di Padova Sud
ALBIGNASEGO
Comune nell’elenco europeo delle amministrazioni virtuose
ALBIGNASEGO
Tribunale di Padova: in fase di avvio l’Ufficio di Prossimità
CASALSERUGO
Caro bollette: stanziati fondi per le famiglie in difficoltà
CASALSERUGO
Truffe agli anziani: i Carabinieri spiegano come difendersi
MASERÀ DI PADOVA
Pari opportunità: adottato il “Piano delle azioni positive”
MASERÀ DI PADOVA
Dipendenti comunali: nuove assunzioni nel triennio 2023-2025
Natale, un mese di eventi all’insegna delle tradizioni
I Comuni, in collaborazione con associazioni di categoria e di volontariato, promuovono iniziative per tutti i gusti e le età
Il Natale ritrovato
Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente, dopo due lunghi anni di restrizioni, incertezze e sacrifici potremo trascorrere il periodo delle festività come non accadeva dal 2019. Ma da allora molto è cambiato e anche questo sarà un Natale diverso dal solito, anzitutto per le ombre di una guerra che continua ad infuriare alle porte dell’Europa e che pare non aver fine.
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 242
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NOI SIAMO ver
ANTENORE de
Natale di eventi, mercatini e solidarietà
Natale si avvicina, e i comuni del territorio mettono in campo tutte le risorse disponibili per rendere comunque magico questo momento, nonostante le difficoltà del contesto non solo nazionale, ma globale. Albignasego, Casalserugo, Maserà e i tanti enti locali della provincia padovana hanno collaborato con le associazioni di categoria e di volontariato per dar vita ad iniziative di animazione dedicate ai cittadini di ogni età.
Ad Albignasego si è partiti all’inizio del mese, con il mercatino dei ragazzi, la versione natalizia dell’appuntamento estivo promosso dall’associazione Crea.ti.va: un’occasione importante per i giovani, che hanno potuto socializzare e condividere un’esperienza assolutamente unica.
Fino al 24 dicembre, sempre ad Albignasego, in piazza del Donatore, si avrà la possibilità di visitare il tradizionale Villaggio di Natale, con le tante casette in legno ricche di addobbi natalizi, oggetti di artigianato, e idee regalo. Nello stesso periodo, e sempre in piazza del Donatore, ci sarà anche l’opportunità di provare la disciplina olimpica del curling, con tanto di tutor che accompagnerà gli interessati nell’esperienza. Al centro dell’attenzione degli eventi del Natale 2022 saranno l’aggregazione e la solidarietà: saranno implementati i momenti dedicati ai bambini e le iniziative culturali, come laboratori creativi e letture di racconti o spettacoli teatrali, che faranno da contraltare a qualche luminaria in meno. Gli enti locali hanno deciso di investire di più nell’intrattenimento e nella promozione delle attività commerciali di prossimità, sacrificando una parte degli addobbi natalizi più tradizionali, e i cittadini possono vedere i programmi sui siti dei relativi comuni. (e.f.)
Calendario di iniziative per tutte le età, sino a fine dicembre
Il Natale ritrovato
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Dialogo e pace sembrano parole dimenticate, concetti ormai lontani per chi invece conosce e pratica benissimo il linguaggio delle armi e dell’odio. Da più parti non è mai venuto meno l’appello a lasciare spazio alla diplomazia, salvo poi constatare come anche nel nostro piccolo sia difficile affrontare questo argomento senza cedere a facili prese di posizione e arrivare allo scontro. Eppure non dobbiamo perdere la speranza, non possiamo rinchiuderci nella nostra indifferenza perché “tanto ci si abitua a tutto e non possiamo farci niente”.
Già con gli anni della pandemia siamo stati messi alla prova non solo sul fronte sanitario ma anche su quello della tenuta sociale, della coesione delle nostre comunità di fronte ad un’emergenza che aveva rapidamente stravolto le nostre vite, scardinando abitudini e certezze. Il conflitto che ha attraversato il 2022 ha lasciato il segno anche a casa nostra, ci ha costretto a fare i conti con le bollette sempre più care, con gli effetti di una speculazione selvaggia e incontrollata, con la necessità di far quadrare i conti in tempi di “economia di guerra”. I prossimi mesi saranno altrettanto impegnativi e anche il banco di prova per le misure di sostegno a famiglie e imprese adottate in queste settimane dal governo. L’Esecutivo, come ci si aspettava, sta impegnando notevoli risorse per far fronte alle difficoltà anche se non è semplice trovare la ricetta per accontentare tutti. Nonostante tutto in questo mese ritroviamo il “nostro” Natale e ci regaliamo uno spazio di serenità e condivisione da vivere in famiglia, ma anche tra la gente della nostra comunità, riprendendo le consuetudini e gli appuntamenti che scandiscono le festività. E’ anche una boccata d’ossigeno per le tante attività commerciali delle nostre città e dei nostri paesi che più di altri hanno risentito sia degli effetti dell’emergenza sanitaria che della difficile congiuntura economica. Le luci - spesso e volentieri a basso consumo, nel segno di un Natale sostenibile - che si accendono in questi giorni nei centri storici e lungo le strade, insieme alle tante occasioni di incontro, sono il primo segnale che ci invita ad aver fiducia nel futuro. Buon Natale a tutti.
Questa edizione raggiunge le zone di Albignasego, Casalserugo e Maserà di Padova per un numero complessivo di 12.560 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da
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· Loreto (An) Chiuso in redazione il 12 dicembre 2022
Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress
Brecce
di Padova Sud
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Il Comune inserito nell’elenco europeo delle pubbliche amministrazioni virtuose
I l Comune di Albignasego ha ottenuto il marchio europeo di Eccellenza della Governance. A decretarlo la Commissione Nazionale del Programma ELoGE Italia che ne ha deliberato l’attribuzione. Albignasego è stato, dunque, inserito, nell’elenco europeo dei Comuni Virtuosi. La cerimonia di premiazione si è svolta a Venezia, nella sede della Regione Veneto, il primo dicembre.
“Siamo estremamente soddisfatti di questo importante traguardo – afferma il sindaco Filippo Giacinti –. Il certificato EloGe non solo conferma la qualità del lavoro e dei servizi erogati dagli uffici comunali, ma permette di stabilire nuovi obiettivi in termini di miglioramento, così da essere sempre al passo con i tempi e a dare risposte vicine alle esigenze dei cittadini, rispettandone le aspettative. Come Amministrazione, consideriamo di primaria importanza il dialogo con la cittadinanza e intendiamo favorire anche attraverso di esso la costruzione corale di buone pratiche: la Pubblica Amministrazione deve essere un punto di riferimento per le persone e il Comune la casa di tutti. Questi obiettivi possono essere raggiunti attraverso un lavoro continuo di confronto e miglioramento, di cui la prestigiosa certificazione ELoGE sarà solo il punto di partenza”.
Il progetto di iniziativa europea ELoGE (marchio europeo di eccellenza della governance) è promosso dal Consiglio d’Europa e da Aiccre (Associazione italiana per il consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa). Gli obiettivi del progetto sono di migliorare
e potenziare la buona attività amministrativa degli enti locali, favorendo la partecipazione democratica dei cittadini alla vita pubblica del proprio Comune. La metodologia ELoGE ha criteri e indicatori precisi e aiuta le pubbliche amministrazioni a stabilire e raggiungere i propri obiettivi, permettendo inoltre il confronto con l’opinione dei cittadini.
“La partecipazione alla metodologia ELoGE ha permesso di acquisire nuovi strumenti per il coinvolgimento e il confronto con la cittadinanza – conferma il sindaco - ma anche, a livello interno, ha consentito di individuare e comprendere meglio i punti di forza e di debolezza dell’apparato pubblico, con l’obiettivo di migliorarsi”.
La certificazione ha previsto un iter durato diversi mesi e che ha coinvolto dapprima il sindaco, la giunta comunale e i referenti ELoGe, che sono stati invitati a esprimersi sulla parte governativa del progetto. Successivamente, l’autoanalisi ha riguardato il personale comunale che si è espresso sulla percezione di 12 indicatori. Il terzo step ha riguardato la valutazione da parte dei cittadini. I questionari delle tre
Il sindaco Giacinti: “Siamo estremamente soddisfatti di questo importante traguardo. Il certificato EloGe non solo conferma la qualità del lavoro e dei servizi erogati dagli uffici comunali, ma permette di stabilire nuovi obiettivi in termini di miglioramento”
aree (governo, amministrazione, cittadinanza), sono state infine valutate dalla piattaforma, che ha conferito la certificazione, in quanto superiori ai criteri minimi individuati.
Un percorso complesso per ottenere la certificazione di governo vicino ai cittadini e più sostenibile
I 12 indicatori si basano sui principi elaborati dal Consiglio d’Europa: partecipazione civica, rappresentanza e corretto svolgimento delle elezioni; ricettività; efficienza ed efficacia; apertura e trasparenza; stato di diritto; comportamento etico; competenza e capacità; innovazione e apertura al cambiamento; sostenibilità e visione di lungo termine; solidità nella gestione finanziaria; diritti umani, diversità culturale e coesione sociale; responsabilità.
“Ringrazio il Sindaco – dichiara Anna Franco, assessore ai Fondi Europei - per aver accolto la proposta di mettere a confronto il sistema di governance di Albignasego
con gli standard di buona amministrazione stabiliti dal Consiglio d’Europa. Il percorso per ottenere la certificazione è stato complesso perché ha richiesto un’analisi dettagliata di 42 attività comunali e la valutazione su 97 indicatori di performance. Il Comune è il livello di governo più vicino ai cittadini e questa esperienza è stata un’ottima opportunità per individuare i nostri punti di forza e le aree di miglioramento mettendo a confronto la percezione che noi amministratori abbiamo del nostro operato con il giudizio diretto dei cittadini. Un’esperienza di democrazia partecipativa che ci restituisce un risultato trasparente”. (g.b.)
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In foto il sindaco Filippo Giacinti con l’assessore ai fondi europei Anna Franco
Governance.
Ad Albignasego è eccellente: lo certifica il marchio europeo ELoGE
Amministrazione. Servizi giuridici a portata dei cittadini Ufficio di prossimità del Tribunale di Padova in fase di avvio
Si avvicina la data in cui l’ufficio di prossimità aprirà al pubblico ad Albignasego. A breve in giunta sarà discussa l’approvazione del protocollo per l’organizzazione e il funzionamento del servizio decentrato del Tribunale di Padova. L’atto arriverà alla conclusione del lungo iter formativo che il personale preposto è stato chiamato a superare: circa 100 ore di lezione per gestire al meglio questo importante e delicato ufficio. Dopo l’allestimento dei locali, sarà pertanto possibile aprire l’ufficio al pubblico. “L’obiettivo degli Uffici di prossimità, secondo il progetto del Ministero della Giustizia – spiega il sindaco, Filippo Giacinti –, è di migliorare l’efficienza e la qualità delle prestazioni del sistema giudiziario, ammodernandolo e avvicinandolo ai cittadini. All’Ufficio di prossimità di Albignasego, ci si potrà rivolgere per ciò che concerne alcune tipologie di pratiche di competenza del Tribunale di Padova, per le quali non è obbligatoria l’assistenza legale. L’Ufficio sarà estremamente utile, soprattutto per le persone più fragili che, tra l’altro, potrebbero avere le maggiori difficoltà anche a recarsi fisicamente in
tribunale”. Il nuovo progetto permette, da un lato, di migliorare la qualità dei servizi del tribunale, e dall’altro ottenere in un ufficio più vicino a casa, informazioni e chiarimenti su specifiche materie. L’Ufficio di prossimità di Albignasego svolgerà attività di accoglienza, orientamento e informazione sull’accesso e l’attivazione dei servizi erogati dal Tribunale di Padova nel settore della Volontaria Giurisdizione, soprattutto con riguardo agli Istituti di protezione giuridica previsti dalla legge (tutele, curatele, amministrazioni di sostegno), e agli Istituti relativi ai minori. In particolare, tra le attività principali dell’Ufficio, rientrano l’erogazione di informazioni sugli interventi che i servizi socio assistenziali o socio sanitari possono mettere a disposi-
zione dell’utenza; l’accompagnamento e il supporto dei cittadini nella predisposizione delle istanze da sottoporre al Giudice Tutelare territorialmente competente; l’informazione all’utenza legittimata sullo stato delle procedure pendenti; l’inoltro telematico di ricorsi e atti al Tribunale di Padova, competente per territorio. Più in generale, l’attività dell’Ufficio di prossimità riguarderà le attività di competenza del Tribunale ordinario di Padova per le quali non è richiesta l’assistenza obbligatoria di un legale. “L’Ufficio di prossimità si inserisce in una programmazione che ha l’obiettivo di consolidare la fiducia della cittadinanza di Albignasego nei confronti del suo Comune” conclude Giacinti.
Eva Franceschini
Borse di studio per studenti delle superiori e università
È stato pubblicato il bando per l’attribuzione di 20 borse di studio a favore degli studenti meritevoli residenti nel Comune di Albignasego: saranno assegnate 10 borse di studio da 100 euro a 10 studenti della scuola secondaria superiore e 10 borse di studio da 400 euro a 10 studenti universitari. Le borse di studio sono riservate a studenti residenti nel Comune di Albignasego al momento della domanda e iscritti nell’anno accademico o scolastico 2021/2022 all’università, in regola con gli esami previsti dal piano di studi, e agli istituti secondari superiori. “Le borse di studio sono un’iniziativa a cui teniamo particolarmente – sottolinea il sindaco Filippo Giacinti – e che portiamo avanti ormai da diversi anni. Come Amministrazione, sono numerosi gli interventi messi in atto a favore di tutta la popolazione in età scolastica, con contributi diretti e indiretti (ad esempio, i contributi sulle rette per le scuole dell’infanzia, quelli per le mense scolastiche, quelle per i trasporti, solo per citarne alcuni). Con queste borse di studio pensiamo anche agli studenti più grandi e che pertanto frequentano le scuole superiori e l’università”. “È motivo di orgoglio poter premiare questi giovani che si impegnano con serietà, continuità e dedizione a svolgere il loro “lavoro” - aggiunge Marco Mazzucato, assessore all’Istruzione -: più che il premio economico (che comunque può far comodo), vogliamo sottolineare come ci siano moltissimi giovani – e non solo gli assegnatari della borsa di studio - capaci che si impegnano ottenendo ottimi risultati”. (g.b.)
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Albignasego
Albignasego
La scuola del futuro. Studenti e insegnanti impegnati in uno workshop su ambiente e clima
Progetto europeo Erasmus+: quattro delegazioni straniere in visita
Quattro delegazioni provenienti da Portogallo (una), Polonia (una), Turchia (due), sono stati ospiti delle famiglie locali nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ dal titolo “Environmental Wars with Digital Games” sui temi del riscaldamento globale, dell’estinzione degli animali e sui pericoli del web. Ente ospitante è la scuola Valgimigli-Sant’Agostino. Il gruppo Erasmus che ha progettato l’evento è formato dalla dirigente scolastica Federica Silvoni insieme alle docenti Deborah Cerato, Ornella Milan, Laura Trivillin. Le delegazioni straniere eranoformate da 24 studenti e 14 insegnanti con cui è stata avviata una collaborazione dallo scorso anno scolastico. Per l’occasione è stato organizzato il benvenuto. Dopo la festosa accoglienza a scuola per studenti e docenti, questi ultimi si sono recati in villa Obizzi per un incontro con il sindaco Filippo Giacinti e Valentina Luise, assessore all’Ambiente, che hanno fatto conoscere Albignasego, consolidando con loro rapporti di collaborazione e amicizia. A fare gli onori di casa è stato il primo cittadino all’interno di sala Verdi, che ha raccontato la storia della
Villa, un edificio storico oggi adibito a centro culturale e in passato scuola e sede comunale. “Riteniamo molto importante che si discuta di tematiche ambientali all’interno dei programmi scolastici e condividendo le esperienze dei vari Paesi, com’è obiettivo di questo progetto – ha sottolineato Giacinti -.A livello comunale, stiamo attuando piani che impatteranno in modo deciso sulla trasformazione energetica, sulla mobilità sostenibile e la salubrità ambientale”. L’assessore Luise è poi entrata nel dettaglio di questi piani, illustrando le politiche di valorizzazione e tutela ambientale attive ad Albignasego. “Il nostro Comune – ha detto Luise – ha un tesoro di circa 450 mila metri quadrati di aree verdi e circa 30 parchi pubblici. Ogni anno piantiamo centinaia di nuovi alberi e stiamo portando avanti i progetti di pianificazione del verde e riforestazione urbana per connettere tra loro e valorizzare le aree verdi
presenti nel nostro territorio. In tema di energia, stiamo iniziando a sviluppare un progetto di comunità energetica, che prevede di realizzare un impianto fotovoltaico attraverso il quale cederemo energia e benefici alla popolazione del nostro territorio. In tema di rifiuti, da molti anni il Comune di Albignasego fa la raccolta differenziata porta a porta, con risultati ragguardevoli, perché siamo passati dal 33% al 77% di oggi. Quanto alle piste ciclabili, ne stiamo realizzando sempre di nuove e in questo momento stiamo sviluppando un progetto di sicurezza stradale e connessione tra piste ciclabili all’interno dei quartieri. In tema di trasporto pubblico, fin dalla precedente amministrazione utilizziamo autobus elettrici, grazie all’impiego di fondi europei che siamo riusciti ad ottenere per questo scopo. Infine, sulla pianificazione territoriale, per ogni intervento edilizio realizzato, calcoliamo la quantità di anidride carbonica emessa e ne prescriviamo la compensazione attraverso la realizzazione di un’architettura ecosostenibile, oppure la piantumazione di nuovi alberi all’interno della proprietà o in aree pubbliche”. (g.b.)
After Hour, un Centro per i ragazzi aperto quattro giorni la settimana
Ha riaperto il Centro di Aggregazione Ragazzi (Car) “After Hour”, in piazzetta Caduti sul lavoro dietro Villa Obizzi con importanti novità. Tra le novità di questa nuova edizione, ci sono le aperture: il Centro sarà operativo per un numero maggiore di giornate rispetto al passato, e precisamente per quattro giorni alla settimana, dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 18.
Vi possono accedere i giovani di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. “All’After Hour – ricorda Anna Franco, assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia – operano educatori, specializzati nel lavoro con i giovani, che organizzano attività ricreative, ludiche, laboratori. Da quest’anno avranno un incarico aggiuntivo: sulla base delle richieste più frequenti pervenute dalle famiglie, abbiamo concordato che possano anche dare sup-
porto per lo svolgimento dei compiti. Ciò non significa che faranno ripetizioni, bensì che cercheranno di agevolare lo studente”.
Per il triennio 2022-2025 il servizio viene gestito dalla coopera-
tiva Peter Pan, risultata vincitrice della recente gara d’appalto. “L’After hour è nato e si è sempre qualificato per essere un luogo di incontro, condivisione e svago – aggiunge Franco –, sotto la direzione di personale preparato e qualificato. Il nuovo capitolato ha dato l’opportunità di ridefinire gli obiettivi sulla base dell’esperienza maturata e di modificarne in parte l’organizzazione in un’ottica di miglioramento. Nel corso del 2021 sono state 650 le presenze complessive dei ragazzi nelle varie giornate di apertura, sia in presenza sia on line, con un’età media dei partecipanti di 12 anni. L’After Hour è uno dei pochi servizi in provincia dedicato esclusivamente agli adolescenti e l’affezione al servizio anche durante i mesi estivi ci conferma la validità dell’iniziativa”. (g.b.)
molto importante che si discuta di tematiche ambientali all’interno dei programmi scolastici e condividendo le esperienze dei vari Paesi, com’è obiettivo di questo progetto” afferma il sindaco Giacinti
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“Riteniamo
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Albignasego
Violenza di genere. La necessità di porre attenzione anche alle parole Comune e Università insieme contro la violenza sulle donne
Sono state 104 le donne vittime di femminicidio in Italia nel 2021. Riflettori accesi anche sulla violenza verbale
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Commissione Pari Opportunità del comune di Albignasego ha realizzato il progetto “Anche le parole lasciano i lividi”, che ha colorato di viola le strade e i negozi grazie all’affissione di numerose locandine e adesivi. Il progetto è stato ideato durante il primo anno del corso di servizio sociale dell’Università degli Studi di Padova, da un gruppo di studentesse, tra cui Gaia Peraro, poi nominata componente della commissione dalle minoranze, che ha proposto il progetto alla commissione, accolto e realizzato da quest’ultima. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere informazioni su che cos’è la violenza psicologica, spesso confusa con normali scontri e litigi di coppia, ma che porta ferite profonde, al pari di quella fisica. Per farlo, sono state utilizzate frasi d’effetto che vogliono stimolare una riflessione in chi le incontra per le strade del comune. Cartelloni con la scritta “Non sei capace”, “vestita così non esci”, “È colpa tua”, sono stati appese nelle bacheche e presso le attività commerciali della città, ricordando che chi cerca aiuto può trovarlo al numero 800814681. Il progetto è stato presentato venerdì, 25 novembre, nella Sala Verdi di Villa Obizzi gremita di persone interessate alla tematica. La serata è stata occasione di approfondimento e riflessione sulla violenza di genere e, nello specifico, sulla violenza psicologica, grazie all’intervento della professoressa Ines Testoni dell’Università degli studi di Padova, che ha proposto una riflessione sull’origine della violenza di genere, e alla visione del cortometraggio “Something Dark”, realizzato dall’associazione The Play. “Un bel lavoro di squadra, che ha portato a realizzare un progetto originale e innovativo – dice Luisa Fantinato, di ABC Albignasego Bene Comune -. È la testimonianza che, quando si collabora con passione, si possono raggiungere risultati straordinari. In questo caso si tratta
di un’iniziativa particolarmente importante perché affronta un tema decisamente cruciale e drammatico, che è quello della violenza di genere”. In Italia, nel 2021, i dati Istat riportano 104 femminicidi: sono 70 le donne uccise nell’ambito della coppia, dal partner o ex partner; sono 30
le donne uccise da un altro parente; sono invece 4 quelle uccise da conoscenti in ambito affettivo o relazionale. Una violenza che, spesso, parte dalle parole per arrivare ad atti concreti ai danni di donne di ogni età.
Sport
e benessere: formazione continua
È stato il doping il primo tema di confronto del contenitore “Benessere e sport”, appuntamenti di formazione e informazione dedicati ad associazioni, atleti e cittadinanza promossi e organizzati dal Comune di Albignasego. “Tra le iniziative del Comune in materia di politiche giovanili – ricorda Anna Franco, assessore di riferimento - un obiettivo di mandato per il 2022 era l’organizzazione di un evento
dedicato a sport e doping, come avviamento di una serie di attività da continuare negli anni successivi. Nella realizzazione del convegno abbiamo lavorato in collaborazione con l’assessore allo Sport, ideando un percorso di formazione continua multidisciplinare che vede come target privilegiato le associazioni sportive del territorio, ma è aperto anche agli atleti e alla cittadinanza. L’ambizione è quella di offrire formazione specialistica gratuita a tecnici e dirigenti delle associazioni sportive affinché questi ultimi possano garantire una presa in carico a 360 gradi dei nostri giovani atleti, non solo sul piano sportivo, ma anche sul piano psico-fisico o comunque più in generale, per dare il contributo dell’Amministrazione alla creazione di ambienti sportivi nei quali i giovani possano sviluppare il proprio benessere”. Gli argomenti dei prossimi incontri saranno, infatti, sport e scuola (febbraio 2023), sport e disabilità (marzo), sport e salute (aprile). Per ciascun incontro saranno interpellati come relatori dei professionisti della tematica trattata. (p.v.)
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Eva Franceschini
Sociale.
Il Comune approva il provvedimento per affrontare l’impennata dei costi energetici
Stanziati fondi per pagare le bollette alle famiglie più fragili del territorio
Tredicimila euro. È questa la cifra messa a disposizione tra ottobre e novembre dal comune di Casalserugo per aiutare le famiglie residenti a pagare le bollette. Gli unici requisiti richiesti sono la residenza anagrafica nel territorio comunale e l’Isee inferiore o pari a 20.000 euro. Per l’assegnazione dei contributi il bando tiene in considerazione vari parametri tra i quali lo stato di disoccupazione di più componenti del nucleo familiare, la presenza di minori e/o di persone in situazione di handicap, la presenza di un affitto o di un mutuo ecc.
Il provvedimento, per ora, ha la caratteristica di essere una tantum, in attesa di più corpose iniziative del governo a livello nazionale. Malgrado un inaspettato ottobre caldo e un lieve calo del prezzo del gas, le bollette restano ancora uno dei principali
problemi delle famiglie, specie di quelle con redditi più bassi. Un’urgenza che fatica ad aspettare i provvedimenti nazionali che, al momento, prevedono solo la possibilità di rateizzare le bollette. Per questo motivo alcu-
ni comuni, come Casalserugo, stanno “giocando d’anticipo” al fine di aiutare le fasce sociali più fragili, nei limiti di ciò che le pieghe dei bilanci consentono. I costi dell’energia stanno infatti gravando pesantemente anche
sulle pubbliche amministrazioni che debbono stanziare fino a quattro o cinque volte gli importi degli anni passati per onorare le spese di riscaldamento e di illuminazione. Già dalla scorsa pri-
Inaugurata una panchina rossa contro la violenza sulle donne
È stata inaugurata a Caselserugo, in prossimità della chiesa, una nuova panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Presenti l’amministrazione comunale, le associazioni del territorio, i Carabinieri e molti cittadini che credono nel valore di questo simbolo ormai diffuso in quasi tutti i comuni italiani.
Durante la cerimonia il primo cittadino Matteo Cecchinato ha commentato l’iniziativa: «la panchina rossa è il simbolo dell’impegno della nostra comunità per contrastare la violenza sulle donne. È necessario accelerare nel cambiamento culturale, soprattutto nelle nuove generazioni, affinché le donne possano vivere in una società priva di ogni forma di violenza nelle professioni, nella famiglia e
nella società e sempre più protagoniste di un mondo più equo. Il messaggio sarà portato nelle scuole, nelle famiglie e in tutte le occasioni in cui possiamo sentirci uniti in questa grande battaglia. Il messaggio è itinerante e, nei prossimi anni, la panchina sarà installata nei luoghi di incontro del nostro territorio».
Sono sempre di più le panchine rosse inaugurate in tutta Italia, specialmente a ridosso del 25 novembre quando si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In genere le installazioni son ubicate in luoghi molto visibili per invitare i passanti a riflettere. Il rosso è il colore simbolo della violenza ma anche della lotta per le pari opportunità.
mavera si sono visti monumenti e strade con meno luci a causa dei rincari, ma il vero banco di prova sarà l’inverno alle porte. Diversi enti pubblici hanno annunciato misure draconiane di
risparmio perché, mantenendo i consumi inalterati, bisognerebbe trasferire ingenti somme da altre voci di bilancio come il sociale o la cultura. (g.b.)
Il bando - scaduto lo scorso 30 novembre - prevede che ciascuna famiglia potrà ottenere fino ad un massimo di 400 euro che saranno erogati entro febbraio 2023. Una particolare attenzione sarà posta alle dichiarazioni sostitutive pervenute agli uffici comunali unitamente alla domanda: i controlli saranno sia preventivi che successivi alla concessione del contributo e, in caso venga accertata l’erogazione di prestazioni indebite, il comune procederà al recupero delle somme erogate. Le famiglie beneficiarie dovranno inoltre presentare la documentazione delle spese sostenute per l’energia, pena la non fruibilità degli aiuti. (e.r.)
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Casalserugo
Malgrado un inaspettato autunno caldo e un lieve calo del prezzo del gas, le bollette restano ancora uno dei principali problemi delle famiglie, specie di quelle con redditi più bassi
Sicurezza. Iniziative e incontri promossi in collaborazione con i Carabinieri e le parrocchie
Il Comune in prima linea nella lotta contro le truffe agli anziani
ripartito a Casalserugo il progetto contro le truffe agli anziani. L’iniziativa, avviata prima della pandemia e sospesa negli ultimi due anni, è ricominciata giovedì 24 novembre con un primo incontro aperto a tutta la cittadinanza ma rivolto in particolare agli anziani. Nel corso di una serata informativa presso il centro culturale Hangar sono stati illustrati i consigli dell’Arma dei Carabinieri per prevenire le truffe.
Relatore dell’incontro è stato il Luogotenente Comandante di Stazione Giovanni Patisso che ha invitato alla massima attenzione da rivolgere ai tesserini esibiti dai truffatori, che possono turlupinare i malcapitati grazie ad artifizi ben consegnati. Bisogna quindi diffidare dalle apparenze, non aprire la porta agli sconosciuti né, tantomeno, dare denaro in contante.
Nella presentazione della serata l’amministrazione ha ricordato che «in questi anni abbiamo voluto impegnarci per garantire ai cittadini il maggior livello di sicurezza possibile. Abbiamo installato una nuova rete di telecamere implemen-
tando il servizio di videosorveglianza in grado di monitorare i punti più sensibili del nostro territorio e di scoraggiare atti vandalici e simili. Il sistema di videosorveglianza è collegato con le sale di controllo di Polizia Locale e Carabinieri con i quali manteniamo una costante collaborazione. Inoltre, in collaborazione con la Prefettura, abbiamo attivato un servizio innovativo e importante a tutela dei nostri cittadini: il controllo di vicinato che consiste in uno strumento di prevenzione, basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso una sorveglianza informale della zona di residenza e la cooperazione con le forze di polizia al fine
di ridurre il verificarsi di reati», continua l’amministrazione che ha poi sottolineato come «la sicurezza del territorio è una prioritàà ed è per questo che continueremo ad avere un dialogo costante con i cittadini e con le Forze dell’Ordine per dare risposte concrete e per migliorare la nostra comunità tutti insieme». Il secondo incontro, realizzato dal comune sempre in collaborazione con i Carabinieri e con le parrocchie di Casalserugo e Ronchi, si è tenuto giovedì 1 dicembre presso il centro parrocchiale San Martino. È intenzione dell’amministrazione proseguire anche nei prossimi mesi nell’azione di contrasto alle truffe. (g.b.)
Villaggio di Natale fino all’8 gennaio
Un grande Villaggio di Babbo Natale è stato allestito a Casalserugo, in via Umberto I dal semaforo fino a via Ca’ Ferri e in piazzetta Cesarotto per le festività natalizie 2022. Gli appuntamenti si sono aperti lo scorso giovedì 8 dicembre, quando l’Amministrazione Comunale in collaborazione con le Parrocchie, il Centro AVE, le Associazioni Auser “Le Radici”, la Pro Loco e la Consulta Giovani, hanno invitato tutta la cittadinanza all’apertura del Villaggio di Babbo Natale e delle attività rivolte ai bambini e ai ragazzi in occasione delle festività natalizie. Nel villaggio di Natale ci sono giostrine e attrazioni varie a tema natalizio e gonfiabili. Il 18 dicembre sono in programma i mercatini con le esposizioni di hobbisti, artigiani e artisti di strada. Il26 dicembre, al palasport di via Colombo, è in programma la Gara di puzzle, il 6 gennaio la Befana, Il Villaggio rimane aperti fino all8 gennaio. (g.b.)
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Pari
opportunità. Tra i punti cardine del Piano la conciliazione tra vita privata e lavorativa
Adottato il “Piano delle azioni positive” per migliorare le condizioni lavorative
Mentre la cronaca giornalistica e dotti linguisti continuano a dibattere se sia meglio chiamare Giorgia Meloni “il presidente” o “la presidente”, il comune di Maserà si muove nella direzione della concretezza sul tema delle pari opportunità. Con delibera di Giunta n. 78 del 3 novembre è stato approvato il “Piano delle azioni positive”, richiamando la legge 121 del 1991 che ha come finalità quella di «favorire l’occupazione femminile e realizzare l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro, anche mediante l’adozione di misure, denominate azioni positive per le donne, al fine di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità».
Il nuovo Piano, ricalcando la normativa nazionale, mira a favorire «l’adozione di misure che garantiscano effettive pari opportunità nelle condizioni di lavoro e di sviluppo professionale e tengano conto anche della posizione delle lavoratrici e dei lavoratori in seno alla famiglia, con particolare riferimento alla partecipazione agli orari di lavoro; all’individuazione di concrete opportunità di sviluppo di carriera e di professionalità, anche attraverso l’attribuzione degli incentivi e delle progressioni economiche; all’individuazione di iniziative di informazione per promuovere comportamenti co-
erenti con i principi di pari opportunità nel lavoro».
Il Piano triennale - che non darà luogo a maggiori costi per il comune - si traduce in un monitoraggio della gestione del personale che lavora per l’Ente, organizzato tenendo conto dei principi generali previsti dalle normative in tema di pari opportunità al fine di garantire un giusto equilibrio tra le responsabilità familiari e quelle professionali, compatibilmente con le esigenze di servizio e con le disposizioni normative in tema di progressioni di carriera.
Attualmente l’organico del comune si compone di 20 lavoratori, 9 donne e 11 uomini. È a loro che si rivolgono i 10 obiettivi programmatici del Piano tra cui l’attivazione di «spe-
cifici percorsi di reinserimento nell’ambiente di lavoro del personale al rientro dal congedo per maternità/paternità; il miglioramento dell’articolazione dell’orario di lavoro part-time per venire incontro alle esigenze lavorative e familiari del/della dipendente; la realizzazione di attività formative e aggiornamento che tengano conto delle esigenze di ogni settore, consentendo a tutti i dipendenti una crescita professionale e/o di carriera, senza discriminazione di genere».(g.b.)
Tra gli altri obiettivi la formazione e l’aggiornamento specifici per settore e la parità uomo-donna. Questi alcuni punti dell’ambizioso Piano triennale approvato dalla giunta comunale
Ricordato il Milite Ignoto che, dallo scorso marzo, è diventato cittadino onorario, in omaggio a tutti i Caduti
In molti hanno sperato che, prima o poi, si sarebbe potuto dare un volto ed un nome al Milite Ignoto che da 101 anni riposa presso l’Altare della Patria a Roma. Ma, come è noto, non è possibile attribuirgli un’identità (sebbene, forse, le moderne tecniche di indagine potrebbero venire in aiuto) perché idealmente rappresenta ciascuno di quei 650.000 caduti italiani nel corso della prima guerra mondiale. Ciò che invece è stato fatto, soprattutto negli ultimi anni, è di attribuirgli la cittadinanza onoraria di molti comuni tra cui, dal 30 marzo scorso, quella del comune di Maserà di Padova.
Nel corso delle celebrazioni per ricordare la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, svoltesi tra il 4 e il 6 novembre, l’amministrazione comunale ha quindi ricordato
la figura del soldato ed ha rivolto un pensiero di encomio alla Croce Rossa per «l’impegno profuso nel custodire, diffondere e valorizzare la memoria storica della Grande Guerra». Il comitato locale ha sottolineato come la Croce Rossa Italiana nel corso del primo conflitto mondiale, e oggi come allora, sia «impegnata ovunque e per chiunque nell’aiutare i bisognosi. Noi siamo, il frutto della nostra storia e dobbiamo essere orgogliosi del cammino intrapreso. È altrettanto importante celebrare una ricorrenza che ci fornisce la dimensione reale e concreta del nostro operato». (g.b.)
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Bilancio. L’unico vincolo è rappresentato dal rispetto dei limiti di spesa previsti
Organico comunale: nuove assunzioni nel triennio 2023/2025
Ben 986.237,20 euro: a questo importo ammonta la spesa per il personale del 2021 nel comune di Maserà. Una cifra notevole che, tuttavia, va rapportata ad una serie di altri parametri stabiliti dalla normativa nazionale: fatti i dovuti conti il Comune rientra tra gli enti classificati come “virtuosi” in base al Decreto 17 marzo 2020. Questa sorta di riconoscimento economico consente quindi un certo margine di spesa in determinati settori. Ed è proprio con riguardo alla voce “personale” che l’amministrazione ha deciso non solo di non ridurre l’organico che attualmente lavora all’interno dell’ente, bensì di potenziarlo.
In base a queste considerazioni si prevedono alcune assunzioni a tempo indeterminato che potranno variare nel corso dei prossimi tre anni (l’arco temporale del bilancio di previsione) in funzione delle necessità, delle cessazioni dei contratti in essere e di eventuali trasferimenti. La delibera di giunta n. 80 del 3 novembre ha stabilito che il nuovo assetto del personale dovrà tenere conto anche dei trasferimenti di 4 unità di personale all’Unione dei Comuni Pratiarcati, avvenuta a partire dal 2016: i 4 posti in organico sono stati “congelati”, in caso di scioglimento dell’unione e di rientro del personale. Ciò significa che vacanti le posizioni migrate all’Unione saranno mantenute vacanti, ma il loro lavoro dovrà in qualche modo essere sopperito da altri. il comune intende quindi rimpinguare i propri addetti, valutando anche assunzioni a tempo determinato in relazione ad esigenze di carattere temporaneo per le quali non potrà far fronte con il personale a disposizione. L’unico vincolo - neanche così semplice da superare - è rappresentato dal bilancio che dovrà rispettare i limiti di spesa previsti. Attualmente non sembrano comunque esserci problemi dal momento che i conti “tornano” e che la delibera ha avuto parere favorevole del Revisore dei Conti. Chi saranno dunque i nuovi assunti? Il documento varato dalla Giunta esplicita che è in corso di svolgimento un concorso pubblico per un istruttore tecnico di categoria C, mentre si scorreranno le gradua-
torie di altri enti (o si darà luogo ad un concorso o alla mobilità tra enti) per reperire un operaio cimiteriale di categoria B in sostituzione di quello attuale. Per chi volesse tentare la carriera come funzionario comunale non resta dunque che consultare periodicamente il sito in attesa dei prossimi bandi.
Sicurezza stradale: destinate le sanzioni 2023
Dicembre è il mese del bilancio e il comune di Maserà di Padova sta andando a definire, voce per voce, le previsioni del prossimo anno. Una entrata prevista che sicuramente non farà felici i cittadini è rappresentata dalle sanzioni per violazione delle
norme del codice della strada. L’importo previsto nella delibera di giunta del 3 novembre ammonta a ben 100.000 euro, dei quali circa 28.000 si prevede che saranno di dubbia esigibilità, mentre metà dell’importo rimanente risulta vincolata ad interventi di ammodernamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica delle strade comunali ed altri interventi che vanno nella direzione di migliorare la sicurezza stradale. Tali disposizioni sono imposte da una legge nazionale del 2010, alla quale ciascun comune deve attenersi. Quasi 9.000 saranno poi destinati al potenziamento delle attività di controllo, dalle quali derivano gran parte delle sanzioni. Se è vero che le multe rappresentano spesso una seccatura, specie in periodi di crisi economica come questo, è altrettanto vero che il numero di incidenti stradali in Veneto è ancora molto alto: 12.403 nel 2021. Tra le infrazioni più ricorrenti (e pericolose) si annoverano gli eccessi di velocità che causano ogni anno feriti e morti. Tutto questo induce i comuni a non desistere dal lavorare per la sicurezza stradale con prevenzione e, talvolta, elevazione di sanzioni. (g.b.)
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Maserà di Padova
Riguardo alla voce “personale” l’amministrazione ha deciso non solo di non ridurre l’organico che attualmente lavora all’interno dell’ente, bensì di potenziarlo
Maserà di Padova
maggiori controlli
Torna a colpire il vandalo seriale di gomme d’auto, due nuovi casi
Indagano gli inquirenti che ricollegano il caso a quello di due anni fa quando le auto colpite furono quasi una ventina
Ritorna l’angoscia nel quartiere San Benedetto di Maserà di Padova che nell’ultimo mese sta rivivendo l’incubo di due anni fa. La storia è purtroppo ben nota ed impressa nella memoria dei residenti che a cavallo tra il 2019 e il 2020 trovarono una ventina di auto parcheggiate con le gomme a terra, squarciate da un ignoto vandalo seriale. A fine ottobre gli episodi si sono ripetuti, sebbene non si sappia se la mano sia la stessa di allora o quella di un imitatore: il bilancio, per ora, è di due macchine colpite. Inutile dire che la paura è tornata ad insidiare e preoccupare i residenti, soprattutto perché non è noto il motivo per cui vengono compiute queste azioni criminali.
La memoria torna dunque a metà dicembre 2019 quando il vandalo (o i vandali) iniziò a colpire sempre nel quartiere San Benedetto. Allora le vittime sporsero denuncia, preferendo tuttavia rimanere anonime per evitare di essere prese di mira nuovamente. La tecnica era sempre la stessa: il lestofante agiva di notte, armato di un taglierino o un altro oggetto appuntito. Dopo il colpo si dileguava (nessuna telecamera è mai riuscita a riprenderlo) e tornava a ripetere l’atto vandalico dopo tre giorni. L’attenzione degli investigatori si concentrò inizialmente sui rapporti tra gli abitanti del quartiere ma non emerse nulla che fece sospettare degli screzi o litigi che potessero generare tali atti. Inoltre si arrivò alla conclusione che il malvivente non seguiva un criterio, colpendo indistintamente auto di diversi tipi. Malgrado il lavoro di indagine portato avanti per settimane, non si arrivò ad identificare alcun sospetto. Tuttavia i colpi improvvisamente cessarono, probabilmente anche a causa del lockdown che bloccò tutti in casa.
A distanza di oltre due anni dall’ultimo episodio ora l’incubo sembra essere tornato. I residen-
ti chiedono maggiori controlli anche perché la soluzione non può essere quella di parcheggiare le auto in garage dal momento che non tutti ne possiedono uno. Non resta dunque che attendere gli sviluppi delle indagini e ribadire i consigli che già nel 2020 vennero forniti dalle autorità: denunciare immediatamente se si è vittima degli atti vandalici e non ostacolare o interferire nel lavoro degli inquirenti. (g.b.)
I podisti donano al Comune il ricavato della corsa “24 ore”
Continua la beneficienza del Gruppo Podisti di Maserà che ha consegnato il ricavato della corsa “24 ore” al Comune per una cifra di 1625 euro. L’iniziativa segue quella di qualche giorno prima, quando al termine della “Butterfly Run”
erano
Vettorato
l’Asd
- questo il nome completo - è composto oggi da circa un centinaio tra soci e tesserati. Nel corso dell’anno il gruppo organizza marce di diverse durate e caratteristiche che vanno da pochi chilometri fino a 20. Come raccontano nel loro sito: «Far parte del Gruppo Podisti Maserà significa camminare, correre, fare un sano movimento, insieme ad altre persone, divertendosi. L’appuntamento fisso settimanale è il mercoledì con la marcia “Corri x Maserà” che si tiene dalle 20 alle 21.15 partendo da piazza Municipio e snodandosi per circa 4,5 chilometri (camminata) o 8,5 chilometri (corsa). Numerose sono poi le corse a cui i podisti di Maserà partecipano come quella del “Donatore” di Albignasego o la “Marcia della Gallina di Polverara” che quest’anno si è svolta il 30 ottobre. Grazie ai vari oboli raccolti per partecipare alle competizioni (intese soprattutto come momenti di attività fisica in compagnia) il gruppo “investe” anche nella beneficienza come ricordato dal sindaco di Maserà Gabriele Volponi: «Per il terzo anno consecutivo il Gruppo Podisti ha donato al comune, pensando con il cuore alle persone in difficoltà. Grazie!”. (g.b.)
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Cronaca. I residenti attendono lo sviluppo delle indagini e chiedono
stati donati 1500 euro al Centro Donna Padova Auser. Fondato nel 1974 da Paolo
ed altri collaboratori,
Podisti Maserà di Padova
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L’associazione. Approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due realtà
È nata Confindustria Veneto Est: quattro province insieme per crescere
Le Assemblee degli Associati di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria VeneziaArea Metropolitana di Venezia e Rovigo, riunite in contemporanea al nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova, hanno approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due Associazioni. Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta, denominato Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.
Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti.
Rappresenta un territorio chiave dell’economia italiana, una metropoli di fatto con 3 milioni di abitanti, che genera 96 miliardi di Pil, 32,5 miliardi di export, il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021), dando così concreta attuazione al vertice veneto del nuovo Triangolo industriale, con Milano e Bologna metropolitane, nel cuore dell’Europa.
L’Accordo di integrazione è stato sottoscritto dai Presidenti, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese di Confindustria VeneziaRovigo davanti alla platea di im-
prenditori. La governance e la struttura organizzativa di Confindustria Veneto Est saranno efficaci e pienamente operative dal 1 gennaio 2023.
Le Assemblee dei Soci hanno anche approvato lo Statuto della nuova Associazione. La fase di avvio, dal prossimo gennaio alla data di elezione del 2024, vedrà alla guida il Presidente in carica con più elevata durata residuale del mandato, Leopoldo Destro. Nel Consiglio Generale vi sarà il cumulo delle cariche in corso fino all’Assemblea Generale del 2023 e nel Consiglio di Presidenza fino all’Assemblea
Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5mila imprese associate e 270mila addetti
del 2024.
Il Progetto di integrazione tra le due Associazioni aveva preso avvio nel 2019. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con i lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia), la conferma del mandato assembleare ai Presidenti alla prosecuzione del Progetto, la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021). Ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture, coadiuvati dalla Commissione
Paritetica composta da: Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha aperto i lavori della Parte Pubblica dell’Assemblea Generale fondativa di Confindustria Veneto Est, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla presenza di duemilacinquecento imprenditori, rappresentanti dell’economia e della politica. È seguita la conversazione con i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese condotta da Andrea Cabrini e Roberta Floris. Il Vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis ha poi trattato, nella sua relazione, il peso economico e manifatturiero del Veneto Est e del nuovo Triangolo industriale nel benchmark con l’Europa, ponendo le basi per i successivi confronti. Il primo è stato quello con il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il secondo ha visto dialogare i Sindaci di Venezia, Treviso, Rovigo, Luigi Brugnaro, Mario Conte, Edoardo Gaffeo e il Vice Sindaco di Padova Andrea Micalizzi. È seguito quindi l’intervento di Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
23 www.lapiazzaweb.it Imprenditoria
I presidenti Leopoldo
Destro e Vincenzo Marinese
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Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta
Statale 10, “urge il completamento” De Poli interroga il ministro Salvini
l completamento della nuova Strada Statale 10 è una priorità infrastrutturale di questo Governo. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, infatti, rispondendo all’interrogazione da me posta sulla ex Sr 10, ha detto di essere impegnato in prima persona per garantire la realizzazione di ‘opere di preminente interesse’ e la prosecuzione della ex Sr 10 a Montagnana rientra fra queste. Questo Governo, dopo 40 giorni, dà una prima risposta positiva al territorio della Bassa Padovana. E’ per noi un grande segnale di fiducia a cittadini e imprese che attendono da troppo tempo questa opera di vitale importanza”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli commentando la risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini che, nel nel corso del Question Time a Palazzo Madama ha risposto a
un’interrogazione parlamentare presentata da De Poli sulla nuova Strada Statale 10.
“In questi 40 giorni ho incontrato più volte l’assessore regionale Elisa De Berti e il governatore del Veneto Luca Zaia”, ha detto il ministro che ha poi aggiunto: “Questi chilometri tra Carceri e Montagnana sono prioritari e sono sul tavolo del Ministero”. De Poli, illustrando l’interrogazione al Governo, aveva chiesto in primis di mettere a terra le risorse per realizzare il tratto tra Carceri e Borgo Veneto, prevedendo così l’innesto con la A31 Valdastico, e al tempo stesso ulteriori risorse per proseguire fino a Montagnana (Padova). “Mi faccio portavoce delle categorie economiche della Bassa Padovana – ha evidenziato De Poli - , le quali più volte in questi anni hanno chiaramente detto alla politica e alle istituzioni ‘Senza
la nuova Strada statale 10 non c’è ripresa’. Il territorio della Bassa Padovana, pur essendo una delle zone più produttive del Nordest, senza questa opera, resterebbe tagliato fuori dai principali corridoi commerciali italiani ed europei. Non possiamo permetter-
celo. Ecco perché accolgo molto positivamente le parole del Ministro Salvini. E’ un primo segnale importante che va nella giusta direzione”, conclude De Poli.
Intanto arriva il via libera per la terza corsia autostradale tra Monselice e Padova, annunciato
“Il libro di Padova”: le foto di Castella in mostra all’Orto Botanico
La città di Padova è protagonista della mostra fotografica “Vincenzo Castella. Il libro di Padova”, ospitata in uno dei luoghi simboli della città: l’orto botanico. Visitabile fino all’8 gennaio e compresa nel biglietto d’ingresso all’orto botanico, la mostra è basata su una quarantina di fotografie scattate da Vincenzo Castello e contenute ne Il libro di Padova, edito da Silvana Editoriale con testi di Salvatore Lacagnina. Inaugurata lo scorso novembre, la mostra è realizzata con il sostegno dei Hermès e con la collaborazione di Silvana Editoriale e Studio la Città nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova.
Fino all’8 gennaio i visitatori alla mostra avranno modo di intraprendere un percorso alla scoperta della città di Padova attraverso quattro temi: il mondo vegetale, rap-
presentato dall’orto botanico; la pittura e soprattutto gli affreschi conservati in chiese ed efficaci storici; l’architettura, intesa spesso come spazio interno; l’Università, simbolo storico della città e nodo cruciale dell’intera cultura europea.
Gli scatti, presentati in due formati (panoramico e quadrato) sono stati realizzati fra il 2020 e il 2021 da un artista, Vincenzo Castello, particolarmente apprezzato per la capacità di esprimere la complessità e gli intrecci delle grande città. Una raccolta di foto che ritraggono Padova facendo emergere alcune delle meraviglie della città e che non parlano però solo di Padova, ma più in generale della cultura europea, di cui Padova è rappresentante, e della sua capacità di produrre ancora significati anche in un presente spesso incerto. (f.t.)
sempre dal ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini. E il plauso arriva dai parlamentari leghisti. “Il via libera alla norma sblocca-lavori voluta dal ministro Salvini - dice il deputato padovano e coordinatore veneto della Lega Alberto Stefani - rappresenta un importante traguardo per lo sviluppo. La A13 è un’asse viario fondamentale per il territorio e per il potenziamento infrastrutturale della nostra regione. Un risultato concreto e una prova di buongoverno della Lega”. Per la collega Arianna Lazzarini, sindaco di Pozzonovo e deputata, “la realizzazione della terza corsia della A13 MonselicePadova è una risposta importante per la viabilità della nostra regione, una boccata di aria fresca per la mobilità di tutta la bassa padovana che da tempo attende l’ampliamento dell’arteria autostradale”.
24 www.lapiazzaweb.it Provincia
Infrastrutture. Intanto dal ministero arriva il via libera alla terza corsia tra Monselice e Padova
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Antonio De Poli durante il question time al Senato
L’originale esposizione. Al Centro Culturale San Gaetano fino al 26 febbraio
Geronimo Stilton Live Experience, la mostra interattiva a Padova
Dopo aver fatto tappa a Novara, arriva a Padova la Geronimo Stilton Live Experience, la prima grande mostra interattiva basata sulle avventure del famoso topo, già protagonista di molti libri amati dai bambini.
Ideata da Way Experience e Atlantic Entertainment, realizzata da Pleiadi Science Farmer e promossa dal Comune di Padova, la Geronimo Stilton Live Experience sarà ospitata fino al prossimo 26 febbraio al Centro Culturale San Gaetano, dove i piccoli visitatori potranno lanciarsi in un’avventura a ritroso nel tempo, divertente e al contempo educativa. La narrazione della Geronimo Stilton Live Experience si basa sulla serie editoriale “Viaggio nel Tempo” di Elisabetta Dami, molto apprezzata dai giovani lettori, che per l’occasione diventa totalmente immersiva grazie alle scenografie e alle ambientazioni a tema e all’utilizzo della realtà virtuale. L’avventura si struttura in diverse fasi e parte da una stanza analogica iniziale dedicata al prof. Amperio Volt, in cui i partecipanti possono apprendere alcune nozioni legate ai viaggi nel tempo, all’ingegno degli antichi egizi, all’isola dei tesori e ai pirati, gli ingredienti principali della Geronimo Stilton Live Experience. In seguito i partecipanti hanno modo di rivivere tre diversi periodi storici: si comincia con l’epoca preistorica, dominata dai dino-
sauri; si passa alla civiltà dell’antico Egitto; infine, si arriva in un “non luogo” senza tempo, ossia l’isola del tesoro. Fra dinosauri, egizi e pirati i bambini vengono accompagnati da un ranger del tempo nella visita, un’avventura che ha lo scopo di salvare Geronimo Stilton. Per raggiungere lo scopo, ai piccoli visitatori viene chiesto di risolvere enigmi e superare delle prove in grado di stimolare la loro curiosità e di farli divertire al tempo stesso: devono proteggere le uova dei dinosauri, risolvere gli enigmi della sfinge e andare alla ricerca di un tesoro perduto. Divertendosi, i piccoli avventurieri hanno modo di affinare il proprio intuito, di mettersi alla prova e, perché no, di rileggere in chiave ludica alcune delle nozioni apprese fra i banchi di scuola. Una volta concluso il viaggio nel tempo si torna al pre-
sente, con la possibilità di partecipare a dei laboratori didattici a cura di Pleiadi che permettono di avvicinarsi al mondo Steam (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) grazie ad una serie di attività scientifiche e creative pensate per stimolare l’apprendimento e rivolte agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
Un’esperienza divertente, educativa e immersiva grazie anche all’utilizzo di diverse tecnologie, dal mapping, con la proiezione di video su oggetti e superfici, al digital signage, un dispositivo che permette di controllare i contenuti su ledwall, touchscreen o mirror display, arrivando alla realtà aumentata, protagonista della sala dedicata all’antico Egitto.
Domenica in Musica alla Sala dei Giganti del Liviano
Da Ravel a Brahms, passando per Bach e Debussy. Una domenica con giovani talenti degli Amici della Musica vincitori di premi in concorsi nazionali e internazionali, per scoprire repertori inediti e riascoltare grandi capolavori. È la Domenica in musica, in programma alla Sala dei Giganti del Palazzo Liviano dal 15 gennaio 2023: dieci appuntamenti con un repertorio che spazia dal classico-romantico alla musica del Novecento. Per questa nuova edizione quattro concerti saranno recital di pianoforte; un concerto ospiterà un quartetto e un concerto sarà affidato ad un flautista; mentre gli altri concerti vedranno differenti duo: violino-pianoforte,
clarinetto-pianoforte e sopranopianoforte. Ad aprire la stagione il pianista Alessandro del Gobbo, uno dei due vincitori del Premio
mento, domenica 22 gennaio. A febbraio si alterneranno alla tastiera del pianoforte i due vincitori del prestigioso Premio Venezia. Il primo e il secondo premio di quello che è uno dei concorsi pianistici più importanti in Italia sono stati assegnati a Nicolò Ferdinando Cafaro e Riccardo Martinelli. Domenica 12 febbraio sarà la volta di un altro talento: il flautista Alberto Navarra, insignito del premio come allievo più meritevole della classe di flauto dell’ESMRS direttamente dalle mani di Sua Maestà la Regina Sofía di Spagna. Per l’occasione suonerà musiche di J.S. Bach e C.PH. E. Bach, Mercadante, Debussy e infine un pezzo brillante di S. Karg Elert.
Narrazione “immersiva” del viaggio nel tempo grazie alle scenografie e alla realtà virtuale. Poi si torna al presente con la possibilità di partecipare ai laboratori didattici sulle attività scientifiche a cura di Pleiadi
25 www.lapiazzaweb.it Cultura
Brunelli 2022, che presenterà un programma di grande impatto emotivo con musiche di Ravel e Debussy. Il Duo Althea, vincitore del Bando Peruzzi, sarà il protagonista del secondo appunta-
Francesca Tessarollo
Geronimo Stilton al Centro San Gaetano presenta la mostra padovana
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La storia. É campionessa italiana e ora partecipa alla competizione internazionale
Beatrice Cogo “vola” ai mondiali: “Pole sport apre a sperimentazioni”
Ci vuole forza, flessibilità, agilità. Ma anche determinazione, coraggio, resistenza morale e psicologica. Sono le caratteristiche che Beatrice Cogo ha messo in campo per laurearsi campionessa italiana nella categoria “Senior Women Competitive” al campionato nazionale 2022 di Pole Sport svoltosi a Cesenatico. La Pole Sport è una disciplina sportiva che unisce figure acrobatiche eseguite al palo a passi di danza e coreografie eseguite a tempo di musica. “Aver conquistato il campionato italiano mi ha ripagata di tantissimi sforzi e di duro lavoro”, racconta Beatrice. “Vengo dalla ginnastica artistica, ho frequentato la società Blukippe di Salboro e poi la Corpo Libero, a Padova. Non ho più potuto continuare a causa di un infortunio e volevo trovare un’ altra attività sportiva: nel 2017 ho trovato il Pole e me ne sono
innamorata. Essendo uno sport nuovo mi ha dato la possibilità di confrontarmi subito con gli altri atleti e la voglia di sperimentare: l’aver iniziato subito a fare competizioni mi ha spronato molto a migliorarmi”. Beatrice ha 18 anni, vive a Selvazzano con la famiglia ed è studentessa del primo anno alla facoltà di Scienze Biologiche
a Ferrara.
La sua vita scorre tra Padova e Firenze, dove si trova la sua società sportiva, la “Is Top Asd” di Scandicci, ed è seguita dal punto di vista tecnico e coreografico dai tecnici Ingrid Maddalena
e Bianca Breschi. L’allenamento è diventato quotidiano, almeno tre ore al giorno, in palestra e poi anche a casa.
“Ho una stanza che ho trasformato in una piccola palestra dove ho
Basket, la decisa rimonta della Virtus: “Ci siamo sbloccati”
Virtus Basket è in ripresa. Dopo l’inizio di campionato piuttosto incerto, con tre sconfitte di seguito rimediate contro Gemini Mestre (74-80), Longiman Crema (67-82) e Luxarm Lumezzane (72-88) i neroverdi della Virtus Basket Antenore Energia hanno infilato una serie di vittorie che hanno risollevato morale e classifica. La svolta è iniziata con la vittoria in trasferta a Monfalcone contro Pontoni Falconstar per 80 a 78, ed è poi proseguita con i risultati positivi contro San Vendemmiano e Bergamo.
“Il punto di svolta è stata proprio Monfalcone”, commenta il coach di Virtus Basket Padova, Riccardo De Nicolao, “non tanto per la prestazione o la squadra contro cui giocavamo ma proprio per aver fatto la prima vittoria che poi ci ha sbloccati. Siamo partiti con un po’ troppa pressione: abbiamo condotto una campagna acquisti importante e
messo due pali per allenarmi. Da un anno ho iniziato a insegnare Pole sport in varie palestre e mi piacerebbe aprire una palestra dove poter insegnare, qualcosa di mio dove poter portare avan-
ti questa passione e trasmetterla alle atlete più giovani.
Quest’anno in Italia si tengono due competizioni mondiali, e io partecipo a entrambi: il 10 e 11 dicembre a Sassuolo i mondiali di Pole sport, il 3 e 4 dicembre a Cesenatico la Pole art. Accanto a lei atlete di molti paesi, le più forti sono le ucraine e le americane, ma anche le atlete italiane sono di ottimo livello”.
Dietro una grande campionessa c’è una grande famiglia: “I più grandi tifosi sono i miei genitori”, racconta Beatrice, “in questi anni mi hanno sempre sostenuto e portato in giro a fare lezione per darmi la possibilità di crescere nel mio bagaglio tecnico e artistico. Mi sostengono in tutto, mio padre mi aiuta quotidianamente nei miei allenamenti e mi da un sostegno psicologico molto importante”.
Diego Buonocore
le aspettative di società e tifosi erano alte. La squadra ha risentito della tensione di dover dare soddisfazione a queste richieste. E la tensione ci ha un po’ bloccati nelle prime gare. Poi, conquistata la prima vittoria, ci siamo un sbloccati e quindi è diventato tutto un po’ più facile.
Abbiamo avuto un inizio fin troppo negativo, poi siamo stati bravi a correggere alcune cose, a ritrovarci e quindi adesso dobbiamo confermarci, perché abbiamo visto nelle ultime partite quelle che sono le nostre potenzialità. Adesso abbiamo una serie di partite difficili, da qui fino alla sosta di campionato, e dobbiamo provare a fare risultato su tutte; dobbiamo confermarci a questi livelli per cui Il nostro obiettivo è andare avanti in questo stato di forma e di concentrazione e fare risultato in tutte le partite, non sarà facile ma dobbiamo provarci”. (d.b.)
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A causa di un infortunio ha dovuto lasciare la ginnastica artistica. A 18 anni ha trovato una nuova opportunità
Beatrice Cogo è campionessa italiana di Pole Sport “Senrion women competitive”
Fine d’anno, tempo di bilanci. C’è chi festeggia, chi ha un sorriso a mezza bocca e chi spera che il 2023 porti miglior fortuna. I brindisi di Capodanno non potranno che essere scintillanti per Fratelli d’Italia che viaggia con percentuali superiori al 30% e che il giudizio positivo degli elettori – così com’è certificato dai sondaggi – non faranno che aumentare. Nel Veneto il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato maggiore rispetto a molte Regioni: tutto fa pensare che apparterrà a Fratelli d’Italia il nuovo governatore. Del resto, difficile ipotizzare un capovolgimento in una Regione che di sinistra non è mai stata. La Lega ha dimezzato i suoi voti nel Veneto attestandosi al 14%: il bilancio vira al rosso e non c’è granché da brindare. È vero che il partito di Salvini si consola non solo con la partecipazione al governo ma anche intestandosi vari successi del governo (il tetto al Pos, i contanti, la revisione radicale del reddito di cittadinanza…) grazie
#Regione
Il Punto Chi brinda e chi no
di Antonio Di Lorenzo
all’attivismo del leader. Ma è indubitabile che una stagione per la Lega si sia conclusa, quella del partito che viaggiava a percentuali stellari. Ormai nell’elettorato di centrodestra la Lega è stata in gran parte sostituita dai Fratelli di Giorgia Meloni. E deve anche riflettere sulle battaglie interne delle correnti, che, negate da tutti, in realtà esistono e combattono. Non è domo il leader Bossi, non lo sono nemmeno coloro che fanno riferimento a Luca Zaia, anche se adesso il gruppo è indicato come “marcatiani”. Sta di fatto che, nella competizione interna, e come è stato sottolineato da tutti gli osservatori,
Salvini non ha dato spazio nelle liste a Zaia e il vincente tra i due appare il segretario federale, noto per essere un uomo che non molla mai.
Zaia, dal canto suo, mentre evoca l’unità in questa stagione congressuale della Lega, può vantare a livello amministrativo di aver risparmiato ancora ai veneti l’applicazione dell’Irpef regionale, come pure era stato paventato. Ma soprattutto, se le cose seguono la strada intrapresa, potrà incassare il successo dell’autonomia differenziata. Anche se servirà un anno.
Il Pd, batostato in quasi tutta Italia, nel Veneto mantiene la sua percentuale del 16%
e non è crollato. Non è poco. Mantenere le posizioni è già un successo quando il mondo attorno si disfa. Anche il partito del segretario Andrea Martella può alzare un calice. Ma uno solo. Del doman non v’è certezza per il Pd.
Zaia: “L’autonomia arriverà presto E altri grandi progetti per il Veneto”
S trascichi della pandemia, assenza di personale sanitario, ma anche autonomia e futuro dell’industria: sono le parole chiave del 2022 per il Veneto secondo il governatore Luca Zaia che, nonostante tutto, guarda al prossimo anno con fiducia. Come valuta l’anno che sta terminando e cosa si aspetta dal 2023?
“È stato un anno difficile, considerato che abbiamo avuto prima il covid e poi la guerra in Ucraina. Lo definirei annus horribilis da un punto di vista sociale, con non poche difficoltà. Però noi sappiamo che dopo la pioggia torna sempre il sereno. Questa guerra si concluderà: ho molte speranze. Penso che sia giunto il momento di lasciare spazio alla diplomazia e che entrambi contendenti, l’aggressore e aggredito, decidano di fare un passo indietro, perché si possa trovare un’intesa. Non ci possiamo permettere nessuna guerra, tantomeno questa che è vicina a noi e pesa moltissimo nella geopolitica internazionale”.
Come giudica la manovra del governo Meloni?
“Positivamente. Su 35 miliardi 21 sono dedicati al sociale, alle famiglie. È come se il Governo avesse versato più o meno un miliardo alla Regione. Noi non ci saremmo mai riusciti, con nessuna manovra tributaria: saremmo riusciti forse a incassare 180, 150, 120 milioni di euro. Ecco, il Governo ha fatto un’operazione da 21 miliardi di euro che poi avrà una ricaduta positiva sui costi che le famiglie si sono visti aumentare per il costo dell’energia”.
Come è considerato il Veneto dal governo?
“Come veneti ci possiamo attribuire il merito di avere uno standing che anni fa non avevamo. D’altra parte se non hai considerazione non porti a casa le Olimpiadi e non tratti con Intel un investimento di 10 miliardi di euro che è il più grande investimento nella storia del Paese. E stupiremo ancora perché abbiamo grandi progetti”.
A proposito dell’autonomia, nel recente incontro con il ministro
Calderoli lei ha affermato “ora o mai più”. Perché?
“Perché ci sono tutti i presupposti: siamo davanti a un ministro che s’è mosso con celerità, in un governo che comunque mantiene la parola data ai cittadini. Ovviamente stiamo parlando della più grande riforma della storia assieme al presidenzialismo: in questa legislatura l’una e l’altro dovranno essere assolutamente approvati. L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e
la stagione dei compiti per casa. Entro fine dell’anno avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, un passaggio indispensabile per procedere verso la delega di poteri alle Regioni”.
La Regione ha di recente emanato un bando per 393 medici per far fronte all’assenza di personale. Sono sufficienti?
“Sul mercato non ci sono professionisti e quelli che ci sono hanno la possibilità di attraversare la strada e andare dal privato che li paga di più. Mancano i medici e
questa divaricazione tra domanda e offerta ci sta mettendo non poco in difficoltà. Quanto ai medici in pensione, io chiedo che il pubblico possa fare quello che può fare un privato, cioè tenere su base volontaria i propri professionisti”.
È nata Confindustria Veneto est, la più grande del Paese, che unisce quelle di Venezia e Rovigo e Confindustria Veneto centro. Come valuta questa fusione? “Oltre ai numeri, c’è anche un dato quantitativo che è importantissimo: questo raggruppamento significa oltre 86 miliardi di fatturato, quasi metà di quello Veneto arriva da questa associazione. Direi che è un bel segnale, soprattutto perché punta all’economia di scala, a razionalizzare. È un segnale che anche il pubblico dovrebbe cogliere. L’economia di scala ci permette di risparmiare, di essere più efficienti e avere sempre come ultimo obiettivo quello di fornire servizi al cittadino”.
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Gay
Giorgia
L’intervista. Il presidente della Regione traccia un bilancio e guarda con speranza al 2023
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Valori, determinazione e sorriso: “Porto la voce della mia generazione”
Dopo l’emozionante debutto in Parlamento il lavoro sulle emergenze attuali: “Sento grande la responsabilità, ci sono delle urgenze comuni che attendono risposte, ma i provvedimenti del Governo sono inadeguati”
a mia generazione è la grande assente, in Parlamento:
il Partito Democratico ha scelto di rappresentarla e per questo sento la grande responsabilità di provare a portarne la voce.” Così Rachele Scarpa, trevigiana, 25 anni la più giovane Parlamentare della Repubblica Italia si presenta al suo debutto sugli scranni di Montecitorio. Un’emozione unica associata, però, ad una grande determinazione, a dei valori non negoziabili e ad un sorriso che in questa strana campagna elettorale in molti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare.
“I temi – spiega l’Onorevole Scarpa - che stanno a cuore a me e ai miei coetanei sono chiari, li portiamo nelle piazze da anni: politiche coraggiose in difesa dell’ambiente, lotta alla precarietà e al lavoro povero, una maggiore considerazione della salute a tutto tondo, anche quella psicologica, emersa come grande difficoltà a partire dalla pandemia. Su quest’ultimo tema ho voluto agire subito. Serve una grande consapevolezza tra tutte le parti politiche sul fatto che la salute mentale è salute e che non può essere un lusso di chi se lo può permettere: per questo ho voluto far nascere un Intergruppo parlamentare dove avviare una discussione trasversale e porre una nuova luce su un problema diffusissimo ma silenzioso.”
Un avvio subito estremamente concreto quello di Rachele Scarpa che a poche settimane dall’insediamento si è subito messa al lavoro rendendosi protagonista già di molti provvedimenti. “Non è solo alla mia generazione, però, che voglio parlare: ci sono delle urgenze comuni che richiedono risposte: il costo della vita, i salari che non crescono da trent’anni, la drammatica assenza dei medici di base nel nostro territorio, l’inquinamento della nostra aria e della nostra acqua.”
“Sono tutti problemi – continua l’Onorevole PD - Che non trovano risposte nell’attuale manovra di bilancio, in cui spiccano l’inadeguatezza delle misure di contrasto alla crisi energetica e alle tensioni inflazionistiche e l’iniquità delle iniziative, di natura fiscale e non, nell’ambito del lavoro, della lotta alla povertà e in campo pensionistico.
Si accentueranno i divari tra cittadini e territori avvantaggiati e svantaggiati: in uno scenario in cui l’inflazione si avvicina al 12% e il paese va verso la recessione, si risponde con la completa eliminazione dell’unica misura destinata alla povertà, con una sperequazione nella tassazione sul reddito tra lavoratori dipendenti e autonomi, col ritorno dei voucher, con un taglio insufficiente e non strutturale
del cuneo fiscale, con misure sulle pensioni limitate al 2023, regressive e discriminatorie (come Opzione donna, ridotta e legata al numero dei figli). Sull’ evasione fiscale, tra tetto al contante, stralcio delle cartelle, e possibilità degli esercenti di rifiutare i pagamenti in carta sotto i 60 euro, torniamo indietro di 15 anni.
Allarmanti sono anche le assenze, in questa manovra: mancano glii investimenti in ambiente, istruzione, sanità. Quelli che per noi sono i pilastri di una società che funziona e cura i cittadini subiscono un grave disinvestimento, dove non tagli. La direzione in cui andare è opposta: salario minimo, sostegno alle imprese che promuovono la sostenibilità e vanno e verso la conversione ecologica, investire sulla medicina di prossimità, più risorse in istruzio-
ne e ricerca, un fisco più equo. Solo così garantiremo la dignità delle persone, in tutti gli aspetti della loro vita. Dignità è vivere in un ambiente salubre, senza dover temere il prossimo disastro climatico. È accedere ai servizi a prescindere dalla propria disponibilità economica, o dalla zona di residenza: sanità, psicologo di base, ma anche servizi per l’infanzia o trasporto pubblico. È lavorare e non rimanere poveri lavorando, è dare a tutti la possibilità di progettare liberamente il proprio futuro con studi e formazione adeguati e accessibili. È avere un tetto sopra la testa e un salario adeguato. Anche nel nostro Veneto tutto ciò va portato fortemente in luce, queste infatti non sono utopie: sono il minimo indispensabile, e lo difenderemo infaticabilmente, dentro e fuori dal Parlamento”.
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Rachele Scarpa. La giovane deputata si racconta e sottolinea tutte le mancanze della manovra di bilancio
La neo deputata Rachele Scarpa davanti a Montecitorio e fra la gente
“Attenzione a truffe e raggiri, in aumento con il caro bollette”
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ono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine da cittadini alle prese con l’emergenza truffe e raggiri. Episodi particolarmente odiosi perché le vittime sono spesso persone anziane. Carabinieri e amministrazioni locali hanno intensificato nelle ultime settimane le attività di informazione alla cittadinanza e le associazioni a difesa dei consumatori sono sempre più impegnate in attività di orientamento, soprattutto in un momento in cui il caro bollette spinge i più spregiudicati ad allettare con proposte all’apparenza vantaggiose su energia, acqua e telefonia, che nei casi peggiori si trasformano in vere e proprie truffe. Ne parliamo con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Veneto.
Presidente, qual è la situazione nella nostra regione?
“Purtroppo ogni settimana i nostri sportelli raccolgono denunce di raggiri per la vendita di mer-
ci, ma anche per la fornitura di servizi. Gli argomenti utilizzati dai malintenzionati sono i più disparati, e sono anche molto diversificate le tecniche per far cadere in trappola le persone. Un esempio è la cosiddetta “truffa
del catalogo”: la persona viene contattata telefonicamente e poi raggiunta a casa per quello che sembra essere un semplice ritiro di una tessera sconto per fare acquisti in un negozio locale. Si chiede quindi la sottoscrizione di un modulo di consegna che poi si rivela essere un vero contratto, magari con un impegno di spesa anche di parecchie migliaia di euro.
Oppure è ancora molto in voga la vendita dei rilevatori di gas, soprattutto a danno degli anziani: viene affisso, nell’androne del condominio, un cartello, con scritto che di lì a breve ci sarà la visita di alcuni incaricati per il rilevamento delle fughe di gas negli appartamenti. La comunicazione è anche un po’ ambigua: sembra quasi che sia un obbligo di legge installare questi dispositivi, ma in realtà non c’è nessun obbligo. La cosa peggiore è che contestualmente viene richiesto il pagamento - solitamente loro
sono dotati di bancomat - ed anche ottocento euro se ne vanno seduta stante per questa spesa”. Il caro bollette sta peggiorando la situazione?
“Certo. Un caso frequente è quello - che un tempo avveniva più tramite vendita porta a porta, mentre oggi soprattutto per telefono - dei contratti dell’energia elettrica del gas, con vari stratagemmi che fanno leva su un’offerta imperdibile. Viene carpito il consenso dell’interlocutore e concluso un contratto telefonicamente. E così ci si ritrova attivata la fornitura”.
Ma a cose fatte ha senso informare le forze dell’ordine o è già troppo tardi per rimediare?
“Il consumatore fa sempre bene ad avvisare le autorità, perché abbiano il polso della situazione. Però consigliamo di rivolgersi alle associazioni di consumatori, che hanno ormai acquisito una competenza e un’esperienza nel settore piuttosto corposa, e
sono in grado di trovare le soluzioni più efficaci per ogni singola fattispecie. Il mio consiglio è di parlarne, denunciare, informarsi, mettere in campo la strategia di comunicazione e di tutela più ampia possibile, in modo tale che si eviti che passi del tempo, scorrano i termini e poi davvero non si possa più intervenire per rimediare la situazione”. E la vostra associazione cosa fa sul fronte della prevenzione?
“Da questo punto di vista il nostro impegno è totale e portiamo avanti un programma di incontri nell’ambito dell’energia e dell’educazione finanziaria, per raggiungere quante più persone possibili e informarle sui loro diritti”.
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L’intervista. I consigli di Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Veneto
Il presidente di Adiconsum Veneto, Davide Cecchinato
ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24
La Piazza 24: l’informazione dà voce al territorio
Il 2022 ha segnato l’arrivo di un prodotto totalmente nuovo nel panorama dell’offerta di informazione in Veneto: non uno, ma ben quattro notiziari audio giornalieri con notizie dalle città della regione, siano esse capoluoghi o piccoli centri, con grande attenzione alla cronaca, all’attualità, alla politica e all’approfondimento.
I notiziari della Piazza24, trasmessi da numerose emittenti radio, ma anche in streaming e dagli smart speaker, raccontano ogni giorno il territorio con lo stile della Piazza, che da oltre 28 anni ha fatto dell’informazione locale una vera e propria missione.
Lo fa attraverso un team di giornalisti, tecnici, speaker di alto livello. Una squadra che ogni giorno garantisce un prodotto che, mese dopo mese, ha riscontrato sempre maggior interesse e apprezzamento da parte del pubblico. “Il merito di un prodotto così valido è tutto del nostro teamracconta il direttore Giorgia Gay -. Nelle principali città del Veneto abbiamo giornalisti che quotidianamente ‘presidiano’ il territorio, dialogano con i protagonisti, raccontano ciò che accade con grande professionalità. La nostra redazione centrale, poi, raccoglie i principali fatti di cronaca, le interviste con esponenti politici e istituzioni per andare oltre la semplice notizia, proponendo approfondimenti pur nel breve spazio di un notiziario audio. La nostra sfida è proprio questa: fare più informazione possibile, nel miglior modo possibile, dando voce al territorio”.
In redazione le notizie vengono aggiornate fino all’ultimo minuto possibile, per essere sempre “sul pezzo”. Ma non è solo la squadra dei giornalisti a rendere possibile la messa in onda del prodotto. Il team si avvale di un esperto in produzione che garantisce la
messa in onda e la diffusione dei notiziari, la condivisione nei social network, l’analisi dei risultati e il rapporto con le emittenti. E poi ci sono le voci, gli speaker professionisti che si alternano al microfono. Senza dimenticare la rete vendita, ogni giorno “sul campo” per coinvolgere nuovi inserzionisti.
I notiziari sono trasmessi dal lunedì al sabato in Fm su “Radio Cafè”, “Radio Pocket”, “Radio Pico”, “Radio Clodia” e “Radio Attiva la voce del veneto solidale”; nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle principali piattaforme streaming: Spotify, Google Podcasts, iTunes, Apple Podcasts, Spreaker, Deezer, Amazon music, Audible, anche Alexa e l’Assistente Google.
Oltre ai notiziari, laPiazza24 è anche approfondimento, grazie alle rubriche podcast di punta: “ilPunto Di Antonio di Lorenzo” e “Zoom” con Ilaria Morelli. Entrambe si possono ascoltare
sia nel sito www.lapiazzaweb. it e sulle piattaforme streaming. “IlPunto” è uno spazio di commento politico dedicato agli argomenti più caldi del panorama nazionale e locale. “Zoom” esplora invece l’attualità, per capire e raccontare al meglio il Veneto che viviamo ogni giorno, con un’intervista in ogni puntata a un ospite competente e autorevole. Senza dimenticare le rubriche “Salute” e “Scuola&Lavoro”, che si possono ascoltare sia sul web sia in fm: si tratta di spazi podcast dedicati agli ambiti della salute, del benessere, dell’estetica, dell’istruzione, delle università. Con l’arrivo de LaPiazza24 è nato un vero e proprio sistema di comunicazione integrato, che ha aggiunto l’informazione audio a quella tradizionale dei mensili “La Piazza” e del sito “LaPiazzaweb”. E nel 2023 non mancheranno altre novità.
Ecco tutti i modi per ascoltarci: In radio
I notiziari su LaPiazzaweb.it, Radio Pico (frequenze 90.6) e Radio Pocket (107.7): dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 - 11:3017:30 - 18:30, sabato alle 8:30 e alle 11:30.
Su Radio Cafè (95.3): lunedìvenerdì alle 7.00 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 7.00 e alle 12.00.
Su Radio Clodia (103.6): lunedì - venerdì alle 8.30 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 8.30 e alle 12.00.
Su Radio Attiva la Voce del Veneto Solidale (AM 1278): lunedì - venerdì 6:55 - 08:40 - 11:40 - 17:4018:40, sabato 6:55, 08:40 e 11:40.
Siamo anche sui dispositivi Alexa, scarica la skill!
Basterà dire: “Alexa, apri La Piazza 24!”, “Alexa, chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.
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Puoi ascoltarci dal sito www.lapiazzaweb.it e tramite la nostra app “LaPiazza24” dall’App Store e da Google Play
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L’iniziativa. I notiziari sono trasmessi da emettenti radio ma anche in streaming
Quattro appuntamenti quotidiani con notizie e approfondimenti, in presa diretta con i protagonisti
Il Team de LaPiazza24, da sinistra: Giulio Segala, Ilaria Morelli, Giorgia Gay, Giuseppe Bergantin, Marta Zatta, Sara Busato, Calogero Gambino. App store
Salute
La campagna di comunicazione
Le regole per promuovere la salute
Regione e Ulss insieme per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita orientati al benessere
Un tam tam mediatico, che da un’azienda sanitaria all’altra rimbalza in tutto il Veneto. É la campagna di comunicazione che la Regione ha inserito come punto cardine nel Piano regionale prevenzione, con lo scopo di promuovere uno stile di vita sano. “Vivo bene”, dunque, non è solo uno slogan: vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute.
É un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione alla salute rivolta alla popolazione che, nel tradurre le linee guida del Piano regionale di prevenzione, si propone in un messaggio di raggiungere tutti, senza distinzione di età, sesso e condizione.
La medicina che si occupa di preservare la salute, e non solo curare la malattia, rappresenta un po’ l’orizzonte cui guardare in questo approccio che parte dal presupposto che la salute è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente.
Prosegue alla pag. seguente
DICEMBRE 2022 on-line: /category/salute/
“Vivo
bene”, una questione di… stile
Salute
La tua voce per una sanità migliore
Pianificare e progettare insieme un sistema sanitario di qualità, attraverso le valutazioni di tutti gli attori del sistema sociosanitario regionale
Le regole per promuovere la salute
Il Piano regionale della prevenzione, approvato con DGR n. 1859 del 29 dicembre 2021, in attuazione al Piano Nazionale Prevenzione, ha durata di 5 anni e rappresenta il documento guida delle Aziende Ulss riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.
In 5 anni il Piano si propone di creare e rafforzare ambienti favorevoli alla salute delle persone, cioè contesti che agevolino stili di vita sani, tra questi la scuola, i luoghi di lavoro, i comuni attivi, le comunità che promuovono la salute della famiglia nei primi 1000 giorni di vita. Il secondo obiettivo è quello di sviluppare percorsi integrati di presa in carico delle persone per il contrasto alla fragilità. Il terzo obiettivo è quello di contrastare le disuguaglianze in salute e sostenere l’approccio di genere.
“Veneto per la salute” è invece un protocollo d’intesa nato a supporto del Prp 20202025 e sancisce la collaborazione tra diverse direzioni regionali e altri enti esterni con l’obiettivo di promuovere il benessere, il diritto alla salute attraverso l’adozione, nelle proprie politiche, di linee strategiche coerenti con gli obiettivi dello stesso Prp. Le direzioni /Enti aderenti concorrono con le loro strategie alla creazione di ambienti favorevoli alla salute delle persone.
In queste settimane la campagna di comunicazione “Vivere bene” ha trovato ampia eco attraverso la pubblicazione di un video che sintetizza in pochi minuti le poche ma importantissime “regole” per promuovere, come singoli cittadini, uno stile di vita orientato al benessere psico-fisico.
“Vivere bene infondo non è difficile, soprattutto in una regione come la nostra che si prende cura dei suoi cittadini. Anche noi però possiamo fare la nostra parte” è l’incipit del messaggio.
Una sanità di qualità sempre migliore da costruire assieme, con il contributo di tutti, ascoltando la voce degli attori direttamente interessati, siano essi interni al sistema sanitario o cittadini che hanno ricevuto assistenza sanitaria. Con questo spirito si rinnova “La tua voce per una sanità migliore”, giunto alla terza edizione, un insieme di progetti che hanno la finalità di valorizzare il contributo, facilitandone la partecipazione, di cittadini e di tutti gli interlocutori della sanità nel progettare e realizzare un sistema sanitario di qualità. Prende così il via, a partire da dicembre, il “Sistema coordinato per la valutazione e la valorizzazione di qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale (Sssr)”, della regione Veneto, allo scopo di promuovere ed implementare la valutazione dei servizi sanitari regionale tenendo conto di più punti di vista.
I progetti si propongono di raggiungere più obiettivi. Intanto consolidare un programma regionale di rilevazione, analisi e valutazione dell’esperienza e della soddisfazione degli utenti del Servizio Socio Sanitario Regionale (Sssr). Quindi definire e consolidare strumenti di rilevazione di aspetti dell’assistenza che influiscono in misura importante sulla percezione che gli utenti hanno della qualità del servizio.
E, per finire, consolidare un sistema condiviso e diffuso di gestione delle segnalazioni degli utenti dei servizi sanitari e socio sanitari, in forma di reclamo, suggerimento
o apprezzamento-elogio.
Tutte le Aziende Sanitarie della Regione del Veneto sono coinvolte e prenderanno progressivamente parte attiva in alcuni progetti specifici.
A dicembre, e fino al 22 gennaio prossimo, ha preso il via l’Indagine di Clima Organizzativo, per una valutazione della qualità dal punto di vista interno sul clima delle Aziende, rivolto specificatamente ai dipendenti delle Aziende Sanitarie, quindi seguirà il Progetto PREMS (Patient Reported Experience Measures) per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti che hanno avuto un ricovero in ospedale. Poi Progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) per la misurazione degli esiti e dell’esperienza con il percorso oncologico per il tumore maligno alla mammella riportati dalle pazienti, rivolto ai pazienti in cura allo IOV. Ci sarà anche il Progetto PaRIS (PatientReported Indicators) promosso dall’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti affetti da cronicità che hanno effettuato una prestazione specialistica.
Per la progettazione, la sperimentazione e il consolidamento di questi programmi Regione Veneto si avvale del supporto tecnico metodologico di Azienda Zero e la collaborazione del Laboratorio MeS (Management e sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Come fare allora? “Mangiamo sano, privilegiando la dieta mediterranea, e sempre nel rispetto della natura. Muoviamoci un po’ di più: possiamo andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale, invece di prendere l’ascensore, fare un po’ di ginnastica”.
Non vanno trascurati i consigli giusti, quelli del nostro medico su prevenzione e vaccini.
“Prestiamo più attenzione quando siamo a casa, in strada e in tutte le situazioni che tendiamo a sottovalutare, anche quando siamo impegnati nelle nostre professioni”, rappresenta un’altra buona norma da tenere in considerazione.
E naturalmente non trascuriamoci. “Controlliamo più spesso la nostra salute – è la sollecitazione - è utile per prevenire efficacemente le patologie croniche, evitiamo comportamenti scorretti e cattive abitudini che ci isolano e ci allontanano dalle cose che contano di più”.
“Se stiamo bene con noi, - è l’osservazione conclusiva - stiamo bene anche con gli altri perché anche la salute è un gioco di squadra. La nostra salute rende tutti più forti”.
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Salute
Sla, approcci innovativi per migliorare qualità e aspettative di vita dei malati
Un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di migliorare qualità e aspettative di vita dei malati di Sla. “Symp-Als”, fra gli altri, è il progetto coordinato da Tania Zaglia, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e del Veneto Institute of Molecular Medicine (Vimm), che ha vinto il bando AriSLA 2022.
La Fondazione Italiana di ricerca per la Sla Ets, ha infatti stanziato un nuovo finanziamento di 883.800 euro per supportare lo sviluppo di sei innovativi progetti di ricerca.
“Symp-Als” si pone l’obiettivo di determinare il ruolo dei neuroni simpatici (NS) nella Sla e studiare quali aspetti della Sla possono essere attribuiti alla loro degenerazione.
Lo studio cercherà di correlare l’alterazione del sistema nervoso simpatico allo stadio della malattia e ai meccanismi che ne sono alla base per identificare nuovi biomarcatori diagnostici e bersagli terapeutici e comprendere se la modulazione
dei neuroni simpatici possa rappresentare un’ulteriore opzione terapeutica per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da Sla.
La Sla è una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare, paralisi e insufficienza respiratoria. Attualmente, i meccanismi alla base della Sla sono oscuri, e l’aspettativa di vita dei pazienti è solitamente di 4-5 anni dalla diagnosi. Pertanto, la ricerca è focalizzata a comprendere i meccanismi di malattia, per identificare nuove ed efficaci strategie terapeutiche.
“Considerata per molto tempo ‘una malattia dei motoneuroni (MN)’, che controllano la contrazione volontaria dei muscoli, la Sla viene attualmente definita come ‘una malattia di diversi tipi cellulari’spiega la professoressa Tania Zaglia -. Tra questi, i neuroni simpatici possono rappresentare ulteriori cellule disfunzionali nella Sla, che partecipano alla progressione della malattia. Questa affermazione si basa sui risultati di studi recenti, inclusi
i nostri, che dimostrano una disfunzione, nei pazienti affetti da Sla, nel controllo, da parte dei neuroni simpatici, della funzione di vari organi. Questo aspetto, tuttavia, non è ancora stato studiato in dettaglio.
I NS innervano quasi tutti i tessuti del corpo, compresi i muscoli scheletrici, che sono gravemente compromessi nella SLA. Sono presenti nei nervi che contengono i motoneuroni, e innervano le cellule muscolari in prossimità del sito contattato dai MN.
Il ruolo dei NS nel muscolo è stato molto controverso ma studi recenti, compresi i nostri, dimostrano che la loro attività è cruciale per il mantenimento della struttura e funzione dei muscoli”.
“Su queste basi, - prosegue la professoressa Zaglia - ipotizziamo che i NS abbiano un ruolo nella Sla e rappresentino un potenziale bersaglio terapeutico. L’innervazione simpatica del muscolo e della cute, e parametri clinici della funzione dei NS, saranno valutati in una coorte di pazienti, in cura presso la clinica neurologi-
ca dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova”.
“I risultati della ricerca - è la conclusionehanno dunque la potenzialità di migliorare le conoscenze sulla Sla e di determinare se la modulazione dei neuroni simpatici possa rappresentare un’ulteriore opzione terapeutica per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da questa drammatica malattia”.
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di Padova.
La ricerca “Symp-Als” si pone l’obiettivo di determinare il ruolo dei neuroni simpatici (NS) nella
per conoscerla meglio e approdare a nuove opzioni terapeutiche
Università
La Fondazione AriSLA premia il progetto coordinato dalla ricercatrice Tania Zaglia
malattia,
La professoressa Tania Zaglia, seconda da destra