Miranese sud magg2015 n56

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Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.56 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Turismo Il Veneto si prepara alle nuove sfide pagg.

Spinea Una indagine sugli immigrati del territorio

Mirano Torna la proposta della piazza pedonale

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GLI SCOUT DEL MIRANESE RICEVUTI IN PARLAMENTO

VENETO IN PRIMO PIANO NUOVE RESISTENZE: LE BATTAGLIE DI OGGI

Anche due scout di Mirano e Noale tra gli oltre duecento dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) ricevuti dalla presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio. pag. 8

DINO BELLIN, CAMPIONE DI DAMA

All’interno del giornale

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L’informazione locale è sempre con te:

Vive a Spinea ed è conosciuto da tutti per la sua passione per il gioco da tavolo dama. Dino Bellin classe 1946, diplomato in elettronica, ha sempre coltivato la passione e negli ultimi anni è diventato anche istruttore. pag. 21

Maggio 2015

da pagg.

La cultura sempre più risorsa economica

“A>Utopie”, è il titolo dell’ambizioso progetto, per il triennio 2015-17 che unisce soggetti pubblici e privati

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iranese e Riviera contro l’adagio “di cultura non si campa”: 14 comuni investono in teatro, musica e spettacoli e sottoscrivono a Spinea un protocollo d’intesa per progettare eventi culturali di rilievo, unendo soggetti pubblici e privati. “A>Utopie”, titolo dell’ambizioso progetto, si rinnova per il triennio 2015-17, a distanza di dieci anni dai primi passi: era stato il Comune di Dolo, nel 2005, a mettere in rete i primi

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LA BIENNALE: THE WORLD’S FUTURES

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Il futuro del Veneto si gioca nelle urne

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strutturato negli anni con diverse azioni, interpretando e rispettando, oltre che una volontà comune di coordinamento, anche le singole vocazioni culturali dei territori: sono nati così progetti come “Paesaggio con uomini”, “F.i.l.i.-Filanda idee lavoro identità”, “Spineasogna” e il progetto “Bel-Vedere”. All’associazione Echidna il ruolo di ideatore e di elaborazione culturale. pag. 16

ELEZIONI, LA REGIONE STAVOLTA È CONTENDIBILE

Editoriale

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soggetti, poi Salzano fece da capofila. “Oggi, dopo 10 anni, si è potuto sperimentare uno dei più qualificati e innovativi processi di progettazione culturale coordinata e condivisa tra soggetti pubblici e privati – hanno affermato i promotori della Fondazione di Venezia, Fondazione di comunità Riviera-Miranese, associazione Echidna – e per il nuovo triennio, sarà Spinea ad assumere il ruolo di soggetto coordinatore e di capofila”. Il progetto si è

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I

di Alessandro Abbadir*

l futuro del Veneto si gioca con un voto per la prima volta aperto ad ogni scenario, mentre sale il rischio astensione da parte di un elettorato, sempre più distante dalla politica e dai suoi riti.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.

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esposizione per animali domestici, acquariologia e giardinaggio



news da laPiazzaweb 3

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

LE LE NOTIZIE NOTIZIE PIÙ PIÙ VISTE VISTE SUL SUL SITO SITO

Complice forse lo sciopero della Protagoniste le persone delmese scuola, l’articolo più vistosiadel giornaleracconta che dell’web. Neldamese di scorso “Una via febbraio lepubblicata notizie piùtra viste sul nostro precario” le pagine sito sono state alle storie regionali. Ma iquelle lettori relative hanno giudicato di Sport, dell’Isis Rovigo l’articolo hacker, e anche molto interessante di Chiara alSchiavon che ha deciso di “Appello completamento…” e sul inventarsipiù un sportivo mestiere“Il partendo dalle versante team Gilberto proprieinizia passioni, e Stefano Corse alla grande la Callegaro stagione vincitoreCi di fa Masterchef! 2015”. molto piacere visto che La Piazza anche sponsor del team. seguici su èwww.lapiazzaweb.it seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIE PIÙ VISTE LE NOTIZIE SUI SOCIAL PIÙ VISTE SOCIAL Sui social è la sezione SUI Adottami la più

vista. Molto letta anche la storia di Melania Sui socialche vince, Braggion con 1invece, euro dil’evento affitto ha del mese: l’attacco potuto avviare la suahacker attività.dell’Isis Come a Rovigo, il Salone di Ginevra, e le sempre la sezione Motori è seguitissima nuove tecnologie Dss a Strà per e lo Speciale Verona Legend Cars haun comune Smart. interessato molto. Qui continuano i focus seguici su www.facebook.com/ di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più lapiazzaweb importanti d’Europa. Complice anche l’inaugurazione di Expo anche le nostre pagine “Il meglio delle tradizioni del Veneto ad Expo 2015” sono state molto viste. seguici su www.facebook.com/ EDIZIONI lapiazzaweb

PIÙ VISTE SUL SITO: EDIZIONI PIÙanche VISTE Le edizioni storiche sono quelle più lette dai lettori della piazzaweb: SUL SITO:

Chioggia, Miranese nord, Rovigo. Le edizionimolto più lette daisialettori della di Cittadine vivaci dal punto piazzaweb state quelle di: vista politicosono che culturale e sportivo! Chioggia, Cavarzere, Miranese Nord seguici su www.lapiazzaweb.it e Padova Nord. seguici su www.lapiazzaweb.it

EDIZIONI EDIZIONI PIÙ VISTE PIÙ VISTE SU ISSUU SU ISSUU Cambiano, invece, i nomi delle Cambiano, delleQui edizioni più invece, sfogliatei nomi su Issuu. edizioni sfogliate su PioveseSport Issuu. Qui spopola più il supplemento spopola il supplemento che racconta tantissime PioveseSport realtà sportive che racconta tantissime realtàl’edizione sportive della Saccisica, poi ancora della Saccisica, poi ilquella nuovodiinserto di Piove e a seguire Turismo&Sapori, quindi la Riviera Cavarzere. Ovest e la Riviera Est.

Renzi ci regalaallatempo banda ultra larga. La politica di twitter In tutto il mondo si intensifica la presenza Arrivasse almeno la banda larga… di governi e politici sulla rete. E anche la

campagna elettorale non fa eccezione. L’Italia è il Paese coninlaVeneto minor copertura di reti Ma quanto peseranno i socialin sul voto? sotto digitali di nuova generazione Europa, laacopomedia europea di oltre 40 punti140percentuali caratteri è diventato il più usato Berti e Alessandra Moretti dai grandi leader mondiali. Secondo che litigano sulla riduzione dei costi per l’accesso uno studio pubblicato a Ginevra dalla della politica. Sempre il candidato a più di 30 Mbps, società di pubbliche relazioni Bursondei Cinque stelle che si azzuffa con unsull’ingresso 20% contro il 62% Marsteller,europeo l’86 per cento degli stati Zaia delle di grandi copertura, navi

J

in laguna. Le polemiche che sono on so se ma capita rimbalzate di capita accounta tutti in account percertamente a molti. Internet è per nulla tanti,una troppi comuni del Veneto. Una mezzanonItalia, alla veloce notizia inche già rispetto altre è avanti su tutto, figuriamoci delle regione liste a che sostegno dellaadMoretti su questo. Eppure! ospita anche il consigliere regionale La banda lontana diventato a venire persino nelle zone industriali Santino Bozza,larga ex èleghista, figuriamoci casasuemia! famoso pera le esternazioni anti Ora però, omosessuali allapromette radio. il premier, tutto cambierà perché “la comunicazione larga – ha affermato Matteo Renzi Scampoli sulla di banda una ultra campagna – è l’abc del alfabeto elettorale, la nuovo prima in Veneto,economico” giocata del Paese. che ladibanda largamaè anche un genere di prima necessità non Come più solodirea colpi manifesti su Facebook, Twitter e per lesocial nostre imprese che, per competere su scala mondiale hanno altri media. bisogno, comecandidato minimo, diun essere passo con i tempigruppi della Per ogni profiveloci lo, une al account ufficiale, tecnologia. di sostegno organizzati, rimbalzare di foto e video con cadenza Purtroppo però anni l’Italiafasconta ritardo mostruoso, che nel quotidiana. Cinque – ma un pare davvero passatotanto un secolo... 2014 risultava ancora il Paese con la minor copertura didelretiweb digitali – l’Italia si stava appena affacciando alla rivoluzione 2.0 generazione (Nga) in Europa, sotto la media europea di edi lanuova campagna elettorale fu molto più tradizionale. Questa volta, oltre 40 anche punti percentuali l’accesso più di 30 Mbps, 20% invece, la nostra per regione si è a sintonizzata sullaunnuova di copertura,d’onda contro della il 62%politica europeo; con la prospettiva giungere lunghezza mondiale, che delladirete pare solo nelnon 2016 al 60% di copertura Mbps di piani proprio poter più fare a meno, aal30 punto chee in la assenza “lotta” tra Stati di operatori per avviare copertura a 100 Mbps. Uniti e Iran privati – giusto per farelaun esempioestensiva – si gioca anche sul Unadirealtà dura da che hanno da accettare. numero “follower” checapire Obamaprima e Ali ancora Khamenei raggiuntoE noiTwitter. veneti Anzi, dovremmo i primi a lamentarcene vista la nostra su molto essere più di Facebook, proprio il social network dei

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edizione raggiunge raggiunge lele zone zonedi diMirano, Mira, Questa edizione Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo per16.394 un numero di 16.443 copie. di copie.complessivo Iscrizione testata al Tribunale Iscrizione al Tribunale di Venezia n.numero 1142 di Veneziatestata n. 1142 del 12.04.1994; del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 iscrizione ROC 22120

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Questo Questoperiodico periodicoèèassociato associato alla allaUnione UnioneStampa StampaPeriodica PeriodicaItaliana Italiana

IL SONDAGGIO IL SONDAGGIO

Migranti da accogliere: e se fossero 5 per ogni comune? Non mancano le storie di E’ entrata nel vivoaperto la campagna generosità: chi ha la propria casa elettorale le prossime sfitta, chi haper offerto l’aiuto in elezioni parrocchia. Le regionali. chiedersi, però,quelle viste uniche porteVien che da restano chiuse sono gli esiti diealtre elezioni regionali degli di comuni amministrazioni. C’è poi chi ultimi tempi, se i veneti cil’argomento credono a continua a strumentalizzare ancora. fini politici. seguici suserve? www.lapiazzaweb.it/ Votare sondaggio/ seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/

ADOTTAMI, IADOTTAMI, NOSTRI AMICI I NOSTRI ANIMALI AMICI L’attenzione verso questa rubrica e i suoi ANIMALI

protagonisti è altissima. Questo mese Dolci, divertenti, sorprendenti e in special modo la notizia che nel canile di bisognosi di affetto. Chioggia cuccioli cercano casaanimali dopo Se avete 14 a cuore i nostri amici essere stati trovati a 2 scatoloni vi preghiamo di dentro mandarci le foto difuori dal rifugio Stiamo ricevendo tante foto di cuccioli abbandonati che cercano cagnolini che cercano casa. Segno casa. Vi aiuteremo a trovarne unodella per sensibilità ognuno. dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.

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lettera dineluna fornisce illotema IlLadirettore suolettrice blog affronta spuntoprossime per parlare di unregionali argomento delle elezioni e di grande attualità: bene fidarsi amministrative. Chièvincerà non è dei vaccini oppurenéno? ci si in informa dato sapere chi Come sarà eletto davvero? Una delle Ulss consiglio. Ma alcune cosedelsi Veneto possono va adire trovare le mamme casadiloro? già e sono sotto gli aocchi tutti. Un’ingerenza o giusta informazione? seguici su www.lapiazzaweb.it/

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di

membri delle Nazioni Unite ha una propensione al lavoro veloce presenza e all’efficienza ad ogni ufficiale su costo. Twitter così Ben venga dunque lo sforzo governo comedelmolti deiRenzi 172 che capihadivarato stato,il piano per la banda larga con obiettivi fino alambasciate 50% della insieme di concopertura più di 4.100 popolazione a 100 Mbps (Megabyte per secondo) entro il 2020. e ambasciatori. L’investimento sarà ingente Un esercito diplomatico Il piano prevede investimenti pubblici per dacacia qui impressionante, ma 6di miliardi scarsa effi al 2020 “che – ha spiegato il ministro – avranno un concreta se si vaDelrio a guardare i risultati effetto moltiplicativo”, spingendo a loro volta che lei privati grandia investire campagne lanciate e “permetteranno all’Italia disusuperare obiettivi europei”. Altripiù2 Twitterglihanno avuto. Il caso miliardi saranno dalle in base#BringBackOurGirls, ai piani di investimento eclatante è forsemessi quello dellaziende movimento una già annunciati. il governo successo spera di per riuscire a “sollecitare” campagna viraleInfi dinestraordinario numero di follower investire ulteriori 4 miliardi. privati, ele diimprese retweeta ma che non è riuscita a fareL’impegno nulla per dei liberare le putroppo e per forza coseHaram è fondamentale studentesse rapite dadiBoko in Nigeria.e da questo dipenderà la copertura territorioquanto italiano. Difficile dell’intero anche valutare il numero di follower dei “Il account piano sulla larga - e ha spiegato il ministro Guidi diversi sia banda davveroultra autentico quanto sia frutto di accorte - garantiràpubblicitarie. al Paese le Ilautostrade digitali con corsie giuste come tecniche governo indiano, perleesempio, ha messo quelle altro paese europeo competere nei in piedidiunqualsiasi vero e proprio piccolo esercitochepervoglia “ritwittare” i propri mercati globali”. messaggi al fine di renderli più “popolari” di quanto siano in realtà. Ottimodiasimile, dirsi, diffi cile asufarsi visto scala, che ancora oggi navighiamo Qualcosa seppur piccola è entrato a far parte in retedelle non campagne attraverso elettorali autostrade maveneti. attraverso anche deidigitali candidati A urnesentierini chiuse, accidentati campagna, tanto incespicando su “una bucae verifi cheremodi se e quanto ogni la battaglia sulla rete a colpi di post intergalattica” che davvero ci disconnette e addio al resto del mondo! tweet avrà saputo influenzato il voto.

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Direttore responsabile (ad interim)

GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione l’11 il 16maggio marzo 2015 2015 ENTRO STAMPA TAMPA: ROTOPRESS OTOPRESS INTERNATIONAL NTERNATIONAL CENTRO LORETO ORETO, VIA VIA BRECCIA BRECCIA (AN N)

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Abbiamo presentato molte auto protagoniste del nostro salonemagazine di Ginevra. Con l’uscita del Look Nuovi modelli, schede tecniche, Live dedicato a Verona Legend Cars, confortlee pagine tutto quanto appassionato anche web un dedicate alla cerca in fatto di motori. Una pagina sezione Motori hanno avuto un grande sempre aggiornata successo di utenti e di condivision seguicisusuwww.lapiazzaweb.it/ www.lapiazzaweb.it/ seguici category/motori/ category/motori/


4 Argomento del mese CRISI DI GIUNTA Il Veneto è la prima regione per presenza turistica d’Italia grazie alla varietà e ricchezza dell’offerta, dal mare ai monti, dal lago alla Laguna, dalle città d’arte al turismo religioso. Sono soprattutto gli stranieri i clienti più assidui, oltre ai tedeschi, inglesi, francesi e americani sono sempre più numerosi i turisti dei Paesi del Bric. Nuovi scenari perciò si aprono per gli operatori del settore, nuove sfide per chi si appresta a governare la Regione Veneto nei prossimi cinque anni

Turismo, il Veneto si pr

di Ornella Jovane

Insieme a Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino il Veneto rappresenta il 70 per cento dell’entrare dell’intero comparto turistico

Strutture e infrastrutture, una migliore logistica e la digitalizzazione dei servizi di accoglienza sono le sfide future

C

on l’inaugurazione ufficiale lo scorso maggio del Padiglione Aquae Venezia, complemento veneto a Expo Milano 2015, anche la nostra regione apre la propria finestra sul mondo di turisti e visitatori che da qui a ottobre arriveranno in Italia. Una occasione straordinaria per l’industria del turismo che il Veneto non intende lasciarsi sfuggire e su cui da tempo gli addetti ai lavori ragionano per mettere a punto strategie efficaci, finalizzate all’intercettazione di questi flussi turistici. Del resto la nostra regione non da oggi, e anzi oggi più che mai, rappresenta la locomotiva dell’economia turistica nazionale. Prima regione per presenza turistica, il Veneto può permettersi di offrire una varietà di paesaggi e itinerari davvero ricca: dalle spiagge alle Dolomiti, dal turismo religioso a quello della salute, con le terme, dalle città d’arte ai paesi dei colli, da Venezia con la sua Laguna al Lago di Garda. Senza trascurare i parchi naturali, i piccoli centri meno rinomati ma ricchi di tradizione, le ville venete dell’entroterra veneziano e tanto altro ancora. Non a caso il Veneto insieme alle prime sei regioni della classifica nazionale (oltre alla nostra regione, la Toscana,

GLI OPERATORI SI INTERROGANO

Quale futuro per le imprese balneari?

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uale futuro per le imprese balneari in Veneto? Il settore degli stabilimenti balneari è in fermento e teme per il futuro delle proprie aziende a causa di alcune modifiche normative al regime delle concessioni demaniali. E’ con questo stato d’animo che gli operatori si rivolgono a chi si candida a governare la Regione nei prossimi 5 anni. Prodotto tipico italiano, lo stabilimento balneare conta 87mila imprese

nel Paese, occupa 418mila persone. Grazie alla professionalità dei suoi operatori consente di garantire ai turisti pulizia del litorale, offerta di ombrelloni e lettini, sicurezza in acqua e primo soccorso, servizi igienici in spiaggia, divertimento e altro ancora: servizi che contribuiscono ad aumentare il livello di soddisfazione del cliente e che lo invogliano a tornare. Ma l’incertezza per il futuro mette a rischio queste imprese, la propria attività, e soprattutto non consente una pianificazione e investimenti per il lungo termine che consentirebbero di attrezzare meglio gli operatori per cogliere le sfide future.

l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Lazio e il Trentino AltoAdige) rappresentano da sole il 70 per cento delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto - i dati sono del Dipartimento regionale del Turismo - conta il 64 per cento di presenze straniere e si colloca tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, dietro alle isole Baleari e prima della Provenza. Sono dunque per lo più gli stranieri i nostri clienti più numerosi e affezionati, non solo gli assidui tedeschi, inglesi, scandinavi, francesi e nord americani ma anche i turisti dei cosiddetti Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) che negli ultimi anni sono cresciuti in maniera significativa e interessante. Non è un trend da sottovalutare soprattutto in termini di ospitalità, in quanto sono proprio questi ultimi che spendono di più al giorno nel nostro territorio. Primi in assoluto i russi - stando alle stime del Dipartimento regionale del Turismo - che ogni giorno in media spendo 150 euro, a seguire i brasiliani, gli statunitensi, quindi i cinesi e i tedeschi. Uno scenario promettente e ricco di potenzialità quello che si affaccia di fronte agli operatori del settore turistico Veneto ma che pone sfide impegnative per affrontare ade-

guatamente nuovi scenari del futuro. In quest’ottica la nuova legge regionale 11/2013 che pone la questione del miglioramento dell’offerta e dell’appetibilità turistica, mettendo al centro le imprese e i clienti. L’obiettivo e la direzione verso cui si deve puntare è quella della realizzazione di sistemi turistici tematici e organizzati a valorizzare le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese operano. Le vecchie Atp stanno lasciando il posto alle nuove Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (le ODG) che attraverso un confronto permanente tra amministrazione e privati consenta di lavorare insieme alla promozione del proprio “prodotto” turistico. Un adeguamento delle strutture e delle infrastrutture di accoglienza è l’esigenza primaria, manifestata dagli stessi operatori del settore, alla quale si affianca l’incremento della logistica e dei servizi. Altra sfida è quella della digitalizzazione dei servizi di informazione e accoglienza turistica: è fondamentale inserire in rete tutte le strutture ricettive perché si possa prenotare via web. Non sono pochi dunque gli spunti per chi si aprresta a governare il veneto nei prossimi 5 anni.

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Argomento del mese 5 Spiagge

repara alle nuove sfide Expo A Marghera il padiglione è stato inaugurato dal premier Renzi

Aquae, il rapporto fra cibo e mare

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nsieme all’Expo di Milano è stata inaugurato nelle scorse settimane a Marghera dal premier Matteo Renzi di fronte a 3 mila persone l’unico padiglione di fatto esterno alla mostra universale meneghina. Aquae è questo il nome del padiglione veneziano dell’Expo di Milano è sorto in tempi da record nell’area del parco tecnologico e scientifico di Marghera Vega 2. Le sue caratteristiche sono chiare: Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distante, dopo il ponte della Libertà. ExpoVenice ha una grande “area food” in cui si propongono piatti di pesce di tutti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fino alle infinite varianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Va ricordato il tour dei bacari, ispirato alle antiche osterie della città dove poter degustare i tipici “cicheti” veneziani; la fish experience per scoprire le 5 modalità di cottura del pesce con cucina a vista per le degustazioni. C’è il Lounge Restaurant con nuove ricette di grandi chef. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Libertà e la laguna, il padiglione espositivo principale è circondato da altre strutture più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, su 40 mila metri quadri bonificata a riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualificazione e senza ulteriore sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione è sorto proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Porto Marghera.

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Bibione, Jesolo, Caorle, Lido e Sottomarina

Nel litorale atteso un boom di visitatori I

l litorale del veneziano è tra i punti di richiamo più importanti del turismo Veneto. Le aree di Jesolo, Caorle, Eraclea, il Lido di Venezia, Bibione e Sottomarina richiamano da sempre milioni di turisti e quest’anno, grazie anche al traino Expo 2015, le possibilità di far andare alla grande il settore sono anche maggiori. Quest’anno oltre alla solita invasione di turisti tedeschi e austriaci, ma anche francesi e russi, nel litorale è in arrivo in maniera massiccia, per la prima volta, una forte ondata di turisti elvetici. Il motivo è collegato alla svalutazione dell’euro nei confronti del Franco Svizzero. A Cavallino Treporti gli svizzeri erano aumentati già la scorsa estate del 5 per cento circa, e aumenteranno ancora. Gli operatori hanno però un imperativo. Trattenere i turisti nel Veneziano in modo che non proseguano ad esempio verso le spiagge di Slovenia e Croazia. “Dobbiamo fare in modo che i turisti - spiegano - si fermino e non proseguano verso la Croazia a causa del cambio favorevole. Loro amano le nostre località e siamo certi che avremo interessanti sorprese nel corso dell’estate su tutta la costa veneziana”. E proprio dal turismo arrivano segnali di ripresa che in altri settori sono ancora non del tutti chiari. “Arrivano segnali positivi dal turismo - spiega per Apindustria Pierorlando Roccato - ma la piccola e media impresa sul litorale sta soffrendo ancora. I dati ci dicono che aumenta dell’8 per cento il turismo, anche se diminuisce la presenza giornaliera, dai 5 ai 7 giorni, e calano i contratti a tempo determinato del 3 per cento. Di conseguenza l’occupazione. Nel commercio si registra una profonda crisi con chiusure che vanno dal 2,5 al 3 per cento, in difficoltà anche l’artigianato e il manifatturiero, dal 2010, con una chiusura di aziende del 5 per cento”. Per Apindustria è evidente che “occorre rendere appetibile il territorio creando eventi culturali che possano interessare anche ai turisti dell’entroterra. In queste realtà le potenzialità sono notevoli. Inoltre bisogna promuovere il nostro territorio in Europa e avere una stagionalità dagli otto ai dieci mesi”. Intanto sia sul litorale nord che su quello sud (Chioggia e Sottomarina) si concentreranno tanti eventi estivi aggregativi che aiuteranno non poco gli operatori a catturare turisti, giovani e famiglie. Nelle scorse settimane però, non sono mancate le polemiche a Sottomarina per l’esclusione della spiaggia dalla Bandiera Verde quella assegnata cioè alle spiagge a misura di famiglia e bambini. Per il 2015 quindi la Bandiera Verde che è appena stata assegnata a cento località marinare d’Italia con 18 nuovi ingressi, su indicazione dei pediatri, non sarà a Sottomarina che da sempre si considera la spiaggia delle famiglie. Tra i requisiti necessari della Bandiera Verde: i fondali bassi, la presenza di spiagge di sabbia, di giochi per bambini, di strutture attrezzate, del servizio di salvataggio, di locali come bar, gelaterie, ristoranti. Gli operatori hanno lamentato che sono stati fatti sforzi importanti per poter adeguare a queste richieste le spiagge e quindi in un certo senso la sorpresa per l’esclusione è doppia. “Le qualità della sabbia sono chiare - spiegano gli operatori- l’ampiezza del litorale, la gradualità dei fondali, insieme ai tanti investimenti fatti per ammodernare, migliorare gli standard degli stabilimenti e dotarli di attrezzature proprio per lo svago dei più piccoli. Speriamo rivedano quella decisione. La Bandiera verde è un riconoscimento a cui le famiglie straniere tengono in modo particolare”. Intanto se il litorale rappresenterà in estate un momento di traino per il turismo, continuerà ovviamente ad essere Venezia la città principe in tema di richiami di visitatori da tutto il mondo. A Venezia poi si affiancheranno i percorsi legati alla Riviera del Brenta A.A. e anche del Miranese ribattezzata la “Terra dei Tiepolo”.


6 Approfondimento Sanità Il Consiglio regionale approva l’emendamento alla legge di stabilità sui futuri 40 posti letto

Ospedale di Noale, tutto fermo

L’ospedale di comunità, che sarebbe dovuto partire il primo maggio, resta fermo fino a data da destinarsi di Alessandro Ragazzo

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l Consiglio regionale approva l’emendamento alla legge di stabilità sui futuri 40 posti letto dell’ospedale di comunità di Noale, da mettere nel vecchio Pier Fortunato Calvi anziché nella casa di riposo di via De Pol, inaugurata due anni fa. E si scatenano le polemiche tra chi esulta, chi s’arrabbia e chi vuole andare per mano di avvocati. Ora la palla passa alla giunta veneta, che dovrà tener conto del parere arrivato da Palazzo Ferro Fini, dopo che a dicembre lo stesso Consiglio aveva approvato la mozione presentata in ottobre dal consigliere del Pd Bruno Pigozzo. In quel documento, l’ex sindaco di Salzano puntava sul fatto che la vecchia struttura corrisponde a tutti i criteri indicati dalla delibera regionale per metterci l’ospedale di comunità, anziché dirottarlo sulla vicina di casa di riposo. Ne era nato un emendamento, portato avanti dallo stesso Pigozzo e dal collega della Federazione della Sinistra Veneta Pietrangelo Pettenò, arrivato in aula prima di Pasqua e votato in modo trasversale. Di più, perché la giunta veneta è autorizzata a concedere all’Ulss 13, che sinora non ha ricevuto alcun documento ufficiale, di concedere un contributo straordinario di 20 mila euro per l’anno in corso per la ristrutturazione degli spazi. “E’ di sicuro una bella notizia – spiega il sindaco Patri-

zia Andreotti – perché in linea con quanto sosteniamo da tempo. Si tratta di un emendamento che dà chiare indicazioni alla giunta: ci auguriamo che questa sia la volta buona. Il mio grazie va, in ogni caso, a tutti coloro che hanno appoggiato e spinto in questa direzione”. Così l’ospedale di comunità, che sarebbe dovuto partire il primo maggio, resta fermo fino a data da destinarsi. “Abbiamo letti, strutture, bagni – dice il presidente della casa di riposo Mauro Cazzaro, annunciando le vie legali – e il materiale dove andrà a finire? Senza dimenticare i posti di lavoro: nei giorni scorsi abbiamo chiamato i 35 dipendenti per dire che tutto è saltato. Dal piano aziendale dell’Ulss 13, il servizio avrebbe dato un’importante risposta al fabbisogno del territorio, mentre oggi non sappiamo se potrà essere attivato nel vecchio ospedale, ora in dismissione. Vogliono investirci 20 mila euro: una cifra ridicola”. Contrariato anche il direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato. “Ci si dimentica – si legge sul sito dell’azienda sanitaria – che l’ospedale di comunità, così ipotizzato, dovrebbe essere inserito negli spazi ora dedicati alla lungodegenza di Noale. Ci si dimentica che questo reparto, in base alle schede ospedaliere regionali, dovrà essere trasferito a Dolo e prima di farlo, dovrà essere ristrutturato sia per

L’ex ospedale San Pier Fortunato Calvi di Noale la sicurezza che per l’antisimica. Come sappiamo, da tempo la ristrutturazione di Dolo, blocco sud, non potrà essere compiuta secondo i dettami di legge perché il finanziamento per l’antisismica, ad oggi, non esiste. Per questo la direzione generale dell’Ulss 13, il 18 di dicembre 2014, è stata autorizzata a compiere delle opere fondamentali: nuovi blocco operatorio antisimico, pronto soccorso, piastra radiologia, area ambulatoriale per un valore di circa 18 milioni di euro, posticipando

la ristrutturazione del blocco sud. Di questi, 13,5 milioni di euro sono già stati stanziati dalla Regione, gli altri sono già stati deliberati dall’azienda il 6 febbraio scorso”. Pigozzo, invece, chiede coerenza. “Abbiamo solo agito – replica – con quanto deciso dal Consiglio di Noale e agli indirizzi programmatori del parlamento veneto. Anzi, finora è stata la giunta regionale a non dare una risposta coerente. La dignità delle istituzioni e il valore dei politici si misurano su questo”.

DA APRILE SPARISCE LA RICETTA ROSSA

V

Via Giuseppe Mazzini, 13 DOLO (VE) Tel. 041 5640298 bacarodeistorti@libero.it - Aperto a pranzo e cena chiuso Martedì tutto il giorno e mercoledì mattina

ia ‘obbligo della ricetta rossa dal primo aprile. Entra nel vivo la digitalizzazione della prescrizione degli esami e delle visite specialistiche anche all’Ulss 13 di Mirano e Dolo. Si chiude così il percorso di “dematerializzazione” del ciclo prescrittivo avviato all’interno del fascicolo sanitario elettronico regionale il 1 settembre 2014, quando un promemoria bianco ha sostituito la ricetta rossa farmaceutica. La nuova procedura garantisce di avere a disposizione in tempo reale, in un sistema unico regionale dati, verificati delle prestazioni prescritte e prenotate dai cittadini. Ecco cosa cambia. Dal 1 aprile tutti gli assistiti dell’Ulss 13 che necessitano di una prescrizione di visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio al posto della consueta ricetta rossa stanno ricevendo dal proprio medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta un promemoria stampato su carta bianca. In un prossimo futuro anche il promemoria (precauzione definita a livello ministeriale per evitare disservizi) scomparirà e l’utente potrà rivolgersi agli sportelli, avendo con sé solamente la tessera sanitaria. La vera novità sta nel fatto che questo permetterà di digitalizzare via via tutti i dati sanitari del cittadino collegati alla prescrizione e, quindi, al suo percorso di cura. Dati disponibili ovunque e in qualsiasi momento on-line: questo l’obiettivo del Fascicolo sanitario elettronico regionale, chiave di volta per l’accesso ai propri dati da parte dell’assistito, ma soprattutto occasione per garantire più tempestive e appropriate cure da parte

di chi opera in sanità. Uno dei vantaggi offerti dal nuovo sistema è che garantisce alla Regione, e quindi anche alle aziende sanitarie, di conoscere in tempo reale l’effettivo numero e genere di prestazioni prescritte e prenotate dall’utenza, permettendo così di eliminare le doppie prenotazioni e gli errori, con positive ricadute sulle liste di attesa. “Il progetto, coordinato da Arsenàl.IT (Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale) – ha spiegato il direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato – è stato possibile grazie al lavoro e all’impegno dei nostri operatori con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta del territorio. Siamo pronti ad affrontare anche i disagi che potrebbero sorgere finché il sistema non sarà perfettamente avviato, chiediamo intanto ai nostri utenti pazienza e collaborazione”. Nella Ulss 13 vengono prescritti all’anno 4 milioni e 300 mila esami specialistici, di cui 3 milioni e 100 mila solo di laboratorio e vengono effettuate oltre 600 mila prenotazioni presso gli sportelli Cup-Centro unico di F.D.G. prenotazione.


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29 LUGLIO 2015 RISTORANTE “ALLA CROSARONA”

Cena a Dieci Mani SPINEA

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18 SETTEMBRE 2015 RISTORANTE CORTE ALLE 3 LUNE

A Tavola in Corte MARTELLAGO

9 OTTOBRE 2015 - CÀ DELLA NAVE

A Tavola con il Rosso di Treviso SALZANO

29 OTTOBRE 2015 - FILANDA

La Zucca in Filanda


8 Mirano La storia Una cerimonia alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini

Editoriale

Due scout del miranese a Montecitorio

Il futuro del Veneto si gioca nelle urne di Alessandro Abbadir*

di Filippo de Gaspari

A

nche due scout di Mirano e Noale tra gli oltre duecento dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) ricevuti dalla presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio. Anna Toniolo, 21 anni, miranese e Matteo Dall’Agnol, 20, noalese, erano nel contingente di “alfieri” che lo scorso aprile hanno consegnato nella mani della terza carica dello Stato la “Carta del coraggio”. E’ il documento con cui oltre 30 mila giovani radunati a San Rossore in Toscana la scorsa estate, hanno assunto il formale impegno a essere protagonisti del futuro del Paese, della Chiesa e del mondo. Un’esperienza simbolica che proietta il popolo di San Rossore nella fase concreta del loro impegno a rappresentare il domani. Nella “Carta di coraggio” consegnata alla rappresentante dei deputati c’è la rinuncia dei giovani a defilarsi, la promessa di “immischiarsi” e recitare un ruolo da protagonisti. Il contrario di quello che oggi sembra prevalere nell’atteggiamento della maggior parte dei giovani. “Questa carta è un po’ una sfida per me - spiega Anna di ritorno da Roma - un’azione di coraggio per fare proposte forti, scomode anche. Vogliamo diventare testimoni di legalità, amore e valori che appaiono forse poco concretizzabili, soprattutto tra chi, come noi, ha in mano il futuro del Paese. Alle istituzioni chiediamo solo di riscattarsi dall’idea negativa diffusa che la gente ha di loro: in cambio ci impegniamo a essere buoni cittadini, consacrati alla verità e alla legalità”. “La Carta del coraggio è la richiesta formale alle sfere politiche, ecclesiastiche e alle associazioni dei bisogni e le volontà degli oltre trentamila giovani di San Rossore - aggiunge Matteo. Essere buoni cittadini oggi significa proprio mettere in pratica, nel concreto, quel “ci impegniamo a”, significa superare la pigrizia e la vergogna, informarsi, non stancarsi di essere testimoni di gesti quotidiani per salvaguardare il territorio, l’ambiente, la legalità, l’amore e la chiesa”. Aggiunge ancora Anna: “Oggi essere buoni cittadini significa non credere alle prime impressioni, ma informarsi e andare a fondo per essere consapevoli di ciò che ci circonda.

IL CASO

Anna Toniolo, 21 anni, e Matteo Dall’Agnol, 20, hanno consegnato nella mani della terza carica dello Stato la “Carta del coraggio”

Si tratta di un documento redatto da 30 mila giovani a San Rossore

La Boldrini si impegna per una legge in favore dei figli degli immigrati

Significa anche fare del bene partendo dal proprio piccolo, dalle proprie comunità, promuovendo sia valori onesti, sia azioni concrete, leali e utili, facendosi operai di democrazia e giustizia”. Il senso della giornata romana è stato riassunto dalla stessa Boldrini, in un messaggio ai giovani, insieme all’immancabile “selfie” di gruppo dall’aula della Camera: “Non è un gioco, ma un importante esercizio di democrazia, che si traduce in

Gli scout a Montecitorio e Laura Boldrini

precise richieste contenute in questa Carta”. Boldrini si è impegnata di fronte ai giovani a stimolare nei gruppi parlamentari una legge per la cittadinanza dei figli di stranieri nati in Italia e di istituire la “Giornata nazionale del servizio”, ma soprattutto ha promesso di sensibilizzare i ministri competenti sulle proposte della carta, dall’educazione ambientale agli organi locali consultivi giovanili.

segue da pag.

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Queste le premesse con le quali si devono confrontare i sei candidati che corrono alla presidenza della Regione Veneto e in cui la sfida decisiva appare quella fra il presidente uscente Luca Zaia appoggiato dalla Lega Nord, e Alessandra Moretti che corre per il centro sinistra. A rendere la corsa di Zaia azzoppata fin dalla partenza, è stavolta la scissione che si è consumata all’interno del Carroccio con la candidatura di Flavio Tosi, il sindaco di Verona protagonista della rottura con la dirigenza nazionale della Lega. Una forte affermazione di Tosi potrebbe far deragliare la corsa di Zaia. Punta ad un buon risultato Jacopo Berti del M5s. Paiono avere invece ruoli da outsider Alessio Morosin, l’indipendentista che si ispira alla Serenissima Repubblica, e Laura Coletti Di Lucia, ambientalista che guarda all’esperienza greca di Tsipras. Mai come in questa occasione, il rischio disaffezione si scontra con la necessità di dare alla Regione una guida chiara. Le sfide che nei prossimi cinque anni dovrà affrontare chiunque vincerà la competizione elettorale saranno decisive, e vanno dal rilancio dell’economia e dell’occupazione dopo 8 anni ininterrotti di crisi, all’ammodernamento delle infrastrutture e la difesa del territorio, al mantenimento della sanità su livelli di eccellenza, al problema dell’immigrazione e dell’integrazione. Accanto alla competizione regionale nella stessa tornata elettorale, si gioca un’altra partita di capitale importanza, quella per eleggere il sindaco di Venezia che sarà pure sindaco della “Città Metropolitana”. Elezioni a cui si è arrivati lo scorso anno, dopo lo scandalo dei fondi Mose che ha portato al commissariamento del Comune. Qui la sfida principale che si delinea è quella fra il candidato del centrosinistra scelto alle primarie Felice Casson e il patron di Umana Luigi Brugnaro. Il rischio più alto per il centrosinistra, che in questo caso appare favorito, è quello di finire al ballottaggio dove il fronte del centrodestra che è frazionato, potrebbe ricompattarsi proprio su Brugnaro.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

Ambiente

UN FORUM CITTADINO SUL FUTURO DEL MUSON

U

n forum di cittadini e associazioni per valorizzare il Muson, il paesaggio che attraversa, la sua storia. Con queste premesse parte un percorso finalizzato a riscoprire l’antica via d’acqua che attraversa Mirano. L’idea è nata dopo la proiezione del documentario sul fiume promossa dall’associazione “Punto d’incontro” a fine 2014. Si è costituito un coordinamento di associazioni nei comuni toccati dal Muson Vecchio, da Mirano a Camposampiero. Cai Mirano, Punto d’incontro, Valore

AUTORIZZATO DAL 1976

Ambiente, associazione Echidna, laboratorio-teatro BelVedere, Nordic Walking Mirano, associazione Paesaggi di risorgiva, TerraViva hanno dato vita al Forum per promuovere anzitutto la stipula di un “contratto di fiume”, un patto tra istituzioni, associazioni e comunità locali per la salvaguardia del fiume dal punto di vista idraulico, naturalistico, paesaggistico, storico e culturale. Per questo il forum ha già attivato rapporti con il consorzio di bonifica Acque Risorgive. Il “contratto di fiume” non è

l’unico obiettivo: il Forum vuole essere anche un tavolo di confronto dove associazioni e cittadini possono portare il loro contributo di idee e progetti per il Muson. E’ stato definito allo scopo un ricco calendario di eventi che saranno promossi nel corso del 2015. L’8 marzo oltre un centinaio di persone hanno partecipato al trekking da Mirano a Massanzago, promosso dal Nordic Walking Mirano, a maggio è in programma un’escursione con il Cai, a giugno la 20^ edizione del centro estivo Barizza.

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Ma saranno organizzati anche incontri con le scuole, proiezioni, eventi teatrali, feste popolari. “Il Forum del Muson è un valido laboratorio che stimola la progettualità culturale, sportiva e naturalistica delle comunità locali che vogliono partecipare al miglioramento e alla tutela del territorio”.hanno affermato i promotori. F.D.G.


Mirano 9 Viabilità Una modifica in un punto pericoloso per la circolazione stradale

Incrocio Ballarin più sicuro La nuova installazione eliminerà le code e diminuirà il tempo di attesa del verde di Filippo De Gaspari

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ncrocio “da Ballarin”, si cambia ancora. Adesso attraversare il centro di Mirano sarà più sicuro e veloce. Dopo aver cambiato i tempi di attraversamento, ora arriva il “semaforo intelligente”: favorirà chi è da più tempo in attesa del verde, eliminando code e diminuendo i tempi di fermata. La novità è stata introdotta a metà aprile, e riguarda anche l’installazione di un pulsante per la “chiamata” pedonale. In questo caso l’esigenza di tagliare i tempi di attesa, e quindi l’inquinamento atmosferico, si sposa con la maggior tutela dei pedoni, in un punto

Musica

spesso critico, come testimoniano alcuni incidenti in passato, per chi attraversa a piedi le quattro vie centrali di Mirano. D’ora in poi quando in via XX Settembre e via Porara la fila non sarà troppo lunga (ad esempio la domenica e il lunedì mattina, quando dalla piazza chiusa non escono praticamente mai auto), i tempi del verde saranno ridotti, per allungare quelli di via Cavin di Sala e via Vittoria. Questo per rendere più fluido il traffico sulla principale, che solitamente è l’asse più trafficato. In questo modo i tempi di fermata dovrebbero essere più brevi per tutti, e a be-

neficiarne sarà la salute dei miranesi e l’ambiente, visto che le auto rimarranno ferme a motore acceso per minor tempo. Previsti anche pulsanti per la chiamata pedonale, in modo da attivare il verde per le persone, solo in caso di necessità. In pratica, il disco verde sarà solo dove necessario e con tempi di attesa variabili a seconda delle situazioni reali di traffico. Trova dunque una soluzione, si spera definitiva, il lungo ragionamento sui tempi semaforici all’incrocio centrale di Mirano: troppo pericolo prima, quando le svolte da via Porara e XX Settembre erano

LA FILARMONICA DI MIRANO COMPIE 160 ANNI

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a Filarmonica di Mirano compie 160 anni e festeggia il prestigioso traguardo con una serie di appuntamenti nel modo che le è più congeniale, in musica. Il concerto di primavera del 23 aprile ha aperto, infatti, una stagione di concerti e festeggiamenti in un anno particolare per la banda cittadina, la cui

L’incrocio Ballarin contestuali al verde pedonale, con non poco rischio per le persone a piedi (e qualche investimento, per fortuna non grave). Poi era stato aggiunto un tempo al semaforo, con l’allungamento inevitabile del rosso e quindi dei tempi di attesa. Ora ci pensa la tecnologia a migliorare la sicurezza e, in teoria, anche l’attraversamento del centro città. Le nuove luci dei dischi tra l’altro sono a led e consentono, oltre a una maggiore visibilità del semaforo in lontananza, anche

storia attraversa ormai tre secoli. Nata nel 1855 come “Società Filarmonica di Mirano”, certificata con dispaccio della “Eccelsa imperiale luogotenenza” del Governo austriaco, la formazione contava un organico iniziale di quaranta suonatori. “Si proponeva – racconta Primo Peron, volto noto della Filarmonica – di animare feste popolari, religiose e civili. In tre secoli la formazione è stata testimone dell’Unità d’Italia, di due conflitti mondiali e altri importanti fatti storici. E’ stata sospesa e ha interrotto

un risparmio energetico. “Il nuovo sistema – spiega l’assessore ai Lavori pubblici di Mirano, Giuseppe Salviato – farà in modo che in giorni e situazioni particolari in cui la piazza è chiusa alle auto, non ci sarà quasi mai il verde in via XX Settembre, dove non è necessario, riducendo così i tempi dai quattro minuti attuali a tre. In ogni caso i minuti di attesa saranno regolati a seconda del traffico, migliorando la situazione soprattutto negli orari di punta”.

l’attività, fino ad arrivare allo scioglimento durante la guerra, poi tra gli anni Sessanta e Settanta è iniziato un faticoso percorso che ha portato alla ricostituzione”. La svolta risale agli anni Ottanta e oggi, a 160 anni dalla prima esibizione, la Filarmonica di Mirano, così chiamata dal 2005, corona oltre trent’anni di ininterrotta attività dalla sua ricostituzione, con 60 suonatori effettivi, una scuola di musica con 8 corsi musicali e 120 allievi, gruppi d’assieme e una Junior band. F.D.G. MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO


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Mirano 11 Urbanistica Approda in consulta per il territorio e l’ambiente, un progetto ad hoc

Piazza pedonale, torna la proposta di Filippo De Gaspari

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orna prepotentemente d’attualità a Mirano il tema, sempre spinoso, della piazza pedonale. A proporlo è stato nelle scorse settimane la consulta per il territorio e l’ambiente, riunita per formulare alla giunta comunale alcune proposte a favore di una miglior vivibilità della città. “L’obiettivo – spiegano i suoi rappresentanti – è incentivare lo sviluppo del traffico leggero, e avviare la modifica del centro di Mirano nella prospettiva di trovare la giusta sinergia fra la tutela del patrimonio storico e lo sviluppo delle attività economiche”. Ecco dunque la proposta: “Si potrebbero proporre due percorsi di studio per verificare fattibilità e convenienza del progetto di pedonalizzazione della piazza – scrive la consulta nel suo documento – il primo consiste nel valutare gli interventi di pedonalizzazione in centri urbani con caratteristiche e dimensioni simili a Mirano, costituendo un gruppo di lavoro e aprendolo alle associazioni, comprese quelle di categoria. Il secondo riguarderebbe la rappresentazione della nuova fisionomia del centro storico attraverso un concorso di idee, sulla traccia di precise condizioni dettate dal Comune”. Il tema non è nuovo per Mirano, e in passato ha scatenato frequenti polemiche, in particolare con i negozianti, che non vedono di buon grado l’esclusione delle auto dal centro, soprattutto in un momento di calo fisiologico degli affari per gli esercizi commerciali. Secondo la consulta tuttavia l’obiettivo è verificare la fattibilità tecnica di un abbellimento del centro storico, salvando-

Parcheggi, si punta ad aumentarne il numero soprattutto nel perimetro del centro

La piazza in centro Mirano

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Solidarietà

“LA COLONNA” CONSEGNA 15 MILA EURO

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Vanno aumentate secondo la consulta le aree sosta per le biciclette ne funzionalità e accrescendone l’attrattività, in ottica di rilancio anche del commercio. Ma non c’è solo la pedonalizzazione della piazza nella proposta della consulta agli organi decisori. Legata al destino del centro storico c’è anche l’annosa questione dei parcheggi: la consulta propone di aumentarne il numero soprattutto nel perimetro del centro, proprio per agevolare l’accesso pedonale nel cuore della città. “Serve incrementare gli stalli dov’è consentita la sosta per durate limitate, una o due ore, in modo da indurre una rotazione all’uso dei posti auto – scrive la consulta – e nel contempo riconoscere ai titolari dei negozi il diritto di sosta illimitata, o nell’arco di tempo che va da prima dell’apertura a dopo, ma sempre nei parcheggi adiacenti. Infine la mobilità sostenibile: la consulta propone di migliorare la ciclabilità del centro di Mirano, aumentando non solo i tratti di piste, ma anche i luoghi attrezzati

per la sosta delle biciclette, compresi i sempre più diffusi “bicipark” custoditi. Da migliorare, sempre secondo la consulta, sono anche i collegamenti con le frazioni, sia dal punto di vista ciclabile che del trasporto pubblico, introducendo nuove corse o modificando quelle esistenti per la circolare urbana, e toccando i luoghi di lavoro e di studio, come zone industriali e polo scolastico.

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’associazione lesioni spinali “La Colonna” consegna 15 mila euro alla ricerca. Il contributo è stato raccolto in occasione della manifestazione “Una vetta per Gianca”, organizzata lo scorso 12 luglio a Cortina d’Ampezzo ed è stata devoluta lo scorso aprile a favore della ricerca scientifica con le cellule staminali e le nanotecnologie nella cura delle lesioni al midollo spinale croniche, da sempre una delle missioni del sodalizio miranese fondato da Giancarlo Volpato. La ricerca in questo campo è condotta in particolare dai professori Angelo Vescovi e Fabrizio Gelain, con i quali “La Colonna” collabora da tempo e che hanno potuto così beneficiare di un altro prezioso aiuto per condurre i loro studi. Alla giornata hanno partecipato, com’è stile de “La Colonna”, campioni dello sport come i nazionali di rugby Francesco Minto, Ugo Gori, Michele Campagnaro, Ludovico Nitoglia, oltre all’olimpionico di canoa Daniele Scarpa e la medaglia d’oro paralimpica Sandra Truccolo. Per il Comune hanno presenziato il vicesindaco Annamaria Tomaello e l’assessore allo Sport Cristian Zara. Ogni anno “La Colonna” propone un’impresa sportiva, coinvolgendo stelle dello sport, per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica. F.D.G.


12 Spinea Traffico I primi tre mesi del 2015 creano già un forte allarme

Livelli di smog che preoccupano Il 2014 si concluse con un dato davvero poco onorabile: 65 sforamenti, di Pm 10 terzo posto nella graduatoria regionale di Filippo De Gaspari

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pinea avvelenata. Non è una novità, ma l’aria in città ora è diventata a tutti gli effetti “illegale”, avendo superato i fatidici 35 giorni di livello massimo consentito di Pm10, già il 24 marzo. Il tetto è annuale, Spinea ha sforato già al terzo mese, come lo scorso anno. Nel 2015 la soglia di 50 microgrammi di particelle di Pm 10 per metro cubo d’aria è stata dunque superata già troppe volte, e ogni giorno di superamento significa qualità dell’aria scadente e dunque nociva per la salute umana. E’ successo già il numero di volte che potrebbe succedere, al massimo, in un anno. Anche lo scorso anno Spinea sforò ben presto i supermenti annuali consentiti di Pm 10, anzi lo fece addirittura due giorni prima, il 22 marzo. E il 2014 si concluse con un davvero poco onorabile dato: 65 sforamenti, terzo posto nella graduatoria regionale delle località con la maggior concentrazione di polveri sottili, davanti a città come Treviso e Padova e nonostante un anno tutto sommato piovoso, che probabilmente ha evitato danni anche

peggiori. Da tempo ormai Spinea osserva impassibile il peggioramento della sua aria, soprattutto dopo l’apertura del Passante di Mestre che l’attraversa, anche se in realtà il dato riguarda la maggior parte delle località della Pianura Padana. Ma nonostante ciò, il Comune è costretto a pagarsi di tasca propria una centralina Arpav, l’unica che di fatto certifica l’avvelenamento dell’aria di una zona con quasi 30 mila residenti e che le era stata tolta alcuni anni fa. Prima era gratis, ma la crisi e il taglio dei fondi hanno cancellato anche l’unico elemento di verifica dell’inquinamento cittadino. Oggi il Comune si paga il noleggio stabile della centralina per dimostrare che la sua gente soffoca ancora e anzi, paga pure per accertare il suo respiro, sempre più corto. In pratica se oggi i cittadini sanno di respirare male è per merito del Comune, altrimenti i dati sarebbero pressoché sconosciuti. Sul piede di guerra comitati e associazioni ambientaliste: “A questo punto ci tocca sperare che quest’anno piova ancor più dell’anno scorso – punge Vincenzo Rino Franzin, del

comitato Difesa ambiente e territorio di Spinea – il problema persiste, e a questo punto noi crediamo che il problema vada messo in primo piano nell’agenda di tutti i sindaci del territorio, soprattutto nel nostro comune, visti i risultati dei rilevamenti. Soprattutto ci aspettiamo un’adeguata informazione ai cittadini, senza diffondere confusione e panico, ma quando le condizioni climatiche diventeranno più sfavorevoli e i limiti schizzeranno alle stelle, servirà un allertamento capillare e immediato della popolazione sui rischi che si corrono a rimanere all’aria aperta”. Intanto Spinea punta sulla sensibilizzazione: anche nell’ultima domenica ecologica, ad aprile, sono state organizzate manifestazioni e occasioni di riflessione per dare nuova vita alle cose, ridurre i rifiuti, attuare stili di vita più sostenibili.

Prevenzione

IL DECALOGO PER L’ESTATE

A

ria irrespirabile d’estate e d’inverno. Il Comune risponde, diffondendo puntualmente ordinanze e decalogo per fronteggiare smog e livelli di polveri e ozono alle stelle. E’ di questo inverno l’ultima ordinanza del sindaco per abbassare o non alzare troppo il riscaldamento domestico o quello di uffici, aziende e attività artigianali e commerciali. Di pari passo anche il provvedimento per limitare la circolazione delle auto nel territorio comunale, fermando in particolare i modelli più obsoleti e quindi più inquinanti. Con la bella stagione, occhio alle ondate di calore. Il vademecum è lo stesso: gli anziani, in particolare, potranno trovare un po’ di refrigerio al centro Anziani Insieme di via Cici, aperto in orari e giorni prestabiliti. Anche la biblioteca è climatizzata e aperta a tutti, dal lunedì al venerdì fino alle 19 e anche il sabato mattina. Le avvertenze sono poi quelle di evitare di uscire nelle ore più calde, arieggiare l’ambiente dove si vive, anche con ventilatore, bere molti liquidi, almeno un litro e mezzo al giorno, non eccedere con caffè o tè, consumare pasti leggeri, ripararsi il capo dal sole e in caso di mal di testa, dopo una prolungata esposizione, fare impacchi con acqua fresca. Indossare abiti leggeri, consultare il medico se si soffre di ipertensione e non sostare fermi al sole in automobile. F.D.G.

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14 Spinea Demografia Carolina Olivi ha fatto una tesi di laurea sulla presenza degli immigrati

Un’indagine sugli stranieri nel miranese La maggior parte degli stranieri sul territorio cioè il 34,6% proviene dall’Est Europa, seguono poi gli africani e asiatici di Filippe de Gaspari

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uanti sono, da dove provengono e come vivono gli stranieri del Miranese? A rispondere è una tesi universitaria: Carolina Olivi, miranese di 25 anni, ha aperto gli archivi del Cism (Coordinamento immigrati sud del mondo) di Spinea, la principale associazione che sul territorio si occupa di migranti e immigrazioni, favorendo integrazione, aiuto e supporto agli stranieri giunti in Italia. Con il suo lavoro, dal titolo “Alcune problematiche dell’immigrazione attraverso l’esperienza del Cism”, Carolina ha ottenuto il massimo dei voti, 110 e lode, e ora la sua tesi rappresenta un punto di partenza per ragionare anche sulle migliori strategie di integrazione nel territorio, in un periodo in cui si fa gran parlare di migranti, sicurezza e sbarchi. Carolina ha conosciuto il Cism da vicino, ha lavorato a stretto contatto con l’associazione, ha potuto toccare con mano il lavoro dei volontari e ha svelato i dati: la maggior parte degli stranieri sul territorio (il 34,6%) proviene dall’Est Europa,

seguono poi africani, asiatici e balcanici. La mappa geografica delle provenienze vede in testa la Moldavia (con il 15,8% di presenze), poi Bangladesh (13,7%), Romania (10%), Albania (7,6%), Nigeria (7,6%), Marocco (7,5%), Ucraina (5,8%), Senegal (5%), Cina (2,3%), Brasile (2%), Kosovo (2%), Tunisia (2%), Perù (1,6%). Da dire che per i cinesi il dato è sottodimensionato, perché la maggior parte dei migranti di Cina fa riferimento alla “Comunità cinese”, ente

I dati della presenza dei cinesi sono probabilmente sottostimati parallelo al Cism. Per quanto riguarda Asia e Africa la maggioranza è costituita da uomini, dall’Est Europa arrivano invece soprattutto donne (3 casi su 4). La provenienza delle immigrate è soprattutto da Moldavia,

Romania e Ucraina, solo in misura minore da Albania, Nigeria, Marocco e Cina. Il più alto numero di uomini arriva invece dal Bangladesh. Carolina ha però cercato anche di individuare le questioni principali poste dagli immigrati nel Miranese. Se le donne dell’Est Europa si rivolgono al Cism soprattutto per cercare lavoro o regolarizzare la loro posizione, africani e asiatici sollevano più che altro problemi di ordine economico, legale e lavorativo. “Si tratta spesso di famiglie costrette a rimanere divise a lungo - spiega Carolina - in cui la moglie è confinata all’ambito domestico, è l’uomo a lavorare, come operaio o cameriere d’albergo. Il reddito è in genere basso, perciò la questione casa diventa un problema frequente, con casi di sovraffollamento e sfratti. I disagi lamentati dagli stranieri di Asia e Africa poi sono aggravati dall’ostacolo della lingua, che influisce anche sul rendimento scolastico dei figli”. A loro il Cism fornisce aiuto nel rapporto con

Sopra Caterina Olivi le istituzioni, nel supporto alle pratiche e i volontari sono spesso in grado di sollevare, con il loro servizio, Servizi sociali e Questure dal loro carico di lavoro. Inevitabile alla fine calare la questione sui temi della sicurezza e dell’ordine pubblico. “La Bossi-Fini ha dei limiti - spiega ancora Carolina - non si occupa della migrazione temporanea, concentrandosi quasi esclusivamente su quella stabile. Questo crea vincoli che aggravano

le procedure di regolarizzazione. E oltretutto non scoraggia l’immigrazione in sé, visto che i dati dimostrano che l’Italia rimane territorio di insediamento stabile dei flussi. La marginalizzazione degli stranieri in una prospettiva futura potrebbe causare problemi di ordine pubblico, almeno per quanto riguarda la propensione alla criminalità: tale pericolo giustifica la necessità di una maggiore attenzione a queste tematiche”.

NEWS Ambiente e scuola

UN FOTOROMANZO SULLA BONIFICA

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cqua, ambiente e territorio, alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua”, questo il nome del progetto scuola di Unione Veneta Bonifiche, l’associazione dei dieci consorzi di bonifica del Veneto, che ha coinvolto dieci istituti comprensivi scolastici di tutta la Regione, con 400 alunni partecipanti e progetti multimediali finalizzati a valorizzare un tema di forte attualità, in questi momenti di criticità idraulica, come la salvaguardia del territorio. Le “mascotte” dell’iniziativa, Alex e Flora, hanno fatto visita anche alle classi quarte della scuola primaria di Spinea “Ippolito Nievo”. Portando così il tema dell’acqua nelle scuole cittadine. Andrea Crestani, direttore dell’Unione Veneta Bonifiche, ha aperto i lavori, sottolineando l’importanza dei Consorzi di bonifica, soprattutto in questi momenti di difficoltà, soffermandosi in particolare sui cambiamenti climatici e del territorio. “Troppo cemento, superfici pari a 13 campi da calcio, vengono ogni giorno cementificate, a cui si aggiungono precipitazioni concentrate in poche ore, generano criticità idrauliche anche gravi. Il motto è quindi “investire sui giovani”, attraverso azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento come questa”. La classe coinvolta, ha realizzato, al termine del laboratorio multimediale, un fotoromanzo sull’idrovora di Lova e la sicurezza idraulica del territorio, meta di una visita guidata dei ragazzi. A conclusione del progetto, i partecipanti saranno protagonisti di un grande evento che si terrà in questo mese di maggio, organizzato in occasione della Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione 2015. Francesco Cazzaro, neo presidente del consorzio di bonifica Acque Risorgive, ha chiuso la lezione inaugurale, sottolineando l’importanza di conoscere il territorio che ci circonda, frutto di un costante e quotidiano lavoro, lungo i 2400 chilometri di canali su cui opera il l’ente di bonifica, ricco di oasi, impianti e manufatti che si danno spesso per scontati. F.D.G.

Ecologia

Sicurezza

CONTINUA IL PROGETTO ECOPUNTI DEL COMUNE

GRUPPI DI VICINATO, IL BILANCIO DEI PRIMI 3 MESI

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I

hi più differenzia i rifiuti, più risparmia sulla spesa. D’ora in poi, gli sconti in negozio arriveranno grazie ai comportamenti sostenibili. La novità si chiama “Ecopunti” ed è stata introdotta dalla rete di comunicazione ambientale Achab Group, con Confesercenti, le associazioni Amici del Graspo de Ua e Commercianti Artigiani Orgnano, Veritas, Associazione Artigiani, Pro Loco, e il Comune. L’obiettivo è coniugare sostenibilità ambientale e sociale con aiuti alle famiglie e al commercio locale. Aderire è semplicissimo: basterà conferire i rifiuti riciclabili all’ecocentro, oppure essere iscritti a una delle associazioni di volontariato riconosciute dal Comune, o ancora partecipare al Pedibus, usare le casette dell’acqua al posto dell’acqua in bottiglia, fare il compostaggio domestico o frequentare la biblioteca comunale. Ognuno di questi comportamenti verrà premiato con degli “ecopunti”, caricati direttamente sul codice fiscale e trasformati in “ecosconti” da spendere nei negozi del circuito aderente, riconoscibili da apposite vetrofanie. Un regolamento disciplinerà i punti legati a ogni azione sostenibile premiata e si potrà sempre controllare il proprio “monte-ecopunti”. Gli “ecosconti” saranno buoni cartacei rilasciati dagli operatori dell’ecocentro o potranno essere stampati in municipio, basterà portare con sé la propria tessera sanitaria o codice fiscale. Ma quanto varrà ogni singolo comportamento virtuoso? Aderendo ad associazioni di volontariato in città si totalizzeranno, per esempio, 240 punti l’anno, prendere in prestito un libro in biblioteca porterà a ottenere 50 punti a libro, usare le casette dell’acqua, 600 punti. Effettuare il compostaggio domestico varrà ben 1200 punti, partecipare al Pedibus, 600 e così via. Ogni 200 punti totalizzati, si avrà diritto a un “ecosconto”, che corrisponde a un euro di risparmio nei prodotti e servizi in vendita nei negozi del circuito. Già attivo il portale informativo spinea.ecopunti.it. F.D.G.

l Graspo d’Ua è il primo quartiere a partire concretamente con i Gruppi di vicinato a Spinea. A 3 mesi da quando il comitato si è riunito per la prima volta a parlare di controllo del vicinato, sono diverse le persone incontrate nei vari appuntamenti pubblici di zona. Con la riunione tecnica al Graspo, è partita via Tiepolo, la prima via ad ufficialmente adottere il sistema. “Abbiamo incontrato un gruppo motivato, serio e molto determinato, che ha scelto il suo referente e ha messo nero su bianco l’impegno ad adottare il sistema Cdv che era stato presentato nel precedente incontro pubblico – spiega la portavoce Tania Cosentino – sono stati discussi svariati temi legati alle possibili criticità ed episodi realmente accaduti. La volontà dei partecipanti è stata quella di approfondire il più possibile ogni aspetto, considerando anche dettagli che avrebbero potuto in qualche modo creare dubbi operativi. Il clima di totale dibattito con la condivisione delle idee e delle esperienze ha fatto bene a tutti, il voler riscoprire insieme un senso di comunità diverso e creare rapporti più stretti di quelli informali a cui siamo abituati, il cercare in qualche modo di portare anche qualche utile novità nel quartiere. Tutto questo ha aiutato nella scelta queste persone, di dare fiducia al comitato promotore e sperimentare la strategia del controllo di vicinato e partire con questa esperienza”. Hanno partecipato anche molti referenti del Villaggio dei fiori, che hanno manifestato interesse per portare anche nel quartiere più popoloso di Spinea i gruppi. Per questo pochi giorni dopo si è svolta anche al Villaggio una riunione operativa. “Vogliamo ringraziare i cittadini che ci stanno dando fiducia e credono nella bontà di questa iniziativa, la loro partecipazione ci sorprende ogni giorno e ci carica sempre di più per continuare a diffondere il messaggio del controllo del vicinato e della sicurezza partecipata in città”, ha concluso Cosentino. F.D.G.



16 Spinea Territorio Sottoscritto a Spinea un protocollo d’intesa che coinvolge 14 comuni

La cultura sempre più risorsa economica “A>Utopie”, è il titolo dell’ambizioso progetto, per il triennio 2015-17 che unisce soggetti pubblici e privati di Filippo De Gaspari

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iranese e Riviera contro l’adagio “di cultura non si campa”: 14 comuni investono in teatro, musica e spettacoli e sottoscrivono a Spinea un protocollo d’intesa per progettare eventi culturali di rilievo, unendo soggetti pubblici e privati. “A>Utopie”, titolo dell’ambizioso progetto, si rinnova per il triennio 2015-17, a distanza di dieci anni dai primi passi: era stato il Comune di Dolo, nel 2005, a mettere in rete i primi soggetti, poi Salzano fece da capofila. “Oggi, dopo 10 anni, si è potuto sperimentare uno dei più qualificati e innovativi processi di progettazione culturale coordinata e condivisa tra soggetti pubblici e privati – hanno affermato i promotori della Fondazione di Venezia, Fondazione di comunità Riviera-Miranese, associazione Echidna – e per il nuovo triennio, sarà Spinea ad assumere il ruolo di soggetto coordinatore e di capofila”. Il progetto si è strutturato negli anni con diverse azioni, interpretando e rispettando, oltre che una volontà comune di coordinamento, anche le singole vocazioni culturali dei territori: sono nati così progetti come “Paesaggio con uomini”, “F.i.l.i.-Filanda idee lavoro identità”, “Spineasogna” e il progetto “Bel-Vedere”. All’as-

La presentazione del progetto

sociazione Echidna il ruolo di ideatore e di elaborazione culturale. L’intesa tra i comuni ha permesso, a partire dal 2010, anche il riconoscimento della Regione, attraverso l’accordo di programma che ne sancisce il valore strategico in ambito di programmazione culturale regionale. Oggi al progetto partecipano tutti e sette i comuni del Miranese e, per la Riviera, Campagna Lupia, Campolongo, Dolo, Fiesso, Fossò, Pianiga e Stra. “E’ un evento culturale significativo, direi inusuale perché non è scontato coinvolgere 14 comuni per progettare e investire in cultura – ha detto l’assessore alla Cultura, Loredana Mainardi. Stiamo progettando e investendo in cultura e penso che sia un segnale molto importante, quasi una sfida nei confronti di quelli, tanti, che continuano a considerare la cultura una cosa da offrire solo in luoghi dotati di strutture

e di tradizione, considerando le periferie, i paesi, le realtà come le nostre, luoghi non adeguati ad accogliere o elaborare proposte di qualità, oppure una sfida a quelli che non vedono la cultura come elemento di benessere e di crescita all’interno di una comunità, ma ne colgono solo l’aspetto ricreativo”. Continua: “La cultura in generale, dal teatro alla musica alla danza, può essere portata anche in realtà come le nostre e può diventare strumento politico importante di unione e condivisione, elemento fondamentale per la costruzione di identità territoriali in tempi in cui è sempre più complicato maturare identità e costruire appartenenza, sentirsi parte di un progetto culturale. Un buon modo per favorire questi processi, che poi ne portano con sé altri: ad esempio, quello dell’integrazione, della convivenza pacifica o della legalità”.

SERVIZI Tecnologia

INTERNET PER EVITARE LE CODE ALLO SPORTELLO

A

vere informazioni senza far code allo sportello? Oggi è possibile. Sul sito www.spinea.gov. it il Comune è, infatti, aperto tutti i giorni 24 ore su 24. Nella sezione “Come fare per”, in modo semplice e chiaro, dalla A alla Z, i cittadini possono trovare tutti i servizi offerti con la modulistica integrata. E’ inoltre disponibile un servizio più comodo e veloce: cliccando sull’icona “Richiesta informazioni”, in homepage, si possono richiedere al Comune tutte le informazioni di cui si ha bisogno, senza code né attese, ricevendo risposta sempre via e-mail. Anche per contattare il sindaco è possibile scrivergli direttamente dalla homepage del sito. Dallo smartphone o tablet, il Comune è insomma sempre aperto. Tutto questo, grazie al percorso di modernizzazione della pubblica amministrazione messo in campo per migliorare la gestione interna dell’ente e il rapporto con il cittadino. Proprio in queste settimane il Comune di Spinea ha approvato il “Piano di informatizzazione delle procedure”, attraverso il quale è possibile attivare, attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, interventi di semplificazione dell’organizzazione amministrativa e di miglioramento dell’accesso dei cittadini ai servizi del Comune. In particolare è previsto che l’ente approvi un “Piano di informatizzazione delle procedure” che permetta la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni online, con l’impiego di procedure guidate, rese accessibili attraverso l’autenticazione con il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese. F.D.G.

SCUOLE INFILTRAZIONI, BAMBINI SFOLLATI

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nfiltrazione a scuola, bambini trasferiti negli altri plessi della città. Tegola sul finire dell’anno scolastico alla scuola dell’infanzia Grimm di via Donizetti, dove però i problemi sembrano essere di vecchia data. Non mancano dunque disagi e polemiche a Spinea, dove il Comune non riesce a venire a capo di alcuni gravi problemi di infiltrazione d’acqua dal tetto della materna. Così in quattro e quattr’otto è stato deciso il trasferimento di tutti i 56 bambini che frequentano la scuola, che dopo due giorni di vacanze forzate necessari per effettuare il trasloco dei mobili, sono entrati in un’altra scuola della città. A fine febbraio il Movimento 5 Stelle aveva già presentato un’interrogazione sui frequenti problemi di infiltrazioni nella scuola e a fine aprile, dopo una giornata di pioggia peraltro neanche troppo battente, la dirigente scolastica Daniela Bizi ha comunicato ai genitori l’impossibilità di proseguire le lezioni: “A causa del perdurare delle infiltrazioni – ha scritto la dirigente – e nonostante gli interventi effettuati, alcuni spazi restano inagibili, pertanto i bambini saranno accolti nella scuola Goldoni-Collodi”. Nella circolare si chiarisce, inoltre, che per permettere il trasferimento dei materiali didattici, degli arredi e per una migliore organizzazione del servizio, la Grimm sarebbe rimasta chiusa due giorni, con le famiglie costrette a orga-

nizzarsi con lavoro, parenti e baby-sitter. Non basta: perché sui tempi di rientro alla Grimm rimane solo un grande punto interrogativo. Fatti tutti i sopralluoghi, anche con termocamere, il Comune non è riuscito a venire a capo dei problemi, decidendo così che il trasferimento sarà almeno fino a fine anno scolastico. A questo punto appare inevitabile rifare l’intera copertura. Il Comune confida di riuscirci entro l’estate, in modo da poter riaccogliere i bambini alla Grimm già dal prossimo settembre e limitare così i disagi solo agli ultimi due mesi di quest’anno. I bambini nel frattempo sono stati sistemati in tre stanze della Collodi-Goldoni, in via Bellini, senza necessità di trasferire gli alunni che già frequentano quel plesso. Per il Comune tutto si è svolto secondo le previsioni e senza particolari disagi, tolti ovviamente quelli di adattarsi a una sede diversa. Alcuni genitori restano però sul piede di guerra: “I bambini sono stati trasferiti alla Goldoni e non solo alla Collodi – affermano – significa che alunni e materiale di una scuola dell’infanzia sono stati portati all’interno di una elementare, con tutti i problemi che questo comporta: la convivenza tra bambini di 3 e 10 anni in spazi sempre più ridotti, la differenza di orari e la già difficile situazione del traffico connesso alla scuola nella strada di fronte”. F.D.G.


Notti Miranese2015 I colori del gusto e della Notte... ...nella terra dei Tiepolo. TipicitĂ gastronomiche, Musica dal vivo, Animazioni, Cultura,Giochi...

Notte Lilla

Notte Bianca

Notte Oro

23 maggio

6 giugno

13 giugno

Notte Blu

20 giugno

Notte Azzurra

27 giugno

Notte Gialla

4 luglio

Notte Rosa

11 luglio

Notte Rossa

25 luglio

Mondo Novo – Giandomenico Tiepolo


18 Santa Maria di Sala Amministrazione Il sindaco Nicola Fragomeni rivendica le scelte fatte

“Nessun aumento delle tasse per l’anno in corso”

L’allentamento del vincolo del patto rispetto al 2014, permette di spendere 1 milione e 650.000 euro in opere pubbliche

di Roberta Pasqualetto

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anta Maria di Sala mantiene inalterata la tassazione per i cittadini e conferma le aliquote dei tributi del 2014, senza aumentare le tariffe. E’ stato approvato in consiglio il bilancio 2015 che manterrà inalterate le imposte, nonostante i continui e pesanti tagli alle entrate. “I costi della mensa, il trasporto scolastico e altri servizi non avranno nessun aumento per i cittadini. Nel 2015 abbiamo registrato tagli riguardanti il fondo di solidarietà dello Stato per 250 mila euro – spiega l’assessore al bilancio Alessandro Arpi – i tagli sono derivati dal famoso decreto Irpef (80 euro) che dai 374 milioni del 2014 passano ai 563 milioni di euro nel 2015. Per il nostro comune significa che se nel 2014 il taglio era di quasi 50 mila euro, nel 2015 arriverà a quasi 75 mila. Per fronteggiare questi tagli abbiamo utilizzato le maggiori entrate realizzate in chiusura del 2014 su Imu e Tasi e il recupero evasione in generale ottenuto grazie al forte impegno dell’Ufficio Tributi”.

Ma i tagli non sono ancora finiti, e nel corso dell’anno ci saranno della novità. “Con la legge di stabilità per il 2015 arriverà la sforbiciata sugli enti locali di 1.200 milioni di euro che, per quanto riguarda Santa Maria di Sala, si traduce in 170 mila euro in meno – commenta il sindaco Nicola Fragomeni. La legge di stabilità prevede inoltre che il 20% delle risorse siano congelate per ri-attribuirle agli enti virtuosi in base a dei criteri di convergenza su fabbisogni standard e capacità fiscale. Congelamento, che abbiamo potuto contemplare nell’impostazione di bilancio nella misura ridotta del 50%, poiché il nostro comune è virtuoso”. Il 2015 sarà un anno di assestamento a fronte di diversi fattori: l’applicazione del nuovo sistema di contabilità, che ha razionalizzato in modo importante i capitoli di bilancio, l’avvio definitivo dopo la sperimentazione della Tari (rifiuti) attraverso il sistema di tariffazione puntuale. “L’obiettivo – continua Arpi – in questo difficile contesto, era di cominciare fi-

nalmente a investire in interventi importanti per il nostro territorio, senza però gravare con inasprimenti di tasse e tariffe sui nostri concittadini”. Il bilancio in numeri prevede spese correnti per 7.042.000 euro, e spese in conto capitale per 2.948.000 euro. Le spese in conto capitale, oltre ad essere finanziate con gli oneri urbanizzazione e l’avanzo economico, godono dell’applicazione di un avanzo presunto di 438 mila euro e del fondo pluriennale vincolato di 757 mila euro. Sono stati inoltre ottenuti diversi finanziamenti regionali. Per quanto riguarda, infine, il patto di stabilità, per gli anni 2015 e 2016, Santa Maria di Sala beneficia dello sfruttamento del patto orizzontale regionale, attraverso il quale ha ceduto 450 mila euro non spesi, che vengono ‘restituiti’ come ulteriore capacità di spesa nel biennio successivo per il 50% all’anno. Questo, insieme all’allentamento del vincolo del patto rispetto al 2014, permette di spendere circa 1.650.000 euro in opere pubbliche.

Il municipio di Santa Maria di Sala “In particolare – conclude il sindaco – apriremo i cantieri per la sistemazione dei centri di Caselle e Veternigo con una spesa di 430 mila euro, per la sistemazione dell’area a nord di Villa Farsetti 600 mila euro, dei serramenti e della parete nord delle Cedraie, per l’illuminazione pubblica, 180 mila euro. Ci sarà un investimento di 50 mila euro per

la videosorveglianza e 100 mila euro per i nuovi loculi nei cimiteri di Veternigo, Caselle e Caltana, oltre che per le cappelline di famiglia. Per quanto riguarda, invece, i lavori alla scuola di Sant’Angelo si destineranno 400 mila euro, questi sono esterni al patto di stabilità e possono quindi essere eseguiti in deroga ai vincoli di spesa”.

NEWS Pittura

Territorio

MOSTRA PERSONALE PER L’ARTISTA LUCIANA ZABARELLA

LA FRAZIONE DI CASELLE SI RIFÀ IL LOOK

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anta Maria di Sala celebra l’artista salese Luciana Zabarella con una mostra personale. Sabato 9 maggio si inaugura la mostra che rimarrà aperta fino a domenica 31 maggio, e che vuole celebrare i 40 anni di attività dell’artista. La mostra occuperà due piani di villa Farsetti, ed esporrà le diverse opere che hanno segnato la vita di un’artista eclettica che ha spaziato in diverse forme d’arte: grafica, quadri, ceramiche, installazioni, performance e scultura. L’artista ha girato il mondo e ha tratto ispirazione dalla vita, volendo accanto a sé la creatività degli altri, ma soprattutto dei bambini, cui ha insegnato le diverse tecniche espressive, ma dai quali, dice, ha imparato moltissimo. Una continua fonte di ispirazione e, soprattutto, di emozioni, che ha accompagnato come un filo rosso la trama della sua vita, artistica e personale, cui ha voluto tributare un omaggio all’interno della mostra, non a caso chiamata “Il mio filo, il nostro filo rosso” e che ospita anche i lavori di 27 classi delle scuole salesi. Più di 500 opere realizzate da altrettanti bambini delle elementari nel corso di un percorso condotto a scuola, in collaborazione con l’istituto comprensivo e il Comune, che riempiranno tutto il secondo piano della villa. Risultati di diversi laboratori, tra cui quello da cui sono scaturiti dei libricini, uno per ogni alunno, dove i bambini hanno raccontato il loro approccio al mondo dell’arte. “Un percorso realizzato insieme a molti altri artisti, che hanno messo a disposizione gratuitamente il loro tempo e la loro arte – spiega l’artista Luciana Zabarella – e che mi auguro possa essere solo il primo di una lunga serie”. L’ingresso alla mostra è libero ed è aperta dal martedì al venerdì dalle 16.30 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 20. Nei weekend i bambini potranno partecipare a laboratori d’arte gratuiti. R.P.

a frazione di Caselle si rifà il look con un investimento di 300 mila euro. Al via un intervento che darà un vero e proprio centro alla frazione di Santa Maria di Sala. L’amministrazione comunale ha avviato un progetto preliminare per la realizzazione della nuova piazza, con un completo ‘restyling’ del tratto di via Cavin Caselle che va dall’incrocio con la Noalese fino alla chiesa parrocchiale. “Abbiamo ottenuto un contributo regionale – spiega l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato – finalizzato a questo intervento, che ci permetterà di rivedere un’area centrale della frazione cui tenevamo tantissimo. Nel corso dell’estate abbiamo commissionato un’indagine di mercato, che ci ha portato a individuare uno studio in grado di presentare un progetto per ripensare il centro di Caselle, che ora stiamo valutando”. La nuova strada prevede l’inserimento di parcheggi, aree verdi e marciapiedi. “L’idea è di dare qualità urbana a quello che ora è semplicemente una strada, pensata solo per le macchine, con l’ambizione di renderla la prestigiosa porta di accesso al paese – puntualizza il consigliere Massimiliano Martignon. Il progetto prevede la riduzione della carreggiata della strada, che in questo momento misura dai 10 ai 17 metri di ampiezza, per permettere di inserire parcheggi, la pista ciclabile, il marciapiede e aree verdi di sosta. La strada sarà riportata alle giuste dimensioni, tre metri per carreggiata, e recupereremo così spazio per creare fasce di percorrenza per biciclette, con una pista ciclabile di 2,5 metri che si congiunge a quella già esistente, e per i pedoni, senza trascurare aree di sosta e socializzazione. E’ anche prevista la posa di alberi e la realizzazione di aiuole, oltre che di panchine e arredo urbano”. I lavori inizieranno nei prossimi mesi e dovrebbero terminare per la fine dell’anno. R.P.

Eventi sportivi

ARRIVA IL GIRO D’ ITALIA

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anta Maria di Sala, a maggio, ospiterà due eventi sportivi molto importanti: la 13° tappa del giro d’Italia e la manifestazione Green4fun. La 13° tappa del Giro d’Italia 2015, Montecchio Maggiore-Jesolo, coinvolgerà il centro che, chiuso al traffico, farà da traguardo volante a punti davanti al municipio, con animazione da parte dei gruppi sportivi salesi e dagli alunni delle scuole. Il sindaco consegnerà a ogni ammiraglia della carovana rosa un cesto di ciliegie provenienti dalle coltivazioni locali. Prima dell’arrivo dei corridori saranno premiati Mauro Vegni e Stefano Allocchio, direttore e vicedirettore del Giro. Una giornata di festa per i tifosi, in ricordo anche dei molti campioni salesi che hanno calcato le strade italiane e non solo: Mario Vallotto, Antonio Bevilacqua, i fratelli Arturo e Alfredo Sabbadin e Attilio Benfatto. Giovedì 21 maggio, ad anticipare l’evento, si terrà in Sala Teatro il concerto “Aspettando il Giro d’Italia”; realizzato della Micro Orchestra con i musicisti Stefano Olivato e Leonardo Di Angilla. Gli artisti si esibiranno in bicicletta, e sarà proiettato un cortometraggio, che racconta la storia di un cinema che negli anni ‘60 sorgeva a Zelarino al posto di quello che oggi è un supermercato. “Si chiamava Cinema Bevilacqua ed era stato fondato proprio dal campione di ciclismo, Antonio - dice l’assessore Alessandro Arpi. Il filmato racconta il ruolo del cinema all’interno del paese, della vita negli anni ‘60, dell’effetto catalizzatore del ciclismo, e della famiglia Bevilacqua”. Sabato 30 maggio si terrà Green4fun. Terza edizione per il torneo sportivo e solidale che riunisce atleti in villa Farsetti. I giocatori, professionisti o semplici amatori, si confronteranno sul campo in una disciplina a scelta tra Green volley (pallavolo su erba 4x4 misto) e Green soccer (calcetto 5 vs 5). Nel pomeriggio si ballerà la zumba. Informazioni e iscrizioni: www.green4fun.it e-mail info@green4fun.it. R.P.


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Dino Bellin, campione di dama Il 69 enne perito elettronico, è presidente regionale della FID (federazione italiana dama) ed istruttore scolastico di Roberta Pasqualetto

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ive a Spinea ed è conosciuto da tutti per la sua grande passione per il gioco da tavolo, la dama. Dino Bellin è una classe 1946, diplomato in elettronica, ha sempre coltivato la passione per questo gioco e negli ultimi anni è diventato anche istruttore. “Fin da piccolo ho avuto la passione per il gioco in generale poi, nel tempo, mi sono appassionato maggiormente alla dama. Da quando sono in pensione ho potuto dedicarmi a quest’attività e sono diventato delegato della federazione provinciale e presidente regionale della FID (federazione italiana dama)”.  Come nasce la passione per questo gioco? “Negli anni Sessanta si giocava in strada e c’era il gruppo parrocchiale, quando ancora l’oratorio era aperto a tutti e senza pagare niente. Lì giocavamo a carte, calcetto, dama e scacchi. Ho iniziato con gli scacchi, poi li ho abbandonati perché ho preferito i tempi più veloci della dama: una partita a scacchi ha la durata di tre a dama. Mi piace l’analisi veloce, più semplice, perché ci sono solo due pezzi nella scacchiera”.  La dama è un gioco molto diffuso? “Tutti conoscono i movimenti delle pedine, ma non tutti sanno giocare. In tanti anni di dama ho incontrato

molte persone che dicevano di saper giocare, ma poi non conoscevano la strategia”.  Perché è più famoso il gioco degli scacchi piuttosto che la dama? “Forse la dama non ha la stessa diffusione perché ha regole diverse per ogni nazione: in Italia si gioca con le regole della dama italiana diverse dalle francesi, spagnole, inglesi o dei Balcani. Il gioco cambia molto così, come le regole e la tecnica. Per fare un esempio nelle regole italiane la pedina non mangia la dama in altri paesi sì, oppure nella dama russa la dama si può muovere come un alfiere; ma questi sono due soli esempi di una lunga lista”.  Perche le regole sono cosi diverse? “Mentre gli scacchi sono stati fin dall’antichità un gioco praticato dai re (dove erano gli ambasciatori a riportare le regole per giocare), la dama era un gioco del popolo e quindi le regole si sono mescolate in base agli spostamenti dei giocatori, non c’era un funzionario di corte che riportava le regole universali. Gli scacchi hanno mantenuto sempre le stesse regole e quindi hanno ottenuto riscontri anche tra culture diverse”.  Partecipa a un progetto con l’università di Tori-

Dino Bellin e una premiazione di un torneo scolastico no, di cosa si tratta? “Sono istruttore di un progetto universitario per l’insegnamento della dama nelle scuole elementari e medie. Si fanno una serie di test prima e dopo le 10 lezioni di dama ai ragazzi: lo scopo è determinare il grado di apprendimento e l’influenza di questo gioco sui ragazzi. Sono 10 anni che vado a insegnare nelle scuole elementare e medie, sono un istruttore patentato e ho portato alcuni ragazzi alle finali GSS (giochi sportivi studenti) in giro per l’Italia”.  Quali attitudini ci vogliono per questo gioco? “Ci vuole calma e concentrazione. Il gioco richiede applicazione alla scacchiera, ci vuole anche memoria perché alcuni schemi sono già stati risolti”.  Ha trasmesso la passione ai figli? “Ho tre figli, ma non sono riuscito a trasmettergliela, erano altri anni e dovevo pensare al lavoro e alla famiglia; sto cercando di farlo con i nipoti”.

Qual è l’età migliore per approcciarsi a questo gioco? “L’età giusta è intorno ai 10 anni. Prima sono troppo svogliati e hanno poca voglia di concentrarsi”.  Delusioni? “Più che delusioni direi rammarico. Ho vinto per 5 volte i campionati allievi interregionali (Veneto, Trentino, Friuli) con la classe elementari quarte e quinte di Galta-Vigonovo. Siamo stati ammessi ai campionati italiani GSS-GS che si tengono in varie località, ma non siamo mai arrivati primi perché regioni come la Valle D’Aosta, il Lazio, la Calabria hanno gli istruttori vicino alle scuole e possono allenare continuamente i ragazzi anche nel doposcuola. Io dovrei andare ogni settimana a Vigonovo per allenare i ragazzi e la strada è un po’ lunga, perciò se qualche scuola nel vicinato aderisse al programma “più Sport a Scuola” magari potrei puntare a un campionato Italiano con ragazzi più allenati”. 

MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO

IL 31 MAGGIO PER IL CONSIGLIO REGIONALE

GIOVANNI BRUNELLO Brunello Buongiorno a tutti Voi ... Ciao! sono Giovanni Brunello, e per chi non mi conosce sono stato Sindaco per 10 anni, dal 2003 al 2013, nel Comune di Martellago. In questi 10 anni mi sono sempre posto il principio di amministrare nel miglior modo possibile le risorse, spendendole in modo oculato. Il periodo al servizio della cittadinanza è stato intenso, fatto di fruttuosi incontri quotidiani e di realizzazioni, ma sopratutto ho cercato di essere presente nei momenti avversi condividendo le difficoltà e affrontando con caparbietà i problemi dei cittadini. Così, dopo molte perplessità riguardo la proposta di candidarmi al Consiglio Regionale Veneto, ho deciso di accettare la sfida che mi è stata lanciata, maturando la convinzione di poter portare i miei valori e il mio modo di lavorare ed essere al servizio del cittadino anche nella nostra Regione. Il mio essere “TRA LA GENTE PER LA GENTE” ritengo sia il modo giusto per poter affrontare le difficoltà attuali e per amministrare in maniera concreta e fattiva partendo proprio dalle esigenze delle persone. Oggi chiedo ancora una volta la Tua fiducia, con un Voto che porterà frutto in una Regione che mai come oggi ha bisogno di uno scossone. Grazie Giovanni Brunello COMMITTENTE RESPONSABILE: GIOVANNI BRUNELLO


1 Cultura provinciale 22 Il tema del viaggio nelle sue sfaccettature L’edizione 2015 del progetto dell’associazione Muraless che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale

I registi Andrea Segre e Antonio Augugliaro a Chioggia per parlare del progetto “Displaced person” di Sara Boscolo Marchi

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’edizione 2015 del progetto “Displaced person - Persone sradicate” dell’associazione di volontariato Muraless, che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale, torna sul tema “Vite in cammino”. La prima tappa dei due appuntamenti della rassegna si è svolta a Chioggia il 24 aprile presso Casa Goldoni, dove il regista Andrea Segre, molto amato dal pubblico clodiense per il lungometraggio “Io sono Li” ambientato a Chioggia qualche anno fa, ha presentato il suo nuovo libro “Fuori rotta - Diari di viaggio”. E’ seguita presso il Cinema Teatro Don Bosco, la proiezione di “Come il peso dell’acqua”, film di Giuseppe Battiston, Marco Paolini, Stefano Liberti e Andrea Segre uscito l’anno scorso sul piccolo schermo e riproposto alla affollata platea chioggiotta dopo l’ultima grande tragedia del Mediterraneo. Attraverso i racconti di tre donne che hanno compiuto l’attraversata del mare dai loro paesi di origine, fino alle coste italiane, Battiston e Paolini cercano di fare ordine e chiarire ogni dubbio del pubblico sul feno-

meno dei cosiddetti “sbarchi clandestini”. Dalla forte connessione tra viaggio e documentario nasce anche il progetto culturale di Andrea Segre sul diritto al viaggio. Partendo dalle steppe del Kazakistan, in autunno il regista padovano-chioggiotto viaggerà a piedi e documenterà altre storie “per farci capire meglio chi siamo e cosa stiamo vivendo” in quest’epoca storica. Il secondo appuntamento della rassegna proposta da Muraless in collaborazione con le associazioni del territorio, Caritas Diocesana, Il Mappamondo, C_Plus, Titoli Minori, Chioggialab, Slow Food e Comune di Chioggia, si è tenuto il 6 maggio presso il Cinema Teatro Don Bosco, dove è stato pro-

Poesia

DAL COMUNE UN PREMIO PER IL GRUPPO POETI CITTÀ DI CHIOGGIA

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remiata la presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia, professoressa Guidina Borella Lando. Sabato 9 maggio in Auditorium San Nicolò il sinLa premiazione della daco di Chioggia professoressa Guidina Giuseppe Casson Borella Lando ha premiato con una targa di riconoscimento la professoressa “per il costante impegno nell’ambito culturale clodiense attraverso la diffusione dell’arte poetica ed il lavoro svolto nel territorio” dall’associazione. La cerimonia si è svolta nel corso della presentazione dell’antologia “Canti dell’Anima”, giunta alla XVII pubblicazione, con l’illustrazione critica delle poesie a cura della presidente Borella Lando, intermezzi musicali di Anna Maria Mariotti e Micaela Tiozzo, presentati da Maria Teresa Aprile. Il gruppo poeti città di Chioggia è operativo nel territorio dal 1991 e iscritto all’albo dell’associazionismo del Comune. Tra le attività promosse, l’organizzazione di una rassegna annuale di poesia con declamazioni in lingua e dialetto, l’edizione di un volume dell’antologia Canti dell’Anima, la raccolta in sillogi di poesie a tema, la collaborazione con enti e istituzioni delle città limitrofe, lo studio della poesia in dialetto a Chioggia, interventi nelle scuole e la libera partecipazione a concorsi.

iettato il film presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, “Io sto con la sposa”, alla presenza del regista Antonio Augugliaro. Anche in questa pellicola si racconta la storia realmente accaduta di cinque palestinesi e siriani in fuga attraverso l’Europa, da Milano a Stoccolma, con l’ “alibi” della festa di un matrimonio fittizio. Muraless, poi, il 7 maggio ha portato il film e regista Augugliaro ad incontrare i ragazzi del Liceo “G. Veronese” a completare l’intento culturale del progetto “Displaced person” con effetti educativi e di sensibilizzazione sui giovani, eredi unici di una società in continua evoluzione.

Expo 2015 Una serie di azioni per attrarre i turisti nella provincia di Venezia

Si valorizzano le eccellenze R “F

Mestre. Torre civica

LA MOSTRA SU HUGO PRATT A VENTI ANNI DALLA SUA MORTE

iprendere possesso della nostra realtà e approfittare dell’occasione offerta dall’Expo per riconquistare ciò che eravamo, riscoprendo i nostri valori e rimettendoli in pista. Questo il messaggio trasmesso durante l’incontro che si è tenuto nel Crazy Lab di Piove di Sacco lo scorso 26 aprile, sul tema “Aspettando Expo 2015”. Le eccellenze venete, ma anche la capacità di cogliere al volo le opportunità. Queste le linee guida del dibattito, in cui sono intervenuti Roberto Crosta, direttore generale della Camera di Commercio di Venezia, Franco Conzato, direttore generale di Padova Promex, e l’esperta in storia Giulia Baracco. Moderato dall’assessore alle Attività produttive e al commercio, Luca Carnio, l’incontro si è concentrato sulle opportunità offerte dall’esposizione internazionale che si tiene a Milano, e che potrebbero favorire anche il Veneto e le sue province. “Padova ha avuto sempre la capacità di anticipare i tempi e vedere oltre – ha detto Conzato nel suo intervento – Pensiamo che la prima donna laureata al mondo è stata proprio a Padova”. “Padova looking ahead & beyond” è lo slogan di un progetto che mira a lanciare un messaggio chiaro a tutti coloro che si recheranno in Italia per visitare Expo, passando per il Veneto e per Padova. “Abbiamo messo in campo una serie di azioni, volte a far sì che chiunque arrivi a Padova possa percepire i nostri punti di forza, quelli del nostro territorio, nell’ambito agroalimentare,

I turisti dell’Expo possono essere “intercettati” con la ricca offerta del territorio: da Venezia all’entroterra food e ambientale” ha commentato, entusiasta, Conzato. Non è da meno Venezia e la sua provincia, rappresentate, per l’occasione, da Crosta, che ha posto l’accento sull’importanza di cooperare. “Sarà necessario mettere in rete ciò che già esiste, calandolo, però, nella realtà venutasi a creare con l’Expo – ha detto – coinvolgendo i tour operator , facendo conoscere realtà solitamente poco conosciute e valorizzando le porte di accesso al nostro territorio”. In tutto ciò, interessante, secondo il punto di vista dei presenti, potrebbe essere una collaborazione tra Piove di Sacco, Padova e Venezia, pensando ad un progetto che coinvolga anche il Piovese dal punto di vista turistico. Linda Talato

avole di Venezia” è il progetto che sarà allestito dal 23 maggio fino al prossimo 7 giugno presso la Torre civica di Mestre in occasione del ventesimo anniversario della morte di Hugo Pratt, e che vedrà la partecipazione anche del giornalista Rai Vincenzo Mollica. Il progetto si articola in vari punti e prevede l’esposizione di tavole originali di disegnatori che hanno collaborato con Pratt, fra cui Stefano Babini, Stelio Fenzo, Guido Fuga, Milo Manara, Ivo Pavone, Lele Vianello, Giorgio Cavazzano. E’ prevista inoltre l’installazione di un book sfogliabile contente lo story-board di 240 pagine disegnato da Stelio Fenzo per un film mai realizzato su Corto Maltese. Interverranno esperti e critici di prestigio. Verrà inoltre allestita una sezione espositiva contenete una parte della serie di quadri che Pratt fece prima di raggiungere la notorietà con Corto Maltese (vedi foto). Il progetto va inserito in un programma di 5 mostre, inaugurato a marzo e che si concluderà il 21 giugno e promosso dal Servizio attività culturali della Municipalità, allestito in occasione della riapertura al pubblico della torre civica di Mestre dopo un restauro durato oltre un anno. Dal 13 al 21 giugno chiuderà la rassegna la “Settimana europea dell’energia sostenibile 2015”, un’occasione per sensibilizzare cittadini, soggetti istituzionali, imprenditoriali e associativi sul tema del risparmio energetico.


Sport 23 2 Venezia Tutto pronto per la 30 chilometri a remi

Vogalonga, al via la 41esima edizione di Roberta Pasqualetto

DUE RUOTE

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omenica 24 maggio si terrà la quarantunesima edizione della Vogalonga. Oltre 2000 imbarcazioni a remi animeranno una regata non competitiva di circa 30 chilometri, dedicata a Venezia e alla sua laguna. La partenza è fissata per le ore 9 quando, dopo il tradizionale alzaremi, sarà dato il via con un colpo di cannone. Le imbarcazioni passeranno per: il bacino di San Marco, canale delle Navi, canale della Bissa, canale Passaora, canale Crevan, Burano, Mazzorbo, canale San Giacomo, canale Scomenzera, canale Bisatto, Murano, canale di Tessera, rio di Cannaregio, Canal Grande, Rialto, Punta della Salute e arriveranno alla fine del Canal Grande, precisamente all’altezza della Basilica della Salute, dove saranno distribuite le medaglie e gli attestati di partecipazione. La voga è un mezzo per diffondere la tradizione veneziana, nel rispetto dell’ambiente e, grazie all’utilizzo dei remi, protegge dal degrado e dall’incuria, dal moto ondoso l’equilibrio dell’isola; un tema molto sentito dei veneziani. L’appuntamento con Vogalonga è partito l’8 maggio 1975. E’ nata quasi per scherzo, all’inizio fu una sorta di scommessa tra vecchi amici, in calle Fiubera. Da quella scommessa fra amici l’edizione ha visto finora ben 40 edizioni. La gara è diventata oggi una delle “classiche” della voga lagunare Una

A Mestre

AMICI DELLA BICICLETTA, GLI APPUNTAMENTI DI MAGGIO

L’

specie di maratona non competitiva che con il tempo è diventata famosa in tutto il mondo. Con i partecipanti che aumentano a dispetto del calo degli abitanti. Spettacolo e tradizione, sono per tutti e i 30 chilometri a remi in laguna. ”La Vogalonga resiste, e con gli anni migliora - spiegano alcuni degli organizzatori - e fra i partecipanti quest’anno c’è anche chi non ne hanno persa una,vogando per tutte le 40 edizioni. La Vogalonga è una riscoperta del suggestivo ambiente lagunare, un raduno popolare non per contestare qualcosa o qualcuno, ma unicamente per solidarizzare con Venezia. Tante mani protese verso la città per

Ciclismo a Camponogara

TOFFALI VINCE IL MEMORIAL “CARLO VALENTINI”

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l ciclista veronese Nicola Toffali (Zalf Euromobil Desiree Fior) ha vinto il “18’ memorial Carlo Valentini” gara ciclistica riservata alle categorie elite ed under 23 che si è svolta ad aprile a Camponogara. La manifestazione, organizzata dalla “Fausto Coppi Gazzera” assieme all’”Asso Marmitte”, ha visto alla partenza 174 corridori che hanno affrontato i 132 km del percorso. I ciclisti hanno prima percorso quattro volte un circuito di 20,9 km che ha attraversato i comuni di Camponogara, Fossò, Stra, Fiesso e Dolo e poi hanno affrontato sei volte un circuito cittadino di 8,1 km all’interno di Camponogara. La gara era valida anche come campionato provinciale di Venezia delle categorie elite ed under 23. I titoli che sono vinti da Daniele Cazzola per gli under 23, e da Emanuele Favero per gli elite, entrambi ciclisti tesserati per la “Fausto Coppi Gazzera Videa”. La corsa è stata molto impegnativa anche per le condizioni meteo: forte vento nella prima parte e poi una pioggia incessante che ha reso ancora più difficoltoso il percorso. La corsa nei primi 80 km ha visto vari tentativi di fuga di Castegnaro e del campione moldavo Raileanu, poi di Gnan, e di Nosotti e Mosca che sono stati subito bloccati dal gruppo. Attorno all’80esimo km, la squadra della “Zalf Euromobil Desiree Fior” ha schierato i propri atleti in testa a tirare provocando una spaccatura del gruppo. Si sono trovati così in testa ciclisti che in poco tempo hanno guadagnato quasi due minuti di vantaggio sugli inseguitori. Ad una quindicina di chilometri

associazione gli “Amici della Bicicletta di Mestre” propone un’uscita e due week and in bicicletta a maggio. Il calendario delle ciclo escursioni è iniziato a marzo a termina a ottobre. Domenica 17 maggio Fiab Spinea Amica Bici organizza l’escursione: “L’anello di Portogruaro”. Un percorso all’interno del parco dei fiumi Reghena, Lemene e dei laghi di Cinto pedalando tra antichi borghi e vecchi mulini fino a una plurisecolare quercia. Sabato 23 e domenica 24 Fiab Triveneto organizzano un week and per tutti: due giorni sulla lunga via delle Dolomiti. Un percorso che inizia a Calalzo e arriva a Belluno per inaugurare due opere che permetteranno di percorrere questo tratto della ciclovia in sicurezza, poi da Belluno a Feltre per inaugurare il tratto ciclabile da Trichiana a Mel, ammirando così le cime più belle delle Dolomiti, che sono “Patrimonio dell’umanità”. Sabato 30 e domenica 31, un week and per i soci tra Aquileia e Grado: in bici all’isola del sole. Il percorso da Aquileia a Grado, si snoda lungo le foci dell’Isonzo; una pedalata attraverso gli antichi borghi e paesetti senza tralasciare degustazioni enogastronomiche in locali tipici. Poi lungo la costa, passando per l’oasi di Valle Cavanata, si ritorna al fiume. Gli “Amici della Bicicletta di Mestre” aderiscono alla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e tramite questa all’Ecf (European Cyclist’s Federation). Fiab organizza più di 80 associazioni in tutto il territorio nazionale ed è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale. L’associazione si occupa della promozione dell’uso della bicicletta anche nel tempo libero, con modalità escursionistiche, organizzando in proprio, o con altre associazioni, manifestazioni, gite, raduni, viaggi in bicicletta. R.P.

difenderla da uno dei suoi tarli più insidiosi, il moto ondoso”. Ai vogatori fedelissimi è stato dato lo scorso anno un riconoscimento ad hoc. Alla manifestazione possono iscriversi uomini e donne, che abbiano superato il sedicesimo anno di età. Potranno partecipare anche i minori di 16 anni, purché accompagnati da chi esercita la patria potestà. Possono partecipare tutti i tipi d’imbarcazione a remi, senza limiti di peso, misura e numero di vogatori. Le iscrizioni apriranno lunedì 11 maggio e chiuderanno improrogabilmente giovedì 21; sono già aperte le iscrizioni online. Per maggiori informazioni www.vogalonga.com.

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dalle malattie metaboliche rare dall’arrivo è scattato Nicola Toffali che ha guadagnato oltre 40 secondi sugli inseguitori ed è giunto solo al traguardo. “Quando sono uscito dal gruppo c’era un quartetto in fuga che comprendeva due miei compagni di squadra - ha raccontato dopo l’arrivo Nicola Toffali - una volta rientrato su di loro ho visto che gli inseguitori erano vicini e ho deciso di tirare diritto. Ho spinto a fondo fino a quando il vantaggio è salito ad un minuto sul resto del gruppo, e poi ho cercato di amministrare questo gap sin sul traguardo. Vincere così, con queste condizioni meteo, ha un sapore davvero speciale”. Ordine d’arrivo. 1) Nicola Toffali (Zalf Euromobil Desiree Fior) che ha percorso 132 km in 2h 55’45’’ alla media oraria di 45,064 km. 2) Nicola Rossi (Zalf Euromobil Desiree Fior) a 45’’, 3) Marco Maronese (Zalf Euromobil Desiree Fior), 4) Emanuele Onesti(Aran), 5) Gianmarco Begnoni (Zalf Euromobil Desiree Fior), 6) Marco Gaggia (Zalf Euromobil Desiree Fior), 7) Luca Pacioni (Viris Maserati), 8) Niko Colonna (Palazzago), 9) Christian Grazian (Us Fracor), 10) Mattia Marcelli (Granaro). G.P.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Nuove resistenze Il sindacato è ancora in prima linea per i lavoratori

Pochi fondi e servizi ai privati, le sfide di oggi nel pubblico impiego 70 anni fa la liberazione e la storia di tanti eroi della resistenza. Ci siamo chiesti quali siano oggi le grandi battaglie, i nuovi eroi della resistenza. Lavoro, ambiente e sociale di Nicola Stievano

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all’ufficio anagrafe comunale al sindacato, dal contatto quotidiano con il pubblico alle trattative serrate con sindaci e amministratori sanitari. Franco Maisto da quasi 6 anni ha affiancato al suo impiego nel Comune di Terrassa Padovana l’attività sindacale diventata sempre più intensa finché, lo scorso anno, è stato nominato dirigente sindacale a tempo pieno della Cisl per il settore funzione pubblica tra Padova e Rovigo. Come è arrivato a questa scelta? “Provengo da una decina d’anni di lavoro nel settore anagrafe e di collaborazione con il settore servizi sociali, dove ho maturato esperienza nell’ambito delle progettazioni per la Terza Età e dei bandi e finanziamenti. E’ stata un’esperienza impareggiabile che mi ha consentito di sviluppare il rapporto con gli Enti Regionali e Provinciali e del Terzo Settore. Poi la svolta. Il cammino da sociale è diventato sindacale. Ho iniziato a far parte del Sindacato nel 2009 come semplice iscritto e poi via via sono stato coinvolto nelle attività operative. Un impegno via via crescente che mi ha visto operare dapprima nei Comuni della zona e poi, maturando l’esperienza sul campo sono arrivate le Case di Riposo, il Terzo Settore, le cooperative”.

Cosa significa oggi fare sindacato per il settore pubblico? “Lavorare nel sindacato che segue il pubblico impiego e le cooperative che hanno appalti nello Stato significa vedere da dentro la complessità e, a volte, qualche problematica della nostra macchina pubblica. Un’organizzazione, quella dei Comuni e delle Case di Riposo che sconta oggi più di ieri grandi problemi legati al taglio delle risorse dello Stato centrale. Il blocco delle assunzioni intervenuto nel 2009 sta di fatto creando numerosi effetti collaterali a distan-

Franco Maisto ha intensificato l’attività nella Cisl Funzione pubblica za di oltre 6 anni di limite nella capacità di spesa per forza lavoro. Di contro lo Stato sta di anno in anno aumentando le competenze a carico degli Enti locali più vicini ai cittadini: soffocando di burocrazia uffici e ambiti che hanno sempre meno personale con risorse economiche e formative sempre più ridotte”. Di cosa si occupa nel dettaglio? “Il lavoro che ogni giorno affronto è

legato alla gestione degli Enti che sono in sofferenza o difficoltà Mi spiego meglio, in ogni posto di lavoro vi sono dei referenti sindacali interni (Rsu), questi delegati hanno il polso della situazione sugli equilibri interni, nel momento che viene mutata l’organizzazione o vengono trasferiti dipendenti, è necessario un passaggio sindacale per rendere più indolore possibile la famosa riorganizzazione. E’ chiaro che gran parte del lavoro di gestione interna di enti che hanno 200 o 300 dipendenti è svolta attraverso i rappresentanti sindacali interni che controllano la sicurezza del lavoro, se vi sono casi di mobbing o discriminazioni ed anche se la nuova organizzazione sia meglio della precedente”. Quali le sfide di oggi per un sindacalista? “Pensiamo ai 500.000 posti di lavoro persi nel pubblico impiego dal 2004 che portano Ospedali, Scuole, Case di Riposo e Comuni ad avere deficit di organico. Ad essere a rischio è la stessa erogazione dei servizi essenziali. Basta questa riflessione per capire che la passione e l’entusiasmo per entrare negli Enti ogni giorno non mi mancheranno mai. Un entusiasmo ed una motivazione che trovo ogni giorno nei volti dei lavoratori pubblici ma anche in quelli del

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Franco Maisto Terzo Settore delle cooperative. Sono lavoratori che sono in appalto pur svolgendo lo stesso lavoro dei colleghi statali. Anche in questo settore in enorme ed esponenziale crescita”. Un fenomeno destinato a crescere? “Certo, pensiamo alla sanità. Da qualche anno a fronte delle decine di migliaia di posti pubblici che perdiamo vengono invece consentite alle Ulss, per garantire servizi e

prestazioni, di appaltare interi reparti. Nella Bassa Padovana, ad esempio, sono decine i posti di lavoro che cambieranno volto con il passaggio di diverse funzioni socio sanitarie alla gestione di privati. Ma anche in questa fase di cambiamento storico il sindacato è presente e a fianco delle persone, ciascuna con la sua storia e le sue problematiche, una varietà e complessità che rende più ricco e migliore il nostro paese”.

via Garzare, 17/A · Fiesso d’Artico cell. 335 5252546 · e-mail: g_barina@tiscali.it


Il Veneto in primo piano 25 1 Nuove resistenze La lotta a fianco dei comitati per la difesa del territorio e dell’ambiente

Mattia Donadel e la battaglia contro le grandi opere Ha fondato nel 2003 il comitato No Ar e nel 2008 è confluito nella rete dei comitati Cat. Ora presiede il comitato “Opzione Zero” di Alessandro Abbadir

L

’impegno di una vita in difesa dell’ambiente e contro la cementificazione del suolo. E’ questa la missione che ha Mattia Donadel, 43 anni residente a Mirano e fra i fondatori e presidente del Comitato Opzione Zero che si batte con proteste ed azioni legali contro le grandi opere. Donadel, laureato in Scienze Forestali di lavoro fa il tecnico al comune di Venezia. E’ anche consigliere comunale a Mira (Ve) per una lista civica. Si è piazzato nel 2012 fra i primi otto a livello nazionale nel premio indetto da Legambiente “Ambientalista dell’anno”. Si ritrova benissimo nella definizione di nuovo resistente. “Mi sono impegnato sia in politica, che in formazioni ambientaliste - dice - fin da quando avevo 15 anni. Ho ereditato la passione per le battaglie civiche, la partecipazione ai

POVERTÀ

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Francesco Vendramin

movimenti sia in famiglia da mio papà Cleanto, che nell’ambiente della Riviera del Brenta e del Miranese dove i racconti della lotta partigiana erano vivi più di ora, una trentina di anni fa“. Dopo una breve esperienza a 18 anni come consigliere comunale di Rifondazione Comunista , Donadel si avvicina dal 2000 ai temi del cambiamento climatico e dello sfruttamento del pianeta da parte delle multinazionali. Dal 2003 l’impegno specifico nel territorio in cui vive. “Nel 2003, insieme con altre persone - dice - ho fondato il comitato No Ar (cioè no autostrada Romea), una battaglia contro il progetto della nuova opera Orte - Mestre che proprio quest’anno ha subito un forte rallentamento, visto che il governo l’ha esclusa dall’elenco delle grandi opere prioritarie per il 2015. Il Comitato poi è confluito nella rete

dei comitati Cat nel 2008. La priorità, dopo i disastrosi allagamenti del 2007 e 2010 era quella di fermare la cementificazione in Veneto sia con manifestazioni in strada che con azioni legali. Ora presiedo il comitato Opzione Zero”. Tante le battaglie fatte e molti i risultati ottenuti. “Grazie anche alle nostre battaglie - dice Donadel - abbiamo fatto deragliare la camionabile sull’Idrovia, abbiamo fatto impantanare la Romea Commerciale, abbiamo contribuito a bloccare la creazione di un polo logistico per le navi a Giare e Dogaletto di Mira e abbiamo fermato di fatto con un ricorso al Tar, l’elettrodotto Dolo-Camin. Lottiamo contro le grandi navi a Venezia“. Donadel spiega che l’impegno che ci mette, è gratuito e occupa l’80 % del suo tempo libero. ”Questa mia passione per le battaglie ambientaliste - spiega

Mattia Donadel - mi sottrae tantissimo tempo alla vita privata. Per fortuna ho una compagna che condivide le mie battaglie. Il mio è un impegno totalmente gratuito e anzi qualche volta in perdita visto che quando i soldi non si trovano dagli sponsor o dai cittadini che sostengono le nostre lotte, come militanti dei ci rimettiamo di tasca nostra”.

Una resistenza silenziosa contro l’indifferenza

FRANCESCO VENDRAMIN GESTISCE UNA CASA ALLOGGIO PER IMMIGRATI IN DIFFICOLTÀ

n aiuto ai poveri e ai disperati. E’ questa la missione di Francesco Vendramin, 65 anni insegnante elementare in pensione che gestisce a Mira Porte la casa alloggio della Caritas “San Raffaele” per immigrati. Vendramin ambientalista storico è sempre stato legato all’azione della chiesa nei confronti di chi ha più bisogno. “Gestire per la Caritas di Venezia questa casa alloggio che ospita una trentina di immigrati in difficoltà

- spiega - è un gesto concreto che voglio fare seguendo quelli che ritengo i principi su cui si fonda la carità cristiana e i principi della giustizia sociale. Nel passato sono stato fra i primi dagli anni Settanta ad aderire ai movimenti ambientalisti che lottavano per la riconversione delle aree di Porto Marghera. Ora impegno la maggior parte del mio tempo durante la settimana in modo gratuito,

nonostante abbia una moglie, figli e anche dei nipoti, in favore di chi ha più bisogno di noi. Gli ultimi fra gli ultimi, nonostante la crisi che imperversa da 8 anni, sono ancora spesso gli immigrati. Queste persone che arrivano nel nostro paese da situazioni di guerra e fame, hanno un disperato bisogno di solidarietà e chi si dice cristiano, non solo a parole, non può negargliela”. A.A. MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO


26 4 Il Veneto in primo piano Il sindacato scende in campo La proposta di legge di iniziativa popolare

La riforma del fisco riparte dal basso

E’ targata Cisl la proposta di legge per cui il sindacato e i comuni che si sono messi a disposizione stanno raccogliendo le firme necessarie a presentarla al Governo di Maria Pavan

E

’ partita ufficialmente in tutte le province venete la – così chi vuole, può anche firmare nel suo comune di campagna per la raccolta delle firme sulla legge di residenza. Per i cittadini di Venezia i moduli sono dispoiniziativa popolare “Per un fisco + equo e giusto”. nibili anche in tutte e dieci le circoscrizioni comunali di Banchetti al mercato dove la gente si ferma e firma sotto terraferma e isole”. Per la Cisl l’impegno è straordinario “ Puntiamo a il testo della legge (due articoli, cinque proposte). “Puntiamo a raccogliere molte più firme di quanto sia previsto raccogliere, nel solo Veneto, 200mila firme, cioè molte in questi casi - ha ribadito Franca Porto, segretaria della di più di quanto preveda, ma su dimensione nazionale, Cisl del Veneto - e per questo abbiamo depositato i mo- l’attuale normativa in materia (bastano 50.000) ma anduli in tutti i 583 Comuni del Veneto mentre sono in che la riforma del sistema legislativo (150.000) perché programma gazebo nelle piazze e ai mercati, incontri il Parlamento entri nel merito delle nostre 5 proposte” con i pensionati e assemblee nei posti di lavoro. Uno sottolineano Porto e Gottardello. A livello nazionale la Cisl si sforzo organizzativo notevole che propone di traguardare i 2 milioni coinvolgerà tutti i nostri operatori Tra i contenuti un nuovo assegno di firme. Un obiettivo ambizioso ed attivisti”. Dal primo maggio l’iniziativa familiare e l’estensione ma è tarato sulla quantità di cittaè supportata anche da una cam- del bonus di 80 euro dini- contribuenti che sono coinvolti nella proposta: oltre ai lavoratori pagna di comunicazione sociale a tutti dipendenti anche i pensionati e, realizzata tramite le principali radio locali e dalla distribuzione di oltre 400mila volantini per la prima volta per un sindacato, anche i lavoratori autonomi. informativi. Franca Porto sintetizza così le proposte Cisl: “Il fisco “Saremo anche in tutti i principali comuni della provincia – afferma Lino Gottardello, della Cisl di Venzia deve essere equo nel prelievo delle tasse. Questa equità

Franca Porto, segretaria della Cisl del Veneto e Lino Gottardello, Cisl Venezia è data dalla “proporzionalità” del prelievo: chi ha di più mette di più. Nello stesso tempo equità è anche quella che il fisco deve avere nel restituzione: chi ha più bisogno deve ricevere di più. Il fisco deve essere anche giusto nei confronti dei cittadini. Giusto nel prelevare le tasse a tutti e non solo ad alcuni ma anche giusto nel restituire sulla base del reddito effettivo che le persone e le famiglie dispongono”. “La campagna raccolta firme – aggiunge Gottardello – si svilupperà lungo tre linee d’azione. La prima invitando i cittadini a recarsi nel proprio Comune per sottoscrivere la proposta di legge, l’altra con banchetti nelle piazze ed infine con assemblee nei posti di lavoro e con i pensionati. Ci aspettiamo che anche i candidati alle elezioni amministrative si esprimano su queste nostre proposte”.

La presa di posizione

PETRICCIOLI: “IL FISCO È INIQUO, VA CAMBIATO”

“L

’attuale sistema fiscale è iniquo perché ruota attorno ad un’imposta, l’irpef, pagata prevalentemente da lavoratori dipendenti e pensionati e che a dispetto della sua elevata progressività non riesce ad intercettare l’enorme capacità economica oggi occultata dall’insostenibile livello di evasione ed elusione fiscale presente nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando le dichiarazioni del Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sulla progressività del sistema fiscale. “Il Governo ha iniziato bene, affrontando l’esigenza di una più equa ridistribuzione fiscale attraverso l’introduzione del bonus di 80 euro ma poi non ha completato l’operazione, lasciando fuori dai benefici i lavoratori dipendenti con più di 26.000 euro, i pensionati e gli incapienti ed anche i vantaggi per chi il bonus l’ha preso nel 2014 sono stati neutralizzati dall’aumento della fiscalità locale, dell’iva e delle accise. Bisogna completare l’operazione e per farlo è necessario affrontare con strumenti straordinari il problema dell’evasione fiscale ed agire sul disboscamento delle agevolazioni fiscali che non riguardano il mondo del lavoro e delle pensioni e che hanno una natura più corporativa. L’altra possibilità è quella di chiedere un piccolo contributo a quel 10 per cento delle famiglie italiane che detiene più della metà della ricchezza totale, realizzando un’effettiva progressività al livello del sistema fiscale più complessivo, come richiesto dalla nostra Costituzione. Sono tutti aspetti estranei all’attuazione della delega fiscale ma che non possono essere trascurati se si vuole rilanciare la crescita e l’efficienza del nostro sistema economico” ha concluso Maurizio Petriccioli.

APPROFONDIAMO I CINQUE PUNTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE

U

n nuovo assegno familiare, sulla base delle effettive condizioni di disagio, che cresce al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito, l’estensione del bonus di 80 euro (mille euro annui) a tutti, anche ad incapienti, pensionati, lavoratori autonomi, sotto i 40 mila euro di reddito, l’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni oltre i 500 mila euro e l’esenzione della prima casa dalle imposte, una lotta all’evasione fiscale più efficace con maggiori sanzioni amministrative, penali e maggiori controlli. Sono i punti principali della proposta di legge di iniziativa popolare sulla riforma fiscale presentata della Cisl nazionale.

BONUS 1000 EURO

La Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro

NUOVO ASSEGNO FAMILIARE

Ripensare il fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito.

FISCALITÀ LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO

È indispensabile una nuova regolazione

delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.

UN’IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA

Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.

RIDURRE L’EVASIONE FISCALE

L’evasione comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l’anno e un maggiore carico su chi le tasse le paga. Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.


CON TE CON TE ELEZIONI REGIONALI 31 MAGGIO 2015 PER CAMBIARE PER CAMBIARE CONperTE con TE CAMBIARE il VENETO IL VENETO PERILCAMBIARE VENETO

MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO

IL VENETO

committente responsabile: Paolo Minotto

Sono nato nel 1957 a Noale dove abito; laureato in Scienze Biologiche; coniugato. Attivo nel Volontariato cattolico e sociale. Insegnante dal 1983 al 1992, dal 1993 imprenditore agricolo con allevamento da latte e coltivazione di piante medicinali. Eletto sindaco di Salzano nel 1998 e rieletto nel 2002, per 10 anni presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Mirano-Dolo. Nel 2010 eletto consigliere regionale ho svolto il ruolo di vicepresidente Commissione Urbanistica, Trasporti, Infrastrutture, componente Commissione Sanità e Sociale e rappresentante nella Conferenza Regione Enti Locali. Ho elaborato proposte di legge sul Consumo Zero di Suolo, modifica Piano Casa, riordino funzioni di Province e Città Metropolitana, istituzione Consiglio Autonomie Locali, riordino Parchi e Aree Protette, riforma IPAB. Ho già attuato l’autoriduzione dell’indennità di consigliere e firmato la rinuncia al vitalizio.

committente responsabile: Paolo Minotto

MI PRESENTO

BRUNO PIGOZZO Consigliere Regionale CONCandidato ALESSANDRA MORETTI con

www.brunopigozzo.eu - comitatopigozzo@gmail.com @BrunoPigozzo - Scrive Bruno Pigozzo - Segreteria 3441941469

IL MIO IMPEGNO CONTINUA con competenza, onestà e coerenza per

BRUNO PIG BRUNO PIGOZZ

UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO CHE CREI LAVORO E PER DARE RISPOSTE EFFICACI A FAMIGLIE E IMPRESE ASSISTENZA SOCIOSANITARIA

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28 1 Voci da palazzo Tempo di elezioni Il 31 maggio alle urne per la Regione e Venezia

Chi vincerà in Veneto? Mai come questa volta la partita è aperta Rispetto a cinque anni fa la fiducia dei cittadini è più che dimezzata. Ad incoronare il nuovo governatore contribuirà anche l’astensionismo di Maria Pavan

I

n questi giorni è caccia alle preferenze per l’esercito di can- ad avere una guida politica che dovrà vedersela con un bilandidati consiglieri che per essere eletti hanno bisogno che cio comunale su cui gravano diversi milioni di debiti: Bellati, sulle schede venga espresso il loro cognome. E non sarà Brugnaro,Busetto,Casson, D’elia, Fiore, Pizzo, Scano, Seibezzi facile capire dove scriverlo vista la scheda che gli elettori si e Zaccariotto. Le elezioni cadono in un momento di particolare disaffetroveranno davanti in cabina elettorale. Sarà una maxi scheda visto che a correre per la carica di zione verso l’amministrazione locale: quasi tutti gli istituti di sondaggi rilevano che rispetto a cinque presidente in Veneto saranno in 6 con reanni fa la fiducia dei cittadini è più che lative liste proprie e altre liste d’appoggio. Saranno eletti Luca Zaia, governatore in carica, cerca la 49 consiglieri tutti dimezzata. Come sempre l’esito delle urne avrà riconferma sostenuto da Lega e Fi. Flavio con le preferenze. ripercussioni anche sul quadro politico. Si Tosi, sindaco leghista di Verona, corre con Il listino non c’è più misurerà la forza di Renzi, in primo luogo, una lista propria. che spera in un successo per arginare la Alessandra Moretti è la candidata del centrosinistra; Iacopo Berti quello del M5S. Gli altri sono Ales- dissidenza interna la suo partito. Oltre che in Veneto si rinnoveranno i consigli regionali in sio Morosin di Indipendenza Veneta e Laura Di Lucia Coletti per Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, e in la lista L’Altro Veneto. Ma nel quadro veneto conterà tantissimo anche chi gover- oltre mille Comuni, tra cui 20 città capoluogo. Spiccano per nerà la città di Venezia, presto città metropolitana. Sono 10 i importanza Venezia, Aosta, Trento e Bolzano. Saranno complessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare. candidati sindaco per le comunali a Venezia. Dopo 10 mesi di commissariamento, Ca’ Farsetti tornerà

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE MENO CONSIGLIERI, TUTTI SCELTI CON LE PREFERENZE

A

pprovata dal consiglio regionale il 22 gennaio scorso, la nuova legge regionale porta quest’anno alcune importanti novità per i cittadini. I due principali cambiamenti della nuova legge elettorale: solo 49 consiglieri, sparisce il listino bloccato. Liste a metà tra uomini e donne, ma nessuna “quota rosa” e solo una preferenza a disposizione.

glieri scelti attraverso il conteggio delle preferenze. Infine, vale la pena ricordare che dal prossimo giugno entra in vigore il nuovo limite di due mandati: nella migliore delle ipotesi, dunque, chi sarà eletto potrà rimanere in regione fino al 2025 e non, come avvenuto finora, anche per cinque o sei mandati consecutivi.

LE PRINCIPALI NOVITÀ La più evidente è che l’assemblea di palazzo Ferro-Fini “dimagrisce”, passando da 60 a 49 consiglieri, a cui si aggiungono il presidente eletto e il candidato presidente che è arrivato secondo. La seconda, non meno sostanziale, è la scomparsa del “listino bloccato” che ha fin qui accompagnato il nome del presidente: nessun “nominato”, insomma, ma solo consi-

COME SI VOTA Si può votare solo per il candidato presidente, o per il candidato presidente e per una lista. In quest’ultimo caso, si può anche scegliere la strada del voto disgiunto: un voto al candidato presidente x ma contemporaneamente il voto a una lista che appoggia invece il candidato presidente y. Sembra paradossale, ma la pratica del voto disgiunto è sempre più presente nella politica italiana.

CHI SARÀ ELETTO Ogni provincia esprime un numero di consiglieri che è legato alla popolazione. Le liste devono essere composte di un numero uguale di candidati di sesso maschile e femminile, ma la proposta di introdurre la doppia preferenza di genere è stata bocciata e non è previsto un numero minimo di eletti per ciascun sesso. Dunque, uomini e donne sono pari solo per numero di candidati. Vince, e viene eletto, chi prende più preferenze tra i candidati delle liste. La soglia di sbarramento non cambia: i seggi verranno suddivisi tra le coalizioni (insieme di partiti che appoggiano lo stesso presidente) che ottengono il 5 per cento dei voti, sia le coalizioni composte da almeno un partito (gruppo di liste presentate in più province con lo stesso simbolo) che hanno ottenuto il 3 per cento dei voti di lista.

Chinellato Riccardo

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Voci da palazzo 29 9 Elezioni regionali Tutti gli schieramenti in campo

Sei candidati: tra loro il nuovo Governatore del Veneto

A pochi giorni dal voto i sondaggi non sono proprio chiari, complice anche la cattiva usanza di degli intervistati che non sempre dichiarano davvero chi sceglieranno in cabina elettorale

di Maria Pavan

O

rmai non si vota più per “atto di fede”. E sempre più spesso si decide all’ultimo chi votare. Circa il 15% dei votanti alle ultime politiche afferma di aver deciso - “di” e “per chi” votare - nel corso dell’ultima settimana. Una componente del 6-7%, in particolare, solo nel giorno del voto. Per il Veneto è, dunque, ancora tutto da scrivere, senza contare che potrebbe anche esserci una quota maggiore di quella di 5 anni fa che alle urne proprio

Movimento 5 Stelle

31

Jacopo Berti

anni, padovano, laureato in giurisprudenza, imprenditore nel campo dei diritti sportivi e del commercio on-line, casa in Prato della Valle a Padova e una grande passione per i colori biancoscudati. Si può delineare così il profilo di Jacopo Berti, il candidato emerso vincente lo scorso dicembre dalle consultazioni on-line svoltesi tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle per individuare il nome del “cittadino portavoce” candidato a guidare il Veneto in caso di vittoria. In quella occasione furono circa 2.400 i votanti e a Berti andarono 466 preferenze. Una sola, come di consueto, la lista a sostegno della sua candidatura: i grillini, infatti, rimangono chiusi a ogni forma di alleanza con altri partiti o movimenti. Lotta alla corruzione, taglio dei costi della politica, rilancio delle piccole e medie imprese, maggiori risorse per il rischio idrogeologico tra i temi che hanno scandito la campagna elettorale.

non andrà. Specie se sarà bel tempo. Certo è che queste elezioni potrebbero davvero cambiare drasticamente il volto della Regione. Se Zaia continuasse ad andar forte ma Tosi gli sottraesse abbastanza la Moretti potrebbe fare il colpo grosso. Potrebbe però anche verificarsi il contrario e cioè che Tosi vincesse il banco e Zaia arrivasse secondo, specie se il Movimento 5 Stelle pescasse molto tra i delusi del centrosinistra. Ne vedremo delle belle!

L’altro Veneto – Ora possiamo!

I

Laura di Lucia Coletti

nsegnante di italiano e latino al liceo Giordano Bruno di Mestre, la candidata presidente di L’altro Veneto ha nel suo curriculum politico l’elezione a consigliere provinciale nel 2004 come indipendente nelle liste dei Ds, promuovendo il codice etico di condotta per gli eletti. Dallo scorso anno è membro del comitato provinciale dell’Altra Europa con Tsipras, il movimento formatosi alle scorse europee raccogliendo esponenti della sinistra radicale e dell’ambientalismo. L’Altro Veneto. Ora Possiamo! si presenta come “una lista di persone impegnate nelle battaglie sociali, ambientali e per i diritti civili, espressione di movimenti, associazioni, collettivi e formazioni politiche che guardano alle esperienze di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna”. In Veneto partecipano al progetto L’Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista, OndaVeneta (Organizzazioni regionali ambientaliste), il Partito Comunista d’Italia (PCdI), personalità indipendenti provenienti dal Movimento 5 Stelle, dall’Italia dei Valori, dal movimento sindacale, dalla società civile.

Indipendenza Veneta

Flavio Tosi Presidente

ato nel 1955 a Noale, nel Veneziano, Alessio Morosin è avvocato. È stato difensore di Flavio Contin all’epoca del “tanko” dei Serenissimi e ancora lo scorso anno, dopo l’arresto per l’inchiesta che aveva portato in carcere anche l’ex segretario della Liga Veneta Franco Rocchetta sull’ipotesi di una vasta cospirazione contro lo stato italiano. È il candidato di Indipendenza Veneta, unico movimento nella galassia venetista che ha saputo raccogliere le firme necessarie a prendere parte alle elezioni regionali. Il programma, di fatto, si impernia su una sola richiesta “preliminare” a tutte le altre: riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo veneto, da realizzarsi attraverso referendum nel quadro del diritto internazionale, sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. A sostegno della concreta possibilità di tale percorso, il movimento cita i casi di Sud Sudan, Groenlandia e Montenegro, oltre che della Scozia dove però il referendum ha visto vincere i sostenitori dell’unione con Londra.

ato nel 1969 a Verona, programmatore elettronico in campo industriale, ha iniziato la carriera politica nel 1994 come consigliere comunale. Consigliere regionale nel 2000, rieletto nel 2005 col record di preferenze e nominato assessore alla sanità, dal 2007 è sindaco di Verona dove è stato rieletto nel 2012. Gli ultimi tre anni sono stati segnati dall’elezione a segretario della Liga Veneta, dall’elezione al parlamento europeo (ma Tosi ha optato per rimanere sindaco) e quindi dall’espulsione dalla Lega motivata dall’incompatibilità con l’attività della sua fondazione “Ricostruiamo il Paese”. A sostenere la sua candidatura ci sono sei liste: Area popolare Veneto, Lista Tosi per il Veneto, Famiglia Pensionati con Tosi, Razza Piave Veneto Stato, Il Veneto del fare, Unione Nordest. Alla prima, in particolare, fa riferimento l’area Udc, Ncd e ex Forza Italia usciti negli ultimi mesi dal partito.

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Alessio Morosin

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Flavio Tosi

Centrosinistra

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Alessandra Moretti

ata a Vicenza nel 1973, laureata in giurisprudenza e avvocato matrimonialista, già vicesindaco nella giunta Variati, sale alla ribalta della politica nazionale come portavoce del Comitato Bersani alle primarie del 2012 e diventa deputato nel 2013. In questa veste è stata relatrice del disegno di legge sul divorzio breve, da poco approvato in via definitiva dal parlamento. Nel 2014 è scelta da Renzi come capolista alle europee, raccogliendo 230 mila voti (prima nel Nordest, seconda nel Pd in Italia). Lo scorso autunno si candida alle primarie per le regionali del centrosinistra, e diventa la candidata chiamata a sconfiggere Zaia. Oltre al Pd, la sostengono altre 4 liste: Veneto civico Moretti Presidente, Alessandra Moretti presidente per il Veneto, Veneto nuovo-Sel-Verdi e Progetto Veneto Autonomo. Nell’accettare la candidatura si è dimessa da europarlamentare e ha promesso di rimanere in regione per i prossimi cinque anni: con quale ruolo, da presidente o da leader dell’opposizione, lo scopriremo a fine mese.

Lega nord

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Luca Zaia

ato a Conegliano nel 1968, laureato in scienze della produzione animale, scopre la politica come consigliere comunale a Godega di Sant’Urbano nel 1993. Da lì una carriera fulminante, tutta nella Lega: presidente della provincia di Treviso dal 1998 al 2005, vicepresidente della regione, ministro dell’agricoltura nel 2008, nel 2010 – dopo un duro e lungo braccio di ferro per la candidatura con il presidente uscente Galan – vince a mani basse le regionali risultando il presidente più votato d’Italia con oltre il 60 per cento. A sostenerlo nella sfida per il bis, cinque liste: Lega Nord, Forza Italia, Meloni Fratelli d’Italia, Zaia presidente e Indipendenza Noi Veneto. All’appuntamento con il voto arriva forte di un significativo gradimento popolare nei sondaggi degli istituti di ricerca, ma anche con due problemi non indifferenti: gli arresti e gli scandali che hanno colpito Forza Italia in questi anni (da Galan all’assessore Chisso), e la rottura con Flavio Tosi, che ha riaperto di fatto una sfida che fino a pochi mesi fa non pareva dover riservare grosse sorprese.


30 Voci da palazzo

Voci da palazzo 1

Alla vigilia delle elezioni Le voci di cittadini e imprese venete

“Caro neo-presidente sappi che…” Idee concrete, attese e richieste. Confindustria Veneto ha presentato la propria proposta di politica industriale per la regione con il Manifesto Del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020 di Maria Pavan

U

n piano di lavoro strategico e concreto per le imprese venete e un contributo di proposte alla politica regionale, per orientare il Veneto del futuro verso un nuovo rinascimento basato sull’asset del nuovo manifatturiero alla luce della “terza rivoluzione industriale”. Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero #Veneto2020 raccoglie le idee e i progetti frutto del progetto #Veneto2020, il percorso intrapreso nei mesi scorsi da Confindustria Vento per costruire una innovativa proposta di politica industriale per la regione. “Il progetto #Veneto2020 e il Manifesto del Nuovo Manifatturiero – ha dichiarato Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto – nascono dalla consapevolezza di Confindustria Veneto delle grandi trasformazioni socio-economiche in atto. Abbiamo la necessità di rinnovare i nostri paradigmi per affrontare le sfide globali, puntando su una nuova visione della nostra industria. Un Nuovo Manifatturiero basato su fattori che possano dare valore aggiunto alle imprese: capitale umano, qualità dei prodotti, nuove tecnologie, cultura e turismo, infrastrutture e una dimensione metropolitana della regione. L’obiettivo del Manifesto è duplice. In primis è il piano di lavoro assegnato dagli Industriali del Veneto a se stessi e alla propria rappresentanza regionale. Un piano costruito per indicare la strada agli associati, ai partner, alle numerose filiere industriali venete, avendo come spunto primario l’innovativa “ricerca sul campo” degli

Roberto Zuccato imprenditori e le strategie adottate dalle imprese più competitive e vincenti. Il Manifesto, tuttavia, vuole anche essere il contributo di idee, di progetti e di azioni che il mondo dell’impresa rivolge alla politica e ai decisori pubblici locali, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Come classe dirigente ci assumiamo la responsabilità di presentare a chi si candida a guidare la Regione il nostro Manifesto programmatico: un contribuito concreto, per chi vorrà ascoltarci, per il Veneto del futuro”. Confindustria Veneto ha inviato il Manifesto ai candidati alle prossime elezioni regionali, rendendosi disponibile per incontrarli e illustrare loro il progetto di cambiamento e rinnovamento del territorio da qui al 2020. Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero si focalizza sulle priorità per un Veneto nuovamente competitivo. Un Veneto manifatturiero nel quadro della “terza rivoluzione industriale” indotta dalle nuove tecnologie digitali e in uno

scenario sempre più internazionale. In tale contesto i capitoli del Manifesto sono: industria culturale, capitale umano innovativo, attrattività e competitività del territorio, innovazione e infine ruoli della rappresentanza e delle istituzioni. “I grandi temi del Manifesto – ha evidenziato Stefano Micelli, direttore scientifico della Fondazione Nord Est – tracciano il perimetro delle sfide dell’industria e dell’economia veneta del futuro, nelle sue interconnessioni con alcuni fattori determinanti. Anzitutto il rapporto con la cultura, per proporre percorsi di contaminazione tra le imprese della manifattura veneta, le istituzioni e i soggetti che oggi operano nel campo dell’industria culturale. In secondo luogo il capitale umano, forse il fattore più strategico, in cui risulta necessario promuovere lo sviluppo di approcci didattici innovativi, l’interazione fra il mondo della scuola e le comunità professionali che operano sul territorio, il confronto e l’interazione fra saperi tecnico-scientifici e saperi umanistici. Il Nuovo Manifatturiero necessita inoltre della definizione e dell’organizzazione di un moderno baricentro metropolitano per attirare nuove risorse su scala internazionale a beneficio della regione nel suo complesso. Altrettanto rilevante risulta promuovere una nuova governance regionale qualificata capace di superare la frammentazione e la mancanza di specializzazione del sistema dell’innovazione, così come ricostruire le burocrazie rendendole più agili, “intelligenti” e in grado di rispondere in modo rapido ai cambiamenti”.

Confindustria Veneto

GLI 11 “TWITTER DELLE PRIORITÀ”

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ll’interno del Manifesto sono contenuti 11 punti, in forma di “twitter delle priorità”, di proposte concrete da realizzare nei prossimi 5 anni: Competitività del territorio: Recuperare 50 posizioni in 5 anni nel Competitiveness Index dell’UE. Raggiungere la Lombardia (oggi al 108° posto in classifica), oggi siamo al 158°. La cultura del Made in Italy: costruire la rete della cultura del Made in Italy in Veneto. 50 musei di impresa e di territorio per almeno 500.000 presenze all’anno entro il 2020. Il “nuovo poli-tecnico”: definire l’offerta regionale della formazione politecnica per combinare scienze, creatività e saperi umanistici. Una rete di 50 nodi attivi per essere il punto di riferimento del paese entro il 2020. Formazione superiore: avviare 5 corsi magistrali e/o master su temi del Made in Italy in grado di attirare studenti italiani e da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% degli studenti deve essere straniero. Dottorati industriali: moltiplicare per 5 l’offerta di dottorati industriali puntando sulla ricerca applicata e attirando studenti da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% dei dottorandi deve essere straniero. Start up e innovazione: riorganizzare i servizi all’innovazione per promuovere 500 nuove start up in 5 anni. 50 aziende venete andranno in Borsa entro il 2020. Banda Ultralarga e innovazione: entro il 2020 almeno il 50% del territorio veneto (dando priorità alle aree produttive) sia coperto con un servizio di banda ultralarga ad almeno 100 Mbps, garantendo comunque a tutti i cittadini una connessione ad

almeno 30 Mbps (anche nelle aree marginali). Burocrazia e sviluppo: un piano di riorganizzazione della “macchina regionale” ed un piano per la riduzione dei Comuni: da 581 a 300 entro il 2020. Finanza, Credito e Sviluppo: complementarietà dei fondi comunitari nazionali e regionali per dare più credito alle imprese. Unica regia regionale e processo di radicale semplificazione burocratica. Obiettivo “Garanzie”, per finanziare di 2 miliardi di investimenti entro il 2020. Demografia e giovani: invertire la rotta e attirare giovani da tutto il mondo. Oggi il Veneto “perde” 7.000 persone l’anno: in 5 anni dobbiamo cambiare il segno da – a +. Un baricentro metropolitano per attirare nuove risorse: già nel 2015 la Giunta Regionale si doti di una delega specifica per promuovere uno spazio metropolitano del Veneto in grado di attirare risorse economiche e talenti da tutto il mondo

L’opinione

Cittadinanzattiva

LETTERA APERTA AI CANDIDATI

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ittadinanzattiva – tribunale per i diritti del malato, un movimento da anni impegnato in prima linea nella tutela dei cittadini, ha scritto una lettera aperta ai candidati alla presidenza della Regione Veneto. Il fine è quello di sottoporre alla loro attenzione alcune richieste frutto di dibattiti e confronto tra cittadini e associazioni veneti, a garanzia che nello svolgimento del mandato assegnato dagli elettori, siano soddisfatte. A firmarla Umberto Iazzetta (nella foto), presidente regionale di Cittadinanzattiva, a nome del Comitato Direttivo Regionale. Sulla sanità Cittadinanzattiva ha le idee chiare e dice: “Basta tagli”: già oggi molti cittadini rinunciano alle cure mediche per ragioni economiche e fare prevenzione è diventato un lusso per pochi. Senza attività preventiva aumentano ricoveri impropri e spesa sanitaria. Con la scusa di razionalizzare la spesa sono stati razionati i servizi e sono oramai in tanti a rinunciare alle cure dentistiche. Sottolinea come sia urgente alleggerire in modo consistente il peso dei ticket, perché la salute è bene primario e deve essere accessibile a tutti; invece curarsi è diventato un lusso per pochi. L’associazione chiede investimenti su prevenzione e implementazione delle cure primarie: in considerazione dei frequenti interventi di riduzione del Fondo Sanitario Nazionale si è determinato una sensibile limitazione dei diritti dei cittadini fino alla esclusione dalle cure primarie di circa il 24% della popolazione generale. Urgente anche aggredire sprechi, inefficienze e fenomeni corruttivi che incidono sensibilmente sulla spesa (applicazione del Decreto Legislativo 33/Aprile 2013): occorre riordinare la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e nei rapporti con i cittadini come antidoto alla corruzione, perché quest’ultima penalizza imprenditori onesti e cittadini tutti e il fenomeno nella nostra regione si sta estendendo a macchia d’olio. Importanti risorse potrebbero inoltre essere recuperate – secondo Cittadinanzattiva – intervenendo dal project financing, anche su contratti già in essere, perché è inconcepibile garantire ad imprenditori remunerazioni che non trovano giustificazione alcuna. I contratti già stipulati costano alle aziende fino a 80 milioni di euro per ogni anno di esercizio finanziario per i prossimi 20 anni. Cittadinanzattiva suggerisce anche di ridurre il numero delle ULSS a una per provincia come già ipotizzato da più parti, senza però alcuna riduzione di servizi alla salute dei cittadini e senza ulteriore tagli posti letto. Improcrastinabile, invece, investire nella medicina di urgenza/emergenza, mettendo i pronto soccorso in condizioni di sopperire alle attese estenuanti, creando corsie preferenziali per i soggetti più fragili, iniziando dai portatori di handicap, agli anziani, ai bambini e alle donne. Importante il coinvolgimento della associazioni di volontariato in ambito sociosanitario prevedendo la costituzione di comitati consultivi costituiti dai rappresentanti dei cittadini e delle aziende per la valutazione delle scelte politiche amministrative. Fondamentale pure il coinvolgimento dei medici di famiglia (MMG), del distretto, della continuità assistenziale e della medicina di gruppo, che devono essere in grado di dare risposta adeguata ai cittadini integrando i servizi in modo da evitare accessi impropri ai nostri pronto soccorso. Altre professioni sanitarie (anche infermieristiche) dovrebbero essere coinvolte in attività preventive in appositi presidi, utili ad indirizzare i cittadini in percorsi di cura organizzati e svolgere sia funzione “frangiflusso” che di primo intervento. Cittadinanzattiva esprime, poi, preoccupazione per il futuro della sanità e della sostenibilità del sistema: per garantire qualità, efficienza e universalità nell’erogazione dei servizi al cittadino chiede l’applicazione dei costi standard non solo in sanità, ma in tutti i comparti dell’amministrazione pubblica. Il movimento chiede anche una verifica sull’applicazione della legge 38/2010 per garantire accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore prevedendo strutture idonee (hospice) distribuite sul territorio Regionale e che le Aziende Sanitarie dispongano in cartella clinica la misurazione del dolore, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana. Infine, Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato chiede di fare la propria parte nell’interesse della collettività e a garanzia del benessere dei cittadini. L’azione politica deve essere indirizzata necessariamente al mantenimento di standard di qualità e ad evitare situazione di disagio e discriminazione tra chi può e chi non può; nella convinzione che in una società in cui abbia spazio e valore il ruolo dei cittadini è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole che per chi è forte.


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32 1 Cultura veneta Esposizione Internazionale Torna a Venezia l’appuntamento con i grandi artisti

Il the World’s Futures Inaugurata il 9 maggio la 56° Esposizione Internazionale d’Arte diretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta di Maria Pavan

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he cos’è diventata oggi la creazione artistica? Cos’è il contemporaneo nell’arte e quanto può emozionare e sorprendere davvero? A tutte queste domande una grande esposizione internazionale può dare alcune valide risposte. Alcune, però, non tutte. Certo in 120 anni – tanti sono quelli che ne conta la Biennale veneziana – i veri artisti non sono mancati a Venezia e non mancheranno neanche questa volta. Il tema del futuro del mondo, poi, è molto sentito dagli intellettuali ma anche dall’uomo qualunque e sarà interessante cogliere il genio artistico su un crinale delicato e fragile qual è in effetti l’orizzonte che attende tutti noi. “Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni - spiega il presidente Paolo Baratta da forti asimmetrie e da incertezze sulle prospettive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie, viviamo una sorta di ‘age of anxiety’. E la Biennale torna a osservare il rapporto tra l’arte e lo sviluppo della realtà umana, sociale, politica, nell’incalzare delle forze e dei fenomeni esterni. Si vuole quindi indagare in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano

le sensibilità, le energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i moti dell’animo (il loro inner song). La Biennale ha chiamato Okwui Enwezor - continua Baratta - anche per la sua particolare sensibilità a questi aspetti.” La biennale sarà sicuramente un’occasione da non perdere per aggiornarci sulla geografia e sui percorsi degli artisti

La Mostra sarà affiancata da 89 partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e in centro storico di oggi, materia questa che sarà oggetto di un progetto speciale: quello relativo ai curricula degli artisti operanti nel mondo. “Mentre il cardine di All the World’s Futures – spiega il curatore – rimane un corpus assai ampio di nuove opere commissionate specificamente agli artisti per la 56. Biennale Arte – una selezione senza precedenti di progetti qui esposti per la prima volta – l’Esposizione dedicherà

Antonia Arslan Il rumore delle perle di legno

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particolare attenzione anche a una rassegna di prospettive storiche realizzate da artisti viventi e non. Queste rassegne, organizzate in forma di piccole antologie, spaziano da una serie di neon testuali – realizzata da Bruce Nauman tra il 1972 e l’inizio degli anni ’80 – a un atlante della filmografia di Harun Farocki che comprende complessivamente 87 film. La Biennale Arte presenterà inoltre le opere di alcune figure magistrali, tra le quali ricordiamo il fotografo Walker Evans, con un set completo tratto dall’edizione originale di Let Us Now Praise Famous Men; il cineasta Sergej Ejzenstejn; l’artista multimediale Chris Marker; l’installation artist Isa Genzken; lo scultore-compositore Terry Adkins; l’autore-regista Alexander Kluge; l’installation artist Hans Haacke; l’artista concettuale Teresa Burga; il performance artist Fabio Mauri; lo scultore Melvin Edwards; la pittrice Marlene Dumas; l’artista-attivista Inji Efflatoun; il land artist Robert Smithson; la pittrice Emily Kngwereye; il regista Ousmane Sembène; lo scultore Ricardo Brey; l’artista concettuale Adrian Piper, e altri pittori come Tetsuya Ishida e Georg Baselitz”.

AUTORI VENETI

moziona e commuove l’ultimo romanzo della padovana Antonia Arslan “Il rumore delle perle di legno” edito dalla Rizzoli. La protagonista è l’autrice bambina e i suoi ricordi, una memoria intima, fortemente sensoriale che riemerge prepotente e chiede di essere raccontata. E infatti Antonia Arslan scrive: “I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente”. In questo nuovo romanzo l’autrice della “Masseria delle Allodole” riprende a raccontare la propria storia e la storia del suo popolo lì dove l’aveva interrotta dopo “La Strada di Smirne”. Il nuovo romanzo dell’autrice padovana esce proprio a cent’anni dal genocidio del popolo armeno. Un triste anniversario celebrato il 24 aprile scorso a ricordo di oltre un milione di uomini, donne, bambini trucidati e come “flauti di ossa che cantano inascoltati nel deserto - spiega Antonia Arslan - per decenni dimenticati in una sorta di spaventosa damnatio memoriae, che ancora oggi non ha trovato giustizia, poiché un secolo non è bastato alla Turchia nazionalista per riconoscere le proprie colpe”.

Mattia Signorini Le fragili attese

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atteo Signorini, autore rodigino, torna in libreria con un nuovo e intenso romanzo che, come annuncia il titolo, racconta quelle attese in cui, troppo spesso, la vita resta incagliata. Questa è la storia della Pensione Palomar, una vecchio stabile a due piani nel quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di Italo, il proprietario, che a quasi ottant’anni ha deciso di chiudere per sempre. Osserva passare gli ultimi giorni seduto dietro al bancone, mentre rilegge vecchie lettere d’amore scritte da una ragazza negli anni Cinquanta. È anche la storia dei suoi ultimi ospiti. Guido, un professore d’inglese che deve insegnare a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre che non vede da quando era piccolo; il generale in pensione Adolfo Trento, convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un’arpista con il polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si accompagna a uomini conosciuti per caso; e infine la domestica Emma, che ha fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi.


Sport 33

1 sport intera x piazza 1 La CXP a maggio spalanca le porte del Centro Sportivo Militare

Tutti di corsa al Centro Sportivo Militare Porta Portello con la sua storia e la sua “autorevolezza” ci ha accolti in questo grande spazio pedonale recentemente regalato alla città. Ha partecipato tantissima gente e sportivi di ogni età. Non sono mancate le associazioni e gli amici affezionati

I

l mese di Maggio ha visto la CXP impegnata in una serie di appuntamenti che hanno condotto gli atleti in giro per i vari quartieri cittadini. Interessante l’appuntamento a Salboro, sempre nel comune di Padova, dove gli sportivi sono stati ospiti per la prima volta del Centro Sportivo Militare, alle dipendenze del Comando delle Forze di Difesa Interregionale Nord comandato dal Generale di Corpo d’Armata Bruno Stano. E’ una struttura che si stende per circa 8 ettari e viene utilizzata dai Reparti delle Forze Armate per far allenare il

personale militare in servizio in quanto deve mantenere i livelli di operatività ma è frequentata anche dal personale delle Forze di Polizia, dei Corpi Armati dello Stato in servizio o in pensione e loro familiari. Dal 24 Maggio 2014 la struttura è frequentabile previa domanda di adesione anche da tutti coloro che sono già iscritti ad un’Associazione Sportiva affiliata al CONI. Il funzionamento in generale e il controllo dell’area rimane a cura del Comando Militare mentre la gestione degli impianti sportivi e l’organizzazione delle varie attività sono

affidate a Padova Nuoto che con la decennale esperienza nello sport ha saputo dare un forte impulso a tutte le attività e una incoraggiante accoglienza a tutti gli iscritti. In questo modo il CSM funziona a pieno ritmo soddisfando ampiamente i circa 5.000 frequentatori annui che utilizzano la struttura composta da campi da tennis scoperti e coperti, la piscina coperta, il minigolf, la palestra, il campo da basket e il grande prato erboso che completa la dotazione delle aree esterne; inoltre è in funzione una ottima struttura ricettiva con ristorante e pizzeria.

Foto di Davide Mezzalana del fotoclub Padova

PIACEVOLI NOVITÀ NON SOLO MIELE…

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a Corri X Padova riserva agli iscritti sempre qualche piacevole novità: sia per l’appuntamento al Portello che per la corsa al CSM la degustazione dei prodotti Rigoni Asiago è stata davvero un dolce e piacevole successo


34 1 Turismo SÌ, VIAGGIARE Lombardia

Il cuore verde della Franciacorta di Renato Malaman

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ei giorni del Vinitaly Gianluigi Vimercati era nella sua cantina, impegnato in una delle tante operazioni necessarie alla produzione delle sue bollicine. Del suo Franciacorta, spumante vanto della zona (111 aziende, 15 milioni di bottiglie) che come noto richiede anni di appassionato lavoro e di affinamento per raggiungere quell’eccellente risultato qualitativo che oggi consumatori, mercato e guide gli riconoscono. “Qui da noi” spiega “da sempre il vino lo vendiamo direttamente in cantina, soltanto in cantina. A clienti che ci conoscono da anni o che vengono in azienda a vedere come lo produciamo. E’ stata una scelta importante. Noi ci teniamo molto a questo contatto diretto, perchè vogliamo che il cliente capisca come nasce la qualità che mettiamo in bottiglia. Il vino lo vendiamo ancora a cartoni, non a bancali. E le 70.000 bottiglie che produciamo ogni anno talvolta non ci bastano per accontentare tutti. Ma vogliamo mantenere questa dimensione”. Gianluigi Vimercati Castellini, presidente di Agriturist Lombardia, è titolare con la sorella Francesca, dell’azienda agricola “Al Rocol”, nata nel 1860. Sorge a Ome, uno dei comuni storici della Franciacorta, situato poco lontano dalle rive del lago d’Iseo. “Al Rocol” è una delle tante facce dell’altra Franciacorta, quella meno appariscente ma più vera. Quella che privilegia la terra, che ama fare vedere dove e come nascono le bollicine di Franciacorta, oggi le più famose d’Italia. “Al Rocol” per favorire questo contatto diretto con chi apprezza i propri vini è diventato anche un agriturismo, dotato di 15 camere e vari appartamenti, arredati in stile rurale di impronta country con un tocco di gusto contemporaneo. L’azienda di Ome prende il nome da un vecchio roccolo, ovvero quella sorta di torre mimetizzata nel bosco dove un tempo si praticava la cattura degli uccelli con le reti. Altri tempi. Oggi l’azienda ha una forte vocazione ecologista, proponendosi anche come punto di partenza per escursioni naturalistiche, a piedi o in bicicletta grazie alle mountain bike messe a disposizione in loco. Ai più piccoli viene offerta la possibilità di vivere a contatto con numerosi animali attraverso la propria fattoria didattica. Vi si possono accarezzare gli asinelli, le caprette, i conigli, le papere. I bambini possono anche raccogliere le uova nel pollaio, osservare come si coltiva la verdura nell’orto, esplorare il frutteto e il vigneto, imparare a riconoscere alberi, erbe, fiori, frutti selvatici, funghi. Possono anche vedere come Daniela, la mamma di Gianluigi e Francesca, prepara con le uova la pasta fatta in casa. Quella che

La famiglia Vimercati Castellini storico produttore delle note bollicine ha valorizzato sul piano turistico la propria lunga esperienza in agricoltura Al Rocol oggi non è solo un affermato marchio di vini pregiati (solo in vendita diretta)

E’ anche agriturismo con ristorante tipico foresteria, fattoria didattica punto di partenza di escursioni nella natura in bicicletta o a piedi L’azienda organizza anche corsi di cucina di botanica e dedicati al vino e all’olio L’AGRITURISMO DELLA CANTINA AL ROCOL DI OME, IN PROVINCIA DI BRESCIA. A DESTRA IN ALTO I TITOLARI

GIANLUIGI E FRANCESCA VIMERCATI (LUI È PRESIDENTE DI AGRITURIST LOMBARDIA). LE ALTRE IMMAGINI DOCUMENTANO

L’ATTIVITÀ DELLA CANTINA E DELL’AGRITURISMO, ALCUNE DELLE QUALI SI SVOLGONO FRA I VIGNETI DA CUI

NASCE L’AFFERMATO

FRANCIACORTA DELL’AZIENDA

si serve nel ristorante dell’agriturismo (aperto nei fine settimana o su prenotazione), dove gli altri piatti forti della stessa Daniela e dello chef Fabio Orizio vengono preparati seguendo le ricette di nonna Luigia Castellini. Casonsèi (ravioli) ripieni di carne o insaporiti con il formaggio Bagoss (tipicità delle vicine Alpi Giudicarie), tagliatelle tirate a mano con i funghi, gnocchi di patate o zucca, brasato al vino rosso, crostate con le marmellate fatte in casa. Più altri piatti della tradizione bresciana e franciacortina. Una formula molto apprezzata per vivere appieno questa esperienza è l’agricampeggio, praticatabile grazie ad un’area che i Vimercati Castellini hanno attrezzato fra le vigne. Completano l’offerta i corsi. Da quelli di cucina a quelli di botanica, a quelli sull’olio e sul vino, con tanto di degustazioni.

La Benedetta, formaggi di cascina

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a qualità genera alleanze, crea rete. E’ un comune denominatore fra chi nel territorio condivide gli stessi valori. Al Rocol consigliano una visita alla Cascina La Benedetta, non solo per assaggiare i loro formaggi prodotti solo con il latte aziendale che proviene da mucche alimentate in modo naturale. Ma perchè nell’azienda di Rodengo Saiano, la cui sede è una grande cascina tipica lombarda con corte e portici, a due passi dal monastero olivetano, si può capire di più su una certa filosofia che sta alla base nella produzione di alimenti sani. Daniele e Gianpietro Guerrini, e la moglie di quest’ultimo Stefania (nella foto), credono nei formaggi a latte crudo e il piccolo spaccio aziendale è una vetrina di bontà genuine: dalla Provolina locale alla Dolcezza primo sale, dalla Casatella alla Cascina, dal Formaggio del Brolo all’ottimo Nostrano. La Cascina La Benedetta è anche fattoria didattica, accreditata dalla Regione Lombardia e, per questo motivo, la gestione dell’allevamento ha conseguito l’attestazione di “gestione conforme al benessere dell’animale”. E’ la prova che nella cascina gli animali sono trattati bene, con amore e con rispetto.

“Al Rocol” insomma è un piccolo mondo antico che punta ad un turismo rurale dallo spirito autentico, in sintonia con la natura. Seppur resta il vino il richiamo più forte. La produzione di vini di qualità rappresenta l’attività principale dell’azienda, ancora oggi seguita in prima persona da Giovanni, il papà di Gianluigi e Francesca. Vengono utilizzate uve proprie, nobili e tradizionali, coltivate su terrazzamenti in collina. Vi si ricavano pregiati Franciacorta oltre ai Curtefranca Bianco e Rosso, i due vini tipici della zona prima che questo angolo di Bresciano si candidasse a diventare la Champagne italiana. I 34 ettari di terreni di proprietà permettono anche di produrre olio extravergine di oliva, aceto, grappa di Chardonnay, marmellate, mieli naturali. Il vino simbolicamente più rappresentativo de Al Rocol è il Franciacorta

Dosaggio Zero Castellini, dagli aromi intensi e complessi. E’ dedicato alla fondatrice dell’azienda: nonna Luigia Vimercati Castellini, classe 1911. Imprenditrice morta a 101 anni che viene ricordata anche perchè, insieme alla contessa Maggi, è stata la prima donna bresciana a prendere la patente. La prese per aiutare la famiglia guidando da pioniera i camioncini adibiti al trasporto del vino. In questa terra, quando è il momento, tutti sanno rimboccarsi le maniche e sviluppare idee nuove. Se il Franciacorta è diventato quello che è diventato è proprio perchè in tanti a tempo dedito ci hanno creduto e in tanti ci hanno messo braccia e sudore, ma soprattutto testa. Perchè il Franciacorta è stato davvero un’idea vincente, per il territorio bresciano e per tutto l’affermato universo del Made in Italy.

Dalle torbiere al lago D’Iseo

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l Rocol si trova in una zona ricca di cose da vedere. Sorge a due passi dal lago d’Iseo con le sue spettacolari rive incorniciate dalle montagne e la particolarità di Montisola (nella foto), l’isola lacustre più grande d’Italia dove non è raro, passeggiando, vedere il pesce del lago esposto ad essiccare (una linea di traghetti collega ogni mezzora l’isola alla terraferma). Poco lontano sorge anche il Parco naturale delle Torbiere del Sebino, famoso per le sue antiche terre nere che conferiscono al paesaggio un fascino particolare. Imperdibile la visita al monastero medievale di San Pietro in Lamosa, alle antichissime incisioni rupestri di Capo di Ponte, Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. E poi la Val Camonica, la stessa Brescia, straordinaria città d’arte. E pure Bergamo è facilmente raggiungibile, la Città dei mille di Garibaldi un tempo fedele alla Serenissima. Per informazioni sul territorio e su pacchetti vacanza (anche di breve durata) basta rivolgersi alla Strada del Franciacorta: www.stradadelfranciacorta.it Il 13-14 giugno l’associazione organizza “Franciacortando” al motto di “Eat Local and Drink Franciacorta”. Una due giorni ricca di eventi. www.franciacortando.it


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La prevenzione nella gestione degli acquari

Responsabilità civile - penale

Innanzitutto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno mandato mail di consenso ai miei articoli pubblicati. Il mio modo semplice di parlare dei cani ed anche i miei metodi di insegnamento vertono soprattutto su esperienze vissute nelle famiglie con case da 50 metri quadri a mega ville con parco. Le problematiche di coesistenza non vertono mai sulle capacità economiche delle rispettive famiglie ma solo da rapporti inesistenti tra le parti e moltissimo dall’ignoranza di molti proprietari. Proprio stamattina parlavo con un postino che mi diceva di essere stato morso mentre introduceva la posta nella relativa cassetta. Chiunque legga adesso deve ricordarsi che esistono leggi ben definite che tutelano la proprietà Privata e quella Pubblica. 1° A nessun cane è permesso uscire con il muso e quindi con la bocca da una cancellata o da una ringhiera potendo mordere a qualsiasi titolo. E’ obbligatorio mettere una rete metallica di separazione. Non parliamo di razze pericolose ma di qualsiasi cane che sente violato il suo territorio. Il cane deve rimanere fisicamente all’interno della Proprietà privata. 2° E’ altrettanto obbligatorio segnalare a chi entra in una Proprietà privata, tramite apposito cartel-

www.lapiazzaweb.it/category/animali

lo posto all’entrata della casa, la presenza di un cane. Bisogna smetterla di ragionare dicendo “ il mio cane è piccolino,buono con tutti”. Il cane fa il cane, il proprietario deve fare il proprietario del cane e della sua casa, davanti alla collettività e alla Legge che lo ritiene sempre e comunque responsabile a livello civile e penale di ogni azione del suo animale. 3° In Italia, incredibilmente, non è ancora obbligatorio assicurare il proprio cane, anche se tale costo è assolutamente minimo ( all’anno euro 80/120 max ). Si sono verificati parecchi casi che un proprietario ha dovuto pagare di tasca propria decine di migliaia di euro di risarcimento fino a casi limite che si sono dovute svendere proprietà immobiliari per risarcire danni causati dal proprio cane. Tante persone continuano a pensare che certe cose succedono agli altri e non a se stessi. Ricordo che anche in semplice passeggiata può succedere che il proprio cane si liberi del guinzaglio e causi un incidente stradale. Ogni cane possiede il microchip e quindi il suo proprietario è immediatamente rintracciabile. Oggi, con questo articolo, voglio ricordare a tutti i proprietari di cani che devono anche saper convivere e rispettare le esigenze di tutte le persone che a vario titolo convivono nella nostra Società.

La gestione di un acquario si basa su regole semplici ma indispensabili per mantenere un buon livello di salute e di benessere dei pesci e delle piante da esso ospitate. Per raggiungere le condizioni ottimali è necessario tenere sotto controllo la qualità chimico fisica dell’acqua e rispettare con costanza le dovute procedure gestionali (ad es. somministrazione del cibo, controllo densità soggetti/vasca, pulizia periodica). L’obiettivo di quest’articolo non è quello di spiegare come prevenire le eventuali malattie, ma di ribadire un principio fondamentale: “prevenire è meglio che curare”. Con il concetto di prevenzione si intende l’applicazione di tutti quei comportamenti in grado di evitare o ridurre l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole. La conditio sine qua non di partenza è l’installazione e l’avvio di un acquario secondo le indicazioni di un esperto acquariofilo e successivamente procedere con l’introduzione sempre di soggetti in perfetto stato di salute. Purtroppo

diverse cause fanno si che i pesci ornamentali si ammalino, e le malattie possono essere prevenute con successo solo se, oltre a gestire con attenzione l’igiene dell’habitat, vengono rimossi quei fattori che scatenano situazioni di stress come valori chimici inadeguati, inquinanti presenti nell’acqua, alimentazione non adeguata o non calibrata. Qualora dovessero presentarsi delle patologie, confermate dal consulto di un esperto, sicuramente si verrà indirizzati alla terapia più efficace, ma non dovrà essere trascurato il concetto di prevenzione sopra citato perché la garanzia di un habitat sano sarà fondamentale per la guarigione. Recentemente l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha puntualizzato che l’Ittiopatologia è una scienza medica veterinaria e che il consulto di un medico veterinario, unica figura in Italia abilitata allo svolgimento di atti sanitari sugli animali acquatici, è indispensabile per la corretta gestione igienico sanitaria di un acquario.

Medico Veterinario Specialista in allevamento, igiene patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati

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ADOTTAMI

Centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery GONZALE Maschio di3/4mesetti, futura taglia media, di circa 20 kg da adulto. Carattere buono, socializzato con maschi e femmine. Gonzale ha al momento una forte carenza di calcio. Sicuramente sarà stato alimentato male. Cerchiamo per lui una nuova famiglia. LINDA Sono figlia di una labrador ed un vagabondo. Ho un anno, sono sterilizzata ed il mio carattere è perfetto. Sono brava, non abbaio e vado d’accordo con tutti. Come molti miei fratelli sono stata scelta in mezzo a tante foto da internet. Arrivata a destinazione i miei nuovi genitori non mi hanno voluta: non piacevo più. Per fortuna ho trovato chi provvisoriamente mi tiene altrimenti che fine avrei fatto?

BUMER Maschietto di 1 anno, circa 5 kg. Carattere buono e molto simpatico. Sicuramente è stato un cane di casa, molto legato alle persone. E’ bravo al guinzaglio. Per lui cerchiamo una famiglia amorevole, che possa dargli ciò che merita. Attualmente lo potete vedere dietro una rete di una gabbia.

BRICIOLA Femmina di circa 1 anno, taglia piccola, circa 7-8 kg. Femmina tranquilla e docile. Inizialmente un po’ spaventata, ma poi molto affettuosa. Arrivata all’A.p.a. con la speranza di una seconda possibilità. Briciola sicuramente viveva in famiglia.

DILAN Maschio giovane, di 1 o 2 anni, taglia grande, carattere mite e tranquillo. Sembra un incrocio pastore belga, dal manto tutto nero. D lui non sappiamo nulla, soltanto che la strada lo ha portato dritto all’Apa. Cerchiamo una nuova famiglia per questa meraviglia. VERITÀ Maschietto di 6 mesi, taglia mediocontenuta. Il tempo passa e per lui nessuna richiesta. Il brutto anatroccolo ormai è diventato un cigno. Ha ripreso le sembianze di una splendida creatura. Verità ha un carattere vivace, allegro e molto gioioso.

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233

BRUNO Maschio di 8 mesi, circa kg.10. Questa creatura è molto spaventata, ma fondamentalmente buona. Di lui non sappiamo nulla. Bruno cerca casa MATHILDE Femmina amstaff, di 2 anni, bellissima. Mathilde cerca una nuova casa. Caratterialmente è tranquilla: come tutti i molossi, di base, ha un buon carattere. Cerchiamo famiglia seria e responsabile del tipo di razza che sta adottando. No solo giardino. No catena. No box. Mathilde è molto equilibrata e come tale deve rimanere

Per partecipare a questa rubrica scrivete a: redazione@givemotions.it - Tel. 049 8704884 

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SICUREZZA SUL LAVORO

DIRITTO VENATORIO

Cosa si intende per esercizio dell’attività venatoria? AVV. PASCALE DE FALCO

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’esercizio venatorio è disciplinato dalla Legge 11 febbra- ziaria l’informativa ai sensi del codice di procedura penale. io 1992 n.157 e, nel caso della Regione Veneto, dalla Nel secondo gruppo rientrano le guardie volontarie delle Legge Regionale 9 dicembre 1993 n.50. La prima è una associazioni venatorie, agricole e di protezione ambientale; legge quadro, la seconda una legge di dettaglio. In base a non possono esercitare la caccia durante l’esercizio delle queste due normative il cacciatore che viene trovato in pos- loro funzioni. La qualifica di guardia volontaria può essere sesso di armi o arnesi atti alla caccia, in esercizio o in attitudi- concessa a cittadini in possesso di un attestato di idoneità ne di caccia, deve sempre esibire la licenza di caccia, il tesseri- rilasciato dalle Regioni, previo esame. Le guardie volontarie, no venatorio, la polizza di assicurazione e la selvaggina tutte che non esercitano funzioni di Polizia Giudiziaria, si limitano le volte che gli addetti alla vigilanza venatoria lo richiedano. a redigere, senza possibilità di alcun sequestro, verbali di Il personale addetto alla vigilanza venatoria viene suddiviso riferimento, specificando tutte le circostanze del fatto e le in due gruppi, secondo un criterio di competenza. Nel primo eventuali osservazioni del contravventore e lo trasmettono gruppo sono compresi gli agenti dipendenti dagli enti locali, all’Ente da cui dipendono ed all’Autorità competente. Acdelegati dalle Regioni. A questi agenti viene riconosciuta la canto a queste due categorie possono svolgere funzioni di qualifica di Agenti di Polizia giudiziaria e di agenti di pubblica vigilanza venatoria anche gli ufficiali, i sottufficiali, le guardie sicurezza; è loro vietato l’esercizio venatorio nell’ambito del del corpo forestale dello stato, le guardie dei parchi nazionali territorio in cui esercitano le funzioni. Possono redigere verbali e regionali, gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, le di contestazione delle violazioni e degli illeciti amministrativi guardie giurate comunali, forestali e campestri, le guardie e possono procedere al sequestro delle armi, della selvaggina giurate private, le guardie ecologiche e zoofile riconosciute e dei richiami di caccia con esclusione del cane e dei richia- dalle leggi regionali. mi vivi autorizzati. Qualora accertino fatti dai quali dipende Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT l’esistenza di un reato, devono trasmettere all’Autorità giudiAvvocato Pascale De Falco Avvocato penalista ed esperto in legislazione venatoria e delle armi I studio: Santa Maria di Sala (VE) – v. Cavin di Sala 55/D - II studio: Camponogara (VE) – v. Giacomo Matteotti 41/1 tel 0415760195 fax 041.5768342 - Mail: avv.pascaledefalco@studiolegaledefalco.com

DIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE

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Il responsabile dei servizi di prevenzione e protezione della sicurezza nel lavoro opportunita’ obblighi e vantaggi per gli imprenditori DOTT. FEDERICO VALENTINO CESARIN

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on il Decreto Legislativo 81/2008 TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro si impone al datore di lavoro l’obbligo di nominare l’RSPP ovvero: il responsabile della sicurezza sul lavoro preposto alla valutazione dei rischi connessi alla attività lavorativa. Per evitare il rischio di sanzioni,il datore di lavoro,dovrà nominare un RSPP esterno oppure, come specificato dalla normativa, frequentare un corso RSPP in prima persona e procedere agli aggiornamenti obbligatori periodici previsti per legge. Il Decreto 81 infatti, specifica che un RSPP deve ricevere, obbligatoriamente,un adeguata formazione relativamente alla disciplina della prevenzione dei rischi in generale e, in particolare, alle criticità relative alla sua situazione aziendale specifica. L’RSPP, svolgerà all’interno dell’azienda un ruolo principale di organizzazione e supporto tecnico volto alla valutazione dei rischi connessi alla attività professionale. Elaborare tutte le misure preventive volte alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori durante l’attività lavorativa. Programmare e promuovere costantemente degli interventi “informativi” e di formazione per sensibilizzare i dipendenti al tema della sicurezza sul lavoro. Individuare e valutare tutti i fattori di rischio connessi alla attività

professionale da inserire poi nel DVR “Documento di Valutazione dei Rischi”. Proporre soluzioni e misure di sicurezza volte alla eliminazione o alla diminuzione dei rischi. Il costo dell’incarico per nominare un RSPP esterno varia dalla tipologia di impresa, dal numero dei lavoratori dalla pericolosità delle fasi di lavoro indicativamente per una azienda come un Ufficio il Compenso è di circa 300 euro annue mentre la retribuzione invece per un Scuole Comuni, Condomini Cooperative o per Strutture Sanitarie o Industrie di produzione anche artigianali dove le tariffe sono più elevate essendo il grado di rischio potenziale più importante. Riassumendo i vantaggi per l’imprenditore sono molteplici da una de-responsabilizzazione parziale civile,amministrativa e penale delle sue responsabilità e obblighi sanzionati per legge ,avere una persona professionalmente preparata che gestisce le problematiche relative ai lavoratori capace di trovare la sintesi tra le diverse esigenze aziendali e trasformare quello che viene considerato a torto solo un costo in una opportunità di crescita aziendale creando un vantaggio competitivo sui concorrenti. Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT

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DIRITTO DEL TURISMO

Scatola nera: tra realtà e fantasia

Il danno da vacanza rovinata

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maggiori dello sconto applicato al momento della sottoscrizione della Polizza R.C.A. Sotto il profilo strettamente tecnico ai dispositivi comunemente già installati sui veicoli, sono state attribuite da disattenti divulgatori proprietà quasi divinatorie ed oracolistiche, prima fra tutte la capacità di verificare l’efficienza o l’idoneità lesiva degli urti, ovvero la capacità di verificare ex post. se gli urti che si sono concretizzati fra i veicoli coinvolti siano stati effettivamente così violenti da causare lesioni personali agli occupanti del veicolo dove è installata la scapola nera ed addirittura valutare la intensità dell’energia cinetica anche dell’altro mezzo coinvolto sprovvisto della scatola nera. Nulla è più lontano dal vero , posto che le apparecchiature elettroniche attualmente in uso misurano approssimativamente la forza applicata sui veicoli coinvolti mentre, allo stato, non sono in grado di misurare quanta forza lesiva possa essere stramessa agli occupanti. L’errore più comune che viene commesso sulla installazione dello strumento è la sua ubicazione. Chi lo installa sul parabrezza, chi sul cruscotto, chi lo tiene nella borsa, chi nel cassetto porta oggetti. La realtà invece è ben diversa per avere una valenza tecnico scientifica la scatola nera deve essere applicata nel centro di massa del veicolo e non in modo causale. Hai delle domande inerenti a questo argomento? Scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunistica Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - info.trevisan@libero.it

pprendiamo dalla stampa che in Italia risultano installate circa 3 milioni di scatole nere “black box” sui 35 milioni di veicoli in circolazione. Tale successo, formidabile in termini quantitativi è sconosciuto in altri paesi della Comunità Europea, è il risultato delle martellanti campagne pubblicitarie delle Compagnie di Assicurazione Italiane che tramite i mass media promettono sconti alla propria clientela qualora l’assicurato acconsenta l’installazione sul proprio veicolo il dispositivo elettronico. Gli sconti applicati dalle Compagnie risultano poco significativi e quindi l’obiettivo della Compagnia è senza dubbio centrato. Senza entrare nel merito delle delicate questioni contrattuali che regolano il “ triangolo amoroso” che così si costituisce fra assicurato, compagnia di assicurazione e società telematica che gestisce in autonomia lo strumento , corre l’obbligo di evidenziare che se le spese di installazione del dispositivo elettronico sono a carico della Compagnia di assicurazione, le spese di disinstallazione sono invece a carico dell’ assicurato e sono pari a . 85,00 + iva. Per esempio con il contratto con una importante e primaria compagnia di Assicurazione e Octo Telematics Italia Srl ( vedi sito internet ANIA delle Compagnie di Assicurazione e di Octo Telematics) le suddette spese sono

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AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN

’inizio della bella stagione è il periodo in cui mag- to del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente giormente si organizzano e prenotano le vacanze, trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”. periodo di piacere, riposo e divertimento. Capita Ovviamente, nel caso sia negato il risarcimento, sarà il però che, giunti a destinazione, si scopra che quanto Giudice a valutare se l’inconveniente patito sia rilevante era stato promesso e pubblicizzato dai tour operator o o piuttosto un fastidio di scarsa importanza. Sono stati dalle agenzie viaggi non corrisponde alla realtà. In questi ritenuti inadempimenti di non scarsa rilevanza, fonte di casi, chi ha acquistato un “pacchetto turistico”, come risarcimento il caso del ritardo del volo di partenza per una crociera o un viaggio “tutto compreso”, gode di una 8 ore (Tribunale di Milano 19/02/2010); il non aver particolare tutela perché il Codice del Turismo ( D.Lgs fornito informazioni sulla precaria situazione politica del 79/2011) stabilisce la responsabilità del tour operator paese ( Trib. Rimini28/12/2005) o la presenza di un e dell’intermediario rispetto a tutti i pregiudizi conse- cantiere rumoroso a fianco dell’albergo (tribunale di guenti la lesione del diritto del turista a godere del viag- Torino 6/6/2008) o ancora la presenza di topi nella gio organizzato, come occasione di piacere e di riposo. camera assegnata (Tribunale Parma 30/07/2010). Chi dovesse incappare in simili disavventure deve Il principio è che la vacanza deve svolgersi esattamente come previsto, ragion per cui ogni difformità rispetto a ricordare che è necessario inviare una raccomandata con quanto è anche solo implicitamente deducibile da catalo- ricevuta di ritorno al tour operator non oltre 10 giorni ghi, opuscoli, depliant e materiale informativo legittima lavorativi dal rientro a casa. Inoltre è bene documentare il turista al rimborso del prezzo, nonché al risarcimento con foto o filmati il disservizio subito, oltre che conservadel danno. L’articolo 47 del codice del Turismo stabilisce re i deplian o catalogo e il contratto sottoscritto. che se l’inadempimento o la inesatta esecuzione della Hai delle domande inerenti a questo argomento? prestazione oggetto del contratto “non sono di scarsa scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT importanza” il turista può anche chiedere un “risarcimenStudio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: info.@studiobegozzozandolin.it

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Una buona comunicazione è utile anche tra medico e paziente Astenopia: sintomi, diagnosi e cura Continua a pag. 41

Ritrova il piacere di sentire bene.

Come prevenire le “Patologie di Origine Posturale” Continua a pag. 42

a professione dello psicologo viene spesso identificata con azioni sulla persona, spesso di tipo terapeutico o altrimenti di sostegno e supporto. Questo ovviamente è vero, ma non va dimenticata la possibilità richiedere allo psicologo della formazione individuale o di gruppo per migliorare la propria quotidianità, le proprie relazioni, il proprio lavoro. Non sto parlando di studiare la psicologia, specialmente le sue componenti più teoriche, ma di apprendere quelle tecniche di ambito psicologico utilizzabili nella propria quotidianità. Pensiamo ad esempio alla capacità d’ascolto. Tutti noi ascoltiamo altre persone ogni giorno e cerchiamo, o crediamo, di ascoltarle, ma quanto in realtà riusciamo a capire? La formazione all’ascolto permette una maggiore comprensione, una migliore interpretazione, l’apertura di diversi canali di dialogo. Si tratta di migliorare una competenza che, essendo consolidata, viene data per scontata. E si tratta di un ambito prettamente psicologico: sono coinvolti processi cognitivi, sociali, interpretativi e valoriali. Lo stesso discorso può valere per la comunicazione: quanto spesso abbiamo la sensazione che i nostri messaggi non vengano adeguatamente compresi o non abbiano l’impatto che ci auguriamo? Quanto spesso vorremmo ampliare la nostra rete di contatti, essere capaci di modificare il nostro stile a seconda dei canali a nostra disposizione, di essere assertivi e autorevoli? Tutto questo e molto altro può essere realizzato con l’aiuto di un professionista della psicologia, che, in virtù dei propri studi e di un’abilitazione alla professione, può dare la garanzia della qualità della propria prestazione. Psicologia per formarsi e migliorare la vita quotidiana, dunque, per realizzare gli obiettivi e poterne immaginare di nuovi. D’altra parte, se le maggiori aziende del mondo si affidano a psicologi per la formazione dei loro più alti dirigenti, perché le persone – che pure hanno a disposizione professionisti con la stessa formazione – non possono fare lo stesso? *Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto

Le abilità mentali nell’invecchiamento: perdita o guadagno? Continua a pag. 42

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L’intervento FORMAZIONE CONTINUA: LE REGOLE

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di Dott. Bruno Noce*

l sistema ECM ( educazione medica continua ) è lo strumento obbligatorio per garantire la formazione continua dei professionisti operanti in campo sanitario, a prescindere dal fatto che la professione sia svolta in strutture private o pubbliche, finalizzato a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali del professionista, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata in favore dei cittadini. Il programma ECM prevede l’attribuzione di un numero di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie. La commissione nazionale ECM ha ritenuto opportuno prevedere una progressione nel numero di crediti acquisibili annualmente fino ad arrivare ad oggi con 150 crediti, con un minimo di 25 ed un massimo di 75, da conseguire nel triennio 2014-2016 prevedendo la possibilità di riportare dal triennio precedente fino a 45 crediti. Pertanto in tale triennio possono essere portati 45 crediti del triennio precedente solo se essi sono in eccedenza rispetto alla quota necessaria. L’obbligo di conseguire i crediti formativi ai fini ECM stabilito dalla normativa elaborata dalla Commissione Nazionale ECM, è stato recepito nei codici cronologici di diverse professioni sanitarie ed in particolare l’attuale codice di deontologia medica all’art. 19 testualmente recita: “ il medico ha l’obbligo di mantenersi aggiornato in materia tecnico-scientifica, etico-deontologica e gestionale organizzativa, onde garantire lo sviluppo continuo delle sue conoscenze e competenze in ragione dell’evoluzione dei progressi della scienza e di confrontare la sua pratica professionale con i mutamenti dell’organizzazione sanitaria e della domanda di salute dei cittadini”. Tuttavia fino ad ora era mancata una previsione esplicita in merito alla sanzionabilità di coloro i quali non curavano il proprio aggiornamento professionale e mancava una norma che rendesse obbligatoria la comunicazione agli Ordini dei crediti conseguiti. Questa lacuna normativa è stata colmata dal Decreto Legge 13 Agosto 2011 che prevede: “l’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali …omissis….La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione “. Elemento imprescindibile di tale sistema è il Consorzio che gestisce l’anagrafe dei crediti formativi delle professioni sanitarie ( CO. GE. A.P.S. ) che si occupa della raccolta di tutti i dati inerenti i crediti formativi conseguiti da tutti i professionisti operanti in ambito sanitario. Per poter conseguire i crediti formativi previsti da un determinato evento, il discente ha l’obbligo di frequentare il 100% delle ore dell’evento e di superare il 75% delle domande del questionario di apprendimento che deve essere consegnato obbligatoriamente alla fine dei lavori scientifici. Ruolo primario degli Ordini in base al modello così delineato, è quello di certificare i crediti conseguiti dagli iscritti nell’arco del triennio in base alle risultanze delle banche dati detenute dal CO.GE.A.P.S. e di sanzionare gli iscritti che in base a tali risultanze non abbiano soddisfatto il fabbisogno formativo previsto. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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L’intervento

LA CODA DEL GATTO ... L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE di Francesco Noce*

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hi ha letto “Alice nel paese delle meraviglie” il libro di Carrol Lewis che ha accompagnato l’infanzia, e non solo, di molte generazioni, si ricorderà certamente di quando Alice chiedeva allo stregatto di muovere la coda per un verso o per un altro in modo tale da rispondere con un sì o con un no per “intendersi a meraviglia”. E’ quello che nel gergo della scienza della comunicazione viene definita come una comunicazione binaria che è comunque indicativa,nella sua semplicità, della instaurazione di un rapporto comunicativo. Nelle cause intentate contro i medici le rilevazioni delle compagnie assicurative,che sempre più rifuggono dal mercato sanitario, evidenziano problematiche preponderanti riferibili a dinamiche comunicative e a questioni organizzative, mentre la mal pratica medica occupa un ruolo decisamente minoritario. Al di là di una cosidetta sindrome da risarcimento, che colpisce in modo particolare in periodi di crisi economica, i conflitti in ambito sanitario derivano per lo più da una insufficiente ed inadeguata comunicazione instauratasi nel rapporto fra medico e paziente. Un rapporto del tutto peculiare in cui il medico diagnostica la malattia ma deve curare il malato e ciascun malato ha un suo vissuto,una sua storia, (che è individuale e non è mai uguale ad un’ altra storia) una sua peculiare sensibilità,un suo modo di affrontare i problemi,anche i più delicati,ha un suo credo,una sua cultura,una sofferenza diversa da ogni altro. Solo nella dimensione culturale e spirituale di uno stretto rapporto possono trovare dimensione aspetti che fanno parte del mondo della bioetica e che non sono socializzabili perché strettamente legati alla vita della persona. Il rapporto medico-paziente è molto cambiato da quello autoritario di un tempo,in cui non veniva non solo messa in discussione la parola del medico, ma neanche si osava richiedere spiegazioni di quello che il medico diceva o prescriveva. Nell’immaginario collettivo viene ricordata con nostalgia la vecchia figura del Medico Condotto,un Medico con pochi mezzi tecnologici e con uno scarso armamentario terapeutico,ricco della suo sapere limitato nel tempo e della sua enorme esperienza, che era sempre disponibile,che qualche volta guariva,ma ascoltava e consolava sempre. Oggi il paziente è una persona molto più istruita,informata e preparata e, giustamente vuol esser partecipe delle decisioni che riguardano la sua salute; talvolta anche in modo conflittuale contestando una diagnosi perché ha letto su Internet... o l’amico gli ha detto... e magari contrattando con il medico esami diagnostici e terapie senza avere una preparazione adeguata per decodificare in modo scientifico e razionale le informazioni ricevute; a volte più alla ricerca di una normalizzazione di parametri ematochimici ed al consumo di alta tecnologia, magari di grande fascino (RM,TAC etc.), come se queste risolvessero i suoi problemi, che non attento al suo reale stato di salute. Il progresso scientifico offre oggi un ventaglio assai ampio di scelte diagnostiche e terapeutiche ed è un dovere deontologico del medico rispettare le scelte del paziente, una volta sicuri che questi abbia ben compreso i rischi, i benefici e le conseguenze del suo scegliere. La comunicazione si rivela quindi un momento di rilevanza assoluta e, non basta limitarsi alla semplice informazione. Informare infatti vuol dire mettere a conoscenza qualcuno di qualcosa che ignora,ma comunicare, dal latino communis agere significa “mettere in comune” e quindi condividere. La comunicazione, ed è una lacuna, non è materia di insegnamento negli studi della facoltà di Medicina, sebbene esistano tecniche di comunicazione e una scienza della comunicazione. Questa è per lo più lasciata al buon senso,alle capacità e alla sensibilità del medico. Come esiste una appropiatezza in medicina, che significa fare la cosa giusta alla persona giusta,nel momento giusto,e nel luogo giusto, parimenti non può non esistere una appropiatezza nella comunicazione che sta nel comunicare la cosa giusta alla persona giusta nel momento giusto e nel modo giusto. Ma, esiste un modello univoco per la comunicazione? La risposta non può che essere negativa. Coesistono però tecniche di comunicazione adattabili in base alla conoscenza dell’interlocutore e dell’ esperienza individuale. Saper comunicare dipende dalla sorgente (empatia); come comunicare dipende dall’ interlocutore e dalla conoscenza della sua storia; cosa comunicare riguarda la completezza della comunicazione. Per il medico gestire la comunicazione sta nel saper comunicare una malattia acuta o cronica o una malattia a prognosi infausta;saper comunicare le scelte diagnostiche e terapeutiche, ma anche saper comunicare salute nelle sue forme preventive primarie e secondarie e negli stili di vita. Certo che, affinchè la comunicazione sia corretta ed efficace, è necessario che la sorgente e il ricevente siano sulla stessa lunghezza d’onda, altrimenti il messaggio rischia di viaggiare su binari paralleli che non si incontreranno mai e non potrà mai arrivare a destinazione per esser compreso e messo in comune. La complessità della società e di conseguenza la complessità del mondo della sanità, congiuntamente al progresso scientifico ed alle opzioni diagnostiche e terapeutiche, rende la comunicazione oggi ancor più un cardine fondamentale nella relazione medico-paziente per il raggiungimento di quell’ alleanza terapeutica indispensabile per combattere insieme, medico e malato, le malattie. Dalla comunicazione binaria ad oggi ne è passato del tempo, ma è innegabile che la coda del gatto ci ha fatto fare importanti passi in avanti. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Astenopia: sintomi, diagnosi e cura Come prevenire le “Patologie di Origine Posturale” Le persone che lavorano con i videoterminali sono i soggetti più a rischio

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er astenopia in campo medico, si intende una condizione di debolezza anomala degli occhi, un disturbo visivo dovuto spesso all’eccessivo sforzo della vista. Tale disturbo è frequente nei ragazzi ed è statisticamente associato con miopia. I lavoratori più a rischio sono gli operatori addetti ai videoterminali che utilizzano tali apparecchiature per più di 20 ore a settimana, ma ancora più a rischio i soggetti che iniziano tale attività in età giovanile, tra i sintomi e i segni clinici ritroviamo: cefalea, La cefalea di tipo tensivo è la più frequente (90%) tra le cefalee. È caratterizzata da dolore di qualità gravativo - costrittiva al capo, soventemente associato all’aumento del tono dei muscoli del capo e/o della nuca. L’attuale denominazione, cefalea di tipo tensivo (acronimo italiano CT o inglese TTH tension-type headache), sostituisce le precedenti cefalea essenziale, cefalea idiopatica, cefalea muscolo-tensiva, cefalea tensiva, cefalea da stress, cefalea psicogena, cefalea psicomiogena. Il termine tensivo deriva da osservazioni ormai superate che facevano risalire il dolore alla contrazione dei muscoli del capo o del collo. Attualmente si ritiene che la cefalea di tipo tensivo non abbia un’unica causa definita. Offuscamento della vista, nausea, perdita del senso di equilibrio, occhio secco L’occhio secco è una patologia oculare che consiste in una riduzione quantitativa e/o in un’alterazione qualitativa del film lacrimale, che principalmente ha una funzione umettante della superficie oculare. Tale patologia può essere dannosa perché può provocare lesioni alle strutture esterne dell’occhio: il film lacrimale tende a ‘frammentarsi’, con conseguente esposizione alla disidratazione dell’epitelio corneale anteriore e della congiuntiva

Ottico Optometrista Barbara Micaglio palpebrale, tale debolezza viene causata da un’anomalia muscolare a livello oculare o ciliare. Ai primi segni bisognerebbe staccare la visuale dai videoterminali o da qualunque attività che si stava compiendo al momento e riposarsi per qualche decina di minuti. Lenti di riposo possono dare sollievo. Si consiglia il Fe.l.s. test per una duplice valenza: contattologia ed oftalmica. Esso serve in contattologia per la valutazione del film lacrimale e la conseguente scelta del materiale di lenti a contatto più idoneo e successivamente la relativa tipologia di manutenzione e di sostituto lacrimale da utilizzare. Si rende così possibile un’applicazione confortevole di lenti a contatto per tutti. In oftalmologia si può notare alterazioni dello strato mucoso, acquoso o lipidico ed addivenire ad una loro idonea correzione.. la stabilizzazione del film lacrimale facilita la visione confortevole eliminando tutti quei fastidi dovuti alle dislacrimie.

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l sistema tonico posturale è molto complesso, in esso sono coinvolte diverse strutture del Sistema Nervoso che ricevono informazioni dall’occhio, orecchio interno, piedi e cute (chiamati recettori periferici). Questi recettori vengono utilizzati per sentire la posizione del corpo nello spazio e per impostare relazioni col mondo esterno. Col tempo possono insorgere, per vari fattori, interferenze sul sistema tonico posturale il quale cercherà a sua volta di compensare (rotazioni del bacino, spalla più alta, testa inclinata, vizi di appoggio plantare) fino a quando non sarà più possibile produrre ìaggiustamenti. Si manifestano così le prime avvisaglie di patologie quali: cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie, nevralgie, malocclusione dentale e scompenso delle forze masticatorie, cefalee, algie articolari e muscolari che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e, di conseguenza, la nostra Psiche. Fondamentale, quindi, è agire tempestivamente, in collaborazione con altri professionisti come: odontoiatri, fisioterapisti, podologi, oculisti, vestibologi, ecco per ottenere una riprogrammazione del sistma tonico posturale. In Posturologia bisogna quindi avere una visione olistica per poter risalire a quei fattori causativi di una patologia, che riguardano le varie branche della medicina come: oculistica, neurologia, odontoiatria, fisiatria, otorinolaringoiatria. Con questa collaborazione si giunge ad una valutazione completa dello stato del paziente consigliando cosÏ il giusto trattamento. Tuttavia mettendo in pratica i consigli di seguito riportati, si riduce al minimo líinsorgere dei problemi di origine posturale: Praticare sempre attività motoria ed evitare assolutamente líeccesso ponderale. Quando si trasportano pesi (tipo buste della spesa, borse o valige) durante il sollevamento di un peso si consiglia, oltre alle braccia e schiena, l’utilizzo delle gambe partendo dalla posizione accovacciata. In posizione seduta bisogna auto-sostenersi evitando di poggiare eccessivamente la schiena e le spalle allo schienale, in quanto

si tende a scivolare in avanti col bacino atteggiando la schiena in modo scorretto; anche accavallare le gambe andrebbe evitato. Il sedile dell’auto deve essere sistemato in modo che la schiena è diritta, come quando si è seduti su una sedia, con gli arti superiori ed inferiori semiflessi; per chi è costretto a lunghi viaggi, è opportuno fare soste ogni due ore passeggiando per una decina di minuti. Il portafogli non deve essere tenuto nella tasca posteriore dei pantaloni, poichè agisce come un rialzo provocando una rotazione del bacino; inoltre la pressione sul gluteo potrebbe comprimere il nervo sciatico. Il piano da lavoro sia da seduti sia in piedi deve essere tale da consentire lo svolgimento di un lavoro con la schiena diritta, quindi nè troppo basso (da doversi inclinare in avanti), nè troppo alto (da dover sostenere sforzi inutili). Il letto deve essere nè troppo morbido, nè troppo duro; pertanto i materassi meglio se in memory con trattamento antiacaro e senza molle e reti in legno, per evitare interferenze con l’attività bioelettroma-gnetica. Da evitare durante il sonno anche anelli, bracciali, collane, orologi, ecco poichè per effetto di micro-galvanismo si innescano vere e proprie correnti elettriche tra i vari metalli, che interferiscono con l’attività bioelettrica e ne compromettono la funzione (insonnia, contratture muscolari, ecc...). Le scarpe devono avere una suola morbida, tale da potersi adattare al movimento del piede e per poter aderire correttamente alla superficie su cui poggiano; le scarpine dei bambini devono avere il plantare completamente piatto poichè qualsiasi soletta a ìstampo o anatomica creerà una cecità sensoriale alla pianta del piede compromettendo il corretto sviluppo dell’arco plantare. Dott. Roberto Iacolare Dormiflex - via del Commercio,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954 - Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera (Ve) tel 041922692 - www.dormiflex.it

Un innovativo approccio alla Biostimolazione Un trattamento ambulatoriale che svolge la duplice azione di biostimolazione cutanea e sostegno dei tessuti grazie ad un sistema geniale e semplice. Utilizzando la proprietà del filo di PDO (Polidioxanone), un medical device già utilizzato nella chirurgia cardiovascolare, si ottiene un effetto di stimolazione della proliferazione di collagene e, contemporaneamente, si crea un sostegno al tessuto che consente un effetto “liftante”. L’efficacia del trattamento è chiaramente visibile 2-3 settimane dopo l’impianto, momento in cui verificare ed eventualente correggere altre zone con l’impianto di nuovi fili oppure con trattamenti sinergici (filler, Torrina Botulinica, trattamenti strumentali).

Durante questo periodo il device mette in atto la propria azione, determinando un risultato gradevole, assolutamente naturale e progressivo. Saranno riscontrabili, giorno dopo giorno, i miglioramenti “sulla propria pelle” sotto il profilo della tonicità e della compattezza. Il tempo medio di riassorbimento del filo è di circa 6 mesi, mentre i risultati perdureranno in quanto l’effetto non è legato unicamente all’effetto di sostegno del filo, bensì alla stimolazione endogena che i filo stesso va a creare. L’utilizzo sinergico di Balance Lift contribuisce a garantire una maggior durata dei trattamenti di medicina estetica quali filler e tossina botulinica.

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Le abilità mentali nell’invecchiamento: perdita o guadagno?

La valutazione neuropsicologica ci aiuta a comprendere cosa fare se qualcosa non funziona più come prima

L

’età anziana è considerata una tappa della vita durante la quale è naturale abbandonare alcune attività ed interessi coltivati fino a quel momento. In particolare, con l’arrivo del pensionamento si ha un cambiamento radicale delle abitudini e dello stile di vita che possono portare alla necessità di ridefinire il proprio ruolo in famiglia e nella società. È proprio in questo momento che alcune persone possono sperimentare una sensazione di vuoto ed inutilità e iniziano a fare i conti con la possibilità di perdere alcune capacità mentali e fisiche. Attenzione però: non tutte le abilità risentono dell’età, anzi, alcune rimangono stabili, altre continuano a svilupparsi. In quest’ottica, è importante non sottovalutare la sensazione di “non funzionare più come una volta”. Come fare e a chi rivolgersi nel caso in cui ci sia il sospetto che qualcosa non stia andando come dovrebbe? È opportuno rivolgersi al proprio medico curante e sottoporsi ad una valutazione neuropsicologica. In che cosa consiste tale valutazione? Si tratta di un approfondimento diagnostico che ha l’obiettivo di rilevare il funzionamento di tutti i domini cognitivi fondamentali quali memoria, attenzione e concentrazione, linguaggio, orientamento, ragionamento ed altre abilità specifiche. Questo approfondimento consiste nel sottoporsi ad una serie di compiti cognitivi (test psicometrici). L’esame si completa attraverso il colloquio clinico e la somministrazione di questionari specifici per la

Nuove metodiche per una bellezza senza età! Quando la Medicina Estetica fa …. i miracoli!

Dott.ssa Ilaria Tognon e dott.ssa Maria Valeria Pes valutazione delle abilità funzionali, cioè dell’autonomia nella vita quotidiana. Non ci sono effetti collaterali, chiunque può sottoporsi a questo esame non invasivo, anche persone che non hanno una patologia conclamata, ma che, in un’ottica di prevenzione, desiderano monitorare il proprio funzionamento cognitivo. È particolarmente indicato per chi ha familiarità con patologie degenerative. Inoltre, se dovessero emergere alcune anomalie, la valutazione neuropsicologica è il punto di partenza per intraprendere un percorso riabilitativo che ha l’obiettivo di promuovere il potenziamento delle abilità cognitive deficitarie e individuare i punti di forza per far fronte ai limiti.

Dott.ssa Ilaria Tognon - Psicologa Dott.ssa Maria Valeria Pes - Psicologa Tel. 347 5150001 ambulatorioneuropsicologia@gmail.com Padova e provincia

Dr. Predebon quali sono, secondo Lei, tra le novità in Medicina Estetica i trattamenti che danno maggiori risultati? “Non ho dubbi: 1) la lipoemulsione sottocutanea L.E.S.C. per le adiposità’ localizzate, 2) i fili di sospensione (tipo silhouette), 3) i fattori di crescita piastrinici P.R.P. per la caduta dei capelli e per la biorivitalizzazione”. L.E.S.C. ovvero lipoemulsione sottocutanea “E’ una nuova tecnica mini invasiva (viene effettuata in ambulatorio, in anestesia locale, totalmente sicura ed indolore. Al termine della seduta la paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane) per il trattamento delle adiposità localizzate: e’ indicata a livello addominale “pancetta, ai fianchi “manigliette dell’amore”, alle cosce interne ed esterne “coulotte de cheval”, interno ginocchia..ecc.! E’ un trattamento estremamente gradito per la sua innocuità, facilità, sicurezza di esecuzione ed efficacia”. Fili di sospensione (silhouette) “SILHOUETTE SOFT è un’innovazione tecnologica che offre alle donne quello che nessun altro trattamento ha mai offerto in un modo così semplice: un viso ridefinito, volume ripristinato e rughe ridotte grazie ad un trattamento di 30 minuti in ambulatorio, con un risultato che può durare fino a 18 mesi! SILHOUETTE SOFT® è un trattamento unico

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che raggiunge due azioni combinate: 1) un primo effetto lifting immediato; 2) un graduale effetto rigenerante naturale, consentendo di recuperare la forma originaria del viso. Ed infine: cosa vuol dire P.R.P e cosa sono i fattori di crescita piastrinici? quali sono le loro indicazioni in Medicina Estetica? “Il P.R.P. (Platelet Rich Plasma) è un concentrato di plasma autologo che contiene una quantità di piastrine 3-6 volte superiore a quella del sangue in circolo. Il P.R.P., ricco di fattori di crescita, viene utilizzato per stimolare la ricrescita dei capelli in pazienti affetti da alopecia (in particolare da alopecia androgenetica). Non solo: l’introduzione dei fattori di crescita ha rappresentato una grande novità grazie all’effetto biostimolante autologo e all’effetto rivitalizzante e anti aging (eccellenti risultati sulla cute del collo, ad esempio)”. Dr. Predebon non nego che Lei abbia suscitato a questo punto grande curiosità. Ed allora il prossimo mese parleremo di... ? “L.E.S.C. lipoemulsione sottocutanea” Dr. Enzo Predebon Master Medicina Estetica Poliambulatorio S. Martino Via Carrarese 66 - Piove di Sacco (Pd) Tel. 049 9703406

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Il dott. Mauro Volpato

L

e patologie ano-rettali costituiscono circa il 50% degli accessi per visita sopecialistaica chirurgiche, rappresentando un serio problema sociale lavorativo. 7 persone su 10 hanno almeno una volta nella vita sofferto di crisi emorroidarie e/o patologie associate (ragadi, fistole, ascessi, condilomi, prurito, stitichezza, diarree, colon irritabile, sequele post partum, ecc. ecc.). Il principale sintomo è il sanguinamento soprattutto dopo la defecazione accompagnato da dolori più o meno insistenti. In tale campo il dottor Mauro Volpato, chirurgo ospedaliero da oltre 35 anni, può vantare un’esperienza ultraventennale nella diagnosi e cura delle suddette malattie. “L’interessante - afferma il dr.Volpato - è che oggi la maggior parte di queste patologie si possono, oltre ad una terapia

medica e locale, eventualmente trattare chirurgicamente addirittura in ambulatorio o in regime di day surgery in anestesia locale; evitando lungaggini cliniche e fastidiosi ricoveri ospedalieri. Di importanza fondamentale è non trascurare il sintomo per pigrizia o pudore; quello che oggi può essere facilmente guarito un domani potrebbe comportare una problematica più pesante da affrontare”. Lo screening, soprattutto della popolazione in età lavorativa, diventa quindi un’arma essenziale per una vita più serena. Dott. Mauro Volpato - Proctologo Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd) www.unixpoliambulatorio.it Tel. 049 9708688



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Flavio Tosi si candida Governatore e spariglia il gioco Il Gioco del Mese: SUDOKU

Il Puzzle

I numeri mancanti devono comparire una sola volta in ciascun box da 9 caselle, riga e colonna.

BUON CARAIBI DOMINO Il sindaco di Verona scende in campo DUCHESSAe la partita delle prossime regionali ESORDIO cambia davvero volto. Niente alleanze ESPIAZIONE scomode, però, vuole andare solo FILM - GIOVANE di Maria Pavan INGLESE INTERESSE uomo libero per candidarmi a governatore della Regione a Lega dal volto pulito, come veniva definita la parKEIRA - KING Veneto”. te del partito che non ha mai smesso di guardare a LAST - LOVE “Liberalismo, popolarismo e federalismo” sono Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia, NIGHT - ORGOGLIO oggi le tre stelle polari del movimento di Flavio Tosi che ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo OSCAR le usa per spiegare che cosa significa essere moderati Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento PREGIUDIZIO e non demagogici: “Sono un moderato – ha sottolinecapeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a PROFUMO - PURE RISULTATI - SETA ato – perché ho rispetto per le persone e la verità. È palazzo Ferro Fini. STAR - STEVE demagogico l’atteggiamento di Tsipras in Grecia che in Ora occorrerà capire se gli elettori che cinque anni fa STIMOLO campagna elettorale sosteneva l’uscita dall’euro e poi, hanno regalato a Luca Zaia una eccellente vittoria sono THE HOLE dopo essere stato eletto, si è arreso all’evidenza e ha disponibili a cambiare e a votare Tosi, ormai ex leghista. La serratura ammesso che al massimo avrebbe potuto rinegoziare I sondaggi, a più di due mesi dalle elezioni, contano Quale serratura si adatta Chiave (6,9) - Protagonista nel film condizioni meno vincolanti dei trattati europei. Bisogna relativamente. E difatti Tosi ha presto fatto spallucce di correttamente alla chiave? …................................................ essere seri e concreti. Lo stesso vale per la flat tax: noi fronte a quelli sfoderati da Salvini dopo il consiglio fe.................................................... non siamo l’India o la Croazia. Come si fa ad abbassare derale della Lega che vedevano il partito in vantaggio di le tasse se prima non si taglia la spesa pubblica?”. otto punti sul Pd anche con Tosi in campo. Flavio Tosi .................................................... Luca Zaia E indirettamente le manda a dire proprio a Salvini “Tosi candidato? – ha sbottato Salvini – Auguri, Cruci-filetti Il capo… • Non stare giro in campo Certo laindiscesa di Flavio Tosi è piaciuta che propone di portare la tassazione unica al 15 per destra, Mario perché in democrazia scelgono gli elettori e in Veneto ce anche a una parte del nuovo centro “Basta con le promesse marinaio”, affonda non ho dubbi che sceglieranno Zaia”. “In Veneto – ha Sacconi, infatti, si dice convinto che senza far nulla. La gente pen- molto ai suoi sostenitori presenti cento.ORIZZONTALI: 1 daForuncolo - 6 ilIl di Verona da candidato governatore Veneto. in Fiera a Verona il giorno dell’an- sindaco detto ancora – l’alleanza la facciamo con i veneti e Luca sia possibile costruire “una coali- serà Tosi: “Eccomi cantante Reed - 7 Ultime del del dado -8 che sei tu il capo. da uomo libero Intanto il governatore uscente Luca Zaia, con nuncio. Zaia ha un progetto per altri cinque anni”, ma qualche zione vincente tra liberalpopolari e • qui Corona... inglese 10 Un punto carSe non capite chiedete al per capo. candidarmi in bocca, ha potutoItaliano che augurare all’ex E’ piaciuto cogliere le sue l’amaro alleanza cercherà di stringerla perché il “popolo” di Tosi autonomisti” che riesca a mettere vostro dinale - 11non Esercito - 13 Gran Come sempre ci di partito un inOttenuto, bocca al lupo, sottolineando incertezze e la sua commozione compagno piace molto destra veneto l’estrema destra po- a governatore quantità - 14 guadagnato A soprattutto B ad un certo C centro D E in minoranza F G penserà lui a chiedere a qual“seSistemi qualcunodi si perde per ad strada è affar suo,che mal digeriva il linguaggio populista di certa Lega. pulista”. Certo anche Forza Italia della Regione Veneto” mentre ricordava il passato nel però che - 17 ricerca ultrasuoni non ho mai diviso tosiani e non tosiani movimento e annunciava la sua non mio. Tra loro Antonio De Poli che SU… considera la candidatura giocherà la sua partita ma le alle- cun altro. 19 Io Avvolge il filo datracucire. RIDIAMOCI mandato così e a giudicare dalle liste saremo più di prima. Non sono probabilmente • sa-Houscita. di Tosi “un’opportunità che può mettere insieme chi anze non si decideranno in Veneto,L’amore… liziotto e pensavo che me la Le ultime parole famose… tante lettere d’amore alla mia preoccupato”. 1 Assomiglia al cervo - 2 E’ l’hanno acclamato con calore vero quando ha affattoVERTICALI: concepisce la politica del fare contro il linguaggio del ranno decise ad Arcore e, soprattutto, con uno sguardo volesse indietro!!!” • Il rock’n’roll morirà entro fidanzata… che pronunciato si è innamoraDetto anche Italico - 3 Sport d’acqua nazionale. le fatidiche parole: “E allora eccomi qui da populismo”. La candidatura del sindaco di Verona pia- ridare giugno. (Variety, 1954) • Il marito alla propria moglie ta del postino. - 4 Congiunzione - 5 Nome femmi• In futuro un computer potrà “Amore, ti ricordi come sta- • Ieri notte una ragazza ha nile - 9 Il lontano Far - 12 Agenzia di Se ne riparla nella prossima legislatura stampa russa - 15 Il primo - 16 Ades10 anni fa?” Lei: bussato per ore alla mia porta forse pesare non meno di 1,5 vamo bene NEWS STOP CEMENTIFICAZIONE: LA NUOVA LEGGE ASPETTERÀ so - 18 Pacino, attore americano. tonnellate. (Usa Popular Me- “Ma amore, 10 anni fa non ma io non l’ho lasciata uscire! ci conoscevamo nemmeno!” Fra moglie e marito… chanics, 1949) è stata messa a fuoco l’esigenza di abbandonare l contenimento del consumo del suolo è un taglieranno il traguardo •dell’approvazione Mariti premurosi… • Il po- “APPUNTO!!!!” Lui e lei sonoinaquesta letto lagione prima in ritardo per l’immondizia?” • “Papà cos’è un santo?” “Chi legislatura. “Le abbiamo esaminate attentamente, la “logica incrementale” e di pianifi care un recupero del obiettivo urgente e ampiamente condiviso, liziotto dopo aver fermato un Umorismo demenziale… notte di nozze: “Cara, sono L’autista ha risposto: “No, saldeve sopportare tua serrato avviando un confronto con urbanisti, ordini pro- territorio a fini diversi da quello edilizio. Professionisti, ma le modalità operative come proposteme rischiano uomo per strada: “È un’ora • Visto l’aumento di menti madre tutti i santi giorni.” “E veramente il primo uomo con ta dentro! di essere contradditorie o addirittura di generare effetti fessionali, categorie economiche, parti sociali, universi- costruttori e ambientalisti ci avvertono però che le moil quale dormi?” “Sì, certo… nonPercapisco che la inseguiamo e lei cerca di con-torte, “Ciao Mario,e lenovità?” “È unin beato?” non ha rappresentanti dell’ambientalismo – dichiara Bassi dalità proposte•(come la moratoria varianti verdi), opposti. cui è megliocome fermarsi ecos’è ripensare modo tà, “Chi se ti metti a dormire!” pasticceril’impianto non riescappare: se non ha fato nien- psicologipiùeapprofondito mancata mia suocera!” “Oh, mai avuto a che fare con tua delle proposte di legge in – Ed è stato proprio il grande lavoro corale di appro- senza una tempistica certa, risorse dedicate, strumenti • Mio suocera ha come trovare lavoro. te di male perché scappa?” E scono a discussione”. no!i ‘contratti Che aveva?” “Poco… madre” “E diil diavolo?” “Un e Suocere… di impegno di rigenerazione urbana”un e E’ questo il punto di arrivo del lavoro fondimento nazionale internazionale avviato da 19 inseguito il camion della netper il futuro? E che l’uomo: “Beh… mia moglie è • Progetti televisore, tavolo e pubblica, non consentono un di raggiungere studio e approfondimento svolto dalla commissione Ur- e istituzioni e associazioni cornuto, tale quale tuo pa- dell’urbanistica, culminato nel una forte regìavecchio urbana“UrbanMeta gridando: gli “Sono elaborato daltezza coordinamento obiettivi prefi Il grande svolto e le indel Consiglio regionale deldre!” Veneto Risponde presieduta manifesto chiedetelo al futuro! scappata da casa con un po- ne so… banistica seissati. sedie tuttelavoro tarlate.” la madre. da Andrea Bassi (Lega) sui due testi di legge abbinati, Metamorfosi urbane”, a convincerci che le proposte di dicazioni unanimi degli ‘stakeholders’ raccolte durante uno di iniziativa della Soluzioni Giunta proposto dall’assessore legge in discussione rischiavano di ottenere addirittura l’ istruttoria non sono affatto persi: sono l’eredità che l’effetto opposto, come è .successo all’urbanistica Marino Zorzato e uno del Pd, che hanno www.azzurraedizioni com con la legge ‘blocca sarà consegnata ai consiglieri della prossima legislatumesso nero su bianco la proposta di nuove regole per capannoni” che ha innescato la corsa all’edificazione ra. Il manifesto di UrbanMeta metamorfosi urbane e il fermare la cementificazione del territorio e avviare pro- di magazzini e capannoni prima che entrasse in vigore lavoro di studio e confronto sul tema della rigeneraziocessi di riqualificazione dell’esistente e di rigenerazione il blocco. Con il risultato che il Veneto si è riempito di ne urbana svolto da ordini, enti e associazioni – annota grandi strutture rimaste vuote e deserte”. Va detto che Bruno Pigozzo (Pd), vicepresidente della commissione urbana. li trovate su Puzzle Zero, Le due proposte di legge, all’attenzione dei con- grazie a queste due iniziative legislative per la prima - costituisce una preziosa sintesi e anticipa un utile binain storia edicola! siglieri di palazzo Ferro-Fini da un anno e mezzo,tutti non i mesi volta nella delle politiche urbanistiche della Re- rio di lavoro per il nuovo Consiglio. Giochi e divertimento per tutta la famiglia

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A tavola 45 2 La rubrica di cucina PASSATELLI ASCIUTTI AL CURRY CON VONGOLE E PISELLINI PRIMAVERA I passatelli sono una tipica ricetta povera emiliana: nati per la preparazione in brodo e per ritualizzare gli avanzi di pane, soprattutto negli ultimi anni sono stati rivisitati per primi piatti asciutti. Il segreto della loro realizzazione sta nella combinazione delle quantità di pane e formaggio, che devono essere nelle stesse dosi (in passato tale proporzione variava a seconda del ceto sociale: le famiglie ricche prediligevano la quantità di formaggio sul pane, quelle povere invece “abbondavano” con il pane, rispetto al formaggio), con il numero di uova, se ne calcola 1 ogni 100g di impasto (pane e formaggio). Rispetto alla preparazione tradizionale noi abbiamo utilizzato del pane di segale, invece del più comune pane grattugiato o del pane secco avanzato, e insaporito il composto non con la noce moscata, ma con il curry. Per il condimento dei passatelli asciutti la rete offre numerosissime alternative, vanno per la maggiore le fondute di formaggio, il tartufo o i sughi di mare. Noi abbiamo voluto approfittare di un ingrediente pienamente di stagione, come i pisellini primavera freschissimi, uniti a semplici e leggere vongole. Un primo piatto davvero facile, che consigliamo proprio per la particolarità della preparazione della pasta; per quanto ci riguarda siamo intenzionate a riprovarli in brodo e magari con un altro condimento asciutto.

Ingredienti per 2 persone Per i passatelli: 100g pane di segale a fette 100g formaggio Parmigiano Reggiano 2/3 cucch. farina di riso 2 uova piccole curry brodo vegetale Per il condimento: 110g pisellini primavera 250g vongole surgelate

1 spicchio d’aglio 3 acciughe in olio al peperoncino olio evo dolceagro condimento delicato succo di limone bottarga di muggine prezzemolo ¼ dado vegetale sale blu di Persia pepe bianco formaggio Pecorino Fior di Noce

Procedimento

Tritare finemente le fette di pane di segale con il formaggio Parmigiano, mescolarle con la farina ed il curry, unire quindi le uova e amalgamare bene. Impastare fino ad ottenere un panetto morbido, ma non troppo compatto (se necessario ammorbidirlo con un cucchiaio di brodo). Lasciare riposare il composto in frigo per circa 1 ora. Preparare il condimento: soffriggere l’aglio in padella con l’olio, unire i pisellini e portare a cottura bagnando con acqua ed il pezzetto di dado. Quando i pisellini cominciano a cuocere insaporire con il condimento delicato, prezzemolo, sale blu e pepe bianco. Aggiungere poi le vongole e le acciughe sminuzzate, assieme ad un po’ del loro olio di conservazione, e condire ancora con la bottarga ed il succo di limone. Per realizzare i passatelli, se non si dispone del ferro apposito, si può adoperare un comune schiacciapatate, utilizzando il disco con i fori più larghi. Dividere quindi l’impasto di pane e formaggio in più parti e schiacciandole con lo schiacciapatate creare i passatelli (è consigliabile fare delle palline più piccole così da riuscire a schiacciare il composto più facilmente). La lunghezza dovrebbe essere di circa 4-5 cm. Cuocere la pasta nel brodo vegetale bollente e, aiutandosi con una schiumarola, man mano che i passatelli vengono a galla versarli nella padella con i pisellini; allungare il fondo di cottura con un po’ di brodo di cottura per mantenere il piatto morbido. Servire i passatelli spolverando con qualche scaglietta sottile di formaggio Pecorino Fior di Noce.

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MANUELA E SILVIA BIZZO


46 1 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04 DIETRO L’ANGOLO TENSIONI AFFETTIVE, GELOSIA SOPRATTUTTO, E IL DESIDERIO DI CONTROLLARE IL PARTNER, DI DOMINARE LA SITUAZIONE. E SE NON SIETE GELOSI, ATTENTI A NON FARVI INGABBIARE DA CHI LO È

TORO

DAL 21/04 AL 20/05 E’ TEMPO DI REALIZZARE UN SOGNO O UN PROGETTO AFFETTIVO. AVRETE FINALMENTE LE IDEE CHIARE SU QUELLO CHE VOLETE OTTENERE. ARMATEVI DI CONCRETEZZA E REALISMO

Oroscopo L’ESTATE ALLE PORTE

REGALA NOVITÀ, INCERTEZZE E QUALCHE PUNTA DI GELOSIA

CANCRO

ANNO VIA LE NUVOLE PORTATE NEL VOSTRO CIELO DA ONDATE DI GELOSIA. L’EROS SARÀ MOLTO CALDO E INTENSO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01 NON TRASCURATE I VOSTRI BISOGNI AF-

DAL 22/06 AL 22/07 NONOSTANTE L’IMPEGNO E QUALCHE BATTICUORE DI TROPPO, MAGGIO SARÀ UN BUON PERIODO. SE CI SONO CONTRADDIZIONI IN AMORE LE VEDRAI CHIARAMENTE

FETTIVI, LE STELLE IN OPPOSIZIONE POTREBBERO CREARE DISTANZA E FREDDEZZA ATTORNO A VOI. CURATE DI PIÙ LA PASSIONALITÀ

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02 VIVRETE UN BEL PERIODO, VIVACE E RICCO DI SITUAZIONI INTRIGANTI. NO-

IL BISOGNO

DI UN DIALOGO PIÙ PROFONDO E DI UNA MAGGIORE

CON LA PERSONA CON CUI STATE.

TROPPE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 EMOZIONI, ROMANTICISMO, TENEREZZA SPAZZER-

E INCERTEZZA POTREBBERO APPESANTIRE IL VOSTRO UMORE, EVITATE DI PRENDERE DECISIONI IMPORTANTI. PRENDETEVI IL TEMPO DI CAPIRE MEGLIO LA SITUAZIONE

POTREBBERO SIDERI SFUGGENTI E FARVI DUBITARE DI QUANTO AVETE RAGGIUNTO. NON TEMETE DI ESSERE VOI STESSI FINO IN FONDO E DI METTERVI IN GIOCO

VIVACITÀ

AL EROS E SEX NON VI MANCHERANNO, ANZI! MARTE VI RENDERÀ INTENSI, GRINTOSI, AFFAMATI DI SENSAZIONI E DI PROFONDITÀ. LANCIATEVI NELLA MISCHIA SPECIE SE SIETE SINGLE

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12 SIATE PRUDENTI. DUBBI

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06 DUBBI E INCERTEZZE CREARE ILLUSIONI, DE-

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VITÀ E CAMBIAMENTI VI FARANNO ASSAPORARE LA GIOIA DI ESSERCI E DI AMARE. EROTISMO ALLE STELLE

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VERGINE DAL 24/08 AL 22/09 VI ASPETTANO ALTI E BASSI: NON FOCALIZZATEVI SU CIÒ CHE NON FUNZIONERÀ, PERCHÉ INSIEME ALLE SITUAZIONI POCO PIACEVOLI AVRETE MOLTISSIMI MOTIVI PER ESSERE CONTENTI

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DAL 20/02 AL 20/03 VI ASPETTANO APERTE DISCUSSIONI FRUTTO DI RANCORI E TENSIONI TACIUTE. MOLTA LA VOGLIA DI CAMBIARE QUELLO CHE NON VI PIACE. LA DETERMINAZIONE VI AIUTERÀ A CENTRARE GLI OBIETTIVI AMOROSI



MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO

ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO | 31 MAGGIO 2015 Flavio Tosi

FlavioTosiTW

tosipresidente.it

SIAMO ABITUATI

A FARE. Abolizione del Ticket Sanitario Dimezzamento del Bollo Auto

Comm. Resp.: Comitato Elettorale Tosi Presidente!

“Zone franche”a tassazione zero per le imprese

Flavio Tosi Presidente!


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