Miranese sud ott2013 n130

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del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.130 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

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Primo Piano Il costo del lavoro per le imprese venete e il cuneo fiscale pagg.

Passante Per le opere complementari solo 19 milioni

4-5

pag.

Spinea Villaggio dei Fiori, scatta la protesta

6

pag.

12

EDITORIALE

Omicidio Sabbadin, Ferita ancora Aperta

Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano

Sono passati già 34 anni dall’omicidio di Lino Sabbadin che avvenne nel suo negozio a S. M. di Sala, il 16 febbraio del 1979. Lino era un macellaio e fu ucciso per una resa dei conti dopo che, durante una rapina ai suoi danni, sparò e uccise un rapinatore in seguito fu assassinato dai membri pag. 16

Teatro a Mirano, 4 stagioni in un anno

Quattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mirano, che ospiterà ben quattro cartelloni fino alla prossima primavera, con appuntamenti per grandi e piccini. Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro” pag. 18 10%

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Ospedali, tutte le eccelenze da salvare A Mirano Cardiochirurgia sopravvive, ma chissà fino a quando, e ora è a rischio anche Ostetricia

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anità sotto tiro e politica in subbuglio a Mirano. Fanno discutere e non poco le nuove schede di dotazione ospedaliera che pongono grossi interrogativi sul futuro dell’ospedale di Mirano. In città maggioranza e opposizione si fronteggiano sull’atteggiamento giusto da tenere per salvare le eccellenze del De Carlo, mentre comitati e associazioni affrontano a viso aperto la direzione generale e la Regione, prima sul fronte Cardiochirurgia, poi su quello della Maternità. Le minoranze hanno presentato un ordine del giorno per costringere

il centrosinistra a esporsi sull’ospedale cittadino, dopo che il Consiglio comunale di settembre si è concluso, tra le polemiche, con un nulla di fatto. Pdl, 5 Stelle e Lega non ci stanno: vogliono che il parlamentino assuma una posizione chiara e unanime sulla riorganizzazione dell’Ulss 13. “E’ incredibile l’inattività della maggioranza - attaccano Marina Balleello (Pdl), Marco Marchiori (M5s) e Giampietro Saccon (Lega) - finora non ha prodotto alcuna iniziativa, nonostante le continue notizie negative sull’Ulss. Nessuna comunicazione del sindaco, nessuna seduta aperta

per esaminare la questione con associazioni, comitati e cittadini, nessuna presa di posizione del Consiglio”. Un atteggiamento che secondo le opposizioni la dice lunga sul motivo per cui gran parte delle iniziative, sia istituzionali che di protesta, si svolgono in Riviera. “Cosa sta facendo Mirano per salvare l’ospedale? - chiedono i tre - a conti fatti Dolo porta a casa Lungodegenza, Riabilitazione e Medicina dello sport, a Mirano Cardiochirurgia sopravvive, ma chissà fino a quando e ora è a rischio anche Ostetricia. pag. 10

avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da imprenditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “aggiustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pubblico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di piccolo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag.

3

L’Intervento

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*

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e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

continua a pag.

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EDITORIALE

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segue da pag.

Davanti al “dio palanca” così fan tutti

Urbanistica

Piano casa, un successo

Sono 1.358 dall’inizio del 2013 le pratiche ricevute dai 44 Comuni della Provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della legge sul Piano casa approvata dal Consiglio regionale nel luglio scorso. Da marzo a maggio 2013 le pratiche presentate sono state 452, e gli dagli ultimi dati relativi al bimestre giugno-settembre 2013 di pratiche ne sono state presentate 701. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 9.507 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni.

1

Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia? Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo? Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori? E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato. Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo difficile e confuso periodo. Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fine settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere. E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno. E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustificare ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fine il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo. di Nicola Stievano

Uso delle palestre provinciali

Concessione delle palestre provinciali in orario extrascolastico La provincia autorizza per il 2013-14 l’uso delle palestre, da parte delle associazioni sportive che però devono essere presentate entro il 30, con apposito modulo pubblicato sul sito-web della Provincia. Per quanto riguarda le palestre gestite in convenzione con i Comuni di Mirano, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Chioggia, Cavarzere e Jesolo e le Municipalità del Comune di Venezia, le assegnazioni saranno effettuate dai Comuni in base ai criteri da loro stabiliti per la gestione delle proprie palestre.

Ddl svuota Provincie

La mobilitazione a Roma delle province “Vogliono far passare l’abolizione delle Province come la soluzione dei problemi del nostro Paese, quando ben sanno che incidiamo pochissimo sulla spesa generale”. La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto prende le distanze dal disegno di legge Delrio, cosiddetto svuota Province, e pur concordando sulla necessità di una riforma, reclama criteri differenti da quelli presi in considerazione dal Ddl. “Non si può fare di tutta l’erba un fascio” sostiene e rivendica il caso della Provincia di Venezia, come esempio di funzionalità ed efficienza. “E’ un ente che dà lavoro ad oltre 500 persone , - afferma - con il bilancio a posto nonostante i tagli, un ente ben organizzato che paga le aziende e i fornitori in meno di 20 giorni”. Una posizione la sua ribadita anche lo scorso 5 novembre in occasione dell’Assemblea nazionale delle Province organizzata dall’Upi (Unione delle Province italiane) a Roma alla quale hanno partecipato amministratori provinciali, parlamentari ed esponenti del Governo, esperti e sindacati.

Strutture

Miranese Mirano

Partiti

E’ polemica sul recupero di Villa Bianchini pag.

Spinea

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Villa Fiorita, arriva la nuova convenzione

s.M. Di sala

Provincia

pag.

Il comune investe sulle scuole dell’obbligo pag.

Trasporti

E’ Stradiotto il nuovo segretario provinciale del Pd pag. 20

Ambiente

Allarme nutrie al cimitero di San Michele

14

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Regione

pag.

Nuovi orari dei treni, una rivoluzione pagg. 34-35

Politica

L’onorevole che usa i social network. Nuovi linguaggi

23

personaggio

arte

Mason, l’irresistibile passione per il collezionismo pag. 26

pag.

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Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio pag. 43

Violenza sulle donne

allo studio Un servizio di supporto psicologico

Dopo il protocollo d’intesa con l’Ordine degli avvocati per l’attività di prima consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza, la Provincia di Venezia sta mettendo a punto un’analogo accordo di collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Il testo discusso ed emendato in sede di Commissione pari opportunità verrà valutato dall’Ordine. L’intenzione - spiega l’assessore provinciale alle Pari opportunità Giacomo Gandolfo - è di arrivare alla firma del testo definitivo per il consiglio provinciale straordinario del 25 novembre prossimo, convocato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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4 Argomento del mese LAVORO Nel 2014, il taglio del cuneo fiscale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015)

Cuneo fiscale e bonus giovani

di Alessandro Abbadir

La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo porta in busta paga 14 euro netti al mese

Migliaia di richieste di assunzioni sono arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”

I

l taglio del cuneo fiscale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più efficace per incentivare le assunzioni sembra essere stato il bonus fiscale “under30”, fin nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricordato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fiscale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fiscale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fisco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fine dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta

2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà necessario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Ed è previsto il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giuseppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fiscale – dice Bortolussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Difficile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato

però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediatamente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il beneficio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.

cOinvOlti 750 lavOratOri tra nOale e ScOrzÉ

Per Aprilia la corsa più lunga

A

cque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’incontro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, significa, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un progetto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.

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Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Dati Unioncamere per il veneziano

i per rilanciare l’occupazione La storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione

Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuola di Nicola Stievano

U spalla pag 5 per vene-

n esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le difficoltà della crisi, il Veneto a fare da capofila, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipendenti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fino ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, finanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una filiera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfida vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.

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Area sud la più in affanno

Nel 2013 in fumo 4160 posti di lavoro D

isoccupazione galoppante e imprese in difficoltà. I segnali di ripresa ci saranno anche a livello internazionale ma nel veneziano fanno proprio fatica a vedersi. I dati per le imprese sono arrivati dal report di Unioncamere . Le cifre sono pesantissime: a fine 2013, rivela il consueto report del sistema tessuto produttivo veneziano si ritroverà con oltre 4mila posti di lavoro in meno rispetto a inizio anno, 2mila e 800 nel comparto dei servizi e 1.360 in quello industriale Le assunzioni di lavoratori dipendenti sono in calo del 17% rispetto al 2012 e del 20% in confronto a cinque anni prima. Due terzi dei nuovi contratti sono a tempo determinato, mentre rispetto al 2012 cala del 5% l’utilizzo di rapporti cosiddetti atipici. Andiamo nel dettaglio nel veneziano quest’anno troveranno un posto di lavoro 15.290 persone: 13.120 avranno un contratto da dipendenti, mille entreranno con contratti di somministrazione (ex interinali), 660 con il co.co.pro e 510 con altri tipi di rapporto. Restano a casa 19.450 lavoratori dei quali 17.280 dipendenti. Ciò significa che il 2013 segnerà la perdita di 4.160 posti di lavoro. Solo quindici imprese veneziane ogni cento hanno messo in preventivo di assumere nuovo personale entro l’anno. Molte di queste non intendono assumere perché, pur avendone necessità, ritengono eccessivo il costo del lavoro e sperano che il taglio del cuneo fiscale favorisca l’operazione. Intanto si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro tra l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni, e il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato. Si sono analizzati gli aspetti legati alla situazione difficile dell’area sud della provincia nei comuni di Cavarzere Cona e Chioggia . Qui aumenta la Cassa Integrazione Guadagni dell’ 8 per cento, così come le procedure di mobilità del 6 per cento, crolla il fatturato del 10-12 per cento, i settori più penalizzati sono l’edilizia, seguita dal metalmeccanico. Le prospettive di ripresa si allontanano al secondo semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre l’11 ed il 12 per cento rispetto ad altre aree del Veneto. “La situazione del sud della provincia veneziana – spiega l’assessore Gianni - evidenzia dati molto preoccupanti. Ho convocato all’inizio di quest’anno, a Chioggia, una riunione con i sindaci e gli assessori alle attività produttive, dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona per proporre e suggerire di creare, una sinergia di intenti per abbattere i “campanili” che dividono e, creano incomprensioni. Questo territorio ha grosse potenzialità, ma che se non vengono trasformate in opportunità imprenditoriali e produttive, con una forte azione unitaria, corriamo il grosso pericolo di trovarci fra un anno a constatare il peggioramento dei dati che oggi vengono evidenziati”. Per direttore di Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato: ”Rispetto ad altre aree del Veneto la bassa veneziana soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale consolidato negli anni. Si è puntato solo ed esclusivamente (vedi Chioggia) a sviluppare il sistema turistico senza procedere a pari passo a consolidare attività correlate. L’area poi vive la perdita occupazionale di Marghera. Serve dunque uno sviluppo del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, che proceda con l’integrazione delle attività complementari. Una politica del credito agevolata per sviluppare attività che diano risposte ad un territorio che da troppi anni soffre”.


6 Territorio Infrastrutture In commissione regionale Trasporti e Viabilità riviste le tranche di pagamento

Opere complementari al Passante, cancellate Dei 95 milioni di euro inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004, ne sono rimasti a disposizione solamente 18 di Filippo De Gaspari

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ulle opere complementari Mirano rischia di rimanere con un palmo di naso. In commissione regionale Trasporti e Viabilità è arrivato infatti un disegno di legge che rivede in parte la tranche di pagamento di 35 milioni di euro, approvati con la Finanziaria 2009, per realizzare opere di “fascia B” complementari al Passante lungo tutto il tracciato. A denunciare il presunto colpo di mano regionale è il Partito democratico, che accusa la maggioranza di aver unilateralmente rivisto gli accordi di programma che garantivano i paesi attraversati dal Passante attraverso la realizzazione di opere complementari e di mitigazione. In pratica dei 95 milioni di euro inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004 con i comuni del Passante, ne sono rimasti a disposizione ancora meno dei 35 attesi e precisamente 18. Mirano, sulla carta, ne aspetterebbe 19. E’ chiaro dunque che le opere complementari miranesi, tutte per lo meno, non si faranno. In Regione, come in città, è bufera e adesso il sindaco Maria

Rosa Pavanello, minaccia addirittura di scendere in strada e bloccare il casello di Vetrego se non verranno adempiuti gli obblighi previsti dagli accordi. “In modo del tutto unilaterale molte opere complementari del Passante, concordate con gli enti locali, rischiano di saltare – spiega il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Lucio Tiozzo – di fatto verrebbero sospesi, con il pericolo di cassare definitivamente, tutti gli interventi di mitigazione di fascia B che dovevano essere realizzati da Veneto Strade. L’assessore Renato Chisso ha il dovere di rendere conto dei motivi di questo dietrofront sul quale peraltro solleviamo dubbi di illegittimità. E bisogna fare chiarezza sul perché, nel frattempo, una serie di interventi di fascia B siano stati spostati in fascia A, ovvero a carico di Cav, e già realizzati”. Rincara la dose il vicepresidente della commissione regionale Viabilità Bruno Pigozzo: “Ci dicano qual è la situazione reale, perché se è vero che sono disponibili solamente 18 milioni, è un diritto di comuni come Mirano sapere se

e quanti saranno destinati alle opere che attendono da anni”. Duro anche Pietrangelo Pettenò, della Federazione della sinistra: “E’ un disegno di legge poco chiaro e che crea molti sospetti: gli accordi sottoscritti fin dal 2004 vanno mantenuti, non possono essere i comuni a farsi carico della realizzazione di opere infrastrutturali funzionali al Passante. La giunta Zaia rispetti gli accordi e onori gli impegni senza “mercanteggiare”, scegliendo con discrezionalità a quali opere dare priorità”. Alle voci di dissenso in Regione si aggiungono quelle locali. La più dura stavolta è proprio il sindaco Pavanello, che schiera gli avvocati e minaccia blocchi stradali: “Abbiamo già dato mandato ai nostri legali di prendere in mano la questione – sbotta il sindaco – l’accordo di programma non sarà un contratto ma è giusto che la questione diventi giuridica. Siamo l’unico paese del Passante che si è subìto traffico e casello fuori da ogni previsione, con le conseguenze che tutti noi conosciamo e non ci è mai arrivato il becco di un quattrino.

Chiediamo, anzi pretendiamo, che arrivi subito almeno una prima tranche dei soldi promessi per mitigare l’impatto che queste opere hanno avuto. Abbiamo già messo in mora la Regione con la richiesta di attivazione del collegio di vigilanza previsto dalle

legge (che prevede interventi sostitutivi di fronte alle inadempienze regionali, ndr), adesso intraprenderemo tutte le altre azioni possibili, legali e non solo. Pretendiamo garanzie, altrimenti la città non starà a guardare”.

Vetrego Tornello via dal 2014

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ia il tornello dal 1° gennaio, salasso in vista per il 2014. La nuova data dell’agognato salvataggio di Vetrego da traffico e smog è fissata con l’arrivo del nuovo anno: saranno aumentate le tariffe e dunque eliminate le fastidiose code che intasano la viabilità attorno all’autostrada, ogni giorno. La novità è emersa da un incontro tra il comitato Rinascita Vetrego e Cav, Concessioni autostradali venete, nella sede della società in via Bottenigo a Mestre. Tecnici e dirigenti hanno ricevuto una delegazione di vetreghesi e hanno annunciato le prossime tappe che porteranno alla soluzione del problema che dura ormai da oltre quattro anni. Il comitato è soddisfatto degli esisti dell’incontro. “Abbiamo aspettato anni, qualche mese in più non fa la differenza, purché si arrivi a una soluzione” ha affermato il presidente del comitato Emanuele Congia. L’eliminazione del tornello, ormai è noto, passa per l’aumento delle tariffe sulla tratta Padova-Venezia: in questo modo non sarà più conveniente per i “tornellisti” uscire e rientrare subito al casello di MiranoDolo, intasando la rotonda di via Vetrego, per sfruttare il tratto liberalizzato della A57. In paese aspettano questi aumenti da mesi, sapendo che ciò non piacerà affatto ai pendolari, su cui grava la prospettiva di un salasso senza precedenti. Le prospettive sono di una triplicazione delle tariffe e non riguardano solamente i miranesi: un viaggio da Mirano a Padova Est potrebbe costare 2,70 euro contro gli 80 centesimi di adesso, stessa tariffa da Mestre a Padova, invece

dei 3,30 di oggi. Così non converrà più a nessuno uscire e rientrare a Vetrego. Resterà invece sempre gratuita la tratta MiranoMestre. Per i residenti di Mirano, Mira, Dolo, Santa Maria di Sala e Pianiga, i comuni che più di tutti usufruiscono del casello miranese, potrebbero arrivare agevolazioni, ma è presto per parlare di ufficialità: da tempo si parla di venti passaggi scontati al casello, con Telepass. Tutto da vedere. Intanto a Vetrego ringraziano e pazienza per i malumori dei pendolari. “Cav ha sollecitato più volte in questi mesi i ministeri dell’Economia e dei Trasporti - spiega Congia - i ritardi sono dovuti alla burocrazia: in particolare serve affrontare un tortuoso iter attraverso il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che poi si rivolgerà ai ministeri per l’ok definitivo. Ma Cav ci ha assicurato che a gennaio ci sarà la svolta. Noi abbiamo fiducia che ciò possa avvenire. L’ad di Cav Eutimio Mucilli non ha pregiudizi su Vetrego, a questo punto fatto 30 facciamo 31, e aspettiamo questi mesi per arrivare a una soluzione chiara e definitiva. Per la prima volta Vetrego vede la luce in fondo F.D.G. al tunnel”.


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8 Mirano L’Intervento

Amministrazione Patrimonio La parrocchia di Zianigo, richiama il Comune all’ordine

E’ scontro su villa Bianchini di Filippo De Gaspari

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Per fermare la decadenza, e riportare in vita l’edificio servono complessivamente 4,5 milioni di euro

contro su Villa Bianchini. L’ennesimo. A dar fuoco alle polveri stavolta è un’insospettabile: la parrocchia di Zianigo, dove si trova la villa, che richiama il Comune all’ordine. Il parroco don Ruggero Gallo e l’ex vicesindaco Giancarlo Boccotti non sono teneri: “Il 5 settembre dello scorso anno il sindaco Maria Rosa Pavanello è venuto a Zianigo a costituire un tavolo di lavoro su Villa Bianchini. Primo obiettivo era mettere in sicurezza il complesso monumentale, rendendo agibile e fruibile da subito il parco. Ma si era anche parlato di come trovare i mezzi necessari per la ristrutturazione e il restauro. Ora chiediamo al Comune di prendersi a cuore la situazione ancora precaria dell’edificio, sia per quel che riguarda gli interni che l’esterno. Questo darebbe il via, almeno, all’utilizzo continuativo delle pertinenze della villa, cosa che, come tutti sanno, è il miglior modo per recuperare e mantenere un edificio. Per quanto riguarda la villa stessa, è urgente un progetto per la sua utilizzazione e per trovare i mezzi relativi a sostenere le spese per il restauro”. Pavanello ribadisce: “Servono centinaia di migliaia di euro, abbiamo messo la pezza più importante, per fermare la decadenza, ora per riportare in vita fondi: i bandi regionali ed europei? Non si pensi l’edificio servono 700 mila che non ci abbiamo provato, euro solo per la barchessa Un proprietario ma c’era la concorrenza di altri e dai 3,5 ai 4,5 milioni per della zona ha progetti, con città come Venel’intero complesso”. C’è an- proposto di sistemare zia in prima linea”. Insomma che il “giallo” di un privato, la barchessa la questione del recupero della proprietario di un asilo in in cambio dell’utilizzo villa resta un capitolo aperto. zona, che avrebbe proposto Sulla questione interviene andi farsi carico del restauro della barchessa in cambio che Italia Nostra, che sgancia un altro siluro contro il del suo utilizzo. “La questione è più complicata – municipio: “Ancora una volta dobbiamo constatare afferma però il sindaco – non possiamo seguire che le dichiarazioni di impegno, i programmi, le strade diverse da quella degli avvisi di evidenza pub- promesse, sono solo operazioni di facciata che in blica. La realtà è che su Villa Bianchini ci sono tante realtà rimangono inattuate, evidenziando nei fatti la idee, poche risorse e ancor meno strade per trovare mancanza di un progetto per la valorizzazione del

Un’immagine della Villa Bianchini a Zianigo

patrimonio storico e artistico del comune – scrivono i soci della sezione miranese – a oltre un anno di distanza dalla convocazione del tavolo, nonostante l’impegno delle associazioni intervenute con lavori di manutenzione del parco, e formulando una serie di proposte per l’uso della villa, dobbiamo constatare che anche gli obiettivi più semplici, come l’apertura del parco, rimangono distanti. A che punto è la ricerca di fondi per il recupero? Quali sono le opportunità e le proposte arrivate al Comune da soggetti terzi o operatori economici che possono contribuire al recupero? Che uso si intende fare dello studio del parco effettuato dal tecnico Veritas? Quali sono le risorse che il Comune intende investire?”

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*

segue da pag.

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Sono stati introdotti strumenti giuridici per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di prevenzione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprattutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà sufficiente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’autore, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltrattamenti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affinché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi siano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specificatamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia Duchenne

NEWS

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Ambiente

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Il comune cambia stoviglie alle mense scolastiche

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l Comune cambia le stoviglie delle mense scolastiche: da quest’anno niente più usa e getta, arrivano piatti e posate lavabili. Il progetto ha preso avvio in via sperimentale nelle scorse settimane e prevede il lavaggio delle stoviglie al posto dell’utilizzo di piatti e posate in plastica. Succede nelle scuole Alighieri, Azzolini e Petrarca. Un’innovazione che comporta un costo per il Comune, si parla di 25.250 euro per quest’anno, ma permetterà di abbassare l’impatto ecologico del sistema

di refezione scolastica, dato che la plastica dei piatti usa e getta, essendo sporca, non è riciclabile. Già chiesto un contributo in Regione per sostenere l’iniziativa. In città il progetto interessa circa 290 alunni per 38.276 pasti annui alla Azzolini, 250 alunni per 23.848 pasti alla Alighieri e 190 alunni per 10.791 pasti alla Petrarca. In totale sono 730 alunni e 72.905 pasti annui. Per far ciò il Comune sia avvarrà della collaborazione della società Serimi e dell’associazione “Bambini di Cher-

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nobyl”. La prima, che gestisce il servizio mensa nelle scuole comunali, si occupa del trasporto dei piatti da e per il luogo di lavaggio, il detersivo e la manutenzione delle lavastoviglie di proprietà del Comune, situate alla Azzolini e alla Petrarca. Per il Comune non ci sarà nessun aggravio di costi rispetto agli anni precedenti, visto che basteranno le spese risparmiate per l’acquisto delle stoviglie usa e getta a compensare le nuove uscite. Il lavaggio delle stoviglie è affidato ai “Bambini di Cher-

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nobyl” attraverso i propri soci, che verranno compensati con 10 euro a volontario per ogni ora di attività. Per il Comune il vantaggio è doppio: da un lato sostenere il volontariato, dall’altra ottenere un risparmio economico. Rispetto alla cifra che avrebbe richiesto una ditta il lavaggio, circa 35 mila euro, i volontari svolgeranno il lavoro per 20 mila euro. F.D.G. Duchenne

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Mirano 11 Economia La storia positiva dei due giovani, Mauro Carlo e Alessandro De Lorenzi

Imprenditori di successo nonostante le banche La loro impresa è un laboratorio orafo “Creation.for.one”, che produce gioielli personalizzati e fatti a mano di Filippo De Gaspari

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a banca di fiducia nega il finanziamento, due giovani imprenditori decidono di camminare con le loro gambe. E arriva il successo. Mauro Carlo, gemmologo e Alessandro De Lorenzi, designer industriale, sono due amici, hanno poco più di trent’anni e dieci anni fa hanno dato inizio a una piccola attività imprenditoriale: il laboratorio orafo “Creation.for.one”, che produce gioielli personalizzati e fatti a mano. La combinazione dei loro due percorsi formativi, maturati tra i banchi di scuola, è l’ideale per realizzare un laboratorio orafo in cui il gioiello viene ideato e realizzato all’interno della stessa struttura. In un tempo in cui si parla di globalizzazione e trasferimento di aziende all’estero, l’idea di un ritorno alle origini attraverso una bottega artigianale, diventa il tratto distintivo del loro progetto. Con gli anni il marchio cresce ritagliandosi il suo spazio di mercato, tanto che i due giovani aprono una sede in piazza a Mirano. Ma la svolta per “Creation.for.one” arriva

Interscambio

nel 2012 quando, grazie a un bando regionale per l’imprenditoria giovanile sostenuto da Cofidi Veneziano e Banca Santo Stefano, l’azienda riesce ad acquistare un’innovativa stampante 3D, con un investimento totale di 60 mila euro. Cifre da capogiro, ma la nuova tecnologia permette subito all’attività di specializzarsi anche nella prototipazione e produzione di accessori moda, componenti per l’ingegneria, premiazioni e regalistica aziendale, portando fra i committenti importanti marchi nel settore calzaturiero e dell’occhialeria. Le stesse commesse, che prima erano principalmente locali, ora arrivano da tutta Italia, con richieste da Belluno alla Sicilia. La nuova stampante tridimensionale ha infatti il grande vantaggio di poter realizzare in laboratorio oggetti disegnati al computer, traducendo l’idea di un cliente in un vero e proprio prototipo in resina. E la grande intuizione è stata proprio questa: mettere a disposizione del pubblico una tecnologia solitamente utilizzata per uso inter-

Casa dell’energia, arrivano i turchi

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asa dell’energia, arrivano i turchi. Importante collaborazione tra docenti di diverse nazionalità per il progetto dell’istituto “Levi-Ponti”, che da alcuni anni sta lavorando al progetto di costruzione, all’interno del distretto scolastico miranese, di un’abitazione realizzata secondo i canoni della sostenibilità

no dalle più grosse aziende del settore. Nonostante le condizioni di mercato e la crisi che sta mettendo in ginocchio le piccole imprese, il fatturato del primo semestre 2013 dei due giovani imprenditori è già aumentato del 12% rispetto al corrispettivo dello scorso anno, assegnando di diritto ai due giovani imprenditori un posto fra gli orafi più innovativi del settore. “E pensare che qualche anno fa la nostra banca ci aveva negato il finanziamento, chiedendoci come garanzia l’acquisto di 30 mila euro di azioni bancarie” affermano i due, togliendosi così più di qualche sassolino dalla scarpa.

ambientale. Parte del progetto prevede la costruzione di una piattaforma rotante a inseguimento solare, per ottimizzare l’efficienza dei pannelli installati sull’edificio. Per portare a termine questo percorso, il “Levi-Ponti”, sotto la guida del professor Achille Pallotta, ha aderito al programma europeo Comenius, per favorire gli scambi di allievi e docenti tra i vari stati. La scuola miranese ha quindi iniziato una collaborazione con l’istituto “Isov Dinckok Teknin ve Endustri Meslek Lisesi” di Istanbul, in

Turchia. Il titolo del sodalizio che porterà alla realizzazione della piattaforma è “The house of Energy: realization of a rotating platform to track sunlight for solar panels”. Lo scorso 9 ottobre una delegazione di docenti della scuola turca ha incontrato i rappresentanti del Comune, la prossima primavera giungeranno in città anche i loro studenti. Per il Comune un’altra occasione per lavorare sulla sostenibilità ambientale, dopo aver adottato il Piano d’azione per l’energia sostenibile. F.D.G.


12 Mirano Sanità Si infiamma il dibattito sul futuro delle strutture ospedaliere

Ospedali, tutte le eccellenze da salvare di Filippo de Gaspari

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anità sotto tiro e politica in subbuglio a Mirano. Fanno discutere e non poco le nuove schede di dotazione ospedaliera che pongono grossi interrogativi sul futuro dell’ospedale di Mirano. In città maggioranza e opposizione si fronteggiano sull’atteggiamento giusto da tenere per salvare le eccellenze del De Carlo, mentre comitati e associazioni affrontano a viso aperto la direzione generale e la Regione, prima sul fronte Cardiochirurgia, poi su quello della Maternità. Le minoranze hanno presentato un ordine del giorno per costringere il centrosinistra a esporsi sull’ospedale cittadino, dopo che il Consiglio comunale di settembre si è concluso, tra le polemiche, con un nulla di fatto. Pdl, 5 Stelle e Lega non ci stanno: vogliono che il parlamentino assuma una posizione chiara e unanime sulla riorganizzazione dell’Ulss 13. “E’ incredibile l’inattività della maggioranza - attaccano Marina Balleello (Pdl), Marco Marchiori (M5s) e Giampietro Saccon (Lega) - finora non ha prodotto alcuna iniziativa, nonostante le continue notizie negative sull’Ulss. Nessuna comunicazione del sindaco, nessuna seduta aperta per esaminare la questione con associazioni, comitati e cittadini, nessuna presa di posizione del Consiglio”. Un atteggiamento che secondo le opposizioni la dice lunga sul motivo per cui gran parte delle iniziative, sia istituzionali che di protesta, si svolgono in Riviera. “Cosa sta facendo Mirano per salvare l’ospedale? - chiedono i tre - a conti fatti Dolo porta a casa Lungodegenza, Riabilitazione e Medicina dello sport, a Mirano

A Dolo restano Lungodegenza, Riabilitazione e Medicina dello Sport Cardiochirurgia sopravvive, ma chissà fino a quando e ora è a rischio anche Ostetricia. L’ordine del giorno è un atto dovuto, perché il silenzio della maggioranza è inquietante: il sindaco esca con coraggio dalle politiche di retrovia e riporti il dibattito alla sovranità del Consiglio, permettendo ai consiglieri di esercitare il loro ruolo di indirizzo”. Dall’ordine del giorno si dissociano però gli altri 5 Stelle, Martina Pasqualetto e Antonio Milan: “La ristrutturazione dell’Ulss 13 non può essere strumentalizzata. Bisogna convergere tutti verso un unico obiettivo. Noi chiediamo la convocazione urgente della commissione preposta per migliorare l’ordine del giorno ritirato dalla maggioranza nell’ultimo Consiglio, per ripresentarlo”. Maria Rosa Pavanello, dal canto suo, è stata chiara: “La linea politica della maggioranza, al di là della dialettica interna che si vuole strumentalizzare, è stata definita nelle linee

A Mirano Cardiochirurgia sopravvive, ma chissà fino a quando, e ora è a rischio anche Ostetricia

La direzione generale dell’Ulss 13 a Mirano

programmatiche: abbiamo sempre detto no a tentativi di penalizzazione del nostro ospedale, sottofinanziamenti dell’Ulss e riorganizzazione di servizi. Soprattutto abbiamo sempre chiesto di proteggere le eccellenze che contraddistinguono i nostri ospedali e in particolare quelle di Mirano. Se per le minoranze è debolezza politica non essere andati a chiedere in Regione un’audizione particolare, come ha fatto il sindaco di Dolo, allora rispondo che non è quello il mio stile: io lavoro con gli altri e insieme alla Conferenza dei sindaci”.

NEWS Campocroce

Nuovo look per la fontana

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naugurata la fontana della piazza di Campocroce, dopo i recenti interventi di restauro promossi dal Comitato Uniti per Campocroce, con il sostegno del Comune. Sulla storica fontana, costruita nel 1950, sono stati eseguiti interventi di pulizia delle statue che la adornano, pulizia e impermeabilizzazione della vasca, ripristino del giro di acqua interna, installazione di luci e posa di paletti di protezione lungo tutto il perimetro. La cerimonia, organizzata dal Comitato e dalla parrocchia di Sant’Andrea apostolo, ha visto in campo anche il soprano Valeria Causin, il tenore Stefano Favaro e il maestro Marco Lessio al pianoforte, per un concerto serale di musica molto suggestivo, con musiche di Verdi, Puccini, Lehar e Chopin. Poi un rinfresco offerto dalla parrocchia. Alla cerimonia hanno partecipato anche le autorità, con in testa il sindaco Maria Rosa Pavanello che ha ringraziato il comitato, tutti i volontari e l’azienda Bovo che ha “adottato” la fontana finanziandone il restauro. F.D.G.



14 Spinea Degrado Gli inquilini di 170 alloggi chiedono interventi ad hoc

Villaggio dei Fiori è protesta

NEWS

Cultura

Riparte Teatrino Zero

Gli appartamenti vanno a pezzi, le manutenzioni sono insufficienti e ci sono rischi per l’incolumità di Filippo De Gaspari

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ubbuglio al Villaggio dei fiori, torna alta la protesta degli inquilini delle case del Comune di Venezia: “Cadono a pezzi, situazione insostenibile”, denunciano. La polemica è vecchia, ma sempre d’attualità. Il Comune di Venezia è proprietario di circa 170 alloggi nel cuore del quartiere più popoloso di Spinea, ma secondo chi ci abita le palazzine ormai perdono i pezzi, le manutenzioni sono insufficienti e i rischi sono tutti per l’incolumità degli stessi inquilini, ma non solo. Problemi che esistono ormai dagli anni Ottanta: da allora le richieste di manutenzione si sono susseguite regolarmente, ma quasi mai sono state prese in seria considerazione. Oggi i risultati si vedono a occhio nudo. “Anche dall’ultimo incontro con l’assessore Bruno Filippini – spiega per il comitato degli inquilini, Ernesto De Bei – ci è stato detto che capiscono il nostro malessere, ma non ci sono soldi e quindi dobbiamo rassegnarci e aspettare tempi migliori. Ma è una risposta che ci sentiamo ripetere dal 1980 e adesso francamente suona come una beffa”. Anche perché nel frattempo la situazione è peggiorata: crepe nei muri, infiltrazioni d’acqua, pavimenti sconnessi. “Le pareti esterne stanno scoppiando – racconta

De Bei – facendo cadere i calcinacci e mettendo in pericolo anche i passanti. Saltano anche le tubature che portano l’acqua nelle abitazioni, lasciando per giorni famiglie senz’acqua, con problemi non solo igienici, ma anche per cucinare. Per non parlare degli ascensori che si bloccano di continuo, creando panico, soprattutto tra gli anziani. Alcuni sono stati sigillati perché troppo pericolosi, senza dare una soluzione a chi ha difficoltà a muoversi e vive ai piani alti”. Ma l’elenco potrebbe continuare: crepe negli alloggi, muffe, caldaie non più idonee e tutt’altro che sicure. “Ci sono le terrazze che non tengono più l’acqua piovana – insiste De Bei – e negli appartamenti sono costretti a mettere bacinelle per non vedersi allagato il pavimento. I portoncini d’ingresso si aprono con un soffio, con il pericolo di trovarci estranei nei pianerottoli di casa, anche di notte, come già accaduto più volte. Vorremmo sapere dove vengono investiti i soldi degli affitti che, come ci ha detto l’assessore, ammontano a circa 350 mila euro e che da trent’anni versiamo nelle casse del Comune di Venezia”. Adesso le lamentele si fanno protesta vera: stanchi di aspettare gli inquilini ora minacciano di fare un esposto alla

NEWS Servizi

Unione dei Comuni, il dibattito E’ aperto

Il municipio di Spinea

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’Unione dei Comuni del Miranese è un’opportunità per tutti i cittadini? Dare migliori servizi, razionalizzare le risorse utilizzandole al meglio è possibile? Queste le domande su cui stanno lavorando in questi mesi i sindaci di Spinea, Noale, Mirano, Martellago, S. Maria di Sala e Salzano. Tutti insieme intorno ad un tavolo stanno verificando quali servizi, fra quelli indicati dalla legge regionale 18 del 2012, conviene gestire in modo associato. Il primo cittadino di Spinea Silvano Checchin mette i paletti: “Dal punto di vista dei cittadini l’eventuale unione deve costituire un effettivo vantaggio: le risorse vengono messe insieme e tutti i territori coinvolti traggono beneficio da una modalità più avanzata di gestione che comporta numerose economie di scala, ossia risparmi. La legge regionale 18/2012 indica chiaramente che, per accedere ai benefici economici previsti, i comuni che intendono

A Un’immagine del degrado nei condomini del Villaggio dei Fiori procura della Repubblica e anche al prefetto: “Non sono solo questioni di incuria e decoro - protestano i residenti - c’è di mezzo l’incolumità delle persone. Se non si trova una soluzione proporremo una forma di autogestione, tenendoci i soldi degli affitti e facendoci da soli le manutenzioni che il Comune non ci garantisce”. Una misura drastica, già avanzata in passato: visto che però le cose non cambiano, adesso i residenti si dicono pronti a svincolarsi polemicamente dal Comune ed assumersi tutti gli oneri della gestione del patrimonio.

Il primo cittadino di Spinea Silvano Checchin mette i paletti: solo se serve a risparmiare

associarsi devono obbligatoriamente mettere in gestione associata almeno quattro funzioni essenziali relative a: organizzazione generale dell’amministrazione, pianificazione urbanistica ed edilizia, pianificazione e protezione civile, progettazione e gestione dei servizi sociali, polizia locale, edilizia scolastica e gestione dei servizi scolastici, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale, come ad esempio il trasporto pubblico oppure la riscossione dei tributi sui rifiuti. I Consigli comunali dei comuni del Miranese hanno adottato da quasi tre anni delle delibere di indirizzo in base alle quali stiamo ora discutendo per capire quali scelte operative e gestionali conviene adottare per ottenere il massimo beneficio”. I Consigli comunali saranno chiamati poi ad esprimersi sul progetto. “L’approvazione dell’Unione – spiega ancora Checchin – spetta al Consiglio e queste riunioni fra sindaci hanno lo scopo di presentare ai rispettivi consigli tutti i dati per una decisione consapevole e ponderata. Tale decisione, come richiesto anche dalla collega di Martellago Monica Barbiero, potrà avvenire anche in tempi diversi dopo aver fatto tutte le verifiche necessarie”. Al momento la fase è ancora di confronto generale e quindi soltanto fra qualche settimana sarà possibile illustrare pienamente il progetto ai “parlamentini locali”. “Nel frattempo – conclude Checchin – teniamo a sottolineare che ogni scelta sarà sempre nell’interesse dei cittadini che hanno bisogno di servizi meno costosi e più adeguati agli standard attesi. E’ evidente che su un’area omogenea più ampia e meglio organizzata, i servizi devoluti all’Unione saranno più efficienti e questo è ancora più importante dal momento che i tagli ai trasferimenti locali da parte dello Stato ed i vincoli derivanti dal Patto di stabilità si fanno sempre più stringenti. Lo scopo finale è garantire al territorio dell’Unione uno sviluppo avanzato, sostenibile, e inclusivo”. G.Pip. F.D.G.

l via la nuova stagione teatrale di Teatrino Zero. Dopo il successo di presenze delle due passate edizioni, arriva quest’anno il riconoscimento istituzionale, con il patrocinio di Regione e Provincia. Il piccolo teatro di Crea, è riuscito a offrire in due anni una importante circolazione di artisti e compagnie locali, nazionali e internazionali, che solitamente non si vedono nei circuiti teatrali istituzionali. Fedele al suo proposito di rendere accessibili a chiunque arte e cultura di qualità, anche quest’anno la rassegna artistica presenta un variegato programma di artisti, spaziando dal teatro alla musica, passando per la danza e le performance di visual art, in barba alla crisi. Inoltre quest’anno Teatrino Zero si arricchisce della collaborazione con il neonato collettivo S.t.o.p., Stabilimento teatrale “Officine Pinelli”, allo scopo di ampliare l’offerta culturale e formativa. Ne è nata anche una rassegna letteraria con presentazione di libri e incontri con gli autori, che si svolgerà all’interno della stagione dello Zero, poi corsi di teatro per bambini e ragazzi e un festival di cortometraggi. Quindici gli spettacoli teatrali di quest’anno, un concerto musicale con il noto musicista e compositore Glauco Venier e quattro spettacoli dedicati ai più piccoli. Nuove produzioni, spettacoli di teatro civile, di figura, teatro-danza, teatro tecnologico, due workshop, spettacoli cartoon, tutti vincitori di numerosi premi. Tutti gli spettacoli con info e prenotazioni su www.teatrinozero.it. F.D.G.

Sociale Internet per anziani

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naugurato a Spinea il primo Pic del territorio. La sigla sta per “Punti internet connessi” e indica un innovativo progetto che ha lo scopo di creare punti di accesso alla rete internet dedicati agli anziani e alle persone immigrate, accompagnando l’offerta tecnologica in modo amichevole e graduale. L’obiettivo è migliorare l’alfabetizzazione informatica in città, realizzando punti internet mediante tecnologie “dolci”, programmi semplici di interfaccia e una buona assistenza del personale. Il progetto è realizzato dall’assessorato ai Servizi Sociali grazie al contributo della Regione Veneto e in collaborazione con associazioni di volontariato locale come il Cism, Coordinamento immigrati sud del mondo. Grazie a Pic gli utenti over-65 e gli stranieri appena giunti in città potranno ottenere velocemente da internet informazioni chiare e aggiornate su argomenti come medicina-salute, fisco, condominio, cittadinanza consapevole e molto altro. Attraverso Pic saranno formati anche i docenti volontari per divulgare le informazioni. In tutto il progetto c’è una particolare attenzione nei riguardi dei cittadini senior, immigrati, soprattutto donne straniere e anziani portatori di handicap. L’assessorato ai servizi Sociali ha scelto proprio il Centro aggregativo Anziani Insieme, come luogo dove insegnare in modo amichevole, semplice e chiaro tutte le potenzialità di internet a quei segmenti di utenza altrimenti esclusi. Un altro campo di intervento in cui agirà Pic sarà quello che riguarda i portatori di handicap visivi. Qui le nuove tecnologie offrono la

possibilità di rimontare almeno in parte la disabilità e mettere queste persone in condizioni di “leggere” attraverso la conversione elettronica dei testi e degli apparati di sintesi vocale. “Siamo partiti da un paradosso – afferma l’assessore ai Servizi sociali Giampietro Buiatti – e cioè che l’informatizzazione dovrebbe avvicinare tra loro le generazioni, mentre molte volte accade il contrario: abbiamo toccato con mano anche a Spinea che le nuove tecnologie hanno creato un divario, questo progetto si pone l’obiettivo di colmarlo almeno in parte, agendo nei confronti di chi soffre la presenza di barriere tecnologiche e linguistiche”. Per il sindaco Silvano Checchin: “Abbiamo la possibilità di dare un’opportunità in più a chi ancora non le ha. E soprattutto lo facciamo coinvolgendo in questo le associazioni di Spinea: abbiamo la più alta percentuale di immigrati, era doveroso ad esempio, coinvolgere il Cism”. Per tutte le informazioni è attivo il numero 041-5071107, gli orari di accesso alla rete per i corsi sono invece da lunedì a giovedì dalle 14 alle 18.30, venerdì dalle 16 alle F.D.G. 20 e sabato dalle 9 alle 13.


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www.comune.spinea.ve.it - Posta Certificata: protocollo.comune.spinea.ve@pecveneto.it

cittadini e taSSe. il puntO della SituaziOne COSA FINANZIANO I SOLDI DELLE TASSE COMUNALI? I servizi che l’ente locale fornisce ai cittadini hanno un costo, che deve essere coperto con le entrate del comune. Invece di ragionare in termini assoluti è più facile ragionare nei termini di costo per abitante. Il costo dei servizi comunali è per la media dei comuni italiani circa 850 € all’anno per abitante. Per i cittadini di Spinea tale costo è di circa 620 € per abitante, quindi significativamente inferiore alla cifra nazionale! Come si usano questi 620 euro? • Personale 150 • TARES 135 • Interventi sociali 110 • Farmacia 50 • Riscaldamento scuole ed edifici comunali 25 • Illuminazione strade 20 • Illuminazione scuole ed edifici comunali 25 • Altro 105 Per spendere questi soldi il comune li deve prima incassare. Deve quindi introitare 620 € all’anno per ogni abitante. Come arrivano al Comune questi soldi? Prevalentemente attraverso le tasse locali, pagate dai cittadini che abitano a Spinea o hanno dei beni a Spinea. In subordine attraverso il pagamento da parte dei cittadini dei servizi di cui i cittadini usufruiscono. In ultimo attraverso trasferimenti di soldi dallo

Stato o dalla Regione o dalla Provincia al co- sivo mune. Progressività: chi più guadagna più deve contribuire anche in modo più che lineare STATO E COMUNI: Stabilità: da un anno all’altro devo poter fare L’EVOLUZIONE una corretta pianificazione fiscale DELLA TASSAZIONE LOCALE Certezza: nell’esercizio la tassa non deve moIn questi ultimi anni abbiamo assistito alla pro- dificarsi gressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato Prevedibilità: i cittadini devono poter preveai Comuni, passati dai 16 miliardi del 2010 ai dere con largo anticipo quanto saranno chia7,7 miliardi del 2013. (oltre 8 miliardi in meno). mati a pagare, come pure gli Enti locali devono Contemporaneamente i tributi comunali pagati poter prevedere entrate corrette nei Bilanci. direttamente dai cittadini sono passati dai 13 In particolar modo nell’esercizio 2013, nessuna miliardi del 2010 ai circa 19 miliardi del 2013. delle tasse che siamo chiamati a pagare ha tut(circa 6 miliardi in più). Se ne deduce che le ri- te le caratteristiche sopra enunciate. sorse dei comuni italiani sono diminuite in questi anni di circa 3 miliardi. In sintesi i Comuni HA SENSO PERMETTERE hanno circa 3 miliardi in meno, ma i cittadini AI COMUNI DI APPROVARE tirano fuori dalle proprie tasche 6 miliardi più I BILANCI DI PREVISIONE di prima. 2013 A NOVEMBRE? Ragionando su Spinea la riduzione dei trasfe- Non tutti sanno che da qualche anno il goverrimenti è stata di circa 5 milioni di euro (su- no centrale ha permesso ai comuni di ritardare periore alla media nazionale), che, sostituiti l’approvazione del Bilancio preventivo: per il con tassazione locale, valgono circa 180 € per 2013 i comuni sono autorizzati ad approvare il cittadino. bilancio preventivo entro il 30 novembre 2013! E’ evidente l’assurdità: al 30 novembre ormai i QUANDO UN SISTEMA giochi sono fatti per undici dodicesimi: cosa si DI TASSAZIONE È ACCETTABILE? potrà mai preventivare? Oggettivamente le tasse servono per garantire Il bilancio preventivo di una sana amministraa tutti i servizi fondamentali e quindi sono ne- zione andrebbe approvato entro il 30 novemcessarie, tanto più quanto più evolve la società bre dell’anno precedente! Eppure da qualche verso servizi sempre più sofisticati. Per essere anno i Comuni sono costretti in queste conditollerate richiedono alcune caratteristiche: zioni dalla mancanza di certezze sulle possibili Misura: non devono apparire di valore ecces- entrate, sia come trasferimenti dallo Stato, sia

paSSante e Qualita’ dell’aria Il comitato la Fossa da mesi si lamenta del rumore presente in zona e le rilevazioni scientifiche svolte hanno effettivamente dimostrato che in alcuni punti le misurazioni superano le soglie previste per legge. Qual è la posizione del Comune? Fin dal luglio 2009, appena formata la Giunta Checchin, Spinea ha chiesto che fossero posate da C.A.V. tutte le barriere fonoassorbenti ritenute necessarie. Tale impegno è stato sottoscritto da CAV con un protocollo d’intesa. Nel 2010 il Comune aveva proposto pannelli antirumore fotovoltaici che – secondo l’esperienza già operativa in traspolesana - sembrano avere effetti positivi anche per l’abbattimento delle polveri sottili. Su questo aspetto il Sindaco ha poi avuto ripetuti incontri sia con l’Assessore Chisso sia con il Capo Dipartimento ANAS Muccilli. Il Comune ha poi previsto nel proprio Piano di Assetto del Territorio di attuare specifici interventi di forestazione per limitare l’inquinamento. Qual é la situazione adesso? ARPAV già nel 2012 nell’ambito di un piano per razionalizzare le centraline di rilevazione della qualità dell’aria ha comunicato al Comune che avrebbe tolto l’apparecchio presente a Spinea. Il Comune ha ribadito la propria contrarietà scrivendo in una nota ufficiale che: “la centralina deve rimanere perché nessuna ragione di ordine economico deve compromettere il monitoraggio in un contesto così critico”. Spinea però è rimasta priva anche di questa struttura per la rilevazione degli inquinanti e tutto questo è molto preoccupante. “E’ evidente che la qualità dell’aria è peggiorata rispetto a prima della costruzione del Passante – dice il Sindaco Silvano Checchin - perché questa nuova arteria ha aumentato la presenza degli inquinanti. Da una parte il Sindaco è responsabile della salubrità ambientale, dall’altra ARPAV e gli altri soggetti pubblici coinvolti non hanno le disponibilità finanziarie per attuare il risanamento ambientale previsto. Va sottolineato anche che non c’è - allo stato – un monitoraggio definito in modo trasparente e costante post operam della qualità ambientale e acustica e ARPAV si attiva solo su esposti dei privati. “Questa situazione – continua il Sindaco – è insostenibile perché scarica tutti i disagi sui cittadini e su una figura, il sindaco appunto, che sostanzialmente viene lasciato solo a fronteggiare una situazione che invece merita un approccio sistemico e integrato fra i vari attori coinvolti: ANSA, CAV, Regione, Ministero dell’Ambiente. Non è possibile che gli effetti negativi di un’opera pubblica di rilevanza nazionale vengano scaricate sul territorio senza serie progettazioni di mitigazione ambientale”.

come regole per le entrate proprie. Ad esempio nel 2013 è ancora in corso il balletto sull’IMU prima casa: ad oggi non si sa ancora il destino della seconda rata. Di questo balletto hanno approfittato i soliti furbi, che nella confusione hanno deciso di non pagare, facendo così mancare entrate essenziali ai comuni. Aggiungiamo che l’introduzione improvvisata della TARES ha costretto i Comuni ad anticipare oltre 5 mesi del costo del servizio. La conseguenza è il ricorso ad anticipazioni di Tesoreria (cioè a fare debiti con le banche). COME COMPORTARSI? Per il 2014 ci aspettano altri cambiamenti. Spariranno Imu e Tares. La Legge di stabilità ha previsto una nuova tassa per gestire rifiuti e servizi indivisibili. Secondo le proiezioni del Ministero dell’Economia i cittadini pagheranno complessivamente meno ma il balletto di cifre date dai più autorevoli giornali economici in questi giorni non autorizzano certo l’ottimismo. Le amministrazioni in questa confusione hanno due possibilità: aspettare con calma che TUTTO sia definito prima di prendere decisioni o rischiare di decidere basandosi su calcoli e ragionamenti di buon senso. L’amministrazione di Spinea ha scelto questa seconda strada ed ha approvato in tempi ragionevoli il bilancio di previsione, facendo alcune ipotesi sui numeri ballerini: la fortuna aiuta gli audaci e a posteriori tale decisione si è dimostrata positiva.

punti internet cOnneSSi: cOme adOperare le nuOve tecnOlOgie in mOdO dOlce e amichevOle E’ stato inaugurato il progetto Punti internet connessi (PIC), che ha lo scopo di creare punti Internet rivolti agli anziani e alle persone immigrate accompagnando l’offerta tecnologica in modo amichevole e graduale. L’obiettivo è di realizzare punti internet mediante tecnologie “dolci”, programmi semplici di interfaccia, e una buona assistenza del personale. Il In foto: il Sindaco Silvano Checchin progetto è realizzato e l’Ass. ai Servizi Sociali Gianpietro Buiatti, alla presentazione del P.I.C. dall’Assessorato ai Servizi Sociali grazie al contributo della Regione getto c’è una particolare attenzione nei riguarVeneto in collaborazione con associazioni di di dei cittadini senior, immigrati, soprattutto volontariato locale come C.IS.M. Grazie a PIC donne immigrate e anziani portatori di hanpotranno ottenere velocemente da internet in- dicap. L’Assessorato ai servizi Sociali ha scelto formazioni chiare e aggiornate su argomenti proprio il Centro Aggregativo Anziani Insieme come medicina-salute, fisco, condominio, cit- come luogo dove insegnare in modo amichetadinanza consapevole e molto altro. Attraver- vole, semplice e chiaro tutte le potenzialità di so PIC saranno formati poi docenti volontari internet a quei segmenti di utenza altrimenti per divulgare le informazioni. In tutto il pro- esclusi. Per tutte le info: 041 5071107.


16 Spinea Servizi Un nuovo protocollo consente di riprendere i lavori interrotti alcuni mesi fa

Villa Fiorita, nuova convenzione Gli alloggi per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti vengono ridotti da 28 a 10 di Filippo De Gaspari

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l Consiglio comunale dà il via libera alle modifiche alla convenzione sottoscritta con la società Welfare Italia per la gestione di Villa Fiorita, il complesso sanitario appena sorto al Villaggio dei Fiori con la Residenza assistita per anziani. La firma del nuovo protocollo consente alla ditta costruttrice di riprendere i lavori interrotti alcuni mesi fa, dopo alcune difficoltà di carattere finanziario e ridefinire così, a vantaggio sia del Comune che della stessa ditta, le modalità di intervento e le destinazioni d’uso dei locali della struttura. Nel primo documento del 2011 infatti, il Comune si proponeva di offrire nuovi servizi agli anziani, come la costruzione di 28 alloggi in affitto per persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti, il trasferimento del distretto sanitario di via Pisacane in ambienti più adeguati, l’insediamento di una nuova farmacia comunale, di una unità territoriale di assistenza primaria (Utap) condotta da un gruppo di medici di base in servizio nelle 24 ore e una attività di medicina generale convenzionata di tipo riabilitativo. Una vera e propria cittadella della salute, insomma. Di recente però una sentenza del Tar del Veneto ha decretato l’impossibilità per il Comune di poter esercitare il diritto di prelazione sulla settima farmacia, che dunque non

sarà comunale ma andrà a libero concorso. Inoltre la Regione, nella propria programmazione sanitaria, ha ridotto le risorse a disposizione in campo sanitario-assistenziale. “Decisioni – spiegano dal Comune – che determinano una situazione di forte incertezza per l’avvio della Medicina di gruppo integrata, costituita da medici di base e prevista nell’edificio in costruzione. Siamo comunque impegnati perché anche a Spinea si possa realizzare un’aggregazione funzionale territoriale con un passaggio intermedio, mediante la costituzione di una Medicina di gruppo”. Insomma, alla fine sono venute meno alcune condizioni fondamentali che reggevano l’accordo economico tra Comune e Welfare Italia, con la necessità per entrambi di ridefinire le caratteristiche dell’intervento. Con il nuovo accordo quindi, il Comune si svincola dall’obbligo di prendere in locazione il locale previsto per l’insediamento della nuova farmacia comunale, non più possibile. Potrà però beneficiare dell’uso gratuito per i primi 7 anni di un locale di circa 670 metri quadri, che diventerà la sede del distretto sanitario di Spinea. Il canone di locazione successivo viene ridotto dal 6 al 5% sul valore dell’immobile. Gli alloggi per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti vengono ridotti da 28 a 10, ma è tuttavia

Villa Fiorita a Spinea prevista la realizzazione di una nuova Residenza per anziani non autosufficienti per ulteriori 68 posti letto. Spinea avrà in questo modo due Rsa che potranno ospitare fino a 188 persone non autosufficienti. Saranno create inoltre sale polivalenti per ampliare gli spazi fruibili dagli anziani non autosufficienti ospitati nella Rsa, e istituito un Centro diurno per anziani da 15 posti.

NEWS Diritti

Arriva il “Testamento biologico”

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utto pronto per le dichiarazioni anticipate di trattamento, ovvero il cosiddetto “testamento biologico”. Dopo Marcon e Campolongo Maggiore, Spinea è il terzo Comune della provincia ad aprire a questa possibilità. Ora i maggiorenni potranno esprimere anticipatamente la loro volontà rispetto ai trattamenti a cui desiderano o non desiderano essere sottoposti nel caso in cui, per infortunio o malattia invalidante, non fossero più in grado di esprimere il loro consenso o dissenso informato al medico. Dopo aver firmato la convenzione il 24 luglio con l’Ordine dei notai di Venezia, adesso lo sportello apre ai cittadini. Una volta al mese sarà presente un notaio in municipio per la raccolta delle dichiarazioni. Le prime sottoscrizioni sono già avvenute mercoledì 30 ottobre, le altre saranno possibili il 27 novembre tra le ore 16 e le 18, mentre le successive, per quest’anno, avverranno il 18 dicembre, sempre negli stessi orari. Le due figure chiave sono il dichiarante e il fiduciario: il primo è colui che rende la dichiarazione anticipata di trattamento, il secondo è la persona nominata dal dichiarante per, in caso di incapacità, dare esecuzione alla volontà del dichiarante. Info: 041-5071355/148/142/149/393 oppure baldovino.angiolelli@comune.spinea.ve.it F.D.G.

Lavori Nuovi attraversamenti in via Roma

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onclusi due nuovi attraversamenti pedonali sulla strada principale di Spinea: uno di fronte al municipio, l’altro all’altezza della biblioteca. Piccoli interventi, ma ben visibili e che puntano a migliorare la sicurezza di via Roma dopo numerosi incidenti e troppe polemiche. Gli attraversamenti pedonali rialzati sono stati realizzati a ottobre e sono tra i più moderni e all’avanguardia sotto il profilo della sicurezza, sia per i pedoni che per gli automobilisti. Costituiti da un rilievo del piano stradale e rampe di raccordo, si trovano in due punti particolarmente pericolosi della viabilità principale di Spinea, già teatro in passato di investimenti. Si trovano inoltre in tratti dove è stata riscontrata la necessità di ridurre la velocità dei mezzi in transito. Ecco dunque la novità: il veicolo che transita sulle strisce è ora costretto a rallentare, senza subire però alcun scossone violento così come accade quando si attraversano dossi stradali. Gli attraversamenti realizzati su via Roma sono composti da due rampe della pendenza del 4,6% (fronte municipio) e del 3,35% (fronte biblioteca) e da un piano orizzontale sopraelevato dell’estensione di circa 7 metri. Particolare attenzione è stata posta nell’impiego di materiali che permettessero un buon inserimento ambientale e contemporaneamente un’alta percezione della variazione dell’altezza della carreggiata da parte degli utenti della strada, anche per evitare problemi di “salto” in particolare ai motociclisti. Le rampe e parte del piano sopraelevato sono state

realizzate con un trattamento di stampa di matrici in acciaio, che hanno permesso di dare alla pavimentazione il particolare disegno a coda di pavone, che rende il tratto rialzato facilmente distinguibile. La stesa delle resine utilizzate per la colorazione poi ha reso la superficie impermeabile e ruvida, mantenendo un’elevata aderenza simile al resto della pavimentazione stradale. Il tipo di segnaletica orizzontale impiegata garantisce un’ottimale visibilità anche con nebbia e pioggia, grazie a perline di vetro immerse nel materiale delle “strisce” per renderle particolarmente visibili anche durante le ore notturne, a vantaggio dei pedoni che utilizzano l’attraversamento. Infine i nuovi passaggi pedonali verranno dotati di specifiche segnalazioni verticali e di appositi sistemi di illuminazione che garantiscano l’individuazione dei pedoni in modo chiaro e netto da parte degli automobilisti, anche a distanza: verrà utilizzata una luce bianca, in contrasto con quella gialla dell’illuminazione pubblica. Insomma attraversamenti pedonali all’avanguardia, per evitare nuovi incidenti che purtroppo in passato non son mancati lungo la trafficata via Roma. F.D.G.



18 Santa Maria di Sala Terrorismo 34 anni fa l’assassinio per opera dei Pac

Omicidio Sabbadin, ferita aperta

Biblioteca Iniziative

Aperitivo letterario

A Borbiago presentato il libro sulla mafia: “Il silenzio degli innocenti” di Giovanni Fasanella di Roberta Pasqualetto

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ono passati già trentaquattro anni dall’omicidio di Lino Sabbadin che avvenne nel suo negozio a Santa Maria di Sala, il 16 febbraio del 1979. Lino era un macellaio e fu ucciso per una resa dei conti dopo che, durante una rapina ai suoi danni, sparò e uccise un rapinatore, in seguito fu assassinato dai membri del gruppo “Proletari Armati per il Comunismo (PAC)”. La formazione terroristica lo uccise in segno di solidarietà alla piccola malavita. Dopo questi fatti, gli assassini furono individuati in Cesare Battisti e Diego Giacomin. Il primo evase dal carcere di Frosinone nel 1981 e si rifugiò in Francia e in Messico, dopo molti anni fu arrestato in Brasile. Adriano Sabbadin, figlio di Lino, scrisse una lettera aperta al presidente del Brasile, Rousseff, con la richiesta di estradizione avanzata, nel 2010 gli fu recapitata per mano d’ignoti una lettera di minacce per la quale è stata sporta denuncia e sulla quale indaga il RIS di Parma. Per lo Stato il procedimento rimane aperto. Qualche settimana fa, a Borbiago, è stato presentato un libro sulle vittime della mafia intitolato: “Il silenzio degli innocenti” di Giovanni Fasanella. Un testo per riflettere sul senso di quei terribili anni che hanno segnato la vita di molti. Un libro che commuove ma fa anche arrabbiare, per il senso d’impotenza che trasuda, perché a distanza di tanti anni non si alza finalmente il sipario sul cosiddetto “segreto di Stato” e si cerca di dare verità e giustizia a povere vittime innocenti. “Poche settimane fa abbiamo fatto una serata presentando il libro: “Il silenzio degli innocenti” con un dibattito vivace per parlare

A Cesare Battisti di questo tema scottante – dice Adriano Sabbadin, figlio di Lino – il procedimento dell’omicidio di mio padre è ancora aperto così come la ferita, questo blocco è molto doloroso. Dal diniego del Brasile non c’è stato alcun seguito, le nostre grida non sono state ascoltate, e la piaga è rimasta aperta. E allora cerchiamo di trovare almeno il modo di parlare di quello che ci è successo, con la presentazione di un libro, per far conoscere una parte della nostra storia altrimenti non se ne parlerebbe. Inoltre è giusto che i giovani sappiano quello che è accaduto anche perché queste cose non si ripetano. Nel 2010 ho ricevuto una lettera di minacce, forse qualcuno che voleva divertirsi alle mie spalle di fronte ad una tragedia umana che non trova pace”.

Santa Maria di Sala, ad ottobre, sono iniziati gli appuntamenti della rassegna: aperitivo letterario, promossi dalla libreria Mondadori del paese e di Mogliano. Gli incontri sono otto e termineranno venerdì 6 dicembre. Nel mese di novembre si terranno quattro incontri: venerdì 8, alle 20.45, Giulio Marra presenta il suo libro: “Le vere e mirabili avventure del pirata maestoso e del giovane Morgan”, alla biblioteca comunale Filippo Farsetti a Santa Maria di Sala. Venerdì 15 novembre, alle 19, Antonella Benvenuti presenta il suo libro: “Calce viva”. Nella libreria Mondadori di Mogliano Veneto. Venerdì 22 novembre, alle 20.45, Andrea Molesini presenta: “La primavera del lupo”, nella biblioteca di Santa Maria di Sala. Venerdì 29, alle 19, Alberto Toso Fei presenta il suo libro: “Il mistero della donna vestita di nero”, nella libreria Mondadori a Mogliano Veneto. Venerdì 6 dicembre, alle 20.45, Fulvio Ervas presenta il suo già noto libro: “Se ti abbraccio non aver paura”, nella biblioteca comunale di Santa Maria di Sala. Probabilmente, alla serata, parteciperanno alcune associazioni che si occupano dell’autismo. “Questo tipo di incontri sono una sorta di ritorno – dice Andrea Artusi autore bonelliano e moderatore – perché i primissimi appuntamenti sono stati fatti nella sala dei cedrai dove adesso ritornano; nei quattro anni successivi gli incontri diventarono itineranti”. Per maggiori informazioni si può seguire l’evento su facebook profilo: “Aperitivo Letterario - Librerie Mondadori S. Maria di Sala e Mogliano Veneto”; gli incontri sono tutti liberi a esaurimento posti. R.P.


Santa Maria di Sala 19 Lavori pubblici Trovati i fondi attraverso l’accensione di un mutuo di 350 mila euro

Scuole dell’obbligo, pronti gli investimenti di Roberta Pasqualetto

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l comune di Santa Maria di Sala punta tutto sulla scuola e investe sulle materne, le primarie e le medie. Nella struttura di Sant’Angelo l’impegno di spesa è di 800 mila euro per sistemare le scuole dell’infanzia e primarie in un’unica struttura polifunzionale e moderna. Il comune ha trovato i fondi attraverso l’accensione di un mutuo di 350 mila euro che andrà a implementare i fondi regionali e quelli comunali. Il progetto prevede due refettori e una mensa interna, i pasti saranno serviti con il metodo dello scodellamento. “Eravamo a conoscenza dell’esigenza dei cittadini di avere un servizio migliore e di avere degli spazi più idonei per i ragazzi – dice l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato – le famiglie non erano contente del servizio e di vedere i loro ragazzi in aule troppo piccole e sceglievano di portarli nelle scuole dei paesi limitrofi quali Borgoricco o Campocroce. L’ampliamento della materna darà una dignità diversa alle aule e più spazio ai bambini inoltre ci saranno due parchi esterni di gioco: una dedicata all’infanzia e una alla primaria con spazi adeguati e a norma come previsto dall’Ulss”. La palestra che si trova all’interno di quest’area, in futuro, vedrà ampliamento degli spogliatoi e sono già stati fatti gli interventi di sistemazione della copertura e del cappotto della struttura dopo la tromba d’aria dell’anno scorso. La copertura della struttura è stata fatta con la predisposizione al fotovoltaico. “Come assessore al bilancio sono soddisfatto di questa soluzione che ci permetterà di risparmiare ventisette mila euro l’anno, costo che spendeva l’amministrazione per l’affitto di una struttura che non soddisfaceva le necessità dei cittadini – dice Alessandro Arpi – il servizio sarà incrementato e migliorato ma senza gravare di un euro sui cittadini”. Nella primavera 2014 inizierà un altro importante cantiere che terminerà nel 2015: quello della scuola media. Nella struttura saranno apportate delle modifiche per demolire parti esistenti e rifare i servizi. Al momento il piano terra è quasi ultimato, per eseguire questi lavori è stata fatta una variante di bilancio di 50 mila euro. La struttura offrirà dieci aule in più, e ci sarà la dirigenza e la mensa all’interno della struttura poi, per il futuro, si sistemeranno le parti esterne quali i serramenti. Le dieci nuove aule saranno consegnate nel gennaio 2014. I lavori per la mensa e la dirigenza scolastica saranno eseguiti durante la pausa scolastica estiva. L’amministrazione precedente aveva un progetto utopico per la sistemazione delle scuole e con tempi lunghissimi, per un totale spesa di nove milioni di euro, questa cifra era impensabile in questi tempi di recessione; inoltre i cittadini dimostravano un

A Sant’Angelo l’impegno di spesa è di 800 mila euro per sistemare le scuole dell’infanzia e primarie

La scuola media di Santa Maria di Sala

bisogno immediato di risolvere il problema poiché iscrivevano i loro figli in altre scuole. “Questo progetto risolverà in tempi celeri il problema – conclude l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato – di questi tempi si deve pensare ai giovani e fare rete con le famiglie, cercando di dare il servizio ma senza gravare sulle famiglie”. L’impegno di spesa dell’amministrazione comunale per le scuole supera il milione di euro.

NEWS Corso di formazione

Come conoscere l’autismo

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’associazione Alba Chiara, in collaborazione con l’Istituto Cordenons e Viviautismo Onlus e con il patrocinio del comune di Santa Maria di Sala propone il secondo corso di formazione per approfondire l’argomento autismo titolato: “I comportamenti problema nell’autismo e le metodologie di intervento”; il 15 e il 16 novembre con la dottoressa Elena Gorini. Il percorso è rivolto a insegnanti, operatori, educatori e genitori interessati all’argomento. E’ stato proposto vista l’adesione della prima edizione. Il corso si terrà, nella sala Teatro di Villa Farsetti di Santa Maria di Sala, venerdì 15 novembre dalle 14 alle 18 e sabato 16 dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Per iscriversi si può inviare un’e-mail con: nome, cognome, indirizzo completo, professione e recapito telefonico, entro l’8 novembre, all’indirizzo info@associazionealbachiara.it. La domanda riceverà una risposta nella quale saranno indicati gli estremi per fare il pagamento. Il costo è di trenta euro, mentre ai genitori è richiesto un contributo di dieci euro. Per maggiori informazioni si può chiamare il 328 4999689. R.P.


20 Cultura Teatro di Mirano Presentati quattro cartelloni fino alla prossima primavera

Quattro stagioni in un anno Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro” di Alessandro Ragazzo

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uattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mirano, che ospiterà ben quattro cartelloni fino alla prossima primavera, con appuntamenti per grandi e piccini. Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro”. Le date, al momento in cui scriviamo, non sono ancora confermate. Riguardo agli appuntamenti di prosa, sempre alle 20.45, a Mirano arriveranno in dicembre il giorno 6 Paolo Rossi, con “L’amore è un cane blu, Beppe Fiorello il 23 con “Pensa che un sogno così”. Si proseguirà il 14 gennaio, spazio a Manuela Mandracchia con “Hedda Gabler”, il 15 febbraio “Sior tita paron” con il teatro Stabile del Veneto, il 6 marzo con “Hotel Paradiso” della compagnia Familie Flöz, il 27 marzo con la Piccionaia-I Carrara con “Un sogno di mezza estate” e, infine, il 10 aprile, Atir-Carmelo Rifici in scena con “Yerma”. Abbonamenti a 100 euro, ridotto 85, biglietto intero 18 euro, ridotto 15 e studenti 10 (se prendono

almeno tre tagliando in prevendita, il costo scende a 8 euro). Per il teatro emergente, tutto è da definire e le date non sono ancora certe. Il 19 o 20 dicembre ci sarà Marco D’Agostin con “Per non svegliare i draghi addormentati”, l’11 febbraio i Fratelli della Via con “Mio figlio era come un padre per me”, il 7 febbraio “Electro Show” con Francesca Botti. Infine a marzo, “L’uomo del diluvio” con Valerio Malorni, con serata ancora da definire, e il 21 marzo “Religion” con la Farmacia Zoè. E arriviamo alle novità di quest’anno. Per “Domenica a teatro”, quattro spettacoli tutti alle 16. Si partirà domenica 1 dicembre con “Il gatto con gli stivali” de La Piccionaia-I Carrara e il 2 febbraio “Una giornata con Giulio coniglio”, proposto dal Teatro dell’Archivolto. Sempre a febbraio, ma stavolta il 23, a Mirano arriverà il Teatro Necessario con “Clown in libertà”. Il sipario si chiuderà il 9 marzo con “Il piccolo Asmodeo” del Teatro Giocovita. Il biglietto intero costerà 6,50 euro, quello ridotto 4,50 euro (under 14) e per gli over 65 si pagherà

Paolo Rossi durante uno spettacolo

5 euro. L’abbonamento per i 4 spettacoli sarà di 20 euro, scende a 12 euro per gli under 14. Per “La scuola va a teatro - L’arte dello spettatore”, dedicata ai piccoli dell’asilo, ai bimbi delle elementari e ragazzi delle medie, ci saranno cinque appuntamenti, tutti alle 10. Si partirà il 13 dicembre con “Lo chiamarono Maria” di Ketti Grunchi e si proseguirà il 4 febbraio con “Il viaggio di Marco Polo”. Il 10 febbraio toccherà a “Il cubo magico” di Pandermonium Teatro

e il 14 febbraio con “Sogno di una notte di mezza estate” con La Piccionaia-Icarrara. Infine il 14 marzo con “Romeo e Giulietta” con il teatro Blu. Biglietto unico 4,5 euro, con ingresso gratuito per i bambini portatori di handicap, insegnanti e accompagnatori. Il programma potrebbe subire alcune variazioni. Per accedere si deve prenotare all’ufficio del teatro il martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 14.30 alle 16 (telefono e fax 041-4355536).

A Martellago

“Sipario d’autunno”

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on sabato 26 ottobre, è tornata a Maerne la rassegna teatrale “Sipario d’autunno”, giunta alla sedicesima edizione e organizzata dalla compagnia Formigheta e Fata Morgana produzioni. Quattro serate in sequenza in calendario, sempre al sabato al teatro “La rondine” con inizio alle 21. Si parte con lo spettacolo della compagnia “Fata Morgana” di Preganziol, che metterà in scena “Il raggiratore”, commedia di Carlo Goldoni, per proseguire il 2 novembre con “Na goldola da maridar” di Innocente Soligon, proposta da “Conegliano Teatro”. Si passerà al giorno 9 con la compagnia “El Campielo” di Marcon, con una commedia di Franco Belgrado dal titolo “L’orbo no se toca – Un péro, un però, un perù”. Infine il 16 novembre, con i “Camerini con vista” di Padova, che si cimenteranno nello spettacolo “Camere da letto” di Alan Ayckbourn. Il biglietto d’ingresso per la singola serata è di euro, abbonamenti a 15 euro. Per acquistare i biglietti in prevendita, rivolgersi al bar “Al centro” di piazza Vittoria a Martellago (041-8941055) e a Maerne al Circolo Noi (041-641563) e al panificio Aiolo, entrambi in piazza IV Novembre (041640762). Il botteghino del teatro, la sera dello spettacolo aprirà alle 19.30. A.R.



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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Politica Intervista al nuovo segretario del Partito democratico veneziano

Il Pd con Marco Stradiotto è alla ricerca di una nuova sintonia col territorio di Ornella Jovane

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sempio, generosità e servizio, squadra, trasparenza e meritocrazia, donne, circoli, amministratori locali, innovazione, città metropolitana , lavoro, impresa, semplificazione, Veneto. Sono 15 le parole “strategiche” che Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago e parlamentare nelle due scorse legislature, candidato unico alla segreteria provinciale del Partito democratico veneziano, ha portato in giro per i circoli del territorio, ha fatto girare in rete e ha voluto condividere come presupposto per un confronto costruttivo con gli iscritti e gli elettori nel corso della fase congressuale. Quindici parole per stimolare proposte, opinioni, commenti che sono confluite in quel documento programmatico già imbastito prima, ma redatto nella sua veste ufficiale e conclusiva solo dopo aver celebrato il congresso in tutti i circoli della provincia. Stradiotto, a differenza del contesto nazionale, nei circoli territoriali, e così anche a Venezia, si è riusciti a fare sintesi delle diverse correnti, proponendo per

lo più un unico candidato alla segreteria essendo mai stato un uomo di corrente, ha del partito. Perché? A livello locale si è aiutato. Del resto, non avrei mai accettato più vicini alla concretezza dei problemi e una candidatura in contrapposizione”. Stradiotto, lei è stato definito vicino più lontani da una visione astratta della al premier Enrico Letta, ma di recente è politica? “Non in tutte le realità territoriali si è stato associato ai Renziani. Dove si colloarrivati a un candidato unico: in alcune pro- ca in realtà? “Sono molto amico del Presidente del vince si stanno confrontando in modo forte. Direi che non c’è una contrapposizione tra Consiglio, ritengo che Matteo Renzi sia una risorsa e che i due siano complementari. un modello nazionale e uno locale. Credo che a Letta e al Qui a Venezia si Pd faccia bene Renzi è riusciti a ragionare Stradiotto: nell’ottica di evitare “E’ necessario per come segretario: un partito più forte perspaccature sul nome il nostro Partito rilanciando, invece, sui farsi recepire utile mette al premier di operare scelte migliori temi, e ciò va dato atto alla società” nel suo Governo”. alle varie sensibilità che ci sono anche nel Pd di Venezia e che Venezia, territorio difficile, fortesi esprimeranno nelle Primarie nazionali. mente colpito dalla crisi economica che Rispetto ad altri circoli provinciali, dove si spesso si è tradotta, in politica, in voto parla di nomi e cognomi, qui si parla dei di protesta, prima alla Lega, poi al Moviproblemi. mento 5 Stelle. Come pensa di ricondurre Inoltre, l’individuazione della mia can- quei voti al Pd? didatura come persona super partes, non “Il fenomeno della Lega in passato, e

Marco Stradiotto del M5S oggi, sono il termometro del disagio. Il Pd recupererà consenso se riuscirà – è il mio primo obiettivo - a riconquistare la fiducia dei cittadini e per fare ciò deve essere un partito che si pone al servizio, che è coerente con ciò che dice e trasparente. L’esempio partirà da me: conserverò il mio attuale lavoro e l’incarico di segretario lo svolgerò come un servizio, come volontariato. Un segnale per far capire che la politica deve dare, appunto, l’esempio”. La Cgia di Bortolussi sostiene che questa Finanziaria porterà ad un aumento di un miliardo di euro delle tasse. E davvero così? “La Cgia di Mestre ci “allieta” spesso con le sue statistiche, ma credo che ci debba essere meno superficialità nel divulgare i dati. La cosiddetta “media del pollo” fa rumore, ma non dà gli strumenti utili per

affrontare i temi: nella fattispecie, scopriamo che le tasse in più le pagano le banche. Certo, ciò non significa che nella Legge di Stabilità non ci siano aspetti che si possano modificare e migliorare. Dobbiamo trovare il modo di far ripartire il Paese: se la spesa pubblica continua a pesare su una produzione e un Pil che calano, o non crescono, il sistema si soffoca”. L’elenco delle 15 parole si conclude con una sollecitazione alle diverse anime del Pd: “Oh issa!”. “Nel Partito democratico - chiosa Stradiotto - dobbiamo riscoprire e mettere in pratica la parola “oh issa!”: il Paese sta andando a rotoli e non possiamo permetterlo: mettiamo insieme le nostre forze e sincronizziamoci e riusciremo a vincere e a governare bene sia il Veneto che il Paese”.

Il SEGRETARIO USCENTE MICHElE MOGNATO “E’ l’UOMO GIUSTO PER AFFRONTARE lE SFIDE FUTURE”

“I

l Partito Democratico in provincia di Venezia, risente delle dinamiche congressuali, nazionali ma a livello locale ha dimostrato ottimi segnali di vitalità e radicamento. Riteniamo che la candidatura di Marco Stradiotto sia la più idonea in questa fase. Certo se qualcuno avesse voluto presentare una candidatura differente, bastava raccogliesse un centinaio di adesioni“. A spiegarlo è Michele Mognato, per anni vicesindaco a Venezia, ora deputato e segretario provinciale uscente. Mognato è la voce di Gianni Cuperlo nella Federazione, spiega come sia di fatto la scelta migliore quella che va a incoronare Marco Stradiotto segretario provinciale del Pd. “Marco Stradiotto - dice Mognato – è la persona giu-

sta nel posto giusto e nel momento giusto. Di lui si può apprezzare l’esperienza da amministratore, ma anche di parlamentare. E’ l’uomo giusto per fare da unione fra esperienza amministrativa locale e quadro di riferimento nazionale. Certo si tratta di gestire il partito e non fare l’amministratore o sedere in Parlamento. Si è convenuti su questa candidatura perché dà delle garanzie precise”. Per Mognato la segreteria di Stradiotto è anche la più preparata per gestire sfide importanti a livello comunale del 2014. “Alle ultime comunali a parte il caso anomalo di Mira finito in mano ai grillini – dice - Abbiamo consolidato le nostre posizioni conquistando comuni come Mirano e San Donà. Il prossimo anno bisognerà prepararsi per sfide im-

portanti prima fra tutte quella per il Comune di Venezia”. Al di là della scontata elezione di Stradiotto il partito veneziano si anima anche sulle vicende congressuali nazionali. La discussione nei circoli del Pd c’è. I circoli torneranno a riunirsi dal 10 al 17 novembre, dopo la parentesi del congresso provinciale, per eleggere i candidati alla convenzione provinciale in cui emergeranno i pesi veri delle varie mozioni che appoggiano i quattro candidati e cioè Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, nel veneziano. Lo sbarramento da superare è quello del 5 per cento. Saranno duecento i delegati dell’assemblea provinciale, all’assemblea nazionale. A.A.

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Spazi aperti 25 3 Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro

Nutrie, è allarme a Venezia Hanno devastato il cimitero di San Michele mangiando i fiori delle tombe dei defunti di Alessandro Abbadir

E

’ allarme nutrie in tutta la provincia di Venezia. I grossi roditori che un tempo si concentravano prevalentemente nell’area sud della provincia ora sono diffusi in tutto il territorio. Da Chioggia e Cavarzere da tempo si sono diffusi e ora infestano la zona sud della Riviera per poi passare nel miranese e nel Veneto orientale. Da poco però hanno anche fatto la loro pesante apparizione in centro a Venezia. Gli agenti della polizia provinciale hanno ricevuto diverse segnalazioni di avvistamento del roditore sempre più presente nel territorio. Il primo intervento è stato effettuato alla scuola elementare “Valeri” dove i genitori hanno allertato gli agenti, che con apposite gabbie hanno catturato le nutrie e provveduto a bonificare l’area interessata. Le nutrie hanno poi fatto tappa anche al cimitero di San Michele e, tra lo sbigottimento della gente si sono cibate dei fiori posti nelle tombe dei defunti. Grazie all’intervento degli agenti sono

stati catturati due esemplari e i custodi del camposanto hanno riferito che non hanno notato altre presenze dell’animale. Infine è giunta una segnalazione della presenza di nutrie alla scuola Sansovino di Cannaregio. La presenza di nutrie a Venezia era già stata segnalata la scorsa primavera con diversi animali segnalati nell’Isola di Sacca

Verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, funzionale all’abbattimento Sessola, dove c’era stato un primo intervento tampone. Ora è stato pianificato per la stagione invernale un intervento più efficace e duraturo”. L’assessore alla polizia provinciale Giuseppe Canali commenta “Invito i cittadini a segnalare tempestivamente alla Polizia Provinciale la presenza di questi animali

ADOTTAMI Kevin, il bassottone. Maschio, circa 5-6 anni, taglia medio contenuta. Da circa 1 mese girava vicino ad una casa dove vivono 2 cani e delle brave persone. Quando ha visto che per lui c’era pappa ed acqua a disposizione ha deciso che poteva fidarsi. Dopo qualche giorno però è stato portato in rifugio Ora è un ospite a.p.a in attesa di famiglia. Nuvola rossa. Gattina di circa 3-4 mesi. Arrivata in un giardino dove c’era cibo ed acqua. Pensava di avere trovato un posto sicuro per crescere, ma non era così. La sua adozione è urgente. Noi volontari purtroppo non sappiamo dove metterla. Diana, pastore tedesco 8 mesi femmina. Comperata in allevamento e buttata via come un giocattolo rotto. E’ meravigliosa ma imperfetta: ha la displasia all’anca e alle zampette anteriori. Chi se n’è liberato ha evitato di affrontare costi e cure. Diana ha ora fatto il primo intervento, riuscitissimo, ma dovrà affrontarne altri . Two sisters. Segugette giovani circa 6-8 mesi, carattere pauroso, ma molto buone. Sicuramente prese per cacciare e visto che non erano in grado di farlo perché tenerle? Recuperate terrorizzate che vagavano disorientate. Queste due sorelline saranno affidate solo da compagnia anche separatamente. Presto verranno sterilizzate. Lilly. Cagnetta di 6 mesi, già sterilizzata, arrivata cucciola: aveva solo 2 mesi. Il suo carattere timido e molto pauroso non hanno facilitato la sua adozione. Ora è più espansiva. La vita del rifugio durante l’inverno è molto dura. Lilly pesa solo 5 chili. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233

chiamando la centrale operativa (numero verde 800128580) per consentire un pronto intervento ed evitare che la popolazione di questi animali alloctoni aumenti in modo consistente. I cittadini tuttavia devono anche sapere che la nutria non è un animale aggressivo, è erbivoro e non attacca l’uomo se non per difendersi. La nutria è un animale che si riproduce velocemente, una femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare una nidiata di piccoli, e dunque le nutrie stanno invadendo anche l’ambito lagunare per la loro capacità di adattamento che rende sempre arduo il contenimento della specie”. Proprio per affrontare le nutrie la polizia provinciale ha chiesto di adeguare le armi in dotazione. L’amministrazione con questa modifica ha ravvisato la necessità di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi più consone ai servizi cui sempre più è chiamato a concorrere il Corpo, tra i quali le numerose richieste

da parte delle Forze dell’ordine, Ulss e cittadini per l’abbattimento di animali di grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da allevamenti, sia per il contenimento di specie alloctone quali la nutria. Per tale ragione verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, maggiormente funzionale all’abbattimento di nutrie, nonchè la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” per evitare di uccidere l’animale anestetizzandolo. Per l’assessore Canali “Va preso atto che la presenza delle nutrie in questi ultimi anni

è cresciuta in modo notevole, e in particolar modo nei centri cittadini attraversati da corsi d’acqua. Stiamo intervenendo sia con il sistema del “trappolaggio”, sia con l’abbattimento secondo i piani di contenimento previsti. Il ricorso ad armi più idonee al loro utilizzo in ambienti urbanizzati consentirà, nel rispetto dei canoni di sicurezza, di non destare allarme tra i cittadini a causa delle detonazioni che, in particolare nel silenzio dell’orario notturno, sono maggiormente avvertibili”


26 Mondo scuola Lotta alla contraffazione

La bella storia di una scuola vincente di Ornella Jovane

U

n linguaggio fresco, brioso e originale, uno stile efficace, ben costruito ma spontaneo, per esprimere in pochi minuti attraverso un filmato un messaggio “edificante” ed educativo: gli oggetti contraffatti fanno male alla salute e all’economia. I 21 studenti - selezionati tra le tre classi terze (A, B e C) della scuola secondaria di primo grado di Fossò dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei - con il loro video dal titolo “La F... iesta (storia di regali indecenti)” hanno saputo stupire e convincere, prima la qualificata ed esigente giuria del concorso regionale “Ciak! Caccia al Falso”, istituito da Regione Veneto, Unioncamere e le Associazioni di consumatori operanti in Veneto, e poi i navigatori della rete. Questi ultimi con i loro voti li hanno premiati, “piazzandoli” al primo posto nella sezione “scuole” del concorso. Tutto ha inizio lo scorso aprile, quando la scuola di Fossò decide di procedere con un secondo corso di eccellenza, dopo quello fotografico dell’anno precedente, rivolto agli alunni delle (allora) classi seconde che avevano manifestato particolare motivazione e interesse nello svolgimento delle attività didattiche. Selezionati i 21 studenti, si è effettuata l’iscrizione al concorso che per il tema trattato - la lotta alla contraffazione - è apparso al dirigente scolastico, la professoressa Laura Contin, e ai docenti interessati al progetto, il professore di tecnologia Salvatore Salamone insieme alla collega Patrizia Borina, un utile esercizio di cittadinanza attiva, con stimolanti potenzialità sul piano multidisciplinare. Nulla è stato lasciato al caso e il percorso preparatorio è iniziato con un approccio teorico al tema in questione. “Dopo aver messo a fuoco i contenuti - racconta il professor Salamone - siamo passati alla fase più tecnica, relativa alle modalità di realizzazione del video, dalle riprese al montaggio”. I ragazzi si sono occupati in prima persona della sceneggiatura, interamente ideata da loro, dei costumi e degli oggetti, hanno disegnato le varie sequenze di ripresa, si sono assegnati i ruoli e hanno messo a punto le parti. Anche per la musica è stata fatta una scelta originale, un piacevolissimo e orecchiabile “tormentone” scritto insieme al professore di musica Stefano Ricatti ed eseguito col flauto dolce dagli stessi ragazzi. Fra i personaggi coinvolti anche alcuni esercenti di Fossò che, interpellati dagli studenti, si sono resi disponibili per interpretare un “ruolo” all’interno del video. Con il prezioso aiuto dei genitori, in particolare di Giorgio Bellingardo e Michele Gelmo, le singole sequenze filmate sono state montate ed è stato confezionato il video. “Un lavoro - spiega la professoressa Contin - che alla fine è diventato corale, grazie all’entusiasmo trascinante che studenti e insegnanti hanno saputo trasmettere non solo all’interno dell’istituto comprensivo ma anche a tutto il territorio”. Il video è stato realizzato nell’arco di un mese, tra fine aprile e maggio, con una cura certosina che ha portato gli studenti ad utilizzare tutto il tempo a disposizione, tanto da arrivare a conse-

L’Istituto comprensivo Galileo Galilei di Fossò primo al concorso regionale “Ciak” Caccia al falso”

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gnare a mano presso la segreteria del concorso, proprio all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, il prezioso cd. L’arrivo delle vacanze estive non ha interrotto il cammino verso la vittoria. I ragazzi si sono tenuti in contatto tra di loro e, come un tam tam, il 15 luglio la bella notizia ha subito fatto il giro del paese: la prima selezione era stata superata, il video dell’istituto comprensivo di Fossò era stato pubblicato, selezionato fra i tre migliori, sul blog “Veneto consumatori” per essere votato. Fra questi sarebbe uscito il vincitore. “La F...iesta” è piaciuto subito in rete e le preferenze sono state numerose, a fine settembre se ne contavano oltre 200. Un “bottino” significativo con cui il 16 ottobre i 21 ragazzi con i loro docenti, la dirigente scolastica e i genitori si sono presentati a palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, accolti dall’assessore regionale alla Tutela del consumatore Franco Manzato insieme alle altre due scuole selezionate - Itc Fusinieri di Vicenza e l’istituto “Agli Angeli” di Verona - per assistere alla proclamazione della vincitrice (nella foto in alto). Non si può raccontare a parole l’emozione e la soddisfazione provata dal gruppo di Fossò quando si sono resi conto di aver vinto i 6.500 euro messi in palio dal concorso. La dirigente, i docenti, i genitori e i ragazzi, uniti dalla stessa commozione, hanno esultato insieme - e non sono mancate le lacrime di gioia -, felici del risultato raggiunto. La commissione giudicatrice prima e quindi la rete ha premiato il modo in cui è stato proposto il messaggio e “confezionato” il video. “I ragazzi - commenta il professor Salamone - hanno scelto di creare un doppio piano di comunicazione per arrivare in modo efficace a stimolare la riflessione. C’erano le immagini, la storia di una festa di compleanno a sorpresa, e le parole, con cartelloni di commento inseriti fra una sequenza e l’altra con cui si voleva sottolineare la “morale” della storia”. Efficace anche la scelta di trasporre la narrazione in una dimensione senza tempo, attraverso l’uso del bianco e nero, virato seppia, che dava al videoclip un’apprezzabile patina “artistica”. I ragazzi hanno fatto la loro parte portando a casa il prestigioso premio e anche la considerevole somma, ora tocca alla dirigente scolastica mantenere la parola data. “Avevamo promesso che in caso di vittoria - spiega la professoressa Contin - avremmo inserito nel programma una visita scolastica all’estero. Si tratta ora di decidere la meta, ma il meritato viaggio di istruzione è assicurato”. Una bella, utile ed educativa esperienza che testimonia di un modo nuovo, frizzante e motivante di fare scuola, una buona scuola.



28 6 Personaggio L’intervista A tu per tu con un cultore dell’antiquariato della Riviera del Brenta

Franco Mason, collezionista per passione “Ho due magazzini dove colloco gli oggetti che raccolgo da oltre trent’anni” Roberta Pasqualetto

F

ranco Mason, pensionato vive a Mira Porte e ha una passione molto particolare: collezionare oggetti. Franco colleziona ogni genere di cosa e condivide la passione con la moglie Carla Barberini, con la quale frequenta i vari mercatini alla ricerca di oggetti affascinanti. Quando nasce la passione di collezionare oggetti? “Sinceramente una risposta precisa non saprei darla, posso dire che mio nonno “Morobeo”, negli anni Quaranta, vendeva in giro diverse cose: castagne, patata americana, bagigi e bomboni, davanti alla chiesa o al cinema o, a porta a porta, la “smorga” (scarto della Mira Lanza) e spesso si faceva pagare con oggetti vecchi, quali chiavi, attrezzi o documenti, che a sua volta scambiava”. Dove trova questi oggetti? “Da una trentina di anni frequento i mercatini di antiquariato. Gli oggetti mi attraggono

molto e il desiderio di possederli e cresciuto con il tempo; per comprarli senza intaccare il bilancio familiare, partecipo a mercatini dell’antiquariato vendendo oggetti e cose trovate nei magazzini, garage e soffitte delle case di parenti, colleghi e amici”. Si può dire che questa passione è diventata uno stile di vita? “Certo; ha cambiato la mia vita e il tempo libero: le domeniche facevo i mercatini di antiquariato girando per il Veneto, e le regioni vicine, alla ricerca di nuove cose e oggetti particolari per le mie raccolte. Questo nuovo modo di girare mi ha dato anche l’opportunità di scoprire, vedere e conoscere altre città e paesi”. Il collezionismo è una passione associativa? “Molte persone hanno questa passione ed è bello condividerla: ogni domenica ci sono migliaia di visitatori che frequentano i mercatini

oltre ai venditori, con i quali prima o dopo, ci si ritrova e allora si chiacchiera su questo mondo meraviglioso. Un’altra bella cosa che offre questa passione è la concentrazione e l’impegno che ti fanno “staccare la spina”: per qualche tempo ci si isola, i problemi si allontano e si vive solo per la propria passione”. I suoi oggetti interessano anche gli altri? “Ho partecipato a più di cento mostre: tra feste paesane o all’interno di ville. Per me le mostre sono tutte belle, perché cerco sempre di accompagnare le mie cose con documenti o libri per illustrare la storia”. Qualche esempio di oggetti interessanti per le mostre? “Documenti e libri su Mira e sulla Riviera del Brenta, macchine per scrivere, calcolatrici materiale didattico, gioco oca, fischietti, domino, calamai, carte gioco, compassi, timbri, cucitrici, pinocchio, la cantina, cavatappi, tappatrici,

Nella foto Franco Mason caraffe, densimetri, sifoni bar, tutto martini, curiosità; del mondo contadino: gioghi, roncole, chiavi, tenaglie, seghetti, martelli, saldatori; del calzolaio: forme, pinze, martelli, calza scarpe, forme scarpe; dei parrucchieri: rasoi con affila lamette, usa e getta, lamette, macchinette taglia capelli. Pesi e misure, bilance, metri, calibri, compassi, livelle, filo piombo, cavalletti genio misura pressione gomme e sangue; tutto per il caffè: macinini, caffettiere, tostatori, libri e documenti e tutto sulla Mira Lanza con i 175 anni di storia, cartoline, prodotti, Calimero, documenti e molto altro ancora”.

Sorge spontaneo chiedersi dove tiene tutti questi oggetti. “Ho due magazzini che tengo molto ordinati, sono molto organizzato perché facevo un lavoro che lo richiedeva”. Per il futuro? “Se il comune di Mira mi mettesse a disposizione degli spazi potrei organizzare delle mostre o delle esposizioni sulle tradizioni locali: di recente ne ho fatta una legata alla biancheria della nonna, in piazza a Mira Porte, prossimamente ne farò un’altra legata agli antichi “costumi” dei neonati”.



30 Cultura provinciale

Cultura provinciale 9

Venezia La Fondazione Muve propone un catalogo ricco di appuntamenti

Autunno di mostre ai Musei civici veneziani Dall’inizio di novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Dicembre invece sarà un omaggio al Settecento con l’inaugurazione a Ca’ Rezzonico di una monografica dedicata al pittore vedutista Pietro Bellotti di Roberta Pasqualetto

L

a Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) propone un calendario ricco di appuntamenti e mostre per tutto l’autunno. Il primo novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Da gennaio 2013 il Palazzo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infissi. Il nuovo impianto, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abitazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del costume e del tessile. Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi: architetto, regista, scenografo e costumista di

fama internazionale e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. All’interno del nuovo percorso anche un’inedita proposta museografica che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affidato a Mavive Spa, partner principale di questa straordinaria operazione di recupero e valorizzazione della sede museale. Il finale d’anno sarà all’insegna del “Settecento”, dopo Palazzo Mocenigo sabato 7 dicembre si inaugurerà, al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico, una monografica dedicata al raffinato pittore vedutista Pietro Bellotti, fratello di Bellotto e nipote di Canaletto, con cui si darà il via all’iniziativa “Archivi del vedutismo” che proporrà nel tempo appuntamenti dedicati a protagonisti e aspetti poco noti di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il 12 dicembre nel museo di Cà Pesaro

Ritorna in auge su Youtube, omaggio a Paolo Morelli

NEl VIDEO DI “lIÙ” DEGlI AlUNNI DEl SOlE, CHIOGGIA DEGlI ANNI SETTANTA

E’

scomparso qualche settimana fa Paolo Morelli, leader degli Alunni Del Sole. La band napoletana è stata, negli anni Settanta, una delle più importanti a livello nazionale e i suoi successi, “ Concerto “ su tutte, ma anche “E mi manchi tanto“ e “Un’altra poesia“ sono stati colonna sonora di stagioni estive vissute all’insegna del divertimento e del sorriso in un lungomare adriatico di Sottomarina sempre ricco di locali da ballo o di juke-box che si alternavano di notte al suono delle radio che proprio a quelle ore lasciavano spazio ai “ fili diretti“. Gli Alunni Del Sole, e quindi Paolo Morelli, non sono collegabili a Chioggia solo per questi motivi: nel 1978 riuscirono a vincere con “ Liù “ il Festival Bar e proprio da Chioggia, nell’ambito del “Disco Verde“, riuscirono a muovere i primi passi del loro cammino verso l’Arena di Verona, sede della finalissima. Proprio in You Tube il video di Liù, estrapolato dalla trasmissione televisiva “SuperClassifica Show“, è quello girato a piazza Vigo in uno scenario speciale che aveva saputo portare fortuna alla band napoletana che in quella occasione aveva stretto una sorta di gemellaggio con la radio locale per eccellenza di quel periodo, ovvero l’ormai scomparsa “Radio Chioggia Libera “ dei vari Zerlino Varagnolo, Tiziano

Marchesan, Carlo Pagan, Aldo Crivellari e, il sottoscritto, Marco Lanza che, all’epoca dodicenne, veniva chiamato Marco Junior. Liù fu programmatissima e divenne la colonna sonora dell’estate “sottomarinante” andando a trionfare, con la regia del padovano Vittorio Salvetti, in finale a Verona nella manifestazione relativa alle più ascoltate nei juke-box. Se ne è andato quindi anche Paolo Morelli, con Aldo Tagliapietra delle Orme, una delle più belle voci della musica italiana, però per Chioggia rimane il fascino delle belle immagini di quel video, ora cliccatissimo, con l’imponenza del ponte di Vigo, quasi a volerci ricordare che Chioggia e Sottomarina sono tra le poche città in Italia a poter abbinare mare e città d’ arte... ”Concerto“ cantavano gli alunni Del Sole, e questa volta non è “Un mare senza te“: è un mare anche abbinato alla cultura. Sul finire degli anni 70 forte fu anche l’ abbinamento sport e orticoltura con I Giochi senza Frontiere e la celeberrima Rosa di Chioggia... A volte c’è da pensare di dover avere l’imbarazzo della scelta per poter decidere da dove iniziare la ripartenza di Chioggia. Marco Lanza

Dallo scorso gennaio Palazzo Mocenigo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo La sala 15, delle cinque di Palazzo Mocenigo dedicate al profumo, evoca il laboratorio dove si producevano le essenze

aprirà la mostra: “Camera 1953/1964 – Gli anni di Romeo Martinez”. La rivista “Camera”, pubblicata a partire dai primi anni ’20 in Svizzera, diventa negli anni ’50 e ‘60 un punto di riferimento internazionale per la fotografia, grazie all’impegno di Romeo Martinez (19111990), che la dirige dal 1953 al 1964. La sua importanza e unicità sono legate soprattutto al ruolo di sostegno e sviluppo della fotografia eu-

ropea in un periodo in cui industria, pubblicità e moda ricorrono massicciamente all’impiego strategico dell’immagine. Tra gli altri appuntamenti da non perdere: a palazzo Fortuny Tàpies Lo sguardo dell’artista “A very light art” e “Imbarcazioni da regata” a Ca’ Rezzonico fino al 24 novembre. A Cà Pesaro la mostra: The Sonnabend Collection esposizione prolungata fino all’8 dicembre. Al

museo Correr e a Cà Pesaro la mostra Vedova Plurimo fino a fine anno e Flora Viale -Frammenti sacri al Museo del Merletto fino al 5 gennaio 2014. A Palazzo Ducale la mostra: I doni di Shah Abbas il Grande alla Serenissima fino al 12 gennaio 2014; proseguiranno fino al 31 gennaio 2014 le mostre: Eraldo Mauro Camera Oscura - Slides e Anna Skibska entrambe al Museo del Vetro di Murano.

Celebrazioni di Giuseppe Verdi Una lezione-spettacolo in tour per le scuole superiori

Invito all’opera con “Viva Verdi!” I

l 10 ottobre era il compleanno di Giuseppe Verdi e proprio in questo giorno è ripartito il tour all’interno degli Istituti Superiori secondari del Veneto che con una lezione-spettacolo celebra le opere e la storia del grande musicista italiano nato 200 anni fa. Giuseppe Verdi non era di origine veneta, ma ha avuto un rapporto privilegiato con la nostra regione, in particolare con Venezia e il Teatro La Fenice in cui hanno debuttato alcune delle sue più importanti opere (Rigoletto 1851, La traviata 1853). La lezione spettacolo, rivolta agli studenti e presentata direttamente all’interno delle scuole, offre una valida opportunità didattica complementare e alternativa in quanto, attraverso il linguaggio teatrale, permette la diffusione della poetica musicale e delle correnti artistiche dell’Ottocento. La prima tappa di questo tour verdiano ha coinvolto il Liceo Veronese di Chioggia per poi proseguire all’istituto Marco Belli di Portogruaro, al Sant’Apollinare di Rovigo e in istituti di Conegliano, Verona, Vittorio Veneto, Castelmassa, Monselice, Villafranca di Verona, Este e così fino a dicembre all’interno degli istituti che ne hanno fatto richiesta, per un totale nell’anno 2013 di 60 istituti coinvolti nelle 7 province. “Viva Verdi! Invito all’opera. Questa non è una musica per vecchi” intende coinvolgere i nuovi adolescenti nelle vicende umane e artistiche del famoso compositore italiano. “Ho voluto indagare un po’ nella vita e nelle opere di questo uomo straordinario – spiega Andrea Pennacchi che interpreta la lezione-spettacolo -, a cui sono dedicate piazze e viali in ogni città, le cui “arie” ognuno conosce anche se non ha mai fatto da spettatore a un’opera lirica (basti pensare a “Va’ Pensiero”, o a “La donna è mobile”), e ne ho approfittato per conoscere e far conoscere meglio anche l’Opera Lirica stessa, genere un tempo adorato dalle masse e ora ridotto – tranne che in alcuni casi particolari – a costoso intrattenimento d’élite proprio qui, in Italia, la sua patria d’origine! Il risultato – grazie anche all’aiuto del musicista Giorgio Gobbo – è

La locandina dell’iniziativa stata la scoperta che Verdi e l’Opera sono tutt’altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per giovani orecchie”. Questo progetto, promosso da Arteven con il sostegno della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito delle proposte didattico-culturali indirizzate agli studenti degli Istituti Superiori del Veneto, un appuntamento che ha visto negli anni proporre con grande successo iniziative legate ai Moti del ‘48, al Ruzante, agli scritti del Palmieri, alla poesia del Petrarca, ai luoghi veneti descritti dal Teatro di Shakespeare, al duello tra Gozzi e Goldoni, alle architetture di Andrea Palladio, alle scoperte di Galileo Galilei e alla pittura rivoluzionaria del Giorgione, ai 150 anni dell’Unità d’Italia tramite la figura di Ippolito Nievo e ai fantastici viaggi in terre esotiche di Salgari. Eugenio Ferrarese



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LO neWS

SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO

A Campolongo

partita cOntrO la mala, un SucceSSO

Nuoto Prende il via la stagioneneWS della pallanuoto veneziana A Campolongo

Nuoto

di Roberta Pasqualetto

di Rob

Mestrina Nuoto punta al vertice M partita cOntrO la mala, un SucceSSO

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i è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefica svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rappresentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfibie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panificatori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infine sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti. G.P.

’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel: dove non si è verificato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affidabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due finali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fianco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squadra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B. Massimo De Crescenzo ha scelto, soprattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fino agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato significative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difensomancherà all’appello questa i è svolto nella sala consiliare del municipiore)dimentre Campolongo “Grazie di cuore”,inevento loro ex i compagno di under promosso da Affari Puliti e dai sindaci della stagione Riviera peril illustrare risultati raggiunti grazie17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la sico. Tra mestrini passa presenza della Nazionale Cantanti in una partitarecupero benefica fisvoltasi l’8i settembre scorso.dalla Tuttevasca alla Scafuri;destinato degli altri le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 europanchina che sarà Antonio completamente “mestrini storici” continuerà a indossare alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-la calottina biancoceleste TommasoArtigiani Vecchiato hapresentanti convinto la dirigenza biancoceleste che ringraziato dell’associazione Affari Puliti hanno in primis l’associazione e giocherà in un’altra città, per ragioni Luca Gambardella fossedella l’uomo per e mentre Piccola Impresa “Città Rivieragiusto del Brenta” tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della di studio,Lagunari Francesco Chiozzini, idealmente guidare unaassociazioni: squadra giovane targhe alle Pro Locoe diambiziosa Dolo, ALTA Associazione Truppe Anfibie, Protezione rimpiazzato da unMaggiore, altro ragazzo delDolo, vivaio che, duedi anni ha disputato i play per InterClub Civile Dolo,fa, Atletica della Riviera del off Brenta, Campolongo Fc Calcio chedella lo ricorda velocità, Dorin Condrat. la Accademia promozione seriee Gruppo A e l’anno scorso li catori delinPane Artigiani Panifi Rivieraper dellaBrenta. Inotre sono stati Confermato, oltre al portiere Gola,Fiorenzo il laziale hasegnalati mancaticon per un pochissimo. attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Andrea che, dopoWalter le esperienze La rosaAlessandra degli atleti coniuga continuità Zagallo, Sorgato, Gianluca Costa,e Ettore Erriu, Tafuro Biagio Beneduce, Mosticone,in prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la freschezza: sono stati confermati Francesca Matterazzo, Protezionequasi Civiletutti Fossò, A1, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. sua Campi avventura nella pallanuoto veneziana i ragazzi cresciuti vivaio biancoceleste: il ai due Infine sono state nel consegnate Targhe di Pregio sulla Legalità realizzati nell’estate capitano Andreala sede Barina (uscito dalle giova- mentre manca poco alla definizione dell’in2013 presso di Affari Puliti. nili in verità da qualche tempo), il mancino tesa con il centro boa Francesco Zatti.G.P.

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Sport invernali

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AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA, oAism, Sci Club Mestre è attivo da oltre Ferro; tutti si allenano nei week end in 40 anni e svolge attività agonistica Austria (Hintertux). La preparazione ate i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri e promozionale degli sport inverna- letica si fa due volte la settimana nella li sotto la guida attenta per del presidente palestra di viarisposTe Cappuccina a Mestre.ALLe “Nel grATuiTi ricevere Tue doMAnde. Pierpaolo Pecere Il corso di sci per prin- gennaio 2013 ho vinto il campionato cipianti ha ben 120 alunni; ovviamente Regionale ad Auronzo – dice il vice presinon mancano i corsi e gli allenamenti per dente Giorgio Boato – poi ci siamo classii cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, ficati assieme agli ex campioni olimpici al i veterani e i master. trofeo Nazionale collocandoci settimi su Durante tutta la stagione gli atleti 34 Società partecipanti alla finalissima. partecipano a gare Provinciali, Regionali, Per quanto riguarda il gruppo femminile 30)il molto brave e Nazionali e Internazionali con risultati ci sono le Dame (overCon patrocinio Allievi . “Da del degni di nota. Durante i week end gli e sette ragazze nel gruppo la collaborazione allenamenti della squadra Giovanile, anni stiamo puntando al gruppo di Giovadei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si nissimi, dai cuccioli agli juniores, con ottengono nel ghiacciaio a Solden in Au- timi risultati – conclude Boato – si sono stria. Il gruppo dei Master è capitanato classificati al Trofeo Nazionale Topolino; da Giorgio Boato (campione Regionale e la società punta ai giovani ma abbiamo atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi una validissima squadra di Master”. la punta di diamante è Alessandro Chiu- Insomma è stata davvero una bella staso; degni di nota anche gli atleti: Angi, gione. Per maggiori informazioni si può Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i visitare il sito web: www.sciclubmestre.it Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal R.P.

o Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport invernali sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per principianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master. Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Austria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiuso; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal

Scii club meStre, riSultati da ricOrdare

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Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione atletica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presidente Giorgio Boato – poi ci siamo classificati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla finalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giovanissimi, dai cuccioli agli juniores, con ottimi risultati – conclude Boato – si sono classificati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella stagione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it R.P.

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’inizio Pallan assom dove non ma una tr continuità maschile un indime /11 e il prima edi talenti de dalla Prov con l’und lunga gav Zaccaria e femminile dra masch assieme a costituisco alla vigilia Mass prattutto Liguria e


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n PRIMO PIANO

o Prende il via la stagione della pallanuoto veneziana

Mestrina Nuoto punta al vertice

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o della stagione agonistica della nuoto veneziana, Mestrina Nuoto, miglia a quella di un motore diesel: n si è verificato uno scatto bruciante ranquilla sensazione di affidabilità e di à. Sulla panchina della prima squadra è stato promosso Luca Gambardella: enticabile tripleta nella stagione 2010 l “premio mentore” tributatogli alla izione di Futursport, galà dei giovani ello sport del territorio organizzato vincia di Venezia, due finali nazionali der 17 nelle ultime due stagioni, una vetta al fianco dei “maestri” Giovanni e Massimo De Crescenzo nella serie A e e sulla panchina della prima squachile ma soprattutto tanti anni passati al folto reparto di atleti del vivaio che ono l’ossatura della Mestrina Nuoto a del suo terzo campionato in serie B. simo De Crescenzo ha scelto, soper ragioni familiari, di tornare in di andare ad allenare il Chiavari e

ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo. La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giovanili in verità da qualche tempo), il mancino

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fino agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato significative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difensore) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fisico. Tra i mestrini passa dalla vasca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla definizione dell’intesa con il centro boa Francesco Zatti.


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17.10.2013 09:32:34


Il Veneto in primo piano 35 11 Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano

Pendolari: “La Regione ci ripensi”

di Germana Urbani

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endolari sul piede di guerra e una raccolta firme che ci sono, che si affiancheranno ai treni cadenzati Milano – ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri- veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma da 36 mila passeggeri ogni giorno. A costa molto di più alla Regione. Le 13 quanto pare, per colpa dei tagli dallo Gli abbonamenti coppie di Frecce regionali, il cui costo Stato, il Veneto non ha più soldi per per le Frecce a catalogo a carico del Veneto sarà garantire il servizio svolto da quattro veloci di circa 16,7 milioni l’anno a fronte coppie di treni interregionali veloci costeranno dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Milano – Venezia. Né la Lombardia molto di più Regione per le quattro coppie di instanzierà i 4 milioni di euro necessari terregionali, potranno tranquillamente a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can- collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna- giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Seliere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza

le priOritÀ

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è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul medesimo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avanzano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi-

dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.

una buOna pOlitica dei traSpOrti Su rOtaia va Finanziata bene

152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, intervenuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella

normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una programmazione dei servizi a medio-lungo termine”.


12 Il Veneto in primo piano 36 Il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio primavera

No alla violenza di genere: finalmente la nuova legge Maggiore tutela, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio e il Fondo per le politiche su diritti e pari opportunità finanziato in automatico

di Germana Urbani

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l 24 novembre, come ogni anno, si celebra la triste giornata contro la violenza di genere che sempre più spesso sfocia in femminicidio. Ad ottobre la Camera ha finalmente dato il via libera alle nuove norme sul contrasto alla violenza di genere. Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore dell’impegno di tante deputate è stato fornire uno strumento valido per dare avvio ad un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il contributo delle associazioni e degli operatori. Sono previste politiche di formazione, politiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione

di uno specifico fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno garantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attraverso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine. Delia Murer, deputata veneziana del Pd e componente della commissione Affari sociali, sottolinea l’importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraverso i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più.

Abbiamo lavorato intensamente, nelle commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tutela per le donne, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipato e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà finanziato in automatico. La legge – conclude la deputata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo

DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT

IL DIRITTO DI CAMBIARE

ratificato ad inizio di legislatura, comincia a dei centri antiviolenza della nostra Regione trovare concreta attuazione. C’è ancora da e per questo siamo molto soddisfatti. E’ lavorare e lo faremo a partire dalla legge importante ora che le risorse che verranno di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara stanziate consentano un percorso di rafforpriorità per l’agenda politica”. zamento dei centri antiviolenza e delle case In assenza di una legge nazionale, il rifugio, perché ciò rappresenta una reale Veneto si era dotato di una propria legge prevenzione per tutte quelle violenze che contro la violenza di genere ad inizio pri- si consumano all’interno delle abitazioni o mavera. Con voto unanime il Consiglio nella vita quotidiana e che possono sfociare regionale aveva approvato la Legge “In- in femminicidio” terventi regionali per “Si tratta - ha prevenire e contrastaaggiunto Padrin - di re la violenza contro un provvedimento le donne”. Un lavoro composito, ma calato di sintesi di due sulla realtà veneta e precedenti progetti quindi applicabile e di legge presentati operativa. Si va dal rispettivamente dal coordinamento di tutti consigliere del Pdl i soggetti che opeLeonardo Padrin e rano sul fronte della dal consigliere del PD violenza di genere al Piero Ruzzante, che coinvolgimento degli avevano entrambi enti locali, vere sentrovato un’adesione tinelle del territorio”. trasversale. Con queLe reti che i vari sogsta legge quadro il getti sono chiamati a Veneto, riconosceva, sviluppare saranno il prima ancora dell’Icuore pulsanto dell’otalia, che ogni forma peratività di questa di violenza contro le legge: i centri e le donne rappresenta La prima causa case dovranno manuna violazione dei di uccisione tenere costanti e fundiritti umani fonda- nel Mondo delle zionali rapporti con le mentali alla vita, alla donne tra i 16 e forze dell’ordine, l’audignità, alla libertà, i 44 anni è l’omicidio torità giudiziaria a cui alla sicurezza e all’incompete l’assistenza, tegrità fisica e psichica della persona e che la prevenzione e la repressione di reati, le donne, anche quelle di minore età, sono nonché con enti locali, aziende sanitarie e spesso esposte a gravi forme di violenza, istituzioni scolastiche operanti nel territorio che costituiscono grave violazione dei diritti al fine di garantire risposte adeguate alle umani oltre che principale ostacolo al rag- diverse condizioni personali di provenienza giungimento della parità tra i sessi. nel rispetto delle rispettive competenze e Con la stessa legge sono state definite attribuzioni istituzionali. anche le tipologie delle strutture necessarie Con l’approvazione della Legge regiorivolte alle donne vittime di violenza e ai nale erano stati stanziati 400.000 euro a loro figli minori: i centri antiviolenza che copertura delle attività del 2013. offrono assistenza, sostegno e percorsi di Ora, l’ultimo decreto nazionale mette superamento del disagio, le case rifugio e in campo dieci milioni di euro che saranno le case di secondo livello, ovvero strutture erogati attraverso le Regioni e la comdi ospitalità in grado di offrire accoglienza e missione Pari opportunità del Veneto ha protezione. “Si è trattato – spiega il consi- pubblicato da poco i bandi per domande gliere del Pd Piero Ruzzante - di un percorso e progetti. che ha coinvolto il mondo del volontariato e




Il Veneto in primo piano 39 1 La politica, internet e i social network

2.0, la politica nella rete Alla ricerca di nuovi linguaggi e nuovi canali per riallacciare i contatti con i cittadini, amministratori e politici twittano e dialogano con gli “amici” di Facebook

di Ornella Jovane

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a politica approda sui social network e ne fa ampio uso organizzativi dal mondo reale a quello virtuale per dirimere per veicolare idee, notizie, spunti di riflessione. I politici si quel rapporto conflittuale e diffidente che i cittadini hanno servono della rete per dare il via a dibattiti, per risponde- manifestato, in modo crescente negli ultimi anni, con la polire a sollecitazioni o provocazioni. In molti sono convinti che tica e la classe dirigente del Paese? internet in generale e, nello specifico, i social network siano La politica 2.0: potenzialità, rischi e opportunità. Con in grado di migliorare i rapporti tra i cittadini e le istituzioni Vincenzo Romania, ricercatore presso l’Università di Padova politiche. Si ricorre copiosamente alle reti sociali online per e docente della Sociologia della Comunicazione e Sociologia divulgare materiale informativo, promuovere forme di mobili- dei Processi Culturali, abbiamo approfondito il tema. tazione politica e partecipazione, consultando o coinvolgendo Come si adatta la politica ai social network? direttamente i cittadini in merito a questioni di dominio pub“I social network sono uno strumento accessibile, coblico, infine si mettono a disposizione nella rete informazioni nosciuto, un fenomeno di massa e per questo adatto anche che un tempo erano accessibili ai soli per la comunicazione politica. In Italia addetti ai lavori. E così si moltiplicano Facebook è diffuso tra più della metà le informazioni. della popolazione. E’ evidente che Del resto, i guru della comunicarappresenta un grande potenziale zione sostengono da tempo che il preanche a livello di utilizzo politico. sente vive sulla galassia digitale e che I social network hanno il vantagormai per “esistere” è indispensabile gio di essere uno strumento econoapprodare in questa dimensione. Le mico e di favorire una comunicazione community virtuali sono un fenomediretta con i cittadini, che vengono no sociale di massa che consentono inoltre sollecitati ad interagire con il di tessere quotidianamente fittissime proprio interlocutore. Questo modello reti comunicative. Contatti che possodi comunicazione alimenta un’idea di no offrire anche alla politica vantaggi trasparenza del politico e di coinvolgienormi. La comunicazione politica nel Non tutti i politici mento dei cittadini, utile ad aumentacyberspace è economica, veloce, illimi- sanno gestire in re il consenso e la partecipazione. La tata, multimediale, interattiva: in una modo appropriato rete, come mezzo per poter offrire a questo dirompente tutti la possibilità di prendere la parola parola efficace. Negli Usa Obama, in occasione strumento e intervenire, rappresenta un modello della prima campagna elettorale da di democrazia diretta. Naturalmente candidato alla Casa Bianca, riuscì, utilizzando in modo abile con i rischi che la democrazia diretta può comportare. Per il mezzo, a dimostrare le grandi – e ancora poco esplorate questo è un modello di comunicazione che va moderato e or- potenzialità che i social network potevano avere anche in ganizzato, affinché non diventi uno strumento incontrollato, politica. Dimostrò come la rete fosse un mezzo ideale per espressione di eccessi e intolleranza”. mobilitare i propri sostenitori ed ampliarne il numero, per I social network possono essere dunque utili a ricuciraccogliere fondi e captare larghe fasce di elettori, aumen- re lo strappo e colmare la distanza tra cittadini e politici? tando con la maggiore visibilità anche l’incisività della propria “Sì, la rete offre la possibilità di fare politica in modo azione. innovativo. I social network sono frequentati per lo più da In Italia il Movimento 5 stelle è figlio della rete, con pubblici di giovani e acculturati: due bacini interessanti da cui la sua attività di mobilitazione e reclutamento è arrivato a attingere consenso e a cui sollecitare partecipazione. ottenere un ampio consenso elettorale fino ad approdare in In Italia il Movimento 5 stelle è un esempio significativo: Parlamento. con un modello diverso dal partito politico tradizionale, avvaMa quanto sono social i politici nazionali e locali nel no- lendosi, più che di uno staff di politici, di figure professionali stro Paese? Quanti si confrontano con i cittadini attraverso specializzate nella comunicazione on line ha dimostrato che Twitter o Facebook e, soprattutto, vengono utilizzati in modo si può fondare un partito e creare un seguito semplicemente appropriato questi strumenti, con una strategia consapevole passando per la rete e per i social network. e un esito sempre favorevole e costruttivo? I vantaggi dei movimenti che nascono e vivono nella Infine, è sufficiente trasferire modelli comunicativi e rete e grazie alla rete sono rilevanti anche sul piano pratico:

Vincenzo Romania, insegna all’Università di Padova

l’economicità di una struttura “leggera” che si muove su in- le”. ternet rispetto ai costi e alla complessità dell’organizzazione Non tutti i politici sono in grado di gestire i social dei vecchi partiti; la snellezza e la velocità della comunicazio- network in modo adeguato. Non sono mancati anche da ne politica e il coinvolgimento diretto dei nuovi “militanti”. noi gli “scivoloni” e le cadute di stile. Con la marginalizzazione della figura dei militanti nei partiti “E’ necessaria una regolamentazione attenta dei lintradizionali e la perdita di coinvolgimento degli elettori proprio guaggi dei politici, che devono essere consoni e adatti. L’uso il cyberspace può aprire nuovi canali di riavvicinamento dei dei social network da parte della politica e di politici porta ad cittadini alla politica”. una forte personalizzazione sulla scena della comunicazione. I social network sono uno strumento adeguato a co- Questo processo consente ampia visibilità ma, contestualmunicare contenuti, spesso complessi e impegnativi che mente, anche un grosso rischio: è sufficiente un contenuto magari meritano approfondimento e riflessione? sbagliato, un’uscita “stonata” per mettere a rischio la propria “Fra i vantaggi di questo tipo di reputazione. Del resto non è neanche comunicazione vi è l’accesso veloce, Il dialogo diretto con questo un fenomeno esclusivo dei diretto e condiviso al dibattito, quindi i cittadini alimenta social network, ma esiste anche per un’ampia partecipazione in tempo un’immagine altri tipi di media. Quante volte nella reale. E’ indubbio che un abile comu- di trasparenza stampa vengono smentite dichiarazionicatore abbia più appeal utilizzando del politico ni rilasciate inopinatamente? formule accattivanti, slogan che sapE’ vero che c’è da parte dei nostri piano colpire e catturare consensi. politici ancora una certa impreparazioMa ricordiamo che i social network ne ad utilizzare in modo giusto i social sono solo uno strumento, limitato se network ma è anche vero che c’è chi si vuole approfondire un dibattito e a invece ha sviluppato una notevole abirischio di superficialità ma la questiolità nel manovrare questo strumento ne dei contenuti ed il processo di bain modo “furbo”. nalizzazione di essi è un fenomeno in E così non tutte le uscite “infeliatto anche nei media più tradizionali ci”, sono tali: talvolta sono costruite come ad esempio la televisione. Non ad arte per catalizzare l’attenzione su si vogliono approfondire le questiodi sé, talvolta sono sufficienti poche ni, si semplifica e si ricorre a slogan parole provocatorie per ottenere in populisti per allargare il consenso. La breve tempo quella visibilità che può banalizzazione è un fenomeno che riguarda i contenuti della aprire le porte giuste per fare, tramite i social network, rapipolitica e non gli strumenti con cui vengono comunicati”. damente carriera”. I social network consentono ai politici di bypassare Infine, concludendo? il “filtro” della stampa: è una dinamica corretta di in“Concludendo i social network sono un interessante formazione? strumento di comunicazione che come tale va considerato. “Una volta esistevano i comunicati stampa, adesso le Sta a chi lo usa farlo in modo appropriato e costruttivo, come comunicazioni vengono fatte tramite la rete e i social net- per tutti i media e gli strumenti di comunicazione. E’ vero work che veicolano direttamente ai destinatari le notizie. La che anche in politica può essere uno strumento per veicolare pubblicabilità diretta delle notizie ha il vantaggio di superare idee, stimolare interessi e raggiungere un pubblico sconfinato la “censura” e di avere una più ampia sfera di divulgazione, e anagraficamente molto ampio, arrivando fino ai giovamentre negli ultimi anni si registra un sempre più ridotto uti- nissimi, ma da solo non basta a risolvere il problema della lizzo del consumo di stampa, soprattutto cartacea. Vi sono disaffezione alla politica, della banalizzazione dei contenuti, tuttavia anche dei limiti. In primo luogo ci si affida alle ca- della scarsa partecipazione. Sui social network si può lanciare pacità comunicative del singolo politico e del suo staff che un tema di dibattito, si possono confezionare offerte diversipuò utilizzare con “furbizia” il mezzo ma deve farlo in modo ficate, tali da soddisfare un pubblico più ampio, si possono giusto e corretto. Il rischio è appunto di creare allarmismo o costruire reti di contatti, ma se non segue poi un incontro false aspettative. Cambia il sistema di verificare le notizie pubblico, una mobilitazione e impegno reali nell’attività polipubblicate sui social network e anche il modo di interpretar- tica, tutto rimane nella rete, virtuale”.



Protagonisti a Nordest

informazione pubblicitaria

Paolo e Vittorio Fontana, pionieri della produzione di bici di qualità

Olympia fiore all’occhiello del made in Italy, con 120 anni di storia

120 anni: le ruote delle bici Olympia, di Piove di Sacco (PD) hanno attraversato due secoli di strade e sono arrivate, più tecnologiche e ricercate che mai, nel XXI secolo.

120 Anni, un traguardo importantissimo, che poche aziende nel mondo della bici possono vantare. Imparare dal passato ma guardare al futuro: ecco come opera Olympia oggi. E a EXPOBICI Padova 2013 l’azienda vede riconosciuta la propria storia con un premio alla “carriera” ed uno alla sua bici “LEADER”, bici che ha vinto il premio “INNOVATION AWARD 2013”, consegnato a Padova in occasione del EXPOBICI. Azienda leader nel settore dell’ mtb e delle bici da corsa, fiore all’occhiello del Made in Italy ciclistico, Olympia, con sede a Piove di Sacco (PD) è un marchio profondamente radicato nel territorio veneto (è probabilmente il secondo produttore della regione, per quantità/qualità); tuttavia le sue origini ci portano in Lombardia e precisamente, a Milano. Fondata nella capitale meneghina da Carlo Borghi, nel 1893, Olympia è uno dei più vecchi marchi della storia del nostro ciclismo, secondo solo a Bianchi (1885). Attenta alle tendenze di mercato ed alle innovazioni (basti pensare che nella sua gamma di inizio attività figuravano anche apprezzati modelli di motocicli e di velocipedi) Olympia si dedica, nel tempo, unicamente al ciclismo. Con le maglie Olympia, dai caratteristici colori bianchi con fascia nera, corrono tanti grandi: da Enrico Mollo, che arriverà secondo al Giro d’Italia (1940) a Gaetano Belloni (il rivale di Girardengo) fino a Pietro Chiappini che con i colori Olympia vincerà una Milano-Torino (1941) e arriverà 3° alla Milano-Sanremo (1941) davanti a Fiorenzo Magni. Dinamico e attento alle mode, Borghi affida l’immagine di Olympia ad uno dei più grandi illustratori del tempo (papà di tanti cartelloni famosi, dal Campari allo champagne Cliquot al Fernet Branca): Luciano Achille Mauzan. Le maglie storiche Olympia, i poster di Luciano Achille Mauzan e tanti memorabilia storici, sono tuttora oggetto di un acceso mercato del collezionismo. Agli inizi degli anni 60’ del secolo scorso, Olympia passa nelle mani

Paolo e Vittorio Fontana BICI MOD. LEADER VINCITRICE DEL PREMIO INNOVATION AWARD 2013

Padova Fiera premia Cicli Olympia Quest’anno Olympia festeggia 120 anni di attività e in occasione di Expobici 2013, la fiera internazionale della bicicletta che si è tenuta a Padova lo scorso settembre, Olympia ha visto riconosciuto il contributo dato alla regione ed al ciclismo: dalle mani di Paolo Coin, AD di PadovaFiere S.p.A., l’azienda ha ricevuto un premio per i suoi 120 anni di attività. Parimenti, la sua bici Leader, gioiello da strada dotato di freni a disco e telaio in multifibre di carbonio alto modulo, ha ricevuto l’Innovation Award per la creatività, le soluzioni tecnologiche ed il design.

della famiglia Fontana che ne trasferisce la produzione in Veneto. Negli anni ’80 i giovani cugini Fontana, Paolo e Vittorio, rilevano l’eredità dei genitori e rilanciano il

marchio. Oggi, l’azienda è sempre di proprietà della famiglia Fontana e a Paolo e Vittorio si sono aggiunti i figli: Michela Fontana (figlia di Paolo) e Antonio Fontana (figlio di

Vittorio). La Olympia del 2000 opera nel modernissimo stabilimento di 4400 mq di Piove di Sacco (PD) ed il gruppo conta anche il prestigioso marchio

Scapin e, con azionariato diverso, il marchio Frera. Scapin, altro storico brand veneto, è sinonimo nel mondo di altissima tecnologia e artigiana capacità ed un suo modello di mtb, la “Rudolf”, è addirittura assurto all’olimpo del design, vincendo il premio italiano “Compasso d’Oro”. Anche Olympia, nel 2009, viene inserita nell’ADI DESIGN INDEX, annuario italiano del design che raccoglie le produzioni più blasonate. Il gruppo Olympia conta una forza lavoro interna di 25 dipendenti ed un indotto di oltre 200 persone: tutta la progettazione, il design e l’assemblaggio (manuale, per scelta e cura, senza catene di montaggio!) delle bici è interno all’azienda. La gamma copre tutti i segmenti di mercato, nella fascia alta, medio alta e media: mtb da competizione XC, mtb da escursione, mtb da discesa, bici da strada, bici ibride, city bike, pregevoli bici da turismo, una bici pieghevole (ZIP- per la barca o l’auto /caravan) ed una gamma particolarmente apprezzata di bici elettriche. Oggi, telai dalle forme sofisticate, leggerissimi, si affiancano a biciclette destinate ad un pubblico amatoriale, che tuttavia richiede qualità e finitura ineccepibili. Fiore all’occhiello del brand è anche la presenza sportiva, in particolare nel settore della mountain bike di alto livello, dove Olympia è sponsor di atleti di calibro internazionale, come il campione marathon Marzio Deho. Molte le iniziative in corso per festeggiare i 120 anni di attività: tra di esse anche un modello esclusivissimo, la 849, con un telaio che riporta in auge la Superleggera ed infrange la barriera degli 850g di peso. E tra le idee curiose segnaliamo la pagina facebook https://www.facebook.com/OlympiaBikes?fref=ts : gli utenti sono stati invitati a “postare” la loro bici Olympia, di qualsiasi epoca e modello. Così, si creerà un meraviglioso album virtuale che farà scoprire il glorioso marchio attraverso i suoi due secoli di storia.


16 Cultura veneta 42 Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio

Un posto al sole per il paesaggio Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana di Alain Chivilò

M

arco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla figura e sul volto umano. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei maggiori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fino allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natura, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Canaletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina

tocca la Scandinavia, l’Est Europa fino all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fino alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografia alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet rovescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fino alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fino ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresentate per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affidabile.

Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini

Fino al 24 novembre in tre sedi veneziane

Il laboratorio di Sze

UNO STRESS DI VETRO

I

l motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchetti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costituiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contemporanea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di

fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere opere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si riassume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti di nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano le loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimenti che stavano conducendo. Il dialogo ha modificato in modo sostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un luogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo Mondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la visita con opere di luce. Al.Ch.

I

l Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fino al 24 novembre, presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di bussola e come noi ci situiamo in un mondo perennemente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare strumenti o montaggi per misurare o modellare la nostra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a costruire modelli che catturino la complessità e l’impossibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti archeologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Sarah Sze, classe ‘69, ha sviluppato un’estetica scultorea che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialogando con il tessuto e la storia di un edificio. La percezione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono spostate attraverso interventi specifici di grandi dimen-

sioni. A livello tecnico tutto parte dalla definizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che designa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e solida) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifico dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune apparentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio. Al.Ch.






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