Miranese sud gen2015 n4

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del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 4 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Muoversi nel veneziano Trasporti tra novità e rincari pagg.

Mirano Expo, si punta su ville e commercio

4-5

pag.

Salute Pronto soccorso, solo quando serve

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L’EDITORIALE

UN PROGETTO PER CREARE POSTI DI LAVORO

DENIS FRISON, ATTORE E REGISTA DI SUCEESSO Denis Frison è nato il 25 febbraio del 1982 e vive a Spinea. Nonostante la sua giovane età si è già fatto conoscere per la sua attività di attore e regista di film. Le sue prime esperienze di scena sono musicali, inizia come cantautore. pag. 15

All’interno del giornale I NOSTRI AMICI ANIMALI a pag.

a pag.

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È on line il nuovo portale www.lapiazzaweb.it

Da oggi l’informazione locale è sempre con te: Nascerà quest’anno alla San Benedetto di Scorzè un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300 tonnellate annue. pag. 6

www.lapiazzaweb.it

La piazza 3.0 è realtà, è per voi! di Germana Urbani*

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Islamici in fila per donare il sangue

A Spinea l’esperienza del camper-emoteca dell’Avis restituisce il senso di una convivenza pacifica e positiva

I

slamici in fila per donare il sangue. Una bella storia di integrazione arriva da Spinea, dove a dicembre i membri del centro islamico Salam di via Negrelli si sono offerti di aiutare l’Avis a rimpinguare le scorte di plasma, da tempo carenti. Un bel gesto, subito accolto dall’associazione dei donatori di sangue di Mirano e S. Maria di Sala, che restituisce il senso di una convivenza pacifica e integrata oscurata dai tragici fatti di Parigi. “Il sangue ha un solo colore, nessuna razza o religione”. Parole che capeggiano sulla

locandina che ha invitato i marocchini del centro islamico di Spinea a donare il sangue: un vero e proprio accordo quello sottoscritto tra Avis e l’associazione Salam: una raccolta di sangue straordinaria, voluta dagli stessi aderenti all’associazione, che oltre a permettere di dare una mano in una situazione di carenza ematica cronica sul territorio, ha permesso di superare una buona dose di pregiudizi. “I membri dell’associazione marocchina hanno deciso di essere parte attiva nel problema della mancanza di sangue nel

Miranese – spiega il vicepresidente dell’Avis di Mirano e S. Maria di Sala, Giuliano Casotto – in realtà la mancanza di donatori è un’emergenza nazionale, ma qui da noi la comunità islamica si è voluta rendere disponibile contribuendo al miglioramento della situazione”. Così al centro islamico di via Negrelli è arrivato il camper-emoteca dell’Avis che ha permesso a un primo gruppo di marocchini di effettuare i prelievi per l’idoneità. Una quindicina i marocchini che si sono sottoposti ai test. pag. 13

nauguriamo questo nuovo anno con grande entusiasmo e, di cuore, speriamo di contagiare anche tutti i nostri lettori e affezionati. Ora, leggete con gusto il nostro giornale ma subito dopo digitate sulla tastiera del vostro computer: www.lapiazzaweb. it. Entrerete non solo nel nostro nuovo sito, rinnovato in ogni suo spazio e in ogni sua funzione, ma letteralmente in un nuovo mondo, un mondo in cui tutti i social che amate di più saranno connessi e pronti ad accogliere commenti, notizie, foto, critiche anche, e tutto quanto vorrete mandarci per valorizzare al meglio questi spazi ma soprattutto il giornale che da oltre vent’anni arriva a casa vostra ogni mese per raccontarvi la vita amministrativa del vostro comune, le storie più belle delle persone che ci vivono, ci lavorano, fanno volontariato o combattono per qualcosa in cui credono. La Piazza è questo, infondo, una finestra aperta sul mondo che vi sta vicino, e noi, anche grazie ai nuovi strumenti che l’web ci offre, crediamo fortemente di poterla spalancare ancora di più, di modo che anche voi lettori possiate usarla per farci sentire la vostra voce, diffondere ciò che ritenete importante si sappia. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it continua a pag.

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Intervento

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

A

di Paolo Spagna*

distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano?

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

continua a pag.

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ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio


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L’EDITORIALE

segue da pag.

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La piazza 3.0 è realtà, è per voi!

Servizi

DAL 2008 AD OGGI DIMEZZATI I POSTINI

E tutto quello che raccoglieremo attraverso i vostri commenti, le storie che scriverete, le foto che manderete, diventerà materiale prezioso da pubblicare anche sul giornale cartaceo. Investire sulla rete per noi non significa affatto abbandonare la carta! I giornali locali, in primis La Piazza, continuano a riscuotere grande successo e ad essere letti pressoché da tutti coloro che li ricevono. E il segreto del loro successo sta proprio nella vicinanza col lettore, negli argomenti scelti. La Piazza cartacea, anche nell’era del web 3.0, rimane uno strumento potentissimo di comunicazione. Per questo siamo certi che il nuovo sito internet già on-line e gli altri social connessi ad esso ( la pagina facebook, l’account Twitter, il canale yotube e l’App) sapranno moltiplicare le vostre occasioni di lettura e interazioni con la nostra redazione e le nostre occasioni di raccogliere notizie interessanti da sviluppare sul nostro giornale cartaceo. Ma cosa troverete sul nostro sito? Tutti i giorni notizie fresche che spazieranno dalla cronaca politica e sociale, agli appuntamenti più importanti del Veneto, allo sport. Non mancheranno i gossip piccanti e le storie dei nostri amici animali. Ma, visto che di queste storie voi ne conoscete parecchie vi invitiamo caldamente a mandarcele così che anche noi le possiamo diffondere a tutti i nostri contatti. Per farlo potete postare le foto, o le notizie sulla nostra pagina Fb o, meglio, usare la mail redazione@givemotions.it. Un giornalista vi risponderà o vi contatterà sicuramente in breve tempo. Siete un atleta e avete appena vinto un nuovo titolo: mandateci due righe con foto, saremo felicissimi di pubblicarvi sui nostri media. Avete una nonna che ha compiuto tantissimi anni e l’avete ripresa mentre soffiava tutte le candeline in una sola volta? Mandateci il video e ne faremo una star! Avete assistito a qualcosa di bellissimo o di bruttissimo e vorreste che tutti lo sapessero? Ditecelo con le vostre immagini, non aspettiamo che voi. Naturalmente nel sito troverete anche gli articoli già usciti sul nostro giornale cartaceo. Se vedete il sito, in alto troverete le tre province che seguiamo: Venezia, Padova e Rovigo. Per ognuna poi, ci sono diverse edizioni locali del giornale... Una geografia dell’informazione davvero molto interessante che vi può illustrare la cifra concreta del nostro lavoro e anche il suo valore. Ma adesso andate: www.lapiazzaweb.it di Germana Urbani - redazione@givemotions.it

Sempre meno postini in provincia di Venezia. A denunciare una situazione che si ripercuote sull’utenza è stato il segretario del sindacato Uil Poste Daniele Vittone. I dati sono impressionanti : dal 2008 ad oggi a Mestre e provincia i portalettere sono quasi dimezzati. E poi: del 29 aprile 2013 a Mestre e provincia sono stati tagliati quasi 100 portalettere, più del 20% del totale. La situazione è al paradosso: se è vero che la posta è diminuita, è vero che adesso i portalettere recapitano anche pacchi fino a cinque chili (quelli di Amazon, per intenderci), la consegna delle patenti, di atti di messi notificatori e altri tipi di corrispondenza come contratti di aziende telefoniche e raccomandate. Campolongo

PETIZIONE PER FAR RICONOSCERE FIBROMIALGIA E ENCELOFALOMIELITE MIALGICA E’ partita anche in provincia di Venezia, da Campolongo Maggiore, la possibilità di firmare una petizione per chiedere alla Regione Veneto di riconoscere la fibromialgia e encelofalomielite mialgica tra le patologie per cui ottenere la parziale esenzione dalle spese sanitarie necessarie per la cura. A promuovere l’iniziativa è l’associazione Anfisc onlus, che raccoglie le istanze delle persone affette da queste malattie e che ha raccolto già tremila firme nelle province di Padova e Vicenza. Purtroppo chi è affetto da questa malattia oltre a spendere molti soldi per curarsi mensilmente, si trova ad essere disabilitato e quindi impossibilitato a lavorare e a condurre una vita normale.

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DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E

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PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

“NO ALLE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO” “Sono perfettamente d’accordo con gli albergatori di Jesolo e non solo a parole: la Regione del Veneto anche nei fatti sta cercando di opporsi alla nefanda decisione che mette a rischio quella straordinaria risorsa ambientale ed economica che si chiama mare Adriatico”. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, apprezza la posizione assunta ufficialmente dall’Associazione Albergatori di Jesolo, il cui presidente, Massimiliano Schiavon, ha denunciato gli enormi rischi che deriverebbero dalle trivellazioni nell’Adriatico da parte della Croazia, definendole uno “stupro” che potrebbe distruggere “decenni di sforzi per sviluppare il mercato del turismo”. Sanità

A MESTRE OPERERÀ IL ROBOT “DA VINCI”

Regione

Miranese MIRANO Barriere di cemento contro la sosta dei nomadi

SPINEA

ECONOMIA

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Anticorruzione, le segnalazioni sul sito web

S. MARIA DI SALA Veternigo si rifà il look

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

di

Zaia è con Jesolo

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 23 gennaio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

L’export va forte, manca E-commerce

POLITICA

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Bilanci e prospettive dei protagonisti pag.

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CULTURA Scatti di guerra per ricordare

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Comincerà ad operare il prossimo 2 febbraio il primo paziente il nuovissimo robot operatorio “Da Vinci” attivo all’Ospedale dell’Angelo di Mestre che di fato ha dato il via al Centro di Chirurgia robotica Interaziendale della provincia di Venezia. “Aspettatevi molte altre novità - ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia nel preannunciare la prossima attività - nelle tecnologie sanitarie perché, nonostante i brutali tagli orizzontali calati da Roma, la sanità veneta continua ad investire in macchinari, che significano meno sofferenza e meno ricoveri per la gente, interventi e diagnosi vicini alla perfezione, ulteriore innalzamento della già grande professionalità dei nostri medici e chirurghi”.


4 Argomento del mese TRASPORTI ACTV I numeri sono di quelli che contano: 3200 dipendenti, 400 battelli e 650 pullman. L’azienda dovrà recuperare 48 milioni di euro nei prossimi 12 mesi. 18 rappresentano il passivo accumulato e 30 si sommano a questi visto che la Regione li ha tagliati come trasferimenti per il prossimo anno. Ci saranno modifiche alle linee extraurbane da Noale, Scorzè e Preganziol

Il tram arriverà a Ve

di Alessandro Abbadir

Saranno incentivati nei prossimi mesi i prepensionamenti e gli esodi incentivati

Fra gli obbiettivi: l’ammodernamento del parco autobus e la realizzazione di nuovi depositi

I

numeri sono di quelli che contano: 3200 dipendenti, 400 battelli e 650 pullman. Sono le cifre in pillole dell’Actv l’azienda pubblica di trasporto urbano di Venezia terraferma e provincia. La sfida del 2015? Portare il tram a Venezia a Piazzale Roma, entro la fine dell’estate e riuscire a razionalizzare i costi, visto che l’azienda dovrà recuperare ben 48 milioni di euro nei prossimi 12 mesi.18 rappresentano il passivo accumulato e 30 si sommano a questi visto che la Regione li ha tagliati come trasferimenti per l’anno in corso. A spiegare ciò che succederà è il presidente Actv Luca Scalabrin. “La sfida è portare i turisti a Venezia – dice Scalabrin – rendendo la vita a pendolari e residenti la più semplice possibile. Per questo la gestione che già abbiamo in carico delle due linee del tram, rappresenta per noi una scommessa sul futuro. Il tram è un mezzo comodo veloce e che non inquina. I residenti a Venezia si devono rendere conto che i disagi che la città soffre con i turisti sono necessari anche per sostenere servizi di navigazione anti economici. Si pensi che a Torcello sono residenti 23 persone. Queste persone però non possono restare isolate. Per questo le linee Actv spesso anche vuote, devono esserci. Ci sono solo grazie ai biglietti pagati dai turisti. Un altro importante obbiettivo è portare i turisti direttamente a San Marco o al Lido da San Basilio, con delle

motonavi evitando ingorghi e traffico eccessivo sul Canal Grande. Pensiamo poi che riusciremo a portare il bilancio in pareggio nel 2015 con contenuti aumenti dei biglietti e prepensionamenti ed esodi incentivati”. Con l’arrivo del tram a Venezia anche il servizio di trasporto pubblico nella rete urbana di Mestre sarà ricalibrato. “Sarà realizzata - spiega Scalabrin - una rete integrata autobus-tram di facile utilizzo per gli utenti, soprattutto per l’interscambio tra i mezzi di linea tradizionali ed il tram, cercando di eliminare il più possibile le sovrapposizioni dei percorsi degli autobus con quello del tram. Altro passo, oramai prossimo, le modifiche alle linee extraurbane da Noale, Scorzè e Preganziol che si attesteranno tutte a piazzale Cialdini. Interessati quasi 17 mila passeggeri della linea urbana e oltre 7.600 in arrivo dai Comuni di prima cintura”. Il presidente dell’Actv poi punta anche al rinnovo del parco autobus ormai invecchiato e sulla realizzazione di nuovi depositi per i pullman e la dismissione dei cantieri all’Arsenale e della Giudecca. Ma ecco cosa prevede il piano, che scatterà quando in estate, il tram, che oggi collega Favaro a Marghera, si dividerà in due linee, la T1 da Favaro a Venezia passando per piazzale Cialdini e la Tz che da Cialdini porterà a Marghera e al Panorama.

Verranno soppresse la linea 40 Venezia – piazza XXVII Ottobre), la linea 12 (Venezia-via Tevere) e la 12 / (Venezia-Porto di Cavergnago). La linea 7 (Villaggio dei Fiori – Venezia) si fermerà a piazzale Cialdini. Proseguiranno fino a Venezia solo le corse dei pendolari negli orari di punta: dalle 7 alle 9 e dalle 13.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì. La linea 9 che va da San LiberaleMarcon alla stazione delle Ferrovie di Mestre si fermerà in piazza XXVII Ottobre passando per viale San Marco e via Colombo.La linea 13 (Nave de Vero– Vallenari) verrà prolungata a via Porto di Cavergnago. La 19 (Altinia-Venezia) passerà da quattro a tre corse l’ora. La linea 20 (Martellago/Ca’ Lin – Cialdini) prolunga la corsa da via Ca’ Lin a via Tevere. Per la linea 21 (Martellago/ Zelarino – Mestre FS) la corsa da Martellago si ferma a piazzale Cialdini e quella da Zelarino collegherà con stazione di Maerne e a via Tevere. Nuove linee. Sono la 41 e 42, nuove circolari con partenza e arrivo in piazza XXVII Ottobre. La prima, attiva da lunedì al venerdì, collegherà viale Ancona, via Torino, Corso del Popolo, Venezia, San Giuliano viale San Marco. La seconda collegherà a Venezia passando per viale San Marco e San Giuliano e al rientro per via Righi, via Torino e viale Ancona.

AUTOVIE VENETE

Rincari contenuti sulla rete autostradale

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na mezza buona notizia per chi viaggia in autostrada. Con il nuovo anno, i rincari sono arrivati, ma stavolta contenuti sulla rete di Autovie Venete. Gli aumenti dei pedaggi su tutti i tratti della nostra regione non supereranno l’1,5%. In alcuni tratti autostradali, grazie al meccanismo degli arrotondamenti, non si andrà a modificare la tariffa precedentemente in vigore. La norma relativa agli arrotondamenti prevede infatti che fino a cinque centesimi, i prezzi devono essere arrotondati per difetto a zero. Oltre i cinque centesimi vanno arrotondati per eccesso a dieci. Chi desidera conoscere l’importo del pedaggio, può utilizzare l’apposito software presente sul sito. Per utilizzarlo basta collegarsi a www.autovie.it; cliccare infotraffico ; scegliere, nella barra in alto della schermata, la voce “ servizi” e poi selezionare “calcolo pedaggi”. Dopo aver inserito le località, accanto a ogni classe di pedaggio comparirà l’importo per il 2015. Va detto comunque che non tutto ciò che Autovie Venete incassa resta alla concessionaria. Il 2,5% circa va ad Anas; l’ Iva (22%) va allo Stato, un’ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un’altra, è destinata alle spese di manutenzione. Si va dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari: riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o di ripulitura dalla neve; potatura delle siepi, sfalcio del verde, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. A.A.

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Argomento del mese 5 Pendolari

Venezia entro l’estate Progetti futuri Interviene il presidente di Pmv Antonio Stifanelli

Il tram anche a San Basilio, dentro allo scalo marittimo

“P

ensiamo che l’approdo del tram a Piazzale Roma, sia solo il primo passo di un potenziamento del servizio. Stiamo lavorando affinché il tram possa arrivare allo scalo marittimo del Porto di Venezia cioè a San Basilio. Questo permetterebbe di far viaggiare dal capolinea turisti diretti a Mestre o diretti da Mestre alle navi o a Venezia evitando il Canal Grande“. A dirlo è Antonio Stifanelli presidente di Pmv (Società del Patrimonio per la Mobilità Veneziana), la società che ha costruito le attuali 2 linee del tram che poi Actv gestisce. “L’arrivo del tram a Venezia con l’estate – dice Stifanelli - non può essere il punto di approdo finale della mobilità veneziana. Il tram alla Marittima cioè a San Basilio, rappresenterebbe anche la possibilità di ridurre il traffico di auto in entrata e uscita dallo scalo passeggeri veneziano”. Ma Stifanelli non si ferma a Venezia. “Oltre a questa novità – dice Stifanelli – che sarà ovviamente realizzata solo nei prossimi anni, stiamo pensando ad una nuova linea del tram che da Marghera arrivi a Venezia, senza passare per il centro di Mestre”. In questo caso, ad averne benefici saranno soprattutto i residenti sia dell’entroterra e della provincia e quelli della città lagunare che potranno servirsi dei centri commerciali di Marghera nell’area Panorama con un viaggio all’incirca si 10- 15 minuti. Infine ma non ultimo, le percorrenze delle linee circolari Actv del Giracittà, saranno garantite ogni venti minuti anche per la prossima primavera e estate, visto il prevedibile aumento dei flussi turistici, che arriveranno per l’Expo di Milano e il padiglione dell’Expo Veneziano a Marghera. Le linee 5 e 6 - che già attualmente passano ogni venti minuti, grazie ad un accordo fra Comune di Venezia e Actv avranno perciò garantita questa cadenza di orario che pareva essere messa in dubbio negli ultimi tempi.

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A Cavarzere

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Actv, la privatizzazione della linea 80 preoccupa H

a destato allarme anche a Cavarzere la notizia della volontà, da parte della Provincia di Venezia e di Actv, di cedere ai privati la linea 80 che collega Chioggia a Venezia. Quello in questione è infatti un servizio importante anche per i cavarzerani, che utilizzano la linea per giungere a Venezia. Sono infatti molti gli abitanti della zona che usufruiscono di questo servizio di trasporto pubblico gestito dall’Actv, prendendo la linea 80 dalla località Santa Margherita e Codevigo per raggiungere Mestre e Venezia. Diversi gruppi politici si sono attivati chiedendo che venga fatta chiarezza sulla questione, tra questi il gruppo consiliare del Partito democratico di Cavarzere, il quale ha presentato una interrogazione, indirizzata all’assessore ai trasporti, al sindaco e al segretario comunale, firmata dai consiglieri comunali Mauro Contadin, Chiara Tasso, Fabrizio Bergantin e Cinzia Frezzato. “Con la privatizzazione della linea 80 – scrivono i consiglieri democratici – salterebbe l’integrazione con i servizi di Cavarzere, nello specifico le linee 81,82 e 82, mettendo a rischio il trasporto pubblico locale cavarzerano. Chiediamo quali iniziative abbia promosso l’amministrazione comunale di Cavarzere con gli enti locali competenti, a difesa del servizio di trasporto locale per la cittadinanza, e quali azioni intenda intraprendere nei prossimi giorni”. Apertamente contro l’ipotesi di privatizzazione si è subito schierato anche il circolo di Sinistra ecologia e libertà di Cavarzere e Cona. “La privatizzazione della linea 80 creerebbe di fatto seri problemi a tutto il servizio di trasporto pubblico dell’area sud della Provincia di Venezia – afferma la coordinatrice Lisa Armarolli – esprimiamo la nostra netta contrarietà a quanto previsto da Provincia di Venezia e Actv, non devono essere sempre le categorie più deboli e disagiate a pagare in termini di servizi pubblici resi alla collettività”. Nicla Sguotti

Chioggia. Confermato contributo ai pendolari

L

’anno nuovo è portatore di buone notizie per i pendolari chioggiotti. Confermato il contributo per le spese di viaggio sostenute da lavoratori dipendenti e studenti universitari nel 2014. La Giunta comunale ha stanziato la somma di 55 mila euro, rinnovando il bonus a favore dei cittadini obbligati a servirsi dei mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro o l’università durante il 2014. “Nonostante le polemiche sorte sui tagli al settore sociale, l’amministrazione continua a porre la sua attenzione nei confronti delle fasce più deboli, in questo caso dei lavoratori dipendenti e studenti universitari, che devono sobbarcarsi le spese di viaggio per raggiungere la sede di lavoro o di studio – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Tiozzo – Le difficoltà a reperire i fondi continuano ad esserci, ma noi abbiamo preso un impegno con la città e abbiamo deciso di rispettarlo fino in fondo”. Il bando per l’assegnazione dei contributi spesa uscirà nei primi mesi del 2015 e sarà rivolto a tutti i residenti del comune di Chioggia che presenteranno una situazione Isee in corso di validità, non superiore ai 17.500 euro. Per compilare la domanda è possibile ricorrere all’aiuto dei Caaf. Il contributo potrà essere concesso solo se la spesa sarà debitamente documentata da un abbonamento su percorsi superiori ai 20 km, in andata e ritorno, e per almeno sessanta giorni all’anno. Nei primi mesi del 2015, inoltre, sarà assegnato anche il bonus bebè per il quale la giunta comunale aveva stanziato in totale 70 mila euro. Sara Boscolo Marchi


6 Approfondimento Innovazione Sarà attivato un accordo a lungo termine firmato tra l’azienda di Scorzè e la E.On

Energia pulita dalla San Benedetto L’impianto fornirà 100 gigawattora di energia elettrica annui e circa 70 gigawattora di quella termica, oltre a vapore e acqua refrigerata di Alessandro Ragazzo

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ascerà quest’anno alla San Benedetto di Scorzè un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300 tonnellate annue. Questo grazie a un accordo a lungo termine firmato tra l’azienda delle acque minerali e la E.On, specializzata nel realizzare delle soluzioni integrate di efficienza per industrie e non solo. Sarà creato un impianto di rigenerazione da 13,2 megawatt, che farà calare le emissioni di anidride carbonica di 17.300 tonnellate annue: dovrebbe essere il prossimo inverno. Una volta attivo fornirà 100 gigawattora di energia elettrica annui, e circa 70 gigawattora di quella termica, oltre a vapore e acqua refrigerata. San Benedetto ha siglato nel 2009 e rinnovato nel 2011, un accordo con il Ministero dell’Ambiente impegnandosi a ridurre le emissioni di anidride carbonica e definendo un modello virtuoso nel settore delle acque minerali. Insomma, quest’anno la fabbrica di viale Kennedy ha intenzione d’investire. Per il presidente di San Bene-

detto Enrico Zoppas, l’azienda sarà più competitiva. “L’accordo con E.On – spiega il presidente – è volto a ridurre il costo dell’energia e di conseguenza incrementare la nostra competitività. Dal momento che responsabilità ambientale e sostenibilità, costituiscono delle parole chiave per le divisioni del gruppo San Benedetto, siamo molto soddisfatti del risparmio di tonnellate di anidride carbonica raggiunto con la soluzione integrata di E.On. Responsabilità ambientale e sostenibilità sono le parole chiave del nostro gruppo”. San Benedetto, con un fatturato di gruppo di 681,3 milioni di euro e una capacità produttiva in Italia di 17 milioni pezzi al giorno, è l’azienda italiana più importante nell’intero mercato delle bibite analcoliche da quelle gassate al thè, a quelle usate dagli sportivi a ovviamente l’acqua. E’ attiva commercialmente in circa 100 paesi nei cinque continenti. E.On, invece, è tra i più grandi gruppi energetici al mondo a capitale del tutto privato, con più di 62mila dipendenti che operano in Europa,

Russia e Nord America. Nato nel 2000 dalla fusione di Veba e Viag, E.On può contare su un fatturato di oltre 122 miliardi di Euro nel 2013. In Italia, E.On si posiziona tra gli operatori leader nel mercato dell’energia e del gas. “Siamo convinti – osserva il presidente e amministratore delegato di E.On Italia Miguel Antoñanzas – che la generazione distribuita rappresenti un elemento chiave per uno sviluppo energetico sostenibile. Da tempo siamo impegnati nella messa a

punto di soluzioni innovative per rendere più efficiente e vantaggioso l’uso delle risorse energetiche”. E Robert Hienz, sempre di E.On, aggiunge: “Per la nostra società si tratta di un nuovo successo nell’ambito dell’energia distribuita in Italia, dove, grazie alle partnership attivate con diverse aziende, possiamo contribuire allo sviluppo del settore industriale del Paese offrendo risparmi significativi sui costi e riducendo le emissioni di anidride carbonica”.

Cgil

“NEL CALZATURIERO ASSUMETE ITALIANI”

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e imprese calzaturiere per battere il fenomeno dei laboratori clandestini, e per tutelare il Made in Italy, assumano lavoratori italiani e non stranieri. Gli stranieri sono ricattabili e hanno un livello di qualità del lavoro quasi sempre inferiore a quello dei nostri connazionali”. A dirlo è il segretario della Filctem Cgil, Riccardo Colletti. Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta conta quasi 11 mila occupati e 500 aziende a cavallo fra le province di Padova e Venezia. “Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta – dice Colletti – ha anche durante la crisi, dei dati economici invidiabili rispetto ad altri settori. In media i fatturati delle aziende sono cresciuti del 20 - 30 per cento in confronto all’anno precedente. Non si è vista però alcuna assunzione in più, o se ci sono state, si contano sulle punta delle dita. Dove vanno a finire tutti questi guadagni? Speriamo non in commesse a laboratori cinesi, e speriamo neppure in delocalizzazioni“. Una soluzione per tutelare i produzioni locali c’è. “Vanno formate – dice – per tutelare il “Made in Italy”, figure in grado di realizzare un prodotto riconosciuto a livello internazionale. La garanzia arriva dall’assunzione di lavoratori giovani e meno giovani italiani“. A.A.

CRISI CHIUDONO 1700 AZIENDE

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a crisi per le piccole e medie imprese del Miranese e in Riviera del Brenta non conosce tregua. Morde ancora feroce la difficile congiuntura economica in atto, altro che ripresa: dal 2008 ad oggi i posti di lavoro perduti nel territorio sono stati circa 1700 e sono state chiuse quasi 200 piccole e medie imprese, comprese quelle del settore edile. Dati allarmanti quelli che salgono dal Miranese e dalla Riviera e toccano direttamente le famiglie e le imprese. In sei anni è stato perso il 20 % della produzione ed il 25 % del fatturato. L’unico segno positivo è quello dell’export, che negli ultimi due anni è salito del 3 %. E’ quanto emerge da un’indagine effettuata da Apindustria, l’associazione delle piccole industrie di Venezia e presentata alla fine dello scorso anno dal direttore Pier Orlando Roccato e dall’ex presidente della Commissione lavoro della Provincia di Venezia, Roberto Dal Cin. Lo studio riguarda le imprese dei settori meccanico, manifatturiero, gomma plastica, chimico ed edile, i comuni interessati sono invece quelli dove si produce maggiormente lavoro, ovvero Mirano, Spinea, Dolo, Santa Maria di Sala, Mira e Pianiga. Non un distretto qualsiasi dunque, ma uno dei più importanti: solo quella Salese risulta infatti essere la seconda zona artigianale della provincia, dopo Porto Marghera. Almeno prima della crisi. Un grido d’allarme che sale dal territorio in questo inizio d’anno, per invertire una tendenza del tutto negativa e provare almeno a frenare la perdita di fatturato e posti di lavoro. “Le politiche messe in atto

da parte del Governo attuale e dei precedenti non sono mai state efficaci – afferma Roccato – il Job Act’s tanto decantato, non ha alcun piano di rilancio per le nostre imprese. Non si stanno liberando risorse per sviluppare l’industria, non si intravvede l’abbassamento della pressione fiscale e nemmeno una politica del credito atta ad agevolare gli investimenti”. Per Roccato tutto questo è un peccato, anche perché la realtà del Miranese ha molte potenzialità: “Siamo ancora in tempo per rialzarci e ripartire, ma in tempi brevissimi dobbiamo attivare riforme per incentivare il lavoro: cuneo fiscale e incentivi alle imprese”, aggiunge il direttore di Apindustria Venezia. “Da tempo, durante gli incontri con gli imprenditori del territorio – ha affermato inoltre dal Cin – è emerso che, oltre alla crisi, le imprese sono subissate da un fisco e una burocrazia che non dà tregua. E inoltre chiediamo a viva voce una concreta politica del credito finalizzata a investire su sviluppo e ricerca, aiutando le imprese a crescere e non investire solo sui bilanci. Il tempo, ormai, stringe”. F.D.G.



8 Mirano Territorio

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Intervento

Economia Arrivano due importanti contributi dalla Regione Veneto

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

Expo, si punta su ville e commercio di Filippo De Gaspari

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340 mila euro per l’abbellimento dei parchi storici Belvedere-25 Aprile e villa Giustinian Morosin

irano parte in anticipo per l’Expo 2015: il nuovo anno si apre, infatti, con la notizia di due importanti contributi della Regione Veneto destinati al Comune di Mirano. L’ultimo giorno dell’anno sono infatti arrivate due comunicazioni che annunciano il finanziamento di altrettanti progetti elaborati e presentati nei mesi scorsi dall’ente locale. La prima riguarda l’approvazione di un sostegno da 340 mila euro al progetto “Interventi mirati al miglioramento dei parchi storici Belvedere-25 Aprile e Villa Giustinian Morosini”. Le opere oggetto del contributo, riguardano l’eliminazione degli ostacoli fisici che limitano o impediscono la piena mobilità degli utenti e in particolare dei soggetti con ridotta o impedita capacità motoria e l’introduzione e installazione di accorgimenti e segnalazioni per l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo, in particolar modo per i non vedenti e gli audiolesi. Il contributo era stato richiesto nell’ambito dell’Ipa, l’Intesa programmatica d’area dei sette comuni del Miranese, a seguito di un bando regionale per la programmazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Beneficiario, appunto, è il Comune di Mirano, dato che il progetto presentato prevede la realizzazione di strutture per rendere della giunta regionale annuncia un finanziamento di accessibili i parchi storici e Villa Giustinian Morosini, 369.875 euro per il progetto pilota “Mirano: cultura la quale potrà diventare un’atshopping ed enogastronomia”, trezzata sede espositiva. “Sia- Il progetto “Mirano: presentato dal Comune in collamo soddisfatti – commenta il cultura shopping ed borazione con Confcommercio sindaco Maria Rosa Pavanel- enogastronomia”, del Miranese e Confesercenti di lo – perché questo è il primo sarà finanziato con Venezia, nell’ambito dell’indiviprogetto concertato nell’ambito 370 mila euro duazione dei nuovi distretti del dell’Ipa che ha ottenuto un commercio. Sono previsti sia finanziamento per il Comune di Mirano. Gli spazi interventi strutturali, che riguardano l’accessibilità e saranno messi a disposizione dell’intero territorio l’arredo urbano (ad esempio si ipotizza di realizzare miranese, anche in prospettiva della declinazione uno spazio polifunzionale nella corte di Villa Errera), veneta dell’Expo 2015”. La seconda comunicazione sia interventi di promozione del distretto del com-

AMBIENTE

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La corte della villa Errera dove si realizzarà uno spazio polifunzionale

mercio (ad esempio azioni che riguardano il marketing urbano e territoriale, veicolati dalle presenze culturali e dalle eccellenze territoriali del distretto) e di miglioramento dei servizi legati all’accoglienza turistica. L’area interessata è quella del centro storico allargato, da via Mariutto a via Gramsci, da via Vittoria a via Cavin di Sala. L’operazione è finalizzata a creare una rete di cittadini e imprese per accrescere l’attrattiva del territorio. Tra i partner ci sono anche Pro Loco Mirano, Ascom Servizi, Cna-Confederazione nazionale dell’artigianato, Cgia-Associazione artigiani piccole imprese, Cia-Confederazione italiana agricoltori, Coldiretti, la Filarmonica di Mirano e altri.

di Paolo Spagna*

segue da pag.

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Nulla! Anzi, con l’approvazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici delle modifiche alle Norme Tecniche per le Costruzioni, norma fondamentale per la sicurezza delle persone, di fatto si è registrato un grosso passo indietro rispetto alla consapevolezza che il rischio sismico passa inevitabilmente dalla conoscenza geologica del territorio, introdotta con le norme post Irpinia. In questi giorni si torna quindi a parlare nuovamente di normativa sismica e di adeguamento alle reali condizioni di rischio della penisola, dopo che ogni evento calamitoso (San Giuliano di Puglia, L’Aquila, Emilia-Romagna, etc.) ha dimostrato la carenza e l’inefficacia dei provvedimenti fin qui adottati. Nel nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni, peraltro cogenti dal 1° luglio 2009, si è infatti preferito trovare un illogico compromesso per gli edifici esistenti, che richiederanno così un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo, tralasciando completamente la conoscenza puntuale delle condizioni geologiche del sito, che rappresentano, invece, le condizioni principali per la propagazione delle onde sismiche. Un testo che alcuni, imprudentemente o strumentalmente, hanno definito “un grande passo verso le normative europee (…)”, “(…) una soluzione che rende più semplici gli interventi sugli edifici esistenti”, senza considerare, però, che in Europa non esistono Paesi con una sismicità pari a quella italiana e soprattutto con un patrimonio edilizio, storicomonumentale, così ricco e numeroso. Tra l’altro, si registra spesso in giro per l’Italia che gli edifici maggiormente datati sono proprio quelli che ospitano istituti scolastici e quindi con un rischio elevatissimo, un esempio che da solo è sufficiente a far capire come le scelte operate dal Consiglio superiore lavori pubblici siano del tutto antitetiche rispetto a quanto auspicato da Pertini 34 anni fa. Purtroppo, il grido di allarme dei geologi è tanto forte quanto inascoltato.

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

Protocollo per la rigenerazione ambientale

UN CONTRATTO DI FIUME PER IL MUSON

on è più il tempo di ignorare un luogo per preservarlo, ma è necessario viverlo e amarlo per curarlo”. Con questo slogan l’associazione miranese “Punto d’incontro” ha promosso due incontri pubblici sul fiume Muson, per intraprendere la strada dell’apertura di un contratto di fiume. Si tratta si un protocollo, con valenza giuridica, finalizzato alla rigenerazione ambientale del bacino idrografico del corso d’acqua miranese. Tra i relatori delle serate, l’ingegner

Giuseppe Baldo ha informato i presenti delle opportunità e difficoltà derivanti dall’attivazione di una simile opportunità: mettendo a dialogare enti, amministrazioni e associazioni si potrebbe infatti arrivare a un progetto condiviso di maggior salvaguardia e fruizione del fiume di Mirano. Anche il dottor Carlo Casoni, del Consorzio di bonifica Acque Risorgive e l’assessore comunale alle Politiche ambientali Federico Vianello, si sono complimentati per l’iniziativa. “Punto d’incontro” ha già preso

contatti con altri gruppi, comitati e associazioni miranesi, disposti a continuare a divulgare il tema e a difendere e promuovere il fiume. Diversi i cittadini di Mirano e dei comuni limitrofi che frequentano il Muson e lo amano e che vorrebbero delle sponde meglio mantenute, dei percorsi segnalati, il collegamento con altre aree verdi cittadine, la creazione di zone di rispetto per flora e fauna, la fruibilità canoistica, la sua valorizzazione dal punto di vista storico culturale utilizzando le competenze

di tanti appassionati studiosi. Obiettivi possibili attraverso la stipula di un contratto di fiume, che “Punto d’incontro” si pone ora come obiettivo per rilanciare la conoscenza, il recupero e la fruibilità del “canale di Mirano” e delle bellezze lungo il suo percorso. F.D.G.

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Mirano 9 Sicurezza Il sindaco Pavanello trova una soluzione dopo le richieste dei cittadini

Barriere di cemento contro i nomadi Un muretto divide ora il parcheggio dalla strada d’accesso che collega via Cavin di Sala a via Matteotti

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di Filippo De Gaspari

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isolto il problema dello stazionamento continuo dei nomadi allo stadio di Mirano. Dopo inutili sopralluoghi e ordinanze, il Comune sceglie la via più immediata: barriere in cemento. In pratica un muretto divide ora il parcheggio, diventato campeggio abusivo, dalla strada d’accesso che collega via Cavin di Sala a via Matteotti. Nei giorni prima di Natale è stata infatti posizionata una fila di “new-jersey”, solitamente utilizzati per i cantieri stradali. La soluzione è drastica, ma appare l’unica in grado di funzionare: le barriere, infatti,

Lutto

non si possono spostare, e sostituiscono i vecchi archi metallici divelti in precedenza. Ora i mezzi con sagoma superiore a quella di un’auto non possono di fatto più entrare nel parcheggio, mentre le vetture potranno continuare a farlo, accedendo attraverso i due portali in ferro. Si conclude così, si spera definitivamente, la lunga polemica che aveva riguardato la zona degli impianti sportivi. Area per manifestazioni e sagre d’estate, campo nomadi improvvisato d’inverno, nonostante un’ordinanza che da anni vieta lo stazionamento in tutto il territorio comunale.

Comunque un nuovo disagio per i residenti, che erano arrivati a denunciare, anche con foto, situazioni di sporcizia, aiuole utilizzate come gabinetti e carenza di igiene in tutto il quartiere, tra l’altro continuamente frequentato da giovani, per la presenza delle scuole e degli impianti sportivi. Comune e forze dell’ordine avevano provato in tutti i modi a invitare i nomadi, arrivati con una carovana variabile dai 10 ai 20 camper, a lasciare la zona, ma invano. Gli ospiti tuttavia non avevano mai stabilito un vero e proprio accampamento, ma si erano posizio-

ADDIO ALL’ASSESSORE AL TURISMO LAURO SIMEONI

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omune in lutto per la prematura scomparsa dell’assessore Lauro Simeoni, che deteneva le deleghe alle Politiche per la sicurezza, Protezione civile e Turismo. Simeoni, 60 anni, è mancato in seguito a una grave malattia che l’aveva colpito oltre un anno fa. Unanime il cordoglio di amministratori,

nati solamente “in sosta”. Furbescamente, erano trascorsi i giorni, tra ripartite e ritorni, nuove soste di poche ore, viavai continui per aggirare controlli e ordinanze di sgombero. Ci avevano pensato i residenti (e alcuni militanti della locale sezione della Lega Nord) a fotografare e segnalare al Comune la sporcizia e l’utilizzo di alberi e verde pubblico come latrine. A dicembre leghisti e residenti avevano addirittura inscenato un blitz, transennando simbolicamente l’area e i nomadi.

cittadini e associazioni: “La morte dell’assessore Simeoni è per me, per gli altri membri della giunta, i membri del Consiglio e i dipendenti del Comune, un terribile dolore – è stato il commento del sindaco Maria Rosa Pavanello – con tutti, il nostro Lauro faceva emergere la propria spontaneità, una grande disponibilità e profonda e sincera lealtà. Tutto ciò accompagnato e nobilitato dalla sua proverbiale schiettezza e dalla capacità di sdrammatizzare, sempre pronto a una battuta di spirito, a

A fine anno la soluzione: 200 metri lineari di “new-jesery” per recintare il parcheggio e rendere impossibile il ritorno ai caravan. Ottomila euro il costo complessivo dell’intervento. Con le prossime sagre basterà un muletto per rimuoverli temporaneamente e poi rimetterli al loro posto a manifestazione conclusa. Con la speranza di non doverlo fare, però, in tutti i parcheggi, visto che ormai la tattica dei nomadi sembra essere quella del viavai continuo, senza accampamenti fissi.

strappare un sorriso, con intelligenza e tatto. Ci mancherà per la competenza, la passione e il rigore che metteva nel suo ruolo di amministratore. Nelle tematiche che lo riguardavano e più lo interessavano, come ad esempio la sicurezza, la legalità, come in ogni altra problematica, che si trovava ad affrontare e risolvere per la propria città. Una città che oggi, unita, lo piange, lo saluta con affetto e lo ringrazia con riconoscenza per quanto ha saputo darle”. F.D.G.

Maerne. Annuncio dell’Avis

NEL 2016 LA LUCCIOLATA FINALE A MAERNE

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n appuntamento che attrarrà almeno 5 mila persone. A gennaio del prossimo anno sarà Maerne ad organizzare la Lucciolata finale, che chiuderà l’anno in corso a favore della “Via di Natale” di Aviano (Pordenone). E’ stata Gianna Moras dell’Avis di Maerne e Olmo a dare la notizia nel corso dell’ultima Lucciolata, la sedicesima, che si è svolta nella frazione di Martellago lo scorso 4 gennaio ed era collegata alle iniziative del Presepio Vivente. Così l’atto finale si terrà nel 2016, con un anno in anticipo rispetto a quanto si pensava fino a pochi mesi fa: ora è arrivata l’ufficialità. La data precisa non è ancora stata resa nota, ma i partecipanti arriveranno da tutto il Triveneto, e i prossimi mesi serviranno a mettere in moto la macchina organizzativa per ospitare al meglio queste persone, compresi i punti di ritrovo dove lasciare autobus e macchine. Sarà una domenica tutta a favore della “Via di Natale”, che ogni anno, nei suoi 46 alloggi, accoglie quasi 2000 malati, di cui quasi 200 terminali. Molti anche gli stranieri che vengono a curarsi, a testimonianza di una struttura d’eccellenza. L’hospice ha iniziato ad operare nel luglio del 1996, in un piano attrezzato apposta della “Casa via di Natale Franco Gallini”. L’esigenza di attivare il servizio di assistenza il servizio era partita dalla presa di coscienza di un problema che si presenta e richiede una risposta adeguata alla condizione di disagio,

sofferenza e abbandono in cui possono trovarsi, alla fine della loro vita, i malati oncologici. Gli scopi principali della “Via di Natale”, infatti, sono sostituire la casa del malato creando intorno a lui ed ai suoi familiari un clima di grande solidarietà e di serenità, fino al momento della morte, permettere alla famiglia un sollievo momentaneo dall’impegno assistenziale quando, per varie necessità, non sia più in grado di sopportare da sola e consentire brevi ricoveri di pazienti curati a domicilio per far fronte a situazioni acute di crisi o di difficile controllo dei sintomi. L’assistenza è riservata a tutti i malati di cancro (anche di età pediatrica) in fase terminale di malattia. “Fra un anno avremo la Lucciolata finale – spiega Moras – e sono convinta che il Comune sarà al nostro fianco e ci darà una mano. Sarebbe dovuta tenersi nel 2017, ma ci è stato chiesto di anticiparla di un anno. Grazie a chi ci sostiene ogni anno in questa iniziativa partita nel 2000”. Nella struttura di Aviano non passa giorno in cui non arrivino richieste d’aiuto. “E noi continuiamo nel nostro lavoro – aggiunge il consigliere della “Via di Natale” Sergio Zanchettin, mentre il parroco di Maerne don Paolo Magoga fa sapere che presto sul pullmino usato per il trasporto dei bimbi dell’asilo, comparirà la scritta dell’Avis. “Assieme alla Lucciolata – spiega – è un modo di dire alla gente di credere nella solidarietà”. A.R.

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10 Mirano La provocazione L’iniziativa di Marco Bonato amministratore delegato di Mac Consulting Group

Si esibisce nudo per lottare contro il cancro

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di Filippo De Gaspari

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l tormentone di fine 2014 e di inizio 2015? A Mirano è nel segno della solidarietà. A lanciarlo è Marco Bonato, imprenditore miranese, amministratore delegato di Mac Consulting Group, da tempo in lotta contro il cancro. Nei giorni prima di Natale ha lanciato su Facebook la campagna: “Esibizionisti a nudo contro il cancro”, facendosi fotografare senza veli e lanciando una sorta di catena sul web, nominando amici e conoscenti per invitarli a spogliarsi. L’idea non è poi così diversa dall’Ice Bucket Challenge, la secchiata d’acqua ghiacciata che quest’estate trovò proseliti in uomini e donne famosi dello spettacolo e della politica, anche a livello locale. In quel caso l’obiettivo era raccogliere fondi contro la Sla. Ora parte proprio da Mirano un’iniziativa simile, il cui scopo è sensibilizzare alla lotta contro il cancro. L’idea è quella di mettersi a nudo, esattamente come ti lascia il cancro, senza vergogna di mostrarsi per quel che si è. E’ lo stesso Bonato a spiegare le sue intenzioni: “Esibizionisti a nudo contro il cancro vuol essere un modo di sensibilizzare le persone, mettendosi a nudo in una foto, per mettere a nudo tutte le sensazioni che chi, come me, è malato di cancro, spesso è portato a nascondere, a parlarne sottovoce, avendo come unico risultato la chiusura in se stessi e l’aumento della paura. La foto è solo un simbolo, il viso girato a destra mette in evidenza la spalla rovinata dall’intervento, gli occhiali da sole proteggono dalla luce l’occhio rovinato, la sigaretta in

Recentemente Bonato ha scritto il libro “Cancro? Ma se sono dei gemelli” bocca è una provocazione. Il fisico nudo spesso porta a vergognarsi dei difetti, avere il cancro spesso fa lo stesso effetto e non è giusto. Mi è stato detto che uso la mia malattia come una scusa: può essere, ma la scusa è quella di riuscire a superarla, ed io lo so fare così”. La campagna ha subito avuto successo tra gli amici e i conoscenti di Bonato, superando in fretta anche i confini di Mirano. Gli obiettivi dei nuovi esibizionisti del web per solidarietà è sempre lo stesso: dimostrare solidarietà a Marco, posando in una foto, esattamente come sta facendo lui. Far uscire allo scoperto una malattia per la quale spesso ci si vergogna, si cede, non si combatte, cominciando a sfidare il tabù della propria nudità, delle imperfezioni fisiche, dei difetti che ognuno possiede. Infine far conoscere la vita di Marco e il suo libro “Cancro? Ma se sono dei gemelli”, scritto

Con le festività lanciata su Facebook la campagna: “Esibizionisti a nudo contro il cancro”

L’immagine provocatoria della campagna su Facebook di recente per parlare proprio della malattia e il cui ricavato verrà devoluto interamente alla fondazione Città della Speranza di Padova. Non mancano tuttavia le polemiche: il popolo del web si è subito diviso tra favorevoli e contrari, e qualcuno è addirittura arrivato a segnalare le foto per possibili contenuti offensivi. Bonato, tuttavia, non si scompone: “A chi mi segnala vorrei solo dire di mettersi le mie scarpe e percorrere la mia strada. Vinco io comunque”. Solidarietà

UN AIUTO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

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ielorussia, Mongolia, Ucraina: realtà lontane dal nostro paese, da tempo oggetto di attenzioni da parte dell’Associazione Bambini di Chernobyl. Il gruppo però guarda anche entro i confini di casa nostra: a Natale raccolti viveri e generi di prima necessità per i più bisognosi di Mirano e dintorni. Non solo progetti sanitari e di accoglienza di minori, aiuti e carichi umanitari diretti verso l’Oriente, dunque. L’associazione si è fatta carico anche delle situazioni di povertà e bisogno che stanno colpendo migliaia di famiglie e anziani in Italia. “Il contatto con undici parrocchie del nostro territorio miranese – spiega il presidente dell’associazione, Roberto Salviato – ha reso possibile la collaborazione per la distribuzione di 110 pacchi di generi alimentari da distribuire proprio in occasione delle festività natalizie a famiglie e anziani. Certo, è una piccola risposta al forte bisogno di aiuto che quotidianamente incombe nelle nostre comunità, ma l’associazione, con questa azione, ha intrapreso un atto che potrà ripetere nel nostro territorio miranese, grazie alle donazioni di singoli cittadini su pasta ed altri alimenti e l’impegno assiduo dei soci al recupero di risorse”. F.D.G.


Spinea 11 Anti corruzione L’iniziativa dell’assessorato all’Innovazione

Trasparenza amministrativa, il cittadino è tutelato

Nel 2014, 250 ragazzi delle scuole medie hanno partecipato a incontri ad hoc di Filippo De Gaspari

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a trasparenza amministrativa diritto del cittadino. Parte da questo presupposto l’iniziativa dell’assessorato all’Innovazione, che ha portato alla pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, della prima relazione del Responsabile dell’anticorruzione relativa al 2014. In modo semplice e chiaro, attraverso uno schema predisposto dall’Autorità nazionale anticorruzione, tutti i cittadini possono ora approfondire gli strumenti che il Comune ha attuato per promuovere la cultura dell’integrità. Non mancano le novità, come il coinvolgimento delle scuole e la possibilità, per ogni cittadino, di segnalare direttamente sul sito, come fosse un disservizio, qualsiasi presunta forma di corruzione, conflitto di interessi o mala amministrazione all’interno della struttura comunale. “Su questo fronte – spiega l’assessore Emanue-

le Ditadi – abbiamo lavorato molto insieme a scuole e associazioni perché la trasparenza è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, integra il diritto a una buona amministrazione e concorre alla rea-

Sul sito del Comune è possibile segnalare i casi di cattiva amministrazione lizzazione di un’amministrazione al servizio del cittadino”. La trasparenza, spiegano dal Comune, favorisce il diffondersi di forme di controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche, promuovendo la cultura dell’integrità: per questo oltre 250 ragazzi delle scuole medie hanno partecipato a incontri ad hoc

dove hanno sperimentato la totale accessibilità delle informazioni contenute nel sito e approfondito il ruolo dell’anticorruzione. A ognuno di questi giovani e alle loro famiglie il Comune ha inoltre fornito un vademecum, poi inviato anche a tutte le associazioni del territorio. I giovanissimi cittadini hanno così analizzato il sito istituzionale, approfondendo tutte le potenzialità offerte dalle varie sezioni: organizzazione, bilancio, governo del territorio, informazioni ambientali. E concludendo il loro lavoro con un gioco di ruolo, per consolidare le informazioni in loro possesso. Per promuovere ancora di più la cultura dell’integrità, da agosto sul sito istituzionale, direttamente sulla home-page, i cittadini possono trovare un canale dedicato alle segnalazioni di cattiva amministrazione, conflitto di interessi, corruzione, denomina-

Il municipio di Spinea to “Anticorruzione”. “Si tratta di un modo semplice e veloce – spiega Ditadi – pensato appositamente per i cittadini, i professionisti, le aziende. Con questo sistema vogliamo attivare un “ascolto” sempre più puntuale ed efficace che diventa strumento agile di controllo rispetto ad eventuali episodi di mala gestione o conflitto di interessi. Il tema che ci sta a cuore è rafforzare la fiducia con il cittadino rispetto all’amministrazione della

città”. L’aspetto nuovo promosso dal Comune è quello di creare un canale direttamente in homepage, garantendo così la massima visibilità e semplicità d’utilizzo rispetto a un obbligo legislativo. Al momento nessun comune capoluogo di provincia del Veneto, né altre grandi enti locali, hanno scelto di dare una tale rilevanza nella homepage dei propri siti al tema dell’anticorruzione.

TERRITORIO Trasporti

E’ SCONTRO SUGLI ORARI DEI BUS SOSTITUTIVI

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us sostitutivi durante le feste, ma i pendolari insorgono: “Presi in giro con la navetta: parte tre minuti prima dell’unico treno rimasto”. Così Natale è diventato il pretesto per un nuovo scontro tra viaggiatori e Regione sull’utilizzo dei regionali a Spinea. Il nuovo capitolo della saga dei pendolari della linea Venezia-Bassano, è andato in scena durante le feste, quando sono stati sospesi, per la chiusura delle scuole e di molte aziende, i treni navetta tra Mestre e Noale: per questo motivo la Regione ha predisposto bus sostitutivi per andare incontro alle esigenze dei pendolari. Fin qui nulla di male, anzi: i disagi però sono parsi tutt’altro che superati. Proprio da Spinea è stato il locale comitato di pendolari a contestare quello che ha definito l’ennesimo pasticcio e spreco di soldi: “E’ previsto l’arrivo della navetta a Spinea ai minuti 37 e, paradossalmente, appena tre minuti prima dell’arrivo del treno Castelfranco-Venezia, l’unico con fermata a Spinea – fa notare il portavoce Nicola Barbiero – un po’ meglio la situazione nella tratta contraria. Ringraziamo la Regione per il servizio messo a disposizione, ma questo dimostra come il mancato confronto porti a investire in modo superficiale le risorse che, soprattutto in questo momento, sono rare”.

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12 Spinea Unione dei Comuni Dopo le proteste a Mirano il malcontento arriva a Spinea

Vigili urbani, l’agitazione continua Mauro Armelao (Fratelli D’Italia) invita gli agenti della polizia locale ad uno sciopero bianco per protesta di Filippo De Gaspari

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pinea guida ancora la protesta dei vigili dell’Unione. Nel municipio dove è di fatto partita l’agitazione degli agenti di tutto il Miranese, che ha portato, prima di Natale, alla manifestazione in piazza a Mirano, ora prende corpo anche lo scontro politico più aspro sul destino del comando unico. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Mauro Armelao, tuona contro il nuovo ente territoriale e lancia la provocazione: “Sciopero bianco dei vigili”, in pratica al lavoro, ma senza finalità economiche. “Questa Unione è partita male e proseguita peggio – afferma Armelao – lo stato d’agitazione del personale delle polizie locali è sacrosanto. A Spinea, l’unico comune ad avere i vigili armati, il personale si trova ora a deporre l’arma in dotazione individuale in attesa che, forse, anche l’Unione dei comuni del Miranese decida di armare la polizia locale alle proprie dipendenze. Intanto i nostri agenti non potranno più essere impiegati nella fascia oraria che va dalle 22 alle 6. E attenzione perché i verbali al codice della strada,

se non aggiornati con la nuova intestazione Unione dei Comuni, potrebbero anche essere considerati nulli”. Da qui la provocazione: “Trovo nel bilancio di previsione un milione e mezzo di euro di incassi che dovranno arrivare dalle contravvenzioni. Allora invito gli agenti a fare lo sciopero bianco: fare cioè il loro dovere come sempre, garantendo tutti gli interventi e i servizi, ma azzerando le statistiche così da non far risultare gli incassi”. Il sindaco Silvano Checchin non ci sta e contrattacca: “Che un agente di polizia inviti agenti di polizia locale a fare lo sciopero bianco mi lascia alquanto perplesso – afferma – ad ogni modo il preventivo in bilancio è quello incassato a consuntivo 2014, nulla di più, nulla di meno. Detto questo ricordo ad Armelao che già da tempo il turno serale è sospeso per mancanza di fondi e l’Unione potrà solo che permetterci di ripristinarlo. La deposizione dell’arma è temporanea e funzionale a questo passaggio”. Intanto, dopo la manifestazione di Mirano che li ha visti scendere in piazza, con striscioni, fischietti

SPRECOZERO IL COMUNE ADERISCE

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l Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione al protocollo “Sprecozero.net”. Il sì è arrivato nella seduta del 19 dicembre: dopo aver firmato già nel 2012 l’accordo promosso dal Comune di Trieste contro lo spreco alimentare. Spinea è tra i primi ad aderire alla Rete nazionale degli enti territoriali contro lo spreco (cibo, energia, suolo). Il protocollo è stato sottoscritto lo scorso 24 novembre a Bologna, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare (rappresentato dal Ministro Galletti), dall’Anci, l’associazione dei comuni italiani e dall’associazione Sprecozero.net (rappresentata dai soci fondatori, il Comune di Sasso Marconi e Last Minute Market, società dell’Università di Bologna). Anche l’Expo 2015 avrà come tema centrale la sostenibilità alimentare, attraverso una programmazione per la promozione dell’agricoltura sostenibile e del contrasto allo spreco alimentare. Molteplici le azioni previste dal protocollo. In particolare in queste ultime settimane l’assessorato all’Ambiente ha promosso nelle scuole un concorso, ricadente negli obiettivi del Patto dei sindaci per la riduzione del 20% di Co2 entro il 2020, dedicato proprio al contrasto allo spreco alimentare. “C’è già stato un primo incontro con i docenti per avviare tutto il lavoro da svolgere nelle classi – spiega l’assessore Stefania Busatta – e quest’anno ci saranno esperti di Action Aid che gratuitamente metteranno a disposizione la loro specifica esperienza. Gli elaborati prodotti dagli studenti, mediante approfondimenti

Vigili urbani al lavoro

e scatoloni vuoti a simboleggiare il contenuto del nuovo ente, agli agenti di Spinea, Mirano, Noale, Martellago, S. Maria di Sala e Salzano ha risposto il presidente dell’Unione, Alessandro Quaresimin: una lettera la sua che richiama in ballo proprio Spinea, come traino di quella che sarà la nuova polizia locale del Miranese. Per un semplice motivo: sarà proprio Spinea a portare il Miranese dentro la convezione già in atto con Venezia, centrale operativa unica e che fornirà pure il comandante. “Ho visto prese di posizione incomprensibili e in alcuni casi strumentali – afferma Quaresimin – anche se forse c’è stato un difetto di informazioni. Ad ogni modo è bene che si sappia che ciascun corpo di polizia locale continuerà a operare nell’ambito del territorio di appar-

tenenza e avendo come sede iniziale lo stesso comando comunale di polizia locale e come responsabile territoriale colui che svolgeva le funzioni di comandante. L’Unione subentra nelle convenzioni già in essere, a cominciare da quella tra il Comune di Spinea e quelli di Venezia e Marcon. Il fatto che Venezia metta a disposizione la propria struttura, permetterà di ridurre l’impegno amministrativo in ufficio dei nostri agenti, a favore di una maggior presenza nel territorio. E in prospettiva potranno essere valutate altre collaborazioni, come quella di utilizzare la centrale unica operativa di Venezia, ottimizzando spazi, strumentazioni e procedure per avviare, ad esempio, progetti di videosorveglianza e aumentare le pattuglie di controllo del territorio”.

TERRITORIO Piazza Marconi

L’ABBATTIMENTO DEI PINI È CONCLUSO

o sperimentazioni, saranno valutati da una apposita commissione. L’obiettivo è da un lato sensibilizzare i più giovani e dall’altro coinvolgere le famiglie. Inoltre aderire alla rete nazionale degli enti territoriali contro lo spreco a 360 gradi ritengo sia il miglior strumento per ottimizzare risorse ed energie e per raggiungere al meglio obiettivi così importanti”. Obiettivo di Sprecozero.net è procedere al monitoraggio delle attività avviate nei vari enti, attivando pratiche antispreco, che potranno consistere in indagini di mercato, confronto di preventivi, delibere e mettere così i comuni e chi vi opera nelle migliori condizioni di lavoro, evitando perdite di tempo ed errori. “Lo spreco – spiegano dal Comune – alimentare ma non solo, è inaccettabile dal punto di vista etico, economico, sociale e culturale”. Nei mesi scorsi di questi temi si è parlato a Spinea anche in occasione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. In particolare il 4 dicembre si è tenuta la conferenza “Mangiare bene per vivere meglio e lasciare qualcosa per gli altri”, con l’associazione “Un’altra idea di mondo”, dedicata proprio al tema F.D.G. dello spreco alimentare.

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l Comune termina l’abbattimento degli ultimi pini marittimi in piazza Marconi, tra propositi di riqualificazione urbanistica e polemiche degli ambientalisti. L’epilogo a Natale, quando gli ultimi 5 pini rimasti, dopo le polemiche per il taglio dei primi 8 nei mesi scorsi, sono stati segati e verranno ora sostituiti da carpini e tigli, in tutto 14 nuovi alberi, ma ovviamente giovani e dunque ancora non in grado di assolvere alle loro molteplici funzioni. Della sorte dei pini marittimi si era discusso, polemizzato e manifestato a lungo nei mesi scorsi: contrari soprattutto gli ambientalisti, per i quali il taglio dei pini è l’ennesimo scempio per una città che di tutto ha bisogno tranne che di sostituire pini storici e in salute con albe-

Gli alberi abbattuti in piazza Marconi relli giovani e di nessuna utilità ambientale. In disaccordo il Comune, per cui invece i lavori rispondo a un diverso disegno urbanistico della città. “I lavori permetteranno al parcheggio della piazza di diventare un’area polivalente per ospitare manifestazioni e cerimonie pubbliche, con uno spazio di oltre 2 mila mq – fanno sapere dal municipio – i pini tra l’altro hanno dissestato strada e marciapiedi, rendendoli pericolosi. Inoltre, lungo via Roma, provocavano problemi di oscuramento dell’illuminazione, mentre nel parcheggio le radici avevano invaso i pozzetti, rendendo difficile lo scolo delle acque bianche, con continue spese per i sottoservizi. I nuovi alberi risolveranno questi inconvenienti e creeranno una nuova

Sicurezza

ARRIVANO I GRUPPI DI VICINATO

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i affacciano anche a Spinea i primi gruppi di controllo del vicinato. Nelle scorse settimane i primi incontri spontanei tra cittadini interessati a importare in città l’esperienza già divenuta realtà in molte città europee, oltre che nella vicina Mira, si è incontrato per definire le modalità di coinvolgimento e stabilire una strada per arrivare al più presto anche a Spinea alla creazione di un’associazione apposita. Stabilito soprattutto lo spirito dell’iniziativa: ridare coscienza civica ai cittadini per promuovere un aiuto capillare su tutto il territorio di Spinea, cercando di controllare le case a vicenda e ridare così sicurezza ai quartieri. Il gruppo, che si è già definito apartitico, apolitico, senza colore e bandiere, ha già avuto modo di trovarsi in due occasioni, nell’ultima delle quali è intervenuto uno dei promotori dei Gruppi di controllo del vicinato di Mira, partiti di recente, per portare l’esperienza già rodata e le modalità operative da attuare. Poi si procederà con l’individuazione di un coordinamento e le aree di Spinea dove iniziare l’esperienza del cosiddetto “neighbourhood watch”, la vigilanza di vicinato. L’obiettivo è coinvolgere il maggior numero di persone per creare presto i primi quartieri vigilati dai cittadini stessi, secondo le regole stabilite dalle associazioni di F.D.G. controllo dei vicinato. Dai la tua opinione su questa notizia su:

I lavori permetteranno al parcheggio di diventare un’area polivalente barriera allo smog”. In via Matteotti dunque si è decisa la piantumazione di carpini bianchi, con chioma a sviluppo verticale e radici che non interferiranno con i marciapiedi e i sottoservizi. Lungo via Roma invece si darà vita a un piccolo boschetto di tigli. Resta critico il comitato Difesa Ambiente e Territorio, che con Legambiente del Miranese aveva contestato duramente l’abbattimento dei pini, lanciando una raccolta di firme e inscenando un flash-mob in piazza: “Non ci è piaciuto fin dall’inizio il modus operandi di una giunta che si vanta degli alberi piantati negli ultimi cinque anni per cercare di non perdere la faccia e avere le mani libere per tagliare alberi sani senza perizie certificate che dimostrino la reale pericolosità e che ne giustifichino l’abbattimento – tuona il presidente Vincenzo Rino Franzin – il sacrificio di 13 piante sane, ci pare l’unica cosa concreta, ma anche un prezzo assai salato per il raggiungimento della famosa “Piazza lunga un chilometro” che è nei piani del Comune”. Piani secondo i quali, il parcheggio di piazza Marconi cambierà volto, trasformandosi in un’area polivalente per ospitare manifestazioni ed eventi. I parcheggi verranno realizzati in modo diverso, mentre subiranno variazioni anche le corse degli autobus per cui la piazza è da tempo capolinea. F.D.G.


Spinea 13 Solidarietà Una bella storia dal centro islamico di via Negrelli

Islamici in fila per donare il sangue

E’ arrivato il camper-emoteca dell’Avis che ha permesso per primo ad un gruppo di marocchini i prelievi di Filippo De Gaspari

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slamici in fila per donare il sangue. Una bella storia di integrazione arriva da Spinea, dove a dicembre i membri del centro islamico Salam di via Negrelli si sono offerti di aiutare l’Avis a rimpinguare le scorte di plasma, da tempo carenti. Un bel gesto, subito accolto dall’associazione dei donatori di sangue di Mirano e S. Maria di Sala, che restituisce il senso di una convivenza pacifica e integrata oscurata dai tragici fatti di Parigi. “Il sangue ha un solo colore, nessuna razza o religione”. Parole che capeggiano sulla locandina che ha invitato i marocchini del centro islamico di Spinea a donare il sangue: un vero e proprio accordo quello sottoscritto tra Avis e l’associazione Salam: una raccolta di sangue straordinaria, voluta dagli stessi aderenti all’associazione, che oltre a permettere di dare una mano in una situazione di carenza ematica cronica sul territorio, ha permesso di superare una buona dose di pregiudizi. “I membri dell’associazione marocchina hanno deciso di essere parte attiva nel problema della mancanza di sangue nel Miranese – spiega il vicepresidente dell’Avis di Mirano e S. Maria di Sala, Giuliano Casotto – in realtà la mancanza di donatori è un’emergenza nazionale, ma qui da noi la comunità islamica si è voluta rendere disponibile contribuendo al miglioramento della situazione”. Così al centro islamico di via Negrelli è arrivato il camper-emoteca dell’Avis che ha permesso a un primo gruppo di marocchini di

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Gli islamici donano il sangue a Spinea

effettuare i prelievi per l’idoneità. Una quindicina i marocchini che si sono sottoposti ai test e che ora, se i risultati saranno positivi, potranno donare il sangue proprio come i loro concittadini italiani. “Proprio il fatto che abbiano partecipato in molti e con grande convinzione, fa ben sperare per il futuro e ancor di più se si pensa che le altre comunità islamiche, dopo aver sentito di questa giornata, hanno manifestato il desiderio di partecipare anch’essi alle donazioni per contribuire alla causa” ha precisato Casotto. L’apertura alla comunità straniere può rappresentare così un aiuto importante per le riserve ematiche dell’Avis, visto che ormai anche le campagne di sensibilizzazione non sembrano sufficienti a colmare la richiesta di sacche. Un’iniziativa per la quale l’associazio-

SCORZÈ, TEATRO ELIOS APPROVATI I LAVORI

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rmai questa stagione teatrale è persa, ma almeno si pensa di mettere in piedi il cartellone per quella successiva, con una struttura rinnovata. Sono pronti i progetti di ristrutturazione del teatro Elios di Scorzè, in via Cercariolo, redatti dal settore Lavori pubblici e Patrimonio del Comune. I lavori dovrebbero concludersi tra fine primavera e inizio estate, perché gli operai dovrebbero essere impiegati per sei mesi. La spesa complessiva è di oltre 550 mila euro. Di fatto si andrebbe a finire con la bella stagione e il 2014-2015 è da considerarsi andato a tutti gli effetti, nonostante si fosse pensato di trovare un rimedio. Ma nel comune non ci sono ambienti simili in grado di ospitare rappresentazioni da 250-300 persone. La questione Peep ha fatto ritardare l’apertura dei cantieri, ma al ente locale sono fiduciosi che per la seconda parte dell’anno, la storica struttura possa tornare a riaprire al pubblico, e rimettere in piedi una lista di eventi che comprenda pure la prima parte del 2016. Struttura che ospita spettacoli di prosa, sì, ma anche per giovani, ragazzi e compagnie amatoriali. Da qui sono passati molti artisti come Raffaele Pisu, Debora Caprioglio, Aurelio “Cochi” Ponzoni e Renato Pozzetto, Moni Ovadia, Angela Finocchiaro e Natalino Balasso. Ma quest’anno si è deciso di fare di necessità virtù, tanto che quelle poche rappresentazioni fatte in questi mesi, sono state messe in scena nella centrale sala Gatto. Sala Gatto che nel suo recente passato ha ospitato anche le sedute del parlamentino locale, quando il municipio si stava rifacen-

ne Salam ha speso molto, con locandine che promuovono il reclutamento di donatori. “Tutti dovremo farlo – spiega il primo donatore islamico di Spinea, sulla poltrona per il prelievo – la nostra religione dice che cambiare il sangue fa bene al corpo, ma può salvare anche altre vite”. Concetto ribadito anche nel Corano: “Chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità”. Le stesse parole sono state ribadite anche dopo gli attentati di Parigi e alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, per bocca del presidente dell’associazione marocchina Samad El Ghanami, membro del centro islamico di Spinea: “Chi ha ucciso nel nome di Allah è nato e cresciuto in Europa e non ha legami con l’islam, che è religione di pace”.

UN’AREA VERDE REALIZZATA DAI RAGAZZI

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na nuova area verde attrezzata si sta sviluppando in città grazie al Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi. L’inaugurazione dei lavori nel nuovo spazio verde è stato lo scorso 19 dicembre, al parco dell’Unità d’Italia, come lo hanno voluto battezzare gli stessi giovani cittadini. L’area verde si trova dietro l’hotel Raffaello: qui i ragazzi, in collaborazione con i volontari del progetto “Mi prendo cura della mia città”, coordinati dal consigliere delegato Paolo Barbiero, sistemeranno alcune panchine e fioriere acquistate con il contributo messo a disposizione dal Comune. Si realizza così un progetto condiviso fra le tre commissioni del Consiglio comunale dei ragazzi, che ha scelto anche il nome di questa nuova area verde nel cuore del Villaggio dei Fiori. “Si tratta di un’iniziativa importante – afferma l’assessore Loredana Mainardi – perché permette ai ragazzi di veder realizzato un progetto da loro ideato e li rende corresponsabili della manutenzione e della cura di questo spazio, da loro fortemente voluto. Per noi adulti è fondamentale ascoltare e supportare le idee dei ragazzi che vedono e vivono il territorio in un modo decisamente diverso dal nostro e che possono quindi fornirci suggerimenti preziosi per utilizzarlo e viverlo al meglio. E’ un modo anche per cimentarsi con azioni possibili e non con sogni irrealizzabili e per capire il vero significato di città partecipata”. F.D.G.

INIZIATIVE SUCCESSO PER LA MOTOBEFANA

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do il look, oltre ad assemblee e incontri di ogni genere. Insomma, ha fatto un po’ da jolly ma è impensabile fare arrivare a recitare gli attori in quel posto. Costruito dopo la seconda guerra mondiale, il teatro di via Cercariolo ospita circa 300 spettatori, di cui un buon numero di abbonati, essendocene stati 220 nell’ultima stagione. Prima ancora erano state fatte delle promozioni proprio per invogliare la gente a tornare a teatro, spostando alla domenica pomeriggio gli spettacoli: e i risultati erano stati positivi, con un “ritorno” all’Elios. Negli anni, ha subito degli interventi di ristrutturazione, ma ne servono altrettanti per metterlo a norma. E per fare tutto, serve del tempo. Ecco allora, che si dovranno fare quelle opere di prevenzione incendi, sistemare il palco, e l’americana dovrà essere messa a norma, oltre ad adeguare gli impianti per il riscaldamento e l’aria condizionata. In futuro saranno cambiate le poltrone, anche se non servirebbe una chiusura prolungata come in questa prima fase. Se non ci dovessero essere intoppi, con settembre tutto dovrebbe A.R. tornare alla regolarità.

Volontariato

a Befana arriva in moto. E’ successo in chiusura della grande mostra “Storie di moto, la moto nella storia”, organizzata ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00 dal Motoclub Spinea e che per un mese ha tenuto viva la passione per il motociclismo in città, ospitando oltre un migliaio di visitatori nella sede espositiva in piazza Santa Bertilla. Dalle foto alle tessere del Reale Motoclub d’Italia a quelle del Vespaclub San Marco e del vecchio Motoclub Spinea degli anni Cinquanta e Sessanta, quando l’attuale presidente Luigino Faraon, a tre anni, era nelle spalle ne dal cento commerciale per l’esposizione. del papà, per continuare con le ecceziona- Dalla storia al futuro, la “Motobefana” ha li copertine e manifesti dei depliant di una animato la chiusura della mostra ed è stastoria lunga e ricca di manifestazioni, even- ta dedicata principalmente ai bambini con ti, campionati, gare e poi i titoli di notizie la consegna della calza, naturalmente con stampa e tutto quanto ha parlato di moto dai il marchio del Motoclub Spinea e fra i doni primi anni ai giorni nostri. Successo ha avuto è spuntato anche un libretto sulla sicurezza l’angolo della Dakar, con le moto di Franco stradale, da sempre punto d’orgoglio del soPicco e Paolo Libralesso, pilota miranese al dalizio motociclistico spinentense. Un libretto via dell’edizione 2014 della corsa più famo- edito grazie al contributo dell’Associazione sa e difficile del mondo, che da qualche anno delle polizie locali del Veneto. La festa del si disputa nelle remote lande del Sudameri- 6 gennaio segna anche l’inizio della nuova ca. Ancora: le moto di Libero Borsari e Anto- stagione 2015 per uno dei più importanti nio Dalle Fusine, che corsero il circuito delle motoclub della provincia di Venezia, in priIndustrie di Marghera del 1952, dove perse ma linea anche per i molti appuntamenti la vita il giovane campione emiliano, alle 36 sociali e, appunto, dedicati alla sicurezza. Il edizioni del classico Dolomiti Moto Interna- presidente Luigino Faraon: “La stagione si tional, una volta chiamato Rally Touring delle è aperta, come per i tanti falò della Befana, Dolomiti, ancora oggi cavallo di battaglia del con il fumo a ponente, presagio di momenti sodalizio spinetense. Attenzione particolare negativi in una situazione già ricca di incognihanno suscitato poi i modellini dei moto- te, ma che ci vede sempre in campo con la ciclisti della collezione Joe Bar e quelli dei grande forza d’animo e la stessa passione di collezionisti locali di moto in miniatura, un sempre, quella che noi chiamiamo “AmoreI prezzo sono iva compresa - finanziamento al tan max 11,54% taeg max 16,69% teg max 14,48% - imposta di bollo all'erogazione di € 14,62 mondo ricordi per tante persone che €sono moto”. per Siamo ancoracartacea, ai nastrigratuita di partenza”. - spese incasso rate € 1,5 solo importi superiori a € di 1.600 comunicazioni periodiche: 0,70 / annuale modalità per F.D.G. nei trecento mq messi a disposiziomodalità elettronica + € 1,81 per imposta di passate bollo - salvo approvazione finanziaria - le immagini dei prodotti sono puramente indicative.


14 Santa Maria di Sala Viabilità Al via i lavori di riqualificazione nel territorio per il 2015

Veternigo si rifà il look

La curiosità

IN FUNZIONE LA CASETTA DELL’ACQUA

Via Desman: arrivano 400 mila euro. In via Caltana interventi dal centro all’area commerciale della “Madonna Mora” di Roberta Pasqualetto

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l via i lavori di riqualificazione del centro di Veternigo. Approvata la richiesta di un finanziamento Regionale per realizzare la pista ciclabile. I lavori collegheranno la zona nord della frazione, da via Rugoletto a via Desman lungo via Pianiga. Questo intervento di riqualificazione fa parte del piano triennale delle opere pubbliche previste dall’amministrazione, l’investimento sarà di 200 mila euro per il 2015, e altri 200 mila per il 2016. L’intervento è in fase di progettazione esecutiva e punta a migliorare la sicurezza del tratto di via Desman che attraversa il centro urbano, collegandola al tratto di pista ciclabile su via Desman e da via Rio per unire un’area con molti servizi (chiesa, cimitero e scuole). Gli interventi su via Caltana partono dal centro e arrivano all’area commerciale in località “Madonna Mora”, ma con le modalità previste dall’accordo. “Sono questi gli impegni di Santa Maria di Sala – commenta il sindaco Nicola Fragomeni – per mettere in sicurezza le strade provinciali via Desman e via Caltana, ogget-

to di preoccupazioni per i residenti. Il nostro sistema viario è sviluppato sulla trama del graticolato ed è certamente pericoloso per la circolazione a causa degli innumerevoli incroci, ma anche per strade spesso strette, che ospitano in modo indistinto il traffico veicolare e i flussi ciclopedonali”. La situazione di pericolo è più sentita in via Desman, come denunciato da diversi cittadini del posto che, costituitisi in comitato, hanno chiesto di mettere in sicurezza la strada. L’amministrazione deve tenere conto delle competenze della Provincia e i costi: un tratto di pista ciclabile costa almeno mille euro al metro lineare. “In due lettere inviataci lo scorso 21 novembre, la Provincia ci sollecitava a partecipare ad un bando regionale che prevedeva un cofinanziamento per la realizzazione di due piste ciclabili con costo unitario massimo per ogni singola opere pari a un milione e 800 mila euro – spiega l’ässessore ai Lavori pubblici Fabio Semenzato. Una lungo via Caltana, dal centro abitato della frazione di Caltana fino alla località Madonna Mora, e una se-

SANT’ANGELO NUOVI SPAZI PER LA MATERNA

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ella frazione di Sant’Angelo apre un cantiere per dare nuovi spazi alla scuola materna comunale. Il mese scorso sono iniziati i lavori per l’ampliamento, la ristrutturazione e riorganizzazione del complesso scolastico “G. Pascoli” a Sant’Angelo. Il cantiere è diretto dalla ditta Costruzioni Orizzonte srl di Rovigo, che si è aggiudicata la gara con un ribasso a base d’asta del 16,26%. I nuovi spazi saranno disponibili a settembre, con l’apertura del nuovo anno scolastico 2015-2016. I lavori non interferiranno con lo svolgimento delle lezioni e si faranno principalmente nei mesi estivi. Il costo dell’intervento ammonta a 800 mila euro, interamente finanziati con fondi comunali e senza accendere mutui. “Hanno partecipato quindici imprese – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Semenzato – dieci di Santa Maria di Sala e Comuni limitrofi e cinque scelte a sorteggio tra quelle che avevano richiesto di partecipare alla gara”. L’obiettivo dei lavori, progettati dall’Ufficio tecnico comunale e riconducibili all’architetto Alessio Stocco, è ricavare gli spazi per la scuola d’infanzia comunale, che lascerà così il vecchio edificio per il quale è versato un canone d’affitto – continua l’assessore Semenzato. La nuova scuola ospiterà tre sezioni per un totale di sessantasei bambini a fronte dei cinquanta attuali, e sarà tutta al piano terra. Nell’occasione verrà anche ampliato lo spazio per la sala mensa della scuola elementare, e saranno effettuati interventi di adeguamento sismico su tutto l’edificio”. L’ampliamento,

Il centro di Veternigo conda su via Desman sempre nel tratto di provinciale che interessa il Comune, dal confine con Mirano fino alla frazione di Sant’Angelo attraversando Veternigo e Treponti. Ma dichiarava anche la sua indisponibilità a partecipare finanziariamente non avendo fondi a disposizione. Per quanto riguarda la pista su via Desman, l’opera per il tratto che ricade nel nostro territorio, costerebbe tre

milioni e 200 mila euro, ma il contributo massimo che la Regione finanzierebbe al Comune, pur essendo il bando di 1 milione e 800 mila euro, non potrebbe superare un milione 260 mila euro, lasciando così a nostro carico gli altri due milioni di euro. Una cifra insostenibile per il nostro bilancio. Ecco dunque che abbiamo deciso di presentare richiesta di contributo alla Regione”.

TRIBUTI Assestamento di Bilancio

“UN 2014 PASSATO SENZA AUMENTARE LE TASSE” Moduli per la compilazione della dichiarazione dei redditi

su due piani, sarà effettuato sul lato nordovest dell’edificio esistente. Nel piano terra della scuola elementare sarà ricavato l’ingresso alunni a sud da via Desman e un’aula per attività sussidiarie, mentre al primo piano resteranno a disposizione le sei aule per attività didattiche, i servizi igienici, la sala insegnanti e la mensa, che sarà ampliata. Sulla copertura dell’ampliamento sarà installato un impianto fotovoltaico con una potenza di circa venti Kwatt, questa istallazione garantirà notevoli risparmi di energia elettrica per l’intero edificio oltre a produrre energia sostenibile. Per quanto riguarda la nuova scuola materna, l’ingresso sarà a ovest, sempre da via Desman. Saranno realizzate tre aule per attività didattiche, nove servizi igienici, una sala polivalente, la cucina con i locali di servizio e la sala mensa. Gli spogliatoi e la palestra esistente potranno essere utilizzati da entrambi gli istituti così come gli spazi esterni che saranno separati, ampliati e sistemati anche per R.P. essere accessibili ai disabili.

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anta Maria di Sala investe nel territorio e nel sociale. Sono state fatte alcune variazioni per gli investimenti comunali necessari per la progettazione di opere per il territorio, quali il risanamento idrogeologico e interventi nei centri urbani e per il sociale. I contributi regionali saranno investiti per il sociale e per l’alfabetizzazione informatica oltre che di un aumento indicativo delle entrate per il recupero dell’evasione. Sono queste le principali varianti registrate nel documento di Assestamento di Bilancio, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 28 novembre, un’occasione importante questa, anche per fare il punto sulla situazione finanziaria complessiva dell’Ente. “Nel corso di quest’anno siamo voluti intervenire per dare una maggiore

attenzione al sociale e al territorio, utilizzando risorse proprie ma cercando anche di ricorrere quanto più possibile ai contributi regionali – ha commentato l’assessore Alessandro Arpi. Considerata la situazione di crisi che abbatte i redditi dei nostri concittadini, abbiamo anche mirato, con successo, a mantenere basse le tasse locali. Secondo i dati del Ministero per quanto riguarda la capacità fiscale pro capite Tasi (aliquota base), rispetto ai comuni limitrofi di pari dimensioni, siamo all’ultimo posto con 39,49 euro. Questo significa che la nostra capacità fiscale è molto ridotta, ma anche che le rendite catastali del nostro Comune mediamente sono esigue, lo stesso accade per l’Imu, dove ci piazziamo al penultimo posto, con 58,12 euro. Questo

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’ in funzione la casetta di distribuzione di acqua depurata nel piazzale della palestra del capoluogo. L’acqua potabile è ultrafiltrata a 0,5 micron per la rimozione di tutte le particelle solide, l’eliminazione del cloro e di altre sostanze organiche tramite carbone attivo, un ulteriore disinfezione mediante raggi UV e la refrigerazione a 4°C nei periodi estivi. Nella versione frizzante, all’acqua è addizionata l’anidride carbonica (6 grammi per litro). “Un servizio a costo zero per il Comune – precisa il sindaco Nicola Fragomeni – in quanto la manutenzione-ricambio dei materiali consumabili è a totale carico della ditta fornitrice della casetta, che è stata anche dotata, sempre a titolo gratuito, di un monitor digitale per messaggi di natura informativa, economica e per scopi istituzionali utilizzabile dal Comune”. L’erogazione dell’acqua richiede l’acquisto di una tessera ricaricabile e si trova nella cartoleria Firenze in prossimità della casetta. La cauzione della tessera è di 2 euro, il costo dell’acqua al litro è di 3 centesimi naturale e 6 per la gassata. E’ già prevista l’installazione di una seconda casetta analoga nella frazione R.P. di Caselle.

“Il costo della Tasi? Il più basso fra i comuni della zona” a fronte della diminuzione delle risorse a disposizione, che sono andate con gli anni via via scemando. Sottraendo, infatti, la componente del servizio rifiuti, le entrate correnti sono passate da 8.764.641 euro del 2010 ai 7.838.901 del 2014, con una perdita per il nostro bilancio di quasi un milione di euro”. Venendo al documento finanziario, si rileva che sul fronte delle entrate si sono registrati contributi regionali per 35 mila euro per la realizzazione di reti WiFi libere nel territorio e di ulteriori postazioni Internet pubbliche nella nuova sala informatica comunale P3@ e per 10 mila euro destinati al finanziamento di iniziative rivolte al reinserimento nel mondo del lavoro. 25 mila euro di fondi propri sono invece stati destinati a contributi economico-sociali, rivolti a persone e famiglie indigenti (Natale solidale). Sono poi state trovate le risorse finanziarie per contribuire, in collaborazione con il Consorzio Acque Risorgive, al mantenimento dei fossati per prevenire il rischio idraulico (20 mila euro). 15 mila euro a titolo di compartecipazione sono stati dati per la progettazione preliminare del macro progetto de “il tombotto” di Caltana e 33 mila euro invece per spese di progettazione relative agli interventi su Villa Farsetti, sul centro di Caselle e il centro di Veternigo. R.P.


Personaggio 15 Cinema La passione per l’horror porta a grandi traguardi un giovane di Spinea

Denis Frison, attore e regista di successo “Ho avuto grandi soddisfazioni dal Fantafestival di Roma, ora parteciperemo a concorsi statunitensi”

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di Roberta Pasqualetto

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enis Frison è nato il 25 febbraio del 1982 e vive a Spinea. Nonostante la sua giovane età si è già fatto conoscere per la sua attività di attore e regista di film. Le sue prime esperienze di scena sono musicali, esordisce come cantautore e musicista, esperienze che gli hanno permesso di partecipare all’accademia Sanremo 2004 e di stringere amicizia con Toni Pagliuzza, musicista del gruppo Le Orme, con cui nel 2009 fa un concerto. Ed è proprio da questa esperienza che avviene la svolta: alcuni esperti del settore, gli riconoscono familiarità con la telecamera e un’immagine telegenica. “Dopo quel concerto mi hanno proposto di fare l’attore per dei video musicali e piccole parti in film. All’epoca non avevo nessuna conoscenza del mondo del cinema né studi di dizione, ma avevo una passione grandissima per i film, specialmente quelli horror”.  Si può dire che è approdato nel mondo del cinema in maniera fortuita?

“Scrivo storie fin da quando era bambino. Non avevo molti amici, mi piaceva inventare storie e poesie, mi sedevo sotto un albero e scrivevo”.  Quando ha girato il suo primo film? “Nel 2009 ho sceneggiato Riflesso dall’immagine; una storia dalle tematiche toste: il protagonista è uno scrittore tormentato dagli incubi. Mi sono autofinanziato con poche risorse, il film sperimentale è stato girato con pochissimi mezzi e con una telecamera da battaglia”.  Subito dopo realizza il secondo film: Dylan Dog la morte puttana; come nasce l’idea? “E’ nata parlando con il mio amico Walter Brocca, ci siamo detti ridendo che se volevamo vedere un bel film su Dylan Dog dovevamo farcelo. Lo abbiamo fatto veramente. Inizialmente doveva essere un cortometraggio, abbiamo diffuso la notizia in facebook e abbiamo avuto un riscontro talmente positivo e incoraggiante, che ab-

biamo deciso di girare un film. Abbiamo usato mezzi di fortuna e l’aiuto di chi si è appassionato al progetto. Hanno collaborato alcuni doppiatori che avevo conosciuto a scuola di teatro, tra questi Edoardo Fainello, mio insegnante. Dopo un anno e mezzo di riprese, ci sono voluti sei mesi per montare il film grazie al prezioso aiuto dei montagisti e amici Patrizio Bolgan e Susy Bertoldi”.  Dove si può trovare questo film? “Youtube. Nel web è stato visualizzato più di mezzo milione di volte; inoltre è stato proiettato al Fantafestival di Roma”.  La sua attività è molto produttiva mentre finiva il film girava già altro. “Nel mentre ho fatto una serie web: Al di là del buio”.  Adesso a cosa lavori? “Ho messo in scena uno degli incubi della mia infanzia: Freddy Krueger: lo faccio incontrare con Dylan nel film Freddy vs. Dylan. Dopo il primo film sono stato contattato da professionisti

Denis Frison che credono nel mio lavoro e nelle mie capacità e si sono proposti di collaborare con me gratuitamente, per le musiche Stefano Gargiulo che, tra l’altro ha vinto il Music Award a Hollywood e per gli effetti speciali Manuel Beccaro e Cristian Bertocco che hanno lavorato nel film 007 e nella serie X-file. Con questo film parteciperemo a dei concorsi statunitensi”.  Si riconosce maggiormente nel ruolo di regista o attore? “Io amo apparire, ma mi piace tantissimo scrivere storie. Quindi per ora non scelgo e faccio entrambe le cose”.  Quanti soldi servono per realizzare film come questi? “Io sono molto istintivo e creativo e non saprei quantificare, ma

le mie risorse sono davvero poche. Inoltre nessuno dei miei film è stato a scopo di lucro, e non ho avuto modo di pagare attori e materiali se non in piccole misure”.  Si può fare il regista anche senza mezzi economici? “Io ho capito che nella vita si deve andare avanti, anche se i mezzi non ci sono, certo si fa quello che si può e sono cosciente che, con altre risorse, potrei fare molto di più. Io penso che bisogna perseguire i propri sogni uscendo dagli schemi. Forse questo non mi porterà dove voglio ma almeno potrò dire di aver tentato”.  Progetti? “Voglio seguire questa strada e avere la possibilità di realizzare film con budget diversi, per fare questo, devo lavorare tantissimo e fare molta esperienza”.

Eventi del 2015

ASSOCIAZIONE TEMPO E MEMORIA DI SALZANO

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Il museo dedicato a San Pio X

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’Associazione Culturale “Tempo e Memoria” di Salzano organizza eventi culturali nel territorio, e ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico artistico, in particolare legato alla figura di San Pio X e al museo salzanese a lui dedicato. I volontari operano con la parrocchia di Salzano, lavorando come supporto logistico in ambito culturale. Pio X, si lega al territorio dal 1867, quando fu promosso arciprete a Salzano. In seguito fu il 257° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, dal 1903 al 1914, dopo la sua scomparsa, fu proclamato Santo nel 1954. L’associazione nata una ventina di anni fa, lo scorso sei gennaio, ha organizzato il concerto per festeggiare l’Epifania in collaborazione con la parrocchia e con il patrocinio del comune. Questa realtà culturale è nata con l’apertura del museo Pio X, nel 1998, anche se il gruppo esisteva già da prima. I volontari sono una quindicina ma poi, quando ci sono iniziative, si uniscono altri cittadini volontari e appassionati. “Ogni anno – dice Fabrizio Masiero, Presidente dell’Associazione Culturale – organizziamo eventi per il territorio e la comunità, cambiando in base alle ricorrenze annuali e ai contesti scelti. L’anno scorso abbiamo realizzato molti eventi riguardanti il centenario di Pio X. Quest’anno invece lavoreremo su due ricorrenze: il centenario della Prima guerra mondiale e il settantesimo della liberazione della Seconda guerra. Lanceremo alla cittadinanza l’iniziativa per una raccolta di oggetti, documenti e foto riguardanti la guerra. Se avranno un certo valore documentativo, diventeranno materiale per una mostra”. Info www.museosanpiox.it o info@museosanpiox.it. R.P.

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16 2 Cultura provinciale La rassegna Fino al 17 febbraio prossimo

In scena il Carnevale di Venezia

Cibo, sapori, golosità e tradizioni sono il filo conduttore di questa edizione che anticipa festosamente i temi di Expo 2015

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ibo, sapori, golosità, tradizioni, storie e rituali culinari saranno il filo conduttore del Carnevale 2015, una sorta di anticipazione festosa in stile veneziano dell’esposizione universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, che dal prossimo maggio porrà all’attenzione internazionale temi quali il nutrimento del pianeta, la produzione di cibo e la valorizzazione delle tradizioni culturali. Iniziata lo scorso 31 gennaio con la “Festa Veneziana” la manifestazione si svolgerà fino al prossimo 17 febbraio. Il “Gran Teatro di Piazza San Marco”, impreziosito quest’anno con trionfi di cibo e ghirlande di vegetali e con le scenografie a cura del Teatro La Fenice di Venezia, dal 7 al 17 febbraio sarà come di consueto l’epicentro carnascialesco che ospiterà i principali appuntamenti che scandiscono la manifestazione. Ad inaugurare la Piazza sabato 7 febbraio sarà la “Festa delle Marie” con il corteo delle belle fanciulle trasportate su portantine dai gondolieri da San Pietro di Castello fin sul palcoscenico del Gran Teatro. Marie che torneranno in Piazza San Marco martedì 17 febbraio per la proclamazione della Maria del

Carnevale. Domenica 8 sarà invece il giorno del “Volo dell’Angelo” con l’attesissima discesa dal campanile a Piazza San Marco della bella Marianna Serena, vincitrice dello scorso concorso delle Marie. Sabato 7 febbraio si apriranno anche le selezioni per il “Concorso della Maschera più bella” che si svolgerà tutti i giorni fino alla proclamazione dei vincitori domenica 15 febbraio. Tema del concorso naturalmente il cibo! Proseguendo il programma degli eventi, studiato dal direttore artistico Davide Rampello, il fine settimana del 7-8 febbraio sarà arricchito dalla “Festa Querinissima” che porterà sotto gli antichi archi della pescheria di Rialto (quale posto migliore) la tradizione culinaria del baccalà nelle sue variazioni alla vicentina e mantecato, accompagnato da vini veneti e da momenti di musica e spettacolo tradizionale. Particolarmente suggestiva sarà la rievocazione della consegna da parte di Pietro Querini al Doge Foscari dei primi stoccafissi delle isole Lofoten, in programma domenica 8 febbraio nel pomeriggio. Gli appuntamenti serali del Carnevale saranno concentrati all’Arsenale che ospiterà

Invito in biblioteca nazionale Marciana

ALDO AL LETTORE... ALLA SCOPERTA DEL MONDO DI MANUZIO

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er le celebrazioni di Aldo Manuzio nel V centenario della sua morte, la Biblioteca Nazionale Marciana invita a un viaggio intorno al mondo dei libri e dell’arte della stampa, in compagnia di Aldo e di altri editori e tipografi, di lettori, imprenditori e ambulanti, tra caratteri greci, ebraici, arabi, tondi e corsivi, esplorando una cultura che ancora sa trasmetterci valori e ideali senza tempo. Il ciclo di incontri, eventi, laboratori, partito a gennaio, si terrà fino al prossimo novembre presso le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Piazzetta San Marco 13/a.Questi alcuni dei prossimi appuntamenti: il 19 febbraio, ore 17 La bottega tipografica del Rinascimento. Un autoritratto in immagini: torchi, torcolieri, compositori, incisori di caratteri,

correttori. Neil Harris; il 5 marzo, ore 17 Una città al lavoro. Il libro e l’industria a Venezia tra Quattro e Cinquecento. Luca Molà; il 12 marzo, ore 17 Essere utile agli uomini. Aldo Manuzio editore di testi greci. Filippomaria Pontani; il 26 marzo, ore 17 Il lettore italiano del Rinascimento. Profilo di un consumatore. Neil Harris; il 1° aprile, ore 17 Aldo Manuzio: che carattere! Come un carattere di Aldo ha fatto, da solo, la storia della tipografia fino ai nostri tempi. James Clough e Alberto Prandi. Sono in programma da febbraio ad aprile laboratori ad accesso gratuito per le scuole medie inferiori e superiori. Info e prenotazione presso didattica@marciana.venezia.sbn.it

La locandina dell’iniziativa

la 2a edizione di “Notti all’Arsenale” il 7 e l’8 febbraio e poi dal 12 al 17 febbraio. L’antico straordinario cantiere navale della Serenissima Repubblica di Venezia si trasformerà così tra magia, teatro, musica e sensazionali effetti pirotecnici sull’acqua nel Carnevale all’Arsenale. Le spettacolari architetture saranno vestite da un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con il Gran Teatro La Fenice, e ogni sera, a partire dalle 19, saranno accolte tutte le più belle maschere del Carnevale, per una programmazione completamente gratuita introdotta dalle animazioni di spettacolari artisti di strada lungo la “Riva delle Maravegie” con specialità enogastronomiche proposte dalle cichèterie. Nelle Notti dell’Arsenale spicca poi “Tentazioni”, l’unica cena-spettacolo del Carnevale 2015 (a pagamento) che avvolgerà di piacere e seduzione gli ospiti nella esclusiva cornice della Torre di Porta Nuova. Nella settimana “grassa”, da giovedì 12 a martedì 17 febbraio, ci sarà un’esplosione di eventi, feste, sfilate che coinvolgeranno tutto il territorio a cominciare da Piazza San Marco, con la finale del concorso della Maschera più bella del Carnevale e il “Volo dell’Aquila” dal

La conferenza stampa durante la quale è stata presentata l’immagine ufficiale di questa edizione disegnata da Giorgio Cavazzano Campanile di San Marco (domenica 15 febbraio), passando per l’Arsenale dove si susseguiranno sei notti di festa con gli eventi del Carnevale all’Arsenale, per arrivare fino alla Terraferma dove tra la Torre e la Piazza Ferretto ci sarà il “Volo dell’Asino” (domenica 15 febbraio). L’ormai tradizionale “Volo dell’Asino” impersonato da un ospite del mondo dello spettacolo o dello sport che si calerà dalla Torre fino al palco di Piazza Ferretto, è l’evento clou del programma carnevalesco in Terraferma che inizierà a Mestre domenica 8 (repliche sabato 14, domenica 15 e martedì 17 febbraio) con le selezioni della “Mascherina più bella del Carnevale”. Il concorso tutto dedicato ai bambini che potranno sfilare con i loro costumi sul palco di Piazza Ferretto. A Marghera invece sabato 14 febbraio, alle ore 15.00 prenderà il via la variopinta, gioiosa tradizionale “Sfilata dei Carri Allegorici”. Tra gli appuntamenti in

terraferma anche la sfilata dei carri a Zelarino (17 febbraio), e il “Tram del Carnevale”. Un tram brandizzato con la grafica ufficiale del Carnevale che circolerà con a bordo i musicisti del JukeBox Umano che suoneranno e canteranno brani scelti dai passeggeri su richiesta. Nella settimana grassa ci sarà anche “Il teatro gastronomico ambulante” che si muoverà tra le municipalità. Gran finale martedì grasso, quando il Carnevale di Venezia 2015 celebrerà le glorie di San Marco nello “Svolo del Leon”, il maestoso gonfalone di San Marco che venendo issato dal palco del Gran Teatro al Campanile di san Marco simboleggerà la chiusura del Carnevale 2015. Per il secondo anno consecutivo Giorgio Cavazzano, uno dei disegnatori più amati ed apprezzati, ha creato l’immagine ufficiale della manifestazione.

Letteratura Premio “Città di Chioggia” sesta edizione. La cerimonia di premiazione

La città di Chioggia fra poesia e narrativa F in dalla sua prima edizione il premio letterario “Città di Chioggia” ha rappresentato un’importante vetrina culturale per la città lagunare coinvolgendo persone di tutte le regioni italiane. Il Premio Letterario “Città di Chioggia” nato nel 2009 su iniziativa della Pro Loco locale con l’intento di dare lustro alla città con un Premio di tipo culturale vuol creare i presupposti di diffusione e promozione del territorio clodiense lanciando un messaggio culturale. Nel corso degli anni il Premio ha visto avvicendarsi autorevoli personaggi sia come giurati sia come padrini della manifestazione e la partecipazione ha raggiunto livelli importanti, dimostrando la validità dell’iniziativa.Novità di questa sesta edizione è stata l’introduzione della sezione a “tema libero” intesa proprio a coinvolgere un numero sempre maggiore di scrittori a livello nazionale. La tradizionale cerimonia di premiazione e presentazione dell’edizione 2014 del libro che raccoglie tutte le opere finaliste si è tenuta sabato 13 dicembre 2014 nella suggestiva cornice dello storico Auditorium comunale S. Nicolò di Chioggia. Il tema scelto quest’anno era “Fotografie dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Gli autori avevano tempo fino al 31 ottobre 2014 per presentare i testi poi sottoposti al giudizio degli esperti che hanno selezionato i finalisti. “Il Premio letterario città di Chioggia rappresenta ormai un punto fermo della programmazione culturale della nostra Città – sottolinea Narciso Girotto, l’assessore uscente alle Politiche culturali della città di Chioggia -. Nato da una felice intuizione della nostra Pro Loco, in questi anni ha prodotto dei risultati notevoli ed ha regalato alla città emozioni importanti. Gli autori hanno colto aspetti e sentimenti celati del nostro territorio che spesso non vengono notati perché soffocati e nascosti da una quotidianità che non esalta i particolari”. I due presidenti di giuria dell’edizione 2014, Sergio Ravagnan per la sezione narrativa e Giordano Fornaro per la sezione poesia, assieme al padrino della serata Piero Mescalchin (Fotografie dalla laguna), ed al presidente della Pro Loco di Chioggia Marco Donadi hanno consegnato i premi ai nove finalisti alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità locali. Questi i vincitori dell’edizione 2014:

La cerimonia di premiazione per la sezione poesia a tema prima classificata Maria Pia Vido di Roma con “Chioggia in Mente (silloge)”, seguita da Rosanna Soina di Venturina Terme (LI) – “Chioggia della Fantasia Itinerante”, terzo posto per Vanes Ferlini di Imola (BO) – “Liquido Canto” ; per la sezione narrativa a tema primo posto per Alessandro Pozzan di Schio (VI) con il racconto “Generazione a Mare”, seconda Valentina Durante di Montebelluna (TV) con “La Pappa Scotta”, terza Rita Mazzon di Padova con “Dove sta l’Amore”; la sezione a tema libero è stata vinta da Fiorella Borin di Venezia con “Il Destino che non abbiamo scelto” seguita da Giovanni Rosa di Modica (RG) con “L’ultimo cantastorie” e da Susi Boscarato di Chioggia con “Ortensia”; una menzione speciale della giuria è stata inoltre assegnata ad Alberto Totolo di Isola della Scala (VR) per “Il complesso di Santa Croce”. Nel corso della cerimonia di premiazione si sono esibite le ballerine del Centro di Formazione Danza che hanno eseguito delle coreografie curate da Francesca Serafini e Patrizia Aricò. Eugenio Ferrarese


Sport 17 3 A Mestre La società nata nel 1961 ha oltre 400 iscritti

Sci Club, un 2015 pieno di appuntamenti di Roberta Pasqualetto

NEWS

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o Sci Club di Mestre ha più di cinquantanni di attività ed è la prima società sciistica della provincia di Venezia. Partiti nel 1961 con la denominazione di Sci Cai, e presieduti dal presidente Cai Gigi Galli, si sono poi resi autonomi ed hanno assunto il nome di Sci Club Mestre, con la presidenza di Paolo De Manincor. Il club mestrino può vantare la presenza passata di Zeno Colò (campione mondiale e olimpico scomparso nel 1993) e del campione mondiale a Portillo (Cile) nel 1966, Carlo Senoner. Lo Sci Club Mestre è stato protagonista nel panorama degli sport invernali con innumerevoli vittorie e piazzamenti di assoluto prestigio in ambito regionale e nazionale, collocandosi nella classifica nazionale, immediatamente dopo i grandi Club di montagna e fra i primi Sci Club italiani di pianura. I soci iscritti hanno superato le 400 unità comprendendo diverse categorie: i bambini iscritti alla scuola di Sci, il gruppo di attività agonistica e pre-agonistica giovanile (età compresa dai 6 ai 16 anni) e la Squadra Senior – Master. Tra le gare degne di nota nel palmares ci sono: nel 1961, Passo Rolle, Trofeo Nordica; nel 1969 il campionato regionale veneto Sci Nordico nel Cansilio; nel 1978 a Enego i campionato Italiano, fase regionale, Allievi e Ragazzi; nel 1979 a S. Stefano di Cadore il campionato Italiano Sci Nordico, fase regionale;

IN CENTINAIA AI SAGGI SPORTIVI

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nel 1980-81 a Enego le gare nazionali di Fondo, 15 Km Tecnica Classica; nel 1995, ad Auronzo, la fase regionale Trofeo delle Regioni; nel 1996, a Misurina, la finale nazionale trofeo delle Regioni. E poi nel 1997 il Campionato Veneto Master organizzato per la prima volta in Italia in “notturna”, da allora diventato appuntamento annuale. Per quanto riguarda lo svolgimento del circuito Criterium Triveneto, i Master di quest’anno e la categoria Giovani Senior potranno partecipare alle seguenti competizioni: giovedì 22 gennaio 2015 in Nevegal; mercoledì 4 febbraio a Monte Avena; giovedì 19 febbraio in Nevegal; mercoledì 4 marzo la gara finale a Monte Avena con

A Scorzè

CICLOCROSS, IL “GRAN PREMIO CARTOVENETA”

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rande successo per il 41 esimo “Gran Premio Cartoveneta” gara di ciclocross che si è svolta nelle scorse settimane a Scorzè. La manifestazione, organizzata dalla Libertas Scorzè, era valida come 11’ tappa del Trofeo Triveneto di Ciclocross e come Campionato Provinciale di Venezia di Ciclocross. Questi sono i nuovi campioni provinciali per categoria: Luca Andreatta (Libertas Scorzè) per gli under 23, Giovanna Michieletto (Libertas Scorzè) per le under 23, Cristian Buttò (Sorgente Pradipozzo) per gli junior maschili, Matteo Ferro (Libertas Scorzè) per gli allievi 1’ anno, Lorenzo De Vettori (Sorgente Pradipozzo) per gli allievi 2’ anno, Francesca Selva (Libertas Scorzè) per le allieve, Marco Vettorel (Sorgente Pradipozzo) per gli esordienti, Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt) per gli amatori 2’ fascia. Questi invece gli ordini d’arrivo della corsa di Scorzè. G6M: 1) Igor Gallai (Bosco di Orsago), 2) Marco Cao (Bosco di Orsago), 3) Daniel Cassol (Foen). G6F: 1) Emma Faoro (Rinascita Ormelle), 2) Lara Crestanello (Piovene), 3) Giada Borghesi (Carraro). Esordienti 2’ anno: 1) Gianmarco Vignaroli (Elba), 2) Nicholas Caruzzi (Granzon), 3) Marco Vettorel (Sorgente Pradipozzo). Esordienti Donne: 1) Marina Guadagnin (Sportivi del Ponte), 2) Beatrice Pozzobon (Mosole), 3) Patrizia Critelli (Kardaun). Allievi 1’ anno: 1) Samuele Carpene (Val d’Illasi), 2) Leonardo Cover (Sportivi del Ponte), 3) Tommaso Dalla Valle (Sportivi del Ponte). Allievi 2’ anno: 1) Lorenzo De Vettori (Sorgente

A Campagna Lupia

Pradipozzo), 2) Mattia Consolaro (Libertas Scorzè), 3) Matteo Faes (Montecorona). Allieve: 1) Sara Casasola (Trentino Rosa), 2) Francesca Selva (Libertas Scorzè), 3) Nicole D’Agostin (Girelli). Junior Maschile: 1) Daniel Smarzaro (Carraro Team), 2) Michele Bassani (Postumia), 3) Mauro Caneva (Cadrezzate). Donne Junior: 1) Sofia Beggin (Breganze), 2) Alessia Debellis (Trentino Rosa), 3) Letizia Borghesi (Carraro). Open maschile: 1) Mirko Tabacchi (Forestale), 2) Daniele Braidot (Forestale), Luca Braidot (Forestale). Open femminile: 1) Francesca Cauz (Top Girls), 2) Nicoletta Bresciani (Scott), 3) Alessia Bulleri (Forestale). Amatori fascia 1: 1) Carmine Dal Riccio (Sunshine), 2) Simone Perin (Orogildo), 3) Davide Montanari (Max Team). Amatori fascia 2: 1) Giuseppe Dal Grande (Team Friuli), 2) Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt), 3) Sergio Giuseppin (Delizia Bike). Amatori fascia 3: 1) Michele Feltre (Fizik), 2) Giovanni Parro (Comprex), 3) Renato Segat (Vitomotorsport). Donne Amatori: 1) Lara Torresani (Carraro), 2) Paola Maniago (Team Friuli), G.P. 3) Chiara Selva (Spezzotto).

premiazione alla birreria Pedavena. La sede dello Scii Club si trova in via Dante n. 39 a Mestre ed è aperta tutti i martedì e giovedì, dalle 21 alle 23, a partire dal mese di ottobre fino al mese di maggio. Durante l’estate l’apertura è limitata al solo giovedì. Il tesseramento allo Sci Club e alla F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) è annuale e ad ogni socio è estesa la polizza di responsabilità civile per danni a terzi. Associarsi alla F.I.S.I. è obbligatorio per gli atleti delle squadre agonistiche. Per maggiori informazioni si può contattare il Club al numero 041/972996 o seguire gli sportivi nel social network facebook “Sci Club Mestre”.

entinaia di persone hanno partecipato a Campagna Lupia ai “Saggi sportivi” che si sono svolti al Palazzetto dello Sport a dicembre. Un evento che ha superato in termini di partecipazione ogni più larga previsione”. Con queste parole il delegato allo sport del Comune di Campagna Lupia, Diego Longhin, ha commentato i saggi che hanno calamitato tante persone nello spazio sportivo di Campagna Lupia, come epilogo della prima parte della stagione scolastica e sportiva che si è chiusa con il 2014. “Durante questa serata - prosegue il delegato Longhin - ci si è resi conto di avere tanti campioni, e che il nostro paese vanta atleti che sono per noi uno dei fiori all’occhiello. Abbiamo avuto modo di ammirare i saggi dedicati alle palestre, sia pubbliche che private, in un connubio davvero bellissimo. Abbiamo visto tantissime discipline sportive e danza. Nell’ambito dei progetti di educazione e applicazione sportiva, l’amministrazione del sindaco Livieri sta cercando di proporre lo sport come nuovo stile di vita, coinvolgendo il più possibile anche quei giovani che non praticano nessuna attività”. E’ stata una serata divisa in due parti per dare alle centinaia di partecipanti la possibilità di assistere ai saggi dei ragazzi ,senza accalcarsi nella struttura sportiva. A.A.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Economia Il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi fa il punto della situazione

Nord Est, sarà finalmente l’anno della ripresa A trainare la crescita ci sarà ancora una volta l’export. L’aumento sarà del +3,7 per cento per l’area, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto di Alessandro Abbadir

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conomia, arrivano buone notizie a Nord Est. Le previsioni insomma finalmente volgono verso il bello. Ad annunciarlo è il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. Bortolussi che fino ad ora, non si era mai entusiasmato dai tanti segnali di ripresa che qua e là si annunciavano. Stavolta analizzando la situazione dati alla mano, crede in una ripresa effettiva in tempi rapidi. “Dopo sette anni di crisi e di difficoltà economiche, il 2015 - spiega Bortolussi - dovrebbe essere l’anno della ripresa, soprattutto a Nordest. Grazie ai dati messi a disposizione da Prometeia, è possibile stimare la crescita per l’anno appena iniziato, dei principali indicatori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano”. Al netto delle situazioni internazionali che potrebbero comunque condizionarne il corso, gran parte degli indicatori sono destinati ad essere anticipati dal segno più, secondo il segretario della Cgia di Mestre. ”Per quanto concerne il Pil - spiega Bortolussi - la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8 per cento: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fino ad oggi, ci avviamo a invertire in maniera decisa la tendenza. Se in Veneto e in Friuli l’incremento dovrebbe essere del +0,7 per cento, in Trentino Alto Adige l’aumento dovrebbe toccare il +0,9 per cento. Anche i con-

Giuseppe Bortolussi sumi delle famiglie sono destinati a crescere: + 0,9 per cento. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1 per cento, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al + 0,9 per cento, in Friuli Venezia Giulia al +0,8 per cento e a Trento al + 0,7 per cento”. Solo gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percentuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidissimo + 0,1 per cento. Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export. L’export quest’anno sarà davvero forte e trainante. “Dopo il + 3,4 per cento del 2014 nel Nord Est – spiega Bortolussi - nel 2015 l’aumento dovrebbe essere del +3,7 per cento, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto, dal 3,5 per cento di Trento e dal +2,6 per cento del Friuli Venezia Giulia”. E l’occupazione? Si perché in questi anni in tanti hanno parlato di crescita. Ma spesso a fatturati che non diminuivano o aumentavano, non corrispondeva una diminuzione dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014 a Nord Est: 7,1 per cento. “Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4 per cento - spiega Bortolussi - a Trento si fermerà al 6,4 per cento, mentre nel Veneto scenderà

Il nostro ristorante è un bel locale per festeggiare: • anniversari • compleanni • feste aziendali

al 7 per cento. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9 per cento”. Bortolussi fa delle considerazioni che valgono per tutta l’Italia e che in parte corrispondono a delle analisi storiche di situazioni se non uguali (perché una crisi del genere che dura da 7 anni non si era mai vista) almeno con qualche somiglianza. “E’ evidente - afferma il segretario della Cgia di Mestre - che se la Lombardia e il Nordest torneranno a crescere, anche il resto del paese è destinato a risollevarsi. In passato è sempre stato così”. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita, sarà a macchia di leopardo. “Se il manifatturiero sembra essersi lasciato il peggio alle spalle - conclude Bortolussi - la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto difficile. Questi tre settori continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di risveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso”. Il clima generale, insomma, per la prima volta dopo 7 anni, dà qualcosa di più di piccoli segnali di speranza, dà dati che sembrano segnare l’agognata inversione di tendenza attesa da troppo, troppo tempo.

API INDUSTRIA Pier Orlando Roccato denuncia una situazione irrisolta

“ACCESSO AL CREDITO ANCORA TROPPO OSTICO”

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e è vero che ci sono tanti segnali di ripresa, è anche vero che molti piccoli imprenditori sono purtroppo lasciati soli ad affrontare problemi legati a problemi burocratici e soprattutto problemi di accesso al credito. Banche ed istituzioni locali facciano rete per evitare che i titolari di imprese sane, si vedano ridotti alla disperazione per un credito non concesso o un debito non saldato”. A dirlo denunciando la solitudine di tanti imprenditori è Pier Orlando Roccato direttore di Api Industria Venezia che con l’inizio dell’anno con la sua associazione ha avuto decine di segnalazioni di casi titolari di impresa in difficoltà. E’ l’ora però, secondo Roccato, che anche chi fa impresa evolva. “Nelle nostre realtà del Nord Est - spiega - purtroppo ci troviamo di fronte spesso, a persone che sono imprenditori per caso, che fanno fatica ad affrontare per mentalità, le sfide che una crisi globale come questa ha posto. Se la crisi ha detto qualcosa il messaggio è stato chiaro: per stare sul mercato servono competenze, studio, conoscenza delle lingue, e capacità di analizzare realtà complesse ed interconnesse a livello globale”. “Abbiamo aperto con altre associazioni di categoria – conclude Roccato – anche sportelli di ascolto e numeri verdi di aiuto, ma i nostri imprenditori purtroppo vivono queste situazioni come sconfitte aziendali e soprattutto personali”. A.A.

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Il Veneto in primo piano 19 1 Fondazione Nord-est Un’azienda su quattro non ha un sito web

Il futuro delle imprese è l’e-commerce Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione di Maria Pavan

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e aziende che hanno innovato non solo nella produzione ma anche nei format distributivi sono quelle che meglio competono, crescono e traguardano nuovi mercati”. A dirlo è Romano Artoni, Deputy Regional Manager di UniCredit, che commenta così gli ultimi dati presentati da Fondazione Nord Est, sottolineando l’impegno del gruppo nell’essere al fianco delle imprese per sostenere i loro investimenti in ICT, nel digitale, nel mobile e per accedere a piattaforme di e-commerce. Un settore per nulla trascurabile, anzi! Secondo quanto emerso dall’indagine che Fondazione Nord Est ha sviluppato in collaborazione con UniCredit nell’ambito del progetto “Nuovo Continente”, il cui obiettivo è la costruzione di un modello di sviluppo possibile per l’accelerazione nell’utilizzo degli strumenti ICT da parte delle Pmi, le dimensioni aziendali contano sui mercati internazionali, ma anche nella internet eco-

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nomy. Le aziende italiane medio-grandi, infatti, fanno la parte del leone nell’export e sono anche le più avanzate nell’utilizzo degli strumenti di vendita e promozione online. Ma un elemento di sorpresa arriva, in questo contesto, dalle piccole aziende - quelle tra i 10 e i 50 dipendenti - che, nonostante la crisi, hanno dimostrato buoni risultati e soprattutto grandi potenzialità. Oggetto della ricerca era l’uso delle tecnologie nel Made in Italy, con un’indagine su un campione di 1.215 società di capitale dei comparti food, moda, arredamento e meccanica. Se i risultati complessivi mostrano un quadro caratterizzato da potenzialità ancora inespresse, non mancano gli spunti di interesse per il sistema produttivo italiano e del Nord Est. Nel 2014 un’azienda su quattro (25,4%, 21,6% a Nord Est) non ha un sito web aziendale e tre aziende su quattro (73,5%, 77,3% a Nord Est) non utilizzano i Social network nella promozione

del proprio prodotto/servizio. Ma qual è il ritratto delle imprese orientate all’e-commerce? L’indagine di FNE dice che sono soprattutto grandi imprese (28,6% delle grandi imprese nel campione) e che nell’84,2% dei casi utilizzano il proprio sito web. Per quanto riguarda i diversi settori produttivi presi in esame non si rilevano dinamiche distintive, anche se i settori moda e arredamento tendono a utilizzare in maniera più sistematica le piattaforme di vendita online e messe a disposizione da terzi. “L’indagine mette in evidenza la debolezza del sistema imprenditoriale italiano rispetto all’utilizzo degli strumenti online – rimarca il presidente di Fondazione Nord Est Francesco Peghin -, ma anche il grande sforzo compiuto dalle piccole imprese per rimanere competitive attraverso l’apertura di nuovi mercati. Nonostante la crisi iniziata nel 2009, dal 2004 le loro esportazioni sono infatti cresciute di oltre il 30%. Un dato che

Michelle Obama ordina altre scarpe in Riviera

L’EUROPA FRENA SULL’ETICHETTA DI ORIGINE OBBLIGATORIA

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l Tavolo Veneto della moda è davvero deluso per come sono andate le cose a Strasburgo. Il Consiglio d’Europa frena sulla tracciabilità dei prodotti proprio mentre negli Stati Uniti La Federal Trade Commission annuncia un giro di vite nei confronti dell’utilizzo della certificazione sulla produzione all’interno degli Stati Uniti. Una stretta che si tradurrà in una valorizzazione del marchio “Made In”. Una strategia coerente con il periodo di rilocalizzazione negli Usa di molte attività

produttive che precedentemente avevano delocalizzato in Cina. “Quando smetteremo di farci del male”? Così Giuliano Secco, portavoce del Tavolo Veneto della Moda che imputa al mancato pugno di ferro del Ministro Federica Guidi il naufragio del progetto.“Sapevamo che era difficile - spiega - sapevamo che la Germania, ed il blocco di Paesi che porta con sé, era troppo forte. Non ci siamo mai illusi che si arrivasse alla chiusura del dossier con una vittoria schiacciante del fronte del “sì”.

mostra le notevoli capacità imprenditoriali e di innovazione presenti anche nelle piccole imprese del Nordest. Capacità spesso tarpate da un contesto paese che ne affossa l’intraprendenza. È quindi davvero prioritario avviare azioni di politica economicoindustriale che corroborino le potenzialità di crescita di queste realtà che potrebbero essere un importante motore di sviluppo futuro”. “Esiste un potenziale ampiamente inespresso legato alla digitalizzazione delle nostre piccole e medie imprese soprattutto sul versante dell’e-commerce - conferma il direttore scientifico Stefano Micelli -. I numeri della ricerca mettono in evidenza ampi spazi di miglioramento: dall’utilizzo dei social network fino alla conoscenza delle piattaforme internazionali di commercio elettronico. Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione”. Dai la tua opinione su questa notizia su:

Ma combattere e farsi onore sul campo questo sì che ce lo aspettavamo”. Ma ad onorare l’eccellenza della moda italiana ci pensa la first lady Michelle Obama che fa il bis e ordina un altro paio di scarpe in Riviera del Brenta. Stavolta si tratta di un paio di calzature da sera, da ricevimento, con tacco a spillo e punta a spillo,fatta in pelle pregiata e di colore laminato oro. Il paio di scarpe che ora è in fase di Lo.Zo. realizzazione verrà consegnato entro qualche settimana.

IL TURISMO VENETO SUL WEB: MOLTE LE NOVITÀ

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on ha solo cambiato “targa”, si è fatto anche più allettante, funzionale e completo il portale del turismo regionale, per rispondere in modo sempre più mirato alla domanda di soggiorno, di visita, di viaggio e di escursione in terra veneta proveniente dai mercati nazionali e internazionali. Lo ha presentato l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Marino Finozzi, illustrando le novità e gli arricchimenti apportati a www.veneto.eu, l’ampia vetrina dell’offerta turistica veneta nel web, raggiungibile anche attraverso i social network. Dal 2015 tutti gli accessi ai siti, come www.visitveneto.info e www.viviveneto.it, confluiscono su veneto.eu. Altra innovazione riguarda la traduzione dei contenuti del portale in tre nuove lingue: il portoghese/brasiliano, il russo e il cinese. Si tratta di tre grandi Paesi della cosiddetta area Bric che negli ultimi anni hanno notevolmente cresciuto l’interesse per la nostre destinazioni. Nel periodo 2011/2013, infatti, gli arrivi nel Veneto di turisti brasiliani e del centro sud America sono aumentati del 10%, quelli provenienti dalla Russia del 30% e dalla Cina addirittura del 39%”. Le più recenti implementazioni del portale turistico regionale riguardano le seguenti sezioni: un database delle strutture che curano l’offerta di turismo congressuale; le Ville Venete; il Made in Veneto, un contenitore dei prodotti artigianali di eccellenza e dei musei dell’artigianato; il turismo fluviale, con itinerari tra le vie navigabili del Delta

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Finozzi: “Uno strumento di promozione per i visitatori e di servizio per gli operatori del Po e della Laguna di Venezia; “Love me in Veneto”, dedicato a chi vuole organizzare il proprio matrimonio nei luoghi più suggestivi. Ma tra gli itinerari sono stati aggiunti anche quelli riguardanti il turismo equestre, le Alte Vie dolomitiche, il mototurismo, mountain bike e slow bike. Un’area nuova particolarmente interessante è quella dedicata all’Expo, “Exponiamo il Veneto”, sviluppata in collaborazione con Unioncamere e Veneto Promozione, che si integra con il sito www.expoveneto.it, per “catturare” una parte dei milioni di partecipanti al grande evento internazionale che ha come sede principale Milano.

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20 4 Il Veneto in primo piano Un mondo che cambia Le nuove generazioni hanno altri modi di fare le cose

Più web per tutti: informarsi, commentare e fare shopping Compralo su internet, verificalo su internet, postalo, taggalo, scaricalo... Un nuovo vocabolario che dobbiamo accogliere e imparare di Maria Pavan

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ccade sempre più spesso che in una conversazione tra gente comune qualcuno dica: “ah, sì, l’ho letto su internet”, “ieri gliele ho cantate su facebook!”, “troppo divertente questo tweet! leggilo!”, “certo, l’ho ordinato ieri su internet, mi arriva domani”. E così è presto detto. Noi tutti siamo ormai entrati in un’era nuova, l’era dell’iper connessione, del mondo tra i mondi, e ce ne gioviamo alla grande. Dico noi tutti perchè ormai, a detta anche dell’Istat aumentano di anno in anno gli accessi al web delle famiglie italiane, diminuiscono i divari fra i gruppi sociali nel possesso dei beni tecnologici, cresce l´uso dell´e-commerce e dei servizi cloud. Per alcuni italiani e veneti, certo, ciò di cui stiamo parlando è nebuloso al massimo. Non così, però per i loro figli e nipoti che usano un tablet e smartphone sin dai primi anni di vita con vera sorpresa dei nonni.

A detta dell’Istat, infatti, nel 2014 oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (54,7%) utilizza già il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (57,3%) naviga su Internet. Numeri che crescono di anno in anno. Nel 2014, aumenta rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispongono di un accesso ad Internet da casa e di una connessione a banda larga (rispettivamente dal 60,7% al 64% e dal 59,7% al 62,7%). Tra il 2013 e il 2014 per alcuni beni tecnologici si riduce il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista e quelle in cui è un operaio: per il telefono cellulare abilitato da 23,5 a 16,1 punti percentuali, per l’accesso ad Internet da casa da 18,7 a 13,6 punti percentuali e per la disponibilità di una connessione a banda larga da 18,6 a 14,4 punti percentuali. L’Istat conferma, inoltre quello che già

sappiamo tutti per esperienza: le famiglie con almeno un minorenne sono le più attrezzate tecnologicamente:l’87,1% possiede un personal computer, l’89% ha accesso ad Internet da casa. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani ultrasessantacinquenni: appena il 17,8% di esse possiede il personal computer e soltanto il 16,3% dispone di una connessione per navigare su Internet. Ma quel che è interessante è come sta cambiando il modo di fare shopping. Cresce infatti anche l’e-commerce, cioé il commercio via web: nel 2014 il 34,1% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che registrano la crescita maggiore sono gli articoli per la casa (+5,1 punti percentuali) e gli abiti e gli articoli sportivi (+3,8 punti percentuali).

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STATISTICA CITTADINI VENETI E NUOVE TECNOLOGIE ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00

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li interventi previsti dall’Agenda Digitale europea sono orientati a una sempre maggiore confidenza dei cittadini con le nuove tecnologie, non solo per un utilizzo esclusivamente privato, ma anche nella prospettiva di favorire l’interazione tra cittadini e amministrazioni locali con servizi di e-Government e di incentivare acquisti digitali mediante l’e-Commerce”. A sottolinearlo è il vicepresidente della Regione Marino Zorzato, commentando i dati elaborati dalla Sezione Sistema Statistico su questo argomento. “Il target previsto dall’Agenda europea per il 2020 – aggiunge - è una copertura del 100% della banda larga tra le famiglie, obiettivo non ancora raggiunto da nessun Paese. Tuttavia, nel 2013 la banda larga in Veneto è più diffusa che a livello nazionale e in costante crescita: raggiunge 3 famiglie su 4, in linea con la media europea, in aumen-to del 32,9% rispetto a cinque anni prima, mentre raggiunge la quasi totalità delle imprese (96,1%)”. In tema di e-Government, le elaborazioni

Marino Zorzato indicano che ammontano al 38,7% i cittadini che dichiarano di utilizzare internet per relazionarsi con la pubblica amministra-zione, per attività che vanno dal pagamento di tasse allo scarico di moduli, dalla richiesta di documenti ai cambi di residenza. Nonostante cresca la consapevolezza dei vantaggi degli acquisti via web e la pratica dell’e-Commerce stia prendendo sempre più piede, gli italiani che comprano merci on-line (41,4% di chi usa internet) sono ancora pochi rispetto alla media eu-ropea (59%). La percentuale in Veneto è più elevata, nel 2013 il 44,7% compra via web (era il 25,6% sette anni fa), tipicamente per prenotare un viaggio o una vacanza, acquistare libri, film, musica o materiale informatico.


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22 1 Voci da palazzo Il presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato (Nuovo Centro Destra) tra bilanci e prospettive

“Il Veneto ha tagliato più di tutti sui costi della politica” Dopo le difficoltà la scommessa di un 2015 di ripresa, anche dell’occupazione. Sulla polemica dei mandati: “Spazio alle novità ma non si possono rottamare le persone capaci” di Nicola Stievano

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i avvicina la data delle elezioni regionali: da presidente del Consiglio Regionale ed esponente di una maggioranza che si ripresenterà per continuare a governare il Veneto come imposterete la campagna elettorale? “E’ forse un po’ prematuro parlare già di campagna elettorale, visto che liste, coalizioni e programmi sono tutti da identificare. Comunque come da tradizione mia e del gruppo politico nel quale sono attivo, imposteremo la nostra proposta politica sul dire e sul mostrare le cose fatte durante l’ultima legislatura regione. Guardando al futuro invece comunicheremo i programmi e i progetti per il nuovo Veneto, concentrandoci sulla ripresa economica, sugli investimenti su lavoro, occupazione ed aziende. Ci sono tante cose da programmare da qui al 2020: vogliamo concentrarci sulle cose reali da fare e non su chiacchere o sogni”. La presenza del Nuovo Centro Destra come cambia gli equilibri all’interno della coalizione che sostiene Zaia? “I fatti dimostrano che il NCD è sempre stato leale con la maggioranza che ha governato la regione e ne ha spesso incarnato i migliori valori e progetti: siamo noi infatti il gruppo più presente nei lavori di Consiglio, il gruppo che risponde con i fatti ai problemi da risolvere. La nostra maturità politica ha sempre offerto una spinta politica di cui una coalizione di centro-destra non può certo fare a meno proprio oggi”. Dopo le polemiche sul limite dei due mandati lei pensa di ricandidarsi?

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Elena Donazzan

Clodovaldo Ruffato “La politica attiva non è questione di numero di mandati, ma di entusiasmo. Io continuo a pensare che fare politica sia un servizio. Certo sono convinto che dopo un certo periodo si debba cambiare e che le nuove persone portano novità, ma questo non può portare alla rottamazione delle persone capaci”. I cittadini hanno molto criticato i costi della politica e chiedono più sobrietà e maggiore attenzione alle risorse. Ci sarà un’ulteriore riduzione di stipendio, vitalizi e altri benefit? “Non so rispondere su quello che farà il prossimo Consiglio, ma tengo a sottolineare che il Veneto è la regione che in questi ultimi anni ha “tagliato di più”. Abbiamo ridotto i costi della politica, tagliato i vitalizi, ridotto i costi di gestione del Consiglio. A volte quello che abbiamo fatto non è stato neppure preso in considerazione dall’opinione pubblica, ma se tutte le Regioni italiane intervenissero come abbiamo fatto noi, la spesa di gestione della politica sarebbe infinitamente più bassa…”. Nel fare un bilancio di questo quinquennio quale l’iniziativa importante da ricordare?

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“Abbiamo fatto leggi importanti, ma credo che la cosa più rilevante è il fatto che dopo 11 anni di tentativi andati a vuoto, abbiamo definito lo Statuto della Regione Veneto. Aver sottoscritto la “carta costituzionale della regione” è stata un’operazione di altissimo profilo democratico”. Lei segue molto da vicino il mondo dell’agricoltura. Quest’anno all’Expo si parla di cibo, produzioni innovative e responsabili, il Veneto ci crede? “L’agricoltura e il comparto agro-alimentare rimangono centrali nella politica regionale veneta. Personalmente gli dedico grandissima attenzione, anche attraverso un continuo con-

tatto con le associazioni e i singoli imprenditori e operatori che rappresentano questo settore. Non possiamo dimenticare che il mondo agricolo, per sua natura, è sempre pronto a guardare in avanti. Però quando la politica nazionale ed europea è così miope da non proteggere e sostenere i propri imprenditori agricoli, non possiamo far altro che alzare un grido d’allarme preoccupato. L’embargo russo successivo alla crisi russo-ucraina ha rappresentato nel 2014 una scure pesantissima sulla nostra economia agricola. Su questo serve una rinnovata visione europea, non è sufficiente quello che può fare una sola regione”. Zaia ha lavorato bene? Se rieletto qua-

li i primi impegni? “Diciamo che si è trovato a governare in un periodo economico e sociale difficilissimo. Credo che con tutta la coalizione di maggioranza di centro-destra sia riuscito a mettere le basi per uno sviluppo regionale che auspico possa avvenire nei prossimi anni, visto che tutti gli esperti dicono che il 2015 sarà l’anno di “ripartenza”. La sfidante Alessandra Moretti punta sul cambio di rotta per il Veneto. Come risponde? “Direi che questa domanda dovrebbe “essere girata” a Luca Zaia…”.

RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI, DONAZZAN STORCE IL NASO

l progetto di riforma del Governo Renzi non riguarderà tutte le banche Popolari ma solo le dieci più grandi con almeno 8 miliardi di attivi. Queste avranno 18 mesi di tempo per cambiare la propria struttura societaria, eliminare il voto capitario (una testa, un voto) e trasformarsi in Società per azioni.

In questo modo le suddette banche verranno aperte all’ingresso di soci di capitale e al rafforzamento patrimoniale, con la messa in moto di fusioni e il possibile scompaginamento di equilibri consolidati. In una parola, le banche potranno divenire “scalabili”. Sono tre le banche legate al territorio veneto che saranno assoggettate al progetto di rifor-

ma e rispondono al nome di Banco Popolare, di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. “Da assessore al Lavoro della Regione del Veneto - ha commentato Elena Donazzan - ho riscontrato i problemi di credito delle nostre aziende ma anche che le banche più attente alle nostre imprese sono state sempre le banche del territorio.

“Renzi ha avuto sei lunghi mesi di presidenza europea per difendere l’Italia e gli italiani, avrebbe dovuto difendere e rappresentare le cose buone della nostra nazione, anche un credito solido, partecipato e molto legato al territorio, peculiarità nazionale che Renzi sta distruggendo”, ha concluso l’assessore Donazzan. Lo.Zo.

Chinellato Riccardo

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Voci da palazzo 23 1 Un viaggio tra la gente L’obiettivo è raccogliere le istanze del popolo veneto partendo dal basso

La Moretti è partita: 579 comuni in 100 giorni La prima scelta di campo: si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto immediato per restare in Veneto comunque vada

L’opinione

di Maria Pavan

Giovanni Furlanetto, GM

“ADDIO AL RICAMBIO GENERAZIONALE”

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l tour elettorale di Alessandra Moretti, candidata Governatore del centrosinistra, sta vedendo l’ex parlamentare impegnata ogni giorno tra la gente. E’ al mercato, al bar, a pranzo, in qualche sala. E’ a disposizione delle persone là dove vivono e “tirano a campare”. Certo, spesso non ci sono bagni di folla ad attenderla, perché non frequenta molte feste folcloristiche, c’è altro. C’è un Veneto vero che non ha sempre voglia di arrostire torelli allo spiedo o di fare polente da guinnes dei primati, e quel Veneto vuole raggiungere per fargli poi la proposta giusta che le permetta di cambiare il corso politico di una regione governata dal centro destra ormai dal 20 anni. “Sono pronta ad assumermi l’impegno di costruire insieme un ponte tra politica e cittadini veneti - ha detto durante il lancio della sua campagna elettorale - con la più grande campagna di ascolto mai realizzata da un candidato alla guida di una Regione. Un viaggio da percorrere insieme, una meta da raggiungere insieme: 579 Comuni, 100 giorni e l’obiettivo di dare a tutti i veneti, nessuno escluso, la possibilità di raccontarmi come immaginano il futuro della Regione. Nessun politico ha mai visitato prima ogni comune della Regione che si candidava a guidare. Vorrei che fossero i veneti, nelle loro città, nei loro paesi, a dirmi cosa non va, a dirmi cosa li ha delusi, a dirmi cosa si aspettano per un cambiamento che non sia solo una parola, ma sia una realtà da vivere. La vostra passione e il vostro entusiasmo mi accompagneranno in

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Alessandra Moretti al mercato questo viaggio attraverso i 579 comuni che formano il Veneto. Sono pronta a conoscere uno ad uno i cittadini che sarò chiamata a rappresentare e, soprattutto, voglio che loro possano conoscere la governatrice Alessandra Moretti faccia a faccia”. Ma la sua è anche la voce di quella che potrebbe essere la prima donna governatrice di una regione che in questa momento su 60 consiglieri conta solamente 2 donne, meno che in Afghanistan, Bangladesh e persino Iraq. Lo stesso Consiglio regionale che ha bocciato a metà gennaio la doppia preferenza di genere. “La Lega e Forza Italia hanno umiliato ancora una volta - ha commentato la Moretti - le donne venete, lasciandoci in una condizione di rappresentanza femminile in Consiglio inferiore a quella di molti Altri paesi. E sono gli stessi

Sociale

ANZIANI: VIA LIBERA ALLA LEGGE PER L’AFFIDO

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n Veneto l’istituto dell’affido potrà essere applicato anche agli anziani. La commissione Sanità del Consiglio veneto, presieduta da Leonardo Padrin (Forza Italia), ha approvato la proposta di legge presentata da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e sottoscritta da consiglieri Pd, Udc, Lega e gruppo misto. Il provvedimento, votato all’unanimità in una forma semplificata rispetto alla proposta iniziale, tutela il diritto degli anziani a rimanere nel proprio ambiente di vita e ad essere sostenuti nella vita quotidiana da persone, famiglie o associazioni disponibili a prendersene cura, sotto il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico. Le forme di affido potranno essere diversificate (dal piccolo aiuto domestico alla convivenza) e dovranno essere regolate da successivi provvedimenti della Giunta regionale che dovranno specificare, a tutela di entrambe le parti, i requisiti degli affidatari, gli schemi contrattuali, gli standard del servizio, le procedure di attivazione, i percorsi formativi e le modalità di controllo. La Giunta dovrà emanare i provvedimenti applicativi entro 90 giorni. “L’attuale sistema del welfare sta rapidamente volgendo al collasso – spiega Valdegamberi - soprattutto perché è sempre più insostenibile finanziariamente. C’è bisogno di ricostruire la comunità, le relazioni, il mutuo aiuto. E’ partendo da queste considerazioni che è stata proposta l’istituzione dell’affido dell’anziano e delle persone in difficoltà, sulla scorta delle esperienze di affido familiare, individuale o comunitario già sperimentate con successo con i minori. Questo provvedimento è destinato a cambiare l’impostazione dei servizi di assistenza per gli anziani e le persone in difficoltà privilegiando un approccio innovativo e più umano, volto a ridare il calore di una famiglia, in via temporanea o definitiva, a tante persone sole, isolate o in difficoltà”.

partiti che hanno ridotto il fondo di contrasto alla violenza di genere a miseri 50 mila euro. Allo stesso tempo la bocciatura del limite a due mandati in Consiglio Regionale, anche questa opera di Lega e Forza Italia, è un regalo a chi fa della politica un mestiere, esattamente come 8 degli 11 assessori regionali che sono consiglieri da oltre 10 anni. Le venete e i veneti, invece, hanno bisogno di una politica fatta da donne e uomini che vogliono portare aria nuova in un palazzo occupato da troppo tempo da persone che difendono strenuamente solo i loro privilegi e non il futuro del nostro popolo” Dai la tua opinione su questa notizia su:

Costantino Toniolo (NCD)

VENETO A STATUTO SPECIALE: FRONTE COMUNE CON ZAIA

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’è l’occasione in sede di riforma del Titolo V della Costituzione di inserire il Veneto tra le regioni a Statuto speciale: noi del NCD abbiamo subito appoggiato la proposta di Zaia che condividiamo!” Lo afferma in una nota il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo), ricordando che il Gruppo NCD Veneto Autonomo si era immediatamente espresso a favore della lettera mandata ai parlamentari dal governatore Luca Zaia. “Tutti gli esponenti politici del Nuovo centrodestra – ribadisce Toniolo - sostengono questa iniziativa, mentre dobbiamo rilevare che gli esponenti veneti del PD in parlamento hanno risposto in modo freddo o si sono messi di traverso.” Neklla nota si ricorda che nel 2014 il Gruppo del NCD Veneto Autonomo ha proposto (primo firmatario proprio Toniolo) e fatto votare a maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto la legge per il referendum sull’autonomia del Veneto. “Se vogliamo uscire dalla crisi, sostenere l’economia delle nostre aziende sul territorio – prosegue l’esponente del NCD - abbiamo bisogno di trattenere maggiori risorse da spendere qui in Veneto: non possiamo più permetterci di mantenere gli sprechi di altri, perché siamo in un’epoca di vacche magre ed è ora che ogni regione italiana sia responsabilizzata e autosufficiente. Per questo ho anche più volte proposto che l’autonomia venga concessa a tutte le regioni della Penisola in modo che nessuno possa recriminare. Purtroppo - sottolinea Toniolo - i parlamentari di altre regioni (soprattutto quelle già autonome), ad esempio i friulani, quando serve sono capaci di superare le divisioni partitiche e fare fronte comune: mentre in Veneto a quanto pare prevale sempre la divisione: insomma non siamo capaci di fare fronte comune quando il gioco si fa duro. Vorrei rinnovare comunque l’appello di Zaia - conclude Toniolo - rivolgendomi ad entrambi gli schieramenti: per rilanciare economia e occupazione in Veneto l’unica via è una forma spinta di decentramento o l’autonomia amministrativa della nostra Regione: facciamo fronte comune alla Camera e al Senato per una modifica dell’art 116 a favore del Veneto”.

l teatrino che si è visto in Consiglio regionale ha mostrato il peggio della politica. I politicanti di professione hanno prevalso sul buon senso e sulle intenzione dichiarate di procedere ad un radicale rinnovamento generazionale nella politica regionale. Dopo la bocciatura degli emendamenti che rendevano retroattivo il limite dei due mandati è stato dato di fatto il via libera ad alcuni consiglieri, in carica da 10 o più anni, di rimanere seduti nei comodi scranni di Palazzo Ferro-Fini per altri dieci anni. Il ricambio generazionale è fondamentale per garantire linfa nuova al nostro amato Veneto e per evitare il radicamento di interessi sul territorio finalizzati solamente alla rielezione”. Sanità: Sinigaglia (Pd)

“LISTE DI ATTESA SEGNANO FALLIMENTO ZAIA”

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aia ammette che in questa legislatura le liste d’attesa non sono state ridotte, ma punta l’indice sui direttori generali delle Ulss, definendoli inefficaci ed incapaci. Il fallimento è tutto suo e della sua incapacità di mettere i direttori nelle condizioni di lavorare bene. Adesso Zaia chiamerà a rapporto i dirigenti per cercare in extremis di far funzionare meglio il sistema, ma i motivi del flop sono ben chiari: non ha funzionato l’apertura serale; ha ridotto lo stanziamento per la specialistica ambulatoriale riducendo così le visite convenzionate e costringendo le famiglie a ricorrere alle visite a pagamento; non ha spinto per l’acquisto di nuovi macchinari, non ha aumentato il personale addetto alla diagnostica e ha applicato il super ticket rendendo le visite del privato meno costose di quelle del pubblico”. Pipitone (IdV)

“SANITÀ: I VENETI SE LA PAGANO DA ANNI”

“C

aro assessore, i veneti si sono accorti da un pezzo che la sanità devono pagarsela. Non deve arrivare un nuovo taglio per farlo capire. In molti casi, per un’analisi del sangue, i laboratori privati costano meno dell’ospedale. Così la sanità pubblica perde un sacco di soldi e cede servizi. Perché Coletto si lamenta solo adesso, quando noi lo denunciamo da anni? Parlare di cifre forse è prematuro. L’ultimo dato certo, presentato in Commissione, era di 150 milioni di stanziamento in più. Se le ipotesi più negative, un taglio di 240 milioni di euro di trasferimenti statali che dovrebbe subire la sanità veneta, verranno invece confermate lo riterremo un atto inaccettabile compiuto dal governo e chiediamo all’assessore Coletto, come referente nazionale per la Sanità delle Regioni, di fare il possibile per scongiurarlo”.


24 2 Cultura provinciale La mostra al Palazzo del Monte di Pietà Dal 28 febbraio al 31 maggio l’esposizione unica nel suo genere

Scatti di guerra, per ricordare

PITTURA

120 immagini raccontano con forza conflitti dell’ultimo secolo, dalla Grande Guerra alle Torri Gemelle, fino alla crisi ucraina di Laura Organte

L

’immagine ha saputo conquistarsi, grazie all’efficacia, alla capacità di imprimersi nella memoria collettiva e all’immediatezza comunicativa, uno spazio sempre maggiore nell’informazione. Un processo cominciato oltre un secolo fa, con l’invenzione della fotografia, che a tutt’oggi non ha smesso di evolversi in nuove forme grazie ai nuovi media e alle nuove tecnologie. Una mostra unica nel suo genere, a Padova, ripercorre le tappe di questo percorso attraverso la storia della fotografia di guerra: 120 immagini, selezionate da Walter Guadagnin, saranno in esposizione dal 28 febbraio al 31 maggio a Palazzo del Monte di Pietà per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ricostruendo una straordinaria storia della rappresentazione del conflitto negli ultimi cento anni. Dalla Prima Guerra Mondiale alla Guerra Civile Spagnola e la Seconda Guerra Mondiale, dalla Guerra d’Algeria, la Guerra del Vietnam, quella serbo-bosniaca e il lungo conflitto medio-orientale, la mostra

TEATRO E MUSICA

L’artista veneziano Beraldo conduce fino ai nostri giorni con l’attacco alle Torri Gemelle, la conseguente Guerra al Terrore e i più recenti focolai in Ucraina e ancora in Medio Oriente, passando attraverso i conflitti del continente africano. Il percorso espositivo mette così in luce l’evoluzione dello sguardo in corrispondenza con le innovazioni tecniche e con i cambiamenti sociali e culturali. Per la Prima Guerra Mondiale, l’accento cade sulle novità tecnologiche con le foto aeree, le immagini dei carri armati, nuovi strumenti di combattimento, e le stesse macchine fotografiche, per la prima volta nelle mani dei soldati stessi. Tutte immagini che provengono dal ricco patrimonio del Museo della Terza Armata di Padova. Ancora più preziose le immagini dei giganti della fotografia del Novecento: Robert Capa, August Sander, Ernst Haas, Eugene Smith e Henri Cartier-Bresson, Bill Bandt, Eugeny Chaldey, che hanno saputo raccontare il periodo cruciale della Seconda Guerra Mondiale e degli anni del dopoguerra a cura di Laura Organte

ALAN PARSONS IN CONCERTO È passato alla storia come l’ingegnere del suono del bestseller floydiano “The Dark Side Of The Moon”, prima della sua partecipazione alle produzioni di “Abbey Road” e “Let it Be”: Alan Parsons farà tappa al Gran Teatro Geox di Padova giovedì 26 marzo, con “The Greatest Hits Tour” un concerto straordinario, nel quale ripropone tutti i suoi grandi successi dagli gli storici “Time”, “Eye in the sky” e “Psychobabble”, a quelli più recenti, nel suo ultimo album A Valid Path uscito nel 2004.

ARTE & CINEMA AL LUX Tornano gli appuntamenti all’insegna del binomio arte e cinema al Lux: in contemporanea mondiale, tour cinematografici esclusivi, firmati dalle più importanti produzioni internazionali, guideranno la platea alla scoperta di artisti, dipinti e spazi museali d’eccezione: dopo Matisse (27 gennaio), è la volta di Vermeer e della sua celebre “Ragazza con l’orecchino” di perla del Museo Mauritshuis (24 febbraio), di Rembrandt dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam (2 aprile), dell’Hermitage (28 aprile) e di Van Gogh e il suo museo (2 giugno).

IL CIGNO NERO Sabato 28 febbraio, alle 21.30 sul palcoscenico del Teatro Geox approda lo spettacolo “Il Cigno Nero”, un raffinato omaggio al celebre balletto del repertorio classico di Piotr Ilich Ciaikovsky protagonista recentemente del film “Black Swan” di Darren Aronofsky, che ha valso a Natalie Portman il premio Oscar come Miglior Attrice. In scena stelle affermate del firmamento della danza come l’étoile internazionale Giuseppe Picone, Ashley Bouder, Joaquin de Luz e stelle del futuro, come Alessio Rezza e Flavia Stocchi e altri primi ballerini e solisti provenienti dai maggiori teatri italiani, quali La Scala di Milano e l’Opera di Roma.

La verità del colore di Franco Beraldo

S Gabriele Basilico, Beirut 1991: una delle foto in mostra attraverso i loro scatti. Seguono, la guerra di Algeria con i ritratti di Marc Garanger e quella che è stata definita “l’ultima guerra fotografica”, quella del Vietnam. Il racconto della guerra, da questo momento in poi, è affidato principalmente alla televisione; la fotografia, pur sempre presente sui campi di battaglia, diviene strumento di riflessione e discussione: per questo la mostra abbandona il reportage per incontrare l’arte con

i lavori di Gabriele Basilico, Luc Delahaye, Richard Mosse, Gilles Perress e Taysir Batnjj per concludersi da un lato con la drammatica ostentazione delle giornate di rivolta ucraine da parte di Boris Mikhailov, dall’altro con il progetto – interamente prodotto e finanziato per questa occasione – di Adam Broomberg & Oliver Chanarin, che da anni riflettono proprio sulla guerra e sul modo di rappresentarla.

i intitola “Franco Beraldo. La verità del colore. Opere 1979-2014” ed è la più ampia antologica sino ad ora dedicata all’artista veneziano, in esposizione al Centro Culturale Altinate San Gaetano fino al 1 marzo. Partito da un paesaggismo inondato di luce mediterranea e sensibile alle atmosfere essenziali e quiete di Giorgio Morandi, Franco Beraldo in trentacinque anni di pittura ha esplorato le profondità dell’olio e dell’affresco e le ha voltate a una visione personale in cui cieli, edifici, alberi, colline sfumano in forme astratte dalle tinte accese e dai toni vibranti. I suoi lavori più recenti, tempere su carta di raffinata gestualità, assieme ai vetri realizzati negli ultimi anni nelle fornaci di Murano fanno rileggere tutta la sua attività come una lunga e inarrestabile ricerca della verità del colore. L.O.

Nuova sede ad Abano E’ gestito dall’associazione Khorakhanè

Nuove energie e idee vincenti al laboratorio culturale I’M H a aperto i battenti ufficialmente il 31 dicembre scorso, con la festa di Capodanno, e ha già registrato il tutto esaurito nelle serate in programma per gennaio: il laboratorio culturale I’M, in via Brustolon, ideato e gestito dall’Associazione Khorakhanè, ha decisamente iniziato bene il nuovo anno e promette ancora meglio per i mesi a venire. Parte del Progetto “Nuove Energie” e realizzato in partnership con la Cooperativa Sociale Nuova Idea e il Patrocinio del Comune di Abano Terme e della Regione Veneto, il laboratorio arriva proprio in concomitanza con i dieci anni dell’Associazione, creata nel 2004 da un gruppo di giovani uniti dal desiderio di proporre iniziative e stimoli sui temi della tutela ambientale, dello sviluppo sostenibile, dell’integrazione e della tutela dei diritti umani. Un’anteprima del laboratorio il pubblico l’aveva già avuta la scorsa estate, in occasione del festival So Far So Good, che aveva abbandonato la sede tradizionale di villa Bassi per approdare nel giardino esterno di 3000 metri quadri, ma dal 1 gennaio sono entrati in funzione tutti gli spazi della nuova sede. Cuore del laboratorio l’ampio spazio di 450 metri quadrati pensato per concerti, spettacoli, incontri e conferenze, c’è poi l’area di co-working, un fenomeno che prende sem-

E’ già un successo l’apertura del laboratorio culturale pre più piede anche in Italia e il laboratorio artigianale, attrezzato per la lavorazione di diversi materiali, è attivo anche per la pro-

Un ampio spazio per concerti, spettacoli, incontri e conferenze, con l’area co-working duzione di arredi, scenografie ed allestimenti con tecniche di riciclo e di upcycling. Sono già attivi, inoltre, I.M Swap, uno spazio permanente dedicato allo scambio di vestiti e libri, per stimolare la diffusione di consumi sostenibili. (venerdì, sabato 22.00- 24.00 e do-

menica 11.00-15.00), I’Meating, con piatti sfiziosi preparati con prodotti di stagione e a km 0 (dal martedì al sabato dalle 12.30 alle 14.00 e prima degli eventi serali) e il Sunday Brunch, ogni domenica dalle 11.30 alle 15.00. Infine, I’M Art si occupa di pratica curatoriale e di progettazione di allestimenti per esposizioni di arte contemporanea. Si rivolge agli artisti, inserendoli in un contesto dinamico e di respiro internazionale, mentre I’M Design della realizzazione di arredi e scenografie eco-friendly con materiali di recupero attraverso tecniche di riciclo e di up-cycling caratterizzano tutto il Laboratorio Culturale I’M, ma vengono progettati e prodotti anche su richiesta. L.O.


1 sport piazza

Sport 25

A saluta gli atleti anche i biancoscudati Padova

Cxp all’Euganeo: una corsa da fuoriclasse La CXPCard permette ad ognuno di conoscere i propri tempi, partecipare all’assegnazione dei premi tutte le settimane e avere una pagina personale

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

A

nche lo stadio Euganeo è stato piacevolmente invaso dai runners della Corri x Padova e a salutare gli atleti c’erano altri atleti: i Biancoscudati Padova. Alla partenza erano presenti, oltre al vice presidente Edoardo Bonetto, anche l’amministratore delegato Roberto Bonetto e i calciatori Dionisi, Sentinelli e Ilari. Continuano gli appuntamenti del giovedì di corsa attraverso la Città del Santo. Eventi organizzati nei minimi dettagli che assicurano a chi corre sicurezza, assistenza e tanta divertente compagnia. La maggior parte dei partecipanti si registra e riceve la CXP Card che ha molteplici funzioni: la prima riguarda la registrazione della presenza del singolo atleta al Villaggio CXP: questo consentirà di verificare quante volte ha partecipato alla Corri X Padova. I più assidui, infatti, potranno godere di particolari opportunità, premi e riconoscimenti nel corso della stagione. La seconda funzione riguarda la possibilità di

vincere i premi messi a disposizione ad ogni uscita dai partners/sponsor: infatti già da qualche tempo, con una procedura informatica del tutto automatica, mentre i runners sono impegnati nel giro, vengono sorteggiati dei numeri di tessera a cui vengono abbinati dei premi; subito dopo i numeri dei vincitori vengono caricati sui pc dei totem all’arrivo. Quando i partecipanti transitano di fronte ai totem all’arrivo non solo verrà segnalato il loro nome e tempo ma anche se hanno vinto un premio (da ritirare la sera stessa al Villaggio CXP oppure - novità - aprendo la propria pagina personale comparirà subito una segnalazione se ci sono premi da ritirare. I premi che non sono ritirati entro la settimana successiva potranno essere rimessi in sorteggio. La terza funzione consente agli iscritti di verificare la media di percorrenza ottenuta nel percorso; i tempi saranno sempre riferiti allo start dato dallo Speaker nelle due partenze distinte Runners e Walker. Al ritorno al Villaggio CXP, sotto gli archi all’ingres-

so si troveranno: sulla destra un totem per la rilevazione dell’arrivo dei Walkers e sulla sinistra due totem per la rilevazione dell’arrivo dei Runners. Per registrare l’arrivo, non occorre togliere la CXP Card dal taschino del gilet! Per il calcolo delle medie verrà fatta una misurazione del percorso in diretta con apparati Polar messi a disposizione dal negozio 1/6 H: farà pertanto fede la misurazione del percorso fatta in diretta in serata e non quella preventiva quando viene dichiarata la mappa del percorso. Non verrà stilata alcuna classifica: le medie rilevate saranno tra le informazioni che ognuno potrà consultare sulla propria pagina personale StellaWay. Per vedere i dati rilevati: con lo Smart Phone (se presente opzione NFC abilitata): appoggiare CXP Card sul telefonino e attendere che si apra la pagina personaleCon il sito www.stellaway.it, andando alla voce di menu servizi/accesso alla pagina personale. Inserire poi per esteso il proprio codice presente sulla Card (es. CXP1400001)

L’APPELLO CERCASI VOLONTARI

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li organizzatori lanciano una richiesta a tutti i camminatori della Corri x Padova: “Abbiamo tantissime persone che ogni settimana seguono i nostri istruttori lungo il percorso che è stato predisposto per i Walkers. Pe r offrire maggiore sicurezza, avremmo urgente bisogno (anche per stasera) di trovare 3 o 4 persone che ci aiutino a seguire il gruppo, come facevano i Ciclopici l’anno scorso. Andrebbe bene utilizzare la bicilcetta e noi potremmo, per chi non ce l’ha, metterne a disposizione per questo servizio. Comunque anche a piedi si può seguire il grupppo ad aiutare le persone negli attraversameni ed a tenerle il più compatte possibile. Se qualcuno è disponibile, abbiamo qualche piccolo riconoscimento da offrire. Inviate una eMail a corriperpadova@comune.padova.it e poi lo staff vi contatterà o presentatevi direttamente al Gazebo dell’US Acli presente ogni settimana al Villaggio CXP. Grazie”.


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Turismo 27 SÌ, VIAGGIARE

Alto Adige

Franz Kostner, il pioniere dell’Alta Badia di Renato Malaman

Fu lui a far costruire il primo impianto di risalita (Col Alto) a istituire la prima scuola sci, il primo servizio di trasporto e a trasformare la stazione di posta in un accogliente albergo

Il capostipite della famiglia che ancora oggi gestisce lo storico Hotel Posta Zirm di Corvara fu il primo nel 1908 a credere nelle potenzialità turistiche della valle

C

orvara era ancora sotto Kaiser Franz, austroungarica come territorio seppur fieramente ladina nella cultura e nella lingua, quando un altro grande Franz, l’alpinista Kostner, decise di metterla al centro del suo sogno. Trasformarla in una località turistica di eccellenza. E all’alba del secolo scorso arrivarono proprio da Vienna i primi ospiti illustri dell’hotel Posta Zirm, antesignano dell’attuale “quattro stelle” che Franz Kostner adibì allora anche a ufficio postale, stazione di cambio dei cavalli, sportello bancario. Corvara a quel tempo era un grappolo di case sperduto in una vallata di straordinaria bellezza, ma isolata dal resto del Tirolo meridionale austriaco. Kostner, uomo di grandi visioni e spirito avventuriero, al ritorno da una ardita spedizione sull’Himalaya, nel 1908 acquistò dalla famiglia Rottonara la già secolare Gasthaus e ne fece il primo nucleo da cui si dipanò lo sviluppo turistico di Corvara. Un processo formidabile che mosse i primi passi proprio grazie alle intuizioni di Franz Kostner, che fece costruire (proprio dietro l’albergo) il primo impianto di risalita della valle, ovvero la slittovia di Col Alto, istituì la prima scuola sci dell’Alta Badia e il primo servizio di trasporto pubblico, d’inverno organizzato su slitte trainate da cavalli, d’estate in carrozza. La sorte avversa della guerra portò anche qualche beneficio indiretto a Corvara: nuove

strade di collegamento con le valli vicine (Livinallongo e Gardena) costruite dai militari dell’imperatore Francesco Giuseppe e dai prigionieri russi. Nel periodo 1925-28, quando Corvara è ormai territorio italiano pur conservando la tradizionale parlata ladina, Kostner crea anche un emporio di alimentari a beneficio della gente della Val Badia. L’albergo Posta Zirm nel frattempo diventa più grande, arricchito negli spazi da una dependance. Nel 1937 si evolve anche il servizio di trasporto da e per Brunico: Kostner lo dota di un fiammante Fiat Torpedo, il leggendario “torpedone”. Poi cede lo scettro al figlio, Franz anche lui. Questi con la moglie Cherubina consolida il percorso tracciato dal padre, che pure continua a dare il suo contributo per lo sviluppo dell’Alta Badia. E’ stato con il nipote Heinz (e la moglie di questi, Elsa) che il Posta Zirm di Corvara, nel 2001, è diventato anche un attrezzato e moderno centro benessere, aprendo una nuova frontiera nell’ambito del turismo di montagna. Apre i battenti in quel periodo anche la sala conferenze. Oggi i pronipoti del pioniere Franz, Franz “terzo” e Silvia, si sono messi sulle spalle l’eredità morale e materiale della famiglia dando ulteriore impulso alla crescita turistica della valle e soprattutto della propria struttura alberghiera, la prima che si incontra a Corvara scendendo dal Passo Campolongo. In particolare il loro sforzo

è orientato verso il miglioramento dell’accoglienza e dell’ospitalità. Un’attenzione particolare è stata posta sull’alimentazione, settore in cui è stata sviluppata una ricerca molto approfondita sui valori nutrizionali dei cibi con l’approdo progressivo e convinto ai concetti della cucina vegana. Un impegno particolare della quarta generazione dei Kostner è rivolto alla diffusione della conoscenza dell’ambiente naturale dell’Alta Badia. Questo attraverso escursioni (guidate dalla stessa Silvia) che mirano ad evidenziare le bellezze più intime della montagna dolomitica, fatte di fiori e prati, ma anche di tradizioni contadine. Franz Kostner è stato talmente geniale da dotare già nel 1922 il suo albergo di un sistema di illuminazione elettrica. Ciò grazie alla costruzione della prima piccola centrale della valle. Geni si nasce e a Franz Kostner, morto il 4 novembre 1968 alla veneranda età di 91 anni, l’Alta Badia tributerà riconoscenza per sempre. Non a caso è stato intitolato a lui il rifugio più ardito di Corvara, quello che sorge in località Vallon a 2550 metri di quota, circondato dalle pareti di roccia del Sella (Vallon, Cima 9, Cima 10 e Piz da Lec) e raggiungibile attraverso la funivia del Boè, uno dei più recenti impianti di risalita della valle. Il primo, il Col Alto, quello nato sulle ceneri della slittovia realizzata da Kostner dietro al suo albergo, esiste ancora. Ed è un altro “monumento” alla memoria del padre del turismo dell’Alta Badia.

NELLA FOTO GRANDE FRANZ KOSTNER E LA SLITTOVIA DI COL ALTO, PRIMO BADIA. A DESTRA ALCUNE IMMAGINI STORICHE DELL’HOTEL POSTA ZIRM, SCIATORI PIONIERI, LA FAMIGLIA KOSTNER OGGI E L’ALBERGO NELLA VERSIONE ATTUALE. SOTTO: IL RIFUGIO FRANZ KOSTNER DEL VALLON (GRUPPO SELLA) E IL NIPOTE OMONIMO, FRANZ KOSTNER. NEI BOX: LA WELLNESS FARM DELL’HOTEL POSTA ZIRM, CORSI DI GINNASTICA LNB E IL MAESTRO PIZZAIOLO MAURO ROSSI CON UN AIUTANTE

IMPIANTO DI RISALITA DELL’ALTA

Il benessere arriva dalla natura

La ginnastica contro i dolori

Serenità, benessere ed equilibrio interiore: questo è quanto si propone di offrire ai suoi ospiti il Posta Zirm Hotel con la sua la Wellness-Farm, ideata seguendo i dettami Feng Shui, antichissima scienza cinese del “vento e dell’acqua” che, osservando il movimento energetico nella natura, insegna come armonizzare le nostre energie con l’ambiente che ci circonda. Non una Beauty-Farm, ma una struttura dove ritrovare il benessere, favorito dalla cornice unica e potente delle Dolomiti in cui è inserita. Per rigenerare corpo e spirito, i trattamenti giornalieri nella Wellness-Farm sono perciò affiancati da passeggiate guidate ed esercizio fisico nella natura incontaminata delle Dolomiti, eccezionale “ricarica” naturale e antidoto contro affaticamento e stress. Il progetto della Wellness-Farm, unica nel suo genere nelle Dolomiti, si basa sui 5 elementi, o meglio i 5 aspetti ciclici dell’energia: Fuoco, Acqua, Legno, Metallo e Terra. Ad ogni aspetto dell’energia corrispondono particolari cicli di trattamento, di differente durata.

Una settimana in Alta Val Badia, abbinando sci e vero benessere, per far sparire dolori muscolari e articolari e imparare una ginnastica che rende elastici e mobili tutti gli arti del corpo, dalla testa ai piedi, sotto la guida di Thomas Dietter, docente ed esaminatore LNB. La propone dal 22 al 29 marzo il Posta Zirm Hotel di Corvara, che ha importato in Italia il Metodo LnB, che sta letteralmente spopolando in Germania, dove è adottato da atleti e calciatori. LnB Motion, ideato dopo 25 anni d’esperienza in varie discipline orientali dai coniugi tedeschi Liebscherr & Bracht, ribilancia a tutti gli effetti l’apparato muscolo-scheletrico, apportando un grande e probabilmente inaspettato benessere generale. Infatti attenua la tensione muscolare, aumenta notevolmente il livello d’energia, incrementa la resistenza fisica e la concentrazione. Basta una settimana per appropriarsi della tecnica di questa rivoluzionaria ginnastica.

Novità in cucina

Menu vegano e pizza gourmet Un menu vegano, gustoso e salutare, arricchisce la proposta gastronomica della tavola del Posta Zirm Hotel. Il termine “vegano” viene coniato nel 1940 da Donald Watson e Elsie Shrigley, entrambi membri della Vegan Society, che presero a prestito le prime tre e le ultime due lettere dell’aggettivo “vegetariano”. Il pensiero vegano si origina dalla scelta che sta alla base della dieta vegetariana. Come i vegetariani, i vegani non mangiano carne o pesce, ma estendono questa scelta e decidono di non assumere alcun alimento di origine animale (uova, prodotti lattiero-caseari, miele. “Le motivazioni per le quali la dieta vegana sta riscuotendo un significante successo - spiega Franz Kostner - sono diverse. Recenti pubblicazioni di studi a lungo termine indicano infatti una fortissima e sorprendente correlazione tra l’assunzione di proteine animali e lo sviluppo di varie malattie. I risultati di questi studi mettono in primo piano malattie cardiovascolari, ipertensione, colesterolo alto, diabete di tipo 2, malattie tumorali e malattie degenerative del sistema nervoso. Modificando la nostra alimentazione, si può fare un significativo passo soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Al Posta Zirm Hotel abbiamo introdotto con sorprendente successo, suscitando curiosità e interesse da parte della nostra clientela, un menù vegano che va ad arricchire la nostra abituale proposta delle tipiche ricette del territorio e nazionali. Noi stessi seguiamo con entusiasmo la dieta vegana”. L’arrivo di un maestro della pizza, il padovano Mauro Rossi, uno dei primi convinti assertori dei concetti che stanno alla base della moderna pizza gourmet, ha lanciato anche una nuova linea di pizze nella taverna Stube del Posta Zirm, preparate con farine speciali (ai diversi cereali, agli spinaci, alle ortiche) che valorizzano gli aspetti nutrizionali del prodotto. “Una novità per l’Alta Badia - rivela Rossi - ci arrivano clienti anche dalle vallate vicine”.


28 1 Concerti e non solo 1144

MILLE E ANCORA MILLE... Pagina a cura di Graziano Edi Corazza

IN VENETO EVENTI Al Gran Teatro Geox di Padova - venerdi 6 febbraio, ore 21,30

BOB MARLEY BIRTHDAY FEST, IL PIÙ GRANDE APPUNTAMENTO REGGAE LIVE FROM JAMAICA

Al Gran Teatro Geox di Padova - domenica 8 febbraio, ore 21

ADRIAN ARAGON E ERICA BOAGLIO, PASIONES COMPANY IN GAUCHOS

preziosissima occasione per sperimentare un tipo di tensione completamente diversa dal concerto rock, fatta di tempi dilatati, pause e silenzi, e di una più intima complicità con il pubblico.” Al Gran Teatro Geox di Padova - venerdì 22 maggio 2015, ore 21,30

RAF IN CONCERTO

22.05 Fabi, Silvestri, Gazze’ Arena 11.06 Kiss - Arena 08.07 Tiziano Ferro - Stadio Bentegodi 20.07 carlos santana - Arena 12.09 Ennio Morricone - Arena

SGUARDO A NORDEST ZED Entertainment & Rasta Snob Movement presentano una serata speciale per celebrare il 70° anniversario della nascita del re del reggae, venerdì 6 Febbraio, apertura porte ore 19, nella quale ascoltare la musica di Marley, i pezzi storici, le sonorità affascinanti della reggae music, con uno show esclusivo di MICHAEL ROSE, la storica voce dei Black Uhuru, ETANA, the Queen of Reggae e HOLLIE COOK, la rivelazione black del nuovo millennio, con MC STEVE GIANT, il reggae ambassador italiano e prima e dopo i concerti, dj set a cura di Papaluka, Mr Robinson e Wildcat, per una grande notte jamaicana a Padova! Ornella Vanoni, sabato 7 febbraio 2015

“UN FILO DI TRUCCO UN FILO DI TACCO …L’ULTIMO TOUR”

Ricco di ritmo sostenuto e balli scatenati, vetrina luminosa e appassionata di quanto valorizza la cultura argentina - passando dai Tamburi al Malambo, dai balli dei Gauchos alla magia di esperti Boleadoras - Gauchos è lo spettacolo firmato da Adrian Aragon e Erica Boaglio, per celebrare la ricchezza culturale dell’Argentina. Sfida, seduzione, allegria, ritmo, festa: tutto questo è GAUCHOS. Protagonisti assoluti di festival e grandi eventi, Erica Boaglio e Adrian Aragon, danzatori, coreografi e direttori della Pasiones Company, hanno ottenuto da tempo la qualifica di star internazionali grazie ai numerosi riconoscimenti ricevuti nelle maggiori competizioni mondali, attraversando i palcoscenici dei quattro angoli del pianeta, catturando con le loro performance il cuore degli spettatori.

Raf, all’anagrafe Raffaele Riefoli, in una serata con i suoi più grandi successi e i nuovi pezzi tratti dall’ultimo album.

NEGRITA IN CONCERTO

Centro sociale di Marghera, 28 febbraio 2015

VERDENA IN CONCERTO

Mestre - Teatro Corso giovedì 26 febbraio 2015 - ore 21

AFTERHOURS, TOUR 2015

Dopo il trionfale tour invernale di “Hai Paura del

Grande data al Rivolta di Marghera: i VERDENA saliranno sul palco del centro sociale di Marghera sabato 28 febbraio 2015 per presentare il NUOVO ALBUM, il primo di due dischi. Il nuovo lavoro comprende infatti 2 volumi: il primo uscirà il 27 gennaio, il secondo entro l’inizio dell’estate, per Universal Music. Il tour partirà il 27 febbraio da Rimini, toccando Marghera come seconda data.

A VERONA NEL 2015 ll nuovo spettacolo di Ornella Vanoni “Un filo di trucco un filo di tacco … l’ultimo tour” farà tappa al Gran Teatro Geox di Padova SABATO 7 FEBBRAIO 2015. Lo spettacolo è stato scritto da Ornella Vanoni con Federica Di Rosa e si avvale delle scenografie di Giuseppe Ragazzini. “Un filo di trucco un filo di tacco …l’ultimo tour” sarà l’addio alla carriera di Ornella Vanoni: uno show che fonde musica e teatro, in cui l’artista interpreta i brani del suo ultimo album “Meticci (Io mi fermo qui)”, grandi classici e alcune covers.

Palasport Forum, Pordenone - 25 aprile

07.02 Davide Van De Sfroos Teatro Nuovo Buio?”, bissato anche nel periodo estivo, gli AFTERHOURS torneranno a calcare i palchi dei più importanti teatri italiani, con uno spettacolo inedito, intimo e pieno di emozioni. La band è pronta ad iniziare una nuova avventura, ecco le parole di Manuel Agnelli: “I teatri sono una

23.02 Afterhours Teatro Filarmonico 25.02 Deproducers - Teatro camploy

Sono una delle rock band più seguite e amate dal pubblico italiano fin dai loro esordi, nel corso degli ultimi anni hanno visto un grande maturazione consacrandosi come una delle realtà più influenti della scena rock nazionale, loro sono i Negrita, e stanno per tornare da autentici protagonisti. Dopo il successo del progetto “Negrita Unplugged”, con il quale hanno conquistato i teatri di tutta Italia, ottenendo lo scorso luglio anche il prestigioso “Premio Lunezia Rock d’Autore 2014” per l’album “Déjà Vu”, la band si è chiusa in queste settimane in studio per registrare un nuovo lavoro che vedrà la sua uscita tra non molto nel 2015. Contemporaneamente la band annuncia oggi anche il ritorno live, con un tour nei palazzetti delle principali città italiane, otto concerti che toccheranno Firenze, Bologna, Padova, Torino, Milano, Roma, Pescara, per concludersi al Palasport Forum di Pordenone sabato 25 aprile 2015 (inizio ore 21.30), unico concerto in Friuli Venezia Giulia. tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com


4 Pet

Pet 29 I NOSTRI AMICI ANIMALI

L’ESPERTO

Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Con il Personal Dog Trainer comincia un lungo viaggio alla scoperta del nostro “amico” a quattro zampe

Carissime lettrici e lettori, amici ed amanti del meraviglioso mondo dei cani, iniziamo oggi un lungo viaggio insieme, alla scoperta di mille curiosità che riguardano un rapporto reciproco che dura tutta la vita del nostro cane. Un amore da parte nostra che non finisce nemmeno con la scomparsa del nostro “amico”. Mi chiamo Lodovico Damiani, da oltre 15 anni vivo fantastiche esperienze con tutte le specie di cani e sono un PERSONAL DOG TRAINER. Non opero nei campi scuola, ma direttamente nelle famiglie, perché ritengo che, lavorando dove il cane vive l’80% della sua vita, si possono individuare meglio le cause e le problematiche del rapporto proprietario/cane. Il mio primo cane è stata una femmina di rottwailer, di nome Lilly, presa ad Istanbul, dove ho lavorato da solo per 3 anni. Lei parlava turco, io parlavo italiano e all’inizio non ci capivamo mai. Dopo vari tentativi, ho scoperto il segreto della comunicazione reciproca. I cani capiscono molto bene due cose: la postura del nostro corpo e la tonalità della nostra voce. Il primo passo è proprio far capire al nostro cane, sin dal primo contatto quali sono le regole nostre e della casa in cui vivrà. Avremo nel nostro viaggio cartaceo anche il prezioso aiuto di veterinari molto qualificati, dai quali potrete avere risposte su dubbi riguardanti problematiche fisiologiche del vostro compagno di vita. Nelle prossime edizioni vi parlerò delle più comuni

razze presenti nelle nostre famiglie, esaltandone pregi e virtù. Una domanda ricorrente che tante persone mi pongono è: quanti animali domestici e quanti cani ci sono in Italia? Secondo le ultime stime più recenti il numero di animali che vivono nelle nostre case è di circa 50 milioni, compresi pesci, uccelli, volatili da cortile e piccoli roditori, sempre più in aumento, etc. Il numero dei cani, regolarmente registrati all’anagrafe canina è di circa 7 milioni, i randagi invece, presenti soprattutto nelle regioni del sud Italia sono in costante diminuzione grazie all’ottimo lavoro delle Asl veterinarie locali. Il numero dei gatti invece, mancando l’iscrizione anagrafe ufficiale obbligatoria, si attesta oggi a circa 7 milioni e mezzo. Pensate che solo a Milano, dati ufficiali esistono 600 colonie feline accudite da volontari organizzati e protette da normative nazionali, regionali e comunali. Altra domanda molto ricorrente da parte delle persone è quante razze di cani esistono in Italia. Nell’ultima Esposizione Internazionale di Verona, dicembre 2014 erano presenti 203 tra razze e sotto razze regolarmente registrate all’anagrafe canina nazionale. Nelle prossime edizioni insieme ai vostri suggerimenti, parleremo dettagliatamente dei problemi comuni a tantissime famiglie nel rapporto di convivenza tra noi e i nostri cani e prenderemo in visione le caratteristiche specifiche delle razze più presenti nelle nostre case.

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ADOTTAMI Nico Maschio di 2 anni cane di razza pura, korthals o griffone, torturato da qualche delinquente. Questa creatura ha due buchi giganteschi e profondi sul collo. Nico ha sofferto, ma il suo carattere mite e buono non è stato modificato. Purtroppo ha un occhietto da cui non vede: forse questo è il motivo del barbaro abbandono. Nico ora è un ospite a.p.a cerca casa con estrema urgenza Taglia medio grande, circa kg.25 di bontà.

Cinque Natalini tre femmine e due maschietti. Futura taglia piccolina, circa kg.10. I volontari sotto l’albero di natale hanno trovato queste creature. Ora i natalini sono le new entry. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Yago Volpino maschietto di 6 mesi circa, taglia piccola circa kg.6. Yago è un cucciolo un po’ vivace, dinamico e molto intelligente. Questa meraviglia è stata portata in rifugio per problemi familiari.

Lilly femmina di 6 mesi, taglia piccola di circa kg.5-6. Carattere timidissimo ma buona. Lilly non ha avuto un vissuto sereno, ma adesso nessuno le farà più nulla. Noi volontari dobbiamo trovarle una casa serena e tranquilla dove crescere.

Tre cuccioli maschietti di circa 3 mesetti. Futura taglia medio contenuta, circa kg.15. Ecco altre creature in cerca di una famiglia.

Burro detto jepo Maschio di 1 anno, nato luglio 2013, taglia piccola, circa kg.7-8. Carattere tranquillo e buono. E’ arrivato in canile perché era diventato un problema per la sua famiglia.

Terry femmina giovane, forse di 1 anno, taglia media di circa kg.20. Di Terry non abbiamo storia solo una richiesta d’aiuto per una creatura bisognosa. Ha un carattere equilibrato; è vispa e attenta a tutto ciò che le passa vicino. Impara presto. Socializza con persone e animali. Un’ottima amica e compagna di vita

Fred Mini pelosetto, maschio di circa 5 kg, forse di 6 mesi. Carattere mite e coccolone. Fred è sereno e tranquillo. Cerchiamo per lui una nuova famiglia.

Prossimamente: I consigli del veterinario Scrivici alla mail: redazione@givemotions.it Tel. 049 8704884 Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - 3289620233



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DIRITTO DI FAMIGLIA

E-commerce, opportunità e regole

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ella rete è ormai possibile acquistare un po’ di tutto: capi di abbigliamento, pacchetti vacanza, titoli di viaggio, contenuti digitali, prodotti assicurativi e finanziari. Il fenomeno è in continua espansione, ed oggi è aiutato anche dalle potenzialità dei social network e della pratica dei consumatori di rilasciare il proprio feedback (c.d. Social Commerce). Da un lato il commercio elettronico aumenta le possibilità di scelta del consumatore, dall’altro può costituire un’ottima occasione di business. Avviare un’attività di e-commerce è abbastanza semplice. La disciplina comunitaria (Direttiva 2000/31/CE) prevede che l’attività non sia sottoposta a particolari autorizzazioni. Sono invece necessari i normali adempimenti: iscrizione alla Camera di Commercio, presentazione della SCIA al competente ufficio comunale. Inoltre alcuni dati, fra cui l’indirizzo del sito Web ed i dati identificativi dell’Internet Service Provider, devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate. Qualora la vendita sia diretta ad operatori economici di altro Paese UE, sarà necessaria anche l’iscrizione al VIES (Vat Information Exchange System). Per bilanciare la libertà della vendita on line, la legge (D.Lgs. 70/2003, D.Lgs. 206/2005) pone alcuni strumenti di tutela per la sicurezza degli acquisti, che si sostanziano innanzitutto in stringenti OBBLIGHI INFORMATIVI

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DIRITTO AGRARIO

AVV. ROBERTO MEGGIATO

a carico dell’operatore di e-commerce, nel cui sito web devono obbligatoriamente indicarsi: nome, denominazione o ragione sociale; domicilio e sede legale; contatto telefonico ed e-mail; numero di iscrizione al REA o registro imprese; eventuale ordine professionale di iscrizione; titolo professionale e Stato membro in cui è stato rilasciato; numero di Partita Iva. Al venditore è inoltre imposto di fornire informazioni chiare e precise sul prodotto/servizio, sulle condizioni generali di vendita, sui costi, sul prezzo finale, e sul diritto di recesso. E’ stabilito poi un TERMINE DI CONSEGNA della merce di 30 giorni dalla conclusione del contratto, oltre alla garanzia su qualità/integrità dei beni acquistati. Di sicura importanza è infine il DIRITTO DI RECESSO dall’acquisto on line, esercitabile senza obbligo di motivazione nell’ampio termine di 14 giorni dalla conclusione del contratto o dalla consegna del bene (termine che diventa di 1 anno e 14 giorni in difetto di informativa), con conseguente diritto alla restituzione delle somme versate entro ulteriori 14 giorni dalla comunicazione di ripensamento. Va detto che mentre i generali obblighi informativi valgono per tutte le attività di e-commerce, le ultime tutele viste sono dettate per le ipotesi di vendita tra professionista e consumatore finale (BTC) e sono invece “derogabili” nelle transazioni tra soggetti commerciali (BTB).

Il diritto di prelazione del proprietario del fondo agricolo confinante AVV. MATTEO LEVANTINO

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l diritto di prelazione consiste nel diritto di essere preferiti ad altri per l’acquisto di un terreno agricolo, quando il proprietario decide di venderlo. Spetta anzitutto al coltivatore diretto che conduce in affitto il terreno offerto in vendita (art. 8 L. 590/1965), ed in secondo luogo ai coltivatori diretti (o società agricole di persone in cui almeno la metà dei soci è coltivatore diretto) proprietari di terreni confinanti (art. 7 L. 817/1971), purché sul terreno venduto non siano insediati dei coltivatori diretti. Lo scopo del diritto di prelazione del proprietario confinante è quello di evitare la eccessiva frammentazione fondiaria, favorendo l’accorpamento dei fondi in modo che vengano a costituire unità produttive economicamente più efficienti, pertanto sono esclusi i terreni con destinazione urbanistica diversa da quella agricola. È altresì escluso il diritto di prelazione quando il terreno agricolo è oggetto di permuta, vendita forzata, liquidazione coatta, fallimento, espropriazione per pubblica utilità e in caso di donazione. Requisito oggettivo per l’esercizio del diritto di prelazione è che i fondi siano confinanti, ossia contigui per contatto reciproco lungo la comune linea di demarcazione, a prescindere dall’esistenza di muri, siepi, recinzioni o fossati, mentre la contiguità è esclusa qualora i due fondi siano divisi da una strada, un canale demaniale

o una ferrovia. Requisiti necessari del confinante, invece, sono che egli sia coltivatore diretto, che i fondi agricoli confinanti di sua proprietà siano coltivati da almeno un biennio, che possieda una forza lavorativa adeguata e che non abbia effettuato vendite di fondi rustici nei due anni precedenti. Nel caso di più soggetti confinanti, infine, i criteri per individuare il soggetto cui spetta il diritto di prelazione sono indicati nel D.Lgs. 228/2001. Per consentire l’esercizio della prelazione, il venditore è tenuto a notificare il preliminare di compravendita, insieme all’invito ad esercitare il diritto di prelazione, necessariamente in forma scritta, ai confinanti, indicando il nome dell’acquirente, il prezzo e le altre condizioni della cessione. Il destinatario della notifica ha 30 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione. Se comunica la sua intenzione di esercitare il diritto, il contratto si intende concluso, e il prezzo deve essere pagato entro tre mesi. Quando il terreno viene venduto senza fare la notificazione, oppure quando il prezzo indicato nella notificazione è superiore a quello risultante nel contratto di compravendita, l’avente diritto alla prelazione può riscattare il terreno dall’acquirente e da ogni altro successivo avente causa entro un anno dalla trascrizione della vendita nei registri immobiliari.

Avvocato Matteo Levantino con studio in Santa Maria di Sala (Ve)

DIRITTO IMMOBILIARE

DIRITTO DEL CONSUMATORE

Novità in materia di malasanità

Il danno da vacanza rovinata AVV. MARTA GASPARINI AVV. SILVIA MAINARDI

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i ha responsabilità medica ogniqualvolta il professioni- pacifico il contrario: ossia che gravava interamente sul sanitasta-sanitario tiene – per negligenza, imprudenza o im- rio l’onere di dimostrare di avere correttamente adempiuto ai perizia – una condotta tale da danneggiare l’integrità propri obblighi, secondo le regole della responsabilità contratpsico-fisica del paziente. Emblematici sono i casi di omessa, tuale. In attesa di ulteriori indicazioni da parte del legislatore errata o ritardata diagnosi, ovvero quelli legati ad errori com- o della Corte di Cassazione, è quindi più che mai necessario messi durante gli interventi chirurgici. In simili ipotesi il pa- in tali casi affidarsi tempestivamente a consulenti in grado di ziente danneggiato potrà agire nei confronti del sanitario per impostare una efficacie difesa, tanto sotto il profilo legale, il risarcimento dei danni subiti, patrimoniali (come le spese quanto sotto quello tecnico. volte ad eliminare le conseguenze dannose del precedente Nei casi in cui esista, invece, un vero e proprio contratintervento medico, ovvero la diminuzione di reddito derivan- to – anche privo di forma scritta – tra paziente e medico, te dalla menomazione psico-fisica) e non patrimoniali (legati quest’ultimo dovrà, in caso di negligenza, rispondere del suo alle sofferenze subite ed alla compromissione della sfera operato a titolo di responsabilità contrattuale, potendo anrelazionale). In materia è recentemente intervenuto il Tribu- dare esente da responsabilità solo qualora dimostri di avere nale di Milano, con sentenza n. 9693 del 17-23.07.2014, correttamente eseguito la propria opera professionale. Parimenti a titolo di responsabilità contrattuale, in forza fornendo un’interpretazione innovativa dell’art. 3, legge 189/2012, secondo cui la responsabilità del sanitario ha del cd. contratto di spedalità concluso con il paziente dannegnatura extra-contrattuale. Ciò comporta, in termini pratici, giato, dovrà poi rispondere la struttura sanitaria, sia essa pubche graverà ora sul danneggiato l’onere di dimostrare la blica o privata, che si sia avvalsa dell’opera del professionista negligenza, imprudenza o imperizia del medico, oltre alla negligente: in tali casi, quindi, struttura e medico saranno esistenza e gravità del danno subito, mentre sino ad oggi era tenuti in solido tra loro a risarcire i danni subiti dal paziente. Studio Legale Mainardi - via Tempesta n. 30 - 30033 Noale-Venezia tel. 041.4433435 - fax 041.5828061 - e-mail: silviamainardi@studiolegalemainardi.it

Home

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mmaginiamo la scena: dopo un anno di duro lavoro riusciamo a mettere da parte i soldi per andare in vacanza, ma arrivati a destinazione troviamo un albergo disastroso, camere fatiscenti, niente piscina, ristorante pessimo… esattamente il contrario rispetto a quanto sponsorizzato nel catalogo! E’ evidente che, accanto al danno patrimoniale in senso stretto, inteso come danno emergente (il minor valore del viaggio e le spese sostenute per apportarvi miglioramenti), vi è anche un insieme di conseguenze pregiudizievoli di carattere morale e psicologico che derivano dal fatto che la vacanza non è andata a buon fine, appunto il c.d. danno da vacanza rovinata. Come dare al turista un rimedio anche per questo profilo di danno di tipo psicologico-esistenziale? L’art. 5 della Direttiva Comunitaria 80/314/CE si limitava a prevedere la risarcibilità dei danni corporali e dei non meglio specificati “danni diversi da quelli corporali”, senza tuttavia precisare in cosa questi ultimi consistessero. Nel 2002 intervenne la Corte di Giustizia Europea (12.03.2002, causa C-168/2000, Simone Leitner contro TU! Deutchland

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Gmbh) la quale stabilì che il turista ha diritto al risarcimento del danno morale derivante dall’inadempimento o dalla cattiva esecuzione delle prestazioni fornitegli in occasione di un pacchetto turistico. La Corte di Giustizia è partita dal presupposto per cui il viaggio viene acquistato prevalentemente per ragioni di relax, ed è dunque giusto approntare una tutela risarcitoria per quelle ripercussioni negative che il fallimento della vacanza abbia sulla serenità della persona. Da allora, in questo senso è stato interpretato dapprima l’art. 95 del Codice del Consumo (d. lgs. 06.09.2005 n. 206) e, dopo la sua abrogazione, ora l’art. 45 del Codice del Turismo (d. lgs. 23.05.2011 n. 79), il quale prevede espressamente la risarcibilità del danno, diverso da quello alla persona, derivante dall’inadempimento o dalla inesatta esecuzione delle prestazioni che formano oggetto del pacchetto turistico. Il turista che si è trovato a vivere, anziché la vacanza da sogno che si aspettava, una vacanza da incubo, può dunque chiedere il risarcimento del danno da vacanza rovinata, entro il termine di un anno dal rientro nel luogo di partenza.

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L’Editoriale IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCHI di Francesco Noce*

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on è difficile, soprattutto in periodi come questi di grande morbilità legata agli effetti dell’influenza e delle sue complicanze, sentire pazienti che si lamentano per le lunghe ore di attesa trascorse nei Pronto Soccorsi Ospedalieri.

Pronto soccorso, solo quando serve x Due parole sul dolore

xPerché è utile la visita oculistica Continua Aa pag. 35 29

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La colpa si è sempre fatta ricadere e sul numero degli accessi inappropriati e in modo particolare sui cosìdetti “codici bianchi”. Dai dati illustrati all’ ultimo Congresso Nazionale della Società di Medicina Emergenza-Urgenza è emerso che gli accessi inappropriati, cioè quelli che potrebbero trovare risposta ai loro problemi di salute in sedi diverse, costituiscono il 30% degli accessi ai Pronto Soccorso, praticamente 1 accesso su 3 risulterebbe non appropriato; di questo 30% il 95% è formato da codici bianchi che individuano i casi meno gravi e urgenti e il 20% da codici verdi. Pur costituendo il 30% del totale questi accessi risultano gestiti in tempi brevi e richiedono un limitato impegno da parte del personale dedicato che quantificato in limiti temporali non raggiunge il 15% delle ore totali.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

xPrognosi del restauro protesico Continua Aa pag. 35 32

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Consulenza scientifica

L’Editoriale Segue da pag.

IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCH

CURE PALLIATIVE Davide Vaccarin medico Chirugo Perfezionato in Terapia del Dolore e Cure Palliative Poliambulatori Aquafit Via dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve) Tel. 041 5848500

STUDIO DENTISTICO Dr. Lorenzo Vecchiato Medico Chirurgo Odontoiatra Via Roma, 147 - 30038 Spinea (VE) Tel e Fax 041-998877

OCULISTICA Dr.ssa Anna Laura Giacomin Medico Chirurgo specializzata in Oculistica - Poliambulatori Aquafit - Via dei Soranzo, 4 Scorzè (Ve) -Tel. 041 5848500

OSTEOPATIA - FISIOTERAPIA Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista Dormiflex Lady Linea Srl Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 - Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it

di Francesco Noce*

L’intervento ESSENZIALE LA FIDUCIA DEL PAZIENTE

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di Dott. Bruno Noce*

l fiorire di pubblicità relative a centri odontoiatrici low cost, facenti riferimento a catene di franchising più o meno note in questi ultimi anni si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità, grazie al decreto Bersani, ha reso questo fenomeno di grande impatto mediatico ma nonostante ciò ancora oggi la realtà vede nella rete degli studi professionali capillarmente distribuiti sul territorio il sistema che garantisce una assistenza di qualità. Queste società di capitali hanno come principale e forse unico obiettivo il profitto e per questo il modello ideale di odontoiatria, non potrà mai essere quello delle cliniche low cost. Per l’odontoiatra il guadagno è il mezzo per poter svolgere al meglio la propria attività medica e non il fine da raggiungere a tutti i costi. Oggi assistiamo sempre più frequentemente alla crescita ed alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con l’utenza si sostanzia nell’offerte di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti da banco. Deve essere ben chiaro a tutti che gli odontoiatri non vendono merci, ma forniscono cure sanitarie!La cura odontoiatrica non è realizzabile in serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifica per offrire la cura più adatta e costruita su misura del paziente. Le cure odontoiatriche, hanno un costo elevato se si desidera mantenere un livello di qualità, ed i costi non possono essere compressi oltre un certo limite. Nonostante questo la pubblicità dilagante di una certa odontoiatria finalizzata al lucro, lancia un messaggio diverso che spesso fa breccia tra gli ignari pazienti. Si vuol far credere che rivolgendosi alle strutture in franchising si può risparmiare fino al 50% su terapie comunque costose, non sempre necessarie e guarda caso proprio a più alta redditività per le Società; si parla di di interventi protesici con impianti e corone in ceramica proposte come se si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili.Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi. Ci si reca presso questa strutture ,si viene sottoposti ad una visita, poi ci viene prospettata una finanziaria, il piano prevede estrazione dei denti ed impianti con capsule in ceramica nello stesso giorno,quasi che tutti i pazienti avessero la stessa patologia, cercare di salvare qualche dente? E’ perdita di tempo si guadagna di meno! Ed allora avanti con estrazioni, impianti ceramiche. Noi siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone con difficoltà economiche esiste, ma non ci siamo mai tirati indietro perché privilegiamo un rapporto diretto e di fiducia con i nostri pazienti certamente rateizziamo gli importi ma senza finanziarie o interessi.Quindi:Il paziente deve essere informato dal proprio odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni terapeutiche più addette al suo problema e non ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di giornali con forme di pubblicità ingannevoli; non vogliamo che si diffonda una cultura della comunicazione finalizzata esclusivamente alle vendita di un prodotto(impianto, corona in ceramica); vogliamo che il paziente sappia chi è il professionista che lo cura,che indaga con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosce la storia clinica e familiare di quel paziente e non che sia curato di volta in volta da operatori differenti che non essendo i titolari non sono in grado di agire secondo scienza e coscienza ma devono sottostare alle strategie di mercato dettate da qualche manager seduto dietro a qualche scrivania spingendo verso una terapia piuttosto che un ‘altra che potrebbe essere molto più conservativa Nei nostri studi si fa prima una diagnosi, poi si concorda una eventuale terapia che il più delle volte è tesa al risparmio dell’elemento dentario e soprattutto noi siamo sempre presenti. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare

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L’impegno più gravoso del personale del Pronto Soccorso è invece rivolto verso i casi più gravi (codici verdi,gialli,rossi) che dovrebbero essere ricoverati entro 6 ore secondo gli standard di riferimento e invece restano relegati in Pronto Soccorso per molto più tempo richiedendo molto più impegno da parte del personale e conseguentemente comportano un rallentamento ed una attesa proporzionalmente maggiore dei nuovi accessi. “La vera inappropriatezza, secondo gli specialisti dell’ emergenza-urgenza, per il Pronto Soccorso non è tanto il paziente con un codice basso, ma il paziente in barella in attesa di essere ricoverato in un altro reparto dell’ Ospedale. L’analisi corretta dei dati orienta a progettare interventi e destinare risorse non tanto sul problema degli accessi impropri,quanto piuttosto su altri fattori che sono i reali determinanti dell’affollamento dei Pronto Soccorso:i percorsi intra-ospedalieri dai Pronto Soccorso ai Reparti e i percorsi di uscita dall’ Ospedale al Territorio,dove è indispensabile rafforzare il sistema delle cure territoriali, il supporto domiciliare e la rete delle strutture residenziali e intermedie”. Di circa un terzo della popolazione che ogni anno si reca in Pronto Soccorso dai casi più gravi ai casi meno gravi fino a quelli banali per circa 24 milioni di accessi nel 2013, l’1% sono codici rossi,18% gialli, 66% verdi, 15% bianchi, e si tratta per lo più di pazienti anziani malati e soli (4 milioni l’anno), incidenti stradali (175mila/ anno);ictus (200mila casi/anno) infarto e malattie cardiache (75mila casi/anno). Il 98% dei codici bianchi, l’ 88% dei codici verdi e il 64% di quelli gialli viene dimesso direttamente dai Pronto Soccorso, ma i problemi veri sono per quelli che necessitano di ricovero la cui attesa può variare da 1 a 6 giorni e che costituisce l’ endemico e ormai cronico problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso italiani. E’ anche vero che una riorganizzazione operativa che semplifichi atti burocratici, che preveda percorsi diagnostici facilitati,c he consenta di implementare il personale dedicato, sia in conformità alla struttura(pianta organica) sia in relazione a bisogni particolari e momentanei, anche ricorrendo a personale proveniente dai reparti in momenti critici,(perché non si possono elefantizzare strutture che in altri momenti risulterebbero inutilmente sovradimensionate), accompagnata da una riorganizzazione territoriale in grado di far fronte a tutti quei problemi di salute che non necessitano,almeno in prima battuta, dell’ intervento del Pronto Soccorso, potrebbero dare una grossa mano ad alleggerire situazioni oggi oggettivamente difficili sia per i pazienti che per gli stessi operatori medici e non medici. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it


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Perchè è utile la visita oculistica

Due parole sul dolore

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Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonno

Prognosi del restauro protesico con una gestione semplificata dei piu’ attuali materiali

multidisciplinare. Esistono farmaci e procedure teral dolore può essere considerato come una catepeutiche efficaci in grado di far scomparire o ridurre goria di sensazioni somatiche associate a danno sensibilmente il dolore tuttavia proprio l’approccio in atto o potenziale. Si tratta quindi essenzialmultidisciplinare mette in condizione di risolvere, se mente di un meccanismo di difesa che sfrutta possibile, il problema alla base. Per esempio una proprio a tal fine alcune vie del sistema nervoso tensione anomala dei muscoli del tratto cervicale che conferiscono al dolore una forte componente Dott. Davide può causare frequentemente cefalee, vertigini, emozionale. Per questa ragione la percezione del Vaccarin nausea o senso di ottundimento. In questo caso dolore risulta soggettiva. Le vie nervose e biochimiche attivate dalla sensazione dolorifica creano una serie approccio multidisciplinare significa trattare non il mal di testa di risposte molto complesse e articolate che coinvolgono il in sé o il mal di schiena, ma la persona, facendo interagire sistema endocrino e il sistema immunitario. Si spiegano così figure differenti come il fisioterapista ed il medico ciascuno nel fenomeni che incorrono dopo una situazione di sofferenza proprio ambito di competenze. Al fine di limitare l’utilizzo dei prolungata e che comprendono essenzialmente maggiore farmaci si fanno interagire branche diverse della medicina intesuscettibilità alle infezioni, orientamento catabolico del me- grando per esempio la fitoterapia, l’omeopatia, l’agopuntura tabolismo e squilibri omeostatici. Molto spesso il dolore o la o le riflessoterapie come per esempio l’auricoloterapia sempre terapia antalgica in sé vengono associati a condizioni gravi o sotto diretto controllo del medico in condivisione col paziente. a stati terminali. In realtà la maggior parte dei dolori che la po- Sempre se necessario si agisce inoltre correggendo posture polazione sperimenta non sono causati da malattie incurabili, scorrette, l’alimentazione, il peso e quanto altro necessario bensì originano a livello muscolare, osseo ovvero ancora ner- in un approccio globale alla persona curando se possibile la voso e, col tempo in alcune persone tendono a cronicizzare. Il causa, ancora prima del sintomo. Nella nostra struttura figure dolore che si perpetua (come accade per esempio nell’artrosi differenti interagiscono al fine di elaborare un “progetto di o nelle contratture muscolari cervicali o lombari) crea un circo- cura” fatto di terapie fisiche e mediche. Proprio per creare lo vizioso, che tende ad autoalimentarsi e perpetrarsi nel tem- questo percorso, la prima visita in terapia antalgica dura gepo. Il problema non riguarda solo persone anziane ma anche neralmente più di un’ora e mezza, dando spazio al dialogo persone in età giovanile che si trovano spesso a dover fare i e alla possibilità di cominciare una seria alleanza terapeutica conti con mal di schiena, dolori cervicali e cefalee. Il problema medico-paziente. del dolore è un problema complesso, una persona che soffre Medico Chirugo per un mal di schiena o una cefalea o un altro dolore che si Perfezionato in Terapia del Dolore e ripresenta periodicamente va più spesso di un’altra incontro a Cure Palliative depressione per le limitazioni che il dolore in se può portare Poliambulatori Aquafit nella sua vita e a causa del senso di frustrazione che una siVia dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve) tuazione di sofferenza irrisolta da molto tempo porta con se. Il Tel. 041 5848500 dolore è molto spesso un problema che richiede un approccio

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l dolore vertebrale è un problema frequente ed importante. L’80% della popolazione mondiale nell’arco della propria vita, almeno una volta, soffre di un’ episodio di lombalgia (dolore alla colonna lombare) e/o lombosciatalgia (dolore irradiato anche agli arti inferiori) e , il “mal di schiena” è un problema che interessa la maggior parte delle persone sia per motivi strutturali della colonna ma soprattutto posturali e lavorativi”. “Il riposo notturno è indispensabile per consentire al fisico il recupero delle energie e ristabilire i giusti equilibri biochimici, nervosi e fisici. Dormire bene è favorito oltre da come si dorme e quanto si dorme, anche da “su cosa si dorme”. “Sicuramente il memory è uno dei materiali migliori: è tecnologico e riciclabile, si adatta all’anatomia del corpo, garantisce un ottimo comfort, contribuendo alla creazione del miglior microclima attorno alla persona durante il sonno. Per la peculiarità della sua composizione il memory rispetta le curve fisiologiche e reagisce alle sollecitazioni garantendo il massimo degli standard qualitativi e sanitari e un riposo piacevole e rilassante”. Il Memory è un materiale antidecubito di nuova concezione termosensibile ed automodellante, a lenta decompressione, indicato per offrire un comfort termovariabile. Il Memory è una schiuma visco-elastica “a lento ritorno”, creata dalla NASA per equipaggiare i se-

interrotte. Colpisce il 18-20% della popolazione ’oculista è il medico specializzato nella diagnoanziana. si precoce e nel trattamento delle patologie 3 - La Cataratta: La cataratta è la prooculari e di tutti i disturbi oculari associati alle gressiva opacizzazione del cristallino, una lente malattie generiche, che sfociano in disturbi della vibiconvessa, grande il doppio di una lenticchia, sione. Non da ultimo all’oculista compete la prescrizione di un buon paio di occhiali da vista o di lenti Dott.ssa Anna situata all’interno del nostro occhio, appena dietro a contatto nonché il trattamento delle ametropie, Laura Giacomin all’iride. La cataratta è la principale causa di cecità trattabile presente in tutti i paesi del mondo e fino all’intervento chirurgico. colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni. Al contrario di Come funziona un occhio normale? In un occhio normale i raggi luminosi, nella visione da quanto talvolta si pensi,la cataratta non è un velo che scende lontano, convergono sullo strato pigmentato della retina per sopra l’occhio, ma è una progressiva ossidazione, disidratazioformare un’immagine a fuoco. L’immagine, che viene letta ne, ispessimento ed opacizzazione del nostro cristallino, che dalla nostra retina con un numero infinito di cellule sensoriali determina una riduzione progressiva della vista. 4 - Assotigliamento o rotture della retina: La retina puntiformi, è capovolta, come accade all’immagine che si forma sulla pellicola fotografica. Il cervello elabora le infor- è una sottile membrana nervosa che riveste la parte interna mazioni visive provenienti dai due occhi unendole in un’unica dell’occhio. Le sue cellule se danneggiate non possono ricostiimpressione visiva, il modello di quello che noi vediamo - o tuirsi. Le rotture o lacerazioni retiniche rientrano nelle alterazioni degenerative specifiche della periferia retinica. La causa vorremmo vedere. principale è una progressiva insufficienza di vascolarizzazione Le 4 cose che un occhio può nascondere: 1 - Il Glaucoma: Il glaucoma è una malattia oculare, retinica della periferia retinica, concause sono le trazioni vitreodefinito il ladro silenzioso: è la malattia che ruba lentamente retiniche periferiche e la miopia medio – elevata. Una rottura la vista determinando un aumento della pressione intraocu- retinica non riconosciuta può portare al distacco di retina e lare. Spesso è senza sintomi. E’ tra le più frequenti cause questo può indurre perdita della vista. Infine il fondo oculare è di cecità nel mondo (colpisce circa il 2% dei soggetti di età l’unico punto del corpo umano dove possiamo osservare diretsuperiore ai 35 anni). La cecità legata al glaucoma si può tamente la circolazione nella persona vivente. Questo diventa quasi sempre prevenire purché la malattia sia diagnosticata e importante in tutte le persone che sono colpite da: Ipertensione, diabete malattie del sangue, malattie neurologiche. curata tempestivamente. 2 - Degenerazione Maculare: La DMS è una alterazioDr.ssa Anna Laura Giacomin ne progressiva della regione centrale del tessuto retinico, la Medico Chirurgo specializzata in Oculistica macula, deputata alla visione centrale, cioè alla distinzione dei Poliambulatori Aquafit dettagli più fini delle immagini ed al riconoscimento dei colori. Via dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve) Colpisce il 18-20% della popolazione anziana. Sintomi iniziali Tel. 041 5848500 sono la visione distorta delle righe che appaiono ondulate o

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Il dr. Alessandro Giraldo osteopato e fisioterapista

dili dei vettori spaziali e le imbottiture delle tute degli astronauti; grazie alle sue particolari caratteristiche di adattamento alle forme del corpo, questo materiale è particolarmente indicato nei materassi e nei guanciali. La proprietà principale del Memory è quella di adattarsi perfettamente alla forma del corpo, per poi ritornare gradualmente alla propria forma originale una volta che il corpo viene tolto. Il Memory è capace di reagire alla temperatura del corpo e di seguirne i contorni affinché il peso venga distribuito in maniera uniforme su tutta la superficie di appoggio, facendo in modo che non si creino punti di pressione localizzati. Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it

a terapia protesica ha l’obiettivo di definitivo attraverso procedure protesiche ripristinare i denti attraverso restauri adeguate e soprattutto una corretta scelintegrati da un punto di vista estetico, ta e gestione del materiale restaurativo. funzionale e biologico, garantendo al temPrima dell’avvento dei nuovi materiali la po stesso risultati predicibili nel tempo. Il scelta del materiale restaurativo non era trattamento protesico si articola fondamenmolto significativa poiche’ il materiale di talmente in tre fasi: esclusivo utilizzo era la metallo-ceramica A) Fasi reversibili, in cui attraverso e le uniche disquisizioni erano relative al un’accurata raccolta dati viene formulata tipo di preparazione e di chiusura. Oggi, Il Dott Lorenzo una diagnosi, un piano di cura e nella maginvece, il clinico ha la possibilità di sceglieVecchiato gior parte dei casi una pre-visualizzazione re tra molteplici materiali con caratteristiclinica-digitale con cui il professionista ed il paziente che cliniche molto diverse, in relazione alla resistenza potranno verificare pre-operatoriamente i parametri meccanica, traslucenza/opacità, trattamento di sufondamentali del lavoro protesico definitivo. La linea perfecie e tecnica di cementazione. Le sopradescritte del sorriso, le aspettative e le richieste del paziente fasi di trattamento vengono considerate distinte tra sono gli elementi piu’ significativi nella determinazione loro solo per ragioni legate alla gestione interna deldi un piano di cura individualizzato. la attività clinica e dello studio e per schematizzare B) Fasi irreversibili, se realmente necessari, pre- al paziente in modo chiaro e comprensibile tutte le vedono quei trattamenti complementari fondamentali procedure relative alla terapia che dovrà affrontare; per la prognosi, la funzione e l’estetica del trattamento da un punto di vista prettamente clinico, invece, que(provvisori, terapie conservative-endodontiche, chi- ste sono delineate da subito in modo preciso in ogni rurgia paradentale-implantare, ortodonzia, etc). In loro passaggio anche quando, per ragioni legate alle questa fase deve essere posta la massima attenzione condizioni cliniche di partenza, siano costretti a delialla gestione dei tessuti molli, i quali hanno un ruolo neare più opzioni di trattamento in relazione all’esito sostanziale nel raggiungimento di un risultato estetico o meno di terapie complementari. di successo, influenzando drasticamente la forma e Dr. Lorenzo Vecchiato l’integrazione cervicale del restauro. Medico Chirurgo - Odontoiatra C) Finalizzazione protesica, fase in cui il proteVia Roma, 147 - 30038 Spinea (VE) sista trasforma il provvisorio, integrato da un punto Tel e Fax 041-998877 di vista estetico, biologico e funzionale, nel restauro


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A numero uguale corrisponde lettera uguale. Completate lo schema.

RIDIAMOCI SU… Bionde… • Una bionda entra in un negozio e vede un oggetto luccicante. Chiede al commesso: “Cos’è? Ed il commesso: “Un thermos.” “Ed a che cosa serve?” Il commesso spiega: “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde.” La bionda lo compra e il giorno dopo va al lavoro con il suo nuovo thermos. Il suo capo le chiede: “Cos’è quell’oggetto luccicante che hai lì?” E la bionda: “Un thermos”. Il capo allora chiede: “Ed a che cosa serve ?” “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde”. Il capo allora chiede: “Wow, e che cosa ci hai messo dentro?” E la bionda: “Due tazze di caffè ed un ghiacciolo”. Innamorati… • Lui: “Cara, oggi è San Valentino, la festa degli innamorati!” “Parla per te.” • “Caro, non mi porti mai fuori!” “Ma cara… io sono un latitante!” Genitori modello… Papà scopre che suo figlio Pierino, di soli 10 anni, fuma. “Ma figlio mio, sei appena in quinta elementare e già fumi.” “Ma papà, anche tu fumavi in quinta.” “È vero, ma

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io avevo 19 anni!” Barzellette rapide… • Un cucchiaio ad uno scolapasta: “Ma non ti accorgi che i tuoi ragionamenti fanno acqua da tutte le parti?” • Come si riconosce un antiquario? È l’unico che si aggiunge gli anni! • Tra fantini: “Il mio cavallo da corsa ha fatto una bruttissima gara, ma sai cosa lo ha umiliato veramente?” “No, cosa?” “Quando uno spettatore gli ha gridato: E datti all’ippica!” Uomini… • Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. • Alcune ricercatrici hanno scoperto perché Mosè errò per 40 anni nel deserto col popolo d’Israele: un vero uomo non chiede mai indicazioni. … e donne! • Se una donna vi dice “5 minuti e scendo” vuol dire che tra 5 minuti scenderà. È inutile citofonare ogni mezz’ora. • Le donne sono esseri meravigliosi, guardano sempre avanti e mai indie-

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Parole Crociate Mini ORIZZONTALI: 1. Lo scheletro del pesce. - 5. Prima persona singolare. - 7. Strumento a corde. - 9. Venticello o motivetto. - 11. Erede... poetico. - 12. Totale. - 13. Giorni del calendario romano. - 14. Un opera di Verdi. - 15. Silvano, ex-ciclista italiano. - 17. La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita. - 19. Oculus Dexter. - 20. Componimento. VERTICALI: 1. Lodi. - 2. Piccolo pesce azzurro. - 3. Freddo. 4. Insetto laborioso. - 6. Il nome comune della Sparus aurata. - 8. Ottenne, trasse. - 9. Nell’antica Grecia era il cantore professionista. - 10. Comune in provincia di Perugia. - 11. Miliardario, capitalista. - 14. Associazione Italiana Donatori Organi. - 16. Con Tap è il nome di un ballo. - 18. Cagliari.

tro… anche quando parcheggiano! Il colmo per… • Una gomma? Lasciare un ricordo incancellabile. Amici… • “Sono settimane che non riesco a dormire. Se non trovo 100 mila

euro, dovrò dichiarare fallimento!” “Perché non ti sei rivolto a me? Siamo amici, no?” “Vuoi dire che mi presterai il denaro?” “No, però ho degli ottimi sonniferi!” Taxi… • Un carabiniere va a Roma. Per la

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