Padova nord magg2013 n69

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di Padova Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.69 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Vigonza Biblioteca in festa con i giovani lettori pag.

Vigodarzere La Regione stanzia 800 mila euro per il Muson

Cadoneghe Capitello da mettere a nuovo, arriva l’ok

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EDITORIALE

vigonza stanzia la borsa di studio

Il Veneto vota una nuova identità di Mauro Gambin*

Una borsa di studio per aiutare le famiglie in difficoltà. E’ questo uno degli scopi con i quali anche per quest’anno è stato indetto un bando di concorso per l’assegnazione di 1 borsa di studio da circa 500 euro, finanziata dal Fondo istituito dalla Coop Adriatica di Villanova di Castenaso (provincia di Bologna). pag. 6

rapporto polizia stradale, tutti i dati

In linea generale, rispetto al 2011, i dati 2012 sulle attività di polizia locale dell’Unione “Medio Brenta” fra Cadoneghe e Vigodarzere, riguardo alle infrazioni, le verifiche e gli accertamenti non si discostano molto, pur evidenziando una leggera flessione. In sensibile calo le multe, guidatori più attenti. pag. 9

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I

Violenza sulle donne Cadoneghe in piazza

Fiaccolata per ribadire il no ai femminicidi e portare solidarietà ai parenti delle vittime

O

ltre duecento persone, tra cui le sorelle Roberta e Franca e i famigliari di Silvana Cassol, di Cadoneghe come tutta la sua famiglia, dipendente del Comune di Padova, uccisa dal marito Gabriele Ghersina, assistente capo della Polizia, hanno partecipato alla fiaccolata per ricordare, ma soprattutto per riflettere sulla condizione della donna nel mondo di oggi. Tutti con lanterne e torce in mano si sono stretti attorno alla famiglia di Silvana. Dopo i gravi fatti accaduti a Cadoneghe, l’amministrazione comunale e Udi, con

l’appoggio del PD, avevano deciso di indire un momento di riflessione al quale è invitata tutta la cittadinanza. La fiaccolata si è svolta venerdì 24 maggio con ritrovo in piazza Insurrezione per una sfilata pacifica. “Siamo tutti costernati di fronte a quanto è successo – ha detto il sindaco Mirco Gastaldon –, proprio per questo dovevamo soffermarci a riflettere. Questa iniziativa voleva avere valore di testimonianza civile di fronte a una questione etica e culturale che ci coinvolge tutti e sulla quale questo Comu-

ne ha investito molto. Voglio ricordare che il Consiglio comunale nella seduta dello scorso 29 aprile ha approvato l’adesione al progetto denominato “Convenzione contro la violenza maschile sulle donne – femminicidio no more”. Questo documento è stato elaborato a livello nazionale dalle associazioni che condividono un forte impegno sul tema della violenza sulle donne per richiamare le istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti per combattere questo terribile fenomeno. pag. 10

L’Intervento

“No all’aumento dell’Iva”

di Giuseppe bortolussi*

L

’Iva è’ stata introdotta nel nostro ordinamento fiscale 40 anni fa: in questo periodo di tempo l’aliquota ordinaria è variata ben 8 volte raggiungendo il valore massimo del 21%, quello in vigore. *Segretario Cgia Di Mestre

continua a pag.

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l primo partito è quello degli astenuti. Il dato macroscopico emerso dalla tornata elettorale, che tra la fine di maggio e gli inizi di giugno ha portato al rinnovo dei consigli di quarantasette comuni in Veneto, riguarda in primis le persone che non hanno esercitato il loro diritto di voto. Ovunque l’affluenza alle urne è stata al di sotto della media registrata alle amministrative precedenti, anche dove si è votato recentemente a seguito del commissariamento del municipio. Che questo larga assenza alle urne rappresenti lo scollamento della società dai suoi riferimenti politici è stato detto fino alla noia, tanto da diventare una giustificazione automatica seppur vera. Poi, per carità, anche per il Veneto, volendo, ci si può dilungare in analisi che comprovino la tenuta dei partiti tradizionali grazie alla fedeltà della propria base elettorale, la credibilità dei candidati capaci di fare risultati malgrado il momento di appannamento del proprio partito, il Pd per esempio, lo sfaldamento di quelli “personali”, come il Pdl o il M5s, e l’implosione di quelli fortemente ideologici come la Lega. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it

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EDITORIALE

segue da pag.

Il Veneto vota una nuova identità

Confindustria Padova

“luci sull’impresa” premiate le scuole

L’I-Pad da applicare al carrello per fare la spesa in modo più rapido e innovativo, il tecno-bracciale fashion che lancia l’allarme in caso di aggressione, la finestra che auto-regola l’illuminazione in casa, il cuocipasta attivabile con il cellulare ovunque ci si trovi. Sono solo alcuni dei progetti nati dalla creatività d’impresa under 18. Coltivarla e indirizzarla è l’obiettivo dell’attività di orientamento promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Padova che quest’anno ha coinvolto 44 istituti della provincia e 4.000 studenti nell’ambito del progetto “Luci sull’impresa”, premio scuola in collaborazione con la Camera di Commercio.

Tutto vero ma a mio avviso c’è qualcosa di nuovo da cogliere nel panorama politico uscito dalle recenti elezioni amministrative ed è il segno di discontinuità che questa regione è riuscita ad imprimere compiendo scelte che in precedenza parevano impossibili. E’ come se i veneti, politicamente ma forse non solo, fossero in cerca di una nuova identità. Per anni lo specchio del Veneto è stata l’idea di essere la “locomotiva del Nord Est”, ossia la macchina da soldi che funzionava bene se veniva ben oliata e soprattutto se aiutata nel proprio incedere togliendo ostacoli burocratici, lacci e laccioli. La Lega, va riconosciuto, è stato il partito più audace nel farsi interprete di queste aspettative e anzi ha contribuito a creare un’immagine fortemente identitaria di questa regione, certo magari un po’ razzista e un po’ arrogante ma ricca e questo bastava per dimostrare che il modello autarchico del “paroni a casa nostra” funzionava. Oggi queste convinzioni paiono incrinate, il Veneto soffre questa crisi nello stesso identico modo delle altre regioni, forse anche di più, il “Miracolo” è finito e i moloch della politica nostrana, come Manuela Dal Lago, a Vicenza, o Giancarlo Gentilini, a Treviso, sono stati letteralmente buttati giù dal piedistallo. Più che la loro abitudine a proporre solo e sempre se stessi, è stata la loro politica a base di parole d’ordine, ormai scaduta, a determinarne il crollo. Gentilini si aspettava una riconferma per tutto quello che aveva fatto per Treviso ma in realtà quello che conta per i trevigiani e quello che si farà a partire da domani. I volti nuovi, gli sganciati dagli apparati della politica (più che gli inquisitori della politica) sembrano essere stati considerati più credibili e persuasivi nel proporre la nuova identità per il veneto del futuro, un’identità forse meno tracotante e sprezzante e forse per questo più convincente. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it

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Giornata dell’Ambiente

premio impatto zero per le buone prassi

Nella Giornata mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno, ha preso il via la terza edizione del “Premio Impatto Zero”: il concorso che mira a diffondere la cultura della sostenibilità valorizzando le buone prassi ecologiche. Obiettivo è far emergere azioni, progetti o servizi ideati da cittadini, associazioni e cooperative per ridurre lo spreco di energia. Staffetta di solidarietà

“run for children” battuto il record

Padova può vantare un nuovo record: l’organizzazione della “Onlus Run for children” ha infatti battuto all’ultimo respiro il Guinness del maggior numero di persone di corsa continuativamente sulla distanza dei 100 metri a staffetta in 12 ore, 2404, contro le 2400 del precedente record detenuto dalla città di Gaza. Oltre 30mila gli euro raccolti dalla onlus che sostiene la ‘Fondazione Citta’ della Speranzà, la quale si occupa di supportare la ricerca pediatrica sulla oncoematologia. La competizione disputata in Prato della Valle.

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vigonza Imu congelata per il momento, sale per le case di lusso pag. 8

inziativa solidale

Cadoneghe stanzia novemila euro per la Caritas diocesana pag. 10

vigodarzere

Inaugurati gli uffici comunali a Vila Zusto pag. 13

fondazione zancan Progetto Crescere mille adolescenti sotto la lente pag. 14

Regione Comuni

cultura padova

Scene di paglia quest’anno parte dalla città pag.

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Al Parco Venturini-Natale di Via Ponte Ognissanti al Portello, ha preso il via “Navighiamo Padova”, un servizio di noleggio barche a remi e con motore elettrico che possono essere guidate senza patente. L’attracco è il nuovo pontile dotato di passerella e di una banchina dove le barche potranno essere noleggiate per “scoprire” il territorio da un punto di vista decisamente inedito. Progetto di prevenzione

prendere il sole dal verso giusto

Fusioni: molti ne parlano qualcuno lo fa

il personaggio

Alessandro Fabian racconta i suoi sogni e i suoi successi pag. 17

Avviata a Padova l’analisi energetica gratuita dei condomini centralizzati, promossa congiuntamente da Domotecnica Divisione Condomini e Anac Padova. A dimostrare la necessità di interventi urgenti nel territorio padovano, moltissime le diagnosi gratuite già prenotate: c’è tempo fino a luglio 2013 per iscriversi all’analisi gratuita nel territorio di Padova (per richiederla scrivere a risparmioincondominio@ domotecnica.it). Troppi edifici della provincia presentano gravi situazioni di inefficienza energetica con un eccessivo dispendio di risorse.

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Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811

Provincia

condomini esosi analisi energetica

Nuovo servizio di navigazione

PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI

Padova Nord

Analisi gratuita fino a luglio

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Biennale 2013: un’enciclopedia ad alti contenuti pag.

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Arte

Due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile: il progetto “Sunlab for Kids” e “Provalo sulla tua pelle” insegneranno, per tutta l’estate, le regole per una corretta esposizione al sole con iniziative pensate in modo specifico per le diverse fasce di età. Questa la proposta educativa promossa su tutto il territorio della città e della provincia, lanciata dall’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, patrocinata dall’Ufficio Città Sane del Comune e dalla Provincia.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato Editore

Srl

Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE: Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 maggio 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese TURISMO Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro

Turismo, la nuova legg

di Alessandro Abbadir

Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”

Rivoluzione nella promozione del settore con la creazione di 8 sistemi turistici tematci

T

urismo, tutti i poteri alla Regione o almeno tanti di più e Pro loco sul piedistallo. Sono queste le linee guida della nuova legge quadro del turismo del Veneto, approvata a fine maggio e fortemente voluta dall’assessore Marino Finozzi. Il provvedimento legislativo, votato praticamente all’unanimità con 39 sì, tre astensioni, sono confluiti quattro diversi disegni di legge, è destinato a mettere ordine in un settore che, nella nostra regione è contrassegnato da tantissime competenze e sovrapposizioni. Qualche dato per capire di che settore si tratta: il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro. “Con questa legge - ha spiegato il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - mettiamo al centro il turista e costruiamo intorno un’offerta adeguata all’evoluzione dei profili della domanda”. Vediamo cosa prevede nel dettaglio. La nuova legge ridisegna competenze: la Regione avoca a sè le politiche turistiche, lascia poco da fare

alle Province, esclude completamente i Comuni e pone su un piedistallo le Pro loco. Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”, esperienza mutuata sulla scorta di simili fatte in Umbria, Toscana, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. L’albergo diffuso consentirà ai borghi di montagna e ai centri storici del Veneto la possibilità di gestire l’ospitalità del turismo anche in fabbricati diversi, purché non più distanti di quattrocento metri. Una misura che serve per arginare l’abbandono dei centri storici del Veneto. Sul piano delle strutture ricettive tradizionali, la nuova disciplina distingue gli alberghi, le strutture all’aperto, le strutture complementari. Supera così la storica frattura ormai anacronistica, tra strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. Con la nuova legge la Regione intende regolarizzare campeggi e villaggi turistici. Nuove norme anche per gli Iat: avranno anche alla possibilità di prenotazioni alberghiere, di spettacoli e biglietti di trasporto. Rivoluzionati anche i Consorzi di promozione turistica: fuori gli enti pubblici, ne potranno far parte solamente soggetti privati, che tuttavia potranno presentare progetti finanziabili dalla parte pubblica. Poi la ripartizione territoriale. Sono stati infatti definiti i

i dati. nel 2012 gli alberghi hanno risentito della crisi

Italiani in fuga, gli stranieri salvano il Veneto

Q

uasi tutti con il segno negativo i dati relativi ai movimenti turistici degli italiani in Veneto lo scorso anno: la crisi si fa sentire soprattutto per gli alberghi e la clientela italiana, mentre tiene la presenza degli ospiti stranieri. Se la passano decisamente meglio le attività agrituristiche, le uniche a registrare, in controtendenza, un deciso incremento, sia sul fronte degli arrivi che delle partenze. La conferma arriva dai dati sui flussi turistici elaborati dalla Regione, dai quali emerge che se nel 2011 l’industria veneta del turismo era riuscita a riprendersi registrando variazioni significative nell’arco dei dodici mesi, l’anno scorso la situazione è nettamente peggiorata, in particolare per i clienti italiani, che hanno fatto registrare un calo medio del 2,9% per quanto riguarda gli arrivi e dell’8,7 per cento sul fronte delle presenze. A controbilanciare l’effetto negativo ci pensano i turisti stranieri, il 2,2% in più rispetto al 2011 per quanto riguarda gli arrivi e il 2,7% per le presenze. Maglia nera gli alberghi a due e una stella, che registrano un calo di oltre il 3,5% sugli arrivi e del 6,3% sulle presenze, unici a perdere anche clientela straniera. A seguire le altre categorie di alberghi, i campeggi e gli alloggi privati, i quali però riducono il danno grazie alla presenza degli stranieri, dall’Europa in particolare. Sorridono invece gli agriturismi, gli unici a registrare un deciso aumento, in media del 5% per gli italiani e del 12-15% per gli stranieri, in media l’8,5% in più. dopo l’ottima crescita dell’anno precedente. In valore assoluto si tratta di numeri modesti, che incidono su poco più dell’1 per cento dei flussi turistici, ma il fenomeno continuerà a crescere anche nei prossimi anni. L’anno scorso sono arrivati in veneto 5,5 milioni di turisti italiani e ben 10 milioni di stranieri.

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sistemi turistici tematici: Venezia e laguna, Dolomiti e montagna, Lago di Garda, mare e spiagge, pedemontana e colli, Terme euganee, Po e il suo Delta, città d’arte, centri storici, forti e ville venete. Ma tutti i comuni saranno considerati comuni turistici in modo da favorire al massimo la valorizzazione del patrimonio storico artistico ambientale ed architettonico. In sede di emendamenti dell’ultima ora, si è assistito all’introduzione dei cosiddetti Dmo, tavoli di coordinamento per destinazione turistica, lo stanziamento di risorse ad hoc per la Provincia di Belluno, e la definizione dell’uscita della parte pubblica dai consorzi di promozione entro 18 mesi. Durante la discussione per l’approvazione della nuova legge quadro sul turismo è emerso come servano per rilanciare questo settore ”semplificazione, meno vessazioni burocratiche e ammodernamento del patrimonio edilizio”. Va ricordato infatti come questa industria posa diventare volano di sviluppo, essendo l’unica non delocalizzabile e che non crea danni all’ambiente. Insomma una rivoluzione normativa che nelle intenzioni dei promotori aiuterà un settore considerato sempre più strategico in tempi di crisi.

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Argomento del mese 5 A Padova il dibattito fra Pro Loco e ristoratori

ge rivoluziona il settore La novità La figura, proposta da Matteo Toscani, sarà introdotta per la stagione estiva 2014

“Accompagnatore di mezza montagna” per il turismo e l’occupazione di Nicola Stievano

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spalla pag 5 per padova

alla prossima stagione nasce la figura dell’accompagnatore di mezza montagna, una guida alpina che è anche guida turistica. Creare nuove opportunità occupazionali in zone a forte vocazione turistica come la montagna ma con dinamiche lavorative problematiche, ampliare l’offerta per gli ospiti e migliorare la sicurezza degli escursionisti. A questo punta il progetto di legge presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani che va a modificare la legge sulla professione di guida alpina, introducendo anche in Veneto, su richiesta del territorio e degli operatori, una nuova figura: l’accompagnatore di mezza montagna. “Si tratta - spiega il consigliere della Lega Nord - di chi svolte professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, l’attività di accompagnamento in escursioni su terreno montano, nelle zone rocciose, nei ghiacciai, nei terreni innevati e in tutti gli itinerari che richiedono l’uso di tecniche e materiali alpinistici. Inoltre illustra ai turisti le caratteristiche dell’ambiente circostante. Senza alcun costo per le istituzioni, viene fortemente qualificata l’offerta turistica, dando importanti opportunità di lavoro ai giovani che vogliono restare a vivere in queste zone e a tutte quelle figure professionali impegnate nella sola stagione invernale, come i maestri di sci. Un altro effetto positivo di questo progetto di legge è il miglioramento della sicurezza per gli escursionisti che, anche se non particolarmente esperti e avvezzi alle ostilità dell’ambiente alpino, potranno effettuare le loro uscite con serenità, proprio perché accompagnati da professionisti riconosciuti. Ci sono tutte le condizioni - afferma ancora il vicepresidente dell’assemblea regionale - affinché, per la stagione estiva 2014, la legge sia operativa e vi sia un’adeguata promozione di queste figure. Al progetto hanno dato il loro contributo il presidente delle Guide Alpine Lio De Nes con Bepi Casagrande, il Cai e il Soccorso Alpino”. RESCHIGLIANO: recentissima 1/2 bifamiliare su piu’ livelli. P. Terra: porticato d’ ingresso travato che da sulla cucina, con camino alla veneta ad uso esterno, soggiorno con parete in pietrfacciavista di 35 mq, cucina di 30 mq, bagno-lavanderia, ripostiglio, garage. P. Primo: 3 camere (matrimoniale 2 singole), stanza mansardata ad uso taverna, bagno, poggiolo. P. Secondo: stanza di 50 mq mansardata. Giardino privato di 400 mq. ACE: in corso di verifica. RIF. 535 EURO 330.000

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Vademecum sagre “Doc”

Sicure, sostenibili, e garantite feste di paese “certificate” C

ome ogni estate torna la querelle sulle sagre e le varie feste paesane in contrapposizione con l’offerta di ristoranti e trattorie, che si sentono danneggiati dal proliferare di ogni genere di iniziative. Al punto che in tanti arrivano a chiedere controlli sulle cosiddette “false sagre?”. Per distinguere le vere “sagre doc” organizzate dalle Pro Loco dalle iniziative estemporanee volte a “fare cassa”, ora c’è il vademecum delle “3S: Sagre Sicure e Sostenibili” promosso dal Comitato Provinciale Pro Loco di Padova e dai 5 Consorzi intercomunali. Storicità, tipicità e finalità non-profit sono alcuni degli elementi distintivi. Niente più polemiche, quindi, tra ristoratori, pubblici esercizi e pro loco: è questo l’obiettivo cui l’Unpli padovana vuole arrivare, attraverso il confronto con le Associazioni di categoria. Il tema è stato affrontato in occasione della Festa delle Pro Loco padovane a Due Carrare. L’iniziativa, dedicata quest’anno al tema “Pro Loco: amUnione delle Pro Loco basciatrici dell’identità territoriale”, padovane, mano tesa ha radunato le 89 associazioni della verso gli altri operatori: provincia e gli oltre 12.000 soci a “lavoriamo insieme Due Carrare, in occasione dei festegper il turismo” giamenti per gli 800 anni dei Carraresi. Interessante il dibattito sul “Progetto 3S: una carta dei valori per le Sagre Sicure e Sostenibili”. “L’opuscolo sagre e feste con gli eventi a marchio pro loco e la carta dei valori delle 3S ha riscosso anche quest’anno grande successo di pubblico; dobbiamo usare la cultura come promozione del territorio e trovare un percorso di collaborazione con il mondo della ristorazione” ha detto l’assessore provinciale Leonardo Comacchio. “La strada intrapresa con le 3S è quella giusta. Noi siamo disposti a metterci attorno a un tavolo e sigillare l’accordo per lavorare insieme, ma dobbiamo trovare la possibilità di condivisione con le realtà economiche del territorio che ora sono in difficoltà” ha affermato il presidente Ascom Fernando Zilio.”Grazie a tutti i volontari pro loco che danno valore sociale ma anche economico al territorio. Ma bisogna far diventare le sagre valore aggiunto e contrastare le operazioni meramente commerciali. Chi vigila? Anche i Comuni devono aderire e validare le sagre doc. Siamo tutti d’accordo sul concetto che dobbiamo capire quali sono le vere sagre. Ma quali sono gli occhi sul territorio? Chi rispetta le regole deve essere premiato e incentivato” ha commentato il direttore Confesercenti Maurizio Francescon. “L’Unpli Padova con questa iniziativa ha accelerato il percorso di condivisione e avanzato una proposta concreta alle associazioni di categoria. Da oggi dobbiamo impegnarci a far rispettare la nostra carta dei valori e i Comuni, in accordo con pro loco e associazioni di categoria, devono assumersi la responsabilità di distinguere le vere sagre della tradizione da iniziative estemporanee” ha concluso il presidente Unpli Padova Fernando Tomasello. Le Pro Loco, dunque, sono protagoniste a pieno titolo nella nuova Legge Regionale sul turismo e il loro ruolo nel far emergere la cultura di un luogo e dello stare insieme è fondamentale.


6 Vigonza Sociale C’è tempo fino al 15 luglio per presentare la richiesta

Un aiuto per studiare Stanziato un contributo da 500 euro destinato a famiglie in difficoltà con ragazzi alle medie di Manuel Glauco Matetich

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na borsa di studio per aiutare le famiglie in difficoltà. E’ questo uno degli scopi con i quali anche per quest’anno è stato indetto un bando di concorso per l’assegnazione di 1 borsa di studio da circa 500 euro, finanziata dal Fondo di “Sostegno per il diritto allo studio” istituito dalla Coop Adriatica di Villanova di Castenaso (provincia di Bologna), in collaborazione con l’amministrazione comunale di Vigonza. La borsa di studio sarà assegnata a studenti frequentanti l’Istituto comprensivo “don Lorenzo Milani” che conseguiranno il diploma di licenza media nella sezione unica di esami per l’anno scolastico 2012/2013. Il Fondo è destinato a famiglie con figli in età scolare, con reddito ISEE del nucleo familiare riferito ai redditi 2012 dichiarati nel 2013 inferiore a Euro 15.000,00. L’Isee, ovvero indicatore della situazione economica equivalente, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie.

Anche quest’anno il Comune stanzia una borsa di studio È un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio mobiliare ed immobiliare e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia). Per calcolare l’ISEE relativo all’anno fiscale 2012, è indispensabile conoscere i redditi posseduti da tutti i componenti del nucleo familiare dichiarati nel 2013. E’ ancora possibile comunque presentare la propria domanda di partecipazione, e questa deve essere presentata direttamente alla segreteria dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”, situato in via Roma

35 a Vigonza, entro il 15 luglio prossimo. La cerimonia per l’assegnazione delle borse di studio avverrà nella prima decade del mese di settembre 2013, grazie al coordinamento della commissione giudicatrice. Quest’ultima sarà formata da tre rappresentanti dell’Istituto Comprensivo “don L. Milani” e dall’assessore ai servizi sociali e dall’assessore ai servizi culturali del comune di Vigonza. Il Presidente della Commissione sarà invece nominato fra i due rappresentanti dell’istituto Comprensivo “don Lorenzo Milani” di Vigonza.

L’EVENTO Al Parco dei Da Peraga laboratori, letture animate, canti e giochi

due giornate di festa tra libri e spettacoli

N

essuno si sarebbe mai aspettato di vedere arrivare così tante famiglie per festeggiare tutti assieme le festa organizzata in onore della biblioteca comunale di Vigonza. Il Parco del Castello dei Da Peraga si è animato per ben 2 intere giornate di canti, musiche, giochi e tanta voglia di divertirsi. Erano davvero moltissimi i bimbi accompagnati dai propri genitori che hanno preso parte alle diverse attività pensate Un momento della festa appositamente per loro dall’assessorato alla cultura del comune di Vigonza, guidato dal neo-assessore Isabella Turetta. Ecco alcuni dei laboratori tenutisi durante la festa della biblioteca vigontina: letture animate, spettacoli di narrazione, laboratori artistici, giochi di gruppo ed infine una bella mostra del libro ricca di giornali, riviste, libri, sussidiari scolastici ed anche qualche enciclopedia. Inoltre, non sono mancati comunque dei momenti altamente istruttivi, rivolti soprattutto ai bambini. E’ stato spiegato loro, infatti, il vero e profondo significato di una biblioteca. Una biblioteca non è solamente un posto dove si conservano o si collezionano montagne di libri, ma in verità essa rappresenta la nostra identità, la nostra cultura, i nostri valori. La biblioteca è la casa di quello che oggi siamo, ovvero della nostra cultura. Ed è proprio vero l’aforisma che afferma che “un uomo senza cultura è come una zebra senza righe”. I nuovi orari della biblioteca comunale di Vigonza, validi dal primo giugno scorso, sono: lunedì chiuso tutto il giorno, martedì pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00, mercoledì pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00, giovedì mattina dalle 8.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00, venerdì pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00, sabato mattina dalle 8.00 alle 13.00. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare al numero telefonico 049.8090372 oppure inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo email: biblio.vigonza@provincia.padova.it M.G.M.

biblioteca digitale, ecco come fare

A

ccedere alla biblioteca comodamente da casa ora si può. E’ infatti disponibile dal primo maggio 2013 una rivoluzionaria ed importante novità per tutti gli utenti che frequentano abitualmente la biblioteca comunale di Vigonza. Media Library OnLine è il nuovo servizio è offerto dalla biblioteca di Vigonza e dalle altre biblioteche delle Reti PD2 e PD3 coordinate dal Consorzio “Biblioteche Padovane Associate” e rappresenta un importante ampliamento dell’offerta culturale del territorio, una biblioteca digitale attiva 24 ore su 24. Il sistema digitale consente infatti di affiancare alle collezioni già disponibili per consultazione e prestito nelle biblioteche (libri, periodici, DVD, ecc.) anche le collezioni digitali, accessibili dagli utenti direttamente dalle loro postazioni personali, in autonomia e in modo gratuito, 24 ore su 24. Le collezioni digitali, in costante crescita, comprendono attualmente contenuti audio e video, audiolibri, banche dati, e-book, quotidiani e periodici (Il Mattino di Padova, Il Gazzettino, Il Sole 24 ore, La Repubblica, Libero, l’Espresso, Panorama, oltre all’accesso alla Press Display comprendente oltre 1300 testate di quotidiani di tutto il mondo). A disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno, il nuovo portale online consente inoltre l’utilizzo dei portali bibliotecari direttamente da dove ci si trova, oltre che dalle postazioni internet presenti nelle biblioteche che hanno aderito al progetto. Con questo servizio è anche possibile

Anche Vigonza aderisce al nuovo servizio Media Libray OnLine attivo h24 prendere a prestito, direttamente da casa, con l’utilizzo del proprio dispositivo (computer, tablet, ereader) gli ebooks (libri in formato elettronico) che le biblioteche avranno acquisito, comprese le novità editoriali che il mercato normalmente offre. Per accedere al servizio è necessario possedere la tessera d’iscrizione ottenuta presso una qualsiasi delle cinquanta biblioteche associate nelle Reti provinciali PD2 e PD3. Il progetto rappresenta un significativo rafforzamento della cooperazione interbibliotecaria sostenuta dalla Provincia di Padova e messa in atto da BPA a favore delle Biblioteche comunali ad esso associate. Per ulteriori informazioni o istruzioni si può contattare la biblioteca di Vigonza allo M.G.M. 049.8090372.


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SOCIALE

In funzione da fine maggio a Noale una struttura con 120 posti letto

“ESSERE MODERNI DOMANI”

RelaXXI, ha portato la massima qualità al nuovo centro anziani e centro servizi Santa Maria dei Battuti

E’

così che RelaXXI definisce il nuovo centro anziani e centro servizi Santa Maria dei Battuti a Noale, che ha iniziato ad operare lo scorso 29 maggio. Una struttura con 120 posti letto, luminosa, nuova, confortevole come lo è la casa che ognuno di noi sogna, anche per la propria vecchiaia.

RELAXXI - nata in seno alla Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe insieme al know how di qualificato management del settore - ha lavorato con costanza e coerenza negli ultimi anni per portare avanti un progetto ambizioso dal punto di vista architettonico e tecnologico, ma allo stesso tempo funzionale, innovativo ma attento alla qualità della vita delle persone anziane: una vera novità tra le Residenze per anziani non solo della Regione, ma di tutto il territorio nazionale. La nuova R.S.A. garantisce servizi di massimo livello e lo fa con la consapevolezza e la volontà di essere una struttura aperta a tutti, rivolta a chi cerca il meglio al costo giusto.

S

tanze insonorizzate, aerazione automatica degli ambienti cinque volte al giorno, risparmio energetico, sale bagno munite di vasche ad ultrasuoni per l’igiene non invasiva dell’ospite, spazi comuni luminosi e chiari, permeabilità tra interno ed esterno con terrazze verdi di piante ed erbe aromatiche: questi sono soltanto alcuni degli standard qualitativi che la residenza esprime. Ma senza dubbio ciò che si percepisce entrando nella struttura, è qualcosa di diverso: uno spazio a misura d’uomo, ampio ed esteticamente bello, dall’atmosfera serena e cordiale, confortevole e confortante. Uno spazio in cui sentirsi vivi, attivi, protagonisti della propria esistenza, per riscoprire il piacere delle piccole cose quotidiane, in ambienti curati. Una casa circondata dalla natura protetta dell’Oasi WWF Cave di Noale, a pochi metri di distanza.

A

Santa Maria dei Battuti, il cibo è buono e genuino: la cucina interna alla struttura utilizza ortaggi e frutta fresca; lo chef sceglie gli ingredienti per il vitto in base alla stagione per un’alimentazione ricca e variegata, attenta alle esigenze nutrizionali e alle diete particolari dei singoli ospiti. Se gli spazi sono così studiati intorno all’ospite, il personale infermieristico e di assistenza, presente 24 ore al giorno, garantisce professionalità e competenza fondando il servizio alla persona sulla priorità del rapporto umano e relazionale; uno staff di medici, psicologi, fisioterapisti, logopedista, assicurano ogni necessità sanitaria e riabilitativa. La presenza di un sacerdote offre, per chi lo desidera, la disponibilità per momenti “di ascolto e conforto” e le funzioni religiose, mentre operatori specializzati sono disponibili per favorire occasioni d’incontro, iniziative ricreative e di intrattenimento.

Q

uesto è solo l’inizio; ma con il passare dei giorni, Santa Maria dei Battuti si arricchirà di storie e racconti che ogni persona porterà con sé, creando uno spazio a misura d’uomo in cui le relazioni umane saranno ancora al centro dell’esistenza.

”E la casa che ognuno di noi sogna, anche per la propria vecchiaia, circondata dalla natura a pochi passi dall’Oasi del Wwf”

Relaxxi s.r.l. Via A. De Pol n. 8 30033 Noale, Venezia Tel +39 0499385009 Fax +39 0499385685 relaxxisrl@legalmail.it


8 Vigonza L’Intervento

Imposte Il provvedimento A Vigonza pagheranno un po’ di più i propripietari di “abitazioni signorili”

Imu più salata per le ville di Manuel Glauco Matetich

“B

ye Bye Imu!” E’ questa l’espressione che moltissimi italiani vorrebbero dire alla tassa più odiosa di tutte, quella che va a colpire chi con molti sacrifici e i risparmi di una vita ha avuto la forza di comprarsi una casa di proprietà. Ebbene sì, pochi giorni fa il nuovo governo, capitanato dal premier Enrico Letta, ha sospeso la rata di acconto di giugno dell’imposta municipale unica. Si tratta non di una abolizione definitiva ma, appunto, di una sospensione, in attesa di una ridefinizione della tassazione sulla casa che dovrà essere fatta entro agosto. Se il governo non riuscirà a mantenere l’impegno, la prima rata ora sospesa potrebbe essere chiesta in settembre (entro il 16) ai contribuenti. La sospensione non riguarda tutte le categorie e e tutti i casi di pagamento Imu. Ecco un vademecum per capire chi deve comunque pagare entro il 17 giugno e chi invece rientra nei casi della sospensione nel comune di Vigonza. Non devono pagare l’Imu: 1) l’abitazione principale e le relative pertinenze. Possono essere considerate pertinenze quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo (il secondo garage / posto auto / cantina devono pagare l’acconto di giugno con l’aliquota del 7,6‰). Sono escluse dalla sospensione dell’acconto le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) ed A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi); 2) I terreni agricoli, da chiunque posseduti, e i fabbricati rurali debbono risultare in catasto con l’apposita annotazione di fabbricati rurali; 3) Le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative

NEWS

T

Sospeso, per ora, il pagamento della prima rata per le abitazioni principali, ora si attende il Governo Il municipio di Vigonza, l’amministrazione ha deciso di ritoccare verso l’alto l’aliquota relativa alle abitazioni signorli e alle ville

pertinenze dei soci assegnatari, nonché gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli Iacp. Deve essere invece l’acconto IMU, entro il 17 giugno, per tutte le altre casistiche, con le medesime modalità dell’Imu 2012, salvo i fabbricati del gruppo catastale “D” (categorie speciali ai fini produttivi o commerciali). Per queste unità immobiliari l’Imu va interamente versata allo Stato (codice tributo 3925, da usare nell’F24) ed il coefficiente molti-

plicatore è pari a 65 (nel 2012 era 60). Per la sola categoria D/5 il coefficiente rimane invariato ad 80. Aree fabbricabili: sono state predisposte le nuove tabelle con criteri e valori minimi diversi rispetto agli anni precedenti. Per le abitazioni principali appartenenti alle categorie A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) ed A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi), nonché le relative pertinenze l’aliquota da utilizzare è pari al 4‰ (nel 2012 era il 3,7‰). Per tutti gli immobili diversi da quelli appartenenti al gruppo catastale “D” l’Imu dev’essere versata solo al Comune.

“No all’aumento dell’Iva”

di Giuseppe bortolussi* segue da pag.

1

Stiamo parlando dell’Iva, molto probabilmente, subirà un ulteriore incremento di un altro punto percentuale. L’ultimo ritocco è avvenuto nel 2011: nonostante l’aliquota ordinaria sia salita dal 20 al 21%, il gettito Iva, tra la metà di settembre del 2011 ed il dicembre del 2012, è diminuito di 3,5 miliardi di euro. Dall’inizio della crisi alla fine del 2012 il Pil nazionale è diminuito di 7 punti percentuali e la spesa delle famiglie di 5. La caduta di 5 punti corrisponde, in termini assoluti, ad una diminuzione media della spesa pari a circa 3.700 euro a famiglia. Se non scongiuriamo l’aumento dell’Iva previsto tra un mese corriamo il pericolo di penalizzare ulteriormente la domanda peggiorando la situazione economica delle famiglie e quella delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi che vivono di consumi interni. Nella Relazione annuale, la Banca D’Italia segnala che in termini pro capite la spesa è tornata ai valori del 1998: quella di 14 anni fa. Dal 1973 al gennaio di quest’anno, l’incremento più importante si è registrato proprio in Italia. Se nel 1973 l’aliquota era al 12% ora si attesta al 21%, con un aumento di 9 punti. Seguono la Germania, con una variazione di + 8 punti (era all’11%, adesso si attesta al 19%), l’Olanda, con un aumento di 5 punti (16% nel 1973, 21% nel 2013), l’Austria e il Belgio, con degli aumenti registrati nel periodo preso in esame rispettivamente del +4 e del +3. La Francia è l’unico paese che ha visto diminuire il peso dell’aliquota di questa imposta. Se nel 1973 era al 20%, ora si attesta al 19,6% (-0,4). Se è vero che in questi 40 anni abbiamo registrato l’incremento d’aliquota più significativo, è altresì vero che nel 1973 quella applicata in Italia era, ad esclusione della Germania, la più contenuta. Se l’aumento a luglio ci sarà, i consumatori si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinaria più elevata tra tutti i principali paesi dell’area dell’euro. *Segretario Cgia Di Mestre

Previste anche giornate in piscina, sport e attività divertenti di laboratorio

centri estivi in sei turni alla barchessa e al palasport

utti pronti per l’arrivo dell’estate? E con la fine della scuola ritornano i tanto attesi centri estivi. Si sono appena chiuse le possibilità di iscrizione per l’edizione del 2013 che si rivolge a ragazzi e ragazze che nell’anno 2012-2013 hanno frequentato le classi elementari e medie dislocate lungo tutto il comune di Vigonza. Le sedi centrale delle attività sono principalmente due: la barchessa del Castello dei Da Peraga, meglio noto ai più come

Villa Bettaninia Peraga di Vigonza, e il palazzetto dello sport, in via Paolo VI 16 a Peraga. Il servizio offerto è volto per sostenere tutti quei genitori che lavorano nel periodo lasciato scoperto dalle scuole ed in particolare per il periodo delle vacanze estive, con lo scopo educativo finalizzato allo svago, alle attività sportive e al divertimento per i bambini, il tutto realizzato grazie alla vivacità e collaborazione di un’equipe di animatori specia-

lizzata. Il progetto, diviso in 6 turni, si svolgerà in concomitanza con la chiusura delle scuole per il periodo estivo, ovvero dal 17 giugno al 6 settembre dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle 17.00. Il campo estivo si articola in diverse strutture di gioco, ballo, sport e varie attività di laboratorio, inoltre sono previste giornate in piscina, esplorazioni di vari luoghi ed eventuali incontri didattici con associazioni che operano sul nostro territorio. M.G.M.

Tutto pronto per i centri estivi a Vigonza

O F F E R TA S P E C I A L E D E L P R O D U T T O R E

dal 14 al 22 GIUGNO 2013

Aperto Anche domenicA 16 17 giugno tutto il giorno

e lunedì

ORARI: 8.30 - 12.30 • 15.30 - 19.30 - CASALSERUgO (PD) - via Roma, 39


Cadoneghe 9 I dati della polizia locale La maggior parte delle infrazioni riguarda i limiti di velocità

Automobilisti più “virtuosi” Nell’Unione tra Cadoneghe e Vigodarzere controlli in aumento e multe in calo, meno incidenti di Nicoletta Masetto

I

n linea generale, rispetto al 2011, i dati 2012 sulle attività di polizia locale dell’Unione, riguardo alle infrazioni, le verifiche e gli accertamenti non si discostano molto, pur evidenziando una leggera flessione. L’ammontare accertato da sanzioni al Codice della strada (che non corrisponde a quanto riscosso) per lo scorso anno è stato di 281.355 euro, contro i 292.524 del 2011. In leggero calo gli accertamenti di infrazione stradale complessivi: dai 2804 del 2011 (di cui 1951 a Cadoneghe e 853 a Vigodarzere), si è passati ai 2613 del 2012 (1891 a Cadoneghe e 722 a Vigodarzere). Automobilisti più virtuosi, dunque, visto che al calo delle sanzioni si accompagna in realtà un aumento del numero degli accertamenti: i veicoli controllati sono aumentati, rispetto sempre al 2011, da 4328 a 6112, così come sono leggermente aumentati anche i servizi di pattuglia (da 1188 a 1203). Inalterati quelli notturni, 86.

Calano gli incidenti stradali, segno che le attività di prevenzione (segnaletica, presenza di pattuglie e autovelox) producono risultati tangibili: dai 73 del 2011 (49 a Cadoneghe, 24 a Vigodarzere) si è passati ai 61 del 2012 (45/17). Diminuiscono anche gli incidenti con feriti (da 54 a 41) e si dimezzano quelli mortali (da 2 a 1). La maggior parte delle infrazioni rilevate riguarda l’inosservanza dei limiti di velocità rilevata dagli autovelox: 1109 contro le 1010 del 2011. Calano i divieti di sosta gravi sanzionati (159 contro 216 del 2011) e anche quelli semplici (225 contro 289), mentre raddoppiano gli accertamenti per mancato uso delle cinture di sicurezza (da 7 del 2011 a 15 nel 2012). Aumentano i conducenti sorpresi nell’uso del cellulare alla guida: da 30 a 40. Segno dei tempi – ma certamente con dati molto inferiori rispetto ad altre zone d’Italia – è la circolazione senza copertura assicurativa: nel territorio di CadonegheVigodarzere sono stati pizzicati 17 auto-

mobilisti contro i 13 dell’anno precedente. Grazie ai 3 nuovi precursori in dotazione alla Polizia, gli accertamenti sul grado alcolemico sono quasi quadruplicati: si passa dai 117 del 2011 ai 408 del 2012. Nonostante ciò, segno forse di una maggiore maturità alla guida, nel 2012 c’è stata un’unica sanzione per guida in stato di ebbrezza (nel 2011 erano 4). Inalterato invece il numero di patenti ritirate (21). I punti dalle patenti complessivamente

ritirati sono stati 2963 (2512 nel 2011). Per quanto riguarda le violazioni ai regolamenti comunali, gli accertamenti complessivi sono passati da 38 a 47. Anche gli accertamenti per abbandono o errato conferimento dei rifiuti sono cresciuti seppur di poco. Molto lavoro per i vigili dell’Unione è arrivato dagli accertamenti anagrafici, in netto aumento (dai 167 del 2011 ai 611 del 2012) e dai sopralluoghi per attività commerciali (da 9 a 32).

I SINDACI Un plauso agli agenti

“la prevenzione e’ fondamentale”

U

n paluso dal sindaco di Cadoneghe, Mirco Gastaldon sull’attivià d prevenzione. “Tutti i dati riportati dalla Polizia Locale sono dimostrazione che l’Unione opera fattivamente nell’interesse dei cittadini dei Comuni che la compongono – sottolinea Gastaldon –. Intensificheremo l’attenzione volta a rendere sicura la circolazione nel territorio. Inoltre fattivo è il lavoro volto ad ampliare l’Unione per rendere disponibile ad altre realtà questi servizi che reputiamo di qualità”. Anche se i dati relativi ai dodici mesi dello scorso anno non fanno rilevare aumenti considerevoli, ad esempio, di infrazioni stradali e di incidenti, è significativo il fatto che molto del lavoro per i vigili dell’Unione sia arrivato dagli accertamenti anagrafici, in netto aumento, e dai sopralluoghi per le attività commerciali. Per Francesco Vezzaro, sindaco di Vigodarzere, che anche presidente di turno del sodalizio tra i Comuni “in generale, i servizi appaiono equilibrati fra Cadoneghe e Vigodarzere, stanti le differenze di popolazione, di territorio e di numerosità e presenza di strade provinciali, regionali o statali”. N.M.


10 Cadoneghe La manifestazione Dopo l’ultimo drammatico episodio Cadoneghe si mobilita

“Basta femminicidi”

A centinaia in piazza per dire no alla violenza e per manifestare solidarietà alle famiglie colpite di Nicoletta Masetto

O

ltre duecento persone, tra cui le sorelle Roberta e Franca e i famigliari di Silvana Cassol, di Cadoneghe come tutta la sua famiglia, dipendente del Comune di Padova, uccisa dal marito Gabriele Ghersina, assistente capo della Polizia, hanno partecipato alla fiaccolata per ricordare, ma soprattutto per riflettere sulla condizione della donna nel mondo di oggi. Tutti con lanterne e torce in mano si sono stretti attorno alla famiglia di Silvana. Dopo i gravi fatti accaduti a Cadoneghe, l’amministrazione comunale e Udi, con l’appoggio del PD, avevano deciso di indire un momento di riflessione al quale è invitata tutta la cittadinanza. La fiaccolata si è svolta venerdì 24 maggio con ritrovo in piazza Insurrezione per una sfilata pacifica. “Siamo tutti costernati di fronte a quanto è successo – ha detto il sindaco Mirco Gastaldon –, proprio per questo dovevamo soffermarci a riflettere. Questa iniziativa voleva avere valore di testimonianza civile di fronte a una questione etica e culturale che ci coinvolge tutti e sulla quale questo

Un momento della fiaccolata per le strade di Cadoneghe Comune ha investito molto. Voglio ricordare che il Consiglio comunale nella seduta dello scorso 29 aprile ha approvato l’adesione al progetto denominato “Convenzione contro la violenza maschile sulle donne – femminicidio no more”. Questo documento è stato elaborato a livello nazionale dalle associazioni che condividono un forte impegno sul tema della violenza sulle donne per richiamare le istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti per combattere questo terribile fenomeno. La violenza sulle donne non è da inquadrare

come una emergenza, ma è un fenomeno strutturale di una società che pone uomini e donne in una relazione di disparità”. Il documento approvato dal Consiglio comunale rileva la necessità di pervenire a una definizione univoca e al monitoraggio del fenomeno con raccolta dati per la formazione di un Osservatorio nazionale sulla violenza contro le donne. Viene proposta l’istituzione di un numero di pubblica utilità (il 1522) e una più specifica formazione delle persone che lavorano nel settore.

IL RESTAURO Dalla Sovrintendenza è arrivato l’ok definitivo

CAPITELLO SANT’ANTONIO, PRESTO I LAVORI

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ia libera della Sovrintendenza al restauro del capitello di S. Antonio in via Ca’ Ponte. Il benestare della Sovrintendenza alle Belle Arti al progetto messo a punto dal Comune è pervenuto pochi giorni fa. Imminente dunque l’avvio delle pratiche per l’assegnazione dei lavori. In via Ca’ Ponte, a Bagnoli, sorge un capitello intitolato a S. Antonio da Padova, importante testimonianza di devozione popolare, oltre che opera di pregio artistico. Il manufatto si presenta in visibile stato di degrado: l’usura del tempo e le intemperie richiedono urgenti e profondi interventi di restauro e risanamento conservativo. Negli ultimi anni alcuni tentativi di avviare i lavori erano stati fatti da un gruppo di cittadini. Ora l’amministrazione comunale intende impegnarsi direttamente per restituire il manufatto all’originaria integrità. Dopo aver commissionato il progetto dettagliato per il recupero dell’opera, che è stato da poco ultimato, per l’avvio del restauro definitivo si era rimasti in attesa solo del benestare della Sovrintendenza alle Belle Arti. L’inizio dei lavori avverrà entro poche settimane. Dopo di che questa testimonianza di devozione popolare tornerà all’antico splendore. N.M.

fondo di solidarietà, 9 mila euro

L

a crescita consistente del tasso di disoccupazione nel territorio provoca un diffuso peggioramento della condizione delle famiglie, e dunque il disagio economico e la difficoltà nella ricerca di lavoro sono ora tra i problemi più significativi cui le famiglie devono far fronte nella gestione della vita quotidiana. Di qui la necessità di approntare forme di intervento efficaci e capillari. Questa una delle priorità sociali promosse dalla Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Ulss 16. Il Comune di Cadoneghe ha deciso di aderire al Fondo Straordinario di Solidarietà promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con un finanziamento di 9mila euro, che verrà erogato in forma di contributo alla Caritas Diocesana, soggetto partner del progetto. “Questa somma servirà ad attivare percorsi di accompagnamento e sostegno lavorativo di cittadini a rischio di indigenza e marginalità utilizzando strumenti come le borse lavoro, i voucher, i lavori di pubblica utilità – spiega il sindaco Mirco Gastaldon –. Il diffuso disagio sociale che caratterizza il momento storico attuale rende necessario rafforzare la condivisione di obiettivi e di strategie operative tra istituzioni, servizi e referenti del volontariato, dell’associazionismo e della solidarietà organizzata attivi nel territorio. Solo creando una rete di solidarietà possiamo contrastare con efficacia le criticità derivanti dalla crisi economica”. Il Fondo Straordinario di Solidarietà è un progetto promosso dalla Fondazione

Cadoneghe aderisce con una somma che viene destinata alla Caritas Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in partnership con le Diocesi di Padova, Rovigo e Chioggia, le Province di Padova e Rovigo, le Camere di Commercio di Padova e Rovigo, la Regione Veneto, Etra, il Consorzio Polesine e la Fondazione Antonveneta. “Il Fondo finanzia esclusivamente opportunità occupazionali presso enti e aziende del territorio e si rivolge esclusivamente a residenti in difficoltà – chiarisce don Luca Facco, direttore Caritas Diocesi di Padova –, quindi è pensato espressamente per agire a livello locale, con la supervisione di chi – in questo caso l’amministrazione comunale – il territorio lo conosce bene. I destinatari sono i disoccupati più deboli, quelli privi di ammortizzatori sociali e da anni fuori dal mercato del lavoro. Quello del lavoro è l’unico tema che può coagulare un’azione sociale condivisa da mondo del volontariato, enti pubblici e privati. Obiettivo del progetto è attivare quello che viene definito welfare generativo: vogliamo dare dignità alla persona, che lavorando farà qualcosa di utile per sé, ma anche per la collettività”. Al progetto possono contribuire, anche con piccole somme, i singoli cittadini. Chi fosse interessato può trovare informazioni nel sito internet della Caritas: N.M. www.caritaspadova.it



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Vigodarzere 13 Sicurezza idrogeologica Entro fine anno l’appalto del Genio Civile

Ecco 800 mila euro per il Muson dei Sassi di Nicoletta Masetto

Serviranno per la sistemazione degli argini alquanto malmessi e provati dalle continue piene

Gli argini del Muson dei Sassi messi a dura prova dalle continue piene del fiume, ora i lavori nel territorio di Vigodarzere

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ttocentomila euro. A tanto ammonta l’appalto per i lavori da realizzare lungo il Muson dei Sassi nel territorio di Vigodarzere. L’intervento riguarderà in via prioritaria, il consolidamento degli argini lungo il corso del corso d’acqua a carattere torrentizio come viene identificato a livello idraulico. L’appalto sarà predisposto dal Genio Civile entro fine anno. L’annuncio è dell’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte in occasione del sopralluogo lungo le sponde del torrente che separa Cadoneghe a Vigodarzere. Le sponde del Muson dei Sassi, canale torrentizio, si stanno lentamente sgretolando. Il fenomeno è causato dal terreno sabbioso pregno d’acqua e dalle infiltrazioni che provengono dalla campagna. Entrambi finiscono per indebolirne la struttura provocando pericolose fessurazioni. A Vigodarzere il Muson dei Sassi scorre per circa quattro chilometri, dal ponte del Terraglione a quello di Castagnara, dove poi sfocia nel fiume Brenta. L’intervento della Regione interesserà inizialmente circa un chilometro di tratto, quello che al momento desta maggiore preoccupazioni. In seguito, reperiti i fondi necessari, verrà consolidato l’intero tratto. Il progetto prevede che venga rimossa tutta la terra dell’argine dal lato del corso d’acqua. Essa sarà sostituita da sassi. La terra verrà utilizzata poi per rinforzare l’argine sul lato campagna. Per questo motivo bisognerà provvedere all’esproprio di una fascia di campi e di giardini. I nuovi lavori si aggiungeranno a quelli messi in cantiere e già realizzati negli ultimi mesi per un valore di circa 600 mila euro. La Regione, tramite il Genio civile, aveva inviato tecnici e operai. A manifestare grande preoccupazione, oltre ai cittadini, era stato il vicesindaco di Vigodarzere, Moreno Boschello. Dopo le continue e intense perturbazioni, aveva notato un aggravarsi delle frane e delle fessurazioni. Alcuni tratti, anche ampi, di argine sono stati sostituiti da una massicciata di pietre. Rimangono, però, molti altri tratti in cui si segnalano vistosi cedimenti. Purtroppo anche a Vigodarzere il Muson dei Sassi sta mostrando tutta la sua vulnerabilità e la storica fragilità. Per questo canale sono stati spesi, negli ultimi anni, dalla Regione almeno 12 milioni di euro. Stanziamenti serviti per sistemare il tratto di 25 chilometri in cui scorre nel territorio padovano. Il Muson dei Sassi è un canale artificiale realizzato nel Seicento per deviare le acque nel Brenta. Il suo corso inizia da Castelfranco Veneto e procede, pressoché rettilineo, verso sud. Attraversa i territori dei Comuni di Resana, Loreggia, Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Borgoricco, Campodarse-

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go, Cadoneghe e Vigodarzere. Sfocia nel Brenta tra Vigodarzere e Castagnara. Nel 1998 è stato la causa di uno dei più gravi eventi alluvionali degli ultimi anni. In tale occasione ha infatti rotto l’argine sinistro del fiume in comune di Loreggia causando un’alluvione di notevole entità (anche in funzione dell’elevata pensilità dell’alveo in tale zona). I problemi per tale corso d’acqua derivano principalmente dal fatto che esso ha regime torrentizio e va in piena molto rapidamente. S sono susseguite, ad esempio, tre piene consecutive con susseguenti abbassamenti di livello e questo ha comportato rilevanti variazioni nella pressione idrostatica che hanno portato infine al cedimento arginale.

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illa Zusto ospita buona parte del servizi municipali. All’inizio di giugno sono stati inaugurati, infatti, i nuovi uffici comunali alla presenza del sindaco, Francesco Vezzaro, della giunta, dei consiglieri e delle varie autorità. A seguito dello spostamento degli uffici dell’area amministrativa presso la sede storica di Villa Zusto e della Biblioteca Comunale nell’area della barchessa, la dislocazione dei servizi è organizzata nelle due sedi. Al piano terra di Villa Zusto si trovano i servizi del Settore Rapporti con il cittadino:Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Protocollo. Al primo piano: Settore Affari generali (Segreteria, Servizi sociali), Segretario comunale, Ufficio Messo comunale; Secondo piano: Ufficio del Sindaco, sala Giunta. Nella Barchessa della Villa, al piano terra ci sono Biblioteca, Polizia municipale, Ufficio commercio. Al piano rialzato: Ufficio Cultura, Ufficio Cisi (Centro informazione e servizi per immigrati). Al taglio del nostro dei nuovi uffici, avvenuto il 2 giugno, Festa della Repubblica, hanno partecipato buona parte dei cittadini. N.M.


12 14

VIAGGIO IN

PROVINCIA PADOVA

Fondazione Zancan Parte da Padova lo studio “Crescere”

Pianeta adolescenti mille ragazzi da capire

Il gruppo di lavoro del progetto “Crescere” promosso a Padova dalla Fondazione Zancan

E’ la prima ricerca di settore di questo genere condotta in Italia, al lavoro un gruppo qualificato di Martina Celegato

E

’ ormai in piena fase operativa la rilevazione dello Studio “Crescere” proposto e realizzato dalla Fondazione Emanuela Zancan onlus e dal De Leo Fund, insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e Camera di Commercio di Padova, con la collaborazione delle Conferenze dei Sindaci e delle Ulss 15, 16 e 17. Uno studio dettagliato che punta a conoscere meglio i giovani di oggi senza pregiudizi ma attraverso delle domande approfondite e incontri mirati in diverse occasioni. Non solo bulli quindi ma persone che vivono una fase di transizione molto particolare che coinvolge diverse realtà sociali dalle amicizie alle famiglie passando per tempo libero e salute come dice lo stesso nome del progetto che non deve trarre in inganno: “Crescere” è infatti l’acronimo di Costruire Relazioni ed Esperienze di Sviluppo Condivise con Empatia, Responsabilità ed Entusiasmo. Un tour completo all’interno di un’età unica e irripetibile. “Lo studio ha l’obiettivo di monitorare le condizioni positive di crescita e di sviluppo dall’infanzia verso l’età adulta, osservando, ad esempio, come si studia, si cresce, si affrontano i compiti di sviluppo, si vive in famiglia, si gestiscono i problemi di apprendimento e di salute, come ci si prepara al lavoro, come si partecipa e si diventa grandi. L’ingresso nelle scuole medie apre una fase della vita dei ragazzi particolarmente delicata. È il momento delle scoperte, delle amicizie,

Nella provincia e nel Comune di Padova sono già partite della prima adolescenza, della voglia di crescere in fretta. Avviene in un mondo in rapida trasformazione tecnologica e le rilevazioni da parte dei ricercatori e si sta pensando anche sociale. Cosa accade ai ragazzi, nella scuola, in famiglia, nel di coinvolgere la Provincia di Rovigo per ampliare il campiogioco e nel tempo libero? La ricerca darà risposte ai genitori, ne di ragazzi e avere uno sguardo ancora più completo sulla agli insegnanti, a quanti hanno a cuore la necessità di ga- situazione. Ma come si svolgerà la ricerca? Lo studio crescere si rantire opportunità per crescere ai nostri ragazzi. Al progetto strutturerà in maniera longitudinale oscollabora la Città della Speranza, con sia i ragazzi dopo una prima rilevazione specifici approfondimenti.” Collabora anche saranno monitorati fino alla maggiore Così recita la presentazione del la “Città della età e saranno coinvolti in un percorso progetto che punta a coinvolgere un Speranza” che permetterà di “fotografare” e oscampione di circa mille ragazzi di 11 con specifici servare al meglio i cambiamenti nella anni residenti nella provincia di Padova approfondimenti vita dei giovani e quali possono essere attraverso una selezione casuale. Una grande opportunità quindi che andrà a toccare non solo i le strategie per promuovere una crescita positiva. Il team ragazzi in prima persona ma anche le famiglie fornendo che porterà a compimento questo progetto è composto da poi gli strumenti per affrontare al meglio questo periodo un comitato scientifico facente riferimento a varie discipline insieme e comprendere le forze che si scatenato all’interno dai demografi agli psicologi, da neuropsichiatri infantili fino dell’adolescente. a pedagogisti, pediatri, educatori e statistici. Un ventaglio di E’ da sottolineare che uno studio del genere non ha conoscenze molto vasto ma senza dubbio indispensabile per alcun simile in Italia essendo la prima ricerca di settore e riuscire a comprendere a 360° la realtà giovanile e tutte le che quindi l’essere contattati per l’adesione volontaria è una implicazioni ad essa legate. grande possibilità di crescita e confronto che oltre ad arricAl termine delle rilevazioni tutti i risultati saranno raccolchire ragazzi e famiglie potrà essere punto di partenza per ti e discussi con i protagonisti del progetto durante momenti tutti coloro che ne leggeranno i risultati e per le conoscenze pubblici durante i quali ci si potrà confrontare e comprendere così al meglio tutte le tematiche che emergeranno. che potranno nascere del mondo giovanile.

Gli ideatori del progetto

“opera sociale per migliorare”

“L

o studio Crescere è una grande opera sociale – ha spiegato durante la presentazione del progetto il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato -. Come per altre opere ci vuole coraggio, tempo e bisogna investire energie. I risultati si vedranno dopo e a vantaggio di tutti. Anche nel sociale dobbiamo imparare a pensare così, guardando oltre le difficoltà immediate, oltre gli utili a breve, co-investendo. Il traguardo è una socialità migliore, con più opportunità per crescere.” Il direttore del De Leo Fund, Diego De Leo, ha evidenziato che “Questo studio è una grande opportunità per osservare la crescita dei nostri ragazzi soprattutto da un punto di vista psicosociale e per valutare tra le tante determinanti di uno sviluppo “di successo”, caratteristiche che possono essere utili per comprendere le evoluzioni, le scelte professionali, le scelte relazionali.” M.C.

DESIGN MADE IN PADOVA QUANDO l’INNOVAZIONE SI fA VEDERE E CONQUISTA

A

ssegnati i Premi della seconda edizione di Design Made in Padova, presso la sede di Schüco International Italia che sono andati a conferire un riconoscimento a 8 eccellenze produttive. Un premio promosso da Confindustria Padova con il contributo di Camera di Commercio di Padova e la collaborazione di Upa, Cna, Parco Scientifico Galileo e Scuola Italiana Design. “Qualità e design sono strategici per lo sviluppo dell’economia provinciale e la forza del made in Italy”

ha spiegato in tale occasione Roberto Furlan, presidente Camera di Commercio di Padova. “L’ente camerale è fortemente convinto che questo progetto possa avere ricadute qualificanti su numerosi ambiti di promozione territoriale. L’obiettivo è stimolare l’attenzione delle imprese nei confronti dell’innovazione, aiutandole ad uscire dalla crisi facendo leva sul design come attitudine alla ricerca di valore nei percorsi di progettazione e comunicazione”. Ogni premio attribuito ha fatto riferimen-

to ad un particolare ambito di innovazione con diverse tipologie che sono andate a toccare tutti i settori di produzione industriale. Ecco le aziende premiate: Belmonte di Cervarese Santa Croce (camicia multibuttons), Bertelli di Montagnana (food design – Lardo Arrotolato), Greggio di Rubano (Argenti Presidenziali), La Palma di Cadoneghe (per lo sgabello esposto al Victoria&Albert Museum di Londra), Noema di Cadoneghe (Innovazione per il Wellness con lampada Xilema), Plasticnord

di Padova (eco-design e imballaggi ecologici frutto di materiali di riciclo) Salvan di Due Carrare (Vino Oltre il limite) e infine Tecnoeka di Camposampiero (forno touch). M.C.


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16 Il personaggio

Personaggio 17

L’intervista Dopo la positiva esperienza alle Olimpiandi di Londra Alessandro continua la sua esperienza ai vertici del Triatlhon

Fabian, “il bello deve ancora venire” di Martina Celegato

S

cegliere solo due aggettivi per descrivere un atleta di caratura mondiale potrebbe essere riduttivo ma per Alessandro Fabian sarebbero sicuramente bravo e sorridente. Bravo perché con nuoto, bici e corsa, le tre discipline del Triathlon, la sua specialità, l’impegno e la costanza sono all’ordine del giorno, sorridente perché anche dopo ore di fatica quando ha superato il traguardo arrivando decimo alle scorse Olimpiadi di Londra quello stampato sul suo viso era un sorriso che esprimeva molto più della sola felicità. E riuscire a sorridere dopo uno sforzo così, non è certo da tutti. Nuoto, bici, corsa. Dire che ti piace faticare è forse riduttivo ma come l’hai trovata questa strada? “Beh ho sempre faticato e penso continuerò a farlo. Poi dico che faticare non descrive assolutamente la vita che faccio. Ormai è una filosofia di vita ed è entrata nel mio sangue. Forse perché in questa mia vita c’è una moltitudine di emozioni e sentimenti. Tutto è iniziato a 4 anni quando mi sono affacciato al nuoto finché a 18 sono entrato nel meraviglioso mondo del triathlon grazie a Leonardo Beggio e a Stefano Bortolami. Entrambi allenatori di nuoto in quel tempo

nella mia squadra”. Qual è la giornata tipo per uno sportivo come te? “Sveglia prima colazione, nuoto, seconda colazione, bici, pranzo, riposino e per finire corro. La giornata a grandi linee è questa”. Vivi di sport e per questo rappresenti un esempio per molti anche se il Triathlon non ha la stessa visibilità di altri sport. Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato fino a qui? “Il poco professionismo. Per raggiungere grandi obiettivi serve serietà competenza e professionalità, non solo nel settore tecnico ma anche nel settore mediatico”. Dopo le Olimpiadi Alessandro è rimasto quello di sempre o per qualche istante ti sei lasciato andare ad un briciolo di autocompiacimento? Cosa è cambiato, se qualcosa è cambiato? “Mmm, non fa parte del mio carattere anche se dopo la linea del traguardo di Londra sentivo di aver portato a termine una missione personale. Considero il 10º posto di Londra come un buon piazzamento che mi lancia verso il “bello”, quello che deve ancora venire. Molti eventi nella nostra vita

ci cambiano, e probabilmente anche questo ha portato novità in me. Mi piace considerare il fatto di aver acquisito più consapevolezza”. Escludendo le Olimpiadi, che per ovvie ragioni scatenano delle emozioni forti, qual è la gara che più ti è rimasta nel cuore? “Lo scorso anno ad Aprile ad Eilat (Israele), campionati Europei di triathlon, in cui mi vedevano rientrare da una lungo stop. Arrivai 5º bissando il miglior risultato di sempre fatto sempre da me l’anno precedente”. Da poco hai ricevuto il premio come triatleta dell’anno. Quali sono i tuoi colleghi che stimi di più? “Alberto Casadei, mestrino, grande atleta e soprattutto grande persona”. I tuoi fratelli e la tua famiglia senza dubbio sono i tuoi primi sostenitori nonché collaboratori. Pensi che questa armonia e questo clima familiare influisca anche nei tuoi successi sportivi? “Sicuramente, la famiglia ti permette di avere un equilibrio che nessun altro ti sa donare. L’amore l’affetto il sostegno e qui la lista sarebbe infinita. Io voglio ringraziare soprattutto mio fratello Viviano e mia sorella

Alessandro Fabian, atleta olimpico padovano Eleonora sono sempre stati presenti e con me stanno costruendo un grande sogno”. Tutte le statistiche di settore confermano la tendenza da parte dei giovani ad abbandonare lo sport dopo l’adolescenza. Tu l’hai sempre praticato e continui a farlo. Qual è il valore aggiunto che lo sport ti ha dato e continua a darti visti i risultati? “Lo sport ci impone delle regole. Esse ci permettono di imparare a rispettare se stessi e chi ci sta attorno. È un insegnamento

che rimane a vita”. Nel panorama italiano forse è difficile, visto che tu sei uno dei migliori atleti di sempre nel Triathlon, ma c’è un atleta che hai preso o prendi tutt’ora ad esempio? “Josefa Idem”. A breve Alessandro parteciperà al Campionato Europeo e a vari appuntamenti internazionali ai quali sicuramente porterà il suo entusiasmo e la sua grinta per arrivare ad obiettivi sempre più alti.

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18 Cultura provinciale

Cultura provinciale 17

La rassegna Dal 23 giugno al 6 luglio sono 17 gli eventi in programma in 16 diversi luoghi

“Scene di paglia” tante le novità

luoghi storici

Quest’anno il celebre Festival parte da Padova, per riaffermare il ruolo di capoluogo della cultura di laura Organte

D

a cinque anni anima le sere d’inizio estate della Saccisica e del Conselvano, invitando i protagonisti del teatro nazionale e internazionale nei luoghi simbolo delle comunità rurali del territorio della provincia padovana come casoni, piazze, scuderie, palazzi, barchesse. Per questa edizione, però, “Scene di paglia” torna con una novità: “Quest’anno – afferma l’assessore alla Cultura Andrea Colasio - il Festival partirà dal Castello Carrarese, per riaffermare il ruolo di Padova quale città capoluogo, che continua a influenzare positivamente il territorio circostante, anche attraverso la condivisione di proposte culturali di rilievo”. Ad aprire la kermesse, dunque, sarà la Compagnia César Brie con lo spettacolo “Karamazov”, in scena domenica 23 giugno alle 21 nella storica dimora della signoria padovana. Seguiranno 13 giorni di spettacoli, fino al 6 luglio: 17 eventi in 16 luoghi differenti, con artisti come Marco Martinelli/Teatro delle Albe, Saverio La Ruina, Maurizio Camilli, Gigio Brunello,

Villa dei Vescovi a Luvigliano Tam Teatromusica, Tiziano Scarpa e Marta Dalla Via. Tema e titolo di questa quinta edizione della rassegna sarà “Quando passa la nuvola”. Spiega il direttore artistico Fernando Marchiori: “Che succede quando passa la nuvola? Cosa scatta nella testa di un uomo, nel cuore di una società, quando la ragione si spegne? Sotto il cielo di un’epoca che inclina all’oscurità, ci siamo rivolti ai margini per centrare una domanda: come siamo diventati? Ecco che molti spettacoli di questa edizione ci pongono di fronte, specchio ricurvo della nostra precaria condizione, a figure ambigue di eroi caduti, santi folli, fratelli coltelli, disperati tentativi di volo, nobili miserie dell’animo umano. Lungo questo filo conduttore vorremmo cogliere proprio il momento di messa in ombra, di crisi, di ripensamento di una vicenda individuale che diventa emblema di una situazione collettiva. Tradotte e sublimate nei linguaggi artistici del teatro, che sanno risaltarne le

eventi e mostre

a cura di Laura Organte

LA BAND DI CARLOS SANTANA Debutterà a Piazzola, il 5 luglio, nell’ambito dell’Hydrogen Festival, il Sentient Tour di Carlos Santana, che sarà sul palco con la sua storica band. Il live promette un viaggio nel rock più vero, quello fatto di virtuosismi tecnici, di cui Santana può dirsi un vero maestro, e di passione. Come sempre, per ogni biglietto venduto saranno devoluti 0,70 centesimi netti alla Fondazione Milagro, l’organizzazione benefica fondata da Carlos Santana e la sua famiglia nel 1998, per sostenere i bambini orfani di tutto il mondo (www.milagrofoundation.org). Un motivo in pià per ascoltare dal vivo un pezzo della storia della musica contemporanea all’insegna della solidarietà.

JOVANOTTI ARRIVA IL 13 LUGLIO Dopo lo straordinario tour del 2011 Jovanotti torna dal vivo con il nuovo Backup Tour, pensato finalmente per gli spazi degli stadi. L’appuntamento padovano sarà all’Euganeo, che sabato 13 luglio vibrerà dell’energia del live. Il precedente tour ha confermato Lorenzo come uno degli artisti più coinvolgenti e originali, soprattutto nella costruzione dello spettacolo; lo stadio sarà quindi uno spazio perfetto per emozionare ancora una volta in modo inaspettato. Il live proporrà una scaletta originale, con molte sorprese, sia nella scelta dei brani, sia negli arrangiamenti.

AVVINCENTE STORIA DI MEDAGLIE Dal 29 maggio al 3 luglio l’aula Nievo di Palazzo Bo ospita la mostra La storia in una medaglia, che presenta i modelli originali utilizzati per le oselle realizzate dall’ateneo.”Osella”, al tempo della Repubblica di Venezia, era una moneta preziosa che il Doge donava ai membri del Maggior Consiglio. Una tradizione che l’università di Padova ha voluto recuperare: dal 1990, ogni anno, il rettore consegna a tutti i docenti una medaglia commemorativa dedicata a eventi e protagonisti della storia del pensiero scientifico.

L’Arte in cammino fino a settembre

I

Il Castello Carrarese a Padova, “Scene di Paglia” parte da qui mille sfumature, le cronache di alcuni casi esemplari – clamorosi o negletti, letterari o reali, recenti o solo apparentemente lontani – possono riportarci a una coscienza più critica del nostro rannuvolato presente, e spingerci a guardare più avanti. Oltre la nuvola”. Com’è ormai tradizione, “Scene di paglia” declina i suoi appun-

tamenti di condivisione artistica anche in incontri con gli autori e in momenti conviviali: quest’anno sono previsti infatti assaggi di cucina lagunare e occasioni di confronto con drammaturghi, interpreti e registi. Per informazioni sul programma e sui biglietti: www.scenedipaglia.net; 049 9709319/979331/979337.

ncontri tra arte e cultura in luoghi storici, ma dimenticati, di Padova presentati da giovani artisti con spettacoli, musica e intrattenimento. È questa l’idea del progetto “L’Arte in cammino”: dal 24 maggio al 14 settembre, quattro tappe riveleranno altrettante mete dimenticate in un cammino che valorizza contemporaneamente le bellezze del passato e i talenti del futuro. Si comincia domenica 9 giugno, alle 16.30, con Villa Arca del Santo ad Anguillara Veneta, per proseguire con Villa dei Vescovi a Luvigliano (giovedì 27 giugno, ore 19.30), Piazzetta Gasparotto (domenica 7 luglio 20.30) e, sabato 14 settembre alle 17, la Barchessa e Parco Villa Cesarotti a Selvazzano. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito e senza necessità di prenotazione. E’ l’occasione ideale per conoscere da vicino o rivisitare autentici gioielli di casa nostra. L.O.

Portello River Festival. 34 i Paesi in gara con corti, documentari e animazione

Un mese di grande cinema con musica e spettacoli U

n mese di cinema e musica in riva al Piovego. È iniziato il Portello River Festival, che animerà la zona di Porta Portello fino al 30 giugno. Al centro della scena ci sarà come ormai da tradizione il grande schermo galleggiante sul quale ogni sera verranno proiettati i film - corti e documentari e opere d’animazione da tutto il mondo - in concorso nelle varie sezioni del River Film Festival per questa edizione. Con ben 34 paesi in gara e una giuria composta per due terzi da esponenti del cinema internazionale, il festival sarà quest’anno più che mai all’insegna della multiculturalità: “Padova vuole essere sempre di più luogo aperto di confronto e di discussione. In questo senso, all’interno del percorso dell’Estate Carrarese, questo festival ci offre una grande opportunità culturale – afferma l’assessore alla cultura Andrea Colasio – quella di mettere a confronto approcci diversi, in constante evoluzione, a temi e dicotomie universali come vita e morte, pace e guerra, amore e odio, commedia e dramma. Il tutto viene narrato attraverso racconti per immagini brevi, anzi brevissimi... A volte con un linguaggio innovativo, per aggirare le censure della politica, della religione e dell’intolleranza”. Ma non sarà solo il cinema ad animare le serate padovane in riva

Una suggestiva proiezione al “Portello River Festival” al fiume. “Come sempre il Portello River Festival – aggiunge l’assessore – oltre ad essere un momento di socialità per tutta la città, e in particolare per un quartiere a spiccata presenza universitaria come il Portello, rappresenta l’occasione per dare spazio alle proposte musicali e ai gruppi locali, che trovano così in riva al Piovego un palcoscenico importante su cui farsi conoscere”. E l’evento coinvolgerà proprio tutti, anche i giovanissimi che, nella sezione Sunrise Boulevard si esibiranno con le scuole di musica cittadine. Evento del Festival sarà il concerto de The Baroque Trumpet Ensemble di Berlino,

uno dei gruppi di musica barocca più conosciuti in Europa (domenica 23 giugno, ore 19). Da non perdere anche l’esibizione di Ektar, gruppo che ha radici a Budapest, nel cuore d’Europa, ma che guarda ad Oriente e all’Africa cercando le linee invisibili che uniscono le tradizioni sulla falsariga di un’impostazione jazz (21 giugno, ore 22). A chiudere il Festival sarà come sempre il Bacchiglione Beat, rassegna di gruppi musicali che negli anni Sessanta avevano reso Padova la Liverpool italiana. Il programma del festival è consultabile sul sito www.riverfilmfestival.org. L.O.


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Slovenia: tradizione Wellness Green, Active and Healthy: ecco le tre parole che sono in grado di riassumere l’anima di questa terra. Quest’ ultima si riferisce anche all’antica tradizione termale slovena nata dalle proprietà terapeutiche delle acque che hanno richiamato per secoli un costante flusso di visitatori, rendendo celebri i centri termali sparsi su tutto il territorio, sia sulla costa che nell’entroterra. In un’epoca di grande attenzione per la salute psicofisica e per l’aspetto estetico del proprio corpo, cresce il numero di quanti – e si commetterebbe un errore pensando che si tratti in maggioranza di donne – si concedono una vacanza con intenti salutari. Le località termali della Slovenia, con le loro moderne attrezzature, l’elevato livello ricettivo e il buon rapporto prezzoqualità, si rivelano ideali per questo scopo. Infatti su una superficie inferiore a quella della Lombardia si concentrano ben 22 stazioni termali, di cui le 15 maggiori riunite i un’apposita associazione, con 87 diverse sorgenti, distribuite dalla riviera adriatica alle Alpi fino alla pianura pannonica ad est, con una disponibilità complessiva di 13.500 posti letto e di 37.000 m2 di superfici acquatiche, il che ne fa la nazione

con la maggior concentrazione termale. Tutte queste località sono raggiungibili in meno di due ore e mezzo d’auto da Trieste, alcune in meno di un’ora. Il livello qualitativo dei servizi specialistici offerti ed il loro costo contenuto e decisamente competitivo rispetto all’Italia, costituiscono uno dei motivi di richiamo per i turisti italiani, che ormai da anni occupano il primo posto tra i ospiti stranieri. Appare significativo il fatto che ogni tre pernottamenti in alberghi sloveni, uno di questi avvenga in strutture termali. Nel caso di Catez, Portorose e Rogaska Slatina, tre dei centri maggiori e più famosi, gli italiani rappresentano una percentuale rilevante nelle presenze straniere. Oltre alle benefiche acque minerali e termali si impiegano fanghi salutari, peloidi minerali e torba, acqua marina e salmastra. E poi ci sono innumerevoli possibilità di gite, passeggiate, avvenimenti culturali, manifestazioni, occasioni di shopping, sport e svaghi, casinò compresi. Occorre tenere presente che in Slovenia vige il concetto mitteleuropeo delle terme: non tanto un luogo di cura riservato ad invalidi, anziani ed ammalati, quanto una destinazione di vacanza, di svago e di relax dove si può fare anche qualcosa per conservare e migliorare il benessere, la forma e la salute, prevenendo i malanni. Tutte le terme slovene hanno predisposto dei programmi comuni di wellness, cioè di benessere, per puntare a stare bene sia fisicamente che mentalmente. In estrema sintesi essi si basano congiuntamente su alimentazione, movimento, riposo e trattamenti estetici. Ai margini della pianura pannonica si trovano le terme di

Radenci, famose per l’acqua minerale con i tre caratteristici cuori rossi in campo verde che già all’inizio del secolo scorso si beveva alla corte di Vienna e in Vaticano. Buon punto di partenza per visitare la regione attorno al fiume Mura sono le terme di Moravske Toplice, di Radenci e di Lendava, le prime dotate anche di campo da golf, mentre nel cuore della Stiria slovena la bellissima cittadina di Ptuj, di origine romana, ospita le terme omonime sulle rive del fiume Drava. Una tradizione ultrasecolare vantano le terme di Rogaska Slatina, la cui acqua risulta unica per l’elevato contenuto di magnesio e la purezza batteriologica, frequentate già nell’800 dalla nobiltà asburgica. Le vicine terme di Olimia possiedono una serie di piscine ben strutturate, mentre un’antica tradizione possiedono anche quelle di Dobrna e di Lasko. Le più giovani sono quelle di Zrece, collegate con il centro sciistico, sportivo ed escursionistico del monte Rogla. Sempre in collina si trovano le terme di Topolsica, interessanti per il loro clima. Ampie e diversificate strutture ricettive offrono le terme di Catez, le cui piscine scoperte e coperte formano la maggior riviera termale d’Europa; non lontane da Novo Mesto si trovano quelle di Smarjeske Toplice e di Dolenjske Toplice, poi si passa al litorale adriatico per trovare infine le terme di Strugnano e di Portorose, quest’ultima il maggior centro balneare sloveno, che eseguono la talassoterapia con l’acqua marina. Esistono poi alcuni alberghi, a 4 e 5 stelle, che dispongono al loro interno di impianti termali e di strutture per il fitness.


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LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO

ta per la formazione di Ospedaletto allenata da Battistella carrarese ginnastica ritmica, a rimini

, storico salto in C

nte quella pedaletto la nascita promozion serie C. Battistella ando con a il valore na. Dalla di campioon Volley re di cateue gradini passione e la clase giornate Intrepida, ogramma ato. Il sordi Verona omozione o sull’Ocun mare

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Volley Vittoria meritata per la formazione di Ospedaletto allenata da Battistella

Vision, storico salto in C

di Nicola Cesaro

E’ Le atlete della Vision Volley neo promosse in serie C

S

nel girone, poi fermata finale per di tifo etraordinario festeggiamenti. Questa delladellaritorno successo per lale rosa ginnaste Pgs Carrarese cheeguidate dalle inallenatrici 3-2, con etanto un concitatoElena 15-13 nel tie Vision Volley, anche perDestro, quest’anno Giorgiatargata Passarin, Ylenia Virginia Tarantino dalladicoordinatrice Favarin break. Queste le atlete provinGalante hanno Intersport: Marco aBellamio, Marco conquistato Rimini, nel corso della gara nazionale Acsecampionesse ritmica oltremare ciali: Filomena Ardolino, Siliva Giulia Bisterzo, Andrea Canazza, Celadin, Open International, disputataLuca da oltre 800 atlete, tra cui rappresentanti di Barollo, Turchia LusCarturan,nella Athena Cascini,giovanile Elisa Dovigo, David Clauser, Francesco De Marchi, argento Filippo di squadra, semburgo e Israele, un prestigioso categoria Joy Maila con Alice Mazzuccato, Lucia Melato, Fornasiero, Marco Gaia Lazzari, Matteo Maron, Emma Banzato, Parisotto, Isabella ErnestiLiziero, Moro, Letizia Crivellari e Martina FasolatoKidist Migliori, Negro, Elenale Parolo, Lisa Enrico Padovan,di Paolo Pulsoni, eEnrico Rava- esercizio protagoniste un applaudito travolgente ai cerchi.Greta Di rilievo anche prestazioSaoncella, Elena con Scarparo, ValeriaalSperando, gnan, Filippo Rizzo, Marcoportato Valle. Allentatore: ni individuali che hanno il 5. posto di Alessia Mautone, un esercizio cerchio Benedetta Tonin. Allenatrici: Patriziacon Rizzo Marco Dirigete responsabile: nellaBattistella. categoria Joy 3. fascia. 9. postoIlario per Emma Banzato, categoria Joy 1.fascia un e Zanato. Maa non finita qui, imbattutta percategoria BusonSilver Anna.1.Resposanbile: Antonio Ardolino. esercizio corpoè libero. In evidenza nella Fascia Gaia Parisotto con un 17buon partite, la formazione femminile Under L’anno prossimo, in campionato 11. posto e Erika Ghiraldo 7. nella categoria Joy 4. Fascia con un esercizio alseniores, cerchio. la 14Alla della ha conquistato il titolo provindue squadre in seriea C, una fineVision la coordinatrice Elena Favarin esprimesocietà grandeschiererà soddisfazione: “un elogio tutte ciale. Il campionato è stato dopo un’ennel campionato e una nel femmiallenatrici e ginnaste, chevinto giorno dopo giorno dimostrano amoremaschile per questo meraviglioso tusiasmante finale contro il Thermal Volley, nile: costante un bel modo per steggiare i 25nostre anni di sport e soprattutto mi riempie d’orgoglio la crescita del livello tecnico delle squadra già sconfi tta per 3-1 all’andata e al pallavolo nel territorio. Walter Lotto meravigliose atlete”. DUE CARRARE. l’ottava edizione è stata una delle più spettacolari

amico volleY, 24 ore no stop, avventura entusiasmante per ben 20 formazioni

S

arà ricordata come una delle edizioni più riuscite e spettacolari l’ottavo torneo “Amico Volley” messo in cantiere dalla Pgs Carrarese Euganea, con il patrocinio del comune e della Fipav padovana, disputato all’interno del patronato Don Bosco a San Giorgio di Due Carrare. Il crescente successo della 24 ore non stop riservato alla categoria open Under 12, che unico nel suo genere prevede il pernottamento di atleti e dirigenti presso le strutture sportive del paese, è evidenziato dai numeri record che l’anno caratterizzata: 20 squadre partecipanti, pubblico da grandi eventi, entusiasmo e tifo da stadio. Alla fine delle incertissime eliminatorie,

per la prima volta hanno trionfato i ragazzi della Pgs locale, guidati dal tecnico Antonio Ferrato, che in una serratissima finale hanno domato di misura (2-1) i campioni uscenti della Black pool Volley (Casalserugo-Correzzola) il bronzo è andato alla Fantasy Usma. Alla premiazione è intervenuto il primo cittadino locale Sergio Vason, coadiuvato dall’assessore alla cultura e attività giovanili Roberta Amati e da Cinzia Businaro, membro e responsabile volley del comitato provinciale. La manifestazione si è conclusa con una cena, serviti oltre 400 coperti, all’interno dello stand gastronomico allestito all’interno del patronato che ha coinvolto i partecipanti. W.L.

stata una stagione esaltante quella della Vision Volley di Ospedaletto Euganeo. A dodici anni dalla nascita del settore maschile e a due dalla promozione in D, ecco il nuovo storico salto in serie C. La formazione allenata da Marco Battistella ha dominato il campionato, strappando con risultato eccezionale che conferma il valore della società della Bassa padovana. Dalla prima alla ventiduesima giornata di campionato, l’obiettivo è stato per la Vision Volley l’avvicinamento alla vetta: per salire di categoria bisognava arrivare nei primi due gradini della classifica. Con impegno e con passione la squadra ha risalito gradualmente la classifica, fino a condividere in alcune giornate il secondo posto con il Servicemed-Intrepida, in attesa dello scontro diretto in programma alla penultima giornata di campionato. Il sorpasso è avvenuto al “Copernico” di Verona con un perentorio 3-1, mentre la promozione in C è arrivata con il 3-1 casalingo sull’Occhiobello, ovviamente bagnata da un mare

Le atlete della Vision Volley neo promosse in serie C di tifo e festeggiamenti. Questa la rosa della Vision Volley, targata anche per quest’anno Galante Intersport: Marco Bellamio, Marco Bisterzo, Andrea Canazza, Luca Celadin, David Clauser, Francesco De Marchi, Filippo Fornasiero, Marco Lazzari, Matteo Maron, Enrico Padovan, Paolo Pulsoni, Enrico Ravagnan, Filippo Rizzo, Marco Valle. Allentatore: Marco Battistella. Dirigete responsabile: Ilario Zanato. Ma non è finita qui, imbattutta per 17 partite, la formazione femminile Under 14 della Vision ha conquistato il titolo provinciale. Il campionato è stato vinto dopo un’entusiasmante finale contro il Thermal Volley, squadra già sconfitta per 3-1 all’andata e al

ritorno nel girone, e poi fermata in finale per 3-2, con tanto di un concitato 15-13 nel tie break. Queste le atlete campionesse provinciali: Filomena Ardolino, Siliva Barollo, Giulia Carturan, Athena Cascini, Elisa Dovigo, Maila Liziero, Alice Mazzuccato, Lucia Melato, Kidist Migliori, Greta Negro, Elena Parolo, Lisa Saoncella, Elena Scarparo, Valeria Sperando, Benedetta Tonin. Allenatrici: Patrizia Rizzo e Buson Anna. Resposanbile: Antonio Ardolino. L’anno prossimo, in campionato seniores, la società schiererà due squadre in serie C, una nel campionato maschile e una nel femminile: un bel modo per steggiare i 25 anni di pallavolo nel territorio.

DUE CARRARE. l’ottava edizione è stata una delle più spettacolari

amico volleY, 24 ore no stop, avventura entusiasmante per ben 20 formazioni

S

arà ricordata come una delle edizioni più riuscite e spettacolari l’ottavo torneo “Amico Volley” messo in cantiere dalla Pgs Carrarese Euganea, con il patrocinio del comune e della Fipav padovana, disputato all’interno del patronato Don Bosco a San Giorgio di Due Carrare. Il crescente successo della 24 ore non stop riservato alla categoria open Under 12, che unico nel suo genere prevede il pernottamento di atleti e dirigenti presso le strutture sportive del paese, è evidenziato dai numeri record che l’anno caratterizzata: 20 squadre partecipanti, pubblico da grandi eventi, entusiasmo e tifo da stadio. Alla fine delle incertissime eliminatorie,

per la prima volta hanno trionfato i ragazzi della Pgs locale, guidati dal tecnico Antonio Ferrato, che in una serratissima finale hanno domato di misura (2-1) i campioni uscenti della Black pool Volley (Casalserugo-Correzzola) il bronzo è andato alla Fantasy Usma. Alla premiazione è intervenuto il primo cittadino locale Sergio Vason, coadiuvato dall’assessore alla cultura e attività giovanili Roberta Amati e da Cinzia Businaro, membro e responsabile volley del comitato provinciale. La manifestazione si è conclusa con una cena, serviti oltre 400 coperti, all’interno dello stand gastronomico allestito all’interno del patronato che ha coinvolto i partecipanti. W.L.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO Fusioni dei comuni: molti ne parlano qualcuno lo fa

Risparmiare si può Auspicabile un saggio riordino degli enti locali

Cogliere lo spirito dei tempi non è da poco, specie se questo significa lasciarsi dietro le spalle una parte della propria storia di Germana Urbani

R

isparmi certi e servizi migliori. Sono questi l’assessore regionale Roberto Ciambetti - e’ che in sintesi i grandi vantaggi che ricaverebbe- si possa eleggere il nuovo Consiglio comunale ro i Comuni che decidessero di fondere i nella primavera del 2014, alla naturale scadenpropri campanili, propri uffici amministrativi e so- za del mandato delle attuali amministrazioni. prattutto i propri cittadini. Oltretutto, è stata ap- Questi ultimi passaggi chiudono un percorso provata a livello regionale una legge che garanti- iniziato anni or sono, ma che ha già portato a grandi sinergie tra rebbe loro dei contributi i due comuni con importanti da spendere A fine ottobre risultati veramente per la riorganizzazione il referendum per la di uffici e servizi ma prima fusione dei comuni importanti, ai quali mi auguro guardino con non solo. Non resta che polesani. Nascerà interesse anche altre avviare i processi ma Civitanova Polesine amministrazioni. Cito per farlo occorre che i politici siano dotati di visioni di lungo periodo e di un fatto che e’ indicatore delle opportunità che coraggio. Quello che serve per spiegare ai propri nascono dalla sinergia e dal lavorare assieme: cittadini che “perdere” una parte dell’identità Vas e Quero, grazie a una campagna comune di storica e civica garantirà loro una più alta qualità informazione e coinvolgimento della cittadinanin fatto di servizi e risparmi. Solo due mesi fa za, sono riusciti nel volgere di pochissimo tempo la Regione ha dato il via libera alla fusione di a passare dal 60 all’85 per cento di raccolta due comuni feltrini, Vas e Quero, presto divisi differenziata, un dato a dir poco nordeuropeo, solamente dal Piave. Infatti adesso la parola dimostrando un livello singolare di efficienza e ritorna ai cittadini che dovranno esprimersi con qualità”. “E’ una questione di sopravvivenza un referendum consultivo che comunque, non – afferma Andrea Biasioitto, sindaco di Vas sarà vincolante. “La mia speranza – afferma - Se la fusione dovesse saltare il futuro del no-

scelte lungimiranti

I

comuni del Veneto sono oggi 581, solo una piccola parte degli oltre 8000 sparsi in ogni angolo d’Italia. E se si vuol fare un ragionamento di un qualche peso, rispetto alla necessità di tagliare la spesa pubblica, occorre tener presente che l’Italia conta circa 60 milioni di abitanti residenti in questi 8000 comuni, per una popolazione media di circa 7000 abitanti. Ma sono moltissimi i Municipi con popolazioni ben al di sotto dei 5000 abitanti. Detto ciò, basta dare uno sguardo oltralpe per capire dove sta uno dei tanti nostri problemi:

Immagine tratta dal sito www.rovigooggi.it

stro Comune è comunque a rischio. Avremmo l’elezione di un sindaco e sei consiglieri senza nemmeno la possibilità di nominare assessori. Una gestione meramente di facciata, con il rischio di non potere più erogare i servizi che finora, pur con sacrificio, siamo riusciti a fornire ai cittadini. Parlo di mensa e trasposto scolastico, servizi sociali e persino la luce pubblica”. Dalla fusione il nuovo Comune ricaverà dei risparmi ma anche fusione un sostegno economico sia dello Stato sia della Regione. Stando al decreto sulla revisione della spesa pubblica, il contributo straordinario previsto dalla normativa nazionale ai municipi che si fondono e’ pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti nel 2010. Non vanno poi dimenticati i contributi previsti dalla legge regionale n. 18 del 2012 predisposta pro-

prio per spingere le amministrazioni locali fino a 5.000 abitanti a concentrare uffici e risorse al fine di ottenere risparmi di scala. E sono decisi a cogliere l’opportunità anche gli amministratori di sei comuni polesani che hanno già scelto il nome del “nascituro” nuovo comune: Civitanova Polesine. I sindaci dei sei comuni, Antonio Bombonato (Costa di Rovigo), Claudio Rosa (Arquà Polesine), Ennio Pasqualin (Frassinelle Polesine), Renzo Visentini (Pincara), Valerio Galvan (Villamarzana) e Fabio Giacometti (Villanova del Ghebbo) hanno terminato a metà maggio il tour nei sei municipi di assemblee pubbliche per la presentazione ai cittadini del progetto di fusione mentre lo studio di fattibilità, che contiene lo studio sul territorio del nuovo comune e i vantaggi che ne derivano, in termini di risparmio,

Sopra l’assessore regionale Roberto Ciambetti è in fase di discussione. Il processo di fusione è talmente a buon punto che esiste già il sito internet del nuovo comune che conterà circa 12mila abitanti, su una estensione di 101 km quadrati. Nel sito viene spiegato come siano significativi i risparmi economici dovuti al taglio dei costi fissi sostenuti oggi dai singoli comuni, si dà conto della possibilità di ricevere contributi statali e regionali e si assicura che rimarrà inalterata l’identità del singolo territorio con il mantenimento del toponimo. Inoltre si manterranno i municipi in ogni comune, inclusi i servizi primari resi ai cittadini, e si svolgeranno pure le elezioni per i sei consigli di municipalità scelti dai cittadini, i cui membri eletti non percepiranno alcuna identità. Se tutto andrà per il meglio, come sembra, il referendum tra la popolazione si svolgerà ad ottobre.

ma Quanto ci costano i campanili? la Germania, per esempio, ha 80 milioni di abitanti e circa 1600 comuni, per una popolazione media di circa 50.000 abitanti. L’ultima riforma degli enti locali ha tagliato il numero dei consiglieri e degli assessori comunali in modo trasversale e, paradossalmente, non ha tagliato il personale politico di altri enti che spesso appaiono più inutili e hanno bilanci di spesa ben più pesanti e grigi. Il caso Fiorito, esploso come un bubbone in seno al consiglio regionale del Lazio ha messo ben in evidenza il problema. Tornando ai comuni, però, non

sono pochi coloro che sostengono che sarebbe stato meglio che la legge obbligasse i piccoli comuni a fondersi piuttosto che tagliare il numero dei consiglieri. Se si tien conto che nel 2008 i comuni italiani hanno speso complessivamente 83,682 miliardi di euro, cioè il 10,8% della spesa pubblica totale, e di questi, quasi un terzo, 24,5 miliardi, se ne sono andati per “l’amministrazione, la gestione ed il controllo”, ossia per la mera esistenza della burocrazia comunali, ben si comprende come sia assolutamente necessario imboccare

la via maestra per la razionalizzazione della spesa pubblica locale: quella della fusione dei comuni. Questa operazione consentirebbe di sfruttare delle economie di scala per ridurre considerevolmente gli sprechi ed ottimizzare i servizi. Se si arrivasse ad avere circa 2000 comuni (di 30.000 abitanti di media) si potrebbero unificare servizi, fondere uffici, razionalizzare il personale e risparmiare diversi miliardi di euro all’anno.


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Dimagrire è difficile. È una realtà che non si può negare. E che spesso rende la vita dolorosa e triste. I chili di troppo riducono la mobilità, le energie, rallentano le attività fisiche e mentali e aumentano in generale i rischi per la salute. Per non parlare della mancanza di autostima. È vero che l’obesità è un disturbo del metabolismo che può favorire l’insorgenza di numerose malattie, come ad esempio il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, un maggior rischio di ictus e infarto, malattie croniche degenerative delle articolazioni... Ma talvolta il peso in eccesso è per colpa nostra. Ciò significa che ci stiamo facendo del male da soli. Proprio per questo è assolutamente necessario affrontare il problema con decisione, per risolverlo in modo efficace. Il problema del sovrappeso viene affrontato, con risultati più o meno positivi, da molti adulti, ma ciò che preoccupa maggiormente è il numero crescente, registrato negli ultimi due decenni, di bambini obesi. Alle Terme Šmarješke Toplice ci occupiamo da oltre dieci anni dei problemi legati al moderno stile di vita. Il Centro di wellness medico Vitarium Spa&Clinique ha, infatti, iniziato la propria missione proprio con i programmi di detossificazione e dimagrimento sano. Abbiamo iniziato a rendere consapevoli le persone del fatto che, per essere protagonisti attivi della propria vita quotidiana, è necessario essere in condizioni fisiche e psichiche ottimali. Vitarium è considerato oggi uno dei servizi più completi mirati alla prevenzione delle cosiddette malattie della società moderna. Gli efficaci programmi rilassanti sono un primo passo verso la buona salute, il benessere, il rinnovamento delle energie del corpo, la bellezza esteriore e la perfetta forma fisica e mentale.

tessuti adiposi dove si accumulano generalmente i nocivi xenobiotici. Il programma di detossificazione con digiuno alimentare tiene inoltre in considerazione il benessere mentale, per questo comprende anche benefici massaggi rilassanti con oli essenziali spremuti a freddo, che riducono lo stress, e, inoltre, particolari trattamenti del corpo. Oggi possiamo affermare con certezza che il programma risulta molto convincente, non solo per le solide basi scientifiche su cui è fondato, ma anche per la varietà dell’offerta, nonché per l’entusiasmo con cui i terapisti svolgono il loro lavoro e l’evidente soddisfazione degli ospiti, che tornano sempre volentieri a sottoporsi a quello che ormai è diventato quasi un rito. Primario Tomislav Majic, dott. med., spec. medicina interna: “La detossificazione del corpo è un ottimo metodo per ristabilire l’equilibrio all’interno dell’organismo. Per evitare l’insorgere di eventuali problemi di salute, è necessario però eseguirla in modo corretto e sotto il controllo di esperti.”

Per vincere... Ma vi siete mai chiesti PERCHÉ è così difficile dimagrire? Le risposte sono, generalmente, le stesse per tutti: poca costanza, scarsa motivazione, poco tempo a disposizione, mancanza di denaro, errato approccio alla dieta. La pluriennale esperienza dei nostri esperti e i risultati ottenuti dai nostri ospiti dimostrano che i nostri programmi di dimagrimento si stanno rivelando davvero efficaci e soddisfacenti. Il comune denominatore di tutti i nostri programmi è un connubio tra attività fisica, dieta, applicazione di metodi fisici e motivazione nel raggiungimento della meta prefissata. Ci adoperiamo costantemente per risolvere i problemi metabolici e migliorare le condizioni psicofisiche delle persone che si affidano a noi per vincere la loro battaglia con i chili in eccesso.

Per iniziare... Al giorno d’oggi è molto difficile, se non impossibile, riuscire ad evitare l’introduzione di sostanze nocive nel nostro organismo, poiché ciò avviene costantemente e sfugge spesso al nostro controllo. L’insorgere delle cosiddette malattie della società moderna e delle patologie collegate – malattie cardiovascolari, cancro, malattie del metabolismo, ipertensione e obesità – è una conseguenza dello stile di vita di oggi che impone alle persone cambiamenti troppo repentini, che sovente non sono in grado di affrontare adeguatamente. Ognuno di noi può fare molto, a livello personale, per mantenere efficiente il proprio sistema immunitario, ma può essere di grande utilità affidarsi a persone esperte e sottoporsi ai nostri programmi specifici. L’esclusivo programma di detossificazione VitaDetox, eseguito sotto la supervisione di un consulente nutrizionista e un personal trainer, favorisce l’eliminazione delle sostanze nocive dal corpo e migliora l’equilibrio energetico. Parte integrante del programma è l’attività fisica personalizzata (PACE, Pilates, training in altura, cardiocross). L’esercizio fisico agisce positivamente sul funzionamento degli organi di secrezione, perché la migliore circolazione sanguigna ne favorisce le funzioni e contemporaneamente, grazie al dimagrimento, si riducono i

valori calorici e gli indici glicemici; voi dovrete descrivere il vostro attuale stile di alimentazione, le preferenze alimentari, le eventuali allergie e semplicemente fornire altre eventuali informazioni di questo tipo. In base alle abitudini alimentari e al fabbisogno energetico, il nutrizionista vi proporrà un menù contenente tutte le sostanze necessarie al vostro organismo, tenendo comunque conto degli alimenti che, per motivi di salute o personali, non volete o non potete assumere.

Saper cogliere i doni della natura Come mantenersi in salute, essere in equilibrio con se stessi e sentirsi in splendida forma, ogni giorno, sono domande che ciascuno di noi si pone costantemente. La risposta, chiara e inequivocabile, risiede nei nostri geni. Alle Terme Šmarješke Toplice abbiamo perciò arricchito i nostri efficaci programmi di mantenimento e di aumento della salute con un programma speciale che permette di conoscere, in base ad un’analisi genetica, le specifiche esigenze del vostro corpo. Il programma Vita-Gen si fonda infatti sulla nutrigenomica: gli esperti valutano i risultati dell’analisi genetica ed elaborano un programma di alimentazione e attività fisica personalizzato. Con un’alimentazione adeguata e uno stile di vita corretto, è possibile prevenire l’insorgenza di determinate malattie (ad es. malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, osteoporosi).

Vivere una vita sana...

Un nuovo stile di vita... ... è assolutamente indispensabile se avete dei chili in eccesso e non volete più correre il rischio di essere affetti dalle tipiche malattie causate dal sovrappeso, come il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, il maggior rischio di ictus e infarto, le malattie croniche degenerative delle articolazioni. Alle Terme Šmarješke Toplice, tutti quelli che soffrono di disturbi metabolici potranno perdere peso in modo sano e iniziare a vivere meglio e in salute. Il programma Slim Fit è un insieme di attività fisiche, alimentazione dietetica, applicazione di metodi fisici e motivazionali per il raggiungimento del traguardo prefissato, finalizzato ad eliminare, a lungo termine, i disturbi metabolici e migliorare le capacità psicofisiche. Il suo vantaggio è la personalizzazione. Prima di iniziare l’attività fisica, vi sarà certamente di conforto pensare di potervi rivolgere ad un esperto che saprà consigliarvi il tipo di esercizio più adeguato alla vostra situazione. In questo programma l’istruttore, grazie ad un cardiotest, valuterà la vostra resistenza fisica, la risposta del vostro corpo a varie attività, e pianificherà, in base ai risultati ottenuti, degli obiettivi realistici, scegliendo le attività fisiche più adatte, per esercitarsi in sicurezza e senza rischi per la salute. Il fattore più importante del dimagrimento è certamente l’alimentazione, per questo abbiamo previsto anche un colloquio con un nutrizionista che vi illustrerà i modelli di alimentazione, la composizione degli alimenti, i

... è il cardine fondamentale su cui si basa la strategia di prevenzione delle Terme Krka. La solita scusa “ho poco tempo” non è più accettabile. Sarete voi a scegliere il dimagrimento mensile guidato “da casa”, quando VOI preferite, e tutte le relative attività si svolgeranno alle terme soltanto quando VOI avrete tempo. Quindi... non ci sono più scuse! Sarete voi ad impegnarvi. Per voi stessi. Benvenuti su questo nuovo percorso, in questa nuova vita, in cui potrete finalmente stare e sentirvi bene, liberi dai “pesi” che vi hanno limitato fino ad oggi. Sarete di nuovo vitali, sani, creativi e orgogliosi di voi stessi.

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28 Voci da palazzo

Voci da palazzo 15

Economia-agricoltura I dati del Centro studi del Consiglio regionale

Il Veneto si accorge di aver cementificato troppo Negli ultimi 40 anni sotto al cemento è finito il 18 per cento della superficie coltivata. Si tratta di un’area grande come il Polesine

L’opinione

di Mauro Gambin

Clodovaldo Ruffato, Pdl

“in veneto È mancata la pianificazione urbanistica”

“I

n Veneto si è cementificato troppo”. Lo conferma lo studio statistico elaborato dal centro studi del Consiglio regionale del Veneto, diffuso di recente. Una constatazione arrivata fuori tempo massimo, verrebbe da dire, visto che l’eccessiva cementificazione è riscontrabile ad occhio nudo. Non servivano certo dei numeri per convincerci che le cose non funzionano. La campagna, un tempo sterminata oltre l’orizzonte, ora è ridotta a piccoli francobolli incorniciati da strade in asfalto e strisce di capannoni, in più, se non bastasse piangere per il paesaggio perduto, da valutare ci sono anche le ripercussioni portate da questa cementificazione estensiva. Sono terminate solo qualche settimana fa le piogge che hanno trasformato l’acqua da risorsa a minaccia: fiumi, laghi e pur il piccolo fossato dietro casa sono stati avvertiti come portatori di esiziali disastri. Che si tratti di grandi alluvioni o di piccoli allagamenti di scantinati, le imprecazioni sono spesso rivolte all’imponderabile ma non c’è da prendersela con i Santi, è alla modello della locomotiva del Nord-Est, modello peraltro cattiva gestione del territorio che si dovrebbero rivolge- mai teorizzato e di fatto mai esistito, era fondato sulre gli strali. Del resto se nel sottopasso dell’autostrada la diffusione della micro-industria. Non di modello si è dopo un acquazzone primaverile ci finiscono tre metri trattato ma, come ormai noto, di sostanziale assenza di d’acqua, sei carpe e due pesci siluro, non è che la colpa pianificazione per uno sviluppo sostenibile. Comunque il la si può dare al clima che negli ultimi anni è cambiato! rapporto stilato dal centro studi del Consiglio regionale Poi, per carità, non ci saranno più le mezze stagioni del Veneto, in buona sostanza, non dice nulla di più di però sul concetto di calamità occorrerebbe essere chiari, quanto Gian Antonio Stella in un suo articolo sul “Corinnanzi tutto non è per niente naturale quella che di- riere della Sera”, di ormai qualche tempo fa, avesse pende dagli uffici degli enti locali. già anticipato in forma metaforiL’accusa non suoni come l’ennesi- Modello ca: “Mettendo in fila i capannoni mo scaricabarile, però è doveroso del Nord-Est industriali e artigianali costruiti riflettere se in questi anni i cambia- fondato sulla negli ultimi anni nelle province di menti sociali siano stati supportati diffusione della Vicenza e Treviso, si formerebbe con appropriate politiche. Per ren- micro-industria un “treno” di qualche centinaio di dercene conto basta un semplice chilometri di lunghezza”. Un treno, confronto. Nel 1951 gli abitanti, in Italia, erano 47 va specificato, di cemento al quale, come sappiamo, milioni, circa, ed occupavano appena 750.000 ettari possono essere associati dei calcoli, quelli del professor urbanizzati (sui 30 milioni di ettari complessivi, pari al Rinaldo dell’Università di Padova, ad esempio, rivelano 2,5%) ma nel 1986 la popolazione cresciuta di “soli” che ad una progressiva urbanizzazione, mettiamo del 10 milioni occupava una superficie urbanizzata di oltre 20%, corrisponderebbe un aumento di portata idrica 2.100.000 ettari. Il triplo in soli 35 anni! Che cosa per il deflusso delle acque pari al 100%. Il rapporto è successo? La risposta è semplice, in questo lasso di è semplice: 1 a 5, spesso, però, è stato applicato al tempo l’Italia ha cambiato la sua economia da agricola contrario e alla crescita estensiva del cemento pari a a industriale-manifatturiera. Nel veneto tale metamor- 5, i canali di scolo sono rimasti gli stessi di 1 secolo fa, fosi è risultata essere anche più accentuata, visto che il quelli, per intenderci, delle bonifiche di fine ‘800. Dun-

“I

que, per tornare ai dati contenuti nello studio statistico del centro studi del Consiglio regionale del Veneto, non può suonare come una scoperta la constatazione che negli ultimi 40 anni sotto al cemento ci sia finito il 18 per cento della superficie coltivata. La perdita è sostanziosa, equivale all’intera provincia di Rovigo, difficile non accorgersene. Evidentemente il punto è un altro ed è fortemente connesso al momento storico che stiamo vivendo, la locomotiva traina meno a causa della crisi e oggi per tornare a crescere si prendono in esame altri modelli. Si parla di rilancio del primario di incentivare il turismo quindi dietro alla perdita del territorio agricolo e del paesaggio diventa inutile ricercarvi solo l’insulsa insistenza di cementificatori selvaggi, certo, l’anello al naso qualche amministratore locale, incline a farsi ingranaggio dell’unta macchina delle speculazioni edilizie, deve averlo avuto ma è evidente che la campagna è arretrata soprattutto per effetto della scarsa redditività. L’agricoltura ha iniziato a dissolversi esattamente nello stesso istante in cui hanno iniziato a scomparire gli agricoltori. Viene da chiedersi allora se questa regione abbia impiegato nei decenni le proprie risorse con lungimiranza e se oggi lo scoprirsi cementificati non porti un po’ di quella vergogna provata dai biblici progenitori, accortisi nudi, proprio nel momento di abbandonare il paradiso terreste.

Associazioni di Categoria

“e’ giunto il momento di fare un collettivo mea culpa”

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inalmente si prende coscienza a livello collettivo della centralità dell’agricoltura - commenta soddisfatto il presidente Coldiretti Jacopo Giraldo - unico settore produttivo che produce crescita e nuova occupazione”. “Non basta una nuova legge urbanistica - rilancia il direttore Cia, Walter Brondolin - serve un patto sociale sottoscritto da tutti per fermare l’esodo dalle campagne e dalle montagne e recuperare terreno coltivato”. “I dati del rapporto dimostrano che abbiamo sbagliato l’intera pianificazione del territorio - ha aggiunto Andrea Crestani, direttore dell’Unione veneta delle bonifiche - In Veneto ogni anno abbiamo perso quasi 5 mila ettari di superficie coltivata e siamo andati a cementificare

anche quel grande bacino sottratto dalle acque che sono i territori di bonifica, che valgono circa un terzo della superficie complessiva della nostra regione”. Per Crestani non basta favorire il recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, bloccando nuovo consumo del territorio: “Bisogna salvaguardare l’invarianza idraulica - avverte - altrimenti continueremo a produrre nuova cementificazione”. Anche per Adolfo Andrighetti di Confagricoltura veneto la priorità è fermare il consumo di territorio agricolo, con adeguati strumenti di legge come la proposta di legge dell’ex ministro Mario Catania. “Ma le leggi da sole non bastano - ha avvertito Franco Bonesso, vicesindaco di Trevignano e rappresentante di Anci Veneto - perchè ogni norma contiene

anche possibilità di deroga. Della distruzione del suolo coltivabile siamo tutti responsabili, anche gi agricoltori allettati dalla redditività del cambio di destinazione d’uso. Ma ora è giunto il momento di fare un collettivo “mea culpa’ e di invertire la rotta”.

l bilancio è drammaticamente in rosso in tutta Italia - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - nella Clodovaldo nostra penisola sono spariti 5 Ruffato milioni di ettari coltivati, una superficie equivalente a Lombardia, Liguria, Emilia Romagna messe insieme. Il Veneto non si discosta: le province di Padova e di Treviso nel 2011 risultano tra le 10 più cementificate d’Italia, rispettivamente con il 23% e il 19% del proprio territorio occupato da superfici edificate (la media italiana è del 6,7%). Le campagne coltivate sono scese dal 54 per cento al 44 per cento dell’intero territorio veneto, sfondando la soglia critica individuata dagli urbanisti. Quando il terreno coltivato è meno del 50 per cento della superficie complessiva, nelle aree di pianura è già allarme potenziale per l’equilibrio idrogeologico”. Ruffato, e rappresentanti del mondo agricolo concordano: In Veneto è mancata la pianificazione urbanistica e le ultime leggi, come la legge 11 del 2004, ha aperto il varco a troppe deroghe: “Servirebbe una moratoria di almeno tre anni per nuove urbanizzazioni e nuove costruzioni - rilancia Ruffato - e norme legislative che incoraggino il recupero dell’esistente. Bene il nuovo piano casa che consente solo di ampliare su superfici già edificate, ma serve una nuova legge quadro dell’urbanistica che riordini la selva di norme attualmente esistenti e stoppi nuove cubature e nuovo consumo del territorio”. Per Ruffato va data priorità al riuso delle superfici edificate, anche mediante la leva fiscale, e si possono incentivare le imprese agricole a fare manutenzione del suolo e del paesaggio in collaborazione con Genio civile, consorzi e enti di bonifica e enti locali, premiando il ruolo dell’imprenditore agricolo custode del territorio.

bruno Pigozzo, Pd

“la strada percorsa È stata Quella sbagliata”

“I

n Veneto, purtroppo, la strada percorsa è stata quella sbagliata - ha sottolineato il consigliere del Pd Bruno Pigozzo - le dichiarazioni d’intenti sul consumo di Bruno Pigozzo suolo zero, che siamo pronti a rilanciare e fare nostre, non possono essere usate come un velo per nascondere i tanti punti neri ancora presenti. Si pensi alla legge sul commercio ed a quella sullo sportello unico del 2012, che sono state impugnate a livello nazionale, perché in contrasto con le norme di protezione ambientale, ma anche allo stesso Piano casa che, seppur pensato per favorire il recupero dell’esistente e ridurre le nuove costruzioni, contiene alcuni aspetti potenzialmente pericolosi. Come Pd siamo pronti a confrontarci nel merito su questo terreno, perché crediamo che giocare con le parole e rinviare ulteriormente la soluzione del problema del consumo di suolo sia colpevole”.


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16 Cultura veneta

Cultura veneta 31

Esposizione Internazionale d’Arte Venezia fino al 24 novembre

Biennale 2013: un’enciclopedia ad alti contenuti “Il Palazzo Enciclopedico” è il titolo dato da Gioni a questa edizione della Biennale, ispirandosi all’omonima opera dell’artista autodidatta Marino Auriti di Alain Chivilò

E

’ di scena fino al 24 novembre a Venezia la più importante Esposizione Internazionale d’Arte al mondo. In laguna 88 nazioni di cui 10 debuttanti quali Angola, Bahamas, Bahrain, Costa d’Avorio, Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Tuvalu e Santa Sede, distribuite nelle sedi dei Giardini, Arsenale e Venezia con isole incluse. Attorno a questo universo, 47 Eventi Collaterali ufficialmente riconosciuti si stagliano in differenti luoghi della città. Più di 100.000 mq di superficie complessiva sono dedicati alla produzione artistica che il nostro pianeta, attraverso metodi di selezione, propone ai visitatori di tutte le etnie. Dal 1998, come afferma il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, le edizioni di Arte e Architettura sono “fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali con propri progetti curatoriali e la mostra internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito”. In tale ambito, il lombardo Massimiliano Gioni è stato incaricato a tessere le fila di

un percorso espositivo che, dal Padiglione Cen- con 136 piani distribuiti su 700 metri d’altezza. trale (ex Italia) dei Giardini fino all’Arsenale, in- Un progetto, che fu tradotto in un modello reale, clude più di 150 artisti provenienti da 38 nazioni visibile proprio all’inizio del percorso espositivo con tecniche realizzative più disparate dal video, presso lo spazio dell’Arsenale. Un’idea che parte alla fotografia, alla scultura, alla pittura fino alle dal tentativo della tradizione storica di organizzainstallazioni. “Il Palazzo re il sapere per immagini Enciclopedico” è il titolo Un percorso e spazi. Partendo da quedato da Gioni a questa inteso come un sta base ideologica, per il edizione della Biennale, museo temporaneo curatore “la mostra non ispirandosi all’omonima dove sviluppare è un libro, ma uno spazio opera dell’artista autodi- un’indagine in cui risuona l’essenza datta Marino Auriti che della Biennale di Venezia concepì, con brevetto nel 1955, come nuovo dove essa stessa diventa un teatro della memomuseo immaginario. Un luogo che avrebbe ria, un’architettura in cui si collocano immagini dovuto abbracciare tutto il sapere dell’umanità che si spera verranno ricordate e che catturino idealmente posto nella città di Washington DC, un modo di pensare e un modo di essere”. Un

Tra Rovigo e Padova

EGITTO, ANTICO ED INEDITO

U

na delle più interessanti e approfondite esplorazioni dell’antico Egitto è proposta tra la città di Rovigo e Padova in cinque sedi prestigiose alle quali è legata una specifica tematica. Singole tessere di un percorso che unite insieme creano “Egitto in Veneto” un’esposizione che nella sua totalità propone al visitatore più di 300 reperti archeologici. Si parte a Rovigo all’interno del Museo dei Grandi Fiumi con “L’Egitto all’Accademia dei Concordi”, per passare a Padova negli spazi del Cam (Centro di Ateneo per i Musei) che propone “Esplorando l’Egitto: viaggio nella cultura egizia”, dei Musei Civici agli Eremitani – Museo Archeologico con “Il Veneto e l’Egitto nell’antichità: relazioni e scambi”, del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte la cui tematica è “Lo scavo e la ricerca archeologica patavina in Egitto”, concludendo con l’ultima sede del piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi con “L’Egittomania a Padova”. La chiave di lettura di questo iter didattico verte nel legame che, dall’antichità al secolo scorso, unì la terra dei Faraoni con l’area dell’attuale Veneto. I traffici commerciali, che collegavano il Nilo e Alessandria con l’area estesa della laguna veneziana, sono stati i primi fondamenti di un rapporto che continuò nei secoli successivi soprattutto nell’Ottocento con l’archeologia. Il primo fu Giovan Battista Belzoni (Padova 1778 - Gwato 1823) che divise, nei suoi tre viaggi, le esplorazioni in Egitto attraverso le scoperte delle tombe di Ramesse I, Mentuherkhepeshef, Seti I e dell’ingresso nella piramide di Chefren a Giza, successivamente Valsè Pantellini che, da un punto di vista commerciale, svolse interessi imprenditoriali dal settore alberghiero a mercante di antichità, fino a Carlo Anti che nel 1928 fece una campagna di scavi nell’oasi del Fayum a Tebtynis. Come afferma la curatrice Paola Zanovello “Il patrimonio egizio in Veneto è costituito da numerosi materiali di varia tipologia, età, provenienza, luoghi di conservazione. E’ un patrimonio diffuso nel territorio e lo spirito di questa mostra, distribuita su più sedi, mira proprio a rendere conto di questa peculiarità veneta”. Moltissimi materiali, custoditi nei musei dei quali per la prima volta esposti, permettono al visitatore di apprezzare documenti e reperti come mummie, sarcofaghi, vasi, diverse stele, monili, perle, papiri, una ricostruzione di una tomba dell’antico regno, l’elaborazione di un volto di persona inumata in 3D, un flauto in canne. Un’interessante disamina dell’antico popolo egiziano che affascina ancora oggi a distanza di millenni. Al.Ch.

percorso inteso come una grande mostra-ricerca, un museo temporaneo dove sviluppare un’indagine. Un Palazzo Enciclopedico che proprio dai Giardini inizia il suo iter con il “Libro Rosso” di Carl Gustav Jung, per la prima volta in Italia e mai esposto assieme a lavori d’arte moderna e contemporanea, dal quale si conduce il visitatore a riflettere su tutto ciò che troverà nelle opere della mostra, suddivise tra sogno e immagini personali. In sintesi creazioni del passato unite a nuove produzioni di artisti contemporanei che, come afferma Gioni, sono all’interno di “una condizione che condividiamo tutti: quella di essere noi stessi media, conduttori d’immagini e persino posseduti dalle stesse immagini”. Infine grande patos emozionale si è creato durante la

premiazione dei prestigiosi “leoni d’oro” alla carriera che sono andati alla torinese Marisa Merz (1926) per la riflessione artistica sullo spazio domestico e femminile, in coabitazione con la viennese Maria Lassnig (1919) per la complessa indagine sulla rappresentazione umana. Inoltre leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale all’Angola e per il miglior artista “Enciclopedico” a Tino Sehgal (1976). Leone d’argento come promettente giovane a Camille Henrot (1978) e menzioni speciali a Sharon Hayes (1970), Roberto Cuoghi (1973) e ai Padiglioni di Cipro, Lituania e Giappone. In conclusione, un interessante viaggio artistico di livello superiore in confronto all’edizione passata, che merita di essere visitato nella sua complessità e vastità.

Premio Internazionale Carlo Scarpa

Un piccolo orto botanico in Islanda

L

a Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso da ventiquattro edizioni, nell’ambito del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, seleziona un luogo che trasmetta contenuti di ricerca scientifica, di naturalismo, di memoria passata rivolta al futuro, di salvaguardia e di sperimentazione avendo come principale finalità la sensibilizzazione della cultura inerente al “governo del paesaggio”. Quest’anno la giuria, con verdetto unanime, ha decretato come vincitore l’orto botanico di Skrúður (Skrudur) situato nella regione nord occidentale dell’Islanda. Un luogo, unito alla scuola, alla chiesa e alla fattoria del villaggio di Núpur, nel quale una comunità, all’inizio del secolo scorso, diede vita a un ardito progetto consistente nel coltivare la terra in condizioni climatiche aspre, al fine di arrivare a un processo in cui il fattore naturale diventi maestro di vita. L’orto giardino fu un esperimento estremamente coraggioso ideato dal pastore protestante Sigtryggur Guðlaugsson (1862 – 1959), che nel 1909 inaugurò un luogo che partiva dal punto di vista teorico da un programma scolastico, atto a migliorare le condizioni agricole arretrate con idee diffuse in Islanda dal pastore danese Nikolai Frederik Severin Grundtvig. Si unirono quindi pratica e teoria per quarant’anni in un co-

stante dialogo con la natura, dove una landa climaticamente arida è divenuta coltivabile, permettendo la crescita di vegetazione in un’area priva per la sua vicinanza al circolo polare artico. Un’appezamento di circa 70 metri di lunghezza per circa 35 di larghezza in cui alberi, piante, ortaggi, fiori crescevano con apassionata cura. Dagli anni cinquanta, anno dopo anno, l’orto perse le costanti cure necessarie alla sua vita e prese la via dell’abbandono fino a metà degli anni ’90, momento in cui un gruppo di persone dal comune intento decise il suo ripristino, partendo dal diaro del reverendo Sigtryggur che delineava il progetto e l’evoluzione originale. In Fondazione, tra gli eventi programmati divisi tra conferenze, seminari e concerti di musica è in corso una mostra che permette al visitatore di entrare in contatto con la filosofia di Skrúður, Núpur. Un allestimento suddiviso in tre sezioni, che dai caratteri geografici del luogo, passando per la storia e la cultura islandese, arriva a illustrare l’orto giardino nei suoi primi quarant’anni di vita. Invece la testimonianza della rinascita, partita dagli anni ’90, vive attraverso un interessante filmato che mostra il duro lavoro e la grande dedizione degli apassionati nel recupero e ripristino dell’intera area dell’orto botanico. Al.Ch.

appuntamenti d’estate e non solo 7.2, inizia il tour

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state, voglia di evasione, di altrove, di grandi spazi e ovviamente voglia di musica. Da sei anni, in Veneto, l’appuntamento che riunisce tutto questo, insieme a 10 mila persone tra i 18 e 40 anni, è “One-night del 7.2”: D’estate in versione beach sulle coste adriatiche (Sottomarina – Venezia), d’inverno, invece, necessariamente indoor ma sempre per il grande pubblico. Saranno sei, gli appuntamenti del Tour 7.2 in calendario per quest’anno, si partirà il prossimo 16 giugno a Sottomarina, presso l’InDiga, per continuare il 14 luglio ed il 15 agosto nella medesima location mentre per il periodo invernale gli appuntamenti saranno per halloween e capodanno.


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18 Cultura veneta

Cultura veneta 33

Grandi eventi Il 10 agosto 1913 venne messa in scena per la prima volta L’Aida

Cento anni di lirica all’Arena di Verona

Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91° edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita di Vesna Maria brocca

Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

L

’inaugurazione del Festival lirico, a metà giugno, da quasi un secolo rappresenta un importante evento mediatico e culturale per la città di Verona e per tutti gli appassionati di opera nel mondo. Nel 2013 si festeggeranno i 100 anni dalla prima rappresentazione di Aida in Arena, con un programma ricco di eventi ed ospiti internazionali, a coronare cent’anni di successi ed inaugurare i prossimi cento. “Mio padre era seduto a un tavolino del Löwenbrau, - racconta Nina Zenatello Consolaro, figlia del tenore Giovanni Zenatello - insieme al maestro Tullio Serafin, a Ferruccio Cusinati, a Ottone Rovato e alla cantante Maria Gay. Naturalmente parlavano di musica, di opera lirica e di Giuseppe Verdi. A un tratto mio padre addita l’Arena e con accento di trionfo dice: Ecco, questo è il teatro che io cerco. Qui si potrebbero fare delle rappresentazioni uniche al mondo”. Il tenore Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato si assumono quindi il

Giovanni Zenatello indicando l’Arena: “Ecco, questo è il teatro che io cerco rischio finanziario di promuovere in Arena una grandiosa manifestazione lirica per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi: il 10 agosto 1913 va in scena Aida, con lo stesso Zenatello nel ruolo di Radamès ed Ester Mazzoleni come Aida; sul podio Tullio Serafin e lo scenografo Ettore Fagiuoli. Il successo è strepitoso, decretato da un pubblico proveniente da tutto il mondo. Fra gli ospiti più illustri figurano Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Riccardo Zandonai, Massimo Gorki e Franz Kafka. Da quell’evento l’Arena di Verona diventa il primo teatro lirico italiano all’aperto, nonché il più grande del mondo: un primato che mantiene ancora oggi. Il 2013 è l’anno del festival del centenario, che celebra il primo secolo del Festival lirico all’Arena di Verona ed inaugura i prossimi 100 anni all’insegna della grande opera. Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91esima edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita. Per questo eccezionale avvenimento il Festival

del Centenario 2013 vedrà Plácido Domingo in qualità di Direttore Artistico Onorario. Inaugura il Festival il nuovo allestimento della celeberrima Aida, per l’attesissima regia della Fura dels Baus. Aida, titolo areniano per eccellenza, viene riproposta dal 10 agosto anche nella “rievocazione” del 1913 a cura di Gianfranco de Bosio. Dal 15 giugno sempre per la regia di De Bosio in scena il dramma di Nabucco, accanto alla trilogia popolare verdiana composta da La Traviata (dal 22 giugno) per la regia di Hugo de Ana, Il Trovatore (dal 6 luglio) nell’allestimento di Franco Zeffirelli e Rigoletto (dal 9 agosto) per la regia di Ivo Guerra. Ritorna in cartellone dal 31 agosto Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo stabile del repertorio areniano, per la messa in scena di Francesco Micheli. Ancora Verdi con la Messa da Requiem il 13 luglio: diretti da Myung-Whun Chung Orchestra e Coro dell’Arena di Verona insieme a Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Al compositore di Busseto sarà ancora intitolato il gala del 17 luglio. Quest’anno si festeggia anche il compositore tedesco Richard Wagner. A lui e a Verdi sarà dedicata la serata di gala del 15 agosto. Completa il programma il gala del 20 agosto, dove Daniel Oren dirigerà il maestro Domingo e i vincitori delle ultime edizioni del concorso Operalia.


34 2 Rubriche Appuntamenti Dall’11 al 13 settembre a Padova Fiere

Flormart, grandi opportunità green

Paolo Coin Tempo di ferie

chi mi innaffia le piante se sono in vacanza!

U

Convegni dedicati al verde urbano e premiazioni. Novità di quest’anno l’ingresso gratuito riservato agli operatori del settore

I

l verde, che sia passione o lavoro, è un appuntamento che di anno in anno si rinnova in fiera a Padova sotto il nome di Flormart, la fiera che oltre a costituire il punto d’incontro e di riferimento per il settore italiano del florovivaismo, con tutti i protagonisti della floricoltura e del vivaismo nazionale e internazionale, dall’altro permette di valutare dal vivo la situazione del settore, con le migliori potenzialità per instaurare nuove relazioni commerciali, per rinsaldare quelle esistenti e per porre le migliori basi per il rilancio di tutto il settore. L’importante appuntamento dedicato al “green”, che quest’anno si terrà dall’11 al 13 settembre, sarà anche momento per l’approfondimento delle tematiche di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. E’ il caso della gestione del verde urbano che vedrà l’espansione di quella che è l’evoluzione di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico che permette di far conoscere tutte le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione. Inoltre, il Flormart sarà anche l’occasione di premiazioni, la tre giorni, infatti, ospiterà la cerimonia di consegna del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano giunta alla 14a edizione. Il riconoscimento nazionale assegnato alle

amministrazioni comunali e provinciali che si sono distinte per l’incremento e la gestione del patrimonio verde pubblico si arricchisce quest’anno del premio speciale “Il Comune più organico”, dedicato agli enti che hanno attuato sul proprio territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recupero-riciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili, patrocinato da Assobioplastiche, Cic – Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi. Aggiornamenti, approfondimenti e novità sono le chiavi di lettura di un Flormart 2013 ancora più attento e sensibile alle esigenze del settore. PadovaFiere infatti propone tariffe espositive più contenute, possibilità di pagamento dilazionato del proprio spazio espositivo grazie a diverse formule di finanziamento a condizioni agevolate. “Una Fiera come la nostra - dichiara Paolo Coin AD di PadovaFiere – ha il compito di studiare il mercato, prevederne le evoluzioni e prendere decisioni che consentano alle aziende di resistere alla turbolenze economiche a cui sono sottoposte. Ed è per questo, continua Coin, che abbiamo deciso di affiancarle, in questo momento economico, proponendo le migliori soluzioni a nostra disposizione, come il nuovo servizio di finanziamento dilazionato, che riscuote già larga approvazione”.

na volta bastava suonare il campanello del vicino o telefonare ad un parente e si poteva partire tranquilli: al ritorno dalle ferie le nostre piante d’appartamento sarebbero state in forza e l’orto non ne avrebbe risentito per nulla. Oggi, però, non è più così. La solidarietà tra vicini è poca, se oltretutto l’inquilino della porta accanto è costretto dalla crisi a rimandare le vacanze chiedergli questo favore potrebbe essere fuori luogo. Quindi meglio far da sé. Se partite lasciando un intero giardino a se stesso, qualche settimane prima spendete un po’ di tempo e denaro per interrare un buon impianto a goccia. E’ il metodo d’irrigazione più sostenibile sia per l’orto che per il giardino. Si tratta di un tubo per l’irrigazione, bucherellato, da distribuire accanto al solco della semina in modo che l’acqua che vi scorre venga rilasciata lungo il percorso una goccia dopo l’altra. Questo tipo di irrigazione consente al terreno di appropriarsi dell’acqua in piccole quantità, facendo tesoro di tutta quella che riceve ed evitando che evapori o vada altrove. A questo va aggiunta poi una buona tecnologia per gestire l’irrigazione in modo razionale ed efficiente. Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Potete anche decidere di affidarvi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell’aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. Se collegati al pannello di controllo possono ricevere informazioni dalle centrali meteo e quindi agire in modo proattivo rispetto alle previsioni. In questo modo, si evita l’irrigazione quando non necessaria o superflua perché ci ha pensato madre natura o sta per farlo. Se volete risparmiare esistono metodi fai da te con i quali una settimana o due si superano facilmente senza bisogno che nessuno vi sostituisca con l’innaffiatoio in mano. Per prima cosa ricordate di riunire i vasi in un unico punto della casa e ben illuminato e di lasciare lì vicino dei recipienti pieni d’acqua cosicché l’acqua, evaporando, creerà un ambiente umido. Se invece le piante si trovano all’esterno spostatele in una posizione meno soleggiata possibile. Se sarete assenti per più di una settimana potete garantire loro l’acqua di cui hanno bisogno usando per ognuna una grande bottiglia o un contenitore. La bottiglia dovrà essere posizionata vicino al vaso ma ad un’altezza superiore. Riempite la bottiglia d’acqua e immergetevi da 3 a 10 strisce di stoffa già bagnate e interrate l’altro capo nella terra del vaso per qualche centimetro. In questo modo l’acqua passerà dalla bottiglia alla terra con facilità.

BELLE FUORI E DENTRO

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Impara a valorizzare i tuoi punti di forza

Alla domanda “C’è qualcosa di te che cambieresti a livello estetico?”, sicuramente ognuna di noi avrebbe la risposta pronta! E questo “qualcosa” rischia di diventare un complesso. Ricordate però che i complessi sono innanzitutto una questione di testa. Aspettiamo quindi prima di demoralizzarci o ricorrere alle mani del chirurgo estetico. Premesso che non siamo contrari a priori alla chirurgia estetica, tuttavia si vedono ragazze rifarsi il seno solo perché il loro (tra l’altro bello) era ritenuto troppo piccolo; altre gonfiarsi la bocca perdendo il loro sorriso naturale. E spesso, una volta sperimentata la prima modifica, si tende a perseguire la strada del rifacimento. La bellezza è fatta anche di dettagli: un naso pronunciato, un viso spigoloso, delle rughe di espressione, delle forme morbide… Invece di focalizzarci su ciò che non ci piace di noi, iniziamo a valorizzare i nostri punti di forza! Siamo sicure di averli individuati? Sappiamo esprimerci al meglio? La minigonna è bella, sexy, ma può diventare controproducente se non possiamo permettercela. Magari evidenziamo il nostro bel seno. Sappiamo truccarci in modo da

valorizzare dettagli del nostro viso? Perché non imparare un po’ di accorgimenti? Tra l’altro ci permetterebbero non solo di apparire più interessanti e belle, ma anche di dedicarci del tempo positivo, concentrandoci su ciò che ci piace di più di noi stesse. Si dice che una donna, quando è innamorata, diventi più bella, ed è vero, ma non perché si modifica esteticamente, bensì perché traspare dal suo viso la gioia, la serenità, le emozioni positive! Il nostro stato d’animo, la stima che abbiamo di noi stesse, la consapevolezza del nostro valore, la serenità delle nostre relazioni, tutto contribuisce a rasserenare il nostro volto, i nostri lineamenti, a donarci quella particolare luce che gli altri percepiscono. Gmb Group Academy in collaborazione il centro Estetica Senza Tempo bellezza&lifestyle, hanno pensato di unire le diverse competenze creando una giornata tutta al femminile, che vi permetta di conoscervi meglio, sia fuori che dentro. Per le lettrici de la Piazza una speciale occasione, una giornata imperdibile dedicata alla vostra bellezza, fascino ed eleganza. Un workshop messo a punto dall’Academy af-

Marta Calore mentre consiglia sul make-up durante la fiera Campionaria

finché abbiate la possibilità di trascorrere una giornata in compagnia di Marta Calore estetista/Make-up artist&Look Maker e la dott.ssa Cristina Bordin, Psicologa. I temi affrontati saranno i seguenti: • abbellimento del viso attraverso il self make up (portare la propria trousse) • come migliorare la propria immagine • come curare la propria pelle • imparare a comunicare meglio con il nostro corpo • la comunicazione non verbale • Individuare le principali caratteristiche di personalità e lavorare sui punti di forza Riconoscere le nostre principali caratteristiche di personalità per saperle valo-

rizzare, e magari lavorare su alcune aree di miglioramento che ci permettano di essere più efficaci nella comunicazione, negli approcci, nella relazioni in generale. In poche parole: diventare più seducenti! Il workshop si terra il giorno 13 luglio 2013 in Via Palestro n.32, Padova. Un’ulteriore data possibile è il 19 luglio 2013. Per l’occasione, per tutte voi lettrici di questo mensile, l’offerta è di 99,00 euro anziché 150,00! Per info e iscrizioni: www.gmbgroupacademy.it info@gmbgroup-academy. it Tel. 049/2023141. Pagine Facebook: Gmb Group Academy oppure Senza Tempo bellezza&lifestyle

info@gmbgroup-academy.it Sede Operativa: via Palestro 32/a 35129 Padova TEL e FAX 049 203141


I nostri esperti 35

58 AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Femminicidio, femicidio e le misure preventive contro la violenza sulle donne

Cari lettrici e lettori, in questo edizione vorrei affrontare la delicata questione, purtroppo portata nuovamente alla nostra attenzione anche dai recenti fatti di cronaca svoltisi a Corigliano Calabro (CS), in danno di Fabiana Luzzi, una ragazza di 16 anni che è stata orrendamente uccisa dal proprio fidanzato dopo che questa gli aveva negato, almeno così pare, di avere un rapporto sessuale con lui. Non v’è dubbio che i fatti sopra descritti sono riconducibili al fenomeno del femminicidio, espressione questa che ricomprende ogni forma di discriminazione o violenza volta ad annullare la possibilità per la donna di godere dei suoi diritti fondamentali proprio perché donna. Il termine femminicidio ricomprende, come un grande contenitore, tutti gli atti di violenza e soprusi sulle donne sino alla loro uccisione in quanto donne (femmicidio). come tutelarsi? In data 28 maggio 2013 la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità gli 81 articoli del DDL, che ora passerà al Senato per l’approvazione, dando il via libera alla ratifica della Convenzione del Consiglio di Europa su “prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, siglata ad Istanbul l’11 maggio del 2011. Questa convenzione prevede e contrasta ogni forma di violenza fisica e psichica sulle donne, dallo stupro alla mutilazione genitale, allo stalking, promuove la cooperazione internazionale tra gli Stati, nonché “la parità effettiva dei sessi rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne”. In attesa che ciò venga effettivamente postoin essere, allorquando una donna fosse soggetta a maltrattamenti e/o soprusi, anche solo minacciati da parte di un uomo, ritengo primariamente importante che la stessa non rimanga in silenzio, vuoi per vergogna o nella speranza che ciò non avvenga più, e che denunci i fatti alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria nonché si faccia assistere da un Centro Antiviolenza, presenti sul territorio. Come noto, questi Centri svolgono un’importante funzione nella misura in cui concorrono a determinare un’inversione della concezione della donna da vittima - soggetto passivo e debole - a soggetto forte e capace di affrontare situazioni, anche di violenza, per proteggere se stessa ed i figli. Inoltre, la ricerca di aiuto in modo formale, ovvero ricorrendo alle forze dell’ordine e all’Autorità Giudiziaria, assumono rilevanza sia sotto un profilo psicologico, in quantoconsentono alla donna di assumersi la responsabilità della propria vita oltre che di quella dei propri figli in maniera consapevole e concreta, nonché sotto un profilo

giuridico perché consentono a chi è proposto alla tutela di queste situazioni delicatissime di concretamente intervenire prima che succeda il peggio. materialmente come si fa? Una donna soggetta a molestie, maltrattamenti o violenze, anche solo minacciate, potrà rivolgersi ai Carabinieri e/o alla Polizia e sporgere denuncia- querela dei fatti subiti e/o minacciati. che cos’è la querela? La querela è quell’atto con cui la

persona offesa dal reato chiede all’Autorità Giudiziaria di procedere nei confronti dell’autore dello stesso affinché sia punito. La querela, prevista per determinati reati, è quindi lo strumento per l’avvio dell’azione penale. Questa va presentata generalmente entro 3 mesi dalla conoscenza del reato; termine che sale a 6 mesi per determinati reati (es. Violenza sessuale e Stalking). La querela dovrà essere presentata al pubblico ministero <http://it.wikipedia.org/wiki/

Pubblico_ministero> o alla polizia giudiziaria <http://it.wikipedia. org/wiki/Polizia_giudiziaria> (Carabinieri/Polizia) e potrà avere forma scritta od orale. Cosa sono gli ordini di protezione e a chi si applicano? Proprio al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, illegislatore, con legge n. 154 del 5.04.2001, ha introdotto una serie di misure contro la violenza nelle relazioni familiari che prendono il nome di ordini di protezione contro gli abusi familiari, disciplinati dagli artt. 342 bis e 342 ter del codice civile. Gli ordini di protezione sono provvedimenti che il giudice può adottare nei confronti del coniuge o di altro convivente che tiene una condotta pregiudizievole dell’integrità psico – fisica o della libertà dell’altro coniuge o convivente. L’applicazione degli ordini di protezione non è circoscritta alla coppia ma opera, in quanto compatibile, anche nei confronti di altri membri del nucleo familiare quali figli o fratelli. Inoltre, al fine di assicurare una tutela effettiva, questi trovano applicazione anche se tra vittima ed aggressore non c’è uno stato di convivenza o se lo stesso è venuto meno. Il procedimento per l’emissione di un ordine di protezione prevede un’apposita istanza che deve essere presentata dalla parte, anche personalmente, al Tribunale del luogo di residenza o domicilio del richiedente. Il Presidente del Tribunale previa verifica ed escussione delle parti adotta alla fine del procedimento una decreto immediatamente esecutivo. La durata dell’ordine di protezione non può essere superiore ad un anno e può essere prorogata su istanza di parte solo in presenza di gravi motivi e per il tempo necessario. Con l’ordine di protezione viene prescritto al destinatario di desistere dalla condotta pregiudizievole, di allontanarsi dalla casa familiare e, ove occorra, di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dall’istante (es. luoghi di lavoro, luoghi d’istruzione dei figli della coppia). Il giudice può anche disporre, se necessario, l’intervento dei servizi sociali o di un centro di mediazione familiare nonché il pagamento di un assegno periodico a favore delle persone conviventi che, a seguito dell’ordine di protezione, rimangono privi di mezzi adeguati. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.


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Un giretto a Principato Monaco

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l’INTARSIO Inserite all’interno dello schema le parole elencate in modo da completare il cruciverba. Sapete riconoscere questi posti?

1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3

LIA - ZIA - ADRO - RAID SUSA - TAEG - LOCRI - RATEO ALVARA - QUADRE INATTIVE - SPEGNERE SPOLETTE - IDOLATRARE LONGHERONE - RIESPELLERE ANNOVERABILE VIDEORIPRESA QUADRANGOLARE CONVALIDAZIONE ELETTROMECCANICO

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4) ......................................................... ...............................................................

The House (la casa) • Due topi vanno davanti ad un cinema: “Entriamo?” Dice uno. “No, ci sono solo quattro gatti.” • Che cosa fa un maiale che cade dal quinto piano? Speck. • Una funga dice a un fungo: “Non fare il porcino!” • Un signore che deve andare a lavorare esce di fretta da casa e si avvia verso la macchina. Dopo qualche metro si rende conto di un uccellino che svolazzando è finito contro il vetro davanti dell’auto. Allora scende, lo raccoglie e lo porta a casa. Lo mette in una gabbietta con pane, acqua e una copertina e poi va a lavorare. Dopo un’ora l’uccellino si sveglia. Vede le sbarre e le guarda sorpreso. Vede il pane e lo guarda sorpreso. Vede l’acqua e la guarda sorpreso. Vede la coperta e la

guarda sorpreso. Poi dice: “Cavolo, devo averlo mandato proprio fuori strada per esser stato mandato in prigione.” • Un signore entra in un cinema con un elefantino e chiede alla cassiera: “Mi può dare due biglietti per lo spettacolo delle 22:30?” La cassiera gli risponde: “Signore, gli animali all’interno del cinema non sono ammessi.” Il signore se ne va e ritorna dopo 20 minuti circa. Ha con se l’elefantino messo in mezzo a due fette grosse di pane. La cassiera spazientita sta per riprendere di nuovo il signore ma lui l’anticipa e le dice:”Oh, io dentro il panino ci metto quello che mi pare!” • Un’elefante apre il frigorifero e dice: “Ele-fante?” • Tra pesci: “Ti dico un segreto. Mi raccomando però, acqua in bocca!”

Impariamo l’inglese

ATTIC (mansarda) BATH TUB (vasca da bagno) BATHROOM (bagno) CAVERN (caverna) CLEAN (pulita) COLD (fredda) COMFORTABLE (confortevole) GARDEN (giardino) HOT (calda) HUT (rifugio) INTERIOR (interni) LIVING ROOM (salotto) LUNCH (pranzo) MOBILE (mobili) MODERN (moderna) SHOWER (doccia) SOFA (divano) TENT (tenda) VASE (vaso) WORK (lavoro) Chiave (6) - Può avere molti.......................................................................................... Aforismi sull’amore

Soluzioni: 1) Palazzo dei Principi; 2) Casinò; 3) Giardino Esotico; 4) Fontvieille

Sugli animali

• Per amare bisogna essere coraggiosi. • Ami veramente una persona quando non puoi fare a meno dei suoi difetti. • Amate e lasciatevi amare.

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La mia estate in stile Loipersdorf vi ricordate l‘emozione del momento esatto in cui scatta il verde sullo scivolo Formula 1, o l‘adrenalina nel tuffarsi dal trampolino di 3 metri della piscina acapulco, o la felicità che si prova stando sdraiati nel dolce far niente? Questo è lo speciale Summer Feeling in stile Loipersdorf! emozione e gioia di vivere ve lo garantiscono anche la piscina con le onde, il campo da beach volley e l‘ampio scivolo famiglia. In estate, gli amanti delle emozioni forti potranno godere dell‘intero spettro di attrazioni sia all‘interno che all‘esterno. L‘aquafun con i suoi scivoli e il parco giochi acquatico, entrambi aperti tutto l‘anno, abbinati alle attrazioni outdoor, offrono un‘area veramente enorme per scatenarsi e divertirsi! chi invece ama la tranquillità e scappa dallo stress quotidiano, troverà pace e relax nel „Mio Schaffelbad“.

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Festival culinario agli amanti della buona cucina, consigliamo di segnarsi nel calendario il martedì 16.7. Il piazzale di fronte alle Terme Loipersdorf ospiterà il festival culinario „Loipersdorf is(s)t regional„ (Loipersdorf mangia regionale - Loipersdorf è regionale ) per assaporare le specialità regionali. I comuni di Fürstenfeld, Jennersdorf, Loipersdorf, Stein, Unterlamm e Übersbach coccoleranno i vostri palati con creazioni dolci e salate di provenienza regionale.

il salto in Dirndl Il 17.8. il Wurlitzer (radio dj live che esaudira‘ tutti i vostri desideri musicali ) sarà ospite d‘onore alle Terme Loipersdorf, mentre il 18.8. coraggiosi ragazzi e intrepide ragazze vi animeranno con il salto in Dirndl. In particolare il salto dal trampolino di 3 metri che richiede più coraggio, mentre la regata sulla mangiatoia mette alla prova la forza muscolare e l‘equilibrio.

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