PROPOSTE PER LE FESTIVITÀ
Natale ricco di eventi, i centri si vestono a festa
MIRANO Zianigo, nuova petizione contro gli spogliatoi
MIRANO
Inaugurata la nuova Piazzetta Barche ai Molini di Sotto
SPINEA Firme false, scompiglio in consiglio comunale
SPINEA Contro la violenza sulle donne si mobilita la città
SANTA MARIA DI SALA Vent’anni di Protezione Civile a servizio della gente
Mirano, reati in forte calo negli ultimi quattro anni
Il sindaco Tiziano Baggio illustra i dati forniti dal Prefetto e chiesti dopo l’allarme generato dai raid nelle case delle ultime settimane
Il Natale ritrovato
Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente, dopo due lunghi anni di restrizioni, incertezze e sacrifici potremo trascorrere il periodo delle festività come non accadeva dal 2019. Ma da allora molto è cambiato e anche questo sarà un Natale diverso dal solito, anzitutto per le ombre di una guerra che continua ad infuriare alle porte dell’Europa e che pare non aver fine.
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Al
DICEMBRE 2022 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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Miranese Sud
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18 Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 238
NOI SIAMO ver
ANTENORE de
Natale, i centri si vestono a festa
Sarà un Natale particolare per il Miranese, con alcune delle iniziative più amate che si svolgeranno in forma ridotta per la crisi energetica e altre che torneranno al livello pre-Covid. Partendo, purtroppo, dai forfait, quest’anno Spinea non potrà contare sul pala ghiaccio nella tensostruttura della parrocchia: mantenere il ghiaccio e il resto delle strutture necessarie per quasi due mesi non è infatti stato giudicato dagli organizzatori un costo sostenibile. Per la gioia delle famiglie, però, la struttura resterà attiva nel periodo festivo ma per pattinare questa volta a rotelle, con la conferma nei fine settimana anche delle bancarelle di prodotti natalizi e dolciumi. Il periodo di apertura sarà fino all’8 gennaio con orario 15-18.30 e nei festivi anche la mattina dalle 10 alle 12. Torna la mostra “Terre del Tiepolo”, ma il concorso sarà solo on-line. Resta invece confermata la sede con esposizione a Santa Maria di Sala nel capannone presso la chiesa di San Giorgio. Sempre a Spinea, al Villaggio dei Fiori arriva il “Villaggio di Natale”. Ricco il programma degli eventi per “Natale è… Mirano”, In calendario più di 15 appuntamenti di musica e spettacolo diffusi, ospiti d’eccezione, pista di ghiaccio, mercatini e attività per bambini, oltre a molti altri appuntamenti culturali e di solidarietà. Le aree dedicate alle iniziative sono tre :viale delle Rimembranze ospiterà il mercatino di Natale con 11 casette bianche nelle quali le attività del territorio potranno vendere prodotti di alta qualità, al sabato e domenica. Qui anche la grande pista di ghiaccio aperta tutti i pomeriggi e al sabato e domenica tutto il giorno con vari eventi e figuranti. Nell’ovale di piazza Martiri saranno allestiti l’albero di Natale, la casetta di Babbo Natale con un angolo dedicato ai bambini (attività ogni domenica dalle 15 alle 18 a cura di Non Solo Tata), un palco per concerti e spettacoli. Attorno alla piazza infine ogni domenica ci saranno bancarelle di prodotti ed esposizioni con il mercatino natalizio con dolci e addobbi e vari prodotti regionali.
Massimo Tonizzo
Raffica di eventi in programma a Mirano e Spinea
Il Natale ritrovato
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Dialogo e pace sembrano parole dimenticate, concetti ormai lontani per chi invece conosce e pratica benissimo il linguaggio delle armi e dell’odio. Da più parti non è mai venuto meno l’appello a lasciare spazio alla diplomazia, salvo poi constatare come anche nel nostro piccolo sia difficile affrontare questo argomento senza cedere a facili prese di posizione e arrivare allo scontro. Eppure non dobbiamo perdere la speranza, non possiamo rinchiuderci nella nostra indifferenza perché “tanto ci si abitua a tutto e non possiamo farci niente”.
Già con gli anni della pandemia siamo stati messi alla prova non solo sul fronte sanitario ma anche su quello della tenuta sociale, della coesione delle nostre comunità di fronte ad un’emergenza che aveva rapidamente stravolto le nostre vite, scardinando abitudini e certezze. Il conflitto che ha attraversato il 2022 ha lasciato il segno anche a casa nostra, ci ha costretto a fare i conti con le bollette sempre più care, con gli effetti di una speculazione selvaggia e incontrollata, con la necessità di far quadrare i conti in tempi di “economia di guerra”. I prossimi mesi saranno altrettanto impegnativi e anche il banco di prova per le misure di sostegno a famiglie e imprese adottate in queste settimane dal governo. L’Esecutivo, come ci si aspettava, sta impegnando notevoli risorse per far fronte alle difficoltà anche se non è semplice trovare la ricetta per accontentare tutti.
Nonostante tutto in questo mese ritroviamo il “nostro” Natale e ci regaliamo uno spazio di serenità e condivisione da vivere in famiglia, ma anche tra la gente della nostra comunità, riprendendo le consuetudini e gli appuntamenti che scandiscono le festività. E’ anche una boccata d’ossigeno per le tante attività commerciali delle nostre città e dei nostri paesi che più di altri hanno risentito sia degli effetti dell’emergenza sanitaria che della difficile congiuntura economica. Le luci - spesso e volentieri a basso consumo, nel segno di un Natale sostenibile - che si accendono in questi giorni nei centri storici e lungo le strade, insieme alle tante occasioni di incontro, sono il primo segnale che ci invita ad aver fiducia nel futuro. Buon Natale a tutti.
Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie.
Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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del Miranese Sud
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Ambiente. Il Comitato per la Difesa del Verde Pubblico ancora in azione
Zianigo, una nuova petizione con 635 firme contro gli spogliatoi
I
l Comitato per la Difesa del Verde Pubblico di Zianigo ancora in campo contro il progetto lanciato dall’amministrazione comunale precedente, dei nuovi spogliatoi da realizzare al posto del parcheggio presso il parco Primo Maggio a favore dello Zianigo calcio. Progetto su cui pende un ricorso al Tar. Altre 635 firme, infatti, sono state depositate presso l’Ufficio Multisportello del Comune di Mirano lo scorso 9 novembre, a sostegno della petizione “Il parco Primo Maggio deve rimanere pubblico, No agli spogliatoi sul parcheggio”. L’iniziativa dell’amministrazione Pavanello era volta a fornire allo Zianigo calcio una struttura adeguata alle proprie esigenze sportive. Il dissenso da parte del
Per i proponenti, contrari al progetto su cui pende un ricorso al Tar, le alternative ci sono nell’area di via Bakhita
Comitato si era manifestato inizialmente nel maggio 2021, attraverso la consegna di una petizione, sottoscritta da 650 cittadini che, anche se ritenuta non valida dalla commissione comunale, portò il Consiglio Comunale ad un acceso dibattito tra forze di maggioranza ed opposizione. Per un voto, però, il progetto proseguì il suo iter. Nel febbraio 2022, in prossimità dell’inizio dei lavori, il progetto viene bloccato. L’associazione culturale Italia Nostra, infatti, presentava ricorso al Tar. L’attuale petizione popolare respinge nuovamente il progetto e presenta delle proposte
alternative. Laddove gran parte di un bene collettivo rischierebbe di non restare completamente fruibile da tutta la cittadinanza, si chiede invece di riqualificare questo spazio affinché possa tornare a essere vissuto dalla popolazione. Ad esempio alcuni provvedimenti per ridare vita al parco potrebbero essere: una maggiore cura del verde, la definizione di aree relax e picnic, la creazione di percorsi salute adatti a diverse età, la manutenzione e incremento delle giostrine e l’installazione di videocamere o sistemi di sicurezza che fungano da deterrente per le attività criminose. Secondo l’associazione negli ultimi anni, il parco è caduto, infatti, in uno stato di degrado dando spazio anche a episodi di vandalismo e dipendenze che ne hanno scoraggiato la frequentazione. Inoltre il timore è che la costruzione di spogliatoi destinati ad uso esclusivo della società sportiva implicherebbe una probabile assegnazione anche del campo da calcio alla stessa e quindi chiuso al pubblico. Senza contare, infine, le problematiche relative alla viabilità visto che in quel punto di via Scortegara il traffico è molto intenso. Alternative ce ne sono, secondo i proponenti, ad esempio nell’area di via Bakhita. “In attesa dell’esito del ricorso al Tar - spiegano dall’associazione - il Comitato ha ritenuto importante manifestare nuovamente all’attuale amministrazione la contrarietà popolare in merito al progetto. Si auspica che l’amministrazione riveda questa progettualità e che dia un ritorno alla cittadinanza”.
Riccardo Musacco
Majorana - Corner, tre nuovi indirizzi formativi
Tre nuovi indirizzi formativi con sezione dedicata in partenza al Iss Majorana Corner di Mirano sin dalla classe prima già dal prossimo anno scolastico 2023-24 andranno ad arricchire l’offerta didattica. Si tratta del liceo scientifico ad indirizzo biomedico, del liceo classico con potenziamento matematico e infine del liceo linguistico ad indirizzo giuridico economico. Il progetto è nato sulla base di studi effettuati sondando quelle che sono le richieste dei ragazzi confrontate con quelle del mondo del lavoro. Per quanto riguarda la parte biomedica, in realtà, non si tratta di una vera e propria novità, in quanto era già presente, a partire dalla classe terza, una proposta extracurricolare sperimentale a livello nazionale detta
della curvatura biomedica per cui la scuola era stata selezionata tra gli istituti del veneziano in collaborazione anche con l’Ordine dei Medici. Per la parte giuridico economica abbinata al liceo linguistico la scelta non è stata casuale poiché da un’analisi sulle scelte post diploma degli studenti del Majorana si è appurato che i percorsi universitari preferiti da parte dei ragazzi usciti dal linguistico, vertevano maggiormente sulle facoltà giuridiche ed economiche. Sul classico con potenziamento matematico, infine, sarà prevista una didattica con due ore in più di matematica che, solamente nel biennio, sostituiranno due di latino. (r.m.)
6 www.lapiazzaweb.it Mirano
L’area del parco Primo Maggio a Zianigo
Iss
Reati in calo negli ultimi quattro anni nel territorio
Arrivano dalla Prefettura di Venezia i numeri sui reati commessi all’interno del Comune di Mirano e a quanto si può verificare snocciolando i dati riferiti agli anni dal 2018 ai primi mesi di quest’anno la situazione sembra essere in netto miglioramento. Le tabelle diffuse dall’amministrazione comunale parlano di un netto calo sostanzialmente di tutte le tipologie di episodi criminosi, ad esempio i reati contro la persona con lesioni dolose, passati dai 30 del 2018 ai 12 di quest’anno e il totale dei furti praticamente dimezzati, dai 518 di quattro anni fa ai 247 di oggi. In particolare i furti nelle abitazioni, piaga che spesso colpisce chi vive nelle frazioni più periferiche o i proprietari di villette o case singole, sono passati da 148 a 61. Anche le rapine si sono ridotte di oltre il 50 per cento, da 11 a 5 mentre per quanto concerne gli illeciti come ricettazione e violenze sessuali si sono sostanzialmente azzerati, passando rispettivamente da 8 a 1 e da 5 a 1. Tirando le somme, quindi, i numeri globali raccontano di un totale di 1085 reati denunciati nel 2018, con una flessione già nel 2019 e 2020 a 970 e 857 (nel 2020 potrebbe avere
inciso anche il lockdown per la pandemia Covid) con una leggera impennata nel 2021 a 999 fino ad arrivare agli attuali 638 a tutto il mese di settembre. A sollecitare i dati è stato lo stesso sindaco Tiziano Baggio che, numeri alla mano, si è detto soddisfatto dell’andamento della situazione. “Premesso che un reato vale uno - dichiara il primo cittadino - e che quando una persona subisce un crimine è sempre un episodio grave perché viene vissuto sulla sua persona, possiamo dire che la situazione in questo senso nella nostra città non è peggiorata, anzi. Il tutto grazie anche all’ottimo rapporto di collaborazione che abbiamo instaurato con le forze dell’ordine, la Prefettura e la nostra polizia locale. Non solo però sul piano della
prevenzione, ma anche della comprensione dei fenomeni. Con questo ovviamente non abbassiamo la guardia ma sicuramente i dati sono in miglioramento”. Sulla decisione della Giunta di spegnere nelle ore notturne alcune aree della città al fine di risparmiare sulla bolletta energetica senza tagliare i servizi e su cui l’opposizione ha dato battaglia poiché potrebbe dare adito ad un aumento dei fatti criminosi “Siamo in fase sperimentale - conclude Baggio - io stesso ho effettuato alcuni giri notturni e ho trovato una situazione molto equilibrata perché gli spegnimenti sono intervallati anche da tratti illuminati. Per il momento va bene così ma restiamo all’erta”.
Riccardo Musacco
Educativa di Strada, un progetto per prevenire il disagio giovanile
Un progetto triennale, partito nel miranese con l’obiettivo di prevenire ed agire sui disagi giovanili, focalizzando le azioni prevalentemente su una fascia di età compresa tra i 13 e i 25 anni.
L’iniziativa si intitola “Educativa di Strada”, realizzata dagli operatori della Cooperativa Coges don Lorenzo Milani per conto del comitato dei sindaci del distretto di Mirano-Dolo dell’azienda Ulss 3 Serenissima. I Comuni coinvolti in questa attività sono Martellago, Mirano, Noale, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. La finalità del lavoro di strada è duplice, da un lato gli interventi sono indirizzati a favorire la “promozione dell’agio” e ad aumentare e rafforzare la capacità partecipativa degli adolescenti e dei giovani, mediante azioni e relazioni che stimolino in essi processi di cittadinanza attiva. Dall’altro sono indirizzati alla “prevenzione del disagio”, attraverso attività preliminari e funzionali agli interventi di prevenzione selettiva. Si punterà l’attenzione sui comportamenti sociali a rischio con ricadute non solo sui singoli ma anche sulla comunità come ad esempio consumo di sostanze legali e illegali, comportamenti sessuali a rischio, bullismo e cyber-bullismo, solitudine, vandalismo, microcriminalità.
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Sicurezza. Il sindaco Tiziano Baggio illustra i dati forniti dalla Prefettura
Mirano
Politica. Interviene sulla questione dell’illuminazione pubblica il consigliere di centrodestra Giorgio Babato
“Il Comune riaccenda i lampioni”
Centrodestra miranese all’attacco sugli spegnimenti dell’illuminazione pubblica sancita dalle delibere e ordinanze dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tiziano Baggio. A tal proposito l’opposizione guidata da Giorgio Babato, candidato sindaco uscito sconfitto alle ultime elezioni, ha lanciato un’interpellanza al primo cittadino affinché torni sui suoi passi a riguardo e convochi un tavolo di confronto dato che, come si legge nel testo, “l’illuminazione pubblica è un servizio fondamentale per i cittadini e per il territorio”. E inoltre “è fondamentale per garantire la sicurezza stradale oltre che la sicurezza delle persone negli spostamenti all’interno del territorio comunale e nelle proprie abitazioni”. Ma non solo, perché, la minoranza sottolinea come questi provvedimenti siano poco coerenti con l’installazione di potenti fari ad illuminare Piazza Martiri. Secondo i proponenti, infatti, “aumentino i costi energetici e snaturano notevolmente l’illuminazione “soffusa” adeguata per il “salotto di Mirano”, qual è la piazza centrale, rendendola simile più ad un’area industriale o ad uno stadio”. Non si è fatta attendere la replica del sindaco. “Premesso che - dice Baggio - monitoreremo la situazione, riteniamo che si tratti di fare scelte, in un contesto che vede aumenti considerevoli di tutti i costi. Noi abbiamo scelto di non tagliare i servizi recuperando le risorse necessarie a questo scopo
da quelle generate da minori consumi. Si poteva fare anche l’opposto, cioè tagliare i servizi, ma noi preferiamo invece migliorarli. E le attività volte a ridurre i consumi attraverso gli opportuni investimenti sono in pieno svolgimento. I risultati si vedranno nel 2024 perché si tratta di investimenti. Compresa la nascita della prima comunità energetica. Nel frattempo serve tamponare l’emergenza visto che di aiuti ai Comuni da parte del governo al momento non c’è traccia”. Per quanto riguarda il nuovo impianto di illuminazione in piazza, Baggio precisa: “il sistema era in fase di collaudo e per essere completato, prevedeva l’accensione prolungata
dello stesso per circa 100 ore senza che si riscontrassero anomalie, che non si sono verificate. Non è più dopo il collaudo, attivo, e verrà utilizzato per illuminare la piazza solo in occasione di particolari eventi. Si tratta di un impianto a bassissimo consumo. Il suo costo di funzionamento è pari al 20% di quello registrato per i 4 fari ubicati in piazza, che verranno rimossi prossimamente”. “Siamo aperticonclude Baggio - a suggerimenti utili a prendere buone decisioni per superare le difficoltà di bilancio che l’impegno dei costi energetici e dell’inflazione determineranno nel 2023”.
Riccardo Musacco
Smaltimento dell’amianto: al via un nuovo servizio
Era di poche settimane fa la notizia del deposito di alcune lastre in eternit da parte di ignoti nottetempo sotto le finestre di alcuni condomini di via via Paganini a Mirano. In questo caso l’intervento congiunto di Comune, Enel, proprietaria del terreno e dei condomini fece sì che il pericolo potesse essere scongiurato. L’amianto, infatti, è un materiale nocivo per la salute ed è ancora molto presente nell’ambiente perché utilizzato in passato spesso a copertura dei tetti degli edifici. Ma da oggi a Mirano e in tutti i comuni della Città Metropolitana di Venezia può essere smaltito grazie al nuovo servizio di micro raccolta garantito dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente, in collaborazione con
Veritas. Partita lo scorso novembre, l’iniziativa garantisce il ritiro e lo smaltimento di di materiali contenenti amianto provenienti dalle abitazioni civili e dalle relative pertinenze come ad esempio garage, magazzini, pollai, rimesse. La rimozione e il confezionamento del materiale contenente amianto devono essere effettuate dal cittadino, mentre il trasporto e lo smaltimento verranno svolti da Veritas. Il servizio è a corrispettivo e viene assicurato da aziende
convenzionate, in possesso dei requisiti di legge e iscritte all’Albo gestori ambientali, con personale specializzato e formato per la gestione dell’amianto, e dotato dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature per la gestione di questo tipo di rifiuti. “Tutto questo nasce innanzitutto per contrastare la pratica dell’abbandono dell’amianto - spiega l’assessora all’Ambiente del Comune di Mirano Elena Spolaore - e per smaltirlo nella maniera corretta. Pertanto il Consiglio di bacino ha stanziato dei fondi in questa direzione. Mi sembra un’ottima idea perché abbandonare questi materiali significa procurare danni all’ambiente oltre che alle persone”. (r.m.)
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Piazza Martiri a Mirano di sera
Mirano Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Il sindaco Tiziano Baggio replica: “abbiamo scelto di non tagliare i servizi recuperando le risorse necessarie a questo scopo, da quelle generate da minori consumi. In piazza Martiri luci accese solo per un collaudo”
Mirano
Territorio. Nelle scorse settimane si è tenuta l’attesa inaugurazione
Molini di sotto, debutta la nuova Piazzetta Barche
Non è stata scelta a caso la data dell’inaugurazione della nuova Piazzetta Barche, ai Mulini di Sotto a Mirano. Si è puntato volutamente infatti su metà novembre da parte dell’amministrazione comunale, all’inizio della tradizionale Fiera de L’Oca, con la città già riunita in festa per il suo palio cittadino e poi per festeggiare la conclusione di quest’opera che riqualifica e restituisce al paese una delle sue zone più caratteristiche. Partendo dal Municipio, il sindaco Tiziano Baggio, la sua predecessora Maria Rosa Pavanello e quanti hanno in questi anni contribuito alla rinascita di questo che si candida a rappresentare uno dei poli culturali di Mirano, hanno ripercorso l’iter non sempre agevole di questo restauro. Presenti anche Tiziano Minuzzo, manager del Distretto del Commercio, Ennio Gallo di Confcommercio e Renzo Niero dell’associazione culturale Echidna – Belvedere Lab. “Siamo qui per concludere un percorso e iniziarne un altro - ha dichiarato Baggio - sono stati anni di progettualità svolte durante la scorsa amministrazione in collaborazione con enti pubblici, associazioni di categoria e imprenditori”. ”Il bello di questa cosa - ha concluso Baggio - è che la stiamo facendo insieme”. “L’idea era di mettere insieme gli aspetti che caratterizzano la nostra città - ha spiegato Pavanello - tra cui enogastronomia, eventi culturali, la fiera di San Matteo, i nostri parchi ed edifici storici. Abbiamo quindi pensato di dare valore al nostro territorio e risistemare la piazzetta, grazie anche alla collaborazione di Belvedere Lab. E’ stato un grande progetto di comunità. Ringrazio innanzitutto il dottor Minuzzo, ricordo a tal proposito che Mirano è stata una delle prime città a partecipare ai bandi del Distretto del Commercio, l’ex assessore Zara, le associazioni di categoria, la Pro Loco e tutti gli enti, associazioni e i dipendenti comunali”. La cerimonia, poi, si è svolta con il taglio del nastro da parte della giunta, preceduta però da un suggestivo spettacolo del gruppo di attori del Teatro Tascabile di Bergamo, fatto venire appositamente a
Un servizio con le Acli per risparmiare in bolletta
Mirano da Belvedere Lab e che sulle note dei valzer di Strauss hanno inscenato un balletto sui trampoli che ha emozionato gli spettatori presenti. Al termine sono intervenuti anche il progettista, l’architetto Massimo Furlan che ha parlato di intervento realizzato “per attrezzare l’area sia da un punto di vista commerciale che per la socialità”. E Renzo Niero di Belvedere Lab: “questo è un inizio perché
noi vogliamo prenderci cura di questi luoghi”. Insomma si tratta uno spazio nel centro di Mirano rinnovato e pensato per essere punto di aggregazione per eventi legati alla promozione del capoluogo, ma anche della città complessivamente. L’amministrazione comunale è intenzionata a valorizzare questo luogo con tante idee e progetti.
Riccardo Musacco
Sappiamo davvero leggere la nostra bolletta dell’energia? Esiste un modo per risparmiare sui costi di luce e gas visti i tempi difficili a cui stiamo andando incontro con i prezzi alle stelle? Siamo in grado, infine, di muoverci all’interno del mercato libero dell’energia? Ed è poi davvero conveniente? Per tutte queste domande, a Mirano, c’è un nuovo servizio messo in piedi dal Comune in collaborazione con le Acli, per cercare di venire incontro ai cittadini ad essere più consapevoli di quello che pagano, sprecare di meno e quindi anche inquinare meno e, perché no, risparmiare qualcosa. Da novembre, infatti, e tutti i lunedì
dalle 9 alle 12, presso la sede Inps di Viale delle Rimembranze sarà attivo lo Sportello Energia, ad ingresso libero, dove consulenti Acli si metteranno a disposizione per assistere i cittadini in un settore fondamentale per la vita di tutti i giorni ma al giorno d’oggi quanto mai complesso.
“Continuiamo con la messa a terra del programma con cui ci siamo presentati alla città - spiega il sindaco Tiziano Baggio - questo è uno dei punti previsti, come la Certificazione Ambientale Urbana anche se per quello ci vorrà tempo. Per ora stiamo mettendo in campo azioni per efficientare i consumi verso fonti rinnovabili. Lo sportello è nato da un’idea nata in campagna elettorale grazie alle proposte dei nostri concittadini Mario Disarò e Andrea Levantino che punta ad essere il primo cittadino ad impatto zero. Quello che sta accadendo è anche un’opportunità per farci capire che possiamo risparmiare il riscaldamento settando meglio gli impianti. Stiamo puntando a creare per la prossima estate anche due comunità energetiche, a Mirano e a Vetrego-BallòScaltenigo”. “Questo sportello nasce per le necessità delle famiglie - dichiara Francesco Venturini assessore alle politiche per la transizione energetica - abbiamo cercato di trasmettere tre valori aggiunti, l’esperienza delle Acli in materia, la trasparenza e la semplificazione”. (r.m.)
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Firme false, scompiglio nelle fila di maggioranza e nell’opposizione
F
orti polemiche e rischi di instabilità politica a Spinea, dove una inchiesta della Procura della Repubblica di Venezia su una sottoscrizione di firme false per le liste elettorali di tre anni fa, ha creato scompiglio sia nella maggioranza che nell’opposizione. Sarebbero sette (da quanto circola ufficiosamente) due della maggioranza e cinque in opposizione, i consiglieri dell’attuale o della passata tornata elettorale coinvolti, secondo la procura della Repubblica, in una sottoscrizione non regolare delle firme di lista per le elezioni comunali di tre anni fa, e decine i cittadini sentiti dagli inquirenti che avrebbero negato di aver firmato per una lista o di averlo fatto senza la presenza del pubblico ufficiale che dovrebbe autenticare l’identità. Il rischio, per i coinvolti, è alto: concorso in reato di falso, pena da uno a sei anni e decaden-
za dal consiglio. All’epoca, dopo l’apparentamento tra Ditadi e De Pieri (poi sconfitti) per il ballottaggio, a restare fuori dal consiglio di Spinea fu il Movimento Cinque Stelle che, però, declina ogni responsabilità. “Avremmo voluto presentare un ricorso per accesso agli atti - dice l’allora
candidato Giuseppe Tindaro Bisazza - ma quando decidemmo erano ormai scaduti i tempi per la presentazione. La situazione non è certo piacevole per la città, ma dobbiamo ricordare che all’epoca anche a noi capitarono problemi, con almeno cinque firme
di sostenitori che non vennero accolte al momento del controllo: fatto che non fu comunque sufficiente ad escluderci. Per il resto, cadiamo totalmente dalle nuvole”. “Come consiglieri dei gruppi dell’opposizione- dice invece la minoranza- siamo a conoscen-
Case del Comune di Venezia, lavori conclusi entro il 2024
I primi cantieri a Mestre al quartiere Pertini sono già in corso, ma anche per Spinea arriva un termine, e le case del Comune di Venezia del Villaggio del Fiori potranno sfruttare l’ecobonus e vedranno i lavori terminati entro la fine del 2024. La giunta comunale di Venezia ha approvato tre delibere di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati per la riqualificazione energetica di 285 alloggi di proprietà comunale tra Mestre, Venezia e Spinea, tutti progetti legati al superbonus 110 per cento per gli edifici pubblici che riusciranno così a evitare lo stop delle nuove leggi del governo Meloni. Complessivamente per riqualificare l’edilizia pubblica, Venezia investe 66,2 milioni di euro per 1.044 alloggi, con Spinea compresa nel lotto di 200 alloggi tra via Case Nuove a Marghera e Villaggio dei Fiori, per il quale i cantieri inizieranno prima
dell’estate 2023 e saranno conclusi entro la fine del 2024. Nello specifico, per il villaggio i lavori riguarderanno una quasi totale riqualificazione energetica con la realizzazione di cappotto esterno e sostituzione di serramenti grazie ai quali si potrà ricavare una sensibile diminuzione dei consumi energetici. “Il patrimonio dell’edilizia pubblica - ha spiegato l’assessore Paola Mar - in particolare quella dei primi anni ‘50, è fortemente energivora, e con questo serrato e imponente programma di interventi riusciremo a migliorare situazioni non solo di consumi, con indiscutibili aspetti ambientali ed economici, ma anche di comfort interno e di risparmio economico. Credo che nella storia di questo Comune non siano mai stati investiti così tanti milioni per efficientare il proprio patrimonio di edilizia residenziale”. (m.to.)
za della vicenda. Siamo tranquilli della correttezza del nostro operato e certi che la giustizia farà il suo corso”. Ma ad essere decisamente amareggiata è ovviamente il sindaco Martina Vesnaver: “Le indagini faranno il loro corso. Come politica non facciamo
certo una bella figura davanti alla cittadinanza. Come sindaco non sono parte in causa personalmente di questa spiacevole situazione, che anzi vedo come un forte danno per l’amministrazione, per il quale potrei anche prendere delle conseguenze, dettate dalla legislazione corrente rispetto a questo tipo di violazioni di legge. Dispiace perché un avvenimento come questo mina ulteriormente la già precaria fiducia dei cittadini nei confronti della politica”. Ovviamente, nomi fino al termine dell’inchiesta non ne circolano, ma in città è già partito il “totoconsiglieri”, anche se probabilmente non ci saranno conseguenze dirette sull’attuale consiglio di Spinea, dato che i tempi sono comunque lunghi e, anche in caso di sentenza di colpevolezza, ormai tutto ciò andrà a ricadere sulla futura legislatura.
Massimo Tonizzo
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Politica. Arriva come un terremoto una indagine della Procura della Repubblica di Venezia
Il sindaco Martina Vesnaver: “Dispiace perchè questo mina ulteriormente la fiducia dei cittadini per la politica”
Le case al Villaggio dei Fiori
Il consiglio comunale di Spinea
La storia. Arriva al termine una vicenda cominciata nel 2014
Morì annegata, risarcimento da un milione di euro
Un risarcimento di quasi un milione di euro che farà sicuramente anche futura casistica tra le polemiche. E’ rilevante la sentenza del Tribunale di Venezia, che ha dato ragione ai congiunti di Donatella Friani, quarantanovenne di Spinea annegata nel 2014 dopo essere caduta in acqua dalla barca dell’allora compagno a Sottomarina per una manovra giudicata azzardata. La compagnia di assicurazione è stata condannata a un maxirisarcimento pari a quasi un milione di euro con la motivazione che “il passeggero di un’imbarcazione ha gli stessi diritti di un trasportato in un veicolo a motore e un incidente in mare provocato dalle negligenze del conducente del natante, non è diverso da un sinistro su strada causato da chi guida un’auto”. Il Tribunale di Venezia, seconda sezione Civile, ha dato dunque ragione ai familiari di Donatella Friani, assistiti da uno studio di infortunistica e dall’avvocato Andrea Piccoli in quanto “emerge una condotta tutt’altro che esente da colpa e gravemente imprudente, particolarmente incurante dell’incolumità della passeg-
gera perché in quel momento il mare era mosso e spirava il vento di bora in una situazione in cui la Friani stava camminando in uno stretto bordo della barca, con in braccio il cane”. La tragedia risale alla serata del 24 ottobre 2014 a Sottomarina. Donatella Friani era a bordo di un’unità da diporto di proprietà dal com-
pagno con condizioni meteo avverse, mare mosso e onde alte due metri. La signora era salita sul ponte per recuperare il suo cane ma si è sbilanciata ed è finita in mare annegando. La Procura di Venezia aveva dunque aperto un procedimento penale a carico del compagno ritenuto colpevole di inosservanza delle regole di sicurezza della navigazione. Il natante era inoltre privo di copertura assicurativa per un mancato rinnovo. La compagnia assicurativa aveva inizialmente rigettato ogni richiesta sostenendo che non vi fossero prove della responsabilità, ma al termine del processo, il tribunale ha accertato l’esclusiva responsabilità dell’ex compagno. per la morte della signora Friani, stabilendo il risarcimento milionario per i due figli nonché per i genitori e la sorella, in virtù degli stretti rapporti affettivi oltre a tutte le spese di lite. “Unico rammarico- concludono dallo studiol’atteggiamento della compagnia che ha costretto i congiunti a dover sopportare anche una lunga causa per far valere i propri diritti”.
Massimo Tonizzo
Punto vendita chiuso, scatta la protesta al Villaggio dei Fiori
Sono passati già dieci anni dalla chiusura, ma il Villaggio dei Fiori sembra ancora non rassegnarsi a quel grosso “buco” che si è creato dopo la partenza della Coop che ha
lasciato un evidente degrado a livello di quartiere. Da quasi dieci anni ormai è chiuso ed abbandonato il vecchio punto vendita del Villaggio dei Fiori, e i residenti non hanno mai smesso di lamentarsi per la situazione, sia con le autorità cittadine che con i responsabili della Coop stessa, che risulta essere proprietaria dei locali lasciati sfitti e nel degrado. “Possibile - argomenta la protesta nata on line dai siti dedicati alla città - che non si trovi un marchio subentrante in un rione pieno di case e con notevole densità abitativa, ossia in un contesto in cui è impossibile non avere successo, non vendere appunto in misura notevole? Viene il dubbio che la società non riesca a vendere per il prezzo magari troppo esoso”. I residenti chiedono al Comune, dopo la sistemazione ritenuta “provvisoria” della piazza, di intervenire perché vi sia la possibilità di riaprire gli spazi. (m.to.)
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Stop alla violenza sulle donne, la città intera si mobilita
Tutta la città unita in una voce sola contro i femminicidi. Spinea è salita alla ribalta della cronaca nazionale negli ultimi mesi purtroppo per due casi eclatanti di cronaca nera, conclusi con l’omicidio di due donne colpevoli solo, come dicono amaramente dal Comune, di avere “amato troppo”. I casi di Lilja e Vera, dunque, ora diventano occasione per riflettere e per cercare di spiegare come si possa evitare che si ripetano. Il sindaco di Spinea Martina Vesnaver ha optato per un gesto molto simbolico, con la posa della “panchina rossa” nel parco al Graspo d’Uva vicino a dove è avvenuto il primo dei due delitti, e un glicine, pianta simbolo della bellezza ma contemporaneamente anche della debolezza della donna, piantato nel parco stesso al termine della triste e silenziosa camminata per la giornata contro le violenze alle donne. Ad accompagnare il tutto, parole di rabbia e commozione: “Sono affranta, allibita e come donna ferita. Una ferita non solo per me ma per tutta Spinea che si inserisce a mio parere in un ormai troppo radicato contesto generale di disagio sociale, economico e sanitario. Bisogna trovare la giusta maniera per educare ad affrontare le difficoltà prima che accadano condizioni dalle quali non si può più tornare indietro. Parlo da madre e da ormai cinquantenne: la nostra generazione è stata fortunata nel trovare una situazione favorevole, tra possibilità di lavoro,
casa e divertimenti. Forse però non siamo stati in grado di affrontare in primis e di spiegare alle nuove generazioni quello che sta accadendo negli ultimi anni e questa crisi generalizzata purtroppo influenza gli atteggiamenti ed esaspera le condizioni ed i comportamenti negativi”. In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” anche l’Ulss 3 si è mobilitata. “La ricorrenza arriva in un momento tragico per il nostro territorio - sottolinea il dottor Pier Luigi Righetti, psicologo dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dell’Angelo - anche per il recentissimo fatto di sangue che è accaduto a Spinea. L’omicidio-suicidio consumatosi nei giorni scorsi non è il primo di questi eventi drammatici, e accende ulteriormente i riflettori sul tema della violenza sulle donne, che si svolga in ambito familiare o all’esterno delle mura domestiche”. “Come
operatori dell’azienda sanitaria veneziana siamo attivi da tempo in ogni modo possibile; e proprio nella Giornata nazionale, è stato organizzato a Mestre, nell’Auditorium del Padiglione Rama un convegno sul tema - sottolinea il dottor Righetti, organizzatore dell’incontro. “La rete territoriale antiviolenza dell’Ulss 3 Serenissima e il Protocollo per il contrasto alla violenza contro le donne - spiega Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari dell’Ulss 3 - sono realtà importanti, già operanti e preziosissime, in cui sono attive competenze specialistiche messe in campo con grande passione dalle persone coinvolte. Sono il punto di partenza, però, perché di fronte al ripetersi di fatti anche estremi è fondamentale monitorare il lavoro svolto fin qui e perfezionare tutte le possibili sinergie”.
Massimo Tonizzo
Giacomo e Laura, campioni nello sport e preparati nello studio
Le storie belle di studio e sport meritano sempre attenzione, soprattutto quando si tratta di ragazzi molto giovani, della stessa città, uguale cammino di studi e solo il successo nello sport differente.
Laura Calzavara e Giacomo Roncato hanno rispettivamente 17 e 15 anni, studiano per diventare maitre e chef alla Dieffe di Spinea e si allenano quasi ogni giorno per raggiungere i loro traguardi sportivi. Lei sta frequentando il quarto anno di diploma tecnico e lui il secondo, con una parte della loro esperienza formativa che si svolge tra i banchi di scuola e l’altra in azienda, dove i due ragazzi svolgono apprendistato e stage. Ma i due non sono solo tra i più bravi delle rispettive classi: hanno raggiunto risultati davvero
importanti anche nella loro carriera sportiva. Giacomo, tra luglio e settembre scorsi, con la sua squadra “Audace” di Noale di atletica si è aggiudicato titoli regionali e provinciali nelle gare di velocità. Si allena quattro volte a settimana e partecipa mediamente a trenta
gare all’anno. Laura è invece da poco medaglia d’oro ai campionati nazionali di ginnastica artistica con tutti gli attrezzi: trave, parallele, volteggio e corpo libero. Anche lo scorso anno era arrivata prima alla Winter Edition 2021 di Rimini. Entrambi hanno iniziato a fare il loro sport del cuore da piccoli e hanno una enorme passione per la loro futura professione nell’enogastronomia. Giacomo è figlio d’arte, mamma panettiera e papà titolare di una pescheria. Per Laura la scuola è una questione di fare bene le cose e di sapersi organizzare al meglio, perché lo sport la aiuta a studiare e a lavorare con più determinazione, a sentirsi più completa: “più faccio ginnastica artistica e più resto concentrata a scuola”. (m.to.)
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Sociale. Dopo l’omicidio di Vera Myrtaj l’impegno del Comune e dell’Ulss
La panchina rossa
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Per il direttore dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 3 Massimo Zuin: “Il lavoro fin qui svolto di fronte a questi fatti, va monitorato e vanno perfezionate le possibili sinergie”
Ambiente. Il vicesindaco Alessandro Arpi illustra un atto adottato nelle scorse settimane Inquinamento acustico, arriva l’intervento del Comune
Il Comune di Santa Maria di Sala decide di intervenire contro l’inquinamento acustico all’interno del proprio territorio per limitare al minimo questo problema garantire ai cittadini delle meritate ore di quiete e tenere monitorata la situazione in questo senso. È stato infatti adottato nelle scorse settimane in consiglio comunale il “Piano di classificazione acustica comunale”, uno strumento che ha come obiettivo il raggiungimento del miglior equilibrio possibile tra la situazione acustica esistente e le attuali o previste destinazioni d’uso del territorio. Parliamo di un un atto tecnico-politico, che pianifica gli obiettivi ambientali di un’area in relazione alle sorgenti sonore esistenti per le quali vengono fissati dei limiti. Con questo tipo di strumenti i Comuni suddividono il proprio territorio in zone acusticamente omogenee a ciascuna delle quali corrispondono precisi limiti da rispettare e obiettivi di qualità da perseguire, come indicato dal Dpcm 14 novembre del 1997.
I criteri metodologici utilizzati per l’elaborazione di un piano di questo tipo sono definiti da ogni regione per il proprio territorio, unitamente agli altri indirizzi della pianificazione degli enti locali e la proposta di zonizzazione acustica viene redatta da tecnici competenti in acustica ambientale. “Si tratta di prevenire il deterioramento di aree non inquinate - sottolinea il vicesindaco ed assessore alla sicurezza del territorio Alessandro Arpi - e di evidenziare quelle aree dove attualmente sono presenti livelli di rumorosità ambientale superiori ai limiti previsti dal decreto ministeriale”. Il territorio comunale di Santa Maria di Sala ha un’estensione di circa 13,5 chilometri quadrati ed i collegamenti stradali principali caratterizzati da maggior flusso di traffico veicolare sono la regionale Noalese e le provinciali Caltana e Miranese (via Cavin di Sala). Inoltre, la zona industriale che rappresenta la prima area di questo tipo della Città Metropolitana di Venezia, ha delle situazioni di carattere misto tra residenza ed attività produttive. “Con questo provvedimento - interviene ancora il vicesindaco Alessandro Arpi - cercheremo di mettere un po’ di ordine su questa materia, ma saremo anche attenti ad eventuali osservazioni che dovessero giungere e ne terremo conto in sede di
Sport e divertimento, campo da basket al palasport
approvazione definitiva”. “Anche questo - conclude infine il vicesindaco di Santa Maria di Sala - è un altro passo verso il conseguimento di un sempre maggior benessere per la nostra comunità nel rispetto della normativa vigente e nell’adeguamento degli strumenti operativi”. Insomma il Comune si dota di uno strumento che serve a dare ai cittadini maggior tranquillità e rendere il territorio ancora più vivibile.
Riccardo Musacco
Sport e divertimento, attività fondamentali nel nostro quotidiano, in particolar modo per i più piccoli ma a volte mal si conciliano con la presenza di abitazioni nella zona.
L’amministrazione comunale di Santa Maria di Sala, pertanto, cerca di mettere un po’ d’ordine nelle sue aree ad uso ludico sportivo per non far venir meno da un lato la fruibilità dei campi da gioco specialmente ai giovani, dall’altro rispettare la quiete degli abitanti di quelle zone. Con lo spostamento, infatti, del campetto da basket da via Cairoli al Palagraticolato il Comune ritiene si siano raggiunti due importanti obiettivi, la tranquillità per i residenti di via Cairoli e dall’altra assicurare ai ragazzi della frazione di poter giocare indisturbati a pallacanestro in una zona particolarmente dedicata a questo sport. “Nella piastra di via Cairoli – interviene il vicesindaco Arpi – abbiamo realizzato un’area per il fitness, collocando delle strutture per il corpo libero e l’allenamento all’aperto con attrezzi da parco adatti a tutti, mentre accanto al palazzetto dello sport è ormai pronto il nuovo campetto da basket”. “La realizzazione di questo nuovo campetto – aggiunge Arpi – è un’opportunità per gli amanti del basket che desiderano praticare il loro sport all’aria aperta e un luogo dove, anche in collaborazione con la Jolly basket, potranno essere organizzati tornei giovanili 5 contro 5 e 3 contro 3. Infine, chi lo desidererà, potrà allenarsi anche da solo per migliorare le tecniche di tiro”. “È importante, peròconclude il vice sindaco - che gli utenti dell’impianto, che saranno per la maggior parte adolescenti e giovani, abbiano particolare attenzione al rispetto dei luoghi, dell’ambiente e delle strutture che la comunità ha messo loro a disposizione”. (r.m.)
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Santa Maria di Sala
Il vicesindaco Alessandro Arpi
Territorio. Festa nella parrocchia della frazione di Stigliano Protezione Civile, 20 anni a servizio della popolazione
Era il lontano 2002 quando i volontari della Protezione Civile sbarcavano a Santa Maria di Sala e ponevano le basi per una presenza che garantirà nel tempo sicurezza e assistenza in particolar modo nei confronti dei più bisognosi. Lo scorso novembre, presso la parrocchia di Sant’Angelo a Stigliano si è tenuta la festa del ventennale della fondazione dell’associazione nel territorio salese avvenuta il 14 febbraio di ormai due decenni fa. Proprio nel giorno di San Valentino del 2002, 16 persone si riunirono per fondare una realtà di volontariato senza scopo di lucro indipendente dall’ente pubblico ma con cui ha collaborato e collabora in modo proficuo. Nel corso del tempo il gruppo è cresciuto e ha cambiato sede più volte fino ad arrivare al 2012 con l’ultimo trasferimento presso gli spazi a fianco del magazzino comunale e delle sedi di altre associazioni salesi dove ha allestito sede, sala operativa e magazzino per il ricovero di materiali e mezzi. A celebrare l’evento, oltre alla sindaca Natascia Rocchi con la sua giunta, i rappresentanti del consiglio comunale e la polizia locale, erano presenti anche la consigliera regionale Francesca Scatto, l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin e il delegato della Città Metropolitana Massimo Gattolin. Hanno partecipato anche i colleghi di gruppi e associazioni del distretto Miranese. Per l’occasione i volontari salesi hanno dato dimostrazione delle proprie attività sul campo esibendo i mezzi e le dotazioni in uso durante le ultime emergenze e nelle attività di sensibilizzazione. La sindaca li ha premiati con una targa al merito. “A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento - ha dichiarato la prima cittadina - in vent’anni molte cose sono cambiate ma un cosa è certa, l’associazione in questi anni è cresciuta non solo numericamente, ma anche nelle attività tanto da avere esteso la sua azione anche al di fuori del nostro territorio. La presenza della Protezione Civile qui a Santa Maria di Sala è stata costante, un aiuto per la sicurezza e per la gestione delle emergenze della popolazione, in particolar modo a favore dei più deboli. Ad oggi l’associazione può contare su 30 volontari impegnati anche nella formazione e negli interventi, uno fra tutti l’assistenza ai centri di vaccinazione anticovid. Queste numerose attività descrivono meglio di ogni altra parola il senso e la portata del loro straordinario impegno, un impe-
Allarme furti, la sindaca Rocchi chiede i dati al Prefetto
gno ancora più importante perché svolto da semplici cittadini a titolo completamente gratuito. La Protezione Civile è una realtà nel cuore di tutti i cittadini”. “Abbiamo pensato di organizzare un momento di celebrazione che coinvolga non solo i volontari ma anche i cittadini - ha spiegato il presidente Tiziano Tornabruni - perché la protezione civile è un sistema, ci si protegge insieme e fondamentale è una cultura collettiva di prevenzione”.
Riccardo Musacco
La sensazione di insicurezza dovuta a una serie di furti che si sono verificati nelle ultime settimane ha portato i comitati Caltana sicura e Campocroce sicura ad una raccolta firme per sensibilizzare le istituzioni sul problema. Tra le varie richieste c’era anche quella di istituire una sede di polizia o dei carabinieri a Santa Maria di Sala. Il Comune, in effetti, non è dotato di una caserma in città, che è coperta, all’occorrenza, dai militari di stanza a Mirano. A tal proposito, quindi, la sindaca Natascia Rocchi, seppur esprimendo la massima stima e soddisfazione nei confronti delle forze dell’ordine e per come operano sul territorio, ha preso carta e penna e ha scritto al Prefetto per segnalargli la questione e chiedere anche conferma degli effettivi dati sugli illeciti commessi poiché quello che viene scritto sui social pare non corrispondere con quanto riportato dalle forze dell’ordine. “In realtà è vero che ho inviato una lettera per andare dal Prefetto - precisa Rocchi - ma io non sono affatto scontenta di come i carabinieri presidiano, anzi sono molto soddisfatta ed ogni volta che ho necessità sono sempre presenti. La mia richiesta è dipesa dal fatto che cittadini lamentano furti. In realtà volevo chiedere anche questi dati perché a volte quanto scritto in facebook non è affatto attendibile e le forze dell’ordine dicono che i dati non corrispondono. Ringrazio le forze dell’ordine per la loro totale dedizione al territorio e per il sostegno che danno alla sindaca nella gestione delle criticità. Poi se il Prefetto mi darà udienza ne sarò onorata”. Sull’argomento è intervenuto anche il vicesindaco Alessandro Arpi che ha sottolineato come sia anche fondamentale riformare il comando di Polizia locale, aumentando possibilmente l’organico di almeno 5-6 elementi. Insomma quello che appare chiaro anche a Santa Maria di Sala, è che i furti sui social non appaiono corrispondere a quelli che realmente registrano le forze dell’ordine. (r.m)
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Santa Maria di Sala
I volontari della Protezione Civile
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L’associazione. Approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due realtà
È nata Confindustria Veneto Est: quattro province insieme per crescere
Le Assemblee degli Associati di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria VeneziaArea Metropolitana di Venezia e Rovigo, riunite in contemporanea al nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova, hanno approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due Associazioni. Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta, denominato Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.
Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti.
Rappresenta un territorio chiave dell’economia italiana, una metropoli di fatto con 3 milioni di abitanti, che genera 96 miliardi di Pil, 32,5 miliardi di export, il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021), dando così concreta attuazione al vertice veneto del nuovo Triangolo industriale, con Milano e Bologna metropolitane, nel cuore dell’Europa.
L’Accordo di integrazione è stato sottoscritto dai Presidenti, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese di Confindustria VeneziaRovigo davanti alla platea di im-
prenditori. La governance e la struttura organizzativa di Confindustria Veneto Est saranno efficaci e pienamente operative dal 1 gennaio 2023.
Le Assemblee dei Soci hanno anche approvato lo Statuto della nuova Associazione. La fase di avvio, dal prossimo gennaio alla data di elezione del 2024, vedrà alla guida il Presidente in carica con più elevata durata residuale del mandato, Leopoldo Destro. Nel Consiglio Generale vi sarà il cumulo delle cariche in corso fino all’Assemblea Generale del 2023 e nel Consiglio di Presidenza fino all’Assemblea
Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5mila imprese associate e 270mila addetti
del 2024.
Il Progetto di integrazione tra le due Associazioni aveva preso avvio nel 2019. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con i lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia), la conferma del mandato assembleare ai Presidenti alla prosecuzione del Progetto, la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021). Ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture, coadiuvati dalla Commissione
Paritetica composta da: Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha aperto i lavori della Parte Pubblica dell’Assemblea Generale fondativa di Confindustria Veneto Est, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla presenza di duemilacinquecento imprenditori, rappresentanti dell’economia e della politica. È seguita la conversazione con i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese condotta da Andrea Cabrini e Roberta Floris. Il Vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis ha poi trattato, nella sua relazione, il peso economico e manifatturiero del Veneto Est e del nuovo Triangolo industriale nel benchmark con l’Europa, ponendo le basi per i successivi confronti. Il primo è stato quello con il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il secondo ha visto dialogare i Sindaci di Venezia, Treviso, Rovigo, Luigi Brugnaro, Mario Conte, Edoardo Gaffeo e il Vice Sindaco di Padova Andrea Micalizzi. È seguito quindi l’intervento di Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
23 www.lapiazzaweb.it Imprenditoria
I presidenti Leopoldo
Destro e Vincenzo Marinese
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Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta
Territorio. Nelle scorse settimane le premiazioni della manifestazione organizzata da Acrib
Alessia Elettra Campana vince il concorso “Scarpetta D’Oro”
A lessia Elettra Campana ha vinto la 26a edizione del concorso d’illustrazione Scarpetta d’Oro con l’opera “Nuove avventure”, mentre la classe 4ab della scuola primaria Elsa Morante di Oriago di Mira si è aggiudicata il primo posto del concorso di scrittura creativa. Questo quanto certificato al Palarcobaleno di Fossò nelle scorse settimane con la cerimonia di premiazione, alla presenza di Silvia Bolla vicepresidente di Confindustria Venezia, Gilberto Ballin presidente Acrib e Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, Alberto Baratto sindaco di Fossò e Andrea Artusi presidente della giuria di Scarpetta d’Oro. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore del Comune di Mira Oriana Gerardi e il sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro. “Questa iniziativa – dichiara Silvia Bolla vicepresidente di Confindustria – ha il pregio di valorizzare un connubio fonda-
mentale: quello fra impresa e arte. È grazie alla creatività, infatti, che un’azienda nasce, innova e si sviluppa. È importante diffondere tale consapevolezza tra i giovani, capitale umano del domani”. Il premio Scarpetta d’Oro, promosso da Acrib e organizzato dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, è nato per stimolare i talenti, diffondere la cultura d’impresa e avvicinare i giovani alla tradizione calzaturiera. Il premio “Scarpetta d’Oro” si articola nei due concorsi di illustrazione per l’infanzia e di scrittura creativa.
Il primo propone ogni anno un tema legato alla scarpa. Le ope-
Ecco i ragazzi “Formedabili” di Spinea
Formidabili? Di sicuro “formedabili”, e capaci, di esultare per una vittoria ed un gol segnato, ma anche di abbracciare un avversario dopo che a sua volta ha segnato una rete spettacolare o di consolarlo dopo un gol sbagliato. “L’abbiamo detto più volte, lo slogan che arriva da Spinea e dovrebbe diffondersi in tutto il mondo del calcio: lo sport deve essere uno strumento costante di inclusione, aggregazione e condivisione ed in questo senso deve aprirsi a tutti”. Da questa idea è nato il progetto del Calcio Spinea 1966 dedicato ai ragazzi e ragazze con disabilità intellettivo-relazionale e chiamato ForMedAbili. “Gli obiettivi che ci
re possono essere realizzate con qualsiasi tecnica, sia tradizionale che digitale. Rivolto a disegnatori professionisti e amatori, italiani e stranieri, di qualsiasi età, è diventato nel tempo uno dei premi più importanti d’Italia, fungendo da trampolino di lancio per molti degli artisti partecipanti. Il secondo concorso di scrittura creativa è riservato alle classi III e IV delle scuole primarie, chiamate ad ela-
borare favole ispirate all’illustrazione vincitrice del precedente anno. Le opere selezionate e i racconti editi, a partire dalla prima edizione del 1995, sono disponibili sul sito www.scarpettadoro. org.Sono quasi 5mila le opere candidate dal 1995 ad oggi, realizzate da illustratori professionisti e amatori, e oltre 500 le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado che hanno preso
parte all’iniziativa. Quest’anno la manifestazione si è inserita nel ricco programma di appuntamenti previsti dal progetto Venezia Rovigo Padova Treviso Capitale della Cultura d’Impresa 2022, realizzato con il contributo delle Camere di Commercio di Venezia Rovigo, Padova e Treviso Belluno. “Per noi calzaturieri - sottolinea Gilberto Ballin presidente Acribè sempre un momento di gioia il Premio Scarpetta d’Oro, tra le più importanti occasioni per diffondere cultura d’impresa e favorire il ricambio generazionale delle maestranze. Il nostro obiettivo è quello di appassionare sempre più i giovani a questa attività d’eccellenza, affinché possano condurre la Riviera del Brenta verso nuovi ambiziosi traguardi”. Nel frattempo, fino al prossimo 8 gennaio 2023, le illustrazioni premiate e segnalate dalla giuria saranno esposte in villa Widmann Rezzonico Foscari, a Mira.
poniamo - spiega la presidente dello Spinea Tania Busetto - sono stimolare l’accettazione dell’altro, favorire e rafforzare l’identità e l’autonomia, acquisire sicurezza e coscienza delle potenzialità del proprio corpo, favorire lo sviluppo delle potenzialità motorie e relazionali, migliorare l’autocontrollo nonché apprendere e rispettare le regole del gruppo dell’essere una squadra e della filosofia del gioco del calcio. Ma soprattutto vogliamo offrire felicità agli atleti e alle loro famiglie che potranno anche a Spinea, divertirsi nelle nostre strutture imparando così qualcosa di sorprendente, e cioè che tutti, possiamo fare calcio”. Venti
ragazzi, divisi in due squadre, gli allenamenti il sabato mattina, uno staff preparatissimo e che sa come farsi contemporaneamente voler bene e rispettare, e dopo solo pochi mesi, già l’esordio in campo con “Unlike per un gol”, il torneo disputatosi a novembre allo stadio Allende di Spinea che ha visto la partecipazione di quotate società come Bologna, Treviso e Chievo. Il risultato? Non era quello il fattore principale, quanto il vedere in campo e sugli spalti sorrisi, tifo positivo e voglia di stare assieme per una giusta causa.
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Sono quasi 5000 le opere candidate dal 1995 ad oggi da illustratori professionisti ed amatori, e circa 500 le classi partecipanti
Massimo Tonizzo
La premiazione della vincitrice
Eventi. Fino al prossimo gennaio, per tutte le festività
Torna “Natale con un Sorriso”, spettacoli dal vivo anche nel Veneziano
Più di 90 spettacoli in oltre 60 città del Veneto e molti di essi ad ingresso gratuito. Da dicembre, e fino a gennaio prossimo, torna “Natale con il sorriso”. Il progetto è promosso dalla Regione del Veneto nell’ambito del “Progetto Prossimità” in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale e porterà nelle piazze e nei teatri numerosi appuntamenti, durante le festività natalizie.
Grazie al prezioso programma di oltre 90 spettacoli dal vivo all’aperto e nei luoghi cittadini, “Natale con un sorriso 2022” porterà alle famiglie di oltre 60 comuni del Veneto la possibilità di incontrarsi e di fruire di eventi gioiosi in uno dei periodi più sentiti dell’anno” dichiara l’assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari.
Si tratta di un progetto regionale che da molti anni porta con successo nelle piazze e nelle vie, nei teatri e negli auditorium dei centri storici delle piccole e grandi comunità venete dove i cittadini troveranno artisti pronti ad accoglierli con esibizioni eco-sostenibili come le marching band e il teatro di strada, e poi la musica, la danza, il circo contemporaneo senza animali e la prosa.
“Sono certo – prosegue l’assessore - che il pubblico saprà apprezzare lo sfor-
zo congiunto della Regione del Veneto e degli Enti Locali, coordinati da Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale e auspico che sia anche una occasione per incontrarsi in un reciproco scambio di auguri di buone feste”.
Gli spettacoli in calendario spaziano dal teatro a tema natalizio alla prosa, dal circo contemporaneo alla danza, dalle marching band al teatro di strada, fino ai concerti di musica d’orchestra e di cori gospel, all’operetta e agli immancabili spettacoli per i più piccini e le loro famiglie.
“Lo spettacolo dal vivo è uno straordinario veicolo di aggregazione e socializzazione in grado di trasmettere quella gioia di vivere che ci permette di affrontare anche i momenti più complessi della
vita – dichiara Massimo Zuin di Arteven. - Questa edizione di “Natale con un Sorriso” – che con gli spettacoli dal 2011 porta un sorriso nelle nostre comunità – coinvolge oltre cinquanta amministrazioni comunali che ospitano eventi teatrali per tutte le età. Sono appuntamenti scelti per regalare ai cittadini momenti di felicità e spensieratezza, e che rafforzano il senso di coesione e di solidarietà nella collettività. E molti non prevedono un biglietto di accesso”.
Nel Venezinano i comuni coinvolti nel progetto sono Camponogara, Cavarzere, Cavallino Treporti, Ceggia, Chioggia, Cona, Fossalta di Portogruaro, Meolo, Mira, Portogruaro, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, Scorzè, Venezia-Mestre.
Rotary Club, un premio per i laureati in Biologia Marina
Il Rotary Club di Chioggia ha messo a disposizione dell’università patavina un Premio di Laurea riservato a candidati in possesso di laurea specialistica (ex D.M. 509/99) o magistrale (ex D.M. 270/04) in Biologia Marina conseguita presso l’Università degli Studi di Padova che, a partire dal 1 gennaio 2020 ed entro il 30 novembre 2022, abbiano elaborato la miglior tesi di laurea sul tema: “Biodiversità dell’ alto Adriatico e della laguna di Venezia; effetti delle attività dell’uomo sulla biodiversità e gli
ecosistemi; gestione degli impatti e conservazione delle specie e degli ecosistemi.”
Il bando di concorso è disponibile sul sito web del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova all’indirizzo https://www.biologia.unipd.it/ dipartimento/bacheca-di-dipartimento/ alla voce “premi di studio” e https://www.unipd.it/ premi-studio-laureati.
Con questa iniziativa il Rotary di Chioggia ha voluto ribadire la propria sensibilità per le problematiche di carattere ambientale.
L’Università di Padova tiene a Chioggia, nella sede di palazzo Grassi, il corso di laurea magistrale in Biologia Marina che prepara laureati esperti alla gestione sostenibile delle risorse e degli ecosistemi marini ed allo sviluppo e gestione di attività di acquacoltura.
Il settore ittico riveste una notevole importanza per Chioggia e la collaborazione con scienziati professionisti è fondamentale per una crescita biocompatibile con l’ambiente. (e.f.)
Le proposte spaziano dal teatro al circo contemporaneo alla danza, dalle marching band fino ai concerti.
Il progetto è promosso dalla Regione Veneto e Arteven
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Cultura
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Calcio. Un episodio inusuale, verificatosi nelle scorse settimane, è stato premiato dalla Figc
Galaxy Mira, correttezza e sportività vengono prima del risultato
Quando si parla si sport, in particolare di calcio, si pensa competitività, alla cattiveria agonistica finalizzata alla vittoria, momento di esaltazione e di sublimazione e di gioia. Per questo, quando accadono episodi come quello avvenuto nelle scorse settimane durante la partita di prima categoria fra il Lido di Venezia ed il Galaxy di Mira, si scopre che questo sport è capace anche di gesti di sportività che sono così rari ed inattesi da meritare di essere raccontati, pur dovendo, nella logica, rappresentare la normalità. Allora ricordiamo l’episodio. Mancano cinque minuti al novantesimo e la gara in laguna è sul punteggio di 1 a 1 quando il Galaxy trova il gol del vantaggio con il centravanti Casavola, a quel punto avrebbe significato probabilmente anche la rete della vittoria e consentito alla squadra di trovarsi in testa alla classifica, ma il tutto avviene
A Mestre in
con un giocatore del Lido di Venezia a terra per infortunio. Allora è intervenuto l’allenatore Fabio Piva che ha ordinato ai suoi giocatori di far segnare gli avversari, cosa accaduta subito dopo con Rossi, e la gara si è conclusa sul punteggio di 2-2. “Un gesto normale - ha commentato ai cronisti
presenti l’allenatore Piva. La nostra rete è stata segnata con un giocatore a terra, era giusto mettere la palla fuori. Non era giusto vincere così. Abbiamo forse perso due punti ma era più giusto essere a posto con la nostra coscienza. Alcuni giocatori erano contrari e
gli ho detto che se mi volevano come allenatore avrebbero dovuto farlo. Ci sono cose che vanno al di là del risultato ed anche senza quei due punti sono certo che alla fine la classifica ci vedrà sempre nelle zone alte”. Di fronte a simili parole é giusto fare i complimenti
via Linghindal nasce la “Casa del padel”
Sta conquistando da qualche anno migliaia di proseliti e, perciò, ha bisogno di nuovi impianti che possano ospitare questa che è diventata una sorta di disciplina sempre più popolare. Parliamo del padel, sport con una pallina e una racchetta, simile al tennis. Si pratica a coppie in un campo rettangolare e chiuso da pareti su quattro lati, con l’eccezione delle due porte laterali di ingresso. Il gioco differisce dal tennis perché si pratica con una racchetta dal piatto rigido con cui ci si scambia una pallina simile a quella usata per giocare a tennis, ma con una pressione interna inferiore. Nelle scorse settimane è stata inaugurata a Mestre, in via Linghindal 7, la “Casa del padel” , un nuovo centro sportivo con cinque campi indoor per giocare questa intrigante disciplina sportiva ma anche per allenarsi e aggregarsi. E’ il risultato di un più ampio
progetto di riqualificazione urbana e sociale: l’impianto sorge infatti su un’area di 1800 metri quadri per circa 10 metri di altezza, fino a 6 mesi fa occupata da un capannone industriale in disuso, ed è stato voluto da Spector Padel House (Sph), società specializzata nella costruzione e management di centri padel. Si tratta di un un centro sportivo all’avanguardia e grazie a uno staff composto da 9 persone, all’interno della “padel house” sarà possibile svolgere attività rivolte agli atleti ma soprattutto alle persone che intendano avvicinarsi al gioco assistiti anche da Gustavo Spector, a lungo ct della nazionale italiana di Padel e fondatore di Sph, mentre Marco Sportillo funge da club director di Sph Venezia, la struttura si avvale di alcuni fra i migliori istruttori di questa disciplina, sicuramente di ottimo livello. (l.p.)
alla sportività del tecnico mirese e non insensibile a questo episodio si è dimostrato il Comitato regionale della Figc che ha voluto evidenziare il gesto di far-play con un riconoscimento ed una targa. A complimentarsi con l’allenatore il presidente Enrico Zarotti, che
da sempre sostiene l’importanza di un comportamento leale e sportivo. “Sono fiero – ha precisato il presidente. E’ stata una pura emozione positiva il gesto del nostro mister Piva, quelle emozioni che fanno ancora credere che questo calcio c’è ancora ed è sano. Al primo allenamento della squadra dopo la partita mi sono complimentato anche con i ragazzi perché comunque avevano accettato la decisione del loro allenatore nonostante stiamo lottando per il primo posto nel campionato. All’inizio del campionato avevo ricordato ai ragazzi della prima squadra che i nostri 500 ragazzi che giocano nelle giovanili li avrebbero guardati, copiati, e imitati pertanto avevo chiesto un comportamento onesto e corretto, il gesto con il Lido rappresenta tutto quello che avevo chiesto, sono stati tutti molto bravi”.
Lino Perini
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L’allenatore Fabio Piva ha ordinato ai suoi di far segnare gli avversari perchè un loro giocatore era infortunato
I campi di padel di Mestre
L’allenatore Fabio Piva
Fine d’anno, tempo di bilanci. C’è chi festeggia, chi ha un sorriso a mezza bocca e chi spera che il 2023 porti miglior fortuna. I brindisi di Capodanno non potranno che essere scintillanti per Fratelli d’Italia che viaggia con percentuali superiori al 30% e che il giudizio positivo degli elettori – così com’è certificato dai sondaggi – non faranno che aumentare. Nel Veneto il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato maggiore rispetto a molte Regioni: tutto fa pensare che apparterrà a Fratelli d’Italia il nuovo governatore. Del resto, difficile ipotizzare un capovolgimento in una Regione che di sinistra non è mai stata. La Lega ha dimezzato i suoi voti nel Veneto attestandosi al 14%: il bilancio vira al rosso e non c’è granché da brindare. È vero che il partito di Salvini si consola non solo con la partecipazione al governo ma anche intestandosi vari successi del governo (il tetto al Pos, i contanti, la revisione radicale del reddito di cittadinanza…) grazie
#Regione
Il Punto Chi brinda e chi no
di Antonio Di Lorenzo
all’attivismo del leader. Ma è indubitabile che una stagione per la Lega si sia conclusa, quella del partito che viaggiava a percentuali stellari. Ormai nell’elettorato di centrodestra la Lega è stata in gran parte sostituita dai Fratelli di Giorgia Meloni. E deve anche riflettere sulle battaglie interne delle correnti, che, negate da tutti, in realtà esistono e combattono. Non è domo il leader Bossi, non lo sono nemmeno coloro che fanno riferimento a Luca Zaia, anche se adesso il gruppo è indicato come “marcatiani”. Sta di fatto che, nella competizione interna, e come è stato sottolineato da tutti gli osservatori,
Salvini non ha dato spazio nelle liste a Zaia e il vincente tra i due appare il segretario federale, noto per essere un uomo che non molla mai.
Zaia, dal canto suo, mentre evoca l’unità in questa stagione congressuale della Lega, può vantare a livello amministrativo di aver risparmiato ancora ai veneti l’applicazione dell’Irpef regionale, come pure era stato paventato. Ma soprattutto, se le cose seguono la strada intrapresa, potrà incassare il successo dell’autonomia differenziata. Anche se servirà un anno.
Il Pd, batostato in quasi tutta Italia, nel Veneto mantiene la sua percentuale del 16%
e non è crollato. Non è poco. Mantenere le posizioni è già un successo quando il mondo attorno si disfa. Anche il partito del segretario Andrea Martella può alzare un calice. Ma uno solo. Del doman non v’è certezza per il Pd.
Zaia: “L’autonomia arriverà presto E altri grandi progetti per il Veneto”
S trascichi della pandemia, assenza di personale sanitario, ma anche autonomia e futuro dell’industria: sono le parole chiave del 2022 per il Veneto secondo il governatore Luca Zaia che, nonostante tutto, guarda al prossimo anno con fiducia. Come valuta l’anno che sta terminando e cosa si aspetta dal 2023?
“È stato un anno difficile, considerato che abbiamo avuto prima il covid e poi la guerra in Ucraina. Lo definirei annus horribilis da un punto di vista sociale, con non poche difficoltà. Però noi sappiamo che dopo la pioggia torna sempre il sereno. Questa guerra si concluderà: ho molte speranze. Penso che sia giunto il momento di lasciare spazio alla diplomazia e che entrambi contendenti, l’aggressore e aggredito, decidano di fare un passo indietro, perché si possa trovare un’intesa. Non ci possiamo permettere nessuna guerra, tantomeno questa che è vicina a noi e pesa moltissimo nella geopolitica internazionale”.
Come giudica la manovra del governo Meloni?
“Positivamente. Su 35 miliardi 21 sono dedicati al sociale, alle famiglie. È come se il Governo avesse versato più o meno un miliardo alla Regione. Noi non ci saremmo mai riusciti, con nessuna manovra tributaria: saremmo riusciti forse a incassare 180, 150, 120 milioni di euro. Ecco, il Governo ha fatto un’operazione da 21 miliardi di euro che poi avrà una ricaduta positiva sui costi che le famiglie si sono visti aumentare per il costo dell’energia”.
Come è considerato il Veneto dal governo?
“Come veneti ci possiamo attribuire il merito di avere uno standing che anni fa non avevamo. D’altra parte se non hai considerazione non porti a casa le Olimpiadi e non tratti con Intel un investimento di 10 miliardi di euro che è il più grande investimento nella storia del Paese. E stupiremo ancora perché abbiamo grandi progetti”.
A proposito dell’autonomia, nel recente incontro con il ministro
Calderoli lei ha affermato “ora o mai più”. Perché?
“Perché ci sono tutti i presupposti: siamo davanti a un ministro che s’è mosso con celerità, in un governo che comunque mantiene la parola data ai cittadini. Ovviamente stiamo parlando della più grande riforma della storia assieme al presidenzialismo: in questa legislatura l’una e l’altro dovranno essere assolutamente approvati. L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e
la stagione dei compiti per casa. Entro fine dell’anno avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, un passaggio indispensabile per procedere verso la delega di poteri alle Regioni”.
La Regione ha di recente emanato un bando per 393 medici per far fronte all’assenza di personale. Sono sufficienti?
“Sul mercato non ci sono professionisti e quelli che ci sono hanno la possibilità di attraversare la strada e andare dal privato che li paga di più. Mancano i medici e
questa divaricazione tra domanda e offerta ci sta mettendo non poco in difficoltà. Quanto ai medici in pensione, io chiedo che il pubblico possa fare quello che può fare un privato, cioè tenere su base volontaria i propri professionisti”.
È nata Confindustria Veneto est, la più grande del Paese, che unisce quelle di Venezia e Rovigo e Confindustria Veneto centro. Come valuta questa fusione? “Oltre ai numeri, c’è anche un dato quantitativo che è importantissimo: questo raggruppamento significa oltre 86 miliardi di fatturato, quasi metà di quello Veneto arriva da questa associazione. Direi che è un bel segnale, soprattutto perché punta all’economia di scala, a razionalizzare. È un segnale che anche il pubblico dovrebbe cogliere. L’economia di scala ci permette di risparmiare, di essere più efficienti e avere sempre come ultimo obiettivo quello di fornire servizi al cittadino”.
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Gay
Giorgia
L’intervista. Il presidente della Regione traccia un bilancio e guarda con speranza al 2023
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Valori, determinazione e sorriso: “Porto la voce della mia generazione”
Dopo l’emozionante debutto in Parlamento il lavoro sulle emergenze attuali: “Sento grande la responsabilità, ci sono delle urgenze comuni che attendono risposte, ma i provvedimenti del Governo sono inadeguati”
a mia generazione è la grande assente, in Parlamento:
il Partito Democratico ha scelto di rappresentarla e per questo sento la grande responsabilità di provare a portarne la voce.” Così Rachele Scarpa, trevigiana, 25 anni la più giovane Parlamentare della Repubblica Italia si presenta al suo debutto sugli scranni di Montecitorio. Un’emozione unica associata, però, ad una grande determinazione, a dei valori non negoziabili e ad un sorriso che in questa strana campagna elettorale in molti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare.
“I temi – spiega l’Onorevole Scarpa - che stanno a cuore a me e ai miei coetanei sono chiari, li portiamo nelle piazze da anni: politiche coraggiose in difesa dell’ambiente, lotta alla precarietà e al lavoro povero, una maggiore considerazione della salute a tutto tondo, anche quella psicologica, emersa come grande difficoltà a partire dalla pandemia. Su quest’ultimo tema ho voluto agire subito. Serve una grande consapevolezza tra tutte le parti politiche sul fatto che la salute mentale è salute e che non può essere un lusso di chi se lo può permettere: per questo ho voluto far nascere un Intergruppo parlamentare dove avviare una discussione trasversale e porre una nuova luce su un problema diffusissimo ma silenzioso.”
Un avvio subito estremamente concreto quello di Rachele Scarpa che a poche settimane dall’insediamento si è subito messa al lavoro rendendosi protagonista già di molti provvedimenti. “Non è solo alla mia generazione, però, che voglio parlare: ci sono delle urgenze comuni che richiedono risposte: il costo della vita, i salari che non crescono da trent’anni, la drammatica assenza dei medici di base nel nostro territorio, l’inquinamento della nostra aria e della nostra acqua.”
“Sono tutti problemi – continua l’Onorevole PD - Che non trovano risposte nell’attuale manovra di bilancio, in cui spiccano l’inadeguatezza delle misure di contrasto alla crisi energetica e alle tensioni inflazionistiche e l’iniquità delle iniziative, di natura fiscale e non, nell’ambito del lavoro, della lotta alla povertà e in campo pensionistico.
Si accentueranno i divari tra cittadini e territori avvantaggiati e svantaggiati: in uno scenario in cui l’inflazione si avvicina al 12% e il paese va verso la recessione, si risponde con la completa eliminazione dell’unica misura destinata alla povertà, con una sperequazione nella tassazione sul reddito tra lavoratori dipendenti e autonomi, col ritorno dei voucher, con un taglio insufficiente e non strutturale
del cuneo fiscale, con misure sulle pensioni limitate al 2023, regressive e discriminatorie (come Opzione donna, ridotta e legata al numero dei figli). Sull’ evasione fiscale, tra tetto al contante, stralcio delle cartelle, e possibilità degli esercenti di rifiutare i pagamenti in carta sotto i 60 euro, torniamo indietro di 15 anni.
Allarmanti sono anche le assenze, in questa manovra: mancano glii investimenti in ambiente, istruzione, sanità. Quelli che per noi sono i pilastri di una società che funziona e cura i cittadini subiscono un grave disinvestimento, dove non tagli. La direzione in cui andare è opposta: salario minimo, sostegno alle imprese che promuovono la sostenibilità e vanno e verso la conversione ecologica, investire sulla medicina di prossimità, più risorse in istruzio-
ne e ricerca, un fisco più equo. Solo così garantiremo la dignità delle persone, in tutti gli aspetti della loro vita. Dignità è vivere in un ambiente salubre, senza dover temere il prossimo disastro climatico. È accedere ai servizi a prescindere dalla propria disponibilità economica, o dalla zona di residenza: sanità, psicologo di base, ma anche servizi per l’infanzia o trasporto pubblico. È lavorare e non rimanere poveri lavorando, è dare a tutti la possibilità di progettare liberamente il proprio futuro con studi e formazione adeguati e accessibili. È avere un tetto sopra la testa e un salario adeguato. Anche nel nostro Veneto tutto ciò va portato fortemente in luce, queste infatti non sono utopie: sono il minimo indispensabile, e lo difenderemo infaticabilmente, dentro e fuori dal Parlamento”.
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Rachele Scarpa. La giovane deputata si racconta e sottolinea tutte le mancanze della manovra di bilancio
La neo deputata Rachele Scarpa davanti a Montecitorio e fra la gente
“Attenzione a truffe e raggiri, in aumento con il caro bollette”
S
ono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine da cittadini alle prese con l’emergenza truffe e raggiri. Episodi particolarmente odiosi perché le vittime sono spesso persone anziane. Carabinieri e amministrazioni locali hanno intensificato nelle ultime settimane le attività di informazione alla cittadinanza e le associazioni a difesa dei consumatori sono sempre più impegnate in attività di orientamento, soprattutto in un momento in cui il caro bollette spinge i più spregiudicati ad allettare con proposte all’apparenza vantaggiose su energia, acqua e telefonia, che nei casi peggiori si trasformano in vere e proprie truffe. Ne parliamo con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Veneto.
Presidente, qual è la situazione nella nostra regione?
“Purtroppo ogni settimana i nostri sportelli raccolgono denunce di raggiri per la vendita di mer-
ci, ma anche per la fornitura di servizi. Gli argomenti utilizzati dai malintenzionati sono i più disparati, e sono anche molto diversificate le tecniche per far cadere in trappola le persone. Un esempio è la cosiddetta “truffa
del catalogo”: la persona viene contattata telefonicamente e poi raggiunta a casa per quello che sembra essere un semplice ritiro di una tessera sconto per fare acquisti in un negozio locale. Si chiede quindi la sottoscrizione di un modulo di consegna che poi si rivela essere un vero contratto, magari con un impegno di spesa anche di parecchie migliaia di euro.
Oppure è ancora molto in voga la vendita dei rilevatori di gas, soprattutto a danno degli anziani: viene affisso, nell’androne del condominio, un cartello, con scritto che di lì a breve ci sarà la visita di alcuni incaricati per il rilevamento delle fughe di gas negli appartamenti. La comunicazione è anche un po’ ambigua: sembra quasi che sia un obbligo di legge installare questi dispositivi, ma in realtà non c’è nessun obbligo. La cosa peggiore è che contestualmente viene richiesto il pagamento - solitamente loro
sono dotati di bancomat - ed anche ottocento euro se ne vanno seduta stante per questa spesa”. Il caro bollette sta peggiorando la situazione?
“Certo. Un caso frequente è quello - che un tempo avveniva più tramite vendita porta a porta, mentre oggi soprattutto per telefono - dei contratti dell’energia elettrica del gas, con vari stratagemmi che fanno leva su un’offerta imperdibile. Viene carpito il consenso dell’interlocutore e concluso un contratto telefonicamente. E così ci si ritrova attivata la fornitura”.
Ma a cose fatte ha senso informare le forze dell’ordine o è già troppo tardi per rimediare?
“Il consumatore fa sempre bene ad avvisare le autorità, perché abbiano il polso della situazione. Però consigliamo di rivolgersi alle associazioni di consumatori, che hanno ormai acquisito una competenza e un’esperienza nel settore piuttosto corposa, e
sono in grado di trovare le soluzioni più efficaci per ogni singola fattispecie. Il mio consiglio è di parlarne, denunciare, informarsi, mettere in campo la strategia di comunicazione e di tutela più ampia possibile, in modo tale che si eviti che passi del tempo, scorrano i termini e poi davvero non si possa più intervenire per rimediare la situazione”. E la vostra associazione cosa fa sul fronte della prevenzione?
“Da questo punto di vista il nostro impegno è totale e portiamo avanti un programma di incontri nell’ambito dell’energia e dell’educazione finanziaria, per raggiungere quante più persone possibili e informarle sui loro diritti”.
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L’intervista. I consigli di Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Veneto
Il presidente di Adiconsum Veneto, Davide Cecchinato
ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24
La Piazza 24: l’informazione dà voce al territorio
Il 2022 ha segnato l’arrivo di un prodotto totalmente nuovo nel panorama dell’offerta di informazione in Veneto: non uno, ma ben quattro notiziari audio giornalieri con notizie dalle città della regione, siano esse capoluoghi o piccoli centri, con grande attenzione alla cronaca, all’attualità, alla politica e all’approfondimento.
I notiziari della Piazza24, trasmessi da numerose emittenti radio, ma anche in streaming e dagli smart speaker, raccontano ogni giorno il territorio con lo stile della Piazza, che da oltre 28 anni ha fatto dell’informazione locale una vera e propria missione.
Lo fa attraverso un team di giornalisti, tecnici, speaker di alto livello. Una squadra che ogni giorno garantisce un prodotto che, mese dopo mese, ha riscontrato sempre maggior interesse e apprezzamento da parte del pubblico. “Il merito di un prodotto così valido è tutto del nostro teamracconta il direttore Giorgia Gay -. Nelle principali città del Veneto abbiamo giornalisti che quotidianamente ‘presidiano’ il territorio, dialogano con i protagonisti, raccontano ciò che accade con grande professionalità. La nostra redazione centrale, poi, raccoglie i principali fatti di cronaca, le interviste con esponenti politici e istituzioni per andare oltre la semplice notizia, proponendo approfondimenti pur nel breve spazio di un notiziario audio. La nostra sfida è proprio questa: fare più informazione possibile, nel miglior modo possibile, dando voce al territorio”.
In redazione le notizie vengono aggiornate fino all’ultimo minuto possibile, per essere sempre “sul pezzo”. Ma non è solo la squadra dei giornalisti a rendere possibile la messa in onda del prodotto. Il team si avvale di un esperto in produzione che garantisce la
messa in onda e la diffusione dei notiziari, la condivisione nei social network, l’analisi dei risultati e il rapporto con le emittenti.
E poi ci sono le voci, gli speaker professionisti che si alternano al microfono. Senza dimenticare la rete vendita, ogni giorno “sul campo” per coinvolgere nuovi inserzionisti.
I notiziari sono trasmessi dal lunedì al sabato in Fm su “Radio Cafè”, “Radio Pocket”, “Radio Pico”, “Radio Clodia” e “Radio Attiva la voce del veneto solidale”; nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle principali piattaforme streaming: Spotify, Google Podcasts, iTunes, Apple Podcasts, Spreaker, Deezer, Amazon music, Audible, anche Alexa e l’Assistente Google.
Oltre ai notiziari, laPiazza24 è anche approfondimento, grazie alle rubriche podcast di punta: “ilPunto Di Antonio di Lorenzo” e “Zoom” con Ilaria Morelli. Entrambe si possono ascoltare
sia nel sito www.lapiazzaweb. it e sulle piattaforme streaming. “IlPunto” è uno spazio di commento politico dedicato agli argomenti più caldi del panorama nazionale e locale. “Zoom” esplora invece l’attualità, per capire e raccontare al meglio il Veneto che viviamo ogni giorno, con un’intervista in ogni puntata a un ospite competente e autorevole. Senza dimenticare le rubriche “Salute” e “Scuola&Lavoro”, che si possono ascoltare sia sul web sia in fm: si tratta di spazi podcast dedicati agli ambiti della salute, del benessere, dell’estetica, dell’istruzione, delle università. Con l’arrivo de LaPiazza24 è nato un vero e proprio sistema di comunicazione integrato, che ha aggiunto l’informazione audio a quella tradizionale dei mensili “La Piazza” e del sito “LaPiazzaweb”. E nel 2023 non mancheranno altre novità.
Ecco tutti i modi per ascoltarci: In radio
I notiziari su LaPiazzaweb.it, Radio Pico (frequenze 90.6) e Radio Pocket (107.7): dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 - 11:3017:30 - 18:30, sabato alle 8:30 e alle 11:30.
Su Radio Cafè (95.3): lunedìvenerdì alle 7.00 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 7.00 e alle 12.00.
Su Radio Clodia (103.6): lunedì - venerdì alle 8.30 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 8.30 e alle 12.00.
Su Radio Attiva la Voce del Veneto Solidale (AM 1278): lunedì - venerdì 6:55 - 08:40 - 11:40 - 17:4018:40, sabato 6:55, 08:40 e 11:40.
Siamo anche sui dispositivi Alexa, scarica la skill!
Basterà dire: “Alexa, apri La Piazza 24!”, “Alexa, chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.
Oppure scarica la Google Action e chiedi all’Assistente Google: “Parla con La Piazza 24!”, “Chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.
Puoi ascoltarci dal sito www.lapiazzaweb.it e tramite la nostra app “LaPiazza24” dall’App Store e da Google Play
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L’iniziativa. I notiziari sono trasmessi da emettenti radio ma anche in streaming
Quattro appuntamenti quotidiani con notizie e approfondimenti, in presa diretta con i protagonisti
Il Team de LaPiazza24, da sinistra: Giulio Segala, Ilaria Morelli, Giorgia Gay, Giuseppe Bergantin, Marta Zatta, Sara Busato, Calogero Gambino. App store
Salute
La campagna di comunicazione
Le regole per promuovere la salute
Regione e Ulss insieme per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita orientati al benessere
Un tam tam mediatico, che da un’azienda sanitaria all’altra rimbalza in tutto il Veneto. É la campagna di comunicazione che la Regione ha inserito come punto cardine nel Piano regionale prevenzione, con lo scopo di promuovere uno stile di vita sano. “Vivo bene”, dunque, non è solo uno slogan: vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute.
É un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione alla salute rivolta alla popolazione che, nel tradurre le linee guida del Piano regionale di prevenzione, si propone in un messaggio di raggiungere tutti, senza distinzione di età, sesso e condizione.
La medicina che si occupa di preservare la salute, e non solo curare la malattia, rappresenta un po’ l’orizzonte cui guardare in questo approccio che parte dal presupposto che la salute è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente.
Prosegue alla pag. seguente
DICEMBRE 2022 on-line: /category/salute/
“Vivo
bene”, una questione di… stile
Salute
La tua voce per una sanità migliore
Pianificare e progettare insieme un sistema sanitario di qualità, attraverso le valutazioni di tutti gli attori del sistema sociosanitario regionale
Le regole per promuovere la salute
Il Piano regionale della prevenzione, approvato con DGR n. 1859 del 29 dicembre 2021, in attuazione al Piano Nazionale Prevenzione, ha durata di 5 anni e rappresenta il documento guida delle Aziende Ulss riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.
In 5 anni il Piano si propone di creare e rafforzare ambienti favorevoli alla salute delle persone, cioè contesti che agevolino stili di vita sani, tra questi la scuola, i luoghi di lavoro, i comuni attivi, le comunità che promuovono la salute della famiglia nei primi 1000 giorni di vita. Il secondo obiettivo è quello di sviluppare percorsi integrati di presa in carico delle persone per il contrasto alla fragilità. Il terzo obiettivo è quello di contrastare le disuguaglianze in salute e sostenere l’approccio di genere.
“Veneto per la salute” è invece un protocollo d’intesa nato a supporto del Prp 20202025 e sancisce la collaborazione tra diverse direzioni regionali e altri enti esterni con l’obiettivo di promuovere il benessere, il diritto alla salute attraverso l’adozione, nelle proprie politiche, di linee strategiche coerenti con gli obiettivi dello stesso Prp. Le direzioni /Enti aderenti concorrono con le loro strategie alla creazione di ambienti favorevoli alla salute delle persone.
In queste settimane la campagna di comunicazione “Vivere bene” ha trovato ampia eco attraverso la pubblicazione di un video che sintetizza in pochi minuti le poche ma importantissime “regole” per promuovere, come singoli cittadini, uno stile di vita orientato al benessere psico-fisico.
“Vivere bene infondo non è difficile, soprattutto in una regione come la nostra che si prende cura dei suoi cittadini. Anche noi però possiamo fare la nostra parte” è l’incipit del messaggio.
Una sanità di qualità sempre migliore da costruire assieme, con il contributo di tutti, ascoltando la voce degli attori direttamente interessati, siano essi interni al sistema sanitario o cittadini che hanno ricevuto assistenza sanitaria. Con questo spirito si rinnova “La tua voce per una sanità migliore”, giunto alla terza edizione, un insieme di progetti che hanno la finalità di valorizzare il contributo, facilitandone la partecipazione, di cittadini e di tutti gli interlocutori della sanità nel progettare e realizzare un sistema sanitario di qualità. Prende così il via, a partire da dicembre, il “Sistema coordinato per la valutazione e la valorizzazione di qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale (Sssr)”, della regione Veneto, allo scopo di promuovere ed implementare la valutazione dei servizi sanitari regionale tenendo conto di più punti di vista.
I progetti si propongono di raggiungere più obiettivi. Intanto consolidare un programma regionale di rilevazione, analisi e valutazione dell’esperienza e della soddisfazione degli utenti del Servizio Socio Sanitario Regionale (Sssr). Quindi definire e consolidare strumenti di rilevazione di aspetti dell’assistenza che influiscono in misura importante sulla percezione che gli utenti hanno della qualità del servizio.
E, per finire, consolidare un sistema condiviso e diffuso di gestione delle segnalazioni degli utenti dei servizi sanitari e socio sanitari, in forma di reclamo, suggerimento
o apprezzamento-elogio.
Tutte le Aziende Sanitarie della Regione del Veneto sono coinvolte e prenderanno progressivamente parte attiva in alcuni progetti specifici.
A dicembre, e fino al 22 gennaio prossimo, ha preso il via l’Indagine di Clima Organizzativo, per una valutazione della qualità dal punto di vista interno sul clima delle Aziende, rivolto specificatamente ai dipendenti delle Aziende Sanitarie, quindi seguirà il Progetto PREMS (Patient Reported Experience Measures) per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti che hanno avuto un ricovero in ospedale. Poi Progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) per la misurazione degli esiti e dell’esperienza con il percorso oncologico per il tumore maligno alla mammella riportati dalle pazienti, rivolto ai pazienti in cura allo IOV. Ci sarà anche il Progetto PaRIS (PatientReported Indicators) promosso dall’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti affetti da cronicità che hanno effettuato una prestazione specialistica.
Per la progettazione, la sperimentazione e il consolidamento di questi programmi Regione Veneto si avvale del supporto tecnico metodologico di Azienda Zero e la collaborazione del Laboratorio MeS (Management e sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Come fare allora? “Mangiamo sano, privilegiando la dieta mediterranea, e sempre nel rispetto della natura. Muoviamoci un po’ di più: possiamo andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale, invece di prendere l’ascensore, fare un po’ di ginnastica”.
Non vanno trascurati i consigli giusti, quelli del nostro medico su prevenzione e vaccini.
“Prestiamo più attenzione quando siamo a casa, in strada e in tutte le situazioni che tendiamo a sottovalutare, anche quando siamo impegnati nelle nostre professioni”, rappresenta un’altra buona norma da tenere in considerazione.
E naturalmente non trascuriamoci. “Controlliamo più spesso la nostra salute – è la sollecitazione - è utile per prevenire efficacemente le patologie croniche, evitiamo comportamenti scorretti e cattive abitudini che ci isolano e ci allontanano dalle cose che contano di più”.
“Se stiamo bene con noi, - è l’osservazione conclusiva - stiamo bene anche con gli altri perché anche la salute è un gioco di squadra. La nostra salute rende tutti più forti”.
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose per un Natale di gusto
COZZE GRATINATE
Una ricetta gustosa, un classico della cucina di mare, perfetto da servire come antipasto nel tradizionale menù di Natale. Si tratta di una ricetta semplice e veloce, che riscuote sempre grande successo tra gli ospiti. Ingredienti: 1 kg e 1/2 di cozze; 250 gr di pangrattato; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di prezzemolo tritato; 30 g di capperi; 1 dl di olio extravergine di oliva; sale e pepe q.b.
Preparazione: Lavare le cozze molto bene sotto l’acqua corrente. Mettere in una pentola le cozze con uno spicchio d’aglio e le gambe del prezzemolo e cuocere fin quando non si aprono, circa dieci minuti. Nel frattempo, preparare il ripieno per le cozze: riunite in una ciotola il pangrattato con il prezzemolo, l’aglio e i capperi tritati. Salate, pepate e aggiungete l’olio. Mescolate bene e unite un po’ del liquido di cottura per ottenere un composto morbido. Con l’aiuto di un cucchiaino distribuite il composto su ogni mollusco. Trasferite in forno preriscaldato a 190° e fate gratinare per 5 minuti.
RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE
Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato.
Ingredienti: 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco
Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.
TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI
Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero.
Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia
Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
Il Natale si avvicina e fervono i preparativi per passare serene giornate in famiglia. Alcune idee semplici per accompagnare cene e pranzi durante le festività
Ariete
É il momento di fare un restyling e riproporvi sotto un’angolatura diversa per riscoprire a far riscoprire agli altri talenti e aspetti di voi che avete trascurato
Dicembre
La famiglia riunita in occasione delle festività rappresenta per voi una gioia e una ricchezza a cui non sapete rinunciare, nonostante tutto il resto. Godetevi momenti di serenità domestica
Dicembre, verso una nuova rinascita
Siete in una fase favorevole che vi consente di tentare di intraprendere, sicuri di riuscire, ogni progetto lasciato in sospeso sin qui. Siate coraggiosi e inarrestabili
State bene quando vi sentite in grado di dare affetto e sicurezza alle persone che amate. L’atmosfera delle feste e un momento di stacco dalla quotidianità vi faranno sentire realizzati
Leone
Inizia il periodo della leggerezza. Scaricate dalle vostre spalle le tensioni e i problemi affrontati negli ultimi mesi. É tempo di raccogliere ciò che di buono avete seminato in questo tempo
Vergine
Siete irresistibili e inarrestabili. Una condizione che vi consente di cimentarvi in qualsiasi nuova avventura e in qualsiasi campo della vostra vita. Fatevi tentare e rischiate anche un po’
Saprete riportare le cose nel giusto equilibrio e questo vi consentirà di vivere al meglio le vostre esperienze. Novità all’orizzonte apriranno nuove strade. Percorretele con fiducia
Scorpione
Siete frizzanti e inarrestabili e per questo avrete voglia di non fermarvi mai. É il periodo giusto per viaggiare, conoscere persone e posti nuovi
Sagittario
Una sorpresa dietro l’altra in questo periodo scuoterà la vostra vita dalla consuetudine e dalla quotidianità. Scoprirete esigenze, prospettive e ritmi nuovi. Vi sentirete rigenerati
Capricorno
Vi aspetta un periodo davvero speciale, sottolineato dalla ricorrenza del vostro compleanno che festeggerete quest’anno finalmente come meritate. Sono tante le soddisfazioni
Acquario
Questo periodo potrebbe essere per voi un nuovo inizio: affidatevi al destino e assecondate gli eventi. Non siate forti ad ogni costo, abbassate le difese e mostratevi in tutto il vostro splendore, senza paura
Bilancia Pesci
Avete acquisito una certa sicurezza in voi stessi che vi renderà più affascinanti agli occhi della gente e più determinati nei confronti di voi stessi.
Pretendete di essere ciò che volete
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Toro Gemelli
Cancro
Oroscopo