Padova Nord
LA PIAZZA
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 27
È DISTRIBUITA DA
Verso le elezioni Vigonza al voto in campo Zanon e Tacchetto pag.
Vigodarzere Tempo lungo garantito al Terraglione
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Sport locale Vigoreal trionfa e scommette sul futuro
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EDITORIALE
Conti pubblici ora è battaglia
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
di Nicola Stievano
IMMOBILI TASSATI QUANTO COSTA L’IMU
Il Comune di Cadoneghe hadeciso di “congelare” l’aliquota Imu per la prima casa. Infatti tornano a essere soggette a imposta le abitazioni principali, ossia le “prime case”. Nel contempo, aumenta il valore degli immobili. Queste due novità si traducono, nel concreto, in due nuove aliquote-base stabilite dal Governo. pag. 10
DISOCCUPATI E ANZIANI SOCIALMENTE UTILI
Il Comune di Vigodarzere punta sui lavori socialmente utili. Meno contributi a pioggia, più possibilità di sostegno al reddito attraverso lavori socialmente utili. Il Comune di Vigodarzere mette in atto politiche di coinvolgimento “attivo” dei soggetti socialmente deboli, facendoli partner di progetti lavorativi. pag. 12
A
Incognite e perplessità sul Grande Raccordo Coinvolti nel dibattito sulla nuova viabilità Cadoneghe e Vigodarzere si fanno sentire
I
sindaci di Vigodarzere Francesco Vezzaro e quello di Cadoneghe Mirco Gastaldon sono due dei quattro sindaci che hanno chiesto un confronto con la Regione sulla tematica del Grande Raccordo Anulare (Gra). I primi cittadini vogliono parlare con l’assessore regionalie alla Mobilità e alle Infrastrutture Renato Chisso riguardo al quadrante nord ovest della cintura metropolitana. I quattro sindaci rappresentano quella parte di territorio dell’immediata cintura urbana rimasto privo del Gra dopo
che il tratto nord dell’orbitale ha avuto parere negativo dal ministero dell’Ambiente. Il nodo cruciale da sciogliere per tutti è conoscere, dopo la bocciatura, dove transiterà il traffico. Il Gra, infatti, si ferma al casello di Bosco-Ronchi e non esiste il collegamento tramite Limena, Vigodarzere e Cadoneghe fino alla Regionale 308 del Santo. Di recente si è tenuto un summit a Villafranca con il sindaco Luciano Salvò e gli altri primi cittadini, Giuseppe Costa di Limena, Ottor-
no Gottardo di Rubano, quindi Gastaldon per Cadoneghe e Vezzaro per Vigodarzere. Il sindaco Salvò ha ricordato come, fino a quel momento, non fosse pervenuta alcuna comunicazione ufficiale. Tutti soddisfatti, ovviamente, per il fatto che il Tavello sia stato salvato. Unanime, purtroppo, la preoccupazione dei sindaci per il fatto che nei vari territori “rimangono i problemi senza i benefici della soluzione alle difficoltà della viabilità”. pagg. 4-5
L’Intervento
Le sorprese delle “liberalizzazioni” di Erminio Alajmo*
Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi muLTipLA, e i noTAi Ti inviTAno A pArTecipAre AgLi inconTri grATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue domAnde.
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C
on il Decreto “Salva Italia” esiste ancora la programmazione dei pubblici esercizi? E quali orari? Ce lo siamo chiesti come Appe, associazione che rappresenta i pubblici esercizi, in occasione di Tecno& Food a Padova Fiere. Per quanto riguarda l’orario non ci sono dubbi che l’apertura potrà effettuarsi 24 ore su 24. *Presidente Appe Padova
continua a pag.
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gli inizi di marzo la maggioranza dei Comuni non aveva ancora approvato il bilancio 2012. Idem le Province, oltretutto alle prese con prospettive di “sopravvivenza” non ancora definite. Insomma la situazione è incerta e quantomai controversa. Quasi tutti i sindaci, alle prese con la necessità di far quadrare i conti tenendo presente il patto di stabilità, l’Imu, i minori trasferimenti dello Stato, i servizi pubblici da garantire, il personale da pagare, i cantieri da mandare avanti, i nuovi progetti, hanno scelto di prendere tempo e sperare in un “ravvedimento” del Governo. L’Anci Veneto ha lanciato una proposta - provocazione: lasciateci tutta l’Imu (e non solamente la metà, come previsto dall’esecutivo nazionale) e tenetevi i trasferimenti. Difficile che l’idea venga raccolta, anche perché la nuova tassa che va a sostituire l’Ici è stata concepita proprio con l’obiettivo di ridare ossigeno alle casse centrali, soprattutto. Comunque se ne discute, perché in gioco, ora più che mai, c’è proprio l’autonomia degli enti locali. continua a pag. 3
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EDITORIALE
segue da pag.
Conti pubblici ora è battaglia Cadoneghe, istruzione
OSPITI FRANCESCI ALLA “DON MILANI”
Ha preso il via agli inizi di marzo lo scambio culturale della scuola media don Milani di Cadoneghe con la scuola francese di Le Puy nella regione dell’Alvernia - Alta Loira. Frutto di un lungo lavoro di contatti e organizzazione fra i docenti italiani e i colleghi francesi, l’esperienza coinvolge studenti, scuole, famiglie ospitanti e l’Amministrazione Comunale. Nel corso della settimana di ospitalità, infatti, che sarà ricambiata ad aprile dai francesi, gli studenti di Cadoneghe e di Le Puy hanno vissuto un intenso programma di offerte culturali, occasioni di socialità e conoscenza del territorio. Le insegnanti referenti del progetto, Cinzia Valentini e Anna Favero, sono convinte della bontà dell’esperienza: i ragazzi si sono misurati con la lingua francese, hanno imparato a condividere esperienze e vissuti diversi, e anche le famiglie ospitanti hanno avuto una occasione interessante di interculturalità. Al loro arrivo sono stati accolti dal sindaco, Mirco Gastaldon, e dalla dirigente scolastica, Annelise Squizzato.Non sono mancante le uscite a Venezia, a Verona, alla Villa Pisani di Stra, a Padova, oltre alla gita domenicale. Cadoneghe e Vigonza
“BATI MARSO” SVEGLIA-PRIMAVERA
Cadoneghe e Vigodarzere allieate anche quest’anno dal “Bati marso”, manifestazione di saluto alla primavera . Il “Bàtare marso” era un’antica tradizione delle nostre campagne, ancora in uso fino a non molti anni fa. Nelle sere tra fine febbraio e inizio di marzo, i giovani giravano a piedi o in bicicletta per le strade dei paesi, con bidoni e secchi: quel rumore doveva servire a cacciare l’inverno e risvegliare la natura. Ma c’era anche un secondo fine: i giovani coglievano l’occasione per avvicinarsi alle case delle ragazze e mandare loro dei messaggi.
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Dopo vent’anni in cui si sente parlare di federalismo, applicato in maniera più o meno maldestra, il cammino verso una reale autonomia (e non solo dichiarata sulla carta, scritta in qualche documento che nessuno legge e nessuno mette in pratica, relegata ad ordinanze che hanno più il sapore della trovata pubblicitaria) non sembra ancora cosa semplice ma piuttosto pieno di ostacoli. I sindaci, di fronte alle drastiche decisioni di Monti e i suoi ministri, affermano di avere le mani legate, di essere degradati al ruolo antipatico di “esattori”. Molti amministratori locali svolgono con passione e competenza il proprio lavoro, si spendono senza sosta per fare in modo che lo scuolabus passi tutte le mattine, che i lampioni si accendano ogni sera, che gli anziani abbiano un posto accogliente per ritrovarsi. Altri però, in questi anni, si sono limitati ad amministrare senza avere il coraggio di imporre una nuova visione, non hanno fatto altro che preservare l’esistente pur sapendo che prima o dopo non sarebbe stato più possibile mantenere certe situazioni. Nei prossimi mesi tra nuove tasse e maggiori costi le famiglie dovranno affrontare notevoli sacrifici. Anche l’amministrazione pubblica dovrà fare altrettanto, cercando di ridurre gli sprechi (e ce ne sono), di tagliare i doppioni (che non mancano), di guardare oltre il proprio particolare. Alcuni piccoli Comuni si stanno già guardando attorno, perché entro giugno dovranno condividere con altre amministrazioni almeno un servizio, come prevede la legge. E si stanno accorgendo che si può fare anche qualcosa di più per tagliare alcune spese senza per questo privare i cittadini di servizi essenziali. Anche le Province saranno costrette, controvoglia, a cambiare pelle, ad alleggerirsi di infrastrutture che, per quanto relativo, hanno un peso sui bilanci. Le prese di posizione degli amministratori provinciali, invece, pur dimostrando la volontà di essere propositivi per razionalizzare i costi, all’opinione pubblica rischiano di apparire come l’estrema, disperata difesa del proprio “particulare”. Sentir palare di passaggio di comuni per “salvare” le province più piccole non è un bel segnale. La gente si aspetta altro dalla politica. di Nicola Stievano
Vigonza, fino al 31 marzo
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Padova Nord VIGONZA, SCUOLA
INFRASTRUTTURE
Preparazione pasti novità in arrivo per le mense pag. 9
CADONEGHE
Schiuma bianca nell’acqua del Brenta, niente di preoccupante pag.
SOCIALE
Accoglienza profughi anche per quest’anno pag.
Provincia
LEGALITÀ
Revamping, sì da Consiglio di Stato pag.
ECONOMIA
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Credito difficile per sette aziende su dieci
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ARTE
Regione
Vigodarzere, l’ordinanza
Mafia in Veneto, attraverso le imprese in crisi pagg. 24-25
TECNOLOGIA
Un piano per superamento del “digital divide”
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A Palazzo del Monte la collezione Cariparo pag. 23
INTERVISTE
Ultimi giorni per partecipare al premio di poesia e narrativa “Vigonza” organizzato dalla Pro Loco e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vigonza. Tre le sezioni del premio: Poesia in lingua italiana, Poesia dialettale con traduzione e Narrativa breve, in italiano Le buste contenenti i lavori dovranno essere inviate entro il 31 marzo prossimo. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 23 giugno alle ore 16.30 presso il Parco del Castello dei Da Peraga. Per informazioni sul premio telefonare allo 0498933429 o scrivere a: premiovigonza@prolocovigonza.it. Per ulteriori notizie inoltre consultare il sito: www.prolocovigonza.it.
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Jacques Villeglé, maestro del Nouveaux Realisme pag. 33
DIVIETO “NO KAT” FINO AL 20 APRILE
E’ in vigore fino al 20 aprile l’ordinanza che vieta la circolazione dei veicoli a benzina non catalizzati e dei diesel Euro 0, Euro 1 e 2 e delle moto immatricolate prima del gennaio 200 su buona parte del territorio comunale dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18. Per particolari condizioni che necessitano di una deroga rivolgersi al comando della polizia locale dell’Unione Medio Brenta. Sul sito del Comune tutti i dettagli dell’ordinanza e sulle deroghe previste in casi particolari o per determinate tipologie di veicoli.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl
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Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
REDAZIONE: Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 febbraio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese VIABILITA’ PADOVA NORD Da Cadoneghe l’invito a non perdere di vista la necessità di intervenire sul futuro del sistema di collegamento nel territorio, con un occhio alla salvaguardia ambientale ma anche al bisogno di strade per rispondere alle esigenze dovute alla crescita dei residenti e delle attività produttive che necessitano di infrastrutture
Confronto dopo la b
di Nicoletta Masetto
MIrco Gastaldon: “La Statale 308 è ormai vecchia, spesso bloccata da incidenti”
“Poco agevole nella nostra zona anche l’accesso al sistema autostradale”
G
ra al centro delle discussioni e delle prese di posizione. Per Cadoneghe: “bene salvaguardare il Tavello, ma i problemi di viabilità vanno affrontati con infrastrutture adeguate”. In questi giorni fervono le analisi e le considerazioni all’indomani della bocciatura ministeriale del Gra, così com’era stato concepito per il tratto Nord. “Ci sembra un buon risultato per quanto riguarda la tutela del Tavello, che è stato protetto come territorio di pregio naturalistico” è il primo commento del sindaco Mirco Gastaldon. “Nel contempo, però, dispiace che si perda una opportunità per prevedere infrastrutture in una zona, quella a nord di Cadoneghe, che ne ha estrema necessità – prosegue il primo cittadino - anche perché cresce in termini di residenzialità oltre la media padovana e ospita importanti zone industriali poco servite. Bisogna considerare, infatti, che la SS 308 è una via di collegamento in un certo senso nata vecchia e sottodimensionata, e proprio per questo spesso è bloccata da incidenti”. Il sindaco di Cadoneghe prosegue poi nelle sue valutazioni: “Sussistono, inoltre, altri fattori di cui si deve tener conto – aggiunge Gastaldon -. Innanzitutto in questa zona l’accessibilità alla viabilità sovracomunale (mi riferisco alle autostrade) è poco agevole. Inoltre
bisogna ricordare che la parte settentrionale della provincia è attratta dai servizi di Padova (scuola, università, zona industriale, ospedale, servizi vari della PA), e dunque è impensabile non trovare soluzioni adeguate a flussi di traffico che si generano ogni giorno”. Soluzioni per una diversa accessibilità a Padova da nord? Gastaldon propone di procedere lavorando lungo tre direttrici. “Quello del Sistema ferroviario metropolitano regionale (SFMR) è un progetto determinante per lo sviluppo di una mobilità sostenibile: esattamente tre settimane fa il governo Monti con il Milleproroghe ha messo a disposizione 182 milioni di euro per il completamento della SFMR veneta. Alla Regione dobbiamo chiedere la massima celerità per l’avvio dei lavori. Inoltre, occorre rilanciare l’idea del prolungamento della rete ferroviaria per avere in direzione nord-est e nord-ovest due sistemi di mobilità pubblica”. “Infine non va dimenticato il progetto di dare accesso a Padova con il sistema delle complanari autostradali mediante un ponte sul Brenta. Dobbiamo definire quale può essere la miglior soluzione anche per la tutela del sistema arginale e di isola di Torre, oggi area verde di pregio. Il punto è che bisogna evitare che per il centro urbano di Mejaniga passi il traffico di attraver-
POLIZIA LOCALE CON LA GUARDIA DI FINANZA
Controlli su Suv e auto di lusso
N
uova mansione per la polizia locale dell’Unione Medio Brenta. Dovrà controllare le persone trovate alla guida di potenti e costose automobili. e segnalazioni degli agenti di polizia locale passeranno poi agli uffici comunali di Vigodarzere e Cadoneghe (Comuni aderenti all’Unione), che procederanno con i controlli fiscali in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. I Vigili che fermano un Suv, una Porsche o una fiammante Ferrari Mercedes, oltre a contestare all’automobilista la multa per eccesso di velocità o la guida senza cintura, devono anche avere la sensazione che alla guida potrebbe esserci un evasore. Dal canto loro dovranno controllare i documenti anche i dipendenti del Comune di Vigodarzere: se scoveranno un evasore, avranno un incentivo economico, come da disposizione della giunta. Il 10 per cento della somma accertata e recuperata dall’Ici non pagata o versata in maniera errata, andrà ai dipendenti, trattenendo un 20 per cento che confluirà nel fondo generale per la produttività e quindi sarà ripartito tra tutto il personale in servizio. La restante somma sarà suddivisa per l’85 per cento al personale del Settore Economico Finanziario, per il 5 per cento al personale del Settore rapporti con il cittadino nella figura del coordinatore messo notificatore e per il 10 per centro al personale del Settore tecnico. N.M.
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samento proveniente dalla 308”. Il sindaco Gastaldon conclude la sua analisi esprimendo un parere sulla nuova bretella per la zona industriale di Cadoneghe, in via di completamento: “Si tratta chiaramente di una risposta solo locale alla viabilità pesante. Questa strada servirà infatti a smaltire il traffico di camion diretti alla zona industriale di Cadoneghe: il Comune l’ha finanziata e “tarata” – compresi anche i servizi ad essa collegati – totalmente in tal senso, cioè per liberare dal traffico pesante il quartiere Bragni, perciò non va utilizzata in altra funzione. Non si può infatti pensare che strutture previste strettamente per fluidificare la viabilità locale siano poi dimensionate per una percorribilità che doveva trovare una risposta ben diversa e adeguata. È mancato un coordinamento provinciale per una soluzione completa: in questi ultimi anni, invece, in prossimità di ogni campagna elettorale, abbiamo assistito a continue presentazioni di progetti e a “imminenti” cantierizzazioni, oltre che alla nascita di comitati e contro-comitati di varia natura. L’unico risultato concreto è stato proprio l’impegno del Comune di Cadoneghe a realizzare la strada di collegamento alla propria zona industriale. Destinazione d’uso che, ripeto, non può e non deve cambiare”.
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Argomento del mese 5 Vigodarzere conferma le difficoltà viarie
bocciatura del Gra Cadoneghe Al loro posto ne saranno piantati un centinaio di altra specie
Alberi troppo pericolosi, abbattuti i pioppi cipressini di Nicoletta Masetto
V
iabilità, sicurezza e alberi, per l’esattezza pioppi cipressina. Vista la loro pericolosità sono stati abbattuti. Gli alberi tagliati saranno sostituiti. Le cause? Apparato radicale non ben sviluppato, piante troppo vicine, eventi atmosferici di particolare intensità. Il risultato è che molti dei pioppi cipressini, piante ornamentali molto apprezzate, cresciuti nel territorio di Cadoneghe presentano problemi più o meno gravi di stabilità. Per questo motivo sono stati effettuati una decina di abbattimenti in via Conche, nei pressi della scuola materna Aquilone e degli adiacenti campi da tennis. Gli abbattimenti si sono resi necessari dopo che nelle scorse settimane un grosso albero di quel filare è rovinosamente caduto a seguito di un evento atmosferico fra l’altro non particolarmente violento; nello stesso periodo un altro albero visibilmente deteriorato alla base è stato abbattuto per imminente pericolo di collasso. “In seguito a un sopralluogo dei nostri tecnici risulta che altri esemplari dello stesso filare sono danneggiati e necessitano di essere abbattuti, per salvaguardare l’incolumità delle persone – spiega l’assessore all’ambiente, Michele Schiavo – e mettere in sicurezza un’area molto frequentata vista la vicinanza delle scuole Aquilone, don Milani, Zanon, San Pio X e della struttura sportiva del tennis. Tutto il filare di via Conche risulta instabile a causa delle condizioni di impianto troppo ravvicinato e per la presenza dell’adiacente marciapiede, che impedisce un adeguato sviluppo dell’apparato radicale dei pioppi. Per questo saremo costretti a programmare prossimamente anche l’abbattimento di altri alberi lungo il percorso pedonale tra la scuola Aquilone e i campi da tennis. Per sostituire tutte le piante abbattute l’amministrazione ha già programmato l’impianto di un centinaio di nuovi alberi nel territorio comunale; alcuni di essi saranno sistemati con adeguato impianto e con una specifica scelta di specie proprio lungo il percorso pedonale di via Conche”. BRONZOLA: interessante occasione... recente app.to su 2 livelli in piccola palazzina in centro paese con ingresso, sogg.-cottura, camera, bagno, ripostiglio, terrazza, mansarda con 2 camere, bagno, poggiolo, garage, p. auto, giard. privato di 250 mq, predisp. a.c. ACE: D-IPE: 93,4 RIF. 422 € 145.000 TRATT.
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Summit tra sindaci
Vezzaro: “Noi siamo isolati” I
sindaci di Vigodarzere Francesco Vezzaro e quello di Cadoneghe Mirco Gastaldon sono due dei quattro sindaci che hanno chiesto un confronto con la Regione sulla tematica del Grande Raccordo Anulare (Gra). I primi cittadini vogliono parlare con l’assessore regionalie alla Mobilità e alle Infrastrutture Renato Chisso riguardo al quadrante nord ovest della cintura metropolitana. I quattro sindaci rappresentano quella parte di territorio dell’immediata cintura urbana rimasto privo del Gra dopo che il tratto nord dell’orbitale ha avuto parere negativo dal ministero dell’Ambiente. Il nodo cruciale da sciogliere per tutti è conoscere, dopo la bocciatura, dove transiterà il traffico. Il Gra, infatti, si ferma al casello di Bosco-Ronchi e non esiste il collegamento tramite Limena, Vigodarzere e Cadoneghe fino alla Regionale 308 del Santo. Di recente si è tenuto un summit a Villafranca con il sindaco Luciano Salvò e gli altri primi cittadini, Giuseppe Costa di Limena, Ottorno Gottardo di Rubano, quindi Gastaldon per Cadoneghe e Vezzaro per Vigodarzere. Il sindaco Salvò ha ricordato come, fino a quel momento, non fosse pervenuta alcuna comunicazione ufficiale. Tutti soddisfatti, ovviamente, per il fatto che il Tavello sia stato salvato. Unanime, purtroppo, la preoccupazione dei sindaci per il fatto che nei vari “E’ venuto territori “rimangono i problemi senza i il momento benefici della soluzione alle difficoltà di ragionare in termini di città della viabilità”. A ciò si aggiunge un altro pro- metropolitana” blema: molti Comuni sono in fase di approvazione dei nuovi piani regolatori che prevedono, nelle varie planimetrie, il passaggio del Gra. Ovviamente, se non ci sarà più, i piano regolatori vanno rivisti e aggiornati. I primi cittadini chiedono, inoltre, un confronto con confronto con la città di Padova e i suoi amministratori. I primi cittadini, in particolare, chiedono che sul fronte della mobilità ci sia una guida unica, che coordini i vari Comuni. Una guida che, negli ultimi anni, è mancata. Un’assenza lamentata, tra gli altri, dal primo cittadino di Cadoneghe nei riguardi della Provincia. “Dobbiamo iniziare a uscire dalle logiche del piccolo borgo chiuso in se stesso e cominciare, finalmente a ragionare in termini di città metropolitana –ha ribadito il sindaco di Vigodarzere, Vezzaro –. Al mio territorio, oggi, rimane il problema di come uscire dai confini comunali, soluzione che il Gra poteva trovare”. Un terreno d’intesa comune potrebbe essere allora quello di mantenere la circolarità del Gra e il collegamento a nord, passando per la fascia di rispetto dell’elettrodotto tra Vigodarzere e Curtarolo. Quest’ultimo territorio, in ogni caso, andrebbe sentito e coinvolto nell’operazione. I primi cittadini hanno ribadito che non sono contrati al Gra a patto che non transiti sull’area naturalistica del Tavello. Il confronto con la Regione e l’assessore Chisso potrebbe finalmente sciogliere la questione dei tempi di attuazione e delle proposte alternative al tratto nord del N.M. Gra.
6 Approfondimento Trasporti e ambiente Dall’inizio del mese è possibile ottenere un contributo per trasformare l’alimentazione
Incentivi auto anche in Cintura 500 euro per chi passa al Gpl, 650 a chi chi sceglie il metano a Padova e anche a Vigodazere, Cadoneghe, Limena e Rubano
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inalmente una buona notizia in tempi di prezzi record di benzina e gasolio, una vera e propria croce per tutti gli automobilisti. Tornano a Padova e in cintura urbana gli incentivi per chi sceglie l’alimentaqzione alternatva ed ecologia. Cinquecento euro per chi passa al gpl. Addirittura seicentocinquanta per chi trasforma il proprio mezzo a metano. Meglio ancora per i veicoli commerciali, che potranno contare
Dal 19 marzo anche i motori diesel potranno ottenere un contributo su mille euro. Padova, insieme a buona parte della cintura urbana, è stata inserita nel programma degli incentivi sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente, l’Anci, la Federmetano, l’associazione degli autoriparatori, le aziende produttrici di gas per autotrazione, così come altri 600 Comuni italiani. Le prenotazion sono scattate dal primo marzo e chi ha intenzione di congliere al volo questa
opportunità deve sbrigarsi perché le risorse non sono limitate, anzi, Il fondo messo a disposizione è di 2.385.000 euro e i contributi valgono solo per i veicoli alimentato a benzina Euro 2 ed Euro 3, immatricolati dopo il primo gennaio del 1997. Quindi sono poco più di 4500 le auto che potranno beneficiarne. E non finisce qui, dal 19 marzo verranno erogati incentivi anche per trasformare i motori diesel in gpl o metano. Oltre che da Padova l’accordo per gli incentivi è stato sottoscritto da altri comuni, i cui residenti ora potranno valutare l’opportunità di passare a gpl o metano. Si tratta di Albignasego, Borgoricco, Cadoneghe, Limena, Maserà, Mestrino, Noventa, Piove di Sacco, Ponte San Nicolò, Rubano, Saccolongo e Vigodarzere. La trasformazione dell’auto da benzina a gpl o metano va preontata in una delle autofficine che aderiscono all’iniziativa. L’autofficina, dopo aver verificato la disponibilità dei fondi (vale l’ordine cronologico della prenotazione, senza limite per ognuno dei 600 comuni aderenti), comunicherà in un secondo momento quando sarà possibile in-
stallare sul mezzo l’impianto nuovo. Secondo l’accordo possono richiedere l’incentivo le persone fisiche e giuridiche che hanno residenza nella sede legale o operativa in uno dei comuni che hanno sottoscritto l’accordo. La data del documento fiscale (ricevuta o fattura) della trasformazione a gas (o a metano), l’autocertificazione del beneficiario, e il collaudo devono essere successive alla data di apertura delle prenotazioni. Il contributo è suddiviso in due parti: 150 euro di sconto da parte dell’installatore sul listino pressi massimi nazionale. E 350 euro per la trasformazione a gpl o 500 per la trasformazione a metano, come contributo Icbi.
L’applicazione dello sconto da parte dell’installatore, deve essere evidenziata in fattura ed è condizione indispensabile per ottenere il contributo; lo sconto applicato dall’installatore, a differenza dell’incentivo, non viene rimborsato da Icbi ma è a carico dell’officina. Non hanno diritto ai contributi le imprese che esercitano attività di trasporto merci in conto terzi o nel settore della pesca e dell’agricoltura. Gli incentivi non sono cumulabili con i contributi statali. Verrà eseguito il rigido ordine temporale della prenotazione e il collaudo dei mezzi deve avvenire entro 120 giorni dalla data di prenotazione.
NEWS L’appello di Legambiente
“NO ALL’ACQUISTO DI AUTOBUS DIESEL”
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breve l’Aps acqisterà 40 nuovi autobus e dovrà scegliere se alimentati a metano a gasolio. Secondo Lucio Passi, portavoce di Legambiente, sarebbe anacronistico che Aps si orientasse sul diesel anche alla luce degli incentivi per la trasformazione delle auto a metano o gp. “Se dovesse prevalere il gasolio – continua Passi - mi chiedo che senso avrebbe avuto, nei decenni scorsi, lo sforzo della città per metanizzare i riscaldamenti domestici. E che senso avrebbe avuto, negli ultimi anni, quello di metanizzare la flotta degli autobus che oggi conta già 103 mezzi a metano su 259. Bisogna continuare su questa strada, acquistare nuovi mezzi a metano, riducendo sempre più il parco diesel. Gli incentivi del Ministero per l’Ambiente dicono a chiare lettere che per combattere l’inquinamento una delle strade è quella dell’alimentazione dei veicoli a gpl o metano. Il metano, è universalmente noto, produce molto meno PM10 dei mezzi diesel, che ne sono invece i maggiori produttori in assoluto. E’ possibile che un messaggio così semplice non possa essere compreso in Aps?”.
MALTEMPO PERSO TUTTO IL RACCOLTO DI COZZE Le forti correnti hanno staccato i bivalvi dalle “reste”, compreso il novellame per il prossimo anno
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nde alte sette metri, bora sferzante a più di centotrenta chilometri orari e l’acqua fredda diversi gradi sotto lo zero. Questa volta è stato il cattivo tempo a portare brutte notizie ai pescatori deltini. Alla prima perlustrazione dopo le giornate di mareggiate dovute al maltempo dei primi giorni di febbraio l’amara sorpresa, quasi tutta la produzione di cozze è andata perduta. Alle “reste”, i lunghi fili ai quali sono avvinghiati i mitili, è rimasto appeso solo qualche bivalve. Il resto è stato scrollato via dalla furia delle correnti: a Porto Levante, a Pila, a Scardovari, ma anche nel veneziano, a Chioggia e Pellestrina. Da una prima indagine sommaria si stima che sia andato perduto circa l’80 per cento del raccolto di cozze, per un danno di 800-900 mila euro o più. “Teniamo presente che era tutto prodotto quasi maturo – spiega Alessandro Faccioli di Impresa pesca e Unci pesca prossimo alla vendita che sarebbe avvenuta tra qualche settimana. Insieme al raccolto è stato portato via anche il novellame e questo pregiudicherà il prossimo ciclo produttivo e, dunque, il raccolto del prossimo anno”. Per far fronte all’emergenza è stato chiesto lo stato di calamità naturale tramite il comune di Porto Tolle che si è subito attivato. Solerte anche la Provincia nel rispondere all’appello ed organizzare con tempestività un tavolo della pesca per risolvere anche
Era tutto prodotto quasi maturo. La perdita ammonta a 800-900 mila euro il problema dell’ostruzione delle bocche di porto a Pila. Ancora una volta sono state le mareggiate dei giorni del grande freddo ad accumulare all’imbocco delle lagune cumuli di sabbia che non hanno permesso l’uscita dei mezzi a mare. Fortunatamente e con una certa celerità è stata individuata un’area nella quale depositare la sabbia scavata, così che il 16 febbraio il prefetto Romilda Tafuri ha potuto disporre l’avvio dei lavori più ugenti mentre per il resto dell’intervento bisognerà aspettare la fine della primavera o l’inizio dell’estate.
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8 Vigonza L’Intervento
Verso il voto Amministrative di maggio Ad inizio aprile la formalizzazione delle liste con tutti i candidati
Sfida Tacchetto - Zanon di Manuel Glauco Matetich
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ronti a tornare alle urne? Ebbene sì, è già ora di togliere il certificato elettorale dal cassetto per esercitare il diritto al voto. Il ministero dell’interno ha stabilito che le elezioni amministrative si svolgeranno domenica 6 maggio, con l’eventuale ballottaggio fissato per il 20 maggio. Tra le tante città e i diversi comuni italiani chiamati questa volta a votare, c’è anche quello di Vigonza, dove gli schieramenti sembrano già ben delineati, nonostante manchino ancora un mese e mezzo all’appuntamento elettorale. Reduce dall’inaspettata e recente vittoria delle primarie del Partito Democratico (Pd) di Vigonza, il candidato sindaco del centro-sinistra è Giuseppe Zanon, rappresentante per l’appunto del Pd vigontino, che affronta per la prima volta una campagna elettorale attiva ed in prima persona, ovvero da reale candidato. Dall’altra parte della “barricata”, invece, troviamo il sindaco attuale ed uscente, l’ingegner Nunzio Tacchetto che, come ha confermato alla stampa, in un evento pubblico al teatro Quirino De Giorgio, ha deciso di accettare la sfida di ricandidarsi a sindaco del comune. In caso di vittoria, Tacchetto inizierebbe il suo secondo mandato da primo cittadino. Anche in questo turno elettorale verrà supportato dalla lista civica del movimento Vigonza Viva, nato nel 2007. Ed è proprio nella primavera di quel anno, maggio 2007, che la lista civica di centro-destra Vigonza Viva ha conquistato la vittoria della guida del comune di Vigonza con candidato sindaco l’ingegner Tacchetto. Le parole del sindaco Tacchetto verso la sua prossima candidatura, sono tutte rivolte al buon operato realizzato dalla vigente amministrazione comunale, che ha risolto alcune questioni ritenute
EVENTO
Il sidaco uscente appoggiato dalla lista civica di centro destra dovrà vedersela con il prescelto dal Pd Da sinistra: Nunzio Tacchetto, attuale sindaco, e Giuseppe Zanon candidato in seguito alle primarie che hanno coinvolto gli elettori di centro sinistra da tempo alquanto “spinose”. Tra queste si annoverano la risoluzione, tramite l’approvazione, del PAT (Piano Assetto Territorio), la decisione finale verso il PRG (Piano Regolatore) del territorio vigontino, e la continua crescita dell’erogazione di servizi pubblici comunali nei confronti della quasi totalità dei cittadini di Vigonza, che arrivano oggi a 24 mila unità residenti nel comune. Il programma elettorale del Pd di Vigonza, trainato dal “homo novus” di Giuseppe Zanon, si concentra soprattutto sull’aspetto del cambio di governo comunale, all’insegna di un rinnovamento politico, che si esprime nello slogan: “Nuove persone, nuove idee, nuova politica!”. “Stiamo raccogliendo – afferma il candidato Zanon – le opinioni della gente residente nelle set-
te frazioni di Vigonza, mediante l’organizzazione di serate ove si discutono tematiche importanti per il paese, per sapere e venire a conoscenza di quali siano veramente le cose di cui il nostro comune necessita e delle quali ha concretamente bisogno.” “Vogliamo dare voce – conclude Zanon – a tutti i cittadini di Vigonza, e cercare con loro delle soluzioni ottimali per venire incontro alle loro problematiche, che possono essere di qualsiasi natura: economica, sanitaria, sociale, lavorativa, educativa. Una delle nostre prerogative è quella di coinvolgere il più possibile i giovani e la nuova generazione nelle politiche pubbliche comunali, poiché loro saranno gli adulti di domani, e i futuri cittadini di Vigonza.”
Le sorprese delle “liberalizzazioni” di Erminio Alajmo* segue da pag.
Non può più sussistere il limite minimo di 5 ore, né quello massimo di 20 ore di apertura. Rimane l’efficacia della norma che prevede la limitazione degli orari per esigenze pubbliche. Rimane anche la preventiva comunicazione al Comune così come va fatta comunicazione sulla scelta del giorno di chiusura settimanale e delle ferie. Persiste la necessità dell’esposizione del cartello orario e chiusura, in quanto è una necessità di informazione al pubblico. Attualmente, in materia di orari, il Comune è tenuto ad emanare una disciplina degli orari degli esercizi pubblici. In attesa dei provvedimenti attuativi sulle liberalizzazioni, o altri pronunciamenti dell’Autorità preposta, riteniamo che i Comuni possano continuare ad avvalersi delle ordinanze già emesse, mantenendo la validità degli orari già comunicati a suo tempo dagli esercenti. Nel caso il titolare dell’attività di somministrazione intendesse modificare, o ampliare, l’orario di apertura, dovrà comunicarlo al Comune, che ne prenderà atto nel caso nulla-osti all’apertura prolungata o modificata, oppure, nel caso sussistano ragioni di ordine e di sicurezza pubblica, o comunque di interesse pubblico, il Sindaco potrà imporre limitazioni all’orario, in via permanente o per situazioni contingenti, com’è avvenuto finora. Intanto le linee guida regionali di programmazione restano tuttora valide e i Comuni devono continuare a predisporre la programmazione con possibilità di imporre vincoli alle nuove aperture per la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali. Attendiamo però chiarimenti da parte dei Ministeri e le indicazioni delle Regioni. Sulle attività di somministrazione delle bevande, in una battuta “l’unica certezza è che non ci sono certezze” e restiamo in attesa dei pronunciamenti della Magistratura. Fino a quando non verrà rivista e modificata la disciplina regionale rimane uno strumento valido ed indispensabile per dare regole certe ad un settore che svolge un importante servizio al pubblico. In attesa di pronunciamenti ufficiali consigliamo di evitare fughe in avanti o prese di posizione personalistiche. *Presidente Appe Padova
Iniziativa della Pro Loco e dell’assessorato al tempo libero
BAGNO DI FOLLA PER I CARRI MASCHERATI E LA FESTA DI CARNEVALE
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nche quest’anno l’assessorato al turismo e al tempo libero ha organizzato una fantastica festa di Carnevale lo scorso 26 febbraio, con la preziosa collaborazione della Pro Loco di Vigonza. A partire dalle prime ore del pomeriggio, piazza Zanella e le altre vie adiacenti a questa, sono state il centro della sfilata dei carri mascherati e di tutte le attrazioni preparate per l’occasione. Alla sfilata dei carri è seguita la distribuzione di
caramelle, ‘galani’, frittelle, cioccolatini e bevande, che hanno riempito le tasche dei bimbi presenti. C’è stata l’esibizione di tutti i gruppi carnevaleschi rappresentanti le frazioni del territorio Vigontino. Questi si sono ispirati nella loro sfilata a film famosi, ad esempio Vigonza ai “I Flinstones”, Peraga a “C’era una volta il West”, San Vito a “Harry Potter”, Pionca a “Gian Burrasca”, Perarolo a “I pirati dei Caraibi”, Codiverno a “Grease”, e Busa a “Il
Gladiatore”. L’iniziativa ha rappresentato per tutta la cittadinanza, e in particolare per le famiglie con bambini, un’importante occasione di aggregazione e sviluppo culturale e sociale legato alle tradizioni della cultura locale, ed è stata organizzata proprio con lo scopo di intrattenere la cittadinanza di Vigonza attraverso l’esecuzione di giochi, scherzi, canti popolari organizzati dai volontari delle associazioni comunali coinvolte. M.G.M. La sfilata dei gruppi mascherati a Vigonza
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Vigonza 9 Dal Comune Si concretizza una decisione presa da tempo dall’amministrazione
Pasti pronti nelle scuole Stanziati oltre 25 mila euro per potenziare il centro di cottura e dare un servizio di qualità di Manuel Glauco Matetich
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on il nuovo anno l’amministrazione ha voluto dare concretezza alla decisione presa tempo fa, riguardante le mense scolastiche del territorio vigontino. La preparazione dei pasti per tutta la scuola primaria di Busa di Vigonza, così come già avveniva fino ad oggi per la scuola dell’infanzia e per le prime classi della scuola elementare, sta continuando ad essere preparata presso il centro cottura ubicato presso la scuola dell’infanzia di Busa. “La cottura dei pasti direttamente nel luogo dove vengono consumati – af-
Cultura
A Vigonza novità per gli studenti delle primarie ferma l’assessore Stefano Innocente Marangon, con delega al servizio delle scuole comunali - consentirà di raggiungere un grande beneficio in termini di temperatura e pertanto di appetibilità del cibo da parte degli alunni e degli insegnanti delle strutture scolastiche.” “In più, gli spazi adibiti a mensa all’interno delle strutture scolastiche – ci riporta Marangon - richiedono specifici requisiti igienico sanitari e determinati adempimenti amministrativi, che noi siamo riusciti completamente a rispettare. Tra
questi, ad esempio, possiamo menzionare il buon livello di aerazione e d’illuminazione naturale, l’impianto di riscaldamento adeguato, i pavimenti facilmente lavabili e disinfettabili, i soffitti e le attrezzature sopraelevate che evitano l’accumulo di sporcizia e riducono la formazione eventuale di muffa, di condensa e di caduta di polvere.” “Inoltre l’intervento di potenziamento del centro cottura di Busa – continua l’assessore - ha accolto benevolmente il consiglio dell’ULSS 15 di decongestionare
APRE L’ARCHIVIO STORICO DEL TEATRO QUIRINO DE GIORGIO
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’ stato inaugurato finalmente l’intero archivio storico del teatro Quirino De Giorgio di Vigonza. I cittadini presenti all’ inaugurazione erano fortemente interessati e curiosi al riguardo dell’iniziativa promossa dall’assessorato alla cultura di Vigonza, coordinato dall’assessore Stefano Innocente Ma-
il centro cottura di Via Paradisi a Peraga, ormai saturo a causa degli oltre 400 pasti giornalieri preparati fino al 2011.” Conclude Marangon dicendo: “In questo modo anche i pasti preparati per la scuola di Peraga beneficeranno di un miglioramento conseguente il numero di pasti, esclusivamente rapportati a questo plesso.” L’intervento ha richiesto da parte del Comune l’adeguamento degli spazi ed il potenziamento delle strutture per un costo superiore ai 25.000 euro. In tal modo l’amministrazione comu-
rangon. All’evento era presente un’ospite di primo piano, ovvero la compagna dell’architetto De Giorgio, Gina Tromben, che con l’ausilio del sindaco di VigonzaNunzio Tacchetto e di Carlo Fumian, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno tagliato il nastro rosso dando così il via all’inaugurazione. Il teatro Quirino De Giorgio sarà inoltre la sede, fino alla
nale ha voluto compiere un ulteriore passo verso il progetto di miglioramento complessivo del servizio, che ha visto in questi anni l’introduzione del biologico su frutta e verdura, l’uso di derrate di prima qualità sulle altre pietanze ed a Km zero, l’installazione del bancone self-service riscaldato presso la scuola di Peraga, l’introduzione dell’informatizzazione nel sistema delle presenze e dei pagamenti con conseguente riduzione rispettivamente degli sprechi di cibo ed ottenendo nel contempo la certezza dei pagamenti.
fine del mese di marzo 2012, della mostra fotografica della nota Luciana Mulas, fotografa molto appezzata in questo campo artistico. La mostra allestita, aperta subito dopo l’inaugurazione dell’archivio e visitabile tutti i sabati e le domenica dalle 9.00 alle 12.30 fino all’31 marzo, viene considerata dalla critica “un percorso d’elevato livello qualitativo”, tanto che alcune opere presenti hanno ricevuto negli anni diversi premi. M.G.M.
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10 Cadoneghe Tributi L’amministrazione ha deciso di non aumentarla per la prima casa
Imu, nuova mazzata Torna l’imposta dello 0,4% sull’abitazione per gli altri edifici passa dallo 0,7 allo 0,76% di Nicoletta Masetto
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mu, nessun aumento per la prima casa. Il Comune di Cadoneghe ha, infatti, deciso di “congelare” l’aliquota di Monti. Fra le misure introdotte dal famoso decreto che prende il nome dal presidente del Consiglio, e meglio conosciuto anche come “Manovra salva-Italia”, nel 2012 ci sarà anche l’Imposta municipale propria sugli immobili (IMU). L’IMU, di fatto, non è niente altro che la tassa che andrà a sostituire l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili). In vista di questa importante novità, il Comune di Cadoneghe ha deciso di incontrare i cittadini per fornire tutte le delucidazioni possibili sull’argomento. Due sono stati gli incontri promossi dagli amministratori per incontrare la popolazione. Agli incontri sono intervenuti il sindaco Mirco Gastaldon, l’assessore al bilancio Denis Giacomini, il responsabile dei Servizi finanziari Giorgio Bonaldo e alcuni tecnici dell’Ufficio Tributi. “L’arrivo dell’Imu meritava sicuramente un approfondimento. – ha spiegato il primo cittadino Gastaldon – Come abbiamo sem-
NEWS Convenzione con l’Università
ZANZARA TIGRE SCACCO MATTO
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l Comune di Cadoneghe ha rinnovato anche per il 2012 la convenzione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova per individuare metodologie di lotta biologica alla zanzara tigre. In particolare, prosegue l’implementazione del progetto di ricerca sviluppato dal Dipartimento su nuove tecniche fotobiologiche a basso impatto ambientale per il controllo della diffusione della zanzara tigre, al quale il Comune di Cadoneghe si è subito dimostrato interessato. L’obiettivo finale è definire un protocollo ottimale di lotta alla zanzara tigre da estendere anche a privati dopo la chiusura della fase sperimentale. “Le sperimentazioni condotte dai professori Laura Guidolin e Giulio Jori , e dal gruppo di ricerca del Laboratorio di Fotobiologia Ambientale e Medica, sulle aree ortive del nostro territorio – spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Michele Schiavo – consentono ora di trarre sviluppi che l’Università di Padova presenterà anche a livello internazionale. Sicuramente nei prossimi mesi promuoveremo un incontro pubblico sul tema, mentre sia in ambiente controllato sia in pieno campo proseguiranno i lavori di simulazione e le sperimentazioni”. N.M.
Il sindaco Mirco Gastaldon pre fatto in occasione delle decisioni importanti e dei cambiamenti che coinvolgono la vita dei cittadini, invitiamo i cittadini agli incontri pubblici che abbiamo organizzato per illustrare nel dettaglio tutte le novità e per rispondere a tutti i quesiti e le richieste sollevati dai nostri cittadini. E la risposta non è mancata, con la partecipazione di numerosi cittadini interessati”. Com’è noto, due saranno le novità introdotte in materia dal Decreto Monti. Innanzi-
tutto, tornano a essere soggette a imposta le abitazioni principali, ossia le “prime case”. Nel contempo, aumenta il valore degli immobili. Queste due novità si traducono, nel concreto, in due nuove aliquote-base stabilite dal Governo con l’introduzione dell’IMU: quest’anno sulle prime case – che nel 2011, con l’ICI, non pagavano imposta – sarà applicata un’aliquota base dello 0,4 per cento, mentre sui rimanenti immobili (aree edificabili, fabbricati per attività produttive, terreni agricoli e “seconde case” – che nel 2011 pagavano lo 0,7 per cento – sarà applicata un’aliquota base dello 0,76 per cento. Il Decreto Monti ha fissato anche le detrazioni possibili per le abitazioni principali: si tratta, nello specifico, di 200 euro di base, a cui si possono aggiungere 50 euro per ogni figlio convivente (fino all’età di 26 anni e fino a un massimo totale di 400 euro). Infine, sempre la norma introdotta, non consente più di considerare come abitazione principale quella concessa in uso gratuito a figli o parenti.
Ambiente Si tratta di un fenomeno non pericoloso
Rientrato subito l’allarme per la schiuma nel Brenta
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chiuma nel Brenta. Nessuna sostanza inquinante. E’ l’effetto di microrganismi innocui per la salute emessi dal depuratore. Il fenomeno della schiuma comparsa nel Brenta era già capitato nello stesso periodo del 2010, sicuramente a causa della stessa combinazione di fattori di ordine climatico. In seguito alle numerose segnalazioni ricevute da parte di alcuni cittadini e alle visite nel sito da parte dei tecnici comunali, nei giorni scorsi l’amministrazione si è attivata con Etra – gestore dell’impianto di depurazione fognaria – per avere notizie circa l’immissione di presunte sostanze inquinanti nel fiume Brenta in prossimità dello scarico del depuratore di via Matteotti. “I tecnici di Etra, che avevano già proceduto a tutte le analisi all’interno del depuratore fin dai primi riscontri della sostanza schiumosa segnalata, hanno dato ampia assicurazione della sua assoluta inoffensività – rassicura il sindaco Mirco Gastaldon –. Dunque voglio rassicurare i cittadini sul fatto che non c’è alcun pericolo per la salute pubblica: le analisi di numerosi campioni di acqua hanno infatti evidenziato che la schiuma avvistata è stata prodotta da alcuni additivi biologici normalmente utilizzati negli impianti di depurazione. Tali additivi, in particolari condizioni ambientali (soprattutto in caso di acqua molto fredda, come
si sta verificando in questi giorni), creano alcuni microrganismi, detti filamentosi, che non sono inquinanti, ma generano appunto sostanze schiumose non particolarmente belle a vedersi, ma del tutto inoffensive per la salute dell’uomo e per la natura”. I tecnici di Etra confermano dunque che dalla separazione della parte schiumosa da quella liquida risulta un’acqua compatibile con l’attività di depurazione. L’azienda fa anche sapere che sta provvedono quotidianamente, come sempre, alla pulizia sistematica dell’impianto di depurazione. Non appena cambieranno le dure condizioni climatiche che finora hanno caratterizzato il mese di febbraio, probabilmente il sistema di depurazione tornerà in equilibrio microbiologico e le schiume spariranno. N.M.
SCUOLA Lezioni fino a maggio alla scuola dell’infanzia Pio X
I GENITORI DEI BAMBINI DA 0 A 6 ANNI TORNANO SUI BANCHI
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nche i genitori sui banchi di scuola. Si chiama, non a caso, “I genitori vanno a scuola. Esperienze e racconti a confronto sull’educazione dei figli” il nuovo percorso formativo rivolto ai genitori dei bambini dai 0 ai 6 anni delle scuole dell’infanzia di Cadoneghe promosso dal Comune in collaborazione con la Scuola dell’infanzia Pio X e con la Parrocchia di S. Antonino. Gli incontri sono iniziati il 29 febbraio e proseguiranno fino al 16 maggio. Si terranno sempre alle 20.45 in sala consiliare, ingresso libero. L’iniziativa vuole rappresentare un momento di riflessione e confronto su tematiche comuni durante la crescita dei figli. L’obiettivo è quello di promuovere una comunità competente, capace di favorire lo sviluppo armonioso del bambino, aiutando nel contempo il genitore a diventare un educatore efficace. Altri argomenti trattati nel corso degli incontri saranno la qualità di vita della persona nella comunità, i rapporti fiduciari basati sul confronto, la chiarezza la disponibilità tra istituzioni, scuola e famiglia, l’attivazione delle risorse del territorio per ridurre l’impatto sociale del «disagio evolutivo». Questi i prossimi appuntamenti del percorso, che sarà curato da Arianna Di Natale e Natalizia Francioso, entrambe psicologhe e psicoterapeute: 14 marzo “I no che aiutano a crescere! Gestire i capricci con le regole per educare” - parte I; 28 marzo “I no che aiutano a crescere! Gestire i capricci con le regole per educare” - parte II; 11 aprile “Mamma, papà ho paura del buio! Come affrontare le paure dei piccoli”; 18 aprile “Come nascono i bambini? Educare all’affettività e alla sessualità” - parte I; 9 maggio “Come nascono i bambini? Educare all’affettività e alla sessualità” - parte II; 16 maggio “Chi viene prima: il genitore o il bambino?” Comprendere i propri bisogni per meglio gestire il mestiere di genitori. Per info: Scuola dell’Infanzia Pio X - tel. 049 702004 - email: scuola-spiox@hotmail.it. N.M.
L’ACCOGLIENZA PROFUGHI PROSEGUE
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ontinua anche nel 2012 il progetto di accoglienza dell’amministrazione comunale di Cadoneghe nei confronti dei cinque profughi di origine bengalese affidati al Comune nel quadro degli interventi di protezione civile promossi per fronteggiare l’emergenza dell’immigrazione dal Nord Africa. Alla luce del considerevole afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord Africa che ha fatto seguito alle note vicende di Libia, un decreto del Presidente del Consiglio ha prorogato fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale, confermando quindi il coinvolgimento operativo diretto dei Comuni. Anche gli enti locali, com’è stato previsto dal decreto, saranno rimborsati dal governo centrale per le spese sostenute nell’ambito dell’accoglienza nei confronti di profughi provenienti da Paesi segnati da emergenza umanitaria. L’accoglienza e l’assistenza ai cinque profughi, arrivati lo scorso anno, sarà attuata anche nel 2012 grazie alla collaborazione delle associazioni locali Shabuz Bangla e Amici della Biblioteca. Queste ultime continueranno a svolgere interventi di ospitalità, accoglienza e formazione a favore dei cinque migranti provenienti dal Nord Africa. Per queste finalità all’associazione Shabuz Bangla il Comune erogherà un contributo mensile di 1.850 euro per il periodo compreso tra il primo febbraio e il 30 giugno 2012 e, all’associazione Amici della Biblioteca, un contributo complessivo, a fronte
degli interventi svolti, di 1.140 euro. Proseguiranno anche la collaborazione e l’appoggio logistico dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta, che tramite il servizio mense scolastiche e mensa del Centro Polifunzionale Anziani “A. Spinelli” forniranno ai cinque immigrati la prima colazione (per una spesa mensile prevista di 250 euro), così come la cooperativa sociale FAI Padova, attuale gestore del servizio lavanderia del Centro, garantirà i suoi servizi con una spesa mensile prevista di 150 euro. Proseguiranno, infine, anche gli interventi di mediazione linguistica e culturale a favore dei profughi affidati, come nel 2011, alla cooperativa sociale Terra di N.M. Padova.
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12 Vigodarzere - Cadoneghe Vigodarzere Approvato il regolamento che disciplina le prestazioni occasionali
Più lavori socialmente utili
Il Comune pagherà con i voucher interventi di custodia di aree, sorveglianza e manutenzione
di Nicoletta Masetto
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ostegno al reddito, il Comune di Vigodarzere punta sui lavori socialmente utili. Meno contributi a pioggia, più possibilità di sostegno al reddito attraverso lavori socialmente utili. Il Comune di Vigodarzere mette in atto politiche di coinvolgimento “attivo” dei soggetti socialmente deboli, facendoli partner di progetti che
Possono lavorare disoccupati, anziani, studenti fino a 25 anni d’età e casalinghe possano ritornare utili alla collettività. È questo il senso del regolamento con il quale, la giunta ha disciplinato le prestazioni occasionali e accessorie previste dalla Legge Biagi anche a favore degli enti locali. “A riconoscere cittadinanza ai buoni lavoro (meglio noti come voucher) all’interno delle prestazioni sperimentabili dal Comune è stata la legge finanziaria del 2010 –
spiega il sindaco Francesco Vezzaro –, che ha esteso a favore di particolari categorie di cittadini la possibilità di lavori accessori a favore dell’ente. Ecco quindi che chi si trova in difficoltà economiche potrà svolgere per il Comune qualche attività retribuita, come interventi di piccola manutenzione, giardinaggio, apertura e chiusura degli spazi pubblici, assistenza in occasione di allestimenti fieristici o di spettacoli. Potranno essere ammesse a queste attività persone disoccupate, purché iscritte nelle liste di collocamento, oltre che anziani, studenti fino ai 25 anni di età e casalinghe. Il corrispettivo delle prestazioni fornite da ciascun soggetto non potrà superare il massimo annuo di 5 mila euro e i compensi saranno attribuiti in buoni lavoro esenti da qualsiasi imposizione fiscale e comprensivi di contributi previdenziali e assicurativi. Naturalmente i compensi percepiti non incidono sullo stato di disoccupato o inoccupato del prestatore”. Il Regolamento approvato dalla giunta
Un “nonno vigile”: anziani lavoratori socialmente utili comunale prevede che i soggetti che potranno essere interessati a proposte occasionali di lavoro da parte del Comune dovranno essere scelti per mezzo di un bando pubblico che verrà emanato annualmente. I criteri di scelta terranno conto del periodo di disoccupazione, della presenza nel nucleo familiare di minori e disabili, oltre che di altri requisiti che documentino adeguatamente il disagio sociale. I soggetti in età lavorativa saranno quindi chiamati ad
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effettuare le prestazioni socialmente utili, con regolare retribuzione oraria in luogo del sussidio sociale finora corrisposto. Le persone selezionabili per questo tipo di prestazioni nel Comune di Vigodarzere non sono poche. Uno screening effettuato dagli uffici ha infatti riscontrato che almeno una ventina di soggetti in condizione lavorativa hanno percepito lo scorso anno, in diverse forme, sussidi da parte dei Servizi Sociali.
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l Comune di Cadoneghe in collaborazione con l’associazione Unica Terra di Padova organizza un nuovo corso di lingua italiana per donne straniere. L’iniziativa (che prenderà il via giovedì 22 marzo per concludersi giovedì 31 maggio) si chiama “Le mamme vanno a scuola d’italiano” e si rivolge principalmente alle madri di famiglia che non conoscono la lingua italiana o che vogliono approfondirne la conoscenza. Il corso è gratuito ed è rivolto a donne straniere residenti a Cadoneghe. “Da tempo l’Amministrazione Comunale attiva iniziative e interventi a favore dell’integrazione della popolazione immigrata residente, con l’obiettivo di promuovere e sostenere i processi di accoglienza, di rispetto e di convivenza all’interno della comunità locale – spiega il sindaco Mirco Gastaldon –. Nell’ambito di tali iniziative da tre d’anni abbiamo organizzato, spesso in collaborazione con altri enti e con la Provincia di Padova, un corso di formazione per cittadine immigrate, che ha avuto riscontro positivo sia in termini quantitativi, con una media di 30 partecpanti, sia N.M. in termini qualitativi”.
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Tempo lungo garantito alla scuola di Terraglione di Nicoletta Masetto
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empo lungo alle elementari di Terraglione, un successo di iscrizioni. L’amministrazione comunale di Vigodarzere ha, di fatto “messo al sicuro” la sede elementare di Terraglione. Sono ventidue, a oggi, le iscrizioni dei bambini alla prima classe della scuola primaria della frazione, che altrimenti avrebbe rischiato la chiusura per il limitato numero di adesioni. È andato dunque a buon fine il lavoro compiuto nelle scorse settimane dall’assessorato alla pubblica istruzione. Dopo aver consultato le famiglie non solo della frazione, ma anche quelle dei centri vicini, come Saletto, Tavo e della stessa Vigodarzere, l’assessore alla pubblica istruzione, Lisa Zanovello ha proposto l’opportunità di estendere ai remigini, ossia ai bambini che siederanno per la prima volta sui banchi di scuola il prossimo settembre alla scuola primaria l’orario esteso ai pomeriggi di tutti i cinque giorni
Lisa Zanovello “Riscontrato l’interesse da parte delle famiglie” settimanali, con esclusione del sabato. La proposta è stata accolta con particolare favore dalle famiglie, molte delle quali composte da entrambi i genitori lavoratori. In generale, comunque, i genitori sono convinti della bontà di un progetto educativo esteso in orario pomeridiano, con la possibilità di far condividere ai piccoli anche l’esperienza della mensa quale momento di condivisione. “La proposta, tradotta in pratica dall’Istituto comprensivo statale – spiega l’assessore Zanovello – ha dunque attratto l’interesse delle famiglie di un ambito esteso del territorio. Ma dopo il successo delle classi prime, l’amministrazione intende valorizzare il ruolo della scuola della frazione come risorsa educativa anche a beneficio degli altri ragazzi del plesso, iscritti alle classi 2, 3, 4 e 5. Sono loro, infatti, i destinatari di una proposta che prevede l’attivazione, per due pomeriggi la settimana, di un’attività di “scuola integrata”. Il progetto, affidato a una cooperativa specializzata, vedrà gli alunni affiancati da educatori nello svolgimento dei compiti e nell’approfondimento di argomenti didattici particolari. Un terzo pomeriggio la settimana, sempre nell’ambito del del progetto di “scuola integrata”, resta invece a disposizione per coloro che vorranno svolgere attività ludica e motoria all’interno della scuola”.
L’elementare della frazione riesce a conservare la classe con oltre ventidue iscrizioni
La scuola primaria “San Domenico Savio” di Terraglione raggiunto il numero di iscrizioni sufficienti per garantire il tempo lungo anche per il prossimo anno scolastico
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uone notizie da Vigodarzere in tema di agevolazioni. Anche per il 2012 saranno garantite le agevolazioni alla mobilità degli over 65. La crisi economica non compromette, infatti, i fondi per la mobilità territoriale degli anziani. Nonostante i vari tagli cui sarà costretta per far quadrare i conti l’Amministrazione comunale di Vigodarzere non cancellerà i biglietti e gli abbonamenti agevolati a favore degli over 65. “Per il 2012 la Giunta comunale ha scelto di impegnare 15 mila euro per agevolare i collegamenti da e per Padova dei residenti anziani – spiega l’assessore alle politiche sociali, Valerio Scotton –. Una decisione che dimostra come, nonostante le difficoltà che tutti conoscono, il Comune abbia sempre ritenuto la mobilità, specie quella delle persone anziane, come un diritto fondamentale da garantire. Da cinque anni l’amministrazione riesce a garantire ai possessori della Carta d’argento, inviata “di diritto” ai residenti al compimento del 65° anno d’età, una riduzione sul biglietto urbano Aps. Spendendo unicamente 1,80 euro – anziché 2,60 euro – i possessori continuano ad aver diritto a fruire, nell’arco dell’intera giornata, di tutti i mezzi delle tratte cittadina. La differenza, pari a 0,80 euro, viene sostenuta dal Comune”. L’amministrazione di Vigodarzere continua ad assumere a carico del proprio Bilancio anche la differenza per gli abbonamenti agevolati, rilasciati a pensionati e invalidi. Una forma di aiuto concreto che agevola tutti gli anziani che devono spostari verso la città con una certa frequenza, senza essere costretti a esborsi notevoli. Ulteriori precisazioni sulle agevolazioni concesse per il servizio di trasporto rivolto alla terza età possono essere fornite dall’ufficio Politiche sociali del Comune (049 N.M. 8888318).
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LO CICLISMO
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SPORT in PRIMO PIANO FRANZOLIN DICE ADDIO ALLA CARTURA NALIN
ell’ambiente ciclistico si sussurrava ormai da tempo, ora è arrivata anche l’ufficialità: Giulio Franzolin, astro nascente del ciclocross padovano, 12 vittorie in stagione tra cui il giro d’Italia, i titoli provinciale, regionale e triveneto, terzo assoluto al campionato nazionale e una convocazione in maglia azzurra, lascia la Cartura Nalin. Nessun dissapore alle origini della scelta, ma solo la volontà di abbracciare una nuova esperienza come sottolinea lo Giulio Franzolin, più volte stesso atleta. è salito vittorioso sul podio “Dopo 5 anni in biancorosso ho sentito la necessità di misurarmi con un’altra realtà, resterò sempre legato alla Cartura Nalin che mi ha supportato in questi anni e con la quale ho raggiunto, nel ciclocross traguardi straordinari, un grazie a tutti loro, in particolare modo al mio ex diesse Michele Zangirolami e al presidente Enzo Rango”. Dal canto suo il massimo esponente del club biancorosso non nasconde un po’ di dispiacere: “Franzolin con i suoi risultati sul ciclocross ha dato lustro e visibilità al club, per noi era confermato anche nella prossima stagione, ciononostante in linea con la nostra filosofia, abbiamo assecondato la sua scelta, resteranno nella storia del club i suoi trionfi a livello nazionale, lo salutiamo con un grosso in bocca al lupo per la sua carriera”. L’atleta di Villa del Bosco, che sarà al secondo anno nella categoria allievi, dopo un breve periodo di riposo ha già cominciato la preparazione per la stagione su strada, dove conta di ben figurare e difenderà i colori dello storico club veneziano dell’U.c Mirano. W.L.
Bassa Padovana. Campionato veneto La Calcio squadraa di 5 La Sant’Urbano squadra dicolleziona Vigonza inottimi serierisultati D, girone F
Pallanuoto Acquambiente Vigoreal, mitica rimonta di Nicola ManuelCesaro Glauco Matetich
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quasi i è presentata un mese dalla la neonata fine della squadra stagione di 2011-2012 pallanuoto Acquambiente, del campionatocompagine veneto di Venezia che ha come di calcio sede a 5,il polo una rimonta natatorioa dir di Sant’Urbano. poco incredibileL’avvio regala èal stato Vigoreal, certamente squadra incoraggiante, militante in serie e buoni D nel sono gironestati F, itrerisultati punti ottenuti fondamentali, dalla rosa che ladiproiettano giocatori virtualmenche hanno partecipato te al terzo alposto torneo in di attesa San Martino delle altre a Bellugare no, di campionato. sesto posto Davide su 16 squadre Lovato,partecipanti mister delda la squadra tutta Italia, di Vigonza e al torneo non può dellacheMerla essere di Trento, soddisfatto terzodegli postoultimi assoluto. risultati Il presidente ottenuti, Renzo altamente Badiali, positivi, assieme e della al direttore reazione del della polo Stefano squadra:Badiali, “Questahanno è unascelto squadra come straordinaguida il coach ria. La Roberto soddisfazione WalterdiRavenna, oggi è quasi che vanta come una quellalunga di aver esperienza vinto un nel derby settore di serie siaA.come Non giocatore, si abbatte avendo mai, lottamilitato semprea fiPadova no all’ultimo e Vicenza, secondosiadicome partita”. tecnico. Questa Grande larisalto roda ildella tecnico squadra: lo pone Matteo sul Andofo, capitanoMichele della squadra, Bello, Marco autoreBertolini, di un’altra Federico strepitosa Crivellaro, partita:Carlo “TuttiLiverani, lo guardano Luca Lollo, come Carlo un esempio: Alberto Mantovani, mi aspettavo Riccardo di allenare Meneghiun ni, bomber, Albertoin Morello, realtà è un Alberto giocatore Puato,completo Andrea Quadarella, che non dà riferimenti Giovanni agli Romito, avversari. Federico Si è Rossato, allenato soltanto AlessandrodueSguotti, volte in Daniel settimana, Tresol-
rie C, che saranno di sicuro più preparate tecnicamente della nostra, ma di certo non hanno la grinta da vendere che ci contraddistingue.” Riusciamo a strappare qualche commento anche da uno dei giocatori fondamentali per il Vigoreal, che ci dice: “Non voglio esagerare, infatti “tocco ferro”, ma credo di poter affermare che quest’anno riusciremo ad arrivare in serie C2.” “E’ stato un anno tosto e lo sappiamo molto bene, – asserisce il giocatore – ci siamo comunque impegnati ancora di più per Vigoreal in palestra superare le diverse difficoltà riscontrate ad aveva pochi minuti nelle gambe e ci ha risol- inizio campionato, ed ora abbiamo la carica e l’energia per farcela.” to nonostante tuttoper il problema. “Quando Ottimo avvio la squadra al torneo Sangiusta Martino a Belluno Conclude lo sportivo: “Volevo inoltre recupereremo tutti i punti che ci mancano ringraziare tuttianche i nostri che giovanile ci aiutadi, dall’essere Davide Zullato. primi inLaclassifi squadra ca, delle – continua “Killer la pallanuoto neltifosi settore no costantemente a tirar su ilpermorale della Whales”, l’allenatorele “orche del Vigoreal assassine”, - non partecipa potrò esseal coinvolgendo le scuole locali avvicinare ci seguono quasiin tutte le campionato re ancora più Fincontento. Promozione Ci Triveneto-Emilia meritiamo, per isquadra, giovani edelcheterritorio allo insport vasca. nostreancora partite.aperte Il Vigoreal è comeperuna Romagna l’impegnoeddimostrato ha già ottenuto in questo due periodo, convincendi Sono le iscrizioni tuttigrancode famiglia: ci vogliamo bene, e, sotipassare vittoriedia categoria, spese di Chioggia inoltre non e Bolzano. vediamo loro che volessero provaretutti a cimentarsi in l’ora di poterci misurare conpersquadre di se- questa prattuttodisciplina. cosa più importante: ci stimiamo.” La società sta progettando promuovere GINNASTICA RITMICA. L’Alfa Maserà trionfa a Bresseo
ELISA ROSSIN CONQUISTA L’ORO BENE ANCHE BASTIANELLO, CALCE E BERION
Elisa Rossin sorride dal podio della prova di specialità
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icca di soddisfazioni la Prima Prova di Specialità per la sezione Ginnastica Ritmica della Federazione Ginnastica d’Italia, Comitato Regionale Veneto, tenutasi al palazzetto di Bresseo di Teolo, teatro dell’esibizione di circa cinquanta ginnaste delle categorie Junior e Senior. Più che meritati i festeggiamenti dell’Alfa Maserà, l’Associazione Sportiva Dilettantistica di Ginnastica e Danza, da 26 anni protagonista del panorama sportivo provinciale. Tifosi ed insegnanti sono ancora galvanizzati dall’ottima performance di Elisa Rossin, che con i suoi 20,350 punti, ha ottenuto l’oro nella palla della categoria junior, distaccandosi dalle colleghe per l’eccellente esecuzione e le elevate difficoltà presentate nell’esercizio. Oltre alla coppa della quattordicen-
ne di Casalserugo, l’Alfa Maserà ha fatto incetta di riconoscimenti, con il bronzo alla fune di Serena Bastianello, il bronzo della coppia cerchio-nastro di Greta Calce ed Erika Berion, quest’ultima classificatasi al terzo posto anche nella gara individuale al nastro. Ottimi i piazzamenti anche di Maila Lazzarin e Cristina Betto, ad un passo dal podio. “Sono continue e preziose le soddisfazioni che mi stanno regalando le mie ragazze. – si rallegra la Presidente dell’Alfa Maserà, Alice Celadin – Abbiamo da poco ottenuto la qualificazione alle nazionali PGS sia nella ginnastica ritmica che artistica con la quasi totalità delle atlete, che già alcune di loro hanno conquistato il ruolo di protagoniste della pedana nella prima gara federale dell’anno.”
Sport 15 La parola all’esperto Colloquio con il fisiatra Nicola Faremi, specialista in medicina dello sport
Dal gioco all’agonismo, i consigli
Nazionale Ginnastica Artistica
RIPOSO ALLE TERME PER PREZIOSA E FERLITO
L’attività sportiva fa bene al fisico e trasmette sani principi, su tutti la lealtà di Manuel Glauco Matetich
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na domanda che molti genitori si fanno è se lo sport possa incidere sulle condizioni fisiche dei propri figli, magari ancora in giovane età. Abbiamo voluto girare questa domanda al dott. Nicola Faremi, fisiatra specializzato in Medicina dello sport, e residente nel comune di Cadoneghe, per vedere se è consigliabile o meno la pratica di attività sportive, ad esempio nelle diverse strutture presenti nel territorio. Dott. Faremi, è importante che i ragazzi si accostino allo sport? “Lo sport è formativo, sia dal punto di vista fisico Giovani sportivi nella arcostruttura di Vigonza che dal punto di vista relazionale. Per il primo aspetto, Ogni disciplina ha l’età giusta, ma la cosa importante auspicabile”. Quali sono i consigli da dare ai genitori? e quali l’attività sportiva stimola uno sviluppo armonico dell’or- è che il ragazzo si diverta. Il mio consiglio è quindi di ganismo agendo sui muscoli, sul cuore, sui polmoni e lasciar scegliere lo sport più gradito e di praticarlo in gli accertamenti da fare prima di far cominciare l’atmodo ludico. Solo dopo aver ap- tività sportiva al ragazzo? sul cervello. Il ragazzo impara a “In Italia esiste una legge che norma questo aspetpreso la gestualità corretta, si potrà controllare i movimenti e a essere “Dai 12 anni passare alla pratica agonistica che to. Dai 12 anni in su, il ragazzo deve sottoporsi annualcoordinato. Per il secondo aspetto, gli accertamenti è molto più impegnativa. Nel caso mente e obbligatoriamente a visita specialistica presso vivere in un gruppo sportivo ‘co- sono obbligatori del calcio, l’agonismo inizia dai 12 un Centro di Medicina delle Sport che rilascerà un certifistringe’ a confrontarsi, a entrare in ma meglio approfondire” anni in su, a mio parere forse un cato di idoneità alla pratica sportiva prescelta. competizione, a essere leale”. Oltre a questo tipo di accertamento, ripeto, obblipo’ presto, ma sono decisioni prese Qual è l’età giusta per cominciare, quali sono gli sport più adatti ai più piccoli e dalla Federazione Italiana Gioco Calcio e quindi insinda- gatorio per legge, il mio consiglio è di approfondire la cabili. Comunque sia, la scelta di una società sportiva che valutazione dell’apparato locomotore con un fisiatra quali le modalità più corrette? “Bisogna distinguere tra attività agonistica e non. punti più ad aspetti formativi piuttosto che competitivi è esperto di sport”.
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na meritata settimana di vacanza alla Terme Euganee per le ragazze della nazionale di ginnastica artistica, Elisabetta Preziosa e Carlotta Ferlito (nella foto), nel bel mezzo di una stagione che, senza altre soste, porterà alle Olimpiadi di Londra del prossimo luglio. Rispettivamente 17 e 19 anni, hanno seguito il consiglio del tecnico Roberto Meloni nel trascorrere un periodo di vero e proprio relax psicofisico, con un particolare occhio di riguardo alla salute, presso l’Hotel Terme Olympia, il quattro stelle del centro di Montegrotto. “Ci è stata concessa una pausa dopo l’oro al Test Event di Londra per la qualificazione alle Olimpiadi”, afferma Preziosa. “Le Olimpiadi – dice sorridendo la Ferlito - rappresentano il concretizzarsi di un sogno maturato quando avevo sei anni, che mi ha spinta a dodici a lasciare la mia famiglia per trasferirmi dalla Sicilia a Milano. Oltre alla fatica fisica, anche l’impegno mentale è notevole per un atleta e staccare la spina dopo un’ottima performance, in vista di un appuntamento considerevole, è fondamentale.” Le ragazze sono famose al grande pubblico anche per la partecipazione al reality di MTV M.G.M. “Ginnaste”.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
A Padova Fiere Fissati gli impegni economici di Comune, Camera e Provincia
PADOVA
Centro Congressi raggiunto l’accordo
Un rendering del nuovo Centro Congressi in Fiera a Padova
Tremila posti, 33 milioni di spesa per cambiare il volto all’area nord del polo fieristico cittadino di Nicola Stievano
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opo mesi di polemiche, piccati botta e risposta, distin- Gl Events che già controllano la Fiera. Il Flavio Zanonato, il guo e prese di posizione il nuovo Centro Congressi in presidente della Camera Roberto Furlan e della Provincia Fiera acquista concretezza. Raggiungo l’accordo tra Barbara Degani hanno trovato l’intesa al termine dell’assemComune di Padova, Camera di Commercio e Provincia d’ora blea dei soci di Fiera di Padova Immobiliare. “E’ stato un incontro positivo – ha in poi la strada dovrebbe essere tutta spiegato la presidente Degani – poiché in discesa per quella che probabilmente Entro tre anni i tre soci hanno dimostrato di voler lasarà l’opera pubblica più rilevante dei l’opera dovrebbe vorare assieme e con convinzione per prossimi anni, in attesa dell’ospedale a essere realtà realizzare questo progetto. Il turismo Padova Ovest. Il Centro Congressi da con ricadute congressuale rappresenta una fetta tremila posti, in grado di fare della città positive importante per l’economia della nostra il polo regionale per il settore sempre florido della convegnistica legato all’intesa attività di Padova città e della nostra provincia, esistono delle strutture per l’orFiere, verrà a costare 33 milioni: il Comune ne sborserà 12,5 ganizzazione dei congressi, ma diventa indispensabile fare (la somma del valore del Palazzo delle Nazioni in Fiera, che un salto di qualità costruendo un grande centro. In questa sarà abbattuto, stimato 8 milioni, più 4,5 in contanti); la Ca- riunione si è cercato tutti di fare mezzo passo indietro per mera di Commercio altri 12,5; la Provincia 6,2. Infine Fiera risolvere alcune questioni e farne due in avanti per realizImmobiliare accenderà un mutuo per 2 milioni di euro. L’ac- zare il centro congressi. Il Comune ha infatti deciso di farsi cordo dovrebbe essere ratificato in questi giorni. A seguire la carico di alcune criticità dando così la possibilità all’iter di proseguire. “Poiché la vendita di eventi congressuali richiede pubblicazione del bando dell’appalto-concorso. Tempo due, al massimo tre anni e il nuovo Centro Con- tempi lunghi – ha concluso la presidente Degani – la nostra gressi sarà realtà. Contribuirà anche a cambiare il volto del sfida è di arrivare, anche attraverso il Dmo, ad avere già settore nord del quartiere fieristico, attualmente occupato dal la programmazione pronta e funzionante all’indomani della Palazzo delle Nazioni e dalla Sala dei Carraresi. Gli edifici realizzazione del centro congressi”. Soddisfazione anche da saranno abbattuti per far posto al nuovo, avveniristico sta- parte dell’assessore comunale al Patrimonio e al Turismo bile che sarà gestito, con tutta probabilità, dai francesci di Marta Dalla Vecchia: “Mi pare un bel passo in avanti. Un
Centro Congressi potrà rappresentare un volano importante per la convegnistica, e di conseguenza per gli alberghi e i ristoranti. Senza dimenticare le positive ricadute sul versante della cultura e degli spettacoli”. Ora restano da chiarire alcuni dettagli, fra questi i canone che Gl Event pagherà per gestione del Centro. Pare si aggiri sul milione di euro. Poi c’è la gestione del parcheggio. Ovviamente Padovafiere potrebbe ricavarne appunto circa un milione l’anno, anziché i 300 mila attuali, se venisse usato come parcheggio scambiatore. Qui la trattativa si sposta tra i francesi e il Comune, perché è il ballo il prolungamento della linea del tram. Una parte dell’incasso resterebbe ai francesi, una parte andrebbe a Fiera di Padova Immobiliare una terza coprirerebbe il mutuo acceso dal Comune per i 4,5 milioni di euro da spendere. Ora Comune, Provincia e Camera formalizzeranno l’accordo raggiunto. Quindi serviranno almeno tre settimane perché il consiglio di amministrazione di Fiera di Padova Immobiliare (Giampaolo Negrin, Sebastiano Arcoraci e Maurizio Pirazzini) possa tornare a riunirsi per approvare il bando dell’appalto-concorso. “Abbiamo dato mandato al cda di stilare un documento riepilogativo - conclude il presidente della Camera Furlan Restano da precisare i criteri di determinazione del canone”. Ma ormai il più è fatto.
24FORCHILDREN A GIUGNO
DOPPIO RECORD PER SOLIDARIETÀ
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opo Swim for Children nel 2010 e Run for Children nel 2011, quest’anno arriva 24forChildren: 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto. Dalle ore 20 del 22 giugno alle ore 21 del 23 giugno si terranno ben due nuovi tentativi di record: su pista e in vasca. Per il primo record si correrà sulla pista già inaugurata lo scorso anno da Run for Children. Gli atleti dovranno passarsi il testimone dalle ore 20 di venerdì 22 giugno alle ore 8 di sabato 23 giugno 2012. Il record da battere è quello delle 2395 persone che il 23 ottobre 2010, nello stadio AlYarmook di Gaza, hanno corso a staffetta 100 metri a testa ininterrottamente per 12 ore. La vera novità è che in Prato della Valle, dopo aver corso, si potrà anche nuotare. Per l’occasione verrà attrezzata una piscina lunga 18 metri, nella quale i nuotatori dovranno avvicendarsi.
LA SCOMMESSA DEL TURISMO DMO, ALLEANZA PROVINCIA, COMUNE E CAMERA
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i chiama Dmo, che sta Destination Management Organization: è il consorzio creato dalla Provincia di Padova e dalla Camera di Commerciocon l’obiettivo di diventare la cabina di regia e coordinamento di tutti i soggetti e i settori, pubblici e privati, che si occupano di turismo. A fine febbraio è arrivata anche l’adesione del Comune di Padova. “L’obiettivo della Dmo – ha spiegato la presidente della Provincia Barbara Degani - è quello di coordinare, programmare e gestire unitariamente gli eventi, i servizi, le manifestazioni, l’accoglienza e l’immagine del territorio provinciale padovano. La sfida per attrarre turismo, infatti, è quella di creare motivazioni e suscitare emozioni per far sì che i turisti scelgano il nostro territorio”. Il Consorzio non ha scopo di lucro e ha carattere volontario, è
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una struttura snella che si relaziona con l’Azienda Provinciale Turismo, i Consorzi e le Associazioni imprenditoriali del settore. “Il Dmo rappresenta l’unica possibilità che abbiamo per lanciare nel mondo Padova come città d’arte, città dello shopping e città della cultura.– ha detto il vice presidente della Camera di Commercio Zilio – Abbineremo la convegnistica, la fiera, i grandi eventi e le terme, dunque è fondamentale che la Provincia e il Comune abbiano creduto in questo strumento”.“Da subito – ha concluso l’assessore Marta Dalla Vecchia – abbiamo dato la nostra disponibilità ad entrare nel Dmo perché il turismo è un sistema complesso che ha bisogno della sinergia dei vari enti per mettere a frutto le proprie risorse. Vogliamo portare il marchio Padova in giro per il mondo”.
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Spazi aperti 17 9 Monselice Riconosciuta la legittimità del progetto di ampliamento presentato da Italcementi, ribaltata la sentenza del Tar veneto
Revamping, sì dal Consiglio di Stato Soddisfazione diffusa sul territorio ma restano i due ricorsi di Este e Baone, a favore i lavoratori e Confindustria
Il sindaco Lunghi: “Finalmente ho visto un po’ di serenità, freno alle tensioni”
di Emanuele Masiero
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osì sia scritto, così sia fatto. Il Consiglio di Stato ha dato il suo parere favorevole al Revamping. Un progetto pienamente legittimo. L’alto organo giurisdizionale ha ribaltato clamorosamente la sentenza del Tar Veneto che aveva definito incompatibile il progetto di ristrutturazione del cementificio Italcementi. Secondo il Consiglio di Stato, il revamping altro non è che “un generale rinnovamento degli impianti con conseguenti miglioramenti dell’impatto ambientale e delle emissioni”. Sempre a detta del supremo organo giudiziarioamministrativo, la convenzione tra Italcementi, Parco e Comune di Monselice (quella che di fatto sanciva la via della ristrutturazione dell’impianto) era pienamente legittima. Insomma, via con il Revamping. Ma anche no, perchè restano in piedi in realtà altri due ricorsi, entrambi portati avanti dai Comuni di Este e Baone. Il primo è stato presentato al Tar contro la delibera della Provincia di Padova che ha autorizzato il revamping, il secondo al Consiglio di Stato (dopo che il Tar lo ha respinto) per contestare l’esclusione di Este e Baone dalla convenzione a tre tra cementificio, Parco e Monselice. Ma per
il momento è lo spirito di esultanza a farla da padrone. “Ho visto una sensazione di distensione da parte degli operai che non vedevo da anni – spiega Francesco Lunghi, sindaco di Monselice – Penso che in un momento di crisi generale questa sentenza apra uno spiraglio per far ripartire questa area. Dal mio punto di vista anche con un forte miglioramento ambientale. Ci sono ancora dei passaggi da fare, ma credo sia il momento di mettere un freno alle tensioni e capire il momento storico che stiamo vivendo”. Sulla stessa linea anche la Presidente della Provincia Barbara Degani. “Credo che prima di esprimere un giudizio completo sulla decisione presa dal Consiglio di Stato, sia opportuno leggere con attenzione le motivazioni della sentenza – afferma - Tuttavia, mi pare importante sottolineare come il Consiglio di Stato riconosca con questo provvedimento il buon lavoro svolto dalla Commissione Via della Provincia, un’analisi che è stata condivisa e fatta propria dalla giunta provinciale. Questa sentenza riconosce il corretto operato dell’Amministrazione provinciale in ogni fase del percorso. In più mette una parola definitiva alle molte speculazioni
IL DIBATTITO SU LAVORO E AMBIENTE
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assata l’euforia per la sentenza positiva al progetto Revamping di Italcementi, resta la discussione sui due temi più importanti: lavoro e ambiente. Ottimismo arriva dalle sigle sindacali. “Abbiamo sempre sostenuto che questo progetto di importante rinnovamento tecnologico coniuga in modo positivo le prospettive di continuità del lavoro con un netto miglioramento dell’impatto ambientale – spiegano Marco Benati di Fillea Cgil di Padova e Fabio Graziotto di Filca Cisl di Padova - a nostro avviso si tratta di un importante intervento di “green economy” progettato per il raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2 stabiliti da accordi internazionali, nonché in linea con le indicazioni dei maggiori organismi internazionali per la promozione dello sviluppo sostenibile. Per questo siamo convinti che la prospettiva del rinnovamento di questo impianto, sia un patrimonio da difendere e da sostenere da parte di tutta la comunità locale, anche perché di fronte alla grave crisi industriale della bassa padovana l’investimento potrà rappre-
sentare un notevole stimolo per il lavoro e l’economia locale”. Di tutt’altro avviso resta il consigliere comunale Francesco Miazzi, che non ha mai nascosto la sua contrarietà al progetto. “Per noi rimane incredibile che il Revamping possa essere paragonato alla stregua del cambio di una semplice caldaia o che una torre di 89 metri in piena area Parco possa essere considerata un manufatto di “qualità architettonica apprezzabile, in linea con le tendenze dell’architettura contemporanea” - ha affermato Miazzi - Resta sullo sfondo l’amara constatazione della scarsa lungimiranza che la classe politica sta dimostrando, appiattendosi alle logiche di una multinazionale e svendendo il futuro ambientale e produttivo di questo territorio. Non intendiamo rassegnarci a vedere questi cementifici trasformarsi in inceneritori di rifiuti per sopperire all’evidente crisi del mercato del cemento, una crisi irreversibile che colpirà quegli stessi lavoratori ora utilizzati come ariete per rompere l’opposizione sociale a questo progetto”. E.M.
Un dettaglio di come sarà trasformato il cementificio di Monselice con il progetto “revamping” al centro di battaglie giudiziarie e aspri scontri sul territorio circolate: l’impianto così ristrutturato ha una grande rilevanza dal punto di vista ambientale e contribuisce al miglioramento della qualità delle emissioni nell’aria. Il tutto senza penalizzare l’occupazione del nostro territorio: credo che la posizione della Provincia sia stata condivisa in pieno da parte dei giudici”. Soddisfazione arriva ovviamente anche dalla dirigenza Italcementi. “Siamo sempre stati convinti delle nostre buone ragioni – afferma Eric Goulignac, Direttore della Cementeria di Monselice - e la sentenza del massimo organo della Giustizia Amministrativa conferma, anche nel merito e in modo inequivocabile, la correttezza della posizione di Italcementi, non solo sotto il profilo della piena conformità al diritto dell’iter
fin qui seguito, ma riconoscendo altresì la coerenza del progetto industriale con le normative di ogni livello”. Deciso anche il plauso di Confindustria. “La sentenza del Consiglio di Stato sul revamping restituisce fiducia nella certezza del diritto e pone le basi per un clima di collaborazione indispensabile per uscire dalla recessione in atto e compiere le scelte indispensabili per lo sviluppo – dichiara Massimo Pavin, Presidente di Confindustria Padova - Un investimento di 160 milioni nel nostro territorio, che darà sicurezza di continuità aziendale e occupazionale ai lavoratori che in questi mesi hanno sfilato accanto agli imprenditori contro un paradosso del formalismo amministrativo”.
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Economia 11
Confindustria Padova Il 2011 si è chiuso con dati per lo più negativi e per il primo trimestre le preoccupazioni non mancano
Credito difficile per sette aziende su dieci di Gloria Cesarotto
U
n anno da domenicare, il 2011, per l’industria padovana. Nel quarto trimestre scivolano la produzione e gli ordini, cedono le vendite in Italia, con saldi di opinione negativi (non accadeva da inizio 2010). Rallenta anche la corsa dell’export. E Confindustria non prevede nulla di buono all’orizzonte per gli imprenditori, che delineano una debolezza dell’attività nel primo trimestre di quest’anno. Incertezza dei mercati, tensioni su liquidità e accesso al credito, effetti delle manovre correttive raffreddano la domanda e gli investimenti. Fra ottobre e dicembre la produzione aumenta per il 30,8% delle aziende (37,5 nel trimestre precedente), il valore più basso da inizio 2010. Prevale la quota di chi ha ridotto l’attività, pari al 38,8%. La contrazione riguarda le imprese di ogni dimensione, in particolare quelle tra i 2049 addetti. Tra i comparti, flessione per il metalmeccanico con produzione in aumento per il 32,6% (dal 45,2). Gli indicatori qualitativi anticipano ulteriori difficoltà per i prossimi mesi. Diminuiscono sensibilmente gli ordinativi, più consistenti per il 25,8%, mentre balza dal 29,9 al 40,5% la quota di chi li riduce. Peggiora l’oriz-
zonte di lavoro assicurato: per il 74,6% non supera i tre mesi e di questi il 34,3 non arriva a un mese. Gelata della domanda interna, con il 44,1% delle aziende che riduce le vendite in Italia e il 22,9 che le aumenta. Il traino maggiore viene ancora dall’export, che però rallenta la sua corsa per il quarto trimestre consecutivo: il 33,7% delle aziende aumenta le vendite all’estero, il 23,2% le riduce. Arretrano le esportazioni sia nei mercati extra-europei (in aumento per il 25,5), che nell’area Ue (aumento per il 26,4). L’occupazione si mantiene stabile per il 63,8% delle imprese; la quota di chi ha ridotto gli organici (20,4%) torna a superare quella di chi ha fatto nuove assunzioni (15,8%). Diminuiscono, dal 54 al 43,9%, le assunzioni a tempo determinato, aumentano quelle a tempo indeterminato (da 23 a 29,5%) e il ricorso al lavoro interinale (da 22,5 a 26,6%). Lo scivolone del quarto trimestre conferma il profilo a due facce del 2011, dove ad un primo semestre positivo è seguita una seconda parte d’anno in decisa frenata. Si allentano le tensioni sui costi di materie prime e semilavorati,
in aumento per il 62,4% delle imprese (dal 66,3%). Non si arresta invece per il quinto trimestre consecutivo il rialzo dei tassi di interesse applicati dalle banche, con credito molto selettivo e più caro per il 67,4% (60,1 nel trimestre precedente, ma 34,9% nel quarto 2010). Peggiorano i problemi di liquidità, giudicata tesa dal 37,6% del campione, anche a causa dell’allungamento dei tempi di pagamento: il 63,9% lamenta ritardi. Le previsioni per il primo trimestre 2012 delineano una sostanziale debolezza dell’attività. La produzione è attesa in crescita dal 19,3% delle aziende padovane, in calo dal 31% (saldo da +5 a -12). Attese negative sugli ordini interni; minore fiducia anche sulla tenuta della domanda estera, in crescita per il 24% (in discesa per il 17,5). Il 72,4% giudica stabili le prospettive dell’occupazione. “Il quarto trimestre e le previsioni di inizio anno confermano il momento di forte difficoltà delle imprese, - afferma Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova - anche se con ampie differenze settoriali tra chi ha tenuto meglio grazie alla propensione internazionale e chi,
Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova “Le imprese stanno attraversando un momento drammatico” operando prevalentemente sul mercato interno, soffre di più. Sono prospettive non rosee, perché in termini reali siamo prossimi a una crescita negativa. Ma non sono dati scolpiti nella pietra. Dobbiamo attivarci con tutte le energie possibili per farli mutare. Con la stessa determinazione mostrata finora, il Governo deve mettere sul piatto la carta della crescita. Parliamo di infrastrutture, di mercato del lavoro più flessibile e inclusivo, di banda larga, di incentivi alla ricerca, di misure concrete
per riattivare gli investimenti esteri. Sarà decisivo l’afflusso di credito alle aziende meritevoli, senza il quale si allontana l’uscita dalla crisi. Liberalizzazioni e semplificazioni avranno effetti positivi ma differiti nel tempo - conlude Pavin - l’urgenza è dare subito una scossa. Se ogni euro recuperato all’evasione fiscale fosse utilizzato per alleggerire la pressione su famiglie e imprese, potremmo assistere a un’evoluzione positiva verso fine anno”.
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12 Personaggio 22 Scrittore per passione A 92 anni Giuseppe Braga pubblica il suo “diario”
Novant’anni di memorie narrate in prima persona La storia di una famiglia rivive in parole e foto, dal dramma della guerra all’alluvione del 2010 di Gloria Cesarotto
“I
l bello è che si arrovellano nella mia testa tanti ricordi, così tanti che non so da dove cominciare”. C’è da scommettere che, condensare in una quarantina di pagine 91 anni di vita vissuta intensamente non sia stata un’impresa semplice. Ma Giuseppe Braga ci ha provato, col risultato di un “Diario personale” che si legge d’un fiato tra aneddoti personali e ricordi ormai parte della memoria collettiva di un piccolo paese di provincia. Residente in via Ca’ Ferrante nella frazione di Ronchi a Casalserugo, classe 1920, l’ultranovantenne è noto in paese oltre che per la veneranda età portata ancora con disinvoltura, per essere consigliere del direttivo Combattenti e reduci e dell’associazione del fante locali. Giuseppe è sposato dal 1966 con Leti-
zia Mandolaro, originaria di Bovolenta. Ha considerate ormai perdute in fondo a libri tre figli: suor Maria Letizia, missionaria in polverosi, espressioni di carattere romanzeKenia dove è già arrivato il libro del padre; sco o di derivazione dialettale, tipiche del Gabriella e Giancarlo. Cinque i nipoti. Uno di racconto orale e qui fissate su carta”. questi, Giovanni, ha avuto il merito di sproIl libro, corredato anche da foto di fanare il nonno a tradurre su carta i racconti miglia, ripercorre la vita di Giuseppe dall’inorali di una vita. fanzia ai giorni nostri A un’altra nipote, “Non mi stanco con il racconto di fatti Monica Cognolato, il mai di imparare: e persone che hanno compito di introdurre il dallo scrivere saputo portare nella lettore alle pagine del a macchina a fare sua vita forti emozioni e grandi interrogativi. nonno. “Un uomo di le iniezioni” Un’esistenza inun’altra epoca – così lo descrive la parente - che l’ha amata e pie- tensa e riassunta così per decadi con prenamente vissuta. Un uomo della campagna, cisione ed ironia dallo stesso protagonista: avvezzo alle ciclicità della vita contadina e “Nel 1920 sono nato. Nel ‘30 ho compleda queste modellato. Un uomo che non ha tato gli studi con la quarta elementare, dal avuto un’istruzione continuata e feconda ‘40 ho iniziato il servizio militare. Durante come quella delle nostre generazioni ma la guerra ero in Sardegna, dove per mia da cui sentirai parole che potranno stupirti, fortuna sono scampato ai combattimenti,
Giuseppe Braga mostra il suo libro “Diario personale” quindi al ritorno a casa ho fatto il bracciante macchina, mentre nel 2000 ho imparato a agricolo. Dal ‘50 sterratore a Bovolenta: fare le iniezioni a mia moglie”. quasi dei lavori forzati Nel 2010 Giusepche, se non portavi A Casalserugo pe cominciò la stesura diciotto carrelli di terra ha trascorso del libro, proprio in concomitanza dei al giorno, non prende- la sua vita, giorni della terribile vi la paga. Nel 1960 impegnato con divenni manovale edile, il lavoro e tre figli alluvione che a inizio novembre ha colpito lavoro che ho fatto per pesantemente Casalserugo e la frazione di 30 anni. Nello stesso anno ho imparato a guida- Ronchi. L’autore si concede quindi una paure la Vespa. Nel 1970, ormai muratore, ho sa nella sua narrazione a ritroso per lasciare costruito la casa in cui vivo con mia moglie e spazio all’attualità che chiede, con la stessa i figli come manovali. Nell’80, a sessant’an- prepotenza con cui ha travolto argini e insini, ho conseguito la patente di guida per diato le case di centinaia di compaesani, di l’auto. Nel 1990 ho imparato a scrivere a essere raccontata.
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Cultura provinciale 23 13 Padova Palazzo del Monte Fino a giugno l’esposizione di 60 opere d’arte di sicuro richiamo
La collezione Cariparo si svela
LA MOSTRA
Selezionati con cura i capolavori custoditi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo di Laura Organte
L
a Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo celebra i suoi primi vent’anni di attività, traguardo che ha scelto di festeggiare schiudendo al pubblico fino alla fine di luglio le porte del cinquecentesco Palazzo del Monte, storica sede del Monte di Pietà, rivelandone per la prima volta tutti gli spazi in occasione di un eccezionale evento espositivo. Con il titolo di “Ritratto di una collezione”, la Fondazione racconta attraverso un’accurata selezione di 60 opere d’arte della propria collezione, l’antica storia della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ed in particolare del suo ruolo di custode di opere d’arte di grande valore svolto negli anni. “Ciò che presentiamo in questa mostra è solo una parte della nostra collezione. – chiarisce il Presidente della Fondazione Antonio Finotti – Complessivamente la Fondazione ha un patrimonio di 400 opere di pittura, insieme a diversi nuclei di sculture e a incisioni, disegni, manoscritti”. Un patrimonio che si è costituito nel tempo a segui-
EVENTI E MOSTRE
Emilio Baracco to di mirati acquisiti sul mercato, finalizzati alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio artistico del territorio, ma anche grazie alle acquisizioni che la banca ha compiuto in occasione di insolvenze, di pegni non ritirati, vicende, spesso, di difficoltà economica di famiglie di prestigio, di nobili e di imprenditori. Non stupisce quindi che la mostra presenti alcune discontinuità, data l’origine naturalmente eterogenea della raccolta, che proprio per questa ragione si propone come termometro del gusto collezionistico e artistico della nobiltà e della borghesia del Veneto, in particolare di Padova e di Rovigo, negli ultimi secoli. Un elemento salta subito all’occhio scorrendo l’elenco degli artisti esposti: quello della presenza emiliana, accanto alla naturale e dominante presenza di artisti veneti, con opere quali il grande telero raffigurante l’intercessione di San Domenico per porre fine alla peste che colpì Padova nella prima metà del Seicento dipinto da Luca da a cura di Laura Organte
MILLE E UNA... MONETA C’è tempo fino al 10 aprile per visitare la mostra “Mille e una…moneta”, in esposizione negli spazi di Palazzo Zuckermann. La mostra è l’occasione per conoscere gli esemplari più significativi e importanti della collezione di monete islamiche custodita nel caveau del Museo Bottacin, considerata dagli studiosi una delle più importanti raccolte presenti in Italia, seconda solo alle analoghe raccolte di Palermo e di Milano. Tale collezione è composta da 579 pezzi in oro, argento e bronzo, che coprono un arco cronologico tra il VII e il XX secolo, con un’estensione geografica degli esemplari che va dalla penisola iberica fino all’India.
PROSPETTIVA DANZA TEATRO Apre sabato 31 marzo alle 19 con lo spettacolo “Atto bianco work in progress” la rassegna Prospettiva danza Teatro 2012. La Compagnia Il Posto Danza si esibirà in un’emozionante performance di danza verticale nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo Moroni. La coreografia verticale è contatto con il muro e architettura dell’aria, nella quale il movimento delle danzatrici conferisce ai luoghi una dimensione diversa mettendo in comunicazione ogni singolo spazio dell’architettura. Agli spettacoli della Compagnia Il Posto si affianca l’esecuzione delle musiche di scena di Marco Castelli.
ROCCO PAPALEO AL TEATRO GEOX Dopo il successo riscosso al festival di San Remo, l’attore lucano Rocco Papaleo arriva al Teatro Geox per presentare al pubblico padovano il suo spettacolo “Una Piccola Impresa Meridionale”, scritto a quattro mani con il regista, Walter Lupo. Un esperimento di teatro-canzone dove la narrazione entra ed esce dal modulo canzone. Canzoni alternate da piccoli viaggi intorno alle persone e alle cose che le hanno ispirate. Storie buffe e romantiche che vogliono divertire ma non solo. L’appuntamento, da non perdere, è per sabato 31 marzo.
Omaggio padovano a Emilio Baracco
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Domenico Tintoretto: Ritratto di condottiero in armatura Reggio, e la drammatica raffigurazione di Assalonne che fa uccidere il fratello Amnon, mirabile opera di Guercino. Ma il gusto per l’area emiliano toscana sembra continuare anche in epoca unitaria com’è confermato dalle opere di Silvestro Lega e Giovanni Fattori in collezione e in mostra. A far la parte del leone, e non pareva essere altrimenti, è la pittura veneta con
protagonisti e comprimari: tra i nomi citiamo Tintoretto, Strozzi, i Da Ponte, Marco Liberi, Pellegrini e Pagani, Marco Ricci, Giovan Battista Pittoni, Rosalba Carriera, Giambattista Piazzetta, Zais e Bison, Zanchi. II secondo dopoguerra offre, infine, una sequenza notevolissima di opere, a ricordare l’importanza del gruppo N e dell’optical, con Biasi, Castellani e gli altri protagonisti.
a città di Padova rende omaggio al talento di Emilio Baracco con una mostra allestita alla Galleria Cavour fino al 1 aprile. Dopo varie esposizioni personali tenute sia in Italia che all’estero, l’artista ritorna nella sua città - dove vive e lavora - con questa esposizione in cui presenta sculture, disegni, acquerelli, incisioni e gioielli, una selezione degli ultimi venti anni del suo lavoro creativo. Baracco è interprete di un’inquieta sperimentazione, in cui recupera il patrimonio dell’antichità classica denunciando al contempo i turbamenti dell’attualità e proiettando le sue visioni in un futuro possibile dove, misteriosamente, le immagini di questo Olimpo perfetto si sono disgregate e infrante in un perenne metamorfismo. Un’arte contraddistinta dalla sapiente fusione dell’antica tecnica del pastello e della fusione e dell’incisione. L.O.
La rassegna Fino a giugno spettacoli coinvolgenti, finale su Dio e Hawking
“Sacre Armonie”, da Vecchioni alle danze dei monaci tibetani S arà Roberto Vecchioni ad aprire, mercoledì 21 marzo, la rassegna Sacre Armonie, appuntamento culturale che ambisce a fondere l’anima sacra e quella profana, quella della scienza e della cultura, della città di Padova. Il grande cantautore italiano si proporrà all’Auditorium Pollini, con lo spettacolo “Ex Cathedra”, in una veste un po’ inedita, eppure fortemente legata alla sua biografia professionale: quella di studioso e docente di letteratura Classica. Un viaggio attraverso la lirica di Saffo e Catullo, impreziosito dall’accompagnamento al pianoforte di Patrizio Fariselli, virtuoso del jazz e della musica popolare, già protagonista della storica formazione degli Area. La rassegna prosegue poi sabato 14 aprile alla chiesa Santa Maria dei Servi con “Canti dall’Inferno”, un’immersione nell’opera dantesca accompagnato dalla voce di Fabio Gemo e la musica di Davide Ferraio. La Sala dei giganti di Palazzo Liviano accoglierà poi venerdì 20 aprile, in prima regionale, lo spettacolo “Cello Songs”, frutto dell’incontro di Sarah-Jane Morris con il violoncellista e compositore Enrico Melozzi. Martedì 15 maggio ironia e riflessione si fondono nello spettacolo “Gioele legge Gioele”. Sul parlco del teatro Verdi Gioele Dix,
il 26 maggio in piazza delle Erbe protagonisti i monaci tibetani dopo la fortunata esperienza de “La Bibbia ha quasi sempre ragione”, riprende il filo delle sue divagazioni a sfondo biblico con un omaggio al profeta che, per ovvie ragioni, sente più vicino. Sabato 26 maggio la splendida cornice di Piazza delle Erbe e del Palazzo della ragione ospiteranno una serata-evento spirituale scandita da canti dall’alto potere evocativo, danze sacre e rituali e da preghiere buddiste. A proporre la suggestiva rappresentazione “Il potere della compassione” sono i monaci del Monastero tibetano di Tashi-Lhunpo, protagonisti di una drammatica fuga dalle
persecuzioni del loro Paese. A chiudere la kermesse, sabato 9 giugno, la prima assoluta dello spettacolo “Dio e Stephen Hawking”, di scena al Verdi, per la regia Alessandro Gassman, tratto dal testo di Robin Hawdon Dio e Stephen Hawking. Due attori di grande forza interpretativa, Manrico Gammarota e Sergio Meogrossi, danno voce e corpo ai due protagonisti, in una serie di quadri creati da una giovane artista, Simona Gandola, che lavora con le mani e usa la sabbia evocando, a secondo dei momenti, comete, pianeti, galassie, formule L.O. matematiche, esplosioni nucleari.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
La Giornata della Legalità Una risposta corale alla criminalità organizzata
La mafia in Veneto attraverso le piccole imprese in crisi
di Ornella Jovane
L
a presenza della criminalità organizzata in Veneto, le infiltrazioni della malavita nel tessuto imprenditoriale, le iniziative di istituzioni, mondo economico e società civile per arginare il fenomeno e contrastarlo. Lo scorso 9 marzo ha preso il via il processo ai 27 dell’organizzazione riconducibile al clan dei Casalesi che prestava a piccoli imprenditori veneti in crisi denaro a usura costringendoli alla lunga a cedere loro la propria attività o altri beni. Il tema è faticoso e impegnativo ma l’impellenza dell’attualità detta la necessità di dare segnali visibili di un impegno consapevole, vigile e attivo. E un segnale concreto è anche quello che la Camera di Commercio di Venezia, insieme con Provincia e Prefettura, ha voluto lanciare lo scorso 23 febbraio a Mestre: un’intera giornata - destinata a diventare un appuntamento annuale - dedicata al tema della legalità scandita in due passaggi salienti, il primo educativo riservato ai ragazzi del quinto anno delle scuole superiori, il secondo “operativo” con la firma del protocollo di legalità tra Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l’associazione di Don Luigi Ciotti che dal 1995 è impegnata contro le mafie, e Unioncamere Veneto. In due momenti diversi sono stati chiamati a testimoniare il proprio impegno il mondo delle imprese e dell’econo-
mia, della scuola, le istituzioni e la politica, ciascuno a fare la propria parte nella lotta alla mafia. Un cancro che ha attaccato anche il tessuto economico veneto, diagnosi che non può più essere taciuta nè sottovalutata e che con delicatezza ma schiettezza è lo stesso don Luigi Ciotti a formulare nel corso del suo primo intervento davanti a circa 300 studenti presenti all’auditorium della Provincia di Venezia - ente che nella prima parte dell’evento ha fatto gli onori di casa - e un’altrettanto affollata platea di ragazzi in collegamento streaming dalle scuole superiori del territorio provinciale. Una diagnosi che il sacerdote originario di Pieve di Cadore ha ribadito nel corso dell’incontro pomeridiano con gli imprenditori, le associazioni di categoria e il mondo dei consumatori. Si rifà all’ultimo rapporto della Direzione nazionale antimafia don Ciotti e cita proprio i circa 50 piccoli imprenditori e commercianti di Venezia, Padova, Treviso, Belluno, Vicenza e Verona caduti vittime dell’organizzazione vicina ai Casalesi, quella dell’inchiesta Veneto Gomorra del processo appena iniziato. Altro caso eclatante quello di Treviso dove, attraverso un’impresa attiva nel settore degli appalti pubblici intestata alla moglie del figlio di un prestanome del boss Bernardo Provenzano, operava un’organizzazione mafiosa dedita alle attività
Un momento della Giornata della Legalità alla quale ha preso parte Don Luigi Ciotti il presidente dell’associazione Libera
Firmato un protocollo della Legalità tra Libera, l’associazione di Don Ciotti, e Unioncamere Veneto di riciclaggio e reimpiego del denaro sporco. Due casi noti ma non isolati, come potrebbe invece sembrare dal numero esiguo di inchieste, di una realtà - quella dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale veneto - molto più capillare, più estesa di ciò che appare. Del resto la fragilità delle imprese, in crisi di liquidità e in difficoltà di accedere al credito in questo periodo di recessione economica rappresenta un fattore di debolezza che facilita la penetrazione delle organizzazioni malavitose. E l’inquietante silenzio delle vittime non aiuta, anche se denuncia un’assordante situazione di disagio che spesso emerge soltanto nei casi più tragici dei numerosi suicidi di imprenditori disperati. Il quadro del resto è inequivocabile: il Veneto è al sesto posto per i beni confiscati alla mafia, al quinto per operazioni finanziarie sospette, al decimo per il traffico di droga. E poi c’è il fenomeno della contraffazione. E di fronte a questo panorama la risposta non può
che essere corale e trasversale. Questo il senso della Giornata della Legalità che da parte delle Camera di Commercio che insieme con la Provincia e la Prefettura ha organizzato l’evento, intende essere anche un segnale di incoraggiamento verso gli imprenditori a non sentirsi soli. “Ci sono le istituzioni, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria - scrive il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia, Roberto Crosta agli imprenditori - che guardano, aiutano e sostengono in particolar modo le imprese che hanno maggiori difficoltà rispetto alle altre”. La firma del protocollo di legalità prevede, tra i vari impegni, la promozione del progetto “Sos giustizia” che è un servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata. Sarà gestito da Libera - che oggi è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base distribuiti nel territorio nazionale-, operativo presso le sedi delle Camere di Commercio aderenti e che realizzerà anche attività di mappatura e monitoraggio dei beni confiscati alle mafie nel Veneto, avrà a disposizione dal sistema camerale dati e informazioni di carattere economico e statistico per studiare il fenomeno della presenza delle organizzazioni mafiose sul territorio.
I COMMENTI LA LEGALITÀ, UN’IMPEGNO ORDINARIO DI MOLTI
“E
’ tempo di andare avanti, non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma con l’impegno ordinario di tutti”. Il presidente di Unioncamere Veneto, Alessandro Bianchi, sceglie le parole di Giovanni Falcone per esprimere lo spirito dell’iniziativa che ha portato alla firma del protocollo di legalità e suggellato l’impegno a collaborare con l’associazione Libera per unire le forze in un’azione congiunta per la legalità. “Coerenza, responsabilità, cultura - osserva - questi i principi cardine cui si richiama la nostra azione per la legalità, convinti che sia compito fondamentale delle Camere di Commercio tutelare la fiducia alla base
del mercato”. “Quella di oggi è stata una giornata fondamentale - è il commento del presidente Giuseppe Fedalto e del segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Roberto Crosta - per il messaggio che è stato lanciato alle scuole e alle imprese in ordine alla necessità di rispettare sempre le regole e la legalità e di mettere al centro del proprio operato la persona, nella vita di ogni giorno come nella conduzione di un’attività economica”. Rivolgendosi agli studenti don Luigi Ciotti ha parlato dell’impegno per la legalità e della lotta alle mafie promossi attraverso l’associazione Libera. Ed ha espresso l’auspicio e
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l’invito affinché “garantire il rispetto delle regole sia impegno di tutti perché si arrivi alla giustizia come obiettivo principale, e alla responsabilità come testimonianza, come esperienza”. “Il nostro impegno su questo tema - ha assicurato la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto - è costante e senza sosta. Fra le inizative cito i controlli per la sicurezza sulle spiagge effettuati dai nostri agenti di polizia provinciale, con il sequestro e la sanzione per il commercio di merce contraffatta, ed il progetto collegato di educazione all’acquisto consapevole, La firma del protocollo realizzato con la prefetura e le scuole, “Giovani originali”. della Legalità
Il Veneto in primo piano 25 7 Etica e legalità La lezione di Don Luigi Ciotti, una sveglia per le coscienze
“Siamo qui per costruire giustizia” di Ornella Jovane
Don Luigi Ciotti durante il suo intervento
“S
iate coraggiosi: vivete e non lasciatevi vivere”. In questa esortazione - esordio e chiusura del suo discorso - c’è tutto il senso dell’intervento che don Luigi Ciotti ha rivolto ai giovani delle scuole superiori nel corso della “Giornata della legalità”. Parole espresse con passione e calore, che hanno catturato una platea di ragazzi rimasti attoniti di fronte all’autorevolezza e alla credibilità di quel sacerdote esemplare, che ha fatto della lotta alle mafie la propria ragione di vita. In religioso silenzio, prima stupiti e poi conquistati, erano lì intenti a seguire il ragionamento e poi a riflettere sul messaggio del fondatore di Libera. “La legalità è un mezzo e non un fine - andava spiegando il sacerdote -, è tuttavia uno strumento indispensabile che serve a raggiungere l’obiettivo vero, la giustizia. Questo è il fine, il valore cui dobbiamo
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ambire. Questo è il motivo perchè siamo qui: per costruire giustizia”. Ma - sottolineava - non vi è legalità senza la responsabilità di ciascuno e di tutti, intesa come impegno collettivo e condiviso al rispetto delle regole. Le regole vanno rispettate per il bene comune, e per questo devono garantire il principio di uguaglianza e quindi i diritti di tutti. Ai giovani don Ciotti ha raccomandato di essere intellettualmente attrezzati per potersi con efficacia assumere questa responsabilità alla legalità. “Continuate ad approfondire, - ripeteva - siate curiosi, abbiate coscienza critica, indispensabile per poter distinguere e quindi reagire a ciò che non è giusto. E’ la cultura che dà la sveglia alle coscienze”. Una sveglia che è necessario far suonare in un contesto di generale “coma etico - lo ha definito il presidente di Libera - che esiste nel nostro Paese”.
Il riferimento è a quelle zone grigie della società, dove il confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è sfuma pericolosamente, diventando fertile terreno per la mafia. “La forza della mafia - ha denunciato don Ciotti - è fuori dalla mafia, si alimenta in quelle connessioni ambigue tra corpo sociale, tra segmenti del mondo della politica, e criminalità”. Di qui l’invito a diventare professionisti dell’etica, per assumere ciascuno la propria responsabilità a portare un contributo al cambiamento di un sistema sbagliato e diffuso che, attualmente, si fonda su un pericoloso concetto di “legalità sostenibile”. Una legalità malleabile, di convenienza che non di rado tracima nella non legalità, di fronte alla comune e passiva accettazione o quantomeno colpevole indifferenza sociale. La professione dell’etica richiede invece coerenza morale, una risposta in prima persona di cia-
scuno e di tutti. L’etica è una condizione da cui non può prescindere alcun tipo di sviluppo, compreso quello economico. “Ogni forma di sviluppo - ha concluso don Ciotti - è impossibile senza persone rette e se non è finalizzato al benessere sociale; qualsiasi forma di benessere è a tempo determinato senza il rispetto dei diritti di tutti”. Vivete e non lasciatevi vivere dunque è l’esortazione ad essere professionisti dell’etica, a unire le forze e le energie migliori della società per costruire percorsi concreti della speranza di un mondo più giusto. Un messaggio che è un balsamo per le coscienze ancora acerbe degli adolescenti in crescita, e uno scossone per le coscienze degli adulti spesso distratte dalla effimera lotta per la sopravvivenza di ogni giorno. Sopravvivenza, appunto, che non è vivere.
LIBERA CELEBRA LA “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE”
’è una giornata in cui, una dopo l’altra, le vittime innocenti delle mafia vengono ricordate, una ad una. Gli oltre 900 nomi vengono pronunciati nel corso di un appuntamento che da 17 anni si rinnova. E’ la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia” promossa dall’associazione Libera che si celebra il 21 marzo. Una data emblematica, il primo giorno di primavera, a simboleggiare quella speranza che attraverso il sacrificio di quelle vittime innocenti trova il contenuto di un impegno concreto, vitale e rigoglioso. Vengono nomi-
nati, in un lungo elenco, i 900 semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché hanno compiuto il loro dovere. In questa occasione i famigliari si ritrovano e insieme rinnovano il loro impegno a trasformare il loro dolore in un comune e coraggioso percorso di ricerca di una giustizia vera e profonda, in uno strumento concreto di impegno e azione di pace. Quest’anno l’appuntamento è a Genova, per motivi organizzativi il 17 marzo.
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26 8 Il Veneto in primo piano Nuove forme di comunicazione Dal prossimo anno scolastico obbligo di testi digitali
Occupazione e istruzione, il futuro è on line Linkedin, Facebook, Twitter creano opportunità di lavoro, ma bisogna fare attenzione ai dati sensibili
Circa il 40 % delle famiglie è sprovvisto di Pc. Ancora meno quelle con e-book e IPad
di Alessandro Abbadir
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nternet, IPad, Twitter, Facebook, ma anche libri digitali e curriculum digitali. I nuovi sistemi di comunicazione, che regolano la vita di tutti e tutti i giorni, vedono un futuro solo on line. Fra le novità per il prossimo anno scolastico vi è l’introduzione del libro digitale nelle scuole, mentre nella ricerca del lavoro, un buon curriculum on line è già indispensabile. Veniamo alla scuola. Con una circolare inviata ai dirigenti scolastici regionali a febbraio sul sito del Miur, il ministero dell’Istruzione ricorda l’imminente scadenza: “Per l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei”. È già dal 2008-2009 che “i libri di testo in adozione devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet”. Ma ora, ribadisce la circolare 18, tutti i libri (vecchi e nuovi) dovranno avere una versione digitale. Il problema maggiore è quello delle famiglie che non hanno ancora un collegamento internet e, quindi, delle scuole che dovrebbero farsi carico di procurare agli studenti i libri digitali. In Italia e in Veneto, le famiglie senza Pc e internet sono in media il 40 %. Molte meno poi quelle dotate di Ipad o lettori e-book. L’obiettivo della
legge di fatto è la scomparsa dei libri di carta, ma dovrebbero esserci delle deroghe alla scadenza 2012-2013. In Veneto per rispettare questa circolare, stanno lavorando alacremente all’Ufficio Scolastico Regionale, le varie direzioni didattiche ed istituti comprensivi di tutto il territorio. Un altro settore dove le forme veloci di comunicazione dovranno diventare la regola, è quello della ricerca del posto di lavoro, soprattutto in tempo di crisi. Una questione che è stata affrontata nelle scorse settimane anche dall’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan a Padova, all’Archivio Antico dell’Università Palazzo del Bo’. La Donazzan è intervenuta al convegno nazionale dal titolo: “Lavori di qualità per laureati: analisi e proposte per migliorare formazione e mercato”. “Dobbiamo immaginare i futuri scenari del lavoro quando facciamo politiche di istruzione formazione professionale e lavoro - ha detto la Donazzan. Se guardassi al solo dato statistico del Veneto, direi che non c’è da preoccuparsi. Siamo in un momento di crisi, certamente, tuttavia il 65% della popolazione veneta è occupata mentre la disoccupazione si attesta al 5,2%. Ma il dato preoccupante sta nei profili professionali. Oggi
I loghi dei più conosciuti social network
dobbiamo pensare più alla qualità che della quantità. Il problema c’è, e lo dimostra il fatto, che sul mio tavolo si presentano due situazioni contestuali: da un lato la mancanza di futuri lavoratori qualificati, dall’altro l’arrivo di tantissimi curriculum di neolaureati in cerca di impiego”. L’assessore regionale spiega come i tempi sono radicalmente cambiati rispetto a 5 anni fa. “Nel 2007- ha detto la Donazzan - la disoccupazione nel Veneto era al minimo storico e quei pochi che non trovavano lavoro erano aiutati dalle istituzioni. Oggi, bisogna partire dai posti di lavoro che sono richiesti dal mercato, puntando a dare a ciascuno, secondo i propri talenti e competenze, la miglior occupazione possibile”. Un fatto su cui hanno posto l’accento gli esperti nell’ultimo periodo, è anche la questione di come cambia il modo di selezionare i curri-
A MESTRE UN PROGETTO DI LEGGE DAL GRITTI
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culum da parte delle aziende e datori di lavoro. E quindi per mostrare sempre di più i propri talenti, è necessario saperli descrivere on – line. Ormai le ricerche vengono effettuate via web. Dati che arrivano dal Politecnico di Milano spiegano come grazie a siti come LinkedIn, usato dal 30% dei direttori delle Risorse umane, con un altro 30% che pensa di usarlo entro il 2012, curare la propria identità in rete sia diventata la regola numero uno per trovare lavoro. E poi il social network Facebook: in Europa ha determinato la nascita di 230 mila posti di lavoro, 34 mila dei quali in Italia. Ma c’è il rovescio della medaglia. Bisogna stare attenti ai dati che si lasciano on line. Internet ha una memoria di elefante e qualcuno, i dati sensibili (foto compromettenti, opinioni politiche nette, ecc.) potrebbe usarli anche per scartare profili.
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’è una classe, e 25 studenti delle scuole superiori di Mestre (Venezia) che si stanno distinguendo per acume analitico e proposte, in tema di nuova comunicazione e regolamentazione delle problematiche che sorgono on-line. E’ la 3ª B dell’istituto tecnico per il turismo Gritti di Mestre. Sono andati anche a far visita al Senato della Repubblica a fine febbraio. La classe del Gritti ha superato una decina di istituti nel progetto nazionale promosso dalla Camera dei deputati, dal Senato della Repubblica e dal Ministero della Pubblica istruzione che punta a far fare un progetto di legge con tanto di emendamenti ad una scuola. Hanno scelto come tema vista l’attualità internet e le nuove forme di comunicazione. I ragazzi hanno presentato un loro disegno di legge dal titolo “Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori”. I ragazzi hanno provato a mettere a punto dei paletti contro i rischi di internet, social network, soprattutto a tutela dei minori. A fare da guida nell’elaborazione di concetti giuridici ancora non compiutamente espressi, è stato il professor Ernesto Brun, docente di Diritto al Gritti. Un concetto chiave di quelli enunciati da questi giovani di 16 anni è questo: “I nativi digitali non hanno coscienza della diversità tra mondo reale e mondo virtuale, per costoro non c’è differenza tra web dentro e fuori”. Tradotto: i ragazzi nati con l’era dell’informatica, cioè dalla metà degli anni 90’ in poi sono persone più fragili da un certo punto di vista di chi internet nascendo non sapeva cos’era. Sono ragazzi, che in rete si svelano
Un bambino davanti al Pc senza segreti, non considerando che a volte in internet si celano dei veri e propri orchi. Ecco che l’obbiettivo principale del nuovo disegno di legge fatto proprio dai ragazzi è quello di imporre delle regole sull’uso sempre più massiccio che fanno i giovani di Internet. Si chiedono regole precise a famiglie, scuola, Stato. I rischi per insegnanti e alunni della classe del Gritti sono molti: dipendenza tecnologica e psicologica. Per questo si propongono tempi massimi da trascorrere davanti a schermo e tastiera. E poi: corsi di formazione per docenti e assistenti tecnici, un codice etico, la massima informazione possibile sull’argomento, ma c’è il terribile problema della pedopornografia. Per gli orchi l’oggetto del loro desiderio malato e criminale è a portata di mano con chat e social network. Non è la prima volta che la scuola di Mestre vince concorsi nazionali. Aveva già collezionato vittorie nel 2007 e nel 2009. A.A.
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Veneto in primo piano 9 28 Il Veneto in primoIlpiano Tecnologia Situazione del piano per il superamento del “digital divide” in regionale
I “buchi neri” della banda larga, Veneto a caccia di finanziamenti Entro l’anno i cantieri in ben 280 Comuni ma fra gli industriali c’è incertezza sulla sorte dello stanziamento coperto con fondi statali
di Nicola Stievano
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nternet sempre più veloce, ma non per tutti. Nel Veneto locomotiva del Nordest ci sono ancora centinaia di aziende e migliaia di famiglie costrette ad arrangiarsi perché dove risiedono non è ancora arrivata la linea Adsl. Veri e propri “buchi neri” digitali si aprono non solo nelle aree rurali e periferiche ma interessano anche intere zone residenziali e aree produttive tutt’altro che marginali. Nella nostra Regione sono almeno 280 i Comuni in tutto o in parte in “digital divide”, sprovvisti cioè della tecnologia per portare fin dentro le mura domestiche - o aziendali - la connessione ad internet veloce. Per coprire questo “gap” tecnologico quattro mesi fa la Regione aveva annunciato il via libera al “piano tecnico” di investimento con il quale sono stati stanziati 40 milioni per la diffusione della banda larga nelle zone scoperte. Come si può vedere dalla tabella qui a fianco (aggiornata periodicamente dal centro regionale per la banda larga) diversi cantieri sono entrati in attività entro il 2011. Alcuni interventi sono già conclusi e collaudati, altri si avviano alla fase finale. E gli altri? Purtroppo non sono tutte rose e fiori, come hanno denunciato in più occasioni gli stessi industriali. Sulle risorse che dovrebbero essere garantite dallo Stato, in tutto 15 milioni di euro, non ci sono certezze, soprattutto in questa fase. Nei prossimi mesi verranno portati a termine i cantieri già aperti, poi per gli altri si ve-
drà, sperando che i finanziamenti vengano tutti confermati. Altrimenti dovranno passare altri anni prima che tutto il Veneto possa dirsi “libero dal digital divide”. L’investimento stanziato lo scorso novembre ammonta a quasi 40 milioni di euro, dei quali 15 milioni messi a disposizione, appunto, dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e 25 milioni dalla Regione, comprensivi di fondi europei assegnati al Veneto con queste finalità. La delibera è stata portata in Giunta regionale dal vicepresidente Marino Zorzato, di concerto con gli assessori allo sviluppo economico Isi Coppola, all’agricoltura Franco Manzato, ai fondi comunitari Roberto Ciambetti. Le risorse provengono infatti da fonti diverse nei confronti delle quali il provvedimento svolge una funzione di “cabina di regia”. La prima fase degli interventi è giù stata avviata. Grazie all’approvazione contestuale delle convenzioni operative con il Mise, sarà possibile avviare anche le fasi 2 e 3 del programma, con una previsione di apertura dei cantieri entro questa primavera, per un importo di circa 20 milioni di euro, a carico del Fondo per lo sviluppo rurale e del Fondo europeo di sviluppo regionale. La quarta e ultima fase fa riferimento alle risorse a favore delle Pmi operanti nei distretti produttivi veneti, per una spesa complessiva di oltre 10 milioni di euro, di cui metà a carico del Mise e metà finanziata con le risorse regionali.
Regione del Veneto - Centro di-Competenza sulla Banda Larga. sulla Banda Larga. Regione del Veneto Centro di Competenza Cantieri aperti, in corsoin di attivazione o chiusi (situazione o al 13/02/2012). Cantieri aperti, corso di attivazione chiusi (situazione al 13/02/2012). N.N.
Data
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cantiere Tratta Provincia apertura chiusura cantiere ComuneComune Tratta 1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova PD 18-lug-2011 25-ott-2011 1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana PD 27-lug-2011 26-ott-2011 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano VI 22-ago-2011 12-nov-2011 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano 4 San Germano dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici VI 1-set-2011 11-nov-2011 4 San Germano dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici 5 Arre Giunto G43 - Arre PD 5-ott-2011 11-nov-2011 5 Arre Giunto G43 - Arre 6 Vigonza Vigonza - Pionca PD 5-ott-2011 28-nov-2011 6 Vigonza Vigonza - Pionca 7 Cerea Cerea - Asparetto VR 28-ott-2011 9-nov-2011 7 Cerea Cerea - Asparetto 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario PD 10-ott-2011 14-dic-2011 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario 9 Oderzo Oderzo est - Piavon TV 5-ago-2011 31-dic-2011 9 Oderzo Oderzo est - Piavon 10 10 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano TV 1-ago-2011 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano 11 Miane Follina - Miane TV 1-ago-2011 11 Miane Follina - Miane 12 12 San Giorgio delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche PD 25-ott-2011 17-gen-2012 San Giorgio delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche 13 13 Agna Agna Bagnoli di Sopra - Agna PD 2-nov-2011 Bagnoli di Sopra - Agna 14 14 Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina PD 3-nov-2011 9-gen-2012 Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina 15 15 Bovolenta Conselve - Bovolenta PD 8-nov-2011 Bovolenta Conselve - Bovolenta 16 16 Brugine Brugine - Campagnola di Piove PD 11-nov-2011 18-gen-2012 Brugine Brugine - Campagnola di Piove 17 17 Piombino Dese Piombino Dese - Levada PD 21-nov-2011 Piombino Dese Piombino Dese - Levada 18 18 SchioSchio Santorso - S. Ulderico di Stretto VI 28-nov-2011 Santorso - S. Ulderico di Stretto 19 19 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce TV 29-nov-2011 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce 20 20 Campo San Martino Curtarolo - Marsango PD 29-nov-2011 3-feb-2012 Campo San Martino Curtarolo - Marsango 21 21 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle Pertiche - Arsego PD 16-dic-2011 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle Pertiche - Arsego 22 22 CereaCerea 2 Cerea - Aselogna VR 7-dic-2011 2 Cerea - Aselogna 23 23 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Maggiore VE 19-dic-2011 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Maggiore 24 24 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello TV 12-dic-2011 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello 25 25 Tombolo Tombolo - Onara 2 PD 28-dic-2011 Tombolo Tombolo - Onara 2 26 26 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola PD 28-dic-2011 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola 27 27 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido VI 29-dic-2011 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido 28 28 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino VI 29-dic-2011 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino 29 29 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo VI 29-dic-2011 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo 30 30 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara VI 29-dic-2011 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara 31 31 GazzoGazzo 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino PD 13-feb-2012 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino 32 32 Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano VI Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano 33 33 Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria VI Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria 34 34 Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion VE Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion conclusi e collaudati
conclusi e non collaudati
connessi (terminati ad eccezione dei ripristini)
Data attesa chiusura Provincia PD PD VI VI PD PD VR PD TV 30-apr-2012 TV 29-feb-2012 TV PD 11-mag-2012 PD PD 16-apr-2012 PD PD 23-apr-2012 PD 29-feb-2012 VI 26-apr-2012 TV PD 14-feb-2012 PD 7-feb-2012 VR 24-feb-2012 VE 16-mar-2012 TV 31-mar-2012 PD 12-mar-2012 PD 21-feb-2012 VI 12-mar-2012 VI 19-mar-2012 VI 16-apr-2012 VI 30-apr-2012 PD VI VI VE
in lavorazione
da iniziare a breve
Banda larga, i nodi da sciogliere L’obiettivo è coprire il 95% del territorio regionale
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nverno 2012: entro questa data dovrebbero partire anche gli ultimi cantieri. L’obiettivo del piano è portare la copertura nel Veneto fino al 95% e potenziare il servizio fino a 20 mega di velocità. Perché il problema non è solamente quello di coprire le zone finora non raggiunte dall’Adsl ma anche fornire un servizio con dei parametri minimi di efficienza che permettano di avere a disposizione una linea effettivamente veloce. Se fino a qualche anno fa il problema era la totale assenza dell’Adsl in buona parte del territorio, ora i disagi sono
polverizzati in con decine di “micro zone” mal servite a causa di problemi strutturali. Il problema sta nelle singole centrali telefoniche spesso negli apparati di rete, l’ultimo passaggio per portare l’Adsl all’utente finale. Si tratta di centraline collegano le utenze alla centrale attraverso un cavo di fibra ottica. Le stesse centrali sono “rilegate” in fibra ottica. Ma in diversi casi questa condizione viene a mancare quindi l’Adsl può non funzionare correttamente, soprattutto se ci sono molti utenti collegati. Per risolvere il problema tutte le cen-
trali e tutti gli apparati di rete dovrebbero essere serviti da fibra ottica. E’ difficile poi che le aree geografiche combacino con i confini comunali perché la stessa centrale può servire due Comuni diversi, oppure lo stesso quartiere può essere collegato a due differenti centrali. Quindi capita che lungo la stessa strada c’è chi naviga senza problemi e chi non ce la fa. L’effettiva velocità di navigazione è anche influenzata dalla distanza del cliente dalla centrale telefonica, dalla congestione della rete e dal server a cui ci si collega.
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apertu 18-lug 27-lug 22-ago 1-se 5-ot 5-ot 28-ot 10-ot 5-ago 1-ago 1-ago 25-ot 2-nov 3-nov 8-nov 11-no 21-no 28-no 29-no 29-no 16-di 7-di 19-di 12-di 28-di 28-di 29-di 29-di 29-di 29-di 13-feb
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Voci da palazzo 11 29 Società partecipate L’Ad Vernizzi ha dichiarato lo stato di dissesto
Veneto Strade ad un passo dal default Secondo i bene informati si tratta di un regolamento di conti DataLega e Data tra Pdl
attesa pertura chiusura a una parte c’è chichiusura annuncia il via alla te in merito si è espresso l’assessore alla 8-lug-2011 25-ott-2011 realizzazione di grandi arterie viarie Viabilità Roberto Chisso secondo il quale 7-lug-2011 26-ott-2011 come la Nogara-mare o la Pedemon- la chiusura dei rubinetti da parte dell’Ente 2-ago-2011 tana,12-nov-2011 dall’altra chi dice che non c’è un soldo non pregiudicherebbe le grandi opere. “An1-set-2011 nemmeno 11-nov-2011 per tappare le buche dell’asfalto. che se l’ultima parola spetta all’assessore 5-ott-2011 In mezzo, 11-nov-2011 gli increduli che fanno fatica a al bilancio - ha osservato Chisso - credo ci 5-ott-2011 capire28-nov-2011 come mai dalla Regione possano siano i margini per poter intervenire e tro28-ott-2011 arrivare9-nov-2011 voci così contrastante. Eppure è vare i mezzi necessari all’attività di Veneto 10-ott-2011 stato 14-dic-2011 lo stesso amministratore delegato Strade” Anche infrastrutture come la Pede5-ago-2011 di Veneto 31-dic-2011 Strade, Silvano Vernizzi, nelle montana e la Nogara Mare non dovrebbero 1-ago-2011 scorse settimane a dare la30-apr-2012 notizia che la correre rischi, secondo l’assessore alla viabi1-ago-2011 società partecipata da Regione, 29-feb-2012 Provincie e lità, in quanto per la loro realizzazione le 25-ott-2011 diverse 17-gen-2012 società autostradali e che si occupa risorse sono già state accantonate. Ma seb2-nov-2011 della manutenzione e degli 11-mag-2012 investimenti sui bene il bilancio previsionale debba essere 3-nov-2011 2 mila9-gen-2012 chilometri di rete viaria veneta, è ad ancora approvato l’assessore competente, 8-nov-2011 un passo dal dissesto. 16-apr-2012 Roberto Ciambetti, ha già, annunciato che le 1-nov-2011 18-gen-2012 “Se la Regione confermerà l’azzera- disponibilità non ci sono. Era stato un altro 1-nov-2011 mento dello stanziamento per 23-apr-2012 il 2012 e so- consigliere della maggioranza, Dario Bond, 8-nov-2011 prattutto se le banche 29-feb-2012 a porre come condizio9-nov-2011 dovessero chiedere il A 26-apr-2012 rischio ne per l’approvazione 9-nov-2011 rientro 3-feb-2012 dei prestiti – ha gli interventi del previsionale lo cati. Salve stanziamento 100 mi6-dic-2011 spiegato – la società pianifi 14-feb-2012 lioni di euro a Veneto 7-dic-2011 andrebbe in default”. Pedemontana 7-feb-2012 Nogara-mare Strade. “Il bilancio è 9-dic-2011 Illustrando la criticità e 24-feb-2012 fortemente ingessato 2-dic-2011 della situazione per la 16-mar-2012 che le risorse – è stata la risposta dell’assessore – e al 8-dic-2011 società, Vernizzi ha ricordato 31-mar-2012 sono passate limite dell’indebitamento”. 8-dic-2011 regionali per gli investimenti 12-mar-2012 2009 a 40 del Ma ce chi dice anche che per salvare 9-dic-2011 da 116 milioni di euro del21-feb-2012 appaltate sono Veneto Strade basterebbero dieci milioni di 9-dic-2011 2011, mentre le opere12-mar-2012 2009 a solo 2 euro e chi ritiene la soglia dei 40 milioni 9-dic-2011 passate dai 208 milioni del 19-mar-2012 milioni del 2011. 9-dic-2011 16-apr-2012 posa essere ritenuta sicura per il proseguo L’ad ha anche precisato che il finanzia- delle attività. 3-feb-2012 30-apr-2012 mento della Provincia di Belluno, in dissesto Ma dietro le difficoltà della società c’è finanziario, è stato ridotto di circa il 70%, chi intravede anche il clima di tensione passando dai 15 mln a 4,5, cifra che con- interna alla maggioranza, con una Lega sente appena il pagamento degli stipendi disposta a prosciugare i fondi ai colleghi di del personale fino ad aprile. Quale futuro, coalizione. dunque, per la viabilità veneta la cui gestioProva ne è l’accorato appello laciato dal ne compete a Veneto Strade? E per quelle capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e opere annunciate la cui realizzazione sareb- il suo vice Piergiorgio Cortelazzo al capobe dovuta avvenire a breve, come nel caso gruppo della Lega Federico Caner: “Probadella Tangenziale ovest di Adria o il Passan- bilmente sono in atto strategie e pressioni te Nord a Rovigo? Secondo lo stesso Verniz- per porre fine all’esistenza di Veneto Strade zi se questa situazione dovesse permanere, - dichiarano - ma chiediamo a te e alla Lega sarebbero a rischio molti nuovi cantieri se di guardare oltre e lavorare perchè le buche non addirittura la manutenzione ordinaria sulle strade di oggi non diventino i crateri alla rete viaria. Decisamente più rassicuran- di domani. Ci appelliamo, con la stima di
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Unione di Centro
PERARO: “LA LEGA RIDIMENSIONA CHISSO”
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redo - ha evidenziato il consigliere dell’UdC Stefano Peraro - che con il no di Bond a questo bilancio Stefano siano finalmente emersi i problemi dell’allePeraro anza PdL e Lega. Anche lo scorso anno gli stanziamenti per la viabilità erano ridotti all’osso ed è quindi chiara la strategia della Lega di svuotare le competenze dell’assessore Chisso. Mi chiedo - ha proseguito - se la mobilità è o no una priorità per la Regione, mentre la cosa certa è che tutte le nuove opere saranno realizzate con il project financing, ovvero a pagare saranno sempre i cittadini”.
Sopra Renato Chisso e l’amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi. Sotto il progetto della Pedemontana
sempre, al tuo realismo e al tuo senso di responsabilità. Azzoppare Veneto Strade, nata come esperienza concreta di federalismo stradale, è un’operazione deleteria per tutti”. Convinto che si tratterebbe di un regolamento di conti lo si è detto anche il consigliere dell’Udc Stefano Peraro che nel taglio di risorse nel capitolo che compete a Chisso vede la marcata volontà di contenerne l’azione. “Anche lo scorso anno gli
stanziamenti - ha evidenziato Peraro - per la viabilità erano ridotti all’osso ed è quindi chiara la strategia della Lega di svuotare le competenze dell’assessore Chisso. Mi chiedo - ha proseguito - se la mobilità è o no una priorità per la Regione, mentre la cosa certa è che tutte le nuove opere saranno realizzate con il project financing, ovvero a pagare saranno sempre i cittadini”.
Partito delle Libertà
APPELLO ALLA LEGA: NON AFFONDATE LA SOCIETÀ
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eneto Strade deve poter andare avanti con dignità - affermano il capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e il suo vice Piergiorgio Cortelazzo - e con la stessa Dario Bond energia che fino a oggi ha permesso di conseguire grandi rie Piergiorgio Cortelazzo sultati. Condannare a una lenta eutanasia una società, fiore all’occhiello della nostra Regione fino all’altro ieri, non conviene davvero a nessuno”. Bond e Cortelazzo, che per primi avevano sollevato il problema delle casse vuote nella società regionale, minacciando di non votare il bilancio regionale di previsione per il 2012 nel caso la giunta confermasse l’intenzione di non stanziare nessuna risorsa per Veneto Strade, hanno lanciato un appello al capogruppo della Lega Federico Caner: “Probabilmente sono in atto strategie e pressioni per porre fine all’esistenza di Veneto Strade ma chiediamo a te e alla Lega di guardare oltre e lavorare perchè le buche sulle strade di oggi non diventino i crateri di domani”.
L’opinione Laura Puppato, Partito Democratico
“UNO SCENARIO DA INCUBO. ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ”
“F
ino ad oggi la Lega ed il PdL ci hanno raccontato un sacco di bugie, hanno Laura Puppato mentito sapendo di mentire. Sono persino arrivati al punto di promettere, pochi giorni fa, l’avvio di una serie di opere. Col risultato che oggi non solo si rischia il blocco totale di quelle in corso di realizzazione, ma addirittura il fallimento di Veneto Strade”. Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri regionali del Pd Laura Puppato, Lucio Tiozzo, Franco Bonfante, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin. “Il fatto che questa realtà di cruciale importanza per il Veneto abbia accumulato un’esposizione bancaria di 90 milioni è di enorme gravità - affermano i consiglieri Pd - il problema è tutto di gestione politica, di fronte al quale Lega e PdL non possono pensare di giocare allo scaricabarile reciproco. Va fatto un approfondimento immediato per individuare, uno per uno, i responsabili di questo disastro dai contorni oscuri”. Gli esponenti democratici evidenziano con preoccupazione i dettagli emersi nel corso dell’audizione: “Se si considera che, secondo le previsioni di bilancio, gli investimenti sul fronte della viabilità saranno pari a zero, vuol dire che non sarà realizzato alcun appalto nel 2012 e che le opere già in cantiere da tempo potrebbero essere bloccate per mancanza di fondi. Di fatto non c’è un euro per la manutenzione ordinaria e per le situazioni di emergenza, dalle frane ai ponti pericolanti: uno scenario da incubo”.
Antonio Pipitone, talia dei Valori
PIPITONE: “MANCANO SOLDI? CI SONO QUELLI DEL CAV”
“P
er Veneto Strade siamo passati da 240 milioni a zero – ha spiegato Antonino Antonio Pipitone, consiPipitone gliere regionale dell’Idv - con 30 milioni la società potrebbe sopravvivere ma ce ne vorrebbero almeno 80 per un’attività decente A questo punto chiediamo di usare i soldi della Cav, la società per azioni costituita il primo marzo 2008 da Anas Spa e Regione Veneto e che gestisce il passante di Mestre. L’anno scorso ha fatturato 40 milioni di euro, di cui almeno 20, al netto delle tasse, dovrebbero essere disponibili per essere reinvestiti nelle infrastrutture venete, come aveva stabilito l’allora ministro Antonio Di Pietro. Dove sono questi soldi? A cosa sono destinati?“.
30 10 Intorno a noi L’appello Intervengono associazioni e consiglieri regionali
“Servono più aiuti ai malati di Sla” La consigliera Arianna Lazzarini ha protocollato una interrogazione. Difficoltà per i permessi dell’Inps di Alessandro Abbadir
I
malati di Sla del Veneto e i loro famigliari si sentono abbandonati a se stessi e chiedono aiuto alle istituzioni. A salire alla ribalta delle cronache delle ultime settimane sono stati diversi casi in tutta la regione. Fra i motivi del disagio: scarsa assistenza sanitaria ad hoc e scarse possibilità date dall’Inps di assentarsi dal lavoro ai famigliari dei malati. I fondi stanziati per affrontare questa malattia sono troppo pochi, e spesso neanche le Ulss riescono a comprendere le reali esigenze di queste persone. Ma cosa è la Sla? La Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una malattia di tipo degenerativo che interessa il sistema nervoso e che colpisce i motoneuroni (neuroni di moto) sia centrali che periferici. E’ stata descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean Martin Charcot. Le conseguenze sono: la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione, dell’articolazione della parola e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile fino a portare alla morte. La Sclerosi Laterale Amiotrofica non altera le funzioni cognitive. Il malato, resta lucido e cosciente fino alla fine, perfettamente in grado di capire cosa avviene intorno a lui ma impossibilitato a intervenire. Di fronte ad una tragedia del genere e alle sue conseguenze, è intervenuta la consigliera regionale della Lega Nord, la padovana Arianna Lazzarini che ha fatto propria la battaglia dall’associazione Asla (Associazione contro la sclerosi laterale amiotrofica) riguardo a delle vicende di mancati permessi da parte dell’Inps ai famigliari dei malati. Situazioni che sono state riscontrate nei territori delle province di Padova, Venezia e Treviso. Di fatto il problema principale è che i famigliari dei malati di Sla non hanno abbastanza congedi dal lavoro per poter seguire i loro cari, o almeno quanti ne servono per far fronte alle emergenze dettate dall’evolvere della malattia. Concretamente, molti dipendenti rischiano di essere licenziati se si assentano oltre ai permessi stabiliti per legge. L’esponente del Carroccio ha protocollato una interrogazione alla giunta regionale chiedendo un intervento sulla vicenda del difensore civico dell’ente. Un’ altro caso che ha fatto scalpore, è stato quello di Vittorio Bisso esponente veneziano dei Comunisti Italiani ed ex assessore a Dolo(Ve), che ha ammesso di essere malato di Sla, ma ha anche denunciato gli scarsi aiuti ricevuti, chiedendo che su di lui, con il procedere della patologia, non vi sia accanimento terapeutico. La Regione comun-
que, almeno dal punto di vista legislativo non è rimasta a guardare negli ultimi mesi L’impegno a sostegno dei malati di Sla residenti in Veneto è stato aumentato con la delibera regionale del 9 dicembre 2011. Cosa prevede? Punta ad nuova organizzazione del percorso assistenziale condiviso tra i numerosi servizi e livelli medici coinvolti, la completa informatizzazione e l’autorizzazione all’erogazione di particolari ausili. Ma ci sono delle difficoltà. A sottolinearle è il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo. “La quantità di risorse messe a disposizione dalla Regione con la nuova delibera – dice Pigozzo - va a scontrarsi con un aumento delle esigenze dei malati e quindi si rischia spesso di dare solo risposte parziali”. Insomma i soldi previsti non bastano proprio,o bastano solo in parte.
NEWS Iniziativa Ail
UOVA DI PASQUA SOLIDALI
A
nche quest’anno non mancheranno nei giorni di Pasqua in Veneto , le iniziative dell’Ail in tutte le principali piazze della regione. Saranno distribuiti dai banchetti dei volontari locali, quasi in ogni comune i banchetti che vendono “Uova di Pasqua” di cioccolato in favore dei malati di Leucemia “Ogni piccolo passo che la ricerca effettua - spiegano gli organizzatori - è merito di un piccolo gesto e le uova, in questi anni, sono diventate un simbolo di solidarietà al quale la gente dà, il suo appoggio. Tutta questa “escalation” che ha permesso di finanziare i progetti di ricerca, è data dall’impegno dei volontari e del loro aiuto non solo nelle manifestazioni nazionali e locali, ma per tutto ciò che riguarda il rapporto diretto con i pazienti. Loro sono la vera “anima” dell’Ail e senza di loro sicuramente non avremmo avuto tutti i risultati che l’Associazione è riuscita ad ottenere. Acquistare un uovo di cioccolato dell’Ail non contribuisce solamente ad addolcire la Pasqua; grazie al vostro aiuto molti pazienti potranno usufruire di cure sempre migliori e potranno guarire in un numero sempre maggiore”. Per ogni informazione si può visitare il sito www.ail.it. A.A.
Cultura veneta 31
14 Cultura veneta Architettura La Villa veneta esempio di bellezza unita ad efficienza
I Giapponesi studiano Palladio
Palazzo Zabarella
CHIUSA LA MOSTRA SUL “SIMBOLISMO” SI ATTENDE DE NITTIS
La più importante rivista di architettura dell’Asia, A+U, ha realizzato una monografia sul grande architetto veneto di Vesna Maria Brocca
L
’Italia annovera un patrimonio culturale invidiato dal resto del mondo, ma ha dato prova in alcuni casi di non saperlo conservare e valorizzare a dovere, come documentato da “Presadiretta” nella puntata “Cultura a fondo”, andata in onda lo scorso 26 febbraio su Rai Tre. Situazione che dovrebbe far senz’altro riflettere. Un segnale del costante e rinnovato interesse degli stranieri verso la bellezza artistica propria del nostro Paese, in questo caso specifica del Veneto, arriva dal Giappone, con un progetto fortemente voluto e finanziato da parte nipponica. Si tratta del numero monografico intitolato “Andrea Palladio in Vicenza” della più importante rivista di architettura dell’Asia, la giapponese A+U, e realizzato in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, un istituto di ricerca dedicato alla storia dell’architettura, fondato nel 1958 con sede nel palazzo palladiano Barbaran da Porto. Sfogliando la rinomata rivista straniera si contano ben duecento pagine di fotografie inedite, frutto di una campagna
Da Palladio alcuni progetti realizzati, a sinistra Villa Cornaro, sopra Villa Badoer realizzata dal fotografo giapponese Noboru Inoue, inviato appositamente a Vicenza nell’estate scorsa. Stampata a Tokyo, A+U ha una tiratura di 30.000 copie nel mondo, con due edizioni, una giapponese-inglese e una parallela cinese-inglese. Il numero di A+U presenta i capolavori di Palladio a Vicenza: i palazzi Thiene, Chiericati, Valmarana, Barbarano, la Basilica e la Loggia, il teatro Olimpico. Insieme ad essi le ville Godi, Saraceno, Pojana e la Rotonda. Accanto ai capolavori vicentini, compaiono necessariamente anche le grandi ville della Terraferma veneta: le trevigiane villa Emo a Fanzolo, Barbaro a
Le Terme di Loipersdorf
Maser, Cornaro a Piombino Dese, la rodigina villa Badoer e la veneziana Malcontenta. Sulla scia di questo interesse internazionale per la riscoperta della bellezza delle ville venete, arrivano anche tre iniziative didattiche promosse di recente dall’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e dalla nostra Regione, che mirano a sensibilizzare i ragazzi e i docenti alla valorizzazione del nostro patrimonio architettonico-culturale e del territorio, con lo scopo di formare giovani attenti e interessati al proprio passato attraverso la riscoperta del ruolo delle ville venete, per affrontare e interpretare al meglio le sfide del futuro.
S
oddisfazione per Fondazione Bano al termine della mostra sul Simbolismo in Palazzo Zabarella a Padova. I numeri parlano chiaro:141.726 i visitatori, circa 15 mila i cataloghi e le guide vendute (ristampati a causa del veloce esaurimento delle prime stampe). Altro dato che Bano giudica molto positivamente è il ritorno in massa delle scuole. L’esperienza de “Il Simbolismo in Italia” dimostra come le nuove tecnologie abbiano interessato un pubblico eterogeneo, offrendo strumenti per un’auto preparazione che favorisca poi in loco una visione maggiormente critica del patrimonio artistico selezionato. La novità preannunciata per la prossima mostra autunnale mira a potenziare proprio l’utilizzo della tecnologia web relativamente all’esposizione, alla comunicazione e a tutti i servizi aggiuntivi. Fondazione Bano infatti è già all’opera per la grande monografica su Giuseppe De Nittis (1846 – 1884), artefice della sperimentazione antiaccademica che in tutta Europa ha sconvolto la tradizione aprendo nuovi fronti alla visione ed anche l’unico pittore del nostro Ottocento a godere, insieme a Boldini, di fama internazionale. “Sarà un De Nittis come in Italia non si è mai visto”, assicura Federico Bano. V.M.B.
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i luoghi del benessere In piena Stiria, le Terme di Loipersdorf attrezzate per bambini. Gli scivoli hanno dispensano benessere, relax e caratteristiche diverse, ma un comun divertimento in una cornice di pace denominatore: lasciarsi andare. e natura, profumi e colori annessi. Le Le recenti new entry hanno arricchito il Terme di Loipersdorf sono un resort con preesistente parco acquatico esterno e numeri da primato europeo: 35 piscine le piscine interne dell’area definita Terme e 23 saune, due ristoranti, cinque hotel, da vivere (Lebenstherme), la più grande un centro conferenze, un campo da del complesso con tanti e diversi golf e un centro fitness per un totale ambienti adatti a ogni età ed esigenza. di 35 mila mq di superficie e 600 mila Nessuno escluso. Decisamente più ospiti all’anno. Ma al di là di ogni cifra intimo e raccolto lo Schaffelbad, spazio la prerogativa più evidente è l’offerta che il resort riserva alla distensione trasversale con cui il resort termale può e alla cura di sé in una cornice di coprire ogni tipo di vacanza. Meta di raffinato design. In 8.500 mq distribuiti turismo congressuale, è una destinazione perfetta Le Terme di Loipersdorf per il divertimento formato sono un resort con numeri famiglia e allo stesso da primato europeo tempo oasi esclusiva di remise en forme. Ci sono spazi e angoli su quattro piani si trovano biblioteca, per tutti, a partire dal nuovo acquafun terrazze relax con affaccio sul lago, 14 aperto lo scorso novembre con nove piscine (tra cui la vasca-catino Schaffel, scivoli (tra cui in anteprima europea che dà il nome all’area) e altrettante uno doppio da competizione) e aree saune. Qui ci si può concedere anche
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12 Cultura veneta
Cultura veneta 33
Arte Padova ha ospitato due mostre del Maestro dei manifesti lacerati
Lo strappo “padovano” di Villeglé Ha fatto parte del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany insieme a Klein, Tinguely, Dufrene e Hains di Alain Chivilò
E
’ ancora in essere il vasto eco creato dalle due mostre che la Città di Padova ha dedicato al Maestro dei manifesti lacerati Jacques Mahé de la Villeglé. L’edizione 2011 di Ram, diminutivo di Ricerche Artistiche Metropolitane ossia il contenitore culturale di eventi e manifestazioni che coinvolge diverse sedi cittadine, chiude con le mostre al Centro Culturale Altinate – San Gaetano, “Jacques Villeglé – Lettere e frammenti. Un percorso nella scrittura di Jacques Villeglé” e alla Galleria C.D. Studio d’Arte “Jacques Villeglé 1960 – 1998”. Inoltre una videoproiezione 3D sulle facciate di Palazzo del Capitano di Piazza dei Signori, “videomapping 3D omaggio a Villeglé”, ha creato un interessante contorno coinvolgente per la cittadinanza, composto dagli affiches lacerati e dai grafismi attraverso un’animazione del suo stile. Come segno di gratitudine l’artista, presente alle due inaugurazioni, ha donato un’opera grafica espressamente dedicata alla città di Padova. “Villeglé un’artista - come afferma l’Assessore alla cultura Andrea Colasio - di fama internazionale, che proprio nella ricerca dei linguaggi urbani a lui contemporanei ha posto il fulcro della sua attività artistica, elaborando in modo creativo e originale un alfabeto di lettere e segni di estrema modernità”. Di origine bretone, nato nel 1926 a Quimper, vive e lavora a Parigi. Villeglé è conosciuto anche per l’appartenenza al movimento del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany, con gli artisti Hains, Arman, Dufrene, Klein, César, Spoerri, Tinguely e il nostro Rotella. Nel 2008 la Francia gli rende il giusto tributo con una retrospettiva al Centre
Pompidou di Parigi. Jacques Villeglé insieme a Raymond Hains elabora una nuova forma di linguaggio partendo dallo strappo di manifesti pubblici. La ricerca di Villeglé fin dagli inizi è partita da manifesti che avessero un grafismo caratterizzato da segni linguistici e accenti fonici che creassero un equilibrio di sillabe e lettere. Il manifesto per Villeglé è un frammento caleidoscopico che può rigenerare il mondo, attirare l’inconscio collettivo e individuale fino a illustrare il panorama sociologico moderno. Un manifesto strappato come opera d’arte, che porta il nome della strada di provenienza, o il titolo della pubblicità originaria, al fine di ricreare la città e la strada stessa in un tutt’uno all’interno di un lavoro di archeologia urbana. I messaggi dei manifesti perdono lo scopo iniziale per cui sono statti creati, in quanto la casualità dello strappo e del relativo accostamento di colori e slogan determinano una poetica vivace, estetica spesso fuori dalla realtà. L’armonia non è contemplata, ma Villeglé ricerca nell’insolito e nel stupore una società piena di messaggi anche contradditori. L’illeggibilità che ne deriva, a forza di lacerazioni, è importante perché crea un amalgama a sorta di cacofonia lessicale, fino a determinare un ultra linguaggio che va al di là della poesia e della pittura. Villeglé non firma le opere per la loro logica costruttiva, rispettoso “del collettivo, creatore e anonimo”. Dagli anni 2000 il Maestro abbandona gli strappi per passare a un personale alfabeto costituito dai “segni socio-politici”, che compongono una variazione di frasi lapidarie, di racconti criptati, a volte difficili da decifrare e
di slogan pseudo anarchici. Una declinazione infinita di segni in una revisione grafica del suo lavoro con gesti, che collegano il lacerato dei manifesti con l’esecuzione stessa di questo alfabeto. Jacques Villeglé è dunque un archeologo contemporaneo della città che ha analizzato il linguaggio delle strade, dando testimonianza della sua evoluzione in un archivio mai esaurito. Nell’ambito delle inaugurazioni delle mostre padovane, grazie al coordinamento dei curatori Carlo Silvestrin e Dominique Stella, è stato possibile anche incontrare l’ottantacinquenne Maestro Villeglé, che si è reso disponibile a delle domande in modo cordiale e disponibile. In una società sempre più globalizzata cosa possono dire oggi i segni “socio – politici”? “E’ un’estrapolazione della società, del mondo politico e della finanza usando questi segni per creare una scrittura tipica del periodo in cui viviamo. Parlano di temi contemporanei nati dalla scrittura e dall’utilizzo stesso del segno come può essere il simbolo del dollaro, dell’euro e di altri. E’ un mix tra simbologia e linguaggio”. Com’è nata l’idea di strappare i manifesti dalla strada? “Il periodo era il dopo guerra e tutto quello che si stava sviluppando proveniva dalla liberazione appena ottenuta. Nel 1947 nella spiaggia di Saint Malo ho pensato di utilizzare il fil di ferro per i miei primi lavori. Il mio scopo era di ricreare un’arte che partisse dal recupero
Jacques Villeglé al Centro Culturale Altinate, nella foto piccola uno dei manifesti lacerati e insieme all’assessore Colasio con l’opera ragalata alla città di oggetti del quotidiano. Nel periodo bellico in Francia non c’era stato nessun segnale per quanto riguarda l’arte e di conseguenza rimanevano maestri come Picasso e Matisse per esempio. Ecco che diventava fondamentale superare questi artisti con un gesto diverso. Mi sono ispirato partendo dai concetti del Futurismo e da sceneggiature che vidi rappresentare nei teatri, concentrandomi in sintesi sul quotidiano. Il tutto è stato spontaneo”. A distanza di una decade dagli ultimi strappi come li interpreterebbe oggi? “Ho abbandonato gli strappi per ragioni fisiche in quanto era troppo difficile strapparli dalla strada. L’azione stessa era diventata faticosa. Oggi come allora la rappresentazione non cambierebbe. C’è comunque un’evoluzione con il nuovo ciclo. Gli strappi sono anonimi perché l’autore dei manifesti è sconosciuto, ora invece con i segni socio – politici sono diventato autore. Molti segni che utilizzo non sono però inventati da me e continuano a mantenere una sorta di anonimato. Ad ogni modo recupero questa simbologia con un gesto pittorico che crea, diventando ora io stesso autore. Mantengo una distanza perché faccio
Saturno Buttò al Padiglione Veneto di Villa Contarini e una sua opera di quest’anno “Baccanti e Dioniso bambino”
A Bassano fino al 20 aprile
Dolore ed estasi nell’arte di Saturno Buttò
L
’innata sensualità del corpo e della sua profonda spiritualità sono le chiavi di lettura delle opere si Saturno Buttò, unite a un conflitto tra erotismo e dolore, trasgressione e estasi. Nel corso della mostra di Bassano del Grappa presso La Piccola Galleria Arte Contemporanea, fino al 20 aprile, il Maestro ci ha accolto nel suo universo. Partendo dall’idea di un soggetto fino alla realizzazione, come nasce e si sviluppa una sua opera? “La figura è il soggetto a cui mi piace lavorare, senza una particolare idealizzazione ma con un riscontro autentico. Il ritratto mi permette proprio questo. I soggetti che compongono i dipinti nascono da incontri che avvengono nella mia vita. Trovo insieme a loro una tematica da sviluppare in base alla psicologia che nel contempo percepisco. Un’altra scelta avviene secondo la tematica che voglio sviluppare attraverso dei soggetti che archivio in un mio book, dalla mitologia, dalla religione fino ad arrivare all’oggi. Per fare un esempio, in questi giorni sto progettando a una rivisitazione del sacrificio di Isacco e su questa tematica sto cercando dei modelli che possono andare bene nei ruoli di padre, di figlio e angelo. Un altro aspetto è l’utilizzo della fotografia che diventa si-
curamente indispensabile sia per velocizzare il lavoro, ma anche per rendere maggiormente contemporanea l’opera. La utilizzo in sostituzione dei disegni preliminari e degli schizzi. Una volta stabilito quello che mi serve, sempre in base alle mie idee, scatto delle foto per evidenziare i tratti somatici e i dettagli anatomici, che riporto poi nell’immagine che creo su tavola. Le scene e i costumi così come si vedono non sempre sono presenti durante gli scatti fotografici. Con il disegno, partendo dai soggetti e avvalendomi di ulteriori dettagli sviluppo ciò che manca dalla fotografia iniziale. Come nella rappresentazione di gruppi di figure, nella maggior parte dei casi, prendo i soggetti singolarmente per poi assemblarli insieme con il disegno”. Un’interpretazione dell’arte sacra “europea” con una tecnica pittorica che rimanda, in chiave attuale, a periodi storici passati. “L’aspetto religioso, nello specifico il cristianesimo, è una costante nella mia pittura, perché è legato alla figura. Fisico e spirito sono due componenti di completezza dell’immagine umana. Quando contempli una figura, anche in chiave erotica, inevitabilmente c’è la possibilità di
delle interpretazioni enciclopediche”. Klein, Arman e Rotella, che ricordo ha di questi autori? “Il mio percorso artistico è diverso da questi autori. Io ho iniziato nel 1947 e loro sono venuti poco dopo. Arman ha esposto alla I Biennale di Parigi nel 1959 con lavori di dripping, quindi una pittura di fondo utilizzata. Klein aveva avuto delle influenze dal Giappone. Rotella ha avuto un’origine pittorica nel suo agire artistico e ricordo che staccava interamente il manifesto dal supporto della strada per strapparlo successivamente in studio, ponendo a differenza di me la sua firma nelle opere. Il mio pensiero invece è di recupero. Il Nouveaux Realisme è un movimento breve associato a Pierre Restany e non era molto legato ai lavori dei singoli artisti. Infatti i singoli autori si distinguono molto nelle loro filosofie creative”. Considerata la brevità, cosa ha rappresentato per lei il Nouveaux Realisme? “L’esposizione del 1960 fatta insieme a Klein, Tinguely, Dufrene, Hains. Il movimento è nato e morto li”.
una lettura anche spirituale. Nella grande arte della cultura occidentale c’è una rappresentazione energica della figura umana, io continuo questa tradizione con la speranza però di non essere visto come passatista”. Erotismo, dolore, trasgressione e estasi. Come intende e equilibra questo mix? “Le sensazioni e le pulsioni del corpo determinano l’azione. Anche in questo caso l’influenza della nostra religione gioca un ruolo importante. Di fatto sessualità e religione, estasi mistica ed estasi del corpo non sono poi così distanti tra loro. Vedi per esempio le vicende di alcuni santi e martiri che in preghiera estatica subiscono una trans fisica, data anche da passaggi dolorosi. Queste situazioni poi sono rapportate nel mio lavoro, a una sorta di contemporaneità che non è religiosa ma diame-
tralmente opposta. Esiste una pratica estrema come il sadomasochismo che parte da esperienze dolorose per arrivare al piacere o almeno ad una forma di piacere. Idealmente la affianco a pratiche religiose, più o meno in voga, mi riferisco al paradosso dell’astinenza sessuale, alla castità forzata, con costrizioni di vario genere (a seconda delle epoche) inflitte per mantenere puro il corpo, non trovate una similitudine con alcuni rituali SM dove si contempla una mortificazione della carne? Paradossalmente la religione con le sue regole è erotica! Lo è almeno a mio modo di vedere: dalla possibilità di mostrare i corpi nudi in estasi o in afflizione esibiti un po’ in tutte le chiese, all’imposizione di limiti e taboo che altro non fanno se non liberare l’immaginazione, non mi mancano certo spunti creativi. Ma in definitiva fondere insieme spiritualità e fisicità mi viene naturale”. Al.Ch.
34 A tavola CUCINA
VINO
Denis Meneghini
CANEDERLI TRENTINI AGLI SPINACI
I VINI DELLA VALTELLINA
L
VALTELLINA È DA SEMPRE TERRA DI VINI E MOLTO PROBABILMENTE SI TRATTA DELLA PATRIA DELL’UVA RETICA RICORDATA VIRGILIO. GIÀ PRIMA DEL MILLE ERA UN PRODOTTO MOLTO APPREZZATO. IN EPOCA MEDIEVALE LA PRODUZIONE AUMENTÒ, GRAZIE ALL’OTTIMA QUALITÀ, TANT’È CHE LA VALLE DIVENNE BEN PRESTO IL CENTRO DI SMISTAMENTO DEL VINO NELLA PIANURA PADANA E NELLA PARTE CENTRALE DELLE ALPI, DALLE VALLI BERGAMASCHE ALLE BRESCIANE, A QUELLE DEL TRENTINO E AUSTRIACHE, MA SOPRATTUTTO A QUELLE DELLA SVIZZERA. ALLA FINE DEL ‘700 OLTRE 150.000 ETTOLITRI DI “VELTLINER”ATTRAVERSARONO LE ALPI. DOPO UNA FASE DI CRISI DOVUTA ALLE AVVERSITÀ CHE COLPIRONO I VIGNETI, NELL’OTTOCENTO E ALL’INIZIO DEL SECOLO SUCCESSIVO, LA PRODUZIONE RIPRESE VIGORE E LA QUALITÀ RITORNÒ MOLTO ALTA. I VINI PER LO PIÙ ROSSI PRODOTTI DA QUESTA TERRA SONO OTTENUTI DA UVE NEBBIOLO, DELLA VARIETÀ CHIAVENNASCA, UN VITIGNO NOBILE DALLA MATURAZIONE TARDIVA, CHE NEL CORSO DEI SECOLI HA SAPUTO DARE UN VINO IMPORTANTE COME LO “SFORZATO”O “SFURZAT DELLA VALTELLINA”, A
DA
IL CUI NOME NASCE DALLA TRADIZIONALE PRATICA DI APPASSIMENTO DELLE
QUESTO VINO VIENE OTTENUTO LASCIANDO APPASSIRE LE UVE MIGLIORI SU GRATICCI DI LEGNO, IN UN LOCALE BEN AREATO CHIAMATO “FRUTTAIO” PER ALMENO 110 GIORNI FINO ALLA FINE DI GENNAIO. DURANTE QUESTO PERIODO INVERNALE IL CLIMA DELLA VALTELLINA FAVORISCE L’APPASSIMENTO DEI GRAPPOLI. IL RISULTATO È UNA PERDITA DEL 40% DEL PESO DELL’ACINO E UNO SVILUPPO DI SOSTANZE AROMATICHE CONCENTRATE ED ESTREMAMENTE INTENSE. POI L’UVA VIENE PIGIATA E FATTA FERMENTARE E FATTA MATURARE PER ALMENO 24 MESI. SEMPRE DA VITIGNO NEBBIOLO NASCE IL VALTELLINA SUPERIORE, SUDDIVISO IN CINQUE SOTTODENOMINAZIONI: INFERNO, GRUMELLO, SASSELLA, VAGELLA E MAROGGIA, CHE SI FREGIANO DI BUON MERITO DELLA DOCG AL PARI DELLO SFORZATO.
ALLONTANANDOCI UN PO’ DALLA TRADIZIONE TRENTINA ABBIAMO PENSATO DI RICREARE I CANEDERLI UTILIZZANDO GLI SPINACI: UNA VERDURA SEMPRE DI STAGIONE E CHE PIACCE PROPRIO A TUTTI. PER UN EFFETTO PIÙ RUSTICO E CROCCANTE, ABBIAMO VOLUTO IMPANARE I NOSTRI CANEDERLI CON PANE GRATTUGIATO, FARINA DI MAIS ED UN MIX DI SEMI VARI. IL MODO SCELTO PER SERVIRLI È MOLTO LEGGERO, MA VOLENDO SI PIÙ PENSARE AD UNA MORBIDA E DELICATA BESCIAMELLA DI ACCOMPAGNAMENTO, OPPURE L’UTILIZZO DELL’UVETTA SULTANINA AL POSTO DEI PINOLI, PER UN TOCCO DOLCE. INGREDIENTI PER 15 CANEDERLI: 340G PANE ROMANO RAFFERMO
1 KG SPINACI FRESCHI
2 CUCCH FORMAGGIO PARMIGIANO GRATTUGIATO FARINA
UVE.
00
FARINA DI MAIS PANE GRATTUGIATO SEMI VARI (SESAMO, LINO, PAPAVERO)
2 UOVA
OLIO EVO
260ML LATTE CANNELLA NOCE MOSCATA PINOLI AGLIO IN POLVERE
DENISMENEGHINI@ALICE.IT
SALE, PEPE BIANCO
PROCEDIMENTO: SBATTERE LE UOVA CON IL LATTE. TAGLIARE IL PANE E AMMOLLARLO IN UNA CIOTOLA CON LE UOVA SBATTUTE, ED INSAPORIRE CON SALE E PEPE. AGGIUNGERE IL FORMAGGIO GRATTUGIATO, MESCOLARE BENE E LASCIAR RIPOSARE PER CIRCA 30 MINUTI (DEVE RISULTARE MORBIDO E UMIDO, SENZA PERÒ DISFARSI) LESSARE GLI SPINACI E STRIZZARLI BENE PER PRIVARLI DELL’ACQUA. AMALGAMARE IL PANE CON GLI SPINACI, UNIRE I PINOLI, L’AGLIO, LA CANNELLA E LA NOCE MOSCATA. AGGIUNGERE QUALCHE CUCCHIAIO DI FARINA 00, PER OTTENERE UN COMPOSTO PIÙ COMPATTO. FORMARE LE PALLINE (BAGNARSI LE MANI PER RIUSCIRE A LAVORARE MEGLIO IL COMPOSTO) E PASSARLE IN UN PIATTO CON LA FARINA DI MAIS, MESCOLATA AL PANE GRATTUGIATO ED I SEMI. CUOCERE I CANEDERLI IN ACQUA BOLLENTE SALATA, SARANNO PRONTI QUANDO VENGONO A GALLA. PER VEDERE SE SONO BEN COMPATTI FARE LA PROVA CON UN CANEDERLO, SE NON VIENE A GALLA AGGIUNGERE ALTRA FARINA. SERVIRE BAGNANDO CON UN FILO D’OLIO.
ANNI...
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36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO ASCOLTATE LA PARTE DI VOI PIÙ TRADIZIONALISTA PERCHÉ I PIANETI VI SPINGERANNO NELLA CONTINUITÀ DEI RAPPORTI INTRAPRESI · SALUTE CAMBIA LA STAGIONE E PORTA CON SÉ ANCHE LA PIGRIZIA. BANDITE IL DIVANO E SCEGLIETE MUSICA ADATTA A LUNGHE PASSEGGIATE
TORO DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO SARETE A L POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO. SAPRETE ESSERE PRESENTI PER CHI AMATE NEL MODO PIÙ DOLCE E OPPORTUNO · S ALUTE ADOTTANTE UN’ALIMENTAZIONE CON INTEGRAZIONI MACROBIOTICHE, VI AIUTERÀ CON IL PESO E, SE DOVETE SCEGLIERE, DATEVI ALLA DANZA
Oroscopo APRILE NON TI SCOPRIRE... LA PRIMAVERA ENTRA NEL VIVO E I SENSI SI RISVEGLIANO E RITROVANO VIGORE. E’ IN ARRIVO UN MESE CHE PORTA CON SÉ PASSIONE PER LA VITA
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO L’EROS IN VERTIGINOSO AUMENTO VI SPINGE IN UNA CACCIA SENZA FRONTIERE. ATTENTI A COME VI MUOVETE PER NON FERIRE NESSUNO · S ALUTE AVETE BISOGNO DI FARE UN’ATTIVITÀ LEGGERA MA CONTINUATIVA, CHE POSSA RESTITUIRVI UNA SENSAZIONE DI BENESSERE GENERALE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO SARETE VITTIMA DI SPINOSI SOSPETTI ANCHE PERCHÉ NON MANCHERETE DI MISURARVI IN SCHERMAGLIE AMOROSE. CALMA!· S ALUTE CERCATE L’EQUILIBRIO FISICO ED EMOTIVO. NON VI FARÀ MALE UNO SCREENING MEDICO CON ATTENZIONE ALL’APPARATO RIPRODUTTIVO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO EVITATE DI ESSERE TROPPO CRITICI E, SOPRATTUTTO IN COPPIA, PREDILIGETE IL SILENZIO. ASCOLTARE I BISOGNI DELL’ALTRO VI FARÀ BENE · S ALUTE DOVETE RECUPERARE CENTRALITÀ E SALDEZZA, FATELO SEGUENDO I CONSIGLI DI UN PERSONAL TRAINER E IMPONENDOVI LA CALMA
IN ALCUNI MOMENTI VI SENTIRETE PRIGIONIERI DELL’AMORE DI CHI VI STA VICINO. SCAPPARE NON AIUTA, SIATE INVECE SPENSIERATI · S ALUTE DEDICATEVI A UN REGIME DEPURATIVO CHE REGALERÀ SOLLIEVO A FEGATO E APPARATO DIGESTIVO. NON DIMENTICATE DI RIPOSARE FASCINO
LA CASA METTE RADICI
CANCRO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO SIETE STRETTAMENTE CONNESSI CON CHI AMATE PERCIÒ OGNI OBIETTIVO È POSSIBILE. ATTENZIONE ALLE GAFFES IN AGGUATO · SALUTE FORMA MUSCOLARE ED ESTETICA INVIDIABILE, ACCOMPAGNATA, PERÒ, DA UN NERVOSISMO CHE POTREBBE SCARICARSI SULLE ARTICOLAZIONI O SULLA SCHIENA
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO USATE MAG-
GIORE CAUTELA PERCHÉ IL PARTNER POTREBBE MOSTRARSI INTRANSIGENTE E POCO INCLINE A SOPPORTARE LE VOSTRE TIRITERE· S ALUTE ABBIATE COSTANZA E SCEGLIETE UN PROGRAMMA DI FITNESS SOLIDO E PROGRESSIVO, SIA CHE SI TRATTI DI ESERCIZI IN PALESTRA O DI ALTRO
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO VI ATTENDONO OCCASIONI PICCANTI: FATE ATTENZIONE PERÒ, CHI È IN COPPIA RISCHIA GROSSO, ANCHE FISICAMENTE!· S ALUTE BUONA LA TONICITÀ MUSCOLARE. APPROFITTATENE SCEGLIENDO SPORT COME LA BICICLETTA, L’EQUITAZIONE O LA CORSA
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CONCENTRATEVI SULLA PARTE PROGETTUALE DEI SENTIMENTI, LA STABILITÀ È UN SOLIDO PUNTO D’APPRODO RISPETTO A MOLTE VOSTRE DERIVE· S ALUTE I PIANETI DISSONANTI POTREBBERO CAUSARE QUALCHE SOMATIZZAZIONE A CARICO DELLO STOMACO. PROVATE A RISOLVERE CON LA FITOTERAPIA FASCINO
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DIALOGO E L’INTESA VIAGGERANNO IN TOTALE ARMONIA, LA FORTUNA ASSISTERÀ I SINGLE CHE OSERANNO USCIRE DALLE LORO TANE S ALUTE ANCHE PER VOI LA DANZA POTREBBE ESSERE L’ATTIVITÀ CHE PIÙ SI ADDICE PER ACCOMPAGNARVI IN QUESTO PERIODO DI PIACEVOLI SORPRESE
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