p.31
Salute
p.35
Garden
p.41
on-line:
del Miranese Sud
APRILE 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.66
Regione
Fotografa il QR code e rimani aggiornato sulle notizie de laPiazza della tua Città Partecipa ai nostri
Concorsi a Premi
9 12 13 16 16 31
Mirano, Bosco del Parauro: i finanziamenti sono in arrivo Comune e Ipab Mariutto al lavoro dopo la presentazione del progetto. Si prevede la riforestazione di più di 7 ettari e opere accessorie come un percorso pedonale
servizio a pag 10
MIRANO
Mortalità doppia rispetto al resto del veneziano SPINEA
Don Eder saluta e torna in Colombia SPINEA
Piscina, lavori finiti per agosto SANTA MARIA DI SALA
Vandali ai giardini pubblici SANTA MARIA DI SALA
Farmaci donati alle famiglie in difficoltà PIANO DI RIPRESA
Il Veneto alza la voce, Calzavara: “Rivendico il ruolo della Regione
La forza di rialzarsi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I
ntere categorie produttive stanno vivendo la loro seconda primavera di restrizioni. Aziende, imprenditori e lavoratori che attendono solo di poter ripartire, molti dopo un anno di stop forzato. Ci sono i mondi della ristorazione, degli eventi, i lavoratori dello spettacolo e della moda, delle palestre e delle piscine. Una schiera alla quale sono stati chiesti sacrifici immani, a fronte di aiuti risicati. segue a pag 5
Scopri di più su www.4all.it Clicca mi Rimani sempre aggiornato con leADnews in tempo realeOTTICA direttamente tuo smartphone PROMO facebook.com/lapiazzaweb piace! CONNESSIONI INTERNET IN FIBRA FINO A sul 1 GBPS A PARTIRE DA €22,90
5
Facciamo il punto
www.lapiazzaweb.it
La forza di rialzarsi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
L’ospedale di Mirano eccellenza in Italia L
’ospedale di Mirano eccelle nella classifica World’s Best Hospitals 2020, che mette in fila le migliori strutture sanitarie al mondo. A giudicare positivamente prestazioni e struttura del nosocomio è stata la rivista americana Newsweek, che nell’annuale classifica dei migliori ospedali del mondo, stilata dalla società leader mondiale Statista Inc, ha messo il De Carlo al 45esimo posto in Italia. In provincia va meglio solo l’ospedale dell’Angelo di Mestre, trentesimo. A Mirano la buona notizia è stata salutata con soddisfazione, e orgoglio ma molti ora reclamano un peso in termini di investimenti e organizzazione. “E’ un meritato riconoscimento al lavoro di tutto il personale - ha detto l’assessore al sociale e sanità del Comune, Gabriele Petrolito- medico, infermieristico, ausiliario e tecnico, perché questa classifica è basata non solo sugli aspetti quantitativi e tecnologici, ma anche sulla qualità della relazione di cura e il grado di soddisfazione. Ma non basta sperticarsi in elogi se non ci impegniamo a prendere coscienza dei necessari miglioramenti da apportare all’organizzazione sanitaria. E’ ormai evidente che in una provincia estesa come la nostra e con un milione di abitanti, si possono concentrare in una sola sede solo le prestazioni ospedaliere di elevata complessità. Si è invece visto quanto sia prezioso lasciare che le altre prestazioni continuino ad essere fornite negli ospedali periferici, in particolare Mirano e Dolo, ma anche Chioggia e Venezia. Gli investimenti per le infrastrutture ospedaliere devono essere finalizzati ad aumentare le caratteristiche di flessibilità di tutta la rete ospedaliera provinciale. E’ una riflessione di cui tenere conto nella ristrutturazione, ad esempio, dell’ospedale di Dolo, già finanziata con fondi Cipe, e di Mirano, ancora da finanziare. Il personale sta dimostrando le sue doti professionali e umane, spetta ora ai livelli decisionali creare le condizioni strutturali e organizzative per lavorare meglio”.
L’assessore Petrolito sottolinea l’importanza della sanità territoriale
Mentre la campagna vaccinale prosegue a strattoni, tra continui stop and go, promesse e dubbi, allarmi e annunci, in questo primo quadrimestre del 2021 molti, moltissimi lavoratori e imprenditori sono stati costretti a rimanere alla finestra, a chiudere, a fermarsi ancora, oppure a non ripartire per nulla, come chi è bloccato ormai da più di un anno. Hanno dovuto misurarsi con i bilanci da far quadrare in ogni caso, con i posti di lavoro da salvaguardare, la necessità di programmare un futuro che ancora deve concretizzarsi ma che va comunque programmato. A loro è stato chiesto, per lunghi, lunghissimi mesi, di resistere. Di attende. Di sperare. Finora non hanno certezze, se non quella dei sacrifici affrontati dall’inizio della pandemia. Gli aiuti - chiamiamoli pure ristori o sostegni, poco cambia - si sono rivelati, fino a questo momento un debole rimedio, per molti una vera e propria delusione. C’è chi è sceso in piazza, chi ha aperto per protesta, chi ha chiesto a gran voce di non continuare ad essere dimenticato. Qualcuno ha dovuto anche gettare la spugna. “Fateci lavorare”, è il coro che si alza unanime nella certezza di poter avere tutte le carte in regola e le potenzialità per garantire una riapertura in sicurezza, nell’affrontare una stagione che ci porterà fuori dall’emergenza. Ciò che non è mai venuto meno, in questi mesi, è stata la forza d’animo, la tensione che precede lo scatto, accompagnata dalla creatività e dall’inventiva. Ci sono negozi e attività che anche durante il periodo di chiusura hanno trovato il modo di mantenere il contatto con i propri clienti attraverso incontri on line o eventi social, oppure palestre che hanno reinventato la loro programmazione all’aperto, realtà sportive che hanno trovato forme alternative di allenamento, promotori di eventi che non hanno mai spezzato il filo che li unisce al loro pubblico. Esempi, storie di tenacia e forza d’animo, di idee e di coraggio, che cerchiamo di raccontare anche da queste pagine e sui nostri canali web. Un ringraziamento è doveroso a chi continua a resistere ed è pronto a ripartire.
Filippo De Gaspari
del Miranese Sud
è un marchio proprietà di
Srl
È un periodico formato da 20 edizioni locali mensilmente recapitato a 373.576 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 aprile 2021
6
Mirano
www.lapiazzaweb.it
Salute. I dati dell’Avis di Mirano nell’anno del Covid
Donatori di sangue in aumento, per affrontare la pandemia A
umentano, proprio nell’anno del Covid, i donatori e intanto parte un programma di prevenzione senza precedenti, a beneficio soprattutto di quelle fasce che, a causa della pandemia, hanno trascurato i test salvavita. Avis Mirano impegnata su più fronti nell’anno più delicato per la salute delle persone: nel 2020 i donatori di sangue in città sono stati 88 in più dell’anno precedente, pur a fronte di una diminuzione di donazioni, dettata soprattutto dalle restrizioni. La macchina della solidarietà è dunque riuscita a sopperire all’inevitabile e generalizzato calo di forniture con un aumento di offerenti. Lo scorso anno i donatori sono stati 1609, a fronte dei 1521 del 2019. Un trend in crescita da alcuni anni, con i donatori passati da 1443 nel 2016,
I donatori sono passati da 1443 nel 2016, 1507 nel 2017, 1510 nel 2018 e sono stati capaci di sfondare quota 1600 proprio nel 2020 1507 nel 2017, 1510 nel 2018 e capace di sfondare quota 1600 proprio nell’anno della pandemia, con lo scatto maggiore di crescita. Le donazioni sono state 2423 lo scorso anno, in calo (erano state 2488 nel 2019) soprattutto a causa delle restrizioni anti-Covid, prenotazioni e limitazioni degli accessi ai centri trasfusionali. E’ però salita la donazione di plasma, passato in un anno da 230 a 273 donazioni, di cui 11 di iperimmune per pazienti Covid. La sezione miranese dell’Avis ha snocciolato i dati in occasione della presentazione di nuovi progetti, mirati soprattutto a diffondere la
prevenzione. Un aspetto questo, passato invece in secondo piano in quest’anno di pandemia e tutto a scapito della salute: per rilanciare l’importanza della diagnosi precoce, l’Avis Mirano, grazie a un progetto finanziato dalla Regione, offrirà nei prossimi mesi alle proprie donatrici tra i 40 e i 49 anni (oltre un centinaio) l’accesso ad esami clinico-strumentali al seno in collaborazione con la Casa di Cura Giovanni XXIII e a tutti gli interessati alcuni convegni online informativi per sensibilizzare le donne alla prevenzione della salute e all’accesso agli screening. “Il progetto - spiegano Matteo Giordan, presidente di Avis Mirano e Laura Zanardo, vice presidente vicario - è molto importante soprattutto in questo momento di pandemia in cui le persone rinunciano alle visite specialistiche. Il tumore al seno è uno dei più diffusi ma anche uno dei più curabili se diagnosticato in tempo”. Si parlerà di tumore al seno, medicina di genere e tumore all’utero. “E’ anche un mezzo efficace - spiega Zanardo - per promuovere la salute oltre i confini territoriali”. Per Bernardino Spaliviero, radiologo alla Giovanni XXIII: “Il cancro alla mammella è la prima causa di morte nella donna, anche se in discesa: colpisce una su 8 e un quinto di queste non ce la fa. La chiusura, anche sociale, provocata dalla pandemia è un rischio oggettivo, perché porta a far passare in secondo piano la diagnosi precoce, che invece fa la differenza”. La formazione avrà il sostegno della Scuola di Formazione Interregionale del Triveneto e in partnership con associazioni “sorelle” come Aido Mirano e Santa Maria di Sala. Filippo De Gaspari
Due donatori di sangue del miranese
L’ex bocciodromo è diventato la sede vaccinale Operativa la sede vaccinale dell’ex-bocciodromo in via Matteotti, pronta da marzo per la vaccinazione di massa della popolazione nei prossimi mesi. Qui il siero verrà somministrato a tutte le fasce di età chiamate mano a mano dall’Ulss 3, secondo il programma vaccinale predefinito. I lavori di adeguamento dello stabile alla nuova funzione, iniziati a fine gennaio, hanno visto la completa conversione della struttura a sede adatta alla campagna di vaccinazione. Molti i cittadini che hanno prestato volontariamente e gratuitamente il proprio aiuto: i volontari della protezione civile per lo sgombero dell’edificio e l’allestimento della nuova conformazione, il Rugby Mirano, con i suoi tesserati, per ridipingere gli spogliatoi e sistemare il verde esterno, l’associazione Cuore Amico per il dono di un defibrillatore per la struttura, le aziende Trivengas e Gasparini per le coperture delle ringhiere e Frigor Revision per la sistemazione del boiler dell’edificio. I lavori hanno coinvolto vari uffici comunali e il risultato è anche gradevole agli occhi, con l’introduzione di immagini degli angoli più belli
di Mirano a proteggere la privacy dei tre punti vaccinali allestiti nella struttura. “Credo – ha sottolineato la sindaca Maria Rosa Pavanello – che organizzare bene la campagna vaccinale sia l’azione prioritaria rispetto a tutto. Questi lavori hanno anche permesso il recupero della struttura dell’ex-bocciodromo, che versava in cattive condizioni e che ora, finite le vaccinazioni, potrà tornare a essere utilizzata dai cittadini”. L’edificio, terminata la campagna vaccinale, tornerà ad essere struttura sportiva polifunzionale a servizio di gruppi e associazioni miranesi. (f.d.g)
8
Mirano
Economia. Le esperienze in paese di Roberto Rossato e Enrico Pandrin
Novità per i negozi in centro: debuttano attività diversificate N
el negozio di scarpe spuntano i fiori, mentre l’ortofrutta introduce salumi e formaggi. Centro di Mirano laboratorio di novità: i negozi provano a rilanciare la piazza e il suo centro commerciale naturale, attingendo dall’ingegno dei titolari ed esplorando nuovi confini della diversificazione commerciale. Roberto Rossato, titolare di “Donna Shoes and Accessories”, ha rivisitato completamente il proprio negozio di scarpe e abbigliamento: “L’idea – spiega – è quella di creare un ambiente emozionale. Ho voluto dare una svolta al concetto stesso di negozio: non più un luogo dove fare acquisti, ma uno spazio per offrire prodotti di vario genere, dalle calzature all’abbigliamento, dalla pelletteria ai profumi, ma anche piante e fiori, spazio per workshop, vendita di oggetti per la casa”. Un nuovo punto vendita votato all’esperienza dello shopping: “L’obiettivo – prosegue Rossato, che è anche delegato di Confcommercio a Mirano – è aumentare le occasioni di visita e il tempo medio di permanenza all’interno del negozio: in questo modo è possibile aumen-
Fra le innovazioni al passo con i tempi, nel negozio di scarpe si vendono fiori, dal fruttivendolo formaggi tare anche le probabilità che i visitatori acquistino. È l’essenza del “concept store”, il punto vendita disegnato sui principi dell’esperienza al dettaglio, che rivoluziona le abitudini d’acquisto”. Poche centinaia di metri più in là sperimenta nuove frontiere del commercio anche la Frutti-
cola Melu , presente da oltre un secolo a Mirano, ora nelle mani di Enrico Pandrin, quarta generazione di una famiglia di fruttivendoli. L’attività, portata avanti negli ultimi decenni dai genitori di Enrico, Ugo Pandrin e Luigina Zampieri, vuole stare al passo con i tempi, pur continuando a tramandare l’antica tradizione di famiglia. Per questo il negozio è stato interamente rivisitato, accogliendo nuovi prodotti che la grande distribuzione solitamente non offre e soprattutto con un occhio alla tipicità, oggi sempre più ricercata. Accanto a frutta e verdura, Melu offre ora anche formaggi, salumi, carne, prodotti di piccola gastronomia, conserve, vini. “Praticamente – spiega Pandrin – abbiamo riportato in vita il casoìn di una volta, ma con un occhio alla qualità. Puntiamo a essere un servizio per la città, offrendo generi di prima necessità ma anche la possibilità di riscoprire sapori che non si trovano nei negozi di alimentari. Lo facevo prima con le fiere, ho solo cercato di portare quei prodotti dai mercatini all’interno del mio negozio”.
www.lapiazzaweb.it
Addio all’architetto Pier Paolo Fassetta Il mondo dell’arte e della fotografia dà l’addio a Pier Paolo Fassetta, mancato dopo una grave malattia. Architetto, aveva 72 anni ed era stato professore d’arte e figura fondamentale del panorama artistico e culturale della città. Conosciuto e apprezzato anche a Venezia e Mestre, dove per tanti anni è stato punto di riferimento nel liceo artistico Marco Polo e nel liceo sperimentale Stefanini, nella sua Mirano Fassetta ha lasciato traccia con la fondazione di Miranofotografia, associazione che, in collaborazione col Comune, ha allestito mostre, laboratori, conferenze, corsi e concorsi. Il suo desiderio era fare di Mirano un punto di riferimento della fotografia. Importante anche il suo impegno nella sezione miranese dell’Anpi, l’associazione di partigiani: faceva parte del direttivo dell’associazione ed è stato, per molti anni, anima di tante manifestazioni civiche e incontri di approfondimento. Organizzatore preciso e rigoroso, animo gentile ed elegante, era molto dedito alla famiglia: lascia la moglie Maria e i figli Francesco e Chiara, con le loro famiglie e gli amati nipoti. (f.d.g.)
9
Mirano
www.lapiazzaweb.it
Demografia e pandemia. Arrivano i dati dagli uffici dell’anagrafe
Mirano, mortalità doppia rispetto al Veneziano N
el 2020 a Mirano si sono registrate più morti che altrove. Il doppio rispetto alla media provinciale. Colpa del Covid certo, ma non solo. Di fronte a dati eloquenti, in attesa di approfondire lo studio con l’analisi dettagliata delle cause dei decessi, si possono fare per ora solo ipotesi: una vede la “città giardino” più esposta e alla pandemia perché con più popolazione anziana. L’altra chiama in causa il fatto che sia ricca di attività e servizi e che dunque, rispetto ad altri centri più isolati, potrebbe favorire concentrazioni di persone e, di conseguenza, una maggiore circolazione del virus. Solo ipotesi per ora, ma i dati parlano chiaro: lo scorso anno la percentuale di decessi, messa a confronto con lo stesso periodo dei 5 anni precedenti, ha avuto un incremento del +24,1%, a fronte di una media nazionale di +9,5% e con valore doppio rispetto alla media della provincia (+11,9%) o della stessa Venezia (+11,2%). Eppure il Covid ha colpito tutti indistintamente. Nel solo mese di novembre, uno dei più bui della seconda ondata, a Mirano ci sono stati 43 decessi di residenti, con un incremento del +90,3%, quando in Veneto l’aumento c’è stato sì, ma minore, nell’ordine del +42,8% rispetto allo stesso
La percentuale di decessi, messa a confronto con lo stesso periodo dei 5 anni precedenti, ha avuto un incremento del +24,1%
mese nel quinquennio 2015-19. L’assessore al sociale Gabriele Petrolito tende ad associare l’aumento dei decessi agli effetti indiretti dell’epidemia, come la contrazione dei servizi sanitari, causati delle misure di contenimento del contagio o la paura di andare in ospedale, specie durante il lockdown, anche per malattie gravi come l’ictus o l’infarto. Per Petrolito conta anche l’aspetto sanitario: “Le strutture del territorio hanno retto bene grazie all’impegno straordinario del personale e malgrado la carenza di posti letto per la con-
centrazione delle attività chirurgiche a Mirano”. “Purtroppo però – aggiunge la sindaca Maria Rosa Pavanello - continuo a rilevare come in troppi a Mirano non abbiano compreso la gravità del contagio che, nella nostra città, stia provocando una mortalità di gran lunga superiore al resto della provincia e della regione. Mi auguro che ci sia una presa di coscienza collettiva, senza della quale noi amministratori, forze dell’ordine e volontari della protezione civile, potremmo fare molto poco”. Filippo De Gaspari
Dai bambini nuovi segnali di parcheggio in aiuto dei disabili Gli alunni disegnano i nuovi segnali di parcheggio per i disabili. I più belli diventeranno cartelli da posizionare sugli spazi gialli a loro riservati, per invitare gli adulti a rispettare chi ogni giorno affronta difficoltà. Pazientemente raccolti dagli uffici comunali e poi selezionati, i lavori diventeranno ora cartelli stradali, per contrastare il malcostume, purtroppo ancora molto diffuso, di occupare i posti riservati. E’ l’atto finale di un progetto che vede impegnati da tempo gli alunni delle scuole miranesi, dopo che nel 2018 Comune e associazioni hanno organizzato “La Skarrozzata”, un tour per la città in sedia a rotelle per dimostrare a chi disabile non è le difficoltà incontrate quotidianamente da chi si muove da seduto. A guidare quella presa di coscienza era
stato Pietro Martire, presidente dell’associazione “Oltre il Muro” e da quel giro, prese il via una campagna di abbattimento di scalini, ostacoli, impedimenti vari senza precedenti che portò all’aggiornamento del Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Il percorso
culturale entrò anche nelle scuole e doveva culminare con un evento di installazione dei nuovi cartelli insieme alla premiazione degli studenti, oltre a una mostra per presentare tutti gli elaborati. Ovviamente il Covid ha stravolto il programma, ma non l’obiettivo finale del progetto: garantire rispetto e pari opportunità per tutti. “Quando parliamo di inclusione - spiegano l’assessora alla scuola Anna Gnata e la consigliera Elena Spolaore - parliamo della rilevanza di “fare rete” tra istituzioni, cittadini, associazioni e dell’importanza di realizzare azioni di sensibilizzazione generatrici di progettualità concrete: abbiamo lanciato questo progetto di inclusione nelle scuole per coinvolgere i giovani nell’interiorizzazione dei valori su cui si fonda la convivenza civile”. (f.d.g)
10
Mirano
www.lapiazzaweb.it
Ambiente. Comune e Ipab Mariutto al lavoro dopo la presentazione del progetto
Bosco del Parauro, i finanziamenti sono in arrivo
C
’è il bando per ottenere i finanziamenti per estendere il Bosco del Parauro, inizia la corsa per realizzare il progetto promosso dalle associazioni. Comune e Ipab Mariutto, proprietario del terreno, hanno annunciato nelle scorse settimane la partecipazione dell’avviso per la manifestazione di interesse: già presentato il progetto per l’intervento di riforestazione urbana, con la promozione a pieni voti da parte della Città Metropolitana. Il bando è promosso dal Ministero dell’Ambiente e apre alla possibilità di finanziare progetti verdi in aree pubbliche o private. Mirano non è la sola, in provincia partecipano altri 3: il Comune di Venezia, quelli di San Donà e San Stino insieme e un privato a Jesolo. Almeno uno verrà sicuramente finanziato e Mirano spera di accedere ai fondi forte di un punteggio alto rispondente a molti dei requisiti richiesti. “Come più volte dichiarato - spiega la sindaca Maria Rosa Pavanello- crediamo molto nel progetto di ampliamento, non solo per la valenza ambientale ma anche per quella sociale”. Il progetto presentato, a cui ha lavorato un ristretto gruppo tecnico, prevede la riforestazione di più di 7 ettari di terreni adiacenti al bosco esistente e alcune opere accessorie come un percorso pedonale, aree per la sosta e attività didattiche, panchine e cartellonistica. L’impianto di alberi ad alto fusto è previsto verso i bordi, all’interno invece troveranno posto spazi aperti, in modo da rievocare sia i prati dei parchi ottocenteschi dove collocate siepi di specie autoctone che formeranno una sorta di quinta teatrale, utili per svolgere attività didattiche e ricreative. In alcuni ambiti verranno previste anche delle bassure, conche destinate a trattenere temporaneamente l’acqua piovana in modo da creare dei microambienti per la fauna selvatica e lo sviluppo di piante igrofile. Accanto alle attività di riforestazione, il processo avviato prevede anche la programmazione di una serie di azioni, non finanziate dal bando, finalizzate al miglioramento della sostenibilità sociale ed economica del progetto, attraverso l’ampliamento della platea di gruppi e associazioni coinvolte. “Ora - conclude Pavanello - non ci resta che aspettare la valutazione
A fianco un’immagine del progetto
del Ministero e lavorare insieme a un tavolo di co-progettazione che coinvolga enti e associazioni, come Legambiente Miranese, che fa già parte del raggruppamento di associazioni che hanno in gestione il Bosco della Città Metropolitana e Italia Nostra”. Filippo De Gaspari
Nuovi capannoni, scoppia la polemica Nuovi capannoni, ad accendere la miccia in maggioranza è la lista “Io Scelgo Mirano”. “Molti ci chiedono - interviene il capogruppo della civica Francesco Venturini - se è vero che è prevista la costruzione di una fabbrica in viale Venezia e un ipermercato in via Scaltenigo. Per quanto ci riguarda questi spazi non sono idonei a ospitare questo tipo di strutture, non riguardano un reale interesse pubblico e di tutela ambientale e aggravano il traffico e l’assetto paesaggistico. Rappresenteremo la contrarietà a questi progetti: siamo disponibili a ragionare su progetti che riducano il traffico
e attività realmente necessarie alla cittadinanza, non servono certo altri supermercati ma progetti che potenzino i negozi di vicinato. Inoltre, ben vengano nuove fabbriche se portano lavoro e se realizzate negli spazi dedicati: Mirano ha già molti spazi vuoti, non ha bisogno di un altro sito industriale”. La sindaca Maria Rosa Pavanello ricorda ai suoi stessi consiglieri il diritto-dovere di chiedere e accedere agli atti utili all’espletamento del loro mandato e nel merito risponde agli alleati: “Se il quesito del consigliere Venturini voleva riferirsi a eventuali scelte della giunta di procedere con varianti di destinazione d’uso o deroghe allo strumento urbanistico, sappia che l’avvio del procedimento è di norma condizionato a un preventivo atto di indirizzo di giunta che nel caso di viale Venezia è già stato espresso ed è negativo. Sull’area di via Cavin di Sala, negli ultimi anni, sono pervenute solamente richieste di informazioni rispetto all’iter da attivare, nel momento in cui il Comune avrà un nuovo strumento urbanistico e chi ha fatto queste richieste è un operatore economico che già gestisce un supermercato di medie dimensioni a Mirano, e che per ragioni legate alla logistica necessita di una nuova collocazione”. (f.d.g)
12
Spinea
www.lapiazzaweb.it
Territorio. Dopo 4 anni di presenza e di lavoro per la comunità, un saluto alla città
Torna in Colombia don Eder, parroco a San Vito e Modesto H
a deciso di salutare la città che negli ultimi cinque anni è stata casa sua e che lo ha adottato, con una sua composizione, una poesia che, letta durante l’ultima messa celebrata, ha commosso l’intera comunità. L’originale arrivederci a Spinea è quello di don Eder Manuel Riqueme Tovar, arrivato giovanissimo dalla Colombia in città e che a fine febbraio ha dato il suo saluto al parrocchiani dei santi Vito e Modesto sul giornale settimanale. Arrivato in città nel 2017, timido e di poche parole tanto da meritarsi il primo soprannome di “Don Calimero”, in poco tempo, grazie a una voce squillante e profonda e a un italiano imparato con uno studio costante, don Eder di è fatto presto amare tra il centro città e Fornase. Ora, finiti gli studi pastorali, è arrivato il momento del ritorno nella sua diocesi di provenienza, come parroco nella parrocchia di San José al santuario della diocesi di Montelíbano, nel nord della Colombia,
ma don Eder ha voluto lasciare un ultimo indimenticabile ricordo a tutti i suoi amici. “Un grazie prima di tutto a Dio per avermi mandato qui a vivere tra voi”. Il testo di don Eder, trentanove anni, sacerdote dal 2008 e a Spinea dal 2017. Dopo una vocazione arrivata molto presto e la laurea in teologia in Colombia: “Sono arrivato ad agosto 2017 da extracomunitario che
A fianco Don Eder
E’ atteso nella sua diocesi di provenienza, come parroco nella parrocchia di San José al santuario della diocesi di Montelíbano, nel nord della Colombia sapeva poche parole in italiano. Piccolo, timido e di colore temevo di trovarmi in difficoltà. E invece a Spinea mi hanno fatto sentire come un membro di tutte le famiglie, anche di chi non frequenta la parrocchia ma per strada mi saluta cordialmente. Per la mia vita e
per il mio ministero sacerdotale, qui ho avuto un rinnovo vocazionale importante. Ogni momento di scambio, ogni parola lo ho vissuto pienamente e mi ha aiutato a sviluppare le mie conoscenze e il mio impegno. Ora, però, è il tempo di partire per una nuova mis-
sione. E’ sempre difficile staccarsi dalla famiglia e dagli amici. Per fortuna in questo tempo di tecnologia pur nella distanza ci possiamo sentire e telefonare ogni volta che desideriamo. Io proseguirò il mio cammino ma porto Spinea nel mio cuore e nei miei pensieri
e aspetto chi voglia venire a trovarmi”. “Alcune persone entrano nelle nostre vite e rapidamente se ne vanno - scrivono sul giornale della parrocchia di san Vito e Modesto- altre rimangono per un po’, lasciando delle impronte sui nostri cuori. Caro don Eder, tu appartieni a quest’ultimi. Non è semplice e facile per noi salutarti. Un grazie difficilmente può esprimere quello che sei stato per la nostra piccola comunità; un sacerdote, un fratello, un amico. Grazie per il tempo che hai dedicato ai nostri figli, per il conforto che hai dato ai nostri anziani, agli ammalati, per aver guidato e sostenuto le nostre famiglie. La pandemia non ci consente neppure di abbracciarti, allora il saluto lo facciamo con gli occhi e con il cuore”. Massimo Tonizzo
Ermanno Papette scrive il suo primo libro a 73 anni Per esorcizzare la sensazione di solitudine data dal Covid, niente di meglio di un buon libro. Se poi, invece di leggerlo, si decide di prendere carta e penna in mano e scriverlo, ancora meglio, soprattutto se questo esordio letterario avviene a una non più tenera età e con lo scopo di aiutare coetanei e giovani a superare le difficoltà. “Dedicato a te: il sentiero che conduce alla casa del coraggio e del poco, dove abita la felicità” è l’esordio letterario per edizioni Bertato di Eros Ermanno Papette, 73 anni di Spinea, pen-
sionato, ex responsabile delle risorse umane di un grande gruppo bancario. Quasi una sfida lanciata a nonni e nipoti che in tempi di lock down si sono persi di vista per un libro che racconta un colloquio con la nipote adolescente per cercare di trasmettere concetti profondi come le virtù, l’autostima, la felicità. “Un testo dedicato soprattutto ai valori esistenziali- spiega l’autore. Un atto d’amore verso i miei nipoti. Argomenti importanti che si danno per scontati, ma che sono fondamentali
per godere la propria vita. Con il mio libro ho cercato di sollecitare i nostri ragazzi a ragionare”. Punto di partenza del libro, quella forza morale che per Ermanno è una virtù fondamentale da trasmettere per le nuove generazioni. “Nella vita non sempre tutto è positivo. Dobbiamo gustare le cose buone ma dobbiamo reagire alle cose negative. In questi tempi in cui siamo lontani dai nostri affetti, dai nostri nipoti, mi è sembrato un bel modo per non perdere il contatto quotidiano con chi amiamo di più”. (ma.to)
A fianco Ermanno Papette
www.lapiazzaweb.it
13
Spinea
Cantieri. Il Comune annuncia il pieno rispetto del cronoprogramma previsto
Piscina, i lavori saranno conclusi entro agosto I
lavori per la piscina di Spinea proseguono a pieno ritmo e la consegna del 30 agosto appare ormai, se non certa, molto probabile. In accordo con i tempi previsti è stata effettuata la posa delle fondazioni che, a due mesi esatti dalla partenza del cantiere, ha segnato la realizzazione del 30% circa dell’appalto complessivo. Al lavoro sono ancora una ventina di addetti: 13 dell’impresa appaltatrice Tonon Spa, più 5 della Mirta Pools, e 3 della ditta subappaltatrice che sta operando sulle acque bianche, acquedotto e fognature. “Nel cantiere si sta ora operando sulle acque bianche - spiega il giovane ingegnere Franco Grava, responsabile del cantiere. Sono inoltre state completate le fondazioni della piscina con anche gli igloo sottostanti che servono per l’isolamento. Per quanto riguarda la parte fuori terra stiamo procedendo con i pilastri e inizieremo a fare la soletta di copertura. L’interrato è completato, così come la prima fase delle elevazioni. Saliremo poi con il primo piano dell’area della riabilitazione dove c’è anche l’a-
A oltre due mesi dalla posa delle fondazioni ha segnato la realizzazione del 30% circa dell’appalto complessivo. Al lavoro sono una ventina di addetti scensore e le solette di copertura, e a seguire con la copertura in legno lamellare e poi tutte le finiture, quindi piastrelle, pareti, pitture, e impianti”. “Con questo progetto che finalmente si realizza
-commenta il sindaco di Spinea Martina Vesnaver - conseguiremo un obiettivo importante per la città. Spinea sarà dotata di un impianto natatorio sportivo con annesso un centro di fisioterapia in una città ad alto tasso di anzianità come la nostra”. “Spinea si proietta come città che pone lo sport come elemento fondante di una buona comunità -aggiunge l’assessore Elia Bettin. Una città capace di dialogare con le realtà vicine”. Intanto, con un’interrogazione, con primo firmatario Massimo De Pieri di “Progetto Spinea”, le minoranze hanno chiesto chiarimenti sul piano, e sul progetto della centrale di teleriscaldamento che non risultava essere stato presentato. Pronta la risposta di Massimo Franco che ha spiegato come, l’impianto di trigenerazione sarebbe stato eccessivo, mentre è “prevista una piccola cogenerazione con un impianto fotovoltaico che permetterà alla piscina di produrre in autonomia l’energia necessaria per il riscaldamento e per l’acqua”. Massimo Tonizzo
Il Comune punta sull’associazionismo
Primi passi del Comune di Spinea per far ripartire il mondo della cultura e dell’associazionismo dopo un anno negativo se non del tutto azzerato dal Covid-19. Con una determinazione dirigenziale, il Comune ha aperto le selezioni per l’aiuto nell’organizzazione e lo svolgimento di progettualità, manifestazioni e di eventi culturali e musicali per il 2021. I contratti avranno come oggetto l’organizzazione di eventi in collaborazione con il Comune, che metterà a disposizione delle associazioni i principali luoghi deputati allo svolgimento delle manifestazioni, a partire dal parco Nuove Gemme per gli eventi all’aperto e della biblioteca per quelli che necessitano di ambienti chiusi, e avranno un valore economico presunto di circa 16.000 euro. La ricerca di collaborazioni, con la presentazione di possibili iniziative della durata di un solo giorno o protratte nel tempo, riguarda associazioni, compagnie, ditte culturali, relatori specializzati nella conduzione di eventi e non sarà limitata ai soli residenti (ma.to)
15
Spinea
www.lapiazzaweb.it
Servizi. Proteste nell’area dello stadio Allende e replica di Veritas
Ecocentro, operatori senza mascherine L
’ecocentro di Spinea? La prima zona “covid-free” della provincia. Ovviamente si è ironici, ma la struttura provvisoria al parcheggio dello stadio Allende da quasi 300 giorni torna all’attenzione della cronaca per le proteste, documentate con foto esplicite dagli utenti, per il mancato rispetto delle norme anti-Covid da parte di alcuni operatori che non usano in maniera corretta o addirittura non indossano le mascherine al momento dei contatti con chi si reca al centro per smaltire i propri rifiuti. Non bastassero le buche formatesi sull’asfalto poco prima dell’ingresso, un piazzale che alle prime piogge diventa una piscina e le difficoltà – almeno all’inizio – del conferimento dei rifiuti con l’impossibilità per l’utenza di portarli fino a Mirano, ora l’ecocentro provvisorio di Spinea è di nuovo in prima pagina. A denunciare la violazione, con testimonianze e foto, alcuni utenti che si sono recati ai primi di marzo allo stadio Allende per il conferimento dei rifiuti. “Gli addetti del centro”, spiega chi è stato coinvolto nel caso- sono venuti a chiederci informazioni su cosa volevamo fare , uno con la mascherina solo appoggiata sulla testa e il secondo a volto del tutto scoperto. Ci hanno chiesto i documenti, parlandoci a poca distanza, e solo alle mie rimostranze si sono de-
Veritas ha accertato che si è trattato di alcuni lavoratori della Cooperativa “Il Grillo”
cisi a sistemarsi la mascherina. Non mi sembra proprio il caso che, in un luogo gestito da dipendenti pubblici ed aperto alla gente, ci sia così poca correttezza nei confronti dell’utenza”. Ovviamente, si spera sia solo un caso isolato (seppure documentato) e dovuto a semplici – ma non per questo giustificabili – motivi di distrazione, ma resta comunque una mancanza che porterebbe i dipendenti per lo meno a una sanzione, se non anche a una multa nel caso di denuncia di chi ha assistito al fatto. Dopo che anche il Comune di Spinea, pur non essendo coinvolto in prima persona nella gestione dell’ecocentro, ha chiesto chiarimenti a Veritas, l’azienda ha effettua-
to i dovuti controlli e fornito un chiarimento. “Si tratta- spiegano dall’azienda- di alcuni addetti della cooperativa “Il Grillo”, che opera per conto di Veritas all’interno del centro di raccolta mobile di Spinea, e che effettivamente non indossavano le mascherine. Si tratta di un comportamento inaccettabile, che contrasta con le norme nazionali e le regole che Veritas ha adottato per proteggere dal rischio Covid i cittadini e il personale. Per questo motivo è stata elevata formale contestazione alla cooperativa il Grillo, alla quale è stato anche ribadito l’obbligo di far sempre indossare la mascherina ai propri collaboratori”. Massimo Tonizzo
Fermata dell’autobus in Piazza Marconi, problemi per i commercianti La fermata dell’autobus in direzione Mirano di piazza Marconi sarà probabilmente spostata, ma i negozianti, che si vedranno cancellare i parcheggi, si lamentano con la paura che si vada verso una diminuzione dei clienti, già in riduzione per il covid, e la temuta chiusura. Non bastano pandemia, zone rosse e chiusure obbligate: ora a mettere in difficoltà alcuni commercianti di Spinea potrebbe addirittura essere il servizio pubblico di trasporto. Tra poco, come già deciso da Actv con un contributo economico stanziato, diventerà effettivo lo spostamento della fermata del bus in direzione Mirano dall’attuale posizione in piazza Marconi a poco più avanti, di fronte al banco san Marco, dove attualmente trovano posto tre parcheggi auto. I negozianti che si trovano proprio dove verrebbe inserita la nuova fermata, però, protestano per una scelta che, a loro parere, li penalizzerebbe. “Qui stiamo già morendo per il poco lavoro- dice Diego Simion, barbiere titolare di una delle attività commerciali coinvolte- perché da quando hanno realizzato la ciclabile sono stati drasticamente ridotti i posti auto esistenti, da dieci a solo tre, che spesso oltretutto
restano occupati per ore dalle solite auto quando la sosta sarebbe di trenta minuti. Ora, tolti anche questi e con il bus che inevitabilmente creerà code e disagi, ci troveremo in piena crisi. Già uno dei negozi della zona è chiuso da 4 anni e non riescono a vendere per la mancanza di parcheggio. Noi rischiamo di essere i prossimi a chiudere”. “La giunta comunale - spiega l’assessore Chiara Perozzo- aveva espresso numerosi dubbi e perplessità in merito alla questione della fermata, ma non c’era alcun margine di manovra. Studieremo una possibilità per limitare il disagio”. (ma.to)
16
Santa Maria di Sala
www.lapiazzaweb.it
Territorio. In azione bande di vandali che creano degrado, il Comune reagisce
Giardini pubblici, troppa inciviltà S
pazi aggregativi sotto attacco a Santa Maria di Sala: fioccano le denuncie di degrado negli spazi verdi comuni e il sindaco annuncia un giro di vita sui controlli. Uno degli ultimi episodi ha riguardato i giardini di via Cairoli a Caltana, dove un gruppo di ragazzi pare essersi divertito a spargere rifiuti nell’area verde, tra cui bottiglie, carte e persino alcuni rottami di bicicletta, lasciando divelto anche un cartello della segnaletica. E’ solo l’ultimo episodio finito nei social per mano di residenti stanchi di non poter, di fatto, più utilizzare i parchi pubblici, ormai ostaggio di gruppi di ragazzi, degrado e rifiuti. Spazientito dalle continue segnalazioni e lamentele, il sindaco Nicola Fragomeni annuncia: “Adesso basta, partiremo con ronde di carabinieri e polizia locale a tutte le ore. E chi verrà individuato, finirà con pagare, per tasca dei genitori, i danni alla collettività”. L’anno del Covid pare aver esasperato la situazione: alle note bande di giovani che da tempo popolano alcune zone, di fatto sottraendole alle famiglie, si sono aggiunti ragazzi più giovani annoiati da scuole chiuse e attività, come lo sport, interdette da mesi. Le zone “calde” sono ormai note: Veternigo, dai campi sportivi al parco di via Ungaretti,
bivacchi, lasciando solo i giochi per i più piccoli. Altri chiedono aree attrezzate adatte anche ad adolescenti, con piste da skate, piastre da gioco, strutture per giovani. “Capiamo il momento - ammette Fragomeni - i ragazzi sono in sofferenza e chiusi in casa. Ma evadere non può voler dire avere la licenza di sporcare e spaccare ciò che è a disposizione di tutti. Adesso la musica cambia: aumenteranno i controlli e se troviamo chi sporca, sarà chiamato a contribuire a riparare i danni e ripristinare il decoro”. Filippo De Gaspari
Farmaci donati alle famiglie in difficoltà Solidarietà protagonista in tempi di Covid a Santa Maria di Sala. Ben 83 confezioni di farmaci a disposizione delle famiglie in difficoltà che si rivolgono ai servizi sociali: è questo il frutto della raccolta organizzata dal Banco farmaceutico in collaborazione con l’associazione Mano Amica. “Quest’anno – spiega il presidente Giancarlo Zamengo – ci sono state assegnate due farmacie di Favaro Veneto e Campalto, che hanno dimostrato una disponibilità, collaborazione e cortesia davvero fuori dal comune”. La raccolta è stata fruttuosa ed ha fatto registrare una grande generosità, pur in presenza di una situazione complicata a causa della pandemia e di un difficile contesto economico, sia del personale delle farmacie, sia dei tanti cittadini che hanno donato un farmaco. “Grazie a questa iniziativa – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Natascia Rocchi – molte persone che rinunciano a curarsi per ragioni economiche, potranno trovare una risposta pronta per i loro bisogni di salute. Ringrazio quanti hanno contribuito, e spero che la profi-
Qualcuno ora propone di togliere le panchine per evitare bivacchi la stessa via Cairoli a Caltana, Caselle e poi il capoluogo, nell’area giochi di via dei Larici-Querce. Le forze dell’ordine conoscono la situazione e gli interventi non mancano, ma in molti casi quando le segnalazioni arrivano, i responsabili si sono già dileguati. In molti casi, il degrado mostra però anche una reazione di civiltà: a Veternigo come a Caltana, di fronte alla sporcizia, sono stati i volontari, tra cui gli stessi genitori, a ripulire le aree pubbliche, per restituirle al loro scopo: il gioco e lo svago. Ma non basta per riprendersi gli spazi “rubati”, tra giochi imbrattati e panchine inutilizzabili, spostate per fare capannello. Le segnalazioni in municipio intanto si moltiplicano, qualcuno ora propone di togliere le panchine per evitare
cua collaborazione possa continuare anche in futuro”. Intanto a Veternigo torna in azione il Motoclub CCmotorday, motoclub degli appartamenti all’Arma dei Carabinieri e simpatizzanti, che non dimentica la scuola dell’infanzia Sacro Cuore. Una delegazione ridotta della sezione diretta da Marco Milan si è recata alla scuola materna per donare materiale didattico prezioso per l’educazione dei bambini e le necessità della struttura. “In questo periodo particolarmente difficile per tante famiglie e per molte scuole paritarie - ha detto Milan - abbiamo voluto portare un gesto di generosità e vicinanza che ha regalato, seppur a distanza, un breve momento spensierato a tutti i bambini”.(f.d.g)
18
Santa Maria di Sala
www.lapiazzaweb.it
Economia. Premiato in municipio l’artista Nicola Borsetto
Distretto del Commercio, la “Terra del Graticolato” ha il suo logo I
l Distretto del commercio “Terra del Graticolato” di Santa Maria di Sala ora ha il suo marchio: individuato e premiato in municipio il vincitore del concorso per trovare, il logo grafico che identificherà il distretto e le sue iniziative per il territorio. A vincere è stato Nicola Borsetto, che secondo la giuria ha ideato e creato un logo “che valorizza i due elementi simbolo del Comune di Santa Maria di Sala: Villa Farsetti e il graticolato”. Questa la motivazione del premio: “Il logo non solo racchiude, ma traduce visivamente l’idea di commercio, trasformando la silhouette della villa in un codice a barre, adagiando il tutto nelle forme del graticolato”. Il concorso, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dal Distretto del Commercio, è stato realizzato grazie alla collaborazione e sponsorizzazione di Confcommercio del Miranese, che ha creduto nell’importanza dell’iniziativa, con l’obiettivo di accrescere la divulgazione e la qualificazione di tutti gli aspetti del territorio: commercio, arte, cultura, enogastronomia. Ventidue i progetti grafici presentati, con la giuria chiamata a valorizzare il concept di ogni progetto, la coerenza con il territorio, il valore estetico, ma anche l’immediatezza comunicativa, l’adattabilità e la riproducibilità. Il vincitore è stato individuato all’unanimità dall’orga-
A fianco un’immagine della presentazione, sopra il logo
no giudicante. Menzioni di nota anche per altri due progetti: quello presentato dal giovane grafico Francesco Chissalé, posizionato al secondo posto, che ha ricevuto un alto gradimento in particolare per l’aspetto artistico e quello, arrivato terzo, proposto da Nicole Pattaro, che stilizza graficamente il graticolato. La giuria, composta dal vicesindaco Alessandro Arpi per il Comune, Laura Calzavara per gli imprenditori salesi, Walter Sartore per i commercianti locali, l’architetto Daniele Ceolin e l’artista Lu-
ciana Zabarella, ha valutato positivamente tutti gli elaborati pervenuti, riscontrando la loro elevata qualità e decidendo pertanto di assegnare il quarto posto “ex aequo” a tutti i restanti progetti. Fin dai prossimi mesi il logo individuato sarà riprodotto in tutta la comunicazione, segnaletica, produzione editoriale e didattica, sito web e ogni altro materiale che servirà per promuovere il territorio e il commercio salese, con le sue iniziative, anche turistiche e culturali. In questo particolare frangente storico,
Premiati dal sindaco Fragomeni gli studenti meritevoli Premiati degli studenti meritevoli e, vista l’epoca, anche pazienti. Ricevuti in municipio dal sindaco Nicola Fragomeni, l’assessore Luca Morosin, la dirigente scolastica Elena Zampieri e Antonella Cassola, vicepresidente della Consulta Cultura, gli alunni che nell’anno scolastico 2019-2020 hanno superato l’esame di terza media con la votazione di 10 e 10 e lode. Agli studenti, che oggi frequentano la prima superiore, oltre all’attestato, è stato consegnato un assegno a riconoscimento del loro merito. Tra i premiati
da registrare la netta predominanza delle ragazze che hanno surclassato i colleghi : su 16 studenti, solo tre erano ragazzi. Con 10 e lode sono stati promossi Eva e Tommaso Cannelli (gemelli), Giovanni Gallo, Gioia Guidolin, Giorgia Pavan, Beatrice Siviero e Linda Vecchiato; con 10, invece, Alberto Antonello, Alessandra Bernardin, Alice De Marchi, Eleonora Frau, Valentina Kungulli, Agata Marzaro, Annachiara Masiero, Gloria Piotrowski e Lucia Spagnolo. A tutti Fragomeni ha consegnato una lettera di congratu-
lazioni: “Il risultato che hai ottenuto – scrive il sindaco – è frutto di un impegno costante e delle capacità naturali di ciascuno, ma è anche merito di chi ti ha seguito nel tuo percorso di studio che ti ha visto crescere, anno dopo anno, insieme alla tua classe, alla dirigente scolastica e ai tuoi docenti. Un pensiero speciale va alla tua famiglia, alla quale devi essere grato per esserti stato vicino e che ti ha aiutato, stanne certo, a superare con sicurezza questa importante tappa della tua vita”. (f.d.g.)
come hanno ricordato in particolare il vicesindaco Alessandro Arpi, il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo e il manager del distretto Federico Marzari: “Il logo e il senso stesso del distretto del commercio diventano metafora di rinascita e gioco di squadra: da qui, da questo marchio, il commercio di prossimità è pronto a promuoversi e ripartire guidando la ripresa, non solo economica, ma anche sociale e culturale di questo territorio, da sempre a vocazione produttiva”.
19
Provincia
www.lapiazzaweb.it
Dipendenze. La ricerca dell’Ulss 3
Giocatori d’azzardo, quasi azzerati durante la pandemia Il lockdown, le restrizioni e la vicinanza “costretta” ma salutare della famiglia hanno contribuito in molti casi a controllare e anche sconfiggere la dipendenza
Il dottore Ermanno Margutti
L
a vicinanza “costretta” ma pur sempre salutare della famiglia può essere stato un efficace deterrente per aiutare a sedare, e in molti casi controllare se non proprio sconfiggere, la dipendenza dal gioco d’azzardo. E’ ciò che emerge da una ricerca dell’Ulss 3 Serenissima sui 230 malati di gioco in carico al Dipartimento dipendenze, condotta dal referente scientifico del Piano aziendale di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, Ermanno Margutti. Questi i dati della ricerca: ogni 100 giocatori d’azzardo, 97 hanno smesso di scommettere durante il primo lockdown dello scorso anno. Solo 3 dei 100 si sono riversati nelle scommesse online e nei gratta e vinci delle tabaccherie. E dei 97 che si sono astenuti dal gioco, solo 20 sono ricaduti nella rete dell’azzardo nel maggio scorso, allo scadere delle restrizioni. Gli altri 77, nonostante siano tutti entrati comunque nella fase critica del “craving” (il desiderio irrefrenabile di tornare a scommettere), non hanno ceduto alla tentazione. Nel 2019 gli affetti da questa patologia in carico all’Ulss erano 265 e, di questi, i nuovi ingressi erano stati 94. Dei 230 in cura dal 2020 i nuovi ingressi sono invece 33. Quali potrebbero essere i motivi dell’abbandono del gioco? Naturalmente l’attività costante degli specialisti, in questo periodo di restrizioni resa ancora più efficace dalla clausura forzata imposta dall’emergenza pan-
demica. “I familiari dei giocatori d’azzardo, con la loro vicinanza hanno contenuto lo stimolo a scommettere” osserva infatti il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato. “Questi numeri – aggiunge - ci dicono anche che con la diminuzione dell’offerta del gioco diminuiscono anche le dipendenze”. Altro fattore rilevato dalla ricerca del Dipartimento dipendenze è che la chiusura di casinò e di slot e macchinette nei bar e nelle tabaccherie, non ha comportato un migrare della dipendenza verso i gratta e vinci e il gioco online. “In questo tipo di dipendenza c’è molta fidelizzazione verso il gioco che si predilige - spiega Margutti -, quindi non è detto che il giocatore, tolto lo stimolo, decida di cambiare gioco. Anche in chi giocava prima online, in ogni caso, si è riscontrato una diminuzione drastica della dipendenza durante i lockdown”. Ma c’è ancora chi non ha sconfitto la dipendenza. E la solitudine, accentuata in questo periodo, non aiuta. “I pazienti rimasti in carico in questo momento hanno bisogno di un supporto e un sostegno maggiore rispetto all’era pre Covid – prosegue il dottor Margutti - In questi casi è la solitudine a pesare sulla dipendenza. Le persone sole in questi momenti sono più vulnerabile alla patologia rispetto a chi ha qualcuno a casa”.
“Chiama e vinci”, un’applicazione per interagire con gli specialisti del Serd Una app per prevenire e sostenere i malati, dipendenti da gioco d’azzardo, attraverso un’interazione diretta e immediata con l’équipe del Dipartimento dipendenze. “Chiama e vinci” è già disponibile negli store e consente di interagire, tramite smartphone, direttamente attraverso videochiamate via Skype, chat ed eventi online. L’applicazione è gestita da tutti i referenti dei vari Serd presenti nel distretto dell’Ulss 3 e da un gruppo di professionisti scelti ad hoc per questo disturbo. Si tratta della prima app in assoluto sul gioco d’azzardo che propone, nelle diverse sezioni, vari tipi di intervento di prevenzione al gioco d’azzardo. Alla sezione “Vuoi parlarne?”, ad esempio, dalle ore 8 alle ore 20 sono disponibili quindi psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali ed educatori del team dipendenze. Sono contattabili via Skype o in chat anonima, oppure via Whatsapp o al numero verde dedicato. Con il pul-
sante “Fai da te”, il giocatore invece può verificare autonomamente il suo livello di coinvolgimento con il gioco d’azzardo facendo il test “Canadian problem gambling index”, un questionario autosomministrabile della durata di pochi minuti. Nella stessa sezione sono presenti esercizi pratici per il contenimento della propria dipendenza. Alla voce “Questionario covid”, il paziente può comprendere meglio la natura del proprio comportamento rispetto all’attuale situazione di pandemia dovuta al covid. Nell’area “Mindfulness” sono presenti video ed esercizi di meditazione contro la dipendenza da gioco. Sono presenti anche una mappa degli ambulatori, una “Meeting room” per partecipare attivamente agli eventi collettivi che parlano della malattia del gioco e una sezione “Lo sapevi che?”, con risposte e curiosità riguardo alla propria patologia.
20
Provincia
www.lapiazzaweb.it
Ambiente. Il gruppo Cosmo lancia una nuova campagna di comunicazione
“Un modello di sviluppo sempre più sostenibile” R
esponsabilità, sostenibilità, ottimizzazione, riutilizzo e rigenerazione sono queste le parole d’ordine di una campagna e una azione produttiva che ha come obbiettivo principale il recupero e riutilizzo, trasformando ciò che è scarto e rifiuto in nuova materia prima, in energia e risorsa. Protagonista è il Gruppo Cosmo di Noale che ha lanciato in queste settimane sui media una campagna comunicativa sulle cinque parole che rappresentano gli obiettivi anche del futuro. “Come azienda – spiega l’amministratore Fabio Cosmo – siamo quotidianamente impegnati con personale e mezzi, nei cantieri e negli impianti della sede di via Mestrina a Noale, a fare la nostra parte contro il consumo, lo spreco, lo sfruttamento, la speculazione e la distruzione. Il nostro obiettivo prioritario è recuperare e riutilizzare, trasformando ciò che è scarto e rifiuto in nuova materia prima, in energia e risorsa, attraverso un modello industriale che punta alla specializzazione ed efficienza armonicamente orientate alla sostenibilità”. Per questo la campagna comunicativa, che uscirà sui principali media della regione, sarà centrata su 5 messaggi (che corrispondo alle aziende del gruppo) declinati attraverso un’immagine naturale di grande effetto e una citazione di personalità del mondo culturale: un invito a riflettere e ad agire.Questa sarà la prima di alcune attività che Cosmo Gruppo ha in cantiere per il 2021 e che, nei prossimi mesi, vedranno coinvolti anche studenti e giovani del territorio dove l’azienda opera. Il Cosmo Gruppo è l’azienda di Noale che nel 2020 ha celebrato i sessant’anni di attività nel settore delle demolizioni e delle attività di bonifica di siti industriali, è sempre più proiettata verso un modello di sviluppo sostenibile. Grazie alle 5 aziende, che rappresentano le braccia operative (ambiente, centro sviluppo e ricerche, tecnologie ambientali, scavi ed energia) attualmente impegnate inimportanti cantieri del Nord Italia, il gruppo, con i suoi 150 dipendenti, si sta imponendo sul mercato forte del proprio sistema integrato.
Arte dello spettacolo e della calzatura si incontrano in “Casanova Opera Pop”, il nuovo progetto di Red Canzian E’ partita così la partnership tra il celebre musicista e il Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta per la realizzazione delle scarpe in stile Settecento che indosseranno in scena attori, cantanti, ballerini e acrobati. Casanova Opera Pop è un lavoro di teatro musicale, per la regia di Emanuele Gamba, che debutterà a Venezia nel novembre 2021. Un vero e proprio atto d’amore per la città lagunare attraverso una delle sue figure simbolo, Giacomo Casanova. La chiave di lettura innovativa sul personaggio ha acceso la scintilla e ispirato Red Canzian a comporre 35 brani inediti (29 cantati e 6 strumentali)-per oltre 2 ore di musica. “L’arte merita di danzare su scarpe di pregio. Siamo quindi orgogliosi di essere stati scelti per la realizzazione delle calzature che indosseranno i personaggi di Casanova Opera Pop. Nel progetto saranno coin-
volti i nostri studenti e alcune aziende del distretto – dichiara l’amministratore delegato del Politecnico Calzaturiero Antonio Passuello. L’opera porterà così in tutto il mondo l’epoca d’oro della Serenissima, insieme a un saggio della tradizione manifatturiera della Riviera del Brenta”. “Il mio Casanova profumerà di innovazione e di tradizione, le stesse che ritroveremo nelle calzature del distretto della Riviera del Brenta, risultato di secoli di esperienza – afferma Red Canzian. Mi piace immaginare che lo stesso Giacomo Casanova indossasse, a metà del ‘700, scarpe realizzate nel territorio. Inoltre, grazie al Politecnico, avrò l’onore di portare la storia di un’epoca irripetibile all’attenzione degli studenti, che saranno coinvolti nella realizzazione delle calzature dell’opera”.
SCONTATI DEL
DAL 22 APRILE AL 5 MAGGIO 2021
Hamburger di Bovino adulto Despar Premium
al kg
8,29€ al kg
Insalata di Lusia igp Despar Premium 150g - 7,93 €/kg
Mele Pinova 1° qualità origine Italia Passo dopo passo Despar
1,19€
1,49€ al kg
al pezzo
B
ANCO
SU
RG
TI
Convenienza e qualità:
due valori fondamentali per Despar. Per questo, dal 22 aprile al 5 maggio 2021 potrai trovare fino a 1.000 prodotti delle linee a marchio Despar scontati del 20% per riempire il tuo carrello della qualità di sempre.
7,40€
EL
A
Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%.
LA CARNE È IN OFFERTA NEI PUNTI VENDITA PROVVISTI DI REPARTO.
Fesa di Tacchina Passo dopo passo Despar
12 bastoncini di merluzzo Despar 300 g- 6,30 €/kg
Yogurt greco 0% assortito Despar 150 g - 5,27 €/kg
1,89€
0,79€
Ricottine Despar 2x100 g- 4,95 €/kg
Stracchino Despar 200 g- 7,95 €/kg
al pezzo
0,99€ al pezzo
Offerte valide dal 22 aprile al 5 maggio 2021
al pezzo
1,59€ al pezzo
Meno tempo in cucina, più tempo per te
Sugo allo scoglio Era ora Despar 450 g- 6,64 €/kg
3 pizze margherita Era ora Despar 840 g- 3,56 €/kg
1,49€
2,99€
2,99€
Pancetta affumicata o dolce a cubetti Despar 2x70 g - 11,79 €/kg
4 wurstel di pollo e tacchino Despar 100 g- 5,90 €/kg
6 uova allevate a terra Passo Dopo Passo Despar
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
1,65€
0,59€
Bontà 100% vegetale
TI
RG
EL
Contorno con Verdure grigliate Era ora Despar 450 g- 3,31 €/kg
al pezzo
ANCO
EL
A
TI
RG
EL
B SU
TI
ANCO
SU
RG
B
A
ANCO
A
B SU
I PRODOTTI E I PREZZI SONO IN OFFERTA FINO AL 5 MAGGIO 2021. SALVO ADESIONE ALL’INIZIATIVA O ESAURIMENTO SCORTE. I PREZZI POSSONO VARIARE NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI, RIBASSI O MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DISEGNI E FOTOGRAFIE HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. INIZIATIVA VALIDA NEI PUNTI VENDITA ADERENTI.
Per pranzi e cene da preparare al volo, Era Ora Despar è la soluzione: tanti prodotti pronti per rendere speciale qualsiasi menu. Qualità, sicurezza e convenienza sono le caratteristiche principali di questa linea firmata Despar, per portare sulla tua tavola prodotti selezionati e genuini.
al pezzo
1,64€
36 prodotti, di cui 23 biologici, buoni, sicuri e certificati dedicati a chi cerca una gustosa alternativa ai piatti a base di carne.
Chi ha particolari esigenze alimentari, come l’intolleranza al lattosio, al glutine, al lievito o la celiachia, può andare sul sicuro con i prodotti della linea Despar Free From.
Miniburger pomodori secchi e olive o quinoa e zucchine bio Veggie 160 g - 12,44 €/kg
Pasta di mais e riso ditalini senza glutine Despar Free From 500 g - 2,38 €/kg
1,99€ al pezzo
1,19€ al pezzo
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Pasta all’uovo paglia e fieno Despar 250 g- 3,16 €/kg
0,79€
Pasta di semola assortita Despar 500 g- 0,88 €/kg
0,44€ al pezzo
Più gusto al tuo benessere. La soluzione ideale per un’alimentazione equilibrata è Despar Vital. Una linea completa di prodotti funzionali che promuovono salute e benessere senza rinunciare a gusto e convenienza.
Patatine aromatizzate assortite Despar 150 g - 5,27 €/kg
al pezzo
0,79€
Riso arborio Despar 1 kg
3 Piadine sfogliate Despar 330 g- 2,39 €/kg
1,59€
0,79€
al pezzo
al pezzo
Soia drink Despar Vital 1L
1,39€ al pezzo
al pezzo
Yogurt magro gusti assortiti Despar Vital 2x125 g- 2,36 €/kg
0,59€ al pezzo
Vaschetta gelato alla soia gusti assortiti Despar Vital 500 g- 5,38 €/kg
Filetti di sgombro all’olio di oliva Despar Vital 125 g- 15,92 €/kg
Gallette di mais bio Despar Vital 120 g- 8,25 €/kg
al pezzo
al pezzo
al pezzo
2,69€
Offerte valide dal 22 aprile al 5 maggio 2021
1,99€
0,99€
I PRODOTTI E I PREZZI SONO IN OFFERTA FINO AL 5 MAGGIO 2021. SALVO ADESIONE ALL’INIZIATIVA O ESAURIMENTO SCORTE. I PREZZI POSSONO VARIARE NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI, RIBASSI O MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DISEGNI E FOTOGRAFIE HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. INIZIATIVA VALIDA NEI PUNTI VENDITA ADERENTI.
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Lenticchie lessate o Ceci Despar 250 g - 2,08 €/kg
Olive nere denocciolate Despar 125 g- 9,52 €/kg
0,52€
1,19€
al pezzo
al pezzo
Maionese Despar 150 ml - 4,20 €/kg
Filetti di alici distese o arrotolate in olio di oliva Despar 90 g- 26,56 €/kg
Pomodori pelati Despar conf. da 3 pz. x 400 g- 1,13 €/kg
al pezzo
al pezzo
al pezzo
0,63€
2,39€
L’esperienza del gusto.
Formaggio Asiago Fresco D.O.P produtto della montagna Despar Premium
Cultura, passione e tradizione sono i valori fondanti di Despar Premium e che meglio raccontano la storia degli oltre 400 prodotti della linea. Una storia ricca di tradizione, di attenzione alla tipicità dei processi di produzione e di attenta selezione delle materie prime per portare sulla tua tavola tutta l’eccellenza di prodotti da ogni parte del mondo e italiani riconosciuti IGP e DOP.
al kg
1,35€
Olio extra vergine di oliva 100% italiano Despar Premium 1L
9,90€
6,39€
Miele Italiano di Bosco, Tiglio, Eucalipto, Arancio Despar Premium 300 g - 9,97 €/kg
Riso Basmati Despar Premium 500 g - 2,58 €/kg
Latte fresco alta qualita’ montagna Despar Premium 1L
al pezzo
al pezzo
al pezzo
2,99€
al pezzo
1,29€
1,09€
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Tè despar assotiti 25 filtri Despar 42,5 g - 25,65 €/kg
Succo di frutta 100% assortito Despar 1L
1,09€
0,95€
Frollini panna, zucchero o integrali Despar 400/350g - 2,48 €/kg
6 croissant farciti assortiti Despar 240/300 g - 3,30 €/kg
Bibite Zero assortite Despar 1 L
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
0,99€
0,99€
al pezzo
0,49
Despar Bebè è la linea di prodotti specifici per l’igiene, la cura e l’alimentazione dei più piccoli. Un assortimento completo e colorato, tutto con la proverbiale qualità e la convenienza Despar.
Pannolini misure assortite pacco doppio Despar Bebè
6,79€ al pezzo
Offerte valide dal 22 aprile al 5 maggio 2021
Omogeneizzati alla frutta bio Despar Bebè 2x100 g- 4,45 €/kg
Crema di riso o semolino Despar Bebè 220 g- 9,05 €/kg
0,89€
1,99€
al pezzo
al pezzo
I PRODOTTI E I PREZZI SONO IN OFFERTA FINO AL 5 MAGGIO 2021. SALVO ADESIONE ALL’INIZIATIVA O ESAURIMENTO SCORTE. I PREZZI POSSONO VARIARE NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI, RIBASSI O MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DISEGNI E FOTOGRAFIE HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. INIZIATIVA VALIDA NEI PUNTI VENDITA ADERENTI.
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Detersivo lavastoviglie tutto in 1 limone 30 caps Despar
Detersivo piatti limone o aceto 1 L Despar
3,90€
0,85€
Detersivo lavatrice liquido assortito 30 lavaggi 1500 ml Despar
Shampoo o Balsamo assortito Xme Despar 250 ml
Bagno schiuma assortito Xme Despar 500 ml
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
2,79€
1,10€
1,49€
Carta igienica 10 rotoli Despar
Asciugatutto 2 rotoli 100 strappi 2 veli Despar
1,35€
1,99€
al pezzo
al pezzo
Stick gatto assortiti Molly 10x50 g - 27,00 €/kg
Bocconcini gatto assortiti Molly 100 g- 2,80 €/kg
Pate’ cane assortito Scotty 150 g g- 3,13 €/kg
1,35€
0,28€
0,47€
al pezzo
al pezzo
al pezzo
DAL 22 APRILE AL 5 MAGGIO 2021
SCONTATI DEL
Tutti i giorni nei nostri punti vendita trovi anche tantissime occasioni di risparmio e qualità Offerta
Prodotti venduti a un prezzo promozionale, che variano ogni 14 giorni, consultabili nel volantino.
App Despar Tribù
L’App Despar Tribù è il modo più immediato che abbiamo per starti vicino e per farti risparmiare. Scaricala e resta aggiornato sulle ultime offerte e accumula Punti Cuore per approfittare di tanti vantaggi pensati per te.
Punti cuore
Tanti prodotti contrassegnati dal cuore rosso che consentono di ottenere più punti cuore mostrando in cassa il codice personale dell’App Despar Tribù. Più punti cuore raccogli più risparmi.
Prodotti del territorio
Cerca il marchio Sapori del Nostro Territorio per scegliere le eccellenze locali prodotte da materie prime uniche e secondo processi di produzione tramandati di generazione in generazione.
Tutto il nostro impegno per rendere la tua spesa più sicura La tua spesa avviene in totale sicurezza grazie a tutte le misure che sono a tua disposizione: ingressi contingentati, come da indicazioni anti Covid-19, regolare e certificata sanificazione dei negozi e barriere protettive in plexiglass alle casse, e tanto altro.
Fai la spesa con un click È attivo il servizio di spesa a casa al sito www.despar.it/everli Verifica sul sito se la tua zona è coperta dal servizio.
29
Cultura
www.lapiazzaweb.it
Celebrazioni. 1600 anni di Venezia
La Serenissima, ripartire dalla cultura e dalla storia per puntare ad un radioso futuro Formazione e progetti di alternanza scuola-lavoro per creare nuove figure professionali, animatori culturali per gestire eventi, raccogliere fondi, comunicare al mondo iniziative
L
e celebrazioni per i 1600 anni di Venezia, non solo come occasione culturale per ripercorrere la gloriosa storia della Serenissina, ma anche come stimolo a trarre da un grande passato l’ispirazione per un futuro radioso. Uno spunto per rilanciare Venezia, e di conguenza l’intero Veneto, nel panorama turistico nazionale ed internazionale, una volta superata questa fase di stallo, dovuta alla pandemia. Ci sarà bisogno di figure professionali attrezzate a compiere questa delicata missione, animatori culturali capaci di gestire eventi, raccogliere fondi, comunicare al mondo beni, progetti ed iniziative. Nasce da queste considerazioni la necessità di cogliere l’occasione per puntare ulteriormente sulla formazione, un punto fermo da cui trae ispirazione il Comitato Venezia 1600 - di cui fa parte anche l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan - che intende favorire la cultura e la consapevolezza della storia di Venezia nelle scuole, non solo come elemento del suo grande passato, ma anche come scelta professionale e di vita nel presente. Coinvolgere gli studenti, in particolare quelli veneziani, con progetti di alternanza scuola-lavoro partendo da questo speciale “compleaano” è un tema su cui l’assessore Donazzan si è trovata a confrontarsi con il Direttore della Fondazione Venetian Heritage onlus, Toto Bergamo Rossi, in occasione della visita a Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa proprio nel giorno delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia. Hanno partecipato alla visita anche il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione della Regione del Veneto, il Massimo Marzano Bernardi, il Direttore della Programmazione e gestione formazione professionale e istruzione, Fabio Menin, ed il Direttore della Rendicontazione e contabilità, Massimo Toffanin. Venetian Heritage è un’organizzazione internazionale non profit con sedi a New York e a Venezia
L’assessore regionale Elena Donazzan in visita a Palazzo Grimani, insieme con Toto Bergamo Rossi, Massimo Marzano Bernardi, Fabio Menin e Massimo Toffanin
che agisce nel quadro del Programma congiunto Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia: la Fondazione Venetian Heritage onlus sostiene iniziative culturali tramite restauri, mostre, pubblicazioni, conferenze, studi e ricerche, ai fini di far conoscere al mondo l’immenso patrimonio di arte veneta in Italia e nei territori anticamente parte della Serenissima. “La bravura del Direttore Bergamo Rossi di coinvolgere il grande mecenatismo internazionale per Venezia – ha osservato l’assessore Donazzan a margine della visita - deve sposarsi con una maggiore cultura e consapevolezza da parte di noi tutti - istituzioni, imprese, cittadini e studenti - di quanto l’amore per Venezia possa aiutare non solo la città, ma tutto il nostro Veneto della bellezza”.
Pittura. Dalle città deserte al pericolo del virus, il Covid 19 raccontato da Sandro Varagnolo Sandro Varagnolo ha presentato in Russia due opere sul tema della pandemia che, per una tragica fatalità, ha coinvolto lo stesso artista. Nel Centro culturale Meridian di Mosca l’artista chioggiotto ha partecipato ad una mostra collettiva allestita fino al 31 marzo intitolata “In casa Russia con gli occhi di Ludmila” e curata da Loreta Larkina, un evento condiviso anche nel canale social YouTube - https://www.youtube.com/watch?v=RhhTsEYM3io - e in un catalogo cartaceo. Si tratta di 2 opere ad olio su tela: una dal titolo “Città deserte” della misura di 120x80cm, uno scorcio del Sagraeto di Chioggia con la presenza di una mascherina sul leone simbolo della città lagunare su un complesso lapideo evocativo la pietas popolare completamente deserto; l’altro è un olio su tela di 50x70 cm, “La verità svelata”: una figura di donna abbigliata da medico della peste con un’atmosfera metafisica ed elementi simbolici presenti a codificare la grande pericolosità del
virus nonostante le protezioni che sono risultate l’unica vera barriera contro questo mostro invisibile. Sandro Varagnolo si è trovato ad affrontare il Covid - 19 con la sua professione di infermiere e poi coinvolto anche direttamente mettendo a repentaglio la sua stessa salute. Solo grazie alle cure tempestive del Pronto Soccorso di Chioggia e il successivo ricovero immediato al centro di pneumologia a Dolo Varagnolo è guarito. “Un sentito ringraziamento - dichiara l’artista chioggiotto - a tutti coloro che sono immediatamente intervenuti per soccorrermi e sconfiggere questa atroce malattia: i miei colleghi del Pronto Soccorso ed il primario dottor Andrea Tiozzo e i colleghi e il dottor Accurso Aloi del centro Pneumologia di Dolo, un’eccellenza nella lotta al Covid”. L’attività culturale di Sandro Varagnolo proseguirà anche con altri eventi che sta organizzando in collaborazione con gli artisti Pregnolato e Doria. Eugenio Ferrarese
30
Sport
www.lapiazzaweb.it
Podismo. L’annuncio del comitato promotore e del consiglio direttivo “Tgs Eurogroup”
Su e Zo per i Ponti salta anche nel 2021
I
l mese di aprile è da decenni riservato ad un evento molto atteso a Venezia, la “Su e Zo per i Ponti”. Lo scorso anno la manifestazione venne rinviata a causa della prima fase dell’emergenza dovuta al Covid-19 e tutto faceva presagire che nel 2021 si potesse svolgere la 42a edizione di questa suggestiva e salutare passeggiata di solidarietà, ma non sarà così perché anche l’edizione di quest’anno è stata rinviata dagli organizzatori. Per il secondo anno consecutivo salta tutto a causa della pandemia. L’appuntamento è alla primavera del 2022 quando tutti sperano che la pandemia sia definitivamente conclusa. Il comitato promotore della “Su e Zo per i Ponti” di Venezia e il consiglio direttivo “Tgs Eurogroup”, l’associazione di promozione sociale promossa dai salesiani di Don Bosco che organizza la manifestazione fin dalle origini, si arresnde per il 2021 “Purtroppospiegano- le misure stringenti ma necessarie che caratterizzano questo periodo eccezionale, unite alla proroga dello stato di emergenza al 30 aprile 2021, non ci hanno consentito di confermare l’edizione di
quest’anno. L’appuntamento è dunque rinviato ad aprile 2022: non vediamo l’ora di ritrovarci tutti uniti a Venezia in sicurezza e con serenità, in una giornata all’insegna dell’aggregazione, dell’amicizia e della solidarietà”: Il comitato promotore della manifestazione sta pensando ad un nuovo progetto che ha l’obiettivo di accogliere nuovamente a Venezia gli appassionati in una forma inedita e originale, a partire già da questa primavera. In abbinata
E’ possibile comunque acquistare da subito un “Cartellino di Solidarietà”, per la partecipazione alla edizione 2022 anche un’importante campagna di solidarietà. E’ possibile, infatti, acquistare da subito un “Cartellino di Solidarietà”, per la partecipazione alla edizione 2022 della Su e Zo per i Ponti. Acquistando il Cartellino di Solidarietà ora si avrà l’opportunità di ricevere per primi il Cartellino Su e Zo 2022 non appena sarà messo ufficialmente in vendita, evitando
di incorrere in possibili aumenti che potrebbero essere previsti per l’edizione del prossimo anno. Assieme al cartellino è possibile anche acquistare la “T-Shirt Solidale”, per ciascuna maglietta venduta sarà devoluto 1 euro alle “Missioni Salesiane”. Con l’acquisto del cartellino o della “T-Shirt è possibile effettuare una donazione libera per il fondo
di beneficenza dedicato alle iniziative solidali a sostegno del territorio locale (“premio per le scuole Don Dino Berti”) e delle “Missioni Salesiane nel mondo (per il biennio 2020-2021 il sostegno è diretto alla comunità salesiana Monte Salvado di Quebrada Honda in Perù). Lino Perini
Caterina Gallo, campionessa regionale di tiro con l’arco Grande soddisfazione per il risultato di prestigio conseguito dall’atleta dolese Caterina Gallo che ha conquistato nelle scorse settimane il titolo regionale di tiro con l’arco nella specialità compound, disciplina che è un concentrato di energia e precisione. Nata nel 2007, Caterina Gallo ha iniziato a tirare con l’arco olimpico nel 2016 con l’Accademia Veneziana di tiro con l’arco, l’anno successivo è passata all’Asd Arcieri e Balestrieri di Spinea, sodalizio presieduto da Mario Marin che è stato campione italiano compound nel 2001. Proprio in questa specialità Caterina Gallo ha
iniziato a dedicarsi dal mese di settembre del 2020, seguita dai tecnici Mario e Alessandra Marin. L’associazione di Spinea è ai vertici regionali in quanto nell’ultimo campionato regionale compound ragazzi ha occupato tutto il podio con il vincitore Tommaso Seno, il vicecampione, Leonardo Comelato e Maksim Kyndrat giunto terzo, terzetto che si è aggiudicato anche il titolo regionale a squadre. L’associazione degli Arcieri e Balestrieri di Spinea è una delle poche associazioni che avvia all’arco compound anche i giovanissimi. Fra
l’altro l’arco compound è la nuova specialità del tiro con l’arco che entrerà alle prossime Olimpiadi. È un arco dotato di cam che potenziano la velocità dell’arco stesso e di accessori che permettono un tiro più preciso. Soddisfazione e complimenti alla giovane atleta dolese sono stati espressi dal vicesindaco con delega allo sport Gianluigi Naletto, che ne ha esaltato l’impegno e la forza di volontà “testimone di come poter vincere importanti sfide, in un momento storico così difficile, con duro allenamento, concentrazione e costante determinazione”. (l.p.)
A fianco Caterina Gallo
www.lapiazzaweb.it
#Regione
31
Le prospettive. Il Consiglio Regionale ha votato anche due risoluzioni sul tema
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Ora il Veneto vuole poter dire la sua” “V
ogliamo dire la nostra sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, porteremo a Roma le proposte del Veneto e le necessità del nostro territorio”: Francesco Calzavara, assessore regionale al bilancio, rivendica il ruolo delle regioni nei giorni in cui il confronto si fa più intenso in vista del 30 aprile, data entro la quale il Piano dovrà essere presentato alla Commissione Europea. Il Consiglio Regionale del Veneto ha dibattuto a lungo e votato due risoluzioni. “In questo piano, - osserva Calzavara - le Regioni non sono state coinvolte. Nell’ambito della leale collaborazione istituzionale è stata completamente dimenticata la fase ascendente; l’impostazione centralistica finora seguita è destinata a portare pochi frutti e non tiene conto dei reali bisogni espressi dai territori. Le Regioni, invece, devono essere parte attiva nell’utilizzo delle risorse europee, che vedono quali priorità la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione verde ed ecologica, l’inclusione sociale e la salute”. L’assessore aggiunge che il Veneto ha comunque cercato di raccogliere le principali priorità facendo sintesi di una serie di progetti necessari per la crescita del nostro territorio, confezionando un Piano regionale per la ripresa e la resilienza che si articola in 13 macro- progetti (crescita e valorizzazione del capitale umano; energia sostenibile; inclusione sociale; infrastrutture per la competitività e per l’attrattività turistica e culturale; innovazione; mitigazione del rischio idrogeologico; olimpiadi invernali Milano Cortina 2026; rafforzamento, innovazione e digitalizzazione delle istituzioni pubbliche; recupero e risanamento ambientale; resilienza sanitaria; gestione delle risorse
idriche; conversione eco-sostenibile del sistema della mobilità), in 155 schedeprogetto, per un valore complessivo di 25 miliardi. “Un piano, peraltro, coerente con il programma di governo illustrato dal Presidente della Regione Luca Zaia, per un Veneto più sicuro, più equo, che cresce sotto l’aspetto della digitalizzazione, creando vere e proprie autostrade digitali per le nostre imprese e famiglie. Investiremo molto anche sulle infrastrutture viarie. Auspico quindi una nuova stesura del Piano – conclude Francesco Calzavara - che dovrà per forza essere arricchito dai contributi che provengono dalle Regioni. E desidero ricordare il grande lavoro svolto nelle ultime settimane dalle diverse commissioni consiliari, nelle materie di rispettiva competenza, e il numero dei soggetti portatori di interesse ascoltati e coinvolti”. Due le risoluzioni approvate dal Consiglio su questo tema. La prima, proposta da Alberto Villanova e Giuseppe Pan chiede di coinvolgere maggiormente le Regioni e le Autonomie Locali per consentire una governance efficace dei processi decisionali, una maggiore attenzione e un puntuale monitoraggio di tutte le azioni a sostegno della ripresa e della lotta alla pandemia. “Dobbiamo utilizzare la transizione ecologica per far ripartire la nostra economia- spiega Alberto Villanova – Le Regioni devono contare di più ed essere pienamente coinvolte nell’utilizzo dei più importanti Fondi europei. dare una mano alle nostre aziende in difficoltà, ai nostri artigiani e liberi professionisti, in modo da distribuire la ricchezza sul territorio. La transizione ecologica rappresenta infatti un fondamentale pilastro, ma non va ridotta a una
Francesco Calzavara
plastic tax, ovvero non deve bloccare la crescita, bensì rappresentare una concreta possibilità di sviluppo per i nostri territori”. Elisa Venturini (Forza Italia) sottolinea che ora il vero problema è il coordinamento delle diverse azioni e il rispetto delle tempistiche indicate per l’impiego delle risorse”. Approvata anche la risoluzione sottoscritta dal Capogruppo Dem Giacomo Possamai, e da Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Andrea Zanoni e Francesca Zottis. “Il Veneto del futuro dovrà essere più digitale, più green, più inclusivo. Siamo di fronte a una straordinaria opportunità per progettare un futuro diverso per la nostra regione, in linea con quanto prevede il Recovery Fund e nel rispetto
L’assessore Calzavara: “Facciamo sentire la nostra voce a Roma, presentando i nostri progetti, le Regioni non sono state coinvolte eppure esprimono i reali bisogni dei nostri territori” delle sue linee portanti: transizione ambientale, digitalizzazione, innovazione e inclusione sociale. Va sfruttata la filiera dell’idrogeno”. La Risoluzione “impegna il Presidente e la Giunta regionale, in particolare, a promuovere e sottoscrivere un “Patto per il Veneto del 2030”.
Venturini e Bozza: “Bene i vaccini nelle farmacie, ora diventino centri di stoccaggio per i medici di base” “Raggiunta l’intesa con le farmacie come Hub vaccinali, occorre organizzarsi e farsi trovare pronti sul piano operativo a livello regionale e territoriale. Auspichiamo si possa procedere in maniera univoca nei Distretti sanitari provinciali, perché più si agirà uniti in tutta la Regione, prima si riuscirà a debellare questo virus”. Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia, Elisa Venturi-
ni e Alberto Bozza, i quali ricordano di aver posto il problema come gruppo consiliare di Forza Italia: “fin dall’inizio del nostro mandato ci siamo spesi per il coinvolgimento anche delle Strutture private e delle farmacie per sostenere e integrare il Sistema Sanitario pubblico, dapprima nei tamponi e poi nella campagna vaccinale”. Ora, aggiungono, le farmacie possono diventare anche cen-
tri di stoccaggio e fornitura dei vaccini per i Medici di base, compatibilmente con le modalità di somministrazione e le caratteristiche del vaccino medici di base e farmacie, infatti, possono collaborare nella gestione degli aspetti logicisti e pratici della campagna vaccinale. “Ribadiamo come sia prioritario, - continuano Venturini e Bozza - che gli stessi farmacisti vengano inseriti tra
le categorie prioritarie per ricevere la profilassi, al pari di quanto è stato giustamente fatto per medici e operatori sanitari. Ma ciò che più conta è che sul piano politico finalmente si sia riuscito a raggiungere un’intesa tra Governo e farmacie, che possono fungere anche da presidio territoriale dove prenotare le vaccinazioni attraverso il portale di Azienda Zero”.
32
Regione
www.lapiazzaweb.it
L’intervista. L’analisi di Giacomo Possamai, capogruppo PD in Consiglio Regionale
Recovery Fund, occasione da non perdere: investire per un Veneto digitale, green e inclusivo “L
e risorse del Recovery Fund sono un’occasione straordinaria da mettere al servizio di un progetto di rilancio e sviluppo del Veneto, per una Regione digitale, green e inclusiva, i tre indirizzi dati dalla Commissione Europea per il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza”. Così Giacomo Possamai, Capogruppo per il PD in Consiglio regionale, evidenzia il contenuto della proposta presentata al Consiglio, il ‘Patto per il Veneto 2030’. “Chiediamo alla Giunta di promuovere fin da adesso questo patto, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti di questa partita: enti locali, associazioni di categoria, e ambientaliste, sindacati, Camere di commercio, Università, Ufficio scolastico regionale, realtà del Terzo settore e del volontariato e banche. Il Patto deve contenere obiettivi chiari, come la neutralità carbonica entro il 2050, e l’uso esclusivo di rinnovabili entro il 2035, come ha messo nero su bianco già l’Emilia Romagna”. Ad esempio, secondo Possamai è importante puntare sulla filiera dell’idrogeno: “Gli ultimi due Governi vogliono investire fortemente su questa fonte rinnovabile per eccellenza. Il Veneto ha tutto per ospitare hub per ricerca e produzione, mettendo in rete atenei, categorie economiche e mondo dell’impresa. Ma finora dalla Regione nessuno detto niente. Sulla digitalizzazione le direttrici sono soprattutto due, pubblica amministrazione e scuola. Per quanto riguarda la prima, servono investimenti finalizzati a semplificare i rapporti con le imprese,
A fianco Giacomo Possamai, capogruppo Pd in Consiglio Regionale
“Chiediamo alla Giunta di promuovere fin da adesso il Patto per il Veneto 2030, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti di questa partita, fissando obiettivi chiari, come la neutralità carbonica entro il 2050, l’uso esclusivo di rinnovabili entro il 2035, le infrastrutture digitali, la sanità, la sicurezza del territorio”
aiutandole ad essere competitive. Se per sbrigare una pratica impiego lo stesso tempo online o recandomi di persona in ufficio non serve a niente. Per la scuola, invece, siamo di fronte ad una grande sfida: le chiusure rigettano nell’angoscia le famiglie venete. Con la didattica a distanza abbiamo sperimentato come la scuola non in presenza acuisca le diseguaglianze. Ciò che serve, al contrario, è un grande progetto di innovazione digitale in cui le famiglie costrette alla Dad abbiano una possibilità in più, e non una penalizzazione”. In questo contesto rientra anche la necessità di potenziare la banda larga e le infrastrutture digitali anche
nelle zone periferiche della regione, come quelle montane, che vanno preservate da un possibile spopolamento derivante proprio dalla difficoltà ad accedere ai servizi essenziali, come il medico di base o l’ufficio postale. “Sul fronte della sanità pubblica dobbiamo avere degli obiettivi per il futuro – prosegue Possamai -. Bisogna investire non solo per ristrutturare gli ospedali, ma anche per ammodernarli, realizzando camere singole che permettano l’isolamento per la riduzione dei rischi da infezione. E potenziare in tutta la regione la medicina di territorio e la strumentazione tecnologica per i distretti, in modo che la sani-
tà pubblica faccia ciò che deve fare: diagnosi precoce, screening gratuiti e vaccinazioni. Anche in questo campo va rafforzata la digitalizzazione, così da assicurare la connessione con i sistemi di assistenza medica, infermieristica e terapeutica ambulatoriale per garantire ai pazienti un’assistenza coordinata e continuativa”. Da associazioni di categoria, consorzi e non solo, emerge forte la necessità di mettere in sicurezza il territorio e di avviare con urgenza il Piano invasi con opere che, finalmente, dopo anni di progettazione, vengano realizzate. “Sono interventi strategici che permettono, da un lato, un risparmio della risorsa idrica favorendo la competitività delle imprese agricole e, dall’altro, di ridurre il rischio di alluvioni e frane: abbiamo visto negli ultimi anni le conseguenze dei cambiamenti climatici, con eventi non più sporadici – conclude Giacomo Possamai -. Crediamo, inoltre, che il sistema agricolo dovrebbe essere maggiormente valorizzato, specialmente per quanto riguarda ricerca e sviluppo, e le numerose aziende giovani che non riescono a trovare dalla Regione sufficiente supporto alle loro progettualità. Si tratta di sostenere le piccole realtà con produzioni locali, che hanno bisogno di essere messe in rete per riuscire a competere con il sistema della grande distribuzione”. Eva Franceschini
33
Regione
www.lapiazzaweb.it
L’intervista. Michele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione Sviluppo Delta del Po
“Al lavoro per un’estate sicura” M
ichele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione Sviluppo Delta del Po, racconta quelle che sono le speranze, in ottica estiva, quando ancora tutta l’Italia si trova a dover fare i conti con numerose ristrettezze dovute alla pandemia in atto. Presidente, quali sono le prospettive per l’imminente stagione estiva? “In un periodo così particolare è difficile fare previsioni. Gli ospiti veneti stanno apprezzando ogni anno di più la nostra località, e anche per questa estate le prenotazioni continuano ad arrivare, soprattutto per i mesi di luglio e agosto. Per quello che riguarda giugno molto dipenderà dalle limitazioni e restrizioni. Una vera e grande sorpresa è rappresentata dal mese di settembre, che è sempre stata appannaggio del mercato tedesco, ma che negli ultimi anni ha avuto un maggiore apprezzamento anche per il mercato italiano”. Come stanno preparando-
si gli operatori balneari delle spiagge del Delta del Po? “Tutte le attività stanno facendo del loro meglio per poter accogliere gli ospiti nel modo migliore per la prossima estate, forti degli insegnamenti avuti l’estate scorsa. Posso dire con certezza che saremo in grado di garantire misure e condizioni adeguate alle necessità di tutti i turisti”.
“Anche per questa estate le prenotazioni continuano ad arrivare, soprattutto per i mesi di luglio e agosto” Al riguardo, come vi state attrezzando? “Siamo impegnati in percorsi di formazione e abbiamo attivato una rete di collaborazione tra gli operatori, per poter creare una filiera che possa garantire un servizio migliore, con standard condivisi in tutte le località marittime deltizie. Inoltre, stia-
Nell’immagine Michele Ghezzo (foto di repertorio pre emergenza Covid)
mo facendo un percorso con i portatori di interesse e le amministrazioni comunali, che ci porterà ad avere una reale percezione di un’unica destinazione, da poter fare su tutto il vasto territorio del Delta del Po”. Che cosa vi aspettate di diverso, rispetto all’anno scorso? “Ci aspettiamo più consapevolezza, da parte degli operatori e degli ospiti, circa il difficile momento che stiamo vivendo. Siamo consapevoli di svolgere il lavoro più bello del mondo, ossia l’accoglienza, che sia sotto l’ombrellone, o nel servire un piatto al ristorante oppure nell’ospitare un cliente in hotel. Per questo, tutti quanti, ci stiamo impegnando per offrire una vacanza serena e in totale sicurezza”. Marco Scarazzatti
/category/salute/
on-line:
APRILE 2021
Salute Vaccinarsi in gravidanza
Il messaggio di speranza di due mamme
P
Anna e Valentina, le bambine nate già con gli anticorpi contro il Covid Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto a pag 36
Lo studio che “scagiona” la scuola in presenza a pag 37
osso fare il vaccino contro il Covid 19 in gravidanza? E’ una delle domande che in modo ricorrente si sono poste molte donne in attesa. E fra queste anche Anna Parolo, 36 anni, e Valeria Bernardi, 37 anni, due professioniste sanitarie, la prima immunologa dell’Ulss 6 Euganea, la seconda ginecologa, che lo scorso dicembre, quando è partita la campagna vaccinale, si sono trovate di fronte a questa scelta, anche perché rientravano fra le categorie a rischio, essendo entrambe professioniste sanitarie. E loro hanno deciso, fra le prime donne in gravidanza, di sottoporsi alla vaccinazione. Anna e Valeria hanno discusso con gli esperti dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6, fra cui il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe e la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè, sull’opportunità della vaccinazione in relazione al loro rischio lavorativo, personale e della salute fetale. Prosegue alla pag. seguente
Malattia genetica neurologica. A Padova il primo screening neonatale a pag 38
Salute
36
Consulenza scientifica
Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto Uno strumento a disposizione dei cittadini per chiarire dubbi e avere informazioni sicure da fonti autorevoli
Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto
L
e domande sui vaccini sono molte e non sempre le risposte sono chiare o attendibili. Per andare incontro all’esigenza di informazioni autorevoli e chiarificatrici la Regione Veneto ha dato il via lo scorso 26 marzo alla campagna informativa “Io mi vaccino”. Una campagna a sostegno della lotta al Covid 19 tramite il vaccino, con l’obiettivo di supportare il cittadino nella scelta, con informazioni che provengono da fonti sicure e pere domande vaccini sono molmunque fare il vaccino? sone autorevoli, sui cercando di chiarire dubbi esupportare perplessità. l’iniziativa. te e non sempre le risposte sono Il primo protagonista, interpella“Sì, basta una sola dose come diUn Supereroe, un gigante buono è il “testimonial” della chiare o attendibili. Per andare into per fare luce su dubbi e timori, mostrano studi molto recenti”. campagna di vaccinazione contro il Covid19. contro all’esigenza informazioni è eil protettivo professorche Palù, presidente Aifa, Si può contrarre il virus tra prima Raffigura il vaccino, didall’aspetto benevolo autorevoli e chiarificatrici la RegioAgenzia spiega e protegge, che si destreggia attraverso le tanteItaliana e spes- del farmaco, che e seconda dose? ne Veneto ha dato il via lo scorso risponde a delle “E’ possibile perché la copertuso confuse informazioni, mettendo in risalto quelle corrette per semplici domande. 26 marzo alla campagna informatiDi seguito le più frequenti. ra immunitaria, cioè gli anticorpi allontanare dubbi e comunicare in modo semplice, lineare e va “Io mi vaccino”. Una campagna Che garanzia di efficacia offrono neutralizzanti, si forma nel tempo, sintetico l’importanza di un atto così semplice e protettivo. E’ anato sostegno della lotta al Covid 19 i vaccini? quindi c’è una finestra in cui siamo dalla matita di Maria Gianola, disegnatrice veneziana che tramite il vaccino, con l’obiettivo di “I vaccini – è la risposta del proancora infettabili”. ha messo a disposizione la sua creatività per supportare l’inisupportare il cittadino nella scelta, fessor Palù - sono molto efficaci, Quando comunicare malattie o ziativa. con informazioni cheinterpellato provengono fino pere cento, quindi non allergie? Il primo protagonista, per fare lucealsu95 dubbi da fonti e persone autorevoli, abbiamo maidelavuto “Sì, vaccini cosìsola dose “Nelcome momento in cuistudi ci simolto vaccina timori, è ilsicure professor Palù, presidente Aifa, Agenzia Italiana basta una dimostrano recercando di chiarire dubbi e perplesefficaci. L’efficacia si misura sulla c’è un medico che fa un’anamnesi. farmaco, che risponde a delle semplici domande. Di seguito le centi”. sità. prevenzione della malattia, sappia- il virus Quello il momento cui si indipiù frequenti. Si può contrarre traèprima e secondaindose? Un Supereroe, un gigante buono mo che vaccini così efficaci possono cano tutte le condizioni patologiche Che garanzia di efficacia offrono i vaccini? “E’ possibile perché la copertura immunitaria, cioè gli antiè il“I“testimonial” della campagna di Palù prevenire anche le allergie altro” vaccini – è la risposta del professor - sono molto ef- l’infezione”. corpi neutralizzanti, si pregresse, forma nel tempo, quindiec’è una finestra vaccinazione contro il Covid19. Dopo quanto tempo il vaccino ha Quali sono gli effetti collaterali ficaci, fino al 95 per cento, quindi non abbiamo mai avuto vac- in cui siamo ancora infettabili”. Raffigura il vaccino, dall’aspetto effetto? dei vaccini? cini così efficaci. L’efficacia si misura sulla prevenzione della Quando comunicare malattie o allergie? benevolo e protettivo che spiega e possono “Solitamente un’im-in cui ci“Gli effettic’ècollaterali malattia, sappiamo che vaccini così efficaci prevenire per indurre “Nel momento si vaccina un medicosono che faquelli un’aprotegge, che si destreggia attravermunità protettiva in grado di neudi tutti i vaccini. I primi nella sede anche l’infezione”. namnesi. Quello è il momento in cui si indicano tutte le condisoDopo le tante e spesso inforpassarepregresse, locale:ledolore, arrosquanto tempo ilconfuse vaccino ha effetto?tralizzare il virus devono zioni patologiche allergie rigonfiamento, e altro” mazioni, mettendo in risalto quelle almeno 21 giorni. C’è, per quasi tutti samento, nel giro di poche ore o al “Solitamente per indurre un’immunità protettiva in grado di Quali sono gli effetti collaterali dei vaccini? corrette per allontanare dubbi e coi vaccini, bisogno di una seconda massimo nell’arco di una giornata. neutralizzare il virus devono passare almeno 21 giorni. C’è, per “Gli effetti collaterali sono quelli di tutti i vaccini. I primi nelmunicare modo bisogno semplice, lineare di solito, possono essere nel 30, nel 40 giro forse quasi tutti iinvaccini, di una secondadose doseche che sisi fa fa aa distanza, la sede locale: dolore, Ci rigonfiamento, arrossamento, di edistanza, sintetico l’importanza di un atto di tre o quattro settimane e, quindi, anche 50 per cento dei segni sistedi solito, di tre o quattro settimane e, quindi, bisogna poche ore o al massimo nell’arco di una giornata. Ci possono così semplice protettivo. E’per nato mettere altri30,dieci mici molto come astenia, domettere in controealtri dieci giorni avere bisogna un’immunità com- in contro essere nel 40 forse anche 50 banali, per cento dei casi sistemici dalla matita die neutralizzante”. Maria Gianola, di- giorni per avere un’immunità comlorabilità muscolare, dolore articolapleta, protettiva molto banali, come astenia, dolorabilità muscolare, dolore artisegnatrice veneziana che comunque ha messo farepleta, protettiva e neutralizzante”. e febbre che si risolvono di solito Se ho avuto il Covid devo il vaccino? colare e febbre che si re risolvono di solito molto precocemente”. a disposizione la sua creatività per Se ho avuto il Covid devo co- molto precocemente”.
L
www.lapiazzaweb.it
Vaccinarsi in gravidanza
Il messaggio di speranza di due mamme
A
sostenerle in questa scelta anche i loro compagni, entrambi professionisti sanitari. Preziosa anche la collaborazione con il dottor Roberto Rigoli, direttore della Microbiologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, e del professor Fausto Baldanti, direttore della Virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia. E quindi entrambe le professioniste sanitarie, che non erano mai state contagiate dal virus, si sono sottoposte, nel corso del terzo trimestre di gravidanza, volontariamente a inizio gennaio alla prima dose di vaccino e, a distanza di tre settimane, alla seconda. Il decorso è stato regolare per entrambe le gravidanze: le due donne non hanno segnalato effetti collaterali dopo l’inoculazione del vaccino. Anna (la figlia di Valeria) è nata il 9 marzo scorso e Valentina (la bimba di Anna) il 16 marzo; entrambe alla nascita pesavano circa 3 chili, entrambe stanno bene e sono state allattate al seno. Ma c’è di più: le bambine presentano gli anticorpi contro il Covid 19. “Con la vaccinazione è stata protetta l’ultima parte della mia gravidanza – racconta l’immunologa Anna Parolo – che è quella più rischiosa in caso di infezione da Covid. Sono doppiamente contenta di sapere che anche la mia bambina ha gli anticorpi perché mi fa sperare che sia ben protetta. Consiglio di approcciarsi molto serenamente alla vaccinazione”. “Un’infezione alle vie respiratorie a termine della gravidanza potrebbe rivelarsi anche molto grave – sostiene la ginecologa Valeria Bernardi – Gli studi sottolineano come l’infezione da Coronavirus nei bambini molto Mamme in attesa piccoli possa essere molto seria e professioniste e avere conseguenze importanti. Sono questi i motivi che mi hanno sanitarie, hanno spinto a vaccinarmi, tenendo conto deciso di vaccinarsi del fatto che i rischi di un vaccino sono sicuramente minimi. La mia nell’ultimo trimestre esperienza è stata positiva”. della gravidanza “Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – sottolinea il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 – infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”. “Gli studi sono limitati – rileva ancora il dottor Jorizzo – ma concordi nel suggerire che non ci sono effetti collaterali sulla mamma e sul feto. La vaccinazione quindi potrebbe essere indicata, anche in gravidanza, nelle situazioni con fattori di rischio, come suggerito dalle Società di Ginecologia Italiane”. “L’esperienza di queste mamme è rassicurante perché sono riuscite a sottoporsi ad entrambe le dosi e a partorire a 5,6 settimane dall’ultima dose di vaccino, l’allattamento non è stato compromesso. Il messaggio che vogliamo trasmettere è di fiducia” aggiunge la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè. “Sarà interessante in futuro capire – sostiene - se il passaggio di questi anticorpi a seguito della vaccinazione materna contro il Sars-CoV-2 possa proteggere il neonato come avviene in seguito alla vaccinazioni contro difterite, tetano e pertosse. In tal caso bisognerebbe definire se esiste una fase ideale della gravidanza per la vaccinazione”. E’ quindi importante offrire anche alle future mamme e alle mamme in allattamento il vaccino anti Covid, - concludono Jorizzo e Ngaradoumbe - se appartengono a categorie a rischio.
Salute
www.lapiazzaweb.it
37
Covid 19 e diffusione tra i banchi
Lo studio che “scagiona” la scuola in presenza
E
siste realmente una relazione tra diffusione del Covid 19 e la scuola in presenza? La scuola può essere un potenziale luogo che amplifica il contagio? L’argomento è delicato e complesso e se n’è dibattuto a lungo, con le due posizioni, e relative scuole di pensiero, - chi sostiene che vi sia un rischio concreto e chi invece ritiene che non sia così – a confronto quotidiano sulla questione. Un recente studio, tuttavia, nel fare un po’ di chiarezza sul ruolo di bambini e ragazzi in età scolare e delle scuole nella diffusione di SARS-CoV-2, “scagiona” la scuola e i bambini dall’ “accusa” di essere “amplificatori” della pandemia. Lo studio è stato coordinato dal professor Luca Scorrano del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare e dalla professoressa Sara Gandini, epidemiologa dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, in collaborazione con l’Aulss 9 Scaligera di Verona, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata e AbaNovus di Sanremo. Questo studio, “A cross-selectional and prospective color study of the role of schools in the SARS-CoV-2 second wave in Italy”pubblicato sulla prestigiosa rivista “The Lancet Regional Health – Europe”, indica che l’impennata dell’epidemia osservata tra ottobre e novembre 2020 non può essere imputata all’apertura delle scuole e come la loro chiusura totale o parziale, in particolare in due regioni italiane, non abbia influito sulla diminuzione dell’indice Rt. “Abbiamo pertanto confrontato l’incidenza del Covid 19 tra gli studenti e tra il personale scolastico (docente e non) con quella popolazione generale, dello stesso range di età nel caso del personale scolastico - spiega il professor Scorrano - Abbiamo valutato se in concomitanza con l’apertura della scuola l’incidenza del Covid19 aumentasse prima tra le persone in età scolare che nella popolazione generale, se gli studenti o il personale scolastico positivi al Covid-19 provocassero focolai nelle scuole, se i focolai in contesti scolastici fossero causati principalmente da
Da una ricerca pubblicata su “The Lancelot Regional Health – Europa” sull’impennata della pandemia in Italia tra ottobre e novembre 2020 emerge che gli studenti non sarebbero “amplificatori” delle infezioni da SARS-CoV-2
Ragazzi “influencer” per promuovere una sana alimentazione
Da sinistra: il professor Luca Scorrano e di seguito l’epidemiologa Sara Gandini
studenti, e infine se a livello delle diverse regioni italiane l’aumento dell’indice Rt seguisse le date di apertura della scuola (diverse da regione a regione) a un intervallo di tempo costante. Un intervallo di tempo costante tra apertura delle scuole e aumento dell’indice Rt sarebbe infatti un importante indicatore di correlazione tra scuole in presenza e circolazione virale nella popolazione generale”. Il nostro studio mostra come l’incidenza di Covid 19 tra gli studenti sia stata inferiore rispetto alla popolazione generale – dice la professoressa Sara Gandini. - Le infezioni secondarie a scuola erano Le infezioni secondarie a scuola erano inferiori all’1% e i focolai si sono verificati nel 5-7% delle scuole analizzate. L’incidenza tra gli insegnanti era paragonabile a quella registra tata nella popolazione di età comparabile a quella degli insegnanti. Le infezioni secondarie tra gli insegnanti erano rare e si verificavano più frequentemente quando il caso indice era un insegnante rispetto a uno studente. Nel periodo che ha di poco preceduto l’apertura delle scuole in Veneto e in concomitanza con l’apertura stessa, l’incidenza di Covid 19 è cresciuta massimamente non
tra gli studenti ma negli individui di 2029 e 45-49 anni. Lo sfasamento tra le diverse date di apertura delle scuole nelle regioni italiane e l’aumento dell’indice Rt regionale non è stato uniforme. Infine le chiusure in due regioni dove sono state attuate prima di altre misure restrittive non hanno influenzato la diminuzione di Rt che era già in atto”. “Nel loro complesso, queste evidenze non supportano un ruolo degli individui in età scolare e delle aperture scolastiche come “motore” della seconda ondata di Covid-19” osserva il professor Scorrano. “Il nostro lavoro si aggiunge alle molteplici evidenze accumulate nel corso di quest’ultimo anno che nel loro complesso hanno “scagionato” la scuola in presenza. In salute pubblica – conclude la professoressa Gandini dobbiamo sempre bilanciare rischi e benefici. Alla luce della mancanza di solide evidenze che la scuola in presenza contribuisca significativamente alla diffusione della pandemia, ci sembra che il beneficio non sia chiaro e che il rischio qui sia soprattutto quello delle gravi ripercussioni causate della chiusura delle scuole sulla salute di bambini ed adolescenti”.
375
ragazzi e 13 istituti alberghieri coinvolti nel progetto “La salute nel Piatto” Ragazzi “influencer” per promuovere una corretta e sana alimentazione, perché la salute si trova anche nel piatto. E proprio “La salute nel piatto” è il nome del progetto che ha il patrocinio della Regione Veneto e dell’Istituto Oncologico Veneto e che vede coinvolti gli studenti e le studentesse di 13 istituti alberghieri di tutto il territorio regionale. In tutto 375 ragazzi chiamati a realizzare delle ricette seguendo le indicazioni dei nutrizionisti della Lilt; potranno scegliere al massimo due ingredienti tra quelli indicati dall’équipe di nutrizionisti e creare una ricetta sul tema della corretta alimentazione, specificandone le proprietà nutrizionali e le accortezze da adottare in cottura per ridurre al minimo le alterazioni di tali proprietà e la formazione di possibili composti dannosi. In questo contesto i ragazzi sono chiamati a parlare ai loro coetanei, con un linguaggio vicino alla loro sensibilità, svolgendo un ruolo attivo di “influencer” nel diffondere questo messaggio attraverso i social più praticati dai giovani. L’iniziativa è stata presentata in occasione della Settimana nazionale per la Prevenzione Oncologica dal Coordinamento Lilt del Veneto e che ha visto la partecipazione di Dino Tabacci, coordinatore Lilt Veneto e Presidente Lilt di Pado-
va, che ha fatto gli onori di casa, il Consigliere e membro della Giunta dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Orio Mocellin – simbolo della sana alimentazione è stato individuato l’olio extra vergine di oliva, principe della dieta mediterranea e considerato elisir di lunga vita - l’astrochef ed esperto in sana alimentazione, nonché testimonial del progetto, Stefano Polato. Il progetto ha riscosso grandi manifestazioni di approvazione anche da paerte dell’assessore regionale alla Scuola Elena Donazzan. “Trovo particolarmente apprezzabile ed efficace – ha osservato in occasione della presentazione - che si sia scelto di puntare sul linguaggio e sulle piattaforme social preferite dai più giovani: la consapevolezza deve partire infatti dalla scuola, perché i nostri ragazzi saranno presto chiamati ad essere i professionisti della ristorazione, un mondo che spazia dal bar sotto casa al ristorante stellato, magari puntando a quella vetta rappresentata dal testimonial di questa iniziativa, l’astrochef Stefano Polato”. I 375 ragazzi si sono divisi in 37 gruppi e si sfideranno nella realizzazione di Piatti della salute, sani, replicabili a casa, in grado di valorizzare ingredienti del territorio e di ottenere una buona visibilità sui social. A fine maggio il miglior piatto della salute verrà premiato dalla Commissione di esperti Lilt.
Salute
38
www.lapiazzaweb.it
Malattia genetica neurologica. A Padova “nasce” il primo screening neonatale A fianco il dottor Alberto Burlina, direttore dell’Unit Operativa Complessa Malattie Metaboliche ed Ereditarie dell’Azienda Ospedale/ Università di Padova
Cometa A.S.M.M.E: dal 1992 al fianco di chi lotta contro le Malattie Metaboliche Ereditarie
P
I
n Italia un neonato su 2000 è affetto da malattie metaboliche ereditarie: a causa di un’alterazione del DNA il metabolsmo non funziona in modo corretto e le sostanze assunte come cibo, anziché trasformarsi in nutrimento, diventano tossiche e producono gravi danni all’organismo. Per sconfiggere le malattie metaboliche ereditarie, nel 1992 un gruppo di famiglie fonda Cometa A.S.M.M.E, che oggi conta più di 3000 tra soci e sostenitori in tutta Italia. L’Associazione, che ha la sua sede a Ponte San Nicolò in provincia di Padova, da quasi 30 anni è al fianco di malati metabolici ereditari, bambini e adulti, per sostenerli e accompagnarli nelle cure quotidiane. Grazie alla tenacia della Presidente Annamaria Marzenta, all’impegno dei volontari e alla generosità delle famiglie, Cometa A.S.M.M.E ha già investito più di due milioni di euro in progetti di ricerca, prevenzione ed assistenza, tra cui l’acquisto della strumentazione “Tandem Mass Spettrometria” necessaria per lo screening neonatale metabolico allargato, e altri due spettrometri per la ricerca sulle malattie neurodegenerative e sulle malattie lisosomiali. L’associazione ha contribuito a realizzare il nuovo Laboratorio di 1 livello per le MME a Padova al Campus Biomedico Pietro d’Abano, in grado di effettuare ogni anno 40.000 analisi su campioni biologici provenienti da 4 provincie del Veneto (Padova, Venezia, Treviso e Belluno), dal Friuli e dalla provincia autonoma di Trento. L’associazione sostiene costantemente anche borse e progetti di studio per medici specializzati, organizza conferenze e convegni medici e momenti di sensibilizzazione per promuovere la conoscenza e la ricerca sulle MME.
adova si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale nella ricerca scientifica, questa volta grazie al team diretto dal dottor Alberto Burlina, direttore dell’Unità Operativa Complessa Malattie Metaboliche ed Ereditarie dell’Azienda Ospedale/ Università di Padova. Nelle scorse settimane l’equipe ha proposto per la prima volta al mondo un nuovo screening neonatale per una malattia genetica neurologica, chiamata AADC o deficit delle decarbossilasi degli aminoacidi aromatici, che determina una grave disabilità motoria con capacità intellettive normali. Per questa malattia è stata recentemente trovata una terapia genica molto efficace ma le possibilità terapeutiche sono strettamente legate alla diagnosi precoce: la malattia, infatti, è molto difficile da diagnosticare e spesso i pazienti vengono riconosciuti solo dopo anni, quando non c’è più molto da fare. I clinici di Padova diretti dal dottor Alberto Burlina sono riusciti a rilevare nella goccia di sangue con cui vengono eseguiti gli screening di legge, una molecola, la cosiddetta “3 metildopa”, che presenta una struttura simile alla “tirosina”, già presente nei kit diagnostici utilizzati in tutto il mondo per lo screening neonatale esteso (per legge italiana attivo dal 2016). La novità interessante è che non ci sarà bisogno di ulteriori reagenti né di processi diagnostici lunghi e complessi per la diagnosi, ma sarà sufficiente aggiungere la struttura molecolare del composto alla strumentazione in uso per lo screening: la Tandem Mass Spettrometria, un macchinario ad hoc acquistato nel 2015 dall’associazione Cometa A.S.M.M.E e donato al Laboratorio MME di Padova per eseguire gli screening neonatali. Pubblicata dalla rivista americana “Molecular Genetics and Metabolism”, una delle più importanti riviste nel campo genetico metabolico e organo della Società Americana di Malattie Metaboliche Ereditarie, la ricerca è frutto dell’esperienza maturata nel campo diagnostico dalla Divisione diretta dal dottor Burlina, diventata negli anni uno dei modelli
più avanzati al mondo nel campo delle prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie. “Sono molto orgoglioso del lavoro svolto da tutto il team, che si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale nel suo campo - afferma il Dottor Alberto Burlina - Grazie alla nostra scoperta la diagnosi precoce di questa malattia sarà possibile senza dover sostenere ulteriori costi di strumentazioni o reagenti. Siamo contenti che una rivista prestigiosa come “Molecular Genetics and Metabolism” abbia immediatamente accolto la nostra ricerca”. Molto soddisfatta anche Annamaria Marzenta, Presidente di Cometa A.S.M.M.E. che nel 2015 ha acquistato e donato lo spettrometro Tandem Mass Spettrometria: “Siamo davvero felici di aver dato il nostro piccolo, grande, contributo a questa ricerca - afferma Marzenta - Da quanViene proposto do è nata la per la prima volta al mondo nostra associazione nel per l’AADC, deficit delle 1992, non decarbossilasi degli aminoacidi abbiamo mai smesso aromatici che determina una di investire grave disabilità motoria ma con in progetti di ricerca, capacità intellettive normali prevenzione e cura, acquistando questo ed altri macchinari indispensabili per lo screening neonatale, ma anche sostenendo borse e progetti di studio per medici specializzandi. Questa scoperta ripaga il contributo e l’impegno delle nostre famiglie e dei nostri volontari. Grazie al dottor Burlina e alla sua equipe per il loro lavoro quotidiano”. Congratulazioni al team di lavoro arrivano anche da Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, che si è complimentato con tutti i professionisti coinvolti per aver raggiunto questo ambito traguardo.
on-line:
APRILE 2021
Garden
I colori ed i profumi dei fiori primaverili Ecco le varietà ideali per la stagione e per arricchire terrazzi, balconi e giardini
P
assato il grigiore invernale ed il freddo pungente, anche il pollice verde di ciascuno di noi può uscire dal letargo! Con l’arrivo della primavera e delle giornate maggiormente soleggiate è davvero istintivo pensare ai colori ed ai profumi del terrazzo, balcone o giardino. Parliamo di fiori, simbolo inevitabile del risveglio della natura e, diciamolo, grandi alleati del nostro benessere, per due motivi principalmente. Perché veder sbocciare i fiori ed ammirarne i colori ed i profumi di certo migliora il buonumore, così come l’autostima se li abbiamo piantati noi! Senza dimenticare che l’attività fisica derivante dal giardinaggio contribuisce notevolmente alla “remise en forme” propedeutica alla prova costume. Vediamo allora qualche esempio fiorito per la primavera che sboccia. LA PRIMULA Il classico fiore da piantare in primavera, esiste in oltre 500 varianti e con un’ampia scelta di colori: fucsia, giallo, rosso, blu, arancione e moltissimi altri. Le primule si possono piantare all’inizio della primavera in vasi da mettere in giardino o sul balcone: hanno bisogno di uno spazio a mezza ombra per restare sane e robuste. Il terreno deve sempre essere tenuto umido, ma l’ac-
qua non deve mai ristagnare. LA STERLITZIA La strelitzia è originaria dell’Africa e rispecchia davvero la natura rigogliosa, per la forma inusuale e per l’esplosione di colori che dona durante la fioritura, che avviene verso la fine della primavera. La strelitzia ama il sole, spesso viene coltivata in serre (per la vendita come fiore reciso), teme il gelo, vuole innaffiature regolari e un’attenta concimazione. Può essere piantata in giardino ma anche in vaso ed è facile da coltivare. IL CICLAMINO Il ciclamino appartiene alla famiglia delle primulacee e ha circa una quindicina di specie di piante perenni. Si può coltivare in vaso e tenere in casa, oppure in giardino o anche sui balconi, purchè nella brutta stagione sia messo al riparo. Il ciclamino ha bisogno di luce, senza tuttavia essere esposto direttamente al sole. Due le caratteristiche principali, le foglie a forma di cuore ed il profumo che emanano i fiori, sempre molto carichi di colore.
da giardino. I bellissimi narcisi, che a dispetto della delicatezza del loro aspetto sono piante robuste, stanno bene in un terreno a mezz’ombra e vanno annaffiati con molta frequenza. I colori classici di questo fiore sono il giallo e il bianco, ma esistono molti ibridi con altre varianti cromatiche.
IL NARCISO Il narciso è una pianta da terrazzo e
IL RODODENDRO Il rododendro appartiene alla famiglia
delle ericaceae; il suo nome deriva dalle parole greche rhodon (rosa) e dendron (albero). È arrivato in Europa dall’Asia soltanto nell’ottocento. Sono piante sempreverdi da esterno, l’ideale è piantarle in giardino in una zona luminosa ma ombreggiata, dal momento che temono il sole diretto. Anche il rododendro annuncia l’arrivo della primavera, con i suoi fiori coloratissimi dalla forma a campanula.
42
.
Garden
www.lapiazzaweb.it
Complementi d’arredo. Gettonati i colori vivavi, dal limone al cobalto , dal pistacchio al fucsia
Quali sono le nuove tendenze per l’arredo giardino 2021? Vasi da pavimento, tavolini da caffè, vasi da fiori, tele di tende da sole, ombrelloni: ognuno di questi elementi può aggiungere atmosfera all’esterno della casa e donare la sensazione di relax
I
nnanzitutto, va specificato che non intendiamo solamente i giardini delle ville, ma anche balconi, logge, verande, terrazze e patio. Iniziamo dai colori, che devono essere vivaci. I colori neutri hanno dominato le tendenze degli ultimi anni, nel 2021 continueranno ad arredare gli eleganti spazi esterni. Ma per il 2021 è in arrivo un’ondata color limone. Ma tra i colori di tendenza del 2021 ci sono il cobalto, il rosso, il pistacchio, il fucsia. Si tratta di toni rilevanti non solo per i mobili per verande e cortili, ma anche per gli accessori. Nella progettazione di cortili e verande, l’armonia con la natura è di fondamentale importanza. Per questo motivo non si può fare a meno dei materiali che la stessa ha creato. Quest’anno vale la pena scommettere sulla diversità utilizzando complementi d’arredo realizzati con i tessuti di juta e cotone naturale, che creano un’atmosfera naturale e aggiungono compatibilità ambientale. I tappeti di iuta sono uno degli accessori più di tendenza nel 2021. La trama naturale sembra incredibilmente elegante e la combinazione con pavimenti in pietra o legno conferisce all’ambiente un tocco esotico. Che si abbia un giardino, un patio o un terrazzo non importa. Nel 2021 è categorico avere uno spazio nel quale concedersi momenti di piacevole riposo all’aria aperta. Può essere un comodo divano o una bellissima chaise longue in vimini. Oppure un dondolo o addirittura una struttura a baldacchino. L’importante è potersi ricavare uno spazio consacrato al relax ed immerso nella natura. E la modularità è il vero requisito del 2021. I divani possono essere facilmente trasformati in due o tre poltrone, le poltrone possono essere unite in un divano o smontate in pouf, i tavoli, se necessario, fungono da bracieri. Se il tempo non permette di concedersi una giornata in pieno relax in giardino, questi elementi possono essere facilmente
spostati da qualche parte in un garage o sotto una tettoia. Vasi da pavimento, tavolini da caffè, vasi da fiori, tele di tende da sole, ombrelloni: ognuno di questi elementi può diventare un complemento d’arredo espressivo in grado di aggiungere atmosfera all’esterno della casa e donare la sensazione di relax. Il nostro spazio esterno verrà sfruttato in particolar modo nel periodo estivo, ma si deve pensare ad un sistema di illuminazione ad hoc per il salotto esterno. Le lampade da terra rendono l’ambiente molto piacevole e creano zone di illuminazione dal sapore romantico, perfetto per le calde serate estive. In alternativa si possono scegliere delle candele da posizionare in bocce di vetro oppure delle lanterne. Il “giardino commestibile” è l’ultima tendenza dell’architettura del paesaggio in voga durante quest’anno. Quando si organizza l’arredo di un giardino, le piante, non possono mancare assolutamente. Fiori, erbe aromatiche e piccoli arbusti, piantati nel terreno o collocati in vasche e vasi da fiori, diventano una decorazione dello spazio esterno. Questa tendenza implica la progettazione di giardini e prati non solo con piante ornamentali ma anche con colture utili.
.
www.lapiazzaweb.it
Garden
43
L’orto fai da te con i consigli dei tutor Silvia Girotto e Marco Facchin
Coldiretti incontra i consumatori con il pollice verde O
ltre alla spesa a kmzero i cittadini hanno potuto conoscere i segreti della cura di piante e fiori guidati dai tutor dell’orto di Coldiretti che hanno verificato il pollice verde dei consumatori mentre facevano acquisti tra i banchi dei produttori. Una delle tante proposte offerte dagli operatori agricoli per assecondare la passione di giovani e anziani per la coltivazione della terra e la raccolta dei frutti che proprio a causa degli effetti della pandemia registra un boom determinato quest’anno dall’ esigenza di svago nel lungo lockdown in zona rossa ma anche in molti casi per aiutare i bilanci familiari provati dalla crescente crisi, proprio come avveniva in tempo di guerra. Il 33% degli italiani – spiega Coldiretti – ha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa, in terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni o a titolo gratuito o con affitti simbolici. Esiste poi una quota del 12% che sfoga l’amore per le piante su balconi e terrazzi, verande e davanzali con una vera e propria esplosione di piante e fiori che iniziano a punteggiare di verde e colori il grigio delle città. Il movimento degli hobby farmers, dai balconi ai terreni familiari rappresenta uno spaccato sociale importante che trova nella cura delle piante del verde un importante momento di sfogo contro ansia e stress generati dalla pandemia e dalle limitazioni agli spostamenti fuori casa. Il ritorno degli italiani in orti e giardini ha un alto valore sociale ed economico in uno dei momenti più difficili per il Paese con una passione che non richiede per forza grossi investimenti o grandi spazi con diverse opportunità e investimenti: dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti - alcune delle
regole fondamentali per ottenere buoni risultati. L’erba gatta si può coltivare in terrazza ed è utile per il micio di casa, la menta e l’origano abbelliscono i davanzali e servono anche in cucina, primule e pansè colorano di primavera vasi ornamentali e giardini. L’atteso equinozio del 21 marzo è stato festeggiato nei mercati di Campagna Amica con lezioni di giardinaggio e consigli utili per il green “fai da te”. Nel padovano le clip di Silvia Girotto dell’azien-
da Sle di Anguillara sono anche on line e seguite da molti followers coinvolti nei suggerimenti della giovane florovivaista che svela i segreti nascosti dei bouquet, il linguaggio e la stagione ideale di tanti fiori Made in Italy. Come lei anche Marco Facchin dell’azienda bio “Piccolo ortolano” di Saccolongo impegnato ad intrattenere il pubblico in azienda e nelle piazze istruendo le famiglie sulle fasi lunari e i misteri della semina dall’insalata alle piante aromatiche.
Il decalogo per un orto (quasi) perfetto 1. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. 2. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari. 3. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle. 4. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale. 5. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota). 6. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza. 7. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. 8. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti; 9. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. 10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
Garden
44
www.lapiazzaweb.it
I consigli. Dalla scelta del vaso alla sua preparazione
Piante aromatiche, è arrivato il periodo giusto I
mesi giusti per seminare le piante aromatiche sono quelli che vanno da aprile a maggio. Iniziamo dal vaso, con una piccola precisazione. I vasi in terracotta sono molto più traspiranti, quindi in presenza di un clima secco le piante avranno bisogno di più acqua. Tutto qui. Perché per le piante aromatiche non c’è un’indicazione precisa, quindi, terracotta a parte, sbizzarriamoci con i colori ed i materiali che meglio si abbinano alla casa ed al giardino. Sul fondo del vaso deve esserci sempre dell’argilla, o della ghiaia, che serve a drenare per bene. Poi si aggiunge il terriccio ed alla fine la piantina aromatica acquistata. Ultimo strato di terriccio ed un consiglio: le piante aromatiche stanno molto bene l’una vicina all’altra. Non si tratta esclusivamente di una questione estetica, ma anche biologica. Le piante aromatiche traggono beneficio dalla presenza di altre piante aromatiche nelle vicinanze, perché vi-
cine sono in grado di creare una sorta di microclima che per la loro crescita è ottimale. Facendo tuttavia attenzione allo spazio, perché le piante aromatiche devono avere spazio libero tra di loro, senza ostacoli o intralci. Quando pensiamo alle erbe aromatiche ci viene in mente l’estate, la piccola aiuola profumata da realizzare in giardino o al massimo tanti vasi da collocare sul balcone. Ma attenzione alla temperatura! Queste piante hanno bisogno della classica temperatura presente dentro casa durante l’inverno. L’ideale è un ambiente che oscilla tra i 18 e i 22 gradi. E se di notte la temperatura scende anche a 15 gradi, poco importa, le piante aromatiche staranno bene lo stesso. Il basilico, la più gettonata delle piante aromatiche, ha bisogno di tanta luce ma non ha bisogno di tanta acqua: meglio bagnarlo poco ma spesso. La salvia, invece, è la pianta aromatica che si adatta meglio perché non ha bisogno di cure particolari. Anche
l’origano non ha bisogno di particolari accorgimenti, solo la potatura dopo la fioritura. Il prezzemolo e la menta possono vivere bene anche all’ombra, mentre il rosmarino ha bisogno di molto spazio. Il timo invece resiste bene anche alle temperature più fredde.
46
Oroscopo
Ariete Avete bisogno di dedicarvi un po’ più a voi stessi e alle vostre passioni. Rallentate il ritmo e ascoltate di più voi stessi.
Toro Toro: E’ un periodo di grande inventiva e di buoni propositi. Mettetevi in gioco, il momento è propizio.
Aprile Il sole torna ad illuminare le nostre giornate e restituisce nuove energie e speranze
www.lapiazzaweb.it
Bilancia Siete determinati verso il vostro obiettivo: ci avete lavorato tanto, è tempo di concretizzare gli sforzi fatti fin qui.
Scorpione Avete bisogno di aria nuova ma per ora dovrete desistere da nuove avventure per rimanere con i piedi ben saldi a terra.
Gemelli
Sagittario
E’ il tempo dei colori e della creatività. Non arrendetevi: siate fantasiosi e tenaci, nella vita e nelle relazioni.
Avete voglia di riscatto. Il momento è buono per tentare di realizzare i vostri desideri, anche se non tutti.
Cancro
Capricorno
Novità in vista che toglieranno un po’ di “polvere” alla vostra vita e vi rimetteranno in moto.
Il vostro proverbiale autocontrollo vacillerà. Inizia un periodo di grande romanticismo, sarete distratti e sognatori.
Leone
Acquario
Vivete alla giornata e continuate con il vostro entusiasmo ad affrontare le sfide di ogni giorno. Avrete le giuste soddisfazioni.
La vostra curiosità vi porterà a conoscere persone nuove. Siete ben disposti verso gli altri. Periodo favorevole.
Vergine
Pesci
Alla fine gli affetti sicuri e il vostro giro di amicizie si rivelano essere indispensabili, non cercate altrove ciò che già avete.
Siete alla ricerca di nuovi stimoli e ritmi nuovi. Lasciatevi andare al cambiamento: il nuovo orizzonte vi stupirà