Padova Nord
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 83
Vigonza Un tuffo nel passato fra duelli e divertimento pag.
Sport - Volley La passione di Silvia Salmistraro
Vigodarzere Discarica chiusa, i rifiuti vanno all’inceneritore
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EDITORIALE
Veneto Sviluppo fra poltrone & idee
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
IDROVORE E CANALI CONTRO LE ALLUVIONI
Dopo l’alluvione del 2010 il Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’ ha realizzato un importante intervento per migliorare la sicurezza idraulica a Vigodarzere. Oggetto della manutenzione straordinaria è stato l’impianto idrovoro Padova 3, in via del Lavoro, che permette di sollevare le acque piovane. pag. 6
IMPEGNO SOCIALE FA RIMA CON CULTURA
L’impegno sociale incontra l’arte e la cultura. La cooperativa Francesco d’Assisi, una onlus che, con l’appoggio del Comune di Cadoneghe, da oltre un decennio ha attivato a Cadoneghe una scuola di formazione professionale per ragazzi diversamente abili, un punto di riferimento anche fuori provincia. pag. 10
di Nicola Stievano
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Proposta fusione l’idea non dispiace
Cadoneghe e Vigodarzere si confrontano alla luce dell’esperienza dell’Unione
“C
adonarzere o Vigodoneghe?” Non sono giochi di parole. Anzi, potrebbero davvero diventare degli “acronimi”, ossia i nuovi nomi che andranno a ridisegnare e, appunto, anche a chiamare per nome, ciò che potrebbe nascere dalla ventilata unione tra Comuni di piccole e medie dimensioni. In questo caso, proprio Cadoneghe e Vigodarzere. Non si tratta di fantapolitica o fantaistituzioni e nemmeno di un’idea balzana. Tutto nasce da un progetto di legge, depositato in Regione, che si propone scopo
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di promuovere il dibattito in merito al futuro assetto della città di Padova. Questo non soltanto sotto il profilo meramente economico o urbanistico, ma anche e soprattutto delle relazioni e della qualità della vita. In ballo una sfida molto alta: ripensare l’ambiente in cui viviamo assumendo il residuo territorio, miracolosamente salvatosi dalle folli espansioni cementificatrici, come variabile indipendente e di guardare alla integrità e al recupero dell’equilibrio di questo ecosistema compromesso, come elemento qualificante.
Un dibattito dunque del tutto aperto e che ha già visto le prime prese di posizione. “Perché no”, dice il gruppo consiliare di maggioranza “Cadoneghe città e ambiente”. L’unione tra Comuni di piccole e medie dimensioni, a detta del gruppo che sostiene il sindaco Mirco Gastaldon, è la strada da percorrere per il futuro, per spendere meno e garantire i servizi. Cadoneghe da cinque anni ha stretto con Vigodarzere un patto che si chiama Unione Medio Brenta, arrivata ora a fornire numerosi servizi con significativi risparmi”. pagg. 4-5
n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel consiglio d’amministrazione di Veneto Sviluppo, che “bandierina” piantare su ogni singola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carrozzoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre invischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessuto imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politiche che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3
L’Intervento
Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto*
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a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. *Presidente della Provincia di Venezia
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EDITORIALE
segue da pag.
Veneto Sviluppo fra poltrone & idee
Vigodazere, raccolta fondi
CENA DI SOLIDARIETÀ PER I TERREMOTATI
Tremila euro: questo il risultato tangibile della cena di beneficenza a favore dei terremotati organizzata l’8 giugno scorso alla Sagra del Capitello di Sant’Antonio di Saletto dal comune di Vigodarzere (Assessorato alla Protezione Civile) e dalla Provincia di Padova (Assessorato alla Polizia Provinciale e al Volontariato), in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio e il gruppo Sant’Antonio. Il ricavato (per l’esattezza 3050 euro) è stato interamente devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna, andando a finanziare quanto richiesto dai gruppi di protezione civile che gestiscono i campi degli sfollati dei due Comuni delle zone terremotate dell’Emilia Romagna (Medolla e san Felice in Panaro) tutt’ora in contatto con la Provincia e col distretto di Protezione Civile di Padova. Il versamento è già andato a buon fine con la causale “aiuti ricostruzione terremoto Medolla”. Previsto anche, come richiesto, l’acquisto di una tv da 50 pollici per il locale Centro operativo comunale, da cui partono tutte le direttive e il coordinamento di ogni operazione, aperto 24 ore su 24. Cadoneghe, la ricerca
UNIVERSITÀ BICOCCA AL CENTRO FAMIGLIE
Alcuni ricercatori dell’Università Milano Bicocca hanno fatto visita al Centro per le Famiglie di Cadoneghe. La visita rientra nel percorso di ricerca denominato “Insieme” finalizzato a rilevare la diffusione dei servizi integrativi per l’infanzia corrispondenti alla tipologia “Centri per Bambini e Famiglie”. Nella prima fase la ricerca ha previsto una ricognizione quantitativa dei servizi esistenti nelle diverse regioni italiane; nella seconda fase la ricerca prevede ora una rilevazione qualitativa che coinvolgerà un campione di servizi per ciascuna realtà regionale. Felicitazioni
IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO
Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.
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Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le difficoltà di un rapporto piuttosto sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i finanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La finanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”. I tecnici osservano però che la finanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fino alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”. Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa. “Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntualizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma efficiente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose. Nicola Stievano
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Padova Nord VIGONZA, TASSE
Provincia OCCUPAZIONE
Imu, mano più leggera sulla prima casa pag.
CADONEGHE
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Lavori socialmente utili, un bando per dare un’occasione ai disoccupati pag. 10
Regione FENOMENI SOCIALI
Ritrovare il lavoro anche dopo gli anta pag.
CULTURA
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Dal cinema al teatro la lunga estate padovana
La crisi riaccende l’emigrazione in Veneto pag. 26
MODA ESTATE
Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe pag. 29
VIGODARZERE
Servizi integrativi scolastici, tutte le novità pag.
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CULTURA
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Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato pag. 30
Cadoneghe, tante proposte
FINO AD AGOSTO CENTRI ESTIVI PER TUTTI Più interessante e versatile che mai l’offerta dei Centri estivi per bambini e ragazzi di Cadoneghe: le proposte infatti spaziano dal ricreativo allo sportivo e coinvolgono Comune, Parrocchie, Associazioni sportive e culturali. L’ Unione dei Comuni del Medio-Brenta ha affidato la gestione dei centri alla cooperativa sociale Nuovi Spazi; i bambini della scuola dell’infanzia sono accolti nella Scuola Isola del Tesoro di via Rigotti fino al 3 agosto e l’ultima settimana di agosto; i bambini della primaria hanno a disposizione la Scuola Galilei per 7 settimane fino al 3 agosto; infine i ragazzi della secondaria si trovano alla Scuola don Milani nel mese di luglio; per tutti attività ludiche e di esplorazione, momenti di gioco e sport, laboratori e uscite settimanali in piscina. L’ Associazione Sphera propone le attività sportive allo stadio M.L.King nel mese di agosto, sia ai bambini della primaria che ai ragazzi della secondaria; vengono poi ospitati nella Scuola Boschetti Alberti e nel Patronato di Mejaniga i centri estivi destinati ai bambini dell’ultimo anno d’infanzia, della primaria e della secondaria, fino al 3 agosto, con pranzo incluso.
Cadoneghe, la polemica
PARCO DEI CANI “SERVE TOLLERANZA”
“Non comprendiamo il senso di alcune polemiche sulle difficoltà di convivenza fra residenti e padroni dei cani”. Così il sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon. “Il servizio del parco di via Conche ci sarà finché ci sarà collaborazione tra chi ne fruisce e chi abita nelle vicinanze. Ma inviterei tutti al buon senso e al dialogo, serve un po’ di tolleranza reciproca. Ricordo che orari e regolamenti ci sono e sono validi per tutti. Ma se proprio alcune persone non riescono ad andare d’accordo su un tema tanto banale, allora il Comune sarà costretto a spostare il tutto altrove”.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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REDAZIONE: Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese VERSO LA FUSIONE L’esperienza positiva di questi anni con l’Unione “Medio Brenta” ha convinto gli amministratori a guardare oltre e ad ipotizzare la creazione di un solo Comune in grado di matenere i servizi risparmiando risorse. Ne nascerebbe una realtà da 29 mila abitanti, oltre 2.700 imprese con un territorio di 32,76 chilometri quadrati
Cadoneghe - Vigoda
di Nicoletta Masetto
Presentato in Regione il nuovo progetto della Padova metropolitana
Sulla stessa linea d’onda i due sindaci Gastaldon e Vezzaro: “Una ipotesi concreta”
“C
adonarzere o Vigodoneghe?” Non sono giochi di parole. Anzi, potrebbero davvero diventare degli “acronimi”, ossia i nuovi nomi che andranno a ridisegnare e, appunto, anche a chiamare per nome, ciò che potrebbe nascere dalla ventilata unione tra Comuni di piccole e medie dimensioni. In questo caso, proprio Cadoneghe e Vigodarzere. Non si tratta di fantapolitica o fantaistituzioni e nemmeno di un’idea balzana. Tutto nasce da un progetto di legge, depositato in Regione, che si propone scopo di promuovere il dibattito in merito al futuro assetto della città di Padova. Questo non soltanto sotto il profilo meramente economico o urbanistico, ma anche e soprattutto delle relazioni e della qualità della vita. In ballo una sfida molto alta: ripensare l’ambiente in cui viviamo assumendo il residuo territorio, miracolosamente salvatosi dalle folli espansioni cementificatrici, come variabile indipendente e di guardare alla integrità e al recupero dell’equilibrio di questo ecosistema compromesso, come elemento qualificante. La “nuova” realtà urbana, secondo il progetto, dovrà inevitabilmente comprendere, oltre al comune capoluogo, anche i comuni di Albignasego, Ponte San Nicolò, Legnaro, Saonara,
Noventa Padovana, Vigonza, Cadoneghe,Vigodarzere, Limena, Villafranca padovana, Rubano e Selvazzano. Alla fine l’intera area rientrerà nella «Città di Padova». Dalla proposta di fusione sono stati esclusi i comuni di Abano Terme e Montegrotto Terme che pur facendo parte indubbiamente del quadro prospettato, godono, storicamente oltre che economicamente, di una particolare vocazione che li rende atipici, tanto da essere già oggetto di una specifica proposta di legge che ne prevede la fusione. E’ stato invece aggiunto il comune di Legnaro che, pur non facendo parte della prima cintura, è tuttavia inserito nei progetti di sviluppo sia dell’Università che di altri istituti nazionali, risultando in prospettiva uno dei poli tecnologici più significativi della realtà padovana. Un dibattito dunque del tutto aperto e che ha già visto le prime prese di posizione. “Perché no”, dice il gruppo consiliare di maggioranza “Cadoneghe città e ambiente”. L’unione tra Comuni di piccole e medie dimensioni, a detta del gruppo che sostiene il sindaco Mirco Gastaldon, è la strada da percorrere per il futuro, per spendere meno e garantire i servizi ai cittadini. “Nel sito dell’Anci, - scrive il gruppo consiliare - si legge che due
LA LEGISLAZIONE SERVIZI DA CONDIVIDERE
In Veneto 96 Comuni in 27 Unioni
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siste un percorso di riforma regionale degli enti locali intrapreso sulla spinta della legislazione nazionale che ha incentivato fortemente la gestione associata dei servizi. In Veneto esistono 27 unioni dei Comuni che coinvolgono 96 comuni. Venti di queste funzionano molto bene, altre necessitano di qualche aggiustamento, una non ha avuto successo. Il percorso di riordino delle funzioni degli enti territoriali è stato condotto dalla Regione Veneto in concertazione coi Comuni e le comunità montane. Perché queste nuove realtà abbiano successo, ha auspicato l’assessore regionale Roberto Ciambetti (in foto), sarebbe auspicabile che partissero dal basso, ossia dagli stessi Comuni. Il quadro legislativo impone comunque che ci siano servizi obbligatoriamente gestiti in forma associata e questo riguarda 315 comuni veneti con meno di 5000 abitanti: entro il 2012 dovranno essere due le funzioni condivise, che diventeranno poi sei. La Regione sta lavorando molto sul fronte delle Unioni dei Comuni. Sono stati, ad esempio, aumentati anche i finanziamenti per i servizi gestiti in convenzione. Il territorio del Veneto è stato diviso in quattro aree (zone montane, aree elevate urbanizzazioni, basso veneto, veneto orientale) ed è la prima regione d’Italia a discutere in merito a questo tipo di legislazione. N.M.
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cittadine toscane, Figline Valdarno (17.500 abitanti) e Incisa (6.300 abitanti) sono prossime alla fusione: diventeranno un unico Comune con 24 mila abitanti e potranno garantire, nonostante i tagli ai bilanci locali, gli stessi servizi ai cittadini. Cadoneghe da cinque anni ha stretto con Vigodarzere un patto che si chiama Unione Medio Brenta, arrivata ora a fornire numerosi servizi con significativi risparmi”. Lo stesso sindaco di Vigodarzere Francesco Vezzaro ha sottolineato più volte che, in merito a questo tema, il dibattito sulle unioni e fusioni dei Comuni non è cosa nuova. Risale ad almeno vent’anni, a partire dalla legge 142/90, quando si parla già di unioni destinate a diventare, di lì a breve, effettive fusioni. Il sindaco ricorda anche quello che è già una realtà: l’Unione Medio Brenta con i suoi 29 mila abitanti complessivi (16 mila Cadoneghe, 13 mila Vigodarzere), 32,76 km quadri di estensione territoriale, 2.782 imprese. Il preventivo 2011 prevede 3,6 milioni di euro di spesa. Le funzioni associate sono otto (record regionale) a fronte di una media di 4,5 servizi condivisi (trend in crescita). Ah, “Cadonarzere o Vigodoneghe?” Non è ancora detta l’ultima, si accettano proposte.
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Argomento del mese 5 Favorevoli anche gli imprenditori
darzere, l’idea piace Presidenza Avvicendamento alla guida dell’Unione dei Comuni Medio Brenta
Gastaldon passa il testimone al sindaco Vezzaro di Nicoletta Masetto
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assaggio di testimone ai vertici dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta. Il sindaco di Cadoneghe, Mirco Gastaldon è stato avvicendato alla presidenza dal primo cittadino di Vigodarzere, Francesco Vezzaro. Un’alternanza prevista dallo statuto, e anche perché, essendo al secondo mandato amministrativo, Gastaldon non potrà più essere alla guida del Comune e pertanto dell’Unione. Il sindaco di Cadoneghe ha contribuito a far nascere questo nuovo ente, che ha compiuto sei anni. “Vorrei ringraziare soprattutto i dipendenti, - commenta Gastaldon - che mi hanno seguito in questa impresa e hanno collaborato con me. Ci sono polemiche da una parte delle opposizioni, contrarie alla nascita dell’Unione, che spesso lamentano una disomogeneità nel trattamento nei due Comuni. Ma i numeri sono quelli che contano, e sono i tanti servizi che l’Unione gestisce. I minori costi negli appalti e nelle spese che siamo riusciti ad ottenere, i contributi che ci sono arrivati e che come singoli Comuni, non avremmo potuto ottenere. Lascio il testimone al sindaco Vezzaro, augurandogli buon lavoro”. L’Unione dei Comuni del Medio Brenta si è costituita il 10 aprile 2006 con la sottoscrizione dell’Atto Costitutivo da parte dei Sindaci dei due Comuni aderenti all’Unione. E’ un ente locale con autonomia statutaria nell’ambito dei principi fissati dalla Costituzione, dalle norme comunitarie, statali e regionali. Il suo ambito territoriale coincide con quello dei Comuni che la costituiscono. Lo Statuto determina le norme fondamentali dell’organizzazione e dell’attività dell’Unione che svolge una pluralità di funzioni e servizi dei Comuni aderenti. Il suo compito è quello di promuovere l’integrazione dell’azione amministrativa tra i Comuni e garantire un coordinamento delle politiche di programma e sviluppo del territorio, migliorando la qualità dei servizi erogati ai cittadini, e sviluppando nello stesso tempo economie di scala. MEJANIGA: in centro paese comoda a tutti i servizi 1/2 bifamiliare. Piano terra di 75 mq con grande garage con ripostiglio e bagno. Piano primo: ingresso, cucina abitabile, salotto, soggiorno, 2 camere matrimoniali, bagno, 2 poggioli. Giardino privato. ACE: G-IPE: 175 RIF. 548 € 195.000
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A Vigodarzere
Opposizioni possibiliste N
on dispiace agli imprenditori di “Alleanza gente produttiva” di Vigodarzere l’ipotesi di un unico Comune, nato dall’accorpamento di Cadoneghe e Vigodarzere. Si tratterebbe, a loro avviso, di un’opportunità, in particolare per riuscire a contenere i costi, a fare economie, a risparmiare denaro da investire nelle opere pubbliche che il Comune non riesce a fare. E l’idea non dispiace nemmeno ai gruppi di opposizione. “Finalmente – affermano alcuni consiglieri – si riuscirebbe, finalmente, a raggiungere delle economie nelle spese”. Unica condizione quella che i servizi siano equamente distribuiti tra le varie realtà e non sbilanciati da una parte a scapito dell’altra. L’esempio diretto lo portano i consiglieri di opposizione con Adolfo Zordan e Enrico Pavanetto. Nel mirino, ancora una volta, i Unione Medio Brenta. “Un dato tra tutti sullo sbilanciamento? Prendiamo i Vigili. – affermano i due consiglieri - Il fatto che pattuglino di più Cadoneghe rispetto a Vigodarzere non è un mistero”. Un tema più volte affrontato ad Zordan e Pavanetto che portano anche dei dati. “Secondo i numeri che ci ha fornito la stessa Unione i Vigili vengono nel nostro Comune solo per elevare multe”. Le violazioni al Codice della strada contestate nel 2011 a Vigodarzere sono state 648, mentre a Cadoneghe 2464; 929 i punti decurtati a Vigodarzere e 11 le patenti ritirate, contro i 4154 punti e 18 patenti ritirate a Cadoneghe. Unica convergenza i dati riguardanti gli autovelox: 3018 rilevate a Vigodarzere e Pavanetto e 3062 a Cadoneghe. Rimane poi aperta anche un’altar Zordan mettono questione, quella delle forze dell’ordine, in guardia: “Va nel caso dei due Comuni i carabinieri. garantita parità Già sarebbe in cantiere che Cadoneghe, fra i due Comuni” Vigodarzere e Limena diventino un’unico comando con un’unica caserma. Zordan e Pavanetto, allora, rilanciano: “Cadoneghe ci ha già “scippato” i vigili, faremo di tutto perché non accada anche per i carabinieri. La nostra proposta è allora questa: perché non sistemare la caserma di Vigodarzere che ha i numeri per poter essere ampliata così da poter ospitare i carabinieri di tutte e tre le stazioni?”. Per i consiglieri, infine, alla base di questa nuova realtà ci sarebbe, piuttosto, una precisa strategia politica da parte di alcuni per il controllo unico entrambi i territori, già uniti dal Piano regolatore. Nella proposta di fusione presentata in Regione la relazione si apre con questa premessa: “Nel romanzo “Le città invisibili” di Italo Calvino, Marco Polo descrive a Kublai Khan una serie di città incontrate nel corso dei suoi viaggi. Una di queste mostra le sole tubature dell’ acqua che, si intuisce, appartengono a case invisibili; un’ altra appare come una medaglia a due facce, apparentemente uguali, in realtà speculari: una città vive il giorno, l’ altra la notte; se nella prima c’è chi è felice, nell’altra il suo doppio piange. Un’ altra città , infine, è costituita solamente dalla rete invisibile di relazioni personali, d’ uso, di lavoro che collega fra loro i suoi abitanti. Le città fantastiche descritte da Marco Polo, paiono oggi convivere tutte all’interno del medesimo contesto, sempre più spesso isolate su piani separati e prive di comunicazione”. Sarà davvero la fusione N.M. l’unica strada possibile per sopravvivere?
6 Approfondimento Vigodarzere Completati i lavori di manutenzione dell’idrovora Padova 3
Zona industriale sicura A Saletto revisionate le due elettropompe che permettono di tenere l’area all’asciutto
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a anni ci sono delle “voci che gridano nel deserto” che ripetono come i soldi spesi per la sicurezza idraulica del territorio alla fine siano ben impegnati, nonostante tutti abbiano qualcosa da ridire. Salvo poi chiedersi, in occasione di alluvioni o periodi di siccità, cosa viene fatto per l’ambiente. Ebbene, proprio dopo l’alluvione del 2010 il Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’ ha realizzato un importante intervento per migliorare la sicurezza idraulica a Vigodarzere. Oggetto della manutenzione straordinaria è stato l’impianto idrovoro Padova 3, in via del Lavoro, che permette di sollevare meccanicamente le acque piovane derivanti dalla zona industriale di Saletto, attraverso le due elettropompe alimentate da un gruppo elettrogeno a gasolio. Dopo aver provveduto alla loro revisione, ripristinandone il funzionamento, il Consorzio è intervenuto per recuperare la condotta esistente, che scarica sul fiume Brenta, attraverso una tecnica innovativa, mai adottata prima, che ha permesso di ridurre i tempi di esecuzione, limitando al minimo i disagi. Si tratta del rivestimento
Una strada allagata: i nuovi impianti servono a diminuire i rischi “Liner”, una guaina in fibroresina, introdotta utilizzando la pressione dell’aria che si fissa alle pareti del tubo originario per indurimento dopo essere stato riscaldato. “In questo modo – spiega l’ing. Carlo Bendoricchio, direttore del Consorzio – non è stato necessario procedere a rotture e successivo ripristino del manto stradale della SP 46 e al taglio dell’argine del fiume Brenta, interventi che avrebbero allungato i tempi di realizzazione e comportato numerosi disagi al traffico stradale”. Il Consorzio ha inoltre
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provveduto a ripristinare il tratto finale della tubazione, sostituendola con un nuovo tubo in acciaio. “Grazie all’accordo formalizzato tra l’Amministrazione Comunale di Vigodarzere e quella Consortile – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Demetrio Zattarin – in soli 5 mesi è stato messo in funzione un impianto che attendeva di essere utilizzato da circa dieci anni. Debbo ringraziare il Consorzio ‘Acque Risorgive’ che ha rispettato i tempi programmati”.
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VILLAFRANCA Intervento del Consorzio di Bonifica Brenta
CENTRO PIÙ SICURO CON I LAVORI ALLO SCOLO
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pesso non ci facciamo caso eppure, certi canali o corsi d’acqua all’apparenza come tutti gli altri, sono cruciali per tenere all’asciutto vaste aree e scongiurare allagamenti. Uno di questi è lo scolo Rio che attraversa il centro di Villafranca. Fa parte del bacino idrografico del rio Porra e ha origine a Piazzola sul Brenta: con andamento nord-sud parallelo alla Strada Provinciale 12, attraversa il centro urbano di Villafranca Padovana terminando quindi in comune di Limena, I lavori realizzati lungo il dove si immette nel rio Porra. Su questo corcorso dello scolo Rio so d’acqua sono ormai arrivati al capolinea importanti interventi di sistemazione idraulica ed ambientale affidati in concessione al Consorzio di bonifica Brenta, da parte della Regione Veneto, in seguito ad un accordo di programma sottoscritto ancora nel dicembre del 2009. “In questi mesi sono stati portati a termine due distinti interventi: il primo, realizzato in diretta amministrazione con personale e mezzi del Consorzio, - spiega Danilo Cuman, presidente del Consorzio Brenta - riguarda la manutenzione straordinaria del tratto dello scolo Rio necessaria per ripristinarne la funzionalità idraulica che interessa un tratto di 1.800 metri, dal centro urbano di Villafranca fino allo scarico sul rio Porra. I lavori prevedono la rimozione dei depositi di materiale in alveo, il risezionamento del fondo e delle sponde, la ripresa delle frane e scoscendimenti con posa di ciottolo ed esecuzione di rivestimenti con roccia lastrolare a monte e a valle dei manufatti esistenti; il secondo, affidato in appalto all’Impresa Fratelli Capparotto di Mestrino, riguarda invece il tratto del canale più a monte che, per circa 120 metri, corre in parallelo alla Provinciale 12, sempre in comune di Villafranca. Abbiamo costruito una nuova tombinatura per migliorare la sicurezza idraulica e stradale di tutta l’area confinante. A monte del tratto tombinato, per un tratto di altri 70 metri, le sponde del canale saranno rafforzate con ciottoli e roccia lastrolare”.
CADONEGHE FA I CONTI CON L’ACQUA
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l caldo estivo fa sembrare molto lontane emergenze come gli allagamenti e i danni causati dalle precipitazioni eccessive. Ma non dobbiamo dimenticare che in una zona fortemente urbanizzata come l’area a nord di Padova, con le sue aree artigianali e produttive, i numerosi centri urbani e quartieri e un fitto reticolo di strade, è ad alto rischio idraulico. Lo hanno sperimentato di recente decine di cittadini di Cadoneghe che si sono trovati con l’acqua in casa dopo un violento temporale. agli impianti idrovori che scaricano sul fiume E’ in queste occasioni, e solo in queste per la Muson dei Sassi e che drenano l’area ad ovest verità, che tutti vogliono sapere cosa si fa per i della Statale del Santo”. canali e la rete di scolo delle acque. A garantire l’efficienza dei canali e la posIl Comune di Cadoneghe, dal canto suo, sibilità di raccogliere quanta più acqua possibista realizzando un piano di riassetto idraulico le in poco tempo, provvede anche l’attività di per far fronte alle emergenze della rete fogna- taglio dell’erba e di pulizia degli argini lungo i ria e delle acque bianche in caso di precipita- corsi d’acqua. Gli interventi di sfalcio nell’Alta zioni troppo intense. I lavori stanno proceden- Padova, nel territorio di competenza del Condo a pieno ritmo e già sorzio Acque Risorgive, la primavera scorsa ne Prosegue il piano stanno interessando, abbiamo dato notizia. A per la sicurezza complessivamente, olquesti si aggiungono gli della rete idraulica tre 48 milioni di metri interventi del Consorzio insieme alla pulizia quadri. “Il primo sfalcio di Bonifica Acque Risor- di argini e canali sarà completato entro give e il continuo moniluglio, – spiega il pretoraggio da parte dei tecnici. “L’intensità delle sidente del Consorzio, Ernestino Prevedello precipitazioni a maggio - ricordano gli esperti – con l’utilizzo di personale del Consorzio e di del Consorzio - ha messo in crisi tutta la rete ditte esterne individuate a seguito di una gara minore, intesa come la rete fognaria, con pro- di appalto. Le squadre di lavoro per sfalciare blemi nelle aree urbane, i fossati privati e la le scarpate, le sommità arginali e il fondo dei rete di bonifica Cadoneghe, Frattina e Bagnoli corsi d’acqua di competenza. La rete di oltre che gestiscono bacini idrografici di ridotte di- 1.800 chilometri di canali è suddivisa in aree mensioni. In queste situazioni provvediamo a omogenee affidate a diverse squadre che opetenere sotto monitoraggio continuo la rete idri- rano secondo le esigenze irrigue e le richieste ca di competenza, con particolare riferimento del Consorzio”.
8 Vigonza L’Intervento
Questione Imu Come cambia la tassa A settembre il secondo acconto per chi ha scelto le tre rate
Prima casa “risparmiata” di Manuel Glauco Matetich
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l primo appuntamento per pagare l’Imposta municipale unica (Imu) è stato, per tutti i proprietari di immobili, lo scorso 18 giugno. Il Parlamento ha convertito con la legge 44/2012 il complicato decreto sulle semplificazioni fiscali introducendo alcune novità e correzioni che riguardano il coniuge assegnatario dell’immobile, la dichiarazione Imu, gli immobili ex Iacp, gli anziani, le cooperative edilizie, gli immobili storici (inabitabili e inagibili), le aliquote e i versamenti. Inoltre, ha introdotto il limite di una sola abitazione principale per nucleo familiare (in modo da evitare più abitazioni principali tra coniugi nello stesso Comune). Nei giorni scorsi si sono registrate diverse situazioni a dir poco semplici anche nel comune di Vigonza, dove contribuenti e amministratori locali si sono trovati di fronte a una difficile disciplina da inquadrare e da applicare. Entro il 18 giugno hanno infatti dovuto versare l’acconto della nuova tassa, ovvero la prima rata, applicando le aliquote base, e le relative detrazioni. Con la seconda rata ci sarà il conguaglio in base alle aliquote stabilite ed approvate dal Consiglio comunale la primavera scorsa, che prevede un 3,70 per mille per l’abitazione principale (la cosiddetta prima casa), 10 per mille di aliquota per i fabbricati, 1 per mille per le unità immobiliari ad uso strumentale (riguardante l’attività agricola e rurale, ad esempio stalle e fienili), 7,60 per mille per le altre unità immobiliari (tra queste le abitazioni non principali, e i terreni agricoli). Inoltre a seconda della situazione privata di ogni nucleo familiare sono state previste delle detrazioni da applicare all’importo totale dell’Imu, che vanno dai 50 euro fino ad arrivare ai 400. L’entità dell’acconto varia in base alla tipologia di immobili: sull’ appartamento utilizzato come abitazione principale si può scegliere l’acconto di un terzo,
SOCIALE
Il Comune ha leggermente ridotto l’aliquota per l’abitazione principale, per il resto rimane lo 0,76% Una strada di Vigonza: migliaia i proprietari alle prese con i pagamenti della prima rata dell’Imu
per le seconde case è il 50%, sui rurali strumentali è il 30%. Il versamento dell’Imu per l’anno 2012 deve essere eseguito in due rate (alternativamente in tre rate solo per l’abitazione principale), e le prossime date di scadenza sono: il 17 settembre 2012, esclusivamente per l’abitazione principale (e relative pertinenze) si deve versare la seconda rata di acconto pari ad 1/3 (33,33%) dell’imposta dovuta, per chi opta per il pagamento suddiviso in tre rate, calcolato con le aliquote di base, e il 17 dicembre 2012, con l’ultima rata nella quale si dovrà versare il saldo pari all’imposta dovuta per l’intero anno, calcolata con le aliquote e le detrazioni dell’anno corrente, ridotta dell’imposta versata in acconto. Una cosa è certa:
l’aggravio d’imposta si farà sentire al crescere della rendita e del reddito. “L’istituzione dell’imposta municipale è stata anticipata, in via sperimentale, a decorrere dall’anno 2012, ed è applicata in tutti i comuni del territorio nazionale italiano fino all’anno 2014”, così recita il primo comma dell’articolo 13 del Decreto Legislativo n.201/2011. Si tratta di un intervento molto ampio, ma di fatto tutti i Comuni italiani non riceveranno un euro in più rispetto alla vecchia Ici. Anzi, la metà del gettito fiscale, che risulterà essere non derivante dall’abitazione principale (dalle prime case), andrà direttamente nelle casse erariali, ovvero dello Stato.
Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto* segue da pag.
“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per affrontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse finanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamorosamente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affidare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisioni affrettate, ulteriori ritardi che finirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, finora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione. E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa riflessione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”. *Presidente della Provincia di Venezia
Iniziativa della Protezione Civile, ogni pomeriggio in sede
PUNTO DI RACCOLTA PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO
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’emergenza post-terremoto che ha colpito principalmente le città della regione dell’Emilia Romagna, ha messo in moto anche il comune d Vigonza per una gara di solidarietà verso i cittadini emiliani toccati dal sisma. Oltre alle diverse campagne di raccolta di fondi economici per velocizzare i processi di ricostruzione in loco, il Gruppo Comunale Volontari della Protezione Civile di Vigonza ha organizzato un’ampia raccolta di indumenti e generali alimentari per l’Emilia. Presso la
sede “Protezione Civile” in via Rigato, 7/A, a Peraga di Vigonza, dal lunedì al venerdì dalle ore 18.00 alle 19.30, sarà presente del personale autorizzato e disponibile per la raccolta del materiale che verrà, in seguito, consegnato alle popolazioni colpite dal sisma. Si ricorda a tutti i cittadini che vogliono dare un proprio piccolo contributo, in questo caso non economico, che la popolazione del terremoto necessita in particolare di: acqua, pasta, scatolame (tonno, legumi vari, etc.), carta igieni-
ca, assorbenti, pannolini per bambini e anziani, prodotti per l’igiene, sapone, detersivi, candeggina, indumenti nuovi per bambini ed adulti (biancheria intima), coperte e cuscini nuovi. “Non sarà magari molto, – afferma uno degli operatori volontari della Protezione Civile di Vigonza – ma è comunque un gesto simbolico, oltre ad essere un piccolo aiuto concreto, che anche la comunità vigontina è vicina ai nostri connazionali colpiti da questo terribile evento”. M.G.M. Terremoto in Emilia, scatta la solidarietà
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Vigonza 9 Rievocazione storica Un successo la festa di Bonaventura da Peraga
Gesti e suoni dal passato
Tre giorni intensi con ricostruzioni di cortei, duelli medievali, giocolieri, cantastorie e tanti spettacoli di Manuel Glauco Matetich
U
n successo la tanto attesa rievocazione storica medievale di Petracha, la XIII edizione della Festa di Bonaventura da Peraga, beato e martire, con il patrocinio sia del comune di Padova che della regione Veneto. Tre intensi giorni all’inizio di giugno, in cui tutta Vigonza ha rivissuto l’affascinante periodo medievale attraverso la gastronomia allestita, le musiche, i cortei e le tradizioni tipiche di quel periodo storico. L’edizione di quest’anno ha visto un ricco programma di attività, nelle quali i visitatori presenti hanno
Consumi
Un duello durante la rievocazione storica a Peraga potuto visitare il Mercatino Medioevale con laboratori dinamici ed esposizione di prodotti artigianali, la suggestiva taverna medievale ricreata con degustazione di prodotti tipici e musiche medievali, e i numerosi spettacoli tenutesi nei giardini del Castello dei Da Peraga con trampolieri, giocolieri, cantastorie. Inoltre molto coinvolgente è stato il chiostro allestito sotto la barchessa della Villa Bettanini, che ha rappresentato e riproposto degli scorci di vita medievale ambientati nel XIV secolo. Non sono mancati nelle giornata di domenica i tradizionali combattimenti me-
Il sindaco: “Grazie ai tanti volontari che anno dopo anno organizzano questo evento” dievali e il torneo dei cavalieri con tanto di sfida al tiro con l’arco. Molto emozionante è stato anche il corteo storico per le vie del paese che ha lasciato spazio inoltre al corteo degli sbandieratori e dei musici, vestiti ovviamente anch’essi coi costumi dell’epoca. A fine serata, per conclu-
MERCATO A “KM ZERO” INTERESSE FRA I CONSUMATORI
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gni sabato mattina Piazza Zanella di Vigonza si riempie di profumi, colori, di persone e di tanta buona qualità. E’ partito poche settimane fa il mercato agricolo, con la collaborazione fra il Comune e le organizzazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia, e sembra essere molto apprezzato dalla
dere la manifestazione, c’è stato l’evento di chiusura nell’ampio parco del Castello dei Da Peraga con la festa dei fuochi d’artificio, che ha lasciato stupefatti tutti i bimbi presenti. “Anche l’edizione 2012 – ha affermato il sindaco di Vigonza Nunzio Tacchetto - si è rivelata infine un appuntamento irrinunciabile, un momento di gioiosa rievocazione storica del passato con giochi, costumi, tradizioni e cibi, che ci riportano alle origini delle nostre genti. Credo che la cosa più importante che dobbiamo ricordare per il futuro che verrà, e questi eventi ci aiutano nel tenerlo a men-
cittadinanza vigontina. Le aziende agricole del territorio, che hanno voluto prendere parte all’iniziativa, sono in tutto circa una decina, e presentano ogni settimana i propri prodotti, freschi e di stagione, per la vendita diretta al consumatore con un occhio alla convenienza. Il prezzo infatti è mediamente scontato del 30% rispetto alle quotazioni giornaliere del servizio Sms Consumatori, esposto in un tabellone all’ingresso del mercato. In questo mercato si può
te, è il non dover mai dimenticare le nostre origini, le nostre tradizioni e le nostre radici culturali. Quello che siamo oggi lo dobbiamo in buona parte ai nostri avi.” Conclude il sindaco: “Voglio ringraziare tutti i visitatori che, sempre più numerosi, contribuiscono al successo e alla fama di questa manifestazione. E soprattutto devo dire grazie al lavoro e all’impegno dimostrato dai nostri volontari, che anno dopo anno riescono a realizzare un ottimo evento, e che senza di loro non sarebbe certamente possibile organizzare.”
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10 Cadoneghe Il nubifragio Gli allgamenti hanno interessato buona parte del territorio
“Accertiamo i danni”
In Comune i moduli per la richiesta risarcimento Il sindaco: “verifiche con tutti gli enti gestori”
SOCIALE La cooperativa “Francesco d’Assisi” ha organizzato l’evento
QUANDO L’IMPEGNO SOCIALE SI TRASFORMA IN OCCASIONE PER PROMUOVERE LA CULTURA
di Nicoletta Masetto
È
stato un evento eccezionale anche per Cadoneghe il nubifragio che si è abbattuto su gran parte del territorio comunale nelle serate di lunedì 12 e martedì 13 giugno. In Comune, rivolgendosi, agli appositi uffici, è possibile trovare i moduli da compilare per richiedere un contributo per far fronte ai danni subiti. Si è trattato di ore di intenso lavoro per i tecnici del Comune, i volontari della Protezione civile e i Vigili del Fuoco intervenuti nelle diverse zone del territorio dove si sono verificati allagamenti a causa delle precipitazioni. Per alcune ore sono rimasti allagati tratti delle vie Silvestri, Bagnoli, Rigotti, Ponte Tergola (in corrispondenza con via dell’Arzere) e il sottopasso di via Augusta. Il livello degli scoli consortili risultava ancora molto alto. “Le precipitazioni – ha detto il sindaco Mirco Gastaldon - sono state l’evento che ha mandato in crisi tutto il sistema idraulico che, per tutta la giornata aveva retto bene, facendo fino in fondo il suo dovere. Ma dopo tutta quell’acqua da smaltire il nubifragio che
SOCIALE Protezione Civile
NUOVA SEDE PER I VOLONTARI
Due immagini tratte dal sito dell’associazione di Cadoneghe
Due giorni di pioggia hanno portato disagi a Cadoneghe ha colpito Cadoneghe dopo le 19 (secondo i dati forniti da Arpav si parla addirittura di oltre 17 centimetri in un’ora) ha fatto saltare tutto”. Ma cos’è accaduto? Le vasche di laminazione e le pompe idrovore hanno funzionato, impedendo fuoriuscite d’acqua quasi ovunque fino a una certa ora. Poi, l’ improvvisa quantità d’acqua non è stata più assorbita. Etra ha anche considerato l’eventualità che il sistema di pompaggio e deflusso fognario non abbia funzionato a dovere. Da
parte sua il sindaco Gastaldon ha aggiunto: “Stiamo facendo opportune verifiche per capire se ci siano responsabilità tecniche da parte degli enti gestori. Il Comune, con gli investimenti per il piano idraulico, il suo dovere lo ha fatto in pieno. Comprendo la rabbia dei cittadini che hanno subito allagamenti nei garage e nei piani interrati, ma è giusto che si sappia che, finché gli scoli consortili non raccoglieranno quantità d’acqua sufficienti, non esistono pompe e vasche di laminazione in grado di far fronte a situazioni eccezionali”.
Pubblicato l’avviso Partecipano le onlus
Integrazione socio scolastica programmi entro il 31 luglio
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uova sede per la locale sezione della Protezione Civile. L’appuntamento, atteso da tempo, ha permesso di inaugurare la sede alla presenza delle autorità. La nuova “casa” della Protezione civile si trova in viale della Costituzione, al civico 4. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon, l’assessore della Provincia di Padova Enrico Pavanetto, l’assessore del Comune di Cadoneghe Silvio Cecchinato, il responsabile del coordinamento del distretto Padova Nord- Est e sindaco di Vigodarzere Francesco Vezzaro e il responsabile della Protezione civile di Cadoneghe Sergio Zampieron. Il programma ha visto l’apertura della cerimonia ufficiale con l’alzabandiera (di fronte al Comune, in piazza Insurrezione), a seguire taglio del nastro e saluti delle autorità. Quindi sono state consegnate le targhe di riconoscimento alle aziende che hanno contribuito, unitamente alla Regione Veneto e ai Comuni di Cadoneghe e Vigodarzere, all’acquisto del nuovo fuoristrada in dotazione alla Protezione civile. A chiudere la mattinata non sono mancati un’esibizione musicale dell’Orchestra di Fiati di Cadoneghe e un piccolo rinfresco. N.M.
Diversi gli interventi che possono essere finanziati
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l Comune ha pubblicato l’avviso con cui si invitano i soggetti interessati alla progettazione finalizzata all’elaborazione e gestione del Programma Locale delle Azioni d’Integrazione sociale e scolastica prevista per l’anno scolastico 2012-2013 nell’ambito del territorio della Conferenza dei Sindaci dell’Uls 16 Padova. Il Piano delle Azioni di Integrazione Sociale e Scolastica deve progettare interventi in alcune aree specifiche: inserimento scolastico, insegnamento della lingua italiana e promozione di interventi educativi e di sostegno, rivolti ai minori, anche finalizzati al contrasto del fenomeno della dispersione scolastica; valorizzazione dei mediatori linguistico-culturali; informazione: sportelli e strumenti informativi; promozione del dialogo tra la cultura veneta e le altre culture; inserimento delle donne straniere, con particolare attenzione alle
donne sole con prole. Tenuto conto dell’esperienza realizzata con i Piani di Azione delle precedenti annualità il Comune di Padova e i Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 16, tra cui Cadoneghe, intendono procedere con un’indagine volta ad individuare enti non lucrativi a finalità di utilità sociale e del terzo settore con i quali realizzare l’attività di coprogettazione finalizzata all’elaborazione e gestione del Programma Locale delle Azioni d’Integrazione sociale e scolastica a valere per l’anno scolastico 2012-2013. Secondo l’avviso della Regione Veneto il Programma dovrà essere presentato entro le ore 12.00 del 31luglio ad Italia Lavoro Unità Territoriale Veneto per accedere al contributo regionale quantificato in 60.761,00 euro e dovrà prevedere una quota minima di compartecipazione alla spesa pari al 20% del costo complessivo di progettazione. N.M.
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’impegno sociale incontra l’arte e la cultura. La cooperativa Francesco d’Assisi, una onlus che, con l’appoggio del Comune di Cadoneghe, da oltre un decennio ha attivato a Cadoneghe una scuola di formazione professionale per ragazzi diversamente abili riconosciuta dalla Regione Veneto, e che ormai è diventata un punto di riferimento anche al di là della provincia di Padova, ha organizzato nei giorni scorsi una settimana di iniziative di musica, teatro e cultura. Lo scopo è stato quello di creare legami tra il contesto sociale e i suoi soggetti più deboli, produrre sensibilizzazione intorno a un tema difficile, dal quale troppo spesso si preferisce distogliere lo sguardo, aiutare le famiglie e la scuola stessa a non rimanere chiuse nei propri problemi, ma anche produrre una nuova cultura della diversità e della disabilità. E naturalmente consentire alla scuola di far conoscere le proprie attività e creare occasioni di autofinanziamento, ormai diventati una necessità ineludibile e una modalità di funzionamento indispensabile, dati i continui tagli alla spesa sociale anche per i servizi di primaria necessità. Per raggiungere questo obiettivo, la cooperativa Francesco d’Assisi ha chiesto aiuto ai suoi amici. Né è nata così una settimana che si è chiusa da poco con grande successo e partecipazione. N.M.
LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI
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rano stati annunciati come «novità» per sostituire contributi assistenziali erogati a pioggia con opportunità di reinserimento lavorativo e sociale e conseguente raggiungimento di autonomia da parte dei persone in difficoltà economiche. I buoni lavoro (o voucher) diventano ora una realtà. E’ stato approvato infatti il bando per la ricerca di lavoratori da inserire in compiti socialmente utili. L’avviso è già stato pubblicato sul sito internet del Comune di Vigodarzere e all’albo pretorio. Accanto al bando è disponibile anche il fac simile della domanda che ciascun interessato potrà compilare dichiarando tutti di dati richiesti. Possono partecipare alla selezione tutti i lavoratori disoccupati, iscritti alle liste del Centro provinciale dell’Impiego, che dichiarino un reddito riferito all’intero nucleo famigliare, riferito all’anno 2011, inferiore o pari a 15 mila euro. Maggiori punteggi potranno essere assegnati se il nucleo famigliare di riferimento prevede persone a carico o qualora il nucleo debba sopportare le spese di affitto e il pagamento di rateo di mutuo, pari a 500 euro mensili. Effettuata la selezione, il Comune provvederà alla chiamata in ordine ai diversi progetti messi in cantiere. I voucher rappresentano un’opportunità per molti. A causa, infatti, della recente crisi economica, molte persone, sia uomini che donne residenti sul territorio, sono rimasti senza un’occupazione. Per alcuni di loro si è aperta una possibilità concreta, magari non particolarmente remunerativa sotto il profilo economico, ma certamente preziosa dal punto di vista socia-
Adesione aperta a disoccupati con determinati limiti di reddito familiare le. A tendere la mano a queste persone sono, di fatto, le amministrazioni comunali che le hanno assunte alle loro dipendenze. La crisi ha investito peraltro anche gli enti locali, in particolare i Comuni. Con i tagli dello Stato e le ultime norme della Finanziaria, si sono trovati a non poter più assumere. Diverse poi anche le amministrazioni si avvalgono anche della collaborazione di cassintegrati o lavoratori in mobilità. Una situazione che ha assunto un carattere più marcato negli ultimi mesi a seguito della crisi economica. Differenti, poi, le modalità di collaborazione che si instaurano tra amministrazioN.M. ni comunali e lavoratori.
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12 Vigodarzere Ambiente L’impianto di Campodarsergo funzionerà solo come punto di stoccaggio
I DATI 2011
A metà luglio chiude la discarica
Bacino Padova Uno
PRODUZIONE RIFIUTI IN NETTO CALO
I rifiuti finiranno nel termovalorizzatore di Padova, sono esclusi ulteriori aumenti delle tariffe
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di Nicoletta Masetto
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hiuderà a metà luglio la discarica di Campodarsego, punto di riferimento per l’area di Padova Nord, compresi Vigonza e Vigodarzere. Ad annunciarlo il Consorzio di Bacino Padova Uno ed Etra. È stata la stessa Regione ha indicare, nel Consorzio Padova Uno, il soggetto che si dovrà occupare di mettere in sicurezza l’area con interventi di bonifica e riqualificazione ambientale. In contemporanea sempre la Regione ha messo a disposizione i 5 milioni di euro necessari per poter procedere all’operazione. La cifra fa parte del finanziamento di circa 247 milioni stanziati nel 2000 all’interno del programma di disinquinamento della Laguna di Venezia. Uno stanziamento già assegnata in due tranche: la prima nel 2001; la seconda nel 2004. Per la verità, nel 2004, 580 mila euro erano stati anticipati al Comune di Campodarsego per operazioni urgenti di ribaulatura. “Il 12 giugno scorso la Regione ha trasferito la somma al Bacino Padova Uno, riconoscendogli la titolarità a procedere alle operazioni. - ha detto il presidente del Consor-
zio di bacino, Padova Uno, Claudio MarcatoAbbiamo già assegnato i lavori a un’impresa. Secondo i nostri calcoli la discarica si esaurirà tra il 10 e il 15 luglio, quando verranno conferite le ultime tonnellate di secco non riciclabile. Il primo grande ringraziamento va, in particolare, ai cittadini di Campodarsego per i disagi sopportati in questi trent’anni”. Dal primo agosto, poi, la discarica resterà aperta solo come punto di stoccaggio. Al raggiungimento della quantità di rifiuto secco sufficiente a compensare i costi di trasporto, partiranno i bilici diretti al termovalorizzatore di Padova. Per il momento, assicurano da più parti, il nuovo sistema di conferimento, ossia da discarica a termovalorizzatore, non dovrebbe avere come conseguenza l’aumento delle tariffe. “Queste ultime dovrebbero rimanere invariate fino al 2014. – rassicura il presidente di Etra, ingegner Stefano Svegliado - È probabile che se ci saranno degli aumenti riguarderanno solo il costo del trasporto e saranno nell’ordine dell’un per cento, questo a causa dell’aumento del carburante. In prospettiva vedremo se
Il termovalorizzatore di Padova accoglierà i rifiuti da nord dotarci di mezzi più economici. La discarica di Campodarsego è gestita dal Consorzio di Bacino Padova Uno. Negli anni il Consorzio ha raggiunto brillanti risultati tanto che l’Unione Europea nel 2002 ha scelto ilConsorzio Bacino di Padova Uno ed il Consorzio Tergola tra tutti i Consorzi ed i Comuni italiani quale “esempio sul compostaggio e la raccolta differenziata”. Un importante riconoscimento dei meriti di un metodo di raccolta, quello applicato nei Comuni dell’Alta Padovana, che costituisce una prima efficace risposta all’emergenza discariche.
Già nel 1999 l’Unione Europea aveva commissionato uno studio volto ad individuare in ogni stato membro alcune situazioni virtuose nella gestione dei rifiuti. I risultati di tale indagine, diffusi nel febbraio 2001, indicavano tra le esperienze positive in Italia, il Consorzio Padova Uno per la categoria Consorzi di Comuni. Un riconoscimento, anche questo, che premia il Padova Uno ed il Consorzio Tergola per aver creduto nell’applicazione di un metodo di raccolta, quello “porta a porta” che oggi viene copiato da molti Paesi Europei”.
tra ha diffuso i dati 2011 della raccolta differenziata nei Comuni serviti dal Consorzio di Bacino Padova Uno. Ammontano a 425 i chili di rifiuto pro capite prodotti rispetto ai 447 segnalati nel 2010. “Di fatto, lo scorso anno, è stata registrata una minore produzione di rifiuti. – spiega il dirigente di Etra, ingegner Walter Giacetti - Il calo nel conferimento è dovuto sia alla crisi economica che alla maggiore attenzione negli acquisti di prodotti con meno imballaggi”. Aumenta, anche se di poco (siamo nell’ordine dello 0,4) la percentuale della differenziata: la media si è attestata sul 70,75%, 16 Comuni hanno superato il 70% e di questi sei sono andati oltre il 75 per cento. Vediamo nel dettaglio alcune percentuali (con il compostaggio domestico e senza): Campodarsego 74,1- 72,8; Vigodarzere73,7-72,2%; Curtarolo 73,2- 70,8%; Villanova di Camposampiero 72,5-69,5%; Vigonza 72,2-71%; Piombino 71,8- 68%; San Giorgio delle Pertiche 69,3-66,5%; Campo San Martino 69,2- 65,9%; Villa del Conte 69,6- 64,3%; Cittadella 64,8-63,6%; Carmignano di Brenta63,1-60%; CampoN.M. sampiero 62,8-60%.
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Vigodarzere 13 Istruzione Il Comune ha messo a punto le iniziative per il prossimo anno scolastico
Servizi integrativi garantiti da settembre di Nicoletta Masetto
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er l’amministrazione comunale di Vigodarzere l’anno scolastico 2012/2013 è già iniziato. Sono già stati pubblicati sul sito istituzionale i servizi integrativi dell’attività didattica rivolti alle famiglie del territorio. Molte le novità, a cominciare dall’accoglienza «pre-scuola» fino alla pubblica istruzione. “Le famiglie – spiega l’assessore Lisa Zanovello – potranno contare su un servizio di accoglienza che precederà di trenta minuti l’inizio delle lezioni. Questo servizio è stato istituito a vantaggio dei genitori che debbano raggiungere anzi tempo il luogo di lavoro”. Accanto al pre-scuola sono stati attivati presso la sede della “Don Bosco” a Vigodarzere e della “Domenico Savio” a Terraglione altri servizi integrativi. Nella prima sede funzionerà anche su cinque giorni la settimana, in base alle richieste, un servizio di refezione con successive attività di scuola integrativa, così da estendere la presenza degli alunni anche al pomeriggio. Nella frazione di Terraglione Comune e istituto comprensivo hanno strutturato su 5 giorni (anziché 6) l’organizzazione oraria
Gli alunni avranno la possibilità di fermarsi a scuola anche al pomeriggio delle prossime prime classi, garantendo nei due giorni di rientro la sorveglianza mensa. “Anche per le altre classi seconda, terza e quarta - precisa l’assessore Zanovello – sono previsti servizi integrativi per tre giorni la settimana, comprensivi di servizio di refezione e comprendenti attività di doposcuola per due giorni la settimana e un terzo giorno di attività motoria”. L’avvio di tutte le attività integrative è condizionato al raggiungimento di un numero minimo di richieste dal quale dipende anche la tariffa. Per questo nel sito www. vigodarzerenet.it sono state proposte anche le diverse soluzioni tariffarie accanto ai moduli di iscrizione che dovranno pervenire in Comune entro il prossimo 15 luglio. Dall’altra parte netta presa di posizione dei genitori su laboratori e attività integrative. Con tanto di referendum sono stati almeno mille i genitori chiamati a esprimersi. Di questi circa la metà si è dichiarata per il «no», anche se di poco. Le famiglie, insomma, non sono intenzionate a pagare di tasca propria i laboratori e le attività integrative sempre garantite, sino a oggi, dalla scuola grazie al contributo economico del Comune. Il sindaco Francesco Vezzaro aveva dichiarato che, per problemi di disponibilità di
Ha fatto discutere la presa di posizione dei genitori contro l’idea di far pagare i laboratori
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cassa, sarebbe stato costretto a dare all’istituto comprensivo meno della metà dei soldi erogati l’anno scorso. Dopo quanto dichiarato dal sindaco i genitori avevano deciso di confrontarsi tra loro: a rispondere «sì» doveva essere chi era disposto a versare una somma a inizio anno alla scuola per pagare questi laboratori; a dire «no» quanti non intendevano farlo, per problemi economici o per la convinzione che la scuola pubblica debba rimanere tale senza chiedere ulteriori apporti economici ai cittadini che già la pagano con le loro tasse. Vittoria dei «no», ma non schiacciante: su 977 famiglie hanno risposto in 450 e di queste 234 hanno dato parere negativo, 213 positivo.
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l Comune invita i cittadini a tenere puliti i lotti di proprietà, provvedendo a sfalci regolari dell’erba e alla cura delle essenze arboree. Nei giorni scorsi è stato pubblicato nelle bacheche comunali un apposito avviso alla cittadinanza: “Una pulizia e uno sfalcio programmati con frequenza garantiscono decoro e ordine al nostro territorio; oltretutto tali interventi sono un deterrente naturale per insetti e roditori, che in questa stagione proliferano soprattutto nelle aree incolte e abbandonate”, spiega il sindaco Francesco Vezzaro. “Chiediamo come sempre la collaborazione di tutti. – aggiunge l’assessore alle Politiche Ambientali Moreno Boschello – Con l’avvento della stagione estiva, è buona norma per tutti i cittadini mantenere in pulizia i lotti di proprietà mediante sfalci programmati e frequenti. Ove sia necessario, invitiamo anche a effettuare la disinfestazione contro insetti e roditori. È importante poi sapere che, qualora le essenze arboree di proprietà dovessero sconfinare verso aree pubbliche, i proprietari sono invitati a mantenere in ordine anche queste ultime, curandosi di raccogliere foglie e rami che si dovessero depositare sulle strade o sui marciapiedi”. N.M.
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LO ATLETICA
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SPORT in PRIMO PIANO TROFEO “ROBERTO DAL CORSO” AL MAROCCHINO SLIMANI
l marocchino Benazzouz Slimani ha vinto a Pontemanco di Due Carrare il memorial “Roberto Dal Corso”, decimo trofeo Aps Holding, gara podistica competitiva di km 7,330 organizzata dal Cral-Acap di Padova in collaborazione dell’Arp di Pontemanco. E’ il quinto successo consecutivo, nella manifestazione, per l’atleta abitante a Torreglia che difende i colori della Atletica Sandro Slimani taglia il traguardo Calvesi che si è imposto da dominatore con il tempo di 22’33”. Al posto d’onore Michele Giofrè (Atl.Castello Firenze) preceduto di 34”; bronzo per il rappresentante patavino Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova) staccato di 43”. In campo femminile trionfo per la rodigina Giovanna Ricotta (Gp Salcus) in 25’07”, secondo gradino del podio, a 53” per la padovana Silvia Sommaggio (Città di Padova). Terza la friulana Serafini. Nella categoria uomini “A” si impone il veronese Isacco Piubelli in 23’28”; al terzo posto Giovanni Lazzaro cronometrato a 55”. Nella categoria Uomini Over 50 acuto del vicentino Giorgio Centofante (Alpini Vicenza) 25’04” con il rappresentante dell’Assindustria Padova Zolti Diac secondo a 1’06”. Tra gli Over 60 Uomini vola il mestrino Orazio Masiero, primo tra i padovani Gianni Rubin dell’Atletica Foredil, giunto al 6. posto. Trionfo padovano nella categoria donne Over 50 con l’assolo di Monica Gusella ( Gruppo Monselicense) che chiude in 34’36” mentre tra le donne categoria “E” bronzo per Daria Legnaro (Turristi Montegrotto) nella gara dominata dalla vicentina Michela Zorzanello. Oltre 300 i partecipanti applauditi da una folta cornice di pubblico all’arrivo nel ciotolato del borgo antico di Pontemanco. W.L.
Nuoto Al torneo di Riccione conquistate medaglie e nuovi record
Bella prova del Vigonza di Manuel Glauco Matetich
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avvero positivo il bilancio dei Campionati Italiani Invernali di categoria per gli atleti della piscina comunale di Vigonza. Infatti, in quasi tutte le gare del torneo tenutosi a Riccione, i ragazzi hanno stabilito i loro record stagionali, con la piena soddisfazione dei preparatori atletici Diego e Salvatore, che hanno visto finalizzato perfettamente il loro lavoro svolto nel periodo di allenamento. Francesco Peron ha dato enormi soddisfazioni all’Asd. Nuoto Vigonza, riuscendo a conquistare un meritato terzo posto nei 200mt stile libero e facendo una gara perfetta nei 400mt stile libero. Ha strappato il secondo posto, classificandosi con un tempo record: 3.54”52. E’ stato, inoltre, un pilastro delle staffette dello stile libero dell’organico della squadra Plain Team Veneto, categoria Ragazzi, che hanno conquistato entrambe in questo modo la medaglia d’argento. Una bella prova è stata condotta anche
Foto di gruppo per gli atleti vittoriosi del Vigonza Nuoto dall’atleta padovana Aglia Pezzato che, nonostante risentisse ancora alcune problematiche fisiche, ha ottenuto un meritato quarto posto nella gara individuale di 50mt stile libero, contribuendo così in maniera assolutamente determinante al titolo italiano nella 4x100mt stile libero della squadra Plain Team Veneto, della categoria cadette con frazione interna di 54”56 così come all’ottavo posto nella 4x200 stile libero. Un’altra soddisfazione per l’organico
del Nuoto Vigonza è stata la giovane Cristiana Gamberin che ha gareggiato nella categoria juniores nei 50mt, nei 100mt (piazzandosi al dodicesimo posto) e nei 200mt stile libero, ma soprattutto è stata schierata nelle staffette 4x100 e 4x200 stile libero con la categoria cadette raggiungendo anche lei il podio e, soprattutto, conquistando il titolo italiano nella staffetta veloce, con un ottimo ottavo posto nella gara dei 4x200mt stile libero.
Cadoneghe, le prospettive per lo sport
ATLETICA LEGGERA ALLO STADIO “M.L. KING” LAVORI IN VISTA PER IL CAMPO “BOLDRIN”
La pista di atletica dello stadio “Martin Luther King”
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’Amministrazione comunale di Cadoneghe punta nei prossimi anni soprattutto sullo sport. E’ in corso di approvazione un ambizioso progetto che vede il moltiplicarsi di occasioni di pratica sportiva anche in forme nuove, mantenendo sempre una stretta collaborazione con le associazioni sportive del territorio limitrofe. L’obiettivo principale è quello di consolidare le buone pratiche adottate, ad esempio continuare ad affidare la gestione diretta degli impianti a società sportive di Cadoneghe, o incentivare e potenziare la pratica sportiva di base nelle fasce più giovani della popolazione, tramite la cooperazione tra società sportive e scuole. Nei programmi, in via di elaborazione finale, c’è anche l’idea di potenziare il progetto “Più sport a scuola”, oltre che arricchire ulteriormente di proposte la Festa con lo Sport che negli ultimi anni ha riscosso un buon successo. Fra le pratiche da riprendere o da progettare, il Comune si impegnerà anche
nel riavviare la pratica dell’atletica leggera nello Stadio “Martin Luther King”, così come nel promuovere e garantire attività sportive ed esercizio fisico alle persone oltre i 65 anni a prezzi accessibili a tutti. L’Amministrazione Comunale darà risposte anche per quanto riguarda le strutture e le attrezzature destinate alla pratica sportiva. Il campo sportivo di via Rigotti sarà presto dotato di spogliatoi e di locali da assegnare alle associazioni del territorio. E’ stata confermata, inoltre, la volontà di arrivare nel prossimo futuro anche alla trasformazione in sintetico del terreno di gioco. Per quanto riguarda il campo sportivo “Boldrin”, invece, si procederà al rifacimento dell’impianto di illuminazione del terreno di gioco, con ampliamento degli stabili e degli spogliatoi a servizio del campo. Anche per il campo sportivo “Pertini” si provvederà all’installazione di un’illuminazione più efficiente del terreno di gioco. M.G.M.
Sport 15 L’intervista E’ capitano del Cadoneghe, in serie C, e gioca da quando aveva 7 anni
Silvia e il volley, che passione
Pallavolo, sfida fra 16 squadre
USMA SELVAZZANO VINCE IL TORNEO AMICO VOLLEY
Almeno sei ore di allenamento la settimana, ripagate da un ottimo sodalizio di Manuel Glauco Matetich
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a pallavolo è uno degli sport più praticati dalle ragazze, e perciò abbiamo intervistato Silvia Salmistraro, capitano del Cadoneghe Volley, per conoscere meglio questo sport così diffuso anche nelle realtà provinciali del territorio padovano. Silvia, hai fatto altri sport prima di avvicinarti alla pallavolo? “Quando avevo 7 anni ho iniziato a prendere lezioni di nuoto. A 8, spinta da mia sorella più grande, ho affian- Silvia Salmistraro, attaccante laterale, a sinistra durante un’azione di gioco cato al nuoto anche la pallavolo che, nel giro di qualche le quali mi sono trovata bene quindi c’è spesso la voglia realtà sportive, al di fuori del calcio, abbiano vita di trovarsi fuori dal campo per un aperitivo o una serata facile? anno, è diventata la mia passione”. “A Cadoneghe, come in tutte le altre realtà sportive insieme”. Cosa o chi ti ha avvicinato alla pallavolo? Durante il campionato quante ore a settimana ti alle- del padovano, e forse d’Italia, è il calcio lo sport principa“Quando ero piccola, quasi tutti i pomeriggi, andavo le, sia a livello di popolarità che a livello economico. Gli in patronato con mia sorella a giocare a pallavolo. È stato ni e quali sacrifici sei costretta a fare? “Mi alleno più di sei ore a set- altri sport sono costretti a rimanere in secondo piano”. così che mi sono avvicinata a questo Quali sono le tue altre passioni oltre la pallavolo? timana. I sacrifici sono molti, però sport”. “Spesso c’è la “Rimanendo in ambito sportivo sono molto affezioIn quale squadra giochi oggi e voglia di ritrovarsi amo quello che faccio. Non naanche fuori dal scondo però che ci sono delle sere, nata allo sci che pratico tutti gli inverni sin da quando in che ruolo? soprattutto d’inverno, in cui prefe- mio papà, all’età di 7 anni, mi ha messo gli sci ai piedi”. “Nell’ultima stagione ho giocato campo, per una rirei, dopo una giornata di lavoro, Dove ti vedi tra dieci anni? con il Cadoneghe in serie C. Sono un serata insieme” rimanere tranquilla in divano”. “Questa non è una domanda semplice. Sicuramente attaccante laterale”. Il calcio continua a farla da padrone in Italia e in avrò abbandonato la pallavolo agonistica e dedicherò il Qual è il rapporto con i compagni di squadra fuotelevisione, mentre gli altri sport vengono alla luce mio tempo al lavoro e, molto probabilmente (visto che ri dal campo? “Ho sempre avuto la fortuna di trovare persone con solo durante eventi importanti. Pensi che le altre avrò 36 anni), alla famiglia”.
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’ Usma Sevalzzano ha vinto il torneo “Amico volley” battendo, dopo un serrata finale (3-1) la Pgs Carrarese Euganea volley, compagine di casa. Il terzo posto è andato al Casalserugo, che si è aggiudicato anche la coppa disciplina, che ha prevalso con un netto 3-0 sul team tutto maschile (lupi) della Carrarese. E’ passata così agli archivi la settima edizione della due giorni di volley Carrarese organizzata dalla locale società e riservata alla categoria Under 12 open. La manifestazione si è svolta all’interno del patronato Don Bosco a S.Giorgio di Due Carrare riscuotendo un notevole successo di società partecipanti, ben 16, e di pubblico come sottolinea un soddisfatto Patrizio Casumaro presidente del club organizzatore: “è un tributo al volley giovanile che cresce continuamente, siamo stati costretti, con dispiacere, a rifiutare alcune domande di iscrizione per ragioni ambientale e organizzative”. Il caratteristico torneo, dal ritmo incalzante si svolge infatti in due giorni e ha tra le sue peculiarità il fatto di ospitare, negli impianti sportivi carraresi, gli atleti durante il pernottamento. “E’ un modo – conclude Casumaro- per evitare W.L. a dirigenti e genitori disagi nei trasporti”.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Riccollocamento A Padova le esperienze di “outplacement” sono incoraggianti
PADOVA
Ritrovare il lavoro anche dopo gli “anta”
Lisa Casotto, 40 anni, dopo aver perso il posto ha aperto una partita Iva e ha già i primi lavori
Confindustria Padova: i piani formativi servono ad acquisire nuove competenze e fiducia in sé di Manuel Glauco Matetich
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erdere il lavoro e ritrovarlo, anche dopo gli “anta”. Le cronache da anni ci raccontano di licenziamenti, cassa integrazione, stato di crisi, esodi, ma poi delle centinaia di lavoratori rimasti senza un’occupazione si sa ben poco. Fra i tanti c’è chi accetta la scommessa di rimettersi in gioco e ci riesce, anche grazie alle iniziative istituzionali. E’ il caso di Lisa Casotto, 40 anni, di Montegrotto. Lo scorso dicembre aveva perso il suo lavoro di progettista all’Immobiliare Tramonte di Monteortone di Teolo. Frequentando un corso di Fòrema - Confindustria ha capito che strada prendere e ha scelto di mettersi in proprio.”Ho intuito che le risorse e la capacità non mi mancavano. Quindi ho pensato di aprire la partita Iva e cominciare a propormi: le prime risposte positive sono già arrivate. Sul fronte tecnico ho imparato la progettazione anche in 3D, prima la conoscevo poco”. Lisa ha cominciato a realizzare progetti edili in proprio, come consulente per privati e pubblico: un esempio di autoimprenditorialità che prende spunto da mentalità produttiva e voglia di mettersi in gioco. Come lei tanti, altri, anche ultracinquantenni, che pur avendo perso il lavoro non hanno mai smesso di aver fiducia nelle proprie capacità. A dare una mano i piani straordinari varati da Confindustria, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil provinciali. Negli ultimi tre anni sono stati 2.250 i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione presi in carico da Confindustria Padova attra-
verso Fòrema in progetti di formazione e ricollocamento, in riconosciuti. Per questo condivido la proposta dell’assessore gergo “outplacement”. Di questi, oltre 1.400 pari al 65% regionale Elena Donazzan di un sistema premiale che leghi sono stati finora ricollocati con successo entro sei mesi dal l’erogazione dei fondi regionali per la formazione ai risultati progetto. Sono soprattutto over 40, in maggioranza uomini in termini di riqualificazione e reimpiego dei lavoratori”. Negli ultimi tre anni Confindustria Padova ha preso in (ma le lavoratrici sono il 40%), provenienti da aziende in crisi dei settori metalmeccanico, sistema moda, costruzioni, carico, attraverso la società Fòrema, lavoratori in mobilità servizi. Una risposta concreta al tema dell’occupabilità in o in cassa integrazione in piani formativi per l’occupabilità un’area del Nord Est che dall’inizio della crisi ha pagato nell’ambito di Fondimpresa e del Fse. La percentuale di riun costo alto (10 mila occupati in meno dal 2009) e che collocamento è cresciuta negli anni: dal 48% nel 2009, al tenta di arginare la perdita di posti (+6,1% le cessazioni 60,5 nel 2010 fino al 65% ottenuto con i piani formativi nel 2011, a fronte di +4,9% di assunzioni e -2% di nuovi realizzati nel 2011 e con quelli in corso. A questi si aggiungono i progetti ingressi in mobilità). per 20 lavoratori disabili: per 16 di loro “Il rilancio parte dal valore del Oltre diecimila (80%) è arrivato un contratto di lavolavoro - commenta il presidente di occupati in meno ro al termine del corso. I dati tengono Confindustria Padova, Massimo Pavin dal 2009, ma conto dei lavoratori effettivamente -. Riqualificare e accrescere le professio- ci sono percorsi disponibili al reimpiego. Il tasso di abnalità, soprattutto in relazione ai nuovi per ricominciare fabbisogni, vuol dire offrire nuove chanbandono dei piani formativi è comunce di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle que molto basso (9,9%). La maggior parte dei lavoratori aziende”. ha un’età compresa tra 35 e 50 anni (41 l’età media, il “L’efficacia delle politiche attive in un territorio - pro- più giovane ne ha 22, il più anziano 58). Sono soprattutto segue Pavin - si misura con la capacità di tarare l’offerta uomini, ma le lavoratrici raggiungono il 40%. Fra i settori di formativa con le reali esigenze della struttura produttiva. provenienza prevale il metalmeccanico, tra i più colpiti dalla Quando questo avviene, il tasso di abbandono dei piani for- crisi, con il 61,5% dei lavoratori. Seguono a distanza il sistemativi è bassissimo, i risultati concreti e meritevoli di essere ma moda (11,5%), l’edilizia (6%), il commercio (5,8%).
Confindustria Padova
PAOLO GIOPP NUOVO DIRETTORE
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l manager Paolo Giopp, 53 anni, dal primo settembre prossimo sarà il nuovo direttore di Confindustria Padova. Succede a Stefano Pozzi, che lascia l’incarico dopo alcuni anni, Nato a Pedavena nel bellunese laureato in Economia Aziendale, Paolo Giopp ha una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali, oltre alla specifica competenza in ambito finanziario e dello sviluppo aziendale. Dal 2008 ricopre l’incarico di Direttore Generale di Veneto Sviluppo Spa, Finanziaria della Regione Veneto. In precedenza, dal 1994 al 2007 è stato Vice Direttore di Finest Spa, Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo. Dal 1985 al 1986 è stato Dirigente Amministrativo alla ULSS 19 di Cittadella. Giopp è anche componente del Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO META’ DELLE RISORSE A SOCIALE E ISTRUZIONE
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a Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo investe sul territorio 62 nmilioni di euro e guarda soprattutto alle fasce deboli della popolazione. “Abbiamo affrontato il 2011 e stiamo gestendo le erogazioni del 2012 nella consapevolezza che la crisi attuale non è transitoria - ha detto il presidente della Fondazione Antonio Finotti, presentando il bilancio sociale (nella foto) - la crisi proietterà i propri effetti anche nei prossimi anni, e di questo dobbiamo
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assolutamente tenere conto per una programmazione efficace. Per questo abbiamo rafforzato il dialogo con i rappresentanti del mondo del sociale e con le istituzioni, in maniera da individuare le priorità vere ed urgenti dal territorio”. L’avanzo di esercizio pari nel 2011 a 37 milioni e 200 mila euro, assieme all’utilizzo del fondo di stabilizzazione delle erogazioni per 23,5 milioni di euro consentirà alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo di destinare nel 2012 un totale di
51 milioni di euro alle iniziative sociali e culturali di interesse pubblico. Nel 2011 sono stati assegnati 62,1 milioni di euro, di cui 12 circa provenienti da risorse riferita ad esercizi precedenti, così distribuiti: 9,5 milioni alla Ricerca scientifica, 10,9 milioni all’Istruzione, 8,3 milioni all’Arte e alle attività culturali, 7,9 milioni alla Salute e all’Ambiente, 24,06 milioni all’Assistenza e tutela delle categorie deboli, 1,2 milioni agli altri settori (Attività sportiva, Protezione civile, Sicurezza ali-
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Spazi aperti 17 9 Sportello Energia Legambiente Oltre duecentocinquanta gli impianti installati nel Piovese e nella Bassa Padovana
Solare e fotovoltaico, conviene ancora Negli ultimi tre anni i pannelli comprati con i gruppi di acquisto sono stati più di uno su cinque, ora il nuovo bando
Le famiglie arriveranno a risparmiare anche 2.600 euro l’anno
di Emanuele Masiero
O
ttocento kw di fotovoltaico installati, 700.000 nico in tutte le fasi della realizzazione di impianti. Sono euro risparmiati dalle famiglie che hanno scel- 794 i kwp di fotovoltaico installato pari a 214 impianti to i “Gruppi di Acquisto Solare”, 44.000 barili domestici (taglia media di 3,7 kWp ciascuno) e 268 mq di petrolio in meno in 30 anni: sono questi i risultati di solare termico pari a 59 impianti familiari. Il risultato sorprendenti raggiunti grazie ai tre anni di attività del- dei Gas è ancora più significato se confrontato con il numero complessivo degli impianti lo Sportello Energia di Legambiente fotovoltaici realizzati dalle famiglie in collaborazione con Padova Tre. Il Gli sportelli nei 58 comuni dei Bacini Padova 3 e merito va soprattutto al Gruppo di Energia Padova 4. Infatti nel periodo compreAcquisto Solare che ha permesso hanno offerto so fra giugno 2010 e aprile 2012 alle famiglie di installare pannelli so- consulenza ben il 20% degli impianti fino a 4,5 lari sulla propria abitazione a prezzi gratuita kw di potenza entrati in funzione competitivi con condizioni di garanzia migliori di quelle abitualmente riservate ai singoli clienti. sono stati realizzati tramite il Gas. Percentuale che sale In tutto sono circa 3.400 le utenze alle quali sono state al 30% se consideriamo tutti coloro che nei periodi in cui fornite informazioni, svolte consulenze gratuite, vistati il Gas non era attivo sono passati dagli sportelli energia. I Gruppi d’acquisto solari hanno rappresentato anche preventivi o progetti. Sorprendenti anche i risultati ottenuti nella diffusio- un’occasione di notevole risparmio: complessivamente, ne delle energie rinnovabili (solare termico e fotovol- rispetto alle spese di installazione, il risparmio è stato di taico), misurati in impianti domestici realizzati grazie quasi 700.000 euro, calcolato rispetto ai prezzi medi di l’attivazione dei tre Gruppi d’Acquisto Solari. Complessi- mercato del periodo di riferimento. Facendo la media nei tre anni e sommando fotovolvamente sono state coinvolte 822 famiglie in un percorso partecipato in cui lo sportello ha fornito supporto tec- taico e solare termico questo dato significa un risparmio
CASE SFITTE E CAPANNONI ABBANDONATI
U
n’indagine sulla città di Padova ha decretato che si costruisce troppo. Il risultato è una lunga serie di case sfitte e capannoni abbandonati. Il motivo è essenzialmente l’espansione urbana, favorita dalle continue varianti ai piani regolatori e dagli accordi “perequativi” sottoscritti con i proprietari delle aree da urbanizzare. I dati relativi agli ultimi 10 anni cominciano ad essere allarmanti. Sono 148 i milioni di metri cubi di edilizia residenziale, che consentirebbero una adeguata soluzione abitativa per quasi un milione di persone, quando in realtà la popolazione del Veneto negli stessi anni è aumentata solo di 429 mila unità. Senza contare i 165 milioni di metri cubi di edilizia commerciale, terziaria ed industriale. Il flusso di capitali dirottati verso la rendita e le speculazioni immobiliari ha sottratto risorse vitali agli investimenti nei settori produttivi, alla ricerca ed all’innovazione tecnologica. Non è dunque casuale il fatto che, dopo l’alluvione cementizia degli anni passati, ci si trovi oggi di fronte ad un panorama di zone industriali brulicanti di edifici abbandonati o messi in vendita. Una ricerca sul web rivela come in Veneto siano attualmente offerti in vendita più di 70 mila appartamenti (dati parziali sottostimati) con al top la provincia di Padova con 23.170 abitazioni, delle quali oltre 16 mila concentrate nei 18 Comuni dell’area metropolitana che gravita attorno al capoluogo. Nella sola città di Padova gli alloggi offerti in vendita sono 7.636, men-
Le tre aziende selezionate hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro. Un buon risultato che fa ben sperare per il nuovo gruppo d’acquisto medio di 2.600 euro a famiglia. A questo si aggiungono i risparmi e guadagni tipici del fotovoltaico e solare termico. Ad esempio, grazie all’autoconsumo elettrico, ogni anno le bollette Enel saranno complessivamente inferiori di 69.550 euro, mentre grazie agli incentivi, ammortizzato l’impianto in 8 anni, nei rimanenti 12 anni, ciascuna famiglia guadagnerà in media 18.000 euro. Non meno importante l’impatto economico ingenerato dai Gas sull’economia locale. Le tre aziende, tutte con sede nel territorio della bassa padovana, che hanno vinto le varie edizioni diventando partner dei Gas, hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro iva esclusa. “Con
questi risultati alla mano, siamo pronti a ripartire nuovamente – precisa Federico Gianesello di Legambiente – In questi giorni ha preso il via il nuovo Gas del 2012 ed è stata scelta l’azienda partner”. “Questi dati ci rincuorano rispetto allo sforzo compiuto – spiegano Simone Borile e Stefano Chinaglia, Presidenti del Bacino Padova 3 e Padova 4 – Attraverso la rete degli Sportelli Energia abbiamo fornito un servizio di consulenza gratuito ai cittadini, ma abbiamo anche dato loro la possibilità di diventare più virtuosi. Siamo molto soddisfatti delle risposte che stiamo ottenendo”. Sulla scorta degli ottimi risultati delle scorse edizioni si è aperto un nuovo Gas con scadenza 30 settembre 2012.
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA con il patrocinio di:
Capannoni in vendita tre seguono ad una certa distanza, ma con valori tutt’altro che irrilevanti, i principali Comuni della prima cintura. “Un diverso e più equilibrato modello di sviluppo economico è immaginabile solo recuperando il patrimonio edilizio esistente, risparmiando e valorizzando le risorse del territorio – ha commentato Sergio Lironi, membro del direttivo di Legambiente Padova - a questo fine è importante sollecitare le amministrazioni comunali affinché forniscano i dati richiesti dal forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” per il censimento dello sfitto e delle aree minacciate da nuovi progetti di lottizzazione edilizia. Un primo passo per la presentazione di un disegno di legge d’iniziativa popolare finalizzato a porre un freno in tutta Italia al consumo E.M. di suolo”.
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18 12 Mondo scuola Iniziativa dei Consorzi di Bonifica Coinvolti oltre mille ragazzi di 40 scuole
Acqua, voci e colori per un bene prezioso
Il concorso il collaborazione con Legambiente ha appassionato studenti di ogni età e scuola
di Manuel Glauco Matetich
“L
I ragazzi delle scuole premiate a Santa Margherita di Codevigo
’acqua è vita, e i Consorzi di bonifica che che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza del territorio si impegnano affinché i ragazzi e i bambini conoscano la ricchezza di questa risorsa e l’importanza della sua tutela”. Con queste parole il presidente del Consorzio Bacchiglione, Eugenio Zaggia ha dato il via alla premiazione del concorso per le scuole “Colori e voci dell’acqua” all’impianto idrovoro di Santa Margherita di Codevigo. “Il concorso”, organizzato dai Consorzi di Bonifica Adige Euganeo e Bacchiglione, in collaborazione con Legambiente (Circoli di Piove di Sacco, Padova ed Este) e con il Centro di Educazione Ambientale della Saccisica “P. Borella” ”si è concluso con un ottimo risultato, sia in termini di partecipazione che di qualità dei lavori presentati” – ha
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continuato il presidente. all’interno del Museo delle Idrovore, tra 40 scuole del territorio coinvolte in i quali sono stati scelti i tre finalisti ed i un progetto di educazione ambientale che premi finali. ha visto più di 1000 bambini e ragazzi, Il primo premio del valore di 1000 sotto la guida di 50 insegnanti, lavorare euro in materiale scolastico è andato alla durante l’anno scolaScuola primaria di Arstico intorno al tema Primo premio zerello, per il progetto dell’acqua realiz- alla primaria “ Il fiume dei ricordi...i zando visite guidate di Arzerello (Piove) ricordi del fiume”; il presso l’Oasi di Ca’ il secondo alle secondo premio (del di Mezzo (Codevigo) medie di Chioggia valore di 900 euro) è stato vinto dalla Scuoe gli impianti idrovori dei comprensori Bacchiglione ed Adige la secondaria di primo grado “G. Galilei” Euganeo, approfondimenti in classe con di Chioggia con il progetto “Alla scoperta dell’ambiente e del paesaggio della boniesperti, esperimenti e rilievi in esterno. Obiettivo finale la produzione di vi- fica nel territorio di Chioggia”, mentre deo, disegni, modellini, rilievi, poesie, la scuola Scuola secondaria di secondo storie che parlassero dell’acqua e della grado I.T.G Belzoni di Padova si è aggiusua presenza nel territori. Più di 30 i dicata il terzo premio di 800 per la reaprogetti finali presentati ed esposti oggi lizzazione del sito web belzonianamente.
wordpress.com. è voluta sospendere proprio per ribadire la “Un progetto” - ha ricordato il Presi- necessità di continuare a lavorare insieme dente del Consorzio Adige Euganeo Anto- tra enti nella formazione e nell’educazionio Salvan – che intendiamo continuare ne, si è tenuto un lungo e commovente ed allargare anche agli altri Consorzi- per- minuto di silenzio per Melissa e le ragazché crediamo molto nel lavoro di educa- ze ferite nel vergognoso attentato che zione al rispetto e alla tutela del territorio ha colpito l’istituto Morvillo – Falcone svolto dagli insegnanti nelle scuole. di Brindisi. “Continuiamo con i nostri La mattinata, che lavori“ ha sottolineato Paola Fontana di ha visto la partecipa- Al terzo posto Legambiente Scuola zione di moltissimi gli studenti e Formazione – distudenti e insegnanti dell’istituto è iniziata con l’ac- Belzoni di Padova cendo con i fatti che censione dei motori per il sito internet la scuola è uno spazio importante, da curare delle pompe idrovore risalenti agli anni ‘30 e con una visita e far crescere, e che le associazioni che guidata che ha portato tutti i visitatori alla sono qui oggi e i Consorzi di Bonifica conscoperta del mondo della bonifica di ieri tinueranno ad investirci e a crederci. Con questo minuto di silenzio vogliamo dire no e di oggi. In questa giornata di festa, che non si a qualsiasi forma di violenza!”.
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Cultura provinciale 21 13 Le proposte Dal cinema al teatro, il programma di appuntamenti fino a settembre
A Padova lunga estate di eventi
MUSEI CIVICI
All’Arena Romana i migliori film della stagione, con anteprime e serate speciali monografiche di Laura Organte
Il museo degli Eremitani
C
Cambiano volto le sale egizie
on l’arrivo dell’estate i giardini cittadini e d’autore senza dimenticare le commedie tornano ad ospitare iniziative, rasse- ed il cinema italiano. Ancora una volta il progne, spettacoli e concerti che animano gramma estivo di “Arena Romana Estate” le serate estive sotto le stelle. Meta privile- si presenta come un contenitore culturale a giata di chi resta in città è ormai da qualche disposizione della città, in grado di soddisfare anno l’Arena Romana con la sua kermesse, le aspettative e le esigenze di tutti. Il Cinema all’aperto su grande scherche si riconferma come il più lungo ed articolato contenitore di eventi culturali della mo sarà come sempre grande protagonista città, con spettacoli teatrali, musicali e com’è in Arena. La selezione è accurata con un programma tutto da consuetudine, cinemaseguire: verranno tografici. Imperdibili e Il 20 luglio sale presentate le opere variagate saranno le pro- sul palcoscenico selezionate ai festival poste culturali, con un Natalino Balasso internazionali e preprogramma che si pro- con il suo nuovo miate alla notte degli trae fino a settembre, spettacolo Oscar, i titoli d’essai all’insegna della qualità, nella location “open air” del sito monumen- e le proposte d’autore, i grandi film della tale più suggestivo della città, l’Arena Roma- stagione, dalle commedie ai film d’azione na e nel riscoperto Teatro Giardino di Palazzo e di genere, fino alle ultimissime novità in Zuckermann. Una tradizione che si rinnova prima visione. Non mancheranno le serate grazie al lavoro dell’Ass. Promovies che ha speciali con anteprime, incontri con registi come sempre accuratamente selezionato e maratone con proiezioni non-stop dal trale migliori pellicole della stagione: dai film monto all’alba. Un’occasione per recuperare vincitori ai Festival, alle opere più ricercate tutti i titoli che durante i mesi invernali ci si è
EVENTI E MOSTRE
a cura di Laura Organte
STORIE DI JAZZ A VILLA BARBIERI Quarta edizione per la rassegna Storie di jazz - notti d’estate: tutti i giovedì sera fino al 26 luglio nel giardino estivo di Villa Barbieri, dal jazz alla musica soul, dal gospel alla bossa nova, dal tango argentino al flamenco, otto appuntamenti da non perdere con spettacoli di musica e danza ad ingresso gratuito. Storie di jazz propone un cartellone, curato dal direttore artistico Maurizio Camardi, con spettacoli che spaziano da un genere all’altro incontrando il gusto di ogni tipo di pubblico, portando nel locale padovano sia artisti internazionali sia giovani emergenti.
RASSEGNA “THE LAST TYCOON” Torna con l’estate un altro punto di riferimento per gli amanti del cinema: l’edizione 2012 della rassegna cinematografica estiva proposta dal circolo The Last Tycoon, evento dedicato agli appassionati del grande scehrmo più esigenti, che quest’anno avrà luogo nei giardini dell’Istituto Barbarigo. Il programma 2012, sempre essenzialmente d’essai, spazia con maggiore libertà ideativa, cercando di inquadrare la stagione cinematografica appena trascorsa secondo sguardi squisitamente cinefili. Numerosi e tutti di sicuro successo i titoli in cartellone.
ARTE CONTEMPORANEA Alla Galleria laRinascente, fino al 26 agosto, in esposizione “Città di Padova: presenze dell’arte contemporanea nel Triveneto”, una mostra che si propone di poter aprire un nuovo fronte dell’ arte contemporanea nel Veneto nel tentativo di far rinascere un percorso nuovo della Triveneta d’Arte che ha visto Padova protagonista dagli anni Venti. L’associazione Città di Padova in funzione della sua storicità, ha posto l’istanza e coinvolto la partecipazione degli artisti, trovando motivazione e consenso di adesione.
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Natalino Balasso sarà a Padova il 20 luglio lasciati sfuggire, in un’atmosfera suggestiva e unica. Tra le serate da non perdere l’omaggio alla splendida e indimenticabile Marilyn Monroe a cinquant’anni dalla sua scomparsa, in programma per il 5 agosto e, come ormai da tradizione, il 14 agosto torna la 17° Maratona Cinematografica di Ferragosto. Ma non c’è solo il cinema: venerdì 20 luglio ad animare la serata ci sarà uno dei comici più amati dai veneti – e non solo, Natalino balasso, in scena con “Stand Up Balasso”, uno spettacolo da stand up comedian americano anni ’70, senza fronzoli.
Il comico di Porto Tolle raccoglie in questo spettacolo pezzi, monologhi e tirate comiche dei suoi ultimi 10 anni sui palcoscenici di tutt’Italia: dallo spettacolo “Ercole in Polesine” (del 2004) con l’irresistibile lettura dell’«Odissea» , allo spettacolo “La tosa e lo storione” (del 2007), con il pezzo cult del ritorno sulla terra (in Polesine) di San Pietro e Cristo, e fino all’ormai celebre monologo scioglilingua sulla differenza tra i “sumeri semiti” e i “sumeri non semiti”, la risata è assicurata. Non c’è nessun filo conduttore, non c’è una storia, c’è tanta comicità, si tratta infatti di uno spettacolo “da ridere”.
uovo allestimento per le sale egizie dei Musei civici patavini: numerosi oggetti in precedenza conservati nei depositi sono ora esposti in vetrina, nuovi e aggiornati sono gli apparati didascalici e i pannelli esplicativi. Ma la vera novità è l’apparato multimediale dedicato alla figura di Giovanni Battista Belzoni, famoso cittadino padovano, cui si devono le più importanti scoperte nelle terre d’Egitto, allestito grazie al contiributo del Lions Club. Attraverso un monitor touch-screen, è possibile al visitatore addentrarsi nei segreti delle esplorazioni di Belzoni in Egitto e in Nubia, un mondo che all’inizio dell’Ottocento era ancora in gran parte sconosciuto agli Europei. Inoltre, è possibile leggere i carteggi di Belzoni con la sua famiglia e con le autorità, anche padovane, e scorrere le pagine del Narrative, opera da lui scritta e pubblicata nel 1820 a Londra, e sfogliarne i disegni che la corredavano. L.O.
L’iniziativa. L’obiettivo è far rinascere uno dei simboli della città medievale
Castello Carrarese di Padova “luogo del cuore” da salvare C
inquantamila firme per salvare il Castello Carrarese: Padova chiama a raccolta i suoi cittadini per far rinascere uno dei simboli della Padova medievale, attraverso l’ormai celebre iniziativa del Fai - Fondo Ambiente Italiano, “I Luoghi del cuore”. Nell’ambito del censimento nazionale promosso ogni anno per segnalare un luogo unico a cui si tiene particolarmente, che si vuole vedere protetto e tutelato per sempre, Fai-Delegazione di Padova e l’Assessorato alla Cultura hanno ritenuto di attivare una grande raccolta firme per un bene fortemente evocativo e simbolico ed espressivo dell’identità più profonda della nostra città come il Castello Carrarese. Fatta costruire nel 1374 dal principe di Padova Francesco settimo dei Carrara, la struttura difensiva perse il suo valore strategico durante il dominio della Repubblica di Venezia, e fu impiegata, nelle epoche successive, per diversi usi (osservatorio astronomico, prigione, ecc.). In particolare il Castello ha avuto funzione di prigione fino al secondo dopoguerra e tuttora l’Amministrazione carceraria padovana ha alcuni uffici in piazza Castello. Attualmente si trova in fase di risanamento, sia della struttura esterna che degli
L’imponente complesso del Castello Carrarese in centro città affreschi interni: l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dal Fai di Padova congiuntamente all’assessorato alla cultura è proprio quello di riuscire ad ottenere un finanziamento per il restauro degli affreschi della Sala del Velario, un’importante tassello dell’intervento complessivo di recupero della struttura. Per raggiungere i primi posti della classifica e ottenere un finanziamento cospicuo da Banca Intesa San Paolo – partnership Fai nell’iniziativa – si dovranno però racco-
gliere almeno 50-60mila firme. L’appello, dunque, è quello di dare il proprio contributo seguendo le istruzioni che vengono fornite dal sito www.iluoghidelcuore.it. Un passo verso il riappropriarsi della città di uno dei suoi luoghi simbolo, che potrà diventare, una volta terminati i lavori di restauro, un’importante polo culturale cittadino attraverso una serie di progetti ed iniziative pensate per far vivere nuovamenL.O. te i suoi spazi dai padovani.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi
Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio” di Nicola Stievano
I
l Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagina dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’eretico” di rito maroniano. Per molti è la fine di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfidante, l’ex sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, conferma che è finita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Veneto la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfitte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.
Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza andare da soli”. istituzionale, anche per non compromettere mosse fuBitonci non può fare a meno di osservare che “ha ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di promette “meno slogan, meno un mese per preparare la sua canproclami e più lavoro sul territorio. “Dobbiamo essere didatura, io solo una settimana. Oa E’ da qui che dobbiamo ripartire: un po’ meno romani, continuerò a lavorare alla mia idea dobbiamo essere un pò meno ro- visto che dalla di Lega, fortemente autonomista, mani, visto che dal governo abbia- capitale arrivano che rivendichi la sua specificità, mo preso solo fregature, e ripartire solo fregature” all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbiadalla nostra gente e dalla nostra mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e terra”. Quanto alla segreteria nazionale della Lega la che merita maggiore riconoscimento”. Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti figura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata hanno la giusta dose di buon senso per capire che le la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo storia, una squadra di burocrati strapagati. Difficile, a poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel- cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza
chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è normale nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo segretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfida per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che definisce una “vittoria amara”. “Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Considerando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata costruita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bossiano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.
TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”
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rima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene posizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili. Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-
nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta. “L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe agganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario. Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipitone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno
valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifici di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquistato per i figli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”. “Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si rivela infine per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.
Antonino Pipitone
OGGI BAMBINA... DOMANI INFERMIERA Investire nei bambini di oggi è il miglior modo per costruire un domani di giustizia e benessere condiviso. Sostieni a distanza una bambina del Sud del mondo attraverso i progetti del Cesvitem: bastano 20 euro al mese per regalare un futuro migliore, a lei e al suo popolo. Per informazioni visita il sito www.cesvitem.org o chiama lo 0415700843 Ce.Svi.Te.M. Onlus via Mariutto 68 - Mirano (VE) Tel. 0415700843 info@cesvitem.it www.cesvitem.org c.c.p. 10008308 Codice fiscale 90022130273
Il Veneto in primo piano 23 7 La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto
La ribalta del Movimento 5 Stelle di Alessandro Abbadir
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n Veneto esplode il fenomeno del Movimento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefinisce il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regione dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Venezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abitanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una
PRIMI ATTI
roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio- e cioè a poco più del 43 % che aveva preso ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del al primo turno. La scossa che ha colpito Mira Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è % dei consensi pensava di avere vita facile epocale. Qui il centrosinistra ha sempre governato dal dopoguerra e vincere agevolmente in poi con il Pci prima e al secondo turno contro ”Un fatto un giovane come Alvise epocale, i cittadini il Pds, Ds, Pd dopo. La Maniero, 26 anni stu- scaricano i partiti giunta è stata presentata prima del voto dallo dente universitario del e votano stesso Beppe Grillo e Movimento 5 Stelle, che se stessi” dal sindaco Alvise Mapartiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com- niero e in consiglio comunale con il Movimenpletamente ribaltate dal vento antipartitico e to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricamanti casta che spira forte nel Triveneto. Ma- bio generazionale sono comparsi ragazzi di niero al secondo turno è arrivato al 52,2% 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato
eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffio, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espressione dei partiti – ha detto il comico genovese – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofinanziati e hanno votato se stessi”.
CONSIGLI ON LINE, TAGLI E TASSE
C
onsigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le caratteristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fin da subito ostacoli reali legati a difficoltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.
Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle difficoltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori. A.A.
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24 8 Il Veneto in primo piano L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova
Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo di Ornella Jovane
I
l terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame sismico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pensare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così. “Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terremoti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico. Cosa sta accadendo in Emilia Ro-
magna? Come dobbiamo interpretare il presente? “In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terremoti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari. Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verificati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del resto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una strumentazione e le conoscenze idonee a calcolare l’effettiva dimensione dei terremoti. Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli. Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012
colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che interessano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo. E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la sequenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi. E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”. Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due
Il professor Giulio Di Toro terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete? “Il nostro territorio è sismico e il terremoto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”. E’ possibile prevedere i terremoti? “Nonostante le conoscenze sulla fisica dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti. Innanzitutto bisogna distinguere tra
previsione deterministica e quella probabilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifica è di tipo probabilistico. E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore delle ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.
Il trauma della terra che manca sotto i piedi
LE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO
I
l terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle persone, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un rassicurante equilibrio. “Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con Lino Busato violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”. La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fisico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”. “La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi flash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’esperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”. La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una situazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifica lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”. Eppure, nonostante le difficoltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”. C’è infine l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazioni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo. “Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifica con chi soffre e si finisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene O.J. fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.
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Veneto in primo piano 9 26 Il Veneto in primo Ilpiano Fenomeni sociali VII Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo
La crisi riaccende l’emigrazione Non è più un fenomeno di massa come alla fine dell’Ottocento ma interessa soprattutto i giovani con scolarità elevata
L
a crisi economica, che attanaglia l’Italia e non risparmia il Veneto, sta innescando un nuovo fenomeno migratorio dalla nostra regione verso Paesi in crescita. Ha caratteristiche molto diverse da quelle dell’epopea del secolo scorso: non è di massa, ma riguarda singole persone, perlopiù giovani, con scolarità elevata (laurea o diploma) e spiccate professionalità che cercano all’estero sbocchi lavorativi e, con sempre più frequenza, si rivolgono ai circoli e associazioni dei Veneti nel Mondo operanti all’estero per ottenere appoggio logistico ed informazioni sulle caratteristiche economiche dell’area nella quale agiscono. Questa nuova realtà è stata al centro della prima giornata di lavori del VII° Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo, apertasi alla fine di giugno a Villa Giovannina a Carità di Villorba (Treviso), alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai flussi migratori Daniele Stival, del presidente della competente Commissione del Consiglio regionale Luca Baggio, del sindaco di Villorba Marco Serena, del presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin e di quello dei Trevisani nel Mondo Giuseppe
Zanini. A confrontarsi con loro, e tra loro, 26 giovani delegati equamente divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Canada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all’estero attraverso specifici progetti, il rafforzamento dei contatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regionale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura. Intervenendo in apertura e portando il saluto del presidente Luca Zaia, l’assessore Daniele Stival ha proprio posto l’accento sulla nuova emigrazione che sta affacciandosi in Veneto: “E’ una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente – ha detto – e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l’attività delle organizzazioni dei nostri giovani oriundi in tanti Paesi del mondo. Voi – ha sottolineato Stival rivolgendosi ai delegati – siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare
questi nostri giovani che cercano all’estero la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?”. Parlando della nuova legge di settore, Stival ne ha tracciato il quadro generale, sottolineando che vi si prevede tra l’altro l’istituzionalizzazione del Meeting ed il riconoscimento formale anche per gli oriundi di quinta generazione. “Il bilancio regionale – ha aggiunto – è oramai assorbito per il 98% da sanità, sociale, lavoro e trasporto pubblico ma, d’accordo con il presidente Zaia, siamo riusciti a mantenere dei finanziamenti dedicati al settore, razionalizzando al massimo possibile, tagliando molta parte della spesa per costosi viaggi da e per l’estero e sostituendoli con le modalità di dialogo del terzo millennio, che viaggiano sul web, dove ci si può vedere, sentire, confrontare tutti i giorni senza spostarsi dalle proprie sedi e senza spendere un euro. Grazie a questa azione – ha concluso – la Regione c’è e continuerà ad esserci a supporto dei nostri emigrati e dei nostri giovani oriundi, per i quali non vogliamo essere come un’invadente chioccia, ma uno strumento facilitatore per il raggiungimento degli obiettivi”.
Dalla Regione la prospettiva di sviluppare dei contatti tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi
Il Veneto è la regione che vanta il maggior numero di migranti, dal 1876 al 1976 furono ben 3.300.000 i veneti che fuggirono dalla povertà
Network Cresce il numero di contatti nel sito dedicato ai Veneti nel Mondo
I
l sito dedicato ai Veneti nel Mondo (http://venetinelmondo.regione.veneto. it), attivato dalla Regione per dialogare on line con i propri emigrati, ha totalizzato ad oggi più di 100 mila visite, 243 iscritti a Facebook e 3.821 visualizzazioni su Youtube, dove sono presenti 27 video. Lo ha reso noto l’assessore ai flussi migratori Daniele Stival, durante l’incontro di Villorba in occasione del VII° Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. “Desidero ringraziare le migliaia di veneti nel mondo che ci scrivono e che seguono il nostro sito con costanza ed entusiasmo. Molti veneti – sottolinea Stival – mi contattano quotidianamente e grazie a questo mezzo possono farlo in tempo reale e a costo zero, senza dover allestire costose
missioni da e per l’estero”. “I contatti – ag- sito è motivo di orgoglio – aggiunge Stival giunge Stival – sono notevolmente cresciuti - perché grazie alle risorse interne dell’amrispetto al 2011. Nel giugno dell’anno scor- ministrazione siamo riusciti a realizzare e a so, infatti, i contatti erano a quota 15.000 mantenere uno strumento pratico e vicino ai e le visualizzazioni erano poco più di 900. giovani ed alle associazioni, diventando così Oggi, a distanza di un un mezzo efficace per tutti gli operatori ed i anno, siamo arrivati a Più di 100mila volontari del mondo più di 100 mila visite visite, 243 iscritti e questo vuol dire che a Fb e 3821 dell’associazionismo i veneti ci sono e che visualizzioni che ogni giorno si hanno voglia di dialo- su Youtube impegnano per progare con la nostra istimuovere e divulgare l’ituzione, di approfondire le loro radici, di risco- dentità veneta a livello internazionale. Voglio prire le proprie tradizioni, di allacciare nuovi nuovamente – conclude Stival – ringraziare rapporti anche sul piano economico e della tutti i veneti nel mondo, ricordando che la formazione dei giovani. E non posso che es- nostra istituzione è sempre vicina a tutti loro, sere soddisfatto di questo bel traguardo”. “Il ovunque essi siano”.
L’assessore ai flussi migratori Daniele Stival
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Intorno a noi 29
I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli
Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi di Nicola Stievano
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ino a pochi anni fa era quasi un’utopia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare un periodo di vacanza con gli amici a quattro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affitto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane significava dribblare una serie infinita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere difficoltà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani. Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone finora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un tratto di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ovviamente a condizioni ben precise, affinché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stando alle reazioni dei clienti l’iniziativa funziona, basta solamente rispettare le regole fissate dai gestori affinché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fisiologici ed essere pronti ad intervenire tempestivamente. In acqua possono entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,
In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe
Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani
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molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, veneziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto facciamo volentieri anche a casa”.
NEWS A Martellago
LA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI
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i chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fine maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info centrotrigonos@virgilio.it A.A.
30 12 Cultura veneta Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese
L’allusione ludica interpretata nell’Arte
Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim
Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte
Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano di Alain Chivilò
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etra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi richiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografico e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua firma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva. Cosa rappresenta per lei il fetish? “Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Inizialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fili per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”. Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani? “Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estroflessioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-
Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947
A matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introflessioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”. Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti? “Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografiche cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento figurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità. Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo figurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente
Dogana a San Giuseppe di Treviso
“BIDONI” D’ARTE
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arlare in piena estate di un evento che si svolge a settembre può dar modo di pensare al famoso motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta finendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 settembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva finale: “SmartCitySmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si colorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, figuratamente contenitori di rifiuti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifiutare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i trasporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito. Al.Ch.
La giovane artista e alcune delle sue opere prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.
lla Peggy Guggenheim di Venezia fino al 16 settembre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Seliger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La matrice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far riflettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mainardi. Al.Ch.
Appuntamenti
Terre del Canova e della Duse
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tiamo vivendo un periodo di completa trasformazione, in cui tutto è in evoluzione e le certezze di un tempo vengono quotidianamente messe alla prova. Partendo da questa constatazione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per riflettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fil rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, terre del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio riflettendo attorno a “Il cambiamento, antica sfida per l’umanità” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di approfondimento anche dal punto di vista scientifico, musicale, medico, filosofico, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e direttore d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia
Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’Associazione AriaNova, l’astrofisico Massimo Ramella; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibizioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia
in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fine estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabili di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifiche. In Friuli Venezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di prima grandezza”. V.M.B.
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Intervista a Maurizio Ebano Direttore dell’associazione “Artigianato Padovano”
L’artigianato al tempo della crisi Se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fiume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente
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a crisi. Quando è arrivata non l’aspettava nessuno e ora che c’è si fa fatica ad immaginare quando possa andare via. Sono troppi, infatti, i punti fragili dell’economia che non consentono aspettative positive a riguardo del futuro. In questi mesi la colpa dell’attuale stato di “empasse” è stata spalmata su un lungo elenco di colpevoli: dalla politica, incapace di fornire al Paese infrastrutture aggiornate ai tempi e una burocrazia diversa da quella bizantineggiante in cui ci troviamo impelagati oggi, alle banche, diventate improvvisamente di “manica stretta” dopo anni passati a dispensare “derivati”, crediti e rateizzazioni. Gli strali non hanno risparmiato l’Europa, e la sua fragilità politica, e sotto accusa è finito anche l’Euro. Sopra il direttore dell’associazione Maurizio Ebano Insomma se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fiume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario invece imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente. Un cambio di direzione che sarebbe legittimo attendersi dalle Pmi, (piccole e medie imprese), e dal mondo dell’artigianato visto che le redini dell’economia veneta, e soprattutto padovana, è da sempre nelle loro mani e loro sono anche coloro che di questa crisi patiscono le fitte più forti. “Una delle strade nuove – spiega il direttore dell’associazione “Artigianato Padova- consociati erogando prestazioni per quanto nel padovano all’interno del quale possa trovano”, Maurizio Ebano – non può che essere riguarda i servizi tributari, amministrativi, di re posto un asilo nido, una materna corredata quella di migliorare ulteriormente la qualità consulenza del lavoro, legali, previdenziali e del servizio di doposcuola. Ma per tornare alla delle nostre produzioni, in modo da met- assistenziali, sindacali ma recentemente si è crisi economica, con la quale avevamo iniziato terci al riparo dalla concorrenza di chi si sta resa anche protagonista per dei progetti rivolti l’intervista al direttore Ebano, eravamo rimaarricchendo di valore culturale e professionale al risparmio energetico e all’offerta educativa sti al “Cambio di mentalita”. “Come detto in copiandoci. Chi produce, inoltre, deve saper per i più giovani. precedenza – prosegue il Direttore – è nefar fruttare ogni possibilità di risparmio orgaNel primo caso si tratta del “Progetto cessario intervenire su ciò che si realizza. Un nizzativo aziendale e di energia” condotto in tempo i piccoli artigiani erano alle dipendenze accesso al credito propo- “Oggi dovrebbe sinergia con il “Patto dei grandi gruppi e producevano in funzione nendosi diversamente essere l’artigiano dei sindaci”, ossia con alle commesse che ricevevano. Oggi dovrebbe nei confronti delle ban- a capire ciò i primi cittadini che essere l’artigiano a capire ciò che serve sul che. In più serve anche che serve hanno aderito all’ini- mercato o al più cercare quel mercato nel quauna consapevolezza sul mercato” ziativa promossa dalla le il suo prodotto possa trovare più favorevole maggiore per la tutela Comunità europea per il collocazione. Ciò implica una formazione ed è del territorio, costruire oltre è superfluo. taglio entro il 2020 delle emissioni di gas da per questo che come associazione seguiamo Occorre costruire ciò che serve veramen- effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli anche il progetto per una scuola di artigianato te”. I progetti che l’associazione “Artigianato del 1990, l’incremento dell’uso di energie artistico. E’ necessario collegare il “sapere al Padovano” sta portando avanti, infatti, riassu- rinnovabili (eolica, solare, biomassa) sino a saper fare” e soprattutto aumentare il numero mono quanto esposto dal suo Direttore, segno raggiungere il 20% della produzione totale di di quegli artigiani che possono tornare a svolche non si tratta di iniziative sporadiche ma di energia (il livello attuale è pari all’8.5%) e la gere lavori molto remunerativi: immaginiamo una proposta sistemica che poggia su una pre- diminuzione del 20% dei consumi di energia i restauratori dei mobili antichi ad esempio, cisa filosofia. Certo, la principale funzione che rispetto a quelli previsti grazie ad una migliore non ce ne sono più! Sarebbe inoltre imporl’associazione svolge si concretizza con l’assi- efficienza energetica. Nel secondo caso invece tante migliorare, sempre dal punto di vista stenza sindacale e nell’assistenza dei propri si tratta del progetto per un centro polivalente della formazione, il rapporto scuola-impresa.
I settori del tessile, del mobile e metalmec- die Imprese Artigiane e Commerciali, mentre canico non sono morti. Serve però un rilancio la Regione Veneto opta a finanziare Veneto per quanto riguarda le tipologie dei prodotti Sviluppo e si dimentica dell’importanza dei da produrre”. Ma oggi più che altro si parla di Consorzi Fidi come tutela e garanzia per le problemi di liquidità, le banche non concedo- Piccole e Medie Imprese Artigiane e Commerno credito alle aziende. “Infatti, è importante ciali nei confronti delle Banche. Voglio ricordanon affidarsi totalmente alle banche. Loro re l’importanza che hanno avuto in questi 40 sono state le principali responsabili dell’attua- anni i Consorzi Fidi mutualistici a difesa delle le situazione e dunque Aziende nei confronti è il caso di non ripetere “Sarebbe delle Banche”. Anche gli errori del passato. Ri- importante l’aspetto dei pagamenti tengo che chi oggi vuole migliorare ha la sua importanza, aprire bottega lo debba il rapporto sono molte le aziende fare con risorse proprie scuola-impresa” che aspettano pagae lo stesso debba essere menti dagli enti per fatto per i progetti a breve periodo. Il ricorso lavori già svolti da tempo, però i bilanci degli alle banche, tutt’al più, dovrebbe avvenire per enti a loro volta sono ingessati dal patto di investimenti a lungo termine. C’è poi l’aspetto stabilità. “Ma non è l’unico esempio anche tra delle agenzie di sviluppo che possono concor- impresa appaltante e fornitrice serve più chiare nel finanziamento di alcuni progetti o alla rezza. I pagamenti non possono andare oltre i certificazione del credito. In questo caso però, 30 giorni. Per uscire da questa crisi serve una mi duole dirlo ma è la verità, troppo poco si nuova mentalità e mettere in moto realtà più investe nelle piccole aziende. Poniamo l’e- solide, più organizzate e più consapevoli del sempio di Veneto Sviluppo: finanzia le solite proprio potenziale. Ognuno deve fare la sua Grandi Imprese e non finanzia le Piccole e Me- parte, gli artigiani la faranno senz’altro”.
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34 I nostri esperti DA CHE PARTE GIRA L’ECONOMIA Lorenzo Sartiè
A cura di Lorenzo Sartiè
E' ora di guardare oltre la porta di casa
Leggo quotidianamente gli articoli riguardanti il settore delle costruzioni o dei servizi. Talvolta sono interessanti ed appropriati, più spesso non sono un sistema di comunicazione per rendere pubbliche le difficoltà del settore, ma per cercare dei colpevoli. Si sente dire che è colpa delle banche, della crisi, dei patti di stabilità, della concorrenza sleale, della globalizzazione. Anche, ma non solo. Poi solitamente si leggono le parti su quanto questa o quella organizzazione hanno fatto per i loro associati o iscritti, ma anche per trovare delle scuse su di una situazione che pare non avere apparentemente vie d’uscita. Ho un grande amico che dice spesso che bisogna guardare il mondo, in questo caso il mercato, con occhi e prospettive diverse per poterne cogliere le opportunità in modo nuovo e diverso. Tutto nasce da un nuovo modo di porsi nel mercato degli operatori, con concezioni di marketing innovative, con la costituzione di gruppi di imprese serie, il cui unico fine non sia un’azione predatoria. Ne è scaturito che mentre molte aziende falliscono o sono costrette a ritirarsi dal mercato, con quei risvolti drammatici che purtroppo conosciamo, alcune proprio per i modelli che offrono sono state contattate per
partecipare all’estero in programmi e progetti per costruire strutture, infrastrutture, organizzare ed erogare servizi. Quel modo di pensare ed agire, oltre ad essere stato notato anche qui, è stato notato e valutato positivamente da quelle strutture che propongono azioni all’estero, a cominciare dai paesi del bacino del mediterraneo fino ai Balcani. Sono passati dalla cultura del saper fare a quella del conoscere e proporre. Competenza, qualità, versatilità, agilità, logistica e grandi capacità nel problem solving sono cose che non passano inosservate in paesi che pretendono questi requisiti per poter lavorare con loro. Avevamo un primato mondiale nel settore delle costruzioni che ci invidiavano tutti e che abbiamo perduto non solo per la concorrenza, ma anche e soprattutto per incapacità innovativa imprenditoriale. Hanno aggiunto anche la produzione, la formazione, le consulenze ed i servizi complementari. Stanno faticosamente risalendo la china in un contesto di concorrenza molto più forte di noi ed in un momento di forte contrattura del mercato a causa della crisi finanziaria. I fatti ed i risultati, perché sono quelli che contano, gli dicono che sono sulla strada giusta. Aver costruito una
struttura organizzata in quel modo non deve essere stato facile. Mancano la cultura nel settore imprenditoriale e la capacità di farla funzionare in un contesto produttivo polverizzato all’inverosimile, a volte sleale e che non trova un minimo di unità aggregativa per lavorare insieme se non per speculazione, finalizzato unicamente a produrre utile a discapito di qualcun altro. E’ come pescare a strascico. Peschi ma distruggi tutto. Per non parlare della incapacità interlocutoria o di proporre modelli organizzativi ed imprenditoriali nuovi. Ma ce la stanno facendo. I nostri concorrenti in un simile panorama hanno avuto facilmente la meglio, allontanandoci da un mercato che invece non vuole assolutamente questo. Anche perché le loro banche, a differenza delle nostre svolgono, azioni commerciali partecipando al business ed al rischio, finanziando in buona parte i progetti e gli investimenti. Da noi no. Il sistema Italia non esiste e non va oltre le dichiarazioni di intenti. Quindi? Hanno coraggiosamente azzerato tutto, imposto un cambiamento di mentalità, organizzato dei modelli imprenditoriali ed aziendali nuovi, invertito la rotta e siamo ripartiti. Organizzazione, coordinamento, sinergie, disciplina imprenditoriale e qualità
morali ci hanno permesso di conseguire questi obiettivi. E’ stata costruita una nuova base sociale ed imprenditoriale per lavorare insieme, provocando una quasi svolta epocale nel settore facendo uscire molti dalla mentalità da bottegaio di paese, per riuscire a far ripartire i piani di sviluppo. E ci stanno riuscendo. La crescita interna passa di sicuro attraverso il rilancio delle esportazioni, non solo del manifatturiero, ma anche attraverso quello delle costruzioni e dei servizi per andare alla riconquista dei mercati perduti e nell’inserimento di quelli nuovi. Il tutto in un panorama come quello italiano, afflitto da nanismo imprenditoriale e bancario non solo per dimensioni, ma anche soprattutto per cultura. Tutti avanti da soli, in disordine e possibilmente in ritardo. Siamo dietro a Francia, Inghilterra, Germania ed ora anche ai Turchi. E’ ora di guardare oltre la porta di casa e riprenderci il posto che meritiamo…
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inviate all’indirizzo presidenza@consorziovenetocostruttori.it
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LUGLIO 2012 VENERDÌ 13
APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00
VENICE’S RING ORE 19,00 LOVERDRIVE ORE 20,00 DEPTFORD SOUND TRIBUTE BAND DIRE STRAITS
ORE 22.00
THE GIFT ELISA TRIBUTE BAND
TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO INFO: andrea 333.6506899 Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita” DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)
C. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)
SABATO
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SPETTACOLO DI DANZA ORIENTALE con LAURA ANDREOTTI
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U2 TRIBUTE BAND
15
DOMENICA
APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00
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GIORNATA IN MEMORIA DI AUGUSTO E DANTE PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONE
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FASCINO ALCUNE DISPUTE VI RENDONO AGGRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · S ALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PROPRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
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L’EROS
È L’ELEMENTO CHE VI INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRONTATE · S ALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI
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CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON ATTENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO GRANDI
OCCASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RIUSCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · S ALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ESERCIZI DI FITNESS
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
Apre infinite soluzioni PRODOTTI • FINESTRE in legno, legno/alluminio e PVC • PORTE interne PORTONI in legno e blindati • OSCURI in legno, alluminio e PVC • MANUTENZIONE e VERNICIATURA di oscuri e serramenti vissuti
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A. Particolari di infissi ad arco realizzati per lavoro di restauro a Costigliola di Teolo (PD), committenza privata. B. Dettagli di un’alzante scorrevole in legno/alluminio a 3 ante.
A
FASCINO ARRIVA LA LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOGNARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · S ALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO PREFERITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · S ALUTE I PIÙ CORAGGIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ESTETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUENTARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · S ALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUALCHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE FASCINO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO LA VITA IN COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STACCARVI! · S ALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
B
FASCINO NON
ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENETEVI AI FATTI E SARETE SORPRESI DEI RISULTATI · S ALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEGGERA
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
Cambia le tue finestre spendendo la metà Grazie al 55% di detrazione fiscale che finisce il 31/12/2012 SOPRALUOGO E PREVENTIVO GRATUITI
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FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE · SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNOVEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
FASCINO CERTI RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · S ALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI