La Piazza del Miranese Sud - Marzo 2023

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Parcheggi a pagamento a Mirano, scatta l’aumento

Siamo agli sgoccioli

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Agli inizi della primavera già si parla di fiumi e laghi vuoti, canali in secca, campi assetati e acqua da razionare. Ma anche di processi di desalinizzazione dell’acqua marina, come si fa tra le sabbie del Qatar, o del ricorso alle soluzioni israeliane per ricacciare indietro il deserto. Stiamo esagerando? Speriamo, ma intanto dobbiamo fare i conti con quello che non abbiamo: la pioggia dal cielo e l’acqua dove servirebbe.

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Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 52 del Miranese Sud Servizio a pag. 8
Malumori per la decisione del Comune.
Il sindaco
servizi” TERRITORIO Superbonus, è caos nell’area del miranese 5 MIRANO Nasce la Comunità Energetica Rinnovabile 6 MIRANO Via libera al bilancio: opere Pnrr per 9 milioni 9 SPINEA La rotatoria di piazza Marconi in dirittura d’arrivo 15 SPINEA Crisi di maggioranza, il Comune rischia il commissariamento 12 SANTA MARIA DI SALA Gli ex sindaci restano agli arresti domiciliari 16 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE MARZO 2023
Costeranno di più: in centro da 169 a 209 stalli blu.
Baggio: ”Vogliamo favorire la fruizione dei
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Notiziario

NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

Superbonus, è caos nell’area del miranese

Écaos nel miranese per i problemi legati al cosiddetto “superbonus”, con a rischio centinaia di alloggi pubblici per almeno 20 milioni di euro, che rischiano di restare bloccati. La causa: l’aumentare dei costi ha fatto andare deserte buona parte delle gare per l’aggiudicazione dei lavori, la maggior parte dei quali dovrebbe invece svolgersi e concludersi entro giugno per poter ottenere il bonus. In ballo, oltre venti milioni di euro e l’ipotesi concreta di una nuova cessione dei crediti. Gare quasi deserte nel miranese dopo le modifiche decise dal governo alla normativa del superbonus al 110%, con rischio soprattutto per il vasto complesso del Villaggio dei Fiori a Spinea e per una serie di altri appartamenti più piccoli tra Mirano e la Riviera. Per tutti questi interventi l’avvio dei lavori era previsto poco prima dell’estate, ma i problemi legati al superbonus, con la novità decisa dal governo per ottenere i finanziamenti di realizzare almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno, rendono l’impresa praticamente irrealizzabile nei modi e nei tempi precedentemente decisi. Il tutto a scapito – purtroppo – soprattutto di case popolari e di gente che non ha la possibilità concreta di effettuare gli interventi in una maniera differente. Nel caso dei palazzoni rossi del Villaggio dei Fiori, ad esempio, a gestire cantieri e interventi è Insula, la società che si troverebbe in una situazione di blocco totale per l’impossibilità di riscossione dei crediti, con lavori a volte già iniziati che resterebbero sulle spalle dei residenti, costretti a pagare cifre anche salate per colpe non loro. “Stiamo cercando di fare il possibile - dice l’’assessore al Patrimonio pubblico del comune di Venezia Paola Mar- ma penso che qualche margine ancora ci possa essere, anche se i tempi sono strettissimi. Il vincolo del 60% dei lavori da concludere entro giugno 2023, è un problema dal quale difficilmente il Comune potrà sottrarsi”. La soluzione, potrebbe essere una ulteriore cessione dei crediti. L’ipotesi per ora più concreta è quella di un intervento di una partecipata con liquidità.

Siamo agli sgoccioli

Già nel 2022 abbiamo affrontato la siccità e la cronica mancanza d’acqua, ma quest’anno, prevedono gli esperti, potrebbe anche essere peggio. Così a metà marzo arriva l’ordinanza regionale per cercare di fare economia di acqua, risorsa sempre più rara e preziosa. Eppure non dovrebbe essere così: il Veneto è attraversato da fiumi importanti, ha una catena montuosa ben sviluppata, una pianura fertile, nonostante l’avanzata del cemento. E poi ha sempre avuto a che fare con l’acqua, sia quando è troppa che quando è troppo poca. Ma adesso siamo davvero agli sgoccioli e non si può continuare a sospirare “chissà che piova, prima o poi”. Perché di pioggia se ne vede sempre meno, salvo quando cade tutta insieme nell’arco di poche ore, spazzando via quel che trova e lasciandosi dietro altri danni ed emergenze. Ecco allora che si studiano provvedimenti per limitare l’uso dell’acqua, si riduce la portata di scoli secondari, si chiede ai cittadini di non annaffiare il giardino, come già è successo l’estate scorsa, poi si chiudono le fontane e si invita le famiglie ad usare con parsimonia la doccia. Ma tutto questo non basta, perché è solamente la punta dell’iceberg di un fenomeno che possiamo annoverare tra le conseguenze del cambiamento climatico che stiamo vivendo in questo inizio di millennio. Così scopriamo quanto è preziosa l’acqua e quanto non possiamo farne a meno, anche se a scriverlo sembra una banalità. Ed è inutile far finta di nulla o pensare che tutto prima o poi si aggiusti. Se c’è meno acqua è evidente che bisogna ridurre i consumi e usare al meglio quella che c’è. Bisogna anche pensare a come recuperare e conservare questa risorsa preziosa. In questo il Veneto è ancora indietro, perché secondo gli esperti riesce a trattenere appena il 5% dell’acqua piovana conto l’11% della media nazionale. Ecco allora un primo passo: avanti con gli invasi e le “banche dell’acqua”, utili per fare scorta ma anche per convogliare l’acqua in eccesso in caso di piene improvvise. Le idee non mancano, i progetti nemmeno, servono volontà di fare e risorse da impegnare.

5 www.lapiazzaweb.it Elezioni PER INFORMAZIONI: tel. 049 8704884 · info@givemotions.it Elezioni Amministrative 14 - 15 Maggio 2023 ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le Elezioni amministrative del 14-15 Maggio 2023 messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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A rischio interventi su alloggi pubblici
per
20 milioni di euro del Miranese Sud Questa edizione
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Ambiente

ed energia. Presentata nelle scorse settimane in villa Errera, il Comune è promotore

Nasce la prima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale

Tutto pronto a Mirano per la costituzione della prima Comunità Energetica Rinnovabile Solidale (Cers). Nelle scorse settimane, infatti, nella sala conferenze di villa Errera è stata posta la prima pietra di questa nuova realtà giuridica, un’associazione costituita da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che decidono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili che sarà auto consumata tramite un modello di condivisione locale. A presentare il progetto c’erano il sindaco Tiziano Baggio, l’assessore alla digitalizzazione Francesco Venturini e

Aderiscono: Ipab, Federconsumatori, Legambiente, Mirano Nuoto, Acli, Cna, parrocchie, Confapi, Confcommercio

l’architetto Andrea Sacchetto che ha seguito la parte tecnica. Le finalità sono la lotta allo spreco energetico, la condivisione di energia a prezzi vantaggiosi, la riduzione di emissioni di Co2 e il sostegno a iniziative di solidarietà. Nella fattispecie, infatti, questa prima comunità avrà anche un’impronta solidale, ben indicata dalla s posta alla fine della sigla Cer poiché i proventi ottenuti dal risparmio energetico e dalla produzione verranno da un lato redistribuiti tra i soci ma anche reinvestiti in progetti sociali. 13 saranno i primi soci fondatori, una compagine volutamente eterogenea per andare a coprire tutti gli ambiti della società civile e venire incontro alle esigenze di tutti. Il Comune si farà da promotore. Per

il momento hanno aderito Ipab Mariutto, Federconsumatori Mestre, Circolo Legambiente del Miranese, Mirano Nuoto, Acli Coop, Cna Miranese, parrocchie di Vetrego e San Leopoldo, Confapi, Confcommercio oltre ad alcuni privati cittadini ed imprese che hanno sottoscritto la lettera d’intenti che porterà nei prossimi mesi alla stesura dello statuto. “Ma le porte sono aperte a tutti - spiega Sacchetto. L’energia poteva essere prodotta in casa anche prima ma mancava un tassello, la possibilità di condividerla, ora è possibile, fino a 1 megawatt”. “In questi mesi - dichiara l’assessore Venturini - abbiamo delineato il modello di Cers e coinvolto soggetti del territorio appartenenti a diverse categorie con l’obiettivo di coinvolgere in questo primo progetto figure significative della comunità. Questo ha portato alla condivisione del progetto coi primi soci fondatori che hanno firmato la lettera di impegno a costituire formalmente in tempi rapidi la Cers di Mirano. Da oggi inizia anche il percorso per la costituzione della seconda Cers, che coinvolgerà in particolare le frazioni, proseguendo nella realizzazione del programma dell’amministrazione comunale fortemente orientato alla transizione ecologica”. “Siamo particolarmente orgogliosi - afferma il sindaco Baggio - di aver coinvolto l’Ipab Mariutto, in particolare difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici e che otterrà così grandi risparmi. Ringrazio tutti i componenti della comunità che hanno accettato di condividere con la città questo entusiasmante percorso verso un futuro migliore”.

Liceo, successo di iscrizioni per l’indirizzo biomedico

Obiettivo raggiunto per il Liceo Majorana-Corner di Mirano. Dal prossimo anno scolastico, infatti, partirà sin dalla classe prima il potenziamento dell’indirizzo biomedico per quanto riguarda il liceo scientifico, progetto lanciato nei mesi scorsi e a cui la dirigenza e il corpo docente teneva molto. 27 era il numero minimo di alunni richiesto per formare una classe e da questo punto di vista si è andati ben oltre le aspettative con 30 adesioni all’iniziativa da parte degli alunni che si apprestano ad affrontare le scuole superiori, segno di notevole interesse per la materia da parte dei giovani. Il nuovo percorso di studi pertanto prevederà due ore in più alla settimana di scienze naturali e l’orientamento della progettualità delle

classi in chiave biomedica. Tutto questo, in realtà, non è partito da zero. Ci si è basati su studi specifici sulle reali propensioni degli studenti nell’approcciarsi alle materie di studio e al mondo delle professioni. Ma non solo. Si è partiti anche sulla base di un’esperienza tutt’ora in essere denominata della “curvatura biomedica” dalla terza classe in su, proposta extracurriculare sperimentale nazionale in cui l’istituto era stato coinvolto. Quest’ultima iniziativa comunque proseguirà parallelamente alla nuova proposta e arricchirà la già notevole offerta formativa dell’istituto miranese. Il tutto verrà seguito dalla responsabile del dipartimento di scienze Alessandra Masiero. (r.m.)

6 www.lapiazzaweb.it Mirano
Un momento della presentazione del progetto Riccardo Musacco

Territorio.

La decisione del Comune spiegata dal sindaco Tiziano Baggio Aumentano le strisce blu in centro, è protesta

Ha fatto molto discutere, in particolar modo nei gruppi cittadini sui social, la decisione del Comune di Mirano di aumentare il numero degli stalli blu e aggiornare il costo orario della sosta, bloccato dal 2011. Dal 1 marzo, infatti, in un’ottica di riordino delle aree di sosta a pagamento nel centro storico di Mirano e nel parcheggio di via Miranese adiacente l’ospedale, l’obiettivo della giunta è di facilitare l’accesso ai servizi, alle attività commerciali e professionali favorendo la rotazione continua di posti disponibili. Nel centro storico si passerà, infatti, da 169 a 209 stalli blu corredati dall’ausilio di 6 parcometri, a fronte del fatto che, dal 1 aprile, verranno messi a disposizione a sosta gratuita gli 86 posti del parcheggio sotterraneo del Teatro comunale. Entro il 2023, inoltre, l’area in questione sarà dotata di impianto di videosorveglianza con display indicante anche la disponibilità di posti liberi. Presso l’ospedale, lato sud, gli stalli blu passeranno da 65 a 112 con 3 parcometri, mantenendo, comunque 219 posti su strisce bianche per venire incontro

alle esigenze di lavoratori e utenti del distretto sanitario. Sempre dal 1 marzo la tariffa oraria passerà da 0,60 euro ora a 0,80 euro/ora per le prime due ore e a 1,50/ora dalla terza ora. Dal 1 agosto, però, con il nuovo affidamento del servizio, sarà prevista la gratuità della sosta per i primi 20 minuti. Invariati i costi degli abbonamenti annuali per i residenti del centro: 100 euro per la prima vettura, 140 per la seconda, mentre, per gli abbonamenti per i lavoratori delle attività ricettive, commerciali e professionali si passa da euro 240 a 270, stesso costo per i dipendenti della Ulss 3. “Il nostro intento - spiega il sindaco Tiziano Baggio - è quello di facilitare la fruizione dei ser-

vizi offerti favorendo la continua disponibilità di parcheggi liberi nei luoghi della città dove attualmente l’accessibilità è più difficile. Il provvedimento rientra in un contesto più ampio di miglioramento dell’attrattività e della sicurezza del territorio. Vogliamo che sempre più persone possano più facilmente acquistare in città e fruire delle prestazioni sanitarie. Entro il 2023 in tutto il centro storico saranno installate le telecamere di videosorveglianza che saranno estese entro il 2024 a tutta la città, frazioni comprese”. In molti, però, contestano questa scelta, vista come l’ennesimo balzello in un periodo già gravoso.

Riccardo Musacco

I residenti chiedono maggiore sicurezza in via Scaltenigo

A febbraio in via Scaltenigo è andato di scena un incidente stradale che solo per un caso fortuito non ha portato a serie conseguenze per il conducente o altri veicoli in transito. Un 23enne di Spinea si è trovato sbalzato fuori strada andando anche ad impattare frontalmente con un manufatto del passo carraio di un’abitazione. Risultato, auto sottosopra nel fossato, tanta paura e intervento immediato di vigili del fuoco, polizia municipale e 118. Fortunatamente nessuna conseguenza per il ragazzo ma, immediatamente, nei residenti il pensiero è andato ad almeno tre anni fa, quando nello stesso punto e con la stessa dinamica, era purtroppo deceduto il giovane conducente. “Non basteranno, negli anni i continui appelli di sensibilizzazione alla guida sicura e responsabile - commenta amaro Adriano Cazzin del Comitato Viabilità Sicura di Scaltenigo - per riportare la sicurezza alla nostra viabilità. Limitazioni di velocità, dossi, restringimenti di corsia, rimarranno inutili fino a quando distrazione, superficialità e il mancato rispetto dei limiti di velocità, la faranno da padroni”. Il sindaco interpellato fa sapere che valuterà se sono necessari altri interventi. (r.m.)

8 www.lapiazzaweb.it
Mirano

Amministrazione.

Ok al bilancio, opere per quasi 10 milioni

Primo bilancio di previsione della giunta Baggio approvato dal Consiglio comunale in una seduta fiume in cui non sono mancati scontri con l’opposizione. Un bilancio, quello del prossimo triennio 2023-2025 ottenuto in un momento sicuramente non facile per la congiuntura internazionale e l’aumento delle spese energetiche che ha richiesto un reperimento di risorse aggiuntive per circa 1 milione e mezzo di euro. Secondo il primo cittadino, comunque, nonostante le difficoltà, non si andrà ad intaccare i servizi per i cittadini. L’equilibrio tra entrata e spesa si attesta a 40 milioni e 232 mila euro per l’anno 2023. “Abbiamo prodotto uno sforzo importante - dichiara Baggio - recuperando, grazie ad alcune azioni correttive, di contenimento e revisione della spesa, 1 milione e mezzo di euro per far fronte ai maggiori oneri, assicurando in questo modo il mantenimento dei servizi, senza alcuna riduzione, che era il nostro principale obiettivo. Tra questi ricordo il trasporto scolastico, la circolare urbana, il contributo alle famiglie per la retta dell’asilo nido, i servizi di manutenzione del patrimonio comunale e del verde”. Continuerà, poi, l’impegno a sostegno delle associazioni sportive e di utilità sociale. Partendo da queste basi, spiega il sindaco, si possono anche pianificare gli investimenti e la riduzione dell’indebitamento. Sono previsti 2 milioni di euro nel sociale, in particolar modo

a favore del centro Diurno Arcobaleno, i servizi domiciliari, la consegna pasti a domicilio, il trasporto sociale, lo sportello famiglia, lo sportello antiviolenza e i contributi alle persone. Si punta, inoltre, alla rigenerazione del patrimonio comunale, nello specifico primo fra tutti la trasformazione dell’illuminazione pubblica con tecnologia a led e l’adeguamento sismico ed energetico. Sette sono i finanziamenti ottenuti per altrettante opere pubbliche a valere sui fondi del Pnrr, per complessivi 9 milioni 900 mila euro, che interesseranno il capoluogo e le frazioni mentre altri ventidue sono gli interventi finanziati con risorse proprie o tramite partecipazione a bandi per l’efficientamento energetico di 32 edifici pubblici, al miglioramento sismico e fun-

Sono previsti 2 milioni di euro nel sociale, in particolar modo a favore del centro Diurno Arcobaleno, i servizi domiciliari, la consegna pasti a domicilio

Matteo Baldan (Fdi): ”Tante promesse pochi fatti”

“Molte promesse e pochi fatti concreti”

zionale delle scuole, alle piste ciclabili di via Stazione e via Scaltenigo, alla videosorveglianza. Sono previsti inoltre interventi diffusi di sicurezza stradale. Verranno aggiornate alcune tariffe bloccate da tempo, come quelle dei servizi cimiteriali e degli stalli blu. Al termine della discussione in Consiglio, è andato di scena un duro scontro tra il consigliere Giorgio Babato, già avversario di Baggio alle ultime elezioni, e il sindaco, sulla presunta disponibilità di cassa di oltre un milione di euro che secondo Babato avrebbe permesso di evitare il taglio dell’illuminazione pubblica degli ultimi mesi. Baggio ha risposto che bisognava attendere il consuntivo 2022, ad aprile.

dichiara Matteo Baldan Capogruppo di Fdi all’indomani dell’approvazione del bilancio in Consiglio Comunale. “Spiace - dice - constatare che la nostra città che doveva essere rilanciata con il turismo vede un taglio sostanziale delle risorse e proprio a quella voce si passa da 10.000 euro del precedente documento a 2.000 euro dell’attuale e nel chiedere delucidazioni sul caso mi sono sentito rispondere che non mi devo preoccupare e che i soldi arriveranno ugualmente a beneficio di un settore che si presentava come prioritario in tempo di campagna elettorale. Spero che sarà come mi è stato detto altrimenti a rimetterci sarà la cittadinanza tutta. Ieri sera siamo stati accusati di non essere ben informati ma su questo qualcuno dev’essere in confusione perché se da una parte c’è soddisfazione per vedere confermato l’impegno economico a favore del sociale e nell’istruzione dall’altro i fatti in molti casi ci dicono altro. Per fare un esempio su tutti già da due anni ci sono scuole materne che si sono viste privare del trasporto

A Mirano la seconda tappa del progetto di E.ON dedicato a scuole e famiglie

L’Istituto Comprensivo Mirano 2 ha ospitato diverse attività educative e ludiche aperte a scuole e cittadini, volte a sensibilizzare la comunità sui temi della sostenibilità e del rispetto della natura, in linea con l’impegno che l’azienda porta avanti da anni nelle scuole italiane. É la seconda tappa del roadshow territoriale del progetto dedicato alle scuole “Odiamo gli Sprechi” di E.ON, uno dei principali operatori energetici del Paese, nato in collaborazione con Meteo Expert e Pleiadi da diversi anni. Un percorso itinerante che vede un furgoncino elettrico girare le piazze italiane e trasformarsi in un vero e proprio punto di ritrovo per lo svolgimento di attività sul tema

della sostenibilità rivolte ai più giovani.

Diverse le classi di studenti di scuole cittadine che hanno partecipato alle attività proposte. Si tratta di laboratori per indagare su alcune emergenze climatiche per trovare i colpevoli e soprattutto una soluzione valida, ospitati in una tensostruttura realizzata in un materiale che, una volta riciclato, potrà dar vita a nuovi oggetti. A Mirano sono intervenuti

Gianni Commessatti, Sales Director di E.on Energia e Andrea Giuliacci, Professore di Fisica dell’Atmosfera e meteorologo Meteo Expert che da diversi anni collabora con E.on e che ha messo a disposizione le sue competenze per sensibilizzare

bambini e famiglie nei confronti del cambiamento climatico.

Nella giornata aperta alla cittadinanza sono state proposte esperienze scientifiche legate ai temi del cambiamento climatico e alla cura dell’ambiente. Nel frattempo, è andato in scena l’Energy Show, durante il quale sono stati mostrati vari esperimenti sulle diverse forme e fonti di energia. L’edizione 2022/2023 del programma “Odiamo Gli Sprechi” ha coinvolto in totale oltre 700 classi e circa 1 7.000 studenti italiani. “Siamo davvero orgogliosi di dare continuità a questo progetto educativo. Il nostro obiettivo creare un movimento di persone che ogni giorno com-

piono scelte consapevoli per rendere l’Italia più verde”, ha dichiarato Mauro Biraghi,

dei più piccoli verso la biblioteca o altre scuole per le attività didattiche programmate e questo è un fatto, come rimane un fatto la vena propositiva di tutta questa opposizione che nei mesi scorsi si è mossa per prima per affrontare il tema della siccità chiedendo al sindaco di firmare l’ordinanza”. “Poi - continua - grazie alle mozioni presentate contro l’uso della droga si è potuto collaborare per l’introduzione di percorsi di supporto per famiglie e associazioni nella gestione delle dipendenze ed infine era stata avanzata la proposta per stimolare il sindaco ad intavolare un dialogo con gli enti preposti per l’apertura di un Commissariato sul nostro territorio, prontamente bocciata a furor di popolo da questa maggioranza che ci chiede di proporre”. (r.m.)

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Aria tesa nella seduta fiume in municipio fra le forze politiche
Riccardo Musacco Il municipio di Mirano
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Corporate e Marketing Communications Director di E.on Energia.

Servizi. L’annuncio del presidente della struttura Gianangelo Favaretto Ipab Mariutto, è scattato l’aumento delle rette

Troppo alti i costi di gestione, a causa principalmente dei prezzi alle stelle della materia energia e dell’inflazione ancora molto alta e, pertanto, anche l’Ipab Mariutto di Mirano si trova costretta, seppure a malincuore, a ritoccare al rialzo le rette per i propri ospiti. Dal 1 marzo, infatti, lo storico Istituto per i servizi alla persona si adegua a quanto già applicato da altre strutture analoghe del territorio e aumenterà del 6% le quote a carico degli assistiti. “Si è trattato di una decisione sofferta - spiega il presidente Gianangelo Favaretto - perché ci rendiamo conto che si tratta di costi che gravano sulle famiglie che già stanno vivendo momenti difficili. Ma nel 2021 abbiamo avuto una bolletta energetica pari a 260mila euro e il dato di previsione per il 2023 è di 540mila euro, praticamente il doppio. Senza contare gli aumenti dei costi degli appalti come la ristorazione e la lavanderia e il rinnovo del contratto dei lavoratori. In pratica ci aspettiamo un incremento di costi pari a 700mila euro”. Dalla Regione era arrivato un aiuto importante per le Ipab con la riduzione dell’Irap ma al momento non può essere sufficiente. Dal 1 luglio 2022, inoltre, la quota regionale di sostegno è stata unificata per tutti a 52 euro al giorno, il che ha portato a un risparmio per gli enti quantificabile in 280mila euro, meno di quanto ci si potesse aspettare. “Avevamo deciso in Cda di non toccare le rette fino al 31 dicembre - continua Favaretto - e di attendere eventuali ulteriori aiuti. Ora non potevamo più aspettare perché il bilancio andava approvato entro il 28 febbraio”. A conti fatti, per gli anziani ospiti della struttura l’aumento del costo giornaliero ammonterà a di circa 3,50 - 3,80 al giorno. La parte a carico dell’ospite quindi passa a 62 - 67,30 euro a seconda dei posti a cui si aggiunge la quota sanitaria di 52 euro. Anche il centro diurno ospitato all’interno del Mariutto risentirà di questi nuovi aumenti.

“Le famiglie sono preoccupatecontinua Favaretto - ma hanno compreso la situazione. Da parte mia e del Cda, comunque, siamo pronti a fare un passo indietro a fronte di interventi strutturali da parte della Regione”. I problemi che affliggono il Mariutto, come

altre strutture in Veneto, in attesa della tanto attesa riforma delle Ipab, sono anche altri. Primo fra tutti la carenza di personale, che va a prediligere i contratti più remunerativi delle Asl e che, pertanto, non permettono la piena occupazione dei posti letto. Ad oggi, infatti, sono occupati 210 posti letto su 264. “Stiamo lavorando anche su questo fronteconclude Favaretto - puntando ad assunzioni anche dall’estero. Entro giugno contiamo di coprire

Roberto Lumine nominato nel consiglio di amministrazione

altri 30 posti letto ed entro fine anno arrivare a pieno regime”. “Margini di sviluppo ci sono, puntiamo anche alla gestione di 12 posti dell’Ospedale di Comunità, intendiamo essere un punto di riferimento per la città”. “Ringrazio il Cda e tutti i lavoratori per quello fanno in questo momento di difficoltà - dichiara il sindaco Tiziano Baggio. Supporteremo il Mariutto per il contenimento dei costi”.

Cambio della guardia nel Cda dell’Ipab Luigi Mariutto di Mirano. A seguito, infatti, delle dimissioni per motivi personali nelle scorse settimane del consigliere Giuseppe Marchese, che del Mariutto è stato anche presidente, il Comune era chiamato a nominare il suo nuovo rappresentante in consiglio di amministrazione e a dicembre 2022 aveva promulgato un bando a riguardo. Alla scadenza dei termini, lo scorso 20 gennaio, tre sono stati i curricula presi in considerazione e tra questi è stato scelto Roberto Lumine, 67 anni, veneziano, ingegnere, ex dirigente comunale

in ambito programmazione e progettazione, già direttore dell’Ufficio Tecnico, ora in pensione. Laureato in Ingegneria Idraulica all’Università di Padova con una tesi dedicata al fiume Toce. ha anche conseguito un Master in “City management” Presso l’Università di Ferrara. In precedenza, Lumine aveva lavorato anche presso il Comune di Mira. Il neoconsigliere può vantare dei titoli onorifici di tutto rispetto. Lumine, infatti, in una cerimonia ufficiale svoltasi negli uffici della Prefettura di Venezia è stato insignito con un decreto della Presidenza della Repubblica del titolo di Cavaliere di San Marco. Inoltre è anche Cavaliere della Repubblica italiana, membro della Scuola Grande di San Rocco nonché del Consiglio dell’ordine degli ingegneri. “La scelta è stata motivata dalla sua grande esperienza e competenza nelle materie tecniche e ingegneristiche - spiega il sindaco Tiziano Baggio - necessarie a gestire il considerevole patrimonio del Mariutto a vantaggio degli ospiti e nel rispetto delle volontà testamentario. Da parte mia gli invio un augurio di buon lavoro”. Un lavoro complesso quello che è necessario all’istituto Mariutto in questi tempi visti anche i problemi di rincari delle rette che la struttura si trova ad affrontare. (r.m.)

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Mirano
Riccardo Musacco Gianangelo Favaretto

Politica. Maggioranza sempre più in crisi in attesa del consiglio comunale decisivo di fine marzo

Il Comune di Spinea si avvia spedito verso il commissariamento

L a maggioranza a Spinea va in crisi e perde consiglieri: ormai si va verso un forte rischio di commissariamento o di sfiducia immediata per la sindaca Martina Vesnaver. Le ipotesi al vaglio, dopo che i consiglieri Marcello Gavagnin e Valeria Chinellato, pure se ancora formalmente iscritti a Forza Italia, hanno comunicato ufficialmente il passaggio al gruppo misto e il no al bilancio della giunta Vesnaver, sono tre. Con 8 membri dell’esecutivo, sindaco compreso in maggioranza e nove a formare l’opposizione, gli scenari formali ai quali si va incontro sono il bilancio bocciato a fine marzo con conseguente commissariamento, la richiesta di dimissioni votata da almeno nove consiglieri (che dunque ci sarebbero) oppure le dimissioni dirette del sindaco per impossibilità effettiva di portare avanti il mandato. Ipotesi questa che però Martina Vesnaver rimanda al mittente: “Non ho intenzione di dimettermi

a un anno dalla fine del mio naturale mandato. Non faccio polemiche, ma in un momento delicato invoco la responsabilità del consigliere Gavagnin che occupa ruoli importanti nell’amministrazione, quale consigliere dell’Unione dei Comuni, presidente della seconda commissione consiliare e delegato alla viabilità”.

Da Gavagnin arriva però subito un netto no: “Occuperemo i tavoli del gruppo misto in opposizione critica e costruttiva- spiega. Dopo la chiusura alle nostre proposte, non voteremo il bilancio di previsione ma per urgenze e situazioni che pesano sui cittadini certamente ci saremo.

I segnali di attrito erano stati palesati più volte e da almeno un anno e mezzo per il mancato coinvolgimento preventivo nelle scelte su argomenti importantissimi per tutti i cittadini”. “Che la maggioranza fosse in crisi lo andavamo dicendo da tempo - dice Emanuele Ditadi,

Area verde della scuola Andersen, l’opposizione protesta

Nuove proteste dell’opposizione in città, questa volta per la gestione dello spazio verde della scuola Andersen adiacente al Parco Nuove Gemme, dove la nuova costruzione porterebbe all’addio delle alberature presenti, seppure in maniera parziale. L’intervento presentato, finanziato con i fondi del Pnrr, secondo quanto riferito da parte dei consiglieri, porterà alla cementificazione di una porzione alberata del giardino della scuola per consentire la realizzazione del nuovo fabbricato. Nello specifico, secondo quanto dice la consigliera Vera Semenzato del gruppo misto, per consentire la realizzazione del nuovo fabbricato, sarà necessario, la rimozione di parte degli alberi del filare del viale del parco che costeggia la recinzione della scuola perché interferenti con l’impianto fotovoltaico previsto sul tetto del nuovo edificio. ”Pannelli

solari per essere eco-friendly”, la sintesi, “ma a scapito di un filare di alberi ad alto fusto. Ragionamento che non fa una piega”. Immediate le proteste di parte dei residenti.

”Se saranno capitozzati - scrivono on line- quasi sicuramente nel giro di poco tempo moriranno o forse fra 10 anni avranno una dimensione tale da poter essere definiti alberi”. Presentato all’ultimo consiglio, il problema è stato preso in carico anche dalla maggioranza. “Grazie al lavoro degli uffici tecnici del Comune - prosegue la consigliera Semenzato – e della mozione presentata dall’opposizione si è potuto salvare le alberature del parco. Con una condivisione tempestiva dei progetti a volte si possono trovare delle soluzioni. Per me la parola “politica” ha il significato di aggregare e non di separare, di far crescere la città e non di dividerla”. (r.m.)

il candidato sindaco sconfitto dalla Vesnaver all’ultima tornata. Come opposizione ora, non possiamo che chiedere nuovamente, con forza, la richiesta delle sue dimissioni, anche se oramai è troppo tardi, ma ci sembra inutilmente dannoso per la città continuare a reiterare questo

penoso teatrino. Noi non sosterremo certamente il sindaco in questo frangente, perché anche se acconsentissimo a far passare il bilancio, poi si andrebbe incontro ad un anno di incertezza e difficoltà. Il commissario non sarà la tragedia che si vuol far credere. Il commissario unisce in sé tutti i poteri degli organi del Comune: sindaco, giunta e consiglio. In virtù di tali poteri può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione. Nessun pericolo, per gli interventi sociali ed i fondi Pnrr, questi ultimi poi, sono un obbiettivo nazionale. Sicuramente non corre pericoli la nuova scuola, che da sola vale la metà di fondi ottenuti”. Dai (a quanto pare pochi) alleati rimasti alla sindaca, la voce di Elia Bettin di Fratelli d’Italia che spiega: “Noi siamo pronti ad affrontare le sfide che ci attendono sempre dalla stessa parte fieri della nostra coerenza e lealtà”. Massimo Tonizzo

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I consiglieri Gavagnin e Chinellato, iscritti a Forza Italia, hanno comunicato ufficialmente il passaggio al gruppo misto
L’area verde della scuola Andersen Il municipio di Spinea

Territorio. Gruppi di residenti denunciano degrado agli enti preposti

Manutenzioni, tanti i malumori fra i cittadini

Nuove iniziative di sistemazione delle strade e dei parchi a Spinea, ma non tutti sono soddisfatti di quanto si sta effettuando in città. Il principale intervento in programma in questo inizio anno sta riguardando l’area del parco Nuove Gemme, dove da fine febbraio l’area giochi è oggetto di una particolare manutenzione straordinaria. Dopo la sostituzione delle staccionate, le opere di rinnovamento hanno interessato il rifacimento e messa in sicurezza dei percorsi pedonali di pertinenza dell’area giochi in cls colorato; la realizzazione dei tappeti anti-trauma dei giochi in gomma colata colorata secondo norma di legge e la installazione di un nuovo gioco - serie “castelletto” con la contemporanea messa in opera della nuova cartellonistica. Per tutto il periodo dei lavori, per ragioni di sicurezza, l’area giochi resterà interdetta all’utenza, ma con l’arrivo della primavera si prospetta un Nuove Gemme rimesso a nuovo. Riordino e protezione degli spazi esterni in arrivo anche per la scuola Collodi Grimm, dove è stata completamente rinnovata la recinzione delle pertinenze della scuola

con la completa sostituzione dei vetusti e degradati elementi di recinzione, opera attesa da molti anni, che assicura non solo un minor degrado dell’ambito ma soprattutto una maggiore sicurezza per gli alunni. Non tutte le opere in corso, però, sembrano avere ottenuto il riscontro previsto. Dopo quasi un anno dal taglio del nastro, gli utenti del sottopasso ciclabile nei pressi della rotatoria alla Fossa segnalano infatti già un evidente incuria. “Un’opera sicuramente attesa da molti anni da tutta la cittadinanza - spiegano i cittadini. Dispiace però constatare che dal giorno dell’inaugurazione non è stata fatta alcuna pulizia dell’area e tutto sembra abbandonato

a sé stesso. Gli arbusti e la vegetazione si stanno impadronendo del sottopasso costringendo pedoni e ciclisti ad improvvisarsi giardinieri, tagliando con le mani i rami che invadono la carreggiata per non rischiare di trovarsi brutte sorprese negli occhi. Una domanda ci sorge spontanea: a chi spetta la manutenzione di questo sottopasso? Chiunque sia il responsabile tra tutti quelli che si sono fatti belli all’inaugurazione (Comune, Città Metropolitana, Veneto Strade) chiediamo che intervenga al più presto per mantenere le promesse che erano state fatte ai residenti sulla sicurezza della struttura”.

San Vito e Modesto, sono stati restaurati gli angeli

Sono ritornati e potranno essere ammirati da tutti i fedeli i due angeli in legno restaurati che adornano l’organo nella chiesa dei santi Vito e Modesto a Spinea. Per loro, inaugurazione in grande stile con anche un concerto in memoria della parrocchiana Maria Giovanna

Monti, nata nel 1935 e morta giusto un anno fa, benvoluta e stimata dalla comunità spinetense e conosciuta come “Gianna”. Ad offrire il concerto i figli Alberto, Alessandro e Cinzia.

“É stato un lavoro molto accurato ed eseguito dalla restauratrice Flavia Cabrio che ha riportato gli angeli alla sua veste originale - ha spiegato il parroco don Riccardo Zanchin. La nostra chiesa è molto ricca di opere d’arte, un’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri padri e noi siamo impegnati a conservarla al meglio. L’occasione del restauro dell’organo, un Callido molto bello e di buona fattura che ha 350 anni, ci ha permesso di comprendere anche gli angeli che lo adornano. La spesa ha superato i 50 mila euro a cui hanno contribuito oltre i fedeli, anche il Comune e il Lions Club Spinea”. Tra i presenti oltre alla restauratrice, anche il sindaco Martina Vesnaver e gli assessori Franca Zamengo ed Elia Bettin. (ma.to.)

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Viabilità. Il Tar ha respinto il ricorso contro il doppio senso di marcia promosso dai cittadini

I lavori per la rotonda di piazza Marconi sono in dirittura d’arrivo

La rotonda di piazza Marconi, una delle più attese opere di revisione della viabilità in centro a Spinea, assume quella che sarà al sua forma definitiva. Con l’inizio dell’anno sono finiti i lavori ai sottoservizi, ed ora la nuova rotonda vede, nei tempi e nei modi previsti, l’apertura della sua seconda fase, quella che culminerà il 19 maggio con la chiusura definitiva del semaforo in via Roma giusto di fronte alla chiesa. I timori per i ritardi, che si erano presentati in fase di scavo con la scoperta dei resti della vecchia scuola e della prima recinzione della chiesa dei santi Vito e Modesto, sono stati superati in quanto i resti, portati in superficie ed analizzati, non sono risultati tra quelli rientranti nel patrimonio oggetto di salvaguardia, quindi nessuno stop e via libera definitiva al progetto della “porta Est” di Spinea. La nuova porta, che si affaccerà sull’incrocio tra via Roma e via Matteotti, prevede nella piazza liberata dal traffico e dal semaforo, una parte adibita a parcheggio circondata da una ampia zona alberata che verrebbe poi chiusa al traffico in occasione di eventi speciali, festività e appuntamenti culturali ma anche sportivi. Con lo spostamento del capolinea dell’autobus che dovrebbe passare in zona stazione, la rotonda che si verrebbe a creare prevede una pavimentazione circostante in

porfido dalla chiesa fino al parcheggio a nord che andrà a collegarsi alla nuova circolazione urbana prevista per via Matteotti. E proprio via Matteotti va a sua volta verso una risoluzione. Il Tar ha dato infatti parere negativo alle richieste effettuate dalle associazioni cittadine per il riesame del progetto presentato dal Comune per il doppio senso di marcia, che ora dunque potrà proseguire il suo iter con la procedura di affidamento dei lavori il cui bando è stato presentato il sei marzo. Il progetto comunale prevede la riqualificazione di via Matteotti nel tratto compreso tra il parcheggio Marconi e via d’Annunzio con l’istituzione della circolazione a doppio senso, il rifacimento dell’asfalto, la realizzazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale lungo il lato est tra il parcheggio Marconi e via Donizetti, e tra via Lorenzini e

Il sottovaso. Approfondimento su politica e dintorni

A passi spediti verso lo scontro

L o scontro politico a Spinea latente per anni all’interno della maggioranza di centrodestra è arrivato all’epilogo. La sindaca Martina Vesnaver messa alle corde dal passaggio in minoranza di altri due consiglieri di coalizione, ha deciso di tirare dritto, non ha insomma alcuna intenzione di dimettersi. A fine marzo si presenterà nel parlamentino cittadino per la necessaria approvazione del bilancio dell’ente locale, con l’altissima probabilità nel

momento in cui scriviamo, di essere sfiduciata. Cosa succederà in questo momento nessuno è in grado di prevederlo. Restano sul tavolo i problemi di sempre anche se alcune novità ci sono state. Intanto il doppio senso nel centro del paese si farà, il Tar ha respinto i ricorsi dei cittadini che chiedevano di bocciare il piano del Comune. Si chiude poi sul territorio (come in tutta Italia) la stagione del superbonus edilizio 110 % . E in questo caso con le nuove regole a rimetterci saranno le persone

via d’Annunzio; la realizzazione di una zona a traffico moderato per il tratto stradale di circa 200 metri tra via Donizetti e via Lorenzini nel quale viene eliminata la distinzione tra carreggiata e marciapiede. I ricorsi al Tar erano contro il doppio senso, una spesa di 900.000 euro era ritenuta eccessiva e per mantenere una pista ciclabile di connessione con la periferia. Insomma tutte le caselle difficili del puzzle della viabilità vanno ora ad incastrarsi. Spinea infatti è una realtà urbana altamente popolata in cui le strade sono molto fitte. La strada principale via Roma, è molto trafficata ad ogni ora del giorno e la sicurezza di pedoni ciclisti ed automobilisti è sempre stata la priorità di ogni amministrazione che si è succeduta nel corso degli anni.

É prevista la realizzazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale lungo il lato est tra il parcheggio Marconi e via Donizetti, e tra via Lorenzini e via d’Annunzio

meno abbienti. Chi ha preso il treno dell’agevolazione anche in molti condomini a Spinea, ha colto l’’occasione per rendere il proprio immobile eco sostenibile di fatto a costo zero e ne ha rivalutato il valore. Per gli altri, soprattutto per chi soldi non ne ha, o vive di uno stipendio normale, con il sistema delle detrazioni fiscali certo non avrà lo stesso vantaggio a fare la riqualificazione. A rischio poi gli interventi di miglioria già avviati nelle case popolari, che a Spinea non sono poche.

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Massimo Tonizzo Lavori in piazza Marconi
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Politica. Aria tesa fra maggioranza e opposizione dopo la bufera giudiziaria sulle presunte tangenti

Luca Morosin presidente del consiglio, è scontro politico

Il dopo Fragomeni si annuncia già carico di tensioni nel mondo politico di Santa Maria di Sala. L’ex sindaco, infatti, ai domiciliari poiché coinvolto nell’inchiesta delle presunte mazzette per la costruzione di una casa di riposo e altre opere si è dimesso lo scorso 21 febbraio dal Consiglio dove assumeva la carica anche di presidente dopo un primo tentativo di autosospensione. In precedenza si era dimesso anche l’altro ex sindaco, Ugo Zamengo, anch’egli membro del Consiglio Comunale e anch’egli interessato dallo stesso procedimento giudiziario. Zamengo è stato sostituito dal nuovo consigliere Micheal Nebradiga già in occasione della precedente seduta, lo scorso febbraio. Ovviamente per tutti vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva ma la politica deve andare avanti e la situazione creatasi richiedeva un ricambio di persone. A subentrare a Fragomeni è stata Franca Malaguti, a seguito della rinuncia per motivi personali di Angela Carrillo. Ma sul sostituto alla presidenza si è accesa la polemica tra maggioranza e opposizione nell’ultima riunione, tenutasi lo scorso 2 marzo. La maggioranza, infatti, ha votato compatta per Luca Morosin, già assessore alla cultura nella scorsa consiliatura nella giunta Fragomeni mentre la minoranza ha puntato i piedi sottolineando come, a dire della consigliera Erica Rizzo di “Insieme per il Bene Comune”, Morosin non sia una figura super partes. La collega della Lega Francesca Scatto, invece, ha chiesto di nominare il consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe Sambati “unico rappresentante di centrodestra che vedo nella maggioranza” ha dichiarato Scatto. Sambati, però, per motivi di lavoro che non gli consentirebbero di ricoprire un ruolo così importante, ha declinato l’invito. Pertanto si è proceduto alla nomina di Morosin, il quale ha sottolineato come lui non abbia mai “guardato ai colori” e che ricoprirà il ruolo “con senso di responsabilità per i cittadini e il consiglio comunale”. Anche la sindaca Natascia Rocchi ha sostenuto questa scelta ricordando le capacità manageriali di Morosin maturate nell’ambito delle risorse umane, le sue doti relazionali e l’esperienza politica e amministrativa maturata. In questo modo il Consiglio Comunale ha trovato

Gli ex sindaci restano agli arresti domiciliari

la sua struttura definitiva e ricomincerà a lavorare nonostante il terremoto politico-giudiziario che si è abbattuto sulla cittadina, che mai si sarebbe aspettata di trovarsi nell’occhio del ciclone per questi motivi. Nei giorni successivi al Consiglio la giunta ha inaugurato alcune opere importanti come la pista ciclabile di via Caltana, la piastra di basket di via Cavour, la ciclabile di via Luxore e quella di Tre Ponti-Stigliano.

L’inchiesta sul presunto giro di tangenti che ha coinvolto amministratori pubblici, manager e imprenditori a Santa Maria di Sala continua. Il procedimento, condotto dal Pubblico Ministero Federica Baccaglini ha visto, per ora, confermati gli arresti domiciliari per Mauro Cazzaro, Battista Camporese e Marcello Carraro che si sono visti respingere la richiesta di revoca delle misure cautelari da parte del Tribunale del Riesame. L’ex sindaco Fragomeni aveva rinunciato ad inoltrare ricorso mentre per l’altro ex sindaco Ugo Zamengo la richiesta era già stata respinta in precedenza. Ma la novità è che sempre il Riesame ha decretato

l’annullamento del capo 5 dell’ordinanza, ossia l’accusa mossa a Fragomeni, Pajaro, Cazzaro, Carraro e Camporese di avere strutturato su misura dell’impresa Relaxxi Srl il bando per la realizzazione di un centro servizi per anziani. La motivazione è stata l’insufficienza degli elementi raccolti. Nella lunga seduta dello scorso mercoledì 15 febbraio i legali degli accusati hanno sostenuto l’inesistenza di gravi indizi di colpevolezza e la mancanza del pericolo di reiterazione del reato. Di tutt’altro avviso la Procura secondo cui le esigenze di custodia cautelari andrebbero discusse unitariamente e non singolarmente. Intanto gli amministratori restano agli arresti domiciliari e si vedrà quando potranno uscirne da questa misura cautelare. In paese tutta questa vicenda ha fatto discutere fortemente i cittadini. Tanti si sono chiesti dell’opportunità di continuare l’esperienza amministrativa dopo quello che è successo. Un problema però che è stato respinto a gran forza dalla maggioranza che ha deciso di tirare dritto e andare avanti compatta. (r.m.)

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Santa Maria di Sala Il municipio e Luca Morosin

Istruzione. Preoccupazione per la mancata risposta delle istituzioni

Scuole primarie, tempo pieno a rischio in 4 istituti

C’è forte preoccupazione a Santa Maria di Sala e in particolar modo nelle frazioni, per la possibile mancata formazione delle classi prime di ben quattro scuole primarie su sei. Sono infatti a rischio gli istituti delle frazioni di Stigliano, Caltana, Veternigo e Sant’Angelo. La questione sul tavolo è la richiesta non ancora accolta da parte dell’Ufficio Scolastico, dell’istituzione del tempo pieno negli orari delle suddette scuole salesi. Per scuola a tempo pieno si intende un’organizzazione delle attività didattiche in 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì. Di queste ore, 30 effettive sono di lezione, sia al mattino che al pomeriggio affiancate da 10 di mensa e gioco post mensa. Tutto nacque con l’entrata in vigore della legge 820 del 1971 che istituzionalizzò questa nuova forma di “dopo scuola” che fino ad allora era spesso affidata alle parrocchie e patronati in forma del tutto assistenziale. ”Da luglio ne abbiamo fatto richiesta - dichiara la sindaca Natascia Rocchi - ma per ora ancora nessuna risposta”. Risultato, già venti bambini si sposteranno nella vicina Campocroce poiché lì il tempo pieno è garantito. Da questo punto di vista si è mossa anche la consigliera regionale leghista Francesca Scatto, consigliera comunale di minoranza anche presso il Comune di Santa Maria di Sala, la quale è riuscita ad ottenere un appuntamento lo scorso febbraio. “Mi è stato detto che la questione è di competenza della dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo - ha riferito. Nel frattempo si è riattivato il comitato genitori mentre l’assessore all’istruzione Gianpietro Spolladore ha ricordato che sarebbero stati resi disponibili servizi di pre e post scuola e di trasporto. “Avevamo richiesto un incontro con la dirigente dell’Ufficio Scolastico in data 26 novembre - ricorda Spolladore - successivamente a seguito dei numeri registrati anche in data 6 febbraio. In entrambi i casi non abbiamo avuto risposta. Recentemente abbiamo inviato una nuova richiesta. La consigliera Scatto ha avuto un incontro con la stessa dirigente in data 28 febbraio. Posto che l’importante è l’ottenimento del risultato, la richiesta continua ad essere quella

Alessio Frezzato giovane imprenditore nel campo funerario

di avere l’attivazione di un tempo pieno in almeno un ulteriore plesso del territorio. L’esempio più eclatante di bambini che migrano nelle scuole dei Comuni limitrofi è senz’altro quello dei venti bambini salesi iscritti alla prima di Campocroce con il modulo a 40 ore”. “Mi rifiuto di pensare che si tratti di una questione politica- conclude Rocchi.

Non è da tutti, a 27 anni, di questi tempi, decidere di prendere in mano il proprio destino, mollare tutte le certezze e mettersi in gioco in prima persona per aprirsi una propria attività. Ma Alessio Frezzato, giovane di Santa Maria di Sala, studi da odontotecnico riposti in un cassetto ha deciso di seguire i propri sogni e buttarsi a capofitto in una nuova avventura lavorativa ma che, in fondo, è anche molto umana. Dal 1 gennaio, infatti, Alessio ha avviato una sua agenzia di pompe funebri, nella piazzetta di via Caltana, un’attività che non è

solo un’impresa imprenditoriale ma rappresenta anche un sostegno per le persone che stanno vivendo momenti di dolore e disagio per la perdita di un proprio caro. L’inaugurazione è avvenuta lo scorso gennaio alla presenza della sindaca e del parroco. “Lavoravo già nel settore - spiega Alessio - ma le cose non andavano bene così ho deciso di rimettermi in gioco anche perché amo stare accanto alle persone e assisterle in questi momenti così delicati. La sento come una missione. Da sempre mi aveva incuriosito quest’ambito e mi ci sono appassionato. Questo è un settore particolare, dobbiamo essere sempre disponibili 24 ore al giorno 7 giorni su 7, non ci sono ferie o altro. Non ho ricevuto aiuti dallo Stato, ho sottoscritto un prestito e i lavori interni me li sono fatti da solo”. In tutto questo c’è anche un lato solidale, perché grazie all’associazione “Al sorriso di Christian” di cui lui stesso è uno dei fondatori vengono anche forniti servizi di supporto psicologico post lutto, post covid, e favore di bambini e anziani. Inoltre, grazie ad un furgoncino appositamente allestito, l’associazione si prende in carico anche il trasporto di anziani e disabili che debbano recarsi presso i luoghi di cura. “Ai giovani come me che vogliano aprirsi un’attività dico di non avere timore - conclude Alessiofatelo, ci vuole tempo e fatica ma poi arrivano le soddisfazioni”. (r.m.)

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Santa Maria di Sala Bambini delle elementari in classe

Flag Chioggia - Delta del Po. Concluso il progetto di cooperazione interterritoriale “Blue Coast Agreements 2030”

La pesca punta sulla sostenibilità, ambientale ed economica

Chioggia ha ospitato l’evento conclusivo di “Blue Coast Agreements 2030”, il Progetto di Cooperazione Interterritoriale fra undici FLAG (Fishing Local Action Groups) in partenariato per promuovere la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU in sette Regioni italiane. Hanno partecipato all’incontro insieme al FLAG GAC

Chioggia e Delta del Po, il FLAG Veneziano – VeGAL; il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna; il FLAG Marche Centro; il FLAG Marche Sud; il FLAG Costa Blu; il FLAG Alto Tirreno Toscano; il FLAG Costa degli Etruschi; il FLAG Pescando, il FLAG Levante Ligure e FLAG Savonese. Tra le autorità presenti, oltre al sindaco di Chioggia Mauro Armelao e all’assessore alla Cultura, Demianio e Agricoltura Elena Zennaro, anche Cristiano Corazzari, assessore alla Pesca della Regione del Veneto, Luca De Carlo, Presidente della Commissione Pesca al Senato della Repubblica Italiana e i sindaci Roberto Pizzoli (Porto Tolle), Valeria Mantovan (Porto Viro) e Michele Grossato (Rosolina).

“La pesca del futuro non è solo economia, ma anche cultura, turismo e tradizione e la politica deve riuscire a trovare un

equilibrio. Questo progetto è importante per far capire quanto un’eccellenza come questa possa essere a beneficio di quell’Europa che a volta è un po’ sorda su questo tema” ha dichiarato Luca De Carlo, Presidente della Commissione Pesca al Senato. “Oggi si parla di pesca sostenibile che non deve però essere slegata dalla sostenibilità economica e sociale – ha sottolineato Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Pesca – e questo è il vero valore in cui poter investire per il futuro. Ciò significa avere prodotti migliori sulle tavole dei cittadini, una filiera che sia sempre più accertata sulla salubrità della pescato e la scelta di tecniche di pesca meno incidenti sull’ambiente. Vogliamo valorizzare le nostre potenzialità per dare fu-

Coinvolti 11 flag in 7 regioni italiane. Individuate azioni concrete all’insegna dell’Agenda Onu 2030

turo ai pescatori e a un’attività radicata nella cultura e nella tradizione del Veneto”.

Tanta la soddisfazione di Marco Spinadin, Presidente del FLAG GAC Chioggia Delta del Po: “Questo progetto si intreccia perfettamente con quella che potrebbe essere una gestione delle nostre coste anche all’interno di comparti o di aggregazione come Contratti di Costa o di Fiume in una sinergia tra terra, laguna e mare”. Dopo un anno e mezzo di lavoro, i frutti sono il Documento di Indirizzo Strategico, il Catalogo delle “azioni pilota” da sperimentare nei settori tradizionali ed emergenti della Blue Economy, in attuazione dell’Agenda 2030 e lo strumento del Contratto di Costa.

Gaia Ferrarese

“Una ‘blue community’ per tutelare i nostri mari”

Laura Mosca, responsabile dei progetti di cooperazione per il FLAG GAC Chioggia Delta del Po, qual era l’obiettivo del progetto“Blue Coast Agreements 2030”?

“Il tema è l’individuazione di azioni pilota per mettere a terra su scala locale i 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’Onu nell’ambito della blue economy. E questo a partire dall’obiettivo 14 che è quello che interessa la vita sotto i mari, di nostra diretta competenza, passando da quello della lotta al cambiamento climatico a quello riguardante la gestione dell’acqua, così come obiettivi a carattere più socio-economico ma anche culturale. È stata per noi davvero una sfida: sono stati individuati cinque indirizzi strategici che afferiscono ai diversi ambiti tematici, dalla formazione alla gestione dei rifiuti alle ener-

gie alternative, abbiamo prodotto un catalogo delle possibili azioni e ne state individuate 11 – una per ogni FLAG – che rappresenta un po’ l’azione bandiera, quella che più rappresenta il territorio”.

colta dei rifiuti alla decarbonizzazione, a iniziative di formazione e sensibilizzazione”.

Sono tutte azioni molto concrete dunque, partendo dall’ascolto.

“È un’azione di governance, che si declina in tante attività concrete. Si tratta della costituzione di una ‘blu community’. Gli ambiti di intervento sono vari, dalla rac-

“Assolutamente. Abbiamo cercato di dare anche concretezza e strumenti ai territori per non rischiare di elaborare un progetto che restasse sulla carta. Infatti ache la fattibilità è un criterio di sostenibilità di cui abbiamo tenuto conto. Lo strumento operativo che abbiamo adottato è stato il contratto di costa, che nasce dal contratto di fiume e consiste in un percorso di programmazione negoziata per mettere insieme diversi attori e, attraverso la discussione e la condivisione, trovare un sistema di regole per la gestione integrata delle risorse territoriali a partire da quella prioritaria che nel nostro caso è l’acqua di mare”.

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Qual è quella del Flag Chioggia Delta del Po?
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Provincia

Economia. Riunione di Coldiretti nelle scorse settimane a Scorzé all’agriturismo “Al Capitellon”

Davide Montino eletto delegato dei giovani agricoltori veneziani

Si è svolta nelle scorse settimane l’assemblea elettiva dei giovani agricoltori veneziani di Coldiretti presso l’agriturismo

“Al Capitellon” a Rio San Martino di Scorzè. Erano presenti all’evento il direttore di Coldiretti

Venezia Giovanni Pasquali, il delegato regionale dei giovani agricoltori Marco De Zotti accompagnato dal segretario regionale

Luca Motta. Durante l’assemblea formata da una sessantina di giovani agricoltori under trenta

è stato eletto il nuovo coordinamento formato da undici giovani e tra questi è stato confermato come loro delegato Davide Montino. Di fatto questo che si appresta ad iniziare, è il suo primo mandato da rappresentante dei giovani anche se l’esperienza era già iniziata a tutti gli effetti due anni fa, quando era subentrato in sostituzione di Luca Bertaggia che a causa dei pressanti impegni aziendali aveva lasciato

l’incarico ed è stato ringraziato in presenza di tutti, per il lavoro svolto. Davide Montino è titolare da nove anni di un’azienda agricola di 12 ettari ad indirizzo prevalentemente orticolo a Zianigo località di Mirano dove in centro paese ha aperto anche un punto di vendita diretta dove si possono trovare tutti i prodotti stagionali e rigorosamente agricoli. La storia di Davide ha sin dall’ini-

Montino è titolare da nove anni di un’azienda agricola di 12 ettari ad indirizzo prevalentemente orticolo a Zianigo

zio conquistato l’attenzione di molti in quanto a differenza di quanto accade solitamente fu la sua passione per l’agricoltura a travolgere e convincere l’intera famiglia di madre, padre e sorella

a dedicarsi al settore agricolo e non viceversa. Al termine degli studi di agraria il suo obiettivo fu di trovare un appezzamento di terra ed iniziare a coltivare i campi. “Non è stato facile- ammette

I consiglieri di Giovani Impresa Coldiretti sono undici

Sono undici i consiglieri di Giovani Impresa tutti al di sotto dei trent’anni nel coordinamento di Coldiretti. Tra loro dopo Davide Montino eletto delegato vi sono Margherita Maggi di Mira che coltiva lavanda impegnata negli orti sociali, Federico Zavan di Mirano che coltiva seminativi, Alessandro Corò di Mogliano Veneto che alleva suini, Francesco e Nicolò Koliotassis di San Donà di Piave viticoltori, i fratelli Giacomo e Filippo Alberto Ballarin di Cavallino Treporti orticoltori, Luca Cecchetto di Portogruaro cerealicoltore, Lorenzo Pajola di Tessera florovivaista e Riccardo Tolomei di Chioggia orticoltore. A coordinare il gruppo di giovane impresa venezia sono i segretari Giacomo Pagan e Calogero Sciarratta. “Le giovani imprese agricole - ha sottolineato il delegato regionale Marco De Zotti - svolgono attività connesse che sono in

prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull’ambiente e sulla collettività. Ecco che è’ necessario riconoscere ulteriormente l’importante ruolo che svolgono le aziende agricole consolidando il lavoro dei nostri giovani imprenditori e sostenendo il loro sogno di investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono e creare opportunità, per avvicinare ancora di più i giovani al mondo agricolo in un’ottica di rinnovamento”. I giovani veneziani saranno inoltre parte dei 55mila giovani italiani che si sfideranno nel concorso Oscar Green rivolto e dedicato a tutti i giovani che hanno scelto di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia. Il

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Davide- dover iniziare da zero l’attività, ma il mio entusiasmo mi ha portato ad avere importanti soddisfazioni in particolare grazie alla vendita diretta, poiché riesco a stabilire un rapporto con

i miei clienti a cui spiego la stagionalità, le modalità di coltivazione, raccontando i tempi della campagna spesso scadenzati anche da eventi climatici devastanti che mettono a repentaglio il raccolto. Spiegare tutto questo ai clienti porta a suscitare maggiore interesse, apprezzamenti e valorizzazione del mio lavoro. ”Numerosi gli obiettivi del nuovo gruppo di giovani agricoltori tra questi rivolgersi a loro volta ad altri giovani studenti degli istituti di agraria per parlare loro delle sfide a cui si affaccia l’agricoltura del futuro, con la nuova Pac in vigore da quest’anno per i prossimi cinque anni. I giovani di Coldiretti sono stati importanti protagonisti in questi anni di raccolte firme come “stop cibo anonimo” e contro lo spreco di suolo, mentre l’obiettivo di questi ultimi mesi e quelli futuri sarà fermare la minaccia del cibo sintetico.

Fai la doccia al posto del bagno, risparmi fino al 75% di acqua

Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti: 1 minuto di acqua corrente sono 20 litri sprecati

Non usare il wc per eliminare piccoli rifiuti meglio lo scarico differenziato risparmi il 10% di acqua

Mangia a Km0, ogni volta che il cibo viene importato, si importa anche l’acqua contenuta in esso

Spugna e secchio per lavare la tua macchina, risparmi più di 100 litri d’acqua

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Usa la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico

Controlla e ripara il rubinetto o il water che gocciolano: una perdita può costare 5mila litri all’anno

Tieni in frigo l’acqua se la vuoi fresca, non la far scorrere dal rubinetto

Lava la frutta e la verdura in una bacinella e ricicla per le piante l’acqua utilizzata

Innaffia le piante la sera, dopo il tramonto l’acqua evapora lentamente

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gruppo dei giovani agricoltori Il delegato di Coldiretti Davide Montino

I ragazzi raccontano. Studenti della secondaria di primo grado A. Cappon di Cavarzere

Un anno di guerra visto dalla scuola

Guerra? Ancora? Che noia! Voi che ci leggete da casa, e magari non avete partecipato a questa serata penserete che sia stato davvero così, invece noi ragazzi delle terza B che abbiamo partecipato possiamo garantirvi che questa serata a teatro ci ha colpito molto. Nella fantastica cornice del nostro teatro “Tullio Serafin”, accompagnati dalla Dirigente, Dott.ssa Finotti, e dalla nostra professoressa di lettere, Vuocolo, abbiamo conosciuto le dinamiche di una guerra a noi molto vicina, una guerra che sembrava essere lampo e moderna, invece come vediamo anche dal telegiornale si protrae da un anno. A presentare gli ospiti della serata l’assessore Ilaria Turatti, che ha saputo con maestria farli conoscere al pubblico, dando anche informazioni sulla loro carriera, ma anche gestire i tempi, gli interventi … Erano presenti due cronisti di guerra: Fausto Biloslavo, Francesco Semprini inviati dei canali Mediaset e il generale di Brigata Ippoliti. Dopo aver esaminato le cause della guerra, i possibili epiloghi, i due giornalisti hanno raccontato anche con l’ausilio di alcuni video alcuni momenti dal fronte, spesso drammatici perché loro vivono tra le bombe, a stretto contatto con la gente del posto per portare aiuti, per sapere come sopravvivono all’inferno delle bombe, come la pensano, perché sia tra i russi che tra gli ucraini c’è chi vuole questa guerra e chi invece si chiede il perché.

Di fatto come ha affermato anche la vice presidente Ucraina, intervistata da Semprini, l’Ucraina sta vivendo il suo Risorgimento e per questo molto continuano a combattere e a vivere lì. Oltre a spiegarci le cause, le motivazioni del conflitto, il perché i Paesi continuano a dare armi all’Ucraina, perché Putin si ostina a continuare nell’attacco, è stata fatta anche una interessante analisi dei dati riguardanti l’economia

A Stra una stagione ricca di iniziative per apprezzare le bellezze di Villa Pisani

Marzo mese di visite al museo nazionali in villa Pisani a Stra. Sabato 25 marzo è in programma “Luoghi segreti e parco” dalle ore 15. “Vi accompagniamo - spiegano gli organizzatori - ad apprezzare tutta la bellezza del museo e del parco della regina delle Ville nella Riviera del Brenta, facendovi anche scoprire luoghi speciali come il bagnetto Beauharnais e la Coffee House. Un vero pacchetto completo di meraviglie della natura e dell’arte che solo luoghi come questi possono offrire. Il racconto del passato e lo sguardo all’attuale vi sapranno emozionare in un’esperienza indimenticabile. La durata è di 2 ore circa, i posti sono limitati e per questo

è consigliata la prenotazione. Il costo dell’ingresso è di 15 euro (sotto i 10 anni è gratuito).

In caso di pioggia la visita potrebbe essere modificata, comportando l’esclusione del parco dal tour e quindi il costo potrà essere ridotto a 10 euro.

L’iniziativa “Indaga” è in programma domenica 26 marzo dalle 10 alle 14.

“I giochi di indagine del museo sono pensati – spiegano ancora gli organizzatori - per tutte le età, singoli visitatori, gruppi e famiglie. Il modo più divertente e curioso di conoscere il museo, con possibilità di scegliere se esplorare solo parco oppure museo e parco. È disponibile anche la ver-

del Paese invaso. Infatti, ha sottolineato il generale Ippoliti, si parla sempre di Ucraina come “graniere” dell’Europa, anche se in realtà i dati ci dimostrano che si produce grano soprattutto in Cina e Russia, come pure il numero dei morti al giorno é maggiore in guerre meno conosciute (Arabia, Yemen), quindi spesso i punti di vista variano in base a cosa la cronaca vuole farci intendere, quindi, suggeriva di avere sempre un occhio aperto sui dati certi.

Molte anche le domande da parte del pubblico, perché abbiamo capito ascoltando queste relazioni che davvero ci sono complessi meccanismi che regolano i rapporti e gli equilibri fra gli Stati, lo stesso ruolo dell’Onu é sensibile a questi accordi. Resta il fatto che come sottolineavano gli inviati, quei giovani che soffrono e quegli anziani che vivono in condizioni devastanti potremmo essere noi.

sione per i più piccoli. Il gioco si avvia all’arrivo dei partecipanti, senza obbligo di orario di partenza (entro 60 minuti dal termine segnato) e permette giocando di visitare e conoscere il museo/ parco in libertà”. E’ previsto un simpatico premio finale. Il costo del biglietto di partecipazione è di 10 euro. Sempre domenica 26 marzo “Il gusto dei Pisani” dalle 16: visita alla scoperta del piano nobile e del parco con conclusione in aula in relax e convivialità. Il piacere di entrare in Villa Pisani e sentirsi coccolati come gli ospiti dei nobili Signori; concludendo con una merenda/spuntino in Villa accompagnati dalla musica. Durata 120 minuti, costo 18 euro.

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Antonio, Filippo e Valentina (3B, Scuola A. Cappon, Cavarzere) - foto di Giuseppe Arpicelli
Nel giornalino dell’istituto raccolte le riflessioni e le impressioni sul conflitto in Ucraina a seguito di un incontro con due famosi cronisti Fausto Biloslavo e Francesco Semprini e al generale di brigata Ippoliti
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Podismo. Il programma degli eventi nel veneziano nelle prossime settimane

Mezza maratona dei Dogi, “Su e Zo per i ponti”, eventi imperdibili

Con l’arrivo della primavera s’intensifica l’attività atletica e riprendono le manifestazioni. E’ il caso della Dogi’s half Marathon che è ripartita lo scorso anno dopo due anni di sospensione per il Covid ed è giunta alla ventiseiesima edizione che si svolgerà domenica 2 aprile e quest’anno prevede la partenza e l’arrivo a Fiesso d’Artico. La Dogi’s Half Marathon ha origine da un’intuizione, quella di alcuni soci dell’allora Libertas Mira. Allenandosi in outdoor, scoprirono che la distanza tra i due ponti di Stra e Mira sul Naviglio Brenta è esattamente la classica distanza della mezza maratona: 21.097 metri. Le amministrazioni comunali di Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira del tempo convennero di sostenere l’iniziativa nascente facendo in modo che ogni anno uno dei quattro comuni diventasse sede di partenza e arrivo, rendendo sotto questo aspetto la Dogi’s Half Marathon unica al mondo. La prima edizione partì da Stra,

nel 1998 e nel corso degli anni ha acquisito sempre più importanza con la partecipazione sempre più numerosa di atleti stranieri di primo piano. L’anno scorso, il 3 aprile, arrivo e partenza a Dolo e buona partecipazione di atleti con la vittoria di un corridore italiano, Stefano La Rosa, dopo anni

La prima edizione della Dogi’s Half Marathon partì da Stra, nel 1998 e nel corso degli anni ha acquisito sempre più importanza

di dominio straniero, era dal 2014 che non trionfava un atleta azzurro, allora fu Carletti. Anche in campo femminile vittoria azzurra di Anna Incerti, anche in questo caso un successo atteso dal 2013, dal successo di Ricotta. In campo maschile negli ultimi anni erano stati gli atleti keniani a farla da padrone, con l’eccezione del Gambia nel 2018, in campo femminile, invece, trionfi sempre di africane

di Kenia ed Etiopia. Quest’anno la curiosità di scoprire se vi sarà il bis azzurri. Nel classico programma primaverile anche l’appuntamento tradizionale “Passeggiata di Solidarietà” organizzata da Tgs Eurogroup denominata “Su e Zo per i Ponti di Venezia” giunta alla 43esima edizione e che quest’anno si svolgerà domenica 16 aprile. Un momento da vivere assieme per godere di una giornata all’a-

Calcio giovanile, il mirese Davide Rosa alla Viareggio Cup

Dal 20 marzo sino al 3 aprile, si svolgerà la 73sima edizione della Viareggio Cup, manifestazione che a livello giovanile si può definire un vero e proprio campionato del mondo e che in passato ha visto la partecipazione di numerosi atleti poi divenuti professionisti affermati. Sarà anche la vetrina importante per un giovane calciatore mirese che da due anni fa parte del settore giovanile del Pontedera, ma vanta anche qualche convocazione in prima squadra, formazione toscana che milita nel girone B di

serie C. Si tratta di Davide Rosa, classe 2004, che ha iniziato a giocare molto presto a Borbiago, dove risiedeva, per poi crescere calcisticamente nel settore giovanile del Padova prima di trasferirsi a 1 6 anni, per motivi di studio, segue un corso turistico, in Toscana. Laterale destro fluidificante, Davide Rosa fa della velocità e della fisicità abbinate a buone doti tecniche, i suoi punti di forza e spera di approfittare del palcoscenico della manifestazione giovanile più importante a livello mondiale. Tifoso

ria aperta alla scoperta di Venezia nei suoi luoghi più caratteristici e meno esplorati dal turismo di massa: una proposta all’insegna del turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Due i percorsi tra cui scegliere: quello completo di 11 km con 42 ponti, con partenza e arrivo in Piazza San Marco, e quello breve di 5,4 km con 19 ponti, indicato in particolare per le scuole dell’in-

interista, appassionato di musica e di film, Davide comunque ha una grande passione per il calcio che gioca anche con gli amici, La Viareggio Cup vedrà al via quindici squadre italiane a partire dal Sassuolo che ha vinto l’ultima edizione, e formazioni provenienti da tutto il mondo. La squadra di Davide Rosa, inserita nel girone B, farà il suo esordio martedì 21 marzo e del girone fanno parte anche il Torino, gli argentini del Don Torcuato e gli australiani dell’Apia Leichhardt. (l.p.)

fanzia e primarie, con partenza dal Porto di Venezia e arrivo in Piazza S. Marco. Una grande novità per l’edizione 2023: l’Arsenale torna a spalancare le sue porte ai partecipanti della Su e Zo. Sarà presente un ristoro per ciascuno dei due percorsi in Parco Savorgnan per il percorso completo e al Porto di Venezia per il percorso breve.

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Davide Rosa in azione La partenza della Maratonina dei Dogi

Ormai l’ipotesi sta diventando una pista d’atterraggio del dibattito politico, peraltro così sgombra da far prevedere che l’aereo delle buone intenzioni plani in sicurezza e in (relativamente) poco tempo. L’idea è quella del terzo mandato per i governatori, argomento che interessa da vicino il Veneto, visto che Luca Zaia terminerà il suo compito nel 2025. Ma davvero lo concluderà? Sarebbe il terzo mandato, che in verità è il quarto perché Zaia presidente lo è diventato nel 2010. E, a voler essere precisi, è in giunta dal 2005, quando era vicepresidente di Giancarlo Galan, non proprio un incarico da niente. Era l’anno, il 2005, quando i consiglieri della Lega, per fare sentire la propria forza, alla seduta inaugurale entrarono volutamente insieme, in leggero ritardo e facendo perfino rumore. Volevano fare capire che erano ben vivi nel Veneto in cui

#Regione

Il Punto Quarto potere

Forza Italia aveva ottenuto il 22% mentre la Lega era rimasta al 14%. Insomma, un po’ orgogliosi e un po’ arroganti. Cinque anni dopo, nel 2010, i risultati sarebbero stati opposti: Lega al 35% mentre il Pdl, l’evoluzione di Forza Italia, al 24%. Iniziava l’era di Zaia, eletto governatore con il 60% dei voti quando nel 2005, Berlusconi imperante, Galan aveva ottenuto “appena” il 50%. Il resto è cronaca, vale a dire le due riconferme di Zaia del 2015 e del 2020,

quest’ultima con la percentuale stellare del 77%. Ha ragione Crozza: non è un’elezione, il Veneto è un principato, un sultanato.

E il futuro? Niente di più facile che sia Zaia a succedere a se stesso. È vero che l’eurodeputato Variati ha bocciato questa idea, ma la pensano così nel Pd del Veneto non in tutta Italia. I democratici, infatti, hanno molto a cuore la rielezione di Vincenzo De Luca in Campania. Quindi, uno a me e uno a te, tra destra e sinistra

è assai probabile che si trovi un accordo per abolire quella norma che impedisce ai governatori di candidarsi per un terzo mandato, norma che appunto è scattata dopo il primo quinquennio di Zaia e che lo porterebbe al quarto incarico da governatore.

L’unico ostacolo su questa strada è Fratelli d’Italia che vorrebbe mettere la sua bandiera sulla prestigiosa poltrona, visto che anche nel Veneto supera abbondantemente il 30 per cento. Ma, fanno notare a Roma, qualcosa agli alleati i Fratelli devono pur concederla, mentre Luca De Carlo, senatore e timoniere veneto di FdI nelle dichiarazioni ufficiali ha spiegato: “Noi siamo assolutamente favorevoli all'eliminazione del tetto dei mandati perché sono i cittadini che devono poter scegliere. Valuteranno i partiti e i candidati il da farsi”.

Autonomia, la parola passa al Parlamento

Intanto Ciambetti incontra il ministro Calderoli: “Coinvolgere anche i Consigli regionali sui processi decisionali”

Altri due passi avanti sulla strada dell’autonoma differenziata, che a metà marzo ha incassato il via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri. Ma il cammino è ancora lungo e non privo di incognite, adesso che la palla passa al Parlamento. E si sa quanto l’Aula possa rivelarsi insidiosa anche per progetti che godono di un ampio consenso e per riforme che sembrano mettere tutti d’accordo. Intanto il disegno di legge che porta il nome di Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, ha fatto importanti passi avanti nel giro di pochi. L’ultimo in ordine di tempo è l’approvazione definitiva del disegno di legge dal Consiglio dei Ministri. Una decina di giorni prima era arrivato il via libera da parte della Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza

Unificata, aprendo di fatto il confronto parlamentare sul percorso di autonomia differenziata. Il governatore veneto Luca Zaia non può che compiacersi: “Con alto senso di responsabilità e volontà

di inclusione porteremo avanti questo progetto, ascoltando tutti, consapevoli che questa è una scelta di modernità. Adesso serve che prosegua con efficacia il lavoro per LEP, i livelli essenziali delle prestazioni. Dovrà continuare l’impegno di tutti anche nel far capire che l’autonomia non spacca certo il Paese, né impoverisce qualcuno, ma è una grande opportunità per tutti i territori”.

Zaia si spiega meglio e aggiunge: “Prende sempre più forma il progetto per dare compimento al dettato costituzionale. L'autonomia, infatti, è prevista dalla Costituzione ed è la chiave per un profilo di modernità, di efficienza e di modernità dell'amministrazione della cosa pubblica che avrà quella ricaduta positiva attesa dai cittadini. Il centralismo è l'equa divisione del malessere, l'autonomia è l'equa divisione del benessere. Questa Italia a due velocità deve finire e le regioni devono essere tutte messe nelle condizioni di dare servizi e risposte ai loro cittadini”.

Detto questo il presidente del Veneto si rivolge anche alle quattro Regioni che invece avevano espresso parere contrario: Campania, Puglia, Emilia Romagna e Toscana: “Rispetto la scelta: hanno fatto dei distinguo ma, è da notare, che non si sono pronunciate contro l’autonomia, lamentandosi più che altro delle modalità. Da parte nostra c’è soddisfazione ma colgo anche un grande senso di responsabilità da parte di tutti noi e del ministro Calderoli a cui va il mio ringraziamento per l’impegno che continua a dimostrare.

Da parte nostra c’è la volontà di vedere riconosciuto fino in fondo che questo è un progetto serio, che non spacca l’Italia e darà opportunità a tutti, anche a quella foresta che cresce e che non ha ancora voce”.

Di autonomia hanno parlato anche i presidenti dei consigli regionali in occasione dell’incontro a Roma con il ministro Calderoli. “Il confronto con gli enti territoriali è sempre proficuo, - ha dichiarato - sull’autonomia c’è coinvolgimento e attenzione” ha dichiarato il ministro. “È stato un incontro

costruttivo e molto utile - ha sottolineato il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti - abbiamo apprezzato la concretezza del ministro. Abbiamo concordato su come la natura del processo decisionale, connesso all’esercizio di più ampie funzioni delegate alle Regioni, debba coinvolgere anche il rispettivo Consiglio regionale e abbiamo auspicato che il Ministro possa farsi portavoce di questa sensibilità in Parlamento, quando avranno luogo le audizioni dei soggetti istituzionali deputati”.

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La riforma. Dopo il via libera del progetto da Consiglio dei Ministri e Conferenza delle Regioni
Luca Zaia Roberto Ciambetti

Dopo le primarie. Il segretario regionale Andrea Martella traccia la rotta

“Un Pd più forte per un Veneto che ha intenzione di voltare pagina”

Si sono concluse le Primarie del Partito Democratico con l'affermazione nazionale di Elly Shlein e il Veneto, in questo senso, non ha fatto eccezione tributando alla neo-segretaria un'affermazione molto netta percentualmente superiore alla media nazionale.

Uno sforzo organizzativo importante che ha visto allestire nella Regione oltre 400 seggi che hanno consentito a migliaia di militanti e simpatizzanti di esprimersi, nonostante anche condizioni meteo non agevoli, prova di attaccamento e grande attenzione verso la nostra forza politica.

“Abbiamo dato una grande prova di partecipazione – commenta il segretario regionale, Andrea Martella – grazie all'immane lavoro di centinaia di militanti che sono riusciti a garantire che tutto si svolgesse al meglio e in modo capillare. Siamo una grande co-

munità. Non c'è nessun’altra forza politica che si apre all'esterno così tanto, che ascolta i simpatizzanti e che può contare su di una militanza così preparata e disponibile.”

“La vittoria di Elly Shlein – continua – rappresenta certamente una richiesta, che viene dalla base, molto forte di impegno e cambiamento. I cittadini, i nostri elettori, i nostri iscritti ci hanno detto in modo molto chiaro che dobbiamo tornare tra le persone, nei luoghi del lavoro, nelle periferie, ci hanno richiamato al dovere di rappresentare, in primo luogo, chi vive condizioni di difficoltà, chi fatica. Non un partito chiuso, ma capace di tornare alle radici profonde dei suoi valori e del nostro Paese coniugando le esigenze di chi produce lavoro e benessere con quelle di chi ha il diritto di averlo un lavoro e di poter contare su di una retribuzione adeguata, sicura e

al passo con i tempi. Sono ancora troppe le persone che pur lavorando non hanno diritti, non hanno sicurezze, non hanno un reddito sufficiente per affrontare con tranquillità le proprie vite.”

“In Veneto – spiega Martella – in questo anno abbiamo compiuto dei passi importanti, ci siamo rinforzati e affrontiamo con fiducia la tornata elettorale che ci vedrà protagonisti il prossimo 14 e 15 maggio con le nostre e i nostri candidati e con le nostre idee e programmi. Il rinnovamento che l'elezione di Elly Shlein ha avviato nel partito e sulla scena politica italiana, ne siamo certi, avrà riflessi anche nella nostra Regione nella quale lo strapotere della Lega, dati alla mano, appare ormai al tramonto e quello di Fratelli d'Italia non sembra in grado, affidandosi al solo traino nazionale di Giorgia Meloni, poterlo sostituire. Del resto tocchiamo tutti con mano l'incapa-

cità che oggi ha la Regione Veneto di garantire le giuste risposte ai cittadini, di far crescere il nostro territorio, di proporsi sulla scena nazionale ed europea, di sostenere chi ha più bisogno, di governare i processi di transizione economici e sociali.”

“Noi siamo in campo – conclude il segretario regionale del Pd –con quattro caposaldi essenziali: Sanità Pubblica, efficiente, accessibile e veloce; scuola pubblica per tutti nella quale il ruolo degli insegnanti sia realmente valorizzato e gli studenti possano trovare tutti gli strumenti per aprirsi al meglio al mondo; transizione ecologica, sostenibilità, energie rinnovabili e rivoluzione green; sviluppo e produzione per sostenere i lavoratori e le nostre imprese. Ma prima di tutto dobbiamo restituire centralità alle persone e alle comunità, perché paradossalmente questa destra sul territorio ha accentrato e po-

Sanità. La proposta di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ha depositato una Mozione in Regione sul tema dell’età della pensione obbligatoria per i medici.

“È importante che la Regione, si attivi perché ai professionisti vicini alla pensione venga data la possibilità, su base volontaria, anche una volta raggiunta l’età pensionabile, di rimanere in servizio fino ai

larizzato tutto sull’uomo solo al comando. È un'agenda importante che dobbiamo ampliare per coinvolgere quante più energie è possibile. Siamo certi che ci sia la possibilità di cambiare, di innovare il nostro territorio, di riavvicinare decisamente i cittadini alla politica: noi abbiamo iniziato organizzando un importante seminario con documenti e piattaforme che adesso svilupperemo e con il nostro congresso. Siamo consapevoli di come sia solo il primo passo.”

i medici vicini alla pensione per formare i giovani”

72 anni con compiti di formazione rivolta ai neo laureati.

L’inserimento nel mondo di lavoro del medico è articolato e richiede dopo la laurea un corso di specializzazione che varia da 4 a 6 anni a seconda del settore prescelto. Proprio per questo penso sia opportuno non disperdere questo patrimonio di esperienza e conoscenze; inoltre l’interazione

tra professionisti affermati e giovani neo laureati potrebbe rendere maggiormente attrattiva, per questi ultimi, la permanenza all’interno del servizio pubblico.

Per questo ho depositato una mozione con la quale chiedo alla Regione di farsi parte attiva nel chiedere al Governo che si individuino percorsi per rendere attrattiva la permanenza in servizio dei medi-

ci in età pensionabile in servizio presso l’azienda Ospedale-Università di Padova con funzioni di didattica a favore delle nuove generazioni di medici.

Questo percorso permetterebbe quel passaggio di competenze e quella protezione formativa che i medici più esperti potrebbero offrire ai medici di più recente nomina”

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“Nessun’altra forza politica si apre all’esterno così tanto e sa ascoltare la richiesta di cambiamento, siamo in campo su sanità, scuola, transizione ecologica e sviluppo”
“Impieghiamo

Emergenza siccità. Inaugurato il primo stralcio del Leb, che preleva le acque dell’Adige

Il canale artificiale che disseterà le campagne

A“dissetare” la campagna veneta alle prese con la siccità ci penserà un canale artificiale lungo 48 chilometri, che permetterà, una volta completato, di distribuire acqua irrigua su 350 mila ettari tra le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. E’ il Leb (Lessino Euganeo Berico, dal nome dei territori attraversati), la prima opera irrigua finanziata dal Pnrr con 20 milioni di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 33 che permetteranno di completare entro il 2025 i primi due stralci da quasi 13 chilometri e risparmiare circa 120 milioni di metri cubi d’acqua, risorsa sempre più preziosa. Una volta completato il canale sarà lungo 48 chilometri, in parte a cielo aperto (16,25 km) ed in parte in condotto sotterraneo (27,7 km).

Preleva le acque del fiume Adige, a Belfiore, e nel suo percorso si dirama in un fitto sistema idraulico a beneficio di un comprensorio di 350mila ettari di campagne, di cui 90mila ettari irrigui, nelle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. A tagliare il nastro il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini ed il presidente

della Regione Luca Zaia, che non hanno mancato di sottolineare quanto sia sentito questo intervento in tempi crisi climatica.

Il Leb è nato dalla volontà di tre consorzi di bonifica veneti per gestire al meglio l’acqua per l’irrigazione delle campagne: Alta

Pianura Veneta di San Bonifacio (VR), Adige Euganeo di Este (PD) e

il Bacchiglione con sede a Padova. Il presidente Moreno Cavazza ha sottolineato: “Siamo arrivati alla conclusione del cantiere in anticipo rispetto alle previsioni progettuali, nell’imminenza della riapertura delle paratoie e dell’avvio della stagione irrigua 2023. Abbiamo ottimizzato un’infrastruttura esistente e fondamentale per la nostra regione. A questo impegno si aggiunge il progetto di ricerca e sperimentazione sviluppato dal Consorzio con le Università di Verona e Padova sempre volto all’ottimizzazione dell’acqua irrigua nelle campagne. L’attività sperimentale si sta orientando anche

nella valutazione di fattibilità delle potenzialità energetiche dell’infrastruttura Leb sia sotto il profilo fotovoltaico che di micro-idroelettrico”.

Zaia, che di lì a pochi giorni avrebbe annunciato la necessità di razionalizzare l’acqua in tutta la regione, ha aggiunto: “E’ un grande intervento e un modello di eccellenza del Veneto che andrà a interessare una vasta zona di quasi 100mila ettari. È fondamentale dare l’avvio a quello che ho definito il piano Marshall per l’acqua. Bisogna investire sulla rete irrigua per efficientare la distribuzione della risorsa”. Un plauso anche da Salvini, che ha sottolineato la necessità di una nuova coscienza idrica e una nuova politica dell’acqua, risorsa che ormai è oro. In Italia conteniamo solo l’11% dell’acqua piovana. Ho chiesto intanto

risorse per un miliardo di euro per realizzare e chiudere alcuni piccoli invasi e dighe. Occorrerà una nuova coscienza ambientale superando le politiche dei no perché l’acqua è vita e non possiamo più permetterci di disperderla”. “L’importanza di questo canale - ha spiegato Francesco Cazzaro, presidente veneto dell’Anbi, che riunisce tutti i consorzi di bonifica, - risiede nell’essenza stessa dell’uso dell’acqua. Dove c’è acqua, c’è resilienza al cambiamento climatico, c’è produzione agricola di qualità, c’è vita, c’è collaborazione, cooperazione per gli obiettivi comuni, tenuta del tessuto non solo infrastrutturale ma anche sociale ed economico del territorio. Oggi il Leb rende concreta una parola che usiamo spesso senza magari ricordarne appieno il significato: sostenibilità”.

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Regione
Salvini e Zaia all’inaugurazione della prima opera irrigua finanziata con i fondi del Pnrr, due anni per completare il tratto iniziale
Matteo Salvini con Luca Zaia all’inaugurazione del Leb

L’intervista. Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova

“La nostra agricoltura traina l’economia va difesa da calamità e concorrenza sleale”

L’ agricoltura in Veneto è patrimonio culturale, un’eccellenza. I numeri: il settore primario nel 2022 valeva 7,7 miliardi di euro, un dato che colloca il territorio al secondo posto tra le regioni italiane per produzione. Il Veneto è inoltre al terzo posto in Europa per l’export di vino, dietro Francia e Spagna, con oltre 2.700 milioni di euro. Ne parliamo con Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova. Dopo la pandemia, l’invasione della cimice asiatica, i rincari dovuti alla guerra, il comparto appare in ripresa. Possiamo essere fiduciosi?

“Abbiamo quasi superato i 10 miliardi di export e siamo primi in alcuni prodotti, non solo il pomodoro, ma anche l’uva, il kiwi, e secondi con altri, come le mele e le angurie. Questa è stata una buona annata per le rese produttive, però venivamo da anni di continue emergenze, dal ghiaccio, alla cimice, e ora la guerra in Ucraina e i rincari. Tutto questo ha portato a raddoppiare i

costi purtroppo. Quindi ragionare sulla filiera nel suo complesso è fondamentale per dare anche un po’ di reddito ai nostri agricoltori e cercare di superare il gap logistico rispetto ad altri paesi europei come la Spagna. Ora c’è il Pnrr, un’opportunità per recuperare terreno. E l’altro mio auspicio è che anche nel mondo dell’ortofrutta, che ne-

gli anni è sempre stato molto frammentato, si cerchi di far squadra; di unirsi con i vari elementi per dare delle risposte”. Quanto incide la concorrenza delle produzioni straniere?

“La concorrenza sleale è data da vari fattori: una su tutte è la mancanza della reciprocità. Cioè non usiamo le stesse armi in tutti i paesi, non abbiamo le stesse regole. Poi però ci sono anche altre barriere, come quelle commerciali che vengono messe alla faccia del libero scambio. Un esempio su tutti è la pera, che noi non possiamo esportare in Cina perché ci mancano delle autorizzazioni, mentre i cinesi possono portare qui le loro. E poi c’è tutta la concorrenza sleale data dall’italian sounding che ci porta via più di 120 miliardi. Vogliono sottrarre valore alle nostre imprese, ai nostri prodotti, usando i nostri nomi, che evocano eccellenze, valori e territori. Questa è una telenovela infinita. Speriamo che si arrivi a un punto”.

Agricoltura non è soltanto produrre cibo, ma è anche risposta sul piano ambientale. Coldiretti Padova ha da poco promosso un evento importante: “Valorizzare per non Sprecare”, dedicato proprio alla sensibilizzazione sulle iniziative anti-spreco in ambito alimentare.

“È stato un bel momento, a Padova, organizzato tra l’altro dalla fondazione Nero Pasini per i 140 anni delle Cucine Economiche Popolari. La migliore economia circolare è tornare a quello che si faceva un tempo, a quello che insegnavano i nonni, nel creare i cibi, anche nella modalità di cottura e nelle varie ricette tipiche. Allo stesso tempo va valorizzata la vendita diretta, grazie alla capillarità dei nostri mercati di Campagna Amica, per due ragioni; da un lato si spreca meno cibo, perché essendo più fresco si rischia meno di scartarlo, dall’altro lato si inquina meno riducendo la percorrenza dei prodotti. Detto ciò,

però dobbiamo anche dare risposta a quella parte delle aziende che vengono alla Gdo, ai mercati all’ingrosso e guardano all’export. Serve un lavoro di squadra, non solo da parte della produzionenel cercare di utilizzare al meglio per sprecare meno - e della distribuzione, ma anche dei cittadini”.

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Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova ASCOLTA QUI L'INTERVISTA

Risparmio e qualità: un binomio possibile anche nel carrello della spesa

Tra inflazione, rialzo dei prezzi e carrello della spesa sempre più caro le famiglie italiane si trovano a fronteggiare una perdita del proprio potere d’acquisto. In questo contesto tutte le insegne della GDO hanno attivato iniziative e promozioni per sostenere le famiglie italiane, offrendo la possibilità di fare la spesa a prezzi convenienti, senza rinunciare alla qualità.

E questo è anche l’impegno di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia: contro i rincari sugli scaffali dei punti vendita dell’abete è da sempre presente la linea di prodotti a marchio S-Budget, un paniere completo di 500 prodotti, alimentari e non, come pasta, farina, burro, surgelati, prodotti per l’igiene della casa che, oltre a garantire un risparmio medio del 30% sul carrello, consente di effettuare una spesa completa a meno di 15 euro. Caratteristica fondamentale di S-Budget è proprio quella di essere una linea di primo prezzo che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, garantita dai severi controlli applicati a tutta la filiera, dalla selezione delle materie prime,

alla loro lavorazione fino alle fasi di confezionamento e distribuzione.

S-Budget è un marchio esclusivo di Aspiag Service Despar, sviluppato in collaborazione con le organizzazioni SPAR di Austria, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca e Croazia, appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui Aspiag Service fa parte. E proprio la partnership internazionale è la ragione della sua convenienza: i grandi volumi

prodotti a livello internazionale consentono infatti un notevole risparmio di costi a cui concorre anche l’immagine della linea e il packaging volutamente semplici per non pesare sul prezzo finale.

Il marchio S-Budget è stato ideato e realizzato da SPAR Austria, casa madre di Aspiag Service, nel 2007, ed è stato poi sviluppato in Italia nel 2008 partendo dei generi di prima necessità.

Oggi rappresenta in termini di

Filiera ed economie di scala, la ricetta per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie

fatturato il quarto brand dei prodotti a marchio Aspiag, con una crescita costante che ha registrato nel 2022 un +20% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire tutti i bisogni del cliente, presidiando tutte le famiglie merceologiche: un progetto a cui Aspiag Service Despar sta lavorando intensamente e che nel 2023 vedrà il lancio di 200 nuovi prodotti.

Che rapporto c’è tra “primo prezzo” e qualità? Spesso questi concetti sono visti in antitesi l’uno con l’altro; è davvero così? Sicuramente il primo prezzo può essere associato da alcuni consumatori ad un concetto che risponde all’equazione “prezzo basso=qualità bassa”, ma ovviamente l’argomento non può essere ridotto a questa semplificazione. Tra i “primi prezzi” troviamo prodotti differenti, con qualità differente, esattamente come nei prodotti delle altre gamme. Ogni prodotto presente nei nostri su-

permercati, compresa la nostra linea di primo prezzo S-Budget risponde a standard qualitativi determinati e obbligatori. La convenienza è sicuramente il valore fondamentale, ma allo stesso tempo S-Budget è una scelta sicura e garantita grazie agli accurati controlli effettuati sulla filiera: dalla selezione delle materie prime, alla loro lavorazione fino alle fasi di confezionamento e distribuzione.

Posto che la qualità del prodotto rimane ottimale, quali fattori incidono nella riduzione del prezzo al cliente dei prodotti SBudget?

Con la nostra linea di primo prezzo S-Budget abbiamo potuto garantire ai consumatori ottimi livelli di qualità agendo su fattori “esterni” al prodotto, come ad esempio la grammatura del packaging o l’importante logica delle economie di scala. Facen-

do Aspiag Service Despar parte di un Gruppo Internazionale, ed essendo questo progetto nato dalla nostra Casa Madre Spar Austria (e da qui sveliamo il significato della “S” di S-Budget, che in tedesco significa “Sparen”, ossia risparmio), sicuramente l’abbattimento dei costi dato dalla produzione di elevate quantità è stato uno dei fattori essenziali che ha permesso di portare al consumatore prodotti che, pur essendo qualitativamente ottimali, risultano appartenere alla fascia del “primo prezzo”.

In che modo garantite qualità e sicurezza dei prodotti S-Budget?

Ci tengo a fare una premessa: quando parliamo di sicurezza dobbiamo fare molta attenzione. La sicurezza è infatti garantita per tutti gli alimenti da un requisito legislativo e, di conseguenza, non potrà mai venire meno in nessuna delle diverse

linee di prodotto. Per quanto riguarda la qualità invece, oltre a quanto già detto, essa viene sempre garantita grazie, ad esempio, all’utilizzo di specifici capitolati di fornitura adottati da Aspiag Service Despar per tutti i suoi fornitori, dal monitoraggio analitico realizzato dagli uffici qualità e dai diversi audit svolti in sede dei produttori.

Nonostante i dati dell’Istat sui prezzi al consumo a febbraio diano un primo segnale di un rallentamento dell’aumento generalizzato dell’inflazione, permane un sentimento diffuso di incertezza e servirà ancora parecchio tempo per smorzare gli effetti dell’aumento dei prezzi che rappresenta una delle preoccupazioni principali delle famiglie italiane con conseguenze inevitabili anche sui comportamenti e le abitudini d’acquisto. Sostenere il potere d’acquisto e fornire un aiuto concreto alle famiglie contro il caro prezzi è allora una priorità su cui anche Aspiag Service Despar ha lavorato intensamente per non trasferire completamente i rincari sul cliente finale. Per questo abbiamo scelto di offrire ai nostri clienti la possibilità di fare la spesa a prezzi convenienti senza rinunciare alla qualità impegnandoci, insieme ai nostri fornitori, per sostenere le comunità e le persone, anche attraverso campagne e promozioni che puntano a incrementare le occasioni di convenienza. Il nostro gruppo lavora in filiera e questo è un vantaggio per gestire al meglio aumenti importanti di prezzo e favorire economie di scala che consentono di calmierare il costo del prodotto. Inoltre, essere parte di un gruppo internazionale come SPAR Austria rappresenta un vantaggio competitivo che si riflette anche nella gestione degli assortimenti. In un contesto di incertezza come quello attuale, filiera ed economie di scala sono dunque le parole chiave per fronteggiare il caro-prezzi. In questo modo vogliamo dare un sostegno concreto per mitigare l’effetto del caro-vita sulle famiglie, in linea con il nostro impegno al fianco delle persone e delle comunità che è il fulcro della nostra strategia di sviluppo in un’ottica di sostenibilità e vicinanza.

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Regione
IL PUNTO di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Inflazione. Le iniziative per sostenere i consumatori alle prese con i rincari
Tre domande ad Arianna Zoccarato, Responsabile PL di Aspiag Service Rapporto tra primo prezzo e qualità Arianna Zoccarato, Responsabile PL

Salute

Passi d’argento per invecchiare bene

Over64 con l’obiettivo di un invecchiamento sano e attivo. Un osservatorio nazionale monitora dal 2016 lo stato di salute degli anziani raccogliendo i dati, anche a livello regionale e locale con il coinvolgimento di 18 regioni e 86 Aziende sanitarie, con la finalità di far percorrere “Passi d’Argento” sereni e nel benessere agli anziani che sono sempre più numerosi e sempre più rappresentano una risorsa per le loro famiglie e l’intera comunità.

A Treviso i dati raccolti sono stati presentati a inizio marzo a tutti i sindaci del territorio compreso nell’Ulss 2 Marca trevigiana, ne è stato disegnato un quadro dello stato di salute delle persone dai 65 anni in su per valutare e programmare azioni di miglioramento di benessere e qualità di vita.

Nel territorio in questione l’edizione 2022 di Passi d’Argento ha visto impegnati in un lavoro di rete i Servizi sociali ed Epidemiologia dell’Ulss 2, le amministrazioni comunali e i loro Servizi sociali, i centri di servizi, le associazioni di volontariato e i sindacati.

In provincia di Treviso vivono 200.000 persone con più di 64 anni, il 23% della popolazione, che diventeranno 300.000 tra 15 anni e che già oggi per i 2/3 della nostra spesa sanitaria riguardano gli over 64.

Grazie al lavoro di un centinaio di volontari sono state intervistate 1872 persone (il miglior risultato in Italia) che hanno risposto a un questionario di 80 domande riguardanti la qualità della vita, l’autonomia nelle attività quotidiane, i fattori di rischio comportamentali, le patologie croniche, la depressione, l’aiuto ricevuto da familiari e comunità, la capacità di accesso alle cure, la sicurezza domestica e di quartiere, la situazione socioeconomica, il sostegno fornito dalle persone più anziane a famiglia e collettività.

Prosegue alla pag. seguente

I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli anziani
MARZO 2023 on-line: /category/salute/

Papilloma Virus e prevenzione

Salute Vaccinazione e screening contro l’infezione da HPV

In occasione della Giornata di sensibilizzazione, lo scorso 4 marzo, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin illustra i risultati raggiunti

I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli anziani

Condizioni sociali. Il 23% degli over 64 vive da solo (circa 46.000 persone); il 30% lamenta difficoltà economiche (circa 60.000) e il 15% ha visto diminuire il suo reddito rispetto al 2021; il 43% ha un basso titolo di studio; il 9% si sente poco sicuro dove vive. L’8,2% (circa 17.000 persone) non scambia quattro chiacchiere con nessuno. Anche l’isolamento è associato soprattutto alla condizione di disabilità e cresce con il diminuire del reddito (16%) e del livello di istruzione (11%).

Lo stato di salute e le malattie croniche. La maggior parte delle persone intervistate riferisce di sentirsi in buona salute, solo il 9% (circa 18.000) dice di stare male o molto male. Una percentuale che aumenta con l’età (diventa il 23% tra chi ha più di 85 anni), ma è più diffusa anche tra chi lamenta difficoltà economiche (31%) e tra chi ha un titolo di studio più basso (12%). Una condizione che limita la salute delle persone più anziane è la presenza contemporanea di più malattie croniche: circa 14.000 over 64 ne hanno di più di tre; anche questa situazione è presente maggiormente tra persone a basso reddito e bassa istruzione.

In particolare la presenza di importanti sintomi di depressione riguarda circa 16.000 persone tra le quali 1 su 4 non chiede aiuto a nessuno per avere un sollievo da questo problema.

Nel Veneto il 77% delle ragazze nate tra il 1996 ed il 2009 ha aderito alla proposta vaccinale contro il papilloma virus (HPV) ed il 74% ha già completato il ciclo vaccinale; quanto ai ragazzi, di coloro che sono nati tra il 2004 e il 2009 ha aderito il 72% e ha già completato il ciclo vaccinale il 66%.

Nel 2021 nella Regione Veneto sono state invitate allo screening della cervice più di 323.000 donne, hanno aderito circa in 169.000. Nello stesso anno, in circa 5.700 donne sono stati effettuati degli approfondimenti di secondo livello e nel 13% di tali donne è stata identificata una lesione precancerosa.

Grazie all’impegno delle Aziende sanitarie l’attività dei programmi di screening è tornata ai livelli prepandemici.

“L’HPV – ricorda l’assessore - è la causa più frequente di infezione trasmessa per via sessuale. L’HPV non è un’infezione che colpisce esclusivamente la salute della donna ma riguarda anche quella dell’uomo. Nel Veneto esistono efficaci strumenti di prevenzione che possono aiutarci a debellare la malattia. Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver dato vita a percorsi di vaccinazioni mirate per fasce d’età, dedicati non solo alle donne, che hanno visto una massiccia adesione”.

Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus, differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi, altri rappresentano la principale causa del tumore al collo dell’utero, ma sono responsabili anche di alcuni tumori in altre sedi, come vulva, vagina, pene, ano e oro-faringe. Il tumo-

re al collo dell’utero è la prima neoplasia ad essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile all’infezione da HPV e, quindi, eliminabile attraverso una efficace strategia basata sulle vaccinazioni e sulla diagnosi precoce con lo screening per il tumore della cervice uterina.

La vaccinazione gratuita contro l’HPV è raccomandata ed accessibile per le ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, per soggetti che risultano a maggior rischio di lesioni correlate all’HPV.

I tecnici della sanità regionale fanno presente che l’uso del preservativo non elimina il rischio di trasmissione. Perciò il vaccino deve essere somministrato prima dell’inizio dell’attività sessuale e viene offerto ai ragazzi e alle ragazze.

Lo screening ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione. E’ gratuito per tutte le donne residenti in Veneto dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale contro l’HPV, e fino ai 64 anni.

Lo screening prevede come test di primo livello il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV; il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Qualora la donna risultasse positiva ai test di primo livello, sono previsti altri esami strumentali di secondo e terzo livello utili alla diagnosi precoce.

Fragilità e disabilità. La perdita di autonomia nelle attività della vita quotidiana è il fattore determinante per la perdita di qualità di vita delle persone: riuscire a ritardare questo evento è uno dei compiti principali dei servizi socio-sanitari. Tra le persone intervistate (tutte non istituzionalizzate) il 13% (circa 26.000 persone) era in condizione di fragilità (autonomo nelle attività di base, ma non in quelle “strumentali” come far la spesa o prendere le medicine) e l’11% disabile (cioè non autonomo nelle attività basali come lavarsi, vestirsi...).

Il 38% dei “fragili” vive solo, condizione che potrebbe aumentare il rischio di un peggioramento della situazione e il 17% ha avuto almeno un ricovero in ospedale nell’ultimo anno. Tra i disabili questa percentuale sale al 27%.

Cadute. Sono un importante fattore di rischio per la perdita di autonomia: il 21% è caduto negli ultimi 12 mesi (circa 42.000 persone). Di questi circa il 16% ha riportato fratture e circa 1 su 3 ha dovuto ricorrere a cure mediche. Tra i disabili la frazione di chi è caduto sale al 36%.

Aiuto ricevuto. L’accudimento delle persone fragili o disabili è ancora in gran parte deputato alle famiglie o comunque alla cerchia amicale: quasi tutti (86,5%) gli anziani non autonomi ricevono aiuto dai propri familiari; Il 21% ha una badante e un 15% riceve aiuto da conoscenti.

Cure. Circa il 36% degli anziani fa uso di almeno 4 farmaci la settimana: in un caso su cinque le modalità di assunzione di questi sono state ricontrollate negli ultimi 3 mesi dal medico di base. Sempre negli ultimi 3 mesi il 54% è stato visitato almeno una volta. Nell’ultimo il 13% è stato ricoverato in ospedale e l’1% in RSA.

Aiuto agli altri. In provincia di Treviso circa 92.000 persone con più di 64 anni hanno aiutato gli altri e di questi circa 68.000 lo ha fatto spesso. Vengono accuditi soprattutto non conviventi (lo fa il 37,6%), ma anche conviventi (30%) e circa 1 over 64 su 4 fa volontariato attivo.

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INSALATA DI BARBABIETOLE E RUCOLA

Una ricetta tutta da gustare come antipasto o contorno. La barbabietola rossa cotta in insalata è un piatto ricco di vitamine, abbinata alla rucola diventa un piatto saporito. Ingredienti: 2 barbabietole cotte affettate; un mazzetto di rucola pulita; formaggio di capra; 50 gr di gherigli di noci; limone; olio d’oliva extravergine; sale

Preparazione: Cuocere le barbabietole in acqua bollente per circa 30 minuti, finché non sono morbide. Sbucciare e tagliare a cubetti le barbabietole e metterle in una ciotola. Aggiungere la rucola e le noci e condire con olio d’oliva e aceto balsamico. Aggiungere del formaggio di capra sbriciolato e servire freddo.

Idee in cucina che anticipano la primavera

RISOTTO DI ASPARAGI E GAMBERI

Un risotto semplicissimo e cremoso, veloce da preparare. Un piatto cremoso e saporito, caratterizzato dal sapore delicato degli asparagi freschi e dal sapore deciso dei gamberi. Ingredienti: 160 g Riso vialone nano; 200 g Gamberi; 120 g Asparagi; 1 Cipolla; 1/2 bicchiere Vino bianco; Prezzemolo; Timo; Brodo vegetale q.b.; Olio extravergine d’oliva; Sale; Pepe

FRITTATA DI AGRETTI

Un secondo piatto vegetariano gustoso e di facile esecuzione. Perfetto per qualunque pranzo o cena di famiglia. Un pasto completo ed equilibrato dal punto di vista nutritivo.

Preparazione: Pulite gli asparagi eliminando la parte del gambo più coriaceo, poi bolliteli per cinque minuti mettendo le punte in alto. Una volta cotti gli asparagi, sollevateli e metteteli da parte. Nell’acqua di cottura aggiungete le teste di gamberi, un filo d’olio e fate cuocere per 20 minuti. Tagliate gli asparagi a pezzetti e mettete da parte le punte. In un’altra pentola, tostare il riso con dell’olio e aggiungere del vino bianco. Aggiungere gradualmente il brodo vegetale e gli asparagi alla pentola del riso, continuando a mescolare. A parte, saltare i gamberetti in una padella con aglio e olio, e aggiungerli al risotto alla fine. Servire con una spolverata di pepe nero e del parmigiano grattugiato.

Ingredienti: 200g di agretti; 4 uova; 50g di formaggio grattugiato; 1 spicchio d’aglio; Olio extravergine d’oliva; sale e pepe

Preparazione: Pulite gli agretti rimuovendo la radice e i filamenti più duri, quindi sciacquarli sotto acqua corrente e lasciarli sgocciolare. In una padella antiaderente, far soffriggere lo spicchio d’aglio in olio extravergine d’oliva per qualche minuto, quindi aggiungere gli agretti e farli saltare per circa 5 minuti. In una ciotola, sbattere le uova con il formaggio grattugiato (grana o pecorino), il sale e il pepe. Aggiungere gli agretti alle uova sbattute e mescolare bene. Versare il composto nella padella con un po’ di olio caldo, livellare con un cucchiaio e cuocere a fuoco medio finché la frittata non è dorata e croccante nella parte inferiore. Girare la frittata con l’aiuto di un piatto, quindi cuocere l’altro lato per altri 5 minuti, finché è completamente cotta.

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Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola
A marzo la natura si risveglia e si avvicina la primavera. Sperimentare con ingredienti freschi di stagione è un ottimo modo per creare piatti gustosi e nutrienti, che rispettano l’ambiente e la stagionalità degli alimenti

ARIETE

Una nuova consapevolezza di voi stessi vi consentirà di ripartire rigenerati e più fiduciosi. Questo ritrovato equilibrio sarà la carta vincente nelle vostre scelte e nelle vostre azioni. Approfittatene

É tempo di chiudere certi capitoli e cominciare a scrivere pagine nuove della vostra vita. Fatevi ispirare dalla vostra energia positiva e dalla vostra curiosità. Si apriranno scenari inesplorati

TORO GEMELLI

Siete impazienti di mettervi all’opera. Le cose che avete programmato di fare sono tante. Fate però una bella lista per capire quali sono le priorità. Non siate impazienti, riuscirete a fare tutto

Amicizie, impegni e tanta vita sociale vi riempiono le giornate in modo piacevole e divertente. State trovando consensi e intrecciando legami inaspettati. Siete brillanti e motivati

CANCRO

Smettete di idealizzare le persone e accettate il fatto che talvolta possono anche sbagliare. Questo non significa che vogliano ferirvi ma, semplicemente, che sono umane. Siate

più disposti al dialogo

Provate a guardare oltre il futuro imminente e cominciate a pianificare le vostre azioni sui tempi lunghi. Investirete le vostre energie in progetti ambiziosi ma di grande valore

É tempo di uscire dalla propria zona di conforto e aprirsi a nuove esperienze. La vita da eremiti non vi si addice, mettetevi di più in gioco potreste scoprire di avere doti inaspettate

Mettete in risalto le vostre capacità, lavorate sulle vostre insicurezze che talvolta vi impediscono di esprimervi al meglio. Sarete sorpresi dai consensi che giungeranno da più parti

Non è più il caso di temporeggiare, ora si fa sul serio. Siete consapevoli e padroni di voi stessi, nulla potrà impedirvi di procedere lungo la strada che avete pensato per voi. Insistete con ostinazione

Questo mese puntate tutto sulla produttività. Eliminate ogni richiesta di chi vi toglie energie e utilizzate le vostre risorse per concentrarvi su di voi e i vostri progetti. Un po’ di sano egoismo non guasta

Siete più sensibili alle cose che accadono attorno a voi e vi fermate a riflettere sulla realtà che vi circonda. Vi accorgerete di avere vicino persone disponibili ad ascoltarvi e che vi vogliono bene

Avete bisogno di un momento di pausa per ricaricarvi. La scelta migliore è tornare alle origini, ripartendo da dove tutto è iniziato. Questa volta sceglierete strade diverse che non avevate considerato

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Oroscopo
LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE

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