerose novità introdotte dalla predetta novella legislativa, il riscritto art. 1129 c.c., rubricato nomina, revoca ed obblighi dell’amministratore, stabilisce al comma 7, che l’amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi su uno specifico conto corrente. Di tale conto corrente il condomino, esclusivamente per il tramite dell’amministratore, può prendere visione a proprie spese della rendicontazione periodica. Cosa succede nel caso in cui un amministratore decida di trasmettere una copia della suddetta documentazione, legittimamente richiestagli, cancellando gran parte dei dati contabili unitamente ai nomi di chi ha effettuato o meno i versamenti. Una simile cautela parrebbe, ad

una prima analisi, rispettare il diritto alla privacy di ciascuno condomino. Prima della riforma, sia la Cassazione (1011/2010) che l’ABF (con decisioni n. 814/2011 e n. 1282/2013), avevano ritenuto il singolo condomino autonomamente legittimato a richiedere alla banca copia dell’estratto conto, non potendo l’Istituto di credito opporre la posizione di terzietà del condomino stesso. Successivamente all’entrata in vigore della nuova disciplina di cui all’art. 1129 c.c., il Garante della Privacy ha redatto un vademecum rilasciato il 10.10.2013, in cui si da risposta ad alcuni interrogativi posti da Confedilizia. In particolare, il Garante ha precisato che non è legittimo invocare il diritto alla privacy nel caso della rendicontazione periodica che quindi dovrà essere fornita, dall’amministratore al condomino che ne farà richiesta, priva di qualunque oscuramento atteso che in questo caso deve prevalere il principio della trasparenza nella gestione condominiale.

Studio legale Violato – Avv. Cristiano Violato e Avv. Federico Soattin - via Germania n. 7 - Vigonza 35010 (PD) tel. 049.9802478 – fax. 178.4415820 - e-mail: info@avvocatoviolato.it

DIRITTO DIRITTO DEL DEL LAVORO LAVORO INFORTUNISTICA

Jobs Act: Act: IlIl contratto contratto L’attività L’attività del del Patrocinatore Patrocinatore stragiudiziale stragiudiziale Jobs Separorzio Incidente sarcimento STUDIO STUDIO TREVISAN TREVISAN DI DI TREVISAN TREVISAN SUSANNA SUSANNA di di lavoro lavoro aa tutele tutele crescenti crescenti AVV. TOMMASO LA ROSA

CL

’attività ’attività svolta svolta dai dai Patrocinatori Patrocinatori Stragiudiziali Stragiudiziali èè irrinunirrinun- dei dei soggetti soggetti coinvolti coinvolti ed ed individuare individuare ilil soggetto soggetto obbligato obbligato alal on laper separazione i coniugi non pongono fine un al ciabile ciabile per tutti tutti quei quei soggetti soggetti che, che, dopo dopo aver aver subito subito un risarcimento risarcimentodel deldanno dannoiningenerale. generale.Conoscere, Conoscere,sapere, sapere,comcomrapporto matrimoniale, neeeperplessità, sospendono gli ef- prendere, danno, danno, sisitrovano trovano assaliti assalitida dama dubbi dubbi perplessità,angosce, angosce, prendere,cogliere coglierequali qualivoci vocidididanno dannoha hadiritto dirittoilildanneggiato danneggiato fetti ed in di riconcilia domande domande edattesa incertezze, incertezze, sulla sullacorretta correttastrada stradada daseguire seguireper per eesapere saperequantifi quantificare carecorrettamente correttamenteanche ancheattraverso attraversol’ausilio l’ausilio ottenere ottenere ilil giusto giusto ristoro ristoro del del danno danno subito. subito. IlIl consulente consulente inin didisoggetti soggettiterzi terzicon conspecifi specifiche checompetenze(medicolegale, competenze(medicolegale,pepeInfortunistica InfortunisticaStradale Stradaleserio serioeepreparato, preparato,infatti, infatti,non nonsisioccupa occupa rito ritoauto, auto,ricostruttori ricostruttorimeccanici, meccanici,ingegneri, ingegneri,architetti, architetti,etc.) etc.)ee soltanto soltanto didi contattare contattare lala Compagnia Compagnia didi qualora qualorasorga sorgaun undubbio dubbiosusuun unelaborato elaborato assicurazione assicurazioneeeformulare formulareuna unarichiesta richiesta tecnico tecnicoadoperarsi adoperarsi ininun unconfronto confrontocon conilil risarcitoria, risarcitoria, ma ma garantisce garantisce alal cliente cliente un un professionista professionistaalalfifine nedidiridurre ridurrealalminimo minimo errori errori /o /o omissioni. omissioni. LoLo Studio Studio Trevisan Trevisan servizio servizio completo completo che che prevede prevede anche anche ritienefondamentale fondamentaleche cheililbuon buonrisultato risultatosia siadeterminato determinatodaldallalapossibilità possibilitàdidisfruttare sfruttareconvenzioni convenzionicon conMedici MediciSpecialistici, Specialistici, ritiene scelteiniziali inizialinmesse nmesseininatto attoalalconferimento conferimentodell’incarico dell’incarico Medici MediciLegali, Legali,Centri CentrididiRiabilitazione Riabilitazionenonché nonchécon concarrozzerie carrozzerie lelescelte specializzate specializzate per per dare dare lala possibilità possibilità alal cliente cliente didi non non doversi doversi che che deve deve portare portare all’istruzione all’istruzione del del cliente cliente affi affinchè nchè riesca riesca aa preoccupare preoccupare didinulla. nulla.LoLoStudio StudioTrevisan TrevisandidiEste Estecollabora collaboracon con produrre, produrre,individuare individuareeericercare ricercaretutti tuttiquegli queglielementi elementioggetti oggetti un un gruppo gruppo didi Professionisti Professionisti nelle nelle varie varie discipline: discipline: periti, periti, geogeo- eesoggettivi soggettivi per perlalacreazione creazioneeericerca ricercadelle delleprove proveindispensaindispensametri, metri,ingegneri ingegnerieearchitetti, architetti,medici medicilegali, legali,è,è,ininaltre altreparole, parole, bili biliper perlalacorretta correttadimostrazione dimostrazioneeequantifi quantificazione cazionedei deidanni danni un un professionista professionista competente competente ee specializzato, specializzato, inin grado grado didi subiti. subiti.LaLasapienza sapienzanella nellaconduzione conduzionedelle delletrattative trattativecon coni iLi-Lifare fareottenere ottenerealalcliente clientenon non“un” “un”risarcimento risarcimentoma ma““ililgiusto” giusto” quidatori quidatoridelle delleCompagnie CompagniedidiAssicurazioni Assicurazioni èèlaladifferenza differenzanel nel risarcimento risarcimentodel del torto tortosubito. subito.LoLoStudio StudioTrevisan Trevisan didiEste Estecoco- Know KnowHow How per peri i30 30anni annididiesperienza esperienzanel nelsettore settore sono sonolala nosce noscelelenormative normative eeleleregole regoledel delMondo Mondodel delrisarcimento risarcimento garanzia garanzia del del giusto giusto risarcimento risarcimento fifinale.Lo nale.Lo Studio Studio Trevisan Trevisan sisi del deldanno. danno.Ha Haesperienza esperienzatecnica tecnicanel nelsaper saperleggere leggereleledinadina- avvale, avvale,altresì, altresì, didiavvocati avvocatispecialisti specialistinelle nellematerie materiedel deldiritto diritto miche michedidiun unevento eventolesivo lesivoper perpoter potervalutare valutarelalaresponsabilità responsabilità Civile CivileeePenale Penaleper perlolostudio studiodei deicasi casicomplessi. complessi. Studio Studio di diTrevisan Trevisan Susanna. Recupero Danni Danni --Infortunisti Infortunisti ca caStradale Stradale VIA ROMA 65Trevisan –Trevisan 35020 DUE CARRARESusanna. (PD) - Tel.Recupero 049-911.63.06 - Mail: tommasolarosa@virgilio.it Este Este(PD) (PD)--Tel:0429603778 Tel:0429603778 Via Via Atheste, Atheste, 44/F 44/F info.trevisan@libero.it info.trevisan@libero.it WWW.AVVOCATOTOMMASOLAROSA.IT

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C

AVV. AVV. GIANLUCA GIANLUCA SIMEONI SIMEONI DOTT. LUCA MULAS

ontrariamente ai miei sulla precedenti interventi, conn° on on lala pubblicazione pubblicazione sulla Gazzetta Gazzetta Uffi Ufficiale ciale n° questo articolo dilegislativi elencare04.03.2015 una serie dinn. 54/2015, 54/2015, dei deitenterò decreti decreti legislativi 04.03.2015 nn. consigli cheprosegue potrebberolalarivelarsi 22 22 ee 23, 23, prosegue riforma riformautili del del mercato mercato del del lalavoro voro inin attuazione attuazione della della Legge Legge Delega Delega n.183/2014. n.183/2014. InIn particolare particolare ilil Decreto Decreto n.23, n.23, introduce introduce “Disposizioni “Disposizioni inin materia materia didi contratto contratto didi lavoro lavoro aa tempo tempo indeterminato indeterminato aa tutele tutelecrescenti”. crescenti”. La La nuova nuova disciplina disciplina troverà troverà applicazione applicazione per per i i concontratti tratti subordinati subordinati aa tempo tempo indeterminato indeterminato stipulati stipulati dopo dopo l’entrata l’entrataininvigore vigoredel deldecreto decreto(07.03.2015), (07.03.2015),ovvero ovveroper per quelli quelli aa tempo tempo determinato determinato oo didi apprendistato apprendistato convertiti convertiti dopo dopo tale tale data. data. Per Per quelli quelli già già inin essere essere precedentemenprecedentementete continueranno continueranno aa valere valere lele tutele tutele previste previste dall’art. dall’art. 18 18 L.n.300/70 L.n.300/70 (Statuto (Statuto dei dei Lavoratori). Lavoratori). Risulta Risulta evidente evidente come comelalaregola regolagenerale generalesia siaormai ormaiquella quelladell’indennizzo, dell’indennizzo, mentre mentrelalareintegra reintegranel nelposto postodidilavoro lavoro(c.d. (c.d.tutela tutelareale) reale) rappresenti rappresenti sempre sempre più più un’eccezione. un’eccezione. Quest’ultima Quest’ultima resta resta infatti infattiprevista previstasolamente solamenteininipotesi ipotesididinullita’ nullita’del dellicenzialicenziamento mentoperche’ perche’discriminatorio discriminatorioovvero ovvero perche’ perche’ riconduciriconducibile bile agli agli altri altri casi casi didi nullita’ nullita’espressamente espressamenteprevisti previsti

dalla dalla legge legge od od ancora ancora qualora qualora ilil dipendente dipendente riesca riesca aa dimostrare dimostrare che che ilil licenziamento licenziamento disciplinare disciplinare sisi fonda fonda su su un un fatto fatto materiale materiale insussistente. insussistente. InIn tutti tutti gli gli altri altri casi, casi, qualora qualora ilil Giudice Giudice accerti accerti l’illegittimità l’illegittimità del del licenziamenlicenziamentoto perché perché non non ne ne ricorrono ricorrono gli gli estremi, estremi, ilil rapporto rapporto didi lavoro lavoro verrà verrà dichiarato dichiarato estinto estinto sin sin dall’irrogazione dall’irrogazione del del provvedimento provvedimento ed ed ilil datore datore didi lavoro lavoro (che (che occupi occupi ololtre tre 15 15 dipendenti) dipendenti) sarà sarà condannato condannato alal pagamento pagamento didi un’indennità un’indennità didi importo importo pari pari aa 22 mensilità mensilità dell’ultima dell’ultima retribuzione retribuzionedidiriferimento riferimentoper perililcalcolo calcolodel delTFR TFRper perogni ogni anno annodidiservizio, servizio,ininmisura misuracomunque comunquenon noninferiore inferioreaa44 eenon nonsuperiore superioreaa24 24mensilità. mensilità. InIn caso caso didi licenziamento licenziamento per per motivi motivi economici economici (le(legato gatocioè cioèalla allariorganizzazione riorganizzazioneaziendale) aziendale)non nonsarà saràpiù più necessario necessarioililtentativo tentativodidiconciliazione conciliazionepresso pressolalaDirezioDirezione neTerritoriale Territorialedel delLavoro. Lavoro.Nei Neipochi pochicasi casiancora ancoraprevisti, previsti, resta restainfi infine neper perilillavoratore lavoratorelalafacoltà facoltàdidipretendere, pretendere,inin luogo luogodella dellareintegra, reintegra,ililpagamento pagamentodidiun’indennità un’indennitàpari pari aa 15 15 mensilità mensilità dell’ultima dell’ultima retribuzione retribuzione didi riferimento riferimento per perililcalcolo calcolodel delTFR. TFR.

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L’Editoriale IDee nuove per un MonDo Che CaMBIa

dott. Alessandro De Carlo*

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La salute vale oro così come il medico a cui ci si affida Con la bella stagione, è l’occasione migliore per dedicarsi alla pelle Continua a pag. 41

Il riposo: i benefici e le posizioni del sonno Continua a pag. 41

uante volte ciascuno di noi si sente “a corto di idee”, in ritardo in un mondo che va veloce, in difficoltà nel trovare soluzioni per i propri problemi quotidiani, lavorativi, familiari, relazionali? La risposta migliore in queste situazioni, molto spesso, è già dentro di noi. Il problema è farla emergere, liberarsi dalle abitudini che possono frenarci, liberarci da situazioni in cui non si vedono vie di uscita. Questo tipo di condizione è tutt’altro che patologica, anzi, è “normale” ed estremamente frequente: il problema spesso risiede nelle routine, in modalità di pensiero radicate che non sono facili da cambiare in breve tempo e da soli, nelle pressioni sociali. La psicologia, in questi casi, può venire in aiuto con interventi non invasivi ma di supporto alle risorse già esistenti, ad esperienze già maturate, a soluzioni già applicate a contesti diversi. Troppo spesso infatti le persone sono dei “giacimenti” di risorse che rimangono sconosciute, inesplorate, quando invece potrebbero essere portate alla luce, con l’aiuto di un professionista psicologo esperto, anche senza un grande sforzo. Liberare ciò che già è dentro di noi, dunque, con una metodologia di dialogo riguardo alla propria quotidianità, ai propri valori, ai propri desideri, con una finalità trasformativa orientata a portarci a realizzare il tipo di attività, di relazioni, di vita che desideriamo, non necessariamente quello che viviamo nel presente. La psicologia a servizio delle idee nuove, dunque, in un mondo che va veloce. Per questo oggi è fondamentale che ciascuno diventi un innovatore, nel proprio ambito lavorativo, relazionale, familiare, anche per uscire dalla stagnazione che caratterizza tanti aspetti della vita sociale italiana.

*presidente dell’Ordine degli psicologi del Veneto

Demenza: conoscere la malattia per riuscire ad affrontarla Continua a pag. 42


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L’intervento La scheda odontoiatrica e le regole da seguire

di Dott. Bruno Noce*

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a scheda odontoiatrica, generalmente in formato cartaceo, riporta un disegno stilizzato delle arcate dentarie, in cui vengono segnalate patologie e trattamenti, seguiti da uno spazio per le annotazioni in forma di diario clinico. Dal punto di vista giuridico la scheda odontoiatrica e’ un semplice promemoria dell’attività diagnostica e terapeutica svolta, ad uso esclusivo dell’odontoiatria; e’ paragonabile ad una scrittura privata e come tale: non è soggetta a nessun requisito formale di compilazione; non vi è obbligo di conservazione; la presenza di errori, omissioni ed alterazioni non configura ipotesi ne’ di falso ideologico, ne’ di reato di falso in atto pubblico. Per quanto riguarda la circolazione, la scheda può essere consegnata: al paziente stesso; alle persone fornite di delega ed all’autorità giudiziaria; la non restituzione a fronte di una richiesta non determina responsabilità, in quanto non vi è l’obbligo dell’archiviazione, ne’ quello della conservazione. La compilazione della scheda odontoiatrica, tuttavia, va fatta con particolare diligenza annotando: giorno della prestazione (nel caso in cui il paziente non si presenti all’appuntamento terapeutico e’ bene annotarlo comunque indicando la motivazione dell’assenza); trattamenti terapeutici effettuati; qualsiasi annotazione utile al sanitario. Cio’ in considerazione del fatto che, soprattutto in materia di responsabilità civile, rappresenta un importante mezzo di difesa legale mentre la sua mancanza o non corretta tenuta determina nel giudice l’impressione di negligenza ed imperizia dell’odontoiatra ai fini dell’addebito di un’eventuale responsabilità. Difatti la scheda odontoiatrica può essere richiesta nel contenzioso giudiziario per diverse finalità che sono: per ricostruire la cronologia dei fatti in caso di discordanti versioni dei fatti tra le parti; per determinare lo stato anteriore e quindi la validità della diagnosi e del progetto terapeutico, nonché escludere o quantificare lesioni correlate da nesso di casualità con le prestazioni; per valutare la corretta esecuzione del l’iter terapeutico e distinguere le complicanze dagli errori; in caso di contestazione in materia di consenso alle cure e di corrispettivo. Per ultimo va precisato che la scheda odontoiatrica, rappresenta comunque un obbligo deontologico: “ La cartella clinica deve essere redatta chiaramente, con puntualità e diligenza, nel rispetto delle regole della buona pratica clinica e contenere, oltre ad ogni dato obiettivo relativo alla condizione patologica ed al suo decorso, le attività diagnostico-terapeutiche praticate”.

L’Editoriale Medici con lo stetoscopio in valigia Più di 2000 Medici all’anno scelgono di lavorare all’estero

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di Francesco Noce*

ono stati 2363 i Medici che hanno chiesto l’attestato per il riconoscimento dei titoli per lavorare all’estero nel 2014, contro i 1000 dell’anno precedente ed i 396 di soli 5 anni prima e il trend è in continua crescita. Scappano da un paese che, dopo 11 anni di preparazione fra corso di laurea e specializzazione per diventare bravi professionisti non sa offrire di meglio che posti di precariato e bassi stipendi in un contesto di lavoro difficile e sempre più impegnativo, con l’obbligo di provvedere ad una assicurazione professionale costosa, ed in cui le cause facili e quasi sempre ingiustificate possono metterli alla gogna proprio all’inizio della loro carriera. Fuggono dall’Italia, spesso malvolentieri, abbandonando famiglia, affetti, amicizie, contesto sociale, verso paesi che offrono loro stipendi adeguati, prospettive di carriera, più tranquillità e serenità per un lavoro difficile e impegnativo e con una considerazione sociale che da noi si è molto affievolita. Le difficoltà iniziano fin dalla formazione post laurea, mentre ogni anno si laureano in Italia circa 10.000 medici, solo 5000 sono i posti per le borse di studio per i corsi di specializzazione (altri 5-6 anni di preparazione) e 1000 le borse di studio per il corso per diventare medici di famiglia. Cosicché 4000 medici ogni anno vengono esclusi, per cui o ritentano l’anno successivo, o si dedicano a medicine alternative (con quali prospettive?), o vanno all’estero. Ma anche dopo la specializzazione le cose non sono facili: negli Ospedali il blocco del turn over non permette nuove assunzioni, nonostante le carenze di personale medico di famiglia dovendo, nell’attesa di pazienti che ti scelgano come medico di fiducia, sostenere solo spese di ambulatorio, di personale e di gestione dello studio professionale. All’estero invece i nostri laureati e specializzati sono ricercati. Assommano a più di 150.000 euro i costi, supportati dalle famiglie e dalla società, per preparare un bravo medico e sempre più spesso giungono all’Ordine dei Medici di Rovigo, così come agli altri Ordini del nostro Paese, richieste di medici da parte di altre Nazioni, le quali offrono contratti vantaggiosi, quasi nemmeno paragonabili ai nostri, e condizioni e prospettive di lavoro veramente attraenti. La tendenza è in crescita perché all’estero “comprano” volentieri i nostri medici e, senza costi per prepararli. Ormai non vi può essere più alcun indugio per provvedimenti atti a sistemare questa situazione.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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Inizia inizia la bella stagione, quale occasione migliore per dedicarsi alla pelle? S

La protezione inizia bevendo molto i sa, il sole e’ l’alleato migliore per la salute psico-fisica, psico-fisica, stimola la produzio- che è fondamentale per l’idratazione e da ne di vitaminaD, fissatore fissatore del calcio una buona alimentazione che privilegi cibi sulle ossa, e’ efficace efficace nel trattamento di colorati di tutte le sfumature che vanno dal alcune malattie dermatologiche (psoriasi, giallo al violaceo passando attraverso il roseczema, dermatiti...) e in molte persone so, ricchi di beta-carotene e di antocianosidi contribuisce a migliorare l’umore, ma se che danno il giusto apporto al buono stato non ti proteggi adeguatamente si rivela un della pelle. Esistono vare tipologie di persone, con infimo infimo nemico. La pelle si difende sostanzialmente con pelli diverse e più o meno sensibili, ecco due meccanismi, l’abbronzatura e l’ispessi- allora nascere la necessità di arricchire la mento dello strato epidermico. Radiazioni propria dieta con l’assunzione di integratori con diverse lunghezze d’onda penetrano e di proteggersi con le creme solari, con vari fattori di protezione in modo diverso nella ( SPF) che vanno cute, i raggi UVB intedalla piu’ bassa o ressano lo strato più superficiale, superficiale, mentre Il consiglio del tuo farmacista intensificante intensificante abgli UVA sono in grado diventa fondamentale per la scelta bronzatura alla 50+ di arrivare al derma. I e total protection. danni che ne deriva- del prodotto più adatto Il consiglio del no sono per quanto per una abbronzatura veloce o per tuo farmacista divenriguarda gli UVB mu- proteggersi meglio ta cosi fondamentale tazioni a carico del per la scelta del nucleo dei cheratinociprodotto più adatto ti e degenerazione delle fibre fibre elastiche del alle tue esigenze, sia per chi vuole una derma per quanto riguarda gli UVA. abbronzatura più veloce, intensa e duratura Questi effetti sono responsabili della sia per chi ha pelle delicata, come quella fotocarcinogenesi (tumori della pelle) e del dei bambini e per chi è soggetto ad eritemi, fotoinvecchiamento cutaneo rughe). ai quali il mio consiglio e’ di iniziare sin da

l’attacco di panico, un nemico comune Negli ultimi anni, molto utile è stata la terapia cognitivo-comportamentale

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l disturbo di panico appartiene alla categoria dei disturbi d’ansia, che sono le più comuni malattie psichiatriche e causano compromissione funzionale e disagio considerevoli. Il disturbo da attacco di panico (DAP) va diffondendosi sempre più nella popolazione, soprattutto tra i giovani. Ma come riconoscere un attacco di panico? I principali sintomi si sviluppano improvvisamente e raggiungono il picco nell’arco di dieci minuti: palpitazioni, tachicardia; sudorazione; tremori; sensazione di oppressione; di soffocamento; dolore o fastidio al petto; nausea o disturbi addominali; sensazione di sbandamento, instabilità, stordimento, o svenimento; derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere staccati da se stessi); paura di perdere il controllo o di impazzire; paura di morire; parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio); brividi o vampate di calore. L’attacco di panico è un messaggio mandato dal corpo per avvertire che c’è qualcosa che non va. Il sintomo che colpisce il corpo non è mai casuale, ma è collegato ai rapporti interpersonali importanti attuali, che si stanno vivendo oppure all’interno del ciclo evolutivo. Si tende a risolvere la risposta ansiosa con comportamenti di evitamento, perciò la possibilità di condurre una vita normale viene fortemente compromessa. Il soggetto arriverà al punto di diventare dipendente da amici, parenti, che in ogni momento

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devono poterlo raggiungere. La persona riduce drasticamente la propria autonomia di movimento. Quindi, è possibile Dott.ssa Giulia risolvere questo fastidioFrancesca Marchese so disturbo? La terapia psicologica è un processo in cui la persona che ha un disagio chiede aiuto ad un terapeuta per comprendere e modificare pensieri, comportamenti, stati d’animo, si cerca quindi di riadattare l’individuo al mondo esterno. Negli ultimi anni, molto utile è stata la terapia cognitivo-comportamentale che si concentrerà sull’identificazione e modificazione delle modalità con cui il soggetto esaspera l’influenza degli eventi negativi o sull’impiego di strategie per diminuire l’impatto di questi eventi negativi. L’obiettivo di questo intervento è quello di costruire modelli di pensiero più adattivi e sviluppare strategie generali per affrontare i problemi personali. Dott.ssa giulia Francesca Marchese - psicologa clinica Riceve a Fosso’ (Ve) via 4 novembre 45. Cell.: 3408431926 Mail: giulia.89marchese@gmail.com

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il riposo: i benefici e le posizioni del sonno

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Demenza: conoscere la malattia per riuscire ad affrontarla Riconoscere precocemente i sintomi può aiutare a rallentarne il decorso

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a demenza è una sindrome clinica legata all’età adulta dovuta ad una malattia che colpisce il cervello e che in maniera cronica e progressiva comporta la degenerazione di: - facoltà mentali quali la memoria, la capacità di ragionamento, il linguaggio e la capacità di riconoscere oggetti e persone; - affettività ed emotività, causando depressione, ansia ed angoscia; - comportamento e personalità con conseguente agitazione, aggressività, reazioni paranoiche ed apatia. Tali sintomi pregiudicano le normali attività sociali e lavorative del malato, con deterioramento della qualità di vita, perdita di autonomia e arrecano importanti disagi a livello familiare. Esistono numerose forme di demenza, ognuna delle quali si manifesta con caratteristiche particolari, per lo meno nelle prime fasi della malattia. Inoltre, anche con la stessa diagnosi, il decorso presenta un’ampia variabilità individuale. È importante riconoscerne precocemente i sintomi in maniera da porre tempestivamente una diagnosi e poter, in

questo modo, intervenire con training cognitivi specifici volti a rallentare il decadimento. È di fondamentale importanza rivolgersi al medico quando si manifestano le prime avvisaglie di un deterioramento cognitivo. Per facilitare il riconoscimento dei sintomi, l’American Alzheimer Association nel 2005 ha pubblicato i 10 campanelli di allarme che si manifestano più frequentemente: 1. la persona va spesso in confusione ed ha dei vuoti di memoria; 2. non riesce più a fare le cose di tutti i giorni; 3. fatica a trovare le parole giuste; 4. dà l’impressione di aver perso il senso dell’orientamento; 5. indossa un abito sopra l’altro come se non sapesse vestirsi; 6. ha difficoltà a gestire i soldi e a fare i calcoli; 7. ripone gli oggetti nei posti più strani; 8. ha improvvisi ed immotivati sbalzi di umore; 9. non ha più il carattere di un tempo; 10. ha sempre meno interessi e spirito di iniziativa.

A fianco la dott.ssa Ilaria Tognon e la dott.ssa Maria Valeria Pes

Chi si rende conto che sono suonati, per sé o per un parente, almeno quattro campanelli d’allarme, è bene che ne parli con uno specialista. È innanzitutto necessario sottoporsi ad una valutazione neuropsicologica, durante la quale vengono somministrati alcuni test specifici che permettono di individuare le difficoltà, ma anche i punti di forza da sfruttare per far fronte ai limiti che la malattia impone. Inoltre, il colloquio con l’esperto, sarà utile per avere alcune indicazioni su come gestire ed affrontare la malattia. La demenza è una malattia che non soltanto affligge il malato, ma si ripercuote emotivamente in maniera importante anche su coloro che lo assistono: il coniuge, i figli, i familiari. L’assistenza è spesso un compito estremamente difficile e gravoso. È necessario pianificare l’impegno che i familiari

Medicina Estetica sicura a portata di tutti

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a più di 10 anni ormai mi occupo di medicina estetica e ho seguito negli anni l’evolversi delle diverse tecniche e la scoperta di materiali di nuova sintesi sempre più mirati alla correzione di ogni sfumatura che subisce il nostro viso e corpo, con il passare del tempo. Con mio enorme entusiasmo ho oggi in mano strumenti per offrire correzioni esteticodermatologiche sempre meno invasive e sempre più mirate ad ogni singolo problema percepito. Basti pensare al trattamento degli antiestetici capillari degli arti inferiori con sedute combinate di laser e soluzioni sclerosanti poche, sicure ed efficaci o alla mini-invasività offerta dal laser su svariate neoformazioni cutanee, acne, irsutismo ma anche su lassità cutanee rughe e borse. Ultime tecniche a darmi grande soddisfazione sono state la laserlipolisi o rimodellamento corporeo senza tagli ed in anestesia locale e i fili di sospensione con effetto liftante e senza postumi. Tutti i giorni nei miei ambulatori avevo richieste da parte delle pazienti di queste tecniche ma mio malgrado, ancora troppo poche potevano accedere a tutto questo che rappresentava ancora un lusso.

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devono investire nell’assistenza del malato, che può anche durare per molti anni. È importante fare i conti con le proprie forze e con le proprie energie, non pensare di essere da soli nell’affrontare le cure richieste, ma accettare di aver bisogno di aiuto. Questo non significa non essere in grado di assistere la persona, ma riconoscere e rispettare i propri

limiti e progettare un tipo di assistenza che veda coinvolte più risorse. Il carico emotivo personale è enorme, e chi assiste il paziente ha bisogno di sviluppare un insieme di strategie per far fronte all’evoluzione della malattia. Capire le proprie emozioni può essere di aiuto nella gestione del malato, così come può essere utile per se stessi.

Valutazione Neuropsicologica, Riabilitazione neuropsicologica per pazienti con demenza o lesioni acquisite (traumi cranici, ictus, ecc.), Servizio di Psicoterapia, Sostegno ai familiari Dott.ssa Ilaria Tognon Dott.ssa Maria Valeria Pes Psicologa con orientamento Psicologa con orientamento neuropsicologico, Psicoterapeuta neuropsicologico Tel. 347 5150001 - Mail. ambulatorioneuropsicologia@gmail.com Padova e provincia

Il Chirurgo Vascolare risponde su: vene varicose Dott. Manfrini, cosa sono le vene varicose? “Le varici degli arti inferiori, comunemente conosciute come vene varicose, costituiscono una malattia molto diffusa in entrambi i sessi, anche se con netta prevalenza in quello femminile”. A cosa sono dovute? “Fondamentalmente ad una eccessiva “debolezza” della parete venosa, spesso costituzionale ed ereditaria, a causa della quale le vene si dilatano e divengono pertanto particolarmente visibili. La malattia puo’ interessare sia le venule piu’ piccole e superficiali (cosidetti capillari), sia le vene piu’grosse, che si trovano nel grasso sottocutaneo (sistema safenico). E’ un problema estetico o una vera patologia? “Nelle fasi iniziali il problema può essere prevalentemente estetico ma se trascurato diviene presto una patologia vera e propria, che nelle fasi avanzate può dare complicanze serie, quali ulcerazioni della pelle, tromboflebiti o anche embolia polmonare. Anche i capillari, specie quelli della parte bassa delle gambe, se trascurati a lungo, possono dare alterazioni della pelle fino alla rottura spontanea, causa di fastidiose emorragie”.

Come si possono prevenire? “Essendo spesso costituzionali, una prevenzione assoluta non esiste. Se ne può limitare l’evoluzione facendo una vita attiva, usando una calza elastica, se si sta molto in piedi e soprattutto riccorrendo in tempo ad uno specialista per una visita ed un’esame ecodoppler. Quali terapie sono possibili? “Oggigiorno sono tante, vanno da quelle piu’ classiche come la scleroterapia o l’intervento chirurgico, Dott.Stefano rivisti in chiave Manfrini moderna, nel senso di una maggiore efficacia ed una minima invasività, fino a tecniche piu’ recenti, quali il laser, la radiofrequenza, ecc. Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi e sta all’esperienza dello specialista applicarle al meglio per ottenere il massimo risultato. Tanto si può fare, l’unico errore che il paziente deve evitare è quello di tracurarsi e sottovalutare la malattia” Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine - 347/8043460



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Il Gioco del Mese

Tiro al Bersaglio Quale sarà la freccia giusta?

RIDIAMOCI SU… In farmacia… Una signora: “Per favore, vorrei dell’arsenico.” Trattandosi di un veleno letale, il farmacista chiede informazioni prima di accontentarla: “E a cosa le serve signora?” “Per ammazzare mio marito!” “Ah, capisco… però in questo caso purtroppo non posso darglielo” La donna, senza dire una parola estrae dalla borsa una foto di suo marito a letto con la moglie del farmacista, e il farmacista: “Le chiedo scusa signora, bastava dirlo che aveva la ricetta!” Ultime parole famose… “Il rock’n’roll morirà entro giugno.” (Variety, 1954) Leggi di Murphy… Terza legge di Murphy per i mariti: Il guardaroba di tua moglie si espanderà fino a occupare tutti gli armadi disponibili. Ubriachi… Un tizio osserva per un po’ con un sorriso di beatitudine la propria moglie. “È straordinario – le dice – come un bicchierino di Whisky possa darti un’aria così dolce e simpatica.” “Ma io non ho bevuto!” “Tu no, ma io si!” Al lavoro… Non stare in giro senza far nulla. La gente penserà che sei tu il capo.

Ah… l’amore: Ho mandato così tante lettere d’amore alla mia fidanzata… che si è innamorata del postino. Moglie e marito… “Papà cos’è un santo?” “Chi come me deve sopportare tua madre tutti i santi giorni.” “E cos’è un beato?” “Chi non ha mai avuto a che fare con tua madre” “E il diavolo?” “Un cornuto, tale e quale tuo padre!” Risponde la madre. Padri modello… Un padre dice al figlio: “Ora ti insegno un trucco per capire se sei ubriaco o pure no. Non è difficile guarda quei 2 uomini dall’altra parte della strada. Quando ne vedrai 4 anziché 2, vuol dire che sei ubriaco.” “Però” - ribatte il ragazzo - “c’è un uomo solo dall’altra parte della strada!” Come disse… “Non sto più nella pelle” come disse il serpente. Le grandi domande… Chi arriva sempre con i primi caldi? Il cameriere! Vigili urbani… Un vigile in servizio in ufficio, tira fuori un pacchetto di sigarette e domanda alla collega seduta a fianco: “Scusa, posso fumare?” “Fa pure come se fossi a casa tua”

info@azzurraedizioni.com Il Puzzle

il Cannolo Siciliano AGGIUNTA ARTE - NOME CALTANISSETTA CANDITI CANNA DOLCE FRESCO FRITTO GRANELLA ITALIA - LISTA LUNGO MUCCA ORIGINE PASTICCERIA PREPARAZIONE RIPIENO SCORZA SPECIALITA’ TENERO VINO - ZUCCHERO Chiave (7,2,6) - Il ripieno è fatto con.............................................. .................................................... ....................................................

Cruci-filetti

Inserite all’interno dello schema le parole elencate.

2 lettere AB - AD - AL - MD - OE TN - VI 3 lettere GLI - ICE - RAM 4 lettere BADO - DEVO - INES 5 lettere ADDIO - ANTEO - BACON 7 lettere ALADINO - ANODINO CARAVAN - NOVALIS 8 lettere CARABINA - NONSENSO Risponde la donna. “Va bene, ho capito…” Fa l’uomo malinconico rimettendo a posto il pacchetto. Suocere… Un giorno portammo mia suocera al Luna Park. Tutto bene finché non de-

Soluzioni

cise di entrare nel Castello degli Spaventi. Stava dentro da molto tempo, tanto che io e mia moglie iniziammo a preoccuparci che le fosse successo qualcosa. Quando stavamo per andare a vedere cos’era successo, la ve-

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Giochi e tanto umorismo!!! li trovate su Puzzle Zero, tutti i mesi in edicola!

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demmo uscire sventolando un foglio di carta. L’avevano assunta. Un aforisma (Leo Buscaglia): L’essenza dell’educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.

=

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stress

Giochi e divertimento per tutta la famiglia



46 1 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04

ATTENTI

ALLA POSSESSIVITÀ, IL PARTNER STRATTONERÀ IL GUINZAGLIO E SARANNO GUAI. SE LO CAPITE TORNERÀ LA COMPLICITÀ E LA FIDUCIA DI SEMPRE

TORO DAL 21/04 AL 20/05

TENEREZZA

E PASSIONE VIAGGERANNO SU UN BINARIO UNICO MA LA GELOSIA ARDE COMUNQUE SOTTO LA CENERE. IMMANCABILI I BATTIBECCHI CHE RAVVIVANO LE SERATE

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

SE UNA ROTTURA C’È STATA ORA, IN CONTROTENDENZA COI BOLLORI PRIMAVERILI, VE NE STATE RINTANATI A LECCARVI LE FERITE. ANNUSATE L’ARIA, TORNATE IN PISTA! CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

SENTIMENTI

COMPRESSI DA ALTRE PRIORITÀ, ANCHE IL SESSO ANDRÀ AL RIBASSO, CON UNO STILE DI RAPPORTO FORSE PIÙ AMICHEVOLE CHE PASSIONALE

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

QUALCUNO

VI COINVOLGERÀ DI TESTA, QUALCUN ALTRO DI PELLE, ALTERNANDO MOMENTI DI FORTE ATTRAZIONE AD ALTRI DI FRIZZANTE COMPLICITÀ. TENETE A BADA L’ORGOGLIO

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

AVETE PERSO LA FIDUCIA NEL PARTNER. VI SERVE UN VIAGGETTO: ARIA NUOVA, FACCE NUOVE CATALIZZERANNO LA VOSTRA ATTENZIONE, TENENDOVI BUONI ALMENO PER UN PO’

Oroscopo L’ARIA FRIZZANTE DELLA BELLA

STAGIONE IN ARRIVO PORTA CON SÉ AMORI PICCANTI

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

EVVIVA

I RITORNI DI FIAMMA E GLI AMORI PLATONICI O VIRTUALI, UN MISTERIOSO SCONOSCIUTO VI FARÀ PERDERE LA TESTA. MOMENTI BURRASCOSI PER LE COPPIE CONSOLIDATE NELLA QUOTIDIANITÀ

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

MESE INTERAMENTE DEDICATO AL CUORE, IN UN’ESCALATION DI EMOZIONE, GELOSIA, PASSIONE E VOGLIE MALANDRINE…DAL PARTNER VORRESTE TUTTO, IN PRIMO LUOGO L’ANIMA

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

IL LAVORO È UN BUON SERBATOIO DI INCONTRI, UNA STORIA POTRÀ INIZIARE CON UNA LITIGATA CHE SVELERÀ CAMMIN FACENDO UN SENTIMENTO TUTTO FUOCO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

SPLENDIDA E BOLLENTE UNA STORIA D’AMORE, VI FARÀ PERDERE LA BUSSOLA, MA SMARRIRSI SARÀ COSÌ DOLCE... FELICI I CUORI SOLITARI, INQUIETI QUELLI GIÀ OCCUPATI ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

L’AMORE

ARRIVA INTENSO COME UN PULEDRO DA CAVALCARE VERSO SPAZI LIBERI. POSSIBILI TUTTE LE GAMME DEL SENTIMENTO: REALE, VIRTUALE O CLANDESTINO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

TREGUA

PER I SENTIMENTI, FERMI IN ATTESA: ORGOGLIOSI CONTRO OGNI SOSPETTO, ASPETTERETE A DICHIARARVI, SPERANDO CHE NEL FRATTEMPO CI PENSI L’ALTRO




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